Economia: la situazione della produzione industriale in Italia

Radicale parliamo dell'economia italiana parliamo delle condizioni non particolarmente brillanti della economia italiana e gli ultimi dati sulla produzione industriale indicano un crollo alluminio è proprio il termine e da usare crollo del tre e il sette per cento
In queste in queste condizioni è ben difficile che nel due mila e cinque la nostro paese nostro Paese la nostra economia possa svilupparsi in maniera tale da cominciare in qualche modo con lo sviluppo a riassorbire
Le norme e i tecnici per l'enorme debito del nostro Paese abbiamo ora qui con noi Natale D'Amico già sottosegretario dicono al Tesoro
Senatore D'Amico come la mettiamo con questo dato dalla produzione industriale l'Italia mi pare faceva molta fatica continuare a produrre un livello di merci e servizi sufficiente per garantire benessere ai proprietari o sbaglio
Quindi c'erano anche incertezza non l'andamento di questa ripresa ora forse con ottimismo può chiamare ripresa la si può chiamare ripresa dell'economia italiana vediamo un po'nello svolgimento ciclico quale non eravamo abituati va be'dopo le fasi di rallentamento di recessione
Signor Kamo momento Virtua una fase di espansione la patria Manzione per due-tre anni comportava tassi di crescita abbastanza portanti dell'economia in accelerazione la quota che sta succedendo è che questa volta la ripresa Rita tardato ad arrivare rispetto alla ripresa internazionale
Che questa ripresa è molto incerta che questa ripresa è fatta anche di battute d'arresto
Queste battute d'arresto probabilmente sono influenzate come lo è sicuramente il dato della produzione industriale da crisi specifiche di settore di singole imprese come nel caso della produzione industriale ripeto per le difficoltà gravi nelle quali nelle quali si trova il gruppo FIAT che ha determinato cali della produzione piuttosto consistente in quel mese però mi pare di poter dire che esiste una pratica complessiva dell'economia italiana ad agganciare per usare questa espressione che si usa la ripresa economica internazionale
C'è davvero il rischio che questa volta Fawzi un giro l'economia italiana un piano di espansione
Perché perché in realtà come dire i meccanismi di abbiamo come dire sottoponiamo di alcune crisi gravi che hanno investito in pretura rilevanti soffriamo il fatto che si è lasciato che i prezzi interni corressero troppo soffriamo del fatto che esiste una pressione sulle risorse del bilancio pubblico molto consistente cioè il grado di pressione della pressione fiscale
Come è out a ma non c'è solo questo nella parte nella quale l'economia italiana andava male
Se il sommo innescate una serie di misure che avevano un effetto una tantum ma e si è detto ma come meno male che abbiamo fatto questo perché
Come dire abbiamo evitato corsi di accrescere in modo permanente la pressione fiscale per compensare il disavanzo di bilancio pubblico
Ma è stato sottovalutato il fatto che fosse una tanto mono in una fase in cui l'economia andava male i profitti delle imprese erano relativamente bassi e si annunciava un ciclo positivo di espansione degli investimenti legato alla ripresa internazionale ben pregano pagato i soldi verrà condòmini quali erano i condoni e il rientro dei capitali all'estero gli imprenditori e così via quei soldi che sono usciti e son finiti nel bilancio pubblico comunque sono stati sottratti al processo produttivo
Anzi per alcuni versi sono stati sottratti proprio alla parte del processo produttivo che era più strettamente legata agli investimenti in questa situazione l'economia italiana
Come dire soffre perché gli investimenti sono necessari anche per inserire l'innovazione tecnologica all'interno dei processi
Quindi esiste una di una per la situazione di difficoltà dell'economia italiana che non mi pare le dinamiche automatiche diciamo legate all'espansione internazionale che era in grado di compensare e rispetto alle quali servirebbe a un'iniziativa di politica economica più forte
Ma questa iniziativa non c'è stata quel e si è consentito sostanzialmente che il deterioramento del bilancio pubblico avvenisse tuttora all'atto del pagamento dei debiti di acquisto di beni e servizi Benito sostanzialmente spese correnti
Quindi non neanche nella parte in cui ritardava innescati il ciclo favorevole degli investimenti privati gli investimenti pubblici sono andati male altrove grandi opere la verità è che la dinamica di investimenti pubblici in questi ultimi anni è stata clamorosamente negativa
In questa relazione rischiamo di accumulare ritardi e rischiamo sostanzialmente di accomunare queste ritardi nell'assenza di una politica economica se il nostro problema è bilanciare un circolo investimenti per esempio e io credo che questo sia il problema principale che oggi ha di fronte a sé l'Italia
Annunciare semplicemente sgravi fiscali sulle famiglie e figuriamoci se tutti noi non vorremmo che la dagli scali sulle famiglie con ha molto senso bisognerebbe provare operare lau utilizzare anche la leva fiscale
Per favorire un rilancio degli investimenti mi pare che ci sono stati anche errori di politica economica remoti perché non è più avvertito l'equilibrio economico
Il nuovo ministro mi pare che in qualche modo abbia provato a correggere questa dinamica facendo per esempio aperture alle richieste di Confindustria relative relative a una revisione dell'IRAP
Ma non ce la faccia perché la scommessa complessiva su cui nasce questo governo a una riduzione drastica delle tasse sui cittadini perché si possono consumare di più
E il Presidente del Consiglio continua a parlare riduciamo le tasse e rilanciamo così i consumi ma il problema è che una situazione di difficoltà dell'impresa italiana
Questo rilancio dei consumi si tramuta in rilancio dei consumi per acquisto di beni prodotti all'estero
Quindi di questo rilancio dei consumi non ne trae giovamento l'economia italiana quindi operare dal lato della domanda in questa situazione a me pare una vera stupidaggine il problema che abbiamo bisogno di politiche dell'offerta i politici che accrescano la competitività delle imprese italiane invece questo governo o non far nulla o
Propone no poi ma piace neanche a Padova infatti propone di operare dalla domanda e credo che sia proprio il ruolo di un errore di politica economica e clamoroso decretare la migliore Sottosegretario di Stato all'economia ma nascono come sempre da Radio radicale
Radio radicale abbiamo nei nostri microfoni Maurizio Pagani vicepresidente vicario dei senatori dell'UDC e senatore EUR temi la produzione industriale è crollata a luglio del tre
E il sette per cento indice un indice mi pare preoccupante nella condizione di poca competitività del il nostro sistema produttivo o sbaglio
Sono numeri devono fare in fretta
Numeri che certamente
Soffrono anche di uno stagionalità
In ogni caso noi dobbiamo aggredire i problemi e l'ho e la finanziaria la prossima finanziaria deve essere l'occasione anche per fare scelte di fondo tipo spareggi
In particolare sulla ricerca sull'innovazione noi la nella scorsa Finanziaria abbiamo già ma realizzato la Tecno Tremonti che però aveva valenza annuale ora si tratta di allungare i termini che nella sua prospettiva si tratta di guardare a grandi progetti strategici nell'arco pluriennale quello che hanno fatto poi in Finlandia in Svezia aggredendo questo tipo di problemi specializzandosi nei settori a più alto valore aggiunto ecco noi abbiamo soffriamo una crisi di competitività perché abbiamo dei settori maturi
Che soffrono la concorrenza dei Paesi asiatici comunque qui di dei paesi che hanno manodopera a a basso costo
Ora dobbiamo spostare le produzioni in più settori a più alto contenuto tecnologico ma per fare questo dobbiamo risolvere alcuni nodi di fronte di fondo perché i numeri parlano chiaro
Noi siamo prendiamo l'uno per cento appena della ricerca sul più del PIL sulla ricerca
Eh sì eri spetta al due dell'Europa e al due otto degli Stati Uniti al prete il Giappone e e ad a cifre ancora più alte di hip appunto Finlandia Svezia
Abbiamo flussi di investimenti di di etichette di appena alla due due per cento rispetto che solo un quarto dalla Francia che in meno di un terzo dalla Germania
Siamo al sedicesimo posto come numero di brevetti in campo mondiale
Siamo alla quarantaduesimo posto per numero di ricercatori abbiamo perso un quinto
Di quota delle esportazioni rispetta questo lo dobbiamo riflette le allora alcune indicazioni sono pervenute per esempio dalla Confindustria offrono naturalmente
Un'occasione di confronto e di meditazione sulle quali noi vogliamo portare avanti anche una riproduzione in sede parlamentare c'è bisogno di un dialogo stretto tra mondo della ricerca e e università
C'è bisogno non solo di a parte
La spesa per la ricerca cotto dalla mano d'opera la ricerca ma anche ed intervenire sull'IRAP c'è bisogno di un credito d'imposta forte e consistente
E favorire lo start up delle imprese ecco tutte queste condizioni
Devono portare a che cosa proprio quel a a superare quel dato che lei ha detto di questa diminuzione dalla produzione industriale è che tocca a voi larga misura le grandi prese e allora dobbiamo privilegiare il tessuto della piccola e media impresa quella che non riesce a fare ricerca
Proprio perché la micro impresa oggi ha bisogno di essere più apprezzata per reggere la sfida del MTV sempre un family tutto questo va bene credo ma in finanziaria nella prossima finanziaria che c'è di tutto qui impiega anziani addobbi per punto dobbiamo
Lavorare su questi numeri affinché la dotazione
La dotazione finanziaria possa a rappresentare
Possa essere intanto significativa
è guardare ad orizzonti come quelli fissati a Lisbona cioè il tre per cento del PIL destinato alla DC
Sì non possiamo certamente a farlo in un giorno possiamo farlo in nell'arco di alcuni anni ma certamente elevare quella dotazione finanziaria e affrontare con una strumentazione di tipo diverso i problemi che il Paese
Ha di fronte è certamente è una grande sfida è una grande sfida mi consenta non solo della maggioranza ma credo debba invertire
Tutte le porte che hanno a cuore il futuro e la crescita del Paese ignoriamo Maurizio Camilli presidente vicario dei senatori dell'UDC buon ascolto come sempre la nostra mittente ovvero da Radio radicale
E ne chiediamo questo piccolo servizio dedicato alla problemi alla situazione delle industrie italiana con un'intervista col professor Renato Brunetta economista europarlamentare di Forza Italia consigliere economico a Palazzo Chigi professor Brunetta ma come la mettiamo con questo crollo della produzione industriale alludiamo dato transitorio con Tuturano nasconde un problema di competitività molto pericoloso per l'economia italiana
Ma sono otto mesi
In parte positivi e alcuni
I dati positivi sono quelle con la crisi
I dati altalenanti
E che vuol dire che il sistema vivono temporale
Su o livelli dinamiche
Quindi inutile negare è andata male
Le aspettative sono che campi a parte agosto
Per poi i
Dato di fatto è che la situazione per quanto riguarda la foto
E ripeto fatta di luci e di ombre
E questo basta guardare poi ritardi
Singoli comparti
I mezzi di trasporto vanno su calzature vanno giù e così via vuol dire che i temi la situazione di competitivi
Anche se è ripeto dati completi
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Ordinativi esportazioni sono più
Sostanzialmente poi però non dobbiamo Comit
Negare l'evidenza che impiccano Problemi e vi sono problemi di competitività della nostra industria
E che trenta non si è ancora positivo non si è ancora in corso ecco professor Brunetta questi problemi di competitività legge almeno i dati di Banca d'Italia sono problemi che datano da lungo tempo a dir la verità non solo dall'Italia in abiti anni almeno dieci ecco ma io la finanziaria i prossimi provvedimenti del governo come cercano di affrontare questa questione che poi alla fine rischia di essere cruciale per lo sviluppo del nostro Paese
Certamente la platea deve fare la sua parte non dimentichiamo però e qui ci sono problemi della struttura produttiva del Paese
La Finanziaria può fare solo alcuni
Alcuni interventi tipo quello fu
Sulla alcune detassazioni ritirare
Funzioni per quanto riguarda ad esempio le public utilities e così via ma
La flûte
L'editoriale dell'economia italiana per cui anche qui il governo e la Finanziaria dati i tempi vietati nella finanza pubblica non può fare il miracolo le copie l'economia italiana ripeto la caduta di competitività avviene e da almeno dieci anni
E legata
Eliminazione differenziale d'inflazione con gli altri Paesi conseguente alla moneta unica e quindi all'eliminazione dell'articolo a valvola di scarico che era per lui
Data dalle valutazioni competenti
A quelli che abbiamo nessun altro fattore di competitività
Ha detto stiamo pagando dico quindi
Di quella io figlia che fa i piani
Ci porta troppo breve
Avendo ecco
L'azione del moneta unica avendo perso ecco ma professor Bonito c'è chi dice il Governo sta sbagliando politica economica cono politica diciamo così di reputazione della domanda di consumi mente invece avrebbe per una politica dell'offerta no ma
Il governo ha fatto la politica economica giusta negli ultimi negli ultimi tre anni con la riforma fiscale cerca di alleggerire
Le tappe in maniera tale da favorire da un lato i consumi dall'alto di favorire della piccola impresa soprattutto con l'IRAP
Altre strade sono in questo tipo di congiuntura per cui
Non H tre nella facile critica la politica economica del governo trovare un Paese
Con la finanza pubblica italiana che i così caricata soprattutto nei confronti del debito
Che non abbia aumento della pressione fiscale negli ultimi anni e che abbia mantenuto tutta la spesa pubblica corrente come ha mantenuto l'Italia non è facile
Per cui ai critici della politica economica del governo io chiederei e voi cosa avete fatto bene la ringraziamo richiami blues Renato Brunetta economista europarlamentare di Forza Italia consigliere economico di Palazzo Chigi ho conosciuto come sempre la nostra mittente ovvero da Radio radicale
Bene con questa intervista con le professor Brunetta chiudiamo questo piccolo servizio dedicato ai problemi ai temi della la situazione dell'industria italiana la produzione industriale del nostro Paese a luglio come avete sentito è crollata delle tre e sette per cento probabilmente ci sono stati ci sono
Fattori congiunturali la crisi presente dell'industria dell'auto ma è evidente a leggere i dati di Banca d'Italia in relazione alla quota di mercato del nostro paese sul mercato mondiale
è evidente che esiste un problema strutturale gravissimo della nostra economia la crisi di competitività del sistema imprenditoriale italiano basta fare un raffronto con un altro grande Paese europeo peraltro afflitte in questi in questi mesi in questi anni
Da una seria stagnazione economica parliamo ovviamente della Germania in cui nello stesso periodo in cui l'Italia ha perso quasi un quarto
E la sua quota nel mercato mondiale la Germania ha guadagnato quasi altrettanto in termini percentuali in termini reali nel mercato mondiale traduzione la Germania una grave crisi
Del mercato interno ma alla sua processi di accumulazione la sua struttura produttiva si sono fortemente irrobustito nel corso di questi anni di governo Schroeder in Italia vi è una grave crisi dell'economia la struttura produttiva col governo Berlusconi ma non solo con il governo Berlusconi essere poi onesti ma in tutti questi ultimi dieci anni si è gravemente indebolita queste tutto buono dopo l'ascolto come sempre non offre mittente da Radio radicale