Le reazioni in Usa dopo la pubblicazione delle foto sulle torture praticate dai soldati americani sui prigionieri in Iraq

Stefano Vaccara direttore di Oggi sette siamo collegati con lui con New York per parlare della polemica ormai accesissima sulla vicenda delle torture George Bush oggi è tornato a parlare ha detto che i responsabili delle sevizia prigionieri iracheni afgani saranno giudicati questo detto in un'intervista che il Presidente degli Stati Uniti ha concesso ad una serie di televisioni arabe ma la polemica è molto forte negli Stati Uniti allora vogliamo partire da questo con Stefano Vaccara Stefano raccontaci questi ultimi due giorni insomma particolarmente infuocati sulla stampa americana
Io diciamo però che sono ieri e anche oggi ormai di ormai diventato diciamo claudicante aperta per che ricopre c'è una piccola ricostruzione la notizia viene data fuori dalla fine ampi dal PD i Pitti
La ripiene tentò Marqués americana che fa un uno scoop che io direi mezzo occupanti uno scoop abortito c'è il loro avevano questa notizia già da circa da più di un mese
Avevano il programma pronto ma aspettavano uno che il dal Pentagono e questo apporto un portandolo qui perché è reato
I media americani di solito quando hanno uno scoop non aspettano certo l'ok dal dal Pentagono però questa trasmissione che e minaccia su ricordiamoci che è una specie di doppio redditi e minaccia quella più famosa porte scritte minute non avrebbe aspettato
Chiedeva il permesso doppio account per me lo il Pentagono gli aveva detto per favore come diciamo come favore non mette tre nomi ancora perché abbiamo problemi dobbiamo verificare dobbiamo invece la Pbs alla fine dopo tre settimane di attenta e la mette in onda questo succede affettiva rampa
Quando la più vieta tra l'altro la mette in onda perché tali che il New Yorker è un settimanale il di New York e sta uscendo con la storia sta uscendo con la storia
Però molto probabilmente anche al PPE avrebbe aspettato ecco a questo punto che ti muove il tutto cioè che più si muovono tutti mi è ovviamente in muove a questo punto solo a questo punto la Carta Bianca e il Pentagono si muovono
Quindi ricordiamo l'ora del proceda completo Stampa di ieri di rampe valuta che è stata criticati in anche qui dall'ILOR tanta ottimi altri giornali è stata criticata perché Ram tenute non ha risposto a quello che doveva lui e difetto dicendo noi abbiamo subito inoltrato un'indagine due giorni dopo
Che il perché appunto cioè del del primo rapporto quindi l'undici gennaio il tredici c'era già un'indagine
E poi dice che l'hanno data subito alla stampa con un pre delle liste ovviamente alla stampa avevano dato soltanto poche righe dove dicevano ci sono stati degli abusi stiamo facendo delle indagini ma tanto specificare esattamente di cosa si tratta
La situazione io da qui certo guardando attentamente posso pare previsioni da giornalista le previsioni sono queste latte tacche per ora sembra più in pericolo è proprio con l'Iran dopo
E la ragione Quetta ieri il senatore McCain che porta tutti conoscete candidato alla carta bianca
Era furioso infuriato e non solo lui ma tutti gli altri senatori ricordiamo che McCain repubblicano
Infuriato proprio con il Pentagono perché senatori il congresso ha saputo di quel tempo otto e per rapporto socie più delle foto per rapporto di un rapporto che poi la stampare i lettori più gli americani hanno letto sul New Yorker ma il Congresso il Pentagono che aveva questo rapporto da tre mesi
Non scusate da un metro e mezzo non aveva detto niente alla commissione forte armata bella
Del congresso dei senatori
E con loro hanno saputo troppo dopo la stampa di questo rapporto sono furiosi soprattutto me che invecchia chiesto arrampico alludere al petto subito pubblicamente Arran troverebbe deve venire
A parlare spiegarci in questo momento infatti i giornalisti americani cominciano a chiedere questa domanda al l'hanno chiesta oggi pura
Alla portavoce della Casa Bianca rampante in pericolo gli è stato risposto ovviamente nove il presidente il presidente bus
A ci piena fiducia al flauto tutte ma da oggi sicuramente questa è la terza più in pericolo
Poi ci sono le teste dei capi dei servizi segreti la CIA e i servizi segreti dell'esercito che sicuramente dovranno rispondere alla al Senato perché credo che anche loro le loro teste siano in pericolo o no
E tutti qui il fatto è questo che con questa amministrazione c'è un problema anche le teste non hanno non non troppo latte mai
Per fare una cosa che si è notata subito soprattutto per quanto riguarda la vicenda di Nine Eleven meno
Perché chi tiene bene egli ecco c'è il capo della CIA per esempio
Non sarà in America c'è un un principio di responsabilità dove e anche se ovviamente non netto ma non non è non agli atti la diretta responsabilità perché non non sapevi economa non è una giustificazione un'araba tanta dire non sapevo
E in questo caso vettura Payne charges come finisce qui
Dei pagarne conseguente petto sono le le dimissioni e te non le dà i vieni vieni Bombieri licenziato pai come si dice bruciato no
In questo caso ecco questa carta bianca non l'ha mai fatto l'ha fatto conto invece almeno dal data da da quello che si viene a sapere ha fatto il proprio lavoro come propriamente ricordiamo tutti Clark check-up antiterrorismo che avvertiva del pericolo e l'Unipol ha dovuto fare dovuto chiedere dimissioni cioè dovute dovuto dimettere
O nei e così via talora il problema questo uno nove una quota enorme io che ho visto comunque giornali italiani anche qui in Italia
Come in tutto il mondo ve ne siete accorti
Queste paragonabile al qualche circa un ammette fa dalle il il cane il senatore Chennedy aveva paragonato l'Iraq al piede nam in quel caso al diciamo che non per appaiato per quasi tutte le ha completamente diversa ha detto
Invece comincia a essere molto simile a perché ricordiamoci che in per altra ragione cioè per il comportamento dei media
Ricordiamoci che in Vietnam è tutto comincio accadere quando si tratta del della strage di My Lai e in e il e il in questo momento
Il Pentagono ricordiamo
E e il istituzione più che è stata Cristina che ha che apre molto di più per quel tavolo per questa guerra
In questo momento diventa l'obiettivo non solo della stampa ma del congresso e in America ricordiamoci quando il congresso
Che arrabbiato diciamo questa espressione mettiamola così di solito parla carta bianca
Diventa molto problematico scritto nel rapporto
Se valuto ai esordito in questa intervista dicendo che la diga si è aperta questo vuol dire che si aspettano altre rivelazioni altri episodi
Sì che riguardano questa guerra magari che riguardano anche i contingenti di altri paesi video guarda qui infatti ha detto però lo vediamo con le pinze io ieri ascoltando la Enki alla nasce una fabbrica quei io
L'attuazione di Rui Jorge ci sono delle affiliate no la aveva un'intervista coniugi Ibrahim
Il sette per in un conosciutissimo analista di affari negli enti mediorientali perché lui è stato per tanti anni il capo corrispondente dal Medio Oriente del New York Times
Ha detto non fa più il giornalista fa appunto l'analista però ieri in un'intervista che credo che parla guida tuba i tra l'altro a ha detto che ancora non si era visto niente che Tavano uscendo notizie di cui ha di cui aveva saputo sulle torture che il contingente italiano avrebbe fatto su prigionieri iracheni ora io so dicendo avrebbe a parola avrebbe perché ripeto questa e è una notizia che ha dato che uscita dalla militari di capital gain però lui l'ha data quasi per certa c'è lui diceva che ha detto da un momento all'altro sull'internet cominceranno a percorrere altre fotografie che riguardano il Consiglio contingente italiano
Io questo pentito riguardo alla trasmissione una trasmissione radio persistente qui la mattina sentita da milioni di persone
E quindi ci dovrà vedere delle informazioni che Chadha da Dubai da dove parlava
Ibrahim mettono ecco fondate oppure no si tratta soltanto di voci speriamo perché così
Stavano io per adesso ti ringrazio naturalmente torneremo ad ascoltarci a sentirci per altri aggiornamenti anche perché credo che avremo occasione di tornare a parlare nei prossimi giorni grazie a Stefano Vaccara direttore di Oggi sette
A arrivederci pre