La recente visita di Emma Bonino e di una delegazione del Parlamento Europeo nel Darfur, provincia occidentale del Sudan, dove è in corso, da oltre un anno, una guerra con continui massacri nei confronti della popolazione civile da parte delle milizie arabe pro governative

Abbiamo in collegamento telefonico Emma Bonino deputata europea radicale con lei vogliamo parlare di Darfur della crisi in questa provincia occidentale del Sudan un dove e in cui corso ormai da oltre un anno e mezzo una vera e propria guerra con massacri nei confronti della popolazione civile Massa e organizzate dalle janjaweed le milizie arabe pro governative Emma Bonino è stata lo scorso fine settimana Anna proprio in Sudan con una delegazione del Parlamento europeo guidata dal da Luisa Morgantini e vogliamo innanzitutto chiederle come è andata questa visita cartoon che avete incontrato e quali sono stati gli esiti e io entità lasciava la prima parte e c'è quella concernente tutti i link
Con tre politiche o con attori umanitari tu Khartoum e quindi abbiamo visto Nazioni Unite la stragrande maggioranza delle ONG che lavorano in dal ore non solo e io abbatto sia esponenti dell'Assemblea nazionale del cosiddetto Parlamento che ha visto il ministro degli Esteri ministro nulla cultural
Al ministro della giustizia insomma
In reale mi pare che da punto di vista governativo sostanzialmente rimane molto spesso la linea come dire la crisi politiche o comunque non cioè di quella gravità è tutta un'invenzione giudaico americana latrine elettorali eccetera eccetera ricorda che poi vedo l'ammissione che poi la delegazione che poi è stata nei campi sia in Darfur che impervio conosco meglio quelli dalla parte del padre poker
Mentre smentire ma ormai insomma le cifre sono cifre consolidate stiamo parlando di di un milione e duecento mila sfollati senza prospettive di rientro a casa nelle nel nei prossimi o comunque a breve termine molte impostano certi trenta mila o cinquanta mila ma insomma non mi pare che faccia grande differenza in grado che possono contare i rifugiati sono più di duecento mila quindi
Comunque una grossissima crisi una grossissima crisi umanitaria
E e d'altra parte tutte le associazioni non umanitari appunto che hanno espresso le loro loro preoccupazione da una parte ammette ovviamente c'è dopo tutte le pressioni un po'più di libero accesso per esempio nel mese di marzo gli umanitari in Darfur erano trentasette o trentotto per lo meno oggi sono cinquecentosessanta però teniamo conto che stiamo parlando di una zona che è grande come la Francia totalmente impervia senza strade e ripete umanitarie pensano di aver raggiunto più o meno cinquanta per cento degli sfollati
E non di più quindi hanno come dire un monitoraggio è un controllo sanitario scrupolo parte della parte della popolazione e l'elemento che che ancorché l'elemento determinante l'elemento di sicurezza perché gli attacchi janjaweed continua no perché intrecciata in poco più o meno regge poco perché stupri polo organizzati continua noi perché perfino nei campi quando le donne devono appunto allontanarsi dei campi stessi alla ricerca di legna o o o di altri elementi di di base si incontrano e si riscontrano altri
Con con le milizie cammello o a cavallo che siano primi da questo punto di vista
Il rapporto il titolo dell'inviato tronca vi chiedo sostanzialmente che il governo di Khartoum non ha compiuto passi sono stanziali nel disarmo delle milizie arabo e tanto meno nella loro messa a disposizione della giustizia nazionale o internazionale che sia
Ecco a proposito di di tronchi era scaduto qualche giorno fa l'ultimatum che il Consiglio di sicurezza dell'dell'ONU aveva dato alla al governo del Sudan un in particolare per dall'accesso di tutti umanitarie per fermare le milizie
Citato questo rapporto dell'inviato speciale dell'uomo al Consiglio di Sicurezza in cui ha detto un problema è è migliorato cerco d'accesso agli aiuti umanitari mentre continuano gli attacchi dei janjaweed il governo non ha fatto nulla per ma alle gli Stati Uniti hanno presentato una nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza in cui chiedono danno un anti ultimatum di un mese e chiedono esplicitamente sanzioni se quell'ultimatum non viene rispettato però il Consiglio di sicurezza a rinviato la sua discussione dopo una prima riunione a porte chiuse qual è la tua valutazione di quanto sta accadendo all'ONU che
Il risultato netto di tutta questa vicenda è che e il governo sudanese Giandomenico previdenza virgolette guadagnando altro tempo e che comunque col poi che cosa ci sia scritto nella mozione che ad oggi a beffare particolarmente debole in ogni caso il il punto centrale e che il governo
A in pratica ottiene il regalo di altri trenta giorni e quindi se ne riparla tra altri e a trenta giorni e anzi se ho capito bene se si va avanti così anche la Risoluzione eventuale
Il Consiglio di sicurezza non avrà tempi rapidi di approvazione nella sua formulazione attuale però quello che io ho visto è sicuramente una risoluzione debole è una risoluzione ad esempio che esprima un sostegno rispetto alla piano dell'Unione Africana di aumentare gli osservatori del cessate il fuoco e anche la loro professione militare ma non solo non fa cifre ma soprattutto mi pare non ci sia nulla rispetto invece al dato nella protezione della popolazione civile non il anche la la la diciamo la parte relativa alle sanzioni non mi pare particolarmente poi dettagliata
Teniamo conto che poi parliamo di sanzioni su prodotti petroliferi chiaro che oggi grandi mi pittori sono Cina Malesia India non ci sono ditte europea in zona e quindi si capisce anche la resistenza di alcuni di questi Paesi al Consiglio di Sicurezza c'è una richiesta al segretario generale di istituire una commissione internazionale di indagini su violazioni dei diritti umani
Ma anche lì non c'è un dispiegamento di una forza di protezione e dubito che questa Commissione possa investigare
Gran che insomma mi pare che nella formulazione attuale il il testo della rivoluzione sia da però molto molto debole e comunque non adeguato neppure per una reale pressione sul governo di Khartoum
Sempre a proposito di di di quanto sta accadendo sia Colin Powell perché precedentemente il Congresso americano infine Giorgio Bur cioè hanno definito quanto sta accadendo un genocidio definizione che da alcuni è stata contestata
Giuridicamente si parla più massacri diciamo quella tu valutazione su cui la mia valutazione è che vorrei evitare che la comunità internazionale ritrova anche invecchiata in questo in questo dibattito
A adesso perché già quello che c'è che si chiami pulizia etnica che si chiami
Marra credo pensi che sia farebbe è sufficiente più che sufficiente per richiedere ogni intervento ben altro di ben altra robustezza rispetto a quanto accade e che invece appunto si stenta esistente a vedere e a tutte beh anche essere genocidio io non ma questo ha ha bisogno secondo me di una chiarificazione legale che io non sono in grado di dare vivente mentre le altre capitali neppure quindi vorrei pubblicamente che non
Ci si accapiglia atterrito petto a a questa parola tant'è che poi appunto anche dopo averlo usata mi pare però che lo stesso Colin Powell ha detto non è ancora arrivato il momento delle sanzioni o cose di questo tipo per cui pure peggio cioè da una parte lo si dichiara ma dall'altra la
Le conseguenze non mi sembrano chiarissime operative neanche dal punto di vista americano quindi potrebbe pure essere genocidio mai di questo ha una collocazione legale che tutto una commissione d'indagine internazionali potrà
Viti definire ma io dico che per quello che già esiste comunque lo vogliamo chiamare una reazione da poi via dare un bel po'di tempo sarebbe necessaria di una porta che invece non vedo né nel passato nel presente insomma
Torniamo al Parlamento europeo proprio di sudando e del Darfur si discuterà la prossima settimana a Strasburgo ci sarà un
Dibattito una dichiarazione del Consiglio dalla Commissione su questo argomento anche in conseguenza della visita della delegazione di cui hai fatto parte
Ci è stato presentato un
Testo di risoluzione da parte della Commissione sviluppo del parlamento europeo ci sono alcune richieste una è quella di raddoppiare il numero di osservatori del saper fuoco un'alta richiesta di questa proposta di soluzione rivolta al Consiglio di Sicurezza affinché consideri seriamente sanzioni economiche e diplomatiche contro il Sudan o ancora per l'appunto quella di considerare l'istituzione di una forza di polizia internazionale in pista di restaurare la sicurezza o il senso di sicurezza tra i civili si parla anche di una Commissione d'inchiesta internazionale e sulle violazioni dei diritti dell'uomo i crimini di guerra commessi nel Darfur come giudichi questo testo che dovrebbe essere discusso e votato la prossima settimana no no ed è a Pantelleria
Il preambolo insomma nelle richieste un po'la lista completa delle richieste che sono venute da molte parti ivi compreso un grande scetticismo rispetto alle cosiddette aree sicure
Chieste peraltro invece nel rapporto pronto e che è in realtà sono aree
Protette dal governo il che vuol dire che evidentemente la diffidenza del dei rifugiati continuerà giustamente ad essere altissima supera ancora emendamenti credo io credo che potrà essere rafforzato ma
La cosa più importante vedere quale sarà l'atteggiamento della commissione e del consiglio e vedere come rafforzare se eventualmente le loro posizioni e quindi è un po'
Si vedrà perché circolano secondo me va ancora messo a punto e dovrà essere messo a punto anche in base alla presa di posizione delle istituzioni europee finora come
Come valuti prese di posizioni del del consiglio da un lato degli stati membri
Ma insomma anche quello che deve dire che sicuramente e c'è più attenzione in questi ultimi due mesi la crisi però nel Darfur scopre nel marzo del due mila e tre e e nulla è stato fatto ma per ragioni politiche perché sbagliando si credeva che la
Rita soluto appose il buon esito del dialogo Dina lascia e quindi su quella altare si poteva chiudere un occhio rispetto quello che succedeva in dal puro che sta per succedere pare a me nell'est del Paese in realtà questo è stato un calcolo dal punto di vista umanitario terribile e anche dal punto di vista politico perché come invece noi sostenevamo l'esplosione della crisi in Darfur ha fatto naufragare altrettanto il dialogo di non lasciar quindi non ci sia modo di per calcolo politico e il calcolo dimostrato completamente sbagliato con risultati nefasti sia dal punto di vista umanitario che dal punto di vista politico ad che dialogo di una pace non vedo proprio come potrebbe risorgere in queste condizioni
Bene ringraziamo ma violino con la quale abbiamo parlato di Sudan ebrei massacri in corso nel Darfur
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