"Forza Italia, Forza di Libertà" - organizzato da Forza Italia (presso l'Hotel Maggior Consiglio, via Terraglio 140)

Ma
Allo
Sta hanno servono
Sei
Una allo
Nomina
No no
No no
Allo
Ma io
Assalto sei sette la testa da innovativa verbale regalando abbia ma vero alla
Dinanzi a un uomo teresiana Ondina andiamo anglo-indiana
Rimandiamo quando siamo siamo pronti a lavorare prova D'Alema
Paolo esame ai saranno famosi
Il futuro dovrà
Dato vediamo si
Un lunedì
Si si rilevanti ma anche Maddalena dinamica
Iniziano ma a
Sì aveva regolare Avant no
Serena no no no no no
Va Borrelli
Va
Per fa adesso a carina lo aveva
A è secco allo aveva allora lo auto o lo
Tornata va denominato eliminare no no no porre una
Iniziava la banda larga minerale ma
Non era aveva a
Sì
Ma tema aveva
Buona s'diamoci funzione sì funzione
Buonasera a tutti
Adesso ecco solo una nano tipi di servizi o cerchiamo anche di aprire le le i pannelli dietro in modo tale che si possano stare un po'più comodi vi ringrazio
Allora
Cari amici care amiche io evidentemente non posso che ringraziare tutti voi che avete voluto partecipare a questo
Tappa che avete voluto partecipare a questo convegno beh ringrazio evidentemente in primo luogo anche il relatori
A cui non tranquilli io non intendo assolutamente sottrarre tempo anche perché spesso e volentieri avete modo di sentirmi mentre invece i relatori di oggi non sempre avete modo di sentirli
Il tema che noi abbiamo scelto per questa per quest'incontro è Forza Italia porta i libertà
E questo noi lo abbiamo inteso nelle sue varie forme ovviamente oggi cercheremo di dare anche a questi a questo tema Forza Italia qualche libertà ha un carattere in qualche modo internazionale in cui si vede
E quelli che possono essere i rapporti della di Forza Italia e questi esigenti libertà in relazione alla Regione in relazione al governo in relazione all'Europarlamento e via di questo passo
Il nei confronti dell'economia che oggi abbiamo rappresentato io vorrei fare emergere fondamentalmente una circostanza forza Italia cerca di attenti ere ai propri obblighi ai adempiere alle proprie promesse che perché non siano promesse elettorali ma perché siano concrete realizzazioni
E fondamentalmente la promessa era un quella di riformare e ammodernare l'Italia
E questo credo che Forza Italia vada facendo malgrado la difficile contingenza e in tutti i settori io vi accenno soltanto ai temi che sono stati toccati di recente voi tutti riconoscente ma solo per capire quanti siano
I temi affrontati abbiamo sono stati toccati temi la scuola dell'insegnamento
La materia previdenziale la giustizia civile e venale la riforma dell'ordinamento giudiziario il mercato del lavoro i sistemi istituzionale la tutela della sicurezza che è stata molto approfondita alle grandi opere una riforma si sta approntando una riforma fiscale che renda
Tutto più giusto e anche più equo e più rispettoso di quelle che sono Felipe siamo chiamati diritti naturali anche di cittadini
Tutti temi che sono stati toccati con coraggio e con coerente e in cui Forza Italia il motore
è il motore del cambiamento
Io non non voglio richiamare quello che abbiamo fatto quello che avrebbero fatto gli altri che sono solo uniti dal desiderio di fermarci in quest'opera di rinnovamento vorrei solo ricordare a tutti noi
Relatori non ma soprattutto a tutti noi quali sono gli obiettivi
Che ci siamo assegnati e l'esigenza etica e morale di raggiungere questi obiettivi perché io credo che poi alla fin fine oggi credo che dimostriamo a noi stessi
Ai nostri alleati
Ai nostri avversari e che noi alla fin fine siamo noi i veri liberali siamo noi i veri riformatori siamo noi i veri europeisti siamo noi i veri occidentali perché oggi con coerente con coraggio dimostriamo
Che gli impegni che ci siamo sunto cerchiamo di mantenerli e mantenerli con dignità decoro ma permetta ecco visto siamo noi
Tante cose che alle volte vengono dette vorrei dire al anche alla stampa Emilia bene siamo ma anche e soprattutto a questo
Vediamo anche di farlo sapere a tutti
Non posso per ringraziarli grazie a tutti
Io credo che adesso intervenga
Ma l'altro vice governatore Fabio Gava ora
Chiaramente un innanzitutto un saluto di benvenuto a tutti gli amici che sono intervenuti un saluto particolare
Franco Frattini gli esattori a Renato
Maurizio Sacconi lo lo dico per ultimo perché Maurizio di casa e quindi giustamente
Nel caso di creare un detenuto anche tutto ai nostri ospiti molto inferiori
La credo purtroppo per impegni di un giorno ritratto durante l'introduzione dell'altro coordinatore provinciale quindi credo che a nuovi sia dato il compito parlo vive tu per me
Di occupare uno spazio breve in attesa dell'intervento più così sicuramente principale della serata che sarà quello il ministro Frattini ma anche degli altri amici che sono qui con me su questo tavolo
Aldo Baruffi poco fa diceva che Forza Italia assunto un impegno fondamentale un impegno difficile cioè quello di cercare di innovare profondamente questo Paese
Nelle necessità delle riforme strutturali che ormai da più tempo si richiedono e che come noto spesso sono difficili faticoso in richiedono anche tempi di attuazione non certamente Brady
Ecco io credo che riunioni ovviamente spetta il compito questa selva di fare un ragionamento
Forse a me spetta uno dei compiti più difficili perché data la mia competenza attuale livello regionale sulle politiche sanitarie credo di poter affermare anche forse questo rappresenta uno di compiti più difficili nel innovazione nella trasformazione che evidentemente anche questo settore questo settore più di altri necessità
Però io credo che il nostro partito il nostro movimento si è sempre presentato con il desiderio con la voglia di ragionare con gli elettori non di
Fare degli slogan solamente degli slogan rettorali certamente questi ci sono fanno parte nelle politiche di comunicazione come si suol dire ma rappresentano come dire un aspetto comunicativo che riguarda un po'tutte le forze politiche in realtà il nostro modo di essere è un modo di essere spesso ragionato spesso pacato con cui cerchiamo di affrontare in maniera pragmatica e seria i problemi che il Paese ha di fronte
E quindi in questo breve spazio che ho a disposizione io volevo approfittare di questa occasione per sviluppare un brevissimo ragionamento appunto
Sulle politiche sanitarie non solo quelle regionali ma direi quelle nazionali anche in qualità del ruolo che occupo attualmente come coordinatore degli assessori regionali alla sanità ma direi internazionali
Perché sempre di più questo fenomeno è un fenomeno che ha sviluppi di interesse internazionale e direi soprattutto di interesse europeo
Non solo per fu prefetto d'un allargamento in atto da quindici a venticinque non solo per la mobilità
Dei pazienti e delle professioni che la nostra Costituzione europea prevede ma anche per quelle necessità di verifica e di confronto che un Paese moderno deve fare rispetto ai propri sistemi perché questi siano efficienti la comprensione della loro efficienza la fa confrontandoci evidentemente con quello che avviene anche negli altri paesi europei
Che non meno di noi stanno passando un importante grave momento di trasformazione dal punto di vista sociopolitico che certamente impone delle cambiamenti dell'innovazione
Anzitutto quindi dicevo la trasformazione della nostra società della Società europea una società che come avviene in tutto il mondo occidentale
Resta vivendo più a lungo anche perfetto per la qualità della bontà delle politiche sanitarie che qui dove è stata la culla dello stato sociale si sono nel tempo attuate che sviluppa ma questo aspetto ma demografico evidentemente impone anche riflessioni più ampie dal punto di vista dicevo europeo internazionale del punto di vista nazionale dal punto di vista regionale
Perché certamente in questo confronto con l'Europa noi abbiamo un tasso di invecchiamento che più alto di quello che avviene per la media europea di quello che avviene in molti altri Paesi europei con lui confrontabili
E all'interno del nostro paese questo tasso di invecchiamento e per la Regione Veneto un ulteriore elemento di gravità rispetto anche a molte altre regioni italiane questo è contenuto questa analisi contenuto in maniera precisa
Nel nostro programma regionale di sviluppo rapido uno dei punti di partenza su cui abbiamo costruito evidentemente il futuro delle politiche regionali
Non solamente nell'ambito sanitario e socio sanitario ma in tutti gli ambiti che evidentemente da una valutazione dell'aspetto demografico devono forzatamente partire
Il confronto con l'Europa ci pone
Problemi di mobilità come ricordavo dei pazienti dei professionisti ci impone anche problemi di eccellenza perché sempre di più sarà necessario immaginare una rete di eccellenza europea nel settore sanitario
Che possa confrontarsi alla pari con gli altri Paesi europei e credo che questo sia una realtà che per alcune regioni del nostro Paese sicuramente per il Veneto è una realtà che già di fatto dei profili
Di promozione i profili che le consentono di stare a pieno titolo in Europa
Ma questo non è ancora un elemento unificatore nel nostro Paese nel nostro Paese dove ancora molto elevate sonore disomogeneità legate a questo settore
E poi vi sono ovviamente sullo sfondo gli aspetti economico-finanziari
Che nella guerra in generale nel settore sanitario in particolare rappresentano probabilmente il problema dei problemi anche qui si impone un confronto con gli altri Paesi europei
Ma un confronto serio non un confronto gridato come talvolta l'opposizione ama fare in questo settore così delicato così emotivamente coinvolgente qual è appunto quello delle diritti sociali e civili qual è appunto quello anche dei diritti sanitari e questo confronto con i Paesi europei ci dice che certamente il nostro Paese a uno stanziamento in rapporto al prodotto interno lordo inferiore alla media europea per quanto riguarda la sanità ma certamente oggi di uno Stato moderno non possiamo solamente guardare uno dei settori uno degli ospiti del welfare dobbiamo guardare l'Uefa nel suo complesso
E sappiamo perfettamente invece che questo Paese rispetto alla spesa previdenziale spende qualche punto in più rispetto alla media europea e quindi è evidente che si impone da noi più che altrove
Un obbligo di riallocazione più corretta delle risorse spostandoli dal settore previdenziale al settore sanitario
Si impone forzatamente come per gli altri Paesi europei perché questo dipende degli aspetti demografici dell'allungamento della vita quando si vive più a lungo occorre andare in pensione più tardi occorre spendere di più per la sanità perché si è più vecchi
Ma questo da noi si impone o si imporrebbe comunque anche se noi avessimo rispetto all'andamento demografico un andamento sostanzialmente analogo a quello degli anni scorsi e quindi la necessità del confronto serio sulla congruità delle risorse se vuole veramente essere appunto serio non può non tener conto di questi fattori che spesso invece vengono degli intricati dei nostri avversari
Ma debbo dire che si dimentica anche un altro fatto importante fondamentale e quello che questo governo del due mila e uno a stanziato una forte integrazione
Del cosiddetto Fondo sanitario perché correttamente non si potrebbe più parlare di fondo sanitario una somma che Mauro così per capirci
Che non era certamente è stata prevista nei governi precedenti al centro sinistra credo che questo sia un elemento da cui si deve partire
Certamente poi oggi assistiamo e anche qui ci si riporta il confronto europeo con la crescita della spesa che è molto più ampia rispetto alla crescita del fondo in tutti i paesi europei la spesa sanitaria ha un andamento di crescita che si colloca tra il sei e l'otto per cento all'anno
A fronte di una crescita del del prodotto interno lordo che è molto più bassa a fronte di una crescita del fondo sanitario che è di circa la metà questo inutilmente impone alcune valutazioni importanti sul patto di stabilità e sulle scelte che devono essere affrontate quindi quali possono essere le prospettive future
Per la nostra sanità della nostra politica sanitaria sul versante economico-finanziario sul versante della spesa noi dobbiamo violentemente
Non solo ottimizzare e razionalizzare le risorse ma anche porsi il problema se sia giusto che di fronte una crescita di questo tipo che espone in maniera dilatata
Appunto la possibilità di investimento di spesa nella sanità rispetto alla crescita della spesa si sia giusto
Ripeto mantenere il patto di stabilità in maniera così rigida anche per quanto riguarda questo sotto la nostra attività ed è la nostra politica e sociale
Molto spesso molto frequentemente il ministro Tremonti ama parlare
Non di un patto di stabilità e crescita ma di un patto di crescita e stabilità io credo che nella crescita se diamo uno una corretta accezione a questa parola questo significato non possiamo non considerare anche i diritti sociali e civili che sono garantiti
Della nostra Costituzione certamente il diritto alla salute un diritto costituzionale garantito appunto dalla nostra Carta ma non sono solamente le politiche finanziarie che hanno interessato il settore sanitario in questi anni sia sul piano governativo sia sul piano regionale
Noi abbiamo introdotto un'attenzione alla prevenzione vera non quella dichiarata
Molto spesso vuota parola non attuata la prevenzione si attua attraverso appunto gli stili di vita quella che correttamente viene definita la prevenzione primaria
E credo che non vi sia stato nessun governo che abbia su questo versante avuto un impegno così continuo e così pressante così come questo avviene anche a livello regionale
Occorre evidentemente una maggiore attenzione della cosiddetta sanità sul territorio anche qui non uno slogan non uno parola vuota come spesso è avvenuto nel passato ma una concreta azione politica fatta di contenuti fatta di obiettivi fatta di traguardi
Il documento che le regioni tutte
Anche quello del centro sinistra grazie all'impegno del coordinamento del ministro hanno sottoscritto recentemente a Cernobbio su alcuni patti di innovazione della sanità futura rappresentano un punto i fondi importante sullo sviluppo della sanità
Sul sul territorio che certamente oggi rappresenta una linea concreta di azione e non una quota parola come spesso è avvenuto ma anche la ricerca che ad esempio la nostra regione rappresenta ancora un elemento di difficoltà
Rispetto anche al confronto con altre Regioni italiane europee è un settore su cui occorre intervenire e investire molto e credo che alcune scelte che sono state fatte recentemente proprio ieri abbiamo insediato la essa al Factory
Prima Regione in Italia che sviluppa un programma di ricerca sulle cellule staminali attraverso un investimento importante con due tavoli uno a Padova una Venezia di interesse regionale
Che ha credo ha rappresentato un interesse per il mondo delle ricerche per il mondo accademico veramente molto impegnativo e anche direi Claro anzi devo dire in questo momento unico ma non è certamente solamente l'aspetto della ricerca io penso che tutte le politiche che sono state finora improntate dalla riorganizzazione evidentemente ospedaliera al nuovo piano socio sanitario che in esame la Commissione al nuovo piano sangue considerato da tutti un piano innovativo sul piano sul sotto l'aspetto organizzativo sotto l'aspetto anche delle dimensioni
Con cui affrontano i problemi con cui si affrontano i problemi e preso anche ad esempio da molte regioni italiane credo che rappresenta un concreto impegno di come la Regione nell'ambito delle pur con limitate risorse intende evidentemente sviluppare un'azione di riorganizzazione complessiva delle nostre politiche sanitaria
La sanità pubblica è una sfida difficile
Sia nel continuo equilibrio tra costo e beneficio sia nel processo organizzativo che doveva essere insieme grande e Piccolo
Deve essere grande perché nella sfida evita guardi miglioramento gli obiettivi non possono che essere molto elevati
Ma deve essere anche piccolo perché nella gestione quotidiana della cosiddetta qualità percepita si misurano spesso le qualità appunto percepite di un servizio che come tale interessa tutti gli utenti e tutti i cittadini
La lettura la rottura di schemi consolidati la riorganizzazione del sistema ci impongono un grande processo di innovazione che deve essere guidato e non subito in questo ci stiamo impegnando grazie
Abbiamo avuto modo di dare uno sguardo alla Regione e adesso invece daremo uno sguardo al nostro Parlamento europeo con la Lia Sartori che una cara amica
Impegnata
Buona sera tutti
Vedo che siete veramente numerosissime Fellini vuol dire
Sì verso soprattutto verso di noi ma soprattutto verso il ministro Frattini Maurizio Sacconi e il vostro gruppo dirigente di Treviso c'è stata una risposta importante a questa chiamata
Io userò
La decina di minuti a mia disposizione tentano anche di usarne meno perché sono convinte gli hospice siamo qui soprattutto per ascoltare Franco Frattini per quello che rappresenta noi tutti
E per il nostro Paese in questo momento
Qui io userò questo tempo per raccontare di un'esperienza e trarre da questa esperienza alcune considerazioni
Io ho vissuto questi cinque anni il parlamentare europea e prima di tutto ci sono arrivata comunque con un po'di arroganza
Convinta che l'esperienza che avevo fatto a livello regionale importante
In fondo mi avesse preparata a a svolgerlo tiene con competenza e con capacità tutti i ruoli della politica quando sono arrivata lì ho capito che non era assolutamente vero mi sono trovata in un mondo diverso da quello in cui siamo abituati noi qui nel nostro Paese
Dove sono diversi gli argomenti che si trattano a volte anche non non molto posseduti da noi italiani e sono diverse anche le regole del gioco anche diverso il modo in cui si lavora e quindi deve essere fatto un lavoro importante
Per per entrare
Nel Parlamento europeo per farsi apprezzare per farsi conoscere tenendo conto che c'è una regola quasi Ferrea
In Europa ed è quella che il primo il primo mandato di parlamentare quasi non conta
No ti considerano un apprendista
Leffe solo dal mandato successivo cominciano a ritenersi degno di una qualche attenzione comunque di poter portare avanti ad affrontare qualche Bossi di un qualche rilievo anche perché negli altri paesi europei i parlamentari ben campano la fortuna di essere eletti su liste bloccate dover fare le campagne durissime che dobbiamo fare noi
Siamo l'unico Paese in Europa non soltanto di quindici ma addirittura dei venticinque dove si vota con la preferenza
Per far discorso è un esempio il nostro capogruppo Petrini che peraltro se voglio vedete nella persona estremamente giovanile estremamente anche così e con tanti anni a davanti ancora di politica è in Parlamento europeo dalla dalla dal Parlamento europeo dal settantanove da venticinque anni
Parlamento e non c'era assolutamente nulla di scandaloso è è una è una via di mezzo fra una carriera diplomatiche è una politica e quindi ho tentato di affrontare questo mondo di capirlo di entrarci un po'alla volta garantendo anche assieme
Alla metà del nostro gruppo San sicuramente Harnack fra questi una presenza costante e ci sono state delle cose che sono balzate immediatamente negli attenzione una di queste è stata la scarsa considerazione di cui godeva il nostro Paese nel novantanove
Una scarsa considerazione secondo me che non era legata non l'evento specifico un acquisto a quel governo
Tentando di approfondire la questione discute di confrontarmi anche con con i vecchi di pochi vecchi dirigenti che c'erano
Ho capito in realtà il nostro Paese a differenza di altri pur essendo stato un Paese fondatore dell'Unione Europea
Pur essendosi pur essendo un grande paese che ha sempre fatto parte delle grandi potenze industriali pur facendo parte del blocco di grandi Paesi nell'Unione e però probabilmente aveva investito poco in euro
Cosa vuol dire investire poco in Europa vuol dire che mentre altri paesi di solito si ricorda la mitica Spagna ma non è stata solo la Spagna anche anche in Irlanda anche Portogallo anche nel Regno Unito
Quando avevano un esperto molto capace molto bravo decidevano di mandar loro
E quando avevano un politico che ritenevano capace bravo decidevano di mandarlo in euro
Noi negli anni solitamente abbiamo fatto l'esatto contrario
Perché mi sono chiesta ma secondo me perché siamo stati un Paese che per cinquant'anni è stato molto ripiegato su se stesso sui suoi problemi interni e quindi ha ritenuto magari anche in buona fede che le migliori energie che arriva di di politici e di Esperti e di dirigenza dovevano essere utilizzati prima di tutto qui all'interno del nostro Paese e caso mai fuori dall'Italia si dovevano mandare quelli meno preparati meno capace
E qui sta l'abbiamo l'abbiamo pagato più chiare
E noi abbiamo avuto la fortuna che il Presidente Berlusconi
Nel novantanove è stato eletto anche in un parlamentare europeo e per due anni ha svolto tra ha svolto una funzione di parlamentare europea come sa femme a luglio quando vi raccontano
Che quando entra in una sala Alessi magari sta aspettando gli ospiti mette a posto anche i tovaglioli voglio dire è proprio vero e proprio così non lui vuole mettere ordine dappertutto cioè vuole vorrebbe vorrebbe un mondo non solo felice ma anche per far una persona così non poteva fare come ha fatto lui ha garantito tre giorni al mese lui era con noi ti ricordi quell'atto a Bruxelles vostra sport più di tanti saggi forse parlamentari tre giorni e in quei tre giorni non poteva non capire quanto vi ho detto cioè la scarsa considerazione capirne anche i noti e da lì è nato il suo impegno per risalire la china no e qui appena e il tratto appieno abbiamo vinto le elezioni del due mila uno appena diventato Presidente del Consiglio ha fatto un investimento importante per la prima volta nella storia di questo Paese un Governo italiano ha fatto l'investimento importante in Europa
E ha cominciato per esempio dalla nostra rappresentanza no rappresentanza è quel quelli quell'ambasciata italiana del governo italiano presso le istituzioni comunitarie per presso l'uno riunioni europea
è cominciato da lì perché si è chiesto come mai nella nostra rappresentanza ci fossero quarantasette più o meno persone partire dall'usciere per arrivare all'ambasciatore e in quella inglese mi ha distratto accettano
Però detto o loro sono spacconi onori non abbiamo capito nulla
E allora ha cominciato ad investire in persone che ci consentissero di risalire la china e di monitorare passo dopo passo tutte le decisioni che vengono prese nell'Unione Europea
Cosa che non ha finora il nostro paese non è mai riuscita a fare una magnifica
E questo comincia ad esserci ha riconosciuto e per la prima volta nel due mila due nel due mila e tre i colleghi europei quando eravamo nelle nostre Commissioni hanno cominciato affermarsi un attimo e a chiedersi che cosa pensa Rita
Vi assicuro che questo nei primi due anni del nostro mandato non era mai successa mai successi ovviamente quando avviene un fatto di questo tipo non è che avvenga diciamo così in modo indolore non è che sia stato per tutti apprezzato questa improvvisa presenza nel nostro Paese sullo scenario europeo e poi anche internazionale
E qui abbiamo avuto anche molti critici che tutti voi conoscete perché sulla stampa italiana vengono pubblicate solo il critico e non vantaggi però io credo che noi dobbiamo e questo lo dobbiamo al presidente Berlusconi al ministro Frattini io credo che voi abbiate tutti giusto con grande orgoglio mi auguro e con grande soddisfazione
Che in queste ultime settimane anche la stampa internazionale obtorto collo ha dovuto cominciare riconoscere che l'Italia ha una politica estera
E che l'Italia nella sua nella politica estera che ha sa dimostrare permessa determinazione coraggio posizione conosciute riconoscibili
Beh io credo che sia la prima volta che nella storia del nostro Paese all'Italia comincia ad essere timidamente anche dalla stampa internazionale riconosciuto questo fatto ed è cosa fatta noi dobbiamo andare orgogliosi
Perché il merito e tutto di casa nostra noi dobbiamo dirlo fuori ma è tutto del presidente Berlusconi e del ministro Frattini
E allora per chiudere questa questa mia considerazione che però vi dà il segno di come è cambiato il ruolo dell'Italia sullo scenario internazionali in questi in questi due anni ma soprattutto in questi ultimi mesi io credo avete visto per esempio come viene riconosciuto ruolo Della Croce Rossa Italiana
Che sta svolgendo sullo scenario
Pallonata la croce
Forza Italia
Sono Peqin vi assicuro che quando lo fanno lo fanno proprio perché ci sono costretti perché se potessero fare a meno lo farebbero molto ma molto volentieri e allora io credo che non siamo riusciti ad ottenere questo
Per chi ognuno di noi attentati
Non sappiamo si sia riusciti fino in fondo di interpretare le indicazioni che il Presidente Berlusconi ceda chiara quello di essere di lavorare sempre di essa determinati
Di essere e nasce
Deve lasciarsi fuorviare dalle critiche
U peggio a volte dalle maldicenze ci vuole distogliere l'attuazione da un lavoro serio e produttivo
Per portarti a discutere piccole cose che poco hanno a vedere con la stagione straordinaria che stiamo vivendo perché obbliga noi tutti ad ha davvero improbo adesso considerazione volontà di avere una grande politica come in fondo è stata la grande politica
Quella che ha dato origine all'Europa quasi ormai più di cinquanta anni fa quando dei padri fondatori hanno avuto il coraggio di pensare chi Mattera ricoperta di Maccieri si potesse creare uno spazio di non soltanto di sviluppo di benessere ma anche di democrazia di libertà e di Tabacci oggi la pace dopo son tanti in un po'messi in discussione
Noi vogliamo che la grande politica quella che ci fa essere qui questa sera ci consente di essere quelli che ci portano fuori da questa situazione grazie
In Europa
E questo vale anche per l'onorevole Brunetta a quei chiediamo
Perché lo sguardo
Rocca anche lo sguardo sempre così lucido Shuttle l'aspetto economico nostro contesto economico
Con la con la consapevolezza se gli è arrivata al Parlamento europeo lei ha detto con l'arroganza io dico con la consapevolezza per lavoro politico fatto decenni precedenti io sono arrivato con l'arroganza del professore universitario che è ben peggio
Di di quella dei politici di quello dei politici e le stesse
Bruciature
Che ha avuto via le ho avute anch'io
Non vi racconto i primi anni perché li ha raccontati lei racconto
L'ultima parte per conto due storie anch'io
Il semestre di presidenza italiano ma di cui poi parlerà il capo del del semestre dire Franco Frattini e e quello che è successo
Ieri
Al Parlamento europeo proprio quindi aggiornato aggiornata e semestre
Con quell'accumulo
Di responsabilità di presenza di forza politica di leadership
Che gli hai individuato
Noi ci siamo presentati perché era il nostro turno questa Pepe che a rotazione
Tutti i Paesi presiedono europea ancora per poco perché poi cambierà matta ancora per il momento non avevamo questo semestre di presidenza e in questo semestre di presidenza accadevano alcune cose fondamentali
Cadeva intanto alcune scelte
Di politica economica e finanziaria decisive per rilancio economico dell'Europa e poi cadde IVA per ragioni storiche per ragioni diplomatiche cadeva la Conferenza intergovernativa son due cose diverse dentro il semestre ciascun Paese cerca di mettere il proprio sigillo ma rispetto ad alcune direttive alcune scelte fondamentali
E poi casualmente capitano nei semestri non in tutti delle grande conferenza governativa e cioè e i trattati che segnano la progressione dell'Unione europea da quello di Maastricht e di Amsterdam di Nizza di Roma
E così bene nel nostro semestre toccava la Conferenza intergovernativa che avrebbe dovuto approvare la Costituzione europea cioè la convenzione
Allora il semestre che i la Conferenza intergovernativa che avrebbe dovuto approvare la convenzione e perciò la nuova Costituzione europea
Per questo c'eravamo per il preparati per questo il presidente Berlusconi aveva fatto una opera fondamentale di convergenza di avvicinamento strategico
Delle varie posizioni la convenzione aveva lavorato e si doveva trovare la quadratura finale
Per dare all'Europa
Entro la fine dell'anno scorso
Dell'anno passato
Una decisione
A livello intergovernativo cioè a livello di trattato di approvazione della convenzione
E successivamente i singoli Paesi avrebbero dovuto ratificare comprò preferendo un contropiede ci sia un istituzionali questa Costituzione per poi firmarla a Roma
Il nove di maggio
Dell'anno successivo cioè tra tre settimane
Prima delle elezioni europee in maniera tale che i dieci nuovi Paesi che si dell'allargamento
Potessero entrare dentro
Un'Europa con un'unica costituzione io avevo messo in piedi un libretto che adesso è uscito proprio per seguire questa questo percorso ho dovuto cambiarlo tre volte perché nel frattempo è successo qualcosa
è successo che
Un gruppo di Paesi e su questo vi invito a una riflessione
A lo citava anche via prima mal sopportato
Il protagonismo verità
è un gruppo di Paesi due sostanzialmente che non abito attenzione neve alla al conflitto o al discreto tutt'altro fanno i loro interessi come noi facciamo i nostri però finalmente noi facciamo i nostri Germania e Francia il famoso direttorio famoso asse si è opposto
Al lavoro
Al protagonismo alla serietà della costruzione europea che l'Italia stava portando avanti
E ci hanno impedito
Di
Chiudere positivamente
La Conferenza intergovernativa perché non si potrà avere una costituzione europea prima delle elezioni europee anche se adesso pare che dopo i fatti spagnoli il cambio di governo in Spagna e così via
Ci sia la possibilità per raggiungere questo obiettivo a giugno-luglio
Nella speranza entro l'anno perché avete una costituzione europea come ha voluto ha costruito ha voluto fermamente presidente Berlusconi è fondamentale per dare un protagonismo all'Europa a venticinque
Francia e Germania
Hanno per la prima volta
Messo i bastoni tra le ruote al protagonismo dell'Italia ma perché per la prima volta l'Italia è stata protagonista
E non dobbiamo avversione troppo a male Franco mi dispiace per te idee per il nostro Paese non dobbiamo addizionale perché è il segno
Questo della nostra forza
E guardate che se si raggiungerà la costituzione a giugno a luglio o a settembre ottobre
Al novantacinque per cento il merito sarà di questo signore qua
I compromessi negoziali quelli Napoli
Che tu hai guidato top abilità i compromessi negoziale i centinaia di compromessi negoziali di avvicinamento sono stati raggiunti dal presidente Berlusconi e dal ministro Frattini
E su questi compromessi negoziali
Si costruirà
La Costituzione europea mancavano due elementi su cui Spagna e Polonia era hanno fortemente che contrari perché dovevano arretrare rispetto alla alla conferenza interrogativa di Nizza adesso la Spagna per ragioni che conosciamo molla non molla solo su quelli Mola anche su qualcos'altro ancor più grave ma come dire rispettiamo gli amici spagnoli e le loro scelte ma sui novantacinque compromessi negoziale
Si è costruita si costruiva si fonderà la Costituzione europea per cui forse non si fermerà a Roma non importa ma questa costituzione europea avrà un marchio antico Silvio Berlusconi Franco Frattini
Guardate
Piccola cronaca
Di un esito non ancora positivo non dico fallimento di un esito non ancora positivo ma per dire della forza dello sforzo della fatica dell'impegno che ci abbiamo messo tutti quanti
Per non parlare degli impegno che abbiamo messo nel semestre di presidenza per l'impegno di Tremonti che tra l'altro
Il noi ahilui
Ha salvato
Ingrati Francia e Germania dalle dalle volte della commissione
Evitabilità
Forse si poteva essere un po'più ricattatori e cioè dire e muovere non essere bacchettato sul patto di stabilità
Approva la Costituzione invece hanno voluto come dire essere salvati sul patto di stabilità li abbiamo salvati noi li ha salvati il nostro beneamato
Giulio Tremonti in cambio pensano fottuto
Sollevato il velo in termine tecnico diplomatico te hanno potuto sulla Costituzione europea ma stiamo siamo bravi
E stiamo anche negli anni ed è la prima volta e
I cattivi della classe sono stati loro e per la prima volta l'altra volta li abbiamo salvati noi io quando vado alle riunioni posso dire a francesi e tedeschi state buoni perché li abbiamo salvati l'Italietta li ha salvati e devo dire abbiamo un bel credito da questo punto di vista e questa è la parte positiva del semestre
Il panda Ezio action plan sulla politica economica le tante direttive il lavoro fatto pacchi di roba che abbiamo approvato e questo si sedimenta nel tempo siamo un po'in ritardo cinquant'anni
Di scarsa presenza a Malagrotta manufatto le congratulazioni pallottole centrodestra Brunetta ti copre le professor Brunetta ha vinto Schumacher
Ingrata tante pensati questo perché la Ferrari e la Ferrari Schumacher Schumacher e l'Italia politica in Europa non c'è la senatrice questa è la realtà guardate che questo attentato Lecce non non è sbagliata non è offensivo perché l'Europa delle delle dei formaggi vede delle scarpe delle piastrelle vede le automobili c'è l'Europa della politica non c'era adesso c'quindi abbiamo né l'orgoglio la consapevolezza ultimo punticino ieri
Ieri abbiamo dovuto lottare in maniera furibonda su due cose
Antitaliana tutte e due portati avanti scientificamente dalla sinistra ce l'ho in mente lo ci facciamo un mazzo tanto per costruire quell'Italia non per Berlusconi dell'Italia
Una posizione di
Leadership giusta che chieda alta dal nostro pillole inoltre numero di abitanti e dall'essere soci fondatori del club e così via
Ecco per tutti questi anni lorsignori della sinistra cosa hanno fatto
Hanno giocato al Parlamento europeo hanno giocato in Europa per far del male
Al governo Berlusconi e far del male Alitalia cioè senza curarsi che facendo del male al governo Berlusconi facevano del male a vita
Due cose ma ce ne sono duecento ne abbiamo vissute subite partite duecento le ultime due di ieri ponte sullo stretto di Messina
Questi signori cioè lorsignori i i ministri avevano trattato durissima mente un tanto a me non tanto e pertanto meno tanta terra l'ho fatto una lista di ventotto grandi opere con finanziario dall'Unione Europea che dovevano essere nell'equilibrio generale tra cui il ponte sullo stretto di Messina che aveva un venti per cento di finanziamento europeo
Cosa hanno fatto
Gli altri signori
Pur di fare un dispetto
Uno sfregio al governo Berlusconi
Hanno tentato e per una volta i giudici che la seconda volta no cosa hanno fatto
Hanno presentato un emendamento che è stato votato da quasi tutta la sinistra da quasi tutta la sinistra
Perché celare la priorità del ponte sullo stretto di Messina e quindi cancellare quel venti per cento io vedevo i colleghi che votavano quell'emendamento titolare come pazzi di sinusite cretini cioè vi togliete il venti per cento senza sostituirlo con un'altra cosa perché avrei capito no al ponte sullo Stretto di Messina ma il ponte solo dello Stretto dicevate la pista sempre italiano no non quell'opera ma un'altra opera il venti per cento a rimanere in Italia
Questo il punto no quel tizio cancellando tutto ciò detto di Messina tutti gli altri infelici come Pasqua per quel venti per cento si andava redistribuire nei ventisette progetti rimanenti
Abbiamo dovuto hanno dovuto recuperare la cosa
Con violenza ieri abbiamo votato e abbiamo ripristinato il ponte sullo stretto di Messina
Ecco questo è quello che fanno i signori Valentini contro il governo Berlusconi senza curarsi
Che vanno contro l'Italia
E la seconda cosa avevano programmato e in questo ci sono intanto in usciti ma solo in parte un altro pacchetto dono alla al nostro Paese
Con una relazione
Schifosa sulla libertà di informazione in Europa con particolare riferimento all'Italia dentro cui noi veniamo trattati come l'Uganda o il Burundi non se ne vogliano allora l'Uganda e Burundi c'è un Paese dove non c'è libertà di formazione eccetera eccetera io quasi quasi stavo per dire sì è vero perché a lui non ci lasciano mai parlare
Però siccome siccome eravamo noi accusati né in questa terra si dice Bacon che bastona no sinceramente abbiamo resistito e devo dire via Franco per la prima volta l'intero partito popolare europeo l'intero UNC all'intera altra destra e cioè l'età del Parlamento europeo
Si sono sentiti loro offesi per la nostra offese
E guardate che non era mai successo è una cosa che ha fatto i brividi mi ha fatto i brividi
Cioè mentre fino a ieri le offese all'Italia erano le offese all'Italia
E gli altri tutto sommato il Genoa sì ma solo per i degli italiani sono baruffe degli italiani eccetera eccetera grazie a Berlusconi grazie a questo signore grazie al semestre grazie al lavoro i due umili parlamentari eccetera eccetera che hanno visto
Be'questa volta questa volta
Questa ennesima offesa strumentale finalizzata solo alla campagna elettorale è stata vissuta come un'offesa a tutto il Partito Popolare Europeo e metà del Parlamento europeo
E metà del Parlamento europeo si è rifiutata di votare questa questa relazione di partecipare al voto
L'alloro vinto
Si è trasformata in una grande vittoria per noi di grande solidarietà né i nostri nei nostri confronti per la prima volta e questo ci fa ben sperare Franco ci fa ben sperare via sulla prossimo sul prossimo ma dato il Parlamento che però perché abbiamo imparato
Un anche velocemente abbiamo dei crediti da riscuotere discuteremo anche a nome vostro
Care amiche cari amici io non non svolgerà un intervento perché al punto in cui siamo abbiamo poco tempo al meglio il nostro Franco Frattini ha poco tempo a disposizione ed è giusto
Lasciare che gli svolga il suo intervento quello più atteso ovviamente perché poi sapete a un impegno internazionale proprio qui a Treviso molto delicato
Perché riguarda il primo incontro con il nuovo governo spagnolo che come sapete ha compiuto o sta compiendo scelte che a mio avviso possono risultare particolarmente critiche per la soluzione della difficile crisi irachena
Io voglio soltanto ringraziare Franco per aver accettato questo invito che li pose alcuni giorni fa quando le condizioni della situazione non aveva assunto ancora quella maggiore gravità determinata dalla dalla dal sequestro degli dei quattro italiani ma in un momento nel quale già le cose si presentavano in tutta la loro complessità ed egli aveva programmato questo viaggio negli Stati Uniti Piaggio importante lasciatemelo dire
Che ho particolarmente apprezzato il modo con il quale Eliana fino in fondo valorizzato la sua posizione di alleato di alleato leale del degli Stati Uniti
Facendo leva su questa per dire alcune cose con franchezza anche alla presidente dell'amministrazione americana
Quelle quelle cose che oggi egli ci dirà meglio che costituiscono linea del Governo italiano per affrontare la situazione irachena in termini tali da dare una prospettiva di sicurezza quelle popolazioni non abbandonando le al loro destino
Come accadrebbe nel caso di uscita delle forze militari della coalizione con tutte le conseguenze facilmente prevedibili soprattutto man mano che ci avviciniamo alla fatidica data del trenta giugno quando il Governo del Paese passerà nelle mani di un governo iracheno io voglio soltanto aggiungere che egli credo abbia scelto nonostante questi impegni di essere qui con noi oggi nella convinzione nella consapevolezza di una elezione straordinariamente difficile da altrettanto importante difficile perché è evidente
Che
Per il governo questa condizione
Determinata insieme dalla crisi politica internazionale dall'instabilità politica internazionale dalla vicenda irachena in modo specifico e allo stesso tempo dal persistere di una stagnazione economica in tutta l'Europa occidentale
Questa condizione per qualunque governo significa una difficoltà straordinaria
Non dimentichiamo che poi questo governo ha vissuto nel più recente passato due due oltre a due guerre una crisi finanziaria internazionale quella legata alla crisi delle Borse
Nordamericane una crisi finanziaria Interna come quella che lega visto sommarsi le vicende di Cirio e di Parmalat in queste condizioni noi ma sappiamo di affrontare una prova elettorale difficile
E e sappiamo che la gente guarderà più al mezzo bicchiere vuoto che al mezzo bicchiere pieno ne siamo assolutamente consapevoli e che quindi non basterà soltanto ricordare ciò che abbiamo fatto io a questo voglio solo aggiungere una cosa ricordiamo agli elettori
Qual è l'alternativa Noemi
Cosa significherebbe il nostro indebolimento penso in queste ore anche guardando la vicenda di Melfi
Ma la vicenda di una cioè di un punto nodale del risanamento la più grande industria italiana che non è ancora avvenuto
Eppure ci sono forze forza legata alla nostra sinistra politica che stanno giocando lo sfascio lo scasso incredibilmente nello stabilimento più performante dal quale si ingenera una criticità su tutto l'intero gruppo FIAT in una logica che è veramente
Colpa ancora
Colpa soltanto tutta e soltanto a spasso in vista tutta soltanto distruttiva
Ed è quella stessa quella stessa sinistra che parla di resistenza irachena che quindi figuratevi quale credibilità internazionale
Darebbe al nostro Paese perché sul piano della politica economica parla di un necessario incremento della pressione fiscale in uno dei Paesi che la registra ancora nella non a misura elevata
E nel quale quindi è straordinariamente fondamentale lavorare invece per ridurla
Noi siamo
Quindi impegnati
A ricevere un sostegno per proseguire questo percorso consapevoli anche di doverlo fare con alleati che sgomitano che
Sentono sempre bisogno di visibilità ma noi vogliamo essere una forza tranquilla che corre e di coesione anche per loro
Vogliamo portare in questo confronto elettorale elementi di solidità e di serenità anche per coloro che non ce l'hanno ma essere pazienti anche col coloro che lo sono meno di noi perché questo è il nostro compito il nostro dovere essere il perno della difficile dire addio sviluppo del nostro Paese convinti che sulle nostre spalle pesa la responsabilità di fare cose che per una serie di ragioni altri non farebbero o farebbero molto peggio di noi non è presunzione non è presunzione
Consapevolezza solo e soltanto consapevolezza di una responsabilità quella responsabilità che ogni giorno il nostro ministro degli esteri con tutto il prestigio che gli ha riconosciuto sta conducendo e non gli siamo grati di essere con noi a sostenere questa battaglia elettorale
Grazie molte
Sono io Maurizio che ti ringrazio per quest'invito ringrazio certamente Fabio Gava il coordinamento di Forza Italia di Treviso ringrazio tutti voi abbiamo ascoltato questa sera le parole dei nostri amici parlamentari europei
Vedete quando via sartorie Renato Brunetta ci parlano della loro esperienza di parlamentari europei io vedo un pezzo di lavoro che abbiamo fatto insieme
E lo vedo parlando dell'Europa
Con l'ottica di chi
Dai banchi del Partito Popolare Europeo come un forza Italia con gli altri partiti che aderiscono al Partito Popolare Europeo ha dato a questo Parlamento europeo che si scioglierà e che verrà rinnovato a giugno
Una contributo ed è un contributo di serietà
Contributo di lavoro assiduo ma soprattutto come bene è stato detto un contributo di idee
Un contributo di idee nuove che prima non c'erano e che adesso sono sviluppate
Maturate arricchite io credo davvero che noi dobbiamo essere grati ai nostri parlamentari dei nostri europarlamentari allenatori Allia per quello che hanno fatto in questi anni
Il nostro lavoro
Il lavoro che Renato ha voluto ricordare io lo ringrazio è stato un lavoro duro è stato un lavoro certamente frutto della pazienza e della convinzione che si sta facendo il proprio dovere ognuno di noi stava facendo il proprio dovere ma vedete se non ci fosse stato nell'aula di quel Parlamento europeo nel sostegno il conforto dell'azione
Dei nostri deputati europei quante volte voi avete visto le prese di posizioni pubbliche gli articoli che il professor Brunetta perché quando Renato parla parla da politico ma scrive interviene da professore con la cultura con la storia che sua beh è chiaro che per chi in sei mesi difficili di presidenza europea si trovava in quel banco fatto oggetto purtroppo
Molte volte di attacchi personali che suonano contro il nostro Paese non contro il Governo che in questo momento rappresenta il Paese quando si attacca il governo italiano fuori dei confini d'Italia si attacca l'Italia questo è grave
E soltanto il conforto il sostegno di un Parlamento europeo di quella parte del Parlamento europeo
Che faceva prevalere le buone idee che faceva prevalere l'impegno e il coraggio ha permesso anche a noi di arrivare a quei risultati che Renato ha infatti Zaha trova che sono soltanto il frutto del nostro lavoro quotidiano ebbene una parola sull'Europa e poi una parola sull'altra grande crisi che in questo momento tutta la comunità internazionale sta fronteggiando che non è soltanto il foot
Io dell'Iraq ma la strategia globale contro il terrore contro quell'attacco che arriva dentro le nostre case direttamente non solo dalla video della televisione l'Europa
Vedete noi abbiamo una tradizione una storia noi italiani che ci permettono oggi di dire l'Italia Paese fondatore dell'Europa
Perrotta oggi la bandiera di un europeismo convinto che vuole l'Europa al centro della scena internazionale per essere soggetto autorevole
Che può parlare con una voce sola
Che non è e che non può diventare il contrappeso della spero ricca alleanza con gli Stati Uniti d'America che non può essere il contrappeso ma deve essere per integrare per rafforzare per incentivare l'alleanza euro-atlantica che è un pilastro della nostra storia noi vediamo un Europa che vive nelle sue libertà
Nei diritti fondamentali della persona un'Europa che vive in quella coesione politica che è indispensabile per creare una sicurezza comune per combattere il terrorismo per difenderci dalle minacce
Questa è la nostra idea di Europa e per questo noi vogliamo una Costituzione perché stiamo accogliendo e lo facciamo con gioia dieci nuovi Paesi
E dal primo maggio diventeranno a tutti gli effetti membri dell'Unione Europea pensate uguale
Emozione
Per i colleghi ministri degli Esteri di quei paesi che ormai lavorano con voi da molto tempo nelle sessioni dei Consigli europei
Quando si troveranno a mettere una firma sulla definitivo atto d'ingresso nell'Unione
Loro che hanno vissuto talvolta in prima persona la persecuzione della dittatura comunista sovietica
Ci sono persone che hanno vissuto nei loro famiglie la deportazione in Siberia ed oggi sono membri dell'Unione europea
Queste sono
Nel solo due
Questo l'approva questa è la prova che la comunità internazionale può compiere in pochi anni dei passi talmente grandi e talmente importanti da ridare quell'ottimismo
Che ad alcuni non piace quell'ottimismo che della volontà e della ragione perché con queste prove pensate ancora a quei Paesi dell'Europa dell'Est
Alcune settimane fa con una cerimonia davvero emozionante a cui io ho avuto la fortuna di partecipare come ministro degli Esteri italiano
Questi Paesi alcuni di questi Paesi sono diventati sto diventeranno a maggio membri dell'Unione sono già diventati membri della NATO
Questi erano palesi satelliti dell'Unione Sovietica del Patto di Varsavia oggi hanno l'orgoglio di partecipare alla difesa atlantica beh insomma
Questi sono momenti in cui si dice ma guardiamo indietro solamente quattordici anni fa
In quei Paesi non c'era la libertà di parola e di espressione oggi quei paesi rivendicano con orgoglio la libertà di un'alleanza atlantica che noi conosciamo
Perché da cinquant'anni difende sostiene la libertà di questo continente ma che per loro è stato un sogno
E oggi loro diventano parte di questo sogno dopo un percorso che francamente la comunità internazionale non poteva forse neanche immaginare nel momento in cui il muro di Berlino è caduto ecco io dico questo per far partecipare un po'anche voi del momento davvero emozionante che si sta vivendo quando noi parliamo di costituzione europea
E noi diciamo e il professor Brunetta dice nel suo libro che mia fatture maggiorate di come ha fatto a maggio adesso che è appena uscito caldo di stampa noi vogliamo una buona costituzione europea
Noi non vogliamo un compromesso al ribasso la costituzione non è questione di burocrazia
La Costituzione è un grande atto che contiene i valori fondanti che saranno di venticinque ventisei ventisette Paesi e più non per i prossimi due anni
Ma per molte generazioni ecco perché lo dobbiamo avere grandi ambizioni ecco perché noi vogliamo presto prestissimo
Alla fine del mese di giugno noi avremo una sessione importante forse decisiva l'Italia darà tutto il suo contributo convinto e inizierà stasera a ragionare con il ministro degli Esteri spagnolo che ha avuto la cortesia di Radio accettare un inviso al proprio qui a Treviso perché io stamani verrà Venezia oggi pomeriggio ero qui
Un incontro importante con un Paese che potrà essere protagonista è e deve essere protagonista di un'azione corale di tutta l'Europa senza quelle divisioni quelle diverse sensibilità che ci hanno impedito perché eravamo troppo lontani a dicembre di arrivare al risultato ma io sono ottimista
Sono ottimista perché i cittadini d'Europa voi noi
Noi non capiremmo voli non capire insiste
Perché come mai solamente quindici anni fa
Esisteva l'Europa spaccata in due dal muro di Berlino oggi quell'Europa che si è riunificata con l'allargamento non riesce a darsi delle regole comuni
Questo non si capirebbe se non riuscissimo con uno sforzo in più che dobbiamo fare ad ottenere
Io non lo chiamerei un compromesso io chiamerei questo l'insuccesso un grande risultato quel risultato che ci permetterà finalmente di dire
Anche questa grande Europa quattrocentocinquanta milioni di persone due venticinque Paesi che diventeranno tra poco ventisette poi ventotto e poi chissà quanti in più
Questa Europa si è data una regola comune questa lo spirito dei padri fondatori dell'Europa questa è la ragione per cui noi non possiamo concentrare il cuore del dibattito su quale sia la percentuale del voto a maggioranza quale sia la soglia di sbarramento di una minoranza di blocco sono parole che già ai non addetti ai lavori fanno porre la domanda ma di che si sta parlando
Non è di questo si deve parlare di un'Europa
Capace di porre al centro delle scelte comuni
La politica estera per l'Europa dev'essere una sfida da affrontare insieme
Perché non ci sia mai più
La divisione che c'è stata all'interno dell'Europa sulla crisi dell'Iraq la difesa dell'Europa sia una scelta comune perché la sicurezza è un bene prezioso oggi più che mai
Dopo newyorkese e dopo Madrid che riguarda tutti noi la sicurezza è un valore dei cittadini europei e unica deve essere la politica di prevenzione e di reazione per difenderci e per essere sicuri la politica economica dell'Europa
Noi con orgoglio abbiamo detto lo ha detto il nostro presidente del Consiglio abbiamo concluso il semestre italiano
Con la prima
Manovra di politica economica europea la prima nella storia d'Europa per la prima volta all'Europa ha individuato un'iniziativa per la crescita ai inizia ha individuato delle strategie
Che cosa occorre fare
Per la crescita con quali risorse e in quali tempi questo è un programma e un progetto che mai nella storia d'Europa c'era stato e che ora noi dobbiamo e lo stiamo facendo
Applicare
E ancora
E ancora vedete la politica
Europea comune deve essere sulle grandi sfide internazionali noi abbiamo insieme una necessità
Quella di confermare un pilastro della storia d'Europa degli ultimi cinquant'anni
L'alleanza strategica l'alleanza storica con i nostri amici degli Stati Uniti d'America questo è un punto fermo nella vostra politica
Non può mancare
è un punto fermo anche in un momento in cui come questo momento c'è chi pensa di poter dimenticare c'è chi pensa di potere rinnegare quello che tra poco tempo ricorderemo ancora una volta e verrà ricordato in forma solenne in Europa da tutti i leader d'Europa
Verrà ricordato quando con lo sbarco in Normandia con la liberazione di Roma i cimiteri che ricordano i caduti americani per la nostra libertà
è chiaro
Quando parliamo di relazioni uno atlantiche quando parliamo di Europa e Stati Uniti noi dobbiamo dire con grande chiarezza
Non ci vuole
No America
Ci vuole più Europa
L'Europa deve essere più forte deve essere più coesa per poter lavorare insieme
Non per poter dire facciamo almeno dei nostri amici americani ecco questo è un altro pilastro della politica estera italiana ovviamente ma anche europea
Ed ora una parola sul momento che nella comunità internazionale sta assorbendo l'interesse di tutti dei governi e direi anche dei popoli della gente
Come affrontare quella grande sfida che sia aperta con la caduta della dittatura irachena
Come affrontare oggi la sfida di una ricostruzione che vuole portare in Iraq la libertà
La democrazia i diritti dell'uomo il ritorno ad una vita normale
Che in molti degli iracheni i giovani non hanno neanche conosciuto perché ci sono stati trent'anni di dittatura sanguinosa che ha fatto centinaia di migliaia di morti in modo popolo iracheno
Ora
Io ho avuto proprio in questa settimana
Una serie di punti di incontri
E ho potuto confermare con direi assoluta chiarezza quello che l'Italia vuole fare e quello che l'Italia farà in primo luogo i miei contatti e i miei rapporti sono o in quel grande mondo
La regione mediorientale
E i Paesi del mondo arabo che vedono nell'Italia un interlocutore attento un interlocutore credibile un interlocutore che ascolta e che vuole essere ascoltato
Paesi che hanno boh una storia e un presente
Degni di attenzione ma certamente ritagliano ascolto e quella consultazione che noi conduciamo regolarmente
La lega araba
Tutti i Paesi arabi moderati del Mediterraneo ettari palesi che hanno destato preoccupazioni nella comunità internazionale
Ma con i quali noi abbiamo ritenuto noi italiani di mantenere un filo di dialogo e abbiamo visto che mantenere quel dialogo è stato giusto mi riferisco all'Iran
Che ha saputo esercitare una sua azione che ha saputo dimostrare che ha interesse a partecipare
Ad un mantenimento della stabilità nell'interno dell'Iraq vedete
Io che noi guardiamo a quella regione come una regione che una priorità per la sicurezza per la stabilità dell'intero mondo dell'intera comunità internazionale
Ed allora ho parlato
A lungo questa settimana ho cominciato lunedì a ricevere a Roma il ministro degli esteri dell'Iran ho ricevuto in Italia a Bologna l'inviato speciale delle Nazioni Unite
L'ex ministro algerino Branchini mi che mi ha raccontato che cova sul terreno sta accadendo
Martedì mercoledì o giovedì Washington e New York e li ho avuto l'occasione di dire con amicizia
Ai nostri amici americani
Alla Casa Bianca e al Dipartimento di Stato come al Senato degli Stati Uniti d'America come allora erano con il segretario Kofi Annan che l'Italia rimane in un impegno forte per garantire al popolo iracheno aiuto
Stabilità sicurezza e pace e a questo impegno
E a questo impegno non possiamo sottrarci noi riteniamo un dovere morale ne ritroviamo è un dovere morale
In nome di tutti coloro che come è stato giustamente ricordato sono stati aiutati dagli italiani
Le cose che purtroppo spesso non si sanno e che quello che i nostri soldati e che i nostri civili fanno in Iraq
A Nassiriya ora Baghdad
è stato anzitutto di ricostruire gli acquedotti
Di svinare le campagne di togliere le mine dagli specchi d'acqua dove la gente non poteva più andare a pescare perché c'erano le mine togliere le mine e pericoloso ma i nostri lo fanno e lo hanno fatto costruire gli ospedali
Realizzare quei corridoi che in queste ore la Croce Rossa Italiana quando altre croci rosse erano scomparse dall'Iraq la Croce Rossa Italiana Elli ignorando nelle zone vorrei sapere chi era quando
Quando la croce rossa italiana va a Falluja insieme alla Croce Rossa irachena insieme apportare le razioni d'acqua
A prendere i bambini malattia portarli in Italia per curarli quando non era possibile curarli
Decine di migliaia di persone sono state curate ecco perché in queste ore
Le autorità religiose
Più autorevoli e più importanti di quel Paese sunnite e uscite hanno detto
Gli italiani sono qui per la pace gli italiani sono guardati come amici restituite gli ostaggi italiani questo è stato messaggio
Oggi noi non dobbiamo parlare di questo lo sapete bene non dobbiamo parlare di questo e non ne parleremo ma è importante che tutti sappiano perché
Non ci sono state altro che le dimostrazioni le prove di quello che sul treno
I nostri italiani stanno facendo per il bene della popolazione civile
E nello stesso tempo però oggi occorre una svolta politica ed istituzionale che l'intera comunità internazionale chiede a gran voce
La chiediamo a voi
La chiedono
I nostri amici inglesi e giapponesi trovato consapevolezza e coscienza piena di questo punto nei miei colloqui con l'amministrazione degli Stati Uniti d'America occorre
Una risoluzione dell'ONU in crediti
In tempi certi il potere nelle mani di un nuovo governo iracheno autorevole e legittimato questa è contiene sa la nostra linea di azione
A giugno alla fine del mese di giugno la coalizione si scioglierà
E ci sarà un governo che avrà legittimazione dal Consiglio di sicurezza che sarà formato dagli iracheni che rappresenterà tutte le etnie e le componenti del popolo iracheno e che avrà
Autorità potere questo è il passaggio che non vogliamo da qui
Che su questo non abbiamo incertezze perché nel momento in cui qualcuno ci chiede
Andate via subito andate via domani questo vuol dire contemporaneamente due cose
Vuol dire lasciare il popolo iracheno nel caos e nella guerra civile
Con migliaia e migliaia di morti sicuri di insurrezioni nelle piazze nelle strade questo non ci sentiamo di farlo e non lo faremo
Ma nello stesso tempo
Ma nello stesso tempo noi lavoriamo da subito perché le Nazioni Unite assumano Hollande guida effettiva e irreale della transizione politica questa è la nostra volontà chiara espressa al governo degli Stati Uniti
Condivisa dalla comunità internazionale su cui l'Europa ne sono certo troverà
Una nuova coalizione che nel passato recente non c'è stata
E sarà possibile così estendere in una vera internazionalizzazione di questa crisi a quei Paesi vicini a quei Paesi arabi moderati che oggi non se la sentono di intervenire di essere presenti in un quadro multinazionale in un quadro in cui le Nazioni Unite avranno la leadership la guida è la responsabilità ma in cui il potere sarà tornato nelle mani di un legittimo e legittimato governo iracheno ma allora vedete quando ci viene detto
Questo è quello che la comunità internazionale può fare e deve cercare di fare questo mi ha detto ieri a New York il segretario generale delle Nazioni Unite
Questo mi ha detto quando io gli ho rappresentato la convinzione profonda dell'Italia noi sosterremo le Nazioni Unite noi vogliamo alle Nazioni Unite ma c'è l'altra faccia della medaglia
Noi dobbiamo fidarci delle Nazioni Unite
Perché è un po'strano invocare a gran voce le Nazioni Unite e poi dire ma tanto le Nazioni Unite non ci riusciranno quindi tanto vale ritirarsi ora questo vuol dire
Toccare il cuore della credibilità delle Nazioni Unite
Come possiamo noi pensare nel momento stesso in cui vogliamo una transizione politica vera del potere nelle mani del governo iracheno in questo stesso momento dire ma tanto loro non ci riuscirà il nostro impegno è lavorare perché questo accada
Perché la comunità internazionale
Può farlo se lo vuole perché questa è la volontà non soltanto dell'Italia ma di una larghissima coalizione e oggi parla finalmente lo stesso linguaggio le pare alle del primo ministro inglese e del Presidente del Consiglio giapponese
Le parole che io ho confermato ieri e che ovviamente il Presidente del Consiglio aveva in più occasioni detto noi siamo per le Nazioni Unite bene questa sintonia
Il nucleo intorno al quale noi costruiremo e lo costruiremo con gli Stati Uniti ecco una importante un importante passo in avanti l'Italia sarà parte consultata e attiva nella preparazione della nuova risoluzione delle Nazioni Unite saremo consultati e saremo ascoltati pur non essendo membri del Consiglio di sicurezza perché la credibilità che l'Italia si è conquistata con la sua dignità e con la sua lealtà agli impegni presi merita
Di essere riconosciuta sulla scena internazionale viene e verrà riconosciuta ecco perché nel parteciperemo
A questo errore
Conclude
Chiudo il mio intervento dicendo soltanto due cose davvero finali
L'impegno dell'Italia è un impegno di politica internazionale
Che vede nei grandi valori che sono dentro di noi la stella cometa
La libertà la pace la sicurezza e i diritti delle persone questi sono pilastri che ci hanno guidato in Afghanistan come in Kosovo nei Balcani che ci stanno guidando adesso
In Iraq che ci guideranno nel lavoro di redazione della costituzione europea che deve essere una costituzione con un cuore con un'anima non soltanto con delle regole scritte ecco questa è un'azione su cui noi vorremmo vorremmo e uso il condizionale
Che non soltanto la maggioranza che è fortemente coesa intorno a questo che ha una convinzione all'unisono che questa è la linea giusta della politica internazionale italiana
Ma vorremmo fare un appello chiaro
A quelle forze che ritengo che si definiscono essere forze di opposizione ma di opposizione e di governo di essere con noi
Di riconoscere che in questo momento l'interesse del paese
Non tollera queste divisioni non ci possiamo dividere sul ruolo delle Nazioni Unite del mondo non ci possiamo dividere vede vedete
Questo non è un generico
E banale appello by partisan è quello che io credo profondamente essere l'interesse del mio Paese
Noi stiamo lavorando perché riteniamo che questa sia la linea giusta che aumenta la dignità l'autorevolezza del nostro Paese nel mondo e non riteniamo di dover mostrare al Paese quella unità quella forza che è stata dimostrata da milioni di persone che sono scese in piazza dopo i nostri Caduti di Nassiriya nessuno faceva distinzione oggi
Nelle aste esso clima ci deve portare da due subito un'azione delle Nazioni Unite
Subito un governo per l'Iraq e l'Italia in prima linea sulla scena per contribuire a questa che è una sfida
Assolutamente epocale perché è la prima volta che si costruisce o si potrà costruire insieme il futuro di pace per un popolo che purtroppo da trent'anni ha subito soltanto la guerra e la dittatura c'è una sola differenza
Tra noi tra le democrazie e i terroristi e i nemici della democrazia
Loro scelgono e preferiscono la morte noi invece amiamo la vita questo è quello che ci distingue