"Quale Europa?" - ciclo di trasmissioni settimanali realizzate con il contributo della rappresentanza italiana della Commissione Europea nel quadro della campagna di informazione sull'allargamento dell'Unione Europea (argomento: il fallimento della Conferenza intergovernativa (CIG) che doveva approvare la bozza della nuova Costituzione europea già elaborata dalla Convenzione presieduta da Valery Giscard d'Estaing) - (1ª puntata)

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Buon pomeriggio agli ascoltatori di radio radicale iniziamo oggi quale Europa una trasmissione per l'appunto dedicata all'Europa all'Unione Europea e più in particolare all'allargamento a dieci nuovi Paesi membri a partire dal prossimo Primo Maggio e allo spazio giuridico europeo quale Europa
è una trasmissione realizzata con il contributo della rappresentanza italiana dalla Commissione europea nel quadro della sua campagna di informazione sull'allargamento nel corso di un ciclo di circa venti puntate cercheremo di approfondire le tematiche legate alla appunto alla largamente all'adesione di dieci nuovi Paesi all'Unione
E da sabato prossimo in ogni puntata presenteremo Schede sui paesi di prossima adesione sul funzionamento dei trattati istituzionali sulle varie istituzioni europee Parlamento Consiglio Commissione e poi ci saranno interviste a esperti euro parlamentari e a detti ai lavori affronteremo di volta in volta temi diversi con un occhio particolare evidentemente alla stretta attualità abbiamo previsto anche uno spazio per gli ascoltatori sul sito di Radio Radicale www punto radio radicale punto ittici
Dove potrete porre domande agli ospiti della puntata ma anche commentare le loro prese di posizione
Oggi per l'appunto per stare sulla stretta attualità ci occuperemo in particolare del fallimento della Conferenza intergovernativa quell'organo che riunisce Capi di Stato e di governo dell'unione europea e che avrebbe dovuto adottare una costituzione per l'Europa la Costituzione elaborata dalla Convenzione presieduta da Valéry Ischia desta
Parleremo quindi del vertice europeo che se tenuto a Brussel il dodici e tredici dicembre in particolare con due ospiti Baldo Spini che tra l'altro è stato anche membro supplente della convenzione e Giampaolo Landi di Chiavenna deputato di alleanza nazionale ascolteremo anche alcuni estratti di interviste sulla stretta attualità in particolare tre deputati europei Renato Brunetta di Forza Italia Domenico Mennitti di Forza Italia Guido pro da Bodrato parla europarlamentare iscritto al Partito popolare europeo ma della malghe Margherita
Per aprire però quale Europa abbiamo scelto un ospite particolare abbiamo scelto di intervistare Emma Bonino Emma Bonino
Che oggi è deputato europeo radicale
Ma che ha vissuto l'allargamento direttamente quando era commissaria europea dal novantaquattro alla novantanove il processo ricordo che l'allargamento iniziato nel giugno del mille novecentonovantatré quando il Consiglio europeo di Copenaghen ha espresso l'accordo di massima relativamente allargamento dell'Unione ai tredici Paesi associati a partire dal dicembre novantaquattro quando Emma Bonino
In pratica diventata commissaria al vertice DS ne è stata elaborata la così detta strategia di pre adesione con una cooperazione con questi tredici Paesi candidati il processo è durato quasi dieci anni si è concluso nell'aprile del nel nell'aprile del due mila e tre con
Parere favorevole del Parlamento europeo al Trattato di adesione di dieci Paesi candidati e la firma ad Atene per l'appunto di questi trattati
Su questo abbiamo sentito per l'appunto Emma Bonino a partire dal fallimento del vertice europeo di Brussel del dodici e tredici dicembre e della conferenza intergovernativa ascoltiamo Emma Bonino
Apriamo questa serie di trasmissioni di informazione sull'allargamento con Emma Bonino ex commissaria europeo
Deputata radicale al Parlamento europeo apriamo con alle notizie degli ultimi giorni il vertice di Brussel la Conferenza intergovernativa il fallimento sul negoziato sulla nuova Costituzione proposta dalla Convenzione di Valéry Giscard d'asta
Eh ma perché l'Europa è andata in crisi a soli quattro mesi tra l'arte all'allargamento
Ma secondo me ha una ragione di contesto più generale poi veniamo nel caso più specifico nel nei dettagli se volete
E perché la mia impressione è che l'Europa abbia perso la la visione iniziale le motivazioni del perché sta insieme
E quindi noto dibattito
Che ahimè non è venuto alla luce neanche in questi mesi cioè ne vogliamo un'Europa grande mercato di quattrocento milioni di persone e basta o vogliamo un'Europa che invece si è anche attore politico non globale ma almeno regionale quindi con assunzione di responsabilità
E in politica estera e nei rapporti internazionali di tipo politico e i per fare questo che tipo di Europa ci serve un Europa semplice con modello federalista serpeggia monetari col dava anche l'unico modello di federalismo colui poteva pensare funzionante era quello di tipo americano
E alle accuse quindi venivano risolte dire stupidi guardare troppo dall'altra parte
Dell'Atlantico lo rispondeva sobri ma il problema qui avendo perso questa motivazione iniziale
Più politica che era qua alla base del del del pensiero delle ambizioni
Dei dei padri fondatori ecco che poi ci si arena non sui grandi temi e su grandi dibattiti che sarebbero stati anche molto utili è che credo la gente avrebbe capito molto meglio
Questo tipo di di di opzioni per il futuro piuttosto che seguire se poi invece che dire il voto deve essere ponderata a maggioranza e tutto questo è importante non voglio affatto semplificare la la questione ma il problema di fondo è che a me pare manchi proprio il il senso così è venuto meno il senso del perché stiamo insieme che cosa vogliamo insieme
Bel dice di Brussel attutito ci sono state delle responsabilità di alcuni Stati rispetto ad altri oppure è una responsabilità condivisa quella di del fallimento del negoziato
Ma il il pomo della discordia finale è stato la metodologia di voto e il peso dei vari Paesi nelle deliberazioni del consiglio dicono
Su questo ci sono anche molte versioni e veri verissimo che alle tre del pomeriggio di sabato praticamente Chirac ha lasciato la sala fanno
E e quindi ma è chiaro che oggi si scontano anche tutta una serie invece di di concessioni o gli errori o comunque lo vogliate chiamare
E fatte a Nizza proprio sotto presidenza francese proprio da Chirac che l'equazione vece fino alle tre della mattina dell'ultimo minuto utile
E che concesse all'epoca alla Spagna e alla Polonia un diritto di voto un peso di voto
Evidenti molto come dire non in linea col loro peso della popolazione per essere chiare rispetto a agli ascoltatori i grandi paesi metti Germania circa settanta ottanta milioni di abitanti dopo la riunificazione ha un peso di voto di ventinove punti
Esattamente come l'Italia la come la la Francia l'Italia il Regno Unito e concessero alla Spagna che a trenta milioni di abitanti o quaranta quindi di contare ventisette
Quindi come come il peso di voto
E immagino che all'epoca Chirac che come tutti il presidente anche lui volevo assolutamente portare a casa un trattato e non far fallire il vertice quindi non è che è un'ambizione il solo italiana voglio dire
Ottenne questo tipo di accordo e oggi il pomo della discordia è che Spagna e e in Polonia non vogliono rinunciare tra virgolette a quanto hanno acquisito a Nizza insomma per cui è una storia complicata insomma che a vari passaggi si intersecano mille altre anche problemi politico-elettorali anche finanziari in sé e per questo magari ci veniamo dopo
Ma di fondo è che a me sembra che un dibattito sarebbe stato appassionante anche per per l'opinione pubblica dire scusate ma noi vogliamo un Europa intanto che si capisca chi è chi chi è il presidente chi lo vota che poteri ha qual è il ruolo del parlamento insomma c'è una costruzione di e questo non tanto non c'è stata che cosa deve fare certa che cosa deve fare l'Europa certamente il mercato interno al benessere di quattrocento milioni di di cittadini il tutto quello può ma qual è la sua responsabilità
E e con quali strumenti si pone come attore dialogante o o attore comunque almeno a livello regionale Mediterraneo Balcani a Cecenia o quant'altro
E tutto questo invece non non c'è stato per cui alla fine si è tentato un bricolage ma una colletta è certa che nel trattato c'era scritto nero su bianco
Che l'Europa non avrebbe avuto una politica estera comune ce ne avrebbe avute venticinque coi risultati che ben sappiamo ma avrebbe continuato ad essere una una potenza economica quindi su questo su questa mancanza di chiarezza di slancio anche di di ambizioni divisione poi il futuro che poi apre la strada
Se mai non fosse già abbastanza Berta tutto tra a tutte le derive anche antiamericane perché e poi la verità è che il vuoto non esiste e che evidentemente tra virgolette
Lo strapotere americano cresce anche sull'assenza di tutti gli altri solamente perché questo consente una politica inesistente ma anche senza costi nel senso che di tutta evidenza all'Europa in quanto tale si può così permettere di essere antiamericano di dire di essere antiamericana a condizione che però gli Stati Uniti ci siano e si assumano nel bene o nel male delle responsabilità
Nel giudizio sul risultato della della convenzione quel progetto di Costituzione degli scavi se capisco bene eh piuttosto critico cosa fare adesso un nuovo processo costituente approfittando magari delle elezioni europee
Come dare nuovo slancio ma intanto voglio chiarire che il fallimento di libri del del di Bruxelles non è dovuto a queste morti queste sono le mie motivazioni
Mentre invece dal punto di vista anche degli interessi nazionali è fallito per altri motivi un po'più di di bottega non è fallito perché si sono scontrate apertamente queste due visioni fallito soprattutto credo
Senza dirlo apertamente perché chi difendeva il ruolo egemone franco-tedesco rispetto ad una galassia specialmente ai nuovi che entreranno che ha hanno una visione anche di rapporto con gli Stati Uniti diverso insomma ma comunque quindi no non si è rotto per le buone ragioni ecco questo volevo dire alla mia impressione che si è rotto per le cattive raduno per quelle più mediocre
Proprio per questo sarà difficile ricucire un progetto ambizioso nonché il sarà difficile certamente ma non che non si possa arrivare a un qualche campo compromesso
Al ribasso in qualche modo ma sarà difficile riprendere questo progetto federalista ambizioso proprio che non era quello in discussione rare Tura venuta su tutt'altri piani quindi da questo punto di vista può darsi pure che comunque se si va pattume era sarà al ribasso e non con un uno slancio innovativo
Per altri versi proprio perché così stanno andando le cose sugli interessi nazionali elettorali
Agli vari Stati membri io dubito ma veramente dubito e che ci sia alcun passo durante la presidenza irlandese nei prossimi sei mesi non solo perché ci sono elezioni Spagna marzo credo in Polonia ad aprile
Poi ci sono le europee quindi avrei seri dubbi che si concretizzi alcunché certo l'elezioni europee potrebbero essere un momento in cui se ne discute di tutto questo ma io non credo che sarà possibile semplicemente perché la non solo perché la politica estera anche quella europea
Se penso all'Italia per esempio e un tema che non porta ne toglie un singolo voto
Quindi non è e che Ivo siccome le elezioni si fanno evidentemente ottenere voti io penso per per esempio cara campani italiana non sarà affatto su problemi europee ma sarà su problemi più interni su cui ci si strappa i voti per cui anche quella si potrà provare ma io non credo che che la campagna elettorale non la nostra ma quella in generale sarà basata su temi europei io su temi qualche vocazione per carità chi farà l'antiamericano che farà americano ma insomma
Non credo che che si baserà su questo su questo tema Aime
Facciamo i prima alla questione dei soldi la notizia di questa settimana è una lettera firmata da sei Paesi Francia Germania Regno Unito Austria Svezia e e Olanda nella quale nella quale si chiede alla Commissione di limitare le spese del bilancio comunitario all'uno per cento del PIL europeo non mettendo tra l'altro ieri discussione quello che la politica che occupa la maggior parte del bilancio la politica agricola comune
Molti hanno letto questa come una rappresaglia nei confronti di Spagna e Polonia che la Spagna già beneficia di fondi strutturali la Polonia partire dal primo gennaio dal quale dal primo maggio del dell'anno prossimo tu come vedi questa iniziativa ma
Io penso che la lettura che che ne viene data correttamente no non è molto lontana dalla da dal dalla verità sostanzialmente più in generale come come si sa limitarlo all'un per cento realtà oggi all'uno virgola ventisette in termini quantitativi insomma è un quarto del bilancio fino a prova del contrario
Credo per esempio che l'opinione pubblica in generale poco sappia che
Il el bilancio europeo al cinquanta per cento sono sussidi all'agricoltura
Lo lo sanno evidentemente a tutto l'establishment quelli che ne sono interessati di tutta evidenza ma l'opinione pubblica in generale poco credo sabbia della rigidità del del bilancio europeo stiamo parlando di più o meno novanta novantacinque miliardi di euro e però cinquanta per cento bloccato sull'agricoltura trenta per cento più o meno sono i fondi strutturali con meno rigide anche quelli del dieci per cento
Il funzionamento delle istituzioni e quello che rimane dovrebbe servire a tutto il resto la politica umanitaria trasporti acqua qualunque cosa quindi stiamo parlando di di Onna Bilancio
Che sembra in norme ma qualcuno mi faceva notare veramente alcune regioni anche italiano dipartimenti francesi hanno d'loro soli un Bilancio anche più elevato di questo per cui è chiaro che si può leggere anche in in questo modo è probabilmente e anche così nel senso che io ritengo che in realtà il problema stesso del finanziamento del del dell'Europa e delle politiche europee andrebbe rivisto ed è in dubbio che tutto questo poi si trascina da una crisi all'altra l'origine di anche di una serie di nervosismi molto profondi non è solamente la spaccatura sull'grato ma è per esempio l'ultimo episodio franco tedesco sul patto di stabilità certamente è stata una cosa
Abbastanza scioccante gli stessi paesi la Germania in particolare avevano assolutamente erano state rigidissima imporre questo patto di stabilità per dare il via alla moneta unica quindi rinunciare al dodici barche in qualche modo e e poi e che essa si sono comportati in modo severissima molto rigido sia col Portogallo che con l'Irlanda che avevano lo stesso problema non più tardi di un anno o due fa arrivati al loro turno hanno ben pensato di come dire con aiuto peraltro della presidenza italiana in me di dire la legge uguale per tutti ma per qualcuno è più uguale che peraltro e il che è abbastanza sconcertante nel senso che ovviamente a posto tutti gli altri Paesi minori sul chi vive e quindi poco disposti poi ad accettare delle regole che non sono rispettate in modo in modo uguale per tutti preciso io non ho nessuna sacralità sul patto di stabilità credo anziché la proposta di modifica da molto avanzato per esempio dagli inglesi ma non solo e cioè che non vengano calcolate le spese di investimento ma solamente le le le spese diciamo correnti nella
E io credo facesse senso però questo non si è mai mai cambiato e quindi quello è allora il problema è che non si cambiano le regole non mentre si gioca in una beneficio di alcuni e sicuramente in questo ha ha mandato tutta una serie di segnali ben poco allegri per tutta un'altra stecca altra altri paesi ma questo indica anche che la mia impressione è che Francia e Germania vivano ancora in qualche modo le in un in un'epoca che obiettivamente si chiude quella per cui l'Europa funziona col motore franco tedesco e gli altri tutti appresso
E quindi le decisioni si negoziano tra Parigi e Berlino e poi si impongono a tutti gli atti
Io credo che questo modo di procedere a ha fatto il suo tempo e che l'ingresso dei dei nuovi Paesi che porteranno una serie di problemi
Che peraltro ci siamo andati a cercare però non consentirà più questo questa vecchia vecchio motore questo questo modo di procedere
In conclusione tu per ci cinque anni vissuto direttamente l'esperienza del processo di avvicinamento di questi Paesi l'Europa qual è l'importanza dell'allargamento
Ma per me innanzitutto necessariamente politica proprio per questo per esempio sono una delle più favorevole pur essendo rigorosa sui criteri di adesione sono una delle più favorevole rispetto all'inizio dei all'accelerazione dei dei trattati ed del del dialogo e dei negoziati con la Turchia per esempio perché io continuo a vedere l'Europa innanzitutto come una sfera di di tutto è tutto un progetto politico per la verità promotore soprattutto di democrazia di libertà e quindi poi di di sicurezza
E per me quindi questo era ma ho anche sostenuto abbiamo anche sostenuto purtroppo abbiamo perso
è che le riforme in te che l'allargamento doveva andare di pari passo con come si diceva anni fa con l'approfondimento e cioè che le imprese forme interne andavano discusse negoziate tra i quindici e poi aperti a tutti a tutti gli altri mettere che non innanzitutto noi dovevamo prima decidere
Chi siamo e che cosa vogliamo come dico spesso in un gergo dovevamo decidere se volevamo giocare a tennis e poi si apriva dicendo chiaramente è chiaro che competente legittimo giocare a golf ma si gioca nel Club accanto questo non si è voluto fare ritorno su Nizza e quindi si è deciso che invece se negoziava all'unanimità e a venticinque
Anche le le le riforme interne quindi io credo che questo sia stato un uno degli errori che ci ha portato all'o allo stato attuale non aver chiarito prima
Chi siamo perché stiamo insieme e perché e a quali condizioni allarghiamo gli altri questo non abbiamo ha voluto fare ed è un dibattito che continuiamo a non voler fare io ho l'impressione che appunto da Nizza a Bruxelles
Come dire questa Europa non avanza poi mi si dice
Cittadini si sentono lontani dall'Europa e anche difficile sentirsi vicini
Io sono un europeista convinta ma a volte faccio molta difficoltà evidenti identificarne nell'attuale stato della politica europea
Bene ringraziamo Emma Bonino
Bene così Emma Bonino ai microfoni di Radio radicale del di questa trasmissione che inizia oggi quale Europa ricordo agli ascoltatori di radio radicale che aperto uno spazio di discussione di domande sul sito internet www punto radio radicale punto it di nella parte alta c'è un banner con una radio radicale punto it una bandiera dell'Europa e da lì si può accedere a questo spazio dove potete discutere ma potete anche porre domande ai nostri ospiti quest'oggi ne abbiamo due abbiamo credo già in collegamento Valdo Spini
Deputato dei Democratici di sinistra e rappresentante supplente del Parlamento italiano alla convenzione che ha elaborato il progetto di Costituzione europea e Giampaolo Landi di Chiavenna deputato italiano di alleanza nazionale coloro vogliamo discutere per l'appunto del fallimento del consiglio europeo di Bruxelles della conferenza intergovernativa ricordiamo innanzitutto qual è stato il punto che ha fatto saltare
L'accordo sulla Costituzione
In sostanza si tratta del sistema di ripartizione dei voti in seno al consiglio l'organo che riunisce di ministri rappresentanti dei Governi degli Stati membri
Le posizioni negoziali iniziali erano sostanzialmente due
Da una parte c'era il sistema di voto previsto dal progetto di costituzione una doppia maggioranza cinquanta per cento di stati sessanta per cento di popolazione questo e questo sistema era sostenuto da Francia Germania in primo luogo ma da altri numerosi Stati e poi
Dall'altra parte
Spagna e Polonia volevano mantenimento di un altro sistema di voto quello previsto dal trattato di Nizza che prevede che ogni Stato abbia un certo numero di voti in Consiglio in particolare
I grandi Paesi come ha ricordato Emma Bonino i grandi paesi Germania Regno Unito Francia e Italia hanno ventinove voti
Polonia Spagna ne hanno ventisette nonostante la loro popolazione sia di molto inferiore a quella dei grandi paesi il tutto di tutto questo discutiamo insieme a Spini e a Landi di Chiavenna che saluto
Bongiorno Spini vola già Bongiorno Landi di Chiavenna Bongiorno
Inizierei con Valdo Spini che per l'appunto è stato
Protagonista dei lavori della convenzione allora qual è il suo giudizio sul fallimento del vertice di Bruxelles
Ma intanto certamente il punto è vero quello che lei ha rilevato cioè quella del sistema di voto però va anche detto che spietato una specie di accelerazione della fine del Vertical doveva esserci una specie di maratona notturna non cercata violetta è una specie di carta segreta
Delle pari Berlusconi e mercatino vale carta segreta potremo in altre parole si è avuta l'impressione che dopo la fase positiva della convenzione su cui ed ha trovato effettivamente una convergenza cotechino approdata i partecipanti della Conferenza intergovernativa il tutto perché appaltato forse anche per una identità di metodo e la convenzione di Volterra a porte aperte di fronte all'opinione pubblica con la trasparenza di che nazione tipo la Conferenza intergovernativa siamo tornati indietro al metodo
E la diplomazia di governi che qui forte anche la mancanza di una specie di solennità di appello da parte dell'Italia vietato l'ottimismo di maniera che continua ancora perché vitello Benito Berlusconi dice che è stato grande Progetto io francamente per un architetto non l'ho capito
Mentre invece dobbiamo porci ha detto con serietà il problema del rilancio dell'Europa perché avviene l'allargamento trenta della Costituzione effettivamente fatto molto grave per la posizione europea
Landi di Chiavenna condivide quanto detto da Spini l'ottimismo di maniera della presidenza italiana e dobbiamo accelerare in un certo senso per per avere l'approfondimento insieme all'allargamento
Guardi non c'è stato come non c'è alcun ottimismo di maniera nel senso che abbiamo registrato forme italiani ma credo che questo valga amaramente per tutti
I Paesi dell'integrazione europea che è fallito il progetto ti dotarci di una Costituzione europea in tempi purtroppo preti
In realtà era già scritto perché è vero quello che dice Valdo Spini del peso che c'era stato un tentativo di far convergere una unica mite una unanimità di vedute sul progetto di convenzione però appariva chiaro evidente
Che sul logo della del del diritto di voto secondo metodiche lei ha perfettamente inquadrato non vi era assolutamente alcuna possibilità di convergenza perché questo perché ci sono intere in appena dette circolo particolarismi di ogni singola amministrazione nazionale che ha reso impossibile il perfezionamento di un accordo non è una ottimismo di maniera una necessità devi prendere atto che abbiamo costruito in molti anni un sistema economico europea europeo spetta obiettivamente dei risultati utili e propositivi al di là della situazione contingente
Di un euro tremendamente forte rispetto ad altre monete mi riferisco al dollaro con le problematiche questo comporta per quanto riguarda il sistema esportazione dell'Europa e dell'Italia anche però è chiaro evidentemente che non possiamo tornare indietro quindi non è un ottimismo di maniera risultati crescono Pinotti in questo semestre di presidenza però evidentemente noi non possiamo abbassare la guardia dobbiamo lavorare tutti col prossimo semestre irlandese e comunque anche nei prossimi ulteriori canestri perché è necessario costruire un soggetto politico l'Europa non attento se non si dota di una costatazione e che quindi non in diventa da soggetto economico integrato al soggetto politico integrate
Non è l'ottimismo di maniera per nascondere qualsivoglia fallimento che non è ascrivibile ad alcuna responsabilità
Italiana e di questo governo Edera necessaria retata sto che per sulla Costituzione tenta una governo europeo
Ovviamente non so quello che è stato fatto in questo periodo negli anni passati rischia di non sortire alcun effetto l'Europa ha bisogno di un ammodernamento di sistema istituzionale ha bisogno di una chiedi una forte iniezione di fiducia verso il cittadino europeo abbiamo bisogno di costruire un sistema che sia meno burocrazia dozzine elastico
E lagunari dette all'esigenza del sistema politico istituzionale economico europeo ed è questo lo scopo che si prefigge credo d'Italia pensare a una Europa a doppia velocità a mio personale avviso sarebbe un gravissimo errore
E quindi l'Italia continuerà a lavorare per costruire un percorso unitaria
Bisogna vedere se esistono le condizioni per fare io auspico che questo avvenga e sono certo che anche Valdo Spini in questo senso converga sulla necessità di non creare condizioni di dibattito
Elettoralistico e quindi vi dico docente politiche all'interno dell'Italia su grandi temi come sono quelli dell'Europa
Fino a trovare un punto d'incontro politico fra maggioranza e opposizione parlare di ottimismo di maniera può essere colpito il compagno scomodo
Per magari stigmatizzare dal punto di vista dell'opposizione un'apparente insuccesso del semestre italiano
Però ripeto non è colpire cosa non stanno in questi termini l'Italia ha acquisito grande visibilità politica a livello internazionale abbiamo fatto quello che era nelle nostre possibilità
Se è fallito il progetto di costituzione non è ascrivibile all'Italia
Ma voluto sofferta dividere ancora del oggi che direi senso nazionalistico di interessi particolari di ogni singola lezione nazione che gioco l'inquieto contrario gli interessi complessivi euro
Allora Valdo Spini luogo
Landi di Chiavenna ha parlato di Europa doppia velocità e anche in Italia oltre che
In altri Paesi in particolare in in Francia si comincia a dibattere di questa questa ipotesi lei
Lei cosa ne pensa è possibile un Europa a due o tre velocità oppure bisogna mantenere un percorso unitario per il quindici che per l'appunto il primo maggio diventeranno venticinque
Ma certamente in prima battuta l'attentato di perseguire un un percorso unitario
Ed è quello su cui dobbiamo essere impegnati lunghi come fumo impegnati tutti devo dire in modo costruttivo alla Convenzione europea tutta la delegazione Galliani consentita detto questo però non si può nemmeno diciamo così bloccare o fare retrocedere un treno europeo che aveva già conseguito dei successi non voglio dire che se non gli abbinamenti consapevolezza dell'epoca vicenda possono partire anche indipendentemente dalla nostra volontà significative come quella di cui si è parlato tanto che a proposito e a sproposito di una integrazione franco tedesca sarebbero centoquaranta milioni di abitanti con un un considerevole potenziale economico ecco pertanto che l'Italia del Confort riprendere il suo posto fra i sei Paesi fondatori non per escludere altri anzi al contrario sono convinto per esempio che di fronte a un'iniziativa del genere della Gran Bretagna
Non può essere evidentemente indifferente del precipitare certamente che noi non vogliamo l'Europa Sirchia semplicemente o nel momento di libero scambio mancava forzati andare avanti insomma che non è in quell'anno fatta la moneta unica Neuro o colpa diciamo corrispondere all'Euro
Un potere di politica economica di adeguata intensità europea oppure avremo l'opinione pubblica che ci chiederà di tornare indietro ritornerà di tornare indietro politiche nazionali perché non saremo capaci di far nascere veramente una politica economica europea in questo tempio quindi io non voglio adesso un mare di polemiche elettoralistica come venivano dette però una constatazione insomma abbiamo avuto per la prima volta una presidenza di turno censurata dal Parlamento europeo che è rimasta dal Parlamento europeo sul tema della Cecenia sui dichiarazioni fatte con la Russia insomma molte volte fiuta l'impressione che sognando ulteriori grandi forse fantasiosi allargamenti d'Europa non si sia capito Iodice veramente di fronte un ostacolo veramente importante perché viola fa venticinque con le regole di vita non si gestisce e allora io credo che dobbiamo riprendere con tutta l'efficacia e la forza anche un'iniziativa e se necessario anche un'iniziativa di alcuni Paesi
Che meglio di altri voglia difenderla con la la costituite di convinzione e far capire la conservazione per far capire che disposti a trattare forti certamente discutere ma non disposti a farsi canalizzare
E qualcuno ci volete paralizzare tecnici va avanti lo stesso
Ma
Spini le le le vorrei chiedere non è un po'strano che alla vigilia di questo allargamento sono il primo il primo maggio si comincia a parlare di Europa doppia velocità magari con i Paesi fondatori voglio dire la riunificazione del continente con l'arrivo di dieci Paesi di cui otto hanno vissuto sotto il comunismo fino al mille novecento novantuno
La riunificazione con questi Paesi e poi gli altri partono per conto loro non c'è una sorta di discriminazione ma non celebra per conto loro perdona capacità di potere condividere con tutti i
E e farne passare al riconosciuto o meno il problema qual è che ricordi fatto mi sembra che il onorevole Bonino se lo capisca bene prima di noi lo diceva di fatto noi effettuiamo la dizione sud sul Trattato di Nizza che ha la forza di tali politico addirittura c'è in plancia chi non vorrebbe ratificarlo
E non vorrebbe ratificare spente in base alla nicchia presidente la comunione privata due quindi io credo che non si tratta di viaggiare nessuno si tratta semmai di potere vuole degli obiettivi su cui anche altri poi possano venire successivamente deve questo Erdogan chiedo anche nel camper a difesa però io non voglio parlare di questo che ve lo dico nel senso che noi non possiamo farci in un domani paralizzare io credo che non so se nel semestre irlandese orafi nel semestre Under che molti di noi sopra le discorsi forma venivano fatti anche la convenzione era che aveva la legittima preoccupazione
Preoccupazione da punto di italiano naturalmente
Ma anche dal punto di vista oggettivo dei tempi ed è verde prende da messo la loro avendo da avuto i trattati di ampliarne di Maastricht come in qualche modo non vedessero male anche di ospitare il tetto trattato intergovernativo
Del Unione Europea io credo che ci si drammatizza un po'la situazione quei francobolli costringe tutti avere le proprie responsabilità e arrivare al risultato
Che al contrario ecco perché mi permettevo di parlare di ottimismo di maniera eccettuata nato tutto bene mettiamo pure così come siamo be allora veramente possiamo rischiare che parta qualcun altro che noi non siamo fra questi e che alla fine ci troviamo ad avere un'Europa a due velocità ma in cui chi si sente in qualche modo disarticolate proprio la presenza italiana
Landi di Chiavenna vorrei chiederle l'Europa a venticinque secondo lei non si può proprio gestire con il Trattato di Nizza oppure può può funzionare in fondo il Trattato di Nizza era stato negoziato nel bene o nel male proprio per permettere questo allargamento
Realisticamente oggi si dovrà andare avanti ancora con gli accordi finita su questo non c'è dubbio
Però è evidente che c'è un perequazioni di rapporti e quindi l'auspicio era che si potesse trovare una soluzione che supera prego i vincoli o comunque i limiti del dato dignità che andava bene per definire un percorso a quindici ma che crea grossi problemi evidentemente con l'allargamento
L'allargamento a venticinque come obiettivamente dei problemi di equilibrio quali-quantitativo ora dal primo maggio del due mila e quattro avremo dieci nuovi Paesi che si affacciano al sistema integrato europea e questo vuol dire modificare completamente i rapporti politici la redistribuzione delle risorse
Mi riferisco alla riforma della PAC nel sistema agricolo mi riferisco anche alle politiche della Sicurezza mi riferisco alla politica estera dava abbiamo necessità di dare un indirizzo unitario anche a politica e tra quello che è avvenuto
Con lei disequilibri fra Francia Germania e per il ribatte rispetta Spagna Italia Polonia Inghilterra nella nell'approccio aperto
La l'azione di difesa della libertà occidentali nera che ebbe mi sembra un fatto di una gravità non indifferente ecco perché ripeto e era ed è assolutamente necessario
Superare le logiche del particolare per arrivare a condividere
In senso comunitario nel nel nell'accezione del termine tutte le io di un soggetto politico che operiamo costruttive
E che è quello europeo la politica della doppia velocità la la un'Europa doppia tripla velocità in politica estera secondo Spini come potrebbe evolversi quale potrebbe essere la posizione europea
Sulle politiche della sicurezza dove peraltro una un accordo è già stato ampiamente raggiunta sulle politiche dell'Index Ursini che la politica è un tema di grandissima portata e di grandissima delicatezza sull'accesso al mercato del lavoro della popolazione dei nuovi dieci Paesi che entreranno dal primo maggio del due mila e quattro ha fatto salvo appunto le politiche di Moratti prego ogni singolo Stato si riserva di applicare o meno
è insomma sono delle tematiche fondamentali l'ottimismo dei maniera cui faceva riferimento Valdo Spini
Non non ha ragione d'essere perché noi non è che col fallimento cosiddetto fallimento della dove della firma della Costituzione europea siano come dire cancellate d'un colpo le grandi problematiche che dobbiamo affrontare e che necessariamente vanno affrontate io non chiamo ottimismo di maniera all'idea di vedere in forma molto propositivo con un'azione ugualmente forte la parte dell'Italia da parte in molti altri Stati europei sulla necessità e la volontà di perseguire con gaffe le porte con grande determinazione
Progetto di arrivare a un punto di incontro comune la politica doppia tripla velocità può forse andare bene in minime in termini economici dovrebbe Germania Francia non potere contrattuale molto forte questo è indiscutibile
Ma sulla politica estera sulla politica della sicurezza sulla politica della
Giusti l'altro tema di grande attualità di grande delicatezza sulle politiche dell'immigrazione come è possibile ipotizzare una rotta che marci con una velocità in prima e gli altri che vanno in seconda o in terza eccetera no
è una è un quadro un'ipotesi di Floro francamente che rischia di far io le tutto quello che è stato fatto fino ad oggi no noi dobbiamo impegnarci fortemente non siamo più presidenti torno ma l'Italia ha questo dovere questo compito lavorare per cercare di levare un punto d'incontro a una soluzione
Poi è evidente che la Spagna e i suoi problemi politici interni al narra deve aspettare marzo per la definizione dei rapporti interni politici
La Germania i suoi problemi evidentemente anche interni la Francia che sta facendo un grande importante dibattito sulla cinismo dello Stato perché età confrontando quindi Rutelli
Pulsioni ostili
Vip ivi presente anche di comunità religiose o comunque voglio dire fondamentaliste che possono incrinare in qualche modo l'immagine laica del Paese perché ci sono multipli cinque problemi l'Italia ha necessità evidentemente anche l'Italia di ammodernare il proprio sistema dal punto di vista del lavoro della previdenza per rilanciare anche il del sistema economico produttivo nazionale che purtroppo ancora in crisi qui non ci sono problemi interni ogni singolo Stato ma questo però non può essere una giustificazione
Per dire va be si vada avanti ognuno con creiamo delle delle come dire dette
Con l'Europa
Che poveri e chi ha più forza riuscirà a convincere gli altri io credo che sia un percorso sbagliato dal punto di vista filosofico della politica europea e quindi lo sforzo non deve essere quello di dire abbiamo fallito prendiamo atto del fallimento maledetta le quello invece di continuare a lavorare per raggiungere uno scopo Fini faceva riferimento alle politica di Trenitalia verso la Confederazione russa e faceva riferimento alla Cecenia sono temi estremamente delicati però la Russia è un interlocutore importantissimo
Sia negli equilibri politici per quanto riguarda gli equilibri politici internazionali
Io come lui in futuro eventuale sbocco anche economico dell'Europa a venticinque verso un grande mercato i pareri centotrenta milioni ancora di persone abbiamo dei competitori eccezionali in Estremo Oriente abbiamo una Cina popolare
Che marcia con l'otto per cento all'anno di prodotto interno lordo
Un'America che stava uscendo in maniera molto forte dalla congiuntura in Triennale abbiamo un libero mercato che va dal Canova finalmente concentra abbiamo dei competitori economici fortissimo
Se l'Europa non sa darsi una sua configurazione unitaria in mani in termini economici ma anche in termini politica di politica estera di politica del fiscale di politica della sicurezza
Di politica della giustizia rischia veramente di diventare un soggetto un contraddittore molto debole
Rispetto ad altri competitore che invece sono molto e meglio attrezzati rispetto all'Europa quindi io marmitte in via penso
Che non si possa parlare di ottimismo di maniera per dire l'Europa e l'Italia quindi in questo modo cioè Rocca
Lei salvare il salvabile la propria credibilità per la presidenza del semestre l'Italia vuole insistere ancora fortemente per cercare di capire se esistono come applicabile che rientrano fatti per arrivare a un punto d'incontro io credo che questi fatti ci siano essi debbano trovare certa la strada non è semplice
Ed è per quello che mi permettevo di richiamare anche la responsabilità politica non solo Valdo Spini che è uomo di grande equilibrio e di grande sensibilità europea ma mi riferivo anche alla coalizione intendo nel centrosinistra
Che vorrei che in qualche modo non usati tre
Lo strumento Europa quindi il dibattito sulla futura come si dice dell'Unione Europea
Per come dire infatti tra le problematiche
Politiche nazionali sia per trarne quindi come dire vantaggio sul piano elettoralistico qui
Dobbiamo avere la capacità di andare oltre le logiche particolare anche dei nostri problemi politici interni e guardare molto lontano sarebbe profondamente pericoloso
Questo dico con molta serenità
Se CD battesimo veramente come dire in trappole e imboscate dell'opposizione nel dibattito politico interno
Se vogliamo costruire un'Europa questa questo questo progetto per il passato attraverso la condivisione di tutti sì tutte le formazioni politiche presenti in Parlamento e non e anche non presenti radicali in questo senso hanno un compito importante
Perché sono appunto di stimolo sicuramente al forno abile nel farsi Tofoli
Io vorrei vorrei ricordare a questo proprio a questo proposito che in sede di convenzione
La delegazione italiana ha lavorato credo in modo abbastanza unitario superando quelli che smentiva già destra sinistra se permettete però io vorrei introdurre in in questo dibattito un nuovo nuovo elemento cioè quanto accaduto dopo il fallimento del consiglio europeo e cioè l'invio da parte di sei Paesi di una lettera alla commissione europea
Nella quale si chiede di limitare il bilancio comunitario all'uno per cento del PIL europeo mentre attualmente i trattati prevedono come come tetto l'uno virgola ventiquattro per cento i sei Paesi sono Francia Germania Regno Unito Svezia Austria e Olanda
E
Da molti questa questa le questa iniziativa è stata alla vigilia dell'allargamento quando l'Europa
Probabilmente dovrà spendere di più per aiutare i nuovi paesi i dieci nuovi Paesi entranti a raggiungere livelli degli altri quindici questa iniziativa è stata letta come una sorta di rappresaglia di Francia e Germania nei confronti in particolar modo della Spagna e della Polonia
Onorevole Spini lei come come vede questa lettera
Ma cioè periodo che qui domandare un cittadino italiano ma anche europeo stessa che le risorse della Unione europea sono così limitate
Probabilmente erano riceverebbe lei ha chiarito il prete l'aria e crede che il probabilmente che l'Europa dell'opera che è un bilancio che il più consistente di quello che è assicurata dal elemento di quell'uno e ventitré per cento che l'attivazione invece ridurre all'uno per cento
E quindi naturalmente diminuire lirica il fila ovvero crea e diminuirne la credibilità e la capacità di intervento quindi e dall'intervento e non mi trova favorevole però volevo replicare una cosa quando abbiamo l'accordo sulla difesa
L'abbiamo fatto attraverso una quella che è stata chiamata col nuovo scrivono col nuovo latinorum una cooperazione
Strutturata inclusi del tempio che Italo regole definite da tutti ma
Ma europea in campo di difesa
Quindi da quello vorrà dire che non è il dato che in campi politici non ci si possa muovere anche in meno tocca ricchi ma uno dei risultati degli attuali accordi anche nella difesa ripara un po'nel campo dell'Euro tipicamente più pronto
Potrà andare più avanti quello che comunque diceva di potere a questo punto direi e quel dovette o che viene a Napoli è un vento che è stato oltre misura
Peraltro non ho capito perché appunto non ci sia stata una trattativa di quelle maratona un po'notturne possano mettere in difficoltà
Mi è sembrato francamente lo dico con sincerità
Che la presidenza italiana non sia stata presa troppo sul serio può darsi che mi sbagli ma mi sembra non sia stata presa troppo sul serio vedete Chirac verso un quarto all'una nuova detta bene alta andiamo a pranzo e con ciò ha messo fine
Alle a altre però è significativo in un certo senso che sia stato proprio Chirac a non accettare una proposta di compromesso polacca che tutto sommato rispetto al testo di convenzione dalla convenzione
Non modificava andiamo al pratico quante gliene ha fatte mi pare di Berlusconi alla banca di Gravina ma pedante
E pensare che di ripeto non avrebbe avuto una qualche influenza politica sarebbe da ingenui e ovviamente praticamente cioè a dire un semestre non della convenzione perché nella convenzione come prodotto le cose c'era l'onorevole Fini che era l'onorevole Dini l'onorevole Follini c'ero io altri
Oggi sono andate bene ma da poco prima del governo una politica più oscillante
Ma poi problema Berlusconi termico Tremonti un'applicazione dell'ateneo forte però pare che non si poteva evitare e la guida della pietà presumere che qualcuno avrebbe cercato di farcela per io credo in qualche modo sia avvenuto ma varia positivo ora ora il positivo che cosa penso di poter dire ideale
Con una certa fermezza far capire che non è che vince chi voleva semplicemente tutta e che la Costituzione viene rimessa in un cassetto ma o si ritorna con molta forza poca chiarezza all'impianto alla struttura fondamentale del progetto di Costituzione
O le cose almeno per qualcuno non rimarranno ferme questa fetta almeno contrattuale credo che io collega ed amico Landi di Chiavenna ce lo permetterà perché se invece tradisce il timore è andato tutto bene adesso possiamo varare le cose che abbiamo varato ma poi realizzare l'allargamento secondo le attuali regole quelli finita anche lei ma nostro compito perché siamo tutti convinti che le regolite non siano adeguate a gestire l'Europa a venticinque faccio un esempio concreto
In convenzione che arrivati a una cosa interessante il Ministro degli Esteri europeo addirittura il Presidente Ciampi ci aveva detto rare seducente ad anticiparne l'istituzione
Questo è un tema che togliamo dalla tavola
è un tema che siccome c'è stato il mancato accordo sul sul votivo in sede di Consiglio europeo non ne parliamo più e quel tema deve molto concreto di come noi dobbiamo chiedere di pietre le gambe di dare effettivamente corpo a quelle modifiche istituzionali proposta dalla Convenzione che permetterà di governare un'Europa a venticinque
Risponde tanto guardi allora partire da quest'ultima affermazione di identico convengo assolutamente perfetto forse non sono riuscito a spiegarmi bene
Certamente su alcuni temi che vogliamo anche accantonare discorso del del prodotto e quindi ho dovuto maturare andavo dall'altro sistema di Nietzsche effetto
E Nicoli è difficile trovare un punto d'incontro Coop riferimento alla Cofide potuto limito di politica estera è assolutamente necessari ma ben credo che nessuno abbia diversità di valutazione
Sarebbe un gravissimo errore pensare mi pare che la scadenza a fine novembre due mila e quattro di arrivare a due mila varato nel due mila quattro Dental vere un ministro degli Esteri
Che rappresenti tutta l'Unione Europea ma voleva proprio sostenere esattamente quello proprio perché l'allargamento
Dal primo maggio due mila e quattro ad altre dieci partner europei comporta necessariamente di continuare a lavorare per raggiungere i punti ampiamente totalmente condivise
Che penso avrebbe secondo la logica delle doppie triple velocità avere un ministro degli esteri che rappresenta tre quattro cinque sei Paesi nel senso che vi sia una convergenza di politica estera
Per sette otto Paesi europee e che questo ministro superministro degli Esteri nonché invece rappresentativa dell'altra parte di Paesi aderenti all'Unione Europea non avrebbe alcun senso e quindi ecco perché io stigmatizzo
Le posizioni di coloro che dicono bensì come non possiamo rimanere fermi a questo punto meglio un'Europa a due velocità ma è mai possibile che l'Europa possa avere per due o tre voci in politica estera non avrebbe alcun Enzo l'abbiamo già visto
Terim i riti e ritmi dipendente veri e ritorno sul discorso
Dell'intervento militare in Iraq quali sono stati gli affetti traumatizzante idioti trovati tanti di una divergenza di posizioni in politica estera non avrebbero senso avere un superministro che rappresenti solo una parte dell'Europa
Su quello per quello dico che è necessario lavorare continuare a lavorare intensamente per arrivare su alcuni temi strategico e fondamentale arma unità di indirizzo e di visione politica unitaria
Per quanto riguarda
Alle ricorrenze da destinare al al sistema Europa decoro non è tanto un problema di quanto viene aperta ma di come viene speso cioè cosa avverte il cittadino europeo che Quetta antica costruzione critichiamo Unione Europea
Sia un una macchina
Estremamente complessa tremendamente burocratica
Che assorbe una capacità di spesa impressionante
Con il passare delle ore ventiquattro da lunedì venti all'uno o lasciare all'uno e ventiquattro forse non ha una grande rilevanza il problema vero è come vengono spesi questi denari
Capra ricordiamolo come vengono spesi perché il cinquanta per cento del bilancio bilancio comunitario va a finanziare la politica agricola comune
Centrale esattamente e questo letta perfettamente che va a incidere
Vogliamo parlare di un altro fallimento parliamo nel fallimento della WTO di Cancun qual è stato un grosso fallimento perché è uno degli elementi cardini su cui questi riparte per creare un punto evidentemente di maggiore riequilibrio
Che cosa può andare a beneficiare di rendimenti gli sviluppi del pianeta e potrebbe anche incidere positivamente
Sui livelli anche di come dire di pace mondiale per tirare ornare il terrorismo internazionale quello di una più coerente ridistribuzione delle risorse economiche fra Paesi industrializzati perché però veri quando noi abbiamo più del cinquanta per cento delle risorse comunitarie che viene dov'è nato dagli aiuti verso la politica agricola e questo va a incidere sulle capacità evidentemente di esportazione dei Paesi poveri perché sono magari alimenti il tema dell'agricoltura è chiaro che questo evidentemente che ulteriori problemi
Mi creda mi pare che ogni agricoltore europea riceve sussidi non ricordo mi pare
Dieci o dodici volte superiore a quelle che sono le capacità reddituale di ogni singolo agricoltore parlo di società dispetto alla capacità reddituale dei degli agricoltori dei Paesi porre in via di sviluppo è chiaro che questo stanziamento crea dediti equilibri incredibili allora anche su questo dobbiamo fare evidentemente delle serie riflessioni
Non si tratta di arricchire sempre di più le casse dell'Europa si tratta di capire come spendere meglio
E come evitare che vi siano rivoli di denaro che vengono sperperati io spererei per una burocrazia che spesso e volentieri effettivamente non risponde le Petit reticente
Di un sistema che deve essere moderno i problemi che Alitalia con una burocrazia
Asfissiante con con un sistema ancora in svalutato
I leggii di norme di rastrellamenti di normazione primaria e secondaria regolamenti su cui c'è la normazione sovranazionale europea e tutto questo crea dei blocchi dei vincoli
Tremendi pena il rilancio dell'economia anche del sistema Paese Italia
Allora il problema non è creare una media struttura europea il problema di creare un soggetto politico che sia condiviso da tutti gli aderenti che sia agile e veloce che stati intercettare le effettive esigenze dei mercati in senso anche economica non solo dal punto di vista economico
Ma le esigenze geopolitica mondiale che sappia rendersi come dire interprete dei bisogni effettivi della popolazione fa parte dell'Europa concreta per contraddire
In maniera forte e preciso e puntuale le posizioni e le istanze anche dei nostri competitori
E che sappia quindi come dire dalle deve dare delle risposte vere ed efficienza io credo che una volta doppiopetto a velocità commetterebbe degli errori macroscopici non risolvere di problemi
Dell'efficienza cui noi guardiamo con grande attenzione e renderebbe ancora come dire più pistoni che il rapporto fra cittadini e istituzioni europee
Spini su su su questo l'Europa si dà come obiettivo sarà dato Lisbona quelle diventare l'economia più competitiva del mondo entro il due mila e dieci
Fra implica appunto implica una respinta che si è rivolta allo sviluppo
Che cosa vuol dire una spesa che è capace di modificare i termini e la competitività internazionale ancora dell'Europa in particolare per quello che riguarda il ricerca scientifica innovazione tecnologica e grandi reti infrastrutturali trasporto
Su questo evidentemente abbiamo bisogno ma in di un disegno i corale di un coraggio forse anche superiore di quello che ha avuto finora
Quindi non una spesa che venga concepita in temi esistenziali ma una spesa che venga concepite anche qua perché è un po'la grande sfida che attende l'Europa abbiamo l'Anpac questo è una sua no è una domanda
Sì ho che oggi il fondo il le dotazioni in termini di ricerca sono francamente ritenevo di purtroppo o devo dire che il all'interno poiché le singole nazioni parlino di coda è rappresentato dall'Italia come i commissari alla ricerca scientifica Busquin ha più volte denunciato quindi si tratta non tanto di restringe le risorse quanto di saperne anche in parte ristrutturare la la possibilità di intervento
Quest'oggi è necessario perché a fronte dell'ingresso con parlava anche Landi di Chiavenna ripeto i nuovi attori cioè Cina India e quant'altro il problema della complessità di innovazione di povertà ecologico diventa sempre più importante il segreto di etico vorrei sottolineare maniera però molto meglio perché adesso questo discorso di rilancio
A livello di presidenza
Spetterà ad altri non spetterà all'Italia e questo mi sembra un punto che certamente lamentiamo tutti che c'aveva invece fatto più piacere che questo
L'Italia è vero c'è stata l'iniziativa per la crescita al di là della paternità o maternità della commissione o della presidenza italiana o di vecchi commissari
Questi d'lei come la vede da questa conquistando riprende un po'la filosofia per certi aspetti del piano dell'ora che non era stato mai attuato è stato giustamente ripreso e mi fa piacere che su questo ci crede catalogo
Fra governo italiano e presidenza Prodi della Commissione questo mi sembra evocato tentato un elemento di carattere positivo però anche questo porterebbe a dire che poi realizzare una politica di questo genere significa dare anche più sottolineatura
E maggiori poteri alla Commissione ora non mi non credo che ci potrà dire francamente che in questo periodo il governo italiano abbia avuto quello slancio federalista per lo struscio europeista che era proprio e la politica tradizionale dell'Italia è diventato con la politica scusate la brutta parola ideologismo più governista
Qui credo che questo non sia all'altezza della situazione perché la via d'uscita da questi problemi non è nazionale confessionale quei presidenza Europa la via d'uscita indubbiamente perché decida di carattere europeo allora alcune proposte concrete ripete adesso avremo a giugno l'elezioni del Parlamento europeo una volta tanto saranno giocate photosite europei ma penso per esempio sarebbe molto importante se le i partiti politici europei a volte vengono chiamate famiglie politiche europee dicessero in anticipo che in caso di loro successe ad eleggere Parlamento europeo
Quale persona star sosterranno che il presidente della Commissione e questa personalità nel frattempo presenta un programma declina le sue e quindi le sue intenzioni
Cioè Cerchiamo di europeizzare anche il dibattito politico elettorale e in particolare che facciamo questo evitiamo che poi magari un giorno di domani torno domani da presidente europeo e allora pettorine adesso ad amministrare la logica diamo le prede più piccolo possibile e così verso l'equilibrio sarà turbato e che invece io credo appunto che questa ripresa sarebbe importante peraltro anche aspettativa in Italia sugli eventuali unitariamente per quanto ci riguarda e quello del centrosinistra e fortemente basato sulla politica europea
è fortemente improntato all'idea di una ripresa di una politica europea e questo direi che è importante anche che stimolano maturità perché l'Italia si sta finalmente rendendo conto o almeno una parte delle sue forze politiche si stanno rendendo conto di quanto la sfida contro perché porta
Landi di Chiavenna per chiudere perché stiamo per esaurire il tempo i vogliamo proporvi anche altri contributi abbiamo registrato questa settimana su questa questione dell'iniziativa per la crescita
è stata è stato raggiunto finalmente un un accordo non è però un modo in un certo senso per superare quelli che sono i vincoli del fatto di stabilità come dire
Facciamo iniziative per la crescita e così domani potremmo introdurre la golden rule nel patto di stabilità globale o
E che lo stesso Ciampi cioè che bisognava togliere dal patto di stabilità alcune specie di valore europeo
Era una buona individuate nei tempi certo tipo di investimenti nella ricerca io su questo credo che si potrebbe discutere perché è più importante modificare riguarda il patto di stabilità e dare invece licenza di Walter l'ammenda l'unguento positività una delle regole mentre invece vedo che è una previsione e quindi una bozza d'iniziativa del Patto di stabilità potrebbe disponeva di
Dei no io convengo con vedo concordato nell'ultimo in termini sul su quanto ha detto Spini ventuno ultimo e replicato intervento sia per quanto riguarda una campagna elettorale per le prossime europee che guardi veramente a dei progetti politici
Europee quindi per pronto e lui dice personalmente personalmente sono assolutamente favorevole alla costituzione e liste unitarie per quanto riguarda l'Italia per esempio sia per il centrodestra che il centrosinistra
Perché abbiamo bisogno di scrivere posizione unitarie per le future politiche europee così come è altrettanto vero e i prossimi candidati ad assumere il ruolo di presidente della Commissione dovrebbero è no dati previamente ad esprimere quindi le loro posizioni le loro posizioni
Se mai dovessero essere eletti a questa carica fondamentale importante quindi da questo punto di vista c'è sostanziale totale convergenza sulle valutazioni di Valdo Spini
Per quanto riguarda evidentemente anche la crescita una quindi con riferimento al patto di stabilità mi sembra che ogni forma di rigidità qual era quello al quale è stata
Quella fino a poco tempo fa del cardo tv instabilità giocata addirittura contro la necessità di creare quella e la città nel patto di crescita complessiva
Del sistema Europa azione Valdo Spini e sottoscrivo le sue parole quando dice un conto è modificare il Patto di stabilità un conto è agire per non rissa
Carlo l'Italia tratto grandi vantaggi non solo dalla partecipazione evidentemente all'Europa ma anche al rispetto rigoroso del fatto che l'instabilità perché abbiamo ridotto
Quella che era una prassi invalsa della spesa allegra che aveva fatto crescere il debito pubblico in modo assolutamente insopportabile ed esponenziale quindi è necessario mantenere il rispetto dei parametri di ma prima però i parametri vanno autorizzati usciamo dalla congiuntura internazionale tra le più drammatiche le più lunghe che la storia
Ci ricorda lei
E quindi evidente alcune voci possono essere tolte dalla rigidità del Patto di stabilità perché quel tempo oggi tolgono nulla anche a rilanciare l'economia e quindi consentire quindi una maggiore ossigenazione
Alle politiche economiche dei singoli Paesi ma sarebbe un gravissimo errore se si volesse come dire minare la credibilità dei parametri e quindi anche del così abilità ma credo che leggo in che vale a dire e tutta da Tremonti nell'ultima riunione abbia voluto sottolineare esattamente questo
Non abbia voluto esprime una posizione fortemente critica nei confronti dei parametri del patto di stabilità ha voluto semplicemente a rilevare registrare che va attualizzata la policy sassi economiche le rigidità del Patto di stabilità vanno registrati qui in ragione delle esigente che ci sono venute a creare dopo questa grande quindi io credo che poi in conclusione per quanto riguarda almeno questo dibattito Frattini e nei il una sostanziale convergenza ce lo siamo discusse in abbiamo detto anche in molte altre occasioni nel dibattito politico all'interno del Parlamento dalla commissione esteri della quale facciamo parte e affini io eccetera c'è sostanziale convergenza credo che tutti almeno le persone più equilibrate che fanno parte del centrodestra e centrosinistra mirino esattamente all'osteria raggiungimento dello stesso obiettivo
Costruire evidentemente un'ora fa unitarie che sappia parlare a una sola voce vogliamo tutti all'Europa porterà un Oropa grande e credibile
E abbiamo Totti letti dichiarata anche nel recente dibattito in Parlamento che era meglio piuttosto che si uscì spetta alcun risultato
Da Quetta aperta presidente europeo piuttosto che un risultato al ribasso quindi un compromesso piccolo ora questo evidentemente però non ci deve imprimere dal lavorare tutti intensamente per provare un futuro né il tempo che ci porrà evidentemente che potrebbe non essere breve un punto di soluzione unitario e complessivo ripeto ripeto non è la strada del raddoppio della Triplice velocità dell'Europa che ci può portare a questo risultato il nuovo Parlamento avrà un compito farlo del Parlamento europeo un compito fondamentale e strategico i nuovi ministri la nuova Commissione europea dovrà esprimere effettivamente una linea di indirizzo unitario
I singoli parlamenti nazionali devono continuare a lavorare in questo senso non è un caso che si sia anche in Italia prorogata l'indagine che ha Commissioni riunite Camera e Senato abbiamo avviato da nere sul futuro dell'Unione europea è uscito esattamente questo messaggio sia da parte del centrodestra e del centrosinistra dobbiamo lavorare per continuare a credere in un progetto unitario dell'Europa
Non saranno le corpi elettrico e velocità che aiuteranno a trovare come dire il nodo della questione
Sì è vero ho letto che letto che il sistema di sviluppo economico europeo passi attraverso una sburocratizzazione del sistema l'Italia parlo da cittadino italiano è troppo operato come dicevo prima in burocrazia di norme di legge abbiamo bisogno di più mercato e meno Stato
Questa è una chiave di lettura liberale che io vado dicendo quando mi ha dato la possibilità di parlare
Ma spesso e Baronchelli la cultura liberale viene decantata a parole ma nei fatti poi viene come dire non applicata concretamente abbiamo bisogno di più libertà di mercato di meno Stato di meno burocrazia
E quindi questo sistema di ammodernamento complessivo passa attraverso anche una beauty non unitaria dell'Europa che non si apra una sovrastruttura quindi un Vega una mega con una media come dire organizzazione statuale ma che sappia interpretare quelle che sono le effettive esigente le grandi sfide del mercato mondiale ne abbiamo discusso a lungo e sappiamo bene quali sono le sfide i nodi strategici non sono di carattere economico anche di carattere politico di equilibri politici
E
Piedi purtroppo anche problemi attengono anche alla sicurezza nazionale ma mi pare che una visione unitaria so almeno sull'allargamento ci sia perché se non vado errato
Il duo hanno dette però in coda però buona cosa si ritirano formativa
E cioè che spero di non avere un Presidente del Consiglio che faccio per la metro per i discorsi un po'diversi da quelli che ha fatto il nostro Berlusconi che non mi sembra abbiano giovato molto tecnico della e alla forza della presidenza italiana però è importante che rimanga questo nucleo di convergenza intorno
Ai problemi della costruzione europea ed è importante anche che merita considera che le prossime elezioni europee che devono svolgere sul tema europeo
E devono forse vedere la nascita di una capacità del nostro sistema politico di affrontarsi in modo diverso lo abbia avuto la proposta di del presidente Prodi di una lista unitaria può darsi che ci sia io non voglio mettere ovviamente nato nelle faccende reali
Può darsi che ci sia anche nel lo schieramento di centrodestra in ogni caso proprio questi dice lunga sul fatto che una politica europea dell'Italia più matura ci può aiutare anche a risolvere i problemi di casa nostra riuscire avere più peso più forse più incisività sulla scena europee ed internazionali
Bene io ringrazio i nostri due ospiti anche perché il tempo che abbiamo a disposizione si è già esaurito da da un pezzo ringrazio Valdo Spini che era in collegamento telefonico con noi e Giampaolo Landi di Chiavenna lì salutiamo ricorrere o l'altro
Buonasera a voi ricorda tra l'altro che una visione unitaria dell'Europa l'hanno espressa la la Camera dei deputati il due dicembre e il senato l'undici approvando proprio il tratta ratificando il trattato di adesione di dieci nuovi Paesi membri all'unione europea
Con Spini e Landi di Chiavenna abbiamo affrontato una questione che è emersa questa settimana quella della lettera di secco di sei Paesi
Alla commissione per limitare bilancio comunitario all'uno per cento passare dall'uno ventiquattro per cento attuale all'uno per cento dicevamo
Da molti questa lettera è stata vista come una rappresaglia nei confronti di Spagna e Polonia su questo abbiamo ascoltato diversi euro deputati Renato Brunetta Domenico Mennitti di Forza Italia e Guido Bodrato vogliamo proporvi la loro opinione su questa lettera per limitare bilancio comunitario
Ma è il segno che la vecchia Europa come dire non è ancora morta cioè è il segno della rappresaglia
Ricordiamo il bilancio dell'unione fino a ieri era di qualcosa di più dell'un per cento del PIL europeo
Che se confrontato con un bilancio che so del degli Stati Uniti d'America che il venticinque trenta per cento del PIL il bilancio federale
Sì per venticinque ventotto per cento del PIL dai il senso del delle delle proporzioni e cioè e la spesi alla sovranità in Europa è ancora il novantanove per cento in mano agli Stati
I che hanno competenze estesa in Europa c'è un misero un per cento e fino a ieri si diceva l'uno virgola venticinque uno delega ventisei uno virgola ventisette
Oggi questo uno virgola sta precipitando verso l'uno secco
E quando questi ai vecchi Paesi fondatori chiedono una limitazione del Bilancio evidentemente reagiscono
Alla nuova Europa cioè tirano i remi in barca si chiudono regrediscono queste pericolosissimo anche alla luce di altri due fatti
La sospensione del Patto di stabilità sempre voluta da questi due Paesi devo dire con l'Italia che neanche ricavato troppo poco anche dal punto di vista negoziale sulla CIG
L'Italia poteva condizionare molto di più il suo appoggio alla sospensione del Patto di stabilità in favore di Francia e Germania rispettarci ma questo è un altro discorso
E nei confronti della super valutazione dell'Euro ed incapacità di governance rispetto al cambio da parte della Banca centrale e da parte della politica economica europea che non c'è quindi euro eccessivamente forte
Fuori controllo
E senza strumenti di controllo sia interno che esterno riduzione del bilancio tendenziale o paventata e comunque Bilancio assolutamente irrisorio sospensione del Patto di stabilità senza la prospettiva come abbiamo visto a breve di una nuova governasse costituzionale perché
Tre per almeno un anno non avremo nulla e questo è uno dei momenti più difficili dell'Europa è uno dei momenti più difficili per l'economia europea
E l'unica speranza è appunto l'allargamento l'allargamento come aria nuova
Aria nuova capaci di rompere i vecchi schemi rompere le vecchie egemonie e creare nuove maggioranze questa la speranza non c'è il rischio così che si affermi l'allargamento senza l'approfondimento maggiore integrazione politica Enichem e nevischio del zona di libero scambio quello che forse voleva l'Inghilterra ma forse l'Inghilterra non lo vuole più ho questa percezione
Che la Gran Bretagna perché questa è la posizione della Gran Bretagna storica cioè allargamento senza approfondimento zona di libero scambio senza Governance pesante
Penso che la Gran Bretagna questo non lo voglio più soprattutto per ragioni di politica estera cioè i la la politica estera diventerà il drive fondante della nuova Europa
La politica estera soprattutto nella lotta al terrorismo nella peacekeeping peace making nel rapporti nord sud nel Medio Oriente questo diventerai grande forte della nuova Europa ieri carbone acciaio tutto legato alla storia dell'Ottocento del Novecento oggi
La governance del quadrante nord sud e comunque del quadrante mediorientale questo io vedo come driver forte della nuova Europa e per questo sono relativamente ottimisti
Certo che il rischio c'è ed evidente peraltro esploso
Questo è un problema tutto nel momento in cui c'è stata
La divisione etnica gli atteggiamenti nei confronti dell'America che ha dichiarato guerra all'Iraq ma noi crediamo nella politica in senso positivo e quindi la speranza non c'ho la speranza anche l'azione che il governo italiano ha svolto in questo periodo ci lascia ritenere che le difficoltà si possono comporre poi le reazioni soprattutto la reazione vanno lette con un po'di prudenza cioè
La pazienza in politica una virtù non nobili però talvolta ce n'è bisogno di allora bisognerà gestire questa fase con molta attenzione augurandoci appunto che la rivoluzione politica
Porti a comporre le varie situazioni quando peraltro ogni Paese avrà preso anziché coscienza della propria realtà e smetta di rimpiangere il passato si metta a lavorare per capire come potrà governare il futuro invece il suo giudizio complessivo sui sei mesi di presidenza italiana
Io debbo dire che c'è stata da parte di tutti una grande in fasi sul dato costituzionale
Per cui oggi sia accreditata una tesi del tutto falsa che il fallimento sarebbe stata un fallimento italiano non è vero
Per le ragioni che abbiamo detto prima anzi a me sembra che l'Italia per la prima volta dal secondo conflitto mondiale
Abbia svolto un ruolo importante cioè siamo in Europa con un ruolo che ben definito e che ci fa assumere una un ruolo da protagonisti nella politica internazionale
Perché e quello che l'Italia ha fatto è stato molto importante dal punto di vista del doveroso tentativo di trovare un momento di componimento ma è stato anche importante perché l'Italia ha scelto
Di andare incontro ad un accordo che fosse chiaro e dignitoso piuttosto che a un compromesso piuttosto che a una spaccatura dividendo il Paese fra coloro che appartengono ad una serie superiore e quelli che appartengono a un assegno inferiore
Quindi io credo che sotto questo aspetto il governo italiano abbia colto
L'occasione per convalidare un ruolo politico importante in Europa e nel mondo non dimentichiamo che anche a Nizza
Dove sono state decise delle dei comportamenti poi contestati anche a Nietzsche Alitalia ci arrivò senza la propria posizione cioè eravamo considerati ottimi europei perché non diciamo nulla perché non pretendevamo niente oggi
Sappiamo che cosa chiedere quali obiettivi perseguire e quali vanno raggiunti assolutamente quali sono invece trattabili
Debbo dire che poi spostando l'analisi dal dato costituzionale a quello operativo ne abbiamo ottenuto grandi risultati per esempio per quanto riguarda la realizzazione delle grandi infrastrutture noi abbiamo portato la rappresentanza italiana sta redigendo un documento dettagliato a questo riguardo abbiamo portato a casa i risultati molto importanti in un settore importantissimo che è appunto quella delle infrastrutture delle reti di collegamenti tra io credo che si debba dire pur non è infatti Zanda perché si tratta di senesi perché lo fanno tutti i Paesi purché siano componenti dell'Unione Europea che noi abbiamo vissuto questa esperienza con dignità con serietà
E con successo il che ripeto nel quadro generale che prima ci vedeva marginali e depressi dal punto di vista internazionale ci fa acquisire un ruolo vedremo poi
Quali saranno le evoluzioni sperando che siano evoluzioni per le positive
E certo questo questa lettera a Prodi
A me sembra coerente dal punto di vista della Gran Bretagna incoerente dal punto di vista la Francia della Germania perché la Gran Bretagna è euroscettica sia sul versante dei conservatori che dei laburisti in modo diverso ma euroscettica
I due Paesi più importanti l'asse franco-tedesco che pretende di guidare il processo
Dell'Europa politica dovrebbe rendersi conto che la politica di integrazione e di coesione sociale
A molto a che fare con il bilancio dell'Unione e ancor più in vista dell'allargamento quindi a mio parere da questo punto di vista questa lettera ribella quanto è profonda la crisi se si arriva alla ritorsione invece che al rilancio di una strategia significa che i contrasti sullo più profonde di quanto appaiono e questo deve preoccupare ma questo aggiungo a mio parere ha a che fare con la crisi delle grandi famiglie politiche europee
Non sembra una provocazione ma in queste grandi famiglie con il tramonto delle democrazie cristiane una forza di propulsione che guardi all'Europa per convinzione e non per convenienze non c'è più
E quindi il futuro dell'Europa sarà molto difficile e questo riguarda certo anche l'allargamento dobbiamo curarci che in ogni caso ciò che riguarda l'allargamento sia ratificato perché siamo ancora nella fase delle ratifiche potrebbe potrebbero H è esserci incidenti di percorso molto gravi
Ma bisogna anche dire che alcuni paesi dell'est anche qui hanno guardato all'Europa più come una convenienza che non come un fatto di convinzione quando ad esempio si dice l'Europa garantisce la nostra sovranità nazionale
Sì c'è mezza verità è una mezza verità e ancora pedagogia
L'Europa garantisce i confini dei paesi dell'Est nei confronti di un Oriente che per loro incombe
Ma chiede anche a questi Paesi di condividere un processo di integrazione politica europea e quindi e questo ci dice che non si può guardare al ai propri dell'Europa cucineranno idoli
Facili e considerato che sì vai inevitabilmente avanti della storia non è mai stato così si può andare avanti si può tornare indietro oggi l'Europa
Rischia una difficoltà grave che potrebbe anche in qualche misura di mortale sulla minaccia di di tornare indietro invece che andare avanti
Bene avete ascoltato le risposte di Renato Brunetta Domenico Mennitti e Guido Bodrato alla questione relativa alla lettera inviata da sei Paesi alla commissione per limitare bilancio
Comunitario all'uno per cento del PIL in chiusura vogliamo fare qui ascoltare un altro contributo che riguarda proprio la la l'allargamento un estratto di un'intervista realizzata dalla Franco Palazzolo a Ramon Mantovani deputato di Rifondazione comunista
Dunque l'allargamento non lo abbiamo votato noi siamo favorevoli all'allargamento alla Feltrinelli in un'area europea più ampia però ne abbiamo criticato il metodo anche diciamo così la natura tecnocratica mercantili abbiamo criticato in modo particolare il fatto che i cittadini di testi otto paludi del lasciano temere Cipro e Malta lì questo il tema centrale o meno sono considerati tranne lo sapranno i cittadini di serie B nel senso che non possono circolare liberamente per motivi di lavoro di di lavoro arresto europea non sembra sia esso Seregno la curiosità la vera natura sdraiarsi amministrazione durante comunque era sicuramente un mercantile
Ecco quale avrebbe dovuto essere secondo lei la caratterizzazione del del del dell'allargamento su chi e su che basi si sarebbe dovuto Pro alla avanzare
Intanto quasi tutti questi candidati tutti questi fanno parte di un di un mercato unificato sarebbe stato bene che la contrattazione un ingresso nell'Unione Europea collettivamente
Che l'Unione europea tenesse conto delle peculiarità di quei paesi invece toccato il negoziato paese per paese al quale è stato imposto al Paese che una percorso praticamente delle forche caudine che hanno gravemente penalizzato dal punto di vista sociale i fari e quindi avremmo preferito intanto qui l'attuale Unione europea avrebbe contrattato collettivamente con quei Paesi uno per uno
In secondo luogo pensiamo che l'ingresso di un paese dell'Unione europea deve aver luogo arma parità di diritti di cittadinanza
Di tutti i cittadini dello stabilimento
Dunque questa è una delle forche caudine che ci sono cittadini
Per esempio lituani che non possono venire a lavorare in Italia mentre al contrario perché un po'succedere ci sembra una discriminazione intollerabile
Sì
Senta come come giudica il comportamento di di di però di che ha caratterizzato il suo quinquennio sul sul sull'allargamento
Beh su Manhattan Pasquariello ha appena detto tutta la dar vita che ha presieduto all'allargamento è stata su soprattutto mercantile e poi è stata fatta con posizioni di forza dell'attuale Unione europea che ha voluto contrastare Paese per Paese sì sul cui impianto un quinquennio il proprio giudizio molto negativo perché questa è un'Europa tecnocratica
La Commissione europea si è contraddistinta per essere di estrema destra su alcune questioni per esempio che attengono al commercio internazionale piedi la posizione mantenuta sedicenti socialista elementi ma dietro alla quale c'era anche Romano Prodi al l'ultimo vertice del dell'organizzazione mondiale del commercio
Dove loro insistevano perché si privatizzate tutto l'accusa i servizi e l'istruzione in tutto il mondo e quindi una posizione che io non esito a definire prevale
Venera Ramon Mantovani deputato di Rifondazione comunista intervistato da Lanfranco Palazzolo sulle problematiche
Anche soprattutto in chiave italiana dell'allargamento
Il tempo a nostra disposizione già esaurito da un da un pezzo vogliamo chiudere di ricordando innanzitutto alcuni siti internet il primo quello della rappresentanza italiana della Commissione europea
Grazie alla quale questa anche grazie al quale questa trasmissione viene realizzata nel sito è www punto Europa punto un punto input slash Italia e su questo sito potete trovare maggiori informazioni per l'appunto sull'allargamento e più in generale sulle tematiche europee un altro sito internet da ricordare è lo spazio appositamente
Creato su radio radicale punto it di www punto radio radicale punto it Tipper discutere di questi temi e per porre domande agli ospiti della trasmissione l'appuntamento è per la prossima settimana quando cominceremo
Anche ad occuparci dei singoli Paesi che entreranno il primo maggio con Schede
Tematiche con schede che riguarderanno questi Paesi le problematiche relative a ciascuno di S quale Europa questa nuova trasmissione si chiude qui
Io ringrazio Alessandro Teodori alla regia e Andrea De Angelis che ha curato i collegamenti con i due ospiti che abbiamo avuto in qui in trasmissione Valdo Spini e Giampaolo Landi di Chiavenna da David Carretta un buona serata
Una
Allora
A
Diciassette un punto sopra lo scotto di radio radicale allora noi proseguiamo con la nostra programmazione vogliamo occuparci della come sono nella vigilanza RAI del diciassette