"Sempre vicino a te. Il nuovo servizio sanitario nazionale", Prima Conferenza Nazionale della Sanità promossa dal Ministero della Sanità (tenutasi presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma" dal 24 al 26 novembre 1999) (Attenzione di questo evento non è stata registrata la seconda giornata, 25 novembre 1999)

Signor Presidente della Repubblica eminenze Reverend vittima signor Presidente del Consiglio onorevole ministro della sanità
Onorevoli ministri onorevoli sottosegretari magnifico rettore autorità civile e militare signore e signori e per me è motivo di grande onore e di estremo piacere aprire ufficialmente in qualità di presidente del Consiglio superiore di sanità
Questa prima Conferenza nazionale che costituisce un importante appuntamento era un'occasione preziosa per tutti coloro che a vario titolo e con diversi livelli di responsabilità
Operano nel vasto e complesso mondo della salute
La sanità del nostro Paese vede nel decreto legislativo duecentoventinove un momento di forte crescita di rinnovato impegno del servizio pubblico in questo settore
Ed il Consiglio superiore di sanità che ha seguito con attenzione la nascita continuerà senz'altro a fornire nella fase degli adempimenti attuativi il suo ricco contributo di esperienza professionale e scientifica
Sono certo che i lavori di questi tre giorni si vive verranno estremamente proficui per gli obiettivi che la riforma ci pone di fronte e apporteranno elementi di grande utilità per gli impegni che ci attendono in futuro
Rivolgeranno dà un indirizzo di saluto il professor Giuseppe D'Ascenzo magnifico rettore dell'università la Sapienza di Roma
L'onorevole Francesco Rutelli sindaco di Roma l'onorevole Piero Badaloni presidente della regione Lazio do adesso la parola al professor Giuseppe D'Ascenzo il magnifico rettore dell'università la Sapienza di Roma
Che rivolgerà un saluto a nome dell'ateneo romano
Prego
Signor Presidente da Repubblica e il
Signor presidente del Consiglio eminenza Brindisi signori ministri sottosegretari colleghi colleghi
La Sapienza e onorata di ospitare al suo interno un
Conferenza di così grande prestigio
Anche perché la Sapienza si onora di essere
Quello delle istituzioni al cui interno esiste una delle più importanti facoltà di medicina
Italiane e
La cui condanna San ha valore non soltanto nazionale ma anche internazionale
Nel momento in cui si affronta un tema così importante delle nazioni un tema che dopo lunga e travagliata
Dei passaggi si arrivato finalmente verso la sua conclusione
La facoltà di medicina e l'università di Roma assoluto interessantissime a tutti gli eventi che sono che fanno da corollario a questa a questa situazione e che incideranno pesantemente su quelli che saranno i nostri lavori la nostra attività futura
Io vorrei ringraziare sentitamente il governo in particolare presidente del consiglio il presente e il Ministro della Sanità per la collaborazione che hanno dato a questo università per lei riorganizzazione della su tutte la sua struttura per le possibilità che ci hanno dato di far ripartire al meglio le nostre potenzialità all'interno della sanità e quindi fa ripartire completamente tutta la struttura delle nostre università
Questo senso di gratitudine verso il Governo vorrei Bergomi tutti il detenuto all'interno delle nostre università e vorrei augurare a tutti migliore da miglior riuscita di questi lavori
Il cui risultato sarà di estrema importanza per tutta la nazione grazie ancora detenuti la sapienza
Do la parola al sindaco di Roma onorevole Francesco Rutelli
Signor Presidente da Repubblica
Signor presidente del Consiglio illustri ospiti eminenza
Gentile amicizie sono veramente felice onorato di rivolgere un saluto a nome della città
In occasione di questa importante conferenza
Debbo scusarmi subito con voi ma purtroppo oggi c'è la coincidenza tra questa conferenza all'assemblea annuale dell'Unione industriale dove sono ahimè relatore mi scuso Capo dello Stato in primo luogo alla stessa ora Catricalà nostra città che siano questo tipo di impedimenti spengo però dire due parole che non sono soltanto di benvenuto di augurio
Ma anche di apprezzamento per un inizio significativo di cambiamento nei rapporti istituzionali che permetterà nei prossimi anni di valorizzare questo merito al ministro Bindi e dei suoi collaboratori
Il ruolo delle amministrazioni locali dei Comuni tenendo ben separate le funzioni di gestione che riguardano le aziende l'articolata organizzazione che fa capo alle Regioni
E invece una funzione di Indirizzo e di controllo che fa e può fare sempre più riferimento ai comuni
Ovvero sia una struttura capace di ascolto nel territorio e anche di proposta ascoltando come ascoltano costantemente in città i comuni i loro amministrati i cittadini
è un sistema complesso
Io penso ministro che in particolare a Roma noi dobbiamo riuscire a sottoscrive un accordo di programma tra ministero la Regione Lazio il Comune di Roma perché su alcune decisioni e strategie che pure stanno prendendo sono fiducioso che sul Policlinico questo
Sia stabilmente non solo sia avvenuto per una decisione ma stabilmente in grado di funzionare ma abbiamo decisioni strategiche come il Polo oncologico che è una realtà fondamentale il rinnovamento deciso dal Regina Elena e le nuove strutture che è necessario costruire su cui sarà un accordo di programma tra le amministrazioni a definire queste funzioni la città si prepara Giubileo e noi sappiamo che il Giubileo significa necessità di migliorare uno standard di servizi non solo per i milioni di visitatori
Che avranno bisogno di prestazione particolari ma anche ed in particolare per la città in questo voglio dare atto alla regione Lazio e all'interno perché la città ha messo in campo quasi mille miliardi di investimenti
Per la ristrutturazione dei Dipartimenti di emergenza per l'acquisto di nuove ambulanze per l'organizzazione del centodiciotto e quindi in generale per quel miglioramento del servizio diffuso
Di cui poco si parla ecco mio saluto e anche un ringraziamento ai tanti operatori della sanità che troppo spesso vedono accomunato il loro lavoro l'esperienza la loro professionalità ad una impostazione troppo negativa per quanto riguarda le esternazione
Sui mezzi di comunicazione esiste una grande maggioranza di operatori i medici di professionisti tecnici
Di lavoratori della della sanità di manager che lavorano bene io vorrei darne atto qui a Roma troppe volte e notizie negative che ci sono e che vanno meritano di essere anche riprese sottolineate quando è in questione la vita delle persone e la qualità della cura lasciano in ombra gli straordinari risultati positivi che migliaia di persone ogni giorno con umanità e professionalità raccolgono e raggiungono ecco perché il mio augurio però è anche un ringraziamento a chi opera e il raccogliere anche la sfida per migliorare la sanità delle sue infrastrutture da modernizzare e nei suoi servizi certamente da migliorare
Buon lavoro grazie
Chiude la serie degli interventi di salute vi saluto il l'onorevole Piero Badaloni presidente della Giunta per regionale
Signor Presidente da Repubblica signor Presidente del Consiglio eminenza illustri ospiti
Nel porgere i saluti della regione Lazio mi piace sottolineare la non ritualità di questo appuntamento voluto dal ministro Bindi come verifica della riforma varata dal governo una riforma i cui aspetti innovativi rappresentano un passo avanti decisivo verso un sistema centrato sulla persona
Attento alle peculiarità dei territori
E nel quale soggetti pubblici no profit e privati sono chiamati a concorrere insieme al raggiungimento degli obiettivi di salute individuati dalla programmazione nazionale e regionali
Negli anni passati con le riforme varate dai precedenti governi sono stati introdotti cambiamenti importanti nel servizio sanitario nazionale ma tutti caratterizzati dalla tendenza alla riduzione della spesa oltre che al recupero dell'efficienza nell'erogazione del servizio
E queste trasformazioni hanno portato in alcuni casi a deviazioni nel senso di una esasperata visione aziendalista della sanità
Ponendo di fatto in secondo piano l'efficacia e l'appropriatezza delle cure soprattutto queste trasformazioni non hanno tenuto conto dei profondi mutamenti intervenuti nel tessuto sociale ed economico della nostra comunità
Le cui disuguaglianze nel campo del diritto alla salute sono ancora molto forti
Ed è per questo motivo coerentemente con la programmazione nazionale ed in considerazione della particolare situazione che vive la città di Roma da questo punto di vista e gli interventi messi in campo dalla Regione Lazio hanno mirato negli ultimi anni a riportare i livelli di razionalità di efficienza di efficacia
Dando appunto tutto questo ad un sistema sanitario cresciuto in modo tumultuose disorganico
Che produceva l'effetto di incrementare i costi in maniera esponenziale senza che vi fosse beneficio per i cittadini né sul terreno dell'accesso né su quello della qualità offerta e percepita
A questa preoccupazione rispondono fra l'altro la decisione della Regione di individuare al più presto la sede del nuovo polo oncologico romano e sul fonte
Programmatico più generale di impegno ad approvare entro la metà del mese prossimo il nuovo piano sanitario
Un provvedimento di importanza strategica che non si preoccupa come in passato di accrescere ad ogni costo le prestazioni
Ma parte da un ascolto attento delle esigenze delle persone bisognose di cure con l'obiettivo di rendere effettivo ed equo l'esercizio del diritto alla salute
Il decreto legislativo due due nove del novantanove e il Piano sanitario nazionale del novantotto due mila sono per il nostro lavoro futuro degli strumenti formidabili per sviluppare e rilanciare una politica sanitaria che individui le prestazioni utili ed appropriate
E le garantisca realmente ai cittadini sulla base di criteri scientifici e non burocratici nei tempi e con le modalità necessarie
Di affermando in termini nuovi meno astratti le più tangibili i principi del diritto alla salute e della libera scelta Grassi trattazione buon lavoro a tutti
Che introduce sull'imminenza del cardinale Martini
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente del Consiglio
Nel dare la parola a sua Eminenza il cardinale Carlo Maria Martini arcivescovo di Milano
E si dovrà innanzitutto ringraziarla di cuore per aver accettato di tenere questa relazione introduttiva
Ascolteremo con grande attenzione le sue parole per la competenza la cupezza della Sapienza con le quali ella seguito analizza da anni e problematiche politiche sociale del nostro Paese dell'Europa e del mondo
Competenze acutezza e sapienza che le permettono di comunicare a tutti credenti e non credenti il messaggio più autentico e profondo nella chiesa
La quale pur non avendo un'ammissione di ordine politico economico e sociale ma religioso
Può anzi come afferma raga che ne spesse vere proprio in forza di questo spirito
Suscitare opere al servizio dell'uomo ed in particolare che la persona che si offre e sperimenta quotidianamente la propria debolezza
Grazie milizie
Cardinale ma
Rivolgo anzitutto il mio deferente saluto al signor presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi saluto il Presidente del Consiglio dei ministri
Saluto il ministro della Sanità che gli ha invitato a questa seduta inaugurale della prima Conferenza nazionale della sanità e la ringrazio per le sue parole saluto tutte le autorità i precedenti il magnifico rettore tutte le altre autorità ai relatori i partecipanti a questo incontro si tratta di un momento istituzionale certamente significativo
Ed è proprio in considerazione di questo suo carattere istituzionale più accettato di parteciparvi offrendo qualche riflessione di tipo etico
Infatti come ha detto Giovanni Paolo secondo venerdì scorso diciannove novembre ai partecipanti della decima quarta conferenza internazionale del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari cito le parole del Papa
Non è compito della Chiesa a definire quali modelli economici
E quali sistemi sanitari possano meglio risolvere il rapporto economia salute in genere i problemi di carattere tecnico e organizzativo del sistema sanitario
Ma è sua missione della Chiesa adoperarci perché nel contesto della cosiddetta globalizzazione
Esso venga affrontato e risolto alla luce di quei valori etici che favoriscono il rispetto e la tutela della dignità di ogni essere umano a partire dai più deboli e Porcari
Siamo dunque qui invitati a riflettere sulla sanità del due mila
Sulle prospettive di quel patto di solidarietà per la salute che dovrà anche in futuro contrassegnare ogni forma di programmazione sanitaria
Mi lascio guidare sia dal tema proposto che recita Lettica dello spaccato sociale
Sì anche dal dopo della conferenza che mi ha colpito per la sua attività con una ben nota parabola evangelica quella del Buon Samaritano
Il lobo motto di questo incontro suona infatti così sempre vicino a te ora la parola vicino richiama quella biblica di parassitismo
Cioè richiama la figura di quel samaritano che ci fece il prossimo a un ferito sulla sparata da Gerusalemme a Gerico
Quel samaritano pur essendo uno straniero un lontano si fa vicino cioè il prossimo a un ferito ai bordi della strada
A partire dal molto di umanità
Dice il testo evangelico
Passandogli accanto lo vide minerebbe compassione gli si fece vicino gli fasciano le ferite versando di olio e vino
Dunque un atto di pronto soccorso medico in circostanze di emergenza
E non soltanto dice questo il testo evangelico
Come recita il luogo in cui ho accennato che dice sempre vicino a De il samaritano si prende a cuore inserito anche per il tempo successivo
Per la durata
Dice ancora il testo evangelico caricato lo sopra il suo giuramento lo portava una locanda e si prese cura Luís
Il giorno seguente sparasse due denari
Non manca dunque neppure la considerazione dell'aspetto economico estrasse due denari egli diede all'albergatore dicendo abili cura di luglio
E colpisce in questo racconto che ho citato la parola ripetuta due volte prendersi cura avvengono pura
E viene da pensare all'affinità nel nostro linguaggio tra le espressioni a vera nuove curare prendersi cura
E vede la relazione per esempio l'inglese fra chirurgo tu più poche
Parole che esprimono tanti dei valori che uno Stato sociale e tenuto a promuovere in relazione alla salute dei suoi cittadini
Mi lascia quindi ispirare come vescovo
E perciò a livello di riflessioni fondative e non di scelte concrete sulle quali non ho competenza mi lascio ispirare dalla Bibbia e dalla dottrina sociale della Chiesa
Per esprimere qualche riflessione sulle ittica dello stato sociale
E qualche pensiero generale sulla rapporto trasportato sociale e sannita che cambia
La mia esposizione si divide dunque in quattro momenti prima la crisi dello stato sociale
Secondo le ragioni dello stato sociale terzo verso un nuovo modello di stato sociale quarto stato sociale e sanità che cambia
Anzitutto alla crisi dello stato sociale
La discussione che in questi anni è andata sviluppandosi sullo stato sociale e sulla necessità di un suo ripensamento e di una sua riforma prende le mosse come tutti sappiamo dalla rilevazione della crisi che esso ha conosciuto e conosce
Questa crisi viene descritta anche da Giovanni Paolo secondo nella sua enciclica Centesimus annus che dice così
Si è assistito negli ultimi anni ha un vasto ampliamento della sfera di intervento dello Stato
Chi ha portato a costruire in qualche modo uno stato di tipo nuovo lo Stato del benessere questi sviluppi si sono avuti in alcuni Stati per rispondere in modo più adeguato a molte necessità e i bisogni
Ponendo rimedio a forme di povertà e di privazione indegne della persona umana
Non sono però mancati aggiunge il papà eccessi ed abusi che hanno provocato specialmente negli anni più recenti dure critiche al lo stato del benessere
Qualificato come s'è fatto assistenziale
Si tratta di una crisi dalle diverse angolature nella quale non entrerò perché si tratta di cose molto note e certamente una crisi dai risvolti economici la crescente spesa pubblica è una crisi anche di tipo istituzionale
è una crisi amministrativa alla burocrazia che cresce quasi a dismisura è una crisi dai risvolti etico culturali
Connessa con me alla crisi di quell'etica della solidarietà da cui lo Stato sociale era nato crisi dovuta al prevalere di una solidarietà chiusa e neo corporativa
Comunque la si voglia interpretare se come crisi congiunturale settoriale prevalentemente economica politico amministrativa e fiscale o addirittura come crisi strutturale
Che investe ogni parte ogni aspetto del sistema societario contemporaneo
E quindi anche crisi valoriali biologica comunque la si voglia interpretare è innegabile che c'è oggi si assiste alla crisi di quel modello di Stato
Che si proponeva di allargare la tutela dei cittadini attraverso lo sviluppo delle politiche sociali
Tale modello almeno così come di fatto in certi Paesi andato realizzando sì
Trasformandosi sempre più da Stato sociale in stato assistenziale appare inadeguato o comunque di difficile continuazione
La nascita di nuovi attori sociali di solidarietà che si affiancano a quelli tradizionali
La crescente domanda di un benessere da realizzarsi in modo più qualitativo che quantitativo
Esigono che lo stato del benessere assistenzialistico sia profondamente strutturato
Non c'è quindi dubbio come viene concordemente affermato che ci sia bisogno degli Stati moderni di un cambiamento da realizzare in modo radicale
Tale cambiamento presenta a rischi e opportunità
Il rischio che dietro all'affermazione della necessità di una profonda ristrutturazione dello stato sociale
Sì Camossi l'intenzione di cancellarne lo stesso principio di solidarietà tra le diverse fasce della società
Principio che lo aveva ispirato l'opportunità invece di questa riforma
Consiste nell'avviarsi decisamente verso la revisione dei meccanismi e della configurazione dello stato sociale proprio in nome dio una più reale sicura a tutela dei diritti fondamentali dei soggetti più deboli recuperando così la realizzazione delle istanze etiche originarie dello stato sociale
Si impone quindi un'attenta opera di vigilanza e di discernimento
Affinché non venga meno uno stato sociale rettamente inteso e ancora più radicalmente non finiscano quelle politiche sociali che ne sono o ne dovrebbero essere l'anima più vera e irrinunciabile
In altri termini ciò che poi deve venire meno non lei gli devia egli scienza dello stato sociale
Ma una sua scorretta realizzazione
Secondo punto dopo avere visto qualcosa della crisi dello Stato sociale le ragioni etiche dello stato sociale
Lo stato sociale quindi non va non va smantellato o disciolto
Va piuttosto ripensato e ricostruito attraverso il recupero della centralità di alcuni valori e di alcuni soggetti
A tale proposito si tratta di ricordare anzitutto che ci sono di soldi collettivi e qualitativi che non possono essere soddisfatti mediante i meccanismi del mercato
Ci sono esigenze umane gli importanti che sfuggono alla logica del mercato
Ci sono dei beni che in base alla loro natura non si possono e non si debbono vendere e comperare sono parole ancora di Giovanni Paolo secondo nella Centesimus annus
E d'altra parte a tali bisogni non si può non dare adeguata risposta
Scrive ancora il Papa nella stessa enciclica
è stretto dovere di giustizia e di verità impedire che i bisogni umani fondamentali rimangano in soddisfatti e gli uomini che ne sono oppressi chiariscano
La prima ragione etica dunque che richiede ed esige la realizzazione di uno stato sociale può essere individuata nel diritto inalienabile di tutti al soddisfacimento dei bisogni fondamentali
E quindi una questione di giustizia è una questione di verità
Quanto appena detto però non significa necessariamente che per rispondere a questi bisogni ci debba di nuovo costituire uno Stato assistenzialistico
E questo per un motivo anche suo profondo perché tra i bisogni fondamentali dell'essere umano c'è anche quello di poter sviluppare le proprie attitudini e valorizzare le proprie capacità
In questo senso dall'esigenza ittita appena illustrata deriva la necessità di uno stato che sappia incentivare e consentire armonizzando le la responsabilità la cavea attività e l'iniziativa personale
Dei cittadini
Alla luce di quanto siamo tenuti dicendo non è difficile notare come la realizzazione di un autentico stato sociale che corrisponda alle esigenze etiche prima richiamate
Chieda di rispettare di attuare i principi di sussidiarietà di solidarietà e di responsabilità
Si tratta di principi tra loro inscindibili da salvaguardare e applicare quindi in modo unitario e per quanto possibile simultaneo
Non entro nella descrizione di questi tre principi dei quali si parla già molto in particolare il principio di sussidiarietà è stato spesso evocato anche a livello europeo in particolare dopo Maastricht
Ma dico che si potrebbe sinteticamente affermare che per dare vita a un autentico stato sociale
è necessario e urgente costruire una società adulta e amicale
Nella quale responsabilità solidarietà e sussidiarietà costruito costituiscano i pilastri fondanti dell'intera convivenza
Ma perché ciò possa avvenire la società deve fondarsi sulla reciprocità che anche il perno dell'amicizia
In essa il Paddy fondamentali non scendono più dall'alto ben si sono stabiliti tra pari le regole espressione di quanto richiesto dal bene comune esigono sottomissione da parte di tutti
Delle stesse regole ogni soggetto sociale deve condividere le ragioni che ne determinano ad ogni persona soggetto istituzione e chiesto la prontezza e disponibilità a farsi carico attivamente positivamente delle esigenze del bene comune
Provvedendo vini gratuitamente i generosamente secondo le proprie disponibilità e possibilità
Risposte così in sintesi alcune ragioni dello stato sociale ci interroghiamo allora come camminare verso un nuovo modello di stato sociale
Alla luce di questi criteri etici appena richiamati la profonda ristrutturazione dello stato sociale
Non può certo avvenire accettando quella tendenza radicalmente neoliberista che contesta la necessità dell'intervento pubblico e di un sistema di sicurezza sociale
Giungendo a tagliarli drasticamente o addirittura ad abolirli
Verrebbero meno infatti i principi fondamentali di giustizia sociale e di solidarietà
D'altra parte non si può accettare neppure l'atteggiamento di chi vorrebbe mantenere lo stato sociale così come rigettando ogni ipotesi di riforma strutturale come un tentativo di espropriare i cittadini dei propri diritti acquisiti
In tal modo si darebbe fiato ha una logica sostanzialmente egoista
Che finisce con Dini difendere gli interessi corporativi più forti a scapito di quelli delle categorie più deboli
Si tratta piuttosto di pensare a una riforma strutturale dello Stato sociale
Capace di riqualificare la spesa sociale e di armonizzare in modo nuovo efficienza e solidarietà mercato in stato privato e pubblico
Come si legge in un testo recente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana
Un nuovo stato sociale non può essere governato solo da un centro pensato come il vertice della società le può essere forgiato dalla mano invisibile del mercato
Il binomio sparato nel reparto
Chi ha costituito l'asse portante di tutta la società moderna e su cui si sono retti i regimi di stato sociale nel secondo dopoguerra non è più sufficiente né adatto
E necessario fare intervenire un terzo solo il cosiddetto terzo settore o privato sociale
Costituito dal libere associazioni volontariato cooperative di solidarietà sociale fondazioni di organizzazioni varie del tipo non profit
In altri termini necessario pensare affatto mercato del terzo settore come per ogni aventi pari dignità e in relazione tra loro
Questo comporta ed esige in primo luogo di interpretare io organizzare il mercato e l'economia riconoscendone il valore e i limiti nello stesso tempo però si deve riconoscere e sostenere che l'attività economica in particolare quella dell'economia di mercato non può svolgersi in in un vuoto istituzionale giuridico e politico
Di qui il compito dello Stato di favorire armonizzare guidare lo sviluppo e l'esercizio dei diritti umani nel settore economico
Ma tutto questo non basta
Si dovrà piuttosto passare attraverso ossia l'attivazione di più soggetti sociali in integrazione con gli organismi pubblici
Sì alla valorizzazione di tutte le risorse presenti sul territorio dalle famiglie al volontariato all'associazionismo alle singole realtà istituzionali
Ciò significa recuperare rilanciare la soggettività della societa incoraggiando e sostenendo la responsabilità delle persone singole o aggregate
Affinché la società civile abbia esprimersi come forza autonoma rispetto sia lo stato sia al mercato
Soprattutto però si tratta di non dimenticare che mercato Stato e società nella loro specificità e del loro rapporto rimandano a un aldilà
Ha un centro che costituisce la realtà unitaria a cui fanno riferimento
Da cui nascono per la quale esistono e operano e tale realtà
La persona umana
Il problema quindi non è solo di coniugare correttamente mercato Stato e società
Più radicalmente si tratta di riuscire a rispettare e a salvare ogni singolo uomo e l'umanità intera
Questa e la vera Fini la vera sfida dello stato sociale questo il tema centrale anche in rapporto alla sanità
E vengo dunque al quarto momento della mia riflessione stato sociale e il sannita che cambia
Dopo avere cercato di descrivere molto in generale leggi cadendo spacco sociale nella sua complessità e ricchezza
Vorrei ora proporre alla comunità e considerazione qualche linea di riflessione
Che senza prendere posizione di fronte ai cambiamenti oggi in atto nel sistema sanitario nazionale possa ispirare
Io a rientrare le scelte da farsi perché siano coerenti con quella visione di stato sociale che abbiamo cercato di tratteggiare
Di fronte a una cultura che spesso sembra spingere a considerare l'intero sistema sanità come una qualsiasi azienda
La salute come un prodotto e il malato come un cliente
è urgente e necessario riaffermare la centralità della persona umana
Anche qui e in particolare qui ovvio ha ricordato prima più in generale per lo stato sociale
La sfida più grande e quella di rispettare salvare e promuovere la dignità della persona umana
E in particolare di quella persona che si trova in uno stato di sofferenza
Di malattia di debolezza si tratta in altre parole di riscoprire il senso più vero che l'esigenza più impegnativa della centralità dell'uomo ogni volta che si parla di salute e di sofferenza
Tale riscoperta si fa più urgente e necessaria nel contesto di una sanità che cambia
Come ogni cambiamento infatti anche quello della sanità può esaltare l'uomo nel suo valore più profondo oppure lo può minacciare
Può essere il risultato di condizionamenti pressioni e interessi passivamente ai sunniti
Oppure scegliere il punto di partenza per un cambiamento a misura d'uomo
Quanto più Utari il cambiamento si fine steso e profondo
Tanto più si fa urgente una essenzialità di valutazione di scelta
Che può derivare solo dall'attenzione intelligente amorevole e operosa per l'uomo e per la sua inalienabile dignità personale
Ne segue la necessità di impegnarsi per una Ritter personalizzazione della medicina
Che favorisca l'instaurarsi di un rapporto dalle dimensioni umane con il malato
Ciò che è in gioco è quella umanizzazione dell'intero sistema sanitario di cui molto si parla e che chiede tuttavia ancora di trasformarsi in atteggiamenti e scelte concrete
Una umanizzazione sia dei rapporti medico malato sia delle diverse strutture sanitarie ma ancora più profondamente
Una umanizzazione della condizione del nascere del soffrire e del morire
Tale umanizzazione rispondi a un dovere di giustizia e di civiltà domanda l'impegno di tutti e in particolare una maggiore sensibilità dei responsabili della cosa pubblica
Nei diversi amministratori e dei molteplici operatori sanitari
Umanizzare il sistema sanitario significa senza dubbio entrare sempre di più nell'ottica di una cura della persona che non si riduca solamente a terapia
Ma si apra a un più disteso e ampio rendersi cultura della persona
Vengono qui chiamati in causa i vari momenti della prevenzione della cura della riabilitazione e dell'assistenza
Nello stesso tempo il prendersi cura tu che era della persona posta porta a interrogarsi anche sullo stesso concetto di salute
A tale proposito come ha ricordato anche Giovanni Paolo secondo nel discorso citato di qualche giorno fa è importanti acquisire una più adeguata visione della salute che si fondino una antropologia rispettosa della persona nella sua integralità
Lungi dall'identificarsi con la semplice assenza di malattie
Un tale concetto di salute si pone come tensione verso una piena armonia e verso un sano equilibrio a livello fisico psichico spirituale e sociale
Perché l'umanizzazione del sistema sanitario sia reale occorre anche inscindibilmente che tutta l'azione sanitaria sia svolta al massimo delle capacità umane
E questa un'esigenza etica che corrisponde tra l'altro a quel principio di responsabilità al quale ho fatto riferimento parlando dello stato sociale
Ciò comporta l'impegno a promuovere le condizioni idonee per la salute a migliorare strutture inadeguate ad eliminare le cause di molte malattie
A favorire la giusta ridistribuzione delle risorse sanitarie a sostenere la ricerca scientifica a dare vita a un'azione amministrativa responsabile e coraggiosa nel definire sia gli standard di qualità sia i limiti dei servizi prestati a realizzare modalità organizzative meno burocratiche e più orientati a rendere certe ed evidenti le responsabilità e i compiti di ciascuno né si deve dimenticare la necessità che i comportamenti degli operatori oltre a essere qualificati professionalmente
Siano definiti secondo una corretta devo antologia
Ciò chiama in causa da una parte tutto l'ambito della formazione chiamata promuovere in ogni operatore sanitario una più responsabile competenza una maggiore qualificazione professionale e una coscienza matura cosicché la professione sanitaria possa davvero essere vista come servizi io alla persona umana e alla sua vita
E per questo è anche fondamentale e parliamo qui in un'università e fondamentale l'attenzione allo studente ai suoi percorsi universitari
Alle sue prime esperienze sul campo io ai modelli di dedizione e How nonna davanti a sé ed è giusto e doveroso in questo contesto testimoniare gratitudine e riconoscenza agli operatori sanitari pubblici e privati che operano in prima linea che con personale sacrificio per il bene dei malati
Per tutti è necessario un accompagnamento cordiale
Di scienza e di sapienza di tecnologia e di competenza relazionale
Che i pochi dentro i percorsi di una difficile e meritoria professione gli itinerari di un'autentica vocazione d'altra parte il contesto nel quale la ricerca la sperimentazione le stesse applicazioni tecnologiche sembrano essere senza limiti
è necessario e urgente maturare un'adeguata capacità di autoregolamentazione deontologica della comunità scientifica
Nella consapevolezza che la scienza odierna esige un'etica che impedisca alla sua potenza di diventare sventura per l'uomo
Ancora a parlare di sanità come ovvio vuol dire parlare di tutela della salute
Ossia di un fondamentale diritto della persona che fa parte di un insieme di diritti di cittadinanza intesi in senso Cioce societario
Pluralista e solidale
Ai quali corrispondono beni collettivi che possono essere ottenuti solo sei soggetti sociali sia relazione hanno tra di loro
Ne segue che l'intera comunità sociale a iniziare dallo Stato nelle sue varie articolazioni
Non può non rispettare e promuovere questo diritto rispondendo così al bisogno di cui esso eh espressione è quindi necessario che l'intera società secondo un'ottica coerente con il principio di sussidiarietà
Garantisca la protezione e la cura dei suoi membri e si faccia carico di quelle necessità che essi non sono in grado di risolvere il proprio tuttavia si tratta anche sia di discendere quali aspetti dell'assistenza sanitaria corrispondono a veri viso e quali invece a semplici desideri quantunque legittimi sia di elaborare una gerarchia dei bisogni e dei giudici ieri
Al fine di determinare in modo coerente quali sono le risposte che non possono non essere date e quali sono le risorse umane strutturali economiche che vanno impiegate
Proprio perché ciò che è in gioco la tutela della salute
Non possiamo dimenticare che ci troviamo di fronte a uno di quei beni fondamentali che non possono essere soddisfatti mediante Lissoni meccanismi del mercato
Stare che inizia nella sanità
Secondo l'ottica di uno stato sociale che sappia coniugare insieme assistenza improduttività efficienza e qualità giustizia e solidarietà
In questo senso anche l'introduzione in ambito sanitario di criteri gestionali di tipo aziendalistico
E accettabile e condivisibile sessi sono finalizzati all'ottimizzazione dei risultati
E nella misura in cui servono ottimizzare l'impiego delle risorse finanziare gli è tecnologiche ed umani
Perché la cura della persona sia più adeguata
Che sia garantito a tutti gli uomini e le donne secondo i reali bisogni di ciascuno il diritto alla tutela della propria salute
In ogni caso il solo criterio economico non può essere decisivo e discriminante
E come ha affermato il Papa nel recente discorso già citato
Non è tollerabile che la limitatezza delle risorse economiche
Oggi variamente sperimentata
Si ripercuota di fatto prevalentemente sulle fasce deboli della popolazione
E sulle aree del mondo meno abbienti privandole delle necessarie cure sanitarie
Ugualmente a non è ammissibile che tale limitatezza conduca escludere dalle cure sanitarie alcune stagioni della vita o situazioni di particolare fragilità e debolezza
Quali sono ad esempio la vita nascente la vecchiaia la grave disabilità le malattie terminali
Occorre per questo verificare che le numerose carte dei diritti del malato non si trasformino nella realtà in una somma di diritti di carta
Soprattutto per persone bisognose ad esempio di riabilitazione estensiva o di assistenza a lungo termine
Per le persone affette da grave cronicità che rischiano di essere escluse dalla tutela della salute
Cioè riguarda in particolare gli anziani per i quali non basta che lo ha ricordato con grande slancio il Papa nella sua recente lettera gli anziani del primo ottobre scorso non basta aggiungere anni alla vita
Se non si troppi sia tutto ciò che consente crea le condizioni per raggiungere il vita agli anni
Secondo una corretta visione dello stato sociale
Occorre anche che il sistema sanitario sia gestito in modo da incentivare coordinare la responsabilità e l'iniziativa dei diversi soggetti
Nel rispetto e nella promozione di quei principi di sussidiarietà solidarietà e responsabilità ai quali si è accennato
Ciò comporta anche la valorizzazione di tutti i diversi soggetti sociali e delle realtà del cosiddetto terzo settore
Senza per questo smantellare la rete di servizi organizzata dallo spacco per garantire l'assistenza sanitaria
E senza rinnegare il compito dello Stato di promozione coordinamento programmazione vigilanza e integrazione
Il logo di questa conferenza sempre vicino a te io ho ricordato all'inizio richiama dunque quella centralità del malato il quale pone nelle strutture e soprattutto nelle persone a cui si affida una fiducia garante
Usufruendo di una raggi una ragionevole libertà di scelta fiducia a chi attende una risposta di fervida prossimità proprio come nella parabola del Buon Samaritano
E l'espressione della poco atti vicino attenti che richiama la vicinanza dell'atto curativo alla persona in ferma evoca i significati antichi per cui luogo della cura e chiamato ospedale luogo cioè per eccellenza di ospitalità intesa quale molto voce gesto e parola capaci di generare cura in cresce tu più e insieme di propiziare gesti espressivi del prendersi cura l'inglese tu che ospitalità che si fa carico non solo di tutte le dimensioni che liberano dalla malattia
Ma che genera anche percorsi atti a liberare la malattia dando ad essa volto voce e parola
Soprattutto quando essa si annuncia come degenerativa cronica irreversibile terminale
Quelli che ho presentato
Sono soltanto alcuni spunti di riflessione
Io alcune indicazioni che non intendono certo definire i modelli economico strutturali nei sistemi sanitari concreti da mettere in atto non è questo il compito della Chiesa
E piuttosto questo il compito di una seria intelligente e lungimirante azione politica per la quale ciascuno si deve assumere le responsabilità che gli competono
E che me rimane soggetta al libero e democratico contributo di tutti e all'altrettanto libero e democratico giudizio dei cittadini
Per questo è necessario un ascolto reciproco pacato e costruttivo senza affrettate e contrapposizioni
Corti circuito
Tale azione politica peraltro oggi non può non fare i conti con il fenomeno della globalizzazione
E quindi non può non interrogarsi anche sul suo compito di andare oltre la ristretta visione locale e nazionale del problema salute
Per aprirsi alla definizione di politiche sociali più complessive e sovranazionali anzitutto europee
Tale idea spendere a tutti l'effettivo diritto alla salute così da costituire per tutti la reale fruizione di libertà democrazia e cultura
Non c'è dubbio che un'adeguata considerazione di queste problematiche di altre ancora alle quali non ho accennato richiederebbe ulteriore tempo che porterebbe oltre i limiti consentiti in questa sede
Mi limito perciò esprimere un augurio finale riprendendo e parafrasando alcune parole di Giovanni Paolo secondo
L'alba del terzo millennio
Posso vedere la nostra nazione l'Europa e l'intera comunità internazionale
Con tutte le loro risorse le loro strutture i loro sistemi e i diversi soggetti che li compongono sempre più vicini
A ogni uomo e a ogni donna e nella sofferenza e nella malattia
In modo tale che nessuno si senta escluso dalla pura dovuta alla sua persona e alla sua salute nella Rispetto della uguale dignità di ciascuno
Grazie per la vostra
Adesso la penalizza la parola al Ministero della Sanità Valsabbina
Signor Presidente della Repubblica imminenza dell'indisse Mark signor Presidente del Consiglio magnifico rettore colleghi del governo del Parlamento autorità regionali e locali
Mi verrebbe da aggiungere
Caro servizio sanitario nazionale qui presente oggi
Questa prima Conferenza nazionale si colloca in un momento molto impegnativo della sanità italiana
Vorremmo che segnasse l'avvio di un percorso condiviso
Di costruzione di un nuovo servizio sanitario nazionale
Alle nostre spalle sta un lungo percorso di condivisione e di confronto politico e sociale
Un approfondito e puntiglioso esame parlamentare
L'intenso e costruttivo rapporto con le regioni e le autonomie locali
Il dibattito a volte anche accesso con le forze sociali
Il mondo dell'impresa i professionisti che operano nel sistema sanitario
Questa conferenza è stata preceduta anche per questo motivo da un lungo viaggio di ascolto
Che abbiamo fatto proprio per capire quali fossero le aspettative dei cittadini
E quali la percezione della riforma
Da questo viaggio è venuta la conferma che la salute e tra le prime se non la prima preoccupazione dei cittadini
Mobilità un'attenzione straordinaria nelle donne come negli anziani tra i lavoratori ma anche tra i giovani
E pure a questo appassionarsi al tema della salute e della sanità che ho registrato un po'ovunque
Che ciascuno di noi ogni giorno registra non corrisponde altrettanta consapevolezza di essere tutti parte partecipi e protagonisti di una grande impresa di solidarietà pubblica
E questa forse è la vera scoperta di mio figlio viaggio
Da una parte l'interesse fortissimo personale e collettivo al tema della salute della sanità
Dall'altra a volte è un sentimento quasi di estraneità dal sistema
Non sentirsi appunto fino in fondo partecipi di questa grande impresa di solidarietà appunto
Ed è a questo scarto che con questa riforma è apparsa dire da questa conferenza
Vorremmo dare una risposta e questo scarto che vorremmo colma
Perché i sistemi duri di solidarietà sociale sono potenti strumenti di coesione nella misura in cui presuppongono e determinano il senso di un'appartenenza comune
All'obiettivo da raggiungere ma anche alle scelte per raggiungere l'obiettivo
Per questo si rafforzano solo se rappresentano una sorta di bene pubblico universale
Cui tutti contribuiscono e di cui tutti sono potenziali beneficiari
Attraverso gli strumenti della solidarietà della responsabilità e della reciprocità
Nei sistemi di solidarietà pubblica la sanità occupa una posizione davvero particolare
La salute è un diritto inalienabile che nessun governo può legittimamente negare direttamente poi indirettamente ai propri cittadini
Perché la salute influenza la possibilità e la capacità dei bambini di imparare dei lavoratori di produrre
Di ognuno di noi a partecipare alla vita sociale
Non c'è rispetto della dignità umana né garanzia di eguaglianza nelle opportunità
Se in caso di malattia si è costretti a scegliere
Fra le cure e l'educazione dei figli
Tra l'ospedale e la cosa che la casa per la propria famiglia
E d'altra parte la tutela della salute
E affidata ad un settore della Società tra i più ricchi
Di autonomia e di professionalità di competenze
Di occupazione di ricerca
è in altro senso una delle specie più produttive
Per una comunità anche dal punto di vista dello sviluppo economico
In questi anni abbiamo lavorato insieme per tutelare meglio il diritto alla salute
Per costruire un sistema sanitario più equo e più partecipato in tutto il Paese lo abbiamo potuto fare
Grazie a un lungo cammino di riforme di circa vent'anni
E le scelte che abbiamo fatto anche di recente dal Piano sanitario nazionale alla riforma
Sono legate da questo filo conduttore
Quanto è stato realizzato nella sanità
Dagli ultimi due governi risponde infatti ad una visione di stato sociale fondata davvero sul patto fra tutti i soggetti
è un patto che tiene unito l'immigrato e a e il più grande contribuente il pensionato e il libero professionista la casalinga e il piccolo artigiano uniti non soltanto nel momento del finanziamento ma anche nella funzione
Delle prestazioni
Ipotizzare viceversa uno stato sociale che sostenga le componenti più deboli della popolazione
Permettendo in modo più o meno strisciante la secessione delle parti più forti
Significherebbe rompere quel patto è spezzare il legame della solidarietà
Ma anche l'equità e l'efficienza che dobbiamo garantire al servizio pubblico
La scelta in favore del servizio sanitario nazionale ribadita in questa riforma non è nient'altro che questo
E la scelta di un sistema che alla prova dei fatti ha dimostrato di essere più ecco anche perché finanziariamente più sostenibile delle sue alternative
I dati OCSE mostrano che l'Italia una spesa sanitaria complessiva pari alla metà degli Stati Uniti
E inferiore a quella tedesca
Una spesa che cresce a ritmi di gran lunga inferiori rispetto a quelli di entrambi questi Paesi
E la scelta di un sistema in cui le istituzioni
Assumono
L'onere di regolare
Di programmare ma anche per una parte di organizzare di gestire le forme di una tutela
Attraverso una grande articolazione delle responsabilità
Che riconosca a tutte le forze presenti nella società
Il loro ruolo il loro compito la loro responsabilità
E che sappiano come tale competere sul terreno della qualità per raggiungere l'interesse comune
Non si può dire come vorrebbero alcuni teorici liberali
Che i governi siano semplicemente i guardiani delle regole del gioco
I governi hanno speciali responsabilità nella sfera della solidarietà pubblica
Spettano per definizione ai governi funzionamento e l'esercizio
Di quei servizi che più di altri vanno a toccare la dignità della persona
Ed un moderno principio di sussidiarietà
Non può giustificare
Ne è un'autorità assorbente ne è un'autorità inerte e passiva che lascia libero gioco alle forze sociali
La funzione dell'autorità pubblica non è negata e nemmeno diminuita
Dal principio di sussidiarietà
Ma è richiamata con forza il suo ruolo di garante del bene comune
Completare istituzioni pubbliche dettare le regole creare le condizioni e come dice la Costituzione rimuovere gli ostacoli perché l'autonomia delle persone dei computer medi sia finalizzata agli interessi generali
Regolare per organizzare sono funzioni che in un servizio sanitario nazionale ancorché doverosamente distinte
Non possono essere del tutto separa
La scelta della riforma
è stata quella di non affidarsi a meccanismi di mercato
Né per il finanziamento né per la produzione dei servizi sanitari
Questa scelta si giustifica sia in termini politici che tecnici
Con argomenti relativi sia all'equità sia l'efficienza complessiva del sistema
Per non parlare dell'incontrovertibile spinta all'aumento della spesa determinata dai mercati sempre
Siamo convinti che per garantire i livelli essenziali di assistenza adeguati alle necessità assistenziali della popolazione
Il Servizio sanitario nazionale deve svolgere sia la funzione di programmazione dell'assistenza dove domina il principio di equità sia la funzione di produzione dei servizi dove domina il principio di efficienza questo non significa che la combinazione ottimale di equità e di efficienza obiettivi di qualunque servizio pubblico
Sia meglio raggiungibile attribuendo queste funzioni a soggetti diversi
Abbiamo scelto la strada dell'integrazione e della cooperazione
Tra le funzioni tra i soggetti
Ricordando
Che la loro competizione e appunto per la tutela e la promozione della salute
Ricordando che la flessibilità dei modelli gestionali
E l'autonomia imprenditoriale nella responsabilità diretta della dirigenza altra funzione non hanno se non quella appunto di assolvere ad un grande sistema di tutela pubblica
E crediamo d'altra parte che sia
Ma al posto il dibattito
Sui fallimenti delle responsabilità pubbliche rispetto alle private alle virtù
Del mercato è un problema Marcus
Sia per quanto riguarda i servizi pubblici perché si continua a contrapporre il funzionamento ideale di un modello virtuale che ha finora trovato attuazione soltanto nel Paese che non c'è
Con un sistema che invece esiste funziona e con cui entrano in contatto ogni giorno più di mezzo milione di persone ma soprattutto perché queste argomentazioni
Questa contrapposizione
Confondono il dibattito sul modo più efficiente per allocare risorse scarse con la discussione aperta democratica sui valori sui principi sugli scopi dei sistemi sanitari
Le decisioni sulle forme della sua organizzazione del suo funzionamento devono invece al contrario di arrivare
Da conseguenti e pacate discussioni e confronti
Non possiamo
Innesca stare nel cittadino
Nessun tipo di sospetto
Né quello che deriva
Dal fatto che
Un amministratore delegato
Un direttore generale di una società per azioni
Si svolgerà la sua funzione per massimizzare le remunerazioni e il profitto
O per garantire agli obiettivi di salute alla popolazione che dipende dalla sua impresa
Il semplice sospetto che vi possano essere incertezze tra questo tipo di scelta
è un potente strumento per minare nei cittadini quella fiducia
Che rappresenta la ragion d'essere dei sistemi di solidarietà sociale la principale condizione del loro buon funzionamento
D'altra parte
Questo stesso sospetto
Non può alimentarsi
Di fronte ad una gestione
Affidata la responsabilità delle istituzioni pubbliche
Che attraverso questa vogliono garantire un privilegio rendite di posizione rapporti di forza consolidati nel tempo inamovibilità delle condizioni raggiunte poteri di interdizioni e diretto
Neanche questo sospetto è consentito
Ed è legittimo chiedersi
Che entrambe questi sospetti
E in che modo questa riforma ha voluto sollevare
Dai cittadini del nostro Paese
Questa riforma dice di no
Sia le rendite di posizione del sistema pubblico
Sia alla domanda
Forse mai senza soluzione se l'interesse preminente da raggiungere è la salute della popolazione o il profitto delle imprese
Pubblico e privato sono sottoposti agli stessi criteri
Di autorizzazione di accreditamento di certificazione della qualità dell'efficacia della valutazione dei professionisti
Il sistema si rafforza grazie a questo nuovo equilibrio
La cui finalità è appunto la tutela di un bene inalienabile
Non solo da parte di chi ha la responsabilità politica ma da chiunque e comunque interessato
A vario titolo all'esercizio di questa responsabilità
è un equilibrio che abbiamo cercato anche nella tessitura dei rapporti istituzionali tra Stato Regioni ed enti locali
Non c'è altro settore della pubblica amministrazione che chiami in causa una così ricca articolazione di responsabilità istituzionale
Non c'è dubbio che questa sia la frontiera più avanzata del regionalismo
Direi anzi che la sanità sperimenta davvero il federalismo a Costituzione invariata
Un federalismo cooperativo e solidale
Forte di un'effettiva responsabilità di programmazione e gestione
Ma che sa farsi carico sempre dell'interesse generale
Il nostro non è un federalismo d'abbandono che spezza l'unitarietà
Del servizio
Differenziando le possibilità di tutele e le garanzie da regione a regione da territorio a territorio
Il patto che tiene unito
I contribuenti del servizio sanitario nazionale tenente unite infatti le Regioni nell'impegno di assicurare a tutti gli stessi livelli di assistenza
Un federalismo infine che non mortifica il sistema delle Autonomie
Ma anzi di conosce il protagonismo dei Comuni un ruolo di primo piano ai sindaci nella definizione valutazione gli obiettivi della programmazione
In nuovi compiti
Delle autonomie locali vanno anche letti come una garanzia di un più stretto rapporto tra il servizio ai cittadini come il primo fondamentale il livello di partecipazione degli utenti al governo della sanità
Non è certo il solo poiché nella riforma abbiamo previsto un coinvolgimento maggiore e più diretto persino per quanto riguarda l'accreditamento delle strutture il loro funzionamento condizionato comunque dal giudizio dei cittadini
Ma come tutti i sistemi federali anche la sanità italiana ha bisogno
Di un'amministrazione centrale politicamente autorevole efficiente e moderna
In grado di garantire per la sua parte
Che quella tutela della salute sia davvero uniforme su tutto il territorio nazionale
Ma questo nuovo progetto istituzionale basato esso stesso sull'integrazione sulla cooperazione tra i livelli istituzionali
Ha un'unica obiettivo quello di porre al centro la persona
Quello di sviluppare attraverso un nuovo assetto istituzionale
La vera responsabilità della società
L'abbiamo definita in qualche modo rivoluzione copernicana
Tra i troppi Tolomei che hanno affollato
Il sistema sanitario in questi anni forse tra di loro spesso in conflitto
Crediamo che la soluzione stia nel porre al centro come fa il luogo di questa conferenza
Il cittadino l'ammalato la persona la famiglia le grandi possibilità della società la sua grande risorsa di solidarietà
è per questo che una grande scelta della riforma e quella dell'appropriatezza e dell'efficacia è questa l'altra faccia dell'equità e dell'efficienza il servizio pubblico deve dare anzi tutto ciò che è veramente necessario
Non si tratta di garantire il minimo come spesso è stato detto e neppure insufficiente
Si tratta di assicurare ciò che serve davvero
A tutelare la salute di un'intera popolazione
A curare questa patologia per questo paziente in questo momento
L'appropriatezza e al tempo stesso la garanzia che io sono curato e che ho le risorse per essere curato
Per questo la riforma prevede la contestualità
Tra la definizione dei livelli essenziali di assistenza che vanno garantiti a tutti i cittadini attraverso una corretta programmazione e la determinazione delle risorse finanziate Atri finanziari attribuita al servizio sanitario nazionale
Individuare ciò che appropriato permette al sistema di selezionare le prestazioni
In base all'efficacia all'appropriatezza
E mai i pazienti
Neanche
Quelli più bisognosi anzi
Proprio la scelta dell'appropriatezza consente
Di
Destinare
Comunque quella parte di risorse necessarie a tutelare le parti più deboli
E consente anche di allocare qua mente le risorse appunto di promuovere l'uso corretto dei servizi e l'efficacia delle prestazioni
Attorno a questo concetto ruota la responsabilità delle istituzioni della programmazione la responsabilità di chi gestisce fattori produttivi la disponibilità del paziente a non accettare la spinta consumi impronte
In questo orizzonte si colloca la libertà di scelta
Nessuna libertà di scelte possibile in un rapporto squilibrato tra domanda e offerta
E si esce chi sceglie non può farlo liberamente in relazione a quelle che sono le opportunità del due
Si tratta per noi di un investimento nel futuro e nella crescita del sistema
Sul criterio dell'appropriatezza e dell'efficacia del servizio sanitario nazionale intende progettare un autonomo sistema di formazione e di ricerca
Un sistema fortemente integrato con l'Università ma funzionale alle esigenze proprie del servizio sanitario nazionale
Qualsiasi modello di aggiornamento e di formazione permanente prevede oggi la collaborazione tra il sistema formativo e il sistema delle imprese e la stessa collaborazione dobbiamo realizzare nel rapporto tra università e il servizio sanitario nazionale
Ma la sfida dell'appropriatezza non si impone non si vince senza l'adesione e la partecipazione di tutte le professionalità del sistema
Soprattutto a cominciare dai mitici
E il medico il primo interprete dell'appropriatezza che nel rapporto con il paziente si arricchisce dei contenuti che vanno ben al di là di un semplice dato qualitativo la diagnosi corretta il farmaco efficace l'esame di anno stipulati le vengono in qualche modo dopo sono un atto successivo
La conseguenza di un rapporto del tutto particolare insostituibile tra il medico e il suo paziente che la medicina chiama alleanza terapeutica
è un rapporto di responsabilità e di autonomia che certo si gioca innanzi tutto e la peculiare relazione tra medico e paziente
Per noi questa alleanza riveste un significato più ampio in qualche modo la cifra del rapporto tra il medico e il servizio sanitario nazionale
Non a caso le scelte della riforma mirano a sviluppare contemporaneamente autonomia responsabilità professionale a livello individuale che collettivo
Scelte che non mortificano le tante grandi professionalità del sistema e che anzi vengono chiamati ad una più alta e consapevole dedizione lo dico con convinzione ma anche con una punta di apprensione
Negli incontri con i medici lungo il mio viaggio di ascolto ho registrato spesso sentimenti di incomprensione
Ma anche altrettanti se non maggiori sentimenti di attesa e di aspettativa voglia di cambiare e di lavorare insieme
Siamo qui per decidere insieme come attuare questa riforma
E rilanciare un grande sistema di solidarietà pubblica
E sistema i cui principi
Ci sono stati questa mattina consegnati
Dalla bella relazione del cardinale Martini che voglio
Ringraziare
In maniera tutta particolare
Terremo questa consegna
Con una grande responsabilità
E abbiamo scritto sempre vicino a tutti il nuovo servizio sanitario nazionale
Per sottolineare un debito di fiducia nei confronti dei cittadini
Ma anche perché non possiamo dirci soddisfatti incassano nuovi bisogni le nuove povertà
Attese troppo lunghe diseguaglianze territoriali inaccettabili
Una toppa ancora diffusa insoddisfazione degli utenti
Nessun grande sistema di solidarietà pubblica
Si può permettere
Di non essere percepito
Come un valore
E credo che questo lo potremmo ottenere se appunto
A comunicare questo gesto di solidarietà
Sarà comunque un servizio per la persona accanto alla persona Traverso l'operatore preparato
Non c'è altro modo
Se non quello
Che è vicino a ciascuno di noi e che punta a ciascuno di noi è percepito come una risposta vera
Al nostro bisogno e al nostro diritto un modo con il quale davvero si possa comunicare questa grande impresa di solidarietà pubblica
Questo slogan in questo slogan c'è la realtà di un di un servizio che pur contanti limite inadeguatezze è presente funziona
Con cui entriamo in contatto ogni giorno
E c'è soprattutto che è ciò che ci impegniamo a fare a partire dai lavori di questa conferenza
Un servizio sanitario nazionale
Che ponga davvero al centro la persona
Questo tocca a ciascuno di noi
Chiude il presidente del consiglio dei ministri onorevole Massimo D'Alema
Signor Presidente della Repubblica
Eminenza
Caro ministro della sanità
Care amiche ed amici
Desidero prima di tutto ringraziare il cardinale Martini
Per il suo contributo
Per le parole che ha speso in questa sede
Al servizio di un'idea alta
Della politica e delle responsabilità che alla politica spetta no in relazione al benessere della comunità
Voglio anche ringraziarlo per il respiro riformatore per la modernità del suo contributo
Non sono purtroppo frequenti
Nella nostra vita pubblica le occasioni per ascoltare le riflessioni di questo respiro e di questa portata
Io credo che nel corso di questi anni
I governi abbiano compiuto uno sforzo sincero
Per colmare uno scarto
Tra le attese dei cittadini ad una vita serena sicura
I rischi di una vita politica istituzionale
Ascritti chiara chiusa su se stesse
Incapaci di offrire risposte ad una società che cambia
Noi abbiamo operato nel solco di una nuova stagione politica
Ci siamo presentati di fronte al Paese con un programma obiettivi prioritari
A quel programma quegli obiettivi e quelle priorità abbiamo ispirato la nostra iniziativa i contenuti di un azione riformatrice
Che oggi sta dando i suoi primi significativi risultati
La riforma dello stato sociale è stata per molti aspetti uno dei perni di questa impostazione
Quando ci siamo assunti la responsabilità del governo del paese
Avevamo davanti a noi c'è necessità
Completare il risanamento finanziario dei conti pubblici
Una sfida difficile
Che sembrava impossibile nella prospettiva
Rigorosa e impegnativa della moneta unica europea
Favorire consolidare la ripresa economica
Introdurre quelle riforme strutturali che il Paese attendeva da tempo
Scuola formazione assistenza sanità
Sono stati e restano i capitoli fondamentali di questo disegno di rinnovamento della società nazionale
Si tratta di ambiti diversi ma accomunati dal fatto di incidere su quel processo di modernizzazione del Paese che rappresenta la vera sfida il traguardo verso il quale dobbiamo tendere
Io credo che abbiamo affrontato queste priorità con rigore
E con la giusta attenzione
Non soltanto alla necessità della efficienza della competitività
Ma alla necessità della equità sociale e della solidarietà
Ciò d'altra parte era ed è doveroso
Per un governo che abbia l'ispirazione politica e ideale
Alla quale noi intendiamo di ma mi rifiuto
Un governo che deve affrontare la prova di una riforma strutturale del modello di stato sociale che abbiamo conosciuto
Che deve porsi il problema di come è includere in questo processo le fasce più deboli di popolazione
Mettendo al centro della propria iniziativa i bisogni e le necessità delle categorie meno protetti
E ciò che abbiamo fatto non senza difficoltà ma forti di un'impostazione coerente ed anche coraggiosa
Delle riforme che sono state avviate
Riforme avviate
Non annunci e propositivo
Atti e riforme
Lungo un cammino che ha consentito di ottenere risultati importanti
Anche se certamente
Altri obiettivi sono di fronte a noi
E qui taglia dunque questa è la parola chiave più giusta per leggere in modo non frammentario il corpo dei provvedimenti e delle riforme avviate in questi anni
Equità innanzitutto verso le generazioni future
Anche il risanamento finanziario è stato ed è una grande scelta di equità
Che punta a togliere dalle spalle dei nostri figli e dei nostri nipoti il fardello di un debito pubblico che sarebbe ostacolato ogni sviluppo moderno del Paese
Nel mille novecentonovanta il dissesto della nostra finanza pubblica era tale che l'incremento delle imposte a carico di tutte le generazioni presenti e future necessario a ristabilire l'equilibrio superava il sessanta per cento
Oggi in quella stessa percentuale è inferiore al cinque per cento
E qui tra verso i più anziani e i più deboli
Nelle due leggi finanziarie che abbiamo approvato l'ultima e quella che stiamo discutendo
Quello ultima approvate quelle che stiamo discutendo
Questo governo ha proposto scelte che hanno comportato per i pensionati italiani
In particolare per quelli più poveri per quelli che vivono di una pensione sociale minima un incremento del reddito pari a circa un milione e duecento mila lire ancora questo a rimarcare una verità e cioè che noi non solo non abbiamo colpito i pensionati italiani ma abbiamo cercato di difendere la loro condizione
E di tutelare il loro reddito caso mai ci poniamo il problema di una riforma che sia in grado di garantire anche ai nostri figli ai nostri nipoti la sicurezza di un sistema previdenziale efficiente
Equità verso i più deboli
In questi anni l'area della povertà per la prima volta dopo molto tempo ha cominciato a ridursi scendendo sia pure di poco al di sotto del dodici per cento della popolazione
Una contrazione che ha riguardato in particolare il Mezzogiorno delle persone sole e anziani
A conferma del fatto che la riforma dell'assistenza
Sostenendo le famiglie
E ripensando lo stato sociale ha difeso i più deboli
Gli anziani i minori
Con misure significative a sostegno della materna della maternità della natalità delle famiglie
Equità verso tutti i contribuenti proroga Traverso una riforma dell'amministrazione finanziaria che ha consentito di colpire l'evasione fiscale cioè la più grande delle ingiustizie sociali di questo Paese
La più inaccettabile e quindi di alleggerire la pressione fiscale sui cittadini onesti che hanno sempre fatto il loro dovere
A partire da quest'anno quasi dieci mila trecento miliardi in meno di tasse che diventeranno nel prossimo quadriennio quarantacinque mila miliardi
In un Paese che talora si è diviso in un dibattito ideologico tra difensori dell'intervento statale i paladini della libera iniziativa privata
Noi abbiamo investito sull'efficienza del sistema pubblico e non sul suo smantellamento
Sulla base di una netta distinzione tracciò che impropriamente era gestito dallo Stato
Avviando cioè un vasto programma di privatizzazioni
A partire dal recupero di efficienza di grandi aziende pubbliche che sono diventate una risorsa per il Paese e non più un problema del Paese
Aziende e così via via stiamo collocando sul mercato
E dall'altra parte sforzandoci di ammodernare e di rendere efficiente ciò che lo Stato non può che continuare a fare
Nella tutela di valori essenziali la sicurezza la salute l'istruzione
Valori ed ENI la cui tutela non può essere affidata al mercato
Dare efficienza a queste grandi apparati pubblici della sicurezza dell'istruzione della salute
Attraverso un forte coinvolgimento e una piena responsabilizzazione agli operatori attraverso coraggiose riforme nel campo della scuola dell'università del sistema sanitario pubblico
Questo è stato ed è l'obiettivo
Lo spirito di fondo di questa riforma
Consiste nel superare ogni criterio di gestione centralistica burocratica routinaria
Consiste nel puntare sulle capacità di autogoverno e sulla professionalità
Così con l'autonomia scolastica
Così con il federalismo sanitario così come il coinvolgimento diretto dei sindaci nelle politiche della sicurezza e dell'ordine pubblico
Pubblico non significa statale ministeriale centrale pubblico significa dei cittadini delle comunità
Pubblico significa puntare sulla responsabilità sulla voglia di fare degli operatori
Pubblico significa anche
Che pur senza la logica della concorrenza
Dettata dall'esigenza del profitto
Può esservi emulazione
Sfida nel fare meglio al servizio dei cittadini
Queste grandi riforme sono in corso
Stanno modificando il volto dello Stato stanno riqualificando grandi strutture pubbliche stanno migliorando il rapporto fra i cittadini e le istituzioni
La riforma della sanità
E una delle più importanti tra queste grandi riforme
Io voglio limitarmi qui a poche osservazioni di carattere generale
Utili ad un confronto
Dato che il ministro Rosi Bindi ha presentato le sue considerazioni
Che io condivido e vorrei anche cogliere questa occasione per ringraziarla del suo impegno un impegno pugnace combattivo
Ma una combattività mossa dalla passione
Verso la necessità di difendere che riqualificare
Questo grande servizio alla persona e il sistema sanitario nazionale
La mia opinione è che questa riforma per la sua portata e le implicazioni sociali che ha costituisce uno dei capitoli più significative del nuovo stato sociale che stiamo costruendo
In primo luogo è giusto riconoscerlo per lo straordinario valore simbolico oltre che concreto del tema affrontato
Diritto alla salute
Diritto individuale
A vivere più a lungo temendo sentirsi protetti nella sfera più intima e personale che appunto l'integrità e il benessere del proprio corpo
Questo valore è stato il principio ispiratore della riforma
La vera sfida era e rimane una riforma che metta al centro la persona
Il singolo cittadino
Sono convinto personalmente che in una società come la nostra dove mediamente la vita si allunga dove nascono nuovi bisogni e nuovi aspettative questa dimensione debba acquistare un rilievo e una centralità crescente
Noi siamo partiti da qui da una società che sta cambiando dall'esigenza di adeguare la sfera della
Non sei nuovi caratteri di questa società è un principio importante e non scontato non c'è stato alcun approccio ideologico alla riforma ma la consapevolezza che tutelare la salute in forma Moda
Ed efficienti significa organizzare un sistema in cui la dimensione pubblica e quella privata competono per la qualità
All'Inter
Uno di regole certe condivise garantite dalle istituzioni
E tali da esaltare la fine di un servizio che rimane comunque nel suo complesso un servizio pubblico
Che rivolto al benessere della collettività questa dunque non è una riforma liberista né pur una riforma statalista nelle forme tradizionale
Semmai sì viene lo sforzo
Di un processo di segno che investe il nostro sistema liberale nel senso
Che la tutela di un bene essenziale della comunità
Non è
Alla vecchia macchina burocratica dello Stato ma un sistema di regole tutelati
Garantite stabilite dalle istituzioni ma dentro questo sistema di regole debbono operare e operano una pluralità di soci
Pubblici in senso stretto privati quel privato sociale
Del volontariato e dell'associazionismo cui si è riferito con parole particolarmente significativi del cardinal Martini e che svolge senza dubbio una funzione insostituibile
Noi restiamo convinti che il valore della salute non può essere affidato alle disponibilità economiche dei singoli al libero gioco del morto mercato
Questa è una scelta di fondo se mi è consentito un principio etico
Perché in questo campo il rapporto fra la domanda e l'offerta è un rapporto troppo squilibrato e chi domani
Da si trova quasi sempre in una condizione di fragilità e debolezza di fronte chiosa per questo c'è bisogno di un garage anche dei diritti individuali riducibili del cittadino questo gara
Tutte è nello spirito della
Ma il nuovo servizio sanitario nazionale ma questa riforma dall'altro lato non è statalista perché lo Stato non gestisce direttamente ma appunto stabilisce regole standard qualitativi dei servizi offerti
Nuovo servizio se ne
Sanitario nazionale una realtà nella quale agiscono soggetti diversi le Regioni Comuni e aziende pubbliche e quelle private i professionisti
I produttori di beni e servizi il mondo dell'impresa e della ricerca ciascuno fa la sua parte
Consapevole del proprio ruolo ma anche rispettoso delle funzioni degli altri questo del resto è il vero approccio federalista la seconda scelta di fondo il secondo principio ispiratore della riforma ed è leader e la sanità rappresenti una risorsa e non un problema per il nostro Paese una risorsa in primo luogo in termini di civiltà
Investire nella salute significa investire nel benessere dei cittadini e nel futuro in una qualità migliore della vita nella serenità
Della popolazione più anziana ma anch'
è una risorsa
Per lo sviluppo la sanità è la prova che la spesa sociale non è una voce appena vere un fardello da tagliare alla prima occasione certa bisogna assicurare è un uso corretto delle risorse eliminare gli sprechi controllare e garantire la qualità noi oggi anche grazie alla stagione del risanamento che il Paese ha saputo affrontare sopportare possiamo tornare
Era in termini di investimenti di innovazioni di nuove risorse nell'ambito cento
Non abbondante delle compatibilità e delle scelte necessarie
Centodiciassette mila miliardi per i fabbisogni del servizio sanitario nazionale nel Duemila le risorse necessarie ora tocca alle Regioni nel rispetto del patto di stabilità avviare un per
Posso virtuoso
Le risorse vi sono sono certe individuate su base triennale sita
Fatta di investimenti destinati a svecchiare le tecnologie e le attrezzature a completare le nuove strutture a riqualificare a mettere a norma eletto
Ci sono le condizioni ora perché questa riforma viva nella realtà non solo in ragione delle risorse che ad essa sono destinati ma per la condivisione da parte dei diversi livelli istituzionali
Delle parti sociali dello spirito e degli obiettivi che insieme sono stati elaborati indicati naturalmente questa è l'ultima osservazione desidero fare
Tutto ciò vibra funzionerà se riusciremo a imporre una nuova idea della sanità che si fondi come ho detto sulla centralità gruppo cittadino del cittadino malato quando il a lato del cittadino nella prevenzione del funzionamento normale del sistema questo non significa negare un ruolo degli operatori
Che è essenziale e tuttavia ciascuno di noi deve essere consapevole che chi svolge un ruolo al servizio della collettività è appunto tutto al servizio della collettività così come le istituzioni della politica
Non sono per i politici cos'sì il sistema sanitario non è per i medici al centro cioè il cittadino
I suoi bisogni la qualità della sua vita la riforma disegna un modem
Però che non si limita a curare la malattia ma che vuole farsi carico della persona dunque una sanità che investe appunto nella ricerca nella prevenzione e nella riabilitazione della tutela dell'ambiente nella sicurezza alimenta una sanità moderna rispettosa del malato irrispettosa insieme del professionista dal medico di famiglia ai suoi colleghi che operano negli ospedali fino agli specialisti
E giusto a mio avviso che i medici chiedono più avuto e ai più responsabilità che chiedano a una valorizzazione della loro professionalità e in questo senso di è stato un impegno
Da parte nostra significativo nella legge finanziaria
Che chiedono di contare sulle scelte delle azioni
Nelle scelte delle aziende di dire la loro e di potere lavorare meglio cioè che chiedano un riconoscimento più chiaro della loro funzione valorizzare queste professionalità e assolutamente vita
Alle se vogliamo affermare una riforma nei fatti e non solo a parole perché non dobbiamo mai dimenticare che una buona sanità dipende innanzitutto da medici più motivati e coinvolti da personale più qualificato e in generale
Più disponibile verso ai malati
Ospedali più sicuri e tecnologia d'avanguardia sono elementi fondamentali ma che da soli non basta il nostro obiettivo è conquistare la categoria
Di tutti gli operatori ad una nuova motivazione dello un ruolo e della funzione sociale che a loro spetta
Io mi auguro sinceramente che anche i lavori di questa conferenza servano a tale scopo
Tutti gli operatori della sanità sanno di avere nel governo
Non interlocutori riaperto costruttivo leale non nel senso di un interlocutore che sia nelle condizioni di dire sempre sì a qualsiasi richiesta questo non lo possiamo amo non lo vogliamo fare anche perché un vecchio approccio a un interlocutore seriamente impegnato per difendere lo spirito e i contenuti di questa riforma e consapevole che la riforma a è una sfida che il nostro Paese ha vissuto troppe volte riforme scritte molto bene
Realizzate molto pay la riforma è una sfida vincerla è compito innanzitutto degli operatori di quel servizio sanitario nazionale che è costituito di persone della loro intelligenza dalla loro passione della loro cultura della loro professionalità e del la loro dedizione e noi vorremmo che queste persone si sentissero protagoniste di questa sfida determina arte a vincerla nell'interesse dell'Italia e della persona umana grazie
Un ringraziamento a tutti e a ciascuno per questo avvio così significativo dei nostri lavori ringraziamento particolarissimo al Presidente della Repubblica che
A
Stato con noi tutto il tempo di siamo particolari
Con le consegne ed è il cardinale Martini
Il Presidente del Consiglio ci diamo appuntamento a questo pomeriggio alle quindici terre entrare più profondamente nel merito della riforma è per individuarne restare di attuazione grazie a tutti
Abbastanza
Lerna
A cui speriamo ovviamente che tutti possono portare il proprio contributo quindi dirà di dare inizio a questa sessione pomeridiana della prima Conferenza nazionale sulla sanità
La cerimonia inaugurale di questa mattina
Credo che già di per sé stessa sia stata ricca grazie ai contributi dei relatori di spunti di momenti di riflessione ma anche di va di approfondimento su alcuni punti che riteniamo fondamentali nell'ambito della riforma della sanità
Riferendomi appunto proprio alle contributi di questa mattina
Che da vari punti di vista hanno comunque inquadrato il il tema della riforma della sanità nell'ambito della riforma più generale di un vero Spada che campi sostanzialmente nella sua natura e modalità di erogazione delle
Prestazioni e del perché il suo atteggiamento nei confronti dei cittadini
Nell'ambito appunto delle politiche di riforma del bel far quella della sanità si colloca a uno dei primi posti
Sia per la tempestività con cui questa è stata fatta quindi era uno dei primi e grande contributi alla riforma più generale
Ed è anche uno dei punti che noi riteniamo cruciali per canto riguarda il rapporto cittadino è stato
Perché
Chiaramente nell'ambito della di come oggi in una società alle soglie del Duemila non organizzazione dello Stato
Articolato
Che
Complessi coniugano
Alcuni valori universali che non hanno tempo quali quelle della solidarietà e dell'equità con la necessaria modernizzazione del gli apparati pubblici del tutto il sistema da un lato istituzionale da un lato organizzativo per dare gambe a alcuni principi fondamentali
Quindi regole e riforme per lo sviluppo di una società civile che ritrovi all'interno dicevo ha nell'ambito del Terzo Millennio anche valori da salvaguardare ma anche nuove capacità moderne e adeguate allo sviluppo quale quello attuale per poter operare concretamente nei confronti dei cittadini
Noi abbiamo pensato di organizzare questa seduta
Che è anche una seduta diciamo più concreta di avvio dei lavori in in questo senso
Già partendo come dire da una sorta di contraddittorio cioè daremo la parola a alcuni che sono stati i protagonisti gli artefici della riforma che hanno lavorato diciamo concretamente nell'ambito della riforma e che focalizzerà hanno allora attenzione su alcuni punti che poi vi dirò e abbiamo chiesto ad altrettante autorevoli protagonisti del nel mondo scientifico ovunque nel mondo della sanità di essere come dire contraltare o di scarsa Hunt comunque di problematiche importanti che riteniamo almeno per principali
E veri punti critici o comunque da discutere per quanto riguarda l'attuazione della riforma perché noi dovremmo partire oggi da quest'ottica cioè abbiamo la riforma occorre un concorso di idee di strumenti operativi di
Momenti diciamo concreti per dare gambe a questa riforma ovviamente ciascuno nel proprio ruolo esistono Wola del ministero della Sanità e l'istruttoria delle regioni delle istituzioni più in generale degli operatori nel suo complesso
Dei cittadini e di cui essenzialmente complessivamente non ci dovremmo fare
Allora l'avremmo pensata proprio così quindi con un focalizzazione di alcuni punti fondamentali
Perché riteniamo che questi siano i punti qualificanti dalla cui attuazione dipenderà anche il raggiungimento degli obiettivi della riforma per questo abbiamo focalizzate riteniamo di focalizzarli in questo senso ovviamente la discussione potrà anche mettere
In discussione anche altri punti quindi non vorrei essere lesiva di nessun livello di discussione ma ecco il nostro compito era quello di focalizzare alcuni punti a quei punti qualificanti
Sono a nostro avviso questi ruolo dello Stato come garante dei diritti dice tutti
L'uomo dello Stato inteso nel suo complesso quindi dall'istituzione centrale ministero a quello delle regioni ma anche a quello del delle autonomie locali come un momento importante e punto qualificante della riforma
Lui livelli essenziali e uniformi di assistenza cioè come e attraverso quali e momenti garantire cure appropriate e basate sull'evidenza scientifica
Il sistema aziendale intendendo le aziende così come l'abbiamo concepite come un sistema meno burocratizzato
Ma rispondente più capaci e quindi come tale di rispondere ai bisogni della collettività in sintonia con il ruolo democratico del istituzione democratica per eccellenza che è quello di come l'accreditamento delle strutture e dei professionisti proprio al fine di garantire le cure di qualità
Il finanziamento del sistema che ovviamente punto fondamentale di attuazione di quel principio
Di equità e di solidarietà che sta alla base anche della nuova riforma
Ma che anche importante nei suoi riflessi rispetto a al rapporto che questo può e per riavere con i fondi salita Agri integrativa
La formazione dei professionisti per erogare prestazioni e qualificanti al passo con lo sviluppo tecnologico
E il ruolo ho dopo la formazione con la formazione dei professionisti nell'ambito dello sviluppo di un sistema di qualità intendendo come professionisti l'insieme delle professioni che operano all'interno del servizio sanitario nazionale
E il valore che queste professioni hanno per sviluppare da una parte l'attenzione verso cittadini e quindi la garanzia di un servizio che si basi sulla attuazione dei diritti ma anche la garanzia di qualità che tutto quello che è il bagaglio professionale e il che la garanzia di un percorso diagnostica assistenziale che sia adeguato appropriato e rispondente ai neri bisogni dei cittadini quindi questi ci sembrano i punti focali e abbiamo chiesto appunto alcuni relatori ovviamente di focalizzarli correlazione più approfonditi
Ha per primo la parola al professor Renato Balduzzi
Dell'Università di Genova che focalizzerà
Essenzialmente il punto dei profili istituzionale del rapporto fra i diversi profili istituzionali nell'ambito della riforma prego professor
Grazie signor sottosegretario
Vorrei cominciare da
Una impressione
Tratta dal
Constatazione dei conventi nonché in questi mesi hanno accompagnato la riforma te
Otto è notato non so se è un'impressione soltanto mia o se corrisponde a un più diffuso sentire
Una sorta di doppia parzialità
Cioè da una parte
Una serie di commenti che esprimevano ora entusiasmo ora più semplicemente soddisfazione per le tante cose positive
Contenute nella riforma
L'interramento del diritto alla salute finalmente
Non più imbrigliato
In una
Considerazione del vincolo Budget Dario come obiettivo e non come
Appunto nero vincolo
L'integrazione socio sanitaria
L'indicazione chiara della necessità di indicare obiettivi di salute
Ai direttori generali e parametri per gli stessi da parte delle regioni
La riconduzione unitaria compiti di tutela e di produzione salvo specifiche esigenze assistenziali didattico di ricerca delle aziende del servizio internazionale
Le condizioni davvero per una formazione permanente continua degli operatori sanitari
L'aziendalizzazione vera nel senso di portata fino al limite al limite Massimo cui si può portare l'aziendalizzazione
Di
Prestazioni rese da soggetti pubblici
La stessa attenzione per l'esclusività del rapporto della dirigenza sanitaria di cui sicuramente si percepisce accanto inevitabili difficoltà anche l'aspetto forte di collegamento con un ruolo ancora più forte e determinato del servizio militare nazionale
Il potenziamento del ruolo comunale non più ridotti a una semplice funzione espressiva del bisogno di salute della popolazione ma allargato la funzione dialogica di partecipazione la programmazione e la verifica dei risultati
Lo spazio aperto una breccia forse soltanto ma comunque lo spazio aperto al no profit al privato sociale ecco potrei continuare
Tante singole cose valutate mediamente come positive dall'altro
è una seconda
Serie di reazioni un atteggiamento complessivamente diffidente
Legato ai tanti i supposti ismi statalismo centralismo
Una sorta di fumus mali iuris per così dire cioè
Una riforma incentrata su una lettura dello stato sociale non adeguata
Ai tempi nuovi di cui questa mattina abbiamo avuto
Da versanti differenti splendide illustrazioni
E poi per contro un cammino che a qualcuno appare in controtendenza rispetto al cammino autonomistico e perché no federalistico del nostro ordinamento
Perché due parzialità perché la prima lettura pare limitarsi alle tante cose positive senza
Dare un indizio sull'insieme la seconda lettura
Sembra invece per contro non soffermarsi sugli aspetti testuali sulla reali
Importanza sul contenuto reale della riforma
è possibile una lettura più unitaria
Ci provo
Può darsi che sia anche un problema
Di pulizia lessicale
Che qualche volta cioè l'impiego di alcune parole finisce per tradire
Il significato stesso che si assegna a queste parole
Quando per esempio si parla di centralismo e bisogna subito tener presente non solo che è una cosa è il livello centrale e altre livello statale
Così pure una cosa il livello statale è un'altra cosa il livello governativo ci sono organi che sono centrali
Ma che non sono statali la Conferenza Stato Regioni per esempio con la Conferenza unificata
Ci sono organi che sono statali ma non sono governativi
L'Agenzia per i servizi sanitari regionali e anche nel governativo cioè il governativo il ministeriale cioè mille distinzioni da fare sono molte e vanno fatte perché noi abbiamo a che fare con una riforma dove il ruolo centrale forte
Se per ruolo centrale intendiamo il ruolo forte della conferenza unificate dalla Conferenza Stato-Regioni che interviene a ogni piè sospinto tutte le volte che c'è un atto d'indirizzo e coordinamento questo comporta l'intesa
Con la conferenza tra Regione con la Conferenza unificata e e dunque sicuramente si potrebbe dire che c'è un ruolo centrale forte ma sicuramente non è l'accezione di ruolo centrale che invece impiega
Quella seconda posizione di cui davo conto
D'altra parte appunto il centro è un centro compartecipato i livelli essenziali di assistenza cardine sicuramente di tutto il discorso non sono
Ho in mente un commento di una collega autorevole bravo ma
Gli è sfuggito questo particolare non sono propri del livello statale
Sono definiti in sede di Piano sanitario nazionale che va all'intesa con la conferenza unificata cioè
Ecco riuscire a capire che forse bisogna fare un po'più di attenzione anche alle parole
E statalismo regolare
Via la regolazione
Nelle costruzioni dello stato dello stato minimo
Che non so quanta diciamo incidenza e pregnanza possono avere ma dello stato limitato per usare un'espressione cara è uno dei nostri di scarsa ecco certamente la regolazione è un momento importante di questo sta
E la legge delega quattrocentodiciannove
Avvilita
Questa attività di regolazione dentro un quadro di coerenza con la programmazione nazionale regionale coerenza alla quale assoggettato proprio tutto il procedimento dell'autorizzazione e dell'accreditamento degli appositi rapporti ed a quella lettera di che bisogna muovere per capire il senso complessivo
Di questa parte della riforma ecco tutto questo è una premessa per focalizzare alcuni punti
Sui quali la valutazione portata può consentire una lettura Secondo è unitaria complessiva della riforma in punti potrebbero essere tre
Il contenuto della regolazione la tecnica della regolazione
I vincoli procedurali quelli che i francesi hanno chiamare le contraente procedurale con i vincoli di sistema
Io accenno soltanto evidentemente a questi cercherò di mantenere finché possibile con l'impegno di stare nel tempo ma
Certamente il contenuto forte della regolazione è un sistema programmazione
Programmazione a tutela di quella di via De tra diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività in cui si sostanzia la tutela della salute nel nostro ordinamento
La tecnica della regolazione mi sembra alluda ai meccanismi di concertazione
Che i vari soggetti chiamati a regolare sono anche chiamati a porre in essere e infine il problema dei vincoli di sistema allude
A tutte quelle opportunità per limitare se non eliminare quelle autoreferenzialità qui sono soprattutto gli economisti che hanno sollevato l'attenzione su queste cose di ciascun livello di ciascun soggetto del servizio sanitarie nazionali
Ebbene la riforma va Baluta tra per come ha saputo a rispondere su queste tre questioni
Eventualmente anche proponendo visto che ci sono due possibilità di correzione il correttivo previsto dalla legge centotrentatré del novantanove cosiddetta legge
Delega sul federalismo fiscale e poi il testo unico finalmente l'atteso testo unico capace non solo di raccogliere e coordinare sarebbe già molto
Ma anche di potare di abrogare di
Corregge integrale
Sul primo punto contenuto della regolazione io credo che
Sia necessario una maggiore qui vado molto veloce perché so che ci sarà un intervento ad hoc proprio su questo punto una maggiore attenzione sul meccanismo complessivo di questa
Competizione programmata
Ho programmazione competitiva credo che le locuzioni possono essere usate in modo fungibili
Semmai il rischio quale è che gli atti conseguenti al decreto legislativo duecentoventinove si lascino prendere un po'troppo la mano che l'attuazione in sede di decretazione o in sede di Atene secoli lamento in sede di normazione regionale
O locale perché anche questa è diventata
è diventato anche questo un livello di normazione
Si lasci un po'prendere la mano
Cioè ecceda
In una
Eccessiva attenzione ai dettagli alla
Regolamentazione di tutto e di tutti che indubbiamente sarebbe contraddittoria
Anche solo con uno degli aspetti fondamentali della riforma il completamento dell'aziendalizzazione
Sul secondo punto la tecnica della regolazione
E vorrei dire qualche cosa di più ecco io credo che
Finalmente cerco di dirla
Da tecnico più ancora ecco
Perché la persona che si è coinvolta nella stesura del testo
Finalmente abbiamo un testo dove c'è una evidente
Preoccupazione di un corretto rapporto tra le fonti del diritto nel nostro ordinamento
Anche in una materia come quella sanitaria che pure ha le sue caratteristiche di
Originalità
Nella nostra vicina Austria che pure è uno Stato quasi federale
La che son desideri dalla materia sanitaria è una materia nella quale si vede soltanto una competenza attuativa livello locale perché si pensa appunto che quindi la sanità in giro per il mondo a
Una diversa allocazione tra i vari livelli istituzionali
Quello che si è cercato di fare e di utilizzare tutte quelle tecniche capaci di rispettare il ruolo dei poteri locali la suppletivi ITA
L'indirizzo e coordinamento
Il ricorso alle linee guida una fonte ancora un po'poco conosciuta nel nostro ordinamento
Di derivazione tedesco federale risplendi Manta
Da noi ancora un po'poco conosciuta tanto è vero che qualche volta sì fra intende sia da parte di chi emana le linee guida sia da parte poi del giudice chiamato a valutarle se ne fra intende l'ha portato in mente una recente e e puntuale corretta a mio parere sentenza della Corte Costituzionale quattrocentoventi del novantanove dove a proposito di queste linee guida si riceve però linee guida sì ma l'efficace quella tipica delle fonti del diritto e lo probabilmente le linee guida di cui l'articolo uno una volta comma sette del cinquecentodue sono qualche cosa di diverso
Certo occorre superare la disinvoltura che consiste nel valicare spesso il dato formale
In nome dell'esigenza di tutela sostanziale tanto più in un settore come quello della sanità ma insomma come possibile porre dei cavilli no non sono cavilli perché sono l'essenza la forma dello Stato di diritto quindi vanno valutati con molta attenzione ma c'è la giurisprudenza costituzionale che da tempo
Mette paletti ed anche la soluzione perché non è vero che non si può
Tener conto del bisogno sostanziale solo che va fatto in un certo modo anche il dettaglio può essere contenuto nella normativa statale purché questo dettaglio
Sia collegato con l'essenzialmente con i principi di riforma purché sia collegato agli standard minimi di tutela oppure purché ci sia una opera di un'esigenza di operatività immediata salvo evidentemente che una volta intervenuta la legislazione locale questa finisca per prevalere ecco cioè c'è tutto un un sistema che da questo punto di vista può dare già garanzie e dunque
L'importante intervenire inserirsi in questo filone faccio un altro esempio ma solo veloce la recente schema di decreto legislativo sui rapporti sanità un servizio sanità università servizi sanità nazionale università ecco anche lì
C'è un passaggio nel in questo schema provato la sposa limata al governo c'è un passaggio in cui si dice
Quelle che erano linee-guida diventano atto d'indirizzo e coordinamento sembrerebbe un passaggio forse la maggior parte degli osservatori banale no è un passaggio che significativo di un'attenzione di un'attenzione che forse in passato non c'è stato fino in fondo
E infine il terzo punto
I vincoli procedurali come si fa a eliminare l'autoreferenzialità si fa introducendo un meccanismo procedurale che comporti la responsabilizzazione di ciascun soggetto si fa né i rapporti tra i livelli alti di governo per esempio portando avanti la linea nata dall'articolo ventotto della finanziaria ultima da da quattro quattro otto del novantotto
Il patto di stabilità non a caso non a caso ribadito nella
Riforma ter all'articolo diciannove ter
Che riprende la procedura del Patto di stabilità la rende
Permanente dinamica e dall'idea di che cosa voglia dire quando livelli di governo cooperano impegno ordine a obiettivi a finalità comuni ecco
Questo
Riferito all'intero sistema dei rapporti e dei livelli di governo comprendo e quindi anche i livelli di governo vero e proprio regioni le aziende o i livelli che compartecipano all'indirizzo la programmazione per esempio il livello comunali
Che cosa occorre
Garantirsi che tutto questo cioè che questo Complesso che io ho cercato di riassumere
Che questa attenzione ai profili istituzionali
Riesca poi a produrre questo il vizio sanitario nazionale così come ci è stato descritto questa mattina nei vari interventi autorevoli interventi che sono stati ascoltati hanno credo che occorra un salto di qualità culturale ecco permettetemi di concludere quello che evidentemente era un intervento a partire da una competenza limitata quale quella del giurista con una e considerazione un pochino più di ampio respiro
Noi dobbiamo probabilmente avvicinandosi avvicinandoci alla riforma ter
Superare qualche difficoltà di ordine culturale che aleggia nel dibattito
Provo a farmi capire con tre citazioni
Prese volutamente
Secondo coordinate spazio-temporali distanti tra loro
Una prima citazione viene
Da
Un osservatore da un giurista
Osservatore delle dei servizi sociali dei sistemi sanitari del mondo anglosassone
Portando la sua attenzione in particolare sulla realtà canadese a tanti punti di vista interessante per il nostro ordinamento India di avvicinamento ad un globale
Potenziamento della regionalizzazione se non quasi federalismo federalismo dice ecco il ruolo della politica sociale
è un ruolo decisivo
Come strumento di integrazione nazionale su base territoriale l'autore che ebbe anche in ma per contro ed è la valutazione di sintesi che date l'esperienza canadese i programmi sociali progettati e controllati a livello regionale senza partecipazione del livello centrale potenziano le tendenze centrifughe
Non le attenua
E questa è una prima riflessione che serve per mettere diciamo e nel giusto bilanciamento no le esigenze che il nostro ordinamento costituzionale e a livello di legislazione ordinaria avverte nel potenziamento delle autonomie a fronte anche di una
Di un mantenimento di una compartecipazione di un'attenzione di del livello centrale nel senso a allargato che dicevo prima una seconda
Citazione viene da
Una rivista
Molto diffusa tra gli operatori sanitari New England paradossalmente o casualmente
Verso la fine dell'estate sia l'ansia di un inganno dedicato alcuni editoriali al rapporto proprio tra mercato e
Servizi sanitari e come bilanciare questo rapporto fino a che punto
Aprire a una
Svolta liberista invece fino a che punto proteggersi leader ritornare ad un modello più regolato ecco a me ha colpito che
In uno di questi editoriali espressione evidentemente di una cultura
Per sua natura proprio non provinciale dunque rispetto alla quale noi qualche volta abbiamo dei sentimenti di inferiorità e questa volta però il sentimento non può essere quello di inferiorità perché la conclusione
Dell'editoriale di New England ma quello di Lanzetta andava sulla stessa lunghezza d'onda una conclusione
Di questo genere come il sangue
La tutela della salute troppo preziosa intima e corruttibile per conferirla un trust affidarla al mercato ecco
Anche questo è un elemento importante di tipo culturale per capire come sostenere la riforma ter senza pregiudizi e senza complessi di inferiorità e infine
In questi tempi in cui si parla con una certa frequenza di terza via
Perché non rifarsi ad uno degli teorici dell'ultima generazione per così dire delle terze vie anche lui di Dallas
Parlando nel libro appunto la terza via dell'esigenza di ritrovare un liberalismo civico
Una riconquista dello spazio pubblico diede dice Cito
Sostenere un servizio sanitario nazionale che abbia una solida base finanziaria è molto importante
E per queste ragioni la riforma delle quali feste non dovrebbe ridurre il welfare state ammira rete di sicurezza
Soltanto un sistema di welfare che benefici la maggior parte della popolazione potrà generare una moralità comune della cittadinanza
Mentre invece dove welfare assume soltanto una connotazione negativa ed è per lo più mirato ai poveri come tende ad accadere negli Stati Uniti
La conseguenza sarà la divisione sociale fin qui Giddens io aggiungerei se questa è la conseguenza è l'esatto contrario
Del logo del nostro della nostra conferenza sempre vicino atte vi ringrazio
Grazie professor Balduzzi anche per essere stato nei tempi che non ho detto quindici minuti
Ciascuno dei relatori dò la parola al professore Massimo Luciani ordinario di istituzioni di diritto pubblico dell'università la sapiente
Mi è stato chiesto
Di
Offrire il punto di vista del costituzionalista
Sulla riforma dialogando
Anche senza
Infingimenti con il collega Balduzzi
Verificando quali sono i punti che convincono e quelli che magari convincono di meno della riforma in particolare in riferimento ai rapporti tra Stato Regioni che autonomie locali
Io partirei condividendo anzitutto il rilievo fatto precedentemente da Balduzzi sulla necessità di un'opera di pulizia terminologica ci si chiede se questa riforma sia statalista o piuttosto federalista
Ecco per i turisti
Attenti all'uso dei termini questo quesito non ha grande significato per la ragione semplicissima che termini di questo genere non hanno una definizione giuridica precisa lo stesso termine di federalismo come è noto si espone a le controversie le più varie
Il problema è semplicemente di vedere quale e quanta autonomia e riconosciuta di volta in volta alle istanze decisionali decentrate
La vera differenza non è tra Stati unitari Stati federali o tra Stati regionali e Stati federali e tra Stati che riconoscono autonomia legislativa all'istanza decentrate statiche l'americano
Una volta che si è fatta la scelta di riconoscere l'autonomia legislativa mi pare che siamo all'interno
Tv una di un modello che poi si differenzia nelle singole esperienze in cui si in vera terra caratteristica di carattere quantitativa non qualitativo ciò che differenzia dunque lo stato realmente autonomistico e la potestà legislativa il direi questo è conforme all'idea che sin da Bode sin dal primo davvero fondatore atti a sovranità sia della sovranità medesima intendendo per sovranità il potere di dare la legge in generale e in particolare ora precisato questo precisato dunque che dobbiamo vedere quanto autonomismo ceca quanto invece non ce n'è nella nella riforma
Partirei dalla relazione e di accompagnamento al decreto
Nel quale è la quale relazione si dice che si è adottata la scelta di valorizzare la parte più innovativa della legislazione del mille novecentonovantadue mille novecentonovantatré incentrata sulla regionalizzazione del sistema e sulla aziendalizzazione delle strutture
Secondo la relazione dunque
Si sarebbe definito cito anche qui testualmente un modello generale di funzionamento del servizio sanitario nazionale
Che attribuisce alle Regioni l'esercizio della funzione di tutela garantita dal Servizio sanitario nazionale attraverso le aziende unità sanitarie locali le aziende ospedaliere gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico
Nonché l'attività assistenziale delle aziende che saranno definite attraverso l'esercizio della delega l'articolo sei della legge quattrocentodiciannove ora questa è la
Ricostruzione del modello da parte del medesima relazione di accompagnamento cioè l'auto in terra predazione diciamo del decreto del decreto legislativo numero duecentoventinove del novantanove
La mia impressione è che in questo decreto siano presenti molti meccanismi che intendono assicurare e che una decisione sia Dotti
Cioè che ci sia qualcuno che decida e che questa decisione sia adottata in tempi rapidi
Questo pone ovviamente dei problemi degli interrogativi sul piano dei rapporti tra le varie istanze decisionale cioè tra il centro e la periferia mi sembra inevitabile che in un campo di questo tipo meccanismi di questo genere ci debbano essere per la ragione è molto semplice che poi alla fin fine a tutto ruota
Attorno a
Alle previsioni generali alle dichiarazioni di principio di cui all'articolo uno del decreto legislativo c'è tutto ruota
Attorno al diritto alla salute
Ora qui essendo in gioco il diritto alla salute
è in gioco un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione articolo trentadue richiamo l'attenzione sul fatto che è l'unico caso in cui la Costituzione utilizzare il questa qualificazione cioè diritto fondamentale no che gli altri non lo siano ma è significativo che si sia voluto sottolineare con questa particolare accentuazione l'importanza del diritto alla salute
Se è in gioco il diritto alla salute come diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività stanno la formula dell'articolo trentadue della Costituzione meccanismi di questo tipo ci debbano essere ebbene nel decreto legislativo ce ne sono molti e si sostanziano soprattutto nella previsione
Di
Strumenti di indirizzo di coordinamento nella previsione di poteri sostitutivi nei confronti delle regioni e anche nella previsione peraltro di meccanismi di carattere cooperativo tra centro
E periferia l'impressione generale che sia dal dalla riforma è questa che il vestito
Cucito dalla riforma un vestito per regioni forti
E cioè sono le regioni forti che funzioneranno senza temere l'intervento dello Stato i poteri sostitutivi qui sono previsti a mio avviso nel rispetto del dello schema del modello stabilito dalla Corte costituzionale cioè c'è sempre
La messa in mora delle Regioni inadempienti e poi successivamente cioè l'adozione del dell'atto sostitutivo ma è evidente che sono le regioni più deboli hanno da temere dall'intervento sostitutivo dello Stato
Sì disegna qui
Quello che già da molti anni orsono mi sembrava un modello un po'spurio di regionalismo che il del giornalismo che ho chiamato competitivo utilizzando in modo forse abusando un pochino la terminologia la terminologia nordamericana
Cioè un regionalismo nel quale non c'è soltanto competizione tra centro e periferia ma c'è competizione tra scusate tra le stanze periferiche ma c'è anche competizione tra centro e periferia
Nel senso che il modello di questo tipo chi riesce a decidere a decidere rapidamente non si fa sostituire quindi noi abbiamo una sorta di mescolanza nella riforma ma nell'intero regionalismo italiano tra il modello del regionalismo cooperativo per cui ci si accorda ci si accorda per perseguire obiettivi comuni e il modello ammesso che modello sia del regionalismo competitivo cioè del modello secondo il quale lo Stato interviene soltanto nel caso in cui le regioni siano deboli restino inerti
è chiaro che questi meccanismi di indirizzo e coordinamento i poteri sostitutivi sono finalizzati ad un interesse di rango costituzionale questo interesse di rango costituzionale si connette come accennavo prima al diritto alla salute che cosa si vuole garantire si vuole garantire anzitutto che vi siano e quei livelli uniformi di assistenza di cui parla sempre l'articolo uno io cito dal testo coordinato del decreto legislativo numero cinquecentodue del novantadue coordinato con il decreto duecentoventinove del novantanove che molto cortesemente mi è stato fornito dall'ufficio legislativo amministrato la sanità è comunque un testo
Ufficioso diciamo da un certo punto
Ora per poter garantire livelli uniformi
Di assistenza che cosa occorre occorre ovviamente una gestione uniforme ma occorre preliminarmente una programmazione uniforme ed è per questo che l'articolo uno prevede il piano nazionale ora ovviamente il piano nazionale e i piani regionali
Il meccanismo di adozione dei piani regionali e del Piano nazionale mi sembra che dal punto di vista procedimentale possa essere considerato sufficientemente garantista per la partecipazione delle Regioni
Al medesimo
C'è un passaggio però sul quale mi sembra giusto vere qualche nutrire qualche dubbio ed è la previsione di cui al quinto comma dell'articolo uno della adozione del piano da parte del governo tra l'altro d'intesa con la conferenza unificata prevista dal decreto legislativo duecentottantuno del novantasette la conferenza unificata come sapete
E la conferenza unificata tra Conferenza Stato Regioni e conferenza stato città Autonomie locali
Personalmente ho qui qualche dubbio per le ragioni che esporrò rapidamente sottolineo peraltro sono obbligato a farlo e questo un dubbio
Di carattere personale ma che la giurisprudenza costituzionale si è mostrata di manica alquanto larga in questa materia perché in una sua recente sentenza la numero quattro centootto del mille novecentonovantotto
Ha rigettato alcuni ricorsi delle Regioni Puglia e Sicilia proprio avverso il decreto legislativo duecentottantuno ritenendo che la per uscite diciamo il la disciplina della conferenza unificata no fosse lesiva delle attribuzioni regionali
Io però comunque ritengo che sia opportuno sottolineare queste perplessità per questo perché se la logica dell'intervento dalla Conferenza unificata e quella di farla essere presente nel procedimento decisionale ogni volta che sono coinvolti gli interessi delle Autonomie locali
Particolare comuni e province beh è evidente che essendo questi enti in particolare i comuni enti a fini generali
Sono sempre coinvolti gli interessi dei comuni in qualsivoglia procedimento decisionale e allora la conferenza dovrebbe essere sempre e comunque la conferenza la conferenza unificata
C'è dunque il rischio che a partire dall'idea secondo la quale la scelta in favore della conferenza unificata o meno debba dipendere dalla presenza o meno di interessi locali sia una scelta in realtà meramente e fittizia
Ora nel caso specifico del piano invece il piano che cos'è il Piano nazionale funzione di programmazione e proprio le leggi cosiddette leggi Bassanini uno e due cioè la legge numero cinquantanove e centoventisette del mille novecentonovantasette ci hanno detto
Che la funzione tipica delle regioni e la funzione di programmazione e anche di partecipazione delle Regioni alla programmazione nazionale da questo punto di vista per questo ritengo che qui sarebbe stato più opportuno prevedere la consultazione anzi l'intesa per essere precisi con la conferenza Stato Regioni piuttosto che con la conferenza unificata
Mentre invece non non trovo assolutamente niente da dire sul fatto che il comma undici preveda che i Progetti Obiettivo previsti dal piano sanitario nazionali siano adottati d'intesa con la Conferenza unificata perché sono proprio Progetti Obiettivo destinati a essere realizzati come si diceva un brutta espressione sul territorio
In realtà complessivamente manca militare
Mi permetto di osservare una
Concezione chiara ma non in questa riforma dell'intero ordinamento del ruolo della Conferenza Stato-Regioni della conferenza unificata
Qui ad esempio si attribuiscono la conferenza unificata anche alla Conferenza Stato Regioni per essere più precisi anche compiti operativi mi riferisco all'articolo nove e bis laddove questa sede dovrebbe essere essenzialmente una sede di consultazione quindi da questo punto di vista probabilmente si dovrebbe chiedere
Al legislatore nazionale un un chiarimento definitivo sul rapporto tra le le varie sedi di consultazione tra stato e regioni in particolare sul ruolo della conferenza e unificata
Un'altra osservazione puntuale riguarda la previsione dei Poteri sostitutivi nel caso di mancanza di Piano sanitario nazionale e regionale
Come osservavo precedentemente mi sembra che il procedimento di adozione dell'atto sostitutivo sia sufficientemente garantista per le regioni
Però qui non si dice nulla sulle conseguenze giuridiche della attive in toilette novazione del piano regionale una volta che sia già stato adottato l'atto sostitutivo
Secondo concetto mi pare che a questo punto il piano regionale dovrebbe comunque prevalere
Evidentemente sugli atti sostitutivi adottati adottati nella nell'esercizio del potere di cui alcuni comma diciassette dell'articolo uno ma già detto per essere per essere completi che questo è testualmente previsto per un'altra fattispecie al secondo comma dell'articolo due si nel comma anzi per essere precisi due occorsi esso dell'articolo due laddove questo effetto
Di
Rick sostituzione della regione Allo stato che si è sostituito alla Regione precedentemente rimasta inerte e chiarito con molta puntualità quindi qui si potrebbe creare un problema interpretativo ma forse nulla di più
Ci sono poi gli altri altre decine di osservazioni puntuali che si potrebbero fare ma volevo richiamare la vostra attenzione soprattutto su questi due elementi cioè esercizio dei poteri sostitutivi e modalità di confronto in sede di Conferenza perché sono quelli che poi tutto sommato e interessano di più
Si rileva nella riforma peraltro anche la tendenza ad utilizzare altri modelli
E altri moduli di cooperazione tra Stato e regioni
Davvero dando un disegno un po'più completo a questo Tom modello di regionalismo cooperativo che peraltro come accennavo prima è contaminato da noi da elementi di regionalismo competitivo mi riferisco specificamente agli accordi di programma che sono previsti dal articolo cinque bis
Stipulati dallo Stato dalle Regioni da altri soggetti pubblici che sono interessati ad interventi di ristrutturazione di ammodernamento edilizia di ammodernamento tecnologico mi riferisco a quanto prevede l'articolo diciannove ter A pagina centoundici in ordine alle convenzioni che possono essere stipulate tra ministero della Sanità in regione interessata
Per anche qui adottare una serie di misure di sostegno ai programmi operativi di cui al precedente secondo comma per la riorganizzazione e la riqualificazione e il potenziamento dei servizi sanitari regionali di durata non superiore al triennio
Sono meccanismi questi di cooperazione accordo di programma convenzioni che a mio avviso debbano essere fortemente valorizzati
Debbono essere valorizzati perché sono lo strumento per ottenere un sistema sanitario che funzioni secondo il modello del consenso dell'efficienza
Essendo meccanismi consensuali evidentemente presuppongono che funzioni e consenso
Ma sono anche i meccanismi che dovrebbero mirare a incrementare l'efficienza perché le amministrazioni non vanno ognuna per conto loro e perché dovrebbero garantire soprattutto la messa a disposizione delle Autonomie delle risorse finanziare delle quali altrimenti non potrebbero pure non potrebbero in questa stessa misura e quindi questi meccanismi vanno utilizzati con grande che con grande sicurezza vanno valorizzati bisognerebbe anche moltiplicatori
La conclusione se si potesse dare una conclusione così pochi minuti ma il tempo limitato era stato concordato con la signora sottosegretario precedentemente basta soltanto dare qualche piccolissima
Valutazione di merito
Una conclusione che si potrebbe trarre è appunto quella che dicevo prima che questo meccanismo è un meccanismo che per le regioni è una scommessa
Qui si è voluto anzitutto
Mo'procedimentale
Attraverso il quale diritto alla salute si garantisce interessa fino a un certo punto
Sta evidentemente alle regioni utilizzare le loro attribuzioni con l'efficienza con l'incisività necessarie per evitare di vedersi sottrarre esercizio di tali attribuzioni dall'istanza decisionale centrale vi ringrazio
Grazie professor Luciani
Allora la parola la professoressa Nerina di rinvii in direttore generale nella programmazione del Ministero della Sanità
Il tema della la sua relazione
La programmazione finanziamento nella prospettiva del federalismo
La preghiamo anche rimanere nei quindici minuti come grazie grazie
Ringrazio
Dunque il tema che mi è stato affidato a che vedere con due argomenti fondamentali la programmazione all'interno del quale della quale viene ricompreso anche il tema del finanziamento
L'analisi di questi due aspetti nel contesto di evoluzione del sistema fiscale e del servizio sanitario nazionale in ottica del federalismo dirò qualche farò qualche breve cenno agli aspetti della programmazione soffermandomi soprattutto sugli aspetti del finanziamento
La normativa di cui stiamo parlando riafferma il ruolo della programmazione
Come strumento che tenta di che deve conciliare i due aspetti che apparentemente troppo frequentemente forse sono stati difficilmente conciliabili
Da un lato il rispetto dei livelli uniformi essenziali di assistenza da garantire a tutta la popolazione in condizione di uniformità
E dall'altro il rispetto dei vincoli di bilancio ovvero il rispetto dei tetti delle risorse finanziarie che sono messi a disposizione del servizio sanitario nazionale e del servizio sanitario di ogni regione
Sulla base di quanto come è già stato detto questa mattina viene contestualmente definito anno dopo anno
A sostegno finanziario delle attività svolte per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza
Ecco il rispetto di questi due aspetti fondamentali da un lato i livelli di assistenza e dall'altro i vincoli di bilancio sono i temi sui quali negli anni novanta
Tutti gli operatori sanitari e non hanno operato con estrema attenzione per la verità sappiamo bene che molto spesso si è ritenuto che l'azione di programmazione all'interno del settore sanitario fosse difficilmente esercitabile perché mancavano le condizioni in effetti se ci domandiamo
Quali possono essere le condizioni per poter programmare direi che potremmo sintetizzarle in tre fondamentali uno chiarezza degli obiettivi da raggiungere due certezza delle risorse a disposizione risorse finanziarie e non
E tre trasparenza delle regole del gioco
Chiarezza degli obiettivi il Piano sanitario nazionale prima e i piani sanitari regionali che si stanno approntando e con chi con quella procedura circolare che il due due nove ha introdotto i piani sanitari appunto sono in grado di individuare e dare indicazioni precise alle singole realtà territoriali di quali sono gli obiettivi verso i quali si deve tendere
La seconda condizione importante la certezza delle risorse disponibili e mi soffermerò subito dopo
A enunciare come lo sforzo fondamentale che è stato svolto dal governo in questi ultimi periodi per cercare di rendere soddisfatta questa seconda condizione ha prodotto dei risultati sicuramente incoraggianti
La terza condizione la trasparenza delle regole del gioco le regole del gioco sono scritte nel decreto legislativo duecentoventinove sappiamo tutti che le regole del gioco per poter funzionare devono essere chiare uguali per tutti noti a priori e fatte rispettare
E la normativa di riferimento tenta di oltre che a colmare a completare
Gli aspetti che negli anni Novanta non erano stati completati tenta di fare chiarezza sulle regole del gioco
Ma mi voglio soffermare sul secondo aspetto che è quello che è stato un po'considerato spesso il tallone d'Achille del sistema sanitario ovvero la mancanza di certezza
Circa le disponibilità finanziarie per poter programmare è vero bisogna vedere alcuni elementi di conoscenza che sono indispensabili primo avere risorse certe nell'ammontare
Secondo avere risorse adeguate rispetto al fabbisogno complessivo delle attività che devono essere svolte per il rispetto dei livelli di assistenza e terzo avere risorse note con sufficiente anticipo per consentire al programmazione programmatore di programma
Ebbene il documento di programmazione economico finanziario relativo al due mila due mila e tre
E la finanziaria per l'anno due mila la proposta di legge finanziaria attualmente in discussione per l'anno due mila consentono di rispettare di soddisfare tutte e tre queste condizioni
Le regioni potranno affrontare il prossimo anno prima della fine dell'anno mille novecentonovantanove
Avranno noto non soltanto l'ammontare complessivo di risorse che ogni Regione avrà a disposizione per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale nell'anno due mila
Ma sarà possibile conoscere persino la frase
Ma sarà possibile conoscere sin da subito
In linea di massima ha fatto salvo ovviamente le eventuali modificazioni che potranno essere contenute nei successivi documenti di programmazione economico-finanziaria non solo le risorse per l'anno due mila ma anche l'ammontare di risorse per l'anno due mila e uno e per l'anno due mila e due
Una programmazione su un triennio una programmazione economico finanziaria che il settore sanitario può e deve fare in modo da poter rispettare gli obiettivi che si propone di raggiungere dicevamo i provvedimenti per il riparto del fondo con riferimento all'anno due mila potranno essere avviati sin dal mese di dicembre di quest'anno
Saranno note le disponibilità per il triennio successivo e le Regioni avranno modo di conoscere qual è l'ammontare di risorse su cui possono contare per il rifinanziamento del mille novecentonovantanove
E quindi per quel che riguarda la seconda condizione ovvero risorse certe e note a priori la possibilità di poter avviare un serio processo di programmazione economico finanziaria finalmente realizzabile anche nel settore sanitario
Certamente per poter programmare con serenità non basta avvenire chiarezza
Delle risorse che sono disponibili per il futuro ma bisogna in qualche modo anche chiudere con le pendenze che fanno riferimento agli anni passati
Di qui le gli sforzi che sono stati fatti in quest'ottica per riuscire a consentire le condizioni che permettono una seria programmazione di ricostruire i disavanzi o meglio gli eccessi di spesa che fanno riferimento al quinquennio novantacinque novantanove in particolare per i primi al triennio novantacinque novantasette
E per chiudere definitivamente quanto è rimasto ancora in sospeso con riferimento al novantaquattro e i precedenti anche su questo come è noto sono in corso i lavori sul tavolo della spesa
Con le regioni con le quali all'interno delle attività svolte con il Patto di stabilità all'articolo ventotto della finanziaria di quest'anno
I lavori sono stati svolti con estremo su stremo spirito di collaborazione tra l'amministrazione centrale amministrazioni regionali
E le disponibilità finanziarie per gli esercizi pregressi previste dalla finanziaria per il due mila
E previsti già in precedenza dagli altri provvedimenti consentono alle Regioni anche di programmare il rientro dai disavanzi con sufficiente certezza
Quindi le condizioni economico finanziarie ci sono per poter consentire una programmazione sotto questo profilo seria e rigorosa
Resta un punto importante per il futuro
Che è quello del dei riflessi della dell'esercizio della delega sul così detto federalismo fiscale credo tutti sappiano che la legge di delega sul federalismo fiscale la legge centotrentatré porta una data successiva la legge di delega in base alla quale è stato predisposto il decreto attuativo duecento e ventinove quindi il decreto attuativo duecento e ventinove non si occupa specificamente di questi aspetti così come non si occupa se non marginalmente gli aspetti del finanziamento rinviando a momenti successiva successivi le correzioni e le revisioni in vista del federalismo fiscale
Il decentramento fiscale era già stato introdotto con il documento di programmazione economico finanziaria novantanove due mila e uno
Il quale si impegnava ad accelerare il processo di decentramento fiscale in quanto processo volto a riallineare le responsabilità in ordine al prelievo fiscale con quelle relative all'erogazione della spesa
E questo per una duplice serie di ragioni da un lato per tener conto dei vincoli imposti dall'Unione europea ovvero per ragioni connesse al risanamento della finanza pubblica
E dall'altro per esigenze di revisione complessiva delle regole di ripartizione dei trasferimenti fra le regioni e l'amministrazione centrale
In altri termini all'origine di questa linea di intervento che ripeto era già prevista nel documento diploma programmazione economico-finanziaria del novantanove
Di era fra l'altro l'insoddisfazione di un sistema di finanza pubblica
Ove il governo centrale trova a volte difficoltà a rendere i comportamenti degli enti decentrati compatibili con gli obiettivi fissati a livello nazionale no lei sappiamo bene che il settore sanitario del settore nel quale si è già avviato da numerosi anni una intenso processo di decentramento non solo dal lato del finanziamento a suo tempo attraverso l'introduzione dell'IRAP ma anche dal lato dell'organizzazione del funzionamento dei servizi così come il riconoscimento delle diversità
Delle diverse regioni ricompreso nella Filosofia anche nella legge sei sei due prevedeva la definizione di una quota capitaria differenziata fra le Regioni in modo da tener conto delle peculiarità delle singole regioni
Però la legge di delega sul federalismo fiscale chiede di fare uno sforzo ulteriore
Perché ci chiede di trovare un il sistema di regole che consentano di conciliare il mantenimento del servizio sanitario nazionale covano un decentramento fiscale completo
Delle regioni e in particolare delle regioni a statuto ordinario
Il legge centotrentatré sul federalismo prevede sostanzialmente tre cose da un lato l'abolizione di tutti i trasferimenti erariali alle regioni
Per la verità non tutti con qualche eccezione non sto qui entrare nel merito delle dei singoli aspetti certamente anche del fondo sanitario nazionale
Con l'esclusione dei quei finanziamenti che hanno rilievo sopra regionale sostanzialmente prevede la sostituzione di questi trasferimenti con un aumento dell'addizionale regionale all'IRPEF con un aumento della compartecipazione all'accisa sulla benzina e con l'istituzione di una nuova compartecipazione all'Iva
Secondo prevede l'istituzione di un fondo perequativo nazionale
Quindi verticale
Al quale accedono tutte le regioni che dovrebbe evitare in qualche modo che i livelli di assistenza che saranno in futuro erogato dalle erogati dalle diverse regione siano differenziati in base alla capacità fiscale di ogni regione
Oppure in base alle scelte allocative proprie di ogni di religione ma rispettino al contrario i diversi livelli di assistenza
E poi infine comprende prevede l'istituzione di un sistema di sorveglianza
Sistema di sorveglianza specifico per il settore sanitario proprio perché deve rispondere al quesito che dicevamo prima
Come è possibile rispettare i principi che sono alla base di un servizio sanitario nazionale con un forte decentramento fiscale a livello regionale
Bene questo sistema di sorveglianza è in corso la stesura i lavori della commissione
Che deve attuare questo principio di delega sistema di sorveglianza che in qualche modo può essere pensato per evitare che si realizzi quello che è stato chiamato stamattina al federalismo di abbandono
E che invece possono essere realizzato un sistema in cui il federalismo mantenga alti livelli di solidarietà fra le regioni che hanno diversa capacità fiscale
Sistema di sorveglianza comprende sostanzialmente cinque grandi elementi il sistema di sorveglianza e volte volto a garantire il rispetto in ogni regione
Da un lato dei livelli di assistenza
Ed è l'altro delle garanzie che sono la base del servizio sanitario nazionale ed è fondamentale che questo sistema di sorveglianza sia definito in modo puntuale perché la delega sul federalismo fiscale prevede che nell'arco di un triennio
Sia rimosso il vincolo di destinazione alla sanità delle risorse finanziarie corrispondente la quota capitaria di finanziamento per il servizio sanitario nazionale
E chiede questa questo principio di delega al servizio sanitario nazionale e all'amministrazione centrale in primo luogo un Groenink grandissimo sforzo
Uno sforzo che non è eludibile anche se norme che è quello di passare dalla nero vincolo di bilancio di destinazione della quota capitaria servizio sanitario nazionale già di per sé difficile da monitorare al controllo della garanzia dei livelli di assistenza
Ed allora il sistema di sorveglianza deve comprendere almeno questo cinque elementi fondamentali primo un insieme di indicatori e di parametri di riferimento un insieme minimo di indicatori per renderlo agile e facilmente attuabile
In modo da poter garantire il rispetto da un lato dei livelli di assistenza e dall'altro anche il vincolo complessivo delle risorse che hanno le Regioni
Secondo un insieme di regole e di convenzioni per la rilevazione la valutazione la validazione e l'elaborazione
Delle informazioni ricatti storti statistici che sono necessari per ricostruire gli indicatori e quindi per verificare la situazione di ogni regione rispetta i parametri di riferimento
Terzo elemento la pubblicizzazione periodica dei risultati dell'attività di sorveglianza
E l'individuazione delle regioni che non rispetta no o non convergono verso i parametri che sono stati individuati all'interno del sistema di sorveglianza
Quarto una serie di procedure concordate ovviamente in sede di Conferenza Stato-Regione
Ognuno di questi elementi ovviamente deve essere concordato
L'insieme di procedure per la formulazione di raccomandazioni
A correzione delle anomalie riscontrate nel corso delle analisi sui singoli sulle singole realtà territoriali e la individuazione di forme di sostegno alle regioni che si trovano in maggiore difficoltà
Ed infine ultimo le regole per l'applicazione in caso di inerzia da parte della Regione di forme di penalizzazione anche Attraverso dice il principio di delega la progressiva riduzione delle compartecipazione dei trasferimenti perequativi
E la loro contestuale sostituzione con trasferimenti erariali a destinazione vincolata
Finalizzata al raggiungimento degli obiettivi che sono indicati nel sistema di sorveglianza un sistema sicuramente molto Complesso non facile da lei era realizzare né sotto il profilo scientifico né sotto il profilo applicativo operativo
E neanche sotto il profilo istituzionale nel senso che richiede un grosso lavoro di concertazione fra i diversi livelli ma sicuramente l'unico sistema che può in qualche modo rendere conciliabile le garanzie che il servizio sanitario nazionale si propone di assicurare e un federalismo spinto come quello che andiamo ad attuare grazie
Grazie professoressa di nel DNA a
La parola ora il professor Stefano Zamagni ordinario di Economia politica all'Università di Bologna nella parte di di scarsa quindi non gli mancherà di essere
E ringrazio o visite aggiungendo altre grazie volte nei pochi minuti che mi sono concessi preferisco fissare l'attenzione su un punto specifico dell'intervento della professoressa di Udine degli altri che hanno preceduto prima però due premesse la prima è che il taglio come dire espositivo e quello di chi guarda avanti quindi non un'analisi retrospettiva di quello che è stato fatto nel brevi
Passato più o meno recente la seconda premessa e che l'orizzonte di discorso nel quale vado a mettere le mie considerazioni è quello del che muove a sostegno dell'universalismo in sanità nel senso che ritengo ci siano ragioni ancora oggi più cogenti che parlano a favore dell'universalismo che non nel passato
Non è questo il caso non c'è il tempo ma per dare l'idea e chi nell'altra sezione o in atto nelle nostre società verso quella che si è soliti chiamare la società post fordista postindustriale ci sono ragioni ancora più potenti che parlano dicevo a favore del modello universalista in sanità che non della stagione precedente
Che per paradossale che ciò posso sembrare la ragione e breve questa ed etici nelle società post industriali i rischi
Che una sistema sanità che la sì da prestazioni sanitarie devono tutelare hanno natura endogena e non più risorse e quando i rischi sono di natura endogena ci dimostra che il modello universalista è superiore al modello selettivi sta la prova di questo è che negli Stati Uniti siccome sappiamo sono i campioni peraltro pochi
Son rimasti se non vado errato e Stati Uniti e la Turchia a privilegiare il modello nella selettivi Smoke si stanno muovendo correnti di pensiero misura piuttosto robusta verso una forma di Universalis il punto però è questo che riconosciuto dunque
La scelta a favore dell'universalismo dobbiamo prendere atto che ci sono almeno due modalità di implementare l'universalismo
Una l'universalismo può essere Rizzato per via che a me piace chiamare paternalista o per via sussidiaria
Quindi entrambe sono vie all'interno del canone universalista ma hanno ovviamente modalità diverse
Quella che io personalmente favolistico e la via sussidiaria perché ritengo la ritengo più adeguata e alle condizioni storiche del momento del nostro Paese e soprattutto perché più in linea con una certa concezione di persona e in particolare di titolari di bisogno in questo caso sanitario
Detto questo il punto che volevo brevemente su quale richiamare la vostra attenzione e quella vinciamo quel senso quella situazione di antinomia nella quale versa oggi il rapporto che c'è tra sanità e federalismo fiscale cioè perché antinomia perché da un lato la spesa sanitaria e un forte incentivo a favore del federalismo fiscale
Tutti sanno che nel bilancio delle regioni e dell'ottanta ottantacinque quello è per cento della spesa è occupata dalla sanità e dunque un il federalismo
Fiscale viene visto come una occasione per mettere ordine per dare disciplina e evitare appunto sfondamenti di bilancio al tempo stesso però la sanità appare anche come un vincolo alla federalismo fiscale per l'intimo ori ovviamente non irragionevoli che un è federalismo sanitario possa minare alla base quel principio di uniformità delle prestazioni che come sappiamo è alla base del modello universalista di cui ho detto poc'anzi
Quindi è una situazione di antinomia do non solo dobbiamo nascondere questo ci aiuta anche capire le difficoltà alle resistenze e i dibattiti tuttora in corso
Nella riforma ter a questo riguardo sono sanciti due principi o meglio la strategia e che viene perseguita è fondato su due principi a tutti note da un lato l'abolizione di tutti i trasferimenti verso le regioni a statuto ordinario compresi e quelli erogati dal dal fondo sanitario nazionale dell'articolo dieci di cui siamo tutti sappiamo e dall'altro la sostituzione appunto Cornel i la partecipazione delle regioni ha il addizionali regionali dell'IRPEF le accise sulle benzine i la compartecipazione agli ora questo ovviamente pone il problema che Lapo Ceresa derivino ha poc'anzi richiamato e cioè della necessità di istituire una fondo perequativo perché è evidente
Che non c'è affatto alcuna garanzia tra la capacità la base imponibile o capacità contributiva delle diverse
Regioni italiani e il loro fabbisogno sanitario
Ora non sappiamo al momento al momento sappiamo sì questo fondo perequativo deve essere di tipo orizzontale cioè da Regione a regione però questo secondo me non basta bisogna aumentare il tasso di attenzione sulla meccanismo specifico che vogliamo
E a realizzare all'interno di questo fondo perequativo perché non dobbiamo nasconderci il rischio della produzione i cosiddetti effetti perversi
In altre parole non basta dire
Abbiamo do di vedere istituiamo un fondo perequativo e aggiungiamo il fondo perequativo deve avere natura orizzontale cioè i fondi si trasferiscono da regione a regione bisogna anche specificare se si vogliono evitare effetti perversi il meccanismo
Ad esempio taluno recentemente alcuni studiosi hanno proposto un meccanismo che tenta a privilegiare la il comportamento virtuoso delle regioni nei confronti della tematica fiscali in altre parole per aumentare il tasso di corresponsabilizzazione delle regioni bisogna fare in modo che gli ammontari
Dei fondi di trasferimento siano in qualche modo agganciati allo sforzo fiscale delle Regioni perché altrimenti una Regione potrebbe avere l'incentivo opposto a non comportarsi in maniera virtuosa a questo riguardo questa è ovviamente un'idea che va preso in seria considerazione però ancora una volta non basta
Bisogna secondo me dedicare crescenti attenzioni e di come dire studi ma soprattutto di su un po'qualche sforzo creativo di fantasia
Permettere beni immobili e in chiaro il meccanismo con cui questo fondo perequativo perché ripeto Cooney gli addetti ai lavori sanno da alcuni lavori dissimulazione emerso
Che il fondo perequativo potrebbe generare effetti perversi cioè contrari rispetto alle intenzioni del legislatore
Il secondo principio che appunto sancito dalla riforma ter è appunto il patto di stabilità interno di cui già si è detto e quindi non aggiungo alto
A questo però proposto nasce un problema e cioè cosa accadrà in presenza di divaricazioni che noi sappiamo essere ovviamente possibili tra la crescita dei fabbisogni sanitari e la crescita delle risorse proprie delle singole regioni cioè non possiamo nasconderci che questo sarà il problema dei prossimi anni a anche ripeto sei il meccanismo perequativo ed è funzionerà nella maniera desiderata allora di fronte a questa possibilità che non è poi tanto remota né tanto Stratta è possibile individuare due scenari
Da una parte e il riequilibrio avviene dal lato delle risorse ma questo secondo me è impossibile perché ci porterebbe in una contraddizione di tipo pragmatico
Perché il riequilibrio dal lato delle risorse vorrebbe dire far rientrare dalla finestra ciò che è stato cacciato dalla porta cioè la reintroduzione del sistema dei trasferimenti quel sistema dei trasferimenti che l'attuazione del federalismo sanitario ha voluto e vuole in effetti cancella allora se il riequilibrio non può operare dal lato delle risorse ha appena sono di cadere in contraddizione pragmatica l'altra possibilità è che il riequilibrio avvenga dall'atto dei fabbisogni e allora ed equilibrio dell'altro dei fabbisogni concretamente vuol dire andare verso un modello di copertura minimale come è stato punto chiama
Cioè vuol dire sostanzialmente che si riducono i pacchetti tali prestazioni e quindi si va verso una forma di sanità di cassetto sanitario appunto minimale e questo oppure pone il problema allora i la questione a questo punto diventa se vogliamo evitare la Scilla che ho chiamato degli apra introduzione
Dei trasferimenti e il carisma di di andare sulla modello canadese l'esperienza reale
Recente del Canada ci insegna che cosa ci può andare incontro se si agisce per ottenere il riequilibrio dal lato dei fabbisogni cioè si perde il concetto di cittadinanza nazionale
A cosa serve poi a essere cittadino italiano sei a seconda del luogo dove uno risiedo dove abita a trattamenti sostanzialmente punto diverso e qualora ed è qui che e in tre gioco il discorso della mutualità o della sanità integrativa
Ecco secondo me troppo poco stiamo spendendo in termini di risorse intellettuali e propositive su questo fronte
Io ritengo che questo sia il nodo cruciale non per nulla togliere alle altre questioni che sono importantissime rilevantissimo
Però se noi non affrontiamo la questione della sanità integrativa in quest'ottica cioè come rimedio al rischio
Che reale di cadere in una forma di minimalismo che verrebbe di fatto a farci passare dal concetto di cittadinanza nazionale a quello di cittadinanza regionale con tutto ciò che questo questa transizioni infausta porterebbe con sé
Allora se questo è perché dico questo perché io ritengo che una sanità integrativa soprattutto nella forma delle nuove forme di mutualità o se volete anche fondi sanitari possa essere l'antidoto specifico che come dire ci allontana un rischio di questo tipo anche e queste cose però bisogna pensarle molto in anticipo perché prima che
Una settore robusto di sanità integrativa possa produrre gli effetti a devono passare alcuni anni
Per cui non dobbiamo illuderci dicendo che poi che nei prossimi tre anni come ci ha ricordato può essere se dell'indie il meccanismo della federalismo sanitario non entrava in funzione già dico io
Ma perché possa decollare i più robusti indizi un settore di sanità integrativa occorrono tre e più anni ecco perché è necessario pensarci fin da ora dobbiamo Puglia Arci sugli allo ovviamente questo pone il problema dei cosiddetti livelli essenziali di assistenza cioè qualcuno dice per far partire
La la mutualità o la sanità integrativa bisogna che il lo Stato sto a casa il ministero definisca i livelli essenziali di assistenza lo so che questa è una vexata quaestio
Per quel che io capisco per quel che ho letto per quel che vedo molte persone con cui ho parlato in Italia all'estero sono arrivato alla a farmi i seguenti convincimento che è una pia illusione arrivare a definire i livelli essenziali di assistenza nel senso tecnico di una l'elencazione di prestazioni
Perché questo sarebbe possibile se noi esclude Simo il progresso tecnico tecnico scientifico e soprattutto esclude Simo il mutamento endogeno dei bisogni i bisogni sanitari
Ma come facciamo da super un'ipotesi di questo tipo cioè dire se vivessi P uno stato quasi stazionario allora sì una volta
Operati le opportune e accertamenti potremmo individuare le settecento settecentocinquanta come fece lo Stato dell'Oregon maliziosa ci furono altre considerazioni come ben sappiamo
Ma in una situazione come quella nostra in cui l'evoluzione sul fronte tecnologico scientifico dei bisogni è in rapido mutamento il giorno in cui arrivassimo anche a delimitare
I livelli essenziali di assistenza il giorno dopo questi sarebbero già diventati obsoleti
A me sembra che sia appunto un lavoro non efficace quello che occorre fare invece
Di definire per altra via ciò che io penso essere possibile
Un gli spazi crescenti per la sanità integrativa
Perché se noi al lasciamo alla sanità integrativa soltanto un ceppo pacchetto di prestazioni dobbiamo essere consapevoli che questa sanità integrativa così concepito non può sostenesse non c'è bisogno di essere esperti di finanza aziendale te o di teoria del rischio del rischio d'impresa per capire che se noi non allarghiamo il pacchetto delle prestazioni
Da affidare alla sanità integrativa questo non potrà a limitarci a meno che intervengono aiuti dallo Stato allora riproduciamo il problema
Noi vogliamo una sanità integrativa che si auto alimenti e chi si auto sostenga
Ecco allora perché non basta dire il numero dei cittadini non non è il problema del numero di cittadini
E il numero dei rischi o delle prestazioni sanitarie chi devono rientrare in questo ambito diversamente
Il rischio e di creare appunto una sanità integrativa che diventa assistita dallo Stato ma se è assistita allora tanto valeva non farla partire sin dall'inizio così
L'ultima considerazione è questa
Perché c'è un'altra ragione che parla molto a favore dei di una sanità integrativa non è solo quella che ho indicato orrore
E a che vedere con la seguente tesi l'assetto di Gaber NARS più un sistema sanitario nazionale come vuole essere il nostro non può operare o procedere solo dal lato dell'offerta
Vede in necessariamente chiamare in causa il lato della domanda so che di toccare questo nervo piuttosto scoperta e il punto è che né quando noi parliamo di sistemi sanitari inevitabilmente nel novantanove per cento dei casi la nostra attenzione sempre sul lato dell'offerta cioè dall'offerta della prestazione
E troppo poco viene chiamati in causa il lato della domanda ebbene io sono convinto che se noi non coinvolgiamo il lato della domanda cioè di cittadini che hanno bisogno non ci sarà niente da fare
Ecco perché la sanità integrativa va vista in quest'ottica non solo come un modo per tra virgolette efficienti e rendere efficiente la spesa o tirar fuori nuove risorse
Ma come un modo molto concreto di responsabilizzare la domanda perché il punto è questo la salute è bensì un diritto ma non è mica solo un diritto
La salute è anche una responsabilità personale verso la vita
E non troppo poco ce lo dimentichiamo a forza di dire che la salute è un diritto sancito di qua e di là ci dimentichiamo che c'è anche un coinvolgimento diretto della persona cioè noi come persone siamo responsabili verso la vita
E quindi idea è quella di tradurre in termini concreti questa nozione forte di responsabilità verso la vita che vuol dire concretamente ancora di più coinvolgere la il lato della domanda su a questo riguardo vedete sullo schema decisionale i è comprende tre inediti l'elemento del bisogno elemento delle preferenze elemento delle prestazioni o dei servizi di prestazione
Ora il punto è che un bisogno campo sanitario può essere soddisfatto con modalità diverse e la scelta tra queste modalità non dipende dal bisogno ma dipende dalle preferenze che gli individui hanno sul bisogno
Allora se voi vedete di solito la scelta è dicotomica di questo tipo da una parte ci sono coloro i quali privilegio né il nesso tra bisogno e prestazioni dimenticano le preferenze
E dimenticando le preferenze vanno verso quel modello che io all'inizio ho chiamato paternalista cosa vuol dire paternalismo vuol dire che io sono un fornitore di un qualche servizio sanitario tu sei il portatori di bisogni e ti dico so io ciò di cui ha bisogno tu devi solo tacere
O al massimo protestare
Entro certi limiti
In altre parole chi ragiona così vede il problema decisionali interni solo di bisogno e di prestazione
Dalla parte opposta ci sono coloro i quali parlano solo di preferenze e di
Prestazioni e sono coloro i quali sostengono la cosiddetta libertà di scelta ci dice i bisogni non contano contano le preferenze ogni soggetto sa meglio di ogni altro quali sono i propri bisogni e quindi noi prescindiamo
Il il l'offerente di prestazione prescinde dal bis dalla categoria di bisogni e allora si dice il cittadino in base al principio Miliano della sovranità del consumatore e libero di scegliere tra diversi soggetti di offerta alternativa
Ecco chi ragiona così dimentica la categoria di bisogni
La sfida che secondo me dobbiamo raccogliere e possibilmente vincere e quelle invece di considerare la struttura tripolare del problema sanitario che quello cioè di far stare assieme non lo stesso schema bisogni preferenze e prestazioni
In altre parole o e evitando l'una posizione quella che ho chiamato paternalista quell'altra che potremmo chiamare se ci piace così liberale liberista o liberale individualista i nomi non importano eccetera
Ecco allora il modello dell'universalismo sussidiario
La sfida che ci pone proprio quella di vedere il modo a livello operativo di declinare mi fa stare assieme nello stesso problema i bisogni
Le preferenze perché ripeto noi come cittadini abbiamo anche siamo in grado di dire qualcosa non è che noi siamo totalmente imbecilli nel senso di Leon Blois
Nel senso che dobbiamo dare una bellica in bianco a chi ci offre il servizio perché anche noi siamo portatori di informazione
E chi opera nella sanità sa quanto importante l'informazione che può derivare dal portatori di bisogni allora in questo senso una lassa Anita integrativa io la vedo come uno strumento concreto attraverso il quale
Le preferenze legate ai bisogni possano e giocare un ruolo nel momento e della programmazione e soprattutto nel momento della implementazione della del servizio stesso
Cioè il problema non è semplice tradurre questo però ho motivo di ritenere che alcune linee alcuni modelli alcune diciamo
Troppo proposte anche operative siano è a nostra disposizione queste per ville in una sigla finale vanno sotto il nome di so che però corro il rischio di essere male interpretato perché questo termine non è ancora entrato nel nostro lessico economico soprattutto politici italiani è il termine dei mercati di qualità sociale
Perché quando si parla di mercati tutti pensano una tipologia di mercati ma chi l'ha detto che i mercati sono tutti uguali
Non è vero perché i mercati sono diverse a seconda della categoria di beni il mercato dei beni privati è fondamentalmente diverso dal mercato dei beni di merito e questi sono diversi dal mercato dei beni relazionali
Allora nel caso della sanità quello che noi dobbiamo implementare è un particolare tipo di mercati che noi chiamiamo mercati di qualità sociale
Cioè mercati per dire adesso in Breve nei quali facciamo interagire bisogni preferenze prestazione
Ecco lavorare in questa direzione secondo me
Può probabilmente darci anche io come dire un vantaggio rispetto a quanto avviene in altri Paesi di proporre qualcosa di veramente nuovo e di veramente originale almeno per quanto mi è dato osservare sulla scena europea grazie
Grazie professore la parola al dottor Francesco Taroni direttore dell'Agenzia per i servizi regionali che focalizzerà suo contributo sul funzionamento del sistema assistenziale
Quindi il sistema aziendale l'accreditamento il ruolo dei professionisti
Buona sera penso che sia stato detto
Tutto quanto meno se è stato siano state dette tutte le cose essenziali
Volevo semplicemente concentrarmi su qualche punto critico per il funzionamento del sistema e soprattutto per il suo funzionamento che abbia per un funzionamento che abbia ragionevoli probabilità di soddisfare i principi e gli obiettivi i principi generali gli obiettivi pratici che sono state denunciate in questa giornata
Enunciando le opzioni possibili per
Risolvere questi problemi spera in questo modo di dare materiale di riflessione
Non solo dal dopo anni
Che interverrà dopo di me anche per la discussione soprattutto per i gruppi di lavoro che ci saranno nella giornata di domani
Il primo punto che vorrei considerare il
è il problema dell'azienda
Questa cosa che è stata definita per un certo periodo nella stesura del testo il mostro in quanto tentava di combinare
Fini pubblici
E mezzi privati
Come è stato ripetutamente detto questa mattina
Il primo problema e relativo
Al sistema di governo il sistema di governo all'interno dell'azienda e il sistema di governo inteso come sistema delle relazioni fra aziende e fra l'azienda e la Regione
è molto esplicita la legge di riforma nell'indicare la funzione di tutela per usare questo termine
Attribuita alla Regione
Questo crea delle implicazioni e dovrebbe ridefinire talune forme delle relazioni fra autonomia aziendale e obiettivi generali di sistema definiti a livello regionale
C'è poi il sistema di governo interno all'azienda
Quello che qualcuno chiama Governance
Nella sua dimensione clinica in quella finanziaria
Ci siamo scordati in questi quasi sette anni di riforma che se parliamo di aziende è necessario un assetto di governo che non è possibile creare delle aziende rette da monarchi
Lo scopo l'obiettivo
Del di molti punti della riforma è quella di costruire un sistema di governo aziendale come il professor Zamagni
Ha detto si rinuncia all'efficienza quando si rinuncia a sfruttare la responsabilità di coloro che lavorano all'interno dell'azienda non è quindi semplicemente il problema del richiamo al deficit di democrazia proprio del servizio sanitario nazionale
Al suo interno e anche un e di autonomia e di rivendicazione professionale è un problema che ha un risvolto economico preciso e puntuale
Questi sono due punti che nella configurazione di questo mostro che stiamo immaginando è interamente particolare tensione è il punto del significato del servizio pubblico
Cioè del mantenimento dell'ethos proprio del servizio pubblico in una organizzazione
Che dovrebbe riuscire ad a vere
La flessibilità in connotazione positiva non in termini di instabilità ma di adattabilità
Agli stimoli esterni
Direttamente connesso a questo c'è un richiamo esplicito nel testo all'autonomia imprenditoriali
Che cosa significa l'attribuzione di autonomia imprenditoriale a un'azienda che opera nel settore sanitario
Significa
Che essi merger stakeholders tutte queste cose che leggiamo sui giornali scalate no perché non ci sono azioni non ancora per lo meno
Almeno buona speriamo ci sono molte buone azioni
Non c'è competitivo significa la conquista di nuove fette di mercato a danno di altre aziende vicine
Ho con la collusione delle altre aziende vicine conseguenza della regione a danno di altre regioni vicine
Sarebbe evidentemente una gigantesca di diseconomia di sistema
Contro i principi federalisti CDU leale cooperazione
Oltre che evidentemente i principi del buonsenso
Probabilmente l'autonomia imprenditori che dovrebbero venire prima ma
Normalmente vengono citati in fondo
Probabilmente questa è la mia interpretazione ma lo pongo alla vostra attenzione
Autonomia imprenditoriale significa modernizzazione delle forme di produzione e innovazione di prodotto per usare i termini
Propri
Dell'organizzazione aziendale questi sono verosimilmente termini legittimi per la competizione fra aziende
Se proprio di competizione dobbiamo o di emulazione dobbiamo
Parlare probabilmente quello appunto dell'innovazione di prodotto per andare incontro alle preferenze o quanto meno alle aspettative dei cittadini
Quanto meno collettivamente considerati se non U univocamente soddisfatti questi sono punti su cui l'autonomia aziendale potrebbe verosimilmente
Positivamente esprimersi
Da questo punto di vista a me sembra che al di là di tutti i problemi tecnici che sono stati lungamente dibattuto io poi come molti di loro stanno non sono un giurista
Tutta quella cosa che sta attorno all'atto aziendale
A me sembra molto grossolanamente chiedo scusa
Riferito a due problemi
Che la lezione la Regione deve dell'edificare gran parte della produzione legislativa finora fatta perché intrusivo dell'autonomia aziendale e rende impossibile la formulazione di un atto aziendale in quanto arriva disciplinare
Nella maggior parte dei casi l'organizzazione interna dei servizi aziendali ora potestà specifica dell'atto aziendale il secondo punto in cui invece una assenza
Importante abbiamo il troppo da una parte dove abbiamo troppo poco qualsiasi sia la norma dell'indirizzi delle indicazioni per le modalità di espressione dell'autonomia aziendale
Della quella che è definita autonomia imprenditoriale che si spinge ad essere qualificata autonomia imprenditoriale nel decreto il nuovo sono punti che propongo alla vostra attenzione
Sia
Nella discussione che seguirà sia ai gruppi che sì incontreranno nella giornata di domani
Pochissimi punti sulla sull'accreditamento visto che anche di questo sappiamo praticamente tutto
Tranne a che cosa ci serve
La la mia preoccupazione chiedo scusa se sono paradossale nell'esordio per cercare di catturare la vostra attenzione anche in qualche misura io sono preoccupato che questo gigantesco sistema di accreditamento obbligatorio rappresenti un gigantesco Girardi carte
Da questo punto di vista credo che sia estremamente importante mettersi d'accordo da subito
Su quali sono le funzioni precipue del sistema di accreditamento e come questo si sviluppi
La mia riflessione su due punti le connessioni obbligate
Se con
Assistenza rappresentano il fulcro del funzionamento del nuovo sistema è ancora di più del sistema
In una fase di pieno federalismo non si può non immaginare che l'accreditamento non stia per struttura ma per funzioni o per programma
Osa è coperto e che cosa non ecco perché
Questo ha delle implicazioni tecniche
E a anche
Qualche preoccupazione Rispetto
A
Ha delle implicazioni operative
Il secondo punto è relativo
Alla
Al al fatto che
L'accreditamento per come appare nell'attuale formulazione della legge
Profondamente permettetemi usare di questo Terme di usare questo termine
Intrusivo relativamente ai comportamenti professionali interni di ciascuna struttura
In due modi il primo perché mette come pone come condizione per il per l'accreditamento
La esistenza e il funzionamento di gruppi per la verifica sistematica e continuativa dell'attività svolta e dei risultati raggiunti
Positivamente intrusivo mia un parente
Questa è una forte
Come dire sollecitazione
Agli operatori alle che agiscono all'interno delle strutture
A rendere consequenziali pena la decadenza dell'accreditamento delle strutture in cui lavorano quelle attività di V. R. cuoco comunque chiamate che finora venivano considerate
Consolazioni per gli specialisti nella migliore delle ipotesi
Sono un elemento strutturale del sistema sanitario gruppi di operatori sistematicamente impegnati nella verifica dell'attività svolta e dei risultati raggiunti
Questo evidentemente anche la premessa per l'assunzione di una come criterio a pieno titolo dell'accreditamento non in funzione delle per delle caratteristiche Sante
Ma anche e soprattutto delle caratteristiche che ex post cioè dei volumi di attività e dei risultati raggiunti
Sono due elementi di estrema delicatezza
Che coinvolgono forse più di qualsiasi altra cosa incluso il consiglio di direzione o comunque o comunque si chiami
La operatività
Dei dei professionisti dell'azienda nel determinare il destino della propria struttura
Perché i soggetti di questi criteri sono gli operatori da questo punto di vista e le responsabilità collettive
Che il processo di accreditamento o tribù attribuisce agli operatori sono assolutamente gigantesche dal momento che come loro tutti stanno l'accreditamento è una precondizione per avere relazioni con il sistema sanitario
Forse è sfuggito a qualcuno anche un altro punto relativo all'accreditamento
Che induce a trasformare le carte dei servizi non in statuti Albertini oltre a da statuti Albertini otto reati incartate che danno anche conto di quali fra tutti quelli che sono stati enunciati
Quali obiettivi sono stati effettivamente raggiunti
Da questo punto di vista un recente richiamo apparso in un settimanale che cosa fa il Ministero doveva diventare pubblicando i risultati dell'attività
Di di in alcuni settori del servizio militare o nazionale probabilmente avrebbe dovuto essere posto
Più correttamente come risponderanno le strutture richieste non solo di rendere pubbliche e qui siamo alle aspettative alle preferenze dei cittadini
Nei confronti dei loro destinatari quali sono i loro obiettivi ma anche quali sono i stati i loro risultati ma anche una responsabilità statutory a trasmettere attraverso l'accreditamento
Tutti questi sono condizioni che devono essere verificate rispetto alla consequenzialità drammatica del processo di accreditamento rispetto alla vita di una struttura o di un'intera organizzazione
Entro questo una voce importante significativa di nuovo
Attribuita agli operatori credo che sia questi siano obiettivi sufficientemente altri anche se necessariamente posticipati nel tempo per giustificare il costo della circolazione di carta che sarà una conseguenza inevitabile
Dell'attività di accreditamento sono le condizioni che trasformano il Processo di accreditamento dà atto burocratico a strumento di governo e di regolazione del sistema
Se per alleviare il peso burocratico imposto dalla creta mento
Abbassiamo il tiro sugli obiettivi relativamente alle funzioni che il sì il sistema di accreditamento delle svolge all'interno del sistema semplicemente creiamo due mali anziché risolverne almeno l'ultima questione sollecitato da alcune rendere da alcune riflessione indirette del professor Zamagni ma emerso che in altra forma
Che sono state in qualche misura il tema della mattina
è possibile immaginare che il sistema di accreditamento istituzionale
Sia possano a presentare
Una sorta di
Strumento meccanismo reputazionale
Per contribuire a correggere le anomalie generate dalla simmetria informativa fra il paziente la struttura
Può essere
Lamentiamo molto spesso la dipendenza della ditta e la debolezza della domanda rispetto all'offerta e su questo costruiamo una serie di implicazioni sulla funzionalità del sistema sulle degenerazioni potenziali del sistema e sul danno alla persona
Al di là del fatto che una persona che si rivolge che sa una parola è un'altra messa cento è sempre una persona che si trova in elemento di difficoltà
è possibile immaginare che il sistema di accreditamento oltre a selezionare le condizioni all'ingresso oltre a garantire condizioni di sicurezza oltre a rappresentare un meccanismo di equità del sistema di del sistema di remunerazione
Perché questi sono le condizioni della parità Possa anche rappresentare uno strumento che ci permetta di col di colmare la distanza fra chi domanda e chi offre come Stato qualificato questa mattina
Una domanda che affido alla vostra riflessione
Tra
Ha la parola ora è professore Aldo Pagni presidente dell'ordine dei medici presidente nazionale dell'ordine dei medici dopodiché daremo la parola a chi chiede di intervenire grazie senatrice Bettoni
Io ringrazio il ministro per avermi invitato a intervenire a questo convegno testimonianza della sua attenzione alla professione
Un'attenzione costante e non capita frequentemente che si partecipa a convegni e nel quale parlo giuristi economisti per l'epidemiologia i programmatori eccetera ma poi alla fine manca la professione
Io dovrebbero essere breve sarò necessariamente impreciso e superficiale quindi le chiedo scusa fin da ora ma vorrei cogliere quest'occasione per parlare dei medici alla società civile e politica che qui riunita
E parlare ai medici della Società come si fa parlando alla suocera perché nuora intenda
Io credo che il passaggio
Dalla cultura della cura della malattia quella del prendersi cura della salute della popolazione dalla necessità di integrare in una cultura con l'altra
Da un medico decisori autonomi indipendenti a beneficio del paziente ad una situazione di partnership è vincolata a una serie di regole dell'economia
E passare dal trionfalismo dei successi alla crisi diffusa di sfiducia che oggi vive la medicina
Dalla benevolenza dei giudici in passato alla imputazione frequenti ripetuta di malpractice deve ripetere chi per non può essere certamente indolore per una professione alla quale si è chiesto di medicalizzate la vita umana
E poi gli si rimprovera di applicare le conoscenze e la tecnologia per la soluzione di problemi non strettamente medici
Per questo consentitemi di fare brevemente molto telegraficamente una sorta di riepilogo di alcuni concetti
Una delle condizioni e delle degli archetipi della cultura generale e più diffusa
E che rifà si rifà poi a un aforisma antico e che la salute non apprezzo e quello che ci va ci vuole
La salute non apprezzo ma un costo e qualcuno questo posto lo deve pagare quel cittadino la pubblica amministrazione a tutte e due
L'altro aspetto è che la maggior parte delle persone nonostante tutto continua a ritenere che la salute sia assenza di malattia nonostante la Libia di ridefinizione dell'OMS
La quale definizione dell'anno elmo esse non c'ha risolto il problema quando ha parlato di benessere psicofisico e sociale perché il benessere psicofisico e sociale somiglia poco meno che alla felicità
E la felicità attraverso le risorse economiche era difficilmente si raggiunge ma è difficile anche raggiungere in altri termini perché vuol dire unico rivolge speso come disse AV urta contro il silenzio irragionevole del mondo insomma è difficile essere felici in questo senso
Allora l'aspettativa è quella d'una salute come assenza di malattia
Ma c'è un problema relativamente alla malattia perché dal momento che si parla della sua assenza è chiaro che se ne evoca la presenza son cambiate le malattie
Prevalenti le malattie croniche sono aumentate malattie che si curano ma non guariscono ricompaiono malattie acute di tipo infettivo che erano scomparsi o si ripresentano sotto nuova veste ma soprattutto sulla medicina sull'assistenza sanitaria preme una richiesta di malattia
Che espressione di un disagio esistenziale qualcuno e parla di una un uomo il quale in una più nicchie non ha più conchiglie istituzionali alle quali fare differimento e questo suo disagio questa sua sofferenza questo suo malessere lo trasmette attraverso la richiesta di prestazioni e servizi che in qualche modo almeno lo rassicurano su una in una salute senza malattia qualcuno ha detto che l'uomo d'oggi sta sempre meglio e si sente sempre peggio
E dal momento che si sente sempre peggio Finn si finisce col consumare servizi sanitari
Il secondo problema che vorrei trattare molto brevemente eh che l'assistenza sanitaria necessaria perché coinvolge molte risorse e quindi ha cambiato il rapporto individualistico medico-paziente
Di fatto reclama una cultura diversa una considerazione diversa di come le risorse vengono impiegate nei confronti dell'assistenza che si fa e qui c'è un problema
Che una cultura estranea alla cultura generale del mediocre MD ma è abituato formato ad avere la sensazione che aveva vero quel clinico berlinese che diceva quando io sono mio paziente sono io e lui soltanto su un'isola
Quell'isola diventata molto affollata ci sono economisti sociologi
Via ingegneri c'è una serie di figure professionali con i quali bisogna fare i conti persone estranee alla tradizione di capienza del malato e che oggi sono indispensabili di fronte all'organizzazione uno dei problemi ad esempio che emerge quando si discute di assistenza domiciliare
La formazione del medico prevede diceva come io faccio le visite domiciliari lo sempre fatte che centra la dell'assistenza domiciliare non rendendosi conto che l'assistenza domiciliare diversa dalla visita che l'assistenza domiciliare coinvolge più persone che c'è bisogno di prendersene cura
Ma detto questo vediamo come rapporto medico paziente del quale se ne parla ogni giorno sulla stampa
è chiaro che siamo passati da una posizione autoritaria paternalistica in funzione della beneficia vita del paziente a una situazione di partecipe anche qualche volta al tentativo di inversione
Ma il paternalismo e della beneficia Rita per cui qualche paziente rischia di ieri dal medico il consenso informato
Per le decisioni che lui vorrebbe prendere cioè c'è un po'questo tempo il senso di inversione c'è anche una rivendicazione legittima per certi versi l'autodeterminazione del cittadino alla libertà di cura
E soprattutto c'è una scossa
Che nonostante tutto quella simmetria informativa di cui parlava prima Taroni è un'asimmetria informativa ed anchorman ma da un'informazione prevalente di tipo consumistico
Che poi si riflette nel rapporto medico-paziente cioè non si riesce attraverso la struttura pubblica a fare una presentazione delle necessità e dei fatti
Si dice che il medico la volta e gestire l'uso del suo tempo e di empatia e che oggi invece molto frettolosa certezze in media molto meno tempo del passato
Certo che l'empatia viene oscurata in qualche modo mimetizzata da un intervento tecnologico che ha a che fare più che come molto umana una funzione certo mica sta cambiando molte cose c'è bisogno di umanizzare il rapporto con il paziente ma bisogna anche considerare anche il fattore tempo all'interno dei servizi
Perché questo perché la medicina che curava spesso in passato che guariva qualche volta e consolava sempre oggi cura sempre guarisce molto spesso
O quando non guarisce cura per molti anni e alla fine consola sempre meno perché di fatto non ci si accontenta di essere consolati con la pacca sulla spalla una volta allora questo rapporto medico paziente sicuramente cambiato e ha colto di sorpresa il medico perché il consenso informato non è la non è nato al capezzale del malato purtroppo è nato nelle aule dei tribunali
E questo siamo di fronte a un cambiamento relativo lo diciamo favorevoli abbiamo espresso sempre nostro sostegno alla alla riforma del servizio sanitario anche se non ci sono mancati oppositori all'interno della professione come sa benissimo il ministro
E l'abbiamo difeso pur avendo legittimamente atteggiamenti critici nei confronti di alcuni aspetti di modularità di flessibilità dell'applicazione di condivisione dei principi e qualche volta di non ha non consenso sulla sull'applicazione ecco io vorrei fare una brevissima riflessione sul servizio sanitario americano sul sistema americano in sedi sanitarie quarantatré milioni di cittadini senza cure il sedici virgola uno per cento della popolazione
Il documento che l'Associazione medica americana fatto nel giugno del novantanove firmato insieme ad altre sei società scientifiche
Ha impegnato il centoseiesimo Congresso a fare un servizio sanitario che sia universalistico che copra tutte le i rischi dei cittadini
Dicendo che tutto sommato si rendono conto che ormai questa storia non può andare avanti così e che il fallimento dell'ultima riforma Clinton del novantacinque
Dovuta alla vita delle elezioni dei repubblicani ma anche alle opposizioni dell'Associazione medica americana ma anche ai trecento milioni di specie che le assicurazioni private fecero in quel spese di i trecento mila dollari fece in quell'occasione
Per fare campagna contro la riforma finto che aveva aspetti complessi ma che sicuramente cominciava a sei miliardi ad alcuni aspetti europee professoressa insomma Zamagni poco prima
Citava Turchia è stato uniti rimasti soli
Allora l'America spende il quattordici per cento del PIL di cui il sei virgola due per cento è della foto è rappresentato dalla spesa pubblica
L'abbiamo un Paese che è leader mondiale nella ricerca dell'eccellenza dell'organizzazione eccetera e con queste risorse e con questa eccellenza abbiamo il servizio sanitario col sistema l'assistenza che il meno equo e il meno rassicurante possibile
Allora questa storia merita una riflessione perché questo serve anche a capire alcune cose
Perché il sistema era stati in equilibrio fino a un certo punto il Po in equilibro come è stato qui l'incantesimo si è rotto perché finché i medici ero rimborsati a prestazione di fatto guadagnavano perché più prestazioni facevano verrà rimborsato
Guadagnavano i produttori di tecnologie guadagnavano coloro che erogavano prestazioni guadagniamo le compagnie d'assicurazione che aumentavano i treni in base all'aumento dei rischi
Quando si è interrotto queste vivo quando siamo passati dal due virgola due per cento
Della Corte percentuale di spesa sulla remunerazione dei dipendenti da parte di industrie siamo passati all'otto per cento a quel punto riprese non hanno hanno scaricato sui cittadini sui loro dipendenti la spesa comportando finti una peggioramento della situazione e anche le organizzazioni le accademie ove alternante nel senso il ventisei giugno non profit e molto son diventate profitti allora altra riflessione dobbiamo fare e su che cos'è il non profit è vero in questo Paese
Perché non tutto e non profit che anche laddove si proclamano un'profitti anche se una una cosa molto importante
Allora la logica ormai di tutti i servizi pubblici e privati e quello di offrire prestazioni di maggiore qualità al minor costo e gli americani ne dimostrano a livello privato la brutalità perché siccome è difficile ma isolare la qualità
Della prestazione non la qualità dell'organizzazione non il conforto è difficile misurare la qualità l'arretratezza eccetera è più facile ridurre e i costi con Inter venti sulla remunerazione dei medici fino alla perdita di lavoro e anche su altre valutazioni che infatti servizio il sistema americano fa con molta brutalità forse lo fa molto di più del servizio pubblico
Lo stesso vale per i problemi della burocrazia noi abbiamo registrato registriamo una insofferenza crescente nei confronti della proceduralizzazione dalla burocrazia
Cioè una ricerca molto di alcuni anni fa di Hall a proposito dei rapporti fra professione burocrazia e del valore che la burocrazia avuto ma che poi alla fine diventa autoreferenziali e si inventa una serie di regole che diventano difficili per lavorare
Ma un altro esprime un altro problema ministro importante a propose Service dragare nazionale in un'insidia rossa e il numero dei medici in questo Paese
Non possiamo continuare ad avere trecentotrentasette mila medici a tanti siamo arrivati ne sono aumentati circa dieci mila nell'ultimo anno e mezzo
E a dover ritagliare spazi organizzativi non in funzione delle del servizio ma trovare spazio perché giustamente si crea una situazione di sotto occupazione e disoccupazione che costringe a soluzioni contingenti che sono poi degli aggiustamenti
L'altro problema è quello della formazione del medico non è soltanto un problema non possiamo continuare a formare un medico soltanto tecnicamente clinicamente formato nella linea universitaria quando con la maggior parte della sua attività
La svolgerà nel territorio le residenze sanitarie assistite messe erte ha bisogno lo studente in medicina
Di avere una consapevolezza che la vita sul reale è quella che è fuori dalla clinica universitaria molto spesso è quella nella realtà e quindi vuol dire aggiungere a questo anche a questa esperienza anche un altro elemento perché se non ne facciamo una professione a storica o quanto meno questa storia c'è una professione che non si rende conto in quale contesto finisce col vivere
è un altro problema è l'ultimo praticamente in ordine di tempo
Che è stato trattato variamente con approcci diversi e quello dei livelli essenziali ai bisogni allora Epicuro citato da ICI da Cicerone distinguere bisogni naturali e necessari naturali e non necessari Nenna sull'al necessario
I livelli essenziali e le priorità dovrebbero essere scelte sui bisogni naturali
E necessario non su quelli naturali e non necessarie tanto meno su quelli non necessari e naturali
Ma quali sono i bisogni naturali diceva professor Zamagni prima se io soffro ordinaria e lui mi perdoni soffre di emicrania
Le priorità come si scelgono sulla base di che cosa per me più importante dell'Italia della sua vicaria viceversa che il professor Zamagni e tante altre cose
Ed è vero che il cittadino esprime bisogni ma quando io ascolto in un congresso recenti che si rivendica e si protesta perché il servizio sanitario nazionale non concede gratuitamente le protesi veniale per l'impotenza
Mi domando è chiaro che queste un elemento per la salute nessuno nega che sia un valore importante per la salute ma siamo sicuri che un servizio sanitario nazionale possono vincere queste cose e tanti altri di questi fattori ci sono
E quando si parla del colesterolo che è diventato praticamente il killer delle silenzioso della Società e si proclama e si induce la richiesta continua ad esame di polli colesterolo perché magari ci sono anche dei farmaci che lo riducono e questo naturalmente diventa una pressione notevolissima si vede come anche la prevenzione in una società consumistica diventa un elemento di consumo anch'essa e potrei citare e cose a non finire quindi c'è bisogno di che cosa
Che il medico capisca fino in fondo di chi è recente
E agente del paziente sicuramente e alla all'Inter e il Baggio l'interesse per l'arte della sua salute
E agente del Servizio sanitario nazionale certe deve conciliare le esigenze del cittadino con le esigenze di servizio emergente delle regole dell'arte
E insieme delle regole la scienza e quindi le linee guida e stiamo attenti a non sentirmi usare troppo la medicina perché consegnamo quei bisogni non definiti della popolazione ai mali ai ciarlatani ai guaritori e alle medicine alternative questo sta crescendo nella realtà del nostro Paese
Il fatto che la medicina scientifica non consola ovviamente perché è brutale irrazionale e la razionalità non sempre accettata perché uccide la speranza
In ultimo
Credo che dobbiamo effettivamente anche riflettere sul fatto che una politica espressa esaltato i diritti dimentica delle parallele responsabilità di tutti senza dei quali il sistema lo sta in alcun modo in equilibrio
Io credo che si sia aperta una nuova stagione in questo patto sociale
Che è quello anche di un colloquio triangolare di cui parlavo mi pare professor Zamagni
Medici cittadini politici programmatori eccetera devono colloquiare mantenere un confronto continuo e diretto per troppi anni c'è stata una diffidenza ormai insostenibile fra il momento tecnico il momento politico delle scelte grazie
Come vedete molti molto interessanti temi che sono stati messi all'ordine del giorno dai nostri relatori io direi di iniziare subito gli interventi
Chiedendo anche che io le sirene d'iscriversi a parlare di farci arrivare un biglietto do subito la parola all'onorevole Gloria Buffo dopo di lei parlerà il professor Ardigò
Chi come me fa un mestiere molto diverso da quello dei relatori che abbiamo sentito oggi pomeriggio e si trova tra l'onere di scrivere in Parlamento delle leggi efficaci che stiano in piedi e dall'altra parte rapporto quotidiano
Quei cittadini che chiedono subito risultati tangibili ecco chi è nei miei panni ha molto apprezzato io almeno molto apprezzato che la prima conferenza della sanità si sia aperta
Questa mattina illuminando i principi ispiratori della riforma rivendicando il fine
Che ha mosso questa riforma c'è un fine sociale e universalistico io non lo considero nei lettori Co nel superfluo ricordarlo perché sulle scelte di fondo che si modella non società più o meno inclusive
Che si creano sistemi sociali e sanitari più o meno sostenibili in termini di risorse e di equità perché così si decide il tipo di modernizzazione che si sposa ho letto che Clinton in questi giorni al vertice di Firenze ha legittimamente magnificato il sistema americano ma lo ricordava qui
Pagni qualche momento fa naturalmente quel modello sociale
Ha in sé il fallimento clamoroso del suo sistema sanitario io ancora più esplicitamente nei pochi minuti che mi spettano
Di quanto non sia stato autorevolmente detto stamattina direi che la via scelta dalla riforma sanitaria dovrebbe essere la via per la riforma dello Stato sociale perché lo Stato sociale può essere informati in molti modi
Non solo in chiave esplicitamente liberista che a me in un Paese come l'Italia sembra francamente una strada comunque difficile
Ma può essere riformato anche con una ricetta che piega
La questione della sostenibilità finanziaria che esiste una certa idea di sussidiarietà ho molto apprezzato che in un'altra occasione il ministro Bindi abbia distinto tra diverse idee e concezioni della sussidiarietà
Una ricetta che i piedi un incoraggiamento a spostare molto sulla mutualità scegliendo à la carte
Che cosa chiedere avere attraverso la mutualità e che cosa attraverso il servizio sanitario nazionale ecco io credo che
Io qualche accenno spero forse mi sbaglio l'ho trovato di questo mi riferisco a questo punto la mutualità né intervento professor Zamagni ecco io credo che così ci sarebbe il rischio di non del liberismo ma certo di uno stato sociale debole
Che viene come secondo rispetto ad altre forme non universalistiche di protezione sociale
Io penso che l'essersi intestare arditi a volere un impianto universalistico che non vuol dire paternalistico universalistico aggiornato perché fondato sulla selezione delle prestazioni non dei cittadini non è stato un fatto scontato intanto perché ne abbiamo avuto ma l'abbiamo visto persino nella cronaca la spinta di moltissime forze che premevano per una soluzione differente
Perché hanno un altro progetto ma anche perché c'è una retorica delle innovazioni tutta in chiave di liberalizzazione e poi perché c'è stato un dibattito anche nel centro sinistra perché non dirlo
Legittimo inevitabile sulle virtù maggiori o minori del mercato sulla possibilità maggiori o minori di rendere più efficiente il sistema pubblico io dico quindi la strada che abbiamo scelto con questa riforma dovrebbe essere una via per la riforma dell'intero Stato sociale perché si cerca di fare un patto nuovo con gli operatori io mi rendo conto un patto difficile in cui si chiede di più
Ma si tenta di restituire qualcosa in termini di modernizzazione del sistema di valorizzazione delle risorse umane
Perché si sceglie la strada dell'universalismo selettivo un universalismo che non rinuncia a intervenire sulla domanda sul consumismo sanitario e ad investire anche sulla responsabilità e la responsabilizzazione individuale e sulla cultura diffusa a proposito di salute
E poi perché la salute che è un bene collettivo da tutelare torna al centro non sempre in questi anni lo è stato
Io credo insomma che con questa riforma si sia visto si vede a occhio nudo il progetto sociale ciò che si dà e ciò che non si vuole incoraggiare io non credo molto alla teoria
Del difetto di comunicazione come ragione di una scarsa comprensione delle scelte politiche io credo piuttosto che le scelte politiche di politica sociale anzitutto in partenza debbono farsi riconoscere collocarsi dire con chi si sta con quali bisogni e quali soluzioni e per esperienza devo dire che dopo un dibattito così difficile e travagliato in Parlamento ogni volta che si racconta questa riforma
Ai cittadini ci si intende al primo colpo
Io però non credo che il nostro compito e concludo sia oggi quello di auto celebrarci
Non ho trovato questo spirito nemmeno nelle relazioni di stamattina
Non è quello il compito perché una volta scritta la riforma bisogna farla
Io non riprendo qui tra gli altri lo sforzo che stiamo cercando di fare su tutto il tema complicato dell'esclusività
Dell'intramoenia che va sforzo che l'ha proseguito intensi ficcato perché noi non abbiamo voluto scrivere un manifesto ma rendere credibile praticabile il rapporto esclusivo e in secondo luogo perché
Non tutto ciò che c'è da fare e nella riforma
Io credo che sarebbe un bel messaggio se la conferenza stimolasse partiti istituzioni anche ad affrontare i programmi per le elezioni regionali come occasione di un patto o di un dialogo
Quei cittadini per il buon funzionamento del servizio sanitario nazionale
E poi c'è la grande questione sociale della medicina io non ci torno perché Pagni si è fermato a lungo su questo ma la sfida relazionale come si diceva stamattina e la sfida tecnologica i confini della medicina i rischi della medicalizzazione la formazione dei medici degli operatori guardate che a questa critica sociale
Son già stati sottoposti giornalisti magistrati politici non sfuggirà
Alle soglie del nuovo millennio la grande Branca
Della medicina il suo operare in un mondo che cambia così vorticosamente io credo che quella sfida culturale sociale insieme vada raccolta da più parti operatori mondo dell'Università dell'istituzione della politica
Io non vorrei che il caso Di Bella con quello di buono e di meno buono che ci ha insegnato venisse dimenticato Harris restassero legato alla cronaca fino a che non troveremo un'altra volta un problema che ci ricorda tutte queste cose
Penso quindi che il bene pubblico che il Servizio sanitario nazionale si riforme tutela se c'è un'autoriforma della cultura di tutti i protagonisti istituzionali e professionali a me piacerebbe fare un elenco di tante altre cose da fare
Che vanno oltre la legge due due nove
Dalla riforma del parto del nascere alla sfida ancora non vinta della radioterapia che in molte parti del Paese non è un diritto la sburocratizzazione quel Girardi carte a cui si riferiva Taroni
Ma per fortuna ci saranno altre occasioni e tanto lavoro quotidiano per affrontarli io credo che la riforma la sua forza saranno capite
E condivise quanto più risolveremo nel frattempo tutti i problemi quotidiani i buchi che la nostra sanità vive mentre noi cerchiamo di mettere a regime la riforma tra
Professor Arrigo sempre avere il biglietto
Presso l'Air dico coi Fioroni il nome
Sì va bene
Molto stimolato da alcune delle impressioni a Santa penso a quella Zamagni debbo dire che questa volta
Io rinuncio con deliberata scelta ad essere un collaboratore critico perché e storici Rizzo questa grande occasione che ci vede qui riuniti e questa riforma ter che sta cominciando
Perché in qualche modo
Dobbiamo tutti essere consapevoli
Che questa riforma aperti destinata ad essere io spero una grande riforma di transizione
E ritengo anzi che sia molto importante anche accettando e anche per così dire consentendo alcuni forse gli eccessi centralismo statalismo questa discussione è importante ma non importante qui potremmo anche riconoscendo che ci sono delle esigenze di un grosso dal mento dell'intero assetto del sistema sanitario nazionale e questo è il compito fondamentale di questo ministro De Castro al grande tema c'è un inattesa di cambiamenti che probabilmente non sarà facile fronteggiare come abbiamo finora fatto
Quindi importanza di un grosso pericolo di transizione nel quale affrontare il rosso d'amento della razionalizzazione del servizio sanitario all'insegna del principio del universalismo per quanto se
Perché io avverto la storicità di questo periodo spinte abbiamo iniziato e anche da storici tra nel merito del ministro in quest'impresa
Perché a mio avviso ci sono all'opera dobbiamo riconoscerlo e se non c'è questo sforzo di rosso frammento complessivo su un principio di universalismo
Selettivo che implica anche un principio di coordinamento non risolta autonomistico regionale noi sappiamo che presto o tardi almeno importanti e pesanti forze di cambiamento saranno all'opera
Io penso che la globalizzazione capitalistica del mercato sanitario non è una realtà che si può ridurre ai confini
Altro punto importante
L'impatto positivo o negativo dell'internet sanitario
E quindi anche il rischio della commercializzazione della telemedicina che può diventare un fattore diciamo così è niente diretto anche della forma dei fai da te però ci sono anche componenti che non hanno a che fare con le grandi dimensioni del mercato della globalizzazione sanità parla in particolare di quei mutamenti endogeni della domanda di salute
Che sono stati chiaramente espressi anche dal decide temporali esecuto parlo di un altro fatto su quali io spero che ci possono essere un lavoro da compiere anche sulla scorta della magistrale lezione di questa mattina del cardinal Martini
L'assist a civile non vuole più essere subordinato dallo Stato riconosciuta in quanto tarda ma deve rivendicare un proprio spazio c'è il rischio che in questi spenta che manifestamente si staccò il ma in fondo proponendo in diverse sedi
La città civile per evitare di essere di nuovo sotto l'egemonia sotto il riconoscimento tuoi costato finisca anche perfetto
Della mutualità delle fondazioni Esteban ex bancarie finisca per cedere a questa equazione per ben pajata che il volontariato deve diventare impresa sociale deve entrare nel mercato ma al termine di None
Questa illusione però non c'è dubbio che c'è qualche cosa
Per cui è molto probabile che sia per novembre almeno alcuni di noi importante a prendere come base di riflessione insieme con altri importanti documenti la magistrale lezione di Valentini per dire
Che cosa voliamo per cominciare a pensare ad una nuova riforma nella quale finalmente il se
Il vizio la società civile e inizia invece il terzo settore non siano più riconosciuti in quanto dipendenti da decisioni pubblica
Detto questo quindi riconoscendo perciò l'importanza di quello che è il momento di rosso lamento per
Alcuni anche per evitare poi di essere travolti da tutta una serie di tendenze centrifughe ed in barba niente
Devo anche dire chiudere su questo punto la mia intervento che vi è un problema specifico che va posto
Noi per garantire
E questo è il grande merito del ministro Bindi l'universalismo selettivo cioè per dare a tutti i cittadini a titolo gratuito con compartecipazione l'assicurazione delle cure essenziali e appropriate
Dobbiamo tener conto che ciò dipende antiche dai
In fondo ci sono solo problemi fondamentali nel giro che leggono la possibilità di garantire l'universalismo selettivo per tutti col denaro pubblico
O con qualche compartecipazione e sono il primo punto è il seguente
Noi non possiamo
Perdere di vista il che grandi strutture sanitarie pubbliche di eccellenza
Rischio no specialmente se mondo specialistiche rischiano di essere colpite dalla logica dei DRG coccola calcolati a base provinciale
C'è quindi un problema specifico cioè noi non possiamo non porci il problema centrale che nel settore pubblico sanitario deve poter disporre cala ancora per parecchi anni a venire di queste strutture discendenza pubblica che oggi come oggi purtroppo sono rimesse ai tagli continui e preoccupanti deve DRG gestiti dal novantaquattro con una logica ancora abbastanza di provinciali
Insomma
L'altro punto importante questo non possiamo essere in grado di garantire la espansione delle McClintock avente scelto Dini esclusività se non potenziamo lo spazio coperto all'intramoenia
Del medico libero professionistico
Questa dimensione oggi può rischiare di essere indebolita fortemente e quindi può indurre una parte degli attuali extra ministri ah no volere entrare nelle strutture pubbliche sanitarie per botteghe il perché improvvisamente io stremato ha portato l'onere per i cittadini che con loro risorse vanno rivolgersi al servizio del qui libero professionista interamente espiata la portando dal dieci per cento al cinquanta per cento della tariffa io spero che sia possibile e vedo che dopo di me parlerà il responsabile della politica sanitarie per la Camera che sia possibile di correggere questo particolare spostamento che evidentemente potrebbe esser nel senso di migliorare dal dieci al venti per cento la quota disposizione dei pazienti che si rivolgono al privato il medico interamente stinco però che c'è praticamente si avanza al cinquanta per cento l'onere è evidente perché c'è una parte di mercato Campolo così destinato agli Interni mistiche che salta e in qualche modo anche e la possibilità di avere dentro forse strutture sanitarie anche quegli estremisti che potrebbero essere indotti come spero aiuterà oltre un punto l'auspicio
Che poi che
Più o corrotti corrono pone in concorrenza il ruolo dei medici intramoenia istinti nella loro la libera professione tra quelli ai quali può essere destinato un rischio le risposte cestinate le risorse del fondo sanitario integrativo disservizio sanitario nazionale ebbene che si avveri più questo possibile l'applicazione dell'articolo nove come perché questo acconsente di potere allargare lo spazio delle attività che appunto inducono alcuni importanti molto importanti est avveniristiche atto al bar e vorrei dire anche in fondo che mio la mia speranza è che non sia del tutto impossibile e con questo chiudo a vere una prospettiva nella quale anche in fondi sanitari integrativi di servizio Saddam se male possono attingere al trattamento di fine rapporto
Perché se noi non facciamo in tempo
Intanto emerge di fine rapporto viene sono impegnato ammutolita pensionistica
Questo mi sembra che sia un problema tecnico ma in ogni caso ci porta al discorso che la garanzia fondamentale e con questo chiudo bella l'universalismo selettivo per tutti paganti
Ma che possono partecipare o gratuiti ha bisogno di alcuni concreti sviluppi che sia profondamente niente rivolti a riportare forte aziende pubbliche maggiormente l'eccellenza il massimo numero possibile degli attuali esterne
Grazie dello
Abbiamo un un nutrito numero di iscritti a parlare no attenderla chiamerò perché per due interventi per Pepper
Si attende fra tre interventi la chiamerò
Adesso la parola vale Fioroni poi il professor Zanetti
Chiederei dato il numero appunto di interventi programmati e che di persone che non richiesto la parola di contenere tutti nei termini diciamo così Brevi che l'intervento nei dieci minuti
Grazie io credo che l'occasione odierna sia un'occasione di grande importanza credo che sia la prima volta che le istituzioni gli operatori mondo del volontariato del terzo settore
Si trova insieme a parlare di sanità di come attuare una riforma così importante e significativa e lo fa ponendo al centro più delle che in passato credo ma sicuramente in maniera chiara e trasparente al centro dei nostri interventi e dei nostri sforzi
Il cittadino un cittadino che più che paziente traspare emerso in tutti gli interventi della mattinata questo nostro sistema sanitario nazionale
Questa nostra sanità pubblica voleva diventare un cittadino esigente e vuole essere in grado di rispondere alle sue esigenze come efficienza ed efficacia ho colto con favore
E con particolare attenzione nell'intervento del presidente del Consiglio di questa mattina sentir parlare di sanità e non cito nelle parole del ministro perché tante volte l'ha detto in questi anni
Sentir parlare di sanità non più come un capitolo di spesa da guardare con la lente di ingrandimento nella convinzione che questo nostro Paese in sanità spende troppo spende molto di più che a credo che una delle cose che questa riforma a dimostrato con chiarezza
E che la sanità per un paese la tutela della salute del cittadino e rispondere alle sue domande di salute
Può rappresentare un investimento offerto una risorsa forte per la crescita e lo sviluppo di una comunità nazionale allora sentirne parlare in termini di risorse vedere nelle ultime finanziarie
Comunque porre una attenzione non solo in termini di razionalizzazione necessari e doverosi
Per spendere bene e non continuare a sprecare ma anche rendersi conto di una necessità di adeguare il fondo perché i viaggi della speranza non sono frutto di un turismo sanitario ma sono frutto di una inadeguatezza che le nostre strutture le nostre tecnologie danni
Compresse da una tentativo di ridurre comunque gli stanziamenti al di là delle esigenze delle domande di salute della gente posso ricominciare a guardare al futuro con più uno speranza è compiuto certezza
E credo che questo sia ancora più importante se teniamo presente la
Sottolineatura di un fondo sanitario nazionale che anche nel momento in cui si passeranno con quote indistinte alla Regione ma mantenendo il vincolo mi auguro in maniera chiara i soldi destinati alla tutela della salute dei cittadini non sia più stabilito a prescindere da ciò che dobbiamo erogare comunque cittadino in maniera uniforme appropriate gratuita ma sulla scorta di ciò che riterremo e che sarà ritenuto non per limitazioni economiche ma ciò che sarà ritenuto appropriato dal punto di vista medico tecnico-scientifico so che era ritenuto appropriato per curare il cittadino su questi livelli uniformi di assistenza e sulle prestazioni appropriate sarà definito il fondo sanitario nazionale su questo
Dare la garanzia ai cittadini ovunque siano nati a prescindere da ciò che hanno in tasca come prevede l'articolo trentadue della Costituzione come il decreto legislativo duecentoventinove sancisce con chiarezza garantire la tutela della salute e la cura
Un altro aspetto che ritengo importante e quello dell'aziendalizzazione lo ricordava prima Tarhouni prima
Credo che la riforma con chiarezza spiega che questa nostro processo di aziendalizzazione non risponde a una logica di perseguire solamente il ripiano del bilancio
O per seguire la logica del profitto ma pone al centro la capacità Della nostro sistema sanitario nazionale di dare risposte competitive con il privato ma competitive negli usando strumenti mezzi che vengono mutuati dal privato
Ma non facendo propria la logica del profitto altrimenti credo che i nove decimi dei nostri pazienti non sarebbero né curati perché non sarebbe sicuramente utile e certamente remunerativo allora un processo di aziendalizzazione che così si configura che acquisisce gli strumenti del privato
Che diventa anche nei meccanismi giuridici dall'atto costitutivo finale
Competere nella snellezza burocratica con il privato ma che ha chiari gli obiettivi su cui sarà valutata Castro tutta chiari gli obiettivi che devono essere raggiunti qui i cittadini potranno valutare credo sarà un ulteriore passaggio in avanti
E anche il nuovo equilibrio istituzionale che è contenuto all'interno di questa riforma che ridefinisce completa il Governo da parte della Regione che segna ai comuni un ruolo di indirizzo di programmazione nessun ritorno ai comitati di gestione ma soprattutto che coglie nella collaborazione tra aziende regioni e comuni anche un elemento decisivo per l'integrazione socio sanitaria per la realizzazione di una presenza sul distretto credo che sia un altro
Quindi gli aspetti qualificanti
Credo che di strada ancora se ne debba fare molta per passare dalle parole ai fatti e Fazi che questa riforma riesca ad essere attuata poi nella quotidianità dei nostri comportamenti
Certo alcuni passaggi io penso ai protocolli diagnostici e terapeutici e la scommessa dalla formazione dell'aggiornamento di un impiego del personale che è la vera riforma
La vera risorsa del nostro sistema sanitario nazionale hanno necessità di tempi anche qui molto veloci
Con molto meno cavilli burocratici avere chiari gli obiettivi da raggiungere ed essere in grado di realizzarli in tempi veloce Brevi ed anche la scommessa del scusi vita del rapporto di lavoro
Della liberando l'attività libero professionale intramoenia che può rappresentare veramente una logica all'interno dalla programmazione di un mercato di una concorrenza ma fatta
In maniera biunivoca
E questa è una scommessa che noi possiamo vincere la maniera in cui riusciremo a superare una serie di cavilli e a credere che anche in questo versante occorre l'impegno delle aziende di impegno delle direzioni generali e anche una sufficiente capacità di fondi per investire concludendo credo che questa mattina una splendida relazione ha fatto il cardinal Martini
Di quel passaggio in cui ricordava a ciascuno di noi come troppo spesso c'è il rischio che la carta dei diritti del malato si trasformi dei diritti di carta che tutti dimentichiamo che ben pochi attuano Possa rappresentare quell'altro sforzo fondamentale che come sanità pubblica dovremmo fare vedono farlo sempre in modo particolare credo avvicinandosi al due mila quella di una dello sforzo di umanizzazione della medicina
Che vuole
Avere a cuore il paziente non solo erogati prestazioni sanitarie credo che anche questa scommessa perché i diritti del malato non diventino diritti di carta
Credo che partendo da questa conferenza possiamo trovare energie capacità soprattutto impegno per poterla vincere a partire dal due mila buon lavoro
Grazie onorevole Fioroni