"Catallassi" - trasmissione di approfondimento in chiave liberista dell'economia italiana ed europea

Buongiorno a tutti da Benedetto Della Vedova benvenuti a questa puntata dedicata alla sì l'ospite di oggi che ringraziamo per aver accettato l'invito di radio radicale e Giampaolo Galli
Nato a Milano nel cinquantuno laureato con lode e dignità di stampa in economia presso Università Bocconi Pieces Dina Economics né al nel settantanove al mittente
E docente di politica economica presso la facoltà di Economia dalla luce
Dal settantanove al novantacinque ha lavorato al servizio studi da Bankitalia dove si è occupato di mercato monetario
Quindi il cerchio econometriche è stato si dice ormai così chief Economist capo dall'ufficio studi di Confindustria dal novantacinque al due mila due e probabilmente
In questa veste ancora conosciuto anche da molti degli ascoltatori di Radio Radicale da qualche mese però assunto la carica di direttore generale dell'ANIA l'associazione delle imprese assicurative italiane insomma
La sua
Più che mai in questo periodo una mission impossible così sembrerebbe quella di difendere le compagnie di riassicurazione dall'ondata di impopolarità che lei investite in particolare con gli aumenti stratosferici subiti dall'Rc auto
L'assicurazione obbligatoria per le automobili su questo verremo nella seconda parte di questa conversazione prima vorrei affrontare alcuni temi legati all'economia italiana ed europea
Di cui Galli è stato uno degli osservatori più attenti per ragioni di ufficio da un osservatorio privilegiata
Dal nostro punto di vista di questa trasmissione quindi da un punto di vista liberista cos'è cambiato nei sette anni in cui lei è stato
Alla guida dell'ufficio studi di Confindustria nell'economia italiana e in quella europea se è cambiato qualcosa da bere
Ma credo che
Negli anni novanta in generale sono cambiate davvero molte cose
Sono stati avviati processi importanti che in alcuni paesi hanno portato a dei risultati penso per esempio ai processi di privatizzazione e liberalizzazione
Penso a qualche tentativo riuscito solo in qualche Paese di liberalizzazione del mercato del lavoro credo che quello che è venuto alla luce in questi anni il fatto che la illusione che il suo dolore al la sola realizzazione pure importante del mercato unico e poi della moneta unica
Queste realizzazioni non erano sufficienti e non sono sufficienti a far ripartire la crescita economica
E alla fine quello che abbiamo scoperto è che i
I passi avanti che pure sono stati fatti
Sul piano delle riforme strutturali in particolare delle privatizzazioni non sono sufficienti
Nel nuovo quadro internazionale a far ripartire la crescita per cui ci troviamo oggi come un gatto straordinario molto più forte che all'inizio degli anni novanta in termini di crescita
Di occupazione rispetto agli Stati Uniti equivale questo per esempio è un tema che abbiamo affrontato nelle settimane precedenti con attraverso la lesina che essendo un italiano che vive
Segna
Negli Stati Uniti a
Con una attenzione particolare allenta i differenziali non solo quantitativi ma anche qualitativi una struttura economica statunitense e
Ed europea
E lì proprio si metterà in luce come questo dato del del differenziale di crescita è un dato che forse sottovaluta nel senso che se poi questo dato continuo accumularsi ne illustri il rischio è davvero di un impoverimento relativo piuttosto europea
In Italia
Anche se magari negli ultimi tre mesi trimestri le cose stanno un po'cambiando verso il basso rispetto a Francia e Germania in l'Italia però sconta scontato in questi anni
Parimenti una differenziale negativo di crescita rispetto alla media europea quindi abbiamo due perfetti quello che l'Europa tendenzialmente cresce meno negli Stati Uniti ecco che l'Italia cresce meno della media europea ripeto poi magari se guardiamo gli ultimi trimestri non è più così vero
Ecco ma
Cos'è cos'è mancato quindi lei ha detto un processo che in qualche modo si è avviato ma dovendo sintetizzare cosa che è mancato qualcosa manca
All'Europa e all'Italia per la verità
Una dinamicità nell'economia che
Ma si nel confronto Europa Stati Uniti non c'è dubbio gli Stati Uniti sono un paese in cui
C'è molta maggior c'è molto più un mercato sia nel mercato dei beni insieme nel mercato dei servizi nel mercato del lavoro da un lato e dall'altra c'è molto meno
Intermediazione dello Stato la pressione fiscale
è molto più bassa
E credo che questi da noi abbiamo in quasi tutta Europa un peso del sistema di welfare che enormemente superiore siamo fra il quaranta e il cinquanta per cento di peso complessivo dello Stato rispetto al prodotto interno lordo
Negli Stati Uniti sono più vicini al trenta per cento credo che queste siano le cause fondamentali del differenziale a cui si è aggiunta soprattutto negli anni novanta
La
Il boom della
New economy
Negli Stati Uniti nel bene e nel male nel senso che nel bene perché evidentemente gli Stati Uniti sono stati all'avanguardia per quello che riguarda la ricerca scientifica l'innovazione tecnologica lo sviluppo delle nuove tecnologie
Dall'altra parte e questo ha generato anche quegli eccessi in termini di investimenti e in termini i andamenti dei mercati azionari che la bolla speculativa che a partire da dal due mila più o meno stiamo scontando con rischi molto forti
Se il confronto è fatto fra l'Italia e l'Europa qui credo che la considerazione fondamentale che
Nella maggioranza degli altri Paesi europei fatta eccezione della Germania i processi di riforma sono andati un po'più rapidamente in alcuni casi erano già stati fatti negli anni ottanta di quanto non sia successo in Italia
E che in Italia
Ho avuto a che fare con
Cinque sei governi immagino novantasei dal novantacinque al due mila due in Italia ormai
Sembrerebbe affermarsi essersi affermato qualcuno
Di questo questo dice con l'indice accusatore un pensiero unico neo liberista neo liberale neoliberista
Ma la cultura di mercato ha fatto progressi dal
In quello seguito dal suo osservatorio
Ma io credo che abbia fatto dei progressi fino a un certo punto fino a qualche anno fa credo che adesso siamo forse in una fase di
Qualcuno lo può definire un regresso qualcuno lo può ridire definire un ripensamento
Credo che si possa dire che eravamo tutti liberisti adesso invece gran parte della classe dirigente anche degli intellettuali italiani sta avendo serie ripensamenti
Questo cosa significa Inc come si manifesta poi
Dibattito culturale nelle scelte politiche ma si manifesta nelle scelte politiche in maniera evidente
Prendiamo il tema privatizzazioni e liberalizzazioni direi che sia a destra che a sinistra crescono i critici
Anche i critici intelligenti non solo i critici come dire per pregiudizio statalista nei confronti di questi processi
Ci si è cominciato e a preoccupare delle a simmetria nelle liberalizzazioni in Europa noi vendiamo pezzi della nostra industria elettrica il monopolio francese si compra ciò che noi mettiamo sul mercato
E allora ci si è cominciati a preoccupare della debolezza dell'Europa dell'incapacità dell'Europa di creare un sistema omogeneo relativamente simmetrico fra i diversi Paesi poi è scoppiato il dibattito sulle piccole imprese
Mentre le piccole imprese erano viste come l'artefice del miracolo italiano fino a un po'di anni fa adesso si comincia a vedere il sospetto il timore
E il suo nanismo del nostro sistema industriale sia una delle cause
Fra le altre della bassa crescita italiana si teme che piccole imprese non siano capaci di avere orizzonti internazionali di internazionalizzarsi di fare la ricerca scientifica che è necessaria per essere competitivi sui mercati
E quindi ci si dice le poche grandi imprese che avevamo alcune pochissime erano private per lo più sono in difficoltà
Le altre erano pubbliche manco Rivaldo diamoci dentro un privato io non sembra privatissimo d'accordo
Quelle pubbliche ma come andiamo a smontare quelle poche grandi imprese che che abbiamo se
Facciamo gli spezzatini se accettiamo i tetti antitrust se ne mettiamo davvero in concorrenza
Ecco su questo quindi
Tra i vari attori del panorama
Economico inevitabilmente poi visto che siamo in Italia politico c'è sicuramente Confindustria io non è che le chiedo ovviamente di parlare bene o male
Dell'associazione insomma
Dove lei ha lavorato con un ruolo così importante però gli imprenditori italiani
Hanno una vocazione
Al rischio
Voci dal rischio d'impresa all'investimento all'Investimenti a tentare l'avventura nuove oppure come è stato per esempio denunciato da alcuni osservatori se appena possono cercano una nicchia nei settori privatizzati che restano comunque settori protetti cercano comunque sempre staticamente l'appoggio dello Stato
Questo posto che poi singolarmente l'imprenditore col proprio interesse nessuno gli chiede di fare altro ma questo nel sistema delle imprese italiane un punto debole oppure no per esempio le privatizzazioni non si fanno perché non c'è chi vuole rischiare
Oppure perché mancano semplicemente i soldi
è questo no tante questioni diverse gli imprenditori sono disposti a prendersi del rischio oppure si rifugiano nei settori protetti che cosa dovrebbero fare gli imprenditori
Detto anche tu credo che nessuno debba dire agli imprenditori che cosa devono fare credo che tutte queste impostazioni in cui si dice l'imprenditore dovrebbe fare questo alla ricerca da rimborsare internazionalizzarsi prendersi il rischio
Credo che tutte queste preti che risentano un po'di una mentalità pianificatoria Cannon ha veramente senso le cose che ci dobbiamo domandare
Come si possono modificare le strutture i sistemi incentivi come dire esterni in maniera tale che gli imprenditori finiscano per fare le cose può accogliere quelli che diventano
Boillisi incentivi silos farei che ci sono i lacci e lacciuoli e così via
Credo che gli imprenditori italiani abbiano dato prova nel Nord Est nella fascia adriatica ma ovunque ritagliati grandissima capacità di rischiare
E di rischiare con su avendo poi Successo quindi credo che anche questa poi qualcuno naturalmente poi trova utile dal proprio punto di vista come dargli torto di
Investire anche in settori cosiddetti protetti
Ma perché mai nel momento in cui si liberalizza erano le telecomunicazioni le autostrade e quant'altro vogliamo ed
Lentamente si chiede a qualche imprenditore di farsi carico anche di quei settori sarebbe poi paradossale se non ci fosse nessun cioè sono contraddittorie le due
Accuse che si fanno da un lato nessuno vuole acquistare le imprese son privatizzate dall'altro si critica quelli che le acquistano io credo che ovviamente proprio non è che Benetton come è stato scritto
Si mette al raccogliere il pedaggio tosta autostradali bisogna capire se appunto
Poi si ci sono le condizioni perché Benetton Contini anche a fare
In maglioni ad essere un giocatore di rilievo in un settore dinamico e competitivo come quello del tessile internazionale ma
Cioè quello che io mi chiedo diciamoci la verità su questo punto sono state fatte polemiche inutili se non nella Benetton era qualcun altro che prendeva le autostrade se non era Tronchetti era qualcun altro che prende la Telecom qualcuno le doveva prendere cerca questo qualcuno non poteva certo essere
Giampaolo Galli o Benedetto Veneto sommessamente Rassemblement grazie no però quello che io mi chiedo e il punto cui volevo arrivare
E e questo cioè
Siamo d'accordo dedicata alla sì possiamo per definizione che gli imprenditori devono fare quello che vogliono fare l'imprenditore significa massimizzare la la propria utilità e nessuno mai saprà indicare a un imprenditore il percorso tanto meno un politico quello perché però i politici fanno in Italia ma non solo è di mettere
Dei
Gli incentivi a o comunque di segnare una certa strada per esempio che può essere quella di avere un rapporto privilegiato con l'amministrazione con la politica
Perché quello questo e quello diventa il modo per massimizzare questo utilità
E non parlo solo degli aiuti di Stato alle impresa su cui anche c'è stata recentemente una grande polemica ma appunto tutto un sistema quello che qualche lustro fa si definì nel sistema consociativo nella politica e della concertazione che forse non crea le condizioni
Di maggiore incentivo per una proiezione tutto industriale dagli imprenditori è tutta di rischio
Ma guardi
Per quello che riguarda credo che nei settori
Dei servizi di pubblica utilità
Ma qualunque Paese sia pressoché inevitabile un qualche rapporto con la politica
Perché
Sono settori per loro natura molto diversi dai settori ad esempio beni di largo consumo
Noi modo bisogna però a fare il possibile qualcosa è stato fatto per creare un sistema di regole che sia che sottragga il più possibile anche questi settori dalla discrezionalità del pool della politica
Le autorità indipendenti sono una delle innovazioni degli anni novanta
Il punto da cui eravamo partiti
Credo che in generale abbiano funzionato abbastanza bene anche se alcune avrebbero potuto funzionare meglio
Per fortuna alcuni tentativi di eliminarle ridurle trasformarle in agenzie anziché autorità indipendenti comunque di ridurle ridurne il ruolo questi tentativi o queste idee sono mi pare in gran parte rientra
Prendiamo il caso della FIAT facile ma insomma
La FIAT c'è una grande azienda che ha vissuto
In modo importante di legami con lo Stato
Ecco la politica a un certo punto entra in crisi per lei euro per la globalizzazione per il mercato dell'automobile che diventa diventato un settore maturo contanti ecco
Questo può essere un paradigma che vale o un monito per il complesso del sistema industriale italiano cioè un sistema che ha vissuto perché poi la FIAT ha vissuto
Con un legame forte con lo Stato nel momento in cui lo Stato non è più in grado di fare il suo ruolo da questo punto di vista cioè di sostenere direttamente o indirettamente alla FIAT
La FIAT va in crisi ecco questo è un è un può essere una lettura complessiva oppure no
No credo assolutamente Dino credo che il caso FIAT sia un caso importantissimo ma in qualche modo un caso a sé
Credo anche che le vicende dell'ultimo anno facciano un po'giustizia di tante analisi sul posto per Fitch Ali sono state fatte
La FIAT che cerca l'aiuto dello Stato che si mette sotto l'ombrello dello Stato quello che abbiamo scoperto è che lo Stato o per meglio dire l'opinione pubblica italiana e gli italiani che vogliono che la FIAT sia sotto l'ombrello dello stato che non accettano
Che la FIAT Possa uscire dal mercato chiudere degli stabilimenti io vorrei sapere data copertine quella che sembra essere l'opinione prevalente della stragrande maggioranza degli italiani quale governo avrebbe avuto il coraggio di lasciare andare la FIAT per il suo verso in una situazione di difficoltà come quella che si è palesata l'anno scorso
Figlio un problema ancor più profondo di cultura proprio l'impressione che sia un problema molto profondo di di cultura non solo di noi italiani per la verità e credo che in Francia sarebbe successo lo stesso per la verità
Va in Francia c'è non solo entrano in Francia c'è il risvolto cioè svolto posto per cui ci fu una polemica durissima che avevo anche al Parlamento europeo contro la Michelin perché in una fase in cui la Michelin andava bene faceva profitti con dicevano e poi va operava interventi di ristrutturazione dei licenziamenti e loro volevano vietarli per legge cioè vietare per legge licenziamenti alle aziende che
Perché vanno bene no no questo è importante perché io come dire credo che
Il sistema delle imprese abbia comunque delle responsabilità in questo
In questa logica della concertazione in cui si sta un po'tutti assieme
Ecco qual è il suo giudizio sulla concertazione lei ha vissuto dal novantacinque quindi due anni dopo novantatré la fase più importante dalla concertazione dalla politica dei redditi eccetera ecco
Il nostro giudizio è che
è indubbio che in quel periodo sono stati raggiunti alcuni obiettivi di parziale risanamento dei conti l'euro eccetera
Che però
Avendo scelto quella strada cioè quella della concertazione si siano create le condizioni di enorme difficoltà in cui ci si trova oggi nell'impossibilità di fare riforme sul mercato del lavoro
Più incisive di quelle fatte delle pensioni eccetera ecco
Il suo giudizio di uno degli attori di questo processo qual è
Ma temo che la lettura sia un pochettino più complicata è sicuramente vero la prima parte la concertazione è servita nella fase di risanamento
è sicuramente vero io ne ero profondamente convinto soprattutto nell'ultima fase del governo di centrosinistra per esempio quel triste hanno del governo Amato che non riuscì a fare
Quasi nulla per via dei blocchi concertativi discreto della CGIL qualunque riforma
Devo però anche dire che l'esperienza successiva
Ci fa vedere che è stata un'esperienza in cui si è cercato di fare qualcosa diverso dialogo s'
Al di là dei nomi s'è detto dialogo sociale anziché concertazione concertazione dinamica anche anziché concertazione vecchia maniera comunque si è indubbiamente cercato in particolare
Il ministro Maroni ha cercato di far fare dei passi avanti importanti diciamo in senso dinamico alla al rapporto fra le parti sociali si è visto quanto sia difficile comunque fare delle riforme in Italia
Per cui la riforma delle pensioni non è bastato dire né adesso non c'è più la concertazione dall'altra cosa suonare la riforma per fare la riforma delle pensioni ma francamente io faccio fatica a pensare che oggi ci sia una situazione come dire di blocco concertativo io non credo
Sciopero generale maronita avevamo beh vuol dire che diciamo la polis invocava il minimo però come la delega attuale sulle pensioni non è una riforma radicale trovo straordinario che il sindacato pensi fare
Uno sciopero uno sciopero generale suo alcun modifiche davvero minime al al sistema di con contributivo diciamo
Che stanno nella deleghi a nella delega Maroni
Ma il fatto è non si può certo accusare Maroni di essere concertativo
Tuttavia
è evidente che Camairago all'Italia quindi questa questo accordo siglato con loro dicono trentacinque sigle ma io semplifico dicendo con due dei tre sindacati principali non è comunque
Un'esperienza verrà
Che si inserisce perfettamente la concertazione ancorché Moncada la CGIL atto che fosse monca veraci ci
è un'indicazione importante non dico necessariamente in positivo ma ci dice non si è accettato il veto pregiudiziale di una delle componenti sindacali e di una componente importante si è deciso di andare avanti lo stesso
Credo che insomma si può sempre dire che si poteva fare di più
Però insomma credo che dalle difficoltà
Che ha avuto il governo di centrodestra a fare riforme a fare a meno del sindacato a fare riforme anche con il dissenso
Forte del sindacato che vuol dire poi di gran parte dell'opinione pubblica beh questa esperienza qualche riflessione sembra deve
Imporre
Quando mai riusciremo ad avere una maggioranza in Italia capace di fare le riforme contro tutto lo schieramento sindacale
Questo avrebbe qual è l'opinione pubblica in Italia la verità io ho l'impressione che non c'è
Come dire
Non non si può dire che c'è un centro una base elettorale del centrodestra che è liberale o liberista e che si contrappone ad una base elettorale di centrosinistra che invece ha ad un'opinione diversa credo che gli schieramenti si era molto più trasversali
E credo che una buona parte dei partiti ma non voglio parlare di partiti Maddy
Base elettorale dei partiti di centro destra
Non sia favorevole alle riforme in senso liberale nel senso di dare più spazio al mercato
Nella società italiana certo se parliamo di partiti siamo assolutamente d'accordo lei direttore
Centro Studi Confindustria quando i radicali promosso il referendum sul mercato del lavoro interno sociale anche con un dialogo molto
Stretto con la Confindustria stesse referendum può arrivare una maturazione del due mila ci fu il disimpegno
Militante con richiesta di astensione di tutta la maggioranza
Della neonata Casa della Libertà eravamo nel maggio del due mila il referendum fallirono B non si fa la storia con i se e con i ma ma ecco quella non è stata un'occasione
Che si sta ripresentando specularmente col referendum sull'articolo diciotto il Bertinotti non era un'occasione per
Da cogliere per andare a un confronto duro
Democratico e civile con lo strumento referendario per capire se in Italia si può c'è comunque una maggioranza trasversale di per di riformatori in campo economico oppure no relativamente rimaniamo sempre inguaiati in questa
Chiude devo dire che ho sofferto molto per quella scelta che fece allora la maggioranza no e allora non era ancora maggioranza di centrodestra
Di dell'astensione ai referendum che aveva motivazioni strettamente politiche di contingenza politica e quindi credo che quella sia stata una scelta probabilmente sbagliata
Non so se il mondo oggi sarebbe molto diverso comunque se quella scelta fosse stata invece in senso diverso
Insomma abbiamo l'esperienza dei degli ultimi due anni abbiamo l'esperienza dell'articolo diciotto della violenta opposizione sociale che c'è stata
Alle modifiche dell'articolo diciotto per quanto minimali che aveva proposto nella prima stesura il Governo
Che poi si sono assottigliate sull'on line Cordova il cinque luglio io credo che diciamo su quella strada bisogna continuare ad andare credo però che dobbiamo
Come mai vediamo quale importo avere un passo così lento o forse senza avere il mito dello scontro il mito dalla Thatcher per l'amor del cielo
L'operazione del cielo è una figura retorica in questo caso perché io credo che
Sarebbe positivo per questo Paese arrivare a un confronto metto su questi temi un anche uno scontro politico ma altrimenti appunto la ragnatela dalla concertazione concede il minimo indispensabile il passo in avanti il minimo indispensabile l'idea che si possa fare progressi come quelli richiesti senza rotture
Che poi non vuol dire dalla guerra civile ma rotture scontri
Mi sembrano in un giorno
Ma io sono d'accordo che il tempo è poco il passo è lento
Faccio nuovamente notare che non mi pare che ci sia stata come dire mancanza di coraggio in particolare ripeto da parte del ministro Maroni
Con tutto il sostegno del governo la proposta sull'articolo diciotto è stata fatta
Ha generato Enti celebrativi Fornari forma viaggi del mercato del lavoro insomma questa generato non possiamo ripeto non imparare da quella esperienza ha generato tensioni sociali formidabili
Allora la questione non è tanto se vogliamo noi essere carceri un governo che sia thatcheriano
Magari magari sì ci piacerebbe un governo thatcheriano aprono e se ci sono le condizioni in Italia nell'opinione pubblica nella cultura di fu
Durante i non si trova nessuno che rischia di vedere se queste condizioni ci sono no ci si basa sul fatto che ripeto secondo me sulla questione della riforma del
Il mercato del lavoro questo governo questa strada la tentata con grande determinazione
E abbiamo visto che si sono generate delle tensioni sociali molto forti uno si deve anche un pochettino chiedere fino a che punto possono essere portate quelle tensioni
Questo che io siccome c'era una maggioranza forza in Parlamento forse si poteva provare ma le faccio una domanda
Lei non pensa che sarebbe preferibile come hanno indicato parlarsi riteniamo vivere in un Paese dove nella vita politica nelle scelte economiche del Paese contino meno sindacati e conti meno Confindustria
Sì credo di sì credo che
Sì Confindustria le altre associazioni di categoria fanno bene il loro mestiere cioè quello di
Puntare alla modernità com'tutte dicono di fare alla modernizzazione di questo Paese il loro obiettivo non può che essere quello dell'auto della loro stesse eutanasia cioè
Sono io c'ho un ammodernamento delle in una società moderna alle associazioni di categoria sono al più
Rappresentanze leggere di interessi non possono essere queste
Cose pesanti presidiare Torriglia in dosi molto quasi imprescindibili che abbiamo in Italia è un fatto però che oggi l'Italia funziona in questo modo
Che sono importanti sindacati è importante la Confindustria sono importanti le altre associazioni di categoria Lula forse dobbiamo chiederci come mai l'osso
E forse al punto due
Anche attraverso questa strada si capisce che di di pensiero unico neo liberale o neoliberista maggior ragione in questo Paese francamente resta il problema Bubola ci sia
Un pensiero almeno quindi quello che abbiamo sotto gli operai proprio proprio contra non è l'effetto del liberismo
Ma
Parliamo insomma articolo diciotto
Io credo che appunto vedo il bicchiere mezzo vuoto cioè il governo aveva un'intenzione ha fatto una proposta la dovuta derubricare ha scelto una sola
E questo credo sia il costo che si è voluto pagare comunque al dialogo sociale
Perché alla fine si è ceduto più di quanto più di quanto fosse
Necessario a quel punto forse si poteva anche non fare nessuna riforma antico diciotto sempre che venga approvata anche questo ma sul referendum
Ecco io credo che questo referendum rappresenti un'altra occasione per su una piattaforma minimalista ma un'altra occasione per perché la politica potrebbe cogliere per un confronto
Leale ma serrato appena sotto
Di fronte agli elettori e credo che la maggioranza e la parte dalla sinistra che questo vorrebbe dovrebbe scegliere di scendere in campo per Rosa famoso espressione e chiedere agli italiani la fiducia sul no a questo referendum che significa battere le istanze più conservatrici sul tematiche sociali e qua però il rischio è che anche qui per non rovinare i rapporti per non rovinare i tavoli eccetera eccetera si arrivi ha un'astensione quindi a una scorciatoia che porterà vanifica referendum non porta da nessuna parte
Ma credo che sicuramente ci sono contraddizioni evidenti all'interno della sinistra e volontà di non rompere tavoli di
Quel poco che è rimasto dell'Ulivo questo non c'è dubbio dall'altra da parte sia di Confindustria Massiah anche della maggioranza di centrodestra credo che ci siano considerazioni diverse intanto devo dire Confindustria e tutte le altre associazioni datoriali sono impegnate per il no
Però
Per esempio D'Amato insomma fa capire no al non il non R. però mai servizio siamo in Italia si trova subito la formula
Non il no nel referendum cioè si va alle urne si battono il sì ma il no al reference divagazioni o io Carlo Reali tra cui anche
La mia
Hanno creato un comitato per il no e si stanno dando da fare Perrino
Poi c'è come dire una considerazione
Che può essere Dio come dire di di di diritti opportunità politico elettorale e cioè
Di fronte al fatto che sembra che molti italiani si astengano e che invece quelli secondo i sondaggi che andrebbero a votare tendenzialmente voterebbero sì siano essi di destra o di sinistra a questo punto qual è il modo migliore per far fallire il referendum allora questo è un discorso come dire di tattica certo è che se il risultato fosse e alla fine
C'è il quorum evincere una maggioranza dissi questo sarebbe un risultato assolutamente disastroso per vediamo le continue all'ingrosso il quorum e vincesse il no
Non è un rischio io credo che sarebbe una cosa estremamente positiva non è un rischio che bisognerebbe correre in Italia
Io dico piuttosto Libia come li ha resi ma vogliamo far stringere rischio che le le associazioni dittatoriali che noi stiamo pensiamo che valga la pena di di correre
Però certo bisogna io capisco bene onestamente coloro che dicono beh sì corriamo questo rischio se poi però le cose vanno nell'altro modo i sondaggi sembra indicare che vadano altro che potrebbero andare in altro modo
Beh allora in questo caso sì che abbiamo fatto una bella battaglia però abbiamo precluso
Possibilità di riforma del mercato del lavoro nelle pensioni e così via per parecchi anni sul quindi rischi sono notevoli
Io credo che la linea di principio certo piacerebbe anche a me che ce lo sai vero che vincessero i no e che poi il processo di riforma andasse avanti
Io devo dire che sono stato fra i sostenitori di fronte a tante critiche del fatto che una battaglia sull'articolo diciotto andasse fatta
Devo dire anche che rilievo le contraddizioni non soltanto in campo avverso
Tutti quelli che hanno fatto una battaglia di principio sostenendo che l'articolo diciotto era un diritto fondamentale adesso si trovano di fronte alle loro contraddizioni quando molti di essi si rendono conto che non si può estendere la garanzia dell'articolo diciotto alle piccole imprese
C'erano anche molte contraddizioni dall'altra parte chi diceva ma in fondo la battaglia sull'articolo diciotto non è poi così importante
Adesso di fronte alla proposta di estenderlo anche alle piccole imprese dice sarebbe un disastro per l'economia italiana ma come se è un disastro per un'impresa di quattordici o tredici dipendenti è proprio così è rilevante per una di venti o di cento o anche di mille io credo che quella posizione lì fosse una posizione sbagliata e contraddittoria e che ha indebolito notevolmente la battaglia che facemmo l'anno scorso
Sull'articolo diciotto come Confindustria veniamo a un altro tema
Importante che è quello delle pensioni
Insomma potremmo veramente discutere di a lungo sulla necessità sul fatto che questa proposta del governo è troppo debole la necessità di cercare un accordo col sindacato la indebolirà ulteriormente eccetera
Il Presidente del Consiglio ha lanciato uno slogan ci vuole una Maastricht delle pensioni
Io ritengo che insomma per una serie di motivi sia una fuga in avanti ma lei cosa pensa di questo
Ma
Mi ha un senso secondo me ce la questa proposta adesso una Maastricht delle pensioni forse un linguaggio e infatti cooperò il dapprima gira alto però efficace ed è un dato di fatto che tutti i paesi europei fanno una gran fatica non solo noi
A riformare le pensioni il tema a a un livello di sensibilità sociale straordinariamente elevato
Secondo me è molto maggiore dell'articolo diciotto della verità quindi coloro che dicono l'anno scorso fossero diciamo il programma di governo avrebbe dovuto partire con la riforma delle tensioni e lasciare da parte l'articolo diciotto
Secondo me commettono un errore diciamo molto dovrebbe essere olimpica se non lo trovo mai sì però sono anche convinto che le pensioni toccano sensibilità sociali ancora più forti dell'articolo diciotto
Quindi se si facesse in Italia vero la riforma delle pensioni che è necessario per stabilizzare le proiezioni del rapporto quantomeno per stabilizzare verrà poi delle delle proiezioni del rapporto fra spesa pensionistica prodotto interno lordo
Si genererebbero delle tensioni credo superiore a quelle che abbiamo visto l'artigiano scorso sull'articolo diciotto
Questo non solo in Italia anche negli altri Paesi europei alla luce di questo credo che abbia un senso l'idea di Berlusconi mettiamoci insieme diversi Paesi diversi paesi europei
E cerchiamo in qualche modo di creare agli stessi una pressione sovrannazionale o comunque europea per fare determinate cose non c'è il rischio che in questo proposte dell'altra più o meno volontariamente
Significhi di affidare proprio a quell'Europa tecno burocrazia che si critica una decisione senza responsabilità democratiche e quindi sia una dedicare da parte di governi parlamenti ha un ruolo che primario perché noi possiamo capire che la moneta sia affidata a una struttura tecnocratica anzi
Chiedi cultura diciamo così monetarista sa che questa è una scelta c'è chi teorizza che ci vorrebbe il computer pronto al posto delle banche centrali quindi non interferisce con la politica la democrazia una moneta
Gestita con indipendenza però che si faccia questo sulle pensioni non c'è il rischio che attraverso questa strada si cristallizza l'immagine di un'Europa senz'anima democratica
Perché altrimenti se bisogna andare iniquo impure ipotesi a discutere dentro il Parlamento europeo della riforma delle pensioni non è che i deputati tedeschi italiani e austriaci lì a Strasburgo sarebbero molto più tu pensi che non in Italia
A votare una riforma
Ma quindi non è una fuga non bisogna non è un tema da affrontare paese per paese
Sì io francamente
Come dire da
Il conoscitore o comunque persona che ha seguito le vicende monetarie molto da vicino
Ma nonché se il funzionario della Banca d'Italia non ho mai pensato per un minuto che il trattato di Maastricht che la moneta unica fosse una scelta tecnica che la moneta potesse essere l'A centonove laddove ho sempre pensato che quello fosse come dire una sciocchezza Maastricht è stata una scelta politica molto forte e la politica monetaria comporta
Costantemente delle scelte che hanno comunque sempre una rilevante valenza politica
Non credo certo che
Un orientamento comune dell'Europa possa venire dalle tra virgolette tecnocrazia euroburocrati di Bruxelles dovrebbe essere anche questa una scelta politica forte
Che fanno congiuntamente con l'aiuto delle tecnostrutture
Di Brussel i capi di Stato e di governo dei ministri del lavoro i governi nazionali riuniti a livello europeo nel Consiglio europeo quindi dovrebbe necessariamente se c'è una e ci sarebbe necessariamente una volontà politica che si dovrebbe esprimere
Solbes dice sempre in quando incontrò l'ha detto anche hanno intimidito dall'inizio trasmissione quando a Bruxelles in Corte ministri del Tesoro son tutti più liberalizzatori di McCoy però quando torno nelle capitali
Ma allora passiamo invece in quest'ultima parte della
Di questa conversazione al tema scottante quello delle assicurazioni che abbiamo detto all'inizio questa mission impossible di difendere le assicurazioni
Che hanno un'immagine sempre meno florida nel nostro Paese proprio ieri
C'è traccia sui giornali di oggi son proprio ieri c'è stata questa polemica tra
L'Antitrust Giuseppe Tesauro che noi speriamo di avere ospite nelle prossime settimane e
L'ANIA dottor Galli in prima persona sui dati delle degli aumenti sono gli aumenti me in questi nove anni di liberalizzazione una liberalizzazione che sembra proprio non aver funzionato il che ci dà particolarmente fastidio
Latita dice che per certe categorie di automobilisti per esempio a Napoli l'assicurazione sono aumentate al quattrocentottanta per cento dei motorini del mille ottocento per cento questi sono i frutti dalla liberalizzazione
Dunque
Il discorso abbastanza Complesso il la non c'è dubbio che dalla liberalizzazione ad oggi i prezzi si hanno fortemente aumentati questo indubbio
Mi sembra che sia utile come dire fare un punto sui numeri perché l'antitrust produce
Due numeri nel suo rapporto
Uno che ci dice che l'aumento tom medio dei premi dell'RC auto è stato del cinquantacinque per cento dalla liberalizzazione fino al due mila e uno poi fa vedere singoli profili tariffari motorini a Napoli piuttosto che i neo patentati a Firenze
Dal cui vengono fuori aumenti che sono assolutamente stratosferici
E che sicuramente sono quelli che attraggono di più l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica
Però alla fine se l'aumento è stato mediamente del cinquantacinque per cento che indubbiamente non è poco se qualcuno aumentato di più e quella lì è la media qualcuno deve essere aumentato di meno
E sono un pochettino stupito del fatto che nei piatti sui singoli profili che l'Antitrust produce non si faccia vedere gli aumenti che sono stati inferiori alla media
Per i mercati sono aumentate così tanto
Comunque sì
Sera John ci sono dunque alcuni profili sono aumentati molto perché dalla liberalizzazione che prima c'erano i tariffe controllate e quindi
Le e assicurazioni non erano libere di fare differenziazione tariffaria cioè di commisurare il livello dei premi ai rischi
A sia per provincia sia per categoria eretta per rischiosità degli individui e quindi c'era un sistema di mutualità nella quale i rischi cattivi finiranno per essere finanziati dai rischi buoni cioè gli automobilisti cattivi
Venivano finanziati dai dagli automobilisti buoni questo succede ancora oggi ai minorenni misura minore di alcuni anni fa
E che c'è stato l'aumento complessivo del cinquantacinque per cento il motivo che sono enormemente aumentati costi dei risarcimenti
Primo e secondo che all'inizio del Periodo c'era un forte squilibrio cioè il grammo
RC auto nelle compagnie di assicurazione era in perdita ed era rimasto in perdita fino all'anno due mila e uno soltanto nel due mila e due verosimilmente secondo i dati preliminari che abbiamo il sistema è tornato in equilibrio
Quindi abbiamo anno dopo anno compagnie in è ardita sul ramo RC auto e Contini aumenti dei costi dei risarcimenti
Lei che ora
Sono le undici e diciotto minuti retorica abbiamo un problema come le sentito con la cassetta affermano che pensiamo di rispondere nell'arco di pochini istanti stavamo ascoltando la rubrica di Benedetto Della Vedova
Ca'Tallahassee
Adesso fra qualche istante dovremmo riprendere almeno speriamo di riprendere l'ascolto citato i ricordiamo che fra poco partire alle undici e quarantacinque continueremo a parlare di lavoro ed economia proponendo una dibattito con ma Renato Brunetta e Fausto Bertinotti che si è svolto a Roma lo scorso quattordici aprile il titolo era per lavorare dobbiamo diventare tutti
Mattinata dedicata appunto ai temi dell'economia e del lavoro qui suo radio radicale
Adesso chiedo alla regia
Se siamo eventualmente pronti sì profilo ascolto
Il punto è che estremamente elevato in Italia e intanto il numero di incidenti
è un po'diminuito per fortuna negli ultimi due anni
Però sta ancora notevolmente sopra le medie europee quindi c'è un primo punto che riguarda la sicurezza della strada la prevenzione e siamo uno dei Paesi in cui il Codice della strada vuol dire di meno insomma
Cinque undici e Lopez al limiti di velocità tutto questo poi veniamo alle domande
Più cattiva rispetto a queste
Spiegazione mis mi aspetto se mi spiegano però che in Francia c'è una rivolta dei carrozzieri
Perché la politica di Sarkozy che ha credo non abbia non ha cambiato nulla delle regole però a dispiegato una quantità di controlli e norme strade francesi ha ridotto del trenta per cento degli incidenti
E ci sono i carrozzieri francesi in rivolta poi fra dell'Ompi francese si
Molto interessante quindi sono Helena Janeczek segnala che c'è una lobby dagli orari dei carrozzieri contro la sicurezza della strada però sicuramente una delle
Una delle accuse che vengono mosse al settore dell'RC auto è quella di del fatto che non si è in presenza di un vero mercato c'è stata un'indagine dell'Antitrust l'anno passato che si è conclusa con un'ammenda di settecento miliardi di vecchie lire complessive
Per le compagnie che se quasi tutte le principali che erano state accusate
Di cartello perché si scambiavano informazioni sui rischi sul
Oggi
Ci sono i dati dell'Antitrust proprio di questi giorni i primi dieci gruppi assicurativi detengono circa l'ottantacinque per cento di questo mercato il resto appannaggio di altre ventotto imprese minori
Ma di per sé questi dati potrebbero anche non necessariamente disegnare un quadro oligopolistico collusivo ma insomma
Due domande questo mercato c'è c'era c'è ancora seconda domanda c'è un una concorrenza vera in questo settore
O le aziende comunque tendono a concludere nel posto che non è naturale che lo facciamo insomma preveniamo magari una domanda più radicale su tutto il settore
Colpirmi tutto subito
Ecco posso ricominciare a rispondere queste domande intanto nella
Indagine che l'Antitrust nella decisione che l'Antitrust prese nel due mila quella che portò alla multa la maximulta da seicento miliardi
Non si affermò da nessuna parte che c'era un cartello delle assicurazioni glielo cinese del forno molta te per antico di rivolgersi si scambiavano informazioni
Le informazioni riguardavano le tariffe
Da questo a dire che c'era un cartello che teneva alti prezzi qualcosa ce ne passa e l'Antitrust
Argomentava nella sua nel suo provvedimento non essere suo compito quello di dimostrare che c'era un cartello e che si era prodotto in seguito al cartello un danno al consumatore in termini di tariffe più elevate questo punto a che fare con le polemiche che si fanno a livello salvo esibirlo no non sul decreto salva scorsa ne voglio
Riferirmi alle polemiche fra Stati Uniti ed Europa fra visione dell'antitrust negli Stati Uniti e visione dell'antitrust in Europa
Gli americani dicono voi europei non vi preoccupate del consumatore forse a una polemica un pochettino eccessive particolare nei confronti abbiamo però Solario Mario Monti troppi l'apertura di questo governo
Ciclo di trasmissioni ecco vi preoccupate delle imprese concorrenti che sono escluso dal cartello
Noi americani dobbiamo sempre dimostrare non ci basta sapere che Microsoft ha una posizione dominante dobbiamo dimostrano che c'è un una collusione fra dobbiamo anche dimostrare che tutto ciò porta che certe pratiche portano ad un danno nei confronti del consumatore
Questo non è così nella caso europeo e credo che sia un punto sul quale riflettere in termini di riforma delle antenne su cui si è anche il commissario Monti sta riflettendo
Si può discutere se fosse
Come dire davvero dannoso il fatto che le imprese si scambiassero determinate informazioni
Quel io vorrei solo far notare che le informazioni che si scambiavano le imprese sono quelle stesse informazioni che oggi però Brico di legge debbono essere rese pubbliche sui siti internet delle singole compagnie
Quindi se allora c'era un cartello di fatto oggi dovremmo paradossalmente concluderne c'è un cartello per legge perché le compagnie per ma bisogna c'era parsa un'aderenza
Old ma io questo non
Se vogliamo Segundo
Questo non lo imputo alle aziende imputo al al sistema per così com'è configurato anche dalla normativa è un settore concorrenziale vero oppure no
Io credo che le aziende siano in concorrenza fra di loro credo anche che
La complessità del prodotto assicurativo un po'come la complessità del prodotto bancario
Che richiedo hanno in qualche modo relazioni di fiducia renda fra il consumatore dell'impresa che offre i prodotti renderanno un pochettino più rischiosa la concorrenza
In questi settori rispetto ad altri settori della concorrenza non è come scegliere una marca di
Di un prodotto di largo consumo sugli scafi come altra sugli scaffali di un supermercato
Quindi c'è maggiore difficoltà diciamo maggiore vischiosità dei meccanismi concorrenziali
Ho detto a me sembra che le imprese si facciano molta concorrenza e questo è anche dimostrato gli stessi dati che produce l'Antitrust riguardo alla fargli Anza dei prezzi fra compagnie
Sono prezzi molto diversi sono politiche tariffarie molto riverse
E anche proprio al fatto che è oggetto di polemica
Le compagnie stanno ma hanno in questi anni ha aumentato molto alcuni profili tariffari per esempio i motorini soprattutto in alcune zone d'Italia questo che cosa vuol dire
Che le singole compagnie cercano di evitare determinati rischio comunque di prezzare lì in maniera tale da coprire il peso di quel rischio questa politica non avrebbe nessun senso se la ci fosse una sola compagnia o ci fosse un cartello di compagnie perché in ogni caso l'assicurazione obbligatoria per cui io se scarico i una singola compagnia può scaricare su un'altra compagnia quel rischio ma alla fine a livello di sistema
Il parco circolante le automobili che circolano il motorino mostro che circolano sono su un meno assicurazione obbligatoria vediamo dopo
In conclusione ma c'è c'è stato il decreto c'è stata la legge ottobre se non sbaglio nel due mila due che appunto ha previsto la pubblicazione dei dati una serie di iniziative di di cose che forse potrebbero migliorare un po'la situazione c'è stato questo accordo su cui si polemizza recentissimo su quello che il
I le associazioni consumatori più battaglieri non ci sia stata una cosa in cui Marzano è andato lì e ha detto beh mi raccomando non aumentate troppo e le compagnie han detto sì sì saremmo brave comprende aumenteremmo poco
Ma penso per a una questione lei parlava del rapporto tra consumatore e compagnia ecco
Facciamo un'analogia che tiene
Come dire solo se la prendiamo proprio come una logica
Nel mercato delle automobili proprio l'anno scorso un nuovo Regolamento
Che abbiamo discusso e votato al Parlamento europeo della Commissione europea dal commissario Monti ha detto basta con i concessionari esclusivi
Cioè chiunque
Titolato a vendere automobili deve poter vendere automobili di ogni marca
Per quanto riguarda l'assicurazione io ho preso un dato che mi dice che il novantaquattro virgola quattro per cento del totale del mercato della RC auto dal responso età obbligatoria per le automobili
Sia venduto in agenzie di assicurazione che hanno l'esclusiva cioè tu vendi solo vara astruso le Generali Sai Fondiaria eccetera
Ecco rinunciare a questo esclusiva quindi consentendo a chi ha il contatto diretto con il consumatore cioè la gente di fare questo servizio per il consumatore valutare lui quale non solo il profilo della propria compagnia più adatto ma il prodotto migliore tra le varie compagnie non aumenterebbe la competizione e le
L'ANIA cosa dice su questo
Ma primo una puntualizzazione sui dati questo dato che lei ha citato tratto da una tabella dell'Antitrust è un pochettino fuorviante perché era
Tabella dell'Antitrust dice che il novantaquattro virgola quattro per cento dei prodotti assicurativi sono veduti da agenti ma non dice che una parte di questi agenti sono già oggi agenti plurimandatari
Si tratta di circa un quarto di questo novantaquattro per cento cioè cinque mila agenzie circa che sono plurima vediamo se li è tanto come costando cinque per cento
Ciò detto io credo intanto la posizione dell'Europa in questo caso è diversa da quella sui concessionari delle automobili
C'è una direttiva europea che conferma la piena liceità del monomandato
Credo che l'approccio giusto sia un approccio in cui c'è libertà di impresa libertà dell'impresa di organizzarsi come ritiene più opportuno l'impresa
Prittwitz inopportuno di organizzarsi col monomandato Colturi mandato come fanno le banche attraverso propri dipendenti
Il caso francese che viene
Citato ad esempio da parte dell'Antitrust per altri profili è un caso in cui la maggioranza dei prodotti assicurativi viene venduto attraverso
Dai dipendenti delle agenti delle che lentamente delle coop delle società esattamente come succede per i prodotti bancari attraverso gli sportelli
Oggi sarebbe un vantaggio non svantaggio credo che ci sono pro e contro diciamo usato per chiarezza che probabilmente una compagnia
Massimizza il proprio utile col sistema dei delle agenzie Co in esclusiva perché a maggiore potere di rapporto nei confronti degli agenti naturalmente
Uno
Ma non lo so perché l'Antitrust
Una buona parte dell'analisi dell'Antitrust
Volta dire che chi ha veramente guadagnato in questi anni
Sugli aumenti dei premi non sono le compagnie le quali sono rimaste sostanzialmente in perdita perché questi aumenti compensavano aumenti di costo dei risarcimenti e le compagnie al tempo stesso facevano efficienza e quindi hanno ridotto fortemente ai propri costi operativi ma l'Antitrust argomenta il chi ha guadagnato sono gli agenti quindi fa un piano che Siino
Naturalmente però insomma gli agenti quali hanno avuto sostanzialmente dei margini nell'ordine dell'undici per cento secondo l'Antitrust e quindi all'aumento del rispetto ai premi e quindi aumento di premi aumento no margine gli agenti
Quindi non è ovvio che sia così nel valutare questa questione dal punto di vista dell'interesse collettivo
Credo che come sempre in queste questioni che hanno a che fare con la distribuzione bisogna considerare il però del plurimandato della liberalizzazione che al
Maggiore concorrenza e però anche un argomento contrario che attiene alla qualità del servizio
Altrove solo lei sa che è un terreno scivoloso perché anche nel quando abbiamo discusso al paramento europeo della questione della liberalizzazione del commercio di autovetture poi i ragionamenti sono sempre gli stessi la qualità del servizio l'attenzione alla
Customer avrà eccetera eccetera si non sono argomenti
Dei quali si possa fare a meno si può valutare caso per caso che cosa conviene fare
Non è o figlio che
E un agente plurimandatario ossia in sostanza un broker si senta per esempio più impegnato di quanto non lo sia un agente di una data compagnia a rispettare certi canoni minimi di comportamento deontologico in questo momento gli agenti si sentono parte di un sistema che è quello della compagnia delle Generali drastico quant'altro
Le compagnie si sentono impegnate a far rispettare determinate regole di comportamento perché ne va del loro buon
Nome si sentono impegnati a fare formazione degli agenti tutto questo verrebbe meno ci sarebbe anche il rischio di incentivare
I figli Brock trasformati tutti i i gli agenti trasformati tutti in broker a vendere non i prodotti migliori mai prodotti su cui hanno le provvigioni maggio i problema qual è che in questo caso il prodotto assicurativo appunto così come prodotti finanziari sono un pochettino più complessi dei prodotti di largo consumo anche dell'automobile
E quindi la possibilità che alla fine ci sia un incentivo a vendere beni prodotti su cui ci sono provvigioni maggiori e più è un rischio come dire più concreto che in altri settori
Domanda conclusiva lei ha detto ne va del buon nome delle compagnie il problema però che siamo in un settore in cui certo
Il buon nome complessivamente di tutte le compagnie assieme non è buono
Sto parlando dell'immagine non perché quello che percepiscono i consumatori gli aumenti poi sappiamo che l'Italia premente anche il record delle truffe assicurative sull'auto ma insomma il buon nome non è un buon nome però il consumatore non può certo può cambiare da una compagnia all'altra ma non può fare la scelta che darebbe vita effettivamente a un mercato vero cioè la possibilità di astenersi dal comprare in questo caso perché se uno ha l'automobile è obbligatoria l'assicurazione
Ecco qualcuno comincia sappiamo che in tutta Europa su cui l'RC auto obbligatoria negli Stati Uniti credo di no
Sicuramente non nelle forme
Europee
Qualcuno comincia a dire beh però forse bisogna per avere davvero un mercato dell'RC auto bisogna mettere in discussione trovando altre formule il principio dall'obbligatorietà perché finché c'è l'obbligatorietà
Dell'assicurazione RC auto in questa formula con dei criteri definiti non ci sarà mai un mercato vero
Dell'assicurazione RC auto è una riflessione che si può impostare oppure
Ci sono due temi diversi uno è nell'obbligo ad assicurarsi da parte della dell'automobilista l'altra l'obbligo ad assistere a contrarre cioè l'obbligo in capo l'assicurazione ad assicurare chiunque
In tutta Europa cash e anche negli Stati Uniti da parecchi anni oramai c'è l'obbligo
Di assicurarsi in campo all'automobilista cioè l'assicurazione RC auto è obbligatoria
In quasi tutta Europa e in gran parte degli Stati Uniti
Non c'è l'obbligo a contrarre da parte delle compagnie quindi questa è una differenza importante della quale si discute il problema è che cosa fanno
Gli automobilisti che non trovano nessuno perché hanno fatto tanti incidenti perché sono considerati comunque a rischio che cosa fanno
Coloro che non trovano nessuna assicurazione disposta ad assicurare
Questo un problema complesso che ha trovato soluzioni diverse
Tipicamente
La soluzione quelli che costoro vanno in una sorta di Beck Company sono in qualche modo reietti sono
Fatti rifiutati da tutte le assicurazione ci può essere una ho tante compagnie specializzate in cattivi rischi così come ci sono
Operatori finanziari finanziari specializzati in junk bonds
Che trattano questi questo eviterebbe quel fenomeno che lei spiegava prima cioè del del fatto che gli buoni finanziano i cattivi questo deriverebbe questo
E questa è una
Come dire una riflessione che in corso su questo tema ci sono anche quattro contro per esempio una considerazione contrarie che ci sarebbero intere zone italiane in particolare a mezzogiorno in cui sicuramente le tariffe sarebbero più alte
Oggi possiamo di Valerio città italiane parecchie città italiane sono sussidiate
Sì possiamo dire che c'è un fenomeno sempre più diffuso criminale anche poi di di falso assicurazioni di falsi tagliandi
Cose che si legge di un solo c'è una grande quantità di falsi tagliandi di assicurazione di poi dalla criminalità se
Questo è indubbio per cui adesso abbiamo messo in piedi un sistema di controllo elettronico che però dovrebbe essere diffuso a livello di Polizia della strada
Si cercherà di farlo per controllare questo fenomeno ultimissima domanda non torniamo però il prezzo e amministrativa
Contiamo sul fatto che da una situazione io credo che
Io spero proprio che si possa evitare questo esito parte il fatto che l'Europa non lo consente però vorrei che si evitassero anche come dire del i file
Modi per aggirare questo questo divieto europeo questa è una richiesta forte che viene da alcun
Une delle organizzazioni dei consumatori non da tutti e ci sono dalle nove non ad alcuna associazione per esempio che lavorano sull'idea di me pensò Ladu crea una piccola di mettere in discussione il principio dell'obbligatorietà
Così come per creare spazi maggiori di marca
Non c'è dubbio comunque non si torna ai prezzi amministrati insomma anche perché io spero proprio di no però certe polemiche non aiutano cioè se non si capisce che gli aumenti dei
La RC auto sono dovuti al fatto che sono aumentati costi diresse cementi non i costi operativi gestionali delle società di assicurazione ma i soldi che le società di assicurazione devono pagare ai consumatori che hanno agli automobilisti che hanno incidenti se non si capisce che all'origine del fenomeno cioè questo fenomeno rincari c'è questo e certo allora diventa facile dire controlliamo le tariffe c'era su quindi un occorre fare chiarezza su questo perché se no sicuramente si finisce per arrivare al controllo delle tariffe
Su queste considerazioni chiudiamo la puntata di oggi catalasi magari suggeriamo a radio radicale di proporre vuole promuovere un confronto tra ANIA
E consumatori su questo
Chiudiamo qui ricordo a tutti che la puntata odierna ricalca la siccome tutte quelle precedenti è in audio video sul sito radio radicale punto it saluto e ringrazio
Professor Giampaolo Galli ricordo l'appuntamento in replica perché io avessi ascoltato sono un pezzo trasmissioni di oggi
Mercoledì sera e un a risentirci a sabato prossimo da Benedetto Della Vedova
Buonasera gli ascoltatori appuntamento serale di radio radicale che stasera avrà un andamento diverso dal consueto perché vi consentiremo di ascoltare due documenti uno molto Brema assai significativo l'altro è una conferenza stampa che si è tenuta ieri ma andiamo con ordine questa mattina al Parlamento europeo sessione di Strasburgo si è nel tenuto un dibattito sulla vicenda Iraq ed è intervenuta Emma Bonino e tra poco vi faremo ascoltare cosa la Bonino ha detto stamattina
La conferenza stampa è invece quella che abbiamo tenuto ieri a proposito di indulto per meglio dire di indultino conferenza stampa con Rita Bernardini con Sergio D'Elia con me con il deputato dello SDI
Enrico Buemi Q presentatore del testo di indultino che fu approvato assai positivamente alla camera e che invece arenato al Senato come sentiremo ripuntualizzare fra poco pensavamo di potere mandare in onda di nuovo questa conferenza stampa ieri sera non è stato possibile cerchiamo di recuperare stasera anche per gli amici che ci seguono dal carcere perché ci pare importante rifare il punto della situazione ma cominciamo da Emma Bonino ascoltiamo il suo intervento poi torneremo in studio per introdurre il documento successivo
Grazie signor presidente signor Presidente colleghi io non so se questo il dibattito numero dieci quindici venticinque
Di questa Parlamento di queste istituzioni relativo al caso iracheno temo che come tutti gli altri questo dibattito sottolinea ancora una volta all'irrilevanza delle nostre istituzioni
Il rilevanti come sono state sia nella fase pre azione militare e come rischiano di esserlo persino nella fase di costruzione o di ricostruzione
Francamente colleghi io non non so
Se l'Europa vorrà mai decidersi a non a dire
A fare
Ad avere una politica comune
Perché non ne vedo proprio i presupposti
Non ne vede presupposte perché non ho capito dalle dichiarazioni del consiglio che cosa intenda giocare l'Europa in quanto tale voi avete sentito niente
Io no
A parte qualche auspicio che mi pare evidente altro io niente ho visto e credo che sia importante per sincerità in qualche modo dircelo
C'è una cosa importante però che ha detto il commissario con cui sono perfettamente d'accordo
Una volta per tutte va chiarito
Che in Iraq che ci sono come prima grandi bisogni umanitari ma non c'è un disastro umanitario questo perlomeno mettiamocelo in testa perché i problemi sono altri ben più difficili che non un'emergenza umanitaria che la commissione sa molto bene come gestire e da questo punto di vista semmai l'Europa vorrà trovare i mezzi di dire alcunché di avere una politica mi associo a quanto ha detto Baron Crespo
Vedete eh intollerabile che come sull'Afghanistan come sul Kosovo commesso estivo persino sull'Iraq
In tutte le sedi di discussioni conferenze incontri io non veda una donna neanche a far servire il caffè e neppure in funzione da interprete
Per questa non è un Paese islamico o non so che non è la loro tradizione è un Paese secolarizzata dove le donne nel bene e nel male
Nel bene e nel male dico dico bene alla signora antrace sia un esempio per tutti
Erano protagoniste del della loro del loro Paese
Non so se all'Europa mai avrà da dire qualcosa semper casa dopo i grandi discorsi avesse qualcosa da dire
Vorrei che questo lo tenesse in mente e non fossimo obbligati noi radicali come già sull'Afghanistan a lanciare una campagna mondiale per avere magari due donne ministre nella disattenzione di tutti quanti grazie
Ecco così questa mattina Emma Bonino che parlava di rilevanza delle istituzioni europee certo fra fa male pensare però occorre dirsi la verità quanto è accaduto anche alcune settimane fa quando nella stessa aula di Strasburgo in sequenza tutte le varie mozioni presentate dai diversi gruppi sulla vicenda Iraq furono bocciati a duratura con maggioranze diverse ma ugualmente capaci di vanificare qualunque posizione l'impotenza europea
Incapace perfino ripeto di esprimere una opinione perché Rita non si chiede addirittura politica
Ecco si richiederebbe come ma neanche un'opinione neanche una mozione parlamentare
Neanche un orientamento così questa mattina Emma Bonino nell'aula di Strasburgo noi facciamo un passo indietro cronologicamente parlando ma anche un passo avanti perché poi si tratta di eventi che riguarderanno
Le prossime settimane riparliamo di indulto indultino la conferenza stampa che si è tenuta ieri con Sergio D'Elia con Rita Bernardini con Sergio Stanzani come col deputato Buemi dello presenti Sergio D'Elia all'inizio fa un quattro della situazione presente sentirete poi Buemi poi via via tutti gli altri è un documento che crediamo utile e il proporre qual è la situazione in sintesi
C'è il rischio che prossima settimana in Senato qualcuno tenti un colpo di mano speriamo di no
Poi ci sarà la sospensione per le elezioni amministrative con anche il Senato che chiuderà i battenti noi ci batteremo e faremo pressione per noi la partita non è chiusa affinché in Senato alla ripresa e cioè
Fine maggio primi di giugno
Venga bocciato il maxi-emendamento Borea quello che trasformerebbe come abbiamo spiegato
Ieri in conferenza stampa l'indulto in un'altra inutile misura alternativa e affinché insomma il Senato dica il suo sì o il suono pendente speriamo scusi
Al testo approvato dalla Camera tre mesi fa fin troppo tempo è stato perduto quel testo invece un testo se cioè avremmo voluto di più ma una misure di clemenza di tre anni non discrezionalmente sottoposta alle valutazioni del giudice ma che scatta automaticamente è una cosa sa noi chiediamo che il Senato dica sì o no a questo questo chiediamo questo ci impegneremo attenta
Se invece il Senato sceglierà di fare pasticci contro tutte le promesse fatte nei mesi passati contraddette poi via via dal comportamento infame delle settimane passate beh comunque si tornerà alla Camera
E lì si riapre la partita noi non tollereremo l'idea estiva in vacanza che il Parlamento chiuda Tarak lasciando aperta questa partita lasciando le carceri una condizione inferno
Qui dice ora questa conferenza stampa che ci porterà alla mezzanotte alla lettura delle prime pagine dei giornali che troverete domani
In edicola noi ci risentiamo domani sera alla stessa ora ora la parola Sergio D'Elia e poi via via a tutti gli altri partecipanti alla conferenza stampa di ieri un saluto in particolare
E chi ci seguirà le carceri la nostra iniziativa prosegue buon ascolto
Questa conferenza stampa di radicali italiani
Che tenta di riprendere in mano la questione del