Un'analisi della situazione politica all'interno della coalizione della Casa delle Libertà, alla luce della discussione sul documento di programmazione economica e finanziaria

Radio radicale parliamo di economia e di governo lo facciamo con Renato Brunetta economista responsabile programma ed europarlamentare di Forza Italia professor Brunetta ma il Documento di programmazione economica e finanziaria avrebbe dovuto essere presentato entro la fine di giugno siamo a metà luglio
E pare di capire che ci sarà ancora un rinvio a lei come la vede la situazione
Ma il ritardo certamente non è una cosa buona anche se non è gravissimo sarebbe stato meglio presentarlo entro la fine di giugno anche per regioni europee penso che un buon Di Pietro era la migliore e carta da visita dell'Europa nel senso che l'Italia diceva al suo interno
Le riforme le sue strategie ieri sui programmi le sue previsioni e poi di riversava coerentemente nel suo programma europeo questa come dire sincronia non si è realizzata peccato
Speriamo che entro luglio il DPEF imposta discutere e valutare e discutere in maniera tale che poi la sequenza conseguente vale a dire la presentazione
Della finanziaria entro settembre
Possa avere i tempi necessari elaborazione discussione
Ecco la professor Brunetta non è che è un caso questa mancata elaborazione varo del DPEF ci sono problemi politici che peraltro si diverso anche sulla vexata questo della riforma pensionistica che secondo i desiderata della Lega sarà rinviata se va bene
Allora ipocritamente potrei dire di no la realtà è quella che lei individua vale a dire il DPEF ancorché non impegnativo dal punto di vista delle norme e però la quadra parafrasare qualcuno degli intenti programmatici del governo e la quadra non c'è la terribile
Ecco quindi mi pare di capire ancora non c'è l'intesa nella coalizione nel governo su come costruire il DPEF sulle scelte fondamentali di politica di bilancio
E invece questa sarebbe proprio la chiave risolutiva anche del ragioni di crisi della maggioranza perché come ho scritto in un articolo oggi a mio modo di vedere è finito un ciclo per il governo dicono del biennio della crisi del biennio del dopo undici settembre
Netta per città per aprire un altro ciclo ciclo triennale auspicabilmente di sviluppo bene
Le regole del gioco i protagonisti per i Tremonti i contenuti del primo biennio ovviamente vanno aggiornate cambiati per il secondo triennio e Quetta questo questo il luogo dove cambiarli luogo dove indicare
I nuovi equilibri e nuove strategie il nuovo sviluppo era proprio il DPF la finanziaria e questo forse la ragione della difficoltà
Abbandonare un'ottica IRE che stenta chiamiamola così io di galleggiamento che era quello del dopo undici settembre che per fortuna periodo che per fortuna è finito e aprire un altro un altro ciclo ma aprendo questa altro Chico vengono fuori le difficoltà e i protagonismi dei singoli partiti
Della coalizione perché ciascuno vuole mettere in testa le proprie bandiere e la lega vuole mettere in testa la lega vuole mettere in testa la devoluzione e altri poi avete in testa alla riforma delle pensioni altri la la lei contratti del pubblico impiego eccetera eccetera eccetera uno vuole consegnare
E programmaticamente Conte lutti tipicamente il nuovo triennio con le riforme o le scelte e che gli diano maggiore visibilità tutto lecito tutto però deve trovare una coerenza e una quadratura programmatica di crescita di sviluppo e di coerenza dico
Professor volete però ci sono due piccoli problemi il primo le appunto parlato del ministro dell'economia che ha un che ha un ruolo chiave nella coalizione come un uomo
Di collegamento diciamo così tra il Presidente del Consiglio è uno dei partiti la lega e e poi lei ha detto sì non si è aperto un ciclo
Ma la ripresa continua essere incerte debole Inés negli stabili di continue esserci gravi problemi economici e strutturali quanto all'Europa siamo ancora in una situazione di stagnazione se la situazione fosse avesse
Una prospettiva positiva un percorso non ci sarebbero questi problemi globali problema è che siamo in mezzo al guado siamo alla transizione è finito il ciclomotore
Se ne starà prendendo un altro il DPEF leva finanziaria le riforme il semestre europeo
Sono tre d'unione tra il vecchio e ciclo e il nuovo ciclo il gruppo acché auspicabilmente si dispiegherà dal due mila e quattro questo e e la ragione per la difficoltà economica di Interna europea e anche internazionale e per questa ragione almeno a mio modo di vedere le forze politiche come dire sono entrati in fibrillazione
Proprio perché per la necessità di costruire questo passaggio
E anche dal punto di vista della ruolo di Tremonti il ruolo centrale di Tremonti diciamocelo con franchezza tre voti è stato centrale per varie ragioni
è stato centrale anche per la crisi perché nella crisi perché il suo ministero praticamente da solo ha gestito la crisi nel bene e nel male dopo dopo l'undici settembre una tantum cartolarizzazioni
Tagli alla sfida dei singoli ministeri è stato il ministero baricentrico e questo ministero baricentrico come dire ha suscitato anche problemi e squilibri all'interno della coalizione però probabilmente non c'era nulla altro da fare
Rispetto alla situazione oggettiva
Dei conti pubblici della crescita del deficit e così via oggi la situazione può cambiare può essere diversa a questo punto i singoli partiti della coalizione cercano spazi di manovra e di libertà
Tremonti deve cambiare a questo punto oggettivamente ruolo ma forse lo vuole anche lui nel senso che essere il ministro per la crisi del ministro che lei inventarsi tutti i giorni le una tantum impietrito le risorse per far quadrare i conti forse non è neanche
Il massimo della sua felicità quindi può diventare ai il ministro dello Sviluppo il ministro delle riforme piuttosto che il ministro delle una tantum però questo cambia gli equilibri generali all'interno della coalizione in maniera esplicita o implicita questo è il malessere della maggiore
Non è che sono venuti sono venuti no al pettine quei nodi che aveva già indicato a suo tempo Marco Pannella proprio l'asse Berlusconi Bossi che in realtà non funziona un proprio di non produce riforme con ed era il dello storico era ora
Che è stato centrale nella vittoria alle elezioni regionali dove e per tante ragioni i radicali sono venuti meno per dirla con chiarezza tutto tutto questo
Latte Tremonti posti ha continuato
Alle alle politiche e quindi è stato un elemento centrale della del della maggioranza e della vittoria della casa della Casa delle Libertà questo è ulteriormente rafforzato dopo l'undici di settembre
Dando centralità forse eccessiva ma necessitata al ministro Tremonti che di quell'arte era come dire dell'insopportabile quindi sa da una sequenza
Di avvenimenti accadimenti alcuni Shell alcuni come scelte politiche altri e delle esogene imponderabili io tutto molto probabilmente scritta fatto passare in gran parte indenni dal punto di vista dell'economia ma non delle riforme il biennio futuro della crescita zero e della crisi adesso però questo questo aspetto non può più essere quello che tira il prossimo triennio questa è la ragione a mio modo di vedere
Della crisi e della fibrillazione e queste anche la ragionate la necessità di un nuovo rilancio programmatico che parta dalle riforme
Per la riforma previdenziale dalle liberalizzazioni alle privatizzazioni l'articolo trentacinque la finanziaria di due anni fa per la vendita delle utilities locali insieme grandi riforme
L'implementazione di quella sul mercato del lavoro e per capire la nuova fase la nuova fase di sviluppo questi verrà alla nobilitate della della coalizione si terrà Corritore sarà in grado di fare sintesi come aveva fatto prima delle elezioni con lo spirito di Opicina come l'ho chiamato io che aveva messo insieme un grande programma riformatore e che poi aveva fatto vincere a Berlusconi le elezioni col suo contratto con gli italiani
Undici di settembre ha messo tra parentesi questo sistema questa azione questo programma e anche in fondo ha compresso le singole aspettative dei singoli partiti oggi serve una ridefinizione programmatica che ci sarà capace di Paesi partite le case di Persano capaci di mettere insieme questa ridefinizione programmatica bene altrimenti darà implosione o morte le
Bene la ringraziamo richiama Renato Brunetta economista europarlamentare di Forza Italia con l'ascolto come sempre da Radio radicale