"Uniti per vincere" - Assemblea nazionale di Democrazia è Libertà - La Margherita (presso il Pala Dozza, Bologna, dal 14 al 15 novembre 2003)

Non
O
Ha
Più
Nel luglio vorrei
Vorrei rivolgere
A tutti voi
L'invito a commemorare con un minuto di silenzio
Le vittime di Nassiriya
Degni servitori della nostra Repubblica
Ma
Grazie dichiaro aperta l'Assemblea nazionale di democrazia e libertà la Margherita propongo quale presidente dell'Assemblea Sergio Mattarella che invito a salire sul palco
Propongo per la vicepresidenza Rosy Bindi Luciano Borgia e Marina Magistrelli che invito a salire sul palco
Invito anche a salire sul palco l'ufficio di presidenza composto da Arturo Parisi Dario Franceschini Pierluigi Castagnetti Viller Bordoni Lamberto Dini Franco Marini e Paolo Gentiloni
Prego
Sergio Mattarella di assumere la presidenza del congresso
Il linea con il minuto di silenzio che poc'anzi
Francesco Rutelli già opportunamente invitato ad osservare
Io vorrei
Dire che riuniti in questa città avvertiamo il dovere di ricordare Marco Biagi
E infine due
E insieme Luís Massimo D'Antona ed Emanuele Petri
Riconfermando con vigore
L'impegno di contrasto e di lotta contro il terrorismo interno e internazionale
Questa Assemblea è convocata per compiere una riflessione
E adottare una conseguente decisione
Fu una scelta di grande importanza
Non mento di raccoglimento
E dia noia
Che abbiamo poc'anzi osservato
Ci sollecita lavorare in maniera costruttiva
E ci rammenta che le decisioni sul modo di essere e di proporsi in politica
Sulle iniziative da assumere non sono avulse dalla vita reale ma al contrario sono funzionali al merito delle scelte politiche delle scelte per affrontare e governare i problemi della convivenza
Per questa ragione
Questi due giorni di lavoro sono anch'essi un modo di onorare chi è caduto compiendo il proprio dovere
Perché nel compiere ciascuno la propria parte
Nel miglior modo possibile si fornisce la risposta più dignitosa e costruttiva ai momenti drammatici
Questa Assemblea si colloca il momento di ricerca
Non ha davanti a sé
Una scelta di tattica elettorale ma ben al di là di questa dimensione deve affrontare il tema di come coniugare con efficacia e serietà
Riformismo ed europeismo
E questo in realtà il senso del messaggio di Romano Prodi
Che taluno ha cercato di ridurre ad una mossa e gioco di politica interna
Un riformismo coraggioso innovativo
Senza fondamentalismi
Questa ricerca democrazia e libertà la Margherita la compie in maniera aperta senza schemi precostituiti rigidi
La deve compiere io credo all'insegna della tendenza dell'attitudine da cui la Margherita stessa innata
La capacità di far prevalere le ragioni ciò che unisce su quelle pur sussistenti che separano e talvolta contrappongono
Una scelta coraggiosa una strada già intrapresa che va sviluppata con coerenza abbiamo il compito ne avvertiamo la necessità io credo tutti di saper incontrare di nuovo e in misura più ampia e persuasiva la pubblica opinione e il suo consenso elettorale
Anche per liberarla dall'illusione di una destra che ha fallito il suo tentativo di governo e per evitare che la delusione provocata da questo fallimento
Travolta il rapporto dalla pur con la politica nel suo complesso
Si tratta di un compito impegnativo
Difficile
Il nostro Paese è cambiato profondamente sono mutati i semi della comunicazione
è cambiato il modo di formazione delle opinioni
E diverso l'atteggiamento nei confronti la politica il modo di accostarvi sì e di collegarvi sì
Dobbiamo saper conquistare la fiducia della pubblica opinione con proposte più esplosive
Che sappiamo di segnalare il futuro del nostro paese in Europa
Senza atteggiamenti da palcoscenico fatti non per convincere ma per carpire un consenso superficiale ed effimero
Questo se si può seriamente parlare di Alcide De Gasperi va ricordato come uno dei suoi insegnamenti di quegli aloni seminati costruttivamente nella politica italiana
Primo esser capaci di farlo guardando all'Europa
Non solo e non tanto perché si avvicinano le elezioni del Parlamento europeo quanto soprattutto perché quella dimensione politica in cui siamo già collocati e sarà sempre più quello del futuro
Tanto più questo è necessario quanto più avvertiamo che vi è un grande bisogno di inserimento dell'Italia in Europa
Dopo i passi indietro paradossalmente compiuti durante il semestre di presidenza dell'Unione ormai alla conclusione
Tanto più necessario
Tanto più necessario quanto più avvertiamo il grande bisogno di Europa e di una sua comune politica estera che viene il mondo che ha palesemente bisogno dell'equilibrio e della saggezza della cosiddetta vecchia Europa
Non è il momento per me nel Congo almeno nel concludere questo saluto iniziale di parlare dell'Iraq ma non posso disattendere l'esigenza di mantenere i nostri lavori dentro gli avvenimenti avvertiti coraggiose drammaticamente dalla gente comune
Bisogna evitare io credo di restare nella morsa fa l'adesione a critica alle scelte unilaterali della presidenza Bush
E dall'altra parte il rischio dell'abbandono dell'Iraq al caos che cadrebbe ulteriori condizioni ideali per il terrorismo
Sì ed è un se vi è una ragione
E mi ha visto personalmente lieto che motiva oggi la presenza dei nostri come dire militari di altri Paesi in Iraq questa risiede non delle scelte iniziali del governo ma piuttosto nel fatto nuovo che l'errore della guerra unilateralmente pregiudizialmente deciso dalla presidenza Bush ha reso quella regione una tela di raccolta
Un terreno fertile per il terrorismo
Ne è nata una condizione che costituisce un pericolo grave per la comunità internazionale e che questa non può ignorare
Una ritirata oggi lasciando il vuoto ingigantire ebbe il pericolo la guerra ha prodotto dei nuovi rischi
Dei nuovi mostri senza aver sconfitto è cancellato quelli sorti manifestati sì l'undici settembre
Da qui nasce
Da qui nasce la ineludibile necessità di cambiano strategia
Da noi già avanzata come richiesta pressante
Di affidare realmente all'ONU la responsabilità politica della pacificazione
E di affidare la ricostruzione agli ragazzi iracheni scelti dagli iracheni
Occorre cioè sviluppare e accelerare l'attuazione della risoluzione delle Nazioni Unite
Che non è una sanatoria della guerra preventiva
è indispensabile anche spendersi attivamente non veloce e qua soluzione della questione palestinese
Senza la quale vano ogni tentativo di pacificazione e di ricostruzione dell'area mediorientale ed è illusoria qualunque dimostrazione di forza
Ma la pratica per avviarsi su queste strade occorre pongo Europa maggiore intese in Europa una vera iniziativa europea
Su questo campo non sulla Cecenia si sarebbe dovuto impegnare la presidenza di turno italiani
Anche su questo piano anche su questo piano non con compiacimento ma con amarezza registriamo un pieno fallimento provocato dagli allenamenti a critici non agli Stati Uniti allo Stato d'Israele ma i governi di pubblicità di Sharon
E dalla incapacità di guida e di autorevole interlocuzione
Con queste riflessioni rivolte ancora in realtà con grande solidarietà ai nostri militari e alla sicurezza contro il terrorismo formulo a tutti l'augurio di buon lavoro
Invito adesso il coordinatore provinciale della Margherita agire per fare un volo a rivolgere il suo saluto all'Assemblea
Benvenuti benvenuti voi tutti a Bologna benvenuto Francesco Arturo Dario Franco Pierluigi qui il
Sergio Rossi
Marina Paolo Consiglio spero di non aver dimenticato nessuno detenuti tutti i dirigenti gli amministratori delegati della Margherita
Benvenute le autorità benvenuti i cittadini che sono qui con noi
E soprattutto benvenuti ai tanti che stanno guardando a questo nostro appuntamento con la speranza di chi vuole costruire il futuro
Lasciate anche a me di interpretare i sentimenti di tutti noi nell'esprimere il dolore profondo per gli italiani morti in Iraq e la nostra vicinanza ai loro cari
Accanto a loro ricordiamo tutti i caduti del conflitto iracheno le vittime del terrorismo e di tutte le guerre anche quelle dimenticate che insanguinano il nostro pianeta
Tutto ciò ci porta al fondamentale bisogno nel mondo di una politica di costruzione della pace
Si richiama al ruolo chiave che in questo senso può e deve giocare all'Europa ci conduce al filo conduttore di questo nostro incontro al contributo di idee e alla proposta di Romano Prodi
Romano ancora una volta ci chiede di alzare gli occhi e guardare lontano all'orizzonte del nostro impegno e delle nostre scelte a Luís ancora una volta dobbiamo dire grazie
Benvenuti
Benvenuti a Bologna la città dell'Ulivo la città delle speranze grandi e della fatica di renderle vere
La città della democrazia antica e solida ma anche la città della dolorosa sconfitta del mille novecentonovantanove
Quella sconfitta è stata il segno di un declino un declino che abbiamo riconosciuto a viso aperto
E che ci ha chiamato alla costruzione di un progetto nuovo che coniugasse il meglio di tradizione e innovazione
Per questo con coraggio e determinazione abbiamo fatto sì che la sconfitta divenisse un'opportunità
Un'occasione per un rinnovamento importante per una rinascita
è stato innanzitutto un sentimento
Chi ha gradualmente preso corpo e sostanza attraversato i partiti ha coinvolto i movimenti ha richiamato l'impegno cittadini nuovi o persone che si erano allontanate
Abbiamo fatto un lavoro importante con le donne e gli uomini della Margherita protagonisti
Con tante persone vere impegnate
Sia nel lavoro per l'Ulivo che nella costruzione di questo partito nuovo che abbiamo dichiarato di volere sapendo che questo partito ha forza e senso nella generosa prospettiva dell'Ulivo
Insieme alle forze politiche dell'Ulivo e non solo insieme ai movimenti e ad un fermento di Società civile che è contemporaneamente dentro e fuori di noi stiamo facendo un cammino un cammino per definire il progetto per il futuro un progetto per Bologna e per tutto il territorio che la circonda
Un cammino che ha visto occasioni di grande apertura ed efficacia e anche momenti di fatica e di difficoltà
Siamo però già a buon punto e la scelta del candidato sindaco per il due mila quattro e già alle nostre spalle
Oggi Sergio Cofferati eh non sarà e già il candidato sindaco dell'Ulivo e non solo
è il nostro candidato
Crediamo che Luís possa e debba rappresentare il segno di una discontinuità positiva anche con una parte del nostro passato l'occasione di un rilancio vero per Bologna
Anche l'opportunità di crescita per una nuova classe dirigente
In questa competizione amministrativa a Bologna la Margherita è chiamata a dare un contributo fondamentale
Un contributo che certamente decisivo su fasce di elettorato a cui noi meglio di altri possiamo parlare
Ma più profondamente
è indispensabile per rendere pienamente credibile il progetto che presenteremo alla città e per dare volti e voci a tutti coloro a cui chiederemo fiducia
Perché la nostra capacità di costruire di andare al merito delle questioni vere che sarà dirimente
Subito dopo il mille novecentonovantanove qualcuno disse che Guazzaloca era un pezzo Dinoi
E lo disse quasi con rimpianto di non averlo candidato noi
In realtà io credo che Guazzaloca e la sua amministrazione rappresentino l'espressione compiuta di quel declino che era in parte anche dentro di noi
L'amministrazione Guazzaloca purtroppo è davvero la pratica consociativa senza Progetto l'Apologia della bolognesità senza più accoglienza la pretesa di una democrazia senza confronto
Il due mila e quattro
Il due mila e quattro deve essere l'occasione per un cambiamento vero non solo di facciata
Dobbiamo essere capaci di individuare i germi negativi
Che ancora sono nascosti dentro di noi dei giochi a somma zero dei programmi fatti solo per bellezza dobbiamo avere il coraggio di andare al cuore dei problemi
E dobbiamo farlo dal nostro progetto per l'Europa al modo con cui amministrare Bologna oppure il più piccolo dei nostri comuni
Le sfide che ci attendono sono impegnative
Sono a tutto campo e non soltanto sulle fasce laterali e quindici obbligano a volare alto e quello che vogliamo fare volare alto e lavorare sodo la Margherita e l'Ulivo possono crescere soltanto così
Per questo siamo contenti anche orgogliosi di essere qui a questa Assemblea nazionale per prendere una decisione importante
Una decisione che credo si avvicini un po'di più al cuore e alle attese
Delle tante e tante persone che ci guardano con speranza e fiducia e che senza sosta ostinatamente nonostante tutto ci chiedono prima di tutto il coraggio dell'unità
Dobbiamo riuscire a non dimenticarlo mai per questo grazie a tutti voi benvenuti a Bologna e buon lavoro
Grazie ruolo la parola Giulio Santagata Presidente della Margherita in Romagna mentre si avvicina al palco io do notizia che son presenti in sala
Delegazioni di partiti l'Ulivo di forze sociali sindacali economiche che ringrazio
Molti altri ospiti colloqui tra gli altri saluto e ringrazio Antonio Di Pietro cult
Gad Lerner
Luca Barbarossa
E dopati e Arca presidente del terzo settore
Prego saltare
A nome della Margherita dell'Emilia Romagna ringrazio il partito di aver scelto Bologna quando in sede di questo importantissimo appuntamento è una scelta carica di riferimenti simbolici e credo tutti sappiamo quanto contino i simboli in momenti in cui si viene chiamati a scelte coraggiose e a prove che richiedono non solo condivisione ma entusiasmo e determinazione
Siamo qui anche in un momento triste e grave ma commise riguardano Mattarella siamo qui impegnati a dare un contributo alla costruzione di quell'Europa che vogliamo protagonista del governo del mondo è artefice di giustizia e di pace
Siamo qui per riaffermare per rafforzare quei valori di libertà e di e di equità che soli possono dare un un senso al sacrificio dei nostri soldati
Io credo che la scelta di Bologna sia certamente un riconoscimento alla Margherita regionale
Per il suo carattere fortemente unitario e per il ruolo di forza di governo esercitate in tanta parte di questa Regione con spirito costruttivo alla ricerca di un Ulivo autenticamente riformista
Credo anche che sia un riconoscimento all'intera regione una regione dell'Europa è una regione dell'Ulivo
In Emilia Romagna il richiamo di Romano Prodi a fare delle prossime elezioni per il Parlamento europeo un passaggio forte per riaffermare una visione avanzata dell'Europa capace di affrontare con lo spirito dei fondatori
Le sfide del futuro trovo una naturale condivisione siamo una regione europea non solo perché siamo tra le aree più ricche civili del continente ma perché sappiamo di dovere alla costruzione europea una parte non secondaria del nostro benessere
Senza l'Europa non avremmo conosciuto lo sviluppo di quel sistema di piccola e media impresa che costituisce l'ossatura della nostra economia il mercato unico la politica agricola comunitaria sono stati elementi determinanti della nostra crescita
Ma anche il nostro sistema di welfare non sarebbe quello che è
Se non fosse ancorato ad una visione di società coesa e solidale
E poi in fondo è il tratto distintivo più forte del modello europeo
Dobbiamo molto all'Europa e siamo immersi in problemi nuovi che sappiamo di poter affrontare solo alla scala europea
Oggi quasi tutti i punti di forza di quello che è stato un modello economico e sociale di successo sono altrettanti punti di tensione
Siamo una regione con un'impresa ogni dieci abitanti
Che ha un'organizzazione al sistema cosiddetti distretti industriali che hanno dato una grande prova negli anni scorsi di capacità competitiva
Siamo riusciti a stare sui mercati mondiali però oggi siamo al centro di un problema che è un problema italiano ed europeo
Dobbiamo crescere per poter rinnovare e dobbiamo innovare per poter competere e nostro modello distrettuale su questo terreno mostra fortilizi
Siamo da Regione con i tassi di partecipazione al lavoro tra i più alti d'Europa
Però oggi il mercato del lavoro in questa regione è un mercato del lavoro sempre più frantumato quasi individualizzato
Quasi tutti i nuovi lavori sono lavori atipici
Quello che era il collante della coesione sociale emiliana quello che era il valore di fondo che teneva insieme impresa dei lavoratori Impresa e Territorio in questa regione cioè il lavoro oggi non è più la matrice fondamentale della nostra identità
E questo è un forte problema
Il sistema del welfare locale di cui andiamo fieri e oggi chiaramente messo alla frusta i cambiamenti demografici siamo una società che invecchia ed emesso altrettanto alla frusta da flussi di migrazione molto forti superiore alla media nazionale
Siamo in buona sostanza una società che è diventata molto complessa la cui complessità mette in crisi i modelli di rappresentanza politica sindacale associativa che erano uno dei motori del modello Emilia Romagna e allora qui in questa Regione si mette alla prova la capacità del centrosinistra di innovare il suo bagaglio di analisi di valori di politiche credo non sia un caso che l'Emilia-Romagna abbia dato un contributo così forte alla nascita dell'Ulivo
Non voglio dire che l'Ulivo è nato esclusivamente da noi se no sicuramente con Prodi abbiamo dato un contributo forte questo pronte
Ritengo che questo non sia casuale ma derivi da questa consapevolezza dal fatto che avvertiamo forse più di altri l'urgenza di innovare le forme e i progetti della politica
Ed è in questo quadro che la Margherita deve misurare la sua capacità di essere partito nuovo
Un partito nuovo non solo nelle forme ma un partito che è chiamato a dare un impulso di stampo riformatore europeo a tutto il centrosinistra in questa regione e non solo
Dell'impossibilità qui da noi in particolare di farlo contro o in competizione con qualcuno ma obbligati a farlo in collaborazione con le altre forze
Perché qui siamo forza di governo lo siamo da sempre e dobbiamo essere la forza che più di altre portatrice di una nuova cultura di governo
Qui non ci misuriamo solo con la destra ci misuriamo piuttosto con la qualità nuova dei problemi
Ed è da questa sfida con i problemi che ricavo l'idea che l'Ulivo cartello elettorale sia assolutamente insufficiente per quanto ampio lo possiamo fare per quanto inclusivo lo possiamo fare
Come peraltro ritengo assolutamente insufficiente
Rigore tutto alla contrapposizione tra un'area moderata
Ed un'aria massimalisti
D'altronde in questa Regione individuare un'area di sinistra esclusivamente massimaliste quasi un'impresa
La competizione che ci deve pur essere deve essere una competizione subì dei suoi progetti
E allora e dalla capacità di concorrere a costruire un nuovo soggetto politico che io voglio continuare a chiamare Ulivo che deriva la possibilità stessa di affermare la Margherita
Qui da noi le cose non sono inscindibili sono sono scindibile la Margherita può essere forte solo se è parte di un Ulivo forte e l'Ulivo ha un vitale bisogno di una margherita robusto
La proposta di linea unità di lista unitaria per l'Europa e il primo banco di prova di questa attitudine della Margherita d'essere motore riformista del centrosinistra
Sono sicuro che sapremo essere all'altezza di questo compito e auguro a tutti un buon lavoro
Grazie Santagata la parola al presidente la Provincia di Bologna Vittorio Prodi
Un Grande Salento a tutti mi associo ai saluti che sono state fatte in precedenza per brevità vorrei qui solo ricordare un'altra persona
A cui rivolgere rivolgo e penso a nome di tutti voi un Caroli grande saluto a Nino Andreatta
Il presidente
E in modo così incisivo a contribuito alla nascita
Per l'Ulivo
Un caldo benvenuto a tutti voi
Delegati di tutte le regioni italiane
Oggi apriamo questa giornata ancora profondamente scossi
Dal tremendo attacco terroristico che a colpi di nostri concittadini impegnati in Iraq le nostre forze armate tutto il Paese
Abbiamo visto scorrere i nomi di tutti quei ragazzi chiamiamoli ragazzi ma in tutti c'era una motivazione profonda di lavorare per la pace
E che noi dobbiamo cogliere con convinzione
Vogliamo esprimere anche in questa occasione la nostra partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime ai familiari del militare che partecipano alla missione in Iraq all'esercito all'Arma dei carabinieri che stanno svolgendo per il nostro Paese un compito così delicato e pericoloso
Sotto i colpi di un terrorismo che fermamente condanniamo oggi come ieri
Sono eventi che richiedono con urgenza una riflessione sulla politica estera del nostro Paese ma anche sulla necessità di condividere le responsabilità internazionali per garantire un futuro di pace non solari all'Iraq ma all'intero Medio Oriente
C'è una
Iniziativa di pace che io credo vada capite sostenuta fra Israele e Palestina
Occorre ripensare al ruolo che l'Unione europea e l'Italia e gli altri attori internazionali devono rivestire per favorire l'insediamento di un governo pienamente rappresentativo e democratico in Iraq
è necessario che le Nazioni Unite sia via approprino del loro primario compito di salvaguardia dei diritti umani e della convivenza pacifica tra i popoli uniti
Possiamo dare una risposta a questi gravosi problemi internazionali uniti possiamo superare le crisi che investono le democrazie contemporanee uniti possiamo ridurre il divario tra nord e sud del mondo che moltiplica le tensioni inasprisce conflitti geopolitici
Questo ci ha tranne resterà le nostre società all'interno e dovremmo essere consci di questo
Uniti noi possiamo affrontare tutte queste sfide
Con questa Assemblea che si propone di aderire alla lista unica lanciata dal presidente dalla Commissione europea si apre per noi la stagione delle elezioni amministrative europee regionali e politiche
Che ci impegnerà nei prossimi due anni
In questo momento l'impegno dell'Ulivo è quello di costruire un cammino di trovare spazi e proposte che possono evolversi rafforzarsi e consolidarsi verso politiche più coerenti e più aggregante
Ci vuole magnanimità è in gioco questo per oggi noi possiamo fare delle così importante
Dobbiamo dare speranza ai nostri concittadini
Quello che oggi è l'insieme dell'Ulivo allargato delle forze di opposizione dei movimenti e delle associazioni deve trovare occasioni e nuove linee di sviluppo perché non v'è dubbio che l'obiettivo finale per tutti noi
è quello di vincere le prossime tornate elettorali
Abbiamo costruito un cammino coerente nella nostra realtà provinciale abbiamo fatto politica di fronte a un vuoto assoluto dell'amministrazione comunale stiamo costruendo un cammino coerente i cui contenuti programmatici le cui forme di alleanza i cui stessi simboli devono essere il più possibile omogenee
Non posso non riferirmi al Manifesto
I del presidente della Commissione che se acquisito da tutte le forze poco sto intuire la traccia su cui realizzare i programmi locali regionali europei
Assieme a quelli nazionali
Mi pare che da questa necessità nasca l'esigenza di superare il cartello delle opere delle opposizioni e dei vuoti proclami per arrivare a convergere su un concreto cartello delle proposte per presentare un progetto politico forte di trovare una nuova confluenza programmatica la più larga possibile tra partiti associazioni movimenti a partire dal territorio dove abbiamo già verificato come sia più facile costruire un programma elettorale e di governo
Apprezziamo la scelta della dirigenza nazionale di tenere questa questa assise figlia Bologna considerate riconosciuta come città simbolo dell'Ulivo
E la dimostrazione più tangibile di tutto questo è proprio l'esperienza politica che stiamo portando avanti a Bologna che va facendosi strada come modello anche in molte realtà del Paese
A Bologna si sta sperimentando un percorso programmatico con il nostro candidato sindaco avviato assieme ai movimenti alle associazioni che vede oggi uniti partiti e società civile
Nel comune obiettivo di ridare alla città un governo partecipato che esprima le esigenze esprima le esigenze dei cittadini che dia valore alle grandi potenzialità che qui abbiamo è un esempio di partecipazione diffusa che bisognerebbe ricalcare in vista dell'appuntamento con le consultazioni europee perché la novità di queste elezioni in Italia non può essere solo l'unificazione di una lista di più partiti
Bensì anche il coinvolgimento nel programma e nelle liste dei candidati di tutte le espressioni che si muovono nella società civile poiché in questi anni l'Europa si è avvicinato ai cittadini e i cittadini all'Europa
Quindi uniti uniti per unire
E unire per vincere
Buon lavoro
Grazie a Vittorio Prodi
Sono conclusi così saluti interessanti e graditi
Io vorrei fare un una comunicazione preliminare
Dopo la relazione del di delle presidente della Margherita inizierà subito il dibattito
Un dibattito che essendo concentrato tra questa sera e domani nella mattinata ottanta e parte del pomeriggio dovrà essere necessariamente contenuto dei singoli interventi e quindi propongo che vi sia un tempo massimo di dieci minuti per intervento in modo da dare a ciascuno al numero più ampio possibile ti presenti la possibilità di intervenire
Ed è ovviamente un termine diciamo di lotta tassativo che questo va assunto il vi sono già molto utile a parlare adesso la parola e al presidente la Margherita per la sua relazione Francesco Rutelli
Grazie
Care
Amiche
Ed amici
E nei momenti difficili
E si scopre quanto sia importante
Stare insieme
Fare comunità
Appartenere a una batteria
è in queste ore nelle ore più difficili che riscopriamo il senso della politica la forza democratica di essere associati impartito
Per questo abbiamo scelto di non sospendere questa nostra Assemblea
Di non far tacere la politica
Abbiamo scelto di ritrovarci qui tutti la classe dirigente della Margherita
Per far sentire le nostre ragioni oltre che per testimoniare insieme solidarietà alle vittime dell'attentato orribile di Nassiriya
Abbiamo
Celebrato il giorno del dolore due giorni fa
Martedì prossimo l'Italia si fermeranno il giorno di lutto nazionale oggi siamo qui
Per capire insieme per decidere
Per agire
Il disastro di Nassiriya è frutto crudele del terrorismo
Altro che resistenza irachena
Gli iracheni sono anch'essi vittime di un terrorismo che è atroce lotta per il potere che non si fa scrupolo di distruggere migliaia di vite umane mentre costruisce un oscuro mondo
Di paura
Ma se il terrorismo fondamentalista rischia in molte aree del mondo di trovare il consenso
I milioni di persone che certamente non fanno parte di circoli estremisti ICI dobbiamo fare presto a capire
E molto presto a intervenire
Dobbiamo cambiare una politica sbagliata
Mossa da una dottrina militare gravemente sbagliata che ha condotto ad una guerra disastrosamente sbagliata e ci fa vivere oggi in un dopoguerra Pagliaro
Noi diciamo al Presidente del Consiglio Berlusconi basta con la politica delle pacche sulle spalle basta con l'asservimento irresponsabile
Basta con la rinuncia al protagonismo europeo
Basta con l'indebolimento delle politiche multilaterali e delle Nazioni Unite tempo di un cambiamento totale in Iraq per gli iracheni ma anche da parte dell'Italia
Per l'Italia per il disegno europeo per la pace la sicurezza nel mondo
Ho citato l'altro ieri alla Camera dei deputati un brano
Di un uomo di fede procede Che Garay pronunciato nel mille novecento ottantasei in occasione del quarantennale di Pax Christi
Lo leggerò qui in forma più compiuta
Quando muore la pace
Perché si affronta una guerra sono soprattutto i giovani a morire
I cimiteri militari sono dei campi di grano falciati non ancora maturi
Ma sono anche soprattutto i giovani quelli che sanno che la pace ad ogni costo con il rischio di rimetterci l'anima più che la pelle e indegna del loro ideale
E che le cause per le quali non si muore più sono quelle che muoiono
Ecco un messaggio di forza civile vorrei dire altrettanto che di convinzione cristiana
La Margherita
Non si rassegna all'alternativa tra il ritiro dei nostri militari
Che oggi non sarebbe degno dell'Italia
E l'ottusa con ferma di obiettivi sbagliati e pericolosi per la nostra missione
Chi chiede il puro e semplice ritiro delle nostre forze e chi addirittura scommette sulla sconfitta delle forze americane chiude gli occhi di fronte alle terribili conseguenze di una ritirata
Magari nascosta dietro il paravento di una Iraq tipizzazione del conflitto anche per l'Iraq per il Medioriente per le sorti della lotta contro il terrorismo internazionale chi non vede il fallimento della politica di Bush
E di quel ministro Rumsfeld
Cui è stata attribuita una frase che io giudico vergognosa secondo cui chi come l'Italia
Manda truppe in Iraq farebbe bene a tenere gli occhi aperti
Chi ignora il fallimento di questa politica e si limita a chiedere di prolungare l'attuale missione chiude gli occhi di fronte a una realtà senza sbocchi
Altro deve fare l'Italia altro dovrebbe fare il presidente di turno al Consiglio europeo l'alternativa tra ritiro e cieca
Continuità
è insopportabile ma si può forse evitare se l'Europa getta il suo peso per imporre una svolta a un'America in difficoltà
Il presidente di turno a Berlusconi lavori per riunire le posizioni europea impegnarle affinché la presenza militare in Iraq campi natura mandato obiettivi in una direzione multilaterale sotto l'egida dell'ONU e con l'impegno di attribuire al più presto l'auto-governo agli iracheni
Non c'è tempo da perdere la scadenza è quel quindici dicembre indica
So anche però che quello spiraglio e l'unica strettissima via d'uscita dà un quadro pericoloso per la pace e la libertà
Avevamo ragione nel contrastare la guerra penso che abbiamo ragione oggi nel sostenere questa linea nuova i suoi passi l'Italia
Capisca chi la guida che non si diventa statisti invitando in una villa in Sardegna Putin e la sua famiglia
Noi
Donzelli fungiamo in una fasce ad ogni costo ma noi politici donne uomini pubblici non siamo qui per subire le conseguenze delle altrui decisioni sbagliate le dobbiamo correggere le dobbiamo ribaltare poiché responsabilità letteralmente significa capacità di rispondere
Ed eccoci dunque in questa assemblea bolognese accolti
Dal benvenuto e dall'amicizia i tanti amici di questa città di questa terra
Chiamati a prendere una decisione molto importante
Una decisione che deve concorrere a modificare secondo nostro punto di vista il futuro dell'Europa politica
A mutare radicalmente i termini della sfida che avverta in Italia
Voteremo domani in modo consapevole libero convinto lo faranno con noi delegati delle altre forze dell'Ulivo che hanno deciso di condividere questo percorso che insieme a loro io credo noi diamo oggi rappresentazione al progresso più importante che in seno all'Ulivo si sia realizzato
Da molti anni a questa parte
Fatemi salutare anche il fatto che questa Assemblea frutto dei congressi e degli incontri che hanno riunito migliaia e migliaia di aderenti al nostro partito segna un momento importante di crescita
Di partecipazione democratica nella Margherita
Noi dobbiamo costruire una proposta convincente ampia e unitaria per le elezioni europee del tredici giugno due mila e quattro in questo modo
Sappiamo e contribuiremo a creare il fatto politico più forte di questa legislatura a partire dall'iniziativa
Lanciata da Romano Prodi
Alla fine dello scorso luglio sia infatti rimesso in moto l'intero sistema che era disceso ad uno dei punti più drammaticamente bassi della vita democratica italiana per la prima volta da molti anni
Compresi gli ultimi dei governi dell'Ulivo quell'iniziativa sta dando al centro sinistra un netto vantaggio
Rispetto al centrodestra nella definizione delle strategie e dell'agenda politica
Una novità positivo un netto segnale di unità e di forza per la nostra gente e per tutti gli italiani che aspettano di veder crescere un'alternativa credibile rispetto alla pessima situazione attuale
E coincide con l'avvio dell'iniziativa assunta da Romano Prodi il momento di esplosione dei più gravi problemi del centrodestra
Centrodestra al governo ma appunto
Diviso dall'immigrazione alla devolution dal Mezzogiorno alla Rai dalle pensioni alla giustizia dai condoni alle dismissioni dei beni culturali e soprattutto nella politica economica dove si confrontano
Posizioni ogni giorno più incompatibili
Da quel fine luglio una crisi di credibilità già evidente davanti a tutti gli italiani nella desolazione dei risultati di oltre due anni al governo del Paese ha cominciato a trasformarsi in crisi politica dalla maggioranza
Questa crisi e tuttora irrisolta ha contorni confusi mai definita molto bene almeno su uno dei suoi lati c'è la prospettiva concreta di una chiara sconfitta elettorale nazionale del centrodestra
Può tornare ad essere credibile un'alternativa politica che non lascerebbe un loro collasso senza un'alternativa di governo per la prima volta da quattro anni tutti i sondaggi indicano che se si votasse oggi la vittoria sarebbe del centro sinistra
E se lo dicono con chiarezza
Soprattutto quei sondaggi in carne ed ossa che sono le elezioni locali e parziali sino agli ultimi squillanti successi del Trentino e nelle suppletive di Trieste fatemi salutare qui l'amico Dellai ma l'amico che pochi conoscono
è Torre Rosato deputato oggi del gruppo della Margherita eletto a Trieste in un collegio vinto dal centrodestra nel novantaquattro e nel novantasei mento di un soffio Dainelli nel due mila e uno estranee intonsi dall'Oriente all'intesa democratica con sessantacinque per cento contro il ventinove per cento ovvero sono voti è una vera svolta nell'opinione del Paese
Dunque
Uniti per unire
Ma per quali ragioni
Per quali fini
E poi le domande che ognuno di voi e di nome si è posto giustamente in questi mesi e che io voglio oggi chiamare per nome e cognome uniti per ritrovarci dove uniti con chi
Per deviare dal percorso intrapreso con la nascita di Dl Margherita forse per uscirne addirittura chiudendo questa nostra vicenda così giovane o annacquando la in un contenitore indistinto
Per ritrovarci magari sotto l'egemonia politica culturale e organizzativa dei nostri alleati di sinistra o perfino per offrire la sponda a un'ennesima puntata della lunga storia
Della trasformazione del partito comunista italiano tutte domande legittime alcune poste al di fuori di noi in questi mesi in maniera forzata o strumentale ma tutte legittime anche a queste domande
Siamo chiamati a rispondere oggi e domani una risposta l'anticipo e forse le comprende tutte
Io credo che noi siamo chiamati oggi a un passo e quindi a un percorso che era fin dall'inizio iscritto nella natura e negli obiettivi di Dl Marguerite
Noi non tradiamo ora quella scelta e quelle motivazioni mettendoci a promuovere un grande progetto unitario ulivista
Non la tradiamo affatto
E siamo fedeli noi tradiremmo quella scelta e quelle motivazioni
Se ci tenessimo in disparte a coltivare una qualche convenienza particolare una qualche distinzione parziale mentre tutto intorno il quadro che la politica può cambiare e ci chiama ad assumere le nostre responsabilità
Leggiamo da Seneca non è perché le cose sono difficili che non usiamo e perché non osiamo che ci sembrano difficili
E non manca accerto
Non manca certo di audacia cari amici il progetto di Prodi
I cui orizzonti sono riassunti nel bel documento che tutti i delegati hanno ricevuto è un progetto per l'Europa
E perché nasca in Italia una speranza
Per un'Europa che davanti al bivio se diventare un colosso economico che rimane però un anno nella politica mondiale o se tornare fedele proprio in questo momento storico ma le sue migliori ispirazioni edizioni degli ultimi sessanta
O bicolor libero dalla copertina arancione sulla mia scrivania
è il manifesto di Ventotene che ho ricevuto in dono dal Movimento federalista europeo un esemplare stampato
A Roma clandestinamente nel gennaio quarantaquattro portato da Altiero Spinelli nell'esilio svizzero
Si legge nella prefazione che si dovevano gli insuccessi passati nell'aver impegnato la lotta lungo le consuete linee di frattura con troppo scarsa attenzione al nuovo che veniva modificando la realtà
Non erano stati insuccessi indolori
In un manoscritto lo stesso Spinelli fa un disegno con il corso dalla sua vita dopo le elementari il ginnasio il liceo tre anni di università un anno di carcere giudiziario a Roma
Tre anni di segregazione a Lucca
Un anno di carcere a Viterbo
Cinque anni di carcere Civitavecchia due anni di confino a Ponza quattro anni di confino a Ventotene Cuesta era la vita in villeggiatura degli antifascisti italiani
Descritta da quello scriteriato del nostro presidente del Consiglio
Ma da qui terribile
Scaturiva appunto un'ansia per il nuovo capace di modificare la realtà che riguardava lo stesso tempo la democrazia italiana e il disegno
Europeo così lucidamente descritto in quelle pagine dei primi anni Quaranta le priorità per Spinelli ed Ernesto Rossi erano esercito unico federale unità monetaria
Abolizione delle barriere doganali e delle limitazioni dell'emigrazione tra gli Stati appartenenti alla Federazione rappresentanza diretta dei cittadini e consensi federali politica estera unica
Se questo era l'orizzonte dei più coraggiosi europeisti di allora possiamo capire oggi ancora meglio le parole che Alcide De Gasperi pronunciò in Senato il quindici novembre mille novecentocinquanta qualcuno ha detto che la federazione europea è un mito
è vero
è un mito nel senso sorelle hanno e se volete che un mito ci sia ditemi un po'quale mito dobbiamo dare alla nostra gioventù per quanto riguarda i rapporti tra Stato e Stato l'avvenire della nostra Europa l'avvenire del mondo la sicurezza la pace se non questo sforzo verso l'Unione
Volete chiedeva re Gasperi il mito della dittatura il mito della forza il mito la propria bandiera sia pure accompagnato dall'eroismo ma noi allora creeremmo di nuovo quel conflitto che porta fatalmente alla guerra io vi dico che questo mito è mito di pace questa è pace e questa è la strada che dobbiamo seguire e questi fatemi aggiungere sono i riferimenti che attraverso i nostri padri formano la nostra comune cultura e le ragioni fondi tanti del nostro impegno di oggi per questo soffriamo quando li vediamo sfigurati in caricatura
Da parte di chi non può che sfigurare lì se pretende di farli assomigliare a se stesso
Vedete
Che c'entra
Con De Gasperi
Un leader politico che dice di sì
Cito da una recente intervista a un giornale americano
Virgolette la gente veniva da me a migliaia alle mie finestre a casa mia
Continuavano a chiedermi di candidarmi riflettendo che ero l'unico italiano con una popolarità oltre il novanta per cento
Un personaggio così con De Gasperi non c'entra davvero nulla
Il semestre italiano di Presidenza dell'Unione si sta concludendo L'Italia di Berlusconi chiamata svolgerà un ruolo importante in una fase storica delicatissima
Un ruolo di orientamento delle politiche dell'Unione quest'Italia ha saputo dare solo prove di approssimazione di improvvisazione di subalternità diffondendo in molte l'idea che fosse alla ricerca di una cerimonia conclusiva
Purché sia anche a prezzi di svendita
Noi
Dl Margherita all'Ulivo nel suo insieme pur nella polemica politica avevamo dato il doveroso credito al mandato italiano di Presidenza
Come aveva anche auspicato Presidente della Repubblica e come erano i nostri doveri nazionali di opposizione parlamentare avevamo manifestato solidarietà e disponibilità verso il compito assegnato al Paese
Non ci nascondevamo e come avremmo potuto farlo i dubbi timori sull'essere il governo adeguato alla missione ma avevamo accantonato le riserve perché ci sono passaggi nei quali è una priorità repubblicana
Dare dell'Italia l'immagine più unita e convinta possibile
Oggi questa stessa responsabilità nazionale ci porta a trarre un primo bilancio a dichiarare senza alcuna soddisfazione ma con un senso sincero di sbigottimento che le
Talia sta fallendo
Ha gravemente deluso le attese
Ha fatto perdere all'Europa settimane mesi preziosi
I mesi della Conferenza intergovernativa in cui tutti i dossier le discussioni finali sulla bozza di nuova costituzione europea
Restano irrisolti ma anche i mezzi in cui non ha fatto un passo in avanti la ricostruzione di un'unità europea sulle grandi questioni strategiche sulle grandi emergenze internazionali e neanche fatemelo dire
Quegli interessi nazionali di cui si è proclamata da anni da parte dell'attuale governo l'appuntita difesa anche contro la stessa Unione
Ci voleva coraggio spessore capacità di leadership credibilità internazionale si è andati nella direzione opposta
E non abbiamo ancora neanche noi capito quanto frutto di incompetenza e quanto invece
Di un istinto politico in proprio dal ruolo di guida dell'Unione puntasse in realtà con piacere chi vuol fare emergere le divisioni dell'Europa e in questo modo ha indebolito
Questa è stata l'immagine dell'Italia purtroppo in questi mesi e dico intenzionalmente dell'Italia non soltanto del Presidente del Consiglio perché deve essere chiara noi tutti quale a questo punto la posta in gioco
Nelle elezioni europee del tredici giugno
Non dobbiamo soltanto contribuire
Col maggior numero possibile di eletti
A formare una forte maggioranza politica riformatrice ed europeista a Strasburgo non dobbiamo soltanto battere il centrodestra non dobbiamo soltanto promuovendo la lista che avrà il maggior numero di voti popolari
Dare un colpo
Potrebbe essere quello decisivo
Alla maggioranza e al governo sono cose importanti ma ora abbiamo una responsabilità in più quel giorno noi dobbiamo mostrare all'Europa il voto e la forza di un'Italia diversa
Dobbiamo restituire al nostro Paese la dignità e la stima che in questi mesi sono state sperperate far capire che ancora forte in maggioritaria d'Italia europeiste
Tocca a noi dell'Ulivo farlo perché nessun'altro lo farà davvero tocca a noi dell'Ulivo farlo perché l'onore non può essere restituito all'Italia
Neanche da quegli europeisti che in minoranza nel centrodestra hanno accettato il gioco del comando di Berlusconi le due cose stanno in una contraddizione insanabile ogni giorno politicamente più scandalose
Ecco la prima ragione amici delegati
La ragione fondante credo per costruire una lista unitaria la più ampia possibile che sconfitti a Forza Italia e vinca nelle elezioni europee
I partiti che si incontrano oggi
Di L. margherite i DS e lo SDI
Repubblicani europei la settimana prossima sono stati criticati da alcuni perché starebbero compiendo un'operazione troppo riduttiva rispetto all'obiettivo originario principale
L'aggregazione elettorale di tutto l'Ulivo sotto un unico simbolo ricordiamo che già due mesi fa
Soltanto già due anni fa sposata soltanto questi tre partiti della coalizione hanno accettato di recepire e documenti congressuali una mozione comune
Per cedere sovranità all'Ulivo e così identificare tra loro una specie di cooperazione rafforzata
Ma questo non significa immaginare un Ulivo più stretto né rinunciare a coinvolgere nel progetto strategico per il nuovo governo Rifondazione
E Italia dei Valori anch'io rinnovo il saluto ad Antonio Di Pietro anche se è polemico con noi non gli diamo un benvenuto doppiamente cordiale perché quel cammino lo vogliamo proseguire insieme
Come loro noi stiamo condividendo il patto delle opposizioni contro la finanziaria di Tremonti il conflitto di interessi il condono edilizio per la libertà di informazione possiamo metterci alle spalle
Due anni e mezzo di fatiche e di non sempre felice ma sempre paziente ricostruzione dell'unità
Possiamo acquisire il grande risultato delle assemblee
Di Bologna Roma Napoli e poi aprire di slancio un'ulteriore fase di incontro che aggregazione in seno alla società civile per prepararci a raccogliere un largo consenso popolare
Il successo dall'operazione si misurerà
In mezzo al popolo e risultati nel voto nella convenzione che sapremo creare io sono fiducioso che questo a partire da oggi nemesi che vengono avverrà
Anche di questo e fatto lei essere interpreti di una cultura riformista moderna attenta alla necessità del governo delle società complesse
Capace di porsi con spirito di moderazione ed equilibrio ma certamente intransigente sui grandi principi di libertà
Radicale quando deve rivendicare maggiori opportunità di scelta responsabile per la persona un'effettiva democrazia economica l'accesso ai diritti per i tanti che ne sono esclusi
Non è un caso sì alle pareti di questo palazzo voi troverete la campagna di affissioni che la Margherita sta lanciando in questi giorni
Una campagna fondata sulla appassionante abbagliante attualità dei principi cardine della nostra Costituzione
Una Costituzione che a noi è chiara più di ogni cosa e che vogliamo rendere chiare familiare
Ai giovani di oggi e di domani come fate mi rivolge un saluto e un messaggio anche lui come si sforza di fare prima di tutti Oscar Luigi Scalfaro
Gioverà forse quarant'anni dopo la sua morte ricordare come proprio l'ancoraggio a valori democratici veniva richiamato da un grande presidente
John Fitzgerald Kennedy
Nei giorni a venire diceva avremo bisogno di compromessi non c'è che dire
Ma questi saranno o dovrebbero essere compromessi sulle soluzioni non sui principi possiamo risolvere l'urto degli interessi senza rinunciare ai nostri ideali
Davanti a noi c'è la convergenza ideale
Culturale e programmatica sul tipo di Europa che abbiamo in mente una convergenza che metteremo alla prova e la costruzione di un vero programma europeo sulla scia del manifesto lanciato da Romano Prodi
Noi crediamo che proprio nelle elezioni europee nonostante il sistema proporzionale la coalizione nel suo insieme abbia tutto da guadagnare da una semplificazione unitaria
Crediamo che il tipo di scontro che si profila uno scontro duro fortemente polarizzato politicizzato
Col presidente del Consiglio personalmente in campo per salvare il salvabile che la sua avventura richiede all'Ulivo un messaggio anch'esso polarizzato chiaro coinvolgente
Pensate quale errore drammatico sarebbe in un contesto del genere andare ad una competizione intestina tra le attuali forze del centrosinistra
Si perderebbe io credo un'occasione straordinaria per vincere il Polo iniziò nel novantanove il suo ciclo di vittorie nelle europee per poi rafforzarsi nelle Regionali del Duemila prevalere delle politiche del due mila euro noi
Dobbiamo iniziare dalle europee il nostro ciclo ben diverso e duraturo
Le porte della nostra aggregazione unitaria del resto non sono avverte
Ma spalancate
Innanzitutto ai tanti tantissimi cittadini che ci chiedono da anni più unità noi dobbiamo garantirlo
Loro i cittadini dell'Ulivo possono portare a questa unità freschezza e impegno quello di chi guarda all'Ulivo nel suo insieme come la sua casa
Le porte sono spalancate al mondo che fa politica nel Paese fuori dalla politica solitamente riconosciuta al mondo delle associazioni che tengono in piedi tante situazioni di servizio di assistenza di accoglienza
I luoghi o in settori dello Stato e la politica dei partiti è assente lontana
Talvolta magari è un bene che sia così
Al mondo della produzione intellettuale della ricerca dalla scuola
Un miliardo e messo nell'angolo da un governo che conosce soltanto la legge dell'occupazione dei posti di potere la politica del taglio delle risorse pubbliche al mondo delle professioni
Che sta conoscendo proprio negli anni di un governo sedicente liberale
La chiusura più totale le speranze di apertura modernizzazione valorizzazione delle competenze al mondo dell'informazione libera che resiste con fatica e tentativi di controllo politico è un processo di feroce concentrazione
Industriale e di lottizzazione partitica
La lista unitaria sarà la lista di questa Italia qui
Dell'Italia che possiamo con orgoglio presentare all'euro ma le porte del nostro progetto unitario sono spalancate anche dal punto di vista politico
Uniti per unire
Diciamo oggi e chiediamo a tutto l'Ulivo di prendere alla lettera questo nostro proposito il tempo non è affatto scaduto anzi comincia ora basta avere chiaro
Che il profilo riformatore della nostra proposta oggi per l'Europa presto per l'Italia non potrà più essere messo in discussione né annacquato iniziamo dunque il percorso non si esaurirà domani nel con le elezioni europee
A Prodi che parla della necessità di una nuova e grande famiglia europea che prospetta un bipolarismo europeo il quale tuttavia non si compirà in un orizzonte prossimo
Vista la complessa realtà istituzionale in Europa noi rispondiamo con decisione
Vogliamo costruire un gruppo nuovo e unitario del Parlamento di Strasburgo è la conseguenza della lista unitarie
E lo chiariremo
Con il documento già approvato dall'assemblea federale con quello che voteremo domani che fa seguito a lavoro di Arturo Parisi entrambi i quali traccerà hanno il nostro preciso impegno
Nel nuovo Parlamento resta Asburgo noi non potremo far parte del gruppo Popolare
A causa della deriva conservatrice che ha assunto in contrasto con la vocazione europeista e di centro moderato
Che lo ha storicamente caratterizzata
Ma non ce la faremo
Inglobare
Non ci faremo inglobare lo dico con chiarezza nel gruppo socialista
Tutti insieme tutti insieme
Tutti insieme dobbiamo concorrere a formare un nuovo inizio condiviso
A molti che vedo la discussione sull'approdo al Parlamento come tattica o magari ipocrita rispondo io ci credo
A questa necessaria novità so che è una cosa importante e dunque voglio discutere e convincere i nostri alleati senza lanciare sfide polemiche
Ma solo chi non vuol vedere non vede oltre che la dignità le contraddizioni e la fragilità dell'insieme dei partiti del campo socialista e di converso l'enorme potenzialità
Nella nascita di un centro sinistra europeista e riformatore dominato da forze e culture plurali e convergenti questa è la sfida per cui entriamo in campo delle elezioni europee
Queste è la nostra missione nei prossimi mesi
Quella di esercitare fino in fondo il ruolo di spinta riformatrice che ci siamo assegnati proprio al momento di dar vita a questo nostro partito non possiamo rinunciare proprio adesso alla ragione per la quale siamo nati
Far vivere e vincere dentro l'Ulivo in Italia
Le ragioni dei riformismi che si sono incontrati e che si sono incontrati dentro democrazia libertà noi dobbiamo avere fiducia nella forza di queste ragioni
Gettarla in campo adesso
Batterci per esse
Anche metter le in discussione come è giusto che sia quando si apre un percorso unitario con altre forze
Non nascondiamo però sotto un materasso il nostro patrimonio di idee e di risorse pensando che verrà un giorno domani nel quale tirarlo fuori intatto no
Il giorno e questo è oggi il momento di investire i nostri talenti
Io ho ascoltato in questi mesi anche gli argomenti di tipo teme di diluire ulteriormente dentro l'Ulivo le proprie identità fino a vederle scomparire
Di quelli che sono convinti che la Margherita vada a farsi schiacciare da apparati organizzativi più forti del suo da sistemi di raccolta del consenso più radicati nel suo
Ho una sola risposta questi dubbi che so fondati non su timori astratti ma sull'esperienza storica maturata nella politica italiana
è evidente che finché non è misurarsi nel nostro peso nostro influenza soltanto sulla forza dei nostri apparati noi saremmo senz'altro destinati a rimetterci
Questo è vero nel rapporto con gli altri come vero penso che sia giusto dirlo con schiettezza tra noi al nostro interno
Da lunghe discussioni sul carattere della nostra organizzazione e sulle nostre dinamiche interne la Margherita non esce più forte
La valutazione che dobbiamo dare sui nostri congressi può sottolineare l'inizio di un lavoro necessario ed anche positivo ma non certo di una risposta compiuta
E ora che ci prepariamo al congresso che terremo in marzo dobbiamo essere tutti insieme e per primo chi ne porta per primi coloro che ne portano la maggiore responsabilità di un ritardo nella costruzione da Marguerite
Troppo spesso nel partito vengono esibite più tessere chiede troppi tra noi dedicano le loro energie
A competizioni ed ostruzionismi interni dimenticando la nostra larga base e i nostri elettori il film ruoli
Intuizione originale strumento fondamentale sono finite in secondo piano dobbiamo interrogarci ripeto noi per primi su questi passaggi queste dinamiche lo sappiamo non sono nuove ne originali sono mali antichi
Che in passato hanno indebolito e messo in crisi
La fiducia di molti cittadini verso partiti e Poli
Noi a questi mali
Non vogliamo e non dobbiamo arrenderci
Io non consentirò a vecchie manifestazioni di prevalere nelle nuove fila della Margherita le combatteremo e se saremo uniti se il gruppo dirigente sarà unito insieme le sconfiggere ciò che invece dovremmo stimolare il confronto sulla capacità dei nostri dirigenti e del nostro partito di esercitare un'autentica funzione di leadership un dialogo proficuo con la società italiana
Perché questa è la nostra forza il nostro gruppo dirigenti
Le nostre idee le nostre proposte
Il nostro coraggio verso l'innovazione l'orgoglio per le radici
Questo è il di più
Che la Margherita porta dentro l'Ulivo su questo terreno non temiamo confronti ha ragione Piero Fassino quando dice che i DS i nostri più stretti alleati non possono sentirsi figli di un dio minore è vero
Dobbiamo scegliere sempre leader e candidati che siano in grado di rappresentare al meglio la coalizione di portarla alla vittoria
Questo non altri è stato il criterio che in questi anni ha portato tanti nostri esponenti a guidare il centrosinistra
A livello locale e nazionale
Se questo è avvenuto cari amici non è stato il frutto del caso
Ma del fatto che la classe dirigente che qui si riunisce non solo e di ottima qualità ma può dire ad alta voce e con legittimo orgoglio di essersi schierata dalla parte giusta nelle alleanze internazionali come in Italia
Ricordando De Gasperi e Moro la Malfa e Spinelli Prodi e tante tante personalità italiani che hanno fatto le scelte giuste anche quando non erano facce
Tutti ottimi motivi per ripetere per l'ennesima volta che nessuno qui ha in mente
Di liquidare
Di archiviare
Questo nome e questo simbolo democrazia e libertà Margherita è più che mai in campo a partire
Dalla decisiva competizione elettorale di primavera che sarà assegnata prima ancora che dalle europee da un largo turno di amministrative ricordiamolo che verranno
Chiamati al voto trentasei milioni di italiani lì ci sarà la Margherita ci saranno previste locali ci saranno i nostri candidati da far vincere per far vincere
Al centrosinistra il maggior numero possibile di amministrazioni comunali e provinciali
E lì
Cominciamo a rimboccarci le maniche
C'è un altro grande impegno per il nostro partito un lavoro entusiasmante complesso che è già cominciato e qui dobbiamo dedicarci tutti
Il nostro ruolo non è lo dico anche a proposito di un dibattito stimolante che si è aperto ma con alcuni caratteri di ripetitività quello astratto geometrico del centro del centrosinistra
Un centro magari autonomo destinato alla marginalità nel sistema bipolare oppure un centro pendolare
Adatto più ai corsari della politica che non hanno voi oppure infine un centro semplicemente subalterno a un'egemonia della sinistra e quindi destinato a funzione secondaria e prima o poi all'estinzione
Piuttosto guardiamo alla riflessione di Lorenzo Dellai che ho letto l'altro giorno su Europa sull'idea riformista del Zentrum il concetto mitteleuropeo che allude al luogo politico dove la società trova la sua sintesi la sola Margherita che vince ricordiamo la sua Margherita due cifre
E quella unitaria
E cioè quella che associa ad una crescita costante della propria fisionomia
Politica e culturale
La capacità di interpretare con intelligenza la propensione all'unità che prepotentemente dominante nell'Ulivo ce lo ha ricordato con grande chiarezza Romano Prodi nel messaggio rivolto ai giorni d'Europa di Lerici il vino nuovo del cambiamento non può essere contenuto
In otri vecchi vogliamo portare noi stessi scrive romano e convincere Diversi altre forze a farlo con noi oltre i recinti ideologici e politici della vecchia Europa quando penso a voi
Quando penso alla Margherita vedo chiaramente i contorni di questo problema la Margherita dice Prodi è stata infatti la novità politica più significativa di questi anni recenti
Essa ha dato vita
Con decisione a una nuova aggregazione nella quale appartenenze politiche diverse
Da quelle nate nel solco del movimento cattolico popolare a quelle laico liberali si sono incontrate e stanno imparando a vivere assieme Essa avviato
Un processo di condivisione politica tra realtà che un tempo erano divise
E contrapposti
Trasformando in proposta comune la parte migliore di una storia sino ad allora separata tutto questo conclude è stato possibile grazie al progetto dell'Ulivo
Tutto questo trova il proprio significato in funzione del compimento di quel progetto
La Margherita mostrato infatti che l'Ulivo non solo era una proposta politica realistica possibile ma adeguata è necessaria alle attese ai bisogni del Paese ora conclude è tempo di fare altri passi in avanti
Guardate fondamentale per noi rivolgerci anche agli elettori moderati ma non dando letture banali
Magari bastasse abbassare i toni
O ridurre i decibel
Dobbiamo interrogarci su come assicurare al centrosinistra una leadership capace di proporre le riforme
Gli elettori di centrodestra moderati e delusi passeranno con noi
Se il segno complessivo della coalizione grazie anche alla Margherita sarà tipico di una cultura riformatrice di governo se il segno complessivo fosse invece di una sinistra conservatrice
I moderati non voteranno per il centrosinistra anche se al suo interno ci fosse un piccolo e ininfluente rifugio per moderati
Esattamente
Come oggi
Nel centrodestra i nostri amici centristi possono ottenere visibilità ma pochi voti soprattutto non arginano in alcun modo
L'emorragia della loro coalizione chiaramente guidata da Berlusconi e Bossi
Ecco il nostro problema principale
Non è lo spazio di moderati nel centrosinistra
Ma l'equilibrio e l'affidabilità di tutto il centrosinistra sapendo che senza di noi non si vince con noi che creassimo divisioni si perde con noi attivi riformatori al servizio dell'Ulivo si vince
E si governa
Quando ci rivolgeremo agli elettori per avere da loro mandato per Strasburgo dovremo spiegare loro quale Europa abbiamo in mente quali equilibri internazionali
Certo se potessimo limitarci a lavorare per contrasto per distinzione rispetto come Berlusconi ha collocato l'Italia in Europa in questi anni il gioco sarebbe facile ci potrebbe bastare riproporre agli italiani il confronto tra questa politica della chiacchiera alternata la mediazione al più basso livello politico possibile con la politica alta
Il coraggio la capacità di coinvolgere un intero Paese che fece stupire l'Europa soltanto sei anni fa
Mi torna alla mente
Quella cerimonia meraviglioso del Campidoglio
Sotto una pioggia battente
Per festeggiare nel luogo dove furono firmati i Trattati di Roma il grande successo del governo dell'Ulivo ingresso nella moneta unica europea di quel giorno
Di quel giorno sulle alleanze sulle agenzie di stampa ho ritrovato una dichiarazione di due sole righe da parte di un uomo speciale
L'unica cosa a cui tengo essere uno che mantiene gli impegni a quell'uomo speciale al nostro Presidente Carlo Azeglio Ciampi va il nostro saluto la nostra amicizia la nostra rinnovata sito
Potremmo oppure usare un'altra scorciatoia tutta positiva richiamarci al grande lavoro nel mezzo di passaggi storici svolto in questi anni dalla presidenza dalla Commissione europea affidata a Romano Prodi
Gli anni dell'allargamento a venticinque della stesura della nuova costituzione europea saranno ricordati come un periodo duro ma fondamentale della storia dell'Europa unita
Non un periodo di trionfi luccicante di passerelle di lavoro intenso caparbio
Condotto con la capacità di comprensione dei fenomeni di mediazione e di individuazione delle soluzioni che è propria degli statisti questo
è il metodo questi i risultati questo Romano Prodi e l'uomo che può presentare all'Europa il voto migliore del nostro Paese
Io dico però che non possiamo accontentarci né della distinzione da Berlusconi né della identificazione il Romano Prodi noi vogliamo andare in Europa in tanti per contare
Anche per cercare di cambiare le molte cose che dell'Europa ci deludono
Che i cittadini avvertono spesso come distanti inutili talvolta soffocati
Noi dovremo definire il programma della lista unitaria per l'Europa è bene in quel programma nella nostra azione a Strasburgo dovremo inserire elementi di novità e di discontinuità rispetto al passato
Intanto vogliamo avere presto una costituzione di tutti i cittadini europei
Noi dobbiamo dire a chiare lettere
Che la proposta di Trattato costituzionale
Non soltanto un primo passo ma è anche un passo troppo timido
Conosco bene i travagli le discussioni che hanno portato alla stesura di quel testo
E ringraziamo il contributo siamo orgogliosi di quello che è stato dato ai nostri rappresentanti in particolare di uno dei leader di maggiore spicco de La Margherita Lamberto Dini che ha lavorato in quest'anno dentro la convenzione sappiamo i problemi confronto tra i blocchi delle nazioni grandi e piccole gli interessi spesso contrapposti va riconosciuta la fatica della mediazione ma il nostro dovere e di non dichiararci soddisfatti
C'è troppo poco potere consegnato nelle mani dell'Europa unita venticinque
Troppo contorto il disegno istituzionale ancora troppe possibilità di vento sono concesse alle singole nazioni così l'Europa non riuscirà a farsi riconoscere che anche a mare
E rispettare dagli europei come la loro seconda patria
Dai primi momenti di questa storia da quando l'unificazione del continente era soltanto un'utopia di pochi
C'è stata sempre secondo me soltanto una strada per superare i pantani e perforare le montagne e si chiama federalismo europeo
Quell'idea di Stati Uniti d'Europa
Che a me pare oggi destinata ad essere ancora più forte e convincente in prospettiva
Se solo la politica tornerà ad impossessarsene perché è il mondo che la réclame
Un mondo di potenze economiche politiche e militari di antica o recente o anche imminente formazione del quale nessuno Stato nazionale può sperare
Di competere da solo
Un'Europa che abbia la costruzione della pace come suo assillo costante
Che sappia intervenire attivamente con le armi della diplomazia e della dissuasione dove i diritti umani sono calpestati le libertà negate la vita umana messa in pericolo anche nel mattatoio della Cecenia
Che offra un moderno efficiente modello sociale e di solidarietà da imitare che si prenda tutte le sue responsabilità di grande potenza per affermare criteri di giustizia e apertura nel commercio che nell'ambiente e nella sostenibilità ecologica dello sviluppo ci creda davvero
Che sia il faro mondiale delle libertà civili della persona e della democrazia pluralista in questa Europa non ci sentiamo di credere questa Europa ne sentiamo di appassionarci per questa Europa vale la pena di scommettere di impegnarsi
Io rientrare i ragazzi di oggi come scommettevano anche la loro vita tanti giovani ieri non si può essere
Settici di fronte a questa missione infatti la vogliamo sconfiggere in Europa lo scetticismo contro l'Europa quello dichiarato e quelli
Ma schiera
Per questo avremmo voluto una Costituzione europea più coraggiosa
Sappiamo di dover accettare l'esito del lavoro svolto fin qui con il trattato costituzionale ma non ci rassegniamo ha chiesto sia emendabile solo all'unanimità
E dunque imbalsamati
Anche perché lo voglio far notare le più grandi sfide democratiche riformiste che dovremo affrontare sono sfide connotate fortemente in termini europee e che io vorrei su questa falsariga
Cercare di trasmettervi il senso del perché noi ci candidiamo con questa operazione per le europee per l'Europa nell'Europa e questi temi riguardi non Noè riguardino
Il nostro futuro pensiamo alla libertà e al pluralismo dell'informazione
Sapete che il Parlamento europeo ha promosso un'indagine sui rischi di violazione del pluralismo e della libertà di informazione nei Paesi dell'Unione è un'indagine che noi abbiamo
Come centrosinistra sollecitato si concluderà con una relazione la primavera prossima a il caso italiano atroce
L'intreccio di politica affari controllo dell'informazione fa dell'Italia un oggetto di crescente preoccupazione in tutta Europa
Il problema però il problema però è anche un altro e cioè che come non l'abbiamo in Italia ancor meno l'avremo se entrasse in vigore la legge Gasparri
Così neanche in Europa esiste una legislazione adeguata la lega delicatezza dei temi all'impatto formidabile
Dei nove grandi gruppi multinazionali che spesso in joint ventures tra loro controllano la stragrande parte dell'industria delle telecomunicazioni
Allora credo che dobbiamo porci tutti insieme questo obiettivo trasformare in una lotta di Democrazia
La lotta di potere che si svolge per il controllo delle televisioni
Non è un obiettivo di settore
è un obiettivo di politica generale tanto più oggi che misuriamo
Proprio nel rapporto quei mezzi di comunicazione quella condizione democratica dei paesi che ieri misuravano sul rapporto con le ideologie e la loro influenza sulle politiche e sui diritti civili
Il Parlamento di Strasburgo ha impegnato la commissione a predisporre norme europee per contrastare i fenomeni delle concentrazioni editoriali non è più sostenibile la tesi secondo cui questi sono problemi di competenza dei singoli Stati
Ci sono situazioni critiche in molti paesi europei e anche negli Stati Uniti si combatte oggi una battaglia durissime
Tra presidenza congresso le potenti lobby dell'informazione che si scontrano per la posta più alta la qualità e perfino per certi aspetti la sostanza della democrazia di quel Paese
Dovremmo impiegarci a un'Europa dominata nei prossimi anni
Da oligarchie mediatiche che mettono a rischio il diritto fondamentale informare ed essere informati no
Sarà un bel segno se proprio dall'Italia dal Paese delle sei reti televisive controllate da Presidente del Consiglio partirà
Una battaglia europea per una nuova stringente legislazione antitrust e contro il conflitto di interessi qui ci aspettiamo dalla Commissione europea un'iniziativa trasparente
Né oggi vittima come lo sono gli italiani ma ora andiamo all'attacco avremo con noi la grandissima maggioranza degli italiani e degli europei
Un secondo punto chiave e la difesa comune dell'euro e ci richiama al tema
Della rapporto transatlantico dobbiamo sapere tutti
Anche i più riluttanti che l'Europa con i suoi valori e le sue idealità fallirà se non saprà mettere in campo una forza anche militare capace di essere il secondo fondamento dell'alleanza transatlantica non in una logica di competizione
Ma per poter pienamente condividere con gli Stati Uniti l'onere
Della nuova stagione
Di un multilateralismo efficace la capacità di concorrere a governare il mondo
Ma europea fatemi dire questo terzo tema su cui vogliamo interpellare le persone la società e anche la grande riflessione sul Welfare sulle politiche sociali non per calpestare il principio di sussidiarietà ma perché sappiamo che i cambiamenti dei percorsi delle nostre vite
Rispetto all'età d'oro del Welfare tradizionale lasciano alle spalle ormai rischia le certezze che hanno caratterizzato il modello sociale europeo
Allora le biografie erano largamente omogenee primo impiego formazione della famiglia
In età giovane vita lavorativa lineare per l'uomo
Condizione casalinga per la moglie pochi anni di pensione una vita media attorno a sessantasette anni
Conosciamo le implicazioni enormi dei cambiamenti sui giovani di oggi non a caso abbiamo scelto di tenere una delle due Conferenze nazionali della mai verità nel prossimo febbraio in Veneto sui temi del Welfare e della famiglia sulle politiche concrete per accrescere la natalità
Per l'infanzia per una buona occupazione nell'epoca di flessibilità o precarietà
Per la condizione degli anziani specialmente in un'auto sufficienti per una previdenza giusta insostenibile per le politiche di integrazione ne degli stranieri che vivono e lavorano in Italia e su queste politiche che noi mettiamo alla prova il nostro progetto di società e fatemi dire
Visto che ha accennato alle stranieri siamo ben lieti
Che Alleanza Nazionale ponga il problema
Del voto amministrativo
E gli immigrati
Vogliamo vedere da parte di questo governo quali sono le politiche che si fanno giorno per giorno per l'integrazione giorno per giorno per l'accoglienza giorno per giorno
Per il rispetto di regole condivise
Scorrendo il documento di Prodi troverete e mi auguro che l'Olgiata e tutti un vasto arco di questioni europee che interpellano l'Italia e di questioni italiane che interpellano l'Unione per trovare una risposta anche italiano
Vale per l'ambiente
Per la giustizia la sicurezza
Per la tecnologia e la ricerca le politiche per la crescita economica la qualità dell'istruzione la solidarietà la cittadinanza europea la pace non ci potrà essere sfida di governo fuori da questo approccio europeo alle priorità del nostro futuro
Saltò un pezzo che la mia relazione come si dice l'abbiamo alle alle stampe che riguarda i rapporti tra noi e quella nazione a parte che l'America ho accennato ad alcune cose prima fatemi soltanto riprendere un'immagine utilizzata da Bill Clinton in un'intervista che ho letto sull'Europa
Dice Clinton gli americani stanno sconce Lando i propri cervelli
Per motivare una maggiore fiducia in vista delle elezioni presidenziali del due mila quattro io penso che i cervelli si stiano sconce Lando un po'dappertutto nel mondo
E che si apre una fase nella quale sito si possa tornare a fare politica senza la guerra
E nella quale i democratici e riformisti debbano tornare a giocare da protagonisti e non da comprimari come Stato troppo spesso negli ultimi due anni e caduta l'idea dell'America di potercela fare
Da sola
Si comprende come la guerra sia un'arma spuntata contro il terrorismo e il fanatismo religioso che l'insicurezza non viene scalfita
Ma anzi aumenta che crescono i costi umani ed economici e che dopo due vittorie nella guerra non ci troviamo con una vittoria nella pace
E in causa l'ONU
E per noi non è che non sarà mai in causa l'antiamericanismo
Perché per noi anzi quella fase che si sta aprendo di dibattito negli Stati Uniti
Che prelude alle nuove elezioni libere
Di quest'anno che viene due mila e quattro
E la dimostrazione che in quella democrazia la speranza che l'unilateralismo perda
E il ritorno a quella visione democratica
Che ha legato a sé tanta parte della democrazia internazionale torni a prevalere nell'interesse del mondo
Ho lasciato per ultimo
In questa mia relazione il capitolo sulla politica italiana
Naturalmente non perché sia in ininfluente
Paradossalmente perché proprio in questi giorni nei quali la crisi politica del governo Berlusconi si fa palese
La strada tracciata davanti a noi risulta diritta e chiara
Non prevede inversioni di marcia traverse laterali
Ho scocciatori
Nessuno più mette in discussione il fatto drammatico che il nostro Paese
E nel pieno di un declino iniziato parecchi anni fa ma che ora può condurci ai margini del contesto competitivo
Da qualunque parte ci giriamo dovunque cerchiamo nel caso Italia troviamo i segni di una crisi difficile guardiamo tra i dati dell'economia nazionale anche grazie al lavoro
Io le voglio ringraziare in condizioni spesso molto difficili che fanno i nostri parlamentari deputati e senatori che hanno fatto con la legge finanziaria nonostante fiducie nonostante decreti nonostante il tentativo di impedire loro di poi stare emendamenti e proposte ma sappiamo che gli emendamenti il governo li teme rispetto alla sua stessa maggioranza sappiamo che le fiducie vengono poste contro la senza maggioranza e rispetto la capacità dei nostri parlamentari di riuscire come avvenuto più volte negli ultimi mesi negli ultimi anni di mandare il Governo in minoranza
Ecco alcune cifre che sono il termometro delle nostre crisi
Nel paradiso promesso da Berlusconi scopriamo che il Paese e precipitato
Dal ventiseiesimo al quarantunesimo posto nella graduatoria della competitività stilata dal World Economic Forum quindici posizioni
Perse nei due anni successivi all'ultimo governo dell'Ulivo ed è una classifica ricordo che è un'analisi comparata tra Paesi che tutti indistintamente hanno sofferto recessione e conseguenze e non dell'undici settembre
Ma paesi che hanno ripreso Gibo evidentemente con politiche differenti non avevano promesso ai cittadini tagli indiscriminati delle tasse quando già si indovinano va all'orizzonte la recessione e scusate
Se torno a pensare a quell'assemblea della Confindustria
A Parma in piena campagna elettorale del due mila uno quando il presidente D'Amato
Bacchettava i governi del centrosinistra per la scarsa competitività del paese e applaudiva il programma fotocopia che gli veniva presentato al candidato del centrodestra noi vorremmo vedere arrivare il momento
Di ripensamenti robusto
Nel paradiso promesso da Berlusconi scopriamo in calo del quattro virgola tre per cento del potere d'acquisto dei salari dei lavoratori italiani
Dal due mila e due al due mila e tre
Una cifra di fronte alla quale soltanto il ministro Marzano può alzare le spalle indifferente continuando a sostenere che in Italia non c'è penalizzazione per chi ha un reddito medio basso
Ebbene fanno i sindacati ad aprire oggi una forte vertenza per una credibile politica dei redditi anche per questo noi salutiamo il ritorno all'unità dei sindacati
Condizione fondamentale
Per difendere gli interessi di chi lavorerà dei pensionati di chi ha un reddito fisso
Chi chi alla fine del mese si ritrova lo stesso stipendio e scopre che compera con quello stipendio molto meno di quello che comperava fino a pochi mesi fa nel paradiso
Promesso da Berlusconi
C'è un avanzo primario cioè l'avanzo del bilancio dello Stato al netto della spesa gli interessi e inferiore al due per cento quando l'Ulivo aveva lasciato al sei virgola sette vuol dire impoverire il cinque
Vuol dire risorse disponibili ridotte al minimo
In questo paradiso promesso scopriamo diciotto miliardi di euro di gettito fiscale in meno rispetto le previsioni due mila e tre il frutto avvelenato che ora con gli amori di tutti quei condoni di quel sentimento di impunità davanti all'evasione fiscale che intenzionalmente è stata trasmessa dallo Stato ai cittadini nel paradiso promesso da Berlusconi scopriamo infine un dato veramente amaro
Che ci riporta alle notizie di attualità
Quel taglio di oltre centodieci milioni di euro dal fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica un terzo secco in meno di quanto era disponibile solo lo scorso anno
Che come calare la saracinesca su qualsiasi speranza di dare un futuro alla nostra economia
E spingere scientemente alla fuga dal nostro Paese intelligenze e professionalità ridurle all'impotenza privarla di prospettive saluto rappresentante dei giovani ricercatori che qui in mezzo a noi che ci porterà
Il suo saluto e che con la battaglia sua e dei suoi colleghi rappresenta la volontà di tenere viva questa speranza
E anche questa prospettiva nel Paradiso promesso da Berlusconi
Non vorrei dimenticare le risorse sottratte al mondo della scuola
I cui effetti drammatici scopriremo solo con l'anno prossimo
Quando le famiglie dovranno pagare di tasca propria il tempo pieno
Le attività di sostegno gli insegnamenti supplementari
Quando declamava con lo stop ridotto Logan sulle tre i il candidato del centrodestra si era dimenticato di dire agli italiani che se li sarebbero dovuti pagare da soli l'inglese e internet
E poi
E poi i guasti irreparabili nella sanità i tagli disastrosi agli enti locali la truffa delle pensioni minime la paralisi delle infrastrutture mi fermo qui anche se l'elenco delle promesse tradite sarebbe
Interminabile ma dico
Sono certo nome di voi tutti
Che non ne lasceremo passare una
Sono gli italiani che ne hanno abbastanza di questo governo che ha illuso molti deluso moltissimi tutelato pochi colpito il futuro di tutti
E non trascura eremo neanche una delle vergogne che ci hanno dovuto infligge leggi ad personam come salvacondotto di impunità mentre il sistema giustizia italiano rischia di tracolla
Misure in clamoroso conflitto d'interessi sino a quella che disegna come un abito su misura degli interessi del Presidente del Consiglio al sistema radiotelevisivo
Attentati al patrimonio ambientale e culturale del Paese
Una delle poche cose di cui l'Italia possa davvero menare vanto e sulle quali costruire un'economia florida e competitiva
Con i condoni edilizi
Le svendite degli immobili la trascuratezza nella manutenzione del territorio e dell'ambiente addirittura la messa in vendita
Dei gioielli del nostro patrimonio culturale ci batteremo con tutte le nostre risorse con i nostri amministratori regionali e locali per mobilitare gli italiani questa è stata una catena di frustrazione per gli elettori del centrodestra
I danni devastanti per il nostro Paese ma il fatto è che il tradimento più grosso i danni di questo Paese e il tradimento di chi aveva creduto e la stabilità e nel cambiamento
Il cambiamento l'avete visto
C'è eccome
In peggio
Quanto la stabilità
Non credo di dover aggiungere nulla alle cronache di questi giorni
Di vita forse chiamarla vita un po'un'esagerazione
Della maggioranza di centrodestra
Si offre gli italiani uno spettacolo grottesco minacce incrociate turbolente quanto inconsistenti
Con un Presidente del Consiglio che appare sempre più
Asino in mezzo ai suoni che a detta dei suoi stessi alleati non riesce più ad andare oltre le raccomandazioni paternalistica e gli sfoghi di chi vorrebbe prendere una barca e scappare in Giamaica
Viene persino il dubbio che si possano ancora parlare come noi abbiamo fatto per questi due anni e mezzo
Di una coalizione stretta sotto il comando padronale del Presidente del Consiglio
Qui non c'è né coalizione né comando e alla fine non c'è più neanche padrone c'è solo un istinto di sopravvivenza che tiene ancora vinte partiti che si combattono leader
Che si detestano ministri che si fanno le scarpe l'un l'altro
Non faremo al centro sinistra ha declamato qualche giorno fa il presidente di AN a Milano il favore di restituirli il potere ecco il collante ideale
Che tiene ancora Gianfranco Fini nella stessa maggioranza con chi lo definisce senza mezzi termini un traditore
L'attaccamento al potere la paura di perdere la consapevolezza che c'è finalmente un'alternativa credibile di governo
Loro reggono in questo contesto con un controllo ferreo dell'informazione
Penso che alla lunga questo non funzionerà non durerà ma è una battaglia dura dove per saperlo permettetemi nella sua città poiché egli ci manderà un messaggio ma non sarà nelle condizioni di venire anche se avrebbe voluto farlo
Di mandare un saluto ad un uomo che per noi simboleggia la civiltà dell'informare la civiltà
Della fatica dello sforzo di capire
Il desiderio di essere liberi e che questo governo si è affrettato a sbattere fuori un uomo al quale va la nostra stima la nostra amicizia l'invito a tornare presto
Si chiama Enzo Biagi
Concludo
Io credo che a questo punto consumata purtroppo anche l'occasione del turno italiano di Presidenza dell'Unione Europea
Il senso di responsabilità consiglierebbe una sola soluzione
è una soluzione che noi stessi abbiamo escluso anche nella convenzione che l'Italia debba fino in fondo conoscere digerire per diventarne immune
Secondo le profezie di un altro grande vecchio che ci ha lasciato purtroppo Indro Montanelli il veleno Berlusconi
Ovvero le elezioni elezioni prima possibile le elezioni anticipate ma non credo che dobbiamo aspettarci
Tuttavia dobbiamo farci trovare pronti
E soprattutto dobbiamo vincere le amministrative e uniti e forti le europee
Per infliggere a questa classe dirigente incapace irresponsabile la sconfitta che merita che matura che gli italiani sono ormai pronti a decretare
è una strada diritta dicevo prima senza ambiguità senza spazio per manovre di anch'di alcun tipo
Anche perché e con una battaglia popolare che vinceremo ed è con un progetto positivo che governeremmo
Vedete
Ho avuto la responsabilità dell'Ulivo
Nel suo momento forse più difficile
Io da sindaco avevo puntato a costruire tutto sull'unità della mia coalizione
E sul suo progressivo allargamento
E mi sono trovato a guidare il centrosinistra nel punto più basso delle sue divisioni
Io penso oggi tre anni dopo
Con alle spalle una campagna elettorale tutta in salita ma alla fine esaltante
Un dopo-voto difficilissimo io penso che oggi possiamo dire che questo impegno
Di Piero Fassino ed Enrico Boselli di tanti amici e mio
Ha dato i suoi frutti
Se è vero che oggi mentre in altri Paesi l'opposizione di centro sinistra opposizione democratica
Dopo sconfitte elettorali si trova è la condizione ancora drammatica che aveva preceduto quelle sconfitte elettorali oggi in Italia
Grazie a questo lavoro paziente vorrei dire guardandoli
Grazie innanzitutto
A ciascuno di voi ciascuno di noi ciascuno dei nostri amici delle forze del centrosinistra che ci hanno creduto oggi ce lo dicono tutti gli indicatori
Noi possiamo tornare a vincere
E tra i frutti
E per questo che dobbiamo ad operare bene questo momento politico questo momento storico
E le due giornate di lavoro di Bologna dicevo all'inizio non sono un rito non sono una passerella
Non sono un momento di decisione scontata anche per questo
Ho cercato di portarvi alcuni elementi di riflessione sul perché l'Europa sul perché dall'Europa l'Italia
Sul perché puntare uniti a vincere le europee come mente come momento cardine
Di questa strategia possiamo tornare a vincere io penso che tra i flutti
Per me fatemelo dire il più prezioso il più inaspettato
Anche per la vostra presenza così forte così numerosa così rappresentativa
Così ansiosa di continuare a contribuire al cambiamento
è riunito qui
E la Margherita
Anche grazie alla Margherita
La forza che unisce
Possiamo tornare a vincere
Per la nostra Europa
Per il bene dell'Italia uno
E andiamo a votare
Guadagna
Allora
Hanno mandato un
La Juve
Abbiamo sbagliato più
Il mondo umana grazie disapprovato andiamo a morte
Grazie a Francesco Rutelli come l'applauso ha testimoniato
Io vorrei
Intanto salutare perché è presente lo ringraziamo Luigi Bobba presidente delle ACLI
Vorrei
Rammentare che
Vi è una
Che sono pervenuti alcuni messaggi il saluto e gli auguri io
E vorrei per il primo di questi un po'di attenzione perché si tratta della lettera che Romano Prodi ha inviato a Francesco Rutelli
E allora cari amici
Io vorrei chiedere e ricomporre lo Stato dell'Assemblea perché dobbiamo iniziare il dibattito utilizzando il nostro tempo
Anche per riflettere sulla relazione di Francesco Rutelli
Quindi prego i delegati particolarmente quei della platea di riprendere posto grazie
Non appena la platea e salari ordinata inizieremo con il dibattito
Ed ero letture alcuni messaggi come primo annunziato
E lire
Ora sono pervenute lettere Piero Curiel saluto
Da parte di Luigi Angeletti segretario della UIL
Che si rammarica di non poter essere presente
Per il presidente della Confartigianato Luciano Petracchi
Per il presidente della Confcommercio Sergio Billé
Della presidente del Movimento europeo a Beatrice Rangoni Machiavelli
E pervenuta per una lunga lettera di saluto augure considerazioni
Da parte del movimento ecologista
A firma di Luigi Manconi anche a nome di Mattioli e Scalia Menicucci e Mazzetti
E adesso a Necci
Chiedendo ancora una volta ai delegati particolarmente ai parlamentari presenti in platea di riprendere posto facendo riassumere alla
All'Assemblea una operatività possibile
Per favore in platea seduti devo legge la lettera di Romano Prodi per favore un po'di attenzione
Per favore in platea
E chiacchieroni
E allora
Romano Prodi ha inviato a Francesco Rutelli
Per favore lì in platea avanti
Una lettera indirizzata anche Enrico Boselli
Piero Fassino Luciano dal dati
Di cui do lettura caro Francesco
In queste ore di dolore e di lutto condivisi con tutti gli italiani vi scrivo dall'Africa
Dove mi trovo per portarti estivo ogni ansa dell'impegno dell'Europa
A favore di popoli e terre colpiti da troppe guerre troppe malattie e troppa fame
Per chiedere verità smettere il mio saluto alle vostre assemblee
Per affrontare le sfide
Per cogliere le opportunità di un mondo che cambia
L'Europa ha bisogno di un progetto politico forte
Per definire i contenuti e le scelte che corrispondono a questo progetto
Per raccogliere attorno ad esso un vasto consenso
Si impone un confronto aperto e profondo con le forze politiche e la società civile
Il dibattito al quale preparate e la prima tappa di un cammino da percorrere assieme a tutti coloro che si riconoscono dei valori dell'Europa unita
L'Europa della pace della libertà della giustizia della solidarietà del rispetto per l'ambiente
Le riflessioni contenute in Europa il sogno le scelte costituiscono il mio contributo a questo confronto
E se sono il frutto coerente della mia storia personale
Ed è la mia esperienza di uomo di governo
Sono ispirate ai medesimi valori che mi guidarono in Italia
Quando si trattava di portare il nostro Paese nell'euro
Sono in piena coerenza con le posizioni assunte da quattro anni in qua alla guida di una commissione europea impegnata per unificare l'Europa
E dotarla di una Costituzione all'altezza dei tempi
Come cittadino che vuole che l'Europa sia al centro del dibattito pubblico
Come politico che ha fatto dell'Europa il punto fermo del proprio impegno non volevo non potevo non dovevo restare sordo e muto di fronte a questo dibattito
Dalle vostre assemblee parte una grande scommessa sul futuro
Uniti possiamo vincerla
Con grandissimo affetto per tutti voi Romano Prodi
Iniziamo il dibattito rammento ancora una volta e lo farò ripetutamente che il tempo massimo di a ciascun intervento è tassativamente stabilito in dieci minuti
Ed è gradita una durata minore
Anzi avverto che viene sul sul podio
Un lampeggiatore che ai dieci minuti si accenderà per segnalare che il tempo è scaduto
è iscritto a parlare nell'ordine rigoroso delle delle domande l'onorevole Franco Monaco vicepresidente dei deputati della Margherita prego si prepari Renzo Lusetti
Grazie Presidente tre telegrafiche osservazioni
La prima qual è il senso così come io l'ho interpretato dirà il senso più vero più proprio originario della proposta che ci ha avanzato Romano Prodi
Quella che anche nel messaggio di cui è stato dato lettura poco fa
Suona come una grande scommessa sul futuro dall'Europa ecco io sono dall'opinione che noi dobbiamo come posso dire
Mettere l'accento sulla circostanza che si tratta di una lista per l'appunto per l'Europa vorrei che sottolinea Simo più e più volte il senso diciamo di questa espressione una lista per l'Europa dobbiamo prendere sul serio la natura e il fine di questa proposta così come raccolto dentro questa formula una lista per l'Europa non è un espediente tattico un'operazione rettorali spiega come si può dire
Per poi rivolgersi ad altro e cioè alla politica nostrana il senso originario più proprio di questa proposta avanzata ci da Romano Prodi è esattamente quello di una lista per l'Europa
Perché è di Europa c'è grande bisogno e sta montando prepotentemente nel mondo nel Nuovo Mondo che si affaccia a questo nuovo in questo nuovo secolo c'è bisogno di Europa
Vedete mai come in queste ore drammatiche abbiamo riflettuto sulla cifra del multilateralismo
Se c'è una parola dentro la quale noi possiamo sinteticamente racchiudere quello che è il senso del nuovo mondo che siamo chiamati a costruire è esattamente la parola multilateralismo
Noi miriamo a fare dell'Europa un attore globale un protagonista istituzionale politico dentro un mondo finalmente e per davvero un multipolare
E quando si dice un mondo finalmente multipolare in concreto oggi osservando il nostro mondo silice in primis Europa
Perché questo è ripeto in concreto oggi realisticamente il principio del multilateralismo possibile in questo nuovo mondo dunque ecco perché c'è bisogno d'Europa perché c'è bisogno nel Nuovo Mondo di multilateralismo
Perché nel nuovo mondo contrassegnato dalla sfida della globalizzazione si richiedono soggetti politici e istituzioni
Che rappresentino diciamo così appunto strumenti per governare le sfide della globalizzazione
E l'Unione Europea badate bene con tutti i suoi limiti con tutti i suoi ritardi che noi ben conosciamo tuttavia rappresenta a tutt'oggi ne sono perfettamente convinto ma credo ne siamo potuti convitti pur con i suoi limiti con i limiti delle sue con istituzioni comunitarie a oggi in concreto l'Europa rappresenta il il laboratorio più avanzato per la risposta politica e di governo alle sfide della globalizzazione
E dunque l'Europa è in concreto mi esprimerei così in queste dicevo ore drammatiche
Una via politica concreta alla pace una via politica concreta alla pace bellissima quella pagina
Di De Gasperi che ci ha proposto Francesco oggi l'Europa come un mito di pace aggregante l'Europa come un mito di pace aggregante
Mi ha fatto suo mia mente piacere osservare che in occasione dell'ultima pace mi abbraccia dalla pace Perugia-Assisi gli amici promotori abbiano voluto mettere a tema esattamente questo une l'Europa come in via alla pace
Dunque amici attenzione noi rischiamo e scusate se è poco mettendo in cantiere un'iniziativa politica che mira non meno credo sono parole della relazione di Francesco Rutelli
Che è a contribuire a mettere in moto un processo teso a ridisegnare l'Europa politica diceva Francesco il futuro politico dell'Europa
Perché abbiamo sempre più bisogno di soggetti politici a dimensione europea
Nel mentre l'Europa sempre più si configura non più e solo con un'area di libero scambio
Ma per l'appunto come una istituzione come un soggetto politico di riflesso si richiede che appunto disponga di attori politici a dimensione europea il senso di questa lista è quello di partorire diciamo così una squadra di europarlamentari
Dissi con la fede europeista e federalista e che rappresenti il braccio politico di questa visione avanzata dell'Europa per l'appunto di ispirazione federalista quella che fu dei padri dell'Europa
E che ha ispirato l'azione l'abbiamo inteso anche dal messaggio che dieci ha indirizzato di Romano Prodi in questi anni alla guida dalla Commissione europea secondo spunto
La nostra è un'iniziativa politica che risponde perfettamente al DNA della Margherita anche questo era un passaggio della relazione di Francesco guardate almeno per tre ragioni che io non posso svolgere ma mi limito a enumerare almeno sotto tre profili questa iniziativa politica è coerente direi con la vocazione originaria dalla Margherita primo
Perché l'europeismo quella visione avanzata d'ispirazione federalista dell'Europa badate non è per la Margherita uno opzione programmatica tra le altre
Tra le altre ma è addirittura io dico
Parte integrante del suo profilo identitario cioè della sua identità originaria e della sua vocazione e missione
Questa è la prima ragione vi sfido ad andare a rileggersi la Carta dei principi della sua prima parte
E si spiega l'enfasi su questo perché eravamo a valle dell'undici settembre
Fissavamo la posizione nitidamente europeista dell'Europa del della parquet Rita dentro il nuovo mondo multipolare che avremmo che dobbiamo costruire come tale come uno esattamente nei suoi più profondi profili da entità
Secondo profilo per il quale si tratta di un'iniziativa coerente e conforme al DNA di Margherita
La tensione all'unità dell'Ulivo non è un mestiere un mistero che questa iniziativa la lista unitaria fa nella direzione di un di più di coesione e di stabilità dell'Ulivo nel suo complesso
Sta scritto nel preambolo al nostro Statuto io non a caso faccio rimando le carte fondative
Perfino nel preambolo nel dello Statuto e qualcuno su questo ha eccepito abbiamo scolpito questa idea che la Margherita Anna attivamente mira all'unità dell'Ulivo perché noi interpretiamo questa alleanza di governo come un'alleanza stabile strategica
E non come quelle alleanze come posso dire precarie a geometria variabile e revocabili del primo tempo dalla Repubblica terza ed ultima ragione per cui questa iniziativa politica eh coerente col DNA di Margherita
Perché noi abbiamo già provato o forse dovremmo essere più precisi stiamo provando a sperimentare nel nostro seno la vocazione a fare sintesi tra le culture le tradizioni riformiste per noi questo non è un elemento come posso dire non è un elemento che ci giunge cui edito che ci prende in ci coglie in contropiede in qualche modo nel no dentro di noi abbiamo provato stiamo provando a fare sintesi dicevo tra queste tradizioni e tra queste culture riformiste
Quindi questa vocazione diciamo così alla sintesi questa vocazione virtuosamente integrativa è in qualche modo nel nostro originario di Andrea oltre l'osservazione giova all'Ulivo ecco la terza tesi
Giova all'Ulivo giova anche all'obiettivo scusate se è poco di battere la Casa delle Libertà
Anche se ripeto è un profilo minore contestuale ma minore rispetto all'obiettivo primo originario la lista per l'Europa ripeto che il cuore di questa iniziativa politica
Giova all'Ulivo e badate anche qui lo devo dire sinteticamente intanto perché dall'Ulivo un profilo più coeso
In prospettiva diciamo conferisce all'Ulivo un di più di coesione
Mette le premesse per una riorganizzazione del campo del centro sinistra e in primis dell'Ulivo più coesa e badate bene che questo è stato un handicap che in qualche modo ha contrassegnato il primo tempo dall'esperienza dell'Ulivo un di più un troppo di frammentazione
Secondo elemento ma diciamo ci aiuta a venire a capo di un altro handicap che ci siamo portati appresso quello di una leadership politica come si può dire da tutti finalmente riconosciuta
Non è un mistero che questo è stato una questione che ci siamo portati dietro vorrei dire dal mille novecento novantacinque quando si distingueva perfino vorrei dire tra il premier insediato e la leadership politica dell'Ulivo
Bene finalmente qui si pongono le premesse per venire a capo anche di questo problema di questo handicap che ha segnato il che ha in qualche modo segnato e ritardato il nostro passo e da da ultimo appunto giova all'Ulivo
E ciò va anche alla nostra competizione interna con i nostri avversari e con questo chiudo perché non è un mistero
Che noi abbiamo come posso dire la cultura gli strumenti ai credito per avanzare una proposta per l'Europa
E questo per noi tanto più sotto la guida di Romano Prodi come posso dire è un terreno singolarmente favorevole
Ecco la ragione per cui qualche modo ed esattamente sulla competizione europea ci stiamo concentrando
Questo per noi è un terreno singolarmente favorevole
E per converso vi prego di riflettere un attimo su questo è invece un terreno singolarmente ostico per i nostri avversari esattamente la proposta per l'Europa è quella è il terreno su cui i nostri avversari sono manifestamente più in difficoltà perché dentro quella maggioranza c'è Bossi perché quella maggioranza è capeggiata da un uomo che quando si affaccia in Europa è oggetto diciamo così di revisione o di allarme alternativamente o qualche volta entrambe di revisione di allarme
Ecco perché in qualche modo il terreno dalla competizione europea è per noi è un terreno singolarmente propizio singolarmente favorevole e per i nostri a versare un certo un terreno singolarmente ostico
Ed ecco perché quello può essere un passaggio lo dico subordinatamente al primo obiettivo la lista per l'Europa che può giovare anche ai fini della competizione interno
Chiudo con questa osservazione che mi ha sentito lo sai io amo chiudere questa riflessione sulla proposta dalla lista unitaria così ci sono buoni argomenti e Francesco gli ha condensati efficacemente per sostenere questa iniziativa politica
Ma dobbiamo farlo anche con una punta di entusiasmo
Non bastano gli argomenti razionali e gli argomenti politici perché il valore aggiunto perdonate questa parola un po'abusata
è esattamente questo una novità che noi mettiamo in campo e che può rappresentare per davvero nel senso buono di De Gasperi un mito aggregante
Un elemento di novità suscettibile di scompaginare e di attrarre anche diciamo il consenso
Se però ci metteremo questo valore aggiunto quindi buoni argomenti razionali buoni argomenti politici ma io suggerisco di mettere in campo anch'io questo elemento l'elemento dell'entusiasmo
Perché badate non c'è come questo che i cittadini elettori rispetto non questo elemento coi cittadini elettori sono più sensibili che avvertono a fior di pelle
Se in qualche modo noi questa proposta ci crediamo o sei a questa proposta noi approdiamo stancamente passivamente per stato di necessità
Ho solo sulla base dell'argomento a mio avviso insufficiente che ce l'ha proposto autorevolmente Romano Prodi
è molto ma non è ma è troppo poco
Renzo Lusetti
Cari amici
Come dice lo slogan
Questa alle mie spalle la forza che unisce non è uno slogan tipico
In questo congresso ma è un po'il leit motiv di questa nostra campagna
E inizieremo lunedì con oltre tre mila manifesti sei per tre in tutta Italia
Noi della Margherita
Siamo nati per unire e non per dividere
Siamo nati per aggregare
Siamo nati per ricompattare e facciamo riferimento a una cultura politica aperta e non chiusa queste importante perché nel Paese c'è una forte domanda di novità
E questo ha rotto assemblea può farsi carico di questa domanda
C'è una forte domanda di unità e di compattezza di semplificazione politica di capacità di proposta e allora io credo che Romano Prodi e Francesco Rutelli
Abbiano sapientemente in questi mesi intercettato questa domanda che emerge nel nostro Paese e non è in discussione l'autonomia l'identità la proposta politica della Margherita
Che rimane salda solida nel Paese nel Parlamento e anche in tutto il sistema degli enti locali
Però
Ed è un po'il compito di questa Assemblea l'impegno politico nella margherite in questa stagione in questo momento storico va giocato nell'Ulivo e in modo particolare nella lista unitaria per le elezioni europee
Nell'alleanza storica e strategica tra il centro e la sinistra oppure Leanza storica e strategica tra il popolarismo e il riformismo laico
Io credo che questi due anni siano serviti alla Margherita per definire i contenuti i confini della sfida che ci sta davanti ma anche per capirei
O per integrare la convivenza fra diverse culture che comunque sono presenti in questa nostra esperienza politica in questo nostro nuovo soggetto politico la cultura liberaldemocratica
La tradizione del Calì del cattolicesimo democratico il sociale
I nuovi fermenti del riformismo italiano
Io rivendico anche il fenomeno delle liste civiche come nuovo fermento del riformismo in questi giorni
C'è a Roma un incontro di tutte le liste civiche che in questi anni hanno animato il dibattito politico in tante elezioni amministrazioni locali ebbene io credo che anche questo sia un appuntamento che ci interessa tra l'altro molti sindaci eletti in liste civiche mi hanno l'intuito questa nostra idea di Margherita
Io non voglio addentrarmi nella disquisizione semantica che qualcuno ha fatto tra i riformisti e i riformatori a me piace più la parola riformatore di riformisti forse anche a qualcuno di voi certo è che nel nostro slogan riformatori perdite c'è un po'tutta la nostra voglia di essere riformatori attraverso le nostre idee attraverso attraverso i nostri dibattiti attraverso la nostro modo di fare politica la Margherita è la forza che unisce i riformatori intorno a un progetto e non possono far riferimento al dibattito che prima della tragedia che ha colpito i carabinieri e i militari in Iraq che ha avuto sede e spazio nel Corriere della Sera ho qui davanti a me il presidente Mancino che è stato un autorevole interlocutore vi Paolo Mieli su questo tema del cattolicesimo politico
E o del cattolicesimo democratico sono due cose diverse lo sappiamo però noi dobbiamo dire conforta rispetto al dibattito che sta venendo anche rispetto a qualche appuntamento che c'è tra qualche giorno
Che noi non possiamo relegare la rappresentanza del cattolicesimo politico all'UDC di Follini o all'Udeur di Mastella ed altro
Anche la Margherita e in grado di rappresentare il cattolicesimo politico
E credo che noi abbiamo la forza le idee e personalità per trasferire nella lista unitaria unica unitaria che sia anche questi idea di Cattolica esule politico
Perché vedete laicità nella politica spesso evocata anche dei nostri incontri non è un criterio con cui declinare l'esperienza di fede
Laicità anche la laicità nella politica per noi è un valore un valore vero è un valore anche per i non credenti ah no non si tratta di dare vita con questa lista unitaria le europee ad un nuovo soggetto politico
Che oggi non avrebbe rilevanza storica ma si tratta di dare vita a una lista che ci vede a forti competitivi
Nelle prossime elezioni europee nel giugno del prossimo anno sapendo che è inevitabile la prospettiva del gruppo unico Parlamento europeo
Superando le vecchie famiglie delle internazionali perché io credo che dopo la caduta del muro di Berlino sia cambiato veramente il mondo basti pensare al fondamentalismo
Ist islamico basti pensare a quello che è avvenuta erano alla trasformazione purtroppo in negativo dalla questura palestinese
E basti pensare a quello che è avvenuto tragicamente qualche giorno fa in Iraq e Ca'e chiacchiere vuote che ha coinvolto le forze militari italiani e allora io credo che sia importante
Dire
Seriamente cosa vogliamo Rutelli nella sua relazione ha fatto riferimento più volte a De Gasperi a Lamalfa da Altiero Spinelli
Io ricordo che da quello che ho letto Degasperi invitava i candidati a promettere un po'meno di quanto non potessero mantenere
è una cosa molto saggia soprattutto rispetto a un governo che ha promesso di tutto e ha fatto veramente molto molto poco per poter mantenere queste promesse ne vogliamo dare l'idea che il nostro è un partito non conservatore non elitario e neanche moderato ma è un partito che era indicato fra la gente è un partito riformatore perché non si limita ad amministrare l'esistente è un partito che non si limita a garantire questa democrazia ma che vuole elevare il livello e la qualità del dello della democrazia che oggi purtroppo è scaduta con questo governo con questa maggioranza cercando anche di guidare e rinnovare la crescita della società civile in questo nostro Paese io credo cari amici che la nostra ambizione debba essere quella di diventare sempre più quello che chiamano il canto di parti National Party un partito nazionale è vero
E i temi su cui articolare vado rapidamente però voglio sottrarre tempo al dibattito sarebbero tanti ne cito solamente due il primo un tema a me caro il tema dell'autonomie locali
è un tema che interessa molti amministratori presenti qui in sala molti sindaci molti consiglieri regionali
Vedete in questa finanziaria che purtroppo ieri il Senato ha approvato col nostro voto contrario e che tra poco arriverà alla camera sono stati perpretati ai comuni dei tagli incredibili
Poi Vegas viene a fare le pulci sottosegretario al tesoro all'economia quindi fare le pulci ai Comuni cercando di spiegare ai Comuni cosa devono fare principio contrario a ogni forma di federalismo
Però c'è un taglio soprattutto per i piccoli comuni
Che va dal quindici al venti per cento rispetto alle risorse che c'erano nel due mila e tre questi mille ottocento miliardi tagliati al mondo delle Autonomie e veramente pericolosissimo perché rischia di mandare in dissesto più di sei mila comuni piccoli comuni italiani
Queste una politica che noi non possiamo concepire cari amici
Noi dobbiamo
Dobbiamo combattere combattere seriamente questa battaglia sui temi concreti perché non farà sopravvivere i piccoli Comuni vuol dire non fanno sopravvivere tante nostre piccole comunità
Che contribuiscono con il loro consenso a dare vitalità alla Margherita all'Ulivo e anche al lavoro che fa l'opposizione e per questo credo che sia vergognoso queste quello da questa finanziaria e credo che sia importante qualificati su alcuni argomenti e cito l'ultimo e concludo
Quello dello stato sociale occorre avere coraggio molto coraggio politico dobbiamo riconoscere che si è compiuto un ciclo storico caratterizzato dalla costruzione di un sistema di sicurezza sociale e anche di maggiore democrazia
Noi dobbiamo pare oggi modernizzare questo sistema cercando anche di valutarne gli obiettivi senza toccare i diritti acquisiti quindi senza toccare le pensioni
Questo non Petroli con i sindacati ma perché è un'idea della Margherita dell'Ulivo e dell'opposizione
Combattendo la burocratizzazione e la corporativi dazione dei servizi sociali ma combattendo anche le facili indicazioni della destra
Perché la destra tenta di smantellare il sistema dei servizi pubblici più rischiosi e più difficoltosi
Perché anche nell'anno europeo del disabile non c'è ancora quella attenzione dovuta al mondo dell'handicap da parte del governo e noi siamo qui a opporsi a questa politica perché dobbiamo sopperire a questa carenza di governo sul tema
Sul tema sociale
E poi c'è l'altra diciamo ricetta da destra e quella della rinuncia alla tutela dei valori fondamentali in materia socio ambientale in materia di qualità urbana
Di giustizia fiscale e sociali vedete noi dobbiamo lanciare anche perché puntiamo questa lista
Unitaria una sorta di nuovo Stato solidarietà è una pia molto impervia ma su cui ci stiamo impegnando lavorando l'altro giorno Rosi Bindi ha fatto un intervento molto importante sugli asili nido ci stiamo battendo in Parlamento per quel provvedimento anche generosi dedico abbiamo cercato
Di far mettere all'ordine del giorno
Quell'intervento che va a favore delle persone non autosufficienti eppure la maggioranza si è opposta
A questo tema perché dice non c'è copertura finanziaria mi sono posto in conferenza dei capigruppo
Perché non si può andare avanti con le enunciazioni poiché la prova concreta dei fatti non c'è l'attenzione da parte di questo governo nei confronti del lo Stato solidali ebbene cremisi chiudo dicendo che noi dobbiamo veramente garantire uno stato semplice senza riforme rifuggire dalla responsabilità che competono ad un moderno Stato sociali non ci impegniamo sotto questo profilo perché sia garantito il diritto di cittadinanza perché sia difeso il diritto di tutti e di ciascuno e ci impegniamo perché la Margherita posta proseguire su questa strada perché la Margherita possa mantenere la sua autonomia e la sua aumenta identità cercando di valorizzare al massimo questa lista unitaria dell'Ulivo
Che noi vogliamo per crescere per vincere le elezioni europee e per creare le condizioni per vincere le elezioni del due mila e sei e per mandare a casa questo governo di centro destra che ha fatto molti danni per il paese grazie
Grazie
Adesso abbiamo la necessità di trasmettere due brevissime filmati di cinque minuti complessivamente che sono trasmessi contestualmente delle tre assemblee che sono includerà s'è messo in testa investono in corso sono quelle di Boselli e di dedico Poselli e di Piero Fassino in questo ordine poi para Ciriaco De Mita
Cari amici della Margherita cari compagni Democratici insieme
Abbiamo giocato un ottimo in questi giorni ma è giusto ricordare il nostro dolore per la scomparsa di tanti giovani risultato i carabinieri fallirà è indispensabile come abbiamo chiesto mercoledì in Parlamento che il carattere della nostra missione sia questo ed è indispensabile che il futuro dell'Iraq della sua ricostruzione ritorni nelle mani delle Nazioni Unite dopo la guerra unilaterale voluta dal ministro
Cari amici cari compagni oggi qui a Napoli sono riuniti in più di mille delegati dello SDI
Per discutere la proposta che Romano Prodi ci ha fatto far rinascere le prossime elezioni europee una lista delusi
Io penso che questa proposta abbia suscitato grandi speranze tra i nostri delegati e abbiamo una prospettiva importante innanzitutto intermodalità con Piero Fassino ecco Francesco Rutelli abbiamo scelto una rondine comune
Uniti
Perché sappiamo che le nostre divisioni hanno avuto un peso nella sconfitta elettorale
Poi
Un'altra cane ce n'è bisogno dopo due anni di governo
Infine un'altra d'Europa perché è utile come accadrà nel maggio questo grande continente non può essere un compito che non lasciano all'ecumenismo della infine unire i riformisti italiani
Non è mai accaduto è la prima volta che affrontiamo questo problema
Unire tradizioni che affondano in origine la storia politica di questo Paese
In questo modo non solo compiremo un tratto di strada comune magari monetaria la possibilità sconfiggere questo arresto
Uomo
Adesso il figlio di Piero Fassino
Cari amici della Margherita cari compagni dello SDI a nome dei Democratici di sinistra desidero rivolgere più caro saluto e l'augurio di buon lavoro alla Corte d'Assise svolgiamo queste nostre riunioni in un momento doloroso e travagliato della vita del Paese
L'animo nostro come l'animo di milioni di italiani
Tormentato dal dolore dall'angoscia per quello che è accaduto in Iraq eppure la politica è anche questo fare fronte situazioni difficili e dolorose senza mai smarrire il senso del proprio impegno e valori su cui si fonda la politica
Lo stiamo facendo anche qui oggi ponendoci tutte insieme il problema di mettere il centrosinistra nelle condizioni di essere sempre di più un'alternativa credibile al centro destra di Berlusconi
Lo facciamo perché dopo due anni e mezzo di governo della destra il bilancio è particolarmente deludente e il Paese e nell'incertezza nella precarietà
E molti italiani si chiedono qual è il loro futuro a quale la prospettiva dell'Italia
I risultati delle elezioni amministrative di questi mese hanno detto che la destra perde consenso al perde credibilità
E questo carica noi noi del centrosinistra di una grande responsabilità quella di mettere in campo un progetto che venga percepito dagli italiani come una credibile alternativa di governo
Lo possiamo fare se affrontiamo due sfide se lavoriamo un programma un progetto che dica agli italiani come noi vogliamo governare l'Italia
Come la vogliamo far vivere nei nuovi orizzonti della globalizzazione come vogliamo collocarle in Europa
Come vogliamo farla tornare a crescere come vogliamo dare a ogni cittadino italiano ogni famiglia del nostro Paese sicurezza e certezza del proprio futuro
E al tempo stesso se questo progetto e questo programma di governo si accompagna alla riorganizzazione del campo del centro sinistra sappiamo tutti che la principale fragilità del centro sinistra italiana
è stato l'insufficiente grado di solidarietà di unità di coesione che ha manifestato in questi anni
Quello che la nostra gente ci chiede è prima di tutto unità in questo nuovo nostro cammino siamo stati sollecitati da Romano Prodi
Che come il suo documento ha offerto una base ideale politica programmatica alla riflessione progettuale che vogliamo mettere in campo
E al tempo stesso Romano Prodi ci ha sollecitato uno sforzo di unità che consenta di presentare agli elettori per le prossime elezioni europee
Una lista unitaria che sia in grado di raccogliere un consenso vasto tra gli italiani e guidare così il centro sinistra ad essere un'alleanza potenzialmente maggioritaria nel Paese
Credo che abbiamo il dovere tutte di misurarci con questa sollecitazione
Possiamo farlo perché tra gli italiani c'è una domanda forte di alternativa al modo di governare della destra
Possiamo farlo perché in questi due anni la nostra opposizione ci ha consentito di ricostruire legami e rapporti con la società italiana occhi con mille energie risorse e disponibilità che nella società ci sono questo è quello che stiamo facendo
Stiamo avviando una nuova grande impresa
In questi anni ciascuno di noi si è messo in cammino e ha percorso la strada dell'evoluzione culturale politica programmatica questo nostro cammino continua oggi con una novità d'ora in avanti questo cammino lo vogliamo percorre insieme
E vogliamo insieme costruire le condizioni perché l'Italia abbia un futuro più sicuro di quello che la destra gli ha dato abbiamo acceso una speranza che abbiamo il dovere di non deludere
Noi contiamo molto su di voi
Voi potete contare su di noi insieme abbiamo il dovere di dare agli italiani quella prospettiva di sicurezza di certezza che gli italiani vogliono dal centrosinistra grazie e buon lavoro
Ringraziando
Enrico Boselli e Piero Fassino per questo messaggio sottolineo che contestualmente è andato diciamo in onda nelle altre assemblee i messaggi e Francesco Rutelli
Riprendiamo il dibattito che continueremo fino alle ventidue e trenta questa sera
Per riprenderà domattina alle nove
La parola adesso da Ciriaco De Mita si prepari Marco Fadda
Ciriaco
Ciò teschi per vari minuti scelgo quello di tre minuti
Cari amici
Io avevo capito
Perché questa Assemblea
Era stata convocata
Un un oggetto determinato
Discutere della proposta della lista unitaria del gruppo unico e delle conseguenze
è un'iniziativa del genere possa produrre nelle relazioni tra le varie forze
Rutelli ha fatto
Un discorso vasto
E su questo aspetto particolare
Ha detto corse che a mio avviso meritano qualche precisazione
Perché le tre cose sulle quali abbiamo discusso nella direzione prima nell'Assemblea federale dopo
Hanno un grado di convergenza ma una potenziale contraddizione da show
La lista unitaria sì mi pare
La opinione prevalente se non unanime a interno della Margherita ma con una spiegazione che ne spieghi il significato poiché le spiegazioni o i significati che si danno sono plurime allora io proverò da parte mia a dire le ragioni del perché essi e le ragioni del perché no a determinate conseguenza la lista unitaria
Per una presenza che in Europa di un gruppo unico che riprenda
Ma tradizione politica la migliore tradizione politica sul piano del processo federativo sì per quale ragione
Perché in Europa
Lo so io non sarà Rutelli lo sanno tutti i colleghi parlamentari
I vecchi gruppi sono diventati contenitori indifferenti non vorrei usare espressione secchio per la spazzatura ma sono contenitori abbastanza indifferenti quindi pieni di contraddizione
E questa è la ragione per cui io ho per ho avuto o perplessità ad essere presente l'interno del gruppo del Partito Popolare Europeo ma questa contraddizione
Non sono solo dei popolari queste contraddizioni sono dei socialisti queste contraddizioni ancor di più sono dentro il gruppo delibera democrazia
Allora la novità
Visto che vogliamo parlare di novità quale
Dare vita ad una presenza politica in Europa che recuperando il meglio della tradizione politiche europea
Presente in Italia una lista unitaria e poi in Europa costituisca un gruppo unico questo non crea problemi
Non crea problemi per le appartenenze politiche
Sei socialisti faranno parte del della dell'Internazionale socialista
Sì e altri che aderiscono dovessero fa parte di famiglie politiche diverse se noi rimaniamo rappresentanti del soggetto che stiamo per costruire Rutelli c'è troppo ottimismo nella spiegazione di quello che siamo e poca attenzione su quello che dovremmo fare per diventar qualcosa
Se è così la lista sedici
E analista assenso perché la costituzione del gruppo unico davvero costituita in Europa una novità
Non c'è nessun gruppo che si salta ad una posizione politica definita
Io no l'ottimismo che ho ascoltato nella relazione di Rutelli Kaye desiderando qualcosa questa qualcosa avverrà
Se dovessi dire la mia opinione e di un estremo pessimismo
Dalla Conferenza intergovernativa di Nizza il processo di integrazione ha innestato una marcia a ritroso
I governi nazionali che rimangono i protagonisti del processo di integrazione solo un po'più attenti agli interessi nazionali è un po'meno alla costituzione delle ragioni dell'integrazione
Non a caso insomma l'inghippo che abbiamo trovato che si trova nella formulazione del progetto costituzionale edita la risoluzione del problema l'accelerazione dal processo di integrazione politica non ci facciamo illusioni
La stessa anch'io la decisione dall'introduzione della moneta unica
Fu motivata come un acceleratore alla realizzazione di queste condizioni e viceversa
Su queste condizioni abbiamo fatto passi indietro indietro notevole questo è il problema e allora costituire in Europa un gruppo che è comunque di questa tradizione queste motivazioni queste impegno assenso
Diversamente rischia di essere una grande illusione
La indicazione di un problema e l'agire in contrasto con la soluzione che al problema si vuol dare
Difficoltà di costituire un gruppo unico certi regolamento prevede alcune condizioni il sedici di tanti ma i regolamenti sono fragili
Io in questa legislatura era stato indicato come relatore sulla proposta Bonino per la modifica del regolamento affine dalla costituzione del gruppo
L'obiezione che è stata invincibile e che facendo altri gruppi oltre agli assistenti le risorse che c'erano non erano distribuite in più gruppi secondo la logica
Che ha portato alla inutilità della funzione dei gruppi come strumento politico dell'agire all'interno del Parlamento
Ma primo io mi domando se con un gruppo che io mi auguro sia oltre trenta
Perché se fosse meno non mi pare che avremo un grande succede
Io mi auguro che sia o ma che si attende parlamentari prenda parlamentari eletti
E si comportano unitariamente all'interno del Parlamento non c'è un regolamento che tenga costituiscono il fatto di maggior rilievo nella politica
Cari amici non è il desiderio non è del le leggo delle cose buone che vorremmo sono infatti la politica paterna per i fatti che realizza De Gasperi che è stato credo
L'uomo politico di maggior capacità operativa ha parlato per gli atti che ha compiuto non dando per i discorsi che a far
Ma se questo non si fa
E non mi pare che questo si faccia no per la nostra decisione
Semmai diciamo lista unitaria e il gruppo unico è la conseguenza necessaria se le parole hanno un significato al il differimento e nella realizzazione del fatto
No nell'ipotesi che il fatto insiste
Allora io sono d'accordo
Rutelli amici della direzione se la decisione che assumiamo significa questo
E faremo la lista unitaria poi dirò qualcosa sugli influssi e sugli esposti la lista unitaria con l'obbligo di chi ha letto nella lista unitaria a fare uno unico sulla proposta politica che pronti
Qua è come per il calcio alle interruzioni si contano
Io non ho non ho mai avuto
Grande simpatia politica per Di Pietro
La mia convinzione sulla politica
è fatta in maniera arcaica
Voglio dire ad Arturo Parisi solo per
Al fanno sorridere un po'in questi due giorni prima dell'Assemblea
Io mi sono preparato di solito mi preparo
Leggendo e mi è capitato di rileggere due saggi
Uno
L'otto serio su sul pensiero di Davide
Ha ragione alloggio calma
Leggero in fretta però questa cosa fatemela dire
Da un pensiero di Heidegger e la dittatura
E che è una riflessione che mette in crisi il mio modo di concepire la politica
Io ritengo che la politica sia primo un'idea poi un'elaborazione culturale poi un fatto organizzativo intorno alla proposta
è un po'così è un po'così
E Ed Harris hotel in voi che così direi da quando gli uomini sono comparsi sulla terra che così il tentativo dell'intelligenza umana di misurarsi con l'Independiente governa è un conflitto permanente mai risolto
Ma sembra irrisolvibile se l'intelligenza è in condizione dire no e rielaborare proposte ma subito dopo ho ho letto un altro saggio molto paradossale per un certo verso legittima addirittura i fenomeni corruttivi
Sulle ragioni della coesione della comunità
Qual è la ragione che tiene insieme persone diverse
Sono le comuni motivazioni sulla costruzione
Del modo di essere e di vivere la politica e questo è Di Pietro non appartiene a questa tradizione a questa cultura la sua legittimazione
Però non capisco perché volendo aderire alla lista unitaria gli si dica no
Lo dico con grande serenità
E se la motivazione che lei
La motivazione che leggo che non è una motivazione secondaria
Insomma il suo passato giustizialista da parte dei socialisti
Per la regola vorrebbe che nessun giustizialista potesse aderire alla lista un
La Iolanda Di Pietro io non dò gerarchicamente tiene
Nuovo
Allora io temo che la ragione sia una
Non dite che sono sospettoso
La ragione della indifferenza di Hass diessina questo problema che è un problema che esiste sia chiaro non è quello che la cedere della mia posizione
Se si decide in un voto ludico per capire come ci stiamo muovendo e che la prospettiva
Di quelli che verranno da al gruppo diessine socialista e la previsione no che rimangano nel partito socialista
Credo che nessuno di noi chieda l'uscita dal Partito Socialista ma la nostra presenza nel e allora voi non potete discutere di queste cose col discorso esigenziale letti tutti
Noi lo facciamo o con la dizione
Che è un po'più la conseguenza necessaria del gruppo unico del testo e lavorato da Parisi noi discutendo di queste cose
Dobbiamo tendere tondo della opinione delle persone con le quali Columbro contraiamo
La Leanza per governare il processo
Allora io sono preoccupato
è io vorrei che non interpreta sternale la opinione dei rappresentanti che qua sono contenuti
Perché per quello che so per quello che io ho seguito o per le cose che conosco mentre sulla lista unitaria di il gruppo unico all'interno della Margherita c'è una larghissima maggioranza
L'idea che questa cosa che poi non si fa
Perché si fa la lista unica ma non si fa il gruppo unico sì all'introduzione surrettizia di un processo di ristrutturazione del sistema politico è un grande equivoco consentitemi di dire è un grande imbroglio
Adesso l'imbroglio è sull'equivoco non ricostruirsi a Napoli
Io voglio dirvi qualcosa se mi consentite lo chiedo non applaudite sto per dire una cosa che mi tormenta parecchio
Io comincio ad essere presenti all'interno della Margherita con la preoccupazione di non poterci rimanere
Questo deve essere molto chiaro io rimango all'interno di questo soggetto se le ragioni per le quali l'abbiamo costituito
Rimangono inalterate si arricchiscono
Diventa un soggetto sempre più forte dentro l'equilibrio politico del centrosinistra questa sorta di sofisticazione che non è un concetto
Lo dica Mono angolo ma lo dico anche a Rutelli che la Margherita è tale se poi c'è l'Ulivo da Margherita Ethan è forte e determina le ragioni di coalizione dentro l'Ulivo non sei cancella l'identità
Di un'appartenenza ma se concorre a definire un comune al programma di governo
La solidarietà tra forze politiche diverse non cancellazione della storia
Questo è non solo è un falso concetto ma consentitemi di dirlo con grande franchezza e il limite di un pezzo della nostra classe dirigente
Che avendo soltanto storie personali non avendo toglie collettivo
Vada
Che è la politica democratica no quella finalizzata alla conquista e alla gestione del potere ma quella finalizzata a costruire le ragioni della speranza se non hanno una motivazione comune che non è un refrain
Non è una canzone e la risposta ai problemi di libertà che l'agenda e a i partiti politici scompaiono che la logica della lotta politica diventa diverse perciò io sono contrario non io ma gran parte della Margherita state attenti gran parte
Sentite prima per favore
Sempre il problema che cos'è contraria prima di dire di no
Alle
Che è un soggetto politico sorga con la mobilità intellettuale di Salvati
Lo voglio dire a Rosi Bindi
La cui simpatia credo ci consenta
Di dire cose comprendendo le no no no dico e per tener buoni quelli che fischiano nonno per fare come può una persona
Passare indifferentemente
Dai quaderni di gli accendini applichiamo al liberalismo mondiale
E la corsa che non ha senso un'altra tesi
è una storia di storia soggettiva che si sovrappone alla brutali di studio la pluralità di storie individuali
Quando la politica non è in condizione di creare una comune convinzione che porta poi a soluzioni comuni la politica scompare
Sì
Cioè
Scusate scusate la presidenza ha una funzione che può avere anche qualche duttilità per i problemi politici ma anche l'onere di una buona regolamentazione
E via così come sono già diciotto minuti ti prego di affrettare io io io finissero favore non ci possono essere quei tifoserie non regole fiordilatte promuovono lo per le regole ma anche le regole hanno un peso prego
Io chiudo con una dichiarazione di voto
Molto sintetica sì alla lista
A condizione che gli eletti della lista unitaria costituiscano gruppo unico in del Parlamento europei
Questo impegno
E l'impegno nello gruppo dirigente a cui e demandata questa indicazione
La Costituzione la lista unica e la costituzione del gruppo unico non introducono
Processi di ristrutturazione diversa delle forze politiche
Se non l'accrescimento
Delle ragioni di solidarietà delle forze politiche che concorrono a costituire l'Ulivo
Per organizzarsi in vista delle elezioni politiche fra due anni
Definendo un programma comune e salvaguardando la identità e il rispetto del pluralismo politico che fa dell'Ulivo una grande forza democratica nel
Grazie
Grazie a Trinità
Grazie a De Mita
Ciriaco ti ringrazio particolarmente
Va be'affrettare i lavori amici
Marco fatta mentre si avvicina la tribuna vuole dire a Ciriaco che lo ringrazio particolarmente perché non ho mai sentito parlare un congresso per venti minuti soltanto grazie
Perché
Fadda prego grazie
Care amiche cari amici
Sulla questione della lista unitaria si è dibattuto tanto in questi ultimi tempi
Ma il dibattito si è sviluppato molto meno spesso per ragioni di convenienza sulle condizioni preliminari e sulle conseguenze ad essa collegate
Conseguenze quali ad esempio quella della costituzione di fatto di un unico partito riformista o democratico o socialdemocratico che dir si voglia
Attraverso le più svariate forme organizzative il coordinamento ha rafforzato piuttosto che la federazione piuttosto che la confederazione tra i partiti partecipanti Secondo alcuni presupposto della lista unica e del partito riformista risiederebbe nella necessità di dare una risposta unitaria ad una domanda di unità che proviene dall'elettorato del centro sinistra nel suo complesso
E più in particolare dei lettori di alcuni partiti che compongono la coalizione
Ma l'unità viene richiesta sul programma e sulle capacità di governare della coalizione per la funzione di coesione che esso aiuta a determinare non riguarda invece la capacità che diversi partiti devono avere partiti che compongono la coalizione nel rappresentare le diverse identità e sensibilità esistenti
Anzi al contrario piove è ampia la nostra capacità di rappresentare nella società più concreta è la cosa secondaria Fadda per favore
Vorrei far presente a tutti i partecipanti all'Assemblea che tutte le opinioni di qualunque intervento hanno diritto di essere ascoltate con attenzione
Quindi chi volesse chiarezza esigenza legittima di conversare è pregato di non farlo in sala grazie
Grazie
Dicevo anzi al contrario più è ampia la nostra capacità di rappresentare più concreta è la possibilità di avere un consenso maggioritario nel Paese
Della lista unica si può parlare in due modi diversi tra loro complementari no perché oppure sì a quali condizioni
La questione lista unica partito riformista e posta in termini non corretti sia nelle sue condizioni preliminari
Sia nelle sue conseguenze come in questi giorni si sta evidenziando e l'intervento del presidente a ugualmente evidenziato
L'argomento è posto spesso artificiosamente da alcuni dirigenti a livello nazionale che non hanno un rapporto consensuale con la base del partito
Per di più avallati dai comportamenti omertosi di coloro che
Non hanno e non sentono di avere una propria tradizione politica un proprio radicamento nel territorio o che hanno paura per il loro personale destino alle elezioni future
E purtroppo spesso i due fenomeni mancanza di radicamento e paura di rielezione vanno di pari passo il dibattito sulle condizioni preliminari della questione lista unica sono non corretti per due motivi
Primo perché necessiterebbe come si diceva prima
Una modifica della legge elettorale per le elezioni europee con l'abrogazione della preferenza e l'inserimento della lista bloccata
Secondo perché l'elezione sotto un'unica lista elettorale comporterebbe la volontà di costituire un nuovo eurogruppo al Parlamento europeo
Se queste due condizioni si realizzassero in questi termini si potrebbe anche raggiungere una condivisione di prospettiva ma mi pare che così non sia
E che alcuni dirigenti degli stessi partiti non accettino l'evidenza dell'impossibilità esistenti creando equivoci circa le conseguenti prospettive politiche
Presupposti inesistenti diceva non tanto appunto per la modifica della legge elettorale quanto appunto piuttosto per il partito dell'Eurogruppo perché noi potremmo anche uscire dal Pepe
Ma è necessario che anche gli altri escano dalle il terra e soprattutto che i DS e i socialisti escano dal PSI
E d'altro canto anche l'ultima intervista quella di oggi
Di Amato su Repubblica che segue quella del segretario diessino Fassino e di D'Alema dimostrano che non c'è assolutamente l'intenzione di uscire dall'Eurogruppo del PS
E allora perché non si prende atto dell'impossibilità di realizzare una lista unitaria
Questo è l'equivoco su cui si gioca
Non prendere atto dell'impossibilità di costituire un nuovo eurogruppo
Perché l'intenzione vera di parte dei DS e di parte dei dirigenti nazionali della Margherita è quella di costruire il partito riformista attraverso lo strumento il grimaldello della lista unitaria
Ma noi non possiamo arrivare al partito riformista
Su queste fondamentale che questa assemblea nazionale si pronunci in modo chiaro per evitare derive rischiose per il nostro partito e per il futuro del nostro partito
Dobbiamo escludono con forza
Piuttosto che queste furbizie per la conquistò il mantenimento del mero potere perché spesse volte sono funzionali a questo
Sarebbe invece necessario politicamente più onesto coerente produttivo di consenso proporre una lista della Margherita collegata a un progetto condiviso tra loro coloro che la sostengono e anche solo sostanzialmente se non formalmente appoggiata chiaramente da Romano Prodi
La Margherita è un soggetto politico nato di recente nato per offrire risposte a domande per le quali l'elettorato le anticipatamente espresso fiducia con il consenso dato nelle scorse elezioni
Noi la risposta a quelle domande le dobbiamo ancora costruire e il congresso anche questa importante funzione
Dobbiamo costruire l'identità e il Progetto quale risposta conseguente alla fusione delle identità dei partiti fondatori tra loro compatibili
Noi non dobbiamo dimenticare i sacrifici anche personali che si sono immolati sull'altare della semplificazione del quadro politico attraverso la costituzione della Margherita
La costituzione della Margherita è stata possibile perché le identità dei partiti fondatori erano e sono tra loro compatibili
Le identità cristiano democratica e liberal democratiche arricchite da un'anima ambientaliste in direzione di uno sviluppo sostenibile hanno una convergente veduta sul ruolo della persona dell'individuo nella società
Della sua dimensione sociale della sua sfera di libertà individuali del suo rapporto con la società e con le sue forme d'aggregazione del ruolo dei corpi sociali fondamentali quelli intermedi
A partire da quello della famiglia naturale a quello delle associazioni e dei partiti nel loro ruolo unico e insostituibile
Del rapporto tra società e Stato dello spazio di libertà che la società deve avere tutelato dalle istituzioni
Ma sinceramente non riesco a vedere la compatibilità politica partitica tra i DS e la Margherita
O meglio la vedo nell'ambito di una coalizione di programma e di legislatura ma non riesco a vederla tra fusioni di identità ma via concludere Presidente
La politica deve essere ispirata da un ideale e a questo pendere perché la prospettiva che dobbiamo offrire deve essere anche di lungo periodo certamente superiore a quella del nostro impegno
Altrimenti la politica diventa solo quella del fare sterilmente pragmatica capziosa mente machiavellica dedita principalmente alla lotta di potere fine a se stessa alla mera occupazione di spazi
Ci devono essere finalità di livello superiore ci devono essere finalità politica inoltre il centro sinistra deve essere più realista e ai piloti partitico capace di intercettare rappresentare una società multipolare
Che vuole riforme moderate progressive nell'ottica dello sviluppo sostenibile e capace di costruire senza scontri inutili una società coesa e solidale soprattutto tra le diverse spesso divergenti
E
Esigenze Intra e intergenerazionale
La Margherita un giovane partito ed è la più importante novità di questi aggregazione politica di questi ultimi anni io ho finito il nostro rinnovamento
Rinnovato impegno deve portarci ad uno sforzo corale di consolidamento della nostra identità programma e organizzazione per la fidelizzazione l'ampliamento del consenso Pete
Grazie Ombretta Fumagalli Carulli
Poi daremo la parola per un saluto a Michele Sarfatti
Di libertà e giustizia
E anche amiche e cari amici
L'onorevole De Mita
Ha certamente sollevato
Temi che colpiscono la sensibilità di molti di noi
Sia di quelli che provengono dalla storia della Democrazia Cristiana e sia credo anche di quelli provenienti da anche perché esperienze politiche in un soggetto plurale come appunto e la Margherita
Ho sentito Riina con uomini di applausi e poi i fischi
Ma la mia proposta è una proposta pragmatica
Mi pare che anche Ciriaco De Mita
Abbia convenuto sulla opportunità
Di fare una lista unitaria per le europee
Con la condizione ha detto che si faccia il gruppo unitario in Europa
Teniamoci a quel gesto io non so caro Ciriaco se poi ci sarà non ci sarà il partito chi trova mista
C'è chi spinge verso quello chi invece e ritiene di salvaguardare il meglio le identità facendo una coalizione chi è quella dell'Ulivo verso la quale tutti andiamo e vogliamo a lavorare che in e allora fermiamoci almeno a questo punto si alla lista unitaria si al gruppo unitario in Europa
E questa è la prima osservazione è che potevo fare
La seconda ho sentito evocare nomi significative delle tradizioni che appartengono come radici alla Margherita qui a Bologna
Consentitemi di fare un nome quella di don Giuseppe Dossetti costituente politico cattolico e poi religioso fondatore di una comunità che proprio qui a Bologna a operato
Rutelli ha ricordato il tema della solidarietà
Ricordando anche l'impegno a promuovere un grande incontrerò
Solo solidarietà in famiglia
E su questo sono particolarmente sensibile tanto più che su questi temi stiamo discutendo proprio nella Pontificia Accademia delle scienze sociali dove da poco sono entrata
Riflettendo sul tema detta
Solidarietà
E sulla figura di don Giuseppe Dossetti
No falso nonna ricordare come i due grandi Valdonica valorizzi e scosse ecco all'epoca l'assemblea costituente e poi la politica di istigazione cristiana erano e sono la sussidiarietà e la solidarietà ecco oggi quello che si può rimproverare così almeno a me sembra alla centro destra
E di volerne Silas sussidiarietà ma dimenticati concretamente la solidarietà
Che non è solo la solidarietà intergenerazionale e quindi il problema della famiglia ma anche la solidarietà con ci a meno di nuovi
Testa a tema sintetico sta consumo molto meno dei dieci minuti
E il tema delle donne ogni volta che si costruisce qualcosa di nuovo
E ci si dimentica Dio un aspetto importante della nostra società che è l'apporto alla politica da parte delle donne e allora John Stuart Mill due secoli fa
Aveva una Rete Gas significativa ricordatevi delle donne e credo che anche la Margherita questo sforzo debba farlo
In sede congressuale e almeno per quanto riguarda la compagnia io più volte ho posto il problema di rispettare lo statuto del nostro Statuto è significativo
Prevede il trenta per cento delle pari opportunità oggi il venti le inventa Azzate sono le donne prevede il dieci per cento per i giovani ecco due punti su cui e con questo
Nega minor vorrei che la Margherita forse più visibile è già impegnata sono le donne e i giovani il trenta per cento alle donne il dieci per cento ai giovani
Grazie a un Beretta
La parola Riccardo sa Sarfatti di democrazia e libertà
Poi interverrà Luigi Bobba presidente delle ACLI
Buona sera
Ah scusate
Preliminarmente una piccola correzione mio nome Riccardo Sarfatti siccome esiste un Michele Sarfatti non voglio coinvolgerlo nelle cose che dirò
E sono qui a portare il saluto di libertà e giustizia
E in particolare il saluto della sua Presidente Sandra Bonsanti
Il Berta e giustizia è nata un anno fa
è nata per iniziativa di alcuni rappresentanti della cultura italiana importanti come e o o Rossi Claudio Magris
Sartori Aulenti Enzo Biagi di cui prima è stata ricordata in un ruolo importante Veronesi Bash le ed è di grande Galante Garrone
Conta oggi tre mila iscritti
Più di quindici mila aderenti alla sua i meglio il ruolo di Libertà e Giustizia quello di connettere la società civile con la politica
Vuole dare un senso positivo all'insoddisfazione che esiste nei confronti della politica trasformando questa insoddisfazione in partecipazione proposta il nostro modo di portare avanti l'associazione innanzitutto quello di capire come per cosa pensano i nostri associati tramite sondaggi inchieste Forum
E può essere interessante per questa Assemblea conoscere i dati di un sondaggio sulla proposta di Prodi
Abbiamo chiesto ai nostri iscritti
Quale era se erano favorevole a questa proposta contrari il novantacinque per cento ha risposto di essere favorevole
Abbiamo poi fatto un'altra richiesta onorevole De Mita
Ai nostri iscritti se pensavano che la proposta adesso doveva essere portata avanti solo con l'accordo di tutte le forze o anche soltanto con quella di coloro che vogliono portare avanti questa proposta
Questa seconda cioè di andare avanti comunque con chi la vuol fare è stata il se poco settantotto per cento delle risposte che noi abbiamo avuto
Rispetto alla richiesta se si pensava a liste divisi accomunate dal simbolo dell'Ulivo pone a lista unica unitaria unica il settantacinque per cento ha risposto con una lista unitaria
Questa posizione di libertà e giustizia ci ha portato poi appare un nostra riunione è stata fatta a Luca poco tempo fa da questa Assemblea sono uscite ulteriori posizioni su queste questioni
Preliminarmente a tutto si è dichiarato il nostro favore per una lista unitaria che consenta di sviluppare nel Paese un processo nuovo di rapporto tra i partiti tradizionali e le associazioni riorganizzazione i movimenti della società civile
Si è vista perciò la lista unitaria e le sue prospettive future come un grande momento di connessione
La seconda proposta che è venuta fuori è che si ritiene che non vi debba essere il cumulo delle cariche
Chi farà rappresentante a livello europeo dovrà fare soltanto quello
Al terzo punto di questa riunione abbiamo dichiarato la nostra disponibilità come associazione per collaborare ai programmi
Futuri della lista unitaria o della futura organizzazione riformista
Abbiamo per questo scritto una lettera il nostro presidente Sandra Bonsanti ha scritto una lettera i tre segretari di partito i tre segretari di partito ci hanno risposto e per questo siamo qui
Siamo qui a testimoniare la nostra disponibilità per contribuire a un processo unitario nei prossimi giorni e libertà e giustizia farà alcune proposte su cinque grandi temi
L'Europa innanzitutto la questione dell'informazione la questione della giustizia la questione del welfare la questione dell'impresa
E su questa questione dell'impresa Paul poiché sono imprenditore lasciatemi dire alcune cose
Vorrei che prendiate coscienza voi come vorrei che lo prendesse il Paese
E in questo Paese così viste un'imprenditoria che ha una posizione politica diversa da quella rappresentata da Confindustria
E vi sono
E vi sono impresa è molte che basano il loro sviluppo non in quanto concessionario dello Stato
Non in quanto fruitori di tariffe
Che non hanno rapporti di tipo particolare con i poteri forti ma che lotta nella concorrenza giorno per giorno
Che cerca nuovi mercati che fa innovazione che è conscia del suo ruolo sociale
Una impresa che lotta contro il declino industriale
Questa impresa italiana è una impresa nel suo insieme originale il contesto produttivo italiano è un contesto che ha delle particolari caratteristiche oggi più che mai
Nel momento in cui declina la grande industria la struttura produttiva del nostro Paese fatta di medie piccole e micro imprese è una struttura out originale che deve essere valorizzata
Per questo chiediamo nuove politiche industriali vorremmo che non si facesse solo politica ma che si fosse capace di definire delle politiche industriali politiche industriali
Che sono che è necessario si basino su una maggior intervento pubblico
Più forte e non sull'assenza dell'intervento pubblico che non vuol dire imprese pubbliche ma vuol dire strutture di sostegno a questa originale struttura produttiva di cui ho parlato prima
Per lo scolo i governo Berlusconi e del centrodestra nulla fatto in questa direzione
E la situazione attuale non è certo quella della fiducia e quella di vivere all'interno di grosse difficoltà non era sufficiente a vere chi si proponeva come il Presidente imprenditore per creare per questo fiducia entusiasmo
Non era Giusto pensare che si potesse sviluppare una nuova situazione per quanto riguarda la struttura produttiva con la linea di colpire il sindacato
La linea sull'articolo diciotto era una linea esclusivamente basata a cambiare i rapporti di forza nel nostro Paese
L'altra proposta quella di un liberalismo selvaggio di un far West di un mercato senza regole certamente non è stata tale da creare lo sviluppo che si riteneva possibile
Ora perché è necessario politiche di sostegno perché questa struttura produttiva la struttura produttiva di questo Paese e capace di fare la grande qualità la qualità di eccellenza che è la vera possibilità di competizione nel mercato della globalizzazione
Questa struttura
E all'interno di questa struttura che questa qualità è possibile guardate pochi giorni fa uno dei grandi più grandi progettisti del mondo che ritornava dal Giappone
Mi ha telefonato dicendo ho bisogno di parlare con voi ho bisogno di parlare con l'impresa italiana nella grande impresa giapponese non è più possibile pensare di fare prodotti che abbiano quel valore che noi vorremmo avere i se Just gioco è soltanto un affare
Ecco io credo che queste siano le cose di cui si deve tenere conto e che questa struttura vada assolutamente sostenuta questo è possibile dentro un grande progetto di modernizzazione cioè in un'ipotesi riformista del Paese
E allora ben venga la lista unitaria ben venga l'aggregazione di tutti i riformismi di questo Paese purché si sia in una situazione in cui si può decidere lo dico dal punto di vista imprenditoriale
E nel confronto la quando ci sono di più differenze di opinione tuttavia si decide e si capisca qual è la strada da seguire
In questa linea sia come imprenditore sia per quanto riguarda le Beretta giustizia daremo tutto il nostro apporto il nostro sostegno a una prospettiva riformisti Ca'unitaria vera del Paese grazie grazie
La parola a Luigi Bobba presidente delle ACLI
Non potendo e non dovendo fare una dichiarazione di voto per la lista unitaria delle sue condizioni
Mi consentirete di fare un saluto che evade si fa per dire
Dal tema o forse l'ho affrontata da un altro punto di vista
Ora in questo saluto seguire tre pensieri il primo nasce da questa
Parole di un bravissimo funzionario delle Nazioni Unite italiano
Sandro Calvani che ha una settimana fa ha scritto
Con il costo di un solo anno di guerra o di pace armata in Iraq cinquanta miliardi di dollari
Si potrebbero pagare un milione di borse di studio da cinquanta mila dollari l'una
Presso le università americane ed europee
E così formare un milione di giovani iracheni ai valori della democrazia
Che effetto farebbe però un milione di laureati iracheni che tornano a casa a governare il Paese il Paese al posto i centoquaranta mila soldati americani
Credo che questa brevissima frase dice come c'è un'alternativa netta fra scegliere la pace e seguire la dottrina dalla guerra preventiva
C'è un'alternativa netta e c'è stata in questi anni un vero e proprio spreco della pace come ha scritto il Papa nel messaggio inviato alla marcia Perugia-Assisi poco più di un mese fa
Uno spreco della pace che fa sì che anche come il nostro governo non ci sia una linea chiara
Nelle azioni che hanno che fare con le situazioni internazionale di conflitto vorrei mettere appostare due personaggi molto diversi l'accostamento non vi pare non vi sembra improprio
Da un lato Annalena Tonelli la volontaria uccisa in un Paese che si è ormai disfatto
Somali Land
E dall'altro lato questo giovane Massimo Ficuciello uno dei soldati morti uno dei delle persone morte a in Iraq a Nassiriya figlio o del generale Ficuciello che finora aveva organizzato e comandato tutte le missioni di pace della del nostro Paese
Questo ragazzo
Mi ha raccontato ieri il professor Antonio Papisca che tutti voi conoscete che ha istituito all'Università di Padova un master in pace e diritti umani
Questo giovane dopo essersi laureato in economia non avendo voluto seguire la carriera del padre la carriera militare del padre
Si è laureato con una con una tesi INEA peacekeeping
E ad un certo punto ha deciso di ripartire
è partito e vorrei che mettessimo vicino queste due figure è una volontaria che ha dedicato tutta la vita
Ai popoli più disperati e dall'altra questo giovane che pur non avendo seguito la carena carriera militare aveva pensato che valesse la pena anche mettere in seria difficoltà la propria vita in una operazione di peacekeeping
Credo che queste due vite ci dicano come oggi chi vuole operare per la pace deve mettere insieme deve mettere vicini sia la bandiera della pace che il tricolore dal nostro Paese
E credo che faremmo bene la giornata di lutto di martedì queste due bandiere tenerle ben vicine perché la capacità di essere un grande Paese in grado di assumersi anche responsabilità nelle crisi internazionali certo cambiando le regole che oggi si sono date soprattutto modificando l'attraverso il soggetto Europa come ha detto bene Rutelli ma cambiando anche le regole che stanno dentro le Nazioni Unite
Pensate che oggi un cittadino di San Marino
Pesa alle Nazione Unite cinquanta mila volte di più che un cittadino indiano
è evidente che queste regole non funzionano più e che le istituzioni internazionali così non sono in grado di avere e la legittimità e la forza per intervenire come unica autorità nelle crisi e nei conflitti
I internazionali
Il secondo pensiero e questo Winston Churchill che certo non era una persona Tenera né e si lasciava andare a espressioni romantiche diceva che in politica gli ideali sono come le stelle le stelle quando si va in mare aperto sono indispensabile per non perdersi
Ma in politica se ci sono solo gli ideali e mancano le rotte
Manca una direzione concreta di marcia su una mappa si rischia ugualmente o di prendere una strada lunga infinita di non arrivare mai all'obiettivo o di incocciare in qualche scoglio o di far allenare la barca in qualche fondale troppo basso
Ecco gli ideali della vostro simbolo sono ben chiari democrazia libertà hanno guidato milioni e milioni di persone nel secolo che abbiamo alle spalle forse è venuto il tempo di tracciare in modo più limpido più chiaro le rotte nono il tempo qui per poterlo fare ne indico solo i titoli
Una rotta era ben evidente nella discorso nella testo di Romano Prodi quando ho parlato di reddito minimo di cittadinanza a livello europeo lo dico cominciamo a farlo in Italia visto che siamo uno dei pochi Paesi che non ha una forma di tutela universalistica contro la povertà sia ricostruiremo riformeremo lo stato sociale a cominciare dagli ultimi dai più deboli
Faremo quest'opera per tutti non solo per i più deboli un secondo titolo
La formazione come nuovo diritto come nuova forma di tutela del lavoro di di domani di un lavoro totalmente trasformato in Senato è stata approvata la legge finanziaria
Essi ribadisce il contributo la defiscalizzazione del quarantun per cento per le spese per la casa vorrei dire così che le famiglie non vivono solo di mattoni
Sarebbe bene cominciare investire in intelligenza informazione in riqualificazione come la vera risorsa per evitare il rischio ormai evidente di un Paese di diventare sempre meno competitivo rispetto agli altri
Paesi un terzo titolo è la famiglia politica amichevoli per la famiglia ha detto Rutelli qui bisogna essere chiari bisogna cambiare rotta
Cambiare rotta ovviamente rispetto al governo che ha fatto della retorica sulla famiglia ma cambiare rotta anche alle precedenti politiche dell'Ulivo che erano sostanzialmente dei pannicelli caldi se vogliamo rimettere al centro una politica amichevole
Per la famiglia e per la natalità occorre dedicare un numero di risorse sufficienti da fare massa critica per cambiare
Questa direzione di marcia
E il quarto titolo a che fare con quella grande risorsa che la solidarietà las la le forme associative c'è una proposta di legge per una nuova regolazione delle forme di donazione
Nel nostro Paese che ci metterebbe un pochino in linea non come negli altri Paesi europei ma un pochino in linea con gli altri Paesi europei credo che sarebbe una buona strada anziché prendere quella della del tax che evidentemente è una delle rotte sbagliate
Chiudo dicendo
Ieri avendo partecipato alla celebrazione del centenario della nascita del cardinale Pavan cardinale forse poco conosciuto ma che è quello che ha messo mano oltre che alla libertà religiosa uno dei documenti conciliari alla Pacem in terris questa nel cotton quaranta nella Pacem in terris
Già allora quarant'anni fa il cardinale aveva una visione limpida di che cosa significava costruire l'unità della famiglia umana
E se oggi siamo già un mercato globale siamo già un un mondo unito sul piano economico finanziario commerciale siamo già paesi rime scolati cultura meticcia te
Siamo enormemente indietro come se fossimo all'età della pietra dal punto di vista delle istituzioni politiche dalla famiglia umana
Ecco perché perché oggi lo sforzo lo l'intelligenza dedicata alla politica è indispensabile per in qualche modo guardare al futuro e in questo servono le idee
Diceva un filosofo
Le idee vanno più piano delle pallottole però vanno più lontano
Le nostre idee possono andare lontano camminiamo con le nostre idee e avremo la possibilità di costruire l'unità della famiglia umana
Grazie a Luigi Bobba
La parola Fanny Barrichello danni Barrichello si prepari Pietro Ghetti
Poi Franca Bimbi
Buonasera a tutti sono Bunny Barrichello delegato vicentino per il collegio di Bassano del Grappa
Cercherò di essere sintetico per esprimere comunque alcune considerazioni sarà ma è molto importante
Innanzitutto bravo Diego Bottacin coordinatore veneto per aver fortemente voluto la nascita del coordinamento Veneto per il centro sinistra
Un tavolo unico per parlare di programmi e poi di candidature in funzione delle prossime elezioni
Un'alleanza fra tutte le opposizioni alla disastrosa politica neoliberista della Casa delle impunità che va da Rifondazione a Di Pietro di un Ulivo allargato i movimenti al mondo produttivo al volontariato al terzo settore
A tutte le persone di buona volontà che abbiano a cuore l'essere umano e non il profitto
Avanti così ed il Lo Forte quando andrai a Roma che questo è quello che ci chiedono i nostri elettori
Se loro fanno fatica a capirlo noi in Veneto l'abbiamo ben chiaro
Dillo in special modo Enrico Boselli
Che personalmente se dovessi scegliere tra lo SDI e l'Italia dei Valori non avrei alcun dubbio
Per me i valori la giustizia la questione morale sono fondamentali
Ne approfitto per rilanciare la proposta di Di Pietro
Non candidiamo nelle nostre liste persone con condanne passate in giudicato
Le perdoniamo cristianamente per i loro errori ma non ci fidiamo più di loro nel ruolo di amministratori a proposito di Roma vorrei dare una tirata d'orecchi a Rutelli
Per le sue infelici uscite sulla guerra in Iraq
All'inizio disse speriamo che la guerra finisca al più presto con la vittoria degli americani
Ma Francesco noti rendermi conto che la guerra preventiva di Bush e Sharon è illegittima ai sensi della Carta dell'ONU
Criminale ai sensi della Convenzione di Ginevra immorale perché fatta per interessi di parte vuoi petrolio o territori e controproducente ai fini della lotta al terrorismo con i fatali ieri di che stiamo vedendo ogni giorno e più volte al giorno
Francesco consulta la base prima di esternare a nome della Margherita posizioni che magari sono solo due
Esiste internet si può fare in brevissimo tempo e lo sai perché le mie e-mail di risposta alle tue esternazioni che arrivano immediatamente
Le considerazioni che seguono le avevo preparate prima della tragedia dei nostri carabinieri
Beh le propongo comunque perché le ritengo ancora e più drammaticamente vere avevo scritto
Anche i nostri soldati in Iraq pure essendo benvoluti da tutti perché tutti hanno capito che gli italiani sono lì esclusivamente per aiutare il il martoriato popolo iracheno si trovano ad operare in una condizione di illegalità
La risoluzione all'unanimità del Consiglio di sicurezza non risolve il problema
Bisogna che i nostri soldati indossi no il casco blu dell'ONU
Impegnatevi in Parlamento affinché i nostri soldati siano assegnati a Kofi Annan
Pur continuando ad operare sotto il comando operativo degli americani
Ma insisto agli americani soloni comando operativo mentre il comando e controllo deve essere dell'ONU
Perdonatemi i termini tecnici mai militari di professione come lo sono stato io capiscono benissimo cosa intendo e possono spiegarlo al ministro della difesa Martino
Solo così verrà rispettata la nostra costituzione che ripudia la guerra ed ammette l'uso delle forze armate solo per autodifesa o per ingerenza umanitaria
E non certo per seguire la folle e criminale teoria neoliberista della guerra preventiva
Poi che le parole di circostanza durano poco e servono a poco
Voi parlamentari della Margherita avete il dovere morale di chiedere al ministro Martino se i nostri militari che operano in Iraq sono sottoposti al codice militare di pace o di guerra
è estremamente importante perché se si tratta di codice di pace alle vedove e agli orfani non spetta la pensione di guerra
Bellini e Cocciolone dopo l'abbattimento risultavano assenti ingiustificati perché non essendo l'Italia in guerra non potevano essere prigionieri di guerra
Se si tratta di codice di pace le vedove ricevano un centinaio di milioni delle vecchie lire e una ridicola pensione di reversibilità perché è evidente che i giovani militari hanno accumulato molto poco per la pensione
Intendo dire che tra qualche anno queste vedove specie se sono del Sud dovranno chiedere aiuto ai parenti per sopravvivere che dalle vari figli
Se invece i nostri militari agiscono in regime di codice di guerra allora significa che il governo ha mentito sugli scopi della missione
Bisogna ascoltare le parole del Santo Padre il primo new global che dice no alla guerra e a questo neoliberismo che schiaccia l'essere umano in nome del profitto
Domenica scorsa in piazza San Pietro con le esigue forze rimaste si è inginocchiato è implorato tutti gli uomini di buona volontà di tener presenti i valori della vita umana senza pensare solo al mercato al guadagno
Pensino a queste parola i popolari della casa della libertà perché un giorno qualcuno chiederà loro se le avessero o no comprese
Il Santo Padre dice no a questa globalizzazione nella quale il venti per cento della popolazione mondiale consuma allontanata per cento delle risorse
E quando qualcuno del derelitto trenta per cento cerca di riequilibrare le cose gli manda contro i bombardieri
Un'ultima considerazione di carattere politico in Veneto il ventuno e ventidue novembre nascerà una nuova formazione l'Alleanza Popolare formata da Udeur e alcuni popolari che non si trovano a loro agio negli attuali partiti
Solo coloro che hanno detto un no deciso la lista unica per le europee e costi Margherita e DS
Per il momento si conosce il nome di Martinazzoli ma si mormora di altri personaggi noti specialmente della Margherita che si sono dichiarati contrari alla lista unica
Il loro la voglia di fare sorge la balena bianca un terzo polo centrale molto forte
Io ritengo che sbagliamo perché ormai in Italia bipolarismo è una realtà
Però trovo giusto che seguono le loro aspirazioni
Penso che sarà un bene anche per la Margherita che potrà seguire con maggior slancio il percorso indicato da Prodi spero che i popolari che andranno nel nuovo partito non facciano come quelli della Casa delle Libertà che ignorando le produzioni il Santo Padre hanno votato con Berlusconi e l'appoggio alla guerra di Bush
Poi ha votato la Bossi Fini e tante altre leggi fatte per proteggere gli interessi di pochi
Spero che nella Margherita rimane ripopolare più progressisti come Castagnetti o Rosi Bindi che recentemente ha presentato la proposta di legge sulla non autosufficienza legge che dovremo attuare subito appena vinte le elezioni perché è sicuro che le interessa
Popolari con i quali è bello per uno come me che viene dei Democratici camminare insieme per fare un'Italia un Europa è un mondo migliore grazie
Pietro Vietti
Delegato di Brescia voi daremo la parola
Alla fine tante idee ricercatori ne ha parlato durante la sua relazione Francesco Rutelli Lo Surdo prego Chieti
Care amiche e cari amici
Sono corso di portare una posizione minoritaria finora non ho sentito sentito pochissime posizioni come la mia
Va al bello del nostro partito il dialogo e la forza del confronto
Posso sono molto contento che finalmente dopo due anni dalla congresso di Parma si costituisca questa assemblea proprio programmatica un'assemblea dove si discute un momento importante per il nostro partito la scelta la scelta europea
Orto due riflessioni riguardo la scelta europea che sta prendendo il nostro partito la prima
E dimetti merito
Mi domando è proprio vero che noi abbiamo le stesse proposte della sinistra per quanto riguarda l'Europa usiamo le stesse parole quando parliamo di quel faro di forma di Stato di forma di governo di politica economica di rapporti internazionali
In una lista unica dove andranno le nostre tradizioni le nostre Ida detta la nostra visione di Europa i principi di Adenauer di Schumann di Gasparri
Possono rimanere questi in una lista unitaria
La nostra coscienza politica non verrebbe annientata
La Margherita sì proporrà spero la prima volta all'elettorato
Nelle elezioni europee diamo la possibilità alla Margherita di potersi Qandil presentare col proprio simbolo alcune obiezioni anche di merito
La scelta della lista unica non è stata una certa condivisa da tutti è stata una scelta verticistica che non ha preso in considerazione le opinioni della base
Noi vogliamo come semplici iscritti dalle più piccole sezioni vogliamo far valere la nostra tessera odiamo fa barriera le nostre idee come semplici iscritti
A Parma
Due anni fa avevamo deciso di trovare una collocazione dalla Margherita a livello europeo questo non è stato fatto
Non è stato fatto ed ora ci viene chiesto di entrare in un nuovo gruppo europeo con i DS
Sono piuttosto perplesso su questo su questo passaggio non possiamo lasciare il centro dell'Europa addosso un'arte Berlusconi il centro dell'Europa possiamo essere noi
Nel caso in cui però
Passerà al progetto della lista unica
Che questo sia un progetto solo congiunturale
Sì a un progetto solo di un problema al periodo il periodo dall'Europa non sfoci in un partito unico che ci sia un programma condiviso da tutti e questo programma sia fatto da tutte le forze del partito
E dai partiti vi chiedo
Vi chiedo con forza di sostenere domani la la posizione di presentarsi da soli di presentare da solo la Margherita vi chiedo di non tagliare ancor prima che nasca il fiore che sta sbucciando
Grazie la parola al tante dei ricercatori Lo Surdo
Poi parlerà Enzo Carra
Cari amici della Margherita scusate SEM intrufolare vostro dibattito
Mi chiamo Giovanni Lo Surdo sono rappresentante del coordinamento nazionale dei ricercatori senza presa di servizio
E nella vita sono un fisico pareri ingraziare lui a nome dei mille settecento ricercatori in attesa di assunzione per quest'invito che ci dà l'opportunità di fare un bilancio di quanto è successo negli ultimi giorni in merito ai temi della ricerca sono lieta di essere qui proprio all'indomani dell'approvazione in Senato dell'emendamento all'articolo undici della finanziaria che viene incontro ad alcune delle nostre richieste
Fatemi fare un passo indietro la legge finanziaria attualmente in discussione
Nel testo uscito dalla Commissione Bilancio del Senato bloccava le assunzioni nelle università e negli enti di ricerca per il secondo o terzo anno consecutivo
Ora è chiaro che provvedimenti di questo genere arrecano un grave danno alla ricerca italiana rischiando di bruciare un'intera generazione di ricercatori
E di costituire un tappo per che impedirà l'accesso ai neolaureati per anni a venire
Inoltre si ledono in questo modo i diritti di persone che dopo tanti anni di studi qualificati e troppi anni di precariato che assume spesso forme umilianti hanno vinto un concorso pubblico
Aggiungo che lo stipendio di ingresso di un ricercatore universitario al pari a circa mille cento euro al mese
A fronte di ciò noi ricercatori vincitori di concorso ci siamo mobilitati
E sette novembre in un'affollata conferenza stampa abbiamo dichiarato pubblicamente mostrando passaporti e biglietti aerei che siamo pronti ad accettare le numerose offerte di lavoro che arrivano dall'estero la scelta dolorosa molto dolorosa molti di noi all'estero ci sono già stati anche per diversi anni
E all'estero hanno scoperto di essere molto desiderati
Di essere bravi spesso più bravi dei nostri colleghi americani o giapponesi
Tuttavia vorremmo restare a lavorare in Italia fa ricerca in Italia perché crediamo che sia giusto contribuire allo sviluppo della cultura della scienza nel nostro Paese che ha copiosamente investito nella nostra formazione
In seguito alla conferenza stampa si è registrata un'attenzione elevata dagli organi di informazione nostri confronti a mia memoria e la prima volta che si parla di ricerca sulle prime pagine dei giornali per diversi giorni consecutivi
Forse spero sta lentamente crescendo nel Paese la consapevolezza che lo sviluppo e legato indissolubilmente alla ricerca un grande aiuto c'è venuto dal presidente Ciampi che in occasione della giornata per la ricerca sul cancro
Ha parlato in modo chiaro e netto della necessità di assumere ricercatori vincitori di concorso e di assicurare il reclutamento regolare nel mondo della ricerca come garanzia per i neolaureati che vi si affacciano
Ringrazio veramente di cuore il Presidente della Repubblica
E di ieri sera la notizia che il Senato ha approvato l'emendamento alla finanziaria che permette la nostra soluzione
Si tratta per noi che ci siamo impegnati a contestare un provvedimento iniquo il mio bene di una grande vittoria parziale
Vittoria perché abbiamo ottenuto uno dei nostri scopi
Grande vittoria perché le modifiche alla Finanziaria al Senato sono state minime
E perché ascoltando il dibattito ieri si poteva cogliere una sensibilità finalmente trasversale ai temi della ricerca che non sempre è stata dimostrata parziale però perché se da un lato si sana un vulnus dall'altro sì lascia il blocco delle assunzioni per chi verrà dopo il due mila tre
E in questo modo sir veritiera semplicemente per il prossimo anno la medesima situazione
Eppure eppure le università e gli enti di ricerca hanno bisogno disperato di forze fresche
Nelle università e il trentacinque per cento dei ricercatori il cinquanta per cento degli associati e sessantacinque per cento dei professori ordinari a più di cinquant'anni
Il rapporto ricercatori popolazione in Italia e circa il cinquanta per cento della media europea
E così il rapporto docenti studenti sono numeri preoccupanti che confermano la necessità di facilitare l'immissione dei giovani nel mondo della ricerca si valuta inoltre che nell'università vi sia un ricercatore precario per ogni docente e ricercatore strutturato si tratta di una fascia di precariato che si prolunga negli anni che mette il ricercatore in una condizione di minorità scientifica
Infatti al trattamento economico previdenziale ed assistenziale del tutto inadeguato
Si aggiunge una limitazione dell'autonomia della ricercatore che in gran parte dei casi viene assunto su un progetto definiti predefinito e non a autonomia di ricerca
Questo fa sì che accanto of al ben noto fenomeno del brand regni il drenaggio dei cervelli all'estero ci sia un fenomeno più nascosto ma ugualmente insidioso il brand Waste lo spreco di cervelli spreco che coinvolge tanti giovani brillanti che di fronte alle frustranti prospettive del precariato sottopagato rivolgono la loro intelligenza d'altro ritenendo che fare ricerche in Italia sia un lusso che sono ti benestante si può permettere accanto al problema delle risorse umane esiste il problema delle risorse economiche Italia spende in ricerca e sviluppo all'uno per cento del PIL a fronte del due due di Francia e Germania del due otto degli Stati Uniti è del tre sette per cento della Svezia
Sempre più spesso si parla del pericolo Cina per l'economia italiana e della necessità di esorcizzare lo puntando decisamente su innovazione ma non può esserci innovazione senza ricerca
A fronte di ciò
Il governo si appresta a varare l'Istituto italiano di tecnologia
E a dotarlo di un miliardo e cinquanta milioni di euro in undici anni il fine dichiarato è quello di cito promuovere lo sviluppo tecnologico del Paese l'alta formazione tecnologica
Siamo perplessi gli
Non si trattava di chiarire di una posizione pregiudiziale ben venga tutto quello che mobilita nuove risorse crea nuove opportunità per i ricercatori
è però evidente che si sta finanziando quella che per ora è una scatola vuota
Ci vorranno anni anche dieci anni dice Carlo Rubbia prima che possa essere produttiva a scapito di realtà già esistenti che già assolvono ai compiti previsti per questo nuovo istituto
Gli enti pubblici di ricerca
Negli enti pubblici dice di ricerca e CNR l'Istituto nazionale di fisica nucleare l'Istituto nazionale di ottica e altri si trovano ricercatore e progetti di assoluto valore mondiale
In tanti enti si conduce ricerca di base ai massimi livelli e si studiano le applicazioni di tali ricerche
Basti pensare i progetti sulle energie alternative a quelli sulle nuove tecniche di diagnostica per immagini o alle reti di calcolo distribuito all'uso di tecniche ottiche per l'analisi di opere d'arte
Ho il privilegio di essere cresciuto come fisico in uno di questi enti
E di lavorare in un esperimento affascinante che allo scopo di accrescere la nostra conoscenza dell'universo e disturbare direttamente i buchi neri
Beh può sembrare un obiettivo del tutto speculativo però lasciatemi dire che per per poter raggiungere questo obiettivo abbiamo sviluppato delle tecnologie avanzatissime in vari campi dalla fisica dei laser a quella che nuovi materiali
Questo è un progetto processo tipico della ricerca fondamentale si mettono a punto nuove tecnologie nati dallo stimolo della voglia di conoscere che in molti casi col tempo trovano applicazioni la vita di tutti i giorni
Gli enti di ricerca sono grande preparati Monica Aliano ma soffrono oggi al pari dell'Università della difficoltà di reclutare i giovani e di offrire loro una carriera di quarta livello delle competenze delle capacità di cui sono portatori
Si torna così al vero problema e concludo investire sulla ricerca vuol dire in primo luogo a riempire i laboratori di giovani lasciare loro spazio iniziative mettendoli in condizione di lavorare per seguendo in modo dignitoso
Chiediamo a voi e chiederemo a tutte le forze politiche che ci interpellano hanno in merito di mantenere alta l'attenzione verso questi temi al di là della nostra vicenda personale crediamo che si tratti di una questione strategica per l'Italia
Vi chiediamo di aiutarci a rendere la vita più facile a quei neolaureati carichi di cultura passione energia che vorrebbero lavorare nei nostri laboratori nelle nostre videoteche grazie
Grazie la parola Enzo Carra
Si prepari Nicola Fiorin
Due due avvisi di vita concreta il servizio catering è già aperto granello nel palato sanatorie non netti
Sono state trovate il richiamo è stata fatta una chiave di un'automobile che l'avesse persa può trovarla qua
Regolamento grazie ai seggi
No io credo che ne siamo stati chiamati qui per decidere se su una lista unitaria
Al nostro dico ricercatori andrebbe chiesto che cosa sia meglio sia più utile fare una lista unitaria per l'Europa o uno perché poi
In questa babele di lingue e l'ho detto anche che vive Rizzo per il perché
Io effettivamente
Seguendo il dibattito di oggi ho sentito mi spiace divieto non ci sia perché l'avrei voluto accogliere anche io con braccia aperte con le mani libere poi ho visto anche il ho visto anche il di De Mita che dice che non va perché insomma si fa si fa applaudire perché su Di Pietro però poi dice che in realtà va bene di Di Pietro e non va bene Violante e che diventa insomma il dibattito si si ricomincia
Comincia a essere interessante
Comincia a essere interessata nel momento in cui noi in fin dei conti siamo per la prima volta davvero ab alla portata di una vittoria
Dobbiamo anche considerare che qui per la prima volta dopo un paio d'anni cominciamo a vedere come in realtà l'unico contratto che è stato capace di adempiere Berlusconi e quello con la vicenda il cantante no quindi in realtà è un allora
Di fronte a questo gli fermiamo come degli asini e cominciamo a ragionare sulla lista unitaria
Questo mi sembra una cosa geniale assoluto
Poi devo anche dire che quando a io credo che non ci sono alternative noi solitario lo dico subito così al scambi scanso equivoci anche perché voglio parlar pochissimo
Naturalmente la la lista unitaria non è un pranzo di gala quindi son tutti benvenuti chi vuole inserirsi si chiede non ci sono esclusiva non ci sono neanche invitati non credo che debba essere un problema di questo tipo però voglio capire anche e io ieri ho visto che alla fine di una non dico rinvia la questione travagliata
Prima che qualcuno voi ce lo spieghi
Io alla fine vorrei che magari ricercatore
Prendo dalla sua capacità rimanendo in Italia ci spieghi che cosa è successo effettivamente
Dice il gruppo dono ben io ho sentito Rutelli mi pare abbia parlato di gruppo noi autonomo qualcosa del genere
Quindi questo mi pare l'obiettivo al quale dobbiamo dobbiamo lavorare
Io mi chiedo ma se parli elezioni europee andassero bene perché magari vanno male come ho visto declinato in un in un programma manifesto che è stato è stato fatto circolare qui in sala dice perché voi pensate a Marghera Margherita pensa di fare la lista unitaria perché siccome forse va male allora si nasconde
Allora è meglio che vada male la deride nonché di in ogni caso lo dico come in e per assurdo ma invece facciamo il caso che si vada bene
Ma se si va benino Europa che vogliamo fare il giorno dopo
L'ha detto anche per fortuna anche qui il il nostro amico De Mita con trenta deputati in Europa che facciamo noi non non si il Parlamento europeo non prende atto di questa novità clamorosa non so magari ci fosse naturalmente
No non facciamo finta di niente voi dobbiamo qui facciamo un io comunque
Lo voglio dire con prima di arrivare ad altri
Ad altri passaggi siccome il passaggio attuale poteva essere in parte risolto o comunque in parte dibattuto già al congresso di Parma di un anno e mezzo due anni fa
Perché sapevamo da che parte stavamo adesso c'è qualcuno che ancora delle perplessità sul partito popolare europeo il due anni fa sapevamo che il suo partito popolare europeo c'era una inagibilità politica o sbaglio quindi c'era qualche cosa di di cui parlare
Non ne abbiamo parlato
Abbiamo preferito farlo quasi alle vigile vedono bene però adesso faccia lo stiamo facendo denso
Ora io dico prima che succeda una cosa del genere dopo la vittoria alle europee magari prima di passare al momento successivo che sappiamo quale potrebbe essere salvati o non salvati anzi anzi no Loi salvati da Berlusconi
Andiamo dopo una dopo un risultato elettorale vero serio alle europee vorrei io chiedo di rivederci subito non lo poiché non sarà il congresso
A doverne parlare perché ne discute il congresso sarà prima delle europee B dico Charlie avremo tutti quanti la possibilità la libertà di discutere di che cosa si vuol fare di un partito
Che deve rimanere tale ma che contemporaneamente fa una lista unitaria con altri partiti che stanno nel centrosinistra e di un centrosinistra dobbiamo a abbi abbiamo bisogno noi
Quindi
Io una volta si sarebbe detto
è un po'la politica del carciofo noi fino a qualche fino a Parma avevamo chi era contrario anche alla Margherita
Adesso è contrario alla lista unitaria poi sarà conta insomma bisogna capire che una foglia la volta
Poi non lo so ecco non forse sarebbe meglio prendere il carciofo tutto insieme
Perché forse perché poi dice appunto non poi basta non chiedimi tutto ma fino a qui ci arrivo però dopo non lo so
Non non non si ragiona così in politica non ho mai sentito nemmeno in un non non non l'ho mai sentito uno diceva ma fin qui però dopo non no no per carità
Chiedimi tu non perché pari dopo l'Europa per che facciamo certe dopo l'Europa dopo dopo maggio bisognerà parlarne
A meno di non volerci deliziare sul sentivo per furto e mi sembra che sia già tramontato il discorso tra riformatori e riformisti che era un cavallo di battaglia delle sezioni socialdemocratiche negli anni settanta
Dice la famosa distinzione tra i riformatori riformisti
Bisognerebbe richiamare in servizio Lita nasi insomma perché questi sono certamente hanno anche un impianto ideologico e politico migliore di non gli altri a fare la differenza del riformatorio riformista
E dice però che non si può fare poi appunto lo non dice non adesso basta fin qui ma dopo
Ma non sarà che ci abbiamo qualche incubo del passato che ci tormenta qualche complesso d'inferiorità ma non sarà che l'egemonia siamo noi ce la portiamo dentro la e la e la consegna e la e la proiettiamo al di fuori
Ma non sarà che deve metterceli dobbiamo liberare una volta per tutti perché non ne possiamo più di questo di questa situazione
Se avesse c'è qualcuno di noi che a questo problema sicuri
Poniamoci tutti ci siamo buttati nel tanti anni adesso non ne possiamo più perché pensare davvero che ci blocchiamo perché c'è una presunta egemonia di qualcun altro che insetti
Per per poveretto non sta meglio di noi ma certamente ha mille motivi per sarà peggio beh ma allora qui qualcosa non l'ho capita
Parliamo di identità ma perché in ogni che che che il passaporto abbiamo che che carta d'identità abbiamo abbiamo cambiato gli abbiamo cambiato i connotati non ci riconoscono per strada
Se non lo so e lo siamo quello che ha vissuto due volte non è così non è un film di Hitchcock e questa è una cosa seria
E qualche volta la prendiamo in giro ci ci prendiamo in giro tra di noi perché anche questo dibattito in gran parte è stato un po'un dibattito artefatto l'inganno e qui l'inganno in quello che installerà contando i che stiamo raccontando in giro
Ci passa ci basta pochissimo
Finiremo domani finiremo con questa con questo voto mi pare di capire che siamo almeno sulla lista unitaria
Per carità quella non si tocca adesso è diventata come come la benemerita benissimo facciamo la lista unitaria però vivere una cosa facciamo una lista unitaria fate tutto quello che volete con con pera anche perché bisogna del gruppo e vanno mi ricordo un mio amico diceva che ricoprono sempre
Ho inventate vanno sempre tenuti a un poco sul chi vive benissimo dopodiché però pensiamo pensiamo al resto cioè pensiamo a vincere le elezioni e dopo averle vinte se se accadesse come accadrà
Ma torniamo qui a decidiamo del nostro futuro sul serio non come abbiamo fatto da Parma in poi grazie
Grazie sono Nicola Fiorin delegato di Brescia
Si prepari Lucia Borgia delegata di Roma
Poi Pierluigi Castellani senatore carissime amiche carissimi amici
Al termine di questi lavori saremo chiamati a una scelta difficile una scelta complessa perché da questa certa tra ora origine un cambiamento e perché unire è sempre più difficile e problematico che dividere un cambiamento per essere tale implica tre aspetti
La sofferenza il coraggio e l'ambizione la sofferenza che nasce dalla certezza di ciò che si sta lasciando e la contemporanea incertezza di ciò cui si va incontro
Il coraggio che risiede nel tentare l'impresa nonostante questa quota di incertezza e l'ambizione perché se un cambiamento deve esserci deve essere per una soluzione di più alto profilo
La lista unitaria certamente un grande cambiamento
Resta sicuramente è un cambiamento sofferto questo l'abbiamo già detto resta da vedere se un cambiamento coraggioso e ambizioso
Ci sarà una scelta coraggiosa io credo dipenda dalla nostra volontà di far prevalere ciò che ci unisce su ciò che ci divide
Premendo presenta che la destra trae le ragioni dalla propria coesione sulla spartizione dei poteri mentre l'Ulivo tra i ragioni la propria coesione su un'area di valore che e comune a tutti i partiti della coalizione
Se poi ci sarà un cambiamento vizioso questo dipende dal progetto politico che a questo cambiamento è legato io penso dando un'occhiata la situazione sia internazionale che interna che si renda necessario un progetto politico di alto profilo
Che tende a realizzare l'idea d'Europa che noi abbiamo e che è contenuto nel documento del presidente Prodi è un'idea di taglia diversa da quella che sta realizzando il centrodestra
Per questa ragione io penso che noi dobbiamo coltivare la volontà di un progetto politico ambizioso che sarà molto importante che al termine di questi lavori ed in questa assemblea non ci saluta il simbolo qui con la consapevolezza che in questa stazione della politica c'è un treno in partenza un'impresa da compiere un compito che ci spetta grazie
Grazie
Lucia Borgia poi il senatore Castellani poi Pier Giorgio Luciani
Grazie
E Francesco Rutelli ci ha detto poco fa e nei momenti difficili che si riscopre il senso della politica
Ecco a me è sembrato che queste parole abbiano dato il senso che abbiano fotografato questa Assemblea
Ci hanno detto che bisogna trasformare il dolore in forza questo purtroppo tutti noi lo sappiamo anche nella nostra vita privata al fondo dei grandi dolori
Ho subentra la forza che moltiplica le proprie capacità psichiche e fisiche oppure si soccombe
E questo mi sembra un caso è con noi siamo arrivati qui a Bologna
Veramente straziati questo al di fuori in ogni momento ricca io sono sicura lo vedo lo sento lo ha avvertito strapazzati
Dal dolore per i nostri morti in Iraq ma anche arrabbiati arrabbiati almeno io sono proprio incavolata
A morte per l'ingiustizia per la trappola in cui li hanno cacciati parlavano di pace
Ed era guerra avevano armi leggere questo ormai assodato
Erano nel dice ma era un camion bomba ma se anche avessero sparanti
Con da un con un'arma pesante non erano in grado di rispondere erano persone che erano degli idealisti si è visto
E quindi erano impreparati ora noi siamo arrivati qui
Per dire basta questo ci ha dato moltiplicato le nostre forze e questua accede moltiplicherà per andare in giro a far conoscere la nostra cultura di governo
Alternativa e opposta all'attuale governo che tanti danni e lutti e tristezza è stato detto hanno intristito al Paese
Adesso noi abbiamo il dovere di far conoscere il nostro Progetto politica europeo quel progetto di Romano Prodi in quel libricino azzurro che a me già e tanto caro
Sulla lista unica però io non credo che avremo da spendere molte parole ecco al nostro elettorato perché non so voi ma la mia esperienza
Che il nostro slogan uniti per unire
Interpreta alla perfezione lo stato d'animo dei nostri elettori anche dei nostri simpatizzanti che lanciano ormai da tempo una richiesta unica
O niente vi stavate insieme pensate a vincere
Ecco per il mio lavoro politico incontro soprattutto donne
Io un per la verità una Rete di donne della Margherita a livello locale già la trovo già serpeggia la incontro ogni giorno la incontriamo ogni giorno con le altre donne
Qui presenti aspetta solo di essere sistematizzata
Io mi permetto di chiederlo ancora una volta al presidente Rutelli c'è bisogno di parlare di donne con le donne perché ha una Margherita che non parlerà alle donne con le gonne
E anche con gli uomini di buona volontà farà guardare altrove le donne voi avete visto che la donna la destra
Cavalca persino lei lettrici le donne che non è stato mai di un loro tema o quindi io questo lo dico e vorrei essere chiara no perché esiste una via femminile separata che questi ha un approccio ammuffito superato vecchio ma perché le donne portano proprio nel loro sistema di collocazione nel Pup
Dico e nel privato lo potete constatare tutti i giorni anche nelle vostre famiglie alcune specificità che le rendono proprio sicuramente diverso e dagli uomini politici elettori mariti amici
Ecco un esempio lo stiamo avendo in questi dati che ci vengono su wall andar via non andar via dall'Iraq voi l'avete visto i sondaggi oggi sui giornali ecco a me mi è stato detto che scorporando questi sondaggi che comunque dicono non si può andar via subito però ci vuole un ripensamento le donne
Pur non dicendo andar via subito solo la stragrande maggioranza di quelli che dicono un ripensamento veloce
Io mi sono trovata spesso con donne che lui provavano assolutamente il nostro intervento in Iraq solo avevano qualche remora perché gli americani ci avevano aiutati perché gli avevano messo in mente che noi dovevamo ricambiare
Ora io vi ricordo che gli americani hanno avuto la guerra in Vietnam
Per quindici sedici anni dal sessanta sessantuno al settantacinque in tutti questi anni
Loro non avevano e non chiedevano soldati perché con cinquecentoquaranta mila poveri ragazzi che sono arrivati a vere non volevano i nostri però chiedevano un sostegno un sostegno politico un impegno beh io mi son trovata con una visita di Moro a Washington
Che era stato messo sotto pressione alle corde e quando noi giornalisti all'uscita abbiamo chiesto a Moro come era andata a finire qual era la posizione dell'Italia Moro era ancora ministro degli Esteri
Mauro ha detto
Abbiamo portato la comprensione del nostro Paese economica Massimo abbiamo portato la comprensione
Naturalmente è successo poi una polemica con gli Atlantis stia anche nella Democrazia cristiana gli ultrà oltranzisti ma dico perché noi eravamo obbligati
Non è avanti
E invece è stato fatto credere così
è stato fatto credere che sia un amico si lancia dalla finestra tutti rilanciare con lui
Permessi a un amico si lanciano devote nere
E cercare di non farlo lanciare questa è la vera amicizia io so che c'è chi la pensa diversamente ma io sono stata molto orgogliosa delle mie bandiere per la pace messe atto tele finestre di casa miglia no la ha una sola
Ecco quindi questo
Quanto poi e finisco sobrietà
Quanto poi al ritornando un momento alle donne la politica io ho fondato coordino un circolo che che si chiama
Per una che democrazia paritaria cosa difficilissima naturalmente perché se ci fosse veramente la parità metà degli uomini dovrebbero andare a casa allora non si può chiedere a questo adesso chiediamo anche noi nel partito un trenta per cento e mi permetto di ricordarlo ma le donne sì vista Morano alla politica perché si sentono penalizzate
Quindi io non posso fare altro che chiedere ancora al presidente Rutelli alle nostre parlamentari a tutti voi specialmente uomini perché se non ci sono avrebbe ne parliamo spesso con la Fumagalli e con altre amiche se non ci sono uomini di può temere
Che fanno proprie le esigenze e chiudo delle donne dove non andiamo mai avanti perché come io dico spesso
Malgrado tante buone leggi malgrado tanti successi
Qualcosa deve essere andato storto se siamo ancora questo e se abbiamo avuto solo quaranta ministri le donne in nella storia della repubblica con l'amico mille seicentoquarantuno mila quattrocentosessanta
Dada il soldato non ce l'ha scritto ministri uomini qualcosa è andato storto io vi chiedo e penso che tutte le donne della Margherita richiedono
Di darci una mano per il bene anche della Margherita per far sì che la nostra sia una democrazia compiuta vi ringrazio
Grazie Pierluigi Castellani
Si prepari Pier Giorgio Luciani
Cari amici siccome siamo tra pochi intimi farò perdere poco tempo
Innanzitutto vorrei riportassimo il nostro i nostri interventi all'ordine del giorno siamo qui
Per dire sì e a quali condizioni con quali motivazioni alla lista unica e al documento che ci ha proposto Romano Prodi
Io dico subito
Che sono d'accordo con la relazione del presidente Rutelli là dove CDA questo percorso
Lista unica gruppo unico nel Parlamento europeo lista agganciata ha un forte e riconoscibile
Programma europeo con una forte riconoscibile idea dell'Europa così come viene delineata nella documento che ci ha inviato Romano Prodi
Però sono venuto qui
Per chiarirci tra di noi
Per fornirci
Delle motivazioni di porre azionare alle e scioglierci insieme i dubbi e le preoccupazioni che anch'io porto in questa Assemblea
E le dico
Così brevemente
Preoccupazioni e dubbi
La prima riguarda
Una richiesta di un approccio trasparente e coerente tra di noi
Non nascondiamoci dietro un dito
Diciamo sia la lista unica e non al partito unico però siamo consapevoli lo dobbiamo essere consapevoli che se la lista unica avrà successo e mi auguro che avrà successo perché altrimenti non so perché la facciamo
Se la lista unica avrà successo sarà il primo passo inevitabilmente verso il richiamo al partito riformista
E allora dobbiamo dirci
Che cosa sarà della Margherita
Sappiamo
Che noi andiamo poi alla conclusione
Di questa Assemblea con un documento unitario e già questo la dice lunga amici
Un partito che è costretto a mediare Sempre e ancora è già un partito consolidato nelle proprie idee nella partenza di ciascuno di noi
Un partito che non può votare non è ancora un partito consolidato
Un partito che non può esprimere maggioranze e minoranze per paura che le minoranze
Alla fine
Può riescano dal partito è allora un partito ancora che dobbiamo costruire e allora noi andiamo a lista unica sapendo che ancora non abbiamo dietro un partito consolidato e ancora fragili del partito
E lo dobbiamo stare attenti amici
Al percorso che faccia
Questo significa anche un'altra cosa
Che forse nell'idea
Della lista unitaria e dell'idea retrostante perché c'è retrostante del partito riformista c'è un'altra idea
Cioè quella di una ristrutturazione delle forze politiche nel nostro Paese che teme nel centrosinistra l'egemonia del dei dei Democratici della sinistra non dimentichiamoci che c'è questo c'è una volontà di ricomposizione dell'aria politica del centrosinistra che in qualche modo inglobando i DS Noli faccia ritenere più pericolosi
E c'è anche un'altra idea amici
Che sia superato lo schema centro più sinistra e allora mi chiedo e chiedo a voi e chiede a Rutelli che magari ce lo chiarisca
Ma davvero la lista unica supera lo schema centro e sinistra sappiano che nella lista unica non entreranno i Verdi Comunisti italiani certamente non Rifondazione forse non riesce non entreranno
Anche parte dei movimenti la detto già Nanni Moretti che il Triciclo non è interessante per loro
Forse non entrerà anche una parte della sinistra dei DS perché l'ha già detto qualcuno mi richiamo
All'articolo di Massimo Salvadori vol tumore pubblica di quattro cinque giorni fa laddove dice attenzione
La lista unica presuppone anche uno un elettorato omogeneo ancora lettorato DS Margherita Sting non è omogeneo amici perché lo percepiamo nelle
Parlando con la gente nel nostro tra il nostro elettorato che pure si è espresso come parlamentare dell'Ulivo
E allora attenzione amici che rischiamo di riproporre lo schema centro più sinistra con una sinistra non mediata dai DS una sinistra può diventare più forte più pericolosa certamente più conservatrice
Perché certamente ci sarà un richiamo verso quella allora amici
Ho spesso queste preoccupazioni per dire
E dobbiamo andare verso questa idea lanciata da Romano Prodi in modo razionale
Vedendo nei pericoli i rischi e cercando di superarli di non cadere in quei pericoli in quei rischi
E quindi rafforzando la Margherita non considerandola un momento
Provvisorio Temporary omesso qualche altra cosa
Abbiamo creato la Margherita facendo già uno sforzo tutti noi prima tendo sì tutti in discussioni amici
E rimettendo tutto in discussione
Non abbiamo abbandonato le nostre vecchie storie ma le abbiamo per così dire come diciamo contaminati
Allora amici
Attenzione
Andiamo verso
Questa
Esperienza rafforzando la Margherita verso un'esperienza che ci colloca in un quadro europeo ben chiaro da qui quindi inevitabilmente il gruppo unico espresso dalla lista unica in modo che in si ponga veramente
Dietro l'angolo
La evocazione del partito riformista a cui non molti di noi potrebbero poté potrebbero non aderì c'è un pericolo
Credo che la Married anche abbia ancora un ruolo da svolgere
Come momento coagulante dell'i riformismi che non si ritrovano nella sinistra e quindi a un piano un ruolo anche di attrazione verso quel ceto moderato che è quello che ci fa vincere le elezioni come ha fatte vincere recentemente nel Trentino
Allora mi dici
Qui diretta e chiudo
L'allora come andiamo
A verso la lista unica
Andiamo amici in modo razionale dicendo che e c'è l'Europa dimezzano dobbiamo spenderci per Oropa e dobbiamo fare anche qualche sacrificio abbandonare qualcosa di noi in una lista unica perché l'Europa è il traguardo che ci accomuna
Ma dobbiamo anche chiedere comportamenti
Che Romano Prodi guidi questa lista
Che Romano Prodi riprenda il suo pullman ed in viaggi per l'Italia
Che porti il nostro mondo in Europa con tutta l'esperienza che Luís avuto come presidente della commissione e con tutte le speranze degli italiani che vedo nell'Europa in questo modo certamente dovremo anche salvare la nostra identità
A nostra e dinamici
Se facciamo questo questa adesione per così dire razionale e anche emotiva dietro il Polo male di Romano Prodi le nostre dita mettiamo sulle dietro le spalle
Nello zaino del combattente nostre diano sepolture sono la risorsa per sopravvivere per andare avanti nella battaglia come appunto lo zaino del combattente senza quello zaino saremo soltanto dei soldati allo sbaraglio
Grazie
Pierluigi
Pier Giorgio Luciani si prepari il senatore Bastianoni
La sera cari amici io insieme alla collega Bracco d'Argentina sono forse delegato che viene da più lontano venduta Los Angeles dove vivo da ventuno anni
Di solito ai nostri convegni io oltre a i collegamenti con una politica al nostro partito
Facevo un discorso sui gli italiani nel mondo sulla sul nostro partito nel mondo lascio questo compito prima i colleghi invece stando molto al tema
Vi porto la testimonianza di un italiano che vive negli Stati Uniti e alludo al sistema bipolare che per noi vivendo lì è un sistema proprio fondamentale sul quale si basa la politica del paese
E sistema il valore che in effetti a qualche imperfezione allora anche delle imperfezioni
Ci aiutano a capire per esempio che è bipolare però però c'è qualche outsider per esempio nelle ultime elezioni c'è stato Nader
Che porgo un discorso importante ma ha tolto dei voti estremamente impasta che un solo delegato
Di stato votasse per Gore che noi ora avremmo come presente Stati Uniti Igor e pensate che differenza rispetto ad avere il Presidente degli Stati Uniti e Bush quindi negli Stati Uniti questo sistema funziona e funziona male perché si sanno mettere insieme delle differenze pensate per esempio la differenza che c'è all'interno del partito repubblicano repubblicani ma frontale in Pavan
Ras perché ormai che ha citato Francesco oggi pensate quanto diversi sono eppure sono lo stesso partito
Pensate che implica ecco per esempio c'è più differenza fra loro che quanto ci siano sopra ma tra Mastella e Diliberto e quindi e si vede come pensiamo alle lesioni che ci sono in corso no c'è un candidato Dini che sta su posizioni progressiste Anita l'orgoglio democratico
Invece c'è c'è Lieberman che Statuto supposizioni estremamente conservatrice se ne stanno dando de di santa ragione ma poi appena passeranno le primarie saranno puniti uniti in un partito ecco quindi io penso che o sono d'accordo con tutti quelli che vedo nove l'importanza di dare forza alla Margherita
Il partito unico non è certo e alle soglie non è certo una cosa di domani perché dobbiamo prima rafforzare certamente la Margherita che è un partito giovane e darle spazio e forza però io credo che veramente il discorso della della del partito unico e mi dispiace questo dare un un distaccarmi un po'da quello che è stato il mio maestro ed amico per cinquant'anni perché la si guarda in giro siamo Ciriaco De Mita e mi è stato finora facile seguire le Sulle orme del Maestro invece credo che ora questo questo fatto mi ponga in una posizione diversa
Ma io vedo proprio proprio per questa esperienza americana che di che vi trasmetto perché quella che noi viviamo ogni giorno vedo il leggo il nostro il nostro slogan uniti per il per unire come uniti per unire e per vincere perché uniti uniti veramente una forza progressista in una forza riformatrice o riformatore con la chiama richiama diagramma Prodi nel suo documento solo uniti così potremo veramente dare al Paese un governo diverso che il Paese merita grazie
Grazie Piergiorgio
Senatore Bastianoni
Si prepari Luciano Fustinoni di Como
Cari cari amici della Margherita
L'autorevole sollecitazione di Romano Prodi
La proposta di lista unitaria per le elezioni europee che sta di fronte a noi
Presenta rischi che non vanno sottovalutati come alcuni amici
E loro interventi hanno evidenziato
Ma presenta anche straordinarie opportunità
Come il nostro presidente Francesco Rutelli nella sua relazione sia ricordato credo che come Margherita noi si debba insieme compiere un gesto forte e coraggioso capace di trasmettere all'opinione pubblica l'idea di una nuova capacità di iniziativa del centro sinistra
L'esito delle prossime elezioni politiche del due mila e sei o quando saranno dipenderà in larga parte da ciò che verrà messo in moto proprio nel due mila e quattro
La lista unitaria ed è bene precisarlo non unica perché si uniscono in una lista comune coloro che ci stanno Mira a ricomporre il più possibile in una cornice ideale e politica
Quelle forze del centrosinistra che hanno subito l'effetto della dispersione e che solo per questo non si hanno in dedito di vincere nel due mila e uno
Pertanto ogni passo verso l'unità anche se parziale e Sempre un fatto positivo
In diversi hanno obiettato sulla proposta della lista unitaria rifacendosi ad un ragionamento per così dire utilitaristico secondo cui le forze politiche anche quando si trovano schierate sullo stesso fronte
Debbono presentare agli elettori il più ampio ventaglio di opzioni anziché sforzarsi di organizzare una proposta politica unitaria
Così secondo questo ragionamento si cattura avrebbe una pianta e gamma di consensi da sommare successivamente
Perché altrimenti addetto ad elezioni avvenute si potrebbe effettuare un esito inferiore rispetto alla somma degli addendi
Ma io credo amici che la proposta Prodi non vada affrontata da questo punto di vista per capire la portata di questa operazione occorre fare un'altra riflessione innanzitutto perché la dinamica richiamata quella della somma degli addendi
Superiore ad un'eventuale lista unitaria
Non è una dinamica obbligata
In taluni casi L'Unità produce al contrario un valore aggiunto superiore alla somma dei singoli partiti
Se pensiamo all'esperienza dell'Ulivo e da quelle che vi si sono ispirate si è dimostrato che il desiderio di chiarezza e di unità di grande fasce di elettori ha fatto premio sulla esigenza differenziata di appartenenza che viene ritenuta non prioritaria
La lista unitaria inoltre assume il significato di un fattore aggiuntivo di fiducia capace di spostare l'ago della bilancia fra noi e il centrodestra sia motivando il voto forse tuttora incerte
Tendenzialmente assenteista sia riconquistando parti di elettorato deluso e dalle false promesse di Berlusconi e per fare questo amici occorre una fornire una consistenza proporre un asse di governo credibile non basta a las da antiberlusconismo
Perché chi vuole vincere le elezioni chi vuole vincere una competizione elettorale deve saper offrire al Paese una proposta di futuro
Credo
Sì anche per questo che Prodi oltre ad avere proposto il contenitore la lista unitaria cioè abbia fornito i contenuti attraverso il documento che ci ha fatto pervenire l'Europa il sogno e le scelte da cui si può partire per elaborare un programma di governo tra forze politiche e cittadini
Certo i rischi noi siamo di fronte anche dei rischi quali sono i rischi che corriamo
La proposta di lista unitaria
è stato detto da parte di alcuni si accompagna a quella della Costituzione si deve accompagnare quella della costituzione di un nuovo soggetto politico di stampo riformista
Ma io credo che sia necessario in questa fase evitare la diffusione di un messaggio improprio
Cioè di un'iniziativa che presuma di assorbire nell'alveo di un indistinto riformismo
Culture sensibilità politiche che nel quadro dell'alleanza di centro sinistra sono tuttora chiamate a svolgere funzioni specifiche e non sovrapponibili io credo amici che le ragioni del centro
Non si debbano indebolire anzi si debbono rafforzare i ceti medi e gli elettori moderati non ce lo perdonerà ebbero
E questa preoccupazione e molto avvertita tra noi per questo è bene ricordare ancora una volta che oggi non è in agenda la Costituzione di un partito riformista
Certamente dalle elezioni europee dovrà venire la spinta per un patto federativo più stretto tra le forze dell'Ulivo e del centro sinistra e per questo noi lavoreremo
C'è infine il problema della collocazione degli eletti nel futuro Parlamento europeo questo è il punto nodale sul quale la nostra Assemblea si dovrà esprimere dobbiamo ricercare insieme
Anche soluzioni innovative come il presidente Francesco Rutelli si ricordava
Soluzioni innovative coerenti coerenti
Con lei no con i valori e le fonti ispiratrice che ci appartengono cari amici
Perché queste non so a chi appartengono e non sono alienabile
Cari amici e concludo la Margherita
In questi
Questi anni della sua vita in questi primi momenti della sua esistenza anche per necessità fino ad oggi ha dovuto agire per vie centrali
Direi anche per certi versi con un'azione iniziativa un po'di vertice io credo che questo sia stato avvertito dalla nostra base e allora noi dobbiamo cercare d'ora innanzi di cambiare impostazione cioè noi dobbiamo tenta cercare di essere un partito più orizzontale
C'è un partito Pio capace di ascoltare e valorizzare quel patrimonio di risorse umane costituito dagli amministratori locali dai quadri dirigenti di partito dai simpatizzanti
E dagli elettori che in fondo sono la nostra vera ricchezza vi ringrazio
Grazie Luciano Fustinoni
Non è presente Battista Bonfanti
Iannuzzi
Ivano Strizzolo Giacomo Caramaschi
Nicola tremante
Salvatore Piccolo Ettore Rosato
Alessandro Sattanino
Gavino De Montis
Michela Bracco
Beniamino sassi
Prego
Non chiamo a caso perché non viene cancellato nessuno previdente che quelli che ho chiamato ottomani andranno in coda e quindi terranno se ci sarà tempo
Io prendo lo stesso la parola anche per rispetto per l'Assemblea
Certo chi è andato via evidentemente
Ha dimostrato di aveva ascoltato le cose che soltanto voleva ascoltare e quindi ha dimostrato forse al di là di qualche situazione contingente
Di non essere aperto al confronto perché
A quest'ora non ci sono club
Io vado in giro non le porto anche perché non ho nessuna tua
Una volta avevo qualche parente
Che veniva com'è adesso da qualche anno sono separato neanche i familiari mi fanno da club sono da solo
Ma con la con la grande
Se evita di potermi confrontare il parlare complice
E consentitemi di partire
Da una considerazione forse anche banale
Due anni fa
Noi siamo partiti con l'esperienza della Margherita
Nessuno avrebbe scommesso un soldo
Su questa esperienza di aggregazioni nazionali noi siamo stati pressoché costretti a fare la Margherita
Il risultato elettorale del due mila uno al di là dei nostri stessi meriti
Ha dato di per sé l'accelerazione alla costruzione di un soggetto politico diverso e che c'aveva di diverso questo soggetto che andavamo a costruire
In un contesto politico di grossa frammentazione tentava invece di aggregare forse e culture diverse
Era un'inversione di tendenza una scommessa che però gli elettori avevano già dimostrato di accettare intimorire
Nessuno neanche Rutelli credo prima nelle elezioni del due mila uno le politiche
Avesse immaginato un successo di quella porta certo era nelle aspettative nostre
Ma poi gli elettori ci hanno effettivamente premiato perché
Evidentemente sono riusciti ad individuare gli elettori quel qualcosa che deve strutture politiche ormai non potevano presenta
In particolare di che si tratta
Si trattava della scelta dell'innovazione di fronte ad uno stato assolutamente di conservazione di staticità
Franceschini un mese fa
Partecipando a Porta a Porta
Ha avuto delle espressioni che mi hanno lasciato esterrefatti
Un anno fa per esempio non gli sarebbero mai sfuggite quelle parole
Evidentemente l'innovazione l'aggregazione di forze e culture di ferirsi è un'idea di comincia a fare il suo percorso il suo cammino probabilmente richiederà ancora del tempo per affermarsi e per guardare oltre la Barbieri
Franceschini ha detto a Porta a Porta
Sembra che per la politica il tempo si sia fermato
Perché noi continuiamo a discutere a ragionare secondo vecchie categorie
è arrivato il momento di darci una mossa e cominciare a fare il salto di qualità
Anche perché abbiamo bisogno che la politica sia vivi sempre di fermenti nuovi attraverso un'elaborazione culturale continua
Per la coltura da Nesta digita la coltura e dinamismo la voltura e svelò un po'la coltura in cerca di soluzioni nuove ed alternative
Allora ecco che sentire questa sì parlare di democrazia alcuni personaggi della Pro che hanno fatto anche la storia della politica italiana
E dire che
Bisogna andare al recupero delle vecchie tradizioni
Perché poi la novità non ci dà garanzie
Ebbene secondo me
Noi facciamo torto a chi ha intrapreso la strada della esperienza innovativa e della sperimentazione
Facciamo torto approdi che già prima aveva intuito la capacità aggregante Lello lei
Falcone in giorni fa nel congresso provinciale di Caserta mi sono lasciato sfuggire una frase c'è qualche amico che adesso
No salterà come allora
Abbastanza emblematica ottetto
Amici dobbiamo sconfiggere il centrosinistra
Tutti si sono un po'guardarti che cosa sta dicendo
Volevo dire che il centro sinistra come semplice aggregazione elettorale non ci serve affatto insolventi
è un modello da eliminare da sconfiggere o facciamo il grande salto dell'aggregazione poi il grande salto della coalizione quindi dell'Ulivo effettivamente oppure Berlusconi avrà ancora vent'anni
Il governo la fa
Il pluralismo delle idee è una grandissima ricchezza ma non è detto che debba al vergare in tantissimi contenitori io vedo la le riunioni dell'Ulivo dove venti segretari stanno tutti lì seduti ma che cosa volete gobbe
Questo è uno spettacolo che la gente non vuole più vedere
è la lista unica
Cioè
Se ha uno sbocco in Europa di gruppo unico
Comincia a fare passi da gigante per la lista unica va di per sé giornali nella direzione dell'aggregazione
Ed è questa la strada pur mantenendo le identità e le diversità perché sono ricchezze come ho detto prima
Allora quindi la lista unica
Ci sta benissimo
Se dovessimo fare anche il gruppo unico sarebbe una grandissima vittoria
E dopo che cosa succederà dopo basta mettersi a tavolino
E guardarci in faccia
E affrontare i problemi con la penta è aperta
E non bloccata da vincoli e da pregiudizi
Se noi avessimo fatto prevalere i beni giudizi non avremmo fatto la Margherita
Noi invece l'abbiamo già fatta l'abbiamo costruita
Se era grande ritardo non essere un punto di approdo definitivo ebbe questo lo sapremo più avanti
Ma c'è anche la possibilità che la Margherita non siano approdo definitivo ma che sia anche essa un passaggio intermedio
I prossimi anni ci daranno la risposta a questi quesiti
L'importante è che in questo sforzo di mettere insieme culture diverse non si commetta l'errore che AN
Nella mia regione nella mia provincia è stato già commesso
Di escludere alcune di queste culture di queste forze
Eh ma le girandole e lasciando le della mente in un cantuccio
Anche rispetto al discorso politico
Questo è stato già fatto ed è stato assolutamente negativo ne siamo invece portatori di un'idea
Vanno riscoperte la lista unica va in questa direzione dopo cosa succederà
La briga di vetro per adesso non ce l'abbiamo abbiamo la speranza di poter continuare in questo solco oramai cacciato da Prodi e nel quale noi per adesso navighiamo convintamente
Quello che succederà dopo lo vedremo tra qualche anno grazie
Grazie
Giovanni Bianchi non c'è Patrizio e neppure
Andrea Levico
Io e qualcun altro che ha iscritto a parlare che non ho menzionato
Mi pare di no la possiamo concludere i lavori domattina alle nove e Fini
Prego la mattina nove si inizierà puntualmente
Leggo comunque i nomi dei primi interventi elevare Indini Marco Pazzaglia Nadir Tedeschi Raffaele Morese Gianfranco Morgando Gabriele Frigato Franca Bimbi
A domani