"Politica economica italiana degli anni ottanta" -organizzato dal centro studi "Gino Germani" (presso il Palazzo di San Macuto, Roma)

Per favore
Cominciamo grazie
Allora ci siamo tutti a me tocca dire due parole di introduzione così ha deciso Gennaro Acquaviva che è stato l'organizzatore
Di questo di questo seminario sulla politica economica del governo Craxi in particolare sulla finanza pubblica
Un secondo passo raccontare pagina con riferimento alla alla a ruolo politico che ha svolto Bettino Craxi nel nostro Paese
Sono passati due anni e la sua morte molti anni sono passati dalle dalle indagini sulla corruzione politica iniziata appunto nel mille centonovantadue
E
Ci dobbiamo liberare penso e doveroso di quelle furibonde polemiche che hanno avvelenato la vita politica italiana
Basti pensare al fatto che qualche anno fa leggevo sulla ragioni del socialismo che era stato fatto un sondaggio tra i giovani fra coloro che si apprestavano a votare diciottenni diciannovenni ventenni ed è questo sondaggio risultava che il più grande criminale del secolo a livello planetario
Era stato Bettino Craxi
Hitler si era accontentato il terzo posto
Stalin arrivava al quarto posto naturalmente mi fu fatta anche alla domanda quando racconta in questo in un durante un seminario fatto la domanda
Chi è che aveva occupato il secondo posto e io trovai che la domanda era come dire ingenua evidentemente Giulio Andreotti
Ecco cerchiamo di voltare la
A fare quello che è doveroso un'analisi anche critica anche severa perché non è che bisogna contrapporre all'immagine demonizza demonizzate demonizzando di Craxi un'immagine apologetica ma un'analisi seria scientifica nei limiti in cui ciò sia possibile su ruolo appunto di uomo di governo di voli di Stato di Craxi e in particolare nel caso specifico su quello che Craxi il governo Craxi non solo luci Giuliano Amato è stato uno dei protagonisti di quel periodo della nostra storia su quanto essi appunto fecero abbiamo davanti una serie di problemi più gente dei qual era il problema appunto dalla inflazione l'inflazione a due cifre avevano il problema della del disavanzo pubblico avevano il problema della della ripresa economica e e quindi questo questo seminario porterà chiarimenti in base a ragionamenti argomenti trova i dati su quanto quel governo fece sulle risposte che furono inviate elaborate e poste in essere e soprattutto sulle conseguenze perché in qualche maniera siamo figli nostra società e figlia anche di quelle decisioni di quelle buone e quelle cattive
Di quelle che ebbero effetti positivi o di quelle che appunto effetti positivi non è quindi non certo un discorso apologetico offensivo discorso critico che è quello che è doveroso fare quando si entra nel territorio appunto della del bilancio storico detto questo leggo il il messaggio che ha mandato il Presidente della Repubblica
In occasione appunto della del di questo di questo seminario dice appunto il questo messaggio in occasione della presentazione della prima parte dedicata alla finanza pubblica della ricerca storica sulla politica economica italiana negli anni ottanta
Promossa dal Centro Studi Gino Germani desidero far giungere a lei signor presidente ai coordinatori del progetto ed ai partecipanti all'incontro del ventuno febbraio prossimo il mio cordiale saluto e il mio vivo apprezzamento per l'iniziativa
Le riforme allora avviati hanno investito tutto il complesso delle politiche pubbliche in materia economica finanziaria e di bilancio in un contesto in cui si facevano più stringenti vincoli internazionali in materia monetaria ed ed iniziava a manifestarsi con sempre maggiore urgenza il problema del risanamento finanziario
Unitamente alla consapevolezza della necessità di apprestare strumenti più efficaci per il controllo degli equilibri di bilancio e per il contenimento della spesa
In relazione a tali vicende furono decisi nel periodo considerato dalla ricerca una serie di interventi che hanno posto le premesse di processi evolutivi nelle in materia finanziaria e di bilancio che gli anni successivi hanno approfondito e consolidato
Il mio augurio e che la ricerca storica avviata dal centro Gino Germani possa ricavare un valido contributo alla migliore conoscenza di un importante periodo della storia non solo economica ma anche istituzionale e civile
Questo il messaggio appunto del presidente Repubblica prima di dare la parola ad Antonio Pedone che accettato l'impegno di scrive nella relazione introduttiva ringrazio voi tutti ringrazio soprattutto i relatori che si sono impegnati a dare il loro contributo e data la la loro competenza e la loro autorità scientifica io penso che alla fine di questo seminario molti elementi significativi e positivi per una migliori intelligenze di quel periodo storico li avremo senz'altro a disposizione grazie ancora era però
Grazie
Volevo ringraziare Luciano Pellicani per avermi invitato ottenere una relazione introduttiva questo convegno sui problemi alla finanza pubblica negli anni ottanta debbo dire che quando accettato non mi Rocco resoconto
Di quanto difficile rischioso fosse il compito di preparare una relazione introduttiva su questo tema sia perché questo tema è stato oggetto di approfondita analisi da parte di vari studiosi alcuni dei quali sono presenti credo interverrà no
E e sia perché un tema molto ripreso discusso da commentatori di paria parte politica
Io devo dire che tratterò soltanto alcuni temi alcuni temi che credo siano rilevanti cioè sottoporrò la discussione alcuni temi credo signor Levante ancora oggi sulla base dell'esperienza degli anni ottanta e in particolare in trio centrale del Governo Craxi mi scuso però sino ad ora se nella mia esposizione riferirò e discuterò soltanto alcune affermazioni fuori dal contesto di analisi spesso molto complesse
Quindi sarò un po'parziale limitativo però appunto lo mi riservo poi un testo scritto di completare con tutte le argomentazioni
Brindisi che hanno che accompagnano queste affermazioni da parte di vari autori
Sempre a causa dei limiti di tempo
E con l'intenzione di tenere desta l'attenzione spero vivace dibattito mi concentrerò su alcuni temi centrali trascurando ovvie qualificazioni inviti alla cautela o precisazioni importanti
Per gli stessi motivi di tempo e di concentrarsi su alcune issues fondamentali limiterò riferimento a dati quantitativi al loro elaborazioni
è chiaro che in materia di finanza pubblica non si può prescindere dai dati dal confino parliamo di conti pubblici conti son passati su dati quindi non farò anch'io qualche riferimento a dati ma non vorrei che il dibattito si concentrasse
E si esaurisse su questioni ritengo importanti centrali quali
Quali sono i dati da utilizzare va bene abbiamo una grande varietà di utilizzati possiamo mettere
Mano dove vogliamo sui criteri di periodizzazione è un aspetto importante perché anche gli anni Ottanta si possono atti sull'almeno tre sotto periodi però ecco eviterò anche questo perché e giacche anni ottanta difficile definire è chiaro che non significa dal primo gennaio ottantatré in tutto dicembre ottantanove non prima già novanta
Quindi voglio dire sono tutte questioni abbastanza importanti sono importanti perché a seconda degli anni di riferimento che noi prendiamo iniziali centrali dei periodi finali
I risultati cambiano completamente possono cambiare completamente se confrontiamo il settantanove con l'ottantanove euro colture ottanta col novanta può cambiare il risultato a livello di pressione tributaria di salto di cose quindi
Prendendo anche le medie e e altrettanto pericoloso perché siccome sia negli anni settanta e gli anni novanta per esempio
La pressione tributaria andata sbalzi alcune spese sono aumentate e particolarmente in alcuni anni poi si sono hanno rallentato prendere le medie significa e non fare dei confronti che abbiano molto significato quindi diciamo richiamo la cotenna non mossero questi dati ripeto essenziale riferirsi a dei dati
Tra l'altro riferirsi a dati di previsione adatti fissati come obiettivo dati come risultati
Son tutti questioni Ciano fondamentali che possono portare a conclusioni diverse su singoli aspetti questa torre insiste non su questioni diciamo fondamentali sulle quali vorrei soffermarmi
E quindi siccome appunto scegliendo diversamente qualcuno di questi criteri si può giungere a conclusioni non solo diverse ma spesso diametralmente opposte io eviterò di fare una grande riferimento adatti
Quindi non vuol dire che non utilizzano ma che le indicazioni che da tali dati si possono trarre ritengo che vadano intese prevalentemente come orientative e definitive soltanto sei sottoposte a prove di estrema robustezza
Cosa che non raramente cambia allora veniamo quindi al nostro tema
Il primo punto che sottolineò come affermazione anche qui in maniera forse un po'provocatoria e che nel corso degli anni ottanta non si è realizzato il risanamento dei conti pubblici se per tale intendiamo rigorosamente il rispetto delle condizioni richieste per stabilizzare il rapporto tra debito pubblico e PIL le funzioni insostenibilità del debito non si sono realizzate dagli anni ottanta oppure se intendiamo come
Risanamento dei conti pubblici il conseguimento degli obiettivi
Di bilancio che sono stati via via enunciati misurati ovviamente allo scarto tra previsione Obiettivo e risultati quindi da questo punto di vista non c'è dubbio che negli anni ottanta non si sono non si è realizzato il risanamento
Sul primo punto rinviamo ad alcune tabelle allegate alla relazione di Masera il racconto della sostenibilità del debito dalla negli anni settanta
Due mila e duca insomma
Sul secondo rinvio appunto proprio l'intervento al libro di infarto
Da questo fatto cioè dal fatto che non si è realizzata alla il risanamento dei conti pubblici in senso tecnico-contabile spesso se ne ricava una conclusione che è stata negli anni ottanta sono stati un'occasione mancata
Riprendo due definizioni
Michele Salvati e l'altra di vincola sarto
Sfondo soldati negli anni Ottanta in caso evidente di occasione mancata perché viene a mancare alle diventa occasione di frenare la crescita del debito pubblico
Quando tale crescita era perfettamente prevedibile non c'è dubbio già molto minacciosa circostanze esterne favorevoli avrebbero permesso di bloccarla con costi economici e sociali assai minori di quelli che si dovette sopportare gli anni Novanta
Analogamente Sartor afferma che
è sempre più evidente che una seconda parte degli anni ottanta si è persa un'occasione particolarmente propizia per equilibrare la finanza pubblica senza gravi traumi economici finanziari e sociale
Tutto sta qui come si definisce la differenza diciamo che che definisce l'occasione mancata c'è uno spostamento una manifestazione continuamente diventa uno scostamento tra andamento effettivo andamento possibile tutta da definire che cosa intendiamo come possibile
Allora io ritengo che è possibile o si possa verificare vedendo analoghe situazioni sul piano o storico spaziale quindi facendo una un'occasione può definirsi mancata solo confrontandola con analoghi episodi
Precedenti della storia italiana presenta la stabilizzazione di nausea quarantasette o la stabilizzazione effettuata in altri paesi in Irlanda e così via con insomma David
Il problema è che tali confronti sono rese difficili da alcune caratteristiche peculiari della finanza pubblica italiano degli anni ottanta
E mi soffermerò su tre in particolare che rendono a mio parere estremamente difficile se no impossibile effettuare tale confronto e quindi fanno venir meno una le condizioni per verificare si è trattato di un'occasione mancata
In peso dell'eredità degli anni settanta la priorità attribuita tanti obiettivi di stabilizzazione come la stabilizzazione dei prezzi diciamo
Lotta all'inflazione e di crescita e incontrastato adeguamento istituzionale del processo di bilancio questo terzo l'aspetto spesso trascurato ma che ritengo fondamentale per comprendere l'esperienza degli anni Ottanta alcuni problemi che ancora abbiamo di fronte
Allora
Solo se noi teniamo conto di tutti questi elementi cioè che rendono comparabili le condizioni nelle quali si esercita una politica di stabilizzazioni risanamento e possibile valutare se un risanamento è mancato o meno o semplicemente avviato iniziato e così via
Ora tener conto quindi delle differenze rilevanti nelle condizioni in cui si svolge la politica di bilancio e importante gli stessi che voglio sostenere perché ci sono queste differenze rilevanti nelle condizioni in cui si svolge la politica economica negli anni ottanta rispetto ad altre esperienze di aggiustamento o il di bilancio italiane passate agli altri Paesi perché tali
Differenze sono attribuibili alle tre caratteristiche dette prima
Cioè l'eredità del passato la priorità attribuita ad altri obiettivi e incontrarti le difficoltà meccanismo istituzionale non adeguato per affrontare sana
Primo acconto le ad evitare gli anni settanta pregherei Luciano di avvertirli dopo venti minuti perché
Ecco vorrei momenti l'acqua tali dicono da quando è iniziato
Ex tunc
Non ex ai giuristi bisogna rivolgersi l'accenno all'economista inglese e così via lo sappiamo l'ape
Allora scusate vado un po'di corsa un primo aspetto delle verità negli anni settanta e quello normalmente sottolineato e in Giorgio Dante squilibrio nei conti pubblici le cui origini come ben noto salva qualche occasionale commentatore ma ispirato la polemica politica immagino che sta fondamenti economici risalgono a ben prima degli anni ottanta
Infatti quasi tutte le analisi concordano nel fissare l'inizio della vicenda storica recente degli squilibri la finanza pubblica italiana in pieno sessantacinque sessantasei
Come lo stesso Stato sostiene di origine lo squilibrio dei conti pubblici possono essere fatte risalire appunto alla metà degli anni sessanta quando il saldo del settore pubblico al netto degli interessi in cosiddetto fa Aldo primario diventa passivo per oltre tre punti percentuali del PIL
Dopo un decennio di sostanziale pareggio qui e tanti altri hanno diciamo di una stessa conclusione questi squilibri si aggravano poi all'inizio degli anni settanta
Quando
Anche qui per usare i termini di un altro che si è occupato a lungo di questo argomento le autorità di politica fiscale per ben cinque anni di fila
Non ritengo di dover coprire con maggiori entrate fiscali almeno una quota dell'aumento della spesa pubblica
Come poi hanno osservato per esempio Giavazzi e Spaventa alla fine del del degli anni ottanta la crescita esplosiva del rapporto debito PIL e la conseguenza degli fa avanzo primario
Manifestato sia all'inizio degli anni settanta e poi gli alti tassi reali gli interessa
Non vi è dubbio che disavanzo primario debba essere trasformato in un consistente avanzo che tracciò possono derivare severe difficoltà macroeconomiche ma si tratterà del prezzo da pagare per il periodo settanta settantatré e non per le politiche successive
Quindi
Questo è il punto che diciamo vorrei richiamare però vorrei subito
Qualificano come una seconda mia affermazione il problema affermazione che e quella che i problemi l'eredità pesante degli anni settanta agli anni Ottanta non è data da una elevatezza vendetti citerà dall'ammontare debito pubblico mangiata da altri elementi
E data dei profondi mutamenti che si verificano nel contesto in cui si esercita la politica di bilancio in cui si può esercitare la politica di bilancio e dagli altri obiettivi assegnati prioritariamente alla politica economica è chiaro che un peso c'era pure il fatto che si eredita un grosso debito però lo si può gestire se le condizioni consentono di gestirlo le trasformazioni profonde degli anni settanta resero difficile gestire quel volume di te Vito perché cambiarono radicalmente tra gli anni settanta e gli anni ottanta
Pensate soltanto al problema della finanziamento della della spesa finanziamento monetario o finanziamento a basso costo Gatti tax
Questo avvenne normalmente negli anni settanta il cortile passo diciamo reale medio di remunerazione del debito
Fu
A livelli negativi come è noto negli anni settanta questo non accade più negli anni ottanta
E questo in parte dipese sia dall'elevata inflazione sia dal fatto che la Banca d'Italia arrivo a possedere circa il cinquanta per cento dello stock di debito e quindi pagando gli interessi che riteneva opportuno pagare ma non interessi di mercato perché si poteva fare perché allora il regime
Internazionale indirizzi gli orientamenti di politica monetaria lo consentivano
Questo è un primo punto abbastanza importante quindi e facilitato in finanziamento in disavanzo dalla priorità che nella ripartizione del credito appuntato al settore pubblico a quello privato basta ricordare le discussioni
Sull'affermazione di Carl Icahn settantacinque che non finanziare intesse loro sarebbe stato un atto che sarebbe sediziose soffi servizio
E sulla fine degli anni settanta però le cose cambiano radicalmente per cui l'eredità Janis ottanta e completamente diversa cambiano sul lato delle più orientamento e la politica monetaria internazionale
Che portarono un amento dei tassi d'interesse molto elevato drastico
Comparata però con i tassi d'interesse reali di oggi tra il settantanove e ottantaquattro il tasso d'interesse reale cresce di circa molto più negli Stati Uniti quasi due punti alla no
E nei principali Paesi europei di quattro in Germania
Cinque in Francia sette inizia
Da questo molti ritengono appunto che
L'elemento che ha scatenato l'aggravarsi l'equilibrio e conti pubblici sia stato un cambiamento l'intonazione politica monetaria avvenuta all'inizio degli anni ottanta gli Stati Uniti e poi diffusa similari
Questo è un primo importante elemento l'altro elemento Clemente l'adesione dell'Italia al Sistema monetario europeo che insieme al nuovo orientamento che la politica monetaria accentuò l'esigenza prioritaria della lotta all'inflazione
Ora io ritengo essere stato fondamentale assegnare la priorità alla lotta all'inflazione
Mantenendo condizioni di
Diciamo sopravvivenza vitalità all'apparato produttivo questo però ebbe due conseguenze per quanto riguarda obiettivo risanamento dei conti pubblici
Porto concentrare tutta l'attenzione ed energie sulla lotta all'inflazione e chiaramente poi tutto su questo credo sarà dedicata una
Seconda sessione su tutta la politica la lotta all'inflazione diciamo mercato del lavoro e così dica che estremamente importante però questo significa che l'attenzione fu ripeto giustamente concentrata su quell'obiettivo
E con alcune conseguenze che questo ente sia nel senso dell'attenzione da dedicare al risanamento dei conti pubblici sia proprio gli effetti sui conti pubblici per il sostegno delle attività produttive
Dalla diciamo costo della cassa integrazione ma danni alle altre forme che furono impiegate per la ristrutturazione produttiva sui quali credo Enzo Cipolletta ci riferiva tra poco e sono tutti elementi che certo oltre a distrarre un po'l'attenzione dal risanamento dei conti pubblici
Ebbero un qualche costo per il disavanzi per il bilancio
Quindi su questo vorrei rinviare ci fu un'eccezione nell'ottantasei che è riconosciuta dove ci fu appunto una politica adeguata nel senso che essendo migliorate le condizioni delle imprese
Lo Stato tiro fuori meno fondi a favore delle imprese non so adesso non entro nel dettaglio
Quindi
All'inizio degli anni ottanta e particolare poi dall'ottantatré in poi il risanamento dei conti pubblici andava affrontato in una situazione completamente nuova per quanto riguarda la priorità degli additivi per quanto riguarda la politica monetaria che accompagnasse o meno la politica di bilancio e andava quindi affrontato in condizioni anche per effetto del divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia del mille novecentottantuno
Che diciamo di fatto avrebbe consentito anche a banche Italia di farlo anche prima in qualche misura sacrificando però il settore privato detti dopo consentiva esplicitamente di punto rifiutarsi in fila al finanziamento strettamente direttamente monetario
è chiaro che questo risanamento dei conti pubblici doveva essere fatto ormai in isolamento e per di più in condizioni di forte rallentamento dell'economia rispetto ad elevati tassi di crescita nei decenni precedenti
Teniamo presente che Monti attribuiscono alla metà degli anni Settanta proprio una rottura nel processo di sviluppo dei Paesi industrializzati nel senso che da allora si sta a livelli di crescita
Tendenzialmente permanentemente più passi molto più bassi
Quindi il crescente divario tra l'elevatezza dei tassi d'interesse della modestia dei tassi di crescita e il conseguente percentuale si della spirale Pepito interesse disavanzo debito insieme alla priorità giustamente assennata lotta all'inflazione al sostegno della ristrutturazione industriale contribuirono quindi a frenare il processo risanamento dei conti pubblici negli anni ottanta
Non frenò forse più importante accanto a questi per certo non sono irrilevanti anche se spesso vengono trascurati
Prima processo isolamento di conti pubblicata e derivato anche dall'assenza di meccanismi atti a fronteggiare gli effetti sul disavanzo pubblico
Derivanti dalla natura della legislazione di spesa varata negli anni precedenti ed alcune caratteristiche del sistema tributario introdotto con la riforma del mille novecentosettantatré
La stretta dipendenza che non si non si arriva prima degli anni Settanta siede appunto insegue vegetazione degli anni settanta seguito anche la riforma tributaria quella che oggi siamo tengono appesi chiama sensibilità congiunturale delle entrate e delle spese
Va bene e di sensibilità del disponga che Richard il bilancio rispetto all'andamento all'economia questo è un patto diciamo che si rafforza enormemente nel corso degli anni settanta e si presenta negli anni ottanta anche per effetto dell'inflazione demente
Tende ad accentuare questo legami questa dipendenza spesso non facilmente valutabile prevedibile tra grandezze di bilancio e andamento dell'economia e comportamento di soggetti che hanno diritto magari a prestazione a domanda
Quindi diciamo questo fu un aspetto molto importante che rese sempre più
Difficile prevedere e controllare le grandezze di bilancio pubblico
Modificando anche l'argine formalmente costituito al disavanzo dall'articolo ottantuno della Costituzione
Torre premente vedere prima i problemi deriva maniera monto sintetica anche perché poi ci saranno interventi dedicati a questo
Dal sistema tributario introdotto con la riforma e poi dal problema della finanza pubblica e dalla aggiramento di fatto ma ciò parte legittima in parte connaturato va formulazione stessa dell'articolo ottantuno nella Costituzione
Per sintetizzare noi saremo con la riforma del settantatré settantaquattro un sistema tributario che era disegnato ed adatto per un'economia con alti tassi di crescita
Con bassi tassi d'inflazione
Con produzione industriale concentrate di medie e grandi imprese con l'amministrazione finanziaria preparata a fare verifiche contabili abbastanza approfonditi accurate e in grado di ottenere un livello elevato di adempimento volontario da parte dei contribuenti di fatto questo sistema trovò applicazione dalla seconda metà degli anni Settanta
In un'economia con crescita rallentata con forti spinte inflazionistiche con larga prevalenza di piccole e piccolissime imprese sparse in una grande varietà di settori con l'amministrazione finanziaria inadeguata e lasciate mai quarto
è chiaro che
è difficile pensare che questo potesse essere usato con uno strumento di i politica economica
No no blocca allora salta un po'alcuni aspetti io ritengo molto interessanti sulle caratteristiche delusione del sistema tributario che ci si trovò tra fine anni settanta anni ottanta
Anche in termini di confronto rispetto agli altri Paesi rispetto all'asta alle strutture effettiva italiana allora al rinvio al testo scritto però vorrei ricordare soltanto alcuni aspetti
Rizzo il quale converrebbe poi sviluppare dibattito alcuni punti particolari uno il cosiddetto recupero del fiscal drag e qui importante importante per vari aspetti anche per consentire la politica anti inflazionistica e così via ma comunque de un aspetto che può essere discusso sia per le forme la questura in cui è avvenuto e così via
Il criterio che fu adottato durante il Governo Craxi del invarianza della pressione tributaria perché mi è molto discutibile
Questo punto punto spesso molto criticato però vorrei chiamare tre motivi per i quali poteva essere giustificato tutto una che c'erano stati casi precedenti nei pressi di rivolta fiscale non rivolta fiscale accadeva quando coincidevano alcune condizioni un forte aumento di pressione tributaria concentrato su un tipo dice Sprite
Su alcuni soggetti e questa è una casa anche Delitto per delitto e poi di fatto riguardava prevalentemente il lavoro è lavoro dipendente diciamo
Il fatto che questo avvenisse
In forme non controllabili direttamente da un soggetto almeno da parte di soggetti che non potevano sfuggire come sulla property taxi in California Marco non poteva abbattere le case per non pagare l'imposta così uno poteva dimettersi e mettersi a farlo tono mo'
Sei lavorava come dipendente nel settore pubblico privato che il boss
E quindi
Poi c'era un possono esserci motivi di efficienza motivi che spesso furono presentati solo a quelli dire ma in fondo se
Aumentano le entrate poi aumenta anche la spesa perché ci sia interisti questo è un aspetto che non va sottovalutato tenendo conto le caratteristiche dell'aumento del prelievo che noi avremo che abbiamo avuto tra fine anni settanta e fine anni ottanta anche che il fine primi anni novanta
Ciò è avvenuto ad ondate sono tre anni in cui la la pressione tributaria ventata di otto nove punti
Poi una stasi e così via è chiaro che quando uno c'ha una tale Bonanza insomma respinto poi a finanziare maggiormente la spesa e quindi
E se avessimo avuto un sistema tributario avesse dato una crescita più regolare nelle entrate probabilmente criterio dell'invarianza pressione tributaria sarebbe stato meno giustificata ma comunque
Il terzo punto l'introduzione della tassazione degli interessi sui titoli del debito pubblico nel settembre dell'ottantasette gli e poi l'introduzione del regime forfettario per la tassazione piccole imprese ecco tutti questi son temi che
E che meritano un qualche dibattito discussione anche alla luce poi dell'evoluzione
Ma sui quali non mi fermo perché ancora più grave fu la situazione dall'altro turistiche della legislazione di spesa ereditata dagli anni Settanta sotto due profili
In primo luogo le misure discrezionali che comportavano menti dispense
Ma che
Perché certo ci furono quindici puro
Politiche di bilancio di spesa discrezionali comporta argomenti disperse però come ricorda lo stesso Sartor trovano origine nella ereditato in passato tre casi e differenziali retributivi da lungo tempo sfavorevole dipendenti pubblici
Rendevano difficile il perseguimento di politiche di austerità salariale
La tendenza all'espansione l'occupazione pubblica unita la lentezza delle procedure di assunzione costituivano un ostacolo una rapida inversione di rotta
Gli elevati tassi d'inflazione passati emetterlo l'eterogeneità delle normative settoriali avevano determinato differenze di rilievo nelle pensioni fruite da soggetti in condizioni professionali simili
Chiaro che questo prendeva molto difficile non notare questo giudizio
E però tali fattori posso spiegare le iniziali difficoltà di attuare i piani di rientro non possono giustificare la continuità delle politiche adottate soprattutto il mancato perseguimento del politiche strutturali alla questa solleva un problema
Se era possibile allora si è stato possibile negli anni novanta e se sono state realizzate politiche strutturali intese Cox riforme di struttura di grossi settore la spesa pubblica con effetti
Rilevanti anche nel breve periodo bene perché questo per un punto che conta
Allora questo secondo problema può essere compreso meglio ricordando l'errore concettuale tempo secondo la definizione di bloccarli che sta alla base di un principio del bilancio in sostanziale pareggio enunciato nell'articolo ottantuno
I legali articolo ottantuno non ho predisposto discusso e approvato quando si pensava che eventuali spese aggiuntive per la pubblica amministrazione potessero derivare soltanto dall'instaurazione di nuove leggi
Per questo l'obbligo previsto l'articolo ottantuno riguarda soltanto le nuove leggi di spesa non si immaginava che la tumultuosa improvvisa crescita della legislazione sociale degli anni settanta
Avrebbe fatto sì che le maggiori spese derivassero piuttosto dal Bilancio spesso che ovviamente non si discute
Dalla forza inerziale della spesa autorizzata da legge a carattere pluriennale e quindi dall'impianto di gestione di gente che si trova al di fuori di qualsiasi vincolo di copertura sta lì bisogna prendersela
Di questa situazione portò che l'artigiano dalla fine degli anni Settanta lo stravolgimento del principio del pareggio di bilancio complessivo mai solo marginale quello previsto dall'articolo ottantuno
Giunse fino al punto di favori ha di fatto in finanziamento monetario della spesa
Ma di fronte a l'eccezionale crescita della dimensione complessiva del dello spettacolo diciamo che
Se andava profilando ci si rende conto ci si rese conto che gli argini presenti nella costituzione e quelli che si era immaginato di introdurre con la riforma è un processo di bilancio del settantotto erano insufficienti
Non perché non fossero necessarie modifiche allora introdotti ritengo fosse necessario essere ancora utile pallide sotto molti aspetti perché era un appunto insufficienti che un po'di inutili
Si vedano quindi
E in assenza di argini resistenti risulta inutile e controproducente questo oggi prendo una mia affermazione fu molto criticata allora l'enunciazione di tetti e limiti quantitativi un disavanzo pubblico
Dichiarati invalicabili ma divenuti poi via via meno credibili perché largamente disattesi e privi di significato economico questo dicevo nell'ottantasette ma lo riconfermi RAI non perché oggi non creda mi nei limiti fissati dal patto di stabilità crescita ma dico questo senza una riforma istituzionale del processo di bilancio meccanismo è chiaro che questi diventano anzi diventano appunto come diciamo Sartori questo
Portano a caratterizzare i piani di rientro come sterline esercizi di conti per stabilità economica finanziaria da svolgersi annualmente in occasione dei riti di presentazione legge finanziaria qui fare una critica non fissa fissarli senza avere meccanismi istituzionali
Anche se non ritenga vada sottovalutata la funzione pedagogica che ebbero i piani di rientro Goria cosiddetti che si cominciano a fare ottantaquattro ottantasei in particolare
Ecco però resto fermo al fatto che occorresse anche una riforma di bilancio penso si arrivo via via con la riforma dell'ottantotto in qualche misura informa l'ottantotto giorno due o tre punti importanti
Da un lato impatto che documenti operazione economico finanziaria viene sottoposto ad una
Mozione parlamentare pian carattere impegnativo per la definizione della manovra che poi andrà nella legge finanziaria quindi bene o male dovrebbe inquadrare in un processo di risanamento anche pluriennale e comunque in un quadro macroeconomico la manovra finanziaria che prima ci racconti secondo luogo la finanziaria
Che prima dell'ottantotto poteva finanziare senza obbligo di copertura qualsiasi tipo di spesa nell'ottantotto
Si ridusse in qualche modo la copertura incrociamo in disavanzo le spese correnti per quanto riguarda le spese correnti delle scusa nell'ottantotto ma non prima voglio dire cioè ci arrivo detto allora
In terzo luogo ci fosse in qualche modo la modifica dei regolamenti parlamentari e la decisione di passare da un voto segrete con voto palese mi pare in materia che la questione appunto che fu consentita dalla tutto perché era stato problema era stato sollevato già prima cioè esposizione del voto segreto in materia di bilancio positiva ecco
Aggiungo e chiudo anticipando in qualche misura l'applicazione di questa regola già prima della metà nella metà degli anni ottanta era iniziato quello che anche qui per citare la persona che ritengo in qualche misura estranei alle vicende di quegli anni almeno non direttamente interessata come potrei essere sospettato io qualcun altro dei presidenti ha definito il periodo dell'alle professor Giarda
Il Palio della lenta decelerazione degli squilibri lo squilibrio dei conti pubblici italiani Kerrigan piegato circa quindici anni per raggiungere il suo apice del mille novecentosessantasette al mille novecentottantadue
Ne impiega altrettanti mille novecentottantatré mille novecentonovantasette per riportare artisti farsi allo stato scusante Quindici anni per deteriorare quindici anni per recuperare qui questa tra virgolette quindi diciamo riconosce almeno ci fu questa svolta
Ma deciso
Se per concludo
Se l'accelerazione degli squilibri realizzata intorno a metà degli anni ottanta nonché l'individuazione e la predisposizione di alcune regole istituzionali atte a ridurre non eliminare in controllabilità delle grandezze di bilancio siano sufficienti a far considerare avviato non del tutto mancata il risanamento dei conti pubblici e questione che lascia un dibattito e del resto Monterey pressioni finanza pubblica affrontate negli anni Ottanta rimangono attuali anche se ovviamente vanno viste nel nuovo contesto dei mutamenti prodotti sino agli anni Novanta e tradizione del nuovo millennio
Il risanamento dei conti accenno solo due punti ma sinteticamente risanamento dei conti pubblici certo è stato realizzato negli anni novanta intendendo anche qui rispetto delle due condizioni che ho detto prima
Negli anni novanta è stata realizzata la condizione di sostenibilità del debito accessi stabilizzato il rapporto debito PIL anche in prospettiva ovunque c'è una tabella in fondo che quindi della relazione del professor Masera che da questi dati e si vede la quale anno esterno ricordo dal paga inizia Marco Antonio decisamente cinquantacinque la condizione risorse in acque non ce l'ho e così così come si sono rispettati gli obiettivi ovviamente gli obiettivi per così dire fissati i c dall'adesione all'Unione monetaria europea perché
Siamo stati sottoposti a verifica novantasette abbiamo rispettato detti in questo senso sono un fatto però quindi la giunta appare un po'fragile e anche questo credo però riprenderà ma se era perché se noi guardiamo per esempio la spesa pubblica corrente primaria cioè al netto dell'interessi
Nel mille novecentonovantasette
E superiore a quella del mille novecentottantasette sia pure di poco
è chiaro questo saputo solleva un interrogativo
Sulla non tanto sulla su non realizzazione del risanamento negli anni Novanta e ceduta però sul fatto di valutare la mancata adozione di riforme strutturali negli anni ottanta come motivo per definirlo un mancato risanamento perché questo punto appare ripeto questa cifra può impressionare
I due che nella lotta novantasette spesa primaria corrente e superiore sia pure di poco rispetto a quella del mille novecentottantasette
Il secondo punto riguarda le modifiche istituzionali che sono oggi richieste per cercare di applicare le regole di bilancio europee
Nel rispetto delle diciamo di ruoli
Costituzionali che hanno il Parlamento nazionale il Governo nazionale degli enti territoriali e l'Unione europea è un problema
è abbastanza complesso e complicato che risolleva appunto la questione della validità conciliabilità delle norme l'articolo ottantuno con quel col nella diciamo non per la Costituzione europea ma del trattato
Sornione monetaria europea e che credo possono
Fa ritenere utile dibattere alcune dei temi che furono affrontati anche nel corso degli anni ottanta grazie per avermi ascoltato e scusate mi parlare accreditate lunghezza Rorschach
La scelta veloce velocità bene allora procediamo ora con ordine rigorosamente alfabetico quindi inevitabilmente Giuliano Amato lo sa sempre Torino quando si adotta questo limite e non solo quando c'è sempre il morto o
No io sono d'accordo con diverse cose che ha detto Antonio cioè no con tutte quelle che ho capito
La la rapidità non mi ha consentito di capirne tutte
Ma di sicuro il ecco mi pare utile sottolineare il punto di partenza e poi un punto politico di arrivo Bettarini entrambe subito queste cose il punto di partenza
E la situazione che gli anni Ottanta hanno ereditato
Con un disavanzo che viene esploso tenuto negli anni ottanta grazie all'accumulo precedente
Perché quando Craxi diventa Presidente del Consiglio il disavanzo è ancora a livelli a cui oggi Maastricht dice che va bene sul sessanta per cento
Vi debito scusate sto parlando del debito totale non del deficit hanno
E e come fa a esplodere a a passi da gigante cioè
Neanche se avessimo vissuto tutti e cinquanta sessanta milioni da Satrapi
Improvvisamente ha tra l'ottantatré e l'ottantasei sa sarebbe stato possibile un effetto del genere in realtà era il cumulata Azzi di ciò che era accaduto comunque il contesto di eventi in cui da una parte aumenta di terzi sui mercati il costo del finanziamento
Dall'altra Andreatta secondo me giustamente volle mettere a nudo
Ponendo fine al finanziamento collusivo lo si può chiamare tra Tesoro e Banca d'Italia l'entità del debito che era stata fatta crescere nel decennio precedente
Insomma io scrissi un libro nel settantacinque settantasei che del feretro molta fortuna ha adottato da invito sì corsi universitari e Romano Prodi lo adottò per anni economia politica istituzioni in Italia che era un paperback
Nel quale sosteneva una tesi che condivido tutto
E cioè che quando i governi dei tardi anni Sessanta inizio anni settanta
Avviarono programmi significativi di Spesal sia sul fronte sociale sia sul fronte della impresa pubblica il Mezzogiorno
Adottando altresì la decisione politica di non far seguire la pressione fiscale
Al esigenze di finanziamento di queste spesi nelle caricarono sull'indebitamento spesso indiretto
Attraverso obbligazioni del Crediop Gorlini e quant'altro
Banca d'Italia anziché fare la parte che ama fare
E che Britti per numerosi anni ha fatto soltanto il trentuno maggio attraverso retorici ed orali severi moniti
Torre Feria assecondare questo orientamento destabilizzante dei governi in cambio del potere di controllo delle dighe
Che inseguiva a beneficio della stessa Banca d'Italia questa la mia tesi sugli anni sessanta settanta per cui Banca d'Italia accettò altrimenti sarebbe stato se vizioso
Che ci fosse tutto questo finanziamento in disavanzo acquistando il controllo delle dighe che portavano le risorse finanziarie dai mercati abbia implicazioni i tassi di interesse di fatto controllati amministrativamente eccetera
Andreatta al quale va merito enorme anche per questo all'inizio degli anni Ottanta dice ora basta scoperchiando il senso di questo sistema mandiamo questo debito sul mercato
E lo manda sul mercato in un momento nel quale il costo sullo stesso mercato badi perse crescendo
E quindi noi ci troviamo negli anni ottanta da una parte spesi e che crescono per programmi addentare intelligente appunto rispetto alle quali la copertura iniziale e qualcosa di formale dall'altra una pressione Dellas pesa per interessi ci prende per il servizio del debito che ha un moltiplicatore improvvisi
Non non credo che neanche Leonardo da vinci sarebbe stato in grado di o
Cresce
No dico giustamente no di dico giustamente perché secondo me era giusto no no secondo me era giusto che emergesse qual era il costo del debito che avevamo naturalmente fatto questo non non fa appunto sì bisognava fama e qui ci sto entrando si comincia a farlo ma non è un'operazione di un giorno e non è un'operazione che in presenza delle altre priorità che Antonio ricordava
Giunto
L'esigenza di mantenere ferma un'inflazione che era due ed c'era cioè di far scendere un'inflazione che era a due cifre
Aumentare la pressione fiscale in quelle infatti
L'invarianza della pressione fiscale negli anni di Craxi è tutta legata alla riduzione del tasso di infezione inerte fino a questo
è un dilemma che oggi è è studiato in mille libri che riguardano più i Paesi emergenti che i Paesi sviluppati
Ma insomma c'è questo diventa appunto tra l'aumento della pressione fiscale l'avvitamento che può determinare rispetto alle condizioni generali dello sviluppo e gli effetti del non aumento sul debito
Disavanzo ma detto questo
Il debito sia l'effetto esplosivo della scelta di Andreatta del chiede il divorzio sono entrambi eredità che arrivano a chi va governare a partire dall'ottantatré detto questo vado al punto finale
Tra l'ottantasette e novantadue si erode progressivamente la maggioranza appunto ittica del centrosinistra
Kimmel novantadue ormai assolutamente risibile
Una delle ragioni principali di queste elusione e la perdita di voto della Democrazia cristiana a beneficio della lega nel nord e nel Nord Est
Una delle ragioni principali della perdita di voto della democrazia cristiana beneficio della lega e la riduzione delle risorse distribuite attraverso il bilancio dello Stato a quegli elettori
La democrazia cristiana perde voti forse per tante ragioni ma una delle ragioni principali e che c'era un elettorato fidelizzato attraverso il bilancio che si rivolta via via che il bilancio cessa
Di proseguire con quei livelli di ero questo è attestato in tutti i libri che si sono occupati del colosso d'argilla
Non ci sia ecco le è un titolo questo qua tifava per il è un titolo di di di di di di di Maurizio Cotta ma ce ne sono stati tanti altri ora questo sarebbe un nonsenso e se il lungo gli anni Ottanta si fosse continuato a spendere esattamente come si era fatto prima
Avverte questo è un dato è un dato evidente così detta la partenza e detto l'arrivo che va tenuto presente da tutti quelli che parlano di quegli anni bello io mi soffermo rapidamente sui miei ricco di di queste cose che è chiaro che sono concentrati di più sugli ai due anni al Tesoro e su quello che fu fatto allora
Più che non negli anni in cui ero sottosegretario alla presidenza del Consiglio di cui ricordo fondamentalmente gli incontri che facevamo in sala verde quando si avvicinava la finanziaria
Gorizia che arriva va
Dava un numero chi era sempre progressivamente più vicino al cento mila miliardi per l'indebitamento annuo
Io che scendevo al primo piano e venivo rispetto tutto rispedito al piano di sopra per far scendere quel numero che veniva ritenuto dal dall'abitante del primo piano politicamente impresentabile interna
Non è che da parte sua ci fosse il particolare attenzione alle technicalities con cui farlo scendere quel numero ma io risaliva al terzo piano per far
Perché cento mila miliardi no cento mila miliardi almeno ricordo questo era era il tema principale
Un'altra cosa che ricordo di quegli anni e gli sfottò immeritati che venivano da Issa Piantoni in Parlamento del Bilancio nei confronti vigoria personale di grandi qualità
Umani in primo luogo che non entriamo in un altro capitolo è uno di quelli che hanno pagato di più fino a lasciarci la pelle per caduta di resistenze di difese immunitarie
Per tutta la vicenda non di bilancio degli anni novanta
Il quale giustamente identifico nell'avanzo primario nel recupero di un avanzo primario il punto di attacco di quella situazione aveva ragione perché lui stava crescendo esponenzialmente la spesa per interessi che nel breve non era ferma dire proprio perché era partito il meccanismo conseguente al divorzio
E quindi l'obiettivo ragionevole era quello di portare in equilibrio le entrate e le estese non per interessi perché è così che aggredisci una e e emorragia
E ieri venne trattato con varia con cui siccome lui non era professore mentre altri purtroppo no era no
Allora dice Alabama cos'è questo avanzo primario mai l'avanzo corrente quello che determina l'equilibrio di bilancio e da lì a spiegare che appunto l'elefante alla proboscide il rinoceronte no cosa che anche una persona non professore come Goria francamente capiva
Ma l'attacco non poteva essere l'avanzo corrente ma era privo di senso in quella situazione porsi l'obiettivo dell'avanzo corrente
E il tema era don dovremmo imparare a fare meglio ha detto il management e quindi vedere come gestire la spesa per interessi ma intanto riequilibriamo entrate primarie entrare entrate e spese primarie
Neanche quando questo diventò uno dei criteri in base di Maastricht ex Poste si seppe riconoscere a Gorizia che lui l'aveva pensata senza che glielo dicesse Maastricht
Poi se uno andava a Maastricht e diceva una cosa rimbalzava da Maastricht e come la Treccani se la diceva Goria Dusty dieci anni prima addolora tutti
Estorceva non la bocca lo ritenevano accademicamente e finanziariamente inadeguato ecco questo è un punto che che ricordo bene perché i suoi piani di rientro arrivano limite che ricordava Antonio
E ci lavorammo subito dopo
Ma l'impianto per aggredire il mostro era esattamente quello che fu convalidato negli anni successivi infatti all'Italia
Lungo tutti gli anni novanta si è regolarmente chiesto di mettere in primo luogo in evidenza un buon avanzo primario per assicurarsi la possibilità appunto di gestire poi la spesa
La spesa per interessi che che poi noi dovremmo tenerlo ancora ora sul sopra al cinque loro vorrebbero sopra al sei insomma no non sempre ci riusciamo ora io degli anni che io ho fatto al tesoro ecco ricordo proprio io che sono anni di costruzione degli strumenti interi sono proprio anni di costruzione degli strumenti per fondamentalmente ecco e vado molto rapidamente
Fine dell'indebitamento come fonte di finanziamento delle spese correnti questo cominciamo a farlo prima ancora di scriverlo a partire dall'ottantotto vi devo dire c'era allora Nino era presidente della Commissione bilancio del Senato Bluey e Paolo era alla Bilancio
Ci fu della Camera intendo dire
Circa lavorammo per intesa triangolare e cominciammo a instaurare il sistema che poi sarebbe stato codificato dalla modifica della legge di contabilità dell'ottantotto
Che fu elaborata proprio alla Commissione bilancio della Camera per il suo presidente da Giorgio Macciotta fondamentalmente ecco ma in pratica quando loro lo scrissero avevano codificato quello che insieme avevamo cominciato a fare
Fine dell'indebitamento come fonte di finanziamento delle spese correnti
Piani di rientro distesa i primi per le aziende pubbliche questo era aveva di per c'è un significato enorme perché il loro le si era fatte andare sull'indebitamento per canalizzazione indiretta mi ricordo ancora quando Bonacina cominciò a tempestare negli anni Settanta perché alle le Ferrovie si indebitavano essi indebitavano attraverso obbligazioni del credito le stesse Ferrovie insomma quindi si era creato un mostruoso sistema canalizzazione da Laguna di Venezia proprio controllato dalla Banca di
Quindi se questo era un sistema Malpensa me lo ricordo noi impostando uno dei piani dei piani di rientro cioè ci ponemmo il tema della riduzione di questa gigantesca competenza come tutte queste leggi dispensa faceva hanno una competenza che poteva diventare cassa nel modo più imprevedibile nei momenti più imprevedibili io ricordo che andavo in Parlamento dicevo guardate io scrivo cento mila come indebitamento dell'anno
Ma potrei tranquillamente scrivere quattrocento mila se più basse sulla cassa tutta la competenza che abbiamo consentito che si accumulasse attraverso le leggi di spesa nel corso degli anni ricordo che vivevo come un incubo
Il PD la incombenza di questa specie di di di di roba e io ero la diga del Vajont in qualche modo facilmente aggredibile da tutto questo e quindi la necessità di prosciugare tutta questa competenza
Iniziamo furono i primi anni che si comincia ad iniziare il controllo del turn over nel pubblico impiego la la mobilità eccetera
E per quanto riguarda direttamente il Bilancio voi il secondo capitolo importante che ricordo e ne fu meritorio protagonista Giacomo Vaciago che qui che presiedette un lavoro a cui parteciparono Mario Monti Luigi Spaventa ed altri
Creiamo il sistema di Death management dei titoli pubblici creammo il mercato secondario dei titoli
E con in e e spostammo
Progressivamente al mercato la la scelta del tasso di interesse dei titoli di nuova emissione
Liberando il tesoro da una sudditanza di fatto di un meccanismo che noi chiamavamo le telefonate tra i tesorieri delle banche il giorno prima
Che erano loro attraverso queste telefonate a stabilire quanti ne sarebbero stati venduti a quale prezzo
Con degli affetti di impatto disastroso sulle emissioni dei nuovi derivanti dai prezzi che loro facilitano sull'inesistente mercato secondario per i titoli di di di vecchia emissione
E quindi demmo trasparenza e possibilità di robustezza al Mercato dei titoli
Chi è diventato negli anni il miglior mera accanto di titoli pubblici d'Europa quello italiano è stato riconosciuto e questo Giacomo ce l'ha proprio tutto
Sulla coscienza diciamo nel senso che fu lui che lo volle proprio che venne da me
Emise questa è una delle prime cose che tu devi fare
Mettemmo su questo gruppo avemmo guai inenarrabili con gli agenti di Borsa quelli delle banche i quali si sentirono privati di del potere assoluto che avevano gestito su questa roba per anni e facemmo qui questa operazione
La terza cosa che facemmo in quegli anni fu quella di dotare la rigetti di un nuovo personale
Questo fu una innovazione chi dobbiamo a Mario Sarcinelli allora direttore generale del Tesoro che progressivamente comincio a ottenere dal Parlamento la possibilità di chiamare con contratto persone non appartenenti a tradizionale burocrazia del tesoro immise in questo modo dei giovani
Che avevano il cursus di chi ha studiato così economiche finanziarie nelle università inglesi nelle università americane questi cominciarono con contratti io mi ricordo che spesso il sabato ero ministro del Tesoro facevamo un piccolo seminario con questi giovani anche per dargli senso di una appartenenza
E i direttori generali degli anni successivi sono usciti da quel piccolo serbatoio e quindi anche la qualità tecnica del gestione di molto migliorata io credo che il risanamento ben più efficace che è stato fatto negli anni Novanta deve molto questa fase appunto di lenta preparazione
Hai ragione insomma si può sempre fare di più che di me
E si può sempre dimostrare che il chiunque se fattibile però appunto gli anni Ottanta si trovarono davanti a proprio ad un'autentica esplosione che qui è quella cosa del del vulcano che ad un certo momento butta fuori insomma organizzarsi per fermare la larga quando nessuno strumento per fermare la nave era stato predisposto ha richiesto alcuni anni e quegli anni furono dedicati acquisto ma furono anche dedicati a nei limiti degli strumenti esistenti a ridurre la spesa dico e concludo che
Ricordo ancora quando io e De Michelis si ci presenta
Al nostro presidente del Consiglio Craxi per prospettarvi la necessità della riforma delle pensioni
Non ventenne che la si dovesse fare Secondo me sbaglio
E sì in punto su una volontari di età di uscita inetta anticipata e identità posticipata rispetto a quella prevista cosa che poi pagò il governo successivo il governo Andreotti c'era Marini ministro del lavoro e tu eri e pago acquista impuntatura socialista sul fatto che di questa riforma doveva essere interamente affidata alla volontarietà
Questa è una cosa che avremmo potuto fare nomi Manni De Michelis né io riuscimmo a convincere il presidente del Consiglio della necessità di fare la subito
Ma la DC non avrebbe terzo vivo chi ha perso con la Libia se il fiume della Spesal non avesse cominciato ad essere incanalato Pinardi nichilisti
Veneto con il contributo di Giuliano Amato
Ho dovuto Antonio Badini permette di andare a una battuta di alleggerimento parlando di Goria Amato ha ricordato che non era professore quindi insomma veniva guardato con con una certa sufficienza
Qual è la differenza che c'è fra blues Università degli altri nessuno ma i professori si tagliano lo sanno
L'attrito
Quanto
Io una parola per spiegata della mia presenza in un consesso che invece
Vede Esperti ex uomini di governo ex politici
Io sono stato testimone ringrazio tutto Gennaro Acquaviva
Cui accredito questo grande serio attaccamento Bettino Craxi
Mi accomuna con Gennaro Accordino proprio questo attaccamento alla figura dell'uomo e dello studio sta
Sono un testimone io spero utile anche Obiettivo perché ricordo che all'inizio Craxi non mi voleva
Considerava un estraneo
Mi guardava con diffidenza e poi mi ha concesso fiducia che vuol dire
Io ero funzionario non conosciuto della Farnesina
Conosciuto solo per la sua professionalità che vuol dire
E anche tante accuse di
Partigianeria di
Lo sono del tutto infondate
In quel senso in qual modo io posso entrare
In questo dibattito
Non non solo non esclusivamente sotto il profilo finanziario
Ma cioè con l'approccio più ampio che Craxi aveva del ruolo dell'economia
Quanto fosse importante
Il processo di modernizzazione per rendere l'Italia solidale con i Paesi che Digione democrazia che
Acuta è uno uno organismo più gettato dal fervore che non va considerazione di interessi nazionali
E fu grazie a lui e al suo al vostro da Gemma che ha scolpito
In zona Cesarini che il consiglio di Milano ebbe successo purtroppo la stessa Italia dimenticato questo successo
Ed è raro trovare della stampa il ricordo di quel consiglio che in realtà gettò il seme della Europa di oggi
L'altro grande evento fu il vertice di Tokyo
Io non so quanti ricordino l'umiliazione che l'Italia subì
Al vertice di Porto Rico
Quando in presenza dei sei che allora parteciparono ai vertici per istituzionalizzati ci fu una riunione a quattro per valutare le condizioni precarie di salute dell'Italia fu l'umiliazione
E io credo come testimone obiettivo io credo personalmente che la nemesi storica
Il riscatto di quello mitigazione avvenne il sei maggio ottantasei
Quando con
Molta freddezza
Presidente Craxi riuscì
A far nascere IG sette anche finanziario
E quindi far venir meno una procedura che vedeva il G7 come notaio delle decisioni del G cinque le implicazioni di queste due
Decisioni sono enormi
E danno un'idea forse eclatante visibile
Dell'azione io torna quotidiana che Craxi faceva
Per quanto riguarda l'economia
Sarebbe riduttivo avvicinarsi alla politica estera di Craxi senza avere Chiara l'intima connessione che per lui aveva Napoli richiesto l'aveva con la realtà del Paese i suoi interessi la sua sicurezza il valore della sua gente e la sua storia
E il debito morale che lo Stato e le sue istituzioni avevano nei confronti di una società quell'appunto italiana
Che era andata ben al di là del segno tracciato dall'azione politica interna internazionale
Ma che a questa azione internazionale stava tributaria per i livelli di occupazione e di benessere
Dinamismo della diplomazia e l'attivismo dell'Italia sulla scena mondiale erano correlati allo sforzo di modernizzazione che Craxi intrapreso del Paese
E si erano speculari alla lotta
Che egli conduceva i lacci e laccioli che una legislazione macchinosa e una burocrazia non all'altezza del momento ponevano alle forze vive del Paese che per lui erano reali protagoniste nella competizione mondiale
L'esportazione del modello delle nostre piccole e medie industrie il suo potente il ragionamento della società
Erano per Craxi il modo ricorrente con cui egli metteva in discussione il rigido centralismo statalista vigente nei Paesi dell'Est europeo nonché il dirigismo del Comasco
Quanto all'azione
All'interno del mondo occidentale
Egli era convinto che era capacità dell'Italia di competere risiedeva in gran parte sulla creatività sul forte spirito pionieristico terrorista della nostra classe imprenditoriale
Di qui la sua attenzione al mondo dell'impresa che gli sollecitava ad assumere maggiori iniziative maggiore iniziativa
In particolare
Gli stilisti Inter predilige l'eleganza del gusto italiani e coloro che erano chiamati a elaborare le strategie aziendali perché si sentissero coinvolti in un disegno più complessivo
E parte di un sistema che doveva compatto vincere la sfida del cambiamento
Il sistema economico italiano e il ruolo che egli esercitava la piccola e media industria erano mi piace moltissimo dei colloqui di Craxi con il Paese
L'ex europeo con l'Ungheria la Romania in particolare mentre con l'URSS la Polonia e la Repubblica quella di un'esca il discorso verteva sul mix pubbliche privato che per Craxi a mio avviso concorreva va su quello che ascoltavano i suoi colloqui concorreva fissare la peculiare dimensione sociale del mercato peculiare per l'Italia di uso sociale del mercato
L'esperienza economica degli anni con le holding pubbliche da un lato e l'emergenza di un privato a quel tempo pronto a cogliere il segnale del cambiamento attiravano negli investimenti interrogo istinto locutori curiosità ed interesse che poi fa morivano inevitabilmente sconfinamenti sulla politica dei risvolti che l'organizzazione economica aveva nel tessuto sociale ed è la specificità culturale del nostro Paese
Era chiaro incatenare Jerusalem spione che il desiderio che fosse approfondito il dialogo sulle influenze riferimenti che il sistema italiano potevo offrire alle riforme
Più discusse che realizzate dai paesi comunisti e tuttavia spinti ad agire dalle disfunzioni e inefficienze ed errori che si intuiva potevano rivelarsi vere bombe a Rho geriatri vetusti apparati produttivi del Craxi con questo approccio raggiungevo due obiettivi il primo era l'attrattività per i Paesi dell'est del dialogo con l'Italia vista esso stesso
Alla genuina nella giù una ricerca di una nuova identità nell'arena mo'mo'globale il secondo obiettivo più pratico ed immediato
Era costituito dagli affari e i nostri imprenditori ed allora un rinnovato entusiasmo potevano costituire potevano consentire
Ed erano anche un incoraggiamento alle nostre piccole imprese di percorrere nuovi aspetti Stanzione nuovi percorsi di espansione certe del forte sostegno che sarebbe stato loro dato dalle istituzioni
Il rapporto è cresciuto dinamico come i Paesi dell'Est europeo valse altresì ad attenuare i contraccolpi del ristorazione Italia dei missili a medio raggio nel quadro di equilibri tra le cosiddette forze nucleari di teatro
Ma anche robusti il relatore della nostra politica estera che Craxi faceva sempre pesare nei suoi contatti e nelle sue iniziative
Sarebbe una critica fallace addebitare ad abolirle tutte Craxi una scarsa occupazione per le conseguenze di bilancio come del resto è stato qui messo in evidenza nella relazione introduttiva
La nostra diplomazia economica era diretta in quegli anni oltre che all'Europa orientale e all'Unione Sovietica di Gorbaciov Inarcheck particolare Cina e Giappone degli Stati Uniti in America Latina
Aver riconquistato democrazie dell'argine l'Argentina di Alfonsín dell'Uruguay Sanguineti del Rudyard di Alan Garcia Craxi si preoccupava di far giungere il sostegno dell'esperienza imprenditoriale italiana
Convinto che il senso modernità efficienza e apertura al mondo occidentale i programmi sociali avrebbero potuto percorrere un cammino soltanto ombre
Tornando ai due più significativi passaggi del contrappeso esterno all'approccio di politica economica Perrone Risanamento dei conti pubblici in costanza di crescita del prodotto nazionale
Credo
Di poter il innanzitutto segnalare la rivoluzione comportamentale introdotto da Craxi nell'allora prevalente prassi diplomatica governativa un linguaggio diretto franco cifre e dati alla mano
Pause per mostrare la situazione interlocuzioni Brady sui punti cruciali sorriso appena accennato strette di mano non oltre il dovuto niente familiarità se e non quando si prospettava spontanee le cifre
Lo stile di Craxi in realtà era non quello di cercare di compiacere ad ogni costo ma di imporre il suo punto di vista
Il suo stile
è stato qualche volta mal percepito e interpretato ma in realtà è la chiave di lettura dei buoni colpi messi a segno dal governo di allora sulle questioni cruciali
Ho parlato prima del Consiglio di Milano
Ed è ed importanza che esso ha costituito per il processo di oggi
Il seme fu il seme dell'atto unico fu gettato a Milano
E fu il frutto della conferenza di Lussemburgo
Che si realizzò nel dicembre del mille novecentottantacinque grazie all'assenso generale conquistato alcol al Castello Sforzesco dalla presidenza del Ghana contro ogni pronostico
Il tre giugno qualche giorno appena prima il Financial Times titolava la signora Thatcher vince di nuovo
E osserva e osservava che a Milano l'unico accordo possibile sarebbe stato quello delle misure pragmatiche di bilancio dell'allora Comunità economica europea cioè il completamento del mercato interno
Le cose in realtà andarono diversamente
Si realizzò l'obiettivo del governo italiano di coniugare il completamento del mercato interno che Craxi accreditò buonsenso della signora Thatcher con il rinnovamento istituzionale incamminando l'allora Comunità europea verso orizzonti
Nuovi quelli che oggi
Possiamo palpare con concretezza ma che vediamo con inquietudine a causa di una visione appannato e sul fronte è bene dirlo lei che la vittoria di Craxi a Milano non era dovuta ad un fervore europeista che a mio avviso Craxi non ha mai condiviso ma alla sua intima convinzione che un'Europa più unita avrebbe offerto all'Italia nuove opportunità e l'occasione di maturare un rinnovamento istituzionale all'altezza delle potenzialità del Paese
Ed anche un'Europa che avrebbe potuto giocare nell'arena mondiale un ruolo più autorevole
Anche nel comparto più strettamente monetario di cui oggi si è discusso egli era favorevole alla modifica del campo da gioco
Era consapevole della coerenza dei comportamenti da assumere sul piano interno
Ma era egualmente consapevole che nelle sedi o regole si fissavano l'Italia doveva esserci con tutto il suo peso tutto il suo rango
Ed è questo che lo ha sempre animato
Nelle né i grandi consensi nei grandi momenti
Del suo governo per evitare e in qualunque modo in qualunque sede potevano essere in gioco gli interessi italiani non poteva questo avvenire senza la presenza dell'Italia
Il piglio
Il piglio di della della
Il presidente Craxi si vede con molta chiarezza
Al G cinque altro
Si vedono con estrema chiarezza al al vertice di Tokyo
Al momento giusto quando egli percepiva la impossibilità di risolvere il problema nella sua giusto sede che ha già quella dei ministri delle finanze
E informato che i ministri degli esteri avevano avallato questa decisione Giorgia di confermare il G7
Egli interruppe fece interrompere la riunione del G7 dei capi di stato di governo parlò con Reagan
Sia portò con lui
E chiamarono il ministro del tesoro americano Javert Beckham
Craxi diete arreca alla frase che andava sostituita a quella che era presente nel documento che era ormai sotto gli occhi di tutti gli hanno dato come documento approvato non è piglio non è gestisce l'azione diplomatica
è una forza coraggio morale
Che altri non avrebbero mai avuto interrompere una discussione
Che davanti alla sorpresa generale spiegare che la ragione di quella sospensione era dovuta natura ammaccata attenzione a una forte interessi italiani
Qui ci sono europeisti ci sono buone tristi tutto esperti bravi di me ma il ricordo come testimone
Qualche mese prima all'Hotel Plaza di New York vengono prese soluzioni fondamentale per il corso del dollaro alla quale al quale decisioni la Banca d'Italia corriere del ragno cosa era qui
Quel periodo io moltissimo Palazzo Chigi in quella decisione la Banca d'Italia prese intervenne massicciamente e intervenne forse più dell'attuale e per quale motivo bisognava sottostare a questo incomprensibile sopruso francese di non volere l'abolizione del CC
Quindi ci vorrà interessi concreti
E proprio per gli sforzi di risanamento che conduceva all'Italia per il quale il cambio esterno della villa fondamentale
E quindi per è evitare che questi sforzi interni non fossero poi riscontrati da una presenza autorevole
Nei nei nei fori decisionali che Craxi prese quella difficile decisione di sospendere far sospendere il il vertice Visa dimostrando una determinazione una preparazione una esposizione delle ragioni tempi Brady
Il G7 nacque a di sette finanziario d'accatto
E riuscì si riuscì anche qualche mese dopo a rintuzzare
L'attacco del ministro balla il più perché voleva rimettere l'Italia nei giorni minori e anche lì a Parigi fu dato un chiaro segnale alla Francia che si avesse continuato in questo tentativo
L'Italia avrebbe assunto decisioni molto serio molto importante Balaton rientrò nei ranghi e il presidente Mitterrand si scusò per presidente Craxi
Cioè ci voleva
La parola Innocenzo Cipolletta
Prego
Prego prego grazie
Io vi devo parlare della sostegno pubblico alle attività produttive
E lo farò nei tempi che sono definiti però vorrei anche aggiungere la mia impressione quindi il mio ricordo per quanto riguarda il problema del risanamento della finanza pubblica
Anche perché in una qualche maniera condivido sobbalzo che Cirino Pomicino ha avuto quando si è parlato a della della del momento di fra Andreatta e successivamente della decisione
E a quell'epoca anch'io elaboravo i piani vigoria di rientro e cercavamo ogni anno di costruire un sistema attraverso il quale dal tendenziale si andasse al programmatico mette l'anno successivo
Dovevamo constatare che
L'effettivo era diventato tendenziale si ripartiva per un programmatico
Successivo
è vero che gli anni Ottanta hanno avuto l'eredità degli anni settanta come gli anni settanta hanno avuto quella degli anni sessanta e così via
Tuttavia anche da annotare ne dobbiamo domandarci quali erano gli anni in cui si poteva fare qualche cosa e qua e là negli anni in cui questo qualche cosa non poteva essere fatto ora negli anni Settanta l'industria italiana è l'economia italiana fu scossa dalla crisi da petrolio
Che fu drammatica in un momento in cui stavano cambiando i sistemi di regole interni sia per quanto riguardava il mercato del lavoro sia per quanto riguardava alla spesa pubblica che cresceva se noi avessimo adottato negli anni settanta delle politiche monetarie restrittive fiscali restrittive ma ammazzato il Paese
Perché a quell'epoca l'industria non aveva nelle strumenti tecnici tecnologici per poter superare la crisi e aveva alle spalle un periodo di modifiche delle relazioni industriali fortissimo
Quindi col senno del poi perché si ragiona col senno del poi la politica arrendevole degli anni settanta in una qualche maniera aveva la sua giustificazione strappa i tempi passano e le tecnologie sono cominciate a intervenire le modalità per sopravvivere alla crisi si sono cominciate esplicitare tutti gli altri Paesi e negli anni ottanta che hanno fatto le politiche di risanamento
Intervenendo sui sistemi della spesa pubblica intervenendo sui sistemi del mercato del lavoro intervenendo
Sul sistema fiscale e noi non l'abbiamo fatto certo non per colpa di una persona o di un governo di dei diversi governi per colpa dell'insieme del contesto però a quelli furono gli anni in cui abbiamo mancato un'occasione perché onestamente io
Vedo difficile che negli anni Settanta SV tutto operare diversamente nessun Paese però diversamente Dacourt Teramo noi negli anni settanta mentre negli anni ottanta gli altri Paesi operano diversamente e mi rendo conto che Andreatta
Qui va il mio ricordo più caro scoperchiato il vaso effettivamente ma non ne furono tratte le conseguenze di questo sconveniente base quindi
Devi riferirmi a quello che al sobbalza vicino Pomicino a questo punto col senno del poi allora meglio tenere basso coperto perché se no la situazione rischiava di peggiorare
Il senno del poi è molto brevemente secondo me quello Kirk caratterizza le politiche l'analisi delle politiche italiani perché
E vi parlo volto brevemente
Dei processi di ristrutturazione l'industriale che sono stati favoriti
H metto io a cavallo fra gli anni settanta diciamo settantasei settantasette all'ottantasei
Da politiche che non sono state scritte a tavolino non sono state programmate dai governi ma saranno il prodotto di un intelligente uso degli strumenti esistenti
Di una capacità di adattamento
E quindi sono delle politiche in una qualche misura non dico involontarie ma quasi anche perché se poi andiamo a vedere il perito del dei dieci anni che vi ho detto è un periodo composto da governi di vario tipo di persone di vario tipo
Che alla fine hanno finito per seguire una soluzione che è stata dell'industria Diana positiva questo senza dubbio
Cosa avvenne al gusto italiano dopo la sciocca da petrolio e la grande frazione ci sto trovammo con un'economia in cui l'industria perdeva profitti e immagine di profitto si era ridotto a dei livelli veramente bassissimi
E lì non è che c'erano mille soluzioni trattava di ridurre i costi di produzione non avevamo gli strumenti per ridurre i costi di produzione abbia avuto due fasi delle politiche
Mi riferisco a un lavoro che insieme a pedone ad altri abbiamo fatto per l'industria la foto sull'industria italiana la metà degli anni ottanta e quindi è un'analisi ex post ci fu una prima fase almeno questa è quella che mi risulta come costatazione più statistica che appunto che come politica una prima fase che alla fine degli anni ottanta in cui si ridussero i costi di produzione dell'impresa attraverso una forte intervento sugli oneri sociali
Fra gli anni della fiscalizzazione degli oneri sociali e fiscalizzazione delle donne lavoratrici maggiore di quella degli uomini furono gli anni in cui venne modificato il il TFR venne de indicizzato il TFR pratico data addirittura venne sequestrata parte del TFR dipende pagata in termini di titoli di dello stato che scadevano a Ceriano ciascuno di noi aveva i suoi bravi Tito letti che venivano a parte presidente buona parte dell'indennità di contingenza venne pagata attraverso dei titoli pubblici in prestito forzoso venne dei indicizzata
I salari non attraverso una modifica della sistemerà scala mobile attraverso una modifica dell'indice dei prezzi adesso
è una cosa che non si può dire di sé le polemiche sanno all'Istat ma a quell'epoca si decise tutti d'accordo sindacati prese e governo di spezzare il prezzo del dell'energia elettrica in due parti uno si chiamava tariffa che stava sempre firma
E l'altro si chiamava sovrapprezzo termico che invece aumentava col prezzo del petrolio e con la sua mutazione la lira il sovrapprezzo termico fu escluso dall'indice dalla contingenza e la tariffa rimase ferma e quindi di fatto le Nord indicizzati
Per inciso mi ricordo anche che viene sostituito il prezzo del giornale con l'abbonamento siccome le Poste non funzionavano a quell'epoca e quindi nessuno era abbonato ai giornali quotidiani il prezzo dell'abbonamento fu fissato fermo e non Barion mai più che tanto non ce li voleva nessuno e il prezzo invece del giornale poteri aumentare e così finalmente poter con la metà dei giornali senza che si determinassero squilibri sulla sui costi del lavoro
Bene a quell'epoca
Ci fu una riduzione del costo del lavoro abbastanza sostenuto che consentì alle imprese italiane industriali di riportare il tasso di profitto
A dei livelli superiori a quelli della crisi ma ancora sotto quelli che erano stati qui negli anni Sessanta con queste misure non riuscimmo a ritornare ai livelli e ci dicemmo nei primi anni ottanta fra l'ottanta e l'ottantacinque attraverso delle misure di carattere successivo
Che proventi verranno esaminate i seminari che verranno fatte dopo e che riguardano a questa volta soprattutto la flessibilità cioè le imprese a questo punto e questo per cui dico che negli anni ottanta si è persa un'occasione con queste misure di riduzione dei costi e col tempo che era passato le imprese cominciano a fare investimenti di sostituzione di manodopera ci fu un grandissimo sforzo di razionalizzazione e l'industria all'inizio degli anni ottanta era decisamente più equipaggiata a resistere alle pressioni se avesse avuto la possibilità evidentemente di ridurre l'occupazione perché attraverso gli investimenti
Che risparmiavano manodopera ed energia poteva essere più competitiva a condizione che ci fossero le condizioni Esterne per ridurre il il capitale fisso il capitale variabile
Bene questo avviene attraverso una serie di misure le primarie quali alla cassa integrazione guadagni l'arco di quattro anni
Rimesso in cassa integrazione guadagni passarono da cento mila in termini di numero di persone a quattrocento mila e fra cassa integrazione ordinaria straordinaria e poi soprattutto attraverso le formule di prepensionamento
I prepensionamenti hanno fatto nei primi cinque anni Ottanta qualche cosa come centocinquanta mila persone e altri evidentemente fu il mancato turnover nei calcoli che abbiamo fatto a quell'epoca
Possiamo dire che nel settore industriale il sostegno pubblico attraverso sia la fiscalizzazione degli oneri sociali
Che le misure di flessibilità hanno rappresentato più che il dieci per cento del valore aggiunto dell'industria in un'attenzione sette anni quindi
Un valore molto consistente evidentemente questo si è finito per addossare incappato sulle casse dello Stato reali che è tenuta o meno quella che è stata la manovra di riforma del sistema statale
Ho ricordato i piani di Golia che partiamo sempre dal concetto che bisognasse
Pensare in servizi dello Stato
E quindi mettere dei prezzi più vari ridurre quelli gare i trasferimenti agli enti pubblici in particolare alle Ferrovie a quell'epoca riformare le pensioni questo
Quello carico da Giuliano Amato è totalmente vero dallo sin da allora si disse che bisogna perché non si è fatto e mi fermo qui e poi scriverò qualche cosa per gli atti ed è stato è stato chiesto
Io credo che una gran in uno dei motivi principali per cui questo non fu fatto
Ed è un motivo che ancora oggi ricorre anche con questo governo e che si sperava che ci fosse una ripresa economica molto più forte
Cioè
All'inizio degli anni Ottanta durante gli anni ottanta
Si continuava a ritenere che la crisi da petrolio fosse stato una parentesi che dovesse essere superate Pastor darsi si potesse tornare ai tassi cresce del cinque sei per cento che erano quelli degli anni sessanta cinquanta sessanta Carlo conosciuto
Ce ne eravamo figli degli anni sessanta e pensiamo che il tasso di crescita normale fosse quello che avevamo conosciuto prima
E quindi superata la parentesi si potesse tornare se si tornava a quei livelli problema pensioni probabilmente era non urgente così com'era anche la riforma della spesa pubblica dico che questo ce lo ritroviamo a oggi perché anche oggi mi sembra che i tentativi di di riformare la finanza pubblica si basano tutto sull'utopia del ritorno al tasso di crescita non del sei ma addirittura del tre e io francamente questo tre non lo vedo grazie
Grazie Cipolletta chiudiamo questa prima fase degli interventi con Rainer Masera
Ringrazio innanzitutto per l'invito che mi è stato rivolto forse mi sia consentito di aprire dicendo che il motivo immagino per cui mi è stato chiesto di coprire questa testimonianza e che in quegli anni
Vi operava in Banca d'Italia vero sostanzialmente responsabile del servizio studi poi direttore centrale per la ricerca economica
E
Mi era stato chiesto da parte della Banca d'Italia di mantenere i rapporti a più riprese con il governo e in particolare negli anni in cui Craxi era presidente del Consiglio
Però se mi è consentito purtroppo letta avanzare quindi a volte c'è un desiderio di Amarcord vorrei riprendere il discorso sottolineando questo
La politica monetaria agli inizi degli anni ottanta era plasmata da due considerazioni una relativa al cambio cambio reale nominale l'altro relativo alla finanza pubblica
Questa dal punto di vista non l'atto di sedizione di Guido Carli ma un'analisi vorrei dire più sofisticata da parte di Paolo Baffi che vedeva esplicitata che vedeva in un'economia in cui oltre il cinquanta per cento si avvicinava al sessanta per cento era in mani pubbliche e in cui comunque c'era un problema fondamentale di cambio reale
Vedere un esigenza dichiara Luigi gradualità nel procedere detto questo io inizierei però ricordando che fondamentalmente paradossalmente la politica monetaria
Con il contrasto di Banca d'Italia e di Paolo Baffi io ero all'ora
Il consigliere forse più ascoltato di Paolo Pacitti e posso dire che aveva adottato è accettato l'idea di adesione allo SME ma è indubbio che la scelta in un drammatico rientro in aereo nel dicembre del settantotto ha visto Giulio Andreotti pigliare sudiste la scelta politica
Utilizzo due-tre minuti del vostro tempo per ricordare un episodio che mi è sempre rimasto nella mente
Si parlava appunto dell'avvio dello SME c'erano forti contrasti fra i diversi Paesi e in particolare c'erano contrasti anche fra l'Italia e la Francia
E quindi si decide di fare una riunione ad altissimo livello fra Giscard estende e Giulio Andreotti questa veniva verso le undici di sera
Giulio Andreotti chiede naturalmente a Paolo Baffi di partecipare Paolo base per una serie di motivi che parte posso anche intuire decide no io preferisco che sul prato si deve discutere di un problema tecnico preferisco che il Presidente del Consiglio si è accompagnata da Rainer Masera
E quindi andiamo a questa riunione verso le undici e mezza di sera in cui c'era il presidente francese che aveva accanto a sé un collaboratore il collaboratore peraltro era un colonnello indivisa con la valigetta nucleare accanto la valigetta per il comando nucleare poi c'era Giulio Andreotti
E io che c'avevo qualche pezzetto di carta e lì c'è stata una scena kafkiana kafkiana nel senso che si è discusso effettivamente di un problema apparentemente tecnico ma non privo di rilevanza la storia del del bitter madre lui
Una lunga discussione perché più di un'ora di discussione
Giulio Andreotti ascoltava qualche volta interveniva ma evidentemente non voleva e poi prendere le fila di un discorso tecnico invece il presidente francese evidentemente era ferratissimo
Sì chiude questa riunione credo con rispetto reciproco sotto il profilo dei punti di vista in realtà i fa Cesi sostenevano una rivoluzione tecnica che non avrebbe retto sotto il profilo del mercato e credo che il presidente francese questo lo avesse colto comunque usciamo da questa riunione e Andreotti mi dice torna serio molto apprezzato molto bravo poi tener testa così
Con la valigetta nucleare bravissimo però le devo dire una cosa qui
E importante una scelta politica e io credo che la scelta che l'Italia dovrà fare sarà quella di aderire allora sulle veda di parlarne con il Governatore Baffi
Poi c'è stato un rientro un po'drammatico e credo Renato Ruggiero anche qualche tempo fa ricordato quella è stata la scelta politica di fondo perché è cambiata la politica monetaria e la politica monetaria prima sì
Incominciava su aggregati monetari da allora l'obiettivo intermedio della politica monetaria è diventato il passo dei cani secondo serie di episodi o elemento fondamentale
Il governatore basso in particolare era sempre estremamente preoccupato del settore produttivo italiano non era un uomo fra settore pubblico era un uomo di mercato credeva
Credo come tutti noi che la validità dell'impresa e delle imprese di mercato dovesse essere salvaguardata a ogni costo
E quindi sostanzialmente sosteneva non solo che la politica nello Smile non doveva portare un apprezzamento eccessivo del cambio reale cosa che poi purtroppo è avvenuto
Primo ma secondo che questa politica del cambio doveva essere una politica che contemporaneamente portava a dissi inflazione sotto il profilo reale attraverso la politica dei redditi quindi la politica monetaria avrebbe accompagnato sinergicamente la politica dei redditi senza sostituirsi ad essa ce ne ha parlato Cipolletta qualche minuto fa
E lì è fondamentale l'altro spartiacque fondamentale è stata evidentemente il referendum promosso dal Partito comunista
Che evidentemente il governo Craxi ha ritenuto di poter contrastare e lo spartiacque è stato che il popolo italiano ha votato contro ricordate che ritorno anche indietro perché la stessa cosa era venuto con Andreotti Andreotti era perfettamente consapevole era sostenuto all'esterno da un Governo dal Partito Comunista sapeva aveva detto che questo avrebbe determinato la caduta del suo governo
Lo sapeva purtuttavia ha fatto una scelta ora io se devo guardare col senno di poi allora un giovane però queste due scelte fondamentali sono state quelle che hanno ancorato
L'Italia all'Europa e sono state scelte prese sotto il profilo politico
Poi se mi è consentito in questa sorta di Amarcord anch'io ho avuto modo di collaborare a lungo con Giovanni Goria e in realtà questa questione del saldo primario in parte un mio vecchio pallino ci ritornerò fra fra breve
Poi evidentemente Andreatta ha svolto anche un ruolo importante ma qui dal mio punto di vista cosa che ho sempre sostenuto anche quando era in Banca d'Italia Banca d'Italia non era tanto convinto del del divorzio
Per una serie di motivi che la scelta del divorzio era fondamentale per consentire di aprire l'Italia verso l'estero cioè erano ricordiamo che negli anni settanta era c'era una legge penale che implicava che chiunque detenesse attività finanziarie sull'estero era colpito ora se si voleva non aderire formalmente lo stemma entrare veramente in una integrazione monetaria europea era chiaro che dovevano avere tassi di interesse coerenti con l'equilibrio esterno in assenza di controlli sui movimenti di capitale
Quindi anche Andreatta ha svolto un ruolo importante Goria poi non perché qui accanto a me ma evidentemente Giuliano Amato
Perché se si fa la somma degli dei figli le scosse più importante la finanza pubblica queste sono avvenute quando Giuliano è stato ministro del Tesoro ricordava nell'ottantotto ottantanove no all'incirca e poi quando è stato presidente del Consiglio se si vanno a guardare i numeri i numeri che chiunque può vuole poi può trovare si vede chiaramente quelle sono state botte che hanno determinato un aggiustamento strutturale dei conti pubblici senza precedenti prima e successivamente non hanno trovato un'analoga forza
Anche se altri poi evidentemente hanno tratto i meriti di queste politiche in parte lo stesso governo di io ero ministro del Bilancio in quel momento è stato il governo che per primo ha consentito di utilizzare il risanamento nel senso che si è visto un rapporto debito pubblico che scendeva per la prima volta a condizione di sostenibilità ritorno un attimo da condizioni di sostenibilità
è un problema apparentemente tecnico ma non lo è in realtà perché si dice che per che il debito pubblico sia sostenibile non deve crescere rispetto al prodotto perché questo avvenga sono necessarie tre elementi o almeno ci sono tre addendi da prendere in esame uno è il tasso di crescita del PIL tanto più cresce il PIL facilmente tanto più si ottiene la condizione di stabilità
Due costole alle del debito tanto più alto il costo del debito tanto più difficile riottenere la condizione di essere sostenibilità
Ma questi due elementi in parte sono preordinati quello che fondamentale per la finanza pubblica il saldo primario appunto
E io sono fra quelli che sostenevano che il ragionier Goria in quello vedeva molto lontano
Il saldo primario diviso il debito medio
Qui emerge e lo domando domando agli e Sperti e massimi esperti di finanza pubblica emerge anche qualche storia un po'diversa da quella tradizionalmente vis
Se si va a guardare quell'indicatore che ripeto è un indicatore di lungo periodo si vede che il saldo primario di Desio debito pubblico medio
è sceso da meno nove virgola otto a meno uno virgola due negli anni ottanta c'è un aggiustamento strutturale molto superiore a quello che è venuto negli anni novanta
è vero che negli anni Novanta quel saldo è diventato positivo ma cammino virgola otto a meno uno virgola due Cab
La giustamente è stato significativo molto significativo e insieme il tasso d'inflazione passato dal venti dal dal venti per cento al sei virgola cinque per cento negli anni Ottanta quindi la lotta culturale a cui Ciampi su cui Ciampi insisterà molto contro l'inflazione in larga misura è stata vinta negli anni ottanta quindi la storia è complessa
E però sottolineare questo aspetto del
Saldo primario diviso il debito come indicatore rilevante e di tutto questo processo
Ecco brevemente mi avvio la fine del mio intervento la politica monetaria
Fino alla spina quando io sono stato in Banca d'Italia poi le cose sono andate non certo per merito del merito mio ma diversamente ad una politica attenta al processo di disintegrazione ma attenta al cambio reale
Il cambio reale era punto di riferimento essenziale per consentire che le impresa e non perdessero la capacità di operare nel nel sistema interno e internazionale
Poi negli ultimi anni dello SME sono stati anni diversi cioè si è ritenuto io ritengo sbagliando scritto l'ho detto in tutte le occasioni che di per sé la disintegrazione da tasso di cambio ed a tasso di interesse sarebbe stata sufficiente a piegare virtuosamente l'inflazione quello che è avvenuto l'opposto
Cioè drammaticamente al cambio reale e salito il che significa perdita drammatica di competitività dell'economia italiana incapacità dell'economia italiana di competere e quindi la deflagrazione del campi del cambio nominale
Quando in un contesto europeo peraltro perché le politiche erano anche seguite da altri Paesi e quindi l'aggiustamento del cambio reale e avvenuto in quei momenti il residente Amato era appunto Presidente del Consiglio ritardo che negli spogliatoi di Marcello Bongini a Orbetello ci scambiavamo qualche punto di vista sulla sostenibilità o meno del del campo chiudo questo mio intervento abbiamo io
Chiudo questo mio intervento per dire ecco io continuo a ritenere che
La politica monetaria non possa essere avulsa dai problemi della finanza pubblica e del cambio reale in questo contesto il cambio reale chi voglia guardare i numeri che ho raccolto
Non racconta la storia drammatica che vivevamo nel novantuno e nel novantadue per vivere con perdita di dieci quindici punti che metteva a rischio l'esistenza del sistema impresa ma c'è un degrado negli ultimi tre o quattro anni costante
E il cambio ormai nominale è quello non si può muovere ma il cambio reale evidentemente continua a manifestare tutto la sua pregnanza per l'economia italiana mi sembra fondamentale oggi avere la lungimiranza dei grandi perché ci sono state grandi le scelte politiche che sono state fatte che ho ricordato per consentire ulteriori aggiustamenti sia sulla flessibilità nel mercato toh del lavoro si sulla evidentemente il sistema pensionistico dove io peraltro continua a ritenere che bisogna andare verso un sistema market friendly
Cioè il problema c'è un problema di pensione di vecchiaia ma la pensione di anzianità deve essere modificata il sistema Marche attrezzi l'unica riforma che è stata fatta negli ultimi tempi risale al governo Dini
Io ero fra coloro che ritenevano che avrebbe dovuto essere ancora più cogente c'è spazio oggi per riprendere questo discorso c'è spazio per riprendere il problema della flessibilità sul mercato del lavoro evitando forse di aggredire i tutti i limiti che non aiuterebbero ma il problema per lei l'economia italiana esiste eccome
Perché noi dobbiamo riconquistare competitività del sistema delle imprese per consentire la crescita del nostro Paese perché Craxi era stato e ricordo che il punto di raccolta Periodo su consigliere economico insieme
Assieme ad Antonio Pedone ma aveva potuto affermare con forza con forza l'idea che l'Italia non poteva essere esclusa dal g sette
Ma perché l'economia italiana è un'economia vibrante che cresceva che superava quella inglese si stava avvicinando a quella francese dobbiamo ritornare abbiamo tutte le condizioni per poterlo fare
Ma la competitività del sistema impresa per fondamentale grazie
Allora abbiamo terminato questa questa parte di questo seminario le cifre e gli interventi io che fa o qui scritto otto persone chi si vuole iscrivere non deve fare altro che alzare il dito per così dire il primo del degli degli interventi già in degli intervenienti e comici
Auto praticamente decide così il Presidente dopo Sartor Vaciago
E a seguire dieci minuti per corrono di più va bene anche meno ma chiede che entro l'una e mezza via
Auguri anche perché molte cose dette le trovo giuste però io vorrei offrire un un approccio diverso
Perché se capisco le ragioni dell'iniziativa di attualità e di capire
La politica economica degli anni ottanta no e il suo valore
La politica di bilancio va collegato allo Stato della politica in quanto tale allo stato dell'economia reale che produce Occhetto un corteo
Diversamente non c'è un giudizio asettico e in questo caso dottrinale di una bontà o meno della politica di bilancio quando pedone ha ricordato l'eredità
Che gli anni Ottanta hanno ricevuto deve ricordare
Per non fare una storia dalla politica economica avulsa dalla storia politica del Paese
Che dal sessantotto all'ottantatré
Nessuna legislatura
Ha avuto il suo naturale compimento
In genere non legislature duravano tre anni massimo quattro anni con una crisi politica devastante che portò ogni al settantasei con la cosiddetta solidarietà nazionale
Dico questo perché la condizione politiche era indispensabile per produrre delle politiche del bilancio delle politiche economiche
Negli anni ottanta la scelta detta da pedone e da noi condivisa perché la gerarchizzazione dei problemi che si si arriva in quel momento
Possiamo il terzo posto al terzo posto la politica di finanza pubblica la prima sull'inflazione la seconda anche qui si dimentica
Che gli anni Ottanta sia prima no
Con la campagna meridionale del brigatismo rosso che uccise due assessori regionali in Campania fu il rapimento Cirillo e si concluse con la l'uccisione di Roberto Ruffilli
Che cosa voglio dire ricordando queste queste cose
Voglio dire che quando si decise di battere l'inflazione
In una condizione di politica dove la rottura della sinistra italiana era a tutto tondo
Subito
Bettino Craxi dopo replica la Sea presentazione del suo governo dove sottolineo che la sinistra comunista neanche in maniera come dire sfumata avesse dato un minimo di apertura al primo Presidente del Consiglio socialiste nella storia d'Italia minaccia e infatti ma e questo determinò la rottura la rottura anche qui io vi sarei grato di considerare che accanto all'obiettivo di battere l'inflazione
C'era una rottura profondissima all'interno dalla sinistra che determinò la spaccatura sindacale l'ottantaquattro e il referendum dell'ottantacinque
In quel caso fu privilegiato la lotta all'inflazione e la crescita
Per le ragioni che ha detto peraltro molto bene anche Cipolletta quando io ho sobbalzato rispetto alla parola di Amato che dice giustamente Andreatta avvolto nel il vello facendo il divorzio ben delle due l'una
Se era giusta la decisione di Andreatta Lo Re ingiusta la soluzione la l'atteggiamento di Visentini che non consentì
L'adeguamento dalla preside fiscale io ricordo
Posso sbagliare di qualche decimale nella nostra pressione fiscale nell'ottantatré era intorno al trentasei per cento la Francia già
Possono essere giusti tutti e due gli orientamenti ma come democristiani arrivo
E continua ad esserlo probabilmente erano giuste tutte e due le cose perché
Essa
No io semmai metto qualche sottolineatura perché è inutile leggere fu
Un altro
Mi ricordo quindi a memoria l'ingresso degli anni ottanta quando nell'estate Plutarco nelle stato ottantatré fu dato l'incarico a Craxi mode dicevano ma qui ci vogliono incastrare perché si percepiva la situazione generale della del paese come in invero una profonda crisi infatti era il il terzo anno di recessione
Illy tassi d'interesse ai botte stavano a ventuno e del due per cento alla dalla scala l inflazione correva sul venti per cento e quant'altro
Alla fine degli anni Settanta c'era stato un piano Pandolfi che aveva raccomandato di attaccare le indicizzazioni di contenere ebbene nei primi mesi dell'ottanta prima di una elezione questo abbia diritto a Lima com'era di instabilità la solita elezione provvisoria il governo rafforzo con il governo rafforzò le indicizzazioni facendo l'esatto opposto
La spesa sociale nell'ottantuno crebbe del trentacinque per cento qua quindici per cento in termini reali
Cioè una valanga che insieme poi alla all'apertura del coperchio di di Andreatta ecco portò la spesa a livelli incontrollati
Nella e il Governo Spadolini cerco di mettere i tetti Madrid i giornali dicevano che crollarono addosso poi venne un governo Fanfani
E prima del governo Craxi che qualche cosa qualche contenimento comincia a maturare nel sindacato
La coscienza si firmò quel logo Scotti in cui si comincia a fare una certa politica dei redditi a tagliare leggermente la scala mobile ma e i livelli erano ancora
Enormi sesto però la cenere sotto questo percepimento di una situazione incontrollabile
Sotto i vincoli dice non si può i lividi esperti diceva non si può crescere perché altrimenti si allarga noi abbiamo tre vincoli la domanda deve essere contenuta altrimenti il salto esterno si amplia l'inflazione cresce il disavanzo pubblico che incute la cui spesa era tutta indicizzata
Per reagisce a una crescita
Potente l'industria è stato ricordato d'arresto utilizza massicciamente il bilancio pubblico per attraverso le due dalla duplice operazione nella fiscalizzazione e dalla scala mobile dalla dalla cassa integrazione dalla cassa integrazione
Nel si arriva all'otto e si arriva si arriva al Tanaro dimenticano e abbiamo la finanza pubblica e la scala mobile è un problema che ed è quindi non è stato valorizzato a sufficienza come elemento
Di fusione di moltiplicazione dall'inflazione
Pietralata era appunto unico come voi sapete appiattiva i salari e le imprese dovevano compensare ecco lady i differenziali salariali quindi sopporta anche ulteriori ulteriori spese e sotto la pressione della stretta monetaria che giustamente alla Banca d'Italia esercitava ed è la pressione dei salari non potevano far altro che smaltire
Manodopera insomma c'era due tre punti possibile
Quando ci fu il l'ottantaquattro invece ereditò questa doppia situazione che dall'altra parte che ha da una parte sotto
Sotto il tappeto si cominciava una porta sì edilizio operava una forte riorganizzazione dell'impresa
E
Invece l'inflazione era ancora alta quindi bastava a bloccare l'inflazione per cui poteva come di combinarsi una situazione virtuosa e così tu
Nell'ottantaquattro dopo la predeterminazione dei punti di contingenza e dopo l'applicazione prime praticate la prima con l'esperimento la politica dei redditi
Il nell'industria il il costo del lavoro per unità di prodotto scese dal quindici al cinque per cento le impresa ritornarono fortemente a riempimento i profitti subirono un'opinione esplosione ci fu un'inversione di tendenza che poi i poteri nuovo tutti i periodi successivi
Nell'ottantacinque
Il referendum bloccò la finanziaria fa abbastanza blanda ma nell'ottantasei ci fu un'altra operazione
Una abbastanza consistente dopo il referendum si rinvia no i contratti di lavoro
Sì si trasforma la scala mobile si riduce la sua incidenza sia sulla Sicilia sulle pensioni sia sulla sul sulla spesa pubblica
E
Questo scenario virtuoso di politiche furono ben e piccate da una data da dallo scenario internazionale dalla dalla dalla riduzione del dollaro e del petrolio dopodiché naturalmente
Ottantasei a dei risultati esplosivi basta leggere le relazioni anche dalla Banca d'Italia insomma si tenti interna conta si dava atto
Del di tutto questo
Questo preoccupò politicamente perché alla fine dall'ottantasei non eravamo rientrati nel G7
Nei primi ai mezzi dell'ottantasette l'Italia ebbe la tripla nel delle società di rating il massimo livello di riconoscimento ai giornali internazionali ma queste erano rotta è cronaca
Purtroppo le
A mio questa è una è una considerazione personale il timore che Craxi potesse arrivare all'ottantotto a fine legislatura
Trionfa anche
Anche sul piano dalla finanza pubblica che erano le raccomandazioni è ancora provenivano dalla Banca d'Italia fece in modo che avvenne lo sfratto
Quando lo sfratto fu eseguito io ero presente quando si stappa una bottiglia un certo ambiente in cui lo sfratto è stata in seguito Invitalia comincio un'inversione culturale di tendenza uno specie di euforia una un atteggiamento dalla guerra infinita il sindacato dice fino adesso i profitti sono andati alle stelle ormai tocca a noi ecco
Comincio un ci fu un governo sfiducia di Fanfani dopo di che il Governo Goria pur rappresentato da tecnici raffinati e porto anche alla qui è stato ricordato a uno studio ad analisi a piani pluriennali
E per non c'era maggior distacco col Parlamento si formavano nel Parlamento maggioranze trasversali e presenta una finanziaria per l'ottantotto rigorosa che venga bocciata calde dieci undici volte in Parlamento un salto il tetto alle pensioni per esempio
Si moltiplicò il minimo vitale il cosiddetto assegno unico dalla famiglia e una serie del resto i dati ci portano e a una crescita del tre quattro per cento e corrispondeva una spesa pubblica che guadagnava sottoprodotto lordo
Di un punto un punto e mezzo perché se noi perdiamo il quadriennio ottantatré ottantasette
Pressione fiscale e spesa pubblica sono costanti rispetto al prodotto lordo dall'ottantasette al novantuno finito aumentar debba in cinque punti certa
Tre punti e mezzo sono dovuti agli interessi interessi reali qui è stato ricordato ora secondo me fu quello il momento semmai si punta occasione persa ma più che per della i governi e la perdette quella inconsapevolezza che regnava nel Parlamento quell'aria della guerra infinita Juana riesce quella a arricchite di tutti quel quella scarsa consapevolezza appunto che la finanza pubblica andavate finalmente definitivamente messa sotto controllo
Bene
Allora
Tocca ora a Russo
Arrivederci
I soliti dieci minuti
Grazie
è
Per scrivere un libro
Voglio ma questo questo lo aiuterà affrescato nel resto del più veloce e ma intanto non sono stato invitato a nove ecco qui a parlare anche conto del mio amico Franco Gallo con cui a quindici anni fa avevamo già scritto un soggetto dalla politica tributaria del governo Craxi devo raccontare un piccolo episodio se incollare su questa vicenda
E a questo saggio ci fu commissionato da Fabrizio Cicchitto nella primavera dell'ottantasette quando ormai il governo Craxi era agli sgoccioli e si andava alle elezioni c'è lavorammo tutta l'estate poi non so se nell'ottantotto
Lo ripresento al centro culturale il libro
A con una raccolta di saggi del fumo invitate da Molière non trovammo il nostro saggio
Il motivo addotto fu che il saggio non verrà a non era molto favorevole alla politica riportare il del governo Craxi ora rileggendo quindici anni dopo questa cosa io mi sento neanche Gallo senta la concreta coscienza perfettamente a posto una serie di motivi cercherò di illustrare velocemente
Intanto intanto appunto sarebbe ingeneroso dire la politica tributaria dal governo Craxi perché ecco e qui raccolto forse un suggerimento per già fatto l'onorevole Pomicino cioè bisogna guardare alla situazione politica come funzionavano i governi in quel periodo
In quel periodo la politica tributaria era competenza esclusiva del ministro visto Intini buonanima durante il personaggio però Nonda
Mi ricordo e Antonio Pedone lo può testimoniare noi facciamo diverse riunioni ARCES ex visto era ma i documenti nascevano e morivano dentro al cesso ai più non raggiungevano banali
Mi il pm e il Presidente del Consiglio nel mattone né tanto meno il ministro delle finanze questo lo dico con sicurezza perché di questa circostanza ed o questa situazione la certificò lo stesso viso intendi in un congresso del Partito repubblicano non so se il fine ottantotto o inizio ottantotto in cui disse appunto che il presidente Craxi di cui lui aveva una grandissima stima
Mai aveva interferito nell'elaborazione della politica tributaria
Su a sua ora e quindi quanto un'alta queste analisi dalle tener conto giustamente delle situazioni politiche natura dei governi per la diarchia Patch era è come è soprattutto ecco de un aspetto che toccava anche Nicola scala scalzi che ultimamente nella valutazione che faro velocemente della politica tributaria bisogna tener conto di due cose una l'acciacco scalzi negli orari pento velocemente
Il governo Craxi entrava in crack in carica nell'ottantatré l'Italia era due anni in ritardo sul ciclo economico internazionale
Noi a questo lavoro l'abbiamo fatto analizzando quattro leggi finanziarie quattro leggi finanziarie tutta la e quasi tutti i provvedimenti di politica tributaria in senso stretto
Ora l'appeal la prima legge finanziaria certamente non poteva essere molto restrittiva tuttavia misure restrittive di carattere tributario sono state sono state assunte
Ah senta valutiamo
Il governo Craxi noi abbiamo davanti la valutazione di due sostanzialmente dei due leggi finanziarie quella dell'ottantacinque quella dell'ottantasei
Perché già quella dell'ottantasette era una legge finanziaria di tipo elettorale come facevano tutti i governi ormai si sapeva saltava le lezioni alla elaborazione
Della appunto della legge la linea risentito
è stato detto nell'introduzione no io lo lo dico lo dicevamo anche allora che il punto e il punto nel Fontan tale appunto che ha condizionato tutta la politica tributaria dal governo prima Craxi o del ministro altrimenti Visentini
è stato è stata la questione della parità della pressione tributaria
Questo accortamente condizionato tutta la politica economica di quel di quel periodo se non si tiene conto di cui sto secondo me si falsifica un po'la mio la storia l'analisi di quelle vede la politica economica di quel periodo
Certo in quel Periodo il differenziale del tasso d'interesse era quattro cinque punti quattro cinque punti irreali ed era un enorme tale inflazione era pure enorme in quel periodo ora il mercato era quello che era c'erano i fattori di mercato indubbiamente contribuivano a creare no a creare quel differenziale nei tassi di interesse ma certo che la credibilità secondo me non va trascurato il fatto che la credibilità della politica economica
Finanziaria di quel governo non fosse proprio ai più alti a più alti livelli perché perché perché era tutt'era io tetto di archi apra tesoro appunto che tutti hanno sottolineato il ministero delle Finanze se ci mettiamo insieme il fatto che quello era un governo di coalizione con i ministri vari ministri che erano il feudatario IRAP presentante dei loro partiti ad portano avanti politiche contraddittorie allora si capisce nel molto vedi quello che si è fatto ora non si è potuto fare io condivido pienamente non l'introduzione del dall'amico professor Pedone sulla situazione
è lo scenario in cui si collocava la politica tributaria agli anni Ottanta con una piccola con una piccola con un piccolo variante aggiustamento di tiro
Io non so se in Italia cioè io dubito che in Italia le condizione di rivolta fiscale che si sono verificate negli Stati Uniti d'America già nel settantotto
Avessero alcuna influenza io devo dire grazie ai sindacati al ministro Reviglio
Si era creato in Italia un prima di opinione pubblica molto favorevole alla riforma tributaria all'equità tributaria
Cito tre piccoli episodi che sono sintomatici di quelle di quel periodo cito il fatto appunto non che Reviglio è riuscito a introdurre come sapete la ricevuta fiscale
Il ministro Formica che gli è succeduto ha introdotto la legge adesso rivista riformata manette agli evasori lo stesso ministro Visentini nessun lontano di quella nelle di quella opinione pubblica favorevole hanno una maggiore mi equità tributaria introdusse i registratori di cassa erano tutti tutti strumenti che andavano in quella direzione che non non erano non erano ma resistere non erano passati con certe resistenze ma insomma erano passa allora vengo alle proposte già una almeno l'ha accennato il professor Antonio Pedone
A e primo provvedimento di Visentini che chiamato potrò Visentini per è la questione dalla forfettizzazione anche quella richiesta a furor di popolo da parte dei sindacati per l'opinione dell'opinione pubblica su un provvedimento di emergenza no pietre grandi risultati ma segnò una svolta
Né quanto il ministro presentò ed era dicembre dell'ottantaquattro appunto nell'ottantaquattro appunto aveva promesso aveva promesso né che nel giro di due anni si sarebbe passati a un un regime più stabile diciamo il più strutturato perché quel provvedimento fu fu emanato appunto nell'urgenza dei tempi allora stavo a al sei circa appunto seguivamo anche queste cose
Poi e vado veloce perché il tempo è e tiranno dei corpi cito altri nel ecco quel provvedimento che cosa produsse
Nel breve termine risultate apparentemente erano buone ma stranamente complesse i valori il volume Gaspare dichiarati e gli stessi acquisti ma produsse nel breve termine un aumento del gettito
Poi nel tempo si è l'ha fatta l'attenzione sia lento non seguirono i provvedimenti di assestamento e quindi della stiamo lì
Da allora inizia questa politica di la forfettizzazione o dell'accatastate catasta
Stilizzazione come dicono con brutto termine alcuni che continua ancora adesso ma con scarsi risultati però spendendo ogni anno no decine e decine di miliardi né di lire per migliorare gli studi di settore
Un provvedimento molto importante che si inserisse nel quale appunto di nuovo del rigore era quello numero settecentonovantuno dell'ottantaquattro che pone la restrizione alle deducibilità degli interessi passivi
Ricordate il gioco degli interessi esenti sui titoli dello Stato punto le imprese trovano conveniente indebitarsi
Né perché gli interessi attivi erano esenti
E se ne deduceva hanno una massa di interessi positivi su questo punto insieme alla al provvedimento graduale ma ha ottenuto superando un tabù storico quello della tassazione degli interessi del titolo pur del debito pubblico dei titoli del debito pubblico il ministro Visentini raggiunse Conso
Notevoli risultati velocemente vado al testo unico per l'imposta di registro già siamo nell'ottantasei da automatismi critiche noi lo critichiamo però nella sostanza ha riordinato ha riordinato notevolmente il settore
Fece il testo unico pure sulle imposte dirette
Se c'è tra mille tra mille difficoltà la riforma della riscossione tenendo conto che noi uscivamo da un sistema veramente medievale con migliaia di piccole Sartori appunto
Ero avevano sostanzialmente il gettito che poi andava sia agli enti locali che ha lo Stato a ci fu un tentativo molto sofisticato di allargare la definizione dei redditi di capitale in generale e in generale R. Non lo valutiamo appunto in chiaroscuro in chiari e scuri ma insomma e qualche cosa su quel terreno non e Lele fu fu raggiunta i limiti che noi vediamo era su una questione molto sentita molto agitata anche dai sindacati di allora era la questione della tassazione patrimoniale dei quello Visentini proprio quello lordo diceva tutte le lettere non voleva sentirne dobbiamo arrivare appunto al governo Amato del dal novantuno in poi quello successivi per l'introduzione della fanno della famosa PC
Prima i sì e poi ICI l'ultimo né punto nove su cui mi soffermo e ecco sul terreno sul terreno appunto della riforma dell'amministrazione finanziaria
Ecco su quel terreno nomi al Visentin adottò una linea limitare tali alla complessità la difficoltà enorme del problema la linea dei
Misure appunto di forfettizzazione che in qualche modo con nel circo creano col mettevano in corto circuito appunto l'amministrazione finanziaria fece anche lui ordinò a onda una a uno uno studio appunto che Puppato mi pare dall'onorevole quali EUR dal professor Guarino a quel tempo
Ma a quel tempo però appunto di provvedimenti concreti di provvedimenti concreti non ne vennero anche se in realtà proprio nella primavera dall'ottantasette proprio prima di andare alle elezioni presentò una proposta di riforma delle presentava anche una proposta di riforma dell'IRPEF ecco allora la lo tanto così a sciabolate appunto la politica tributaria
è stata valutata già in altra sede di che cosa si può dire ugonotti degli interventi appunto di ottima manutenzione seconda su un sistema su un sistema che aveva una sua logica la la riforma le le linee portanti della riforma del settantatré settantaquattro erano valide
Lui coi testi unici con provvedimenti aggiuntivi speciali specialistici qui ad lì fece una grande non ha grande manutenzione dopo del sistema tributaria
Certo se rapportiamo i risultati alle aspettative ai bisogni i risultati possono sempre area appunto poverini
Se le riprese li rapportiamo ai vincoli politici e culturale bisogna dire con cui in cui si muoveva
Il il ministro Visentini e quindi di conseguenza anche al Governo attacca il governo Craxi di questi risultati noi li abbiamo trovati non trascurabile grazie
Attacca a Bruno Colle accomodi in Perù
Dopo viene Pennisi
Ultimo ma non ultimo insomma oggi
Gemme psicopatico
Presenti essere rimasti fino ad ora
Io penso che
Il mio amico Antonio Pedone nemico Gennaro copriva abbia pieno chiamato qui a parlare dice politica della scienza
Perché perché durante il periodo in cui però coperto l'incarico di responsabile del dipartimento economico del governo Craxi a Palazzo Chigi
Mi fu dato l'incarico di coordinare un gruppo di esperti molto autorevole per la verità
Che pubblicò un rapporto sulla situazione e le prospettive della scienza da tecnologie d'Italia
E questo foro apporto che mi mia personalmente l'oscurato
Costato sette anni di di Purgatorio al CNR è un paio di anni d'inferno dopo ma non per colpa di Bettino
E
è un rapporto che rappresenta un fatto relativamente nuovo nella storia della politica industriale italiana
è strano dover parlare di una cosa di questo genere in un convegno in cui si parla
Di cifre di finanza pubblica di dimensioni molto rilevanti quando la limiti veti di ricerca in Italia rappresentano l'uno per cento del PIL e quelli pubblici
Lo zero cinque un po'meno dello zero cinque per cento del PIL vista tre cifre relativamente modeste
Però mi pare che il Governo in una situazione riguarda del tempo in una sezione nella quale come è stato detto prima anche da Cipolletta e da Vaciago
In cui la politica industriale era una politica ce l'ho che vendeva la flessibilità che intendeva lasciare sviluppare le cose come andavano a favorire un certo tipo di sviluppo una terza Italia si stava affermando piccole e medie imprese insomma un modello relativamente atipico rispetto al resto dell'Europa e al resto dei paesi occidentali
Beh in quel momento gli esperti che erano stati
Dominati da da Craxi ma in realtà scelti molto con grande equilibrio nota da Giuliano Amato che venivano dal mondo dell'impresa la ricerca d'impresa da ricerche universitarie la ricerca pubblica
Avevano cercato di capire se fosse possibile innestare sul sistema industriale italiano una componente innovazione più forte
Perché si pensava che in realtà quel modello di piccola e media impresa e di
Di innovazione acquisita di scarso imputa di ricerca non potesse a lungo temere rispetto a delle prospettive di compatibili competitività internazionale di globalizzazione che già si stavano affacciando
Ed in effetti
Ed in effetti è indubbio che già da allora nei Paesi occidentali si era delineata una tendenza che latenza di lungo periodo verso un graduale crescente spostamento dei sistemi economici verso economie i servizi
E verso una progressiva riduzione degli apporti del manifatturiero esplicito alla composizione del valore aggiunto
Da qui
Gli economisti avevano dei siti designato già disegnato del degli scenari o dei tracciati di traiettoria di crescita economica fondate sull'accumulazione delle conoscenze e sulla diffusione
Dei settori nove cioè information drivers
Solo aveva detto dicevo un paradosso che lo sviluppo economico di un Paese si sarebbe potuto diciamo valutare dal numero dei computers
Era un'esagerazione un paradosso certamente ma in stava ad indirizzare una maggiore attenzione nei confronti dei dell'impatto che la ricerca lo sviluppo l'innovazione in genere tecnologica avrebbe dovuto o potuto dare
E allora cosa fece questo comitato per la scienza e la tecnologia con la presenza di non autorevoli esperti anche due premi no
Confezionò questo rapporto
Che fu pubblicato nell'ottantasei dalla presidenza giusto il consiglio e qui mi fa piacere quartiere che il mio successore Antonio Da Empoli fu lui a a voler quella pubblicazione mio successore diciamo
Alla coordinamento del dipartimento economico
Voglio ricordarlo perché non è più fra di noi
E questo rapporto pubblicato l'otto Padova e dicevo non suscitò al momento grandi clamori o dibattiti si apre che l'esperienza del governo Craxi stava andando svolgendo al al termine
Sia perché a quel tempo i protagonisti della vita pubblica fossero essi professori scienziati e politici avevano meno a cuore le esigenze di visibilità giornalistica mediatica
E il successo però avvenne successivamente di questo aiuti questa analisi di di economia industriale in realtà anche sotto il taglio della Cyrus Innovation Polizzi
Venne su più tardi con una serie di citazioni con l'assunzione di una gran parte delle raccomandazioni formulate dalla Commissione che era presieduta dal professor data
E vennero assunte giudice eccessive decisioni intergovernative età vengono riproposte anche nei più recenti documenti di politica scientifica quali le linee guida del piano nazionale delle ricerche per il due mila e anche quella del due mila e due
è interessante considerare una cosa fra i vari obiettivi dichiarati dalla documento che poi erano giunti attivi obiettivi che venivano assunti in qualche modo dall'alta politica del governo
Ve ne era uno che fu clamorosamente mancato
Si diceva per esempio
Che avrà potuto aumentare il numero dei ricercatori nel giro di cinque anni errato portando almeno cinquanta mila giovani entro il due mila
All'epoca ricercatore non sessantadue mila oggi sono settantasei mila anche se le tempo elevata e quindi in qualche modo non siamo proprio lontanissimi abbiamo Rosa raggiunto un certo incremento dove invece ripeto il il fallimento del dell'obiettivo è stato più clamoroso riguarda il discorso delle spese di ricerca
Che si voleva portare al od un mitico tre per cento del PIL entro la fine entro la fine del secolo
In questo adottando l'obiettivo che la comune alla maggior parte dei Paesi industrializzati alcuni l'avevano già raggiunto come il Giappone Stati Uniti ed Europa ci puntava
Lo stesso presidente Prodi qualche giorno fa ha detto che se l'Europa non arriva al tre per cento del PIL li spese di ricerca e sviluppo non riuscirà a tenere la concorrenza internazionale in gran parte dei settori
E verità abbiamo constatato che in quel periodo c'era stato uno sforzo della della della della finanza pubblica per dare maggiore impulso alla ricerca di carattere pubblico e si era arrivati a sfiorare l'uno virgola quattro per cento del prodotto interno lordo come spese complessive di ricerca pubbliche e private
Con un grosso modo un po'più del pubblico rispetto al privato
Ma se guardiamo i valori attualizzati vediamo che in realtà in realtà questo implemento non non c'è stato non solo non si è raggiunto il tre per cento ne siamo dirittura scesi all'uno per cento questo perché
Direi sostanzialmente per due motivi
Uno e perché le le risorse della finanza pubblica si sono ridotti dovunque e perché il il paese è stato costretto a torto o ragione questo non sta a me valutare non sono come l'unico pedone un esperto di finanza pubblica sto costretto a tirare brutalmente alla CDL la finanza pubblica soprattutto sulla spesa corrente e si fa ancora le loro di pensare che le spese di ricerca e sviluppo siano spesa corrente
Secondariamente perché è venuto a mancare
Lo strumento fonda lo strumento di fondamentale della ricerca privata che sono le grandi imprese cioè la crisi della grande impresa la sostanziale sparizione dei grandi imprese dalla faccia della nostra economia industriale
Può spiegare molto bene il perché invece di raggiunto il tre per cento siamo finiti all'uno per cento
E con un livello di impegno che è venuto meno non solo sul fronte più al pubblico ma anche sul fronte prima
Ciò non tange peraltro peraltro che ripeto una serie di motivi stressanti raccomandazioni svolte da questo Comitato nell'ottantacinque ripeto
Hanno avuto un seguito
Hanno avuto un seguito valuto un seguito e sono state assunte sono entrate nel nostro ordinamento la creazione del ministero allora c'era un ministro senza portafoglio per la ricerca scientifica
L'autonomia universitaria è stata fermata informa molto più molto molto più più seria maggiore meno penso che questo è un giudizio possono dare solo gli universitari che sono un mondo tutto a parte come dicevo prima il nostro coordinatore e con l'istituzione di collegi di valutazione con esperti stranieri con la riforma del CNR che adesso si deve riformare di nuovo e che provocherà le stesse scosse che ha provocato quando dovette riformarsi all'inizio del alla a metà degli anni novanta e così via
Cosa dire come conclusione rispetto a un discorso che deve andare in prospettiva
è chiaro che un governo che vuole la modernizzazione del Paese come quello che abbiamo oggi e che in per molti aspetti si ispira a quello che Craxi voleva fare a metà degli anni ottanta
Non può trascurare un aspetto così importante come quello di uno sviluppo della politica della conoscenza in senso totale
Esso che esso riguarda la formazione in tutti i livelli da da quello primario secondario quello professionale e riguarda la ricerca dallo Stato nell'impresa
Mi pare che qualche sforzo degli ultimi due anni si è stato fatto Amato ha destinato una parte dei fondi delle licenze per le nuove
Vicenza elette le nuove installazioni delle telecomunicazione come chi avesse alla ricerca adesso si si destina una parte delle tassa sul fumo alla ricerca insomma degli sforzi si stanno compiendo in questo senso
E credo che siano molto significativi di una assunzione di coscienza di una realtà che in quel momento appena soltanto questo gruppo gli e Sperti allora
Più o meno poco conosciuti anzi conosciuti ma diciamo non molto popolari non si
Nel senso proprio della del del l'opinione pubblica con complessiva avevano largamente intuito e che il buon Bettino Craxi in cui aveva benedetto e favorito vi ringrazio per questa attenzione
Giuseppe sale per
Quello dell'età grotticella ventitré milioni
Zuccheri comincia
Sì serata quindi voglio soltanto aggiungere una dimensione piccola piccola a quegli anni ricordare due episodi
Molto è stato detto credo che c'è un punto che non è stato detto che e che sia importante che in quegli anni in Italia e non solo in Italia
Si è cominciato a dibattere sulla qualità della spesa pubblica
Dico non solo in Italia perché in parallelo in quel periodo in Francia governi di centrosinistra iniziamo il programma di razionalizzazione della spesa pubblica e in Gran Bretagna alla rivolta verso consigliere privato che la signora Thatcher
Iniziava convincere il tesoro che dovessero far qualcosa di analogo
Credo che quello è stato un io voglio ricordare soltanto due episodi
Che mi sembrano interessanti e significativi
Nell'ottantadue ottantaquattro ottantadue ottantasei in linea con la strategia di finanza pubblica delineata
Di contenere
La crescita del dell'indebitamento e al tempo stesso di non frenare la crescita dell'economia reale si comincia a lanciare un programma di miglioramento qualitativo dalla spesa pubblica che sarebbe dovuto cominciare dall'investimento punto credo che pochi sappiano mi spiace chiamato non sia qui
Che cosa si parla di qualità della spesa pubblica destrorso si parla del rapporto tra conto capitale spesa corrente
Pochi sanno che nel novantanove due mila in termini nominali i rapporti in termini nominali
La il volume di spesa pubblica in conto capitale era identico alla media dell'ottantadue ottantaquattro e in percentuale del PIL
Mentre nell'ottantadue ottantaquattro il conto capitale aria circa due e mezzo
Nel novantanove
Due mila si era arrivati a un misero uno virgola uno per cento del PIL
In quegli anni almeno in senso aggregato
Si cercò di mantenere un livello di investimento pubblico in linea con quelli che devono essere gli obiettivi che prende
Di un Paese che cresceva e si mette demenziale al tempo stesso si cercava di migliorare le singole operazioni introducendo tecniche di standard internazionali quali quelli dell'analisi benefici costi
L'esperimento un esperimento discusso
Che a metà degli anno ottanta pro loco dibattiti
Tensioni le dibattiti le tensioni porta un periodo sciamano ma vorrei ricordare un aspetto importante che credo sia ancora attuale quando nell'ottantotto ottantanove perché non nell'ottantotto
Dopo il referendum sul nucleare
E il ci fu un dibattito importante nel Paese non solo tre comunisti sulla riconversione della centrale di Montalto di Castro
Dibattito importante per quale motivo non tanto per il significato
Per sei della riconversione alla riconversione della centrale di Montalto di Castro che poi credo che sia rimasta come un rudere di archeologia industriale lì e sul Tirreno
Ma fu importante perché fu un dibattito tra scuole che si dividevano contro metà azione economica c'era stato un analisi fatta da una commissione mutuamente Draghi
Che aveva suscitato dibattute perplessità sia sul metodo perché su un i criteri contabili
Veri e propri risposte da altri economisti la cosa finì sui giornali fino in Parlamento
Poi e questo è importante per quale motivo perché dove sarebbe auspicabile oggi un dibattito cono strumentazione analoga su qualcosa come il ponte sullo stretto di Messina
Il all'inizio degli anni ottanta
Si apre sino al governo nel Parlamento
Un dibattito se utilizzare o meno tecniche metrologia tecniche dei sandali internazionale
A un certo effetto
Perché probabilmente era troppo presto
Questo dibattito diventa poi in gran parte queste termine gli appalti e procedure che su pressione soprattutto negli europea avendo introdotte da dalle regioni qua e là soltanto dal punto di vista puramente procedurale
Fine anni ottanta gli hanno tanta si chiude un dibattito importante
Nel paese in cui economisti di livello si dividono
Si confrontano
La cosa finisce in Parlamento
Sul cosa fare con la centrale di un trattato
Un problema serio indubbiamente ma molto più
Prego più un minuto sia per l'importo del finanziamento richiesto
Sia per il significato strategico
E quello che potrebbe essere oggi qualcosa come Ponte di Messina o l'ampliamento della Salerno curve Belgio Calabria o le altre grandi opere di legge obiettivo
Spero che qualcosa
Quello che beh iniziati in quegli anni non resti soltanto a livello di procedura grazie
Insomma oggi toccate
Vieni qua
Vedete se
Ci
Faccio
Diamo sì no dunque io avendo sentito la bellissima relazione del professor Antonio Pedone che come sempre
Mi sono riconfermato nella mia idea che Antonio sia un vecchio volpone
Naturalmente il vecchio nel senso del volpone perché nel senso dell'età Antonio giovanotto
Se sei Pecchia sei no sentendo la tua relazione perché tu sei partito dicendo di cifre non voglio parlare
è silice vai ma non è neanche parlato saggiamente perché io invece che faccia parte di una dinastia di statistici di cifre vorrei parlare
E qui viene fuori questo in sostanza per anticipare la conclusione
Gli anni ottanta sono stati anni certamente importanti e per chiarire il mio punto di vista io condivido l'opinione di coloro che ritengono che alla vituperata Prima Repubblica vadano fatte risalire
Tutto ciò che oggi è stato fatto nel nostro Paese e la collocazione internazionale che oggi all'Italia sono i meriti acquisiti allora
Però è come tutti i periodi storici ci sono gli aspetti positivi agli aspetti negativi
In particolare per quello che riguarda il periodo al quale più attenzione dedichiamo i quattro anni della presidenza di Bettino Craxi
Ugualmente io credo si possa dire che ci sono stati dei momenti molto alti però come avviene per tutti i grandi uomini di Stato io son convinto che Bettino Craxi è stato un grande uomo di Stato
E dico ma se pensiamo ad altri grandi uomini della nostra storia politica a Cavour a Giovanni Giolitti etc
Ci sono stati momenti
Positivi e i momenti meno positivi o negativi insomma pensiamo alla politica estera questa è l'opinione mia beninteso
A mio avviso lo schieramento degli euromissili è stato un fatto di eccezionale portata che ha contribuito al crollo dell'impero sovietico
Le inclinazioni terzomondista chiamiamole così di Bettino Craxi e non le ho mai condivise per me sono un grave errore per esempio sono state
Ma venendo più strettamente alla politica economica e io ricordo ancora perché stavo con Antonio Pedone e con Bruno Colle a Palazzo Chigi dove ho lavorato due anni
E ricordo la gestione della
Dell'abbattimento della scala mobile di Bettino Craxi si è mosso da grande uomo di Stato ricordo l'appello televisivo
Col quale annunciava che si sarebbe dimesso se il referendum non fosse andato bene il referendum andò bene per esclusivo merito suo secondo me
Perché ricordo ancora Marco Pannella che andare esortando a disertare le urne sicuro della sconfitta quindi questo merito di avere fermato l'inflazione a Bettino Craxi va sicuramente riconosciuto sul piano della finanza pubblica francamente non son d'accordo con quello che ho sentito quadretti
Non vorrei dire adesso che gli anni ottanta sono stati gli anni in cui si è costruita la bancarotta dello Stato ma poco c'è mancato ma io credo che
Noi dobbiamo cercar di vedere bene che cos'è oggi il nostro Paese che cosa è stato noi abbiamo scansato per un pelo a mio avviso il destino dell'Argentina che guardiamo con tanto sufficienti e l'abbiamo scansato anche per quello che vien chiamato lo stellone d'Italia non tanto per particolari meriti a casse politiche vengo adesso le cifre se noi andiamo a vedere
Giuliano Amato ha detto ne siamo stati investiti negli anni ottanta da un volume di spese per interessi che era il frutto di un debito accumulato negli anni precedenti
Ora però a prescindere dal fatto che il debito degli anni precedenti non lo aveva accumulato mia zia
Ma quella stessa classe politica che era al governo negli anni oppone i raggi negli anni ottanta a prescindere da ciò io mi tengo alla Spesal esclusi gli interessi passivi così non c'è discussione
La spesa esclusi interessi passivi vengo qui i dati della Banca d'Italia istituzione più o meno attendibile passano dal trentasette per cento del mille novecentottanta
Al quarantatré per cento del mille novecentottantanove in rapporto al PIL dal trentasette al quarantatré per cento
La spesa primaria esclusi gli interessi passivi il culmine si raggiunge nell'anno terribile nel novantatré quasi il quarantasei per cento e la spesa pubblica totale sfiora il sessanta per cento del PIL lasciamo perdere la pressione fiscale a che livelli era andata per tenere un attimo poco sotto controllo questa situazione ma voglio dire riflettiamo su queste cifre anche le cifre che riguardano il periodo di Bettino Craxi in cui il rapporto fra spesi al netto degli interessi passivi e PIL resta invariato al quarantadue e mezzo per cento perché resta invariato quei quattro anni
Ma anche l'invarianza non è che sia sto grande risultato perché vuol dire che la spesa pubblica in una situazione già così drammatica
Di un indebitamento netto intorno al dieci per cento del PIL continuava a correre esattamente come il reddito nazionale questo non è certo un grande risultato perché la spesa pubblica
Continua a correre i commenti
E ogni anno si continua ad accumulare un disavanzo del dieci per cento del PIL si va alla bancarotta su questo non c'è discussione non c'è scampo infatti la bancarotta perché l'abbiamo evitato
Perché dopo il novanta trecce fortunatamente una svolta comincia con novantaquattro con gli anni successivi
Cadono i tassi di interesse internazionali cade la spesa per interessi
Per fortuna riusciamo ad agganciare il treno europeo e da quel momento siamo salvi
Perché a quel punto non abbiamo più la Banca d'Italia che giudicasse vizioso finanziare la spesa pubblica ma abbiamo l'arcigna Banca centrale europea che sarà pure fatta di stupidi e gli ottusi antiche nel sì anche ma ci garantisce al cento per cento contro il il ritorno dell'inflazione
Perché poi da allora siamo sotto io la grinta sia e l'artiglio del Patto di stabilità che anche quello sarà stupido anti keynesiano quello che volete ma ci difende al cento per cento contro le avventure della finanza allegra
Però questo ma non moriamo non vogliamo guardare la giornata è leggendaria scrivania si esterno era intelligente che ne sia no qua purtroppo si corre dietro al primo Pellegrino keynesiano che passa perché politically correct
Insomma siamo seri la Germania non va più avanti per la buona ragione che ci sono dei sussidi di disoccupazione così alti
Che tanta gente non c'è più voglia di lavorare questa è la ragione della Stasi tedesca oltre ad avere un governo rossoverde ma questa e porta opinioni e mia personale quindi voglio dire a mio avviso quegli anni furono anni pericolosi per la finanza pubblica
La salvezza l'avere evitato un destino argentino c'è venuto più per fortuna che per merito e questo è bene che ce lo ricordiamo
Grazie
Ladro perché questo poteva corre poteva essere il rischio di una bella discussione
Lo faremo