"Informazione o propaganda? Il ruolo dei mass media in Medio Oriente" - organizzato dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti, dalla Fondazione Giovanni Agnelli e dal Consiglio Regionale del Piemonte (presso la Fondazione Giovanni Agnelli, via Giacosa 38)

Il signore e signori
Cari ospiti
Sono Marco De Maria direttore della Fondazione Giovanni Agnelli inizio con grande piacere anche ringraziando per l'onore che è stato fatto la nostra istituzione i lavori di questo seminario con un brevissimo saluto anche perché così possiamo poi rapidamente portarci sulla tabella di marcia che avete visto specificato nel programma
Devo ringraziare all'ordine nazionale dei giornalisti per aveva cercato la collaborazione della nostra istituzione come molti altri che hanno collaborato alla realizzazione di questo seminario in particolare il Consiglio regionale della nostra regione della Regione Piemonte
Devo anche ringraziare l'ordine dei giornalisti per il modo in cui la collaborazione si espressa non è stata richiesta la Fondazione soltanto supporto logistico ma anche sì è conversato sulle prospettive di un seminario la cui idea direi di grande intelligenza di grande utilità deriva dall'ordine stesso
Sul modo di organizzarlo
E ringrazio infine gli ospiti che dal Medio Oriente hanno accettato di venire in tempi non semplici ma ahimè quando mai sono semplici i tempi del Medioriente
Per parlare di fronte a un pubblico qualificato italiano di una tematica così cruciale e che richiede credo a tutti i professionisti della stampa e dei media in generale
Riflessioni relative alla loro professione deontologiche per così dire e che fornisce al noi pubblico italiano
Elementi in più per meglio comprendere una situazione così complessa e intricata
Certe volte siamo scoraggiati non stesse immaginare la possibilità di addirittura dell'esistenza della speranza in quelle aree ma che certamente invece proprio grazie anche nel loro piccolo ad iniziative come queste speriamo ad altre di scala molto maggiore di dialogo cioè può intravedere delle prospettive di miglioramento di sviluppo di intrapresa di strade di ravvicinamento di superamento dell'ostilità
E del reciproca insofferenza
Il tema ha trovato nella Fondazione Giovanni Agnelli che è un'istituzione culturale come forse alcuni di loro stanno grande risonanza e compatibilità coerenza con certi nostri tentativi di lavorare
Sulla grande tematica del confronto tra culture
Il sul dialogo in termini culturali tra culture etnie storie
Diverse dentro la globalizzazione
Ricordo soltanto che a questa precisa finalità dedicato anche un'iniziativa che era voto già una breve storia un premio internazionale
De che dedicato alla memoria del fondatore della Fondazione avvocato villaggi Giovanni Agnelli senatore fondatore della FIAT
Che è appunto dedicato al dialogo tra universi culturali
Diversi
Quindi come dire forse spero almeno che si noti che questo ambiente un ambiente predisposto una ad ospitare almeno nella nostra coscienza e percezione iniziative di questo tipo
Ma altro non voglio dire passando la parola al presidente dell'ordine nazionale giornalisti
Che a sua volta assumerà la c'è di questa prima sessione per la quale auguro tutti
Di un buon soggiorno presso la Fondazione
E ancora ringraziando a tutti buon lavoro
Beh in effetti sono io che ringrazio il direttore della Fondazione Agnelli Marco De Maria per l'ospitalità la cortesia
L'accoglienza che ci ha riservato e per il supporto che è stato offerto a questa manifestazione
L'ordine dei giornalisti il per il fatto stesso di occuparsi di informazione voleva ragionare sulla informazione che ci era e che c'è nei paesi a noi tanto prossimi
Aveva bisogno di un supporto scientifico di una di un tipo di organizzazione che rimettesse nelle condizioni di realizzare un programma con criteri con cui la fondazione di solito si muove risultato mi sembra eccellente
La caratura dei relatori che sono stati invitati temi che verranno trattati indicano che questo davvero è un momento di approfondimento per la categoria dei giornalisti ed è un momento di riflessione per quella che noi chiamiamo la società civile
Che legge tutti i giorni sui nostri giornali sente per radio vede per televisione
I fatti del Medioriente
E ha bisogno di capire
Ha bisogno di capire come mai a degli attentati seguono delle violente repressioni militari ha bisogno di capire come mai l'uno e contemporaneamente cause ed effetto dell'altra
Nel senso che un attentato porta a reazione militare che produce un altro attentato che produceva repressioni ancora più forti
Quando noi abbiamo immaginato questo convegno cominciavano a spirare venti di guerra in Iraq ma non erano venti così tumultuosi come quelli di adesso
E quindi vuol dire che con il tempo mentre si stava organizzando questo convegno risultano ancor più significativa la necessità di ragionare su questi argomenti
Come necessario ragionare su una situazione politica di questi Paesi dove ci sono delle fragili democrazie
Ho diciamo delle democrazie sotto tutela e delle dittature a volte spietati
Ed è chiaro che quando la politica quando la democrazia fanno dei passi indietro fanno dei passi avanti le violenze
Le sopraffazioni e tutto ciò che non fa parte del dialogo
Io credo che i giornalisti abbiano bisogno di capire
Non siamo così di Giulini dal problema su tante volte anche noi in passato
Abbiamo dovuto ragionare seriamente su come noi dovevamo fare informazione io personalmente o per esempio un ricordo personale
Quando a cavallo degli anni ottanta le Brigate Rosse
Ci facevano scrivere di un attentato quasi ogni mattina
Hanno messo seriamente in difficoltà i giornalisti che dovevano in qualche modo riflettere sul modo di fare informazione
Perché da un lato si trattava di dire tutto quanto ma si trattava di dirlo in modo da non sembrare da volesse debba Bay
Non fare propaganda
Al terrorismo che voleva fare la rivoluzione con i titoli dei vostri giornali cito fra virgolette le cose che dicevano i brigatisti rossi e però nello stesso tempo non si poteva nemmeno essere così patrioti
Da nascondere le informazioni e quindi dare un'informazione in qualche modo edulcorata truccata e quindi alla fine non veritiera
Quello di ragionare sui temi del Medioriente non è soltanto un come dire un vezzo culturale che i giornalisti alla società
Perché è chiaro che noi dobbiamo approfondire i temi dell'informazione ma meglio dobbiamo farlo e più approfonditamente per i Paesi molto vicini a noi
Il Medioriente non è altra cosa rispetto l'Italia rispetto il nostro Paese in Medioriente casa nostra siamo così vicini
Siamo così prossimi con poche ore di volo si arrivò a qualunque delle capitali del Medioriente e ci si mette meno tempo che arrivare in alcune capitali dell'Europa
Che dobbiamo dire che i problemi del Medio Oriente sono problemi nostri
Le grandi difficoltà solo poi difficoltà nostre perché ogni difficoltà sociale si traduce in emigrazione gli immigrati arrivano da noi il grande problema di le grandi difficoltà in qualche modo creano amplificano o rendono evidenti anche difficoltà nostra
E quindi ragionare su che cosa succede nel Medioriente non è soltanto per saperne di più e già sarebbe sufficiente ma è per tentare di raggiungere la consapevolezza per fare qualche cosa
Perché la pacificazione del Medioriente significa in fondo la pacificazione di casa nostra
E se la cultura il giornalismo d'informazione riusciranno a fare qualcosa il convegno di oggi e i convegni che verranno non saranno sprecati
I relatori che affronteranno questa problematica sono colleghi di altissima caratura e di grande livello mi ripresenterò di mani in mano
Che interverranno le mani in mano che darò loro la parola e comincerei con Ugo tra balli che è un un collega inviato del Sole ventiquattro Ore
Grande esperto dei problemi mediorientali che ha scritto praticamente da tutti i paesi del Medioriente
E a luglio affiderei il primo intervento
Pregandolo come dire che qualche provocazione entity di farci qualche domanda di farci capire ma di sollecitare anche i colleghi che verranno come si fa informazione come si può appunto essere i giornalisti in una terra dove i conflitti sono giganteschi
E quindi come si può raccontare la verità senza essere esageratamente partigiani senza perdere credibilità e quindi avendo comunque un autorevolezza che l'autorevolezza di chi dice le cose come sono
La prima provocazione se si può chiamare provocazione
Che che prima di fare le pulci al modo di lavorare dei colleghi israeliani arabi
Fosse non dobbiamo dimenticare che pur non essendo in cui non c'è bisogno di essere in guerra per fare della stampa post trasformare in propaganda la stampa soprattutto in un Paese in cui come il nostro sostanzialmente l'editore puro non esiste quindi è difficile trovare come dire una stampa anche in Italia una stampa assolutamente distaccata voglia del sugli avvenimenti senza che ci scoprire intorno delle bombe e poi anche perché io credo che non esista l'obiettività io dove qui fare la parte del del giornalista che appunto essendo straniera sembra italiano osserva il conflitto mediorientale con l'occhio dell'osservatore straniero assolutamente no non è possibile
Non credo sia possibile seguire nessun conflitto ma men che meno il conflitto israelo palestinese che iniziato nel diciannovesimo secolo attraversato tutto il ventesimo nel ventunesimo ancora qua che coinvolge anche nostre eredità
Culturali e religiose io non sono un grande cristiano anzi non lo sono affatto sono un pessimo cristiano però come diceva Benedetto Croce come non dal punto di vista culturale
Come non possiamo non dirci cristiani e quindi come non posso essere in qualche modo influenzato dagli avvenimenti che accadono a Betlemme a Gerusalemme
Quindi io non credo esista l'obiettività diffido anzi dei giornalisti dei colleghi che parlano di obiettività secondo tre secondo me esiste al massimo lo l'onestà l'onestà di chiarire ai lettori
Che sostanzialmente un po'come la pensiamo
è sepolto poi tra l'altro dobbiamo proprio parlare di onestà di obiettività così qua abbiamo per esempio
Rappresentanti di alcuni e alcune testate che sono di grandissimo livello avrebbero anche da insegnarci in termini di qualità del lavoro per esempio non so in Israele esistono tra i giornali e due dei quali sono rappresentati qui cioè Yedioth Ahronoth altezze Marino che sono giornali di grandissima qualità nonostante il conflitto in corso
I giornali che non che hanno sempre lasciato aperta una gamma di opinioni giganteschi
Giornali dai quali per esempio cito così come esempio ma ci potrei citarne centinaia viene punto Naum Barnea
Giornalista
è una specie di Montanelli israeliano se vogliamo per spiegare chiaramente molto più giovane il cui figlio è saltato per aria su un autobus di Gerusalemme Luís il giorno dopo il funerale disse
Diva aveva deciso di perdonare l'assassino di suo figlio perché anche suo figlio l'avrebbe perdonato essendo suo figlio nonostante fosse militare di leva impegnato nei movimenti dalla pace e poi abbiamo al Gysi era un rappresentante di Al Jazeera che la televisione
Che sta provocando una rivoluzione assoluta nel mondo arabo senza bisogno probabilmente di mandare le truppe in Iraq forse Al Jazeera incapace di portare democrazia nel mondo amo molto più di quanto Bush Paul Wolfowitz pensino di portare lo sta già facendo e sono assolutamente convinto ma un giudizio personale appunto perché vi ho detto prima che non sono obiettivo
Se Al Jazeera fosse nata quindici anni prima poi in mente fosse l'undici nemmeno l'undici settembre ci sarebbe stato
Questi sono i punti di partenza del nostro dibattito perché affinché non crediamo che noi siamo quelli che hanno qualcosa da insegnare ai colleghi israeliani e arabi poiché chiaro poppa Ganda in un conflitto come questo se ne fa
A bizzeffe o un su un elenco lunghissimo di esempi di propaganda
Per esempio quando il governo israeliano ne riceviamo sulle nostre mail le notizie del delle ottenuto vita israeliana come quando il governo israeliano si inventò la storia
Del padre che argini in spalla nelle gambe del figlio perché il figlio gli aveva detto che sarebbe che aveva decide di tentare kamikaze
Va all'assoluta mai successa
O per esempio non so ricordo perché anche in Israele nonostante col clima che c'è anche in Israele ci sono i fiumi straripa no
E in un incidente di questo genere cosa ci furono sette persone affogate Suarez c'era scritto sette possono muoiono affogate su Gerusalemme posti a un giornale che per fortuna pochi leggono in Israele che un giornale sostanzialmente di estrema destra i morti erano sei perché il settimo era arabo quindi non contava
Per non parlare poi appunto delle balle grossolane che era fatta sedici ha sempre raccontato
Dà i suoi slogan alla realtà le Bugie che per esempio i palestinesi ci raccontavano sul numero dei morti cioè il le clientele filetti classifiche dei moti secondo gestis praticamente se avessimo dato avete palestinese ci sarebbero stati in questi due anni più morti palestinesi che che cittadini palestinesi
L'incapacità di Arafat di capire per esempio l'avversario
E quindi di interpretare male quindi dando disinformazione per certi versi anche la cattiva interpretazione della realtà e disinformazione
Ha fatto ad esempio è stato un è il padre della patria palestinese permettetemi fra soffermarmi un attimo su questo è l'uomo che ha liberato i palestinesi dalla dal mondo arabo ha vinto la sua la guerra di indipendenza palestinese nei confronti del mondo arabo
Quando si è trattato di affrontare la guerra o comunque la pace con gli israeliani ha dimostrato di non essere stato assolutamente in grado di capire chi erano i suoi avversari la qualità la difficoltà di sorpresa
Cito per esempio un cos'è una un elemento importantissimo i palestinesi dei Territori cioè non i palestinesi tornati dall'esilio i palestinesi dei territori che conoscono la brutalità dell'occupazione israeliana da più di trent'anni da trentaquattro anni non ha mai oggi
Quando tornavano a casa non guardavano la televisione e i telegiornali Giordano siriano libanese egiziano guardavano i telegiornali israeliani
Vedevano la democrazia e vedono la democrazia israeliana muoversi in movimento in funzione
Perché quelli seriale una democrazia naturalmente etnica
Che vale soprattutto per gli ebrei molto meno per il diciotto per cento della popolazione araba israeliana cioè sostanze palestinesi che nel quarantotto non sono stati cacciati o non se ne sono andati di nuovo da da Israele
Però ecco diciamo nella sua dalla maggioranza delle degli ebrei e di Israele è una grande democrazia i palestinesi vedevano il telegiornale aerei senza contare i giornali israeliani che molti palestinesi leggo un al diciamo soprattutto la classe dirigente palestinese dei territori legge
Vedevano punto che la la la Società italiana metteva sotto processo il presidente il primo ministro e l'ho un po'isolati sono visti catapultare Arafat collega di Al Jazeera sa di che cosa parlo Sadki colta di fare del giornalismo cosa quanto era difficile a fare del giornalismo sotto l'Autorità palestinese
E questi palestinesi vedeva la televisione italiana per avere un un assaggio di democrazia quella democrazia che loro volevano che lo vogliono io non sono assolutamente convinto che una delle ragioni è la meno importante naturalmente l'ultima ma una delle ragioni dello scoprire l'intifada sia stata anche la la stanchezza dei palestinesi di un'Autorità palestinese di un'autorità politica che non li rappresentava
Vedevano nascere continuamente coloni intorno ai loro villaggi non vedevano il frutto della pace ma vedevano solo ceppo antisraeliani in più avevano questa Autorità palestinese che non era tanto non era tanto una questione di corruzione perché anche gli americani hanno notato che la corruzione e l'Autorità palestinese rimane comunque al di sotto dell'onestà della della dell'amministrazione pubblica italiana anche dopo Tangentopoli
Ma è la buona questi non è di
Di di gestire piramidale da vecchio raìs arabo della del sistema politico palestinese mentre i palestinesi territori che sono sotto occupazione a trentacinque anni avevano altri esempi
E Al Jazeera è stato strumentale rispetto a questo la capacità la grande capacità di Al Jazeera di trasmettere commessa ISPI semplici dei messaggi dare le notizie è stato rivoluzionario per l'intero mondo avo per gli stessi palestinesi naturalmente c'è chi critica Al Jazeera dicendo beh è diventata la televisione mail box di Al Qaeda
Beh poi che Al Qaeda i suoi messaggi trasmette principalmente al mondo arabo è ovvio che Dida ad Al Jazeera
Non mi risulta che George Bush quando da dei messaggi fa il discorso alla nazione se è possibile fare un paragone di questo genere di Adalgisia ridà ovviamente le televisioni americane
E anche luoghi nel modo di parlare di Al Jazeera è stato considerato molto radicale molto arabo ma la sua Udinese araba giustamente
Venti mese scorso era in visita da gestire l'amministratore delegato di agenzia mi faceva notare
Che non è che la Cnn dopo l'undici settembre desse avesse un modo di dare le notizie una terminologica porta diverso
Non so se qualcuno di voi è stato in quest'ultimo anno e mezzo negli Stati Uniti e non sto parlando di Siena International che continua ad essere una seria autorevole
Canale televisivo Marassi e neanche gli americani vedono negli Stati Uniti sembra che il mondo si limiti a letto le frontiere degli Stati Uniti ed eventualmente a Israele
Il resto del mondo è sostanzialmente inesistente il tono delle notizie che Cnn da nella nel canale nazionale e può fondamenta e patriottico o nazionalista vale a dire per certi versi spesso molto più di quanto non ci sia non faccia
Ecco questo è un po'il quadro così complessivo non vorrei andare top lunga anche perché non si è più interessante poi magari formula con dibattito
Permette Pietro di concludere su un altro elemento
Di questo conflitto però elemento abbastanza un elemento tutto italiano fosse colleghi israeliani arabi interessava poco ma che a me interessa molto perché nel ci sono in mezzo effettivamente improvvisamente il conflitto arabo-israeliano israelo palestinese in particolare
L'anno scorso è diventato un conflitto italiano in conflitto di politica interna cioè parlare di israeliani e palestinesi era come parlare di finanziaria della Cirami c'è un po'prima di politica interna
E poi bisogna intaccato di due manifestazioni che personalmente non ho mai condiviso e o a Gerusalemme ma ero costretto a causa appunto del clima
A vedere all'esterno i sfortunatamente a Gerusalemme tra i tanti problemi di pure il conflitto israelo palestinese riceviamo anche RAI uno
E qui davamo costretti a vedere per necessità per capire il tono del dibattito del paese nel quale mandavamo i nostri pezzi dobbiamo vedere Bruno Vespa dopo una giornata passata Genina Ramallah Betlemme eravamo anche costretti a vedere
Porta a Porta
E il tono dei di questo dibattito ci ci lasciano esterrefatti a noi che vedi vivevamo insieme agli amici israeliani palestinesi in sostanza la quotidianità di questo conflitto
Improvvisamente ho eri seri
Di centrodestra dovevi essere filo israeliano seri centrosinistra devi essere filopalestinesi punto
Non c'era altra possibilità di dibattito
Ed ex io l'ho trovato una cosa estremamente cretina perché io voglio essere libero di ritenermi simpatizzante della causa palestinese non fosse altro perché i palestinesi sono le vittime sostanzialmente gli occupati e gli altri gli occupanti
Ma essere altrettanto libero di individuare di di e di e di indicare Lele i diritti d'Israele in questo conflitto
O di sottolineare l'importanza essenziale della democrazia israeliana sia pure con i limiti che ho citato prima e al tempo stesso però a ritenere che a maggior ragione i palestinesi abbiano diritto a uno a uno Stato nazionale invece no assolutamente
I direttori ti chiamavano a a Gerusalemme preoccupati soprattutto per il
Per il tipo di equilibrio che tuttavia non Davy nei tuoi pezzi piuttosto che per sei ancora vivo se o serie si è andati in zone pericolose e non mi era mai successo questo elemento che a me preme di più per questo poi fa parte del gioco di noi giornalisti anche se noi di esteri vivendo in un Paese sostanzialmente insulare provinciale come il nostro in termini di giornalismo internazionale
Mi stupiva ci stupiva ci colpiva perché era non era di termini i temi di politica internazionale non sono mai stati molto al centro degli interessi dei nostri direttori in generale
E anche devo dire della dei lettori italiani forse ma non l'abbiamo mai provato fino fuori fino in fondo quanto era alta limitare nell'alta poi magari non siano effettivamente sinceramente interessati gli avvenimenti internazionali
Ma era diventato appunto levavamo giornalisti come quelli che seguono Palazzo Chigi
E all'interno di questo devo dire la cosa che mi ha più colpito è anche ferito personalmente dalla mia esperienza personale così è stato il fatto che improvvisamente io
Sostenendo appunto quello che ho detto Charlie ritenendo che di simpatizzare per la causa palestinese come devo dire
Tutti i giornalisti stranieri che arrivano in Israele in generale simpatizza pro qualcuno diventa vanamente militante che è assolutamente sbagliato
Ma si simpatizza per il dato di c'è un tale squilibrio sul campo sul terreno che non si può non constatare allora automaticamente io avevo scoperti e sedimentato un antisemita impossibile dialogare con la comunità ebraica italiana
Ho molti più interlocutori in Israele di quanti non ne abbia in Italia nello stesso paese
Ho fatto ho cercato di discutere di questo con con diversi amici delle comunità ebraiche italiane alcuni e uno di questi una che conosco da tantissimi animali ma si sa infondato siccome ci stiano sei
Alla fine non può sfuggire all'elemento antisemita intrinseco a voi stessi ed ma come una vent'anni fa stabili trenta venticinque anni fa stavo per sposare tua cugina cioè siamo sposati da che mi ha piantato le adesso decisione antisemite la questione aspetto personale
Ma
Ma è poco la durezza appunto causata dal fatto che noi abbiamo fatto un uso politico di un conflitto di una tragedia che non è nostra di Guido amassero sono testimoni per nostri intera e sopra nostre passioni come come lo siamo per il calcio stupidamente abbiamo assimilato l'elemento israelo-palestinese come se stessimo parlando di Milan Juventus
E e improvvisamente è stato difficile come dicevo parlare con con gli ebrei perché è una certa propaganda ti Nardini che veniva da Israele e con alcuni pifferai nella stampa italiana a spinto come dire librerie tenere che lo Stato di Israele fosse in pericolo
Mentre invece no e la vita di ogni singolo israeliano quotidianamente impiego John israeliano che fa ogni mattina cose le cose più normali che noi facciamo andare a scuola salirà su un'auto esemplare andare a fare la spesa imparano ristorante rischia di morire il che gravissimo e per capire il problema israelo-palestinese non possiamo non tenere conto di questa realtà
Non possiamo accusare gli israeliani di essere buttarli se non teniamo conto del fatto che sono anche loro a loro modo vittime di questo poeta poi potremmo dire che il terrorismo è un frutto della politica potremmo dire che il terrorismo
Non c'è lotta di liberazione nazionale che non abbia l'elemento più non abbia usato l'elemento terrorismo come elemento politico poi mente nelle nei libri di storia austriaci ci sarà tranne alcuni nostri patriottico alcuni personaggi che nelle teniamo padre della patria veemente lì sono considerati terroristi
Paio di autorevoli uno Menachem Beghin più dice a me
Primi ministri di Israele sono hanno fatto fatto uso dello strumento del terrorismo è legittimamente sono diventati per i ministri Israele non capisco perché ad Arafat fu con tutte le sue colpe non si venga riconosciuto questo diritto di di come dire di può cioè sono
Ma quello che ha potere impossibile parlare di con gli amici ma improvvisamente tutto diventava attacco all'esistenza di Israele Ho letto recentemente una bellissima pagina sul Corriere della Sera del rischia premio Nobel
Per ora per la letteratura l'ungherese
Umbre che
Che schede
Che chiamarci
Che ha raccontato pagine bellissime se si può usare questa definizione sull'Olocausto Paddy sotto la sua infanzia in un campo di sterminio raccontava di un suo viaggio a Gerusalemme e diceva prevedeva questa questo sta sua terra in guerra
Al passaggio di una colonna di mezzi corazzati israeliani non ha potuto fare a meno di
Di dis di sentire una certa soddisfazione nel vedere che finalmente i carri armati adesso la stella di Davide il che è comprensibilissimo conoscendo la sua storia
Però mi sarei aspettato una formazione questo gene segue carri armati collasso per le strade di di di Berlino piuttosto che per le strade di Ramallah
Perché noi non possiamo nella nostra responsabilità morale civile umana storica di noi europei
Dimenticare l'Olocausto uno dei primi atti che ho sentito il dovere di fare ma l'ho fatto con sentimento non compiaceva ma con sentimento saturo di portare i miei figli piccoli a Yad Vashem
Ovviamente non li ho portati al museo dell'Olocausto di Washington perché quella moschea una specie di parco a tema americano
Del del dolore ma Maya D'Ascenzi caspita e le importa ed era importante era mio dovere trasmetterà i miei figli questa cosa
Ma ritenere che i palestinesi che gli arabi siano dei gli antisemiti
E questo mi sembra un uso brutale politico dell'Olocausto è una cosa che la destra israeliana ha sempre fatto in questo momento fa e in questo momento anche una buona sta una buona parte della stampa italiana fa parte di questo conflitto
Ora è vero che per esempio gli intellettuali molti intellettuali arabi cito soprattutto quelli egiziani fanno un uso brutale del nostro vecchio Wolverine antisemite dell'Europa degli anni Quaranta
Anche qui non hanno assolutamente capito quanto l'Olocausto abbia creato abbia condizionato abbia formato il può finire il profilo nazionale israeliana è questo uno dei gravissimi errori di Arafat esempi no non si può non possiamo acconsentire che si trasmetta una nostra colpa già in parte abbiamo anzi già notevolmente abbiamo scaricato nel cinquanta anni fa sui palestinesi risultato della nostra colpa non dimentichiamo che sono stati uccisi sei milioni di cittadini ebrei scusate di cittadini europei ebrei
Già abbiamo scaricato sui palestinesi sugli arabi questa responsabilità e adesso accusiamo anche i palestinesi ripeto questo non è un non sono lo dico da Osservatorio di coda italiano che sulla stampa italiana spesso questo viene fatto
Come su Gerusalemme post scarichiamo questa responsabilità sugli arabi sui palestinesi e qui ho citato solo alcuni esempi così buttati di del del dei problemi che che riguardano la stampa in un conflitto di questo genere di problemi dei quali vorrei insisto come sottolinea qui di nuovo lui non siamo così del tutto lontani non siamo osservatori non siamo possiamo osservatore del massacro del Ruanda Burundi o ricordo una volta andai in India Valdoca rifecero vedere l'albero del Buddha che ovviamente era una bufala perché non credo che esista legno che resista tre mila anni e che può ancora produca fogli
Però ecco mi colpì naturalmente pensare che il Buddha di pregasi ma è chiaro che quando io cammino per Gerusalemme per la città vecchia
Sento un richiamo non solo quando vado al Santo Sepolcro ma ma quando anche vado davanti al Muro del Pianto quando salgo quando potevo salire oggi e non si può più sulla spianata del tempio a vedere le moschee comunque faceva parte della mia cultura
Per questo io credo che dopo appunto Palazzo Chigi la Cirami
Con la questione della giustizia del bilancio poleman israelo palestinese sia il problema più domestico che noi affrontiamo e che sfortunatamente affrontiamo male come affrontiamo i temi e gli altri temi che ho citato grazie
Se Tomba testimonianza preziosa mi pare significativo settantenne Magnani ma non può essere
E innata effetti in mano
Il al Milan fosse Lessons appaltata due vi danno Nuccio il sorpasso dei padellata come si è seduta se Ciampi confessa con me
Intanto anche conferma chi balla parta celle ossessiva finiamo sull'ambiente speriamo fetish che conta e ha offerto alla signora decreto sette morto no se passò due donne elette Topazio
Certamente non la folla a validità alla mafia chi se le forme a l'Université del telaio diretta Ethiel corrispondo Deaglio Cesira sostano da Cavallaro in televisione nuova Kia incendio Teresio sia infatti stiamo significativamente con le connesse cantasse Marche chiama sono Plains e chi il bianco-crema offensivo passando giudice Enalotto Fazio le Canucks fiume scende Teresio ne chiede Denied qui dove sono ed Emily ha segnato accolte nelle note quando eterna pur le informazioni sulla bontà fatto da sé
Company condizione per il linguaggio per gli argomenti per il modo di approcciare i problemi è appena il significato che da alle interviste agli argomenti che tratta
A lei la parola
Sei più vorremmo
Insomma
Grazie mille è un piacere essere qui tra di voi grazie mille per avermi invitato
Io e i miei colleghi giornalisti che si occupano del conflitto arabo israeliano hanno un'esperienza un po'particolare nel mondo in quanto ne dobbiamo trattare con due diversi tipi di autorità e di società culturali che coabitano e naturalmente ogni fazione
Ritiene che la verità sta solamente dalla sua parte ed è questo un conflitto costante
Una delle principali sfide che dobbiamo affrontare
Nell'espletare quotidianamente le nostre mansioni come i giornalisti che parlano del conflitto arabo-israeliano dicevo che una delle sfide principali
Consiste nel assumere un atteggiamento obiettivo nei confronti della realtà senza avvalerci di termini che ci mettono al servizio al soldo dell'una o dell'altra autorità locale perché si sente sempre
La campana di una parte che va a contraddire generalmente l'altra campana la cosa succede continuamente invece bisogna cercare di essere quegli obiettivi così
Da ottenere le informazioni corrette circa gli avvenimenti
Così
Da raccontare l'avvenimento senza schierarsi
Durante il sette anni
In cui lavoro ad Al Jazeera sapete che hanno cominciato innanzi a sera nell'ottantasei
Io ho avuto ben cinque volte dei problemi con l'Autorità palestinese altre due volte invece con il governo israeliano l'ultimo problema l'ho avuto con gli israeliani e per via della della nostra troupe che non viene più accreditata presso dei loro non vale solamente per noi ma anche per tutti gli altri giornalisti televisivi arabi che lavorano in quelle zone
Però come ho detto voto anche spesso dei problemi con le autorità palestinesi
Soprattutto se pensate a quello che è successo a Ramallah ancora prima che iniziasse all'intifada
Perché abbiamo cominciato a occuparci di questioni attinenti agli essere umani nella zona di competenza dell'autorità palestinese come dicevo però la sfida principale
Riuscire a trovare le parole giuste per descrivere sempre gli avvenimenti locali
Sapete che considerata la situazione Cisgiordania lavoro del giornalista non è facile perché cerco hanno via restringe ce la nostra libertà di movimento se ne vogliamo andare da Ramallah Nabis e come ha detto prima tram Valli
Che mi sembra che avete scritto bene la situazione di Sieni quella processo lo scorso aprile dicevo
Se si cerca di andare da quel punto all'altro
Un tempo e ci si metteva un'ora adesso ce ne se mettono cinque senza neanche arrivare fino al centro di inabili S perché ci sono tutti i punti di controllo dell'esercito israeliano
Per cui molto spesso ci si ritrova
Sotto il fuoco
Delle due fazioni oppure degli attacchi Di Pietro e quindi l'intifada per cui la situazione fa presto diventare pericolosa per i giornalisti che lavorano in quella zona
Per cui non è affatto sicuro lavorare lì come giornalista
Però per dicevo prima che bisogna essere obiettivi nei confronti della realtà si è scegliere le parole negli ori per descrivere la situazione
Sapete che c'è stato questo attacco della campo profughi e sono morti nove palestinese quello che è successo proprio tra ieri e oggi
Sono tutte vittime civili quattro
Appartengono allo stesso nucleo familiare
Come dovremmo chiamare questo evento
Un attacco terrorista da parte delle forze armate militari israeliane un'autodifesa come spesso e cercano di propinarci ed essere haitiani
E sapete anche tela deve il successo che spesa venissero attaccate dei giovani o degli anziani
E questo da parte dei palese né Aniene è un attacco palestinese dei combattenti per la libertà oppure invece semplicemente un'uccisione dei cervelli
Negli ultimi giorni
C'è stata una vecchia dei novantacinque anni uccisa dal fuoco israeliano che si trova perché si trovava in macchina vicino a Ramallah
I soldi taglia i soldati israeliani hanno sparato contro la macchina così facendo causando la morte di questa anziana donna il portavoce delle forze armate israeliane hanno detto che i soldati hanno sparato in aria
Non sappiamo se poi quando si supera la soglia dei novant'anni si ha la possibilità di librarsi in aria per cui è rimasta colpita così quindi cosa è un attacco terrorista
è un atto difesa come cercano di sostenere i funzionari israeliani certo non i mass media o non tutti i mass media israeliani
Tanti soprattutto i nostri colleghi giornalisti occidentali europei e americani ci continuano a chiedere come mai parliamo di martiri
Quando parliamo delle vittime palestinesi del fuoco israeliano come altro potremmo chiamare queste persone sono tutte vittime
Quando viene ucciso qualcuno come facciamo a descrivere la situazione
Per me è una questione di martirio
Perché come si diceva prima anche contra mali perché non sanno queste delle persone che stanno combattendo
Per uccidere altri stanno combattendo per la loro libertà c'è una situazione di occupazione della striscia di Gaza e della Cisgiordania il palestinese non hanno alcun controllo sulla Cisgiordania per cui continuano a combattere per la libertà
Adesso agli occupanti israeliani cercano devo dire che ciò che fa
L'esercito israeliano fa parte della lotta mondiale contro il terrorismo però in verità le forze militari israeliane a Tacconi palle Nesi occupando nel territorio
Perché merita cercano di impossessarsi del controllo di questa zona
Quelli non soltanto cercano di uccidere i palestinesi e palestinese a loro volta contrattaccano cercando di uccidere gli israeliani
Anche perché se le cose vanno avanti e così nessuno ci guadagnerà noi giornalisti dobbiamo sempre chiederci chi siamo siamo dei messaggeri o siamo degli avvocati
Ne cerchiamo di dare al nostro pubblico
Ciò che corrisponde alla verità o cerchiamo di migliorare lo stato che cos'è questa una cosa che dovete cercare di capire
Noi non facciamo parte delle del contingente delle Nazioni Unite ne vediamo all'interno delle nostre comunità d'appartenenza e sentiamo e commenti
E soffriamo come nostre connazionale questo vale sia per gli arabi capelli israeliane
E l'impatto degli avvenimenti locali si ripercuotono anche sono i giornalisti non semplicemente su gli abitanti locali in particolare i palestinesi
Adesso cercherò di descrivere qui le difficoltà che abbiamo avuto
No i giornalisti soprattutto noi palestinesi perché non abbiamo ricevuto i i permessi di spostarsi liberamente come dicevo prima se vediamo a Ramallah dobbiamo stare Broccatelli
E se siamo nel territorio occupato dagli israeliani non ci possiamo spostare neanche all'interno della città perché non c'è più
Il lasciapassare che ormai non viene più rilasciata ai palestinesi se voi siete come me e io sono un arabo palestinese che vive in Israele
D'essere ed essendo dei cittadinanza israeliana
Posso andare un pochino più liberamente decise di Cisgiordania allora se qualcuno come me ha bisogno di spostarsi o venire qui come è successo appunto al nostro collega Anna ventisei che viene da Ramallah si ha bisogno di un permesso per lasciare Ramallah dall'autorità israeliana un altro permesso per andare da Ramallah
Alla re un porto israeliano di te la devi fare
Combinazione due giorni fa gli hanno rilasciato queste due permessi e però poi c'era anche il problema del visto per l'Italia per quella fine a mio collega non è riuscita a farcela
Comunque se si vuole andare da Ramallah a Nabis e che generalmente richiede un'ora
Adesso ce ne se mettono quattro e cinque bisogna passare attraverso i controlli israeliani ogni volta ci bisogna fermare e a volte bisogna addirittura prendere dei sentieri di montagna su super le valli per quella fine
C'è tutto quel tempo poi se trascorrono un'ora due ai punti di controllo israeliani
E poi bisogna anche fermarsi al punto di controllo tra le città all'ingresso dei Nabis e c'è un altro punto del controllo israeliano
E magari mi vietano di entrare all'Abs si cerca un'altra strada
E se la città viene chiusa in quel periodo e soldati israeliani li catturano allora vi arrestano cominciano a perquisire a voi la macchina a volte dobbiamo noleggiare un asino
Mollo per passare la montagna e le valli
Per quell'ultima volta ci abbiamo messo più di quattro ore
Una delle questioni più importanti per i giornalisti diciamo che i giornalisti hanno una scadenza per cui devono fare avere informazioni
E come si fa a controllare i tempi e le distanze
Anche perché quelle che controllano i tempi e le distanze controllano anche le informazioni perché se non riuscite a trovare le con la troupe televisiva Annabeth Yesser PRI girare
Le riprese dovette naturalmente prendere il materiale dall'agenzia locale Kenner firmò quel punto forse avete
Un minuto per descrivere l'avvenimento
Quindi capite bene che così facendo si riesce a controllare la libertà della stampa
Questa da parte degli israeliani e anche dai palestinese perché spesso si chiama la telefonata Esseneto le senesi decima perché avete detto questo quest'altro
Oppure gli israeliani dicono voi state incitando i palestinesi e tutto il mondo contro dei no in fondo sta lavorando opere i gli israeliani per esempio se no ai trasmettiamo discorso di Ariel Sharon con la traduzione simultanea To materialmente sì con dannano anche palestinesi che dicono che stiamo lavorando a favore degli israeliani oppure il massacro dei segni in oppure altre situazione nel Paese palestinesi sotto occupazione israeliana
Ha idea israeliane ancora una volta cominciano accusare il giornalista che stai incitando il Pubblico contro Israele stai pensando al pubblico contro gli ebrei insomma veniamo bombardati da tutte queste accuse
I giornalisti che operano in questa zona sono sempre sottoposte norme pressioni
Perché si ha sempre paura di fare un passo falso si fa una cosa
Ci sono grane con una parte si sia a quell'altra ci sono grane con l'altra per cui noi cerchiamo sempre di tenersi imbelli con tra le due fazioni israeliana e palestinese perché ne non facciamo parte le Nazioni Unite facciamo parte della popolazione
Siamo vicini alle famiglie che vengono a soffrire di questa situazione
Non siamo semplicemente dei corrispondenti esteri che non conoscono affatto alla realtà locale per cui ne cerchiamo di
Distinguere se si tratti di propaganda o di informazione giornalistica
Così noi cerchiamo di svolgerà il nostro lavoro però a volte non sono sicuro
Non capiamo se stiamo facendo nostro lavoro se stiamo facendo una certa cosa per aiutare la popolazione locale
O per lo meno contribuire alla risoluzione di questo conflitto sangue non lento tra le due fazioni
Ho cercato di descrivere la situazione dei palestinesi in Cisgiordania nella Striscia di Gaza adesso dopo sei mesi dall'occupazione israeliana soprattutto nella striscia di Gaza e la Cisgiordania
Non ci sono più dei mass media palestinesi per cui nessuno può accusare i palestinesi che stanno iniziando il Pubblico contro Israele perché non ci sono dei media
In Palestina e i palestinesi che vivono in Cisgiordania e sulla striscia di Gaza
Seguono gli avvenimenti dell'allora aria attraverso i canali satellitari attraversa la si NN oppure tramite la televisione israeliana ma non dispongono più di una copertura televisiva mentre quotidiane in due operano da Ramallah
Però purtroppo non possono fare a bere latte rottura accendino Anna Bless perché ogni città è stata isolata completamente comparto analizzata come dicevo è difficile spostarsi da una città all'altra per cui nessuno può portare delle copie dei quotidiani alle altre città
Il terzo quotidiano
E di Gerusalemme che sotto la censura per israeliana perché sotto l'occupazione israeliana
C'è proprio una censura israeliana o ufficiale che operava su questo quotidiano di Gerusalemme poi sia questa enorme pressione che arriva sia da israeliani ma anche dai palestinesi per cui tutti cerca non sempre di spingervi d'esercitare su di voi delle pressioni affinché a servì a te la loro causa e ci sono tantissime accuse da parte dei funzionari e non sto parlando della popolazione un sacco di accuse che ci arrivano e che dicono che stiamo incitando il pubblico siamo provocando l'escalation della situazione
Per esempio non so nel centro di Ramallah quando c'è un mezzo corazzato israeliano con dei soldati e ci sono i giovani palestinesi e cominciano a lanciare loro pietre
Allora accusano i giornalisti e che sono loro a provocare l'escalation della situazione cosa che non è vera ciò che cerchiamo almeno è di raccontare date queste circostanze innanzitutto
Gli avvenimenti quotidiani della zona e in secondo luogo cerchiamo di
Preparare dei servizi sulle esistenze dei cittadini che si trovano in queste circostanze in alcuni posti
Ci sono delle persone che muoiono di fame in altre sono costretti a stare fermi per cui hanno perso il posto di lavoro
E sono tantissime le istituzioni le organizzazioni si accademiche che non è che stanno cedendo sotto il peso di queste attuazione
Questa è la vera età non siamo noi che inventiamo queste notizie non ci limitiamo a descrivere ciò che succede questo il nostro compito che noi cerchiamo di svolgere continuamente
La credibilità de Al Jazeera è molto elevata nel mondo arabo a Libero de la popolazione perché Al Jazeera ha sempre cercato di raccontare la verità
Su ciò che succede nei Paesi arabi anche problematica scottanti che nessuno ha voluto mai trattare prima
Per esempio la corruzione
Non soltanto in Palestina ma anche negli altri Paesi arabi e questa è stata la prima volta crede immensi televisivi o no non arabi hanno parlato della questione oppure i diritti delle donne nei Paesi arabi argomento che prima non era mai stato trattato prima di Al Jazeera alcuni mesi di stampa hanno cercato due parlarne però a livello superficiale adesso invece a gestire diventato un fenomeno
Perché ne dobbiamo trattare con ben cinque diversi regimi in Paesi arabi e in alcuni paesi sono stati chiusi gli uffici di Al Jazeera come successo persino in Cisgiordania
Un anno fa per cinque giorni
E adesso come dicevo abbiamo problema che le nostre truppe non vengono accreditate per cui non possono trasmettere riferire liberamente
Come come si fa a lavorare sotto tutte queste pressioni
E poi hanno anche le società delle pressioni sulle autorità del cantare perché sapete che la sede principale di a gestire proprio lì e a volte vengono accusati di operare contro gli interessi arabi il mise bevuto dei problemi con il Kuwait
Che c'aveva causato di lavorare contro il regime iracheno
E poi anche con l'Egitto con leggervi Anna
Che ci ha accusato di lavorare per il Mossad israeliano oppure per lavorare per amasse insomma
è una situazione terribile non soltanto per gli operatori della stazione televisiva ma anche
Per la stazione stessa perché quando si è così sotto pressione si è sempre una posizione difensiva però la cosa importante nella tutela migliore per Al Jazeera sono i suoi ascoltatori e quelli che danno loro preferenza rispetto ad altri broadcaster un ultimo sondaggio nel Striscia di Gaza ci ha detto che più del settantatré per cento dei palestinesi preferisce sentire notiziare di Al Jazeera perché presta fede a quello che venne detto nei telegiornali Al Jazeera ed è una percentuale molto elevata e non soltanto nella Cisgiordania Striscia di Gaza ma anche in altri paesi arabi perché abbiamo no udienze enorme
Compresa tra settanta e cento milioni non soltanto nei Paesi arabi ma anche negli altri
è una grossa responsabilità per le nostre spalle per tutti noi
Che lavoriamo per questa emittente televisiva
E siamo diventati una potenza non soltanto un fenomeno nel mondo arabo
E di conseguenza i vari regimi arabi cercano via manipolare strumentalizzare Agis era per i propri interessi a volte vi danno una telefonata dicendo dei concedere un'intervista speciale dicendo questo ecco esto
Spesso nel vette che noi non ce l'aspettavamo
Perché in verità quello che cerca di fare strumentalizzare ci magari sarà legale sulla carta ma per me non lo è perché se le autorità cominciano a manipolare cinque per i loro fini
Vorrebbe dire rinunciare al nostro alla nostra professionalità certo la nonna Ching amiamo tutta la verità sarà difficile raccontarla meno cerchiamo di raccontare parte della verità dei ciò che succede in questi Paesi è in questa regione del mondo e vorrei concludere
Le mie considerazioni
Dato che il collega ha detto che la situazione mediorientale e disperata secondo me non è disperata certamente è difficile ma io penso che che in questa zona e voi siete italiani siete i nostri vicini mediterranei tutti noi ci affacciamo sul bacino del mediterranea io penso che nella parte occidentale della falla del della Cisgiordania under trash Striscia di Gaza eccetera avevano adesso cinque milioni di ebrei e quattro milioni di arabi ebbene queste due comunità forse continueranno ammazzarsi a vicenda
Uccidendo altri cinquanta mila o cento mila vittime innocenti da una parte e dall'altra però alla fine
In milioni che rimarranno abitare in questa zona sapranno qual è la formula migliore per risolvere i conflitti di quella zona
La formula è quello di creare due Stati separati per smettere di ma che Archie e tutte di sangue secondo me la situazione disperata è molto difficile a questo sì però irrisolvibile e noi speriamo che investe dei giornalisti è tutto in un po'siamo aiutare queste due etnie e comunità a trovare un modo per riuscire a mettere in pratica questa formula che è l'unica praticabile
Ringrazio il collega valide certo non è non è facilissimo lavorare in zone che sono separate da cavalli di Frisia carri armati Eserciti e dovendo quindi superare tutte le burocrazie facendo vedere il pass permessi che poi qualche volta non valgono nemmeno
Facciamo coffee break e di un quarto d'ora quelle prendiamo la discussione che mi sembra interessante relatori che seguiranno lo saranno altrettanto
Credo che possiamo riprendere
Il caffè era buono grazie grazie alla ho visto ho visto visi soddisfatti e commenti
Altrettanto soddisfatti quindi coffee break andato bene però riprendiamo il dibattito la proposta è stata molto interessante adesso vuole inaugurare questa seconda tornata di tavola rotonda con l'intervento di Menachem Ganz
Un israeliano che però vive da tantissimo tempo in Italia vive a Roma
Ha fatto degli studi da noi si è laureato in scienza della comunicazione alla Sapienza che dall'Italia e corrispondente del quotidiano Maariv perché si stampe si evitate la vive
E contemporaneamente collabora in Italia con il Foglio di Giuliano Ferrara ovviamente affronta tematiche che stanno a cavallo fra la politica italiana e politica estera italiana con le tematiche più propriamente israeliane
Del mondo israeliane del mondo ebraico all'una parola pretese
Grazie a voi
Buongiorno
La seconda volta che sono Torino
Devo dire che oggi nonché un bellissimo giornata rispetto di quindi grazie ancora interesse venuti qua o decide dopo Forza Italia
Il tempo soprattutto
Io cercherò di essere meno politico magari guardare la questione più in termini di comunicazione come i mass media
Si affrontano queste nuove realtà degli ultimi soprattutto ultimi due anni
E ho come dicevo meno politico
Però ricordando che la questione per cui siamo riuniti qui oggi la libertà l'indipendenza e il ruolo svolto di mezzi di informazione nel Medio Oriente nel conflitto arabo-israeliano
Può essere affrontato non soltanto per quanto riguarda il Medio Oriente ma anche in reazione di ogni mezzo di comunicazione in giro per il mondo in Europa come in America in Asia come in Africa
In Italia per esempio dove il giornale di partito ancora esistono e godano di un sostegno economico che viene dato dal Parlamento ai vari mezzi di comunicazione
Ci si chiede qua anche se è possibile garantire l'indipendenza di un vicolo d'informazione
Mentre il primo ministro controlla circa novanta per
Cento del mercato
Credo che finché ci saranno nel giornalismo
Italiano fenomeni come Emilio Fede o Michele Santoro due giornalisti che chiaro non era estrema non nascondendo a quale parte politica si Sant'si sentono di appartenere
Si continuerà a dibattere anche qua su questa dilemma su queste tema è anche giusto farlo
Al contrario di quanto accade in Europa i mass media nel Medio Oriente devono affrontare questioni difficili
Che riguardano la loro professionalità
Mentre il loro Paese nella loro società cui loro danno un servizio sono coinvolti in un conflitto armato in una guerra
Quale decisione prendere che cosa è più importante la nostra sofferenza o quella delle altre
E possibile per un giornalista rimanere indifferente e professionale mentre Luís ai suoi familiari rischiano la vita
E a volte hanno pagato un prezzo molto caro personalmente
A quale posizione o dichiarazione bisogna dare più credito
Gli organi politici e militari
Fare forniscono sempre informazioni attendibili
O che cosa deve fare una redazione di un giornale che raccoglie un'informazione precisa su un possibile attentato che sta per accadere
Pubblicare la notizia e quindi dare al terrorista l'informazione che è stato scoperto e dunque lasciarli la possibilità di trovare un nuovo obiettivo
Oppure evitare di dare l'informazione di retta e aiutare le forze dell'ordine affinché si giunga alla sua cattura prima che si faccia esplodere
Questi domande molte altre simili fanno parte non quasi ma proprio ogni giorno parte della decisione dei mass media in Israele però sembra che la domanda principale
Sia ma se i mass media entrano in gioco come un fattore patria attico
Patriottico
Perdono loro nel stesso tempo anche loro credibilità professionalità e bisogna considerarli come mezzi di propaganda nelle mani del potere
Cioè non necessariamente nel mondo arabo anche conosce soprattutto regimi dittatoriali e dove la democrazia è ancora valore poco conosciuto e ben chiaro è evidente che il potere politico usa i mezzi di comunicazione per passare al popolo messaggi che servano a raccogliere sostegno in favore del leader molte volte anche dei sua famiglia
Ovviamente verso la politica
Questo dato è vero non soltanto nei giorni di conflitto anche in giorni più tranquilli la decisione è presa la settimana scorsa dal presidente siriano Bashar Assad di di e allontanare
Il direttore generale di servizi di comunicazione il direttore della televisione siriana attribuendo a loro la responsabilità per un'intervista
Con l'ambasciatore americano che criticava in qualche maniera la politica estera del governo di Damasco
Un esempio
Ma come si comportano i mezzi di comunicazione nei Paesi democratici mentre sono stato sotto fuoco di un conflitto
L'Europa forza già dimenticato i giorni di guerra e di conflitto ma in genere l'Occidente si è sempre messo vicino ai sui popoli nei tempi difficili esattamente come in Paesi arabi che vengono e quasi costretti a farlo nei Paesi democratici lo fanno per una scelta libera loro
Certo in America la guerra in nel Vietnam può essere un eccezione ma anche in quel caso delle critiche dei mass media americane queste critiche verso l'amministrazione sono arrivati tardi
Invece dopo l'attentati come si diceva anche qua questa mattina dopo la tentati di undici di settembre
Tutti i mezzi di comunicazione americani sono schierati in maniera determinata al fianco delle Stati Uniti che era stata attaccata è un esempio che dimostra e quando succedono disastri di questo tipo
E quando si tratta di un attacco contro la tua casa anche i mass media fanno parte della stessa famiglia
La guerra al terrorismo dal resto
Ha portato senz'altro nove pagine nella storia del giornalismo
Esattamente come sono cambiate le strategie militare
Così sono cambiate anche le strategie del comunicazione
Oggi non si combatte contro un esercito conosciuto con confini chiari e grazie alle nuove tecnologie per questo ragione e mezzo di comunicazione sono diventati forze importanti a volte perfino di più Vionnet Platone militare
Gli americani quindi hanno dimenticato all'undici di settembre la loro obiettività nella guerra in Afghanistan ni i talebani erano i cattivi gli americani erano i buoni
Addirittura messaggi di Bin Laden sono stati censurati per la paura che la loro trasmissione potesse in qualche modo servire ad attivare cellule in grado di mettere in atto
Un'azione terroristica in ogni momento e in Medio Oriente
I mass media in Israele hanno preso pure loro
Una posizione netta e con regole chiare cioè continuare del a investigare tutti gli angoli possibili delle con Fitto raccogliere l'informazione
Nella maniera più complessa possibile ma nello stesso tempo anche prendere posizione in altro parole
Giocare la partita secondo le regole del fair play
Sapendo che nel modo in cui era presenterà e la partita hai preso anche una posizione questa linea è basato sul fatto che ogni mezzo di comunicazione si rivolge alla fine a un settore particolare esattamente come fanno Al Jazeera assi NN come se è notato questa mattina
Però ci sono organi
Che aiutano ai mass media israeliani di avvicinare alle interesse nazionali il portavoce di Tsahal dell'esercito israeliano per esempio ha perso la sua attendibilità già durante la guerra del Kippur
Nel mille novecentosettantatré quando sua dichiarazione di fatta allora di calmare la società
Mentre un disastro vero e poi è successo e ha rischiato il pregiudicare il futuro dello Stato di Israele rimasta impresa nella memoria de chi è responsabile di garantire un'informazione corretta e indipendente
Anche durante la prima intifada non sempre informazioni che passava il portavoce di Tsahal erano in indirizzato verso la verità assoluta
Allora a chi credere o in altre parole chieda meno Bugie agli israeliani e ai palestinesi
Il fenomeno degli uomini bomba cosiddetti kamikaze qua in Italia ha causato diverse difficoltà per i mass media
Evidente che per bloccare un kamikaze fa devin autorevoli Sarlo prima che esce da casa
Prima del suo primo
Contatto con il primo israeliano
Luís incontra ma come è possibile controllare che l'informazione è passata da un portavoce militare
Sull'eliminazione di un terrorista sia attendibile oppure no
In realtà non ci sono modi per controllare questa informazione però in questa stessa realtà
Quella delle soprattutto negli ultimi due anni quando vedi che ogni settimana un paio di terroristi si fanno esplodere per uccidere capisci che tutto non è è una invenzione propagandistica
Esattamente come è difficile affrontare i rischi di una guerra non convenzionale
Con gli uomini e donne che si suicidano per uccidere così anche difficili per i mezzi di informazione affrontare nuovi dilemmi professionali
E in qualche modo questo fatto in sé
è già una vittoria per i terroristi che per che prendono coraggio dal fatto che i sistemi democratici
Di un Paese vengono messi in dubbio per quanto riguarda la loro attendibilità e indipendenza
O altri valori democratici che per loro restano sconosciuti e che tra noi causano discussione e divisioni sociali
Però c'è una cosa interessante l'Espérance di sangue attentati morti e feriti dimostrano che i palestinesi e i coloni ebrei hanno qualcosa in comune
Qualcosa che per lo meno i mass media in Israele apprezzano
Entrambi passano informazione esatte e attendibili per quanto riguarda le notizia sui fatti
Cioè quando arrivano informazioni delle due parti che parlano d'una terza di un attacco del numero dei feriti di mezzi usati dei mezzi di soccorso N cammino sia quando le le vittime sono israeliani come come quando sono palestinesi nel maggior parte dei casi si tratta di informazioni che poi vengano confermate dalle realtà
Ciò ne stante per quanto riguarda l'informazione strategica esattamente come il portavoce israeliani che a volte vengono in dubito anche i palestinesi sono in molto casi
Figure che c'è bisogno di prendere con cauzione la loro la loro informazione la cattura delle delle nave carina la battaglia engineering loro apporto fra i Tanzim fatta Hamas Jihad islamico
Direttore alla campagna di Nemer fame di in Italia
E nella trasmissione di Maurizio Costanzo per dare un luce a Bethlehem dopo che Israele aveva distrutto completamente la infrastruttura per la è Tri cita della città sono tanto alcuni esempi
I mezzi di informazione in Israele devono affrontare anche
La censura militare in passato la cintura ha usato il suo potere spesso addirittura anche il nome della dello onore dello stato si bloccavano certe notizie
Oggi invece la CISL durante per reagire deve dimostrare che è mossa da ragioni di che riguardano la sicurezza dei cittadini e i mass media hanno già trovato vari modi per superare la sua decisione
Considerando per esempio a fonti palestinesi o a fonti esteri le informazioni censurata dell'organo dello Stato
Ma c'è un stretto legame fra i mass media e le forze dell'ordine
Israeliane per quanto riguarda gli sforzi immensi che vengono fatti per evitare attentati la redazione ricevono ogni giorno allarmi attendibili
Su rischi quasi certi i titoli dei giornali non indicheranno mai informazioni precisa ma di solito danno la notizia più in generale per esempio alto rischio di attentati al nord e non alto rischio di attentato al centro commerciale X di Fay fa un altro aspetto interessante e la decisione dei giornali di presentare tutte le vittime del terrorismo Israele è un Paese piccolo dove tutti conoscono tutti
E il fatto che il pubblico conosca attraverso i giornali i volti i nomi la storia di vita Dionigi vittima contribuisce a un'atmosfera di paura di odio a volte anche di panico
Magari altri Paesi potranno decidere diversamente in Israele
E quasi una regola che non viene cambiata anche in questi giorni in cui le vittime sono numerosi e quindi interi pagine sono dedicati a presentare loro vita in tutto ciò bisogna tenere presente il fatto che uno degli obiettivi
Del terrorismo e proprio far filtrare la paura nella società
Allora ci si chiede quale il limite fin dove in media devono contribuire al raggiungimento di questo obiettivo
Israele oggi non è uno Stato democratico in guerra una guerra causata da un conflitto Complesso e sensibile
Nonostante ciò come se anche ricordava questa mattina i mezzi di comunicazione forniscono informazione attendibile ed è pronta anche ad affrontare le accuse legittime sulle eventuali sottovalutazione da parte sua della difficoltà della miseria del dolore delle vittime innocenti dall'altra parte
Purtroppo finché la morte continuerà caratterizzare l'agenda setting dei temi principali delle due società anche i mass media saranno quasi sempre costretti a seguire ognuno per la sua parte i loro morti
Grazie
Grazie a te non testimonianza anche drammatica o prezzato il tono misurato moderatamente orgoglioso e quindi per questo più accettabile
Dunque volevo dar la parola Camille Eid che è un libanese abbiamo fatto fatica ad avere un giornalista libanese alla tavola rotonda Luís lavora a Milano
è un editorialista per i problemi che riguardano il Medioriente per avvenire
Però è anche uno studioso dalla materia pubblicato diversi libri che parlano dei rapporti fra l'Occidente e l'Oriente fra l'Islam nelle altre religioni della cristianità e quindi è una testimonianza sei preziosa la sua
Grazie
Dunque la mia presenza in questa sede non è rappresentativa della stampa libanese in quanto lavoro per la stampa italiana che non per un quotidiano oppure per la madre i mass media libanesi
Comunque sia seguendo queste vicende legati alla mia terra natale
Potrei
Tentare un un approccio a quello che la soluzione situazione
Presente ma anche passata della stampa in Libano
Il Libano o Beirut capitale libanese
Poteva essere considerata fino a
Due decenni fa come un'oasi un caposaldo della libertà di stampa in tutto il Medio Oriente almeno per quanto riguarda il succitato araba
Oggi questo ruolo Beirut la sicuramente perso oppure lo sta perdendo
Negli anni sessanta settanta
Almeno fino all'inizio della guerra in Libano
Beirut aveva offerto asilo a vari intellettuali scrittori Autori
Non soltanto libanesi ovviamente ma arrivati dalla Siria dall'Iraq dall'Egitto dove come sapete i regimi
Non
Tolleravano e non tollerano tuttora una certa libertà di espressione
Quindi molti hanno beneficiato di questo clima di libertà
Mi Sarca Bunny e il famoso poeta siriano Alia montuosa una scritti scrittrice irachena tutti hanno pubblicato la maggior parte di loro libri nelle capitali vanesio che non a caso nella sola Beirut con il Libano si producevano
Libri
Nella stessa quantità pubblicata in tutto il resto del mondo arabo
Quindi un esempio unico nella società araba in cui la libertà purtroppo deve fare i conti con varie difficoltà dall'applicazione capricciosa delle leggi sull'informazione
Fino all'imposizione del pensiero unico indice il partito unico ma c'è anche il pensiero unico
Ai giornalisti
Il Libano quindi la stampa dava le notizie con una certa
Obiettività
Se uno si ricorda di delle notizie fornite da dalla voce dagli arabi del Cairo nel sessantasette sulla guerra dei sei giorni
All'egiziano che ascoltava la radio sembrava che l'esercito israeliano fosse alle porte di Tel Aviv poiché si è scoperto che invece l'aviazione era stata distrutta eccetera
Per non andare molto indietro nel tempo in Iraq la stampa irachena dà l'impressione che la guerra del Golfo del novantuno
Fosse stata vinta da Saddam Hussein
è una barzelletta quella che racconto però già riproduce questo clima di convinzione
Dei Mukhabarat i servizi segreti che beccano
Nelle vie di Baghdad un iracheno che s'incammina dicendo invocando il Cielo Dio aiuti l'America Dio aiuti l'America connettono ma ma che sta dicendo questo dice e se noi che abbiamo vinto la guerra sono ridotta queste miserie figuriamoci venti
Quindi
Allora questo clima purtroppo oggi a distanza di
Anche dieci anni dodici anni della Fina fine ufficiale della guerra in Libano
Non c'è più oppure se c'è e limitato a un paio di giornali che hanno ancora un margine di espressione posso citarli uno sì
Lo riconduce orche di espressione francese fosse per questo e tenuto un po'e lasciato un po'libero perché chi lo legge sono i diplomatici quindi hanno addirittura una idea distorta di quello che ha libertà disperso stile leggono un giornale che dice racconta di verità dicono allora la stampa è ancora viva
E poi uno di espressione araba che annacquare
Anche se anche se pure lì si stanno infiltrando i capitali del potere sempre un ministro fa ridere che ha acquistato una buona quota di questo giornale non a casa
Allora la stampa oggi quindi vive la sua epoca d'Oro attaccato più doloroso magari epoca araba
Non nel senso che è stata omologata a alla stazione dei giornali arabi che poi ascolteremo dai colleghi
Ma nel senso che in cambio degli aiuti finanziari offerti da alcuni Paesi arabi Arabia Saudita piuttosto che paesi del golfo
Molti Paesi hanno posto al Libano una sola condizione quella di porre un limite alla libertà di stampa della sua stampa ovviamente quindi alla fine della guerra la libertà della stampa libanese era stata indicata come responsabile
Dell'accentuazione dei fanatismi o dei dissensi interni prima e durante la guerra quindi tra mille polemiche molti decine di mass media sono stati costretti a chiudere
Emittenti radio televisioni eccetera e quelle rimaste le poche rimaste risultano oggi essere proprietà di membri del governo
Per esempio una televisione
E ne vissi loro lo dicono ufficialmente ente network Broadcasting Corporation cos'è questo dico battute sanno che e medici corrisponde Anna bis per Chan rinviare perché è proprietà di questo capo del Parlamento piuttosto che la televisione di fare il rifiuto Cher che poveri produce il nome arabo del suo quotidiano ruspa cobalto
Quindi le chiusure si sono comunque a
Protratte fino
A questi giorni è di tre mesi fa quattro settembre la decisione di chiudere un'altra televisione
Perché accusata di dare spazio all'opposizione
Di aver trasmesso in diretta alle retate di oppositori
Di aver coperto indiretta la visita del generale Michel Aoun in America cose di questo tipo quindi ha superato la linea rossa o le linee rosse imposte dal Governo
Ovviamente
Qui minano anche gli interessi soprattutto gli interessi della potenza mandataria siriana in Libano
E di pochi giorni fa cinque giorni fa alla liberazione di un giornalista libanese Abd Unes che ha passato quindici mezzi
In carcere
Con l'accusa di contatto col nemico
Io cui sono grato ai nostri ospiti aver piazzato il gas per esempio all'altra estremità
Del tavolo perché se no rischiamo di essere accusato di contatto diretto col nemico israeliano
Sì questo non esula comunque perlomeno posso dire ero dall'altra parte
Quindi e quello che si è un posto alla fine della guerra in Libano se non è tanto una censura
Diretta non escono giornali in Libano con delle pagine Bianche oppure con un buco che indica chiaramente che
Quello spazio quell'articolo quell'editoriale è stato eliminato all'ultima ora ma si applica una specie di autocensura
Alcuni libanesi e giornalisti libanesi riflettevano negli ultimi tempi ho partecipato alloro seminario se questa censura
Mascherata questa autocensura piuttosto fosse una cesura mascherata oppure una
Forma di comportamento necessario per tutelare i valori della società
Comunque questa riorganizzazione della dei mass media in Libano ha provocato negli vanesi il timore che un giorno quel poco che è rimasto di libertà d'espressione e di libertà in generale fosse destinato a scomparire
In quanto i giovani stia rinunciano quindi da soli a far circolare certe notizie sia
Per il timore di deludere l'autorità politica
Sia per paura di subire le sanzioni o di perdere le pubblicità come sapete ci sono sempre i Consorzi pubblicitari
E quindi abbiamo una una stampa
Che cerca di descrivere
In maniera molto generale i problemi
Specifici
Un giornalista libanese è uscito proprio il trenta di novembre con questo articolo intitolato cosa vuol dire essere giornalista libanese in cui presenta proprio quali siano questi problemi dice
Il giornalista per esempio parla in maniera generale teorica di problemi problemi vaghi se deve toccare per esempio problemi che toccano le comunità religiose come sapete il Libano anche questo mosaico di confessioni cristiane musulmane allora lì deve stare attento perché se tocca certi argomenti potrebbe sembrare
Confessionale si attacca il problema riguardante un'altra comunità e pretore se toccati i problemi che riguardano la sua propria comunità perché anche se lui non è né praticante né ne
Fedele diciamo
Di appartiene comunque
Sociologicamente a quella comunità per la legge almeno oppure che questa professoressa terrorista libanese fa notare che le rubriche per esempio crescono su a Safir sono dei slanci una intitolata o Jun occhi Obinna collo e qui uno si sfoga dalla notizia anche se in maniera celata
Su alla marce una rubrica simile Xi cara ma si chiama i segreti degli Dei e uno sessant'leggere Poe poi i nomi dei protagonisti politici mi dicono un responsabile libanese ha fatto questo ha fatto quello e poi il lo stesso lettore deve cercare di capire chi intendono
Oppure che certi articoli vengono attribuiti questa è la norma comunque a fonti diplomatiche a fonti ben informate a fonti ben documentate sempre le fonti quindi ma addirittura quando intervista a qualcuno
Mi raccomanda la massima cautela nel riportare le sue dichiarazioni perché ci sono sempre questi limiti da non oltrepassare
Oppure uno che non vuole toccare gli argomenti attinenti a
Temi tabù la presenza siriana in Libano gialla pro la presenza ce ne sono dice l'occupazione tutte devono utilizzare certi termini allora la presenza allora le
Parla di un appello al dialogo nazionale perché
Evita così di toccare direttamente l'argomento
Oppure se deve criticare di partiti confessionali
Hezbollah l'espressione delle quinta città o un altro sul versante che Stano
Si limita a raccomandare o allo ad augurare la formazione in futuro di partiti nazionali quindi che oltrepassano questo confessò una Ritmo politico eccetera
E questo come potete capire porta il giornalista
La funzione di vigile del giornalista
E di analista di osservatore che deve quindi difendere il bene pubblico che deve individuare i difetti e le falle del dell'istituzione a diventare un critico molto tempo
Del regime o addirittura a diventare un un solista del regime tout court
Ovviamente uno poi si chiede ma qui parlando più della sua della stampa araba in generale che senso imporre una censura
Se in certi Paesi c'è tutto questo nel seguitissimo piuttosto che se la stampa vende così pochi esemplari
Un docente siriano di Aleppo ma ha detto che comunque viene imposta questa censura perché sono creerebbe un precedente quando il regime che tende sempre a tutelarsi in anticipo
Eppure in una visita a Damasco ho notato che all'interno delle ambasciate aspettano l'arrivo dal Libano di questo quotidiano
Libero Annamaria perché lo considero la fonte maggiore di formazione quando invece al ministero dell'Informazione libanese quando arriva al pacco di giornali
In cima ai giornali libanesi
E non solo alla stampa araba figurano
Le due testate più diffuse in Siria tessere niente al bassi perché attraverso la stampa Seriana i responsabili del governo libanese possono intuire la linea di guida che devono seguire
E in effetti un caso che risale a pochi anni fa quando il mandato del presidente Sahrawi stava per scadere
La stampa
Un'intervista di a capo della Santa Sede siriano deceduto su su questo argomento
In cui fa passata indicato che tutti i libanesi sono concordi sulla proroga del mandato di a Sant'è uscita questa intervista allora i deputati hanno ricevuto quella parola d'ordine e hanno quindi capito che dovevano votare per questa proroga
E in effetti onde evitare una perdete tempo per alzata di mano è stato prorogato di tre anni questo mandato
Quindi la stampa quindi come veicolo
Dei messaggi che arrivano dai padroni del paese ai diretti responsabili interni
Gli sforzi comunque di mantenere la popolazione attualmente all'oscuro di certe notizie come potete capire con l'uso del interna dei fax di tutti questi delle paraboliche diventa anche assurdo
Ciò non vieta che c'è questo tentativo di addomesticare la riuscito all'ottanta novanta per cento più che addomesticare quello di applicare la museruola
Sembra la parola d'ordine trasmessa in Francia nel mille ottocentoquarantadue
Alle logge condizione la stampa e tutto quindi o la comprate oppure cercate di soffocare la sua voce
Per perché così sarete i padroni dell'opinione vale a dire e pub i padroni del paese quindi
Perdere questa oasi di libertà
E un peccato la stampa libanese ha pagato a caro prezzo
Il suo attaccamento alla alla sua libertà di espressione non vi sto a citare i decimi disonesti caduti durante la guerra un paio di nomi perché rappresentano anche l'ordine dei giornalisti
Libano sono due gli ordini uno dei giornalisti dei redattori un altro dei proprietari dei quotidiani
Salinella osé era riattacca il primo è stato assassinato ucciso quindi
Molti dicono che quando è stato ritrovato il suo cadavere aveva le dita tagliate perché ovviamente lo pulivano per quello che scriveva e non perché era un personaggio
Prego nuovo di ruolo
Dei giornalisti e la missione di cui sono latori
Quando viene lasciata a loro
La libertà di agire secondo ovviamente le proprie convinzioni e la propria coscienza professionale che secondo me in generale e perfetta grazie
Grazie anche a un evento certo non è facile fare il giornalista nemmeno in Libano parlava Rita giornalista non è facile farlo da nessuna parte però dove le difficoltà sono così evidenti non può che arrivare o se io adesso le varietà di affetto e di incoraggiamento da parte di quelle che hanno maggiore libertà e che con difficoltà ma con minore difficoltà rispetto agli altri riescono esprime allora volevo dalla parola Carolin Faraci
Che è un una collega giordana di origine che lavora alla CNN
E che naturalmente un'esperta corrispondente inviato nel Medioriente
Credo che
Parecchi di voi se avete fatto zapping appunto attorno alla sia nell'Abbiatense contratta per una serie di reportage che ha fatto l'ultimo dei quali è quello meno che mi ricordo io quando si è occupata dello sviluppo sostenibile in Sudafrica poche settimane fa a lei la parola grazie d'essere vero
Grazie
Dopo aver ringraziato i nostri padroni di casa per la calorosa ospitalità vorrei premettere
Che è un'obiezione non è giusto essere l'ultima parlare siete qui ora più isolate o affamati quelli appisolati ancora ancora le riesca a gestire ma ho un stormo alle gente affamata mi impressiona comunque grazie ce ne sarà ancora così
Io parlerà di un argomento in linea con il titolo di questo incontro sia informazione o propaganda
Per mia fortuna recentemente completato uno studio di ricerca per la mia tesi circa la libertà d'espressione nel mondo arabo per cui nei miei commenti
Citerò più che altro
Dei fatti relativi a questo argomento dopo aver intervistato più di cento esperti sia occidentali che mediorientali
Che mi hanno consentito di mettere a punto questa ricerca l'interrogativo è il seguente è veramente prevedibile immaginare una libertà d'espressione nel mondo arabo secondo voi è una domanda che rivolgo a voi del pubblico
Secondo me no nel prossimo futuro prima o poi ci arriveremo Mannoni avrebbe
Essendo io araba ed essendo una giornalista che lavora quasi da diciannove anni in questa zona ho trattato tutele trattative di pace e adesso lavoro permessi NN
E qui vorrei puntualizzare che non sono qui a rappresentare nessuna azienda organizzazione sono qui nella mia veste di giornalista professionale professionista quindi ritorniamo all'argomento di prima e prevedibile no secondo me non a breve vi spiego perché
Vorrei tornare indietro nel passato agli anni Settanta quando l'avvenimento più importante
Dei mezzi di comunicazione erano più che altro al di fuori del mondo arabo e sto parlando del del Tanaro mi piace Asciano abbassata legna ossia questi quotidiani che operavano da Londra così come la Nbc
Conservare avevo Land
E poi l'ultima gestire Acea questi mezzi di comunicazione che operavano al di fuori del Medioriente per quanto accettare tutte queste testate perché il fatto che noi tutti nel mondo arabo sappiamo che le testate del mese di comunicazione sono posseduti dal Governo dallo Stato
Per cui
è inutile stare a predicare libertà abbia ed espressione quando in opera la censura che decide cosa verrà non verrà trasmesso stampato ci stiamo prendendo in giro
I governi non sono abituati
All'idea di aprire la strada in mezzo di comunicazione con qualcosa di inserito nella loro cultura perché nella maggior parte del mondo arabo ci sono comunità tribali tutte si rivolgano al capo della tribù che darà o non darà il suo benestare per dare una certa notizia la tribù lo stesso discorso per il mese di comunicazione bisogna rivolgersi addirittura il ministro Alfonso e la responsabile per avere il benestare se trasmetterò mera notizia questa fa parte integrante del nostra cultura volenti o nolenti
A un certo punto le cose hanno cominciato ad allentarsi con la realizzazione di questo villaggio globale già anni fa se ne leggeva e si pensava magari qualcuna era ubriaco quando ha cominciato parla di Bellagio globale però effettivamente la cosa si sta materializzando sta diventando villaggio globale si è criticato in un Paese democratico ordinò
Tutti
Con il telecomando possono vedere tutto ciò che succede nel mondo grazie canali satellitari a con il paese hanno ancora la censura il suo canali satellitari che distorcono le trasgressioni proprio sono troppe le maniche diciamo che ne di massima dalla propria stanzina si può vedere ciò che succede nel mondo
E poi c'è internet che sta spalancando gli orizzonti di tutti al mondo e quando parlo di tutti vorrei sottolineare il fatto che la maggior parte ossia più del cinquantadue per cento della popolazione
Araba
O del mondo arabo a meno di quindici anni stiamo parlando quindi di una fascia giovane che sono interessati a sapere a scoprire ciò che succede nel il mondo e per loro fatto issare davanti a un pc è una specie di viaggio avventuroso Cernusco per succede e io mi auguro in futuro
Tocco ferro
Io spero che la gioventù
Araba
Sarà quella che ci consentirà di tenere fede a queste nostre speranze magari di qui a qualche anno questi ex Giovani aree veri ci diranno in una pratica che può questa che in passato c'era il problema della mancanza di libertà d'espressione che per fortuna adesso
Non è più un problema
Anche per le donne diceva e signora
Quindi dicevamo il mese di comunicazione in passato era di proprietà del governo ha poi cominciato a parlare dei Bezzi libero di comunicazione dei canali satellitari poi l'avvento di internet e la gente ha cominciato a mancare a livello di scolarizzazione ha cominciato a imparare le lingue per cui viaggiando potevano anche leggere le testate in altre lingue per cui i governanti dei Paesi arabi si sono sentiti vacillare tra olandesi sono detti non possiamo continuare così dobbiamo trovare un qualche sistema
E allo stesso tempo negli anni settanta per il successo
La maggior parte di queste istituzioni diciamo che i migliori erano in Libano e dopo conflitto libanese tutti hanno cominciato a curare i propri affari
Per cui se ne sono andati o a Parigi a Londra dove cercavano riparo e la hanno cercato di cominciare a capire che cosa potessero fare perché prima la scena dei mass media nel mondo arabo era dominato dagli egiziani quando c'era Nasser
Perché lui era aveva tutto nel suo pugno nel mondo arabo dai nostri padri sentivamo sempre dire che ogni volta che c'era un discorso di Nasser
C'era proprio un fuggi fuggi è come se ci fosse un coprifuoco tutti correvano a casa per sentire che cosa dice sempre con un certo senso controllava al mondo arabo naturalmente quegli arabi dell'Arabia Saudita e non erano certo so di stati di questa situazione nel momento in cui c'è stata la guerra del Libano che è stata la controllata non soltanto dagli egiziani ma anche da altri governi Bossi allora eletti all'epoca i palestinesi e anche libici
E altri stati che erano quelle che controllavano i mezzi d'informazione in Libano però diciamo che tutto sommato erano ancora il migliore mezzo di comunicazione da potere sta lì Bertamè nella corre migliori i più libere relativamente nel mondo arabo allora diciamo dopo conferito da settantacinque settantasei per via della guerra nel Libano se ne sono andati via
Rifugiarsi in Occidente a quel punto non c'era più Nasser
E gli altri Paesi
Erano indaffarati
Ha il osservare i loro problemi economici finanziari e allora i sauditi sono detti perfetto possiamo teorizzare i nostri soldi per pagare terra controllare la propaganda che ci veniva rapinata da Nasser è vero perché nascere tendeva a prendere in giro tutti i regimi del Golfo soprattutto di quelli più ricchi come l'Arabia Saudita per cui hanno creato un'organizzazione
Collegata alle testate per cui è stata creata c'azzecca a Londra poi un altro quotidiano alla agli atti
Che era più o meno un fifty-fifty di proprietà tra l'Arabia Saudita e il proprietario di Iaia che erano scappati dal Libano però alla vigilia della guerra del Golfo
Subito
Il proprietario saudita che fa parte della famiglia reale ha comprato tutte le azioni così da diventare l'unico proprietario di Allianz
E questo è un parlando dei due testate importantissime eleggevano tutti a partire dai leader dai politici
Fino a ogni abitante tutti erano interessati andare a leggere le notizie locali pubblicate su questi i giornali perché partiamo dal presupposto che almeno godesse ad una certa libertà d'espressione
Per raccontare quello che succedeva invece nel loro Paese dove invece il mese di formazione non ha raccontavano le cose come stavano
Dopodiché i serbi che si sono detti va be'ma perché non avere anche un canale satellitare e così hanno fondato Nbc
E tutti si chiedono come mai che Nbc
E di proprietà dei sauditi eppure ci sono un sacco di spettacoli con donne discinte oppure una società molto conservatrice ebbene
La risposta e questa non rappresenta solamente le foto dei Bisca ma anche sulla base dei risultati alla ricerca i saldi i sauditi sono detti non possiamo più contro la situazione dobbiamo fare qualcosa per cui fondiamo questo canale e cerchiamo dire
Ospitare tutti quelli
Che vogliano parlare contro la mancanza di libertà d'espressione per quel regime saudita puoi dire no non è nostro problema perché la cosa viene fatta al di fuori dei confini nel tali tre o anche se questa testata c'è questo canale di proprietà della famiglia reale però almeno gli uffici sono a Londra per cui si possono lavare le mani per cui possono scrivere tutto quello che vogliono
Ma sia che parliamo di Nbc oppure di altre
La restituzione di proprietà saudita sia delle due testate tutti questi tutti questi organi di stampa possono parlare o scrivere di qualsiasi cosa purché non c'entri con ne delle questioni politiche della politica interna saudita della famiglia reale saudita questi sono tabù però per tutto il resto lo hanno la libertà totale
Ma questo vuol dire anche
Magari non so non vogliamo sollevare dei problemi con questo regime e questo vuol dire che le messi si è concentrata più sorridente sementi o su questioni culturali piuttosto che questioni più a fare del come le questioni della politica interna o comunque del mondo arabo
C'è anche un altro quotidiano OCSE arabi anche queste londinese questa nota fenomeno è stato condotto da palestinese
A Londra
E adesso di proprietà pare così si dice
Delle redattore capo
A Londra
E tutti si chiedono sacco de cose aperte tutte sanno che non costa poco
Non è facile
Che
A vere non so un appartamento di un monolocale alla Honda invece fatta davvero un quotidiano allora andrà che non sia dominato dai sauditi e ideatore regimi è un'altra questione abbastanza opinabile previdentemente altre fonte di reddito ma persino caporedattore di questa testata quando avete arrestato mi ha detto
Sì andiamo a Miccichè che a volte ci aiutano
Per esempio ci sono quelle che si occupano della distribuzione altre che pagano delle altre quote non voglio interferire a Canosa politica editoriale sta a noi decidere e Stam voi decidere se è stato metà sapete leggere l'arabo
Comunque tutto ci porta a dire
A che punto siamo arrivati
Abbiamo certo dell'organizzazione dei mezzi di comunicazione pensate in Occidente ma cosa sono perché in fondo sono degli organi al novantacinque per cento dominati perché tutti i mezzi di comunicazione nel mondo arabo
E sono dominate al novantacinque per cento dai i soldi dell'Arabia Saudita quando dico novantacinque per cento e non sto parlando semplicemente della proprietà di retta perché quella è la proprietà di retta indirettamente questo avviene
Controllato dagli inserzionisti naturalmente è un business pazzesco enorme tutti sanno quanto sia importante il mercato saudita dal punto di vista economico perché ci sono ma anche ci sono aziende c'è di tutto in Arabia Saudita per cui l'Arabia Saudita volendo può anche imporre indirettamente la propria volontà
Imponendo insomma le regole
Ai proprietario media e Capriolo caporedattore della testata
Una volta il caporedattore del quotidiano di proprietà saudita Asharq al-Awsat che scrive da Londra questo signore mi ha detto
Che l'UE non può assolutamente
Toccare neanche di tangenti alla famiglia reale saudita ne possano pubblicare storie
Suo che ne so io il cognato di Arafat che più o meno corrispondente però d'altro canto a sollevare un'altra questione ossia una delle riviste di proprietà saudita ha parlato una volta della libertà femminile e di colpo
Sono stati bandite tutte le riviste per cui è stato impedito l'ingresso di questa rivista in Arabia Saudita e dopo nove giorni tre riviste hanno annunciato che avevano esauriti i fondi necessarie per continuare a operare quindi fallimento totale soprano di nove giorni e nove mesi quindi potete ben capire
Come sono importante questi fondi sauditi perché esse non accontentate il padrone è servita nel mondo arabo non Series andare avanti che ci piaccia o non ci piaccia dobbiamo accettarlo alcuni regimi Anna magari qualche sordi nel più a volte lo possono dare una delle testate l'organizzazione è questa una cosa risaputa nel mondo arabo così come risaputo in tutto l'Occidente in tutto il mondo non è una cosa che vale solamente per il mondo arabo però qui siamo a parlare dopo domando arabo
Quello che è successo che queste organizzazioni e questi regimi hanno cominciato a fare impressione da cordoli ci sono questi mezzi di comunicazione però hanno anche dei problemi finanziari
Ne sappiamo tutti quali sono i problemi finanziari e del regime saudita dopo la guerra del Golfo sono tantissimi mio per cui si sono detti e costo so avere delle organizzazioni con tantissimi dipendenti risiedono all'estero tanto più a Londra
Per cui han pensato perché non rientrare
E questo rientra era il concetto bella zona dei mezzi libere di comunicazione o sui media a Savona
Quindi una zona franca per il mese di come le cauzione
Questo capo redattore ha sollevato la proposta però i vari parlamentari orientare i capitribù e han detto non è una cosa che potrà decidere voi per aprire le porte emessi estere di comunicazione perché dobbiamo considerare che anche se un sacco di persone fanno parte magari di una tribù d'altro canto alla anche degli addentellati politici alcuni sono più vicine agli iracheni altri sono più vicine ai siriani altri sono più vicine palestinese altri invece ai sauditi per cui le tribù di cui la maggior parte sono vicine ai sauditi soprattutto nelle città dislocate lungo il confine con l'Arabia Saudita si sono poste estremamente a questa decisione perché non volevano interrompere il rapporti tra la Giordania e l'Arabia Saudita e volevano essere sicuri che i sauditi fossero sempre soddisfatti per cui hanno osteggiato questa decisione e subito
Egli ammirati arabi riuniti in particolare durante un dai ha avuto l'idea per restituire questa zona franca per mesi come le creazioni praticate da te una zona in cui si può installare un'azienda non ci sono imposte per cui teoricamente si si può operare liberamente purché si opera all'interno di questa zona all'epoca non stava a Dubai e adesso si è invece ha detto che operò in questa zona franca e devo dire che all'epoca tutti dicevano amava è veramente bizzarro
Chiamarla zona franca per mesi come cassiera in un Paese che non ha nulla a che vedere con la democrazia è come se io fossi qui andasse in giro in macchina e di qui a un metro non sono più libera fino a metà una meta prima si vede abbastanza strana no eppure era questo concetto perché se credete veramente la libertà di espressione perché non ampliate questa zona franca a tutto il Paese ma a tormentare possibile
E questa istituzione di proprietà saudita e basata a Londra non hanno pensato di fare una rimpatriata definitiva per cui un canale saudita effettivamente tornato in patria Alenia
Anche lei alcuni reparti sono stati rimpatriati riunivano per quattro ha cominciato a circolare questa idea
Dicendo che sarebbe costato meno però a Londra sono più libere non devono richiede la licenza è veramente fare facile fondere qualsiasi cosa a Londra mentre invece arabe se la vita non è così facile procacciarsi la licenza operativa c'è l'esercizio e anche se la si ottiene bisogna rispettare tutte le regole non soltanto quelle ufficiali ma anche ufficiose per esempio egli magnetite regia se spesso possono influenzare le decisioni non soltanto del Paese ma anche dei mezzi di comunicazione quindi quando sono rientrate in patria
E pensiamo ancora in uno stadio prenotare per tempo
Sono due anni in gennaio che sono rientrate in questa zona franca quelli abbastanza la navetta e poi c'è anche questa equivalente le zone franche in Egitto però sappiamo che la cosa e abusa del significato
Con me avere le riserve di caccia non ha ma anche lì non ci sono dei veri e propri mezzi libero di come le creazioni anche il Libano vorrebbe però avvalersene
Però naturalmente dipende dalla richiesta del primo ministro per cui è una cosa legata a filo doppio per cui ovunque si vada problema sempre la stessa premeva a casa di Al Jazeera
Studiando questi Tanaro media non si può non parlare di Al Jazeera che proprio una nuova organizzazione che ha iniziato a influenzare
Tutta tutte destinatarie del mondo arabo mai veramente di vere diversa il foglio di proprietà delle famiglie regnanti non essere frutto della libera iniziativa privata e di proprietà delle famiglie reali
Ma la famiglia regnante del Qatar è dipesa dalla famiglia regnante dell'Arabia Saudita la risposta è forse
Perché sono riusciti ad aprire le porte a incoraggiare Sarasate veramente bravissimi a fare una cosa secondo me importantissima come giornalista professionista lo sia sono riusciti a incoraggiare e la gente della strada e chiedere all'AGEA del mondo farà può essere semplicemente coraggiosa a tirare su la cornetta del telefono comporre il numero e parlare apertamente né talk show di Al Jazeera esprimendo l'allora opinione personale cosa che prima era considerata assolutamente tabù
Magari mi ribatte Rete quando chiama non non danno loro nome reale che però non è un problema o magari cerca di contraffare il tono della voce ma tale da me essere conosciuti ma questo non è un problema diciamo che almeno sono sufficienti a me The coraggiosi da fare il numero per prendere parte a un talk show che magari Paravia tre regimi per cui considerando quest'esempio bisogna dire che ne ha fatto un ottimo lavoro e se poi Siena equilibrati almeno questo un altro paio di maniche
Personalmente sulla base di quanto capita parlando con la gente mi sembra che lo stesso problema che era l'Arabia Saudita ce l'ha anche il trattare anche a testa e Cesira entrambi parlano di tutti gli altri regimi tranne quelle della famiglia regnante locale
Una volta ho visto una trasmissione su Al Jazeera che parlava di quello che succede non se lo sapete l'emiro del Qatar
Che praticamente ha fatto sloggiare il padre per così dire la spodestato detronizzato appreso so posto è una cosa di cui parlano tutti però sottovoce Lessona coraggio di parlarne per talmente e hanno sempre paura che qualcuno magari ne senta parlare comincia a diffondere e la voce poi i servizi segreti li cacciano fuori dal Paese
Gli abitanti del Qatar
Non sono così interessati a questa storia purché possono continuare a nuotare nel loro e addirittura false pubblicizzare il nome grazie ad Al Jazeera Peralta devono avere età
Una volta hanno organizzato un talk show
Che parlava della famiglia regnante di quello che è successo al TAR bere al figlio per cui hanno convocato il ministro degli esteri che teoricamente dovrebbe essere il proprietario di Al Jazeera se licenze mormora
Comunque lo dicono quasi tutti quasi tutti gli organi di stampa comunque
Se avesse parlato arabo avesse capito la la conversazione era chiaramente architettato e c'è una messa in scena ognuno diceva le sue battute Hans letta la latta evidentemente era stato già orchestrato precedentemente tra il presentatore e il ministro degli Esteri però almeno ne hanno parlato per lo meno quella volta
Pur essendo una messa in scena e dobbiamo essere franchi devo dire che tendono a non parlare dei problemi nazionali del cantare per esempio norme prestano attenzione all'agente
Che è la nuova base dell'esercito americano
Che proprio una specie di testa di ponte per un eventuale conflitto futura
Però
Nessuno parla della base americana pare una pietas quella succede in Arabia Saudita in Varenne o in Kuwait però loro quando vi coloro intendo Al Jazeera non parlano soprano altamente dei miei colleghi e presenta regionali sto parlando proprio delle eminenze grigie e di quelli che hanno il potere decidere Al Jazeera che però non può dire
Tapparsi le orecchie chiudere gli occhi davanti a queste problematiche vorrei citare un esempio c'è stata una volta un'intervista svolta dal Qatar c'era un presentatore che stava intervistando Sabbatani che era il ministri del ministro della Cisgiordania
E gli stampi
Stava insistendo tantissimo poteva dire come mai che gli americani non vi aiutano insomma stava veramente battendo pesante contro gli americani certo punto il ministro siano stufato di questo attacco feroce da parte del giornalista e ha detto a Matera che non dice ai suoi capriola familia regnante dovrà petardi questa stazione che anche loro ospitano una base americana arcata per cui anziché essere qui a predicare che dobbiamo tenere interni americani perché non vale a dire ai sulle carte che anche loro tengono questa base americana
Che è vero è il tema che effettivamente donne trattano entrambe le angolazioni in maniera professionale da sopra semplicemente Piaggesi rapido fermavate interessa tutta la regione e adesso si stanno spalancando le strade perché la cosa e così via
Diffusa
Non è così è amata questa tv perché è scattata no anche di problematica prima erano tabù nel mondo arabo e a tutti noi non piace sentire i pettegolezzi
O le notizie che si hanno buone e cattive circa persone che abitano vicino a noi e a tutti noi piace Nacci ma siamo abbastanza ed è un po'questo il succo della faccenda
Per cui mi sembra un segno positivo
Dopodiché vorrei passare un altro interrogativo
Abbiamo detto che i mezzi di comunicazione sono dominati dai sauditi e questo porta un altro fatto ossia che la stampa estera
è una delle nostre fonte di formazione nel mondo arabo noi contiamo su di loro presero informato di ciò che succede la stampa estera
Va ad ascoltare la versione è stato detta traverse mese come detrazione oppure ascolta i mezzi di comunicazione estera
Sapete che ci sono comunque le barriere linguistiche
Perciò in un certo senso Al Jazeera è riuscita
A valersi di questo vantaggio per cui prima erano soltanto alla stampa estera la fonte d'informazione adesso ci sono allora sapete che nel mondo arabo tutte Dom nata dall'Arabia Saudita per cui è un Sasco tarare Cnn oppure legge Financial Time per capire cosa succede l'economia del Paese tra c'è anche la barriera linguistica
Per cui quando ha iniziato a operare a gestire anche era ma c'erano anche
Sono riusciti a un po'a colmare questo divario linguistico per cui la gente ha cominciato avvicinarsi quelle materie queste testate hanno svolto un ruolo molto importante in quanto sono riusciti ad avvicinarsi alla gente che non sa parlare tre lingue
Quando si parla di propaganda democratica
Non ci saranno notizie reali nel mondo arabo finché non ci sarà democrazia
Perché mancanza di democrazia equivale a propagandano perché quando sono in gioco degli interessi politici economici automaticamente entra in gioco la propria macabra propaganda
E questo ebbene risaputo soprattutto nelle zone di guerra
C'è sempre propaganda in tutte le zone di conflitto perché c'è un controllo si parla di censura naturalmente a nessuno piace essere censurato si sa però persino
Le organizzazioni internazionali in ben conosciute sono molto sensibili quando si parla dei conflitti bellici e tra l'altro se ne interessa dovreste leggere il libro intitolato ad fareste Casati che sarebbe la prima vittima la prima vittima è la verità a questo libro parla proprio di ciò che succede ai giornalisti quando si trattano a scrivere sulla guerra perché le informazioni di base vengono dei portavoce militari no bisogna accontentarsi siete costretti adesso gettare mi alla loro versione perché molto spesso non riuscite andare sui luoghi in cui ieri viene disputata la guerra per quei dovete accettare queste informazioni propagandisti dove vengono propinate da M. portavoce militare
E dovete rassegnare bene a meno che non scrivete dell'analisi però c'è anche il dice che se non sanno dell'informazione non si può svolgere analisi per una sera cerveza teso i fatti per cui magari potete sentire quello che pensano le persone ma questa non è la verità secondo me il compito dei giornalisti è quello di riferire la verità
Alcuni altri tutti liberi Franca Bucks
Di cablaggi e in genere tutto
C'è un'altra cosa su cui dobbiamo essere molto franche nel mondo arabo non nostra consuetudine essere liberi dobbiamo sempre far capo al capo tribù e inoltre la nostra gente molto della nostra gente quando parlo dei nostri Capri
I capi del mondo arabo non sono abituati a avere a che fare con i mezzi di comunicazione quando intervistate un leader
Vuole fare una conferenza però con la televisione bisogna parlare pochi attimi e questi funzionare questi leader no no no la formazione necessaria per affrontare i media bisogna che si abituino
Bisogna abituarli a guardare la telecamera ad ascoltare le domande a reagire a dare le informazioni richieste non sono stata varie conferenze stampa e devo dirvi la verità
Io sono Maradona ma sono anche una giornalista per cure
Non ho tempo
Per star lì a sentire delle e dichiarazioni stupide perché loro vi raccontano la storia quando si va a una conferenza stampa araba
Il funzionario continua a raccontare quella che la situazione storica io posso andare a leggere un libro di storia se mi serve la storia posso guardare in internet lui continua a parlare della storia del passato
E il tempo poco letto la Tempo vola e de informazione non ce ne sono state per cui
Magari una dice che i mezzi di comunicazione non sono obiettivi ma perché non sono in grado di interagire con i mezzi di comunicazione molte volte le persone non sanno parlare in inglese loro inglese testi ma non sono preparati vi fanno queste conferenze
Anche però se parlano benissimo e l'inglese di nuovo di daranno una conferenza in inglese che non interessa Ahmed giornalista né interessa a voi il pubblico che siete casa corner vostro telecomando
Visto fate subito e cambiate canale se uno ti fa una conferenza di storia
Per cui c'è un problema due vi è c'è sicuramente e il problema della proprietà dei mezzi di comunicazione e le indicazioni che danno ma dipende anche dalle persone che in qualche modo vengono intervistate il novanta per cento Point
Nel mondo arabo è dotato dei un ministero delle informazioni ma come si può parlare di libertà d'espressione libertà di stampa quando sia un ministro dell'Informazione
è un controsenso per cui per chiudere va be'affrontare
Quanto segue
Voi
Pensate a questo punto che sia impossibile la libertà Desprez Silone non voglio lasciarvi con questa impressione perché è possibile però
Non è prevedibile Breve
Chiaramente le nuove generazioni ci arriveranno si divertano usa mai telecomando vanno di qua e di là cercano cose divertenti MTB
Tutti i programmi che però sono lì a loro disposizione e prima o poi questi giovani questi
Ascoltatori cercheranno delle notizie vere e loro sanno che hanno uno strumento per ottenerne dell'informazione se le cerca no
I nostri no almeno sanno come usare il computer o di internet invece i nostri giovani sanno come si fa e io credo che la generazione dei giovani porterà la libertà d'espressione al mondo arabo
Che il loro leader glielo permettano meno è ancora da vedere se ma sicuramente i giovani otterranno quello che vogliono
Si renderanno conto che esiste un qualcosa che si chiama libertà e che loro vorranno avere grazie
Sì volevo ringraziare anche capire
Per l'entusiasmo e persino con la passione con cui ci ha portato o la sua testimonianza che ha aggiunto un altro tassello al Paser che stiamo costruendo per tentare di capire questa realtà mediorientale mi è sembrata anche la più ottimista devo dire e in effetti la diffusione del
Dei media la diffusione dei mezzi di comunicazione con i programmi i talk show lei citava che vengono fatti all'interno di questi programmi né affetti aiuta
Lo sviluppo della democrazia e quindi il fatto che ci sia che ci sia più tecnologia vuol dire forse anche una maggiore democrazia
Abbiamo finito questo primo giro di interventi vi do l'appuntamento alle quindici con interventi altrettanto significativi cito quello di Shimon Schiffer
Che l'editorialista del Giornale di Ottava nota che m'ha spiegato è il lo strenuo concorrente del Maariv che il tuo
Che si combattono fino all'ultimo a coppie quindi ci sarà anche un riferimento come dire più pragmaticamente commerciale
No
Perciò il però il collega però il collega
Quello che ha seguito Shimon Peres nelle sue
Relazioni diplomatiche ed è quello che più conosce i tentativi che sono stati fatti per tentare di dare una sistemazione diplomatica questa zona
E poi ci sarà il corrispondente dall'Italia dell'agenzia Vaffa chela indulgenze più significativa del mondo palestinese che a riferimento casa diciamo al MOT
Ci sarai gemme Nm che il caporedattore della Novara Fricke anziché a sede a Parigi e che lavora da lì per commentare
Gli argomenti che riguardano il mondo del Medioriente nel mondo africano asiatico poi Maurizio Caprara che al corrispondente diplomatico del Corriere della Sera che conosce bene la realtà di questi Paesi
Presiederà modererà Mimmo Candito che un inviato dalla stampa e che anche lui ha lavorato tantissimo in questi paesi a cominciare o a finire dal fatto di essere stato nella zona di Dubai in occasione della guerra del Golfo che è stata più volte ricordata
Debbo conclusione a rinnovare i miei ringraziamenti e alla Fondazione Daniele parla splendida organizzazione e a De Maria e che ci ha salutati ma che ci ha soprattutto seguiti con con grande attenzione con grande impegno
L'ordine dei giornalisti naturalmente chi entrata che grato e l'ordine dei giornalisti è grato a Paolo Gerola che a seguito per conto dell'ordine dei giornalisti rapporto con loro e
Se tutto ciò è avvenuto è avvenuto perché c'è la Fondazione Agnelli De Maria Paolo Gerolamo grazie a continuare altri
C'è un piccolo buffet al piano di sotto perché
Furono
Attrazione precedente accanto
Forte
Dal
Chiude Reggio Calabria residente a Genova ecco sentiamo
Per
Sarebbe questo
Ok
Ma e siamo al mondo non c'è qui Aci marito dalla una
Possiamo cominciare
Questa sì
Buongiorno grazie per essere qui oggi è venerdì pomeriggio ma che ha riserve voglia andare ormai insomma di star tranquilli sono molto vi siamo molto grati per aver voluto per voler spendere con noi questo tetto
Le tematiche si intralcino si intrecciano interne questo dibattito sono evidentemente due
Da una parte ringrazio anzitutto lei interpreto gli interpreti eccetera hanno portare a buon termine il nostro discorso in genere in queste riunioni ci si dimentica sempre di ringraziare gli interpreti fanno un grande lavoro lavoro di grandissima utilità per tutti mi pare giusto dirlo subito grazie davvero
Dicevo ci son due tematiche USA sementi e si intrecciano una che riguarda strettamente la presenza le ragioni per le quali l'ordine ha voluto convocare questo seminario questa giornata di studi cioè proprio e dell'informazione all'interno dei processi di quelle situazioni di conflitto laddove le possibilità di spazio di movimento per il costo netti rigore per il giornalista sono straordinariamente limitato
L'altra tematica si intreccia strettamente con questa evidentemente quella che fa riferimento alla localizzazioni specifiche di un conflitto il compito che in questo momento sta esaminando il Medioriente
E notizie di oggi
Che ci sono stati altri dieci morti nella striscia di Gaza
E ormai il numero dei morti supera abbondantemente
Nella seconda Intifada le due mila vittime
Sono più di mille trecento da parte palestinese
Sono circa seicento da parte israeliana
Non è stata dichiarata una guerra anche se sappiamo quali sono i precedenti storici della situazione
Di tensione di conflitto in quella regione
La gran parte di questi morti sono morti civili
Non sono militari o comunque personale combattente e queste sono le realtà delle guerre di oggi
Che non sono più guerre fra Stati fra nazioni ma sono vere guerre diretti barriti religioni per riti bande di interesse
Questo significa che è molto più difficile per il giornalista oggi poter fare il proprio lavoro
Alla fine della seconda guerra mondiale
I corrispondenti di guerra si riunirà nella cena conviviale inglesi americani
Espressione delle note molto amare sul loro lavoro
Dovessero Reuters disse non parliamo di buon giornalismo non abbiamo fatto giornalismo
è un suo collega americano
Facendo vedere le mostrine che sulla divisa avevano i corrispondenti di guerra
Qui c'è scritto corrispondente ciò doppio Pucci disse non siamo stati nemmeno dei giornalisti siamo stati soltanto decessi
Ammettendo che le ragioni dello schieramento avevano schiacciato
L'identità del lavoro il giornalista
Ci fu dopo di quell'una presa di orgoglio da parte di tutti i giornalisti tutta la nostra categoria la necessità di recuperare lo spazio di un'informazione
Sotto questo punto di vista dal dal dal gambo sottile in un percorso storico il Vietnam è sicuramente la punta più alta
Il risultato fu tale che non soltanto
Gli americani dovettero Cetraro sconfitto in via Terme ritenersi dal Vietnam
Ma che quando fu lanciata la guerra del Golfo
Il presidente Bush Bush padre
Convocando il generale Schwarzkopf che partiva per preparare il deserto scelte poi del sesto
Disse caro generale
Non dobbiamo più combattere con un braccio legato dietro la schiena
Il braccio legato dietro la schiera di giornalisti
E all'opinione pubblica internazionale che i giornalisti informano
Tentando di compiere il loro dovere
Al di là degli spazi limitati che spesso vengono concesse al loro intervento il campo di battaglia
La signora Thatcher al tempo della guerra delle Malvinas
Ripresa ancora questo tema
E si scagliò pesantemente contro la BBC
Che osava parlare di soldati inglesi e non dei i nostri soldati
Cioè ritornava in campo il principio del a ottobre in bonis dello schieramento sotto una bandiera che rompe
Il principio al quale tutti quanti noi giornalisti siamo siamo fortemente legati dell'indipendenza del dell'autonomia di giudizio
E mi pare che fu stato e che fu il più grande corrispondente di guerra della seconda guerra mondiale scriveva per tre mila testate
Disse io non sono pagato per dire la verità
Io sono pagato per dire ciò che vedo
Rivendicando quindi orgogliosamente il diritto della testimonianza Togni giornalista ripropone costantemente il proprio lavoro
Si va chiudendo un'epoca
Perché al momento in cui le tecnologie
Concedere ebbero il massimo di libertà
E di capacità di espressione al lavoro del giornalista dell'informazione qui la sua capacità di sottrarsi al condizionamento dei poteri politico-militari
In questo stesso momento il giornalista viene sostanzialmente bloccato la possibilità di sprint proprio lavoro
L'Afghanistan
Il Kosovo sono state dei buchi neri dell'informazione
Non c'è stato occhio di giornalista che abbia potuto raccontare io ero io
Per Couto al direttamente quanto avveniva
E quello che sta avvenendo
E in qualche modo
Simbolicamente e metaforicamente rappresentativo di una drammatica realtà di fronte alla quale i giornalisti
Ci troviamo di fronte l'espulsione del corrispondente di guerra del campo di battaglia
L'interno chiuso il buco chiuso il buco nero e l'informazione
E simbolicamente rappresentativo dell'espulsione del giornalista dal rapporto con la realtà che la battaglia che il giornalista sempre più fa all'interno di un mondo di formazione dove da la Desk inserzione
La limitazione emarginazione il giornalista dietro il computer rischia di essere l'unica prospettiva del nostro lavoro
E questo e questo è uno dei temi che saranno sicuramente in discussione oggi qui
Il secondo tema riguarda quello specifico
Come dicevo della localizzazione del conflitto che si sta combattendo in questo momento in Medioriente conflitto non dichiarato una guerra non dichiarata ma una vera e propria guerra
C'è un libro molto importante
Di due colonnelli cinesi due alto ufficiale le enoteche cinese
Il Cornello siamo sui il colonnello Qiao Liang
Di qui si chiama guerra senza fili senza senza fine è stato trovato anche italiano dal responsabile dei servizi italiani in America è stato tradotto dal generale delle dagli uomini della CIA
Ed è molto importante per lo che fissa stanziamenti il principio della guerra asimmetrica di cui tanto si è parlato tempo alla guerra in Afghanistan
Però il concetto di fondo quello che le interessa qui affermare pro per poter discutere su queste tematiche
E quello contenuti una frase che cioè verso la fine del libro che dice
Il baratro che separava
Il territorio della guerra
Dal territorio della non guerra
Questo baratto è pressoché colmato
Ci vuol dire che stiamo assistendo alla città di oggi ad un processo di costante militarizzazione dei processi sociali
Che il territorio della guerra si va sovrapponendo progressivamente al territorio della non guerra inglobando lo
Impedendo
Che ci sia una collocazione corretta
Dei processi politici cioè della capacità di mediazione e di soluzione dei conflitti
Di ordine sociale politico culturale economico
Che ci sono in tutte le aree conflittuali dal nostro pianeta
Eccolo dove si colloca la seconda parte
E questo confronto che in qualche modo ne facciamo qui ciascuno con la propria identità ciascuno con la pelle rivendicando orgogliosamente la propria identità
Ma col convincimento sono convinto io stesso di questo
Che l'idea del se non è onnicomprensiva
Non è la ripetizione del concetto romano di o il barbaro il quelle che stanno all'altra parte sono il male sono quelle che lo definiamo i barbari che la necessità della convivenza
Dell'accettazione l'uno dell'altro e l'elemento soltanto tre mesi quale possibile superare
La nuova realtà posta dei processi della globalizzazione cielo superamento delle frontiere
Questo non le tematiche di fronte alle quali ci troviamo tutti quanti come cittadini oltre che come giornalisti impegnati in questo dovere di sfuggire
Alle logiche del condizionamento propagandistico
Per disegnare una lettura della realtà
Racconto la verità racconto ciò che vedo ciascuno di noi orgogliosamente questo rivendica
All'interno di un processo evidentemente che rifiuta come dicevo
Quell'onnicomprensivo del sette il noi e loro come contrapposizione conflittuale
Ricordiamoci che il generale Carlo ci hanno detto che valuti con tutti
Che ormai nelle guerre l'informazione la prima arma cioè questi signori seduti qua sono la prima arma
Dei conflitti che se Regione al mondo più della bomba atomica più di qualsiasi abuso altra bomba elettronica perché loro sono quelli che creano il braccio dietro la schiena
Cioè la capacità di condizionamento di conoscenza dell'opinione pubblica oggi la conoscenza è fatta più che mai attraverso i mass media più che mai
E qui si capisce qual è il ruolo importante che questi colleghi e tutti noi quelli seduti qui di fronte tutti noi abbiamo all'interno di questo processo di conoscenza
E Kallon lungo le per qual è il percorso lungo il quale cercheremo di muoverci oggi pomeriggio tentando di chiarire quale possa essere il ruolo di ciascuno di noi all'interno di un territorio che drammaticamente conflittuale
Dove gli spazi
Per poter svolgere liberamente il proprio diritto di testimonianza si vanno sempre più restringendosi e sempre più sono sotto il condizionamento dei poteri politici o militari da una parte dell'altro
Indicando queste due linee di un possibile discussione ma lasciando evidentemente liberi colleghi d'intervenire così come loro credono all'interno del nostro seminario nostro incontro io darei per primo la parola a Shimon Schiffer che editorialista di uno dei più importanti mezzi d'informazione
Israeliani gli adottavano io leggo con la breve nota di Shimon Schiffer ma chi frequenta un po'in Medioriente sa qual è il suo il suo Mezzi formazione con la sua importanza dice un giornalista di grandissima esperienza
Che accompagna spesso Shimon Peres l'ex ministro degli Esteri nei suoi viaggi ha seguito personalmente tutte le tappe cruciali delle trattative diplomatiche del processo di pace ora interrotto
Cioè il processo di Oslo ha studiato le trasformazioni dei media israeliani in questi anni e loro impatto sull'opinione pubblica e mi pare quindi che nessuno meglio di lui possa raccontare ci di questa difficoltà di raccontare di esprimere all'interno di una società attanagliata
Dall'orrore del terrore
La libertà di giudizio del giornalista precoci
Quattro giugno
Buon pomeriggio signore e signori il prima casa che potrete proporre a qualcuno che vuole parlare in pubblico
Quindi non parlare ad un pubblico nella prima ora dopo il pranzo ma purtroppo questa la mia sorte
Cercherò di raccontare qualche aneddoto divertente sulla più vecchia professione del mondo propriamente quello dalla prostituzione cioè il giornalismo
E vi parlerò un po'della mia esperienza personale sperando che questa possano attenere
Viva la vostra attenzione in questa difficile ora del pomeriggio prima di tutto vorrei dire qualcosa appunto della nostra professione
E poi della nostra professione in particolare in Israele
In un momento di guerra poi cercherò di darvi qualche mia idea sul quello che noi vediamo il processo di pace in Israele in particolare volevo parlargli degli accordi di Oslo che ho avuto l'onore di presentare al mondo per primo
Allora la nostra professione bene tutti si aspettano che noi si sia obiettivi in primis
Quando parlo ai giovani studenti della facoltà di scienza delle comunicazioni di coloro che non c'è nulla
Che
Sia veramente obiettivo quando io ero giovane cronista
In Israele e sono stato mandato dal mio direttore a coprire una manifestazione di un gruppo di coloni prima di lasciare l'ufficio del direttore lui mi disse senti Schiffer voglio che tu nemmeno porti dei dati obiettivi contrari a questi coloni per cui questa è stata la mia prima lezione sull'obiettività obiettività in particolare dalla stampa per cui non esiste l'obiettività
Penso che noi si debba
Se vogliamo essere veri giornalisti dobbiamo essere giusti dobbiamo essere onesti nel nostro lavoro
Non possiamo essere obiettivi quando andiamo a coprire è un storia abbiamo sicuramente a un codice deontologico abbiamo una nostra moralità a stiamo i nostri occhi
Non possiamo scrivere o un articolo che sia obiettivo perché gli occhi sono agli occhi nostri personale
L'unica cosa però che dobbiamo fare è cercare di fare di essere onesti e cui dici Ústí nei confronti di qualunque argomento andiamo a trattare
Adesso non volevo dirvi qualcosa del giornalismo israeliano
Dal punto di vista di un giornalista israeliano ebreo in questo periodo di guerra fu nel la primavera del novantasei che il figlio di onnivoro collega amico no converrà miglior giornalista italiano è stato allora che suo figlio fu ucciso
Mi scuso se la disturba
Allora dicevo nella primavera del mille novecentonovantasei il figlio del mio migliore amico un un giornalista anche lui di Yedioth Ahronoth suo figlio venne ucciso da Onna tentato che è stato compiuto su un autobus ricordo
Con la tradizione
Però
Richiede una settimana di lutto mi ricordo che Shimon Peres si è venuto a trovarlo durante questo periodo
Dopo questo loro incontro non mi ricordo che questo mio amico aveva detto a Shimon Peres senti tuo
Vieni qua da me io ho perso mio figlio ma tu hai perso le elezioni
è stato un commento molto cinico ma vero è un'altra cosa che ricordo da questa stessa settimana
è che quasi
Tutti i palestinesi di massimo livello son venuti da questo mio collega a trovarlo a scusarsi perché la famiglia Dal Verme Hassan
Aveva dato il suo pieno appoggio alla causa palestinese sua moglie per esempio lavorava proprio per i palestinesi la striscia di Gaza e loro avevano preso la cosa in modo personale
Ho una settimana dopo la morte di suo figlio la stampa israeliana
Ha cominciato
A scrivere che
Yasser Arafat aveva dato il semaforo verde a a questo terribile attentato mio il mio amico io con barre ne ha decidono di di del scusate decise di andare alla striscia di Gaza e controllare questa voce
E
Controllo e poi scrisse un articolo dicendo che non era vero che era stata propaganda israeliana cioè una settimana dopo che suo figlio era stato ucciso in un attacco terrorista Luís scrisse
Sulle pagine dei rilievi ottava note io gli dissi ma sei matto come fai a fare una cosa del genere ma lui mi disse
Senta io sono andato lì alla striscia di Gaza e mi hanno convinto mi hanno convinto che non era assolutamente vero che Arafat avesse dato il suo assenso a questo terribile attentato che ha ucciso mio figlio
Siamo in mezzo a una terribile guerra ma una guerra cruenta dopo due anni e mezzo ormai siamo qui a
Guardarci le io vi dico che non è possibile essere obiettivi nel commentare questa guerra il mio dovere
Io
No non riesco ad assolverla in modo puramente professionale
Perché
Penso e io ci sono stato sono stato accanto dei verdi con Barak
Il processo di pace lo ha seguito passo a passo tutti gli incontri tra Barak e Arafat gli altri palestinesi e se no esattamente quello che gli israeliani hanno offerto ai palestinesi
Gli israeliani
Capelli hanno offerto quasi tutto e i palestinesi hanno rifiutato per cui io
Non posso oggi qua starà raccontarvi sì il mio lavoro posso farlo in modo obiettivo
L'unica cosa che potete pretendere da me e che io sia giusto ecco nel fare e il mio lavoro e io posso avere compassione per la sofferenza dei palestinesi però devo riconoscere
Direi che quasi tutti noi giornalisti e sarai gli anni non riusciamo più ad essere obiettivi ed è proprio per queste queste nell'ironia della storia cioè che e
I media israeliani l'hanno attaccato per quasi una generazione Ariel Sharon
Malgrado la stampa negativa adesso a un sostegno popolare tesissimo questo perché quasi tutti i mezzi di comunicazione israeliani
Son venuti a capire che
La storia non è poi come sembrava essere non è così semplice ci essi c'è la sofferenza dei palestinesi e poi c'è Irene
Il grande potere della Israele della nazione fra Eliana con il sostegno della media potenza americana tutte queste cose qua le capisca ma è molto difficile essere obiettivi quando ogni giorno bisogna chiedere ai propri figli e dov'è che stanno andando se sono sull'autobus rosse nostra figlia sta andando all'università bene chiamami quando arrivi è difficile essere obiettivi
Nondimeno
Spero di essere giusto Nemi e articolo lento
E sto
Cercando qualunque segno di speranza da parte della leadership palestinese qualunque segno che ci faccia capire che le autorità palestinesi siano disposta a tornare al tavolo dei negoziati per parlare in modo pratico perché altrimenti terribile
Vorremmo astrarmi i titoli da del che ha preso dal mio archivio per spiegarmi come abbiamo coperto alla situazione dai primi tempi il prima storia riguardava l'accordo segreto tra l'Israele e lo Lte
Dopo Oslo non era una storia vera comunque il titolo di che da otto Ahronoth incontro segreto con un altissimo funzionario dei o dello elettivo
Comunque questo è stato il primo
Titolo quando a porre l'accordo è stato rivelato al mondo è stata una tale sorprese in Israele che quasi non riuscivamo a crederci perché noi israeliani sapevamo che era contro la legge parlare con l OLAF
Arafat era un terrorista aveva le mani coperti di sangue e poi improvvisamente senza che la stampa ne fosse a conoscenza ovviamente pensavamo che ci fosse una grande arroganza in questo ci siamo detti ma come che sono riusciti a fregarci e avere questi negoziati senza che noi lo si sapesse
E in ogni caso quando abbiamo poi ha preso che l'accordo era quello che era ho avuto una fuga di notizie ha avuto tutto il testo del accordò
E questa vedete una decisione giornalistica e noi abbiamo deciso che nove pagine del quotidiano dovessero contenere il testo dell'accordo tra Israele e i palestinesi si è trattato di una decisione professionale noi volevamo che i nostri lettori e Yedioth Ahronoth in Israele si dice che il giornale dello Stato
Perché quasi il settantacinque per cento degli israeliani
Leggono questo quotidiana e non volevamo proprio che loro potessero leggere il testo completo dall'accordo poi subito dopo
I decisori politici Rabin e Peres
Cominciarono ad educare e il pubblico ma istruire averlo perché c'era molta strada da fare perché c'era per un verso ai Arafat il terribile terrorista e poi c'era questo accordo con Arafat per voi vedete
Cioè questo titolo un'intervista con Shimon Schiffer dove si diceva queste no no sarà uno Stato palestinese cioè voleva bere esce calmare le acque voleva dire no non sarà uno Stato palestinese nostro noia
Cerchiamo di arrivare a ad un accordo di pace però non ci sono rischi per lo Stato di Israele poi quando ci siamo avvicinati al momento della firma dell'accordo a Washington
E i titoli principale erano faccia a faccia va bene Arafat e qua vedete Raven qua vedete Arafat che sorride
Sorride in Tunisia parla con nostro corrispondente speciale e poi prima anche Rabin partisse per Washington per la firma il titolo del mio giornale era questo
Rabin
Per il bene dei nostri figli
Questo lui non ha mai detto e
Adesso posso rivelarlo però gli ho telefonato e gli ho chiesto ma cosa pensa se il titolo è che questo accordo
Per i nostri figli
Perché il mio direttore voleva usare la parola
Sì figli figli era importantissimo per i nostri figli e allora lo evade Tossi va be'Schiffer puoi farlo allora ancora una volta abbiamo un bel sorriso di Arafat abbiamo bene sua moglie
E che dotarono ad festeggia l'evento
Se
Poi dopo essere tornati a casa dopo la cerimonia della firma siamo andati in Marocco
E cui tutto il mondo arabo spalancava le braccia gli israeliani
E devo dire che questa importante per gli israeliani vogliono sempre essere accettati dagli altri una cosa che i nostri vicini non riescono a capire è facilissimo conquistarsi le simpatie degli israeliani
Basta dire loro di essere disposti ad ascoltarli
Poi vedete c'è un'altra intervista di Shimon CFR Jeda Nara diceva persino Ben-Gurion pensava che ci fosse una nuova Germania
Quindi bisognerebbe capire che c'è una nuova Palestina un nuovo Arafat e vedete qui c'è un'immagine di Rabin che ride a crepapelle quindi vuol dire che ancora una volta sarebbe una specie di via sigillo sulla corda con i palestinesi però dopo qualche mese dunque vi dico un'altra cosa
L'assunto di base
Per questo accordo tra gli israeliani Arafat
O meglio questo era presupposto di Rabin e che Arafat sarebbe venuto sui territori
Non ci sarebbe stata una Corte Suprema avrei potuto fare tutto lui quindi restando gli attacchi negli attentati così si sarebbero schiuse le porte per i territori per un futuro pacifico e naturalmente per anche le porte verso la Casa Bianca e l'America però
In verità e realtà le cose sono andate diversamente gli attentati terroristici sono ripresi
Egli è dotare la notte il nostro giornale ha cambiato i titoli vedete qui
Queste attività o no
Vi ricordate i bambini di prima e qui il titolo principale dice
I bambini che non sono mai tornati questi non sono bambini e sono soldati
Però il caporedattore di Yedioth Ahronoth ha utilizzato la stessa parola bambini i bambini che non torneranno mai
E da quel momento in poi tutti i titoli che si trovano su Yedioth Ahronoth tra non possono più essere giudicati in base al criterio puramente professionale dopo un sanguinoso attentato
C'è affanno palline
Vedete questo il Titano che c'è su questo importante quotidiana d'Israele
E quindi questi titoli e sollevano l'importante interrogativo sia chi siamo noi siamo riflesso
Dicevo che si aspetta da noi il pubblico israeliano
Siamo noi a decidere autonomamente
Come vogliamo che il pubblico percepisca le notizie devo dire che per me è abbastanza sconvolgente perché non ha una risposta chiara
E per quanto riguarda l'impostazione data dal mio giornale Yediot Aharonot e circa le trattative di pace travolse N e i giordani vedete
Accordo di pace tra assegna Rabin quindi tra Giordania e Israele che dice
Pace tra i figli di Abramo o tra letteralmente in bambini di Abb Abramo in inglese
Vedete che ancora oggi questo raccordo è ancora molto apprezzato dagli israeliani ma non quello con i palestinesi adesso che siamo nel bel mezzo di questo sanguinoso conflitto
Io penso che entrambe le frazioni israeliani e palestinesi siano diventate più consapevoli perché quando si vanno a rileggere le pagine di quei quotidiani non si trova neanche un articolo
Che sollevasse un dubbio su questi accordi su ciò che sarebbe potuto succedere se Arafat fosse tornato nei territori
Per cercare di tamponare i terroristi
Soltanto pochi appartenenti all'opposizione Ariel Sharon è altri estremiste dei della destra hanno sollevato qualche dubbio però leggendo le pagine di questo giornale di quei giorni non si trova alcun dubbio
Gettato su questi a corde di pace tutti erano estremamente ottimisti e contenti e di conseguenza adesso la maggior parte dei giornalisti israeliani sono così sospettosi
Nei confronti di qualsiasi contatto intrapreso con i palestinesi proprio per questo motivo io dicevo che adesso siamo maturati
Da entrambe le parti e come ha detto prima il mio amico validità al-Omari dobbiamo assolutamente serbare inno e questo raggio di speranza altrimenti sarebbe terribile
Io non penso che siamo vicini a quel giorno secondo me
Ci vorranno almeno due o tre anni prima
Di assistere
A un consolidamento del conflitto arabo israeliano israeliani non sono contenti voteranno a favore dei Serrone del suo partito
Io non penso che Loiero farà delle concessioni e reale i palestinesi
Domani sera la tv palestinese trasmetterà una mia intervista con Sharon
E quando Sharon dice che pronto a fare delle concessioni dolorose torinesi mi chiedono che che cosa ne penso io di questa dichiarazione e io rispondo che quando parla di doloroso si riferisce a un dolore che verrà inflitte palestinesi
Per cui considerato che abbiamo Sharon e Arafat insomma fintanto che rimarranno in carica queste due capi politici io non penso che dobbiamo aspettarci dei miglioramenti reali non avremo veramente alcuna possibilità di risolvere questo problema
Però dobbiamo comunque continuare a vivere con questa speranza est ciò che sta cercando di dire qui e qui concludo e che per noi giornalisti israeliani
è sempre più difficile giorno dopo giorno scrivere i nostri articoli perché è difficile convivere con questa situazione giorno dopo giorno grazie
Io credo che raramente come giornalista e sono come e più di trenta anni di giro per il mondo ascoltato la testimonianza più interessante di questa fatta da Scimone
Il racconto del collega la storia individuale il collega che lo mette a confronto col proprio dovere professionale sia credo sia una delle storie più belle
Che ne giornalistici possiamo portare dietro sul dovere le necessità di confrontare
Le fonti di informazione con la realtà
Il percorso che sempre giornalista deve fare non accettare mai ciò che viene comunicato se non avendo sottoposto a verifica
Quanto la fonte ci comunica e questo se è difficile in qualsiasi circostanza
è sicuramente molto molto più difficile tra tre drammaticamente più difficile all'interno
Di una situazione conflittuale di quel
Le parole che ha detto Scimone mi fanno ricordare ritrovavo al che indebite l'aveva trovato posto l'American College che Hindemith quando ci fu la firma
A Camden rete fra Rabin
E Arafat mi ricordo che la notizia arrivo
Sì ma con gli avvenimenti della storia può finti
Arrivo appena dopo il tramonto quando ci farà una c'era la prive la preghiera del muezzin che chiamava alla preghiera
Infine la Gerusalemme vecchia e mi trovavo la finestra del Kinder di fronte al muro bianco della città vecchia e mi sembrava quasi un segno della storia me lo portai dietro ricordo lo scrissi anche sembra un segno di grande speranza
Quella speranza alla quale parlavo ora Shimon e che pare consumarsi ma come dice egli stesso non si può vivere senza quella speranza non vi è alternativa
Anche se il territorio della non guerra pare sopraffare sopraffare
Sovrapporsi sempre più al territorio della tritolo della guerra pare sopra poi sempre più il territorio non guerra bisogna avere la forza di conservare ancora l'identità di quel territorio la geografia di quel territorio mi chiedo quanto ricaviamo dalle parole di di Shimon dicevo come giornalista sono affascinato anche dal racconto che ci ha fatto del percorso che l'informazione compie al di sotto delle pressioni
Della realtà politico su delle formazioni compio diciotto delle pressioni della realtà politica e quanto più si è difficile poi giornalista come gli diceva riuscire a sfuggire a questi processi del condizionamento
La lezione che egli ha ricavato perché credo tutti patrocino ricavare questa maturità maggiore
Che si ricava dal confronto con la realtà
Dalla drammaticità della realtà che rischia di porre in una situazione soltanto conflittuale
La necessità di una soluzione
Ricordo che un giorno intervista Yehoshua
Io mi disse una frase che mi porto sempre dietro che mi pare sia la chiave per capire quanto complessa sia questa soluzione la soluzione questo problema
E quanto la speranza il dover la speranza sia davvero forse l'unica arma che tutti quanti coloro che si trovano in quel territorio possono avere lui si è molto difficile
Parlare di pace nella nella nostra terra
Perché per voi pace un significato ben preciso
Ma per i nostri popoli segno un'equazione difficilmente comparabile
Perché per i popoli israeliano pace significa sicurezza
Per il popolo palestinese pace significa giustizia
Giustizia e sicurezza non sono la stessa cosa
Combinare queste due identità questi preconcetti e sempre più difficile
Su questo convincimento adesso corre la testimonianza
Del collega palestinese si chiama Jamal modo
E l'unico esponente dell'agenzia palestinese guasta
Qui a Roma credo che tali italiano sì sì ecco quindi cioè società contro la sua testimonianza è chiaro che questo che stiamo col tentando di compiere stasera non è un percorso politico nessuno di noi assoluzioni per un problema così tragico
Diamo tutti delle testimonianze che hanno attinenza col ruolo che noi abbiamo ciascuno di noi cioè di tentare di raccontare con i propri occhi come diceva Shimon
Un percorso difficile di di di di di evidenza e di come dire di identità di una realtà prego chioma
Buonasera a tutti
Certamente a quello che avete sentito prima in e fa la una parte c'è la parte maggiore si diciamo a Marte la parte della nostra storia e noi palestinesi e israeliani
Questa la nostra lealtà che la nostra vita quotidiana
La vita del giornalista a Bari deve vita di un semplice cittadino
Perché anche semplici cittadini si che sono Inc in chiusi nelle loro case
Devono pure a loro decidere chi è loro leader chi è la è che cosa sarà del loro futuro eccome il mestiere che che il quali noi facciamo
La nostra realtà
E così amara
E così usiamo una parola fa schifo scusate il terme
Perché atto con tutte le intelligenza che c'è in cui il terra che la terra promessa che la terra degli ebrei che era terra di palestinesi ancora non siamo riusciti a trovare o anche in TV indovinare la strada vero e creare la convivenza tra noi e certamente non è colpa nostra né colpa solo degli israeliani
Anche loro c'hanno una curva come noi
Questo lo dico adesso
Dopo tutta quest'anno e due sofferenze
Noi stessi
Ad ci abbiamo fatto l'autocritica
Anche con il processo di pace con l'inizio del processo il primo a Force
Noi stessi abbiamo dato la mano e Israele e Israele ha sempre rifiutato qualsiasi dialogo addirittura che
Dava la mano nelle corda turisti c'era stato uno che donne israeliano che ha salutato un palestinese quando rientrato l'hanno messo in prigione
Questa è una storia ci successivo dove ci si Deborah Contardi tutto perché ci sono tutti i colori di questa realtà amava e fa schifo veramente perché questa intelligenza umana che Celli
Non riesci o forse la la voglia o la volontà sembra di creare il sangue otto de fare scorrere il sangue
Lì in in qualche
Maniera un qualche modo occupa anzi in preciso quando noi vogliamo noi uomini occidentali arabi musulmani cambia niente
Facciamo un conto facciamo incontrare le vie ugandese religione quella quella musulmana quella cristiana quando voliamo lo facciamo
Quando vogliamo creare on
Ambiente ha una vita divisa tra due popoli
Entra e in mezzo l'informazione il potere militare tra in mezzo la propaganda e cominciamo una storia dove dobbiamo dei nove di nuovo dare una nuova abbiamo dimensione a una nuova definizione alla democrazia occidentali perché è un fondo in fondo del lì nasce e questo silenzio che Cobra e tutti i crimini di Cerro
Oggi Hamas
Noi viviamo adesso un una fase che noto ormai confine non non servano a niente
I confini tra veri i paesi non servano a niente niente siamo a Torino ci sono israeliani libanesi gli italiani che possiamo usare anche un po'l'immaginazione la cultura
Nostra del Medio Oriente del Mediterraneo dello roba non abbiamo un ruolo non serve più la storia la grande storia della libertà del della democrazia in loro bene non abbia o o nessun ruolo nonna di un l'efficacia o le il potere di stringere in una maniera efficacia anche a favore di Israele
Perché ama e le il favore di dare la vita Israele il grande favore che si può fare
E non è non è assolutamente difficile
Forse ve le cordate le le due settimane fa quando è stato un bel di impedito il visto al presidente dei biennio rosso
è vero il era è una decisione europea
Del i diritti umani
Un civile israeliano quando muore
O quando esplode o quando viene assassinato nelle strade di Gerusalemme o nella strade di Tel Aviv non è e Duke santo o più umano de un bambino palestinese che viene assassinato e a Betlemme o agli a Dini nuova Nabis assolutamente no sono alla pari
Perché stanno lì sotto quelli armi sotto a quella politica militare che vive la società israeliana
Noi abbiamo vero abbiamo dei nostri estremisti
Ma anche in Israele ci sono dei suoi ministri
I coloni sono kamikaze israeliani la loro ideologia e di cui loro vivevano lì
Sono disposte a sacrificare la loro vita vere ma Iveco morire davvero affermare le loro il e viale o il loro vero i loro va valore questa una delle lealtà che noi viviamo
L'informazione che è ormai nel mondo intero come cominciata non funzionare e più perché è una volta l'informazione a verde dava How indicava
E il dare al corrente o dare notizie e addirittura nel se i colleghi passati l'informazione significava educare perché raccontare la verità o trasmetterà una notizia uno e raccontare e cercare di dare ogni contributo al il alle se Romano a o alla civiltà umana questa è un formazioni non c'è
C'era solo propaganda
E in tutto il Medio Oriente c'è solo propaganda e nel Israele c'è una propaganda abbiamo visto come se i bambini che non tornano
Si può se può essere usato anche se stesse Logan slogan forse in Palestina io non lo posso leggere anzi giornali palestinese non possono uscire a Como a quelle israeliane deve venire a qua in Italia ogni tanto lo possiamo vedere su internet
Queste
La propaganda che può essere Byrd dare qualche senso politico ma se ci pensiamo un attimo la prima volta nella storia troviamo una complicità del fetta e tra l'informazione e la politica che la propaganda appunto
Non c'è nessuno nessuno può dare una idea chiara comandate a finire nel processo di pace alla fatto non ha accettato
Barak era generoso nessuno sa la verità ma forse qualcuno bordo farsi una domanda del che Israele non ha fatto l'accordo sotto gli occhi dell'inazione uniti
Del che Israele ma anche le americane non aveva mai accettato la richiesta palestinese di inviare osservatori internazionali a vedere e a verificare che cosa sta succedendo lì in quella terra
Ci sono domande grande e secondo me c'è tanta verità nascosta dietro queste domande
Io prego
Interventi successivamente recepisce a fare le relazioni poi sicuramente ci sarà dibattito note tutti certamente grazie
E io
Ne Fido di tutti i pesci
Mai
Castronovo beni insomma lei ex SS ex
Lui uno anche piccolo
Israele s'
In cui tema Spini Defence Pet golene gelose non stesse bene sulla veneziani varie piccole spie giudici le gemme se Max Mosley
Ma non può essere in questo tempo diciamo questa
Situazione allegata a uno stato che
A Bilica la legge debba Del Bo bombardare sia case sia famiglie come abbiamo visto pura oggi l'ultimo bombardamento a casa
E questa separazione secondo me è un atto civile perché le ebrei sono persone di cui hanno il diritto a credere anche se sono legate a Israele è crede amaca ad credere o al credo come noi crediamo come noi musulmane comma voi cristiane Comanche i buddisti con My Lai che come a tutti
E l'altro e una separazione perché e giustamente coma c'è una richiesta da Abba
Una parte dei Israele
Che loro preferiscono essere chiamati israeliani
Forse qualcuno a un'altra Bagnone ma io secondo me siccome abbiamo fatto sembra nella nostra cultura
Abbiamo separato la travagli ebraismo e la politica dello Stato d'Israele perché per noi essere sotto occupazione non era accettabile da che è uno Stato applica
La legge dopo pare un altro popolo berbero di trentacinque anni
C'è una cosa davanti e me lo voglio leggere vediamo un ha o pubblicazione ad Tura pagata Swartz è stata fatta del professore si chiama danni Bures
Che lui dice
Che è stato Jacques Shimon Peres il primo israeliano assassinare la pace
Con sua decisione dei assassinare un dirigente de del Hamas che si chiama Yahya Ayyash
Questa è stata pubblicata su Mars a pagamento da un professore israeliano che si chiama danni pur perché la realtà lì e diversa lì c'era una un cerchio dei militari israeliani che controllano il Paese
Io vorrei armiere che o forse quella sicuramente al conoscete
Dice ultimamente a che la prima volta nella storia e trovo un popolo e non lo Stato rappresentato al duecento per cento
Luigi dice che nei sondaggi in Israele
C'è insiste più del sessanta per cento quando se Parsifal sondaggio sondaggio per la pace sono con la pace
Quando si tratta e se il sondaggio dei rispondere agli attacchi di Hamas bombardare le case palestinese sono sempre la maggioranza quindi lui dice la prima volta nella storia trovò un popolo viene che viene rappresentato al duecento per cento
Queste anche e una propaganda militare israeliana fatta anche ai tempi di Barak severo accordate libro bianco che ha fatto baracconi cinquanta famosi cinquanta violazioni da parte dell'Autorità nazionale palestinese
Che hanno violato il il processo di pace
E voi con anche le che le chi le chiusure delle
O a anzi nega magari erano chiusura ma bombardare la tv e la radio palestinese del motivi di cioè con l'accusa che facevano propaganda la tv palestinese prima dei essere bombardata aveva tramite trasmesso una intervista con Shimon Peres
Che lui stesso nella sua storia se le intervista aveva accusato alla fate nettamente non c'entra
Ci sono della realtà
E della
Ko delle della vita praticamente
Distrutta de tutti gli unici le innocenti incoerente in quella
In quella terra noi certamente per leggere trovare una lettura giusta
A queste avvenimenti
Dobbiamo sembra tornare alla nostra storia comune
Non non ci sarà mai pace che
Quella accontenta tutti e due aveva parti
Sì sì a quella non ci sarà mai pace
Israeliane un Paese forte democratico come dicono loro
Noi siamo democratici come diciamo noi
Una volta ci tocca essere responsabili perché la responsabilità e un luogo pubblico in senso che la mia responsabilità quella e qui
E dialogare e questo secondo me un senso umano verso non solo le israeliane ma anche fra verso gli italiani verso il francese che da hanno li spendono verso il dialogo perché senno lasciamo il campo a Sharon grazie
Io credo che tutti siamo molto colpiti dall'amarezza dal risentimento che c'è dentro le parole diciamo al naturalmente l'analisi politica è responsabilità sua non riguarda questo dibattito riproverà piuttosto quello dice intarsi sugli spazi possono essere concessi nel tentativo di distinguere ciò che informazione ciò che propaganda
E questo che non interessa in questo momento che cerchiamo naturalmente discutere
Ho qualche perplessità personalmente per il viaggi che ho fatto in Medioriente
E per l'esperienza che ho quotidianamente io leggo i giornali israeliani su internet
Ad accettare una definizione che dice che tutto è propaganda e che non ci articolazione di pensiero e di opinione all'interno di quella realtà mi pare che sia una lettura piuttosto riduttiva
Rispetto al quadro che viene presentato e per quanto io rispetto i moltissimi
La distinzione che gli fa
I concetti la democrazia perché erogazione soltanto ormai convincimento di tutti il modello occidentale avrà rispettato quello che ciascun popolo sceglie con un proprio sistema democratico ho qualche difficoltà per accettare un'equazione
Che gli farfalle democrazia israeliana
Quella che egli chiama la democrazia dello Stato palestinese costi fare non è un problema scusate non è un problema di di di di affermazioni che vadano a richiedere il consenso
è un problema di necessità di definizione perché altrimenti non si capirebbe l'ultima affermazione che c'è ma fa
Quando richiama alla responsabilità e alla necessità di trovare un territorio comune
Perché altrimenti non capiremo davvero perché ha visitato Yoshiro le frasi oscene
Siamo di fronte a un'istituzione molto molto pesantemente drammatica pro perché c'è difficoltà ad avere un codice comune
Tutti diciamo le stesse parole e poi tutti diciamo così diverse
E questo è il dramma del Medioriente no impossibilità a trovare un Codice d'intendimento su una realtà che pare sfuggirci a tutti quanti dalle varie
Io credo che un osservatore come Maurizio Caprara per tipo esperienze che li ha come giornalista politico per i viaggi che ha fatto in Medioriente per l'esperienza che ha avuto vissuto professionalmente
In qualche modo possa egli tentare di recuperare un filo discorso che riporti in qualche modo il confronto fra le posizioni al di fuori forse i dello sconto nettamente politico
E lo riconduca in quell'alveo che noi abbiamo posto all'inizio della nostra giornata come territori discussione sulla necessità di distinguere fra ciò che informazione cioè che propone ciò che propaganda prego morti
Okay premesso che difficile fare meglio di come Mimmo Càndito ha fatto finora
Noto non per formalità
Che mi sembra del tutto apprezzabile
Mi sembra del tutto apprezzabile non so se così
Sì scusate allora ok
Va bene così sì
Insomma prezzo molto
La sincerità
Gli spunti e al di là del merito delle affermazioni fatte lo spirito del dibattito che c'è stato finora lo dico formalmente io
Tenterò di essere altrettanto sincero sapendo che qui ci sono poi rappresentanti della nostra categoria se va bene però non so altro sì
Nel consiglio all'ordine dei giornalisti
Perché un po'quello che diceva Camisani introduzione un po'quello che risultava anche dopo ci pone di fronte a a dei doveri di riflessione sul nostro presente prima ancora che sul nostro futuro
Lui parlava della Dischi trazione io direi
Noi siamo una categoria chi è alle prese con una sfida abbastanza grossa che non corre il rischio di finire come i cambisti della valuta nel momento in cui è entrato in circolazione l'euro ma che insomma non ha un futuro
Tanto ci
Rischia una riduzione della capacità creativa dei singoli nel lavoro che facciamo
E rischia una perdite anche di ruolo e di funzione sociale ma può secondo me evitare tutto questo
Così ci ride dico noi giornalisti in Italia
Quelli delle vostre generazioni in particolare di chi è più grande di me
Avevamo avevate un ruolo sociale maggiore rispetto a quello che avevamo adesso per certi versi questo era dovuto anche al fatto che avevamo un alto tasso di analfabetismo nel nostro Paese in realtà che sapeva leggere scrivere e far di conto era già comunque un passo in avanti rispetto agli altri
Questo ha permesso di appunto quando dico avere un ruolo sociale contare nell'orientamento della società nei negli stili di vita nel elaborare indicazioni che poi avessero delle ripercussioni per cui magari con un editorialista di giornale che era sempre stato in una redazione in giro per il mondo aveva un'autorevolezza
Sul piano culturale molto maggiore a quella di magari un professore universitario aveva studiato tutta la vita
Ora succede questo
Il non solo le nuove tecnologie ma la moltiplicazione dei messaggi le cui un utente dell'informazione viene sottoposto Fassi secondo me che ruolo del giornalista sia ancora più necessario di prima sì aggiornato
Oggi gli storici hanno un problema se per studiare l'attività le fonti sono poche
E quindi c'è un una necessità di trovarne di più e magari non bastano oggi il problema è che chi vorrà ricostruire fra vent'anni trent'anni il Consiglio
Della NATO che si è riunito a Praga
Una settimana due settimane fa avrà un'abbondanza di fonti enorme per la quale dovrà vedere non so tutti i rapporti
Che i singoli ministeri della Difesa e degli esteri hanno fatto in una somma ampia di Paesi dovrà rivedersi telegiornali dovrà reggersi giornali avrà quindi un problema di trovare un sentiero interpretativo attendibile valido in una Massa di fonti
Molto maggiore rispetto a quella che poteva essere un so lo studio di un evento di due mila ma anche duecento anni fa storico di categoria in qualche modo affine
Il il cittadino di oggi le in qualche modo bombardato da una somma di telegiornali maggiori da dediti numero maggiore da notiziari radio da internet questo secondo me fa sì che la funzione creativa e di larghe lavoratrice della nostra professione
Può essere riscattata con un aumento delle competenze cioè la destinazione quello che Cannizzo diceva il ridursi ad attività in qualche modo seriale può essere un un ostacolo come possiamo solcare va a girare se
Sottolinea moglie valorizziamo la nostra capacità di fare una cernita e di dare delle interpretazioni su tutto questo valanga di informazioni che c'è vedere che c'entra questo con Medioriente secondo me questo c'entra indirettamente con alcuni dei doveri che ci si pongono che vedete è molto più vicina di quanto possa sembrare lo è io so qui di fare una semplificazione schematica ma spero che non sia consentita perché un senso credo abbia anche se non tutti i musulmani ma soltanto meno assai meno della metà e dei musulmani nel mondo sono in Medioriente per noi i in soprattutto in questa fase storica
Il Medioriente è innanzitutto l'impatto tra noi e il mondo islamico
Oggi secondo me nella nostra categoria la conoscenza di usi costumi Pretty Lessico
Modi di vita legati alla religione islamica è bassa
Io non credo che noi dobbiamo fare corsi di catechismo però approfitto nella circostanza vivere qui
Membri autorevoli del consiglio dell'ordine e ancora di più
Di Esperti e di persone nel Fondazione Agnelli che hanno piena consapevolezza della necessità di riflettere aggiornare non solo nostra ma anche altre categorie
E di migliorarne le competenze
Ecco io credo che una conoscenza maggiore di tutto ciò che riguarda la seconda religione del nostro Paese ormai la seconda religione diffusa per diffusione nel nostro Paese
Sia si imponga doverosamente a me viene in mente
Ognuno inevitabilmente ricollega queste cose all'esperienza propria nell'ottantadue io
Però nella cronaca di Roma del Corriere della Sera
E si pose il problema che dopo la rivoluzione islamica qualche anno dopo le impiegate dell'Iran Air dell'ufficio di Roma venivano obbligate apportare nel Ciad cioè il velo sulla testa naturalmente le italiane
Si ribellarono a questa imposizione che non rispondeva alla loro cultura e chiamando e prendere il Corano e a vedere che cos'era l'hijab vedere cosa che senso avesse questa parola ricostruire un po'il senso del senso di purezza islamica
Ecco quella fu un'operazione da autodidatta che oggi le occasioni nelle quali l'impatto tra la comunità islamica che le comunità tradizionalmente presenti in Italia
Si verificano sono molto maggiori richiedono secondo me una Maggiore se noi vogliamo fare una società molti etnica senza cadere in in aspetti retorici che non crei un domani delle cisti che scoppiano abbiamo interesse a favorire la conoscenza dei vari segmenti della nostra società ormai non più omogenea e a metterli in condizioni di poter convivere conoscendo sì senza per questo rinunciare assolutamente l'identità io dico a cominciare dalla non rinuncia dell'identità italiana
Mi viene in mente questo caso io li organizzerei dei corsi di conoscenza del mondo islamico
Dal punto di vista puramente informativo non dal punto di vista chiariamoci bene
Di propaganda della fede
Perché secondo me questo non riguarda più soltanto l'inviato di esteri che va in Medioriente questo problema che riguarda il cronista di Bianca nella cronaca locale nelle grandi città una
è un'esigenza
è se vogliamo un altro degli affetti
Un'altra delle necessità che la globalizzazione ci impone ma mi viene in mente questo perché credo che in ogni tanto dobbiamo farci un esame di coscienza e vedere quali sono le i punti sui quali la nostra categoria ha dei dei debiti verso se stessi e verso gli altri insomma in qualche modo delle colpe o delle pecche ma le quali porre rimedio questa mi mise una la seconda
è invece molecola più dentro la questione del Medioriente
Il ritardo secondo me enorme
Che la nostra categoria e qui come sul punto precedente le responsabilità individuali sono diversamente ripartite io non voglio dire che tutti l'abbiamo nella stessa misura però di ritardo che noi ci abbiamo messo a far percepire l'impatto enorme dal punto di vista psicologico oltre che fisico degli attentati dei kamikaze suicidi in Israele sulla popolazione civile israeliana
Io dico questo sapendo che dal punto di vista di un arabo può essere una precisazione sbagliata o superflua ma io sono convinto che noi non abbiamo nulla da rimproverarci anzi possiamo essere orgogliosi della tempestività dell'Energia della attenzione con la quale noi abbiamo informato l'opinione pubblica su una lunga serie di tragedie dei quali sono stati vittime i palestinesi data alle zanzare a quello che è successo prima e dopo fino a lungo elenco che non non è qui necessario perché tutti lo conoscono ricordare però non ci abbiamo messo tempo no che non sia stata fatta la cronaca di quel giorno sull'attentato sull'autobus noi non abbiamo esplorato tempestivamente e adeguatamente
Ripeto parlo non
La singola testata tanto meno la mia ma in generale nel complesso e molto l'informazione pubblica porta questa responsabilità che cosa questo comporta quali cambiamenti nei modi di vita di persone tutto sommato abbastanza simili per usi e per costumi non per quelli religiosi ma per quelli della routine quotidiana anche a un modello di vita occidentale
Io trovo che questi questi lacune in qualche modo vadano colmate
Sia sia doveroso farlo come sia doveroso avere un approccio alla nostra professione che tenga conto dei limiti chissà
Ho trovato giustissimo quello che diceva candido all'inizio ricordando generale Schwarzkopf noi non possiamo non tener presente alla vigilia di una possibile probabile guerra in Iraq che la guerra del Golfo è stata una delle più grandi sconfitte dell'informazione che quella guerra che non abbiamo visto ma su cui una colpa anche in quel caso secondo me l'abbiamo non sempre noi abbiamo informato i nostri lettori ascoltatori e telespettatori che non è che la guerra non la vedevamo
E ecco è bene tenerlo presente perché anche in questa non credo che vedremo se ci sarà molte cose
Io ricordo che allora durante la guerra del Golfo nei filmati del Cnn nei servizi della Cnn da Baghdad ma non solo da Baghdad
C'era una scritta sotto sito Birba Iraqi televisiva cioè si diceva che quel filmato che andava in onda era un filmato
Che rappresentava una parte della realtà
Ecco io inviterei a titolo personale
Chi rappresenta la nostra categoria riflettere su quando ci sarà se ci sarà tra poco un'altra guerra ma se non ci sarà per un'altra che arriverà inevitabilmente da qualche altra parte più avanti
Nello stabilire una specie di Codice deontologico Breve sintetico essenziale nel quale per chiunque di noi si è tenuto a scrivere da un posto nel quale sottoposto a censura abbia così come noi giustamente secondo me l'Unione Europea pretenderà che ci sia un'etichetta che dice questo cibo contiene lo zero virgola nove più di OGM al suo interno dica questo è un pezzo che è stato sottoposto a censura questo non non io non credo CDA Disidoro io credo che ci dia disdoro il non dirlo se questo avverrà
Perché
Se è vero come diceva scriveva Milan Kundera e non libro che si chiama l'immortalità che il più grosso potere del giornalista non è quello di porre domande ma quello di poter pretendere risposte noi dovremmo ammettere quando sarà il momento che certe risposte non le potremo avere e non potremo fingere di averle avute
Ringrazio molto Maurizio Caprara per aver
Riportato
Il tema all'interno di quel confronto che hanno interesse particolarmente pur senza negare le componenti che sono coinvolte nella giornata del seminario di oggi naturalmente
Quello che dice sostanzialmente Maurizio e che
La conoscenza degli strumenti alla conoscenza sono un esercizio obbligato della libertà
La mia impressione come giornalista e qui ci siamo ci confrontiamo un po'
Giornalisti di varie nazionalità
E che
Il rischio non sia tanto quello della censura
Che sicuramente opere molti regime molte realtà
Il sulle città di fronte purtroppo è quello che dicevo della espulsione del giornalista dal rapporto con la realtà queste molto più drammatico
Cioè quello che veniva disegnato già all'interno del golfo della creazione di una realtà altra rispetto alla realtà
Siccome nella realtà di oggi al mondo di oggi
Sempre più la conoscenza passa attraverso il vedere
Il nostro sapere costruito sempre più dalle immagini
I processi che si stanno realizzando sono quelli di sintetizzare sempre più
La nostra conoscenza attraverso il passaggio dell'informazione televisiva
Il progetto Divisione formazione fortemente emozionale
Do il tempo della riflessione non passa come vice Viriglio e prova a comando attutiti tener molto presente costantemente questo principio
La velocizzazione della comunicazione
è indifferente alla qualità del sapere alla qualità dell'informazione
Ciò ciò che conta nel tempo di oggi la televisione cose e il tempo reale come si cento in germi in gergo cioè la comunicazione immediata Hillary questa la televisione
Della velocizzazione della comunicazione
è interessata la comunicazione non è interessato al messaggio
Ciò che interessano i giornalisti le nostre generazioni e generazioni che ci han preceduto
E l'identità del messaggio ciò che veniva fuori anche nei loro contrasti e comunque il desiderio di entrambi di avere il controllo dell'identità del messaggio
Questo è lavoro del giornalista la verifica
Del messaggio che viene passato
Nella realtà di oggi questo viene superato ciò che conta è la comunicazione non il messaggio
Che io ti comunichi il vero e il verosimile e indifferente non gliene frega niente processi della comunicazione se non c'è la difesa del giornalista
Che difende tutela l'identità del messaggio si batte per il processo di verifica
Del contenuto delle identità del messaggio perché se no salta la nostra conoscenza del mondo
Sempre più ci sarà lo sovrapposizione come dico bionda realtà altro
Che sarà tanto più affascinanti appetibile appetibile perché artificiale
Quindi costruita secondo quelli che sono gli archetipi alla conoscenza
La realtà artificiale appare fortemente realtà perché la realtà non ha bisogno di apparire reale perché in realtà
E questo è il dramma di fronte al quale si trova il giornalismo di oggi gli strumenti della comunicazione velocizzata le tecnologie stanno spostando progressivamente il campo di intervento il giornalista limitando la sua capacità la sua possibilità il suo desiderio intervenne l'analisi della realtà questo alare e lo stronca e il la geografia alla quale si trova muoversi oggi il giornalismo
Cioè la scomparsa sostanzialmente del lavoro giornalistico ecco la perché discutiamo di informazione di propaganda
Che cos'è che distingue l'informazione alla propaganda e la capacità di intervento nell'analisi
Degli elementi che vengono proposti alla all'informazione alla comunicazione
Noto nella guerra al golf dissi voglio raccontarvi io la guerra per quanto ho potuto vederla dopo essere stato sei mesi da giù
Mi accorsi andando in giro a far conferenze per l'Italia che altro che io racconta la guerra la querela raccontavate voi perché voi
Avevate visto la guerra perché alle otto e mezza di Vertemate con l'elmetto in testa nel salotto di casa e della televisione passava
Immagine della guerra ed era quella che cercavo di raccontare io o quel messaggio che era passato attraverso la televisione dei videoclip del Pentagono che facevo vedere il bersaglio centrato costantemente e soltanto soprusi scoprì
Che soltanto il sei per cento il sei per cento
Delle bombe erano bombe intelligenti e generale Pierre Gallois vicecomandante la NATO che andò a fare un'ispezione in Iraq disse
La gran parte di quello che vidi erano bombe che aveva usato io come pilota durante la Seconda guerra mondiale
Ma quelle che stavano di fronte a me quando io facevo le conferenze la guerra che avevano vista quella che poi raccontarlo come quella del Golfo fu quella che passò attraverso esercizio la propaganda non della censura
Del mio Cid manici mente della gestione delle informazioni questa la realtà nuova
Che riguarda il corrispondente di guerra e quindi riguarda i territori conflittuali designati dai nostri due colleghi esattamente come i percorsi che ci sono oggi che non fa tanto più Maurizio perché oggi corrispondente diplomatico ma che ha fatto inizialmente
Nella sua la nel nel professione
Che quando il sindaco di Torino il Presidente del Consiglio dei ministri
Deve comunicare ciò che sta facendo
Comunica al giornalista centocinquanta cartelline dove c'è tutto ciò che si può sapere su quella realtà e il giornalista non ha tempo la velocizzazione della comunicazione per fare il suo lavoro
Cioè prestare a Dosso mordere le caviglie del sindaco di Torino come del Presidente del Consiglio dei ministri
E siccome c'è il caporedattore o l'esigenza della comunicazione immediata veloce che gli sta addosso non rompere le balle colato esigenza di sapere di conoscere di verificare cioè di fare il tuo lavoro il giornalista
Quello che passa è sempre più la propaganda ma non la propaganda che noi vediamo nettamente il territorio di guerra
Non è certo possibile distinguono tentare di distinguere ma quella che passa dal quotidiano
Attraverso una tensione che sempre più spinge verso il pensiero unico è facile dire
La libertà di stampa cioè nelle democrazie e mancano i regimi queste il territorio minimalista
Che possiamo dare come consumato se siamo giornalisti dobbiamo spingerci oltre dire quali sono i rischi presente all'interno del territorio democratico
Di limitazione della libertà di espressione e di sovrapposizione a questa pelle che chiamo la realtà altra della propaganda
è molto facile territori di guerra battersi perché è essenziale molto netta di e allora certamente che io denuncio il videoclip dicendo soltanto il sei per cento delle bombe intelligenti ma lo disse anche il congresso a metà che lo abbiamo scoperto perché ci fu il Congresso americano che fece un'inchiesta su questo il Congresso americano
Ciò voglio dire democrazia nel proprio interno gli strumenti per poter contrastare
Le volontà di esercizio politico del potere come potere come esercizio
Assoluto di potere
E i giornalisti su questo demolitore questo il territorio nel quale loro debbono intervenire
Quindi sono molto grato davvero Maurizio Caprara riportato all'interno e questo discorso che hanno interessato la magicamente
Perché non vi è alcun poi separazione fra loro dibattito drammatico tesissimo
Lo sono seduta con una accanto all'altro ma rappresento due realtà lo hanno detto loro stessi dove è difficile da fiducia all'altro e difficile
C'è il desiderio e la speranza ma c'è la difficoltà a poter riconoscere nell'altro l'interlocutore di un processo di pace perché ci sono i morti di ogni giorno così diceva Maurizio
Quant'è difficile raccontare le diversità della tensione della come dire dei processi
Della guerra
Quanto è più facile raccontare l'esercizio della violenza attraverso le immagini di un carro armato
Il carrarmato che entra dentro casa che viola l'autonomia di un territorio
E da immediatamente il senso dell'esercizio della forza e dicevano rise quante più difficile
Raccontare il terrore del quotidiano vissuto all'interno di una realtà dove tu vai viti io un amico Aldo Battisti che molti conoscevano conoscono dello straordinario giornalista di grande apertura di grande qualità professionali e mi diceva l'altro giorno qualche giorno fa di utopia trovarmi a Torino
I miei figli quando vanno a scuola vanno su due autobus diversi
Su due autobus diversi
Come reali d'Inghilterra che una volta viaggiavano su due aerei diversi
Così parla contare questo
Ecco quindi problemi per il giornalista come il raccontare come recuperare gli elementi di una realtà complessa tanto diverso al proprio interno al di fuori del racconto specifico
Della guerra
Per questo è molto più difficile oggi parlava dice la necessità d'una specializzazione molto più difficile oggi essere giornalisti perché è molto più facile stare all'interno del filone della propaganda
Ma dalla propaganda nei termini in cui la MG diamo noi quella dei regimi ma anche dalla propaganda del pensiero unico
Quello che tenta di realizzarsi all'interno delle società democratiche come la Società italiana e molto più difficile trovare un percorso di libertà
Di ricerca delle identità dei fatti all'interno di questa allora un senso parlare di questo non sarei proponiamo costantemente la logica conflittuale che c'è all'interno del Medioriente questa il territorio minimale come dico
Se vogliamo andare dare un contributo reale dove andare oltre
Tutti quanti insieme perché questo Inter e il discorso che interessa anche loro e il discorso che c'era dentro le frasi Shimon Peres no
Quando Paci racconta la deriva di un percorso informativo attraverso le testate del suo giornale
Allora un senso star qui al tenente righe celebriamo dei rituali ma chi se ne frega dedicamelo sto tempo d'altro rimaneva da leggere
Dobbiamo andare oltre questo dobbiamo farlo siamo giornalisti siamo coloro che formò l'opinione pubblica di una società siamo coloro che lega nel braccio DC Vasco o comunque dove è stimolante
E questo è un dovere che abbiamo non possiamo permetterci di andando al di là di questo dobbiamo star dentro questo problema
Che rapporto fra informazione e propaganda appare drammaticamente alto e forte nei territori dalla guerra Mother impegnarci anche al di là della guerra
Nei territori della non guerra come dicevano i colonnelli cinese
Allora vorrebbero invitare su questo il nostro collega siriano che sicuramente un un arabo anche poi diceva Maurizio prima all'Islam ma quanti Islam ci sono
Che conoscenza abbiamo né dell'Islam che ha studiato Ghezzi che ha studiato Latouche
Quanti Sancho data noi l'Islam e unico e far ridere quando gli americani parlano di noi come se i francesi fossero come gli inglesi e diciamo ma che bambinoni questi americani perché noi nei confronti dell'Islam come ci comportiamo
E lo stesso Islanda quello che c'è in Indonesia di quello che c'è in Marocco
E lo stesso Islam quello cioè in Palestina di quello che c'è in Iran
Ma ci rendiamo conto di quali sono le approssimazione con la quale noi cerchiamo di leggere la realtà e pretendiamo noi poi di dare lezioni
E Carlo il desiderio espresso da Maurizio di una conoscenza più approfondita mi scuso chiedo al collega siriano de per la cortesia interveniva alla finestra vetrine of offerti da qualche patacca Italia
Mi scuso parlerò in francese
Ebbene i stanno andando veramente nel quale stiamo arrivando al cuore della questione dopo la guerra del Golfo ci sono stati almeno duecento libri che sono stati scritti relativamente a questa guerra è soltanto un quarto dedicate alla guerra propriamente detta perché la guerra è stata soprattutto la guerra mediatica
Si tratta veramente di delineare fosse la frontiera tra propaganda e informazione
C'è una frontiera chiara netta visibile fra queste due realtà quella della propaganda è quella della informazioni media arabi osservatori e analisti impegnati come tutti i media
Ebbene in media arabi hanno difficoltà
A coprire la realtà che li riguarda direttamente per quanto riguarda mondana ha varato questo è vero sia per i Paesi arabi che per l'Europa
Ci allontaniamo facilmente dall'obiettività quando si parla del mondo a Rossi ci si lasciar prendere facilmente dalla propaganda i a volte sono pluralisti obiettivi critici e nella copertura della realtà internazionale Esterna altrettanto questi stessi media sono appassionati coinvolti quando trattano bella attualità più vicina delle relativamente a il mondo arabo
Anche i relatori che mi hanno preceduto hanno detto che non potendo essere obiettivi cerchiamo perlomeno di essere all'estero sta coperto ora è impossibile forse essere obiettivi quando si è coinvolti appieno in un conflitto
Essendo il giornalista che ha origine nel mondo arabo che si occupa di questioni arabe non rivista francofona che si chiama novella affittasi e che si occupa delle questioni del Sud in generale
Che io noi vi nascondo che sono stato meravigliato da come in media i mittenti occidentali hanno trattato un fenomeno rilevante nell'ultimo decennio cioè la guerra del Golfo ho avuto l'impressione che per la prima volta nella mia vita professionale in media del sud
Fossero molto più pluralisti di quelli del Nord
Talmente erano coinvolti avevano messo il casco di guerra la diventato quasi Dei sostituti di Richard corso nella copertura mediatica per giustificare la guerra
Tutte le regole della deontologia sono state veramente negate
è stata non soltanto se patata non soltanto di un pensiero unico di un'informazione uniforme mitizzata ma di una stampa in uniforme
Poche stamperia da
Proprio nella mia redazione raccolto vari stasera
Va ritirato tirocinanti uno che era appena uscito dalla scuola
Di giornalismo parigina di Parigi che lei ha detto che il professore lo aveva redarguito quando aveva criticata appunto alla stampa il colore della stampa nei confronti della guerra aveva detto a questa giornalista
Signora la carta d'identità nazionale
Tassa prima e prima e più importante della Carta del cartoon del nella carta del giornalista questo per dirvi quanto i media francesi abbiano fatto sono anche farlo anche fatto un'autocritica poi a riguardo comunque
Questo fosse uno degli esempi estremi che mette in evidenza come in periodo di crisi tutti i principi vengono calpestate dimenticati
La prima vittima della guerra la verità e questo vale per tutte le guerre io sono nato in un paese della Siria dove in modo in media sono legati non rispettano sono sottoposte a ordini a consegne precise tutti la ogni tipo di fondazione giustificata dallo stato di guerra tra bisogna avere l'onestà di dire che non soltanto i media sono legati e la società tutta intera che non può esprimersi
Detto questo non bisogna però concluderei che dato che i media non possono parlare non si può per questo dire che i siriani siano male informati arriverà direi perfino che proprio per sfuggire la propaganda ufficiale che i siriani
Si rivolgono sempre di più ad altre forme di informazioni altri l'hanno già detta l'ha già detto questo prima di me ci sono molte alternative Santelli tutti
E c'è stato un articolo
Appena sono iniziate le trasmissioni via satellite un articolo che diceva
Che parla della democrazia che viene dal cielo da Al Jazeera abili si rendesse ce ne sono tantissime sono diventate queste televisioni uno spazio di libertà e di pluralismo in media nel mondo dei media
Quindi c'è la radio eccetera concorrenza alla gli internet nelle tecnologie nonostante gli ostacoli frapposti dai poteri fino ad oggi hanno permesso ai cittadini di avere un proprio spazio di libertà d'informazione lo spazio sempre più largo
La competizione la guerra dei inizia dello lettere eccetera
Vorrei citare nel sottolineare alcuni miti alcune alcune realtà che forse vanno chiede mitizzata in prima media e che è la democratici l'utilizzazione del mondo arabo contribuirebbe all'avvento di una pace mediorientale
Piuttosto assistiamo al fenomeno opposto cioè sono i dirigenti abbiamo dirigenti autoritarie poco democratici
Che spingono il Paese nei negoziati con il nemico
Se applichiamo Irene regole della democrazia Severiana i Paesi arabi nei negoziati
Se avessimo fatto questo non ci sarebbe mai stato negoziato di pace e Arafat sarebbe morì minoritaria anche se ha firmato gli accordi di Oslo contro l'avviso dell'opinione pubblica del mondo arabo ma anche forzando la mano ad Al Fatah e OLP all'auto e all'auto
Non è soltanto una questione di democrazia quindi ci sono molti altri elementi che vanno considerati secondo mito l'Occidente con i regole dei due pesi due misure che pratica non favorisce il dialogo e neanche la cultura democratica
Il precedente internet relatore l'ha spiegato molto bene come presidente
Fino vi darà un altro esempio fino al mille novecento novanta euro e quindi né pubblica algerina io conosco bene questo Paese era radicalmente opposta a regime iracheno
Cambiamento dell'opinione pubblica a favore dell'Iraq è stata possibile
è stato possibile grazie la copertura tendenziosa e propagandista Danny dieci mentali
E algerini ascoltano attraverso il satellite tutti i canali ricevo i canali francesi quando hanno visto come veniva coperto il conflitto come se si trattasse di un conflitto
Tra l'Islam e il della cristianità dai crociati contro i barbari
Hanno avuto un cambiamento totale dei posizioni quindi no era come dire questo significa che noi in Occidente abbiamo avuto una responsabilità enorme noi possiamo contribuire a favorire l'informazione obiettiva fossero obiettiva ma onesta come si diceva prima poi presentando Israele come un esempio di democrazia e in una cella di dispotismo si favorisce l'amalgama
Rossi apre la causa della democrazia nel mondo arabo Israele è una democrazia sicuramente non è un'operazione riservata un'etnia soltanto soltanto una parte della propria cittadinanza
Come è stato detto mille volte una democrazia che occupa che opprime un altro paese che occupa un territorio non può essere definita completamente democratica ci sono certamente regole democratiche
Ma anche la democrazia che ha ricorso alla propaganda la disinformazione che pratica in un modo o nell'altro a nome della sicurezza
Che pratica
L'informazione come che utilizza informazioni a questo a nome della sicurezza della causa
Saccà si fa la guerra a tutti
Fintanto che la pace
Sarà un desiderio un pio desiderio sarà impossibile trovare un informazione degna del nome di tale nome per cui fino a quel punto è un punto saremo la propaganda madre di tutte le derive
Vorrei recitare un altro esempio nel mille novecento ottantatré è un esempio divertente ma piena di significati finnica di significati nell'ottantatré
Jesse Jackson passa l'americano vada mascotte per recuperare i tre piloti americani che erano caduti nel Libano con loro aereo
Nel caso di un attacco degli Hezbollah
Secondo i testimoni che hanno assistito abbiamo letto nei libri anche dopo allora il signor De Benedetto AGEA rigenerati e si a Jackson voi rischiate di perdere la guerra contro uomini io rischio di per io veder perdo cinque mila uomini e
Non questo non riesco a parla ad avere sicurezza sull'esito della guerra sa no con la guerra del Libano nell'ottantadue e poi con avvisi a casa catastrofica provocati provocatoria sulla spianata e moschee satanico è stato all'origine denatalità di più di cent'di parecchie centinaia di vite israeliane senza parlare poi delle vittime
Libanesi siriani ai palestinesi con questo bilancio
E stato ripudiato no è stato eletto primo ministro in Israele e sarà probabilmente ancora una volta rieletta nel gennaio del prossimo anno quindi è un po'la stessa no circa diabolica che si riproduce
Oneri continuare la lista ma un soprattutto per dirvi che non si tratta solo di essere informati sotto informati esageratamente informati è semplicemente una questione di giustizia di cultura democratica una buona informazione di quindi di avere una buona informazione e un una buona educazione
Per quanto riguarda questi due punti
I la strada da percorrere è ancora molto lunga abbiamo ancora molta strada da fare con la guerra contro l'Iraq che si profila all'orizzonte con il suo corteo previsivo imprevedibile di Bugie ebbene ecco questa guerra non abbiamo che da essere pessimisti a lungo termine
Questo mi richiama mi ricchi mi ricorda la dichiarazione di Giorgio Schultze davanti al Congresso
Rispetto alla situazione della Palestina dice siamo in un tunnel nero vediamo a volte o alla luce in lontananza e poi ricominciano a sperare ma improvvisamente realizziamo che questa luce e il treno è un tema che ci sta venendo addosso pensiamo proprio nella stessa situazione in Oriente nel Medio Oriente io però lo condivido questa sensazione questo sentimento la guerra dopo Cannes Deventer il primo Candelette la pace con l'Egitto dopo la caduta del muro di Berlino la guerra del Golfo alla seconda guerra del Golfo
La guerra e diventata impossibile è una cosa assurda e criminale perché è gratuita responsabilità dei media è proprio quella di
Trasmettere questo messaggio e non di attizzare il fuoco per aumenta la propria audience
Grazie per l'attenzione
Beh come giornalista anzitutto voglio essere molto grato ringrazio davvero riformarsi molto grato al nostro collega machete
Perché raramente ho sentito un giornalista poter parlare con tanta franchezza dei limiti del proprio regime
Un giornalista che dica che il Paese la Siria il suo Paese non soltanto i giornali ma non soltanto i giornalisti ma la società siriana come tale in società con la mordacchia con la museruola
Per questo l'affermazione di grande qualità per un giornalista perché molto facile per noi parlare democrazia e di libertà in un Paese nel quale con cento mila limiti cui siamo tranquilli che siamo all'interno di una società democratica molto molto più difficile drammatico molto più coraggioso
Per un giornalista che vive all'interno di un regime assoluto poter dichiarare denunciare pubblicamente la situazione del proprio Paese gli ha siamo grati veramente come giornalisti siamo veramente molto cara
C'è un limite di fondo naturalmente questo intervento io credo mi ha colpito molto
E limite che sempre si misura quando ci si confronta con società non democratiche
Cioè immaginare che la democrazia sia
Il Paradiso
Il perfetto di canto
Il sistema il sistema incorruttibile immodificabile
Uno che sia lo dicevo che l'Ulivo diceva Churchill e che il migliore dei sistemi peggiora il sistema cancellati tutti gli altri c'è un sistema perfettibile non vi sono democrazie perfette
Lo stesso toccabile son passati tre secoli fa Susan tre secoli ricordava e quanto è importante il suo in sentenze nel mento oggi
Quali sono i rischi della dittatura della maggioranza in una democrazia
Se non funziona a dovere gli acquirenti gli elementi di equilibrio
In questa maggioranza
E quanto l'informazione Posse pentendo inizialmente diventare propaganda in una società democratica
Quindi non v'è dubbio che la società italiana non sia affatto una società perfetta
Ma non ve altrettanto dubbio che sia una società democratica all'interno di un contesto segnato fortemente da regimi di sport dice
E la consapevolezza dei limiti la dell'Harbour Club della democrazia
Che poi consentire un passaggio progressivo dai regimi assoluti Tatoli Ali ai percorsi della democrazia
Alla fine di quel tunnel non vi è il paradiso
Alla fine di quel tunnel c'è una lotta quotidiana perché le regioni della democrazia possono ancora sopravvivere all'interno dei processi di controllo della democrazia da parte dei poteri economici dei poteri finanziari dei poteri politici e dei poteri culturali
è un percorso che non termina mai
Quando i nostri amici nostri colleghi che vivono in situazioni di regime riusciranno ad apprezzare le contraddizioni connaturate al sistema democratico sicuramente un grande passo in avanti sarà stato compiuto perché ci sia un percorso che possono implicare questi questi itinerari così differenziate ancora oggi
Dopo sette
Preferire quando finisco certamente grazie perché più ordinato così per tutto il tormento nostro collega diceva c'è un lungo cammino ancora da fare
Verso i processi dalla Paci percorsi della pace
E credo che questo sia la consapevolezza che si possa consegnare dalla serata di oggi da parte di tutti noi naturalmente no
Che non è un percorso facile che non è sì qui nessuno si può illudere illudere che passa ancora Yoshioka non mi parlava dicevo ormai purtroppo il percorso la pace un percorso di un decennio
Piuttosto che un percorso di due anni o di un anno
Ed è un un uomo di un intellettuale di grande di grande qualità morale
L'amarezza che il che lo accompagnava nella sua definizione la con l'amarezza di un uomo che si è battuto per la pace magari tra mille contraddizioni e che vede oggi che quel percorso s'allontana e si allunga sempre più però c'è una frase che diceva il mio collega il nostro collega e pare che è molto importante coglie tutti quanti la cultura della democrazia
Cioè questo modo di pensare attraverso il quale si realizza la tolleranza l'accettazione dell'altro
Questo è sostanzialmente la democrazia con tutte le sue imperfezioni con tutti i suoi rischi contenuti all'interno e di cui nella realtà di oggi in Italia siamo testimoni diretti ma stessi più che gli altri
E la cultura della tolleranza dell'accettazione degli altri dall'altro la consapevolezza e come dicevo che non esiste in sé l'onnicomprensivo
L'identità di noia affermata anche dalla presenza dell'altro e proprio questo ci deve convincere che l'accettazione delle diversità e soltanto e l'unico percorso
Attraverso il quale può passare
L'itinerario del processo di pace allora prima di dare la parola c'era un intervento segnato prima ma prima dirà la parola poiché ecco c'è un altro intervento però dopo porre se mi consentite dà spazio alla critica del mio collega palestinese prego
Aziende criticano io volevo parlavo dello Stato d'Israele sulla propaganda non so il giornalismo il giornalismo per me
Un atto umano un punte che collega le culture e le nostre coscienze umane che è una cosa molto interessante anche nella mia vita io parlavo se non so se fosse l'avete capito male
Ma parlavo dello Stato d'Israele che fa solo propaganda
Attualmente in tutto il mondo e voi sapete bene che il potere ovunque sie
Comunque sia il potere o lo Stato fa propaganda e in una maniera praticamente Beggio del Medio Oriente o dei dirigibili quella di rovesciare l'opinione Abu Bilica
Quella di deviare le coordinati culturale
Cioè voi l'ho sentita forse quello come mi sento io
Questo che volevo dire non volevo assolutamente accusare le un formazione o il giornalismo perché è una cosa completamente diversa un degno di persona che tantissimi dei nostri colleghi giornalisti hanno dato la vita raccontare la verità un'altra critica questa una affermazione che le sento dal bel tutto sulla democrazia d'Israele ma c'è o viene noi lo vogliamo dov'è il sintomo pratico cioè noi insistiamo alla democrazia d'Israele ma porca miseria dateci la nostra libertà pure noi no
O no
Certo eccetera datteri le datemi il tempo di vedere gli orrori gara fatte datemi il tempo di vedere la corruzione a Gava fatto o del regime di Arafat
Togliete l'occupazione per poter costruire una democrazia bare alla Bari con l aiuto con la collaborazione dello Stato d'Israele
O sbaglio anch'io siano sono né se Romano anche io vedo la mia madre da Duane chiusa dentro casa che lei non c'entra mai con i kamikaze non ha mai bus visto uno dei Hamas
C'è questa è la realtà io ce n'ho tanto qua in questo libro che balla della democrazia d'Israele
E io vi consiglio di leggerlo
Denunciare la politica d'Israele non deve essere uno vergogna anzi la denuncia deve essere avverte e a favore dell'Israele Israele a uno stato vivo
E secondo me se continua in questo politica non so se sarà rimarrà vivo come a noi per del resto certamente perché il destino sembra che il nostro bel tutti e due a parte
E chi non lo volle vedere e solo perché credendo altre biologia o in altri affermazione che non hanno più senso
Grazie
Voleva intervenire a lei
Dico cioè scusi c'è un microfono che aiuta tutti a sentire grazie
Volevo dire che siamo realmente qua oggi molte venti
Professionale dei comunicazione certo questa era la Thema non lettera politica lei non stava qua questa mattina
Ma io rappresentando ovviamente anche
La ma spende israeliani ho detto che cercherò di non entrare in politica
Assolutamente per parlare su comunicazione cioè mezzi di comunicazione in quest'area difficoltosa
Credo che
Ho provato di ascoltare mia collega
E ho capito che non è mia collega più perché portavo cedevano una politica quindi è prossima volta forse sarebbe meglio se gli organi di giornalisti volevano portare con un membro della autorità palestinese di portare un portavoce non sotto profilo da un giornalista perché mo'non ho trovato niente di comunicazione nel suo discorso
Ovviamente non intendo di replicare perché non è
Un nome io non sono venuto qua per replica politica crescono e politica parlava comunicazione e mi dispiace che non è stata così
La ringrazio io credo di poter dire
Mi risulta abbastanza difficile separare i percorsi della comunicazione percorsi dalla politica
La comunicazione e l'informazione sono i processi attraverso sempre lì quale si realizza il dibattito politico e l'identità della democrazia ciascuno sceglie il proprio ruolo e lo esercita così come crede
Io non mi sento di censurare nessuno se non di esprimere le mie opinioni che sono in contrasto netto con quello degli altri
Immaginare che posso espellere qualcuno da quest'aula perché non rappresenti un mezzo di comunicazione è un esercizio non fa parte la democrazia almeno come lo intendo io e come intenda larga parte dei giornalisti italiani
Credo la democrazia sia il confronto delle idee ciascun assuma la responsabilità di ciò che dice e la qualità mi scusi mi scusi la qualità delle mi scusi mi lasci parlare l'ho lasciata parlare la qualità della democrazia si misura proprio dalla capacità della tolleranza
Non dall'espulsione
Preferire ittica
Assolutamente e parlare su comunicazione cioè mezzi di comunicazione in quest'area difficoltosa
Credo che
Ho provato di ascoltare mia collega
E ho capito che non è mia collega più perché il portavoce di non una politica quindi è prossima volta forse sarebbe meglio dagli organi di giornalisti vogliono portare un membro della autorità palestinese di portare un portavoce non sotto profilo di un giornalista perché boh non ho trovato niente di comunicazione il suo discorso
Ovviamente non intendo di
Replicare perché non è
Non è io non sono venuto qua per replica politica risponde politica parlare su comunicazione mi dispiace che non è stato così
La ringrazio io credo di poter dire
Mi risulta abbastanza difficile separare i percorsi della comunicazione percorsi dalla politica
La comunicazione e l'informazione sono i precisato questo sempre lì quale si realizza il dibattito politico e l'identità della democrazia ciascuno sceglie il proprio ruolo e lo esercita così come crede
Io non mi sento di censurare nessuno se non di esprimere le mie opinioni che sono in contrasto netto con quello degli altri
Immaginare che posso espellere qualcuno da quest'aula perché non rappresenti un mezzo di comunicazione è un esercizio non fa parte la democrazia almeno come lo intendo io e come intenda larga parte dei giornalisti italiani
Credo la democrazia sia il confronto delle idee ciascuno assume la responsabilità di ciò che dice e la qualità mi scusi mi scusi la qualità delle mi scusi mi lasci parlare l'ho lasciata parlare la qualità della democrazia si misura proprio dalla capacità della tolleranza
Non dall'espulsione
Prego
Buonasera a tutti non sono un giornalista sono un cittadino trentotto anni perché trentotto anni perché parlo di una testimonianza che magari può andare nella direzione della speranza che molti di alcuni di dei giornalisti presenti hanno ho vissuto la metà della mia vita in Libano e l'altra metà lo stupendo in Italia
Ma credetemi la prima metà della mia vita adesso che a distanza
Vivere in una realtà dove l'appartenere a una religione oppure a una circondario oppure area geografica era era molto ristretto in maniera tale che la Tour la ragione non ti porta più a riflettere quanto l'istinto animalesco dice
Di di di nodi di rimettere il segno di resistere era troppo forte o tessuto all'età di dieci undici dodici anni ho visto delle giovani diciassette diciotto diciannove anni cristiani tra virgolette perché io sono cresciuto la mia anima Natalin quella famiglia tra gioie in cui andavano anche loro a combattere come martiri
E frustrante per chi ha distrutto la guerra uscirne con un forte segno e frustrante però
è vero anche che quello che il Libano ha fatto vedere oggi
Io nelle ultime io sono quando sono venuto in Italia c'ho messo sei anni partono e parroci a mettere in piedi in Libano perché l'ha visto la situazione era quella che era era il difficile genitori c'è uno rimane lontano rimane lontano rimane lontano rimane lontano e così via
Però l'esperienza del Libano di quel praghese che magari alcuni dei giorni stanno vissuto in cui veramente c'era l'odio dall'altro ma veramente anche c'erano e lo dico me ne frega niente uccide un cristiano entra in Paradiso con quaranta vergini e così via adesso con le presta tanta con lo so che lo so ecco simmetrica viceversa dall'altra parte
Il fatto che a oggi il Libano e aperto le famiglie i giovani si comunica e così via questo un bel segnale cioè non è vero che la pace lontano non è vero se no io non sono più avuto paura dei signori dall'alto signore mi sarei non non sta neanche presentato
Non è vero la pace c'è dentro tutti di noi c'è però la pace non bisogna sperare per la pace bisogna farla bisona questura quello che ho capito è un processo la democrazia e la pace e la democrazia è un processo un cammino lungo poi a seconda delle società quello che sono riuscito a capire a secondo delle società sia ci si arriva però soprattutto non ci deve essere la violenza soprattutto non ci deve essere l'odio tutto questo ciclo che purtroppo oggi si sta ripetendo non fa altro che va contro la pace non modifica la pace non lassiste
Faccio una serie di denunce che sono seguenti anzi pagare una piccola riflessione Costa che mi può aiutare
E che ho avuto la fortuna da piccolo di alle farmi come autodidatta una libreria
E in cui c'erano tutti i quotidiani durante la guerra e ha avuto anche la fortuna anche coraggio dando ad eseguire quando anche c'era un bombardamento e avete farle capire recapitare a casa
Mi interessava il fatto che la stessa notizia come viene interpretata da diverse parti questo era un processo per me io ho avuto la fortuna altre no allora questo un po'mi ha salvato prevede all'altro oggi meno ricca vedere alla tv ad esempio no
Dei dibattiti in cui i giornalisti anche un parte sono consapevole sforzo mi sto riferendo alla geografia dal mondo arabo in coi dicono ma è una guerra di religioni l'altro dice no
Bene uno dei teoremi si sta costruendo che il seguente non riesco a capire perché se sei ebreo sa israeliano se sa di non essere un S sionista se sei un sionista sta ad ammazzare
Ma questo teorema è brutto da dire ma se l'altro ebreo io sono cristiano quello che e l'altro ebreo perché è nato in una famiglia ebrea la sua anima nata lei come io sono nato cristiano perché la mia anima è nata qui e così via ora su questo
C'è non ci sono risposte perché c'è questo teorema e nessuno nei confronti di questo teorema che può accelerare può come dire mettere fu combustibile a questo a questo ciclo di violenza non ci sono dalle soste è sbagliato questo uno
La seconda credetemi
Perché mi sono ho parlato del caso dalla libreria che ho avuto la fortuna le stesse notizie che leggevo all'età dodici tredici quattordici quindici anni vent'anni oggigiorno ritorno in Libano me dispiace dirlo sono essenze
Lo stesso slogan che si ripete si ripete si ripete come ha fatto presente che ho fatto prima unisce cosa fatto provocava dell'avvocato deputato provocato dato da è solo ricontattato
E la paranoia totale c'era già il dito conformazione permetto tale cederli lì non c'è da crescere per avvicinare alla cultura democratica che giustamente Name cioè dice questo è un po'grave cioè ovunque un aiuto da parte dei dei purtroppo dei giornalisti da quel pallone assiste POR questa una una delle cose che volevo dire
Le fatto di essere qua la prima cosa che mi ha fatto colpirà arrivando in Italia qualcosa cioè il fatto di trovare Oro dell'estrema destra
Che paragonò dall'estrema sinistra etanolo porta la sua opinione e ora dice le sue ragioni euro dice che modello di vita che modello ci deve dire mi società di società con l'ottenere per me era assurdo anzi quello là era da eliminare per riuscire a capire questo ma crede chimici ci voleva volto ma la cosa essenziale che il ciclo di violenza di occhio di tipi di se bisogna se la alla passino bisogna sperare bisogna lavorare volere è potere bene lavoriamo aiutarci anche voi la giornalista lavora in questo senso del ragazzo
Grazie sì certamente la cultura democrazia si costruisce non nasce dall'oggi al domani su questo non v'è dubbio l'esercizio la violenza è contrario deciso alle prese contrari sicuramente all'identità democrazia
Io credo se posso interpretare il pensiero di Shimon credo che quando le dicesse ci resta la speranza volesse dire sostanzialmente ci restano sta capacità di credere ancora che sia possibile la pace è chiaro che ciascuno coi svolge un ruolo così come tende intende identificarlo così corpo identifica il mio collega italiano così coprenti ricavo il mio collega palestinesi ciascuno svolge ruolo così come crede a quello che distingue le società democratiche dalle società
A regimi dittatoriali e proprio questa possibilità di esprimere ciascuno indipendentemente il proprio come finché c'è questo spazio nelle società esiste sicuramente alla democrazia non vedo perché non è questo il contributo che possiamo dare ai nostri colleghi del mondo arabo di offrire un modello che forse non mi trovo completamente d'accordo col disegno che ha tracciato che ha tracciato ma cito inerme
Io non credo
Che davvero nell'ASS in Francia al tempo la guerra del Golfo
Ci sia stato qualcuno che abbia detto ad un caporedattore un direttore che abbia detto
Il mio passaporto prevale sul mio tesserino professionale più che si torni ancora all'identità degli a ottobre boys come identità del lavoro giornalistico io sono fortemente convinto daltonici se una serie di analisi che sono state fatte
Sul lavoro giornalistico e si è visto che sempre il dato professionale finisce pre prevalere sul dato della faziosità o sul dato della scelta di parte
Io credo che quale che possono essere limitazione che ciascuno di noi si pone il dovere di raccontare con i propri occhi quindi con la differenza che sono all'interno società democratica di poter racconta di poter fare il racconto della realtà prevalga sul tentativo di imposizione di un caporedattore o di un direttore
Sono in Genova così voglio sperare quanto meno così posso essere testimone della stampa italiana non so di quella francese a questo punto prego
Io mi chiamo Claudio presso insegno lingua araba e alla Facoltà di Lingue come Torino
Volevo solo lanciare una piccola provocazione del tutto pacifica ai giornalisti italiani qua presente rifacendomi a quanta detta da Caprara
Io sono tredici anni che tengo corsi di lingua non soltanto per gli studenti universitari che quindi di professioni studierà una lingua così impegnativa come l'arabo
Ma tengo corsi agente di tutte le professioni io ho insegnato in segno a poliziotti a agenti dei servizi sta dei degli Uffici stranieri
Anche gli operatori e i servizi funebri hanno richiesto come professionisti dei micro Accor sibili corsi di avvicinamento per carità alla lingua araba
Io lo dico con estrema sincerità
In tutti questi anni non mai avuto un un giornalista singolo né una richiesta da parte di organizzazioni dice realisti di avere dei corsi di avvicinamento all'arabo mi dispiace che in questo momento non sia più presente in sala
La mia collega professoressa Kaminski che insegna lingua ebraica nella mia stessa facoltà perché sarebbe interessante sapere se anche lei ha vissuto questa mia esperienza e concludo con un piccolo aneddoto
Della mia famiglia io avevo lo zio di mio padre che era un giornalista della vecchia guardia si chiamava Vittorio vorrei zio e lavorava alla stampa
Quando io che da piccola avrei voluto fare la giornalista decide invece di studiare l'arabo lui mi disse ma come perché studi l'arabo non validi farne giornalista
A arioso per quanto conosciuto c'è più o che siano il più per quanto curatrice presidiarla giù per cortesia
Per quanto conosciuto di Correggio credo che ci fosse fortissima ironia in quello che lui ha detto naturalmente su questo non v'è dubbio per quanto riguarda la conoscenza dell'IVA della lingua araba apprezzo moltissimo che lei raccolga ciò che dice Maurizio
Intanto io consiglierei certamente che si voglia iscrivano corso di arabo sollecitata a questo intanto il consigliere di leggere tante tanta letteratura araba che è stata pubblicata anche in Italia sarebbe già un primo passo
Prego
Buonasera se sono mezzo italiano mezzo palestinese un mezzo e israeliana tre parti vedete voi critiche ed ecco vincere mezzi più anche se c'è un mezzo Roma riusciamo a
No
Più
Sono dell'isola matematico ma era un appartato presidio molti senza no volevo più che altro delle dire delle era flessioni e non delle domande
Innanzitutto alle giornalista
E sarà Eliano che mi sembra che di nuovo siamo ricaduti e in quello che e e la dittatura del giornalismo
A me esperto tantissimo sentire da un giornalista a dire che un collega non deve parlare così anch'e giornalismo questo
E e fare politica o non fare politica e questo comunque e questo comunque Area entra nel tema di
Quota
Cosa el qual è il ruolo del del delle mass-media nel comunicare nel influire e nelle condizionare la l'opinione pubblica e questo mi sembra un modo
Azzardato
Un'altra riflessione ecco si parlava di regimi a regime destato regimi arabi
Non sono da discutere ci sono che il signore giornalista seriano sicuramente l'ha affermato
Ma e e quello che ci preoccupa se vogliamo tornare a quello che il tema di questa conferenza e e regime
Giornalistico sia non esiste
Se perché io secondo me e più pericoloso che non un regime di Stato un regime due nate da una dittatura e RG perché regime de del giornalismo è molto più pericoloso s'volevo appunto e mi una mia riflessione se esiste cosa ne pensate voi come giornaliste grazie
Grazie io poter espone personalmente ma intanto pregherei forse Molise interviene una risposta intanto lui certo poi passerò la parola sì
Un'informazione alla professoressa presso produzioni dettaglio così a una certa ora tappa lo sport decentemente perché ritardare in Iran come giornalista
Di un'agenzia il quale con un altro cioè se la stessa è stata sì iscritto a un corso di arabo ambasciata libica italiani dall'inizio quindi non non risolve il problema che lei ha segnalato
E comunque può essere con un indice diciamo di di buona volontà io ritengo importante quello che lei dice lo ritengo per l'Italia
Perché poi c'è una giustificazione o almeno una spiegazione perché la bassa conoscenza di arabo tra i giornalisti
C'è per quanto riguarda quelli che vanno in Medioriente da una parte perché gli inviati hanno possono avere una particolare competenza sul Medioriente ma non necessariamente sono definitivamente legati per la vita o per decenni al Medioriente e quindi si trovano a cambiare luogo di lavoro temporaneamente molto più di quanto possa fare magari un diplomatico che rimane lì per anni e a una programmazione
Più stabile della propria vita professionale e dall'altra perché in alcuni posti però questo non è una cosa che toglie valore a quello che ha detto perché ovviamente la comprensione immediata
Meno
Alle volte meno proficua di quella diretta e perché alcuni posti quando il giornalista arriva lì si dota alpino per le testate che se lo possono permettere di qualcuno che parli l'arabo per lui perché altrimenti non si sa come potrebbe fare questa è solo una piccola spiegazione per quello che riguarda il il giornalismo di regime se capisco bene
Il regime del giornalismo regime Giorello qui se parliamo del Medioriente parliamo di una varietà di possibilità di queste di questa cosa
Ovviamente il potere degli Stati sull'informazione per quello che riguarda buona parte dei Paesi mediante molto alto io per quello che riguarda il nostro io non credo che esista un regime del giornalismo esistono ovviamente esiste una perfettibilità della sola eccola
Mano sul collo sto dicendo no ma lo soccorre lo sto dicendo io dico aglio io metto mano sul cuore parola vedono soccorre non ho non ho la sua Dovadola sull'Italia o o su localizziamo il dove episodio meno legge
Sì sì
Gli autori io metto la mano sul cuore e devo dirle che non esistono guardi il problema è un altro
Se ci fosse un regime dell'informazione a tutti gli effetti noi avremmo meno responsabilità
Io le dirò che non esistendo il regime dell'informazione nei termini in cui io non ho il tacco sulla testa di qualcuno che mi dice scrivi questo scrivi quello però questa aumentar la mia responsabilità vuol dire che se io sbaglio che se io mi autocensuri lo questa è una colpa mia quindi se vogliamo il rischio non è minore di quello che dice lei perché il regime potrebbe essere estremamente doloroso coercitivo
Ma l'autocensura e può avere un'efficacia anche maggiore di quella del regime quindi io non sottovaluto il problema che le espone esistono dei limiti nel sistema dell'informazione italiana che sono limiti che esistono esistono delle diciamo dei Due dei doveri nostri di farci fronte
Il che richiede questo richiede una vigilanza quotidiana ognuno di noi credo le eserciti
Io non dico esercitiamo nel modo migliore dico che dobbiamo cercare di esercitare una in modo migliore
Grazie Maurizio il su questo tema ciascuna di noi adesso io chiederò poi intervenire sia a machete sia Shimon perché un problema che ci riguarda intensamente produco professionisti all'informazione
E quindi si ha un senso questo dibattito e di riportarlo proprio su queste tematiche naturalmente no pur lasciando ampia libertà ciascuno di scegliere il percorso che preferisce nell'evoluzione del tema
Quali soltanto segnalare una cosa che il concetto di regime
è un concetto difficilmente definibile o quanto meno e definibile molto chiaramente quando si trova all'interno di un sistema bloccato autoritario do appare facilmente identificabile quali sono
Gli elementi no le istituzioni attraverso le quali o le occasioni attraverso le quali si realizza
Niente più difficili te non Società che sostanzialmente democratica e le faccio un esempio molto concreto
Qualche tempo fa la televisione ha dato il telegiornale TG uno
Ha dato notizia dicendo il Presidente del Consiglio Berlusconi è stato assolto perché il suo reato è stato prescritto questi formazione corretta dal punto di vista giornalistico con informazione sbagliata cioè un'informazione che non informa e un'informazione che manca di larga parte dei propri elementi di identità
E questo leggi vanno certamente non è un regime assolutamente però dice quanto il rischio di quell'auto censura cioè dell'auto i denti negazione di un regime che c'è all'interno dei sistemi democratici un giornalista che da questa informazione non fa il suo lavoro
Non è un regime nessuno può pensare poter questo signore il CIPE certamente una fortissima imperfezione che nasce dall'incapacità del giornalista una scelta alle dalle imposizione talvolta inconscia
Di un processo di autocensura lascio a lei la risposta come tutti quanti noi giornalisti sia qui presente ci diamo le risposte
La contestualizzazione dell'informazione dazione del dotato erba conto che la contestualizzazione dell'informazione non è che siamo giornalisti sappiamo che un elemento essenziale per trasformare la notizia in informazione
Se manca questo elemento manca l'informazione
Si finge di dare una notizia ma in realtà non la SITA o si dà un'altra notizia
Questi sono dei processi raffinati che stanno all'interno dei sistemi democratici che certamente nei Paesi a regime sono meno
Come dire evidenti nella loro sofisticate sa ma noi ci siamo giornalisti se vogliamo dare un senso a questo a questa realtà questo dicevo di questo che lo discute
Io mentre parlava il collega siriano ricordavo che mi trovai una guerra in una delle ultime gare ufficiali Medioriente e mi trovo dalla parte siriana era appena terminata la battaglia di terra
E c'erano i carrarmati che erano fermi sul territorio sull'ampia pianura tutti i carrarmati ferma il pomeriggio fino al tramonto
C'era una fase di di stanca di silenzio impressionante dopo il fragore della guerra dalla battaglia
C'è un i carristi che erano usciti fuori dai carrarmati
E si riposavano dalla tensione di quello che è successo dal fatto di essere usciti comunque vivi dalla guerra
Dalla battaglia e all'improvviso dal fondo dell'orizzonte se visto la nuvoletta che si avvicinava Loretta leggera che come andava sempre più si avvicina Thereau UNCI motociclista
Aveva il casco il casco di pelle sulla testé gli occhialoni erano ciclo cicliste che passava lungo tutti i carrarmati a distribuire il giornale che le posso al tavolo credo che fosse non solo ci non mi ricordo più son passati tanti anni
Era un regime che consegnava la voce dell'informazione la voce ufficiale dell'informazione ai suoi cittadini soldati
Questo non è la libertà di stampa certamente a libertà qualcosa di diverso
Però è già in questo vedevo da per il processo della realizzazione di quella cosa che noi tutti interessa che la libertà di pensiero libertà di stampa
Cioè la circolazione del pensiero vi era il non pensiero evidentemente no però però era lo strumento attraverso il quale si realizza comunque il processo della comunicazione e lo riportava appunto a quello che dicevo prima
A quanto sia facile discutere di propaganda e di informazione conoscitore citazioni di regime quanto sia molto più arduo è molto più difficile e quindi quanto a abbia senso alla sua domanda
Se esistono regime in Italia naturalmente quali decisi trovasse all'interno della realtà sicuramente democratica
Do il problema della libertà di stampa l'ho notato affrontato nei termini minimalisti cit la libertà di stampa è connaturata alle democrazie la libertà di stampa non esiste nelle dittature
Se vogliamo essere giornalisti se vogliamo è la capacità di indagare la realtà non l'apparenza del fenomeno la realtà dei fenomeni all'interno di questi percorsi dobbiamo necessariamente andare credo io
Prego prenota un attimo soltanto c'è Maurizio voglio aggiungere una cosa che il tema secondo me meritevole di attenzione al proprio trascuro assolutamente tant'è che quando io ho visto il titolo di questo dibattito
Mi sono letto è certo c'è un grave problema noi
Premesso che la propaganda è legittima
La propaganda diventa è legittima quando pretende di diventare informazione
Non sarebbe male fra una riflessione sulla propaganda pure nella sta nel nell'informazione sulla politica interna non solo su quella estera quando comincia a fare il cronista parlamentare mi veniva detto Bepi raccomando
Ogni dirigente politico parla per un'ora almeno in un comizio beh distinguiamo tra la propaganda e la politica come dire il ruolo del il giornalista e anche del cronista
è quello di selezionare tra le varie informazioni avute quelle meritevoli di essere riferite e di dargli un senso quindi non di prendere la materia grezza e Zac come in una partita di ping pong buttare la pallina l'altra parte la ricevo dalla fonte la do al lettore il punto no ma
Esercitare una selezione tra
Quale delle fonti sono attendibili quale delle notizie verificate da più fonti attendibili risulta vera quale delle notizie meritevoli di interesse quali delle notizie alla luce della conoscenza delle puntate precedente di fenomeni collegati
Può essere esposta arricchendo la conoscenza
E questo è quando io dico noi dobbiamo studiare perché altrimenti finiamo
Il in un ruolo rannicchiati in un ruolo marginale intendo dire questo cioè se oggi il cittadino riceve informazioni da trecento telegiornali duecento giornali radio i cartelli per strada con le ultime notizie sulle Borse
Luminosi eccetera il compito nostro se vogliamo sopravvivere e forse anche sopravvivere bene dignitosamente professionalmente è quello di acquisire la conoscenza per la quale non riusciamo a dare un prodotto finito che contiene la selezione del meglio di quelle notizie con un certo ordine certo Loreto
Non so se mai ce li chiedeva la parola voleva intervenire
Scusa come non poi se ecco
Soltanto rispetta la propaganda
La propaganda e la propaganda che dice e quindi è considerata quanto tale trattata quanto tale in quanto tale quindi in questo caso è meno pro in meno pericolosa si sa che è propaganda le racconterò alla una storiella prima della guerra del la guerra del Golfo avevo l'amico avvocato libanese che veniva da me e che ascoltava dichiarazione deputati libanesi prima della guerra neri diceva aveva detto a certo punto ma stanno dicendo un sacco di bugie più che da noi e quindi anche in Occidente si dicono le bugie di questo fosse lì non era consapevole
Questo per dirvi che cos'è un regime di stampa in Occidente questo lo si vede da noi forse è molto più difficile accedere alla verità per la guerra del Golfo alcuni erano contrari sempre di più ma non li si sentiva se si voleva hanno
Le notizie c'era modo di trovare l'ente dunque se fosse l'unica differenza mangia difficoltà tra le informazioni Cagnoni
Dove sindacati bretone controsoggetto aggiungeva che ma
Come
Volevo dire
Adesso non ha intenzione di polemizzare con nessuno io sono semplicemente giornalista per cui non mi metto a polemizzare con il mio collega palestinese volevo semplicemente raccontare avevo un Mad dato verso la fine degli anni ottanta
Io ero corrispondente israeliano per radio e tv a Washington ma ogni giorno andavo al briefing giornaliero del Dipartimento di Stato statunitense e ogni giorno
Uno dei corrispondenti faceva sempre delle domande durissime circa la politica israeliana nei confronti dei palestinesi come il giorno il portavoce americano
Venne da me e mi chiese ma Schiffer
Lei rappresenta la stampa israeliana perché non organizzare delle controdomande perché quando c'è un giornalista arabo che fa questa domanda quale Michele potrebbe controbattere e io gli ho detto Richard io sono solo un giornalista non sono qui a rappresentare la causa araba potrebbero israeliana io sono un giornalista se è una domanda da fare la faccio
E devo dirvi
Che gli unici immense israeliani d'informazione che io conosco sono gli unici
E questo non lo crederete comunque dove non si può
Inventare una domanda
Di per un giornalista israeliano da fare a Bush
Perché noi non siamo pronti a fare queste domande
Devo dire che ripetutamente prima delle conferenze stampa trae il nostro primo ministro e presidente ci hanno provato
Per anni ci siamo sempre rifiutati viene farci in Beccaria con queste domande per cui è vorrei ringraziare ancora una volta per l'ospitalità che ci avete elargito mi sono anche dimenticato di ringraziare la Fondazione Agnelli grazie mille vi invito tutti avvenire in Israele
Scriverebbe vende articoli sulla pace se volete bilanci anche al mio numero telefonico
In aggiunta le do subito la parola che è giunta questo per dire per dire quanto la realtà sia complessa ecco per rispondere all'analisi che faceva machete prima del sistema dei sistemi delle imperfezioni dei sistemi democratici quando fu lanciata la guerra la guerra in Afghanistan
La signora Condoleezza Rice chiamò i cori i direttori delle maggiori testate americane
E l'invito ad appoggiare lo sforzo che sta facendo il presidente Bush perché era in gioco il futuro della nazione americana
Bene qualcuno del dei direttore testate Lassie nel presente sicuramente corrispose a questo a questo invito
La risposta che diede il direttore del Washington post fu Gentile signora
Il modo più pieno per rispondere alla sollecitazione di difesa del patriottismo
E quello di fare compiutamente il nostro mestiere di giornalista
Di raccontare la verità e di stare addosso al Governo perché racconti la verità questo è quello che dici ma questo è il nostro lavoro e su questo noi misuriamo la differenza fra informazione e propaganda prego
Funziona circa avrei dovevano per signori giornalisti israeliani una Paran signora Janissa palestinese non sono domande solo per chiarificazioni Cacciari fichi chiarire alcune questioni prima in sei nel novantatré quando c'è si si firmò la pace c'era una clausola questa pace che doveva portare qui all'abbandono da parte dei coloni di alla gran parte delle colonne appunto che era stata creata all'interno della Cisgiordania Striscia di casa
Leggendo un libro del palestinese Edward Said sembra l'ultimo libro scritto dalla insegnante ed Said
Sembra che questo non sia successa volevo sapere se questa è la verità oppure se una mistificazione certo
E poi volevo che un'altra ava fare un'altra domanda giornalista palestinese
Se pensa siccome prima definiva tutto quello che giornalismo italiano e di propaganda se pensava anche che una persona come esempio una giallista come hai voglia matta anni Aras sia faccia propaganda sta
Sì però anche i miti e cioè dire ai giornali in Italia riferendosi ai colleghi presenti eccetera sono queste grazie grazie reduci
O che fosse
Innanzitutto c'era quella domanda circa l'accordo di pace tra gli arabi Elia israeliani il trattato De oso siamo letto quel testo per esteso tra questo testo
Non parla sono talmente della fine degli insediamenti e l'unica cosa che si può evincere da questo accordò che dopo cinque anni
Di accordava interno
Le due controparti
Decideranno quale sarà il fatto degli insediamenti israeliani
Che delle penali no le frontiere permanenti delle due comunità questa è l'unica cosa che si può trovare nel testo di questo trattato
E facile comunque procacciarsi intenso per esteso se vuole ce l'ho qui in ebraico volendo anche in inglese
Abbiano abbiano così almeno riesco a farmi capire
Prima le insediamenti non è non è che non non ci teneva non esisterebbe il niente non è che lui ci deve essere un accordo fosse l'accordo avverte
Risolvere che è l'esistenza di coerente questo insediamento
La seconda che cosa che Ganz si è arrabbiato io l'avevo detto all'inizio sono d'accordo con tutta questa real Tamara che abbiamo sentito cioè ero d'accordo anche nel suo discorso
Cioè sul nostro giornalismo sulla nostra professione lui lo sa e non volevo ripeterlo perché c'è stato è sempre le stesse tortura nei confronti dei giornalisti palestinesi
E all'anno sembra soggetto di essere arrestati senza nessun motivo dei militari israeliani
Ci legge il la stampa palestinese tessuto tutti e trenta i cinquantasette la censura militare israeliana e tu lo sai io non volevo ripetere queste cose
Forse era meglio diciamo a parlare che ne so è un un futuro progetto insieme sì allora c'hai ragione tu
E la terza cosa
Le l'informazione di cui noi adesso vediamo
E una formazione di guerra e a una propaganda
Cioè io non ho detto solo che sta male detto anche seghe da no io ho detto se tu che a me il tuo stato democratico lo posso chiamare un pure io ma in fondo la sostanza quali Alcesti amo ma stando a facce a faccende o sbaglio
Questa io c'ho un compito di essere il responsabile ONU ho detto perché la responsabilità per me un luogo pubblico quindi io ti devo accettare in questo luogo come accetto me stesso
Le responsabilità e il messaggio che abbiamo
E queste erano state e le scuole beh responsabilità da tanto tempo nella nostra tradizione c'è e le stretto dell'altro nel logo pubblico che ad esempio da casa mia non si poteva nessuno sputare per la strada
Non è giusto disturbi l'altro i Fini freschi fare le cioè non è giusto e svuotare il luogo pubblico se trasformare neanche al in tv celle Ovo pubblico anche se abiti digitale ma ci sono i dibattiti che praticamente trasformate la televisione ha mai anche il il chi partecipa a questo la il telespettatore il limite non luogo pubblico
Se io vado in tv non do una informazione utile al cittadino ho violato le dell'rispetto del luogo pubblico
Cioè questure la mia professione io tendo veramente per tutto il rispetto è tra l'altro i giornalisti erano le la capacità degli amici ed giornalisti italiani perché purtroppo ancora lo Stato non ce l'abbiamo
Cioè sono obbligato a rimanere o giornalista c'erano anche il giornalista del Giornale Al-Quds di cui io non scrivo da quasi un anno e mezzo per motivi anche politici
C'è questa una realtà credo che lo conoscete voi tutti
Bene io ciascuno ovviamente alla la responsabilità di ciò che dice ciò che posso raccoglie dell'informazione dice mal che evidentemente non territori in guerra gli spazi per la libera espressione del proprio lavoro sono fortemente ridotti prego
No no non dev'essere accese
Ecco sì adesso
Questo era esattamente la mia intenzione cioè parli su questo parli su come siamo riuniti qua perdere motivi professionali e non politici parli sulla difficoltà di come risolvere cioè questo che aspettavo io e non lo non l'ho trovato il suo discorso
Parla su non ha difficoltà di rivolgere il master di giornalismo sotto occupazione sotto la guerra sotto il conflitto
Ma non mi dai la propaganda Denim Air fame da qui davanti a tutti quanti perché non siamo riuniti per questo
Il suo discorso è questo la critica verso le cose che diceva era proprio questo che siamo riniti qua per sentire su mezzi di comunicazione su informazione
Su problemi che ognuno di noi a in questo fase drammatico delle nostre società ma non per tornare alle accuse
Di fare la politica che abbiamo già sentito e già sappiamo perché questo non era mia intenzione di questo incontro che questa era la mia critica grazie spero che non si concluderà mai una critica con il desiderio dell'espulsione di chi non è d'accordo con noi
Io non ho detto all'espulsione credo che ha detto questo almeno così no allora capito male esoterico ma le chiedo scusa che altro capito questo nel pubblico o chiedo
Lei ha capito per seguire il recente in due meno male nel ma certo siamo la minoranza attualmente di collaborazione ecco bravo esatto
Prego per Bach alberghieri si osservazione
Beh anche da questo punto di vista secondo me il dibattito riesce nel senso che mi sembrerebbe assolutamente strano se avessimo una coincidenza di vedute
Tra gli ospiti palestinesi gli ospiti israeliani quindi in qualche modo
Al di là della impossibilità che entrambi condividono i contenuti dell'altro nel metodo non mi sembra che stiamo sbagliando come procedura non arriva nel dibattito
Esattamente questo cioè il dibattito non è dire la stessa cosa trovare la maniera nella quale capire entrambi cose differenti
C'è un intervento più grazie
Anche lei oh perbacco vi chiedo scusa mi scusi qualcuno Lecce questo signore abbia pazienza e questo signore prima grazie
Le chiedo scusa assicura chiama De Maria e lavora la Fondazione Agnelli lascio peraltro alla valutazione del presidente se il tema che introduco come dire esiste ancora spazio per farla fruttare agli ospiti oppure no tra ma di natura quasi tecnica anche se ci vedo delle venature politiche molto forti
Abbiamo sentito con estremo interesse riflettere i professionisti che oggi si sono confrontati sul rapporto tra informazione e potere sia verso i poteri degli Stati a cui essi stessi appartengono sia verso gli avversari per così dire io sarei interessato a capire invece quale il tipo di problema insomma comunque come immagino no la relazione tra il proprio mestiere e la loro leadership i loro lettori perché ritengo che uno dei delle forme in cui si sono create le società civili in nel mondo occidentale sia stata anche quella di un'interazione tra mezzi di comunicazione in particolare Gazzetta e
Ceti lettori faccio un'esemplificazione perché la domanda poi tregua potrebbe essere un po'incomprensibile ma ad esempio esemplificazioni pratiche che tipo di linguaggio usano i giornali
Israeliani giornali palestinesi
Le televisioni
Se passi positive o forse una andava ad Harvard in rete
Il
Se la rivista insomma scrivono linguaggio colto quindi pensando a dei target alti oppure si sforzano di seguire la il linguaggio tale da permettere un'estensione della lettura
Per esempio
In secondo luogo esistono delle politiche esplicite dei vostri mezzi per allargare il la vostra utenza
Oppure in questa è una preoccupazione che ancora non sussiste o che ricordarmi pensata come secondaria grazie
Credo che la domanda si è rivolto soprattutto ai nostri ospiti quindi se Maurizio De concludere la la parola anzitutto del ponte lui dal primo praterie Brenna finalmente
Serena Cardano al si può ignorare che nelle redazioni si difende chiaramente una linea precisa
C'è un certo target di lettori di c'è un tale in termini di paese anche di questo bisogna tener conto obbligatoriamente si scelgono i termini più adatte rispetto a questa linea politica
In Francia c'è la stampa vasto il pubblico generico finga come c'era in questo caso non si usa la stessa terminologia
Anche in Italia credo sia così cioè ogni giornale di sceglie la propria linea vi racconto una storiella
Fra secche non Pavane dati canale monta
In genere nell'orbita una volta va letta delle informazioni che mi aveva fatto drizzare i capelli
Ho letto un bambino israeliano di sedici anni è stato bravo ragazzo è stato è stato abbattuto un bambino un giovane palestinese di undici anni è stato ucciso quindi è un po'lo stesso fatto e uno ho undici anni le due ragazze dodici anni pareri in Palestina Palestina ed è chiamato ragazzi invece il diciottenne israeliana definito come bambino
Quindi e quello che volevo dire già all'inizio molti altri l'hanno detto forse si tratta più di onestà che di obiettività è impossibile in ogni caso essere obiettivi obiettività non esiste nella stampa
Siamo sempre dipendenti da o qualcosa dal paese l'appartenenza a un Paese da dipendente della cultura politica di questo noi dobbiamo tener conto cerchiamo di essere al massimo obiettivi ma c'è sempre il nostro su con show che
Ci sfugge che ci precede
Se su questo perché è interessante qual è il rapporto che si crea fra i media e l'opinione pubblica un che la società palestinese che conservano le tracce di questo tipo di Rosa secondo mentre noi ci sono due modi quello diciamo il che negli anni e imposto sul giornale o sulla e mezzi di comunicazione e quello che
Da una parte viene proposto dalle stessa delle stesse un mezzo ad esempio
Maggior parte dei delle articoli
Che mando io non vengano pubblicate perché a quel giorno c'era stato un attentato o un buon conto un po'andamento quindi non c'è più spazio
In questi due anni sono spariti tanti diciamo argomenti sociale
Non ce ne sono più c'è solo sembra dichiarazioni Puglielli politici ci sono sempre dei opinioni da tutto il mondo certamente c'è specialmente asso alcol ci scrivevano anche giornalisti israeliani se inglesi e americani
Quindi dipende de de de dalla situazione del dove diciamo il mezzo di comunicazione esiste
Da parte dall'altra parte sul resto la volontà di come stiamo facendo noi ad esempio nell'agenzia mostra che da con l'inizio del processo di pace
C'è stato lavorato un Progetto di che ricca filiali addirittura i costruire all'agenzia o a fa anche il palazzo proprio del stesse agenzie del darla una strada nuova strada
Indipendente a questo progetto è stato fatto con né in sede a fare essere italiano e Ionesco e abbiamo lavorato tanto c'è dura da praticamente dal novantadue novantatré
Ma certamente ha con la situazione attuale le c'è anche adesso in fase blocco
Ci sono anche delle varie iniziative prese delle tv palestinese a riformare i giornalisti a creare un rapporto di addirittura verso il mondo europeo forse ci sono anche dei alcuni giorni scrisse una vivace quindi parliamo
Fatto varie corse deformazione solo il
Digitale sul nuovo mezzo di comunicazione sulle telecamere su
Quindi c'è stato questo sveglio e si e questa sprinter del certamente mettere in moto la la cultura sociale la gente deve capire se stessa deve mostra l'articolo queste ecco
Ma vorrei fare una domanda Che male anzitutto mi scuso saluto con molto affetto i colleghi della CNN e di Al Jazeera io non sapevo che fossero qua perché non avendoli visti soluzione dovrà esserci non avendoli visti seduti al tavolo
Non sapevo che fossero presenti quindi mi scuso con loro li ringrazio molto per la loro pazienza
La loro presenza fra poco credo li faremo intervenire
Vorrei fare una domanda al tema molto precise cioè qual è il grado di autonomia
Perché veniva posto il il problema nei confronti di una leadership immaginando la società ma visto il tipo di regime che c'è nel mondo palestinese qual è il grado di autonomia che un giornalista può guadagnarsi o commisurare nel tempo
Rispetto le indicazioni che vengono fatte dall'Autorità palestinese
Dall'Autorità palestinese un'altra cosa cioè no allora ci sono non dimentichiamo che c'è un giornalismo e palestinese che ha vissuto ha sofferto e stato sotto l'occupazione prima del ricordava fatto
E quindi ancora esista questo giornalismo collabora con varie testate nel mondo hanno una grande professionalità sono ben formati noi
Cioè Barlow di me anche l'altro e che ha hanno avuto diciamo un'esperienza o un
Un professione deve essere giornalisti legati in qualche modo alla alla via Haller di non all'autorità perché prima c'era il organizzazione di cui dentro c'erano tutti i palestinesi tutti i movimenti poi sia trasformata all'improvviso un'autorità
Quindi come giornalista non sono disposto né di scendere questa chiamiamolo governo un o appartenere ma faccio il mio lavoro come giornalista perché giustamente se non Berardo
La mia indipendenza comma un uno che porta un messaggio certamente ci sono delle difficoltà ad esempio che come me Ōkuma quasi beauty settanta o centoventi giornalisti palestinesi e a un certo punto rimangono due tre mesi senza stipendio
Un bomber loro difficile a Mosca
Pongo blu e checkpoint israeliani cioè tutto chiuso quindi il lavoro con l'esterno se ci provano a lavorare non è impossibile
Chiederei a Shimon un intervento prima di farfalla il collega di Al Jazeera
Mentre Santina Battisti recensito il film sassofono e Dante sedette locazione di trentatré e dire che in altra prima ed unico obbliga o quant'
Scriviamo i nostri articoli il mio collega Berna e Dio sentiamo l'obbligo solo nei confronti dei nostri lettori qualche giorno fa ha avuto una lunghissima
Riunione un incontro con cerone prima che lo lasciassimo nel suo studio riparto venisse senta combo essi quando chiacchieriamo ci sono un sacco di storie racconti barzellette
Se no che il mercoledì ci raccontiamo sacca di belle cose ma il venerdì mattina quando apro il giornale leggo il vostro articolo Mehmet a piangere perché
Io penso che finalmente scriveranno qualcosa a mio favore invece non è mai così
Ecco è nostro primo e unico obbligo nei confronti dei nostri lettori e l'altro obbligo e come lei ha detto è quella di aumentare il livello di conoscenza e di comprensione
Non cercare di comprarli alla buona
Per far loro piacere o per ottenere più lettori scrivendo in modo troppo semplicistico e quando scriviamo i nostri articoli riteniamo di avere un ruolo che è quello di dar loro il miglior prodotto possibile
C'è un'altra lampante
Ah e gente
Suo intervento voi sapete Al Jazeera conoscete Al Jazeera no è questa CNN arabo così via definito musulmana con che più realtà
Perché si è guadagnata nel mercato una alta qualificazione professionale per la capacità di intervento
Che ha avuto in situazioni nelle quali soltanto la CNN era abituata a spogliarsi ma sia Nancy preferite ribellata spogliarsi con la propria potenza mediatica allora credo che chiedere al collega di del di Al Jazeera
E di raccontarci perché credo che questo sia interessante come si costruiscono cultura professionale
All'interno di un sistema di informazione dove il controllo per tradizione
Il controllo del potere istituzionale del potere politico sul lavoro giornalistico e notevolmente diffuso è fortemente incidente quindi come ci si guadagna progressivamente questo spazio di autonomia nell'esercizio dell'attività professionale
Fra i giovani lei ringrazia
La ringrazio molto avevo già parlato stamattina ma vorrei rispondere alla sua domande e dire che per rispondere alla domanda sul distinguo tra propaganda e di informazione dobbiamo affrontare un certo numero dei dilemmi promette tutto c'è la terminologia che usiamo per descrivere un certa episodio e poi c'è il problema della libertà di movimento nelle zone in cui viviamo e poi ovviamente quelli che sono gli impianti servizi a nostra disposizione Al Jazeera degli ottimi impianti però all'Autorità palestinese ha cercato come anche gli israeliani di legarci Yellen mane
La mia troupe ed io lavoriamo inciso Giani a strisce dei casa non è facile questo una cosa e poi per quel che riguarda la terminologia come possibile lo scegliere la terminologia quando c'è una parte che dice che si tratta di un atto terroristico è l'altra parte dice stiamo lottando per la nostra libertà come si fa a parlare di vittime quando uno è un bambino di undici anni
Una delle due parti dichiara che questo bambino è un terrorista e si cerca di descrivere tutto questo senza a vere
Ho un posizione pregiudiziale e Nepi per gli uni né per gli altri
E poi lo stesso tempo noi viviamo in queste comunità dove troviamo e i nostri genitori le nostre mogli ai nostri figli che soffrano come tutti gli alter ego dovunque in Cisgiordania
La striscia di Gaza anche in Israele e lo stesso per tutti e noi come Al Jazeera noi cerchiamo sempre di essere presenti là dove al vengono le cose ma non è facile perché bisogna spostarsi da Ramallah Genina volte ci vuole tutta una giornata
Senza avere neanche permesso di entrare Genina nello scorso aprile quando c'è stato il massacro noi abbiamo lasciato Ramallah c'era il coprifuoco Roccon l'operatore siamo andati la Czernin
Però abbiamo dovuto abbandonare a Ramallah perché appunto c'era il coprifuoco era facile lasciare la città e siamo andati verso Genina
E li abbiamo passato più di tre giorni nei villaggi attorno Cheney in e poi abbiamo camminato abbiamo esaminato più di cinque chilometri
I militari israeliani confiscato i nostri nastri tre volte poi ci hanno buttato fuori dall'area qual è la quarta volta
E invece siamo riusciti in quello che volevamo fare cioè entrare nella cittadina di Genina e poi all'interno anche del campo rifugiate dove c'erano no i cadaveri dove c'erano case che erano state demolite
E abbiamo potuto testimoniare quello che era successo nel campo rifugiati durante tutta la settimana voi in quanto giornalisti sapete Camp
C'è un qualcosa che
Ci spinge a raccontare la verità e questo significa che viviamo in una situazione difficile in circostanze difficile però sentiamo la necessità di essere lì anche se è un qualcosa che
Mette a repentaglio le nostre vite ma non è facile non è facile accettare questa elevato livello di rischio soprattutto nelle aree in cui viviamo a noi ma allo stesso tempo
Capita che si comincia a coprire un certo
Avvenimento si sa quello che si vuole raccontare ai propri lettori
Dobbiam mente il nostro pubblico si aspetta molto da nove ma allo stesso tempo noi sappiamo che rischiamo di fare un qualcosa che innervosisce le autorità come è successo un paio Days settimane fa quando o preparato o un programma sui palestinesi che erano s'in viaggio verso la Mecca negli ultimi giorni del Ramadan nelle autorità palestinesi non hanno dato loro il permesso di attraversare il ponte verso l'Arabia Saudita per cui sarò sono rimaste e a Gerico una parte palestinese erano più di due mila cinquecento e siamo andati a vedere e studiare una situazione catastrofica per tutti uomini e donne
E dopo questo articolo a questo servizio
C'è un alto funzionario della Autorità palestinese che è venuto da me ne ha detta ma lei perché crea questi problemi tra noi e i giordani e il ministro degli Interni Giordano ci ha chiamato lamentando se insomma sono queste telefonate sono queste aggressione e che cercano di metterci sotto pressione per spaventarci
Ma allo stesso tempo
Cercano anche di imporsi una sorta di auto censura
C'è una pressione che arriva da tutte le parti non avevamo solo le autorità palestinesi ieri giordane sono intervenute anche quelle israeliane poi c'è anche la popolazione difficile
Decidere cosa fare perché si mette a repentaglio non proprio la propria vita non solo la propria vita ma anche quella del propria famiglia Noè cerchiamo di fare il nostro lavoro nel miglior modo possibile poi c'è un'altra cosa che volevo dire qui perché qualcuno ha parlato della libertà nei territori palestinesi e quello che è l'autorità palestinese ha fatto nei confronti dei giornalisti palestinesi
In Cisgiordania non c'è più l'Autorità palestinese non Arafat a Ramallah
La sua club non c'è più un'autorità palestinese e in Cisgiordania per cui i giornalisti palestinesi in Cisgiordania vivano sotto regime israeliano non palestinese ma allo stesso tempo
C'è questa censura pubblica autorità palestinese è un qualcosa che è un po'a metà tra la vera e la libertà d'espressione non Averna un po'a metà strada fra quello che abbiamo nei Paesi arabi quello che abbiamo nei Paesi occidentali
Non so bene come definirla questa situazione ma non on regime dittatoriale ma allo stesso tempo non lo si può neanche definire un regime democratico nel merito il mento d'accordo l'intervento del collega di oggi asilo
Un racconto che faceva un collega se che ha fatto il collega del New York Times dopo essere stato durante la guerra del Kosovo
Venne portato dalle autorità belgradesi
A visitare il carcere che era stato bombardato dagli aerei della NATO
Lui racconta di non c'erano i racconta che
Decidono le rovine del carcere videro una serie infinita di corpi di detenuti che erano stati uccisi durante il bombardamento era uno dei tanti viaggi turistici che fanno fare i regimi ai giornalisti tentando di controllare
Del loro informazione naturalmente ho quindi pilotare comunque lo riformazione del collega racconta quando tornai in a Belgrado
E poi scrissi il pezzo
Mi accorsi ripensando a ciò che avevo visto
Che molti dei corpi
Non avevano calcinacci addosso
E lui conclude così
Stiamo vivendo in tempo in cui vedere e non vedere
Questo mi pare molto interessante per quanto riguarda il nostro lavoro alla e il diritto di testimonianza prego la collega della Cnn Esopo dà il suo contributo perché lei ha un ruolo molto particolare proprio per il concorso dire l'universalità dell'audience della della testata si NN quindi una risposta alle sollecitazioni ci aveva fatto di sapere qual è il rapporto fra mezzo di espressione ride scippo in questo caso audience
Tecnico quote garanzie vorrei sottolineare il fatto come ho già detto stamattina anche penso che noi tutti noi rappresentiamo le nostre organizzazioni bensì la nostra professione siamo giornalisti
Io vengo dal mondo arabo sono una giornalista araba un po'a prescindere da chi è
La mia testata per cui devo essere fedele alla mia professione in primis a un paio di commenti da aggiungere se posso stiamo tutti parlando del
Governo
E impone propaganda informazioni al vorrei dalla mia esperienza raccontarvi quanto segue prima di lavorare la Cnn ero con
Redattore per un arrivista
Giordana la a RAI e si chiama questo
Ha un testata gemella che si chiama del giorno Heinze pubblicato in inglese quando scriviamo un articolo bisogna essere franchi noi giornalisti non siamo sempre la terminologia
Le parole che sappiamo piacciono ai nostri lettori per qui che ci piaccia o no dobbiamo ammettere che noi facciamo parte di una società per cui cerchiamo di utilizzare una terminologia che si è ben accetto ai nostri lettori
E se io scrivo qualcosa in arabo e poi lo scrivo anche in inglese il testo arabo sarà per certi versi più colorato come parole
A volte usa addirittura mille parole masse scrivo lo stesso articolo in inglese ci vogliono meno di trecento parole il che significa che sono molto più semplice sono più diretta con i miei lettori che sono o degli stranieri o diplomatici oppure sono molto bene in istruiti capiscono l'inglese non hanno il tempo di leggere lecco colore Tura e che invece servono a don gruppo di lettori arabi individuo i problemi nel linguaggio molto chiaro in inglese molto più che non in arabo e adesso lavoro con la Cnn esponente
Internazionale e o due ruoli e raccolgo informazioni poiché sono anche redattore del sito web in arabo del Cnn è una nuova un nuovo progetto che è stata avviata a gennaio
Io ho nove persone nel mia équipe sono tutti
Arabi e io ho chiesto al mio capo ci son delle politiche dell'istruzione per questo sì
Utilizza quelli che sono i tuoi criteri professionali questa e sia positivo che negativo perché questo mi permette di essere creativa se voglio
Non è una cosa positiva per
Sì lavora su un pianeta un po'diverso
N e fondamentalmente devo adeguare me stessa e quello che faccio a quello che è il mondo Cnn per cui per certi versi ci siamo trovati questo gruppo e abbiamo cominciato a
Per mano del Gia da usare per e problemi scottanti come conflitto arabo
Israeliano
Parlò di Arafat per esempio
Chiamo il presidente ma legalmente
Invece il
Capo dell'Autorità palestinese e per cui io come giornalista professionista scrivo per la maggioranza dei miei lettori per cui parlerò del CEO Manna dell'Autorità nazionale palestinese è molto delicato parlando poi per esempio dalla Palestina non esiste ancora Palestina tale come ha detto il mio collega anche se come arabo vorrei poter parlare di Palestina ma come giornali
E non esiste ancora Palestina e poi per chiudere l'altra cosa che volevo dire questa non è
Parliamo tutti di propaganda
Cerchiamo di essere molto franche i funzionari sono grati per contattarci sono pagati anche racconta Tare persone che si occupano di relazioni pubbliche ci sono
Anche i cosiddetti spende otto e se li troviamo in tutto il mondo anche in Italia e anche loro ricevono un salario per fare il loro lavoro ma anche noi siamo pagati per fare il nostro lavoro in modo professionale in modo saggio del
Intendo che una cosa forse
Propaganda Cuesta invece relazioni pubbliche queste invece giornalismo dobbiamo capire le differenze la cosa più catastrofiche quando un giornalista si unisce alla
L'analisi delle relazioni pubbliche diventa un portavoce del governo possono
E credo qui qui la serata anche di Cesare probabilmente le chiedo scusa se il mi dicono che è molto tarda e che non posso più purtroppo under le conche basta soddisfa mi pare che la soluzione poi venga molto semplicemente quando ripete la nostra collega ripetutamente dice ripetutamente professional Way proprio va be'cioè una volta che ciascuno di noi si impegna a rispettare questo quelli che sono i principi del fondo del nostro lavoro no l'approccio più più stretto possibile al racconto del la realtà fatto onestamente ciò con la proposizione di tutti gli elementi di conoscenza credo che questo distingue ampiamente il territorio dell'informazione del territorio della propaganda
Nel ringraziarvi per la vostra attenzione mi farebbe piacere chiudere con una frase che leggevo ieri sera in treno di un libro di Carlo Galli allora le ricorda presso la guerra con vale chi interessato libro molto interessante lui verso la fine racconta ricordando io non ricordavo più la chiusura del Faust e dice che Fausto può
Ore guardando di fronte a sé un il popolo che
Ha sottratto il territorio la furia del mare e vive felice della propria libertà pure ignora non ignorando
Che il pericolo è ancora presente io spero che questo possa essere il progetto nel quale si muove la società israeliana la città palestinese la conquista il
In territorio della libertà dove nessuno ignora che comunque il pericolo faccia parte comunque dalla nostra storia grazie