La Commissione dell'Unione Europea, presieduta da Romano Prodi, ha presentato al Parlamento Europeo la programmazione del bilancio pluriennale dell'UE

Renato Brunetta deputato europeo iscritto al gruppo del PPE eletto in Forza Italia con lo vogliamo parlare della revisione delle prospettive finanziare il bilancio pluriennale dell'unione europea ieri Romano Prodi ha presentato la sua proposta limitare esperienze dell'unione entro i limiti previsti dal Trattato uno virgola ventiquattro per cento ma chiede un aumento rispetto alle spese attuali passare da circa l'uno virgola zero sei all'uno virgola quattordici per cento di media nei prossimi sette anni come valuta questa proposta promette
Positivamente rispetto alle buone intenzioni
Con un po'di preoccupazione rispetto ai numeri rispetto alla quantità cioè stiamo parlando di decimali
E stiamo parlando di una quota di spesa pubblica dell'unione che attorno all'un per cento ricordiamo che le stesse quote
Che sono in mano al presidente degli Stati Uniti devono essere moltiplicate per venticinque o trenta
Quindi il cammino che l'Unione deve fare ancora molto lungo e discutere azzuffa Ricci su qualche decimale in più qualche decimale in meno mi sembra e come dire molto molto triste detto questo però di ha aperto in maniera positiva il ragionamento sul Bilancio anche Cis anche se ci sono molte preoccupazioni che cioè ci siano poste del bilancio rigide
Poste di bilancio meno rigide e che alla fine a farne le spese siano le poste di bilancio meno rigide a favore di quelle rigide tanto per dirla l'agricoltura manterrà il suo peso la PAC la politica agricola comunitaria manterrà il suo peso abnorme nel bilancio europeo
Mentre le buone intenzioni di Prodi vale a dire
La triplicazione deve estese per ricerca formazione investimento in capitale umano rischiano di essere poi quelle compresse e tagliate in ragione della minimalismo di alcuni Paesi che vogliono nonno l'uno virgola ventiquattro piuttosto l'uno per cento cioè di stare al di sotto del massimale di quota di spesa pubblica sul PIL che i trattati assegnano all'Unione
A suo avviso sarebbe stata necessaria una maggiore lungimiranza in un certo senso una proposta diciamo Shock da parte di Prodi c'è una revisione della della politica agricola comune addirittura sua abolizione
Ma non dimentichiamo che da dal primo maggio entrano dieci nuovi Paesi non dimentichiamo che dal due mila e sette ne entreranno altri due o tre non dimentichiamo che entro il due mila e dieci l'Europa sarà attraente
Con colossi molto probabilmente come la Turchia al suo interno non dimentichiamo che queste prospettive vanno oltre questo decennio quindi sembra quasi fare le nozze con i fichi secchi vale a dire tenere tutto come la politica agricola comunitaria con il suo peso abnorme
Pochissimo e riduzione Lisbona non finanziata di fatto perché virgola c'è il Processo di Lisbona non è finanziato e ricordiamoci che Lisbona scade proprio nel due mila dieci come targhe per come obiettivi con altri quindici Paesi che entreranno da da maggio al due mila e dieci entreranno nell'Unione paesi con grandi problemi con grandi squilibri con grandi necessità di investimenti fissare all'uno virgola ventiquattro
Tendente all'uno piuttosto che al due o al tre o al quattro mi è sembrata un'operazione meramente difensiva minimalista apprezzabile perché un po'di coraggio del è stato comunque necessario però non in linea con aspettative della nuova Europa se dobbiamo discutere di costituzione se dobbiamo aprire a nuovi paesi oltre i dieci del primo allargamento e che sono quelli dei Balcani che sono la Turchia se dobbiamo riaffermare cinture di amicizia nei confronti del resto dell'Europa magari nei confronti della Palestina o di Israele
Beh e in bilancio che sia uno certamente ma chi si è anche uno virgola ventiquattro certamente insufficiente lì il vero problema
è o gli Stati decidano una volta per tutte di rinunciare m alla propria sovranità fiscale e di bilancio su alcune materie fondamentali come la ricerca come la scuola
Come l'esercito
Come la sicurezza come le politiche per il capitale umano l'immigrazione
Devolvendo le relative quote di finanza pubblica nazionale all'Unione Europea in maniera tale che questo uno virgola ventiquattro sulla base di nuovi trattati
Possa arrivare al due altre al quattro cinque nell'arco del prossimo del prossimo decennio beh allora
L'Europa diventa una cosa seria ma se invece rimaniamo fissi a poco più dell'uno con alcuni Paesi che vogliono come dire stare sulla soglia bassa altri che si accontentano dell'uno virgola ventiquattro con la politica agricola comunitaria che benché vada sta attorno a una soglia del quaranta per cento della spesa
Della spesa complessiva vale a dire a una politica minimale
Dal punto di vista del suo impatto economico sociale perché riguarda un settore residuale che assorbe quasi la metà del bilancio europeo pezzi rendiamo conto che questa Europa
Rischia di essere poca cosa Venere Grazia magma Brunetta
Benedetto Della Vedova deputato europeo radicale colui vogliamo parlare della revisione delle prospettive finanziarie il Progetto di Bin entro pluriennale dell'Unione europea che la Commissione di Romano Prodi ha presentato in questa sessione del parlamento europeo
Benedetto questo Progetto ristruttura un po'il bilancio comunitario in particolare
Chiede ai governi degli Stati membri di poter spendere quasi tutto il denaro che per i trattati la commissione può spendere cioè l'uno virgola ventiquattro per cento del prodotto nazionale lordo europeo come valuti la proposta di Romano Prodi
Ma
Prodi ha detto ieri che
Insomma una grande sfida
Globale aperta da tempo che l'Unione Europea si trova di fronte è quella di resistere giganti statunitensi asiatici
E su questa base sostanzialmente difendendo la propria proposta
Di arrivare a un Budget dell'Unione Europea
Che arrivi al massimo stabilito dai trattati trattati stabiliscono il massimo del bilancio dell'Unione europea che deve essere pari all'uno virgola ventiquattro per cento del PIL
Ecco perché le Prodi dice abbiamo queste grandi sfide ai colossi americani asiatico per resistere ci serve un'unione europea forte e quindi quanto meno arriviamo al massimo Budget questo diretta polemica con quegli Stati Germani particolare ma non solo Olanda i contributori netti chiedono invece di scendere all'un per cento
Prodi credo dica una cosa sensata da questo punto di vista cioè che
Esiste la possibilità di spendere
Parte dei bilanci pubblici Europa raggiungendo economie di scala
Che quindi anche a partire su quote del PIL molto limitate consentano anche con l'effetto leva di mettere in moto investimenti che contribuiscono
All'economia al comma all'economia europea su competitività
Dove casca l'asino e che la Commissione nonostante tutto nonostante le variazioni previste propone ricordiamo che il patto di bilancio
La commissione propone consiglio dispone
Prodi alla Commissione propongono un bilancio tradizionale quindi ancora imperniato sulla spesa pericolo come
Spesa preponderante ecco credo che la richiesta sarebbe stata più credibile se la proposta dell'unione fosse stata di natura diversa avrebbe
Sarebbe andata incontro magari a veti e polemiche ancora più feroci
Una proposta di bilancio che ad esempio
Vedesse declinare in modo contrasti con la spesa per l'agricoltura crescere la spesa che usò per i programmi di ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica però sarebbe stato un affitto una sfida politicamente importante
Chiedere più soldi
Quindi una quantità maggiore Bilancio lasciando immodificato
Il sostanzialmente la struttura del Budget cioè la qualità della spesa è una richiesta debole
Anche perché quando poi si aprirà la trattativa
Fra gli stati membri per decidere presto Bilancio pluriennale è probabile che siano proprio le spese le le le spese relative alla ricerca all'innovazione all'educazione che rischiano di essere tagliati in quanto per l'appunto l'agricoltura sa l'accordo raggiunto fa sì che la la che l'agricoltura sia praticamente intoccabile fino al due mila e tredici
Mato viso quale la struttura di bilancio necessaria per rendere morirono per davvero competitivo
Ma lo abbiamo visto ne abbiamo già parlato abbiamo visto il rapporto Sapir ci tengo a ripetere
Questa questione il rapporto Sapir un rapporto di alto livello di economisti europei misti
Cui la Commissione europea che che è il frutto di una commissione proprio dalla Commissione di Prodi
Il rapporto Sapir prevedeva uno arrivi
Riformulazione del bilancio a partire da una spesa dell'un per cento del PIL
Che prevedeva sostanzialmente scesi in auto la la sparizione dal bilancio comunitario delle spese agricole e nuove spese e diverse per
L'innovazione tecnologica ricerca scientifica per le infrastrutture
Eccetera
Ecco io credo che i pesi vadano spostati in questo modo mentre invece nelle prospettive finanziarie tra il due mila sette due mila tredici il peso preponderante va all'agricoltura poi ci sono
Gli aiuti regionali i fondi di coesione eccetera che in una percentuale non marginale comunque finiscono a propria volta al settore agricolo
E mentre la ricerca e sviluppo certo fa un salto di qualità enorme rispetto all'attuale Budget ai livelli attuali Baget ma resta comunque un
Resta comunque un spesa marginale così come le spese per la politica estera
Peraltro tutta da inventare restano una quota una quota marginale quindi se non è anche avessero in mente un uno schema federalista classico e Cry è chiaro che
Baget non and Budget nella formulazione di un'entità
Federale ma poi soprattutto bisogna portare
A Bruxelles
Quelle spesi e che possono
Ripeto un potere di economia di scala cioè che possono godere del fatto di essere fece che di fatto che concentra spesse che concentrate a Bruxelles
Prevedibilmente siano molto più produttive per i cittadini europei che non fatte venticinque stati diverso sicuramente settore agricolo non è uno di questi settori in cui concentrare la spesa Bruxelles serve a dare più efficienza
Anzi ma anche gli stessi fondi di coesione di cui molto si discute eccetera io credo che andrebbero essi messi rimessi rimessi in discussione credo che per esempio per i nuovi Paesi
Che entreranno nell'Unione europea debbano essere fatte valere altre variabili piuttosto che i trasferimenti di risorse
Le variabili sono la realizzazione di infrastrutture di collegamento ad esempio
Altre variabili sono la possibilità di far valere una di far valere una competitività sul piano fiscale
Una competitività sul piano costo dalla mano d'opera eccetera eccetera ecco queste sono le variabili che andrebbero messe andrebbero messe in gioco mentre spesso l'Italia ne è un esempio
Emblematico spesso i fondi di coesione i fondi regionali
Finiscono per disperdersi nei rivoli dalla spesa pubblica ci sono altri Paesi
Citare casi d'Irlanda Portogallo per molti aspetti la Spagna di Paesi che hanno saputo utilizzare al meglio queste risorse per colmare il gap tv di reddito e di infrastrutture con il resto del ab extra Unione europea però già su queste spesi a mio avviso si potrebbe discutere discutere della loro allocazione per esempio credo che insistere con i fondi strutturali
Nel Sud Italia dico una cosa che non è certamente popolare
Fine sia un errore perché non c'è ragione di credere che il Sud
Ossa nei prossimi sette anni fare un salto di qualità grazie a quei fondi che non gli hanno consentito di fare nessun passo avanti
Negli ultimi vent'anni mentre invece investimenti in ricerca in innovazione probabilmente potrebbero avere ricadute ricadute diverso e cioè concentrare Grass grossi pianeti di ricerca
In Europa
Prevedendo sempre e comunque cofinanziamenti quindi contributo dell'unione europea dovrebbe essere il volano non la copertura totale di questi piani di degli Appiani una parola che fa rabbrividire ma insomma grandi progetti di ricerca dovrebbe
Rappresenterebbe un un salto di qualità nella spesa dell'Unione Europea che quello di cui
Di cui abbiamo bisogno prima ancora
Di pensare a un adeguamento della quantità della spesa pubblica concentrata a Bruxelles e quindi riassumendo mettendo nel cassetto il rapporto Sapir Romano Prodi non è stato sufficientemente
Ambizioso e coraggioso assolutamente sì poi appunto su questo non credo che si possa gettare più di tanto la croce addossò Prodi perché chiaro che le pressioni di tutti i paesi sono
Tra i Paesi euroscettici dei paesi perplessi verso le pressioni sono formidabili io credo che Romano Prodi a maggior ragione in fine legislatura avrebbe avuto l'occasione a partire proprio dal rapporto Sapir
Di proporre con coraggio e lungimiranza politica di proporre all'Europa un salto di qualità importante
Nella propria funzione a partire dal bilancio del istituzioni europee questo salto di qualità non c'è cioè corretto da parte di Prodi riferirsi alle grandi sfide con gli Stati Uniti
Ripeto i giganti
Emergenti dell'Asia però non è alzando la spesa a Bruxelles dall'uno e uno uno e due quante all'uno e ventiquattro che si affronta questo problema
Questa sfida si affronta in modo un minimo adeguato se si ha il coraggio politico di rimettere in discussione per tutti gli interventi e quindi tutta la spesa
Che si concentra certe questo è mancato e quindi credo che sul tavolo delle trattative purtroppo
La commissione Giochi dovrà giocare sulla assolutamente sulla difensiva compie ringraziamo Benedetto Della Vedova
Gianfranco Dell'Alba deputato europeo radicale colui vogliamo parlare della revisione delle prospettive finanziarie dell'unione europea in sostanza il Bilancio pluriennale
Dell'Europa il presidente della Commissione Romano Prodi in questa sessione di Strasburgo infatti presentato le sue pro post di revisione di queste prospettive finanziare Prodi chiede agli stati europei agli Stati membri dell'Unione europea di aumentare il bilancio comunitario ci sono però lo ricordiamo alcuni Stati sei in particolare che hanno chiesto di limitare l'uno per cento del PIL PIL europeo il bilancio dell'unione Gianfranco come valuti questa proposta della commissione
Dunque intanto Prodi non ha chiesto di aumentare il bilancio comunitario Prodi ha chiesto
Di
Rispettare cioè di di di sfruttare fino all'ultimo
Quello margine diciamo Massimo che dell'uno virgola ventiquattro per cento del perito una cifra davvero ridicola se si pensa che i bilanci nazionali in genere cioè il come dire la la la parte pubblica dei bilanci nazionali deve rispetto al PIL sono cifre del trenta quaranta volte il cinquanta per cento quindi parliamo di una
Cifra molto modesta
Che massimale deciso già dieci anni fa come il tetto massimo di spesa ma mai raggiunto in questi anni come una volontà dei governi di tirare la cinghia al massimo e adesso effettivamente come dici tu con questa pronuncia che è un po'anche una ritorsione
Nei confronti della Commissione per le polemiche succedute alla dicendo del Patto di stabilità di limitarle addirittura l'un per cento quindi la forchetta diamo il il margine di discussione per quanto riguarda le cifre sono veramente ed è andato a da ridere perché appunto si parla dall'un per cento all'uno virgola ventiquattro per cento naturalmente la cosa diventa imbarazzante quando si pensa che questo questa questa somma era era stata concepita per una come per un'Unione Europea a quindici
Che non comportava quindi nuovi paesi che certamente non saranno contributore al bilancio europeo e che quindi Hunter hanno bisogno di incentivi come è successo con i paesi come la Spagna il Portogallo e l'Irlanda per potere far parte della l'ago della diciamo della macchina europea per poter essere integrati come economia e e quindi noi offriamo diciamo
Innanzitutto veramente un piatto molto sguarnito perché si pretende di fare a venticinque magari dopo a trenta con gli stessi soldi con cui si faceva questa è la prima critica diciamo che noi radicali abbiamo rivolto certo la proposta Prodi
Come dire sfidava o comunque i governi però intanto non è che vada troppo oltre a questo margine non dimentichiamoci che quando ora entrarono Spagna e Portogallo sì raddoppio o quasi bilancio comunitario su impulso dalla commissione di Jaques Dell'Oro di allora e poi naturalmente c'è un problema grosso di contenuti
Veniamo alle alle trattative perché il problema ora è che dopo questa proposta di Prodi
Toccherà ai governi quindici governi ma in realtà i venticinque governi europea approvare il Bilancio pluriennale la proposta Prodi
Oggi viene presentata alcuni giornali come ambiziosa perché aumenta alcune dotazioni come la ricerca educazione e altro però nell'ambito di una trattativa con alcuni governi che chiedono di limitare all'uno per cento il B c'ho comunitario sembra forse tatticamente non sufficiente e così ma in virtù di una trattativa cento e sopra
Tutto diciamo la critica che io ho formulato ieri in aula nome dei radicali e soprattutto sul contenuto nel senso che la commissione sfida almeno nominalmente i governi perché effettivamente ripropone un tetto che apparentemente i Paesi che hanno firmato questa famosa lettera che sono poi i Paesi
Che danno più di quanto ricevono a bilancio
La avrebbero respinta e questa proposta poi non intaccata la struttura interna della ripartizione di spesa che è la cosa più importante ad esempio sulla spesa agricola questo monoblocco per cui noi rischiamo cioè rischiamo per per cui noi avremo nel due mila tredici ancora quasi il cinquanta per cento del bilancio europeo destinato alla spesa agricola spesa agricola concepita immaginata negli anni Sessanta e quindi cinquant'anni dopo continuiamo ad avere come se nulla fosse come se il mondo non fosse cambiato la convalida buone nuove priorità e tante altre cose ne continueremo abbia destinare a questa a questa politica agricola che che che è una delle cause di grammi di grande le grandi difficoltà
E anche di di di sviluppo eccetera non solo delle dell'economia europea che ha eretto barriere protezioniste che impediscono l'accesso tanti prodotti ma c'è voluto anche alla nostra economia di diversificarsi e al e alla e l'unione di trovare nuove fonti di
Diciamo di quindi di poter DVD incentivi
E di sviluppo ecco questo si dice che vengono dalla politica agricola e bloccate congelate quindi la palla con che non se ne può non si può toccare ma in realtà il modo con il quale questo accordo che effettivamente c'è stato su spinta di Chirac
Che ha preteso diciamo di blindare la politica agricola questo accordo si riflette adesso non le prospettive finanziarie non c'è una con non c'è una stata una sede precedente per questo quindi quando la commissione dice che vuole raddoppiare i fondi per la ricerca
E su questa si fa bello e si dimentica che mentre le spese agricole le altre sono considerate qui
Diciamo spese obbligatorie e quindi la commissione non avendo le toccati i governi se eletto portano a casa e cominciano a defalcati che da quel tetto massimo dell'un per cento quando si arriverà alle spese diciamo
Eccedenti si taglierà su quelle spese ieri quindi per la commissione si fa bella con ecco nulla perché invece di dire guardate per raddoppiare la ricerca noi dovremmo allo stesso tempo i primi diminuire
Una serie di spese che noi consideriamo ormai o solette come meccanismo a a partire da quelle della che garantiscono a pacche come diceva questo famoso rapporto della Commissione Sapir commissionato ad un verrà proprio da Prodi
Che mesi fa diceva esattamente queste cose che è stato rapidamente messa nel cassetto questo illa vero problema quindi a a all'interno del negoziato
Non c'è un braccio di ferro nel quale la commissione difende una una visione d'avvenire la commissione difende una situazione che sostanzialmente mantiene e la la la struttura su attuale e che quindi fragili Zac quelle spesi e che lei intende aumentare perché sono quelle più a rischio se gli Stati vogliono mantenersi molto bassi saranno le prime ad essere tagliata
Ma legalmente che Prodi ieri ai microfoni di Radio Radicale ha detto noi non potevamo toccare alla PAC legalmente la commissione poteva proporre una sua riduzione sostanziale una sola abolizione
Non hanno osato perché questo fa parte delle accordi che sono stati presi
Per garantire la par che almeno fino al due mila sette io io affermo che dal due mila nelle nell'appunto nel periodo di punta parliamo perché si parla di spedire al due mila sette al due mila tredici io sono convinto
Che la commissione avrebbe potuto essere più ambiziosa e intaccare porre un meccanismo in moto per
Per andare a toccare quell'elemento che l'elemento diciamo per quanto ci riguarda centrale
Di difficoltà poi a fare i conti
Con ripeto nelle politiche e poi l'ambizione dell'Europa né vogliamo darci una politica estera e di sicurezza comune quest'anno per dare qualche soldo alla ricostruzione in Iraq abbiamo dovuto andare a raschiare il fondo del barile cercando
Soldi da tutte le parti perché mancava una minima riserva del potere fare fronte a queste continuamente siamo di fronte a una riduzione del genere quindi è veramente
Questa la grande occasione di fare un dibattito ampio su quelle quali che devono essere le e prospettive d'avvenire dell'Europa e è evidente
Per noi che
L'idea di mantenere immutabili meccanismi di compensazione di aiuto all'agricoltura eccetera che hanno avuto i loro meriti probabilmente negli anni sessanta e gli anni settanta e che oggi sono totalmente
Diciamo
In discreta Anza rispetto alla realtà di mercato molto molto molto diverse molto diverse e molto molto più ripeto lontana da quelle diffusi creazioni nelle quali occorreva garantire addirittura nature
Vicenza alimentare europea siamo ad anni luce da questo da questa questione i nostri prodotti sono tra i più cari del mondo e questa è una delle conseguenze di una politica artificiale che ripeto frena tutte le altre politiche
Potenziali a partire della ricerca per cui noi abbiamo siamo il fanalino di coda livello internazionale per i fondi destinati alla ricerca e questo è il
Tutto diciamo di questo combinato disposto la commissione secondo me ha usato poco occorre correggere il tiro anche il Parlamento dovrà dire la sua io mi auguro che
Questo posso finalmente fare aprire questo grande tabù
Della politica agricola comune
Per anni siamo Gianfranco Dell'Alba
Franz Turchi deputato europeo iscritto al gruppo dell'UE nel letto in Alleanza Nazionale colui puliamo parlare
Della revisione delle prospettive finanziare ieri Romano Prodi ha presentato le proposte della Commissione europea
Uno virgola quattordici per cento di media di del PIL comunitario nei prossimi sette anni è sufficiente questa cifra
I dati che sono stati proposti dalla Commissione e dimostrano che è un accordo al ribasso lo stesso una e ventiquattro con una pelle nonché una media i pagamenti dell'uno e qua tordi C uno e quindici negli anni nella programmazione quasi stalinista vorrei dire perché neanche loro facevano fino al due mila e tredici è insostenibile secondo noi con un'Europa che cambia da quindici a venticinque nazioni avere gli stessi numeri vuol dire colpire qualche Rocco rubrica o qualche settore di riferimento Prodi rivendica se però un cambio diciamo di di strategia chiede un aumento in settore come la ricerca come l'educazione le infrastrutture positivo questo noi apprezziamo moltissimo quando si parla di nuovi progetti di mettere al centro del mondo dell'economia un insieme di tematiche a livello europeo è un qualcosa che il presidente la commissione giustamente fa però dalla la parte non si può dire questo e tutto a un tratto non mettere soldi all'interno di questa cassa perché vuol dire allora domani colpire i settori di riferimento e cioè la ricerca l'università l'agricoltura la cultura alle tecnologie le reti transeuropee e io credo che forse in questo caso bisogna sottolineare quello che ieri nel dibattito ho cercato di esprimere ciò le frasi di Ignazio di Loyola come fondatore dei gesuiti temo il giorno nel quale la smettano di combatterci spero che tutto questo non possa avvenire noi continuiamo a portare avanti la nostra battaglia di aumentare queste spese all'interno del bilancio Rho-Pero però c'è un limite fissato dagli accordi interistituzionali quello dell'uno e ventiquattro per cento quindi oltre
Per il momento non si potrebbe andare no non avrebbe fatto meglio Prodi a proporre una rivoluzione di Bilancio magari toccando quelle che sono le spese più imponenti la politica agricola comune il fondo di coesione credo che i rumors relativi delle proposte della Francia della Germania in riferimento alle prospettive finanziarie che voleva una riduzione all'un per cento del prodotto interno lordo hanno fatto in modo tale di portare la Commissione ha un accordo del generano spostare nessuna carta cercare di far restare tutto questo e credo che questa era proprio riso dato che volevano i francesi tedeschi noi italiani per quanto ci riguarda non volevamo questo volevamo un incremento per salvaguardare sopra i soldi nostri a casa nostra o se no si rischia qua di perdere tutti i soldi per il Centro Sud ora la la palla passa i governi sa vorrebbe dover decidere su questa
Su queste prospettive finanziarie sei Paesi hanno scritto alcuni come ricordava Francia Germania hanno chiesto di limitare l'uno per cento le spese Bilancio qual è lo scenario di fronte al quale ci troviamo assorbito scenario che ci troviamo ecco lo e da una particolare dicono è l'Europa deve diventare più grande più forte avere più deleghe politiche cerca di intervenire di più in tutti i settori di riferimento la nostra vita economica e dall'altra però al momento opportuno la la mano in tasca non ammettono
E quindi tutto a un tratto creavano un problema a livello europeo e quindi svuotano tutto a un tratto il ruolo dell'Europa spesso almeno sul settore economico credo o che questo isterismo intermedi comportamento non abbia senso abbiamo un determinato tipo di linea o ne abbiamo un'altra ma scegliamo bene ringraziamo fan stucchi e