Commemorazione delleader socialista Giacomo Mancini - (presso la Camera dei deputati)

Vista nel cinquantatré ne divenne vicesegretario nel sessantanove e segretario dal settanta al settantadue
Ministro della sanità nel sessantaquattro quindi dei lavori pubblici e del Mezzogiorno sindaco di Cosenza nel novantatré e nel novantasette
In ogni passaggio della sua intensa vita politica assegnato tappe fondamentali per lo sviluppo sociale e democratico del Paese
Per la ricostruzione e la crescita del sud d'Italia
L'amore profondo persino commovente per la sua terra lo sollecito a concepire l'intervento straordinario nel Mezzogiorno una scelta indispensabile credo persino inevitabile in un frangente così drammatico per il sud Giacomo Mancini ha combattuto per l'emancipazione della donna contro interessi economici ed ostacoli burocratici per imporre la vaccinazione antipolio gratuita nelle scuole ha impedito che l'Italia finisse a deboli
è stato anche il difensore convinto della cultura democratica e riformista
La coscienza critica che in tema di battaglie civili per la libertà ha ricordato alla sinistra italiana come le forze riformiste di progresso morirono se condanno le azioni ma rinuncio a capire l'essenza del movimento
Garantista forte e convinto si è battuto senza risparmio per l'affermazione dei diritti civili
è stato in prima fila nella battaglia per il divorzio non si è schierato con il fronte della fermezza contro il terrorismo ricevendo giudizi duri anche dai compagni comunisti che gli rimproveravano simpatie rapporti con la sinistra extraparlamentare
Ma la sua coscienza il suo animo era erano terra d'asilo e Giacomo non ha mai rinunciato a capire le altrui ragioni ad aprire la porta a chi la pensava diversamente dall'UE
Una sorta di curiosità umana di grande passione sociale di rilevante raro spessore intellettuale
Ne hanno caratterizzato sempre l'azione politica improntata a comprendere ad affrontare le grandi questioni le sfide del futuro da superare con sapiente equilibrio per resistenze conservatrici come ogni uomo che si batte per realizzare grandi sogni è stato spesso amareggiato addirittura tradito dalla realtà e per questo è sovente rimasto solo ma mai domo anche se addolorato
Perché quando un grande cuore viene tradito e infelice molto infelice più infelice di tutti gli altri uomini
Avevo un cocciuto alto e forte dello Stato della lotta politica della democrazia della civiltà della libertà
Ma per uno strano scherzo del destino
Ha dovuto combattere contro accuse che lo hanno ferito morto mortalmente proprio perché gli venivano rivolte sul terreno sulle questioni che lo avevano sempre visto schierato in prima fila per l'affermazione la supremazia delle regole democratiche del confronto civile dello stato di diritto
Giacomo Mancini definì quel periodo buio drammatico in cui le contraddittorie confuse interessati parole dei pentiti valsero più di quelle di personalità come Cossiga Ruffolo Macaluso
Che non vennero tenuto in alcuna considerazione una sofferenza di sette anni non rinunciando anche in questo caso a trasferire sul piano generale
E dell'interesse sociale non già la sua verità Mona considerazione utile al Paese intero
Sarebbe assai importante sapere come si è potuto giungere a questo
è una domanda
Che troppo spesso nel nostro Paese nei momenti cruciali della sua storia si è si è dovuto porre e la la quale sarebbe ora di rispondere ritengo con serenità e con rigore
Un passaggio doloroso nella sua vita un passaggio di grande incommensurabile dolore
Ma Giacomo ha saputo reagire con compostezza con vigore con serenità
Ha vinto alla fine ma quando torni siano costate tante sofferenze non è dato sapere possiamo intuirlo ma non sapremo mai la verità
Oggi commemoriamo una delle personalità più significative della storia repubblicana di sicura una delle più importanti degli determinanti per il Mezzogiorno d'Italia
Un uomo che vedeva nel socialismo riformista la via indispensabile per un progresso ed uno sviluppo che tenessero bene a mente i problemi e le necessità dei più deboli e degli emarginati
I suoi valori sono i valori dei democratici le sue battaglie sono le battaglie dei progressisti
Ricordare Giacomo Mancini ricordare pagine di storia e nobili e significative
La sua vita la sua vicenda politica nate da una famiglia che anche oggi qui si stringe intorno a luglio sono state ricordate alla Camera dal presidente Casini
Un intervento lucido rigoroso a cui è seguito quello commosso affettuoso dell'onorevole Giacomo Mancini il nipote Coggi siede sui banchi di Montecitorio e per il quale il nonno è stato un consigliere sempre presente
Una guida certa e preziosa
I media poi hanno illustrato sottolineato largamente la storia è la vita il valore in definitiva di un uomo che ha tanto dato al Paese che ha segnato in maniera indelebile la storia italiana del dopoguerra ad oggi un uomo politico di razza a grandi intuizioni ma commette spesso anche grandi errori spessa i politeisti spetta ai politologi agli storici il giudizio critico
Stabilire la prevalenza dell'uno sull'altro il loro sostanziale equilibrio ma il valore aggiunto del politico di razza e il cuore che mette nel suo impegno il senso di giustizia che prevale il coraggio di non indietreggiare mai di fronte al pericolo di fronte che attacca le sue idee
E Giacomo questo ruolo ha saputo interpretarlo con la delibera con la tempra del combattente vero
Con l'animo di chi vuole raggiungere un sogno costi quel che costi e di battaglie questo è certo ne ha combattute un'infinità
Contro democristiani comunisti socialdemocratici missili contro potenti economici contro la criminalità organizzata contro i corpi separati dello Stato contro i generali con tre uomini potenti come contro il Quirinale
Tanto freddo tagliente sprezzante nelle sue reazione quanto lucido passionale umano nell'esposizione delle sue regioni che sono sempre state le regioni dei più deboli che sono state sempre
Le ragioni dello stato di delitto che voleva giusto solidale
Era interprete di un socialismo pragmatico quando si trattava di questione di mercato di lavoro di sistema delle forme degli strumenti sociali assolutamente intransigente fino alla durezza rispetto ai valori umani ai diritti dell'uomo
Borse in questo risiedeva il contrasto più vere sostanzioso della sua polemica a sinistra
Il socialismo dell'individuo della libertà della ribellione degli atteggiamenti anarcoidi trovava il l'uniforme vinta una guida lucida colta raffinata
Da giovane fazzoletto rosso al collo si scontrò con agraria e carabinieri bacchettò firmandosi Gino verità i riti e le prassi di prelati e militare
Uomo maturo seppe battersi al fianco di chi voleva la libertà per il proprio Paese in ogni parte del mondo solidarizzo con i radicali di sciopero della fame
Si batte perché ogni opinione anche la più estrema la più distante dalle sue non divenisse reato
Un combattente vero Giacomo Mancini
E che ha rappresentato al massimo livello il suo popolo la sua gente
Quella gente che senza distinzione di sorta lo accompagnato l'ultima dimora
Le cronache raccontano di un girotondo fatto intorno al fare al feretro da operare preti militari intellettuali
Donne eleganti ragazze tatuati handicappati bambini delle scuole
E dei negozianti fermi al passaggio del feretro davanti alle saracinesche abbassate
Di una folla straordinaria dei tanti fiore dei garofani rossi
Ed un cartello sollievo sollevato dai nomadi riconoscenti ai quali il sindaco Mancini aveva dedicato tanto impegno per risolvere anche i loro problemi il nostro tetto il tuo paradiso
Perché c'è soprattutto questo nella vita di Giacomo Mancini
L'amore e la fedeltà della sua gente
Ripagata Daloui con la lotta politica la difesa della sua identità nel suo futuro delle sue speranze Donna vittoria gli amici sono tutti qui presente
Grazie
La parola il senatore Vassalli
Giusto che la Camera dei deputati
In questa s'Sala della Regina
Con memori Giacomo Mancini nel trentesimo giorno della sua scomparsa
E di ebbe infatti una continuità di vita e di attività
Da pochi altri eguagliata
Nel corso della seconda metà del secolo che si è chiuso
Nell'augurarle nelle Commissioni nelle stanze di questa Assemblea
Alla quale appartenne ininterrottamente per quarantaquattro anni
Essendo stato eletto nelle prime dieci legislature repubblicane
E sempre nella circoscrizione della Calabria Catanzaro Cosenza Reggio Calabria così a quei tempi si chiamava
Credo che tutti trovino significativi in questa continuità senza arresto
Non solo il consenso tante volte democraticamente ottenuto da popolazioni consapevoli e in grado di giudicare l'operato degli uomini politici
Ma anche il fatto che coloro che vedono confermata la fiducia ad ogni scadenza elettorale nel collegio in cui operano vi venivano se funziona male
Vado lì grazie grazie
Allora dicevo che credo che tutti trovino sì elementi significativi in questa continuità senza il resto
Non solo il consenso tante volte democraticamente ottenuto da popolazioni consapevoli e in grado di giudicare l'operato degli uomini politici ma anche il fatto che coloro che vedono confermata la fiducia ad ogni scadenza elettorale nel collegio in cui operano e vivono senza cambiarlo mai
Col mutare dei tempi e delle tendenze
Meritano almeno a mio avviso una considerazione particolare
Non si tratta infatti di passaggi saltuarie perfino occasionali ma di un profondo radicamento nelle istituzioni parlamentari non solo di un mare di radicamento indiscutibilmente democratico si noti che i consensi furono ogni volta crescenti
Dalle venti sei mila preferenze del mille novecentoquarantotto alle ottantadue mila del mille novecentottantasette
Onore dunque a Giacomo Mancini e grazie Tacchini ha voluto ricordo in questo palazzo ed oggi
Giacomo Mancini come tutti sanno fu anche uomo di partito
E anche qui con Conte unità di appartenenza
Presente degni congresso della sua religione e nazionali
Asceso come altri ricorderà certamente e già Colucci lo ha fatto
Al comitato centrale alla direzione alle vice Segreteria nazionale e infine nel mille novecentosettanta alla segreteria nazionale del Partito Socialista Italiano
Se oggi io sono stato chiamato
A ricordo a contribuire al ricordo di questo compagno ed amico
Penso che oltre al fatto d'essere d'uno dei pochi suoi coetanei ancora viventi
Io debba questo incarico al fatto d'averlo io stesso introdotto di scritto formalmente in quel partito
Sembra incredibile
Se si pensa alla sua ascendenza alla tradizione della sua famiglia al padre suo Pietro Mancini che fu tra i fondatori del Partito in Calabria
E fu anzi mi pare che il primo rappresentante del partito per la Calabria nel Parlamento nazionale mai così
Volgeva il difficile autunno del mille novecentoquarantatré
E qui in Roma era cominciata la resistenza all'invasore tedesco
Ma anche vi si aveva la Costituzione o ricostituzione dei vari partiti
Sia pure condannati alla clandestinità
Io occupavo sin dall'agosto precedente uno dei seggi della direzione nazionale
Ed ero tra i responsabili dell'attività romana
Non solo nel campo denominato militare ma anche in quello politico
E nella politica rientrava sia pure con le dovute cautele il reclutamento di nuove forze
Un giorno direi in ottobre
Ma certamente non più tardi dei primi di novembre vengono informato e non sono mai riuscito a ricordare da chi vengo informato che si trova a Roma separato dalla famiglia rimasto nel Sud d'Italia il figlio di Pietro Mancini
Il quale milita già nelle file del Partito d'Azione
O comunque in quella cerchia in attesa di entrarvi e che bisognerebbe recuperarlo
Lo faccio cercare e ci diamo un appuntamento il ricordo della bella giornata mi conferma che doveva trattarsi dei primi giorni o settimane d'autunno nella zona del Gianicolo edili compiamo una lunga passeggiata due
Nella quale io vi illustro i programmi e le prospettive del partito socialista sottolineo la presenza di giovani nelle nostre schiere vi erano molti che pensavano che il Partito socialista fosse una cosa ormai vecchia superata con garbo ma con convinzione e che era in me immatura Tataranni e che il nostro posto non è nel Partito d'Azione al quale pure siamo stretti alleati
Nella resistenza all'invasore e per la costruzione di un'Italia democratica repubblicana ma invece proprio nel vecchio partito socialista
Riunificato sì in esilio nel mille novecentotrenta
Ritrovato sì compatto pur tra le diverse tendenze negli anni mille novecentoquarantadue e mille novecentoquarantatré vedo mi sembra di vederlo ancora lo vedo sempre vedo ancora Giacomo quando ci lasciammo dopo un lungo Conversano eravamo giunti all'angolo del ministero della pubblica istruzione in quello che allora si chiamava viale del Re
Lo vedo come ergersi nell'altra sua figure dirmi va bene mi hai convinto mi iscrivo
Negli anni successivi Giacomo ricordava qualche volta questo episodio
Soprattutto quando superati da tempo agli effetti della scissione del mille novecentoquarantasette alla quale io partecipai
Ci ritrovammo in unità di intenti negli ultimi anni cinquanta e negli anni Sessanta un giorno stavamo conversando con altri amici a Montecitorio proprio qui
Di correnti e di congressi quando Giacomo disse ma Giuliano ti ricordi che mi c'hai portato tu in questo partito
Un altro dei presenti mi domando che cosa sarebbe successo se Giacomo non fosse mai entrato nel partito e non fosse mai diventato uno dei leader e io prontamente fece osservare di non avere che ben pochi meriti o demeriti nella faccenda
Perché Giacomo se già non mi fosse entrato anni prima sarebbe sicuramente entrato nel Partito Socialista Italiano a metà del mille novecentoquarantasette con Francesco De Martino Riccardo Lombardi e quell'ala del partito d'azione in via di dissolvimento che aveva scelto il PSI
Giacomo adottato come molti ricordano di forte ironia apprezzo quella battuta e si mise a ridere con quel suo sorriso che molti di noi molto speciale che molti di noi certamente ricordano
Ma nell'autunno mille novecentoquarantatré Giacomo non entrò soltanto nell'organizzazione politica del partito che allora si chiamava ancora più bene si è immediatamente in quella militare dopo qualche tempo conosciute nel meglio le doti di coraggio divenne caposettore di uno dei settori del centro della città
E quando nell'aprile del mille novecentoquarantaquattro la nostra organizzazione militare
Cedette sotto i colpi inferti idee dalle spie dall'occupante nazista
E fu tuttavia tra le ultime carriere nell'ambito di quelle dell'esistenza
E tanti Dinoi finimmo a via Tasso
La vita divenne per quelli che erano rimasti indenni se possibile ancora più difficile
E Mancini fu tra quelli che ripresero in mano le file di quel che era rimasto e assicurare uno ancorché idee di una insurrezione si fossero rivelati impraticabili la permanenza di un organizzazione anche sul piano militare
Poi liberata Roma Giacomo Mancini si ricongiunsero a famiglie era sporco lo vedevo io vedevo in direzione parlo degli ultimi mesi del mille novecentoquarantaquattro e dei primi mesi del quarantacinque il padre suo Pietro divenuto ministro dei lavori pubblici nel primo governo Bonomi
E solo nel primo perché come si ricorderà Partito d'azione il Partito socialista non parteciparono al secondo
Per sottolineare il proprio distacco da un larvato ritorno al passato
La propria pregiudiziale repubblicana
A Giacomo Mancini cui poi particolarmente vicino durante la quarta legislatura a cui non appartenevo
E durante la quinta
Grande invece ero stato eletto deputato del Psi vi unificati divenuti poi solo PSI nel mille novecentosessantanove
Appartenevamo alla stessa corrente cosiddetta Nenni Anna anche se con sfumature che permettevano ai compagni che parlava un linguaggio parlano un linguaggio parlo inizialmente riverso i definirci corrente Mancini Anna
Ma non è di politica che voglio dire bensì di alcune testimonianze dell'attività di Giacomo Mancini uomo di stare
Era all'epoca del primo centrosinistra
Ed io che ero capogruppo del consiglio comunale di Roma del centrosinistra e che aveva tentato di difficile esperimento sul piano locale
Ricordo che eravamo quarantuno su ottanta allora dall'ottanta e che vi era il divieto democristiano di accettare mai un solo volto comunista appena dello scioglimento della maggioranza
Inoltre vera anche la fortissima pattuglie agli avversari elevatissima nella sua composizione rappresentata da cinque consiglieri Liverani di alto livello così alto come non vi è stato in altri periodi
Come capogruppo del PSI nel consiglio di Roma era normale che tenessi qualche contatto con il nostro compagno divenuto prima ministro della sanità e poi viene lavori pubblici l'opera sua come ministro della Sanità
è già stata ricordata in alcuni scritti importanti e penso che lo sarà ancora
Culminante almeno nella nostra memoria rimase l'introduzione dell'obbligatorietà del vaccino antipolio merito e disabili
Ma la sua volontà di dare un senso agli esperimenti del centrosinistra attraverso un particolare impegno nel lavoro e una serie edifici iniziative apparve subito chiara agli occhi di tutti
Oltre a rafforzare il suo prestigio nel partito
Lo impose all'opinione pubblica in generale come un ministro di particolare spicco e propenso più che ai discorsi e tuttavia teneva ci teneva bene
Alle realizzazioni
Come ministro dei lavori pubblici ricordo la collaborazione in due casi particolari
Il vincolo urbanistico paesistico del parco dell'Appia Antica in Roma e l'indagine sugli abusi edilizi in Agrigento
Per la prima questione
Ricordo che il piano regolatore del dicembre sessantadue aveva approvato un piano paesistico che prevedeva il vincolo di due milioni di metri cubi gli edifici nella Valle della Caffarella Tor Carbone e sulla via Ardeatina
Italia Nostra e altre associazioni non riconoscevano ciò sufficienti e svolse una forte campagna tra virgolette per la salvezza dell'Appia Antica
Il ministro dei lavori pubblici Mancini appunto volle tener conto di queste istanze e approvò il piano regolatore con alcune considerazioni di principio
Che portarono a dare al comprensorio una tutela più completa estendendo il vincolo a parco pubblico a tutte le aree destinate ad edificazione ad eccezione di quelle destinate all'edilizia scolastica
Le organizzazioni presero atto con soddisfazione grandissima di questo atteggiamento culturale e della comprensione del ministro per questi problemi
Da quel momento ispirarono per opera venti favorevoli
Egli trova particolare quei simpatie in ambienti intellettuali e ambientalisti ai quali rimarrà sempre più o meno legata e il Comune il Comune di Roma fu ben lieto di collaborare all'attuazione dei principi indicati
Quanto ad Agrigento il mio contributo non fu più quello di consigliere comunale ma di amico e fiduciari essendo meno ripresentato il Comune rientrato pienamente negli studi
Mancini
Cerco di
Agire con molta Energia in quel campo
Mi incarico
Di fare
Un incarico
Adattarla ricordo che credo con certezza era nell'autunno del mille novecentosessantasei
E infatti in quella data fui da lui chiamata a esaminare la questione sul piano giuridico penale e a fornirgli un motivato parere
Fu un parere molto circostanziato e molto severo
Perché avevo ravvisato ed elencato una serie numerosissima infrazioni penali gravi penali e gravi un vero scempio ambientale urbanistico ed edilizio
Che tra l'altro aveva provocato un'enorme frana
Come dicevo Mancini
Cerco di agire con energia in quella circostanza ma le reazioni ci furono e furono forti
Si diceva perfino questo ministro calabrese che si mischia in una faccenda siciliana l'Italia di allora era sotto questo profilo almeno così mi pare
Come quella d'oggi ad onta di tutti gli sforzi ambientalistici statali e di associazione adesso Point dopo anni di condoni in Sicilia con la nuova amministrazione tutto è condonato
A maggior gloria della vergogna territoriale e in nome di quell'abusivismo di necessità
Che ha molto abusivismo epoca necessità
Mancini fu un vero uomo di Stato
E questa definizione non contrasta né con il grande amore per la sua terra e per la città
E ancor meno con dedizione dimostrata da parlamentare e da membro del governo per i problemi del Sud e delle sue popolazioni bisognose e qualche volta sconfortante
Fu un socialista meridionalista
Un sul Riformista nei fatti
Che è molto lottò contro la speculazione disimpegno con successi
Ed effettività inessenziali e realizzazioni stradali non solo per il Sud ma per altre regioni che ne avevano bisogno
Il suo nome resterà legato a questi aspetti del progresso del Paese adonta di ingiuste polemiche
Come politico già con Mancini va infine ricordato per la sua visione della giustizia ed è il trattamento da riservare a coloro che incorrono nel rigore delle leggi fu garantista nel senso più pieno
E disapprovò costantemente legislazione dell'emergenza ci sforzò di comprendere le ragioni dell'opposizione extraparlamentare
E da questa posizione finì per raccogliere sia comprensione che critiche
Figlio di grande avvocato rimase avvocato nell'intimo suo pur avendo esercitato raramente la professione forense a causa dell'impegno politico
Amo la cultura che contribuì alla sua diffusione
è anche merito suo l'Università di Cosenza
Che ha colmato in parte le precedenti gravi lacune dell'organizzazione degli studi superiori in alcune regioni del Mezzogiorno d'Italia
Ritirate si dal Parlamento con la fine della decima legislatura non era tuttavia persona che potesse ritrarsi dall'impegno politico e amministrativo per la sua città e per la sua regione
Fu sindaco di Cosenza pre molti anni la crescente migliorando sotto più profili l'aspetto e anche la sostanza della città
Lo avevo rivisto tre e forse saranno quasi quattro anni fa nella sua Cosenza
Quando commemora Moro insieme
A Cosenza il comune amico Luigi Vullo
E vi era appunto sindaco
E mi colpì ancora una volta il suo aspetto sicuro e imponente
Negli ultimi anni ha resistito alle sofferenze del fisico
Portando praticamente a termine il suo mandato di primo cittadino
Esempio certamente di legittimo orgoglio
Ma anche di senso del dovere verso gli impegni assunti e di spirito di sacrificio
Cosenza ne ha pianto unanime la scomparsa tributando che il dieci aprile scorso onoranze cariche di apprezzamento di simpatie di rimpianti
Oggi non ora nuovamente perché fu rappresentata Cosenza lo Stato con una cerimonia che si svolge in questo palazzo di Montecitorio egli sarà ricordato non solo come uno degli uomini politici italiani di maggiore spicco del secondo cinquantennio del ventesimo secolo
Ma come un cittadino che ha bene operato al servizio del proprio Paese
La parola all'onorevole Rino Formica
Giacomo Mancini
Appartenne a quella generazione che presto ed in giovane età
Si trovò a vivere ai grandi eventi
Le guerre le rivoluzioni il sorgere e la caduta di sistemi istituzionali diversi
Disse l'al bar delle utopie ed il tramonto delle illusioni visione
Fu una generazione che non conobbe l'allegria della giovinezza
E che nell'assunzione delle responsabilità fu chiamata a dare sempre di più
L'adesione alla lotta politica fu totale senza apparente sì senza deviazioni
Tutto diventò politica la vita pubblica e la vita privata gli studi di amicizia la stessa comunità familiare
Per quella generazione insidioso affermare
Che essa non era chiamata ad una scelta di vita
Ma che doveva esserne orgogliosa di essere stata scelta dalla vita
Fede religiosa e passioni politiche si fusero nella elaborazione timori che nella pratica dell'agire
Il fuoco della politica Giacomo Mancini lo trovo in famiglia
Il padre Pietro socialista massimalista era l'avvocato dei contadini
E la madre insegnava i figli e il francese sull'inno della Marsigliese
Giacomo Mancini amo la sua terra di Calabria
Sopra ogni altra cosa
Conosceva i suoi Maldini le sue debolezze i suoi ritardi
E temeva che ogni giorno di passività nell'azione avrebbe reso irrisolvibile la sua storica arretratezza
Se volete quindi nasce la sua ansia e la sua ossessione
In piazza delle vergini a Cosenza aveva conosciuto i contadini fieri ed onesti
Il popolo della protesta sociale
Al liceo Bernardino Telesio si immerse negli studi
E continuo i rapporti umani con i compagni di scuola conobbe il dramma di una nuova generazione prima fascista poi socialista e comunista con alcuni ritocchi al fascismo dopo l'arrivo degli Alleati
Forse in questo luogo sacro delle ragionati che germoglia la sua inquietudine e la sua insoddisfazione di un uomo del Sud
Quando lascio Cosenza per l'Università di Torino
Portò con sé il ricordo triste delle condizioni sociali della sua terra
Aveva negli occhi la Calabria dell'inchiesta Jacini e della relazione di Meuccio Ruini
E le terribili realtà del feudo e del tipo la famiglia Barracco del patriziato di Cosenza aveva messo su un patrimonio di trenta mila ettari di terra Ida Bracco dopo l'unità d'Italia sino alla prima guerra mondiale
Ebbero i loro rappresentanti di famiglia nella camera e nel Senato
Dicono le cronache che al dell'epoca che le famiglie patrizie intorno alla conto avevano costruito una struttura amministrativa
Che sembrava riguardare e alcuni aspetti dell'autonomia giurisdizionale dei vecchi feudi
Le persone e le proprietà erano difese protette dal fucile un fucile organizzato dicono i cronisti dell'epoca
Affidato ad un vero piccolo esercito privato di guardiani armigeri e questo
A Torino provocò l'isolamento dell'emigrante calabrese ma non ce l'ha con la politica
Dopo la laurea il servizio militare la caduta del fascismo l'armistizio la fuga del nord e l'arrivo a Roma sotto l'occupazione tedesca
Entrò nella Resistenza e nelle file del Partito socialista
E chi fece incontrare Mancini condotta assalti fu Olindo persino
Olindo Vernocchi che era stato che era massimalista amico del padre il padre gli ha espresso delle preoccupazioni che il figlio non fosse socio
Fu decisivo il suo incontro con Giuliano passa e alle sue dipendenze lavoro per l'organizzazione clandestina dopo la liberazione di Roma tornò in famiglia Cosenza il padre era ministro del governo Badoglio
Inizio o il lavoro di partito presso la federazione socialista e di lavoro presso professionali presso lo studio latte
Nel quarantacinque si tuffò in quella grande scuola di umanità
Che fu la lotta politica nelle terre meridionali
Da una parte tra voi clericali guidati da un sacerdote don Luigi Nicoletti
E la destra monarchica di Roberto Lucifero
E dall'altra parte i socialisti discepoli di suo padre in barca quei dati ride lucri Montero e di comunisti con un leader di grande straordinario prestigio Fausto
L'unità tra socialisti e comunisti nel profondo Sud
Si nutriva di calore umano e trovava la sua ragion d'essere nelle lotte per la terra e per la vittima
Era una spinta primaria dell'istinto che ignorava limature riflessioni della stagione
Nel mille novecentoquarantasette dopo la scissione di Palazzo Barberini
Giacomo Mancini assume la segreteria della federazione di Cosenza ed è membro della direzione del partito in rappresentanza di una piccola corrente la piccola corrente fusioni Istat compitino
La sua collocazione divertì anche da quella di suo padre
Che da massimalista sosteneva la mozione Nenni basso
Il suo è un arroccamento sul punto più estremo del dibattito interno del partito
Perché a Cosenza dirigeva nella trincea più avanzata dello scontro sociale un ominide gravati da insopportabili soprusi e sopraffazione
Le prefetture esercitavano il potere dispotico dello Stato centralista ed il trasformismo delle grandi famiglie e delle élites colte ed istruite commentavano il ribellismo delle classi poco
Mancini inizia da questo punto la sua lunga marcia nelle istituzioni e nella lotta politica
In terra di Calabria la tradizione riformista giungeva sfumata e comunque inadeguata
Perché poca era la libertà scarsa era la giustizia evanescenti erano le istituzioni
Il fruscio Nismo di Mancini non è una prospettiva definitiva dei socialisti
E se vista come uno strumento contingente utili a piegare le avverse condizioni del contesto istituzionale e dell'ambiente sociale radicalizzato
Il mito della capacità di sfondamento dell'unità della sinistra oscuro la realtà in trasformazione elencando i processi di rinnovamento della sua città meridionali
Non poteva bastare ed infatti non fu sufficiente
Fu in quei primi anni del dopoguerra che si consumò la frattura strategica nella sinistra e all'interno delle correnti democratiche del mito di Ulisse
E sia
Avvennero sul tema dell'abbandono del movimento contadino da parte dei partiti della classe operaia dei sindacati e sul punto delicato della scelta dualistica della ricostruzione dell'economia nazionale
Nel convegno di Cosenza del Partito d'Azione Guido dorso in quegli anni
Lanciava il suo grido di dolore
Il nocciolo più dolente della questione italiana è la questione meridionale e dice
Noi fummo azionisti e liberal socialisti perché eravamo meridionalisti
Noi conoscevamo cosa significava lo Stato accentrato ed accentratore noi vedevamo la faccia lei azionaria di Giolitti nel Mezzogiorno
Quindi noi gli avevamo profonde ragioni per essere repubblicani sin dai primi anni del dopoguerra
E così aggiunge
I grandi partiti politici debbono convincersi che nelle nostre campagne si combatteranno le battaglie decisive per fondate e collaudare il libero governo d'Italia
Lo Stato storie in cui ormai un ammasso di rovine sul fronte di battaglia del Mezzogiorno la lotta si complica contro il diffuso trasformisti
La centralità della questione meridionale diventerà il grande Novello che assillo le classi dirigenti meridionali e nazionali
La destra storica unificò le istituzioni amministrative ed elimina o parte di rapporti feudali gravanti sulle campagne meridionali ma con un'estensione della tariffa doganale piemontese piegò l'industria meridionale
La sinistra storica con la nuova tariffa doganale consolidò la forza industriale del Nord e con l'altro dazio sul grande incentivo il parassitismo feudatario del sud
Il Mezzogiorno fu tagliato fuori dallo sviluppo industriale del Paese anche perfetto della sottovalutazione della questione meridionale da parte dei socialisti riforniti
All'alba del Novecento prese corpo un dibattito che fu ripreso anche dopo il quarantacinque sulla industrializzazione del Mezzogiorno e sul modello di sviluppo economico
A fianco del meridionalismo dottrinario Sinner boh un nuovo meridionalismo pragmatico ispirato da Rodolfo Morandi Pasquale Saraceno e dei giovani
E se lo diedero vita alla Svimez
Che come ricordo Mancini
Divenne una struttura di studio di ricerca di organizzazioni aggiornata che in quegli anni ha un'importanza e una concretezza superiore dice Mancini giustamente
A tutte le declamazioni verbali e alle affermazioni retoriche di cui è ridondante il merito alpinismo ufficiale e quello dei partiti
Dopo la scissione il quarantasette a Giacomo Mancini tocco la responsabilità dell'ufficio Baggio Mezzogiorno della direzione del partito
Il suo rapporto con la Calabria divenuto più stretto e più saldo
Egli il così spiegò e voglio fare in questa lunga citazione perché è molto importante per definire lo stato d'animo e di formazione di Giacomo Mancini
Egli così spiegò alla nascita di quel viso
Tutto quello che io ho realizzato avuto sempre un'ispirazione proveniente dalla calata
Se dovessi dire perché è andata così non saprei spiega
Credo che i problemi erano troppo forti le esperienze troppo a Conte e sentiti
Poi cominciavano in quegli anni le prime delusioni
Il grande esodo dei contadini che se ne andavano la riforma agraria fallito e comunque del tutto diversa da quella che noi pensavamo dovesse essere
Poi erano venute le leggi di riforma
La legge Sile con le sue contraddizioni le altre lotte contro la smetterla energia elettrica per l'onesta gestione della Cassa di Risparmio mi costringevano ad essere il presente in cala
Ed è un elemento di distensione di distinzione tra mente elimini coi cani di allora
Quelli che diventarono dirigenti di partito magari migliori di me che saranno a posti di responsabilità all'Avanti con il gruppo parlamentare
Ai quali mancava una base solida di consensi erano compagni Scrima ti in altro modo
Stavano nell'area della direzione del partito non voglio dire negli uffici ma partivano Dini per ottenerne dei riconoscimenti e dei consensi eletto e congressuale
In questo in queste parole e con questa è in costruzione un po'triste ritroviamo i sentimenti e le riflessioni del Giacomo Mancini migliore
L'amore istintivo per la sua terra
La consapevolezza che il conflitto tra l'urgenza del fare la necessità della riflessione dello studio è un rischio aggiuntive
E dalla spiegazione della non omogeneità delle classi dirigenti di parti
Mancini capi nel calore della sua esperienza personale le ragioni profonde dell'arretratezza del Sud
La suo meridionalismo pragmatico
Ricavo elementi originali di giudizio sugli effetti prodotti da uno sviluppo dualistico nella vita delle istituzioni e nel prevalere della cultura economica dominante di netta derivazione liberi
Il collegamento tra deficit democratico istituzionale sotto sviluppo del Sud e lucidamente presente nell'analisi di Mancini
Nella relazione al congresso di Genova del settantadue dà forza attuale in al vecchio pensiero salde miliardi e dice affondamento del ritardo del Mezzogiorno sono la volontà centralista del governo
La resistenza burocratica di nuove forme istituzionali di partecipazione e decentramento e autonomia
Il minore impegno della classe politica regionalistica concreti a chiudersi manovre e comportamenti localistici piuttosto che a farsi sempre di più attenti
Alle grandi questioni istituzionali e di principio apertesi nei confronti dello Stato
La polemica di Mancini controlla salottiera cultura dominante
Sempre a cavallo tra assistenza al capitalismo protetto i tutela al corporativismo sindacale
Trova un lucido riscontro nello scritto di Pasquale Saracino dell'ottantatré in occasione della presentazione del libro di Salvatori Cafiero direttore della Svimez tradizione ed attualità del meridionalismo
Così annotava il professor saperci
In questo volume è riportato un appunto del Cafiero dell'ottantatré sinora inedito nel quale egli afferma la necessità che il meridionalismo prenda atto
Della sterilità dei suoi tentativi
Di ottenere dalla cultura economica e sociologica e dalla politica nazionale
Una considerazione adeguata della diversità dei termini in cui nel Mezzogiorno si pone il problema dell'occupazione rispetto alle altre regioni del Paese
Rita assuma verso quella cultura e quella politica una posizione non più come nel passato di conciliazione ma di opposizione
Mancini non scelse la via salvifica dell'opposizioni purificatrice
Ma sostenne nel partito con onestà e disinteresse la posizione autonomista che dalla fine degli anni Cinquanta con una elaborazione lenta è contrastata se per affrontare il problema della trasformazione economica e sociale del Paese
All'interno di una concezione democratica dello Stato
Mancini alimento anche una polemica a sinistra con Alicata ecco un amento
Ed in un giorno e denuncia un ritardo dei comunisti nel cogliere i mutamenti sociali in atto dei centri urbani e critico alle oscillazioni della sinistra tranne ocra chimismo e protezione del vecchio notabilato due sono le questioni che Mancini colse con sorprendenti anticipo la questione urbana e la questione democratici
La sinistra non vuole comprendere che sin dagli anni Sessanta era intervenuto un cambio di qualità della questione meridionale
Saracino sintetizza bene le conseguenze di questo Keita
La complessità dei problemi e le difficoltà di prospettive che caratterizza
Ugualmente o delle reti di servizio al grave stato di degrado fisico e sociale in cui verso le città meridionali soprattutto le maggiori e che sembra oggi costituire la principale delle diseconomie esterne per lo sviluppo
La questione meridionale irrompe nel dibattito politico italiano negli anni Sessanta
Essa nasce in ritardo per le insufficienze di analisi sul carattere decisivo che al momento istituzionale nella vita dello Stato moderno
Mancini percepì il questa debolezza
Quando capì che per un leader di partito e per un uomo di governo io non lo dico confini misteriosi ed occulti che non potevano essere viola l'ho capita ministro quando introdusse lo avverte la vaccinazione antipolio promosse una politica di regolamentazione di fenomeni urbanistici blocco il sacco di Agrigento e quando sorvola Chianti
I suoi battaglie contro le deviazioni dei servizi e per il controllo democratico dei corpi separati dello Stato
Magistratura vertici della polizia e dell'esercito gli procurarono ostilità Q aggressioni spesso servite fredde dopo molto tempo
Mancini sempre nel congresso del settantadue e nella stagione alta delle sue difficoltà personali così parlava al partito
Se siamo pervenuti Italia abbia questa marca diagnosi e perché abbiamo attribuito agli altri lo stesso senso dello Stato col quale siamo fiduciosa menti andati al governo
Per realizzare quelle riforme socio economiche che mondi non Polizzano hanno il nostro interesse offuscano indurci la visione di pericoli che correva l'ordinamento occorre chiamare in ogni modo il partito ad integrare la scelta democratica inserendo il problema del funzionamento democratico delle istituzioni statali nella politica delle riforme
E siamo al governo concludeva Mancini oppure alle opposizioni non ci è più consentito di perseverare nell'errore di restare se non insensibili
Inerti di fronte al problema dei corpi separati giacché lo Stato e democratico solo se sono democratiche tutte le sue strutture
La biografia di Mancini degli anni settanta e ottanta segnata da fatti ed eventi che sconvolsero e mutarono il corso della politica nazionale
Mancini alla conferenza di organizzazione di Firenze del settantacinque pronuncia uno straordinario intervento riesce a collegate i problemi di partito
La costruzione di una forza organizzata valida per i tempi lunghi e sensibile ai fermenti nuovi che sono nella società con quelli relativi alla debolezza delle istituzioni democratiche
Nel denunciare le complicità tra istituzioni e potentati economici chi si manifestarono anche nelle scadenze dei sette nati lancia un avvertimento
L'inquinamento della vita democratica ragione cause più grandi del problema del voto di preferenza
Non è questo problema che può mettere in pericolo la democrazia eliminiamo le cause e le ragioni più grandi e troveremmo facilmente un rimedio per le questioni minori
Mancini lottò per la trasparenza la tutela dei diritti per l'analisi differenziata nel giudicare le responsabilità degli uomini e delle istituzioni per un'accorta valutazione del fenomeno terroristico
Fu un coerente garantista e non un ottuso innocentista
Durante gli anni terribili del terrorismo Mancini si trovò al centro di roventi polemiche
Sì cerco anche di colpire la sua famiglia per poter colpire meglio un leader refrattario irriducibile e ostinato
E tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta che si scatena allora un conflitto senza precedenti
In Italia tra i poteri legali ed illegali tra il potere istituzionali responsabili poteva irresponsabili che miravano a diventare istituzioni questo capitolo della storia nazionale e ancora oggi in gran parte sconosciuti
Sono affiorati pezzi sconnessi di verità che rendono illeggibile il susseguirsi degli eventi
Conosciamo sono alcuni bersagli uno di questi era certamente Giacomo Mancini
Nel partito aveva rotto lo schema tradizionale che privilegiava l'aspetto economico sociale della lotta politica ed aveva introdotto la cultura delle istituzioni che richiedeva una doppia e diverse azioni
Nel Sud la rivendicazione della presenza di uno Stato moderno nel Paese una trasformazione democratica del vecchio Stato storico nazionale
Con questo spirito
Mancini affrontò la crisi del partito socialista nel mille novecentosettantasei
Il Midas non fu una rivolta di tal Mancini capi
Che la società civile la politica nazionale sottomesse governate dalla organicità delle due tradizioni politiche la comunista e la cattolica si era liberata per l'avvento delle nuove generazioni post sessantotto e per l'irrompere di un autonomo protagonismo sociale
Ma la gabbia della solidarietà nazionale fu forte per vischiosità resistette e andò oltre il suo riferimento parlamentari l'offensiva contro il protagonismo socialista prova basti contraddittoria alleanze e in quegli anni che matura una crisi comunisti sul rapporto tra terrorismo mafia entra anche e sull'essere in Mancini l'elemento di congiunzione fra terrorismo e 'ndrangheta
Questa tesi sconfitta in Parlamento negli anni novanta verrà ripresa negli anni della grande crisi di sistema del novantadue novantaquattro
Dai perfidi campioni della vita politica e dagli ossequiosi mandarini dei giustizialisti per Mancini la crisi socialista degli anni novanta
è un trauma drammatico
Egli aveva favorito il nuovo corso del Psi e nel congresso di Palermo aveva indicato un percorso che purtroppo il Psi seguito con inspiegabili intermittenze e gli dissi allora in quel congresso iniziativa politica non può esaurirsi della governabilità
Nasce dalla stessa relazione di Craxi dalle sue preoccupazioni dalle sue enunciazioni di rinnovamento il problema di fortificare la governabilità nella ricerca di rapporti a sinistra
Di irrobustire la centralità socialista facendone il perno di uno schieramento che il forno matto
Nasce il problema di una nuova direzione politica del Paese e del Governo
A direzioni socialista diceva Mancini che un obiettivo realizzatrice la governabilità non è un dato statistico se così fosse De Petri crebbe rapidamente i pericoli di destra acquisterebbero concretezza e forse si consentirebbe alternativamente alla DC di avviare un ambiguo rapporto con il Partito comunista
La storia di questi anni novanta e tutta da scoprire
Hanno provato a farlo accademici magistrati e cronisti
Non sono riusciti ad essere seriamente credibili perché occultare ignorare le proprie responsabilità e arte impraticabili e spesso insopportabile esecrabili
In questo vuoto della memoria e con questa assenza di verità siamo chiamati a studiare meglio le idee e a valutare di più le azioni dei garanti
Che in questi sessant'anni annusato forzate il corso delle cose
Una volta si diceva che la politica fatta da i deboli
Per rovesciare i potenti richiedeva un uso saggio della doppiezza bisognava essere i limpidi ed oscuri determinati ed incerti esplorabili ed insondabili
Questa Dez stranezza non poteva esservi USA nel Sud
Senza favorire il consolidamento tutti un atavico trasformismo Mancini rifiuto subito questo merito persa al terza di principi ma anche per giusto calcolo
Da doppiezza nel Mezzogiorno allora senza classi operaie senza egemonia culturale sarebbe stata velleitarie di illusioni ed illusoria e comunque sicuramente perdente
Mancini scelse la strada più ANAS spray più difficile
Sfidare i potenti e non staccarsi dalle sofferenze
Sì fast presto ha diretto poco senza
Cosenza fu per Mancini il luogo della sicurezza per evitare l'attrazione del vuoto
Non una delle questioni poste da Mancini nel partito nel governo e nella società è stato marginale o irrilevante nel dibattito politico
Buona parte di essi rappresentano ancora oggi i problemi dell'attualità
L'ansia di Mancini trovava la sua origine nella paura che il tempo scorre se inutilmente
Mancini nel duello sul più fronti sostenuto durante il lungo corso della sua lotta politica sopporto fatiche ed amarezze i riconoscimenti che ottenne furono solo delle piccole ettari
I suoi dolori e le sue angosce furono le pene inflitte anche alla sua famiglia
Poteva essere un figlio di papà uno dei tanti giovani che bivaccano nei salotti della sinistra accomodai Grass ma egli scelse di essere la guida dei figli di nessuno
Grazie al suo esempio di vita alla sua forza morali e grazie al suo non facile caratteri oggi nel Mezzogiorno chi vuole può non essere una vasca
La parola l'ente Francesco Cossiga
Cala sul giorno del Torino
Figliuoli farle Girardi
Cari amici debbo anzitutto di violazione della Mirko
Francesco Colucci
L'amico di una formica l'amico e maestro Giuliano Vassalli
Per davvero voluto benché non partecipe della famiglia socialista
Quel che un loro ho ricordato il gioco complice
Non è facile ricordare un amico così il ricco di vita ha perso non politica così il passo attribuito a Paolo lobbistica mentre identificato il suo impegno al servizio della comunità Secondo il suo alto ideale quando la morte succedeva per il fatto sembra ovvero il confine otto la sua rifaccio presenza non ricordo anche se nitido ma dolorante
Parlano di Giacomo incidendo nel farci due in particolare dopo che convengono tutto diritto che il dominio l'anno così dal talmente risolti commenta il comico molo attori amici Francesco Colucci
Giulianova soldi da Rino Formica
Con un po'Rollo mobili perché cito parolacce uno storico della sua fitta di uomo distratto
è un uomo di partito di un uomo di cittadino
Egli fu un polittico ed ha anche un uomo complesso nei sentimenti ideale nel suo agire politico nella società civile
Egli fu un uomo di forti sentimenti
Di forti amori e anche se la Porro non fosse in contrasto con la sua forza attualmente dissimula otto marchio attualmente in atto gentilezza soprattutto il Genoa città
Di forti edotti
Oggi ma amori e odi di un uomo passionale accerto vacche mai fu mosso nel suo sentire nel sugo agire da meschini risentimenti personali o da un coro più meschini interessi egli fu un grande forte grande uomo politico degno figlio di un padre altrettanto forte grande Pietro Mancini apposto del socialismo e della causa dei diseredati in Calabria
Ed è che fu della Prima Repubblica di quella gloriosa Prima Repubblica del repubblicano dal ROS se lei non mi istituzionale coronamento del Risorgimento dell'Assemblea costituente di cinquanta democrazia libertà e progresso della gloriosa Prima Repubblica su cui gli antichi ancora valido il resti non nel nuovo nel mutismo di certi magistrati in cerca di vendetta per invidia sociale o con la non la storia o con la nobile per l'altro passione giacobina di realizzare moralità
In verità politica con un più modesto il tormento del processo
E non pochi dilettanti non è ancora riuscito a costruire neanche le fondamenta dalla Seconda Repubblica che già si parla del dalla terra sa né dalla seconda intanto neanche si credono i tratti che più moderni e più democratici sembrano ancora quelli della prima
Di questa prima repubblica già ormai cinque rimarrà commi uno dei più ampio egli fu socialista fa presente ma attorno ideale di giustizia ed eguaglianza concrete cioè non per l'astrattezza ideologica furono antifasciste inflessibile secondo gli insegnamenti del padre ma anche per intima
Coscienza per ribellione morale prima che politica alla violenza alla sopraffazione
Un repubblicano che credeva nello Stato costituzionale nella libertà e nello Stato di diritto e perché essi sempre si batte
Ma che dovette rispetto pezzo del destino per vendetta di miserabili portate il peso tremendo di una giustizia ingiuste
E di una mormora azioni ignobile edili che era un uomo delle libertà direi delle libertà nel senso libertario del termine ed è questo il suo spirito libertario che gli ispirò tra critiche i non pochi estremi e intelligente caparbio comprensione e tolleranza o modifiche politica e comunque sempre attenzione acuta alle posizioni diverse o anche alternativo alternati viste all'insù no quelle comune anche di quelle estreme le più estreme al liceo alla ricerca dei multipli e reali di essere molti più opportuni per integrarli nella vita democratica
Ed anche per la sua dal loro da me non compiutamente compresa intelligenza verso la sinistra Brusca non ti vede estrema che io il Consiglio con le K e le uniche il Cossiga della politica cosiddetta dalla fermezza che come ministro dell'interno del primo governo di sul transnazionale
Politica quella della fermezza e quella di sui dato al Nazionale in cui ho creduto ancora credo
Quando fui libero da ogni responsabilità istituzionale certo ricordandomi anche degli scontri che su questo tema con Giacomo Mancini pubblicamente preso atto a ventenni mi applica agli all'esame delle cause fede politiche sociali del terrorismo di sinistra dell'eversione di destra sostenendo poi ferma in mente anche se inutilmente la causa dell'amnistia o il meno dell'indulto come chiusura di un periodo triste e pericoloso della nostra vita politica istituzionale eccepire
Ed è che fu un grande deficiente un uomo di governo un genio della praticità della concretezza nell'agire amministrativo di ministri
Io lo conobbi non appena tanti tanti anni fa ormai entrai ancora giovane quasi un ragazzo nella Camera dei deputati ad essere letto per la democrazia cristiana nelle elezioni generali del mille novecentocinquantotto e subito ci conoscemmo mo'e ci subito egli mi prese a benvolere e diventammo amici avevamo moltissime cose in comune per alcune contrasto avvampa e contrastando anche duramente ma sempre schietta ma ente e l'ambiente peraltro e differiva entrambi certo ma avevamo un carattere facile anche anzi anche un po'ombroso mogli litigio in compressione e non poche infatti ben furono venivano tra di noi subito superate per la reciproca stima per la buona fede che in Trambus sempre ci riconoscevamo è perché non ammetterlo anche per la sua grande generosità nemico fronte
Egli era un politico che pur dello rude schiettezza proprio della sua terra e della sua gente aveva i modi di pensare e di agire di un grande signore meridionale di un gran signore meridionale democratico culla famiglia non avremmo certo trasmesso feudi e titoli ma ideali valori il tutto
Il fondo regionalista del tempo democratico
Nel senso democratico politico nazionale e non localistico del termine egli fu cioè uno di quei mille giornalisti che avevo compreso come contro ogni tabù della storiografia savoiarda
La unità nazionale d'Italia come unità morale sociale di tutti gli italiani non come pura unità formale e istituzionale doveva essere ancora realizzata con la giustizia ecco la vera eguaglianza tra tutti gli italiani
Un'unità formale e istituzionale poi l'altro burocraticamente realizzate più con la diplomazia e l'azione mi ditta dell'accerto per questo mi vittoria caso reale dei Savoia del re Carlo Alberto e Vittorio quando nel secondo e della classe dirigente liberale di Torino ma al di fuori della visione del rinculo sono alla del Risorgimento che avrebbe dovuto esprimersi nell'Assemblea costituente e non dell'aggressione al Regno di Sardegna degli antichi Stati italiani in uno Stato federale repubblicano
Se non subito me l'istituzione almeno nello spirito
Giacomo Mancini pur nella sua apparente rudezza che tale poteva sembrare la sua fermezza di carattere e da un uomo di grande stile diremo daremo ed agire di grande delicatezza e di grande rispetto istituzionale
Ricordo quando anni fa ancora io al Quirinale mi recai a un doloroso pellegrinaggio
Come non poche volte mi avvenne
A Lamezia Terme a rendere omaggio alla memoria di un maresciallo dalla Polizia di Stato assassina atto dalla criminalità organizzata andando al cimitero a deporre al nome di uno stato che M si sta dimostrando in questi giorni crudelmente faziosamente ingrato verso il servitore della legalità e dell'ordine il nome orribile di tutte la giustizia dalla sicurezza una corona di fiori sulla tomba versatilità dello stato assassinato
I miei collaboratori mi avvertirono il termine dalla dolorosa cerimonia che adesso era stato presente presentano ancora sul luogo già con Mancini che si era tenuto in disparte per una rispettosa discrezione dovuta al fatto che era già iniziato il suo calvario giudiziario
Egli fu così estremamente riservato nei confronti del capo dello Stato e anche dall'amico da tenersi in parte naturalmente non lo fu io nei suoi confronti per l'amicizia e stima e anche per Fini da verso l'ingiusto agire con tutti i gruppi e degli me ne fu grato oltre il dovuto perse perché lì era anche un uomo educato e quanto pronti anche pur tipicamente civilmente la buona educazione ce ne accorgiamo adesso che la cattiva educazione imperversa nei rapporti personali e anche politici e di questo tipo di signore vedi la gelosa città anche e soprattutto al servizio civile della sua gente di Calabria forse di tutti gli uffici onorevoli importanti che ricopre quello che gli sembrò in fondo il più utile il più onorevole fu quello di sindaco della sua amata città
Certo fu l'ufficio che li più amo anziché predilesse nel disprezzo sempre Lare di questo ufficio egli si prodigò fino alla sua morte
Ed in questo egli testimoniò altamente quel carattere di servizio alla gente comune che la politica terrestre egli lascia voi nobile consorte figli di molti familiari tutti a voi socialisti oggi purtroppo disperso in varie diaspore una grande eredità di valori disservizio di spirito di sacrificio dieci tizio ordinanza Frera con bit combattute vissuta alla libertà e alla giustizia la lascio a voi queste le ditte ma la lascia per l'impegno che ci può ancora caso mai attendere anche a noi suoi amici più oggettivi lo ricordiamo con affetto
Un ringraziamento Presidente Cossiga alla senatore Vassalli all'onorevole Formica ai familiari Londra cemento particolare per questo caloroso incontro insoluto tutti i rappresentanti politici agli amici che hanno voluto manifestare con la loro presenza con un ricordo veramente per noi indelebili che ha rappresentato Giacomo Mancini non solo per il socialismo pater il nostro paese grazie ancora