XV congresso del Partito Comunista Italiano

Poi la reazione fu il primo allora
A fare
Compagne e compare
Questo nostro quindicesimo congresso
è stato preparato ove si svolge in una particolare congiuntura politica
La maggior parte dei congressi di sezione di federazione si sono tenuti nel corso di una crisi governativa
E la nostra figlia nazionale al luogo nel momento in cui un governo ostile sì costituito ma non sono ma non se ne conosce ancora la sorte
Che avrà in Parlamento
E le conseguenze che potranno derivare dall'esito dalla votazione di fiducia
Vi è dunque un incognita sulle immediate prospettive politiche
C'è infatti anche l'eventualità
Che nonostante gli sforzi che noi abbiamo fatto per evitarle
Gli italiani siano chiamati ad elezioni anticipate
Noi dobbiamo dunque essere pronti ad affrontare tutti gli sviluppi possibili di una situazione che in bilico
Essendo certo comunque che il dieci giugno si voterà per eleggere il Parlamento europeo
Di conseguenza tra i compiti del Congresso utili anche quelli di preparare il partito a condurre questa ed altre battaglie
La situazione italiana e internazionale d'altra parte sono tali
Che il partito deve essere pronto a far fronte ad evenienze anche improvvise
E ad impegnarsi nell'Orte per difendere la democrazia e la pace
Tuttavia
Il nostro congresso lavorerà anche guardando oltre la congiuntura e le scadenze più vicine
Vogliamo trattare e trattare a fondo
Con tutta la serietà di cui siamo capaci
I grandi problemi che travalicano l'Italia
L'Europa e il mondo
In una fase nella quale si addensano tanti interrogativi ma anche tante attese per le sorti del nostro Paese e dell'intera umanità
Compagne e compare
Il nostro secolo ha conosciuto due guerre mondiali
Conflitti gruppi barbara e persecuzioni
E tuttavia non può essere definito solo come un secolo di calamità e di devastazioni
E anche il secolo in cui il fascismo e la barbarie nazista sono stati vinti e distrutti
Su scala internazionale e in tanti Paesi dalla lotta delle forze unite del socialismo della democrazia
E il secolo in cui gli uomini hanno compiuto le più grandi rotture rivoluzionarie e le grandi avanzate conquiste
Sulla via della liberazione delle masse e dei popoli oppressi
Viviamo dunque in un'epoca segnata da contraddizioni profonde
E questo il secolo dalla continua e sempre più vasta ascesa delle classi lavoratrici
Diffusa in masse immense in tutti i continenti
E la coscienza che i lavoratori hanno dei propri diritti
E la loro volontà di non essere più buoni strumenti e oggetti
Del processo produttivo governato da altri
Dalle classi scoop attrici e dai gruppi dominanti
E vigorosa e la coscienza che i lavoratori hanno del loro diritto di partecipare pienamente
Alla vita culturale e politica e alla direzione della società e dello Stato
E questo nostro secolo il secolo che ha visto le vittorie dei popoli oppressi dalla lotta per affermare
Pone comunitari Stati sovrani e indipendenti
Per conseguire un'effettiva piena autonomia per superare le condizioni di arretratezza economica e sociale
E dunque il secolo della fine del colonialismo con le sue avvio fiumi
è questo il secolo che ha visto e vede
L'irrompere l'avanzare impetuoso con sempre più estese conquiste
Del grande incontenibile volto deliberazione delle donne
è insorta
Tormentoso è fonte di sconvolgimenti una questione giovanile
Anche nei Paesi capitalistici sviluppati
In Italia
E negli altri paesi della stessa Comunità europea
Milioni e milioni di giovani sono alla ricerca sovente disperata di un primo lavoro
Ma in questi fenomeni grandiosi compagne e compagni
Che cosa altro si esprime nelle condizioni di oggi
Sì no la crisi e il superamento
Dell'assetto del mondo una volta dominato dall'imperialismo e dal capitalismo
In effetti
L'ascesa delle classi lavoratrici
La liberazione dei popoli dal giogo coloniale
L'affrancamento delle donne dalla loro millenaria soggezione
Sono incompatibili con le vecchie strutture i vecchi principi propri del capitalismo e dell'imperialismo
E che cos'altro sono nel loro intreccio e nel loro insieme
Questi movimenti di liberazione
Con i traguardi da essi raggiunti
Se non è il progressisti il progressivo e inarrestabile trapasso
Travagliato e drammatico c'è attorno e non sempre consapevole
Dell'umanità
Dall'epoca del capitalismo dell'imperialismo a quella del socialismo
E in tale susseguirsi e intrecciarsi di rivoluzioni di avanzate conquiste
Che il socialismo si dia nel realizzando e viene avanzato
Esso stesso arricchendosi e via via configurandosi in modo nuovo
Il socialismo che un insieme di idea concezioni e Fini che non sono astratti
Ma sorgono da un coro da un concreto processo storico da grandi movimenti di liberazione di masse umane e che tali movimenti illuminano e orienta
Non solo ma nelle grandi ddl alla sua ispirazione più profonda
E la concezione di mare che dimostra la sua sostanziale validità nei grandi moti di liberazione e negli sviluppi rivoluzionari di questo secolo
Naturalmente ciò è vero sempre che è del marxismo non si dia un'interpretazione sistematica il meccanicistica
In contrasto con il ripetuti chiarimenti avvertimenti che furono dati da Marx
Ed Engels spessi
E sempre che proprio a mare
Che il pensatore il quale ha radicalmente criticato e dissolve tutto il concetto di io non ci sia
Come sistema staccato Bagli processi storici irreale
Ed al concreto e van più sviluppo della scienza della cultura
Proprio a Marx non si faccia al torto supremo
Ti imbalsamato nel pensiero in un sistema filosofico chiuso e immobili marciapiedi
Ebbene
Per chiunque abbia capacità di visione oggettiva e senso della storia
E difficile negare
Che è la prima grande rottura rivoluzionaria
Che ha creato condizioni del tutto nuove e dato un impulso straordinari
E ha aperto la strada agli altri moti di liberazione
è stata la rivoluzione socialista dell'ottobre quale
Abbiamo
Non abbiamo alcuna intenzione di alimentare meschine polemiche
E contrapposizioni di parte sul leninismo
Da un lato non abbiamo alcuna intenzione di rendimenti Areu sminuire
I legami storici che il nostro partito ha con la Rivoluzione d'ottobre e con l'opera di Leni
Dall'altro lato dall'altra
Vogliamo anche rilevare che il movimento rivoluzionario socialista e marxista
Stella russa
E la Rivoluzione d'ottobre l'opera di Levin appartengono alla storia dell'umanità
E di appartengono come una delle componenti decisive
Di quel mutamento della realtà
E della struttura stessa del mondo che segna l'inizio del passaggio dell'umanità da un'epoca a una
Sarebbe tempo che di fronte ad essa
Ci si ponesse con l'animo e la mente che si convengono alla critica storica
Questo noi ci sforziamo di fare
Come facciamo del resto per la storia del nostro partito del movimento operaio in generale dei più importanti avvenimenti e sviluppi della storia contemporanea un esame critico dell'opera di Lentini
Ci porta a scorgere insieme alla religiosità limiti ed anche errori
Ma un esame critico serio deve essere scevro da ogni pedante di Iaia saccente rinvia
E non deve cadere cadere nell'errore prospettico
Pur diffuso
Di dare per esistenti in tempi lontani e in situazioni completamente diverse
Le condizioni propri attuale
Né di dare per esistenti all'ora la consistente l'esperienza e la consapevolezza che solo oggi possiamo avere
Dove il fallimento di cui tanto si tiene chiacchierando e di scelta
E del socialismo è del marxismo
Ed è il leninismo o per essere più precisi
Dell'opera pratica e teorica di leggi
Lenny sviluppando Marx
Analizzò il fenomeno saliente decisivo della sua epoca
La lotta tra le grandi potenze capitalistiche per l'accaparramento delle colonie dei mercati per la spartizione delle zone di influenza e di sfruttamento dei popoli
Lotta imperialistica che costituiva allora la principale matrice delle guerre
E delle guerre mondiali
E questo fu di fatto il carattere dominante delle
è ben noto che fu una tale visione della lotta di classe nell'epoca dell'imperialismo che permise all'ENEL di cogliere illuminare le cause più profonde
La necessità storica
E le conseguenze generali per il mondo
Del processo rivoluzionario russo
Per la rottura rivoluzionaria dalla catena dell'imperialismo del capitalismo che fu prodotta proprio in quell'anello
E cioè a cominciare non dai punti più alti del capitalismo maturo
Ma dai punti più deboli
E tra questi era appunto la Russia allora in notevole misura è arretrata retta da un regime autocratico profondamente segnata dal retaggio dell'epoca feudale
La ferma direttiva di Legnini
Trasformare la guerra imperialistica in guerra civile
La limpida e dura decisione
Con cui Legnini pose fine alla partecipazione della Russia la guerra
Anche col sacrificio di legittimi interessi nazionali
L'atto primo con cui il potere proletario e socialista del mondo si qualificò il decreto sulla pace
La ferma politica di pace seguita dall'Unione Sovietica
Fino al punto in cui quasi di sorpresa
Fu investita dall'aggressione hitleriana e fascista
Sono fatti in corso incontestato
E si hanno il valore di un grande universale il messaggio di pace e di rivoluzione
Ho voluto per rapidi cenni compagni e compagne
Richiamare questi avvenimenti non solo perché con essi si intreccia alla nascita e in anni lontani e decisivi la storia del nostro partito
Ma perché sono avvenimenti che hanno dato l'impronta al nostro secolo
Per tali ragioni noi non possiamo lasciar passare le opinioni
Tanto più quelle formatesi in buona fede
E ha recentemente denunciato e autorevolmente
Secondo cui la seconda guerra mondiale
Con le sue catastrofi e immani tragedie
Sarebbe stata provocata dagli opposti totalitarismi distaccato
O dai regimi totalitari di vario genere
Alludendo così con ciò sembra
Da un lato ai regimi nazista e fascista e dall'altro lato al regime socialista dell'Unione Sovietica
No voi che pure non intendiamo affatto sminuire la denunzia
E attenuare la condanna
Dei fatti repressivi
Delle violazioni della legalità socialista e degli altri arbitri che si ebbero anche in forme aberranti
In vari periodi della direzione staliniana
Noi tuttavia respingiamo come un profondo errore di giudizio
Una qualsiasi forma di appostamento del regime sovietico ai regimi fascisti
Piano come un falso storico
L'attribuzione di una qualsiasi responsabilità della seconda guerra mondiale all'Unione Sovietica
La quale invece coerentemente prudentemente con tenacia per seguire sempre la pace ci e vero invece se mai
E le aggressioni naziste e fasciste furono in parte incoraggiati tali ambiguità dai cedimenti
Età complicità delle potenze occidentali
Per converso il fatto storico di questo secolo
è stato decisivo per le sorti della Cilicia tali europea e mondiale
E che l'umanità fu liberata dalla barbarie nazista
Quando nella grande guerra antifascista
Si stabilì l'unità dell'Unione Sovietica con le potenze democratiche dell'Occidente
Questo mutuo al carattere stesso della guerra e sconvolse tutti i precedenti di equilibri
Questo incoraggiò e confermo nei singoli Paesi la ricerca e la pratica dell'unità
Nella lotta contro il fascismo tra tutte le forze democratiche
Comuniste socialiste
Democratiche laiche e cattoliche
E a tali unità impresse uno slancio nuovo
Fu questa la seconda tappa del processo rivoluzionario del nostro secolo
E da essa presero avvio il dilatarsi e il crescere nel mondo dei grandi movimenti di liberazione
Nei Paesi capitalistici sviluppati
La cosiddetta civiltà consumistica
Ha portato a un sistema di consumi in parte irrazionale
A sprechi e dissipazione
Con cui fanno contrasto
I disagi e la miseria di molti
Il decadimento economico lo spopolamento di intere zone
Lo sfruttamento e rapina delle risorse naturali
Il permanere delle varie aree del sottosviluppo ed è l'ha fatta
Sono sacrificati beni e valori fondamentali
Quali la scuola e la cultura la tutela della salute
La conservazione del patrimonio artistico del paesaggio
La difesa del suolo dell'ambiente della natura
Dirompente e l'esplosione demografica demografico
La crisi energetica rischia di divenire gravissima nei prossimi anni
Se non si combatteranno decisamente gli sprechi
Se non si procederà nella ricerca di nuove fonti eppure
Anche di fronte a problemi immani come questi
Continua nel mondo una rovinosa corsa agli armamenti
Quattrocento mila miliardi di lire alla
Non sperpero di risorse
Che è un'offesa per l'intelligenza stessa dell'uomo
Ci troviamo dunque
Ci troviamo dunque davvero di fronte a contraddizioni laceranti dalle condizioni dell'umanità
Le avanzate delle forze rivoluzionarie progressiste rinnovate Ricci
Destabilizza trasformazioni conquiste Trust e conquiste su basi socialiste
Realizzata in Unione Sovietica
In altri Paesi in una grande parte del mondo
La formazione l'affermazione dei popoli e degli stati nuovi non più sottomessi
La presenza all'orientamento l'azione di grandi centri internazionali
Politici e spirituali
Che mirano a scongiurare la guerra e a promuovere l'assegno lo sviluppo
Sono certa urbane i conquiste che costituiscono istanti i punti di partenza da cui i nuovi siamo noi
E le forze progressive del mondo per andare avanti
Ma nel Complesso
Sinora non è venuta una risposta globale banalità
Ai problemi immensi che le masse i popoli e le nazioni
Sollevano e con urgenza
Ed è per questo che si sono andate moltiplicandosi tubazioni esplosive con l'insorgere di spinte i movimenti violenti contraddittori Ettore
Laddove come nell'Iran si era tentato di risolvere i problemi lungo una strada di modernizzazione capitalistica
Lasciando inalterate le condizioni di miseria e fu guardato subordinazione delle grandi masse lavoratrici e popolari
La situazione è esplosa e si è giunti alla rottura
Il nostro augurio è che l'Iran
Le forze che sono state protagoniste
Per lo straordinario ed eroi con movimento popolare che ha rovesciato la dittatura dello Scià
Al
Al
Al nella loro terra eugenetica
E attraverso un fermo impegno per superare le componenti di integralismo e oscurantismo ereditate dal passato
Sappiano trovare la strada della costruzione di un nuovo Iran democratico e moderno
Così nell'America latina in generale
Si approfondiscono contraddizioni di fondo
E anche qui si imporrà prima o poi svolte scelte di vie nuove e originali di sviluppo
Volti ad assicurare dappertutto progresso sociale autonomia nazionale democrazia
Quanto prima si affermeranno i movimenti di liberazione il rinnovamento
E avranno successo le lotte di tanti popoli per la libertà
In Asia e in Africa nell'America latina
Tanto più importante sala l'ulteriore contributo che da questi conti continenti verrà come già avvenuto a costruire un modo un po'nuovo
Quella che dunque innanzitutto emerge la crisi del capitalismo e dell'imperialismo
E la loro ormai storica incapacità
Di dare risposte adeguate ai problemi di fondo del mondo contemporaneo
Certo questa crisi questo indebolimento questa incapacità non escludono affatto che una parte delle forze capitalistica dominanti il rinnovo vino tentativi di imporre soluzioni neo imperialistiche io colonialisti
Allo scopo di conservare attuali posizioni di dominio o magari di riconquistarlo in altre
Nel tempo stesso non dobbiamo sottovalutarli
Le contraddizioni e differenziazioni profonde che emergono all'intorno del del mondo capitalistico e delle forze stesse dell'imperialismo
Di natura di altra natura ovviamente sono le crisi che si sono avute e si manifestano in diversi Paesi socialisti
Tale differenza qualitativa non deve essere smarrita
Nel tempo stesso dobbiamo avere viva coscienza che il fatto del fatto che il mondo oggi è molto più unificato che nel passato
Nell'Unione Sovietica nei Paesi socialisti
Sono state gettate le fondamenta di una realtà economica e sociale qualitativamente diverso da quella del capitalismo
Sistema fondato sull'esistenza di classi antagonistiche
Sullo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo
L'Unione Sovietica dopo la grande rivoluzione sono state realizzate profonde conquiste sociali ed umane è stato a tutti effettivamente garantito il diritto al lavoro allo studio alla cultura
Alla tutela della salute al riposo
Ad una vita nella vecchiaia dignitosa e sicura
Profonde arretratezze economiche sociali retaggio di secoli sono state vinte superati
Raggiungendo sia a ritmo accelerato pura attraverso errori e forzature
Elevati livelli dello sviluppo industriale ed economico del progresso scientifico ET
I modi in parte diversi in diversa misura sviluppi analoghi si sono avuti in altri Paesi socialisti
La realtà dei Paesi socialisti sono certo diverso
Non vanno sottovalutate le differenze
Sarebbe un errore non vederle affermano le nostre tesi
Ed errore fu uno va verrebbe conosciuto le basi oggettive
Come accade nei confronti del primo tentativo originale della Lega dei comunisti dalla Jugoslavia che ha dato vita in quel Paese alla costruzione di una società socialista con basi e caratteristiche originali
In generale però resta il fatto che nei Paesi socialisti per una serie di cause storiche oggettive ed anche soggettive
Per errori e in determinate scelte per deformazione dei metodi di direzione la stessa realtà delle società socialiste
Offre un quadro in cui sono presenti contraddizioni e fattori di crisi
La causa più generale e profonda di tali contraddizioni e crisi
Noi riteniamo consista nel fatto che il processo rivoluzionario non è ancora compiuto
E non sono nel senso quantitativo
Della sua estensione nel mondo ma anche nel senso qualitativo
E cioè nel senso che non vi sono ancora società socialiste
Che si caratterizzano anche come l'esplicazione più alta della democrazia e della libertà
Ed è anche qui che sorgono le crisi del mondo socialista a cui si aggiungono le ripercussioni e i contraccolpi della crisi del capitalismo e il peso della gara gli armamenti con i costi paurosi che essa comporta
Il mondo di oggi e più un mito che nel passato per alcuni tratti di fondo
Di da e di morte
Che sono comuni a tutti i Paesi e all'intera umanità
Il mondo di oggi inoltre e più unito per i nuovi legami di interdipendenza e reciproca influenza
Nei campi dell'economia
Delle ricerche delle ricerche e conquiste scientifiche energetiche spaziali
Della medicina
Nel campo dell'informazione
Assunta così a nuova e decisiva importante
Nel campo del costume
E un mondo più unito per il passato
Perché oggi le idee correnti filosofiche politiche ispirazioni e fedi religiose i gusti e modi di sentire pendenze dell'espressione dell'arte
Hanno mezzi nudi per attraversare il barbiere e rapidamente propagarsi nelle aree più vaste
è un mondo unito crediamo anche per l'inquietudine di larga parte dell'umanità
In quanto essa
Però quella delle stesse conquiste umane
Che è posta di fronte ha un orizzonte sconfinato di progresso scientifico e tecnico
E di possibilità di dominio dell'uomo sulla natura
Ma nel tempo stesso
E poi
Primo tentativo originale della Lega dei comunisti dalla Jugoslavia che ha dato vita in quel Paese alla costruzione di una società socialista con basi e caratteristiche originali
In generale però
Resta il fatto che nei Paesi socialisti per una serie di cause storiche oggettive ed anche soggettive
Per errori e in determinate scelte per deformazione dei metodi di direzione
La stessa realtà delle società socialiste offre un quadro in cui sono presenti contraddizioni e fattori di crisi
La causa più generale e profonda di tali contraddizioni e crisi
Noi riteniamo consista nel fatto che il processo rivoluzionario non è ancora compiuto
E non sono nel senso quantitativo
Della sua estensione nel mondo ma anche nel senso qualitativo
E cioè nel senso che non vi sono ancora società socialiste
Che si caratterizzano anche come l'esplicazione più alta della democrazia e della libertà
Ed è anche qui che sorgono le crisi del mondo socialista a cui si aggiungono le ripercussioni e i contraccolpi della crisi del capitalismo e il peso della gara gli armamenti con i costi paurosi che essa comporta
Il mondo di oggi
E più unito che nel passato per alcuni tratti di fondo
Di vita e di morte
Che sono comuni a tutti i Paesi all'intera umanità
Il mondo di oggi inoltre
E più unito per i nuovi legami d'interdipendenza e reciproca influenza
Nei campi dell'economia
Delle ricerche delle ricerche e conquiste scientifiche energetiche spaziali
Della medicina
Nel campo dell'informazione
Assunta così a nuova e decisiva importanti
Nel campo del costume
E un mondo più unito che nel passato
Perché oggi le idee correnti filosofiche politiche ispirazioni e fedi religiose gusti e modi di sentire tendenze dell'espressione dell'arte
Hanno mezzi nudi per attraversare barriere e rapidamente propagarsi nelle aree più vaste e un mondo unito crediamo anche per l'inquietudine di larga parte dell'umanità
In quanto essa
Però quella delle stesse conquiste umane
E posta di fronte
Ha un orizzonte sconfinato di progresso scientifico e tecnico
E di possibilità di dominio dell'uomo sulla natura
Ma nel tempo stesso
è posta di fronte alla crescente difficoltà di vedere su quali di ieri verso quali sbocchi sta con i sta camminando
E non riesce a fa la domanda le Giare il proprio avvenire
Di fronte alla crisi degli ordinamenti
E all'inaudita potenza dei nuovi strumenti di distruzione
La pace e indivisibile
Indivisibili sono lo sviluppo e la libertà di tutti i popoli
Indivisibile e il destino dell'uomo
Su tutti i problemi
Sovrasta incombe quello della salvaguardia della pace e della salvezza dell'umanità
Qui è la novità assoluta del mondo di oggi
Lucidamente la vide ed è in un suo Palmiro Togliatti del mille novecentocinquantaquattro
Editori
Rinnovo l'allarme l'appassionato appello all'unità per la pace la salvezza dell'umanità
Del mille novecentosessantatré a Bergamo
Nel suo discorso particolarmente rivolto al mondo cattolico
Eccoci così di fronte e gli disse
Alla terribile spaventosa novità
L'uomo oggi non può più soltanto come passato uccidere e distruggere altri
L'uomo oppure uccisi tutto annientare l'umanità
Di fronte alla minaccia concreta della comune distruzione la coscienza della comune natura umana
Emerge confortanti nuova
Bisogna dire che la coscienza di tale compito fu vorrei ha fatto molta strada fra masse sterminate di uomini e di donne
Vai in varia misura orientato la politica di Stati e governi diversi
Del governo dell'Unione Sovietica che sempre ha riproposto programmi di pacifica coesistenza ti blocco riduzione degli armamenti
Del governo degli Stati Uniti
Di governi e forze socialdemocratiche di altri governi
E delle forze cattoliche e di quelle correnti democristiane europee
Che più coerentemente si ispirano ai ideali e principi di pace e di democrazia
Un tale orientamento ha trovato un altro centro un alto centro di irradiazione
Nella Chiesa cattolica
Chi non ricorda la Pacem in terris di Giovanni ventitreesimo e la Populorum Progressio di Paolo sesto
La crisi generale del mondo si esprime ora anche in una crisi della distensione
Con IMEI triplicare assi di punti di tensione di conflitti
Con il deterioramento del rapporto fra le grandi potenze
Con un ritorno nudo ad una concezione dei rapporti internazionali
Che tende a mettere in primo piano al momento del rapporto di forza e delle azioni di forza
Condi contrapporsi a fronteggiarsi dei diversi schieramenti nei vari punti esperti
Tutto ciò è assai pericoloso e grandemente preoccupa
Certo è anche da notare che negli anni passati
Pure il recente il risultanti portanti sono stati raggiunti sulla via della distensione
Così nei rapporti fra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica con l'accordo salta uno così l'Europa con la Conferenza di Helsinki
Mi sia consentito di ricordare perché direttamente ci tocca come italiani
Che il trattato di Osimo fra l'Italia e la Jugoslavia
Può essere indicato quale esempio di giusta soluzione di problemi controversi tra Paesi confinanti ispirata ai principi del reciproco rispetto e vantaggio della pacifica cooperazione dell'amicizia fra i popoli e gli stati
E noi riconosciamo che a tali principi in quest'ultimo periodo
L'Italia ha sostanzialmente ispirato la sua politica estera una politica estera nazionale resa possibile più forte da un ampio consenso quale quello assicurato da tutti i partiti democratici
Su questa base l'Italia
Mentre ha confermato la sua adesione all'Alleanza atlantica di cui fa parte
E al tempo stesso ha sviluppato i suoi rapporti economici e commerciali culturali con Unione Sovietica con altri Paesi socialisti
Con altri Paesi di ogni parte del mondo in tale quadro l'Italia operato per sviluppare rapporti amichevoli con l'altro grande Paese socialista la Repubblica popolare cinese
Tornando a guardare alla situazione mondiale nel suo complesso
Credo sia anche giusto rilevare come alcuni gravi e pericolosi conflitti siano stati i contenuti
E se non risolti almeno in parte riassorbiti
Sembra in sostanza
E lo dicono anche crisi acute verificatosi in tutto questo dopoguerra
Che quando si giunge al punto più minaccioso una profonda preoccupazione per le sorti della pace torni a pensare e a prevalere
Nell'orientamento nelle decisioni delle grandi potenze
E di gran parte degli stati
Nonostante ciò nel fondo
Restano i grandi e gravi problemi non risolti
Che alimentano contrasti e possono portarci a sviluppi assai pericolosi e al
Tutti questi elementi contraddittori
E possibile ritrovare nei recenti drammatici sviluppi in Indocina
Che cosa in cui è accaduto
In successione di tempo
Dapprima si è avuta in Cambogia la degenerazione del potere sorto dalla lotta contro l'aggressione americana
In un regime tirannico spietato
Quello di colpo
è probabile che questo regime fosse legato alla Cina dell'epoca della rivoluzione culturale
Dalla Cambogia partivano le iniziative e pressioni controlli a tema
Questo il primo elemento di fatto
Noi comunisti italiani
Avremmo fatto bene a prestare per tempo maggiore attenzione
E a denunziare più chiaramente
Il carattere del regime instaurato in Cambogia
Nel dire ciò raccolgono ritenendoli giuste le critiche venute città molti compagni
In secondo luogo c'è stato l'intervento del Vietnam in Cambogia
In appoggio alle forze cambogiane che si opponevano al regime di Pol Pot
Intervento in Cambogia del potente esercito vietnamita
Ha riproposto una questione di principio
Quella della non ingerenza negli affari interni di un altro Stato
Dell'obbligo di rispettare in modo assoluto la sovranità di ogni Stato
Chi è stato poi l'attacco armato della Cina al Vietnam
Contrario al predetto principio e per giunta motivato da un anno in inammissibile intento punitivo
Noi abbiamo apertamente ritrovato l'attacco armato della Cina al Vietnam
E abbiamo rinnovato al popolo vietnamita l'espressione degli antichi e profondi sentimenti di amicizia nostri e del nostro fa
Nel tempo spesso abbiamo accoratamente sollecitato dalla Cina al ritiro delle sue truppe entro i confini del proprio Paese
Come condizione per un negoziato e per una composizione pacifica dei contratti
Abbiamo del pari affermato l'esigenza che il popolo cambogiano in piena indipendenza senza alcuna limitazione della propria sovranità sia messo in condizioni di essere l'artefice del proprio destino
Nel punto più drammatico della crisi
Mentre si stendeva sul mondo una pesa preoccupazione
Segni di moderazione e prudenza venivano dagli Stati Uniti e dal Giappone
E dall'Unione Sovietica aggiungeva arresti emendare l'atmosfera il discorso di pace del compagno Breznev che ha riproposto
La strategia e la prospettiva della distensione della riduzione degli armamenti e della pacifica coesistenza e collaborazione
E poi è sopraggiunta la decisione della Cina di ritirare le truppe sono sopraggiunte le decisioni della Cina del Vietnam di dare inizio ai negoziati
Sia aperto in tutti noi nel mondo l'orizzonte della speranza
E tuttavia permangono difficoltà ostacoli
Interrogativo
Noi
Compagni delegati del quindicesimo congresso del Partito Comunista Italiano
Di un partito comunista che a quasi sessant'anni di storia intessuta di battaglia internazionalista e nazionale
Noi che siamo e genuina espressione di un popolo che dalla propria storia attratto una profonda ispirazione internazionalistica
Noi ci permettiamo
Da questo congresso di rivolgere alla Cina e al Vietnam una per
Possiate seguite
Le vie della comprensione dell'intesa dalla parte
L'intesa vostra darà un grande contributo alla salvaguardia e al consolidamento della pace di tutto il mondo
E alla causa del socialismo
Così oggi noi vivamente auguriamo che nel Medio Oriente torniamo instaurarsi una pace
Che rispetti le legittime giusti a spiriti aspirazioni e i diritti vegliare degli israeliani e del popolo palestinese
Il fronte al trattato di pace concluso fra Egitto e Israele
Noi ribadiamo l'esigenza che in quest'area decisiva si giunga
Senza esclusioni e concorrenze tra le massime potenze
E con la partecipazione di tutti gli Stati e popoli interessati
Ad un assetto pacifico globale e duraturo
Che garantisca l'integrità e la sicurezza di tutti gli Stati arabi e dello Stato di Israele
E che riconosca il diritto del popolo palestinese ad avere nessuno fa
Sullo sfondo della crisi indocinesi e come di altri conflitti e crisi presenti nel mondo
Vi sono i grandi problemi dell'umanità alcuni dei quali dolorosi retaggi del passato
Altri nuovi non risolti
E vi è il fatto che non si vede
Una prospettiva mondiale fondata sulla certezza della pace e della cooperazione
La pace mondiale continua a essere affidata ancora soprattutto all'equilibrio del terrore
Sarebbe necessario urgente invece
Che senza alterare l'equilibrio delle forze si procedesse sulla strada del blocco e poi della distruzione delle armi atomiche nucleari e almeno trovando
Allora è la progressiva e bilanciata riduzione di tutti gli armamenti
Tale processo esige un rapporto e un clima di fiducia
Innanzitutto fra le due massime potenze degli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica
Alle quali tanto
Continua aspettare la maggiore responsabilità della salvaguardia della Tabacci
Ma questi obiettivi non possono essere compito esclusivo delle due maggiori potenze
Insieme a queste
Una essenziale funzione spetta alle altre grande nazione
E in particolare alla Repubblica popolare cinese ma tutti i popoli estati hanno il diritto e il dovere di partecipare in piena autonomia
Alla costruzione di un nuovo ordine internazionale economico e politico
Secondo noi hanno un particolare rilievo spicco
La funzione dei Paesi dell'Europa occidentale della loro comunità
E la funzione di Paesi normali
Nell'appannamento di una prospettiva unitaria dello sviluppo mondiale
Che sia fondata sulla pace e sulla cooperazione subì indipendenza di ogni popolo è stato
Abn Amro buono e i contrasti e la politica di concorrenza e contrapposizione
In vari scacchieri fra le grandi potenze e gli altri Stati
Ciò a prevale parrocchia sussulti nazionalistici
E alla tentazione di estendere contrapposte sfere di influenza
In questa situazione si manifestano le incertezze e le ambiguità le oscillazioni dell'attuale Governo americano
è sua ripudiato i precedenti metodi di brutali interventi
Quali quelli operati negli scorsi anni nel Vietnam o nel civile
Esso però non si è astenuto da indebite pressioni sulla politica interna di diversi Paesi
Compresa l'Italia
Quanto alla questione di diritti umani
Essa non viene da noi Comunisti italiani trascurata minimizzata tutt'altro
Paperon sagomato che essa viene agitata in modo unilaterale strumentale come ha mostrato ha mostrato in modo flagrante l'appoggio dato dall'amministrazione Carter allo Scià di Persia
E del resto
Negli stessi Stati Uniti esistono situazioni di profonda offesa e un po'di azioni
I diritti umani elementari
Inoltre se la questione di diritti umani viene posta nei termini di una citazione rivolta soltanto contro l'Unione Sovietica
E senta in conflitto con la politica di pace e di distensione
E in tal modo non si agevola nemmeno uno sviluppo della democrazia
E nei Paesi socialisti e in tutti i Paesi
Sviluppo che è strettamente legato al procedere della distensione
Vogliamo affrontare costi esteta compagni come abbiamo fatto pediatri gli altri problemi quello dell'Indocina
Anche il grave problema che da anni al centro delle preoccupazioni di tutti noi
Il contrasto che contrappone la Cina e l'Unione Sovietica
Questione che non è isolato dal complessivo quadro mondiale
Al fondo vi sono molti problemi
Cioè la storica arretratezza economica
E la condizione di subalternità cui è stata costretta la Cina prima della rivoluzione
Dalle sue vecchie classi dominanti e dalle potenze occidentali
Cioè l'ineguale sviluppo non facilmente superabile
Neppure dopo le rivoluzioni socialiste e neppure fra i diversi Paesi socialisti
Vi è l'aspirazione del popolo cinese dopo la sua grande rivoluzione
A realizzare uno sviluppo il più rapido possibile
A diventare un Paese moderno ad avere il posto che gli compete nel consesso delle nazioni
è un'aspirazione in sé legittima e giusta
L'Inter l'interrogativo che sorge riguarda la politica la linea di politica internazionale
Che potrà seguire una Cina forte e moderno
Da questo punto di vista preoccupano alcuni aspetti della politica estera cinese ma preoccupa soprattutto un orientamento che vede in Unione Sovietica un nemico peggio il nemico principale
Questo è profondamente sbagliato quali che possano essere stati i motivi oggettivi anche gli errori dell'una o dell'altra parte che hanno dato origine e alimentato in contrasto
Ma sarebbe sbagliato ritenere che una Cina forte moderna sia necessariamente un fattore di turbamento per la distensione della pace
Noi pensiamo invece che la Cina può e deve essere una forzati opera anch'essa per la pace e per il progresso generale dell'umanità
Che questo avvenga dipende certo in primo luogo dalla Cina stessa
Ma dipende anche dall'atteggiamento della politica che gli altri Paesi del mondo compresi Paesi socialisti
Seguiranno nei confronti della Cina
Sarebbe irresponsabile deleteria
Da parte degli Stati Uniti o di altri Paesi occidentali
Una politica rivolta come si dice a giocare la carta cinese un test in senso anti sovietico e per acuire le tensioni fra i Paesi socialisti
Ma le nostre imposta nello stesso tempo sarebbe sbagliato da parte di cui chiunque
Misconoscere il diritto della Cina a diventare un Paese moderno e sviluppato
Poi che questo processo andrà avanti
Si tratta di contribuire tutti a far sì che esso conduca la Cina a impegnarsi attivamente in una politica di pace e di cooperazione
Per superare la crisi della distensione
Per essere nettamente solennemente riaffermato che non ci sono motivi
Che possano giustificare l'ingerenza dell'intervento nella vita interna di uno di Mostar
Non è ammissibile violare l'integrità e sovranità degli Stati
Per dare sostegno a regimi reazionari
Ma neppure per esportare la rivoluzione per dare lezioni punitive per prevenire minacce più o meno ipotetiche
Se il principio venisse violato
Questo significherebbe
Nel mondo di oggi avviare un processo di reazioni a catena
Fino a una conflagrazione generale
In secondo luogo le massime potenze in tutti gli Stati
Devono seriamente impegnarsi in un'azione coordinata e unitaria
Diretta a risolvere il problema del sottosviluppo
Intanto il delle due l'una
Ho tali problemi vengono risolti nella pace attraverso la sonda solidarietà
O alla lunga sono causa ineluttabile di tensioni di conflitti e di guerra
La strategia della pace insomma
Deve arricchirsi del compito di promuovere la cooperazione su scala mondiale per lo sviluppo
E in funzione di una siffatta strategia
Che noi vediamo l'esigenza del rilancio dell'internazionalismo
Un internazionalismo nuovo deve essere formato come da tempo sosteniamo sul riconoscimento delle diversità
E su un rispetto pieno dell'autonomia di ogni partito comunista e di ogni forza rivoluzionaria e progressista riteniamo però che sia venuto il momento di fare un passo avanti
Nel senso che tutte le forze rivoluzionarie progressista e
Comunisti socialisti
Democratici di ispirazione laica e cristiana movimenti di liberazione
Si impegnino a definire i fondamentali principi ed obiettivi di una strategia della pace dello sviluppo
Che possano anche dal luogo a iniziative come
Insomma
Se c'è urgente bisogno di una svolta nel corso dell'umanità c'è bisogno anche di una collaborazione internazionalistica di tipo del tutto nuovo
Cangrande può essere la funzione dell'Europa occidentale
Del resto in questi mesi tensioni internazionali
Paesi come la Repubblica Federale di Germania Alitalia ed altri
Si sono mossi con senso di responsabilità e di equilibrio
Ma sinora è mancata un'iniziativa adeguata dell'Europa occidentale
Sui grandi temi della pace della riduzione degli armamenti del sottosviluppo
E sono all'opera in ogni Paese forze reazionarie
Che cercano di quello chalet le tendenze che hanno portato alla distensione nei rapporti Est Ovest
Il pericolo è grave si pensi ad esempio a quali conseguenze potrebbe portare per tutta l'Europa e la sorte e la situazione internazionale
L'ascesa al potere di Franz Josef Strauss e dei suoi amici
L'impegno nostro di grande Partito Nazionale Italiano ha come punto centrale di riferimento l'Europa occidentale
Perché il nostro Paese noi stessi siamo parte viva di questa realtà
Che vogliamo contribuire a trasformare nella direzione di un super il socialismo fondato sulla libertà la democrazia
E il socialista
Sulla troverete il pluralismo
La nostra scelta europei spicca un momento della nostra visione internazionalisti
Siamo ormai alla vigilia della lezione del primo Parlamento del Parlamento europeo a suffragio universale diretto
Per la prima volta nella storia centottanta milioni di europei andranno insieme alle urne per eleggere un'assemblea comune e compiranno con ciò una scelta che investirà al futuro per il processo di integrazione economica e politica
Noi scenderemo in campo con tutto il nostro impegno
La comunità europea conosci attualmente una crisi profonda
Gli oltre sei milioni di disoccupati dei Paesi della Comunità
Sono un richiamo permanente all'esigenza di affermare i nuovi orientamenti economici e politici
Ma ciò vuol dire far qualcosa che i vecchi gruppi capitalistici non sono più assolutamente capaci di fare
I comunisti italiani
Respingendo ogni visione acritica e la retorica dell'Europa
Hanno colto tutta l'importanza che assume oggi la Comunità europea
I singoli Stati nazionali europei presi separatamente
Sono entità troppo esigue per poter far fronte con successo ai problemi dovuti
Agendo isolatamente questi Paesi particolarmente i più deboli sono destinati inevitabilmente ad assumere una posizione subalterna
Rispetto alle grandi potenze e dare l'economia è per questo che oggi lo sviluppo del processo di integrazione deve essere visto come una condizione per l'indipendenza reale dei paesi che fanno parte della comunità
E per le loro stesso sviluppo economico interno
Un rilancio
Per partito nazionale italiano
Ha come punto centrale di riferimento l'Europa occidentale
Che il nostro Paese noi stessi siamo parte il clima di questa realtà
Che vogliamo contribuire a trasformare nella direzione di un sostegno socialismo
Fondato sulla libertà
La democrazia
E il socialismo
Sulla Spectrometer che vola
La nostra scelta europeisti che ha un momento della nostra visione internazionalisti
Siamo ormai alla vigilia della lesione del primo Parlamento del Parlamento europeo a suffragio universale diretto
Per la prima volta nella storia centottanta milioni gli europei andranno insieme alle urne
Per eleggere un'assemblea comune e compiranno con ciò una scelta che investirà al futuro per il processo di integrazione economica e politica
Noi scenderemo in campo con tutto il nostro impegno
La comunità europea conosce attualmente una crisi profonda
Gli oltre sei milioni di disoccupati dei Paesi della Comunità
Sono un richiamo permanente all'esigenza di affermare i nuovi orientamenti economici e politici
Ma ciò vuol dire far qualcosa che i vecchi gruppi capitalistici non sono più assolutamente capaci di fare
I comunisti italiani
Respingendo ogni visione acritica retorica dell'Europa
Hanno contro tutta l'importanza che assume oggi la Comunità europea
I singoli Stati nazionali europei presi separatamente
Sono entità troppo esigue per poter far fronte con successo ai problemi nuovi
Agendo isolatamente questi Paesi particolarmente i più deboli sono destinati inevitabilmente ad assumere una posizione subalterna
Rispetto alle grandi potenze ed aree economiche
E per questo che oggi lo sviluppo del processo di integrazione deve essere visto come una condizione
Indipendenza reale dei paesi che fanno parte della comunità
E per il loro stesso sviluppo economico interno
Un rilancio del processo di integrazione comporta a sua volta un reale processo di temo caratterizzazione della comunità
Anche con l'ampliamento dei poteri del Parlamento europeo
E la creazione di un nuovo potere pluri nazionale richiede una revisione profonda delle politiche comunitarie
E un riequilibrio fra Paesi forti e Paesi deboli
Problema che si porrà in tutta la sua portata
Anche in conseguenza dell'allargamento della comunità alla Grecia la Spagna al Portogallo
Richiede la creazione di nuovi rapporti con i Paesi in via di sviluppo
Richiede un impegno un nuovo nella costruzione di una politica estera comune
Capace di fare dell'Europa comunitaria
Una protagonista di primo piano di una politica di distensione di riduzione degli armamenti
Dissoluzione dei grandi problemi mondiali a cominciare da quello del sottoscritto
I partiti democristiani e socialisti socialdemocratici europei
Cercano di coprire con generici programmi come undici
Le diversità profonde che esistono fra di essi
Sui potrei esempio sui poteri del Parlamento europeo sui contenuti delle politiche comunitarie nei vari campi e sull'allargamento della Comunità
Noi abbiamo seguito una linea diversa
Non abbiamo mai nascosto le diversità che esistono su problemi della comunità fra i partiti comunisti
Ma abbiamo ascospore perfettamente i punti di divergenza insieme a quelli sui quali invece una convergenza questo costituisce un fatto di chiarezza e di onestà politica
Noi comunisti italiani
Abbiamo illustrato
La nostra concezione sugli sviluppi da imprimere alla Comunità europea
E sottoporremo al congresso il programma elettorale per il quale ci batteremo nel nuovo Parlamento europeo
La presenza in esso di un po'di una forte rappresentanza del Partito Comunista Italiano
è una garanzia che il processo di integrazione di unità vada avanti su una linea
Il rinnovamento e di trasformazione democratica
A questo fine noi opereremo per le più larghe convergenze intese
Fra tutte le forze democratiche di sinistra che intendono muoversi nella stessa direzione
La nostra via al socialismo compagne e compagni scaturisce innanzitutto dalla nostra storia
E aderisce alle nostre condizioni nazionali
Vi sono però tra la situazione nostra è quella degli altri Paesi capitalistici dell'Europa occidentale
Tratti comuni di fondo
La riflessione dei Comunisti italiani
Si è incontrata negli ultimi anni con quella che andavano compiendo in modo autonomo altri partiti dell'Europa occidentale
E di Paesi come il Giappone
Pur nelle diversità storiche di orientamenti in cui essi operano si è venuta affermando la convinzione comune che la lotta per il socialismo e la sua costruzione debbano attuarsi nella piena espansione della democrazia e di tutte le libertà e questa la scelta dell'euro comunisti
Si è parlato anche di una terza via di terza media
Si tratta di un'espressione che ha avuto fortuna
Si tratta di un'immagine non si può riconoscerli alquanto approssimativa
Ma che abbiamo finito per raccogliere perché divenuta di massa e semplici essa richiede però delle precisazioni
Levi al socialismo se non sono infinite
Sono però certamente tante e sempre più numerosi
Noi non pretendiamo di indicare un altro modello e si valuti tutti gli altri
Noi ci riferiamo invece allo sviluppo storico del socialismo
Abbiamo avuto una prima fase
L'esperienza della Seconda Internazionale
E la fase dei partiti socialisti e socialdemocratici
Che Sordi alla fine dell'Ottocento
Furono protagonisti di un'opera del risveglio della coscienza di classe
E di organizzazione per il riscatto politico di milioni di sfruttare
Ma questa esperienza giunse a una drammatica crisi e finì col cedimento di fronte alla prima guerra mondiale e ai nazionalisti
La seconda fase si è aperta con la rivoluzione russa di ottobre
La rivoluzione d'ottobre il pensiero e l'opera di Leni hanno segnato uno spartiacque nella storia contemporanea e nel cammino dell'umanità
Dal nostro progetto di tenersi il risulta chiaro
Che i nostri contributi ad una ricerca critica
Sua Stefi della storia della realtà dell'Unione Sovietica si collocano nella nostra consapevolezza
Non solo per il valore dell'ottobre
Ma della validità Telecom nelle condizioni che si vennero allora creare
Te la grande scelta della costruzione del socialismo in un solo poesie ed è la portata dell'edificazione della società Moffa
Ed è in questa visione che si collocano i nostri rilievi relativi all'esigenza che l'Unione Sovietica e in altri Paesi socialisti
Si superano devo si superino le contraddizioni
Fra le potenzialità democratiche insite nella rivoluzione socialista e gli ostacoli al pieno dispiegarsi di una vita democratica
Siamo però convinti
Che l'essenziale oggi stai in altro
Stanley il compito di portare avanti il processo rivoluzionario mondiale subire nuove
Che tengano conto e facciamo tesoro concerto
Dell'esperienza delle due precedenti fasi e della riflessione critica su di essa
E certo necessario che il movimento comunista e operaio in ogni parte del mondo
Nelle sue differenti e autonome componenti incoraggi respingo favorisca
La ricerca di vie nuove gli avanzata al socialismo e di costruzione del socialismo
Ma di decisiva importanza sotto questo profilo
E proprio un compito del movimento operaio dell'Europa occidentale
Si tratta di colmare un divario storico e un ritardo
Che hanno pesato eccome e pesano
Su un complessivo sviluppo del socialismo nel mondo
L'intuizione del valore che l'affermazione del socialismo denunci denti europeo avrebbe avuto per la stessa esperienza
Avviata con la Rivoluzione d'ottobre
Era quanto mai presente e viva lei
Basti questa sua citazione
Noi non imponiamo la nostra via agli altri paesi in Occidente si farà altrimenti forse fare commettiamo degli errori
Ma speriamo che il proletariato dell'Occidente li corregga
E ci rivolgiamo perciò al proletariato europeo pregandolo di aiutarci nel nostro lavoro
All'epoca attuale l'avanzata del socialismo nell'Europa occidentale
Costituita dunque un importante contributo
Alla pace
Allo stabilimento di un organico rapporto di alleanza del movimento operaio con i popoli dei Paesi sottosviluppati
E con le masse emarginate
Arresterà il declino dell'Europa restituendo le una funzione di primo piano nel progresso della civiltà
E nell'assicurare uno sviluppo nuovo del socialismo
Come affermazione compiuta
Di giustizia di democrazia
E di libertà
Compagne e compagni
La crisi che attraversa ormai da lunghi anni la società italiana
Alla sua causa più profonda
Nella mancanza di un'adeguata direzione dell'intera vita nazionale
Le conseguenze si avvertono in misura sempre più acuta in tutti i campi
Ingenerando incertezze e inquietudini in ogni cittadino
è vero che ciò nonostante
Il Paese continua a dimostrare una capacità di resistenza e di vitalità
Frutto dell'impegno delle sue energie più sane e combattenti
Ma non ci possiamo nascondere che il corso complessivo delle cose sta portando verso una decadenza
è un processo che a volte si riesce a contenere e ad arrestare
Ma che poi riprende con lenti scivolamento di e anche con momenti convulsi
Si dice non solo da noi lo si rileva anche all'estero
Che l'Italia manifesta capacità spesso imprevedibili di recupero e di ripresa
Fattori di questa ripresa di quella più recente sono state le capacità di lavoro e di iniziativa della classe operaia dei lavoratori delle campagne di tecnici impiegati dirigenti aziendali
Di larghi settori di piccoli e medi in produttori industriali artigianali commerciali agricoli e disservizi
La vita del paese uno con le tante sue contraddizioni
Appunto ha potuto fruire dei benefici che derivano dalla linea seguita dal movimento sindacale unitario ed alla politica del nostro partito
Anche nel campo degli studi il quadro non è di irrecuperabile scadimento
La vita universitaria
E scolastica e la ricerca
Soffrono pesantemente le conseguenze del mancato rinnovamento di strutture di Lizzie netto
Ciò nonostante la grande maggioranza degli insegnanti
Dalle scuole elementari all'università compie con coscienza il proprio dovere
Ci sono ricercatori che continuano a lavorare e ottennero risultati che fanno onore all'Italia
E tra gli studenti e le studentesse
Si va estendendo un numero di coloro che dimostrano una passione nuova per l'apprendimento e per la cultura
E lo si può constatare non solo nelle aule delle scuole e delle università
Ma anche nelle sale dei teatri e dei concerti nei musei e nelle gallerie d'arte
Tra coloro che dimostrano consapevolezza della loro funzioni nei confronti dei cittadini ed alla nazione in un momento così grave vanno annoverati larghi settori gli addetti alla pubblica amministrazione
In primo luogo quanti nella magistratura nei corpi di polizia dei carabinieri si trovò dicano spesso a rischio della propria vita
Per combattere la criminalità e il terrorismo vada da questo congresso il memore il commosso omaggio dei Comunisti italiani
Adempimento allora
Al merito principale che può vantare questo nostro Paese
Così travagliato e trovato
E quello di aver difeso il regime democratico dalle ingiustizie e dagli affari
Che con ogni mezzo sono stati sferrati contro di esso
Sono quasi dieci anni dall'eccidio di piazza Fontana ad oggi che si tenta prima con le trame nere
E poi via via crescendo anche con il terrorismo che si ammanta di grosso di creare uno Stato dica
Di paura difesa civile per preparare la strada all'instaurazione di un regime liberticida
Il momento più grave di questo disegno rivolto a colpire il regime democratico
Ma anche la politica di solidarietà nazionale è stato il sequestro e l'assassinio di Aldo Moro
Ora i terroristi dicono che lo avrebbero comunque ucciso
E che le richieste di scampi
Ad altro hanno ad altro ad altro mi davano
Ad altro non mirano scusa che ad ottenere un riconoscimento
Che se fosse stato concesso
Non avrebbe salvato la vita di Moro e avrebbe fatto precipitare il Paese lo spaccone la disgregazione più completa è stata dunque giusta la linea della fermezza
La democrazia in Italia
Italia dimostrata in tutti questi anni più forte dei suoi nemici
E senza alcun vanto possiamo affermare
Che decisiva è stata in questa battaglia la forza organizzata la capacità di mobilitazione
E la linea politica seguita giorno per giorno dai Comunisti italiani
Con questi brevi cenni ho cercato di mettere in luce quanto di positivo si è manifestato e visite nel corso di questa lunga crisi italiana
Ma ripeto
Siamo giunti a un punto in cui terremo nove si accavallano spinte disgregato Ricci fenomeni degenerativi
Tendenze regressive che portano la società e lo Stato verso la decadenza
Verso una condizione di ingovernabilità
Consideriamo le condizioni economiche e sociali
La situazione da questo dal punto di vista e certo assai diversa nelle pagine zone del Paese
Ma su tutto e per tutti incombe la precarietà l'incognita dell'avvenire
La stessa ripresa di questi mesi
è stata dovuta in parte a fattori internazionali che possono rapidamente mutare
E alcuni dei quali stanno mutando già sfavorevolmente
Aumento dei prezzi del petrolio e di altre materie prime
Bisognerà poi vedere quali conseguenze a tutt'oggi imprevedibili
Avrà nel futuro d'ingresso aveva effettuato in modo così precipitoso e scarsamente garantito dell'Italia del Sistema monetario europeo
Inoltre non si può certo sottovalutare che gran parte della ripresa produttiva e dovuta all'estendersi del fenomeno chiamato economia sommersa
Un fenomeno che rivela l'esistenza
Di una vitalità di iniziative di lavoro
Macché anche l'indice di un organismo economico
E di un assetto sociale malati e ingiusti
Che comportano maggiori tattiche sofferenze in chi lavora e aggravano lo sfruttamento e l'alienazione
Se consideriamo i tratti della vita sociale
Quello che deve preoccupare e una frantumazione
Che fa indica che va intaccando
Alcuni punti di forza del tessuto connettivo del Paese
Mi riferisco al proliferare di spinte localistiche
Alcune delle quali apertamente contestano incrinano
L'unità della nazione è il principio stesso dello Stato unitario
Mi riferisco inoltre a quelle manifestazioni di sfiducia e di disinteresse che in vari modi
Rivelano un crescente distacco tra stati di cittadini
E le istituzioni democratiche
Mi riferisco ancora al moltiplicarsi di corporativismi di ogni genere che in certi settori anche attraverso un uso un uso dissennato e non accettabile
Di uno strumento democratico come lo sciopero
Aggravano l'inefficienza fino a limiti intollerabili
Che provoca provocano paralisi
Dell'amministrazione in servizi pubblici
E che stanno minando gravemente l'unità del mondo del lavoro
Del movimento sindacale
Tutti questi fenomeni non costituiscono davvero come sostengono taluni
Una crescita delle libertà e del pluralismo il quale torni a beneficio della convivenza civile
Qui siamo di fronte allo scatenarsi della protervia dei violenti e degli intolleranti e alla degenerazione in senso anarchico e corporativo della democrazia
Anche nel funzionamento delle istituzioni
Si avvertono segni di decadenza ed i decreti di
La Camera il Senato sorge sorti dal voto del venti giugno
Hanno lavorato assai intensamente compiendo un'opera legislativa e di controllo
Nettamente superiore a quella compiuta indo uguali periodi del passato
E così è stato anche per l'attività di molte amministrazioni locali
Specie di quelle conquistate dalla sinistra nel mille novecentosettantacinque
Dopo undici anni di malgoverno d'inerzia e di corruzione democristiana
Ma se si mette a confronto l'attuale funzionamento delle istituzioni
Con le esigenze di risanamento dei guasti del passato
E con l'urgenza dei problemi del presente vengono alla luce le lentezze e
L'arcaicità delle procedure irrituali la confusione normativa
Uno scadimento di livello continua a verificarsi ai vertici del mondo politico
Non si tratta della Cook soltanto della corruzione dell'affarismo
Che inquinano una parte del personale politico espresso dai partiti che per trent'anni sono stati al governo
Morbidi antichi e tuttora Atene
Si tratta anche di un grave impoverimento culturale
Per il venir meno di respiro ideale
Di crescenti i vizi di bizantinismo di teatralità ed intrico
La vita politica si riduce spesso a rissa fra persone correnti e gruppi Milva
Che non si curano minimamente degli interessi generali della nazione e dello Stato
Sì ha già avvertito il peso della scomparsa tragica di Aldo Moro che si avvertirà
E si avvertirà purtroppo anche il vuoto lasciato da una personalità come Ugo la Malfa ai fucili ai fini familiare
Anche i familiari gli amici di partito rinnoviamo l'espressione sincera del cordoglio dei comuni
Nelle attuali condizioni di crisi generale di decadimento
Il terrorismo costituisce un pericolo incombente di massima gravità
Il terrorismo è divenuto ormai in Italia
Una forma quanto mai aberrante di lotta politica
Diretta ad arrestare l'avanzata del movimento operaio e popolare
E a scalzare dalle fondamenta il regime democratico
Negli ultimi tempi certo le organizzazioni terroristiche hanno subito qualche colpo
Molti i loro membri sono stati catturati alcuni corpi scoperti
è fortemente diminuito il numero delle evasioni dalle carceri
Ma la progressione della loro impresa non è bloccata
I loro centri dirigenti non sono stati ancora individuato
La pericolosità del terrorismo
Non sta soltanto nel fatto che le sue gesta possono suscitare un'atmosfera di paura di fronte
Determinando in strati della cittadinanza un distacco dall'impegno politico e civile questo scopo finora è in larga misura fallito
Perché è sempre puntuale e vigorosa si è manifestata la risposta popolare
Ma la pericolosità sta anche nell'azione di intimidazione e di ricatto
Che viene esercitata su determinate categorie di cittadini
Che operano in gangli importanti della vita della nazione dello Stato
Magistrati
Appartenenti alle forze dell'ordine agenti di custodia giornalisti
Dirigenti e tecnici di azienda esponenti del movimento operaio e sindacale unitaria
Si tende così ad allentare le difese della società
Ed è lo Stato democratico
A disarticolare
Come intenti terroristici spesi proclamano
I meccanismi di funzionamento
Nell'intento di far divenire endemiche impunite le azioni di violenza e di guerriglia
E l'obiettivo finale di terroristi e la guerra civile
Accanto e spesso in collegamento con i gruppi terroristici clandestini
Si moltiplicavano si moltiplicano e si è aggravata
Gli atti di violenza politica
Le imprese squadristi che vandaliche
Di bande di fascisti e di autonomi
Che assai difficile distinguere sia per i metodi che per gli obiettivi ed è sufficiente ricordare le recenti Vivian pressioni Paolo
D'altra parte in altre forme sono venute avvengono attacchi e con
Rivolti a disarticolare lo Stato democratico
E su quegli organi istituti
Nella stessa magistratura in altri apparati statali
Di sommo che prove
Che Obama vi sono persone che ho danno prova di lassismo
Ho sembrano far riunire talora coperture e protezioni ai terroristi e ai violenti
Nel minore preoccupazione possano essere destare iniziative di istigazione oscura e difendo quindi poco come quella che ha teso a colpire i massimi dirigenti dalla Banca d'Italia
Il sommario quadro
Che ho cercato di tracciare della situazione del nostro Paese
Mi porta a ribadire la convinzione profonda
Che fare i pericoli che ci minacciano sono grandi e terribili
Esistono energie potenzialità e in condizioni su cui far leva per salvare rinnovare di taxi
Le esigenze più profondi e più sentite
Sono quelle della sicurezza e dell'ordine
Della serenità nella vita civile
E della giustizia sociale
Bisogna riordinare questa nostra Repubblica
Quelli di unificare le forze popolari era cattivo
Noi comunisti siamo stati e dobbiamo essere i primi assertori di una politica di rigore di serietà
E di severità dominicana
Ma severità e rigore possibile esige io tenervi
Soltanto se allora un fondamento e come loro obiettivo stanno il progredire della giustizia sociale e il compiersi di un rinnovamento
Soltanto operando con uffici
Possono venire il consenso la fiducia la mobilitazione l'iniziativa dei lavoratori e delle masse popolari
Ed a tutto ciò noi vi chiediamo dunque la persuasione
E la necessità prima del paese
E di avere
Una nuova guida politica democratica e unita
Un governo autorevolezza
Che abbia i titoli e le capacità per suscitare sollecitare quello sforzo concordo concorde di cui c'è bisogno
L'Italia
Un governo autorevole fare
Che abbia i titoli e le capacità per suscitare sollecitare quello sforzo concordo concorde di cui c'è bisogno
Per la salvezza e la rinascita dell'Italia
Nella via relazioni ricompare vengono a questo punto esposte
Proposte programmatiche e iniziative nostre che riguardano i tempi
Della politica economica e dell'occupazione
Della ricerca scientifica della scuola
Delle istituzioni culturali
Dell'informazione e dello sport
Della difesa dell'ordine democratico e della sicurezza dei cittadini
Del funzionamento delle istituzioni democratiche
Delle forze armate
Non leggo queste parti della relazione per non voto per non rendere troppo lungo mio discorso
E per non abusare della vostra pazienza
Ma vorrei raccomandare
Un attento esame anche di questa parte
Che troverete nell'opuscolo con il testo integrale che sarà distribuito alla fine della seduta
Perché in essa vengono presentate impostazioni e proposte
Alcuni anche nuove ed esposte in modo problematico
Su quei problemi e su problemi essenziali per la SMI vite allo sviluppo della nostra società
E dei suoi gli ordinamenti democratici ed è chiaro che questa parte programmatica è sottoposta anch'essa al pari delle altre parti del rapporto alla discussione del congresso è all'attenzione dei lavoratori e gli altri partiti e dell'opinione pubblica
Ma prima di passare
Alla illustrazione delle altre partite al rapporto
Sub due punti di scottante attualità e di grande impegno
Ritengo di dover dire alcune parole
Sulle battaglie sindacali in corso per il rinnovo dei contratti e sulla lotta per il terrorismo
è interesse del Paese non solo della classe operaia
Che la lotta e contrattuali abbiano esito positivo
E che si è abbattuta la resistenza dalla Confindustria
Che si rivela più accanita adesso le rivendicazioni per una meno disumana organizzazione del lavoro e per allargare i diritti di informazione
Il Partito Comunista come sempre con i lavoratori
E vorrei in particolare salutare la grande manifestazione di duecento mila metalmeccanici che si è svolta
O no
Luglio nostro e che la lauda contrattuale giunga rapidamente alla sua positiva conclusione
Non è nell'interesse di nessuno ritardare come sta facendo la Confindustria
L'avvio di una reale trattativa
Sarebbe sbagliato rinviare all'esito delle vicende politiche la soluzione dei problemi sindacali a Piero
Insieme ai problemi della ripresa economica pesano i rischi
Di una ripresa inflattiva che ha avuto nell'ultimo mese pericolose manifestazioni
E questi rischi derivanti anche da fattori internazionali
Sono alimentati dalle incertezze e dalle tensioni che proprio l'irrigidimento padronale sta determinando
Su questo vorremmo medita se in particolare la piccola industria
Che troppo spesso finisce per essere oggetto di manovre da parte del grande capitale
Ma spezzare le manovre che tendono a costituire un blocco compatto contro il movimento operaio e sindacale e nell'interesse dei lavoratori e dell'economia
Ciò esige che anche le lotte sindacali tengano conto delle differenti condizioni delle unità produttive minori
Il movimento dei lavoratori italiani ha fatto l'esperienza dei pericoli che può comportare
Beh le città e nelle campagne
Il formarsi di fronti padronali dominati dalle grosse in paese da grossi proprietari
Ma comprendenti anche gruppi di ceto medio produttivo con i quali la classe operaia
Pur nel libero esplicarsi della dialettica sindacale
Può e deve stabilire invece positive convergenze
Quando in tutto il corso della sua storia
Il movimento operaio non ha saputo far questo è andato incontro a gravi sconfitte sindacali e poi
Questo è tanto più importante oggi in una fase di generale crisi sociali e politiche
Per quanto riguarda la difesa dell'ordine democratico e della sicurezza dei cittadini
Vi sono problemi che vengono illustrati nel rapporto
Di applicazione di leggi esistenti
Il rapida approvazione di altre leggi come la riforma della polizia che stanno da troppo tempo davanti al Parlamento
Problemi di maggiore capacità operativa dell'amministrazione della giustizia delle forze dell'ordine
Ma essenziale ed è terminale di un clima politico e morale una tensione democratica
Che portino tutti i cittadini Iafolla bere a collaborare attivamente nella lotta contro il terrorismo e la criminalità combattendo ogni forma di copertura e di complicità
E superando atteggiamenti di lassismo ed indifferente e di indifferenza
Ed è su quest'ultimo tema che intendo da questa tribuna rivolgere un appello dei comunisti per il partito a tutti i comunisti dei comunisti a tutti i cittadini
Bisogna riuscire a creare un nuovo senso specifico
Che dia luogo a una diffusa e generale collaborazione
Fra i cittadini
Comunque sindacale
Organizzazioni popolari partiti democratici
E forze dell'ordine
Questo è fondamentale è vero l'ho già ricordato che la spietata offensiva terroristica iniziata si del mille novecentosessantanove ha trovato sempre una forte risposta di massa
E guai se questo non fosse avvenuto
Le grandi manifestazioni di scioperi combattivi cortei unitari sono stati la dimostrazione della forza della democrazia in Italia
Il fattore decisivo che ha fatto fallire i piani politici del terrorismo
Ma oggi occorre qualcosa di più
E necessario per milioni e milioni di operai di giovani di intellettuali
Di donne di cittadini onesti di ogni ceto e categoria
E di ogni orientamento democratico si sentano responsabili individualmente in prima persona per la lotta per scoprire denunciare scombinare i terroristi e i criminali
Popolo italiano
Ha una forza irresistibile se mobilità a fondo le sue grandi risorse morali e civili e ora di far spezzando ogni rete di omertà ogni spirito di indifferenza di opportunismo di paura nei confronti di chi programma contro la Repubblica è la favola perché la la nazione precipiti nella barbarie
Questo ha voluto e saputo fare fino al supremo sacrificio il nostro compagno Guido Rossi
E a questo dovere politico e civile si sono sentiti impegnati lavoratori e cittadini democratici che in quei giorni
A Genova a Milano in tutta Italia hanno reso onore insieme
Al coraggio dell'operaio comunista e a quello del giudice Emilio Alessandrini
Ma non dimentichiamo oltre alle testimonianze individua
Altri esempi un impegno collettivo contro il terrorismo
A Savona alcuni anni fa l'intervento attivo organizzato prolungato degli operai e di tutto il popolo
In collaborazione con le forze dell'ordine con un comune
Varzi a bloccare e sconfiggere
Il susseguirsi a catena di attentati terroristici che siano concentrati in quella città
Va additato ad esempio anche l'iniziativa che hanno preso il consiglio comunale i consigli di quartiere della città di Torino
Intesi Ficarelli sviluppare iniziative di questo tipo
Contribuire a creare un nuovo e più alto senso civico
Nelle fabbriche nelle scuole negli uffici nei quartieri in tutti i paesi e città
Questo ci sembra oggi uno fra i compiti principali
Dei comunisti di tutti i cittadini democratici
E delle loro organizzazioni
Compagnie e compagni
Noi comunisti abbiamo proposto e sostenuto in modo costante e coerente prima e dopo il venti giugno
L'esigenza di una politica di solidarietà nazionale
Abbiamo sì insistito e ci siamo battuti
Perché questa politica avesse espressione piena con la formazione di un governo di unità democratica
A cui partecipasse il nostro partito
Abbiamo considerati ancora e riteniamo tuttora
Che un tale governo rappresenti nell'attuale fase
Un passaggio indispensabile non solo per uscire dallo stato di emergenza
Per garantire un'azione di rinnovamento in campo economico sociale e civile
Ma anche per superare compiutamente
I guasti della concezione della pratica delle preclusioni ideologiche nei confronti del partito comunista
Riconducendo così
Ai corretti termini costituzionale il funzionamento del regime democratico
All'aperto e libero confronto politico e programmatico la determinazione per le maggioranze e la formazione di incuria
Non c'è dubbio che al fondo della crisi di governo c'è stato questo nodo politico
E le resistenze
I rifiuti da parte della Democrazia Cristiana
Ma anche lo scarso vigore
Gli altri partiti dall'impegno ad affrontarlo e a risolverlo
Hanno impedito di giungere a una soluzione positiva
E sembrano ormai portare all'interruzione a metà cammino della legislatura
Noi siamo stati sempre contrario al ricorso alle elezioni anticipate
Non avevamo oltretutto alcun interesse
Allo scioglimento di un Parlamento
Così caratterizzato dalla grande affermazione conseguita dal nostro partito il venti giugno mille novecentosettantasei
Tutta la nostra azione prima e dopo l'apertura della crisi
Ammirato in verità apporre su basi più salde sicure
La politica di solidarietà
Consideriamo pertanto un errore politico aver dato alla crisi governativa una conclusione che sembra preludere le elezioni anticipate
Altre soluzioni erano necessarie possibili
E noi riteniamo di aver indicante
E di esserci adoperati in pieno
In questi mesi perché fossero realizzate
Con grande senso di responsabilità e con attenta valutazione degli interessi generali
E bisogna riflettere sul fatto che sarebbe la terza volta dopo il settantadue settantasei
Che si Epicuro spie si ricorre alla misure eccezionali dello scioglimento delle canzoni perché questo
Perché
Dalla fine degli anni sessanta
I governi sono stati caratterizzati da una instabilità costante
Il fatto è che già nel sessantanove
L'esperienza del centrosinistra e raggiunta a un punto critico
L'avanzata del nostro partito nelle elezioni svoltesi in quelle hanno
Il fallimento dell'unificazione fra socialisti e socialdemocratici che mirava a isolare l'ente politiche il Partito Comunista e a costituire un'alternativa alla Democrazia cristiana nella direzione del Paese te ce lo venir meno le condizioni su cui erano fondati Progetto e gli obiettivi del centrosinistra
E non volessero più la formula dove e i metodi di governo i rapporti con l'aumentare delle soluzioni negli enti locali
Fondati sulla esclusione pregiudiziale del Partito comunista
E nel mille novecentosessantadue buone dopo l'elezione di Giovanni leone con una risicata maggioranza di centrodestra
Per l'ostinata difesa della Democrazia Cristiana del primato del proprio potere
Muore la legislatura
Ma la questione comunista è ormai il dato centrale della vita politica italiana
E lo diventerà in modo via via più stringente di fronte ai tentativi elusivi formaggi
Di uno dei di un ritorno dapprima la formula centrista
E quindi del ripresa stanca dei governi di centro sinistra
Di fronte all'acutizzarsi nel settantatré per la crisi economica e monetaria e all'insorgenza della violenza eversiva e terroristica
E di fronte soprattutto agli sviluppi innovatori che il nostro partito viene da sul terreno della elaborazione e proposta politica alla linea dell'unità
E alla strategia della trasformazione democratica della società italiana
Il risultato del referendum sul divorzio del settantaquattro
Segnò non solo una grande affermazione dei principi di libertà e di tolleranza
Ma anche il successo di un orientamento ed un'impostazione come quelli del nostro partito
Che hanno tenacemente ricercato le vie dell'intesa
E saputo affrontare con vigore quelle della lotta
Le elezioni regionali e amministrative del settantacinque
Con l'imponente avanzata del nostro partito
O il recupero di posizioni da parte del Partito socialista
Con la ritrovata intesa fra le forze di sinistra
Determinarono un mutamento profondo nella realtà politica
Il Partito comunista difende diventa forza di governo ben al di là dei confini
Per le tradizionali e consolidate regioni rosse
In una grande parte del Paese incentivi e metropoli decisive
Il bilancio di queste esperienze e imponente positivo
E lo è e non solo in rapporto alle situazioni di dissesto
All'eredità delle pratiche clientelari e conduttrici alle angustie dei mezzi finanziari
Ai limiti della legislazione
Con cui le amministrazioni di sinistra hanno dovuto fare i conti
Il bilancio è complessivamente pali due rilevanti
Per alcuni risultati concreti per il rapporto con i cittadini
Per l'impulso dato alle forme agli strumenti della partecipazione democratica
E anche da queste prove io credo che venga un'ulteriore conferma
E la capacità della correttezza
Della pulizia morale
Della dedizione degli impegno per gli interessi comuni
Ossia dell'acqua delle qualità
Che fanno del Partito Comunista Italiano un partito che ha tutti i titoli per partecipare al governo del fare
Lo spostamento di porti a sinistra
Il mutamento di responsabilità e di potere nell'ambito del governo locale
Il peso conoscente che in Parlamento è venuto assumendo al nostro partito
E insieme l'aggravarsi delle condizioni del Paese
Pongono all'ordine del giorno l'esigenza di una nuova fase politica
E la consapevolezza che i due momenti della storia politica della nostra Repubblica
Quello del centrismo e quello del centro comunque del centrosinistra siano ormai passati
Che bisogna cercare da parte di una Democrazia cristiana non più arbitra esclusiva soluzioni nuove
Che prevedono una qualche intesa Polynt era un movimento operaio sembra emergere
A un certo punto né i dirigenti più e lui più illuminati della Democrazia Cristiana
E tuttavia
Al momento di una scelta che in qualche misura riconosca questa anomala realtà
La Democrazia cristiana chiude la via ad ogni possibile ragionevole soluzione
E la legislatura muore così nel settantasei
Lo ricordate
Per il rifiuto della Democrazia Cristiana a concordare col Partito comunista e gli altri partiti democratici anche solo un limitato programma di fine legislatura
All'inizio del settantasei anche questo era per la DC un limite invalicabile
Il volto del venti giugno
Ha fatto superare parecchi dei limiti e delle barriere già proclamate invalicabili
La portata dell'affermazione del PC sia compensi accompagna però a una ripresa elettorale della Democrazia Cristiana
E ha difficoltà politiche del partito socialista e delle forze democratiche in termini
Ne viene un rapporto di forze che rende estremamente difficile la riproposizione di vecchie alleanze
Ma che renderà assai travagliato e contrastato anche il processo di cambiamento politico
L'affermazione di quella linea di unità democratica testata
La scelta è la proposta fondamentale nostra
Noi rivendichiamo un pieno il rilievo il valore delle novità politiche
Che abbiamo fortemente contribuito a determinare con la nostra iniziativa è la nostra lotta
Il superamento nelle istituzioni
Per la preclusione di comunisti fino all'elezione a Presidente della Camera del compagno in grado
E fino al riconoscimento ricordate anche questo
E la piena validità della carne Datura del compagno Amendola per la presidenza dalla
La formazione del governo Andreotti sulla base dell'astensione determinante di gruppi comunista la stipulazione degli accordi programmatici del luglio settantasette
La formazione nel marzo di una maggioranza con la partecipazione del Partito comunista
Al positivo nel bilancio di questi anni non ci sono questi solo questi fatti politici
Ma come abbiamo ricordato tante altre volte
Il salvataggio della situazione economica e finanziaria
La difesa del potere di acquisto reale dei salari e dell'occupazione
La difesa del regime democratico con una linea di fermezza di fronte ai ricatti terroristici
La risoluzione positiva e unitaria della grave crisi istituzionale
Con l'elezione di Sandro Pertini a Presidente della Repubblica
Complesso complessa un rilevante di provvedimenti legislativi di portata innovatrice
I momenti significativi di dibattito e di lotta nel Parlamento
Da quelli che hanno visto scontri necessaria e salutare come lo scandalo lotti
A quelli che hanno segnato
Positivi e nuovi sviluppi unitari come è accaduto per la revisione del Concordato e soprattutto per la politica estera non abbiamo per questo né dubbi né esitazioni
Nel ribadire la giustezza delle scelte che abbiamo compiuto dopo il venti giugno
E ci si consenta di dire di fronte al coro strumentale di oggi
Per cui sembra che tutti o quasi siamo stati all'indomani del venti giugno
Fautori convinti gli artefici tenaci
Dalla politica di solidarietà
Che in verità questa linea è stata principalmente la nostra e che nella misura in cui è andata avanti ciò è accaduto soprattutto per l'impegno e la battaglia del nostro partito
Subito dopo venti giungo i primi tentativi della Democrazia Cristiana nono di ricercare la ricostruzione del centrosinistra
Se le forme politiche in cui si espresse alla linea della solidarietà sono state singolari anomale contraddittorie ciò è avvenuto perché altri partiti e soprattutto la Democrazia Cristiana non hanno voluto che assumesse fonte forme normali piene coerenti
Ecco perché ogni passo avanti è stato sempre contrastati Massimo faticoso
Condizionato ma pressioni e ricatti e ha comportato quindi tempi lunghi e confronti estenuante
Coloro che con tanta intontito Udine ci sono dovuti per la dissoluzione della maggioranza costituitasi nel marzo del settantotto
Hanno evidentemente dimenticato
Che nel gennaio di quell'anno voi venimmo accusati dai dirigenti democristiani di aver tentato una forzatura ingiustificata e incomprensibile per aver dichiarato la fine del governo delle astensioni
E lo stesso clamore hanno sollevato tre mesi fa
Quando abbiamo dovuto prendere atto che la maggioranza si era ormai il fatto suo
Di sorta
E abbiamo proposto la formazione di un governo di aspettativa piena solidarietà
La verità e che nonostante gli importanti passi avanti che si sono compiuti
Era rimasta sempre presente in tutto il corso politico di questi anni
Una contraddizione di fondo la Comit la preclusione nei confronti del partito comunista
E noi cui impegnandoci in pieno abbiamo avvertito che quella contraddizione pensava
Sulla forza mobilità attrice sulla capacità e operativa del Governo
E abbiamo avvertito denunciato che quel su quella contraddizione venivano fondandosi modellini viene
E tentativi Polo molteplici di resistenza di contrattare
Quella contraddizione in realtà non solo ha minato dei rapporti politici e parlamentari
Ma condizionato i contenuti la sostanza e gli obiettivi programmatici
Dando luogo a due interpretazioni diverse della politica di emergenza e di unità
Noi abbiamo impegnato nostro sforzo per gli interinali
Se rinnoverò una carica Attinà
Nella Democrazia cristiana e non solo minestra
Ha prevalso invece una visione statica rivolta a mantenere immutati
A considerare invalicabili di momento in momento gli equilibri raggiunti
La preoccupazione nell'assillo
Di salvaguardare il più possibile il proprio sistema di potere
E di non mettere in crisi o gli interessi del composito schieramento elettorale su cui esso si fonda
Non vorrei ripetere in modo particolareggiato
I motivi che tra l'altro
In del settantotto e l'inizio di quest'anno
Ci hanno fatto ritenere insostenibile la situazione e hanno determinato la nostra decisione di uscire dalla maggioranza e di porre il problema
Di un chiarimento politico di fondo
Abbiamo preso quella decisione
Quando abbiamo avvertito che erano ormai in strada
La sostanza contenuti gli obiettivi essenziali del programma
Vi è stato un accumulo di fatti negativi
La verità è che quando si è trattato di passare dalla fase dell'azione e dell'in misure immediate
Di salvataggio ed il risanamento economico e finanziario
Alla fase innovatrice delle riforme nel campo economico
In quello sociale e culturale nell'organizzazione dello Stato
Il passo della Democrazia cristiana si è fatto via via più lento recalcitrante fino a bloccarsi non si è trattato di un questo quadro
Attacchi
Rivolta a mantenere il mutuo a considerare invalicabili di momento in momento gli equilibri raggiunti
Nella preoccupazione nell'assillo
I salvaguardare il più possibile il proprio sistema di potere e di non mettere i Bruins più gli interessi del composito schieramento le
Così poco
Non vorrei ripetere in modo particolare dirige
Motivi che tra la fine del settantotto e l'inizio di quest'anno
Ci hanno fatto ritenere insostenibile la situazione
E hanno determinato la nostra decisione
Di uscire dalla maggioranza ed
Vento politico di Fo
Abbiamo preso quella decisione quando abbiamo avvertito che erano ormai destra
La sostanza
Iniziali per
Vi è stato un accumulo Pittachi nega
La verità è che quando si è trattato di passare dalla fase della Diomede le misure immediate
Il salvataggio ed il risanamento economico e finali
Alla fase innovatrice delle riforme nel campo economico in quello sociale e culturale
Nell'organizzazione dello Stato
Il passo della Democrazia cristiana sia fatto via via più lento
Recalcitrante fino a bloccare
Non si è trattato dunque solo dello stillicidio offensivo è gratuito
Delle provocazioni di un dirigente democristiano che si proclama ministro e poi vice segretario in funzione anticomunista
Belle dichiarazioni di un altro
Ex vicesegretario
Che proposito aveva Democrazia cristiana e rapido trovare le posizioni del Partito comunista
Il fatto è che anche l'onorevole Zaccagnini
Nel suo viaggio negli Stati Uniti
Ripropose il dubbio sulla ispirazione democratica del partito comunista italiano e dichiarò che la maggioranza era anche un mezzo
Attraverso il quale indebolire il partito comunista e rafforzare la democrazia cristiana
Anche questua contato pur non essendo l'essenziale
Ha contato perché non c'è politica di collaborazione che avvenga
Con le denigrazione gratuita è continuo
Alle tradizioni alla realtà al prestigio all'orgoglio di un grande partito formativa
Moltissimo
Si può chiedere ai comunisti
Di sostenere un Governo di democristiani
E offendere ogni giorno i sentimenti più profondi
Non solo di comunisti ma di milioni di italiani che hanno fiducia in me
Noi non abbiamo taciuto
La responsabilità di altre forze politiche
Il Partito repubblicano che per noi è stato e rimane un incubo interlocutore serio
Ha fatto largamente ricorso alla pratica delle riserve critiche delle prese di distanza
E non ha esitato a minacciare l'uscita dalla maggioranza nel caso che non fosse stata decisa l'immediata adesione al sistema monetario europeo
Il partito socialdemocratico ha condotto una incessante ossessiva polemica
Contro il cosiddetto rapporto privilegiato tra Democrazia Cristiana e il Partito Comunista e ha rivendicato una diversa formula di governo fino al preannuncio già in autunno dall'apertura di una crisi
Per ciò che riguarda il partito socialista già prima della tensione determinata sì nell'estate scorsa dalla polemica ideologica
Allora mi sono apparse preoccupanti
Le interpretazioni infondate della politica di solidarietà come rapporto preferenziale tra Partito Comunista e Democrazia Cristiana
Le coperture gli avalli dati alle tesi
Che la collaborazione fra le due maggiori Polito forze politiche potesse comportare il rischio
E venisse già in qualche misura esprimendo così una sorta il regime repressivo delle minoranze del dissenso delle libertà individuali
Nel dibattito ideologico euro ma occorre qui ribadire che da parte nostra consideriamo non solo legittimo ma necessario in confronto serio approfondito
Sul terreno delle strategie degli orientamenti dei programmi
A noi sono apparse gravi le conseguenze che Nivea libero tratti sul terreno politico
Infatti la messa in discussione della legittimità e coerenza democratica
E dell'autonomia internazionale del nostro partito
Offriva una nuova copertura e un nuovo alibi alla preclusione della Democrazia Cristiana
Non a caso l'onorevole Galloni si ritrova si affrettò a dichiarare che proprio gli argomenti di Craxi erano gli stessi che avevano portato i dirigenti democristiani a rifiutare una collaborazione di governo colpirci sia al centro che in periferia
Questi elementi di tensione di divisioni intervenivano proprio nel momento in cui l'accordo e l'impegno unitario delle forze di sinistra
Erano condizioni decisive per superare le resistenze che si andavano accentuando nella Democrazia cristiana
Noi abbiamo ripetutamente con chiarezza
Avvertito che non saremmo rimasti indifferenti o rassegnati
Di fronte a tutte le reiterate manifestazioni di violazione degli accordi assunti
Ed è lo spirito solidale che avrebbe dovuto accomunare tutti i partiti della maggioranza
Lo abbiamo detto nel comitato centrale di luglio
Lo abbiamo ripetuto a settembre alla festa nazionale dell'Unità
Abbiamo detto che nessuno doveva consegnare
Che noi eravamo nella maggioranza come aspiranti a una sorta di legittimazione
O per fare un tirocinio democrazie
Abbiamo detto chiaro e tondo che nella maggioranza eravamo disposti a starci
Se si procedeva
In modo tempestivo e coerente all'attuazione del programma
Se si rispettano quegli impegni di rinnovamento
Che era uno la ragion d'essere dalla politica
Di solidarietà e della maggioranza
Abbiamo parlato abbiamo agito con estrema pazienza e non ce ne prendiamo cercando fino all'ultimo di arrestare il logoramento della maggioranza e di farle riprendere slancio la credibilità del Paese
Ma i nostri avvertimenti ai nostri moniti
Non si è prestata attenzione
Non si è prestato ascolto
è stato un grosso abbaglio quanti
E non si tratta solo della Democrazia Cristiana
Hanno creduto che l'intangibilità del quadro politico
Dovesse valere in particolare per noi
Quali che fossero i colpi che ci venivano indirizzati colto
è stato un errore in cui io credo in particolare re accaduta la Democrazia cristiana
Forse perché non ha l'abitudine
Ad alleanze e collaborazioni su basi di effettiva uguaglianza
Bisognerà che un giorno o l'altro lo capiscano
E il Partito Comunista Italiano non è un partito che ci si può permettere di trattare come una forza subalterna
La decisione che abbiamo preso a gennaio
Con meditata ponderazione per coscienza dei nostri poveri e delle nostre responsabilità
Nei confronti dei lavoratori del popolo italiano
Non c'è proprio da favoleggia Aresu qualche riposto motivo
Dietro non ci sono ci ha avuto pressioni esterne
Nell'acutizzarsi della situazione internazionale e del resto sfugge ad ogni logica questo tipo di correlazione
Non c'è ad almanaccare il nostro non è un partito
Nel cui congressi si giochi e si decida su una qualche mossa a sorpresa
Ecco anche
Molto anche se siamo stati spinge sollecitati dal mare essere d'alabastro
E se tra i motivi della nostra decisione ci passi ci fosse anche questo
Di parte poca cosa signori
L'orientamento di una base che raccoglie il nerbo delle classi lavoratrici Caforio
Non farebbe anche questa una prova
Dal malcontento che si era creato nelle masse popolari
E non credo davvero solo in quelle che seguono noi verso l'operato del governo dei partiti della maggioranza
Ma le ragioni di fondo della nostra scelta
E non vi è stata certo in questa contrapposizione fra vertici e direzione del partito sono state quelle limpide precise che ho ricordato
è stata ancora più a fondo
La preoccupazione per il vitto divario che veniva accentuando così
Tra le necessità del Paese
E la capacità di intervento adeguato
Dal governo e questa preoccupazione avrebbe dovuto essere di tutti i partiti della maggioranza
Invece gli altri sembravano protesi soprattutto nel gioco dal logoramento del Partito comunista
Non poteva subire quel ciò
è vero quindi che uscendo dalla maggioranza abbiamo voluto anche salvaguardare del Partito comunista
Abbiamo voluto evitare che la comprende la compromissione
In una esperienza ormai logora
Potessi offuscare offende
Tratti essenziali della fisionomia
Ed è la funzione del Partito Comunista Italiano
Ma anche questo risponde a un interesse generale
Perché questo partito comunista italiano
Con la sua forza e con i suoi caratteri
Con la sua politica
Questo partito nazionale temo tematico e di classe questo partito non settario ma neppure arrendevole è un bene prezioso per l'Italia
è un cardine per ogni prospettiva di progresso e direi la realtà seria innovatrice che sia nata nella storia recente del nostro Paese
Gennaio uscendo dalla maggioranza
Abbiamo posto la questione di fondo
Quella della formazione di un governo di unità nazionale
Nel corso dei tentativi di Andreotti prima e poi di la Malfa
I dirigenti democristiani hanno continuato a opporre un rifiuto
E gli altri partiti ancora una volta hanno preso atto senza batter ciglio di questa preclusione
Quando poi in un confronto diretto fra la nostra delegazione quella della Democrazia Cristiana
Abbiamo chiesto
Avendo i dirigenti democristiani dichiarato che non esistono preclusioni ideologiche
Quali fossero i motivi oggettivi interni o internazionali
Che non consentivano la Democrazia cristiana una collaborazione governativa con il Partito comunista
è emerso che la vera ragione di queste colonne d'Ercole questa
I dirigenti della Democrazia Cristiana
Temono di fare un passo che potrebbe urtare gli interessi anche solo di una parte
Del variegato mondo democristiano
Il limite invalicabile e dunque solo quello di rischi che la Democrazia Cristiana non
Con
Ma i rifiuti sono stato altrettanto rigidi oppose anti nei confronti di altre le nostre proposte
La democrazia cristiana rifiutato
E altri partiti non l'hanno raccolta
L'idea di un governo imperniato sui partiti di sinistra
Che pur senza la partecipazione della Democrazia Cristiana concordasse con essa al programma che avesse il suo appoggio
Il sostegno che per più di due anni noi abbiamo dato un governo tutto dalla Democrazia cristiana sembra sia stato una sorta di favore che ci è stato fatto
Pensare che la Democrazia cristiana possa far portare qualche cosa di analogo appare invece cosa inaudita
Quasi che l'interesse del Paese coincide con l'inamovibilità nel governo della Democrazia Cristiana
Ecco no
Alla proposta di includere nel governo parlamentari dei gruppi della sinistra indipendente e riformare il governo al di fuori della logica della ripartizione dei ministeri fra le correnti democristiane
A quest'ultima richiesta indennità non sia data mai una risposta formale e se ne comprende il perché
La col divento della nostra rispetto richiesta sarebbe stato un segno davvero tangibile
Per la volontà di voltare pagina rispetto a un metodo di governo e sottogoverno divenuto ormai intollerabile
E che ha accettato e getta discredito sulle istituzioni
Ma la Democrazia Cristiana e così tenacemente abbarbicata a questo metodo
Che perfino quando ha dato vita all'attuale tripartito
Ha cacciato via le uniche due persone che non sono espressioni di sue fuori
Postola
Che ha dato prova di essere un capace corretto ministro
è il professor Prodi che non ha avuto neppure il tempo minimo necessario di mettere alla prova la sua competenza
La Democrazia Cristiana ha detto infine no alla proposta di un'intesa per i casi più gravi delle giunte regionali e del Comune di Trieste
Sia detto dunque no
A ogni segno di effettivo superamento delle preclusioni nei confronti del Partito comunista
Ad ogni atto rivolto a determinare un clima più a utenti
Di solidarietà
E a questo punto era davvero una pretesa assurda
Che il Partito comunista
Tubi tornasse a far parte della maggioranza
Non può che condurre a un vicolo cieco questa sorta di aut aut
Secondo lui secondo cui noi non potremmo stare
Né all'opposizione ma avremmo l'obbligo puntuali di dare i nostri voti
Senza nessuna garanzia di non tornare alla situazione
Che aveva caratterizzato l'ultima fase di vita della maggioranza
E perché mai avremmo dovuto subire questo ricatto
Perciò era logico e giusto e noi l'abbiamo fatto che di fronte al rifiuto delle nostre proposte e perfino delle garanzie minime da noi richieste per appoggiare un governo noi affermassimo che si poteva dar vita a governi e maggioranze senza i comunisti
E che se avessimo dovuto stare all'opposizione era certo che il Partito Comunista avrebbe esercitato il suo ruolo nel rispetto pieno delle norme democratiche
E con un orientamento costruttivo e tutti
A noi pare dunque del tutto evidente accerto
Che nel corso della crisi abbiamo compiuto uno sforzo più serio per evitare elezioni anticipate
Non abbiamo certo scaricato su altri la responsabilità dei
E tuttavia ci appare assai singolare
Facendo carico in primo luogo e con maggiori partiti
Di cui prima sede denunciava un preteso fatto di regime
Di trovare una soluzione
Imputando quindi a presunte reciproche pregiudiziali
E rigidità della Democrazia cristiana e del Partito comunista le difficoltà a raggiungere un punto d'incontro
Il Partito socialista e non l'ha mai spiegato quale sarebbe la nostra
Mentre è evidente che di pregiudiziali né esisteva ed esiste una sola
Quella della Democrazia Cristiana nei nostri confronti
Esso dei nostri contro
Irrigidimenti da parte nostra non vi sono stati nemmeno quando l'incarico è ritornato nelle mani di Andreotti giacché anche in quel momento non abbiamo fatto Capri proporre
Le proposte e le richieste di garanzie che avevamo fatto nei confronti dell'onorevole la Malfa
L'ennesima ostinato rifiuto della Democrazia Cristiana
Ha segnato il carattere il significato politico del governo tripartito
Abbiamo criticato in modo severo i criteri che la composizione e le scelte degli uomini
Ma il prevalere per la pratica deteriore della spartizione dotata dei ministeri
Ha suscitato questa volta riprovazione sconcerto in ogni parte disagio e amarezza perfino nelle file della Democrazia Cristiana
E ora improvvisa dolorosa scomparsa dell'onorevole la Malfa
Far perdere ulteriormente ragione di consistenza politica a questo governo
Ma al fatto ma il nostro giudizio critico non investe solo i difetti della struttura del governo il fatto più grave che il tripartito si presenta non come una premessa una garanzia di ripresa ma come un colpo di arresto della politica di solidarietà
Come il risultato l'espressione delle preclusioni arroganti e il miglior guida la Democrazia cristiana nei confronti nostro party
è evidente quindi compagne e compagni
Il nodo politico che gli italiani sono chiamati a sciogliere
Una linea invita democratica
Capace di trarre l'Italia dalle secche drammatiche pericolose della crisi
Capace di garantire un nuovo sviluppo del paese edifici ormai che il Partito Comunista Italiano partecipi al governo della mafia
Ciò che vogliamo mettere in luce
E che un tale governo anche se i partiti che lo compongono mantengono diverse prospettive per l'avvenire
E oggi una esigenza nazionale
Ed è la condizione necessaria per far fronte alla realtà e incombente e minacciosa
Dell'attuale crisi del Paese
E per rinnovare nel profondo la vita della società
E dello Sperto
Non c'è possibilità di salvezza di rinascita per il nostro Paese
E difficile salvaguardare un'ordinata e sicura convivenza civile
Se non si procede sulla via della partecipazione
E dell'impegno diretto delle classi lavoratrici e dei loro partiti
Nella direzione dello Stato
Delle tesi noi abbiamo affermato che la linea dell'Unità Democratica
Può comportare sbalzo ustioni articolazioni diverte delle maggioranze di governo ma oggi male governo ha bisogno il Paese
Quale governo può esprimere garantire una politica di solidarietà democratica
è un artificio
Escogitato per difendere accanitamente una posizione gli esclusi lirismo e di dominio della Democrazia Cristiana
La tesi di alcuni dirigenti democristiani
Che solo dopo che si sia superata l'emergenza
Sarà possibile dare via
Ha scelto di collaborazioni noti alterna
Ma si ritiene davvero superabile l'emergenza che preme ancora oggi così drammaticamente
Senta che tutti i partiti democratici collaborino alla guida del Paese
E si inficino la mobilitazione più ampia dei lavori e dei cittadini in un impegno straordinario
Occorre dunque insiste
Il governo di cui viene necessita oggi
è un governo di coalizione democratica
Un governo a cui partecipa il Partito Comunista pieno titolo
In condizioni di uguaglianza
E composizioni corrispondenti al suo ruolo e alle sue responsabilità
Di grande forza operaia e popolare questo è l'obiettivo fondamentale della nostra battaglia politica
E se ci sarà della battaglia elettorale
E chiaro perciò
Che poniamo il problema della partecipazione al governo sapendo che esso comporterebbe per noi
Prove difficili appesantito
Non per vedere come sta sancita la nostra legittimità democratica
Questo titolo ce lo siamo conquistati con la nostra lotta antifascista e democratica qual è il nostro lavoro con le nostre idee e con sacrifici per la causa della libertà d'Italia che sono stati tali e tanti da superare il confronto con qualsiasi altro partito Italia
Uguale reclusioni
I tubi sulla coerenza democratica del partito comunista devono cadere non perché abbiamo bisogno di diplomi agli atti ma
Ma perché nell'interesse del Paese che sia all'opposto al predominio della Democrazia cristiana e che il Partito comunista badante
Nessuna delle coalizioni governative
Che hanno escluso il Partito comunista è riuscita a spezzare questo predominio nessuna di esse ha saputo instaurare fra i partiti che la componevano un rapporto di pari vita
Ne sperimenta di questi anni d'altra parte ci sembra che sconfitti la ricerca
E arrenda ormai assai ardua la possibilità
Gli accorgimenti sottili e di soluzioni anomale
C'è un rapporto di coerenza tra maggioranza parlamentare composizione del governo che occorre ristabilire
E che tanto più è necessario rispettare in situazioni eccezionale
L'esigenza di una ripresa di un rafforzamento delle posizioni politiche elettorali del Partito comunista
Non può tuttavia essere vista esclusivamente in funzione
Dell'obiettivo del governo
Perché bisogna che i lavoratori i cittadini abbiano chiaro che la forza del partito comunista
Quale che sia la prossima collocazione parlamentare
E in ogni caso l'elemento decisivo garanzia fondamentale
Per la difesa delle conquiste degli interessi delle classi lavoratrici
Per una politica di giustizia e di sicurezza democratica
è un punto di riferimento c'ha c'è aperto e saldo
In una situazione in cui sono sposi preoccupanti segni di confusione e di Marassi ma e di pericolo
E per questa ragione di fondo che noi chiederemo
Che sia estesa e rinnovata la fiducia al Partito Comunista Italiano
Elemento basilare della politica di unità democratica è stato
E resta per noi il rapporto con il Partito Socialista Italiano
Non si può certo nascondere il fatto preoccupante che abbiamo vissuto e viviamo un momento difficile nei rapporti tra i due partiti
Dobbiamo sforzarci di individuarne in modo oggettivo le ragioni di agire per superare tensioni malintesi contrasti
Perché la comprensione intesa all'unità della sinistra
è un bene prezioso per il movimento operaio e per il Paese
Momento difficile ma intanto bisogna dire che il quadro della collaborazione non è mai stato tanto esteso come oggi
E che in generale i risultati di quest'opera comune nelle Regioni nelle Province e Comuni
Sono positivi
E confermano la validità e l'importanza del riporto unitario
Bisogna dire in secondo luogo che quando si lasciano da parte le esasperazioni e le forzature
Che tendono a stabilire contrapposizioni storiche e ideologiche irriducibili e schematiche
Non si possono negare anche sul terreno della strategia di lotta per il socialismo
Quarta la fiducia al Partito Comunista Italiano
Elemento basilare della politica di unità democratica è stato
E resta per noi il rapporto con il Partito Socialista Italiano
Non si può certo ma nascondere il fatto preoccupante che abbiamo vissuto il viviamo un momento difficile nei rapporti fra i due partiti
Dobbiamo sforzarci di individuarne in modo oggettivo le ragioni
Di agire per superare tensioni malintesi contrasti perché la comprensione intesa l'unità della sinistra
è un bene prezioso per il movimento operaio e per il Paese
Momento difficile
Ma intanto bisogna dire che il quadro della collaborazione non è mai stato tanto esteso come oggi
E che in generale i risultati di quest'opera comune nelle Regioni nelle Province e Comuni
Sono positivi
E confermano la validità e l'importanza del riporto unitario
Bisogna dire in secondo luogo che quando si lasciano da parte le esasperazioni e le forzature
Che tendono a stabilire contrapposizioni storiche e ideologiche irriducibili e schematiche
Non si possono negare anche sul terreno della strategia di lotta per il socialismo
Punti rilevanti di avvicinamento di convergenza
In particolare per ciò che riguarda il rapporto fra democrazia e socialismo
Perché dunque le difficoltà attuali
Esso non sono sorte per una qualche contestazione da parte nostra
E per qualche nostro comportamento negato ore dell'autonomia
Dei due partiti
Anche se bisogna guardarsi da parte nostra
Da atteggiamenti insufficiente
E di insofferenza
Alcuni dirigenti socialisti hanno messo in discussione spesso in termini di polemica propagandistica
La nostra tradizione storica il nostro patrimonio ideale culturale
Noi abbiamo risposto in modo pacato
Ma ovviamente non ripudia al mondo
Come in fondo ci si richiedeva le nostre radici e peculiarità
E si è una lezione si può si vuol trarre da quelli dibattito ideologico
A me sembra che da esso resta confermato il valore della peculiarità dell'uno e dell'altro partito
Che è un dato vitale della storia del movimento operaio italiano
è un elemento dinamico dalla realtà politica e culturale del nostro Paese
Ma non bisogna trascurare un altro insegnamento che viene dalle polemiche di questi ultimi tempi
Bisogna guardarsi dall'esasperazione
E ciò vale naturalmente anche per il nostro partito
Perché queste finiscono per esacerbare gli animi
E per avvelenare i rapporti fra i militanti dei due partiti che dovrebbero sentirsi pur sempre compagni
Tutto sentiamo una necessità di chiarezza e un bus
Si tratta di sapere se la distinzione e autonomia
L'affermazione del proprio ruolo l'emulazione la ricerca di uno spazio più ampio
Vengono considerate dal Partito Socialista Italiano nell'ambito di una linea di un obiettivo
In cui la forza complessiva e l'unità dei partiti della sinistra
Sono condizione indispensabile per ogni politica di progresso della democrazia e delle classi lavoratrici
Se è così siamo d'accordo non siamo d'accordo invece
Perché non vediamo quale vantaggio ne avrebbero i lavoratori e il paese se la ricerca di uno spazio più ampio diventa un Fini ha Sestini infine asse
Da perseguire a ogni costo e con politiche oscillante
Pone ad esempio
Dichiarando che ci si allinea con le posizioni tipiche e tradizionali di certe socialdemocrazie europee
Ora manifestando simpatia verso posizioni di tipo radicali ed estremisti
Chiarire e importanti
Per una politica di unità
Sia che sia senza dubbio bisogno di un'aperta e forte dialettica che possiamo anche dire di un algoritmo nell'iniziativa nel Lazio
Ha però bisogno anche innanzitutto di chiarezza
Sugli obiettivi politici e di fondo e ha bisogno anche di un avvicinamento sul terreno programmatico
Tanto più nel momento in cui l'esigenza e la possibilità di una politica di cambiamento e di trasformazione sono aperte in Italia
E in Europa occidentale
Noi restiamo convinti che una politica di difesa democratica e di Rinnovamento Sociale se deve avere la sua funzione propulsiva
In una maggiore intesa tra comunisti e socialisti
Hanno necessariamente nella situazione italiana rilevanti interlocutori
In primo luogo le forze sociali e politiche democratiche di ispirazione cattolica
Comprese quelle che trovano espressione nella Democrazia cristiana
L'esperienza di questa fase politica in particolare dal settantaquattro ad oggi deve mettere in guardia dalle impronte interpretazioni come dire
Metafisico
A storiche
Sulla natura immutabile di questo partito
E dalle definizioni e sentenze schematiche e superficiali
In porta a cogliere i processi reali
La sostanza degli orientamenti e delle posizioni politiche
E la verità è che dopo il momento appunto di crisi degli anni settantaquattro settantacinque
La sconfitta nel referendum sul divorzio
Lo scontro nel gruppo dirigente
La Democrazia Cristiana perseguito realizzato una ripresa
Attraverso un indubbio cambiamento nell'impostazione politica la linea chiamata del confronto
E con uno sforzo rivolto a riaccreditare la sua immagine di forza popolare
La vicenda politica dal venti giugno ad oggi ha messo in luce gli elementi positivi
Di un orientamento che sembrava contemplare un passaggio dal confronto all'intesa
A fondare la collaborazione tra le forze democratiche col Partito comunista
Sulla valutazione della profondità e gravità della crisi italiana
E su una prospettiva che pur in un gradualismo cauto
Avrebbe dovuto impegnare in un processo di cambiamento della società
Noi crediamo che l'esperienza pur così travagliata delle intese e convergenze
Che si sono realizzate in questi anni
Abbiano comunque lasciato dei segni positivi nella Democrazia cristiana
E noi agiremo in modo che essi non vengano cancellati e disperso è un fatto però
Che sono emersi anche i limiti alle ambiguità della linea del confronto
è un fatto che ha l'estraneità delle cose
La Democrazia Cristiana compiuto un ripiegamento
Hanno ripreso vigore le forze conservatrici
E quelle più caratterizzate in senso popolare hanno in sostanza c'è tutto
Ma noi non abbiamo affatto sottovalutato l'importanza delle prese di posizione con cui i dirigenti della Democrazia Cristiana
Nel corso della crisi di governo
Hanno affermato hanno affermato che non esistono più pregiudiziali ideologiche
E che la storia del trentennio repubblicano sta a testimoniare la coerenza e funzione democratica del partito comunista
è un'acquisizione tardiva
Che ha però un grande rilievo
E che speriamo non venga rinnegata nel prossimo futuro perché se così fosse vorrebbe dire che quel riconoscimento era solo un espediente per tenerci parla giacca e ad ogni costo in una maggioranza ormai svuotata di ogni credibilità
In ogni caso sia fatto ormai più chiaro per tutti
Che la dichiarata impossibilità di una collaborazione governativa fra la Democrazia Cristiana e il Partito comunista
Non può essere più motivata con le preclusioni ideologiche
Ma proprio ciò mette in luce che il rifiuto di una collaborazione nel governo con il Partito comunista
E l'ultimo strumento che rimane in mano alla Democrazia cristiana
Per difendere le sue posizioni e il suo sistema di potere che essa non vorrebbe venisse indica intaccato in un processo di trasformazione democratica che pure l'esigenza interesse dei lavoratori e delle masse popolari
Che danno consenso e seguono la Democrazia Cristiana
E anche io credo dei suoi quadri dirigenti più aperti essendo
Qui è la contraddizione che bisogna rompere
Con una battaglia che indichi non solleva responsabilità della Democrazia Cristiana per l'attuale situazione critica del paese ma anche quella di non aver saputo cogliere l'occasione le possibilità
Dopo il venti giugno
Di una grande politica di rinnovamento
Qui è la contraddizione che bisogna rompere con una battaglia che facendo leva sui problemi più acuti sulle soluzioni necessarie
Colpisca nella Democrazia cristiana le resistenze le posizioni conservatrici solleciti gli orientamenti e le forze democratiche più pronti alla comprensione
All'intesa con il movimento operaio e con il partito comunista
Per questo è necessaria un'azione continua
Ed estesa in tutto il Paese sulla base sociale della Democrazia Cristiana
Ed è necessario che il confronto e la lotta investano non solo i problemi sociali e politici ma anche i grandi temi idea
Le prospettive di cambiamento di costruzione di una società nota
La nostra linea dal mostra condotta anche nella crisi di governo
Hanno avuto un'impronta è un obiettivo preciso
Quelli dagli unità non intendiamo cambiare incalzeremo la Democrazia Cristiana ci batteremo con vigore controlli ambiguità ripiegamento diversi usure e le arroganze per questo obiettivo dignità
Compagne e compagni
Riassumo ora sempre per alleggerire la vostra fatica dato che all'uscita
Alla fine dei nostri lavori avrete il testo scritto completo
Le ultime due parti del mio rapporto
Che sono relativa all'una la politica delle alleanze
E l'altra al partito
Circa la politica delle alleanze
Vorrei osservare
Essenzialmente
Ciò che del resto fa parte
Della impostazione tradizionale che il nostro partito a seguito su questo grande tema
Che per noi la politica delle alleanze
Non si può fondare soltanto
Su una convergenza di interessi
Tra l'altro le tagliato e altre determinate figure sociali
Naturalmente esiste il proletariato esistono i ceti medi produttivi della città delle campagne
Esiste al polo opposto a quello della classe operaia
La grande borghesia
E tuttavia la stratificazione sociale è diventata più articolata e varia
Cresce e si differenzia un'aria intermedia cresce l'aria della emarginazione sociale
La classe operaia un insostituibile pensione dirigente non solo per la sua collocazione del processo produttivo
Ma per la sua azione politica durante la Resistenza e nel corso di questi trenta
Dobbiamo allargare il sistema di alleanze della classe operaia
E per questo ricordiamo soprattutto che le alleanze si cercano si definiscono essi formano
Facendo leva sulle forze interessate ad avviare a soluzione le grandi questioni nazionali
Vecchie e nuove economiche e sociali civili culturali
Lungo una linea di Risanamento e rinnovamento dell'intera società
Questa è la sostanza nazionale democratica che è stata sempre alla base della nostra concezione ed è la politica che avvelena
E in questo spirito affrontiamo la questione meridionale in questo spirito apprendiamo la questioni oggi così acuta e drammatica
Pelle Maffei giovanili in questo spirito abbiamo affrontato e affrontiamo
La questione delle masse femminili
Qui c'è un dato
Di novità
Che emerge non solo in Italia ma in tutto il mondo ce lo hanno ricordato per ultime le manifestazioni delle donne iraniane
Ma in Italia la presenza di un forte movimento operaio
E la sua azione politica
Hanno fatto sì che questo possente il risveglio della coscienza delle donne
Si esprimesse in modo più esteso del prolungato che altrove in grandi movimenti di massa in lotte con interventi militari in campo
I movimenti delle donne mettono in discussione non so con le strutture produttive gli assetti sociali ma le forme della vita famigliare e individuale
I rapporti tra le persone
Nella ricerca di nuovi valori e di nuovi costumi
Vanno oltre la semplice richiesta di parità
In tal modo le masse femminili
Indicano
Nuovi campi nei quali operare una profonda trasformazione
Il movimento operaio italiano ha dato un grande contributo
Per conquiste rilevanti come le leggi sul divorzio sull'apporto sulla parità sui consultori
Ma ripeto gli obiettivi dei movimenti Formigli non si esauriscono della richiesta di tredici nuove la loro corrente concretato corretta attuazione
Nelle tesi abbiamo affermato
Che nella società capitalista in
Ed è un'affermazione di grande rilievo
Insieme con l'oppressione di classe si prolunga
In forme nuove
La più antica soggezione imposta lato quella nei confronti dell'uomo
La denuncia di questa soggezione antica
è stata ed è un punto di partenza dei moderni movimenti femministi
E vero che alcune delle espressioni organizzate del femminismo sono in crisi
Secondo noi anche perché hanno voluto separare separarsi e contrapporsi
Alle grandi formazioni politiche e sociali delle classi lavoratrici
Ma l'idea che la donna debba liberarsi anche dalla soggezione nei confronti dell'uomo
Si estende nelle forme più varie nella coscienza delle grandi masse forme
Essa infatti un'idea giusta che noi dobbiamo fare nostra fine
Mica indicare alla classe operaia italiana la necessità di impegnarmi pienamente e anche commossi di lupo ideale
Nella lotta per la liberazione l'emancipazione della donna
Bisogna uscire da uno schema
Che influenzò anche il pensiero e l'azione di grandi rivoluzionari di ogni tempo
Secondo cui primati deve fare la rivoluzione sociale
E poi risolverà la questione qui
Bombole
Non deve essere più così
Il processo della rivoluzione sociale
Quello della liberazione della donna
Devono procedere di pari passo e sostenersi Bruno con la
Occorre fare
Con Alleanza solidarietà è pronta tra la classe operaia e d'altra parte non è di sesso maschile ma è composta di uomini e di donne e le grandi masse di fedeli
Nel progetto di tesi sono esposte nei loro aspetti di principio le nostre posizioni sulla religione e sulla questione cattolica
E voi sapete che vi è stata su questi problemi un'ampia e vivace discussione nel nostro partito e al di fuori
Sono state formulate proposte e richieste di precisazioni e di sviluppi che saranno esaminati dalla commissione delle testi sottoposti poi al congresso
Io voglio dire solo che la mia opinione è che sia fondata l'esigenza di una più netta affermazione
Che il Partito comunista in quanto tale
Non fa professione né propaganda di Artemis
A che cosa miri dalla nostra politica nel mondo cattolico anzitutto appresa rubare la pace religioso
E ciò richiede
Un corretto rapporto tra Stato e Chiesa
Alla luce del principio costituzionale per rispetto della reciproca sovranità nell'ordine proprio e dello stato e della chiesa
La revisione del Concordato deve servire a dare ai loro rapporti una regolamentazione nuova
Adeguata ai mutamenti che sono intervenuti e nella vita dello Stato italiano e nella Chiesa cattolica
C'è poi un secondo aspetto dalla nostra politica verso il mondo cattolico
Ed è quello che riguarda la ricerca di una più ampia comprensione reciproca
E di un'intesa operante
Con quei movimenti e organizzazioni di cattolici che avvertono la necessità di una trasformazione della società
Di una più alta giustizia e moralità
E alcuni dei quali si orientano in senso anticapitalisti e vi è infine il problema che ho già trattato
Per la nostra politica verso il partito della Democrazia Cristiana e in particolare del rapporto con le sue componenti popolare per noi io dunque evidente che sarebbe un errore ridurre la questione cattolica quella della Democrazia Cristiana
Ma ci sembra sbagliato sostenere
E il problema dei rapporti con la Democrazia Cristiana non sia parte qui in Italia
Del più generale complesso problema dei nostri rapporti con l'insieme del mondo cattolico
Dalle accenni che ho fatto sulla politica delle alleanze
E sulle questioni granché sulle grandi questioni nazionali
Dovrebbero esultare chiaro quale sia il vero senso
Per il compromesso storico
Esso non ha nulla a che fare con le deformazioni e contraffazioni che sono state e ne sono state nelle forme più varie
Della sua identificazione con la politica e con uno dalla sua identificazione con la politica e con i governi di emergenza
Fino alla banalità assurda e strumentale che lo presentava
Come un accordo di potere tra la Democrazia cristiana
E il Partito comunista italiano
Noi siamo tornati a precisare che questa strategia mostra
Non contraddice
Nell'ufficio alla pluralità delle forze politiche culturali né può essere intesa come uno spostamento della identità storica e politica
Dei singoli partiti
Ne esclude la possibilità di diverse formule di governo
Ma ciò che noi riteniamo indispensabile
Per la salvezza il rinnovamento del Paese
Sono la convergenza l'incontro
Fra le grandi masse di orientamento socialista comunista cattolico e tra le loro organizzazioni politiche e sociali e secondo questa linea abbiamo operato
Dalla Resistenza in poi
E abbiamo ottenuto grandi successi
E non parlo solo di quelli elettorali
Parlo del fatto che siamo riusciti anche anche anche in questi ultimi anni turbinoso ad evitare che il sig. ambulanze uno schieramento di forze sociali e politiche guidate dai gruppi più reazionaria di destra
Presenti anche nella DC
No non si capirebbe nulla della storia italiana di questi anni
E dei successi ed avanzate democratiche che vi sono stati se non si cogliesse questo elemento
Che è il frutto anche della nostra politica
Anche ottimista al senso del compromesso storico un'azione molteplice su diversi piani politico sociale di viale per isolare e sconfiggere i gruppi reazionari
La nostra preoccupazione permanente assillante
E quella di far avanzare il movimento operaio popolare
Perso raggiungimento di traguardi sempre più alti e stabili
Di giustizia di rinnovamento evitando al tempo stesso
Cioè le inevitabili reazioni resistenze contrattacchi dei gruppi reazionari
Trovino una base di massa
Tale da bloccare o respingere indietro tutto il movimento operaio o magari
Tale affossare la stessa
Democrazia
E per questo che ci battiamo anche
E dobbiamo batterci sempre più sul terreno ideale
Tenendo conto degli orientamenti che negli orientamenti di grandi masse
Emergono tendenze di segno opposto
Non è certo nostra la visione di chi pone l'accento solo sui fenomeni di regressione
Non si deve mai dimenticare
Il cammino gigantesco che è stato compiuto in questo secolo non sono le cose ma nelle coscienze degli italiani
Straordinario è stato il diffondersi delle coscienze
Il risveglio di sterminate parte inumana masse umane
Ad una prima consapevolezza di sé e del proprio destino
E per questo è stato decisivo il contributo prima del movimento socialista
E poi in modo particolare
Nella lotta antifascista in questo dopoguerra
Del partito comunista
Ma tutto ciò non ci impedisce di capire quante e quali e quante siano le manifestazioni negative
Che esistono sul terreno idea
Tendenze nazionalistiche le più varie
E al tempo stesso tendenze termici arrecano
Certezze assolute immediate
E allora si accavallano si intrecciano
Fenomeni di sbandamento di disperazione e di fuga dalla realtà e dalla reazione e lei nascere diffamati integralismi
Disse SI caratterizzate dalla più chiusa intolleranza
Non sono solo tendenze spontanee
è stato osservato giustamente per esempio
Che setter certe ristrette cerchie sociali
L'uso della droga era uno dei modi per sperimentare nuove sensazioni
La diffusione della droga pesante nelle periferie urbane
Questo terribile a fenomeni
è una sorta di imposizione analoga
Ma ben più perversa di quanto non fosse la sollecitazione alla all'alcolismo nella prima fase dell'era industriale
Riprendono stazione trovano ascolto del Chievo aggiornate tendenze il razionalisti che in vari campi della cultura
Il cui veleno viene poi propagato e diffuso attraverso mille canali
Che è un esempio da nulla
Ma è pur indicativo che una delle reti radiofoniche nazionali
E proprio quella che vuole essere considerata più cristianamente ispirata apre le sue trasmissioni mattutine
Con una rubrica detti in destinata meditazioni sulla fede cattolica
Ma anche con un'altra rubrica destinata alle previsioni astrologiche
Naturalmente non si tratta soltanto
Di questa
Diffusione distorta delle conoscenze
Delle tendenze in atto
Di carattere negativo c'è anche il segno che le conseguenze devastatrice che producono in alcune conoscenze certe posizioni estremistiche
Che hanno scambiato la lotta rivoluzionaria con il gesto violento con laccetti assicuriamo qui
Demolitrice di ogni acquisizione della civiltà umana
Di oggi conquista del movimento operaio nel mondo in Italia
Ci sono fenomeni Camel te per molti tratti richiamano
Quelli che caratterizzano la vita culturale e politica italiana negli anni del Futurismo
Del d'Annunzio ennesimo e del fascismo diciannove bis
Ieri il pericolo non certo nuovo ma oggi durante l'incontro
Diffusione portatele conoscente delle tendenze in atto
Di carattere negativo
C'è anche segno per le conseguenze devastanti principe producono in alcune conoscenze certe posizioni estremistiche che hanno scambiato la lotta rivoluzionaria con il gesto violento con la cieca furia mobili demolitrice di ogni acquisizione della civiltà umana di ogni conquista del movimento operaio nel mondo in Italia ci sono fenomeni Kamel Peppe per molti tratti richiamano quelli che caratterizzano la vita culturale politica italiana negli anni del Futurismo del d'Annunzio ennesimo e del fascismo diciannove bis ieri il pericolo non certo nuovo ma oggi grave di un contributo ho avuto di posizioni di azioni o appostamento e motivate
Ma tuttavia convergente degli scopi e mi risulta
E vi sono poi le altre correnti come ad esempio quella dei cosiddetti nuovi filosofi francesi le cui teorie sono poi vecchie vecchissime che vorrebbero indurre alla conclusione per non c'è nulla che possa cambiare niente in cui si possa crede ed è chiaro che da questa dalla diffusione di queste teorie possono derivare soltanto Oxford medi rivalutazione Apologia del capitalismo o adagiamento rassegnato nello Stato esistente delle cose o disperazione è anche così che si distrugge
Las Speranza e l'impegno per umanità e per un mondo migliori e rinnovato si dice che la nostra epoca sarebbe quella della caduta dei limiti in realtà molti che così dico no s'impegna ma costruirne al rigo
O a restaurare quegli antichi
Si dice ad esempio che è caduto il mito non solo di questo o quel Paese socialista ma dell'odio dico socialista in quanto tale socialismo stesso sarebbe un mito da abbandonare ma appunto ciò sovente nasconde la volontà di riedificare il mito della società capitali spicca come tappa conclusiva della storia umana e d'altra parte non è vero e non potrebbe esserlo
Che all'epoca nostra è quella della caduta di un mitizzazione è certo vero però che una forza come la nostra
Ha inteso da gran tempo il bisogno di liberarsi
Da quelle forme semplificate di fiducia e di speranza
Assumerò che assunsero la forma del mito e cappucci aiutarono
Votante mente come Grancia spia nato
Ad affrontare in tempi più aspri e duri dalla nostra lotta i tempi del fascismo e dalla guerra ma quella fase non ci siamo fermati
E dal settanta cinquantasei soprattutto
Siamo impegnati a liberare la coscienza nostra e di grandi masse
Da ogni forma di rito
Da ogni residuo di schematismo e Vitoldo Matiz
Siamo impegnati a fermare il carattere laico del nostro partito della sua lotta
Per fare avanzare nelle nostre file tra milioni di uomini e di donne
La conoscenza della realtà
E il senso dei processi storici come Travaglio complesso intricato contraddittorio
Ma questa visione regalistica iscritti il caso
Dalla storia della realtà
Non ci porta da vero a ridurre la nostra battaglia
Alla semplice correzione del male dall'affetto sociale esistente
Ci liberiamo da inetti ma non cadiamo in un piatto immobilismo
E anzi
Tendiamo a impegnarci con tutte le nostre energie
Era una vita per la vittoria di una causa che ha in sé ideali
E i valori più positivi per la società
E per l'uomo
Noi non pensiamo di offrire alcuna consolatori dia certezza Angelo
Sono menti Torino demagoghi tutti coloro i quali offrono l'immagine di un facile a Cannes
Di una felicità portata di mano molte di queste posizioni nate e cresciute nel distretto di ogni seria analisi della realtà hanno fatto tragica bancarotta sino a recare con sé una catena di disperazione etimo non ci sono facili scorciatoie dessert beh alcuna fuga dalla realtà ma non è certo il tempo non è mai il tempo per rinunciare alla lotta per chiudersi nel proprio fa
Ma
Riprendere fiducia e coraggio per impiegare l'una e l'altro razionalmente usando le armi della conoscenza storica e scientifica e lottando in modo organi esatto pani e compagni
Uno stato
Molto lungo
E assai più del previsto
In generale
Generale accade generale accade che quando i tempi della preparazione sono stretti e questa volta lo sono stati per molteplici cause ma prima di tutto per gli impegni derivanti dalla lunga e tortuosa crisi di governo quando i tempi sono stretti e più difficile
Scrivere in modo più succinto
E quindi
A questo punto io vorrei davvero avviarmi alla conclusione lasciando alla vostra lettura il capitolo che riguarda
Alcuni temi dell'orientamento e gravi da del partito che riguarda quindi sia
I problemi del nostro sviluppo organizzativo
Dell'andamento delle iscrizioni
E della forte della caratteristiche che ha avuto la formazione dei quadri
Nel corso degli ultimi anni
Che riguarda i problemi nella Federazione giovanile comunista che riguarda il bilancio che noi facciamo della così larga discussione precongressuale
Che ha dato il senso dalla profonda realtà democratica
Del nostro partito
Una realtà
Che pur non dando luogo a correnti organizzate grazie e anzi secondo voi proprio per questo si sviluppa in forme assai grave e con una dimensione che riteniamo non si verifichi in nessun altro partito
Italia
Questo carattere della nostra democrazia interna naturalmente elaborando norme lo vedremo quando si parlerà dello statuto
E soprattutto sollecitando un costume è un'azione degli organismi dirigenti che spingano
A dare sempre maggiore ampiezza
Alla circolazione delle idee
E alla partecipazione dei compagni a partecipare alle decisioni della vita del partito ma al tempo stesso compagni e questo non è in contrasto ma è anzi conditi io ne per lo sviluppo della democrazia nel partito bisogna alleggerire la vita del partito trattando pesantezza
Da troppi Vito quali ismi superflui da troppi abitudini burocratiche da troppe tra file di cui si può fare a meno
Premendo qui dinamicità tempestività e agilità al nostro lavoro ciò che del resto rende più facile non più difficile il contributo diretto dei compagni alle scelte e alle decisioni politiche e prati
C'è poi in questo capitolo rapidissimo Bilancio dell'azione complessiva del Vito dei suoi organi dirigenti
E delle sue organizzazioni
Nei vari momenti
Della battaglia politica e sociale particolarmente dal venti giugno ad oggi sottolineando
I risultati positivi ma sottolineando anche anche una serie di problemi i difetti io esigenze che sono le morti anche scritte sono emersi e che sono state del resto esaminate con profondo spirito critico e autocritico nei nostri
Dei nostri congressi e che riguardano
Sia
E che riguardano
Anzitutto un rapporto che si deve stabilire
Tra la nostra azione
Nelle istituzioni fra i partiti e la nostra azione tra le masse ma che riguardano anche altri problemi
Riguardano per esempio la necessità
Di una permanente lotta su due fronti abbiamo sempre e lo sentiamo quotidianamente nel pericolo nel nella vita del partito non lo svilupparsi e attuarsi della sua politica
Abbiamo sempre il pericolo
Di manifestazioni settarie
Che non intendono
Il significato innovatore rivoluzionario della nostra strategia unitaria
E di manifestazioni opportunistiche che interpretano invece della politica di unità soltanto come un lento e piano procedere il passo dopo passo ignorando che gli scopi e gli obiettivi del rinnovamento che noi perseguiamo per il nostro Paese comportano
Una grande politica di unità ma comportano anche momenti di tensione di scontro per battere le resistenze Marco Ricci
E ci sono anche due altre grandi esigenze che emergono nella vita e nel nord andamento dal partito una è quella di un certo conservatorismo politico e programmati
A volte accade
Che
Acquisita una certa elaborazione magari faticosamente
Ci si adagia in essa
Si insiste anche quando magari appare superato naturalmente può cadere che una certa impostazione una certa proposta programmatica una certa direttiva non si realizzi per difficoltà
L'impegno di attuazione e allora bisogna insistere ma può accadere invece
Che non si realizzi perché quella proposta o era sbagliata una più adeguata e allora bisogna con coraggio di fronte all'evidenza delle cose aggiornare
E in Nuova e ci ha poi all'opposto chi vuole Sempre anonimo Torri Novare tutto come si dice a rifondare tutto
E spesso non si trova poi nessuna proposta concreta
Spesso le innovazioni consistono soltanto in innovazioni verbali
Io credo che sia giusto reagire dobbiamo farlo tutti a certe forme del parlare dello scrivere piatte banali burocratiche
Incapaci di testare il pensiero e di suscitare interesse
Come disse una volta a Togliatti incerte riunioni sembra di vivere lei era ingloriosa della noia e dello sbadiglio
Gli accordi correggere il conformismo del linguaggio ma non lo si corregge come purtroppo avviene sempre più spesso in certi articoli in certi interventi in organismi di partito andando a un modo di esprimersi astruso astratto allusivo
Lo rifarò virgolettate adesso si usano sempre virgolette e caricate di chi sa quali significato pay-tv non capiscono oggi Peres è
Divenuto di moda usare termini come
Il sociale il politico il personale il primo
Chiedere a un passante
Che cosa intende quando si dice il politico egli non penserà accerto che si tratta della dimensione politica ma penserà ragionevolmente che si tratta di un uomo che sta in politica
E se li parlate del personale
E più facile che quel passante intenda che ci si riferisce alla figura
Gara caratteristiche somatiche di un uomo di una donna o magari al complesso dei dipendenti di un ufficio o di una via
Io parlare di vita personale di vita privata dell'atto politico di un problema o di una volta
Siamo di fronte a linguaggi politici che si che rivelano difetti alla cute di formazione
E di orientamento con culturale
E che possono portare a un distacco dalla realtà ecco perché parlavo di astrattezza che è la negazione di ciò che Lenin intendeva
Come essenza del metodo marxista
L'analisi concreta delle situazioni concrete sentite
Con la scriveva Marx
Nel suo noto saggio polemico miseria della filosofia in risposta alla filosofia della miseria del signor punto vedete che anche noi ci occupa
Dallo stesso mai con cui a forza di astratti io abbiamo trasformato ogni cosa in categoria logica
Così è sufficiente fare astrazione
Da ogni carattere distintivo di differenti movimenti per arrivare al movimento allo stato astratto all'al movimento puramente formale alla formula puramente logica del movimento Ozil metafisici si immaginano di fare delle analisi
Che a misura si staccano sempre più dagli oggetti e si immaginano di avvicinarsi al loro fino al punto di penetrarvi
Concludo con qualche parola soltanto sul tema dalla propaganda politica il diario
Che esige un deciso miglioramento perché la nostra linea può affermarsi
E tanto più oggi se viene difesa ogni giorno in modo combattivo dagli attacchi e dalle deformazioni dei nostri avversari
Se ad essa si conquistano milioni di coscienza tale qua delle quali diviene poi patrimonio
Se le nostre iniziative posizioni politiche vengono spiegate nelle loro motivazioni generali e per le conseguenze che hanno nella vita della gente e per il Paese ora per dare alla nostra azione politica questo più che mai indispensabile sostegno ideale propagandistico
E certo essenziale l'opera che svolge quotidianamente l'unità che in una situazione così tormentata e complicata come quella degli ultimi anni ha saputo dare un valido aiuto alle battaglie del partito
Ed è assai importante la funzione di rinascita e degli altri nostri organi di stampa
Ma questo non è sufficiente compagni ringraziamo i compagni che strappano tempo libero per diffondere ogni giorno e la domenica L'Unità entriamo olive
Ma ricordiamoci che oggi è più che mai valida la nostra tradizionale parola d'ordine i propagandisti del nostro partito devono essere tutti i suoi militanti in alt
Le parole la situazione esige
Che ogni comunisti ischio ogni comunista spiega il difenda la politica del partito fra i vicini di casa nei quartieri nei luoghi di lavoro o di studio
Nelle conversazioni che si svolgono nei mezzi di trasporto nei luoghi pubblici insomma in ogni circostanza in cui entriamo in contatto con i cittadini ed i nostri militanti
Sono talmente numerosi da poter parlare con milioni di persone naturalmente per fare questo come qualsiasi altro lavoro di partito
Bisogna essere informati e bisogna essere animati da una forte tensione ideale
E suscitare laddove non ci a sufficienza qualcuno arricciato il naso
Quando in un comitato centrale abbiamo detto che i comunisti devono possedere dimostrare uno spirito di tipo quasi missionari
Evidentemente non si intendeva con questo invitare ad assumere atteggiamenti Fidelis Fici dei quali anzi siamo venuti a dobbiamo sempre venire più liberandoci
Ma si voleva dire che senza una capacità di sentire all'altezza della causa per la quale combattiamo essenza trasmetterlo
E per sponde vale gli altri con slancio e con perseveranza no vi si risveglia numerosi conquistano le coscienze non si costruiscono un movimento e organizzazioni capaci di lottare e di star salde di fronte alle alterne vicende
Politiche alle professioni materiali e morali
E agli attacchi e Dio logici siano essi virulenti siano essi insidioso dei nostri avversari
E del resto il movimento operaio italiano poter crescere nella fase delle sue origini anche perché ci furono migliaia di militanti che praticarono anche nei luoghi più arretrati Horst
Illy le idee del socialismo allora nascente
E si prodigarono nel costruire l'avrete delle prime organizzazioni operaie socialisti
Ed è Nendo a tempi più recenti non è forse con questo spirito che migliaia di nostri compagni del Mezzogiorno è anche centinaia di militanti di altre regioni superando ostacoli e difficoltà di ogni genere con personale sacrificio organizzarono le grandi lotte per la terra e per mare rinascita e crearono nel Fulham
Formazioni organizzata del popolo quali prima non erano mai state conosciute
E con questo stesso spirito che bisogna lavorare anche oggi tenendo conto naturalmente dei mutamenti intervenuti e ne
L'economia e nella vita sociale e nel costume e anche delle novità degli indirizzi ideali e pratici
Che guidava la nostra politica e la nostra battaglia per affermare attraverso vie nuove il socialismo non credo compagni di dover concludere questo rapporto una perorazione termino perciò con la fiducia che i dibattiti e le decisioni del nostro qua
Ingresso daranno al parco nostro partito chiarezza di obiettivi capacità di combattimento forza realizzatrice
Affinché i lavoratori del Paese abbiano l'aiuto che si attendono dal partito comunista
Compagnie compagne e compagni dopo proprio a seguire i lavori ancora brevissimamente propongo è ora alla elezione delle seguenti Commissioni del Congresso commissione politica per le tesi Commissione per il programma delle elezioni troppe Commissione per i problemi di organizzazione per lo statuto Commissione elettorale Commissione per la verifica dei poteri
Ai i delegati in sonno in vista di onde gli elenchi delle commissioni del congresso
Lasciamo qualche minuto perché gli elenchi rivendono ai compagni qualche minuto qualche istante se vi sono osservazioni e proposte i compagni sono pregati di fax di farsi avanti e di avanzare queste proposte
No
Mi
Qualche minuto per legge
Ma capire
Ricca
Gli elenchi delle le commissioni sono arrivata ai compagni
No allora attendiamo ancora
Gli elenchi delle commissioni
E non estrarre dal rapporto
La
Avrebbero dovuto
Cioè
Società
Posti diversi
Si è sempre e solo dopo l'arrivo
Insaziabili anche qui ci sono gli elenchi
Sembra che sono commissioni
No
Compagnie allora le proposte delle commissioni sono arrivate dappertutto
Ancora no è di trenta di affrettare via altrimenti ritardiamo ancora parecchi nostri lavori
Vi è transitato all'organizzazione grazie se cessasse il sindacato
Sì sì sì hanno anche
Cosa livello organizzato
Vogliamo
Quattrocento
Su
Era
Possiamo procedere
Se
Vi sono allora osserva
Quest'
Quindi
Qua
Questa
Quindi
Questi
Qua
No Antonio Monte Soro delegato di Genova il segretario regionale della Liguria seguirà la compagna Loretta Monte Maggi
Compagni
Il tema della piena coerenza fra il nostro modo di intendere la politica di unità e solidarietà nazionale
E la decisione del partito di uscire dalla maggioranza parlamentare
è stato al centro di tutto il dibattito congressuale anche nella nostra regione
Il dibattito ha confermato con chiarezza tale coerenza
Un dibattito dibattito è stato serrato teso ampiamente autocritico ma francamente io debbo dire che non vi ho riscontrato nello scoramento per le indubbi le grandi difficoltà che stanno di fronte a noi né il prevalere di valutazioni politiche che portino a considerare come fallimentare il bilancio della politica del partito negli ultimi anni e che propongano perciò l'esigenza di una sorta di ritirata strategica o di capovolgimento di rotta Ines sette in questi anni la politica di unità ha fatto passi avanti importanti nel corpo vivo del partito come ricordava ieri il compagno Luporini essa costituisce ormai un grande patrimonio
Al quale il partito nella sua determinante maggioranza vede collegata alla possibilità del cambiamento non c'è dubbio che per il nostro partito oscurare nel presente e nel futuro la politica di unità democratica significherebbe oscurare la fiducia e l'impegno per il cambiamento stesso della società e dello Stato ad impedire che questo avvenga dobbiamo essere tutti impegnati
Tuttavia la nostra decisione
Di sollecitare un chiarimento di fondo nelle posizioni degli altri partiti e in primo luogo della Democrazia Cristiana è una decisione che fa piazza pulita di tutte le distorsioni e di tutte le interpreta ogni maliziose e strumentali che sono state date di questa politica e che in qualche modo hanno finito per incidere anche in alcune zone dal nostro partito questa decisione va dunque intesa
Come un punto di passaggio indispensabile se si vuole mettere fine ad ogni attendismo tra rimasto e rilanciare con forza a tutta la nostra prospettiva
La politica di unità democratica è fondata su una in su una intuizione di fondo la crisi della società italiana è profonda e tende ad aggravare sì fino al punto di rottura mettendo in pericolo le stesse istituzioni democratiche
La società italiana e certo sospinta in avanti dalla volontà di rinnovamento delle classi lavora
Tredici e dei ceti laboriosi mai anche Paesi pesantemente condizionata dal pericolo di gravi involuzioni antidemocratiche ed incombenti spinte disgregante
Il vasto corpo del moderatismo presente nella società italiana
Può di volta in volta essere coinvolto nei processi di trasformazione
Oppure essere trascinato su posizioni conservatrici o anche persino apertamente reazionari
Affidate alla loro logica spontanea le tendenze della disgregazione suscitate dalla crisi spingono il moderatismo verso destra anche le contraddizioni nuove provocate nel corso dell'azione tra sua matrice
Suscitano controspinte lo stesso versetto producono gli errori di vario genere compiuti nel corso di questa Lazio
Come dalle forze che lottano per il cambiamento la politica di unità si propone perciò di arrestare questa logica spontanea disc elegante e di invertire la tendenza essa punta a mantenere sul terreno democratico e a spostare progressivamente in avanti le contraddizioni e i conflitti che via via si manifestano punta a mantenere un collegamento dinamico
Tra le forze progressiste e quelle moderate sequestra l'obiettivo centrale della politica di unità dovrebbe essere persino ovvio ma così forse non è stato per tutto un periodo di tempo che è la possibilità di tennis Joni contraddizioni e rotture è un fatto reale al quale bisogna sempre essere preparati essere preparati a questa eventualità preparare il partito fare chiarezza fra le masse lavoratrici dischiude discutere francamente dei problemi aperti
E cosa altrettanto importante che impegnarsi nella necessaria elaborazione programmatica e nella battaglia per la sua rigorosa e coerente applicazione
Se la politica di unità perde dinamiche mo'e assume le sembianze del Fatah listi costato di necessità se non riesco se non si riescono ad arrestare i processi di segregati allora la minaccia per la democrazia è grande
Allora un partito dei lavoratori deve rivolgersi alle masse che rappresenta e al Paese intero per denunciare questa situazione questo noi abbiamo fatto e stiamo facendo è con disinteressato spirito unitario che gli ieri abbiamo ha consentito la nascita del governo delle astensioni ed è la nuova maggioranza parlamentare e con lo stesso spirito unitario che oggi rompiamo gli indugi e scendiamo in campo aperto chiedendo di fronte al Paese una verifica di fondo a chi rivolgiamo questa richiesta di una verifica di fondo innanzitutto alla Democrazia Cristiana
La Democrazia cristiana si presenta oggi con una posizione che solo apparentemente è una posizione di forza
Certo e s'è convinta di avere recuperato la fiducia di una parte delle masse che nel mille novecentosettantaquattro settantacinque l'avevano abbandonata certo l'attacco terroristico ha ottenuto il risultato di presentare la Democrazia Cristiana come vittima e al tempo stesso offerto nuovo spazio alla spregiudicata campagna via che è stata sapientemente sollecitata verso un nuovo tipo di anticomunismo e anche il vecchio anticomunismo che sembrava sopito certo la prosecuzione dei processi disc eleganti e l'apertura di alcuni fronti riforma consentono momentaneamente alla Democrazia Cristiana di far leva sulle incertezze sulle paure bistrati e gruppi che sono alla ricerca di sicurezza e di continuità
Sentita si più coperta la De Grazia cristiana ha ritenuto di tirarsi indietro conferendo alla politica di unità un carattere sempre più riduttivo e di transitorietà ma se questo è l'atteggiamento della Democrazia Cristiana ebbene mi sembra che si trova di un grosso abbaglio l'abbaglio è duplice sul piano politico immediato e su quello della prospettiva del Paese sul piano politico immediato i dirigenti democristiani non possono riuscire a spiegare come mai dopo avere riconosciuto la nostra utilità nella maggioranza dopo avere sostanzialmente respinto soluzioni diverse da quelle della politica di unità nazionale fino al punto di sciogliere le Camere dopo che alcuni autorevoli dirigenti della Democrazia Cristiana hanno ripetutamente dichiarato che siamo un grande partito democratico dopo averci chiesto i voti e invitato a non passare all'opposizione continuano a rifiutare di fare un governo con noi a questo punto non può che essere
Il Paese a decidere
A questo punto si tratta di chiedere a tutti di riflettere sulle ragioni di una simile assurdità e se la Democrazia cristiana afferma ma ho lascia intendere di non essere ancora matura per fare un governo con il Partito comunista ebbene dobbiamo aiutarla noi a maturare chiedendo il voto per il Partito Comunista Italiano
Per quanto riguarda la questione della prospettiva poi la contraddizione della democrazia cristiana e ancor più di fondo perché ormai è chiaro che dal modo in cui verrà sciolta questa contraddizione dipenderà la sorte stessa delle istituzioni democratiche terrori si muove forze eversive dichiarano ormai apertamente che l'obiettivo e la guerra civile la Democrazia cristiana fa la vittima ma non dimostra la volontà di agire concretamente né sul piano dell'impegno politico unitario
Per creare un clima di reale solidarietà e compattezza del Paese né su quello della riforma di alcuni corpi dello Stato all'interno dei quali problemi di trasformazione democratica sono ormai aperti istanza di rinnovamento sono presenti e condizionano le possibilità stesse di un recupero della efficienza di questi corpi nella lotta contro il terrorismo questa è la situazione che viviamo drammaticamente anche a Genova e Liguria
Una città è una Regione che una parte della stampa si è sforzata di dipingere come la capitale del terrorismo no casomai Genova la Liguria sono fra i centri più vitali della risposta di massa al terrorismo
Qualunque sia la richiesta con la quale si presenta
Pieno per la Liguria sono centri in cui partiti operai come ha fatto Guido Rossa ma anche magistrati
Poliziotti
Compiono interamente con coraggio il proprio dovere nella lotta per isolare isolare il terrorismo ed eversione il punto è un altro dunque riformare certi corpi dello Stato costruirà una nuova efficienza democratica per la Democrazia Cristiana vuol dire perdere in collegamento con alcuni gruppi di potere
Per questo si rifiuta di qua di farlo ma questo porta allo sfascio l'alternativa a una politica di riforme democratiche è una inarrestabile spinta verso la paralisi e quindi verso sbocchi sempre più apertamente Real si amare che possono portare alla dissoluzione della nostra Repubblica quali sono le proposte e soprattutto in concreto operare della Democrazia Cristiana per la fondamento di strumenti di lotta contro il terrorismo ed eversione che per essere davvero efficaci devono essere prima di tutto risanati e depurati dai noti inquinamenti emersi dal passato
Non dobbiamo avere timidezza nel rivolgere questi interrogativi le grandi masse Deborah inoltre sapere che nel nostro Paese e forse anche all'interno della stessa democrazia cristiana
Vi è chi pensa ad equivoci accomodamenti con il terrorismo e forse è forse più diffusa di quanto non si creda la tentazione di accettare la instaurazione di una sorta di crisi ma mafioso chiede avrebbe portare il terrorismo ad acquisire alcune zone franche in cambio di tre due e di favori reciproci dobbiamo rendere chiaro alle masse lavoratrici che l'antidoto principale contro questo veleno sia
Allora voi è il Partito Comunista Italiano perché il Partito Comunista Italiano ha scelto fin dall'inizio la via della fermezza perché il Partito Comunista Italiano non posizioni di potere da difendere dentro i corpi dello Stato ne favorì
Ho indulgenze da chiedere ai terroristi come ormai l'esperienza ha ripetutamente dimostrato
Il governo democratico dell'economia poi è l'altra grande questione su cui si gioca nella prospettiva immediata la chiave di milita dell'ATER risposta che la Democrazia Cristiana sa dare i problemi della prospettiva
Il compagno Castellano attratta e altri compagni
Hanno trattato un aspetto di questo problema che noi in Liguria consideriamo di tale non soltanto per la nostra regione ma per il Mezzogiorno per il Paese
Non basta definire con chiarezza gli obiettivi su questo punto
Né si tratta soltanto di attivare alcune leggi di programmazione che abbiamo strappato si tratta di vedere sia la Democrazia Cristiana accetta di porre mano alla riforma delle partecipazioni statali alla riforma del sì
Tema bancario e creditizio ad una coerente linea di decentramento istituzionale ad una riforma della struttura degli apparati amministrativi che del mischia in termini nuovi la questione della tempestività della efficacia e della responsabilità della spesa con la nostra stessa esperienza di governo a livello locale
Stiamo innescando processi democratici nuovi che conducono alla definizione di una nuova capacità di programmazione e di gestione del governo locale i congressi svoltisi in Liguria hanno messo
In luce che un grosso cammino è stato compiuto da settantacinque ad oggi un cammino che sta consentendo non solo di ottenere risultati in termini di risanamento di opere e di servizi
Ma che sta arrivando ad un livello superiore il confronto politico e culturale tra istituzioni e società tra istituzioni e soggetti dello sviluppo economico e sociale in sintesi l'impegno della Regione e degli Enti lo
Ali governati dalle sinistre ha contribuito a spezzare il vecchio rapporto corporativo e clientelare che esisteva precedentemente fra le amministrazioni democristiane e Chieti e gruppi economici e sociali
Ci sembra un risultato importante da sottolineare il fatto che al superamento del vecchio rapporto non è subentrato il vuoto e cioè non era affatto scontato
Nuovi rapporti su basi diverse si sono stabiliti e si vanno stabilendo attorno al quadro di riferimento e alla nuova capacità progettuale dimostrata dalle giunte di sinistra
Serate la Democrazia Cristiana di dimostra priva di una propria capacità progettuale priva di una proposta alternativa
Naturalmente noi non sottovalutiamo affatto la capacità della Democrazia Cristiana di stabilire lo stesso rapporti di massa
E di raccogliere vasti consensi popolari
Ma anche qui la questione è quella della prospettiva
L'opera di risanamento e di trasformazione avviata negli ultimi tre anni potrà proseguire con efficacia
Solamente se verrà affrontata la questione della riforma di certi meccanismi e degli strumenti del potere statale anche se questo significa incidere sul sistema di potere dalla Democrazia cristiana ma mi sembra dunque rispondente al vero
L'affermazione secondo cui dal momento che la resistenza conservatrice nella Democrazia cristiana
Si è fatta più forte tutto sarebbe ritornato alla situazione precedente al contrario la situazione è più che mai appena i suoi sviluppi dipenderanno dall'esito delle lotte ed allo scontro politico delle prossime settimane e dei prossimi mesi
Dunque la questione del Partito comunista nel governo del nostro Paese noi non la poniamo in astratto come pure la formula di governo
La questione del pieno coinvolgimento del movimento dei lavoratori è in rapporto alla difesa della democrazia alla riforma dello Stato e alla questione della programmazione democratica in questi anni si è discusso molto fuori e dentro il sindacato i movimenti di massa di programmazione e di partecipazione democratica dei lavoratori
Nel momento in cui il nostro congresso esprime come è giusto ai lavoratori impegnati nelle coppe contrattuali tutta la sua solidarietà e il suo sostegno mise in ora che sia necessario ribadire che sono con la partecipazione diretta al governo delle forze più rappresentative del mondo del lavoro sarà possibile compiere effettivi e sostanziali progressi
In questa direzione i contatti hanno bisogno di un quadro di riferimento programmato democraticamente io credo che nessuno possa mettere in dubbio il tenta so compiuto dal nostro partito di contribuire alla costruzione di questo quadro la nostra impostazione sia sforzata di misurarsi non solo con le questioni degli obiettivi ma con quelle degli strumenti delle coerenze delle compatibilità per una politica di programmazione democratica e la cosa veramente assurda è che proprio per avere fatto questo con grande impegno non solo gli operai comuni ci sono stati attaccati dagli avversari ma sono stati in qualche caso lasciati soli da molti altri che spesso si riempiono la bocca di parole come partecipazione e democrazia anche dentro il sindacato ecco uno dei oggi per interrompere il processo di costruzione di un clima di fiducia e di solidarietà nazionale
Il tema della programmazione democratica
E la possibilità di un suo avvio è dunque un tema che dobbiamo continuare a Pau ore per dare sostegno alle lotte contrattuali e per dare sostanza alla stessa parola d'ordine del Partito comunista ma nel governo del paese compagni mi sembra infine giusto sottolineare nel nostro congresso
La consapevolezza del valore della politica di unità democratica
Come consapevolezza che non deve offuscare il problema del rapporto con il Partito Socialista Italiano la comune esperienza nei governi locali in questi anni è stata un'esperienza difficile scomoda ma ricca di potenzialità
Nelle giunte di sinistra della Liguria la collaborazione si è avviata mentre veniva alimentato non da noi
Un clima di sospetto e di artificiose polemiche
E proseguita in condizioni difficili ma nonostante tutto ciò i risultati ci sono stati
La manovra insidiosa tendente ad avallare l'idea che tutto sommato fra centrosinistra e giunta di sinistra non ci sarà per inferenza è una manovra sostanzialmente fallita al compimento del ciclo amministrativo sarà difficile per chiunque sostenere questa tesi
Ma il limite vero nel rapporto col Partito Socialista è un altro troppo spesso noi non siamo riusciti a sviluppare un confronto reale non fatto solo di punture di spillo sulla prospettiva della sinistra italiana
Credo che con la campagna congressuale si sia cominciato a modificare la situazione
Nelle tesi noi poniamo come un obiettivo fondamentale noi di per sé sufficiente a certe ma di altissimo interesse per i lavoratori quello de la conquista di una maggioranza parlamentare per i partiti della sinistra
Nelle tesi insistiamo sull'esigenza di spostare i rapporti di forza a vantaggio di tutta la sinistra all'interno dalla politica di unità rispetto alla Democrazia Cristiana
In questo senso risulta chiaro
Per chi non vuol deformare le nostre posizioni che se li è un problema di rapporto privilegiato all'interno della politica di unità esso riguarda proprio le forze della sinistra e la loro capacità di realizzare sui punti qualificanti di un programma di trasformazione una convergenza reale dei contenuti e degli obiettivi di lotta ciò è tanto più vero è necessario nella prospettiva di un confronto tra le forze comuniste socialiste socialdemocratiche in Europa
E proprio nella prospettiva europea noi dobbiamo mettere in guardia contro ogni tentativo e manovra di preparare astratta e contrapposizioni frontali tra blocchi i partiti della sinistra tra loro comunismo euro socialismo
Perché il movimento operaio tagliano potrà contare di più nella prospettiva europea se non rinuncerà alle proprie tradizioni alla propria storia ai propri tratti caratteristici originali che non sono tali solo per il Partito Comunista Italiano ma anche per il partito socialista il quale possiede un patrimonio storico e di più
L'asse che lo distingue dalle socialdemocrazie europee e che interessa salvaguardare da parte dell'intero movimento operaio italiano
Il patrimonio di lotte e di conquista della sinistra italiana è un dato storico concrete questo patrimonio è stato appurato nel corso di polemiche e dibattiti astro incerto
Ma anche di un lungo lavoro comune perché allora presentarsi con un'immagine deformata
Di chi è diviso da concezioni opposte e inconciliabili
Perché non portare insieme nel più rigoroso rispetto dell'autonomia dei partiti i frutti di queste lotte di questo comune lavoro in ogni sede nella quale i lavoratori devono far sentire la loro voce
è una domanda alla quale insieme comunisti e socialisti dobbiamo saper rispondere
Abbiamo ripetuto compagni permessi che dobbiamo riuscire a essere contemporaneamente in ogni sede partito di lotta e partito di governo
Abbiamo stentato a trovare un giusto equilibrio tra i due termini talvolta oggi mi sembra che i due termini si Salvino in una grande prova che dobbiamo sostenere
Dobbiamo dare fino in fondo e senza riserve è una grande battaglia politica ideale unitaria e di massa
Per portare le forze che esprimono gli interessi più autentici delle masse lavoratrici dei giovani delle donne alla piena assunzione di responsabilità nella direzione politica del Paese
Invitiamo i compagni delegati e invitati a seguire con maggiore ordine in silenzio anche quest'ultima parte del congresso avvisa i compagni che si sono iscritti a parlare ma l'l'hanno potuto fare per mancanza di tempo che sono pregati di presentare il loro intervento scritto per la pubblicazione agli atti del congresso entro le ore undici disse da mane perché gli interventi per essere considerati validi al fine del congresso anche quelli scritti devono essere presentati prima delle conclusioni del compagno Berlinguer
Do la parola la compagna Loretta Monte Maggi delegata di Firenze e presidente del consiglio regionale della Toscana
Campagne e compagni
Nel dibattito politico e ideologico che si è sviluppato negli anni negli ultimi tempi
I nostri interlocutori politici non hanno dato molto rilievo alle tesi preparatorie del nostro congresso ed in generale non abbiamo notato un qua il Colari interesse da parte loro neppure per quegli argomenti che ipotizzando alcuni caratteri generali della futura società socialista in Italia
Avrebbero dovuto maggiormente interessare chi con tanta insistenza di per lungo tempo ci ha rilevato il Gia riporto pressanti richieste di garanzie democratiche chiamando Shin causa più che per il nostro bene aree quotidiano nella presente Società proprio per le nostre intenzioni future relativi al modo in cui avremmo concepito i caratteri generali di una nuova società socialista potranno quindi istantanee dodici dall'assenza di interesse dimostrato per ipotesi quale qui egli avanzate ai punti dieci dodici e quindici delle nostre tesi ove è per l'appunto affrontiamo i temi del pluralismo economico e poi il tipo e del rapporto del partito con lo Stato temi di una complessità notevole sui quali ci rendiamo conto che anche da parte nostra occorre Rifle serie di battere assai più di quanto non abbiamo fatto ho potuto fare finora perché si tratta di temi sui quali non vogliamo certo limitarci ad offrire ipotesi astratte
Ma nella direzione delle quali vogliamo indirizzare fin dal presente il nostro impegno ed il nostro lavoro e tuttavia quelle formulazioni generali poteva annunciare rappresentare un utile punto di confronto buoni Go culturale e ideale non solo all'interno della sinistra ma anche con il mondo cattolico e con la Democrazia Cristiana le questioni poste nelle tesi non sono di poco rilievo né ci sembra di scarsa intere se anche per gli altri essa affrontano indirizzi generali sui quali le masse oggi chiamano a confrontarsi tutti i partiti e da tutti esigono risposte e sono i problemi relativi allo sviluppo poi dalla programmazione democratica del dell'economia del pluralismo politico e dell'alternanza nelle funzioni di governo del pluralismo sociale sono in sostanza i grandi nodi centrali della democrazia nel nostro Paese e non solo in esso pare a me che nelle ipotesi avanzate nelle perizie i nostri interlocutori politici post sono trovare terreno di ulteriore verifica non solo dei nostri connotati io delle nostre vocazioni democratiche ma anche del nostro concreto impegno politico oltre alle condizioni per un confronto che sia il risultato di concezioni diverse Mattesi anche a verificare quanto di quelle ipotesi stia già insito nella nostra Costituzione repubblicana e quanto come invece esteta e ma di lì a trarne le potenzialità positive nell'interesse dei lavoratori e del Paese e quali no di rapporti perciò su questa Tirreno l'impegno nostro possono essere concretamente costruiti analogo intere e se ci saremmo aspettati per quanto formulato nelle tesi riguardo al rapporto del partito con lo Stato soprattutto per quanto attiene a quella indicazione centrale secondo la quale il Partito d'avere stare parte dello Stato e non deve essere destinato a dilatarsi asta
Non ci sembrava dopo le accese polemiche su socialismo e democrazia che questa affermazione dovesse cadere nel vuoto ma che al contrario anch'essa merita se nel confronto e perché no per meglio a comprenderci a vicenda anche una comparazione rispetta la collocazione e nella costituzione trovano i partiti nei confronti della società e dello stato odierni ma tant'è questo confronto e qualche interesse compagne non c'è stato e se è vero che anche il silenzio spesso fatto di parole possiamo comprenderne le ragioni quanto andiamo ai fatti come non sia facile per la Democrazia Cristiana nonostante lo Stato costituzionale la più volte vantata affezione allo stato di diritto misurarsi e confrontarsi su questo terreno
No dopo che per un trentennio o non possiamo ignorarlo essa appelli seguito tenacemente l'obiettivo della identificazione dello Stato italiano con se stessa e nel momento in cui ancora o sì cerca di rallentare di alterare il processo di riforma democratica dello Stato disdire mortificare nei fatti il sistema delle autonomie fondato sulla costituzione repubblicana sul pluralismo la Democrazia Cristiana ha spesso nel passato molte parole auto presentandosi spesso come il partito pluralista per eccellenza eppure compagni non si sfugge all'impressione e da un po'di tempo e sarà dimostri meno attenzione a questo termine c'è da chiedersi quindi senza demagogia se questo affievolirsi almeno di parte notevole delle sue compone
Interne dall'entusiasmo per il pluralismo non sia dovuta al fatto esso ha acquisito specie negli ultimi anni caratteri nuovi grazie al nuovo spazio conquistato dal movimento operaio ed alle sue organizzazioni nella società all'emergere di un nuovo pluralismo delle istituzioni e nelle istituzioni ed all'emergere
Allora qua a Roma la compagnia Loretta Monte Maggi delegato di Firenze e presidente del consiglio regionale della Toscana
Company
Nel dibattito politico e ideologico Principato nicchia negli ultimi tempi
I nostri interlocutori politici non hanno dato molto rilievo alle tesi preparatorie del nostro congresso ed in generale non abbiamo notato un particolare interesse da parte loro neppure e perché gli argomenti che ipotizzando alcuni caratteri generali della futura società socialista in Italia avrebbero dovuto maggiormente interessare chi con tanta insistenza dei per lungo tempo
Ci ha rilevato ci ha rivolto pressanti richieste di garanzie democratiche chiamando in causa più che per il nostro operare quotidiano nella presente Società proprio per le nostre intenzioni future relativi al nodo in cui avremmo concepito i caratteri generali di una nuova società socialista potremmo quindi prenderci dall'assenza di interesse dimostrato per ipotesi quale Pdl Ava entrate ai punti dieci dodici e quindici per le nostre tesi ovvia per l'appunto affrontiamo i temi del pluralismo economico e politico ed è il rapporto del partito con lo Stato
Per anni di una complessità notevole sui quali ci rendiamo conto che anche da parte nostra occorre riflettere e dibattere assai più di quanto non abbiamo fatto ho potuto fare finora perché si tratta di temi sui quali non vogliamo certo limitarci ad offrire ipotesi astratte ma nella direzione delle quali vogliamo indirizzare fin dal presente il nostro impegno ed il nostro lavoro e tuttavia quella formulazione generale potevano già nel rappresentare un utile punto di confronto politico culturale e ideale non solo all'interno della sinistra ma anche con il mondo cattolico e con la democrazia a Cristian le questioni poste nelle tesi non sono di poco rilievo Neji tempra di scarso interesse anche per gli altri esso affronta gli indirizzi generali spirituali le masse oggi siamo noi con contanti tutti i partiti e da tutti esigono risposte esistono i problemi relativi allo sviluppo ed alla programmazione democratica del dell'economia del pluralismo politico e dell'alternanza la nelle funzioni di governo del pluralismo sociale sono in sostanza i grandi nodi centrali della democrazia nel nostro Paese e non solo Ines quale anni che nelle ipotesi già avanzate nelle perizie i nostri interlocutori politici possono trovare terreno di ulteriore verifica non solo dei nostri con nota io delle nostre vocazioni democratiche ma anche del nostro concrete l'impegno politico oltre alle condizioni per un confronto testi è risultato di concezioni Liberty ma tempi anche a verificare quanto di quelle ipotesi stia già intuito o nella nostra Costituzione repubblicana e quanto come invece e se tende a dilatare nelle potenzialità positive nell'interesse dei lavoratori e del Paese e quali immobili apporti perciò dunque questa Tirreno l'impegno nostro possono essere concretamente costruito analogo interesse ci saremmo aspettati per quanto è formulato nelle tende riguardo al rapporto del partito con lo Stato
Soprattutto per quanto attiene a quella indicazione centrale secondo la quale il partito da benestanti parte dello Stato e non deve essere destinato a dilatarsi asta
Non ci sembrava dopo le accese polemiche il socialismo e democrazia che questa affermazione dovesse cadere nel vuoto ma che al contrario anch'essa meritasse nel confronto e perché no
Per meglio comprendere ci avvicina imita anche una comparazione rispetta la collocazione tè nella costituzione trovano i partiti nei confronti della società e dello stato odierni
Ma tant'è questo confronto e questo interesse compagne non c'è stato e se è vero che anche il presidente questo fatto di parole possiamo comprenderne ragione comprendiamo infatti
Come non sia facile per la Democrazia Cristiana nonostante lo Stato costituzionale la più volte vantata affezione Allo stato di diritto misurarci e confrontarci su questo terreno dopo ok per un trentennio o non possiamo ignorarlo già inseguito tenacemente l'obiettivo della identificazione dello Stato italiano con questa destra e nel momento in cui ancor oggi cerca di rallentare di alterare il processo di riforma democratica dello Stato di dire moltiplicare i fatti il sistema delle Autonomie fondato sulla costituzione del tale
Sul pluralismo la Democrazia Cristiana ha spesso nel passato molte parole autopresentazione indulti come il partito pluralista per eccellenza
Eppure compagni non si sfugge all'impressione e da un po'di tempo gradini ostili meno affermazione a questo termine cioè da chi era il vero e quindi senza demagogia testi questo affievolirsi almeno di parte notevole delle sue componenti interne bella entusiasmo per il pluralismo non sia dovuto al fatto
Chiesto acquisito specie negli ultimi anni caratteri nuovi grazie al nuovo spazio conquistato dal movimento operaio ed alle sue organizzazioni nella società all'Emea
Cioè di un nuovo pluralismo delle istituzioni e nelle istituzioni ed all'emergere buona contezza mai avvertita prima grazie anche all'opera nostra dell'efficienza della KFOR
Ma degli apparati e dell'amministrazione dello Stato e del giovane alle decentramento democratica
Non certificate questo dubbio non è legittimo di fronte alle resistenze alla piena applicazione del trecentotredici
E di fronte ad atteggiamenti di oltranzismo politico quali quelli della Democrazia Cristiana assunto nei confronti di amministrazioni regionali e comunali impedendo il proprio rapporto con il nostro partito ha e nel contempo negando la deficienza strumentali e di parte quel concetto di autonomia fissato dalla Costituzione mortificando non profondamente dopo tante polemiche e critiche
Forte era legittimo piccoli è intatta e tanti testi cogliesse il valore di quegli attenzioni avanzate nei tempi sia pure come giusto nell'analisi critica nello scontro politico di misurare la mente la nostra volontà eguaglia faccenda compagnie anche la nostra buona fede confrontando anche la coerenza delle ipotesi da noi avanzate ad andarmene
Pone il nostro operare quotidiana
Ma questo non è stato fatto le nostre idee perpetua il futuro Epifani tende sempre a chi ha presentato definito almeno di ogni possibilità reali per quelle nostre idee la Democrazia Cristiana non
Ci sembra abbia mostrato interesse tutta protesa da tempo ormai a liquidare questo fardello troppo pesante della nostra presenza non troppo conciliante ed a tentare di ricomporre un tempo
Ma meno scomodo di alleanza
Questo confronto quindi non si è voluto
Ed incaricato molta interesse su questi temi e
Non
Si è dimostrato neppure da parte dei compagni socialisti che pure avevano aperto un confronto ideologico e per loro appariva determinante dichiarò non tocchiamo crediti a certi perché il tema confronto tra i nostri due partiti anche tutti i problemi della prospettiva socialista e condotto da ambedue le parti con la volontà di ricercare le strade più idonee per una trasformazione della nostra altro ci no non può che giovare al movimento operaio inquadrato sta indifferente nuove potenzialità e capacità contrattuali e di rinnovamento dall'Unità nella diversità delle forze della sinistra tanto più dispiaciuti e interpreti consentitemi compagni stiamo quando di fronte ad alleanze consolidata positivamente nel tempo tra comunisti e socialisti in molte cooperative locali e regionali e la Toscana
Un esempio in questo senso spendiamo affermazioni lei ci lasciano non possiamo negarlo sorpresi e perplessi circa la scoperta di nuove affinità elettive compatiti il cui limite andranno sempre più tende ad uno fra più o meno consapevole idee stabilizzazione del Paese e dall'aiuto indiretto alle forze moderate a dividere e sconfiggere il
Movimento operaio tutto questo pone quindi al partito un compito venga via etere capaci in prima persona di promuovere Cosa nostra iniziativa questo ed altro confronto portandolo tra le grandi parte dei lavoratori nella fabbrica tra i ceti medi ai giovani alle donne per verificare insieme al loro ed insieme agli altri partiti la nostra e l'altrui vocazione democratica
E per stimolare il movimento operaio e democratico a presentare di fronte alla Democrazia Cristiana ponendo a destra con molta forza nella sua qualità di partito dicono Torno stabilmente impegnato in questi trent'anni nella gestione della politica governativa la domanda circa le concrete garantire che va bene ventisei impegnata a dare oggi per uno sviluppo realmente democratico del Paese e non solo stiamo fatto compagni di quell'essenziale libertà di espressione di parola conquistata nessuno lo dimentichi sviluppata
Grazie al contributo essenziale del partito comunista ma anche di quella libertà testi costanti sempre più di giustizia sociale e di uno sviluppo economico tengo a Cobianchi tutto com'morale la Costituzione agli interessi generali delle grandi masse e del Paese di programmazione economica compagni si parla da tempo ma il cammino da percorrere questa e ancora faticoso lungo irto di ostacoli frapposti larga parte dalla Democrazia cristiana ed all'esperienza del centro sinistra che il Paese vive nella speranza e il piano fra citati impegni concreti per l'avvio di una programmazione democratica dell'economia che ci faccia superare gli squilibri territoriali e sociali ed offra prospettive di occupazione e di ripresa se esistono difficoltà anche obiettive per compiere quest'opera e noi non ne dubitiamo ci sembra che il terreno migliore per affrontarla sia quelle di affrontarle insieme con una comune è reale volontà deriso a questo proposito compagni e compagne sarebbe sbagliato a mio giudizio non tagliare gli sforzi tutte le amministrazioni regionali e comunali di sinistra stanno compiendo in questa dire
Riunione infatti mentre incontra il tentativo degli amministratori comunisti editing tra il monte regioni e la Toscana è una di queste di comprimere nei limiti del possibile l'aspetto al corrente
Per sviluppare nei limiti consentiti dalle finanze regionali ed alle procedure una politica di investimenti e di scelte programmatiche nessuna garanzia venuta dal governo centrale in questa direzione nella giusta ignora aree i nostri tentativi certo non facili di raccordare la spesa pubblica degli enti locali e delle Regioni per investimenti cioè risalente al più difficile dall'assenza di un raccordo partecipato di tutta la spesa pubblica e di una sua oculata selezione netto abbiamo fatto tacere il fatto tech con lealtà Bettelli età CGIL oppure in assenza di una generale inversione di Marcia capitanati dal cantante Martello di selezionare la spesa di Regioni ed enti locali esponendo anche i costi spesso India riletta e in prima persona a reazione del G da Dini non sempre positive mentre la Democrazia Cristiana stentata compiere scelte di governo o tentava di svuotare quelle compiute sotto la nostra pressione e ci attaccava in periferia alimentando
Do spinte corporativo certo la nostra azione non esente da errori e da Riccardo lungi da noi invece la volontà di un trionfalismo sarebbe inutile ed hanno
Questi errori questi ritardi dobbiamo superarli per superarli nel rapporto vivo e costante vuole ma ma non è da dimenticare che alle elezioni compagni non conti erano trentacinque anni di Vita ma soltanto otto Heather molti dai nostri amministratori gente intorno alla cosa pubblica a differenza dei ministri democristiani soltanto ad acqua con tempo rivoltando o comunque
Volontari
Castiglione capacità di lavoro e capacità anche di molte scelte amministrative giusto anche per quanto riguarda i residui passivi delle ragioni sarebbe l'ora credo dimettere ore chiarezze anche delle nostre contraddizioni perché anche acquisti erano i nostri diciamo no non vi è dubbio Steno noteremo i risultati positivi a cui tendiamo se non cambierà tutta il meccanismo delle formazioni delle leggi Nat giornali regionali
Anche sul terreno di una rivalutazione del ruolo e della funzione delle autonomie locali non possiamo far dimenticare da chi sono stati i comunisti al volgere lo sguardo a fondamento tale prima tirandole fuori dalle secche a galla vecchie norme della legge comunale e provinciale inclusi pioggia o dimentichiamo si volevano mantenere negando nel contempo la riforma delle Autonomie
Eccessivamente con l'aver introdotto alimentato grazie alla nostra iniziativa un nuovo bilingue articolato rapporto tra istituzioni e masse già rappresentato un fatto all'in one guardi l'amante nella storia politica e istituzionale italiana un rapporto test è entrato in crisi tolti da ed è larga misura a quelle forze le hanno ostacolato una politica di riforme Grizzana merito del Paese portandoci all'attuale situazione di crisi economica e di valori anche di partecipazione si è parlato molto da parte della Democrazia Cristiana il fatto è però compagni del nove fatto positivo tra le istituzioni e le mazze tra le autonomie locali e dei cittadini siamo stati noi a determinarlo ed oggi di ponente mai alla nostra attenzione come una delle questioni centrali lo sviluppo di questo rapporto finiamo sui problemi nella gestione della cosa pubblica tempi indirizzo politico perché questa è una delle condizioni per rafforzare la democrazia argini ma il tentativo del rilancio moderato pedante per bloccare quei tentativi in verità non solo della Democrazia Cristiana di snaturare il carattere delle autonomie locali
A terra domani ti ingegni finalizzate al presidenzialismo nelle istituzioni e non solo stravolgerebbe la democratica puro proporzionalità tra partiti ma distruggerebbe gravemente il carattere di connotati delle auto
La mia fissati dalla Carta costituzionale
Nega di essere sottovalutato
Che proprio le Regioni e le autonomie
Per iniziativa il più dalla volontà dei comuni
Il si sono presentate come gli organi anticipatori di esigenze di riforma attraverso esperienze ed elaborazione mi riferisco alle anticipazioni rispetto alla legge nazionale dei consigli di quartiere per la presentazione dei fratelli di riforma sanitaria informa del funzionamento delle Autonomie prima con il dibattito sui comprensori ed oggi con le ipotesi che si stanno trasformando anche in Toscana
Leggi regionali per le associazioni intercomunali che consentano insieme ad una gestione più razionale della Svezia e degli investimenti anche una gestione più partecipata stiamo lavorando compagni
Le regioni e negli enti locali in una situazione difficile contraddittoria di poteri conferiti ma non consegnati impegnato il testo a predisporre in quota di di lavoro tempo l'inerzia governativa per la mancanza di volontà politica non trovano quadri di riferimento e di sostegno generali Doni
In certi momenti consentitemi di affermarlo avvertiamo con acutezza inutilizzati maggior di appartenere ad una categoria di costruttori che anziché costruire l'edificio partendo dalle fondamenta sono costretti a costruirlo partendo dal tetto per gli ostacoli frapposti a realizzare le forme necessarie entro le quali rendere più aderenti alle esigenze reali le nostre scelte ed il nostro impegno e tuttavia compagni e compagne stimiamo profondamente convinti ed andiamo con
Comunque proseguire nell'altro lavoro conti un rigore e passione di prima per sperimentare ma anche per costringere a costruire quelle fondamenta necessarie per un nuovo assetto del Paese e quindi dobbiamo essere disposti a misurarci nel concreto per riformare democraticamente e questo ha portato a questo Paese in tal modo correndo anni noi stessi e anche lo chieda garantire di democrazia tanto più quanto più giorno per giorno ci impegniamo a dilatare gli spazi di democrazia reale e a rispondere positivamente alla pressante richiesta delle ma afferma di essere protagoniste nel governo della società e dello stato poiché ai compagni nel momento in cui ci impegniamo in quest'opera oggi senza rinviarla ad un domani socialista Gee Andy no guardi dice consapevoli che a quell'epoca vorremmo che cambi però i nostri interlocutori di una crescita di coscienza civile e democratica nella generalità dei cittadini che ventuno neppure no i capelli patenti ipotesi lo vuole intimo e non lo vogliamo sarà consentito Venus domani calpestare ed annullare al contrario tanto più lo svilupperemo tanto più di carattere no caratterizzerà come un fatto irreversibile come la base per la crescita ulteriore della domanda di democrazia di questa prospettiva noi comunisti non abbiamo paura dei restanti lavoriamo i lavori no ancor più nel futuro ecco la nostra più concreto parta di garanzia democratica sappiamo Democrazia Cristiana con altrettanto rigore e coerenza
Offre che a sua volta questo nostro Paese in crisi anche emerse resistenze documentali dai fra frapposte ad una politica di reale e non fittizia unità nazionale
Giusta tenendo conto della qualità della crisi e del tempo che stiamo vivendo degli interrogativi che nascano per grandi masse di uomini per il livello delle risposte che siamo chiamati a dare
Che possono essere graduali compagni ma non possono essere contingente
Non una tappa una fase qual sia si sia detto
Ma una crisi un passaggio di epoca a livello mondiale
Con un grande carico di rischio di guerra di possibile regressione della Società della natura dell'uomo ma anche con un grande carico di domande in libertà di dignità e di giustizia che si muovono fra masse umane Sempre più ampie perviene e informe prima sconosciute
Altri compagni nel corso di queste settimane ha parlato della prospettiva del due mila la Civiltà cattolica in un articolo di fondo si domanda
Verso quale futuro stiamo andando quale sarà il destino dell'uomo invitando gli uomini a prendere nelle mani il loro destino e a rifare dalle fondamenta il loro mondo
Possiamo certo concordare compagni su quegli interrogativi e su quell'invito a impegnarsi agire
Non possiamo invece a concordare su altro
E anzi è tutto sulla dichiarazione quasi trionfalistica di fine di scontata decadenza di tutti gli ideali quelli di un tempo si dice la libertà e il progresso la scienza e quelli nuovi la giustizia la democrazia la rivoluzione la pace
Che qualcuno possa puntare Comelli di fatto si afferma a una possibile coincidenza fra un passaggio drammatico nella storia dell'umanità
è un rilancio di fede e di valori religiosi
Questo è un fatto che esula dal nostro campo di giudizio
Ci riguarda invece il discorso sul terreno temporale politico
è in questo campo se davvero fosse vera
Quella fine di tutti gli ideali civili sociali politici che hanno guidato per secoli l'impegno degli uomini
Questo segnerebbe senza dubbio una tragica sconfitta sul terreno del loro agire storico di sterminate masse umane anche cattoliche cristiane e religiose
Né si vede per la verità
Come a partire da una simile sconfitta potrebbe essere credibile rifondare come afferma la Civiltà Cattolica una società alternativa più alta urbana più valida di quell'attuale
E tuttavia cari compagni
Al di là del Copponi preoccupazioni delle differenze e divergenze anche di fondo
Io sento che non solo le questioni del vivere immediato ma che quegli interrogativi sul destino dell'uomo sulla pace sulla guerra quale sviluppo e per che cosa quale società poi gli apporti fra l'uomo la scienza la natura possono e debbono costituire un grande terreno di confronto fra noi a grandi masse cattoliche
Cioè noi a grandi masse di diverse ispirazioni ideali che se li propongano e che cercano risposte
Guardando al domani al progetto al futuro al mondo ma anche all'immediata concretezza delle scelte da compiere quindi ed ora parlo anche delle immediate scelte politiche
Perché cari compagni per la verità
Nulla è più lontano dalla dimensione norme dei problemi aperti nel nostro Paese in Europa e nel mondo nulla è più lontano dalle risposte adeguate e necessarie
Delle ragioni miope ristrette meschine che hanno portato alla Democrazia Cristiana a rifiutare contemporaneamente e il processo di profondo rinnovamento necessario al Paese
E quella intesa unitaria nel Paese e nel governo che nei fatti è indispensabile per garantire lo sviluppo
Getto compagni sia che da parte nostra vi deve essere una crescente consapevolezza appronta del passaggio di epoca che stiamo vivendo della vita e della gravità dei problemi aperti non soltanto sul terreno dei rapporti fra paesi è stata tra sviluppo e sottosviluppo ma all'interno degli stessi Paesi di capitalismo avanzato tale effetto della sua crisi ed un travaglio aperte in tutto il mondo
Consapevolezza anche diciotto affermava il compagno Berlinguer che viviamo in un mondo sempre più Milito più unito per molti aspetti materiali più diritto per la diffusione delle idee più diritto nella ricerca e nelle inquietudine
Il che ci pone mi sembra la necessità di un'eccezionale capacità di confronto e confronto a livello di massa quanto all'ed è gusti modi di sentire tendenze dell'espressione dell'arte
Rompano ben al di là delle frontiere e determina comportamenti individuali eccole
Ogni giorno compagni
Noi abbiamo di fronte agli occhi alcuni dati evidenti è profondamente negativi collegati alla crisi del sistema capitalistico
La distruzione di grandi masse femminili e giovanili dal processo produttivo la violenta civile e politica la fuga nell'agro
Ma comuni largamente comuni sono anche altre cose
Fatti positivi domande aperte soprattutto e chiedono risposte
Si è parlato molto nelle nostre tesi del movimento delle donne e della sua novità
E certo quel movimento ha assunto qui in Italia tra i particolari
Che derivano anche dalla presenza qui nel nostro Paese di un forte movimento operaio della signora e dello stimolo che ne è venuto alla portici fazione politica di grandi masse
Ma compagni questa novità è internazionale
Parte il segno della ribalta antichi rapporti di subalternità e di oppressione
Stavolta quello della critica alle false musa vibrazioni capitalistiche
Esprime pure un travaglio l'incertezza
Che deriva anche dai limiti dalle contraddizioni dalle battute di arresto che si sono avute nel processo di emancipazione e liberazione femminile Ankara dove le società sono state profondamente cambiato
Il femminismo europeo e americano la recentissima vicenda dell'Iran il nascerà di movimenti femminili estremisti dei paesi che si sono liberati dal fascismo la Spagna la Grecia e il dibattito rinnovati Jugoslavia e all'interno di molti partiti comunisti e socialisti loro
Con questa qua Bruni avvertenza che davvero la emancipazione dalla donna è la rivoluzione più lunga
Che ha nulla è scontato automaticamente garantito e che bisogna sapere a sviluppare il proprio movimento la propria specificava TAR intreccia là con i botti di liberazione di costruzione della democrazia o la stessa costruzione di sviluppo della società socialista
Ma compagni perché io pongo l'accento su questo carattere internazionale del movimento delle donne
Perché è proprio questo suo carattere internazionale con tutto quanto ne ne è arrivato nel deriva di circolazione di idee spesso diverso e dalla tradizione italiana
Ha comportato per tutti i timidi la necessità di rinvigorire la propria capacità di confronto di affrontare nuove temi di fare verifiche per tutti i compagni anche per noi con la nostra lunga e tradirli gloriosa tradizione di lotte per l'emancipazione femminile Salinas evitare visto alcuni terreni
Fino alla comprensione più vita di oggi che ci porta a parlare delle nostre tesi di emancipazione e liberazione piena della donna
E non è solo italiano e compagni la problematica che si muove fra le masse giovanili è il travaglio che caratterizzarono condizione
Più grave a cui da noi per la mancanza di posti di lavoro per la difficoltà e la crisi dalla scuola ma solcata qui altrove poi interrogativi che al riguardo o la qualità della vita il rapporto tra vita e lavoro come vincerla superarle il carattere alienante la ricerca pistola più obiettivi per cui vivere e lavorare
E compagni non è solo nostro un tema temi sembra riemergere con grande forza e per porre una molteplicità di movimenti
Quello che all'individuo e dal suo rapporto con la società
Si è parlato e si parla a volte in Italia di riflusso nel privato
Se ne parla molto spesso ed è bene saperlo e sottolinearlo
Non soltanto per registrare fenomeni reali di disimpegno politico e sociale
Battaglia saltarli Adila tarli come autoesclusione dalla politica dall'impegno collettivo sembra gollismo contrapposizione dissi agli altri rifiuto di qualsiasi forma di solidarietà
E tuttavia compagni io credo che per quanto ci riguarda
Dobbiamo sapere ben distinguere tra i fenomeni negativi e la stessa dilatazione artificiosa che spesso se le comiche
E altre cose altre ricerche altri interrogativi aperti Tello solo partono da questioni reali e consistenti batte possono svilupparsi in una direzione positiva
Gramsci del resto cioè segnata considerare questo tema dell'individuo nella diversità del se spetti ed essere possibili sbocchi negativi oppositrice a partire compagni da una prima osservazione
Tutta la problematica cosiddetta del personale e del privato
è sua i problemi che sorgono essi propongono Bellavita personale privata è stata qui in Italia deserto vorrei dire inaugurato dal movimento delle donne
Proponendo tutte il tema di un diverso sviluppo rispetto della personalità femminile è di nuovo una porta con l'uomo verrà attaccherà e la famiglia e di fronte alla generazione non l'hanno posta compagni per proporre il riflusso nel privato
La proposta Parlato mettendo in evidenza la profondità di una crisi che coi suoi complessi meccanismi tocca ai più intimi comportamenti ha rapporti umani
E dall'altra proponendo alla politica all'impegno di riforma culturale e morale gravitanti d'intervento
I rapporti di sesso a tante rapporti di produzione diceva il compagno Berlinguer la sfera della famiglia la esigenza di la contemporaneità fra riforma sociale e riforma culturale
Valutiamo compagni altro ancora
Delle nostre tesi abbiamo formata per lo sviluppo capitalistico tagli agli uomini la padronanza non sono del prodotto del loro lavoro ma dalla stessa nuova attività produttiva dei suoi metodi e dei suoi figli
Forse quella ma abbiamo accolto abbastanza l'alienazione come si realizza oggi del non segue attraverso il consumo abbiamo parlato di alterazioni irreversibili del rapporto fra uomo e natura
E d'altronde la vicenda di Seveso e gli aborti bianchi che si verificano in tante fabbriche dicono quanto un certo tipo di sviluppo possa colpire dati profondi quella stessa vita fisica degli uomini
Di appena venti americani giungono oggi a sottolineare nuovi rischi
Va compagni sia tutto questo è vero se questo è il punto della realtà
Abbastanza naturale che donne giovani lavoratori
Affermino il bisogno di raccontare di saldezza della propria integrità e del proprio sviluppo umano che invece durante il modo di combattere una violazione che si sviluppa in forme sempre più gusti informi e complesse
Certa compagni non possiamo ignorare c'è una simile ricerca si svolge all'interno di una società capitalistica come la nostra ed è panta assai spesso il segno io ho vissuto dal carattere alienante della promozione intesa come rifiuto della guerra disimpegno dalla lotta per mutarne il destino
Io ho vissuto nell'agorà ma la richiesta del consumo in un'ottica con forme alla società consumistica
E l'idea di uno sviluppo della personalità dei rapporti interpersonali del proprio vivere quotidiano intesi come obiettivo perseguibile a prescindere dalla Società e dalla sua vicenda
La salvezza ecologica tran tran posta Libardo pregiudiziale alle pure vitali esigenze energetiche
E tuttavia accompagna non si può certo limitarsi a una critica e a una presa di distanza pur necessarie
Bisogna invertire in quelle spinte nella loro molteplicità un tentativo di risposta spesso anche distorta e inefficace è guidata da versa oggi l'ideologia ha problemi drammaticamente aperti della nostra società in questa nostra epoca
E sapere che questi tentativi dire dare spazi allora l'individuo altra libera quotidiano ai suoi rapporti interpersonali al suo rapporto con la natura questa critica della violazione insita vera società capitalistica con le forme nuove che assume non so come c'è seriamente destinati arrestare il tatto individuali proteste sterile stranamente i romantici valutazione dei processi e degli avanzamenti graduali
Batte possono invece trovare sbocco in un agire collettivo è positivo politico
A una condizione però compagni
Troppe forze culturali e politiche operò e penso a tante forze cattoliche perché queste spinte arresti ma lo Stato di esperienza individuale o di gruppo di ricerca separata da lì sulla mente e sul comportamento dei poteri pubblici e troppe forze e penso alle forze radicali
Guardano a questa rivalutazione dell'individuo temeraria di ulteriore scomposizione della Società e di contrapposizione sa individuare e istituzioni
Spetta invece mi sembra proprio al movimento operaio comprendere tutta quella problematica quantomeno su cui si manifestano nuove contraddizioni della società capitalistica
Come terreno di dal crollo della coscienza critica come spinta da ricondurre ha un moto complessivo di trasformazione della società
Certo che un po'io sento che abbiamo operato più di molti altri nelle che cerca nuove aspirazioni e bisogni trovasse uno sbocco a livello istituzionale
Penso anche a quelle leggi secondo cui trent'anni è proprietaria di una volta vissute individualmente come quelle della maternità e quelli della bontà vengono oggi posti a confronto con le istituzioni
E penso agli interventi di tanti Comuni e Regioni per garantire risposte nuove all'aspirazione crescente alla nuova qualità della vita
Penso soprattutto a compagni avvalora di fondo di una classe operaia
Capi lanciando la programmazione ricercando un proprio ruolo nel definire gli obiettivi dello sviluppo riafferma la propria volontà di non essere subalterna e cerca di dare un nuovo senso al lavoro e alla produzione
Tuttavia compagni Firestone Van Basten
E non basta soprattutto perché amante Antuono infatti la ricomposizione di una serie di interventi di misure legislative amministrative e politiche i dolori dal Progetto di movimento di lotta
Doveva vivere insieme in maniera non contraddittoria e le esigenze produttive e quelle relative a una nuova qualità della vita dove soprattutto all'impegno politico e sociale si ritorna età con quello culturale
Tuttavia cari compagni fascista e l'avvio obbligata se intendiamo davvero rilanciare con il consenso di grandi masse il tema dell'austerità come strumento di cambiamento
Una linea che a pensar male si sono cioè sostenuta da un impegno culturale vigoroso essa dà spazio a nuovi bisogni che a nuovi valori
E io sento compagni
Cioè può andare nella strategia fermiamo cioè una trasformazione delle strutture condizione basilare ma da sola non assicura i complessi valori versa chavismo e della libertà
Beh risolve tutti i problemi dell'uomo quando affermiamo che il marxismo non può non essere considerato Quercus esisteva dottrinario chiuso
Ma come lo sviluppo di un pensiero che si pone a confronto con la realtà e con altre correnti di pensiero
Io sento compagni che questo sviluppo per significare a un formale impegno sui terreni che ho cercato di indicare i problemi dell'individuo e della personalità come si pongono nella società di oggi della famiglia del rapporto faranno bella davano isolati da un processo di complessiva trasformazione della società da come aspetto di quello stesso processo
Ciò d'altronde mi sembra necessario se vogliamo appresso tutta una serie di terreni Bondi vengono dominanti ogni slogan dei mass media o correnti di pensiero in cui certo noi non ci possiamo riconoscere d'altro canto compagni
La nostra tesi riconfermando il valore quella nostra strategia ad alleanze con i ceti intermedi abbiamo parlato della necessità di sviluppare questo sistema di alleanze verso le masse femminili e giovani
Più di una compagna rilevato giustamente nel corso del dibattito che affermare questo non basta che bisogna precisare gli ambienti contenuti
Cioè senza dubbio vero e può avvenire no a tavolino ma nel corso di lotte e di incontri e di processi reali
Guardate accerto compagni che sarebbe ben difficile pensare a una tale alleanza senza pensarono scambio di obiettivi sia valori di esigenze di esperienza
Io a me sembra che qui quando si tratta di base femminili e giovanili decisivo certa è fondamentale l'impegno per uno sviluppo economico tale da garantire buone fonti di occupazione
Per Sisifo ma compagni non basta
Si tratta anche ricomprendere creano sviluppo capitalistico forme nuove contraddizioni che ha attiva nuovi disagi debba avere inchieste anche a di natura assistenziale è che anche a quanti quella bisogna misurarsi e confrontarsi
Compagni abbiamo parlato e perdiamo di una terza riga per il socialismo pignolo
Un socialismo che significhi al tempo stesso profonda trasformazione sociale e massima espansione della democrazia e della libertà
Una prospettiva particolarmente stimolante per quelli che sono stati definiti ha ragione o torto Babi al Soggetti emergenti della Società e che al tema della libertà anche individuali portare un interesse appassionato
Ma promuovere contestualmente quella trasformazione economica e sociale e poi lo sviluppo della libertà bevendo acqua ma noi muoviamo dall'interno della società capitalistica per trasformarle superarla
Comporta cogliere qualcosa che si può dal fondo di tante inquietudini
Non solo vivere liberi badare come diceva Borgna poco fa alla libertà nuovi contenuti e dare anche un senso nuovo alla propria vita quella individuare e quella collettiva
Ha ragione il compagno Berlinguer quanta serva a te non possiamo né dobbiamo prospettare ai giovani io aggiungo alle donne le felicità Paci
Poi alle felicità facili non esista
Ma dobbiamo costruire con i giovedì e con le donne un concreto processo di cambiamento sapendo che ne fanno parte e la trasformazione delle basi materiali della società
E una libertà che evidenzia anche sviluppo nuovo della personalità solidarietà capacità di stabilire nuovi e più alti rapporti umani
è stato detto giustamente latte la nostra causa Heysel gli ideali e i palloni più positivi per la società e per l'uomo sono valori individuali e collettivi di nuova società e di nuovo umanesimo
Ma bisogna compagni diffonderli alimentando il confronto con la realtà quotidiana con il mondo che cambia che ne richiede sviluppi
Bisogna compagni soprattutto a farli bere nella nostra attività quotidiana eliminarle la nostra più minuta iniziativa politica
A partire dai giorni che ci stanno di fronte complesse e difficili dalla fase politica che stiamo attraversando
Arriveranno grandi masse giovanili e femminili questa è una questione decisiva
E spetta a noi compagni Sarin Vadacca dicono per quanto attiene occasione di un cambiamento necessario urgente è possibile è che le siano donne giovani effettivamente sino in fondo protagonisti
Una comunicazione con
La segreteria nazionale della Federazione giovanile comunista
Comunica che per ragioni dovute alla organizzazione dei lavori congressuali il dibattito della redazione della FIGC con il compagno Lamacchia Ore Beduzzo Nancy stasera non avrà più luogo
è pervenuto
Un messaggio
Del quale dopo conto i compagni
Ex combattenti della Resistenza decorati al valore che negli anni Cinquanta prendono colpiti dalla repressione Shel Diana
Ed hanno sofferto per anni l'esilio mandato un caloroso saluto a questo quindicesimo congresso
In questo messaggio
Si rivolge un ringraziamento al compagno Presidenza della Repubblica Pertini a tutte le forze democratiche e al nostro partito
Conclude con queste parole grazie compagni ed amici per non averci mai abbandonato
Ha ora la parola
Il compagno Gianni Parisi delegato di Messina segretario regionale della Sicilia
Compagnie compagni delegati la scelta di porre in maniera decisa il problema di un chiarimento di fondo nei rapporti tra le forze democratiche per determinare una svolta politica
è stata salutata anche in Sicilia dai compagni e ha trovato una larga eco fra le masse popolari
La decisione
Di uscire dalla maggioranza che si era dissolta proprio sui nodi decisivi per il Mezzogiorno
La scelta di rispondere ai mutamenti interni alla Democrazia Cristiana
Non è stata valutata come un salto all'indietro come una ritirata all'opposizione come un cambiamento di strategia
I compagni hanno inteso tutto il valore e la ponderatezza di una scelta che ormai non poteva essere rinviata
Di un atto politico in direzione di un ulteriore impegno nella politica di unità nazionale
Larga è stata ed è la comprensione che si è venuti a uno di quei momenti di stretta senza eguali anche una politica di unità non va avanti i compagni hanno compreso che la via dell'Unità non è un lento e piano procedere passo dopo passo come ha detto nella sua Ravizza relazione il compagno Berlinguer
Nell'orientamento
Dei lavoratori è in larghi strati di opinione pubblica si riconosce da un lato il valore è la lealtà dell'impegno dei comunisti nella politica di solidarietà nazionale
Dall'altro l'assurdità
Delle pregiudiziali dalla DC l'assurdità della pretesa che i tempi li debba decidere alla Democrazia Cristiana Enna un'emergenza e l'interesse del Paese
Questo orientamento crescente già una risposta a quell'azione propagandistica
Più o meno sotterranea che specialmente nel Mezzogiorno cercando di accreditare al pc pari responsabilità
Nella mancata risoluzione dei problemi del Paese
Tende a screditare il ruolo delle piccine la disciolta maggioranza per negare ogni efficacia e capacità di rinnovamento alla sua presenza in un futuro governo di unità nazionale
Per questo è necessario ritornare con più forza sul problema dei nodi strutturali e dei contenuti programmatici d'una politica di rinnovamento essere risolta atti ottenuti
Infatti il logoramento della maggioranza l'indebolimento delle forze più avanzate della DC
Dopo la morte di Moro
Solo dovuta innanzitutto alla controffensiva che le forze conservatrici di questo partito
Hanno sviluppato sui nodi programmatici decisivi una politica di rinnovamento che andavano di incidere sul sistema di potere
E sul blocco di alleanze della Democrazia Cristiana
Ma da questa analisi sorgono alcuni interrogativi
Il primo riguarda la Democrazia Cristiana la sua natura i suoi collegamenti sociali la possibilità di realizzare una politica di profondo rinnovamento del Paese con la DC
Quando una DC nella quale sembra alloggi prevalere gli interessi delle forze sociali più lontane dall'esigenza di rinnovamento strutturale del Paese
Io credo che bisogna riaffermare il nostro giudizio sulla democrazia cristiana mai da noi considerata come pura e semplice espressione della grande borghesia capitalistica
Noi abbiamo sempre sottolineato la presenza in essa di masse popolari resistenza di ispirazioni ideali e culturali avanzate che coesistono con posizioni moderate o perfino conservatrici nell'analisi dell'Inter classismo democristiano abbiamo considerato la DC
Non un fenomeno politico immutabile ma aperto a contraddizioni e a spinte anche dall'esterno
Il discorso di Moro a Benevento indica fino a quali frontiere dopo il mutamento dei rapporti di forza si è spinto il pensiero di un dirigente di primissimo piano della DC
La DC e quindi un partito sottoposto a forti contraddizioni interne afflussi al mio flussi che derivano dalla pressioni di certe forze sociali
Ed all'azione delle altre forze politiche e ideali da che cosa deriva allora l'attuale fase di riflusso
Quanto sì settantadue settantuno indica che la sfida a cui la DC tenta di sfuggire è quella del mutamento del tipo di sviluppo
Degli assetti sociali della gestione del potere perché ciò mette alla prova la fisionomia e la funzione di questo partito
Ma perché queste spinte possono oggi influire più di ieri
Il fattore che dopo il periodo durante il quale la crisi sembrava assumere caratteri catastrofici dopo un certo miglioramento della situazione dovuta alla politica d'unità nazionale
Nei gruppi dominanti
E non lo dice
Antonino Cuffaro delegato di Trieste segretario regionale del Friuli Venezia Giulia
Compagne e compagni
A me pare che sia stato molto giusto
Avete dato risalto nelle tesi ed avere posto con forza come ha fatto il compagno Berlinguer nella sua relazione
Il problema dell'insorgere nel Paese
Distinte di si crea crisi e l'accentuarsi delle più disparate posizioni localistiche che nascono da una situazione di crisi dello Stato e della società e tendono ad ampliarne che l'accentuata né i caratteri negativi
C'è qualcuno e più volte abbiamo dovuto polemizzare che guardate questi fenomeni come la manifestazione di vitalità democratica a forme anche se imperfette di crescita della partecipazione
Non mi sembra davvero
A guardare bene le cose senza veline facendo e necessarie distinzioni
Certi fermenti campanilistici certe impennate
Certe espressioni di dissenso
E non solo perché rifiutano un rapporto diretto con le lotte della classe operaia solo il frutto di egoismi individuali
Di una frammentazione di interessi gli appetiti corporativi che niente hanno a che spartire con la crescita democratica del Paese con movimenti erano innovatori e progressisti
Per confermarsi in questo giudizio
Basta vedere come reagiscono certi personaggi
Espressione degli interessi delle classi dominanti
Come si siano pronti ad entrare in campo per dare il fiato alle trombe dalla divisione
Come si adoperino dopo avere inondato il Paese via retorica nazionalista quando si trattava di opporsi all'attuazione del dettato costituzionale sulle regioni
E di realizzare quindi un'articolazione dello Stato democratico a sostenere le più disparate richieste a sventolare le più svariate bandiere di fronte al manifestarsi di tali tendenze sarebbe sbagliato non vedere che esiste un filo e neanche tanto sottile che lega l'insorgere di questi movimenti e che esistono disegni collegamenti più o meno oscuri
Centrali interne ed internazionali che affidano a questi fenomeni del localismo ai moti ribelli istrici compiti di disgregazione dallo Stato unitario
La finalità di un attacco alle istituzioni democratiche l'obiettivo estremo
Di una controffensiva rispetto al movimento democratico di avanzata delle classi lavoratrici
Cos'è e che invita alla coalizione più ibrida
E porta mettersi assieme elementi radicale genti
Forse del moderatismo cattolico uomini di loggia e preti estremisti rappresentanti di minoranze linguistiche e nazionalisti inquinatori ed ecologisti
Il denominatore di queste compagini finisce a volte per essere dietro al paravento ad un attacco generale al sistema dei partiti
Il tentativo di strappare forze voti alle forze popolari e di sinistra al nostro stesso partito cercando viene confonderle i connotati il volto cercando di riversare su di voi errori e responsabilità di altri di altre formazioni politiche
Alcune dei problemi però pietà riviste pongono al centro della loro iniziativa
Investo noi ripropongono la questione di un più corretto funzionamento dell'istituto autonomistico delle regioni a statuto speciale
E quindi di una nostra azione più energica per il pieno dispiegarsi della loro attività di una loro diversa politica non è un caso che alcuni fenomeni siano più forti proprio laddove la Democrazia Cristiana ha dominato l'istituto autonomistico limitandone i contenuti togliendo alla sua azione la funzione innovatrice
E programmatoria negando diritti imponendo politiche clientelari
Disponendosi ad una politica lega Trichet di valori reali incapace di cogliere e valorizzare il patrimonio che anima le tradizioni culturali di intere popolazioni
Una impostazione che si è accompagnata al più sfrenato clientelismo
Alle lotta è fra correnti alla concorrenza persino fra regioni vicine
Si pensi a cosa succede
A proposito delle autostrade dei trafori alle raccolte da parte della Democrazia Cristiana delle firme
Delle più sui problemi più contrapposti a quello che è accaduto e accade a proposito delle sedi universitarie alle richieste contrastanti che vanno facendo e alle dichiarazioni contrapposte che vanno facendo esponenti democristiani vari esponenti dalla Democrazia cristiana
E nella DC ed è nei suoi comportamenti che sta alla radice del localismo del proprio del particolarismo dell'esplodere de contraddizioni
Ed è proprio da simili dissennati comportamenti dall'offuscamento dal valore ed è il reale significato dall'autonomia che si ripropongono spinte come accade del Friuli-Venezia Giulia
Che attengono alla spaccatura della regione che cercano di metterne in pericolo la unità
La questione
Come più in generale per lo Stato democratico non si risolve certo assecondando queste spinte
Ma ridando all'Istituto regionale il suo vero ruolo una direzione politica dea adeguata che sappia fare la sintesi dei problemi affrontarli e risolverli attraverso la programmazione sprigionando tutta la carica liberatoria dell'istituto autonomistico
E lei valorizzando le uniche componenti della realtà regionale
Decentrando poteri evitando emarginazioni facendo diventare le popolazioni protagoniste dall'azione per la rinascita che si contrastano respinte disgregato Risi il separatismo
Esso si combatte raccogliendo in positivo i fermenti culturali il desiderio di emancipazione delle masse popolari dei giovani
La volontà di recuperare la propria storia del proprio patrimonio culturale la lingua i valori del caratterizzano la vicenda di un popolo e tutto ciò non può essere soltanto non può essere certamente posto in contrasto con una esigenza non lo è che noi sentiamo fortemente di difendere l'unità del Paese l'unità del suo popolo complesso dei valori della nazione
Essenziale è evitare di porsi al rimorchio però di ogni movimento
Di cavalcare come qualche forza disinvoltamente o anche a vergognosamente va facendo tutte le tigri
E di combattere con forza contro le esasperazioni del localismo ed è particolarismo e soprattutto contro i disegni di restaurazione che stanno sopra questi fenomeni la manifestazione più acuta più vistosa e pericolosa che questo fenomeno ha avuto e ha è senz'altro quella che si è determinata a Trieste
Il caso di Trieste
Lei ha ragione il risultato del venticinque giugno la natura di questa variegata lista del melone l'esempio negativo che essa costituisce i tentativi di esportare altrove l'esperienza qualcuno va dicendo dieci cento mille Melloni la prospettiva negativa che si è aperta per la città
Costituiscono giustamente un elemento di preoccupazione fanno discutere
Ed è giusto che ha ripetutamente il nostro partito abbia portato ed in modo emblematico il problema dalla città all'attenzione del vertice di tutti i partiti democratici e che il compagno Berlinguer abbia parlato
Di quella di Trieste come di una situazione di emergenza e di eccezionale gravità
Risultati del venticinque giugno riflettono a Trieste indubbiamente una situazione di malessere più generale
Uno stato di disagio per i guasti determinati dalla crisi per il comportamento di certi partiti
Ma questi fattori altri se ne aggiungono
Per i quali non va dimenticata la storia peculiare della città
Le cocenti delusioni d'essa subito
Per la mancanza della soluzione dei suoi problemi e per una politica sbagliata condotta per decenni dal governo nazionale ed era mortificato le energie e indebolito le strutture economiche
Il blocco
Di fronte al Trattato di Osimo alla definizione pacifica dei confini a questo fatto esemplare che ha sancito
Uno stato definito da anni
Evitando lo scontro i costi sanguinosi è sempre hanno accompagnato e accompagnano ricordiamolo i conflitti sulle questioni territorio territoriali
Fatto esemplare a cui giustamente si è richiamato il compagno Berlinguer
Che ha aperto una nuova prospettiva di cooperazione economica tra Italia e Jugoslavia e di sviluppo industriale per Trieste un mondo retrovisivo e parassitario ha vacillato
Il blocco di forze che attraverso le suggestioni nazionalistiche ha dominato per anni la città fallito il tentativo dei fascisti di mobilitare la piazza il blocco di forze nazionalista che sia riconosciuto per anni nella politica degli atteggiamenti dalla Democrazia cristiana ha cercato di punirla però Osimo
E di ricomporsi sotto altra insegna
Il circondario si di nuove alleanze
Di creare un clima di rivolta nei confronti dei partiti democratici
Sfruttando i loro errori di provocare nuove divisioni servendosi di uomini di varia provenienza politica certamente non nuovi alle attività pubbliche ma in cerca di rilancio e di affermazione
Anche se sotto una nuova bandiera
L'obiettivo è stato ed è quello di tagliare fuori la città dalla grande moto di un rinnovamento e di usarla come strumento ancora una volta contro il movimento democratico
Per questa controffensiva ci sono impiegati tutti i mezzi
Rispolverato militi si è assistito all'assurdo diventa unitariamente irredentismo che evocano nostalgicamente l'Imperial Regio governo austriaco
Ci sono adoperati argomenti ecologici anche di una certa fondatezza
Agitate minacce di massicce emigrazioni volti a modificare la composizione etnica della città
E si è fornito spazio nella lista a uomini provenienti dalle aree più disparate
Si è dato il massimo di pubblicità all'esibizione di un Pannella che ha creduto di cavalcare la tigre della vista
E di ricavarne i maggiori vantaggi ed è venuto semplicemente a farle da strumento di accompagnamento a macchiarsi di un'altra alla responsabilità
Dando avallo alla campagna sciovinista a tutto ciò che è di vecchio di arretrato distante io di fascista sopravvive nella città
Ora non ci meraviglia più questo comportamento ma quando i radicali dicono di essere l'unico partito di opposizione
Dalla sinistra ricordiamo gli cosa fanno i conti vanno spudoratamente a braccetto nella città Giuliana
In risultati sconvolgenti
Delle votazioni i temi sollevati agitati dalla lista l'atteggiamento dei suoi principali esponenti nei confronti dei problemi della città veri problemi chiave avrebbero dovuto far comprendere a tutti
La pericolosità dell'insediamento dei suoi rappresentanti al governo della città
Ma la Democrazia Cristiana pur conoscendo le scadenze impegnative cui va incontro a Trieste era bene ricordarglielo il rilievo internazionale che assumevano e assumono i suoi problemi nel contesto degli Accordi di Osimo
La delicatezza del momento per cogliere fino in fondo
L'occasione del rilancio del suo ruolo internazionale non ha esitato prima lasciare via libera all'insediamento dice codini
Dicendo speriamo che si logori ai vertici dell'amministrazione comunale con un calcolo miope
E poi ad astenersi sul Bilancio in comune
Malgrado tutte le assicurazioni in contrario
E consentendo quindi io prolungamento di una situazione abnorme è rischiosa l'insediamento di una giunta minoritaria contrapposta agli interessi nazionali ed internazionali del nostro Paese
Si deve sapere se il Mellone inalbera ancora Trieste la sua bandiera non è con le sue mani che esso la sorregge ma con le mani della stessa democrazia cristiana
Il voto di astensione classe a Trieste in balìa di una Giunta minoritaria è stato giustificato col desiderio di un andare al commissario al confronto elettorale per il quale la Democrazia Cristiana non si sente preparata
Ancora una volta l'incapacità di questo partito di scelte coraggiose la difesa indiretta di un presunto davvero presunto interesse di partito
Come se non esistesse eroi non esistano altre soluzioni se si supera la tra giudizi alle nei nostri confronti
Se si lavora assieme
Se si mettono assieme tutte le forze democratiche secondo un grande disegno unitario di un rilancio della città
Noi sappiamo che dietro a questa posizione sta la debolezza di un gruppo dirigente locale
Che pure dice di volersi ispirare alle posizioni dell'onorevole Moro e di lavorare per la prospettiva della terza fase ma chiedo una invece determinazione inventiva e finisce per seguire nella sua involuzione i vertici del partito
Ma c'è ci sono delle responsabilità nazionali del partito della Democrazia Cristiana ed è giusto sottolinearne
C'è ogni volta che abbiamo chiesto ai dirigenti nella Democrazia cristiana di casa vostra non è causale del loro disegno rifiuto di un diverso rapporto con noi c'è sempre stata c'è venuta la risposta
Cioè si riconoscevano che a Trieste in una condizione di grave e di emergenza ma che la ricerca di una soluzione unitaria per la direzione politica della città
è provvisto inviava cercarla Roma bisognava aspettare il benestare della segreteria nazionale un assenso di Gava e noi sappiamo immaginiamo le risposte che Gava può dare a questo proposito se essi pensavano di scaricarsi così la coscienza ebbene è giusto che il Paese intero sappia ed è giusto che alta e forte sia venuta la nostra denuncia anche a livello nazionale perché la Democrazia Cristiana paghi anche questo posto di un rifiuto pervicace che consente un disegno di lacerazione e di rottura
è conseguenza di questo atteggiamento dalla Democrazia cristiana sono infatti molto gravi rischiano di determinare a Trieste nuove lacerazioni di impedire la soluzione di problemi aperti da tanti anni
E ne sono passati trenta ad esempio ma l'entrata in vigore della Costituzione repubblicana
Ma a Trieste e nella regione Friuli Venezia Giulia la minoranza nazionale slovena al contrario di quanto avviene per quella francese in Valle d'Aosta per quella tedesca in Alto Adige
è costretta ancora da attendere le norme che garantiscano in concreto i suoi diritti
Invece della legge di tutela a cui pure si dichiara normali favorevoli tutte le forze politiche democratiche
Ce lo scatenarsi a Trieste di una loro vergognosa campagna di Malta sciovinista un attacco forsennato contro il nostro partito
Una ripresa di temi che vogliono ancora continuare della SITA disarmati Stuparich a caricare dislocata verrà caricare i significati illiberali reazionari la italianità della città
Come non vedere però che dietro all'attacco contro gli sloveni e contro al Partito Comunista dietro al tentativo di rissa c'è un pericolo più grave per la democrazia italiana
Come non vedere che si rischiano nuove lacerazioni e contrasti non solo interni mentre Trieste è un punto delicato della sua vicenda e ha bisogno di proiettarsi in avanti
Con tutte le sue energie e per affermare il suo ruolo noi diciamo che per questa per altre questioni nella città e nella regione bisogna battere la strada dell'unità
Creare le condizioni per una riscossa democratica cambiare metodi avviare nuove rapporti con tutta la popolazione
Agire con efficacia e tempestività senza anatemi raccogliendo tutte le energie democratiche per affrontare e a risolvere i problemi
Come si può immaginare di lasciare una città di frontiera un grande emporio un grande centro di relazioni culturali economiche e di scambi in mano ad una Giunta che spinge la città in tutt'altra direzione
No non è così che si possono affrontare e risolvere i problemi di Trieste ma assicurando Odessa una guida efficace unitaria democratica aperta alla città
Sapendo dimostrare che lo sviluppo industriale non è in contrapposizione con la vocazione Empoli avere non è sinonimo di distruzione della natura
E ci sono altri problemi della nostra regione debbono indurre tutti ha senso di responsabilità
E il problema del terremoto la questione della ricostruzione del Friuli terremotato che costituisce come ha detto il compagno Benigni Berlinguer nella sua visita alle popolazioni colpite
Un banco di prova per la solidarietà nazionale
Per sciogliere questo nodo per risolvere
Penso al problema
Per corrispondere all'esigenza di migliaia di famiglie
Che a tre anni dal sisma vivono ancora nei prefabbricati
Per evitare lo spreco delle ingenti risorse che la solidarietà nazionale senta ha messo a disposizione del Paese noi abbiamo accettato di costituire di contribuire alla formazione di una maggioranza di unità democratica
Ma abbiamo trovato una situazione parecchio compromessa grave non soltanto si stavano prosciugando i fondi per qualsiasi piano di rinascita ma se la stessa riedificazione stavano per essere disperse i miliardi messi a disposizione del Parlamento
Dobbiamo dire che stiamo facendo di tutto perché si cambi linea
Anche se non ci facciamo illusioni e sappiamo che incontreremo molti ostacoli e molte resistenze
Imporre metodi rigorosi alla Democrazia Cristiana non è cosa semplice ma faremo ogni sforzo perché questo avvenga
Perché i patti siano osservati perché la ricostruzione avvenga in modo rapido e soprattutto non vi si inneschino le vergognose speculazioni del passato
Intendiamo fare la nostra parte
Fino in fondo ma per un profondo rinnovamento dalla politica regionale e della rinascita
L'emergenza anche in una regione come la nostra non potrebbe mai portarci a tollerare ritardi inadempienze e lo snaturamento della politica di unità democratica nella Roma né a Trieste né in Friuli
Ha la parola il compagno Gianni Borgna delegato di Roma capogruppo alla Regione Lazio seguirà la compagna Adriana Serroni compagne e compagni
Mi pare che la nostra decisione di uscire dalla maggioranza parlamentare
E la linea da noi seguita nel corso della crisi di governo siano servite a mettere definitivamente in chiaro
Il Partito Comunista non punta ad un accordo di potere con la Democrazia Cristiana
Ma al contrario a portare a compimento un grande progetto di riforma della società e dello Stato
Che in altre parole un partito rivoluzionario come il nostro che lavorerà per un mutamento profondo della società in direzione del socialismo
Non può che concepire la politica di unità nazionale come un terreno sia pure più avanzato di lotta
Di una lotta incessante che prevede rotture tensioni e anche momenti di duro scontro politico
La politica di larga solidarietà democratica ha valore cioè solo se riesce a risolvere vecchi e nuovi problemi a intaccare antiche posizioni di privilegio
A indicare al Paese nuovi traguardi di libertà e di progresso
Del resto questa è sempre stata la nostra ispirazione politica
E anche questa volta le nostre scelte sono state determinate non da astratte questioni di formule ma dai drammatici problemi del paese
E di fatti la Democrazia Cristiana per quale motivo se non per mantenere i vecchi rapporti di potere apposto ancora una volta il veto all'ingresso dei comunisti al governo
Ciò dimostra che è grande la portata dello scontro politico e di classe in atto
Che di fronte abbiamo un avversario agguerrito e deciso a dare fino in fondo battaglia
Il che dovrebbe farci apprezzare di più
I risultati raggiunti a cominciare da quello decisivo
Di avere mantenuto ed anche a cresciuto nonostante l'inflazione il potere reale di acquisto dei salari operai
Ed anche delle pensioni dei lavoratori dipendenti risultato unico nei Paesi capitalistici
Tuttavia se questo è il quadro nel quale ci muoviamo
Va subito aggiunto che in questi ultimi anni di iniziativa politica e di massa del partito e dell'insieme del movimento democratico si è rivelata insufficiente comunque inadeguata
Come ha sottolineato il compagno Berlinguer
Due tendenze hanno pesato sulla nostra iniziativa
Da una parte una concezione opportunistica dei processi politici
Quasi l'idea e passo dopo passo in modo indolore saremmo necessariamente giunti al governo dall'altra una remora
Una riserva di fondo nei confronti della linea di solidarietà democratica e ha portato a forme di chiusura settaria di ripiegamento talvolta di vero e proprio distacco dalla realtà
In altre parole
Se la politica di unità nazionale non ha dispiegato tutta la sua potenzialità positiva
Ciò è dipeso mi pare dalle resistenze accanite dagli ostacoli frapposti in primo luogo dalla Democrazia cristiana
Ma anche da debolezze nostre principalmente da una pratica troppo attendista non sempre incisiva non sempre offensiva della linea della unità
E qui ritorna la questione della Democrazia Cristiana
Gli ozioso discettare se la DC ci sia o non sia immutabile tutto muta anche noi mutuiamo nella Democrazia cristiana come ricordava il compagno Berlinguer
è un'entità metafisica e metà storica
E d'altra parte non hanno senso nemmeno a me pare le giaculatorie sulla DC che anche nella sua lista delegato ai fondi della situazione uscire
Compagne e compagni su ciascuno di noi pesa la urgenza delle vie
Qui
Delegato di tassare segretario regionale per la Sardegna
Io non trovo compagne e compagni e la pubblica opinione i lavoratori le masse popolari e anche una parte del nostro partito avvertono pienamente la portata delle questioni non solo politiche che in questi mesi abbiamo sollevato e che in questo congresso stiamo discutendo
A me pare che stiamo andando verso una stretta definitiva
Nella quale sono in gioco e si intrecciano tra loro questioni politiche decisive questioni ideali e culturali e sociali di fondo per l'avvenire del Mezzogiorno della Sardegna e dell'Italia
Partire da una delle più importanti esperienze politiche fatte in questi anni quella delle intese credo che possa aiutarci a comprendere soprattutto nel Mezzogiorno e nelle isole la ricchezza di impostazione proposta dalle tesi e dal rapporto il compagno Berlinguer che interamente condivido
E i problemi che abbiamo di fronte e a ricercare una giusta via di trasformazione socialista del nostro Paese credo che nell'esperienza delle intese del resto differenti da regione a regione da comune a comune possano comunque anzi debbano essere tratti tutti i possibili insegnamenti
Andando ad una valutazione oggettiva dei fatti equilibrata non nervosa o agitatori a
In generale io credo si possa dire che la partecipazione dei comunisti intatte inteso maggioranze acconsentito spesso per la prima volta proprio per l'apporto che il nostro partito è stato capace di dare alle istituzioni democratiche ai Consigli regionali ai tanti comuni di funzionare in maniera democratica
Ha consentito alla Giunta di Regioni Comuni di avere programmi leggeri avanzata contenuto sociale e politico e dunque per la prima volta sesso di lavorare in maniera ha più ravvicinata rispetto ai bisogni della gente delle masse popolari e acconsentito annui perché non dirlo compagni e compagne di fare una grande esperienza politica
Di misurare cito il funzionamento della macchina dello Stato in un ruolo politico del tutto nuovo è difficile dire
Che tutto ciò non è stato positivo non solo per noi ma per il Paese per il Mezzogiorno per quella realtà che io conosco meglio di altre che la Sardegna
Il punto autocritico che dobbiamo però sottolineare è quello che noi abbiamo sottovalutato questa esperienza ritenendo la quasi una passeggiata e non avvertendo invece le resistenze
Gli ostacoli palesi o occulti i propri frapposti dalla Democrazia cristiana al pieno dispiegamento di tutti i contenuti della politica d'intesa e perfino sottovalutando il ruolo nostro come forza di lotta e di cambiamento essendo timorosi spesso di dar vita amor le menti di massa che chiamassero in causa quanti si opponevano ad una politica di rinnovamento innanzitutto alla Democrazia Cristiana
E sottovalutando il ruolo nostro quando forse inconsapevolmente abbiamo pensato che l'azione di cambiamento potesse essere realizzata senza in ore questo è stato un errore che abbiamo avuto il coraggio di riconoscere e di Correggio e il progressivo aggravamento nei mesi
Successivi della crisi economica e nel corso di questi ultimi anni ha poi messo in evidenza il divario crescente tra definizioni programmatiche e loro concreta attuazione
Ed è dal divario sempre più profondo tra crisi
Economica e sociale dal malessere profondo che nella Sardegna c'è che rischia di investire persino gli orientamenti ideali di una parte della società sarda il divario tra questo tipo di crisi e governo della regione che abbiamo tratto le conclusioni dover considerare esaurita l'intesa autonomistica di non considerarla oggi più proponibile appartenendo ad una fase della vita politica regionale ormai chiusa
Del resto la politica dell'intesa appare sufficiente di fronte alla crisi al malessere profondo a colmare il divario irrisolto tra definizioni programmatiche pratiche realizzazioni
De rispetto agli impegni presi ma pur ritenendo improponibile la politica dell'intesa lungi dall'abbandonare il terreno dell'unità delle forze democratiche
Credo che dobbiamo affermare con chiarezza che noi questi qua comunisti questa unità vogliamo portarla al grado più alto è il livello più elevato che può essere raggiunto soltanto con la partecipazione dei comunisti al governo del paese
Ma anche a delle Regioni e dei Comuni al fine di garantire una politica di rinnovamento e di cambiamento
Non noi comunisti dunque abbandoniamo la politica di unità democratica ma la Democrazia Cristiana
E se così agiremo e saremo conseguenti a questa affermazione del resto contenute ampiamente sviluppata nel rapporto del compagno di Berlinguer se così agiremo saremo noi comunisti a sottoporre alla prova
A della democrazia il partito della Democrazia Cristiana quando cioè dovesse trattarsi da parte di questo partito di farsi da parte per garantire una corretta alternanza nel governo del paese
Delle regioni dei comuni da parte di tutte le forze democratiche è compreso il Partito comunista
E perché mai dal resto dovrebbe escludere forme di alleanze di governo anche con altre forze politiche qualora fosse la Democrazia cristiana ad Autun escludersi
Ma la ragione più di fondo dell'esaurimento della politica delle intese
Credo che consista nel fatto che esse non hanno garantito l'avvio del processo di programmazione democratica dello sviluppo economico che si sono ribellati a questo fine insufficienti non riuscendo ad introdurre quegli elementi di novità di cambiamento
Dei meccanismi di sviluppo dei rapporti tra i vari livelli istituzionali né i rapporti tra le masse popolari e le istituzioni non vi è dubbio per distorto sviluppo accentuato i caratteri di dipendenza di subalternità ma della Regione sarda scaricando contraddizioni del capitalismo italiano ed europeo ma la nostra lotta per una programmazione democratica dello sviluppo quella che
Condotta dei comunisti ha sempre tutte posto come condizione essenziale la necessità di un radicale mutamento nell'azione degli organi dello Stato e del loro indirizzo generale
Nel rapporto tra l'autonomia regionale la programmazione democratica abbiamo visto un enorme valore politico ideologico avendo l'autonomia nella nostra concezione uno straordinario valore in quanto favorisce stimolati
Vola il formarsi di nuove strutture economiche e sociali stimola e agevola l'auto-governo e dunque presuppone cambiami di agevolare il sorgere di nuove classi dirigenti capaci di spingere portare avanti processi di trasformazione di progresso
Quindi si tratta di una concezione quella nostra dell'autonomia che pone non solo l'affermazione dei diritti dalla Sardegna di fronte allo Stato centrale ma che presupponendo un cambiamento uno sviluppo una valorizzare pone delle risorse umane e materiali dell'isola del patrimonio storico culturale e linguistico esige la partecipazione di questa realtà regionale ai momenti programmatori dello sviluppo nazionale
L'autonomia sardi Isma'così concepiti sono base ideale culturale e politica sono a fondamento dell'istituto autonomistico inteso come momento di vita democratica dello Stato ricco dicano ed il servilismo diviene così forza di solidarietà nazionale dell'unità dello Stato repubblicano ma anche forza di progresso di cambiamento della società sarda e dell'intera società nazionale
Tutte le forze democratiche autonomistiche che vogliono difendere gli interessi della Sardegna devono partire dai dati della crisi dalla disoccupazione ai dati impressionanti della cassa integrazione da i fenomeni di criminalità
A questa crisi occorre dare risposte che dato il grado il livello raggiunto che investono vasti settori dell'economia nazionale per uno stesso carattere di dipendenza economica e politica della nostra regione non possono avere un carattere autarchico separatista ne possono avere il carattere di leggi speciali e di intervento centralistico
Noi comunisti abbiamo sempre combattuto entrambe queste illusioni e speranze
Il punto decisivo è oggi quello di dare contenuti nuovi e più avanzati all'ideologia autonomistica suo stanziando la lotta autonomistica di una componente strategica più a
Ampia quale quella non solo della rivendicazione verso lo Stato centrale ma della partecipazione alla trasformazione democratica della società italiana
In questo senso la lotta autonomistica raggiunge il più alto apice perché cessando di essere subalterna si pone l'obiettivo della trasformazione del rinnovamento stesso dello Stato democratico
E in questi termini la questione sarda esce dall'appiattimento politico ideale per diventare nel quadro della questione meridionale una questione nazionale
E del resto fu Gramsci che partendo dall'analisi delle condizioni di vita della sua isola e prima di lui solo Andrea Costa che vide non è la rivendicazione delle autonomie e nella rivendicazione regionalista inserite nel proprio ma rivoluzionario della classe operaia e del suo partito di avanguardia uno dei punti e dei momenti di forza oggi possiamo dire che per noi riforma dello Stato realizzazione piena dell'autonomismo e partecipazione la prova
L'azione dello sviluppo fanno un tutt'uno ma ciò mi sembra valido per la Sardegna per la specialità sarda ma anche mi pare abbia un valore più generale in questo senso credo che occorra restituire in tutto il Paese alle Aes sembra è rappresentativa dei alle istituzioni repubblicane alle Regioni e Comuni la capacità piena di assolvere compiti di organi di governo del paese e della società di strumenti fondamentali la programmazione democratica in quanto espressione diretta della volontà popolare organizzazione più alta della vita democratica garantita dai partiti politici dai sindacati da altre organizzazioni
In questo senso credo che occorra un ripensamento critico delle forme e dei modi in cui la vita democratica e con la stessa partecipazione e andata dispiegando sì in questi anni
Una riflessione critica cioè che parta dall'esigenza di dare ad ogni livello ad ogni grado di partecipazione democratica la possibilità di rapportarsi direttamente con la società con le questioni sociali aperte e direttamente intervenire su di essa l'adozione del metodo dalla programmazione democratica come metodo di governo permanente e quindi in questo quadro questioni assai complessa e ardua e che implica una dura lotta dobbiamo sapere in sosta danza che si tratta di porre mano al modo di che essere dello Stato verso la società di attuare un passaggio che non può essere indolore da uno Stato assistenziale a uno Stato che i diritti a guida i processi economici e sociali li prevede cerca di risolverli nell'interesse della società nazionale e dunque perché ciò sia non si tratta soltanto di costruire articolazioni nuove dello Stato ma si tratta da un lato di restituire a quelle esistenti che netta del loro ruolo e della loro funzione dall'esperienza condotta in questi anni dal nostro partito dai lavoratori nel Parlamento nelle regioni o nelle lotte di massa e penso nel dire questo anche i successi ottenuti per
Definire legge di programmazione nazionale o regionali dalla sperimenta di questi anni dicevo ma anche da quella di questi giorni e penso alla vicenda della Banca d'Italia della Siria possiamo dire di aver toccato con mano quasi una specie di stato so
Ferrari fatto di concentrazioni finanziarie di sistema bancario di grandi gruppi industriali di dominio democristiano che hanno il controllo dell'economia dei processi economici e che determinano dunque processi sociali
Assumono forme e peso politico rilevantissimo che svuotano ecco il punto sviliscono spesso il ruolo continua unire prestigio dalle stesse istituzioni democratiche delle assemblee rappresentative beh spesso riducendolo riducendolo all'impotenza e ciò naturalmente si ripercuote in maniera tanto più drammatica in quella parte del Paese e mi riferisco al Mezzogiorno in quelle regioni e penso alla Sardegna do beh più debole il tessuto economico e sociale dove meno protetta e una parte grande della società dove più difficili sono le condizioni di lavoro delle regioni dei comuni dello Stato proprio in questa parte del Paese nel tessuto dello
Atti quella democrazia sono più esposti e corrono i maggiori pericoli per queste sommarie ragioni a me pare che sia necessario approfondire l'analisi dei modi dei contenuti della lotta meridionalista Ucci dei modi ad Hereford
E in cui può oggi essere affrontata la questione meridionale c'è stato a mio giudizio in questi anni un allentamento politico ideale culturale nella lotta mi
Il giornalista anche nel nostro partito certo nel Mezzogiorno non è una realtà omogenea per sbaglio eremo se non vedessimo al suo interno differenze sociali e politiche anche emette ma pur con queste sottolineature non credo sia errato affermare che il Paese oggi e più che mai diviso in due il nord e il suo il punto e perciò di come noi comunisti riproponiamo la questione meridionale come grande questione nazionale come nodo politico centrale della vita democratica del nostro Paese non si tratta dunque di dare al Mezzogiorno me a aspetti particolari e settoriali della realtà meridionale il carattere di una rivendicazione si tratta invece a mio parere di ricercare di di individuare più di quanto abbiamo fatto una ho avuto un intreccio tra l'azione di rinnovamento dello Stato il suo modo di essere il suo vi spiega Rossi e la questione meridionale e una programmazione democratica dello sviluppo economico e sociale
E dal rapporto tra questi tre elementi che sono poi altrettanti obiettivi di lotta rinnovamento dello Stato mezzogiorno programmazione che solo può venire un impulso di avanzamento di tutta la società nazionale un obiettivo di tale portata deve implicare per parte nostra la necessità di dare vita a un grande movimento di lotta di popolo che parta dai bisogni più immediati e urgenti della gente della classe operaia delle masse popolari di un movimento di che under estivo politico ideale culturale che non abbia il carattere della vertenza regionale di Fabbrico di settore ma abbia invece la capacità di collegarsi con l'azione più generale di cambiamento di rinnovamento della società
E che deve avere vedere impegnato questo movimento lo Stato le Regioni comunque e per questa ragione che i vari aspetti dalla crisi del Paese del Mezzogiorno possono essere risolti se ricondotti in un quadro di programmazione d'mo'pratica nazionale capace di garantire nel senso unitario nazionale appunto dell'azione degli organi dello Stato abbiamo necessità in sostanza per il Mezzogiorno di una programmazione democratica dell'sviluppo che giovandosi dell'apporto di lotta di grandi masse e dunque di una spinta di popolo dal basso sia portata poi sia ricondotta sintesi unitaria dei suoi contenuti programmatici dall'azione dello Stato dal governo una aveva i suoi gli organi se non portiamo a questo livello a questo grado la questione meridionale del rischio che lotte o movimenti che pure possono svilupparsi restino su valute io mi ma dall'altro lato noi perderemo anche l'occasione di un serio rinnovamento dell'azione dello Stato il senso davvero unitario nazionale e perciò meridionalista
Da tutto ciò deriva il compito nostro di collegarci in modi e forme più definite più stabili con quelle parti dalla Società Meridionale più esposte ai contraccolpi della crisi la gioventù le donne le masse popolari degli ma il compito nostro di combattere forme di sfiducia di scoramento deriva il compito nostro di lottare contro tutte quelle forme di chiusura particolaristica localistico corporativa di combattere tutte le tendenze alla frantumazione della su z compagni e compagne io credo che la democrazia cristiana ancora una risposta alla crisi dalla nostra società e della Società Meridionale ed è una risposta vecchia ora della Mancha ora della mediazione
Poco importa se ciò può arrivare dopo scioperi selvaggi o dopo agitazioni pseudo meridionalistiche sta perciò a noi ai comunisti di dare vita movimenti unitari sia per gli obiettivi di risanamento generale che si pongono sia per le forze che la compongono a movimenti unitari dicevo di rinascita del Paese ed al Mezzogiorno io non credo che si sia attenuata da che si sia soffia sia soffocata quella spinta al cambiamento al rinnovamento degli anni passati non credo cioè nell'influsso di cui si parla credo invece che ci sia nella gente nel popolo un desiderio di pulizia di ordine democratico di riscatto economico e sociale di nuovi valori in crede in cui credere per cui lottare
Ma tutto ciò va diretto e va guidato e se non lo guida la classe operaia del suo partito di avanguardia saranno altri saranno le forze moderate le forze reazionarie non è guidarlo ma soffocarlo e a spegnerlo ecco dunque la stretta qui stiamo andando ecco ciò di cui dobbiamo rendere consapevole l'amasse il popolo uscire dalla crisi è possibile
La costruzione di una società democratica o socialista e necessità del popolo del mezzogiorno e dell'Italia
è stato ritrovato un mazzo di dieci chiavi collegate da una catenella con due medaglie
Chi l'avesse smarrito è pregato di recarsi presso la segreteria del congresso dove è stato depositato porterà ora compagne e compagni il saluto al nostro congresso il generale Enzo Feliziani del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza appartenente al movimento democratico dei lavoratori della polizia
La mia presenza
Oggi in questo congresso
In qualità di appartenente al movimento dei lavoratori della polizia
Ai valore di una testimonianza
Innanzitutto si è resa possibile
Dal salto di qualità
Che si è verificato da dentro alla istituzione
Nella stessa coscienza dei poliziotti
E che deriva dalla volontà di superare la concezione della polizia come corpo separato
Nonché dalla volontà di partecipare assieme a tutti gli altri cittadini al dibattito sui problemi dello Stato e sulla difesa delle istituzioni
Debbo quindi ringraziare il partito comunista che mi ha dato la possibilità di portare la voce della polizia in questo suo congresso nazionale
Auspicando che analoghe possibilità vengano offerti nel futuro da tutte le altre forze politiche
Aggiungo delle cose che dirò in questo breve intervento potrei esprimere anche negli altri se le politiche
In quanto consapevole che agli interessi della polizia non debbano coincidere con interessi di parte bensì con quelli generali del
Questa mia presenze anche indicativa di un nuovo interesse di tutti i partiti
Ma certamente in maniera molto incisiva dei partiti che rivendicano una base popolare d'operaia
All'approfondimento dei temi che riguardano l'organizzazione dello Stato
Temi che non possono più essere patrimonio di pochi addetti ai lavori
Ma debbono essere decisi con la partecipazione di tutti i cittadini
I quali hanno il diritto e il dovere
Di dire come valgono dei siano i corpi dello Stato preposti alla difesa delle istituzioni
Hanno il diritto e il dovere
Di entrare nel vivo dei problemi istituzionali ed organizzativi che riguardano questi com'per ottenere che anche in questo settore vengano applicati i principi e indicazioni contenute nella Carta costituzionale
Questa volontà di rinnovamento dei rapporti tra organo dello Stato e società civile ha già dato i primi risultati anche sul piano legislativo
Con riconoscimento a favore degli appartenenti alle forze armate e alle forze di polizia
Di un ampio arco di diritti politici
Con le imitazioni che facciano salvarsi necessaria indipendenza da legami di partito
Ma che non impediscano la partecipazione al dibattito politico e alla costituzione di un diverso rapporto fra società civile e organi dello Stato
Questa legge costituisce certo un merito delle forze politiche che l'hanno voluto ed approvato nel luglio scorso nel quadro nel governo di unità nazionale nello stesso modo in cui nonostante grandi difficoltà
Si tentava di far luce suo scudo episodi di educazione in cui i corpi separati dello Stato sono stati implicati in passato
Ritengo che questa legge possa rappresentare la migliore garanzia e nel futuro non debbano più verificarsi simili deviazioni
è inutile che aggiungo che questa legge illegittima a stare qui in questo momento
Non basta vengono fatte le leggi bisogna avere il coraggio di
Chiudere l'esercizio dei diritti che derivano
Viviamo giorni molto duri l'aumento della criminalità in genere è indice della gravità della situazione dell'ordine dalla sicurezza democratica
Mentre da tempo presi sconvolto da una serie di attentati rivolti contro le istituzioni dello Stato chiaramente il ristabilimento di normali condizioni di ordine pubblico non si ottiene solo con misure di politica criminale o con interventi di polizia
Occorre innanzitutto una completa adesione dei cittadini alla lotta per la difesa delle istituzioni
Nella consapevolezza
Che migliori condizioni di vivere civile si raggiungono nello stato e non contro lo Stato
Ma per ottenere questa adesione dei cittadini occorre che tutti si sentano partecipi dello stato in cui vivono nella misura in cui si realizza intorno alle istituzioni
Una forte solidarietà si realizza anche l'isolamento morale del terrorismo condizioni prima perché essa esso possa essere utilmente combattuto
Ma è anche certo e per la difesa dello Stato occorre predisporre validi strumenti tecnici
Che nel rispetto delle libertà costituzionali consentano agli organi dello Stato di condurre con successo questa lotta
Mi riferisco alla necessità che sia portato a termine dalle forze politiche l'approvazione di un complesso di provvedimenti ai quali la legge di riforma della polizia che da troppo tempo si trascina sui banchi del Parlamento
Non ho mai pensato che una riforma del genere
Che riguarda una delle istituzioni sinceri dello stato alla quale sono legati il modo di essere la nostra civiltà le con
Lezioni in cui i cittadini liberi sono liberi di esercitare i diritti civili e politici fosse cosa facile
Per le prevedibili reazioni che si avrebbe suscitato e per le implicazioni che adesso sono connesse le funzioni della polizia sono troppo importanti i poteri che la legge avesse attribuisci sono troppo determinante per tutti i cittadini
Perché la loro corretta definizione non debba essere oggetto di un'attenta analisi da parte di tutte le forze politiche
Il rapporto tra polizia e cittadini essenzialmente un rapporto di fiducia
Che deve coinvolgere tutti coloro che fanno parte della comunità nazionale
E la fiducia e sopravvivere ha bisogno soprattutto del consenso
Per questo motivo mi sembra evidente che occorre la ricerca sui problemi della polizia
Nell'interesse dello stesso istituto e dalla sua immagine nei confronti dei cittadini soluzioni tali da aggregare il consenso dei vari partiti e dei gruppi di cittadini che in questi partiti si riconoscono ma è necessario aggiungere che non debbono essere frapposti ulteriori indugi
Sulla soluzione del problema si è accumulato un ritardo che rischia di produrre danni incalcolabili innanzitutto danni al Paese che ha bisogno di una polizia che
Sia professionalmente preparato includendo nel concetto di professionalità anche quello di correttezza di metodi cioè il rispetto della legalità
Le questioni che riguardano il coordinamento operativo tra i vari corpi di polizia il reclutamento e la preparazione del personale le condizioni di vita di remunerazione di esso
La predisposizione di infrastrutture di strumenti tecnici sono questioni che non possono attendere le stesse possibilità di dare soluzione ai problemi economici pure gravissimi del paese sono condizionate al ristabilimento di condizioni di sicurezza per i cittadini tutti
Gridando sta producendo poi danni alla sua sostituzione e tosta maggiori sacrifici al personale che deve supplire con il suo maggiore impegno ai deficienze esistenti
Vuol vivendo da troppo tempo in uno stato di incertezza sulla propria sorte incertezza che minaccia ancora di protrarsi in casa dice che
Penso che l'Italia
Ipotesi è vissuta con preoccupazione
Che certamente ouverture
Paola il compagno Renzo in beni delegato di Bologna il seminario la federazione di Bologna
Compagnie e compagni
Nelle vicende politiche degli ultimi anni
Si è riproposto il problema che già discutemmo in modo approfondito al tredicesimo congresso
Quello di una linea strategica del movimento operaio
Capace di impedire che all'avanzata delle forze riformatrici
Corrisponda una reazione tale da provocare involuzioni di carattere autoritario
Gli orientamenti delle forze che hanno sostenuto e sostengono la Democrazia Cristiana
E la maturità di questo partito ad accettare soluzioni democratiche diverse da quelle dei trent'anni trascorsi sono certo questioni che ci riguardano da vicino
Ma la possibilità che una parte del blocco di forze che si riconosce nella Democrazia cristiana
Si muova al di fuori della democrazia
E contro gli stessi gruppi dirigenti più consapevoli
Del partito di maggioranza relativa non può essere inteso come un ricatto al quale l'Italia dovrebbe continuamente soggiacere
Per troppo tempo i condizionamenti di stampo conservatore hanno funzionato da ricatto
Per troppo tempo ogni discorso sul governo è stato avviato su presupposti lesivi non solo dei diritti del nostro partito ma anche dello spirito della Costituzione
Ora bisogna mettere fine prima che sia troppo tardi ad una pratica fondata sull'obbligo di fare i governi senza e contro il Partito Comunista Italiano
è una questione democratica ed è anche una questione di civiltà
Così come erano questioni di civiltà e di democrazia evito Leanza
Quelle che si è iniziato a risolvere con leggi approvate di recente in Italia che hanno permesso di superare una logica integralisti Ca'
Che non prevedono obblighi per alcuno ma offrono possibilità che solo la volontà soggettiva decide di usare o meno
L'esigenza è quella di una svolta i cui termini siano chiari e compresi dal paese
Che l'ostacolo sia la insufficiente democraticità del Partito comunista è una grossa mistificazione smentita dai fatti e dalla storia
Esiste invece il problema tutto da verificare di una democrazia cristiana che sappia stare al governo in un rapporto paritario con noi e gli altri partiti di una coalizione democratica
Così come esiste il problema mai sperimentato
Della capacità di tutta la Democrazia Cristiana di stare fuori dal Governo nelle forme democratiche e costruttive in cui noi abbiamo saputo farlo in questi trent'anni
Non è un espediente polemico né tanto meno una ritorsione pre-elettorale
Quanto la coerente logica proiezione dei famosi impedimenti obiettivi di cui parlano i dirigenti della democrazia cristiana
Altro che fattore K dunque
Secondo il dottor nonché
Che secondo il dottor Ron che i blocchi avrebbe la dialettica politica italiana il vero blocco è questo diktat
E la Democrazia Cristiana ha ripetutamente lanciato o il mio governo o le elezioni anticipa
Sarebbe inaccettabile
La riproposizione di una politica di solidarietà
A responsabilità limitata
Fondata sulla esclusione sui colpi bassi sulle incoerenze sulle inadempienze
Concepita come involucro nel quale realizzare la progressiva saldatura anti operaia e anticomunista delle resistenze conservatrici e delle spinte di Greganti corporative e anarchia
è questo il disegno che è alla base della controffensiva avviata dopo il venti giugno del settantasei
Che ha prima impedito
La piena attuazione degli impegni programmatici e il formarsi di un clima politico di reale e reale solidarietà
E poi ha usato politicamente il delitto Moro per modificare gli orientamenti prevalenti nel gruppo dirigente della Democrazia Cristiana in senso contrario alla collaborazione di tutte le forze democratiche
Strappare dei risultati in questa situazione è stato estremamente difficile
A smentita di ogni interessata previsione circa l'unanimismo che avrebbe caratterizzato il periodo del dopo venti giugno
Si è organizzata ed ha agito un'accanita multiforme e potente opposizione
Questa opposizione questa voi vera e propria corrente anti riformatrice
Nella quale confluivano i dati obiettivi e gravi della crisi economica e finanziaria l'azione eversiva e terroristica
è una offensiva ideologica lo stesso tempo grossolana e insidiosa si è fatta via via più impetuosa
E dopo un periodo di di neutralità il gruppo dirigente della Democrazia Cristiana ha ceduto alle pressioni fino a farsene interprete ecco perché la nostra decisione non si può giudicare e non è stata né improvvisa né imprevista
Superati gli stati d'animo immediati su cui si sono soffermati i giornali
Sollievo liberazione preoccupazione
Ciò che oggi conta è l'indicazione chiara della necessità che il Partito Comunista Italiano partecipi al governo del paese è l'impegno per rilanciare un rapporto di effettiva solidarietà
Per battere le forze che nella DC hanno combattuto condizionato e poi rovesciato la linea del confronto dell'intesa
Per spostare in avanti rapporti unitari con il Partito socialista e per far prevalere nelle forze laiche il rifiuto di pregiudiziali e di collocazioni subordinato
Ma non si dà il rilancio della politica unitaria non si evita l'isolamento e peggio ancora l'arroccamento se non si ritorna e se non si esaminano i tre anni passati
Ci è stato chiesto
Se lo sono chiesti compagni
Nel dibattito congressuale anche da questa tribuna se abbiamo fatto tutto il possibile per evitare che la nuova maggioranza si logora asse così rapidamente
Come sono stati vissuti dal partito gli avvenimenti politici del dopo venti giugno
Credo si possa dire che tanto la nuova maggioranza
Come la precedente astensione come gli accordi programmatici
Fra i cinque partiti sono stati spesso considerati in una duplice versione solo apparentemente contrapposta o un risultato acquisito o è un cambiamento insignificante
è stato cioè sottovalutato nel primo caso potremmo dire da vertigine del successo nel secondo caso potremmo dire
La scarsa fiducia nei propri mezzi il fatto che ci si trovava di fronte ad un terreno indubbiamente nuovo e più avanzato per la lotta l'iniziativa di massa e l'azione di governo dei comunisti
E che su tale terreno la nostra proposta strategica era chiamata la verifica dei fatti doveva cioè essere intesa nel suo carattere incalzante costruttivo offensivo contro ogni tendenza difensiva ed appresi sta una delle ragioni di questa sottovalutazione eh in un'analisi insufficiente della realtà del Paese
Si sono identificati rapporti elettorali con i rapporti complessivi di forze e di potere accogliendo a criticamente descrizioni di comodo semplificato
Per valutare i rapporti di potere in una società complessa stratificata
Come la nostra
Dalle cifre elettorali
Bisogna passare agli apparati dello Stato alle strutture economiche del capitalismo alle forme dell'egemonia culturale
Si deve passare dalle mode ai fatti storici dai movimenti di superficie alle trasformazioni di fondo
Solo così si fa un bilancio le cui cifre siano chiare eleggibili per tutti
Ed in questo Bilancio ci sono i dati negativi e ci sono i dati positivi
Sono positivi tutti quelli che si riferiscono all'avanzata e alla realizzazione di una politica di unità nazionale sono negativi i risultati
Che non sono stati ottenuti per la resistenza che si è manifestata nei confronti di questa politica di unità nazionale
Il Parlamento ha lavorato di più e meglio perché l'influenza dei comunisti si è fatta sentire di più
Nei comuni e nelle regioni i risultati sulla base dei poteri dei compiti delle possibilità che hanno le autonomie locali hanno dimostrato quanto incida l'allargamento dell'influenza e del peso della sinistra anche a livello locale
Così come a garanzia della risposta al terrorismo sul terreno democratico è sempre stata l'unità della classe operaia e dei lavoratori
Ma ecco ciò che a mio avviso è stato poco preso in esame
Forte gruppi del capitalismo si sono immediatamente schierati contro qualunque idea di sviluppo programmato dell'economia
Gli apparati dello Stato sono stati e sono attraversati da contraddizioni profonde tra riforma decentramento qualificazione da una parte e nostalgica di un centralismo corredato di appendici clientelari dall'altra
Forze culturali consistenti sono arretrate affascinate da un liberismo impraticabile
Vestendo le idee pale o liberali di una nuova sinistra attratte anche dalla calamità del disimpegno politico
Mentre questi erano gli spostamenti e le vicende reali in una realtà internazionale in via di peggioramento
è stata condotta una martellante offensiva
Su un potere tanto onnipotente quanto indefinito sul regime verso il quale si sarebbe marciato sul conformismo che sarebbe derivato dall'abbraccio soffocante del PC e della DC
Sulle occasioni mancate dalla sinistra ma in particolar modo dal Partito comunista italiano
Si è giunti al limite i compagni lo ricordano alla fine del settantasette di sostenere più o meno apertamente che di fatto il solo partito non volere il PC al governo era lo stesso Partito Comunista Italiano
Sappiamo bene invece come sono andate le cose nei mesi successivi
Eppure quella campagna ha trovato ascolto
è stato possibile far convergere contro il PC
Contro il sindacato di classe contro i nostri comuni molte ragioni di disagio e di malessere in particolare di una parte di giovani
E nel pubblico impiego in modi tali da mettere in pericolo più volte la convivenza civile e l'ordine democratico
Alcuni hanno detto che il motivo è da ricercarsi nel vuoto che il Partito comunista italiano ha lasciato l'opposizione
Altri che si è trattato della meccanica espressione politica di un disagio sociale
Altri che l'alleanza tra classe operaia i ceti medi puntava incanalare tutto nelle istituzioni che si sono dimostrate gabbie troppo strette per chi non faceva parte di quelle alleanza
A me sembra che in generale queste risposte non vadano al cuore del problema vero
Il problema vero è quello di una democrazia quella del nostro Paese giunta ad un punto alto di sviluppo
Che se non incide rapidamente nella direzione della vita economica e di quella dello Stato
Accrescendo la sua efficienza e la sua produttività può frantumarsi corporativi Zanasi
Dar luogo nella irrisolta contraddizione tra movimento operaio e programmazione democratica appagante pericolose contraddizioni interni alle masse popolari
I nuovi problemi che si pongono non vanno perciò incorsi localistica mente ed in modo affannoso uno per uno ma rapportati ad un'analisi più adeguata a questo livello alto e arduo della lotta politica
Quando si sono cominciati a manifestare i processi di frantumazione
Che hanno investito prima di tutto le masse giovanili studentesche la realtà oggettivamente più aperta cioè a simili sbocchi c'è stata da parte di molti una profonda difficoltà a capire
Si è preferito descrivere il movimento come esso stesso si descriveva esaltarne la spontaneità
Con una tendenza alla giustificazione anche quando in discussione erano elementari diritti individuali la convivenza civile e la tolleranza
è vero che la crisi economica e quella sociale producono protesta insoddisfazione disagio ma quale forma e quale in diritto prendono tali stati d'animo non è detto
Bisogni desideri tensioni morali non nascono nel mille novecentosettantasei settantasette
Queste esigenze ed una grave condizione sociale
Si incontrano con idee con linee politiche con concezioni strategiche con proposte culturali e organizzative
Che trovano una loro unificazione
Nella convinzione irresponsabile dello stato attuale di cose è il sistema politico democratico di cui è tanta parte il Partito Comunista Italiano e di cui Bologna rappresenta un simbolo
Noi vogliamo distinguere tra spontaneità e organizzazione
Per comprendere le cause vere del malessere e della protesta e per combattere posizioni estremistiche
La cui sconfitta resta una delle condizioni per fare delle nuove generazioni una forza di rinnovamento e per togliere al movimento operaio ogni alibi opportunistico e ogni impatto settario
La stessa difesa democratica contro i gruppi che ricorrono alla violenza e alle intimidazioni è indebolita senza fare continuamente i conti con quelle posizioni estremistiche
Che assumono toni giustificativi e ambigui verso la violenza terroristica
Nel corso del dibattito congressuale
Almeno nella federazione di Bologna ma in tutta l'Emilia è stata in generale considerata insufficiente la parte delle tesi dedicata al terrorismo e all'eversione
Nel suo rapporto il compagno Berlinguer ha compiuto anche su questo tema un esame più preciso e puntuale
Siamo di fronte ad un dato nuovo che condiziona pesantemente la vita dei cittadini
E la vita politica italiana
Ad una forma moderna di attacco antidemocratico e anti operaio alla continuazione della politica vecchia con mezzi nuovi nel cercare di capire chi sono i terroristi esigenza a cui noi stessi abbiamo voluto e vogliamo far fronte si è anche imbrogliato
A parte lo strumentalismo di chi si è messo a sfogliare gli album per rintracciare le matrici
Ciò che è più grave
è che questa ricerca abbia messi in secondo piano il quesito principale decisivo da porsi se si vuole davvero mobilitazione iniziativa unitaria efficace azione preventiva e cioè che consente il terrorismo
Il pietismo o il giovanilismo di maniera non sono strumenti validi di indagine cerchiamo di andare al cuore della questione perché resti ferma e netta la risposta a quella domanda dalla storia del dopoguerra c'è una lezione che prima di ogni altra mio avviso si può trarre nella democrazia gli operai diventano più forti nella democrazia il popolo riesce a decidere di più nella democrazia il Partito comunista italiano ha allargato la sua influenza ed ha cresciuto il suo prestigio
Per il nostro partito per la classe operaia la democrazia è come l'acqua per il pesce ecco perché si è cercato continuamente di sporcare urla di inquinare la di renderla più morbida
Anche altri però non solo noi hanno imparato la lezione hanno cercato di correre ai ripari e lo hanno fatto dopo il venti giugno in modo lucido usando ogni forma di violenza terroristica
Nella convinzione che sul terreno democratico non sia più possibile bloccare l'avanzata dei lavoratori della sinistra e del Partito Comunista Italiano se ciò è vero il terrorismo è il braccio armato della reazione
Nel passato
Nel passato si sono conosciuti tentativi di colpo di Stato azioni squadristi che attentati di chiara marca fascista
Il nuovo terrorismo che si scatena dopo il venti giugno del settantasei e che ha il suo culmine nel rapimento nell'assassinio di Aldo Moro sceglie tempi e modi per le sue azioni che hanno sempre due scopi
Accrescere la sfiducia nella democrazia e nello Stato
Dimostrandosi più efficiente in grado di colpire come quando e dove vuole firmare sempre le proprie azioni con i termini proletario comunista rosso operaio e così via
L'uccisione di un giudice di un operaio di un agente di pubblica sicurezza senza una rivendicazione troverebbe sempre continua a trovare una sua spiegazione logica razionale nell'odio fascista nell'avvertimento mafioso nell'ostilità feroce ad ogni riforma di polizia
La rivendicazione dei crimini Conte etniche ad effetto vuole coprire chi ne trae davvero vantaggio e colpire politicamente la sinistra addebitando a destra attivi delinquenza omicida e fascista
La stessa facile Scelta di essere clandestino in un regime democratico voluto e difeso dalla classe operaia qualifica la peculiarità e la pericolosità del terrorismo moderno
Per combattere il quale servono capacità volontà idee nuove e più efficaci
Democrazia e terrorismo non possono convivere a lungo
E lo diciamo questo anche guardando ad una realtà come quella di Bologna che rappresenta un punto alto della democrazia italiana un patrimonio storico e politico dei comunisti e dei lavoratori di di tutto il Paese
L'attacco che è stato portato
A Bologna l'Emilia Romagna è stato e resta virulente voi conoscete la capacità di risposta di reazione democratica di una classe operaia e di una popolazione per le quali l'antifascismo rappresenta tuttora una molla potente nel marzo come nel settembre settantasette durante la tragica primavera
Del settantotto e ancora di recente quando una donna una lavoratrice domestica che ha Graziella Fava ha perso la vita in seguito all'ennesimo attentato terroristico l'unità e la forza dei lavoratori della sinistra dei democratici si sono manifestate con grande ampiezza eppure non credo sarebbe giusto guardare a queste potenti energie democratiche in modo consolatorio
Non ci interessa tanto inviare parole di conforto assicurazioni sulla nostra capacità di resistenza
Ci preme invece a partire da Bologna accentuare l'appello era pressione per una svolta profonda nella direzione del Paese che sia garantita dalla partecipazione dei comunisti al governo
Senta questa svolta il clima si fa pesante si riaffacciano tendenze
Anche nel forte robusto il prezioso tessuto democratico di Bologna dell'Emilia ad usare la propria forza solo dentro confini ristretti a cercare di camminare da solo
Proprio quando invece dipende dallo sviluppo del Mezzogiorno e dalla politica di austerità il futuro democratico della stessa Bologna dell'Emilia come dell'intera nazione
Tanto nel movimento di ispirazione socialista come in quello cattoliche tra le forze estremistiche si ripropongono in modo accentuato spinte localistiche alla chiusura
Il nostro partito non è passato indenne attraverso le fortissime tensioni degli ultimi anni
Pur mantenendo pressoché intatti i suoi legami di massa pura crescendo anche il suo prestigio di forza sicuramente democratiche di rinnovamento non si possono tacere certi dati di fatto
Come effetto dell'offensiva ed è la crisi non è cresciuta nel partito in modo sufficiente la consapevolezza del ruolo di governo che ci compete a Bologna e a Roma qualunque sia la nostra collocazione anche l'idea che il rapporto di alleanza fra classe operaia e ceti medi delle città e delle campagne della produzione dei servizi
Resta per l'oggi e per il futuro una condizione decisiva della costruzione di una società socialista si è in un qualche modo indebolita
Anche da questi dati oltre che ad esigenze oggettive viene da Bologna e dall'Emilia uno stimolo e dunque sostegno reale per ricostruire rapidamente le condizioni per una vera politica di solidarietà democratica
Il tempo non lavora per nulla proprio perché ricevo democrazie terrorismo non possono convivere a lungo
Proprio perché pur di fare arretrare il Partito comunista non si è esitato dopo il venti giugno a fare arretrare la vita democratica
Sempre più il senso politico dell'iniziativa dei comunisti a Bologna è stato quello della lotta per un deciso cambiamento nel governo nazionale
Di riaffermare le condizioni più avanzate nelle condizioni più avanzati in cui operiamo
E non per inutili compiacimenti
Ma come sottolineatura di un fattore decisivo della necessaria svolta nazionale quando si giunge a lascia alla soglia del Governo del Paese sarebbe doppiamente errato ripensare con Nostalgia ai porti sicuri e ben delimitati del passato
Vorrebbe dire ritirarsi nel momento più acuto della lotta politica di classe
Diceva un famoso protagonista della rivoluzione francese e risultati non possono avere Nostalgia delle catene che hanno appena spezzato
Tutte le energie devono invece essere gettate nello sforzo per superare quella soglia
No perché la partecipazione al governo sia un obiettivo in sé di partito
Ma è perché è ormai diventato nelle condizioni italiane di oggi il mezzo indispensabile per realizzare qualunque obiettivo di progresso civile e di giustizia sociale
è evidente che questa linea fatica ad affermarsi se la sinistra non rafforza i suoi rapporti di unità in un pieno riconoscimento della reciproca autonomia
Non sono mancate certo livello nazionale locale le occasioni di polemica fra il Partito socialista e noi eppure ci sono potenti spinte che condizionano positivamente i nostri rapporti non parlo solo del ricco tessuto unitario nel movimento sindacale del movimento cooperativo nelle istituzioni democratiche
Prima di tutto c'è una comune prospettiva strategica e politica di superamento del capitalismo e di costruzione di una società socialista fondata sulla democrazia
Pensare meglio al presente e al futuro ci può aiutare di più noi compagni socialisti che non guardare frettolosamente e strumentalmente al passato e sopra e se proprio lo si vuol guardare
Se proprio lo si vuol fare gol di guardare al passato si ricordi ad esempio una cifra sessant'anni fa a Bologna il Partito Socialista Italiano aveva da solo più voti di quanti ne abbiamo avuti insieme noi e i socialisti nel mille novecentosettantasei
Lo si ricordi come monito a non concepire la strategia di unità come valida solo dopo che si è sconfitti
E come appello a non considerare autosufficiente
Ma a mettere sempre a disposizione dell'insieme dei lavoratori del Paese il peso di una sinistra che vogliamo più forte e più unita nella lotta per il rinnovamento democratico e la trasformazione socialista dell'Italia
Compagni per favore voi d'attenzione
Dunque alle ore ventuno e trenta avrà inizio qui la seduta riservata ai solidarietà e cioè ai delegati dai congressi liberazione
Ai delegati di diritto cioè membri il comitato centrale e della Commissione centrale di controllo uscì e ai delegati dalla Federazione giovanile comunista
Sono convocati in qua quindi soltanto di delega
Per ascoltare la relazione della commissione elettorale
In quanto l'aiuto pubblico in ogni mattina lunedì due aprile è convocata per le ore otto e trenta assiduo petto
Ciò compagno Emanuele Macaluso l'allegato due volte la corruzioni uscire
Compagne
E compagni
I tre anni che ci separano dal venti giugno del mille novecento e settantasei
Sono densi di avvenimenti politici
Tare di avere in buona parte mutato
Il panorama politico spesso
Non mi riferisco solo alla situazione economica Berlinguer a questo proposito ha detto quali sono i mutamenti in positivo e quali le nostre preoccupazioni per l'avvenire
In questo mio intervento vorrei soffermarmi su alcuni aspetti de mutamenti politici
Che si sono verificate in questo periodo
E la loro incidenza nella crisi che ha infine investito la maggioranza di governo
è stato sottolineato nel rapporto
Ed ha più compagni
Il carattere il perdurare e anche il diffondersi
Del terrorismo
Il professor Giacometti dell'Università di Padova ha chiarito con alcuni mai quale incidenza il terrorismo nella politica italiana
Il compagno Berlinguer nel suo rapporto affermato che il terrorismo e divenuto ormai in Italia una forma quanto mai aberrante di lotta politica
Che negli ultimi tempi le organizzazioni terroristiche hanno subito qualche colpo
Ma la progressione delle sue imprese non è stata bloccata
E che l'obiettivo finale dei terroristi e la guerra civile
Al tempo stesso si è manifestata e questo è l'altro punto che occorre sottolineare non sono uno oggi e un alloggio un'oggettiva convergenza tra il terrorismo è l'attacco eversivo e da e destabilizzato
Un attacco
Che viene mosso anche consapevolmente
Da quel coacervo di forze avventurista dighe cresciute nel mondo economico e finanziario e negli apparati statali e pubblici in questo trentennio queste forze dobbiamo saperlo puntano al rovesciamento
Dalla situazione politica al suo ribaltamento
E per ottenerlo sono disposti a tutto
Sono disposti anche loro come diceva il compagno Berlinguer alla guerra civile
Altro fenomeno
A cui rivolgere la nostra attenzione
E il radicalismo la sua involuzione
Che è stata testimoniata come è stato detto questa mattina dal compagno lama
Va all'andamento del loro congresso
Questo gruppo tende sempre più a collegarsi con spinte e varie
Disegno corporative localistico e di generica contestazione
Compagne e compagni non sottovalutiamo questi fenomeni
Che hanno conosciuto esplosioni come quelle di Reggio Calabria
Da queste ed altre manifestazione ad atteggiamenti emerge una contestazione aperta e violenta
Sotterranea o morbida contro il sistema politico italiano così come si è espresso in questi ultimi trent'anni
Un attacco ai partiti ai sindacati alle istituzioni alla democrazia
A questo punto la domanda che dobbiamo porci è questa
La politica di unità nazionale così come si è espressa in questi anni
Ha contrastato
Ho accelerato questi processi a cui ho fatto riferimento
Alcuni hanno detto e scritto gridato anche che è la stessa politica di unità democratica
La cosiddetta ammucchiata come l'ha chiamata Montanelli seguito a destra e a sinistra da tanti corifei
E questa stessa politica dicevo a generare questi processi
In questo coro si sono ritrovati non solo De Carolis Monte Lera
Ma anche importanti esponenti
Della Democrazia Cristiana
E in qualche momento occorre dirlo qualche dirigente del partito socialista
A mio avviso comunque le cose stanno ben diversamente
L'avvio di una politica nuova il mutamento è anche parziale inadeguato
Nella direzione del Paese
La messa a fuoco di alcuni problemi nodali della società italiana
L'inizio del dipanarsi di tante matasse aggrovigliate in questi anni hanno rotto equilibri consolidati in trent'anni e ne hanno minacciato o altro
Basti pensare al sistema bancario
Alle forniture militari all'abrasione fiscale
La messa in discussione della giungla retributiva
Ed è il sistema pensionistico
L'avvio di una programmazione
In discussione è stato messo il vecchio sistema di potere
I rapporti fra le classi e gli equilibri fra ceti e gruppi sociali
Occorre dire
Che questi equilibri hanno toccato anche almeno in parte l'osso spesso elettorale
Ebbene
I processi politici
I fenomeni dischi vaganti di cui si è parlato
Sono stati accelerati
Per quello che la politica d'unità nazionale è riuscita a fare
E per quella e per quello che non è riuscita a fa
Il punto cruciale su cui dobbiamo quindi riflettere il fatto
Che nulla è più pericoloso che rompere certi equilibri senza costruirne e consolidarne altri
La nuova politica ha sollevato speranze e paure
Spinta in avanti e controspinte
Ebbene
Nel momento in cui si è manifestata con più evidenza non so la controffensiva conservatrici ma anche quella reazionaria ed eversiva
Basti ricordare il delitto Moro la Democrazia Cristiana anziché portare più avanti la comunità
E scompare indietreggiare e sconfiggere queste forze
Si è via via tirata indietro
Il problema non è quindi di sapere
Cosa avrebbe fatto o non fatto modo
In questa situazione
Ma cosa fare dopo il merito e morale senza Moro e quali sviluppo e si impone però essi impongono oggi all'attuale gruppo dirigente della Democrazia Cristiana
Per la politica di unità democratica è questo il problema politico che il nostro partito
Ha sollevato a gennaio abbiamo noi ha avvertito che è una politica di larga unità si giustifica essenzialmente per superare l'emergenza e garantire e sviluppare la democrazia e che questa politica priva parchi
Sempre più ampi all'eversione e alla destabilizzazione appunto perché non veniva attuata mettendo in pericolo la stessa democrazia
Nel mille novecentosessantaquattro nel momento cruciale della politica di centro sinistra
Il compagno Togliatti
Scrisse un articolo su Rinascita in cui così si esprimeva
In tutti i casi
In cui c'è un consistente partito dei lavoratori
Si è ridotto ad accogliere passivamente per evitare il peggio
Un'evoluzione nego negativa del governo di cui aveva accettato di far parte in qualche caso la sconfitta
Ha preparato in ogni caso la propria sconfitta e in qualche caso la sconfitta di tutto il movimento
E cioè rispondeva diceva il compagno Togliatti ad una logica la evoluzione negativa dal governo
Gli abbandoni ai continui rinvii programmatici il rifiuto per non provocare la destra di prendere misure economiche e politiche efficaci contro di essa si risolvono sempre a favore di questa
Le forze conservatrici R. azionarie
Diventano quindi sempre più esigenti più minacciose sino al momento in cui la situazione consente a loro di prendere apertamente l'iniziativa ebbene
E proprio tenendo conto di questo insegnamento che il nostro partito ha preso a tempo di iniziativa a cui ho fatto riferimento
A questo punto a compagne e compagni
Si pone il problema di come noi abbiamo operato in questo periodo
E cosa fare per dare una prospettiva una prospettiva nuova alla politica di unità democratica
Ci sono stata incertezze incertezze e dubbi sulle scelte da noi fatte hanno rilevato molti compagni
Per ultimo anche il compagno Terracini
Su tutte queste incertezze dubbio ha prevalso il giudizio sulla Democrazia cristiana e sulla possibilità di attuare con essa una politica di progresso e innovativo
Su questo punto a me pare
Che ci siano state molte somme semplificazione
E anche pericoli
Anche nel corso di questo dibattito
Il più grave mi pare quello di affermare da un canto la necessità di una politica di unità ma nello stesso tempo esprimere un giudizio sulla Democrazia cristiana che non consente nell'ora né per l'avvenire questa politica
Se abbiamo qui abbiamo detto
Sì abbiamo detto che la democrazia cristiana si è tirata indietro che è stata che c'è stata un'involuzione
Vuol dire che è una delle nostre ipotesi
Che non si tirasse indietro e non ci fosse la devoluzione che c'è stata
Delle due l'una
Ora Democrazia cristiana non può organicamente fare una politica progressista
E allora occorre mettere in discussione la nostra prosperità proposta politica ora è possibile che questa politica venga fatta e occorre vedere perché non sono stati non sono andata avanti certe forze e ne sono prevalse altro
Il compagno Terracini
è convinto che alla prima ipotesi
è convinto cioè
Che la Democrazia Cristiana e sento il partito come egli ha detto del grande capitale e organicamente impossibilitata di fare un'altra una politica di progresso e di convergenza con il nostro partito
Va bene come stanno le cose
Compagno Terracini ci ha invitato ad esaminare meglio più attentamente e che cos'è la democrazia cristiana
Io sono d'accordo colui le semplificazioni non servono
Il venti giugno del mille novecento settantasei indubbiamente la Democrazia Cristiana largo il ventaglio interclassista il suo ventaglio Detassis
Ci fu un recupero a destra ma ci fu anche un recupero a sinistra
E a sinistra e a destra con molte parificazione
Dalle forze decurtate da Montanelli
A gruppi di borghesia industriale e manageriale
Che cercano una nuova collocazione e anche un diverso rapporto con lo Stato
E che si erano staccati dalla Democrazia cristiana
Abbiamo avuto ancora in quel voto l'adesione per la prima volta data dalla Confagricoltura che lei aveva votato per il partito liberale
E al tempo stesso il voto tradizionale dei coltivatori diretti e l'impegno della FIS va ed entra Ciampi che aderiscono a questo sindacato
Da un grande i giovani di Comunione e Liberazione
E forza integralisti
E dall'altro però anche molti cattolici democratici che avevano votato no nel referendum attraverso l'America e che dopo l'avvento di Zaccagnini siete spostavano verso la democrazia cristiana
E non ricordiamo
Che anche molti operai e molti lavoratori che si erano distaccati negli anni settantaquattro e settantacinque dalla Democrazia cristiana vennero con quell'operazione recuperata
Ebbene compagni
Il fatto che la DC si sia tirato indietro non significa affatto che le cose in questo partito sono tornate come prima
L'anticomunismo ha ricevuto un colpo
In questo partito un colpo decisivo orientamenti sono allontanati nelle masse e nello stesso quadro dirigente di questo partito
Processi nuovi sono stati avviati la Coltivatori diretti
Non è più quella di ieri
E non è un caso che la nuova politica agraria
Dai contratti agraria Quadrifoglio alla programmazione è stata fatta con i dirigenti di questa organizzazione in un clima nuovo è diverso
Compagno Terracini
Ha detto che la democrazia cristiana
Ha ferito a morte
I contadini certo
La politica della Democrazia Cristiana
Ha colpito le nostre campagne soprattutto negli anni cinquanta sessanta è la parte più fragile
Delle masse contadine
Ma è anche vero
Compagno Terracini che mai assai importanti di contadini
Feriti o non feriti sia asciugano le ferite e votano e continuano a votare per la Democrazia cristiana
E allora bisogna stare attenti
Il compagno Ranieri
Segretario regionale della Basilicata
Ha parlato di orientamento i nuovi che emergono in gruppi di intellettuali che in passato
Con la Democrazia cristiana
Avevano puntato sull'intervento straordinario
E i suoi orientamenti nuove possibilità nuove di un rapporto per portare avanti una politica nuova diversa ed opposta a quella del passato
Gruppi di borghesia industriale manageriale dicevo
Convergo sono andati nella Democrazia cristiana
Ma anche nel corso della battaglia parlamentare di questi anni
Alcuni esponenti di questi gruppi
Hanno
Trovata la possibilità di collegarvi un collegamento con la con la nostra iniziativa
Per certi alti di risanamento
Ma al tempo stesso certo e sensibile solo sensibili proprio questi gruppi e influiscono nata democrazie
La cristiana ai richiami neo liberisti ci della Confindustria a cui ha fatto riferimento il compagno Berlinguer
Spinte integraliste che vengono anche dal mondo cattolico oggi si deve guidare Bonomi nella DC ma c'è anche un quadro periferico e centrale nella democrazia cristiana che è sensibile al rapporto nuovo col Partito comunista
Insomma compagne e compagni
Oggi più che mai nella Democrazia cristiana sono aperte tensioni e contraddizioni
Che noi dobbiamo esaminare cogliere con prontezza ed iniziativa e non esorcizzare
Qualche si avverte
In questa situazione dalla Democrazia cristiana
E la crisi di mediazione e di prospettiva della direzione attuale della democrazia cristiana
Qual è la prospettiva che indica oggi il gruppo dirigente della Democrazia Cristiana
Alla politica di unità da noi ribadita
All'avanzamento necessario inevitabile dal quadro politico nell'ambito di questa politica
La democrazia cristiana non ha saputo o altro proporre altra alternativa se non quella delle elezioni anticipate
Tuttavia io considero positivo compagni lo dico francamente
Che in questi giorni nel corso di questa crisi
E nel quadro di una crisi di prospettiva come ho detto del gruppo dirigente della Democrazia Cristiana
Queste abbia abbia rifiutato tentazioni di tipo cento vista e Tambroni anime
Sollecitate apertamente in questi giorni
Da certa stampa e fino a ieri dal presidente del gruppo senatoriale della Democrazia Cristiana in un po'un un grave e pesante intervento al Senato
Questo vuol dire
Che il venti giugno non è una parentesi chiusa
E sbagliano compagni
Sbagliano molto coloro che anche l'acqua è stato di boom una hanno riproposto le posizioni dal partito come un ritorno all'opposizione
Un ritorno indietro non è così
Non è così
Noi non siamo all'opposizione come ha detto anche il compagno Cossutta
Perché i fatti dimostrano che non è possibile governare col Partito comunista all'opposizione è tanto è vero che ieri l'ha dovuto ammettere apertamente l'onorevole Andreotti
Rispondendo a un deputato della Val d'Aosta
Che gli offriva la possibilità del suo volto ha detto suo voto può fare passare il mio governo ma non mi può più quale governare
Questa è la realtà
Questi sono i fatti ad arresto
Non è senza significato che l'onorevole Andreotti anziché avere cercare la fiducia ricercato la sfiducia nel parlamento sapendo appunto che impensabile è impossibile governare senza il nostro partito
Questo
Compagni il problema che oggi ci sta di fronte quindi è quello di portare più avanti lo scontro
Con la democrazia cristiana ma anche il confronto e la ricerca dell'incontro e per farlo occorre tenere ben ferma la nostra linea di partito dico governo questo è il senso
Della relazione di Berlinguer
Dalla politica estera quella con Omega
A quella della dell'ordine democratico la nostra linea resta quella di una grande forza di governo
Occorre tenere in tutti i campi ferma questa di via
A questo proposito sulla politica economica e su quello dell'ordine democratico
Le sponde esposizione espresse
Da Napolitano da Pecchioli non ho potuto ascoltare altri compagni che su questi argomenti hanno formulato ieri costituiscono una base per questo confronto è per questo scontro che dobbiamo portare avanti
Essenziale anche
E anzi dico soprattutto
Tenere anche a ben ferma la nostra scelta di politica estera
E la nostra collocazione internazionale
E dico che a questo fine
Non servono
Proclamazioni enfatiche sui rapporti fraterni con l'Unione Sovietica
Occorre invece
Una forza è una domanda una forte argomentazione per affermare la giustezza di una linea di politica estera svolta dal nostro partito
Ed è la nostra collocazione nell'ambito del movimento operaio internazionale
Che ci ha consentito anche ad incidere positivamente nelle scelte fatte dal governo italiano nel campo della politica estera
Occorre dare coerente sviluppo a questa politica
Il fatto che ancora ieri al Senato il Presidente del Consiglio
Di un governo che noi abbiamo abbassato
Ha potuto affermare con forza
Di avere respinto sollecitazioni che venivano dal governo cinese
A modificare la politica di amicizia nei confronti dell'Unione Sovietica è un fatto significativo
Ma è ben affermare
Con chiarezza che questo sviluppo non sarebbe stata impensabile è possibile senza dare concreta espressione alla nostra autonomia in tutti i momenti in cui essa dovute qui Carzeri anche con una netta e chiara differenziazione dalle scelte fatte da altri partiti comunisti ed altri stati socialisti tenere ben ferma questa linea
Che Berlinguer argomentato con rigore
Non è una concessione ad altri come scrivono certi giornali di altri partiti comunisti ma corrisponda agli interessi del nostro Paese della pace e del movimento operaio internazionale
E su questa base compagne e compagni
Che occorre anche su questi temi continuare il confronto con la Democrazia Cristiana e col Partito socialista
E con tutte le forze democratiche ma soprattutto col Partito socialista
La nostra prospettiva ha detto Berlinguer a un punto di riferimento irrinunciabile
Il rapporto col Partito socialista
E io aggiungo con tutte le forze che a sinistra rifiutano e lottano l'avventurismo e ricercano un collegamento di tutta la sinistra
L'esigenza prima e di avere la sinistra un dibattito franco aperto
Sia sui punti programmatici su cui costruire un'iniziativa comune è una unità più ampia delle forze democratiche sia sulla prospettiva più generale
Occorre tenere conto che il rapporto tra noi e il Partito Socialista non può essere configurato come nel passato
Anche questo è un dato nuovo della situazione politica
Il rapporto che dobbiamo ricercare non può ripercorrere nel periodo dell'unità d'azione né quella del centrosinistra né quella della fine del centrosinistra sino alle elezioni del mille novecentosettantasei
Nel partito socialista è in corso un processo di ricerca tormentato è contraddittorio di una collocazione nella realtà politica italiana in cui approdi sono ancora incerti
Noi non siamo spettatori indifferenti in questa ricerca
Con i socialisti non lo sono nei nostri confronti
A questo fine si tratta di lavorare per trovare oggi i punti su cui è possibile costruire un rapporto positivo come condizione essenziale per lo stesso sviluppo della politica di unità nazionale
E a me pare che su tre questione essenziale e chiudo NT possibile un chiarimento col Partito socialista
Primo in questi ultimi anni tra noi e i socialisti non sono emersi dissensi fondamentali su punti programmatici
Si tratta semmai di chiarire a definire meglio convergenze già esistenti è di estenderlo
Un dissenso invece permane l serio su tutto un gruppo di problemi che riguardano più in generale i comportamenti nei confronti di certi fenomeni Disipio Grandi per un verso e dall'altro su quelli della liquidazione dell'eredità di governo e di sottogoverno dal centrosinistra
Non è poco ma occorre discutere anche questa è questione conserve Rita e con serenità
Secondo per quel che riguarda la vicenda politica di oggi i socialisti hanno ribadito che considerano essenziale il proseguimento della politica di unità nazionale
Cosa sulla quale siamo evidentemente d'accordo
Per quel che riguarda la prospettiva
Il modo come nelle tesi
E nel dibattito congressuale è stato precisato il rapporto tra politica di unità nazionale compromesso store dico è possibile alternanze di governo dovrebbe consentire un avvicinamento delle rispettive posizioni
E ancora
Le elezioni europee
E più in generale la battaglia un operista che è stata a volte considerata dai dirigenti del Partito socialista con momento di conflittualità col Partito comunista può invece essere un momento di convergenza ma ecco che il nostro partito nelle sue tesi e nella sua pratica politica considera essenziale l'unità europea su basi nuove nel quadro delle alleanze contratte dal nostro paese ricercando un rapporto positivo e costruttivo con tutte le forze socialiste e socialdemocratiche che operano per dare una direzione democratiche avanzata all'Europa
D'altro canto a questo rapporto essenziale
Non solo per noi ma per i partiti socialisti e socialdemocratici per raggiungere questo obiettivo una politica di frattura darebbe solo forza ai gruppi più reazionari e conservatori e moderati europei
Che cercano una rivincita nei confronti delle stesse forze socialiste e socialdemocratiche
Questa ricerca compagni è unita
Presuppone un reciproco rispetto della diversità che sono nella nostra storia nel nostro modo di essere
Il dato fondamentale infatti politicamente ed eccezionalmente rilevante
E che per la prima volta nella storia del movimento operaia europeo
E possibile una unità o una convergenza fra forze comuniste socialiste e socialdemocratiche
Che hanno un rapporto con le grandi masse operaie e popolari per la difesa dei loro interesse per avviare un confronto sulla nuova società sulla base ecco il punto nella democrazia politica e la garanzia di tutte le libertà
Compagni
Quello che ha detto parte
Dalla convinzione che se il dibattito preelettorale da elettorale
E soprattutto la nostra iniziativa politica e di massa
Saranno sorrette da una prospettiva che si colloca come uno sviluppo del venti giugno il nostro partito ancora una volta sarà il punto di riferimento di tutti i possibili sviluppi della situazione politica
Solo poche parole
Compagne e compagni congressisti
Io auguro io di saluto
A nome dei gruppi parlamentari della Sinistra indipendente
Lasciatemi dire che non si tratta di un saluto formale dai iscriversi nella
Coreografia più o meno rituale dei congressi dei partiti
I gruppi della sinistra indipendente si considerano
Coinvolti
Nella vostra problematica
Nel vostro dibattito
E non solo nel senso che il congresso di un grande partito politico finisce con coinvolgere anche quando non lo vogliono anche quando non vengano allegare il loro saluto la tribuna tutte le altre forze politiche ma nel senso più specifico di una partecipazione ai vostri lavori alle vostre discussioni
Molte di noi sono intervenuti su Rinascita abbiamo aperto su Astrolabio una discussione sulle vostre tesi abbiamo preso la parola in numerosi congressi di sezione di federazione
Uno dei temi sui quali abbiamo aperto il dibattito è proprio quello del ruolo della sinistra indipendente
Essa
è a nostro giudizio un prodotto non spurio e non occasionale
Ne solamente parlamentare della politica di grande unità del partito comunista conduce da decenni in Italia
Un partito di classe
Che conserva intatte le sue strutture operative ideologiche e di partito a avvertito il bisogno di un'apertura verso forze
Personalità
Energie dell'quali aree e movimenti
Ai quali era opportuno e necessario dare una voce sul piano politico
Non dunque un'area dei canonicato come qualche volta si è detto
Ma un punto di raccordo e distinta con la varia e complessa realtà forse un po'più complessa di quanto il compagno terrestri non ci abbia detto poco fa di un Paese in rapida trasformazione
Che non sempre trova modo
Di esprimersi nelle rigide strutture dei partiti non è un caso che il PC
Sia l'unico bar ti do politico italiano che abbia messo in atto un'operazione di un'ampiezza e di una portata che non trovano uguali in nessun altro paese euro sulla sinistra indipendente sul rapporto tra i nostri gruppi e il partito io preferisco lasciare la parola nella conclusione del mio intervento ad una lettera
Di cui sono l'attore e di cui vi darò tra poco lettura
Duello se sono le osservazioni
Permettetemi di fare prima che appunto mi aveva a questa conclusione
L'esperienza Shelley gruppi della sinistra indipendente abbiamo fatto
Soprattutto in questi ultimi tre anni
Dimostra come uomini di diversa estrazione culturale e filosofico
Generosi ciascuno della propria identità talvolta duramente maturava nel corso della vicenda politica del Paese laici e cattolici marxisti e non marxisti possano trovare le vie di una collaborazione proficua e costruttiva di una convergenza nel fare che preliminarmente sarebbe stato difficile immaginare è un segno di come in un Paese come il nostro
L'urgenza dei problemi
La dura lezione dei fatti possano fare individuare concretamente soluzioni operative quando al di là o al di qua se volete delle differenze ideologiche è presente una reale volontà di battersi per la trasformazione democratica del Paese
Io penso a questo punto per contrasto Palma il contrasto con la unità che non siamo riusciti tanto spesso a realizzare nel nostro interno alla grande dispersione di energie che ci nei gruppi minoritari dell'area della sinistra alla segmentazione talvolta Purvis secolare di certe formazione io non sono da coloro che credono che in quelle aree tutto sia negativo sono convinto che nella misura in cui riuscissimo a scatenare delle dell'anticomunismo che porle pervade anche di di potrebbero venire apporti critici non negativi contributi da valutare in con attenzione e non a caso il proprio sul pulviscolo anticomunista più o meno radicale Jehan più o meno ancorato al qualunquismo campanilistico e falsamente regionali spiego
Che punta ormai esplicitamente una parte della destra italiani anche in queste direzioni io credo che il ruolo
Della Sinistra indipendente potrebbe conseguire risultati positivi offrendo un'area di partecipazione unitaria non dispersiva
A coloro che senza necessariamente ricorrere a digiuni spettacolari hanno qualcosa da dire
Qualche proposta concreta ad avanzare
La seconda osservazione si riferisce al ruolo che la Sinistra indipendente ha avuto nel corso della crisi di governo un ruolo per molti aspetti rivelatore delle reali intenzioni della Democrazia Cristiana
Uscendo dal suo con la con la Malfa allora presidente incaricato il compagno Berlinguer
Diede la dimostrazione palmare della Flash si verifica della politica comunista rinunciando almeno nel breve periodo alla richiesta di fondo che il Pd sia aveva Sandro saldamente avanzato quello di una sua diretta partecipazione al governo
Dalle
Ponendo le note condizioni relativa alla presenza nell'esecutivo dei gruppi della sinistra indipendente chi avesse voluto salvare la legislatura
Portare avanti la politica di unità nazionale doveva capire a quel momento che i comunisti avevano aperto un varco per una soluzione positiva non la vuole capire la democrazia cristiana
Non la vollero capire dirigenti democristiani quando la proposta fu di nuovo avanzata dopo il reincarico ad Andreotti
Ne sono venute fuori le conseguenze che stanno davanti a noi lo scontro al quale ci andiamo preparando nel Paese ne è venuta fuori anche la polemica
Sui travestimenti sui comunisti mascherati
Una polemica lasciatemelo dire degne ridi come l'onorevole Donat Cattin e portato a considerare la politica come un vestito e non
Come dice il compagno Amendola alla pari di una scelta di vita
Un servizio
A vendere comunque al fine
Proprio qui si è toccato ancora una volta il nocciolo duro e irriducibile della politica democristiana la sua volontà di prevaricazione la sua pretesa di tenere comunque il potere
Sognava di avere decessi compagni queste cose
Anche perché è bene che ne dica chi come me si è trovato
Una quindicina di anni fa in un confronto corpo a corpo con la Democrazia cristiana e ha visto lacerato
Trasformato addirittura per molti versi dei suoi stessi connotati il partito di cui faceva parte
Mi riferisco alla esperienza di centrosinistra alle lacerazioni che essa ha provocato nel Partito Socialista Italiano alle conseguenze di cui oggi gli stessi compagni socialisti si rendono conto
Ma potrei anche riferirmi a tanti altri episodi della storia italiana di questi ultimi trent'anni alla satellite azione che la Democrazia Cristiana a permanentemente tentava di esercitare nei confronti di tutte le formazioni che a lei si sono avvicinati
Con l'avvocato dov'è il quinto governo Andreotti una pagina nuova si è aperta nella storia d'Italia
Una pagina badate a mio avviso tutta da scrivere
Riusciremo a scriverla noi
Nella misura in cui saremo consapevoli che il confronto con la DC è cosa dura è impegnativa che non nessun passo avanti ci sarà benevolmente concesso che pagheremo ognuno degli inevitabili errori di valutazione
Che commettere la condizione preliminare è il massimo di unità sinistra in primo luogo con il Partito Socialista anche se conosco bene le difficoltà che ci stanno davanti su questo terreno
C'è da rendersi conto che il confronto e anche l'incontro con la DC eh forse storicamente inevitabile politicamente necessario ma che questo non comporta né arrendevolezza NI compiacenze di sorta visto che la storia del progresso della civiltà dell'uomo è passata spesso per la porta stretta
Di scelte difficili ed ama ma io vi ho portato via fin troppo tempo
Ed è ora che vi dia lettura della lettera cui ho accennato
Si tratta di una lettera che porta una firma prestigiosa quella dell'uomo nel quale noi parlamentari noi uomini della sinistra indipendente ci riconosciamo Ferruccio altri
Vi manda a dire dunque
Il vecchio Maurizio cari amici e compagni
Per quelli come me che sono nati nell'altro secolo quattro anni e sono molti
Quattro anni fa fui in grado di portarmi il mio saluto direttamente e personalmente
Dalla tribuna del vostro quattordicesimo congresso
Stavolta mi tocca seguirvi di lontano
Anche se spero che mi vorrete considerare vicino ai vostri dibattiti alle vostre discussioni
Al vostro
Al vostro quindicesimo congresso
Buon lavoro dunque da un vecchio amico che vi si ebbe con grande interesse con occhio attento
Con vigile simpatie
Ho lavorato con voi mi sono trovato in accordo con voi e talvolta in disaccordo
Anche aspro nella lunga vicenda della mia vita
Da oltre dieci anni la Sinistra indipendente il punto di riferimento e di slancio avere un lavoro comune
Che dimostra come si possa essere amici dei comunisti pur restando diversi da loro
Netti come si possa discutere magari polemizzare con loro senza mai diventare anticomunista
In un Paese convulso come il nostro dieci anni di esperienza positiva non sono poca cosa
Ed io spero che il nostro modo di lavorare insieme possa lasciare un segno positivo nella vicenda di questi anni
Al di là di tutto questo e se me lo consentite da quel lontano e distaccato un punto di osservazione che la mia età mi consente
Lasciatemi dire che il vecchio Maurizio Resta ancora legato nel ricordo
Al sangue che insieme abbiamo versato nella resistenza al fascismo
E nella guerra di liberazione nazionale
Io fui certo
Che l'Italia avrebbe avuto una nuova positiva stagione nella sua storia millenaria quando durante il duro inverno del mille novecentoquarantaquattro
Vidi arrivare a migliaia i giovani operai nelle file della Resistenza
La scelta fondamentale di allora tra progresso e conservazione tra libertà e tirannia
Tra indipendenza nazionale asservimento allo straniero si ripropone oggi nelle mutate condizioni della nostra storia e si riproporrà negli anni che verranno finché sarà viva e feconda
La storia dell'uomo
Con me nel punto in inverno del mille novecentoquarantaquattro
Io guardo a voi oggi
Come a una forza giovani destinata ad avere oggi come allora
Un ruolo decisivo nel rinnovamento dell'Italia buon lavoro compagni dal posto
Compagni vorrei pregarvi tener conto che ci avviamo alla fine della seduta e che occorre ancora un po'di pazienza cioè troppo irrequietezza lasciando non glielo ci scooter e moto che compagni prima di chiudere i nostri lavori sono i compagni Diego Novelli
Sindaco di Torino compagno corrente ma Emanuele Macaluso delegato di Modena la direzione del uscente il compagno Renzi bene delle Api Bologna secretato dalla Federazione
Comincia diamo la parola per innanzitutto al compagno Diego Novelli sindaco di Torino
Compagnie e compagni
Io credo che i periodi più difficili
Nella vita di un Paese
Non siano tanto quelli
In cui i problemi risultano gravi e complessi ma soprattutto quelli in cui le idee risultano deboli incerte e confuse
Temo che l'Italia attraversi proprio uno di questi periodi
Nel corpo sociale
Nelle grandi città nelle forze culturali
Negli stessi partiti politici oggi serpeggia un malessere che non è facilmente definibile
E che soprattutto non è direttamente riconducibile ai fatti oggettivi ai drammi individuali e collettivi che pure non mancano
Esso è uno strano moltiplicatore psicologico e qualche volta anche ideologico del marasma che domina nello Stato nell'economia nella cultura nelle idee di ogni giorno
E sebbene i più tendono a considerarlo come un semplice riflesso un effetto passivo di quello stesso marasma
Personalmente sono portato a considerarlo come una delle sue cause forse la principale
Lo chiamerò per intenderci il malessere della dissociazione
Noi comunisti siamo giustamente abituati a distinguere nell'analisi tra aspetti oggettivi e aspetti soggettivi dei problemi
Ebbene il male di cui sto parlando intacca innanzitutto questa capacità di distinzione
Introduce del rapporto tra i due
Quindi
No Antonio Monte Soro delegato di Genova il segretario regionale della Liguria seguirà la compagna Loretta molte maggiori
Compagni il tema della piena coerenza tra il nostro modo di intendere la politica di unità e solidarietà nazionale
La decisione del partito di uscire dalla maggioranza parlamentare
è stato al centro di tutto il dibattito congressuale anche nella nostra regione il dibattito ha confermato con chiarezza tale coerenza
Un dibattito dibattito è stato serrato teso ampiamente autocritico ma francamente io debbo dire che non vi ho riscontrato me lo scoramento per le indubbie grandi difficoltà che stanno di fronte a noi il prevalere di valutazioni politiche azione nuova considerare come fallimentare il bilancio della politica del partito negli ultimi anni e che propongano perciò l'esigenza di una sorta di ritirata strategica o di capovolgimento di rotta inesperto
In questi anni la politica di unità ha fatto passi avanti importanti nel corpo vivo del partito come ricordava ieri il compagno Luporini essa costituisce ormai un grande patrimonio
Al quale il partito nella sua determinante maggioranza vede collegata alla possibilità del cambiamento
Non c'è dubbio che per il nostro partito oscurare nel presente e nel futuro la politica di unità democratica significherebbe oscurare la fiducia e l'impegno per il cambiamento stesso della società ed è lo Stato ad impedire che questo avvenga dobbiamo essere tutti impegnati tuttavia la nostra decisione di sollecitare un chiarimento di fondo nelle posizioni degli altri partiti e in primo luogo del democrazia cristiana è una decisione che fa piazza pulita di tutte le distorsioni e di tutte le interpretazioni maliziose e strumentali che sono state date di questa politica e che in qualche modo hanno finito per incidere anche in alcune zone dal nostro partito questa decisione va dunque intesa come un punto di passaggio indispensabile se si vuole mettere fine ad ogni ad indi ISMU tra i mass
E rilanciare con forza a tutta la nostra prospettiva la politica di unità democratica è fondata su una in su una intuizione di fondo
La crisi della società italiana è profonda e tende ad aggravarsi fino al punto di rottura mettendo in pericolo le stesse istituzioni democratiche
La società italiana eccetto sospinta in avanti alla volontà di rinnovamento delle classi lavoratrici e dei ceti laboriosi mai anche Paesi pesantemente condizionata dal pericolo di gravi involuzioni antidemocratiche ed incombenti spinte disgregante
Il vasto corpo del moderatismo presente nella società italiana può di volta in volta essere coinvolto nel procede sì di trasformazione
Oppure essere trascinato su posizioni conservatrici o anche persino apertamente reazionari affidate alla loro logica spontanea le tendenze della disgregazione suscitate dalla crisi spingono il moderatismo verso destra
Anche le contraddizioni nuove provocata nel corso dell'azione trasformata dice suscitano controspinte lo stesso effettuo producono gli errori di vario genere
Compiuti nel corso di questa azione dalle forze che lottano per il cambiamento la politica di unità si propone perciò di arrestare questa logica spontanea disc elegante ed invertire la tendenza essa punta a mantenere sul terreno democratico e a spostare progressivamente in avanti le contraddizioni e i conflitti che via via si manifestano punta a mantenere un collegamento dinamico
Le forze progressiste e quelle moderate sequestra l'obiettivo centrale della politica di unità dovrebbe essere persino ovvio ma così forse non esita nato per tutto un periodo di tempo che la possibilità di tensioni contraddizioni e rotture è un fatto reale al quale bisogna sempre essere preparati
Essere preparati a questa eventualità preparare il partito fare chiarezza fra le masse lavoratrici discuto discutere francamente dei problemi aperti e cosa altrettanto importante che impegnarsi nella necessaria elaborazione programmatica e nella battaglia per la sua rigorosa e coerente applicazione
Se la politica di unità perde dinamismo ho e assume le sembianze del Fatah listi costato di necessità se non riesco se non si riescono ad arrestare i processi di segregati allora la minaccia per la democrazia è grande
Allora un partito dei lavoratori deve rivolgersi alle masse che rappresenta e al Paese intero per denunciare questa situazione
Questo noi abbiamo fatto e stiamo facendo
Ecco un disinteressato spirito unitario che ieri abbiamo ha consentito la nascita del governo delle astensioni ed è la la maggioranza parlamentare e con lo stesso spirito unitario che oggi rompiamo gli indugi e scendiamo in campo aperto chiedendo di fronte al Paese una verifica di fondo
A chi rivolgiamo questa richiesta di una verifica di fondo innanzitutto alla Democrazia Cristiana la Democrazia cristiana si presenta oggi con una posizione che solo apparentemente è una posizione di Fo forza
Certo e s'è convinta di avere recuperato la fiducia di una parte delle madrasse che nel mille novecentosettantaquattro e settantacinque l'avevano abbandonata certo l'attacco terroristico
Ha ottenuto il risultato di presentare la Democrazia Cristiana come vittima e al tempo stesso ha offerto nuovo spazio alla spregiudicata campagna che è stata sapiente mentre sollecitata verso un nuovo tipo di anticomunismo e anche il vecchio anticomunismo che sembrava sopito getto la prosecuzione dei processi di Greganti e l'apertura di alcuni fronti di riforma consentono momentaneamente alla Democrazia Cristiana di far leva sulle incertezze sulle paure bistrattati e gruppi che sono alla ricerca di sicurezza e di continuità
Sentita si più coperta la Democrazia cristiana ha ritenuto di tirarsi indietro conferendo alla politica di unità un carattere sempre più riduttivo e di transitorietà ma e questo è l'atteggiamento della Democrazia Cristiana ebbene mi sembra che si tratti di un grosso a Bari labari una duplice sul piano politico immediato e su quello della prospettiva del Paese
Sul piano politico immediato i dirigenti democristiani non possono riuscire a spiegare come mai dopo avere riconosciuto la nostra utilità nella maggioranza dopo avere sostanzialmente respinto soluzioni diverso da quelle della politica di unità nazionale fino al punto di sciogliere le Camere dopo che alcuni autorevoli dirigenti della democrazia Christie daranno ripetutamente dichiarato che siamo un grande partito democratico dopo averci chiesto i voti e invitato a non passare all'opposizione continuano a rifiutare di fare un governo con noi a questo punto non può che essere
Il Paese a decidere
A questo punto si tratta di chiedere a tutti di riflettere sulle ragioni di una simile assurdità
E se la Democrazia cristiana afferma o lascia intendere di non essere ancora matura per fare un governo con il Partito comunista ebbene dobbiamo aiutarla noi a maturare chiedendo il voto per il Partito Comunista Italiano
Per quanto riguarda la questione della prospettiva poi
La contraddizione della Democrazia cristiana e ancor più di fondo perché ormai è chiaro
Che dal modo in cui verrà sciolta questa contraddizione dipenderà la sorte stessa delle istituzioni democratiche terrorismo e forze eversive dichiarano ormai apertamente che l'obiettivo e la guerra civile la Democrazia cristiana fa la vittima ma non dimostra la volontà di agire concretamente né sul piano dell'impegno politico unitario per creare un clima di reale solo dagli e Tai compattezza del Paese né su quello della riforma di alcuni corpi dello Stato all'interno dei quali problemi di trasformazione democratica sono ormai aperti istanza di rinnovamento sono presenti e condizionano le posso milita stesse di un recupero della efficienza di questi corpi nella lotta contro il terrorismo queste la situazione che viviamo drammaticamente anche a Genova e Liguria una città è una Regione che una parte della stampa si è sforzata di vip vincere come la capitale del terrorismo no casomai Genova la Liguria sono fra i centri più vitali della risposta di massa al terrorismo qualunque sia la etichetta con la quale si presenta
Genova la Liguria sono centri in cui partiti operai come ha fatto Guido Rossa ma anche magistrati e poliziotti compiono interamente con coraggio il proprio dovere nella lotta per l'isola isolare il terrorismo ed eversione il punto è un altro dunque riformare certi corpi dello Stato costruirà una nuova efficienza democratica per la democrazia la cristiana vuol dire perdere in collegamento con alcuni gruppi di potere per questo si rifiuta di qua di farlo ma questo porta allo sfascio l'alternativa a una politica di riforme democratiche è una inarrestabile spin adesso la paralisi e quindi verso sbocchi sempre più apertamente reazionari che possono portare alla dissoluzione della nostra Repubblica quali sono le proposte e soprattutto in concreto operare della Democrazia Cristiana per l'approntamento di strumenti di lotta contro il terrorismo ed eversione che per essere davvero efficaci devono essere prima di tutto risanati e depurati dai noti inquinamenti emersi dal passato
Non dobbiamo avere timidezza nel rivolgere questi interrogativi le grandi masse Deborah inoltre sapere che nel nostro Paese e forse anche all'interno della stessa democrazia cristiana vi è chi pensa ad equivoci accomodamenti con il terrorismo
E forse è forse più diffusa di quanto non si creda la tentazione di accettare la instaurazione di una sorta di clima mafioso che dovrebbe portare il terrorismo ad acquisire alcune zone franche in cambio di tre e due e di favori reciproci dobbiamo rendere chiaro alle masse lavoratrici che l'antidoto principale contro questo veleno siamo noi è il Partito Comunista Italiano perché il Partito comunista in Jarno ha scelto fin dall'inizio la via della fermezza perché il Partito Comunista Italiano non ha posizioni di potere da difendere dentro i corpi dello Stato nei favori o indulgenze da chiedere ai terroristi come ormai l'esperienza a ripeto lamenta dimostrato
Il governo democratico dell'economia poi è l'altra grande questione su cui si gioca nella prospettiva immediata la credibilità della da risposta che la Democrazia Cristiana sa dare i problemi della prospettiva
Il compagno Castellano attratta e altri compagni hanno trattato un aspetto di questo problema che noi in Liguria consideriamo di tagliare non soltanto per la nostra regione ma per il Mezzogiorno per il Paese
Non basta definire con chiarezza gli obiettivi su questo punto
Né si tratta soltanto di attivare alcune leggi di programmazione che abbiamo strappato si tratta di vedere sia la Democrazia Cristiana accetta di porre mano alla riforma delle partecipazioni statali alla riforma del ma bancario e creditizio ad una coerente linea di decentramento istituzionale ad una riforma della struttura degli apparati han Frattini che definisca in termini nuovi la questione della tempestività della efficacia ed è la responsabilità della spesa con la nostra stessa esperienza di governo a livello locale
Stiamo innescando processi democratici nuovi che conducono alla definizione di una nuova capacità di programmazione e di gestione del governo locale i congressi svoltisi in Liguria hanno messo in luce che è un grosso cammino è stato compiuto da settantacinque ad oggi un cammino che sta consentendo non solo di ottenere risultati in termini di risanamento di opere e di servizi
Ma che sta arrivando ad un livello superiore il confronto politico e culturale tra istituzioni e società tra istituzioni e soggetti dello sviluppo economico e sociale in sintesi l'impegno della Regione e degli enti locali governati dalle sinistre ha contribuito a spezzare il vecchio rapporto corporativo e clientelare che esisteva precedentemente fra le amministrazioni democristiane e Chieti e gruppi economici e sociali
Ci sembra un risultato importante da sottolineare il fatto che al superamento del vecchio rapporto non è subentrato
Il vuoto e cioè non era affatto scontato nuovi rapporti su basi diverse si sono stabiliti e si vanno stabilendo attorno al quadro di riferimento e alla nuova capacità progettuale dimostrata dalle giunte di sinistra
Serate la Democrazia Cristiana di dimostra priva di una propria capacità progettuale priva di una proposta alternativa
Naturalmente noi non sottovalutiamo affatto la capacità della Democrazia Cristiana di stabilire lo stesso rapporti di massa e di raccogliere vasti consensi popolari ma anche qui la questione è quella della prospettiva
L'opera di risanamento di trasformazione avviata negli ultimi tre anni potrà proseguire con efficacia solamente se verrà affrontata la questione della riforma di certi meccanismi e degli strumenti del potere statale anche se quel sto significa incidere sul sistema di potere dalla Democrazia cristiana non mi sembra dunque rispondente al vero l'affermazione secondo cui dal momento che la resistenza conservatrice nella Democrazia cristiana si è fatta più forte tutto sarebbe ritornato alla situazione precedente
Al contrario la situazione è più che mai aperta i suoi sviluppi dipenderanno dall'esito delle lotte ed allo scontro politico delle prossime settimane e dei prossimi mesi
Dunque la questione del Partito comunista nel governo del nostro Paese noi non la poniamo in astratto come pure la formula di governo la questione del pieno coinvolgimento del movimento dei lavoratori è in rapporto alla difesa della democrazia alla riforma dello Stato e alla questione dalla programmazione democratica in questi anni si è discusso molto fuori e dentro il sindacato i movimenti di massa di programmazione e di partecipazione democratica dei lavoratori
Nel momento in cui il nostro congresso esprime come è giusto ai lavoratori impegnati nelle lotte contrattuali tutta la sua solidarietà nel suo sostegni mi sembra che sia necessario ribadire che solo con la partecipazione diretta al governo delle forze più rappresentative del mondo del lavoro sarà possibile compiere effettivi e sostanziali progressi
In questa direzione
I contatti hanno bisogno di un quadro di riferimento programmato democraticamente io credo che nessuno possa mettere in dubbio il tentativo compiuto dal nostro partito di contribuire alla costruzione questo quadro
La nostra impostazione sia sforzata di misurarsi non solo con le questioni degli obiettivi ma con quelle degli strumenti delle coerenze delle compatibilità per una politica di programmazione democratica
E la cosa veramente assurda è che proprio per avere fatto questo con grande impegno non solo gli operai comunisti sono stati attaccati dagli avversari ma sono stati in qualche caso lasciati soli da molti altri che s'esso si riempiono la bocca di parole come partecipazione e democrazia anche dentro il sindacato ecco uno dei modi per interrompere il processo di costruzione di un clima di fiducia e di solidarietà nazionale
Il tema della programmazione democratica ed è la possibilità di un suo avvio è dunque un tema che dobbiamo continuare a porre per dare sostegno alle lotte contrattuali e per dare sostanza alla stessa parola dove vive del partito comunista nel governo del Paese compagna mi sembra infine giusto sottolineare nel nostro congresso la consapevolezza del valore della politica di unità democratica
Come consapevolezza che non deve offuscare il problema del rapporto con il Partito Socialista Italiano la comune esperienza nei governi locali in questi anni è stata un'esperienza difficile scomoda ma ricca di potenzialità
Nelle giunte di sinistra della Liguria
La collaborazione sia avviata mentre veniva alimentato non da noi un clima di sospetto e di artificiose polemiche e proseguita in condizioni difficili
Ma nonostante tutto ciò i risultati ci sono stati
La manovra insidiosa tendente ad avallare l'idea che tutto sommato fra centrosinistra e giunta di sinistra non ci sarebbe differenza è una manovra sostanzialmente fallito
Al compimento del ciclo amministrativo sarà difficile per chiunque sostenere questa tesi ma il limite vero nel rapporto col Partito Socialista è un altro troppo spesso noi non siamo riusciti a sviluppare un confronto reale non fatto solo di punture di spillo sulla prospettiva della sinistra italiana
Credo che con la campagna congressuale si sia cominciato a modificare la situazione
Nelle tesi noi poniamo come un obiettivo fondamentale non di per sé sufficiente a certi ma di altissimo interesse per i lavoratori quello dalla conquista di una maggioranza parlamentare per i partiti della sinistra
Nelle tesi insistiamo sull'esigenza di spostare i rapporti di forza a vantaggio di tutta la sinistra all'interno dalla politica di unità rispetto alla Democrazia Cristiana
In questo senso risulta chiaro
Per chi non vuol deformare le nostre posizioni che se vi è un problema di rapporto privilegiato all'interno della politica di unità esso riguarda proprio le forze della sinistra e la loro capacità di realizzare sui punti qualificanti di un programma ma di trasformazione una convergenza reale dei contenuti e degli obiettivi di lotta ciò è tanto più vero è necessario nella prospettiva di un confronto tra le forze comuniste socialiste socialdemocratiche in Europa
E proprio nella prospettiva europea mai dobbiamo mettere in guardia contro ogni tentativo e manovra di preparare astratta e contrapposizioni frontali tra blocchi i partiti della sinistra tra loro comunismo euro socialismo
Perché il movimento operaio italiano potrà contare di più nella prospettiva europea se non rinuncerà alle proprie tradizioni alla propria storia ai propri tratti caratteristici originali che non sono tali solo per il Partito Comunista Italiano ma anche per il partito socialista il quale possiede un patrimonio storico e di classe che lo distingue dalle socialdemocrazie europee e che interessa a salvaguardare da parte dell'intero movimento operaio italiano
Il patrimonio di lotte e di conquista della sinistra italiana è un dato storico concrete
Questo patrimonio è stato appurato nel corso di polemiche e dibattiti astro incerto ma anche di un lungo lavoro comune
Perché allora presentarsi con un'immagine deformata di chi è diviso da concezioni opposte e inconciliabili
Perché non portare insieme nel più rigoroso rispetto dell'autonomia dei partiti i frutti di queste lotte di questo comune lavoro
In ogni sede nella quale i lavoratori devono far sentire la loro voce è una domanda alla quale insieme comunisti e socialisti dobbiamo saper rispondere
Abbiamo ripetuto compagni permessi che dobbiamo riuscire a essere contemporaneamente in ogni sede partito di lotta e partito di governo
Abbiamo stentato a trovare un giusto equilibrio tra i due termini talvolta oggi mi sembra che i due termini si Salvino in una grande prova che dobbiamo sostenere dobbiamo dare fino in fondo e senza riserve è una grande battaglia politica ideale unitaria e di massa
Per portare le forze che esprimono gli interessi più autentici delle masse lavoratrici dei giovani delle donne alla piena assunzione di responsabilità nella direzione politica del Paese
Invitiamo i compagni delle cattive invitati a seguire con maggiore ordine in silenzio anche quest'ultima parte del congresso
Avviso ai compagni che si sono iscritti a parlare ma non hanno potuto fare per mancanza di tempo sono pregati di presentare il loro intervento scritto per la pubblicazione agli atti del congresso entro le ho e undici di stamane perché gli interventi per essere considerati validi al fine del congresso anche quelli iscritti devono essere presentati prima delle conclusioni del compagno Berlinguer
Do la parola la compagna Loretta Monte Maggi Telegatto di Firenze e presidente del consiglio regionale della Toscana
Campagne e compagni
Nel dibattito politico e ideologico che si è sviluppato negli enti negli ultimi tempi
I nostri interlocutori politici non hanno dato molto rilievo alle tesi preparatorie del nostro congresso evince era le non abbiamo notato un particolare interesse da parte loro neppure per quegli argomenti che ipotizzando alcuni caratteri generali della futura società socialista in Italia avrebbero dovuto maggiormente interessare chi con tanta insistenza di per lungo tempo ci ha rilevato regia riporto pressanti richieste di garanzie democratiche chiamando gincana USA più che per il nostro operare quotidiano nella per senta e società proprio per le nostre intenzioni future relativi al modo in cui avremmo concepito i caratteri generali di una nuova società socialista potranno quindi sorprenderci Bella senz'l'interesse dimostrato per ipotesi quale quelle avanzate ai punti dieci dodici e quindici delle nostre tesi ove per l'appunto affrontiamo i temi del pluralismo economico e politico e del Rapport dopo del partito con lo Stato beni di una complessità notevole sui quali ci rendiamo conto che anche da parte nostra occorre riflettere e dibattere assai più di quanto non abbiamo fatto ho potuto fare finora perché si tratta di temi sui quali non vogliamo certo limitarci ad offrire ipotesi astratte ma nella direzione delle quali vogliamo indirizzare Pin dal presente il nostro impegno ed il nostro lavoro
E tuttavia quelle formulazioni generali potevano già rappresentare un utile punto di confronto politico culturale e ideale non solo all'interno della sinistra ma anche con il mondo cattolico e con la demo Grazia cristiana le questioni poste nelle tesi non sono di poco rilievo né ci sembra di scarso interesse anche per gli altri essa affrontano indirizzi generali sui quali le masse oggi chiamano confronta anzi tutti i partiti e da tutti esigono risposte e sono i problemi relativi allo sviluppo ed alla programmazione democratica del dell'economia del pluralismo politico e dell'alternanza nelle Figi mi di governo del pluralismo sociale sono in sostanza i grandi nodi centrali della democrazia nel nostro Paese e non solo in esso pare anni che nelle ipotesi avanzate nelle tesi Dino altri interlocutori politici possono trovare terreno di ulteriore verifica non solo dei nostri connotati io delle nostre vocazioni democratiche ma anche del nostro concreto impegno politico oltre alle condizioni per un confronto che sia il risultato di concezioni diverse Matese anche a verificare quanto di quelle ipotesi sia già insito nella nostra Costituzione repubblicana e quanto come invece e se tende a dilatare nelle potenzialità positive nell'interesse dei lavoratori e del Paese e quali nuovi rapporti perciò su questa Tirreno di impegno nostro possono essere concretamente costruito analogo interesse ci saremmo aspettati per quanto è formulato nelle vesti riguardo al rapporto del partito con lo Stato soprattutto per quanto attiene a quella indicazione centrale secondo la quale il partito deve restare parte dello Stato e non deve essere destinato a dilatarsi asta non ci sembrava dopo le accese polemiche su socialismo e democrazia che questa affermazione dovesse cadere nel vuoto ma che al contrario anch'essa meritasse nel confronto e perché no ben meglio comprenderci a vicenda anche una comparazione rispetto alla collocazione e nella costituzione trovano i partiti nei confronti della società e dello Stato odierne ma tante questo confronto e qualche interesse compagne non c'è stato e se è vero che anche il silenzio questo fatto di parole possiamo comprenderne le ragioni comprendiamo infatti come non sia facile per la Democrazia cristiana nonostante lo Stato costituzionale la più volte vantata affezione allo stato di diritto misurarsi e confrontarsi su questo terreno dopo che per un trentennio o non possiamo ignorarlo e già appena inseguito tenacemente l'obiettivo della identificazione dello Stato italiano consente sa e nel momento in cui ancora oggi cerca di rallentare di alterare il processo di riforma democratica dello Stato di svilire modificare nei fatti i il sistema delle autonomie fondato sulla costituzione repubblicana sul pluralismo la Democrazia cristiana ha speso nel PAS Santo molte parole alto presentandosi spesso come il partito pluralista
Eccellenza eppure compagni non si sfugge all'impressione che da un po'di tempo e sarà dimostri meno attenzione a questo termine c'è da chiedersi quindi senza demagogia se questo affievolirsi almeno di parte notevole delle sue componenti interne dall'entusiasmo per il pluralismo non sia dovuta al fatto esso acquisito specie negli ultimi anni cara per i nuovi grazie al nuovo spazio conquistato dal movimento operaio ed alle sue organizzazioni nella società all'emergere di un nuovo pluralismo
Una quota
Ante no
Inizia
Inaugurazione verso nei suoi lavori
Mi inchino dell'internazionalismo apre quindi stiamo saluti
Adesso la parola per dell'intervento del compagno
Dobbiamo segreta
Ranieri con la
Come già compagno vario giustamente voglio dire dalla sua relazione introduttiva il compagno Berlinguer ha sottolineato il pericolo rappresentato dall'insorgere dal proliferare distinte localistico
Tali spinte e hanno cominciato a manifestarsi in modo differenziato dal corso delle competizioni elettorali nel mille novecentosettantotto nascono in zone geografiche distinto hanno origine da cause contingenti diverso rappresentano tratti comunque si tratta di solito i malviventi che rifiutano di farsi carico della situazione di crisi del Paese cercano di ritagliarsi spazi di privilegio a gestire poi in modo clientelare a livello locale
E anche su questo fenomeno si debba fare una riflessione approfondita per valutarne le dimensioni per capirne le origini per individuare gli inizi attive le opportune appena a contrastare
A mio giudizio
Una sottovalutazione del pericolo rappresentato non tanto dalle dimensioni delle spinte localistiche che finora si sono manifestate va be'allora possibile spendersi dal possibile collegamenti orientali spinte con altre di diversa natura il fronte dei qui si incontra
Al sistema dei partiti democratici e contribuisca
La disgregazione sociale
Presenti non sta alla stessa unità
Nel suo recente congresso
La forza di maggioranza
Relativa nella nostra regione valevano forza assorbita dal dopoguerra
L'obiettivo per
Minoranza all'archistar ha deciso di presentare per le elezioni e
Proprie liste
Delle cinque circoscrizioni in cui è stato suddiviso il territorio e per gli
Facendo appello all'unità
E in qualche modo fanno riferimento
Con il ministro
Le stesse liste civiche spread
L'iniziativa nasce dal tentativo del novantatré di acquistare prestigio consensi
La verso una proclamata leadership
Tecnico linguistico
Presenti
Altro riconoscere che l'operazione
Lucia hanno già dato la propria adesione alla lista
In un mese
Nelle recenti elezioni regionali secondo per
è evidente che richiede la trasformazione dell'Ossola in una regione a statuto speciale
Sì
Una Lista per Trieste mi pare che in questo senso ci sia già una risposta per
Il movimento
Promuova serve
Gli attacchi forze eterogenee ecco non riescano a
Dobbiamo però chiederci quale sia il cemento di una così concluse
Quando il rifiuto nel sistema di parte
Le forze polemizzano con
Ma lo presenta l'insensibilità ai problemi delle minoranze Salvo poi il governo Lombardo
E a Pristina
Ne ha fatto il senatore ulivista al processo
Il proprio voto al governo vuoto peraltro
Al Presidente sì altre forze accusano tutti senza distinzione di responsabilità
Utilizzano a tutti i partiti musei biblioteche
Racconta simili
Attraverso a
La responsabilità di ciascuno
Come diceva non esiste una classe politica e
Ci sono forze nuove la democrazia sbagliati e in questi anni hanno operato
Un sistema di
L'assistente
Partito Comunista Italiano che operano interessi genera
Dare battaglia politica contro qualunquismo
Articolo magari visti terzo propri
Dal successo ottenuto da alcune
Si basa proprio così come è avvenuto per alcune ispirate
Sulla strumentalizzazione disagio
Causa
Il terrorismo
Dov'è qua iscritti
Tutto il resto degli strumenti necessari e stanno
Il successo una volta mi domando
Non può essere spiega
Spiegazione ufficiale
Adesso acquisiti
A mio giudizio sbaglia e qui arrivano spesso il sacro
Dare allo stesso modo
Oppure si ritrovano assieme
Maggiori possibilità di successo
Sì un recupero
Spostai
Dunque le forze cui
In cui esistono accordi
Dopo il signor
Italia nostra disattenzione essi possano essere
E forse hanno
Il Consigliere per
Il ministro Bondi etico domestici polemizzando aspra
Associare spesso
Esprimo municipalismo
Il spesso originali
Le aspirazioni autonomiste
Anzi se ma mi scusi ma
Anche se non ha
Benissimo
E meno consistenti
La stessa attenzione la
Esiste una soglia pieno siamo assicura
Ma di questa società era stato
Se il loro sentimento di far
Non fosse troppo
Quasi il settanta
Collegarlo alla Federazione CGIL CISL e allo stesso numero progressivo che esprime
E la stessa cosa si verifica
Ma fare il sindaco
Valdostana
Al proprio patrimonio
Partito come il nostro
In questo insieme al congresso si avvicina
Facendosi sempre
Muoversi
Ferone socialista
Non serve il segretario Compagnon togliendo un corso
Io penso che sia
In questa sede
Ingresso razionale
I progressi in Sicilia
Dopodiché
Piero si sono svolti stile progressive sezione federazione
Le questioni problemi mezzogiorno e i processi di trasformazione e sono intervenuti in questi anni nell'economia ed era passa in mezzo al traffico
Bisogna misurare una strategia e le scelte politiche ma partito
Questo nasce dalla
E come comunisti abbiamo
Della crisi italiana e di carattere
La crisi eppure
Da rimettere in moto il meccanismo di
Le grandi questioni
Nel corso di questi anni nel Meridione e in Sicilia per
Per istituire due sbocchi sequestri voglia
Il primo
E verso la Germania la Svizzera
Verso le grandi concentrazioni industriali
Auguri
Un altro esempio di emigrazione
E poi
Invece in pista
Ma anch'essa molto
Punto all'emigrazione interna
Verso
Personaggi questo tipo di emigrati
Gravi squilibri
Capite
Ha corrisposto la congestione delle città
La crescita dell'industria e che tessuto
Nuovi processi economici
Perché se la portassero
Lo spostamento dall'
Gli investimenti
Una crescita di
Beh disumana
I settori dell'economia
Il pubblico impiego
Mentre si sono estesi ai Sex and
La crisi
Non è unica
Lo Stato paga
Ed espedienti per
Assistente
Queste sono le risposte che la DC a livello nazionale
Crescere del
I piedi Giovan
Progressivamente ad esempio negli stessi
Nella seconda città radicata
Ventidue mila settecento insomma giovani iscritti alle liste speciali
E
Di quella di non disponibile
L'azione cioè di quelli che hanno la possibilità di selezionare il soltanto
Questo significa che i giovani grazie sono disposte chiedo
La partecipazione ai concorsi in misure no
Modelli consumistici
Questi modelli del consumismo
Eppure diverse
In questi processi dirlo
Gestito
I processi
Massa
Le masse a Napoli
Ma poi in questa in questa fase
La partita e quindi sul consenso
Mantenimento del
Allora sì contro
Torna in Sicilia
Partirei da questa prima
Per papa nero del settanta
Grazia
Rimasti feriti una le protagoniste nel
Tra l'intervento del nostro
La Regione Siciliana
Badagliacca viste
Può
Polonia
Ma c'è da chiedersi allora cosa implicito
Tutto
Che queste intese
Larry Summers
Zone
Cosa invece
No di cambiamento la politica delle prese
Che si trovava
E che mette a rischio di
Che avveniva
Appunto se pensiamo alle cose significa
Il primo
Non riuscivo neanche a
Dare la politica delle alleanze
Bisogna individuare
Fuori
E a volte non si sono in
Per il cambiamento a
Proposta di mica
A volte ci siamo chiesti
Però da dire
Le grandi masse femminili meridionale
Ma i processi li trasforma
Consigliere economico anche la società
E aspirazioni e le prospettive
Per le masse Zamagni mi permetto
Il cambiamento
Bruno è il punto vero
Le larghe intese
Cioè sul suo
Il festival
L'amicizia
E se poi
Respinge
Ricostituita nel
Progetta
Noi comunisti più
Poteva e doveva
IVA per
E allora c'è da chiedersi com'
Dichiaro qui
Dove dice ma sta per sparire
Ciò che ci spinge
Non è assolutamente risposta
I meccanismi economici
Di
Per interventi che sbanda
Ma per uscire
Giusta critici è uscita dalla crisi
L'azione sociale della ditta
Lezione di vita
E la questione meridionale
Così come per la questione femminile la questione giovanile viene acquisita
I problemi
A sufficienza i meridionali
I comunisti
La città
Per Siberian
L'intesa
Senza livello centra si è andata grazie
Lui ha certamente
Tale sopra
L'emendamento è l'arretramento
Si sono estesi
Poi ai gruppi dirigenti democristiani della nostra isola
Oggi
Comunista su quella
Oggi
Signor più
Larghissimo
Però non è nelle grazie del giornale di una grande percussione quella spinta alla parte spazi al parlamento mezzi asprezze e stima sconvolto chiaramente
Con il papà del quindici e del ventitré il record
Ma invece non è quello che nel Meridione esplorò
E Meridiana esploda osanna
Adesso è ancora
Forze sociali
Quelle stesse che invece la spina
Il pericolo vita
E che si possano
Diverse vivono di un'economia
Eh già perché la relazione era
Tempestivamente i pavimenti nuovi
Stabilire
Quali sia proprio è un zar con questi nuovi soggetti sociali irrompono
Quali ad esempio
è inutile
Dagli aspetti peculiari diessina
Significa cretina
Nodo di emancipazione e di liberazione di tutti
Milioni
Nel sul in Sicilia
Passa prima di tutto attraverso il diritto alla
Servizi civili e sociali
Il gioco ma
Il Sistina della questione femminile
Sarà possibile essere se
Le protagoniste di conquiste
Significa
Attenzione conquistare
Diventare intanto ceto politico
Significa
Modo di chiedere
E a partire quindi
Regolarmente iscritto
Ma è necessario
Ministero
Può avere
Legge già conquistata
La parola al compagno Giorgio Napolitano l'allegato di Bologna della direzione presenterà poi la compagnia emiliana ma Caroli
Compagni e compagne
I fatti concreti e incontestabili
Che ci hanno portato alla decisione di uscire dalla maggioranza sono stati puntualmente richiamati nel momento in cui molti mostrano di averli dimenticati nel rapporto del compagno Berlinguer quella decisione ha trovato nel partito la più larga e convinta adesione
E ha consentito ai nostri congressi di sezione di federazione di portare avanti una più serie una discussione sulla linea da lui seguita dopo il brutto del venti giugno e sul bilancio di questi anni di collaborazione tra le forze democratiche il compagno Berlinguer vigorosa a mente rivendicato il valore delle novità politiche dei risultati positivi per il Paese che abbiamo contribuito a determinare ha ribadito la giustezza sa delle scelte danno il computer gli ha riproposto nel modo più netto l'obiettivo del rilancio della politica di solidarietà democratica ed è la formazione di un governo che ne sia coerente espressione nessun cambiamento di Indirizzo generale dunque nessuna tentazione e gli ha detto di arroccarci al l'opposizione la svolta di cui alcuni parlano esiste solo nella loro fantasia ove le loro speranze
Sì speranze che proprio oggi ha espresso anche l'onorevole operato noi siamo decisi ad andare avanti non a tornare indietro abbiamo deciso di scindere le nostre res milita per non subire un processo di degradazione della politica di solidarietà democratica e per creare le condizioni di una sua ripresa su basi nuove e la nostra bandiera resta L'Unità per il cambiamento
Siamo
Siamo impegnati
A correggere errori
E superare difetti i nostri a suscitare un più ampio movimento unitario nel Paese ad affermare fino in fondo la fu
Un filone di governo della classe operaia e del suo più forte e rappresentativo partito questo è il tema del nostro congresso d'altronde compagne e compagni
Se avessimo vissuto negli ultimi due anni e mezzo solo un grigio Peluso stato di necessità basterebbe era essercene liberati non avrebbe avuto senso il discuterne in modo serio e anche da
Ha vagliato come ne abbiamo discusso ancora nel corso della preparazione di questo congresso la verità è che abbiamo vissuto del Parlamento nelle regioni nei Comuni nelle fabbriche un'esperienza molto importante
Anche se molto faticosa e per diversi aspetti ingrata e ne usciamo arricchiti come partito e come movimento operaio ci siamo misurati Darvish fino lo sottolineava ieri il compagno Angius con i problemi reali di governo e di rinnovamento dell'economia e della macchina dello Stato abbiamo corso Risk chi
E ci siamo imbattuti in contraddizioni che ci hanno fatto molto riflettere
Queste esperienze questa riflessione ci permettono di portare a un più alto livello e subito senza soluzione di continuità a nostra battaglia per il superamento della crisi che Travaglio Alitalia per i il risanamento e la trasformazione dell'economia della società devastato per una nuova direzione politica del Paese si tratta di una battaglia compagne e compagni
Che ha registrato successi di grande significato
Nel periodo successivo al voto del venti giugno sia pure tra tante difficoltà ai limiti delle strade nuove dei processi di cambiamento si somma per per tutti e se negli ultimi tempi si è cercato di bloccarli e oggi si cerca da parte delle forze conservatrici e dei settori più letta rivide la Democrazia Cristiana
Di realizzare un generale ritorno al pass Sato è bene è possibile impedirlo la partita è ancora tutta da giocare e vadano giocata con fiducia e con slancio sul piano sociale e politico era anche elettorale maggiore chiarezza
Va però fatta a mio avviso
Su quella che è la vera materia del contendere
Sui contenuti sulle questioni di Indirizzo attorno a cui hanno ruotato il confronto il contrasto tra le forze politiche e tra le forze sociali in questi anni e negli ultimi mesi e a ciò dobbiamo riferirci anche per dare sostanza al nostro discorso sulla funzione di governo del Partito comunista sulla unità a sinistra sulla politica di solidarietà democratica
Sostenere o tentare di far credere come si è tentato soprattutto da parte della Democrazia cristiana nel corso della recente crisi
Che non ci fosse vis d'accordo o che fosse pacifico l'accordo sul programma e sull'azione di governo è una grossolana mistificazione
Basti considerare gli indirizzi della politica economica e sociale a cui in particolare mi richiamerò ieri Zangheri si è richiamato alle vicende della riforma dello Stato e Pecchioli a quelle della lotta contro il terrorismo è stato un continuo braccio di ferro
Altro che cedimenti e rinunce da parte nostra tra le forze innovatrici disponibili al rinnovamento tra le forze più responsabili presenti nella maggioranza e nel governo e le forze più chiuse arroganti Hermes skin è presente in primo luogo nella Democrazia cristiana
E le questioni più controverse
E le questioni più controverse nel campo economico e sociale sono state quelle della Gius stizza sia nella distribuzione dei necessari sacrifici del superamento di sperequazioni e privilegi non più tollerabili fino allo scontro già delineato sì sulla nuova legge per le pensioni e insieme quelle della prim'l'azione conseguente delle leggi di programmazione approvate negli ultimi anni dell'adozione effettiva in generale del metodo e della vigna della programmazione democratica compagno Castellano novità scottato ieri ha parlato da questa tribuna della vicenda esemplare della legge per la riconversione industriale dei piani di settore dei programmi e del real detto delle partecipazioni statali ci siamo scontrati su questo terreno con la Resistenza e il sabotaggio di precisi settori del governo e della Democrazia Cristiana con la volontà di questo partito di ritornare a una erogazione discrezionale degli incentivi e di continuare a servirsi del settore economico pubblico come di una leva di potere ci siamo scontrati con il sosta sia le rifiutò d'altronde apertamente teorizzato dalla Confindustria della scelta della programmazione e altre vicende di eguale significato come quelle della programmazione per l'agricoltura sono state pure c'
Citate si tratta di esempi che dimostrano compagne e compagni come non basti ne è un accordo su un documento programmatico né un accordo in Parlamento su delle leggi se non c'è una chiara volontà
Ridica quei volumi e se non c'è un governo che la rispecchi essendo realmente rappresentativo di tutta la maggioranza e che sappia in foglia tradurla in coerente azione quotidiana di politica economica
Su questo punto decisivo della scelta conseguente del metodo e dell'a RIA della programmazione è mancato il chiarimento di fondo quello che era stato promesso con il piano triennale e quello che avrebbe avuto essere dato nel corso della crisi di governo dalla Democrazia cristiana e dal presidente incaricato anche perciò siamo passati all'opposizione e su questo spesso appunto lo abbiamo sentito ribadire anche qui al nostro congresso sono naufragate alcune intese regionali nel Mezzogiorno ma quale senso
Alla politica delle intese la politica della solidarietà democratica se si arresta di fronte ad una scelta di questa natura cui è legata la soluzione di problemi fondamentali del Paese quelli del rinnovamento dell'espansione della struttura produttiva della trasformazione del Mezzogiorno della piena occupazione e a risolvere questi problemi che deve servire la collaborazione delle forze democratiche
Lo diciamo compagne e compagni
A quei settori del mondo economico e politico di cui si fanno espressione anche autorevoli organi di stampa
Lo diciamo a quegli stessi settori della Democrazia Cristiana
Che si mostrano ora preoccupati di vedere abbandonata la politica di unità nazionale vogliamo credere che queste preoccupazioni siano sincere che certi gli appelli non siano ipocriti e strumentali anche se vengono dopo che si è lasciata affossare la maggioranza cinque è un fatto e il pericolo di una ripresa dell'inflazione il rinchiudersi bestiale del terrorismo il moltiplicarsi delle spinte corporative dei segni di scollamento dello Stato ripropongono con forza l'esigenza della politica di unità alla c'è un Ale non siamo noi che abbiamo bisogno di esserne convinti alla politica di unità nazionale per poter essere efficace per riuscire a fronteggiare la crisi del Paese ad avviarmi a soluzione i problemi di fondo
Deve essere guidata da un Governo di eccezionale impegno ed autorità e deve configurarsi come politica di rinnovamento in tutti i campi questo il nodo ormai lascio
E molto dipende dall'esito di un confronto di posizioni all'interno della Democrazia cristiana che è ben lontano dall'essersi risolto e composto anche se è prevalsa una linea di chiusura nei confronti le questioni poste danno i comunisti è certamente forte nel partito democristiano la tentazione di manovrare per un ritorno al centrosinistra e non manca chi propone addirittura il ritorno al centrismo fa forte la tentazione di aggregare attorno ad una piattaforma di irresponsabile rilancio delle politiche del passato Aspen i sederi già dissestato bilancio dello Stato un blocco conservatore di ceti più o meno privilegiati e protetti
Ma il limite di questa manovra lo dobbiamo vedere compagne e compagni stante la profondità della crisi che continua tra vagliare il Paese che ne mina lo sviluppo economico e sociale che e sta sul processo di accumulazione che scuote le strutture dello Stato che in Siria la vita democratica e da cui non si può uscire senza una coraggiosa opera di rinnovamento senza il determinante contributo ad
Movimento operaio e senza il pieno riconoscimento dovunque della funzione di governo del Partito comunista senza la partecipazione del partito comunista a un governo di coalizione democratica
A decidere l'esito di un confronto di posizioni in seno alla Democrazia Cristiana molto possono concorre
Re una maggiore unità tra comunisti e socialisti e un più ampio movimento unitario di massa nel Paese
Con questa prospettiva occorre anche andare alle ormai inevitabili elezioni anticipate sull'importanza che noi attribuiamo
E sull'apporto che intendiamo dare a una maggiore unità tra comunisti e socialisti
Il compagno Berlinguer ha dato nella sua relazione indicazioni chiare e di grande valore non nascondendo le attuali difficoltà
Non sottacendo la gravità di certe impostazioni e polemiche il Partito socialista nei nostri confronti ma avviando un discorso realistico riaperto sui rapporti tra i due partiti che passa anche attraverso il superamento di atteggiamenti non giusti come gli ha detto da parte nostra io desidero solo insistere riprendendo i temi di una recente discussione con Riccardo Lombardi sulle esigenze la possibilità
Di una rinnovata concordanza politica e programmatica tra comunisti e socialisti
Io desidero solo insistere sul fatto che ci troviamo insieme e non soltanto in Italia ma in Europa di fronte a problemi nuovi ed estremamente impegnativi
I problemi posti dalla crisi dello sviluppo capitalistico dai mutamenti in atto nella divisione internazionale del lavoro e dal progresso tecnologico quella che ne scaturisce in termini critici e complessi come non mai è la questione della voce
Oggi si ripropone in condizioni del tutto diverse da quelle di quaranta anni fa un tema di dibattito e di ricerca
Come quello della compatibilità tra capitalismo e piena occupazione ovvero delle modificazioni profonde da introdurre nella struttura e nella direzione dell'economia per evitare una disoccupazione crescente per realizzare il pieno impiego è all'altezza di questi problemi che deve portarsi la sinistra europea che deve portarsi il confronto la competizione il lavoro comune tra socialisti e comunisti
Si può partire da una comune tradizione di pensiero e da una comune visione del ruolo dell'intervento economico pubblico e ci si deve caratterizzare come sinistra per la volontà e lacca facilità di condurre la classe operaia a cimentarsi col governo dell'economia sul terreno della programmazione questo vale con particolare forza per l'Italia compagne e compagni la questione del lavoro anche quella del lavoro per i giovani a anche quella del lavoro per le donne assumerà voi fondamentalmente i connotati della questione meridionale e l'esigenza di maggiori investimenti di un più alto tasso di accumulazione e l'esigenza di una corda scelta dei settori di investimento e delle tecnologie si intrecciano con la necessità di concentrare nuovi investimenti e posti di lavoro né le regioni meridionali solo con la politica e gli strumenti della programmazione ci si può riuscire la battaglia per la programmazione è battaglia meridionalista sta e solo nell'ambito della programmazione si può acquisire la garanzia che gli sforzi dei lavoratori occupati il riconoscimento da parte loro dirette minate compatibilità la limitazione delle loro rivendicazioni salariali servano realmente a sostenere una espansione della base produttiva e dell'occupazione del Mezzogiorno
Ma questa battaglia
Deve acquistare ben maggiore ampiezza e incisività per minare la resistenza dei nemici della programmazione
E qui torniamo alla riflessione critica e autocritica sull'esperienza degli ultimi due o tre anni
Non siamo riusciti compagne e compagni non siamo riusciti a suscitare insieme con altre forze di sinistra e democratiche unico momento reale per la programmazione che avesse consistenza e continuità usiamo riuscirvi quali sono i limiti da superare
Io credo che occorra superare i limiti di genericità
Che occorre andare a un approfondimento culturale
E ad una maggiore concretizzazione di obiettivi di politica industriale di politica economica
Che occorra guardare con realismo agli ostacoli e alle condizioni cui è legata la stagnazione o l'effettiva espansione degli investimenti e dell'occupazione anche questo significa il discorso sul programmazione e mercato Rip ha posto ieri lo accompagnò barca e si deve andare in fuori di vecchi schemi ad una strategia per l'occupazione imperniata sulla crescita di molteplici attività agricole industriali e di servizi nel Mezzogiorno su una coraggiosa redistribuzione delle occasioni e del tempo di lavoro anche attraverso la graduale emersione dell'economia sommersa e un'effettiva politica di mobilità contrattata della forza lavoro innocuo e di queste direzioni compagne e compagni ci si sta muovendo con iniziative come quella della Regione Emilia per lo spostamento di iniziative imprenditoriali verso il Sud con l'impegno della Regione Piemonte dei sindacati dei lavoratori della FIAT per la localizzazione nel Sud dei nuovi sviluppi del più grande gruppo industriale italiano risponderemo con questi fatti concreti e significativi
Nella campagna elettorale a chi per la Democrazia Cristiana tentasse di giocare ancora la vecchia carta della contrapposizione del sud al movimento operaio e popolare del nord
Cioè
C'è una larga convergenza è vero
Come ha detto il compagno lama
Tra gli indirizzi di politica economica
Tra la politica di programmazione che noi comunisti replichiamo per il Mezzogiorno e per il Paese e contenuti idee Lavinia sindacale dell'Eur i contenuti delle lotte operaie le piattaforme per il rinnovo dei contratti
Ma non ignoriamo e non possiamo dimenticare
Le incomprensioni e le difficoltà che la linea dell'Euro ha incontrato incontra
Le tensioni che si manifestano in seno alla stessa classe operaia
E ancor più tra i pubblici dipendenti in assenza di una politica governativa capace di legare il miglioramento delle loro condizioni alla valorizzazione della loro funzione ad un impegno di riforma e di rinnovata efficienza delle amministrazioni e bis vizi pubblici si fanno sentire vengono alimentati particolarismi e spinte corporative anche nelle forme più preoccupanti nel rapporto del compagno Berlinguer si esprime allarme in modo particolare per i casi estremi degli scioperi selvaggi nei servizi pubblici e si propone una linea di tutela democratica degli interessi fondamentali della collettività
Ma dinanzi a queste difficoltà e a questi pericoli decisivo appare compagne e compagni un nuovo sviluppo del rapporto democratico tra i lavoratori e i sindacati
Una partecipazione crescente e non solo attraverso i sindacati della classe operaia dei lavoratori alla discussione di tutte le scelte essenziali che il movimento operaio si trova a dover compiere sul terreno del politica economica noi siamo convinti e sia ben viva e si rinnovi nella coscienza di grandi masse di operai e oggi anche di tecnici la grande tradizione costruttiva di perno del movimento operaio italiano la sua tensione egemonica quella che si espresse dopo la Liberazione dei consigli di gestione nelle battaglie per la salvezza dell'industria nel Piano del lavoro della CGIL ma più difficili sono le scelte da compiere più i lavoratori vanno chiamati tempestivamente a discutere a sostenere impostazioni efficaci di lotta per obiettivi di programmazione a parte ICI pari all'esercizio di diritti e di strumenti nuovi come quelli che si sono conquistati con la prima parte dei contratti del mille novecento settantasei e che oggi ci si batte per consolidare ed estendere con i nuovi contratti
E il discorso del rapporto di massa con i lavoratori della partecipazione operaia di un movimento unitario Rea Ale per la programmazione riguarda sia chiaro anche il nostro partito nella autonomia e mi la specificità del suo compito
Quel compito insostituibile di cui ha parlato Amendola di mobilitazione dei lavoratori e delle masse popolari sul terreno più propriamente politico essendo invece per noi fuori discussione
L'autonomia del sindacato e dell'azione che adesso spetta a dirigere e insieme si intende la legittimità di un aperto confronto se necessario con le sue posizioni abbiamo in questi anni sperimentato in effetti tutta la difficoltà compagne e compagni di quell'impresa davvero inedita s'senza precedenti concreti che consiste nel congiungere nel lavoro del nostro partito opera di governo e impegno lotta senza trascurare come è accaduto quest'ultimo e senza sospingere l'una e l'altro su binari diversi
E occorre compagne e compagni superare ora di slancio ritardi e limiti solo sul tappeto questioni scottanti e improrogabili basti citare per tutte quella dell'energia delle sette guardi io reso ancora più urgente e drammatico all'incidente gravissimo verificatosi in Pennsylvania di una politica di risparmio e di diversificazione delle fonti di energie
Di confronto nazionale critico sui rischi del ricorso alle centrali nucleari sulle garanzie di sicurezza da conquistare sulle crudele alternative
Sulle sulle crude alternative che comunque ci si pongono rispetto ai problemi dello sviluppo produttivo e civile e del fabbisogno energetico in generale post siamo e dobbiamo evitare che si disperdono i frutti delle battaglie e della politica da noi condotte dopo il venti giugno
Che si svuotino leggi innovatrici
E impegni sanciti dal Parlamento che fallisca una seconda volta il tentativo di avviare una programmazione democratica nel nostro Paese possiamo e dobbiamo
Ho capito che non ce l'hanno con me ma mi pare che qui pare lì un comunista
Eh dovremmo essere da un pezzo avvertiti nei confronti di certe cose non prestarci
Passiamo e dobbiamo
Offriamo possiamo e dobbiamo farlo anche dall'opposizione e dalle posizioni di governo che teniamo saldamente nelle regioni e negli enti locali ma per riuscire in questo sforzo
Per suscitare la mobilitazione necessaria è indispensabile compagne e compagni
Che venga in piena luce la natura del confronto e dello scontro proprio in quella fase storica attuale la vera posta in gioco quella che in questi anni
La tortuosità delle vicende politiche le condizioni politiche anomale in cui abbiamo dovuto muoverci la carenza di unità a sinistra e nostri difetti hanno invece oscurato e la posta in giuoco
In Italia e in Europa e un mutamento di classi dirigenti è l'affermazione di un nuovo ruolo del sindacato e l'assunzione di fronte alla crisi
E ha problemi e rischi di una complessità mai conosciuta di una funzione di governo da parte della classe operaia delle sue organizzazioni e dei suoi partiti una funzione di governo che acquis Asti differenziandosi so stiamo anzi aumenta e dalle esperienze socialdemocratiche contenuti di trasformazione in senso socialista
Partiti come il nostro partiti comunisti come il nostro sono nati nel segno della Rivoluzione d'ottobre e dell'insegnamento di legni in e sono
Solo
E sono via via pervenuti apposizioni di sostanziale giudizio critico su determinate esperienze di costruzione socialista
Sta apposizione di ricerca originale di una linea già avanzata al socialismo nella democrazia e in Italia questa ricerca
Si è fondata da anni su una costante e crescente apertura del nostro partito verso fenomeni e movimenti nuovi che sono venuti via via emergendo nella società
E di cui sono state Prota viste larga e forze sociali e culturali larghe masse giovanili e femminili rispetto a questi fenomeni e movimenti
è giusto evitare acuta menti acritici ma anche rigetti schematici e globali essi ci hanno posto
E strisciando posto è vero di fronte a questioni difficili che richiedono un forte capacità di analisi critica ma non chiusure conservatrici nelle quali siamo ben decisi a non ricadere
Siamo portatori
Noi comunisti
Noi comunisti siamo portatori di una grande ispirazione tradizione rivoluzionaria di una tensione morale di un patrimonio politico e culturale di una capacità di lotta che vogliamo ora Trust fondere in un'opera unitaria e democratica di governo e di rinnovamento in senso socialista di società complesse se e pluralisti che come la nostra è questa la sostanza dell'euro comunismo come scelta strategica irrinunciabile e Cuesta las
Sfida che lanciamo agli altri erano gli stessi e una prova ardua di portata storica dalla quale non ci possiamo ritrarre e non ci ritroveremo
Compagni delegati ci sono pervenuti i messaggi di saluto e di augurio di buon lavoro dal comitato di agitazione per le terre demaniali di Trezzano a Salerno
è il comunisti della Marzotto di Salerno dai comunisti dalla sezione di fabbrica della lancia l'errore di Biella
Comunico
Che la commissione elettorale si riunirà alle ore diciotto e trenta nella sua sede
La parola la compagnia Milana ma al solito legato di Ancona segretario della federazione di Ancona fa ricordava ai compagni Terracini
Non mi pare
Presidente
Non mi pare risiedo
Compagne e compagni che ci sia molto equilibrio nel maggio con cui all'esterno viene segue no e commentato questo nostro congresso esso sarebbe caratterizzato secondo alcuni commentatori Dow Italia o elettorale
Utile a coprire ragionamenti e discussione reale non sanno naturalmente di questa opinione ma vanno anche aggiungendo che
Quindi questo qui qui qui
Qui qui qui
Però segretario della federazione ma
Compagnie e compagni giungiamo a questo nostro congresso nel mezzo di una fase politica densa di avvenimenti eccezionali
Perché già ci ha portato a compiere in tempi molto ristretti un'esperienza senza precedenti mai avevamo potuto misurarsi così da vicino con i problemi del governo nel nostro Paese di un Paese capitalistico in una crisi così profonda che solo la partecipazione dei lavoratori alla direzione politica dello Stato può essere garanzia di saldezza delle stessi sorti della democrazia e dove Aldo diede il giorno e per certi aspetti è già in atto un processo di trasformazioni profonde nel campo dell'economia dell'organizzazione dello stato della cultura
Verso la società qualitativamente superiore una società socialista tutto ciò ha comportato e comporta problemi nuovi
Molto compressi anche per noi per un partito come il nostro che in questi ultimi due anni e mezzo ha visto mutata in modo così rilevante la proprio collocazione
E che oggi deve essere pronta a fronteggiare tutti i possibili sviluppi di una situazione aperta a diversi possibili sbocchi pronto anche ad evenienze improvvise come diceva il compagno Berlinguer
E con ciò mi sembrava volesse sulle sottolineare
La necessità di una più rapida capacità di comprensione l'esigenza di una maggiore attenzione duttilità a tutti i livelli un maggiore dinamismo di
Movimento tutte caratteristiche non sempre riscontrate con la prontezza necessaria negli ultimi di anni e che sono invece indispensabili per un partito che si pone come sintesi equità di un processo contrastato degli
Nuovamente concordo pienamente con i contenuti delle proposte già delineate nelle tesi ed arricchite nel rapporto di Berlinguer che il nostro partito oggi pone all'attenzione di tutte le forze che si vogliono dal roba per e per rinnovare l'Italia
Una proposta articolata e valida per il Paese che dà concretezza e contenuto rinnovatore alla riproposizione della partecipazione dei comunisti al governo come la questione centrale è decisiva per dare uno sbocco positivo alla crisi politica
Ma che ha anche un significato ad un valore più generale indipendentemente cioè dalla nostra collocazione di governo est è un organico programma di misure riformatrici in tutti i campi che delinea una strada sicura perché dalla crisi si esca con un avanzamento complessivo della democrazia e con una modificazione profonda di quei meccanismi che hanno fatto precipitare la crisi così in basso e che dunque contiene obiettivi capaci di stimolare orientare e mobilitare tutte quelle forze presenti in così grande misura assicura volte frammentate che credono e vogliono una
Aspetti vanno nuova per questo nostro Paese non mi soffermo dunque su questo ricco programma riformatore vorrei invece spendere qualche parola su come il nostro par
Tito può e deve lavorare
Per cercare di costruire su ciascuno degli obiettivi di questo programma una estesa mobilitazioni delle grandi masse sì movimenti articolati che aggreghino e stimolino Diano concretezza la lotta delle varie forze presenti nella società questo dei movimenti di una diversa qualità delle lotte di un ritrovato gusto e spazio di lavoro tra le masse e una più ricca e di una più ricca capacità di stimolare ed unificare tutte le energie che possono spingere anche via mento è tema di concreto lavoro per questo nostro congresso
Ed è stato anche per i congressi delle sezioni per i congressi delle federazioni
Anche alla luce di un'analisi critica e autocritica delle esperienze che abbiamo condotto dopo il venti giugno anche grazie alla obiettività e dalla profondità di questa riflessione oltre che al modo giusto lineare e chiaro con il quale abbiamo verificato il nostro modo di intendere l'unità con le altre forze politiche giungiamo a questo congresso con un partito più unito con un partito più saldo dell'orientamento più convinto della profonda validità della nostra linea pur ma ancora però non basta per un partito che ha profonda la coscienza della posta in gioco per un partito che essa che ogni avanzamento della sua pur giusta linea politica incontra ostacoli grandissimi
E che dunque questo avanzamento è affidato ad una possente unitaria spinta che possono provenire da lotte sempre più ampie del popolo lavoratore dei giovani delle donne
E qui dobbiamo dire che qualche cosa non ha certo le lotte ci sono stati pesci sono e sono il segno di una classe operaia responsabile unitaria combattiva non può d'altra parte però sfuggirci qualche segno di contraddizione che si incomincia ad avvertire all'interno stesso della classe operaia penso ad esempio ad una realtà come quella della Toscana investita in modo esteso dal fenomeno del decentramento e del lavoro nero che anche una condizione distorta di una le trattenuta di una certa tenuta economica e sociale della Regione e ai rapporti non sempre facili tra i grossi nuclei operai delle grandi aziende e la classe operaia delle piccole aziende la pace estesa e il lavoro nero non protetto dove operano soprattutto giovani e donne
E penso ad un sistema di alleanze che negli anni passati si era venuto costruendo attorno alla classe operaia e che oggi subisce qualche entra in natura vedendosi così a restringere quel robusto blocco sociale che aveva così spinto fortemente in avanti quello che mi Sondra comunque di riflettere ancora è il perché
Nel momento in cui veniva cambiando la nostra collocazione nei confronti del governo pieno ai vivente ramo parte della maggioranza perché in quel momento il partito ha incominciato ad avvertire delle difficoltà nel se stesso Enrico rapporto con le masse perché abbiamo fatto fatica a saldare la nostra proposta è la nostra iniziativa del Parlamento e nella maggioranza ad un movimento unitario di lotta capace di prendere di spingere in avanti
Abbiamo detto che nella collocazione nuova abbiamo ottenuto dei risultati
Ma è stato forse una propria io ne della nostra iniziativa troppo soltanto a livello delle forze politiche delle istituzioni troppo poco tra le i mass sì nell'organizzazione di lotte unitarie positivi quelle che poi ha giocato sul terreno del non in impedimento alla Democrazia Cristiana di un ripiegamento di tipo conservatore si è detto giustamente sì che quel mutamento disegno politico della Democrazia Cristiana che alla base del sabotaggio della maggioranza è il prezzo che la Democrazia Cristiana paga alla perdita di Moro ma è anche il segno di un ricongiungimento tra le forze più arretrate della Democrazia Cristiana ed una offensiva moderata e conservatrice che non siamo riusciti
A teneri a sufficienza nel Paese offensiva di cui la resiste Enza della Confindustria i contratti e la stessa filosofia del Piano Pandolfini sono segni netti anche se non certo i soli
Di è stato il suo è un certo recupero della Democrazia Cristiana come polo aggregante di quelle forze disposti a battersi per bloccare comunque un processo di rinnovamento è di è stato di pari passo io una difficoltà nello schieramento delle alleanze della classe operaia nella sua capacità di aggregazione
E vi è stata una deficienza del partito nel lavoro continuo tra le masse della promozione di movimenti capaci di parlare anche al check do all'incerto composito blocco sociale della democrazia cristiana
è questo insufficiente rapporto con le masse
L'abbiamo avvertito anche in questi tre mesi di governo abbiamo avvertito che non solo noi Mamas sì anche lontano da noi erano convinte della giustezza della nostra posizione eppure in questa occasione anche in questa occasione non abbiamo superato un limite che io definirei diatesi Isma'
Chi ha visto il dipanarsi della crisi quasi esclusivamente affidata alle proposte e dalle mosse nazionali perché non siamo riusciti nella parola d'ordine i comunisti al governo a costruire un'estesa mobili l'azione può anche darsi che qui ci sia qualche forma di quello che il compagno Berlinguer chiamava opportunismo largamente presente a volti anche tra nuovi dirigenti intermedi il partito e cioè un metodo è uno stile di lavoro affidato troppo spesso alla ripetizione rituale di concetti generali ad una trasmissione di concetti quasi pedagogica
Ad una preferenza per la ripetizione di formule anziché ad un'attenzione a costruire un rapporto diretto e combattivo con le masse un gusto per la presenza capillare tra i lavoratori
Lavoro per organizzare la volontà e la lotta
Ma troppo facile sarebbe scaricare anche queste deficienze su vizi di formazione di un gruppo dirigente magari giovane
Certo anche quel storce ma ci sono problemi più grossi che chiamano in causa il modo di essere ed è il partito della società la sua democrazia interna il suo modo di funzionare di prim'a di passare a questo punto vorrei solo aggiungere che l'occasione stessa della campagna elettorale o delle campagne elettorali deve essere un'occasione per recuperare un rapporto con le masse se non solo sul terreno della propaganda ma sul terreno dei contenuti la nostra proposta di governo di solidarietà democratica deve essere acquisita per quello chi di novità può introdurre nel modo di essere nella società della società e non come una proposta di mediazione tra le forze politiche
Le cose che schema tipicamente ho accennato sin qui
Mi permettono di pur di porre un punto che a me pare centrale il part Tito deve rinnovarsi profondamente
Deve con coraggio superare tutte quelle deficienze che frappongono ostacoli al suo essere lo strumento attrezzato a dirigere fare afferma fare una giusta di Fischer fuori politica di trasformazione della società e dello stato deve metterà a verifica se stesso con lo stesso coraggio con cui fu fatto all'indomani della Resistenza mi riferisco al party col nuovo di Togliatti nuovo perché funzionale ad una fase politica completamente nuova io oggi siamo in una fase politica nuova nuovo perché strumento coerente di una determinata politica oggi occorre una rete sì un'altrettanta profondità e non possiamo pensare che possano bastare qualche limitata correzione di politica organizzativa o di metodo di lavoro le tesi sviluppano elementi dico Rita della concezione stessa del partito anche se poi mi sembra che l'ultimo capitolo delle tesi non ne tragga tutte le necessarie in più le azioni
Scelto lo ribadiamo ai nostri critici noi non abbiamo che da insistere sulla nostra concezione di partito di mass sa
E proprio la vita dei partiti di massa sa a cominciare dal nostro che rappresenta uno dei tratti peculiari e positivi del sistema democratico italiani in alternativa ad altre concezioni come quello del partito di opinione che di viene inevitabilmente solo gruppo di pressione momento di mediazione istituzionalizzata importanti anche il concetto di partito parte non tutto dell'organizzazione politica della società
Una concezione questa che libera definitivamente da ogni tentazione totalizzante e anche da una visione di partito anticipatore preti muratore di una nuova società da ciò almeno mi sembra deriva però l'esigenza di riscoprire un modo nuovo ad esempio nel rapporto tra partito società tra partito istituzioni Stato nel senso che viene ancora ad essere più marcato il carattere Ottomano o del partito e superata ogni forma di delega e di appiattimento del partito delle istituzioni un'autonomia che deve anche significare ad esempio una maggiore appropriazione di spazi decisiva tali da parte delle stesse rappresentazione rappresentanze istituzionali i gruppi parlamentari i gruppi consiliari della Regione della Provincia del Comune ed è poi davvero che siamo qualitativa niente troppo partito di governo come qualche volta si è detto
A me sembra che in questa direzione si devono ancora invece fare passo in avanti ad esempio nella direzione di un più giusto rapporto tra Pompei senza che e decisioni politiche via tutto un campo di energie non utilizzate una parte importante di intellettuali impegnati nelle discipline tecnico-scientifiche in che modo quest'energie comuniste e non possono essere utilizzato perché le nostre risposte la nostra qualità di governo siano più elevate possibili e perché si affermi una vera e propria cultura del Ca'via mento oppure pensiamo ai problemi della partecipazione abbiamo lavorato con molti frutti positivi su questo terreno e ciò proprio in virtù del fatto che la nostra strategia ma deve la direzione di sviluppare un'ambiziosa sintesi tra lo sviluppo della democrazia partecipata lo sviluppo delle Autonomie è il momento della sintesi e delle scelte generale di programmazione ora quale tanto anche ad una realtà come la Toscana avvertiamo che le nuove idee stesse forme di partecipazione il ricco tessuto dell'autonomia possano incontrare difficoltà se non si va ad un concreto avvio di un'abile era politica di programmazione ed il Piano regionale toscano va in questa direzione abbandonando ogni viziosi centralistico ed individuando sedi precise di programmazione anche a livello regionali e dei Comuni associati ed una più elevata qualità di governo e necessarie per gestire gli stessi spazi e strumenti legislativi conquistati da qui possono sorgere anche nuove forme originali tali di rapporto tra istituzioni e movimenti penso allo spazio che si è aperto al movimento delle donne per la gestione della legge sulla Bortoli dei consultori penso ad esempio in una realtà come quella retina
Dopo è un gran numero di operai e dell'abbigliamento e colpito da serie malattie professionali a rapporto che può stabilirsi nella gestione della nuova riforma sanitaria tra unità sanitarie locali il consiglio di fabbrica per rilanciare la battaglia di in difesa della salute in fabbrica e la battaglia per una nuova organizzazione del lavoro ed anche però autogestire servizi di prevenzione all'interno della Fabbri un nuovo rapporto dunque partito istituzioni e partito società ma un tema si pone al partito in in modo importante e anche quello dell'allargamento diffuso della democrazia
Sentiamo che la nostra politica ha bisogno di in più ampio dispiegamento di energie Thaler da valorizzare tutti i i contributi possibili e dall'interno della giusta regola del centralismo democratico non è sempre risolto il rapporto tra sviluppo continuo della partecipazione è necessario un momento della unificazione e della centralizzazione della decisione così come sono da superare e forme di lavoro e metodi di direzione in virtù dei quali gli elementi su cui si basano le scelte finiscono per Rocco per essere posseduti soltanto da ristretti gruppi dirigenti mentre in generale la massa degli iscritti si pronuncia solo alle conclusioni di un dibattito politico problemi dello sviluppo della democrazia
E gli stessi vizi del nostro lavoro sui quali insisteva il compagno Berlinguer chiudendo la sua relazione si affrontano e si superano se mettiamo a verifica metodi di direzione metodi di formazione di verifica delle dieci Joni ho già insistito sulla necessità di sviluppare in modo nuovo gli elementi per giungere a decisioni parlando ad esempio delle rappresentanze istituzionali più complessivamente a mi sembra e si debba andare ad un forte decentramento de I poteri di direzione che favoriscano un articolato tessuto dei momenti di decisioni prima di tutto verso i comitati regionali ai quali possono e essere delegati i poteri vi affidate forze in modo da poter davvero può rispondere alle funzioni di un'effettiva direzione politica del partito a livello regionale capace di riportare a sintesi le diverse esperienze e delle singole realtà e sulla linea del decentramento la federazione di Arezzo ha proceduto anche alla costruzione delle zone perché convinti che sia funzionale ad un processo di crescita delle Autonomie che vede non è il Comune il soggetto fondamentale e delle aree giornale la dimensioni per corde per un coordinamento dei gestioni dei poteri dei servizi e dunque un punto di riferimento fondamentale della programma pone e per offrire alle sezioni nuovi punti di riferimento e contributi tali da stimolare la capacità
Di fare politica e di costruire adeguati momenti di unificazione
E di una più partecipazione più atti dalle decisioni vorrei concludere infine
Su un punto che è stato tema dibattuto al nostro congresso provinciale anche ma a quanto sembra anche dai resoconti giornalistici lo è stato anche in altri ingressi mi riferisco al rapporto tra continuità e rinnovamento dei gruppi dirigenti e dai limiti del così detto quattro giovani io concordo con molte delle osservazioni che a queste riguardo ci son se Tite da vari compagni uno giusto equilibro nel rinnovamento tra istituzioni e gruppi dirigenti federali che non solo ha finito a volte per indebolire i gruppi dirigenti delle federazioni ma anche impedito una saldatura ora necessaria tra le varie esperienze un quadro quello venuto dal sessantotto settanta non sempre espressione
Di una se le non sempre espressione di una selezione rigorosa abituato a il dibattito nelle assemblee studentesche non sempre capace di stabilire solidi legami con i lavoratori altri difetti si possono ricordare e tuttavia mi sembra mi è sembrato presente in questo dibattito do qualche eccesso di una unilateralità infatti io credo che il giusto rilievo verso limiti e difetti di una parte di questi giovani compagni sia necessario si è necessario e se necessario anche la Gius la lotta politica non possa né debba offuscare due elementi di fondo il primo che senza l'ingresso in massa di giovani imposti di elevate responsabilità nella direzione del partito degli enti locali non avremmo potuto far fronte ai nuovi e grandi compiti ai quali dopo USA abbiamo dovuto saper corrispondere
E il secondo che quelli miti di cui parlavamo che sono soprattutto a limiti di rapporti con le Mans se sono limiti non solo della più giovane dei più giovani compagni ma sono limiti stessi di tutto il partito della nostra politica quei limiti generali
Quelli che anche io prima accennavo molta iniziativa nelle istituzioni e nei rapporti tra le forze politiche poca iniziativa e rapporto con le masse
La battaglia per la crescita di nuovi gruppi dirigenti è dunque la battaglia più complessiva per caso per far crescere rinnovare tutto il partito e perché all'in terno di esso come ci ha insegnato a Togliatti non si arresti mai gli a tutti i livelli un processo di rinnovamento in equilibrio con la continuità
Tutti i compagni senatori che sono presenti al congresso sono pregati di recarsi con urgenza al Senato perché fra poco si voterà sulla fiducia al governo
I compagni che sono intervenuti nel dibattito che interverranno nel dibattito sono pregati dopo un quarto d'ora circa dal loro intervento di recarsi presso la sede dell'unità qui al congresso per correggere il testo del loro intervento porre poi pregare i compagni delegati compagni invitati
Di avere un comportamento che garantisca diciamo quel silenzio che è essenziale ai compagni che intervengono
Per svolgere tranquillamente il loro intervento però vorrei pregare anche i compagni che intervengono di rispettare rigorosamente i venti minuti che sono stati indicati dal conte esso diamo ora la parola al compagno Roberto Fieschi delegato di Parma e docente universitario membro del Comitato centrale uscente
Compagni è abbastanza inconsueto e dei congressi nazionali del nostro partito si abbiano interventi specifici su temi della scienza e della tecnica eppure fa ormai parte del patrimonio cultura e dei lavoratori la convinzione che i problemi della ricerca e delle sue applicazioni oggi più che nel passato siano strettamente legati alle pro attive di sviluppo o di involuzione della società
Il dibattito con il dibattito in corso nel mondo sui problemi delle fonti e dell'uso
Costano
Dico sì
Credo che si possa
Pensioni
Non solo dell'
Nelle città in
Non si occupa
Struttura avesse aperto
Saudita
Il sette mi sarebbe
Ben presto
Quando cioè come eccetera
Il prezzo Park
Credo che conserva
Nel senso
Non solo
Così
Forse
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Non solo della
Questo consente
Perché cessando
In questo senso
Da lo scatto
Cecilia passiamo
Diventa
Di vomito tutti
Nicolas
Si tratta
Mi hanno detto che si apre
Il
Dall'altro che
Il massacro
Il problema è scoppiata
La risposta
Comunico
L'uso
Gli scatti
Il film
Ma e ha spento
Per la stretta
Otto
Infine dalla sì
L'intensità
Quindi
Infine
Addirittura
E
Ma
Tenuti
Pensa
In questo momento
Grazie
Basterà
Rammento grazie
Il secondo
Sì
Grazie
Pensa
Ma mi sembra che
Inizia
Insomma
Le condizioni grazie
Sì
Responsabile il suo ex
Grazie
Se se
Massimo D'Alema delegato di Agrigento
Compagne e compagni
Il rapporto del compagno Enrico Berlinguer indica la questione dei giovani
Come uno degli aspetti più profondi e inquietanti della crisi che abbiamo di fronte
Condivido questo giudizio l'esperienza di questi anni l'asprezza la difficoltà
Della lotta politica fra i giovani ci hanno fatto parlare del rischio di una frattura fra una parte delle nuove generazioni il sistema democratico
E persino in settori della gioventù di una incomprensione di un'ostilità verso lo stesso movimento operaio e il nostro partito si tratta di un problema reale io credo di sì compagni credo che questi rischi esistano e mi pare che c'è la necessità di una lotta politica perché ve ne sia piena coscienza nel partito e nella gioventù comunista
Certo gli anni che ci separano dal nostro quattordicesimo congresso sono anche gli anni nei quali
Il no di consenso giovanile al Partito Comunista il voto dei giovani a sinistra ha toccato la sua ampiezza mass
Sì ma con il voto del quindici giugno del mille novecentosettantacinque e del venti giugno del mille novecentosettantasei
Forse per questo allora
Si determinò l'idea che in modo quasi naturale e spontaneo i giovani si schierasse lo a sinistra non era così
La crisi non produce meccanicamente la volontà di cambiare le cose essa determina anche lacerazioni zone di sfiducia e di disperazione
La conquista è sempre il frutto di una lotta politica ideale di trasformazioni sociali e della coscienza
Ciò è tanto più vero per generazioni nuove che via via si affacciano sulla scena della lotta politica e della vita del Paese ponendo problemi nuovi e spesso senza portare con sé la memoria storica delle battaglie e delle conquiste del passato
Per questo ritengo dobbiamo attribuire un grande valore alle indicazione contenuta nel rapporto circa la necessità di un allargamento della politica di alleanze della classe operaia
Dell'opera di conquista
E grande valore dell'affermazione secondo cui alla base di una politica di alleanze
Vi è la capacità di intendere i nuovi fenomeni sociali che oggi si presentano per raccogliere ed orientare verso una trasformazione della società gli interessi e le aspirazioni che si esprimono
Si è rimproverato annui ai comunisti a più riprese un atteggiamento si è detto di chiusura culturale di incomprensione verso i giovani
In particolare è stato detto che noi ci saremmo arroccati e contrapposti di fronte all'emergere di nuove spinte di contraddizioni del mondo giovanile
E per spiegare questa presunta contrapposizione dei comunisti sono stati persino inventate stravaganti teorie sociologiche come quella secondo cui i giovani rappresenterebbero il mondo dei non garantiti e il Partito comunista per sua natura il mondo dei garantiti
Teorie che per un verso hanno fornito una qualche giustificazione alla violenza e all'anticomunismo e dall'altra parte hanno teso
Mistificare la storia la realtà del nostro partito che sempre nella sua lotta ha lavorato per unire intorno alla classe operaia
Grandi masse di popolo in primo luogo i disoccupati e diseredati
Certo ci siamo contrapposti
Ma alla violenza allo squadrismo alla sopraffazione alla logica assistenziale corporativa del sei garantito del presa Lario per tutti con una consapevolezza di una combattività che sono divenute via via più forti
In certi momenti ciò ha comportato anche un isolamento dei giovani comunisti in certi strati della gioventù
Ma la lotta andava condotta intanto perché in quelle spinte vi era il segno di una controffensiva politica
Che facendo leva anche sui problemi reali era però rivolta ricacciare indietro il movimento operaio e tutta la situazione del Paese
E poi andava condotta quella battaglia
Nell'interesse delle grandi masse giovanili per affermare il diritto di tutti i giovani alla vita democratica lo studio delle scuole delle università per indicare la via della lotta per il lavoro e per affermare la propria dignità quella battaglia ha gettato le basi di un movimento diverso e positivo dei giovani
Ma la lotta non ha impedito uno sforzo di comprensione il tentativo di capire come e perché squadrismo e terrorismo possano re come tare nella disgregazione nella disperazione di certi gruppi di giovani
Il tentativo di cogliere al di là di certe punte emergenti fenomeni più bus Steve e più profondi che investono gli orientamenti e la condizione di grandi masse di giovani
Sia di aria imposta con forza nella nostra elaborazione nella vostra politica una questione nuova il tema della crescita di un'aria di emarginazione sociale che investe il mondo giovanile fenomeno che ha caratteristiche nuove e rispetto al passato e si è anche imposta l'esigenza di un salto di qualità dell'impegno nostro del movimento operaio e sindacale dell'insieme delle forze democratiche delle istituzioni in direzione dei giovani
Che cos'è l'emarginazione
E nell'uso spesso di questa parola vogliamo forse lo intendere che tutti i giovani sono disoccupati o che i giovani sono una class se vogliamo noi cancellare le differenze anche profonde che percorrono il mondo giovanile qua chattare la tesi più stimolante che è stata avanzata secondo cui lo sviluppo capitalistico configurerebbe due società
No non si tratta di questo a mio parere
Si tratta del fatto che nella condizione nella coscienza dei giovani così come dice il rapporto del compagno Berlinguer
Si esprime nel modo più drammatico la contraddizione fondamentale che si acutizza in tutti i Paesi capitalistici France spiegazioni ed energie nuove suscitate anche lo sviluppo della società attuale e la ristrettezza del vecchio ordine economico l'angustia dell'organizzazione sociale e civile
Non è soltanto una questione economica e sociale
è una grande questione che si esprime nel campo politico della vita civile degli orientamenti ideali e culturali ma è anche una questione sociale la questione dei giovani
Vi sono in Italia circa nove milioni i giovani tra i diciannove tra i quattordici e i ventinove anni forze di lavoro potenziali
Ma fra queste meno di un terzo fa parte delle forze di lavoro censite e tutelati
Per gli altri oltre sei milioni di giovani
Vi è la condizione di disoccupati particolarmente per le ragazze o nel Mezzogiorno vi è lo sbocco nel lavoro nero nel lavoro precario e non tutelato oppure una condizione di studenti che in molti casi a schiera o la realtà della disoccupazione quella realtà anche qui del lavoro nero se è vero che il trentacinque per cento ormai degli studenti italiani in qualche modo lavorano ecco quindi che cosa intendiamo per emarginazione giovanile una grande questione sociale chiare sui punti emergenti nel Mezzogiorno dove cinquecento seicento mila giovani sono uno senza lavoro nella questione delle giovani donne le quali assumono coscienza del loro ruolo di forza lavoro Premolo sul mercato del lavoro chiedendo occupazione anche come mezzo di emancipazione personale
Una questione che si esprime poi per molti giovani in un rapporto precario ed individuale con il lavoro ecco perché compagne e compagni
Quando noi parliamo della necessità di un'alleanza fra classi operaie Giovanni
Poniamo al centro il tema del lavoro
E non soltanto come lotta per l'occupazione nel soltanto come battaglia che posta risolversi in una dimensione puramente economica ma come in esigenza al tempo stesso di una trasformazione profonda della società
Di uno sviluppo programmato ed equilibrato che affronti le questioni del Mezzogiorno delle aree depresse e di una riunificazione del mercato del lavoro e delle forze di lavoro di una tutela e contrattazione delle forme e che attualmente sono di lavoro nero e precari di una lotta contro il doppio lavoro superando incrostazioni corporative che vi sono insieme alla stessa classe operaia
E insieme parlare di lavoro per i giovani significa porre l'esigenza di una trasformazione della scuola della cultura dell'uso della scienza
Di una lotta contro una vecchia concezione retorica umanistica che separa scuola e lavoro e di una valorizzazione del lavoro produttivo e del rapporto fra scienza cultura e lavoro
Si tratta quindi di una battaglia economica ma insieme ideale per dare valore nuovo lavoro produttivo per dare colore nuovo alla scienza e alla cultura nell'organizzazione della nostra società
Come strumenti per mutare la condizione dell'uomo e trasformare la società diciamo spesso
Che dobbiamo dire la verità ai giovani e credo che sia questa la strada da seguire ed è allora innanzitutto una la verità che dobbiamo dire nella lotta contro spinte tendente irrazionali ed estremistiche dobbiamo dire che ciò che è comune a queste posizioni le quali vogliono illudere ingannare i giovani è il nascondimento della contezza della crisi della società italiane del mondo capi dall'istituto dei problemi che ha di fronte la nostra società e il mondo intero in certe posizioni Stremiz sicché che si camuffano con le più rivoluzionari e della politica della cultura dei comunisti emerge in realtà l'illusione che si possa fare la rivoluzione liberare l'uomo distruggendo le forze produttive che si possa a fare la rivoluzione contro lo sviluppo e contro la scienza come se il problema di oggi fosse quello soltanto quell'lo di appropriarsi della ricchezza sociale prodotta dal capitalismo no non è così c'è dobbiamo dirlo ai giù una contraddizione fra l'aspirazione degli uomini e possibilità oggettive of certe dal mondo di oggi una contraddizione fra bisogni aspirazioni nuovi di libertà e l'attuale grado di sviluppo e di utilizzazione delle risorse una contraddizione che tocca la nostra società
Ma che diviene più drammatica se noi gettiamo uno sguardo al mondo intero e ci rendiamo conto quindi che questo è uno dei più grandi problemi della nostra epoca compito dei rivoluzionari e Queen di quello di lottare per una direzione nuova che assicuri lo sviluppo delle forze produttive lo sviluppo della scienza della tecnica uso razionale delle risorse una valorizzazione del lavoro
Occorre dire che non siamo riusciti sin qui a porre con questa forza e con questo respiro ideale e culturale la questione della V per i giovani pesano limiti i nostri dei giovani comunisti ed è la nostra capacità nella organizzazione delle lotte di Max
Sa
Ma vi è stato anche un impegno insufficiente del partito
Delle istituzioni democratiche vi è stato un ritardo del sindacato nel rapporto con i giovani con i disoccupati nello sviluppo di lotte concrete di vertenze ed anche nell'offrire uno stop
Azione ai giovani disoccupati delle strutture democratiche del sindacato rinnovato hanno pesato certamente anche ragioni politiche ed obiettivi
La questione dei giovani spinge ad una trasformazione profonda e in tutti i campi nella società
Per essere risolta esige una lotta severa controllo oggi Ca'del corporativismo e dell'assistenzialismo un processo di riforma di settori delicati e decisivi della vita sociale la scuola l'università il mercato del lavoro
Occorre incidere sulla qualità dello sviluppo economico e sociale dare vita ad uno sviluppo che assicuri la piena utilizzazione delle risorse umane che crei un clima di tensione anche ideale e morale ed una spinta collettiva ed individuale all'impegno e alla partecipazione ma queste esigenze ci sono lo scontrate anche dopo il venti giugno anche nel corso della esperienza di una direzione politica nuova del Paese
Con le resistenze della Democrazia Cristiana appare chiaro che senza un indirizzo generale nuovo della politica economica la stessa questione della disoccupazione giovanile e non può Re risolta nei avviata a soluzione anche l'esperienza che abbiamo compiuto di una politica straordinaria per il lavoro ai giovani ha confermato questa verità
Gli stessi forse abbiamo riposto troppe illusioni nella possibilità con una politica straordinarie di emergenza a fronteggiare la questione dell'occupazione giovanile in realtà o questa politica diviene strumento di una nuova politica economica oppure c'è il rischio che si torni a vecchie forme di assistenzialismo o che si ricerche non nuovi canali per un impiego per un posto ecco il problema
Le resistenze e non soltanto di ristretti gruppi con Sordi conservatori
Ma della Democrazia cristiana o di gran parte di essa hanno reso difficile e incerto il processo di rinnovamento radicale e profondo che doveva aprirsi dopo il venti giugno e che è divenuto via via più urgente ma mano che la politica di unità nazionale andava avanti anche qui vi sono le ragioni di delusioni e di incomprensioni e si sono avute in una parte della gioventù nei confronti della Esperia sa della solidarietà nazionale non possiamo dimenticare che quando abbiamo posto le questioni della riforma della scuola della riforma dell'università abbiamo incontrato le resistenze più accanite perché lì si toccano punti essenziali del sistema di potere di egemonia delle vecchie classi dirigenti
Noi abbiamo certamente combattuto l'idea sciocca infondata che si è cercato di diffondere fra le giovani generazioni secondo cui la politica di unità nazionale aveva con figurato una sorta di regime dici PC
Abbiamo messo in luce che dietro questa teoria si cercava in qualche modo di riproporre magari a me ammantato di bandiere rosse e una vecchia idea anticomunista quella secondo cui l'avvicinarsi della classe operaia al potere politico costituisce una minaccia per la libertà
No l'esperienza compiuta dopo il venti giugno è stato una lotta su un terreno nuovo e più avanzato no lotta aspra e difficile ma dobbiamo chiederci compagni sì abbiamo fatto abbastanza per rendere chiaro che di ciò si trattava e io credo di no per mettere in cioè le questioni su cui via via si faceva più aspro il confronto per coinvolgere le masse in questa lotta incalza era la DC aprire contraddizioni nel suo blocco sociale
No la questione si presenta oggi le tesi il nostro dibattito congressuale ripropongono un giudizio che io condivido secondo cui nel corso della esperienza della unità nazionale
è venuto alla luce che la DC atteso e tende a sottrarsi alla prova fondamentale quella che la deve mettere a confronto con il proprio sistema di potere e con i caratteri dello sviluppo capitalistico italiano anzi il partito democristiano atteso ritornare indietro
Anche rispetto all'intuizione della profondità della crisi italiana che era alla base della politica di Moro e della politica del confronto se lei emergenza da un certo punto in poi è stata considerata come una parentesi ciò è anche perché si è fatto strada in una parte della DC l'illusione che la crisi fosse una parentesi da cui si potesse uscire quelle vecchie ricette dello sviluppo capitalistico di qui la crisi politica altro che come si è sostenuto una crisi aperta per ragioni di formule di schieramenti no al centro c'è la richiesta di una garanzia e non solo per la classe operaia ma anche per masse di giovani di popolazioni meridionali e di donne di un reale processo di rinnovamento e di riforma di una politica di sviluppo programmato che risolva gli squilibri e le contraddizioni del Paese queste la posta in gioco è stato per gli interessi e l'avvenire delle giovani generazioni per questo mi pare che e l'indirizzo fondamentale che deve emergere è quello di organizzare portare alla lotta grandi masse di giovani a partire dalle condizioni reali di vita di studio e di lavoro queste era via per ritessere un apporto di Max Sacconi Giovanni per ricreare fiducia nella politica della lotta collettiva come strumenti per cambiare la propria vita e trasformare la società e non c'è d'altro canto qui i compagni il messaggio fondamentale che i comunisti vogliono trasmettere ai giovani fiducia nell'uomo nella solidarietà e nella lotta è questa la nostra risposta alle lacrime bugiarde quali inchiostro che e ne versato ben retribuito sulla caduta dei limiti e delle speranze rivoluzionarie la possibilità del socialismo sgorga dalla crisi stessa della società
Nella politica e nella cultura dei Comunisti italiani c'è un patrimonio di idee e di speranze che non si fonda sui limiti ma sopra l'esperienza e la volontà di milioni di uomini e di donne vi è la coscienza che la lotta per il socialismo pure con i suoi drammi e le sue contraddizioni segna però la storia dell'umanità la storia della nostra epoca
Al tempo stesso dobbiamo noi intenderà le questioni che i giovani pongo talora persino al di là delle forme che i movimenti dei giovani assumono della coscienza che i giovani hanno di sé emerge la ricerca travagliata e nuove forme di vita e di solidarietà nuove aspirazioni di libertà nella vita personale della famiglia nella società e dei rapporti fra gli uomini
Il modo in cui queste aspirazioni si esprimono talora non appare comprensibile in certi casi suscita persino irritazione in una vecchia gloriosa generazione di comunisti abituati da tanti anni alla lotta e al sacrificio di a qui reazioni personali ma sbaglia eremo compagni se non vedessimo qui anche il segno di quelle lotte dell'opera nostra di ciò che abbiamo fatto per dare ad ognuno coscienza dalla propria dignità dei propri diritti e per fondare nuove esigenze di libertà saper riconoscere negli orientamenti nell'animo dei giovani ciò che matura nella società questa è stata sempre la forza dei comunisti è stata la forza dicono visti in questo decennio a cominciare dal mille novecentosessantotto quando di fronte a quei movimenti
Non sapremmo sceglierà la via coraggiosa del confronto dell'apertura del rinnovamento di furono anche idee sbagliate nel sessantotto certamente basta pensare alla fine che hanno fatto certe avanguardie di allora forse noi non li abbiamo combattuti abbastanza lo credo anch'io ma ciò non cancella compagni tuttavia il valore della intuizione fondamentale di all'ora il fatto cioè che noi capimmo che si era determinata una rottura che apriva possibilità nuove per le alleanze dalla classe operaia per la forza del nostro partito per la lotta per il socialismo anche di lì da quell'ente Silone è venuta la vostra forza di oggi essa rese possibile quel processo attraverso il quale la parte migliore di quella generazione operai intellettuali donne è venuta Annoni e ha reso così forte il partito Comunista così oggi stanno il compagno ai comunisti portare alla lotta all'ultima generazione contribuire a ciò che essa assuma dignità e coscienza del proprio ruolo nella storia e nella lotta politica farsi che i giovani possano essere protagonisti della lotta di oggi protagonisti dell'avvenire della costruzione di un'Italia più libera di un'Italia socialista
I lavori del congresso lo riprendono domattina alle ore otto e trenta precise
Rizzo
Dello sport
Di buon lavoro da parte della Presidenza del lavoratori della cooperativa cima di Bologna ringraziamo di tutti questi saluti Paola la parola il compagno Gwyn l'appello ogni responsabile dell'attenzione ai ceti medi del Comitato Centrale delegato della federazione di Ascoli Piceno compagnie e compagni
In questi ultimi tre anni gli anni della politica di solidarietà democratica e nazionale
Mi pare siano apparsi nel partito segni non sotto valutabili di rallentamento nello s'sviluppo della politica delle alleanze sociali sia sul terreno dell'elaborazione che su quello delle iniziativa concreta tali segni si sono fatti ancora più evidenti quando anche recentemente incerti ambienti della sinistra si è tentato di dimostrare che la difesa degli interessi dei disoccupati e degli emarginati fosse in contraddizione con la politica delle alleanze sociali perseguita dal partito quali possono essere i motivi che sono alla base del rallentamento dello sviluppo della nostra iniziativa io tenterò di individuarne molto brevemente qualcuno innanzitutto l'esigenza che ad ma ho avuto in questi anni come partito di governo di affrontare e di dare risposte operative e complesse a drammatiche questioni economiche quale l'inflazione galoppante il deficit della bilancia dei pagamenti
Pauroso diminuzione delle riserve valutarie i problemi delle banche delle partecipazioni statali la crisi di molte grandi imprese private tutte questioni che esigevano risposte immediate che dovevamo saper guardare e sulle qua
Alicia impegnato l'intero corpo del partito credo inoltre che abbia giocato la necessità assoluta di mantenere uno strettissimo collegamento e dunque di raddoppiare il nostro impegno nelle grandi fabbriche
Che e più in generale con il movimento sindacale con la classe operaia che nella situazione nuova è straordinariamente complessa si era fatto più difficile anche le difficoltà provenienti dalla City l'azione nelle scuole e nelle università e più in generale dal rapporto con il movimento giovanile hanno in un certo senso non solo polarizzato come era giusto l'attenzione politica del partito mappa
Finalmente ritardato un maggiore approfondimento dei possibili collegamenti fra questi fenomeni e i risultati della politica delle alleanze sociale non di grado ha pesato il timore di presentare una immagine del partito più facilmente attacca
Credo infine che l'impetuoso ampi
Simone e complessivamente positivo ricambio erano ringiovanimento dei gruppi dirigenti del partito possa avere in certi casi provocato la per
Di una parte almeno di quella che abbiamo chiamato memoria storica del partito di cui è parte integrante la politica dall'alleanza mi pare insomma che si avverta
In certi gruppi dirigenti il consolidarsi di una visione distorta della politica delle alleanze intesa talvolta come compromesso
Torniamo come non rinunciataria e ciò che mi stupisce e ancor più mi preoccupa come politica vecchia da superare o nella migliore delle ipotesi come politica di interesse locale
E mi domando se non c'è qualche responsabilità nostra della politica di formazione dei quadri bello avere sempre dato cioè una formazione che
Permettesse un analisi di classe seria e rigorosa della realtà sociale ed economica dal non aver sempre saputo far comprendere
Le grandi potenzialità nuove per esempio per l'occupazione per lo sviluppo del Mezzogiorno che solo incidere allo sviluppo positivo di questa politica del non aver sempre fatto intendere
Che solo da un intreccio ma appunto da un intreccio e non da una contrapposizione di lotte e di obiettivi comuni o convergenti tra classe operaia ceti medi strati più diseredati masse giovanili
Lì e femminili possono essere avviati assoluzioni molti drammatici problemi del nostro Paese forse val la pena di precisare che non si tratta ovviamente di calo quantitativo in assoluto dal nostro impegno
Verso i ceti medi produttivi e commerciali si tratta piuttosto del fatto che alla crescita del peso sociale ed economico di un ceto medio imprenditoriale e industriale artigiano
Commerciale alé alla crescita del peso e del ruolo del movimento cooperativo con le sue caratteristiche peculiarità ha fatto riscontro una crescita non del tutto adeguata della nostra elaborazione e soprattutto dalla nostra iniziativa politica concreta che si realizzasse attraverso l'impegno del partito in tutte le sue articolazioni invece io ritengo che vada riservato l'attenzione politica particolare a questo ceto imprenditoriale di impresa o
Io dire cioè che nell'ambito delle classi sociali intermedie il ceto medio imprenditoriale che si identifica cioè con una impresa e con i problemi di un'impresa che deve misurarsi con il mercato sia essa artigiana contadina con le Sale industriale sia con diverse caratteristiche cooperativa il ceto imprenditoriale migliore dicevo è il settore emergente ed essenziale anche ai fini della risoluzione di grandi problemi nazionali nella delle cultura nella produzione industriale nella distribuzione dei servizi il ruolo della minore impresa privata e cooperativa modernamente concepita
E sempre più determinante e sarebbe dunque un grave errore politico ritardare questo giudizio certe
La mancanza di una politica di programmazione ed altri fattori squilibra anti quali ad esempio i problemi non risolti della mobilità del lavoro o la mancata riforma del struttura del salario tendono indubbiamente a incanalare parte di questa imprenditoria minore verso la cosiddetta economia sommersa spesso però l'effetto viene scambiato per la causa infatti io ritengo che non si possa accettare un giudizio Katy che ti come irregolare o addirittura Rivera tutta o quasi tutta l'imprenditoria minore è un fatto indiscutibile che il peso poli
Dico e sociale oltre che economico del ceto medio dell'imprenditoria minore nella società italiana tende a crescere anzi è già cresciuto e va acquistando una funzione sempre più importante anche come tessuto con ne tipo dall'apparato industriale italiana certo questa crescita non è tutta lineare né tutta positiva e sai accompagnata da modificazioni profonde da processi di ristrutturazione non sempre validi ed anche ha processi di disgregazione dell'apparato produttivo ma anche qui come affrontiamo questi problemi mi pare che un modo giusto di confrontarsi con essi è stato espresso anche da quanto diceva ieri il compagno Berlinguer quando afferma ma che se l'economia sommersa e certo l'indice di un organismo economico e di un assetto sociale malati ed ingiusti e anche un fenomeno però che rivela l'esistenza di una vitalità di iniziative e di lavoro ed anche quando aggiungeva il compagno Berlinguer che per superare d'un colpo questo che superare d'un colpo questo fenomeno non sarebbe possibile senza determinare situazioni di grave crisi e che il superamento deve essere che
La tua prendiamo poi l'ormai noto dibattito sul decentramento produttivo su di esso sono state dette e scritte cose assai diverse tra loro e non di rado sono stati espressi giudizi che ribaltano lo stato reale delle cose
Solo circolate anche testi liquidatorie mentre i dati delle più recenti e serie indagini permettono di rilevare che il fenomeno è assai più complesso e concerne anche la realizzazione di nuove economie di scala nel
Impresa di dimensioni minori pur non mancando gli aspetti del tutto negativi e dischi eleganti del fenomeno stesso per questo io ritengo che noi dobbiamo saper trarre un giudizio meno sommario il più articolato ci sono almeno tre grandi qui
Gli ori che noi dobbiamo affrontare la prima constatando il superamento di fatto delle fasce di sotto salario o di bassa remunerazione nella gran parte delle aziende minori bisogna affrontare il problema delle quote di lavoro
Il regolare utilizzate secondo lavoro la busta il fuori busta lo straordinario non regolamentato il lavoro a domicilio e a me pare che potrebbero contribuire ad avviare a soluzione questo problema una profonda riforma
La struttura del salario e la soluzione positiva e contrattata fra sindacati e patronato del problema della mobilità dei lavoratori secondo credo inoltre che la forza del sindacato è diventato tanto grande da poi
E i re con un maggiore impegno titolare pienamente anche i lavoratori dipendenti delle piccole e medie imprese terzo bisogna risolvere il problema della subordinazione alle grandi imprese pubbliche e private di molte imprese min. morì cioè occorre sviluppare una serie di misure di politica industriale tese a garantire alle piccole e medie imprese ed anche alle imprese cosiddette committenti una stabilità sul mercato che cosa voglio dire in sosta voglio dire che noi dobbiamo saper analizzare e valutare con oggettività questi mutamenti con un maggiore sforzo di aggiornamento dalla politica delle alleanze sociali voglio dire che l'evoluzione della situazione economica e sociale del s deve portarci ad una rivalutazione e non ad un offuscamento della politica delle alleanze sociali superando come dice il Progetto di testi errori e di incomprensione voglio dire che a questi fenomeni di crescita notevole e certo non sempre propositiva dell'imprenditoria minore nel tessuto economico nazionale noi dobbiamo dare una risposta ben più articolata con nuovi obiettivi di politica economica di industriale e comunque tesa a respingere quanto vi è di negativo ma anche a recuperare e a valorizzare questo vasto potenziale di forze i
Funzione degli obiettivi economici e sociali che stanno al centro della nostra proposta politica se non facciamo ciò rischia di pass
Sarei un influsso moderato e teniamo conto compagni che le forze moderate sono già attivamente al lavoro e se hanno già recuperato terreno specie in questi ultimi due anni certo non siamo ancora di fronte assegni tua morosi di sbandamento politico di questi ceti credo anzi di poter dire di fronte che di fronte al virulento attacco terroristico ci sia stata complessivamente da parte loro una sostanziale tenuta sul terreno democratico di di Festa delle istituzioni di partecipazione movimenti di lotta picche non è poco tuttavia persiste si accentua un'ampia manovra di recupero moderato gestita in gran parte dalla Democrazia cristiana dalla Confindustria
Che ha certamente connotazioni elettorali ma che guarda oltre questa manovra tenta di dare una risposta ai problemi di queste categorie di rivalutarla il ruolo ma nell'ambito di un disegno moderato appunto
Di attacco alle innovazioni degli ultimi anni di attacco all'avvio di una politica di programmazione e in ultima analisi alla nostra presenza alla guida del Paese non siamo più ovviamente ad un tentativo di utilizzazione forca i
Io ho la di questi ceti sociali contro il movimento operaio e il Partito Comunista del resto ciò non sarebbe neanche possibile il nostro impegno il nostro senso di responsabilità la dimostrazione fornita con atti concreti
Questi ultimi anni di saperci fare al carico degli interessi generali del Paese anche a costo di pagare certi prezzi ha fatto piazza pulita credo definitivamente delle punte più viscerali dell'anticomunismo anche in queste calde ride oggi siamo però in presenza di un'iniziativa politica più articolata più prudente ma anche più premete
Tante che si basa su due argomentazioni di decisiva importanza politica dalla crisi si può uscire
Si dicono lasciando spazio ora anzi ossigenato lungo la libera iniziativa privata che già in Sato ha portato il Paese a livelli europei occidentali di industrializzazione fanno i democristiani la Confindustria dunque l'esaltazione acritica dello sviluppo degli anni cinquanta e sessanta e dicono tutto ciò per con chiudere che il Partito Comunista ed anche i sindacati sono per una politica di programmazione vincolistica che di fatto mortifica le potenzialità di queste categorie la seconda argomentazione era è quella e la quale essi dicono che i comunisti hanno per decenni imbracciato la bandiera dell'imprenditoria minore del ceto medio questa posizione si affermano era però del tutto strumentale infatti non appena diventati for sa di governo o in procinto di diventarlo vi è di nuovo prevalsa una visione centralistica e totalizzante del ruolo dello Stato che di fatto nonostante le coperture verbali non lascia margini al pluralismo e
O nomi top e dall'iniziativa privata in questo quadro la democrazia cristiana si ripropone come quel partito interclassista la cui forza si basa essenzialmente sulla presenza del ceto medio della migliore impresa da ciò derivi anche l'attacco all'associazionismo democratico e pluralista mi riferisco in particolare alla campagna virulenta contro la Confesercenti alla Confapi e il tentativo di ricondurre sindacalmente il ceto medio produttivo e Commerz sale nell'alveo delle grandi organizzazioni Pedro padronali Confindustria e Confcommercio tentativo non riuscito ma che ha avuto una qualche sia pur modesta influenza negativa nello stesso schieramento della sinistra in questo te
Il cattivo di recupero ma moderato appare comunque evidente che il filo conduttore è costituito dall'attacco all'intervento statale nell'economia e tuttavia noi dobbiamo ribadire che il terreno su cui valorizzare queste forze dell'imprenditoria Mino
è proprio quello della programmazione democratica dell'economia una politica cioè che consenta all'imprenditore minore di diventare soggetto di una politica di programmazione del resto il progetto di tesi affrontando il tema verrà dopo Gramazio nel mercato indica di fatto un terreno nuovo e più avanzato per portare avanti questa politica dobbiamo dunque approfondire riconoscere nel quadro dalla politica di programmazione uno spazio specifico per l'imprenditoria vino ancor più questo discorso vale per la cooperazione che dovrà sempre più dimostrare la sua capacità di proporsi come soggetto autonomo di programmazione e potrà farlo non proponendo semplicemente in forma di piano la somma delle sue di già attive ma presentandosi come interlocutore dialettico dei pro dei poteri pubblici insomma la cooperazione come ricordava stamattina Prandini deve diventare sempre più uno dei principali soggetti collettivi autonomi cui deve fare riferimento la politica di programmazione in tal modo dando un contributo importante anche alla battaglia per la democratizzazione del tessuto economico e produttivo e dell'intero assetto sociale
Che tipo di programmazione democratica
Indichiamo a queste categorie non dobbiamo ignorare che in generale anche gli imprenditori minori hanno un atteggiamento di ostilità spesso aprioristica verso la programmazione che si intendono come il collettivismo mortificati
Dione dell'imprenditoria annullamento degli spazi di iniziativa dell'impresa privata allora noi dobbiamo essere molto chiari dobbiamo definire la sera in cui la programmazione agisce dobbiamo chiaramente indicare lo spazio che la programmazione lasci all'iniziativa imprenditoriale all'opera soggettiva dell'imprenditore io penso che una volta stabilito l'elemento essenziale della politica di programmazione cioè l'utilizzazione delle risorse pubbliche democraticamente
Correttamente decisa una volta stabilito il riconosciuto lo spazio dell'iniziativa sindacale indicato anche nelle recenti piattaforme contrattuali occorra riconoscere un'autonomia all'iniziativa imprenditoriale soprattutto sul terreno della combinazione dei fattori produttivi ma anche sulla quantità da produrre sui prezzi come è stato di recente ha detto ad un convegno nazionale di artigiani e piccoli e medi imprenditori indetto dal nostro partito se l'imprenditore è stato detto in quello che ha pone realizza un profitto a queste condizioni ebbene vuol dire che è stato un imprenditore efficiente e bisogna dargliene atto ricordava giustamente il compagno Berlinguer che gli investimenti delle imprese possono essere sì sollecita
ATI ed orientati dalla programmazione da suoi strumenti ma non possono essere imposti e tanto meno al di fuori di un calcolo di economicità e aggiungeva che individuare nuove garanzie non significa intende
E inoltrarci sulla strada delle imposizioni giuridico amministrative ma rimuovere realisticamente le cause di talune difficoltà che oggi si incontrano insomma il concetto di programmazione democratica che sia effettivamente compatti
Di regole di mercato che non sia dunque una piattaforma una pianificazione rigidamente centralizzata può cessare di essere un concetto astratto ed ostile per tanti imprenditori minori solo se si renderà chiaro che il terreno su cui l'evento di programmazione interviene e quello della collocazione delle risorse il controllo di processo di accumulazione enunciati quello della produzione e della distribuzione ma il controllo della distribuzione delle risorse pubbliche che parte dell'istituto da parte restituzione democratici democratiche deve esserci per permettere loro di codificare tale allocazione in funzione delle esigenze del mercato e di quelle dei consumatori bisogna chiarire ulteriormente come noi intendiamo IVA Porto fra Stato e forze imprenditoriali minori nell'applicazione delle leggi di politica industriale della politica delle commesse pubbliche e delle partecipazioni statali nella politica creditizia queste forze devono acquistare la certezza che non
Vogliamo far cessare l'epoca del rapporto privilegiato tra Stato e grande industria che ha retto per tutti questi trent'anni appunto vogliamo farlo con l'avvio di un tipo di programmazione quale quella oggi cui oggi ho fatto sì
Dobbiamo tuttavia avere la consapevolezza che tali questioni vanno risolte in un'ottica generale di recupero di queste forze alla scelta di programmazione diversamente una linea che si limitasse alla pur doverosa è severa denuncia di
Del circa la necessità del superamento di vaste aree esistenti in queste categorie di evasione fiscale e di utilizzazione del lavoro nero e non regolamentato una simile denuncia mi non accompagnata da quel disegno politico complessivo che ha tentato di tratteggiare non solo produrrebbe risultati molto modesti ma spingerebbe di fatto queste forze sempre più nel grembo del recupero moderato e a quel punto sarebbe una ben magra soddisfa
Come lanciare delle accuse di tipo moralistico la politica concludendo delle alleanze sociali si presenta così come un corpo vivo che necessita di un aggiornamento permanente la stessa analisi di Togliatti sulle alleanze sociali sui ceti medi
Che costituisce la base sulla quale ancora oggi noi possiamo sviluppare queste considerazioni e che rappresenta un patrimonio storico e politico originalissimo per tutto il movimento operaio italiano deve trovare la nostra incessante elaborazione
Un contributo di sviluppo e di adeguamento alla realtà sociale economica e politica del Paese contributo che non può venire dai soli addetti e che non può neppure essere delegato alle associazioni
Dica categoria anche se dirette da compagni è un compito che spetta a tutto il partito e nel quale si devono in particolare cimentare i giovani gruppi dirigenti
Compagnia ultimo intervento della mattinata di un ospite vorrei aggiungere particolarmente gradito abbiamo qui una delegazione della sezione nazionale dei magistrati ne fanno parte il dottor Vittorio Mele consigliere di Cassazione il segretario nazionale dell'associazione magistrati
Il dottor Umberto Marconi pretore di Napoli dice il segretario generale dell'associazione il dottor Giuseppe Veneziano Enrico Parenti pretori in Roma per la delegazione del
Sì
Parola compagno Luciano lama
Compagne compagnie e compagni
Compagne e compagni
Io credo
Che non solo i sindacalisti i comunisti
Ma più in generale i dirigenti sindacali
Impegnati in quella politica di rinnovamento della società
Che è stata il perno su cui abbiamo costruito la strategia dell'Eur
Possano trovare fondamentali punti di convergenza con la linea di politica economica e di difesa della democrazia presentata a questo congresso dal compagno Berlinguer
Dirigenti sindacali della Federazione unitaria
Di ogni parte del
Hanno infatti giustamente e ripetutamente affermato
La funzione progressista del sindacato concepito come forza di sinistra
Impegnata nella trasformazione della società italiana attraverso la programmazione e le riforme
Il movimento sindacale si pronuncia naturalmente assai più sui contenuti di una linea politica che sulle formule vigore
Ma neanche il sindacato può ignorare l'importanza che ha il momento del Governo
In una politica di rinnovamento
Perché l'applicazione di una legge che è altrettanto essenziale che il suo varo
Recenti esperienze e delusioni anche nostre lo dimostra
L'esempio della sei sette cinque citato ripetutamente ieri a questa tribù una
Vale per
Del resto è l'azione governativa di ogni giorno che dà continuità e coerenza
Che crea il clima necessario per una politica che cambi la società
L'esperienza passata
Chi dimostra che altrimenti ogni tensione esistente
Si cade nella pratica dei rinvii
E le forze moderate e conservatrici
A poco a poco prendono il sopravvento
Un sindacato che voglia essere davvero soggetto politico progressista impegnato in una politica rinnova Trichet non può
Non può dunque sottovalutare il problema di chi gestisce questa politica
Perché da ciò dipende la realizzazione dei suoi contenuti
Noi vogliamo vedere realizzate la programmazione economica
La piena utilizzazione delle risorse
Una politica di investimenti e di occupazione nel Mezzogiorno per la quale ci battiamo danni con scarsi risultati per la verità e che largamente richiamata dalla relazione a questo congresso
Se il sindacato non vedesse
Il nesso fra programma e gestione
Tra la maggioranza e il Governo
O magari Lone gas in nome di un'astratta autonomia
Allora dovremmo davvero dedurne che questa parola autonomia
Tante volte ripetuta e che vogliamo salvaguardata in ogni situazione politica
Anche per il futuro anche nel socialismo
Allora dovremmo dire però che oggi questa parola autonomia diventa soltanto la copertura di una quiescenza passiva di una sostanziale subordinazione alle forze politiche moderate del nostro Paese
Il nostro partito il nostro partito nona
Come i finalità in sé
Il potere altri a questa finalità
Il nostro partito è uno strumento ma è uno strumento indispensabile
E i fatti l'esperienza dell'ultimo anno lo dimostrano ampiamente
Altro che
Nostalgia dell'opposizione e magari di una lunga opposizione come dice un titolo di prima pagina del Corriere della Sera di questa mattina
Siamo passati all'opposizione perché la maggioranza per una politica di rinnovamento non esisteva in Italia
Ma la relazione
E gli interventi in questo nostro congresso dicono che ci sentiamo partito di governo e che vogliamo partecipare al governo del paese
Noi
Vogliamo partecipare al governo per fare belle cose
Per realizzare con gli altri partiti democratici un programma di rinnovamento della società
Per dare soddisfazione alle aspirazioni più profonde delle masse lavoratrici e per portare l'Italia sulla strada dello sviluppo e del progresso
Un partito politico non vale in una società soltanto per i voti che ottiene ma per la politica che fa
Altrimenti cari compagni dovremmo dire che la Democrazia Cristiana è un eccellente partito
I voti
La forza e le adesioni di massa sono uno strumento anche sì per una politica non il fine della politica di un partito
Non è per tutti così
Ma per noi così
E perché ciò sia
Perché la politica di rinnovamento sconfitta il modo di governare democristiano che ha prodotto tanto sfascio in Italia
Con la politica delle clientele che corrompe il corpo sociale con le misure corporative con l'assistenzialismo dobbiamo conquistare le masse per una politica giusta
Dobbiamo diventare sempre più partito di governo per la serietà delle nostre piattaforme per il loro realismo per la loro forza trasformata Alice
E dobbiamo essere contemporaneamente partito dirlo
Per far passare questa politica
Perché sappiamo che senza le masse il rinnovamento non si fa
La definizione di partito di governo e di lotta non è dunque un rebus una specie di frase magica
Dobbiamo essere partito di governo e di lotta ovunque e sempre nelle istituzioni e nelle Aule parlamentari
I nelle assemblee dei lavoratori compiendo scelte giuste e lottando perché queste scelte si afferma
In questo modo il nostro partito al governo o all'opposizione si presenta sempre con una sola faccia nulla sul Ruanda
Rifiutare rifiuta
Rifiuta il metodo opportunistico del doppio binario
Non si confonde né con le deludenti esperienze del centro sinistra né con quelle fisiche eleganti del massimalismo radicale già ante ed extra parlamentare
Io un tale partito di un tale partito ha bisogno l'Italia
Poiché soltanto dalla sua politica di rigore e di permetterà
Può venire la soluzione dei gravi problemi del nostro Paese
Da quelli della crisi economica a quelli della lotta contro il terrorismo e per la difesa della democrazia
E c'è
Dirigenti sindacali della Federazione unitaria
Di ogni parte
Hanno infatti giustamente e ripetutamente affermato
La funzione progressista del sindacato concepito come forza di sinistra
Impegnata nella trasformazione della società italiana attraverso la programmazione e le riforme
Il movimento sindacale si pronuncia naturalmente assai più sui contenuti di una linea politica che sulle formule di governo
Ma neanche il sindacato può ignorare l'importanza che ha il momento del Governo
In una politica di rinnovamento
Perché l'applicazione di una legge e altrettanto essenziale che il suo faro
Recenti esperienze e delusioni anche nostre
Lo dimostra
L'esempio della sei sette cinque citato ripetutamente ieri a questa tribù una
Vale per
Del resto è l'azione governativa di ogni giorno che dà continuità e coerenza
Che crea il clima necessario per una politica che cambi la società l'esperienza passata chi dimostra che altrimenti ogni tensione in sistemi per si cade nella pratica dei rinvii
E le forze moderate e conservatrici
A poco a poco prendono il sopravvento
Un sindacato che voglia essere davvero soggetto politico progressista impegnato in una politica regolatrice non può
Non può dunque sottovalutare il problema di chi gestisce questa politica
Perché da ciò dipende la realizzazione dei suoi contenuti
Noi vogliamo vedere realizzate la programmazione economica
La piena utilizzazione delle risorse
Una politica di investimenti e di occupazione nel Mezzogiorno per la quale ci battiamo da anni con scarsi risultati per la verità e che largamente richiamata dalla relazione a questo congresso
Se il sindacato non vedesse
Il nesso fra programma e gestione
Tra la maggioranza e il Governo
O magari lo negasse
In nome di un'astratta autonomia
Allora dovremmo davvero dedurne che questa parola autonomia
Tante volte ripetuta e che vogliamo salvaguardata in ogni situazione politica anche per il futuro anche nel socialismo
Allora dovremmo dire però che oggi questa parola autonomia diventa soltanto la copertura di una quiescenza passiva di una sostanziale subordinazione alle forze politiche moderate del nostro Paese
Il nostro partito
Il nostro partito nona come finalità in sé
Il ponte
Altri a questa finalità
Il nostro partito è uno strumento ma è uno strumento indispensabile
E i fatti
L'esperienza dell'ultimo anno lo dimostrano ampiamente
Altro che
Non stanzia dell'opposizione e magari di una lunga opposizione come dice un titolo di prima pagina del Corriere della Sera di questa mattina
Siamo passati all'opposizione perché la maggioranza per una politica di rinnovamento non esisteva in Italia
Ma la relazione
E gli interventi in questo nostro congresso dicono che ci sentiamo partito di governo e che vogliamo partecipare al governo del paese
Noi
Vogliamo partecipare al governo per fare belle cose per realizzare con gli altri partiti democratici un programma di rinnovamento della società per dare soddisfazione alle aspirazioni più profonde delle masse lavoratrici e per portare l'Italia sulla strada dello sviluppo e del progresso
Un partito politico non vale in una società soltanto per i voti che ottiene ma per la politica che fa
Altrimenti cari compagni dovremmo dire che la Democrazia Cristiana un'eccellente partito
I voti
La forza e le adesioni di massa sono uno strumento anche sì per una politica non il fine della politica di un partito
Non è per tutti così ma per noi così
E perché ciò sia
Perché la politica di rinnovamento sconsiglia in un modo di governare democristiano che ha prodotto tanto sfascio in Italia
Con la politica delle clientele che corrompe il corpo sociale con le misure corporative con l'assistenzialismo dobbiamo conquistare le masse per una politica giusta
Dobbiamo diventare sempre più partito di governo per la serietà delle nostre piattaforme per il loro realismo per la loro forza trasformata Alice
E dobbiamo essere contemporaneamente partito di lotta
Per far passare questa politica
Perché sappiamo che senza le masse il rinnovamento non si fa
La definizione di partito di governo e di lotta non è dunque un rebus una specie di frase magica
Dobbiamo essere partito di governo e di lotta ovunque e sempre nelle istituzioni e nelle Aule parlamentari
Nelle assemblee dei lavoratori compiendo scelte giuste e lottando perché queste scelte si afferma
In questo modo il nostro partito al governo o all'opposizione si presenta sempre con una sola faccia nulla sul Ruanda
Rifiutare rifiuta
Rifiuta il metodo opportunistico del doppio binario
Norme si confonde né con le deludenti esperienze del centrosinistra né con quelle Tbilisi Greganti del massimalismo radicale già ante ed extra parlamentare
Io un tale partito
Di un tale partito ha bisogno l'Italia
Poiché soltanto dalla sua politica di rigore e di permetterà
Può venire la soluzione dei gravi problemi del nostro Paese
Da quelli della crisi economica a quelli della lotta contro il terrorismo e per la difesa della democrazia
E c'è cari compagni
Che per condurre a buon fine questa politica occorre una grande compattezza del mondo del lavoro una compattezza che oggi è abbinata su più punti
Dati unitisi più legate Ricci che sono promosse quasi sempre
Da minoranze animati da spirito settario e corporativo
Per questo la politica dell'Eur spenta a passare
Mentre in un primo momento
Questa politica fu tacciata come voi sapete di moderatismo
Oggi essa si trova fra due fuochi
Da una parte
Il rifiuto settario di minoranze estremiste che continua a manifestare
E dall'altra parte
La resistenza accanita del grande padrona
Come si spiegherebbe altrimenti l'opposizione cocciuta della Confindustria e della Confagricoltura alle piattaforme avanzate dalle grandi categorie operaie e braccianti ivi per il rinnovo dei contratti
Abbiamo chiesto una estensione e un approfondimento dei diritti di informazione dei lavoratori
Per esercitare un controllo più attivo e più pieno sull'organizzazione del lavoro e sulla politica di investimenti del padronato
Abbiamo chiesto riduzioni ragionevoli e non generalizzate dell'orario di lavoro abbiamo avanzato richieste misurate non certamente elevate dei salari
Ebbene
Di fronte a queste piattaforme rivendicativa e equilibrate
E finalizzate a una maggiore e più responsabile partecipazione dei lavoratori alle politiche aziendali alla mobilità contrattata e alla programmazione
La Confindustria ha rispolverato
Le tesi antiche della centralità dell'impresa
Dell'onnipotenza del padrone scatenando quella che alcuni dirigenti sindacali hanno chiamato non senza ragione una guerra di religione
Ha fatto bene il compagno Berlinguer a richiamare l'attenzione del congresso sulla importanza di queste lotte contrattuale
I padroni vogliono conservare le cose come stanno e noi vogliamo cambiarlo
C'è un nesso
Fra la nostra rivendicazioni di potere i nuovi di controllo e di programmazione e la terza via di cui parlano letti
Noi rifiutiamo i modelli di socialismo reale già sperimentati e contemporaneamente rifiutiamo le soluzioni adottate in Occidente
La cogestione tedesca la democratizzazione dell'economia di tipo svedese la politica dei patti sociali inglese
Siamo qui in un campo del tutto nuove
Nel quale non ci aiuteranno granché i bilancini del farmacista coi quali pensiamo oggi quanta economia di mercato dovrà restare e quanta nazionalizzazione delle riprese dovrà intervenire in una società socialista
Chi potrà aiutare molto di più
Una lotta per la programmazione democratica
Che coinvolga i lavoratori e i ceti produttivi nella fabbrica e nella società
Con nuovi poteri e strumenti di informazione di controllo di pressione da definire nei contratti e anche da sostenere con la legge
Certo la prima parte dei contratti non va
Ma essa può diventare un elemento
Un pezzo
Di una strategia più completa
Per dotare le porte della Democrazia di potere irreali nella trasformazione dell'economia e della società italiana è Quetta la ragione per la quale la Confindustria non ci sta
E noi dobbiamo capire come partito che questa è la ragione profonda del valore dalla lotta in corso
Anche perché
Anche perché cari compagni
Quando si sarà conclusa l'esperienza politica di questi mesi
I lavoratori
E le forze progressiste dovranno misurare la loro avanzata o i loro arretramento non solo dai risultati elettorali ma anche dall'esito di queste grandi battaglie sociali
Del resto tutti abbiamo potuto constatare ripetutamente nel corso degli anni
Quanto peso abbiano avuto
Sugli sviluppi della vita politica i successi o gli insuccessi delle lotte sociali e per converso quanta influenza abbiano avuto le lotte politiche nel corso sul corso della vita sindacale
Del Paese
In Italia il sindacato nonostante i i suoi difetti e le sue debolezze
Ha un grande peso nella società
Se lo è conquistato non glielo ha regalato nessuno se lo è conquistato con le lotte dure di milioni di lavoratori
è diventato un protagonista della vita sociale e anche della vita politica
E questo è un bene ha un valore non soltanto per la classe operaia italiana ma per la democrazia del nostro Paese
Ma per che questa forza del sindacato possa essere salvaguardata e ancora aumentata
è necessario che essa riesca a razionalizzare sempre più i suoi comportamenti
Senza cadere nel massimalismo e nella demagogia né nel cedimento e dell'opportunismo
Siamo maturi
Noi movimento sindacale italiano per questo
Occorre un grande sforzo soggettivo
Perché spontaneismo i spinte di gruppi ci portano in altre direzione
La crescita del sindacato si spiega nel nostro Paese con lo sviluppo della sua unità
Unità che per i comunisti è una scelta irreversibile perché serve ai lavoratori e paga il loro sacrificio
Ma nelle condizioni attuali
Sviluppare l'unità fra i lavoratori non è facile
Poiché
I motivi di dissenso e le polemiche sono frequenti e spesso pesa
Inoltre un grande movimento di massa nel quale confluiscono forte ideologia è tanto diverso e fra di loro e soggetto inevitabilmente
Aero Rory che possono deviare lo dalla strada giusta
Ma la Federazione unitaria ha scelto la strada giusta all'Eur
Non vogliamo essere un sindacato che dà ragione a tutti
Che abbandona se stesso le spinte irrazionali o che vende la sua anima riformatrice per un piatto di lenticchie magari monetizzate
Siamo il sindacato che antepone a ogni altra rivendicazione quelle del lavoro ai disoccupati ai giovani alle donne
Siamo il sindacato che vuole finalmente vedere risolti i problemi del Mezzogiorno
Il pianto greco dei falsi disoccupati non mi commuove ma la protesta e la lotta dei meridionali se mi commuove
Noi sappiamo bene
Noi sappiamo bene compagne e compagni che se è vero che non si vince la guerra senza esercito è altrettanto vero che un esercito sbandato può andare soltanto alla sconfitta
Per questo
Siamo dovuti intervenire in determinate situazioni
Dove la sfrenata demagogia di gruppi eterogenei
Formati spesso da extra parlamentari e da fascisti e magari da rigirare direzioni hanno spudoratamente speculato sui bisogni o sulle attese dei lavoratori
Tanto da coinvolgerle una parte in lotte Suicide senza nessuna prospettiva
Ed è accaduto e in queste circostanze sono state adottate forme di sciopero che avevano come bersaglio non già la resistenza padronale ma agli utenti e il sindacato unitario
I lavoratori i comunisti in primo luogo devono prendere
Piena consapevolezza che combattere queste forme destabilizzanti di lotta sindacale è dovere di classe perché in tutti i casi in tutti i casi
Proprio dietro il linguaggio roboante e rivoluzionario di costoro si nasconde e neanche tanto poi l'anticomunismo e il settarismo anti unitari
Il compagno Berlinguer
Il compagno Berlinguer a conclusione della sua relazione ci ha richiamati ai valori morali del verità
Quando la lotta politica si fa difficile
Ed è tanto più difficile condurla in un'assemblea di lavoratori
Noi dobbiamo essere capaci di farlo
Non abbiamo il diritto Hitachi
Dobbiamo mettere un grande impegno anche individuale
Al successo delle nostre idee
Un comunista giovane o vecchio che sia si batte lealmente e con coraggio per le posizioni del suo sindacato del suo partito non le lascia
Calpestare o sbeffeggiare dagli avversari
Io
Io Amendola ho cercato di farlo e non sono rimasto solo
Anche se qualche volta avrei magari desiderato una compagnia un po'più numero
Essere aperti
E cogliere il buono dove
Guardare in faccia la realtà
Ripudiare schemi vetusti che c'è la nascondono non può significare per noi
Diventare spugne che assorbono qualsiasi liquido anche nauseabondo puzzolente col quale entriamo incolta
Questo stile questo modo di concepire la milizia politica sia formati come comuni
E io sono convinto che solo un tale impegno anche soggettivo
Fiero è caparbio
Nel sostegno delle nostre idee
Chi può consentire di condurre con efficacia la nostra battaglia di parchi capire dai giovani di diffondere fra le masse una morale di classe e umana più alta
Dobbiamo difendere la nostra linea
Con linguaggio c'è
Senza menare il camper l'aria né rifugiarsi nelle formule per inizia ambigue o sfuggenti come è stato detto
La nostra gente la gente semplice vuol sentire parole semplici cento astuti ammiccamenti
Anche se questo può talvolta costare qualche
Perché basi sociali non ho mai
Nella ieri autentico rileggerlo attorno risistemata
A Pannella
Per per allora Pannella e la sinistra tutta la sinistra non c'è affinità elettiva c'è un fossato profondo incolmabile
Ma
Compagne e compagni no non possiamo rifiutare
L'insegnamento che ci viene da questi due anni e mezzo di esperienza noi sappiamo e la Democrazia Cristiana giunta al momento della scelta
Frena e inverte la marcia
Poiché al suo interno le forze democratiche che pure esistono
Diventano soccombe
Il solo modo di rilanciare la politica di unità democratica che era resta e sarà la nostra politica
Il solo strumento per rompere il predominio della Democrazia cristiana e anche per incoraggiare all'iniziativa per rianimare le porte popolare che sono all'interno di questo partito
è è la riaffermazione nei fatti di questa politica e il superamento delle polemiche sterili e ben oltre fra il partito socialista e il no
Se a conclusione
Della probabile sempre più probabile prossima campagna elettorale vorremmo che il Paese intero
Compia il necessario passo avanti con un programma di rinnovamento politico e sociale e con un governo di unità che lo realizzi è il mondo predichi soltanto
è necessario che la sinistra operi congiuntamente
Cercando di accrescere insieme la propria porta di utilizzarla
Senza lasciarsi tentare in nessuna delle sue componenti dalla illusione di poter costruire il proprio successo sulla sconfitta dell'altro
Da ultimo
Da ultimo cari compagni permettetemi di aggiungere qualche parola sulla lotta per la difesa della democrazia e contro il terrorismo
Per condurla con successo occorrono certamente leggi severe strumenti efficiente
Magistratura e porte dell'ordine impegnati e fedeli alla Repubblica
Sui poliziotti sui magistrati
Se i carabinieri colpiti dal terrorismo e sulla necessità di difenderli molto è stato detto ancora ieri dal Générale Pezzani che è uno dei dirigenti del movimento per la sindacalizzazione della politica
Ma occorre anche sviluppare
Occorre anche sviluppare a livello di massa l'iniziativa dei lavoratori e delle istituzioni a difesa della democrazia
Necessaria una partecipazione popolare che ancora non è soddisfacente
Il terrorismo non pastiera solo
Se i lavoratori i cittadini lo combatteranno da protagonista
Poiché è un nostro atteggiamento passivo lo renderebbe vincente
Se vogliamo impedire
Che dalla lotta per la difesa della democrazia si passi alla guerra civile all'autodifesa dei singoli e dei gruppi non c'è altro mezzo che è questo
Rendere più efficace l'azione delle forze dell'ordine e allargare l'area delle masse popolari mobilitate attivamente contro l'eversione terroristi
Un processo di disgregazione inarrestabile
Che sbloccherà ebbe alla fine in un potere tirannico non è più così il reale e improbabile in Italia se abbassiamo la guardia e ci illudiamo che la fiamma della violenza si estingua da solo
Non prendiamo di sotto gamba
Care compagne e cari compagni le collusioni sempre più evidenti che si intrecciano tra il terrorismo politico la violenza armata anche di destra e la delinquenza comune
Quell'allargamento che è stato tentato con scarso successo
Nonostante le incertezze e i cedimenti
Quando il terrorismo si è proposto di coinvolgere l'azione eversiva le giovani generazioni
Quel tentativo potrebbe avere uno sbocco diverso e assai più pericoloso c'è il partito armato potesse reclutare in massa alle proprie forze tra le file della delinquenza
L'impegno dei lavoratori
A difesa della democrazia non cesserà
Ma non si ha il diritto di ridere come talvolta si è fatto o di esprimere sfiducia verso i lavoratori che non lasciano passare l'azione omicida dei terroristi senza manifestare nelle fabbriche e sulle piazze il proprio impegno democratico
Besta risposta
Questa risposta deve essere ripetuta ogni volta perché la testimonianza inequivocabile di una volontà che non cambia che non si piega di fronte alla delinquenza omicida dei terroristi
Ma non possiamo limitarci a la continuità
La capacità di durare la mobilitazione permanente e quindi la capillare collaborazione
Delle istituzioni delle strutture sociali dei singoli con la magistratura e con le forze dell'ordine sono le armi più efficaci per battere il nemico
è della sezione
E spionaggio spregevole tutto questo
è solo l'adempimento di un dovere civile
è della sezione
E spionaggio spara igiene vuole tutto questo
è solo l'adempimento di un dovere civile
Dovere che richiede coraggio
è vero
è vero che secondo un vecchio adagio c'è il coraggio non ce l'hai nessuno te lo può dare
Ma non per questo la paura
E l'abilità possono essere che appellate per virtù
E noi
Abbiamo dimostrato anche in altri tempi non certamente meno perigliosi di non essere dei coda
La classe operaia italiana
Il nostro partito
Hanno conosciuto nella loro vita ormai lunga non solo successi e gioie ma anche sacrifici e dolori e sconfitte
Siamo in una fase della nostra storia nella quale le lotte di questi anni hanno aperto davanti a noi una strada la strada della partecipazione al governo per cambiare il Paese
La metà non è ancora raggiunta e il cammino è arduo
è difficile
Ma siamo una classe un partito dalla pelle dura non è nella nostra tradizione fermarci davanti all'ostacolo per domandarci dubbiosi se dobbiamo tornare indietro perché e troppo
La società italiana è sottoposta a una delle più drammatiche prove della sua storia recente
Ha bisogno di forze democratiche di un partito comunista in corrotti eterne
Capaci di elaborare in concordia un programma di rinnovamento inflessibili nell'azione e nella lotta per realizzarlo
Il nostro congresso deve dimostrare che siamo all'altezza di questo
Compagni la commissione verifica poteri si riunisce alle ore tredici e trenta
La seduta riprende alle quindici e trenta il primo intervento sarà del compagno Josef per manda delegato di Bolzano la seduta è sospesa
Ecco
Beh la possibilità di liberare la vita dei cittadini
Da quel pesante il clima di tensione di ricatto
Provocato dall'offensiva terroristica
Ricordiamo qualche cifra
In poco più di un anno sono cinquantadue gli uccisi in agguati terroristici
Circa cinquecento inseriti
Migliaia gli atti di aggressione degli attentati le devastazioni
Oltre alle principali bande terroristiche
Operano per lo più impunite circa duecento organizzazioni eversive
Dalle denominazioni più svariate
E che tutt'attorno hanno una rete
Fondamentalmente la cosiddetta autonomia che promuove e organizza la violenza agisce come base logistica e di reclutamento offre protezioni e solidarietà
La situazione dunque arrivato ormai a livelli allarmanti così non si può andare avanti
Non si può accettare come un destino inevitabile
Quello di vivere nel Barbaro incubo delle intimidazioni delle violenze di ogni genere degli attentati
Occorre costruire degli argini nuovi ben più robusti a salvaguardia dei valori primari della convivenza civile
Perché compagne e compagni diciamolo chiaramente
La solidità del regime democratico e le prospettive stesse del suo rinnovarsi
Risiedono in ultima analisi del convincimento popolare che la democrazia è innanzitutto salvaguardia della sicurezza dei singoli e della comunità
C'è dunque un dato che è decisivo
La lotta contro il terrorismo e la violenza e oggi questione politica priorità
è la questione attorno alla quale in gran parte si decidono le sorti delle istituzioni democratiche ed è la prospettiva di rinnovamento
Partiamo intanto dalla consapevolezza che il terrorismo non è una maledizione divina né una calamità ineluttabile
è possibile isolarlo
E metterlo in rotta in tempo utile
Prima che abbia potuto provocare guasti irreparabili nel corpo della società nella sua capacità di impegno democratico
Naturalmente dicendo questo
Non intendo indulgere a visioni semplicistiche di un fenomeno che è assai complesso
E ha radici nella crisi economica e di valori della del mondo capitalisti
Nei fenomeni di emarginazione disgregazione smarrimenti con rabbia che essa crea
E che forniscono potenziali basi di consenso a chi pratica la violenza e il terrore contro acclamazioni pseudo rivoluzionarie
Quando abbiamo parlato di terrorismo cosiddetto rosso ed è la necessità di cogliere la specificità dei nuovi fenomeni terroristici
Si è voluto mettere l'accento proprio su questo intreccio di fattori
Ciò naturalmente per capire dunque per combattere in modo più vigoroso il terrorismo
Non certo per giustificarlo come fa certa sociologia che teorizza un prima e un poi
Si trasformi la società
Si eliminino le storture le ed equità poi i fenomeni terroristici scompariranno no
La trasformazione della società non può che essere il risultato di una grande democratica lotta politica sociale e culturale
Di cui è componente essenziale proprio la capacità di colpire a fondo e di sconfiggere la violenza
Ma quale con condizioni può essere battuto il terrorismo
Credo che sia innanzitutto la necessità di guardare in faccia la realtà così com'è senza reticenze
Senza rappresentazioni di Como
Occorre cioè un bilancio critico di come reagisce la società italiana dopo anni e anni di offensiva destabilizzante
Dal periodo della strategia della tensione e delle trame vere o lo dite da fascisti e settori inquinati dello Stato fino alla nuova fase del terrorismo
Da una da una parte certo c'è un dato fondamentale che è quello decisivo
E si tratta della straordinaria capacità di tenuta democratica del nostro popolo
Sono state in questi anni superate delle prove tremende
Lo ha ricordato il compagno Berlinguer
Pensiamo a cosa sarebbe oggi l'Italia
Senza quel grande moto di popolo che si levò un anno fa Di fronte alla strage di via Fani al rapimento e all'assassinio di Aldo Moro
Un moto per il quale lo rivendichiamo con orgoglio sono stati decisivi la fermezza e il contributo nostro
Noi rispettando
E condividendo le autentiche aspirazioni umanitarie che allora si manifestarono
Ma trattare con le Brigate Rosse capitolare non solo non sarebbe servito a salvare la vita di Moro ma avrebbe significato riconoscere sostanzialmente i terroristi come un potere contrapposto a quello dello Stato democratico aprendo così una spirale rovinosa di disgregazione e di resa
Proprio gli obiettivi che le Brigate Rosse si erano proposti
La compattezza e la forza unitaria
Della risposta del nostro popolo delle forze democratiche
Determinarono invece un sostanziale fallimento dei principali obiettivi di quel delitto
E questo fatto io credo che sia opportuno sottolinearlo anche perché esso indica la vulnerabilità dei terroristi
Anche perché esso illumina sulla miserabile ricerca di teatralità nelle loro nella loro se nelle loro sanguinose gesta
Sulla loro pretesa certo tragica nell'immediato ma fumettistica e imbecille di poter mettere da parte con i loro delitti il patrimonio di esperienze storiche dico con lo scopo
Purtroppo
Purtroppo nonostante la grande mobilitazione popolare
Sono però mancati sinora
Una direzione politica
E una utilizzazione dei corpi dello Stato per scoprire comminare i centri decisivi dell'attacco terroristico chi esegue ma anche chi manovra utilizzato e tira le fila
Ma detto questo riconosciuto il valore decisivo della risposta democratica
Non ci deve compagni sfuggire il fatto che il terrorismo ha tuttavia già prodotto alcuni guasti
Deteriorando per taluni aspetti l'immagine stessa della democrazia
Nel senso che ha sfiorato il rischio di qualche incrinatura nella fiducia di una parte dei cittadini sulla idoneità della democrazia a salvaguardare salvaguardare i valori essenziali della convivenza civile
Guai a sottovalutare questo fatto
Avvertibile incerti segnali
In qualche allentamento in taluni settori dell'impegno e della tensione democratica
In qualche fenomeno per ora fortunatamente limitato
Di smarrimenti o qualunquisti Ico
Di arretramento in stati d'animo di passività e di paura
Dobbiamo domandarci perché al grande impegno dimostrato finora dalle masse popolari non abbia corrisposto la necessaria fermezza tempestività e coerenza da parte del governo e degli organi dello Stato
E qui occorre chiamare in causa con grande severità
La responsabilità della Democrazia Cristiana
Come ha sottolineato Berlinguer gravi solo nei le inadempienze per quanto riguarda il pure efficace programma concordato dalla vecchia maggioranza
Dal sabotaggio dalla riforma di polizia
Alla mancata attuazione pratica della positiva riforma dei servizi di informazione all'insabbiamento
Delle misure per superare la crisi gravissima della giustizia
Tutto ciò ha pesato gravemente sulla idoneità degli apparati di sicurezza
A fronteggiare i livelli necessari la minaccia terroristica
E il dilagare della violenza e della grande criminalità comune
Anche sia chiaro se non sottovalutiamo affatto taluni risultati
Conseguiti soprattutto negli ultimi mesi
Anche se soprattutto
Dobbiamo e vogliamo dare atto e rendere onore all'insieme delle forze dell'ordine dalla magistratura di aver saputo operare in condizioni estremamente difficili con lealtà coraggio e abnegazione
E di questo spirito di sacrificio
Di questo alto senso del dovere sono indimenticabile testimonianza i magistrati poliziotti carabinieri e gli agenti di custodia che ormai a decine sono caduti vittime del terrorismo o dal terrorismo sono stati
Ma la questione
Ma la questione di ordine più generale
Riguarda il fatto che di fronte all'attacco terroristico più pesante
La democrazia cristiana ha reagito arretrando attestandosi su una politica di progressivo logoramento del clima di unità democratica
E ciò è avvenuto e avviene proprio mentre al di là dei soliti proclami dei brigatisti contro il comando capitalistico contro il potere delle multinazionali e così via dicendo
Si manifesta sempre più chiaramente che il terrorismo
è un fenomeno funzionale alla strategia delle peggiori forze reazionarie
Quelle forze che hanno per obiettivo di fare arretrare i processi politici nuovi che caratterizzano l'Italia ad oggi di contrastare il peso conquistato dalle classi lavoratrici in una parola l'obiettivo di voltar pagina di finirla con questa cosiddetta anomalia del caso italiano
Proprio per questo non ci sfugge la possibilità che anche centri internazionali si inseriscano tra i registi dell'offensiva terroristica
è un'ipotesi questa tutt'altro che infondata
Se si pensa agli innumerevoli casi di ingerenza per fini eversivi che si sono avuti nel mondo e solo per fare un esempio alla drammatica esperienza del Cile
Anche questo aspetto delle possibili connessioni internazionali del terrorismo
Deve diventare dunque uno dei terreni su cui esigere che i corpi dello Stato democratico operino per fare luce per farla con il massimo di rigore e senza alcuna remora
Per le forze reazionarie
Il terrorismo e una vela è una leva utile da manovrare
E una carta su cui giocare per colpire la costruzione di una nuova direzione unitaria del Paese
Per colpire lo sviluppo della partecipazione popolare che i terroristi disprezzano tanto nella loro Barbara concezione
Come stupirci allora
Che in questo quadro i terroristi proclami no così ossessivamente e non solo a parole che tra i loro obiettivi primari vi è quello di colpire i comunisti
Allora interessa che i cittadini si rinchiudono in se stessi abbandonino l'impegno democratico e nella loro logica al Partito Comunista appare come il vero nemico proprio perché noi siamo la forza principale per affermare un ruolo da protagonista delle masse popolari e delle forze democratiche uniti
Ma davvero gli uomini più responsabili della Democrazia Cristiana non avvertono questa mostruosa connessione tra l'attacco terroristico e un consapevole disegno di forze reazionarie
Che perseguono uno sbocco a destra della crisi davvero non avvertono che la lotta al terrorismo non può essere fatta arretrando
Noi non disperiamo
Che questa consapevolezza si faccia strada
Che non si tocchi ad esempio di ascoltare qualche altro comizio dell'onorevole Galloni o di qualche amico suo su presunte filiazioni del terrorismo dal nostro pensiero che la la nostra storia
Quando
Quando vogliamo ripeterlo
Il terrorismo e il figlio della crisi dalla società capitalistica per la dissoluzione di valori che essa determina e per le iniquità che essa genera e su cui la violenza cerca di attecchire
Non è possibile creare il clima politico e morale necessario per battere il terrorismo non è possibile sventare la minaccia che inneschi la tragica spirale terrorismo reazione
Se non si lavora per dare reali contenuti rinnova attori ad una effettiva politica di unità democratica
Che sia garantita dalla presenza dei comunisti alla direzione del Paese
E su questi nodi decisivi sono chiamati a riflettere anche quei gruppi che nella pretesa di collocarsi alla nostra sinistra hanno finito per assumere ruoli sostanzialmente subalterni nei confronti di ogni fenomeno di violenza
E la loro crisi attuale viene da qui
è vero pare che emerga nelle file dell'estremismo qualche segno di autocritica
Qualche intenzione dopo tante penose comprensioni e solidarietà qualche intenzione di condanna del terrorismo
Ma occorre ben altro
Occorrono degli atti precisi di esplicita rottura facendo la finalmente è finita con l'ambiguità e con l'opportunismo
Una cosa deve essere chiara compagni compagno Berlinguer lo ha detto
La lotta per sconfiggere il terrorismo deve essere portata a livelli più alti
Implica un nuovo grande sviluppo della mobilitazione popolare
Esige un impegno unitario di massa ancor più vasto e combattivo
La difesa della democrazia non è cosa che posso esclusivamente delle Garcia o essere affidata alla polizia e alla magistratura
I cittadini l'insieme delle forze e delle rappresentanze democratiche devono essere chiamate a partecipare e a prestare un'attiva collaborazione
Non certo per duplicare i ruoli delle forze istituzionalmente preposte a questo compito
Ma per fornire ad essere nel pieno rispetto delle loro prerogative un appoggio pieno un appoggio anche critico ed esigente laddove si manifestino inerzia
Partecipare comporta un vigoroso impegno di ordine ideale culturale morale che determini una più elevata e diffusa presa di coscienza che rende evidenti a tutti e soprattutto a chi può essere più esposto più fragile di fronte alla suggestione della violenza che chi uccide attenta devasta
è nemico di ogni prospettiva di trasformazione democratica della società
E collaborare comporta anche la pronta denunzia difatti circostanze che rivelino la presenza il lavorìo di chi prepara trame attentati e delitti
Solo chi non ha ancora capito niente o ha la coda di paglia può pensare che si tratti di spregevole dell'azione no questo è un dovere democratico e morale
Così come lo fu
Così come lo fu nei confronti dei repubblichini che furono isolati abbattuti dalla LIPU ultra e dal disprezzo generale
Alla Ferriera combattiva vigilanza del nostro popolo
Occorre dunque che entrino in campo le immense risorse di consapevolezza democratica di tutto il popolo eliminando ogni atteggiamento di omertà di paura di passività
E comunisti devono saper dare ancora una volta come in tutti i momenti eccezionali della vita italiana un contributo decisivo col loro esempio personale e collettivo con la loro iniziativa e la loro rigorosa fermezza
Voglio ricordare a questo proposito per concludere
Il valore grande dalla manifestazione di popolo contro il terrorismo che è stata indetta dalle regioni italiane a Roma per la fine di aprile
è un'iniziativa che si colloca in questo clima di rinnovato impegno civico che oggi è necessario e in questo momento di contrasti politici la democrazia italiana deve dare anche attraverso questa amena manifestazione
Nuovo segno di forza dimostrando che nessun problema al popolo italiano non vuole e non può dividersi il problema della difesa dalla Repubblica e delle sue libere istituzione
Ma sia chiaro compagni
La mobilitazione popolare dovrà prendere anche per esigere la riforma democratica dei corpi dello Stato
E questo non riguarda soltanto le condizioni per rendere finalmente più efficace la lotta contro il terrorismo
Ma riguarda anche la prospettiva complessiva il problema della costruzione di un vero nuovo rapporto democratico fra cittadini e istituzioni
Questo nostro Stato italiano trae la sua incancellabile specificità storica dal fatto di essere uscito da una rivoluzione democratica e antifascista
Nella quale la classe operaia ha avuto una funzione decisiva che poi ha saputo mantenere
In tanti difficile battaglia
E proprio per questo quindi l'Italia è il terreno in Italia il terreno democratico e la posta stessa di uno scontro difficile e avanzato
Nel quale si deciderà se andare avanti per vie nuove e originali o rifluire verso sbocchi conservatori e reazionario
Qui stanno le radici politiche storiche culturali della nostra ferma risoluta battaglia contro il terrorismo
Sappiamo compagni di dover assolvere anche in questo campo
Al ruolo che compete ad una grande forza nazionale democratica quale noi siamo una forza consapevole che la sconfitta del terrorismo è indispensabile per battere la controffensiva reazionaria e ad avanzare nella democrazia verso il socialismo
è giunto al Congresso questo messaggio del compagno Cino Moscatelli impossibilità però partecipare al nostro congresso a causa delle mie precarie condizioni di salute inviò tra Termini calorosi saluti ai delegati agli invitati e agli ospiti italiani e stranieri
Volevo un pensiero riconoscente alla memoria dei caduti nella lotta antifascista
Nella resistenza nell'adempimento del lavoro nelle fabbriche nelle scuole nella difesa della Repubblica nella riducibile lotta contro ogni forma di violenza e terrorismo
Il presidente della Giunta regionale campana Gaspare so e il Presidente della Giunta Regionale Toscana Mario leone già note le grappa attorno inviando auguri di proficuo lavoro impossibilitati a partecipare al nostro congresso
Inoltre un telegramma vi saluto ai congressisti un auguri di proficuo lavoro Estadi inviata da Mario Galluccio presidente del comitato di coordinamento di fin da calibrazione della polizia alle c'è
Allora la parola il compagno Giovanni papà Pietro capogruppo al consiglio regionale della Puglia del Comitato Centrale uscente
Compagni
Compagnia
è stato giustamente osservato
Che c'è una crisi di strategia della Democrazia Cristiana nel Mezzogiorno
Grazie incapace di liberarsi di una formazione vetero cattolica e perciò anche sensibili a lusinghe Pseudo rivoluzionarie che presentano la dialettica sociale come uno scontro tra peccatori e giustizieri
In questo quadro sociale esiste un'università sovraffollata sessanta mila studenti per una popolazione residente di duecentoquaranta mila abitanti
Caratterizzata da una carenza di servizi e da un alto livello di pendolarismo
Il rapporto tra università e città si riduce a un semplice interscambio commerciale
E si forma un isolante sociale che assicura agli strateghi dell'eversione connivenze e omertà
O quanto meno assiduità e indifferenza in strati anche consistenti della popolazione studentesca
In assenza di una politica organica di riqualificazione degli studi e di una razionale e adeguata erogazione dei servizi l'ateneo diventa facilmente
Un luogo di organizzazione e un'aria di reclutamento di quadri terroristici da utilizzare sia all'interno che all'esterno dell'università
Questi processi risultano particolarmente accentuati nelle facoltà umanistiche nelle quali queste contraddizioni sono ancora più evidenti ed esplosivi
Di particolare gravità si presenta in questo momento la situazione del corso di laurea in Psicologia
Che assieme a quello di Roma raccoglie tutti gli scritti a Psicologia del Paese
Questi studenti
Pur limitati allo zero cinque per cento della popolazione studentesca nazionale
Assommano a Padova a ben dieci mila un sesto degli studenti di tutto l'ateneo con un rapporto docenti studenti di uno a cento
Queste difficoltà in cui versa l'Università di Padova
Portano ad individuare responsabilità molto precisa
A livello nazionale la mancanza per oltre vent'anni di adeguati provvedimenti di riforma
A livello locale
La sistematica latitanza della direzione dell'ateneo rispetto ai problemi di struttura ed ora anche rispetto ai problemi dell'ordine democratico al suo interno
Il sistema di potere democristiano che ha ininterrottamente controllato il ministero per la Pubblica Istruzione non può non essere chiamato in causa non solo e non tanto per il suo immobilismo che è stato almeno scosso dai risultati elettorali del venti giugno
Quanto e soprattutto per la sua concezione della democrazia
Come allargamento burocratico e sospettoso dell'aria delle decisioni istituzionali e mai come partecipazione piena e come il protagonismo delle masse popolari
A questa gestione formalistica di una democrazia soltanto sudditanza si è uniformato anche il governo accademico dell'Università di Padova
Che speculando sull'insensibilità delle autorità locali sulla latitanza delle forze di pubblica sicurezza e sulle difficoltà di intervento della magistratura ha mandato all'Osvaldo coloro che come Petter e come Longo non si sono mai rassegnati a dissociare la tutela dell'ordine democratico
Da una da una strategia di rinnovamento degli studi a di trasformazione della società
è proprio per queste e perché sono uomini di sinistra coraggiosi e coerente
Che i nostri colleghi e compagni sono stati colpiti
Come docenti democratici dell'Università di Padova crediamo di poter confermare l'impegno di numerosi colleghi e lavoratori universitari e di non piccole fasce di studenti Padova nel compito di fronteggiare la trama eversiva
Proseguendo nel nostro atteggiamento di fermezza contro ogni forma di prevaricazione
E sviluppando processi di rinnovamento dell'istituzione universitaria che prefiguri no concretamente quelle modificazioni strutturali che l'auspicata legge di riforma dovrebbe al più presto sanzionare e promuove d'altra parte l'esistenza di gravi pericoli che minacciano la sopravvivenza stessa della democrazia
Esige una più ampia mobilitazione di tutte le forze democratiche e una più salda unità di tutte le componenti della sinistra al fine di sconfiggere le forze disgregata principi arrestandone la crescita potenziale non possiamo che accogliere con grande soddisfazione a questo riguardo il significativo appello dei docenti democratici romani pubblicato ieri sulle pagine dell'Unità e ci impegniamo ad organizzare in tempi brevissimi l'incontro a Padova da loro sollecita
Al Partito Comunista Italiano
Noi chiediamo di continuare ad offrire con gli strumenti della mobilitazione di massa e con un coerente impegno a livello legislativo un sostegno imprescindibile per una definitiva vittoria sul progetto eversivo
E per una realizzazione di un rinnovamento profondo dell'università che non dimentichiamolo un ganglio vitale del paese
Compagni consentitemi i ringraziare a nome vostro il professor Giacometti per il saluto che ha voluto portarci e la delegazione per la sua presenza
Soprattutto credo ringraziamo per il loro impegno coraggioso che testimonia come abbiamo ascoltato dalle parole protesto Giacometti che lotta per la cultura e lotta dell'ordine democratico sono indivisibili
Nello stesso spirito e come giustamente il professor Giacometti ci chiedeva riconfermiamo l'impegno di noi comunisti nella lotta per la riforma democratica dell'università e per la lotta dell'ordine democratico contro il terrorismo
Prima di dare la parola al compagno Guido cappelloni alcuni saluti che ci sono giunti dai comunisti dall'Alfa Sud dai compagni della cellula si metta di Attigliano
Da un gruppo di compagni della federazione di Salerno dai compagni di Cinisello da quelli di casa Albertini sia infine dei lavoratori comunisti della firma di Vado Ligure
Alla presidenza del Congresso giunta altresì un augurio di buon lavoro da parte della presidenza dei lavoratori della cooperativa cima di Bologna ringraziamo di tutti questi saluti
Allora la parola il compagno Guido cappelloni responsabile dell'attenzione ai ceti medi del Comitato Centrale delegato della federazione di Ascoli Piceno
Compagnie e compagni
In questi ultimi tre anni gli anni della politica di solidarietà democratica e nazionale
Mi pare siano apparsi nel partito segni non sotto valutabili di rallentamento nello sviluppo della politica delle alleanze sociali sia sul terreno dell'elaborazione che su quello delle iniziativa concreta
Tali segni si sono fatti ancora più evidenti
Quando anche recentemente
In certi ambienti della sinistra si è tentato di dimostrare che la difesa degli interessi dei disoccupati e degli emarginati fosse in contraddizione con la politica delle alleanze sociali perseguita dal partito
Quali possono essere i motivi che sono alla base del rallentamento dello sviluppo della nostra iniziativa io tenterò di individuarne molto brevemente qualcuno
Innanzitutto
L'esigenza che abbiamo avuto in questi anni come partito di governo di affrontare e di dare risposte operative e complesse a drammatiche questioni economiche parli inflazione galoppante il deficit della bilancia dei pagamenti
La pauroso diminuzione delle riserve valutarie i problemi delle banche delle partecipazioni statali la crisi di molte grandi imprese private
Tutte questioni che esigevano risposte immediate che dovevamo sta per dare e sulle quali si è impegnato l'intero corpo del partito
Credo inoltre che abbia giocato la necessità assoluta di mantenere uno strettissimo collegamento
E dunque di raddoppiare il nostro impegno nelle grandi fabbriche e più in generale con il movimento sindacale con la classe operaia che nella situazione nuova è straordinariamente complessa si era fatto più difficile
Anche le difficoltà provenienti dalla situazione nelle scuole e nelle università
E più in generale dal rapporto con il movimento giovanile
Hanno in un certo senso non solo polarizzato come era giusto
L'attenzione politica del partito ma parzialmente ritardato un maggiore approfondimento dei possibili collegamenti fra questi fenomeni e i risultati della politica delle alleanze sociale
Non di rado ha pesato il timore di presentare un'immagine del partito più facilmente attacca credo infine che l'impetuoso ampissimo e complessivamente positivo ricambio
E il ringiovanimento dei gruppi dirigenti del partito possa avere in certi casi provocato la perdita di una parte almeno di quella che abbiamo chiamato memoria storica del partito di cui è parte integrante la politica dall'alleanza
Mi pare insomma che si avverta in certi gruppi dirigenti il consolidarsi di una visione distorta della politica delle alleanze intesa talvolta come compromissoria come non rinunciataria
E ciò che mi stupisce e ancor più mi preoccupa come politica vecchia da superare o nella migliore delle ipotesi come politica di interesse locale
E mi domando se non c'è qualche responsabilità nostra della politica di formazione dei quadri nel non aver sempre dato cioè una formazione che permettesse un analisi di classe seria e rigorosa della realtà sociale ed economica
Dal non aver sempre saputo far comprendere le grandi potenzialità muove per esempio per l'occupazione per lo sviluppo del Mezzogiorno che sono incidere allo sviluppo positivo di questa politica
Del non aver sempre fatto intendere che solo da un intreccio ma appunto da un intreccio e non da una contrapposizione di lotte e di obiettivi comuni o convergenti tra classe operaia ceti medi
Strati più diseredati masse giovanili e femminili possono essere avviati assoluzioni molti drammatici problemi del nostro Paese
Forse val la pena di precisare che non si tratta ovviamente di cavo quantitativo in assoluto del nostro impegno verso i ceti medi produttivi e commerciali
Si tratta piuttosto del fatto che alla crescita del peso sociale ed economico di un ceto medio imprenditoriale e industriale artigiano commerciale alla crescita del peso e del ruolo del movimento cooperativo con le sue caratteristiche e peculiarità
Ha fatto riscontro una crescita non del tutto adeguata della nostra elaborazione e soprattutto dalla nostra iniziativa politica concreta che si realizzasse attraverso l'impegno del partito in tutte le sue articolazioni
Invece io ritengo che vada riservato l'attenzione politica particolare a questo ceto imprenditoriale di impresa voglio dire cioè che nell'ambito delle classi sociali intermedie
Il ceto medio imprenditoriale che si identifica cioè con una impresa e con i problemi di un'impresa che deve misurarsi con il mercato sia essa artigiana contadina commerciale industriale sia con diverse caratteristiche cooperativa
Il ceto imprenditoriale migliore dicevo è il settore emergente ed essenziale anche ai fini della risoluzione di grandi problemi nazionali nell'agricoltura nella produzione industriale
Nella distribuzione dei servizi il ruolo della minore impresa privata e cooperativa modernamente concepita e sempre più determinante
E sarebbe dunque un grave errore politico ritardare questo giudizio
Certo
La mancanza di una politica di programmazione ed altri fattori squilibra anti
Quali ad esempio i problemi non risolti della mobilità del lavoro o la mancata riforma delle struttura del salario tendono indubbiamente a incanalare parte di questa imprenditoria minore verso la cosiddetta economia sommersa
Spesso però l'Effetto viene scambiato per la causa infatti io ritengo che non si possa accettare un giudizio Katy che ti come irregolare o addirittura Rivera tutta o quasi tutta l'imprenditoria minore
è un fatto indiscutibile che il peso politico e sociale oltre che economico del ceto medio dell'imprenditoria minore nella società italiana tende accresce
Anzi è già cresciuto e va acquistando una funzione sempre più importante anche come tessuto connettivo dall'apparato industriale italiana certo questa crescita non è tutta lineare né tutta positiva
E sai accompagnata da modificazioni profonde da processi di ristrutturazione non sempre validi ed anche da processi di disgregazione dell'apparato produttivo ma anche qui come affrontiamo questi problemi
Mi pare che un modo giusto di confrontarsi con essi è stato espresso anche da quanto diceva ieri il compagno Berlinguer quando affermava che se l'economia sommersa e certo l'indice di un organismo economico e di un assetto sociale malati ed ingiusti
E anche un fenomeno però che rivela l'esistenza di una vitalità di iniziative e di lavoro ed anche quando aggiungeva il compagno Berlinguer che per superare d'un colpo questo che superare d'un colpo questo fenomeno non sarebbe possibile senza determinare situazioni di grave crisi e che il superamento deve essere graduale
Prendiamo poi l'ormai noto dibattito sul decentramento produttivo
Su di esso sono state dette e scritte cose assai diverse tra loro e non di rado sono stati espressi giudizi che ribaltano lo stato reale delle cose
Solo circolate anche testi liquidatorie mentre i dati delle più recenti e serie indagini
Permettono di rilevare che il fenomeno è assai più complesso e concerne anche la realizzazione di nuove economie di scala nell'impresa di dimensioni minori pur non mancando gli aspetti del tutto negativi e dischi eleganti del fenomeno stesso
Per questo io ritengo che noi dobbiamo saper trarre un giudizio meno sommario il più articolato
Ci sono almeno tre grandi questioni che noi dobbiamo affrontare
La prima constatando il superamento di fatto delle fasce di sotto salario o di bassa remunerazione
Nella gran parte delle aziende minori bisogna affrontare il problema delle quote di lavoro irregolare utilizzate secondo lavoro la busta il fuori busta lo straordinario non regolamentato il lavoro a domicilio e a me pare
Che potrebbero contribuire ad avviare a soluzione questo problema una profonda riforma della struttura del salario e la soluzione positiva e contrattata fra sindacati e padronato del problema della mobilità dei lavoratori
Secondo credo inoltre che la forza del sindacato è diventato tanto grande da potere con un maggiore impegno titolare pienamente anche i lavoratori dipendenti delle piccole e medie imprese
Terzo bisogna risolvere il problema della subordinazione alle grandi imprese pubbliche e private di molte imprese minori cioè occorre sviluppare una serie di misure di politica industriale
Tese a garantire alle piccole e medie imprese ed anche alle imprese cosiddette committenti una stabilità sul mercato
Che cosa voglio dire in sostanza voglio dire che noi dobbiamo saper analizzare e valutare con oggettività questi mutamenti con un maggiore sforzo di aggiornamento della politica delle alleanze sociali voglio dire che l'evoluzione della situazione economica e sociale del Paese deve portarci ad una rivalutazione e non ad un offuscamento della politica delle alleanze sociali superando come dice il progetto di testi errori e di incomprensione
Voglio dire che a questi fenomeni di crescita notevole e certo non sempre prospettiva dell'imprenditoria minore nel tessuto economico nazionale
Noi dobbiamo dare una risposta ben più articolata con nuovi obiettivi di politica economica di industriale e comunque tesa a respingere quanto vi è di negativo ma anche a recuperare e a valorizzare
Questo vasto potenziale di forze in funzione degli obiettivi economici e sociali che stanno al centro della nostra proposta politica
Se non facciamo un socio rischia di passare il riflusso moderato e teniamo conto compagni
Che le forze moderate sono già attivamente al lavoro e se hanno già recuperato terreno specie in questi ultimi due anni certo non siamo ancora di fronte assegni clamorosi di sbandamento politico di questi ceti credo anzi di poter dire di fronte che di fronte al virulento attacco terroristico
Ci sia stata complessivamente da parte loro una sostanziale tenuta sul terreno democratico di difesa delle istituzioni di partecipazione movimenti di lotta il che non è poco
Tuttavia persistenti accentua un'ampia manovra di recupero moderato gestita in gran parte dalla Democrazia cristiana dalla Confindustria che ha certamente connotazioni elettorali ma che guarda oltre
Questa manovra tenta di dare una risposta ai problemi di queste categorie di rivalutare il ruolo ma nell'ambito di un disegno moderato appunto di attacco alle innovazioni degli ultimi anni di attacco all'avvio di una politica di programmazione e in ultima analisi alla nostra presenza alla guida del Paese
Non siamo più ovviamente ad un tentativo di utilizzazione forcaiola di questi ceti sociali contro il movimento operaio e il Partito comunista
Del resto ciò non sarebbe neanche possibile il nostro impegno il nostro senso di responsabilità
La dimostrazione fornita con atti concreti in questi ultimi anni di saperci fare al carico degli interessi generali del Paese anche a costo di pagare certi prezzi
Ha fatto piazza pulita credo definitivamente delle punte più viscerali dell'anticomunismo anche in queste categorie
Oggi stiamo però in presenza di un'iniziativa politica più articolata più prudente ma anche più penetrante che si basa su due argomentazioni di decisiva importanza politica
Dalla crisi si può uscire il
Ti dicono lasciando spazio o anzi ossigenata mando la libera iniziativa privata che già in passato ha portato il Paese a livelli europei occidentali di industrializzazione fanno i democristiani la Confindustria dunque l'esaltazione acritica dello sviluppo degli anni cinquanta e sessanta
E dicono tutto ciò per concludere che il Partito Comunista ed anche i sindacati sono per una politica di programmazione vincolistica che di fatto mortifica le potenzialità di queste categorie la seconda argomentazione era è quella nella quale essi dicono che i comunisti hanno per decenni imbracciato la bandiera dell'imprenditoria minore del ceto medio questa potenza io lessi affermano era però del tutto strumentale infatti non appena diventati forza di governo o in procinto di diventarlo qui
è di nuovo prevalsa una visione centralistica e totalizzante del ruolo dello Stato che di fatto nonostante le coperture verbali non lascia margini al pluralismo economico e dall'iniziativa privata
In questo quadro la democrazia cristiana si ripropone come quel partito Intel classista la cui forza si basa essenzialmente sulla presenza del ceto medio della migliore impresa
Da ciò deriva anche l'attacco all'associazionismo democratico e pluralista
Mi riferisco in particolare alla campagna virulenta contro la Confesercenti alla Confapi e il tentativo di ricondurre sindacalmente il ceto medio produttivo e commerciale
Nell'alveo delle grandi organizzazioni Pedro padronali Confindustria e Confcommercio tentativo non riuscito ma che ha avuto una qualche sia pur modesta influenza negativa
Nello stesso schieramento della sinistra
In questo tentativo di recupero ma moderato appare comunque evidente che il filo conduttore è costituito dall'attacco all'intervento statale nell'economia e tuttavia noi dobbiamo ribadire che il terreno su cui valorizzare queste forze dell'imprenditoria minore è proprio quello della programmazione democratica dell'economia
Una politica cioè che consenta all'imprenditore minore di diventare soggetto di una politica di programmazione
Del resto il progetto di tesi affrontando il tema del rapporto programmazione mercato indica di fatto un terreno nuovo e più avanzato per portare avanti questa politica
Dobbiamo dunque approfondire riconoscere nel quadro dalla politica di programmazione uno spazio specifico per l'imprenditoria vino ancor più questo discorso vale per la cooperazione che dovrà sempre più dimostrare la sua capacità di proporsi come soggetto autonomo di programmazione e potrà farlo non proponendo semplicemente in forma di piano
La somma delle sue iniziative ma presentandosi come interlocutore dialettico dei pro dei poteri pubblici insomma la cooperazione come ricordava stamattina Prandini
Deve diventare sempre più uno dei principali soggetti collettivi autonomi cui deve fare riferimento la politica di programmazione in tal modo dando un contributo importante anche alla battaglia per la democratizzazione
Del tessuto economico e produttivo e dell'Impero assetto sociale
Che tipo di programmazione democratica indichiamo a queste categorie non dobbiamo ignorare che in generale anche gli imprenditori minori hanno un atteggiamento di ostilità spesso aprioristica verso la programmazione che s'intendono come il collettivismo mortificazione dell'imprenditoria annullamento degli spazi di iniziativa dell'impresa privata
Allora noi dobbiamo essere molto chiari dobbiamo definire la sera in cui la programmazione agisce dobbiamo chiaramente indicare lo spazio che la programmazione lascia all'iniziativa imprenditoriale all'opera soggettiva dell'imprenditore
Io penso che una volta stabilito l'elemento essenziale della politica di programmazione cioè l'utilizzazione delle risorse pubbliche democraticamente e correttamente decisa
Una volta stabilito il riconosciuto lo spazio dell'iniziativa sindacale
Indicato anche nelle recenti piattaforme contrattuali occorre riconoscere un'autonomia all'iniziativa imprenditoriale soprattutto sul terreno della combinazione dei fattori produttivi ma anche sulla quantità da produrre sui prezzi come è stato di recente ha detto ad un convegno nazionale
Di artigiani e piccoli e medi imprenditori indetto dal nostro partito
Se l'imprenditore è stato detto in quell'occasione realizza un profitto a queste condizioni e bene vuol dire che è stato un imprenditore efficiente e bisogna dargliene atto
Ricordava giustamente il compagno Berlinguer che gli investimenti delle imprese possono essere istituiti sollecitati ed orientati dalla programmazione da suoi strumenti ma non possono essere imposti e tanto meno al di fuori di un calcolo di economicità
E aggiungeva che individuare nuove garanzie non significa intende e inoltrarci sulla strada delle imposizioni giuridico amministrative ma rimuovere realisticamente le cause di talune difficoltà che oggi si incontra insomma il concetto di programmazione democratica che sì effettivamente compatibile con il mercato che non sia dunque una piattaforma una pianificazione rigidamente centralizzata
Processare di essere un concetto astratto ed ostile per tanti imprenditori minori
Solo se si renderà chiaro che il terreno
Su cui elemento di programmazione interviene e quello della collocazione delle risorse il controllo di processo di accumulazione enunciati quello della produzione e della distribuzione ma il controllo della distribuzione delle risorse pubbliche
Che parte delle istituzioni da parte delle strutture democratici democratiche deve esserci per permettere loro di codificare tale allocazione in funzione delle esigenze del mercato e di quelle dei consumatori bisogna chiarire ulteriormente come noi intendiamo il rapporto fra Stato e forze imprenditoriali minori nell'applicazione delle leggi di politica industriale della politica delle commesse pubbliche e delle partecipazioni statali nella politica creditizia
Queste forze devono acquistare la certezza che noi vogliamo far cessare d'epoca del rapporto privilegiato tra Stato e grande industria
Che ha retto per tutti questi trent'anni appunto vogliamo farlo con l'avvio di un tipo di programmazione quale quella oggi cui oggi ho fatto sì dobbiamo tuttavia avere la consapevolezza che tali questioni vanno risolte in un'ottica generale di recupero di queste forze alla scelta di programmazione diversamente una linea che si limitasse alla pur doverosa è severa denuncia
Giri
Del circa la necessità
Del superamento di vaste aree esistenti in queste categorie di evasione fiscale
E di utilizzazione del lavoro nero e non regolamentato una possibile denuncia non accompagnata da quel disegno politico complessivo che ha tentato di tratteggiare non solo produrrebbe risultati molto modesti ma spingerebbe di fatto queste forze sempre più nel grembo del recupero moderato e a quel punto sarebbe una ben magra soddisfazione lanciare delle accuse di tipo moralistico
La politica concludendo delle alleanze sociali si presenta così come un corpo vivo che necessita di un aggiornamento permanente la stessa analisi di Togliatti sulle alleanze sociali sui ceti medi
Che costituisce la base sulla quale ancora oggi noi possiamo sviluppare queste considerazioni e che rappresenta un patrimonio storico e politico originalissimo per tutto il movimento operaio italiano deve trovare la nostra incessante elaborazione un contributo di sviluppo e di adeguamento alla realtà sociale economica e politica del Paese
Contributo che non può venire dai soli addetti e che non può neppure essere delegato alle associazioni di categoria anche se dirette da compagni
è un compito che spetta a tutto il partito ed al quale si devono in particolare cimentare i giovani gruppi dirigenti
Compagnia ultimo intervento della mattinata di un ospite vorrei aggiungere particolarmente gradito abbiamo qui una delegazione
Prende ora la parola il compagno Giancarlo Pajetta
Care compagne cari compagni
Il richiamo all'appello di pace di Togliatti
Fatto nel giorno solenne dell'apertura del congresso non è stato davvero rituale e noi indeboliamo il sottolineare gli l'attualità il suo valore largamente unitario nessuno deve dimenticare e comunque non saremo certamente noi a dimenticarlo come viviamo un momento difficile dell'affaticata via della distensione
Non dobbiamo dimenticare che alla distensione noi abbiamo guardato sempre
Come a qualche cosa che non fosse ineluttabile non abbiamo pensato mai che essa potesse realizzarsi senza che gli uomini e le donne fossero i protagonisti di quella che non a caso abbiamo chiamato e continuiamo a chiamare la lotta per la pace
Quando diciamo che la guerra può essere evitata ma non è certo impossibile il nostro e al tempo stesso un monito è una speranza
Abbiamo detto che siamo a un momento cruciale
Di fronte ad estendersi ad ogni parte del mondo della crisi del capitalismo sarebbe strano davvero che questa crisi c'è la macchina Simo come una sorta di di più
Sono i fatti di ogni giorno a dirci di tragedie e pericoli sogni fatti di ogni giorno a ricordarci che neppure le soluzioni anche rivoluzionare gli di problemi sociali e di liberazione nazionale appaiono anche quando la pace
Ne ne è stato un obiettivo dichiarato semplici quasi miracolosamente definitive
Che possano evitare ulteriori travagli contrasti anche conflitti
La caratteristica di questo periodo storico ed accelerare il sì della crisi dell'imperialismo anche se qualcuno ci ha consigliato di considerare arcaico il termine di imperialismo ci dispiace non possiamo accettare i conti
Non accettiamo però neanche le semplificazioni di coloro che trovano strano che noi Comunisti italiani
Cerchiamo di comprendere svolgimenti contraddizioni problemi nuovi che richiedono tattiche nuove e nuove soluzioni
Noi non accettiamo oggi per la nostra analisi una semplificazione in due campi e tanto meno crediamo che si possa accettare quella di due blocchi
Se respingiamo la dottrina secondo la quale si sarebbero tre mondi soltanto non è certo per affermare che ce ne sono soltanto due
Noi riteniamo invece un dato obiettivo la crisi del bipolarismo il suo venir meno
Sono in atto processi spesso definiti centrifughi
Rappresenta uno l'affermarsi di peculiarità nazionali
Si manifesta l'emergere sulla scena la storia di sviluppi
Qualche volta difficilmente riconducibili a prospettive già enunciate in passato e tanto meno a schemi che ne sono derivati
Si è detto qui che il mondo è oggi più unito certo malore nel senso che processi divisi in altri periodi da distanze di secoli sono oggi contemporanei
Processi che si svolgevano sconosciuti gli uni agli altri oggi interferiscono e qualche volta direttamente l'articolazione crescente che mette in crisi ogni concezione bipolare e quindi un dato obiettivo la situazione si fa più complessa e anche gravida di pericoli ma non per questo si deve concludere che le articolazioni in atto sia di per sé un dato negativo
Terzo
L'imperialismo in crisi
Ma esso rappresenta ancora una minaccia la sua politica Inter perisce negativamente anche sui processi in atto la dove ci si è liberati dal suo dominio diretto se è chiaro dell'imperialismo americano non può più dominare come è avvenuto per decenni il suo blocco
Se certo che la lezione del Vietnam può avere indotto a sperare che per sorreggere lo Scià non si potesse correre maggior rischio che è quello di un telegramma
Si deve pure ricordare che non si tratta di rinuncia Madaro ricerca di nuovi modi per una leadership alla quale non si vuole rinunciare ma nuovi modi non vuol dire solo accorgimenti non vuol dire soltanto giochi retorici o diplomati insomma
Del fatto che siano nuovi che possono aprire possibilità anche di sviluppo non cruento e favorire o imporre nuove soluzioni bisogna tenerne conto
E bisogna adeguare a questo nuovo azione e metodi delle porte di liberazione
Non ricordiamo però ancora una volta che non è evitata per sempre l'eventualità di scontri frontali
Ricordiamo la possibilità del loro degenerare in un conflitto generale
Se è vero che ha prevalso fin qui la preoccupazione per il rischio che comporta una possibile catastrofe generale resta da domandarsi preoccupati
Fino a quando valga la garanzia di sapere di potere controllare situazioni che potrebbero invece travolgere ancora quei grandi che pensano che le sorti del mondo di dipendono soltanto dalle loro decisioni dobbiamo domandarci quali rischi può comportare il momento nel quale la sua Stiffi la sofisticazione dei nuovi strumenti di distruzione la superiorità della potenza economica magari avventurose alleanze
Possono indurre a credere di poter vincere e quindi spingere a soluzioni di forza
Siamo di fronte ora e non dobbiamo dimenticarlo al pericoli in atto del proliferare recente di conflitti locali
A mosse politiche nelle quali fare qualche volta a vere un peso essenziale la concezione della strategia nella sua accezione militare nella ricerca di punti di forza
Siamo di fronte al pericolo
E qualcuno creda di potere surrogare la guerra aperta con la corsa al predominio degli armamenti e del monopolio economico per schiacciare l'avversario
Cari compagni
Se noi non vediamo questi pericoli
Se lo neghiamo certo il pericolo è il danno rappresentati dall'imperialismo siamo d'altra parte convinti che il problema non può essere risolto nei termini di costituirsi e dell'estendersi di un altro unico campo
Tanto meno di credere che questo unico campo potrebbe essere monolitico e averi un unico centro di direzione
Bisogna dipendere le diversità dei processi in atto in ogni Paese il loro svolgersi nel rispetto pieno delle sovranità nazionali
Bisogna
Con il Polo chiede informarsi nell'eventualità di nuove barriere greche Azioni regionali
S sono possibili elementi di collaborazioni e di equilibrio nel mondo
Bisogna difendere i diritti delle minoranze preoccuparsi della soluzione dei problemi della razionalità informazione
Racconto che questi problemi per interi continenti
Investono una lunga prospettiva ma che proprio per questo
Bisogna che siano ricercate soluzioni politiche nel quadro delle trattative della ripulsa dell'egemonia e delle imposizioni militari
Noi consideriamo che la pace un antagonista dell'imperialismo lo è perché pace nel mondo non vuol dire status può ce l'hanno ricordato in questi anni e Pino questi stessi giorni la liberazione il Vietnam quella delle colonie portoghesi la rivoluzione dell'Iran
Cioè lo ricordo al nuovo
Il complessi processi in atto per l'affermarsi di un movimento popolare democratico di rinnovamento e di indipendenza nell'America latina informe
Nuove e diverse e non facile di paese in paese
Certo il dato essenziale che rende possibile la ricerca di nuovi vive
Il dato che rende possibile che questo avvenga in un quadro che impedisca il ripetersi di guerre che sconvolgono il mondo sono innanzitutto
I risultati della seconda guerra mondiale
La presenza e la forza dei Paesi socialisti l'avvenuta liberazione di paesi che furono a lungo soltanto palloni
Ma questo non toglie e noi su questo abbiamo riflettuto e vogliamo approfondire la nostra riflessione
Che possa esserci il pericolo di nome apprendere appieno tutto quello che c'è di nuovo
Anche la dove pure si sono compiute profonde e grandiose trasformazioni socialiste lo dove è stata fatta l'occhio nel socialismo
La dove più che in ogni altra parte si dovrebbe guardare con coraggio al nuovo ricordando lo spirito di rinnovamento che ha animato e deve animare i rivoluzionari
Alcuni contrasti polemiche in atto e anche tragici eventi ci ricordano queste necessità
Pongono questi problemi
Noi di da queste tragedie siamo stati anche recentemente dolorosamente colpito e perché nascondere che ne abbiamo provato anche angoscia
Ricordiamo compagno ricordiamolo agli ospiti che da ogni parte del mondo sono venuti ad assistere a partecipare a questo congresso
Che quando abbiamo espresso giudizi di condanna o di deplorazione crediamo anche allora
Soprattutto allora di avere compiuto ancora una volta il nostro dovere internazionali
Vado
Poniamo
Anzitutto il problema che se la guerra è funzionale al capitalismo
E noi non abbiamo rinunciato a questa nostra lontane radicata opinione il capitalismo spesso può e deve essere combattuto efficacemente con la lotta per la pace per la distensione
E ancora affermiamo che prima di tutto la dove le strutture sono mutate
Laddove il socialismo è stato proclamato ho indicato come obiettivo che la pace deve essere possibile e deve essere porre fermamente voluta effettivamente realizzato perché queste dovrebbe essere considerata un'utopia
Perché un Paese che non conosce divisioni di classe deve essere considerato da altri votato alle pretese espansionistiche o egemoniche o anche alla guerra e questi non sono interrogativi retorici
Se è vero come è vero le polemiche giudizi
Non solo di parte borghese non solo di anticomunisti vengono espressi come opinioni che contrastano con questo spirito che invece noi riaffermiamo
Noi comunisti italiani non pensiamo che l'identificazione di pace e di socialismo possa essere considerata una sorta di utopia
Anche se non siamo ciechi da non vedere dei processi sono complesse di e contraddittori
Ma noi vediamo come siano complessi e contraddittori anche i processi che devono portare ad affermare e a tradurre nella realtà
Che la libertà piena dell'uomo deve essere considerata un elemento essenziale del socialismo
Eppure abbiamo affermato questo nostro convincimento eppure non vi rinunciamo e non vogliamo che resti un impegno retorico ecco per noi
Che vale non come un botto ma come un elemento della nostra ricerca ed è un'altra partita della nostra battaglia la lotta per la libertà per la pace penso Jalil
Ecco perché
Ricordiamo come la lotta per la pace non può essere è oggi non è dimenticata né poste in secondo piano nere inviata con un per oltre Oronzo fatalismo
Il nuovo internazionalismo nome per noi un nuovo modo di organizzare il campo esso vuole se la solidarietà per il superamento dei Bleus
Delle concezioni di strutture di tipo imperiale di alleanze in qualche modo legate alla sovranità limitata
In questa direzione va considerato in tutta la sua importante novità il significato nuovo del non allineamento
Non sono Paesi identikit fra di loro i non allineati ma nessuno deve pensare a dividerli
Ancora di più nessuno lo deve cercare di allinearli
Nessuno peggio ancora deve essere attratto dalla tentazione di giocarli digiuni contro gli altri questi Paesi
Il rispetto dell'indipendenza richiede di non ignorare poi le minoranze nazionali i loro diritti le Autonomie regionali
Quando abbiamo parlato e parliamo di euro comunismo
Quando abbiamo voluto riassumere e per andare avanti ancora esperienze e riflessioni comuni noi abbiamo constatato come s'maturi un processo di elaborazione
Che nell'Europa occidentale indica una prospettiva che noi consideriamo reale e può dare questo continente nella lotta per la trasformazione socialista nella lotta per un mondo e per un'umanità nuovi un contributo possibile un contributo che parta da questo concetto che noi quando parliamo di euro comunismo non accendiamo a una realtà si invita come qualche cosa di inevitabile e da dovere sopportare ma come a un contributo specifico che può e deve permettere andò a voi al mondo di andare avanti davvero
E permettetemi prima di concludere di fare riferimento al quali pericoli immediati a soluzioni che urgono
C'eravamo posti interrogativi gravi sul significato e le possibili conseguenze dell'accordo di Camp devi avevamo detto una mezza pace può fare più acuto il problema dell'altra metà
Avvicinare il pericolo di guerra può rappresentare una mistificazione che avvelena rapporti che produce conflitti che impone di servitù
Come potremmo non accorgersi e perché non dovremmo ripetere qui che si è dimenticato il volante che sia ignorato Gerusalemme che le parole vaghe sulla cosiddetta
Nelle parole vaghe sulla cosiddetta autonomia amministrativa si accompagnano a nuovi segni di arroganza e a minacce contro il popolo palestinese al
Allora si accompagnano allora stretto per la sua rappresentanza legittima l'organizzazione per la liberazione della Palestina
Ecco perché condividiamo l'amarezza dei compagni
E del popolo palestinese l'amarezza dei popoli arabi per questo abbiamo chiesto il riconoscimento di uno Stato arabo di Palestina
Comprendiamo la ripulsa araba e la resistenza la nostra solidarietà
Non è conclusa anche se essa deve esplicare lustri tenendo conto di una nuova realtà Della Pluda rottura che si è voluto imporre al mondo arabo Pino alla ricerca di appoggi anche militari
Abbiamo in questi meriti più volte chiaramente esposto ma non vorrei dimenticare qui degli spioni del Corno d'Africa che non consideriamo c'è arrosto già risolto
Ripetiamo che siamo per una soluzione politica il che non significa soltanto alla ricerca di un qualche compromesso diplomatico ma deve essere il riconoscimento dalla realtà del processo rivoluzionario e dei problemi che esso pone in tutta la regione
Rinnoviamo ancora la nostra solidarietà con il popolo iraniano
Non affrettiamo
Non affrettiamo profezie esprimiamo però la nostra speranza vi salutiamo qui intanto i compagni del pudore che hanno sofferto combattuto
Hanno avrei dovuto nel loro forte
Come ricordiamo le vittime e i combattenti di ogni parte politica ma cari compagni proprio parlando dell'Iran
è proprio chiedendo a noi stessi di capire e di non affrettare profezie che dobbiamo ricordare a noi e ad altri
Che bisogna riconoscere e che questo deve essere un insegnamento
Che si tratta di una rivoluzione che non ha rispettato gli schermi di definizioni dogmatiche
Una rivoluzione che ha travolto le accortezze di tutte le diplomazie e dico di tutte
E che ha spezzato la presunta oggettività
Della Realpolitik di tutti coloro che nell'Iran credevano di potere vedere prima di tutto e forse anche soltanto il petrolio
Così abbiamo detto della guerra e funzionale al capitalismo
Così guardiamo a questa crisi generale così combattiamo la lotta per la pace e per il disarmo in questa prospettiva di rinnovamento
Anche qui tentiamo con tenacia la via del consenso della gradualità rifiutiamo l'avventura o la retorica demagogiche
Anche qui ripetiamo che sappiamo che i contrasti non si esercita Jesolo artigiano con gli auspici quelle buone parole se affermiamo tiene pure la trasformazione delle strutture
Fa che si risolvano d'un tratto problemi antichi eredità del passato
L'arma essenziale per la vittoria della pace queste quello che non dobbiamo dimenticare nella nostra azione quotidiana resta la solidarietà consapevole degli uomini resta la lotta di massa
Noi dobbiamo fare la nostra parte noi comunisti e dobbiamo temere che il Governo del nostro Paese rende effettiva l'iniziativa dell'Italia perché l'Italia faccia da parte sua
Opereremo perché l'Europa sia un elemento di equilibrio di distensione di collaborazione
Ripudiato il passato colonialista
Essa deve sapere intendere che la sua Stahl Vezza stanno e la pace
E che lo sviluppo di questo nostro continente non può essere certo fondato più sotto il sigillo i sul sottosviluppo dagli altri popoli
Cari compagni e amici venuti da ogni parte del mondo
Ognuno di voi ha parlato in questi giorni nel nostro Paese forse non sono state diverse soltanto le lingue nelle quali vi siete espressi
Ma credo che voi avete sentito come noi abbiamo voluto dargli e come vi hanno dato i compagni che vi hanno accolto un'attestazione di solidarietà
Noi per parte nostra traiamo speranza e coraggio dalla vostra presenza
Voi ci avete sentiti i fratelli di chi vuole la pace è un mondo liberale
L'Internazionale è una costruzione lunga di un avvenire te per tanta parte e non conosciuto futuro
Ma non è musica del futuro la nostra sono già di oggi l'impegno e la lotta sono già realtà alle cose nuove raggiunte che testimoniano anche per il domani
Cari compagni per andare avanti sono necessari l'intelligenza politica la tenacia il coraggio e noi non mancheremo
Compagne e compagni a nome della delegazione del Partito Socialista Italiano rende ora la parola il compagno Vincenzo Balzamo poi si dente del gruppo dei deputati socialisti
Compagna
Compagne e compagni
A voi e al vostro congresso
Rivolgo il saluto fraterno del Partito Socialista Italiano che esprime non un atto convenzionale
Tributato ad una grande assemblea politica
Ma un interesse profondo ed attento al vostro dibattito
Che riguarda da vicino anche noi e dal quale ci attendiamo indicazioni e risultati che agevolino lo sviluppo di una strategia unitaria e democratica della sinistra italiana
Il clima politico particolare che stiamo vivendo
Non agevola e rende più difficile un comune approfondimento dei compiti che il movimento operaio a di pronti a sì e che mal si dispongono nella prospetta