"La politica estera italiana negli anni '80" - presentazione del libro curato da Ennio Di Nolfo, edizione Pietro Lacaita (presso Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani)

Nato come un modo
Del consiglio
Nel
Detta richiesta
è una votazione
Della
Sta a questa richiesta
Tenete presente
Orale
Dure si poteva votare
Due volte l'asse
Da da un voto sulle procedure a
Europea o che decisa come nella Conferenza intergovernativa che poi porta
Sempre su questioni di procedura pensando ed era tipico della
Che che pesa
Perché dico quel
E e con
Luglio
Eh doveva
Decidere
Ah dell'opposizione di uno o più o un'app
The dei suoi dei suoi membri oggi
La mente ricordate
Progetto di Costituzione
Da intorno altro
Ma del voto a maggior
è una Costituzione
Oggetto
L'ordinamento innovati
La Costituzione
La Costituzione il punto
Vi è
Solo dell'Europa ora
Certo
So si vota ma
Vede quali politiche posso
Curo importa
Tema di voto è chiaro
Il sistema di voto
I voti e a maggior
L'esperienza una ricerca che è stata
L'istituto che io presiedo
Hanno insieme
Sì proprio
Probabilità politiche proprietà politiche non si possono facilmente misurare
Ma di Nietzsche noi adesso stiamo tormenti a parte
Entro il due mila e nove quindi stiamo
Se all'inizio su
Sono del due vi
Nulla è praticamente
Collaudo
Do delle popolazioni rispettive
POR
Case
Temo dell'incremento dal due praticamente trascurabile
Che cose
Per un voto a maggioranza quindi
Sa dico circa l'convenzione insomma se non
Un promesso dell'ultimo momento cosa che
Non sia destinata
Tre ventiquattro
Poiché mi pare
E finisco con i parà in
Che
Livelli così
Stimo quanto
Serena un sistema
Effettivamente
Così gli europei che abbiamo ricorda
Lo sviluppo strano
Dei contemplerebbe Lalla
Progetto di Costituzione da
Quelle politiche non fossero state
E certa
E per quelle decisioni
La politica S.
Solamente la persona di
Il giudizio e credo
Dona perché come direttore degli affari politici gli affari europei li seguivo molto da vicino
Ma le politiche di Craxi ebbe grande importanza
Mi
Colleghi qui questa sera
Ma l'ufficio qua fu ringraziamo anche lui e
Senatore occorre lei aveva subito la parola perché devo andare a presiedere in aula
Gli altri qui che accanto a me ai miei correlatori li conosce bene possiamo parlare dopo due parole proprio per introdurre questa presentazione di un volume che l'editore Pietro Lacaita un editore socialista di antico lignaggio
Periferico come tante editoria impegnata a stampato a seguito di un convegno che abbiamo svolto sotto la supervisione la direzione scientifica del professore Di Nolfo ecco un la l'organizzazione e la per verificare il tecnico scientifica della Fondazione drogati quasi due anni fa mai era lì il quando l'amianto impostato era all'inizio del delle due mila e uno poi le tristi vicende dell'undici settembre di io io ci hanno fermato nella
Siamo nella celebrazione della costruzione di queste due giornate e poi a gennaio del due mila due
A me ha realizzato questo confronto a più voci di cui negli atti punto pubblicati da Gaeta curati da Ennio Di Nolfo voi avete il testi
E le relazioni e di una gran parte dei degli interventi poi di politici e di testimoni del tempo ambasciatori eccetera
Perché l'ho avuto fare perché l'abbiamo impostato impostiamo allora
Nel tentativo di dare corso ad una iniziativa di riflessione prevalentemente storica su quegli anni gli anni ottanta in cui aveva dominato la figura politica
Del leader del Partito socialista del tempo e cioè Bettino Craxi ma alcuni di noi ne parlavamo poc'anzi è ancora lungi dal fumo avevano dubbi sulla opportunità sul tetto sul tempo soprattutto su sei appunto quel Periodo fosse in qualche maniera
Cioè che vent'anni forse erano pochi nella verifica storica di quell'affare seppure come vediamo in queste in queste ore in questi mesi
Tanti temi di politica estera sembrano riecheggiare quelli che qui noi abbiamo cercato di riassumere nella verifica storica
Ne parleranno i relatori io non voglio più fare aspettare presidente del senato e lo invito a portarci un saluto e a dirci una buona parola per quello che abbiamo fatto
Io non farò l'amico volentieri buona sera a tutti i dolmen venuto in questa lasciarla dei presidenti che capì chi non lo sapesse insomma una nuova sala del senato di Palazzo Giustiniani
Nella quale ospitiamo l'archivio storico è in particolare vogliamo ospitare gli archivi degli ex presidente del Senato oppure dei senatori avvilito regionalità di tal natura che vogliano concedere al Senato questo privilegio di avere le loro carte band custodite venne ordinato
Voi sapete che abbiamo già acquisito una serie di fondi importanti ed illustri personaggi politici e questa è la nostra politica che intendiamo continuare quindi questa sala è appunto diciamo poco sale presidente perché qui dovrebbe cominciare ad arrivare
In gran parte carte di presidente del senato oppure i senatori a vita o come dicevo prima di altri
Saluto cordialmente di relatori intervenuti nell'ordine l'onorevole Ranieri
Professore Ennio Di Nolfo che è anche curatore del volume di cui oggi vuole parlerete
Senatore Sabino Acquaviva quando verrà se non share quella Gennaro a capire quando era senatore e capogruppo conosco anche Sabino
Quando quando era senatore capogruppo io non ero non era nemmeno tra coloro che immaginavano di poter un giorno arrivare in Senato la vita come vedete e piena di eventualità
E saluto cordialmente l'ambasciatore Boris Biancheri Kempe rivendo a distanza di due giorni perché ci siamo incontrati in un bellissimo
Seminario di
Sabato scorso a Lucca dove abbiamo parlato di una questione che in parte riguarda anche il tema di oggi cioè delle relazioni Italia Stati Uniti come diceva io del senatore Acquaviva questo volume raccoglie gli atti di un convegno organizzato dalla Fondazione Turati all'inizio del due mila due
Curato dal professor Di Nolfo dedicato come dice il titolo alla politica estera italiana negli anni ottanta
Ma detto con altra terminologia crea più esplicita Summer prevalentemente la politica estera di Bettino Craxi e
Se mi consentite una breve riflessione su questo punto io credo che anche un incontro e come questo dovrebbe essere anche un modo per parlare di Bettino Craxi in termini storici
In termini politici
Ciò che assicura di termini laici
E non nella terminologia con quelle frasario quei concetti quelle valutazioni che ancora purtroppo le colpiscono la memoria di Bettino Craxi cioè un frasario proprio ancora giudiziario o un frasario ancora moralistico
La vita di un uomo non può essere ridotta mai ad una breve parte della sua biografia e men che mai la vita di un uomo di Stato perché Bettino Craxi fu un uomo di Stato importante nel dopoguerra
Che ha avuto grandi meriti che ha avuto qua commesso probabilmente Rory ma che non può essere sottaciuto perché appartiene alla storia d'Italia con decisioni che sono importanti quindi considero questo convegno anche interessante e voi benvenuti anche perché può dare una l'occasione di parlare di un uomo di Stato nei termini in cui si parla di un uomo di Stato il ventenne ce ne permette la storia è vero è possibile
Come secondo il dubbio di Ennio Di Nolfo che pochi anni venti anni
Di distanza non concesso non consentono ancora quella sufficienza distanza cronologico critica che c'è tra coloro che parlano il ricostruiscono e valutano e gli eventi ma tuttavia sono un periodo sufficientemente circoscritto da potere fare una serie di valutazioni è anche di
Di Bilanci
I temi di di questo volume Cevoli esami sono
Temi
Alcuni dei quali sono temi come dire che riguarda un perito che sono circoscritti che poi sono superati a me li ricordo questi temi sono si comincia con la la questione gli euromissili
Quindi la prima decisione del governo Cossiga
Di accettare
E poi nel settanta nove e poi nell'ottantatré la decisione del governo Craxi di dispiegare effettivamente commise in Italia
Che fu una decisione molto importante tutti ricorderanno molto contrastata molto difficile ma certamente fu una di quelle decisioni che segnò un'epoca una caratteristica perché
Presumibilmente la crisi dell'impero sovietico avvenne anche a seguito di una decisione pensi fatto
Questo è un tema
Poi c'è l'altro tema delle relazioni Italia USA
Con l'episodio Celebre dalla crisi la cosiddetta crisi di Sigonella
Insomma consentì o consente a chi ne parla oggi di misurare l'autonomia
Anche la autonomia critica di Bettino Craxi nei confronti di un alleato un alleato importanti quelli sono gli Stati Uniti anche di un presidente di un presidente altrettanto importante sempre più rivalutato successivamente come era quell'oggetto Ronald Reagan
Poi c'è il tema delle relazioni con l'America Latina
Ho capito indicato a questo e poi c'è il tema della comunità europea andrà cioè mercato mercato unico e dell'Ostpolitik
Alcuni di questi dicevo sono circoscritti c'è oggi non c'è più il tema della Ostpolitik che perché il nostro diventato Ovest insomma la caduta del Muro Cile ha eliminato questa caratteristica quello degli euromissili e per fortuna appunto anche a seguito di soprattutto a seguito di questo crollo di quel Moro non è più un tema attuale due temi invece sono ancora alla nostra esame nostra discussione di tutti i giorni del di coloro che si occupano da studiosi di queste questioni e dei politici che devono trattarli e cioè il tema delle relazioni con gli Stati Uniti d'America
E il tema prima era comune la cioè cadesse nell'Unione europea e materia e di tutti i giorni in materia di dibattito materia anche di divergenze di carattere politico perché sono temi fondamentali
Prima facevo riferimento salutando l'ambasciatore Biancheri al convegno che si è tenuto sabato a Lucca sabato a Lucca abbiamo può parlato anche anzi soprattutto di queste questioni quindi questi due temi
Che erano qui segnati come temi for prego importante negli anni ottanta sono i temi negli anni dieci del del nuovo secco anzi del nuovo e del nuovo millennio
Di questi due temi peraltro relazioni con gli Stati Uniti unione europea questi due temi si stanno confondendo cioè sono temi che confluiscono l'uno nell'altro impossibile trattarli in maniera scissa e in maniera separata
E perché le relazioni con gli Stati Uniti il la questione delle relazioni con gli Stati Uniti d'America
Oggi passa attraverso la questione della modalità della unione europea della costituzione europea e del rapporto che la riunione europea intende avere con negli Stati Uniti
Tutti conoscono qual è lo stato dell'arte
Io intravedo ma credo che tutti o salmone onestamente possono intravedere almeno due tendenze di fondo in Europa rispetto alle relazioni con gli Stati Uniti
Cioè la la re la relazione con la contrapposizione di coloro che presumibilmente intendono e talvolta non presumibilmente un esplicitamente intendono l'Unione europea in particolare l'Unione europea allargata a venticinque Paesi con così tanto potenziale di popolazione ti quindi di uomini di Magic economici
Ma intendono come un'area geopolitica serie o sui generis
Con caratteristiche proprie distinte diverso insomma divergenti con gli Stati Uniti d'America ma comunque proprie un'area geografica geo politica e la tendenza invece di chi vince Chieri pensiamo pensa ancora
Secondo un modo tradizionale che è stato forse una costante di di cinquant'anni di nostra storia dopoguerra l'unione europea come uno dei due pilastri
L'altro sarebbe l'America di un'alleanza o di una nuova alleanza o un nuovo ponte commedie sia Luca insomma di perché l'uno e l'altro pilastro appartengono non Dario geo politiche diverse ma apparterrebbero secondo questa seconda posizione apparterrebbe ad una medesima area geopolitica per giorni storici per ragioni culturali perché ogni civiltà per l'Inter eccetera eccetera questi sono a mio avviso voi tendenze
Di fondo che si scontrano e si incontrano ed per per le quali augurabile che ci sia un compromesso che avvenga un compromesso perché
Un conflitto nel senso di divisioni politiche ovviamente tra l'Europa e gli Stati Uniti d'America io personalmente non credo che aiuti aiuti negli uni né gli altri certo è che prima era più facile
Non ricordava mi pare di no questa mattina in un articolo che forse riassume un po'il suo intervento qua
Sul Riformista Cetera più facile pensare ad un unico punto di una un'unica area geopolitica America ed Europa quando c'è un nemico comune
Ed è il nemico dell'Unione Sovietica ma dopo il mille novecentottantanove e questo non è più e il mondo si divide si spezza come gli i i frattali secondo appunto da tenere fra dei dei frattali cioè che i continenti si muovono e qualcosa di un nuovo equilibrio sta nascendo in Eros non sappiamo ancora quale sarà e stiamo lavorando e stiamo pensando a quale invece potrebbe o dovrebbe essere se esistono due tendenze che dicevo evidentemente nemmeno il nuovo pericolo che potrebbe essere considerato come il s'l'erede di il pericolo precedente quello sovietico e quello del terrorismo nemmeno il nuovo Policoro
Rispetto a una delle tendenze che ho detto sarebbe sufficiente per riportare i due ponti di questo de dell'Atlantico nel comunicazione tra di loro
E poi vedo altri due tendenze questo a volte non riguardano tanto le relazioni Europa storici d'America malato entrando riguardo l'Europa in quanto tale la Costituzione europea
Anche qui non ci dobbiamo augurare che prossimamente entro pochi giorni quel Trattato costituzionale venga firmato
I paradossi della storia della politica tutti ricorderanno che ancora pochi mesi fa
C'erano coloro che polemizzano contro quel Trattato costituzionale il nome
Che in un'Europa
Politicamente più stretto un po'più federale il Trattato era ribassi del trattato era troppo poco il Trattato era un ibrido o se vogliamo né maschio né femmina ma insomma terminologia critica e oggi noi ci troviamo diceva appunto il paradosso a dire
Prendiamo quel trattato perché il minimo che possiamo o anzi forse il massimo che possiamo conseguire oggi ma il minimo che ci consente di proseguire e vedremo da qui a qualche giorno settimana come andrà a finire ma anche qui le due tendenze
Mi pare da un lato coloro che pensano che la il trattato la Costituzione Possa come dire costringere l'Europa a di potere per chiudere adesso è disegnare un'architettura costituzionale
E la precondizione per unificare successivamente l'Europa quindi il trattato che che costringe gli effetti trattato con la Costituzione che obbliga a diventare se non più virtuosi un po'più europeisti
E dall'altro lato la tendenza di chi non so se è considerato più realistico più euroscettico insomma la terminologia che di solito non aiuta a comprendere anche se molto spesso aiutano a dividere Techint invece ritiene che il trattato debba servire soprattutto per accompagnare il processo di integrazione cioè per fare in modo che
Il trattato minimo che si ottenga oggi possa consentire alle politiche concrete
Nell'ambito fiscale nell'ambito della difesa nell'ambito del welfare eccetera eccetera ma nell'ambito ovviamente la politica estera fare in modo che le politiche diventando S. politiche
Cioè più convergenti più unitarie allora abbiano l'aiuto del trattato ma non siano costrette dal trattato
In una una concezione comprensibile
Cioè forse proprio similmente un po'più illuministica forse un po'più costruttivisti cadiamo ci una Costituzione Ferrea rigida che ci faccia diventare molto europeisti e così non potremmo violarla
E quindi saremmo costretti a e l'altra è forse un po'più realistico un po'più pragmatica un forse un po'più pessimista
E diamoci dentro una minima cornice comune in modo tale che se le politiche dei nostri governi europei convergeranno e dobbiamo lavorare affinché convergano dopo una Costituzione ecco un po'più rigida è un po'più
E analitica cioè che punti verrà anche qui quale delle due tendenze a sia migliore quale prevarrà che cosa accadrà
Non posso non posso dirlo eccetto che l'unica cosa che credo su cui possono convergere tutti che non dovremmo
Dovremmo evitare di fallire di fallire su questo terreno certo è che se io qui chiudo se il fallimento dovesse accadere
Se un fallimento ci dovesse essere io credo che
Sulle ragioni di quel fallimento dovremmo riflettere dovremmo rifletta attentamente
E cioè evitare come dire forse anche il colore politico o il gioco della responsabilità politica che in sarà inevitabile perché se ci fosse un fallimento già così come adesso ci sono le difficoltà evidente che che questo di fichi fallimento queste difficoltà dipenderebbe
Da tendenze forti da rinascite di interessi importanti negli Stati nazionali europei che non hanno non avrebbero diciamo così consentito di fare un'ulteriore numero ulteriori passi avanti
Questa è la ragione di attualità inquiete io vedo in questo in questo libro cioè il modo come alcuni temi fondamentali di questo libro sono ancora vivi riaggiornati nei termini ma sono ancora lì l'Europa l'America le nostre integrazione mi complimento e con Gennaro Acquaviva condivida i nostri relatori
Vi ringrazio e vi do né augurio di buon lavoro mi dovete scusare purtroppo perché insomma fa un'aula che attende grazie a voi con la vostra
Bene
Siamo iniziano i nostri lavori veri e propri invece hanno ancora una volta il Presidente del Senato
Che vorrei sottolinearlo sono non solo bei elementi di Gragnano insomma vedo che con delle idee anche abbastanza ieri in termini estremamente questo porta a vantaggio di tutti
Allora io farei veri subito la parola al professor Di Nolfo
Che ed è stato il curatore del volume naturalmente come prima dicevo ma anche diciamo la il il il massimo responsabile scientifico sia del convegno sia dell'imputazione il convegno rispondeva
Non lo presento retro delle Universiadi clienti illustre storico della politica estera italiana il massimo grigio senza professori altro
No tecnico
Meno male
Del test ci sarà un drammatico crollo sarà la presentazione recante eloquente alla quale il presidente del Senato via abituato tra cui minuti è il modo in più pregnante più banale al quale un vecchio professore oramai vi costringe perché il mio mestiere di dire come da docente con lo studioso abbiamo deciso deciso abbiamo pensato insieme ad altri colleghi la struttura del convegno la struttura del libro e tutte le cose alle quali sia presidente sia Gennaro Acquaviva hanno ha fatto già hanno già citato
Il problema Hall un monito un avviso che mi preme dare a chi ascolta e questo la naviga molto pratico il volume che voi avete sott'occhio
è un volume che è uscito in prima edizione dello scorso autunno e che rapidamente andato esaurito segno di una grande curiosità
è andato esaurito nonostante i drammatici difetti che nessuno ha perché tecnicamente parlando il volume e una raccolta di saggi molto importanti ma anche contiene
Molti troppi a mio avviso lo devo dire come curatore errore di stampa refusi che lo rendono talora fastidioso lo metto pubblicamente sarà responsabilità mi assumo la responsabilità
Dell'editore del curatore del correttore di bozze non lo so sta di fatto che la alla questione così e poi
In mancava qualche intervento importante qualche intervento importante continua a mancare
E tuttavia alla seconda edizione la cui pubblicazione imminente
Perché ho licenziato le bozze la scorsa settimana e quindi è prevedibile che entro un mese circa la seconda edizione del di questo stesso con Roma apparirà si aggiunge un interessante contributo che
Giorgio Napolitano ha voluto aggiungere a redigendo di sua mano l'intervento che aveva effettivamente pronunciato nel corso del dibattito e che arricchisce
Il dialogo svoltosi in quell'occasione di numerose
Notazioni parecchio interessanti parecchio importanti quindi voi avrete davanti un volume dall'orda
Di qui a qualche settimana più leggibile come grafica e più completo come rappresentazione agli atti manca purtroppo ancora intervento di Gianni De Michelis perché forse la pigrizia Gianni De Michelis che non lo vedevo che questa sera
Tale da da averlo portato a rinunciare a ripetere per iscritto le cose così interessanti che invece aveva detto oralmente Linda
E non lo spunto del suo libro ovvero cosa che ha detto in quell'occasione
Anch'io vorrei riprendere il tema è troppo presto e troppo tardi
Io ritengo che non non per dire alla banalità crociana non quella di Croce nella malavita ma non permettermi sul piano della banalità la storia sia sempre contemporanea
Ritengo che sia sempre possibile
Distaccandosi dalla contemporaneità degli avvenimenti
Guardare agli avvenimenti storici Zandolin
Vale a dire collocandoli nel loro contesto storico tra dando loro il senso di appartenere a un processo in evoluzione
Perché trova in determinati momenti determinate scelte la sua caratterizzazione
Perciò quando abbiamo incominciato a ripensare all'esperienza diciamo francamente non anni ottanta ma l'esperienza Craxi e abbiamo incominciato pensava l'opportunità di discutere
Lo abbiamo fatto perché in realtà avvertivamo come nel Paese stesse nascendo quello del senso quello spirito quella mentalità che avrebbe portato Piero Fassino a scrivere le cose che ha scritto nel suo ultimo libro vale a dire
Cominciavamo ad avvertire che di Craxi non si può poteva dietro soltanto per parlare in termini
Negativi considerandolo come un lestofanti nella vita politica italiana ma bisognava anche di lui con cominciare a considerare l'azione politica e valutarla in quanto tale di staccandolo dall'approccio a moralistico
Da questo punto di vista è innegabile che il campo dalla politica internazionale offre più vantaggi perché sul piano della politica internazionale con una sola eccezione alla quale faro menzione più tardi è chiaro sul piano della politica internazionale
Le cose si sviluppano in una maniera meno tortuosa meno la direi
Discutibile di quanto può essere avvenuto sul piano della vita economica e della vita giuridica interna e quindi il mio compito era l'attivamente più facile incominciare la politica internazionale a ridiscutere di Craxi era relativamente più facile
Più facile ma anche molto più complesso perché la politica estera craxiana è un insieme di intuizione azioni non coordina vedi facilmente in un tutto unico dal momento che
Non mi è stato possibile di continuarla e non è stato possibile hanno e di disporre ancora i tutte le fonti delle quali sarebbe necessario di di sport voi sapete che legislazione italiana prevede
Che i documenti siano accessibili dopo cinquant'anni in via del tutto eccezionale voi sapete che questi documenti sono accessibili dopo trent'anni trent'anni non sono ancora passati
I documenti al ministero degli Esteri
Qui mi rivolgo agli illustri rappresentanti presenti sono particolarmente inaccessibili o che sono accessibile solo a fino al mille novecento cinquantasette cinquantotto e quindi le carte craxiana se non per quelle che il senatore a quella depositato la Fondazione Turati le vedremo soltanto nel due mila ventiquattro quando alcuni non saranno forse più presente
Ho in grado di studiarle
Il volume poi comunque poco questo osservazione chiudo le mia sulle vie note introduttive è un volume diseguale
Perché è fatto di una serie di contributi di studiosi e una serie di testimonianze di persone di protagonisti
I contenuti e gli studiosi hanno la caratteristica di proporsi storicizza
Non tanto il contributo minimo iniziale introduttivo che è una riflessione generale a un tentativo di primo inquadramento generale la politica estera craxiana quanti contributi degli altri autori e penso al contributo di leopoldo Nuti è quello di Bruna Bagnato quello di
Antonio Consoli a quello dall'ambasciatore Incisa tutti frutto di uno studio molto accurato sulle carte disponibili e in alcuni casi su carte di grande importanza
Saggio di
Europol dovuti sugli euromissili è un saggio innovativo ricco che si inserisce in un filone che questo studioso che insegna all'università di Roma Tre
Ha affrontato la parecchi anni acqua l'ha dato un rigore una completezza forse oramai
Direi quasi totali non non tali comunque da richiedere ulteriore seria e angosciante riflessione su altri campi e viceversa il il problema è del tutto aperto
I contributi di testimoni hanno un diverso valore secondo la capacità di testimone di riflettere loro esperienze il loro passato alcuni testimoni hanno arricchito il convegno di alcune banalità
Diversi testimoni hanno viceversa arricchito il convegno di osservazione di straordinario interesse
Dicevo prima quelle che Ferretti verranno pubblicate i Napolitano ma non posso non ricordare a quelle di Antonio Badini che è stato braccio destro di Craxi in politica estera a quelle di Gennaro Acquaviva che gli era così vicino
Negli stessi anni e a quelle di tanti altri protagonisti quando altri volume vedete l'elenco perché hanno direi vissuto da vicino ho pensato da vicino l'intervento di Lagorio tanto che sta in un altro ancora a caso è un intervento di notevole interesse per e però tutto questo fa unico diseguale di uno squilibrato libro fatto di saggi storici e di testimonianze personali improvvisate come reazione alle cose sentite
Capite don qualche
Come accade sempre gli atti dei convegni pubblicarlo ma in una faccenda semplice pubblicarlo e anche una faccenda che porta a questo risultato inevitabile e tuttavia e mi pare che su parecchi punti cose di grande interesse siano state dette
Su che cosa cercando di analizzare rapidamente senza Magalli troppo
Alcuni dei temi e di tirare un paio di conclusioni trarre dalle cose di cui un paio di conclusioni forse attualizzano intima non attuale come quelle del presidente Pera anzitutto
Il punto di partenza è il punto di partenza
è rappresentato dalla visione generale di Craxi rispetto alla politica estera esisteva un suo modo generale di concepire la politica estera io individuo due linee dazione abbastanza chiare
Nella sua posizione la prima linea era l'assoluto impegno a restaurare all'interno dell'alleanza atlantica
La seconda linea Eva di restava ben ma non prono agli Stati Uniti bensì
Ben fermo da nella tutela delle posizioni italiane delle gli interessi italiani
Che e lì o nella misura in cui nella maniera in cui egli li interpretava
Attribuisco il tutto il suo spirito garibaldino il suo continuo richiamarsi a Garibaldi proprio a questo tipo di dei valenza di analogia
Un uomo obbediente alle istituzioni come Garibaldi
Nei momenti critici nei momenti importanti i momenti fondamentali
Ma anche un uomo capace di fare valere il proprio punto di vista dissocia andò sì da chi di dovere nei momenti in cui questo punto di vista non coincideva con quello della dei soggetti dominanti
E questa è la caratteristica nella quale inserisco tutta l'azione di politica estera craxiano
Con poi l'aggiunta di una grande dove di inventiva che in parte era suo personale in parte alla futura del della lavorazione del ministero degli Esteri che in questo in quegli anni fu particolarmente efficace in parte del frutto della fantasia
A immaginativa di Francesco Forte o di tanto per non fare nomi Gianni De Michelis e in parte dal frutto dei consigli di Antonio Badini era il frutto di un convergere di competenza di sostanza
Che tutte si ritrovano in questo volume sul piano degli euromissili
Che è il primo episodio del quale il volume si occupa Craxi entrano con grande risolutezza
Non era ancora bisogna tenere presente
Che nel mille novecentosettantanove dicembre settantanove quando la decisione viene presa d'installare in Italia missili Cluzet missili Pershing due
Come ha risposto al dispiegamento in Europa orientale di missili SS venti da parte sovietica la famosa diatriba seguisse l'iter di teatro al raggio di quattro o cinque mila Armenia a questo tema dicevo viene
Vissuto da Craxi come un tema di lotta interna al partito e incapacità propria di imporre al Partito socialista italiano una scelta atlantica che il partito non condivideva
In quegli anni io non ero estraneo alla al dibattito interno al Partito Socialista sebbene non fossi scritto al partito
E qui e ricordo benissimo quanto dentro il PSI la questione della accettare o meno dispiegamento degli euromissili sebbene fosse stato chiesto dal socialdemocratico ci mette spaccasse in quel partito bene Craxi utilizzo il tema della lealtà atlantica il tema della necessità di ma dispiega accettare il dispiegamento come a un momento fondamentale della sua scelta di politica di partito
In incardinata su una visione dell'atlantismo nel rapporto con gli Stati Uniti ha ben precisa bisognava condividere le scelte europee fatte dagli Stati Uniti se si riteneva che queste fossero corrette come egli riteneva che fossero corrette
Così corrette che quando è al governo e qui passò secondo e rapido argomento che il saggi non si tratta con grande efficacia così che quando egli al governo emendato centottantatré
Adotta una linea molto preciso la linea dell'accettare che nella base di Comiso che frattanto è stato costruita siano dispiegati i missili previsti ma con una condizione collezione già previsto nel mille novecentosettantanove ma adesso diventa fattuale con la commissione del dato al Track cioè del doppio binario noi descriviamo i missili ma nel momento in cui i sovietici mostrassero di essere disponibile a un accordo e forse del minato un accordo noi saremmo pronti a eliminare immediatamente e gradualmente o rapidamente secondo i casi la
Non il dispiegamento dei missili stessi sino a a arrivare alla cosiddetta famosa opzione zero dalla quale molti di voi certamente hanno memoria
Da su questo piano io suggerisco di leggere con attenzione pur una pezzo di Libero quel pezzo di Libero che manca il la testimonianza di Napolitano perché napoletano conferma
Come proprio questo modo di impostare il tema da parte di Craxi rappresentasse il massimo delle concessioni che un atlantista convinto a e legato al gli Stati Uniti come Craxi poteva fare
E il massimo di concessione che poteva fare al punto di vista dell'opposizione dal punto di vista del Partito comunista in quel momento nel senso delle percepire che il Partito comunista stava vedendo già mille novecento ottantatré a prescrive morto ed è iniziata la serie nelle successioni che porteranno poi rapidamente a Gorbaciov a tenere conto del fatto che partito comunista sta attraversando anch'esso una fase di riflessione
Che potrebbe portare a risultati imprevedibili al momento cioè siamo in una fase di transizione nella quale la teoria del doppio binario rappresenta un'apertura di eccezionale importanza da parte del governo italiano
L'altro momento l'altro grande momento sono tra i grandi momenti della politica sta craxiana
Sui quali occorre parlare politica su un altro appare quali lo soltanto ce n'è rapidamente l'altro grande momento
Del rapporto e della poetessa craxiana e quello che mette in evidenza come il modo di classe di lire al rapporto con il maggior alleato dell'alleanza atlantica gli Stati Uniti fosse in modo estremamente rigoroso e direi confermo nella sarebbe nell'individuare alcune nozione o alcune posizione alla quale non si poteva rinunciare la tutela della sovranità italiana
Non sto qui a rifare la storia dell'episodio del dirottamento dell'Aquila dell'Achille lauro a che farà la storia del negoziato così affannoso che se qui a a quel dirottamento alla ha fatto che durante il dirottamento fosse ucciso un cittadino ha americano
Sto qui a ricordare soltanto il momento critico il giorno di Sigonella il giorno nel quale
Parlo perché
Sì forse sul punto di uno scontro armato fra carabinieri italiani
E la Delta Force negli Stati Uniti venuto a prelevare
Il dirottatore per portare gli Stati Uniti dove saranno state sottoposti a giudizio diverso da quello della giurisdizione italiana mai dirottatore si trovavano su una era un mobile italiano e quindi sottrarre metratura
Di qui a un totale diretto da parte italiana di a far valere il diritto a giudicare in Italia questi dirottatori e non di accettare nemmeno sotto la pressione di una minaccia armata
Alla a giurisdizione americana
Quindi
Molti erano poi considerato questo episodio con una sorta di gesto eroico di si simbolica ora opposizione contrapposizione agli Stati Uniti
Io credo che tutto questo sia leggenda
Perché intorno a mezzogiorno a tali crisi non si possono costruire storiografiche non si possono costruire alleanze le politiche e via dicendo credo che questo era soltanto un momento una la fase acuta di un episodio molto più lungo
La fase acuta nella quale come raccontano i testimoni Petrignani Martini molto bene nella loro nella loro procedono a Washington Martini fa capo i servizi segreti racconto nella loro testimonianze e come
Emerge dalla ricostruzione che viene fatto della crisi Sigonella
Stava a confronto un il modo diverso secondo il quale interpretare illa presenza all'interno dell'alleanza dovevamo all'alleato minore accettare la volontà dell'alleato maggiore anche quando non ne condivideva la liceità dal punto di vista giuridico o meno Craxi fa valere il diritto internazionale a favore dell'Italia e lo fa valere una maniera molto ferma
Riuscendo a persuadere l'ambasciatore arabo allora presente a Roma o che anche lì poi testimoniò a alla al convegno del quale stiamo parlando poi non fu in grado per la ragione invita che a a di scrivere la sua la redazione finale della sua nel suo intervento poi venne mancare quel che mese dopo
Fu in grado Craxi c'è un riflesso della banca che la decisione italiana la decisione più saggia
E che negli Stati Uniti non potevano rischiare di perdere il loro più fedele alleato nel Mediterraneo per un diatriba così circoscritta
Io ho più fedele alleato del Mediterraneo ecco fermiamoci un attimo su questo punto perché a mio parere si tratta di un punto di grande interesse
Allora si va nel mezzo dalla guerra fredda
Italia nel Mediterraneo avevo compreso volo ancora fondamentale assai più importante di quelli che ha di quello che ha oggi oggi in Italia un peso importante oggi l'Italia è uno dei tanti Paesi importanti del Mediterraneo allora era la principale base americana nel Mediterraneo che si possa pensare e quindi avere in Italia un governo lealmente amico anziché lealmente servile ed era di estrema importanza e questo gli americani finiremo per apprezzare credo
E questo fu il merito della dell'amministrazione italiana nel suo insieme
Non si può considerare solo l'azione di un personaggio vanno considerate le decisioni di tutti i personaggi che parteciparono a questa vicenda
E il terzo momento grande uomo ma entro un altro la politica estera
Craxiana da fu quello vissuto insieme ad Andreotti che se fosse stato presente avrebbe potuto confermarlo risulto a Milano nel mille novecentottantacinque quando per la prima volta ancora qui e qui siamo davvero nel in piena attualità ancora quando per la prima volta Craxi riesce a imporre al Consiglio dei ministri dell'Unione Europea allora si chiamava Comunità economica europea
Che si voti a maggioranza il concetto secondo il quale è possibile iniziare a discutere circa la formulazione dei Trattati di Roma del mille novecentocinquantasette e avviare quindi un processo di revisione e la prima il processo di revisione molto lento è molto cauto che portano all'atto unico di Amsterdam ma poi è un processo di revisione che diventa sempre più ampio e che portano al mille novecentonovantuno
Gli accordi di Maastricht Thomas left o e che ha poi aperto la strada agli accordi che sono oggi in dirittura d'arrivo ammesso che siano in dirittura d'arrivo
Qui Craxi faceva
Uso personalmente grazie ai consigli di giuristi che lo avevano richiamato sull'importanza dell'articolo del trattato di Roma mi pare di ricordare all'articolo duecentoquarantasei qui Craxi faceva qual era la prima volta il diritto che
Una serie di Paesi europei
Imponessero a chi
Attraverso i loro ministri non attraverso il Parlamento
Nel Consiglio dei ministri
Il motto a maggioranza volesse in quel caso la signora Thatcher la quale non sì ritrasse dall'Unione Europea o dalla Comunità europea per quella ragione la quale continua a fare al suo politica di ostruzionismo ma è tuttavia
La quale permise
Che l'operazione avviata da Craxi forse portate innanzi
Perché ha valore questo momento colore per due ragioni allora perché apre un processo che è fondamentale per la struttura l'Europa la capacità dell'Europa di riconoscersi in modo identitario
Ed è fondamentale perché mostrano ribadisce uno dei cardini del nuovo assetto europeo
Vale a dire il fatto che in Europa
Sì è impossibile
Far prevalere le norme giuridiche sull'orientamento dalla politica
Ma quando esistono reclutamento politico come quello di allora
Tendente a iniziare il processo di mutamento delle istituzioni
Sì è necessario che gli organi a ciò preposti e in quel caso il consiglio
Ma dei ministri della Comunità economica europea non già al Parlamento non già la commissione ma il Consiglio dei ministri canestro all'organo di guida della Comunità europea anche secondo il trattato muore in lavorazione
Uscisse a prendere decisioni in una maniera maggioritaria questo è il contributo straordinario dato in quella circostanza
Poi vorrei aggiungere mi avvio a conclusione per non togliere troppo tempo che agli altri oratore che devono parlare
Che altri tre elementi mi pare meritano di essere indicati il primo è che durante l'amministrazione craxiana
Fu avviato un intensissimo rapporto con la socialdemocrazia non soltanto europea ma anche dall'America centrale dell'America Latina dell'Amérique orientale con Solidarność per esempio la collaborazione Fusco
Strettissima ed era socialdemocrazia sui generis circolarmente
Con l'Internazionale socialista dell'impegno per democratizzare i Paesi dell'Europa della oscurata dall'America centrale di Nicola in particolare Honduras in particolare Guatemala fu assai significativo
Così come fu importante l'avvio di quella Ostpolitik che De Michelis auspicava con tanta energia e che
Ha prima o riapriva una tradizione della politica estera italiana alla quale forse si era in passato ha rinunciato troppo e che viceversa in quegli anni ritrova nuove opportunità
Infine con questo nota vorrei concludere il senso nel merito dalla politica craxiana va misurato anche per un motivo che sta a cavallo tra politiche interne alla politica internazionale vale a dire per l'impeto che turandosi amministrazione seppe dare alla politica di cooperazione per lo sviluppo
Noi tutti sappiamo che la politica di cooperazione per lo sviluppo e fa da Progetto infinite critiche sappiamo che su questo argomento le polemiche anche giuridiche sono state e i dibattiti invece sono stati frequenti ma non è la
Direi è possibile certo eludere un concetto
L'impegno italiano suggerito forse dalla spinto dei radicali suggerito dal sentire reale dei socialdemocratici dei Socialisti italiani verso il Terzo Mondo prefigurava
Uno dei grandi temi del presente
Vale a dire e questo o premetto che rido in viale Arno nota coscritto solare prefigurava la percezione che il processo di globalizzazione che allora era
Nei suoi primi decenni sui primi Lust diciamo così perché è impossibile stabilire date precise rispetto a questo processo non Totti umana e doveva essere sviluppati in una maniera diseguale
Se localizzazione doveva esservi
L'onere di farà partecipare a questo processo
Anche i paesi in via di sviluppo ricadeva sui paesi sviluppati e in particolare per quello che riguardava l'Italia richiedeva che l'Italia desse a questo a processo il più grosso contributo possibile forme gli anni d'oro della cooperazione italiana che ora deve per forza di cose opera la forza di circostanze economiche
A restringersi a ambiti molto più circoscritti di quanto le ambizioni di allora non fossero ad un consentissero
Mi pare che
Questo osservazione
Sia ancora un'osservazione che d'attualità a concezione di allora e che
Corona in una maniera
Molto appropriata un modo di vedere di cercare di mettere insieme idearono logica complessiva a una azione internazionale come quella svolta da Craxi che certamente è stata di grande rilevanza pretese città d'Italia anche se non è stata una politica di totale annientamento di fronte all'alleato Mangione grazie
Grazie professore Di Nolfo e il
Negli mi corre l'obbligo di dirvi che come incessante bene chiedo che
Su di un collega ministro il ministro Giovanardi e si scusa mi ha mandato poca razionalità non riesce a a muoversi è il
Le
Il nostro amico ed ex ministro De Michelis a Milano a presentare il suo volume la giornata di quelle particolari
Noi abbiamo però fra noi le Umberto Ranieri
E l'ambasciatore Biancheri che sono ringrazio affettuosamente per questa partecipazione del per le parole che ci daranno ci diranno partirei fonda Umberto Ranieri
Credo che molti lo conoscano denudato
Della Repubblica è stato responsabile di essere della dei DS nella passata legislatura e poi membro del governo
Credo con Prodi e con dalle Vaiolatura tuguri con me lo ricordo male
Va bene ma io ringrazio Gennaro Acquaviva per l'invito a partecipare a questa discussione su su un volume che consiglio utile
Penso che sia stata una buona idea raccogliere gli atti di quel convegno nel corso del quale si esaminò la politica estera italiana negli anni ottanta poi
In quel quadro silenzi sviluppa una riflessione sul ruolo
Avuto da una personalità della vicenda politica del nostro Paese come Bettino Craxi in particolare negli anni in cui Guido il Governo del nostro del nostro paese nel cuore degli anni ottanta
Anni della più lunga transizione nella nelle relazioni internazionali come viene ricordato
Nel nel volume
Negli anni ottanta sono gli anni
Che partono dalla Seconda guerra fredda dalla la recrudescenza della contrapposizione tra stato Michelone sovietica all'inizio degli anni ottanta
All'indomani dell'invasione dell'Afghanistan poi al al braccio di ferro sugli euromissili
A una nuova attenzione
E si concludono poi con alla fine con l'ottantanove che costituisce cottura nella nella uno spartiacque nella storia contemporanea con il crollo del socialismo
Dispotico e dei regimi comunisti
Quindi Craxi guida
Moderno danno tra l'ottantatré e l'ottantasette e che si caratterizza per scelte orientamenti nella nella politica estera
Che credo malgrado siano trascorsi
Meno di fund ventennio Moba insomma restano credo sia possibile esprimere un giudizio
Che sottolinea la la la la dopo un'accortezza la lungimiranza e i lo sforzo teso a rilanciare il ruolo sulla scena internazionale
Nel nostro del nostro Paese insomma
Mi indirizzò che alla luce anche degli sviluppi successivi della vicenda internazionale in particolare per quanto riguarda alcune scelte
Dimostra la sua fondatezza i
La sua lungimiranza insomma
Io poi io sopra
Certo il governo Craxi fu un governo aspramente combattuto dalla dalla dall'altro grande partito della sinistra del partito comunista
Con giudizi anche i liquidatori sui caratteri e la natura di quel governo sulle scelte del del Presidente del Consiglio
E tuttavia si trattava di TTT orientamenti quelli che ispirarono la contrapposizione al governo Craxi
Per molti versi sbagliati che che che che e in particolare per quanto riguarda alcune scelte di politica estera del tutto infondate
Certo la
Chiudo la rottura della solidarietà nazionale che l'esperienza politica che
Occupa il cuore del del della seconda metà degli anni Settanta
Sì conclude in fondo
Intorno si conclude in fondo con una presa di distanza del partito comunista che fu
L'interlocutore sfonda mentale di quella politica
Con
Su la cultura interviene su questioni di politica estera
Partito Comunista scegliere alla fine del settantotto all'inizio del settantanove di
Si dichiara contrario al
Allo snack sistema monetario europeo
E poi già nel settantanove
Con il governo Cossiga che si orienta favorevolmente alla installazione di tipi di di missili per fronteggiare un riarmo nucleare condotto dal dall'Unione Sovietica il Partito comunista
Sceglie sceglie un'altra strada insomma in fondo i temi della politica estera sono cruciali nel confronto all'interno della sinistra nelle decisioni che porteranno il Partito comunista l'opposizione
E anche in una certa misura almeno per alcuni aspetti nel braccio di ferro che poi vi sarà tra socialisti e comunisti e tra il governo guidato da Craxi e comunisti
Comunisti lasciamola
Pur abbandonano la politica di solidarietà nazionale per tante ragioni perché perché si si si manifesta un logoramento
Del loro rapporto con il proprio elettorato perché
è una politica che dopo l'assassinio di Aldo Moro sembra ormai Arena Rossi
Nelle secche DTT TG un di un gestione della vicenda economico sociale che non produce risultati significativi ma poi anche perché sì
Si delineano eventi nella politica nella politica estera che
Insomma rendono impossibile per il partito comunista proseguire in quella in quelle esperienze
Quindi non sottolineo perché il tema della politica estera nei rapporti a sinistra Annie rapporti poi con il perfido governi Partito Comunista il tema della politica estera e sta un tema Resta un tema cruciale anche se
Va sottolineato che nel settore nel settanta nel mille novecentosettantasette negli anni della solidarietà nazionale si riuscì in Parlamento
Ad approvare una mozione che riconfermava anche con il voto del partito comunista gli indirizzi di fondo della della del le linee le direttrici della politica estera italiana del dopoguerra in particolare la prospettiva l'integrazione europea e
E la la la la all'alleanza atlantica che Partito Comunista compì quindi
Un enorme passo avanti rispetto a posizioni che erano state dei comunisti negli anni precedenti
Di tuttavia però
Sì logoro il quadro politico della della cosiddetta solidarietà nazionale e riemersero contrapposizioni contrasti che che gli impedirono di proseguire in quella direzione
Partito socialista riconquista il partito socialista con Craxi abbia
Già nel nel nel nel mille novecento
Tanta torna al
Al governo e poi
E poi assume la guida del governo nell'agosto del nell'ottantatré
Sulla questione relativa agli euromissili è stato già ricordato da
Professor Dino Boffo
Momento fai poi nel nel libro nella relazione di Monti
Ampiamente viene ricordato il modo in cui si giù le ragioni di quella scelta e lo scontro politico che si determinò nel paese in Italia
Su quella scelta
Io vorrei sottolineare che sarebbe stato possibile invece paradossalmente su una questione così delicata come quella dell'installazione dei missili
Che poi avrebbe avuto conseguenze negli sviluppi della della della contrapposizione tra Est ed Ovest alcuni molto probabilmente fondatamente considerano la scelta degli euromissili
La decisione che sarà poi all'origine di DDT TTT
Difficoltà tali nel nel
Nella nella Ines nello
Nella nella politica dell'Unione Sovietica
Da portare a una crisi delle dei dei dei leader che succederanno a Bregenz perché poi alla Scelta DTT Corbascio fili aprire una diversa prospettiva nei rapporti con l'Occidente
Un'installazione quindi dei missili avrà conseguenze di portata storica
Sarebbe stato possibile
Su quel tema una comprensione
E anche una qualche forma di convergenza della sinistra italiana
Sarebbe stato possibile per esempio una valutazione positiva della cautela e della prudenza che in fondo caratterizzò la la la la politica di Craxi sulla vicenda degli euromissili
Probabilmente una contrapposizione politica generale
Al governo guidato dai socialisti impedì una una una lucida considerazione delle autentiche posizioni sostenute da Craxi su questo tema da parte del PC dello stesso Berlinguer perché insomma
Craxi parlò ossia nel suo discorso d'insediamento alla alla Camera e alle Camere
E poi successivamente nei suoi comportamenti della della clausola di solvente devoluzione zero della possibilità poi di
Riconsiderare la la la dico insomma nell'eventualità cioè un sostegno venne da Craxi a che il negoziato con l'Unione Sovietica continuasse
Che non si era in asse la possibilità di un di un di un intesa e anche che nell'eventualità di un raccordo sarebbe stata riconsiderata la scelta dell'installazione cioè un complesso di posizioni caute prudenti non vi fu una scelta ceca si installano i missili perché il nome non so di di un atlantismo
Mica mica militante un ritardo ci fu una guai in e quindi sto c'erano i margini alle possibilità di una di una discussione la ricerca di una convergenza che però venne meno e questo fu
Un errore
Grave da parte del Partito comunista perché sarebbe stato probabilmente di straordinaria importanza una convergenza sui temi delicati della politica estera e poi degli euromissili nella sinistra
Italiana
Mi pare in sostanza che
Va be'palco e questo credo sia stato un po'il punto più doloroso nei rapporti a sinistra i più
La maggiore controversia
C'è nel libro a nell'intervento del professor Mammarella un interrogativo che cui sarebbe importante rispondere in parte presso il Di Nolfo ha risposto ai poi il volume si orienta in una certa direzione quando Mammarella si chiede se è esistita una politica estera del governo Craxi stinta indistinguibile rispetto a quella dei governi dei governi precedenti ora io penso che vi sia stato nella sostanza da parte di irrisolti Craxi presidente del Consiglio una indirizzo di politica estera che non ha messo in discussione i capisaldi della politica estera tradizionale dell'Italia nel secondo dopoguerra
Cioè Craxi non mette
Discussione la
Essenzialità il pilastro della Alleanza con gli Stati Uniti
E non mette in discussione anzi rilancia e questo sarà un
Titolo di merito
Della sua politica rilancia la prospettiva molo di protagonista nella costruzione
Europea del dell'Italia
Vi è in Craxi come
Viene osservato nel volume in particolare sulle questioni relative alla costruzione europea una maggiore Sirti vita e l'ansia di di
Rendere possibile un protagonismo dell'Italia nella costruzione
Nella costruzione europea
C'è questa idea che non so se fu formulata in quegli anni mi con la nei termini di interesse nazionale la sinistra italiana ha sempre avuto ha faticato a parlare di interesse nazionale
Credo anche per i socialisti non sia stato semplice usare questa formula diciamo per la
Tuttavia non so in che tuttavia ci fu in Craxi questa preoccupazione cioè di di
Condurre avanti politiche che mantenessero ben salde le scelte di fondo rapporto con gli Stati Uniti costruzione europea ma
Collocando
In questo quadro anche una tutela una difesa degli interessi degli interessi nazionale
La costruzione europea all'idea di Europa e di Europa politica questo mi pare sia stato un tratto che appartenuto alla cultura europeista di Craxi
L'Europa politica l'idea della quindi tutti un'Europa che non si esaurisse solo beh l'estensione dei le relazioni economico commerciali ma che dessi all'Europa capacità di voce in capitolo sulla scena del mondo
E sulla scena internazionale che questo credo sia stato un assillo una preoccupazione la volontà di far sì che il governo italiano si caratterizzarsi su questo versante nell'impegno teso a a sostenere il processo di costruzione europea questa dimensione politica dell'Europa mi sembra
Che sia da riconoscere al lavoro compiuto da Craxi che viene
Fortemente ricordato in alcuni interventi in particolare per quanto riguarda la ricostruzione del famoso Consiglio europeo del giugno dell'ottantacinque che non è come poi dirà Santer a conclusione del semestre lussemburghese
Solo insieme su un Consiglio europeo in cui Craxi ha preso atto di una maggioranza che si è determinata favorevole alla Conferenza intergovernativa che
La via tutto il capitolo poiché l'atto unico no Craxi compie una scelta coraggiosa
Non ho capito bene nella nella nella nelle negli interventi si viene ricondotta in parte anche al suo carattere o a una volontà di di di di di di giungere a una prova
Politica nel Consiglio europeo di giugno quando insomma sceglie la strada di un voto con tutte
Non si non si era mai votato e si è continuato a votare poco diciamo così su questioni politiche
Delicate nella nell'esperienza dei Consigli europei che ancora oggi questo è un tema cruciale nevralgico della discussione su su su su dell'attuale Conferenza intergovernativa e degli sviluppi del processo unitario
Cioè qua voto a maggioranza il superamento del delitto insomma nell'ottantacinque su un tema cruciale e sceglie questa
Questa
Di giocare questa carta della del voto i si apre una diversa prospettiva perché poi insomma gli sviluppi successivi qui è stato detto Maastricht la moneta la pesca hanno origine poi in quella volontà di rompere un blocco
Della situazione contrastare una una un'idea minimalista come quella che credo fu presentata da Mitterand in parte anche dai da Kohl
Circa gli sviluppi della costruzione politica dell'Europa zoppo che cozza invece Craxi pone il problema di una revisione dei trattati
E apre alla Conferenza intergovernativa quindi questo mi pare l'aspetto più importante anche su questo io ho memoria di una
Lentezza nella nella nelle da parte dell'altra forza della sinistra ad apprezzare sovrapprezzo certo questo era il terreno
Più agevole perché in fondo nella vicenda politica italiana si era e si è rimasti tutti come insomma euro previsti e quindi non anche da parte del PC che era giunto con ritardo faticosamente insomma l'idea della prospettiva della costruzione europea tuttavia non potevano esserci contrapposizione o contrasti su questo terreno però vi fu un in il fumo una una una una non fu colto a sufficienza la portata di quello di quella operazione politica di quelli di quella di quella condotta da parte di Craxi sempre per la
Per la tensione tra i due partiti della sinistra in Italia e per la guerra senza quartiere per il duello famoso assi s'
Invece invece
A sinistra vi fu un plauso a Craxi esplicito
Sulla sulla vicenda del conflitto su Sigonella ma anche sulla vicenda del conflitto arabo
Israeliano insomma
Nemmeno forse su su su sul sull'idea di Craxi di
Fare in modo che l'Italia avvertisse il carattere strategico della politica mediterranea qui impressione che questo fu considerato invece questa è una scelta strategica di
Ma
Sulla questione del conflitto mediorientale di Sigonella formula io personalmente ricordo di aver assistito con un qualche fastidio
Al fatto che in aula alla Camera dopo che tra socialisti e comunisti
Insomma avvenuto tutto un duello estenuante
Erano stati certo l'applauso a Craxi Persico da parte dei Comuni
Un po'perché io presto ancora su sulla insomma quindi interrogo sulla politica di Craxi nei confronti del recente Medioriente
Perché anche la lettura del del messaggio di Arafat e qui non è diciamo molto non aiuta molto non incoraggia molte zone delle cose terribili diciamo così in questo messaggio
Ma mi chiedo se
Non ci sia stata nella politica italiana sempre e anche in Craxi diciamo una quale alcun insomma non dicono Sensi qualcosa di non equilibrate scappa con un equilibrio
Ma Necci sostenere la causa dei palestinesi la necessità del loro stato
E sacrosanto indiscutibile però c'è stato c'è modo e modo di farlo in ogni caso non si può mai e sarebbe stato importante non sanno nemmeno nel al Consiglio europeo dell'ottanta
La politica italiana dimenticare il problema di sei
Le condizioni in cui ha vissuto e difesi bene i problemi di freno l'impressione che che forse Licci sia stato qualcosa
E in fondo l'applauso che Scattone a sinistra su un applauso perché Craxi era parziali contro gli Stati Uniti e che il
E aperto e questo quindi io non so se le cose con gli Stati Uniti intendiamoci Craxi
Non mise in alcun modo in discussione il carattere strategico e la centralità della dell'Alleanza atlantico del rapporto con gli Stati Uniti tutt'altro
Però rende molto forte il senso di una di una di una indipendenza di un'autonomia di giudizio diciamo così ma questo credo che sia sacrosanto e giusto somma
Partecipare di un'alleanza essere leali con gli impegni e gli aerei trattati con gli impegni assunti
Ma lo stesso avere consapevolezza del carattere fondamentale che l'alleanza euro-atlantica diciamo così ma a bere senso anche i propri interessi nazionali e della dignità del proprio ruolo di governanti di un Paese importante come
Come l'Italia
Infine non molto qui tanti interventi riemergendo molto fu lungimirante e ed è interessante andrebbe approfondito quest'idea che in parte guida o Craxi della
Insomma della della cooperazione tra le formazioni socialiste che che che giungevano sul governo dei loro paesi nel nel
In Grecia in Spagna in Portogallo c'è questa idea di una g una convergenza di queste forze progressiste di sinistra
Top quest'idea del sud di un ruolo pronti propulsivo nella politica europea e nella politica mediterranea di forze che si ispiravano ai valori del socialismo
Nel socialismo democratico concludo molte cose su molte cose sarebbe stato possibile una convergenza finisca
Politica europea
Meglio di ente
Un giudizio su equilibrato rapporto approccio al TAR l'atto alla politica rapporto con gli Stati Uniti per le cose sono andate
Sono andate molto diversamente c'è un Andreotti conclude il suo intervento con un invito a
Che credo debba essere raccolto raccolto da da da da da i dirigenti politici raccolti dagli studiosi
Abbiamo il dovere dice Andreotti di far conoscere un po'meglio questi anni è tutta una storia dell'Italia del dopoguerra
Che tale oltretutto che se fosse stata gestita diversamente forse frutto i famosi le cose diciamo se fosse stata gestita diversamente Noemi
In sostanza dice se questo dopoguerra fosse stato si fossero compiute scelte diverse probabilmente noi oggi saremmo nei guai
O avremo da affrontare problemi molto più spinosi di quanto non siano quelli con cui dobbiamo fare penso che sia giusto studiare come sono andate le cose in Italia
Nel dopoguerra e Andreotti conclude dicendo se sono andate per il verso giusto lo dobbiamo dobbiamo essere grati
A molta gente diciamo pure apertamente possiamo dire anche a Bettino Craxi io credo che Andreotti abbia del tutto ragione condivido questo giudizio dobbiamo essere grati
Anche a Craxi che le cose sono andate in un certo verso
Amico e compagno Berta Daniele è stato tra l'altro veritiero diciamo ha parlato con la con la parola con parole di verità
C'è qui presente il senatore Gina Scevarolli presidente del socialismo due mila ma l'ho dimenticato di dire all'inizio
E lo salutiamo tutti perché cinismo due mila è stato insieme a molti in particolare la Fondazione Turati un autore di questa una una protezione impone protettore politico per coltello che quel poco quel tanto che Rossi fra ascoltiamo adesso l'ambasciatore Biancheri naturalmente lui dirà conosciuto bene grazie professor Bendotti noi
E ha vissuto dall'interno credo che fosse allora direttore degli affari politici alla Farnesina meno a parte una parte importante di quegli anni
Dirà quello che crede naturalmente l'ambasciatore Biancheri io volevo però sottolineare c'è solo qualche riga nel libero
Scream dettata Badini vorrei sottolineare questo rapporto che che all'epoca
Chi lavorava con Craxi e plexi spesso ebbe con molti diplomatici con molte
Con molta molta gente della Farnesina il presidente grazie andavamo in giro come vanno tutti Presidente del Consiglio in giro per il mondo e quindi conobbe molti diplomatici sul sulla tamburo diciamo sulla sul tavolo della della lotta politica dell'iniziativa diplomatica dell'iniziativa economica
E Illy li stimo molto anche si era pregiudizialmente contrario era pari al partito con un'idea anti Farnesina ecco diciamo così detta in maniera familiari
E però concluse la sua esperienza rivalutando la non solo riconsiderando
E i diplomatici italiani la migliore parte della pubblica amministrazione in Italia che era facile da però li li considera un po'molto meglio di quello che l'aveva forse per sentito dire probabilmente sentiti all'inizio
Io personalmente ho vissuto avendo vissuto in quei cinque anni di lentamente anche in giro ripeto per il mondo con con lui li ho visto il cambiamento che c'era anche nei conti dei nostri promana dice nel rapporto con con il presidente del Consiglio
La passione che spesso si intravedeva e si viveva nel nel modo con cui Craxi conduceva i contatti e gli incontri ritratti le trattative bilaterali e piano piano con questo ecco certo c'era
Poi c'era un po'di prudenza diciamo però o corda come parti il e la vicenda del rapporto con la diplomazia italiana negativa da un ladro e negativa dall'alto si concluse devo dire significativamente corpo all'esperienza degli anni successivi ha dimostrato anche nei rapporti tra tra molti di noi in maniera positiva questo forse un elemento secondario ma lontana perché poi le persone viste da vicino e sul sul lavoro e sull'impegno e sulla politica sulle conseguenze dirette insomma dicono la verità
Grazie ma per riprendere quello che dicevi
Senza dubbio Craxi ebbe prima di tutto un fortissimo interesse per la politica estera e quindi
Un forte interesse alla macchina che gestiva la politica estera e quindi alla diplomazia
Per quello che io posso testimoniare soprattutto per i primi tre anni in cui sono stato direttore degli affari politici
E quindi ho avuto anche con Craxi il rapporto seppure mediato ma
Certamente più stretto
Un interlocutore straordinariamente attento
Ascoltava
Ciò che si diceva poi traeva le sue conseguenze le sue determinazioni naturalmente ma ma non senza aver tenuto presente quello che gli si diceva e con alcuni diplomatici come hai ricordato giustamente tu
Ebbe un rapporto
Conseguente molto molto stretto insomma Antonio Badini che autore di una testimonianza quei marmi Renato Ruggiero
Che a un certo momento quasi si trasferì a Palazzo Chigi specificamente
E e visitabili suo ufficio per un tempo piuttosto lungo fra l'altro
Proprio per essere vicino al al Presidente del Consiglio ma sulla sugli anni
Di Craxi indicava
Politica estera italiana degli anni ottanta
è un termine il generale ma è chiaro che soprattutto la politica estera di Craxi di cui stiamo parlando
Abbiamo sentito quello che ha detto più snello quello che così con tanto acume tanta intelligenza ha detto l'onorevole Ranieri sulla politica di Craxi vista anche all'interno della sinistra italiana di vari movimenti della sinistra italiana io più che
Aggiungere quello che certamente non
Non sarebbe né affetti in grado di aggiungere moltissimo a quanto avete ascoltato mi chiedevo
Abbiamo ci siamo posti il problema e sia un ed attualità
Rievocare e ripensare studiare questo periodo
E d'attualità questo libro
E questo convegno che si è tenuto qualche tempo fa io direi sì non solo
Guadagna di attualità anche rispetto al momento in cui il convegno si è tenuto
Perché
Questi ultimi mesi quest'ultimo anno
Rivela no e mi scuso con il professor Di Nolfo che essendo uno studioso lo storico illustre
Certamente troverà superficiali approssimative le cose ieri che dico
Ma io ravviso sempre più ogni giorno che passa delle curiose similarità
Tra di momenti cruciali degli anni ottanta e il momento che stiamo vivendo attualmente quindi vorrei dire due parole in vista in questa chiave mettendo
A paragone quegli anni con questi
Ripeto
Non va preso scientificamente è un po'provocatorio
Ma credo che non sia del tutto inutile fare un paragone perché vi sono delle affinità
Singolari
Quello che caratterizza direi
Il contesto internazionale negli anni in cui la politica estera italiana e condotta da Craxi naturalmente dei ministri degli esteri
Che colui e la crisi della distensione
La
La distinzione e in tra gradualmente a partire soprattutto dall'ottantatré
In avanti in crisi
Ora cos'era la distribuzione in realtà distensione era
Un modo di convivere fra diversi
All'interno di certe regole
Di attenuare il conflitto
Aperto
All'interno di certe regole
E in qualche modo
Ci troviamo a vivere in questi ultimi anni vi parlo di un processo che è stato graduale verso la fine del gli anni Novanta ma che mi sembra sia percepibile adesso
In una certa sfiducia
Nella convivenza all'interno di regole che si diffonde nel mondo non penso soltanto alla politica dell'Amministrazione Bush e è un fatto che sentiamo anche in altri comparti della vita internazionale una minor sofferenza deve sottostare a regimi di regole una maggiore rivendicazione delle autonomie degli interessi specifici a anche la dove questo comporta una qualche violazione di regole da questo punto di vista dico che fra la fine e la crisi della distensione e la il momento attuale c'è una certa affinità non vado oltre a questo perché no non sarebbe non sarebbe esatto ma credo che questo possa essere detto
Nel contesto internazionale in particolare negli Stati Uniti d'America
Con l'amministrazione Reagan soprattutto ma insomma diciamo intorno agli a metà degli anni ottanta
Si forma la convenzione
E si accentua la posizione secondo cui l'Unione Sovietica
Non è più soltanto un rischio come è stato per molto tempo
Ma
Chiaramente esplicitamente un nemico
E cioè come tale deve essere battuto questo era l'idea
Direi che al che certamente era il portatore dell'idea della fine della distensione ultimo non tutta dissenso è finita per molte cose anzitutto per una debolezza se posso dire in Terna dell'Unione Sovietica che non aveva più
Non esprimeva più una classe dirigente forte da Andropov fra Cernenko esprimeva una classe dirigente debole
Che dava la sensazione che poteva essere battuta mi rendo ben conto e c'era questo elemento fondamentale ma certo c'era la percezione
Allora negli Stati Uniti d'America che è quello che se era stato considerato un rischio
Per
Venti venticinque anni
Non era solo un rischio ma era un nemico
E che quindi occorreva e si poteva affrontarlo apertamente
In questi due
Non voglio fare io ripeto mi scuso più sordi non fu certamente inorridisce ma se facciamo un paragone
E e lo facciamo lo facciamo continuamente quando ne parliamo per esempio della
Della crisi della solidarietà occidentale ci riferiamo alla fine della guerra fredda
Percepiamo che una nuova Guerra fredda certo non più contro l'Unione Sovietica ma con altri potenziali nemici potrebbe ricostituire
Quella quella convergenza che si è venuta perdendo quindi anche se il paragone
è un po'sacrilego
Il terrorismo costituisce in qualche modo avversario che un tempo si identificava l'Unione Sovietica e tutto quello che la circondava il Patto di Varsavia
Credo terrorismo è cosa antica non è non è nato ieri da parte del terrorismo storico ma ma anche il terrorismo
Diciamo di di dissi di stampo più recente
Intendo il terrorismo che mira du Temple terrorismo tre Zurigo mira al potere in un certo senso quando il potere era rinchiuso in un individuo si uccideva l'individuo succedere re suggerì al primo ministro perché uccidendo Primo Ministro colpivo direttamente poteri oggi non si colpisce più direttamente il potere così il potere stanno e le masse
E bisogna colpire le masse
Ma anche questo terrorismo qua lo conosciamo non è nato oggi
E nato da ormai parecchio tempo
Una
Ecco
Direi di nuovo negli Stati Uniti
Si sviluppa il pensiero che il terrorismo non sia più un rischio che il terrorismo e il nemico
Niente per alludeva al convegno
Che si è tenuto a Luca qualche giorno fa nel quale si sono confrontati
Italiani americani su anche su questo tema anche su altri temi ma in particolare poi tutto gira in fondo intorno a rapporti Italia Stati Uniti quindi Europa Stati Uniti quindi l'Iraq quindi il terrorismo e lotta al terrorismo
E la differenza fondamentale è che io sentivo tra gli interlocutori italiani con delle sfumature tra loro perché non appartenevano tutti evidentemente alla stessa matrice e quindi c'erano sua tournée tra loro ma alla la differenza fondamentale era proprio questa fra chi parla del terrorismo come tecnica
è una tecnica
E gli americani che ne parlano come del nemico
Cioè non non sono e il terrorismo e il nemico non è e chi lo esercita che usa una tecnica terrorista
Perché usare una se si parte dal dal presupposto dell'indagine del della concezione della tecnica e devo vedere perché la uso questa tecnica e se vedo perché la uso incomincia a discriminare
E se incomincio a discriminare i entro dentro il grande labirinto della definizione del terrorismo chi è terrorista che non è terrorista per quali motivi quali sono ti nelle io ho partecipato alla
Ma anche l'onorevole Ranieri son sicuro a delle riunioni internazionali sul terrorismo
E sono di solito non si va mai avanti al di là della definizione perché non ci si metterà contro la definizione
Dico che siamo in crisi che che che il terrorismo che noi tutti abbiamo percepito come grave rischio per la nostra società
Tende perlomeno negli Stati Uniti d'America ma non solo gli Stati Uniti d'America anche in altri ad essere percepito non più come un rischio ma ma come un un politico ma come un un nemico
Ci sono altri paragoni che vorrei fare Zoli
Gli anni fra ottantatré ottantotto sono stati degli anni di fortissimo incremento delle spese militari in America
Adesso non ricordo esattamente le cifre ma credo che d'acqua che cola come trecento miliardi di dollari si sia passati quasi al doppio nel giro di pochi anni
Attraversiamo negli ultimi anni sono stati anni di forte aumento gli ultimi anni sono stati anni di forte aumento delle spese militari in America
Sarà una coincidenza non voglio dire che tutto debba essere riportato a un quadro preciso ma è così
Se veniamo ai momenti cruciali degli anni ottanta e della politica craxiana
Abbiamo tutti riscontrato
Che uno dei momenti fondamentali
La crisi degli euromissili
Ha visto e qui parlo adesso vengo parlare della politica estera italiana visto l'Italia certamente in una posizione
Avanzata rispetto ad altri Paesi europei
Perché avanzata da un lato
La crisi gli euromissili c'è stata la preoccupazione di
Non
Di una solidarietà con l'alleato
Ha certamente giocato nella mente
Prima di Cossiga ma voi fortemente di Craxi quest'idea
Ma ha anche giocato che credo fortemente
La percezione del rischio che l'Europa
Subiva per un fatto se così posso dire in parte da altri
E che occorreva
Difendere
Fisicamente anche l'Europa tutelare fisicamente anche l'Europa
Non dico che esiste a questa percezione mi voglio entrare dentro la politica dell'attuale governo italiano
Ma il dilemma si pone
Un nella negli attuali schieramenti internazionali nell'attuale posizione degli Stati Uniti d'America di fronte a questa nuova Unione Sovietica che io dico è il terrorismo se fosse questo nuovo nemico
Qual è il ruolo dell'Europa
Ha bisogno di euromissili l'Europa o invece ha bisogno di dialogare a bisogni tornare alla distensione c'è una via di distensione possibile
No io non do risposte io mi limito a dire che vedo continuo a vedere paralleli dei paralleli
E per questo c'è
D'altronde che in quegli anni vi fosse un divorzio o quanto meno una
Una incertezza
In Europa rispetto alla politica americana non solo pensate
Come l'Europa reagì
Per esempio alla crisi afgana
Schumi io se ricordo bene ma forse sto pensando proprio a quel bellissimo testo
La storia
Della politica estera europea della storia della politica estera ingente flusso ordinò
Chimenti sei ma è un problema
Che riguarda il sud un problema che riguarda l'Asia l'Afghanistan l'invasione dell'Afghanistan la crisi sull'invasione dell'abbia
E
E mi ricordo che
Che Giscard a Breznev mi diceva quasi le stesse cose non vi state a preoccupare non vi state preoccupare per l'Europa
Voglio dire
Di fronte a dei momenti di che di fronte a un processo di distensione che che stava denunciando i suoi punti di crisi l'Europa evidentemente sempre
Si interroga
Dove mi colloco e questo è l'interrogativo che in questo momento molti in Europa si pongono
Non non spingo al al di là
Queste considerazioni perché ripeto
Ma diciamo
Io intravedo
Oggi questo interrogativo
Che certamente Craxi si poneva
Grande cautela nell'accogliere delle soluzioni che mettano in qualche modo in forse la solidarietà con gli Stati Uniti da questo punto di vista la crisi di Sigonella
è estremamente indicativa e rivelatrice della personalità di Craxi
Ma non rivelatrice di strategie
Se non
Quella del sentimento nazionale ma non è un episodio strategico nella così per lo meno io lo vedo per nella nella breve stranamente la politica estera di Craxi molto spesso superficialmente poi si identifica proprio con questo episodio che invece non è a mio giudizio strategico mai molto rivelatore di una personalità
Perché certamente è un episodio fu condotto da Craxi
Straordinaria abilità e grande senso di decisione da questo punto di vista con un un forte senso innovativo rispetto al passato dove la cosa adesso immaginiamo altri presidenti del Consiglio di epoche precedenti con quanta cautela di che cosa avrebbero avviluppato l'episodio di Sigonella che forse non si sarebbe mai verificato
Una ultima considerazione perché non non voglio trattenervi poi su queste notazioni che