"Guido Calogero, un maestro di dialogo e libertà" - convegno organizzato in occasione della presentazione della nuova edizione del volume di Guido Calogero "La scuola dell'uomo". L'iniziativa, realizzata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e organizzata dalla Treccani in collaborazione con l'Assessorato alle politiche Politiche Culturali del Comune di Roma e la casa editrice Diabasis, intende ricordare nel centenario della nascita, Guido Calogero, teorico del Liberalsocialismo e della filosofia del dialogo

Signor Presidente della Repubblica
Pubbliche
Elezione
La presentazione della nuova edizione del volume la scuola dell'uomo di Guido Calogero
Che la ebbe maestro artigiano
E con cui si incontrò l'interno del mille novecentoquarantatré quarantaquattro nelle montagne abruzzesi Scarlino
Proprio ragionando su questo libro del mille novecentotrentanove che l'atipico un tenero proprio manifesto
Mi ricordo
A diciotto tantissimo
Guido Calogero
Una delle intelligenze presa anche dei nuovi scenari ci sarebbe
Nella memoria difensiva del diciannove maggio mille novecentoquarantatré
Inviata al ministro per l'educazione nazionale Piccini
Che gli rimproverava sentimenti antifascisti
E compie atteggiamenti contrari alle direttive politiche generali del governo e tra l'altro di simpatia per l'Inghilterra e di ostilità per la Germania
Calogero dopo aver dichiarato di avere studiato e tenuto conferenze in Germania in Olanda e in Polonia sempre in lingua tedesca e di scontare in nessun Paese straniero tanti amici
Quanti ne aveva in Germania
Scriveva cito testualmente la realtà è che io non sono nette discopub né Angloma neri
Ma bensì per quanto posso
Italiano ed europeo quel che soprattutto desiderio e un'Italia felice in un'Europa pellicce
Un'Italia che non sia oppressa da nessuno è che non la prima nessuno
In un'Europa in cui non ci siano né egemonie nel bassa allacci
Quanto al suo mestiere intellettuale
Proprio nella prima lezione della scuola dell'uomo intitolata io per gli altri scriveva
E non perdiamo di vista
Che quando la gente ride per i filosofi
Ciò accade spesso non perché la gente non capisce i filosofi
Ma perché i filosofi non capiscono la gente
Guido Calogero motiva il diciassette aprile del mille novecentottantasei
E subito
Il venti aprile
Su il Mattino di Napoli
Giuseppe Galasso
Sotto il titolo una filosofia per aiutare a decidere
Definiva il compito che gli aveva assegnato alla filosofia
Di demistificare idee e sfiniti
Che pretendevano di porsi come interlocutori assoluti del proprio tempo e del pensiero universale
Calogero ricorda Calasso
Presentava la sua filosofia
Come l'esposizione di un determinato punto di vista
In opposizione ad altri punti di vista
Non come l'esposizione
Di un determinato punto di vista pensi come in ogni chiarimento delle condizioni ti con possibilità di tutti i punti di vista che storicamente si manifestano
Galasso
Evoca
Per la filosofia di Calogero la figura di SocGen
E in scuole città del tre ottobre del successivo anno mille novecentottantasette Eugenio carenti ricorderà
Che proprio Socrates Calogero scopriva in quegli anni seguiti al mille novecentotrentacinque hanno della guerra d'Etiopia di tutto il resto per ripetere le sue parole
Quando gli sembrava impossibile occuparsi ancora Storia del pensiero antico
A Socrate avrebbe dedicato alla lezione del mille novecentocinquanta inaugurale del suo corso ufficiale di storia della filosofia greca nell'Università Roma
E soprattutto che accompagna Calogero sullo stato del superamento e della risoluzione della filosofia della conoscenza nell'etica
Il dialogo come centro della vita e dell'educazione dell'uomo
E il messaggio
Che Calogero accoglieva un Socrate che incontrava con la rinviato il filologo e con una tensione etica del filosofo
Sante Socrates ora pro nobis e la litania che Calogero ripeteva mutuando la Erasmo completamente Cota
Quanto al nome di questa sua filosofia lasciamo parlare Calogero con le sue parole
Se infine Lezzi avesse da dare quel nome che più direttamente
Ne esprimesse l'estrema insomma natura
Si vorrebbe allora per indicare il suo carattere immanenza senza equivoci
I positività totalitaria nel concludere nella cerchia del suo pensiero mondano ogni idealità ed ogni valore
Chiamarla anzitutto con quello di assoluto laicismo laicismo in questo senso espressione suprema dello spirito dell'Occidente
Va da sé
Che in tale laicismo assoluto
Che fonda l'etica dell'altruismo
Il modello e quello evangelico scrive Calogero
Quando Cristo disse agli apostoli e un interesse docente o gentes
Essi non gli domandarono quali sillogismi dovevano usare sapevano come dovevano insegnare
Mostrando
Un esempio vita e di morte come l'aveva mostrato il loro maestro
Nel dopoguerra la costruzione o più propriamente politica della filosofia Calogero prese il nome il liberalsocialismo
Come poi si intitolò la rivista fondata nel mille novecentoquarantasei
Al liberalsocialismo avevano dato anni prima una ispirazione composita due quello di Aldo Capitini nel mille novecentotrentasette dal titolo elementi di una esperienza religiosa
E appunto alla scuola dell'uomo di Calogero
Nel mille novecentotrentanove
Il ventuno dicembre due mila uno sulla stampa
Norberto Bobbio conduce un'analisi di questi due succhi del liberalsocialismo
Che nel mille novecentoquarantacinque rispondendo ad una lettera agli attacchi da Calogero che non sollecitava
A collaborare alla rivista
Sì sarebbe uscita l'anno successivo liberal socialismo il liberalsocialismo gli era parso
Bottino del tutto utopico
Destinato a trovare presupposti pratici in Italia di là a due secoli almeno sottolinea Bobbio
Questa definizione della democrazia formulata da Calogero l'abbiccì della democrazia
L'unità della democrazia
E l'unità degli uomini
Che per qualunque motivo sentono questo dovere di capirsi a vicenda edite investire reciprocamente convinto delle proprie opinioni e delle proprie prêt
Sembrava Bobbio
Che questo fosse un modo singolare ed originale Gresini della democrazia quando si parla di democrazia grossa oppio se intende primariamente la partecipazione al potere richiamando un'annotazione del tipo più diretta al basso
Ma perché all'oceano la democrazia e soprattutto colloquio
E allora
Quattro profili di Calogero possiamo intravedere proiettati ancora e forse con maggiore significato nella nostra contemporaneità
Italia ed Europa
Filosofia per dialogo etica dell'altruismo democrazia come comprensione e tolleranza
Vanta una regola di vita che Calogero ci lascia proprio a conclusione della scuola dell'uomo
Essa ammonisce
Che si deve operare senza indugio
Come se si dovesse morire subito
E senza fretta come se non si dovesse morire ma in questa formula
E misura l'attività della vita con la partenza della sua fine o della sua infinita
Si conservano anche le ragioni delle crisi intellettuali delle tensioni morali di Calogero
Entrò nel ventuno all'università innamorato della poesia e ciò a cui tende stesso come narra
Gabrielli in uomini del mio tempo del mille novecentottantasette
Doveva laurearsi con una tesi sulla poesia di Pindaro
Ma la crisi
Cito testualmente di cui fummo sconcertati testimoni come scrive Gabriele
Lo spinge a laurearsi in filosofia con un libro sui fondamenti della logica aristotelica
E non basta Handley la storia della filosofia antica con esercizio filo logico tacque la passò a cercare la parabola del declino della filosofia come conoscenza
Muovendosi con rispetto
Ma con crescente indipendenza
Tra Croce e Gentile
I due maestri di tanto diverse versioni dell'idealismo italiano tra storicismo assoluto che attualizza
La superiorità della volontà sulla conoscenza
Attrasse Calogero verso l'etica la politica il diritto l'intensa operosità suo nel riciclo per italiana per il settore filosofico rivela l'estensione desunte sì
Le energie nel difendere le sue voci da interventi censori cui rimproverava a Gentile d'arrendersi frequente l'attività politica precocemente intraprese e che gli costò controllo i Consigli nove da parte del regime fascista
Sembrò a Gentile
Non corrispondente al talento solo studioso che riconosceva al suo allievo
Ma anche questa attrazione per l'impegno politico
Era in Calogero manifestazione di una moralità
Che imponeva una rotazione dal filosofare al Titanic
Poi sia Filosofia politica
Superando sì in una lunga sequenza
Ma mai oltre la propria fase spegnendosi ciascuna del tutto
Contribuiscono a fare complessa la vita di Guido Calogero e perciò raccolta nel gesto del dialogo
Che Luca e trasforma prima di ogni altro l'educatore
Adesso
Diamo la parola all'assessore comune di Roma
Tenuto Gianni comunque
Signor presidente signora Franca signore e signori quando l'enciclopedia italiana e anche l'editore di Abertis
Mi hanno consultato per a vere un appoggio anche del Comune di Roma il particolare dell'Assessorato alle Politiche culturali
Il Comune di Roma che io rappresento
Per in particolare questa bellissima elegante plaquette che è stata fatta proprio per il centenario della nascita di Guido Calogero e anche l'occasione della nuova pubblicazione di un volume così importante come la scuola dell'uomo
Io ho aderito naturalmente subito con entusiasmo a questo invito
Naturalmente questa adesione entusiastica legata alla storia la personalità che come tutti che siamo qui conosciamo i Calogero fatto di Calogero è stato un grande studioso grande studioso in particolare della logica antica della logica aristotelica ancor più specificamente un filosofo molto eclettico ma anche forse uno degli ultimi filosofi sistematici basti pensare a una grande opera a suo modo monumentale con me
E logica e ticket estetica
Un esponente di spicco dell'antifascismo professor Casavola ha ricordato anche tutte le vicende che proprio nella placchette vengono appunto ricordate che sono state riprese anche dalla stampa in questi giorni uno degli inventori del liberalsocialismo un esponente molto importante del movimento di Giustizia e Libertà insomma un uomo e che veramente assegnato la cultura italiana del secolo appena trascorso
Ma al di là di tutto questo c'era anche una visione personale perché io che ho studiato Filosofia all'Università di Roma ho avuto la ventura di a vere e Guido Calogero tre ministri
E devo dire per me è stato un insegnamenti indimenticabile quello di Calogero forse anche perché si ricorda in particolare il periodo a cavallo tra il sessantasei e il sessantotto quel periodo che vada alla uccisione di Paolo Rossi all'università di Roma con la conseguente occupazione per la prima volta credo nel dopoguerra dell'Università di Roma
A tutte le vicende del mille novecentosessantotto
è un periodo molto particolare tumultuoso burrascoso dove il rapporto tra docenti e uscenti diciamo così gli studenti era anche veramente molto difficile
E non sempre come dire molto generoso in particolare da parte di studenti verso i docenti
E questo è stato una cartina di tornasole tra l'altro il rapporto con Calogero io ricordo il corso proprio dell'anno immediatamente prima il Sessantotto
Che era fatto di tante cose naturalmente perché Calogero insegnava Storia della filosofia ma nel corso tra l'altro c'era anche una parte dedicata al marxismo
E ed era fondata su un suo testo credo del mille novecentoquarantuno poi pubblicato da Laterza sul metodo dell'economia e il marxismo
In cui Calogero confutano alcune e posizioni di Mark se in maniera devo dire filosoficamente anche ineccepibile
E in particolare con fruttava a famosi identificazione di valore lavoro che appunto uno dei caposaldi della teoria marxiana
Nel capitale su e quindi noi che eravamo tutti un po'imbevuti di marxismo in quel momento noi chiedevamo di buon grado questa posizione di Calogero non solo rispetto alla teoria del valore lavoro ma un po'rispetto a tutte le questioni di fondo le leggi scientifiche il materialismo scientifico che in Calogero venivano piuttosto radicalmente confutate
Ebbene ecco devo dire che intanto forse è stato proprio quel corso a me e non solo al bene a farmi ripensare a tutti giovani naturalmente però di queste cose ci occupavamo già allora affabili pensare molto
Rispetto a quelle che pensavamo ritenevamo delle verità quasi assoluto
E soprattutto a farmi ricredere sul fatto che in fondo non esistono appunto leggi scientifiche della storia così come non esistono delle verità assolute
E che quella filosofia del dialogo che era appunto uno dei concetti fondamentali uno degli insegnamenti fondamentali di Calogero
Ha proprio un grande valore nella misura in cui significa appunto questo che al di là di verità assolute c'è un dialogo tra persone tra punti di vista altre opinioni tra filosofie
Che è sempre aperto sempre ininterrotto
Che non ha mai una vera e propria conclusione
E semmai un'attenzione una ricerca una ricerca su se si vuole di verità ma non appunto di verità assoluta
Questa posizione Calogero poi una mostrava e la dimostrava col suo comportamento
Io ricordo appunto l'occupazione dell'università nel mille novecentosessantotto l'atteggiamento di molti professori era o di espulsa nei confronti delle posizioni degli studenti o magari di opportunismo perché tutto sommato si cercava anche così abbia adulare un po'la posizione degli studenti
O addirittura in qualche caso di adesione ma di adesione paternalistica
Cioè a dire va bene sì state facendo una cosa più o meno giusta però adesso vi spieghiamo noi come dovreste Alberi posizioni su questo su quella cosa quindi c'era incerto paternalismo di fondo tra i pochi pochissimi
Che avevano una posizione non era né di ripulsa le opportunistica né paternalistica c'era Calogero il quale si presentava durante l'occupazione durante ad esempio perché i famosi corsi alternativi che gli studenti si gestivano da sé anche una certa presuppone se diciamolo pure
Mi si presentava portava magari dei volumi ecco vi ho portato in regalo questo volume particolare oppure vi suggerisco questa lettura proprio rispetto al corso che voi state facendo
Con un atteggiamento così come dire quasi paritario rispetta gli studenti naturalmente
Paritario non poteva essere perché Calogero una cultura immensa mentre noi eravamo tutti dei ragazzi ma lui aveva questa posizione che non era secondo me
Dettata come dire da una diplomatica interpretazione del fatto cioè
Di affrontare gli studenti piuttosto molto aggressivi bellicosi cercando un po'di lisciare il pelo no lui lo faceva perché credeva
In questo dialogo in questa comunicazione cui poteva dare degli spunti senza a sua volta pretende di riavere una verità assoluta da da raccontare o da o da dare appunto agli studenti ecco questa per me è stata una grande lezione devo dire la verità
Io
Non ho mai voluto molto considerare nessuna persona in particolare onesto non credo molto i maestri fondi che cattivi naturalmente ma neanche i buoni
Però ecco se posso dire così Hannover idealmente Calogero tra i miei maestri
Proprio perché io non lo consideravo tale e lui non ha mai pensato di esserlo per me o per nessuno probabilmente per questo suo atteggiamento di disposizione al dialogo disposizione al confronto così assoluta e così vera così sincera
Ma appunto per questo in fondo è stato per me per tanti di noi allora
Un professore fondamentale che ci ha insegnato davvero tanto c'è insegnato davvero tanto non solo sul piano del pensiero ma anche sul piano della vita del comportamento del professor Casavola
E con questo vorrei concludere ricordava quanto Calogero abbia dato di saggi fondamentali su Aristotele la logica logiche antiche sul Socrate ecco il suo era un atteggiamento davvero socratico perché il suo rapporto con gli altri studenti ma non solo gli studenti naturalmente
Era tale che lui la dottrina il pensiero e la vita e non un po'un tutt'uno
Guido Calogero è una persona che non vedeva scissi questi due momenti uno delle volte la dottrina del pensiero sono estremamente interessanti poi incontri la persona che professa quel pensiero per la dottrina ti delude per tante cose magari anche per una scissione tra il suo modo di dire di pensare il suo modo di essere e di fare non così si può dire di Calogero anzi in Calogero queste due cose erano strettamente connesse e per questo ripeto non solo io naturalmente
Ma tutti noi lo ricordiamo con grande affetto con grande ammirazione considerandolo appunto
Uno degli uomini che più hanno dato alla democrazia del nostro Paese
Ascoltiamo ora Tullio Gregory
Signor Presidente della Repubblica signora Franca cari colleghi poi ci siamo in questo istituto ove forte molto forte è stata la presenza di Guido Calogero dal ventisei prima fino ai primi anni quaranta nel secolo scorso vuole ricordare alcuni aspetti di questa presenza presenza che ha occupato molto spazio della vita e dell'attività di Guido Calogero intrecciandosi con i suoi costanti rapporti con Giovanni Gentile
Che fu suo maestro e del quale ancora nel quarantadue scrivendo gli dal carcere delle murate di Firenze
Sì riconosceva figliolo spirituale
Pur aggiungendo nonostante ogni odierna divergenza dire in alcuni campi
Peraltro del tutto inadeguato al confronto mi trovo a essere il successore di Calogero nella responsabilità della sezione filosofica di questo istituto e successore di Giovanni Gentile nella direzione della grande enciclopedia nelle sue appendici
Calogero che si era laureando con Gentile venticinque compare già nel primo elenco dei collaboratori dell'enciclopedia
Redatto dallo stesso venticinque e pubblicato i primi anni del ventisei
Peraltro gentile tiene a ricordare la presenza di Guido Calogero ventiduenne fra i collaboratori di spicco dell'enciclopedia nella prefazione al primo volume della Enciclopedia che uscirà il ventinove
Seguendo la corrispondenza e gli appunti presenti nel nostro archivio
Calogero di fatto emerge come colui che struttura buona parte delle Mario non solo per la filosofia ma per la pedagogia la scuola le scienze della educazione come autore
è presente dal primo all'ultimo volume
Non che nella prima appendice diretta ancora da Giovanni Gentile e pubblicata nel trentotto
L'amore la poi al Progetto gentili hanno non realizzato di una e siccome via minore prevista in dodici volumi
Ha scritto molte centinaia di voci circa un migliaio più così antica medievale moderna
Ma non solo biografie
Bensì trattando temi cruciali
Da estetica a etica da logica ai via Rismondo da metafisica a positivismo dà ragione Astoria
Evidentemente godeva bella fiducia assoluta di Giovanni Gentile
Tra le molte voci vicino a Socrate centrale la voce Platone
Nella quale si era particolarmente impegnato dichiarando se ne infine soddisfatto
Scrive con spontaneità a Umberto Bosco nel trentacinque
Tutto sommato mi nasce lei quasi andare ritenere che a parità di spazio non ci sia oggi una migliore piccola introduzione alla lettura dei dialoghi platonici veri e la modestia non è il mio forte
Molte le voci che che oggi lo scrive in collaborazione con altri soprattutto per il settore scientifico con Harry Pearce con De Santis Diana
Firma conservativo Weiss la voce sogno e voi sapete come intimità italiana fu assai pionieristica in Italia per il settore delle scienze psicologiche e psicoanalitica
Legge voci di altri collaboratori interviene corregge a volte critica come quando parlando della voce Aristotele di un anziano maestro un po'superato Alessandro di appelli ma trova invecchiata fra l'altro non conosceva i fondamentali lavori di Yeager usciti alcuni anni prima
Il suo articolo scriveva Bosco nel trentacinque e ormai inservibile e fa fare brutta figura leggilo media erano passati pochi anni dalla sua pubblicazione
Quando si trova incaricato da Gentile riscrivere voci noiose usa il metodo che a noi enciclopedisti è ben noto quello di scaricarle su altri colleghi più giovani o meno autorevole al momento
Come nel caso degli ordinamenti scolastici dei vari paesi del mondo
Incaricato da Gentile riscrivere le voci relative a Stati Uniti e Portogallo a Romania
E Turchia Tunisia in Svizzera riesce a passarle a dico Cantimori
Suo coetaneo ma meno autorevolmente inserito nello staff dell'enciclopedia e nella vita accademica
Il suo spirito libero antirom romantico laico reagisce con forza agli interventi della censura ecclesiastica
Così per la voce
Spirito scrive nel trentasei a bosco
Quanto a spirito sono dolente di non poter aderire al desiderio dei vostri consiglieri ecclesiastici
Se si togliesse bel brano l'articolo risulterebbe evidentemente monco
D'altra parte in esso once assolutamente nulla che possa suonare comunque offensivo o lesivo per la religione cattolica o per le anime pie
Potrà esserci da un punto di vista ecclesiastico errore
Ma siccome l'articolo e firmato da me e non da altri non mi è assolutamente possibile autorizzarli in questo caso ad alcuna modificazione o taglio
Sono persuaso che tanto il senatore Gentile che tu comprenderete la giustezza di queste mie considerazioni
La voce uscirà senza firma ma in archivio non abbiamo alcuna traccia delle censura
Schedato come antifascista già nel trenta e come tale compare nel casellario politico centrale del ministero degli Interni
Indicato costantemente nelle informative di polizia
Come antifascista
Soprattutto in quanto seguace del noto oppositore Benedetto Croce
Trova difficoltà nei suoi spostamenti all'estero e deve sempre ricorrere a Gentile per ottenere il passaporto
Così nel trentaquattro
E ancora il quaranta e sulla pratica dell'eccidio di Stato
è segnato da Bottini comunicare a senatore Gentile
E nel quaranta certe o per intervento di Gentile viene cancellato dall'elenco dei sovversivi
Ma nel quarantadue sarà arrestato e tradotto alle murate di cui ancora per intervento di Gentile come risultano in una lettera di Calogero la gentile stesso sarà trasferito al confino a Scanno
Liberato per amnistia di lì a poco
Sarà sospeso dall'insegnamento
Arrestato e tradotto ancora in carcere nel giugno quarantatré a Bari
Liberato
Il mese seguente
Ma in quegli anni turbolenti continua a lavorare per l'enciclopedia e gentile mandava i compensi alla moglie tramite la signora Teresa antica bibliotecaria dell'istituto di filosofia
Riprenderà a collaborare in ben altro clima all'enciclopedia
Nella seconda appendice pubblicata fra il quarantotto e il quarantanove schierato due articoli che possono indicare in maniera esemplare i suoi interessi e il suo impegno
Assistenti sociali nel primo volume e nel secondo la voce liberalsocialismo
Crede alla parola adesso Gennaro Sasso
Franca signore e signori
Prima di venire qui
Ho preso in mano
Per verificare la data della stampa
La prima edizione della scuola dell'uomo di Guido Calogero
E ho notato che il libro essendo stato pubblicato nel mille novecentotrentanove era stato finito di stampare il dieci dicembre di quel medesimo anno
Quindi da alcuni mesi l'Europa era nella tempesta della seconda guerra mondiale
Questo dico di Calogero
Che
Già primo riepilogo di una intensa esperienza non soltanto didattica
E speculativa ma anche di agitatore politico questa della parola che occorre dare lo poneva all'improvviso di fronte ad un avvenire estremamente oscuro
Quello che sarebbe accaduto di lì Tintori nessuno francamente poteva saperlo
Questa ricerca della data mille novecentotrentanove
E ha fatto venire in mente un'altra circostanza
Che
Qualche volta si dimentica
Quando si parla di Calogero in quegli anni
Calogero era nato nel mille novecentoquattro
Come tutti sanno coloro che oggi sono qui questa ricorrenza del centenario della nascita
E quindi mille novecentotrentanove era un ragazzo era veramente un ragazzo abbia trentaquattro trentacinque anni
Quindi era un ragazzo un giovane filosofo di eccezionale precocità
Ma la precocità del mille novecentotrentanove era ancora niente rispetto a quella che egli aveva dimostrato già da quindici anni prima
è stato ricordato che nel mille novecentoventicinque calo al Croce non è un reato a ventuno anni
E già era pronto Regolamento il libro che doveva dargli in una solida fama nel campo dello storico e la figlia della sulla pensiero antico cioè quei fondamenti della logica aristotelica che sarebbero poi stati pubblicati nella collana di Giovanni Gentile presso le colonie gli studi filosofici nel mille novecentoventisette
Ma ancor prima di pubblicare questo libro tra l'altro l'aveva delineato proprio nel mille novecentoventicinque ventun'anni
In qualche modo loro una sorta di mappa del sistema filosofico che avrebbe poi successivamente
Lentamente al suo mondo ma anche parole febbrilmente elaborato
Fino agli anni alla metà degli anni Quaranta
Cioè quel sistema filosofico che i poveri sì fu esposto compiutamente nei tre volumi delle lezioni di filosofia scritte in parte quando era in libertà e in parte quando era prigioniero nel carcere chiuse
Ho ricordato questa questo quindicennio di attività che ho cercato di ripercorre più volte
Nel corso di certe Nieri riflessioni sul pensiero di Guido Calogero e nel quale sono sempre stato come dire segnato perché c'era qualche cosa di furente direi nella precocità nella quasi violenza con cui Calogero aggredita e delle pressioni del pensiero del suo pensiero
Certo è che nel mille novecento trentotto un anno prima della scuola del Vomero stato pubblicato alla fine la conclusione della filosofia per conoscere questo titolo fu giudicato Ferrucci e da Giovanni Gentile i rischi un titolo feroce la conclusione della filosofia del conoscere
Del mille novecentotrentanove fu pubblicata lo scolo dell'uomo e a quel punto insomma i due fondamentali volumi insomma di Calogero saggi scritti di lì poi ebbero egli avrebbe svolto tutto quello che conosciamo diminuì
Negli anni successivi che cosa
Si sosteneva sostanzialmente nel primo e nel secondo libro
Si sostenevano cose non semplici soprattutto nel primo che svolgevano quegli studi sulla filosofia antica i fondamenti dello giurisperito quei fondamentali studi sul relativismo
Che avevano costituito per così dire come la premessa la grande promessa del ragionamento che poi Calogero aveva preso svolge sul pensiero moderno in modo particolare sul pensiero dell'idealismo classico tedesco mediato conosciuto direttamente poi naturalmente immediato attraverso l'esperienza dei suoi due maestre implicava che dedicano sempre di essere discepolo di entrambi e cioè Giovanni Gentile e Benedetto Croce
In sostanza per dire una cosa nel modo più rapido possibile
In entrambi i volumi quello sulla conclusione della filosofia del conoscere e l'altro sulla scuola dell'uomo il grande problema di Calogero e quello della all'ostilità
Solo che nella conclusione della filosofia del conoscere l'altro etto etero non è l'altro ebbero in senso logico e ontologico
Laddove nella scuola dell'uomo l'altro e l'altro individuo e l'altro da noi cioè il personaggio con il quale ci incontriamo e con il quale dobbiamo colloquiare
Il passaggio da questo alto a questo altro indica una serie di questioni molto fini molto sottili
Che Calogero sloveni Ferrero con notevole acume e anche con quella diciamo così imperturbabile e fiducia nelle immediata comprensibilità delle sue tesi
Che una volta che io lo interroga aiuterebbero circa la estrema difficoltà della scrittura del suo primo libro quello sulla logica aristotelica
Che ci si che gli mi rispondesse in questo modo assai quelli per effettivamente riesce difficile perché a causa ebbero delle economie che l'editore doveva fare fu soppresso e del testo greco
Ma considerando che il testo greco era poi sostanza quello dell'organo non è che sto serico prevalentemente dove Greco non credo si tratti Palma difficoltà estrema
Io rimasi esterrefatto perché pensavo che se ci fosse stato anche a portata di mano il testo greco uno sarebbe stato rinviato ebbero paritariamente da una grande difficoltà ad un'altra grande difficoltà
E ne sarebbe protetto uscito collega ossa rotte ma insomma bisogna farsi coraggio a leggere cercare di capire
Ora il il punto della della
Differenziazione vero della metà finisse per così dire da un un alterità d'un'alta natalità questo ha costituito effettivamente il problema filosofico fondamentale del pensiero di Calogero
Ciò ha significato anni della scuola dell'uomo la
Questione dell'alterità
Significano essenzialmente una ermeneutica
Cioè a dire una interpretazione questa interpretazione era quella che faceva sì che all'altro si costituisce effettivamente come altro davanti a noi che dovranno intenderlo che dovranno cercare di capirlo mille sulle ragioni quali che esse fossero coincidenti o non coincidenti difformi o non difformi dalle nostre perché comunque è vero quel mondo ovvero dell'alterità che gli stava di fronte a un mondo il quale doveva essere riconosciuto mi è suo diritto di esista è qui si fonda per così dire tutto il convoglio successivo periodo poi da luogo anche alle teorizzazioni della
Cioè tarda produzione filosofico Nozza come filosofia del dialogo
Io credo che poi per capirla bene questa filosofia del dialogo
Sia necessario effettivamente leggibile anche questa scuola dell'uomo che ne insomma la il prologo in un certo senso e anche questi altri libri e anche per meditare su questa differenziazione interna frase l'Italia ferita
E così via dicendo
Ma
Poiché si parla molto del dialogo quali fanno anche tra tante persone che in modo diverso ecco io vorrei ricordare però che anche in questa teorizzazione
Calogero rimane sostanzialmente
Un discepolo degli antichi
E anche questa è una circostanza curiosa
Oggi nella filosofia contemporanea anche nella pubblicistica contemporanea
Anche quelli che magari Greco lo avevamo studiato ormai
Si fanno vanto così di citare qualche parola greca tratta località ai perché accetto tecnici sono diventati di moda attraverso soprattutto per filosofia ai dei che gli hanno
E non lo è stato
Tramite l'unico in Italia negli anni della prima metà del secolo ventesimo apporre il nodo estremamente acuto e in modo molto diverso da come lo poneva gentile il problema della logica antica e il recupero delle logiche antica per la fondazione della filosofia come Hitler intendeva è sempre stato
Qualcosa di fondamentale
Che cosa è la filosofia del dialogo tra che deriva dalla scuola dell'uomo e di cui si parla variamente talvolta in modo un po'contaminato devo dire nel consueto discorrere
E la filosofia del dialogo è una riflessione su un principio prima contraddizione di aristotelica origine il principio di una tradizione del modo in cui Calogero ripremi quel libro dice una cosa apparentemente molto semplice e cioè dice semplicemente che io non posso contemporaneamente dire e disdire
Che l'invio di che non può essere un disdire oppure per dirla in maniera più classicamente scolastiche che due predicazione possano possono inerire del medesimo soggetto sotto lo stesso riguardo e nel medesimo tempo
E poi c'è l'altra argomentazione chi nega il principio di contraddizioni lo deve incarnare per così dire in modo che il cosiddetto indicatore quel famoso personali o per ricorrere nel quarto libro dalla metafisica dell'esodo dei principi di una convenzione e comunicano con ferma in quanto si dice qualcosa necessariamente deve dire qualcosa che è quella e non il suo opposto
Qual è la differenza gradirei una sua parola eterno tra il modo aristotelico è quello farlo Ceriano di porre la questione
E che nel mondo aristotelico il confuta dolore del principio di non contraddizione si auto confuta parlando ed esce di scena esce per così dire dal teatro in cui ha preso posto con il suo antagonista nel modo proprio di ogni anno il confuta autore del principio parla e quindi entra nel dialogo e quindi deve essere capito non estromesso deve essere interpretato e qui torna quell'ermeneutica dell'alterità
Che nella scuola dell'uomo costituisce la parte fondamentale
Vorrei ricordare
Un
Un aneddoto ha proposto anzi due se mi è consentito molto brevemente due aneddoti che ritardano Calogero professore a Pisa quindi giovane professore a Pisa negli anni terribili della dell'inizio della guerra
Il primo aneddoto mi è stato raccontato da Arsenio Frugoni un indimenticato amico e collega
Il quale mi disse che ogni giorni
Quindi si era alla fine di giugno i primi di luglio in cui si era consumata la tragedia della Francia
Calogero
Disse seduto sul campo di immigrato di attività di un gruppo di studenti
Che l'Inghilterra avrebbe resistito che non c'era nessuna possibilità per i tedeschi di abbattere l'Inghilterra perché in Inghilterra non era soltanto un'isola che era un impegno e se l'isola fosse stata abbandonata
Gli inglesi avrebbero combattuto dovunque la bandiera inglese sventola a sé e alla fine la Germania avrebbe perso la guerra era un bell'esempio di ottimismo e di incitamento all'esistenza in giorni terribili
L'alto hanno indotto deriva da un mi deriva dalla lettura di un articolo uno fatto recentemente giugno di un articolo autobiografico di Alessandro Natta
Che fu non normalista negli anni in cui canonico segnala Pisa
E che ricorda Calogero in
In un parallelo
Ecco con Delio Cantimori grande maestro anche il ruolo di sterminato sapere al quale credo che debba andare la riconoscenza e l'ammirazione di tutti quelli che fanno panico in questi studi filosofici e storiografici
Che però non aveva come dire era molto prudente
E non e nata dice non riuscì mai in un anno che ha sentito rumori a farmi dire non solo che era antifascista ma era comunista non ci riuscì mai si notano anche un'altra cosa Calabrò
Però diciamo contro come Cenci
Il mio figlio più grande
Che ha letto
La risposta di Calogero il ministro vigilini
Mi ha detto
Scherzando ecco il punto è questo il ministro tutti i torti
Al dovere cacciare via Guido Calogero che l'università se aveva fatto effettivamente e detto le cose il suono riferite è vero
è vero la logica della dittatura dispone appunto che si ci si comporti così vorrei però aggiungere
Una cosa questo testo è veramente singolare
In fondo è una comparsa difensiva Calogero foto difende il suo posto il suo stipendio dei del giudizio l'abito nero soprattutto della sua famiglia
E scrive
E argomenta con quella sottigliezza da giurista e anche l'avvocato dall'altro punto qualche avvocato che gli era propria Quiberon caduto sei locali che si dimentichi che sta parlando con il ministro della educazione nazionale
E se ne diventa un personaggio di un dialogo platonico perché argomenta e né passione e il gusto dell'argomentare mi pare che prende il sopravvento ebbero persino all'euro sulla circostanza così
Tragica in qualche modo in cui quest'uomo che è stato dato per rientrare in galera
Manifestarlo
Grazie
Rinnovo il mio ringraziamento lei signor Presidente della Repubblica
Grazie
Sigismondo
Ai
Sensi si afferma
Vi prego di prendere posto
Che oltre ad arrivare
Voi paragrafo vediamo ciao ciao Stefano minacciava gli argomenti
Ma
Cominci poi facciamo parlare Casadei coi Petrucciani
Allora prendiamo posto
Però parliamo se tutti noi ormai
Io voi varianti
Vi prego
Riprendo
Quindi
Devo invitare le signore Brabant l'emiciclo Gennarino su
Una Siniora La Malfa
No sì neanche
Vorremmo ricominciare per favore ricominciamo
Legge
Dice
Volendo tra le regioni
Allora
Riprendiamo i nostri lavori
Va
Bene
Allora ascolteremo in sequenza
Adriano ossicini
Thomas Casadei
E Stefano Petrucciani vi prego
Vi prego
Gennaro
Il
Siamo
Gennaro
E il
Tema tengo di cura
Allora
Allora ascoltiamo Adriano ossicini
Chi sta in piedi è pregato di sedersi
Alla parola Adriano ossicini
Grazie non è facile prende la parola
In questa seconda fase di questo convegno per me
Che pur essendo legato la profondo affetto
Con Guido Calogero non sono un filosofo
E perciò ho ascoltato con profondo interesse
Quanto è stato detto
Prima in questa seconda fase del convegno
Ma ovviamente
Si tratta di cose che ho ascoltato con profondo interesse a sulle quali posso solo avete appreso qualcosa o molto
Però ho accettato volentieri
Di intervenire a questa presentazione
Di questa nuova edizione della scuola dell'uomo
Perché come ho detto e ripeto
Sono stato legato da un profondo rapporto di affetto
Con Guido Calogero
Ed anche da elementi di profonda riconoscenza
Io ho vissuto la vicenda della mia infanzia all'Aventino
Dove ho conosciuto Guido Calogero
L'Aventino era una situazione molto particolare perché c'erano Furno per me importanti dal menu punto vista formativo un gruppo gli antifascisti di grosso rilievo
Ce l'ho fratelli Amendola c'era Giorgio ora detti cioè lo slavista Giovanni Maver venne a un certo punto Vittorio Gabrieli
è un punto Giorgione detti ed altri e perciò tramite Calogero insieme a lui
Io Podetti vivere la mia giovinezza delle esperienze
Formative di grande importanza
Ma proprio rileggendo
Questo testo non ho potuto dimenticare alcune cose che pur passando attraverso un'esperienza personale danno un segno di quello che era Guido Calogero
Lui mi diede
Questo suo libro non molto dopo che era stato pubblicato non incontro che avvenne fra noi in qualche modo clandestinamente
Nella pineta di Castelfusano quando mi mi desse mi presento il suo manifesto del liberalsocialismo
E in quell'occasione in cui avremmo questo dialogo
Che fu per me ovviamente molto formativo mi consegno questo questo libro
Ebbene rileggendo questi documenti
Ci sono stati dati
E in particolare di la fa una lettera ormai a voi nota di Guido Calogero al Ministro degli chiedeva in qualche modo di documentari se fosse o non fosse da fascista mi è venuto in mente che proprio in quei giorni in cui avveniva questo io ero in carcere a Regina Coeli
Sotto il tribunale speciale per la difesa dello Stato Nereo Contestabile fra le varie cose che documentavano mio antifascismo tre elementi fondamentali una retta di Sturzo a mio padre all'America
La collezione del domani d'Italia di Ferrari domani Donati milioni e libero di Guido Calogero dove nel momento in cui via Maggio scriveva questa cosa
Tanto erano convinti che quale fosse il suo ruolo che mi veniva contestato questo suo libro come uno degli elementi fondamentali per dichiarare che io ero antifascista
Ora debbo dire che la cosa che brevemente vorrei ricordare fondamentale nel rapporto fra alloggio
E mi giovane si lega proprio il fatto di come lui praticava
Quella su Filosofia del dialogo che in qualche modo poi è stata anche uno degli elementi fondamentali
La mia formazione ovviamente abbastanza differente dalla sua
Per due ragioni uno
Perché io l'informazione cristiana e lui non era di formazione cristiana
Ma secondo me che io lo ha una produzione scientifica e mi occupavo di cose che in qualche modo in un certo senso dalle matrici culturali le quali poi erano state molto confutato io lo psicologo allo psicanalista ero un medico uno psichiatra ma lo forzatamente legato alla cultura psicologico psicanalitico
E fu fondamentale rendermi conto quanto fosse stato capace una persona la sua formazione dei suoi interessi e delle fumatrici di essere aperto alle problematiche della psicologia moderna aperto alle barbarie la psicanalisi aperta problematiche della cultura moderna in questo senso
E non posso dimenticare una cosa perché questo mi permette di ricordare qui una persona che non è stata ricordata la moglie a cui ho legato da profondo affetto da profonda riconoscenza e che è stata determinante secondo me nella sua esistenza
E mi non posso dimenticarmi che quando a Tremezzo al convegno di Tremezzo Calogero produsse una delle più importanti sue iniziative fin qua
Facevo far sì che lui seria capace di teoria ma anche di cose pratiche organizzativa e strumentali fondamentali quando partecipo a questo convegno gettò le basi della moderna assistenza sociale ricordo la relazione bellissima De Maria Calogero sulle basi umanistica insieme sociale
Ricordo che io ero andato lì come psicologo con psicanalista non mai pensando a un mio futuro didattico Luini chiese quindi in qualche modo di cui impose ma mio chiedo giovanissimo pensare nel mondo della didattica a partecipare all'esperienza del CEPAS alla quale sono stato legato per molti anni
Che è stata una delle esperienze fondamentali non solo per me ma per moltissimi giovani
A livello non solo dal punto di vista operativo ma culturale e se voi annate analizzare se avete tempo danzare quello che significò culturalmente per la un po'italiana quel suo modo di impostare valida assistenza moderna assistenza moderna italiana è legata a quello che lui intuì fondamentalmente in modo serio in modo concreto in modo produttivo
Ciò debbo dire è una mia testimonianza in qualche modo di riconoscenza
Però debbo dire anche un'altra cosa anche se non voglio essere
Pongo che quello che mi interesso molto era il modo con cui imposto dialogo con me
Su problemi scientifici ma anche su problemi di carattere teorico e di carattere religioso
Mi ricordo forse la la seconda da una notte lunghissima
A Londra quando discutemmo di problemi rapporto fra religione filosofia cultura a casa vostra quando lui era direttore dell'Istituto di cultura a Londra
Tu eri piccola ma forse lo ricorderà arrivammo a una certa ora di notte discutendo di queste cose ma la cosa che più interessante che ho ritrovato i documenti che conservo una cosa che penso dovrebbe essere poi pubblicata
Perché è una sua lettera in un momento particolare il cuscino è chiusa in Ciga è pessimo Swans
E quindi dovremmo Colo Colo e mi disse guarda questo Papa
Finalmente è uno che ha interesse per il dialogo
Nelle case ma sua ma c'è fondamentalmente un'apertura al dialogo
Dopo questo colloquio dopo cioè per Mario a questa rete che vi leggo perché è di estremo interesse dice caro Adriano ti ho rintracciato un estratto del mio scritto sulle creste m'sua ma è intitolato il dialogo i cattolici eh Pastorio corregge il tiro che tu volete volevo le pratiche voler processi eccolo consegnato
Dal maggio del pub pagina quaranta quarantuno
O deve dirci che cosa è divenuta la filosofia del dialogo nelle mani dei segretari agli ai brevi latini penso che questo sia il titolo ufficiale si dà a coloro dettato sconta due in latino i testi ufficiali la Santa Sede è cambiato tutto
Grazie di tutto è tante cose dal tuo
Guido Calogero io nobile ce l'ho questo passo che se non vi accennerò che è molto bello e molto interessante in cui lui analiticamente dimostra come la traduzione in questo testo aveva qualche lui diceva disc Paolo sesto
è riuscito a a approvare una tesi che mi pare sia molto a cuore a tutti ossia che è fondamentale anche per la Chiesa bisogna dialogo ma che cosa gli hanno fatto dire i suoi bravi traduttori e qui spiega chiaramente come nella traduzione è stato cambiato tutto
Con piccoli accorgimenti e perciò era diventata una Sophia del dialogo in cui dialogante era di fatto la chiesa e l'altro scava sentì dialogo più o meno era questo il contenuto
Ora è molto interessante tutto questo perché spiega a che livello in sostanza era
La tua attenzione era talmente precisa che non solo è immediatamente volle discutere commedia importanza di questa apertura
Ma ci vuole ritornare ci scrisse un intero articolo che è bellissimo perché vorrei che fosse diffuso perché su una tesi numero da cultura
Del molto molto molto molto lontano in sostanze forse non facilmente trovabile ma è interessante questo tipo di impostazione ossia in che senso e con che partecipazione
Pone a questi problemi
E debbo anche dire che la mia esperienza nel sito arrestata fondamentalmente legata al fatto del benché ventisei anni lui mi spinse
Mi disse mio capisco queste cose importante settore faccio mi spinse a fare un buon lavoro che tuttora ancora nonostante la mia età seguita a fare in un rapporto con gli studenti
Ma voglio dire un'altra cosa
Secondo me un altro problema che non è stato messo in evidenza è come questo suo atteggiamento sia stato fondamentale per chi ha voluto ripercorre i problemi della Resistenza ed è la liberazione in termini non confusi
Secondo me ogni possibilità di polemica dipoli visioni Steve-O è secondo me è possibile
In qualche modo fronteggiarla si si prendono gli scritti Dida alloggio sui temi politici che sono scritti estremamente precisi
Documentati ma mai di parte nel senso mai tendenti a una a una ipotesi in qualche modo riduttiva
Le bianche l'il dialogo scene ossia c'era una ferrea difesa di alcuni problemi esempio
La guerra di liberazione è una guerra
Che non è non è stata una guerra civile
è stato un certo tipo di esperienza
Ci sono state delle forze che hanno combattuto in modo legittimo agro di ugual legittimo sia la chiarezza e l'impostazione da un lato e la capacità di dialogo di capire i problemi degli altri ma non confondendo i temi non confondendo i problemi
In sostanza per arrivare a una conclusione visto che l'attenzione è una realtà io debole tener presente visto l'M sedici volo che tanti tanti dobbiamo parlare
Secondo me la lezione di Calogero una lezione che oggi è fondamentale
Perché nella confusione drammatica che c'è
Per temi di fondo che vanno dalla cultura di base dell'università
Fino a alle problematiche delle dei mesi di mozioni Massa
Quest'uomo che sembrerebbe a chi non l'ha conosciuto un un filosofo astratto era un uomo d'una concretezza straordinaria fino nelle nei lavori manuali
Ed è una persona capacissima di proporre i problemi nei temi nei quali erano poi didatticamente utilizzabili e anche la guida politica l'ha sempre vissuta con grande distacco ma non
Il modo purché il distacco significasse non partito e se mi ricordo sempre che una volta mi incontrai con parli quando pari mi chiese di partecipare all'esperienza della Sinistra indipendente a casa dicono giù al Lido dei Pini
Ci fu una lunga discussione sua lenta su cosa fosse fosse udivo importante l'esperienza che appariva voleva fare di questo gruppo di imminente al Senato
Non non voglio adesso farla lunga ma lui disse state attenti
è un'esperienza utile e importante
Però voi ebbero qui propone deve risoluzioni che sono molto lontane
Cercate di evitare che siano oltre che lontane molto confuse perché io non vedo con chiarezza come a un certo punto questa situazione di stallo
Quando si aprirà e si aprirà possa riproporre una democrazia abbastanza compiuta perché lo stallo ci giustifica il fatto che questa regola si è bloccata ma quando sarà sbloccata non avremo più scuse
Per dimostrare che sta democrazia vive funzionale e non è facile
In questo nostro Paese vuole concludere con qualcosa che avrei detto se presidente allo stato presente e che dico
Perché mi mi pare importante
Se dovessi in questo momento
Pensare a Calogero
Come presente penserei che sarebbe stato felice ieri di sentire che al Quirinale Valdo Spini niente Giorgio Spini
Era presente anche il figlio
Alle al come Giorgio Spini aveva commemorato la resistenza
E la querela ibridazione
Io mi pareva sentì il Palalido Calogero per la chiarezza per la serietà e per le grande impegno umano
E in qualche modo per la capacità di superare tutte quelle che sono le situazioni che noi abbiamo oggi presenti di confusione di disordine di incapacità di capire
Era una lezione di storia
Di un uomo che senza dubbio aveva vissuto esperienza di Calogero
L'esperienza di bere grandi lontane giornate nelle quali si formavamo tutti in situazioni difficili
Perciò ieri pensavo d'oggi penso che non solo Guido Calogero ancora vivo fanno in questo senso ma che la sua lezione non solo filosofica ma politica umana
Ed anche in qualche modo generalmente tale da dire ai giovani
Guardate noi abbiamo anche delle persone che durano nel tempo e che nel tempo ci insegnano
E questo è secondo me qualcosa che dobbiamo tener presente
Io penso che forse Guido Calogero e un maestro
Di tale portata che bisognerebbe avere maggiori possibilità di riproporlo nei temi fondamentali non solo del dialogo ma dalla difesa ad un'etica che oggi è spesso molto poco chiara e molto poco vissuta grazie
Ascoltiamo comasca Sunday
Buonasera
Davvero un sincero ringraziamento per quest'invito a partecipare a questa discussione significativa sulla figura di Guido Calogero
Spero mi consentirete di cominciare questa mia breve relazione da dal mio incontro con Calogero io purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo
Invita
Penso sia però così curioso descriverei come è avvenuto questo mio incontro e ringrazio gli organizzatori anche perché questa di oggi è per me
A una terza fase di dialogo con questo straordinario filosofo con questo straordinario maestro
Io ho studiato non sono di Roma non ho avuto la fortuna di sentire parlare nelle mie durante le lezioni universitarie all'Università di Bologna dove ho studiato e quindi ho scoperto tardivamente
La filosofia di Calogero l'ho scoperta però insieme ad alcuni colleghi ed amici spinti da una insoddisfazione profonda per il modo di proporrei di insegnare la filosofia nell'ateneo dove appunto mi è capitato di studiare
E fondamentalmente ne ha facoltà di filosofia di Bologna dove insegna erano insegnato grandissimi studiosi era prevalsa un'idea diciamo settoriale dell'approccio alla filosofia e quindi una specializzazione i vari segmenti
Una mancanza di dialogo tali discipline filosofiche
E insieme ad alcuni amici e colleghi giunti all'ultimo anno di università spinti da questa insoddisfazione ci siamo un po'mossi alla ricerca di un filosofo di una filosofia che potesse in qualche modo creare un dialogo fra noi che eravamo studenti
Che partecipavamo appunto accorsi riverse faticava ama dialogare chiusi nei nostri ambiti settoriali addirittura tra noi quindi una crisi in qualche modo del dialogo che in qualche modo ci preoccupava e quasi casualmente in questa ricerca ci siamo imbattuti in un testo che appunto la filosofia del dialogo che è stata per noi una scoperta straordinaria perché li abbiamo trovato ciò che in qualche modo cercavamo vere una filosofia aperta dialogica costitutivamente aperti dialogica
Che fosse certamente una filosofia del dialogo ma fosse anche una filosofia pubblica civica
E che facesse intrecciare in qualche modo
Le discipline il diritto la politica
Lo ricordava il professor ossicini poco fa la Psicologia estetica la pedagogia sono tutte sfere della filosofia che in qualche modo mirabilmente Calogero ha fatto dialogare tra loro
E nella filosofia del dialogo sta un po'un manifesto di questa filosofia basata sull'apertura e sul dialogo
Terminato questo primo significativo passaggio che poi diede vita fra l'altro che una piccola rivista
Ha avuto vita breve scavava significa mente arcipelago però portava nelle prime pagine alcune frasi significative proprio di Calogero e la filosofia del dialogo ho avuto la possibilità di
Passare ad un'altra fase di questa
Discussione se mi permettete a distanza con il pensiero di Calogero né questa è stata questa fase è stata favorita nell'incontro con la casa editrice gli Abba disse con il professor Viroli che ha per la casa editrice di abusi su dirige una collana dei doveri le libertà all'interno di questo incontro ho potuto curare una nuovi dizione di un testo le regole della democrazia e le ragioni del socialismo
Che è uscito nel due mila e uno che portava oltre appunto al testo di Calogero ad una breve introduzione una significativa testimonianza di Norberto Bobbio che ebbe a definirlo negli incontri che ebbi la fortuna di avere con lui a Torino come il più giovane dei suoi maestri
E di qui era se un'ulteriore fase di scoperta di una Rete di collegamenti di generazioni legate a questo studioso questo filosofo plurale dialogico
Un dialogo a distanza anche con più esperti studiosi che si erano dedicati alla filosofia di Calogero
Ora con la scuola dell'uomo una terza fase importante una nuova edizione di questo testo che sta sicuramente rappresenta
Il sistema filosofico Calogeri hanno curato da un maestro era un amico come Paolo Bagnoli
Profondo conoscitore del liberalsocialismo e del socialismo liberale che sono due tradizioni che sono fortemente intrecciati tra loro ma che è bene sempre teneramente hanno sfumature differenti azioni importanti
E quindi penso che questa sia la consacrazione definitiva di un ritorno di Calogero all'interno della discussione non solamente filosofica
Nel nostro Paese ma anche della discussione filosofico politico filosofico giuridica e anche etica perché Cascone dell'uomo è primariamente un testo di etica l'etica pubblica di etica laica
Veicola una serie di categorie di concetti che credo meritano davvero di essere tra gli affrontati riesaminati anche con uno sguardo al dibattito odierno ed è per questo che ho scelto in questo breve intervento di toccare due
Fondamentali questioni sono soltanto punto
Due punti di questa costellazione e categoriale che caratterizza la scuola dell'uomo ma credo che siano dei punti significativi e toccano da un lato il tema della libertà e dall'altro il tema dell'etica
Calogero credo proponga
Una scuola dell'uomo a cui anche in altri testi come la DC la democrazia le regole democrazie le ragioni del socialismo uniche della libertà che davvero merita grande attenzione
Perché per definire la libertà Calogero parte da un concetto che non sempre viene correlata a questa categoria
Che il concetto di limite
Calogero definisce la libertà
A partire dalla Genesi del limite ma il sentimento del limite questa l'espressione che ricorre nelle prime pagine della scuola dell'uomo
E questo è molto importante perché in qualche modo abbiamo qui preferite prefigurata un'idea di concepire questa grande questo grande nucleo valoriale
Non a partire dalla sua mera affermazione e posizione come la concezione tradizionale liberale individualistica tende a fare a maggior ragione nel dibattito contemporaneo a partire appunto da una categoria apparentemente distante ed è significativo come quando Calogero affronta questa questione della libertà si ponga in una relazione
Che non è me strettamente individuale
La libertà del singolo individuo me strettamente Diana dica la libertà dell'invio del tu ma è la libertà all'interno di un processo che dall'io al Tour si apre a tutti gli altri U omini a tutte le altre persone
Qui c'è un processo che non è definito in maniera sistematica un processo aperto queste la libertà all'interno di questo processo aperto deve sempre determinare assilli idea della delimitazione della misura del disciplinamento della libertà perché tutte le libertà di tutti gli individui possono affermarsi
E allora sostiene Calogero nessuna organizzazione delle libertà dei molti deve infatti esser mai tale da sentire se a un certo punto soddisfatta di se medesimo
E quindi esonerata dall'obbligo di delimitare sempre meglio le proprie libertà onde far posto alle libertà di un sempre maggior numero di uomini e all'interno di questo processi sic infinito Calogero addirittura inserisce le nuove generazioni quando nel pensiamo alla libertà non dobbiamo pensarla solamente all'interno del presente ma pensarla anche nella prospettiva appunto aperta tendenzialmente infinita
Del futuro delle nuove generazioni
E qui significativo come questo sentimento del limite
Che appunto definisce struttura la libertà all'interno delle istituzioni democratiche sia e questo osservato dal curatore appunto della nuova edizione la scuola dell'uomo Paolo Bagnoli questo ragionamento quest'idea della libertà configura nella sua estensione logica nella sua processualità pratica che ovviamente è connessa
Il delinearsi di quel percorso costitutivo
Che è significato dalla cittadinanza democratica l'idea di cittadinanza democratica si basa certamente sull'idea della posizione dell'affermazione della libertà ma al contempo anche sulla sua delimitazione
E credo che questo sia un punto decisivo o dal momento che oggi sia all'interno del dibattito pubblico sia all'interno discussione filosofico politico filosofico giuridica contemporanea molto spesso quando si è Braggion ha quando si concettualizzare l'idea della libertà
Per non parlare poi quando si tenta di realizzarla idea di limiti appare come qualcosa di lontano di eccentrico addirittura di contrapposto a questa visioni quindi una visione della libertà limitata
Il secondo punto che vorrei toccare prima di chiudere il mio intervento è o la concezione dell'etica che traspare che emerge in maniera molto uniti dalle pagine della scuola dell'uomo c'è un'etica che anche qui ricorrendo alla essi Co contemporaneo si porrebbe finire un'etica della cura
E quindi richiede libertà basata sul limite che si intreccia si collega con unica dell'etica come cura
Anche qui prefigurando una posizione che si differenzia sia dall'etica intesa come rigore strettamente individuali individualistico
Sia dall'etica intesa come etica dell'utilità l'utilitarismo che Calogero in maniera molto chiara differenti a queste tre posizioni
Non parla espressamente di etica della cura utilizza l'espressione di educazione morale
Ma nella ragionare educazione morale il lemma che ritorna più spesso è proprio quello della cura e ci sono anche qui nella prima parte la scuola dell'uomo alcuni passaggi significativi dove la morale come dico educazione si struttura sull'idea dell'altro degli altri e quindi sulla cura sulla cura per gli altri
E qui è importante credo mettere insieme questi due aspetti perché sa se noi parliamo di libertà idealmente guardiamo ad una ben precisa
Costellazione culturale politica era nella tradizione liberale alla quale Calogero certamente per certi versi appartiene ma a figure precise della tradizione liberale che è molto variegata
Ma Traverso questi a dell'etica della cura questa apertura agli altri questa visione appunto che intreccia Evangelisti mo'ma anche concezione potremmo dire repubblicana solidaristica
E perché no tradizione socialista abbiamo quella binomio che si sostanzia poi nel liberalsocialismo che ha destato sempre un certo fascino ma anche una certa diffidenza appunto per questa
Fu lui da la relazione
Ora questa etica della cura
A riproduce lo stesso movimento che poco fa richiamava a proposito della libertà
Ovvero nel processo educativo quindi nella morali intesa come educazione non ci sono soltanto l'io e il tu e quindi soggetto docente soggetto discente in qualche modo ma ci sono appunto l'io il tu il week e gli altri
E Calogero insiste moltissimo su questo aspetto perché il docente colui che si pone nella relazione dialogica di dialogo non deve semplicemente fornire conoscenze
Al discente che poi può in qualche modo costruire il proprio mondo certo deve fornire conoscenze ma deve anche fornire quel senso del limite che consenta poi al discente di essere a sua volta docente all'interno di questo circolo di apertura agli altri
Ed è significativo quindi come i mondi non siano semplicemente il mondo di coloro che formano e il mondo di coloro che sono formati educati ma siano sempre
Infiniti mondi possibili che devono essere tenuti insieme all'interno del processo educativo
E all'interno di questa idea
Grande
Saliente sa riveste anche quella parola spesso in disuso nella discussione filosofico politico contemporanee che quella dell'ascolto
All'interno del processo educativo all'interno dell'etica come cura
è fondamentale ascoltare
Ascoltare i bisogni ascoltare le esigenze ascoltare immondi altrui e su questo Calogero scrive pagine che davvero meritano di essere lette perché qui emerge un'idea concreta dell'umanità
Che appunto non è semplicemente un'umanità composta di singoli individui ma all'umanità fatta di persone che sono doverosamente portate a condividere tra loro e quindi emerge qui un un altro punto sul quale non posso soffermarmi che è un'idea dei diritti correlata strettamente all'idea dei doveri affermazione dei diritti che si dà contemporaneamente ad una prefigurazione dei doveri degli individui questo per garantire appunto quel senso del limite quella visione della libertà e costituisce la cittadinanza democratica che prima richiama dicevo l'idea dell'ascolto che fra l'altro o in settori del dibattito odierno in particolare nelle forme più avanzate anche originali della teoria femminista vengono oggi messi a fuoco
Ed è significativo credo poter leggere anche l'etica della cura non a caso utilizzo questa espressione di Calogero in riferimento alla alla riflessione filosofica femminista che si caratterizzano dispetto specialmente in ambito giuridico proprio come etica della cura che accanto alle figure dei diritti
Pone e l'idea della cura
Dicevo centralità dell'ascolto e questo ascolto che apertura agli altri si sostanzia anche nella visione della democrazia
Il professor Casavola ha riportato quel passaggio proprio della BCE la democrazia regole la democrazia le ragioni del socialismo invito alloggio lo definisce la democrazia in primo luogo come colloquio
All'interno di questa visione della democrazia come colloquio
Non c'è una sola mente l'orazione non c'è solamente l'attore che parla ma ci deve essere prima di tutto l'ascoltatore vi sono alcune frasi che mi permetto di leggervi che Calogero
Molto chiaramente propone a quelli che erano i chiarimenti sono editori certi suoi allievi ma appunto i futuri cittadini democratici anche perché l'abc della democrazia è scritto appunto il mille novecento
Quarantadue quando Calogero era agitatore politico che pensava al nuovo ordine
E doveva in qualche modo seguire all'ordine attuale che era quello fascista
Nell'ordine politico culturale fascista è l'ascolto e un ascolto passivo dell'idea occorreva un'altra idea dell'ascoltare e sostanziale se la visione democratica
E nella visione della democrazia come colloco quindi il problema dice Calogero la vera democrazia non è non è non consiste nell'orazione la vera democrazia non è il paese degli oratori e il paese degli ascoltatori
E poi giunge naturalmente perché qualcuno ascolti bisogna bene che qualcuno parli ma certe volte si capisce anche senza che gli altri parlano e non per nulla si sente fastidio per i chiacchieroni reverenza Petacci turni attenti di un'idea della democrazia che emerge da queste pagine a democrazia come colloqui della democrazia come ascolto prioritario quindi in via delle democrazia basata sulle regole della conversazione della cooperazione dialogica e credo meriti grande attenzione specialmente in questa fase in cui quando si ragiona di democrazia
E anche essi intende la correlazione fra democrazia e diritti molto spesso si lasciano appunto in una zona d'ombra l'idea di limite idea dell'ascolto idea della cura l'idea dei doveri
Che per Calogiuri invece sono sempre momenti essenziali per una autentica fioritura per un'autentica affermazione dell'individuo
L'idea che Calogero contrasta e qui chiudo il mio intervento in maniera radicale sia da un punto di vista filosofico si da un punto di vista più strettamente politico e giuridico all'idea dell'egoismo
E le pagine della scuola degli uomini si sono moltissimo su questa contrapposizione
Al turismo egoismo che può sembrare una contrapposizione banale
Legata al nostro linguaggio comune al nostro modo di vivere quotidianamente ma Calogero interessava proprio questo e la sua riflessione filosofica è stato ricordato anche in precedenza avesse forte radicamento nelle pratiche nella vita sociale collettiva e lassù idea suo ideale la sua visione era proprio finalizzata a far sì che queste pratiche fossero improntate
A logiche che fossero di relazione di dialogo e quindi anche di altruismo anziché a logiche di mera affermazione della volontà di potenza individua la mera affermazione degli individui credo che questo insegnamento meriti
Di essere riascoltato vi ringrazio
Accorrono a Stefano Petrucciani grazie
Tra le molte ragioni per le quali bisogna essere grati al curatore all'editore
Procuratore Paolo Bagnoli all'editore Biava si spera avere riproposto ai lettori di oggi la scuola dell'uomo di Guido Calogero
Per le ragioni che ci fanno salutare con soddisfazione e con piacere questa iniziativa del fatto che la rilettura di questo libro ci consente di tornare a misurare quanto sia rilevante la statura di Guido Calogero come pensatore morale nell'orizzonte della filosofia morale del Novecento
Io credo infatti che non vi siano nel pensiero europeo del Novecento molti filosofi che possono vantare una riflessione sui temi della moralità vasta e profonda come quella Calogeri Nana
Il pensiero di Guido Calogero affronta tutte le questioni più rilevanti e tutte le questioni classiche della riflessione filosofico morale e tutte le sottopone all'esercizio della sua sottilissima dialettica filosofica
C'è da augurarsi perciò io credo che il ritorno di interesse per il pensiero di Calogero porti a collocarlo nella posizione che gli spetta e cioè come uno dei grandi autori della riflessione filosofico morale del Novecento il pensiero di Calogero però a mio modo di vedere non può e non deve essere oggetto solo di un pur meritorie interesse storiografico
Al contrario io penso che si tratti di un per di un filosofia che ha ancora molto da dire rispetto allo stadio attuale del dibattito filosofico morale e filosofico politico
Quindi un pensiero dal quale si possono trarre motivi teorici di riflessione anche rispetto alle questioni che vengono poste dalla filosofia morale dalla filosofia politica oggi
E non non vi è dubbio che temi che furono a suo tempo sollevati nella riflessione Calogeri Ana si ritrovino oggi nel nell'area della discussione filosofico morale penso ovviamente all'etica del discorso
Sviluppata da molti autori che può essere vista per certi versi come una sorta di ripresa inconsapevole naturalmente di temi che già erano stato già stati oggetto della riflessione Calogeri hanno ma penso anche al liberalismo egualitario di autori come Rawls grande caposcuola grande nume della filosofia politica contemporanea
Si situa in realtà e a ben vedere in un orizzonte liberalsocialista socialista liberale o socialista egualitario
Del quale è stato Calogero a dare la teorizzazione più limpida e anticipatrice molti per proporre un esempio forse marginale ma comunque indicativo di quella che credo essere una vera e propria attualità del pensiero capo giuria no
Voglio solo fare una piccola notazione
Oggi tutti apprendiamo dagli scritti del celebratissimo Amartya Sen premio Nobel economista e filosofo sociale che peraltro si iscrive egli stesso nella linea del socialismo liberale
Bene tutti apprendiamo da questi scritti che i valori di libertà e di tolleranza non sono un monopolio della tradizione culturale occidentale
Ma al contrario sono stati sviluppati per vie diverse anche in altre culture nella cultura confuciana nella contesa cultura islamica
Bene dobbiamo qui ricordare che già alla fine degli anni Cinquanta Guido Calogero si poneva il problema divenuto oggi drammatico se lo poneva in un suo scritto importante il problema del dialogo dello scontro tra le civiltà
E nel discuterlo ci insegnava come fa oggi sembra molto prima di lui che l'idea per esempio della tolleranza religiosa venne sviluppata nell'Oriente indiano già nel terzo secolo avanti Cristo e che quindi lo spirito di tolleranza non è affatto una prerogativa occidentale
Calogero inoltre insisteva sul punto che diversamente da quanto pensano oggi i teorici del cosiddetto scontro di civiltà
Le culture non sono organismi statici e chiusi ma al contrario sono fatte scriveva Calogero per svilupparsi per influenza anzi a vicenda insomma per modificarsi e per migliorarsi in un universo comuni
E ci dava così una indicazione che credo conservi anche in questi tempi bui tutto il suo valore
Senza seguire ulteriormente la tentazione di indicare i motivi di attualità nel pensiero Calogeri hanno ora io la tornare con qualche breve considerazione brevissima perché l'ora è tarda l'impianto di fondo della filosofia morale Calogeri Ana di cui la scuola dell'uomo ci dà una prima ma già organica e compiuta sistemazione
La questione che in breve vorrei pormi è la seguente come si colloca il testo del trentanove nell'itinerario complessivo del pensiero morale Calogeri hanno che troverà a mio modo di vedere il suo approdo più compiuto il logo e dialogo del mille novecentocinquanta e poi ancora negli scritti sulla filosofia del dialogo degli anni
Se sa
Le Conella scuole dell'uomo troviamo già espresse in modo perfettamente nitido due tesi che resteranno ferme e che costituiranno sempre l'asse portante della riflessione morale dica
In primo luogo la tesi della radicale autonomia e quindi della non dimostra abilità dell'obbligazione morale
E in secondo luogo la tesi che la moralità non può essere altro che altruismo ovvero riconoscimento della personalità al trucco
Moralità dunque è riconoscimento degli altri per Calogero come già ricordava intervento di Casadei ma questo riconoscimento bisogna aggiungere niente può sforzarmi o obbligarmi
E su queste le solo il prodotto della mia libera e autonoma volontà morale
Ora il punto che mi pare meriti di essere sottolineato in queste considerazioni che per forza di cose saranno brevissime
Il punto che mi pare meriti di essere sottolineata che queste due tesi
Per un verso costituiscono il fermo asse di riferimento anche nella riflessione Calogeri Ana successiva
Per altro verso però
Queste tesi cioè la tesi della non dimostra abilità della moralità e la tesi della moralità come altruismo queste due tesi entrato in orizzonte nuove quindi non si presentano più con lo stesso volto che avevamo nella scuola dello iscritti successivi di Calogero infatti introducono alcuni nuovi elementi di riflessione che modificano sensibilmente il quadro a mio modo di vedere ancora
In primo luogo quello che nel pensiero di Calogero si verrà progressivamente precisando è la natura di questo altruismo o riconoscimento degli altri che esprime il nocciolo della moralità nella scuola dell'uomo l'imperativo della morale quello di volere la libertà degli altri come ricordava casse dei e di tutti gli altri
Trovi bene dicono nello sviluppo successivo del suo pensiero questo tema verrà sviluppato e precisata attraverso
Il vento assolutamente coerente
Salario infatti non si può volere la libertà
Gli altri se non li si comprende ma comprende è così
Il solo attraverso il dialogo con is perciò l'altruismo pratico diventa attraverso uno sviluppo rigoroso del pensiero Calogeri hanno diventa volontà di intendere gli altri il primo dovere morale diventa il dovere del dialogo il dovere di capire gli alti e naturalmente quello di dar corso a ciò che abbiamo compromesso ma una volta che il principio morale sia stato riformulato ho precisato in questi termini e cioè come principio dialogico divi le quali possibile quella innovazione teorica che pur senza alterare la fondamentali tesi Calogeri Anna dell'autonomia e non contabilità razionale della morale conferisce però ad essa un aspetto differente e nuovo
Il principe del dialogo infatti è certamente una norma che io do a me stesso in piena autonomia
Ma è anche come si leggerà infatti nella postilla critica e Calogero aggiunse alla nuova edizione del la scuola dell'uomo l'edizione del cinquantasei principe del dialogo e anche un principio fermissimo che nessun interlocutore potrà mai confutare in quanto chi mi chiedesse dice Calogero di non comprenderlo
Farebbe altro in realtà rivolgendosi a me che chiedermi di essere compreso sono i temi sui quali ha parlato prima ai quali accennato Gennaro Sasso e quindi chi mi chiedesse di non comprendere o si troverebbe nella situazione della dice che è logico della più profonda incongruenza e impossibilità nella situazione di volere e non volere nello stesso momento la stessa cosa quindi una situazione che poi su un altro piano e quella della contrazione quindi il principio del dialogo acquisisce in tal modo la stabilità di ciò che non può essere confutato perché ogni tentativo di confutazione in quanto è già una discussione lo deve necessariamente presupporre quindi non lo può non può negarlo ora nella prospettiva di lettura io cerco di proporre questi sviluppi che Calogero conferisce alla sua teoria morale si ripercuotono però inevitabilmente sulla sua tesi di partenza cioè quella della indimostrabile ITA nazionale del principio etico questa tesi resta indubbiamente ferma permise sì ma se per dimostrazione si intende deduzione di qualcosa da qualcos'altro ovvero dimostrazione informa logico all'dica come dirà più tardi lo stesso canovaccio tuttavia come a mio giudizio diverrà sempre più chiaro né
Il prosieguo del pensiero caro Adriano fino
Al punto d'arrivo che mi diciamo mio tentativo interpretazione si colloca con gli scritti degli anni sessanta tardi anni Sessanta per esempio in quel saggio molto importante che è logica e morale giustificazione dialogo usate nel sessantotto
Bene
Cosa viene fuori qui che la dimostrazione filosofica nel senso più proprio però non è la deduzione logico analitica ma è appunto la giustificazione ideologica
Che si sviluppa essenzialmente attraverso la confutazione delle obiezioni
Allora però se l'argomentazione filosofica a questa natura e cioè non è un dimostrare deduttiva mentre secondo canoni logico formali ma è un giustificare dia logicamente nell'ultimo Calogero appunto attraverso il gioco dell'obiezione e attraverso la confutazione delle obiezioni ecco allora io credo che l'interprete del pensiero che lo generano possa trarre la conclusione che il principio etico e certo non è dimostrabile deduttiva mente
E però il principio massimamente giustificato sul piano del confronto e della discussione degli argomenti perché appunto quel principio contro il quale nessuna valida obiezione può essere addotta in quanto ogni obiezione
Ne presuppone già la validità quindi questo riaffermare come Calogero scriverà nella postilla critica alla scuola dell'uomo questo riaffermare la a priorità tra Shane mentale del fondamento della moralità la certezza dell'assoluta stabilità dei valori sono parole di Calogero e quindi da vedersi secondo me non solo come una grande lezione di libertà come è stato detto ma anche forse soprattutto come la grande lezione filosofica imprescindibile io credo proprio perché va esattamente nella direzione opposta
Rispetto a quella decisionismo relax benissimo o nichilismo dei valori che come una sorta di sirena incantatrice ha stregato tanta parte del pensiero del Novecento e anche quello dei nostri giorni affinità
Adesso conclude questo nostro così proficuo incontro il curatore per la nuova edizione della scuola dell'uomo Paolo Bagnoli
Egli spaventato perché sarò brevissimo
Nel senso che le cose che avevo da dire l'ho scritto nella introduzione quindi ci si vuol vedere Filippo tranquillamente perché
Io credo che dobbiamo fare davvero un ringraziamento non formale agli organizzatori di questo incontro
Ivo questo una petizione libero nel mondo poteva avvenire
E dobbiamo ringraziarli in modo particolare la casa editrice in questa operazione a capigruppo questo
Tutto non con gli occhi del filosofo perché faccio un altro mestiere
Sono uno storico del pensiero politico
A mio avviso questo sito
Esprimo una
Io credo sia
Forse l'unico che Cordini o uno dei pochi forse l'unico testo di pedagogia civile
E da questo testo civile
Un messaggio
Che al di là di copre disquisizioni filosofiche che si vogliono fare che questo farebbe bene fare
Non passa è che è una cosa che non riguarda né per me
Ringraziando il cielo non riguarda solo i filosofi ma riguarda anche la gente che il filosofo non è al centro di questo libro c'è una questione
Che è importante ed è questo il messaggio che non passa che se ne vogliamo diciamo così per dirle
Molto grezza
Una società responsabile una
Che esprima un danza sociale una cittadinanza
Civile improntata sostanziali valori morali da tutti dicono
Scendere dal volontarismo politico
Filosofo della libertà va rapportato a questo a questo punto è il punto qualificanti la libertà che è di tutti in quanto tutti sono soggetti attivi e critici di un sistema di libertà che è tale solo se è una libertà concreto sia sul per politico sia sul piano sociale
Non si periferica allora al volontarismo etico e chiesto tifare sì
Kanza politica
Perché si ripristini uno stato che sia un sistema di libertà questa mi sembra un messaggio
Sommarie
A parlare alla generazioni diverse si tratta di un libro che ha parlato veramente ad ambiti diversi e non ha parlato solo
Non ha parlato solo liberal socialisti non ha parlato solo alle azionisti recentemente non so che poco
Come pure i testimoni anzi su Paolo Bufalini
Una serie di compagnie di Paolo Bufalini
I medio-alti ed altri dell'allora Partito comunista e dal periodo clandestino ladri Paolo Bufalini che portano il loro ricordo di Paolo puntuali
Procuratore di Calogero
Molti dicono che Paolo Bufalini ricavava questo litro la scuola dell'uomo che invitava a leggere la scuola dell'uomo moderno manda per la me quanto l'esperienza comunista ciò sia valso non è questo l'argomento di questa sera però questo è sicuro
Un fatto indicativo di come di messaggi della cultura sono tali e sono reali se sono veramente se tagliano ecco in qualche maniera
Posizione diciamo così che si ritengono in qualche maniera standardizzate
Ma considerazione molto spesso si parla di quando
Sì che pubblicò un libro siccome ecco c'è sempre la parola attualità in questo Paese
Una delle ricorrenze pesante c'è sempre la parola che ha qualità e molto spesso fuori luogo tutte su non c'è traccia ora
E tra i quattro
Penne io credo che questa sera noi abbiamo la dimostrazione di come la dimostrazione concreta sul tavolo e come Calogero c'è un
Il Novecento continua a parlare generazione di
La generazione all'
Perché continua a parlare alla mia io sono nato l'immediato dopoguerra che ho curato questo libro e a parlarci dell'azione di comasca Sereni che ha trent'anni meno di me e che ha curato sempre per la casa editrice di Abbasi disse l'altro testo di Calogero sulle regole la democrazia e le ragioni del socialismo ecco credo che questo sia una positiva rappresenti diciamo così
Una positiva replica del realtà sia un significativo esempio di come
Mutande da Calogero continuano era nella legge le Calogero e si sforzano per quanto possono più di presentarlo in un secolo che completamente diverso da quello in cui Calogero Perrone grazie
Ecco prima di accomiatarsi corre
Signora Laura Stiffi Fratello tutti coloro che hanno portato qui da testimonianza dei familiari e Guido Calogero non
Mo'
Che
In questo altro su cui
Si tant'
Antolisei citata la intelligenze liquido che
Se non
Ci sono loro con cui siamo legati da affetto
Grazie a tutti i sassi e