"La riforma del sistema fiscale: opinioni a confronto" -org. dalla Confesercenti (presso Auditorium della Confesercenti in via Nazionale 60)

Cominciamo
Sì ho abbracciato eccetera
Cominciamo già con il dibattito diciamo questa limitazione oraria quindi al massimo un'ora e tre quarti due ore rassicuro tutti presenti non sarà più lungo il dibattito
Onde evitare cadute di attenzione no allora la discutiamo oggi di riforma del fisco un argomento come come possiamo dire
Così riforma fiscale
Non era questo che
Va bene bustarella problemi
Allora non la discussione mi sembra ovviamente quanto mai opportuna perché la la commissione la la l'aula della Camera appena approvato il disegno di
A che ora è all'esame della Commissione finanze del Senato quindi si attendono immagino tempi abbastanza rapidi coi tempi parlamentari non sono mai prevedibili comunque entro l'estate dovrebbe teoricamente essere approvata per oggi pomeriggio è convocata al ministero dell'Economia una riunione che fa seguito a quella della scorsa settimana con i sindacati con tutte le organizzazioni imprenditoriali quindi siamo come si suol dire nel vivo della discussione
La riforma nelle sue grandi linee credo sia nota
Dalla mio punto di vista mi preme solo sottolineare due o tre punti essenziali poi subito la parola ai relatori per l'IRPEF e mi sembra che la la parte prevalente sia la sostituzione diciamo l'attuale meccanismo basato su cinque aliquote
Sulle due principali che sano del ventitré per cento fino a cento mila euro e trentatré per cento oltre tale aspetto
Il principio della progressività che è stato dibattuto molto nell'ambito della commissione e poi in Aula alla Camera
Secondo lo schema del governo sarà affidata alle nuove deduzioni
E questo è un aspetto importante perché insieme alla no tax area questo insieme di misure dovrà garantire il rispetto però costituzionale della progressività del prelievo e ovviamente l'individuazione di questa zona esenzione totale delle imposte sarà importante
La delega solo precisa evidentemente rinviando alla alle successive leggi finanziarie come nell'impianto stesso
Della riforma e successivi decreti legislativi immagino
Ma su questo parametro insomma abbassati sarà più preciso di me per le imprese mi sembra che le cose più rilevanti riguardino biglietto invecchiamento un'imposta che avviene sostanzialmente modificata sulla base imponibile più allargata sul moderno Mondays dei l'aliquota al trentatré dal trentatré per cento a regime
Per l'IRAP il percorso della della delega è una revisione in progresso dai in prima battuta si si prefigura l'esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile e poi gradualmente immagino intervento anche sull'aliquota no non c'è scritto questo
E poi si dovrebbe arrivare alla progressiva abolizione dell'imposta a patto che ovviamente si riesca a trovare risorse compensative visto Indira prevale tre lo sbaglio attorno ai sessanta mila miliardi
Più o meno cinquantotto mila miliardi voi avete cerca bidonato Etacs una fiscalità etica insomma è una riforma importante una riforma vidi un certo peso che giustamente adesso in questo momento che analizza l'attenzione del dibattito politico e sociale
La l'entrata in vigore dovrebbero essere a partire dal prossimo anno connessa con le risorse disponibili perché lo schema individuato dal governo è moduli su questo immagino anche il DPF darà un'indicazione in moduli annuali
E le singole finanziarie poi stabiliranno in quanto più o meno questo dovrebbe allora e discutiamo oggi lo discutiamo oggi buon ovviamente Marco Venturi presidente della Confesercenti Mario Baldassarri viceministro dell'Economia Enrico Letta
Per responsabile proprio la Margherita Luigi Angeletti
Il segretario generale della UIL e Adriano Musi autorevolissimo presente
Io ci sarei se sei d'accordo della ecco lo schema che avrei immaginato e se sei d'accordo naturalmente di interventi il più possibile rapidi perché il tono è quello del seminario
Così poi facciamo più giri di tavolo e mi sembra anche più interessante potestà l'attenzione darei la parola al presidente Venturi che ci sintetizza le linee guida della proposta della Confesercenti
Allora se sono d'accordo sulla rapidità il tempo ovviamente di presentare le proposte anche un lavoro che che abbiamo che abbiamo fatto quindi credo che sia interessante capire anche risultati ecco intanto questo confronto mi sembra importante
Anticipa la ricca un po'di questa sera
Per fortuna abbiamo recuperato diciamo un equivoco che si era ingenerato insomma su questa serata su ipotesi di riunioni separate o di parte del del tavolo imprenditoriale insomma credo che sia importante invece far funzionare il tavolo così come mi rendo conto che siamo troppi l'abbiamo sempre detta anche noi però insomma credo che per raggiungere risultati bisogna tenere conto di quello che è realmente c'è comunque insomma ecco questa sera l'incontro l'incontro c'è
Questo incontro di destra mattina può aiutarci a ragionare sull'impatto della riforma sulle piccole e medie imprese in particolare
E oggi proprio questa mattina presentiamo per la prima volta un'analisi quantitativa del l'impatto del modello che abbiamo costituito con all'università di Tor Vergata
Nel modello in Tremonti o l'abbiamo definito che analizza i dati di sedici mila in paese quindi credo che sia un campione molto
Molto rilevante che abbiamo costruito undici mila di queste sono ditte individuali e tre mila cento informa di persona giuridica e si tratta di piccole imprese del commercio e del turismo quindi un campione molto molto significativo insomma ecco credo che da qui possiamo trarre alcuni risultati importante dobbiamo tenere conto appunto che ragionare sul fisco vuol dire mettere in campo una forte conflittualità politica a oltre che sociale
Non solo quindi le politiche del lavoro ma quelle fiscali sicuramente sono importanti la campagna elettorale e poi in fondo si è svolta soprattutto diciamo sulla riforma fiscale
C'è bisogno quindi di procedere con una certa urgenza e che bisogna tenere conto che non possiamo fermarci sulla riforma fiscale né per motivi di contingenza contabile
Metto per diciamo gli stessi obiettivi europei possono fermarci perché altrimenti sappiamo che ostacoli di tipo contabile in particolare ritroviamo sempre ci sono sempre stati in Italia non avremmo mai potuto fare nulla ovviamente di questo non vuol dire non rispettare gli obiettivi che ci siamo dati insieme all'Europa anzi dobbiamo procedere in maniera positiva ma possiamo agire sa anche su altre leve per esempio riducendo la spesa pubblica oggi non non è oggetto di discussione però io credo che bisogna intervenire anche su questo piano per recuperare risorse il margine a nostro parere ci sono
Bisogna partire però quando discutiamo di spesa pubblica soprattutto dalle regioni e dagli enti locali perché uno dei temi rilevanti e diventato questo anzi pure sul piano fiscale
Questo è un tema molto molto importante e cioè l'aggressività del prelievo fiscale a livello locale
Dobbiamo quindi avere certezze dobbiamo pensare a ragionare tutti insieme anche con i sindacati anche qui c'è stato un tavolo separato
Dei sindacati credo che dobbiamo arrivare poi a punto di confronto tutti quanti insieme sapendo che non hanno in questo caso non il sindacato non è una controparte ma un'altra parte altri soggetti che discutono insieme alle imprese su quale sistema fiscale dare al nostro al nostro Paese per far funzionare meglio le cose
Dobbiamo riuscire ad avere certezze quindi escludendo la via di fuga nella il disegno di legge delega è prevista l'ipotesi di riaumentare
Ripristinare diciamo le aliquote nel caso in cui non l'aliquota IRAP nel caso in cui i conti non tornano
C'è bisogno di certezza per tutti per i cittadini per quello che riguarda i consumi in particolare perché altrimenti i problemi si ripercuotono immediatamente sul sistema economico e sulla in prese c'è bisogno soprattutto di certezze per le imprese che devono programmare il proprio futuro gli investimenti
E quindi non possono temere che le alcuni passi in avanti fatti poi possano come gambe ritornare indietro insomma ecco quindi dobbiamo sicuramente cercare queste certezze superare le incertezze appunto delle più introspettive fiscali degli Investimenti ecco credo che dobbiamo discutere insieme per cercare quindi la soluzione a questi problemi l'altra questione che noi poniamo e che si pone data ormai da tempo danni direi e questa della pressione fiscale locale
Cioè dobbiamo stare attenti che a una riduzione del prelievo erariale non ho si sostituisca appunto un aumento della pressione locale non abbiamo avuto negli ultimi anni un aumento medio negli ultimi tre anni del dieci virgola cinque per cento dell'attrazione locale quindi un aumento rilevante molto pesante
Oltre che un trasferimento dell'IVA di circa venti mila miliardi di Iva insomma risorse importanti nella direzione della del periodo di federalismo ma che alla fine non fanno sicuramente stare meglio i cittadini a bere più margini più disponibilità alle alle imprese già nel novantasei voglio ricordare noi lanciammo un rapporto presentammo allarme fisco dove noi ponevamo questa questione c'è la necessità appunto di far sì che l'nelle conferenze stato regioni nelle conferenze nella Conferenza Stato enti locali venisse definito un'intesa
Per mantenere un equilibrio del prelievo fiscale e quindi quando noi discutiamo di riduzione della pressione fiscale dobbiamo intendere una riduzione complessiva
Già perché sono i cittadini e le imprese Oliva non lo Stato volevano alle regioni e agli enti locali sempre quelle risorse devono tirar fuori e quindi questo indubbiamente comporta enormi problemi
La riforma fiscale deve partire subito questo esigenza improcrastinabile da tempo che stiamo sostenendo questo dal due mila e tre e deve essere completata
Entro la legislatura perché oltre che partire subito poi dobbiamo avere l'obiettivo che il entro la legislatura dobbiamo aver portato a completamento la riforma io penso che nessuno si possa impegnare per due legislature
Può dire io non sono in grado di completare una riforma siamo in grado di fare dei passi in questa fase e poi vedremo insomma ecco perché credo che nelle legislature successive poi di uno si vedrà insomma ecco
Noi non ignoriamo le difficoltà ci rendiamo conto che anche gli interventi fiscali sono legate alla a un'economia che non decolla
Ha un'economia che viaggia al di sotto delle stesse previsioni del governo avanzato in termini di PIL
Quindi c'è uno un ritardo che rende problematico sicuramente ogni forma di intervento
E che in futuro nel prossimo futuro ci troveremo anche un altro problema quello di rendere permanenti e le entrate che non lo sono state nella finanziaria di quest'anno mi riferisco per esempio agli immobili per fare uno degli esempi c'è bisogno quindi di creare condizioni di certezza anche sul piano delle entrate e delle riduzioni fiscali
E tanto che appunto la pressione fiscale mi pare che sperma cioè siamo alla due virgola tre per cento che nel abbiamo avuto una riduzione dello zero virgola uno per cento quindi insomma
Abbiamo unica aperta un irrequieto e comunque calotta perché abbiamo registrato un più sette per cento su queste su questo imposte
E il fregio però della disegno di legge delega è quello di prefigurare una riforma organica questo è l'elemento che mi pare positivo
Una riforma organica di cui c'è bisogno
Però anche nella nella delega ci sono ancora troppe incertezze
C'è l'incertezza delle deduzioni
C'è l'Inter se l'incertezza sulla fascia di reddito esente tanto che noi nel modello poi darò qualche dato ovviamente abbiamo dovuto fare delle ipotesi perché si sta discutendo
Pertanto quindi di di quali sono le riduzioni qual è la fascia di reddito esente anche all'interno del governo ci sono così dicono delle cose all'e sterno se ne dicono tante altre cose Trotta
Però insomma ecco non abbiamo ancora certezza
Proprio perché la forma è una delega quindi è chiaro che è poi una serie di elementi si sveleranno successivamente quando il governo definirà diciamo i contenuti della della bene legga
I contenuti della pelle
Dobbiamo capire qual è il coinvolgimento dei lavoratori autonome quindi
Se siamo sullo stesso piano presente o con nuovi lavoratori dipendenti
Questo è un altro punto cardine che dobbiamo chiarire perché non è chiaro per come formulato all'interno del disegno di legge
Delega e soprattutto i tempi e i costi della manovra che mi sembrano fondamentale
Precedentemente il Governo precedente agito
In maniera perché anche perché passato in maniera definita cioè dettagli sull'IRPEF e sull'IRAP sull'IRPEG però la critica che noi abbiamo fatto e che continuiamo a fare al precedente governo è quella di non aver presentato una riforma organica del sistema fiscale perché secondo noi bisognava procedere bisogna procedere con una riforma organica del sistema
Fiscale
è chiaro che noi ci troviamo di fronte a una situazione di difficoltà come dicevo prima P. l inflazione consumi dai deficit insomma ecco quindi questo
Può comportare
Uno scivolamento anche nel due mila e tre io questo timore la vogliono manifestare sperando di essere
Smentito al al viceministro
Però questo timore c'è no perché se arriviamo con i conti pubblici che non sono apposto già quest'anno dovremmo avere problemi
Quindi il prossimo anno avremo una ripercussione con l'Europa oltre tutto che ci incalza anche ieri no che ci incanta sui conti pubblici
Noi e nel timore che abbiamo e quello che il prossimo anno si faccia qualcosa nella direzione della riforma ma che si faccia molto poco
Cioè si dà un segnale ma non c'è sostanza significativa
Quindi noi vorremmo essere rassicurati su questa su questa nostra preoccupazione anche perché se così se sarà così gli anni che restano a fine legislatura sono tre
Una riforma che dovrebbe costare mi pare che su questo sulla cifra più o meno c'è un accordo generale maggioranza opposizione
Perché la la la maggioranza parla di quarantacinque mila miliardi più o meno ma farla dell'IRAP non parla dell'IRAP per esempio
La madre la l'opposizione se ho capito bene cento mila cinesi anche l'IRAP e dato che negli impegni del governo c'è l'IRAP cioè quindi io
Dico rispetto all'impegno di cento mila miliardi differenza tra restano quarantacinque minuti proponente fra però un'azione della
Mancando tre anni dobbiamo pensare a una manovra quindi di oltre trenta mila miliardi a quindici mila euro
No quindici milioni di quindici milioni di euro quindici miliardi di euro all'anno all'anno quindi insomma
Parliamo di cose molto ponderosa insomma ecco molto impegnative e non so se ci saranno le condizioni per procedere in questa in questa direzione
Per cui noi dobbiamo ragionare anche su io metto in campo anche questo sulle ipotesi di ridimensionare gli accessi diciamo del delle cose che sono state dette
Sulla riforma fiscale e io gli accessi sinceramente li vedo nei benefici indicati a favore della grande impresa
E mi riferisco in particolare all'IRAP io so di non aver di a vere una posizione molto originale su questo ma io sono contrario all'abolizione dell'IRAP
Sono contrario all'abolizione dell'IRAP perché parliamo intanto cinquantotto mila miliardi cinquantotto mila miliardi che vanno trovati da qualche parte io preferirei che accelerassimo subito invece l'intervento sull'IRPEF presente sulle altre cose
Trascurasse IMO quindi l'Iraq perché dico questo
Perché già e in vigore
L'esenzione di dieci milioni di basi l'esenzione dieci milioni di base imponibile che ha esentato un numero consistente di piccole imprese e ha ridotto per le altre imprese mani piccole soprattutto medie in maniera significativa il prelievo dell'IRAP noi chiediamo di raddoppiare la base imponibile sente di portarla venti milioni
E se è poco proprio ci fossero margini dirà vorrebbero ragionare sul costo del lavoro per una fascia di imprese piccole medie
Io credo che questo basterebbe e non metterebbe oltre tutto sullo stesso piano le piccole e le medie imprese
Così come ritengo che anche sull'IRPEG non ci debba essere questo appiattimento
Io credo che dobbiamo accentuare il nostro atteggiamento rispetto alle piccole e rispetto alle medie alle grande impresa anche sull'IRPEG per esempio
Noi diciamo che va bene la tendenza alla riduzione l'allargamento dalla base imponibile poi vediamo in che cosa consiste di cosa si tratta ma la tendenza a ridurre l'aliquota IRAP ma IRPEG ma perle imprese più piccole e medie piccole e medie un'aliquota ridotta
Quindi anche qui noi vorremmo una differenza vorremmo una aliquota diversa tra la impresa grande nell'impresa piccola e media
Perché riteniamo che anche questa possa essere una spinta
Molto significativa molto importante
Per l'economia e credo che sarebbe anche una l'intervento di equità anche non mettendo sullo stesso piano e queste imprese
Allora noi io adesso indico alcuni dati
Che noi abbiamo tirato fuori tratto dalla modello che abbiamo presentato non abbiamo fatto due valutazioni uno gli affetti
Degli interventi due mila e due mila e uno
Prodotti dalla il governo di centrosinistra e l'altro quello della intervento a regime quindi in quattro anni della ipotesi di riforma fiscale del centrodestra
Mi pare che dai risultati parlo delle nostre imprese perché noi abbiamo fatto un'analisi su sedici mila piccole imprese quindi le tredici quattordici mila cinquecento centoquattordici mila cento
Piccole imprese del commercio del turismo e dei servizi qui delle imprese che
Che noi a cui gestiamo i servizi di contabilità insomma è una parte abbiamo presso una fetta di queste di circa ottanta mila imprese che noi gestiamo in contabilità con nelle nostre strutture di servizio nel territorio e Cossiga mi avvio alla conclusione i risultati quali sono stati che il l'azione del centro sinistra che è costato quindici milioni di euro
In due anni ha prodotto una riduzione del diciotto per cento dell'imposta cioè di quello che pagava
L'imprenditore il diciotto per cento di quello che già pagata con un aumento del cinque virgola uno per cento del reddito disponibile
La manovra del centrodestra costerebbe ventitré milioni di Euro e a regime porterebbe una variazione di imposta
Miliardi scusa
A realizzare Gimme porte porterebbe a una variazione di imposta di meno venticinque virgola sette per cento
Il reddito disponibile aumenterebbe del sette per cento
Quello che e io però avrei come considerazione da questo perché mi sembra un risultati molto molto simili perché i numeri sono imposte dalle effettive possibilità di intervento
Perché poi ovviamente tutti siamo condizionati da quelli che sono ai margini
I margini reali
E quindi dobbiamo ragionare ovviamente questi numeri vengono certi per quell'ipotesi due mila due mila e uno perché sono fatti che noi conosciamo
In certi per
La riforma fiscale
La legge delega perché alcuni elementi abbiamo fatto delle come dicevo prima delle delle ipotesi
Abbiamo fatto delle ipotesi in particolare sulle deduzioni
E il sulla sul reddito e sulla fascia di reddito esente
Perché questo è
Diciamo un punto ancora
Non conosciuto e quindi noi abbiamo
Ipotizzato quindi questi elementi per arrivare a quel risultato
E per quello che riguarda i nostri e l'ultimo dato che dopo analizzati
Cosa succede
Con una riforma a regime due mila tre due mila e sei sulle piccole imprese del commercio che il cinquantotto per cento guadagnano
Circa novecento euro a regime
Il trentaquattro per cento rimane come allora
L'otto per cento perdono perde soprattutto chi cumulare invito di impresa e tensione perché sapete che commercianti spesso rimangono in attività e vanno in pensione
Soprattutto adesso con
C'è il divieto di cumulo è chiaro insomma c'è scatta un meccanismo di questa natura e anche tra chi ha altri redditi patrimoniali quindi oltre che il reddito d'impresa redditi patrimoniali
Quindi un risultato perciò dicevo con confrontando il il nell'ipotesi precedente che facevo tra intervento centrosinistra intervento centrodestra mi pare che rimaniamo in un ambito nonno rivoluzionario insomma ecco non non si tratta di un risultato
Secondo le ipotesi che abbiamo fatto che porta una rivoluzione porta un un aggiustamento da un punto di vista quantitativo intendo di costo fiscale per le imprese posta apporta un aggiustamento
Che noi voglio dire positivo per il cinquantotto per cento ma che non appunto da questa svolta che sinceramente
Noi vorremmo
Vorremmo averne la preoccupazione rimane e ho concluso comunque quella della del fiscalità locale perché qual è il rischio che noi anche questi aggiustamenti di cui parlavo prima poi vengano completamente oltretutto risucchiati
Dalla fiscalità locale
Bene allora presidente Venturi dice la riforma fiscale deve partire subito dal due mila tre sintetizzo ma c'è il rischio che si riesca a farlo perché l'economia non decolla e abbiamo il problema
Del deficit e Bruxelles ce lo ricorda quindi quali sono i tempi corsi alla manovra la la preoccupazione di Confesercenti e che si poi si farà vanno molto potrebbe essere che si faccia poco
A questo punto vorrei chiedere al professor Baldassarri
La il prossimo DPEF indicherà secondo quanto lui stesso anticipato se non ricordo male l'intervista proprio il Sole ventiquattro Ore
Si farà
Col sistema dei moduli progressivi per ogni forma
Evidentemente doveva esserci una risposta questo quesito che e cioè nel due mila tre
è possibile identificare già ora quello che si potrà
Credo utile
Intanto
Chiarire perché la riforma fiscale non è partita subito perché questa è la questione del rapporto
Presidente macchine
Amico Wintour
Naturalmente
Perché è un punto di chiarezza il punto di partenza e spiega anche come si procederà per realizzare la riforma fiscale
Nel DPEF dell'anno scorso noi avevamo indicato
Alcune questioni di metodo la prima questione avevamo detto con chiarezza che e il governo all'inizio di una nuova legislatura doveva assumersi
Il carico dell'intera legislatura
E abbiamo prodotto un DPEF
I cinque anni e non di tre anni
Secondo che nel giudicare i numeri occorre tener conto di un piccolo legga per cui a ciascuno il suo
Nei limiti del possibile nell'anno due mila uno eh
Al trentuno dicembre più o meno
Pezzo della precedente legislatura tanto che il DPEF era due mila due due mila sei anche se il due mila sei sarà il primo anno della prossima legislatura ma è evidente che se non altro basta considerare la finanziaria viene fatta a dicembre per l'anno successivo vent'ai numeri da valutare sono questi quindi il il il modulo di riforma arrivano a impattare su due mila sei quindi non sono tre anni ma sono quattro oggi
Ma perché non si è partiti subito
Ricordo qual è la logica di fondo della strategia di politica economica di questo governo
Non nuova discussa anche negli anni precedenti nel dibattito sulla politica economica
La logica è quella di avere un contenimento di spesa corrente di circa l'un per cento all'anno per cinque anni
A fronte del quale potesse esserci
Per più o meno due terzi
Un contenimento quattro punti
Di pressione fiscale e il resto aumento di investimenti pubblici infrastrutture aumento da rafforzare fuori bilancio pubblico con l'attivazione di finanza di Progetto
Questo è lo schema
Quindi il ragionamento
Si colloca su un'ipotesi di equilibrio finanziario che in un certo momento era stato dato per garantito negli andamenti tendenziali
Allora nel momento in cui ci siamo compresi l'onere di governare
Preso per buono che l'andamento tendenziale del bilancio pubblico portava a rispettare i parametri del Patto di stabilità e ad azzerare
Il deficit nel due mila tre senza necessità di ulteriori interventi
Su quella base la logica della politica economica da parte nostra era riduzione di spesa corrente riduzione di pressione fiscale aumento di investimenti nel rispetto del patto di stabilità e di tutte le scadenze
Compreso l'azzeramento del deficit nel due mila tre
Queste cose non le abbiamo dette o scritte noi ma e ha dette e scritte del precedente governo nella DPEF e messo nell'anno due mila l'ultimo fatto dal governo Amato dove tutti ricorderete che in quel DPEF non fu presentato un quadro programmatico che fu rinviato alla fine di settembre
Nel DPEF di giugno furono presentati soltanto i quadri tendenziali
Anche qui per la prima volta perché negli anni precedenti erano sempre stati dati in giugno i tendenziali programmatici
Nei quadri tendenziali di quel DPEF dell'anno due mila c'era scritto che non c'era bisogno di fare nessuna manovra ulteriore giustamente o perché le tendenze in atto portavano a zero deficit nel due mila tre
Questo è quello che avevamo come base di partenza
Poi quando a fine settembre dell'anno Duemila
Fu presentata una nota di aggiornamento
Non fu presentato il DPEF programmatico fu presentata una nota di aggiornamento con una tabella e quattro paginette
Nella quale si diceva sostanzialmente che rispetto alle previsioni tendenziali di giugno
All'improvviso si era scoperto che le previsioni tendenziali delle entrate aumentavano di circa centoquaranta mila miliardi se non ricordo male nei degli anni negli anni di proiezione di quel DPEF
E sulla base di questo si era proceduto a fare ulteriori aumenti di spesa corrente e sgravi fiscali nell'immediato il famoso bonus dato a novembre di trecentocinquanta mila lire per l'anno due mila subito
Una tantum a tutti e sul due mila uno circa ventidue mila cinquecento miliardi che poi crescevano negli anni successivi in base all'aritmetica di quella tabellina si mantenevano le condizioni di equilibrio tendenziale
Del bilancio pubblico l'azzeramento del deficit del due mila tre perché c'era questa ipotesi di maggior andamento spontaneo del gettito spontaneo spinta neo insomma
Questo è il dato di partenza
Tutti voi ricordate spero che ricordiate non ho mai voluto far polemiche sui numeri del buco eccetera ma il dato di fatto è che nel luglio dell'anno scorso al momento di varare il nostro DPEF questa situazione non veniva confermata
Dalle tendenze stimati ufficialmente la ragioneria Istat Banca d'Italia dalle istituzioni
è vero che a fine due mila uno c'è stato un andamento del gettito positivo
Abbastanza in linea con gli sgravi concessi
Ma la responsabilità del ministero dell'Economia o del ministero del Tesoro riguarda il lato entrate l'altro specie del bilancio pubblico e quindi il fattore che il di più dispensa non è stato coperto perché il di più di entrata è stato dato come sgravi fiscale
Questa è la sostanza è quindi inutile dire gli sgravi dati erano coperti o non coperti erano formalmente coperti dal lato delle entrate perché c'erano più entrate ma ci si è dimenticati che nel frattempo la spesa era aumentata risultato di tutto questo sono i circa venticinque mila ignaro dei di deficit in più rispetto agli obiettivi fissati confermati ex post
Questa era il dato ex ante previsto a luglio dell'anno scorso ex post confermati dal dato ufficiale dell'Istat
Che ci ha dato per l'anno due mila uno
Un indebitamento netto dell'uno virgola quattro per cento
Superiore rispetto allo zero otto fissato nel patto di stabilità e superiore anche a quell'un per cento buttato un po'lì sul tavolo ma mai ufficializzato in sede di Unione europea
Con la relazione trimestrale di cassa del cinque aprile dell'anno due mila e uno sì abbiamo fatto l'uno e quattro e le istituzioni ci riconoscono un contenimento
Nella seconda nella diciamo da settembre a dicembre è stimato in circa dodici o tredici mila miliardi è facile fare i conti cioè dovevamo fare zero otto che doveva essere circa diciannove mila cinquecento miliardi parlo in lire perché all'epoca eravamo ancora in lire e non ci confondiamo le idee diciannove mila cinquecento miliardi
Abbiamo fatto trentatré mila miliardi ne abbiamo tagliati dodici mila guarda caso ex post significa quarantacinque mila miliardi cioè circa venticinque mila miliardi in più dei diciannove miglia
Questa è la situazione allora a settembre
Prima dell'undici settembre governo si è trovato di fronte ad una decisione seria da prendere
Avevamo preparato il primo modulo di riforma la sostanza numerica dei cinque moduli era circa venticinque mila miliardi all'anno
L'un per cento di pelle i contenimenti di spesa da assegnare grosso modo quindici diciotto mila alla riduzione della pressione fiscale otto nove mila all'incremento di investimenti
Quindi il Governo si è trovato di fronte a questo bivio ora cerchiamo nei limiti del possibile di rientrare negli equilibri del Patto di stabilità il che vuol dire però che tutte le risorse sono dirottate verso il taglio del deficit
Ho partiamo subito e facciamo il primo modulo di riforma fiscale
Non potevamo fare contemporaneamente le due cose le avremmo potuto fare se fosse stato vero il DPEF del due mila
E tutte le note di aggiornamento successive purtroppo non erano vere in quei termini non c'era e non c'è da fare nessuna tragedia d'accordo con ventuno stavo facendo metratura delle rivoluzioni ma ragionando sui dati di fatto è giusto che
In un passaggio di legislatura di governo il nuovo governo non lo si fa carico di perché c'è
è anche comprensibile che ci sia un ciclo elettorale che da noi purtroppo dura ripulito
Chico elettorale costa in qualunque paese europeo tre quattro mila miliardi al mese solo che magari in Inghilterra dura due mesi mi costa otto mila miliardi se da noi dura sei mesi o sette
Ne costa venticinque mila questa è una battuta ma insomma forse anche un po'sostanza
C'abbiamo un esempio in questi giorni il governo francese che annuncia tagli fiscali
Contemporaneamente all'Unione Europea che richiama a mantenere gli equilibri è ovvio solo in campagna elettorale quindi non è questo fare tragedie però neanche dimenticare i dati di fatto questo è il perché non è partita subito la riforma fiscale
è evidente che dal mio punto di vista o dal nostro punto di vista come governo
Saremmo stati molto molto più felici aver fatto primo modulo dell'Iraq perso o quant'altro
E magari
Aver trovato che indebitamento netto era sul percorso previsto nelle tendenze ecco vorrei sottolineare questo punto il precedente governo ha detto che negli andamenti tendenziali si faceva zero deficit e che non c'era bisogno di ulteriori aggiustamenti
A
Dopodiché ovviamente dopo l'undici settembre oltre a questo ci sono mancati altri dieci quindici mila miliardi di prodotto interno lordo
Cioè la minore crescita eccetera e quindi questa è un po'la condizione
Ricorderete che la finanziaria due mila due
Che doveva essere la prima di cinque finanziaria moduli in realtà è stata una finanziaria di emergenza perché in quel momento
è diventata una manovra da trentaquattro mila miliardi
Quindi più alta di quello che avevamo progettato
Di questi trentaquattro mila miliardi venticinque mila miliardi servivano a tagliare il disavanzo e adesso mi sono spostato sui numeri del due mila due
Perché la finanziaria per il due mila due
Perché evidentemente quelle manovre fatte nell'anno due mila uno non potevano che essere di carattere finanziario non permanente io voglio dire
Cautela su queste manovre però anche comprensione che è stato un atto di responsabilità cercare di fronteggiare la situazione senza andare a toccare l'economia reale che stava già rallentamento le tavole
Senza fare tagli improvvisi drastici distese che poi tra l'altro poi difficile poi realizzare o aumenti di tasse
Ecco quindi abbiamo venduto immobili per far fronte a un problema finanziario nell'immediato in modo da affrontare il problema più strutturalmente nell'arco degli anni successivi
Quindi la manovra è stata aumentata trentaquattro mila miliardi venticinque mila miliardi destinati a rispettare i parametri del Patto di stabilità per l'anno due mila due
E ci sono rimasti nove mila miliardi di di manovra invece dei venticinque mila previsti di spostamenti
A quel punto non potevamo fare i primi moduli di formati scale abbiamo fatto due operazioni che io chiamo chirurgiche che però volevano dare e credo abbiano dato un segno di qualità
Sul come intendiamo attuare le riforme
Non sul se e su quanto prima sul come
Avendo pochi soldi abbiamo detto una piccola operazione chirurgica che metta comincia a mettere il nucleo familiare come riferimento fiscale come soggetto di riferimento Kiska
E questa è l'aumento a un milione della detrazione per i figli senza toccare l'impalcatura attuale dell'IRPEF siamo andati con un laser a toccare la detrazione per i figli
Sono circa tre mila duecento miliardi
Poi abbiamo fatto l'aumento a un milione delle pensioni
Ripeto quello che sto dicendo da mesi questa decisione è stata presa sulla base di appunti e note
Più o meno riservate fatte dalla ragioneria
Dello stato e dall'Istat in cui a fine agosto dell'anno scorso ci si disse
Perché dovevamo avere dati per prendere la decisione sapere quanto e quanti fatti sono quanto costa
Appunto che riservato ma non tanto perché poi era stato diffuso in varie sedi riportava la stima INPS
Scusate non Istat INPS e Ragioneria generale dello Stato dove si diceva che per aumentare a un milione al mese le pensioni minime a tutti coloro che non avevano più di tredici milioni di reddito
Erano necessari quattro mila duecento miliardi e sarebbero stati coinvolti due milioni duecento mila pensionati
La mia sorpresa che continua ad esprimere e come mai presa la decisione sulla base di quei dati
Oggi stiamo mettendo cinque o sei mesi per attuarla perché l'INPS dice che non lo sa
Quanti sono i pensionati che ne hanno diritto abbia voluto fare uno spot pubblicitario per dire al pensionato di andare a telefonare per vedere se ne ha diritto
Io ho una grande fiducia nell'INPS danni conosco Lips so che ha un sistema informatico eccellente
Dove la mia stessa personale posizione che ho visto quando era Biglia presidente in tre secondi si preme nome cognome data di nascita e viene immediatamente fuori tutta la storia
Ora per carità tutto è comprensibile andiamo a regime
Con gli arretrati dal primo gennaio però questa quindi questa è la condizione finanziaria due mila due a questo punto nel DPEF
Sostanzialmente da questo punto di vista si comincerà dicendo eri te dice vamos
E cioè
Abbiamo avuto questo anno di emergenza
Cominciamo è con l'unica accortezza
Che stiamo cercando di calcolare se i cinque moduli possono essere compattate in quattro proprio perché manca il primo pezzo
Da qui al due mila sei due mila tre due mila quattro due mila cinque due mila sei rispettando quel principio che il due mila sei
Responsabilità nostra nel bene o nel male per quello che sarà il nuovo Governo sarà anche lui in carica metà no e quindi anche voi non è che potrà fare più di tanto così come noi ci siamo trovati a non fare più di tanto nel due mila si comincia a bollire
Ecco allora
Seconda quindi questo è perché eccetera secondo cosa da chiarire noi non abbiamo chiesto una delega
Per fare la riforma dell'IRPEF e dell'IRPEG Dellera
Questo punto importante da chiarire la delega che abbiamo chiesto è una delega ordinamentale cioè di ordinamento
Perché perché abbiamo detto sin dall'inizio ma era già scritto l'anno scorso perché il la riforma fiscale da l'obiettivo finale regime al due mila sei i come sarà verso di prevenire ma poiché noi dobbiamo guidare la macchina
In modo che in termini di risorse economiche di anno in anno siano compatibili con quel percorso di equilibrio va bene noi non abbiamo chiesto delega
Ne sui numeri né sulle
Aliquote né sulle deduzioni per la semplice ragione che non verrà approvato per delega verrà approvato dal Parlamento dentro la finanziaria di ogni anno
Quindi a differenza di per deleghe precedenti questa è solo la diva mentale
E ogni volta il Parlamento sarà informato precisamente dal governo nella Finanziaria su
Dare queste lungo il percorso disegnato sin da oggi cioè irritazione ventitré trentatré con deduzioni che aumentano la progressività dell'imposta rispetto alla situazione attuale
Stiamo facendo da tempo simulazioni
Qualcuno se ha la bontà di andare indietro tre anni può andare a vedere un mio vecchio libretto
Dove c'erano già simulazione di questo tipo e dove già si dimostrava la diversità di progressività ottenuta via proliferazione di aliquote
Cinque aliquote con l'aliquota finale marginale molto alta oppure in un altro sistema con poche aliquote ma attraverso le deduzioni questo dibattito è vecchio di duecentocinquanta anni
Tutti quelli che si occupa di scienza delle finanze
Ultimo Inaudi voglio dire sanno che la progressività si può ottenere via aliquote ovvia deduzioni via aliquote e normalmente incentiva fortemente l'evasione fiscale
Ecco questo è uno dei scritto negli scritti dall'Ottocento ad oggi c'è questa parte quindi
Questo il punto allora
Ciò detto la riforma per quanto riguarda per prevediamo le altre
è divisa in moduli
La Tyco tra massima al trentatré per cento perché trentatré
Perché se no vi si è inventato un numero no c'è un punto di razionalità di sistema fiscale perché l'aliquota massima trentatré guarda caso coincide con l'impalcatura tre cioè noi vogliamo creare un sistema fiscale che alla fine della giostra sostanzialmente non McCreery incentivi
Ah trucchetti e aggiri così come l'aliquota al ventitré per cento fino a duecento milioni perché
Perché sostanzialmente elimina tutti i problemi di splitting gradi col dichiarazioni congiunte non congiunte che si attribuisce il figlio a carico di diede la moglie del marito son separa con una viticoltura ventitré piuttosto il blocchetto diventa totalmente inutile perché semmai attraverso le deduzioni che avviene questa
Grazie
Quindi siamo non è che sono numeri pescati così dal cappello hanno un disegno di coerenza Franco anche fra le varie imposte
Il lavoratore autonomo Venturino propagato IRPEG al trentatré per cento se società di capitali pesano pagherà l'aliquota massima del trentatré per cento se ditta individuale persona fisica allora non il fisco non deve discriminare sulla forma giuridica la figlia insomma sostanzialmente questa perché il principio poi può essere condiviso o meno su bonus questo è il principio
Allora ciò detto i moduli sono organizzati
Genietti c'era l'altra sera l'economia ne abbiamo detto con grande chiarezza
Credo anche con qualche apprezzamento da parte
Dei sindacati su come si intende procedere salvo punti discussione sui quali credo necessario aprire un tavolo tecnico saluta entrare un po'nel merito poi
Ma la procedura dei moduli è la seguente
A introduzione ricordo che le attuali aliquote sono diciotto ventiquattro trentadue trentotto quarantaquattro
Allora
Con le deduzioni per carichi familiari per spese di istruzione per spese di formazione e poi dobbiamo valutare come controbilanciare
Per i lavoratori dipendenti il fatto che il lavoro autonomo a qualche deduzione per la produzione del reddito e lavoratore dipendente no anche se a qualche spesa per la produzione del questo punto aperto da vedere come equiparare
Il trattamento tra lavoratore autonomo lavoratore dipendente è un tema posto proprio
Proprio per dell'altro giorno Adriano Musi ma insomma certamente tema da discutere poi
Con la carta la penna sostanzialmente
Ciò detto però di fatto l'aliquota del diciotto per cento scompare subito
Perché grosso modo
Tra i venti e ventitré milioni poiché si applica fino a venti milioni c'è un'area di esenzione
Quindi la prima aliquota scompare delle cinque viene via quella del diciotto per cento qui c'è un punto che mi dicono in punto tecnico
Che stiamo analizzando da qualche tempo
Che
E i che riguarda prevalentemente pensionati single e giovani lavoratori single che avendo un reddito basso più basso dei venti milioni
Ma non avendo le deduzioni perché magari è rimasto solo e vedova e quant'altro allora tecnicamente aritmeticamente rischia che invece diciotto pari il ventitré
Ma io credo che questo problema ovviamente da risolvere e lo si potrà fare con una deduzione ad hoc per la tipologia specifica di quel soggetto di quel reddito
C'è una piccola coppa che va corretta ma sul problema più tecnico gravi
Ciò detto si introduce l'aliquota del ventitré per cento cioè partiamo dal basso dai redditi bassi
E vede nel due mila tre del due mila tre parlo del primo modulo
Quindi deduzioni deduzioni e prima aliquota al ventitré per cento che cosa vuol dire vuol dire che quella del ventiquattro per cento applicata oggi se non sbaglio fino a trenta milioni scende a ventitré
Il problema è valutare i costi questo il punto per poter mettere in Finanziaria l'entità precisa certo l'ideale la semplificazione vorrebbe introdurre il ventitré per cento fino a sessanta scusate fino a sessanta milioni
Se così fosse in realtà non avremmo già sostituito tre aliquote
Il diciotto scompare
Il ventiquattro si riduce al ventitré e il trentadue si riduce al ventitré
E
Fino a sessanta milioni avremmo come base di popolazione francamente la classe media italiana media medio-bassa
Devo medio-basso
Questo il punto occorre valutare cosa costa questo modulo perché potrebbe non essere fattibile di un colpo nel due mila tre
Ovviamente le deduzioni anche se seguono il profilo di reddito Mammano che si va poi verso l'alto
In base alle risorse allora questo sì marchingegno può essere limitato a per adesso quaranta milioni o e questa questo è quello che stiamo calcolando in queste due su questo ripeto non c'è ed è legata grazie entra in finanziaria si discute e avremo da qui a settembre sia dal DPEF sia dalla finanziaria discutere sia sul piano del tavolo tecnico sia sul piano del tavolo allargato a Palazzo Chigi per l'intero pacchetto di strategie di Clifford
Dopodiché questa aliquota del ventitré per cento l'anno il modulo successivo
Sale e redditi di cento milioni di centocinquanta milioni di duecento milioni e contemporaneamente salgono le deduzioni
Va bene
A quando
Quattro cinque l'ultimo pezzo cioè l'ultimo modulo la riduzione dell'aliquota quarantaquattro per cento a trentatré oltre i duecento milioni parte finale
Questo è il il come si procede
Il risultato finale
Un'IRPEF fortemente più progressiva di quella attuale cioè in termini di redistribuzione del carico fiscale IRPEF
Forte sgravi al cento per cento sotto al venti milioni sostanzialmente lo sgravio fiscale decresce al crescere del reddito con una linearità presso che ai praticamente una retto
E lo sgravio fiscale che c'è
è più piccolo per i redditi oltre i duecento milioni quindi meno tasse per tutti
Per raggiungerlo
Non per Totti l'opposizione interna rivela trentotto nel cassetto civili arriverà però nel dire riduzione della pressione fiscale
L'idea di questo governo e di volerlo fare cominciando dei redditi medio-bassi ma ottenendo comunque alla fine del processo uno sgravio che proporzionalmente più forte
Ma mano che il reddito è più basso sommo viceversa proporzionalmente più debole e più mi più contenuto ma mano che il reddito sale
Io credo che nel DPEF
Se se saremo in grado di definire anche la curva della pressione fiscale per far vedere nei numeri il confronto rispetto all'attuale situazione però ripeto chi volesse cominciano ad avere qualche indicazione può anche avere non abbiamo visto un bellissimo studio di di Enzo Visco dell'ottantasei che abbiamo usato l'altro giorno proprio con l'incontro con i sindacati che condividiamo in larga misura e che quindi scegliamo seguire anche quelle indicazioni
Che l'economista Ignazio Visco dava nella rivista
Senza debiti
Quella di Victor Uckmar insomma da diversi Lenzi
Quella dalla vittoria l'offerta a Genova no no ottima rivista cessa di finanza italiana ecco normalmente di pubblica divaricate dagli debbo dire anche abbastanza rigorose questo per quanto riguarda l'IRPEF per quanto riguarda IRPEG IRAP
Mancano qualcosa chiuso però capita che si però fra leggo e ascolto da settimane diversi numeri al lotto e allora vorrei approfittare dell'occasione entrare persone normali e perbene competente compreso l'amico Enrico letta e perché se no non se ne esce la strada
Ognuno è libero di così
Criticare firma sugli asili allora
Ovviamente apprezzabile che la Confesercenti c'abbiamo Otello faccia dissimulazione eccetera però bretoni stesso ha detto che c'era ancora l'abbiamo i numeri
Quindi siamo sono alcune prime valutazioni su numeri che non abbiamo mai economia ancora voglio dire nel senso definiti proprio stavo facendo un po'la stessa cosa sostanzialmente però per avere l'andamento perché s'se il principio è l'applicazione di forma moduli in base alle necessità del bilancio l'andamento delle economie alla ripresa c'è non c'è quali saranno le risorse sul due mila tre evidente il procede in questo modo
è evidente altrettanto però che i risultati che uno tiene sono funzione dell'ipotesi intanto però attenzione io non condivido
Mi pare di aver colto un giudizio i benefici a favore della grande impresa perché francamente questa è stata la discriminante tradite Tremonti bis
Cioè pur apprezzando la ditta non abbiamo considerato che lo dite sì a un'imposta francamente squilibrata verso la media grande impresa
Squilibrata verso la media grande impresa quindi apprezzabile ci sono risorse si può far tutto voglio dire me quel ma se non ci sono bisogna scegliere le priorità
Quindi guarda verso la grande impresa perché abbastanza complicata già nei numeri
Poi francamente tutto subacquei
Tra i che è arduo l'impronta Xerox meglio di parlare in italiano basta ma insomma
E squilibrata perché in realtà non mira tanto agli investimenti ma a alla ricapitalizzazione
Cioè non fa una distinzione tra investimento fisico
E ristrutturazione patrimoniale chiamiamola così che è un obiettivo legittimo quello di dare una spinta alla ricapitalizzazione di impresa è un'altra cosa può dire
La differenza con la tre volte e credo che sia molto più o semplice molto più applicabili da parte delle piccole e medie imprese ecco da questo punto di vista un passaggio e l'abbiamo fatto
In più l'abbiamo estesa ai settori nei settori rispetto alla precedente in più è una cosa che non noto ma che insomma bisognerebbe che le imprese non passano l'abbiamo estesa alla formazione
Cioè non solo capitale fisso macchinari
Ma capitale umano
Beh io credo che sia un nodo importante così della formazione anche proprio per le piccole e medie riprese mentre l'impalcatura complessiva
Il perché IRAP è la seguente
Allargare la base imponibile dell'IRPEG adeguandola agli standard europei per abbassare l'aliquota da una parte
Dall'altra
Cominciare a ridurre l'IRAP
Obiettivo finale è
Azzeramento
Però come è emerso ovviamente in un dibattito normale ragionevole e civile dobbiamo partire da chi da un lato dei cinquantotto mila miliardi dice
Dall'altro lato dalle componenti che che che costituiscono la base imponibile
è evidente che tra queste componenti è quella più non dico odiosa ma certamente odiata l'inserimento del monte salari nella base imponibile però attenzione l'esclusione del monte salari la base imponibile già porta dimezzare il gettito dell'IRAP
Questo è un po'il ragionamento che dovremmo fare anche in sede tecnica sia per pilotare in funzione dell'andamento dell'economia sia per prendere decisioni poi sulle priorità interni che che vanno fatti d'altra parte insomma noi per trent'anni abbiamo di fatto detto alle imprese
Che dovevano assumere soprattutto le piccole e medie ma soprattutto gli abbiamo detto che dovevano indebitarsi e abbiamo detto con un sistema fiscale che discriminava a sfavore del capitale proprio questa la sostanza del vecchio sistema
Poi all'improvviso a quelle imprese che avevano avuto comportamenti coerenti
Con ciò che le istituzioni dicevano loro
Attraverso il fisco eccetera Ali prevede avevo detto allora siccome vi siete indebitati avete assunto lavoratori adesso ci pagato sopra Livorno IRAP quindi l'altro problema delicato mi ha già detto Venturi qui chiudo e mi scuso della lunghezza
è che Linate e il gettito regionale
Quindi nel momento in cui andiamo a toccare dobbiamo anche tener conto tutto l'apparato anche se è vero che stiamo decentrando agli enti locali
Competenze
Risorse ed è vero che forse finora è più la parte competenze che la parte risorse e quindi c'è il rischio di fronte a un fisco erariale
Poi si aggiunga che scende si aggiunga un fisco locale che sale questo va assolutamente monitorato però è altrettanto vero che questo introduce anche un elemento di maggiore chiarezza tra servizi e pagamenti io faccio l'esempio della mia regione d'origine
Dalla quale manco da trent'anni ma ovviamente segue un po'le vicende che le Marche
Beh francamente
Purtroppo Somma cioè per la giunta delle Marche ma negli ultimi due mesi è emerso l'elemento di fronte ai cittadini cioè se la sanità costa quattrocento miliardi in più
E benissimo i servizi sono migliori e chiedo
Però alla fine bisogna fare l'addizionale IRPEF l'addizionale IRAP e aumentare il volo Primo Ministro quindi picrico va tenuto sotto controllo noi dobbiamo garantire che la pressione fiscale complessiva diminuisca
Sia quella centrale che quella locale
Però dentro questo quadro è forse giusto un percorso che vada verso un ente lo governo locale che ha di fronte ai cittadini che presenta il conto qualità quantità di servizi quantità di risorse che poi i cittadini sono chiamati appagato
Sì mi sembra questo magari lo trattiamo dopo che una delle preoccupazioni che emerge anche dal mondo imprenditoriale sia questa quello che poi è riportato nella relazione tecnica che accompagna la delega
Vale a dire che la la riduzione del prelievo sulle imposte si paghi attraverso l'aumento la base imponibile questo mi sembra un aspetto che è contenuto nella delega sulla quale ad esempio Confindustria le altre associazioni che oggi con il conto delle te scrivono delle perplessità quindi su questo magari possiamo ragionare dopo a me interessava però cogliere un aspetto che ricche quello relativo alla progressività
Sul quale peraltro c'è stato in Parlamento
Una acceso dibattito e anche fuori dal Parlamento
E anche a mio avviso è un elemento centrale
Allora l'opposizione Letta parla di un costo della riforma di cinquanta miliardi di euro
Buona parte dei quali non coperte
E dice che questa riforma non garantisce la progressività sono affermazioni abbastanza forti perché la progressività e un prelievo è un principio costituzionale quindi si porrebbe un profilo anche di incostituzionalità
Volevo capire meglio questi rilievi dell'opposizione e al tempo stesso capire se nel secondo passaggio parlamentare che sta per esserci l'atteggiamento dell'opposizione sarà identico a quello tenuto alla Camera vale a dire dura contrapposizione o ci sono dei margini
Di come dire di incontro su alcuni punti anche alla luce delle del dibattito che si è aperto con le parti sociali
Ma l'intervento di Baldassarre mi ha un po'spiazzato nel senso che
è un intervento che
Che devo ovviamente commentare per le cose del devo che devo dire
Che divide in due parti né assolutamente condivisibile per la l'analisi della situazione esistente
Quello che è successo quest'anno quello che il governo è stato costretto a fare
Il rapporto con la finanza locale
E
Un'analisi di questo genere che ripeto
Mi ricorda il Baldassarre rigoroso che sa che non si possono non si può promettere la luna che le cose vanno fatte tenendo conto delle risorse che ci sono ed è quello che il governo sostanzialmente ha fatto quest'anno tranne alcune cose che poi dirò
Cosa che non ha niente a che vedere con la campagna elettorale del tredici di maggio in cui si ma è stato promesso di tutto di più e ancora di più e che poi non ha che vede niente a che vedere con la parte invece sul futuro anche dell'intervento cui stamani
Di Mario perché poi la parte sul futuro riprende alcuni riflessioni che sono sul filo appunto delle cose insomma dei dei desideri mettiamola così e che mal si attagliano a chi oggi deve governare quindi le cose che dice poiché deve
Essere in condizione di verificarle
Alla il punto qual è a mio avviso il punto è che tutti questi ragionamenti
Sembra che si facciano a prescindere dall'elemento nuovo di questi ultimi mesi nelle mettono di questi ultimi mesi qual è primo elemento nuovo
Il fisco non sta tirando anzi tutt'altro le entrate fiscali stanno diminuendo
è dovuto a una molti fattori io credo che vi sia anche un fattore psicologico dentro questo nel momento nel quale il Governo da un anno cioè da quando è in carica
Dalla campagna elettorale dapprima questa maggioranza spiega e dice che le tasse non saranno più un problema
è ovvio che nella fase transitoria
L'atteggiamento psicologico delle imprese delle persone fisiche è un atteggiamento psicologico che non è certo più l'atteggiamento psicologico opposto del del rigore dell'attenzione o atteggiamento psicologico che facilmente
Lascia diciamo qualche zona grigia potenziale un calo così pesante delle entrate fiscali questo primi questi primi mesi mi sembra esattamente che dia questa sensazione a questo aggiungiamo il fatto che lo sviluppo
E la crescita del PIL come confermato anche oggi assolutamente lontana dagli ritarda gli obiettivi di cui si parlava se il Governo vuole mantenere il due virgola tre o o qualunque cifra superiore al due per cento
Di crescita
Vorrebbe dire che i prossimi due trimestri
Dovrebbero vederci su un modello su su tassi di crescita
Che s'credo all'incirca doppio tripli rispetto a quanto realisticamente si potrà fare
Quindi secondo elemento che che che voglio inserire in questa riflessione eh
Che rispetto al tema della pressione fiscale
Rimane un grande punto interrogativo il punto interrogativo qual è
è legato innanzitutto al fatto che durante tutta la campagna elettorale Berlusconi e Tremonti hanno parlato della pressione fiscale dicendo che si sarebbero potute ridurre le tasse grazie al fatto che la riduzione delle tasse provocava nuovo crescita del PIL
E mettendo i due elementi in forma consequenziale non mettendo sì non dicendo come abbiamo sempre detto noi le tasse si riducono sulla base della crescita del PIL no ragionamento
Vincente vincente nei termini dell'opinione pubblica di Berlusconi è sempre stato quello le tasse si riducono e questo genera crescita del PIL e con questo si copre l'ulteriore riduzione di tasse
è
Chiaro a tutti che dei dati di quest'anno questo dato è assolutamente in non non è nemmeno applicabile
E la cosa che più colpisce è passato un po'sotto silenzio e che Berlusconi quest'ultimi giorni a e Tremonti hanno eliminato questo tema dal tavolo cioè non sarà più lo sviluppo
Che consentirà cioè che sarà conseguente che consentirà alla base dell'abbassamento delle tasse ma Berlusconi l'altro giorno ha spiegato che l'abbassamento delle tasse
Con tassi di sviluppo così bassi come quelli dell'Italia di oggi sarà finanziato dall'abbattimento degli sprechi quindi cambiando completamente diciamo il la direzione di marcia della partita che la partita più più indica e più importante
Io credo che se andiamo a discutere di riduzione fiscale il tema lo dico sinceramente non è il trentatré o il trentaquattro perché poi su su su su questi discorsi possiamo intavolare mille discussioni una volta che la progressività fosse garantita e non mi sembra che per adesso siamo tranquilli tutt'altro quindi la risposta appeso le che al Senato l'opposizione sono opposizione dura perché finché non ci viene detto come sono fatte le deduzioni il ragionamento
Di cui si sta parlando ragionamento che io son costretto María contestati nel senso non puoi dire siccome partiremo dai redditi bassi la progressività è garantita e semplicemente comincio un anno prima con redditi bassi dopodiché quando mi fai una aliquota del trentatré per cento finale
E questa lì cosa vuol dire che chi oggi pari al quarantaquattro il e più comunque andrà al trentatré allora o esistono deduzioni sono deduzione di quantità
Diciamo paragonabili in termini percentuali complessive non al quarantaquattro di oggi perché tutti vogliamo ridurre l'accusa ma una cosa come Andrea colore così lungo che si era se individuiamo tre mesi PF di giugno
Ci sarà la progressività dell'imposta dal regime
Quindi non la progressività non deriva solo dal primo pezzo ma dall'intera riforma con i numeri dentro quindi voglio dire in sede fra un mese l'opposizione avrà la possibilità di valutare l'intera riforma in termini di cultura di produzione però io voglio prendere solo dall'ho capito quello che non capisco di tutto questo è perché
Vi è uno sempre un ulteriore passaggio di fare un passaggio prima e poi dopo di rinviare il passaggio successivo guarda caso sempre quello riequilibratore
Successivamente in un modo che staremo a verificare io credo che la riforma la si giudica per come è fatta solamente se il capitolo deduzioni sarà un capitolo deduzioni che non diciamo non intravediamo in quale forma e mode Possa riequilibrare una progressività che soprattutto sull'equità l'aliquota diciamo trentatré
Non c'è come intendiamoci non è garantito quindi questo è il primo punto e non può essere non si può immaginare che sindacati e opposizione eccetera
Possano fidarsi di generiche generici ragionamenti sul futuro oggi in Parlamento si sta discutendo di questo quello strumento parlamentare e quei dati
Quelle cifre vanno contro la previsione costituzionale della progressività punto e io credo che questo sia uno dei problemi di fondo del Governo
Esattamente la stessa cosa non c'entra nel discorso di oggi ma sull'emersione del lavoro
Non è molto complicato un governo che dice all'opposizione e parti sociali intanto togliamo qualcosa poi vedrete che dopo ci sarà un recupero io credo che sia un modo proprio sbagliato di
Diritti di ragionare di approcciarsi quindi questo mi sembra male
Quello che che volevo dire che qui il problema discusso trentatré o sul trentacinque il problema e discutere di quali sono le risorse finanziarie con le quali si copre sì con quali Stove sono i quarantacinque
Miliardi di euro o i quarantacinque mila miliardi di lire se parliamo soltanto dell'IRPEF dove sono perché in campagna tra è stato detto che sarà lo sviluppo quest'anno non si supera l'uno e cinque per cento la metà dell'ultimo anno dell'Ulivo in termini di tasso di crescita
L'anno prossimo non ci auguriamo tutti che l'Italia cresca di più ma i dati non vanno in questa direzione se non non ho capito male oggi il dato della produzione industriale che è uscito da un ulteriore crollo della produzione industriale
In Italia nel mese di marzo quindi meno sette per cento risiamo cifre e altro che crescita altro che sviluppo pensiamo a tassi di sviluppo fino adesso passato un anno che sono la metà di quelli degli ultimi anni di governo del centrosinistra
La questione degli sprechi se viene annunciato da Berlusconi che non sarà più le tasse che si finanziano con lo sviluppo ma l'operazione sugli sprechi e anche qui ci aspettiamo di vedere che cosa vuol dire che cosa vuol dire
Ci venga presentato all'opposizione in Parlamento alle parti sociali un piano col quale si trovano quarantacinque miliardi di euro di sprechi nella pubblica amministrazione e nelle spese diciamo del settore pubblico e ovviamente questo è è un tema di discussione importante perché toccare cifre di questo genere vuol dire toccare pensioni sanità si dica che questo è l'obiettivo perché altrimenti tutti i ragionamenti sulla rete sulla riduzione della pressione fiscale su ragionamenti che non che che rimangono il manifesto meno tasse per tutti ecco qui voglio dire a Baldassarri
Il ragionamento da uomo di governo rigoroso del primo anno cioè quello di dire avevamo promesso la luna
Voi in questo primo anno
Non abbiamo dovuto fare come i governi precedenti detto molto banalmente e non mi si può poi dire adesso ripromettiamo la luna perché il ragionamento ragionamento come se tutto fosse legata all'undici settembre
Credo che ragionamento anche su nel settembre vada a questo punto inserito dentro una logica di assorbimento che mi sembra abbastanza chiaro è abbastanza evidente
Aggiungo quindi che su questi punti a me sembra che molte delle cose che ha detto Venturi sono delle cose assolutamente condivisibili credo che vi sia un problema di PMI serio molto serio
Ovviamente bisogna che su questo punto ci siano delle risposte credo abbastanza forti perché credo che sul tema e piccole e medie imprese bisogna sicuramente fare molto molto di più c'è un problema e anche qui Baldassarri qui appreso la la il cappello diciamo
Del del dell'Osservatore rigoroso delle cose sopra il rapporto con la finanza locale
Io son d'accordo completamente Conte su questo totalmente è un grosso problema che vale per le Marche potrei dirti che la Liguria messo due euro di ticket sulla sanità quindi per essere chiari vale per tutte le regioni italiane quindi c'è un serio problema che tra l'altro è anche prescinde dalla riforma del Titolo quinto io insisto in questi giorni molto sul caso siciliano te lo dico perché io credo che dove dobbiate fare qualcosa per dare un segno importante non è possibile tollerare che la Sicilia
Metta la tassa sul passaggio del gas
Dalla Libia arresto del continente su una cosa di questo genere scatta un meccanismo diciamo simili di secessione e questa è una cosa fatta dal Parlamento regionale siciliano cioè il gas che dalla Libia dovrebbe arrivare sul territorio nazionale verrà in Sicilia
Ci sarà la gabella un Fiorino che rimane in in Sicilia oltre al fatto
Che sulla liberalizzazione Montel sulla liberalizzazione del gas la Sicilia ha scelto di spostare di un anno
Ti cito anche questo aspetto perché ecco e se non è una cosa importante sulla quale la Sicilia applicherà un anno dopo la liberalizzazione europea del gas cosa che ovviamente anche questo
Obbliga dell'internet sul venti mila quindi il problema del raccordo con la finanza locale a me sembra un problema ormai esplosivo gravissimo e qui c'è un problema di differenza di agenda tra governo e opposizione
L'agenda vuol dire le priorità esattamente come la vicenda sul lavoro conoscendo il lavoro lo scontro per quanto mi riguarda per quanto ci riguarda
è un problema di priorità la priorità e cambiare l'articolo diciotto secondo noi no la priorità e fare ammortizzatore sociale lo Statuto dei lavori dopo si vedrà tutto il resto dopo aver fatto quelli è la stessa cosa vale per il fisco la priorità oggi è evitare che capiti come il capita nel due mila e due che il cittadino italiano la impresa italiana piccola o grande che sia pagherà più tasse del due mila uno
Perché poi tutti questi ragionamenti si scontrò con la realtà dei fatti oggi anno due mila due primo anno dell'era Berlusconi il cittadino italiano paga più tasse del dell'ultimo anno delle Ramon Berlusconi dopodiché non siamo contenti di questo non ci soddisfa siamo perché crescano le imprese perché cresca il Paese
Ma se vogliamo evitare tutto questo e inutile affrontare questa materia con una legge manifesto dicendo poi dopo vedremo quando si trovano i soldi come applicarla
Cominciamo ad affrontare questa minaccia è una mina seria questa del rapporto con la finanza locale è abbastanza Esposito l'ultima cosa di non soltanto un accenno una nostra proposta che io considero seria e sulla quale ci batteremo i prossimi periodi e che riguarda il fatto che soprattutto sul settore in prese dato il fatto che i la finanziaria
Che appunto non è stata una finanza della Luna è stata la finanziaria per certi versi abbastanza rigorosa come diceva Baldassarri prima però la finanziaria ha tolto alcuni o meglio ha ridotto l'impatto di alcuni investimenti sulle regioni Obiettivo uno
Sul Sud alla siccome questo è un problema serio perché non si può immaginare che in una situazione di difficoltà
Noi oltretutto la difficoltà non la calibri amo ma finisce persone diverse difficoltà che pesa di più sulle regioni Obiettivo uno la nostra proposta è che su tutto ciò che ha a che fare con la con le prossime riduzione di pressione fiscale a partire da quelle per le imprese si sperimenti il metodo già usato sul credito d'imposta
E cioè che si anticipi di un anno queste riduzioni fiscali alle regioni Obiettivo uno questo è fattibile è possibile è una proposta forte che noi lanciamo per quanto ci riguarda noi faremmo così
Al limite spostando di sei mesi per tutto il resto del Paese
Ma anticipando alle regioni Obiettivo uno perché deve essere il segno che questo Paese un Paese che cresce tutto insieme e perché cresca tutto un serbi sogna che le regioni del Mezzogiorno crescano un pochino di più delle regioni del resto d'Italia cosa che è capitato nel due mila è capitato nel due mila e uno e dalle previsioni del due mila e due non ricapita nel due mila e due nel senso nel due mila due che siamo con previsioni che segna una per alcune regioni centro sud alla pari con quel cento per alcune altre si ritorna sotto dopo un due mila due mila uno che ha visto tutte le regioni del centro sud
Intendo percentuale di crescita sopra acque del Centro-Nord a me sembra questo tema un altro tema sul quale ripeto la nostra la nostra posizione la l'abbiamo presentata la la la vogliono voluta spiegare qui oggi ma deve essere un punto sul quale delle risposte devono esserci
Bene
Io qui davanti Angeletti due due Ansa due agenzie di due giorni fa che ho portato perché mi sembrano interessanti la prima
Luigi Angeletti dice sul fisco è possibile raggiungere un'intesa purché sia mantenuta la progressività dell'imposta
Contestualmente dice Angeletti deve essere ridotta la quota di evasione fiscale l'economia deve crescere
A pochi minuti dopo questo dopo questa agenzia leggo un'altra Epifani che dice valuteremo
Che tipo di iniziativa dovremo prendere sul fisco la cosa migliore informare i cittadini e lavoratori dei rischi che corrono con la riforma allora
La settimana scorsa il governo avviato il confronto con voi
Tutti e tre insieme andati
Poi i tre insomma tutta tutta Los lo schieramento è possibile alla luce anche di questa diversità che vedo ex mi se non abbastanza clamorosa palazzi evidenti che si vada ai intese separate sul fisco con il Governo
Ovviamente non credo che ci sarà un accordo sul fisco nel senso classico del termine il fisco spetta al Parlamento decidere
Dodici ovviamente ci auguriamo che alcune nostre considerazioni su come deve essere attuata la riforma fiscale vengano accolte dal governo è e poi fatte proprie dal Parlamento
E voglio fare alcune considerazioni sulla sulla riforma fiscale perché
Credo che esistano delle questioni relative agli obiettivi di una riforma fiscale alle compatibilità della riforma fiscale che sono sono
Distorte almeno dall'attuale discussione che si fa
Primo problema gli obiettivi di una riduzione del fisco deve essere quello di favorire la crescita prima letta spiegava credo in maniera molto chiara qual era un le ragioni di di questa Teoria
Io penso che bisogna fare una
Considerazione un po'più realistica del nostro Paese
Indubbiamente un aumento dei consumi che può essere prodotto da una riduzione delle tasse favorisce la lo sviluppo
Ma l'Italia non è gli Stati Uniti d'America nel senso che non è un mercato così ampio e così forte dal punto di vista dei consumi interni
Che possa seriamente
Essere paragonato cioè sostenere la tesi che una politica di riduzione domande della delle tasse e quindi al momento della domanda interna
Così sostanziosa da a produrre significativamente una crescita dell'economia dell'economia quindi l'occupazione quindi del PIL e pagare per questa via rendere compatibile una riduzione ulteriore
Delle tasse perché in Italia la crescita
Può esserci ha solo se ci sono contemporaneamente due fenomeni l'aumento dei consumi ma l'aumento degli investimenti
Sensi ci si illude che la riduzione delle tasse quindi lavoro potenziale aumento dei consumi dello sufficiente ad aumentare la cresce di il nuovi sbattere con la testa
Più o meno rapidamente
Occorre a anche fare una politica fiscale sul su come favorire
Gli investimenti
Io personalmente ritengo che è molto più efficaci a questi fini
La Tremonti piuttosto che la riduzione del tasse sugli gli utili delle imprese
Cioè se bisogna favorire gli investimenti bisogna ridurre gli le le tasse a chi fa investimenti non ridurre le tasse alle imprese o aiuti lite dell'impresa ti capisco essere un grande obiettivo
Delle imprese però è evidente che
è evidente che è molto più semplice che questo aumento degli delle tasse quindi aumento degli utili delle riprese sì trasformi forse dopo in maggiore opportunità di investimento ma dopo chissà e se questo avverrà
E la competitività di un sistema al Paese
E anche la competitività fiscale che in un'area di minare l'Europa si può venire per favorire gli investimenti e certamente U un elemento importante ma non è quello preponderante
E si infatti si vede dove si allocano gli investimenti del delle multinazionali
Inventi misti esteri ci si accorge che l'aspetto fiscale cioè pagare poche tasse
è un elemento importante ma non decisivo e molto spesso si fanno investimenti in aree dove invece c'è un alto costo del lavoro un alto sistema di tassazione perché i vantaggi derivanti dai servizi efficienti vicinanza dei mercati infrastrutture che funzionano paga abbondantemente
Le aspettative di redditività dell'investimento piuttosto che una una operazione di dire sì abbassano un po'le tasse
L'altra questione che
Della compatibilità
Cioè quali sono i limiti che ci che bisognerebbe porsi nel dire
Si possono è giusto ridurre le tasse
Io penso che ce ne siano almeno
Due
Uno riguarda ovviamente la stabilita
Il patto di stabilità
E connessa adesso la quantità di spesa pubblica
Cioè il rapporto tra spesa pubblica
Io penso che oltre un certo limite non voglio fare una disquisizione poi politica e sociale sul perché non è accettabile abbassare le tasse oltre un certo limite dico solo questo che
Bisogna avere chiaro qual è la quantità di spesa pubblica
Che consideriamo giusta
Dopodiché si può decidere come si finanzia e quindi la quantità di tasse da mettere
Io noto che c'è una certa disinvoltura nel mondo delle imprese e anche ovviamente in certe opinioni e politiche nel ritenere che in fondo a si può o rapidamente a ridurre le tasse perché prima o poi si ridurrà la spesa pubblica anziché la spesa pubblica si può ridurre a tagliare da cui scende degli sprechi
Che ovviamente hanno semplicemente un fatto di buon governo punto e basta di buona amministrazione di non sprecare risorse
Perché perché se
Noi riducessimo il il costo presenta dello stato sociale al di sotto del quello che è lo standard europeo
Noi cambieremo profondamente
La connotazione sociale di questo Paese
Ma la cambieremo profondamente
Si può anche ci si può anche illudere faccio solo due esempi che a un certo punto la sanità pubblica posso scendere sotto certi livelli cioè sotto il livello di garantire a a tutti i cittadini italiani un un livello normale civile standard di assistenza
E ridurre la spesa pubblica sperando che si possa sostituire
Uno della spesa privata per garantire dei servizi
Questo modello
Dividerà in maniera diversa ma molto più profonda la società italiana
Faccio degli esempi
Qualche milione di lavoratore dipendente
Cosa fare come reagirebbero
I sindacati e una parte di lavoratori dipendenti
Negozi ed ebbero con le imprese
A forme di tutela di assistenza privata cioè dei contratti sarebbe x lire di aumento salariale più x per pagarmi la sulla assicurazione sulla malattia affresco assicurazione sugli infortuni l'assicurazione sulla previdenza e via dicendo
Molti milioni di nostri concittadini che sono lavoratori dipendenti non che non lavorano i grandi in paese
E molti lavoratori autonomi
Perderebbe ero immediatamente questi benefici
I anche lavoro duro autonomo che oggi pensa che si illude che in fondo si più semplice più vantaggioso avere una riduzione di tasse senza porsi il problema di quale conseguenze questo ha sulla assist con sulle i servizi che la pubblica
Amministrazione fornisce si troverebbe ad avere tanti meno vantaggi che il e e non avere forse molte risorse possibile
E in Italia il rapporto tra lavoratore nel il lavoro tra lavoro dura autonomo
E lavoratore dipendente e diverso che negli altri paesi
è vero che noi assistiamo ovviamente l'amico venture tutti gli altri che dicono che questo è un grande valore
è il grande vantaggio competitivo dell'Italia perché le piccole imprese creano occupazione e sono inflessibili rispondo al mercato e così via tesi Madden ma delle contro a ma anche delle conseguenze
Che è difficile
Poi in importare in Italia modelli fiscali
Che sono invece costruiti su una società basata su settantacinque per cento dei lavoratori dipendenti settantacinque vicende Lodoli e grandi concentrazioni riprese
Ecco perché esiste un limite o sotto il quale non si può scendere ed è secondo me dannoso promettere che lì che la riduzione delle delle tasse sia un vantaggio
Questo è l'altro limite e non si può far finta che non esiste perché è un atteggiamento da suo menti responsabile bisogna dire una cosa molto semplice che se vogliamo
Come voli come credo che tutti vogliono proprio la storia di maggioranza che in Italia si spende il venticinque per cento del PIL nello stato sociale vedici novecentoventiquattro
Più o meno così
Questo deve essere finanziato
E dire che invece ha politica può essere prima riduce a qualità sei parchi vediamo se
Chi chi finanzierà questo a questo costo dello stato sociale
Oppure promettiamo magari senza dirlo che la compensazione sarà in una riduzione del del costo lo stato sociale è una politica
Quindi siamo favorevoli Inter non per motivi di opportunismo ad una politica di riduzione delle tasse ma con questi limiti
Sotto i quali una politica riduzione dei tassi diventa controproducente si scatena una diversa divisione della società italiano in un diverso assetto sociale
Sul merito della riforma e vado su veloce anche perché pure io me ne devo andare
Io credo che la spiegazione che ha dato Baldassarre che molto più chiara di quella che abbiamo ascoltato vassoi con la famiglia sta però molto dichiara lo stesso
Ah beh lei detta con parole più semplici o più chiare che ne so per per
Non dico che è una riforma diventa è la tendenza me per l'ha spiegata meglio grazie
Eh sostenibile
Quel il programma di riduzione di di tassi e sostenibile secondo me ha solo a due condizioni
Un tasso di crescita delle con la nostra economia
Sì oggi all'uno virgola cinque per cento almeno de oppio al tre per cento e contemporaneamente una riduzione dell'economia sommersa almeno dieci punti rispetto a quelli statisticamente ci sono e al è una riduzione dell'evasione fiscale
Perché se è vero che il l'Agenzia delle entrate ha stimato in quattrocento mila miliardi di vecchie lire
I redditi che sono evasi a dall'imposizione fiscale
La significa che è una vuota francamente fuori dai parametri europei
Dell'evasione fiscale economia sommersa sono fatti fisiologici non non eliminabili però noi dobbiamo porci l'obiettivo di ridurre ai parametri europei altrimenti i patti di stabilità non si possono rispettare
Sono è oggettivamente impossibile rispettare i parametri di stabilità
Salvo avere un Paese che per rispettare i vari disabili altri a un'unica prospettiva quella di impoverirsi sistematicamente cioè di cresce sempre di e non perché diventa uno un vero nodo scorsoio i patti di stabilità in un io e se io sono più ottimista
Circa il fatto che due mila e due due mila e tre siccome anche gli altri Paesi per ovvi motivi hanno smesso i problemi di quindi patti di stabilità alla fine
Ci sarà una certa indulgenza su
Sì questo io
No non è una bella notizia prosa dicendo penso che alla fine il nodo scorsoio non sarà tale da sud da da suo Fogacci
Ma questa giustamente una da però per noi rimane il problema che le nostre anomalie
Vi nostrana cioè un'elevata evasione fiscale in un'elevata
La quantità di lavoro di economia sommersa e quindi di persone che non pagano tasse non pagano contributi e così via
Impedisce impedisce oggettivamente una politiche di riduzioni significative delle tasse
Nel merito della riforma io credo che il problema fondamentale sia per noi avendo detto quali sono le condizioni alla sostenibilità di questo programma di
Di riduzione dei tassi della riforma fiscale stia nella sua progressività
E qui il la questione che il Governo ci pone la ditta chiaramente Baldassarri prima e questa il sistema di costruire un sistema la progressione la progressività del sistema fiscale attraverso le aliquote tende ad essere un sistema che favorisce favorisce l'evasione non rende più possibili incentiva l'evasione
Un modello di
Aliquote secondo me due sono troppo poche e penso che alla fine il governo se arriverà a a mettere anche una terza
Attraverso le deduzioni può essere più efficaci e chiaro che qui sono in gioco quantità di deduzioni e
L'oggetto delle deduzioni cioè cosa si privilegia significative importanti
Ecco perché noi abbiamo detto
Che andiamo a vedere se effettivamente il governo nelle condizioni di proporre un sistema di deduzioni detrazioni che realizza la progressività
Perché nel caso che in questo non fosse possibile cioè nel caso che la progressività non forse invece raggiungibile
è chiaro che il giudizio non potrebbe che essere un giudizio negativo
Esaltante
Dobbiamo sì sì abbiamo di Telecom deve cominciare a funzionare bene
Faremo se se ne vanno secondo giro rapito
Le zone tutto venticinque minuti quindi vuol dire cinque minuti loro se siete bravi
Professor Baldassarre poi esagerato privati lo taglieremo
Maggioranza dove sul riassume in sé vari ruoli
Allora presidente Venturi con professor Baldassarri dice
Quattro riforme fiscali sostanzialmente dice quattro moduli per costruire una riforma che va a regime nel due mila sei
Con il problema il vincolo della crescita che deve essere sostanzialmente al tre per cento sono c'è qualcosa che non funziona ovviamente ma va ricalibrato questo schema secondo secondo il suo punto di vista in linea con le richieste che la Confesercenti e comunque il mondo imprenditoriale va va faccia oppure c'è Walter
Dissonanza
Ma fermo restando che era già noto che insomma nella per riforma fiscale non veniva fatto in un anno quindi questo sì
Il problema è quello di avere delle certezze da subito io credo che questo sia importante cioè quello rimandare
Alle leggi finanziarie i contenuti quantitativi insomma io un po'preoccupato lo sono cioè perché non vedo Cervi si conferma quello che io dicevo cioè il timore che voi non ci sono le condizioni non si fa oppure si fanno pezzi quindi ci fermiamo c'è siamo di fronte a una ipotesi diciamo di riforma fiscale legata quindi alla all'andamento dell'economia era quello che io poi dicevo all'inizio quando confrontando le i risultati degli interventi due mila due mila uno del centrosinistra è l'ipotesi della riforma fiscale dicevo poi tutto questo alla fine
Vince la logica dei numeri insomma quindi dobbiamo questo lo sto dicendo che non va bene in assoluto sto dicendo però che allora dobbiamo riportare a questo la la riforma fiscale riforma fiscale
è un ipotesi legata quindi strettamente ai risultati economici che hanno che vedremo anno per anno insomma quindi ci si anticipa quello che succederà
Il prossimo anno e poi vedremo insomma ecco io sto semplificando ma insomma incrociamo le dita vediamo quello quello che succede dell'altra cosa
Questa che diceva adesso Angeletti
Anche il governo arriverà alle tre aliquote
Io ricordo che abbiamo presentato lo so insomma di fatto però ci sono c'è la l'aliquota se ne innesca nascosta non oltre lo zero la lite all'aliquota nascosta non solo lo zero
Ma anche quella delle deduzioni
Quindi dobbiamo capire vocalico nella schiena maschera maschera magari poi cioè la curva continua cioè ogni milione di lire Satsuma infatti io di Tomba consideriamo una fascia finale ma e quindi diciamo di fatto una sorta di di terza dico dato noi abbiamo fatto avanzare una proposta proprio in campagna elettorale
A tre aliquote la nostra proposta era a tre aliquote dopo dodici ventidue trentadue pure la nostra coincideva ovviamente con non Legrottaglie
Quindi c'era questa coincidenza al trenta
E tre aliquote di per tre aliquote IRPEF ovviamente il secondo scaglione non arrivava a Brescia duecento milioni che non ci fermavamo a sessanta milioni facendo i conti arrendendo realistico quindi e le perseguimento di di un obiettivo di questa di questa natura e quindi insomma questo ci apre ovviamente tutta una serie di problemi
L'altra cosa è questione che vorrei vado proprio schematicamente
E cioè l'altra cosa che vorrei sottolineare e quello della ragionamento che faceva Angeletti che io condivido
Condivida in termini di principio fatto che ci deve essere un equilibrio tassazione diciamo i servizi sociali che vengono le tensioni quindici alla spesa sociale deve avvenire
Un livello diciamo europeo e quindi su questo siamo d'accordo c'è molto squilibrata interno bisognerebbe presente ragionare all'interno della spesa sociale anche lì cioè siamo europei su tutto insomma quindi cerchiamo un equilibrio magari complessivo però io sono d'accordo sull'obiettivo che questo che uno Stato come il nostro dove cioè una presenza di lavoratori autonomi che io continuo a dire che una ricchezza molto molto rilevante del paese che produce occupazione
Che c'è un cambiamento anche delle esigenze di lavoro da parte anche della gente anche da lavoratori dipendenti moltissimi aspirano basta vedere molte indagini a diventare lavoratori autonomi richiedere tengono a aspirazione legittima ovviamente non tutti alla fine lo possono fare ma insomma
Diciamo c'è questa questa tendenza che accentuata e credo che l'Italia sia uno dei Paesi all'avanguardia non solo perché c'è la FIAT ma anche perché ci sono chi sono questi lei e lavoratori autonomi ci sono queste piccole imprese che hanno prodotto risultati importanti
Ma proprio per quello dobbiamo tenere conto che quando ragioniamo di fisco non dobbiamo partire in astratto riduciamo la il prelievo fiscale
Aumentiamo
Nel diciamo e manteniamo quindi un sistema sociale positivo su cui ripeto sono d'accordo ma se partiamo poi da dati concreti e andiamo a vedere quanto paga una impresa commerciale o turistica
Se guardiamo il fatto che se mettiamo in Sin pirla
Contributi tasse le le imposte nazionali Helen possessione locale eccetera noi arriviamo a fino a superare il sessanta per cento per esempio nel caso di pubblici esercizi
E questa è la la verità è questa qui che superiamo addirittura il sessanta per cento a me sembrano livelli di inciviltà non di civiltà insomma mi sembra che questo è un nodo che bisogna affrontare bisogna affrontarlo anche fa partendo dall'aspetto quantitativo perché se non rimuoviamo questo ostacolo io credo che piccoli esercizi commerciali continueranno quindi questo sarà una delle leve che i conti contribuiranno a far chiudere quindi queste attività un fortissimo ricambia l'interno
All'interno di questi di questi settori quindi io sono convinto che questa della riduzione del prelievo fiscale debba essere una leva non sono convinto nemmeno io che automaticamente vari diciamo le tasse
Il Paese cresce insomma e quindi arriva la la felicità insomma non è questo il ragionamento ma certamente una una spinta può passare attraverso questo l'ultima cosa che vorrei sottolineare questa del sommerso
Io sono d'accordo su questo con Angeletti credo che noi dobbiamo riequilibrare i conti la realtà anche passando attraverso questo questa questa Fossa cioè nel senso che fino adesso sono sue non ci sono state non abbiamo potuto contare su risorse importanti per fare investimenti per e garantire diritti eccetera
E io ritengo che sia importante anche un'azione repressiva io lo sto dicendo tra boh non lo so più da quanti anni insomma non tutti sempre sono stati d'accordo su questa posizione
Ma ho sempre portato l'esempio della del patto che nell'ottanta mille novecentottanta con trenta per cento di prelievo fiscale nel Sud sempre ventisette per cento era cambiavano le virgola qualcosa i decimali ma sempre eravamo intorno alla il ventisette per cento di sommerso allora
Gli incentivi non bastano questo mi sembra già evidente da risultati più o meno nulli
Che ci sono stati dei provvedimenti varati dal governo c'è bisogno quindi di un'azione più ampio accetti offrono opportunità però se il futuro la cogli io devo intervenire
Poi può darsi che alcuni lavoratori sommersi rimarranno senza lavoro io non metto in discussione
Ma guardate per recuperare legalità nel Mezzogiorno e ripartire qui dei dare un'opportunità vera di crescita nel Mezzogiorno eliminando tutti gli elementi di legalità
Noi dobbiamo passare attraverso questo meccanismo che avrà un costo ma che sicuramente darà una prospettiva ecco sulla riforma e ho concluso e quindi io ribadisco che noi dobbiamo
Avere certezze accelerare con i tempi non credo che questa sera repliche Judith appaiano ma io credo che non Baldassarri cena Senatorio del sufficienza vede ripetersi è stato l'intervento
Importante che ci ha dato un quadro molto
Molto preciso anzi questo magari sì per andare questa sera un po'più provo allora siamo alla al confronto allora professor Baldassarri Tecce dice l'onorevole letta con il consueto garbo che lo contraddistingue ma dice una cosa abbastanza forte almeno se ho capito bene
Rileva una tendenziale cambiamento di strategia del Governo che prima parlato come dire di una riduzione delle tasse che dovesse essere qualcosa favorita la crescita se capisco bene ora invece si parla nell'intervento di Berlusconi l'elemento in più cioè la lotta agli sprechi la domanda ne se è vero quello che dice in un'elementare il governo si appresta intervenire sulla spesa sociale
Sì vino se mi permetti vorrei dispersi come Venturi ha posto qui
Alcune domande precise vorrei telegraficamente rispondere sì no non lo so
Allora Confesercenti si pone le garanzie progressività del sistema sì
Certezza delle risorse nell'ambito risanamento della finanza pubblica sì
Concordato trent'triennale volontario revocabile non lo so la proposta effettiva equiparazione in sede IRPEF di lavoro dipendente da autonomo
Sì nel senso che abbiamo detto prima cioè valutare per equiparare le e valutare le situazioni di partenza aliquota IRPEG ridotta per le piccole e medie imprese col cuore sì col cervello non lo so
Ci raddoppio dell'attuale deduzione della base imponibile IRAP del cinque mila dieci mila non lo so perché è molto specifico rispetto al progetto IRAP l'auspicio rapida approvazione attuazione della riforma
Ecco qui no in questo senso cioè capisco la necessità di vedere l'intero quadro però parliamoci chiaro
Queste riforme o le si fanno a moduli spalmate su tre o quattro anni importante avere chiaro l'obiettivo e coerenti i moduli uno dopo l'altro oppure non si fanno
Cioè togliamoci dalla testa che non avremmo mai
Quarantacinque mila miliardi d'un colpo per fare l'IRPEF o altrettanti per fare quindi la cosa importante che questo francamente un invito alle parti sociali
Che voi avete il diritto e anche cittadini al di là del partito già di sapere eh qual è l'obiettivo finale qual è la sistema fiscale che stiamo costruendo eccome i pezzi annuali sono coerenti tra loro
Questo sì ma è solo è l'unico modo per farlo ecco questo francamente
Invarianza della pressione fiscale locale
Ma
Io credo che occorra ridurre la pressione fiscale complessiva
Può essere invarianza della pressione fiscale locale appare a parità di competenze o di servizi o la pressione fiscale segue le competenze e i servizi quello che è importante che la sommatoria comunque deve essere sotto controllo e in riduzione tavolo di confronto con le parti sociali per l'attuazione della delega
Sì però ricordando che la chiede la delega è ordinamentale e quindi il tavolo specifico sarà oltre a questo per il DPEF prossimo ma soprattutto per le finanziarie di anno in anno non è che il numero escluda l'altra
Queste le risposte telegrafica Confesercenti e all'amico Venturi
Vorrei soltanto fare un punto ragionamento che faceva Enrico prima
Che però so benissimo che Enrico lo sa perfettamente perché non ne abbiamo discusso degli ultimi anzi fu forse fortunatamente negli ultimi otto-nove mesi ci siamo visti enormemente meno di quanto ci siamo visti nei dieci anni precedenti un ragionamento che si è fatto anche nei decenni precedenti
Ed è scritto nel DPF dall'anno scorso io certamente leggo i giornali servono radio tv eccetera ma spero di non perdere il vizio precedente di leggere anche i documenti e libri
Allora nel DPEF dell'anno scorso c'è scritto
Che la riduzione della pressione fiscale e gara garantita nell'ambito dell'equilibrio del bilancio pubblico ex ante Attraverso contenimenti di spesa corre dobbiamo fare una netta distinzione tra ex ante ed ex post
Nei documenti ufficiali di questo governo a partire dal DPEF dello scorso luglio c'è scritto esattamente così non è mai stato scritto che si riduce la pressione fiscale e l'aumento futuro del reddito finanzierà
La riduzione della pressione fiscale cioè queste ex esattamente c'è scritta questa esatta distinzione tra ex ante ed ex post
Perché sono vere tutte e due le cose
Ex ante oggi dobbiamo scrivere la finanziaria per l'anno prossimo
Tolgo quindici mila miliardi dodici mila venti mila non lo so di gettito devo dire ex ante dove vado a contenere la spesa corrente
E nel DPEF dell'anno scorso quell'un per cento di PIL era spalmato sulle cinque grandi voci di spesa corrente
Acquisti di beni e servizi personale spesa pensionistica
Interessi sul debito pubblico
Nell'attesa di questa aspetti
Erano cinque allora personale
Pensioni acque e i trasferimenti alle imprese ecco tanto per parlar chiaro
Erano cinque mi ricorda ecco ed era ovviamente indicati programmatica mente con numeri percentuali quindi non si tratta di fare la scommessa
Ex ante taglio le tasse aspetto che il reddito menti e poi c'è uno più gettito no si tratta ex ante di garantire questo equilibrio
Ecco perché occorre gestire la anno dopo anno perché perché se funziona la macchinetta l'anno successivo
La maggiore crescita mi darà un po'più di risorse quello che abbiamo chiamato il bonus successivo però che bisogna essere molto precisi ex ante dobbiamo presentare i conti in regola
Ex post costruito il fieno in cascina s'ex post o più risorse e vado avanti con la riforma è proprio questo Marc McKee ingenti Enrico che
è sbagliato
Fare la sommatoria su quattro cinque anni degli sgravi fiscali e dire costerà cento mila miliardi o cinquanta miliardi di cioè da possiamo economico non ha non ha senso
Perché perché non è vero che fra cinque anni non avremo cento mila miliardi di gettito in meno e dobbiamo provvedere oggi a coprire questi cento mila miliardi quello che è vero è che al primo anno e così via ogni anno ex ante
La riduzione di imposte va coperta ma alla fine del gioco non servono cento mila miliardi
Va bene va gestito anno dopo anno quindi chi fa operazioni aritmetiche dicendo quarantacinque mila miliardi costa l'IRPEF quarantacinque mila miliardi di lire perché l'IRAP totale novanta cento mila miliardi ma quando mai ce l'avremo
La mia risposta è semplicemente sbagliata il ragionamento
Poi si può criticare giustamente e legittimamente se il primo pezzo è giusto si è scoperto già il primo pezzo se la crescita futura del PIL
è minore di quella che uno immagina però quello quando io dico lo vediamo ex-post lo vedremo insieme quella che cioè si verifica questo sì è un dibattito a mio parere corretto costruttivo nei ruoli diversi
Ma fare le somma aritmetica francamente va bene così ecco
Ma non solo ma ha ragione Angeletti
Sempre in quel di Cats purtroppo il primo che abbiamo fatto Sanremo successivo sta scritto con chiarezza che non si punta a sostenere lo sviluppo via domanda soltanto ma si punta a sostenere lo sviluppo via Offerta
Tant'è che c'è un pezzo di fisco per gli investimenti e lo sviluppo
Perché abbiamo verificato mille volte più rigorosa e perché ogni che settori in Italia spingi la domanda oltre un certo limite e basta
Ti trovi subito contro la strozzatura sull'offerta sul mercato del lavoro su tutti i mezzi e anche le capacità produttive e ti partono i prezzi l'inflazione e non la crescita e l'occupazione quindi occorre avere questo equilibrio di azione
Di sostegno alla domanda
Diciamo via fisco via IRPEF ma parallelamente di sostegno l'offerta anche via fisco ma anche e soprattutto nuove regole sul mercato del lavoro perché noi dobbiamo rispettare l'impegno preso da voi
E che io ho condiviso a Lisbona
Via aumentare il tasso di attività perché la scommessa sulla crescita tre per cento non è solo il riassorbimento della disoccupazione ma anche l'incremento della potenzialità produttiva che da cinquantatré cinquantaquattro dovremmo arrivare a sessantadue la media europea
Avendo sulla testa gli Stati Uniti che stanno al settantadue dopo le che ci meravigliamo degli Stati Uniti crescono in dieci anni del quattro per cento all'anno consecutivamente ma settantadue persone su cento lavorano
è ovvio che il ritmo di crescita è diverso rispetto a un Paese dove il cinquantatré per cento delle persone lavorano qui anche questi aspetti vanno messi vanno messi insieme
Sulla Sicilia cosa specifica
è una cosa che va avanti da trent'anni è un vecchio nodo quando la Sicilia accettò di avere le raffinerie i poli chimici e lo Stato centrale promise in cambio qualche contributo proprio sulle accise sull'imposta di fabbricazione
L'ho seguita in questi mesi ho parlato con Cuffaro ma insomma dico son trent'anni che va avanti il dibattito la Sicilia forse a volte pretendeva
Un po'più il la del dell'assetto istituzionale però ha anche ragione a dire son trent'anni che lo Stato centrale una risorsa o come il fatto specifico per il passaggio assomiglia un po'al fiorino che citavi tu però il problema
Della Sicilia resta insomma da questo punto it e credo che vada generalizzata perché non abbiamo un problema nazionale
Di politicamente energetica e di siti
Energetici
E nessuno li vuole
Allora qui dobbiamo e perché io ce l'ho lo stesso problema in qualunque parte in qualunque regione abbiamo le centrali rumene compiamo centrale rumene poi dobbiamo avere chiamo poi dobbiamo soddisfare il bene pubblico che sicurezza energetica perché rimane bene pubblico
Per un liberal come mi rimane beni pubblici scritti sui libri sono forti e devono essere salvaguardati ed è dovere dei governi e dei Parlamenti
Maggioranza e opposizione perché la sicurezza energetica del Paese anche in termini geopolitici è una cosa seria ma comunque quanto meno un principio in cui si è un comune a una raffineria poiché quella serve tutto il territorio attorno sarebbe utile che il territorio attorno riconoscesse come almeno a quelli nei limiti
Nei limiti di tutti i rigorosi limiti ambientali rispetto di sicurezza dice però un principio di questo tipo ma figli approfitterei nel caso Sicilia perse ma discutere di questo tema
L'anticipo di un anno dalla riforma fiscale al sud
Quando facevo l'economista fu una proposta che lanciai
Tant'è che il governo Amato che non ci credeva e che aveva problemi interni di maggioranza
Ecco mandò un un emissario a Bruxelles e per farsi dire di no perché era incompatibile torno acerbe dall'Europa c'ha detto no Edy Reja e quindi io non la possiamo fare però però possibile aspetta aspetta aspetta aspetta parlo dell'anticipazione diverso io parlo credito anticiparlo un anno la riforma fiscale su diverso ecco di fare diverso è il il provvedimento più l'uso dire chirurgico più specifico di anticipare uno sgravio fiscale degli investimenti al Sud come il credito d'imposta attenzione va tutto bene ma Celle S. M. l'abbiamo fatto noi nel novantadue quando eravamo al bilancio
Cioè lei SM equivalente sovvenzione netta cioè l'Europa ha stabilito per ogni provincia qual è il grado di incentivazione che quell'aria depressa merita dopodiché ha lasciato gli Stati nazionali liberi
All'interno di quel grado discenderie strumenti lo volete dare con la meno contributi sociali meno tasse con contributo in conto capitale a fondo perduto l'Europa diciannove dicembre arricchente importante che si entro un tetto allora diventa più un discorso serio da fare sull'efficacia dei diversi strumenti ma non sull'entità del del sussidio cioè non è aggiuntivo non può superare lei SM equivalente sovvenzione
Mette
A volevo rispondere se mi dai trenta secondi ad Angeletti su due cose importanti quindici secondi su due cose importanti la prima
Ho già risposto nel senso che condivido con lui l'idea che non è solo meno fisco per più domanda mai meno fisco più regole flessibili per più offerto più capacità produttiva e quindi tutto l'argomento che si deve aprire speriamo il prima possibile
Su
L'aggiornamento generale mentre quando lui dice fissiamo la quantità di spesa pubblica giusta e poi facciamo la pressione fiscale
E in realtà noi non dobbiamo fare altro che riportare la media europea in Italia
Con questi due differenza non abbiamo solo due differenza qui non si tratta di tagliare nulla della spesa sociale
Scritto anche questo con chiarezza l'anno scorso
Qual è il le due anomalie italiani quali sono una e atavica ce la trasciniamo danni l'abbiamo ancora oggi
Tre punti in più tre punti in più di spesa pubblica per interessi sul debito pubblico
Il risanamento fatto correttamente fino all'anno novantanove nella precedente legislatura
Ricordiamoci che ha permesso di portare la spesa per interessi dal picco di duecentoquattordici mila miliardi a circa cento quaranta quarantacinque mila miliardi di oggi cioè di quel risanamento settanta mila miliardi di deficit in meno sono dovuti alla riduzione delle spese per interessi
Atto dovuto intelligente e lungimirante sul quale ho speso quattro anni della mia vita da economista per far capire che era l'unica strada possibile abbattere l'inflazione fa scendere i tassi d'interesse allinearci entrando nell'euro perché l'essere anziane con la Germania si chiudeva ed ecco che avevamo questo enormi risparmi
Ovviamente tenendo sul groppone lo stock di debito pubblico
Quindi questo è la prima risposta noi dobbiamo un di più
I spesa pubblica che dobbiamo considerare l'altra anomalia e tu lo sai benissimo è che abbiamo attualmente io non esagero sono sempre più moderate francamente ma i miei numeri dicono che poi sono quelli dell'INPS quattro punti in più di spesa pensionistica rispetto alla media europea
Quattro punti in più
Io faccio questo conto oggi musica &
No no Adriano dopo ne parliamo c'è un tavolo tecnico anche su questo no ma fammi finire il concetto Adriano scusa facendo perché ecco esattamente perché è chiaro che lui dice cosa c'è a o a questo il punto questo il punto che volevo sollevare io
Perché qui lascia stare
L'Euro Statte da le cifre e da quelle cifre omogenea europee viene voi ma da quattro punti in più vogliamo vedere cosa c'è dentro allora
Lo sappiamo tutti i danni noi paghiamo trecento trenta mila circa arrotondo miliardi di pensioni all'anno
Lei se riscuote duecento venti mila miliardi di contributi all'anno e c'era un disavanzo di centodieci mila miliardi all'anno coperto dalle tasse dei lavoratori e delle imprese cioè da trasferimenti pubblici
Questo il bilancio quello vero perché poi se trasferimenti pubblici rimetti in entrata e quindi
è in equilibrio
Quindi abbiamo un buco di centodieci mila miliardi tra spesa pensionistica e contributi che ha coperto con le tasse ovviamente legittima una scelta politica e come e quando dobbiamo decidere se dare sussidi alle ferrovie o aumentare il biglietto del treno significa decidere se paga il viaggiatore o se padre lavoratore con le tasse quel tratto di tre
Qui stiamo decidendo se la pensione la pare lavoratore giovane relativamente a lavoratore anziano detenzione o se la paga tutta la collettività attraverso il trasferimento pubblico via tasse però sappiamo tutti
Che se andiamo a vedere la spesa pensionistica oggi
Perché la si diretta e cervellone dell'ipse ce l'ha questi dati io c'ho fatto un libro su questo tre anni fa quindi sono dati noti li Lipsia un eccellente informatica
Dividiamo i trecentotrenta mila miliardi in base all'età dei percettori di pensione
Ci accorgiamo che circa novantacinque mila miliardi di pensioni oggi sono pagate a persone che hanno meno di sessant'anni
Gli altri sono pagate a persone che hanno più di sessant'anni ora possiamo discutere di tutto transizioni
Ai diritti acquisiti però questo è il tema non è che noi siamo strani anomali rispetto agli altri europei che invecchiano come loro anzi un po'di più lavoriamo quanto loro abbiamo deciso di chiamare di chiamare spesa pensionistica un pezzo di cosa che non è spesa pensionistica
Nelle definizione della Germania della Francia la degli altri dopodiché le possiamo giustificare i prepensionamenti momenti difficili alla pace sociale siamo lì però oggi questa è la situazione dopodiché il discorso di Luigi Angeletti è perfetta nel senso che io rispondo questo punto come membro di governo non si tratta di saccheggiare la spesa sociale anzi semmai si tratta di migliorarla
E di fare più spesa sociale però dobbiamo capire che per fare questo
Allora dobbiamo affrontare i problemi veri che sono francamente quei due che avevo detto problema ovvero relazioni grazie
Da
E qui sta il problema quindi vanno a lei
No no no no scusi perché Rezza io non considero sociale il prepensionamento il pagamento di una pensione quarantotto anni un appagamento da persona cinquantadue anni quest'anno personalmente non lo considero sociale è un'altra cosa ma non è sociale
E io non lo metterei la spesa sociale ai fatti né nella spesa del sessantasei intende riferirsi al problema che conosciamo tutti credo nell'anomalia italiana sulle anzianità questa è la differenza emanato le tango grazie le tappe rinunce su questo è stato il punto la segnalazione io faccio provò a fare in tre minuti veramente credo che quest'ultima cosa abbia chiarito il punto cioè per fare la riduzione delle tasse bisogna andare a prendere questi soldi non saranno cento mila non saranno cento mila voglio dire però attenzione non saranno cento mila nel senso che con il tasso di crescita di quest'anno saranno di più di cento mila no perché sembra che il reato sia ridurre col tasso di crescita di questa ragionamento che tu fai mi porta a dire che saranno di più di cento mila molto molto di più
Quindi il punto è siccome bisogna trovare da qualche parte tu giustamente subito detto lì si potrebbero trovare le pensioni e quindi questo da da da apre un fronte
Le le pensioni di anzianità rispondo subito la spesa per acquisti di beni e servizi sono centottanta mila miliardi novanta mila miliardi dall'amministrazione centrale novanta mila miliardi degli enti locali
Il sistema consiste di cui tra l'altro la delega sto facendo un progetto industriale che verranno inserito nel DPEF
Né Inter media soltanto otto mila su questi otto mila abbiamo avuto in un anno risparmi di spesa del trentadue per cento medio io credo che un'azione seria di maggiore trasparenza e di maggior mercato di maggiore competizione crei qualche spazio importante
Per razionalizzare la spesa di acquisti di beni e servizi estenderlo alle regioni non dico ma una parte consistente di questi tanto ottanta mila miliardi potrebbe essere risparmiata senza togliere niente a nessuno avendo più mercato più concorrenza e più servizi alle persone
Son d'accordo verifico che sugli enti locali per adesso la la fila finanziaria fatto articolo trentacinque che va esattamente nella direzione opposta rispetto a questi ragionamenti però insomma esso sanno andiamo no sono andavano ragionamento
Sì primo punto la questione del sud molto semplicemente la cose fattibili sia perché nell'ultima finanziaria sul triennio sono stati ridotti e drasticamente i fondi per la legge quattro otto otto quindi molto semplicemente la la Coop la quattro otto otto che era uno degli elementi portanti dello sviluppo di quelle aree avendo la ridotta la possibilità di attende applicare questo comunque verifico l'interesse su questo mi fa sicuramente per scemi segna un punto utile questo è l'anticipo di un anno
Quello che a me colpisce però è un altro ragionamento cioè Baldassarri affatto qui un ragionamento corretto che è esattamente la la tesi che noi abbiamo espresso durante tutta la campagna elettorale mentre Tremonti e Berlusconi ci spiegavano che riducendo le tasse
Crei più sviluppo col quale coprì la riduzione delle tasse e questo è un ragionamento che ci siamo sentiti ripetere per mesi e mesi di campagna elettorale e che oggi giustamente viene abbandonato perché è una roba che finanziariamente contabilmente non esiste ma non esiste nemmeno dal punto di vista delle possibilità concrete di applicazione economica
Il ragionamento è un altro vediamo come va allo sviluppo e a seconda di come valuta il lupo si applicano le riduzioni fiscali che un ragionamento di buon senso che è esattamente quello su quale noi abbiamo perso le elezioni perché le elezioni le ha vinte Berlusconi che diceva
Riduciamo le tasse a prescindere vedrete che poi dopo questo porterà dei benefici fondamentale quindi voglio dire su questo concordo pienamente verifico che c'è uno scarto netto col il la tesi Tremonti che poi è stata la tesi Berlusconi con la quale siamo stati inondati in campagna elettorale quindici scorso ex ante ex post perfetto lo condivido e va tutto benissimo dopodiché con la la attenzione era dopo la carta ed a dopo le elezioni è ma no perché se non avesse una meta era dopo le elezioni era elezioni avvenute era elezioni avvenute e quindi questo ovviamente
Perché questo mi sembra un cambio che è abbastanza netto di cose il concetto essenziale che voglio dire in chiusura è quello dell'Europa invece cioè lo voglio dire con grande forza attenzione ha ragione Angeletti quando dice
è una pessima notizia se per caso non immaginiamo che risolviamo i nostri problemi e troviamo risorse attraverso una allentamento del vincolo del patto di stabilità e quindi ci mettiamo sulla stessa barca di alte a me sembra una strada pericolosissima l'Italia ha bisogno di un'Europa e di un patto di stabilità rigido io dico Forza Europa
Lo dico con grande perché ho l'impressione che se non c'è la il forte vincolo europeo sulla spesa pubblica
Ho l'impressione che noi rischiamo di far delle operazioni come alcune di queste sono in parte state fatto in parte sono promesse che non ci aiuteranno con un vincolo molto forte son convinto che Baldassarri
Con le cose che ha detto stamattina qualche cosa di quelle cose potrà essere fatto ma solamente con un vincolo forte come quello europeo quindi
Grazie alla glorioso sacrificio Celletti ne possiamo chiudere la il nostro dibattito si è abbiamo cominciato finiscono l'Europa beh insomma un esame a difendere restò l'esito di questo work in progress buona giornata
Grazie tesoreria pazientemente a Linate subito dall'altro
Sotto di barche San Vito nelle rosse Sepultura