"Quale ambiente" rubrica a cura di Giorgio Spadaccia - (Rassegna stampa su: le gradi opere)

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente oggi dopo alcune puntate sul blackout sul quale comunque torneremo perché sono state aperte sette inchieste
Ma mi pare che abbiamo apertura tutte queste inchieste e poi alcune domande che avevamo poste almeno vedere dai giornali appunto non non c'è risposta ancora ma ci torneremo oggi invece parliamo di grandi opere e abbiamo detto che sul Corriere Economia ci sono praticamente c'è stata come una sorta di diciamo di inchiesta almeno su due numeri con una serie di atti voli molto interessanti vediamo quale abbiamo scelto grandi opere uno studio della Cattolica del Politecnico di Milano ne boccia cinque su sette
Un'intervista poi all'ex potente capo per interloquire Lorenzo Necci che dice l'unica cosa vera e l'alta velocità
Poi ancora le grandi opere vanno avanti con creatività questo è il titolo in finanziaria non c'è un euro ma si conta di attuare investimenti fino a cinque miglia di di euro infine il passante di Mestre ponte sullo Stretto del Nord vero articoli ripetiamo presi tutti dal Corriere Economia
E partiamo per questo grandi opere bocciati cinque su sette promosse solo BreBeMi che sarebbe la Brescia Bergamo Milano e l'alta velocità sul Brennero secondo appunto uno studio di Cattolica e Politecnico di Milano
Anche economici Ponte di Messina il prolungamento dell'autostrada tu dici la cecità e Civitavecchia il valico ferroviario del
L'alta velocità ferroviaria tra Salerno e la Sicilia tra Venezia e Trieste promosso invece la BreBeMi l'autostrada Brescia Bergamo Milano e in parte valide Rete ferroviaria per l'alta velocità sulla direttrice del Brennero
Grandi opere grandi perdite l'Università Cattolica il Politecnico di Milano hanno analizzato sette infrastrutture strategiche
Scelte tra quelle presenti nella legge Obiettivo cinque direttamente due il Frejus e la BreBeMi acquisendo altri studi rispettivamente quello della commissione intergovernativa italo francese
Per la nuova linea ferroviaria Torino Torino-Lione e quello di perché PRT Trasporti e Territorio la società che ha svolto l'indagine su commissione della BreBeMi spazi consorzio candidato alla costruzione dall'autostrada il metodo utilizzato è quello il costo beneficio con una scelta di fondo di considerare le condizioni più favorevoli possibili
Il risultato è che cinque infrastrutture su sette non solo non rinnovò signori pagherebbero che costruita di se costruite l'in vittime
Tutto un fatto che non ha non è una novità nelle grandi opere ma inciderebbero anche negativamente sul bilancio della collettività
Lo studio è stato coordinato da Andrea Boitani docente di Economia politica in Cattolica e Marco Ponti che insegna Economia dei trasporti al Politecnico ex consulente della urbani venti
Presentato all'ateneo milanese di largo Gemelli davanti ai rappresentanti dei ministeri e dell'economia delle infrastrutture
E definito dai due professori una provocazione intellettuale un'esercitazione accademica
Non significa che non si debbano costruire il flusso il ponte di Messina dicono semplicemente una cifra che queste grandi opere non rispondono a criteri di efficienza economica
Benissimo fare questa analisi perché si costringe politico ad annunciare non l'opera ma il risultato economico dell'opera reti via Fabrizio Barca direttore generale del Dipartimento di sviluppo economico del ministero dell'Economia
Attenzione però il metodo costo beneficio non è l'unico strumento di valutazione
Precisa incomincia incalza capo della segreteria tecnica del ministero delle infrastrutture
La maggior parte delle opere inserite nella legge obiettivo e di valenza comunitaria importanza strategica indipendentemente dalle valutazioni strettamente economiche
Ma vediamo i risultati dell'indagine i vantaggi delle grandi opere per i cittadini sono stati calcolati su parametri che la vita quotidiana il valore del tempo del carburante dell'impatto ambientale
E il cosiddetto vanno economico valore Arthur attualizzato netto negativi Simo campionessa delle perdite in questa accezione sarebbe la ferrovia Salerno Sicilia
Con ipotesi di Ponte sullo Stretto costruito che fra l'altro costerebbe tre volte il Ponte di Messina un buco quella come l'infinità di nove virgola tre i ventitré miliardi di euro poi fa un seguito appunto tutte dei dati negativi delle altre opere le uniche a chiudere in attivo il bilancio della collettività sarebbero appunto la Brescia Bergamo Milano ospita le cifre e qui dalle cifre
Ma qual è dicevano il punto critico di tutto questo affronto d'impatto ambientali notevoli
Dicono in sostanza appunti e poi i cani alla fine su queste strade o ferrovie
Passerebbero periodo di punta a parte troppo poca gente e troppo poche merci hanno previsioni di traffico sufficiente a giustificare l'investimento appunto soltanto le opere che abbiamo detto
Mentre pendiamo imprese in più ponte sullo Stretto per il due mila e otto UTC la nota la prevista apertura in uno scenario di alta crescita economica ma di alta crescita economica
Si prevede un passaggio giornaliero traghetti compresi di nove mila quattrocentocinquantacinque a Uto e quattro mila settecentoquarantanove autocarri
Una differenza bassissima rispetto a quanti veicoli passerebbero
Che il ponte non venisse costruito dice Marco Brambilla del Politecnico
Che ha redatto lo studio otto mila settecentosedici auro Autore quattro mila seicento quarantasette autocarri
Soltanto con un orizzonte di cinquant'anni con un traffico superiore del venti per cento le previsioni e con valore del tempo ma maggiorato del cinquanta per cento il ponte raggiungerebbe il pareggio ugualmente non c'è traffico per averlo provi a Salerno Sicilia e bisognerebbe raddoppiare il passaggio merci sul Frejus questo appunto non abbiamo letto una larghissima parte questo articolo di Alessandra Puato che appunto riprende però questo studio effettuato dalla dalla Cattolica e dal Politecnico di Milano appunto non è uno studio fatto diciamo le grandi di comunque ritengo che sia molto interessante
C'è poi questa gran questa intervista al potente all'ex potente amministratore delegato delle Ferrovie Lorenzo Necci
Da quanto è che dice l'unica cosa a dire l'alta velocità la guardia del potentissimo amministratore delegato delle Ferrovie nel suo mi è passata di acqua sotto i ponti sette anni una serie di vicende giudiziarie in cui assicura di essere uscito indenne
Adesso l'avvocato Necci è un professionista privato ma le infrastrutture continuano a essere il suo pane e ha un'idea precisa la finanziaria oppure l'immagine di un Paese per usare un'espressione aziendale che si ha mangiato il capitale
Ma l'Italia non è un'azienda dice al Corriere e meno male risponde Necci se lo fosse la Finanziaria dovrebbe esporre uno Stato parte patrimoniale una situazione finanziaria è un conto economico e allora sì che ci sarebbe da ridere acida se è così comica lo stato patrimoniale cioè la valutazione dei rischi temi reti e infrastrutture che rendono un Paese competitivo è un mezzo disastro la situazione ferroviaria è quella che dal punto di vista tecnico una vicenda del genere
Potrebbe reggere se avessi un risultato economico in forte attivo e questo non è ma non le sembra di esagerare chiede il Corriere i conti pubblici italiani per il ministro dell'economia Tremonti non sono peggiori di quelli di Francia e Germania
Ma fra noi e loro risponde Necci c'è una bella differenza e credo che il primo a parlare di infrastrutture come strumento di crescita in Europa è stato Tremonti
Ma pochi si sta muovendo davvero sono Chirac e cervello se non ricordo male giorni fa si sono visti per parlare di questo argomento
Non sono chiacchiere pure quelle ma ma le infrastrutture dighe un Thugut di cui hanno discusso Chirac e Schroeder sono reali moderne e soprattutto già in corso di realizzazione
Molto meritevoli e stiamo ancora a discutere il famoso corridoio cinque loro hanno già fatto
La loro scelta di sforare il tre per cento di Maastricht dimostra quanto l'esigenza di nettare carburante per lo sviluppo sia sentita Tremonti invece non vuole superare questo limite può avere anche ragione
L'Italia e dire il Corriere non era pur sempre il debito pubblico più alto
Ma la credibilità di un paese di scenici dipende dalle scelte che fa in questo modo quel debito ce lo porteremo dietro per sempre il governo Berlusconi chiedendo il Corriere ha grandi progetti per le infrastrutture
E ha sempre detto di essere addirittura in anticipo sui tempi di territorializzazione del suo programma
Lei lo dispone Miccichè siamo in una situazione di perenne emergenza oggi c'è l'emergenza Energia domani l'emergenza acqua abbiamo già l'emergenza trasporti verso la Francia visto che non è stato fatto il traforo del Frejus quindi l'emergenza logistica il Piano di governo e tardivo un po'vecchio e si occupa di tutto
Doveva doveva essere molto più selettivo ma in che senso chiede il Corriere
Per prima cosa risponde Necci bisognava riparare il ministero infrastrutture dalla gestione delle società di trasporto come Alitalia e Ferrovie per la semplice ragione che un ministero di programmazione non può stare dietro alle beghe quotidiane
Quindi occorreva un piano di delle priorità delle grandi opere e un piano di collegamento per farle vivere
Per esempio io non avrei fatto il ponte sullo Stretto dice Necci una bellissima opera scelto ma avendo i soldi un piano delle infrastrutture deve fare i conti con le disponibilità economiche
Ma il governo il governo punta sui finanziamenti privati non è una valida alternativa risponde amici non ho visto un'opera da dieci anni a questa parte
Realizzata con i progetti finanche Singh l'unica che sta marciando e l'alta velocità ferroviaria che però non è un inizia un progetto financo chiede il Corriere lo sbaglio
Per nulla ora che la società è stata pubblicizzata
Ora ma sulle opere pubbliche c'era da fare un discorso delicato che riguarda i vincoli normativi controvalori locali i regionalismo mi l'Italia è un Paese difficile ma la vedi il Corriere chiede la legge Obiettivo non doveva essere l'olio per far girare meglio l'ingranaggio è un passo avanti dice Necci
Ma non mi sembra che abbia avuto David dato grandi risultati con tutta la buona volontà faccio fatica a individuare un'opera
Sia partita con la legge obiettivo e qui ne parliamo un aspetto su questo appunto era intervista Lorenzo Necci
Sul al Corriere Economia
Vediamo ancora un altro articolo sempre dal CorrierEconomia le grandi opere vanno avanti con creatività non c'è in Finanziaria un euro ma si conta di attivare da subito investimenti fino a cinque miliardi
Nel due mila e quattro neppure un euro poi impegni per duecentocinquanta milioni di euro nel due mila e cinque altrettanti nel due mila sei
Soldi promessi nella finanziaria e liquidabili nel due mila e cinque ma con i quali si possono attivare da subito investimenti fino a cinque miliardi contro i sette virgola cinque che il ministro per le Infrastrutture Lunardi
Aveva reclamato a gran voce perché indispensabili per realizzare le ventuno opere le novantuno opere strategiche e nel che elencate nel documento di programmazione economica e finanziaria Di Pietro
Opere per le quali si prevede una spinta di trentuno virgola otto miliardi e entro il due mila sette
A sorpresa però nonostante la sforbiciata ad opera di Giulio Tremonti al ministero delle infrastrutture si ostentano soddisfazione
Perché si sostiene i cinque miliardi parte ripeto per andare avanti senza parlamentare alcuna delle opere
Anche sarà necessario uno sforzo di fantasia nell'attivare tutte le possibilità offerte dalla finanziaria dai recenti sviluppi a livello comunitario
La speranza di Lunardi e quella e che quelle novità contenta un apporto di fondi di origine comunitaria e privata in in misura superiore ai dieci miliardi sui trentuno previsti senza contare che al trentuno agosto
è ancora disponibile le casse dello Stato circa nelle casse dello Stato fondi residui con cui il CIPE potrà a attivare investimenti per oltre uno virgola due miliardi
Le opere dunque non si fermeranno comunque sia al di là della congiuntura non certo favorevole il taglio dei fondi sempre rientra nel percorso disegnato da Tremonti
E qui poi appunto Lafico avanti abbastanza lungo e si spera appunto su questo questi i fondi comunitari e perché quattro grandi opere riconosce non sfugga come prioritari dall'Unione Europea riguardano l'Italia e sono il ponte sullo Stretto l'asse ferroviario Berlino Napoli il corridoio cinque che collegherà lì una busta per passando per Torino Venezia Trieste
E l'asse ferroviario Genova Rotterdam e qui poi l'articolo continua è molto lungo appunto che descrive come si potrà andare avanti punto con questa grande fantasia perché appunto di euro in teoria interno almeno in teoria non c'è nessuno
C'è ancora per concludere
Esente dal Corriere Economia il passante di Mestre ponte sullo Stretto dello avverte qui la situazione sembra non essere molto più Closer
Non penserà mica che il passante di Mestre risolverà i problemi del Nord Est
Tampone era un'emorragia tutto qui accadrà appena nel due mila nove ma l'emergente oggi le infrastrutture invecchia no e se non si interviene rapidamente qui si rischia una rivolta dell'impresa e come dei cittadini
Bisogna invertire subito fin dalla prossima Finanziaria in una viabilità alternativa in un potenziamento delle ferrovie con soluzioni pratiche e relativamente poco costoso
Ma la realtà è che c'è una completa assenza dello Stato nelle parole di Mario Moretti Polegato protagonista con la sua Geox di un caso celebre di crescita imprenditoriale
E precursore deve decolli delocalizzazioni in Romania
Di cui al console onorario risuona quel parco quella combinazione di rabbia e sfiducia che oggi forse più di anni fa attraversa l'impresa del Triveneto con la sola variante che la rabbia si tramuta in sfiducia
Da una parte le aspettative deluse di un rapido sbocco delle grandi opere frenate dalle tante carte stradali dall'altra il timore che il via libera al passante di Mestre ormai definitivo
Se per Isca la montagna di altre emergenze infrastrutturali
La superstrada Pedemontana veneta la nuova Romea Mestre Ravenna la terza corsia Venezia Trieste
L'alta velocità ferroviaria sulla stessa direttrice che tratta strategica del corridoio cinque ma non sarà ultimata prima del due mila e quindici e il problema è oggi adesso nota Polegato quanto al nuovo autostradale di Mestre ci compare anche a Udine reggenza per potenziare la viabilità alternativa sfruttando le strade secondarie
Quanto le ferrovie oggi i binari non va il traffico commerciale bisognerebbe investire subito in un sistema di trenino a vita su cui caricare i TIR togliendoli così dalle strade che soffocano sono interventi semplici e di buon senso
E la realtà è che l'al Nordest come in Italia le opere si allineano per la mancanza di risorse ma anche per l'incapacità politica di gestire le amministrazioni locali che si mettono di traverso
Ognuna con i propri piccoli interessi il governo progetti le infrastrutture tenga a bada i comuni che devono eseguire
Anziché approvare a mettere soldi ci pensiamo noi industriali l'articolo ancora molto lungo ma a vivere come la situazione dello sterzo non sia appunto affatto rosea e da parte degli industriali si sia ci siano molte perplessità e anche molte cose molte contrarietà
E con questo chiudiamo questa rapido excursus diversi articoli chiudiamo la trasmissione di oggi un saluto agli ascoltatori da Radio radicale