"La politica economica italiana degli anni '80: l'accordo di San Valentino" - organizzato dal centro studi "Gino Germani" (presso Palazzo San Macuto, Via del Seminario n. 76)

L'ammiraglio USA arrivato
Ma fa però
Ovvero
No
L'unica cosa che mi ha come no
Allora cominciamo
Del sabotaggio commissionata ma Massimo sì vorremmo cominciare sulle dieci ormai purtroppo ci sono delle assenze dovute anche al fatto che ci sono impegni politici
Hanno impedito a molti di coloro che sono impegnati appunto avvenire poche parole per dire questa è la diciamo la la terza del terzo appuntamento che che ci siamo dati
Con l'obiettivo appunto di fare un primo bilancio storiografico della politica italiana degli anni ottanta Napoli che è stato dominato ovviamente dal dal personaggio Craxi ma che comunque non può essere certo
Ridotta alla alla ruolo appunto di Craxi certo si è che protagonista di di questa terza sezione senz'altro Craxi perché età concentrata
Questa sessione sull'analisi della politica economica anni ottanta in particolare sul ruolo e sulle conseguenze sia economiche che politiche ebbe al famoso accordo di
Di queste ci parleranno prima Luciano Cafagna che in quanto alla RAI il tema
Sarà una relazione più specifica sulla corda pubblici avvenuti in un curriculum quindi do la parola
Sì io sarò proprio cercano di inquadrare e
Molto molto vago perché che lo specialista la questione e Brunetta e agli lungo il mestiere
Lo sforzo che vorrei fare io proprio quello di inquadrare
Questa vicenda nel
Del rapporto che si si venne a stabilire tira Craxi e l'opinione pubblica italiana
Tra di personaggio e le attese che via via lo circonda ora il referendum del nove giugno del non ottantacinque certamente gli storici futuri lo considereranno un episodio cruciale per il giudizio per il giudizio da dare sulla figura sulla Fitz la figura storica di Craxi credo che in nessun momento della sua carriera politica più di questo sintetizzi e quell'apporto che dicevo prima che si creano tra la sua azione di politico con le attese che lo circondarono che circondarono il personaggio per un lungo periodo della sua della sua attività
Però io credo che al tempo stesso
Nessun'altra delle occasioni che gli si offrirono nel corso della sua carriera politica
Evidenzia meglio di questo
Di questa vicenda
Nel modo come che fu utilizzato insuccesso
Le difficoltà che forse quell'uomo politico sempre ebbe di passare dalla tattica alla strategia
A Craxi non mancava certamente il coraggio
E in più non era certamente privo di un obiettivo strategico
Il suo coraggio del resto come sanno coloro che lo hanno conosciuto da vicino era un coraggio di ottima qualità
Per nulla intriso di avventatezza come alle volte
Clan volte accade era un coraggio meditato è sempre accompagnato da un riflessiva prudenza
Beh non solo lui sapeva prendere le decisioni ebbe decisioni anche serie anche rischiose
E sapeva prendere al momento giusto
Egli sapeva prendere con assoluta freddezza
No le inquinava ma con
Spesso a volte accade con torbida passionalità non è che non fosse un uomo appassionato però sapeva nel prendere decisioni ecco tenere fuori diciamo così l'elemento passionale
E questo diciamo così l'opinione pubblica italiano lo lo percepì
E immediatamente
E vorrei dire che ancora oggi non lo ha dimenticato che capita a volte i momenti difficili
Di ascoltare qualche battuta di Nostalgia di uomini della strada nonostante tutto quello che poi è accaduto
Quando dico poiché Craxi non era privo di un obiettivo strategico
Ma non da una cosa molto semplice
Al fatto che la finalità strategica di tutta la sua azione politica ed è quella chiarissima
E costantemente presente e sostituiti alla leadership
Comunista sulla sinistra una leadership socialista di tipo socialdemocratica
La leadership comunista che come tutti sappiamo aveva prevalso per un intero periodo storico nella guida della sinistra Italia
è un obiettivo che potremmo definire Mitterrand via Recco riferendoci ad un episodio di questo stesso tipo che
Ha però avuto successo in un paese dell'ICI
Ho e e questo obiettivo Craxi lo perseguitò convinto molti successi tattici anche rilevanti però non riuscì mai raggiungere strategicamente
Non riuscì mai a raggiungerlo strategicamente non riuscì mai a tradurre in un esito elettorale significativo questi suoi successi
E alla fine in quella che avrebbe potuto essere forse la occasione più favorevole
Nel momento dalla crisi mondiale del comunismo
E di manco Obiettivo clamorosamente
E con un non ho epilogo che sappiamo essere stato poi anche tragico
Penso che per valutare questa difficoltà craxiana passare dalla tattica alla strategia convenga a partire dalla questione che accennavo prima quella delle attese che circondavano il personale
Direi che il momento che dobbiamo prendere in considerazione è quello nel quale e lui riuscì a porsi politicamente in prima fila dal personaggio ancora diciamo così
Di che secondo secondo livello secondo piano era prima e sono attese che lo accompagnarono per molti anni fino incominciò a che non fino a quando non comincio a crearsi intorno all'Hui un tipico clima di decadenza ecco lo stereotipo
Però decadenza come sappiamo e il prevalere per quanto riguarda l'immagine della persona di quei fattori negativi che appunto
Consistono da un lato
Nell'impressione
Dell'impressione e che il personaggio suscita del sopraggiungere di una stanchezza conservatrice
E soprattutto dal fatto che il personaggio stesso viene sopraffatto dell'immaginario collettivo
Dal dallo scenario che gli sta intorno o dietro di un ambiente cortigiano che appare in questo immaginario collettivo sempre più carico di vizi e di difetti
Ora attorno alla questione delle attese dell'opinione pubblica nei suoi confronti
Quando si studieranno gli anni in cui la figura di Craxi emerse e che furono in tutti i sensi Anni di Piombo
Si capirà meglio perché egli poté sembrare a tanti la risposta giusta per una situazione drammaticamente critica
C'è per quanto riguarda questi che ho chiamato Anni di piombo in senso lato
Non soltanto con riferimento al piombo che
Corre corre ma per correva per le strade
Cioè per quanto riguarda questi anni di piombo ancora oggi una tendenza piuttosto impressionante a rimuoverli
Fa sottovalutare la grave criticità complessiva di quel periodo e a incasellare lì piuttosto sotto comparti singoli sotto aspetti singoli di rubrica come potrebbero appunto essere il terrorismo lo stragismo
Però le minacce di golpe l'inflazione a due cifre la sequela delle legislature interrotte anzitempo e simili
Però invece la sintesi di tutti questi fenomeni e di altri è una sintesi che si che si finisce
Normalmente con la con deludere e questa era invece un'altra cosa era una cosa molto più grave era lo stato di ingovernabilità
Vorrà ingovernabilità crescente che si era determinato si si era determinato via Viglia nel Paese dopo il Sessantotto e dopo l'autunno caldo del sessantanove
Credo che solo un grande artista Federico Fellini nel suo coevo prova d'orchestra ebbe il coraggio di guardare in faccia la sostanza del fenomeno e di descriverlo in una parabola molto efficace
E quindi è ancora difficile né difficile ancora oggi parlare di quei tempi e di quelle cose
Perché è come se ci fossero implicati dei grossi problemi di correttezza politica l'obbligo di esprimersi cioè su certe cose in un motivo modo politicamente corretto
Cioè alla fine nel modo preclusivo
Ci sono di mezzo tanti complessi e tante remore io credo c'è la paura di dovere dare ragione a chi in ogni caso certamente non ce l'aveva c'è di mezzo il semplice credo io questo una cosa importante c'è di mezzo il sentimentalismo se lo vogliamo chiamare così
Di una generazione la generazione sessantottina e che non dimentichiamolo oggi la generazione culturalmente dominante
Per ragioni anche demografiche
E giocare ancora io credo a mio avviso
Fortissimi sensi di colpa di protagonisti e di simpatizzanti sensi di colpa per opportunismi corrivi di ogni gradazione e di ogni partito
E c'è di mezzo la grossa questione storica di una fallita velleità di protagonismo comunista di quegli anni
Un protagonismo che Fini col mettere paura ai protagonisti stessi come sappiamo fu un'epoca insomma in cui si manifestarono cedimenti di ogni genere
Voi per vita
Voi bisogna anche ammettere questo per la giornata ma impotente valutazione di una necessità politica di temporeggiamento di fronte a b avvenimenti a pressioni incalzanti che non si sapevano dominata
Fra fra questi episodi che sono purtroppo innumerevoli bisogna forse anche collocare la firma di quell'accordo inflazionistico sul punto unico di contingenza che porta addirittura la firma di Giovanni Agnelli allora presidente dalla Confindustria e che fu siglato nel gennaio del mille novecentosettantacinque
Craxi fu tra i pochissimi che non avevano mai accettato in tutti quegli anni anni sessanta o anni settanta compromissioni con la demagogia
Vede io logiche né politica
Non li contro uomo della sinistra che andrà sempre ricordato al riguardo credo che sia Giorgio Amendola purtroppo però già allora non più giovane
Il sessantotto non si scompone se Craxi per niente
E lui non presto mai il minimo credito né sinceramente né per finzione come tanti fece alle illusioni di quel tempo
E poté quindi uscire dagli anni del caos con la testa alta
Ed era così innaturale candidato alla leadership di una restaurazione della governabilità
Però
Però non bisogna commettere l'errore e considerarlo il salvatore della patria
Sarebbe ha poi appunto dice apologetico e inesatto
La patria se vogliamo dire così fu salvata in extremis purtroppo dal sacrificio di Aldo Moro
In Morando Moro l'intera classe politica maggioranza e opposizione ognuno a suo modo e vorrei dire pro quota con un atteggiamento che oggi chiameremmo schiettamente B parte
Si fermò
Sulla china lungo la quale stava rotolando da anni
Lo slittamento italiano dei terribili anni settanta si arrestò in effetti con la fermezza nel caso Moro
Ma il paradosso paradosso è questo
Quella fermezza sulla fermezza di Berlinguer e la fermezza di Andreotti ma non di Craxi
A quella fermezza invece Craxi commossa sensazionale e volutamente vistosa oppose la proposta umanitaria della trattativa
Questo è un complicato paradosso della nostra storia recente io personalmente nel giudizio su quell'episodio pochissimi dubbi
La fermezza era in quel momento una condizione imperativa
è che ricordo per persino il ricordo personale come allora con il mio caro amico Lucio Colletti con cui condivideva una simpatia non cieca ma critica nei confronti di Craxi prossimo senza esitazione uniti
Non ampi craxiana mente vorrei vivi vorrei dire in questo dissenso invece nei suoi confronti
E del resto non posso dimenticare un'altra cosa
Non posso dimenticare come io allora vivevo a Bruxelles
Fosse enorme
E stupidità fra gli europei di ogni Paese una sorta di attonita ammirazione per la inattesa capacità di fermezza manifestata
Da quella screditata classe politica italiana che è restata sino ad allora
Come pronta qualsiasi accedere a qualsiasi rivendicazione che a qualsiasi ricatto
Allora dov'era il paradosso
Per il fatto che le attese relativi alla gestione di quelle dopo Moro inaugurato dal sacrificio e dalla fermezza che quello impose
Tutte queste attese si concentrassero su un politico che invece aveva contestato quella fermezza e che si era portato in prima fila proprio in quella circostanza distinguendosi su una posizione invece antitetica
Ancora oggi noi discutiamo fra noi se il senso politico della mossa Martini umanitaria diciamo così di Craxi fosse piuttosto quello di dimostrare che in ogni situazione
Si deve cercare un modo per uscire dall'impotenza paralizzante
Oppure fosse invece la sua la mossa di profilo eminentemente tattico spregiudicatamente tattico
Che subordina se tutto all'Effetto tattico di mettere in difficoltà i comunisti forse erano presenti in Luís tutti e due questi intendimenti
è un fatto che la proposta umanitaria di Craxi comunque come ben sappiamo non prevalse e io non escluderei che va avanzando la Craxi fosse abbastanza sicuro del dell'esito negativo che essa avrebbe incontrato e che mettesse questo nel conto
In ogni caso immagine che alla fine riuscì esaltata i lupi come uomo politico da quell'episodio quello di un uomo coraggiosamente capace di andare controcorrente
La qualità principe cioè
E diciamo subito che occorre per fermare una deriva quella che c'era allora in Italia
Quindi un decisionista in un certo senso anche se non propriamente in quel caso un decisionista voltato al senso dello Stato
Questa forse potrà sembrare una distinzione troppo sottile
Ma io credo che sia essenziale penso infatti che Craxi credesse in molte cose avesse molte idee politiche ferme e non negoziabili
Nell'arco dei trent'anni circa in cui ebbi modo di osservarlo
Sia pure non da vicino mi colpì sempre per la costanza delle sue idee guida vidi come molti di voi
Centinaia di politici che ci svolazzano sulla testa da destra a sinistra e viceversa ma mai vidi Cluj fare questo
Craxi credeva nella democrazia credeva nella libertà credeva nella politica come espressione del diritto dei cittadini ad avere un governo fu sempre lo stile al massimalismo e all'estremismo
E però penso che in fondo in fondo lui ritenesse il senso dello Stato un'espressione retorica
Forse per qualche residua anarchico libertario della sua formazione di socialista
Che informa volte buona a volte invece magari discutibile compariva di tanto in tanto in lui
Quindi abbiamo detto un decisionista capace di andare controcorrente
E non era proprio questo che gran parte del Paese allora attendeva
E quali erano le correnti contro le quali bisognava andare ci sono pochi dubbi
Erano le derive del terrorismo e della insicurezza pubblica del rivendicazionismo senza misura e delle conseguenti alle conseguenti spirali che si creavano tra prezzi salari svalutazioni va monetario
Era no
La deriva di governi si faccia attenzione acquisto che scivolavano sempre più inesorabilmente verso un controllo comunista
Ora
Di un comunismo intendiamoci dalle buone intenzioni anzi ottimo
Ma intenzioni comunque comuniste
E la coerenza storica della della della della cui finale bontà apprestava dunque ancora per l'opinione pubblica italiana e soprattutto per l'opinione pubblica internazionale del tutto indimostrata
E dunque viene alla deriva verso il rischio di finire della sindrome di un paese di frontiera minacciato da interventi occulti o aperti di polizia internazionale che non è detto che non ci siano stati
O che ci sia stato il principio cosa che gli stessi per i dirigenti comunisti del resto uomini del intelligenti irresponsabili nessuno può metterlo in dubbio ma prigionieri di una situazione
Capivano perfettamente capivano perfettamente
Si parlò molto allora di golpe se n'è continuato a parlare alquanto misticamente anche dopo tuttavia io credo non credo davvero in ogni caso che non siano stati pochi in tutti quegli anni i conciliaboli dilettante ischio hanno fra uomini variamente potenti
E che furono dedicati a prospettarsi il problema del come fare qualcosa
Ma è un fatto storico tuttavia
Che Keller qualcosa non fuffa
Che di Conte in questa militaria dello stellone
Colpe non ce ne furono
Dio tra noi per un po'qualche bacillo di sudamericano così se vogliamo chiamarla così ma la sindrome cilena o Argentina grazie a Dio fu evitata
E fu proprio il ritorno della prospettiva di governabilità democratica di cui Craxi fu il maggiore protagonista da sgomberare progressivamente l'orizzonte da quelle
La mossa decisiva per il ritorno alla governabilità Craxi la fece poco tempo dopo la svolta rappresentata dal sacrificio di Moro
E fu quando libero il mondo politico italiano dall'incubo degli equilibri più avanzati
O dell'alternativa di sinistra di cui anche i socialisti erano rimasti vittime che su qualche tempo Craxi dovette persino gestire come formula dalla quale lui non era convinto Marche che era quella scelta dalla maggioranza del partito di cui era segretario
Il tentativo di protagonismo comunista dentro il quale non mancavano certamente delle posizioni seriamente riformiste
Chiaramente incapaci di prevalere
Non poteva avere sbocco senza non avrebbe potuto avere sbocco senza una clamorosa e rapida svolta storica per la quale esistevano interessanti premesse ma non solide condizioni
E quindi non poteva in queste condizioni che arenarsi la teoria del compromesso storico berlingueriano
Era paradossalmente fondata sulla ipotesi di una firma di garanzia richiesta la democrazia cristiana per una presenza al governo dei comunisti una sorta di vaccino anti cileno
Un cinquantuno di voti a sinistra in quanto uno per cento di voti a sinistra non basta diceva Berlinguer era questo il succo del suo discorso sul compromesso storico
E però egli formulava così senza accorgersene una teoria generale della ingovernabilità italiana
Grazie si dedicò alla rottura di questo incantesimo
E fu quella di Craxi un'operazione non semplice che durò alcuni anni e giro controllava neanche il suo partito quel suo partito era del resto ormai una compagnia di ventura in balia di sergenti
Il linguaggio che lo collegava era un linguaggio sinistro
E fu l'unica originalità personale di quel partito era forse in parte un risentimento di tipo meramente concorrenziale nei confronti dei comunisti
C'era una cultura socialista libera quella della rivista Mondoperaio
E dei suoi dintorni ma Craxi diffidava degli intellettuali
Salvo che non fossero del tipo cortigiano oppure altra possibile soluzione perché lui accettasse che le si che si se se ne stessero ben confinanti della parte del tecnico e Luisa prima valorizzare come tecnici la conquista craxiana del Partito fu del classico tipo delle lotte Triumph virali proprio dell'antica Roma
Comunque al congresso di Palermo nell'aprile del mille novecentottantuno ottenne elezione diretta del segretario del partito
Questo avveniva tre anni dopo l'assassinio di morte
Questo suo partito avveniva solo il dieci per cento dei voti
Ma era ormai tutto suo dalla testa ai piedi
Come il piccolo esercito di Federico secondo di Prussia
Col dieci per cento si possono fare grandi cose di sentirmi dire in uno di quei giorni
E luci provo divenne presidente del Consiglio lo fu per una durata record ma questo era un mezzo
Per fare grandi cose certe ah non era ancora le grandi cose
Ecco la differenza tra il successo tattico e quello strategico di cui parlavo prima
Forse i tempi non sono ancora maturi per una riflessione storica ed esauriente sull'operato di Craxi che è una questione molto complessa
Del resto e per questo che siamo qui oggi e altre volte cui siamo venuti altre volte in cui ancora ci incontreremo però una cosa si può certamente viva di l'uomo che ebbe parte grande nel tirare fuori dal il Paese da una secca bruttissima nella quale questa si era impantanato
E beh una parte grande delli mettere in movimento la nave la nave va
Si disse allora ve lo ricordate
Beh almeno lo si poteva dire segno che la cappa di piombo dalla sfiducia era stata dissipata
La pianta del malessere radicale e paralizzante venne effettivamente estirpata allora da questo Paese tante cose si sono potuto fare o perfezionare dopo
Persino col mare in burrasca partono certamente di lì
è un merito storico che nessun altro demerito gli potrà togliere avere governato e portato la liquidazione degli anni alla liquidazione degli anni di piombo ed è per questo che ho detto in principio che senza risalire a quel terribile periodo storico non si Pollock collocare nel giusto posto la figura di Bettino Craxi
Dunque mentre Cafagna leggeva la sua relazione
Mi è venuta in mente quella che era la definizione data dalla Società italiana in quegli anni da Aldo Moro visto che è stato evocato proprio Moro la definiva appunto una società eccitata
Il problema era superare questa eccitazione autodistruttive definitiva cerca poi la posizione di Craxi con riferimento alla alla rapimento di Moro la linea fermezza io scrissi un articolo con a favore della linea Formez sul Mattino mi telefonò Craxi e disse guarda io sono costretta a prendere un'altra linea un'altra posizione perché se no ci schiaccia tanto so che non decideremo noi su questo problema
Questa conferma della seconda ipotesi avanzata da
Da Luciano Cafagna ora passo la parola Brunetta il quale entreranno a materia tecnica che è quella della accordo di San Valentino
Propositi
Derivarono da quella da quell'accordo
Grazie grazie Luciano
Grazie
Luciano Pellicani grazie Luciano torna
Per me è un grande piacere è un grande onore
Essere chiamato a fare una riflessione su io li ho chiamati dieci anni di concertazione riformatrice che hanno all'inizio quasi all'inizio
Ho dovuto mettere da San Valentino perché era più icastico bisognava dire dall'accordo Scotti
Alla
Secondo degli accordi di luglio del novantatré son dieci anni
Dieci anni di concertazione riforme riformatrice
A cui io poi nel finale del mio delle mie riflessioni scritta contrappongono altri dieci anni otto anni di concertazione
Regressiva conservatrice
Ecco questo è la chiave della mia riflessione
Di quei dieci anni
Che iniziano
Agli inizi degli anni ottanta
In questi anni Ottanta vedono un paese con alta inflazione alta disoccupazione mano soprattutto con alta inflazione alta disoccupazione ma con divari
Tra le dinamiche italiani interni e quelle europee
Divergenti
Quindi il problema è che l'Italia divergeva
Termine che poi sarebbe diventato
Più pregnante negli anni o nel decennio successivo concetto di convergenza al concetto di divergenza Italia divergeva ma perché allora
La divergenza diventa insopportabile semplicemente perché alla fine del decennio precedente
C'era stata
La prima grande
Autolimitazione del nostro Paese perché quella dell'entrata
Della lira
Nel serpente monetario nel sistema monetario europeo ancorché con la banda larga se vi ricordate
Era la prima grande limitazione o autolimitazione in chiave europea
Legata come dire a al a un processo di costruzione che poi porterà
Alla moneta unica alla costruzione europea che abbiamo visto oggi la prima grande autolimitazione perché le altre limitazioni dell'appartenenza della del nostro Paese alla Comunità economica europea come allora si chiamava
Erano limitazioni tutto sommato
Limitate legate ad alcune economie di scala in alcuni settori
All'origine carbone acciaio poi agricoltura e poco altro quella invece comincia a essere una scelta fondamentale tra l'altro scelta fondamentale faticosamente decisa
Dal nostro Parlamento
Certamente dal Governo ma faticosamente decidono per un Parlamento con posizioni della sinistra
Di tutta la sinistra non chiarissimo
L'ingresso della lira nel Sistema monetario europeo alla fine degli anni Settanta
Banda larga e guarda caso
L'ingresso della o meglio l'accettazione della banda stretta dieci anni dopo
Alla fine degli anni ottanta
Producono i due grandi le due grandi stagioni di concertazione
Le due grandi stagioni di accordi triangolari concertativo
I due accordi Scottish San Valentino
A ridosso
Della prima grande scelta della prima grande autolimitazione
E anche lag temporale lo stesso gli accordi di luglio novantadue novantatré
A ridosso
Della accettazione della banda stretta poi maestre tutte così quindi ancora una volta la madre la modernizzazione del Paese
Carfagna e Pellicani forse converranno del nostro Paese viene dal di fuori o meglio da un'accettazione o dalla volontà certamente esplicita del del nostro paese di aderire a un processo che si forma all'estero
Dicevo
E l'inizio degli anni ottanta alta inflazione alta disoccupazione divergenze
Alta inflazione alta disoccupazione come
Pedone
Ha dimostrato con grande sapienza lo scorso seminario
Le dinamiche deficit e debito in quegli stessi anni io non dico niente su quel punto alta inflazione alta disoccupazione a causa di meccanismi anomali devianti divergenti
Di
Distribuzione del reddito determinazione delle variabili distributive in particolar modo dei salari e di regolazione del mercato dello
Quindi grandi inefficienze grandi divergenze grandi anomalie rispetto alla
Alla media europea
E comincia a a farsi presente il concetto di media europea rispetto all'Italia perché la variabili di sintesi
La variabile che tutte poiché riunisce la moneta comincia a essere spinta né a mente spontaneamente obbligatoriamente
Convergente questo è il punto centrale dall'ora vien fuori come dire l'esigenza di
Cambiare di convergere
Rispetto agli anni della autarchia regolativa se vogliamo
Io del dopoguerra fino a quel momento
La divergenza questo il sette luglio
Terzo punto che tocco la divergenza
Lo sa io poi o di fronte i protagonisti di allora io facevo semplice giovane professore la divergenza provoca
Diminuzione di competitività
Se la diminuzione di competitività dovuta la divergenza non viene compensata o viene solo parzialmente compensata da variazioni del cambio solo pazzamente come Sapen quanto la banda era per quanto larga per quanto doppia era comunque definita si producono perdite di competitività le perdite di competitività ricorsivamente
Producono come dire perdita di quote nel nel nostro nel nostro export perdite di quote del nostro export che producono poi come dire bassa crescita
E riproducono fanno rientrare disoccupazione
E quindi caduta dei profitti io e quindi redistribuzione perversa verrà
Questo il punto centrale
L'ingresso di fine anni settanta della lira nel Sistema monetario europeo banda larga come dire comincia a far soffrire data agli inizi degli anni ottanta
Con Gianni De Michelis quando mi prese la la la la la del ministero del lavoro cominciamo a ragionare proprio
Sui differenziali sui Delta
Delta di disoccupazione Delta di inflazione
Perdita di competitività
Bisognava attaccare
E questa questo delta questi versi bisognava attaccarli
In uno o più punti
Pedone ha raccontato
Nello scorso seminario l'obiettivo per quanto riguardava deficit e debito oggi io mi limito al punto d'attacco
Che fu presente fin dal programma di governo Craxi
Il primo governo Craxi dell'ottantatré
Che era la politica dei cioè come usare la politica dei redditi
Che allora cominciava a trovare una forma diversa da quella che in questo Paese fu come dire per primo teorizzata lassù derivazione anglosassone
Gli studi dell'OCSE che venivano come dire importati riadattati da da Ugo la Malfa nel nostro Paese
Politica dei redditi
Non tanto come politica di sviluppo qual era
L'accezione degli anni sessanta e settanta alla La Malfa cioè quale distribuzione ottimale del reddito per massimizzare lo sviluppo quanto politica dei redditi di controllo dell'inflazione
Politica dei redditi di distribuzione ottimale dei guadagni di produttività resta per dirle con un qualche tecnicismo
Allora venivano a maturazione occorre porre un po'di teorie innovative da questo punto di vista su il guai e guasti del dell'indicizzazione dell'Iper indicizzazione e provenivano
Da Modigliani d'oltre Atlantico da Modigliani da Modigliani Tarantelli
Sui guasti delle delle indicizzazioni vi ricordate il famoso articolo al cento per cento e più per cui quello che era stato visto come uno strumento
Quello che era stato visto come uno strumento di salvaguardia del potere d'acquisto dei salari sei tre tre tre in presenza di alta inflazione
Si trovava ad avere ad essere concepito come uno strumento negativo che intascava il potere d'acquisto dei salari accendeva la spirale salari prezzi in un fenomeno le corsivo
Che danneggiava l'economia
Perdita di competitività
Necessità di rompere la spirale salari prezzi
Tutto comincia
Viene messa sotto accusa la scala mobile tanto per essere chiari scala mobile grande strumento grande conquista del del del del mondo del mondo del lavoro ma non solo del mondo del lavoro di datori di lavoro e vivi di salariati perché non ricco non dimentichiamo che la scala mobile serve a far fare contratti facili i contratti con una cadenza temporale sufficientemente prolungata perché intervento di inflazione il di senza indicizzazione
Il potere d'acquisto dei salari deve essere ricco trattato mese dopo mese o se mettendo a posto nel però anno dopo anno cosa che induce come dire
è grandi problemi di relazioni divenuto industriale quindi la scala mobile anche come uno strumento di stabilizzazione
De relato il termine Scauri a grandissimi preti grandissimi meriti nella storia del nostro del nostro Paese infatti la scala mobile come raccordo tra le parti non come fatto normativo è uno strumento glorioso di stabilizzazione strutturazione maturazione del rozzo industriale del nostro nel nostro Paese
Quindi
La scala mobile diventa un problema non in sé
Diventa un problema e per ragioni intrinseche cioè della sua struttura tecnica di come funziona e soprattutto dell'alta inflazione
Più quello che ha ricordato Cafagna il famigerato punto unico punto unico di contingenza la Magnelli
Anche quello egualitarismo da
Forse da un punto di vista ideologico grande grande conquista
Fuori sincrono completamente
Cioè poteva essere utile tempi di bassa inflazione con alte frazione punto unico ti porta a quello che tutti non abbiamo studiato l'appiattimento salariale l'appiattimento salariale si comporta l'incapacità di remunerare di remorare il lavoro in ragione delle sue differenziazioni di produttività e quindi porta a una collasso del mercato del lavoro interno ha un collasso dell'efficienza
Di produttività all'interno per categorie per fasce eccetera nel mondo per nel mondo del lavoro quindi anche qui il punto unico che poteva essere considerato un elemento di valore con l'alta inflazione diventa
Ed è elemento Ghidini e elemento negativo quindi vediamo tutti come è l'alta inflazione
Che fa leggere in maniera negativa strumenti che
Normalmente avrebbero avuto una valenza una parità di tutela una valenza di stabilizzazione la valenza di di qualificazione
L'oggetto è la scala mobile lo getta la struttura della scala mobile loggette l'ipersensibilità della scala mobile
In faccio veloce anche se nel Pepe poi trovate da tipologia dell'accordo Scotti l'accordo di San Valentino il il primo accordo che si fa
Faticoso difficile
Ha caratteristiche di tipo tradizionale cioè sostanzialmente cambiare la struttura del costo del lavoro da un lato flessibilizzare il mercato del lavoro illiquidi le rigidità lo strumento che viene usato e
Di cambia il valore del punto quindici dei sensibilizza il valore del punto di contingenza
Ci sarà la querelle sui decimali ma poi sarà
Enzo Scotti ha ricordare come andò allora la faccenda dei decimali di quell'accordo
Complesso articolato
Dei sensibilizza lo strumento cioè lo rende meno sensibile alla dinamica inflazionistica
Non risolve però che parzialmente il problema parto dall'accordo Scotti semplicemente perché l'accordo di San Valentino lo ricorderanno nasce come la verifica d'accordo sto
Accordo Scotti prevedeva di una sua clausola che alla fine del dell'anno alla fine del primo circuito di applicazione dell'accordo dell'accordo spesso si dovesse in quelle parti sociali se dovessero incontrare al fine di verificare
Le l'efficacia della corda
E guarda caso quegli accordi si chiudono tra gennaio e febbraio anche questa è una piccola notazione che si devono chiudere si chiudevano tre gennaio febbraio però semplice ragione pratica
Perché a metà febbraio
Lista
Doveva comunicare
Quanti punti il valore del punto erano scattate nel nel nel trimestre nel trimestre precedente così da consentire la formazione delle buste paga
Per cui quattordici di febbraio che sarà poi la data ultima del decreto di San Valentino e così via era perché era l'ultimo giorno utile anzi addirittura fu prorogato ma l'ultimo giorno utile
Perché
Si potesse modificare qualcosa se no
Vigeva l'accordo d'accordo precedente e quindi scattavano le buste paga con gli incrementi di scala mobile previsti dalla degli accordi interconfederali
Quindi perché a gennaio Scotti perché a febbraio
San Valentino
San Valentino nasce così nasce con una loro come una lunga lunghissima faticosissima trattativa che aveva al proprio interno
La grande di regolazione
Del mercato del lavoro
Uno dei due punti nodali della rigidità e doveva venire al proprio interno questo era una ripresa in discussione riconsiderazione della scala mobile non più e non tanto però sulla linea Scott Ritter sulla linea di cambiamo
Il il valore del punto quanto e qui si ragionava
Su varie teorie su vari approcci sulla cambiamento del grado di copertura
Dell'indicizzazione cambiamento di Capo di copertura che era già stato prodotto dalla caldo Scotti ma probabilmente in misura troppo limitate che dovrà essere deve rivisto in maniera strutturale
Il cento per cento e più o non era più sostenibile
Del cento per cento e più della della copertura delle fasce medie salariali
Si discute variamente su come modificare il grado di copertura
Si discute fino all'ultimo
Alla fine si discute fino all'ultimo e si concorda fino all'ultimo vedo Franco liso che era il paziente
Intelligente artefice della della parte della parte
Regolativa
Del mercato del lavoro si discute si concorda fino all'ultimo sulle modifiche da portarsi al alla regolazione sul mercato del lavoro introducendo
Normative nuove più di più flessibilità i temi sono sempre quelli si parla del Mezzogiorno vedo Carlo Borgomeo nasce nasce quasi tutto da quell'accordo lì purtroppo quelle cinquanta
Ricorda solo il decreto di San Valentino in realtà con la polvere una corda estremamente complesso ponderoso dal punto di vista per la sua articolazione
Ma vado per vado veloce sì non si trovano a d'accordo con la parte
Con la componente di matrice comunista del del dell'Atm tutte le altre parti sociali guarda caso la storia si ripropone
E si arriva di proroga in proroga di rinvia rinvia all'intervento ex legge
Di blocco originariamente si bloccano
I quattro trimestri
Si bloccano i quattro trimestri
Fissando
Numero dei punti sarebbero dovuti scattare poi nel dibattito parlamentare si accorge che era inutile bloccarle tutte e quattro bastare i primi due perché se si bloccavano i primi due la sequenza
Degli altri due ne veniva libera e quindi era l'eccesso di di di di regolazione addirittura poteva essere e come dire nella quella notte concitata Palazzo Chigi sotto la supervisione di Giuliano Amato e con battuta la presenza ma poi queste cose racconteranno i protagonisti io non ero protagonista quindi non voglio dire nulla su quel si decise sulla predeterminazione ecco predeterminazione
Ezio Tarantelli
Un omaggio Ezio Tarantelli che in quegli anni aveva sviluppato teorizzato
La logica della predeterminazione cioè la logica di attaccare l'inflazione d'anticipo cioè via vede un grande accordò un grande consenso tra governi
Le parti sociali per giocare tutti assieme sulla d'inflazione non per giocare tutti assieme sull'inflazione come erano le prassi precedenti nelle rincorse
Salariati vedono che c'è alta inflazione quindi chiedono più salario
L'impresa deve grazie alla flessibilità del cambio vedono che ci sono alti salari chiedono la svalutazione il governo vede tutto questo aumento a pezzi ettari quelli regolamentati i TAR pass famosi così via in una rincorsa di tutti
Con tutti per bene
La logica dei Tarantelli la logica del gioco cooperativo d'anticipo cioè tutti giocano ha dei target che Fazio mistici all'in giù
Che tutti si impegnano a rispettare il Governo per quanto di sua competenza sindacato per quanto di sua competenza ben prese per quanto di propria competenza con premi e sanzioni questo era
La logica della predeterminazione logica della predeterminazione che poi entrerà
Da San Valentino in poi entrerà nelle leggi finanziarie
Entrerà nelle leggi finanziarie che erano state riformata nel decennio precedente lo strumento della legge finanziaria DPEF legge finanziaria e così via entreranno in leggi finanziarie con il tasso d'inflazione programmata eccetera
Bene
Tarantelli teorico di tutto questo
E in quanto teorico di tutto questo viene ucciso dalle Brigate Rosse
La storia si ripete
Viene ucciso dalle Brigate Rosse non tanto perché avesse partecipato fattivamente a San Valentino
Quanto perché scriveva di queste cose sulla pubblica ovviamente svolgeva la sua azioni di ricercatore con suo bisogna ricordarlo colto nel suo modello il momento modello per il mercato del lavoro in Italia che era localizzato presso la CISL
Anche se Tarantelli non era come dire organicamente cislino nazismo di che accaniti gli aveva dato dire sfiducia gli aveva dato le risorse per poter trasportare l'esperienza americana di Tarantelli
Imita
Tarantelli e il teorico di tutto questo è ed è
Il
L'autore morale dal punto di vista come dire del del principio tecnico delle di San Valentino
Laddove come dire il grande costruttore
Ferilli viene determinato
Fu Gianni De Michelis
E qui dico solo una cosa poi lo diranno i protagonisti con Craxi alla finestra
Per quasi tutto l'iter del processo di costruzione dell'accordo
Con Craxi determinante nella fase più
Questo ricordo io
Rispetto ai miei ricordi mi fermo lasciando poi la parola sempre a chi queste cose le ha vissute i in presa diretta mai
C'era un altro problema
Che poi si riprodurrà negli anni seguenti produrrà degli accordi interessanti
L'alta indicizzazione la rincorsa salari prezzi in presenza di aliquote fiscali progressive produceva quell'altro fenomeno patologico che era il fiscal drag quindi non solo i salari come dire venivano privati del loro potere d'acquisto in quanto arrancavano dietro l'inflazione ma il drenaggio fiscale in ragione dell'inflazione crescente sempre su aliquote progressive produceva
Quel fenomeno del drenaggio fiscale che di fatto impoverì va fiscalmente i salari salari che perdevano potere d'acquisto e che erano sempre di più piatti rispetta la differenziazione del mercato interno del lavoro
Tutto questo viene contrastato dalla predeterminazione
Un decreto due decreti tre decreti in Paris nel reiterano quattro fino a quattro
Con la furibonda opposizione
Della sinistra comunista finalmente il
Decreto di San Valentino diventa legge
I risultati anche in ragione di un cambio di
Congiuntura internazionale i risultati
Sono poi estremamente positiva
Aver bloccato i primi due trimestri significa aver bloccato di fatto aver condizionato anche gli altri due
Ne deriva che al posto di avere una sequenza quattro quattro quattro quattro che sarebbe stata la sequenza senza interventi sia una sequenza due due due due praticamente le contributo inflazionistico de la scala mobile viene dimezzato
Nell'anno
Successivamente si interviene per legge
A riformare la scala mobile partendo dal Pubblico impiego ma queste cose le sa meglio di me viso per la prima volta la scala mobile diventa legge una scala mobile ovviamente modificata abbassata di copertura
Qui fu fatto un errore
Semestre a Lizzano e ed errore ce ne accorgemmo col senno di poi perché
Quando l'inflazione cala
E da lì cominciava a calare allungare il passo dell'indicizzazione
Significa trasferire l'inflazione più alta dei periodi precedenti i soldi sul inflazione più bassa di periodi susseguenti laddove invece quando l'infrazione sale occulte ebbene allargare il passo della della cadenza della cadenza delle cadenze Fazio rischi chiama su questo questa è una tomi di autocritica autentiche dell'Orazio e sembrava che la semestralizzazione all'annualità azione la scala mobile fosse sempre e comunque un bene
è un bene a seconda che l'infrazione diminuisca o menti ma questa è una tecnicalità
Bardelli via velocissimo venuti
Finisco San Valentino
Risultati positivi
Diminuzione sensibile
Dell'inflazione soprattutto del divario inflazionistico con gli altri con gli altri con gli altri Paesi
Politiche del lavoro migliorano l'efficienza del mercato del lavoro e quindi aumento anno quella che chiamavamo per la stizzita occupazione Pirlo
Che non riuscivamo mai a scardinare mai a cambiare le era ferma zero uno zero due zero uno zero due adesso vedo uno uno e mezzo di elasticità e penso a quei tempi gli anni e quando per per
De pensavamo tutte però aumentare la reattività dell'occupazione rispetto rispetto alla crescita che comunque cominciare definirsi come sensibile
Le parti sociali come dire dopo la botta di di di di di di di sanguinosa e da e la divisione decidono di lasciar perdere con la concertazione
Si fa una sorta di politica dei redditi implicita attraverso le finanziarie
Si definiscono i grandi accordi sul neutralizzazione del fiscal drag che verso la fine del decennio
Nuova scala mobile nuova scala mobile a termine
Sperimentale la faccio breve
Banda stretta della lira nello SME come vi avevo anticipato rinasce in quel momento l'esigenza di una nuova Random concertati
Fine decennio l'occasione viene data dalla scadenza della scala mobile ex legge
Perché era una legge a scadenza
Che scade nel novantuno si fa un accordo in extremis il ministro Cirino Pomicino dieci di dicembre in cui ci si impegna ad abbandonare definitivamente la scala mobile attraverso una modifica delle regole della contrattazione lì nasce
Chi sono gli elementi per la nascita del primo dei due accordi di luglio quello di tipo programmatico che sancisce la morte della scala mobile
Il governo Amato che poi diventerà effettivo l'anno dopo governo Ciampi
Nel novanta nel novantatré
Questa è la fine io l'ho chiamata alla fine del decennio della concertazione riformatrice
Perché è una concertazione come dire
Che ha dentro di sé un bene pubblico più alto cioè le parti accettano di diminuire la loro sovranità chiamiamolo sulle materie di competenza
Quindi moderazione salariale le impresa insomma la concertazione è questo in cambio di un bene pubblico superiore
Che sostanzialmente la lotta all'inflazione
E e lo stile
Perché dico che la fine della concertazione riformatrice perché il decennio successivo
Che è il decennio di transizione
Dopo Maastricht e così via vedeva gli accordi di luglio
Sulla nuove relazioni industriali nuovi modelli di contrattazione come termine dovevano durare un quadriennio dolce accompagnare il nostro sistema di relazioni industriali il nostro mercato del lavoro il nostro sistema di contrattazione per il quadriennio cruciale per l'ingresso poi della la nostra moneta nella moneta unica ma dovevano poi evolvere in qualcos'altro bene la transizione per incapacità delle forze politiche che nel frattempo erano andati al governo
La transizione diventa stabile strutturante e la la pietra tombale di questo Patto di Natale del novantotto che doveva ancorché con un anno e mezzo o due di ritardo cambiare le regole della contrattazione
Mantini tutto Stabile fisso immutato dentro una logica di scambio politico
Che era sostanzialmente lo scambio politico conservatore
Che era uno scambio politico di io ti cedo moderazione salariale tu mi dai potere politico questo lo scambio politico che si fa a sinistra tra i governi di sinistra e la CGIL
La CISL e non ci sta non ci stanno gli altri sindacati il resto è storia che abbiamo visto San Valentino e finisco
E la grande rottura
Della passività dell'indicizzazione e l'inizio
Della grande stagione della concertazione riformatrice avversata violentemente
Dalla sinistra
Sindacale della sinistra politica
Grande stagione riformatrice che finisce con gli accordi di luglio soprattutto il primo quello del novantadue poi inizia un'altra stagione quella dei governi tecnici che culmina con il novantotto novantanove sulla stagione attuale non mi pronuncio faremo un altro se mi pare il caso mai ma non non è oggetto della nostra non è oggetto della nostra riflessione
La politica dei redditi Tarantelli
Referendum
Marco Biagi
Scusate se metto tutto assieme
Purtroppo la storia
Si ripete non si ripete ma le tragedie sono sempre le stesse e
E gli errori della sinistra diciamo della sinistra di un tipo di sinistra sinistra fondamentalista conservatrice sono sempre gli stessi grazie
Bene ora prima di
Procedere agli interventi ci sono due relazioni una di Carlo Borgomeo l'altro di Francolise do la parola Carlo Borgomeo con la raccomandazione di contenere il suo intervento entro il quindici minuti non andare oltre se proprio per poter dare
Prego di poter dare spazio ovviamente alla discussione che motovedette sarà vivace e comunque ci sono stati protagonisti di questa vicenda
Grazie naturalmente il
Non si tratta di una relazione ma di una brevissima riflessione che faccio ringraziando
Viene invitato a questa importante
Confronto su una pagina
Decisiva degli ultimi decenni
La prima riflessione volevo farlo sul tema che è stato ampiamente richiamato le due relazioni e cioè il contenuto forte di questo accordo di San Valentino era da una parte un contenuto politico in senso stretto
E dall'altro un contenuto di carattere economico e cioè avere come è stato richiamato avesse la rottura della spirale inflazionistica che vedeva in Italia differenziale di nove punti rispetto alla media europea
Cose ovvie che non voglio ripetere penso che sia interessante riportare un'esperienza Brunetta anche alla fine del suo intervento ha richiamato la forte opposizione
Delle sinistre
Sindacali politiche all'accordo di San Valentino
Vorrei ricordare che
Essendo l'analisi quella secondo la quale l'accordo di San Valentino questa posizione questa iniziativa avrebbe reso fortissimo alla leadership del Presidente del Consiglio dell'epoca
C'era anche il qualche sacca che secondo me divertente ricordare
Credetemi interessante di così di cattolici che si oppose anche nella sinistra io ricordo che ci fu
Solo ricordi
Ricordi naturalmente spot che non ha nessuna pretesa di essere storicamente validi una pagina di Repubblica che intervistava con commissario della UE ma i bresciani tradizione CISL irreversibile con un titolo in simpaticissimo hanno voi democristiani dell'Islam
Oppure il fatto che alla manifestazione a piazza del Popolo
Della CGIL un delegato sempre di Brescia Eva si di Brescia fece un intervento e Carniti don durezza
Coerente con la partita che si giocava della battuta molto dura appunto dicendo che era stato issato sul palco delegato voglio dire che
Questo a conferma dell'analisi
A conferma dell'analisi che è stata fatta e bisogna dire una cosa molto semplice forse sicuramente banale e che l'analisi era giusta
Cioè l'analisi di quanti erano preoccupati che quest'accordo avrebbe fortemente consolidato riversi Pd grazie era giusta il piccolo problema anzi grande problema è che il comportamento fu assolutamente sbagliato perché paradossalmente aver realizzato una così forte opposizione a questa iniziativa politica di fatto rafforzo ancora di più l'operazione in termini politici nel senso che questa
Rottura emerse
In maniera plateale vinse Craxi vinse nei fatti come è stato ricordato perché l'accordo ebbe dei risultati molto importanti e chi si era opposto di fatto diciamo si dimostrò funzionale a questo processo di grande
Accreditamento di grande nel consolidamento la leadership di Craxi
Dal punto di vista del contenuto è stato già ricordato tutto brevemente vorrei aggiungere una riflessione
Il gran la grande operazione era naturalmente quella di bloccare l'inflazione con il meccanismo della predeterminazione che è stato ricordato però non dimentichiamoci che in quell'accordo lo scambio di beni anche un'altra connotazione
Io non vorrei sbagliare ma penso che mai più dall'ora in avanti su un tavolo diciamo trilaterale di progettazione
Siano state messe le risorse finanziare che furono messi in quell'occasione a disposizione di progetti per l'occupazione e lo sviluppo
Se non ricordo male anzi sono sicuro che il il montante finanziaria di tre mila miliardi avvalori mille novecentottantaquattro stava parla di una cifra se la considerassimo oggi iperbolica quindi lo scambio era sicuramente l'ottenimento il risultato la ragione della dell'incontro dell'accordo era la il bloccare nella la spirale inflazionistica
Ma in cambio ci fu una partita di inconsistenza impressionante e cioè tre mila miliardi destinati allo sviluppo del dell'occupazione
Velocemente
Due scatti è stato già detto blocco del blocco dell'equo canone vale anche la pena tanto nel testo che ha distribuito Renato Ceci addirittura lo specchietto di confronto
Dal punto di vista delle politiche lavoro si potrebbe fare una velocissima tripartizione delle iniziative
Ci fu un blocco di operazioni che tendeva diciamo ad accelerare ad accentuare amico secondo i punti di vista ad avviare una riforma strutturale del mercato del lavoro delle regole di governo del mercato del lavoro mi riferisco al struttura di orientamento all'osservatorio all'agenzia e ad altre norme di questa natura
Due interventi molto più ravvicinati il primo contratti di solidarietà e l'altro contratti di formazione lavoro è il terzo che era questa
Tra di questo Papa però un attimino più diffusamente ma sempre assolutamente nei termini che mi sono stati assegnati il terzo questa operazione di il testo dice cooperative al sud
Che era il di il tentativo tra l'altro come al solito non si in fase di costruzione difficile capire quanta volontà ci fosse in positivo anche in negativo che cosa deve dire Redditest comunque alla fine che cosa risulta
Che quella volta si è fatto un primo forte tentativo di superare una logica tradizionale di job Creation per incominciare a traguardare meccanismi diciamo di auto imprenditorialità di promozione di imprenditorialità e quant'altro
Questi sono i tre blocchi
Naturalmente una di queste misure in particolare quella dei contratti di formazione lavoro
Come dire
Era in se stesso una misura molto importante come sappiamo ma guadagnava grande consenso perché implicitamente com'è noto a tutti era la più consistente opportunità per superare le rigidità del collocamento
Tanto è vero che poi ha in sede di consuntivo sui contratti formazione lavoro c'è stato sembrava grande querelle ma si fa la formazione al lavoro perché bisognava fare la formazione siculo Fava formazione si fa formazione lavoro perché l'unico modo per fare assunzioni
Non numeriche ma nominati
Voglio ricordare per memoria che affronto e lo stanziamento di tre mila miliardi iniziare settecento miliardi finirono esattamente queste forme di contratti
Al nel Mezzogiorno in cui c'era un supplemento di agevolazione per i contratti di formazione lavoro cento miliardi se lei
Sparito lo diciamo ministro del Tesoro Goria insomma un certo punto il totale vive nel due mila e novecento e due mila e duecento furono destinati alle iniziative cosiddette le cooperative
Terzo terza impressione che per un va va be'ma l'ha già detto Renato interessante tuttavia ricordare anch'io sono d'accordo dico solo per questo che
è chiaro che con questo accordo
In quest'accordo emerge fortissima la volontà sul contenuto dell'accordo cioè su bloccano la scala mobile e tutta la riflessioni politiche è stato già fa mi pare difficile l'ha già detto Renata immaginare che quest'accordo fosse figlio di una sincera adesione a meccanismi di concertazione voglio dire dopo di questa corda la cosa non è andata in crescendo dal punto di vista dalla concertazione e quelle e la volontà di confermare accentuare o comunque tenere in piedi una logica di politica dei redditi non ha avuto voi in questi tavoli bilaterali presso il dovere di concertazione la sede naturale ma si è
Sviluppata
Rifinanzia
La terza osservazione e questa storia delle cooperative della quale naturalmente parlo con maggiore cognizione e anche con con enorme coinvolgimento personale
Parliamo quindi di un enorme scambio
Tre mila miliardi dai quali poi come deputato sono stati stralciati sottratti settecento per l'operazione dei contratti di formazione
Con una dizione abbastanza generica che cosa emerge e ne sono e ne costituiscono i caratteri di innovatività e se vogliamo addirittura di rottura con il passato emerge che stranamente nell'accordo si fa riferimento al fatto che la gestione e l'attuazione di questo intervento invece che essere appannaggio di responsabilità del ministero del lavoro va al ministero del Mezzogiorno
Non sta a me capire se c'erano questioni politiche più generali su questo orientamento e cento che pesava su questa questione
E
Penso di poter dire tranquillamente ripeto non so quale se ci fossero altre operazioni in altri accordi ma è chiaro che pesava su questa orientamento anche le organizzazioni sindacali un giudizio molto negativo sui esperienze precedenti negli anni precedenti
Il più grande tentativo di fare un'operazione del genere era stato fatto circa otto nove anni prima con la famosa duecentottantacinque promosso a ministro lavoro Anselmi e molto voluta da da da Trentin mi mi pare di ricordare
Che al di là delle intenzioni si era risolta in un modo alternativo e piuttosto singolare di reclutamento di presso la pubblica amministrazione
Cioè le cooperative nate con quella legge alla fine avevano avuto lo sbocco naturale soprattutto nelle realtà urbane del Mezzogiorno dell'assunzione la pubblica amministrazione creando in qualche caso qualche flusso di risorse professionali interessanti in alcune amministrazioni un po'vecchia ma sostanzialmente jet gettando lo scompiglio nelle politiche di reclutamento perché la principale occupazione di questi ragazzi messi in cooperativa lavorare per un'amministrazione comunale era quello di occupare la sede del consiglio comunale per alterare o l'assunzione definitiva
Questa è stata poi diciamo la storia e quindi ci fu davvero una specie di terrore di ripetere quell'esperienza
Questa
Questa scelta di rottura con esperienze precedenti si manifesto in tre modalità la prima e la esclusione da metti vita ammissibili per queste operazioni di tutto quanto era relativa ai servizi pubblici
Se uno esperto qualunque di questi temi
Guardasse la la legge che poi è venuto fuori fuori a potrebbe ben dire che questa cosa era messa su da una serie di incompetenti perché in tutto il mondo quando si cerca lo spazio sì di produzione di occupazioni interstiziali si ruota molto attorno alla pubblica amministrazione
E alla esternalizzazione di servizi alla pubblica amministrazione ovvio questa cosa dalla legge poi diventata quarantaquattro è tassativamente esclusa
Facendone una cosa abbastanza singolare la spiegazione quella data prima la seconda e non limitarsi alle cooperative cosa anche molto coraggiosa e cioè non si disse le cooperative nella costruzione del testo di legge poi invece non ci furono le cooperative soltanto e poi la gestione non affidata alla rete del ministero del lavoro magistrato affidata nessuna rete salvo la presentazione delle domande alle camere di commercio esordire uno diciamo nella nella vicenda
Riflessione finale perché così dispone di quindici minuti io sono poco credibile nel dare un giudizio sui risultati di questa
La
Sono diciamo naturalmente parziale nel giudicare questa esperienza che anche a livello personale ha significato per me tanto due osservazioni il sindacato la CGIL è stato ricordato fu molto ostile all'accordo
Però devo dire che fu molto insieme alla CISL e alla UIL fu molto attenta alla innovazione che era contenuta in queste iniziative di promozione di lavori imprenditoriale e questa attenzione si manifestò soprattutto su un dato
E cioè nella grande pazienza ad attendere i primi risultati
La seconda osservazione paradossi del paradossi in fondo un governo mette tre mila miliardi sul tavolo in cambio di un tra virgolette sacrificio divo delle parti sociali
è ovvio che la logica è quella di un intervento diciamo congiunturale di risposta forte
Penso che raramente un intervento sia diventato così strutturale come questa legge quarantaquattro non solo perché è stato un enorme ritardo e la partenza e quindi una distanza fortissima tra il momento della decisione politica
è il momento poiché l'attuazione per motivi Complessi di carattere politico
Difficoltà a fare ed è il primo decreto legge venne fuori dopo un anno e poi si cambia o e poi una cosa faticosissimo ma anche la struttura logica dell'intervento che come tutti i meccanismi di e Enterprises Creation a risultati molto differiti nel tempo
Piccolo paradosso
Una operazione che aveva tutto il carattere della risarcimento dello scambio e quindi sostanzialmente congiunturale si è dimostrato che l'operazione di struttura e i credo che a prescindere dalle diverse valutazioni che ciascuno contare di questi interventi eccetto che un intervento come quello conquistato dai sindacati in quell'accordo di San Valentino RAI
Che ha dispiegato i suoi effetti nel corso degli anni successivi ha sicuramente avuto più effetti strutturali in termini di cultura economica
Di preparazione dei giovani ad affrontare il tema del lavoro non solo rigidamente in termini di posto fisso anziché di dati quantitativi immediatamente riscontrabili negli anni successivi
Ma io non posso che complimentarmi con gli oratori tra le altre cose non ce lo Statuto interessantissima hanno rispettato al secondo il tempo loro destinata l'ultimo dei relatori previsti e Franco liso che naturalmente non vorrà smentirmi
Quindici anni
Comunque grazie affidamento bensì sino a consulenza Venerio poco perfetta
Dunque quella in una stagione nella quale credo che si ritrovino Monti dei problemi che ci troviamo a fronteggiare ora e soprattutto dal punto di New York devo trattare delle regole sappiamo ecco l'che sono i problemi della modernizzazione delle regole Teramo mo'modernizzazione del diritto del lavoro e la difficoltà di realizzare questa
La difficoltà di realizzare questa mo'modernizzazione a causa delle resistenze che una certa parte
Della sinistra
Oppone vedendo in quei tentativi lo l'obiettivo della precarizzazione della condizione dei lavoratori dell'indebolimento dello invenzioni si si si si sindacale
E non invece la intenzione buona cioè quella di re di avere un diritto più intelligente e più adeguato alla alla turbolento contesto economico nel quale deve operare
Sotto un altro profilo anche possiamo fare richiamo quel periodo a me nessuno ne ha parlato oggi si dice si è parlato del libro bianco come una novità assoluta nella modalità della dell'intervento governativo nella razionalizzazione delle materie io ricorderei di Libero rosso era un libro rosso di De Michelis del quale c'era un disegno ragionato
Di programmi di riforma e mi piace ricordare anche lì l'idea che lì si avanzava del lavoro interinale addirittura visto come forma di riduzione della precarietà come forma di ricomposizione in una condizione stabile diciamo di una situazione di lavori differenziati
Comunque andando al di là di questi richiami perché vedevo che il programma era focalizzato sul protocollo di San Valentino allora qui volevo dire che per le materie non trattate da Renato da da Renato Brunetta ed a Borgomeo oltre quelle della scala mobile e quelle dell'imprenditoria giovanile nelle quali in effetti un salto si realizza rispetto all'accordo Scotti invece nella materia del mercato del lavoro
C'è una continuità sostanziale con l'accordo Scotti
Nella sostanza le linee di fondo non mutano però il sistema comincia ad acquisire una maggiore organicità
Sì si può dire che il passaggio dall'accordo Scotti al protocollo di San Valentino ha rappresentato il di schiudersi
Di una nuova stagione di politica del diritto la stagione in cui cessa la fase cosiddetta del diritto del lavoro dell'emergenza
Ed il sistema comincia ad acquistare una maggiore organicità in direzione della flessibilità che cos'era il diritto al lavoro dell'emergenza era quel diritto del lavoro che aveva caratterizzato la seconda metà degli anni Settanta
Quando il diritto del lavoro di origine di matrice esclusivamente garantista che aveva avuto il suo picco nello Statuto dei lavoratori comincia a fare i conti con una realtà di di come realtà diretti differente quello era un diritto che era cresciuto ritenendo che si potessero opporre crescenti vincoli in campo
All'impresa nell'idea che l'impresa comunque potesse riassorbire
Questi vincoli anzi farne stimolo per loro non mento della sua no competitività invece questo paradigma comincia a entrare in crisi quel diritto
Comincia comincia ad incontrare delle di di di difficoltà
L'interesse all'occupazione comincia a diventare la chiave principale delle operazioni quindi i problemi principali sono quelli dell'inflazione della discopatia generalità e della gestione delle eccedenze
E e quelle una stagione nella quale si cominciano a sperimentare tentativi di aggiustamento io mi ricordo quelle quella quelle quel caso famoso dei delle credo fosse l'unità al dove l'azienda aveva assunto molti lavoratori a termine perché i panettoni si fanno solo in certi momenti la giurisprudenza Lilli reintegro
Ecco fu una grossa vittoria
Dei dei garantisti che venne subito smentita perché la la l'azienda sparì ecco quello del diritto che andava necessariamente cambiato
Lo faceva però in maniera molto artigianale con la logica della deroga con la logica dell'eccezione
Quando poi non rispondeva invece con le leggi velleitarie della del che si fecero nella periodo della sua vita Anna in nazionale la due otto cinque da un lato uno sulla occupazione giovanile
E dall'altro sul problema della della mobilità la legge sulla riconversione industriale la sei sette sette cinque che cercava di realizzare una forma di stabilità
Quella stabilità che l'articolo diciotto aveva realizzato all'interno dell'azienda questa legge cercava di estenderla anche sul mercato del lavoro a assurdamente cercando di garantire ai lavoratori un po'passaggio
Una una uscita dalla loro azienda solo in presenza di un punto nuovo al quale di un'occupazione nuova alla quale approdare era quella come ci ricordiamo la stagione cosiddetta di licenziamenti impossibili
Ecco questa era la fase che Scotti e poi De Michelis si trovano a a governare
Hindemith Invesco ottici ancora la logica della sperimentalità si comincia ad osare qualche cosa e il sindacato accetta di andargli dietro
Cioè quella invenzione del contratto formati quel contratto forme a termine con finalità formative
Che il non plus ultra dell'ipocrisia il sindacato riesce a mantenere il che non si discuta del collocamento che deve di mantenere i manieri numerico cui accetta questa elusione plateale
Ecco con con De Michelis sì atti si recupera maggiore opera organicità su questo versante si cessa con la sperimentalità su un contratto di formazione si occuperà un impianto
Più più organico ecco e in maniera più esplicita si comincia a a esprimere quella quegli obiettivi di Contini che che è tuttora dobbiamo fronteggiare di contemperamento tra la protezione dei lavoratori ed esigenza
Ed efficienza degli assetti organizzativi dette delle aziende cioè c'è più esplicitazione di fronte de di diritti di questi obiettivi
Ecco
Ora
Rispetto agli anni settanta settanta si ci sono alcune linee di continuità sappiamo che negli anni settanta
Il sistema aveva cominciato ad apprestare delle risorse da mettere a disposizione delle parti sociali per la composizione de de de dei conflitti le risorse economiche la cassa integrazione che si sviluppa enormemente
Una risorsa messa a disposizione delle parti sociali per comporre in maniera pacifica i problemi delle eccedenze di personale ma sono anche risorse di carattere amministrativo l'entrata delle delle organizzazioni sindacali nelle Commissioni regionali per l'impiego
No dove che erano prima Commissione Commissioni regionali per la mobilità anche lì si è si discutono in maniera più ampia le porte della amministrazione ecco sì continua un po'su questo trend però c'è un in una maggiore impegno che viene dato alle parti sociali perché viene rafforzata questa loro presenza dando a loro la responsabilità della gestione del contratto di formazione lavoro
Dove in sostanza sono le parti sociali che nell'acqua nelle Commissioni
Che e significativo cominciano ad essere paritetiche questa è un altro degli obiettivi che si afferma ecco cominciano a governare questo istituto coinvolgendo lui coinvolgendo sì anche nella nello scolpire Lolli livelli l'istituto cioè i programmi sono loro che devono approvarli sono loro che possono predefinite de de de dei programmi insomma c'è un ruolo maggiormente
Di maggiore irresponsabilità affidato alle parti sociali oggi si sta tanto sviluppando la bilateralità
Soprattutto sul tema della della formazione ma vediamo che ci se si si svilupperà anche sul versante dei dei servizi secondo me li li li li lì dentro troviamo già delle
Delle cioè per radici dette delle in questa direzione ecco
Una un salto vero che invece in questa fase si compie dico oltre questa evoluzione e che si comincia a praticare un modello nel quale e più evidente il ruolo grande che si riconosce alle parti sociali
Nella legge cinquantasei dell'ottantasette sì introduce il modello della devoluzione alle parti sociali della responsabilità di flessibilizzare esplicitamente delle normative qui è soprattutto l'articolo ventitré quello che riguarda i contratti di lavoro a termine
La cornice dei contratti Laura termine sul piano legale rimane quella rigida del sessantadue come flessibilizza per alcuni aspetti limitati dalla legge successive Perosi dice le parti sociali possono introdurre tutte le causali che loro vogliono quindi sì introduce esplicitamente questo
Questa idea che il mercato del lavoro possa essere oggetto di negoziazione esplicita
Era l'idea cara un po'a trentine e che se a Ceva soffrire molto poco Annibaldi che quella legge critico dicendo che si erano i parlamentini creati e c'era però in verità era un tessuto voglio dire che coltivato
Appositamente poteva dare dente dei frutti mi mi mi migliori un'altra cosa che voglio ricordare e che si comincio in quella fase a lavorare ad un grosso
Progetto di riforma de degli ammortizzatori
Perché si comincio a lavorare un testo che poi in verità è diventato legge solo nel mille novecentonovantuno però praticamente era stato già cucinato all'ora che in sostanza riconduceva la cassa integrazione ad un uso più razionale e che introduceva i licenziamenti collettivi la flessibilità in uscita di togliendo di mezzo quella ipocrisia della legge sei sette cinque ecco e l'altra grande partita che si acquista e quella della nominatività della della delle assunzioni cioè basta con l'ipocrisia riconosciamo che c'è questo diritto nominatività che viene sostituita da un altro meccanismo quello sì della riserva
Posta in capo alle aziende di un certo numero una certa percentuale di assunzioni a lavoratori appartenenti a particolari categorie comunque sempre da assumere non non nominativamente questi sono dei grossi salti
Che in quel momento vengono fatti se si vuole dire qualche cosa di negativo su questo versante bisogna dire che pur scarsa attenzione è stata posta alla macchina
Forse perché appunto formalmente ancora era chiamata a gestire le liste e i timbri cosa di questo genere però c'era là dentro l'idea dell'Agenzia del lavoro che peraltro era di casa
Sono socialista alla quale De Michelis non vendette molta molta fiducia
Luís dava maggiori fiducia per quel che ricordo io alla efficienza di meccanismi come quello dei contratti di formazione lavoro di alla flessibilizzazione diciamo mentre la si sarebbe dovuto iniziare anche a lavorare alla alla alla macchina e e ora al lo lo lo lo vediamo quanto importante essere dotati di una macchina efficiente anche per gestire al meglio un vuol far ramo per ramo tornato
Io mi avvio alla conclusione di contando brevemente quanto è stato fatto sul versante delle pensioni perché in quella fase fu fatta una grossa correzione alle pensioni di invalidità
Che come sapete erano una forma surrettizia di trattamento di disoccupazione ecco e cioè la legge duecentoventidue dell'ottantaquattro nel quale quel che c'è una drastica correzione
Le pensioni di invalidità vengono ricondotte la loro funzione quindi non si dà più rilevanza a fattori sotto economici ma solo alla alla effettiva co.co.co. condizioni di invalidità e l'altra grande innovazione un modello che tuttora e attuale e quello nei nelle nel nella pensione minima si comincia a introdurre la prova dei mezzi cioè una soglia con riferimento alla quale fare operare questi meccanismi si dovrebbe parlare allungo del tentativo sfortunato
Di realizzare una riforma delle pensioni ma venne crocifisso da tutti e in primo luogo non solo dalle dalle parti che corporativa mente volevano difendere i loro privilegi ma anche sul versante parlamentare
Da Democrazia Cristiana da un lato e da comunisti dall'altro che in effetti poi andato lui via da da da dal Governo si presero le parti
Che più convenivano ma non si impegnarono ad un in una riforma alla quale poi si cominciò a suo molto più tardi con con con Dini il problema è ancora presente grazie
Bene
Qui c'è un passaggio di testimone il professor Pellicani lo passa a me io sono Massimo asceso al giornalista del Sole ventiquattro Ore e e il mio compito adesso è quello di dare la parola più che altro perché c'è se non ci sarà nulla da moderare ma sicuramente e forse semmai da stimolare la seconda parte di questa interessante mattinata e io e chiamerei allora qui al tavolo me Paolo Annibaldi Giorgio Benvenuto Pierre Carniti Gianni De Michelis
Enzo Scotti
Perché appunto si possa passare alla alla questa seconda parte in cui e esamineremo e va valuteremo sentiremo gli interventi dei protagonisti di coloro che allora parteciparono a questa è in pressante avventura
Sì la
Non
Bene
Come dicevo un attimo fa essendo io un un giornalista un cronista
Un cronista che però ha vissuto
In quelle giornate io ero fuori dalla porta ma come dire era ugualmente interessante anzi forse ancora di più perché c'era anche il mistero
Questa tesa spasmodica giorno per giorno poi sono divertito anche a a scrivere Arriba Arriba in qualche qualche libro libero a riprendere si argomenti perché sono indubbiamente un momento molto importante della nostra storia nostra crescita
Come nazione come Paese
Ci fu una trasformazione sostanziale ce lo ricorderanno probabilmente i nostri ospiti ma ecco in quegli anni è cambiata l'Italia è cambiata o soprattutto il ruolo delle parti sociali
Pierre Carniti ci parlerà lo