"Morire in carcere" - presentazione del Dossier della rivista "Ristretti Orizzonti"

Ringrazio tutti gli operatori dell'informazione della carta stampata agenzie
Delle televisioni e delle radio che sono presenti per questo appuntamento che consideriamo molto importante un appuntamento che ma a cui non vogliamo darne una caratterizzazione di carattere strettamente politico nel senso che il colore politico di chi sta da questa parte del tavolo sapete che questa settimana fra l'altro una settimana di silenzio dell'Aula della Camera quindi molti parlamentari non sono presenti alcuni di quelli che sono a Roma che sono interessati ai temi della giustizia sono presenti un contemporaneo convegno che si sta svolgendo alla Fondazione Basso sulla sul rapporti fra pulizia e politica a cui anche il collega Buemi io torneremo partecipare appena finita questa conferenza stampa questa conferenza stampa vuole attirare l'attenzione scusami Sergio Givone anche per una serie di ammettere il proprio vuole attirare l'attenzione dell'opinione pubblica più vasta gli operatori dell'informazione sono i tramiti privilegiati per questo sulla non genericamente sulla situazione delle carceri italiane tema di grandissimo interesse di grandissima importanza
Ma su cui già altre volte anche in questa sede abbiamo discusso abbiamo attirato la vostra attenzione ma in particolare su un aspetto il più drammatico il più tragico della situazione carceraria
Il morire in carcere
La rivista ristretti Orizzonti e l'associazione il granello di senape insieme collaborando con altri e anche raccogliendo il materiale presentato da altri per esempio da da dall'associazione A buon diritto dall'associazione conosce dal l'associazione Antigone e così via da Nessuno tocchi Caino
Raccogliendo il materiale già in precedenza elaborato da queste associazioni ha svolto un sto devo dire straordinaria perché io mi interesso di queste cose da da quando ho messo piede in Parlamento anche prima sebbene in Parlamento e settantanove in Commissione giustizia sulle calze dei era ahimè un tema quotidiano ma non si riusciva mai ha davvero una conoscenza nel per via ministeriale né per via giornalistica e non è colpa dei giornalisti
Accurata di questa drammatica situazione che riguarda che caratterizza e Cartesio sempre di più il condizione carceraria che quello del morire in carcere
Sia la morte per volontaria fra virgolette volontario perché poi vedremo che non sempre è una morte volontari suicidi in carcere sia le altre tipi di morte che ci sono in carcere morti per overdose e le morti per cause non chiare
Le morti a causa della assistenza sanitaria disastrata
Per la prima volta e tramite voi pubblicizzare questo potrà aiutare
I promotori di questa iniziativa raccogliere ulteriore materiale ulteriore documentazione fornirla l'opinione pubblica e al potere politico al potere legislativo perché su questo si intervenga ovviamente per la prima volta abbiamo di fronte a noi penso che sia stata o che venga adesso distribuita anche la sintesi di questo dossier un dossier che nella sua versione nella sua persona completa di credo che siano centocinquanta pagine più o meno le ho contate in questo ma c'è anche una versione più discreto ovviamente ma chi la vuole essere avere anche completa dal si può avere anche per mezzi informatici oggi rende molto facile tutto questa c'è un dossier complessivo sulla sul negli ultimi due anni in particolare sull'anno due mila due e sul due mila tre fino a settembre
Da cui si delicata la descrizione e la denuncia giornalistica diciamo così di ben centoventiquattro episodi di morte in carcere che sono però una parte soltanto delle morti verificate se in carcere
Dice la redazione ristretti Orizzonti che qui rappresentata da Ornella Favero
E e da Francesco pone e da Francesco Morelli Ornella Favero è un'operatrice volontaria
Redattrice della rivista e Francesco Morelli è un detenuto che ha un permesso per poter partecipare a questa iniziativa
Voglio dire per inciso che ieri l'associazione granello di senape ha partecipato
Alla incontro tra il Presidente della Repubblica Ciampi avuto con il mondo del volontariato italiano e all'Associazione granello di senape l'abbiamo portata per farvela vedere
Il presidente Repubblica Ciampi ha dato questa targa premio per l'attività meritoria che svolge da molti anni in riferimento alla situazione
Alla situazione carceraria questo che ho qui che non posso tenere pare attaccato gli ma comunque il la locandina che che annuncia la pubblicazione di questo dossier
Morire di carcere dossier due mila due due mila tre le storie di centotrentaquattro corso vagliato il numero poco fa detenuti morte tra gennaio due mila due ottobre due mila tre la cifra che ho dato prima era fino al settembre due mila tre
Per quasi altrettanti non c'è stato modo di sapere nulla il che vuol dire che complessivamente nell'arco di meno di due anni noi arriviamo a circa duecentocinquanta detenuti morti in carcere
Ogni due minuti che mo'ogni due detenuti che muoiono dice questa locandina uno passa inosservato nel senso che di cento trentaquattro si è riusciti a ricostruire qualcosa e di quasi altrettanti un po'meno che altrettanti c'è un totale era un totale anonimato
Non si sa neppure
I dati non si conoscono neppure i dati più elementari a questo incontro apre ovviamente dovremo contenere nei limiti di una conferenza stampa non è un convegno ma
Già questa tematica fatto oggetto di un convegno a Venezia nel settembre scorso la approverà questa conferenza stampa partecipano oltre Ornella Fata Francesco Morelli sbagliare il nome che ho detto prima Franco Corleone che conoscete benissimo perché è stato per cinque anni sottosegretario alla giustizia anche con la delega la situazione carceraria
Due parlamentari fra i molti devo Monti fra i pochi ma ce ne potrebbero essere di più ecco diciamo così che in Parlamento alla Camera i deputati in particolare si interessano assiduamente
Della questione carceraria sono l'onorevole ricco Buemi dello SDI l'onorevole Ruggero Ruggeri della Margherita il quale e anche attivo personalmente con forme di volontariato rispetto alla situazione carceraria più in generale in particolare la quella della sua città alla cittadinanza va per cui l'onorevole Ruggeri quando a me capita di essere invitato a qualcuno di questi incontri che si svolgono a volte dentro le carceri e penso a quelli che vengono promosse
Annualmente nella Casa di reclusione di Padova poi sempre presente anche nella duplice veste non solo di parlamentare
Ma anche di persone di cittadino impegnato su questi temi e presente anche Sergio al seggio nel gruppo Abele e ci sono qui in sala anche altri operatori che eventualmente possono anche intervenire o fare domande d'intervenire qui ci possiamo andare turno
A questo attacco forse ha già parlato fin troppo mi fermerei qua e chiederei alla professoressa Ornella Favero di illustrare questo dossier dovrà far brevemente anche lei e di dare la parola anche a a Francesco Morelli proprio perché si è giusto che un detenuto che insieme a molti altri ha collaborato a queste navi ricerca sia per una volta non solo oggetto di attenzione ma sia soggette protagonista dell'informazione
Ecco passerei la parola Ornella Favero
Stuzzichiamo ancora ieri
Perché il problema è si muore in carcere ma si muore anche di carcere ci si ammala Cáceres sta male per il carcere si muore di carcere che Simone anche dopo nel senso che poi la il percorso di dovrebbe essere di reinserimento nella società è molto duro
E di noi siamo partiti da una considerazione minima che leggendo sulle cronache dei giornali la cronaca nera purtroppo le storie di suicidi di morti per overdose eccetera
Ci siamo accorti che ne veniva un'idea di queste persone morti in carcere in cui c'erano poche righe queste persone erano senza storia senza una vita o inchiodate avevano ai loro precedenti penali e basta e mentre facendo un giornale carcere raccogliendo storie avendo nei contatti con gli altri giornali del carcere e abbia volevamo cominciare a dare un nome un pezzetto di vita di queste persone un pezzetto di ricordo questa è stata la prima considerazione
Elementare che abbiamo fatto
La seconda che noi credo che sia fondamentale il fatto che nella nostra attività sono impegnati in prima persona le persone detenute cioè sono soggetti attivi allora infatti ce ne c'erano qua ma vorrei dire che anche in sala c'è un altro detenuto erano stati redazione uno straniero e e lo sottolineo perché uno dei grossi problemi è che gli stranieri in carcere non hanno più un futuro anche se hanno dei percorsi di reinserimento
Ottimi lavorano le cooperative poi vorrebbero che restassero lavorare per loro non c'è speranza sono persone di venti trent'anni giovane senza nessun futuro qui c'è un ragazzo straniero c'è una detenuta della nostra redazione della Giudecca e c'è genitore di un detenuto perché familiare vivono i problemi dei loro figli in carcere in modo traumatico se anche gestionale in carcere sia di fronte all'ignoto Seggiano ammalarsi anglofoni ammalarsi in carcere è veramente una disperazione
E in un momento in cui tra l'altro la il problema della sanità penitenziaria è chiaramente in uno stato di limbo
Di cui non si sa quale sarà alla fine c'è c'è questo passaggio del sistema
Sanitario dalla sanità penitenziaria sistema sanitario nazionale che così ancora incompleto non si sa dove andrà a finire quindi lo stallo la situazione attuale della sanità penitenziaria è davvero un'incognita enorme quindi ammalarsi oggi è ancora più drammatico in carcere
Ecco questo la nostra il nostro intento è stato il darà senz'altro una storia queste persone ma anche essere più vigili rispetto a questi problemi in questo vorremmo che fossero coinvolti tutti i il volontariato tra l'altro c'era Patrizia con l associazione Antigone che su questo fronte è molto attivo sono vorrei citarne insomma si il volontariato il i i i politici insomma tutti quelli che in qualche mi politici interessati diciamo che si occupano in qualche modo di carcere
Vorremmo che questo monitoraggio non fosse un fatto che abbiamo sperimentato in un anno di lavoro e Francesco Magli ha lavorato moltissimo ed è un lavoro duro per un detenuto leggere queste storie molto più di quello che va che è per noi per esempio
Ecco vorremmo che ci fosse un occhio più vigile cioè che rispetto al carcere
E ci fosse questa osservazione continua per cui non passassero inosservate queste situazioni non succedesse come succede oggi che in certe carceri vengono ma carica i i farmaci fondamentali per esempio che all'ultimo momento si fanno delle cose incredibili associazioni coinvolte per comperare in farmacia di prima necessità una situazione ripeto drammatica che noi vorremmo continuare a monitorare
Per fare qualcosa di più allora siamo stati noi a chiedere per esempio di invitare Franco Corleone perché dovrebbe diventare il garante per i diritti dei detenuti di Firenze qui siamo a Roma dove c'è un altro garante finalmente che Luigi Manconi
Un'altra possibile obiettivo e chiudo qui di questa di questo lavoro è stimolare in tutti i Comuni l'istituzione del Garante finché non viene istituito almeno a livello nazionale perché è fondamentale
Una maggior trasparenza del carcere e su questi temi come i suicidi le morti di malattia ma malattia di mala sanità diciamo
Morti di overdose otto è questo il modo morti di per cause ignote fossero sotto costante vigilanza da parte di una figura istituzionale come può essere un garante per i diritti dei detenuti
Ecco e un'ultima a cosa è di pochissimo
Marco Boato di ha parlato di centoventiquattro casi in realtà è passato un mese e ne abbiamo monitorato e molti altri c'è una storia esemplare successa qui vicino e non minorile a Roma Casal del Marmo a pochi giorni fa e terribile un ragazzino di sedici anni rumeno e la storia esemplare del suo percorso quindi straniero non a caso doveva essere fermato per una rissa nemmeno forse portato almeno un centro di prima accoglienza non sa non era era occupato è sotto portato nel carcere minorile è stato separato aveva chiesto di restare almeno con i suoi compagni stato separato dai suoi compagni
L'interprete che è stata approvata è stata la donna delle pulizie de ecco pensate questa storia esemplare questo ragazzo alla fine a sedici anni si è ammazzato
Credo che si possa chiudere con questa storia
Grazie a Ornella Favero credo che abbiate o comunque ci sono costretti a disposizione del rivista ristretti Orizzonti
è una rivista che viene fatta nel carcere di Padova sia con l'attività di volontariato esterno di Ornella Favero il viaggio e sia con l'attività dei detenuti ed è credo unanimemente considerata la più bella rivista che venga fatta in relazione al pianeta carcere nel nostro Paese
E considerata tale anche dalle altre riviste che non hanno gelosie al riguardo io a questo riguardo sia pure brevemente vorrei chiedere Francesco Morelli di portare la sua testimonianza e poi ovviamente Franco Corleone e gli altri colleghi insomma
Sì grazie
Voi sarete seduto se vogliamo offre va be'che se microfono è quella che correva sarebbe usata questa loro
Ma per ottenere
Riguardo al di chiesta come lavoro collettivo c'abbiamo lavorato per dei mesi e siamo soddisfatti sì si può dire tra virgolette dei risultati
Anche se chiamarsi soddisfatti di non ricerca di questo tipo con la drammaticità delle le storie che contiene non è forse fuori luogo
Ornella ha fatto l'esempio di un caso di poter fare l'esempio di un altro perché il dossier
A dati numerici sono quelli che poi sono più facilmente comunicabili ma soprattutto si è fatto di storie sono appunto adesso centotrentacinque storie diverse di persone morte in carcere
Legittimo di farvi io quello di Marcello Lonzi che è morto nel carcere di riforme a fine settembre
L'autopsia a accertata sul corpo c'erano lividi diverso diversa pura la madre si è appellata al Presidente da Repubblica Ciampi perché venisse fatta chiarezza sulla morte del figlio poiché la versione ufficiale è stata di decesso per arresto cardiocircolatorio
Vi devo dire che e nei giorni successivi a questo fatto solo un giornale che a Liberazione ha dedicato un trafiletto di venti parole al fatto nessun giornale nessun mezzo di comunicazione
Si è occupato di questo quindi queste per dirvi quante difficile far uscire notizie sul carcere
Morire di carcere l'abbiamo l'abbiamo l'abbiamo pensata a lungo questo questo titolo
In carcere la paura di morire
E sempre presente
Sia per la qualità dell'assistenza che che decaduta negli ultimi anni
E si sia indiziari scontro anche guardando le statistiche del ministero che dal sei dal dubbio novantasei ad oggi si sono quasi raddoppiati i detenuti morti
Per assistenza sanitaria insufficiente chiamiamo cioè per malattia in carcere in sei anni si sono raddoppiati numero di morti
I dati di quest'anno non ci sono ancora disponibili ma sembra che il trend sia ulteriormente in aumento
Due parole sul lavoro che facciamo sono sette anni che siamo ti dà poligamo in questo centro di documentazione che giornale
Che sito internet che rassegna stampa che studio che ricerca che attivazione diretto delle persone interessate dal disagio sociale
Tel prenderci andato ieri che andato l'associazione
Prima la solidarietà al piano terra arsa
Parte dopo il proprio questo spirito dal fatto nonché il volontariato promuovesse spesso ma che il volontariato promuova
Le persone l'attivazione delle persone che chi vive nel disagio
Non deve fare strada appunto ad altro volontariato ma le persone bisognose di di essere protagonisti dirette al loro recupero sociale e questo credo che avvenga all'interno all'associazione all'interno del nostro gruppo di lavoro grazie
Ma io ringrazio di avere questa occasione di partecipare alla presentazione di un lavoro come sempre straordinario
Un lavoro straordinario che
Non mi fa dall'autorità pubblica competente
E invece fatto da un'associazione da un giornale del carcere
Questo per rimediare in qualche modo all'asta al cono d'ombra
Che investe il carcere e devo dire in questi anni in questi due anni e mezzo credo ancora di più
Forse manca nella ricerca uno un dato di paragone sui suicidi fra i i suicidi in carcere e i suicidi negli hotel a quattro stelle
Perché siccome è stato detto autorevolmente che carceri italiane sono paragonabili a Otello a quattro stelle forse sarebbe interessante vedere la percentuale di suicidi in quei luoghi e invece nelle nelle carceri e per il resto mi pare che il dossier e completo
Io
Ricordo un altro un episodio che mi aveva occupato molto come sottosegretario alla Giustizia perché quando accadono fatti estremi gravi nelle carceri la tendenza della burocrazia e quella di sopire nascondere e non fare emergere ecco questo era stato vero per
I gravi fatti di Sassari
Vero per altri episodi vero per alla morte di Marco Ciuffreda a
Regina Coeli qui a Roma
Che insomma mi occupo molto per insomma fare andare a ricercare le cause che erano cause di malasanità di mancata assistenza di
Assenze del personale
Nei giorni di festa che nei giorni di festa anche per i cittadini normale avere un infarto in un giorno festivo è terribile ma insomma in carcere ancora peggio perché poi non c'è e così via quindi un caso che il ricordo di avere seguito particolarmente doloroso che
Insomma poi è stato affidato alla magistratura non credo che si sia concluso con gli accertamenti che sarebbe stato doveroso fare
Insomma il carcere produce morte e malattia
E colpisce non solo le le anime ma proprio i corpi è questo il il problema che nel nel carcere vie questa costrizione
E il fatto che
Le persone siano chiuse in una cella venti ore su ventiquattro
Accentua il disagio l'insofferenza perché tanta attenzione alla sanità in carcere ma proprio perché è un luogo in cui la vita è costretta perché se noi consideriamo che c'è un'età di detenuti che mediamente giovane nelle carceri
Non non ci dovrebbe essere questa
Così ossessiva preoccupazione sulla malattia sulla salute ma questo accade perché il carcere è invisibile così allora io chiudo dicendo che ai
Molti di questi suicidi morti sono per tossicodipendenza
Se passasse la legge Fini che è stata proposta noi avremmo non solo moltiplicato il numero di tossicodipendenti ma avremmo anche molti più suicidi come accadde nel novanta novantuno dopo la legge attuale che esiste ancora in vigore sulle droghe
Quindi è una preoccupazione per il futuro quelle che esprimo per il resto ai parlamentari qui presenti Trio
Chiedo se un'azione straordinaria in questa parte di legislatura per approvare alcune leggi
Almeno quella del Difensore civico
E quella sull'affettività
E Point di monitorare l'applicazione delle tante buone leggi che abbiamo approvato la scorsa legislatura ma che rischiano di rimanere assolutamente inapplicate da quella sul lavoro la legge Smuraglia quella delle detenute madri
A quella dell'incompatibilità col carcere per i malati di AIDS
Credo che ci sia molto molto da fare
Per per togliere insomma questa coltre di silenzio che aggrava la condizione di vita di tutti grazie
In base
Fare circa sale ricorrere verificare volesse adottare gli ho sferrato il presidente conferenza nazionale agli atti giustizia Giovanni Vianello presidente della soppressione delle risse ma poi più volte citata e Gianni Trevisan presidente della cooperativa il cerchio
Proposte di legge in particolare citate una quella sull'istituzione del Difensore civico nelle carceri l'abbiamo in discussione in questa proprio in questi giorni alla commissione Affari questa la Camera ma ci sono forti resistenze bisogna dirlo esplicitamente quindi anche da questo punto di vista
Il fatto che i giornali per i giornalisti presenti gli ordini promozione presenti magari mettono in evidenza l'importanza che avrebbe l'istituzione
Del difensore civico nelle carceri può essere di aiuto a spingere perché questa legge vada avanti che in sede referente abbiamo fatto una serie di audizioni ma ci sono anche forti resistenze e l'altro invece
Ancora ferma alla Commissione giustizia anche se è stata firmata dai parlamentari quasi tutte le forze politiche ma io credo che in particolare il collega Buemi
Protagonista attivo della Commissione giustizia sia pure dall'opposizione si farà carico nei prossimi giorni l'ufficio di presidenza richieda nella messa all'ordine del giorno io stesso in passato avevo ripetutamente chiesto ed avrei proprio Enrico Buemi e l'altro
Io devo intanto esprimere l'apprezzamento per questo lavoro particolarmente interessante
Che dimostra quanto sia carente l'azione
Dello Stato in questo settore anche a livello di conoscenze
L'unica curiosità con quasi completamente appagata e per quanto mi riguarda
Si riferisce al dato dei coloro che si sono sono morti in attesa di giudizio
Che non mi pare di cogliere dalle
Se comunque cercheremo di rimediare anche nei prossimi giorni io comunicò che la prossima settimana comitato
Della Commissione giustizia della Camera che si occupa degli affari penitenziario sarà rinnovata e stavano rinnovati anche diciamo degli organismi dirigenti a presidenza vicepresidenza e quindi potremmo riprendere con maggiore incisività io spero l'azione di conoscenza e anche di orientamento
Del dei lavori della commissione su questi argomenti che sicuramente sono di particolare rilevanze gravità
Tra la prima questione che mi pare siano sia opportuno muoversi c'è sicuramente quella della creazione di un osservatorio o permanente su queste su questi fenomeni che i fenomeni diciamo della morte ma anche quelli degli autolesionismo in carcere sono sicuramente preoccupanti particolare in alcuni istituti di pena
Noi non abbiamo un monitoraggio permanente veniamo forniti di dati saltuari quasi sempre su richiesta del singolo parlamentare però manca quella continuità di dati che serve per comprendere meglio gli andamenti e quali sono le aree critiche perché non tutto il nostro paese alle stesse caratteristica da questo punto di vista ci sono istituti di pena Icardi prima che rappresentano maggiori preoccupazioni
La seconda cosa questione che mi pare sia necessario annunciare che la Commissione giustizia ha deciso di fare assieme alla all'altra Commissione competente degli affari sociale ha deciso di fare un'indagine conoscitiva sullo stato della sanità in carcere anche perché voi sapete che c'è una discussione aperta su quale prospettiva deve avere questo servizio pubblico all'interno delle carceri se in autonomia o in stretta collegamento anzi
Come il servizio sanitario nazionale
E evidente che il dato della conoscenza dello stato della situazione dell'applicazione effettiva di questa parità di diritti di trattamento tra il detenuto e tra il cittadino detenuto e il cittadino liberò
Questa parità deve essere verificata non in base a un'eccezione teorica ma entra in base ai dati di fatto che per la verità quello che io ho otto modo di verificare nelle nostre nei nostri istituti di pena
Non sempre viene mantenuto ad un livello di accettabile tendenziale parità
Definiamo così
è evidente che la situazione che stiamo analizzando oggi deriva moltissimo dalla situazione di stress che c'è tutto il sistema in particolare dovuta al sovraffollamento
Quindi alla carenza di possibilità di trattamento in una situazione di sovraffollamento sicuramente rende molto critico
Ma vi è anche la necessità di pensare alle nostre carceri in modo diverso dal punto di vista della qualità ambientale io ho fatto una visita di recente al carcere di Rovigo
E lì si pone il problema della costruzione del nuovo carcere dell'abbandono del vecchio carcere che in centro città
Sia detenuti che operatori carcerare polizia penitenziaria
E gli altri soggetti che si occupano che svolgono attività all'interno del carcere
Manifestavano la preoccupazione perché tutto sommato nel vecchio carcere che aveva condizioni diciamo molto critica dal punto di vista sanitario certa rappresentava comunque l'entità familiare diciamo che avevo un suo calore e invece la preoccupazione di andare a finire in carcere che sono sicuramente razionali però perdono di quella personalizzazione che avete indispensabile per rendere l'individuo diciamo
Non a casa propria perché è evidente il difficile processo poter considerare a casa propria un un istituto di pena ma comunque in una situazione di maggiore familiarità e anche vicinanza con gli altri detenuti e gli altri operatori quindi per il futuro nel momento in cui partono almeno si dice alcuni nuovi istituti di pena bisognerebbe pensare anche a a un intervento di carattere progettuale che
Oltre alla necessità di individuare spazi per il lavoro effettivi
Perché io sono convinto che il lavoro se pratiche serie possibile praticavano in maniera adeguata che non sia un finto lavoro che non dia il senso dell'inutilità invece di al senso della propria e mai ci fazione e un elemento fondamentale per a ridurre anche il fenomeno che stiamo trattando questa mattina
E nello stesso tempo però c'è bisogno di garantire una complessiva situazione delle nuove costruzioni che prendono in esame anche questo aspetto diciamo della qualità ambientale
Io mi fermo qua ovviamente nelle prossime settimane spero che potremo dare un ulteriore contributo anche per mettere all'ordine del giorno come diceva giustamente Marco Boato la proposta di legge che anch'io ho sottoscritto ad istituire primo firmatario sull'affettività in carcere
Grazie ricco bohémien più volte citato onorevole Ruggero Ruggeri Marianna
Siamo che quando una persona muore si toglie l'abilità certamente è un problema di rispetto di queste persone di capire
Ciò che è accaduto è sempre siamo un mistero legato alla persona ma oggi di fatto concretamente
Della nostra carcere noi abbiamo reintrodotto ma
Modo concreto la teme di morte questo un punto che ha perché se fuori quando qualcuno
Cuore si suicido tenta il suicidio cerca di togliersi la vita dentro
è quasi una liberazione si toglie Lamorte si toglie ciò che
Vissuto nel quotidiano di grande ingiustizie
Ma pur rimanendo certamente un ministero ci sono alcune cose che bisogna pur dire
Possiamo porre rimedio
Quando Manconi riuscì col suo primo prima ricerca antecedente a queste cominciai a occuparmi anche di questo problema dei suicidi
C'è un tasso di di presenza di suicidi dentro che è venti volte superiore a quello che è fuori e già questo è un indicatore
Per cui un politico un governante dovrebbe preoccuparsi poi era uscito una cosa molto precisa
Che la maggior parte dei suicidi avvenivano nel primo periodo di detenzione sia per quelli definitivi che in attesa di giudizio
Allora mi chiedo oggi con la nuova cultura del governo
Relativa ai tossicodipendenti dove abbiamo inizialmente non parliamo di misure alternative ma inizialmente c'è la carcerazione
Senza alcuna distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti abbiamo una triplicazione di ragazzi che entrano ma è quello il problema principale è il primo periodo l'ingresso max è questo basterebbe anche poco no un'attenzione particolare a chi entra in modo che queste persone abbiano comunque rispettato la propria dignità di persone quindi un'accoglienza
Misure di accoglienza servizi di accoglienza
Che siano effetti
Per abbassare il numero dei suicidi
Noi abbiamo purtroppo un sistema dove per quanto riguarda poi il discorso della sanità
Beh noi sappiamo che la riforma sanitaria iniziata col centro sinistra da Bindi doveva verificare sperimentare una soluzione la sanità legata al ministero dalla giustizia o al Ministero della Salute
Beh questa sperimentazione è finita dobbiamo tirare conti quindi è necessario che oggi riprenda il percorso della riforma sanitaria ma non è neppure in cantiere
E poi dovremo aprire questa scatola
Micidiale che riguarda gli ottici perché se alcuni funzionano doveva avere il coraggio molti altri non funzionasse oltre gli sono ostili sono gli ospedali psichiatrici giudiziari dove vengono messe alcune persone ritenute
Siamo particolarmente instabili o comunque che hanno bisogno di una particolare cura però all'interno alla fine è dei conti la morale è che non esiste più il termine
Cioè la parola termine dalla pene non c'è un fine pena tutto dipende dal direttore sanitario che decide volta per volta di rinviare rimettendo noi diamo dei casi dove persone che dovrebbero scontare un anno e mezzo due anni stanno scontando dieci anni tenta perché tutto dipende ma non è tanto questo anche di si ritorna perché se negli altri istituti carcerari abbiamo una carenza gravissima e che riguarda il Budget che questo governo ha ridotto per quanto riguarda la sanità né medicine spicciole beh qui abbiamo invece un surplus di medicinali di psicofarmaci
Abbiamo persone che sono riempite per anni di psicofarmaci e anche qui abbiamo casi di suicidio perché appena c'è un lume
Di coscienza è c'è sempre questo problema di rispetto di diritti e di studi considerazione il tema ancora dall'attività e se noi pensiamo che solo che i mezzi può procurarsi le medicine
Gli altri che sono la maggior parte perché quelli che non hanno mezzi sono la normalità
Anche questo no
Ma un altro sintomo di grande ingiustizia
Non è retorica dentro ci sta solo la povera gente e non ne esce e non ne esce se no in modi come purtroppo stanno venendo quello dei suicidi
Quindi è una una cosa da fare sono misure servizi di accoglienza perché riprendere il cammino della riforma sanitaria
E dare più mezzi almeno per quanto riguarda i io una Lancia vorrei anche finisco
Vorrei romperla
Per quanto riguarda la polizia penitenziaria
Io sono convinto meno dalle piccole esperienze qua ho avuto che la polizia penitenziaria non c'entra con i suicidi anzi la polizia penitenziaria spesso carente almeno nel Nord perché c'è una diversità carente
Di mezzi sono sotto organico spesso hanno straordinari non pagati
Io ho fatto diverse interrogazioni sulla Lombardia questa è la realtà sta bene non pagati la famiglia non possono portarla dal Meridione il novanta per cento sono persona che sono meridionali non possono portarla per il costo la vita per altra situazione
Personale quindi che fa di tutto ma fa di tutto il senso positivo fanno gli assistenti sociali fanno un punto di riferimento di collegamento con l'esterno con un minimo ancora di considerazione quindi io io Donna particolare
Considerazione a questi nostri agenti che fanno oltre il loro dovere
E probabilmente attutiscono anche il fenomeno dei soci
Perché magari una parola un contatto
Un gesto spesso salva una persona e quindi normalmente normalmente
Ecco anche loro hanno problemi non indifferenti che questo tipo di giustizia penitenziaria non tende adesso tutto è bloccato c'è un'impasse anzi c'è una cultura addirittura che tende a privilegiare alcuni aspetti che sono quelli della proibizione tende del numero
Addirittura del del carcere senza mettere poi in bilancio alcuna risorse qui ci troviamo un'impasse dove via bisogna accendere i fari
L'altro grosso problema coloro che muovono qui ogni due persone più suicidio ecco una persona non viene riconosciuta anche qui è un problema cioè delle persone che si suicidano perché non hanno non vogliono dire qualche cosa
Vogliono solo uscirne basta
è questo nello stato proprio di isolamento
Di negazione dei diritti
è questo il tema negazione di diritti elementari è questa la battaglia
Grazie Ruggero Ruggeri
No benissimo
Sono già state dette molte cose quindi vorrà disperatamente limitarmi due battute
Ecco io credo che questo sia veramente tanti meriti va sottolineato perché non è uguale dal carcere condizioni difficili poiché che troppo spesso nelle carceri simili si vivono dei detenuti con il sostegno volontarie siano in grado di produrre
Lavoro così serio così accurato così necessario
Merito indubbiamente anche nel titolo scelto per questo dossier senza infingimenti
Dire morire in carcere dice già molto forse dice già tutto quello che c'è da dire rispetto alla drammaticità della situazione si disse che il carcere non è la medicina ma molto spesso è la malattia una malattia appunto
Mortale mortale anche perché troppo spesso non viene curato non viene assistite da una malattia sono d'accordo riprovazione onorevole Ruggeri che colpisce certo in primo luogo i contenuti ma non solo il problema del suicidio ad esempio l'anno scorso si è uccisa una una agente di polizia penitenziaria donna nel carcere di Torino poco tempo fosse uccisa una direttrice di carcere ecco la disperazione come dire la colonna sonora del carcere che riguarda certo in primo luogo i detenuti ma anche in qualche modo Campanella coinvolge tutti coloro che in carcere anche lavoro non è questo un dato
Che deve aver farà riflettere soprattutto sul versante di dare delle risposte a questa colonna sonora questa sofferenza ma un altro dato sicuro importanza di questo dossier sta proprio anche nella serietà nella cura con cui sono state raccolte in questi dati e anche qui io credo non sia possibile non vedere un rilievo garbato ma critico nei confronti di chi invece avrebbe il dovere istituzionale oltre che assai più equo possibilità strumenti per fornire un'informazione esauriente corretta
Sulla problema penitenziaria in generale in particolare anche su questi aspetti che sono i più drammatici
Ecco quindi c'è dato ottimi
Di critica rispetto a quanti imperatore dell'informazione ma magari non principalmente loro perché anche loro troppo spesso no carenza di fonti per poter informare ma quindi in primo luogo l'istituzione all'amministrazione
Penitenziaria devono fare di più da questo punto di vista un'altra cosa di rilievo che a me preme sottolineare di utilità di questo dossier e che viene opposto un attenzione viene richiesto la nostra attenzione alle storie di coloro che sono morti e quindi non solo i numeri ma restituire dei frammenti dei brandelli della storia di queste persone che sono morte si restituisce contemporaneamente lavoro ma netta questo non è secondario perché le persone che sono grazie
Certo hanno compiuto dei reati anche se non sempre perché molti sono poi in attesa di giudizio e molti verranno riconosciuti
Innocenti ma sono anche persone che hanno
Dei diritti e hanno un'umanità che deve venire conosciute conosciuta e quindi anche questo mi sembra un dato di grande importanza per dossier un terzo elemento che volevo sottolineare questo dossier sì porta appunto le storie di conseguenza certo anche i numeri perché è importante anche avere coscienza dell'ampiezza per avere coscienza della gravità di questo fenomeno
Si parla non solo dei suicidi sui suicidi ci sono delle ricerche pregevole qual è quella che ha fatto Manconi ci sono già
Più possibilità di avere dei dati restando dal lavoro del dossier giacché anche sulla stampa del suicidio qualche traccia si trova ma assai meno Fazio si trovano invece di tutti gli altri casi di morte che appunto
Vengono spesso definiti case di morte per cause naturali ma che troppo spesso andando a guardare dietro andando a guardare
Sotto vado a guardare il dettaglio si scopre che magari erano casi di morti evitabili e quindi non trovo assolutamente forzata alla la parola forte che Alberto l'onorevole prima parlando di pena di morte perché non bisogna operare paura delle parole in apertura delle realtà che producono queste parole allora molti di questi morti dentro le carceri sono morti per cause non chiare per cause sospette troverete appunto documentato traccia in questo in questo dossier però ci dicono anche
Anche qui indirettamente un'altra cosa ci dice che il ministero l'amministrazione penitenziaria sono due anni che non più dati complessivi dei cosiddetti eventi critici negli ultimi due anni abbiamo avuto solo i dati dei suicidi e dei viene relativamente al solo due mila uno i dati ufficiali dei gesti di autolesionismo qui anche quelli sono significativi anche per il numero nel due mila uno un detenuto su sette si è ferito nel corso dell'anno quindi si è procurato delle ferite opportuno prestare opera Opera insofferenza o per sofferenza anche quello è un dato di estremo rilievo ma non vengono più forniti i dati complessivi degli eventi critici che riguardano appunto le morti
Le morti per cause non chiare riguardano le proteste in carcere quindi sono tutta un'altra serie di elementi che servono abbracci il quadro reale completo di quale lo stato di disagio integrato dell'istituzione penitenziaria e quindi è importante
Anche perché questo ci venga richiamato che non c'è solo il problema dei suicidi
Ma anche tutte queste altre cose quindi c'è un problema di sollecitazione anche dell'amministrazione a fornire un'informazione esauriente
Ecco finisco dicendo che appunto mi sembra che alla fine di questo dossier rimanga rimangono due tratti forti due dati di denuncia responsabile ma che va detto a voce alta che c'è una crescente opacità nell'amministrazione penitenziaria nella vita nelle carceri cioè
A indicano responsabilità dei poteri a riguardo ed ha fatto il mondo dell'informazione Europa città unità e quindi ben venga letta e troppo spesso c'è nelle carceri condotto timbrato annunciato d'alta voce per poter cambiare correggere questa situazione che tra l'altro
Rudere quest'incontro a Lilia Ferrari presidente della Conferenza nazionale volontariato giustizia proprio perché rappresenta insieme del mondo del volontariato in relazione al carcere prima direttrice visto che giustamente Sergio Segio ha insistito molto
Soldato dell'informazione e sulla supplenza che viene fatta rispetto chi ufficialmente dovrebbe dell'informazione vorrei segnalarvi che è anche disponibile tutto questo materiale il cd periodiche in particolare i giornalisti presenti che se vogliono
Possono avere una copia anche di questo cimitero avere la documentazione per avere informazioni
E vorrei anche aggiungere il proprio perché giustamente geriatra perché il riferimento alla personale della polizia penitenziaria
E siccome si è parlato molto del
Vicina malata della medicina dell'assistenza sanitaria disastrata
Vorrei leggere pochissime righe del Presidente dell'associazione dei medici penitenziari dottor Francesco Ceraudo che opera nel centro clinico Della Casa circondariale fittizia sulla stampa il ventidue giugno del due mila e dunque viene poco più di un anno fa ha dichiarato in queste di tutto c'era in queste condizioni con i tagli alle risorse della sanità penitenziaria ed una conseguente diminuzione del personale che era già insufficiente non è più possibile garantire a detrimento per il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione
Immediata conseguenza di questa azione governativa sale all'aumento dei suicidi
E delle ospedalizzazioni e questo lo diceva più di un anno fa
Con pericoloso sovraccarico di lavoro per la polizia penitenziaria nostri pazienti dopo aver perso la libertà rischiano di perdere la salma la salute e talvolta replica quanto purtroppo queste parole fossero profetiche
L'abbiamo visto appunto della documentazione tackle ristretti Orizzonti abbiamo presentato io che nel settore concludere questo nostro incontro salvo ovviamente che qualche giornalista presente abbiam domande da rivolgere
Elementi a disposizione degli altri organi come ha detto il presidente della conferenza nazionale turca realtà la giustizia rinnovo anche ringraziamento a tutti i giornalisti presenti radio radicale sia del Parlamento che permetterà molto ampio di persone come servizio pubblico e di ascoltare quest'registrazioni restano altre
Credo di essere arrivati alla fine
Da mentre Tu la conosci bene
Abbastanza
Conto
Dell'indennità questo nuovo carcere
Dove spesso qualcuno giù passare un uomo normale
Sulla base voi della mancanza di scelte in questi anni nota sull'uomo e non avendo mai creduto all'indultino proprio il contrario di quello che doveva essere un atto di clemenza in Croazia voleva essere un attimo di respiro una società in conflitto continua Giorgio
In continua contrapposizione proprio come volontaria per uscire da queste sabbie mobili abbiamo cercato di concretizzare attraverso quello che c'è il ventotto luglio scorso abbiamo firmato un protocollo d'intesa col dipartimento non prevista dal suo dipartimento dell'Istruzione Svizzera quel dipartimento con gli agenti con tutti coloro che operano nella caccia ai danni si lavora gomito a gomito ci si contrasta pure ma si lavora gomito a gomito
Si collabora abbiamo firmato un protocollo per uscire dalle sacche che dal carcere non si riesce più a fare uscire nessuno perché le misure alternative sono invece tocca attraverso il non di Nunzia arrivate niente anzi al contrario in questi giorni assisto in poi sono usciti gli sono già rientrati è pazzesco però sono talmente pochi purtroppo sono zona intorno
Abbiamo fermato questo protocollo che è un protocollo per incentivare penale esternazioni perché firma occorre Dipartimento amministrazione penitenziaria direzione generale l'esecuzione penale esterna proprio per dire indifferentemente da quello che sta facendo il mondo politico indifferentemente da quello che può fare il Parlamento in questo momento blindato
Peraltro interessi di bottega noi siamo andati avanti sulla nostra strada cercare di dopo di opporsi persona Dakar in questi mesi a livello regionale visto che la nostra presenza
Certo in tutte le regioni visto che aderiscono tutte le associazioni che aveva subito un ritardo interesse musicale diritti di legalità
Stiamo cercando di provvedere a creare Ventavoli
Coinvolgendo le regioni che sono i suoi centri pubblici che hanno in termini economici la possibilità di dare gambe a questo progetto per arrivare a sfogliare il carciofo ripieno di questa presenza
Perché se no non ne veniamo fuori solo con le parole perché dico parole ci stiamo organizzato ormai veri professionisti ma poi tutti i giorni dentro le persone stanno male ci si ammazza
è emblematico come ci sia però solidarietà anche tra chi muore sia da parte delle persone detenute sia da parte degli agenti
Mi hanno detto che ormai l'aliquota occupa
La morte
Di Mirko ragazzo numero diciannove anni
E in questo caso c'è una grande responsabilità da parte di chi da carcerato
Perché nonostante fosse seguito associazione Pescara nonostante questa associazione sul fatto presente la sua disponibilità a farsene carico rispetto alle problematiche che vive un ragazzo di questo tipo a soggetto a uno sfruttamento ben stampate
Nonostante questo non vada in questo caso mi è servito a rompere il muro dell'omertà la stanza che ancora c'è tra rinnovi e la Società però in questi giorni qualcuno parlava in caso di Rovigo dove vado e morto un agente di polizia penitenziaria
E in questo caso la popolazione detenuta ha dimostrato una grande solidarietà anche con chi tutti i giorni opera e occorrerà onestamente
Chiudere una battuta che riguardano il nostro mondo nostro modo così variegato così diverso così difficile
Così scopo spesso negli ultimi anni l'ente passato da un volontariato avvenuta il ruolo attento organizzato a denunciare iniziato a porsi come soggetto politico che non non è più allora molto poco in questi giorni si assiste a un altro fattore di grande
Perplessità allora e quello che questo governo vorrebbe stravolgere completamente anche la legge quadro sul volontariato e porta l'idea dell'azienda l'idea di un'impresa poi percorre un po'in tutto questo portava anche nel mondo del volontariato
Il che vuol dire nessun senso di gratuità del suo senso di presenza rappresentanza di una popolazione che non venga in bianco ha messo uno di un territorio attento ecco anche su questo pur non essendo proprio il tema riguardante ma essendovi proprio dal mondo del volontariato
Che occorre recarsi nascono collettiva si alimentano anche queste sensibilità credo che dobbiamo ecco anche Alfredo attenzione ma tutto questo certamente dovremmo forse richiamare riguardino le ambizioni gli organi Parlamento europeo chiarendo dalla CPT l'organizzazione visibile giro di tutte le età sviluppare per vedere entrambi succedono però tutti tutte quelle qui tutti quegli anni rimangono semplicemente difformità di ascoltarli
Rimangono dei chiaramente che il Parlamento ovunque il governo vuole vedere e noi voi alla fine pagano solo dove sarà armonizzare lo ma non risolviamo i nostri problemi gratuito ad invitare tutti vada rispettata ed all'intangibile giudicare seconda firma sicuramente intervenire
Nel chiedere se
Per l'avvocato
La ringrazio potessero vediamo se qualche collega vuole rispondere c'erano mi pare del tre due che alzava la mano prego GR Parlamento
Pensa diamo la parola Enrico Buemi sia per l'una domanda che per la cioè oltre che a Ruggeri
Io volevo evitare ma Nava per la domanda è fatta giusto risponde che per lamentarsi con questa conferenza stampa discussione sull'indultino perché sposteremo l'attenzione al tema centrale prego
Stress
Oggi
Ma
Grazie credo divenendo di tutte le domande che aveva posto sono fondate
Però dovremmo tramutare una conferenza stampa convegno Sistemi dalla giustizia che sono tutti fondati
Posso rispondere io sono per una piccola parte della sua domanda erano tutte questioni mirate
E proprio perché ci siamo resi conto che l'istituzione in gara importante per adesso a Roma fra poco a Firenze
Rischia di essere però deboli come potevi
E ci siamo qua crema di istituire con legge dello stato
Difensore civico del carcere
Non lo so forse lei sarà già pare di sì che stiamo
Donne parlano
Se non c'è una maggioranza che è disponibile a votarla non non si va in porto
Con qualche difficoltà e qualche resistenza qualche errore tutto perché anche dalle audizioni che
Se vengono
Obiezione che
Obiezioni che muore
Il magistrato di sorveglianza ora lo sappiamo
Già oggi i magistrati di sorveglianza anche quelli
A prescindere dal
E dire che scarichiamo tutto questo
Grazie affrancamento porta da nessuna parte però questa lobby
Da cui ci troviamo
Ieri sono
Quindi domande
Presupponiamo mazzette Ezio nell'affrontare la questione chissà sì io voglio dire
Io sono assolutamente consapevolezza della visita sarà portato a termine di merito parte
Noi sempre di sì nel giro di
Viene Resta e quindi sono assolutamente consapevole
Effetto ridotto del provvedimento spesso
Alla luce anche degli interventi fortemente riduttivi del re dei colleghi verso
Poi abbiamo accertato che almeno
Giorni di tempo e comunque tre mila
Non tutti ovviamente mi rivolgo alla popolazione
Carceraria diciamo con condanna definitiva sono più del dieci per cento della popolazione carceraria allora in questa situazione diciamo di particolare sovraffollamento io ritengo io che dieci per cento non sia un dato da buttar via
Dieci per cento dei niente incontri
No Cina
Tenuti grosso modo siamo in
C'è un'altra conferenza stampa dobbiamo
Da far
Sono disponibile a conti
L'occhio comunque dopodiché la
E questo se non ci fosse stato il provvedimento neanche uno di quei detenuti avrebbe avuto perché beneficio quindi giudicate
Che vide ha chiesto niente
è una cosa quasi bis per quanto riguarda la sanità siamo alla fase di scambio ho presentato quattro cinque dove le
Mi ha risposto
Però lo stallo cioè
E nessuno l'
Forma sanitaria
Sapete che abbiamo di
Capire
Insomma