"1943/1975: dalle foibe all'esodo. Una storia dimenticata?" - organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Avezzano con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati (presso il Castello Orsini)

Allora signori buonasera
Mi hanno detto che devo fare anche lo speaker ufficiale per cui farò anche questo che stasera buona sera benvenuti benvenuti a questo a questa seconda parte del convegno che l'amministrazione comunale di Avezzano ha organizzato e che si articola era e articolerà in due giorni quello di oggi e poi la mattinata di domani su quello che abbiamo intitolato tragedia negata e rimossa
Io ringrazio ovviamente a nome mio personale ma di tutta l'amministrazione comunale di Avezzano
Quanti hanno voluto onorarci sono stati tanti con la loro presenza questa mattina oggi per che questa manifestazione riuscisse ma la riuscita della manifestazione io non credo che possano essere misurata in base alla il numero delle persone che partecipano le manifestazioni hanno importanza per quello che c'è dietro per quello che che vogliono dire per quello che poi alla fine riescono atti e dietro questa manifestazione c'è la volontà mia personale ma di tutta l'amministrazione comunale
E mi auguro di tutta la città di Avezzano di tutta la città di Avezzano al di là di quella che può essere la collocazione politica di ognuno di rendere il doveroso omaggio a dei fratelli italiani che per il fatto di essere italiani questo non bisogna dimenticarlo hanno subito
Delle e e i santi gravissime esecuzioni fino a pagare questo fatto con la loro con la loro vita
Io di leggerò adesso una serie che le grandi che ci sono arrivati
Dopo di che passerò la parola a quelli che sono i nostri relatori nella parte pomeridiana di questo ponte
Mi corre ovviamente l'obbligo di ringraziare quanti hanno materialmente contribuito a che questo convegno riuscisse in maniera adeguata è stato uno sforzo notevole organizzare un convegno di questo tipo di questo genere io ringrazio in primo luogo gli addetti al mio gabinetto gabinetto del sindaco che si sono dati da fare perché appunto questa idea trovasse poi una risposta adeguata nella organizzazione stessa
Passo alla lettura come dicevo prima di questi telegramma
E successivamente darò la parola al dottor Alessandro Borelli che ci porta personalmente il messaggio dell'onorevole Mirko Tremaglia che non è potuto venire qui oggi tra di noi
Avevamo invitato due ministeri della Repubblica
Onorevole Rocco Buttiglione appunto il Mirko Tremaglia che però voi capirete questi sono momenti un pochino particolari per il nostro paese e quindi dopo averci assicurato ben volentieri alla loro presenza qui oggi purtroppo
Non sono potuti arrivare
Ministro Buttiglione ci ha mandato un telegramma che adesso leggerò il ministro Tremaglia appunto ha mandato qualcuno che leggerà quello che il suo messaggio che io già avuto e che ho potuto leggere precedentemente
Di leggo
Il telegramma che ci ha mandato
L'onorevole Gianfranco Fini vice Presidenza del Consiglio dei ministri caro Sindaco desidero ringraziarla per l'invito a partecipare all'amministrazione alla manifestazione
Che si svolgerà il ventidue ventitré marzo in ricordo dei Giuliani istriani e dalmati che tra il mille novecentoquarantatré al mille novecento settantacinque furono trucidati millefoglie quarantacinque furono trucidati nelle foglie
Mi compiaccio per la lodevole iniziativa di non far dimenticare agli adulti quei tristi e dolorosi episodi e ai più giovani di far conoscere quanto accaduto
Purtroppo per improrogabili impegni istituzionali non mi sarà possibile essere presente
Gentile Sindaco la ringrazio per il cortese invito a partecipare alla cerimonia commemorativa del genocidio dimenticato che avrà luogo il ventidue marzo prossimo ad Avezzano
Purtroppo non mi sarà possibile essere tra voi come pure mi avrebbe fatto piacere
Desidero tuttavia esprimere la mia reale adesione a questa iniziativa per la quale è già stato concesso il patrocinio del Senato della Repubblica
E che ha il merito di mantenere vivo anche tra chi non lo ha vissuto il ricordo del sacrificio e delle sofferenze patite da tanti Giuliani istriani e dalmati
Invio a lei e quanti hanno profuso il loro impegno per celebrare questa ricorrenza e a tutti gli intervenuti un affettuoso saluto Marcello Pera Presidente del Senato della Repubblica
Con particolare rammarico sono costretto a rinunciare partecipare convegno del ventuno marzo
E ventidue marzo due mila e tre per sopravvenuti impegni di governo nel formulare i migliori auguri per l'uscita iniziativa invia un caloroso saluto al partecipante di tutti Rocco Buttiglione ministro delle politiche comunitarie
Gentile Sindaco ho ricevuto il suo gradito invito a partecipare due giorni di studio sulle foibe istriani Giuliani in programma sabato ventidue e domenica ventitré marzo prossimi
E desidero ringraziarla calorosamente mente Igna sunti precedentemente mi impediscono di poter intervenire rammaricato ma sicuro della sua comprensione colgo l'occasione per augurare grande successo all'incontro inviargli i miei più cordiali saluti onorevole Giovanni Alemanno
Concomitanti impegni istituzionali non mi consentono di poter partecipare a tra segno culturale la tragedia negate rimossa fissata nei giorni ventidue ventitré corrente mese
Nel ringraziare per il cortese invito colgo l'occasione per inviare cordiali saluti Giuseppe Tagliente
Presidente Consiglio regionale d'Abruzzo
Leggo per ultimo un telegramma che ci è pervenuto dagli Stati Uniti d'America
Egregio Sindaco le scrivo nella mia veste di presidente di alleanza italiana Istria chiunque Fiume Dalmazia e del comitato per la restituzione dei beni degli ex per troppo tempo alcune delle pagine più tragiche della storia della nazione italiana sono state vergognosamente strappate dalla memoria storica e dalla coscienza degli italiani
In queste pagine scritte con tanto sangue innocente tante lacrime c'è anche la prova indiscutibili del più grande atto di fedeltà diamo fatto di massa della storia ci dentale
Lo Stato italiano e l'intera nazione italiana hanno un conto in salvabile con gli esuli Giuliano dalmati i migliori Fiditalia
I Giuliani e Dalmati pagarono la loro fedeltà all'Italia e la loro italianità con le foibe e deportazione gulag jugoslavi e con l'esodo forzato dalle nostre amate terre dell'altra sponda dell'Adriatico
Lo Stato italiano ha contraccambiato gli esuli Giuliano Dalmati con il tradimento la censura e la dimenticanza
Adesso finalmente anche se per molti esuli ormai troppo tardi la nazione italiana sta lentamente riprendendo la sua memoria storica
Ora vediamo che in alcune città e cittadini italiani si fa doveroso omaggio ai nostri martiri Giuliano dalmati o strade e piazze intitolati in loro onore ricordanza
Questo grazie all'impegno costante di tanti patrioti coraggiose e coerenti e grazie anche alle autorità e istituzioni di quelle località altrettanto coraggiosi di illuminati come la Giunta comunale di Avezzano spero che quanto fatto dalla sua Giunta sarà di esempio incoraggiamento per tutte le giunte comunali provinciali e regionali che ancora non hanno fatto doveroso omaggio ai martiri Giuliano Dalmata
A nome dell'alleanza italiana Istria Fiume Dalmazia e del Comitato per la Ristich suzione dei beni degli esuli infinitamente grazie cordiali saluti applicato avvocato professor Giovanni De Pierro
Devo salutare e ringraziare per la sua presenza qui la senatrice Maria Claudia Ioannucci che rimasta dopo il consiglio comunale straordinario di questa mattina l'assessore alla provincia di Chieti Pasqualino da Angelo il dottor Silvio Del Bello presidente dell'Union istriani di Trieste
Devo portare il saluto a questa Assemblea del presidente pace ma ci penserà l'assessore Sciarretta a rappresentare la regione Abruzzo non so se ho dimenticato qualcuno purtroppo quando si fanno i saluti si dimentica sempre qualcuno io non faccio mai eccezione me ne dispiaccio se lo fa
Sì ho dimenticato qualcuno
Sarà il
L'assessore provinciale Giacomo Di Domenico a portare i saluti della Provincia a nome del presidente Palmiro Sozzi
Io io a ancora solo due parole perché poi cederò la parola ovviamente agli altri relatori è chi interverrà dopo di lui non ho a caso lasciato per ultimo il telegramma che ci viene dagli Stati Uniti
Nella lettura appunto di tutti gli altri
L'ho lasciato per ultimo perché in questo telegramma è riassunto maniera precisa perfetta il motivo per cui l'amministrazione comunale di Avezzano ha organizzato questi due giorni e questa manifestazione
Poco fa in un'intervista qualcuno mi ha chiesto come mai il Comune di Avezzano in Abruzzo abbia deciso un'iniziativa di questo tipo di questo genere
Ho risposto che è un fatto di solidarietà nei confronti di fratelli italiani e che la solidarietà lì non credo che possa essere misurata chilometri
Se certe cose si sentono sì sento e nelle sentiamo
Ho letto da qualche parte che la storia dell'uomo inizia quando si inizia a dare sepoltura e troppi morti
Ed è una frase che mi è rimasta scolpita dentro una bella frase sicuramente ed è sicuramente vero
Io credo che la storia dell'uomo debba però continuare
Ricordando questi morti
Non solo dando loro sepoltura ricordando tutti morti ovviamente ma ricordando soprattutto chi è stato ucciso e per tanto tempo cancellato per tanto tempo dimenticato come se non fosse successo assolutamente niente
Noi per carità nel nostro piccolo abbiamo voluto portare un contributo a quella che comunque riteniamo possano essere una pietra verso la pacificazione nazionale io l'ho detto stamattina ho detto nell'intervento che ho fatto con i ragazzi delle scuole
Questa non è una manifestazione con la quale si vuole scavare un solco ancora più ampio tra gli italiani io non ho nessuna intenzione di portare i pietra la costruzione di un muro dell'odio
Io ho l'intenzione come amministratore di dare una picconata pesante grossa al muro dell'odio che per tanto tempo ci ha diviso perché non è possibili che Contini assiste questo è il senso di questa manifestazione
E questo e così mi auguro che venga letta da tutti al di là di quelle che sono le posizioni politiche di ognuno
Io cedo la parola adesso dottor Alessandro Borrelli che ci porterà il saluto del ministro Mirko tre ma
A me tocca il compito certamente in grado di sostituire ministro Tremaglia che in queste ore drammatiche
Dal punto di vista internazionale è stato trattenuto fuori da Aversa
Mi corre però l'obbligo di dire prima di leggere il messaggio che il ministro ha inviato al sindaco tutti presenti
E il suo rammarico per questa assenza forzata
Che come ben sa anche l'onorevole Menia qui presente non significa una diminuzione dell'impegno del ministro Tremaglia nei confronti degli esuli
E della conoscenza storica delle foibe il ministro ha testimoniato anche a dicembre nella sua visita a Trieste e Alfio
Egregio Sindaco autorità presenti partecipanti tutti
Con vivo rammarico mi è impossibile prendere parte le due giornate di studio che il Comune di Avezzano ha deciso di dedicare a quanti Giuliani istriani e dalmati
Persero la vita nelle foibe o sfuggirono alla pulizia etnica messa in atto dalla barbarie di Tito
Si tratta di un impedimento che particolarmente mi duole poiché ben conosco l'alto valore dal punto di vista storico e morale di una iniziativa che dichiaratamente mira a diffondere la conoscenza di quanto accaduto in quegli anni
Siamo è una realtà sotto gli occhi di tutti
Orfani di una memoria capace di far luce sulle tante pagine oscure che ancora popolano la nostra storia
Eppure è un dovere assoluto quello di riaprire anche le vicende dimenticate soprattutto per offrire alle nuove generazioni la possibilità di conoscere il passato dei loro nonni e dei loro padri
Ci ha ripetutamente ammonito anche il capo dello Stato nel suo instancabile impegno a favore di un'autentica pacificazione nazionale
Dobbiamo ricordare il sacrificio di tanti italiani che non ebbero la stessa sorte del restante corpo nazionale
Nel dicembre scorso visitando Trieste il primo ministro della Repubblica fiume ho avuto modo di toccare con mano le ferite ancora aperte che moltissime persone portano incise nel proprio
Ho visto la sofferenza di una comunità
Che non ha tuttavia perduto l'orgoglio della propria italianità ed anzi lo mostra con la consapevolezza di non avere nulla da nascondere o di cui vergognarsi
Ho reso il dovuto omaggio in quell'occasione alle vittima della foiba di Basovizza totalmente dimenticata e colpevolmente ignorata dai libri di testo e quindi non conosciuta dei nostri ragazzi
Vogliamo la pacificazione che deve essere un atto di devozione di giustizia per questi caduti nella ricostruzione storica
Affinché si è una volta per tutte infrante la cappa di silenzio che ha finora avvolto gli orrori delle foibe
Il dieci febbraio scorso né il cinquantaseiesimo anniversario della firma del trattato di pace
è stata celebrata la giornata della memoria e della testimonianza per non dimenticare mai quanto è accaduto
Oggi ho affermato sull'Altare della Patria
Compiamo un atto di doveroso omaggio e di profonda devozione verso tutti i caduti e tutti gli esuli che per la vendetta comunista delle bande di Tito hanno pagato la loro unica colpa essere italiani
In quell'occasione ho anche annunciato un grande convegno mondiale che riunisca gli esuli di Fiume dell'Istria e della Dalmazia di cui si farà promotore il ministero per gli Italiani nel mondo
E alla Camera subito dopo il presidente Pier Ferdinando Casini ho detto
Signor presidente la ringrazio per quanto lei ha detto per questo atto d'amore nei confronti degli esuli da Fiume Istria e Dalmazia centinaia di migliaia
Cacciati allora dalle loro terre che io ho ritrovato in ogni parte del mondo
Lo dico con profonda commozione nello stesso tempo in cui il ricordo va ai caduti
Agli italiani che sono stati massacrati dalla barbarie nelle foibe ed ai quali rivolgiamo il nostro pensiero un nostro atto di omaggio e di devozione
Questo è un riconoscimento ma nello stesso tempo un impegno per la memoria in modo che i ragazzi possano sapere e che la storia ritorni ad essere in mezzo a noi al di fuori di qualsiasi strumentalizzazione politica
Nel rispetto totale della verità e della giustizia
Per cui atto d'amore a voi che li rappresentate ed onore gloria tutti i nostri caduti martedì per l'Italia
Egregio Sindaco affido anche a lei via tutti i convenuti queste parole che sono sigillo di un impegno autentico del ministro per gli Italiani nel mondo
Mentre auspico la migliore riuscita per questa nobile iniziativa mi ha invitato mi è gradito inviare a tutti tra i partecipanti il mio saluto più cordiale
Onorevole Mirko Tremaglia ministro teatri italiani nel
Ringraziamo ovviamente il ministro per le parole
Con le quali ha che ha quali quali ha voluto salutare
O questo nostro convegno
Non potevano che essere quelle conoscendo il ministro conoscendo la sua sensibilità il suo amore per gli italiani in genere per l'Italia
Mi rimane prima di passare la parola ad altri
Il dovere di salutare e di ringraziare per la loro presenza qui
Quella che la rappresentanza una parte della rappresentanza
Qui ad Avezzano
Degli esuli che sono venuti da da quelle terre
Dicevo prima che la solidarietà non si misura un chilo
Eppure noi abbiamo qui anche qui vicino questi nostri fratelli io adesso i nomi dodici di saluto egli abbraccio a nome di tutti gli Arvizo Agnesi se permetti
Armanda stette circa
Vedova azzardato
Giuseppina Sterne
Vedova nord
Vincenzo Muraro Di Pietro e Teodora Macchi
Invece
Ileana Decleva
Chiave
Lineare Uttaro Valente
Bruno Damiani
Non so se abbiamo dimenticato qualcuno abbiamo fatto la ricerca in quelli che sono le liste del comune di Avezzano sei scusi è successo ci dispiace e chiediamo e chiediamo scusa a questi ah Vizzani sì che vengono da altre parti
L'abbraccio di tutti gli Arvizo arnesi che sono quindi Avezzano ormai siamo tutti a Vezzani se vi abbracciamo come fratelli
Chiedo all'Assessore Schenectady portarci il saluto del presidente Pacifico uno dei tre è ripartito alle sedici circa per un altro impegno che arriva in altra sede
Buonasera a tutti
Allora a me il compito di portare il saluto del governo regionale e del suo governatore onorevole Giovanni Pace come diceva il sindaco poc'anzi
C'è stato questa mattina ha presenziato alla inaugurazione della mostra sulle foibe
Ed anche all'inizio del convegno grazie se tenuto questa mattina nel stanza della dei palazzi del marzo
è ripartito perché aveva problemi fisici aveva la febbre non ce l'ha fatta ad assistere ulteriormente
Porto altresì il saluto del sottosegretario trasporti onorevole
Nino sospiri
Che non potendo intervenire oggi pomeriggio mi ha telefonato dicendomi che farà del tutto per essere presente con noi qui domani perché anche domani i lavori su questo tema proseguirà
E mi sia consentito fare una brevissima riflessione intanto un ringraziamento
Al sindaco e dalla sua amministrazione
Per questa iniziativa
E sono convinto
Quasi rischiando l'ovvio
Che se nel maggio scorso
La Casa delle Libertà qui ad Avezzano non avesse vinto le elezioni conquistando il governo della città oggi non saremmo qui
E questa nel Maurya dimenticata cancellata forse avrebbe avuto un seguito ancora più
Così come sono convinto altrettanto che la vittoria del governo di centrodestra
In Italia
Ha cominciato a diradare le cortine fumogene
Lanciate su questi venti dalla cultura ufficiale
Che si estrinseca con gli scritti
Con l'arte
Con una cinematografia
Per anni per decenni questa tragedia italiana
è stata volutamente
Nascosta
Rimossa
E noi
Da studente
Da ragazza
Non abbiamo avuto
La fortuna di avere dei docenti che abbiano detto
Il modo Obiettivo
Di questi eventi
Legandoli alla grande immane tragedia come ricordava il Sindaco questa mattina della seconda guerra mondiale
Un'appendice fastidiose per la cultura
E per la scuola ufficiale
Ma noi da ragazzi soprattutto noi che abbiamo militato
A destra
Lo sapevamo leggendo i nostri giornali leggendo qualche testo su questa tragedia che circolava
Come hanno circolato per anni Russia ai summit Stati cioè i testi della dissidenza
Lo sapevamo l'abbiamo sempre
Ah rivendicata questa conoscenza mai nascosta trasmessa eravamo in pochi
Eravamo quasi clandestini oggi grazie a queste vittorie elettorali
Lo si può fare tranquillamente
Oggi grazie a queste vittorie elettorali anche la cultura ufficiale anche la RAI TV cominciano a parlare di questa tragedia
E ancora poco amici miei credo che molto ancora si dovrà dire su questo Periodo buio
Su questa terra che conquistata dai Romani e passate poi nei secoli alla Repubblica di Venezia
Rese italiane a tutti gli effetti furono martoriata dalle orde comuniste del dell'allora maresciallo Tito
E da allora in poi
è stata negata la verità a chi ha avuto sete di verità
è stata negata la possibilità a chi è stato toccato direttamente da questa tragedia di poterne parlare di poter ricordare in modo pubblico ufficiale
è stata conculcato il diritto alla verità alla conoscenza
Oggi grazie a Dio
Le cose stanno cambiando oggi grazie a Dio abbiamo la possibilità di parlarne
Da liberi cittadini non dare Evangelisti manda assetati di verità
E questo lo scopo di questo convegno e per questo io rendo
Grazie all'amministrazione civica di Avezzano che per prima nella Marsica ha preso questa iniziativa buona serata
Siamo l'assessore provinciale Giacomo Di Domenico a pungere il saluto per nome e per conto dell'Amministrazione provinciale del suo presidente
Siamo riuniti qui oggi
In una circostanza che come ricordava prima l'assessore Sciarretta probabilmente non avremmo avuto la possibilità di
Di
Riesumare scusatemi il termine ma di questo in fondo si tratta
E lo facciamo avendo il sostegno il riconoscimento e la vicinanza la condivisione dei due rami del Parlamento
Il presidente del Senato e il presidente della Camera
Del presidente della Giunta regionale del presidente dell'amministrazione provinciale dell'Aquila i due ministri
Forse già questo oltre alla vostra presenza qui oggi
Sono la testimonianza che questa idea che questa voglia di restituire dignità e verità a qualche cosa che purtroppo è stato per troppo tempo taciuto e e nascosto sono la testimonianza che è una cosa giusta quella che stiamo facendo oggi
E a questo a questi
Illustre queste illustri stringhe istituzioni aggiungo la deferenza nell'ossequio che l'amministrazione provinciale dell'Aquila che mi onoro di rappresentare in questa circostanza
E per me è motivo di
Do di essere doppiamente onorato in quanto anche consigliere comunale di Avezzano
A questi appunto a questa sostegni a questa vicinanza
Aggiungo la deferenza e l'ossequio che l'amministrazione provinciale dell'Anpi l'ha voluto dare partecipando anche con il proprio compagno con gonfalone alla questa manifestazione
Non sto qui anche ripetere e atti Lungarni
Avremo modo di ascoltare da chi più e meglio di me saprà farlo
Sentendo quello che è successo
Ma una considerazione voglio farla finale credo che con questo nostro atto oggi il Comune di Avezzano abbia finalmente restituito
Voce dignità il riconoscimento a chi per troppo tempo ne è stato privato grazie
Chiedo alla senatrice Ioannucci di darci il suo saluto ringraziandola per essere rimasta qui cumuli per questo incontro dopo il consiglio comunale straordinario di questa mattina
Io io penso che
Innanzitutto immagina che la storia non abbia memoria
Non conosce la storia
La storia a meno
Può essere mistificare per un breve periodo di tempo
Mappa il solco che lascia la storia
Ritorna nella sua forse nella sua verità
Ogni mistificazione della storia è destinata a scomparire
E finalmente sta scomparendo anche la mistificazione storica che era stata nascosta
Telefoni
Io ringrazio voi di essere qui
Perché se
Dobbiamo piangere i morti si tutti quando sono i morti italiani dobbiamo più a piangere più forte
Perché si appartengono alla nostra vita al nostro passato al nostro futuro perché loro sono il nostro saluto
Oggi il Consiglio comunale
Il mio apprezzamento va totale al sindaco di questa città penso che veramente non poteva essercene uno migliore
Ha restituito alla storia
C'era che
La verità
E io sono orgogliosa
Di poter piangere insieme a poi quelli che sono stati i nostri morti
Gli italiani
Grazie per avermi permesso di essere qui ecco
Grazie senatrice allora
A questo punto possiamo dare inizio a quella parte della giornata del convegno che al titolo mille novecentoquarantatré mille novecentosettantacinque dalle foibe all'estero una storia dimenticata
E lo facciamo
Ascoltando come primo relatore
L'onorevole Roberto Menia che deputato di Alleanza Nazionale del collegio di Trieste
Da parte mia prima di tutto grazie al sindaco grazie Sindaco perché
Ha ragione la solidarietà non si misura
La chilometrica da e quindi se chilometri sono tanti gli anni sono di più
Oggi Avezzano compie uno dei tanti uno dei tanti gesti occupa riparatori
Che il popolo dell'esodo si aspetta
Si aspetta dall'Italia grazie a Dio cambia
Perché la storia il fluire della storia del tempo bene o male primo poi
Fa sì che la giustizia a fini
Da allora intanto grazie perché era la prima cosa che doverosamente mi sentivo di dire
Non tanto e non solo come deputato di Trieste ma perché come tanti triestini
Io sono uno di quelli
Che è parte di quel grande popolo dell'esodo
Trieste oggi è una città che per un terzo della sua popolazione
Strappata esuli figli di poteri sull'omessa la prima la seconda la terza la quarta generazione
E così andrà avanti io tra l'altro guardavo questo tavolo
E a questo tavolo sono il più giovane potrà essere forse il meno indicato
A parlare di certe cose invece sono intimamente convinto per mia scelta personale
Che di queste cose sia giusto che io parli
E anzi sono felice quando mi capita di visitare tre contrade l'Italia andare quanto più lontano possibile la Trieste dalla mia città
Per raccontare quello che porto io nel cuore perché ciò che io porto in realtà la memoria che mi è stata trasmessa e della memoria che io mi impegno a trasmette perché vedete
Occasioni come queste non debbono non posso non debbono essere soltanto l'occasione di ricordare qualche cosa e poi far sì che questo passi sedimenti devono essere
Occasioni sostanzialmente
Fare Tucci isterica
Devono essere qualche cosa di più
Perché la memoria la memoria deve essere
Invece Radice profondo di una pianta che germoglia per il futuro se non avrebbe senso parlare tutto questo
Parlare oggi di una storia che si riconquista vuol dire dare un senso nobile all'azione della nazione italiana che riconquista qualcosa che è suo
Vedete e il fatto che
A cinquanta sessant'anni
Ormai da quelle vicende
L'Italia che esce dalle nebbie di una storia imposta cose che non si dovevano raccontare
Che cosa che venivano trasmesse appunto soltanto
Per tradizione orale familiare
Oppure si potranno leggere soltanto nella pubblicistica cosiddetta underground
Perché
Che queste storie si leggevano soltanto per l'appunto nelle memorie di qualcuno avevano tenuto accuratamente nascosto
Che per pubblicare doveva andare a cercare qualche editore che avesse un po'più coraggio di tanti altri doveva comunque pagarsi quello che aveva scritto perché tanto grandi case di produzione la grande la grande cultura italiana
Quelli che si affannano a raccontarsi di pluralismo democratico e si affannano suoi i conflitti di interesse sulle reti tv su queste su quello per tutte queste cose
Il monopolio dell'informazione della cultura sinceramente ecco questo popolo delle soap sa che cosa significhi
Invece la congiura del silenzio ed il fatto che una storia di una cultura appiattita negavano proprio la dignità e il diritto alla memoria di un popolo intero che ripeto non è soltanto il piccolo popolo dell'esodo non è soltanto una storia d'Italia confinata lassù
è qualche cosa di più o di diverso io sono intimamente convinto
Ma
Questo è un fatto che nasce dalla mia
Dalla mia cultura da ciò che mi è stato tramandato
Di essere comunque una piccola parte
Di una grande storia di una grande nazione un grande popolo mi sento prende tutto fiero di essere italiano
E so che la scelta dell'esodo dei Giuliani e Dalmati come pure ciò che fu il prodromo poi al al grande esodo che il più grande esodo della storia d'Italia
Vai avvenuto nei secoli nei millenni trecentocinquanta mila italiani che prendono lasciano tutto quello che avevano i morti le case
Le barche i cimiteri tutto ciò che c'era le memorie sudore i frutti le vigne il mare
Le memorie tutto quello che c'hai più caro e viene lasciato e non lo vedrai mai più ma perché fanno una grande scelta che prima di tutto una setta di italianità e di volontà di essere liberi di rimanere libero
E tutto questo italiano lo conosceva
Ora l'Italia deve riprendere conoscenza di questo
Di questo
Grande trama nazionale che è stato il dramma dell'esodo che ripeto è venuto subito dopo il capitolo nero delle stragi delle foibe comuniste dall'inizio alla fine slavi dall'inizio alla fine
Ma deve essere diventare patrimonio che fruttifica che germoglia per l'intero popolo italiano perché dico questo
Perché la storia che si insegna male la storia e la geografia che si insegna male nelle nostre le nostre scuole ma non solo nelle università
Per cui ti capita di leggere cose inenarrabili allora scopri che le foibe sono imbuti Carlo Sisi in cui i nazisti gettavano alle vittime rappresaglie perché tocca di leggere questo oppure quelli che ti scrivono sui libri di storia sul quale oggi si studia che l'Italia restituì alla Jugoslavia le terre rubate dall'Italia distrazione da che sono delle delle leggende delle grossolanità di ordine storico giuridico
Geografico
Mi del carattere spaventosa ecco io vorrei che gli italiani potessero riprenderà a memoria non soltanto di ciò che è stato questo dramma tutto quello che c'era prima
Perché noi non avremmo il diritto di parlare se non ci fossero la provo profonda le radici e la nostra storia
Cioè se uno non viene un giorno e non parlo non non non passa oltre Venezia e poi arriva Trieste poi scende lungo la via Flavia
E allora comincia a trovare i leoni di San Marco e passa attraverso Capodistria che fu capo triste la cara vecchia Giustino Poli e non passa per tirarlo intera Pirano
Non scopre che lì c'era non scopre che che che da una parte c'era Dario Sauro che dall'altra parte c'era attirano c'erano usate Tartini che non era erano scriveva il trillo del diavolo in sloveno
Non scopre non scopre poi scendendo
Non scopre
Isolani non scopre Parenzo tutta Italia canta ancora Mula de Parenzo ma non si sa dove questa Parenzo che era la romana Julia parenti o meno scopre rovinerò scopre polacche rapita si Hulia ed allora incontra un'arena romana che come il Colosseo e dice ma come mai e poi trova le cento e cento campanili uguali al campanile di San Marco e trova i leoni di San Marco e trova pasti di marzo i Vangeli Renza Evangelista nero allora
E allora tutto questo è storia d Italia che parlano l'italiano riconquistò una storia che loro e non cominciano a sapere che per due mila anni la separato italiano o meglio o meglio o meglio
O meglio
La c'è stata gente di cultura italica di lingua italica
E non scopre scendendo la Dalmazia Zara che era Diadora che era che era lì a terra e non scopre Spalato che oggi pensano fosse splitter lo scopre che a Ragusa di Dalmazia era nata ben prima di Ragusa Ibla di Sicilia e non sanno che Ragusa non era Dubrovnik dicono oggi
E beh tutte queste cose l'Italia ma conosce con le conosce non le sa previsioni andati un popolo di ignoranti perché sono voluti rendere ignorante
Perché non bisognava dirlo
Perché era giusto che il velo della della congiura
Nella congiura contro la storia contro la memoria di dal degli italiani si estendesse
Ecco io vorrei che gli italiani riconquista se tutto questo rincorre conquistassero il senso profondo la storia
Conoscessero allora
Facessero proprio
Quello che ripeto non è stato soltanto
Il trama di un popolo perso la sua
Perché ripeto ognuno di noi è parte della nazione italiana
E allora quello che è successo il Giugliano dannati è successo a tutt'Italia
Non è successo soltanto quei poveri cristi io qua riconosco Farsetti vedo facce che riconosco a cui so dare nomi e cognomi e so cosa si porta ma allora memoria personale e familiare
Perché vedete io che a quei tempi non c'ero molto ha avuto il preso la fortuna di sentire prima di tutto racconta la casa mia la verità quelle che in altre carrozze raccontava per esempio
E che veniva da una tradizione poiché
Maggioranza minaccia come tutta la gente di lassù amava prima di tutto il suo essere italiano senza fa io penso Agli occhi chiari di mio nonno che mi raccontava quando nella prima guerra lui era prigioniero a Chianciano ha frenato la Russia chissà dove poi tornò assumono un piroscafo insieme trentini insieme triestini veniva da Puglia d'Istria
E la famiglia di mia nonna che veniva da Curzola
Curzola che oggi se ne è un po'che croati raccontano essere la patria di Marco Polo che sarebbe stato il più grande navigatore croato perché poi bisogna bisogna conoscere pure pure queste cose che avvengono oggi perché le stranezze poi di un'Italia che ha dimenticato tutto
Fanno sì
Che accada anche questo allora tu oggi scopri che l'accomuna la banconota ufficiale croata salti estone di Marco Polo scritto con la K e ti spiegava Marco Polo è stato il più grande navigatore Crovato così come Francesco Patrizio da che verso le frane Petri scusi come Giorgio Orsini il dalmata
Architetto che farà che tra i Sabini governi ayurveda la mattina si eccetera eccetera
E tutti questi sono poi evidentemente segni da una parte dell'arroganza dei TT dei predoni d'altra parte ma ma sono i segni anche di un'Italia che non c'è perché è un'Italia che ha perso la sua memoria che consente che se il ponte che si perda suo Aimone
Perché questa è un'Italia per esempio che non fa conoscere nemmeno ai suoi cittadini ai suoi figli i nomi italici storici delle sue città quello che dicevo prima a me essenzialmente come dire mi rode qualcosa quando sento dire uno che varie card qua sentito dal sindaco che c'è una piccola comunità di esuli fiumani oggi italiani non sanno che fiume quella del mito di Fiume olocausto e D'Annunzio ma poiché assoluta queste cose
Quel quella era fiume d'Italia fiume Holocaust è Rijeka che suona pure male
Così
Come poi il Po e non voglio dire di più
Perché poi io esco dal politicamente corretto ogni tanto non lo voglio fare
Come si usa dire ma ecco a tutte queste sono riflessioni che io volevo porre
Senza magari sconcio ottenuto apposta fare un un discorso di ordine generale visto che poi mi seguirà uno storico visto che mi seguirà una figlia di un infuocato per cui racconterà ognuno di loro racconterà uno spirito diverso
Fatto dei quali potrei parlare ma non devo fare né un comizio ma devo esagerare nel prendere tempo ma ecco volevo fare questo discorso cuore a cuore aperto io
Personalmente però perché mi sento figlio di questo popolo e mi sento italiano prima di tutto
Sicuramente europeo con la voglia di stare in pace di di di di amare tutti però con la il rispetto prima di tutto della dignità Miniati italiano del mio popolo la mia gente che ha sofferto
Età età Espresso con un tributo così alto la sua volontà di essere libera Italia
Ecco perché io mi pongo talvolta anche duramente nei confronti delle cedevolezza italica nei confronti dei dei nostri vicini d'oltre confine perché voi sapete che ci sono
Ci sono tuttora dibattiti aperti interno intorno all'opportunità dell'ingresso della Slovenia non europea della Croazia nell'Unione Europea tutte cose giuste sacrosante
Perché tutti siamo europeisti ma diciamo anche
Io pongo anche questa questione sul presente e sul futuro tutto ciò deve essere fatto nel rispetto degli standard Trinità di ognuno
Cioè io non penso che la Slovenia o la Croazia moderne e democratiche se sono davvero così moderne e democratiche fuori come un fuoruscito al comunismo come dicono di essere hanno il diritto di trattenere i beni rapinati ai comunisti di Tito rapinate italiani non si voglia restituire un mattone il compenso
Che questo sia un modo corretto per entrare tra e questo è una riflessione sull'oggi ma altre riflessioni sono questi io nel mio impegno di parlamentare proprio per evitare questa dignità e questa memoria Alitalia mi sono fatto promotore
Lo stesso giorno in cui si celebrava un giorno prima in realtà la Giornata della memoria il dieci febbraio a Roma e questa volta per la prima volta quest'anno ne ha parlato tutta Italia di una proposta di legge
Perché la giornata memoria non sia più un fatto privato delle associazioni degli esuli
Quale meritoriamente poi vanno le istituzioni ma rimane sempre un fatto privato ma perché diventi un diventi una in una festa perché c'è poco da festeggiare
Ma una celebrazione nazionale una giornata della memoria nazionale che sia equiparata ad altre giornate a memoria perché l'altro
Non è che la nostra memoria valga di meno
Così come
Ho riproposto e da qualche settimana è ripartito l'esame l'iter in commissione Affari costituzionali
Una proposta di legge cui fu bocciata con il voto determinante dei comunisti ed ex comunisti la scorsa legislatura per la concessione di una medaglia ai congiunti degli infoibati questo è una cosa che io conto di portare a termine
Entro la fine dell'anno se tutto dovesse andare bene come come io auspico
Ecco e per e per chiudere e lasciare il tempo e lo spazio a tutti gli altri perché perché lo perché lo meritano
Questa era sostanzialmente la riflessione io a quei tempi non c'ero ripeto sono anche a questo tavolo magari il più giovane però sono convinto che se noi non tra mandiamo tutto questo alle giovani generazioni il vero rischio proprio è proprio questo il rischio è quello dell'estinzione di una memoria
Io voglio invece che questa memoria viva si vivifica io voglio riuscire a trasmettere questo è anche il compito di tutti noi di quelli che lavorano le associazioni degli esuli
Tutto ciò che tutto ciò che che si sono portati dietro ma dalle cose più banali dal dai dai dai vecchi dolci istriani che ne so tutto tutto quello che rimane la tradizione ove morì nel modo di parlare nelle battute nei proverbi
Ecco tutto questo non sia una cosa che piano piano si estingue con la morte fisica che arriva perché prima o poi riaperto un tutto questo deve essere
E noi dobbiamo ridare queste radici all'Italia un'Italia che non conosce
Il nostro compito nostro impegno è proprio questo io penso che ognuno di noi può abbia in fin dei conti voglio dare un po'il senso potuto chi fa politica insomma deve dare un po'il senso alla sua azione politica meno me ne frega niente del consiglio d'amministrazione della RAI
O di tante altre cose cullato discutere in Parlamento se devo dire la verità io
E penso di orientare il mio fare politica cose che ritengo più nobili queste messaggio che io ho imparato che mi è stato tramandato e questa è la memoria che io porto per cui avuto il fatto rinascere la su di essere figlio di queste vecchie cose di questa vecchia Italia questa vecchia Italia che io mi porto nel cuore che mi è stata donata da questo grande popolo che ha sofferto come nessun altro ha sofferto ma prima di tutto per riaffermare il suo essere italiano è quello che io devo trasmettere quello che noi dobbiamo trasmettere per fare un'Italia più grande
Indicazione in Graziano l'onorevole Menia vero non solo per quello che ha detto ma per come lo ha detto
Per la passione che che ha messo in quello in quello che ha detto ci riconosciamo nelle sue parole ci riconosciamo in quell'Italia di cui ha parlato l'Ulivo io ringrazio anche di un'altra piccola cosa
Che dalle le sue parole mi hanno riportato alla memoria un particolare che non ho mai dimenticato e che mi è successo proprio quand'ero ragazzo magazzino in quelle terre dove andai una volta insieme al cognato della signora Valente in sala
Perché il suo nipote del mio compagno di scuola
Stavamo passeggiando per una città ex italiana
E ovviamente tra di noi stavamo parlando c'era un signore un anziano che stava lì a passeggio con un bambino per mano ovviamente ci sentì parlare sia vicino e mi disse mi chiesi
Se è italiano gli sposi si sia siamo italiani
Mi abbracciò dicendomi anche questo bambino è italiano erano residenti gli però conservavano questa
Questa loro italianità a dispetto di tutti e di tutti grazie anche Pirelli riportato alla memoria questo particolare
Cedo la parola adesso al lo storico Luigi De Agostini
Buona sera a tutti dopo le profonde riflessioni
Dettagliata accorate
Menia
Che ha ricordato quei due mila anni
Di storia
Io voglio
Parli un po'più dettagliati
E dire che quelle terre di cui noi oggi dobbiamo parlare ma in particolare del quarantatré settantacinque
Partendo dal secondo secolo avanti Cristo
Per una decina di secoli sono state lattine romane dell'impero romano d'Oriente Occidente cui sono soggetti succeduti dieci secoli di storia della Repubblica Serenissima di Venezia fino al mille settecentonovantasette
Con la sua caduta assai di Napoleone
E poi un secolo dei occupazione dell'impero austro-ungarico questo per dire che in questi venti secoli ultimi di dominio
Di varie
Otto nazioni dettare autorità non c'è stato mai il dominio del governo la presenza delle slavine
Fissiamo questo nella memoria dopo la prima guerra mondiale
C'è il Regno d'Italia
Arriviamo fino almeno centoquaranta la dato dell'inizio della guerra seconda guerra mondiale quindi non vediamo assolutamente la presenza degli slavi oggi quel territorio in quelle regioni
Che stiamo analizzando e parliamo punto della Venezia Giulia dell'Istria di Fiume del Quarnaro della Dalmazia
Oggi non ci appartengono più abbiamo sentito poco fa anche il sindaco ha avuto un bell'episodio di presenza di persone che sul posto si dichiarano ancora italiane ma purtroppo quelle terre noi le abbiamo dovute cedere in base a un trattato di pace
Lo consideriamo un diktat perché non era un trattato in cui si andava a trattare c'è stato imposto meno recente quaranta scoppia la guerra
La prima data che voglio ricordarvi io dopo solo ricordarvi rapidamente alcune date storiche per fissare l'evoluzione di quelle terre
Da un punto di vista storico
La data che prima viene ad essere
Ricordata l'otto settembre quarantatré perché
Perché
Avviene la prima invasione da parte delle bande ti tiene sillabe comuniste
Avviene l'invasione perché perché quei territori sono sguarniti non c'è più
La presenza del soldato italiano quindi sono all'Hammer CEE di coloro che avevano in mente di annettersi quei territori e di colpire quelle genti solo perché erano italiane e vedremo il perché
Otto settembre quarantatré dura poco
Quell'occupazione quella prima invasione
Dei serbi del partigiane comuniste di Tito dura fino a circa il dieci di ottobre successivo quindi un brevissimo periodo ma in quel periodo commisero efferati delitti le atrocità
Inenarrabili
Incredibili nei confronti di Pacifici
Italiani che nulla avevano commesso per essere calpestati come lo sono stati
Si trattava di persone semplici semplici di operai di impiegati dei contadini solo perché erano possidenti venivano eliminati
Venivano se già a quella data infoibati
Infoibati un termine che desta il brivido Huskies altre cose una foglio va
E che per definizione
Un inghiottitoio
è una voragine carsica nell'Istria del Carso triestino assommano a circa mille settecento in base ai catasti delle Foibe
Sono già state circa centotrenta
Utilizzate per buttar dentro l'italiani
Anche visibili
Venivano legati portate sulla fra l'orlo dei questo baratro sparavano al primo cui erano legate al Tour due tre persone che cadevano
Necessariamente dentro positive
Questo
Succede nel quarantatré le quarantacinque secondo invero se ne Titina perché nel se quarantacinque primo maggio è una data che ci fa rabbrividire ancora
Una seconda volta
Incredibilmente mentre nel resto d'Italia salutava deliberazione
Quelle terre venivano invase per la seconda volta
Da lì stesse partigiani di Tito
E commettevano gli stessi reati che avevano dei delitti commessi già nel quarantatré se pensiamo che
Il
Maresciallo Tito
Aveva dato ordine che a marce forzate
Le sue truppe arrivassero per prime a Trieste l'occupassero ha il fine
Di far valere un principio che primo occupa poi detiene
Ecco comma comprendiamo perché
Quale erano la le ragione
Che al bar ricavano nella ideologia comunista di allora
In Tito il quale voleva annettersi
Sia la Dalmazia sia fiume l'Istria TAR il Gorizia Trieste e voleva anzi per il suo confine venisse spostato
Molto più in là di Trieste addirittura all'Isonzo
Ho persino al Tagliamento quel fiume che si trova a metà strada fra Trieste Venezia tanto per identificarlo
Il la volontà annessione mistica
Veniva realizzata attraverso l'eliminazione dell'elemento italiano presente in quelle Regione perché perché del quarantasei o quarantasette sarebbe sarebbe stato poi firmato il trattato di pace perché è la fine della guerra bisognava firmare un trattato in previsione di quella firma
Che cosa bisognava fare
Dice Milovan Gildas che era l'ideologo fratello d'armi e di Tito
Disse adesso nel novantuno al mille novecentonovantuno quando ho potuto parlare disse
Io e il ministro degli esteri dove al Cardarelli
Fummo mandati i ministri uppercut Ciarelli italiani con ogni pretesto e così abbiamo fatto
Perché bisognava cacciare le italiane ma semplice per dimostrare al mondo
Prima che venisse firmato il trattato che quelle terre non erano abitate prevalentemente da italiani quando se noi andiamo a vedere censimenti insospettabili fatte da una nazione l'Austria che non aveva certo simpatia tra le italiane
Troviamo scritto che la prevalente
La prevalenza degli abitanti era quella dell'italiani gli altri erano meno una minoranza minoranza con cui già sotto ad altra tutti hanno convissuto pacificamente
E anche sotto l'Italia
Ecco questo ora il motivo essenziale per eliminare in qualsiasi modo e quindi quale il metodo più semplice se non mi terrorizzare la gente
Torre elevandola
Dalle sì proprie case minacciando i familiari
Fu citando buttando nelle foibe ancora come avevano fatto già nel quarantatré così Nanni quarantacinque proseguono nel quarantasei
Oppure là dove non c'erano le foibe ma se se ne aveva nel mare legata a una pietra al collo
E annegare
Famiglie intere abbiamo esenti
Da Zara
Ad Albona torto Ancona
Questi erano io metto dente dovevano essere applicati per poi farro sì che avvenga all'esodo qui quel esodo
Noi in primo momento eravamo definiti profughi io sono nato e vissuto al fatto di storia
E sono vissuto dei abitato fino al mille novecentocinquantaquattro
Rivera veglie Rete maldicenze nel Golan
Sette firma del trattato di pace avviene grande esodo commesse riscesero morale
Capo d'Istria e come è stato perché ho dato momento fa con le cittadine di tiranno
Suo trattini di Cittanova
E di RAI tre
Apparteneva a quella zona di del cosiddetto territorio libero di Trieste che non è stato mai costituito ma era stato previsto dal trattato di pace
E siccome era stata ceduta
Provvisoria mente all'autorità militare inizialmente
Quel zona vi solo nel mille novecentocinquantaquattro è stata definitivamente
C'è tutta all'amministrazione civile
Io con slava
E a quel punto in quella data nell'ottobre cinquantaquattro
Ormai non c'era più la speranza che il confine italiano riabbraccia asse quella zona
Era stata ceduta all'amministrazione che di fatto la teneva come fosse un territorio jugoslavo benché la sovranità italiana non fosse ancora venuta meno era solenne amministrazione provvisoria civile talmente a militare che lo era prima
Ma
Quel
Momento che noi abbiamo vissuto come profughi inizialmente
E che è avvenuto nel quarantatré
Si è ripetuto nel quarantacinque appena arrivati
Nella seconda invasione jugoslavi
Si è ripetuto poi nel quarantasette al momento del trattato di pace
Quando definitivamente le altre zone erano state cedute alla Jugoslavia
Si è ripetuto poi nel cinquantaquattro per quanto riguarda la zona del come citato
E si è ripetuto seppure in misura minore ma si parla comunque di circa tre mila persone hanno abbandonato
Ulteriormente la zona di nella parte in cui a seguito del Trattato di Osimo veniva rettificato quello che era il confine della linea di demarcazione fra la zona è la zona dei
E in linea di confine per cui
Il conduco alcuno si è trovato la casa improvvisamente non più in zona ma dentro la zona AP
E quindi venuto via abbiamo avuto perciò ben quattro momenti
Oltre ai momenti più spiccioli di sentire su esulare Anza da parte di quelle popolazioni che erano Senes erano state ed erano solamente italiane
Qualcuno dice che se ha detto nel tempo che siamo italiani due volte una per nasce da un'altra scelta
Poi magari in Italia non è che siamo stati accolti a braccia aperte
Anzi c'è stato è una è sul metodo definito biblico perché se parliamo di quattrocento mila persone che abitano quella regione trecentocinquanta mila escono
Con una una sola blue rossa di indumenti e con quello che possono avere indosso
Bene vuol dire che si tratta di una pulizia etnica
E non certo neanche una polizia politica come la vogliono far passare cioè non erano i comunisti che stavano lì i fascisti ormai di fascisti non ce n'erano più
Era una pulizia etnica uscivano dalle loro case
Operai contadini
Pescatori
Artigiani
Impiegati
Quindi tre persone appartenenti commercianti
A qualsiasi categoria erano cacciate
Sapete come si fa a eliminare
Una famiglia dove c'è un insegnante
Semplice ed io lo voglio nella scuola era successo ricordo benissimo nell'anni cinquantuno cinquantadue a Capodistria
E di ruolo no lei non ha più cattedra quest'anno comma nove e quindi deve andarsene quindi ecco come come ogni pretesto venivano cacciati se in quel momento bastava non dare il posto di lavoro e quindi quell'insegnante con la sua famiglia e se ne andava
Un artigiano come si fa a cacciarlo perché oltre che col terrore la violenza anche con altri metodi
Se andavate dall'artigiano falegname ordinare
Un tavolo con quattro serie
E per rifornirsi del legname doveva rivolgersi
Lo Stato perché lo Stato doveva dare aveva il potere di dare legname a quell'artigiano
Diceva no attenti non Porcu non te ne do ma come faccio io a lavorare a non mi interessa non mi riguarda e i contadini
Abitava in quel periodo in campagna
Presso una famiglia
Portano i promotori alla a vendere
Allora Stato perché non si poteva vedere al privato
Li pagheremo dieci lire diciamo tanto per fare un numero ma come se da noi costano dodici
Che il puro costo di produzione prodotti a decine non sappiamo cosa fare o se ecco come si fa ad allontanare il contadino perché uno che non sa direbbe Vasco ma possibile
Uno che ha la casa la campagna potrà sempre continuare a vivere tranquillamente no
Erano modi e modi inventati sul momento per poter eliminare queste persone oltre quelle della ferocia del terrore e della paura
Finire nei campi di concentramento
Che teniamo presente
Sono state in essere fino agli anni cinquanta cinquantacinque cinquantasei e anche cinquantotto perché proprio una recente pubblicazione
Fatta insieme e sottoscritta anche dalla pubblica di trovarsi attuale
Dalla Società di studi fiumani
Risulta che la Croce Rossa aveva mandato dei pacchi dono
Ad un campo di concentramento nel cinquantotto
Quindi i nostri che venivano deportati
è sparito né sparivano nel nulla
Probabilmente potevano essere ancora in quegli anni
Preclusi
Un altro fatto importantissimo è successo ma il quarantotto quando il maresciallo Tito pronte congrua
Stalin e quindi che cosa succede
Che
La
Non appartenere più al forza
Nel Patto di Varsavia
Tito a costituito quel gruppo di state non allineati
E da quel momento è diventato un personaggio pene Amato dall'Unione Sovietica perché attendeva a fare una mantennero sembra troppo tot a riconquistarla se lo come amico
Dal dagli Stati Uniti d'America venne e invece veniva coccolato
Perché
Non andasse Nord tornasse fra le braccia dell'Unione Sovietica e quindi era amato dall'uno e dall'altro aiutato dall'uno e dall'altro e delle intelligentemente si era costituito come un cuscinetto
Fra l'Est e l'Ovest
In quel periodo vi voglio raccontare l'episodio del monfalconese che è un episodio molto
Emblematico
Il quando nel quarantasette
Il cantiere di fiume
Si sguarnisce perché le maestranze partono nella misura dell'ottanta ottantacinque per cento e quindi il cantiere navale non può più funzionare
A Monfalcone
C'erano un ottimo cantiere navale
Con oltre ai
Che sapevano fare il loro lavoro ed erano anche con molti operai comunisti
L'invito perché non venite abbandonate Monfalcone venite nella nostra Città di Fiume
Anche perché siete dei non sta bene e quindi sosterrebbe la nostra economia
Benissimo sono andate in circa tre mila questo nel quarantasei quarantasette ma richiamando il quarantotto che come ho detto momento fa
C'è la rottura dei rapporti fra Tito e Stalin per motivi di ideologia
Rimanendo
Peraltro conventi comunisti staliniani il monfalconese vengono deportati
Nella famosa isola Carlo fa isola dove hanno subito
Il peggiore
Le peggiori torture immaginabili
Non voglio dilungarmi oltre oltre il settantacinque è la data del dell'ultimo momento di del nostro
Programma di oggi settantacinque il trattato di Osimo trattato di Osimo con il quale
Già diamo cenato prima viene
A cessare la sovranità dello Stato italiano su quelle terre
Se su quella terra che era la zona dei su quelle città
Senza l'Italia abbia un riconoscimento di alcunché quindi hanno regalato c'è tutto rinunciato alla sovranità senza avere in cambio niente inopinatamente e ignominiosamente grazie
Chiamo adesso
A cornici la sua testimonianza la scrittrice signora in dieci anni cambi
Buonasera a tutti
Grazie signor sindaco
Non sono una scrittrice non ho mai avuto questa pretesa sono sono la testimonianza
Io vorrei ringraziare in modo particolare lei il Comune che lei rappresenta
Perché oggi su quel gonfalone io penso
Che tutti gli esuli che io penso di rappresentare oggi
Vogliono metterlo un'altra medaglia
Una medaglia
Perché questo popolo che troppi anni ha reso fatiscente
Oggi ad Avezzano
Rinasce
Esiste penso che tutti quelli che hanno la fortuna di vivere in questa città
Che ha pensato di rendere giustizia a questo popolo così sfortunato
Siano veramente una giornata
Felice
Ogni volta che mi accingo a raccontare divulgare la nostra storia che non è solo la mia ma che rappresenta informa emblematica quel
I tanti altri
Individui tante altre famiglie sfortunate
Ho la sensazione di pregare
Perché una sofferenza che viene a colpire un popolo
Penso che la sua disgrazia nel suo male
Debba avere una compensazione che quella che noi oggi abbiamo da questo Comune
Perché ogni medaglia ha il suo rovescio
E lascia la sofferenza in genere formativa a duro prezzo mai formativa
Fa rinascere fa nascere fa cui ere una sensibilità una comprensione verso il prossimo un amore intenso che è una fortuna per la propria patria
Anche se molte volte c'è stata matrigna
Io voglio presentarmi
Sono istriana
Sono orgogliosa di esserlo
Sono anch'io figlio della colta
La colpa di essere italiana
Ero una bambina
Di pochi anni sei anni e mezzo
Quando il destino mi colpì in maniera malvagia
Rendendomi orfana orfano in maniera molto violenta il Papa
Una persona perbene
Fu prelevato
Per farla breve
Fu portato
In un bosco dove oggi io ho il mio cimitero dove posso andare a pregare
La sua sale ma non fu mai ritrovata perché fu impedito di cercarla
Fu lapidato con le stesse pietre doveva portare sulle spalle per chilometri e io ho calpestato quelli quei chilometri
Rivive la sua sofferenza però mi impose di forse incoscientemente fin da piccola
Il sapere
Come aveva vissuto gli ultimi attimi della sua vita e mio padre
Queste colonne di prigionieri di predestinate vittime delle Foibe
Andavamo verso il loro martirio presso la loro il loro capolinea
Pregando sale del padre nostrano
Pregando forse imprecando vuole i caratteri sono molte
Piangendo
Molte volte impazziti dalla paura
Io ci tenevo da morire sapere sarà stato coraggioso il mio papà
E venne a sapere che così fu
E da quel momento mi impose di essere coraggiosa come Luís trattenuta avrebbe fatto piacere
Contemporaneamente se è vero che esiste in ogni individuo un giorno in cui cambia qualche cosa la sua vita
Anche la mia cambio soprattutto solo
Quando seppi che il mandante di tanti assassini era ancora vivo
Ieri era tranquillo la sua vecchiaia impunito
Aveva anche gloriosamente vissuto la sua vita
Nel mondo di Tito
Però in quel momento che tanto mi ha mi tormento
Vivo fu vicino a me
Ed è per questo che io sono qui
Non per un messaggio di vendetta di rancore quattro messaggio di pace quella pace che quei ragazzi immettono davanti scusatemi permettetemelo ma non c'è una bandiera tricolore questo mi manca
Nessuno vuole la guerra vogliamo tutti la pace la vogliamo tutti la faccia ragazzi la bandiera tricolore non deve rimanere nei campi di calcio
Da Washington ai campi di calcio deve stare nostre finestre
Ragazzi la patria amiamo tutti
E dicevo quel destino mi ha compensato perché sulla mia strada ho trovato un ragazzo giovane
Parlo di dieci anni fa
Trovare Roberto Menia
Roberto Menia
E lui mi rivolsi in perché che cosa faccio io so che l'assassino è vivo
So che ha reso infelici madri sorelle
Volevo un consiglio voleva affrontare l'assassino volevo guardarlo negli occhi
Lui mi consiglio
Il Consiglio
Che la giustizia c'era la giustizia in cui credere
Mi rivolsi a Silvio Del Bello
E con la sua esperienza potrà darmi un parere
Se ci
Accompagnata
Da denuncia che niente scrisse
Roberto Menia fece la mia istanza al Tribunale di Trieste fu lettera morta
Eppure è un atto di fiducia che io avevo fatto aveva un padre tra stato lapidato e poi decapitato perché imboccava due denti Doro
Prezioso bottino e quella testa poi fu pallone per una lugubre partite di calcio
Testa che mai fu trovata
Trovai però un'altra persona cara
La compensazione non aveva avuto ancora le sulla sua conclusione trovai l'avvocato Sinagra
Siciliano e più che mai italiano perché come lui dice sempre Listri è anche sua
Perché siciliano perché italiano perché vostra De Seta Bruzzese
O il suo aiuto
Altra denuncia
Alla procura di Roma
In un processo che sembra una storia
Un processo che non voleva sporcare le Prigioni d'Italia
Con un delinquente come quello
Ma voleva che venisse a galla questa storia questa memoria
Che oggi il Comune di Avezzano esalta
Quella memoria per la quale anch'io ho scritto appunto mi dicono scrittrice ha scritto questo libro due libri a dir la verità il primo molto passionale perché il primo perché è scritto tutto d'un fiato
Il secondo
Messaggio a mio figlio perché figlio di tutti perché mio padre era il padre di tutti
E tutti quelli che l'avevano perduto
Perché mio figlio e il figlio di tutti quelli che erano rimasti orfani
E lui il messaggio perché lui la responsabilità di essere la mia memoria
Memoria che io saltai
Prima ancora che il governo italiano decidesse
Del Giorno della memoria
Memoria
Che voleva essere
Un modo di rendere immortali i nostri morti perché i carnefici sono sempre mortali
Per loro malefatte vanno lontano
Ma fin quando questi carnefici non saranno riconosciute della giustizia italiana
Colpevoli
I nostri morti non saranno resi noti centri
E io scrissi questo libro che dedicato soprattutto ai giovani
Chiudendolo con un inno a questa memoria
Perché a memoria un dono di Dio
E se questa è una preghiera
Ho pensato che anche lì doveva finire
Con un'implorazione
E dico al mio figlio
La memoria del tuo nido della tua terra
Dello sguardo di chi ti ha amato
Guarda con serenità nella tua memoria
Non discernere con falso pudore o con paura il bene dal male il bello dal brutto il buono dal malvagio Noviglio resti in meglio poi che la vita e tutto questo messi insieme
Troverai nella tua memoria e la famiglia
La patria la Morra
La gioia e il dolore
La verità e la falsità la giustizia e l'ingiustizia la tenerezza della violenza
La memoria troverai te stesso
Donna gli altri è meglio di te stesso la tua memoria fallimentare la loro memoria e prega Dio
Che ti aiuti a custodire nel tuo scrigno ciò che giustamente il vissuto emise appello ritrovare ogni volta che lo vorrai
Troverai
L'attualità
Promemoria fare il vivere chi sia solo temporaneamente lasciato
Ennio e mio figlio
Custodiscili nella tua memoria
Per non farmi morire
E così sia
Ringrazio la signora
La testimonianza che ci ha fornito
La ringrazio anche per le parole che ha avuto
Per l'amministrazione comunale
Sono le medaglie più più graditi più belle quelle che lei ha detto di voler mettere su quel gonfalone glielo glielo assicuro grazie di tutto cuore
Lei ha fornito una testimonianza preziosa a tutti
E soprattutto a chi questa se Simoni Ansa se non fosse venuto qui questa sera probabilmente non avrebbe mai sentite
Perché cose di questo genere
I ragazzi
Anche quelli con le bandiere della pace finora sicuramente non le hanno mai sentite perché non fanno parte e non hanno mai fatto parte della storia scritta sui libri
Di questo Paese ci fa piacere che siano venuti qui questa sera proprio perché hanno potuto sentire se hanno avuto orecchie per sentire se hanno capito
Qualcosa che non avrebbero mai
Ci fa piacere che la loro presenza
Ci fa piacere per dire che la pace è un qualcosa che sta a cuore a tutti
Non solamente a chi va in giro con le bandiere della pace sta a cuore a tutti perché il bene più grande per l'uomo la pace vera
Però la pace non strumentalizzata però una pace senza se e senza ma vera
E purtroppo
A me sembra
Che in certe manifestazioni di questi giorni di sé e di ma ce ne siano fin troppi
Perché certe manifestazioni si fanno se la guerra la fa gli Stati Uniti d'America ma non le ho mai viste quelle bandiere e quelle quei cartelli quando a fare le guerre ma qualchedun altro
è un ma che presente le manifestazioni si fanno ma non si fanno contro certe persone e certi personaggi non si parla
è quello che succede in certi Paesi che ancora si rifanno a certi ideologia e allora d'accordo sulla pace ragazzi però i miei sei e piena me li tengo me li tengo tutti e mi sono pensiero
Cioè proprio per aver hanno proconsole Nagel
Onorevole sindaco faccio appello la sua benevolenza verso permesso del potere basta onorevole Sindaco chiedo ancora
Alla sua ancora la sua benevolenza
Di autorizzare
A rendere pubblico
Il contenuto della conversazione
Di riflessione personali per
Perché io poc'anzi ho consegnato alle
La riservatezza di un colloquio
Personale queste riflessioni che io intendo rendere pubbliche posso riassumerle in questo
E mi rammarico molto il rammarico profondamente onorevole Sindaco che nel luogo dove io vivo non si avvia un sindaco come lei
E nel ringraziare lei onorevole Sindaco e nel ringraziare
Il Senato della città di Avezzano che lei presiede delle dirige
Non voglio fare soltanto atto di dovuta
Cerimonia o dei dovuto gesto formale
Ah desidero manifestare un sentimento profondo per questa iniziativa che lei ha voluto questa iniziativa così ben riuscita che questa iniziativa che così profondamente incide e la coscienza individuale prima ancora che nella coscienza
Collettiva dell'agente d'Italia
Ma devo anche dire onorevole Sindaco e mi rivolgo a lei non per coinvolgerla in una conversazione pubblica adesso
Ma mi rivolgo a lei onorevole sindaco perché lei mirabilmente
Racchiude nel sua e sospiri dove la sua intelligenza e la sua cultura il meglio delle genti di Avezzano
E allora lei che lei rappresenta e io attraverso lei vorrei rivolgermi alle genti di Aversa
E facendo questo devo dire sindaco
Che per quello che dirò sarò politicamente scorretto
Come la mia condizione mi consente di fare sono
Professore all'università
E che questa
L'unica categoria
I dipendenti pubblici dello Stato
Che esonerata dal giuramento di fedeltà alla Repubblica
Alla quale sono tuttavia fedele alla costituzione e le leggi dello Stato
Penso di interpretare questo privilegio e garanzia presidio
Di libertà di insegnamento e di libertà di ricerca scientifica
Anche nel senso di poterne consentire essere politicamente scorretto
E dirò anche perché ma ancora una cosa devo dire prima e che per quella che è la mia formazione
Per quella che è la mia storia personale che partecipata da molti molti più di quanti si possa pensare
Noi non siamo qui a piangere
Noi siamo per il con allegria
Siamo qui a vivere gioiosamente alla nostra vita e una storia antica
Una storia fatta
Goliardica baldanza
E non ce la portiamo dentro al finale del l'età che avanza
E degli anni che passano ed è una goliardica baldanza onorevole Sindaco che vuole essere alto profondo di speranza in un futuro io di questo rendo pubblica
Testimonianza della mio personale gratitudine perché lei onorevole Sindaco negli USA sperare e dunque mi aiuta a vivere
E vorrei di sindaci d'Italia come lei ce ne fossero tanti ma fossero tutti come lei
Non siamo qui per piangere
Come con accento commosso
E comprensibile dopo l'urto dirci la senatrice invece preceduto
L'esposizione di queste poche cose che sono state dette perché tante altre sarebbero davvero
Perché sono politicamente scorretto
Per dire
Tanto per cominciare
Che se questa iniziativa è stata possibile non è stato possibile questo come pure è stato detto perché una coalizione politica di centrodestra ha vinto le elezioni no
Questo è stato possibile per la sensibilità personale del vostro sindaco desumiamo sindaco e dei suoi collaboratori emesse nato ad Avezzano come anche è accaduto in altre città d'Italia
E devo dirvi perché è giusto dare a ciascuno il suo
Che anche l'amministrazione comunali
Disegno politico differente hanno preso qualche iniziativa
Non con la solennità e la maestosità di un sentimento celebrato come oggi ci è stato consentito di vivere e di fare tutti assieme ma hanno fatto e vorrei ricordare tra i tanti comuni d'Italia comune di Guidonia Montecelio
Ha detto da un'amministrazione e centrosinistra
Con la partecipazione dei popolari diessini credo anche Rifondazione comunista
A me titolato una piazza
Ai martiri delle foibe istriane
Hanno eretto un piccolo monumento al ricordo degli infoibati indicandone la cifra drammatica
Delle ventidue mila unità perché un giorno lontano una mamma che li passasse con un bambino perché in quella piazza vi sono le scuole elementari
Accompagnandolo dalle sulle insegnanti
Risse potuto rispondere alla domanda della curiosità mamma chi furono gli infoibati allora la memoria conti questo è avvenuto ed è un segno di speranza
E vi consegno onorevole Sindaco di quella pacificazione che anche lei cercava
E sapesse e Dio me ne è testimone quanto io personalmente quanti tanti
Hanno cercato in questi anni un gesto di pacificazione
Ma la pacificazione non si potrà mai realizzare nel perpetuarsi di una violenza morale dopo che fu subita la violenza fisica di una guerra civile
La pacificazione non si potrà capire fino a quando ricordavo stamane onorevole Sindaco
Sul frontespizio dell'Università degli Studi di questa Repubblica dettato va permarrà ancora una lapide che ricorda il sacrificio di norma corsetto come vittima dei nazisti
Questa sindaco non è soltanto falsità
Questa è violenza morale
E ancora violenza morale
Settanta articoli di Zara
E dopo darle sottocosto di costi ambiente grazie lo nasconde e si annulla una cerimonia che era già stata fissata addirittura nella per essere ancora politicamente ancora più scorretto onorevole sindaco perché
O
O porte tutto scandalo I venne a perché occorre creare il fatto traumatico che ci mette dinanzi responsabilmente alle nostre coscienze individuali e collettive continuando ad essere scorretto regole sindaco devo dire che non mi basta
Che il capo dello Stato e la sua gentile signora cantino Fratelli d'Italia in piazza del Quirinale
Conosciamo quella canzone non ce lo deve assegnare il capo dello Stato
Né ci basta che il capo dello stato spento di un tricolore mi interessa quello spento Linux perché solo Brusca con sentimento e lo fa al di là di ogni giustificazione di sospetto quello tricolore Riccio preferisco
Onorevole Sindaco
Quello che al fondo di politicamente scorretto vorrei consegnare alla vostra riflessione questo
Vi sono
Sta delle aspettative vi sono ancora delle aspettative
Che inducevano a pensare chi smottamento del quadro politico nazionale avesse potuto favorire una pacificazione
Avesse potuto favorire favorire la pacificazione non all'esito di una comporti una competizione che avesse visto come tutte le competizioni vincitore e un vinto
No non è che acquista e non è questa la pacificazione più con noi vogliamo una pacificazione che avesse reso verità alla verità giustizia alla giustizia avesse reso ciascuno il suo una pacificazione che non avesse più
Discriminato
Assassini buone Cassini cattive che non avesse più discriminatorio tra morti buone e morti cattive
Una pacificazione che avesse consentito
I privare quella verità che è stata nascosta
Il restaurare una dignità offesa la dignità nazionale e poi finita di ciascuno di noi bene queste aspettative conseguenti a un mutamento del quadro politico generale
Diciamo attendono ancora soddisfazione
Roberto Menia al quale va la mia più profonda simpatia personale non soltanto per le sue origini che lo vivono anche esule tra gli esuli ma quale va la mia simpatia personale la mia stima per l'impegno costante
Che l'assolvimento del suo mandato di rappresentanza popolare dal Parlamento dalla Repubblica svolge
Bene Roberto Menia ha ricordato come la sua proprio
Posta ridare una medaglietta di nessun valore patrimoniale ma di grande valore simbolico di grande gesto di grande riparazione sul piano morale
Ai parenti e congiunti degli infoibati non ha trovato consenso in Parlamento ma adesso in questo Parlamento Berg giovani c'è una maggioranza di centrodestra poi
So che in questo Parlamento finalmente potrà trovare
Esito positivo quella lodevole iniziativa di Roberto Menia formalizzata attraverso la predisposizione
Di un progetto di legge non si poteva vedere pacificazione
Onorevole Sindaco
Sì all'occasione di alta circostanza rivolta a ricordare tutti com'battente di quel lustro drammatico che va dal mille novecentoquaranta al mille novecentoquarantacinque
Si fa esplicita discriminazione ad excludendum
The combattenti della Repubblica sociale italiana e questo
Questo
Vedete non lo dico per fare della polemica nemmeno per neanche passetto alla volta sono stanco
Non lo dico per fare apologia ho detto stamattina ripeto oggi perché non c'era che l'apologia la fame di stupide
Io non credo di essere tanto stupido da essere Litta fare apologia
Ma non dire la verità e il gesto del file e io non sono di allora io queste cose le dico e mi spiace dovere anche aggiungere nella costituzione di questa azione di scorrettezza politica consapevole ma finalizzata a provocare un trauma morale se questo può condurre un esito è un risultato diverso dalla pochezza che fino ad oggi abbiamo raggiunto devo dire che mi ha Vito profondamente quella libertà di coscienza nell'esercizio del diritto di voto l'occasione di quella circostanza
Fu manifestata da quella formazione politica
Che per sedimentazione di sentimenti per tradizione di idealità ancor più avrebbe dovuto tenere presente i parametri dell'equità in un gesto di pacificazione questo è stato sbagliato onorevole Sindaco ed è qualcosa che attendo una riparazione io confido perché la speranza non vi abbandonerà
Che questa questo gesto riparatorio questa correzione possano venire
Io penso che pacificazione significhi un impegno di questo governo espressione di una maggioranza parlamentare di centrodestra
Perché io ben venga posta fine all'applicazione
Di quella ignobile incivile risultante legge cosiddetta legge sulle tombe che nata all'epoca della Repubblica Federativa Socialista di usarli è stata prontamente mantenuta in applicazione nelle nuove repubbliche sedicenti democratiche vi Slovenia e di Croazia nel senso che per il mantenimento di una lapide
Che regge un nome italiano si debba si deve pagare un pesante balzello e non è onorevole Sindaco
La questione
Della somma
Perché perché per ricordare il nome di un consumo o di un congiunto non è questione di cifre Potì speso alla diaspora degli istriani e Giuliani dei Dalmati dei fiumani
Si è dispersa in tutto il mondo io finto contrari in Bolivia dove mi reco spesso non per traffico di cocaina per ragioni diverse interne
Incontrato anche lì un fiumano ebbene
Questa gente non è informata
Il sentimento si affievolisce nella successione delle generazioni perché può essere l'interesse maggiore di un figlio ricordare il padre l'interesse minore di un nipote ricordare il nonno che interessa ancora più evanescente che un po'mi butto che voglia ricordare il bisnonno ma chi è un interesse nazionale
Che è rappresentato da quella testimonianza muta ma gravemente autorevole dei nostri cimiteri in Istria nel Cornaro in Dalmazia allora io vorrei che il governo di questa Repubblica
Svolgesse un'azione ferma
E lo può fare perché siamo un grande popolo perché siamo sessanta milioni di abitanti a fronte di Mitchum è una mezza siamo sessanta milioni di abitanti a fronte di quattro milioni e mezzo perché abbiamo un prodotto interno lordo se vogliamo metterla in quei termini
Che ci sono talmente estranei rivalutazione patrimoniale enormemente superiore a quello che il prodotto interno lordo della piccola Slovenia con la piccola Croazia e io spero che questo è il governo della repubblica
Lo voglia fare io mi auguro
Che il governo nella Repubblica se vuole veramente a realizzare una pacificazione
E voglia finalmente ristabilire i parametri della giustizia olio disporre il rimpatrio di tutti i caduti italiani ancora privi di una sepoltura
Non dico cristiana acidi che sono ancora in quella regione sono ancora
In quelle terre e in questo momento il mio pensiero va
Ai bersaglieri volontari del battaglione Benito Mussolini infoibati nella foibe ritornino non mi risulta
Che questi ragazzi per quello che rimane
Della polverizzazione per delle loro ossa dei loro resti abbiano avuto rimpatrio che abbiano avuto
Io vorrei ancora signori
Che quel Senato dalla Repubblica che con la Camera dei deputati ha patrocinato lodevolmente e qui manifesto mio apprezzamento
La mia gratitudine questa importante manifestazione bene io vorrei che questo Senato della Repubblica ricordasse con un nome una scritta un busto un quadro
Un cenno in forma meno impegnativa è meno solenne
Rispetto all'altro e celebrazioni ad altri ricordi non sempre meritevoli di tanta attenzione che offrono i
Corridori del Senato della Repubblica italiana ricordasse anche i senatori di Fiume Icilio Bacci Riccardo Gigante
A che serve avete vinto le elezioni a che cosa serva se poi tutto questo non avviene
E e voi pensate qualcuno veramente pensa che questa
Il gesto di chi profittando di un mood
Rammento di quanto politico voglio ottenere per far per arroganza o perso prefazione qualcosa di indebito
Ricordare i nostri senatori ricordare i nostri caduti rendere omaggio ai combattenti della Repubblica sociale italiana quelli che rivolge operai
Un atto quei trecento di Carlo Pisacane gli stessi erano ragazze onorevole Sindaco
Dalle diciassette e diciotto anni sono cadute
E sono caduti Michelle oggi ricordando che una bella pulizia senza rubare un pane
Le dissero anche di loro mi dissero che erano lupi uscite dalle terme
Ma non fecero guerra tra la nostra gente
Presso lo fecero guerra a quelle bande slavo comuniste
Onorevole Sindaco fecero guerra ai tedeschi perché non ricordare queste cose che senso ha scusate se è poco lo dico perché sono anche stanco ma che senso ha avere un ministro dalla Pubblica istruzione a Gentile signora letizia Moratti espressione di una maggioranza parlamentare di centrodestra è un governo di centrodestra
E continuare a subire l'insulto la violenza il vulnus di quella rapide e con segna all'osservatore di al visitatore dell'Università di Padova il falso e la violenza che senso ha
Quale cos'è cambiato che senso ha avere un ministro del lavoro e della previdenza sociale oggi si riceve qualche star perché detta in inglese pare più bello e più importante no
Di un governo che centrodestra espressione di una maggioranza parlamentare di centrodestra espressione di un sentimento popolare di centrodestra perché il Parlamento espressione della volontà popolare che senso ha ministro del lavoro e della previdenza sociale quando ancora che il Governo dalla Repubblica paga le pensioni agli fondatori
Che senso ha tutto questo cosa fanno i partiti della maggioranza parlamentare onorevole Sindaco quando ancora leggo i nomi in questa bellissima pubblicazione
La nostra Presidente Bernardini
Ancora
Dopo avere già al ventotto giugno del due mila
Erogato cinque mila miliardi di vecchie lire per pagare le pensioni agli assassini degli italiani che senso ha ancora oggi
Pagare la pensione e tanti altri ancora in vita a Giuseppe Ostia a Mario Toffanin hanno
Veramente questa è morto si è posto dal se tosto di mezzo anellino proprio a Ciro tranne
Il torturatore di provenienza
Anche pratiche
Stiamo parlando di queste cose allora un sussulto di coscienza un sussulto di scorrettezza politica
Qui non ci basta vedete non può bastare affidare la gravità la complessità di questi problemi alla profonda onestà allora
A quella capacità di
Di Roberto Menia molti come luridi gettare il cuore oltre l'ostacolo di fare il sacrificio di sé stesso di tutto scommettere
Curdi raggiungere un risultato di giustizia
Non basta che ci sia la buona volontà di Kippur tante persone occorre un impegno politico che sia consapevole espressione di una volontà del nostro governo
Se questo governo cuore meritare la nostra attenzione e se queste celebrazione devono andare come è giusto che sia al di là del fatto celebrativo se queste iniziative
Splendide del vostro sindaco del mio Sindaco consenta di di acquisire in questo modo appositamente con la cittadinanza nella città di Avezzano che che che erano
Se tutto questo non deve continuare in qualche modo
Se tutto questo che senso ha parlare di questi problemi parlare che quei beni che furono rapinati
E nostri concittadini
Riesca nel Quarnaro
E in Dalmazia e consentire non solo e non tanto che il ladro non restituisca la refurtiva ma consentire che il ladro no mi riferisco la Slovenia e la Croazia
Continui a mantenere in vigore nel suo ordinamento giuridico
Leggi
Che nel limitare l'accesso alla proprietà
Immobiliare da parte di persone fisiche straniere non solo non consentono al derubato di ricomprare pagando la la la refurtiva al l'altro
Ma pongono in essere una situazione oggettivamente radicalmente incompatibile con quelli che sono gli standard
Europea che senso ha tutto questo
Che senso ha se non un profondo sentimento di ingiustizia da un canto e di subcultura d'altro canto plaudire rallegrarsi per il prossimo ingresso di sullo della Slovenia nell'Unione Europea
E poi sedendoci in cattedra come nostra cattiva abitudine puntare il dito indice e ammonitore nei confronti della Turchia
Ingiustizia e subculture perché tanto per inserire un inciso in questo discorso c'è anche da dire che
Andò si parla del problema dell'ingresso della Turchia nell'Unione europea e quanto questo politicamente interessato a riequilibrare
Il sud del centro-sud dall'Europa rispetto al Centro-Nord e subentra quell'attitudine tipicamente sub culturale del popolo italiano del Mamma li turchi no ma questo è un altro discorso un'altra questione che senso ha consentire che la Slovenia mantenga in vigore nel suo ordinamento questa legge viola IVA per gli standard europei
E allora mi domando ha un senso chiedere
A chi ha la responsabilità politica della decisione
A chi ha la responsabilità politica della gestione della cosa pubblica a livello di vertice al governo chiedere alla maggioranza per tare alla quale noi nella quale noi vogliamo riconoscerci per un impegno che viene da lontano e che non vorremmo ancora vedere Prodi l'onorevole Sindaco chiedere
Che quando si parla di questi problemi
Bene se questi problemi non vengono risolti prima del tempo
Il Parlamento dalla Repubblica rifiuti di approvare la legge di autorizzazione al Capo dello Stato della ratifica per
Il trattato di ingresso della Slovenia nell'Unione Europea calore io il suggerimento che vi do quale io l'ho già fatto altre volte
Ognuno di voi conosce un deputato conosce un senatore e lo conosce per la stima e lo conosce per l'occasione e lo conosce perché la votate lo conosce per con sentimento di simpatia e di qualità
Per mille ragioni ebbene croste senatori e i vostri deputati ditelo che non avranno più lo il vostro voto se quei senatori e qui deputati in Parlamento dovessero votare a favore
Della legge di autorizzazione al Capo dello Stato per la ratifica dell'accordo
Del
Ingresso della Slovenia nell'Unione Europea
Onorevole Sindaco ai miei ringraziamenti al rinnovo
E i miei ringraziamenti devo dire che
La mia presenza in queste circostanze certamente dipendere dalla benevolenza sua dica organizzato questo incontro
Da un eccesso di considerazioni che mi viene rivolta ma la mia presenza quei determinata anche da un fatto
Che ha segnato o mio modo di essere della mia vita cioè quelli che iniziativa che io presi che è stata ricordata
Dal nei dieci armonica di denunciare dodici io fui Bathory assassini nel giugno del mille novecentonovantaquattro mi si potrà chiedere
Ma Tellus ricordato nel mille novecentonovantaquattro certo che no
Ma in quel giugno del mille novecentonovantaquattro veniva chiesta l'estradizione di un certo Erich Priebke dall'Argentina lungi da me Signori l'idea sentimento
Sospetto che voleva spendere solo una parola a giustificazione di chi io considero aprire a torto o a ragione ha per me comunque una preclusione le mani sporche il sangue italiano
Ma avvertiva il senso profondo dell'ingiustizia dell'insopportabile ingiustizia di un'altra violenza morale che bidelli veniva consumata in danno dalla mia coscienza e mi chiesi così il motivo qual è la ragione
Dico si persegue da una parte e non si persegue dall'altro e allora mi sono chiesto ma che è stato e questo perché Repubblica abbiamo fatto
Ma davvero questo è il risultato di tanti sacrifici e parlo anche dei sacrifici dei nostri concittadini partigiani che hanno combattuto con lealtà con onestà perché credevano in un ideale perché avevano anch'essi un'idea di tante non certamente di quei partigiani
Ai quali si riferiva anche qua spingono battendo a questa pregevole pubblicazione del nostro Paese e Bernardini a quei partigiani e quali si rivolgeva
Il partito comunista di Trieste
Il quale avesse ad essi rivolgendosi diceva nel Partito comunista triestino pilota
Raccomanda un'azione poli
Dica piuttosto che repressiva verso i carabinieri non ride non rinunciando con ciò alla tattica delle foibe
Dunque smentita né quello che accade in quegli anni terribili non fu adesso che non la si può negare perché adesso
Si riconosce merito anche suo onorevole Sindaco del Senato di Avezzano
Sì risponde dicendo ma Fanfulla giusta reazione le violenze dei fascisti quali violenza onorevole Sculco quale violenza
Dice non avere toccato
Cimiteri
La violenza di avere costruito acquedotti
La violenza di avere accudito al benessere di quelle popolazioni
La violenza dei fascisti che alla fine di aprile del mille novecentoquarantacinque ancora vedeva in uso a quarantacinque miglia tessere di frontiera correggimi Menia se mi sbaglio
Che consentivano il libero passaggio sul ponte di son Saccà che univa fiume Holocaust alta quel sobborgo era rimasto in territorio jugoslavo seguito degli accordi
Di Rapallo del mille novecentoventiquattro questa era la violenza fascista no basta basta non ce la facciamo più a subire ulteriore violenza a quella che già è stata consumata
Desideriamo che venga ricostruita venga riscritta
Venga scritta sindaco anche lei questa detto stamattina che venga scritta quella pagina di storia non dobbiamo fare revisionismo perché non c'è stato nulla
E tutta da scrivere ancora
E l'ultima riflessione io vorrei consegnarvi mi dispiace che sarà l'archivio
Quei bravi giovani
Con la bandiera dalla pace
Nonché ne sente la mancanza ma devo dire che io farebbe piacere avrebbe fatto piacere servissero a scostato queste mie conclusive riflessione
Tabacci
Onorevole Sindaco sul piano morale
E la scelta capitale
Tra la pace e la guerra soltanto una bestia può scegliere la guerra ridiciamo taccia
Ma sul piano politico onorevole Sindaco e con questo raggiungono la potevo circa la scorrettezza politica
Sul piano politico lo dicevo stamattina
Io mi sento indifferente mi sento estraneo a quello che sta accadendo appartante ragione son ragioni storiche
Che mi fanno pensare che dopo quello che è stato fatto per liberare Zara
Con quarantaquattro bombardamenti quattro mila morti una città distrutta senza nessuna necessità militare senza nessuna necessità strategica
Quello che si sta andando a fare in Iraq
Per liberare l'Iraq e può provocare qualche brivido di freddo alla schiena però continua a rimanerne a farmi rimanere indifferente sul piano politico e ne dico anche la ragione come ho detto stamattina e son contento di poter guarire alla sua presenza onorevole Sindaco non è questo il mondo che voleva che un imperfetto una forma imperfetta del verbo che io ovviamente uso nel senso storico in senso culturale in senso politico
Non sono propriamente un ragazzino ma non sono neanche Matusalemme sono del mille novecentoquarantuno insomma per cui il mio storicamente una partecipazione culturale politica storica
Non è questo il mondo che voleva
Volevamo un mondo diverso volevamo un mondo più giusto volevamo mondo che non avesse dato motivo al terrorismo che c'è e che va combattuto volevamo un mondo che avesse
Dato giustiziato ogni popolo dignità d'ogni popolo che avesse portato per quello che era la la responsabilità del Gladio di Roma la nostra legge che la legge
Da molti legge di giustizia e la legge di libertà
Io la considero e lo sempre considerata tale non era questo il mondo che voglio che volevamo
Il mondo che volevamo era quello desiderato sognato dal poeta armato come lo chiamava Antonio Spinosa questo libro dal comandante di fiume d'Italia
Un mondo che avesse ridato libertà i popoli oppressi dall'India all'Irlanda
Dall'America del Sud del Nord Allasia
Dove il fiume si poneva come faro di libertà delle genti
Un mondo che non avesse visto lo sfruttamento economico un mondo che non avesse considerato pre villeggiante privilegiato l'interesse ad acquisire fonti di petrolio
E quindi di vantaggio economico avesse considerato le ragioni dello spirito
Era questo il mondo che vuole
Storicamente abbiamo provato dal mille novecentoquarantacinque a combattere una guerra nel sangue contro loro
è andata male ma abbiamo dato
Quando sarà potremmo chiudere in pace con la nostra coscienza quella pace
Che è importante se se interiore se il risultato di un atto di un sentimento di giustizia quando sarà non mi sentirei non mi sentirò responsabile mi sentivo di aver dato non in quelle circostanze che non furono le mie
Ma per l'impegno per la responsabilità politica personale morale e giuridica se del caso che assumo parlando pubblicamente dicendo queste cose e che se non mi comporta quel tipo di responsabilità certamente mi comporta mi ha comportato su tutto lo svolge ne trovare mia vita la discriminazione e l'emarginazione ma la considero la cosa più esaltante e il risultato più bello di quello che io abbia potuto per realizzare nella mia vita e con il mio impegno lasciata grazie
Ringrazio il professor Sinagra lo ringrazio anche per le parole che ha avuto e che ha voluto usare nei miei confronti
Probabilmente non merita anzi sicuramente non non merito non merito tanto
Sono un povero cristo di sindaco che cerca di fare come meglio può
Quello che è il suo compito di svolge il suo ruolo nella mi maniera più dignitosa possibile non sono io a dover rispondere
E a poter rispondere a tante delle sue domande mi auguro che trovino risposta dittongo certe risposte possono essere date perfettamente d'accordo con lei come discorso della pacificazione
Ma certe cose a certe cose ci si crede se ci si crede veramente se li si hanno detto il discorso della pacificazione nazionale lo cominciò sentire che è no che ero ragazzino che ero ragazzo che ero giovane lo faceva una persona faceva un segretario di partito lo diceva ci credeva
Mi ha convinto si chiamava Giorgio Almirante continua a crederci a questa pacifica
Verso
Noi concludiamo questa nostra serata la concludo dando un annuncio questa sera qui al Castello sino a riprodurre esserci la proiezione di un film che anche lui come come tante cose che riguardano questa questa giornata
è stato ho nascosto celato censurato appena uscito nella sale cinematografiche perché scomodo perché politicamente non corretto se vogliamo in quel momento in quell'epoca pur giusto produttività chimici purtroppo non è possibile questa proiezione
è chiaro che l'amministrazione comunale di aver Giano all'interno di una rassegna cinematografica che farà più più in là e che abbiamo programmato per questa estate
Proietterà questo film non ci rinunciamo a far conoscere certe realtà e certe verità adesso l'onorevole Menia consegnerà questo fa parte Tillack la parte finale di questa cerimonia consegnerà delle targhe ricordo a di questa giornata a ai cittadini altezza Nesi che provengono appunto da quelle terre di cui abbiamo finora parlato con questa con quest'atto si chiuderà questa giornata l'appuntamento ovviamente è per quella che sarà la giornata di domani
Credo che abbiate tutti il pieghevole sul quale cioè il resto c'è il programma comunque alle dieci ci sarà una messa di suffragio per le vittime delle foibe noi la intendiamo tale una messa di suffragio per le vittime delle poi e per questo l'abbiamo ideata poi ci sarà una deposizione di una con una al momento ai popoli liberi
Non vi dico che piazza si trova comunque è non dico come si chiama la piazza si trova su a Borgo pineta è il monumento ai popoli liberi
E come ci sarà appunto andremo a scoprire la targa che eh dedicata ai martiri delle Foibe su una nuova strada che nell'altro zona nord di Avezzano avremmo voluto che la strada fosse completata in tutti i suoi aspetti che quartiere fosse completato i lavori non è che sì all'iniziativa molto las la targa ci sarà la strada la completeremo e a quel quartiere daremo la dignità che mediche a quella strada daremo la dignità che merita
Non appena ce lo consentiranno anche ci senti di bilancio che dobbiamo ancora approvare vi ringrazio per la presenza e quindi passiamo alla parte finale della
Ma lo leggo qui
Allora
Leggo
Su una targa quella che
La motivazione la leggo è uguale per tutti quindi la regola sola volta perché un popolo senza memoria è un popolo senza storia e come tale destinato a scomparire
Questa targa la prima targa che ti amo alla signora vigna Kotaro vale
Beh si può anche viaggi un attimino credo che che non ci sia nulla di male
A Vincenzo Muraro
A Giuseppina serve
Ahimè Anna Decleva
Abbuono Damiani
Sì
Al
Poi siamo rimasti paralizzati lievemente nervoso
Amanda spetta ci
Me l'ha suggerito alloggi vedemmo fiume ho detto a me ne allunga dei
E allora signori con questo atto concludiamo questa nostra serata grazie di nuovo per essere stati qui
Con noi ci vediamo domani