"Gli Statuti regionali e gli enti locali nello scenario del federalismo" - nell'ambito della Festa della Libertà 2004 dell'UDC dedicata al tema "20 regioni una sola Italia (Fiuggi, Fonte Anticolana dal 9 al 12 settembre 2004)

Tutti i partecipanti un particolare saluto io
Lo vidi che Reja Maddalena Musumeci
Che la Medaglia d'Oro della pallanuoto alle Olimpiadi affini ma qui con noi
E che ringraziamo che viene qua
Sì voglio dire qualche cosa
Andranno tra sarà mentre inglese Annamaria Franzoni
Qua in ordine può raggiungere cantanti
Va bene ma
Grazie grazie
Io quegli organizzato la mia relazione in modo barelle ma abbastanza come dire
Ordinato anche per far svolgere il dibattito su alcuni punti essendo questo uno dei degli argomenti più caldi in questo momento nel nel Paese
Infatti il dibattito si è che si è sviluppato in questi ultimi mesi tra le forze politiche non solo tra di esse
Sul tema della nuova riforma costituzionale che per certi versi si sta prolungando anche in questi giorni ha tutte le caratteristiche di un ricerca anche un po'confusamente Rinzivillo azioni comuni divisori di un federalismo che difatti ancora anomalo
Infatti non si riesce ancora a trovare un filo conduttore comune sull'analisi della riforma del titolo quinto avvenuta nel due mila uno sugli elementi strutturali della rue riforma costituzionale attualmente in discussione in Parlamento
Sul ruolo e sulle funzioni che devono svolgere e assumere le istituzioni nazionali quelle regionali e anche quelle locali soprattutto sul mezzo stringente io direi
Che passa tra il nuovo ordinamento nazionale e quello europeo soprattutto sui benefici che vanno concretamente realizzati a favore dei cittadini costituenti la comunità sovrana della nostra ripubblica
Dietro la confusione che sembra caratterizzare questa parte di dibattito di lavoro sì c'erano sicuramente divergenze fondamentali di carattere politico istituzionale e strategico che se non emergono con la dovuta chiarezza
Non potranno consentire la realizzazione
Di effettivi sintesi anche normative che debbono sottrarsi alla logica degli interessi di parte ecco perché per utilizzare il miglior modo possibile l'occasione rappresentata dalla tavola rotonda di oggi intendo proporre alcune brevi riflessioni per verificare se possiamo fare emergere rinnovo di della vera discussioni politiche quindi trovare un effettivo comune denominatore
Come dire io parte dal concetto della pratica della sussidiarietà questo argomento io ritengo centrale sotto molti punti di vista
Innanzitutto perché e interno ovvero di un nuovo ordinamento istituzionale che ribalta non solo la vecchia i tradizionali dea del centralismo statale ma ogni forma di centralismo Gerace
Accantonando la contrapposizione di carattere teorico e specifico di grande interesse tra sussidiarietà ascendente quella discendente
Che ovviamente rispetto agli articoli centoquattordici centodiciotto e centodiciassette della Costituzione riscritta nel due mila uno
Pongono di fatto i comuni e il sistema complessivo delle istituzioni locali alla base del nuovo ordinamento autonomiste repubblicano
Il fatto che nell'esperienza reale di questi anni non sia stato fatto granché da parte dello Stato delle Regioni per dare sostanza questa scelta costituzionale dimostra che non c'è ancora molta convinzione su quest'argomento e io penso che questo è una cosa importante la domanda che mi faccio come mai e questa è una delle domande che rivolgo al di là di alcuni meritorie parziali tentativi di dare sostanza questo preconcetto precetto costituzionale penso alla Lombardia esempio il quadro complessivo rappresentato dal dibattito dalle scelte operate in relazione ai nuovi statuti regionali nonché alle scelte in materia finanziaria statale
Sembra non aver mutato di una virgola il quadro preesistente della riforma del due mila e uno
Le stesse istituzioni locali ed anche le loro associazioni rappresentative al di là di alcune rivendicazioni corporative
Danno ancora lì l'impressione di avere difficoltà nel comprendere il ruolo di nuovo assegnato e andiamo fino in fondo
L'ultimo comma dell'articolo centodiciotto della Costituzione introduce in maniera estremamente timida ma pur sempre significativa la sussidiarietà orizzontale a favore dei cittadini e degli organismi sociali esponenziali
Anche in questo quadro lo scenario sembra molto povero
Di positive esperienze in realizzazioni
E poi il federalismo fiscale
Che deve andare di pari passo col federalismo istituzionale e qui che in realtà
C'è bisogno che il documento della ci sia il documento della Conferenza unificata che si proroghi la l'Alta Commissione per avere questo documento e per far sì che l'Alta Commissione possano come dire poi recepire questo documento e realizzano uno definitivo altrimenti l'Alta Commissione di fatto sta lavorando ancora senza viene di fatto il il dato di indirizzo politico iniziale
E il dibattito che infatti si è sviluppato la pausa estiva su iniziativa della Confindustria un posto un problema reale
Che riguarda sia la mancata realizzazione di un federalismo finanziario a tre anni di distanza dalla riforma del due mila uno sia le ulteriori scelte di riforma costituzionale in discussione in questi giorni in Parlamento
Quali le ragioni vere di questa difficoltà come è possibile realizzare i nuovi assetti ordinamentali costituzionali di Stato Regioni ed istituzioni locali senza immaginare i costi e la loro copertura alla loro distribuzione territoriale
E possibile immaginare uno scambio politico come quello anche ventilato per certi versi dal sindaco di Torino per il quale accettabile sopportare tagli e riduzioni dalla finanza locale a fronte di una libertà impositiva totale
Ai limiti dell'Anarchia siamo convinti che i cittadini saranno contenti di scelte politiche costituzionali che prescindono dai loro effetti finanziari e fiscali
Ecco queste alcune domande
E in più poi le regioni e le istituzioni locali secondo me devono essere un sistema integrato di governo del territorio
Infatti questo diventa il punto centrale del ragionamento che di fatto sostiene l'UDC
E forse la mia provocazione proprio questo quale ordinamento federale e o autonomista è possibile immaginare il realizzare senza un'alleanza istituzionale concreta tra Regioni istituzioni locali ciclicamente di fronte a tutte le difficoltà che conosciamo si tenta di proporre un'assemblea costituente Kem come miracoloso sede di risoluzioni venuti istituzionali a lui tutti noti io credo che questa probabilmente sia una difficile soluzione al problema
Ritengo invece che si possa realizzare che si porrà immaginare una fase costituente di medio e lungo periodo
Che allestì radici e la sua legittimazione costante sul territorio con soggetti protagonisti le regioni e le istituzioni locali sia a livello di ogni singola regione che via Gobbi macroarea Nord Centro e Sud e financo a livello nazionale per una in tour locuzione forte con lo Stato ed insieme a quest'ultimo con le istituzioni comunitarie
Ma se vediamo le esperienze delle
Varie conferenze unificato va la conferenza unificata quella Stato-Regioni la Stato-città l'autonomia locale il quadro che ne emerge non è esaltante
Ma anche se pensiamo alla stagione dei nuovi statuti regionali ormai si avvia complessivamente con una certa lentezza alla conclusione il quadro che ne emerge non è per niente come dire esaltante al di là dell'analisi dei singoli Statuti regionali finora approvati in alcuni casi contengono anche brillanti interessanti disposizioni normative a mi pare che sia stata complessivamente mancata l'occasione lo di quei presidenti di regione di utilizzare questo appuntamento istituzionale per fare emergere l'idea di orientamenti regionali in grado di valorizzare i sistemi integrati di governo territoriale
Valorizzando sia il principio di ieri più ordinazione sancito dal centoquattordici della Costituzione sia il principio di sussidiarietà
Di differenziazioni di adeguatezza sancito dal centodiciotto della Costituzione in particolare colpisce il fatto che nessuno dei nuovi statuti regionali si è posto il problema di definire nuovi modelli di governance
In grado sia di definire ruoli premianti di ogni istituzioni territoriale ed i sistemi di collaborazione tra di essi il tutto rappresentando quindi possibile interfacciamento operativo
Con le competenze esclusive e concorrenti dello Stato
Insomma a me pare che i temi affrontati nella fase di elaborazione di nuovi statuti regionali sia stata più quella del chi comanda che non della a chi e apposta serve
E poi
L'ultimo nudo quello dei controlli e delle garanzie riforma il ruolo degli apparati amministrativi
Come centrale da questioni finanziare così anche centrale quella della macchina amministrativa territoriale in virtù del principio di sussidiarietà e di principale interesse dei cittadini
E si aspettano servizi di maggiore qualità ed efficaci
Sappiamo bene come è andata e come sta andando la vicenda del trasferimento al territorio delle risorse amministrative finanziarie
Non credo che sul piano regionale le cose siano andate ostino andando meglio innanzitutto qual è l'indirizzo che è stato adottato dopo l'eliminazione dei contratti dei controlli gerarchici statali e regionali a seguito delle abrogazioni delle relative norme costituzionale avvenuto nella riforma del due mila e uno
è davvero possibile immaginare agli occhi dei cittadini e la trasparenza del controllo politico di risultato non chiede lo stesso principio di legalità affidare l'andamento delle decisioni politiche ed amministrative al solo requisito
Della discrezionalità e della responsabilità degli esecutivi e dei vertici amministrativi
Ci rendiamo conto dei rischi che corre la democrazia con l'esautoramento progressivo di ruolo delle assemblee elettive questo punto per un centrale
E dei singoli consiglieri a tutti i livelli
E quale modello di partecipazione dei cittadini alle scelte alla vita delle istituzioni territoriali stiamo proponendo da tutto ciò traspare chiaramente il fallimento della riforma Bassanini
Vorrei inoltre che affrontassimo un punto che troppo spesso rimane oggetto di discussione tra i vip cosiddetti addetti ai lavori
Ossia di inadeguatezza a volte di alcuni apparati amministrativi regionale locale sostenere le nuove responsabilità
Nuove responsabilità di cui saranno investite se dovesse andare in porto la riforma federale ed evolutiva di cui si sta discutendo ecco sarebbe utile capire qual è l'opinione dei presidenti di Regioni dei sindaci e presidenti di Provincia e del Governo qui oggi non per ultimo anche la questione dei segretari comunali
Che nel nostro Fernando dal nostro punto di vista e opportuno capire qual è la nuova figura del segretario comunale
Che diventa invece rispetto alla fine riforma federale un punto centrale di un ragionamento politico istituzionale che secondo me come dire bisogna rivalorizzare noi immaginiamo che debbano avere un ruolo di diligenza
Complessiva dell'organo dell'ente sia del Comune della Provincia ma siamo aperti alla discussione tutte queste tutte queste domande questi queste prove questi problemi
Sono secondo me utile per capire ancora di più quella che è stata la riforma del Titolo quinto quello che sarà la riforma federale
E quello che in realtà ossia può accadere rispetto a determinate cose io vi ringrazio per avermi ascoltato aspettiamo un po'quali sono le risposte dei presidenti di Regione passo la parola al direttore del Mattino che ringrazio Mario Orfeo grazie
Vi ringraziamo Stefano Graziano per questa
Pronto e vado a presentare gli ospiti questa ricche affollata
Questo rito affollato dibattito cominciamo dalla mia sinistra Rossana Di Bello sindaco di Taranto
Mario Canapini sindaco di Fiumicino
Gabriele nell'ogni sindaco di Isernia
Giorgio Guazzaloca già sindaco di Bologna
Io dico che la sbarra proprio il presidente della Provincia di Roma
Antonio D'Alì il sottosegretario al ministero degli Interni
E accanto a me e Roberto Formigoni presidente della Regione Lombardia
Ho saltato ma diciamo ci sarà tempo per recuperare perché per lui saranno anche affidati le conclusioni di questo dibattito Raffaele Lombardo parlamentare l'opera dell'UDC e presidente della Provincia di Catania
Formigoni è grosso e quindi lo lo copriva
C'è anche il sindaco di Terni
Troppi adesso
Remo Di Giandomenico deputato dell'UDC è sindaco di Termoli
Dall'altra parte più semplice che sono di meno quindi Filippo Bubbico Presidente della Regione Basilicata
Francesco Storace presidente della Regione Lazio
Colgo un bell'applauso Salvatore Cuffaro presidente la Regione
Che ha portato alla quattro più numerosa
Che proporzionalmente
Io comincerei subito conduciamo un ospite diciamo che gioca un po'fuori casa che il presidente ha Provincellum Enrico Gasbarra che anche c'è un problemi di orario perché ha degli impegni improrogabili
Se vocazione ha fatto una diciamo radiografia abbastanza critica di questo federalismo che il centrodestra si approva si avvia ad approvare però diciamo tutto probabilmente parte da un vizio dice un peccato originale l'approvazione da parte del centrosinistra in gran fretta a fine legislatura del Titolo quinto quanto siete pentiti se siete pentiti
Sto grazie innanzitutto io mi scuso nel dover lasciare prima la tavola rotonda ma il cambio d'orario ni impedisce di poter rimanere fino alla fine anzitutto grazie dell'invito
E la relazione di Graziani ma io credo che in questi giorni Graziano ha definito un tema caldo
Io credo che sia un tema essenziale alla vita del Paese ai bisogni delle comunità il tema del federalismo della riforma del titolo quinto a me piacerebbe rintrodurre una parola che probabilmente Garanca gran parte dell'UDC
Ritornare un po'al principio del decentramento
Partendo da questo concetto io spesso mi domando nell'esercizio nella mia funzione di presidente di provincia se ho bisogno di più poteri o forse ho bisogno di essere messo in condizioni di esercitare al meglio
I i servizi che la mia istituzione deve dare alla comunità io credo che sia un po'questo il filo che è mancato sia la riforma dell'Ulivo sia alla proposta oggi che è in discussione alle camere anzi io credo che si sia partiti da un errore riconosco che ci sono alcune Rory mi è capitata una verità di svolge delle funzioni in quasi tutti gli enti locali compreso il consigliere regionale di opposizione a Storace
E da quella esperienza posso dire che già dalla riforma dell'Ulivo
Il tema della sussidiarietà il tema del principio
Del
Delle forme di identità nazionale potevano già essere superata ogni tanto Storace scherzava e già con la riforma attualmente in campo le Regioni potrebbero articolare
Condizioni abbastanza diversificate da regione a regione rispetto alla polizia locale rispetto al piano sanitario ma rispetto anche al sistema radiotelevisivo se andiamo a leggerla bene
Allora io credo che invece il recupero che debba essere fatto per carità il dialogo e le riforme in un paese si devono fare
La forma più larga e condivisa possibile
Trovo molto giusta l'idea di poter creare un'alleanza istituzionale degli enti locali
Perché se non si discute senza gli attori principali
Però vi devo avanzare una preoccupazione
Fermo restando
La parte no a quale non entro della modifica sui principi generali che
è all'esame in questo momento
Che per quanto mi riguarda a delle forti preoccupazioni
Il ruolo sottodimensionato del Parlamento la forza del premier
E di fatto un'articolazione che parla poco di identità nazionale
Ma rimanendo agli enti locali nell'ultimo incontro con il ministro Calderoli io credo che ancor di più si siano fortificate le procura azione negli enti locali e non lo dico per parte perché sto rappresentando credo l'idea di un presidente che tenta di rappresentare un po'il la comunità che a cui è chiamato a dar risposta nell'ultima proposta per esempio l'articolazione del Senato territoriale il ministro Calderoli ha spiegato all'incontro con Lupi che nel raccogliere l'esigenza di posto anche questo è un tema che va o sgombrato qui non è che negli incontri che si stanno per la modifica del Titolo quinto ceo alla associazione per associazione per rivendicare più posti i sindaci più posti e presidenti di Provincia supposte presidenti di Regioni ovvero che si va lì rivendicare qual è il nuovo ruolo qual è la nuova funzione
Insomma nell'incontro con estro che devo dire è stato molto cordiale molto educato
Molto dialogante questo è già un bel passo avanti però la doccia fredda è stata nella proposta di vedere un Senato territoriale articolato in quaranta
Nuovi senatori territoriali venti alle regioni e venti agli enti locali come se il tema fosse un tema di numero
Ma la condizione che ci ha più ancor di più il gelato dicendo che né eventi destinati alla rappresentanza degli enti locali Provincia e Regione
Doveva essere rappresentata Ra proporzione politica di maggioranza o di minoranza rispetto all'alterazione se no della quadro assembleare del Senato ora
Buona fede per carità a io credo che una proposta del genere mina il principio istituzionale troviamo un altro criterio troviamo un'altra soluzione ma insomma ecco è viziato proprio su questo
E nel principio generale mentre la domanda che cosa il sei chi comanda a me viene perché forse questo tema in quel quadro di proposta si dissolve
I poveretti comandati cosa poi
Perché nel frattempo non assistiamo ad una proposta articolata
In modo scomposto a me piace il tema della sussidiarietà però la sussidiarietà non può essere una parola retorica buttata lì poteva essere sostanziale
E nella sussidiarietà il tema di stare dentro al patto un un dentro al patto e non è che c'è un'amministrazione cattiva è ovvio che dobbiamo migliorare tutti nella politica del risparmio quindi fare delle nostre amministrazioni delle amministrazioni sane che sanno risparmiare a me sembra però di leggere che in questo momento nel Paese ci sia un po'una situazione trasversale che vede alcuni media accusare province e regioni e comuni degli sperperi possibili nel nostro Paese
E nel contempo di far passare gli enti locali comunemente odi ulteriore ritardo lo sviluppo mancato servizio ai cittadini
Io credo che questo non è non lo è non lo è perché l'esperienza che ognuno di noi vive
Giorno per giorno nelle comunità gli enti locali rappresentano un'identità del nostro Paese sono un punto di riferimento per le comunità con l'elezione diretta dei sindaci e presidenti di Province delle Regioni
Si è riusciti a fare un salto in avanti nella erogazione dei servizi
E io credo che vada ripresa lì e in questo quadro vada orientata alla discussione sulla nuovo decentramento più cose più che sul nuovo federalismo e a questo provoco qua
Anche un altro elemento che si sta muovendo intorno a questa riforma
Un po'su tavoli separati
Perché nel frattempo c'è il testo Q unico e sta elaborando il ministro Pisanu che credo che sia non un passo indietro ma tre passi indietro rispetto alle funzioni del Autonomie locali
Quindi sicuramente c'è bisogno di discutere ancora
Sicuramente le riforme
Nel nostro Paese
è opportuno che si facciano nella forma più larga possibile sicuramente credo che vada data una rilettura attraverso una alleanza istituzionale degli enti locali che possono avanzare delle proposte
E delle proposte che possono trovare il senso
Di Rita funzioni per mettere in condizione i presidenti di Provincia e presidenti di Regione e sindaci non di avere più potere
Ma di poter erogare servizio alla comunità
In questo quadro va trovata una soluzione cito Storace perché lo conosco di più è ovvio che trame Storace non siamo d'accordo su come deve essere risolto il tema di Roma però sul principio della capitale siamo d'accordo che non è possibile io ho quarantadue anni e si sente parlare
Delle funzioni da attribuire alla capitale esattamente dalla stessa età come si parla da venticinque anni delle funzioni delle città metropolitane ora io non sono d'accordo con Storace che debba essere la regione Lazio ha definire i poteri della Capitale perché non è un tema regionale la capitale
è un tema che riguarda tutto il Paese ma rispetto a trovare una soluzione è ovvio che le istituzioni sono concorde d'accordo io credo che anche su altri temi potremo fare dei passi avanti forse in questo quadro va richiamato
Il lavoro del governo della Commissione nel trovare una soluzione che recuperi la strada del decentramento delle funzionalità che gli amministratori devono avere per la loro comunità
Ringraziamo il presidente Gasbarra che ha parlato di
Alleanza istituzionale tra enti locali ma anche riconosciuto che da più parti si vedono gli enti locali come un freno allo sviluppo io chiederei a un sindaco la grande città del sud Taranto Rossana Di Bella
Gli enti locali sono un motore un freno allo sviluppo come il federalismo il decentramento può cambiare questa situazione
Intanto vorrei portare il saluto a tutti gli amici dell'UDC nel ringraziare per quest'invito che mi è stato rivolto proprio perché rappresentante della terra del Sud perché donna
Devo anche dire che vorrei ripartire da una frase detta dal dal presidente c'è quella non più poteri ma la la la possibilità di dare maggiori servizi ai cittadini beh i servizi ai cittadini si danno attraverso due strumenti il potere i soldi se mancano entrambe queste due componenti diventa difficile dare una risposta
Io voglio anche mettere in evidenza la differenza è inevitabile che dei servizi che devono essere dati e soprattutto delle esigenze
Che interessano i territori del Sud rispetto al resto dell'Italia
E anche da questo punto di vista io credo che non si possa fare un discorso che prescinda da tutto questo così come non si può parlare di federalismo se non parliamo di federalismo fiscale
E da questo punto di vista alla mia regione
La presenta una un importante punto di riferimento anche per l'iniziativa intrapresa dal Presidente Fitto proprio nell'ambito della problematica del federalismo fiscale noi non vogliamo rappresentare un freno noi siamo soltanto chi quotidianamente in trincea
E deve dare delle risposte ai cittadini e non può esimersi eroga fare indipendentemente da chi sono le competenze in città al cittadino non interessa più conoscere
Le competenze dei vari settori anzi e infastidito dal sentirsi dire che ci sono tante competenze sparpagliate sul territorio
Perché immagina anche dopo inevitabilmente dopo la elezione diretta del sindaco di governo un unico interlocutore
E noi non vogliamo assolutamente immaginare di fare una lotta fra gli enti locali
Perché tutto debba essere trasferito ai comuni ma vogliamo un sistema che funzioni tutto qui un sistema che funzioni che Possa in qualche maniera portare rispetto alle esigenze del cittadino e allora
Immagino che ogni volta che si affrontano questi problemi così complessi bisogna ricordarsi ogni volta che si riprende un un confronto l'obiettivo al quale dobbiamo tutti tendere e se l'obiettivo eh e l'uomo al centro dei nostri interessi al centro degli interessi della politica
E allora evidentemente ognuno forse deve saper fare un passo indietro rispetto al governo acquisire qualcosa in più della propria organizzazione si ANCI sia UPI siano le Regioni sia al governo e immaginare che gli sforzi e li dobbiamo fare perché quel cittadino siamo noi perché li stiamo lì a rappresentare e quindi è importante che tutto e di tutti gli sforzi vadano in questa direzione
Mi rendo conto che gli interventi sono lunghissime e quindi nel rispetto di tutti dobbiamo essere brevissimi anche se l'argomento è talmente come dire essere sentito da noi perché lo viviamo nella nostra quotidianità e allora voglio concludere il mio intervento con una riflessione
Noi non vogliamo assolutamente a
Parere per coloro che vogliono bloccare questo questi processi secondo me è un processo oramai non più reversibile però voglio anche dire questo che quando ci sono
Tante voci che parlano ed è giusto che sia così e mettendo da parte coloro che intervengono esclusivamente perché vogliono strumentalizzare questo argomento
Io penso che sia importante ascoltare tutte le voci perché il processi possono attuarsi solo quando sono veramente partecipati e condivisi io ho la sensazione che questo processo non sia ancora maturo e che c'è bisogno ancora di discutere di trovare momenti di sintesi fra tutte le componenti e allora noi abbiamo l'obbligo di ascoltare tutti e soprattutto di far di fare in modo che la sintesi avvenga al momento giusto e se tutto questo vuol dire ancora del tempo non ha importanza perché non sarà un mese due o tre
A modificare le situazioni ma sono sconvolgimenti che interessano un'intera nazione e quindi da questo punto di vista mi sento di dire che siamo pronti a collaborare a dare il nostro contributo e questo lo dico anche
E nella veste anche di vice presidente dell'ANCI siamo pronti a dare il nostro contributo perché tutto questo possa poi alla fine produrre il beneficio
Del del cittadino questo il nostro interesse l'interesse di tutti collaboriamo lavoriamo insieme sono sicura che alla fine uscirà fuori un disegno di legge veramente interessante
Graziano il sindaco di bene da anche per l'autorità del suo intervento che invito tutti diciamo con il modo in cui possiamo fare anche da più di un giro di interventi
Approfitto di delle parole che ha detto il sindaco di bello per girare una domanda a due sindaci Mario Canapini sindaco di Fiumicino che vede però il sindaco di Isernia
Il processo è irreversibile gli enti locali Comuni particolare riusciranno a controllarlo o lo subiranno e basta
Tanto grazie grazie per la possibilità che viene data di portare la voce
Di un piccolo comune un medio comune d'Italia noi abbiamo un problema credo condiviso dalla stragrande maggioranza dei comuni medio-piccoli che quello di riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena nel senso che ogni giorno andando in ufficio dobbiamo fare i conti con il Bilancio e con la necessità di erogare i servizi ai cittadini
Naturalmente questo processo si è innescato è un processo a mio avviso irreversibile
Si tratta solo di capire in quale direzione andare sì effettivamente vogliamo arrivare a un sistema federale
Attuato in ogni sua parte
Quindi coinvolgendo anche il basso e per basso farlo degli enti locali Carlo quindi dei sindaci delle amministrazioni
Oppure vogliamo fermarci a un fare un regionalismo forte quindi trasferire poteri competenze funzioni alle Regioni e poi aspettare che la regione al suo interno
Decida quale
Funzione competenza attribuire girare comuni
Noi crediamo che si debba partire dal basso nel senso di capire quali sono le esigenze del territorio quali sono le necessità
Per dare servizi ai cittadini in che modo ci si deve organizzare quali sono le funzioni che le amministrazioni locali grandi piccole e medie possono direttamente
Gestire
E quali invece altre necessitano per le politiche per i programmi per le strategie diaria più vasta necessitano di un coordinamento di un intervento a livello provinciale o regione
Chi vi parla poi vive l'esperienza di un comune che
è confinante con una metropoli parliamo di Roma
E allora anche qui io un elemento di riflessione rispetto ai poteri speciali per Roma Capitale che il sindaco di Roma vorrebbe direttamente trasferiti dal livello centrale ci andrai centrali un po'cauto perché nostro problema credo che sia analogo a quello di altre metropoli italiane noi viviamo pigliamo in funzione anche di una di della città di Roma i servizi sistema aeroportuale il sistema portuale il sistema intermodale
Che sono localizzati nelle aree periferiche a Roma e allora dare poteri speciali
A Roma capitale senza mitiche Harley in qualche modo tenendo conto che nel suo hinterland
C'è un'attività ci sono i servizi ci sono delle funzioni comunque connesse con la funzione di Roma Capitale questo potrebbe crearci
Amministrazione o situazioni a doppia velocità ebbene fa a mio avviso il presidente Storace a dire un momento perché se i poteri sono in capo alla Regione voi dovrà esser la Regione che dovrà valutare e verificare quali di questi poteri trasferire a Roma
Anch'io come la collega
Di bello spero che le associazioni dica che delle nostre associazioni lanci Lupi si attivino un po'di più coinvolgendo forse meglio
Anche i sindaci e non solo le rappresentanze dei sindaci sia però più dibattito all'interno delle nostre associazioni ma soprattutto che i partiti e qui mi riferisco agli amici
Responsabili ai vari livelli della Casa per le Libertà si occupino un po'di più del rapporto con
Lei associazioni eppure in un po'meglio i rapporti con le associazioni appunto degli enti locali nel caso specifico Anci e UPI
Perché perché abbiamo visto come all'interno la nostra presenza appartenessero minoritaria è una presenza non sempre attiva non sempre collaborativa
Non intendo togliere altro spazio spero solo il sicuramente il nostro partito lo farà che ci siano altri momenti di approfondimento per scendere proprio un po'più nel dettaglio delle questioni che interessano
Almeno per noi non tanto come sarà strutturato
Il senato federale ma quanto in quale le condizioni saremo messi proprio per svolgere quelle funzioni quelle competenze quei poteri che ci saranno attribuiti grazie
Grazie Canapini adesso il sindaco come noi
Salve buongiorno a tutti
Grazie per avermi invitato per aver dato anche nuovi sindaci di Comuni certo non grandi la possibilità di far sentire la nostra voce su un tema così caldo di importante come quello del federalismo la domanda e se noi saremo protagonisti
Di questo processo lungo complesso e difficile che si protrae ormai da oltre dieci anni o se subiremo le decisioni di altri beh l'analisi che dovrei fare fino a questo momento è quella dovrei dire che noi non è che le sul vivemmo le stiamo già subendo le decisioni di altri e questo perché perché al di là di quella che è stata la riforma della legge costituzionale numero tre del due mila e uno con cui è stato riformato il Titolo quinto della costituzione
Al di là del riconoscimento cartaceo e formale di una pari dignità costituzionale tra i comuni le province leche tram metropolitane e le Regioni
E lo stato dicevo al di là di questo riconoscimento formale
E di una riconosciuta autonomia cartacea anzi enti minori dobbiamo dire che come comuni invece leviamo una situazione certamente difficile una situazione difficile basti pensare che mentre è stato riconosciuta alle regioni la possibilità di impugnare innanzi alla Corte costituzionale
Delle leggi dello Stato che siano ritenute confliggenti o di invasive
Con l'autonomia normativa regionale un analogo potere non è stato riconosciuto ai comuni
Che devono subire
Sia anche di interventi legislativi regionali qualora anche quando sono esistessi invasivi senza che possano fare nulla sono impotenti i comuni di fronte a questo potere
Possiamo dire che il più delle volte adesso hanno anziché un unico padrone ne hanno due lo stato e le regioni
Ebbene d'altra parte è vero che è stata riconosciuta questa ampia autonomia agli enti locali
E arrivi comuni ma è difficile fare assolvere questi compiti anche importante riconosciuti dalla Carta costituzionale in un e quindi programmare
Investimenti e iniziative per alle comunità assistiti amministrate in mancanza di una compartecipazione a quelle che sono le entrate tributarie regionali
Noi come comuni che possiamo dire basta basta guardare all'esperienza di questi ultimi anni
Per esempio per i seria l'anno scorso c'è stata una riduzione del dodici virgola sette per cento dei trasferimenti statali
E quest'anno a metà anno abbiamo subito un decreto con il quale sono stati tagliati del dieci per cento i costi per i beni e di servizi bene mi chiedo ma come è possibile assicurare ai cittadini
Un quei servizi ai quali hanno diritto che noi vorremmo sicuramente dare se manca una sicura
Una la possibilità di far conto di far di esser certi di entrate tributarie sicure che si mettano in grado di poter programmare
Nell'immediato e anche del futuro delle iniziative vale guardi guardate che lanci l'anno scorso
Per ha cercato di fare uno screening della situazione dell'attuazione del federalismo e ha cercato di capire che cosa volessero effettivamente i sindaci ha mandato a duecentocinquanta sindaci d'Italia un questionario bene la stragrande maggioranza dei sindaci che cosa hanno risposto
Hanno risposto che i sindaci e i comuni non intendono svolgere assolvere soltanto quei compiti tradizionali riservati dalla legge prestazioni di beni e servizi ai cittadini ma intendo anche porsi come soggetti attivi dello sviluppo di una collettività
Hanno detto che intendono ottenne eventi avere certezza su entrate tributarie e finanziarie certe anche ricorrendo eventualmente ad una autonomia impositiva tributaria e sapete bene che i sindaci cerco di evitare quanto più è possibile di imporre tasse però è un'assunzione di responsabilità da parte dei sindaci quali sono anche disposti a dire bene dateci la possibilità di versare i cittadini purché sì ci metta in condizione di potere avere una c'è un dei delle entrate finanziarie certe hanno detto ancora che non intendono attenere e ricevere subire leggi di dettaglio da parte dello Stato ma vogliono dei principi generali
La atto che consentano loro di avere una certa autonomia gestionale amministrativa e politica
E infine hanno detto senza mezzi termini che intendono avere rapporti chiari con le regioni rapporti chiari con le regioni anche sotto il profilo tributario
E eventualmente con la istituzione di serie di concertazione
Questo perché perché oggi diciamo che i doni come comunisti amo solo subendo il questa situazione di conflittualità che esiste tra lo Stato centrale e le regioni suoi limiti di quello che è il potere normativo regionale la Corte costituzionale è intervenuta più volte
è intervenuta sia per individuare quelli che sono i confini tra i poteri normativi e legislativi delle regioni sia per cercare di contenere entro certi limiti questi poteri
Ma di perché oggi con il riconoscimento di questa potestà normativa statutaria che non è più sottratta non è più soggetta al controllo da parte del Parlamento
Ma le Regioni devono soltanto sottostare ai principi della Costituzione ai principi di ordinamento internazionale
Noi vediamo e con il riconoscimento delle competenze esclusive delle Regioni
Nelle sei materie indicate dall'articolo centoventitré vediamo che ogni Regione potrà fare più o meno come crede anche in settori importanti anche scegliere la forma del governo regionale
Figuriamoci adesso in quale condizione si trovano i comuni se non hanno un riconoscimento di una compartecipazione a quelle che sono le entrate tributarie
Regionale vedete che il legislatore nazionale può ancora intervenire
Perché con la legge La Loggia la centotrentuno del due mila e tre in effetti è stata data dal Parlamento al governo soltanto la possibilità di fare decreti legislativi per adeguare l'ordinamento della Repubblica
A quello che l'ordinamento il nuovo modello introdotto dal Titolo quinto dalla Costituzione
Ma la parte del del federalismo fiscale non è stata ancora toccata non è stata toccata perché l'esperienza nel campo sanitario è di collegamento tra l'esperienza in campo sanitario
Il decreto cinquantasei del due mila nove è stata un'esperienza esaltante per cui giustamente il legislatore ha riservato questa materia all'esame dell'Alta Commissione di studio per il federalismo fiscale
E allora noi come i comuni che cosa dici hanno diciamo come comuni che vogliamo
Avete e una compartecipazione entrate finanziarie certe e lo diciamo legislatore nazionale che ancora può intervenire
Può intervenire
Ho imponendo in qualche modo alle regioni in un tavolo di concertazione che venga riconosciuta alle regioni a ai comuni stessi una sicura compartecipazione alle entrate tributarie
Oppure e mi dispiace doverlo dire in una sede in cui si parla del federalismo dobbiamo riattivare almeno per certi settori e in certe materie definite il sistema dei trasferimenti statali
E che no poi è anche auspicabile nonostante si vada verso un federalismo
Non vi trattengo molto e vi chiedo scusa anzi sale forse sono stato un po'confusionario nella illustrazione di problemi ma sono talmente vasti è talmente tante idee bisogna per forza accennare un poca tutto anche se poi il discorso
Non è stato molto coerente vi ringrazio chiedo scusa
Grazie ha proposto di problemi che sono appunto tanti
Grazie alla sua introduzione apporto anche quello della burocrazia diciamo uno dei problemi principali tutto già il l'emendamento approvato ieri sul federalismo fiscale
Sembrerebbe risolvere alcuni di questi problemi burocratici quale pone altri per ammissione dello stesso professor Antonini che componente la commissione che ha steso questo testo questo chiederei a Giorgio Guazzaloca è stato amministratore di una grande città come Bologna e poi arrivo Di Giandomenico il sindaco di Termoli quanto Lab
Ma io vorrei per iniziare
Raccontare un piccolo brevissimo modo brevissimo un episodio che mi riguarda è locale perché mi dà lo spunto per un intervento dei tre minuti e non di più
La nostra amministrazione
Era accusata di non avere sparsi
I bambini degli asili non avere sufficienti spazi quindi qualche centinaio di bambini ma ne va fuori
Bene cambio di amministrazione cambio di responsabile adesso i responsabili della Moratti
Quindi prima eravamo responsabili e noi adesso è responsabile del ministro della pubblica istruzione
Dico questo veri che se il federalismo avrà la funzione di fare chiarezza sulle diverse responsabilità
E quindi chi ha competenze istituzionali e amministrative per dare risposte allora andrà nella direzione di una trasparenza e di una ripristino della fiducia dei cittadini
I quali naturalmente sono spesso sfiduciati per il semplice fatto che non sanno a chi rivolgersi egli amministrò Toni molto spesso loro stessi hanno dei problemi per quello che riguarda le competenze la burocrazia la burocrazia non è di per sé cattiva dipende dalla capacità che hanno gli amministratori e i loro collaboratori
Di dare delle risposte adeguate quindi noi auspichiamo che ci sia un percorso che porti a un federalismo compiuto in senso anche fiscale per come dire dare un contributo di chiarezza agli amministratori i quali molto spesso
Si fanno lotta politica attraverso le diverse realtà istituzionali sul territorio
E nel Paese
E questo naturalmente rallenta dei processi evolutivi positivi quindi uno federalismo come strumento che avvicini i cittadini e direi anche come chiave
Da accesso verso una vera sussidiarietà
Quindi se ci sono queste condizioni ma non un federalismo solo sulla carta un federalismo delle persone per le persone attraverso queste selezioni si può anche diciamo rinnovare
Una classe politica che credo che abbia bisogno di nuove capacità e nuove attitudini rispetto ad un'attività che è sempre più complessa grazie
Chiamò il sindaco Guazzaloca e do la parola Di Giandomenico
Graziella
Alla domanda la risposta è molto semplice molto breve l'amministrazione cammina sull'idea degli amministratori Empoli sulle gambe dei dipendenti dei burocrati che se non è così tutte le idee di tutele e tutti i programmi e tutte le impostazioni di un'amministrazione può dare lascia il tempo che trova
E qui bisogna mettersi d'accordo se il funzionario deve essere un a nel uno cordone ombelicale dell'amministratore o deve avere una sua indipendenza per cui poi una volta presa la decisione dell'amministrazione
Le decisioni i le concretizzazione Abballe siano uguali per tutti i cittadini
L'amministrazione di per sé fa un programma esce viene ma nel momento in cui fa un regolamento fa un'attività Hopa una delibera vale per tutti
Così come le leggi allora il burocrate
Deve avere questo legame stretto con l'amministratore per cui fa quello che dice l'amministratore e se non lo fa lo licenzia
Oppure deve avere una funzione diversa che quella di attuale
Concretamente in rapporto alle indicazione delle delibere e quindi e quindi poi tutti i cittadini sono uguali
Io penso che questa riflessione va fatta perché se poi andiamo a vedere quello che sta succedendo del né nell'ambito degli enti locali ma anche dei degli altri enti ci si rende conto che spesso con le riforme che si sono avute tra parentesi le metto tra virgolette le riforme alla fine noi abbiamo una problematica tale per cui il burocrate che te il super burocrate diventa la lunga la longa manus della
Dell'amministratore
E e allora vi è una storture vi è una de de vie devianza secondo me
Considerando anche che qui abbiamo sempre dibattuto sulle problematiche i rapporto di lavoro pubblico o privato ma in realtà gratta gratta è solo un discorso per non farle le leggi per i pubblici dipendenti per mandarla un contratto sindacale basta diciamocelo chiaramente queste cose ex novo escludiamo inciso non esiste un discorso
Di natura privatistica se non concettualmente
E se non
Virtualmente come si dice oggi in epoca di internet
Ma concretamente il discorso è completamente è completamente diverso perché noi spesso ci inventiamo le parole che il pubblico deve fare concorrenza al privato
Nel nel mondo del lavoro oppure le attività ma alla fine per il pubblico anche quando fare società private se sono di casa a parole per prevalenza capitale pubblico
Deve utilizzare le leggi del pubblico e quindi la concorrenza col privato non si può fare mai
La sanità
Trovatemi un privato che fa rianimazione o fa pronto soccorso trovato il pubblico lo fa allora voglio dire
Se noi riteniamo
Un flash a conclusione perché voglio stare alla domanda se noi riteniamo
L'architettura dello Stato parte dalle autonomie locali di cui parliamo poco oggi oggi parliamo Regione è stato e io non vorrei che stiamo andando verso un nuovo neo centralismo che il neo centralismo regionale
Da un neo centralismo statale passiamo ad un neocentralismo regionale
Se l'architettura
Parte dalla autonomia quindi dalla l'ente locale beh allora sull'ente locale bisogna fare una grande riflessione perché mi mi pare che oggi queste grande riflessione non ci sono che va certamente dal discorso della finanza locale
Ne sa qualcosa il sottosegretario D'Alì
Flash anche qui perché dobbiamo più dobbiamo fare Flash brevissimi
Ricordati almeno i più antichi come me sanno che c'era una finanza locale
L'imposta di famiglia il darsi una volta poi si è passata una centralizzazione poi che è successo è successo che in realtà lo Stato nel momento in cui ha preso i soldi dei comuni non li ha più restituiti a e ha cominciato a mettere a dire ai Comuni mettete le tasse perché non vi faccio più trasferimenti allora se non ritorniamo ad una logica di riequilibrio della finanza locale
E di risistemazione perché anche qui la storia andrebbe fatta andrebbe capita perché dei comuni si trovano meglio di altri perché quando c'era quel sistema facevo un i mutui a carico dello Stato e i Comuni Serri non facevano i i mutui che facevano facevano e qua c'è quella la discriminante tra certe regioni rosse certe regioni bianche per esempio ecco parliamoci chiaramente ne sa qualcosa il nostro amico Guazzaloca io sto sindaco di Bologna
E allora
Va ripristinato è se c'è una confusione oggi come diceva prima di l'introduzione
Nell'introduzione il responsabile enti locali Graziano se c'è una conclusione proprio una confusione di ruoli
Oggi spesso non si sa di chi è la competenza e allora bisogna ripristinare i ruoli e le competenze una riflessione completa che va anche sulla legge elettorale faccio questo flash e chiudo
Perché io sento sempre magnificare l'elezione diretta del sindaco bene
Perché
D'accordo sulle elezioni dirette dovrebbe anche pensare che comunque vi è qualcosa che non funziona se ogni giorno sulla gazzetta ufficiale di sono scioglimenti di comuni in continuazione
I grandi Comuni hanno problemi hanno una rilevanza politica per cui non arriva questo ma i piccoli Comuni ebbero Sottosegretario i medi e piccoli comuni hanno scioglimento in continuazione
Allora pensate voi che l'elezione diretta del sindaco poi deve essere elezione del del popolo coi debba essere messa in discussione da una sfiducia a maggioranza semplice
Pensate veramente che il sindaco che deve fare il governo deve stare nell'assemblea cioè nell'organo programmatorio o deve stare deve fare il governo e basta non mi risultò che il Presidente degli Stati Uniti sta nel congresso per esempio e questa è una confusione che c'è anche a livello regionale perché e chiudo veramente perché vorrei una una ciliegia tira l'altra chiudo veramente
Se noi oggi abbiamo personalizzato la politica
E abbiamo scritto in costituzione capisco il momento all'epoca abbiamo scritto in costituzione che non è l'istituzione che sta al centro dell'attenzione ma è la persona perché facciamo le corna se muore o se va a casa del presidente della regione si rivota se muore o si va o questo è scritto in costituzione
Per il singolo scritto nella legge se muore o va a casa il Sindh così torna a votare questo significa che non è l'istituzione che dura nel tempo ma la persona che dura nel tempo e per cui vi è una stortura a livello costituzionale e secondo me dovremmo cercare di
Modificare grazie
Ringraziamo il sindaco di Giandomenico il quale ha parlato di neo centralismo regionale per il momento qui non l'abbiamo fatto il i presidenti di Regioni ancora non hanno parlato
No no no adesso adesso tocca a voi adesso tocca a voi per il gran finale
A me è piaciuta questa è stata un'intervista del presidente Formigoni che ha detto le regioni si aiutino senza passare da Roma lo Stato lasciano i raggi cioè il fondo di solidarietà sarebbe un esempio di federalismo concreto meglio
Oggetti per il Sud che soldi in un calderone presidente Bubbico veda cordone
Se quello di Storace funzione di alcun senso
Ma la proposta di Formigoni
Funziona o non funziona in relazione al quadro di riferimento nel quale si inserisce io trovo che rispetto al processo che si sta realizzando in Italia quella proposta non possa funzionare
Però mette in evidenza un problema
Che è il seguente
Noi pensiamo che sia ancora possibile immaginare che una parte del Paese
Debba sostenere un'altra parte del Paese che ha deciso di non fare i conti con l'efficienza l'efficacia e l'economicità
Noi pensiamo che sia ancora sostenibile che il quadro unitario di orde Button le rare assistenzialismo i se questo costituisse il riferimento del nostro ragionamento trovo
Fondato che la Regione donatrice
Definisca in una relazione diretta e univoca il quadro delle reciproche sostenibilità
Perché si tratterebbe di una relazione diretta e di una solidarietà espressa da una realtà più forte nei confronti di una realtà più debole
Ma non credo sia questo il modello di federalismo che in Italia è stato varato con la riforma del due mila uno nel mi pare che si voglia procedere in questa direzione
Con alle proposte in campo
Io trovo quindi che noi dovremmo assumere il tema posto da Formigoni e le strumentalità
Debbano costituire un elemento di codecisione
Rispetto agli obiettivi che si vogliono che si vogliono raggiungere
La mia preoccupazione e che in questo momento non si volle andare né in una direzione né nell'altra perché mentre si vuole accelerare il processo di riforma di una riforma troppo giovane
Sì nel senso federalista si accentuano i caratteri di forte centralismo perché credo risulti a tutti che molto spesso
Il Parlamento addirittura oltre che il governo nazionale si occupa degli asili nido
Ci tocca molto spesso verificare come i ministeri vogliano occuparsi della gestione degli incentivi per gli artigiani per la micro impresa
Assumano titolarità nella definizione di contratti di programma su materie banali e Home marginali e nessuno in questo Paese si occupa di questioni strategiche
Di questioni che attengono al posizionamento nel Paese rispetto agli scenari competitivi che costituiscono il riferimento all'interno del quale noi dobbiamo poterci muovere e allora io penso che sia giunto il momento di interrompere questo
Circuito curioso di rivendicazionismo o di azioni sindacali dei comuni nei confronti dalle Province
Comuni e Province nei confronti dalle regioni le comunità montane non bisogna dimenticarle
Rivendicando ciascuno un ruolo una funzione senza che nessuno si occupi si preoccupi
Dell'insieme della tenuta del quadro unitario e allora io sono molto preoccupato molto scettico quando vedo
Diciamo segnalazioni da parte del ministro delle riforme in relazione alle richieste avanzate dalle singole realtà istituzionali messe da nel Senato federale le comunità montane devono essere rappresentate o no
Perché mai dovrebbero essere escluse le comunità montane
E i consorzi dei comuni
Le associazioni volontarie costruite o anche i consorzi di bonifica che tanta parte hanno nella gestione del territorio
Allora io vorrei tanto che l'annunciata disponibilità del governo a discutere
Di un quadro di riforme che possa essere condiviso induca tutti ad assumere il tema della utilità della saggezza
Per cambiare la Costituzione
Sono passati alcuni decenni nel due mila uno è stata cambiata in fretta molti oggi ritengono che sia stato un errore
Forzare i tempi delle decisioni nel due mila uno e tuttavia
Quelle i contenuti di quella riforma erano largamente condivisi ed erano stati ponderati in un quadro unitario
Io vorrei tanto augurarmi che oggi si volle agire nella promuovere nel varare riforme che servano a risolvere problemi piuttosto che
A crearne di nuovi la preoccupazione circa la composizione del Senato federale o circa
Una modalità impropria di assumere il tema dell'interesse nazionale possono generare nuovi conflitti
Diciamo
Metterci esporci al rischio di sprecare nuove risorse così come credo non possa essere sottaciuta quest'annuncio di un federalismo fiscale senza regole
Secondo il quale
Diciamo varrebbe una sorta di silenzio assenso nella applicazione di talune forme di prelievo fiscale
Diciamo sottovalutando un elemento che appartiene alla civiltà occidentale alla cultura giuridica europea ed italiana e in modo particolare c'è la l'elemento fondante di una comunità di uno Stato e costituito dalla modalità attraverso la quale
Sì costruiscono le regole per condividere i costi per condividere i benefici del vivere comune la mia preoccupazione e che una riforma
Viene misurata in relazione a di interessi di Breve Periodo
Una riforma che viene misurata in relazione ad un mercato elettorale
Immediato prossimo Possa scardinare quegli elementi che hanno consentito a questo Paese di superare
Notevoli difficoltà in momenti particolarmente difficili e fatemi anche dire come presidente di una regione del Sud
Sarebbe un vero peccato che ciò accadesse
Considerato
Che proprio in questa fase le regioni del Mezzogiorno hanno compreso
Che è necessario fare i conti con le proprie responsabilità e le proprie risorse che non si può invocare continuamente all'intervento
Dello stato perché non esiste più Pantalone che paga ma deve essere costruito un modello di relazioni virtuose che in grado di offrire spazi operativi sistemi di responsabilità
Scenari nei quali misurare capacità progettuali accomuni piccoli grandi al complesso delle istituzioni tentando di fare ciascuno la propria parte
Se poi vogliamo che tutte le assemblee siano legislative
Che tutti possano ricorrere alla Corte costituzionale
Evidentemente dovremmo provare a simulare
Cosa ciò possa significare in un quadro di relazioni contanti soggetti che certo devono concorrere a definire un nuovo modello di governance
Ma non ambendo ciascuno a fare il mistico il mestiere dell'altro e purtroppo
Casi di questo genere esistono perché ripeto
I ministeri si occupano dei contratti di programma per
La produzione di scarpe o di tessuti non so chi si occupa dei settori di punta dell'industria sui quali purtroppo cominciamo ad essere piuttosto in difficoltà
Versiamo il presidente Bubbico approfittato il fatto che si piacevano parlato prima insomma per dargli qualche frecciatina no ha restituito quello che i sindaci avevano detto alle regioni
Presidente Cuffaro ieri in quattro parti della maggioranza hanno trovato un accordo sulla sussidiarietà fiscale
Accogliendo proprio la proposta dell'UDC però gli stessi promotori questo accordo hanno detto che questo questa innovazione non risolve
I problemi sui costi del federalismo e sulla distribuzione delle risorse fra Nord e Sud
Tra Regioni autonome in regioni a statuto speciale quindi diciamo quella che stamattina Century già installati aveva presentato con la vittoria e l'UDC
Rischia di essere
Vostro Bagrat una vittoria di Pirro
La il tema
Intanto ringrazio questo opportunità che l'UDC ci dà
Per affrontare
Tanto in un momento importante dove il dibattito non è più sull'opinione pubblica ma nella sede parlamentare si avvia alla soluzione un tema così importante
E lo dico da presidente di una Regione
Particolare
Nel senso che
Alcuni temi
Del federalismo noi viviamo già da oltre cinquantasette anni ormai siamo al cinquantottesimo anno di età del nostro Statuto regionale federalista ma le abbiamo vissute sembra in una piena convinzione che il federalismo così com'era l'ispirazione iniziale di chi ne parlo parlo di Sturzo
Fosse dovesse essere uno strumento che innanzitutto tenesse unito il Paese lo tenesse insieme ante Sturzo si auspicava che nel processo nell'idea federalista ci fosse alla maturazione della responsabilità delle parti
Nel contribuire attenere unito il Paese nel nel privilegiare il l'idea paese credo che se questa idea che fu l'idea ispiratrice principale oggi fosse al centro dall'attenzione nelle sedi opportune dove il federalismo sta diventando concretamente realtà potrebbe essere un'ispirazione che ci può aiutarci
Ad affrontare più serenamente una vicenda così importante per il nostro Paese e probabilmente anche a trovare le soluzioni giuste perché alcuni temi possano trovare
Qualche modo il giorno giusto
La giusta possibilità di essere accettate da chi in questo dibattito sto svolgendo un ruolo parlo dello Stato delle regioni e soprattutto delle autonomia locale
Ricordo sembra che Sturzo non distinse mai il ruolo delle regioni da quella dell'autonomia locale parlo sembro dico
Rivolgendo Smith soprattutto i sindaci al grande ruolo della municipalità e la regione siciliana il suo statuto credo che siano un esempio corde come si sia potuto anticipare un grande ruolo di decentramento amministrativo dalle Autonomie locali
Il titolo quinto che è stato approvato in in Cile poco nelle scelte
E in quello che è il ruolo dei Comuni e delle municipalità siciliana perché non è questo l'avevamo già anticipato lo stavamo facendo già da qualche anno eravamo riusciti ad inserirlo in un contesto tra autonomia locali
E regione che seppur con difficoltà e forse anche qualche difficoltà che va corretta sino adesso sta funzionando e devo dire che il problema della sussidiarietà fiscale dalla di quello che noi vogliamo
Inserire che l'UDC in qualche modo si è fatto promotore per per riportare a cembro all'attenzione è uno dei temi
Più importante che non so nel nostro statuto danni è stato prevede ma che anche nella rivisitazione dello statuto che il parlamento regionale sta facendo è tenuto in debita considerazione ma io qui vorrei portare un esperienza che l'esperienza di una regione
Che essendo l'unica ad avere una un pezzo di federalismo fiscale perché noi abbiamo siamo la Regione che ha capacità di riscossione
Appagato in questi anni un prezzo altissimo proprio dovuta questa sua specificità autonomistica perché quando no non si mettono insieme
E le diversità che in un contesto c'è
Ed è questo il rischio che io poi vendono la nuova riforma
Quando non si riesce a fare un mosaico che funzioni tra quelle che sono le responsabilità dello Stato di alcune regioni di altre regioni
E dell'autonomia locale può esser rischia di far pagare un prezzo ad alcune regioni parlo per esempio del prezzo che appare ha pagato alla regione siciliana per alcune hanno e per avere sostenuto tra l'altro una un importante strumento che quando del credito d'imposta mentre indotto in tutto il Paese il credito di imposta che è uno strumento che ha con del ramo a difendere
Gravava nelle casse dello Stato è che la mia la regione del mio amico Formicola Bardia comunque può riceveva in ogni caso le risorse che gli erano dovute dallo Stato in Sicilia invece credo rimborsa l'ho pagato io perché secondo la riscossione la fa la Regione Siciliana se il cittadino non paga
Non paga alcune volte io non le riscuoto risultato che la Regione siciliana ha avuto in un anno e mezzo un buco di quasi oltre mille miliardi e questo è il tema allora mai vogliamo costruire una nuova riforma dove possano o o si rischiano di esserci ancora alcune diversità di questo tipo che rischiano di condizionare lo sviluppo della regione dell'autonomia locale o comunque di di non mettere insieme uno sviluppo ordinato della pare regione questo interrogativo e io più volte
Sono stato costretto a mettere sul tavolo dalla Conferenza delle Regioni ma anche quando facevamo gli incontri al ministero delle finanze ecco io mi in mi appassiona molto questa questo dibattito di chi alimenta la preoccupazione che possa nascerà un nuovo neo centralismo della Regione per dirla che si sostituisca a uno statalismo mi preoccupa e e lo e lo capisco perché sarebbe ben più grave un neo centralismo della Regione perché sarebbe il feudatario lì col fiato
Sul comò in cambio di Liberatore più mondano che tutto sommato non conoscendo la cosa poteva essere più permissivo
Però mi preoccupa questa degenerazione come mi preoccupano altra degenerazione che ho avuto modo di così altre spinte in avanti che ho avuto modo di ascoltare di ascoltare anche in questo dibattito stamattina fu che preoccupano anche molto al mio amico Storace che fra poco ne parlerà ecco io credo che qui sia necessario trovare
I insieme le ragione perché cui alcune cose si possono fare ma soprattutto si possono condividere è attorno ad annunciare quando che il principio essenziale
Io lo riferisco a Sturzo ma lo torno a dire Sturzo no lo mise in tutta la sua opera senza mai pronunziata la parola parlo di sussidiarietà non c'è mai scritta la parola sussidiarietà nello pretestuoso però l'Inter ha deluso via il tuo anziana
E piena di questa di questa scelta io torno a dire se tutti ci facciamo carico del principio di sussidiarietà allora le scelte che dobbiamo fare possono funzionare meglio
è il principio di sussidiarietà le scelte che deve fare lo Stato nei confronti delle regioni è principio di sussidiarietà le scelte che devono fare le regioni nel confronto delle municipalità
è scelta di sussidiarietà è forse quella più importante le scelte che le autonomie locali devono fare nei confronti del territorio perché sono e questa piramide non la costruiamo per intero c'è un rischio che poi i nodi vengono vengono aperte allora stringo fondamentalmente per arrivare alla al messaggio che voglio dare e mi fermo a questo rapporto tra le regioni all'autonomia locale fondamentalmente le Autonomie locali chiedono
Che non ci sia un generico decentramento ma che ci e che quindi non sia un mero trasferimento delle responsabilità ma che ci sia una Filosofia sull'attribuzione del potere siano essi legislativi
Chi amministrativi che riguardino a una possibile dal raggiungimento di un cosiddetto principio
Paritario che quello di cui parlano di comune io non mi scandalizzo dei niente però penso che se alcuni esempi uno in Sicilia qualcuno l'abbiamo fatto
Di passi che mettano nella condizione di autonomia locale di potere a parte partecipare a questo principio
Di costruire la norma di collaborare a costo per la norma parlo per esempio alla Consiglio regionale la conferenza regionale delle Autonomie locale che era Regione Siciliana fatta
è alla quale ha dato devo dire delle responsabilità straordinaria penso per esempio
A tutte quelle che sono le scelte che vengono fatte inverno alla tre due otto che oggi un meccanismo importante di coinvolgimento del territorio negli aspetti sociale che mette insieme
Tutto quello che nel territorio vive perché nel territorio non c'era soltanto la municipalità o l'autonomia locale c'è nella misura in cui c'è l'impresa l'uomo
I sindacati e le associazioni di volontariato dove c'è il territorio che si organizza e che è giusto che si organizzi attorno alle morì giovane ed è colata edotta la conferenza regionale l'autonomia locale in Sicilia
Sta scegliendo come principio a questa possibilità di mettere insieme tutte queste realtà perché si possa costruire uno la possibilità di raggiungere un obiettivo penso per esempio alla possibilità di fare i cosiddetti consigliere regionale delle Autonomie locali alla quale affidare o poter affidare un ruolo di partecipazione alla costruzione della norma noi abbiamo spesso però purtroppo non ci rendiamo conto che nel principio parlo
Dicono che sta succedendo nel processo di costruzione alla norma in siciliano e abbiamo come soggetti coinvolti a pieno titolo
La parte sociale riorganizzazione non abbiamo mai previsto per esempio la partecipazione attiva delle autonomia locali io credo che questo sia una cosa sulla quale non solo se deve ragionare ma può essere una di quelle scelte in ossequio al principio di sussidiarietà che possa dare un nuovo ruolo partecipativo ma soprattutto di assunzione del responsabile da in cosiddetto costruzione nella cosiddetta costruzione del processo legislativo ma penso soprattutto e credo che questo sia poi meno io credo se fosse sindaco questo sarebbe
Il lascia sarebbe la scelta più forte o su cui fare la mia battaglia che è quella del coinvolgimento delle Ande locale nelle politiche di sviluppo il tema credo che sia tutto qua
E questo è giusto se facciamo e ci rendiamo conto del principio di sussidiarietà così come l'ho annunciato c'è sino alla fine sino alla coinvolgimento del territorio non c'è cosa più giusta che sia il territorio è che sia dal territorio che parte che partano le idee i progetti per le politiche di sviluppo
Perché se dovesse se dovessimo avere la capacità di
Definitivamente chiarire questo principio dal
E da lì fa partire le nostre idee di sviluppo mai probabilmente eviteremmo tutta una serie di scelte sbagliate
Che nel passato abbiamo fatto penso per esempio alle scelte delirante che nel passato in Sicilia ci sono fatte di far diventare o di costruire progetti di sviluppo produttivo sulle nostre coste
Di alcune qualità quando invece avremmo dovuto scegliere di fare altre cose io mi rendo conto che se queste scelte le avessi mo'fatte a e dando le responsabilità al territorio a chi nel territorio ci vive
Deve continuare a viverci sa che quelle sono le possibilità che avrà per continua ad avere il consenso perché non è cosa da poco ma probabilmente a Gela Priolo Melilli a Termini Imerese avremmo fatto
Scelte diverse che avrebbero portato un progetto di di sviluppo della nostra Sicilia diverse ecco io credo
Che non è questo dobbiamo farlo perché è importante per tutti
Perché quando l'idea partirà da lì dal coinvolgimento
Ci sarà meno possibilità che il territorio venga violentato anzi ci sarà più possibilità che vengano fuori le vocazioni del territorio e servirà a costruire
Tutti insieme
E servirà a costruire tutti insieme quel processo di sussidiarietà che dal del quale tutti parliamo e siamo convinti assertore ecco io credo che queste debbano essere e questa è l'esperienza che voglio portare e a questo dibattito che stiamo continuando a portare al dibattito sul federalismo io mi rifiuto di consentitemi di dirlo per l'ennesima volta mi dei fulminei mi rifiuto di chiamare una legge così importante per il Paese per il cittadino alla legge sulla devolution è una è brutta
Qui c'è un grande principio che stiamo portando avanti e che è il principio del federalismo cominciamo a ragionare cambiando persino quelle che sono alle caratteristiche fondamentale poi ci troveremo d'accordo poi possiamo pure ragionare se a far a far diventare protagonista del cosiddetto intervenendo o sistema di perequazione parlo col mio amico Roberto se il sistema di perequazione deve essere affidato alla capacità delle regioni che lavorano insieme o se deve essere lo Stato
Ma se il principio viene accettato poi discutiamo io io sono convinto che quando questo c'è quando la volontà c'è
Di far passare il sistema di perequazione e lo Statuto della Regione Siciliana all'articolo trentotto questo la provvista lo ha previsto cinquantotto anni fa in qualche modo anche se non benissimo ha funzionato poiché la possibilità di fare una legge tutti insieme
è che coinvolga tutte questo credo che sia assolutamente farcela consentite né prima di chiudere di di salutare o il piacere hanno passato il biglietto per tacere di farlo io il nostro amico Antonio Gava che nel mentre volevano andare via perché nel mentre arrivato
Manca
Grazie
Ringraziamo il presidente Cuffaro
Adesso diciamo coi perché dobbiamo approfittare anche la presenza del sottosegretario D'Alì io Cuffaro si è soffermato e si è fermato con ringraziamo sul rapporto tra autonomie locali e le Regioni
Certo mano a Padova il partito che tu ringraziamo però io adesso invece vorrei un attimo anche da Storace e Formigoni
Tre cose fisco premierato il Senato federale
Al governo come un scriveste voi questo documento del governo
Cioè non possiamo rispondere cosa che abbiamo detto no anche a quello come lo avevano perché io vorrei
Dire alcune cose però devo cominciare sentitamente doverosamente non ritualmente dal ringraziamento
All'UDC
Per due cose uno per avermi invitato a questa festa dove si parla finalmente di cose serie non è un bel dibattito sulla bandana dal Presidente del Consiglio stiamo parlando di qualcosa che riguarda la vita delle istituzioni circa
Vi ringrazio per essere tornati a scegliere di Fiuggi su cui la Regione sta investendo mi par di capire che fa bene ad investire se vuoi venire ogni anno
Detto detto tutto questo
Tra tra l'altro ho notato anche non c'è Marco o voluti da Follini ho notato anche che ci sono molte più bandire dell'anno scorso vorrei capire se vuole proporzionate ai voti che avete raccolto alle europee
Detto questo vorrei rivolgermi proprio quello segnato al ministro Galan è stato autore riforma vera
Dell'autonomia locale
Vede ministro come sono cambiati i tempi
Adesso ci sono i comuni
Che ai presidenti delle Regioni al massimo lasceranno lo stipendio non è poca cosa
Però vogliono fare quello che fanno le regioni e io vorrei chiedermi che cosa rimane di quella riforma che diceva per esempio che loro pensano al traffico alla pulizia delle strade alla qualità della vita dei cittadini
Sembra polemica la mia ma io mi rifaccio a quello che ha detto Gola Canzi pubblico e qui ognuno deve saper investire che deve fare
Perché se tutto scuro di noi si avvita in una polemica incredibile o sento parlare dei Comuni che subiscono le regioni ma dove sta scritta questa roba quale film abbiamo visto una delle espressioni che secondo lei faremmo bene a bandire dal dibattito politico è questa scelleratezza che si chiama centralismo regionale
Ma con chi si deve parlare per fare una legge col direttore generale del ministero qual meglio parlarne con l'assessore regionale con chi sicuramente più interlocuzione voglio dire comuni o i comuni vogliono farle Licci
Io questa cosa la vorrei capire lo dico con grande rispetto nei confronti dei sindaci in questa Regione sanno di essere rispettati
Ma devono anche sapere che è sbagliato dare l'immagine di un frazionamento delle istituzioni
Perché vedete
A me è capitato anche un dibattito col sindaco della capitale alla festa dei vostri cugini quella dell'Udeur dice Busi
Ebbene
Certo mondo Veltroni per parlare di poteri speciali della capitale centro fra qualche minuto
Se mi sarà consentito certo punto rissa Malabar bisogna Roma non può essere governata come un piccolo comune perché Roma è grande come Londra più Parigi più Brussel e più tante altre città lì vicino domanda
E servono è così grande Nispi
Perché non c'è spazio per un termovalorizzatore
Perché poi ci vuole anche assunzione di responsabilità oltreché richiesta di poteri perché sono qui va a finire che i comuni alle regioni tolgono i soldi e lasciano i malati così non funziona il sistema
Il sistema funziona
Se si capisce che ha compiti legislazione di programmazione poi certo di gestione però non ci si venga racconta la favola ricorda lì perché voglio sentire voi quello che dice lui su questo e non è che le regioni
Sono enti di amministrarlo al posto dei comuni ministero succede nulla e perché poi
Se dobbiamo distinguere tra programmazione amministrazione dei valere per tutti anche allo Stato si deve spogliare di poteri
Io non credo che se la salita fosse rimasta in capo al ministero avremmo aperto a Roma dopo trent'anni l'ospedale Sant'Andrea ad esempio chi è che decide a queste cose
Allora si tratta di ragionare con serietà e con la giusta sobrietà
Sul tema dello sviluppo federale del Paese che è ineluttabile
è il mondo che vede gli Stati centrali cedere sovranità dalle nostre parti in alto verso Unione Europea
Avevano dato quanta più gente andato a votare alle elezioni europee rispetto all'altra volta
Perché la gente comincia a capire che l'Europa conta decide le nostre vite le nostre scelte
E in basso verso il territorio la legislazione alle regioni l'amministrazione comune
Allora questo è il grande tema
Su cui noi dobbiamo concentrarci
E lo possiamo fare noi che siamo nel centro destra guardate che vi dico
Dall'altra parte io sopra danno molta confusione
Scusate il pubblico su cui
Perché voi intanto lanciate anche dalle parti nostre succede gli anni a Montezemolo si dice il federalismo la preoccupazione ci sono i conflitti tra lo Stato e le Regioni
E siccome tipica ci stanno per la riforma che verrà c'è stato per la riforma che hanno approvato loro con quattro voti di maggioranza alla Camera quella è stato la dissoluzione dei rapporti fonico dello Stato
Certo pensare che in quella riforma è stato cancellato il principio dell'interesse nazionale a me mente può più di preoccupazione e per questo sono felice
Che c'è una convergenza nella mia introduzione di questo principio io non solo affascinato dalla sindrome del ruolo siccome solo presidente di Regione pro tempore voglio avere i poteri della regione a me interessa l'Italia quello che può far meglio al sistema paese e su questo dobbiamo lavorare tutti quanti insieme
A sinistra dicevo vedo ogni tanto un po'di confusione su questa questione ci ritorneremo nel dibattito perché può darsi che ci sia chiarezza perché quando ieri prima certo alla domanda provocatoria Gasbarra
Sei pentito hanno del Titolo quinto mi pare che lo facesse nostro moderatore
Ogni tanto sento anch'io dire dal centrosinistra
Sì abbiamo sbagliato ad approvarla con quattro voti di maggioranza perché non si può fare una riforma ogni legislatura c'è prima lo fai
E poi dici non lo possono fare gli altri
Mi chiedo se il pentimento è sincero
C'è un parlamentare del centrosinistra che presenta una proposta di legge costituzionale che dice ad esempio per dimostrare che crede in quello che dice è abrogato il Titolo quinto che la Costituzione e ricominciamo da capo
Non c'è
Io non voglio la vocazione Titolo quinto io voglio la correzione
è giusto porre la questione di quali poteri finalmente distribuire tra Stato e regioni
Io non so questa storia della legislazione concorrente mi si dice che sia tipica degli Stati federali non so quanto fa bene il contenzioso continuò che è stato provocato decolla quella riforma
No nelle regioni dobbiamo tentare di correggerle nella pratica quello che è stato stabilito nella teoria e che può portare magari a determinazioni opposto territorio territorio
Un esempio sono gli statuti
Sugli statuti regionali probabilmente le regioni stanno dimostrando capacità costituzionale
Noi abbiamo approvato io qui voglio ringraziare alcuni dei leader dello schieramento di centrodestra peggiore quelli al vostro partito Luciano Ciocchetti Olimpia Tarzia Giacomo Troja ho visto prima al bando Dionisi e Teresa Formisano
Che sanno che battaglia c'è stata
Per fare approvare uno Statuto il nostro
Che diventa vigente fra due mesi perché nemmeno il Consiglio dei ministri ha potuto dire alcunché sulla costituzione di questa riforma e che stabilisce principi fondativi serie qui sia sparlato di sussidiarietà
Ebbene
A me piace poter raccontare a questa platea che nel Lazio finalmente c'è un articolo dello Statuto che dice la Regione favorisce l'iniziativa privata anche nella gestione dei servizi interesse generale
Lo scontro in aula fu con un'opposizione
Che voleva che ci limitassimo a dire
La Regione riconosce l'iniziativa privata e la tesi i paga Pantalone lo vogliamo che il pantalone
Quello che c'era di più di pantaloni e anche più tasche e anche più capacità e anche più potenzialità Aiuti la società a migliorarsi accrescere ad essere gestita secondo criteri di equità io penso che questa sia una grande rivoluzione
Io penso che dobbiamo esserne orgogliosi
Lo poteva fare illazioni
Senza la potestà costituzionale di scrive uno statuto
Lo avremmo mai potuto fare tutto quel che abbiamo scritto la nuova carta costituzionale
Nella carta del settanta per quanto ci riguarda la carta che fu approvata legislatore nazionale per gli statuti regionali non c'erano parole come anziani come minori come disabili
Questioni che con i nuovi statuti possono vedere intere categorie scusate se mi chiamo così portatori di diritti
Non affidati alla sensibilità del presidente o della maggioranza di turno di quel momento ma diventano obbligo costituzionale a prescindere dalle sensibilità delle maggioranze ecco questa
è una conquista civile
Allora prima di dire le Regioni ho sentito dire che avete mai visto un privato che ha un pronto soccorso
Alla rianimazione io li ho visti li paghiamo pure gli ospedali religiosi penso un grande servizio che avvengono alla collettività e meno male che ci fanno pure ma chi ha detto che non c'è una possibilità da parte del privato di poter lavorare
Allora vedete attenzione rispetto a queste questioni
Attenzione a dire le regioni la devono smettere perché la ragione probabilmente oggi
Hanno dato la possibilità al cittadino di guardare con maggiore speranza alle istituzioni
Però voglio dire questa cosa
Nel dibattito politico salsa vede ho introdotto un tema riguardante le liste dei presidenti
Non è campagna elettorale
è indicativo di un dato
Se c'è bisogno di fare quelle liste vuol dire che le formule tradizionali non basta
E ancora lo speranza dai cittadini e va a quattro anni di governo mi piacerebbe che valesse anche per il governo nazionale questa speranza da parte dei cittadini ecco perché
Bisogna guardare con rispetto all'esperienza delle regioni
Lo dico qua al manifestando altrettanto rispetto verso i Comuni e le Province ma ciascuno deve fare il suo mestiere ciascuno deve sapere quali sono le responsabilità a cui l'hanno chiamato gli elettori e li cimentarsi
è troppo comodo dire non posso governare perché c'è qualcun altro che taglia le risorse
Succede anche alle regioni
E loro sanno i miei colleghi in Consiglio regionale in Giunta la fatica che facciamo ogni finanziaria che dobbiamo approvare
Non è che dobbiamo stare sembra fare fucilazione verso i ministri certo ci limitiamo
Però questo non significa negare servizi lavoriamo per reperire risorse io lo vorrei dire al giornale di Belpietro lo corregga libero di Feltri quando riempiono pagine
Colleen famosi sperperi delle autonomie locali
Devono sapere che ci sono anche ragioni caro quattro mila dipendenti e oggi l'anno due mila ci sono anche ragioni che sperperava ai fondi comunitari adesso conquistano fondi aggiuntivi dall'Unione Europea per aver speso bene le risorse che ci sono state assegnate occorre smetterla con questa tendenza appuntare il fucile a mettere nel mirino il governo del territorio abbiamo dimostrato capacità di spesa e di governo del territorio
Questo non significa e lo dico perché non vuole dare un'impressione sbagliata
Lo vogliamo meriterebbe almeno io voglia mettere sotto accusa questo tipo di riforma
Al centrodestra occorre riconoscere un grande evento con questa riforma e io spero che tutti quanti se ne sia consapevole
Perché questo la riforma dallo svolto
Che dà una svolta all'Italia
Perché avete deciso delle cose di cui si parla solo di devolution la ragione buffa
A parte il fatto che se la tutela della salute aveva riportato in capo allo Stato estiva curata Colucci ma
Lo diamo al Paese la possibilità di scegliere esattamente come fa con i sindaci e con i presidenti di Regioni anche chi lo deve governare con questo tipo di riforme e non è un segnale da poco vediamo da veniamo da una stagione in cui le maggioranze
Traballano
Lo dico anche perché dobbiamo installare con l'eccezione prima ho sentito un alto dello strabici sindaci che diceva a cui non possiamo affidarci a un po'da un sistema elettorale per cui se si muore
Si va a casa
Parte gli scongiuri
Mi dite dove stava Stam moria di amministratori locali
Per cui stiamo a pensare io penso che ecco se muore Storace
Ma la tragedia e per i sessanta Consiglieri girare quelle che dotato o per la società che una più il presidente la Regione che deve comunque trovare un'alternativa domani
Cioè veramente quando aveva giocabile morto il Polo preoccupata ma io penso che fosse una tragedia per la città non per i consiglieri comunali che andavano a casa
E vorrei che su queste questioni il dibattito fosse meno
Però futile ecco questa la questione sono questioni
La vita delle istituzioni
Sono eguali non dobbiamo sapere se adesso si sta meglio
Complessivamente con i Comuni e con le regioni in questa maniera o se si stava meglio prima quando i Sindaci cambiamolo appena il capocorrente decideva di cambiarle
Io penso che questa questione oramai si è entrata nella coscienza dei cittadini lo possiamo più cambiare e se avviene per il premier
Io sono più contenti anche se so che su questo dibattito è piuttosto complessa finisce il decano il bicameralismo cerco il Senato delle Regioni Micelli stato le regioni Sergio vorrei fatto meglio di oggi lo dirò alla riunione di maggioranza perché vedete
Io mica l'ho capita sta cosa per cui ogni regione a prescindere dalla popolazione penso che Formigoni su questo sia d'accordo
Ci devono andare in due e c'è una provata per cui
Uno deve essere espressione la maggioranza e uno dalla minoranza quasi perciò della scena io vado al secondo le regioni a nome del Lazio diritta e poi si alza un altro diciannove del Lazio dice esattamente il contrario non è il Senato delle Regioni è è una caricatura del Senato delle Regioni allora bisogna correggere questa impostazione che non vuol dire che è negativa la riforma allora forse se c'è il problema all'occupazione per come i senatori domani saranno non saranno più alti belli come oggi ma magari saranno persone normali che pensano che può essere a cadere un cambiamento reale
La Repubblica si lasci tutto così ieri ha detto Roberta questa questione a me convince molto
Se c'è un problema di risolvere i conflitti tra Stato e regioni bene costituzionalizzare la Conferenza Stato Regioni è una proposta seria ardua Roberto e io penso che il centrodestra dovrebbe ragionarci
E poi ampliare la discussione a tutti i presidenti delle Regioni perché abbiamo anche la necessità di confrontarci con serietà
Concludo
Con due suasion Brevi perché sono il moderatore sta quasi per buttarmi sta sotto
Attenzione pure lo dico all'altro sindaco che ha parlato voglio dire al rappresentante del governo del paese
Attenzione pure a quella che il presidente Della Toscana Martini chiamerebbe bischerata
Ci mancherà pure che ai contenziosi tra Stato e regioni aggiungiamo alla Corte Costituzionale la possibilità dei comuni di attivare i ricorsi con da leggi regionali
L'abbiamo mai il reclutamento straordinario dei magistrati la Corte costituzionale se si avvia a questo tipo di riforma non scherziamo con queste cose
Torniamo a capire come si tengono più pulite le Stra e più ordinato il traffico secondo me ne guadagna dei cittadini
Infine a Roma
Però voglio dire una volta per tutte perché sembra quasi che c'è un braccio di ferro
Su questa questione
Io dico una cosa molto semplice che Veltroni ha sacrosanta ragione quando dice
Roma non può essere amministrata come un piccolo comune aveva ragione Rutelli quando diceva che a Roma non poteva essere amministrato come un piccolo comune avevo ragione tutti i sindaci di sinistra di Roma che dicevano che ornavano bastoni storia con un piccolo comune
Peccato che lo diceva noi e non ai governi che hanno guidato questo Paese che potevano dargli quei poteri alla capitale si sono dimenticati ma il loro dovere questo governo
La proposta la scritta dice perché mi devi dare la Regione ma scusate ma si può per legge ordinaria
Luciano Ciocchetti ha ha la delega all'Urbanistica si può dare per legge ordinaria un potere sull'urbanistica al comune di Roma che la Costituzione affidato alle Regioni queste l'abc del diritto in realtà e che c'è il timore che passi questa grande riforma
Poi andremo avanti sperando di poter correggere le storture e abbiamo trovato che stiamo individuando ma il dovere di dare una riforma che abbiamo promesso al Paese io penso che sia di tutti noi
Spero davvero di trovare una maggioranza pronta a ragionare fra di sé e a partire per completare questo percorso
Ringraziamo il presidente Storace aveva però Presidente Formigoni notando soltanto che qualcuno in qualche baule della Lombardia Roma capitale non gli piaceva tanta no no li abbiamo messi a tacere
Roma capitale non subiscono
No io
Compito facilitato perché gli interventi di Francesco Storace di Totò Cuffaro hanno chiarito molto quale la nostra impostazione è anche fatto piazza pulita di alcuni luoghi comuni che mi auguro non ritornino più a farci perdere tempo in un dibattito che è molto serio e molto importante e su cui non dobbiamo fare battaglie di Pennacchi ognuno a difendere la propria temporanea responsabilità
Ma invece cercare di costruire un assetto per il Paese che funzioni e che dia certezze in più al cittadino i tanti nuovi partire proprio da questo punto
Parliamo di federalismo
Ma quello che intendiamo almeno quello che intendo io a Totò Cuffaro l'ha detto anche lui
L'obiettivo vero da realizzare è la sussidiarietà
Quello di cui abbiamo bisogno
E di una rivoluzione profonda nel rapporto fa il cittadino e lo Stato tra il cittadino e gli enti locali tra il cittadino e la pubblica amministrazione
è di realizzare un ordinamento tale per cui al cento Sulta no no non ci stia più la burocrazia statale regionale o provinciale che sia ma ci stia la persona cisti alla famiglia ci stia il gruppo sociale
Perché
è questa realtà di persone e di famiglie di gruppo sociali di popolo
Che può cambiare
Far funzionare il nostro Paese il motore del cambiamento
E il detentore della sovranità e cittadina sono i corpi sociali
E allora quando parliamo di federalismo parliamo delle modalità amministrative attraverso le quali realizzare la sussidiarietà ma l'obiettivo di Sisto è la sussidiarietà
Non faccia lo Stato ciò che il cittadino singolo o associato può fare da solo anzi lo Stato la Regione i Comuni aiuti
Il cittadino ad essere il protagonista di questo cambiamento di queste iniziative e
Sottolineiamolo
Alcune regioni
Hanno fatto profondi cambiamenti in questa direzione rendendo il cittadino protagonista tanto per citare la mia Lombardia abbiamo fatto se qui l'amico Zambetti con il Consiglio regionale con le forze di maggioranza delle rivoluzioni profondi per esempio nel campo della scuola per rendere la famiglia protagonista che cos'è l'istituzione del buono scuola
Cioè di un aiuto economico di un riconoscimento economico alla famiglia
Che affronta spesi importanti per da una scuola di qualità ai figli se non il dire che non è più lo Stato che si arroga il diritto di educare il pupo ma questo diritto viene finalmente riconsegnato alla famiglia
E lo stesso nel campo della formazione professionale
E lo stesso nel campo della sanità e dell'assistenza dove abbiamo dato spazio all'iniziativa
Del privato sociale del privato privato con una regione che ha il compito di sorvegliare di controllare
Di garantire che la qualità del servizio prestato sia elevata ma poi dando libertà di iniziativa
A chi
Mette in moto appunto delle iniziative che sanno rispondere al bisogno la persona sia fatte questo del tema la sussidiarietà vedete è fondamentale anche dal punto di vista economico
In momenti come questi
Di spesa pubblica ormai insostenibile
Non è pensabile più di fare tutto con Illy le risorse decrescenti dello Stato
Se noi non vogliamo togliere
Le difese sociali come non vogliamo togliere la i ceti deboli della nostra società dobbiamo però renderci conto che non è più al fast pay
Come l'abbiamo ereditato dal passato che può rispondere positivamente
Bisogna passare a un modello di ugual fasto Saiti ormai lungamente studiato approfondito dagli analisti e quindi profonde possibile che appunto mette in moto e utilizza fino in fondo le risorse dei privati e le energie dei privati
E allora appunto la riforma federalista nella quale noi crediamo e questa riforma che mette al centro la persona la famiglia i gruppi sociali
E che ci deve permettere di fare concretamente questi tipi di innovazione
Sul tema del centralismo
Anch'io voglio aggiungere a quanto già detto da con fare da Storace ma noi la nostra cultura politica è l'opposto del centralismo a qualunque livello
Si manifesti questo centralismo certo centralismo regionale diceva Cuffaro sarebbe ancora più pericoloso del centralismo statale perché diventa un gendarme sul territorio
Ma figuratevi come sarebbe ancor più pericoloso un centralismo provinciale on centralismo comunale sarebbe veramente la morte per i cittadini e cittadine credo che non voglio nessun centralismo ne comunale né provinciale né di altro leader quindi le polemiche facciamo le polemiche giuste non le polemiche strumentali se qualcuno se qualcuno non non riesce a digerire il fatto che esistano le regioni dica con chiarezza che le regioni possono essere annullate una proposta che nel dibattito politico si può prendere in considerazione ma non trincea diamoci una volta che vedo qualcuno
Anche le alte autorità dello Stato parlare contro il pericolo il centralismo regionale sento puzza di bruciato sento un punto d'ipocrisia dite con chiarezza che le Regioni governatori hanno assunto troppo potere e quindi vanno ridimensionati
Terzo punto è chiaro che un federalismo moderno si misura e si deve misurare con una tematica dei costi quanto costa il federalismo
Abbiamo visto colonne di piombo stampare milioni e milioni di pagine di giornali riviste lungo questa estate sui costi del federalismo abbiamo visto poco andare a vedere alcuni esempi concreti
In cui l'inizio del federalismo che finora ci è stato dato l'abbiamo utilizzato meritoriamente per abbattere i costi anche qui vi posso parlare di quello che conosco più da vicino Regione Lombardia
Noi nel corso di questi anni abbiamo diminuito di un terzo il numero dei nostri dipendenti praticamente dimezzato il numero dei nostri dirigenti
Realizzato tutta una serie di misure di efficientizzazione per cui oggi regione Lombardia alle stesse ditte
Sì un amento che ascendono la all'undici virgola uno per cento del nostro bilancio spese di funzionamento per personale per tutto
Quando ad esempio le spese dello Stato continuano ad essere in questo settore del ventiquattro per cento questo significa che un federalismo ben utilizzato non solo non aumenta i costi ma diminuisce i costi per la collettività
Così come utilizzando quell'inizio di federalismo che ci è stato dato abbiamo diminuito il numero delle leggi regionali
Abbiamo cancellato settecentonovantotto leggi semplificando sbucati Zhang dobbiamo portato
Abbiamo creato dei testi unici di riferimento in modo che i cittadini in tante materia non sia costretto a consultare tutto il contrario di tutto e poi da avere sempre il dubbio la paura di che ci sia qualche leggina che sta violando e che egli non conosce
Abbiamo utilizzato anche la leva fiscale Chi ha paura del federalismo fiscale
Chi ha paura di dare una maggiore responsabilità alle regioni innanzitutto ricordiamoci che dare responsabilità fiscale significa dare responsabilità
Se non vogliamo più che ci sia un aumento della spesa pubblica
Senza che si sappia bene chi l'ha determinata a tutto mettiamo in capo alle Regioni a cui vengono demandate delle materie un federalismo fiscale utenti che in modo che sia chiaro che quella regione
Realizza quel servizio che gli è stato affidato attraverso l'uso di quelle risorse dei cittadini e anche la competizione politico democratica sarà più chiaro attraverso proposte alternative distese
E di servizi ma appunto abbiamo diminuito l'IRAP in una serie di campi e
In altri ci apprestiamo a fare
Tutto questo per realizzare un federalismo e qui anch'io voglio
Provvedere a rompere qualche tabù
Che sia un federalismo
Solidale
E che sia un federalismo competitivo
Le due parole non sono affatto in alternativa
Vogliamo un federalismo solidale
Perché l'unità del nostro Paese ci interessa città resta punto di vista storico ma ci interessa anche dal punto di vista economico anche dal punto di vista degli egoismi vorrei dire abbiamo tutti quanti l'interesse da nord a sud che il nostro Paese cresca
Ma federalismo competitivo dove i diversi sistemi territoriali si misurino sulla capacità di ciascuno di appare più investimenti di creare migliori servizi per i propri cittadini
Di privilegiare l'affondo in alcune materie che sono più tipiche del proprio territorio
E che sia vincolato
Il rapporto tra l'esercizio del potere centrale l'esercizio del potere territoriale
Vengo al tema del Senato federale che mi sembra diventato a sentire gli interventi delle ultime settimane degli ultimi giorni un pastrocchio incredibile
Nel quale ebbene cercare tutti insieme
Di portare chiarezza cominciamo col
Dire quello che è un dato di fatto
Visto che si parla molto
Per la presenza dei presidenti di regione nel Senato federale
Cominciamo col dire che questa non è mai stata la richiesta dei presidenti di Regione
Siccome sembra diventato invece un luogo comune che i presidenti di Regione abbiano l'ambizione anche di farsi chiamare senatori scomodiamo il campo non è la nostra tentazione
Hai detto Francesco c'abbiamo la fine c'abbiamo fra
Un Senato non è federale o no
Se questo Senato son presenti i governatori regionali così poi appunto visto venti governatori regionali a parte il fatto che San ventidue e quindi bisogna mettere venti due sindaci e undici presidenti di provincia e cinque e mezzo Presidenti di Comunità montane viene verrebbe fuori
Non è questa la strada
Un Senato federale mi spiace in soli due casi
Primo se la rappresentanza dei governi territoriali
Il modello perfetto il Bundesrat piaccia o non piaccia sembra che non piaccia
Continua ad essere la nostra proposta dei tempi della Bicamerale
Se l'atto sia rappresentato dagli esecutivi regionali
Questa è la proposta più chiaro
Non va bene questa
Io ne vedo soltanto un'altra
E cioè quella di fare un modo che sia un Senato di senatori eletti in una maniera fortemente legata al territorio
Quindi un senato che anche nei tempi e nelle modalità venga eletto congiuntamente con le amministrazioni regionali
Secondo un principio di contestualità assoluta per cui nello stesso giorno e magari sulla stessa Scheda
Si elegge il presidente di regione si elegge il Consiglio regionale e si elegge la rappresentanza senatoriale della regione al Senato questa è la chiarezza di una proposta
Non si accetta neanche questa seconda
E
Io non voglio dirlo perché dico che di Senato federale stiamo discutendo da dieci anni
Però per favore non facciamo pasticci
Tertium non datur
Non si riesce perché il Paese non è maturo per
La proposta che ricordava Francesco Storace prima
Costituzionalizza diamo alla Conferenza Stato-Regioni
è comunque un passo avanti ma evitiamo pasticci
Perché di pasticci c'è nostre sono stati troppi in questi anni e ne stiamo tutti pagando le conseguenze e allora chiudo evitiamo pasticci anche dal punto di vista della comunicazione quando vedo importanti personaggi
Italiani invocare una pausa di riflessione prima di fare il federalismo
Cascano veramente le braccia
Come se non ci fosse già in atto una riforma quella del Titolo quinto varata dal due mila e uno che ha provocata e sassi centinaia di conflitti tra Stato e regioni
E quindi non si tratta di aspettare perché questa cosa qui la faremo tra un po'di tempo perché si tratta di correggeva mai son tutti d'accordo qualche cosa che non ha funzionato
Se facciamo la pausa di riflessione intanto i guasti continuano a crescere
In secondo luogo anch'io al centrosinistra che vince
Si dimostra pentito lo ha fatto Chiti per primo Vannino Chiti al Meeting di Rimini poi vedo che l'ho ripetuto
Piero Fassino poi diventato a un po'una litania di tutti gli esponenti di sinistra dicono abbiamo sbagliato a fare con la riforma con tre voti di maggioranza nel due mila e uno
Va bene ogni fenomeno di autocritica è sempre significativo e va riconosciuto però che cosa vuol dire
Perché intanto la proposta
Anzi l'attuazione imprecisa imperfetta di quel titolo quinto riformato va avanti vuol dire io credo deve voler dire una suonato una sola cosa
Che si realizza insieme un confronto serio e forte
Che non ha l'obiettivo di bloccare una riforma che è stata promessa ai cittadini che i cittadini hanno buon punto votato evoluto ma che l'opposizione si impegna ad un confronto con la maggioranza la maggioranza è disponibile ad un confronto con l'opposizione si cerca la convergenza massima possibile ma dopodiché si riconosce il diritto dalla maggioranza di votare leggi per cui è stata votata recita di
Ringraziamo il presidente Formigoni ricordo che invito il pubblico a restare perché ci sono gli ultimi due interventi tutti e due molto importanti uno sottosegretari sentiremo anche la voce del Governo l'altro coi sentirlo il segretario lombardo che avrà l'ingrato difficile compito di come di chiudere
Coranico
E Storace che fa il bis il disturbatore onorevole da lì Formigoni ha parlato di pasticcio il Governo intende sul Senato federale in particolare governo intende come rimediare a questo pasticcio
Ma intanto non per deresponsabilizzare il governo ma vorrei dire che queste soluzioni sopra il parlamento non solo del governo e quindi che sono responsabilità certamente come ha detto Formigoni al ultima parte finale su intervento della maggioranza che ha il diritto ma anche il dovere di risolvere i pasticci
E quindi credo che il governo mai come in questa vicenda possa veramente
Assumere la sua funzione costituzionale che quella di esecutivo
Poi di gestire una riforma che deve essere svolta dal Parlamento
E in questa sede credo che le cose che sono state dette sono di grandissimo interessa certamente hanno ragione tutti i presidenti delle regioni quando dicono bisogna far presto
Bisogna far presto perché il pasticcio è stato creato e nel bar e nel frattempo avanza una forma di costituzione materiale
Che viene fuori dalle sentenze
Naturalmente occasionali perché su su fattispecie precise
E che poi danno luogo a dichiarazione di principio emanate dalla corte costituzionale che tutto il rispetto assoluto per quell'organo non mi pare sia l'organo deputato dalla stessa Costituzione a scrivere la grande riforma
Quindi il Parlamento ha il diritto e il dovere di sbrigarsi a uscire fuori da questo che è un pasticcio
E forse allora vorrei porre qualche domanda anch'io
Perché
Questa riforma così epocale nel nostro paese non può che essere una riforma in divenire non può essere una riforma che si ferma nel momento in cui oggi al tavolo dalla maggioranza e domani in Parlamento viene assunta
Una
Determinazione coi non è pensabile che non sia ulteriormente sviluppata appunto perché abbiamo una urgenza dispiegarsi l'ora tornando ai grandi principi che dovrebbero informare questa questa nostra nuova costituzione questo nostro federalismo questa che io chiamo via italiana al federalismo che non può essere mutuata
Da altri
Da altri modelli perché noi abbiamo una nostra tradizione e la nostra cultura un nostro assetto sul territorio un nostro rapporto delle nostre istituzioni coi cittadini che sono assolutamente tipiche caratteristiche del nostro Paese anche se con una varietà derivante dalla storia
Ma il principio di sussidiarietà e il principio di pari ordinazione
Non richiesto mostra di qua più volte richiamati non richiedono poi di essere attuati alla luce del terzo grande principio della riforma costituzionale che quello della leale collaborazione tra restituzione
E non mi pare che su questo terreno fino ad ora ci sia
è stato credo anche percepito dall'uditorio attraverso appunto la
Diversa intonazione degli interventi che si sono susseguiti noi siamo ancora in questa riforma condizionati da una sorta di corporativismo istituzionale
Che ha attraversato anche questi anni di governo nel commento agli atti dell'esecutivo
E lo abbiamo visto lo vediamo siamo tutti i protagonisti della conferenza unificata
Sappiamo qual è lo stato d'animo che pervade quel tavolo importantissimo che poi si voglia costituzionalizza erano questo sarà anche quella una scelta
Del parlamento ma importantissimo tavolo
Di di raccordo che ancora manca
Perché oltre al principio della leale collaborazione noi dobbiamo introdurre sempre in virtù del fatto che dal cento nuovo centoquattordici dobbiamo non proporne l'abolizione credo che credo che suggerire politicamente
L'abolizione del centoquattordici diventi una pericolosa provocazione lo dico sia Storace di a Formigoni
Non lo proponete più perché c'è il rischio che vi dicono di sì purché non si vada avanti secondo loro con la nuova riforma quindi non parliamo di tornare indietro ma parliamo di andare avanti
è l'altro grande principio che dobbiamo riuscire a tirare fuori anche da qualcuno che ce l'ha messo le inconsapevolmente colore la flessibilità e della semplificazione
Perché nel momento in cui centoquattordici introduce tra gli Enti necessari della Repubblica le città metropolitane
In quel vuoto in quel momento ripeto forse inconsapevolmente offre un'arma formidabile alla semplificazione dell'assetto territoriale sono solo per del del paese
Perché è impensabile che tutto il territorio nazionale venga suddiviso in città metropolitane
E quindi è automatico pensare che gli enti che compongono la Repubblica secondo novecentoquattordici possono essere necessari ma non obbligatorio
E allora la capacità di entrare
Nel merito della questione delle funzioni fondamentali
Degli enti territoriali
Per capire se in alcune porzioni del territorio nazionale vi possa essere un solo ente territoriale in grado io soprattutto le funzioni amministrative che la Costituzione assegna al livello amministrativo
Questo è un ulteriore spunto a mio giudizio di dibattito perché se no interpelliamo quel centoquattordici in maniera rigida e non flessibile altro che costi istituzionali
Presidente Formigoni questo Paese morirà soffocato dai costi istituzionale
Perché se andiamo a introdurre le città metropolitane come livello intermedio non so tra chi tra Comune Provincia e tra le Province e le Regioni
E allora abbiamo solare
Da che creato sicuramente molti posti per gli addetti alla professione della politica ma certamente un grande danno per i cittadini che quei posti dovranno mantenerli ma non solamente dal punto di vista della spesa viva
Dal punto di vista anche dell'indoor locuzione con un livello istituzionale in più di quelli attuali e quando nel dibattito politico si parla di dare alle città metropolitane dignità legislativa allora stiamo abbiamo Pia stiamo cauti
Può darsi che sia uno spunto ma quello è un tema anche quello di riforma costituzionale ha ragione il presidente Storace quando dice che una legge ordinaria non potrà mai assegnati
Potestà legislativa a un ente Aula uno però a un ente o alla città metropolitana la Provincia o al Comune che sia così come hanno sicuramente e diritto le Autonomie locali che io personalmente seguo per delegare al ministero all'interno
A chiedere che le loro funzioni fondamentali vengono indicate dal Parlamento nazionale così come l'articolo due della legge centotrentuno prescrive attraverso una specifica notabile
Perché
Purtroppo anche questo è un passaggio inevitabile in quella funzione che ha ormai residua dello stato di equilibrio tra le varie Autonomie locali lo Stato ha un altro compito da questa riforma
Assegnato che è quello di equilibrio e quando
Tutti gli statuti regionali vanno a prevedere in consiglio delle Autonomie cosa lodevole ma perché non pensiamo che questo Consiglio delle Autonomie debba essere come sarà e come dovrà essere il David in mente il luogo
Della
Determinazione della sussidiarietà che dovreste due essere sussidiarietà partecipata e dovrà essere sussidiarietà non solo e ori verticale in senso discendente ma anche ascendente perché non è detto che una un compito un servizio nei confronti del cittadino che come giustamente ricordava il presidente Formigoni deve essere il perno dell'azione
Politica dell'azione amministrativa possa essere più lodevolmente svolto dalla struttura comunale piuttosto che non da una struttura provinciale una struttura regionale ma appunto perché ci sono queste varianti
è necessario che il tavolo delle Autonomie sia permanentemente costituito e lealmente costituito che qui al tavolo ogni livello istituzionale
Porto il suo contributo per risolvere il problema del servizio da rendere al cittadino quindi una sussidiarietà sia verticale Pertica alle sia in senso ascendente che discendente
Orizzontale che deve essere anche concordata e anche preventiva perché non è detto che la sussidiarietà sia un principio che interviene solamente quando il danno è fatto per rendere in termini del
Delle del del di quel che voglio dire
Ma è anzi sarebbe molto più lodevole se intervenisse prima sull'accordo delle istituzioni su come deve essere svolto quel servizio verso il cittadino ecco siccome poi altra domanda che pongo il fattore unificante della unità nazionale
E non può essere limitato a una dizione inserita nel
Loro nel nell'articolato costituzionale deve avere una sua sostanza Boy di attuazione
Era un po'a mio giudizio limitarsi a quello che oggi è avendo abolito interamente centotrenta è in itinere che il solo controllo contabile
Perché attraverso il controllo contabile Patto stabilità tutte e certamente sia una monitoraggio dell'equilibrio economico complessivo che la nazione ma non è quello l'unico fattore unificante del paese
Forse ci potrebbe essere
Volendo sposare anche alla politica assieme a quella che la struttura istituzionale fattore unificante come quello anche esiste in Germania
Terra del federalismo laddove federalismo è nato in maniera autentica è conforme al suo nome guarda caso negli Stanelli gli Stati tedeschi il sistema elettorale è uguale tra tutti gli stati tedeschi anche a livello direzioni regionali
Può darsi che questo potrebbe cioè unire la politica le istituzioni attraverso anche l'ematologia di selezione della classe dirigente potrebbe essere
E così via potrei
Introdurre tutta un'altra serie di quesiti che devono essere ancora risolti
Attraverso una lettura in divenire e in positivo perché noi dobbiamo essere sempre positivi del centoquattordici
La verità comunque e chiudo perché veramente abbiamo fatto tardi e chiedo scusa se ho rubato qualche secondo in più perché i principi fondamentali della nuova Costituzione
Devono essere la leale collaborazione tra le istituzioni e la flessibilità che possa consentire alle stesse le aggregazioni
Le riduzioni di costi i miglioramenti dei servizi insomma una flessibilità anche cultura naturalmente e che deve essere orientata alla assoluta condivisione del modo di rendere ai cittadini dà vita sicuramente più semplice e sicuramente che migliore
La ringrazio l'onorevole da lì ringrazio anche tutti gli ospiti tanto il pubblico che ha partecipato do la parola l'onorevole Lombardo per le conclusioni
Presente sulla cimice suggeriva di dire spogliandosi dei panni di presidenti di provincia per le conclusioni mettermi in mezzo anche se non è comodo come dire stare a al centro di questo eventuale non l'ho trovato ho riscontrato per la verità
Fuoco incrociato tra regione una parte comuni e province dall'altra parte e intanto vi devo dire grazie a Stefano Graziano per due ragioni intanto perché mi ha consentito di concludere un grande onore ma è un onere perché arriviamo sempre alle quattordici o qualcosa del genere poi avermi conferma
Dopo il diciotto agosto Atac e francamente un motivo per me di grande soddisfazione no sinceramente dico che
Le congratulazioni gliele faccio per una ragione molto semplice noi non indaghiamo è carente il dibattito politico e scarsa l'attenzione e scarsa ora c'è la ragione per un ulteriore capitolo alla lettera e scarsa la ragione è scarsa la sensibilità dei partiti su un tema quale quello che noi oggi trattiamo gli statuti regionali gli enti locali
Il il federalismo perché se noi a un nostro dirigente politico di qualunque partito
Facciamo una domanda sul federalismo fiscale sul federalismo solidale su come deve essere il premierato se è collocato in una provincia ad esempio un un comune dirigente di un comune ti sa rispondere
Se gli chiediamo chi gestisce se la Regione o le Province e i Comuni ad esempio il lavoro la formazione in Sicilia forse non lo sa poi grande programmazione in materia i servizi idrici integrati e da questo cosa faccio
Scaturire che forse di pari passo con il federalismo con questo processo di devoluzione di competenze dallo Stato alle Regioni i partiti tutti i partiti
Devono darsi una articolazione più regionale con ampi con margini più ampi di autonomia e di sensibilità sui temi delle regioni che purtroppo oggi noi non registriamo a livello delle nostre classi
Dirigenti regionale quindi
Vi dicevo le congratulazioni su un tema che è di grande attualità perché vedete
L'obiettivo alla integrazione
Sulla integrazione ci riporta la Costituzione per come riformata
Già il testo unico dall'ordinamento duecentosessantasette due mila e ancor prima per la verità la centoquarantadue del novanta ma l'impostazione della separazione
E si deve alla costituzione del quarantasette per cui tu Regione valida prese dal consiglio io provincia vado dal Ministro degli interni e per cui poi oggi i rilievi obiettivamente ci sono questi rilievi
Per cui la Regione avara la ragione insensibile non attribuisce alle funzioni e non deleghi alcune funzioni e dall'altra parte il rilievo che il Comune localista che il Comune campanilista che il Comune inadeguato è lo possiamo dire
Anche alla luce del fallimento della politica di integrazione la parte del Governo dei piccoli e piccolissimi comuni che obiettivamente fallita e che per la verità non registra un grande consenso
I cittadini ai cittadini poco importa e il servizio idrico integrato venga sviluppato a livello provinciale così anche il sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti vuole che il servizio funzioni
Meglio e allora
La necessità di questa integrazione
Rendendoci conto che praticamente la frontiera
Col cittadino è tenuta da tutti noi dalle regioni dalle Province
Dai Comuni per cui bisogna fare attraverso che cosa ecco la centralità del
Intanto lo statuto regionale intanto lo statuto regionale e poi uno spirito io dico una politica nuova lo Statuto regionale lo si fa perché lo
In tal senso recita la nuova costituì la Costituzione come riformata l'articolo centoventitré e a proposito l'ultimissimo comma e ribadito è riferito ai Consigli delle autonomie locali
Sono passati tre anni non so in quante Regioni ordinarie sono operanti i consigli delle Autonomie locali sono passati tre anni molto spesso
Dopo aver scritto che si istituiscono i Consigli delle autonomie locali
è sulle competenze quelle più specifiche quelle più rilevanti
Sugli interlocutori che queste questi consigli si ritrovano tra le istituzioni
Regionali su la composizioni di questi consigli delle autonomie locali si rinvia ad una nuova legge ci sarà da aspettare quanti anni altri tre quattro cinque anni perché il Consiglio delle Autonomie locali
Io credo una istituzione molto importante funzioni e allora perché non definire sin da questa fase ti può ancora farlo chi è ancora in tempo se la composizione è limitata
Ai soli esponenti di Comuni e Province sarebbero quei un gruppo di sindaci e presa proprio in Cile e magari affidano sulla riva del mare ad una bottiglia in attesa che poi raggiunga la sponda della regione un desiderio o meglio una proposta un disegno di legge è chiaro e devo stare insieme gli esponenti della istituzione regionale e quelle delle istituzioni Provincia Comune primo seconda cosa quale istituzione ci
Il dove la giunta di Governo o il Consiglio in nel nostro caso di siciliani l'Assemblea regionale io propendo ovviamente per il consiglio
O per l'Assemblea è già forte il potere delle giunte regionali asseconda la lezione del presidente direttamente da parte degli elettori
Io credo che
Un Consiglio regionale L'assemblea e si trovasse dinanzi ad una proposta del Governo sostenuta anche dal Consiglio delle Autonomie non potrebbe che adottarla avrebbe grandi difficoltà di manovra nel Consiglio regionale peraltro si ritrova una rappresentanza più pluralistica dei della politica perché il governo espressione della maggioranza dei consigli ci sono e quindi interlocutori per gli enti
Per gli per i per i sindaci per i presidenti delle varie delle varie forze politiche poi i poteri un parere sì
Certo non può esservi in volante perché lederebbe la potestà legislativa delle regioni ma non può essere un parere obbligatorio tout-court
Quale sanzione
Un aggravamento procedurale degli atti amministrativi dei governi o per le iniziative legislative e perché non sperimentare oltre che assegnare ovviamente una un potere di proposta quello che funziona in Germania tra Bundestag e Bundesrat è quello che eccellentemente funziona nelle istituzioni europee tra Parlamento e Commissione ad esempio un comitato di conciliazione quando dovessero insorgere anche sulle materie dell'ordinamento degli enti locali
Delle controversie perché non anche qui
Un comitato un osservatorio paritetico sulla finanza locale perché siano adeguate le risorse ma perché siano anche correttamente investite estese le risorse e non imbocchi no invece come spesso avviene lo riconosco la via
Dello spreco quindi uno statuto come dire più puntuale
Questo è indispensabile poi questo questo spirito nuovo e qua la politica dello colmare secondo me è un debito ed ho fatto qualche convegno sullo Statuto regionale non siamo entrati molto nel merito molto lo specifico il nostro ad esempio e prossimo
All'esame dell'Assemblea c'è il momento è il tempo perché voglia
Perché eventualmente noi possiamo aggiustare correggere rettificare arricchire qualche qualche spunto qualche qualche elemento perché essa si faccia sistema
E perché si faccia sistema serve ai comuni e sarebbero indifesi io non auspico che
Si possa consentirgli di ricorrere direttamente alla Corte costituzionale articolo centoventisette nella Costituzione come riformata lo consente per l'elezione nella sfera di sua competenza soltanto alle regioni ma la Corte costituzionale sin dal mille novecentottantotto sentenza ottocentoventinove con
Sempre han
Si riconosce alle regioni un ruolo di rappresentare za di interessi aspettative ed esigenze della collettività regionale e se segnalati dai Comuni ora le province alle Regioni possono indurre le regioni ad adire la Corte d'
Costituzionale che appunto per questi precedenti potrà appunto intervenire a difesa dei Comuni e delle Province anche rispetto ad iniziative a norme dello stato ecco allora e poi lo spirito la consapevolezza che è indispensabile leggevo uno dei sottotitoli di questa della pubblicazione del nostro Andrea Piraino perché si definisca e si abbia la consapevolezza
Che è importante che si affermi un sistema a rete tra tutte le istituzioni locali regioni comune e province perché si integrino le loro politiche all'insegna della partecipazione della collaborazione
Della sussidiarietà e non è soltanto verticale ma che anche orizzontale e non è soltanto discendente ma che è anche l'ascendente in questo spirito si può riconoscere senza conflitti e senza competizione che porta il livello poche ore può rendere un servizio migliore alla comunità e che non è soltanto tra istituzioni pubbliche ma che riguarda soprattutto guai se
Non si aprisse alla collaborazione dei privati appunto quello che conta non è detenere o conquistare come dire piccole o grandi di fette di potere in più quello che conta è rendere un servizio migliore ai nostri cittadini
Allora