"L'Italia ripudia la guerra" - incontro con Oscar Luigi Scalfaro e Pietro Ingrao, promosso da parlamentari della Margherita e dei Ds (Sala Conferenze di Palazzo Marini, via del Pozzetto n. 158, Roma)

Sappiamo che facce come è evidente verso poche creare un dispiacere il fatto che vi siano persone cittadini che sono interessati a seguire questo dibattito perché non avranno questa opportunità per un altro verso ci dice anche quanto l'idea di dare vita a questo questo incontro con due personalità così significative della nostra storia politica e istituzionale
Sia stata un apolide forse anche una sottovalutazione da parte nostra
Come è del tutto evidente l'ipotesi di fare quest'incontro
è nata
E nasce dalla drammaticità della situazione che stiamo vivendo
Noi oggi abbiamo avuto un messaggio che ci viene all'amministrazione americana dal presidente degli Stati Uniti molto eloquente è molto esplicito
Delle intenzioni
Del presidente Bush
Domani potrebbe darsi che un messaggio più tranquillizzante
Ma ciò che cerco e che centoventicinque mila uomini si stanno preparando alle porte dell'Iraq
Chi è una complessa costosa
Macchina da guerra ormai è in movimento
E che quindi un copione pare già essere iscritto in tutti i suoi dettagli
Ecco questa iniziativa vuole anche essere diciamo un atto di non rassegnazione
E non voleva accettare come fatale
Una
Capitolo drammatico della nostra storia
Voglio anche dire che
E la terza volta che
In pochi anni in quattro anni
Il nostro Paese rischia di essere coinvolto in una guerra
Abbiamo avuto la guerra nel Kosovo
Poi abbiamo ancora quelle in Afghanistan
E oggi si annuncia quella in Iraq
Ora non sfugge a nessuno di noi la qualità diversa
Di queste guerre
E d'altronde fra i centotrentotto parlamentari che hanno firmato un documento contro la guerra
Probabilmente nel loro biografia politica vi sono state scelte diverse
Su questi passaggi recenti
Però non sfugge anche a nessuno che la guerra che si annuncia si inserisce in un contesto in uno sfondo teorico e politico
Direi nuovo che è quello della guerra preventiva che potremmo anche dire la guerra permanente e che ciò che ogni giorno ci viene annunciato dall'amministrazione americana
Ora la domanda che ci si pone
Tutto ciò che sta accadendo
Che rapporto ha con un capitolo fondamentale un articolo fondamentale della nostra Costituzione
Il famoso articolo undici
Che coerenza vie tra queste scelte
Nelle quali il nostro Paese è direttamente coinvolto e l'articolo undici della Costituzione
Dove vi sono parole molto chiare sulla guerra e sulla possibilità o meno del nostro Paese di partecipare a un intervento militare
Questo è il primo dei quesiti che ne abbiamo di fronte
Io credo che il Presidente della Repubblica ora al di là
Questa diciamo in
Proprio due parole non al di là diciamo dell'insieme del suo discorso però a questo punto lo ha posto con molta chiarezza l'articolo undici non è stato abrogato
Esiste nella nostra Costituzione
E quindi qui si pone un primo punto io credo in primo luogo ai parlamentari ma credo a tutti i cittadini del nostro Paese dico imprimono che parlamentare
Perché è del tutto evidente che il Parlamento dovrebbe quanto prima
Arrivare a una discussione su ciò che sta accadendo
Non può farlo dopo
Ora sappiamo bene quali possono essere le possibilità di intervento nello scenario mondiale
Delle scelte del nostro Paese anche del nostro Parlamento
Ma questo è un dovere politico e è un dovere
Che peraltro può avere un suo peso anche dentro le vicende rotte ma questa è la prima questione
La seconda questione chiudo
Noi siamo di fronte ad una discussione che si è già aperta
E voi avrete senz'altro letto
Che una delle risposte che è stata data a chi ha sollevato il problema o i problemi che sono dentro l'articolo undici
è stata quella di dire ma è un altro mondo quello che oggi noi abbiamo di fronte è un altro mondo
Cioè la globalizzazione
Cioè l'Europa
Non ci sono più i confini quindi anche i confini giuridici in qualche modo sono mai abbattuti
è una questione se è un problema serio
Quello che però non si può accettare e che non vi sia nessun luogo
Dove questi decisivi problemi democraticamente debbano e possano essere discussi
Io credo che noi possiamo dire con grande chiarezza oggetto di discussione
Ma che questo articolo undici
Se vi è qualcuno che lo ritiene diciamo superfluo perché non è questa la sede idonea
Che venga portato nella Convenzione europea
Che faccia parte della Costituzione europea
Ma certo è che non si può abrogare né in Italia nell'Europa questa è un'altra delle questioni decisive che noi abbiamo di fronte
Vi è poi una terza
Non appartiene a questo dibattito vi è poi un terzo problema e come tutto ciò
Non sia
Patrimonio esclusivo di un'élite politico istituzionale
Io credo noi crediamo che sarà molto importante anche portare nel senso comune nella cosiddetta opinione pubblica questa di
Questo non è il primo atto ma è un atto importante soprattutto molto rilevante per le personalità che vi partecipano
Ed è un atto che si devi scrive provi un percorso discussione che non inizia e finisce dentro le Aule del Parlamento ma deve entrare nell'opinione pubblica
Tra la gente
Quello che non si può accettare e concludo
E che nella sostanza si faccia una sorta di omicidio silenzioso
Del quale poi si perdono
Sia gli esecutori e se i mandanti e che c'è di fatto atto dopo atto passo dopo passo scompare questo articolo fondamentale fondativo della nostra Costituzione e nessuno sembra accorgersene è io penso che nostro dovere è quello di imporre che ciò non accada e di aprire questa discussione a livello parlamentare ma ripeto anche nel Paese
A questo punto io darei la parola al senatore Monti pone
E poi abbiamo i due relatori
Solo qualche parola da aggiungere
Io sono un semplice parlamentare
Che ha votato no sempre in questi mesi passati e dall'anno scorso contro le intenzioni dei governi credo che la nostra riflessione non sia questa si era un seminario di intellettuali o di politologi ma un confronto aperto con due illustri è per molti versi storici protagonisti della politica interna e internazionale dell'Italia
Ed insieme vuole essere una voce
Che si leva nel nostro Paese
Non il nome di una parte ma dalla comune tradizione espressa nella Carta costituzionale
Una voce che dica quanti hanno responsabilità e possibilità di azione in campo europeo ed internazionale fermatevi non procedette verso soluzioni belliche
Pensate prima i valori di libertà di pace e di democrazia
Nel quale affermiamo di credere e che per tanti decenni hanno visto l'impegno del nostro Paese e dalla nostra nascente Comunità europea
Noi non vogliamo non possiamo in coscienza essere annoverati fra coloro che perdono la pazienza nei confronti del lavoro della diplomazia e della trattativa
Chi è più forte e più saggio non si stanca nel cercare soluzioni pacifiche se davvero le può la riflessione che intendiamo promuovere non da qui in poi
Partendo dall'articolo undici della nostra Costituzione non deve avere per oggetto soltanto gli altri quelli che sono considerati minacciosi pericoli o quelli che ritengono di essere legittimati ad agire da giustizieri bensì noi stessi ciascuno di noi politici e cittadini
E noi tutti insieme come italiani
Che significa per noi il ripudio della guerra espresso nell'articolo undici non tanto sotto il profilo giuridico formale
Quanto per quello etico e civile non ci basta respingere ogni idea di guerra preventiva o punitiva unilaterale
Dobbiamo chiederci che cosa possiamo ancora fare per fermare il ricorso alla forza militare
E se la comunità internazionale decide l'intervento armato se l'ONU se l'ONU decide questo
Certo in questo caso la partecipazione dell'Italia sembra forse ammessa dall'articolo undici ma noi ne siamo convinti
Abbiamo valutato tutte le conseguenze umane nell'area interessata e nel mondo pensiamo davvero alla luce dell'esperienza storica e anche attuale delle molte guerre in atto
Che la guerra risolve i problemi per i quali viene intrapresa
Una possibilità giuridica anche offerta dall'ONU non implica un'automatica decisione di utilizzarla
La nostra coscienza di laici di cristiani
Può essere nostra guida secondo l'esempio di un grande ministro dei tempi molto lontani Tina ricotta avo il ministro Tommaso Moro che invitato ad obbedire al suo re come tanti altri
Preferire supplizio asserendo che non giudicava gli altri malori non poteva che seguire la propria coscienza
Anche l'imminente stesura della Carta fondamentale dell'Unione Europea pone interrogativi cerca deserti circa l'esercito
Che l'Unione stessa dovrebbe formare e il suo eventuale impiego
Sì è a rischio di pensare la politica comune di difesa quale semplice maggiore elemento deterrente nelle decisioni internazionali senza illuminarla
Nel senso pacifista positivo costruttivo che l'articolo undici addita per quella nazionale
Un esercito europeo non dovrebbe essere inserito nella NATO come qualcuno ha ventilato la la NATO che fra l'altro richiederebbe una profonda revisione ma dovrebbe essere lo strumento per la difesa del continente e forza di pace a disposizione diretta dell'ONU
Ulteriori domande si affacciano e qui certamente i due grandi personaggi che sono questa sera i nostri relatori
Vi risponderanno si affacciano in tema di guerra e di pace chi sono i nemici oggi
Certamente il terrorismo e la minaccia di armi di distruzione di massa ma non lo sono anche l'ingiustizia planetaria la fame e la povertà di interi subcontinente tutto ciò che non coniuga pace e giustizia è il vero male da contrastare
Allora prima di passare all'uso delle armi per difendere quello che si ritiene il diritto bisogna che ci domandiamo quale diritto intendiamo tutelare e soprattutto se siamo innocenti
Rispetto alle sue violazioni
Non possiamo dimenticare il detto evangelico scagli la prima pietra chi è senza peccato
Iniziamo dunque questo collettivo esami di coscienza e cerchiamo di farlo estendere a livello nazionale e internazionale
Troppi conflitti nel secolo scorso novecento hanno avuto origine per il silenzio di tante coscienze o per il tradimento degli intellettuali
Al Presidente Scalfaro e all'onorevole Ingrao il compito di orientarci e stimolare ci allora esprimere grazie al mento
Anche mio personale degli altri organizzatori di questa serata e anche per espresso desiderio loro quei il ringraziamento di dirigenti di pazzo Roma di Pax Christi
Di Pax Christi per quanto essi non avevano Ingrao il presidente Scalfaro hanno detto e fatto in queste ultime settimane ad Assisi a Cremona
Mani in manifestazioni per la pace che l'incontro di questa sera intende idealmente proseguire e completare grazie
Spesso prende diciamo la parola all'onorevole Ingrao e poi il Presidente Oscar
Insomma ci siamo sbagliati
Penso a quanti sono rimasti fuori della sala stasera
Queste
E questo è un segnale consegnare anche per me
Questo essere in tanti
Proprio impera
E allora io mi chiedo perché siamo qui stasera
In questo luogo dalla Camera dei deputati e del Parlamento italiano
Noi pure probabilmente siamo con un pareggio diversi per fede politica
Per formazione culturale
Per storia personale anche per età
E vengo a parlare in questa sala anch'io che diciamo così avanti nell'età
Così vicino di alla soglia dei novant'per dirla in modo brusco la domanda la domanda
Perché ci muore
Che ci allarma io ora o
Nella mia mente quel cartoncino in cui è stata provocata da questa Assemblea
Che annuncia questo nostro incontro e quel cartoncino è in testa un nome è un'altra
Cita l'articolo undici della Costituzione e l'affermazione Denza e impegnativa
Che connota la Costituzione quella frase l'Italia ripudia ardue
Solo voi lo sapete c'è stato un momento in cui parrebbe che quell'articolo fosse cancellato superato
E anche i loro evocava veniva risposto così è stato scostamenti
Che ormai l'impegno dell'Italia repubblicana nella guerra e nella banca era segnato da un altro complice che era quello delle Nazioni Unite
Questa è stata la risposta
E anche Floris o
Con rispetto su
E anche il presidente della Camera devo ricordarlo sembrò aderire a questa vettura
Che alla fine
Fatalmente sembrava allontanare sbiadire confinare nel passato
La Carta costituzionale
Visto che annullava quel suo punto cruciale quel suo punto dico io così significativo della volontà che muoveva quelli che chiamiamo i padri costituenti
Davvero
Si poteva disporre così facilmente della Costituzione repubblicana
E come si poteva seppellire
Quel suo indisposto sulla guerra
Che quando parlo così voi sapete queste parole non possono venire il Meda un disprezzo dell'ONU
Che veniva contrapposta al disposto costituzionale
Ma semmai dalla convinzione che la Carta dell'ONU era segnata anche essa anche la carta dello
Dall'affermazione dell'arma e non ci poteva essere contrasto fra le due guerre cari
E semmai quel disposto costituzionale
Chiedeva un potere dell'ONU
Che fosse molto più ardito
Ed efficace nella costruzione dell'Armani
Così era fino a un certo momento poi è venuto alla fine del due mila il discorso del Presidente della Repubblica
Che ritornava a leggere quell'articolo undici per il sono alla guerra quindi non era morto quell'articolo
Anch'essi presidente devo dirlo si affrettava qualcuno col ricorderà ad evocare subito la partecipazione dell'Italia cito le sue parole alle missioni per il mantenimento della pace
E
Di lotta al terrorismo
E a me faccio questo lo devo dire con sincerità
Quella frase fosse messa
Quale sia pur dare quell'articolo undici
E alcuni di noi avevano invocato da un difetto di provincialismo
E invece non era così perché quell'articolo lo ricordiamo presidente Scalfaro
Ricordo era morto banchettano in quell'articolo da tutto ormai corti da una vicenda provinciale
Figlio diretto come il sole
Della terribile esperienza internazionale di due guerre intercontinentale e a quella tragica vicenda mondiale guardava chi aveva scritto
Quell'articolo
E in verità ancora adesso ancora oggi
In questi giorni in questi mesi
Ciò che ha riportato alla ribalta quel dettato della Costituzione
L'ha evocato
L'ha fatto
Forse risuscitato a Enrico è un evento non solo italiane un evento mondiale
In fondo attrarre dall'ombra quel brano della Costituzione italiana
E la nuova dottrina
E la pratica your temo
Enunciata dal presidente americano e quella dottrina
Proclamata dinanzi al suo Paese e al mondo
Quella dottrina
Book che afferma
Ormai la necessità e l'altro della guerra preventiva
Così è chiamato questa nuova codificazione del ricorso alle armi
In verità l'ultimo decennio del Novecento
Lo ricordate aveva visto già il ritorno e via via quella che abbiamo chiamato la normalizzazione della guerra
Più o meno depurata dalla sua violenza
Dalla Giunta Dini quell'aggettivo che l'accompagnava che ricorda la guerra giusta
Persino la guerra santa oasi netta del suo fango
Da una carica dieci scisma e in ogni modo assunta come
Momento normale questa era novità dell'agire politico
E tuttavia pur sempre come ultima ratio come conseguenza obbligata di un agire dell'avversario non altrimenti
Con un temibile
Guerra
Normale che però
Ancora rimandava a questa azione dell'avversario
Oggi invece dalla potenza americana per
Viene assunto come criterio dell'azione armata
L'agire prima
Il ricorso preventivo alleati
Il precedere l'avversario
E davvero così diventa arduo definire dei criteri di legittimità
L'idea della guerra di difesa invitando hanno fatto ricorso nei secoli passati lo ricordate nazioni ed indipendenti
Viene così a rovesciarsi nel suo contrario
L'attacco
E preventivo e l'attacco preventivo diventa nella strategia di boom
La strategia fatale e necessarie per governare l'irrequietezza del mondo
E questo a me sembra non solo una lettura agghiacciante
Del governo
Se il duro ma anche un regalo inaspettato
Fatto agli strateghi sanguinosi del terrorismo
E che consente al loro
Di poter giustificare
Dinanzi ai loro seguaci
La loro società seminati morte quella dell'undici testate
E finisce per essere una spinta anche ai cambi disperati di Hamas
Eppure mi turbano
Spinta predicare ancora per dire agli atolli
Vedi questo dell'Occidente fatti i kamikaze
Non hai altra via
E io mi domando di fronte a questo nuovo Codice Montale mondiale
A che titolo per esempio possiamo dire oggi al dittatore nordcoreano distruggi lettura trovi quando Stati nazioni popoli si sentiranno esposti in ogni momento ai rischi
E alle prove dell'iniziativa preventiva del più forte
è vero la parola disarmo già era scomparsa da HSBC questo pianeta
Adesso però appare persino ridicola nuovo tempo della guerra preventiva questo è il nuovo scenario che abbiamo dinanzi e dobbiamo averlo chiaro
E allora viene alla domanda chi ha a che fare
Con il ripudio della guerra chiesto dall'articolo undici questo nuovo scenario del momento certo ce ne può anche ricavare la conseguenza che quella Costituzione italiana è morta
Ma non si tratta solo della nostra Costituzione perché anch'egli è la carta dell'Olmo a mio avviso va in polvere
Si avanza alla guerra preventiva
O almeno diventa molto più difficile
Alzare la bandiera dell'ONU
E tacere sulla guerra preventiva di Bu
Il Parlamento italiano se non erro ha discusso in seduta plenaria sulla vicenda irachena
Il venticinque e il ventisei di settembre
Vedo che gli ispettori dell'ONU
In Iraq richiedono tempo
Ma intanto però verso quel fatale Medioriente già si muovono flotte
E deserti
Siamo ormai ce lo dice il capo americano
Nel era della possibile guerra preventiva
Anche rispetto alle conclusioni eventuali degli ispettori dell'ONU
Ho lavorato a lungo nella Camera dei deputati minori tristi meno riusciti
E quel compito di rappresentare la nazione mi appassionava
Adesso sento la responsabilità grande che pesa su di voi deputati del popolo italiano nel grave frangente che attraverso il mondo
Dinanzi a voi stanno domande ineludibili
In fondo
Su di voi deputati e senatori senatori di questo Parlamento pensa il compito di appurare serve regge ancora e ha valore
La costituzione di questo Paese
E anche di di di vagliare quando oggi la nazione italiana può incidere sulle decisioni delicatissime
Attendono il giovane Parlamento europeo
Diciamolo
Chiaramente
Quando se non ora
C'è bisogno della corte del Parlamento
Quando se non ora c'è bisogno che il Parlamento italiano presto
A giorni
Si raduni
Per dirci a che punto siamo
E quale il rischio quando c'è Nomura dovete incontrare
Ogni parlamentare
Sì il nome in questa vigilia in cucina decide sulla pace
O sulla fortuna o meno della nuova guerra preventiva
Tre pit diamo temiamo che in Iraq storm il vento aspro dalla vetta la guerra questo ci ha chiamato questa sera
Questo ci ha portati in questa sala questo
Questo la voce che si leva
Da una parte grande larga del popolo italiano verso il Parlamento di questa Repubblica
Sono queste le domande guardando ad esse si chiarisce
Sì è la costituzione in nome della quale giura il presidente della Repubblica
E consumata oppure ancora viva che sia un domani la sua grande domanda ti pare infine che ferita
Possono a vere
Quelle parole corsi asciutti che dicono l'Italia ripudia nacque valgono ancora oggi che domande
Che esigono da chi governa questo Paese e da questo popolo
Io lo so
C'è chi considera oramai un pesante in con proteste assemblee
Parlamentari
Questi luoghi della rappresentanza di fronte al nuovo potere dedicati che nel tempo nuovo della nuova guerra preventiva e dei disegni imperiali
Tengono le carrette del mare
Non io e nemmeno altri nel Paese la pensiamo così
A sì
Sì ho capito crediamo ancora alla rappresentanza larga al vostro ruolo deputati e senatori
E pensiamo che sulla guerra e sulla pace debbano anche parlare e pesare
La larga Rete dell'Assemblea
Dai Comuni alle Province
E alle regioni
Si parla molto oggi in Italia
Di federalismo perché il ruolo delle regioni
Come soggetti politici
Atti
E c'è una forte tradizione comunale
In questo Paese di città simbolo
Bene tanta parte del loro destino legato alla vicenda della pace
E della guerra
Anche perché la guerra fatalmente centra il tris centralizza
E allora io chiedo
A queste assemblee
E non solo al Parlamento
Reggio
Provincia che scendano in campo che si cimenti no
Come il dilemma della guerra e della pace
Che parlino
E che vengano a Roma
Quindi a Montecitorio e a Palazzo Madama
A segnare anche
La vicinanza
Ma condivisione di quella Rete delle assemblee elettive
Che a me parve
Una delle grandi invenzioni
Della repubblica
Uscita dalla Resistenza più che mai
Io sento bisogno della presenza del Parlamento questa istituzione così significativa del nostro tempo
E della Rete
Che adesso si collega Harriman
In ultimo
Con Gentile in una riflessione break sulla storia e la forza del pacifismo italiano
Diciamo pure oggi in Italia c'è il movimento pacifista
Più europeo più forte e di gran lunga Courts e lo dico con dispiacere all'avanguardia
In euro
E le esperienze
Il pacifismo
Sono antiche è diverso
Forse si possono individuare due filoni
Fondamentali insomma
Ma fino a un certo punto coi solo loro
Il filone cristiano e quello del movimento operaio
E c'è un intreccio c'è stato un intreccio
In questo pacifismo tra coscienza religiosa
E il movimento di emancipazione diciamo pure di rivolta sociale
Con delle congiunzioni di grande significato pensate alla storia la vicenda
Della marcia di Perugia ad Assisi che vedeva insieme laico o Capitini e i preti della basilica
Ci sono stato a Cremona io
Io ho visto la la Prestigiacomo da di mondi che venivano dalla riflessione religiosa
E altri dalla lotta di classe
Il corso
Questo pacifismo
E mi avvio a concludere
Ha bisogno di rivendicare più orgogliosamente il suo ruolo continentale
Europeo
Questa strana in Italia lasciatemelo dire
Dove in un'Europa di destra
Segna oggi in questa domanda
Ti faccio
E allora dobbiamo imparare a costruire di più L'Unità nella differenti
Esprimo il mio disagio
Quando vedo la sinistra e in generale lo schieramento democratico
Troppo frantumato
Ancora
Troppo diviso dinanzi all'urgenza
E allora
Per un tipo molto molto io non sono entrati in questa sala stasera
Il che vuol dire che forse non abbiamo abbastanza fiducia nel nostro popolo
E allora bisogna vedere come facciamo pesare questa si sentì punk
Che anche stasera abbiamo Cofidis constatato come pesa il mondo che immagino questa sala e che larga parte è rimasto fuori della porta
C'è una grande domanda
Cucinelli ha detto
Io voglio ricordare quando la discussione si chiuderà in altre stanze di questo Parlamento allora agli eletti del popolo che sono qui il motivo la domanda si esprime in questa sala
Questa discussione sulla guerra va fatta in un'altra più grande
E solenne
A Montecitorio
E a Palazzo Madama lo credette stasera amici del Parlamento
L'ordine del popolo lo chiede la gente vi ringrazio
Tenera parola Colosseo al presidente Scalfaro
Un saluto a tutti
Un saluto
Al tavolo della Presidenza
Un saluto particolarmente affettuoso al mio Presidente
E ha terminato adesso questo splendido intervento
Con la devozione l'affetto di sempre
In assonanza largamente in assonanza
Con le osservazioni le argomentazioni pensieri gli inviti che ha rivolto al termine all'Assemblea cui e anche chi è fuori di qui
Resteranno
Nel due mila e terre
Con il cammino della civiltà
Solo parzialmente come obiettivo
Guerra o non guerra
è impressionante sul piano dei valori umani è impressionante
Per questo io altere un momento
Dal pensare insieme con voi più con interrogativi che con esami
Sono Formigoni Tarantini
Cosa pensiamo noi della Quercia
Come cosa pensano quelli che devono decidere
Siamo convinti che la guerra è male assoluto
Il male assoluto senza eccezioni
Siamo convinti che contro l'uomo
Contro la persona umana
Per la distruzione della persona umana
A cominciare dalla distruzione dei più indifesi
è storia
Riteniamo che il raziocinio
Sì è un fatto dell'uomo
Sia espressione dell'attività dell'uomo sia qualificazione di nuovo
E dal raziocinio dicendo di Amburgo
Il colloquio il saper discutere
Il trattare il convincere
A un certo momento
La persona
Egli non sia al pensiero all'abbazia cinico in favore dei muscoli
è un ascesa titolo mozione
Ho integrato
Sì e denuncia l'argomento
Si passa alle armi
C'è un secondo il pensiero ci dovremmo dentro di noi di riuscire crederci meditando
Le alleanze
Le alleanze
Ma le alleanze sono un movimento innaturale
Un movimento naturale delle persone dei popoli degli Stati
Un desiderio di un milione per essere più forti
Nei vari campi
Nel campo economico nel campo sociale
Nel campo della sicurezza le alleanze
Per potersi difendere meglio
Per sentirsi più sicuri
Le alleanze
A condizioni chiede alle anzi
Siano supposizioni di parità si erano supposizioni titanica
Se viene qualcuno nell'alleanza che ha posizioni Didoni ligneo
Concordi imposizione nomina alleanza non è alleanze
Perché qualcuno di fronte alle posizioni e se qualcuno di fronte alle imposizioni di pareggio ligneo di imposizione
A un'accettazione senza discutere
Non è Alleanza
Non è Alleanza
Se vi sono posizioni di sudditanza al dunque
Una sudditanza
Una sudditanza imposta accertata
C'è un'ipotesi dovuta
Ma la faccio perché l'attimo
Una sudditanza che a volte è una scelta come prova di fedeltà all'Alleanza e all'amicizia è il massimo ottenga Pato
C'è dunque il diritto dovere titolo sentire la propria voce
Il proprio motivato parere
Il diritto dovere in quanto si è alleati
Questo sistema che circola non è nuovo non è nuovo l'imbecillità hanno né mai nuova
Che circola
Il sito alla gente dicendo
Allora tu
Non sei amico degli Stati Uniti tu non sei alleato
Nato a più perché sono alleato cerco di far convincente cc scelgo donzelle strade che sono ardite
Che può darsi D'Alessio qualche Billè noi al millenni addietro sempre che il nostro pensiero sia di mancanza di riguardo con i popoli giù quel tempo che probabilmente non ho più civili di noi
Occorre cercare adesioni
Il nostro no alla guerra
Nel momento in cui si è alleati ci sono altri non mi interessa quali sono le motivazioni certamente di motivazioni detto residente della Repubblica francese non sono perfettamente le stesse del cancelliere tedesco
Intanto sono stati per diverso tempo posizioni
Che avrebbero meritato un intreccio dei tassi di cura diplomatica per vedere di agganciare di tale forza comune di muoversi invece di dichiarare con
Forza adolescenziale
Io sono amico di
Occorre fare in modo che la voce
Quant'è convinta di un no alla guerra abbia più forza abbia più ascolto
Per non rimanere solitaria
Dissi in Senato un po'più in quella data che ha citato il presidente in grado i sintomi Stati
Dati otto minuti perché adesso c'è questa distribuzione dei tempi per parlare mio consumati in sede quindi mi oncologo restituiti due
Nasce nel frattempo ci fu un gesto che non pare fosse così dei miei colleghi educato dal banco del governo ma è un fatto che non ci interessa e quindi si è consumato qualche altro minuto dissi al Senato
Dissi
Constatata la richiesta la realtà dei fatti
Il famoso voi Borso sic stantibus
Del quale lei Presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri
Che in quel momento almeno ascoltata
Dico a lei
Che il suo compito la capacità politica
Di far vivere insieme pace
Nel momento in cui un popolo
Quindi per delle la sua tranquillità e sicurezza di sin per garantire la gente
La Nacci rispetto della persona la sicurezza è un diritto della persona chi tutela questi diritti l'organizzazione del popolo che dice si stacca
Legittima difesa
è chiaro
Che non è soltanto un'aggressione che viene a me
Perché se sono legato da alleanze
Ho diritto se sono anche dedito che anche gli alleati mi aiutino ma anche gli altri hanno diritto io li aiuti ci sono aggrediti mi pare che questo discorso sia piuttosto semplice inaccettabile
Le obiezioni che io ho trovato mi è capitato ho avuto la fortuna
Nove Rita dibattiti a Napoli va segnalata con un numero incredibile di pressione a Bologna
Altro dibattito su questi temi a Reggio Emilia anche il dibattito da altre parti
Mi sono sentito a volte dell'obiezione di incredibili presidenti grande già fatto cenno
Ma noi in fondo abbiamo già firmato degli accordi che su un terreno fortemente questo articolo undici
Io non credo vorrei sapere quali sono gli accordi ma se per caso li avessimo firmati abbiamo il dovere morale di avvertito della controparte che quell'accordo non corregge perché è contro la nostra Costituzione e poiché in qualcuno pensa che un accordo internazionale modifiche alla costituzione di uno Stato allora lei e nati un diritto il nuovo che non so
Da quale cavalli equilibrato possono agire
Caduti in desuetudine è vero caro Presidente Ingrao questo me lo sono sentito dire con tanta serenità
Ho detto lei pensi che gli articoli dal limite sulle turbine
Stia attento che c'è un articolo nel quale dice che ogni cittadino ha diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero quando andrà in desuetudine
Certo c'è gente che si è non l'ho mai avuto non se ne accorge ma se c'è la poi anche a casa
Si dice se uno solleva sospetto pensa male
Mi ha toccato molto
La quasi invocazione del presidente Englaro
Perché il parlamento discute
Il discutere
E parte Camera Senato parlino
Come mai questo momento Cion Cion desiderio infernale Nabide
Che riforme
Come mai
Oreste avare veramente lo dico sinceramente vorrei esternare
Che anche su temi così delicati non ci siano le grandi manovre
Noi abbiamo avuto per i momenti estremamente gravi
La guerra del Golfo l'Iraq aveva invaso il Kuwait
Credo che questo sia un caso anche e abbastanza classico per dire c'è un fatto di aggressione
Abbiamo avuto le guerre dei Balcani
Di avviso fatto viveva già alquanto tirato
Bertelli aveva un tempo di aggressione chieda
Questa cosiddetta pulizia etnica che è una delle cose più inumani e brutali critici ed è un fatto aggressione pesante senza dubbio
Ma ho qualche interrogativo
Ma noi oggi abbiamo una volontà
Che ha un marchio di ostinazione da parte il presidente Bush
Io ho conosciuti un trattato col patto che quando due alla Casa Bianca
Perché quando da ministro dell'Interno ho avuto la possibilità di intrecciare un numero considerevole di accordi bilaterali sia in Europa sia nel piano del Mediterraneo sia nel Medio Oriente penso che allora fu avvertito da Andreotti ministro degli Esteri che il ministro degli Esteri
Dimostriamo vi aveva chiesto un eventuale incontro perché interessava anche allora su un eventuale accordo per la lotta al terrorismo e la criminalità al mercato delle armi andato Rocca
A tutto
Ebbi la sensazione del padre Bush di
Uomo di
Il grande manager dello Stato
Ha fatto poi il suo periodo di presidente ognuno può avere un pensiero non si può negare che ha portato avanti in un certo modo
Questo il figlio innato faticosamente
Con
Col Venezia non è un fatto intanto oggettivo questo
Ed è immediatamente stilosa questa posizione
La forza delle persone di dentro
La forza dell'uomo e dentro
Quando l'uomo ha bisogno supporti di fuori il signor che denuncia deboli
Anche le armi sono supporto di fuori anche le
Quando io dico penso a una frase di Tony Blair
Inghilterra ha sempre usato questo suo politica
Che riesce a Boltiere adiuvanti sia gli Stati Uniti prima ancora che ci sia una pronuncia Annone da oggi non era
E quando Tony Blair
A poco più che una settimana dietro ha rivolto un invito a Bush sarebbe bene che tu la guerra dal processo in ottobre
è una frase impressionante
Perché se la guerra è un disposta un'aggressione io non so quando la faccia
Perché l'aggressione che all'inizio allora possibilità di iniziale dell'aggressore
Se io posso spostato e la mia guerra fra invero autunno a secondo del clima e delle cose il segno che non sono aggredito
Il signor più svolgono altre parti
Perché solo che attacca
E infatti e infatti
E infatti è nata questa ipotesi che ancora non conoscevamo già per una cura preventiva
Io credo di poter dire in assoluta serenità
Nell'articolo undici
Vivo e vitale
E guai a chi lo calpesta
Nell'articolo undici lo spazio per la guarda per il ventinove non c'è perché la volontà degli aiuti
Perché la guerra preventiva
E il via oggi in modo
Imitabile
Meglio identica a guerra di aggressione
Quando parliamo quando applicando errori l'articolo undici come è nostro preciso dovere
Non ci trovassimo con la legittima difesa preventiva io che vedo che non ci sia cervello umano che riesca ai ipotizzate
Un fatto patologico
Sul piano del pensiero giuridico oggi che questa grandezza
Lo so che
Da qualcuno si dice
Ma è assolutamente indispensabile una decisione delle Nazioni Unite
Il Consiglio di sicurezza
Dico con molta serenità
Primo
Ho intensa speranza
Che questi organismi internazionali
Non vi abbiamo mai approvazione a una guerra preventiva o questa visita intenso umana speranza
Ma se la dovesse adottare
Voi stoppiamo estate fermi su no perché non c'è
Che con tutti chiarissime di organismi internazionali il dovere che nasce dal rispetto dell'articolo undici no può degli nemmeno non può venire meno
Questo articolo undici ci ha consentito di mandare soldati in giro per il mondo
Durante il mio settennato sono stato a volte ha dei momenti terribilmente il giorno dodici
I militari che sono andati Scholl operazioni umanitarie già sciolto più portato in medicine cibo e sono stati ammazzati in un modo orrendo
Abbiamo avuto eroici si sono sacrificati per questo abbiamo presenze per la pace ovunque questo articolo ci consente una presenza Severin capace di solidarietà
E di solidarietà messi mescolata a un rischio serio
Sono stati mandati di recente gli alpini in Afghanistan poi non ho seguito se sono già partiti o meno
Con le discussioni che sono tutti in Parlamento
Ma io sono rimasto un po'incerto
Su come sono state condotte quelle battaglie perché da quando dopo l'undici settembre quel fatto deve Torre c'è stato una spinta immediata
Ha chiesto di fare alleanze solidarietà
Nel momento anche dal Parlamento pure con delle votazioni ventuno impossibile al cittadino di capire quando si è arrivati a questo momento politico
Non è che non fosse capitato
Io sono capitato a mio avviso due cose rappresentazione no
Ed è capitato che il capo di del Stati Uniti il cittadino della Casa Bianca
Aveva iniziato ad annunziare che poneva questa guerra girava il mondo più trovate solidarietà o almeno posizioni di non opposizione troppo forte
Non è un fatto piccolo di fronte alla decisione che il Parlamento aveva dato tempo prima dopo i fatti dell'undici settembre
Io dal capitolato anche un altro fatto in un po'sotto eccetera
E cioè che il nostro presidente del Consiglio e il ministero degli esteri
Aveva preso delle posizioni
Che a me
Ma produce nuove missioni
Davano la sensazione di una certa capacità
Tira venti fa don privatizzazione della politica estera con una marcata personalizzazione
Presto un mondo accettabile su un piano politico parlamentari Nomisma capitato poco
Il nostro danno
Uno ferma la nostra richiesta di condizioni tutta dritta
E nel richiesta più che motivata
Si dicono diversi corsi
Alleanze si dice
Saremo isolati
Nullo giornali
è uno spauracchio inutile ghiotta
Dentro l'incipit occorre anche ha detto il coraggio di rischiare il no alla guerra deve essere totale ma soprattutto
Soprattutto l'impegno di difendere la norma costituzionale e la richiesta doverosa
Chi non calpestate da Costituzione credo che sia un fatto d'impegno al quale bisogna aggiunge grazie
A questo punto
A questo punto
Siamo la mia situazione si fa complicata
E bisogna che ci diamo tutti una mano
Nel senso che noi non possiamo ovviamente a bussare diciamo
Dei nostri due straordinario oratori
I relatori però vi è la disponibilità se riusciamo ad essere siamo sintetici
Ad avere un altro momento di confronto
Allora io proporrei questo a bordo
Di darci trenta minuti quaranta minuti se siamo d'accordo
Per fare dei Brevi interventi di delle proposte delle domande insomma per dare un significato anche assembleare a questo nostro incontro però appunto la condizione e che ci sia una vera autoregolamentazione degli interventi
Qui peraltro vi sono diciamo una una pluralità di di di personalità
E anche di iniziative politiche istituzionali che sono state già prese sulla guerra quindi tutto ciò potrebbe trovare un suo momento anche di riflessione quello che però chiedo è appunto una forte senso del tempo io ho qui già tre interventi ai quali appunto ripeto queste raccomandazioni
E se vi sono appunto domande questioni proposte che abbiano la caratteristica fondamentale la sinteticità in quel margine di tempo possiamo svilupparle
A me io adesso do la parola alla vicepresidente dell'Azione Cattolica preziosi
Che però
Io non somiglia vorrei che fossi
A scusa
Ecco con il saluto e con la rapidità che ci è stata chiesta la parola Breve piccola di testimonianza da parte di un'associazione che si colloca su un filone formativo educativo ma non per questo meno culturale
La nostra azione formativa si rivolge a persone di tutte le età e ha nell'educazione alla pace un punto forte del nostro programma
Proprio perché riteniamo che educazione alla pace sia per un valore religioso ma deve avere un ritorno anche nella vita di un'isola dove la vita dei civile del nostro Paese
Nel formare i cristiano cerchiamo in qualche modo di formare il cittadino e credo che in questi giorni dal primo dell'anno ad oggi
Abbiamo avuto modo sui giornali sulla televisione di ascoltare parole molto ferme molto radicali anche del Papa cioè di un magistero della Chiesa che è forte come dire è chiaro sul tema della guerra
Il messaggio del Papa per il primo giorno dell'anno il messaggio della pace il richiamo quelle in siti che così importante di Giovanni ventitresimo la paziente resti e poi discorso ancora del Papa al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede
Io credo che la distinzione tra queste di tra questi diversi momenti sia importante recepire l'importanza e la possibile convergenza di quel magistero con la ricerca che le persone di buona volontà fanno da punti di vista e culturali diversi da punti di partenza diverse
Ma una convergenza che io credo davvero in questo momento con l'interesse che si riceva suscitare intorno a questo tema
Può vedere in qualche modo anche una lontana eco di quella convergenza che è stata all'origine della carta costituzionale questo articolo undici su cui ci siamo fermati e abbiamo ascoltato questo linguaggio importante significativo è dentro una carta costituzionale che è stata capace di tessere un momento di sintesi anche tre correnti culturali diverse tra punti di approccio Diversi allora a me pare ci sia da parte nostra in questo momento da ribadire
E nel nella nostra nel nostro percorso quotidiano come la pace e sia da costruire sì ma questa pace non sia soltanto la fine della guerra o la non guerra
Mi è parso importante voglio riproporlo proprio come piccola testimonianza quanto l'amico monsignor Sud perché vescovo ausiliare a Sarajevo quindi una città che la guerra la conosciute l'ha conosciuta
Di recente vero a proprio il primo giorno dell'anno diceva così non mi dispiacerebbe di sbagliarmi ma ho come l'impressione che nell'ultimo decennio si parli ovunque con troppa facilità del tema della pace
E monsignor suda si domandava perché perché è tanto facile organizzare in qualche modo tavole rotonde sulla pace e sul perdono sulla convivenza magari in Italia magari in Germania o in Francia piuttosto che in Bosnia insieme di un'Irlanda un Israele
è una domanda che mi hanno fatto pensare credo che sia importante ricollegare questa domanda ha ha significato anche che ha la guerra anche una volta che è stata consumato novanta che è stata terminata in qualche modo monsignor Sepe si chiedeva osservando proprio la storia della Bosnia dell'Europa e del mondo si chiederà se la pace giusta cioè quella misura dell'uomo sia possibile fino ad ora la formula magica non è stata ancora trovata evidentemente emozioni sulla facendolo una specie di autocoscienza che credo sia importante riproporsi affidare anche la riflessione comune
Si chiedeva quale modo sarebbe più efficace per creare le condizioni di una pazzia misura di tutti
Per esemplificare al così il proprio cambiamento personale nei confronti della guerra diceva così durante il regime comunista nella ex Jugoslavia anche io pensavo che come ultimo mezzo per arrivare alla libertà
Poteva servire anche la guerra oggi non lo penso più il cambiamento radicale e dovuto alla mia delusione
Non soltanto verso coloro che hanno voluto dominare sottomettere gli altri ma delusione anche verso coloro che si sono difesi
La mia conoscenza della storia umana ma specialmente quella del mio Paese e la mia esperienza personale di costringono ad affermare che nel mondo in cui viviamo non vi possono essere o almeno non ci sono vincitori giusti
Come a dire che la pace da solo non basta la ricerca che noi dobbiamo fare ancora quella della giustizia
Allora ben venga il rafforzamento di un diritto internazionale ben venga il ruolo diverso dell'Europa più paritario più evidente
Ma ben venga anche la ricerca di cui giustizia di quella giustizia di quei diritti umani che insieme alla Allan rifiuto della guerra ha vissuto la guerra con ogni aggettivo ad essa posto ci possono garantire una pazzi diversa
Grazie
Spiace dover essere così severo con i tempi ma noi abbiamo due quattro sei interventi e dobbiamo rispettare appunto
I tempi che ci siamo dati Occhetto
Onorevole Occhetto senatore anzi senatore notevole
Voglio subito dirette non per un desiderio di protagonismo che prendo
La parola adesso perché dopo quello che è stato detto
Molto bene dal presidente Scalfaro ed è in grado ci sarebbe ben poco da aggiungere
Ma perché ritengo un mio preciso dovere
Prendere la parola oggi prima di tutto come parlamentare in secondo luogo prenderla in questo momento
Dopo tanti anni da quando ha avuto inizio la guerra drammatica del Golfo nella stessa giornata nello stesso momento
In cui la Presa Pietro Ingrao credo che questo sia significativo è che possa servire come monito e come esempio
Innanzitutto perché anche le storie che in certi momenti si sono separate o distinte per i separato è una parola troppo forte
Possano in un momento così importante così drammatico ritrovarsi insieme sulla stessa frontiera di lotta io voglio soltanto aggiungere che siamo arrivati all'assurdo in cui in Italia i pacifisti devono scusarsi
Mentre dovrebbe essere chiaro che sono coloro che vogliono la guerra che avrebbero il dovere di spiegare perché
La vogliono
E che i pacifisti vengono considerati terzo mondo visti antioccidentali
Mentre tutto alla cultura mondiale a partire dai tragici greci passare da Tolstoj per arrivare ai lingue e una cultura decisamente contro la guerra
Contro la guerra nel modo più totale e radicale
In più bisogna vedere cosa è cambiato nella struttura del mondo nelle tecnologie
E nel modo di essere delle guerre da imporre il pacifismo e la non violenza come principio generale regolatore delle relazioni tra gli uomini e tra gli Stati
Nella nostra epoca io ritengo che sia un dovere
Quello di essere contro la guerra in generale
Tuttavia oggi è necessario mettere in campo una grande coalizione di pace tra coloro che sono contro la guerra in generale e coloro che sono contro questa guerra
Su cui è possibile un giudizio a prescindere e che precede la presa di posizione delle Nazioni Unite perché la comunità internazionale e anche fatta del nostro giudizio
Dobbiamo essere consapevoli che si è aperta una questione democratica planetaria
Si sta facendo per davvero una guerra al terrorismo stiamo ai fatti
Dopo l'undici settembre anziché un'apertura nei confronti del mondo arabo per creare una grande coalizione contro i terroristi si è creata una fortezza americana si è dichiarata una guerra estremamente strana
Che allontanato la comprensione del fenomeno terroristico e anzi lo ha aiutato l'occasione dell'undici settembre anziché prosciugare il mare dentro il quale si muovono i pesci del terrorismo
Alle terminato nuove catastrofi umanitarie che aprono la strada a un nuovo terrorismo planetario
Ora qual è l'origine di tutto questo
Io credo che sia molto chiara che qualcuno ha capito che la globalizzazione finanziaria
Non si traduce in una crescita globale quindi si è decisa la guerra a Bush gli strappa di fare la guerra
Un processo gravissimo quindi quello che si apre
In cui la stessa pretesa egemonia del mercato viene superata dall'egemonia delle armi
Allora occorre andare alla radice io credo che i cittadini dei punti alti dello sviluppo se vogliono per davvero un governo pacifico del mondo devono incominciare a porsi il problema del nuovo modello che sappia realizzare
Un'armoniosa di soluzione del problema dei rapporti nord sud è quello della difesa dell'ecosistema
E credo che su questa base debba mostrarsi il vero orgoglio europei debba fare la propria prova una funzione una identità europea
Per questo io credo che sia necessario un giudizio europeo autonomo sulla guerra
Su questa guerra che non è un'azione di polizia internazionale
L'unica che potrebbe non contraddire l'articolo undici come sostiene qualcuno ma che per essere tale
Dovrebbe essere gestita e decisa da un'entità terza con modalità d'interposizione molto diverso dalla guerra tradizionale
E non già usare i diritti umani solo quando confinano con interessi geopolitici delle grandi potenze
Sarebbe troppo lungo fare l'elenco dei diritti umani indifesi perché non serve evoca Harley a copertura interessi delle grandi tocca
In realtà questa che è già cominciata io sottolineo che è già cominciata è una guerra per il controllo militare della globalizzazione
E per questo io propongo che in Parlamento si riveda la posizione sugli alpini per tre perché questa si presenta come una pedina di fatto in una lunga che guerra che già iniziata a livello internazionale
Non è vero
Che da spaccare tra globalizzazione sì o no
Ma è tra due diverse ipotesi di globalizzazione
Da Firenze è venuto nella grande raduno di qualche mese fa un fatto importante si è passati da no global e new global una grande novità un fatto enorme
Un salto di qualità del movimento che sono pochi mesi prima non speravano potesse avvenire
Ebbene di fronte a questo salto di qualità adesso spetta ai maestri della politica che credono che la politica si fa già tutta dentro il palazzo di dimostrare di avere la stessa capacità di maturazione politica
Per questo accolgo l'appello di Ingrao all'unità ma è un'unità
Che ha bisogno di un sinistra di una sinistra di un Ulivo nuovo che si apre senza esitazioni
Alla cultura del pacifismo e della non violenza e che introduca nella politica aria nuova e aria politica aria
Grazie
Mussi
Prendo la parola perché innanzitutto sente il dovere di ringraziare a nome
Dei molti parlamentari presenti
Ingrao e Scalfaro
Attuale
Due maestri che stasera ci hanno dato un aiuto prezioso
A pensare
Io sono convinto anch'io a decidere
C'è uno stereotipo quando si discute della guerra della pace e dell'Iraq e di tante altre cose
Quando prende certe posizioni c'è qualcuno dette dice tu sei gli antiamericani
Questa non è un'Assemblea di anche americani
Io sono italiano amo il mio Paese per questo sono contro Berlusconi
Frau
Io mi sento amico degli Stati Uniti so qual è il nostro debito verso quel Paese
So
Quanto della nostra vita delle nostre percezioni verrebbero improvvisamente cancellate se scomparisse dagli Stati Uniti d'America
Di cultura di di emozioni e di di di immagini di di storie
Ma proprio perché mi sento amico degli Stati Uniti credo che oggi occorra essi errori
Combattere adeguatamente radicalmente avversari della politica dell'amministrazione americana contro la politica del Governo Bush che rischia di trascinare gli Stati Uniti sul terreno
Che fine sempre più minaccioso
Per il ruolo mondiale e per la stessa sicurezza di quel Paese io capisco questa esigenza della sicurezza
L'età over se
Ho lasciato un segno segno indelebile
Gli orchi è una città che Chieti e che Chiti
Chi ha cambiato faccia nomi Sissi si respira un'altra aria dopo quella esperienza drammatica
Ma se quel Paese pensai di difende la sua sicurezza diventando una fortezza inespugnabile
Se non si rende conto che così come bisogna rispondere al problema della sicurezza di quelli americani via porsi la domanda
Ma chi si cura del problema della sicurezza di miliardi di persone al mondo per le quali ogni giorno videro morire è la stessa cosa
Perché non hanno cibo non hanno acqua non hanno medicinali non hanno istruzione
L'uso della forza e materiale incandescente io
Io sono incerto perché
Quando penso positivamente all'uso della forza e a qualche esempio trovo tutte le ragioni contrarie
E quando penso negativamente mi viene a mente anche qualche ragione favorevole
Sulla mia e credo anche sulla coscienza di molti voli di voi ha pesato molto aver fatto da spettatori al massacro dei trecento mila nella ex Jugoslavia e per anni nessuno si è mosso
Avremmo potuto farlo avremmo Dutroux dovuto farlo come
Il ragazzo ha fatto tante manifestazioni per l'indipendenza dell'Algeria coi centocinquanta mila morti molti dei quali sgozzate mi hanno pensato
E il milione di morti in Ruanda
Mi ha pensato si poteva fare qualcosa
Poteva esserci un uso appropriato della forza difesa dei più deboli
Però se guardo a questa guerra
Non trovo una sola ragione
Che possa farci dire
Che si può dire di sì
A qualunque condizione
Non ho l'impressione che si tratti dell'ultima guerra del vecchio secolo
Ma che possedesse averla prima terrificante guerra di una storia nuova
Vedete sono sette i peccati capitali introducono elemento polemico mi scuserete
Per i quali si può andare all'inferno
Non credo che nell'Ulivo
Rischia di andare all'inferno per lira
Temo di più per l'accidia
Temo di più per l'accidia di quello che mi ha pensato in questi mezzi
è il nostro silenzio sulle cose che contano
Noi siamo ancora in debito di commenti al discorso di Bush del venticinque gennaio sull'asse del male il debito di commenta
Siamo in debito di con lenti al documento di settembre
E in cui cambia la dottrina americana la dottrina Monroe e su scala planetaria il mondo diventa il giardino di casa un discorso del presidente americano in cui c'è scritto nel mondo solo io
E il valore che difendo non il mondo la sicurezza degli Stati Uniti d'America
Il principio su cui mi regolo è una intensità essendo Friends e i loro amici scompare tutto all'Europa all'ONU non c'è più nulla
Siamo in debito di commento ad una riunione della NATO a Praga
In cui le ragioni costitutive agli obiettivi la strategia di quell'alleanza sono stati in un giorno candidati senza che battesse Marsilio amici compagni dell'Ulivo
Non è più un'alleanza difensiva c'è scritto nel dal nuovo documento chiede diventato un'associazione militare disponibile su scala planetaria di intervenire ieri è stato chiesto per l'Iraq l'intervento della NATO
Abbiamo detto Cosimo
Io non sono un credente
A me il discorso del Papa direi disgustato degli omini mi ha fatto l'effetto di un marrone beige piana faccia lei
Non è restato ventiquattro ore sui giornali
I titoli di quel giorno erano più grossi quelli sull'aldilà sputare la polemica su Monica Lewinsky in televisione del grido abbia il Papa è sparito dai giornali ed alla nostra attenzione
Noi bisogna di afferrare per i capelli e le cose che cose che contro le cose importanti si alle ritardo questa è una guerra destinata a produrre se ci sarà ma non dobbiamo dare per scontato che ci sia ora non possiamo aspettare neanche che si faccia tra un mese l'assemblea dei parlamentari Oliva o dell'Ulivo ora abbiamo bisogno oggi assumere iniziative parlamentari ci sarà molta e vittime
Tra le molte vittime umane e ce ne sono anche due politiche se va avanti questa strategia
Uno è l'ONU
Perché se si fa controllo ONU
L'ONU cessa di essere quello che noi vorremmo con me ce l'hanno detto anche Ingrao Scalfaro che fosse
Se si fa con l'ONU vuol dire che essi affonda la ragione stessa della sua carta costitutiva che non è compatibile con la guerra preventiva il primo morto di questa guerra
E la seconda vittima predestinata e l'Europa
Offrendo sino a sé amici vuol dire sostanzialmente tradotto Gran Bretagna Spagna e Italia
Si punta ad uccidere la prospettiva di un'unità politica dell'Europa in culla
A impedire che abbia una posizione a farla schierare subito sulla guerra dividendola in due
Per questo
Bisogna agire subito la guerra in Iraq non è volta a togliere dall'Iraq armi di distruzione di massa
E volta a introdurre in Iraq armi di distruzioni di massa con le quali controllare l'area più pregiata della produzione delle fonti energetiche e anche un'area politicamente strategica nella storia futura del mondo per questo bisogna muoversi perché un mondo che finisce così
E poco gradevole immaginarlo
Io spero che tutta la coalizione di centro sinistra assume rapidamente le posizioni che sono necessari quello che posso dire
Che
Ci sono qui parecchi firmatari di un documento di cento quarantadue parlamentari dove c'è scritto no alla guerra comunque noi da quella posizione non ci sposteremo qualunque cosa avvenga più scelti
Pavese l'Uefa
In azienda
Io
Ho esitato a Chieti la pagava latte il che avverto e tra pochissimo ad agire in genere a quello che ci hanno detto e questa sera in si tiene altri veicoli relativa dal fatto vecchie vittime erano quasi datemi fare una specie di comunicazione Metis edilizia e rende continuo
Di compiuti statisti data
Che è stato compiuto fuori e dentro il Parlamento a sostegno delle nazioni che con tanta forza e altri proiettili Porlezza sono state illustrato in questa sede
Già mesi fa
Molti parlamentari non eravamo ancora centoquarantadue
Come e al momento della stesura nell'ultimo documento citato da Mussi però prima dell'estate si fece un appello e a questo appello aderire no più di cento parlamentari
è un appello anche già
Metteva in chiaro che una posizione parlamentare
Quella dell'istituzione per l'acqua
Per la soluzione di questo conflitto alla nostra prima riunione che abbiamo attecchito anche ai non parlamentari sono venuti i rappresentanti di molte associazioni
Toniche laica sindacati
E abbiamo pensato di tentare di far nascere Ungaretti
Qui sotto X sottoscrittori di questo di questo comitato ci chiamavamo informalmente ci si sono riuniti ogni settimana di settembre in poi
E hanno coppie Gino con annessi e connessi Emirati
Semplice da ottimo l'arrivo a Baghdad esiste
Questo insieme ai rappresentanti di Tieste associazioni laiche e cattoliche
E io credo che quel viaggio
Era un'anticipazione di quello che sta diventando una consapevolezza che cosa oltre l'opposizione in Parlamento va oltre i dubbi
Io credo che anch'io mi auguro che l'Ulivo possa trovare le parole jeans per rivendicare una posizione di contrarietà e questa sera ne ha sentito eccome
Ma io credo che bisogna riconoscere che stiamo parlando di un'istanza che va oltre l'opposizione in Parlamento un'istanza di bassa e vero e il pacifismo italiano come è stato detto questa sera
A cura di cui è vittima e io come italiani ti abitazioni ve lo posso profetizza oggettivamente confermati
Quello che io ho mamma hanno scoperto in Italia e non solo in questo ultimo e decisivo passaggio è una cultura della pace
Che non è pacifismo nell'uso come viene ricatturato
Certi
No questa cultura della pace costruito su un percorso che parti dal pubblici dal fatto che costruita sul riconoscimento dei diritti
La valorizzazione dei titoli ed è un percorso che ha ed è stato detto questa sera radici antiche nella cultura politica italiane ma gloriose
E su questa base si può costruire un'iniziativa che va oltre il nostro Paese prima di partire per Baghdad
Mio padre che cittadino spagnolo che Bergamo cibi di guerra
Anche civile aveva verso c'era già stata fase della sua vita i suoi diritti anche di cittadinanza
Mi dissi ma perché anche solo italiani
E io li confessati Oberti confessare candidamente guardano faccio una fatica artigianale a mettere insieme italiani che sezioni mi avessi chiesto ottimistici anche denso dei colleghi
Però sei non ce l'avrei fatta prima di Natale
Va bene la ragione sufficiente
Io credo che noi possiamo fare meglio pure tipiche eravamo d'accordo al nostro rientro da Baghdad
Di promuovere poi coalizione contro la guerra
Questo in senso per fare un passo indietro come parlamentari credo non essere più quelli che ospita no questa iniziativa nelle mura del Parlamento ma per portarlo fuori come è stato detto questa sera
E il modello è anche uno che avevo visto in Inghilterra che aveva fu affluiscono esso è efficace in un ambiente
Molto difficile contrapposizioni ufficiali schieratissimo
La coalizione nemici condizioni di allergica tutti i promontori
E esce aprile come una reietti della società
Se la coalizione fosse promossa
I rappresentanti degli le sia a livello locali sporgenti dai sindacati dei cittadini io credo che potrebbe essere lo strumento di mobilitazione che possa dare ragione info osceni album istanza che va molto oltre gli schieramenti politici come sta insomma così bene spietato e questa
La io sapevo bene che era diciamo impedisce il mio compito a questo punto sono in grado sono numerosi interventi ma sono in grado di dare la parola solo a Cremaschi per poi avere una breve replica di Ingrao e di Scalfaro
Grazie ma io non voglio aggiungere parole perché parole parole molto importanti
Sono state già dette parole
E anche di cui anch'io ringrazio Ingrao è Scalfaro
Parole che ci danno forza forza per agire a livello istituzionale e parlamentare forza per agire a livello di massa in Italia
Abbiamo deciso che proporremo domani al nostro Organ
Riprendo
Pena dei sindacati metalmeccanici perché sia rapidamente proclamare
Uno sciopero e
Pace né
Gli ori tradizione
Grazia i lavoratori che sono lo
In tanti altri posti di lavoro per i diritti per il salario per i contratti chiederemo a questi lavora
Il quello della pace grazie
Sì ma consultazione
Il Ingrao e con scarpe
Ne che le cose sono state già dette che tutto ciò che c'era da dire certo c'è moltissimo
Io da discutere
Quindi ma le cose con
Sono state dette e che quindi istante diciamo la situazione caldo ringraziamento da parte la preside
Vestiti tedesco alle così è però dobbiamo decidere che però vi sono anche altri che vogliono parlare a questo punto la situazione rischia di vent'
Direi che l'appuntamento come suggerisce il presidente Scalfaro e che alla prossima riunione possiamo riprendere questo di bar
Situazioni
Al dovrebbe
Cremona