Faccia a faccia tra Marco Follini e Gianfranco Rotondi sui temi dell'attuale momento politico - organizzato dal quotidiano "La Discussione" (presso l'Hotel Continental, via Partenope 38)

Però
Non sarebbe una buona notizia
Ma non
Perché cercavano tra
Non siamo compatti
Sia equilibrio
Va bene
Seria
Centro
L'abbiamo fatto del
Secondo si
Secondo proprio in questo caso non è neanche così vero
Aveva
Intervistati
Certo ribadisce
Così quando abbiamo pari al cinquanta per cento addirittura nel suo
Va bene sì via ma come nuovo e lui ha i pieni poteri il siamo un allevatore nel cielo recita minori decide
Magari facciamo defluire un poco
Mi accumularsi l'azienda
Ingenui
Cinquantenne mi pare abbia pazienza che devi fare
Poi se il politico e giornalista si innesta
è stato
Prego
Pronto volete prendere posto gentilmente
Allora buona sera a innanzitutto grazie di essere qui è grazie di essere così numerosi di partecipare a questa serata alla dibattiti al faccia a faccia che ho io sia cinesi moderare
La vostra presenza così numerosa comporta uno dei temi sui quali tenterà poi di far visitare i due partecipanti
Io ritengo che lo vado scrivendo a dispetto di tanti miei colleghi giornalisti che in Italia ci sia tanta voglia di politica seria di politica partecipata da parte della pubblica opinione non è bello quel feticcio che noi giornalisti apposte andiamo ripetendo secondo cui la politica
E rigettata dalla gente perché io credo che la qualità delle persone sia molto migliorate molto cresciuta nel nostro Paese quando le persone riescono a percepire che la politica è qualcosa di serio nel senso che incrocia le ansie di rinnovamento
Della pubblica opinione le modalità di modernizzazione del Paese di crescita della nostra nazione allora la politica diventa anche qualcosa che coinvolge e che vede partecipazione come sicuramente e il caso di questa sera
Io ringrazio l'amico già onorevole Gianfranco Rotondi che ha voluto che fossi io a moderare questo dibattito ringrazio anche l'onorevole Follini collega tra l'altro
Un autorevole collega collega giornalista
Io avrei dovuto dare la parola ad una serie di amici ma con un atto di imperio ma perché io non devo rispondere alle regole della democrazia come chi è parlamentare ma da giornalista mi posso permettere qualche piccolo atto d'imperio
Mille e cento ha salutare gli amici che sono presenti poi magari successivamente vedremo se coinvolgere anche l'ora per entrare poi subito nel tema e nella momento della faccia a faccia quindi sono saluto il senatore Jervolino l'onorevole Alfano all'onorevole Pellegrino
L'onorevole Montecuollo saluto i segretari regionali l'avvocato De Luca all'onorevole Iannaccone l'onorevole Pianese
è stato dopo i segretari provinciali Ermanno Cossiga Pisacane consiglieri regionali di che avete già detto c'è anche l'onorevole Miglio e non abbia canale che forse ho dimenticato qualcuno ma penso di aver coinvolto tutti quanti
Da lei subito quindi al tema del faccia a faccia invitando interlocutoria risposte brevi in modo da renderlo più brioso e più stimolante
Questa mattina riguardando le note di un libro che ho scritto voglio fare pubblicità perché sono i nomi di quelli che libera si tratta che in uscita per Mondadori rileggevo una frase di don Sturzo che dice
Il centro prima ancora che essere un luogo della politica lo scriveva Caltagirone circa un secolo fa
Luogo nell'animo
è una predisposizione dell'animo
Io credo che noi siamo ancora in una parte molto convulsa di quella che io definisco la transizione italiana
C'è un momento di passaggio molto lungo della politica italiana cominciato nel novantadue con Tangentopoli col cosiddetto crollo della Prima Repubblica forse i termini non sono neanche corretti
E però questo approdo della transizione italiana è ancora lontana da venire immaginiamo di trovarci nel guado di un fiume abbiamo abbandonato l'arida
Dove eravamo saldamente ancorati prima ancora non riusciamo a vedere l'alta dignità perché davanti a noi c'è la nicchia allora la domanda la faccio prima Gianfranco all'onorevole Gianfranco Rotondi eh
L'altra riva
La riva simboleggia la fine della transizione italiana e hanno il vicinato è ancora lontana
Ah non lo so perché tutto sommato io non vedo drammatica la transizione e nemmeno la fase che attraversiamo
Ad un po'controcorrente perché il gradimento del pubblico è generalmente per chi dice cose catastrofiche
In queste situazioni io dico una cosa ottimistica e cioè che abbiamo un governo che a una maggioranza che è la più ampia dai tempi di De Gasperi avvenire ad oggi
E credo che questo sia un fatto importante in un Paese che si è sempre lamentato del fatto che i governi hanno instabili precari privi di maggioranze solide
Partirei da questa nota positiva che nasce evidentemente dall'iniziativa politica di Berlusconi
Ma anche dalla condizione che ha indotto Berlusconi prima a entrare in politica poi a fare il Polo quindi la Casa delle Libertà
E la condizione è stata una riforma elettorale io non appartengo alla schiera di quelli che dicono per entrare nel vivo
Che la democrazia cristiana è finita per il sistema elettorale
Non ci credo nel senso che poteva resistere anche con il maggioritario
Non voglio non essendo in procinto come il PD pubblicare libri non ho memoriali data a smettere ma un episodio inedito te lo affido io ricordo come testimone auricolare
Che chi presiedeva allora la commissione delle riforme che diede luogo alla riforma elettorale e quindi rispondo alla tua domanda alla transizione
Interrogato sul perché la Democrazia Cristiana accettasse i collegi uninominali che erano ritenuti sfavorevoli ai cattolici
Rispose che al contrario era un sistema per salvare la democrazia cristiana perché il proporzionale dilaniano alla DC e che invece col maggioritario ognuno avrebbe avuto il suo collegio e tutti si sarebbero salvati
Quindi un esempio di come il sistema elettorale non c'entra nulla con la politica però determina fasi diverse io credo che la transizione finisce quando scegliamo definitivamente l'abito istituzionale
Dell'Italia un esempio per tutti votiamo nel circoscrizioni nei comuni col sistema elettorale proporzionale e con la preferenza alla Provincia col collegio uninominale
Alla Regione come nei comuni e nelle circoscrizioni alle elezioni europee come nelle ragioni alla camera in un altro modo in parte in parte con la butoh proporzionale ma senza preferenze
E credo che tutti questi sistemi andrebbero armonizzati e se come molti hanno suggerito nella parte finale della legislatura noi mettiamo mano alla riforma elettorale armonizziamo i sistemi forse quello è il momento in cui possiamo dire che la transizione veramente finita
Ecco io ribaldo subito a onorevole Follini chiedendogli ma questo governo e questa maggioranza parlamentare diciamo al di là della gestione del contingente ecco abbiamo drammatici fatti dal terremoto in Molise
A una prospettiva di transizione di completamento succede Valiani
Ma l'acqua non ha la forza per farlo oggi questa maggioranza è figlia di una scelta strategica
Noi l'abbiamo fatta molti anni fa questa scelta l'abbiamo confermata soprattutto è una scelta che è stata confermata da milioni di elettori che il tredici maggio ci hanno dato fiducia
Su questa maggioranza su questo governo ci hanno impegnato a fare una legislatura
Di cambiamento della vita del Paese
E ci impegnano
Su di una promessa di stabilita naturalmente la stabilità e anche una prospettiva e un impegno di lunga durata
Io credo che arriveremo non solo a vedere l'altra riva ma anche appoggiarci sopra i piedi
Se ne faremo un compito e un impegno di tutto il sistema politico la transizione non è figlia della vittoria di una parte sull'altra è figlia della condivisione tra tutte le parti di un insieme di regole comuni
Per rispondere alla domanda di prima io credo che noi dobbiamo riuscire a mettere insieme due parole d'ordine
Quella del bipolarismo e quella del centro
Che sin qui abbiamo interpretato
Giocando lei l'una contro l'altra
Allora è evidente che l'approdo non è un bipolarismo estremizzato in cui
Non ci si parla o magari ci si insulta
Non si ha nulla in comune tra i due schieramenti
Si radicalizza non le posizioni lo spettro di quella che Moro chiamava mare di radicalizzazione dalla vita politica questa idea che si formavano due blocchi in mezzo a cui c'era una sorta di abisso incolmabile
Quindi questa idea un po'primitiva di un bipolarismo tutto muscoli e niente ragione
Non ci aiuta a fare un solo metro sulla strada della transizione
D'altra parte penso anche che noi dobbiamo interpretare il centro in una chiave moderna il centro non è il luogo dell'immobilismo non è il luogo in cui tutte le contraddizioni
Come dire si lasciano contemplare senza che nessuno ha mai riesca a venirne a capo
Il centro è una visione mite dalla politica è un luogo dell'anima come dire la politica non è molto lontana dall'anima delle persone o almeno non dovrebbe
E quindi quando noi queste due cose le abbiamo messe assieme una democrazia dell'alternanza una democrazia bipolare in cui ci sono due schieramenti che si contrappongono civilmente senza che nessuno si senta ferito a morte dalla vittoria dell'altro
E dentro cui le forze moderate hanno in qualche modo non dico il sopravvento ma almeno una capacità di portare equilibrio e armonia alla propria parte politica e quel giorno in cui noi avremo messo insieme queste due cose la transizione sarà compiuta
Io mi rendo conto che non è precisamente dietro l'angolo non mi sembra neppure un miraggio così lontano che uno debba dire non ci arriveremo mai
Ecco due settimane fa all'Estoril dove c'è stato il congresso del Partito Popolare Europeo italiani si sono presentati con un'anomalia diciamo la subito cioè che all'interno del gruppo del partito Popolare Europeo
E faccio riferimento a questo evento perché è evidente che la politica può e deve andare verso un quadro che sia un quadro europeo perché
Il pericolo che stava vivendo rimanga spieghiamo perché è quello della grande unione dell'Europa e per esso pagherà anche l'accettazione Della Monica fattori dinamici dinamici dell'economia portarci inequivocabilmente
Verso un'unione di tipo europeo ieri si è votato in Turchia vedete come il dibattito sull'Europa subito poi diventa pregnante espiata
L'Italia che presentata con un'anomalia cioè di più forse all'interno del Partito popolare europeo c'è Forza Italia centoundici che un qualcosa che sta nascendo affitta completando e c'erano anche i popolari canti popolari italiani la Margherita come vogliamo
Denominata ecco fiancata una semplificazione caro Gianfranco di quadro europeo e della politica italiana
Un sfondamento della linea perché stai mettendo il dito nella piaga io credo in questo semplificazione fortemente e sono certo che ci crede anche il presidente Follini ma in più io vorrei che il congresso non solo ci credesse ma il congresso dell'UDC lo disse come obiettivo e non è una contraddizione perché io spesso dico ma dobbiamo rifare la Democrazia Cristiana e facciamo un po'un valzer in qualche modo concordato con Marco nel senso che lui dice sì però non quella di prima lo diciamo noi giudichiamo mai più quella di prima però insomma si capisce chiaramente che di qui e di abbiamo in mente un riscatto della identità democratico cristiana che non essendo riusciti noi a realizzare a trasmettere con tutto il vigore che era ed è necessario ci hanno aiutato
Oggi Bossi ieri la Russa ogni tanto viene qualcuno a darci una mano in termini di marketing e di comunicazione di quello che noi magari non riusciamo a dire fino in fondo
Ma oggi è immaginabile che d'un tratto l'Unione democratico cristiani dicendo che intanto dovrebbe darci un nome forse prima o poi un poco più riassuntivo pregnante di quello che vogliamo fare ma è immaginabile domando moderatore a Marco a me stesso a voi
Nel volgere di una stagione Breve recuperi tutte le posizioni perdute e riporti l'idea del popolarismo europeo cioè della democrazia cristiana possibile oggi viva ed attuale oggi in Europa
Al soglie elettorali del quaranta cinquanta per cento
Me lo auguro su questo palco siamo almeno in due ad augurarci lo il moderatore che neutrale non penso che se lo auguri ma nemmeno ritengo che sia dispiaciuto però è difficile
E è più facile invece che le forze che sono nel Partito Popolare Europeo innanzitutto Forza Italia poi l'UDC e magari perché non è l'evoluzione di questo quadro politico
Anche individui o momenti organizzati che sono nell'altra coalizione ma che si rifanno al PPE è possibile
Che questo arco di forze che oggi sono disordinate possano presentarsi agli elettori assieme
Quindi realizzare quello che a Estoril è stato anche un auspicio del Partito Popolare Europeo
Certo bisogna intendersi se per fare questo bisogna inquadrarsi nella invito che alcuni in Forza Italia fanno venite tutti qui
E e stiamo tutti assieme allora questa cosa magari non si farà mai
Ma nemmeno noi possiamo pensare che proprio le forze che si rifanno al Partito popolare europeo possano essere quelle che hanno un momento più conflittuale quindi la ricetta che spero il Congresso licenzi
E appunto questa più Partito Popolare Europeo ma anche più forte base politica tra le forze che sono nel partito popolare europeo cominciando a farlo nel centrodestra però sapendo che eludere in modo un aspetto importante se non dicessimo che c'è un confronto da aprire anche con i popolari che sono nell'altro schieramento
Ecco non le paline allora anche lei concorda su questo obiettivo finalistico di quadro europeo cioè riportare l'Italia una esemplificazione di tipo europea continentale
Ma dopo è scontato tutte le cose su cui sono d'accordo e magari provò a metterne a fuoco qualcuna su cui posso essere meno d'accordo se no diventa una specie di monologo a due voci io credo che ci sia una grande contraddizione
Dall'altra parte
Presso quelle forze come il Partito Popolare che fanno una politica a Roma
è una politica diversa a Bruxelles o a Estoril perché il Partito Popolare Europeo un partito
Diciamo così di centrodestra se vogliamo usare la toponomastica politica di casa nostra
è un partito che va dai conservatori inglesi fino al Partito popolare italiano copre uno spettro molto largo di posizioni politiche ma fondamentalmente un ruolo antagonistico rispetto alla socialdemocrazia europea i due grandi poli
Del sistema politico europeo sono il Partito popolare e il Partito Socialista
E non si comprende come si possano essere alternativi al Partito Socialista a a buon a Parigi a Madrid e non esserlo a Roma quindi c'è una contraddizione che sta dall'altra parte
Da questa parte
Ci siamo noi
C'è Forza Italia
Diciamo che Partito Popolare Europeo non ha una sola diramazione
Nel centrodestra
Ora
Da piccolo m'hanno insegnato diritto Lentini parla di un approdo di Alleanza Nazionale
Sì questo mi sembra come dire un po'più avveniristico ma mettiamo pure nel conto che un giorno o l'altro questo possa cadere
Ora da piccolo mi hanno insegnato che in politica mai dire mai quindi io non spingo lo sguardo su una prospettiva lontanissima
Dico però
Che siamo a un mese circa dal congresso dell'UDC
Sappiamo tutti Gianfranco ed io e tutti gli amici che sono qui quanta fatica
Ci abbiamo messo tutti
Per far nascere questo partito guai a noi se questo partito lo viviamo come un partito provvisorio
Come un partito che come dire appena nato
Cerca già di porsi il problema di quale lo sbocco naturale della sua azione politica perché io credo che forza Italia sia un partito tutt'altro che di plastica tutt'altro che una meteora
Tutt'altro che un partito destinato a svanire è un partito che sta mettendo le sue radici si sta affermando nella politica italiana
Quindi non è come dire solo un partito legato alla persona di Berlusconi
è un partito che comincia ad avere una sua struttura anche direi un suo pluralismo
Poi accanto c'è questa posizione dell'UDC
Io la interpreto come una posizione non transitorie
Lo interpreto come un partito che è destinato se ci riusciremo ma insomma l'intenzione per riprovarci attenere il campo per molti anni non a considerarsi un partito destinato ad essere poi superato dalla rincorsa degli avvenimenti e quindi
Io credo che ferma restando la nostra collocazione strategica nel centrodestra ferma restando un'alleanza con Forza Italia che l'alleanza di oggi e di domani fermo restando il riferimento comune al Partito Popolare Europeo
Che poi resti un'articolazione del popolarismo europeo in Italia io non lo considero come dire né un segno di poco europeismo di troppo provincialismo né un segno di troppa attenzione di ciascuno di noi al nostro particolare
Come in Germania c'è su base geografica la CDU e la CSU poi c'è come dire ovviamente un'alleanza c'è una matrice comune
Però non a caso questi due partiti hanno mantenuto la loro distinzione io credo che tra noi e Forza Italia esistano ragioni di distinzioni che sono destinate
Ad esserci oggi e ad esserci domani
E per quanto
Sia Forza Italia che noi facciamo riferimento al Partito Popolare Europeo
Io immagino
Che per un congruo periodo di tempo
Resteranno due partiti con la loro fisionomia le loro caratteristiche con molti punti in comune e qualche volta anche con qualche punto di distinzione
Ad organizzare il pluralismo della coalizione nella nostra metà campo
Ecco lei risponde alla crescente domanda ai certo senso in tutta quella che voleva essere la mia domanda successiva che con una domanda che mi stimola moltissimo batte giornalista
Non c'è dubbio che Forza Italia sia un partito ormai consolidato penso che poi l'anno prossimo saranno dieci anni di vita quindi è un partito radicato nella realtà italiana
Ma è anche un partito che raccoglie diverse espressioni culturali una volta c'era l'area liberale che veniva dall'esperienza di macchine Biondi Santa referenti del vecchio Partito liberale poi c'è un'anima socialista che raccoglie un'espressione del riformismo craxiano c'è un'anima che viene anche dalla democrazia cristiana ci sono molte soggettività che vengono a deporre seguita pensiamo al ministro degli Interni Pisanu che era uno dei più stretti collaboratori
Di Zaccagnini questo è fuor di dubbio
Però a volte si ha l'impressione almeno noi giornalisti abbiamo l'impressione che l'UDC nasca per affermare un progetto politico ma carta soprattutto per posizionarsi lo dico molto brutalmente da come deve essere un bravo giornalista attacca per posizionarsi rispetto al dopo Berlusconi
Intendendo per dopo Berlusconi no lunghissima vita Berlusconi io poi mi sono molto affezionato ma è indagato per dopo che lo Sco il momento in cui per esempio Berlusconi potrebbe scegliere di andare al Quirinale perché questa legislatura sarà la stessa che per legge dal nuovo capo dello Stato per scadenza naturale del mandato di Ciampi e corretta questa visione sposa del mare se non vorrete bilanciate al riguardo umano più che altro perché siamo a Napoli è un'anomalia nel dopo Marco qui a Napoli proibito uno sempre
No no ma i fanghi intendo dire no no ma infatti io come dire se posso permettermi contesto la domanda non siamo un partito avvoltoio
Noi siamo un partito che
Come dire
Se non altro per ragioni che attengono alla biografia di ciascuno di noi ha un certo senso della storia dalla sua cerca cerchiamo di sempre di vedere le cose in prospettiva c'è sempre un prima e un dopo oltre che un durante nella politica
Però io credo che
Noi siamo un partito che ha in se stesso le sue ragioni d'essere non siamo un partito che nasce è inattesa
Di chissà quali avvenimenti di chissà quali congiunzioni astrali
Siamo un partito che chiede di essere giudicato per quello che capace o meno di dire e di fare
In questi anni perché poi questi sono gli anni nei quali si costruisce anche la prospettiva quindi
Questa è l'idea che noi siamo
Lì inattesa non si sa bene di cosa
Io credo che non corrisponde allo stato d'animo con cui il partito
In questi anni lo abbiamo immaginato e per qualche piccola parte anche cercato di costruire
Quindi non esiste
Allora cambierei un attimino domanda noi siamo a Napoli
Due giornalisti abbiamo questa percezione scusatemi che questo Governo
Di cui io non ho problemi a dirlo perché lo scriva anche negli editoriali dopo un giudizio poi alla fine positivo
Con tante cose che non vanno in divenire poi dal governo che ha dato la sensazione questo non lo possiamo negare anche a coloro i quali ne condividono l'azione politica di essere un governo con un asse evidentemente settentrionale
O almeno dei suoi danni decisionali vitali e mi riferisco vedove qualcuna finisce nel pubblico e mi riferisco perché dalla Pellicani Ministero dell'economia è un governo che ha un asse settentrionale
Perde invece voi questa maggioranza parlamentare una maggioranza parlamentare che deve dire al mondo grazie al Mezzogiorno pensiamo ai risultati elettorali della Puglia d'estate ha detto l'onorevole Follini della Campania e della della Sicilia quindi c'è una domanda di mezzogiorno nella maggioranza politica cioè di una rappresentatività reale per gli interessi del Mezzogiorno
Certo che c'è però io rifletterei anche sulla motivazione del voto che il Mezzogiorno ha dato alla Casa delle Libertà
Mi spiego non è che hanno votato per la Casa delle Libertà quelli che erano nostalgici delle vecchie politiche meridionalistiche erano politica di assistenza senza progetto di trasferimento di risorse dallo Stato al Mezzogiorno senza un disegno e qualche volta con qualche vizio con qualche distorsione
Chi hanno stantia di quelle pratiche non ha votato per noi
Ha votato per i partiti che ospitano gli uomini politici che nel passato meno antico hanno rappresentato quel modo di fare politica e cioè per la sinistra
Per la sinistra comunista o ex comunista per la sinistra democristiano ex democristiano
Il voto compatto che è venuto alla Casa delle Libertà nel Mezzogiorno è una domanda di politica diversa c'è ed è un voto di opposizione rispetto al passato
Per certi aspetti è un muto che ha qualche ragione in comune con quello che animo la lega nella protesta contro lo Stato
Mentre nel Nord c'era una protesta di chi rinveniva didatta poco ha votato e di ricevere troppo poco in termini di servizi nel Mezzogiorno c'è una protesta costante verso una classe politica che si reputa inadeguata a capire il modo in cui Mezzogiorno può decollare è significativo che due delle regioni che hai citato la Puglia e la Sicilia
Abbiamo portato alla guida della Regione
Personaggi giovani che vengono dalla esperienza democratico cristiana e che rappresentano il massimo di continuità e di rinnovamento
Cioè continuità significa che il Mezzogiorno vuole essere protagonista ma anche di rinnovamento e qualche volta di rottura perché finto e Cuffaro parlavamo di PPE uno di Forza Italia
L'altro dell'UDC ma entrambi provenienti dalla DC e voglio dire con una punta di orgoglio dal CDU
Sono campioni del regionalismo del sud ma sono anche i campioni dell'aspirazione a una politica diversa
Quindi io non vedo l'aumento di impegno meridionalista che dobbiamo mettere che c'è sempre voglio riconoscerlo nelle dichiarazioni di Marco ma anche di tutti gli esponenti di punta dell'UDC
Io non vedo però questo impegno meridionalista come un elemento di conflitto nella coalizione
Perché è vero che l'asse lega Tremonti che con sciabolate di agenzia che qualche minuto fa è stato rilanciato da Bossi
Non credo che sia un as e pregiudizialmente deve essere contro la politica che vogliamo fare nel Mezzogiorno e che potrebbe essere una politica anche più leghista di Bossi perché io credo per esempio e l'UDC non sarà mai dalla parte di quelli che dicono partiamo provvidenze come sono state sparse negli anni passati e anche per ringraziano allo che a quelle di cui sono piene le cronache odierne può darsi che potremmo dare delle lezioni anche a Bossi nel rifiuto dell'assistenzialismo
Onorevole Follini
Io però le straniere alla parola meridionalismo negli ultimi anni nel lessico politico e infatti una palla parola diciamo noi napoletani nel senso che è qualcosa che deve essere appena appena sussurrato si riuscirà a invertire questa tendenza anche culturale ultra io credo che credo che dobbiamo interpretare il meridionalismo al netto del campanilismo
Cioè dobbiamo liberare le politiche per il Mezzogiorno da un'idea come dire settoriale puramente geografica
Rivendicativa appunto campanilistica
Per il Mezzogiorno ha fatto molto di più Vannoni
Che credo fosse dalle parti di Sondrio come il ministro Tremonti che non Ciccio Franco
Oggi noi che problema abbiamo abbiamo il problema di rilanciare una politica per il Sud
In tempi di penuria in tempi di difficoltà dell'economia di tutto il mondo
E quindi anche della nostra
Noi ci siamo battuti in questi giorni tutto l'UDC lo ha fatto debbo dire
Deputati del Sud del Centro e del Nord
In maniera assolutamente indifferenziata
Perché
Alcuni contenuti della Finanziaria venissero ripensati
E corretti alla luce di questa priorità
Ci siamo battuti per il rifinanziamento dalla quattro otto otto ci siamo battuti perché il bonus per l'occupazione
Fosse più mirato alle zone
Dell'obiettivo alle aree dell'Obiettivo uno cioè alle zone meridionali perché non ha senso offrire provvidenze per l'occupazione in territori in regioni dove il tasso di disoccupazione
Al due o tre sotto il cinque per cento
Questo lo abbiamo fatto devo dire
Come partito nazionale non come lega del sud
Lo ha fatto il campano Rotondi eletto in Lombardia
E lo ha fatto il padano Follini eletto in Puglia
E direi che anche
Se vuole in questa mescolanza di territori che ognuno di noi si porta dietro c'è un'idea nazionale della politica e dell'economia
Ma proprio per questo io insisto
Il rilancio dell'economia del Mezzogiorno non è un tema che riguardavo appassiona solo i meridionali è un tema che riguarda l'Italia tutta intera
E se noi non ci rendiamo conto che anche quelle zone che oggi si sentono come dire protette da loro
Maggior benessere
Sono seriamente messa a rischio dal fatto che ci sia una parte del Paese che cresce di meno che è più in affanno che più in difficoltà
E che l'ha sostenuto con una politica di incentivi non va sostenuto una politica di assistenza io in questo sono d'accordo con Rotondi non penso che noi possiamo offrire clientelismo assistenzialismo non possiamo attingere a piene mani al sistema delle risorse pubbliche perché ci sono i vincoli del rigore di bilancio ci sono i vincoli dell'Unione Europea tutte cose con cui la nostra generazione fa i conti anche amaramente ma fa i conti fino in fondo allora io credo che in questo una politica che Aiuti
Il sud accrescere metta il Mezzogiorno nelle condizioni di camminare più svelto con le sue gambe non contando sulle stampelle dell'aiuto pubblico sia una politica doverosa lungimirante sia una politica che dovrebbe stare a cuore
Dalla spiaggia dei Conigli dell'isola di Lampedusa fino a la ridotta della Valtellina a tutti gli italiani di buona volontà il sentimento democratico
Ecco onorevole Rotondi parere un attimino all'UDC alla sua funzione al perché di questo partito che si va costruendo
Voi
Anche con l'azione parlamentare
E poi vorrei sentire anche l'onorevole Follini sul punto avete
Tentato più volte in questo inizio di legislatura in questo anno e mezzo circa di affermare giustamente la vostra identità del resto questo è il sale della politica è una delle funzioni della politica lo avete fatto ha più ripetizioni
Questa per questo vorrei affermare la propria identità politica traducendo la poi in atti concreti in atti governo di indirizzo politico talora è stata avvertita già legati i quali insieme con una certa insofferenza
Come non tanto come necessità di affermare un'identità quindi una politica mai data a volte avvertire come qualcosa a patto in virtù e in funzione di chissà che cosa
Qual è la lezione con una lettura corretta
Io voglio rispondere un po'
Scordando mi di essere un deputato dell'UDC
Avere i vecchi la legislatura ha avuto una partenza nel bussa perché forza Italia fatto nel due mila e uno
Per stare nelle citazioni Forlani Annette qualche volta ci concediamo Marco un poco come quello che raccontava sempre Forlanini su interventi e cioè che la DC come i gatti mangiava i figli e cioè gli alleati minori
E il gatto del due mila e uno è stato Forza Italia
Che ha preso anche i voti della lega e dell'UDC nella quota proporzionale perché quando comunicativa mente il grosso del Paese ride Scelta tra Berlusconi e Rutelli e allora dice beh io voto Berlusconi
E va sulla quota proporzionale anche se l'elettore democristiano cerca il suo simbolo poi alla fine dice io vado lì a votare Berlusconi e poi ce n'era vigente che andava fortunatamente a votare Berlusconi con determinazione liberatoria perché quella del due mila e uno è stata una campagna elettorale lunghissima durata un paio d'anni per cui in questi casi c'è un voto a raffica si vota nel collegio Camera nel collegio Senato e si finisce col votare
Il partito del premier anche nella quota proporzionale è capitato con Forza Italia
Ha capitato anche dall'altra parte con la Margherita
Tutti pensavano che la Margherita era diventato un partito di massa in realtà la gente che non voleva votare per Berlusconi votava per Rutelli che cercava il partito di Rutelli che era la Margherita e poi dalle elezioni successive
è andato un po'giù
La legislatura è partita in modo nervoso
Perché le due forze più penalizzate dall'exploit di Forza Italia cioè l'undici e la lega sono state Nervo sette per un po'hanno cominciato a beccarsi tra loro
Anche un po'perché difetto di identità che c'era stato in campagna elettorale legittimamente lo si è recuperato dopo questo entro certi limiti va bene
Non va bene quando mette a repentaglio la compattezza della coalizione
Non va bene non perché abbiamo debito può Sempio verso il capo del governo o verso la coalizione perché le cose della vita sono sempre transitoria
E dunque nessuno una volta che eletto deve essere obbligato per carità a dire le stesse cose per cinque anni
Una cosa però voglio dirla perché è una mia preoccupazione
Come eletto in un collegio uninominale
La crisi dell'Ulivo esplosa quando hanno cominciato a fare tutte quelle riunioni che la televisione di prendeva sei sette partiti che il giorno dopo si beccava rapide i socialisti contro i Verdi Verdi contro tutti gli altri diessini la gente che è entrata nella cultura del maggioritario piaccia o no e la realtà di oggi
Gradisce questo tipo di configurazione delle coalizioni
è valso per l'Ulivo di ieri vale per l'Ulivo di oggi
La nostra cultura una è che una beccati ideate dall'UDC e la lega è una notizia di cronaca e invece la fotografia della coalizione opposta e non già le beccati infine ma le polemiche devastanti e che riguardano l'identità stessa della sinistra che ci sono nei DS tra i DS e la Margherita e non ne parliamo poiché la rincorsa che i DS
Fanno dei girotondi
Che saranno un altro partito
Abbiamo una chiacchierata rilassata ci concediamo come facciamo sempre geni quando ci sentiamo al telefono
Uno sconfinamento politologi come interessa vuoi sapere la sua opinione quella di Marco ma è chiaro che i girotondi sono già un altro partito non si capirebbe il nervosismo dei DS se non ci fosse nell'approccio dei girotondi tutta la ritualità che nella Seconda Repubblica prepara la costituzione di un nuovo partito ci vediamo qui ci vediamo lì si fanno inutili comitati portavoce
E poi il rito mi sembra straordinariamente simile perché si comincia col dire non saremo mai un partito siamo un bel una forza che nasce per condizionare i partiti verrà un giorno in cui il regista Moretti
E tutto il suo circondario diranno che purtroppo i partiti non li hanno ascoltati
E quindi contro la loro volontà sarà necessario fare un altro per e il giorno verrà quando si aggiungeranno scadenze elettorali tali da necessitare una sigla per stare alla mensa dove si dividono i collegi e tutte queste cose belle che la politica del maggioritario ha portato
E io dico
Ridiamo pure delle disgrazie della sinistra che messa in queste condizioni che fortunatamente per noi
Impediscono alla sinistra stessa di avvantaggiarsi di qualche nostra difficoltà però non scordiamoci che se facciamo la stessa cosa
Le elezioni possiamo farle
Tra tre anni e mezzo come dice la legge tra sei mesi come dice qualche quotidiano nazionale un quando vogliamo ma saranno elezioni in cui ci spediscono a casa
Perché la coalizione che litiga vacanza
E voglio aggiungere questo lo attingiamo anche i ricordi della prima di Repubblica va a casa anche il partito o la coalizione che provoca le elezioni
Ho finalmente vedo una dura presa di posizione del mio amico Gianfranco contro la lega perché solo contro la lega poi dire questa cosa nella nostra metà campo
Noi siamo una coalizione indubbiamente più unita
Di quella del centro sinistra non starò a ripetere le cinque mozioni presentate in Parlamento sull'Afghanistan le mille occasioni che dividono il campo del centrosinistra su questo c'è come dire una una netta divisione
Che va tutta a vantaggio della maggiore unità e compattezza del centrodestra
Punto a capo parliamo un attimo invece delle divisioni che attraversano il centrodestra che pure esistono e di come amministrarle con saggezza
Io sono esterrefatto
Dal fatto che ogni volta che c'è una polemica
Nella maggioranza
Noi siamo sistematicamente messi sul banco degli imputati
E accusati o sospettati di chissà quali trame
Le ombre democristiane i movimenti al centro il grande centro che ritorna ora noi siamo su questo di una lealtà cristallina
Tutto il nostro partito tutto senza eccezione
Sa di essere collocato strategicamente da questa parte e ha tutte le intenzioni di assolvere con Vienna coscienza e con piena lealtà
Ai suoi doveri di parte fondamentale e aggiungo decisiva di questa maggioranza
Proprio per questo io non mi capacito del fatto che se c'è un dubbio
Non dico di lealtà ma di tenuta politica si indirizza sempre verso di noi
Mentre semmai se c'è qualche d'uno che mente
Qualche volta in forse qualche volta in dubbio il carattere strategico della maggioranza non siamo noi
Io ho letto pochi minuti fa prima di venire qui una dichiarazione di Bossi
Che dice B Tremonti resta ministro dell'economia
Anche perché se mai cambiasse non ci sarebbe più la lega
A nessuno di noi è mai venuto in mente di dire o così oppure ci chiamiamo fuori
Vengo in grado di dossier era in elevato dall'ottanta per cento no capito ma in politica le parole hanno un peso non sono come dire bollicine di sapone quando si dicono le cose evidente che si vuole alludere
Si vuole dire una cosa non è che il lassi sottiletta politica Bossi chiama Berlusconi Berlusca se Fini diceva che bisognava dalla Petrol previa cambiare c'è anche un'altra allora allora io penso Tremonti è un ministro autorevole
Non ha bisogno del Nord protettore
Però non è accettabile che dentro la maggioranza come dire ci siano alcuni più uguali degli altri
Io penso che noi siamo vincolati al patto che abbiamo stipulato al programma che abbiamo sottoscritto all'impegno che abbiamo preso con gli elettori e questo lo considero in politica una sorta di undicesimo comandamento
Una di quelle regole fondamentali da cui non si può derogare
Noi da questa regola non abbia mai scantonare atto
E però io vorrei che questa cappa di allusioni di qualche volta insinuazioni qualche volta sospetti che accompagnano anche le più ovvie delle nostre posizioni politiche venisse dissipata una volta per tutte
Perché torno a dire noi abbiamo fatto una scelta strategica
A questa scelta non veniamo meno non verremo meno
Chiediamo però
Rispetto per le nostre opinioni e perdono e per le posizioni che rappresentiamo
E segnaliamo che semmai capita che altri qualche volta per questo fatto la battuta al mio amico Gianfranco
Altri qualche volta assumano posizioni ultimative altri qualche volta a Lugano la possibilità di avere una posizione diversa ma noi proprio perché la posizione è questa
E proprio perché è una posizione che si nutre di grande lealtà che di grande rispetto
Chiede lo stesso rispetto che offre e non può essere come dire
Costantemente messa in dubbio messa in forse
Quasi che portasse con sé
Il sospetto di un quadro politico diverso da questo
Questo l'ho capito bene io vorrei tornare un attimino a Gianfranco per quello che diceva di prima
Io non credo che la sinistra poi resterà sempre spappolate attribuisse a propende per tre settimane in questi mesi qualche mese vastissimi editoriale chiamato l'ariete i cavalieri
Con una metafora rispetto alle gli eserciti medievali dove c'era l'ariete che era quello che va a fare il lavoro di sfondamento grosse poi sarebbero usciti cavalieri che dovevano essere quelli che avrebbero comandato la città che si voleva la fortezza che si voleva espugnare perché adoperavo questa metafora
Per dire che secondo me è fisiologico in una dinamica politica che oggi la sinistra mandi avanti no global
Oppure i girotondi per delegittimare l'avversario per tartassare il messaggio basta ideologico che si fanno soltanto le leggi che servono a Berlusconi o a Previti e cose del genere
Poi è naturale che quando si andrà alla scadenza elettorale da cui la proposta politica estera una proposta politica che avrà altri interlocutori
Collocate queste caselle i veri proponenti saranno altri sapete che lo dico da giornalista è una notizia
L'ospitalità risposi che Prodi sta cominciando a raccogliere pubbliche risorse per una ipotetica futura campagna elettorale quindi credo che il centrodestra non debba come De cullarci poi in questa dimensione che la dimensione di queste settimane perché fisiologico perché centrosinistra ambrate accorpati
Ah mi sono convinto anch'io così come sono convinto che Prodi non spetta inerte la fine del suo mandato è la storia di Prodi Prodi lancia messaggi se lo si accontenta
Lascia ora doppia ovviamente c'è chi nel centrodestra dice facciamo raddoppiare
Ma io credo che per un Prodi che si mette fuori gioco facendogli raddoppiare il mandato europeo non ci illudiamo se ne va a Brega un altro in Italia perché con questo sistema elettorale non ci sono forze che vincono le elezioni ma solo forze che le perdono nel senso che io credo che se non correggiamo il tiro se non riprendiamo una compattezza se non governiamo in modo del tutto soddisfacente per i nostri elettori
Può anche darsi che Prodi non torni e che magari a capeggiare l'Ulivo sia di nuovo Rutelli o uno fabbricato come lui ma rischia di vincere perché se perdiamo noi qualche altro vince
Guaio non so con quale sistema elettorale si voterà ma se si votasse con quello che ha eletto Alfa hanno meno Follini Jervolino ebbe noi abbiamo vinto in tutta Italia per seicento mila voti
Con realismo e sempre citando la nostra immunità napoletano valigetta dure io non sono poi tanto sicuro che quei seicento mila ce li abbiamo ancora in tasca durante i cinque anni si va giù si va subito in cordate
La vicenda tedesca il cancelliere tedesco nei cinque anni che ha governato in certi momenti è crollato a picco in certi altri non aveva avversari perché la sede UE era fuorigioco poi si è votato sono andati i libri
Non bisogna farsi nelle lottizzare dai sondaggi ma bisogna guardarli
Questo non è un momento in cui la nostra coalizione crepa di salute
Quindi dobbiamo mettere in campo dei correttivi devo dire che l'unità che certo non è un giornale che può essere ritenuto sospetto ha pubblicato un sondaggio la scorsa settimana
E quale riconosceva che il centrodestra ancora la maggioranza in questo paese anche se qualora come dire il riequilibrio delle porta all'interno della coalizione lo dico per coloro i quali non hanno letto perde forza Italia aumenta a undici aumenta Alleanza Nazionale però poi sostanzialmente la coalizione resta resta in vantaggio anche se fa questo vantaggio
Artistica questo potente ma io non ho dubbi sul fatto che siamo in vantaggio
Ma ritengo che il col disastro degli altri dovremmo essere molto in vantaggio
E poi annoto delle cose con preoccupazione cioè che le ultime elezioni amministrative le abbiamo perse
In qualche occasione in modo eclatante penso a Verona
Ma anche alle Verona di casa nostra eppure ce ne sono state
E quindi la coalizione va rilanciata tribali rilanciata anzitutto con riferimento alle scadenze che ci aspettano penso alle amministrative che avremmo di qui a qualche mese
Poi certamente alle europee alle elezioni regionali se il nostro itinerario di viaggio è quello di completare la legislatura dobbiamo concentrarsi ci assolutamente su queste scadenze e l'UDC
è strategica
Perché ricordo che persino quando comincio a prender quota di DR che era un'altra cosa anche se c'ha due lettere in comune mi auguro proprio che sia un'altra cosa tu dici
Ma allora quando l'UDR comincio a disegnare un progetto politico che era analogo a quello nostro di oggi tant'è che c'erano dentro in pieno tutto il CCD e tutto il cd un si divisero poi CCD e CDU
Perché l'UDR smise di essere quello che la stampa dei fini
Ed è migliore slogan anche per l'UDC la Stampa di Torino scrisse il CCD e CDU lanciano l'UDR sarai turbo del Polo
Sì voto in Sicilia e non solo in Sicilia in quei mesi cinque anni fa
Grazie a CCD e CDU la coalizione che era in difficoltà volo a percentuali superiori alle elezioni precedenti con un CCD CDU che sfondo il tetto del dieci per cento
è il modello anche di questo momento politico
Se l'UDC sale oltre la soglia del dieci per cento l'abolizione salva perché Forza Italia ha dato il massimo la lega ha dato il massimo e alleanza nazionale non sfonda per cui credo che oggi l'UDC
O diventa realmente il tubo della Casa delle Libertà o è un problema non dell'UDC ma della coalizione
E sulla lega per accontentare Marco che mi chiedeva di dire qualcosa di democristiano lo faccio volentieri io dico che le due pattuglie in litigio da un anno e mezzo UDC e lega hanno la stessa malattia cioè che hanno preso pochi minuti e ne vogliono di più
La differenza
E diagnostica nel senso che l'UDC è un ammalato curabile e già si sta riprendendo perché a tutti i turni aumenta
E io vedo annuire qualche amico casertano Caserta che dista dieci minuti da qui ha dato la maggioranza relativa alla lista dell'Udc
La legga obiettivamente lo dico con la libertà di uno che eletto nel Nord ma in un collegio in cui si vinceva anche senza la lega
Conferma ovvero che Volontè e in un collegio in cui senza la lega non vince e li riempie di tutti tutti i giorni quindi voglio dire non è un criterio ma con franchezza secondo me la lega è un ammalato più difficilmente curabile perché vive la condizione di un partito di protesta che è diventato un partito di governo
E fino in fondo non ci riesce nel senso che ha buoni ministri ha un andamento che è quello di un partito di governo Bossi è stato anche più disciplinato di come lui tutti ce lo aspettavamo
Ma c'è il rischio che di fronte a risultati elettorali chi penalizzano questo senso di responsabilità
La lega possano fare dichiarazioni del tipo che Marco ha ricordato che non gli piacciono o non piacciono armeni anche oggi
Dire o Tremonti va difeso o ce ne andiamo lui non è un bel contributo alla stabilità dell'alleanza dice noi non lo facciamo ma e be è anche vero che se hanno i dicessero
Via Buttiglione
Forse magari pure noi diremmo per carità Buttiglione resti al suo posto nel frattempo magari arrivano dieci che dicono però se proprio necessario ci vado io noi democristiani siamo più elastici voglio dire però abbiano io credo che il problema della lega sia questo che ha bisogno di parole d'ordine
E poi dopo verrà un momento in cui si la cassetta elettorale non darà tutto il giovamento che Bossi sia spetta beh non posseggo ma è chiaro che sarà quello il momento difficile perfetto io
Fare altre domande per fare piazza conclusione ci ha raggiunto anche l'onorevole Rastrelli e lo salutiamo tutti quanti
Quali sono le domande che voglio rivolgere ai miei due interlocutori però caro onorevole Follini questa maggioranza il tredici maggio aveva suscitato negli italiani una grande attesa di modernizzazione e di cambiamento del Paese c'è questa non è una maggioranza che ha costruito il suo successo
Su un programma elettorale sic et simpliciter cioè livelli andiamola aggiustiamo OPA facciamo queste cose qui
E abbiamo risolto il problema è una maggioranza che aveva dato il senso di un cambiamento epocale
Al nostro paese
E lei sa che tanto maggiore partiamo dalla psicologia della politica tanto maggiore e
L'aspettativa tanto maggiore può essere la delusione perché a dispetto all'aspettativa ora io frequento il transatlantico da giornalista parlo anche con molti parlamentari del centrodestra c'è un in un certo senso di frustrazione o comunque
Un senso di delusione rispetto a questa grande rivoluzioni la parola rivoluzione brutale questa grande cambiamento che si voleva dare al Paese come metodo di lavoro come intervento proprio strutturale della vita dinamica dell'Italia non c'è stato
Il problema è che questo lo dico anch'io
La pièce per la risposta si può anche fermare qui
Ragionando un po'sul sulle considerazioni che
Fa lei io debbo dire
Penso che il cambiamento sta nelle cose cioè quello che sta avvenendo nel mondo in Europa impone comunque al Paese di cambiare strada e decidere se questo cambiamento lo vogliamo governare se ci vogliamo mettere sopra l'impronta delle nostre convinzioni delle nostre scelte
O se pensiamo di subirlo ma comunque noi non saremo più gli stessi
Per la pura forza d'inerzia delle cose che capitano intorno a noi
Noi in particolare noi Casa delle Libertà noi coalizione di centrodestra abbiamo assunto un impegno molto solenne come ricordava il nostro moderatore
E io credo che questo sia un aspetto fondamentale del giudizio che verrà dato Dinoi
Il centro sinistra poteva permettersi
Di galleggiare di vivacchiare
Poi realtà si è dimostrato che non se lo potevano permettere tanto neppure loro
Però hanno amministrato il Paese in modo come dire un po'pigro un po'stanco
E questa secondo me è una delle spiegazioni del rovesciamento di forze che c'è stato negli anni scorsi dalle regionali alle politiche
Noi questo è un lusso che non ci possiamo e non ci vogliamo permettere
Io vedo tante volte
Come dire
Una sorta di riflesso condizionato dalle nostre parti
Non so
Aumentano le bollette beh
Fermiamo le tariffe
E è una cosa che si faceva negli anni settanta
Abbiamo problemi di cassa facciamo il condono fiscale
è una cosa che si faceva negli anni ottanta
La FIAT è in difficoltà vediamo se lo Stato può intervenire in qualche modo sono tutte cose come dire che appartengono a una fase della vita del nostro Paese che tutti abbiamo solennemente dichiarato di voler superare e il fatto che alcune delle parole d'ordine alcune delle ricette alcuni dei riflessi condizionati di quegli anni ritornino
Come una sorta di ciambella di salvataggio
Nel mare delle difficoltà in cui ci troviamo noi come si trova
Tutto il mondo dopo l'undici settembre beh questo mi fa dire che noi dobbiamo spingere più a fondo sul pedale dell'innovazione noi siamo vissuti come il partito della moderazione quindi un partito che come dire frena tempera modera riconduce
Politiche che qualche volta possono essere eccessive dentro cala confini e binari che sono tipici di una idea moderata della politica del Paese credo che noi non possiamo abdicare a questo compito
Che è una parte fondamentale della nostra identità ma credo anche che questo problema dell'innovazione riguarda anche noi
E lo dico proprio perché siamo a pochi giorni ormai dal nostro congresso
Perché se noi accettassimo
Una rappresentazione conservativa
Del centrodestra e del nostro luogo dentro il centrodestra non avremmo perso
Mentre noi dobbiamo essere un elemento di dinamismo un elemento di cambiamento
Dobbiamo essere un partito che consapevole del fatto di vivere una stagione assolutamente inedita nella vita del Paese
E questo sentimento sono dobbiamo portare dentro e lo dobbiamo rappresentare ai nostri alleati essendo pungolo per cambiare le cose e non soltanto essendo quelli che come dire
Mettono un po'di ovatta suppongo l'altrui
Questa raccolta chiaro io fare un'ultima domanda a tutti e due i nostri interlocutori
Tra poco ci sarà il congresso dell'UDC in parte Gianfranco Rotondi ha già anticipato la domanda che io gli ho fatto quando ho detto vogliamo essere il turbo del governo si anche prefisso l'obiettivo ambizioso ma anche realistico quello di raggiungere il dieci per cento del del corpo elettorale quindi quindici nasce riaffermando il valore strategico della coalizione di centro
E nasce per rafforzarlo mi par di capire
Cioè per rafforzarla e verbale di un'anima che
Un problema vecchio io ho detto Buttiglione qualche giorno fa la nostra riunione interna e che noi eravamo in un caso senza nostra culpa che potremmo definire di trasformismo passivo nel senso che noi siamo stati sempre alcuni fra noi e voi sedili alzi limbo dello scudo crociato cioè siamo rimasti sempre dov'eravamo siamo nati siamo andati avanti è lite rimaniamo lì però abbiamo nel frattempo cambiato sette otto partite perché speravamo nella Democrazia cristiana
Poi Martinazzoli ci portò nel patto per l'Italia consegni nel Partito popolare su un treno poi Buttiglione fondo il CDU e sono quattro poi abbiamo punto l'esperienza dell'UDR sono cinque poi abbiamo rifondato incidente sono sei poiché abbiamo di bianco
Io pure sono sette l'UDC è l'approdo finale desidereremmo di fermarci nel senso che
Ritorna siamo ritornati al punto di partenza lo Scudocrociato non è un feticcio oggi a valutare la politica democristiana nel concreto tu hai salutato Castelli che io ho votato come Preside
E della regione e voglio ricordare affettuosamente ad Antonio che da presidente dell'UDR io me ne andai dal Presidente del partito e uscì sostanzialmente dalla politica perché in quel momento non ero parlamentare quando l'UDR fece il ribaltone verso Rastrelli non è solo la coerenza che Marco ricordato e Marco è un personaggio che culturalmente sceglie questa linea quindi c'è da credergli quando dice non siamo ONU in quelli da osservare con sospetto no che è una linea che nasce prima dell'UDC nei libri che io ho letto penso anche tu se non per il passo ibridi Follini dalle qualcuno beh voglio dire chi ci conosce c'è non la si emigrazione dalla vostra parte chi ci conosce ci rispetta ma a politica democristiana e sul simbolo noi abbiamo difeso Rastelli perché non ha mai fatto pur venendo da storie diverse una polis dica che dava fastidio ai democratici cristiani non voglio entrare nella cronaca ma Napoli ha un sindaco che viene dalla Democrazia cristiana e fa una politica che disturba i democratici cristiani e quindi bisogna essere un i tipi il simbolo è una garanzia che noi non rinunziamo l'identità ma l'attendibilità di una politica democratico cristiana ce la dobbiamo guadagnare sul campo e se ce la faremo daremo anche un'anima alla coalizione che non ne può avere un'altra perché in Europa non esiste la Casa delle Libertà il Polo o forzare l'OPA o altro esistono due grandi forze ideali e un e il PPE l'altra è la socialdemocrazia e quindi se noi sapremo essere un tubo democristiano dell'alleanza torno a dire e spero che potremmo rivedere assieme in con
Adesso e vincere questa partita è il vantaggio maggiore che noi possiamo arrecare alla coalizione quindi abbiamo finto di essere fedeli per questo e per la prossima legislatura onorevole Follini completamente
Questa domanda
Sarà veramente l'approdo finalistico che metterà fine a una certa frammentazione delle forze del centro che c'è stato diciamo in questa lunga transizione Italia perché quello che ha ricordato onorevole Rotondi ebbe c'è stata questa frammentazione in questi
Finirà la parola fine ma l'intenzione questa d'altra parte anche la difficoltà di questi mesi parla di questo noi abbiamo messo insieme tre partiti che l'operazione più difficile che si possa fare perché poi
Il sistema politico italiano ha cementato con qualche difficoltà le coalizioni ma frantumato le forze politiche
E la cronaca di questi vent'anni parla più spesso di partiti che si sono scissi
E di partiti che si sono uniti
E d'altra parte chi vive sul territorio sa che molte volte i partiti sono anche figli di storie molto particolari e i partiti negli ultimi anni sono nati spesso dentro una logica di competizione durissima con il vicino con il simile
Ecco la nostra difficoltà sta qui l'abbiamo cercato di
Da un lato richiamare il valore dell'acqua dizione e quindi la consapevolezza che Gianfranco ha portato prima e io con lui del fatto che la coalizione è un valore fondamentale e la nostra identità di partito sta iscritta dentro un sistema di alleanze quel sistema di alleanze ci condiziona ci plasma è parte della nostra identità
E dall'altro la convinzione che
Quella parte diciamo più nostra
Che portiamo indotte al governo del Paese
E va organizzata non spaccando il capello in quattro non inventandoci differenze che rendono come dire insidiosa la convivenza con il nostro vicino con il nostro simile ma cercando invece di unire le forze ora ci abbiamo messo un po'di tempo c'hanno molto aiutato gli elettori perché
A maggio l'UDC ha avuto un significativo risultato elettorale che
Ha dato leali ad un progetto politico che altrimenti sarebbe facilmente
Entrato in crisi
Si è dimostrato che la somma di partiti contigui può fare una differenza positiva
Solito due più due che in politica fa quasi sempre tre virgola qualcosa e nel nostro caso atto più di quattro
Io poi come dire non mi lascia andare al trionfalismo le cifre ma credo che
Per un partito che era stato accreditato dai sondaggi dell'uno in due lo zero otto l'uno e il cinque per cento scoprire di avere il sette per cento in carne ed ossa perché questo è il risultato delle amministrative del maggio scorso sia un elemento di conforto
E il conforto va su questa linea
Di unire tutto quello che è possibile raggruppare sotto costo lo stesso simbolo dentro la stessa casa
E sotterrare lascia con cui abbiamo combattuto tra di noi la guerra del
Le piccole e piccolissime differenze questo credo sia anche un salto culturale perché poi questo significa un partito in cui alcune di queste differenze sono destinate a sopravvivere ma ad essere elaborate ad essere vissute
Positivamente a non essere una ragione di lacerazione quindi io credo che una delle fondamentali finalità che abbiamo sia proprio quella di
Vivere la vita di partito
Non schiacciando la sulla linea
Sulla persona sulla figura che in quel momento può essere più Rapp esentati dal più significativa ma
Organizzando il pluralismo dando voce ha opinioni diverse
E quindi immaginando un partito in cui
Come dire nessuno si senta il padrone di casa e nessuno si senta ospite dentro la propria casa questo credo che sia un punto fondamentale del modello di partito un po'Tito in cui questo atteggiamento pluralistico è
Il la naturale conclusione il sigillo ad una vicenda che ci ha visto troppe volte vivere interpretare le piccole differenze come
Ragioni di conflitto inesorabile
Io mi fermo qui debbo dire
A Gianfranco che si è candidato alla segreteria del partito prima ora che ci fosse il partito con una lungimiranza straordinaria che per le cose che ha detto questa sera io posso anche votarlo perché ha detto opinioni che io larghissimamente condivido
E peraltro penso che se resta come destinata a rimanere tra di noi e nel partito una minima linea divisoria che fa riferimento non alla rivalità delle persone ma la ricchezza delle opinioni
Io credo che questo lo dobbiamo interpretare non come una difficoltà non come qualcosa che viene meno all'impegno comune ne ma come una ragione di arricchimento della vita di tutti noi io con questo spirito al mio amico Gianfranco candidato alla segreteria faccio
I miei auguri rinnovo il mio apprezzamento
Penso che continueremo moltissime volte ad andare d'accordo e se qualche volta ci capiterà di aver
Opinioni diverse la vi daremo tutte e due come una ragione come dire di di una città e di curiosità reciproca e non mai come una ragione di lacerazione
Credo che possiamo concludere qua questa che è stata poi alla fine una chiacchierata fra dice persone che hanno indirizzi pensieri comuni ringrazio gli organizzatori che il Giampiero Catone direttore della discussione che ha voluto questo incontro ringrazia che vetusti fatti voi per la vostra attenzione