"Terzo mondo: l'impegno dei socialisti"

Compagne e compagni
Diamo inizio ai lavori per non rovinare ironico un l'Italia verso il mondo l'impegno dei socialisti
Con una breve relazione introduttiva tendente a
Illustrare la posizione del partito su questa vicenda
Sulla politica
Ai paesi in via di sviluppo in generale
Con riflessioni sulle esperienze fatte dal dipartimento e dal fine
Con alcune valutazioni sulla legge che la Commissione affari esteri della Camera dei deputati ha approvato in sede referente
Eccone alcune notte
Sulla prosecuzione del nostro impegno sia sul campo legislativo che sul campo politico più generale
Tutto questo naturalmente condensato in poche cartelle
Nel senso che alla fine dei lavori
Compagna forte trarrà le conclusioni di un dibattito che speriamo interessante perché cade a nostro parere in un momento
Significativo dicevo al termine dell'approvazione della legge di riforma in sede referente prima di iniziare la discussione in sede legislativa
Tenuto conto di una serie di apporti che certamente verranno dalla discussione di oggi
Ma innanzitutto credo che valga la pena fare qualche premessa di ordine politico le ragioni politiche e morali del nostro impegno per la politica ai paesi in via di sviluppo
Ragioni politiche perché riteniamo che un crescente divario tra un Nord ricco non sono in condizione di continua inferiorità
Sia elemento di destabilizzazione mondiale
E poi che il riequilibrio economico politico in condizione per il ristabilimento di condizioni di pace
Pace una parola che in questi giorni si spreca
Si fa per dire se ne parla molto in tutte le sedi e con diverse colorazioni politiche
Il modo più serio credo di parlare di pace non fare generici appelli ma quelli tutti
Lavorare seriamente politicamente per eliminare le grandi ragioni dei gli equilibri mondiali che sono alla causa spesse volte delle cure
Ci sono anche ragioni morali che
La mobilitazione dell'opinione pubblica negli ultimi anni grazie anche all'apporto
I settori esterni ai partiti tradizionali mi riferisco in modo particolare i radicali ha suscitato in una opinione pubblica magari disattenta
Fino a qualche tempo fa quando si parlava solamente di numeri e di politiche economiche riguarda gli aiuti allo sviluppo quando si è messo cioè l'accento sugli aspetti umani di questa vicenda
Con centinaia in milioni di essere umani condannati per fame per denutrizione
Tutti elementi che hanno contribuito e certamente anche a sensibilizzare anche
Il Parlamento e il recente ordine del giorno approvato all'unanimità per il rilancio
Le degli stanziamenti
Agli aiuti allo sviluppo è
Elemento caratterizzante di questa nuova sensibilità esterna
Si potrebbe disquisire qui in modo particolare sulle sui modi di questo
Di questa cooperazione di questo aiuto allo sviluppo
Certamente le politiche di aiuto ai Paesi in via di sviluppo sono sempre state pensate negli anni passati salvo qualche nobile eccezione
Come un modo di mantenere i controlli politici sui Paesi in via di sviluppo
Da questo punto di vista i Paesi coloniali hanno si sono sempre distinti nel bene e nel male in questa attenzione particolare
Paesi che non erano avuto esperienza coloniale in effetti sono arrivati più tardi
Con indicazione di lavoro certe volte più meritevoli ma proprio per la scarsa conoscenza
Delle dei Paesi verso i quali andavano e indirizzati gli aiuti non sempre
Fatti in modo coerente
Certamente come socialisti dobbiamo dire che politicamente
E con il rapporto brande con il lavoro di preparazione di quella Commissione che si è fatto un salto di qualità
Nell'intendere un rapporto diverso fra nord e sud e parlo questo di coscienza politica generale non certo di singoli
Capacità di analisi e singoli contributi che erano rimasti per lo più però o a livello individuale o a livello molto molto ristretto
La politica nord-sud cioè come elemento di integrazione economica reale delle economie dei Paesi industrializzati con quelli dei Paesi in via di sviluppo
Come elemento nuovo cioè di una proiezione diversa
Rispetto a realtà finora trascurate o con realtà per secoli saccheggiate
Dalle potenze coloniali
Questo rapporto nord-sud era peraltro sempre molto presente nelle
Nelle parole di molti esponenti di governi dei Paesi industrializzati
Sempre molte buone intenzioni espresse verbalmente in realtà seguite da politiche di brutale espansioni
Basterebbe parlare non è il caso che la facciamo oggi per entrare subito in argomento ma non voglio che rimanga
Inespressa una posizione più generale politica basti pensare al debito dei paesi in via di sviluppo di come si è formato di come è stato alimentato indirizzato prevalentemente a creare domande di beni di consumo alimentari mentre era totalmente carente un'azione politica di chi creava il debito verso la creazione di opportunità economiche o di creazione di economiche autosufficiente
Da questo punto di vista io credo che la proposta italiana fatta New York qui in in occasione dell'assemblea delle Nazioni Unite tendente a ridurre se non eliminare i debiti il il Credito italiano verso i Paesi più sfavoriti sia da salutare come un fatto decisamente positivo che speriamo trovi immediata attuazione
Partendo da queste considerazioni ripeto molto schematiche ma che volevo esprimere per non lasciare inespresse alcune
Alcune linee di guida del modo in cui i socialisti vedono questo problema
Credo che valga la pena valutare subito
Quale tipo di cooperazione si è sviluppata fra gli Stati industrializzati e il sud del mondo e in modo particolare quale è stato l'apporto italiano
Quindi qualità e quantità dell'aiuto allo sviluppo sono elementi essenziali della nostra valutazione non ci siamo affacciati alla politica dall'aiuto e sviluppo in forma massiccia solamente da pochi anni
Abbiamo certamente scontato una
Una difficoltà di
Direi tecnica
Una scarsa conoscenza dei luoghi una scarsa conoscenza
Dei modi di intervenire
Scontando anche inizialmente una valutazione distorta del modo di creare sviluppo nei paesi a basso reddito
Pensando cioè che le grandi infrastrutture fossero gli elementi centrali dai quali partire per creare condizioni di sviluppo autonomo e via via
Definendo meglio nel quadro generale un approccio tendente più a soddisfare i bisogni fondamentali piuttosto che le grandi infrastrutture
Il cui scopo era quello certamente di modificare le condizioni economiche di partenza e strutturale di partenza ma che si sono rivelate come tutti sanno del resto inadatte alla crescita graduale di economie che hanno loro ritmi e loro condizioni di sviluppo che non possono essere modificate sostanzialmente
Dobbiamo dire a proposito del dipartimento che è stata la prima struttura italiana ad occuparsi di questo che le somme crescenti messe a disposizione di questa struttura nel corso degli ultimi anni
Possono avere prodotte hanno certamente prodotto disfunzioni anche gravi
Ma l'errore principale a mio parere oltre i meriti che certamente ci sono è stato quello di non avere potenziato gli a spetti organizzativi
Nel non avere prioritariamente affidato affinato gli strumenti d'intervento
Nell'aver apportato alla Legge trentotto del settantanove subito dopo la sua approvazione e alla luce delle prime esperienze applicative quelle modifiche necessarie perché potesse funzionare al livello richiesto dall'aumento di fondi a disposizione
Per i trenta miliardi nel mille novecentosettantanove ai due mila cinquecento di qualche anno fa i tre mila settecento dell'anno scorso
Nonostante queste carenze nonostante una direzione politica non sempre lineare all'altezza del compito anzi una scarsa direzione politica
Il Dipartimento si è rivelato tuttavia uno strumento indispensabile che va quindi potenziate consolidato parleremo dopo di questo a proposito della legge
Di riunificazione legge trentotto settantatré chiamata speriamo che questo sia il caso giusto legge di riforma
Oltre a questa
Esperienza che del resto è stata esaminata con molta ampiezza e non è il caso di rifarla qui nella seconda conferenza interna e la Conferenza nazionale sulla cooperazione organizzata da Di Palmo
Recentemente oltre questo dicevo c'è da fare una
Valutazione attenta dell'esperienza del fine
Cioè Moggi lo farà più ampiamente dopo
Io credo che a me competa una valutazione generale di questa esperienza
Innanzitutto questa legge ha dimostrato la praticabilità e la possibilità di interventi tempestivi ed efficaci
Oltre ad una capacità di spesa assolutamente non usuale nella pubblica amministrazione
Naturalmente
Ci sono state
Ho difficoltà organizzative
Ho anche elementi di non chiarezza
Iniziale
Perfetto delle discussioni che hanno preceduto la formazione di questa legge che non hanno che hanno impedito di sviluppare appieno le sue potenzialità durante questi diciotto mesi
A mio parere esse sono consistite in una totale mancanza di coordinamento fra il dipartimento stesso e il Fai
Una mancanza di collaborazione
Che ha provocato molte volte duplicazioni e confusione di ruoli oltre anche a creare nei Paesi beneficiari
Qualche incertezza sulla capacità di sintesi che l'Italia da questo punto di vista era in grado di produrre
Lo strumento previsto poi dal legislatore avrebbe dovuto prevedere
La massima concentrazione delle a destinazione gli interventi cosa che non sempre ha potuto avvenire e quindi certamente questo ha determinato una dispersione non voluto e certamente da forte ma che è stata determinata da una serie di circostanze Esterna cioè la delibera CIPE s'che ha praticamente allargato il campo di attività
Rispetto alle iniziale idee di concentrazione appunto che
Si era pensato di farne
Certamente non è mancato al al fai una serie di elementi di
Chiamiamoli così di disturbo determinati dalla mancanza di una struttura tecnica adeguata nei paesi beneficiari
Il che ha certamente determinato una presenza massiccia della organizzazione imprenditoriale in quei Paesi
Che molte volte non ha coinciso con lo scopo principale che la legge settantatré si era dato
E questo è un discorso generale che faremo quando parleremo della legge sia pure sinteticamente cioè della necessità assoluta
Che organismi tecnici presenti nei Paesi beneficiari venga attivata
In modo da non lasciare a fatti episodici gli aiuti oppure delegabili totalmente a istituzioni enti o imprese che evidentemente non sempre hanno la finalità nel caso coi dell'impresa è fuori discussione hanno finalità umanitarie ma hanno ben altri obiettivi alloro
Nelle loro intenzioni
Diciamo adesso c'è
Una legge nuova
Tra una settimana poche due settimane al massimo inizierà la discussione si prevede in sede legislativa se non cesseranno gruppi che si opporranno
Alla sede legislativa stesse in Commissione
Diversamente avremmo grandi difficoltà perché il lavoro dell'aula alla Montecitorio è particolarmente oberato di impegni e quindi questa legge
Verrebbe automaticamente slittata di parecchie settimane
Noi auspichiamo appunto che venga
Consentito il
La discussione in sede legislativa in modo da potere inviare al Senato la legge entro la fine di quest'anno
Non abbiamo fatto una riflessione collegiale tutti tutti assieme in sedi di partito sul testo uscito dalla Commissione
Abbiamo dato alcune indicazioni che sono state recepite
Molte altre non sono state recepite dovremo fare un bilancio generale del testo uscito per vedere se esso risponde alle agli obiettivi che il partito si propone in quest'ultima fase della legislatura ma anche per il futuro dal momento che questa legge si propone
Come la legge
Che opera una sintesi delle esperienze passate e quindi destinata a proiettarsi nel lavoro dei prossimi anni
Io credo che il punto essenziale sul quale noi c'eravamo pronunciati
E cioè sulla unicità della responsabilità politica
Del dell'aiuto allo sviluppo ossia ancora carente
Sono stati fatti certamente passi in avanti rispetto alla
Alla situazione della legge trentotto
Però ugualmente manca un soggetto politico responsabile che sappia dare al Parlamento
Indicazioni precise sull'attuazione dei programmi sulla loro rispondenza rispetto agli obiettivi che il Parlamento stesso ha fissato e quindi credo che da questo punto di vista qualche passo in avanti dovrà essere fatto ci rendiamo benissimo conto che il testo uscito il frutto di una mediazione difficile che è intervenuta in Parlamento
Mediazione magari nella quale i socialisti erano un pochettino handicappati dal fatto che il loro sette perché il sottosegretario socialista compagnia Raffaelli rappresentava il Governo e quindi non sempre da parte nostra
Come partito c'era la possibilità di forzare su alcune situazioni stante questa difficoltà di di rapporto inevitabile in Commissione faccio una piccola parentesi devo già fin d'ora annunciare l'assenza del compagno Raffaele lavori mi oggi ma è stato inviato in rappresentanza del governo ai funerali di San mora ma scelti un grande combattente per la libertà del Terzo Mondo che credo tutti salutiamo con molto rispetto dicevo quindi che questa situazione di commissione
Non ha consentito di sviluppare compiutamente quella che era una intenzione uscita da numerose riunioni tenute in sede di partito
E credo che una riflessione noi dovremmo farla su questo perché questo è il punto centrale
Di ogni nuova proposta politico organizzativo
La seconda questione che ci interessa in modo particolare quella del potenziamento degli organi tecnici decentrati
L'esperienza di questi anni ha fatto ha dimostrato certamente una grande impegno dei diplomatici
Rappresentante il nostro governo nei paesi in via di sviluppo per
Consentire il massimo di operatività alle strutture che il dipartimento il Fai hanno messo in essere in questi Paesi
Ma non c'è dubbio che l'esempio francese cioè quelle di strutture tecniche appoggiate alle ambasciate
In modo continuo e fatte di personale specializzato capace di intendere i processi di formazione di sviluppo è un elemento che noi dobbiamo tenere presente come elemento di massima operatività poi di una indicazione politica
Non vogliamo fare nuove proposte ma creavano crediamo certamente che noi dobbiamo all'interno di questa legge già a prefigurare un nucleo capaci di diventare poi una futura Agenzia autonoma tante volte siamo stati rimproverati
Nel delineare questa
Questa ipotesi di fughe in avanti
Non vogliamo farle una volta tanto anch'io personalmente cercherà di non essere un massimalista
E però
Il non pensare che già dobbiamo prefigurare una struttura capace di operare seriamente
In modo direi da tradurre tecnicamente la volontà politica espressa dal Parlamento e dall'autorità di governo che guida questa futura struttura è un elemento centrale rispetto al quale direi la la qualità dell'intervento non si sposa e verde e poi alla quantità che noi vogliamo sempre crescente cioè a dire se il Parlamento si impegna se all'interno del bilancio dello Stato somme crescenti saranno messi a disposizione della cooperazione non c'è dubbio che noi dobbiamo migliorare gli aspetti qualitativi altrimenti si rischierebbe di vanificare un impegno di arresto assai onerosa è vero che siamo ancora lontani dal zero sette per cento indicato ormai più di dieci anni fa ma siccome ci stiamo avvicinando a rapidi passi proprio mentre gli altri magari stanno invece
Facendo decrescere il loro impegno non c'è dubbio che l'aspetto qualitativo sia elemento centrale anche per noi di una nuova politica di questo tipo
Allora io credo che
Da questo punto di vista dobbiamo andare avanti seriamente perché altri aspetti altri aspetti mi sembrano più centrati dagli aspetti della formazione
A cui noi diamo molta importanza e quando parliamo di formazione parliamo di formazione
Di quadri del terzo mondo fatta soprattutto in loco ma anche in Italia e questo è l'aspetto di novità che abbiamo credo contribuito introdurre quello della formazione dei quadri italiani destinati adoperare nel Terzo mondo per la forma per l'aiuto allo sviluppo
E quando parlo di quadri non mi riferisco alla struttura tecnica del ministero cui facevo prima riferimento ma a tutte quelle strutture collaterali private Opara pubblico pubbliche che sono elementi centrali nella nel complesso articolato di di politiche che si vanno determinando per l'aiuto allo sviluppo
E con l'esperienza di questi anni credo che abbia giovato in modo particolare proprio da questo punto di vista di far capire cioè come
La cooperazione l'aiuto allo sviluppo e una somma integrata di sforzi che certamente riceve il massimo impulso dagli stanziamenti della
Diciamo la verità nel bilancio dello Stato tali somme messe a disposizione della cooperazione nelle forme tradizionali ma certamente anche negli spot dagli stimoli che essa può produrre in un in un campo molto più vasto che appunto l'imprenditoria privata
Non dimenticando il grande l'elemento di novità
Che il Fai ha introdotto attraverso la cooperazione il rapporto collaborativo
Con corone strutture delle partecipazioni statali che certamente hanno
Ci sono accostate magari a questo tema per la prima volta ma che hanno dimostrato se non altro molta buona volontà
Io credo che questi siano gli elementi centrali da un punto di vista diciamo di tecnica legislativa
Rimane un punto politico che è un po'una mia fissazione ricordo che ne parlai nella prima conferenza
Sempre organizzata da Di Palma sulla cooperazione cioè un rapporto ancora non chiaro tra ministero degli Affari esteri ministero del Tesoro
E poiché il ministero del Tesoro in Italia e uso
Essere organismo di governo capace di controllare l'azione degli altri ministeri e non esclusivamente a funzioni notarili che le leggi che alcune leggi peraltro gli assegnano
Ho l'impressione che ecco questa
Incertezza ancora dei rapporti tra l'uno e l'altro ministero siano questioni che vanno assolutamente risolto
Quindi come avevo modo ho avuto modo di dire inizialmente questa relazione introduttiva pone una serie di problemi che il seminario di oggi ma un lavoro intenso che ci proponiamo di fare nelle prossime settimane ed era darà la risposta
Noi siamo convinti che l'ordine del giorno votato in giugno dal Parlamento debba essere recepito nel bilancio di quest'anno ma anche negli anni successivi
Dobbiamo mettere a punto un testo di legge capace di esprime qualità qualitativamente l'impegno quantitativo ripeto che andiamo a delineare dobbiamo stare molto attenti nel leggere finire l'apporto delle organizzazioni non governative in maniera che questa collaborazione fra organismi dello Stato e organismi non governativi dia il massimo dei risultati possibili
Tutti elementi centrali in una politica seria di cooperazione non dimenticheremo mai problemi a igiene orale della cooperazione che riguarda come ho detto all'inizio il debito e le condizioni che si sono verificate in moltissimi Paesi sono ormai quasi cinquanta i paesi africani e succosa e gli anni che ormai hanno visto negli ultimi due-tre anni peggiorare in maniera drammatica le loro condizioni
Di vita
Sono paesi che raggruppano circa cinquecento milioni di persone
Un quarto di questa popolazione se non di più ormai a livelli di sotto i limiti di sopravvivenza
Quindi ci rendiamo benissimo conto che una politica di cooperazione esatta nel senso tradizionale del noi
Sviluppato finora a
Un impatto se volete molto parziale
Se non è accompagnata da un discorso più ampio che l'Italia deve fare in sede di Comunità europea dando maggiore spazio agli accordi di Romain cioè a quegli accordi che tendono a determinare condizioni di crescita delle economie di questi Paesi in termini più generali
Sappiamo che dobbiamo vincere queste una politica di governo dovrà sviluppare in tutti gli organismi internazionali
A vincere questa sorta di
Liberismo imperante selvaggio che vorrebbe che anche il Terzo Mondo si affidasse alle regole del mercato non parlo di cose note certamente a tutti
C'è insomma un disegno generale che va al di là della politica di cooperazione tradizionali
Entrambi questi settori di attività vanno percorsi in maniera ampia entrambi devono rispondere a una logica di reale cooperazione di integrazione tra le economie dei Paesi industrializzati del nostro in particolare con quelli del Terzo Mondo
Cioè c'è
Da intendere veramente cosa che non sempre è stato fatto la politica di cooperazione come parte essenziale della politica estera del nostro Paese
Se così faremo e spero che i lavori di oggi siano utili da questo punto di vista avremmo dato una risposta soddisfacente agli interrogativi che ci sono posti quotidianamente grazie
I lavori di questa mattina prevedono le comunicazioni qui Margherita Boniver i Valdo Spini che sono in arrivo
E diamo la parola ora al professor Somogy che trarrà un bilancio dell'azione svolta dal Fai in quanto presidente del comitato tecnico del Fai stesso
Io vorrei premettere a questa esposizione
Sull'attività del Fai alcune considerazioni
Di carattere generale
Sulle motivazioni di fondo della politica di cooperazione oggi nel mondo
Sarò molto Breve ma mi pare che questa
Breve analisi iniziale sia importante per chiarire alcuni spunti interpretativi dell'azione del fra
A mio avviso i fattori fondamentali in gioco
Nel determinare quella che oggi si chiama la politica di cooperazione allo sviluppo sono tre
In primo luogo un quadro mondiale di fortissima sperequazione
Il secondo fattore in gioco che
Comporta questioni molto delicate
E il grande potenziale economico
Che si concentra soprattutto nei Paesi avanzati all'economia di mercato e soprattutto nei cosiddetti settori maturi che ha una forte spinta a operare nei paesi in via di
Terzo fattore e di carattere politico e morale ed è la spinta che da movimenti partiti e uomini e istituzioni
Punta ad eliminare quanto meno gli aspetti più laceranti della sperequazione internazionale
Del reddito dello sviluppo
Sul primo fattore le diseguaglianze mondiali
Vorrei qui esporre alcune poche cifre di stiva che ho calcolato per questa occasione
Con riferimento all'anno mille novecentottantasei si tratta di stile grossolane quindi
Naturalmente
Vanno prese per quel che valgono
Nel corso di quest'anno la popolazione mondiale si è ormai avvicinata alla soglia dei cinque miliardi di individui
Mentre ora stiamo discutendo
La popolazione mondiale probabilmente intorno ai quattro miliardi novecento milioni di persone non si sente
Questi quasi cinque miliardi di uomini è probabile che abbiano prodotto nel corso di di questa che produrranno nel corso di quest'anno che non è ancora finito
Un prodotto mondiale pari a circa sedici mila miliardi di dollari che al cambio di stamattina sono circa ventidue milioni di miliardi di lire
La cifra un po'strana Enzo detta così
Ebbene di questi sedici mila miliardi di dollari
Circa i due terzi
Sono prodotti
Dal quindici per cento dell'umanità
Cioè in meno di un sesto dell'umanità produce i quattro sesti del reddito mondiale sono i paesi avanzati all'economia di mercato l'Europa occidentale Nordamerica
Australia Nuova Zelanda Giappone
Sono gli Stati Uniti che hanno meno del cinque per cento della popolazione mondiale producono più di un quarto di questi sedici mila miliardi di dollari
Viceversa l'intero terzo mondo cioè i tre quarti dell'umanità
Produce meno del venti per cento del reddito mondiale
Se poi andiamo a prendere le cosiddette noi in comica Oromis cioè i Paesi poverissimi quelli che stanno sotto i cinquecento dollari per abitante
Sono i paesi come la Cina l'India il Bangladesh il Pakistan praticamente metà dell'Africa
Si tratta della metà dell'umanità due miliardi e mezzo di persone
Producono solo il cinque per cento del reddito Corvia
In pratica quindi
Fra i quattordici mila dollari per abitante dell'economie di mercato avanzate
E i trecento o poco più dollari per abitante delle noi comico Nomis
Cioè la differenza in mensa
Il reddito per abitante dell'economie di mercato avanzate più di quaranta volte il reddito per abitante dello info Nicola Russo
E naturalmente
Questi trecento dollari per abitante del quarto mondo dei Paesi poverissimi solo una media relativa due miliardi e mezzo di persone
Se consideriamo che ci sono Paesi come l'Etiopia che accreditata di centodieci dollari per abitante Bangladesh centotrenta mali centoquaranta Paesi per i quali non ci sono cifre come
Almeno recenti come il chador la Cambogia e Laos stanno ancora
Più in basso
E anche queste sono medie di Paesi spesso molto grandi immaginiamoci livelli bassi di questi Paesi
Centotrenta dollari per abitante ad esempio il reddito del Bangladesh in termini fisici e il prezzo all'ingrosso a Rotterdam di dieci quintali di grano però forse questa cifra nemmeno da un'idea del livello
In cima al quale si trova tanta parte dell'umanità
Ma consideriamo alcuni altri fenomeni che corrispondono a queste grandezze di reddito
La mortalità infantile
In Africa ogni anno nascono venticinque milioni di bambini ne muoiono tre nel primo anno di vita
Se soltanto si riuscisse a portare la mortalità infantile di tutto il continente africano al livello di quello che il Paese in migliori condizioni cioè il Madagascar sessantasette morti per mille nati vivi nel primo anno del TAR
Si salverebbero ogni anno un milione trecento mila bambini
Un altro dato
Nel triennio ottanta ottantadue in undici Stati africani in quattro Stati asiatici in due Stati latinoamericani
Sì è soddisfatto mediamente meno del novanta per cento del fabbisogno calorico minimo e negli stessi anni ne nel Ciad indiana immani la percentuale soddisfacimento del fabbisogno calorico minima scesa sotto il settantacinque per cento
I compagni a chi li ha fatto riferimento al debito situazione del debito un altro indicatore
Importante
Oggi il debito complessivo del terzo mondo si aggira sui mille miliardi di dollari
Al muretto i trasferimenti verso il Terzo Mondo al netto dei rimborsi sono di circa cento miliardi di dollari all'anno ma quei mille miliardi di debito consolidato
Generano un trasferimento di reddito da capitale che possiamo stimare intorno ai settanta ottanta miliardi di dollari pertanto
Il trasferimento netto effettivo
Dal primo mondo al Terzo Mondo è di poche decine di miliardi di dollari nel migliore dei casi
Ecco questo e il primo fattore in gioco di fronte a queste sperequazioni
Evidentemente
Si pone il problema politico di far fronte a queste situazioni
In particolare per quanto riguarda il movimento socialista
Una delle degli obiettivi di base di affrontare e tentare di risolvere quanto meno gli aspetti più gravi di questa situazione
Come ho detto
Vi è anche una spinta di carattere economico
Da parte di impresa è
E di settori economici che non sono evidentemente come dice compagnia chili spinti da motivi umanitari sarebbe anche strano che fosse così evidentemente
Sono spinti ad agire nei paesi in via di sviluppo io appunto non è che voglia con questo disegnare un modello del migliore dei mondi possibili c'è una spinta morale che poi c'è la spinta economica meno male le due cose si compongono evidentemente ci sono dei problemi
Tuttavia credo sia molto importante che noi abbiamo ben presente che esiste anche questa spinta di carattere economico
Che a mio avviso
Esiste soprattutto nei cosiddetti settori maturi
Cioè settori come
Certi segmenti dell'agroalimentare che in buona parte molto avanzato peraltro in settori della costruzione di impianti dell'edilizia pubblica della progettazione
Nel tessile abbigliamento in produzioni chimiche farmaceutiche di base sono tutti i settori che trovano un naturale emotivo a diversificare geograficamente la loro attività
E che quindi possono costituire uno
Uno degli strumenti d'azione
Io vorrei sottolineare la circostanza che una adeguata azione di cooperazione allo sviluppo
Richiede condizioni di maturità non soltanto politica ma evidentemente anche economica
Perché
Il finanziamento pubblico per lo sviluppo per tradursi in opere concrete richiede inevitabilmente il concorso di impresa e dotate
Di quelle risorse finanziarie tecnologiche umane necessarie
Per operare in condizioni ambientali difficili come sono quelle dei Paesi in via di sviluppo ciò premesso vorrei passare più direttamente
Al tema dell'azione del Fai
Come tutti sanno il fai una sigla creata da Francesco Forte quando fu nominato sottosegretario delegato gli interventi previsti dalla legge settantatré
Questa legge come è noto a tutti noi non mi soffermo su queste cose prevedeva uno stanziamento di mille novecento miliardi da impegnare entro il termine
Del ventinove settembre scorso prevedeva la creazione del servizio speciale che aveva
Una sorta di task force di supporto al sottosegretario delegato
Per la realizzazione come dice il titolo regge di programmi integrati molti settoriali inalare caratterizzate da alta mortalità
Ecco a mio avviso questa legge ha dato luogo a quella che l'esperienza più interessante finora compiuta dall'Italia nel campo della cooperazione internazionale
E ad essa si è giunti per la consapevolezza che si dovesse compiere un salto di qualità importanti in questa politica inaugurata sostanzialmente come è noto nel settantanove con la Legge trentotto
Senza volere qui fare polemiche che
Non è mia intenzione di fare col dipartimento anche perché sono
Senta
Niente
Credo però che sia lecito
Individuare delle carenze che ci sono state magari senza colpa di nessuno
Questa è lo politica di cooperazione
Ha fondamentalmente quattro carenze
Una una insufficienza quantitativa se noi ci siamo posti come di altri paesi avanzati l'obiettivo di trasferire ai paesi in via di sviluppo allo zero virgola sette per cento del nostro prodotto interno lordo e finora non ci siamo ancora riusciti
E appunto la legge settantatré è stata un passo
In avanti per il conseguimento di questo obiettivo
Un'altra un altro inconveniente di questa
Politica di cooperazione che si è cercato al quale si è cercato di ovviare con l'azione del fai la dispersione dei fondi
Vedremo dopo come il Fai ha tentato di superare questa difficoltà malgrado l'ha già ricordato delibera CIPE esso
Terza carenza
Una certa lentezza di procedure
Riscontrata nell'azione del dipartimento che ancora una volta si è cercato regole ancora una volta si è cercato di ovviare con alcune novità nell'azione del Fai infine quarta carenza a mio avviso importante ma spesso non ricordata
La
Insufficiente conoscenza
Dei risultati dell'azione di cooperazione da parte dell'opinione pubblica
Cioè a mio avviso occorre in questo caso superare quella che è un mio difetto globale dell'azione della pubblica amministrazione del nostro Paese
Per cui i risultati di una determinata azione si misurano in termini di fondi erogati e l'unico misuratori di efficacia e il livello dei residui passivi se residui passivi sono bassi l'azione è stata efficace
Se i residui passivi sono alti l'azione è stata inefficace tutto questo
E assolutamente insoddisfacente l'erogazione di fondi è una vera premessa per potere valutare se un'azione è stata utile o inutile bisogna poi vedere che cosa si è fatto questi fondi
Tornando
Alla azioni e del farai
E io spugne limito semplicemente ad accennare alcuni problemi che non credo tocchi a me affrontare a fondo
Innanzitutto
La configurazione del responsabile politico di questa azione è noto che il sottosegretario delegato è una figura molto originale
Perché moda precedenti nel nostro ordinamento costituzionale
Infatti si pensava di nominare un alto commissario poi siccome c'è un problema di rapporti col ministro degli Esteri si è deciso di nominare un sottosegretario agli esteri ma con delega irrevocabile
Che è una novità assoluta ripeto nell'ordinamento costituzionale italiano per cui il ministro degli esteri rimasto come potremmo dire una specie di nudo proprietario delle competenze la cooperazione per quanto riguarda almeno gli interventi straordinari questo è un problema evidentemente che va risolto
Allo stesso modo anche il servizio speciale è una novità se ma
Anche di c'è stato un irrisolto una irrisolta ambiguità perché da un lato il servizio speciale
Con l'accentuazione data l'elemento tecnico dell'azione sembra prefigurare un cammino verso un'agenzia per la cooperazione che a mio avviso ed esprimo con parere del tutto personale sarebbe anche un'istituzione utile
Nello stesso tempo però e resta il problema del ruolo del ministero degli esteri del personale diplomatico nella politica di cooperazione a mio avviso questo è un nodo importante che occorre sciogliere con chiarezza
E a mio avviso occorrerebbe distinguere bene
Il ruolo del personale diplomatico che a mio avviso il ruolo di supervisione politico-diplomatica della politica di cooperazione e un ruolo tecnico che dovrebbe avere un rilievo maggiore di quello che finora ha avuto per la buona ragione che la politica di cooperazione essenzialmente
Al senza emette un contenuto tecnico cioè dovrebbe essere fatta per lo più da ingegneri da agronomi e personaggio di questo genere
Tornando adesso all'azione del Fai
Mi pare di poter dire che
Le novità introdotte dalla legge settantatré hanno consentito di superare almeno in parte due di quelle carenze della politica di cooperazione italiana che ho ricordato in precedenza
La insufficienza della spesa e la lentezza della spesa che poi sono strettamente collegate
Dobbiamo ricordare che a fine settembre mille novecentottantasei praticamente tutti i mille novecento miliardi stanziati erano stati impegnati contrattualmente
Per la precisione secondo alcuni calcoli a fine settembre ottantasei si erano impegnati oltre mille ottocento miliardi
E di questi quasi ottocento erano stati effettivamente erogati
Tenendo presente quanto detto prima sul fatto che l'erogazione di fondi e comunque solo una premessa
Ai fini della valutazione risultati tuttavia questo risultato è importante nella storia della pubblica amministrazione italiana ci sono pochi casi di questo genere
Di una spesa così rapida in opere voi così difficili perché si è trattato di spendere somme per realizzare interventi in condizioni ambientali difficili sia grande distanza dall'Italia
E credo sia doveroso dire che il merito di questo risultato banche e mi consentirete questa
Parentesi
Che che mi sento di dover dire dovuto anche alla personalità del responsabile politico di questa operazione cioè personalità di Francesco Forte
Non solo evidentemente dovuta alle novità dell'
Ho venendo al ruolo dell'impresa che mi sembra un altro nodo importante
La realizzazione di questi risultati non sarebbe stata possibile utilizzando soltanto la struttura del servizio speciale che la struttura modesta di poche decine di persone
Io credo che una chiave di volta sia stata proprio la mobilitazione di prese
Dell'aria private della Repubblica mi rendo conto che questo è un argomento delicato che ha suscitato molte polemiche
Però a mio avviso a questi risultati non si sarebbe giunti senza questa capacità di mobilitazione
Delle comprese leader nei diversi settori anche questo è un tema che è stato oggetto di molte discussioni
La preferenza talvolta data alle imprese principali nei diversi se
Piccole e medie imprese
Però
Per potere utilizzare in prese di questo tipo e lo si è anche fatto peraltro
Ma per poterle utilizzare in maniera diffusa sarebbero occorsi tempi che si sarebbe dall'incontro a difficoltà che probabilmente non era possibile superare in questo spazio di tempo che è stato assegnato al Parlamento nazionale
Gli altri due tradizionali Inter inconvenienti della politica di cooperazione italiana cioè la dispersione degli interventi la mancanza di coordinamento dei medesimi
E la scarsa conoscenza isolati dall'altro si è tentato di superarli
Introducendo questo principio della programmazione iniziale degli interventi fai ha presentato infatti un programma in Parlamento
E il rendiconto quadrimestrale sempre al Parlamento
Ora per quanto riguarda il programma
Contrariamente a quello che spesso si è creduto la legge settantatré non prevedeva tanto soccorsi di emergenza quanto appunto la realizzazione di Progetti Integrati multi settoriali
E infatti
E infatti gli interventi di emergenza hanno rappresentato almeno di un quarto della spesa complessiva del Fai
E noto che il Fai si è articolato in fondamentalmente in tre uffici ufficio programmi ufficio emergenza uffici organizzazioni non governative
Va detto naturalmente che anche questi interventi di soccorso di urgenza quasi mai sono stati fini a se stessi innanzitutto era direi quando servivano evidentemente servivano se c'è una popolazione affamata che ha bisogno
Il cibo e glielo si manda evidentemente dopodiché la cosa finisce lì
Però
Molti altri interventi d'emergenza hanno avuto importanza a più lungo termine la fornitura di attrezzi agricoli la fornitura di fertilizzanti
L'invio di automezzi di Houghton WLAN sedi unità sanitarie mobili di magazzini prefabbricati per lo stoccaggio
Hanno consentito di modificare certe condizioni di base
Della sanità o dell'alimentazione
E hanno consentito tra l'altro di
Acquisire delle competenze e di formare delle risorse umane che si potranno rivelare preziose futuro
Venendo adesso
Al grosso dell'azione del Fai cioè i progetti integrati di sviluppo
E si sono stati programmati in base moderno principio del soddisfacimento dei cosiddetti BasicNet sinceri
E in base al concetto di garantire le condizioni primordiali della produzione e dello scambio di beni
Ricordo che la le cento e letteratura sui Paesi in via di sviluppo individua tra le priorità di fondo
Oggi
La formazione di risorse umane
La produzione alimentare di base la logistica il file non si poteva occupare evidentemente di formazione di risorse umane che un'azione di lungo termine
Si è occupato soprattutto di sviluppare le condizioni di base della produzione alimentare e si è occupato soprattutto Logistic di queste due altre priorità
Perché è così importante la creazione di una rete logistica di base perché la creazione di questa lite è l'ovvio presupposto non soltanto della produzione economica ma addirittura del convivenza civile
E questo tema e tanto più decisivo in molti paesi africani cosiddetti Lando Lockheed
Cioè chiusi da terre senza sbocco al mare
Come tutti sanno e cosa molto facile comprare dei cereali sui mercati internazionali e spedirli verso i Paesi in via di sviluppo
Le difficoltà nascono al momento
I dovere sbaraccare questi cereali importi intasati e insufficienti
Conservarli in modo che non vadano perduti per deterioramento farli giungere attraverso percorsi lunghissimi ed impervi alle popolazioni affamate in due casi il Fai ha provveduto
Direi con eccezionale tempestività
Alla messa in opera di due ponti aerei in Mali in Sudan
Ma più duratura e più importanti a mio avviso è stata l'opera di costruzione e manutenzione
Il portiere porti piste e strade sistemi di comunicazione
A questa opera di lungo periodo sia giunta nel Breve a cura appunto dell'Ufficio emergenze la fornitura e la gestione di flotte di automezzi che hanno consentito una prima condizione di mobilità
Per questi generi alimentari d'urgenza
Per quanto riguarda la seconda grande priorità di cui si è occupato il Fai cioè la progettazione e l'esecuzione di programmi integrati di sviluppo rurale vi è stata una grande varietà di interventi ma io vorrei sottolineare il ruolo di primario rilievo che ha assunto è stato assunto dalle opere di captazione e distribuzione dell'acqua
Il vero fattore limitante in Africa della produzione alimentare e l'acqua perché non lo sono certamente nella terra nelle braccia
Si è visto tutte le volte che si dati a fondo nell'analisi di ciò che servisse per
A crescere la produzione
Che il limite il vincolo era dato dalla disponibilità di acqua
In materia il Fai si è mosso su una vasta frontiera di alternative tecnologiche in base a un criterio di azione che io giudico molto saggio e pragmatico
Che la scelta fra le cosiddette tecnologie avanzate tecnologie arretrate è una disputa accademica insedi scarso interesse
Questa scelta deve essere operata sul campo caso per caso
Io non credo che si possa decidere a favore delle tecnologie avanzate tout-court sarebbe un errore ma nello stesso tempo colgo anche questa occasione per contestare la retorica delle cosiddette tecnologie appropriate
Quando si tratta di aumentare la produzione alimentare al tre per cento e più perché questo è il ritmo al quale aumenta la popolazione Paesi africani molto spesso è assai difficile ottenere questi risultati con le irrigazioni a mano o con l'agricoltura di declino che tanto commuovono molti cooperatori
In molti casi occorre accettare la sfida delle tecnologie avanzate nel campo dell'irrigazione
Da un punto di vista territoriale la programmazione del Fai lì per evitare quell'inconveniente della dispersione degli interventi ha trovato un criterio guida nel concetto della difesa contro l'avanzata del deserto e se noi andiamo a vedere
Qual è stata la distribuzione degli aiuti fine vediamo che fissasse territorialmente si è collocata lungo la la ripartenza la riva del deserto da Capo Verde Senegal a ovest fino all'estrema punta del Corno d'Africa ad est e infatti per quattro Paesi è stata superata la soglia dei cento miliardi
Per superare in Somalia e quattrocento i quattro Paesi sono la Somalia il Sudan Etiopia il Ciad questi quattro Paesi hanno assorbito il cinquantasei per cento delle risorse del FAS quindi a propriamente parlare a mio avviso non si può parlare di dispersione
Tra i dieci e cento miliardi ci sono i programmi paese Capoverde serene Gargallo via Mauritania Mali Burkina Niger Uganda Kenya Gibuti Sierra leone Mozambico con l'eccezione
Della Sierra leone del Mozambico che sono un po'più defilati ma che son paesi che per varie ragioni è stato interessante con i quali si è interessante una cooperazione di una certa sostanza sono tutti paesi della fascia seria
Questi Paesi hanno
Ottenuto fondi per circa il ventotto per cento del totale quindi ripeto rispetto ai ventinove Paesi indicati dalla delibera CIPE sta quale voi non si limitava i ventinove Paesi
Perché aggiungeva eventualmente altre aree in America Latina
In altri posti
L'azione concreta del Fai si è limitata a un numero molto inferiore di paesi e direi logicamente distribuiti da un punto di vista geografico
Vorrei concludere dicendo che a mio avviso una vera politica di cooperazione allo sviluppo
Sta
In un
Con e in contraddizione logica con l'idea
Primo intervento delimitato nel tempo una vera politica di di cooperazione allo sviluppo per le ragioni che ho detto all'inizio non può che avere un orizzonte temporale indefinito
Deve essere pensata a lunghissimo termine credo quindi che ci dobbiamo augurare e la interruzione dell'intervento straordinario sia la più breve possibile e credo che ci si debba obiettivamente augurare che gli aspetti positivi dell'esperienza del Fai vengano conservati
Grazie Vanessa Monge una parola è ora Pietro Tedeschi direttore del Progetto assoluta della Uir
Ma io ringrazio il partito il compagno Michele Achilli
Per l'impostazione di questo convegno sentiva certamente un'assoluta necessità ritengo per due motivi che già a chi gli ha detto la riforma da trentotto a sette anni dalla sua introduzione è una riflessione
Sul fine che mi pare Somogy abbia fatto brillantemente
Ma prima di entrare nel merito vorrei brevemente spiegare di cosa ha fatto la UIL negli ultimi tre anni sui problemi del sottosviluppo del rapporto nord-sud della necessità di un nuovo e più poli Prato ordine economico
Credo che possiate capire che il sindacato non poteva rimanere assente su questi problemi
Perché sempre più nelle sedi internazionali anche di rapporti bilaterali ci veniva chiesto aiuti aiuti concreti da parte dei sindacati dei paesi in via di sviluppo non solo parole ma anche fatti
Proposte concrete d'aiuto di interventi di settore i settori nevralgici per possibilità di sviluppo di un Paese
Interventi interni al sindacato ed esteri nella società io credo che le parole democrazia sviluppo partecipazione del sindacato semestralmente legati nel nostro Paese come sono legati anche dei paesi in via di sviluppo
I limiti i limiti che non abbiamo avuto la nostra legge per intervenire direttamente come su un su come sindacato abbiamo dovuto per questi limiti per limiti da trentotto costituirsi come ONG alla stregua di tante altre una idea
Private importanti naturalmente perché non voto un grande ruolo nel nostro Paese ma alla stregua proprio di queste ed è questo il primo grande limite della trentotto il non riconoscere come momento di cooperazione all'intervento sul sociale e sul lavoro
Una visione distorta dei paesi in via di sviluppo che si prefigge sempre in tutti i convegni fame sete e morte
I paesi in via di sviluppo sono anche soprattutto lavoro
E i grandi i suoi grandi problemi difficoltà
Sono anche saputo storture sociali e necessità di organizzare queste strutture sociali
Sono anche democrazia necessità di sviluppare tutti i grandi soggetti dalla democrazia e questo è il limite che non ho sentito e che manca rispetto ad un'analisi più completa di un altro tipo di cooperazione una cooperazione che può anche essere diverso
Comunque anche di fronte a questi limiti
E abbiamo trovato come sindacato e che le esperienze invece di altri paesi dimostrano molto brillantemente anche di fronte a questi limiti dicevo e non ho sentito voce rispetta questi dannati
Non ci siamo arresi era abbiamo intrapreso una serie di contatti e di accordi che hanno permesso di portare in porto per Progetto Sud prestito della UIL cinque interventi in quattro Paesi dell'Africa
Siamo infatti presente come con compagni della UIL in Somalia e Mozambico in Burkina Fassoni Capo Verde e devo dire che su questo il Fai ci ha dato una grossa mano
Perché abbiamo avuto e su questo sono d'accordo con sua moglie sulla rapidità dell'intervento e sulla possibilità che un progetto
Non diventi vecchio prima di nascere perché in realtà molte volte un progetto vecchio un progetto diventa vecchio prima di nascere per i tempi lunghi che abbiamo abbiamo a che fare e un anno in Italia diventano dieci vent'anni non paesi in via di sviluppo
Con progetti dicevo di intervento socio economico negli ultimi tre Paesi Modan vico Burkina e Capo Verde e con un progetto di educazione sindacali in Somalia che c'è stato demandato da organizzazione internazionale del lavoro
Al centro dei nostri progetti vi sono alcuni fattori fondamentali che abbiamo messo primo la partecipazione e il coinvolgimento dei sindacati locali
Cioè il tentativo di far prendere coscienza anche a queste realtà perché sono una realtà
Certo si può fare anche dell'ironia sul fatto di sindacati nei paesi in via di sviluppo ma è una realtà politica che c'è che va sviluppata e che va certamente sostenuta il secondo punto è la formazione professionale
Che al centro dei nostri interventi il terzo punto la valorizzazione dell'auto si sviluppo il quarto punto il rispetto delle culture locali il quinto punto l'Interpol più interventi in settori di primaria necessità
è il caso dei progetti pesca artigianale in Mozambico e Capo Verde con la Costituzione lo sviluppo di cooperative locali con l'intervento di personale italiano specializzato nei vari settori nella pesca nella conservazione Nella come salinizzazione
Tentando anche di mettere insieme delle realtà produttive del nostro Paese con realtà produttive di questi Paesi abbiamo fatto per quello che riguarda il Mozambico con dei pescatori di Mazara del Vallo l'abbiamo fatto per quanto riguarda Capoverde con dei pescatori San Benedetto del Tronto
Mentre cioè il contatto lavoratori con lavoratori realtà con realtà o di quella del Burkina la costruzione e la gestione di una scuola di formazione professionale adori nel Sahel
Scuola di formazione sarà di fabbri muratori per Lai nel tentativo di ridare vita una zona che sta morendo che è morta che da venticinque mila abitanti cinque anni fa oggi nei cinque mila e il tentativo che il Fai ha fatto giustamente
Qui vietare certamente metro di ridare vita una realtà con la sua storia con la sua cultura e con la sua tradizione
O come ancora ma appunto per la gestione di una banca dati sull'utilizzo delle energie alternative nelle zone rurali del Paese dove otto nostri tecnici stanno svolgendo un lavoro altamente qualificata di importante sull'utilizzo delle energie alternative
Nei Paesi in via di sviluppo un'esperienza che certamente esportati
In Somalia stiamo gestendo dicevo su mandato d'organizzazione internazionale del lavoro un importante progetto di educazione sindacale che dura tre anni il primo dei quali sta finendo
Per la gestione della formazione sindacale dei quadri somali e qui c'è una valenza politica un'importanza politica un significato estremamente importante per noi per il sindacato e c'è un impegno e tutta l'organizzazione abbiamo in questo Mese presentato progetti per l'America latina Guatemala Costa Rica Perù e stiamo partendo per la Cina per discutere con i sindacati cinesi un nostro intervento nelle scuole di formazione a vari livelli e diversi settori per l'utilizzo di nuove tecnologie e metodologie di intervento
Abbiamo pertanto dal sindacato moderno cercato di apprendere fare nostre portare avanti le migliori idee di quanto di buono è stato realizzato a livello internazionale e di far tesoro degli errori commessi
Quello che ci interessa e mettere in atto delle ipotesi di scambio di contatto tra lavoratori italiani e quelli dei Paesi in via di sviluppo in nome di una identità densa di valori ed interessi
Deve essere chiaro che il sottosviluppo delle cause che risiedono nella divisione internazionale del lavoro
Che non si può affrontarlo combattendo sotto solo gli affetti ma che occorre una partecipazione una presa di coscienza del mondo del lavoro del no al nord come al sud
Per essere ancora più chiari lavoratore del Nord non devono avere verso quelle del sud un atteggiamento paternalistico
O in alcuni casi superficiale disinteressato ma devono sapere che combattendo questa battaglia difendono anche i loro interessi in termini di occupazione e di qualità del lavoro
Questa è la grande scommessa degli anni che ci separano dal due mila e con questa dobbiamo misurarci come sindacato ma credo anche come partito
Dobbiamo credo insieme superare ritardi culturali di approccio metodologico
Troppo spesso si sente ancora dire ma perché non ci occupiamo del nostro Sud
Troppo spesso fame sottosviluppo vengono presentati come fenomeni ineluttabili o come un prezzo necessario al nostro sviluppo anche queste il nostro compito il compito del sindacato il compito di questo partito di un partito che si vuol dire socialista
Cercare di fare chiarezza di informare i lavoratori vicino agli italiani di promuovere un modo laico di affrontare questi drammi senza atteggiamenti pie Pisticci ma con la coscienza che il mondo del lavoro può vincere questa battaglia anche se non fatti
è con queste basi con questa esperienza che vorremmo portare il nostro contributo a questo convegno del partito
Vorremmo soprattutto mirare senza dispersioni ha due problemi che ci paiono fondamentali per pensare ad un ruolo dei socialisti nella cooperazione allo sviluppo
Primo
Puntare ad una seria riforma della trentotto nei contenuti e nelle metodologie di gestione secondo fa scaturire un peso organizzativo e di intervento concreto del partito
Per alcune aree importanti e delicate di Paesi in via di sviluppo sotto soprattutto politicamente delicato
Sul primo punto la riforma da trentotto
Si tratta in primo luogo di valutare e fare un'analisi impietosa di sette anni di intervento credo che qui la mancanza di tempo ma già alcune cose che sono venute dal sorriso Moggi sono certamente interessanti e di svolgere alcune riflessioni
Io credo che c'è la necessità di guardare fuori dei nostri confini
A chi da decenni svolge cooperazione soprattutto i nordici paesi nordici non si tratta anche qui di importare modelli ma di capire noi abbiamo cercato di farlo anche unitariamente
E singolarmente con due seminari incontri con due realtà significative una quella della Fenice è verde i tedeschi della delibere della specie e l'altra qua degli svedesi sindacati svedesi
Da questi incontri sono scaturiti interessante riflessioni sul come fare cooperazioni e quali soggetti esaltare per una corretta cooperazione
Primo
Sintetizzo esaltare la possibilità di intervento di vari soggetti che compongono una società non solo l'industria la chiesa non solo le lobby che adesso gestiscono la cooperazione e che continuano a gestire la cooperazione come cooperazione intesa come Cosa Nostra ma anche gli altri soggetti sociali di un Paese in via di sviluppo come di un Paese avanzati soprattutto di un Paese avanzato in un Paese in via di sviluppo
Mettere al centro l'uomo la sua organizzazione sociale i suoi bisogni
Terzo punto puntare ad un'auto sviluppo democratico ha partecipato il quarto punto è un'autonomia di intervento non sindacabile rispetto a questi problemi
Ci dicevano gli svedesi l'altro giorno nell'incontro che il loro slogan è non un progetto per ma un progetto con
E questo è molto significativo
Dal confronto pertanto delle realtà legislative tra i tra i vari paesi e soprattutto tra i Paesi più avanzati in questo settore campi storie tradizioni Dinoi
Sono venuta chiaramente fuori i limiti della nostra legge e la necessità di superarli il primo diciamo accennavo e la mancanza del nella legge di uno spazio per il sociale per il lavoro
Dall'aiuto allo sviluppo delle realtà di partecipazione ai vari livelli ai problemi collegati al lavoro e allo sfruttamento pensano i problemi del decentramento pensiamo ai problemi del ruolo delle multinazionali pensiamo a tutte queste cose
E l'altra la qualità della vita cioè una filosofia della legge più aderente alla realtà che punti ad una migliore e maggiore qualità dalla Società dei paesi in via di sviluppo
Su questo ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il partito
E i membri della Commissione socialista così come intendono muoversi
Anche perché è una cosa e presentarsi in Commissione come facente parte del governo è un'altra cosa invece è più presentarsi in Commissione come responsabili del partito
Perché si presenta in commissioni mediazioni come responsabile al governo è chiaro che la mediazione se già fatta al nostro interno
Bisogna che sia il partito con una sua elaborazione tappezza elaborazione di punti
A presentarsi a dibattere su queste cose e questo mi pare un altro limite un limite che dobbiamo recuperare io mi sono un po'sfogliato perché non mi rimanda al partito mamma limando le sviste indipendente fortunatamente
Un po'i dati della Commissione e e ho visto soltanto Mario Raffaelli in Commissione io capisco che a questo punto se c'è soltanto Mario Raffaelli Mario Raffaelli farà soltanto i può fare soltanto delle mediazioni
Del governo non può fare le B delle polizze vita delle posizioni per il partito e questo è un grosso limite perché è inutile che Pacciani convegni se poi non siamo presenti non abbiamo altra elaborazione non ricominciamo a partecipare a portare alcuni punti veri socialisti
No le solite cose delle grandi aziende delle partecipate del va tutto bene ma voglio dire c'è una filosofia diverso una capacità diversa di fare cooperazione che mi pare che si sia persa e che non si sia non sia non ci sia neanche la strada per ritrovare
Ciò ci pare necessario
Se tale cioè di impostare un salto di qualità della legge che batta quella filosofia fino ad oggi dominante in gran parte dominante che la cooperazione come vista
Più come aiuto interno che aiuta Esterno cioè più come aiuta le aziende italiane che come aiuti ai Paesi in via di sviluppo è questa la filosofia da parte
Quindi rivedere il il contributo
La partecipazione delle forze economiche sociali e vive del nostro Paese
Dicevo l'industria certo non voglio negare questa grande realtà sociale del Paese per l'amor di Dio la grande industria ma certamente maggio Spazio Emilio spazia con la piccola e media
Che ha un maggior spazio nei paesi in via di sviluppo e c'è un in un maggior ruolo di questo omaggio spazza le cooperative
Ma già spaziale forte sociale di questo Paese
Un maggior spazio alle realtà locali dagli enti locali all'università e le forze della cultura
è che questo sono forme e forte cioè più adattabile alla realtà dei Paesi in via di sviluppo ai suoi bivi sogni di questi Paesi
A questi punti fondamentali potremo aggiungere i problemi di
Che sono stati portati che sono veri
Tecnici e politici come quelle della responsabilità politica dalla cooperazione o quale novità tecniche nelle ambasciate o dei tempi massimi di approvazione di un progetto di cooperazione o quello detta di un'adeguata struttura di gestione del dipartimento che oggi è sotto organico
Ma il tutto ritengo sia solo una mera questione di potere
Se non si risolve il problema di fondo di che tipo di cooperazione dobbiamo fare cioè di quel salto di qualità cui accennavo credo che su queste cose certamente ci potremo fare se il partito
Vorrei impostare questa certa avrà certamente al suo fianco la UIL e credo tutto il movimento sindacale nonché tutte le forze vere del progresso altrimenti se tutto si deve avvilire su chi sarà il responsabile o quale società ci dobbiamo accaparrare
Non ci interessa minimamente continueremo a fare la nostra piccola cooperazione continueremo ad essere il Paese che si divide un po'di torta ma comunque proprio siamo proprio fuori da questa logica era questa una il nostro contributo su questo problema
Ed è un tentativo Di Serio riformismo non siamo soltanto ecco socialisti siamo anche Coco socialisti
Se sulla via dalla Germania riuscissimo anche ad apprezzare la capire
Quali risultati polare una serie corretta cooperazione credo che un altro punto a nostro favore a favore Pardo sesto italiano si potrebbe spendere in questo Paese
Ecco credo che su questo tema centrale
Per un partito che si può definire socialista deve certamente puntare a queste cose all'equilibrio dei rapporti nord sud e alla maggiore partecipazione soprattutto lo sviluppo di questi paesi un maggior partecipazione allo sviluppo democrazia in questi Paesi
Il secondo punto è fisco brevemente il
Legato a queste ultime considerazioni coordinare quelle forze come le nostre lo dico con molta
Sincerità che intervengono i paesi in via di sviluppo per
Fumogeni dare una politica estera concreta e per per poter fissare alcuni punti cardini di intervento credo che questo il partito lo debba fare
Lo fanno i grandi partiti socialdemocratici del Nord d'necessità di questo ruolo in politica estera e credo che vi siano delle forze vive nel Paese che non aspettano altro diceva organizzarsi tipo
La sedicenne per come ha fatto la spesa ora dei deve
E per alcuni interventi politici di intervento concreto che aiutino la democrazia
A liberarsi dalla tirannide e dall'oppressione penso al Cile come la fuga anni stante al Sudafrica come al Paraguay su queste cose il partito deve mobilitarsi su queste cose che deve essere la capacità anche di capire cos'è cooperazione cosa può esserlo la cooperazione se non vi sono queste tematiche se non vi sono questi riflessi morali non si capisce perché è un partito socialista dove sbuca deve parlare di cooperazione se esercitata soltanto ad aiutare qualche azienda e va be'allora hanno ragione alcuni investiamo al Sud facciamo al sud del nostro Paese
Ma se invece si taglia un altro respiro una visione più ampia una capacità più ampia di sapere che cosa significa su questo
Essere socialisti credo che allora su queste basi riusciremo a dare dei segnali diversi una capacità diverso ecco credo che vi siano forze ampie forze che oggi stanno operando ecco il partito deve una riflessione e una capacità di organizzazione
Io mi scuso per il mio intervento affoga ne sentivo la necessità di un primo intervento di una prima analisi insieme ai compagni del partito su questi problemi credo che sia un intervento devo guardare avanti cercando di superare i ritardi e le polemiche anche che ci sono stato ma che cerca di costruire
Una linea socialista rispetto al problema della cooperazione grazie
Grazie a Pietro Tedeschi la parola e a Franco Salvatori direttore del Progetto sviluppo della CGIL
Non avendo un tema specifico da trattare
Farò alcune riflessioni che in alcuni casi però si sovrappongono naturalmente quelle degli altri compagni ed amici che sono intervenuti prima di me
Ma per creare il quadro nel quale
Si pone una il dibattito sulla riforma della legge dibattito sulla cooperazione e anche l'iniziativa del sindacato
All'interno della cooperazione non governativa
Volevo iniziare citando il presidente del Perù all'Under sia Peres che ultimamente
Alla conferenza dei Paesi non allineati
Ha invitato i membri di questa grossa organizzazione a riflettere sui cambiamenti che sono intervenuti da quando questo movimento è stato creato
Cioè il il passaggio da il rilievo dato al non allineamento militare nel senso di
Negazione di basi di spazi alle grandi potenze nel proprio territorio nazionale questa difesa
Del proprio territorio con la sovranità nazionale
Ad una situazione odierna dove le grandi potenze i paesi industrializzati sono presenti non con gli con le basi militari ma con la loro tecnologia
Sono presenti attraverso il Fondo monetario internazionale sono presente attraverso le multinazionali
E ripropone oggi non allineamento
Proprio sul piano del non allineamento di nei rapporti economici internazionali
Partendo dalla parte dalla proposta
Provocatorie sul debito estero
Partendo dalle dall'utopia del riscatto dello spazio-tempo storico per ciascun popolo per arrivare a proposte molto più concreto
C'è quindi il non allineamento come rifiuto di una impostazione dei rapporti economici internazionali e politici internazionali come subordinazione dei paesi in via di sviluppo all'imposizione di di modelli modelli di società modelli di sviluppo e quindi dipendenza tecnologica economie quindi politico-militare di nuovo
A cui come condizione per avere gli aiuti internazionali per avere un aiuto allo sviluppo per un essere emarginati dalla dalla storia industriale dallo sviluppo dei nostri giorni
Il debito stesso come come avvitato rispetto alla politica internazionale rispetta la sviluppo interno de che gli stessi Paesi soprattutto quando la questione delle degli aiuti e del debito è una questione che gira non tanto sugli aiuti allo sviluppo quanto sulla sugli investimenti operazioni finanziarie e pagamento di interessa
Quindi se quindi la cooperazione come alternativa all'allineamento economico che poi vuol dire politico-militare
Alternativa se vogliamo anche a un'utopia autarchica del paese piccolo e povero che fa da sé
Un'alternativa rispetto anche all'utopia di un nuovo ordine economico internazionale del quale si parla da tempo
La cooperazione diventa l'alternativa vera una cooperazione
Fatta da Paesi che hanno un'intima un una interdipendenza economica fatta di aiuto allo sviluppo auto centrata autonome di questi Paesi fatta di di trasposizione di tecnologie
Che inneschino processi di sviluppo all'interno dei Paesi ha soprattutto cooperazione economica aiuta lo sviluppo che non siano condizionati da una scelta di campo
Politico ideologico militare
E qui è evidente la connessione tra la pace la distinzione da un lato la cooperazione allo sviluppo
Non c'è una cooperazione allo sviluppo in questo senso
Se non c'è un rapporto a livello internazionale di pace di distensione più aumentano i conflitti a livello internazionale più aumentano le tensioni a livello delle grandi potenze dei grandi blocchi ideologico politico-militari più diventa difficile fare una cooperazione che non sia un condizionamento in termini politici in termine egemonici
In questo senso forse varrebbe la pena fare una riflessione sulla necessità di allargare al di là dell'aiuto bilaterale
Tra paese e paese che spesse condizionante
Basta vedere per esempio la scelta degli Stati Uniti di uscire dalle grosse agenzie enti internazionali
Per destinare le proprie risorse non aiuto fatto da tutti e quindi difficilmente strumentalizzabili ai propri fini di potere
Quindi dicevo
Fare una riflessione sulla necessità se mai di allargare l'aiuto multilaterale
Partendo da una valorizzazione dell'aiuto fatto a livello di Comunità economica europea
Questo per superare dicevo gli interessi nazionali
Per superare anche la necessità delle dei paesi in via di sviluppo di Venere condizionati gli aiuti ad una scelta di campo
E poi spesso anche la valorizzazione credo di una struttura organizzativa ed una capacità di intervento a livello di paesi che le le organizzazioni internazionali ormai hanno hanno acquisito e mettono a disposizione
E oltretutto il
Accanto alla all'intervento
Esteso a livello di aiuti multilaterali tendere ad se non altro d'un coordinamento fra Paesi donatori che faccia diminuire la dispersione di risorse la concorrenza tra Paesi e spesso anche la corruzione a livello di Paesi in via di sviluppo
Ultimamente è un un esponente politico della cooperazione italiana
Ha detto che l'Italia vuol fare una cooperazione che non sia solo impegno umanitario
Ma neppure semplicemente un'operazione mercantili stile noi speriamo che nella con la riforma della legge con le strutture operative con i programmi che verranno realizzati in seguito se arrivi veramente al superamento di una impostazione mercantili Istica della nostra cooperazione
Il è vero che dal punto di vista anche l'opinione pubblica e molto più motivante parlare dei bambini affamati o dei bambini assetati
Che parlare della distribuzione degli aiuti d'emergenza come distribuzione di ciotole di riso o latte per i bambini per i neonati
E in questo caso sono stati bravissimi radicali
Ah no se non altro il
Il il cioè la l'aspetto positivo e alla loro campagna se vogliamo unilaterale sull'acciottolato sulla ciotola diviso è stata quella di avere creato un dibattito avere poi
Se vogliamo dato il primo impulso alla creazione di uno strumento ma operativo in termini di di aumento della spesa finanziaria dell'Italia ma anche poi in termini di innovazione sul piano degli interventi dalla cooperazione italiana che si è concretizzata con Fondo aiuti italiani
Se questo è stato il medico merito dei radicali quello di parlare della ciotola diviso per mobilitare l'opinione pubblica fa sì che si arrivasse a nuovi stanziamenti nuovi interventi dell'Italia
Direi che il merito almeno questo gli va riconosciuto secondo me al Fondo aiuti italiane dicono di avere trasformato
La distribuzione in ciò diciotto le diviso
E di fedi e di latte in veri e propri progetti di intervento si straordinari ma non sto straordinari perché episodici e rispondenti ha bisogno bisogni del tutto congiunturali
Ma rispondenti sul piano delle priorità e pista sta la straordinarietà dell'intervento a risolvere
Almeno in parte i grossi problemi della fame e della sete che non sono eppure questi congiunturali episodici ma sono spesso endemici strutturali
Quindi Inter facendo degli interventi già strategici
Che secondo me sia per le per le capacità professionali che si sono sviluppati per le modalità di nuove dell'intervento per la speditezza l'intervento è un patrimonio di esperienza
Anche una strumentazione operativa che che va valorizzata
Va valorizzata naturalmente nella riconduzione a unicità di direzione politica delle due strutture che spesso sono trovate in sovrapposizione conflittualità che hanno spesso creato dei grossi problemi sia sul piano politico
Sia sul piano anche operativo
Ha su questo mi pare che nessuno ha più dubbi sulla sull'riportare unicità politica la direzione della cooperazione semmai il problema sta nell'articolazione che di di momenti diversi di strumenti diverso
Anche su questo la di forma
Così dal le proposte di riforma che sono scaturite dal dibattito dal dibattito in Parlamento che che sono ormai sotto gli occhi di tutti
Se non altro valorizzano questa esperienza queste modalità nuove l'intervento creando il servizio interventi straordinari e di emergenza
E anche qui superando il vecchio schema dell'aiuto d'emergenza
Di situazioni di calamità inondazioni eccetera si parla di interventi integrati puri settoriali si parla del settore dalla sanità dell'alimentazione delle infrastrutture si crea un fondo speciale
Destinato pregiudizialmente a coprire questo il funzionamento di questo tipo di interventi speciali straordinari si parla di operazione particolare specifica su questo tipo di intervento al Parlamento
Ci sarà semmai un problema di sono due problemi uno il difficile coordinamento di queste due strutture che per alcuni aspetti probabilmente tengono di nuova collidere quindi entrare in conflittualità l'altro problema è quello della come dire della contraddittorietà che c'è fra una distinzione fra due aree di intervento e strumenti operativi
Con quasi pari dignità sembrerebbe dalle proposte legislative e poi per tutto sommato una non definizione ultimativa di questa duplicità di di direzione ma queste sono dibattito ancora aperto su questo pianeta
Un'altra considerazione che mi interessa far ci interessa fare
Proprio in riferimento al discorso che facevo prima del superamento della cooperazione come attività mercantili istiga
E di supporto alle imprese che ci certamente quello di utenti trasformare l'attività del Dipartimento di quindi dalla cooperazione italiana da attività passiva che sancisce sul piano diplomatico bilaterali e finanzia gli accordi commerciali fatti dagli agenti dei rappresentanti delle diverse imprese italiane continuamente a caccia di di commesse di sottosegretari compiacenti che firmano gli accordi che erano gli aiuti ad una ad una strumentazione ad una programmazione attiva dell'intervento attrezzi attraverso degli accordi quadro pluriennali dei programmi Paesi che anticipino le scelte all'intervento dei vari operatori operatori economici italiani
Che pure ovviamente sono importante garantiscono poi la realizzazione di grossi progetti strutturali e infrastrutturali
è evidente però che per avere per arrivare a questa capacità promozionale di che e programmatoria
Gestionale poi anche valutativa del del complesso dell'intervento dalla cooperazione italiana e dei vari operatori dalla cooperazione italiana dall'impresa le organizzazioni non governative
Agli a alle operazioni realizzate attraverso le di aziende agenzie
Multilaterali
Il Dipartimento cooperazione ha bisogno di strumenti
Ora nella legge questo mi pare ancora sottovalutato questo aspetto
Non si parla per esempio di addetti alla cooperazione
Presso le ambasciate di cui
Spesso si era parlato in sede di dibattito
Si parla è vero di unità tecnica l'estro e questo è già un passo avanti
Sì sì duplice accezione tecnica al Dipartimento ma questa tuttavia
Subordinata in in posizione subordinata e di semplice consulenza rispetto al ruolo della della dell'amministrazione del ministero degli esteri della diplomazia che ancora egemone in tutte le fasi in tutti i in tutta l'operatività della del Dipartimento cooperazione
Se non si vuole arrivare ad una hanno ad uno toccamento dei ruoli come esiste funziona benissimo in altri Paesi come la Germania e Paesi scandinavi dove dove esiste
Il dove c'è una distinzione netta fra il ruolo diciamo così ruolo diplomatico ruolo tecnico tra le scelte politiche di indirizzo e da l'esecuzione dei lavori l'operatività la gestione degli interventi attraverso delle agenzie specializzate
E si arrivi per lo meno a creare di ruoli tecnici all'interno del del del ministero degli Esteri
O comunque a dare dignità ruolo e competenze più specifiche alla alla sezione tecnica di cui pure si parla nella nella legge non si può ovviamente sperare che questo avvenga
Di fronte alla situazione attuale dove dove si hanno dei contratti a termine consulenze starne che non fanno altro
Che a vellicare l'imposizione del tutto subordinata e non qualificante ruolo tecnico rispetto a ruoli che rimane gemme da parte della burocrazia ministeriale o comunque della carriera diplomatica che pure ha un suo ruolo specifico da valorizzare in quel senso non è allargando a dismisura i propri ruoli e le proprie competenza
Alcune riflessioni connesse a questo
Questo sdoppiamento dei dei poteri decisionali riguarda anche una riflessione sulla sul comitato interministeriale ora non mi pare che se è vero che è un passo avanti rispetto alla al al vecchio Cites il nuovo comitato interministeriale non basta superare la carenza di un chiaro indirizzo politico e la conseguente e che vi è quindi una conseguente delega di fatto delle scelte politiche agli organi dall'amministrazione che rimane ripeto l'unico agente decisionali lo stesso comitato consultivo che nella nella precedente legge costituiva un momento di coinvolgimento della società civile che vari operatori sociali all'interno del funzionamento e la legge della della cooperazione italiana e quindi anche se vogliamo un controllo democratico
Viene adesso ho sputato di funzioni che diventa una tribuna pletorica con una una possibilità di allargamento praticamente senza confini
Si elimina completamente la commissione speciale finanziaria che era un momento anche questo dici decisionale specifico
Che creava pluralità di momenti decisionali e quindi di controllo politico e tecnico sulla programmazione sulla realizzazione della la cooperazione italiana
In questo contesto ci interessa molto anche valorizzare la cooperazione non governativa nella quale il sindacato fa parte
Una valorizzazione della cooperazione non governativa non tanto contrapponendo
Di nuovo l'impostazione umanistica della testimonianza di vita nei paesi in via di sviluppo ad una impostazione invece economicistica mercantili stila della cooperazione
E nemmeno soltanto come dire l'attività di volontari nei paesi in via di sviluppo di sviluppo come testimonianza di vita ma quanto piuttosto la cooperazione non governativa come alternativa sociale rispetto alla agli altri due operatori della cooperazione che sono gli Stati i governi da una parte con la loro funzione e le imprese con la loro funzione
La cooperazione operativa come espressione della vitalità sociale dell'apporto sociale rispetto alla col volo collaborazione tra i popoli rispetto allo sviluppo dei Paesi
Che dei Paesi meno industrializzati meno sviluppati
Quindi valorizzazione della della capacità di mobilitazione di risorse mobilitazioni di consensi IRI di risorse tecniche umane
La cooperazione non governativa in rappresentanza dell'associazionismo cattolico dell'associazionismo laico e anche delle grandi organizzazioni sindacali
Quindi nella cooperazione non governativa nella cooperazione che lo stesso sindacato fa attraverso il suo istituto per la cooperazione internazionale
Vuole abbinare alla motivazione ideale anche una porta di professionalità una capacità è organizzativa capaci di rapportarsi al più vasti programmi
Di intervento della cooperazione italiana non isolando quindi l'intervento
Del volontariato delle organze non governativa in una come dire una posizione residuali Cuasso portata rispetto al grande sforzo di in termini economici interni finanziano i termini risorse tecniche che la cooperazione governativa e delle imprese fa a livello internazionale è invece rivendichiamo uno spazio lo spazio che gli va riconosciuto perché le organizzazioni non governative dalle piccole alle grandi hanno questa capacità di pubblicare di risorse che devono sempre più affinarsi come capaci come affinare le proprie capacità tecniche organizzative Riccardo per apportare
Ma l'intervento
Ai più grossi interventi la cooperazione italiana
E anche delle delle organizzazioni internazionali
Anche noi come CGIL abbiamo il nostro istituto per la cooperazione molte cose tedeschi le ha già dette ha parlato della dell'Istituto di cooperazione della della UIL ma parlava
In larga misura a nomi di tutte e tre le confederazioni sindacali a nome di tutti e tre gli istituti di cooperazione che sindacati sono dati per intervenire paesi in via di sviluppo anche la CGIL al suo istituto Progetto sviluppo che ormai presente in diversi Paesi con propri progetti
Rispetto all'intervento del sindacato mi interessa sottolineare solo alcune cose specifiche
Rispetto al più grande sforzo che ci accomuna a tutte le organizzazioni non governativi
Secondo noi il
L'aiuto diretto che noi diamo in termini assistenza tecnica in termini di capacità di investimento finanziario in termini di consulenza in termini di aiuto
Alle organizzazioni sociali dei Paesi in via di sviluppo a cominciare dalle organizzazioni sindacali dalle organizzazioni cooperative non crediamo che questo sia non solo un elemento di sviluppo economico e produttiva in questi paesi ma sia però mentre un contributo allo sviluppo sociali questi Paesi
E se vogliamo come risultato indiretto ma pure importante pensiamo che il il rafforzamento delle organizzazioni sindacali integra organizzazioni cooperative e delle organizzazioni dei lavoratori rurali
Noi crediamo che questo costituisca un elemento di sviluppo sociale del Paese ripeto ma anche uno sviluppo di una un un contributo allo sviluppo di avere realtà basati sulla democrazia la libertà che il pluralismo
Questo non per legare il nostro intervento come non lo deve fare il governo italiano legale nostro intervento così a a condizioni preliminari di cambiamento
Della della situazione interna di un Paese e stabilità noi non l'abbiamo ma certamente contribuire al rafforzamento dell'organizzazione lavoratori rurali per organizzazioni sindacali è un contributo alla democrazia e il pluralismo introduce una una vita di di soggetti deciso ignari soggetti politici soggetti sociali che fa tutto sommato a beneficio dello sviluppo di questi Paesi lo sviluppo reale vero che concreto
Tale e quindi di rappresentanza politica
E quindi di potere contrattuale rispetto al governo del Paese Intermite autonomia in termini di potere contrattuale la propria capacità di intervento sulle condizioni di lavoro sulla legislazione del lavoro
Dare atto al sindacato per esempio brasiliano del della della FIAT di Belo Horizonte la capacità di intervenire come noi siamo intervenuti a Torino nelle fabbriche FIAT italiani sulle condizioni di lavoro sui ritmi sulla sulla salute lavoratori messi male che si siano veramente dei degli obiettivi che noi ci dobbiamo porre una responsabilità una solidarietà che noi dobbiamo avere abbiamo esplicitare e questa deve trovare spazio nella cooperazione
Che dell'Italia devi trovare spazi anche politici e finanziari
Terminò così il mio intervento
Sperando che intorno
Alla riforma della legge si apra anche con il contributo di questo convegno di oggi nuovo spacciati Baltimore no mobilitazione della Società italiana non soltanto degli addetti al lavoro la stessa mobilitazione sociale lo stesso dibattito che c'è stato sulle sugli aiuti ai bambini che hanno fame e sete che ha dato poi vita la legge settantanove vorremmo che questo questa mobilitazione ci sia ancora oggi che ci sia una mobilitazione anche all'interno il sindacato che non promuoveremo ma poi in modo più vasto nell'opinione pubblica italiana la stessa mobilitazione ideale che c'era quando quando abbiamo fatto le la solidarietà politica a movimenti di liberazione non vorremmo che questa solidarietà politica internazionalista ci fosse anche oggi sugli aiuti ai paesi in via di sviluppo
Grazie Franco Salvatori la parola ora Valdo Spini responsabile del dipartimento esteri della direzione del PSI membro della commissione Affari
La carriera epoca
Ringraziamento non formale alla sezione cooperazione per avere indetto questo seminario così tempestivamente come è noto noi abbiamo appena definito in sede referente questo testo di base
Ma sapendo di avere un periodo di meditazione che ci deriva dal fatto che la Camera dovrà sospendere questo tipo di lavori indipendenza dall'approvazione la legge finanziaria
E con quindi la prospettiva di riprendere questi lavori fra qualche settimana speriamo naturalmente il meno possibile per affrontare la definizione in sede legislativa
Ecco quindi che dal dibattito di oggi ed a successivi incontri della precisazione poi vedi emendamenti le propose di casa socialiste perché l'ente può scaturire una linea e direi quindi mi sembra che siamo il primo partito a riflettere su questo dopo l'approvazione questo teste in sede referente iniziative tempestiva e preziose
Ma prima di venire a passare a parlare della legge in termini puntuali vorrei fare qualche considerazione di carattere generale la politica estera italiana è cresciuta in questo periodo si è affermata su dimensioni e su scacchieri nuovi
Che hanno portato il nostro Paese da un lato a avere più importanza in politica estera dall'altro lato anche a dare più importanza nel dibattito politico interno e una di queste dimensioni è indubbiamente la volontà dell'Italia di essere più presente maggiormente presente in uno dei problemi fondamentali del nostro tempo il problema nord-sud
E io non voglio adesso su questo fare lunghe lezioni ma precisare che due sono le direttrici e principali
Quella appunto della cooperazione allo sviluppo ed in particolare all'interno di questo della affrontare le o situazioni straordinarie emergenza alimentare o sanitaria che si sono determinate
L'altra è quella del l'indebitamento dei Paesi del Terzo mondo e dell'America del sottosviluppo e dell'America latina che costituisce come noto delle bombe Ruggeri e più grosse che sono sotto il sistema dell'economia mondiale
In questo senso l'Italia forse si è mossa
In ritardo però negli ultimi tempi ha incrementato fortemente il suo contributo grazie alla spinta certamente di movimenti come radicali o anche di movimenti di credenti
Ma certamente anche per la spinta che il Partito socialista e la presidenza del Consiglio d'insieme del Partito socialista ha voluto dare e di in imprimere a questo lavoro
Io voglio dare soltanto un esempio
Personalmente ho avuto la possibilità l'onore di far parte delegazione italiana alle Nazioni Unite e nel corso di questi lavori l'Italia il nostro governo ha potuto realizzare una riunione unico Paese industrializzato quella fatta con tutti i Paesi africani presenti ad un altro importante livello una buona parte di loro col ministro degli Esteri qualche cosa che nessun altro Paese a industrializzato ha potuto realizzare
L'ho come sintomo e come evidenza che un lavoro di questo genere può premiare politicamente anche perché e ne sa qualcosa Francesco Forte che fu presente all'incontro
Fra i leaders dell'Etiopia e della se varia Brindisi dove c'è il bar anche perché anche in quella sede in questa sede di nazioni unite
I Paesi africani che venivano a nostro incontro hanno Paesi che alle volte avevano contenziosi molto duri fra di loro ma che avevano anche in quella sede una possibilità di incontro e di riflessione
Da questo punto di vista
Ma dobbiamo quindi pensare a quest'opera come un opera che non deve avere soste tenere incrementarsi quantitativamente e qualitativamente
Anche perché
Chi come noi ha avuto quel modo di incontrarsi con l'autorità delle uguale di Pirellina che nation development program cioè del programma dello sviluppo le Nazioni Unite ma del resto è materia letteratura che uno può trovare su giornali saggi otto due specializzate
Sa che rispetta quello che avveniva fino a qualche tempo fa si è determinata il vero una inversione anche di condizioni strutturali meteorologiche
Che stavano portando un ampliamento dell'area della fame e della pericoli morte per fame
Però tutti gli esperti tutti i gli operatori di questo campo tornano anche a dire
Che domani per ipotesi di verifica sono lamentele condizioni meteorologiche analoghe la situazione strutturale tutto sommato è sempre quella di prima e si verificherebbero nuovamente il pericoli e i gravi
Danni che si sono verificati particolare in questi anni
Quindi la presa non va mollato
Anche perché diciamolo francamente non è che la temperatura internazionale sia oggi molto favorevole per organizzazioni multilaterali per la filosofia dell'aiuto multilaterale
E questa filosofia è stata fortemente contestata è stata sottoposta a critiche a volte ingenerose qualche volta ovviamente anche degli elementi Justine elementi di sprechi elementi non non serrati ma certo questa filosofia oggi è messo sotto accusa
Tant'è vero che noi ci troviamo mi correggano i compagni più dentro di me se sbaglio a destra e se non erro il secondo i contribuenti all'Unicef grazie anche all'azione del fondo Aiuti italiani proprio perché vi sono altri Paesi che hanno un po'mollato diciamo in questo periodo una azioni di questo genere non è significativo che l'Italia invece tenga duro su questa linea politica
Nella consapevolezza che non si può affidare questo tipo di problemi alla mera logica del mercato logica dei rapporti di forza fra Paesi industrializzati Paesi sottosviluppati occorre un'azione di concertazione occorre un'azione politica occorre una capacità di sapere dare al nostro mondo anche una possibilità di operare una redistribuzione delle risorse che consenta sviluppi più equilibrati
Questo potrebbe molto lontano
Porterebbe anche a una situazione monetaria internazionale che ancora non abbiamo sistemato in maniera duratura non c'è stata anche una setto non voglio adesso prendere troppo tempo ma questo implica che il tenere duro su questo implica la capacità di sapere approfondire la nostra azione e a che punto siamo
Beh e noto almeno pari piuttosto in basso fino a pochi anni fa ma eravamo sul impiegavano in cooperazione una percentuale nostro reddito nazionale che era molto lontana dallo zero virgola sette per cento per le Nazioni Unite indicano i Paesi mi sembra che fino a non molto tempo fa fossero sullo zero uno zero due
Oggi in temi di competenza il che non significa solamente alle speso tutto ma in temi di competenza il nostro Paese arrivato circa lo zero virgola trentacinque per cento
Si è impegnato e qui è importante che su questo si rifletta si è impegnato nel decenni arrivare al Obiettivo nazioni unite allo zero sette per cento
E questo forse porta anche dei colleghi risorse su che toccherò un po'alla fine perché oltre che alla legge abbiamo anche la Finanziaria poi in Parlamento sulla quale bene che anche su questo punto dal convegno ci vengano delle indicazioni precise che possiamo portare avanti in parlamento ma certo al di là della quantità delle risorse vi è il problema della qualità e giustamente Somogy io parlo di Somogy perché per motivi di viaggio sentito Luís di a chi gli ha potuto leggere gli appunti giustamente Somogy
Diceva che c'è una problematica fondamentale
Vi sono paesi che hanno scelto per affrontare il modo di spendere in cooperazione il sistema della agenzia
E quindi di una specifico organo il nostro Paese ha abbracciato un altro sistema cioè quello di una struttura all'interno
Di un mistero come quello degli affari esteri per l'idea che latina di cooperazione talmente rilevante per la politica estera che vada in qualche modo compresa all'interno di questo ministero
Il che però non significa che questo ministero possa affrontare la tela di cooperazione con lo spirito ministeriale burocratico e non debba porsi un problema in qualche modo di Agenzia nei confronti tra direzione
E su questo indubbiamente vi era una forte insoddisfazione non per l'operato dei singoli ma per il tipo di strutture del funzionamento del dipartimento e la cooperazione e su questo credo che il Fai il fondo aiuti italiani ha dovuto sperimentare metodi e qualità nuovo dell'intervento in particolare di rapidità della spesa
Che mi sembra sia nostro compito riuscire a in inserire all'interno della nuova disciplina e non sapere disperse che giudizio doc su questo lavoro è stato fatto dalla commissione esteri tenendo conto che noi abbiamo avuto una idea politica cioè che questo lavoro
Era un lavoro che andava portata avanti fino alla definizione di un testo che consentisse voi ad ogni forza politica di confrontarsi su alcuni punti qualificanti su cui ciascuno coi presenta sul suo volto
Non eravamo d'accordo mi sembra giustamente di impantanata discussione articolo per articolo senza perderne diciamo così il capo con la coda ciascuna forza politica a un certo punto ha manifestato le sue posizioni
Si è anche anche manifestato l'idea di ripresentarlo in termini legislativa però si è voluto concordemente perché l'approvazione avvenuta a larga maggioranza riuscì ad arrivare a un testo complessivo su cui si potessero svolgere per esempio anche i le iniziative di oggi
Questo anche perché i tempi sono serrati come è noto la il Parlamento ha prorogato i poteri del Fai solo fino al ventotto febbraio e questo pone in termini Pati Conte serrati
Il problema di arrivare in fretta con la disciplina per non interrompere i contratti gli altri impegni e le attività che sono in ponte dal punto di vista di intervento straordinario
Quali sono i punti mi sembra significativi di questa disciplina sui quali possiamo intrattenerci già ci sempre tenuti io ho letto le lei unito delle punti fondamentali introduzione di Michele Achilli che condivido il primo è questo
Mi sembra che si sia inserito
Una più precisa anche se ancora da precisare o dirò meglio dopo comunque sia inserita una riconduzione di responsabilità politica nei confronti dell'azione del dipartimento allo sviluppo
Indubbiamente rispetto alla grande autonomia di cui questo dipartimento deteneva sia in termini di rapporto politico sia in termini anche di quantità di spesa che poteva autorizzare la leggerissima definisca meglio e ponga una gerarchia
Politica più precisa la responsabilità politica
Condivido il rilievo che faceva Michele Achilli qui
Che pure all'interno però di questo principio che nella legge è avvenuto è indubbiamente il problema di una precisazione ulteriore
Per esempio del compito del sottosegretario delegato e di una sua collocazione più preciso all'interno di questa legge insieme ne parlasse anche somma oggi è un punto su cui riparti spesa deve riflettere e vedere se
Presentare degli emendamenti di precisazione e di chiarimento
Direi però che
Il principio generale di una responsabilità politica rispetto a quello che era certo punto apparso una forte autonomia diciamo del Dipartimento mi sembra sia passato vi è un secondo aspetto che delicato politicamente gravi e significativo della disciplinare dobbiamo creare ed è quella di riuscire nel contempo a creare una disciplina complessiva l'intervento sia ordinario che straordinario che da un lato preservi l'autonomia e la specificità di ciascun intervento di qui il servizio che la legge prevede printemps ordinario
Ed è l'altro lato loro capacità di integrazione perché integrazione perché evidentemente l'aiuto straordinario posto da poi di essere seguito sostenuto sorretto dall'aiuto ordinari due tempi due temi due aspetti non vanno separati non vanno su binari paralleli sono linee che si devono incontrare e sostenere e d'altro canto però le modalità di azione degli servizio straordinario e l'esperienza fatta in questo anno Lella rapidità dell'impegno delle cifre mi sembrò testimoni è qualche cosa che non va dispersi mi sembra che anche quei principi tutto sommato ci sia nella legge problema è se vogliamo verificare la sua strumentazione se la strumentazione adeguata se non possa essere ulteriormente adeguata in particolare rispetto a quell'altro punto di cui si parlava e chiaro che quando si parla di una specie di agenzia si parla anche di qualcosa che non può essere semplicemente risolto dalla partecipazione del corpo diplomatico anche se questa se caratterizzata per impegno per molta disponibilità
E quindi cosa significa allora guardare e qui forse un punto su cui dobbiamo lavorare attentamente emendamenti guardare approfondire il ruolo dell'Unità tecnica
Il la posizione la collocazione delle energie tecniche esterne di cui anche qui fai ha fatto un'esperienza che vanno collocate all'interno della definizione di questa legge mi sembra al di là anche di altri punti cosa di sodio senso levati quando e quanto la legge permette la partecipazione delle forze esterne sindacali enti locali e così via che condivido
Pienamente nel senso che questa è una legge che non solo va approvata a larga maggioranza perché se Correggio sempre approvate con larghissima convergenza
Ma di là delle forze politiche sono leggi che devono trovare una forte consenso nel Paese a Città civile ma sollevare energie ed essere capaci di stimolare una partecipazione in questa direzione
E allora io credo comunque che questi siano i punti fondamentali vorrei dire che rispetto ai testi di partenza rispetto al testo di partenza che il relatore c'aveva per esempio sottoposto direi che una parte di lavoro è stata indubbiamente fatta
Su questa parte credo che si potrà dare un giudizio positivo importante che noi possiamo chiarire e tempestivamente presentare al dibattito politico quei punti politici caratterizzanti e significativi con i quali vogliamo presentarci alla fase successiva
Al passaggio la discussione legislativa
Vera e propria
Vorrei in questo senso dire dare atto che non si tratta diciamo da parte dei socialisti di effettuare o di mettere in luce mediazione ogni costo si è trattato da parte mi sembra di socialista di potere prendere atto di un tema di partenza di una relazioni partenza sulla quale lei interventi chirurgici sono stati interventi abbastanza significativi sono stati a interventi abbastanza incisivi non siamo meccanicamente al punto di partenza abbia voluto fare dei passi in avanti
Questo non significa appunto che voi sapete che in commissione esteri in teorie sociali sarebbero cinque
Ma devo dire un po'in teoria adesso non voglio mettermi a fare l'analisi ma per quanto riguarda uno dei cinque che il sottoscritto che ha un po'l'abitudine di frequentarla che ha fatto il relatore anche all'ultimo bilancio degli esteri dove il tema la cooperazione ho trattato ma era molto ampia
Poi dirò ancora qualcos'altro dei collettori per quanto i vari sottoscritto certamente io l'impegno lo prendo di portare avanti le cose che possono scaturire da questo convegno parlavo delle risorse
La finanziaria il bilancio dell'ottantasette
Comprendendo tutte le tutte le risorse che in qualche modo vanno in cooperazione prevedono un incremento da quattro mila duecentocinquanta miliardi a quattro mila cinquecento miliardi tutte le voci messe insieme
L'incremento di duecentocinquanta miliardi è lo stesso incremento del mille novecentottantasei e però
A motivo della creazione del fa nell'ottantacinque l'incremento era stato di mille cento miliardi ma anche prima del Fai nell'anno precedente era stato di cinquecento miliardi
E qui delle due l'una se si vuole tenere fede all'impegno di arrivare in un decennio ha una percentuale di una risonanza e lo zero virgola sette ho l'impressione questo ritmo duecentocinquanta miliardi non sia sufficiente è vero che vi sono problemi di compatibilità più generali che non riguardano soltanto il ministero degli esteri e vedo che vi sono problemi di compatibilità di legge finanziaria e di bilancio
Noi come se Nesta e lo dico subito per evitare quei polemiche non abbiamo accolto un emendamento buttato lì un po'all'ultimo momento senza discussione dalle i commissari del partito comunista che vedeva uniti un un stanziamento accrescitivo non compensativo cioè non contro le altre forze anzi amento che non è stato capiamo appunto valutare diciamo per la messo così all'ultimo momento e i per il tipo di emendamento è stato presentato
Però non mi nascondo che sono in corso anche contatti io anche con altri parlamentari la maggioranza particolare per vedere se in sede di finanziaria non si possa arrivare a qualche emendamento qualificante in questa direzione
Specie se si tiene conto che per quanto riguarda il documento in particolare la legge finanziaria per esempio rispetto alle richieste ministeriali sulla legge tre gennaio ottantuno stanziamenti aggiuntivi per l'aiuto pubblico a favore di Paesi in via di sviluppo
Anche questa avuto un taglio abbastanza consistente c'era stata una richiesta
Di incremento di Porta di mille cento di un milione e cento mila milioni e invece siamo scesi a novecento
E
Direi che da questo punto di vista un altro punto su cui il convegno potrebbe intrattenersi è se vi è un sostegno l'utilità di fare questo intendiamoci non vogliamo essere demagogici
A volte qualche funzionario ci sussurra all'orecchio guardate che se stanziate soldi in più può non riusciamo a spenderle e allora questo è anche giusto che venga messo in in cantieri che proprio per questo
E proprio per questo so che c'è chi pensa di spendere e proprio per questo credo che sia giusto che questo vada correlato ad una precisazione e l'accelerazione precisa di questo impegno ecco ma io tutto sommato
Anche se sono consapevoli di quanto questi aspetti siano delicati io mi sentirei di potere
Suggerire al convegno anche questa iniziativa di una possibilità di emendamento per quanto riguarda la finanziaria e bilancio
Però senza essere troppo lungo vorrei dire qualcosa anche sulla ripartizione geografica delle spese per la cooperazione noi siamo sempre con una priorità che mi sembra giusta sull'Africa subsahariana
Cinquecento miliardi di lire per il l'ottanta sei
Mentre il rispetto mi sembra quattrocentosessantaquattro miliardi l'anno precedente l'insieme di terraneo che l'America latina hanno visto solo recentemente un incremento da ottantaquattro a duecento per il primo da centodue a duecento duecentocinquanta della seconda
Più indietro l'Asia cento rispetta e quarantasei precedenti
Noi non possiamo ancora fare previsioni per l'ottantasette perché il CIPE se a meno che non sia mancanza di aggiornamento sulle ventiquattro quarantotto ore non ha ancora provveduto la ripartizione del capito nove mila cinque del tesoro e anche questo una richiesta politica che faccio deve deve procedere alla svelta la ripartizione di questo capitolo però io se da un lato mi sento di consigliare e di suggerire che rimanga questa nostra impostazioni concentrazione di interventi per evitare di chiudere a pioggia
Mi sento anche di consigliare di dire che questi interventi devono sia pure essendo concentrati essere presenti in varie aree del nostro blocco per evitare di essere non sufficientemente presenti o in zone caratterizzanti come l'America Latina o in zone che la podista economico son impetuoso sviluppo pensa Sud-Est asiatico e dove tutto sommato la presenza di cooperazione significa anche una presenza politica economica del nostro Paese che ha degli orizzonti delle finalità di carattere generale ecco io vorrei dire che quindi su questo si può accendere un impegno molto vasto e preciso impegno anche diciamolo pure si deve sostanziare anche in qualche atto di carattere politico più incisivo e qui vorrei spezzare una lancia su quei a proposito dell'Africa che sommato il nostro impegno maggiore
Su un punto che davamo farciti nostra riflessione ma se mai possibile che sul Sudafrica tutto il nostro problema sia di accettare i venti che la Gran Bretagna la Germania anche la Germania la Gran Bretagna luogo ci mentre per cui noi le cose diamo concordarle inserisce si sa benissimo hanno in sede c'è alla fine si marcerà col passo del più lento perché il principe unanimità principio molto effettivo
E domani ci si sveglia e il Congresso americano sia Camera che Senato hanno fatto magari posizioni cose molto più coraggiose molto più avanzate
Di noi che siamo molto spesso vogliose di dare lezioni di dare giustamente indicazioni a questi organismi e che spesso critichiamo diciamo così da sinistra ecco io mi domando
Se questo come neanche di questo genere questo punto non debba essere messa a fuoco di meritato per la sua grande importanza politica che non può non ha vere in quello scacchiere e così pure mi sembra importante significativo dal lato del debito Italia non è un grande Paese creditore indubbiamente
Però è un Paese creditore significativo di alcuni Paesi
Cioè per alcuni paesi suoi crediti hanno una notevole importanza
E allora senza adesso diciamo così fare affermazioni che possono essere facili ma un lavoro viene fatto già in questa direzione un stato affrontato direi che se l'Italia lancia segnali importanti che nei paesi in cui è creditore importante affronta un discorso politico diverso da quello di altri Paesi nel corpo di questi Paesi io penso che abbia importanza
Non soltanto di predica nei confronti delle grandi banche legali soluzioni finanziarie ma bianco l'importanza di esempio ed esempio concreto e sempre qualcosa di meglio e di più evidentemente che non una semplice predicare le grandi banche gli americani ce l'avrebbero fare questo e quello si inserirebbe mi sembra comandi ore pregnanza nel dibattito incorso in questa direzione ecco queste alle poche notazioni che volevo fare che intendevo fare a questo convegno discende sostenendo una cosa è chiaro che vi sono elementi di maggiore sensibilità al non è pubblica il pericolo per fame che hanno provocato magari un innalzamento della curva dell'attenzione verso questo problema
E non è pensabile che questa venga sempre dato punto la curva può abbassarsi per poi tornare a rialzarsi e così via
Ma al di là di questo punto quello che voglio assicurare che è bene che sia chiaro è che l'impegno dei socialisti come forza politica non è solo l'impegno di moda dipendente dalla moda quando il tema è popolare o non popolare
Ma è un conto impegno duraturo l'impegno continuativo perché si salda punta la volontà di dare al nostro Paese
Una dimensione più ambiziosa e la politica estera e nella consapevolezza che si vuol dare al nostro Paese ma ne hanno ambizioni ma dimensioni più ambiziosa in politica estera una degli scacchieri fondamentali in cui questa ambizione va giocata e quella del rapporto nord-sud
E quella di questa grande cosiddetta si potrebbe definire le guerra che dobbiamo in questo caso guerreggiare nei confronti della fame del sottosviluppo
E di una iniquità dei rapporti internazionali che fa magari a volte più vittime di quelle che non facciano le guerre che in questo momento quelle vere diciamo così che in questo momento sono in atto nel mondo grazie
Grazie a Valdo Spini e prendiamo naturalmente la sua affermazione della massima disponibilità sostenere in Commissione tutte le proposte innovative che verranno al convegno saranno rielaborate in sede di partito
Fuori discussione
Margherita Boniver e questa mattina non è riuscita ad arrivare parteciperà ai nostri lavori nel pomeriggio Ettore Gobbato è stato inviato compagno forte in Etiopia e quindi mi ha comunicato qualche giorno a fare insomma assoluta indisponibilità ad essere qui
Io vorrei a questo punto raccogliere Giada alcune domande di intervento
Anche se il programma prevedeva l'inizio della discussione oggi pomeriggio alle sedici però la presenza del compagno forte già da questa mattina ci consente di mettere a frutto una mezz'ora che ci rimane
E quindi pregherei
Alcuni
Compagnie Oliboni amici che avevano già preannunciato il loro intervento di volersi farsi avanti oppure di prenotare lo per il pomeriggio nel caso che essi vogliano riflettere un po'sulle cose sentite questa mattina
Certa
Per contro il parcheggio intervenire
Chiedo scusa vorrei fare un
La breve indagine sul le persone sui compagni che intendono intervenire questa mattina
Altrimenti lascerei tempo alla riflessione se non ci sono interventi questa mattina e comincerei cominceremmo puntuali oggi alle sedici
Per la discussione e per le relazioni finali
Secondo
Altri che vogliono intervenire
Poiché abbiamo quattro richieste intervento io direi che possiamo utilizzare la rimanente parte della riunione di questa mattina
Sentendo questi interventi pregherei quindi le persone che si sono prenotate di
Tenere a disposizione dieci minuti dicendo loro qualifica la parola signor Franco Maranzana
Mi chiamo Franco Maranzana sono geologo rivolta ventidue anni circa nel problemi del terzo mondo quarto quinto sesto voleva quello che sia
Saltando da un continente all'altro dal Sud America all'Asia all'Africa e quindi mi sento proprio per aver lavorato anche con un varie organizzazioni dal Ministero degli Affari Esteri all'inizio dall'ONU a compagnie multinazionali a governi governi stranieri i governi italiani come consulente credo di avere un cerotto feeling di che cos'è questo problema del terzo mondo avendolo vissuto Inter Samp in prima persona
Ho sentito questa volta qui ho una parola che mai interessato volto era quella del tempo del lavoro dico di cooperazione secondo me perlomeno come la vedo io il problema della cooperazione per il Terzo Mondo può essere formulato con una serie di obiettivi ho sentito qui che l'Italia attraverso la cooperazione vuole definire meglio la sua politica
La sua
Predominanza la sua partecipazione alla politica estera e così pure chi l'Europa attraverso il mercato comune attraverso la fede ognuno e ci hanno un connotato di un obiettivo che in termini aziendali potrebbe essere di marketing istituzionale
E questo dovrebbe essere il primo obiettivo per il quale si fa una politica di cooperazione quindi però fare questa per sentire la nostra presenza nel Terzo Mondo cerchiamo di fare qualche cosa che sia positivo per le persone che vivono nel Terzo Mondo dando un aiuto in qualche cosa che possa servire terzo obiettivo è quello di poter dar lavoro alle società e alle persone fisiche del Paese donante
Tre quattro mesi fa ma c'era un congresso dello ICE alla figlia dei Papardo dei principi
E lì ho notato con un certo terrore che c'è uno slittamento fondamentale
Da quelli che erano gli obiettivi primari quel l'azione deve essere un azione che deve salvare l'immagine dell'azienda chiamarsi Italia o chiamarsi mercato comune
Il secondo è fare un quadro di lavoro che sia positivo che serva qualche cosa nei Paesi del Terzo Mondo e il terzo è quello di assicurare anche lavoro le persone fisiche dei paesi donante
Questa ultima io lo chiamo in una maniera un poco sarcastiche una formula di cassa di integrazione per certi che alla casa loro trovano meno spazio di lavoro
In questo complesso veloce signori miei che adorato una buona mattinata i primi due obiettivi non sono esistiti per niente ma si è parlato solamente delle modalità del come
E delle per che e quali sono le maniere per poter entrare ad essere gli eletti e di questa casa di integrazione
Ora
Mitico
Bisognerebbe rifare un poco gli raddrizzare un poco il tiro perché mi sembra abbastanza inutile spendere dei soldi perché l'immagine dell'azienda venga deturpato
Inoltre come italiani non sento sempre in questa operazione di mercato se poi se se vogliamo dire a cui partecipiamo non solo noi italiani ma tutti quanti quegli altri che hanno la possibilità di usare parte dei loro fondi per attività di di cooperazione apriamo rispetto ad altre etnie una possibilità gigantesca di penetrazione nel nel nel nel nel Terzo Mondo la ragioni sono semplici penso io siamo ora chiacchieriamo di più siamo meno Piombi
Siamo più confusionari tocchiamo di più la gente e quindi siamo più vicine abbiamo un rapporto molto più immediato con le persone del del terzo mondo qui dal punto di vista di ricettività potremmo essere degli agenti di mercato affascinanti
Quindi potremmo vendere il nostro prodotto in maniera incredibile c'è rotto e questo allora otto o se per caso scusate la volgarità se incominciamo a vendere patacche in giro per il mondo anche la nostra simpatia
Può perdere a vantaggio di quello senz'altro meno simpatico che può essere un un un tedesco ma che può vendere un prodotto per quanto riguarda il terzo mondo più consono a quello che stanno che stanno facendo
Una delle nostre vittimizzazione della della cooperazione secondo ma è anche il tempo la parola progetto anche del dei connotati nostri tipici
Perché molto comodo dare una sigla a un progetto dare un tempo ed era quello che si diceva prima se non sbaglio Somogy la capacità di spendere i soldi presto perché a un progetto gli si dà un numero un termine di durata ed infine cinque miliardi e sono andati tutti quanti sono qui sono contenti c'è un rapporto in un cassetto la cosa è fatta e quindi parte del denaro è stato speso in maniera programmata
Purtroppo la un problema di cooperazione qualche cosa di tremendamente di Long Range
E quindi dobbiamo assicurare la la nostra presenza nei paesi in via di sviluppo come si chiama adesso per un periodo molto ma molto più lungo e specialmente sfruttando questa nostra simpatia naturale donate ancora adesso per esempio ero poco tempo fa vengo dall'Egitto era strutturato due giorni fa
A parte il fatto che ben viaggio moltissimo ma ma tanto tanto per dire e e il campionato del mondo quello vecchio è finito un sacco di anni fa ancora adesso avete mandato moghul promuove finanziario che lamenta rom anzi come Italia Bonomi Rossi
Ancora adesso dico funziona questo fatto di di di di di essere italiani Ripa parte nere al Mediterraneo
Anche dal punto di vista geografico questa specie di urlo lingua di terra che si chiama Italia quindi potremmo noi funzionare in maniera meravigliosa
Se affinassimo inoltre i criteri di intervento comunque
Dei programmi che sono molto più lunghe detto abbandonando la parola progetta modello di programmi che sono molto più lunghi che durino più a lungo e che offrono la possibilità veramente di comunicare evitare qua che cosa a questa gente grazie signora
Grazie la parola Roberto Scippa dell'esecutivo della CGIL Esteri
Ma io ti prendo la parola a titolo personale in quanto la CGIL ancora non ha in realtà elaborato ENI rifinito la sua posizione in corso di riflessione la Confederazione nella Confederazione e prossimamente
Sarà espressa
Però per me esprimere un giudizio sul testo di legge licenziato dalla commissione essere tra Camera e secondo me questo e la convocazione di questo congresso di questo convegno comunque tempestivo rispetto ai tempi di presentazione del progetto
Inaugura è oltremodo arduo se prima non si esamina con attenzione il contesto ed i risultati delle esperienze fai del dipartimento
Io direi che è arduo
Estremamente difficile
Ma deve anche che è inutile se questo esame non fosse teso a suscitare un dibattito e una sensibilizzazione dell'opinione pubblica e tra gli addetti ai lavori
Che a suo tempo furono protagonisti di quel movimento di opinione che consentì anche se in maniera sofferta
L'approvazione di una legge che permettesse finalmente di affrontare le gravi e tragiche conseguenze conseguenze del tutto sottosviluppo che si manifestano attraverso la miseria la morte di milioni di vite umane
Interventi che mi hanno preceduto hanno correttamente messo a punto e nanizzati gli strumenti che possono consentire alla cooperazione italiana di continuare la sua opera che negli ultimi anni si è costantemente valorizzate rafforzata
Rappresentano un elemento di primaria importanza per il mantenimento di un dialogo di pace e distensione
Come spesso accade nel nostro Paese con inquietante frequenza
Anche gli impegni più grande respiro morale intellettuale
Vengono vanificare dall'incapacità delle strutture di garantire funzionalità e coerenza di comportamenti
La garanzia che apparsa evidente in questi diciotto mesi di assenza del Fai è stata la pratica incomunicabilità tra le due strutture preposte la cooperazione l'assenza di momento di coordinamento e un'incapacità di sintesi politica che non hanno permesso di sviluppare l'azione la potenzialità della politica estera in questo settore
Le strutture burocratiche non si non si mostrano pronti a sostenere perseguire quegli obiettivi indicati dal legislatore ed auspicate da vasti movimenti di opinione
Mostrando un inquietante propensione alla guerra di gruppi interni alla pubblica amministrazione per l'accaparramento e l'occupazione di ruoli e competenza
Eppure il fine del dipartimento avevano consolidato la tendenza a una distribuzione tra interventi che hanno come destinatari diretti le popolazioni delle zone marginali
Con una precari autosufficienza alimentare e colpite da ricorrenti crisi collegati a fenomeni naturali siccità desertificazione inondazioni degrado ecologico in genere
O a causa economico politiche isolamento naturali blocco le comunicazioni
Ed interventi più classicamente dirette allo sviluppo economico basati su progetti con un'autonomia economicità nell'ambito dei mercati locali che regionali
La possibilità di mettere ancora più a fuoco questi due vocazioni di cui il Parlamento ha preso atto con l'ordine del giorno del quattro giugno votato da tutti i partiti avrebbe consentito una reale organicità di interventi della cooperazione italiana così purtroppo non è stato e quando le pastoie burocratiche fanno impantanata obiettivi di ben altro spessore ideale e politico non resta altro che riattivare quella tensione intellettuale
Nell'opinione pubblica che è la sola in grado di bonificare la palude
La stessa discussione in sede di comitato ristretto di commissione esteri alla Camera è proceduta con il motto di non disturbare il conducente
Senza il coinvolgimento delle parti sociali più interessate mentre sulla stampa si assisteva una mortificante quella distanza i vertici burocratici predispone in un organigramma i futuri
Qui una notazione né come sindacati di settore chiedemmo a suo tempo un incontro con il ministro perché esplicitasse presentasse quali erano le posizioni ministeriali in merito a un progetto di riforma ancora dopo due mesi aspettiamo una convocazione
Mentre che non si può che deplora la tendenza a una legislazione troppo presente pesante ed articolata che evita il ricorso a leggi quadro agili
E chiare
Il ricorso anche alla deregulation su alcune materie per inciso la legge sulla cooperazione fatta di trentasette articoli cura di riforma il ministro degli esteri di ben trecento articoli
Pur non entrando nel merito del testo approvato rilevo come la tendenza che si era delineata in nel negli interventi del dipartimento e del fine
E che è stata fatta proprio dall'ordine del giorno del quattro giugno non è stata
Recepita
Nel testo di legge con uguale dignità constatando come il comitato direzionale ad esempio sia mancante la presenza del responsabile del per le il servizio di interventi straordinari
Un particolare importante sottolineare una migliore organizzazione delle strutture o meno si riflette sull'efficacia dei nostri interventi e sulla capacità nostra di modificare le condizioni di vita di quei popoli
Come dire usando quel famoso detto chi deve obiettare qualcosa lo faccia adesso taccia per sempre e questo convegno va in questa direzione
Non solo ma si deve invertire la tendenza dominante fino a oggi di parlare solo dal punto di vista di chi offre gli aiuti
Sempre in termini di quantità
Mentre si dovrebbe selezionare la politica di aiuti in maniera tale da risultare compatibile con un globale soddisfacimento dei bisogni fondamentali delle popolazioni
Non solo ma si dovrebbero aprire gli occhi sul nesso inscindibile tra le scelte di sviluppo in Occidente e la miseria del Terzo Mondo
A tale impostazione dovrebbe però corrispondere una diversa sensibilità delle strutture preposte la politica di cooperazione una riforma del modo di lavorare nella cultura burocratica del ministero degli affari esteri
Recenti polemiche apparse sulla stampa in merito al progetto di riforma del ministero degli affari esteri e su questo c'è una proposta della presidente la commissione Stella Malta di unificare
Il lavoro della riforma del ministro degli esteri con il progetto di riforma della cooperazione
Le recenti polemiche apparse sulla stampa e metà al progetto di riforma del mai non fanno sperare in una reale svolta di delocalizzazione dei quadri con amici della Farnesina
Gli interessi che amiamo animano le rivendicazioni di ampi settori di questa carriera non si coniugano con l'esigenza di una maggiore globale efficienza e funzionalità dell'apparato che sarebbe possibile solamente mettendo mano alla riforma delle strutture del Ministero degli Affari Esteri
Per esempio arrivando alla competenza per aree geografiche e superando il concetto della competenza per materia
Ed avviando un serio confronto che le con le organizzazioni sindacali confederali in tema di organizzazione del lavoro
L'ipotesi di riportare l'insieme di compiti inerenti alla cooperazione italiana all'interno di una sulle burocratica direzione generale è una chiara risposta al tentativo di ipotizzare strumenti d'intervento che esulino dalla ipotetica e controllo ferreo dalla carica diplomatica e una di questa esperienza fragole per fare e di quei settori politici più conservatori ad essa legate in nome di una specialità sempre più difficile da dimostrare
Nei progetti di legge originari e quindi abbiamo dimenticato di indicare come i progetti di legge originari realtà presupponevano identificazioni di strumenti di cooperazione completamente differenti da quelli che in realtà si sono espressi alla fine della dei lavori in commissione
Il partito solista per presupponeva l'esistenza di una il ministro per la Cooperazione di un'agenzia di commissari il Partito repubblicano di un segretariato per gli interventi alla cooperazione contro la fame nel mondo
Lo stesso Partito Comunista pur riportando organicità internamente al ministero degli affari esteri colpi di cooperazione in realtà identificava l'esigente esistenza di un servizio speciale degli interventi straordinari dotato di autonoma funzionalità
La l'operazione fatta poi in sede di commissione che nel conio direzionali dovrebbe coordinare gli interventi di cooperazione ordinari e straordinari in manca il responsabile burocratico meno degli interventi straordinari
Per il quale il parlamento presuppone uno la ripartizione di fondi specifico in questo settore
Seconda cosa una relazione parlamentare che sottolinei quanto si è fatto in questa parte del in questo settore la cooperazione
E quindi in questi progetti di legge s'essi sollecitano la creazione di strutture sganciate in maniera più o meno accentuata dal Ministero degli Affari Esteri
Nell'ipotesi elaborata la che dalla commissione esteri della Camera tutto questo viene fatto cadere non solo ma l'originalità dell'esperienza fai viene drasticamente ridimensionata
Si assiste realtà ma continua di qualificazione del personale la carica diplomatica di fronte alla continua diversificazione dalla politica estera italiana
Dei suoi aumenta di compiti e campi di intervento che necessiterebbero Della Porta e dell'osmosi tra il personale degli esteri quello delle altre amministrazioni ed enti senza escludere l'apporto di elementi provenienti dal settore privato
Non è auspicabile che il reale potere decisionale sia ancora una volta riportato esclusivamente ed ufficialmente nelle mani delle carica diplomatica chi si preoccupa soltanto di veder rafforzato legittimato dalle potere con l'ausilio di strutture tecniche Sterne
Frastagliate divise da attivare a proprio piacimento secondo necessità del tutto contingenti e di organi consultivi assembleari e non ci si riducono in pratica esclusiva facciata e copertura
Ed è quindi attraverso una trasformazione qualitativa ed una reale innovazione che sarà possibile anche nelle strutture preposte la politica estera sempre considerare in senso astratto ma in realtà erogatrice di servizi di pubblica utilità e la cooperazione è uno tra questi
Contrastare la crescente voglia di privatizzazione in questo settore
Il possibile aumento e difficoltà del lavoro deve essere affrontato da tutti gli operatori invece che essere spostato all'esterno
Le considerazioni sono esposte sono tanto più necessarie quando si constata la continua divaricazione tra obiettivi individuati strutture incaricate per i loro perseguimento
Ma io credo che mai come in questo momento la cooperazione italiana ed europea in particolare debbano far proprie indicazioni contenute nel Piano di azione per lo sviluppo africano approvato nell'ottanta Lagos
In sede di Conferenza per l'organizzazione ed africana che sostituisce l'obiettivo della crescita accelerata
Con la soddisfazione di bisogni essenziali delle popolazioni e della conquista dello sufficienza alimentare
Allora è chiaro che se l'Africa viene in ospedale nel momento in cui le le sue popolazioni raddoppia raddoppieranno nei prossimi venticinque anni si verificheranno delle migrazioni drammatiche all'interno del continente così come all'esterno
A più di un titolo Italia interessata a contenere il fenomeno aiutando i paesi africani a garantire in un contesto economico durevole
Il benessere delle popolazioni nelle proprie terre Natali e che vuole fare mi intervento e finiva ricorda solamente al relatore che mi ha preceduto
Il concetto di ballo rosse proteine curvilinea non è stata informata che noi anche in quel settore riusciamo a strumentalizzare usare altri canali come nel caso che la partita con il Camerun per arrivare a successi di carattere sportivo quindi
Grazie
Roberto Scippa la parola al professor Roberto Pasca esperto del Salento cioè l'ultimo intervento della mattina
Ma io sono Roberta Pascale insegna Economia Agraria Università di Napoli sono esperto a part-time del Fai
Io mi vorrei collegare anche in parte all'intervento precedente ma comunque rientrare credo nello specifico dell'oggetto di questo interessante convegno e volevo inizialmente parlare di due cose uno che che che sono a mio avviso degli elementi di merito che ha avuto il fai gli agricoltori il Fai
E diciamo degli elementi di merito che sono state dovute essenzialmente al nostro onorevole forte che ha spinto molto su questa direzione i due elementi sono le procedure innovative
E alcuni indirizzi innovativi in termini di programma di sviluppo questi due elementi credo che va di no oggi ricordati e recuperati nel momento in cui si sta parlando di una riforma organica dell'intero programma di cooperazione bisogna dire che dal punto di vista procedure checché se ne dica in giro il fai a molto modernizzato le modalità di intervento e le modalità di spesa
Indubbiamente c'è stata una maggiore trasparenza una deregulation di fatto proprio per il sistema inaugurato da questa legge sulla linea della legge duecento diciannove sugli interventi per il terremoto che dava molta maggiore autonomia di decisione e distesa ovviamente mantenendo una certa dimensione di responsabilità
Sta di fatto che nel Periodo di diciotto mesi di vita del Fai e in particolare che potremmo dire dell'ultimo anno perché i primi mesi sono stati essenzialmente dedicati a un tentativo di organizzazione
Il Fai è riuscito a impegnare contrattualmente il novantaquattro per cento dei fondi destinati questi sono dati al trenta settembre quindi già sono vecchi ad oggi impegnare contrattualmente significa e che ha deciso una serie di programmi una serie di iniziative di emergenze ne ha fatti relativi nei contratti
Quindi indipendentemente dalla discussione sulla
Validità o meno e di queste destinazioni di di fondi la quale validità dovrà essere successivamente accertata c'è da dire che forse una delle prime volte nella storia
Una legge variato dallo Stato italiano effettivamente avuto una ricaduta finanziarie più che degna è un dato incontrovertibile
E c'è anche da dire che nell'ambito di questo novantaquattro per cento di fondi contrattualmente impegnati e sì SIM bensì vede che ne allinea nell'ambito di queste somme impegnate ci sono somme per non solo per aiuti di emergenza ma molte le somme dedicate all'impostazione di programmi di progetti quindi che chiaramente vengono impegnati ma non immediatamente sono erogabili
Ma pur quei pur considerando questo nel complesso più di un terzo della intera somme spegne è impegnata è stata effettivamente erogata sembra sempre al trenta settembre dello scorso anno
Quindi è chiaro che in termini diciamo Janet
Ricorda il secondo aspetto che volevo mettere in risalto
E che affianco
Ad una serie di interventi di azioni che erano tipiche comprensibili fossero oggetto dell'intervento fai come azioni tipiche di programmi di emergenza
In seguito ad una precisa analisi socio economica che l'onorevole forte avviato nei primi mesi della sua permanenza fai è stata messa a punto un'analisi che ha consentito l'impostazione di alcuni progetti di sviluppo agricolo integrato
Questo a mio avviso ora faccio un po'Cicero pro domo sua perché sono un economista agrario e ho collaborato molto ad alcuni di questi però a mio avviso è stato un elemento molto valido e molto qualificante dell'azione del Fai
Riconosciuto tale debbo dire anche in vari consessi internazionali sia a livello di organismi internazionali per esempio le Nazioni Unite hanno raccomandato interventi in questa direzione di progetti agricoli integrati e dopo dirò due parole
Di come li abbiamo intesi e di come li abbiamo impostati
Sia a livello di organizzazione anche scientifiche internazionali quindi diciamo sicuramente meno politicizzate
Il programma dei progetti di sviluppo integrato come li abbiamo intesi non coprono esclusivamente interventi agricoli ma anche una serie di interventi socio sanitari
Collegati all'ambiente nell'ambito dal quale si svolge l'attività agricola nuova la nuova attività agricola programmata
E il progetto diventa integrato perché ingloba al suo interno non solo e si badi bene questo è una cosa sembra poco ma secondo noi abbastanza innovativo non solo un programma di opere che poi vengono date così al Paese e al paese diciamo beneficiario ma comprende al suo interno anche dei programmi che ne abbiamo chiamato di messa a coltura che sono un po'più dell'assistenza tecnica tradizionale in sostanza il programma il progetto il contratto che poi viene stimolato comprende in taluni casi una serie di operazioni che garantiscono
Il donatore nel né per quanto riguarda i risultati del progetto e responsabilizzano direttamente l'attore in esso impegnato a nostro avviso questo è Sato non si è potuto fare lo generalmente ma ovunque è stata una cosa piuttosto complicata abbastanza innovativo rispetta la tradizione dell'intervento di cooperazione italiano
E gli impone in linea sul al modo in cui si svolge la cooperazione in altri Paesi ma che ha introdotto un elemento decisamente i innovativa jet decisamente più efficace
E anche una sorta di assicurazione perché in questo modo organizzando bene la spesa la modalità di intervento sì obbliga in un certo qual senso l'impresa che Polo deve realizzare a gestirlo bene
La sinistra contabilizza quanto meno
Nell'ambito di questo contesto abbiamo cercato ove possibile di funziona rizzare di rendere funzionali gli interventi negli aiuti di emergenza di carattere alimentare
Nell'ambito di questi progetti integrati di sviluppo agricolo cioè Nino fare diciamo aiuti alimentari diffusi a pioggia almeno in quei Paesi laddove Cernan importanti interventi sotto forma di progetti integrati
Ecco io ricordavo queste due semplici cose che probabilmente saranno già state oggetto di un qualche ricordo da chi mi ha preceduto
Per ribadire quello che in qualche senso ha detto dall'oratore che mi ha preceduto che nella legge di riforma attualmente in ampia discussione
Il concetto il mantenimento dell'intervento straordinario deve essere un punto cardine del tutto di tutto il discorso a meno se si vuol continuare un discorso di cooperazione efficace intervento straordinari significa ritenere certo mantenere
Le procedure di urgenza cioè procedure amministrative snelle burocratizzata con controlli ex post e significa dare uno spazio magari ancora più preciso è squalificato ai progetti integrati di sviluppo
Nel rito questi due aspetti vanno male
Di conseguenza ne vengono una serie di cose ne verrebbe certo al limite di conseguenza però non ci sia una non so se è una cosa proponibile nel nostro Paese di assicurare una maggiore autonomia alla cooperazione all'aiuto della cooperazione in Italia
Io vorrei solamente ricordare che l'Italia credo che sia l'unico Paese industrializzato nel cui ambito la cooperazione eh diciamo un settore del ministero degli Esteri
Tutti gli altri previste credo tutti se non sbaglio avanzati hanno un un'agenzia o un ministero della cooperazione ora non dico che si debba arrivare a tanto ma dico che anche nelle indicazioni più o operative più pratiche come per esempio nella strutturazione degli uffici bisognerebbe fare in modo di dare Porta Maggiore possibile autonomia
Sia di gestione che di decisione al settore della cooperazione
Questo riguarda per esempio molto anche la scelta l'assunzione di esperti tecnici è evidente che se questo aspetto viene con viene ricondotte ridimensionato
Nello stretto ambito di uffici amministrativi
è chiaro che la cosa né tutti lo capiamo si risolve in una bolla di sapone e si risolve nella vere degli esperti cosiddetti dipendenti
Interesse di tutti interessi e anche della politica estera italiana non solo della politica economica sarebbe di avere una cooperazione efficiente sotto il profilo della Spesal ma sotto anche il profilo dei contenuti vi ringrazio per l'attenzione
Ringraziamo il professor Roberto Pasca e tutti gli intervenuti come annunciato i lavori riprendono questo pomeriggio alle quattro precise con alcuni interventi programmati
Poi ci saranno gli interventi di Margherita Boniver e di altri compagni della direzione del partito che sono preannunciati infine alle ore diciotto circa le conclusioni di Francesco Forte arrivederci a questo pomeriggio grazie
Pregarvi di prendere posto
Se no vi lasciate come
Gesù Cristo
L'ARPA
Reale
Pomeridiani
Io devo innanzitutto ringraziare numerosi compagni chiamano fatto pervenire delle comunicazioni scritte anche previ
Tendenti a migliorare il testo di legge
Compagni che non ritengono di prendere la parola dal momento che suggerivano
Soluzioni parziali ma importanti comunque saranno di grande utilità è sicuramente utilizzati dalla commissione che andremo a formare per
La stesura dei nostri emendamenti
Io ho ricevuto tre sì un telegramma che voglio citare
Dall'associazione di amicizia Italia Somalia di buon lavoro
Il primo degli iscritti a parlare e MOI Gori direttore dell'Associazione di amicizia italo araba
Se è così va bene sì
Io vorrei fare un paio di
C'è una considerazione a un paio di proposte nel in merito ai problemi che abbiamo trattato
Oggi e in riferimento alla discussione
Che avrà luogo alla Camera dei Deputati speriamo presto
Intorno alla chiamammo la così riforma
Dell'aiuto italiano
Ai Paesi in via di sviluppo
La prima considerazione anzi la sola considerazione generale che vorrei
Offrire alla mia e alla vostra attenzione e quella
Relativa
Alle prospettive
Possibili credibili
Delle risorse italiane affidare
All'aiuto all'emergenza e allo sviluppo interviene più generale
Risorse che sono importanti come già è stato ricordato che possono essere aumentate per quello che Spini
Sia finale della mattinata indicato
Che tuttavia non sono in sei
Risolutiva dei problemi di fondo che importanti aree geografiche del mondo hanno
Se noi dobbiamo fare un rapido bilancio dell'intervento italiano
Sia per la cooperazione allo sviluppo che per l'emergenza fame
Possiamo dire di
Per fatto la nostra parte
Se tra guardiamo la cosa da quanto si poteva o si voleva fare qualche anno fa
Mille novecento miliardi non sono piccole cose
Il contributo del dipartimento dato nei modi e nelle forme discutibili sempre ma tuttavia assegnato non è irrilevante
Ne possiamo attardarci a lungo sulle insufficienze le carenze
Le lobby come qui è stato ricordato possiamo avere anche delle considerazioni critica al riguardo ma se dobbiamo come i socialisti e guardare all'insieme
Del problema e allora prospettive che si aprono davanti a noi
Dobbiamo dire che abbiamo fatto il passo necessario in questa direzione
Dobbiamo fare il seguente
Ora qualcuno ha ricordato qui ed è bene dirlo che
Con tutte le difficoltà di questo mondo l'Italia si è collocata
Fra i Paesi più impegnati
In questa direzione limitatamente alle sue risorse risorse ai suoi bilanci
Sta fasce certo si può fare di più sempre si può fare di più
Ma per quello che riguarda il contributo italiano all'emergenza in questo caso mi fermo a questo particolare diciamo pure comma
La nostra soddisfazione che il contributo è stato considerevole e quel che più conta apprezzato
Però ecco quindi viene il però
Nostro intervento è stato sostanzialmente quello di fronteggiare un'emergenza cioè di contribuire a far cantare gli altri fra i tanti altri
A fronteggiare un'emergenza
Forse minore che per il passato ma che permane
E però non è questo il problema nel senso che dobbiamo continuare su questa strada e su questa linea a mio parere ma che dovremmo per la nostra parte contribuire a guardare
In dimensioni in dimensioni più ampie il problema
Della cooperazione all'ossido
Perché si portare del Treviso dove c'è fame
O scavare un pozzo dove manca l'acqua
Può aprire una strada
Dove non c'è
è un intervento d'emergenza
Importante
Talvolta
Risolutivo per la contingenza
E tuttavia un contributo che era un suo confine obiettivo suo limite obiettivo
Credo che giustamente
Sia il dipartimento ma più ancora la fai
Abbiano tenta
Di unificare
L'emergenza assoluta
Immediata dall'emergenza
Programmatiche in un arco di tempo ragionevole
Qualche molto facendo proprio
Detto ma di Macao
Non bisogna dare il pesce ma David Carretta
Per pescare il pesce
E credo che in questa linea più o meno ci siamo
Attivo papere invece fondamentale cominciare
A pensare in vista
Del dibattito parlamentare e quindi della legge che dovrà essere varata
Di partecipare a progetti più ampi
Sappiamo tutti
Il discorso vale prevalentemente per la e anche se non solo per l'atto
Che il problema della sopravvivenza e quindi dell'alimentazione passa per l'acqua
Somogy stamattina ce l'ha detto con cifre alla mano
Credo la chiave di fondo
Di tutto
Ma l'acqua
Non sia scavando un polso o mille Pozzi
Cosa che peraltro i nostri tecnici hanno ben fatto
Per assicurare un'emergenza
L'acqua sia per riuscire a combattere il deserto
Perché se è vero quello che ci dicono i tecnici che la lotta contro la desertificazione sì
Combatté con il verde
Con le dighe averti cosiddette
Fatte di alberi senza l'acqua
Questo non è possibile
E l'acqua non si ricava attraverso questi
Anche intelligenti avrà accorgimenti
L'acqua si ricava Viljandi fiumi
Visto che quella che viene dal cielo è quella che
E che la scienza umana ancora non è riuscito a condizionare
E allora qui intervengono le grandi grandi progetti
Le grandi opere
Sulle quali l'Italia per le quali l'Italia può e deve contribuire
Siccome si tratta di progetti faraonici
Straordinari
Il nostro contributo alla nostra partecipazione non può che essere limitate
Dall'Africa si tratta come per tutti sapete di avviare il migliore di deviare otto mesi
Sono opere gigantesca
Allora io mi chiedo se non sia il caso nella elaborazione di una
Nuova legislatura questo finire di
Non pel di pensare di considerare
Che
Alla molti nazionale della cooperazione passatemi il termine e non è simpatico
Soprattutto in questa sede
E cioè di una sorta di intesa Lurie nazionale
E che partecipi con i mezzi con le risorse di cui può disporre a opere di questo significato di questa portata
Perché sono solo questo
Obiettivamente almeno per quello che è riguarda l'Africa le possibilità e di assicurare un autentico sviluppo
Dell'agricoltura e quindi di avvicinarsi a una possibile
Autosufficienza alimentare
Detto questo come ordine generale io vorrei fare due
Due rapide
Due rapine proposto
La prima è quella che riguarda
Dato che nessuno qui ne ha parlato mi sento quindi l'obbligo di farlo
La proposta che
Il presidente dell'ENI Reviglio ha fatto recentemente
In un convegno in Turchia
Relativo come ben sapete
Alla destinazioni del dieci per cento del risparmio energetico
Petrolifero
A sostenere le opere le iniziative di sviluppo
I cooperazione
è una proposta che i giornali annuncia largamente diffuso fatto conoscere
Io non nego che ci sia qualche elemento
Passatemi il termine di natura demagogiche
Ma
Una proposta che va considerata
Non solo importanti responsabili politici del nostro Paese l'hanno fatta propria ma
Quanto meno
Nostro partito dovrebbe trovare il modo e la sede
Perché venga giudica
Perché è un contributo se la cosa dovesse essere fattibile
E io vi dico subito che qualche dubbio questo proposito
Ma se dovesse essere fattibile
è un potente contributo
Alla cooperazione allo sviluppo e all'emergenza
In particolare
Che non è considerato
Dai progetti governative che fa parte quindi dei tanti canali e in qualche modo si riversano
Per favorire prestazione
Di sostegno nelle economie depresse e dei paesi poveri in via di sviluppo
Proposta Reviglio ripeto quella del destinare il dieci per cento del risparmio energetico petrolifero a iniziative di questa natura ha bisogno del conforto evidentemente di
Una grande progettualità
Non è possibile immaginare ecco un meccanismo automatico di risparmio di questa natura e di percentuale sullo stesso che sia genericamente destinata a questi bisogni va
Sostenuta da un supporto da un'idea concreta
Ma è un elemento secondo me
Partito
Pieve valutare
Ed è una idea che in qualche modo deve trovare una sede di valutazione di dibattito anche in sede parlamentare
Quando si andrà ad affrontare
Concretamente il problema della nuova legislazione a questo proposito
La seconda questione che mi pare altrettanto concreta e che merita qui una qualche considerazione quel relativa come dire
Al contributo indiretto
Che è un paese come l'Italia ma non solo in Italia può dare
A lo sviluppo dei paesi
Poco e di
Impegnati e considerati nell'area dell'aiuto che l'Italia si appresta
A dare che non è il fatto di sacchi di riso
Di flotte di camion o di pozzi per l'acqua da scavare
Che è fatto da un contributo consistente di formazione professionale
Noi sappiamo tutti per consolidata esperienza che una classe dirigente di un Paese in via di sviluppo come può essere paese africano ma anche asiatiche o
Un dell'America centrale
Traguarda i suoi progetti le sue possibilità di espansione anche non solo ma anche in base alla formazione
Professionale dei suoi abitanti dei suoi cittadini cioè di quater che riesce comunque a formare per darsi degli indirizzi economici adeguati
Vero e qua e là qualcosa alle istituzioni internazionali fanno ed è anche vero che l'Italia in qualche modo Traverso diverse organizzazioni anche quelle sindacali contribuisce in questa direzione
In termini però estremamente estremamente limitati
è importante del gruppo
Che so io di studenti del Mali venga perfezionarsi in Italia
In un settore comprensivo di dieci o venti o di trenta persone ma voi capite che
Il termine piuttosto
Inadeguato io penso che si possa fare molto di più in questa direzione
Ma non tanto
Nel facilitare la venute in Italia di cittadini di questi Paesi ma quanto intanto riformare
La manodopera straniera che abbiamo in Italia
E che in larga misura proviene esattamente da questi Paesi
Quando si fanno i convegni esce nei fatti anche troppi
Per sostenere
Il problema
Della presenza di lavoratori italiani
I lavoratori stranieri in Italia
Provenienti quasi tutti dal terzo mondo
Che sono distribuite in mansioni e in attività che sono quelle che sono inutile qui io ricordo i io credo che un grande contributo d'Italia osservarlo
Alla cooperazione allo sviluppo se trova il modo trova le sedi i mezzi e gli strumenti
Per intanto formare questi ottocento mila lavoratori o giù di lì
Che in Italia fingono che operano che fanno gli sguattera in trattorie o i guardiani di macchine
Dei grassi
è un modo dovevo
Molto preciso molto concreto
Per dare una mano
Anche in questa direzione
Ecco io furto fare questo breve considerazioni queste brevi proposta milites
Mi permetto di sottolineare
Di prendere in considerazione ecco questa proposta Reviglio questa proposta ENI non so se sia regno Reviglio poca importanza
Perché un
Il fatto che ripeto a mio parere merita una valutazione più attenta e in ogni caso una prese di posizione adeguata da parte del nostro partito
Ringrazio Emo per la seconda parte del suo intervento lo rimando agli atti del convegno formazione per lo sviluppo che si è tenuto all'Istituto per la cooperazione economica internazionale di Milano nello scorso marzo che sono apparse in questi giorni anziché le manderò una copia
Allora la parola Biancamaria povere anzi del consiglio mi stazioni cocktail chimica ci prepari Gillet operanti
Dico subito che il mio intervento non è soltanto in qualità di membro del consiglio d'amministrazione raccolte intanto ma è stato concordato con Walter briganti responsabile del dipartimento esteri della presidenza della lega nazionale delle cooperative
Walter aperte scippata ai lavori stamattina amici e quindi abbia chiesto di di fare questa intervento invece sua l'abbiamo concordato insieme
In realtà si tratta di un intervento che tende più che altro puntualizzare l'impegno che noi socialisti abbiamo all'interno della lega
Nei confronti diciamo della cooperazione allo sviluppo
E anche del dell'intervento straordinario la lega in questi anni ha lavorato anzi le imprese e cooperative hanno lavorato sia nell'uno che nell'altro case sono interessati diciamo a questi due tipi di problematiche
Quello che volevamo puntualizzare primo luogo dove diciamo il discorso sulla riforma della legge trentotto
Per cui la la lega diciamo d'accordo è favorevole all'unificazione di queste due
Tipi di azioni cioè dell'emergenza e dell'intervento dell'intervento continuo di cooperazione perché siamo d'accordo perché
In quanto forza economica e sociale
Indubbiamente
Tentiamo di accreditare un sistema un metodo
Che sia non soltanto legato diciamo alla potenzialità dell'impresa ma che riesca proprio per creare i presupposti della cooperazione a trasferire una capacità di formazione
De di di modelli organizzativi cioè in realtà il fattore umano che importante
Nella nel movimento cooperativo anzi
E che spesso causa anche interventi difficili perché in aree difficili
E nello stesso è importante sia in Italia che diciamo nel nostro intervento del terzo mondo certamente dobbiamo anche dire che negli ultimi anni o comunque nel negli anni della cooperazione dal settantotto in poi
Indubbiamente l'aspetto imprenditoriale della Lega al punto una una una maggiore espansione anche perché le nostre le nostre imprese si sono diciamo hanno atteso a unificarsi con le imprese private queste non perché si sia dimenticate il diciamo la radice
Sociale della nascita del movimento cooperativo ma perché in fondo avevano bisogno di questa espansione
Certamente nel sia tentato esista tentando ancora con qualche difficoltà perché ormai diciamo gli enti le strutture e le imprese movimento cooperativo operano in maniera piuttosto ampia ed è difficile riassumere tutto tutto l'intervento stiamo operando perché queste caratteristiche di
Trasferimento di modelli organizzativi
Che sappia mantenere diciamo in conto il fattore umano sia sempre più assunto anche dalle dalle nostre impresa devo dire che negli ultimi anni sono no nate
Agenzie di cooperazione oppure all'interno dei Consorzi si è dato maggiore importanza al problema per esempio del del terziario che riguarda la formazione che riguarda la la progettazione per esempio la Coop Tecnital
Una società nata abbastanza recentemente e però si è sviluppata in maniera piuttosto interessante soprattutto in questi ultimi anni perché da certe aree tipiche di intervento diciamo del movimento cooperativo quali il Mozambico e il Nicaragua riesce adesso ad intervenire anche in Bolivia con attraverso lo & IP o anche in America in America centrale o in collaborazione col fette con la comunità europea in in altre in altre regioni tipo le le Comore o le Isole Mauritius per la nascita di sistemi cooperativi nazionali
In realtà come dire questa
Lenta ma costante interessamento per l'ampiamente della politica economico sociale che la lega nel suo insieme può esprimere
In gran parte anche un impegno un impegno dei dei socialisti della lega soprattutto nello spirito della Terza Convenzione di lo me poco fa è stato ricordato il
L'importanza
Della formazione io direi che la formazione fa parte di un modello diciamo complessivo di un tipo di intervento che in fondo le le le strutture cooperative possono offrire perché questa diciamo nature economico sociale permette di
Intavolare con la la la parte diciamo dei paesi in via di sviluppo del Paese meno avanzato un discorso che sia non solo il recupero di un'economia sociali di sussistenza ma che possa portare
Queste economie sociale e di sussistenza a un salto verso verso il mercato
In realtà come dico probabilmente molto anche al nostro interno di più e meglio ci sarà da fare però questa connotazione questa caratterizzazione del movimento
Cooperativo va tenuta presente anche da parte dei degli altri compagni che operano in altre strutture e mi pare che gli interventi di stamattina hanno reso giustizia quanto questo è diciamo quello che stato concorda John Warner irresponsabile della Lega io vorrei aggiungere soltanto due parole
Su la legge trentotto ma questa volta non come funzionari della lega delle cooperative ma come attivista che opera all'interno di un'associazione che si chiama iTunes e vorrei dire che mi sembrerebbe molto importante che questa diciamo sperimentazione che c'è stato all'interno della legge settantatré di ecco di concedere una certa una una forte attenzione al fattore donna nella politica per lo sviluppo venga tenuta presente nella legge della riforma della legge trentotto che fino a oggi nona questa tipo di connotazione
Grazie Biancamaria Gildo Baraldi presidente del COCIS si prepari Gianni Moruzzi
Grazie
Rappresento il coordinamento delle organizzazioni non governative per la cooperazione internazionale allo sviluppo coordinamento che raggruppa gli organismi l'ONG Diarra laiche di la sinistra
Organismi che quindi vedono nel partito socialista un interlocutore naturale
Per tutto quanto attiene al politiche agli interventi di cooperazione certo non l'unico referente
Dell'area laica e della sinistra ma sicuramente un riferimento di primaria grandezza e devo dire purtroppo se parlo della nuova legge la futura nuova legge anche di primaria senza
Certo
Il Partito socialista non è in buona compagnia in questa critica per una critica importante che va quindi ripresa non per il gusto di fare una ma perché come è stato sottolineato questa mattina la tempestività di questo convegno nel momento in cui si sta per passare
In fase legislativa almeno la Camera allora con la stessa tempestività ma spetta a questo convegno apra un intervento deciso e significativo su una legge che altrimenti sta rischiando
E questa è l'impressione che se ne ha leggendo prima i testi del gruppo ristretto della Camera quegli preparate dal relatore Bonalumi poi i testi della commissione affari esteri della Camera in sede referente rischia di avere dicevo di nuovo soltanto il numero della data
Con cui verrà ricordata negli annali
Fare una nuova legge vuol dire poteva usufruire di anni di esperienza positiva e negativa del dipartimento da settantanove ad oggi sono sette anni quattordici se contiamo anche le mille duecentoventidue in cui tutti gli operatori e noi come organizzazioni non governative abbiamo incontrato e toccato con mano certa un'impalcatura molto bella anche coraggiose per quanto fu per i tempi in cui fu varata ma una serie di difficoltà di lungaggini che oggi siamo tranquillamente in grado abbiamo tutti l'esperienza e conoscenza per rimuovere vuol dire poter acquisire una serie di elementi importanti della sperimentazione della legge settantatré che con tutte le critiche cui può essere soggetto il buy ha comunque tentato di trovare strade più agili più snelle
E recepire in una nuova legge bene andiamo a vedere il testo del referente
La trentotto era una legge troppo lunga farraginosa perché aveva poco più di quaranta articoli il testo in discussione Enea trentasette
Trentasette in alcuni dei quali quasi quasi serviva dire di che colore devono essere verniciate le pareti del dipartimento del ministero
Mi sembra una cosa assurda
Il Fai fu fatto al di là di ciò che poi è riuscito a fare per tappare un buco reale del legge trentotto
Una legge che aveva il coraggio il pregio di riunire tutte le attività di cooperazione di puntare decisamente sulla cooperazione più che sull'assistenza
Ma che ignorava l'intervento urgente lo chiamerei urgente non di emergenza che mi sembra più corretto
Si sta rischiando di riunire cosa giusta che come Luigi condividiamo in pieno ma e quindi unire di incollare di incollare la struttura fai con la scrittura dipartimento
Prendendo non il meglio di ciascuna ma l'invito è forse il peggior questo pesce molto grave
Non è questa la sede per fare un'analisi approfondita su tutto ciò che è importante in questa legge ivi compreso l'ignorare tutto sommato nei fatti
Quella che fu una coraggioso importante risoluzione della Camera nell'aprile dello ottantadue circa l'uso dei crediti misti eccetera
Non è questa la sedi dicevo per stringere voglio scendere l'aspetto che più da vicino mi riguarda come rappresentante di organizzazioni non governative
E qui veramente credo che è uno degli aspetti di cui maggiormente ci dobbiamo la ignare
Ci uniamo la ignare sì formalmente perché nessuna forza politica ha preso molto sul serio le nostre indicazioni che pure abbiamo dato e riparte con organizzazioni dell'area laica la sinistra in modo unitario con l'organizzazioni cattoliche con gli altri
Ma non tanto per questo sono potrei
Essere quasi tacciato di cercare come tanti altri raggruppamento gli operatori della cooperazione un piccolo spazio di privilegio una piccola corporazione nell'ambito della cooperazione non è questo
Il problema è che qui ancora una volta non si vuole prendere atto di una esistenziali soggettivi l'ONG nacquero per la prima volta per quanto riguarda lo Stato italiano
Con la legge pedine del sessantasei che non parlava di cooperazione allo sviluppo non parlava di terzo mondo non parlava di organizzazione non governative cercava soltanto un pretesto un aggiramento
Per porre una valvola di sfogo al problema dell'obiezione di coscienza dei giovani ed allora continuando a espandere di poco di poco di fatto si è continuato a pensare che le leggi fossero questi ragazzotti di buona volontà
Più che altro motivati dal non voler fare il militare
Creando degli assurdi denunciati anche questa mattina dal compagno tedeschi il fatto che organismi di massa come le organizzazioni sindacali si debbano travestire da ONG per per diventare soggetto privi della cooperazione ma è un assurdo questo
è una sulla cui va posto rimedio rapidamente
E viceversa negando le leggi di essere realmente soggetti con una gamma ampia di potenzialità che il Fai devo riconoscere in parte saputo utilizzare ma solo in parte peraltro era una legge rapida una legge
A breve scadenza
E continuando invece a incentrarsi intorno a questa figura del ragazzo di buona volontà del volontario eccetera
Io credo che almeno questo aspetto vorremmo fosse risolto abbiamo fatto delle proposte altre ne faremo e problema né i nostri interlocutori naturali cioè i partiti della sinistra e dell'area laica
Trovare non gente che accoglie le nostre richieste i nostri emendamenti per vicinanza politica ma degli interlocutori che accettano un confronto che prendono atto di questo sugli aspetti che ci riguardano direttamente e in generale sull'impalcatura di una legge che realmente rischia di essere ripeto nuovo soltanto nel numero grazie
Posso garantire Gildo Baraldi che alla ventata assenza dei socialisti nella prima fase della discussione
Che questa mattina abbiamo in qualche modo giustificato un capisco che questa giustificazione può essere non accolta per i nostri interlocutori però
Convegno seminario di oggi può proprio essere l'inizio di un colloquio al nostro interno ma anche con gli operatori esterni
Nella convinzioni potere svolgere nella seconda parte della discussione cioè in sede legislativa un ruolo certamente più attivo di quanto è stato svolto nel dapprima la parola che ora Gianni Mursia Sperto fai
Grazie
Mi vorrei riallacciare a quanto detto chi è intervenuto prima di me
Dicendo che la nuova legge non è altro che Rincon dal mento
Pedissequo di due strutture nella nuova legge non si trova niente di nuovo è una un rifacimento della trentotto senza che le esperienze
I lunghi anni di molti di noi siano state prese in considerazione e senza che l'esperienza del Fai ugualmente sia stata presa in considerazione
Io ritengo che
La necessità di modificare la legge trentotto costituisce per l'Italia un'occasione importante di ridefinire una strategia di intervento
Che si entri gente negli obiettivi realistica nei tempi e corretta nei modi adeguata né i mezzi ossia la strategia degna di un soggetto politico attenti attento all'individuazione dei cambiamenti che si producono nei Paesi in via di sviluppo
A mio parere bisogna considerare che cooperare
Significa agire tra soggetti uguali nel perseguimento del medesimo Obiettivo cooperare oggi significa sempre di più sapere come situarsi in un contesto storico politico
Definito ma al tempo stesso in costante movimento e non essere obsoleti rispetto alla realtà
Cooperare oggi per Italia significa misurare con intelligenza le proprie capacità e risorse e darsi una filosofia di intervento che sia trasparente nel suo essere nelle sue ragioni di essere
Bisogna pertanto partire da quello de quelli che sono i rapporti tra Paesi in via di sviluppo i paesi industrializzati come questa mattina indicato presso la somma oggi
Infatti
Bisogna a nostro perire a mio credere
A vere e delle attività produttive mille a migliorare le attività produttive nei Paesi in via di sviluppo e nello stesso tempo
Provvederà il miglioramento le condizioni igienico sanitarie le popolazioni
E garantire opportunità di educazione e formazione
Esistono però anche altre condizioni Previtali che richiede un intervento mirato al corretto verso le quali Italia più volte mostrato il proprio interesse la propria capacità di agire
Si tratta da una parte delle calamità naturali quali terremoti inondazioni e di altre comunque non legate all'intervento dell'uomo o del nelle loro cause e dall'altra dall'Icann delle cave Mita che potremmo definire acquisite quali e si cita l'epidemia la fame le le guerre cose tutte queste che dipendono strettamente d'azione o dalla non azione dell'uomo
Se questi sono gli elementi centrali dell'attuale quadro storico di riferimento si riconosciamo necessità destrutturare una politica di cooperazione tra partners uguali ossia equamente coinvolti
Di essere promotori di sviluppo in settori essenziali lasciando che sia il Paese spesso a scegliere e a decidere quale sviluppo darsi se vogliamo definire l'ampiezza e la qualità intervento italiano sulla base dei risorse disponibili allora la nostra politica deve essere totalmente prive finite
Prima dobbiamo tendere al miglioramento le condizioni economico-sociali dei paesi recipienti attraverso la messa a punto congiunta tra l'Italia il Paese di programmi in linea con il piano di sviluppo del Paese stesso e con il concorso attivo della sua popolazione
Secondo questi programmi devono basarsi su e promuovere attività volte al soddisfacimento di bisogni primari delle fasce di popolazione più disastrate con particolari riguarda quelle delle aree suburbane che rurali
Terzo si deve mirare attraverso i programmi rafforzamento le strutture proposte ad attività in settori di interesse nazionale i quali l'agricoltura l'industria la sanità ed educazione
Quarto devono continuare gli interventi nei casi di Clemente al naturale in quelli di calamità acquisite
Affinché tutta la nostra attività di cooperazione sia svolto in modo organico è necessario che una sia la struttura ospite ma due siano i metodi di intervento
Laddove ciò sia giustificato dall'importanza del settore
Una sola struttura significano maggiore possibilità di coordinamento
Di gestione e di controllo di programmi ordinari di quelli di emergenza una maggiore omogeneità nella definizione del tipo intervento e soprattutto cosa fondamentale una migliore percezione politica dei paesi partners
Delle nostre capacità di fare cooperazione e di promuovere sviluppo
Questa proposta di legge pertanto dovrà indicare
Metodi d'intervento e le tappe principali di questi due tipi di programma
A mio parere i programmi di tipo ordinario
Bisogna per quanto riguarda i programmi tipo ordinari bisogna prende in considerazione almeno tre punti fondamentali prima bisogna definire congiuntamente con il Paese
O su sue precise indicazioni
Il programma e gli indicatori sui quali sì valuterà il programma stesso
Indicatori sono elementi chiari che permettono di seguirne la corretta evoluzione e di farne un'adeguata valutazione finale
Il ruolo delle strutture porzana locali nello svolgimento del programma dovranno essere definiti
Prima che programma cominci
Inoltre bisognerà mettere in atto un controllo sistematico
Anche da parte del donatore in questo caso il governo italiano di tutte le fasi su questo nel programma del suo impatto sulla vita le popolazioni interessate
E della necessità che possono portare un propriamente al programma o della definizione di un successivo ma quantitativamente diverso
Intervento
Pertanto
Noi riteniamo io ritengo che la legge
Che è stata uscì che uscita adesso dalla dalla Commissione non tiene conto
Non vi sono obiettivi ben definiti
Inoltre il dualismo dipartimento fai rimane in parte
Ancor ancorché venga presentato in veste rinnovata o apparentemente funzionale
Inoltre la se la struttura che si occuperà della cooperazione in futuro
Dovrebbe funzionare basandosi su personale proveniente che secondo la legge dovrebbe prendere personale che proviene da vari amministrazioni ente o altre strutture periferico sopra dello Stato dovrebbe a mio credere
Usare personale che ha già un'esperienza diretta in cooperazione a garanzia
Di una cooperazione gli dinamica efficace e concreta grazie
Grazie a Gianni morsi la parola Gianni ci mette esperto del Fire supreme sanitari
Segretaria dottoressa mi ingoia
Stamattina
Nell'intervento di Giovanni somma oggi siamo stati richiamati a una riflessione sulle contraddizioni
E sulle problematiche
Della esperienza del Fai
Più in particolare in generale delle esperienze di cooperazione italiana
Il problema della distribuzione
A pioggia delle interventi ovvero della della del loro concentrazione territoriale
Ora nel settore sanitario per definizione questa è una risposta difficile grazie
Perché da un lato
Si tenderebbe a dire che il maggior risultato in termini di salvezza di vite umane si ottiene con una intervento generalizzato
Dall'altro c'è il rischio che questi interventi per loro proprio per loro natura non siano controllati e quindi si prestino degli sprechi
Però bisogna tenere conto di questa duplice esigenza senza schierarsi aprioristicamente per un verso per un fattore U
Piuttosto che per l'altro
Perché esiste una serie di interventi i quali sono per definizione generalizzati
Quello del ripristino di una riferisca insabbiare
Quello della fornitura di farmaci essenziali quello dell'utilizzazione di unità sanitarie mobili in aree estese
Per non parlare del programma fai Unicef di vaccinazione delle malattie oggetto di dell'ambizioso programma Unicef di vaccinazione universale
Sono per loro natura interventi relativamente poco costosi con il massimo di beneficio nei confronti tra popolazione
Per converso esista una serie di interventi che rispondono le caratteristiche di interventi integrati e quindi multi settoriali multifattorialità nei quali l'aspetto sanitario è un aspetto che si colloca a fianco dell'aspetto della riabilitazione
Economica generale della della del della creazione una rete irrigua della riabilitazione del territorio e quindi come tale rappresentano uno degli aspetti di un programma più vasta
Un'altra questione
Sulla quale ci ha richiamato l'intervento di stamattina è quello della del limite di un intervento che abbia poi un fine predeterminato
La cooperazione non è una cosa a termine o meglio non è nei termini storici del problema
E quindi è difficile se non impossibile lavorare
Anche in un programma d'emergenza sapendo che questo programma ad una fine prestabilita
Tanto ciò vero
Che lo stesso legislatore è dovuto ricorrere a questa buffa dicotomia
Di chiamare
Interventi di emergenza endemica che è una cosa contraddittoria tipica del nostro linguaggio italiano come le convergenze parallele o altre cose del genere
In cui si contraddice uno dei due fattori perché ovviamente se una se una cosa è un'emergenza non è endemica che per definizione è una situazione di fondo e certamente poco poco mutevole
Un'altra un altro problema
è quello che legando la all'intervento del del Fai a un a un limite temporale predeterminato
Alcune problematiche che sono di fondo
Come per esempio quella sugli interventi sanitari sia ore cioè gli interventi di miglioramento dell'igiene del suolo delle acque che per loro natura rappresentano la chiave di volta della io a risoluzione di problemi sanitari nel Terzo Mondo considerata la prevalenza delle patologie
Da malattie diffusive
Non potevano rientrare nella programma nel nostro programma perché si trattava di interventi a lungo a lungo respiro e ancora di più non potevano entrare ma di fatto ci sono entrati
Le questioni relative alla formazione del personale
Che era presente no come è ovvio il punto uno dei punti nodali del mio intervento che abbia la pretesa di essere risolutivo
Giustamente si è detto che noi dovevamo evitare quei rischi estremizza estremi diamoli gli opposti cioè quello il rischio di costruire cattedrali nel deserto cioè di di favorire la crescita gli ospedali o di mega strutture sanitarie ad alta tecnologia la cui gestione come si sarebbe rivelata impossibile con l'andare del tempo e per converso il rischio di ricorrere al poi dalla populistica diciamo
Visione un po'romantica ma certo poco efficace dei medici scalzi
Con il rischio di sottrarre alla medicina l'importanza del fattore tecnico importanza per cui la medicina è oggi una scienza e non e non e non meno empirismo qualche come qualche decennio sono
Quindi in questa logica
Una delle delle mi ripeto cioè una una delle delle cose essenziali e quella di creare uno strumento di formazione permanente del personale sanitario e soprattutto del personale sanitario intermedio
E questo mi pare che sia un obiettivo politico l'obiettivo umanitario prioritario che non ci dovremmo porre molto più di quanto è stato estemporaneamente proposto qualche mese orsono dal ministro della sanità secondo la cui logica il noi dovremmo invece rifornire il terzo mondo di giovani medici privi di esperienza professionale
Surplus delle università italiane quindi i prodotti se mi fidi della cultura professionale
Da avviare non si sa bene a fare cosa cioè praticamente a fare una esperienza e poi aderire come merce professionalizzata quindi come come operatori raffinati
A combattere sempre per cui posti di lavoro che non ci stanno verosimilmente nel nostro Paese
Quindi il problema diciamo su con il quale noi possiamo vedere questa questa esperienza è un problema stimolante dal punto di vista culturale
Nel quale noi dobbiamo tracciare successi anche i limiti di questa esperienza
Io ringrazio il compagno a chi vive l'iniziativa di questo di questo seminario perché ritengo che l'ispirazione libertarie pacifista
Che è tipica della storia del nostro è la cultura politica del nostro partito debba trovare oggi una nuova motivazione della cooperazione anche come strumento reale di lotta per la pace e di lotta contro il terrorismo
Ciascuno USA le armi e gli strumenti culturali di cui dispone noi possiamo disporre di questo strumento che fa parte della nostra storia questa può essere la nostra Assisi
Per la pace
E credo che sia difficile
Pensare a diciamo che ad un parere ad un altro partito che abbia le carte più in regola del nostro per produrre qualcosa che fa parte di un bagaglio
Un bagaglio lo
Che non solo nella lotta da
Tradizionale alla contro la guerra e contro il terrorismo
Che peraltro trovano nel sottosviluppo un terreno ideale di cultura ma è anche nella storia della tolleranza nella storia del pluralismo
Nella storia di rispetto delle molteplici realtà culturali ideologiche religiose con cui ci si misura giorno per giorno quando si va a operare nel Terzo Mondo
Concludo di combriccola dando a me stesso e a voi che quando son Moggi
Cicci diceva che la metà degli degli uomini della Terra producono il cinque per cento dei botti dei beni
Ci richiamava ha un motivo drammatico dive su di disuguaglianza dagli uomini
Che in fondo non è molto lontano dal motivo altrettanto drammatico che fu alla base della creazione del Partito socialista italiano circa cento anni fa nel nostro paese grazie
Grazie a Gianni mette la parola dottoressa Ammendolia
Allora una riflessione rispetta questo convegno proprio per non diciamo così uscire dal seminato
I socialisti per il Terzo Mondo
Io stamattina facendo delle riflessioni mi sono domandata quali sono i socialisti che nell'arco di questi quarant'anni hanno preso un impegno serio per quelli che sono i problemi del sottosviluppo
A parte la parentesi diciamo così frammentaria insicura dell'intervento di forte portata avanti con dure lotte in questi ultimi anni
Dove la stampa
A Muzzi via Bocconi ha dato pubblicità di quello che si stava facendo
C'è tutto un discorso di contraccolpo
Di quelle che sono le forze cattoliche che sia uno si sono occupati da anni di questo problema
Quando i volontari partivano
Subito dopo il primo dopoguerra
Cioè il secondo dopoguerra per i Paesi del Terzo Mondo
Presentandosi come volontari
Oggi parlare di volontari parlare in senso anacronistico
Perché chi si occupa di problemi del terzo mondo sa bene quale contraddizioni sono nascoste dietro questa qualifica
Due gli organismi non governativi accorpando gruppi di giovani molte volte inesperti
E come conosciate il link buttano a lavorare nel Terzo Mondo
A trovare un posto dove purtroppo quindi la società italiana non sono stati capaci di trovare questo non è un giudizio negativo tout-court della situazione
Noi io personalmente ho fatto una ricerca anche i paesi in via di sviluppo personalmente ho incontrato delle persone validissime
Che operano diciamo così negli organismi non governativi uniti a tutte le contraddizioni che la legge trentotto ha portato dove la persona che veramente va a lavorare cioè nella manovalanza
Vuole una collocazione dignitosa una collocazione che all'interno del Paese abbia il suo peso
Un'altra riflessione mi è venuta dall'ultimo convegno che è stato fatto a Lucca sul volontariato
Si diceva questo che cosa facciamo dei volontari che noi abbiamo impegnato nei Paesi del Terzo Mondo
Sapete la risposta di programma qual è stata i portiamo in Italia e facciamo fare
Interventi di diciamo così di formazione professionale per i nostri volontari italiani che devono occuparsi dei servizi socio sanitari sul territorio nazionale
Io sto cercando diciamo così di fare quest'intervento e di investire quello che è il discorso sul sottosviluppo internazionale e il sottosviluppo nazionale
Proprio per un discorso di parità
è un discorso di responsabilità questo perché nel momento che ne andiamo a lavorare in programmi internazionali non è venuta a scemare quell'atteggiamento diciamo così di onnipresenza di ogni di capacità dei Paesi europei nei confronti dei Paesi in via di sviluppo
Un'altra riflessione mi viene dal fatto dei programmi che gli organismi non governativi che si cimentano sul territorio
E che in realtà gli e Sperti si trovano lì sul posto cioè sono gli stessi cittadini sottosviluppati che sono degli e Sperti e debbono diciamo così ogni con un atteggiamento di servitù
Collaborare con i nostri Progetti
Purtroppo questo discorso ultimamente con l'intervento di di forte un pochino si è cercato di riequilibrare
Però la matassa è molto dura da svolgere in quanto le contraddizioni dei tuoi interventi volo del Fai e quello del ministero
Molte volte vanno in mente contrapposizioni
E la società italiana vuoi perché non c'è una buona informazione si trova molto spesso a non sapere veramente come stanno le cose a meno che
Le persone diciamo esperte del settore sanno come funzionano le cose
E rimangono diciamo così con sottintesi con incontri privati a riflettere sulle discorso
Secondo me importante uscir fuori è importante questo mi viene da una riflessione che insomma oggi oggi diceva che l'Italia era a una maturità economica
Per questo noi siamo pronti a dei programmi per il Terzo Mondo
Io dico che si forse avremo una maturità economica ma ci manca ancora una maturità politico e culturale
Ci manca ancora questa possibilità a livello nazionale che il discorso si estenda anche all'ultimo cittadino
Che vive in un paese si dice così sviluppato che poi in realtà addirittura sui giornali ci sono lamentele che viviamo in un Paese non del terzo mondo ma dell'ottavo nullo
La mia conclusione quale vuole essere vuole essere questa
Di essere sì in un Paese sviluppato
Che dà la possibilità a Paesi che vuoi per motivi politici economici sono in uno stato di inferiorità
Che si possa realizzare veramente quello che il discorso della parità del diritto di esperienza della parità del diritto di confronto
La possibilità per esempio di vedere inesperti dei Paesi del Terzo Mondo
Che fanno dei cambi con esperti del Paesi occidentali con un rapporto di parità io penso questo che soltanto con questa trasfusione di energie umane ma paritaria si possa veramente dire
Che stiamo facendo un passo in avanti che abbiamo superato il colonialismo
Che stiamo costruendo un mondo per la pace
Ringrazio dottoressa mi ingoiata per ore e ore Ugo fra Dorio coordinatore dell'analisi Associazione Italiana per lo sviluppo internazionale
Grazie presidente toccano alcune piccole riflessioni su questa revisione legge trentotto
E la riflessione parte
è una costatazione quando venti anni fa il anzi venticinque anni fa partì per l'Africa passato venti anni alterco macroscopica liste
Feci la strada Niamey Towa
Ed era venti ore di pista e intorno a me c'era la savana c'erano gli animali gli arbusti degli alberi
Quando particolare fa o per formulare in il programma di che ITA
Esattamente venti anni dopo agli inizi ottantaquattro feci sette ore di strada asfaltata intorno a me non c'era più saranno c'era sabbia qualche arbusto
Qualche epiche
Avendo vissuto venti anni dei paesi dell'Africa prima col fette poi con la FAO
Ho visto sottili con i miei occhi
Avanzare un gigantesco degrado del territorio cioè l'Africa
è in corso un processo gigantesco di desertificazione di cui i villaggi hanno preso coscienza perfettamente bene
I governi africani ne hanno coscienza i donatori spesso non non hanno questa coscienza quando rientrai in seguito una distrofia gli occhi un anno e mezzo fa due anni fa dall'Africa due anni fa piomba in piena diciamo gara emotiva sulle strade di Roma tra palloncini blu sulla famosa faccenda della fame nel mondo è chiaro che sull'onda dell'emotività
Si è dato il via al fine devo dire che il Fai ha compiuto il miracolo devo dire che il Governo italiano ha compiuto miracoli nel mettere a punto una legge in così breve termine su una diagnosi sbagliata che era quella della fame nel mondo dovuta a mancanza di pioggia
Quando in realtà il fenomeno della fame
Ha radici ben più profonde che non la pioggia in quanto che con ritorno delle piogge si pensava all'inizio quando si programmo il Fai tutto tornerà normale quindi l'emergenza finisce e quindi si potrà fare i Paramore tirare ora siccome la fame ha radici più profonda che derivano dal degrado
Dell'ambiente in Africa noi siamo agli inizi in una grande fame che aumento era con i punti di siccità ma che andrà spirali sempre crescente in questi tutti oramai sono concordi nel campo internazionale
Quindi a questo punto ecco che nasce il concetto non di un'emergenza dovuta al fatto che non piove poi piove e la gente torna mangiare perché nei villaggi
Del Sahel presente io i vecchi contadini vi diranno che non è una questione di pioggia e un un impiego impoverimento del suolo un degrado nel suo Comune erosione costante eolica idrica
E quindi andiamo verso situazioni di punti irreversibilità tali da entrare dei processi desertificazione qui dolori il concetto è un altro bisognerebbe riformare
La nuova la sobri orientare una legge trentotto tenendo presente due aspetti uno che la normale
Evidente
Cooperazione allo sviluppo che qualsiasi Paese deve fare quindi cooperare io do tu mi dai inteso in senso normale della commercializzazione anche del ritorno economico del Paese che dall'aiuto al Paese che riceve che deve essere quello che il compito classico che più o meno è stato quel dipartimento che si deve accentuare
L'altra strada parallela
E un intervento di aiuto
Per lottare contro le cause principali della fame che sono poi sintesi le cause da degrado mancanza di coperture arboree arbustive operazioni di fondo operazioni queste della lotta al degrado e quindi della fame che vanno condotte con la piena partecipazione
Di chi dei villaggi perché è impensabile che qualche tecnico o dei tecnici o dei servizi tecnici o delle in paese possono risanare una situazione che solamente i milioni di uomini coscienti di essere condannati a morte
Con l'organizzazione dei villaggi tre sono in grado se recepiscono il messaggio di agire
Quindi allora dicevo una legge trentotto nuova che prevede due settori una che la cooperazione allo sviluppo con ritorno che può essere fatte da nei paesi italiani dalle imprese locali da chiunque da società di ingegneria e via di seguito
Con l'ha anche con una legge Miglioto centonovantacinque il regio decreto tra parentesi che è alla base del funzionamento del Fai io ho scoperto per inciso che c'è il regio decreto mille ottocentonovantacinque ter rap regola le opere pubbliche
Il Regolamento di base che il Fai addotta presentano i programmi di sviluppo rurale integrale
In un programma che ho avuto occasione di studiare mi sono reso conto che la tribuna bisogna seguire quindi dagli strumenti anche operativi necessari per realizzare queste opere qui da una parte questo tipo di opere di cooperazione allo sviluppo con ritorno d'immagine
E e di sostanza economica del paese che da è e dall'altra invece un intervento tipo fai ma perfezionato al massimo eliminando da quel fai attuare tutte quelle parti di ritorno che non dovrebbero esserci certamente azioni conferite ai governi ai villaggi con l'appoggio perché no degli ONG con l'appoggio di società senza fine di lucro di associazioni senza fine e con l'appoggio anche di alcuni Consulting perché no che ha sia dato no a fare quel tipo di lavoro a questo punto quindi si configura un intervallo strumento di intervento che da una parte risponde perfettamente bene
Alla normale cooperazione allo sviluppo do ut destra due Paesi e dall'altra risponde a un aiuto con un semplice il ritorno di immagine
Del Paese donatore subphylum umanitario
Allora dato che tutta questa questa complessa questa complesso fenomeno della fame andrà sempre crescendo non andrà diminuendo
Date che Fanny come quel Cupane come quello che c'è stata diciamo in quest'ultima se cedesse
Andrà in spirale aumentando negli anni futuro bisogna che i tagli a Dio le sente d'altra parte questo i interventi italiano
Porta avanti un altro discorso il discorso che siamo di fronte a un punto in cui tutta tutto il pianeta diventa una barca che comincia a fare acqua il degrado e dovunque la fame aumenta e il discorso deve essere un nos singolo per quei governi che ancora non hanno capito che l'unica via
Di salvezza per umanità e un disarmo e e il voto convogliare energie intellettuali spirituali economiche e finanziari alla salvaguardia il nostro pianeta perché ancora non c'è coscienza
Nel nella classe politica internazionale anche italiana
Delle della situazione gravi in cui si trova il pianeta ripeto non occasioni mostrarvi qui leggi recenti studi sulla desertificazione
Ma il problema della desertificazione ci minaccia tutti Lanzarin trazione del sale comporterà la salita si colloca meridionale
Non è vero che queste si cita sono semplicemente legati a schemi ciclici ma si sono fattori di diciamo di aggravamento persistente dovuto all'uomo e a scelte sbagliate nell'uomo è interventi sbagliati lumi ultimi vent'anni
Ricordo il tragitto Towa Niamey Taqwa di vent'anni fa pieno di savana vent'anni dopo senza savana
Quindi dicevo mi sono permesso di distribuirvi una rivista contatto dove appunto facciamo riflessioni
Sulla nuova emergenza convergenza che dovrebbe essere alla base della revisione legge trentotto io ne dà una copia mi sono permesso di darvi questo piccolo contributo
Perché lo ritengo
Siamo arrivati così al conclusione dei nostri lavori inattesa che arrivi il compagno forte che ha lasciato al ministero ma che il traffico di Roma attarda per le strade
Di questa capitale del terzo mondo senza nessuna polemica con le recenti
Polemica sulla città
Vorrei fare alcune riflessioni generali che mi paiono elementi di partenza per il futuro lavoro che dobbiamo fare innanzitutto sulla legge sono venute da più parti valutazioni critiche indicazioni di miglioramento richieste
Di introdurre all'interno di questo strumento che diventerà un elemento importante per i prossimi anni
Dei lati migliori delle esperienze fatte
Gildo Baraldi polemizzando come al solito ha detto qui c'è il peggio delle due esperienze e a ribaltarlo allora come un guanto io non ritengo che partiamo da un livello così basso ritengo che certi spunti che sono venuti a discussione di oggi ed altre riunioni che faremo
Sono tali da obbligare ciliari vedere alcuni meccanismi e su questo credo che ci sia una larga convergenza è una disponibilità anche delle delle strutture politiche di partito per potere affrontare una seconda fase di discussioni in una momento delicato come certamente quello della fase legislativa
Io credo che qualche riflessione venga fatta anche su quale cooperazione perché nel al fondo degli interventi di questa mattina e pomeriggio in effetti si è sottesa a questa questa ricerca della definizione esatta dei morti di una nuova filosofia della cooperazione io credo che cooperazione allo sviluppo significa
Una integrazione reale paritaria su base di dignità e di rispetto reciproco
Tra le economie e fra i popoli dei Paesi industrializzati dei paesi in via di sviluppo
E se anche qualcuno ormai teorizza
Che siamo entrati ormai una sorta di terza fase della
Cooperazione
Quella di una certa maturità dopo i periodi del trasferimento unidirezionale nord-sud
O quello successivo dice sempre questo interlocutore di un'eccessiva attenzione ad una presunta originalità e intoccabilità o forse mitizzazione
Delle diverse realtà locali
Io credo che
Siamo ancora in presenza in mente
Di un concetto di sviluppo dei Paesi industrializzati che tende a a riproporre meccanicamente
Una visione dei nostri modelli a realtà completamente diverse e molte volte si generano grandi incomprensione
Proprio perché si pensa di imporre se non proprio in modo forzoso ma almeno di suggerire modelli che sono estranei alle popolazioni e le culture di quelle località quindi una cooperazione culturale attenta
Che sia di a cura della cultura delle tradizioni dei modi di produrre di questa realtà che non possono essere modificate
Se non gradualmente ma ampliate secondo filoni logici di sviluppo del loro modo di essere questa
Non è un minimalismo non è un ridurre l'impegno mamma il sapere che solo così si ottengono
Diciamo miglioramenti effettivi e sostanziali durevoli nel tempo acquisiti nella coscienza di queste popolazioni credo che questo sia un elemento fondamentale che distingue una capacità di cooperazione che abbia alla base un processo culturale prima ancora che un processo e con
Altri sostengono che mi richiamo al direttore del dipartimento Sellerio
Ed è un peccato che non abbiamo sentito oggi voci del dipartimento che avremmo certamente gradite
Sanneo dice che la posizione adottata nel nostro Paese è caratterizzata da un notevole grado di realismo e parte dalla constatazione che il nostro Paese poco operare con i paesi in via di sviluppo non avvalendosi di astratti impostazioni
Ma ricorrendo concretamente al patrimonio di esperienze che il nostro mondo produttivo le nostre impresa il nostro talento organizzativo e tecnico le nostre maestranze le forze sociali tutte hanno maturato
Io non sono ottimista come San Leo no no questa visione così
Il generale nel nostro apporto però sono anch'io convinto che è giusto seguire questo invito al realismo avendo cura però di non confondere le cose si possono chiamare le cose con il proprio nome
Non spaventarsi della collaborazione che abbiamo detto fra strutture pubbliche imprenditoria privata a condizione che ci sia una forte direzione politica
Del processo di sviluppo
Perché politica di cooperazione e politica internazionale è un aspetto fondamentale della politica internazionale anzi se volete il mio parere personale e l'unica politica internazionale che un Paese come l'Italia può fare perché non ne può fare altro certo può auspicare può invitare potenze che hanno maggiore peso Dinoi a a fare quello che dovrebbero fare da molto tempo cioè discutere di più ma ecco in questo campo più di questo non ci è consentito nel settore della cooperazione possiamo fare di più
Anzi in un documento Coni gli amici radicali andremo nei prossimi giorni a stirare per una campagna per un impegno di mobilitazione civile su questi temi
Si dice che l'Italia ha acquisito certamente sul piano internazionale il compagno forte ne può dare dimostrazione perché sei suoi viaggi ha toccato con mano acquisito un credito indiscutibile
Siamo oggi interlocutori più credibili per i Paesi del Terzo Mondo di quanto non lo fossimo tempo fa
Sappiamo che l'atteggiamento col quale accolto il nostro Paese e siccome non risente dei vecchi trascorsi coloniali certe volte e più accetto di quanto non sia la carità pelosa di altri
Per queste ragioni io credo che dovremmo sviluppare questo discorso
Farlo diventare discorso europeo perché l'Europa ha fatto molto certamente la convenzione di nome se portata alle sue naturali conseguenze è un elemento di cooperazione fondamentale
Però evidentemente all'interno della comunità giocano ancora troppi interessi nazionali specialmente di altri Paesi che hanno avuto un passato coloniale consistente tanto per non fare nomi Francia Gran Bretagna che evidentemente non consentono una politica comunitaria ad ampio raggio degna di questo nome perché in effetti per Francia Gran Bretagna la politica conta e la politica bilaterale come del resto reazione di Mitterrand
E la signora Thatcher continuamente dimostrano
Allora io credo che ci siano elementi di novità della politica italiana se vogliamo andare avanti seriamente e trasformare in fatto politico
Un fatto che era nato direi come aiuto umanitario
E credo che su questo punto di vista i socialisti abbiano qualcosa da dire stamattina citavo pranzo
E direi proprio tutta una filosofia di cooperazione
Politica
Io ringrazio compagno CP di avere ricordato
Con un'annotazione
Che in fondo questo elemento
Della della lotta per il riequilibrio
è una questione fondamentalmente socialista perché alla base della nascita
Dell'idea socialista
Quindi riequilibrio eliminazione dell'ingiustizia non voglio fare qui la storia
Delle idee del socialismo sarebbe utile per altre volte vengono dimenticate ma questa è l'occasione per dire che anche ai livelli sovranazionali non possiamo modificare quella che è una struttura
Fondamentale del nostro del nostro pensiero la nostra filosofia ecco queste erano solo alcune delle riflessioni che volevo fare
Perché nel lavoro della sezione cooperazione internazionale nell'ambito del dipartimento esteri
Credo che varrà la pena sviluppare ulteriormente questi ragionamenti non solamente in occasione della discussione dalla seconda fase della legge
Di nuova formazione ma anche perché da questi da una discussione approfondita su queste questioni che possono nascere
Stimoli anche per riflessioni politiche più generale
La mia era semplicemente la voglia di a riassumere il senso di alcuni interventi ma le conclusioni
Sono affidate a Francesco Forte ringraziamo di essere arrivato rubando
Un po'di tempo ai suoi multiforme impegni dal momento che speriamo che presto
Tornerà a guidare la sezione economica del partito e quindi in questo senso integrerà i problemi e le strategie economiche con l'esperienza fatta fare la parola Francesco Forte
Compagne e compagni
Amici
Tocca a me concludere
Il convegno che penso sì posso senz'altro dire molto bene riuscito per la elevata qualità delle relazioni e degli interventi e per l'attenta partecipazione del pubblico
Mentre il compagno Raffaelli che avremmo desiderato forse insieme a me per le conclusioni
Si trova in Mozambico per i funerali
Dell'iter scomparso a cui
Come ha detto
Compagno Achilli ritengo doveroso che dedichiamo il nostro commosso ricordo
E quindi inizierò con una battuta polemica
è verissimo che manca il coordinamento tra il dipartimento
Cooperazione e noi
Coordinamento che c'è stato negato mediante un'interpretazione della legge per cui non è il sottosegretario delegato che deve come dice la legge settantatré effettuare
Il coordinamento ma
Questo coordinamento il sottosegretario delegato dovrebbe chiedere che sia effettuato dall'Hui insieme al direttore generale del Dipartimento della cooperazione io mi sono dimesso da ministro per fare il sottosegretario ma non ritengo che mi debba coordinare con un direttore generale per quanto importante ed autorevole e non credo che questo fosse l'intenzione della legge
Mi sono coordinato invece il più possibile con l'amico e compagno
Raffaelli che il sottosegretario che si occupa
Delle questioni dell'Africa naturalmente l'abbiamo fatto in modo informale come accade nei casi in cui un alto funzionario quale dottor sollevo tanto per non fare nomi ha voluto di ubbidire alle prescrizioni che io ritenevo per legge dei doveri di intimare e quindi il funzionario disobbedito io non ho nessun mezzo per farlo ubbidire perché
I miei poteri erano certi confini però è chiaro a tutti che noi
A livello politico abbiamo collaborato e collaboriamo
E tra noi non esistono quegli screzi che purtroppo si vedono nelle burocrazie penso che questo sia utile al ministero degli Esteri per riflettere sul fatto che noi classe politica abbiamo un'epica super-io
E anche quando si potrebbe pensare che abbiamo degli interessi in competizione noi collaboriamo
Ecco vorrei che le strutture ministeriali riflettessero su questa nostra etica superiore
Superiore ma non così elevata intendiamoci
Da doversi definirei superiore in senso assoluto dico superiore ai litigi e alle rivalità e alle gelosie inutili a cui si assiste nei ministeri che tanto più dispiacciono
E quanto i destinatari dell'aiuto sono dei poveracci che se non sono morti di fame ancora
Purtroppo in parecchi vorranno potesse non muoiono di fame vorranno di malattia
Questo dovrebbe indurre quindi a riflessioni costruttive
Comunque tralasciando questa indispensabile polemica la quale ha un risvolto per la futura legge cioè bisogna che siano ben chiare i testi per evitare che vengano deformati nella interpretazione e quindi che si stabilisca una chiara struttura di coordinamento
Cosa che effettivamente non compare con sufficiente chiarezza ecco ciò
Precisato e precisato che la colpa del non coordinamento non dipende certo da noi nella me come Sottosegretario delegato della legge settantatré né dall'onorevole Raffaelli che si occupa dell'Africa nel ministero
Degli esteri
Vorrei dare bene conto
Della esperienza del Fai perché il tema della riforma della legge non dimentichiamolo si collega strettamente
A questo sperimentazione
Voglio ricordare che la legge settantatré è nata da due esigenze
Una quella di fare uno sforzo addizionale l'altra quella di procedere con sistemi nuovi più efficaci più rapidi più incisivi più concentrati
E e quindi nel dare conto dei risultati che io penso siano senz'altro positivi dal punto di vista della sperimentazione voglio sottolineare però che non si deve dimenticare l'altro aspetto
Che era quello che questa legge
Si intendeva aggiuntiva per creare un nuovo sforzo permanente che non va dimentica
In altre parole l'Italia non può rispondere a quell'impegno morale dei suoi cittadini a quell'impegno vincolante che gli occidentali dovrebbero avere semplicemente con un nuovo progetto di legge di coordinamento
Il nuovo progetto di legge della trentotto ha un senso politico se si pone nel quadro di una spesa maggiore
E più intensa e se si pone nel quadro di quella corretta interpretazione che noi abbiamo dato della legge settantatré che viene spesso dimenticata e che invece l'impegno dei socialisti
Cioè la distinzione di due grandi braccia
Di due grandi finalità e quindi di due grandi strumenti nella politica dello sviluppo
La normale cooperazione con Paesi diciamo mediamente sottosviluppati
Che tra l'altro si fa non solo con l'aiuto diretto in forma di dono ma anche largamente ecco i crediti agevolati
E invece l'individuazione
Di quei soggetti
In quelle popolazioni che sono al di sotto della linea della sopravvivenza
Per avere un canale di lotta contro la povertà
Che è un concetto un po'diverso da quello del sottosviluppo perché esistono aree di povertà estrema
Ed esiste il tema del sottosviluppo da un lato c'è il problema di sviluppare di più di fare crescere Paesi sottosviluppati c'è la dall'altro c'è l'esigenza di intervenire sulle aree di povertà
Privilegiando in questo caso non la crescita del prodotto lordo mai il salvataggio di vite umane gli obiettivi sono profondamente diversi e anche se si collegano tra di loro
In un caso si deve cercare di massimizzare il prodotto lordo dei paesi aiutati nell'altro caso si deve massimizzare il numero di vite umane in un caso si deve massimizzare il valore aggiunto nell'altro caso si devono massimizzare i valori di vita salvati
Ecco mi sembra che queste siano due finalità
Entrambi importanti che la vera è colto l'urgenza nel senso etico di questa seconda finalità
Come è stato fatto con la legge settantatré è stato un importante atto politico che non può assolutamente essere dimenticato
Per il costo dei polemiche e di rivalità o nel desiderio che spesso hanno le organizzazioni le burocrazie e i pensatori olistici di unificare
Va bene unificare sarà una bella cosa ma non dimentichiamolo specifico della differenza ci sono due obiettivi
Uno lo ripeto di sottosviluppo l'altro
Il tema della povertà eccome in uno Stato noi abbiamo il ministero
Diciamo degli affari sociali e il ministero degli Affari economici per semplificare allo stesso modo dobbiamo qui capire che dobbiamo a vedere due strumenti e dobbiamo individuare quei Paesi e quelle aree dell'urgenza e della povertà
Per fare sì che l'impegno che lo Stato italiano ha assunto con il Fai e che è stato attuato
Da noi pur nelle mille difficoltà che vi erano non sia un impegno una tanto
Ecco a me sembra che da un punto di vista politico nostro di socialisti
Questo sia un grande contributo il mantenere ferma questa concezione
E lo è in particolare perché
Anche nella politica interna noi sottolineiamo questo tema del fatto che esistono i poveri di cui ci si dimentica
Perché hanno una voce minore
Che esiste una tematica che non può essere ridotta in puri termini economici
Anche se richiede mezzi economici di intervento come appunto questa lotta contro la povertà e contro le malattie che alla povertà si ricollega le abbiamo viste in Africa
Malattie che forse una volta vi erano anzi sento il forse in Italia la tubercolosi la malaria
E le forme gravi di disturbi dell'apparato digerente
Lei insufficienze
Fisiche
I grandi tassi di mortalità infantile
Dopo tutti alle malattie che si collegano alla povertà ecco questo è l'obiettivo che si doveva perseguire con la legge settantatré
E che è bene esista con una sua struttura appropriata perché ripeto questo dramma esistere certamente Rispetto
A quei novecento milioni di persone che
Si pensa siano sotto la linea della povertà Alitalia da sola non basta i famosi mille novecento miliardi sono una cosa piccola ma
Questo impegno per noi
Deve essere assunto senza la giustificazione riguardare quanto fanno gli altri deve essere mantenuto e accresciuto
Che al di là
Nei miei fatti
Personali io ritengo che sia estremamente importante che ci si renda conto che il no finanziamento della legge settantatré in relazione a una legge futura la quale nella migliore delle ipotesi entra in funzione in primavera
Crea comunque un primo trimestre in cui l'Italia viene meno a questo impegno e ci si augura che sia un solo trimestre
Nel mentre si fanno marcia della pace per sollecitare un impegno di lotta per la vita
Che evidentemente collegato con quello della pace si dovrebbe riflettere su questo trimestre perduti
O quei miglioramenti che sono stati qui descritti io voglio fra un attimo ancora sottolineare ma mi auguro che in ogni caso non si dimentichi che già abbiamo derogato per un trimestre a quell'impegno che si era assunto con la legge settantatré e successivamente con la mozione parlamentare firmata da tutte le forze
Politiche la quale si riferiva sia la legge trentotto che alla legge settantatré auspicando un rafforzamento dei mezzi dell'azione di entrambi in modo coordinato
Non si riferiva evidentemente a discorsi legislativi in astratto si riferiva a questa tematica che ho qui cercato di sottolineare del fatto che esistono i due grandi obiettivi
La lotta contro il sottosviluppo e per i processi di crescita la lotta contro la povertà
Noi siamo giunti nei termini previsti dal settembre alla spesa quasi completa del mille novecento miliardi e alloggi mentre io parlo possiamo dire di essere
Giunti alla spesa effettiva dei mille novecento miliardi
Se ne aggiungeremo qualcuno in più è perché stiamo tagliando avvalendoci di facoltà contrattuali alcuni dei contratti esistenti per potere effettuare il completamento secondo certi criteri di urgenza e di priorità
Che a noi sembra il dovere perseguire e che
Naturalmente peraltro hanno uno spazio molto limitato come ben si comprende non solo dal punto di vista della contrattualistica ma anche dal punto di vista della logica operativa perché non si può
Diciamo rimpicciolire troppo la parte della coperta che va a coprire una certa parte bisognosa
Per utilizzare quel pezzo di coperta per un'altra parte ugualmente bisognosa bisogna cercare di fare in modo che questa coperta scarsa copra un po'tutto
E quindi ci sono dai problemi dei equilibrio
Questa sfida è stata portata a Terni
E posso dire che non abbiamo progetti pronti è una capacità di spesa
Che consentirebbe con il ritmo assegnato che era quello dei cento miliardi medi al mese negli interventi dei proseguire
Fino al Periodo che è stato posto per il termine della legge che si presume dovrebbe essere quello nella nuova legge anche se vi sono ragioni per dubitare che il febbraio sia
Il termine come dire congruo è in effetti
Noi stessi avevamo calcolato che era più ragionevole e porre il trentuno di marzo mia difficile veramente capire perché
Si è preteso
Di porre un termine così ravvicinato che rispetto ai calendari parlamentari
Si presenta evidentemente molto azzardato tra l'altro
Con riguardo a quello che è il doveroso rispetto del sistema bicamerale
Perché se il Senato si trovasse nell'assurda circostanza che non può modificare nulla perché il provvedimento torna alla Camera
E questo porta al di là del febbraio vecchia evidentemente non si potrebbe ragionevolmente sostenere che il Senato derive
Su un tema di così grande rilievo che riguarda la cooperazione italiana lo sviluppo e di così grande entità finanziaria che Ricardo che riguarda migliaia di miliardi ogni anno non potrebbe il Senato
Diciamo privarsi del diritto di fare delle modifiche quindi ci troviamo in questa situazione
Ci troviamo con la riflessione che abbiamo speso
I mezzi nel senso che abbiamo firmato i contratti e che avremo anche delle ulteriori capacità dispensa in relazione a come dire interventi che sono già predisposti e per i quali vi sarebbe una notevole urgente
Voglio anche sottolineare l'altra cifra
Abbiamo superato gli ottocento miliardi di erogazioni di cassa e stiamo arrivando verso i novecento il che indica un rapporto del cinquanta per cento tra contratti che sono stati approvati ed erogazioni di cassa
Che credo sia un dato molto significativo perché come molti di questi interventi sono opere
E siccome le erogazioni in relazione alle opere si fanno in relazione allo sviluppo dei lavori
è abbastanza evidente che noi non abbiamo soltanto firmato contratti
Ma che i lavori stanno procedendo a ritmi sostenuti
Queste due percentuali andrebbero tenute presente anche per temi come la Cassa del Mezzogiorno o per quello che mi riguarda la statale trentasei che dovrebbe collegare
La Valtellina con Milano e che credo da quindici anni sia dal caratterizzata da lavori in corso
Ecco leggo abbiamo queste due percentuali
Abbiamo realizzato l'impegno contrattualistico
Abbiamo speso la metà nel periodo in questione di quindici mesi in buona sostanza
Come è stato possibile ciò
è stato possibile perché noi abbiamo adottato un modello suggerito dallo spirito della legge
A strutture snelle
E manageriale
E ci siamo largamente avvalsi
Di impresa e pubbliche
Per effettuare attività di controllo tecnico non di Scelta politica o finanziaria in questa il compito del Sottosegretario ma di controllo tecnico avvalendoci quindi di un dispiegamento di risorse tecnologiche
Che è stato mobilitato ad hoc e che ci ha dato una particolare efficace
Si è rivelato anche come strumento propulsivo efficace
Il sistema di avere sottoposto i vari progetti
Al duplice taglio di un comitato tecnico di un comitato giuridico
I quali hanno consentito di lavorarli
Diciamo
Con l'occhio a ciò che è rilevante e con la sicurezza che se vi potevano essere dal punto di vista del contenuto
O dal punto di vista organizzativo e formale delle pecche dei sarebbe stato chi l'avrebbe fatto rilevare consentendo delle ultra istruttorie di completamento
Comitati formati di Esperti diciamo di in gran parte quello tecnico di professori universitari quello giuridico di magistrati
I quali hanno lavorato con la massima imparzialità e ci hanno quindi reso un grandissimo servizio costituendo un modello nuovo
In questo campo
Nello stesso tempo è stato molto efficace il sistema tre livelli
Quello di cui ho parlato poco fa delle alte vigilanza di svolte da imprese pubbliche quello della elaborazione svolto da società di ingegneria è quello dell'attuazione svolto da imprese operativa
Anche qui con questo tipo di mobilitazione si sonora crociati i tempi e questo perché tra le altro si è evitato di costituire questo lavoro come dire a fasi che ci fossero in parallelo come in una catena di montaggio
E invece si è fatto partire il più possibile tutto in diciamo con metodi di operazione simultanea incrociando poi via via i risultati degli uni e degli altri
Una formula contrattuale attuativa che è stata attuata largamente quella
Di avere posto nei contratti delle clausole di finanziamento sulla base di tecniche di mobilitazione basate sul costo più margine o su altri parametri di riferimento
Stabilendo che i le e i prezzi a misura
Sarebbero stati fatte in corso d'opera secondo metodologie predeterminati e così per fare un esempio concreto
Mentre parliamo noi abbiamo già costruito in Somalia
Circa sessanta chilometri dei quella famosa strada trenta venendo dal Nord nel consorzio capeggiato da stalli
Trenta venendo dal sud nel consorzio capeggiato da lodigiani oltre che avere eseguito evidentemente tutta la progettazione generale e avere fatto decollare
La logistica
Bene
Si stanno discutendo ora e definendo ora i prezzi a misura colpì il vantaggio che non si è perso tempo
E che abbiamo concretamente sul campo
Le varie tematiche su cui lavorare con più precisione in questo modo l'imprenditore c'è assoggettato a un rischio si capisce perché la pubblica amministrazione che quando si fanno queste definizioni all'ultima parola
Tra l'altro a tacer d'altro a parte il fatto che alla fine la pubblica amministrazione che deve dire accetto il pago
A tacere ed altro e pago non solo gli anticipi ma questo cioè il fatto che in caso di dissenso
C'era un collegio arbitrale di tre di cui uno della pubblica amministrazione uno della società o società gruppo di società interessate è uno del consiglio di stato quindi evidentemente la pubblica amministrazione ha degli strumenti notevoli però lei prese preferiscono questo metodo che fare risparmiare sulle spese generali dà certezza e così via
Ora noi stiamo
Organizzando le strutture del Fai di questa piccola istituzione
Ai fini
Del controllo delle operazioni
Quindi stabilendo che
Ciascun esperto specialista di questo gruppo
Abbia a seguire
Un progetto o intervento o più dipende dalla complessità
Mediante una scheda in cui sono stati individuati gli indicatori fisici di obiettivo che servono per questo controllo che possiamo definire di tipo Budget Ario la tempistica
Connessa evidentemente al controllo dei tempi di esecuzione connessa al controllo per i pagamenti è
Gli aspetti particolari di ciascun interventi
In modo che sia possibile sapere chi fa che cosa chi è responsabile di che cosa
Quindi ciascuna Scheda avrà il suo nome di fianco di chine responsabile e e questo con un metodo unificato
Quindi pensiamo ci auguriamo di potere consegnare non solo l'esperienza di una impostazione abbastanza nuova per la pubblica amministrazione sebbene certamente facilmente inseribile nel corpus legislativo delle opere
Pubbliche italiano
E nell'esperienza manageriale nel nostro Paese anche un modulo di controllo della esecuzione in relazione ai risultati
Anche il comitato tecnico d'ora in poi si occuperà non tanto di scelte di progetti di esami di problemi e programmi quanto di questa tematica dei controlli e della misurazione lei risulta pensiamo che così entro il termine del ventotto febbraio si sarà potuto dimostrare che prima di tutto è possibile spendere con la celerità richiesta dell'emergenza indenni
Che è in secondo luogo è possibile seguire gli interventi sistematicamente per garantirne il buon fine
Che in terzo luogo è possibile fare ciò anche con strutture precarie
Come quelle consentite dalla legge settantatré che a tacer d'altro è una legge a termine e quindi non consente di fare contratti ai Sperti o effettuare comandi con un orizzonte di tempo ampi
è possibile fare ciò
Se si sceglie il principio che noi abbiamo seguito e cercato di far seguire costantemente da i nostri collaboratori di ridurre al minimo la quantità di carta patinata
E di accrescere al massimo la regola del controllo delle cose di persona andando sul posto per capire e discutere i programmi
Di persona con gli interessati che sono evidentemente i popoli aiutati i loro responsabili non solo quelli che stanno nella capitale ma anche e spesso soprattutto quelli periferici che vivono la a partire dal sindaco del villaggio agli altri che vivono la
Abbiamo proceduto evidentemente con una certa efficacia anche perché abbiamo seguito il principio che la legge prescriveva della concentrazione il più possibile degli interventi quali
Non sono stati come si dice
Dispersi perché i Paesi oggetto della lady liberal cipresso
Non sono stati tutti quanti considerati e perché è inoltre si è chiarito si è seguito come cercato anche stamattina di chiarire il peso abbia chiarito
Eppure nel breve tempo consentito la mancanza di lavagna il professor Somogy di seguire una logica geografica ben precisa che è quella della concentrazione la quale in sostanza quale si è operato sulla fascia dei Paesi africani al confine del deserto siano essi dell'Africa occidentale o dell'Africa orientale
Sono i Paesi che sono subito sotto per così dire nella seconda fascia sia di qua che dall'altra parte privilegiando la parte nord di questi Paesi della seconda fascia quindi in realtà con un continuo geografico
E aggiungendo questi Paesi e un solo caso che ha un suo significato politico e geografico che è il Mozambico e per il quale ove non fosse intervenuto questo blocco
Ove si dovesse rendere permanente l'intervento tipo legge settantatré della lotta contro la fame
Io penso si dovrebbe dare una estensione geografica per dare organicità questo impegno includendo una fascia di Africa australe
Che sia Mozambico Angola Malawi
E Tanzania e quindi avremo anche lì una discorso coordinato economicamente e che ha una sua valenza politica umanitaria band evidente
Quindi si è cercato di effettuare questa concentrazione geografica e questa facilitato nell'elaborazione dei rapporti paese
Con questa omogeneità di discorso anche perché la si Milian sa di luoghi e di condizioni geografiche ha consentito di riprodurre una certa tipologia
Nei vari luoghi in modo abbastanza uniforme in sostanza noi abbiamo adottato due moduli di sviluppo integrato
Sempre basati come diceva già stamattina Giovanni suo Moggi sulla risorsa scarsa qua
Il modulo delle zone aride dove la chiave il polso o il Wadi cioè che la raccolta di acque che piovono che vengono immagazzinate
è il modulo
Della diciamo cultura e il rigore dove c'è l'acqua che si è dispersa male
Che ha formato paludi oppure che sia essa limitata o che ha diciamo si è è andata contaminare con l'acqua marina comunque l'acqua che c'è in abbondanza Reggi mando lei rendendolo disponibile
Per diciamo per gli interventi che la nella storia del nostro Paese dall'epoca di Meuccio Ruini nel mille novecentocinque richiamano bonifica integrale termine non inventato da Mussolini
Ma delle corda all'economista radical socialista Meuccio con Ruini nel mille novecentocinque non abbiamo inventato
Una cosa diversa da quella
Che questi riformisti che scrivevano sulla riforma sociale del mille novecentocinque avevano pensato per la Maremma piuttosto che per le paludi del Lazio
E quindi abbiamo potuto procedere anche in questo senso alla concentrazione cioè nel senso della come dire ripetizione di un modulo adesso non mi voglio dilungare ma abbiamo scritto un piano che non è molto credo stato diffuso però inviato al Parlamento in cui queste priorità e concezioni sono definite c'ho aiutato a procedere con rapidità nella fase chiamiamola progettuale
Ed arrivare molto rapidamente a quella operativa perché si erano chiariti questi presupposti questi inquadramenti e quindi era possibile bruciare i tempi
Va dato atto alle imprese che hanno lavorato e lavorano con noi che hanno perfettamente capito questo tipo di esigenze dei si sono adattate vi si sono inserite hanno assunto dei rischi e come dire si sono fatti anche punta di orgoglio
Di adottare le nuove metodologie al riguardo come accennato sono oggi no abbiamo inserito questa novità che c'è anche nelle priorità delle Nazioni Unite degli organismi internazionali la logistica la logistica dei magazzini di stoccaggio che sono in gran parte oramai eretti da Gibuti al Kenya
Al Sudan la logistica dei servizi di trasporto non il camion il servizio di trasporto con una operazione che sta funzionando in tutta quella fascia
Sai Illyana francofona è
Detta esito
Dell'Africa vicino al deserto
Orientale
E c'è stata questa rispondenza un altro metodo che ci ha consentito grande velocità è stato quello di fare i contratti globali
Per era un assieme di fornitura ipotetico che poi viene attuato via via e di concentrare su pochissime derrate alimentari l'intervento di emergenza riguardante il soccorso diretto l'accompagnamento di un soccorso diretto al Progetto
Quindi poniamo i nostri trasporti avvengono mediante un consorzio che ha vinto una competizione che adesso
Fa con una metodologia prefissate i trasporti che noi decidiamo semplicemente
Senza bisogno ogni volta di rifare il contratto ma con lo schema prefissato e con l'impegno a fornire le navi con la massima rapidità cioè vuol dire praticamente da un giorno all'altro
Lo stesso metodo se ne parlerà in un convegno degli risulti Ultori a Pavia abbiamo seguito con la principale ed errata che abbiamo inviato non l'unica
Irriso e con l'altra interrata che abbiamo inviato che sono prodotti liofilizzati in relazione alle esigenze delle comunità cioè la dove possibile essere certi che esiste una capacità di reintegro
Del prodotto
Ecco ora adesso io avviando Mina chiudere questo discorso su ciò che si è fatto vorrei accennare brevemente se mi è consentito di dire emblematicamente ha un grosso tema
Che è quello specifico dell'azione in Etiopia è che dal punto di vista diciamo metodologico quello del collegamento tra
Intervento di lotta contro la povertà
Politica della pace
Di sviluppo
Dei diritti umani
Premesso che abbiamo bloccato i nostri interventi in Burundi perché viola dei diritti umani
Premesso che abbiamo bloccato più volte i nostri interventi in Mozambico in relazione a violazioni di diritti umani
E poi abbiamo ripreso interventi quando c'era stato il reintegro e premesso ancora che noi non facciamo pubblicità dei tutto ciò perché non siamo medici senza in frontiera quindi ci piace fare le cose senza quel battaglia pubblicitario che in molti casi è dannoso all'effetto di questo tipo di interventi il quale per avere il massimo di efficacia a favore dei poveracci che subiscono
E avere il massimo di efficacia a favore dei governi verso cui si esercita la pressione o tensione devono essere il più possibile tenuti riservati
Però vengono purtroppo delle sedi delle esigenze siccome io sono stato rappresentato su un cumulo di teschi col mio busto come se fosse un massacratore in cui bisogna chiarire quelle spese come quella era una giornale quotidiano cattolico l'Avvenire devo anche dire che il blocco che abbiam fatto in Burundi e che stiamo tenendo riguarda la persecuzione al clero cattolico
Dico io personalmente mi sono dato carico
In rapporto col cardinale di Milano
Per quanto riguarda il Mozambico ancora una volta si tratta di suore
Di sacerdoti
Cattolici
Noi abbiamo fatto questo perché riteniamo che sia un dovere è un messaggio importante che si deve lanciare per quanto riguarda l'Etiopia
Bisogna innanzitutto chiarire che questo nostro contratto era di due parti
Una effettiva e una ipotetica il tutto di duecento ottanta miliardi
è un progetto di sviluppo rurale integrato cui si affianca una grande operazione idroelettrica che non ci riguarda e che del Dipartimento cooperazione che credo sia stata approvata ma ancora non messa in opera
Di questi duecentottanta miliardi in parte di assistenza diretta sanitaria alimentare in parte di sviluppo rurale integrato come dicevo si sono fatte due tranche
Una prima e una seconda pressappoco di dimensioni uguali
La seconda è stata bloccata
Sia perché i tempi del Fai sono terminati e questa seconda verrebbe nell'anno prossimo sia perché essi sono espressi
Doppi politici dei cui tra un attimo dirò per esporre quali ritengo che debbano essere le condizioni della seconda fase dal punto di vista politico e umanitario
La prima fase non è stata fatta incondizionatamente anche se devo dire che interpellando la mia coscienza io
Avrei a un certo punto Lecciso lo stesso di eseguirla se le condizioni umanitarie diciamo politiche non fossero state rispettate perché purtroppo si trattava di una di quelle che il professor Calabrese chiama nel suo noto libro che sta per essere pubblicato anche in italiano scelte tragiche
Cioè in cui qualsiasi cosa si faccia muoiono delle persone e bisogna scegliere nel modo migliore e fingere di non scegliere
Vuol dire che sceglie il caso e quindi purtroppo non si può rifiutare la responsabilità diciamo in un certo senso che abbiamo come dire bluffato o abbiamo tentato e ci siamo riusciti
Abbiamo condizionato l'intervento in Etiopia in Somalia in modo molto chiaro
Alla cessazione delle ostilità tra i due Paesi nell'Ogaden cosa che avvenuta come tutti sanno ora ce lo scambio di ambasciatori le truppe sono state ritirate questo era la condizione politica
Che valeva per i due Paesi
Per quanto riguarda invece la condizione umanitaria che valeva essenzialmente per l'Etiopia vi era il grosso problema dei così detti Ray sette element ora insediamenti
Ora no e abbiamo chiesto due cose uno di agire in un'area dove i insediamenti fossero già avvenuti
E non già dove era insediamenti fossero in corso l'altro che la nostra azione si svolgesse mentre io se ira insediamenti venivano bloccati
Entrambi le condizioni sono state rispettate
Nella nostra area il re insediamento è quello che c'era prima che noi intervenissimo
In genere il sedia Pira insediamenti sono stati blocca vi era poi a una condizione ulteriore che è quella che riguarda la filosofia del nostro intervento
E il quale condizionato al fatto che vi sia la proprietà privata individuale cooperativa un Ettore mezzo deve essere netta proprietà private individuale mettiamo preferita
Cooperativa dei soggetti in questione inoltre c'è nel protocollo la lista dei diritti che devono essere rispettati per le persone
In questione è il tutto è stato accuratamente controllato e quindi questo requisito diciamo per la prima tranche è stato rispettato ma
Dovendo ora a passare il testimone per la seconda fase fase che ripeto
Anche in termini progettuali non può decollare se non dopo il febbraio perché in questo momento è in atto come dire la parte finale della prima tanto per essere chiari abbiamo fatto un assieme di interventi che vale grosso modo ottanta miliardi con grandissima velocità e risultati
Cospicui perché ci sono dieci mila ettari di terra coltivati in gran parte a granturco in parte a soia
Partendo dal marzo in cui nulla c'era se non paludi e sterpaglie e adesso si fa questo racconto
Ci sono novanta vent'novanta chilometri di strade in questo insediamento di centoventi mila abitanti ci sono novanta chilometri di tubi in vetroresina per portare acqua pulita è un po'di acqua per piccoli radicazione in quest'area
C'è gli abbiamo dato da mangiare c'è un servizio sanitario tutti hanno la loro capanna non casa costruita col metodo tradizionale abbiamo voluto questa precisa garanzia con lo spazio intorno per le bestie cominciano a esserci le galline e le capre
C'è il mercato
Ci sarà una chiesa nel centro di questo insediamento una chiesa copta
Quindi queste condizioni sono state rispettate ripeto comunque il lavoro nella prima fase che questa fase di
Come dire sviluppo di e tarati
Per un certo quantitativo si svolge ancora per qualche mese e la seconda
è nel pensiero la si sta progettando un accerto non si potrebbe comunque realizzare prima del prossimo febbraio
Che la rapidità di cui vi ho detto consentito di fare tutto questo tra l'altro con una somma neanche ingente ma non credo che esistano tempi più rapidi di questi che cosa si deve fare nella seconda fase cioè che cosa farei io se fossi lì e quindi lo dico affinché
Losi sia chiaro l'indirizzo politico che io penso si debba in questo campo dare come socialisti ispirandoci ai nostri principi
Innanzitutto dobbiamo in sede CEE porrà in genere la questione degli aiuti all'Etiopia
Potrei dire per allargare il discorso anche ad altri paesi per capire bene che linea assume la Cei vuole assumere affinché vi sia uniformità di criteri rispetto ai diritti umani
E in genere al condizionamento sviluppi pacifici ma Vernon espandere le cose discorso in sede c'è
Visto che molti donano derrate alimentare fanno progetti eccetera aveva in sede CEE una chiara linea comune
Che ci chiarisca
Inoltre proporre in sede CEE che la seconda tranche de interventi sia condizionata alla cessazione
Di un fenomeno che prima non c'era che c'è adesso
E che quindi non poteva essere considerato nella prima fase a parte il fatto che già come avete visto la prima fase era ampiamente condizionata a quello che allora accadeva il fenomeno che c'è adesso si chiama Bill agitazione
Io ritengo che la Valli che Bill agitazione sia dal punto di vista economico fallimentare e lo si è visto anche in Tanzania perché implica uno sradicamento di gente dal suo habitat
Ed è quindi un discorso diciamo assurdo si può naturalmente immaginare l'urbanizzazione dei cittadini dei sobborghi per fare delle Città Nuove dove ci sono ricchi mezzi economici e dove lo sradicamento comporta nuovi valori
Culturale di questa nuova civiltà tutto questo comico chili è un urbanista oltre che uno studioso
E queste tematiche naturalmente ha le sue controindicazioni però si può anche fare Beaubourg a Parigi o altre Città Nuova ma questo è diverso
In un Paese che ha cento dollari di reddito pro capite lo sradicamento
Vuol dire drammi umani terribili vuol dire incapacità del singolo a provvedere a se stesso quindi non è dal punto di vista economico efficace contro indicato e che dal punto di vista sociale e psicologico e certamente traumatizzante in negativo
Ora quindi è evidente che la villa agitazione Esterna l'area di intervento dove operiamo noi perché è tutto una cosa che si svolge sul territorio
Dove c'è l'insediamento capillare
Ma
In termini politici bisogna che i vari Paesi dicono Etiopia ti aiutiamo se cessi questo perverso esperimento non è necessario chiamarlo perverso
Si può spiegare che l'opinione pubblica occidentale profondamente turbata perché ritiene che questo modello come dire
Contrasti con quella evoluzione che la Costituzione etiopica contiene verso il principio del rispetto dell'individuo con la proprietà individuale cooperativa perché in sostanza comporta diciamo una forzatura rispetto al diritto di ciascuno lavorare nel luogo dove vive a vivere nel luogo dove lavora e quindi condizionare l'intervento della seconda fase e l'intervento del
Cooperazione quello strutturale idroelettrico
A questo e naturalmente la politica complessiva di aiuti della comunità europea però e possibilmente della comunità internazionale
Perché non si capirebbe se che sarebbe strano che l'Italia che dopotutto va degli interventi chiamiamoli di sviluppo agricolo
E non credo che si possa dire che lo sviluppo agricolo di per sé è qualche cosa di negativo mentre gli altri danno derrate questo a volte è controindicato perché dare che ha reso cento mila duecento mila qui si parla di valori di questo genere tonnellate di derrate che sia un mucchio nel poi ci trasportano e non si sa bene dove arrivano
Con il massimo degli sforzi si è soggetti quel vasto territorio dispersioni evidentemente ancora più insidiose molto più insidioso
Quindi il discorso deve essere complessivo
Complessivo perché deve essere un discorso collettivo perché sia efficace dico collettivo dei vari stati europei però è importante farlo io vorrei come socialista sottolineare quindi questo concetto
Noi siamo stati e siamo portatori di un messaggio che è inscindibilmente di aiuto nella lotta contro la povertà
E di pace e di rispetto dei diritti umani e vorremmo che questo messaggio che abbiamo cercato di eseguire per il quale abbiamo avuto dei risultati fosse proseguite potenziali
Bene
Brevissimi cenni sulla nuova legge che è stata qui ampiamente discussa io penso che ciò che ha detto Schäuble sia fin troppo chiaro penso di doverlo
Condividere la mia principale preoccupazione tra l'altro Spini stamattina era anche lui
Molto chiaro
Perché si usava un linguaggio un po'più diplomatico come e normale essendo il responsabile del nostro dipartimento esteri
E dicevo
Qui non si capisce bene l'unicità politica di questa guida politica dove stia anzi si ha la sensazione di un frantuma mento
E questo è un arretramento rispetto alla situazione attuale e per noi uno spacco direi astronomico di anni luce rispetto alla nostra tesi della unicità di guida
Che dovrebbe prefigurare in futuro una agenzia all'interno del ministero degli Esteri la si può denominare come si vuole ma con un suo commissario
Che per tutti gli aiuti non solo quelli dello strumento della lotta contro la povertà agisce in modo unitario con strumenti che quindi hanno un'unica guida politica il presupposto di questa legge era l'unica guida politica ma mi pare che sia venuto meno nella discussione parlamentare
è importante quindi che si facciano gli emendamenti per chiarire ciò non ci vogliono molte righe bastano quattro-cinque righe da quello che ho calcolato io ma
Che cambiano molto anzi moltissimo secondo punto è questo
L'esperienza che non abbiam fatto che penso sia positiva se non altro perché i dati parlano dovrebbe essere estesa alle procedure complessive
E invece no
E invece e per la parte dipartimento quello che si fa è puramente di togliere alcuni comitati tema su cui compagno si è soffermato anche può anche essere opinabile perché togliere i rapporti degli apporti esterni che io ritengo nell'esperienza del comitato tecnico giuridico sono invece positivi ma lo snellimento di procedure che noi abbiamo sperimentato che è così importante e lì non lo si vede in sostanza non si porta l'esperienza della legge settantatré nell'ambito dei questa complessiva riforma vede noi socialisti pur dichiarandoci
Favorevoli al mantenimento del provvedimento in commissione favorevoli paura accelerazione del suo iter dobbiamo sottolineare che questi sono temi irrinunciabile ed è fondamentale tra l'altro mi pare che l'abbia detto il compagno che Illy non esistono Paesi importanti al mondo che non abbiano una struttura tipo agenzia una struttura di questo genere per gestire le i corrispondenti delle nostre migliaia di miliardi trattore che come diceva chili stamattina
Comporta poi degli in sedimenti più periferici
Unità tecniche presso le varie ambasciate le quali hanno un compito politico e non solo tecnico perché dal punto di vista avvenne in una possiamo avere le società di vigilanza di ingegneria ma in un luogo dove ci sono importanti progetti ci vuole questa unità che viene chiamata tecnica mai tecnica perché espressione di un organismo politico di carattere tecnico ma ha un compito squisitamente
Diciamo di guida politica finché non compaiono solo gli organismi non governativi con le loro importanti organizzazioni cattoliche o laiche e le imprese con le loro importante organizzazione per cui lo Stato italiano non lo si vede nonostante che abbia
Diciamo una intervento un compito di questo spessore
Ecco io
Chiudo sottolineano il concetto detto in partenza che penso cioè un concetto che noi tutti condividiamo che l'Italia
Rispetto alle cifre drammatiche che somma oggi ci ha ricordato della povertà dei questi
Miliardi di esseri umani per i quali il rapporto di reddito con noi è uno a quaranta proprio sull'Economist di questa settimana viene la notizia che l'Italia si è allineata la Gran Bretagna nel reddito pro capite il Giappone ha superato gli Stati Uniti naturalmente quando l'Istat come pare entro tre mesi ratificheranno altro prodotto nazionale
Avremo anche che l'Italia ha superato la Gran Bretagna del dieci per cento pur avendo come dice l'Economist la Gran Bretagna un'economia sommersa
Del cinque per cento circa e noi adesso del venticinque trenta e allora del quindici venti bene noi che siamo arrivati a questi livelli di reddito con un rapporto quaranta uno
Non possiamo rispondere come socialisti se non con quell'azione complessiva che riguarda il debito e l'azione globale di cui sia discorso nel rapporto
Varante poi nel successivo rapporto chiamato la sfida globale di cui si faranno a Roma grandi iniziative e con il nostro impegno il quale non può essere solo una legge di riforma
Per quanto incisiva
Un altro impegno deve essere un impegno di mobilitazione politica e finanziaria per dare una risposta
Concreta ed efficace affinché questo sforzo che si è fatto con il Fai i mille novecento miliardi che quando fatto passare Italia in tanti campi alla testa della graduatoria
Poniamo in quello degli interventi a favore dei profughi e rifugiati o dei bambini per le vaccinazioni o degli interventi in certi Paesi questo sforzo non sia uno sforzo una tantum ma diventi uno sforzo permanente qui dei porti questo impegno specifico di un Paese che è diventato ricco ma che si ricorda di essere stato povero che vuole ricordarsi dei poveri
Ringrazio compagnia forte per il brillante intervento che del resto di abituale
Io chiudo qui i lavori di questo nostro seminario pregando tutti i compagni gli amici che vorranno essere informati sui lavori
Che la sezione cooperazione internazionale svolgerà nei prossimi procede stima nei prossimi mesi
Di mandare loro Indirizzo anti Rizzante lo la sezione economica presso la direzione del partito via del Corso quattrocentosei
E chi volesse essere interessato anche a partecipare ai comitati che ai diversi livelli
Verranno istituiti partito permettendo ma spero che il partito intero sentirà da l'importanza di quello che abbiamo discusso oggi in questo modo poi potremo nei limiti delle modestissime
Disponibilità organizzative che abbiamo far partecipare ai lavori di questa sezione è il più ampio numero i compagni gli amici possibile ringrazio la partecipazione buona sera