"Meuccio Ruini: la presidenza breve" - giornata di studio organizzata in occasione dell'inaugurazione della mostra documentaria "Fu vera truffa? Stampa e manifesti delle elezioni del 1953", curata dall'Archivio storico del Senato (presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Senato della Repubblica)

La Repubblica
La corte costituzionale giudice della Corte Costituzionale sui vicepresidenti del Senato e autorità ripeto presenti relatori di rito il ben tenuta questa ulteriore convegno nella sala Zuccari con cui quest'oggi noi celebriamo
La moglie dell'ex presidente cioè lui una celebrazione del mito è un po'strana perché oggi oggi non accade nessun anniversario particolare né per quanto riguarda moderne Lucio Ruini ma cade l'anniversario di quella che fu chiamata la presidenza break di Meuccio gratuito formalmente sono sessanta giorni la sessantuno giorni pieni venticinque marzo ventiquattro giugno il novecentocinquantatré in realtà dal punto di vista effettivo pratico la presidenza Ruini durò solo una sola seduta dedicata appunto ARleF trentatré abbiamo altra appena visto inaugurato cioè la cosiddetta legge truffa o legge elettorale per maggioritario però è passata alla la storia la pubblicistica non soltanto la pubblicistica sotto il nome legge truffa il nostro scopo perciò quest'oggi è quello di ricordare assieme ai nostri relatori l'opera team complessiva di me Uccio Ruini è un personaggio importante nella storia d'Italia
Attiene alla per la sua formazione politica al periodo antecedente la Prima Guerra mondiale uomo niente poter moderatamente progressiste segue nella sua prima fase Nitti è consigliere di stato nel mille novecentotredici eletto alla Camera alla Caf deputati è un interventista scoppia la prima guerra mondiale anche volontario nella prima guerra mondiale
Quando o il regime prende piede messi pratica giuridici rigida a vita privata fa un'attività di pubblicista ma poco connessa con nella vita politica in senso stretto rinasce politicamente Ruini con nel partito Democrazia del lavoro da lui stesso fondato partecipa lavori della Costituente anzi è presidente che ricordo della commissione dei settantacinque fu anche ministro sia del governo con il Governo parte nel mille novecentocinquantatré ridotta nei modi toccare saranno illustrate ai nostri eccellenti relatori la presidenza relativamente a questa stessa legge
Praticamente dopo quella presidenza dopo quella seduta poi si va alle elezioni del mille novecentocinquantatré Meuccio Ruini si ritira
Morì molto più tardi sostanzialmente novecentosettanta è qui presente la nipoti di uccellini che io saluto e ringrazio al qua lì la sua presenza mi corre l'obbligo all'obbligo piaceva che peraltro di fare alcuni ringraziamenti perché abbiamo fatto un grande lavoro sia per questo convegno sia per quanto riguarda la mostra presidente appena inaugurato e invito tutti a visita perché ero mostra che contiene materiale originario dell'epoca
Per questa iniziativa io devo un ringraziamento particolare dai senatori questori si sono molto oberati hanno anche consentito l'applicazione di una mano scettro pubblicitaria la mostra perché non intendiamo tenerla aperta per diversi giorni ancora consentito tutti coloro soltanto i nostri senatori o che sono interessati visitarle
Un ringraziamento lo devo fare la commissione biblioteca
E che archiviò del Senato anch'essi sono molto interessato sofisticati per realizzare questa stesse mostra
Materiale proviene dall'archivio
Centrale dello Stato oltre che alcune materiale nostro nel nostro archivio del Senato e perciò io ringrazio il dottore fallace che il sovrintendente anche il resto dicessero sovrintendente il professore Aldo Ricci che ci hanno dato questo materiale originario
Il dottor Giovanni Di Capua che presidente della istituto per storia piena democrazia repubblicana
Ha curato un saggio introduttivo di questo catalogo posta a disposizione e c'è anche l'unico dato parecchio materiale originale nella sua disponibilità cioè ci ha prestato
Ed è stato molto gentile molto aiuto
Il personale della biblioteca del Senato che anche in pochissimo tempo in pochissimi giorni riuscito ad allestire questa bella mostra organizzare questo convegno in particolare da tutte le spese campo chiaro che io ringrazio
L'editore Rubbettino cui veramente va il merito il merito di questo catalogo che sia gli altri cataloghi di mostre che non abbiamo organizzato voi potrete vedermi effettivamente è un bellissimo catalogo anche dal punto di vista la della grafica e naturalmente io ringrazio il relatore sono qui presenti quest'oggi dal presidente Andreotti
Che credo prego non vorrei sbagliare ma l'unico testimone inaugura di ciò che accadde durante quei giorni in particolare al Senato
Quando fu discussa e poi finalmente approvata questa legge elettorale maggioritaria e gli altri relatori comincio da allora sono in ordine casuale per la mia destra il professor Gaetano Quagliariello che anche pubblicata ufficio proprio oggi un volume che oltre ad una sua lunga introduzione ricostruisce la storia di questo evento del mille trecentocinquantatré un volume che contiene anche in appendice molto materiale di archivio e anche Marco materiale iconografico deve molto
Professore De Siervo membro virgola giudice costituzionale
Presidente Andreotti testimone si diceva subito rappresentato il professore Fulco Manchester ciascuno di questi ci parlerà di un aspetto particolare gli uomini il professor D'Angelo che anch'egli ci parlerà di un problema particolare che riguarda il pensiero politico oggi Meuccio Ruini
Almeno rimane il nuovo ringraziarvi
Veramente mi fa molto piacere vederli così un reparto
E dice se posso esprimere un augurio
Cioè che cinquant'anni dopo
Al di là degli scontri tra maggioranza e opposizione oggi che si arrivi realizza quello che non fu realizzato nel mille duecentocinquantasei cioè quello di fatto quella formaggi bipolarismo che quella legge elettorale avrebbe forse instaurato ma che poi come stanno perché tutti sanno che non scattò il quorum ma che il clima politico tra la maggioranza e l'opposizione
Non ripercorra nemmeno lontanamente quello che accade in quei giorni caldi
Caldo e anche oggi ma non manteniamo soltanto il caldo a livello di temperatura vorremmo evitarlo a livello di carattere politico
Grazie ancora presidente grazie a tutti voi e perciò Perego per primo la parola al presidente Andreotti per la sua prima relazione che è una relazione piglio e autobiografica
Grazie a voi
Signor presidente esprimo la mia gratitudine al nostro Presidente Marcello Pera per avermi invitato a prendere parte alla rievocazione di un personaggio che i Comuni metodi di valutazione dei politici hanno potuto presto dimenticare quando anzi non appaia frutto di indulgenza l'oblio su un momento molto contestato del suo cursus honorum
Cercherò di attingere ai ricordi intatte di un rapporto che mi onoro e tuttora mi commuove
Nel gruppo di uomini che in casa Spataro si riunirono per ricucire le fila di una tessitura politica spezzata
Cercando punti di incontro tra storie programmazioni diverse nacque così il Comitato di liberazione nazionale Meuccio Ruini aveva un approccio tutto suo
Si preoccupava di inquadrare i problemi in ambiti giuridici molto netti ed essenziali
Meravigliando gli altri interlocutori orientati quasi tutti per l'abrogazione globale delle leggi fasciste sosteneva invece che ferma restando la restaurazione delle strutture rappresentative
Centrale e locali occorresse far tesoro di alcuni schemi vigenti tra cui citava con forte apprezzamento la legge di ordinamento della Ragioneria generale dello Stato
Ruini aveva caratteristiche particolari
Venuto giovanissimo a Roma dalla sua Emilia aveva partecipato ad un concorso presso il ministero dei lavori pubblici
Riuscendo al primo posto e suscitando presto apprezzamenti non comuni tanto che appena nove anni dopo era già direttore generale incaricato dei servizi speciali per il Mezzogiorno
Nel frattempo era nata in lui la passione politica
Con una visione di profondo rinnovamento strutturale sociale con importante una presenza attiva dello Stato senza confusioni di ambiti o tentazioni populiste
Nel mille novecentosette fu il più giovane consigliere comunale a Roma e provinciale Reggio Emilia
Nel mille novecentotredici conquistò il collegio di Castelnuovo Monti furono le prime elezioni dopo l'introduzione giolittiana del suffragio universale
Una storica apertura democratica questa giudicata bene ma non da tutti
Don Romolo Murri ad esempio che era stato eletto deputato nel mille novecentonove addirittura con il ritiro del contendente nel ballottaggio
Quando venne sconfitto nel mille novecentotredici da un candidato moderato demonizziamo il nuovo sistema che disse aveva aperto le urne agli analfabeti
La legislatura su due volte prorogata per gli eventi bellici è duro in effetti quasi sei anni
Ruini che nel mille novecentodiciannove fu rieletto alla Camera si era schierata a suo tempo a favore dell'intervento
Partecipando volontariamente alla guerra prima come sottotenente del genio e poi come tenente dei bersaglieri
Si meritò una medaglia d'argento al valore militare
E Venus il generale Armando Diaz aveva detto questi parlamentari che fanno parlare i giornali dicono di fare la guerra e non la farò sono pochi si battono realmente
C'è però un ufficiale che non so se sia folle convogli a suicidarsi quando si dà il segno di uscire dalla trincea è sempre il primo si chiama Meuccio Ruini
A questa sua stagione bellica Ruffini avrebbe fatto riferimento insediandosi alla presidenza del Senato nel difficile marzo mille novecentocinquantatré ora ricordato dal nostro Presidente
Affronto quest'opera disse con la stessa fermezza con la quale andai con i capelli grigi sul Carso
Lui mi aveva coraggiosamente accettato la guida dell'assemblea rimasta vacante per la fuga del senatore Paratore
Dopo un non riuscito tentativo di compromesso sulla legge elettorale in discussione
Mi parve la il professor Quagliariello qui noto una singolare coincidenza
Nel gennaio mille novecentodiciannove
Il Presidente del Consiglio Orlando per rafforzare l'azione di governo nominò due nuovi sottosegretari al ministero dell'industria commercio lavoro si chiamavano Giuseppe Paratore venne Uccio Rubini
I sottosegretari Paratore Ruini furono promossi ministri nel governo Nitti il primo alle Poste e Telegrafi e rovine alle colonie
Il secondo mese riuniti nacque però letteralmente morto
Appena costituito promulgò un decreto sul prezzo politico del pane
Senza consultare il Parlamento inveire così Nitti annunciò nello stesso giorno alla Camera la Costituzione e le dimissioni del gabinetto
L'onorevole Paratore tornò al governo come ministro del Tesoro nel gabinetto Facta dell'agosto ventidue mentre domani tornerà solo dopo la lunga parentesi fascista
Era stato nominato consigliere di Stato nel febbraio quattordici ma la guerra e subito dopo i mandanti politici non lo videro molto impegnato in questo ruolo
Successivamente avrebbe potuto assolvere a questo ufficio giurisdizionale
Ma il regime provvide a sbarazzarsene
Con un decreto ad hoc del nove gennaio ventisette il Governo sia proprio della facoltà temporanee di esonerare i magistrati dell'ordine amministrativo e naturalmente Meuccio Ruini fu espulso insieme al collega Corradini
Rientrerà a Palazzo Spada con decreto del marzo linee novecentoquarantacinque e nel dicembre dello stesso anno il governo De Gasperi lo nominò presidente che mantenne questa presidenza fino al dicembre quarantasette
Dal mille novecentoventisette al quarantaquattro si era dedicato con tenacia
E con una produttività eccezionale allo studio scrivendo anche molti saggi alcuni per il momento accantonati come diceva nell'armadio cimitero dei suoi manoscritti nel mille novecentoquarantadue insieme arrivano economie Mario Scevola otto dette vita alla Democrazia del lavoro
Accanto ai partiti presuntivamente di massa quale spazio visiera peraltro è più piattaforme qui si incontrarono il radicalismo di Ruini il riformismo di Bonomi ed altre caratteristiche sulle quali meno facile e l'analisi il demo laburiste onorevole Enrico molle
Deputato calabrese dopo la guerra sottosegretario e ministro
Parlo un giorno a De Gasperi della conciliabilità anzi della possibilità di piena collaborazione di loro dice così di loro aderenti alla massoneria con i democratici cattolici
Con questo non si vuol dire che tutti democrazie del lavoro fossero massoni o che tutti massoni fossero democratici del lavoro certamente tali ipotesi di collaborazione non era vista bene da alcuni ambienti ecclesiastici
Che estendeva romanzi Riserve anche a formazioni ritenute più o meno giustamente massoniche
Così quando doveva riprendere dopo l'interdizione fascista all'attività del Rotary Club
Io ricevetti dal cardinale Ottaviani l'incarico di suggerire a De Gasperi di non partecipare al condito
Mi guardai bene dal farlo
E fu il saggio perché nel mille novecentosettantacinque fu invitato ad un pranzo del Rotary di Roma sud durante il quale fu conferito proprio al cardinal Ottaviani il premio Ara Pacis
Non seppi mi rinunciare nell'occasione a prendere la parola per ricordare l'antefatto di trent'anni prima e il cardinale non benevolmente ma è molto significativo del resto quanto era avvenuto all'indomani della liberazione di Roma
Che ho dodicesimo fece sapere che volentieri avrebbe ricevuto i ministri che lo desiderava
Tra questi ci fu appunto il quattordici agosto mille novecento quarantaquattro negozio Rubini che ritenne doveroso informare il Papa della sua appartenenza massonica in sonno
Pio dodicesimo cornice subito a suo agio dicendogli non saremo certo noi a svegliarla e lo ricevette anche una seconda volta il quattordici marzo mille novecentoquarantacinque
Del resto con grande di utilità Ruini si espresse nel congresso della democrazia del lavoro
Il democratico cristiano dice grande quadrato partito adempie a una funzione assai utile in quanto convoglia in correnti democratiche
Forse le masse che potrebbero essere accaparrate dalla conservazione
Noi siamo distinti dal partito democratico cristiano perché ci spingiamo Pinilla e non dividiamo l'impostazione un italiano può essere democratico e può essere cristiano senza essere democratico cristiana
Come credente io credo che Cristo sia Dio ma non sente il bisogno di scrivere in un partito che prende per esponenti sono
I dei cristiani lo ha detto anche Croce si sono immediatamente inserite nella nostra civiltà e ne dobbiamo tenere conto anche per l'azione di politica
L'anticlericalismo che ha avuto le sue ragioni storiche è finito e si può essere sicuri detti che non vi sia clericalismo l'anticlericalismo non sorgerà più all'indomani dell'otto settembre mille novecentoquarantatré i membri del Comitato di Liberazione si erano trasferiti nel Seminario lateranense
Territorio vaticano con una ospitalità organizzata alla perfezione dal rettore monsignor Roberto Ronca
I politici
Ognuno di loro occupava la stanza di un seminarista e nessuno aveva provvisoriamente il nome
Al personale in servizio si fece credere ma non penso che a Boccadasse ero che si trattava di vocazioni adulte
A parte le riunioni collegiali gli ospiti di monsignor Ronca trascorrevano la giornata in colloqui di oppure i laterali
E leggendo libri di storia e di politica che non appartenevano certa la dotazione di quella biblioteca
Ruini riletture più esigente
Barruzza riuscita a procurare tutto
A sollevare l'Annona vaticana provvide ad esempio anche al rifornimento diretto di latte ospitando nel giardino le mucche della tenuta di Torre in Pietra sottratte così ai tedeschi con grande gioia degli Albertini e dei Carandini
La domenica veniva celebrata la Messa ma senza obbligo di partecipazione
De Gasperi mi disse che non era vero che Nenni dal corridoio disturbasse il rito Comuzzi che profane di una radio vola tale voce era stata raccolta da Pio dodicesimo che ne aveva parlato a Mario Missiroli
Il ritorno per così dire allo stato laicale dei membri del Comitato di liberazione nazionale fu commovente
Pronti a disse che sapeva benissimo che una parte di loro avrebbe combattuto la chiesa ma non era scelto per evitare questo che il Papa aveva fatto aprire le porte del seminario
Il primo governo dopo la liberazione lo ha ricordato il nostro presidente affidata Bonomi come presidente del CLN
Ruini puntini sono senza portafoglio insieme a De Gasperi Togliatti Cianca Carandini e Saragat rappresentanti dei sei partiti con della gratificanti raggiunta fuori quota di Benedetto Croce e di Carlo Sforza
Nel secondo governo Bonomi la prassi delle crisi ministeriali cominciò presto Ruini fu ministro dei lavori pubblici mentre subito dopo compare ricoprì il nuovo ministero della ricostruzione
Con la creazione anche di un comitato interministeriale presieduto dal ministro per studiare i problemi della ricostruzione economica del paese e coordinare le attività
Il ministero della ricostruzione nel governo successivo De Gasperi qua affidata a Ugo la Malfa
Ma Ruini divenne un importante partecipe della consulta nazionale che preparava le grandi decisioni istituzionali Splendido fu un suo discorso il diciannove gennaio mille novecentoquarantasei
Dobbiamo liberarci da tutto un complesso di grandezze anzi di grandi dice di avidità fatta dimissioni storiche di destini della stirpe
Liberarci dai detriti di un funesto nazionalismo e di imperialismo che ci ha condotto a questa rovina
è un complesso che vuole essere di superiorità e si riduce a un complesso freudiano di inferiorità
Noi ci dobbiamo liberare ma senza che sorga alcune vivo e senza che noi rinnegando i combattenti di nazionalismo diminuiamo i valori della nazione
Il due giugno quarantasei Luini fu eletto deputato alla Costituente divenne subito il punto di riferimento autorevole volitivo
Nella elaborazione della carta affidata alla Commissione dei settantacinque da lui presieduta con grande capacità il cipiglio
Questo De Siervo ricorderà acquisti a sera questa fondamentale storica attività di routine dopo la grande vittoria della coalizione democratica nell'aprile del quarantotto iniziò nella vita politica italiana una parabola discendente particolarmente le elezioni amministrative del cinquantadue dopo l'infelice parentesi dell'operazione Sturzo furono fortemente penalizzanti per il governo
Una diminuzione di consensi rispetto al quarantotto era fisiologica per di più si doveva tenere in conto le reazioni degli espropriati della riforma agraria
E la poca popolarità nel resto d'Italia anche senza esasperazioni leghiste delle leggi di promozione del Mezzogiorno
Dove peraltro stavano discutendo successi i partiti della destra ed in particolare il partito monarchico di lauree di Corbelli
In un discorso alpino il trentuno agosto mille novecentocinquantadue a Predazzo il presidente De Gasperi aveva affrontato il problema di fondo
Quando noi parliamo di stabilità di governo non intendiamo la permanenza al governo migliori Gonella o del partito democratico cristiano l'alternativa può esserci ma dentro le frontiere della democrazia italiana
Si tratta di facilitare niente corre questo concetto la formazione di una coalizione di forze centrali che essendo d'accordo sull'impostazione dei rapporti internazionali
E sui criteri del regime democratico presentino le risultanze delle tendenze costruttive nella democrazia della Repubblica italiana Mando oltre fece volutamente una netta distinzione tra monarchici e missini di quest'ultimi disse forse per colpa dell'età
O dell'esperienza antica non riesco a vederli anche se non li conosco personalmente ma non riesco a vedere se non con gli stivali e con il pugnale al fianco
Impossibile non vederli gamba lati e in camicia nera
è impossibile per i miei occhi o forse mi sbaglio il passato pesa vedo che se li lasciamo fare se li lasciassimo fare metterebbero ancora in Italia al passo dell'oca
Appena rientrato a Roma il presidente affianco Scelba nella faticosa ricerca delle modifiche alla legge elettorale richieste in particolare ai partiti minori di governo sia chiaro che De Gasperi non pensava alla sostituzione con i monarchici di altri partiti che erano con noi alleati ma ad una integrazione l'ipotesi sostitutiva sopravvenne nel luglio cinquantatré in un tentativo estremo di salvataggio dell'ultimo governo De Gasperi che aveva accettato di concorrere per obbedienza al presidente inaudito
Fiducioso fino all'ultimo texana che gli altri avrebbero abbandonato la secessione
Dichiarata subito dopo il risultato elettorale per loro deludente
Così non avvenne
E De Gasperi fu sconfitto nel voto di fiducia i monarchici non si prestarono perché ritenevano che si trattasse di una sottile manovra per far passare l'estate tornare subito dopo alla precedente coalizione
Fu un momento molto triste per la democrazia italiana
Il reato per la scarsa adesione degli elettori Zarate ritenne di essere stato indebolito dalle musiche per altri valori a diffondere di un possibile avvicinamento di De Gasperi Nenni
Quando nel mio era andato a Mosca nel cinquantuno per ricevere il Premio Stalin era venuto doverosamente al Viminale ma solo a riferire al presidente il singolare il colloquio avuto con lo stesso statali
Avendo diritto che stava battendosi per un'Italia neutrale si sentì rispondere che per la nostra collocazione geopolitica l'Italia non può essere neutrale i buoni patrioti dovevano invece secondo stadio operare perché nelle alleanze non prevalesse degli oltranzisti da allora nei comuni di vendita fustigatore dell'oltranzismo atlantico
Nelle consultazioni del cinquantatré aveva detto a De Gasperi di non dare importanza al patatrac Becker un pezzo di carta come tutti gli altri trattare
Altro che accordo Nenni De Gasperi
Tanto più grave il boicottaggio di Saragat in quanto proprio a lui si doveva rivoluzione politica avvenuta con le polemiche sulle modifiche elettorali il loro riflesso nell'opinione pubblica
Sono testimone di un episodio importante
Quando si stanno inasprendo sempre di più il clima di Palazzo Madama con la durissima opposizione delle sinistre fu lanciata da liberale Corvino una proposta mediatrice consistente nella riduzione del premio
Non è una questione mercantile perché con la nuova cifra si evitava che la maggioranza raggiungesse la percentuale di seggi che rendeva possibile modifiche costituzionali senza ricorso al referendum
A nome dei comunisti senatore Scoccimarro presidente del gruppo manifesto al presidente Paratore disponibilità al riguardo e Paratore si affrettò a convocare De Gasperi in via di principio era ben disposto
Mentre era a colloquio a Palazzo Madama Savoia che riesce però a vedere il mio tramite un impietoso biglietto non molla
Non mollo Paratore si dette malato e in ventiquattro ore il Senato elesse alla presidenza Meuccio Ruini che dimostrò con fermezza granitica la il momento abbellita e indivisibilità del re del testo
Decretato il passaggio alla votazione finale questa avviene in un trambusto nel quale con molta buona volontà dei segretari possibile certificare la risposta all'appello nominale
Divelte le tavolette di molti scranni senatori tutti in piedi facevano un frastuono assordante
Ruini tiene duro e proclamò l'esito favorevole in extremis era stato bloccato Velio Spano direttore dell'Unità che dalla tribunetta sovrastante stava lanciando una poltroncina sul presidente io ero rimasto fermo al mio posto di sottosegretario alla presidenza
Ma l'uscita allo stesso sparavano incrociati in corridoio minacciosa per tutti noi una nuova piazza Loreto e fortunatamente non è accaduta all'indomani una delegazione era stata alla testa
Delle con il per le con alla testa il presidente Terracini era stata al Quirinale per protestare
Marinaro difficile risponde perché il presidente non legge i giornali e delle camere conosce solo i messaggi conclusivi inviati dai presidenti
Ma fece di più per la norma costituzionale vigente in Senato doveva durare sei anni
Uno in più della Camera ne decretò l'immediato scioglimento e le elezioni furono abbinate successivamente come è noto questo è stato stabilizzato
Così fu evitata la seduta per l'approvazione del verbale del giorno del tumulto
Lo scioglimento del Senato riservare una proposta che De Nicola e diceva di star preparando per prorogare la presenza dei senatori diritto fissata un'una tantum da una norma transitoria della Costituzione
Di qui le ire a cominciare dal senatore Paratore e con una carica di sarcasmo dall'onorevole Nitti che definiti in generosamente Ruini Illy Licurgo del confusioni Isma'italico
Dopo il clamoroso episodio parlamentare del marzo cinquantatré Ruini si ritirò avvilita privatissima
In questo periodo di suo sofferti isolamento durante il quale continuo a studiare a produrre egregiamente mantenne con lui rapporti di devoto affetto
E conservo molte lettere bigliettini manoscritti il primo e del tre febbraio mille novecentocinquantaquattro
Dall'isolamento in cui vivo odiato dei comunisti e dimenticato dagli altri vorrei uscire un momento per parlare con te verrò dove e quando lo vorrai naturalmente andai a luglio
Nel Natale dello scorso anno mi ringraziava per gli auguri che aveva ricevuto nel silenzio oscuro in cui volontariamente visivo
Quando l'anno successivo divenne ministro delle finanze mi scrivevano mossa da comandare io stesso ebbi dubbi una mia proposta delle commissioni popolari per l'accertamento dei redditi io sono un cadavere politico ma posso ancora ragionare filosoficamente di molte cose sarei lieto rivederti
Mi fermo qui nelle citazioni anche se molte sono bellissime ma non voglio cadere nel frequente difetto di confondere come Moranti commemorati
Anche se alcune citazioni sarebbero illuminati
Come undici novembre mille novecentocinquantasette ti ricordi quando la domenica delle Palme mi sfuggì di esclamare ho salvato il Parlamento ma sono un uomo finito non Milano e rifarei ciò che ho fatto non ho chiesto ne chiederò nulla
Lo stato di forse finalmente una riparazione dandole nel giugno mille novecentosessantatré una adeguata soddisfazione
Dopo un laborioso incarico incontrastato quello di presidenza del nuovo consiglio dell'economia e del lavoro fu nominato senatore a vita in una terra ispirata alla resistenza
Insieme a Ruini infatti vennero nominati Ferruccio Parri e Cesare Merzagora già in espressioni due del Comitato di liberazione dell'Alta Italia
Mi piace pateticamente concludere facendo mie le parole che nel centenario della nascita di Ruini gli dedico il professor Federico Caffè
La sua voce nel fervore della discussione e con la forza dell'intimo convincimento assumeva un tono da tromba biblica
Se l'eco di quella voce trascinante l'imperiosa non poche giungere sbiadito da queste note il messaggio rimane attuale e ci trasmette un ammaestramento
Che non era il risultato di mera riflessione critica fatta a tavolino ma frutto di un'esperienza di vita intensamente e costruttivamente vissuta
Il sedici aprile la ringrazio visto da vicino sia l'immagine di un uomo certamente sì è vero rigoroso grande senso dello Stato ovviamente pagato come abbiamo sentito le parole del presidente Andreotti ha pagato caro con lungo silenzio durato dal mille novecentocinquantatré fino al giorno della morte questo suo rispetti o senso dello Stato
La ringrazio di nuovo sciura parole anche per la mente otto a me ignoto non mollare una frase che ritorna un po'nella storia d'Italia ora come un significato ora con un altro
Interrompo per pochi minuti
Chiude per consentire al presidente La Repubblica riuscire perché il perché abbiamo altri impegni istituzionali naturalmente lo ringrazio moltissimo per la sua presenza che ci ha onorato anche quest'oggi grazie
Grazie ricordo
Giudizi riprendiamo cioè non molliamo nemmeno nuovi quindi dopo immediatamente la parola al nostro primo ci secondo relatore che il professor Lucio da Angelo che ci parlerà sul radicalismo sociale di Meuccio colui se immigrazione il presidente ed era mensili è conosciuto soprattutto è stato detto per essere stato il presidente della Commissione dei settantacinque dell'Assemblea costituente incaricata come è noto di scrivere il testo della nuova carta costituzionale
Ma le proposte che gli formulato in quella sede naturalmente non nacquero da un giorno all'altro
Non essere erano il frutto di una meditata elaborazione concettuale
Maturata con lentezza nel corso degli anni a cominciare da quando nel mille novecentoquattro egli diede avvio alla sua lunga attività politica partecipando Angloma al congresso costitutivo del Partito Radicale Italiano nel corso delle assise radicali romane
Il giovane Ruini era ventiseienne vuole far sentire la voce di quella che egli richiamandosi al nome che nel mille novecentouno i radicali francesi avevano dato al proprio partito
Di Fini pendenza radicali socialista
Vale a dire la voce di un piccolo gruppo di dedicati i quali rendendosi interpreti delle esigenze e delle aspirazioni della piccola e media borghesia emergente
Dell'impiego dell'insegnamento delle libere professioni si prefiggevano di fare del radicalismo italiano
Un partito che pur rimanendo fedele alla tradizione garibaldina e mazziniana sapesse conformarsi con efficacia a una realtà economiche sociali costante evoluzione egli pose l'accento in particolare sulla necessità di dare al nuovo partito un preciso programma economico sociale il punto fondamentale doveva essere
Il cui punto Fontan fondamentale doveva essere a suo giudizio la tendenza alla socializzazione economica espressione di si dovettero attendere però circa due anni prima che il giovane Emiliano cominciasse a spiegare con maggiore precisione in un opuscolo anonimo dal quale trapelava in modo evidente l'influsso dell'organici ritmo positivisti cody commette Spencer
Qual era il contenuto ispiratore e quali i contenuti generali di quello che lui chiamava radical socialismo prima è più che un partito egli scriveva esso voleva essere un metodo è un indirizzo d'azione
Avente come fine essenziale quello di concretare anche attraverso l'intervento coordinatore il regolatore dello Stato una vera collaborazione di classe fra tutti i ceti sociali che vivevano del proprio lavoro
Fosse esso manuale o intellettuale esecutivo o direttive in altri termini lo scopo fondamentale dei radical socialisti era l'instaurazione
Per mezzo di profonde riforme politiche economiche e sociali di una democrazia del lavoro ricordatevi questo concetto perché ricorrerà frequentemente nella mia relazione
Cioè di un regime di democrazia sia politica sia economica fondato sul lavoro
A tale proposito Ruini si diceva favorevole a un sistema economico misto nel quale iniziativa privata convivesse con l'intervento dello Stato
Del pari propugnava l'espansione delle attività cooperative di produzione e di consumo e di lavoro
Non trascurava inoltre di richiamare l'attenzione sull'esigenza di mettere in atto quella che egli chiamava una reale compenetrazione fra società è stato in specie mediante una radicale riforma dei corpi amministrativi
Deve leggere non già secondo il criterio tradizionale della rappresentanza politica ma secondo quello della rappresentanza diretta di classe o di categoria ossia della rappresentanza delle competenze degli interessi economici e sociali e professionali
Queste idee coraggiosamente innovatrici furono accolta con indifferenza dalla grande maggioranza dei dirigenti e dei deputati del Partito Radicale
Destarono viceversa notevole interesse in alcuni autorevoli rappresentanti dell'ala riformista del partito socialista in primis Turati dissonanti e Bonomi
Così tra il mille novecentosette e il mille novecentodieci a Ruini fuor flirta la possibilità di pubblicare nei principali quotidiani politico e periodici socialisti riformisti
Parecchi articoli nei quali si diede cura di approfondire e di sviluppare alcuni concetti soltanto delineati nell'opuscolo di cui parlavo prima del mille novecentosei
E se articoli provini dedico particolare attenzione a due temi peraltro strettamente legati fra di loro
La politica dei consumatori l'espressione di Ruini che si rifaceva a una all'i timori enunciate nel mille novecentosei dal economista democratico tedesco Otto e grazie
E la cooperazione integrale
La quale traeva ispirazione dal felice esperimento promosso nel Reggiano la sua terra
Dal socialista Antonio Bernini e si richiamava proposte formulate oltre che dallo stesso Duemilavini dall'economista francese Jean visibile il famoso teorico del cooperativismo
Secondo il giovane uomo politico reggiano non si poteva ridurre come facevano invece i socialisti tutta la vita economica e sociale alla lotta di classe fra il capitale e lavoro salariato
Già che questa era sovente cito testualmente la più per spirito qua e là più saliente delle numerosissime lotte di interessi che ardevano nella vita economica ma non la sola e non sempre la predominante
A suo avviso tra i multipli ci cito ancora antagonismi di interessi di cui era metà inviato il mondo economico era altrettanto importante quello che opponeva i produttori e i detentori di beni ai consumatori
Nel c'è questa solidarietà di interessi che mi va il proletariato Ict venti
I quali tutti insieme costituivano la tanto bistrattata categoria di consumatori contrapponendo li spessissimo alle classi abbienti era possibile anzi a giudizio di Ruini auspicabile una solida intesa fra il partito socialista il partito radicale diretta a sostituire pur se in maniera graduale il regime della produzione in vista del profitto espressione di Ruini e si riferisce al capitalismo
Con il mensile della produzione in vista del bisogno cioè il cooperativismo o meglio come egli amava e preferiva definirlo la cooperazione integrale
Quest'ultima la cooperazione integrale integrata dalla musica dalla municipalizzata azione o dalla nazionalizzazione dei beni e dei servizi essenziali per la collettività
Rappresentavate Ruini un vero e proprio modello di produzione per una società socialista
In quegli stessi anni Ruini rimosso e grande attenzione pure i problemi emergenti degli impiegati e a quegli anni noiosi della pubblica amministrazione italiana
Insieme con Turati sostenne con risolutezza una tesi che a molti conservatori apparve addirittura rivoluzionaria
A suo modo di vedere la classe degli impiegati pubblici che era poi la sua classe perché come è stato ricordato degli dal mille novecentotrenta era funzionaria del ministero dei lavori pubblici
Non solo questa classe aveva il pieno diritto di darsi una propria organizzazione di tipo sindacale
Ma devo rimanere cito testualmente come funzioni come essenziale con la tutela degli interessi degli impiegati lo spingono e la proposta di riforme
I legami di collaborazione che aveva saputo instaurare sin dal mille novecentosette con alcuni dei più importanti esponenti del socialismo riformista italiano l'abbiamo visto andarono via via allentando sì dopo l'inizio della guerra di Libia
Infatti sebbene Ruini fosse tutt'altro che entusiasta dell'impresa libica
L'atteggiamento di contrasto e di dissidio l'espressione di Giulini in un tempo e l'occasione dal Partito Socialista gli parve in ogni caso non conforme al dovere nazionale per sempre l'espressione di quantunque perciò al momento della sua elezione alla Camera dei deputati avvenuta nell'ottobre del mille novecentotredici come rappresentante del Partito Radicale
I suoi rapporti con i socialisti e riformisti non fossero più cordiali come un tempo non per questo
Ruini rinnegò neppure in piccola parte le idee e le proposte riformatrici Daloui formulati pochissimi anni prima
Tant'è vero che in due dischi prima i discorsi parlamentari pronunciati nel giugno del mille novecentoquattordici suo secondo il suo terzo discorso parlamentare egli sottoposti all'attenzione del governo della Camera e del Paese un decalogo l'espressione di Ruini di provvedimenti sociali che accompagnassero a tutti i lavoratori Colombelli diceva dall'infanzia alla vecchiezza
Scoppiata di lì a poco il primo conflitto mondiale in prima in piena guerra tra il mille novecentosedici mille novecentodiciotto
Il giovane deputato radicale regia non trascurò di ammonire che per non essere colti impreparati il governo il Parlamento avevano il dovere di cominciare a pensare sin da allora
Ai problemi che inaudite inevitabilmente sarebbero venuti a galla nel Paese alla fine del conflitto per tale ragione insistette a più riprese sulla necessità fra le altre cose di dar corso a guerra conclusa
A una serie di provvedimenti di natura economica e sociale i quali asset assicurassero una maggiore giustizia sociale e rendessero possibile l'instaurazione in Italia di una vera e propria democrazia del lavoro
Su questi temi torna in maniera più approfondita il particolareggiata al termine del conflitto
Invocando più volte alcuni importanti riforme di carattere economico sociale anche politico dei quali ricalcavano in gran parte le proposte di armi avanzate nel periodo giolittiano
Ma per questo ma per quel che concerne di questioni economiche e sociali la proposta più rilevante formulata da Ruini nel primo dopoguerra fu quella riguardante il Consiglio nazionale della
Diciotto nel diciannove in verità egli aveva notato il consuma continua non sudditanza economiche sociali alle quali erano chiamati a provvedere il governo e il Parlamento imponeva la trasformazione del Senato di nominare dice
Il durano produttivo dotato di ampi poteri deliberanti
Insomma in camera di rappresentanza non dei partiti e degli interessi politici ma delle classi e degli interessi economici sociali e professionali
Nell'attesa che le condizioni politiche sociali del Paese permettessero una riforma di così larga portata si poteva cominciare sosteneva Ruini con il trasformare il Consiglio superiore della coloro che era un organismo meramente consultivo costituito nel mille novecentotré
In consiglio nazionale del lavoro cioè in un organismo deliberativo in materia di lavoro formato da rappresentanze paritetiche dei lavoratori e dei datori di lavoro suddivise per settori produttivi
Come la concezione politiche sociali di Ruini l'istituzione del Consiglio nazionale del lavoro la riforma strutturale del Senato e le altre innovazioni da lui propugnata dal mille novecentootto in avanti erano legate fra di loro da un nesso strettissimo e se costituivano di fatti le varie tessere di una nuova politica del lavoro
Mirante a dar corpo a quella democrazia del lavoro Daloui vagheggiata almeno dal mille novecentosei
Dal mille novecentoventidue Ruini si è un po'la sordina ai suoi propositi riformatori nel campo economico e sociale
Pur se non si sottrasse all'impegno politico dapprima entrando nella redazione del Mondo il quotidiano antifascista romana fondato da Giovanni Amendola nel mille novecentoventidue
E poi concorrendo alla nascita dell'unione nazionale delle forze liberali e democratiche il movimento d'opposizione liberaldemocratico costituita nel ventiquattro
Per volontà dello stesso Giovanni Amendola recitando la parte di spicco nella sua breve vita nella breve vita dell'Unione
Nazionale
Caduto il regime fascista però e terminato quelli quello che egli ha definito egli stesso ha definito nei suoi ricordi il suo esilio in patria
Ruini torna a proporre molte delle sue vecchie del è significativo il fatto che quando tra la primavera e l'estate del mille novecentoquarantatré decise d'accordo con Bonanni oggi ha ricordato il presidente Andreotti
Di dar vita a un partito che fosse erede della tradizione radicale sociale riformista e Ammendolia ora l'uomo politico ramo Emiliano volle che esso prendesse il nome di democrazia del mondo
Del nuovo partito gli scrisse nel luglio del mille novecentoquarantatré anche il programma
In cui si Eric giravano pur se con qualche attenuazione in verità molte delle proposte da noi avanzate tra il mille novecento sei mille novecentoventuno
Non ha chiesto la Democrazia del lavoro o il partito democratico del lavoro comizi preferite chiamarlo
Si rivolgeva secondo il modello è rappresentato dal laburismo inglese indistintamente a tutti i lavoratori sia del braccio sia della mente propugnava l'introduzione di un sistema economico Visco
è un dato sulla coesistenza fra l'iniziativa privata dell'intervento regolatore dello scolaro
A San Paolo a sua otto dico aspirava a esce la terza forza democratica laica e interclassista tra democrazia cristiana e il blocco social comunista anche dopo che il ventidue luglio del mille novecentoquarantasei nella Commissione dei settantacinque dell'Assemblea costituente web eletto quasi all'unanimità suo presidente
Unanime non mancò di riaffermare il parecchie delle idee Daloui
Più volte espresse nel primo ventennio del secolo
Il suo contributo ma questo ce lo dirà ancora meglio il collega professor De Siervo il suo contributo si rivela importantissimo non solo nella determinazione dell'impianto generale della Costituzione
Ma altresì nella definizione di alcune questioni specifiche
Dove seppe fare accettare più tumulate le proposte che sino al mille novecentoventuno avevano dato una chiara impronta sociale alla sua concezione del radicalismo basti dire che il primo comma dell'articolo uno accoglieva il concetto di Democrazia del lavoro
Che gli aveva enunciato finali fin dal mille novecentosei l'abbiamo vista
E che l'articolo novantanove prevedeva l'istituzione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro il CNEL
Un organismo che ricordava per moltissimi aspetti del Queens quel consiglio nazionale del lavoro nell'un prospettato nel mille novecentoventi
Non riuscì invece nonostante i suoi sforzi a fare approvare il disegno di rendere la seconda Camera e il Senato
Una camera elettiva non già di rappresentanza politica ma di rappresentanza degli enti locali delle organizzazioni economiche sindacali e delle associazioni di cultura analogamente e mi avvio alla conclusione
Pure dopo che il ventidue aprile mille novecentoquarantotto fu nominato senatore di diritto per la prima legislatura repubblicana Rondini e d'intesa con alcuni degli iscritti al gruppo dei senatori indipendenti
Non tralascio di presentare un paio di proposte di legge alcune interpellanze e parecchi ordini del giorno in cui rimanendo fedele ai convincimenti maturati in lunghi sino ai primi anni del Novecento
Si sforzava di combinare e di far convivere senza contrasti
Libertà individuale e giustizia sociale iniziativa economica privata e intervento pubblico grazie per l'attenzione
Scelga Angelo quindi il personaggio molto più complesso concettualmente riducibile l'arma amiotrofica per presidente sempre
Generici ma ringrazio e do la parola adesso al professor Lanchester e che si occuperà un'altra questione sia importante che impressiona Ruini cioè la questione della forma di governo forma di Stato e forma di governo così però io ho cambiato
Azione durante il titolo ad altra forma di Stato forma di governo
Signor presidente del Senato signor Presidente della Corte costituzionale signore e signori
Beh Uccio Ruini costituisce una figura peculiare nel panorama politico costituzionale italiano
Nelle rievocazioni storiche gli è stato invero relativamente trascurato per due principali ragioni da un lato egli era rappresentante di una minoranza politica democrazia il radicalismo sociale prima e poi la democrazia del lavoro dall'altro non era un accademico in senso stretto uno degli elementi fondamentali gli accademici avere gli allievi che poi riproducono con atti la memoria anche se forti e su questo mi soffermerò erano le sue radici universitari tuttavia la sua traccia sulla nostra realtà politico istituzionale risulta decisiva
Basti pensare alla complessiva vicenda dell'Assemblea Costituente o alla gestione dei lavori del Senato nella primavera del cinquantatré in occasione dell'approvazione di quella che polemicamente venne a definita legge truffa
L'analisi dei suoi iscritti in materia di forma di Stato e di governo permette di riflettere sulla stessa dinamica costituzionale italiana sulla discussione contemporanee in materia riscoprendo una via realistica fondata sull'equilibrio e valori
Organizzano la mia relazione evidenziando in primo luogo come Ruini si inserisca nell'ambito del giusto
Del dibattito giusto pubblicistico del primo Novecento eccome nello stesso egli abbia sostenuto una visione sostanzialmente alternativa rispetto alla posizione della dottrina
Positivistica dominante capace di fornire chiavi di interpretazione per le scelte operate dallo stesso nel dallo stesso cioè da Ruini nel periodo repubblicano
Il seconda istanza esaminato le tesi di Ruini nel Periodo costituente in una fase successiva con particolare riguardo al tema della forma di Stato e di governo concluderò con alcune osservazioni sul suo pensiero e sulla sua impostazione realistica per quanto riguarda l'attualità istituzionale italiana
Parto da Togliatti giudice perché partita Togliatti polemicamente la Costituzione repubblicana costituisce come noto anche il superamento dell'impostazione prospettata dalla dottrina bus pubblici svicola via mediana
Che tra l'altro copriva il compromesso è stabile tra monarchia rappresentanza all'assemblea costituente però Palmiro Togliatti prese omaggio proprio all'opera del fondatore della giusto pubblicistica italiana
In polemica con i turisti presenti all'interno della Commissione dei settantacinque ed in particolare del suo presidente il
L'onorevole Meuccio Ruini nel marzo del quarantasette Togliatti lamento infatti che nel lavoro di redazione del progetto scarso fosse stato l'aiuto fornito dei turisti per lui permeati da dottrine stato artistica l'attacco togliattiano appare significativo per due motivi in primo luogo tendeva la mano alla vecchia generazione dei tecnici liberale in cui vive comunista capiva anche le contraddizioni Naminé per esempio la mancanza di quello che sarà il pilone del monarca
In secondo luogo cercava di salutare dei formando le impostazioni considerate pericolose perché atta a fornire un quadro fondato su valori capace di posta Pizzarelli testo costituzionale in redazione
Di qui l'accusa chiaramente forzata i giovani giuristi e quindi a Ruini di essere dipendenti dalle teorie della sovranità dello Stato che si invece avversario
Se è vero che l'Assemblea costituente ruotano attorno a due punti fondamentali soprattutto sovranità popolare e garanzie costituzionali
La concezione togliattiano non poteva infatti che vedere con sospetto il lavoro dei tecnici che che né collegavano in una costruzione corrente due punti contrastando la prevalenza indiscusso del flusso corpo elettorale partiti di massa Parlamento nell'ambito della concezione della democrazia progressiva
Il mutamento di prospettiva in relazione alla forma di Stato o di governo accertabile nella nostra Costituzione repubblicana ha ovviamente le sue radici nella società italiana dalle forze politiche che ne sono l'espressione una chiave di lettura più tecnica può però essere recuperata nello stesso dibattito interno alla dottrina anti formalistica degli inizi del secolo ventesimo cui aveva partecipato con altri costituenti come Mortati Ambrosini cari stia anche Meuccio Ruini
Ruini si laureò come è stato ricordato nel mille ottocentonovantanove in filosofia del diritto a Bologna con l'allora preside della facoltà giuridica Icilio Vanni una singolare figura di filosofo
Parteciperà il movimento positivista delle prime pulsione sociologiche particolare Ardigò aveva studiato Spencer si sono sentite le evocare e da chi mi ha preceduto le opere di conti Spencer ma anche di San ecco
Ruini seguirà la Sapienza di Roma il maestro che scomparirà nel mille novecentotré e poiché come dicevo presidente Andreotti mia teoria e che gli assistenti orfani vanno al Ministero dei lavori pubblici o fanno concorsi fece concorso proprio nel mille novecentotré dentro
Nella pubblica amministrazione nella facoltà di giurisprudenza di Bologna che però è stata per lui una specie di marchio
Importante
Oltre al Danieli ebbe l'occasione di incontrare Domenico Orsetti Mantovani e Luigi Rossi rispettivamente docenti di diritto amministrativo e di diritto costituzionale
In particolare dal Vanni da Rossi che sarà poi il maestro di Costantino Mortati e con Sergio Pannunzio nella facoltà romana in scienze politiche egli sussunzione d'interesse per il settore comparatistico
La tesi di laurea di Ruini sulla distinzione tra società e Stato venne pubblicata nel mille novecentoquattro mille novecentocinque è non ce l'ha data nella pubblicazione
Ma il mille novecentocinque la piccola variante e può essere utilmente confrontata con un suo saggio sulla Repubblica italiana come Stato di diritto apparso sulla rivista italiana di diritto pubblico sulla rivista di diritto pubblico del mille novecentoquarantotto
In entrambi gli iscritti è chiara la consapevolezza del nesso essenziale tra diritto Stato
Del primo lavoro Ruini evidenziava anche la policiclici ITA delle varie con sezioni neutralizza attrici dello stato di diritto e sottolineava come esso non era e cito Stato di diritto solo perché è stato ma per attuare un esigenza sociologica e garantire qualcosa di sostanziale sia poi il benessere collettivo o la libertà dell'individuo opera uscita ed il benessere comune di tutte le classi chiusa la CPU finita la citazione
Si trattava di una posizione alternativa rispetto a quella della dottrina positivistica Orlandi Anna e che risaliva ai classici del dibattito tedesco poi tutta la sua posizione fai Mariana deriva da questa sussunzione del dibattito tedesco il recita sosteneva Ruini finora è un organismo logico non messo in relazione con la vita far vedere tale relazione tradurre il sistema nel momento storico DR
Il diritto secondo Ruini e qualcosa di concreto che devo uscire dalla coscienza popolare corrispondere ad essa la comprime trazione tra Stato e società sulla
Casa dell'impostazione di molto negando l'impostazione di shekel si poneva a suo avviso a fondamento del costituzionalismo e dello stesso sistema rappresentativo
Circa cinquanta anni dopo e quindi nel mille novecentoquarantotto
Ruini sosterrà ancor più chiaramente che il diritto è norma regolatrice dei rapporti sociali e si presenta come la loro espressione
Ma diceva con una logica propria
Come il linguaggio ha una grammatica
E richiamandosi sintomatica mente ai quaderni gramsciani allora in prima pubblicazione dell'edizione di Felice Platone
Egli rilevava che nel diritto sì sempre presuppone sempre una data situazione storica un dato mercato economico cosicché la stessa dogmatica giuridica per non essere autoreferenziale non può non riferirsi alla realtà storica
Ruini dunque sottolineava uno dei capisaldi della impostazione mosche Anna per cui il diritto pubblico ogni particolare il diritto costituzionale hanno la necessità di collegarsi alla storia soprattutto quando debbano non tanto teorizzare ma produrre diritto
La formula dello stato di diritto si concretizzava nella realtà storica e diveniva quindi elemento per Living per l'individuazione di essere e dove resta una simile posizione richiama con differenze anche profonde il tema della capacità normativa dei principi fondamentali dell'ordinamento ed evidenzia come la Costituzione la Costituente italiana fosse caratterizzata nella propria componente tecnico-giuridica dal meglio della dottrina anti formalistica
Che si riallacciava da un lato a Mosca era Arcoleo dall'altro la dottrina tedesca e non voleva nello stesso tempo abbandonare l'albero della la scuola giusta pubblicistica Orlandi su questa base metodologico concettuale confortato dalla consapevolezza della necessità di integrare Stato e società Ruini provvedeva ad esaminare la forma di Stato è quella di governo repubblicano
Per quanto riguarda la prima egli chiariva il significato basilare per l'articolo uno della Costituzione abbiamo sentito che si connette molto al programma di Democrazia del lavoro che definisce la prova per la Repubblica italiana democratica basata sul lavoro e sulla sovranità popolare
Quindi da un lato sosteneva che la Costituzione italiana
Si basava su un concreto presupposto ideologico e storico che oggi chiameremmo confortati dalle elezioni Robert Dole come l'inclusione
Dall'altro prefigurava però alcuni elementi dell'analisi dello stesso Salman canto intanto sulle ondate di sviluppo democratico non nascondendosi anche il pericolo dell'intuitus involuzione e cioè
Passi in avanti ma anche riflusso
Ecco egli riconosceva con forza
La limitatezza della democrazia politica e la necessità del suo allargamento al campo sociale ed economico costituendo quella democrazia integrale
Ispirata dall'esigenza dell'equilibrio giustificatrice della posizione del lavoro e della sovranità popolare alla base dell'intera costruzione costituzionale
La democrazia integrale
Per essere soddisfacimento dei diritti e delle libertà individuali che le stavano alla base doveva necessariamente assumere le forme e percorre le vie dello stato di diritto
Con un radicamento negli stessi in una forma di inviolabilità che per Ruini non assumeva una forma immane intimistica quale quella di ispirazione cattolica portata avanti tra gli altri da Dossetti da Moro ma di coscienza storica collegata all'idealità
In maniera molto esplicita Ruini rivendico anche la propria linea di vita e quindi di metodo muoversi nel solco della storia essere realisti ma non dimenticare mai Livi l'idealità più alte trascendenti la stessa realtà alle quali ispirarsi
La prospettiva era quella della riaffermazione di una religione laica di ispirazione mazziniana in contrasto con qualsiasi impostazione di tipo statalista relativo ai cosiddetti diritti pubblici su obiettivi su questa base
Ruini cui non dispiaceva professare la propria fede nella democrazia e la religione
Della libertà prendere in esame
Così come aveva fatto in precedenza nel volume verso la costituente problemi della costituzione del novecentoquarantacinque le varie costituzioni che si erano sul
Ceduto nel tempo ed in particolare quelle del primo dopoguerra aggiungendo vini le nuovissime successiva al mille novecentoquarantacinque
Il confronto tra i due tipi contemporanee di costituzione a lui contemporaneo naturalmente quelle democratiche francese ed italiana e quelle populiste
Basata sul modello staliniano populista e una sua espressione
Vedeva ovviamente Ruini sostenere l'applicazione di un modello dove alla sovranità popolare corrispondenza nelle forme nei limiti della Costituzione la distinzione del coordinamento della pluralità dei poteri
In questa specifica dimensione Francia ed Italia a suo avviso non avevano rinunziato ad alcuni fili tradizionali della distinzione del coordinamento dei potenti
Sulla base dell'esigenza dello Stato di diritto e del rifiuto della citoriduzione semplicistica ad un solo potere
Fine della citazione tipico degli esempi populisti volti alla nera funzionalizzazione dei diritti e delle libertà e al soddisfacimento di un unico fine
Per quanto riguarda la forma di governo do per acquisite le scelte costituenti ed anche se sono un po'tra l'incaricato torna abbiamo stabilito i confini fra la relazione del siero per l'amianto
Derivanti e dagli avvenimenti storici da rapporti di forza tra i partiti che portarono alla scelta per una forma di governo debole e garantista
Capace di fornire la cosiddetta Casa comune a soggetti tra loro contrapposti
Nelle posizioni di Ruini che elemento importante inserisce implicitamente nello schema cullato della forma di governo anche il giudiziario
Cioè la giustificazione di queste scelte ma sono presenti anche delle critiche incisive delle soluzioni alternative che si connettono con il trascorrere del tempo il differente ruolo da lui svolto nel periodo pre costituente in senso stretto
Ruini assume un atteggiamento più didattico sfumato sui temi istituzionali
Durante l'attività costituente agli ancora egli ha compiti di conduzione formalmente arbitrale che tuttavia nascondono preciso soluzioni nella riflessione successiva egli appare più esplicito nella riaffermazione di soluzioni tecniche nell'ambito della necessità di applicare la Costituzione
Agli scopi risulta opportuno ribadire come Ruini mantenga in tutte le tre fasi il solito schema concettuale in cui inserisce in un'approfondita analisi comparative Sica sia dell'evoluzione costituzionale che della letteratura in materia nel periodo pre costituente appare evidente come Ruini mantenesse una posizione molto apertamente soluzioni anche se ancorata ai principi dello Stato democratico e di diritto incertezza ad esempio per la presenza o meno nel figurino istituzionale
Per la costituzione dell'istituto monarchico imponeva ovviamente cautela nella descrizione del differente ruolo attribuito al Capo dello Stato negli ordinamenti monarchici e repubblicani per la relazione del presidente della Commissione per la costituzione Ruini dichiarava invece che che il progetto si era posto contro il duplice pericolo del predominio dell'esecutivo ed è l'Assemblea
A chiusura della discussione generale lo stesso Ruini evidenziò come si fosse abbandonato lo schema ottocentesco del governo parlamentare di gabinetto terra di Carlo nella sovranità popolare e senza avventurarci in forme di governo l'Assemblea
Lo schema dell'equilibrio tanto care alla letteratura costituzionalistica ottocentesca e recuperato da quella tedesca nel periodo della Fondazione delle istituzioni wagneriane penso all'utilizzazione degli schemi di Renzo dopo da parte di Google progresso
Appare nell'immagine classica che ho già citato dei due piloni scomparsa la monarchia ed affermata la sovranità popolare si doveva ricostruire l'edificio secondo cito una via giusta di equilibrio e di necessità
Fine della citazione che tenesse conto sia della sovranità popolare esercitata attraverso le votazione elettive deliberative
Sì ed è il fatto che le conquiste democratiche sociali bisognava guadagnarne consolidare
Pezzo a pezzo nel se tu tessuto dello stato che andava difeso contro incesti calci contro le demolizioni e le sovversione antidemocratiche reazionario
Di qui l'importanza del parlamento nella sua duplice funzione indirizzo e di controllo nell'ambito del rapporto fiduciario ma anche sulla base di una lettura critica ma non scandalizzato delle idee di Leon plume di medicine quel sei dice
Che ne optarono per la costruzione di un solido esecutivo con un capo dello Stato riequilibratore d'un governo capace di indirizzo politico autorevole e personalizzato nella figura del Presidente del Consiglio
In questa specifica prospettiva Ruini non nascondeva di inutili vive
Di nutrire preferenze in linea con le sue opzioni teoriche per un capo dello Stato eletto dal popolo e d'altro canto anche per un limitato uso del referendum
Altro il povero Mortati venne tagliato tanto dal referendum e lui lo sottolineo in parecchi passi tra cui quelli relativi all'articolo centotrentotto in entrambi i casi ma soprattutto per il secondo cioè per il referendum ammetteva le ragioni di prudenza derivanti dal passato remoto e prossimo ma per il primo né quindi per il Capo dello Stato riconosceva di essersi concesso un un inutile gesto
Per quanto riguardava il sistema di elezione delle Camere
A riconoscimento dell'imprescindibilità di meccanismi elettorali basate su formula non maggioritaria per la Camera dei deputati sulla base della politica di massa non corrispondeva però alcuna critica per chi per il Senato sosteneva l'adozione di strumenti elettorali
Basate sul collegio uninominale al fine di ridurre la frammentazione
Una simile soluzione in effetti e palesemente contraddittoria con la prospettazione di una bicameralismo perfetto e può anche contribuire a spiegare a mio avviso il noto episodio dell'emendamento comunista al testo dell'articolo settantacinque ultimo comma che reca prevedeva l'impossibilità di sottoporre la materia elettorale al referendum abrogativo come è noto esso venne approvato contro il parere di Ruini e poi scomparve in sede di coordinamento del testo operato sorto la responsabilità dello stesso Luigi il presidente Andreotti il dottor Salamone
Altri e si sono interessate di questo episodio e devo dire che il prezzo l'onorevole Ruini il presidente Ruini era un po'imbarazzato nella sua analisi dell'articolo centotrentotto su questo episodio
E ricordo che presidente Iotti sorrideva quando di siti prospettava l'ipotesi che presidente Ruini l'avesse fatto scomparire
Più o meno artatamente
In verità proprio sul Senato Ruini ai margini del lavoro costituente confessò che gli avrebbe desiderato sulla base degli scritti che sono stati prima citati nel mille novecentosei che lo stesso rappresentasse professione di interessi sulla base di una concezione di equilibrio che non escludeva anche la possibilità di un bicameralismo troppo derivante dall'esempio britannico del mille novecentoundici per parlamentari per
Messi il mi guardano ma sono quasi alla fine
Poi abbiamo un altro tipo di situazione
Dall'altro canto degli Iran consapevole che proprio nella parte della struttura del Parlamento
Il lavoro costituente non aveva sempre raggiunto una soluzione solida e sicura a differenza di quella più tecnica relativa alla formazione delle leggi il cui Ruini fornirà suggestione contributi illuminanti
Qui si apre il capitolo relativo alla funzione normativa sotto il duplice profilo per rapporti tra legislativo ed esecutivo e sotto la prospettiva della tecnica legislativa
Le osservazioni lime un Ciolini su entrambi gli aspetti sono estremamente difficile e tengono conto della dinamica comparati Istica dei rapporti tra i supremi organi costituzionali in relazione alla funzione normativa
Per quanto riguarda il tema della produzione legislativa Ruini sosterrà soprattutto dopo cinquantatré l'esigenza di una maggiore dei legali esecutivo ma difenderà anche a spada tratta le soluzioni che avevano regolato oltre al decreto legge la delegazione legislativa anche la deliberazione in Commissione per quanto riguarda invece la redazione degli atti normativi richiama Filangieri e dalla scienza della normazione lo condurrà all'anche anche allo studio pionieristico dello stesso tratto in legislativo infine poiché i il giudiziario ed il controllo di costituzionalità si inserivano in modo stretto nell'ambito di una visione dell'equilibrio
Risultati interessanti a mio avviso le osservazioni di Ruini non soltanto sulla giustizia costituzionale a tutela della rigidità della Costituzione ma soprattutto l'intensa e partecipata opzione per l'autonomia e l'indipendenza della magistratura che si spinge a ribadire il superamento della tesi virgolette del Pubblico ministero quale organo del potere esecutivo chiusa la citazione
Sto per finire non è mio compito tratteggiare le posizioni di Lucio rovini durante il periodo del congelamento costituzionale degli anni successivi
Analisi delle sue posizioni soprattutto durante il Periodo quarantotto cinquantatré e tuttavia significativa dell'applicazione del Parco dei valori e dei principi finora evidenziati alla situazione difficilissima di scontro muro contro muro tra quelle stesse forze che avevano cooperato alla costruzione della cosiddetta casa comune
In anni in cui chi aveva contribuito alla redazione della carta costituzionale si trovò di fronte ad una vera e propria marcia nel deserto
Egli però con decisione l'applicazione della Costituzione repubblicana auspicando che fosse rinvigorito il ruolo del parlamento accresciuta l'efficienza del rendimento del potere esecutivo
Attuata l'autonomia della magistratura
In sostanza anche nella fase più calda del contrasto politico Ruini rimase convinto che l'applicazione anche di una Costituzione rigida consentisse margini notevoli di adattamento ed integrazione con norme giuridiche di legislazione ordinaria
Ma sempre sulla base di un chiaro riferimento ai valori e ai principi fondamentali
Una simile articolata posizione deve essere letta in correlazione con l'analisi realistica che Ruini forniva del panorama partitico italiano contribuendo a spiegare il suo dramma nello strategico nello strategico periodo del mille novecentocinquantatré
Di fronte alla polarizzazione politica che per utilizzare lo schema Sartori hanno comportava un assalto bilaterale di opposizione antisistema egli riteneva che la natura interclassista è legata alla chiesa della Democrazia Cristiana
Permettesse a quest'ultima di essere il Baluardo questa è la sua espressione cui si erano alleati i minori partiti democratici attraverso continue oscillazioni
Di qui per Ruini anche la disponibilità pensare innovazioni relativa al sistema elettorale al fine di rafforzare le coalizioni
A cinquant'anni di distanza dagli avvenimenti del cinquantatré appare palese come la strategia istituzionale realistici di garantire attraverso il premio di maggioranza stabilita la coalizione di centro avesse una sua duplicità da un lato essa rispondeva ad esigenze immediate di governabilità in difesa dell'ordinamento democratico dall'altro poteva prefigurare passi per la modifica di una costituzione non considerata adeguata ai nuovi equilibri
In quello specifico frangente Nuccio Ruini ritenne la difesa dello Stato di diritto che la difesa dello Stato di diritto della stessa Costituzione fosso strettamente collegata all'approvazione del nuovo sistema elettorale e su quel fronte pagò un prezzo anche personale ricordato dal presidente Andreotti
Chiedersi cosa sarebbe accaduto se fosse scattato il premio di maggioranza appare estremamente controversa e discutibile e forse verrà operato a me sembra tuttavia certo che con la sconfitta di quell'ipotesi il contributo tecnico e politico fornito da Meuccio Ruini abbia potuto esplicarsi opportunamente nel tempo fornendo ancora oggi al di là dei profondi cambiamenti avvenuti
Viene nel contesto una bussola interessante per affrontare i problemi istituzionali del nostro ordinamento con un riferimento costante i valori ed un accorto ed equilibrato realismo ringrazio
Sì grazie
Spesso Lanchester poiché la sua relazione
E limitrofe o interferire si parte con quella del professor De Siervo Guido immediatamente la parola il tema del professor De Siervo e Ruini alla costituenti ma come ben noto a tutti i ninja presieduto
Con grande determinazione di energia la Commissione dei settantacinque tutti gli organi di coordinamento interni a quest'organo che ha elaborato il progetto di Costituzione repubblicana inoltre illustrò ampiamente il Progetto all'assemblea plenaria per la Costituente mi difese le linee di fondo durante tutti i lavori successivi
Presiedette il comitato di coordinamento del testo costituzionale fino al termine dei lavori costituente
Se però ci si fermasse solo a questo suo ruolo istituzionale
Sarebbe parziale la ricostruzione del suo contributo a quell'alta stagione politica e culturale che ha portato alla elaborazione della nostra Costituzione soprattutto mi sembra che resterebbero corri irrisolti due problemi di fondo
Quali furono i motivi per i quali egli fu scelto
Malgrado l'età ormai avanzata rispetto a quella di molti altri costituenti
E malgrado anche il fatto che egli era stato eletto in una lista risultata minoritaria la Costituente e anzi era ormai iscritto al gruppo misto essendo uscito dal partito democratico dell'orco
Soprattutto in secondo luogo quale fu un suo personale contributo alle scelte costituenti al di là del fondamentale ruolo istituzionale ricoperto in modo così attivo
Ecco credo che la risposta al primo interrogativo aiuti anche a meglio impostare la risposta al secondo che troppo spesso mi sembra un po'deformata da alcuni stereotipi che si sono forse venuti accentuando con il passaggio del tempo
Ai sensi ad esempio rischia di essere un po'deformante l'opinione alquanto diffusa secondo la quale Ruini sarebbe stato essenzialmente un grande tecnico grande tecnico giurista
Così come ha reso evidente anche dalla sua carica di presidente del Consiglio di Stato che in realtà ricoprì per l'integrale durata
Del lavoro della Costituente
Ora senza nulla togliere al significato di questa importantissima esperienza no o a mio parere dimenticarsi che Ruini in realtà era un primario esponente politico del Partito Democratico del lavoro
Ed era stato fino al momento dalla nomina come presidente del Consiglio di Stato ministro nei tre governi espressivi del Comitato di liberazione nazionale che si succedono per la liberazione di Roma al dicembre quarantacinque
E nominato dal primo governo De Gasperi
Pochi mesi dopo la sua doverosa reintegrazione nel Consiglio
Di Stato reintegrazione avvenuta nel marzo precedente già abbiamo sentito che in realtà lui era consigliere di Stato dal quattordici ma nel ventisette era stato uno dei due consiglieri di Stato
Dispensato acquista il termine burocratico
Dal regime fascista con una motivazione che gli imputava letteralmente di essere uno pre più tenaci avversari del governo nazionale governa nazionale maiuscolo nel l'originale
Non mi sembra quindi che la presidenza del Consiglio di Stato da parte di Ruini
Possa essere individuata come l'esperienza più se qualificante della sua scelta come presidente da della Commissione dei settantacinque semmai alcuni elementi più significativi per una valutazione del particolari qualità riconosciuta Ruini in quel difficile periodo sono deducibili dal giudizio espresso da De Gasperi proprio in occasione del suo insediamento nel gennaio quarantasei come presidente del Consiglio di Stato
De Gasperi infatti allora parlata dell'amico ha quindi leggano la colleganza del lavoro compiuto in comune la solidarietà nel profondo attaccamento le libertà democratiche nella costante avversione alla dittatura fascista
L'uomo Insignia che la che dell'amministrazione attiva nella magistratura del Consiglio di Stato
Nell'esercizio delle funzioni di governo nella meditazione dell'esilio in patria a cui fu condannato affinato al vaglio di una ricca esperienza la preparazione
E nello stesso tempo dato la misura della sua competenza del suo senso di responsabilità della sua devozione allo Stato
Bovini quindi all'inizio dei lavori costituenti chi era un serio corrente esponente politico del precisi ma del Comitato di liberazione nazionale
Ma al tempo stesso mi pare che apparisse come un moderno riformista sul piano della progettazione costituzionale
Già si è ricordato il suo volume verso la costituente problemi della Costituzione che datato agosto quarantacinque e mi sembra che al di là delle vide interattività di molte considerazione ivi contenute
Sì abbastanza eccezionale che un politico direttamente impegnato a livello governativo scrivo un libro di una qualche consistenza
E questo da questo libro emerge la sostanziale modernità dell'impostazione seguite delle soluzioni ipotizzate ma anche una dimostrata larga conoscenza di scritti e di testi normativi assai recenti allora se è recente
E ciò è tanto più significativo mi sembra in un esponente politico che era molto vicino a personalità i a movimenti politici assai più conservatori se non radicalmente ostile a ogni sostanza all'innovazione rispetto al precedente costituzionalismo liberale
Insieme ai quali il partito democratico del lavoro si è presente in occasione delle elezioni della per la Costituente nella lista dell'Unione Democratica Nazionale
Non si pensi solo alle note opinioni di anziani ma assai autorevoli esponenti politici costituenti come Orlando o come vittime con i quali non a caso Ruini dovrà polemizzare a lungo durante la Costituente
Ma anche si pensi al dei più motivate recenti opinioni espresse dal Partito liberale italiano nel congresso dell'aprile quarantasei che erano tutte vivacemente polemiche contro chi volesse utilizzare il dibattito costituente
Per una sostanziale trasformazione delle classiche istituzioni liberali
Posizioni ha certamente polemiche contro le costituzioni democratiche successive alla prima guerra mondiale definite perfino abortivi modelli anche le parole portando il loro peso
E invece Ruini
Col critico esplicitamente contro la scarsa solidità di congegni del recente costituzionalismo democratico apprezza in modo esplicito queste costituzioni che gli dice caratterizzate da razionalità da completezza da democrazia
Costituzione che vogliono dare nuove risposte alle esigenze emerse con i processi di democratizzazione delle istituzioni in Società radicalmente mutate rispetto a quelle che avevano prodotto il costituzionalismo ottocentesco
Appare allora scontato che queste costituzioni debbono essere assai più analitiche ad esempio per garantire davvero una democrazia partecipata e una piena tutela di molte situazioni soggettive del pari
Per Ruini naturale che si siano giuridicamente sovraordinata la volontà delle maggioranze politiche contingenti e garantiti anche da un apposito organo di giustizia costituzionale
Provini che spesso si definisce un vecchio democratico e si riferisce spesso le concezioni viali di Mazzini
E cosa però poi di conoscere bene le proposte dei socialisti riformisti e in genere dei radicali e riformisti europei del Novecento
E sembra appartenere a quell'ampio e variegato universo che rifuggendo da Chiusi ideologismi valuta positivamente le trasformazioni del vecchio costituzionalismo liberale
Per garantire una democrazia più piena effettiva torna l'acuta consapevolezza della difficoltà del nuovo costituzionalismo a garantire un sistema davvero stabile ed efficace di governo e non a caso si riferisce cita spesso le ombre ma cioè l'antico presidente del governo del Fronte popolare francese ma ormai
Radicale progettista di innovazioni costituzionali proprio per garantire la governabilità di queste nuove società complesse
Inoltre fin dall'inizio Ruini appare molto convinto sia che le costituzioni sono il forno si è già detto sono frutto della Storia dei popoli ma poiché esse non possono che essere la risultante di intese serie tra le diverse forze politiche presenti nelle assemblee politiche
Senza che nessuno possa avere la presunzione di credere di poter realizzare da solo il proprio castello incantato queste sono parole di Ruini definisce la propria progettualità individuale come il castello incantato ciascuno
E anzi in alcune conversazioni del maggio quarantasei per la per l'elezione della Costituente mi sembra significativo che dopo aver numerato alcuni contenuti costituzionali
Ruini mette in piena luce il fatto che il confronto costituzionale esige necessariamente un dialogo aperto tra tutti i protagonisti perché diceva
Fare in molti casi vuol dire adattarsi
Questa netta scelta per un confronto pieno tra le diverse forze costituenti caratterizzava in realtà il ruolo da lui svolto alla costituente la sua stessa piena difesa del metodo del confronto
Solo per ricordare uno tra i moltissimi esempi possibili nell'intervento di chiusura del dibattito generale sul progetto di Costituzione Ruini difende con molta energia il Progetto dalle accuse di compromesso
Al termine appunto lunghe storie devoluzione non solo evidenziando in modo molto corretto ogni prodotto normativo di tipo costituente
Non può che essere un patto un accordo tra le diverse forze pesa presenti
Ma ricordando anche una frase di Gandhi che diceva Ruini appunto perché credeva alla verità eterna delle idee sentiva la necessità e la bellezza del compromesso
E successivamente ripeterà molto spesso questa città anzi ripeterà proprio la citazione puntuale di grande
Ma poi ci sono i contenuti delle proposte costituzionali di Ruini che nel loro complesso non appaiono sostanzialmente diversi da quelli largamente diffusi nella grande maggioranza dei costituenti una volta che saranno progressivamente messe da parte le spinte
Inizialmente presente dei partiti di ispirazione marxista verso modelli di radicale giacobinismo costituzionale
Ma invece prevale con il pieno consenso di Ruini l'opposta concezione di una Costituzione rigida è garantita relativamente lunga per tutelare vecchi e nuovi diritti e libertà
Caratterizzata da un articolato sistema di potere i centrali regionali e locali i a livello nazionale caratterizzata da un volutamente complesso sistema di pesi e contrappesi al fine di garantire davvero piena legalità
E larga partecipazione alla gestione del potere
E anche dinanzi alle più aspre critiche contro complessivo modello configurato nel progetto di Costituzione Ruini non si tira affatto indietro
Ad esempio dice desidero fin da ora a rivendicare
Tra le opposte critiche di Togliatti e di Nenni che la dico che la dicono retrograda e ritardo attrice e di Orlando di Nitti che la trovano totalitaria e rivoluzionaria meditato equilibrio della nostra Costituzione
I critici delle due rive finiranno per riconoscerla liberale e democratica moderna e appena rotta alle nuove correnti sociali
Nonché Ruini sia sempre d'accordo con la maggioranza della assemblea costituente anzi qualche volta dice che il suo giovane conterraneo Dossetti gli ha dato qualche dolore evidentemente sento Dossetti uomo piuttosto dinamiche molto forte d'altra parte lo stesso Ruini
Prevede per Dossetti un grande avvenire politico
Ma non i rapporti non sono mai idilliaci tra i due Reggiani
Su alcuni punti Ruini dissente dalle che soluzione che venivano affermandosi ma ciò avviene sempre alla luce del sole senza che ciò in realtà conduca ostruzionismo radicali contrapposizioni
Per riferirsi ad esempio a uno dei pochi grandi settori in cui ciò avvenne può pensarsi al dichiarato favore di Ruini per lo spostamento in un preambolo di alcune disposizioni generalissima o di alcuni riferimenti politico-culturali
Che peraltro non lo indusse a condividere alcune reiterate
Ma contestate proposta di creare davvero una simile articolazione del testo costituzionale in realtà queste proposte ad esempio sostenuto da Calamandrei impersona al di là di ogni sospetto percorrono l'intera storia della Costituente ma mai di Ruini
Si pone come dire a disposizione di queste posizioni
Soprattutto nel merito delle proposte espressive di nuove sensibilità sociali che Ruini molto spesso non si differenzia da quanto portato avanti anche dei maggiori partiti presenti alla Costituente
Basti qui pensare lo si è già ricordato all'evidente consonanza delle sue idee più volte espresse sul lavoro con quanto infine inserito in apertura della stessa Costituzione repubblicana
Ma si pensi anche alla sua esplicita difesa delle disposizioni in tema di limiti alle all'iniziativa economica privata che per lui non sono affatto assimilabili a pianificazioni di tipo sovietico
Ma si pensi anche al suo reiterato di esplicito favore per un regionalismo meno incisivo più moderato per esser certi di quello emergente dalle proposte del Comitato per l'autonomia
Risulta dagli atti della Commissione dei settantacinque che qui lui si schiera il suo voto e dato all'ordine del giorno Bozzi Laconi la mista dovuti secondo il quale le Regioni avrebbero disposto in RAI in sostanza solo di poteri legislativi di vera integrazione attuazione della legislazione statale
E l'emendamento non passa per due voti
Successivamente quando si va in assemblea assemblea plenaria non nasconderà fatto questa sua posizione più prudente ma poi in realtà opererà intensamente per giungere a una soluzione di compromesso tra la tesi più regionalista solo lievemente maggioritaria
E il forte schieramento stile entro il quale dirà Bonomi che era mole cioè vi erano gli uomini con cui lui aveva fatto politica
E infine si giunse tramite Europol la sua mediazione al faticoso compromesso che fu costituito dall'articolo centodiciassette la ex articolo centodiciassette dalla Costituzione
Con la scomparsa della potestà di tipo esclusivo la riduzione delle materie di competenza regionale curioso poi a distanza di anni che invece tutto sente tutto sembra cambia
Mi sembra significativo in questo piccolo episodio nottata aveva visto in nell'archivio di Ruini una biglietto manoscritto di Luigi Sturzo
Luigi Sturzo era attentissimo nel seguire la faticosa configurazione delle regioni nel nuovo testo costituzionale quindi era ben consapevole del solo moderato regionalismo di Ruini ma nell'aprile quarantasette scrive
Sturzo scrive a Ruini esprimendogli comunque particolare gratitudine come vecchio regionalista
Per l'opera sua equilibrata dice ferma al lo stesso tempo nel portare in porto l'istituto della regione in mezzo agli scogli di un'opposizione implacabile
E mi sembra anch'essa un riconoscimento
Si tratta quindi di un esponente politico esplicitamente moderato che non lesina anche polemiche vivaci contro quelli che lui denomina di estremisti e magari qualche volta che copre i professorini democristiani che gli danno qualche dolore ma i cui valori di fondo do sono sempre quelli della migliore tradizione democratica modernamente aggiornata per dare una risposta le traumatiche esperienze storiche del Novecento europeo italiano valori soprattutto arricchiti da un fortissimo senso delle istituzioni
In conclusione
Per ricordare in sintesi le sue concezioni inviati in questo ricco periodo storico mi pare utile rileggere quello che nelle sue proposte che poi in realtà non presentò mai ma che scrisse avrebbe Couto essere l'inizio del preambolo alla nostra Costituzione scriveva Ruini liberata da un regime funesto di violenze di servitù Rita entrata dalle forze vive della regista e Enza dell'ordine democratico l'Italia riprende il suo cammino e si costituisce a Repubblica dove ogni potere emana dalla sovranità del popolo
Il ferro con l'ultima relazione del professor Quagliariello ritorniamo un po'all'origine
Presentazione cioè la presidenza a breve produce il quale nello sci occuperà in particolare appunto de Miuccia Ruini presidente del senato approfitto per ricordare che Croce quelle le ha procurato vivo
Lume questo volume di che inaugura un'altra collana del storica del Senato dedicato a a i grandi dibattiti è proprio quello della legge elettorale da lui curato che contiene oltre la sua lunga introduzione
Anche una ricca documentazione questo sarà anche per gli altri volumi che di questa caracollante professore e padre del all'Europa grazie presidente in realtà la presidenza Bre
Di Ruini per essere
Ricostruita in tutti i suoi passaggi storici avrebbe bisogno o di una relazione lunga perché quella settimana fu una settimana per tanti versi decisiva anche perché su questi la settimana nonno molte ricerche di storia fino ad ora si sono soffermato per evitare questo cercherò di concentrarmi solamente su due problemi uno è venuto alla mia attenzione dal la dallo studio più complessivo della figura di Meuccio Ruini che vero è stata ignorata ma a che in quei casi mi quali essa è stata ripresa in considerazione e sono
Non pochissimi
è stata in qualche modo tra virgolette scissa e si è ricostruita la vicenda di Ruini fino all'assunzione
Della presidenza del Senato come se appunto quella fosse una pagina da dimenticare un errore uno scivolone una cosa
E la quale non parlare all'interno della biografia di quello che
Tutto sommato
Era fino a quel momento considerato un vero e proprio padre della parte il secondo aspetto che è stretto
La mente connesso questo
è indagare attraverso questa vicenda il ruolo l'importanza che in questi anni quelli che vanno dal quarantatré al cinquantatré ebbe il
Fondo cosiddetto pre fascista cioè il mondo di quegli uomini di ispirazione liberale in senso ampio che in realtà giocarono una funzione molto importante in quegli anni che animare no al loro interno un dibattito e che in qualche modo la storiografia ha un po'messo da parte un po'dimenticato perché evidentemente si è più soffermata soffermato maggiormente la sua attenzione Pitt
So che sugli individui sui partiti particolare sui partiti organizzarti ecco credo che questa settimana la settimana della Presidenza del Senato di Ruini ci può dire alcune cose sia su un aspetto che sulla alt
Da una parte ci porri con costruire una biografia più unitaria del nostro personaggio nel quale questa vicenda entra non in contrasto con le sue scelte precedenti ma in qualche modo le compra in secondo luogo ci può appunto aprire uno squarcio sulla ricchezza del dibattito delle posizioni e anche sul peso politico che il mondo prestarci sta al gioco almeno fino al mille nove centocinquantatré in questo senso ci aiuta una coincidenza storica che il senatore Andreotti ha già messo in evidenza cioè il fatto che Ruini succedesse alla presidenza il Senato a quello che poteva considera grazie per tanti versi un suo compagno d'armi nel senso che era un uomo che proveniva anche esso dal mondo pre fascista di ispirazione liberale e che era legato a Ruini da motivi di amicizia nonché appunto da una carriera politica allungo allungo parallela cioè giù se preparatore il quale appunto aveva dato le dimissioni nel momento più caldo della vicenda parlamentare della cosiddetta approvazione la legge truffa e le ragioni di queste dimissioni non erano certo appunto riconducibili al suo stato di salute ma piuttosto a pressioni politiche che egli ricevette approda Henze regolamentari egli avvertiva e tutto sommato al giudizio di fondo preparatore aveva sulla costituzione e sulla Repubblica che era un giudizio scettico forti fortemente scettico
Come quello di gran parte del mondo pre fascista Orlando che appunto era scomparso da pochi mesi in testa le lettere che Paratore e Orlando si scambiarono
Ah negli ultimi mesi del cinquantadue sono anche le ultime lettere di Orlando andrebbero rilette in questo senso si trattava quindi di un momento anche di confronto interno al mondo liberale e la scelta di Ruini non fu in qualche modo
Assente dal prendere in considerazione questo aspetto particolare perché quello era un momento nel quale era molto difficile fare una scelta di questo tipo è la sola ragione della difesa delle istituzioni repubblicane probabilmente non nera da sola sufficiente
Io notti ricordo la la la battuta di un altro liberale cassati che fu proposto come possibile presidente successore di Paratore il quale a un giornalista che gli chiedeva sia pur tom avesse assume avrebbe assunto la presidenza del senato rispose laconicamente in questa situazione ma mi creda è proprio un cretino è d'altra parte questa fu la risposta che in termini differenti ma sostanzialmente analoghi diedero hard Merzagora Gasparotto ed altri che vennero interpellati ma allora quali furono le ragioni vere che spinsero Ruini ad accettare nonostante la comprensione delle minacciose Incognito
Nelle memorie di Ruini
Egli afferma di non essere del tutto convinto della giustezza della legge e che in particolare aveva già nutrito dei dubbi sull'ampiezza del premio di maggioranza previsto cerca dunque di attriti
Tale la sua scelta come un tributo pagato all'etica della responsabilità piuttosto che come un dovere imposto dal radicamento delle sue convinzioni
Vi era la necessità di difendere il prestigio dell'istituto parlamentare che rischiava di essere travolto dalla virulenza quella battaglia in corso
Analizzando però più in profondità i suoi ricordi e mettendoli in relazione con i precedenti scelte di vita e possibile individuare altri motivi che influenzarono quel momento della sua vita in questa prosa
Attiva va tenuto nel debito conto la peculiarità della sua visione agli esordi della stagione post belli e del periodo costituente in particolare la piccola vietare la sua visione rispetto a quella dei più autorevoli esponenti dell'Italia liberale
E la materia sulla quale si è esercitato il professor De Siervo prima di me alla Costituente mentre i principali reduce di quella stagione Orlando Croce Nitti si trincerarono in una posizione di fondamentale scettico cinismo dubitando che quell'assemblea potesse conferire all'Italia un assetto istituzionale solido e durevole Luini decise di prendere parte attiva cui lavori diresse la commissione settantacinque cerco di condizionarne gliel'con il procedere dei lavori il confronto tra i cui tra Ruini e rappresentanti del pre fascista uno si fece sempre più duro sfociando in un'aperta polemica questi ultimi percepirono il tra monto della forma di governo che aveva rappresentato per loro il punto di riferimento irrinunciabile non ritennero però che questa perdita potesse essere compensata da una costruzione istituzionale dotata di medesima solidità
L'analisi di Ruini non fu su questo aspetto del tutto diverse divergenti egli giudicò però che la sua azione dovesse privilegiare la realistica considerazione dal momento storico dal punto di vista istituzionale Italia del
Dopo quella gli apparve come sospesa tra due mondi quello del liberalismo ottocentesco dominato dal riferimento del Governo il gabinetto ed un nuovo mondo annunziato ma non ancora in grado di definirsi in forme istituzionali dotate di coerenza è solito
Per Luigi il dovere di quanti avevano fisso vissuto la stagione liberale era quello di contribuire al superamento di questo periodo di ambiguità e l'ambiguità i suoi occhi si fece ancora più forte nel corso del mille novecentoquarantasette perché va considerato che la Costituzione italiana a differenza della Costituzione francese da una parte e a differenza della Costituzione tedesca dall'altra
Faccio riferimento ai tre Paesi in transizione verso la democrazia fu scritta mentre scoppiava la guerra fredda non fu né anteriore e quindi non si fondò del tutto sulla con si azione di equilibri politici che poi si sarebbero persi e fu non fu nemmeno o del tutto posteriore e quindi non ebbe la possibilità di scontare fino in fondo la perdita degli equilibri
Delta
Oppure
Queste considerazioni influenzarono anche il giudizio finale sulla Costituzione che Ruini aveva contribuito a scrivere la presentò infatti come un prodotto in perfetto un compromesso nobile
E ma non per questo definitivo da migliorare alla luce delle considerazioni desunte dallo svolgimento della vicenda istituzionale nessun ultimi interventi in sede di Costituente è proprio in risposta a Vittorio Emanuele Orlando
Affermò che la pratica istituzionale avrebbe dovuto risolvere il problema dei poteri dell'esecutivo conferendo adesso una maggior sforzo e sottraendola alla dipendenza assoluta del Parlamento egli si disse convinto che la Costituente non aveva potuto riso
Avere questo problema penso anche all'elezione diretta del capo dello Stato in risposta ad un intervento di Saragat per l'eccessiva vicinanza dei suoi lavori al periodo della guerra matti con il tempo si sarebbe trovata la soluzione più idonea
Ed egli dal quarantasette al cinquantatré pensò incessantemente come dimostrano i suoi appunti alla possibile razionalizzazione di quella forma di governo che presentava una debolezza sul versante dell'esecutivo
Nel cinquantatré dunque Luini si trovava in una situazione psicologica speculare rispetto a quella della maggior parte dei reduci dell'Italia liberata innanzitutto speculare rispetto a quella del presidente uscente Giuseppe Paratore Atif Renzo di questi egli non ricercava la conferma che la carta del quarantasette fosse un fallimento era disponibile a considerare con pragmatismo la possibilità di perfezionarlo riflessioni di Ruini in materia di riforma elettorale
Confermano questa sua propensione di fondo passando in rassegna i diversi sistemi elettorali egli assunse una posizione di netta contrapposizione nei confronti di quanti avevano identificato la proporzionale con la democrazia scrisse e a tal proposito può sembrare fra tutti i metodi il più suggestivo e teoricamente perfetto perché rispecchia la fisionomia le dosi e del pensiero e della volontà popolare oltre le apparenze però identificò i rischi di questo sistema nel frazionamento eccessivo nel cui partiti ma dal fatto che esso rende sono parole di Ruini se non impossibile difficile la formazione di governi abbastanza stabili di maggioranza la sua analisi dunque privilegiava le questioni le quali il tempo della costituente non era stato in grado di trovare soluzioni come rafforzare il potere dell'Esecutivo come conferirgli stabilità e come evitare che il Governo divenisse una mera proiezione dei partiti la soluzione offerta dal sistema maggioritario a questi problemi gli sembrava non meno aspra
Lui infatti era convinto che un vero sistema maggioritario potesse essere adottato solo in democrazie mature basate sull'esistenza di valori condivisi e di una Ricci
Propria legittimazione dei principali soggetti politici sarebbero stati auspicabili se non necessari due partiti nessuno dei quali sono sempre parole sussurrate intriso di autoritarismo e di totalitarismo per lui
E dunque quel sistema non poteva nemmeno essere preso in considerazione nelle condizioni storico politiche nelle quali si trova l'Italia nel cinquantasei per questo egli non aveva chiuso la porta di fronte al prospettarsi di una soluzione intermedia eccetto sarebbe
Potuta apparire
Approvi virgolette se non di compromesso di correzione di complicazione di ripiego ma non per questo meritevole delle folgoranti scomuniche in grado di suggestionare l'opinione pubblica Luini andò anche oltre
Immaginando che quella riforma elettorale con il tempo avrebbe potuto evitare che la democrazia italiana cadesse in una condizione di stallo aveva pensato infatti che il premio di maggioranza avrebbe potuto portare un riequilibrio Inter no alla coalizione centrista a tutto vantaggio delle forze dai ciò avrebbe sarebbe stata la premessa ad un rapporto tra i laici e pc in vista persino di una costituzione della costituzione di una forza laico socialista in grado d'
Ridimensionare il Partito comunista riportarlo così all'interno del gioco sistemico diremmo oggi consenso col senno di poi una prospettiva di sapore Mitterrand diario
Scrive Ruini in una pagina inedita delle sue riprese sì unì autobiografiche che conservata nell'archivio di Reggio Emilia che cosa sarebbe accaduto se la cosiddetta legge truffa dopo essere stata approvata dal Parlamento avesse avuto con il quorum di maggioranza attuati
Pone alle elezioni popolari se la democrazia cristiana alleata con tre partiti intermedi anche liberale avesse potuto in seguito aspirare ad essere essa sola la quota la quota per il premier si sarebbe manifestato il distacco dei diciamo così partiti intermezzi che avrebbero potuto formare il terzo blocco tra democratici e conservatori ed ecco i comunisti che potevano anche subire perdite ma non si sarebbero in sostanza avvantaggiati dal confluire dei socialisti ed avrebbe i Comuni
Gli Smoke con adattamenti potuto persino aspirare ad essere partito di governo il disegno può apparire senz'altro ardito e persino improbabile testimonia però come l'accettazione della presidenza non fosse stata chez avrà da considerazioni di carattere politico istituzionale legate a riflessioni della stagione costituente che dell'acque e di quella fase conservavano il medesimo pragmatismo io credo che qui risieda la ragione principale per cui questa pagina è stata in qualche modo è spuntata la biografia di Ruini perché
Il mille novecentocinquantatré quella legge è stata una grande sull'è stata la svolta nel quale il ruolo materiale dei partiti come elemento di equilibrio della Costituente della del dettato costituzionale si è definitivamente fissato dal dibattito e anche dalla campagna elettorale questo esce
Fuori in maniera assolutamente inediti mitica nel mille novecentocinquantatré in realtà il dibattito sulle riforme istituzionali si interrompe in questo paese per trent'anni fino agli inizi negli anni ottanta ed è questo il motivo per il quale assai più e l'andamento
Della
Regolamentare la gestione regolamentare che Ruini fece cinque il vicenda che ha una ricostruzione filologica appare fondamentalmente privo di ombre io credo che questo sia il motivo per il quale quella pagina della sua biografia è stata fino ad oggi non trattata credo che sia importante all'interno di una stagione nella quale appunto la costituzione materiale
Cambiata restituire a Meuccio Ruini anche quella pagina senza le valli il merito di essere stato un padre della Repubblica grazie
Grazie professor Quagliariello merito degli storici non è soltanto quello di descrivere ciò che è accaduto ma anche difetti su ciò che avrebbe potuto accadere come avete andare la storia anche se non fare la storia virtuale di io la ringrazio cordialmente relatore per il lavoro e l'impegno che hanno profuso per questa questo convegno ringrazio tutti voi che siete intervenuti grazie al presidente della corte costruzione male ai giudici più presenti grazie a tutte le autorità noi ci diamo appuntamento non ricordo per la prossima lezione della Sala Zuccari mi pare il dieci giugno se non vado errato avremmo forse l'ultima de serie della filosofia trenta delle oltre l'Europa quando verrà a farci la una conversazione il professor Larry segmento Pradella università di Oxford tutte quella serie che è quella conferenza chiuderà il ciclo che sarà esso stesso pubblicato nelle nostre nostre collane così come sarà ovviamente pubblicato i con il contributo dei nostri relatori gli atti di questo convegno che andranno arricchire che già questo bellissimo catalogo e oltre a questo questo volume io veramente vi ringrazio amici nella Sala Zuccari e ha presto
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