Assemblea Generale di Unindustria di Modena - (presso il Forum Guido Monzani, via Aristotele 33)

Chiedo scusa a tutti voi per questo ritardo sul programma
Ma ora iniziamo
Desidero innanzitutto dare
Il mio benvenuto del ringraziamento l'autorità
All'imprenditrice gli imprenditori e a tutti gli ospiti presenti a questa nostra Assemblea annuale
E naturalmente a Renato Brunetta Enrico Letta che con l'editorialista del Corriere della Sera Massimo Mucchetti hanno accettato di partecipare al nostro appuntamento
Abbiamo questa mattina tutti ha preso con costernazione notizia della scomparsa del presidente della FIAT Umberto Agnelli
Ritengo doveroso esprimere il cordoglio degli imprenditori modenesi per la perdita di una figura di grandissimo rilievo dell'industria italiana
Le lascio a Luca oggi nostro ospite il compito di ricordarlo nel suo intervento in maniera più approfondita
Consentitemi di rivolgere un ringraziamento speciale particolarmente caloroso proprio a Luca Cordero di Montezemolo
Che ieri è stato nominato ufficialmente presidente della Confindustria
Chi ha voluto davvero essere qui a Modena nella sua prima uscita pubblica come leader degli imprenditori italiani
Lo abbiamo avuto come presidente a Modena per sei anni
La sua esperienza sul campo nella realtà viva della nostra industria e la garanzia che sarà certamente il Presidente di tutti noi
Viene se posso dirlo dalla nostra trincea conosce le esigenze della nostra struttura industriale possiede lo spirito giusto per portare un po'di Modena in viale dell'astronomia
Credimi Luca ce n'è bisogno di un po'di Modena anche a Roma
C'è bisogno di pragmatismo
Di attenzione alle cose
Alle realtà a ciò che serve veramente all'industria alle nostre imprese
Sono sicurissimo che il tuo slancio la capacità di motivare chi lavora Conte la tua competenza sapranno emergere anche sul piano nazionale
è un momento difficile per le industrie italiane per la nostra economia le tue qualità possono essere una scelta vincente di cui il mondo produttivo può farne tesoro
I consensi unanimi al programma che presentato ieri credo costituiscono un ottimo auspicio in questo senso
Permettetemi anche un gran fermento l'amico
Massimo Bucci presidente della Federazione dell'industria Emilia Romagna
Siamo tutti consapevoli che il momento che stiamo vivendo ai caratteri dell'eccezionalità
Se gettiamo uno sguardo intorno a noi prendiamo atto di processi certamente di portata storica come l'allargamento dell'Europa
Ma nello stesso tempo serviamo la difficoltà del sistema europeo rilanciare se stesso e a risultare competitivo nei confronti dell'economia americana
E naturalmente rispetto a una potenza emergente spregiudicata come la Cina
Oltretutto l'intero mondo occidentale sente il peso della sfida terroristica
E soffre l'incertezza determinata da lista paghi instabilità geopolitica che ha riflessi significativi sui prodotti sulle materie prime sui mercati finanziari
L'instabilità ha un alto presto e questo presto lo stiamo davvero pagando caro
Non mi nascondo che per certi aspetti la sfida e quasi affascinante faticosissima difficile aspra tutto sta cambiando i punti di riferimento si modificano mese dopo mese se non addirittura il giorno dopo giorno
Sappiamo che ci aspetta uno sforzo impressionante a cui dobbiamo rispondere però tutti uniti
Deve rispondere alla nostra società deve rispondere la politica
Devono rispondere alle istituzioni e naturalmente devono rispondere l'impresa
L'impegno deve essere collettivo le scelte devono fare proprio il cambiamento che sta avvenendo
Elaborarlo e tradurlo in ovuli un in una opportunità
E allora devo dire lo voglio sottolineare che come sempre le in paese sono e saranno in prima linea e cercheranno di assumersi tutta la responsabilità del cambiamento
Stiamo combattendo giorno per giorno una battaglia durissima sui mercati nell'innovazione
Di fronte a una concorrenza che ci impone di migliorare continuamente perché non ci sono più rendite di posizione
So benissimo che questa battaglia però non riusciremmo certo a vincerla da soli
Il presidente Montezemolo nelle ultime settimane ha ripetuto spesso che occorre fare sistema
Ciò significa che rilanci italiano dipende dalla solidarietà e dalla coesione che il Paese saprà dimostrare e in questo caso paese vuole dire governo e opposizione l'intera classe politica le imprese il sindacato sistema bancario
Tutti devono convergere su alcuni obiettivi comuni
Perché veniamo ce ne conto noi non abbiamo alternative
L'impresa non può stare ferma
O avanza o retrocede inevitabilmente per chi mercati sono così la competizione ci obbliga a scelte di questo tipo
A tutto ciò abbiamo la forza sicuramente modera in particolare ha la forza di reagire
Ecco perché condivido l'idea di una sferzata di un'iniezione di fiducia non perché i destini dell'economia possono essere decisi da una sortita estemporanea da una scossa improvvisa
Ma perché occorre richiamare rapidamente
A raccolta tutte le nostre qualità le nostre capacità la nostra creatività
Ha detto il presidente Ciampi che le imprese italiane sono una richiesta preziosa e vanno difese
è vero purché la difesa non consista nella ricerca di espedienti di dilazioni di favori
Credo che gli imprenditori possono chiedere qualcosa quando si dimostrano in grado di dare qualcosa
C'è una responsabilità che innanzitutto nostra questa responsabilità noi non intendiamo sottrarci
Solo in questo modo possiamo chiedere chiarezza non si sottraggano gli altri protagonisti di questa particolare eccezionale fase storica
Quali sono gli aspetti su cui dobbiamo impegnarci
Credo che ritorna la competitività o meglio alla ricerca della competitività in condizioni ampiamente buttate o in via di cambiamento radicale passi anche da un approfondito riesame all'interno delle nostre stesse imprese
Dobbiamo abituarci a lavorare anche mentre certe voci di costo ci penalizzano fortemente come è il caso del costo del lavoro
Che non è certo comparabile con quello di paesi emergenti
Quindi la formula cui dobbiamo accedere non è un impossibile concorrenza al ribasso
Bensì la ricerca di efficienza attraverso vantaggi competitivi assicurati dall'innovazione ed alla ricerca formazione valorizzazione delle risorse umane qualificazione dei prodotti miglioramento della distribuzione
Reti commerciali flessibili marketing appropriato alle nuove condizioni competitive attenzione massima al cliente
Solo attraverso questi fattori riusciremo a produrre valore aggiunto e a confrontarsi con i nuovi concorrenti
Non va trascurato neppure il tema della governance
Non solo perché abbiamo assistito a casi di grave cedimenti delle regole essenziali del Codice etico su cui deve basarsi fare impresa
Ma perché anche la struttura organizzativa delle nostre imprese deve compiere un salto di qualità
In questo senso diventa di importanza fondamentale rapporto con gli istituti di credito
Occorre mettere in campo un nuovo patto tra banche e impresa all'insegna della trasparenza e dell'innovazione degli strumenti finanziari per affrontare insieme il rischio declino di cui non vogliamo neanche parlare
Abbiamo avuto il periodo della critica individuale questa terra è una terra di grandi successi per l'intuito di fantastici imprenditore
Ora senza perdere la creatività le nostre radici la nostra peculiarità dobbiamo anche dare alle nostre aziende una struttura più solida
La stessa organizzazione interna dell'impresa dovrà essere riformulata in modo da articolarla sugli obiettivi di mercato e sulla flessibilità anziché sul controllo verticale
è fondamentale il lavoro di squadra dobbiamo saper motivare le risorse umane e le competenze che abbiamo in azienda dobbiam integrarle dando valore e responsabilità al lavoro di gruppo
Tutto questo però non avviene nel vuoto
Il rilancio la ripresa la valorizzazione delle nostre qualità ha bisogno di un ambiente favorevole in cui il ruolo dell'impresa della cultura su cui ripresa si fonda
Diventino un terreno comune un valore fortemente condiviso
L'impresa crea ricchezza richiesta da reinvestire e da riferimento ridistribuire
è un luogo in cui si trasmettono i si sperimentano le conoscenze in cui i giovani che vogliono mettersi in gioco possono farlo contribuendo alla propria crescita e alla crescita della comunità in cui opera
Soprattutto l'impresa è qualcosa che deve durare nel tempo e per durare deve valorizzare le risorse che ha dentro di sé e intorno a sé
Abbiamo alle spalle una tradizione la nostra forza deve consistere nel far evolvere in modo dinamico gli elementi che hanno determinato il nostro successo
Noi ad esempio dovremo fare la modella la capitale del nuovo distretto tecnologico dalla meccanica avanzata
Ci sono già finanziamenti organismi in strutture di ricerca applicata chi contravviene hanno a realizzare la in me
Dobbiamo smetterla con i personalismi con la frammentazione del know how delle competenze con i problemi di confine geografico l'obiettivo è uno solo la Costituzione
Con il coordinamento della regione di un parco scientifico e tecnologico che incorpori tutta la filiera della ricerca e dell'innovazione dall'università alla Z
Ingredienti ci sono tutti e anche per la colazione con la coazione fisica avremmo la possibilità di utilizzare un'area l'exit di Spilamberto con tutte le caratteristiche appropriate per ospitare un campus tecnologico si tratta di non perdere un'occasione irripetibile per il nostro sistema industriale
Ricerca e innovazione concentrazione di risorse su progetti originali e promettenti
E questo lo schema per dare alle capacità tradizionali la marcia in più che occorre nel nuovo contesto competitivo per proiettare la nostra tradizione industriale nel futuro
Guardate l'anno scorso
Dopo il primo anno della mia presidenza avevo detto che la nostra economia e qui passo più precisamente a parlare di Modena
Doveva avere la capacità di proiettarsi nel lungo periodo di vedere se stessa nell'arco di dieci di quindici anni
Proiettata in positivo ne sono ancora convinto sono convinto che i problemi della nostra realtà imprenditoriale siano una specie di sintesi di quelli nazionali
Siamo stati all'avanguardia nelle soluzioni abbiamo privilegiato a lungo nell'export
Le nostre aziende sono state capace di innovare se stesse e i propri prodotti adeguati alle richieste dei mercati oggi le condizioni di mercato e la concorrenza ci obbligano a ripensare il nostro modo di essere impresa
Ma con la fiducia di coloro i quali sono riusciti ad avere dei risultati straordinari
Ma è necessario che questa proiezione nel futuro si assecondata dalle istituzioni locali
Siamo in una fase di rinnovamento di ricambio di confronto elettorale per le istituzioni nostre tutti noi vorremmo essere sicuri che i candidati i partiti e gli schieramenti condividessero questo sguardo verso il futuro e predisponesse lo gli strumenti per interpretare e gestire insieme il cambiamento
Mettiamo Modena e la sua professione futura al centro dell'attenzione
Rifacciamo insieme l'agenda delle priorità e degli interventi necessari alla modernizzazione del nostro territorio
Ho concluso
Sono lieto che oggi siano qui con noi insieme al presidente Montezemolo Renato Brunetta Enrico letta due personalità politiche la cui competenza si basa su una solida formazione economica
Con loro proveremo a vedere quali sono le leve per smuovere la nostra economia quali sentieri dello sviluppo dovremo percorrere quali sfide dobbiamo fronteggiare prima di cedere la parola al presidente Montezemolo e poi a Massimo Mucchetti per la tavola rotonda ringrazio tutti voi per la cortese attenzione
Signore signori autorità signor sindaco
Signor prefetto signora
Buonasera
Innanzitutto mi scuso molto
Per il ritardo ma siccome purtroppo uno non riesce a conciliare tutto soprattutto mi è molto dispiaciuto che una giornata che per me
Si prospettava di grande festa perché non vi nego che il primo giorno come presidente di Confindustria tornare in questa sala
Di fronte a tanti imprenditori ha tanti amici con cui ho condiviso
E anche a tante autorità con cui ho condiviso sei anni bellissimi come e ricchi di esperienza come prenditore dell'associazione ingiusta come presidente mi sarei aspettato da parte mia onestamente uno spirito totalmente diverso purtroppo è morto Umberto Agnelli una persona con prima di tutto un amico una persona con cui io ho cominciato a lavorare negli anni settanta
Una persona che ha avuto una vita anche familiare e personale molto difficile perché perdere un figlio straordinario come carattere come qualità come potenzialità imprenditoriale in età così giovane e vederselo morire in casa giorno per giorno un'esperienza
Terribile
Umberto Agnelli era un uomo di qualità
Uomo consapevole della responsabilità del nome che portava e che aveva nella famiglia in una grande dedizione al lavoro e in un profondo amore per la FIAT e per Torino
I suoi comportamenti di vita
è una persona schiva una persona che a e ha saputo vivere per anni all'ombra ma sempre con grandi capacità è una persona chi come me ha lavorato con lui ho cominciato a lavorare alla FIAT nel mille novecentosettantasei dopo il Mondiale quando Umberto Agnelli era amministratore delegato vi posso garantire che era un uomo PI grande visione strategica di grande capacità decisionale e di grande coraggio decisionale
Lo stesso coraggio che l'ha portato dopo la morte del fratello ad assumere in prima persona in momenti difficilissimi
La guida della FIAT mettendo fuori la faccia assumendo sì responsabilità richiamando la famiglia ulteriori investimenti per
Recuperare una situazione difficile
Umberto Agnelli
Anche stato capace di creare le premesse per un recupero della FIAT e quindi io lo volevo ricordare in una città come quella di Modena in cui lui venne alla vecchio autodromo approvare una mille cento FIAT preparata mi faceva sempre vedere le fotografie
Sono anche triste come Ferrari perché c'è sempre stato di stimolo e vicino e e quindi ci mancherà molto mi mancherà molto e per l'imprenditoria italiana è un'altra grande perdita di un grande nome di un grande imprenditore e di una persona
Che allegato ai destini della più grande azienda italiana la sua vita quindi io lo vorrei ricordare con un applauso mi scuso ancora per il ritardo
Io non voglio rubare altro tempo
Vorrei solo dirgli grazie
Vorrei solo dirgli
Quanto sono per certi aspetti emozionato e per certi aspetti contento di essere qui questa sera in questa sala con voi
E anche complimentarmi
Con Vittorio se pensate che un po'di anni fa lo spinto i convinto ad entrare nell'associazione industriale perché mi continuava a ripetere che non aveva tempo che aveva altre cose da fare che di lasciarlo stare ma io credo che per una città come Modena a vere presidente degli industriali
Una persona come Luís e con il nome che porta sia veramente una grande soddisfazione mi ha fatto anche molto piacere sentire nature l'azione anche se questo non mi stupisce visto che in queste settimane c'eravamo parlati molto
Di ritrovare molti spunti che mi auguro di ritrovare in tutte le territoriali italiane in linea con un gioco di squadra di Confindustria sento ahimè spesso delle definizioni Vetero
Provinciali chi non è con il Governo e contro il governo Confindustria fa una scelta politica e noi se continuiamo a ragionare in questi termini Confindustria fa una scelta in funzione del Paese in funzione degli imprenditori in funzione di quello che vuole essere il Paese che i propri figli
Gestiranno tra quanti tra un po'di anni soprattutto vuole essere classe dirigente assumendosi la responsabilità di dire certe cose di crederci
E di guardare in avanti pensando in grande ma uscendo da qualunque
Logica
Partitico e di schematismo politico una Confindustria autonoma una Confindustria autorevole una Confindustria progettuale e chi ha l'obbligo oltre che il dovere di accompagnare il Governo qualunque governo e se sia nelle scelte migliori del medio e lungo termine per il futuro di questo Paese se queste scelte se queste proposte se questi indirizzi se questi obiettivi
Faranno
Scomodo o non piaceranno a qualcuno ci vuole una grande pazienza ma continuare andare avanti senza cambiare una virgola credendo in quello che uno vuole fare credendo in quello che è giusto e soprattutto avendo coraggio
Avendo volontà e avendo capacità di guardare avanti individuando magari pochi obiettivi ma su quei pochi condividerli con le associazioni di categoria con le banche
Con il sindacato perché sindacato il rappresentante
Dei lavoratori con i quali bisogna individuare un clima di collaborazione e di crescita comune ma soprattutto condividendo quelle che sono le priorità di questo Paese quando parliamo di innovazione quando parliamo di infrastrutture quando parliamo di rimboccarsi sulle maniche di guardare in casa nostra e non piangere sempre all'esterno quando parliamo della grande opportunità del sud quando parliamo del tema della ricerca quando parliamo del tema infine di essere in grado di coordinare come spirito di squadra un lavoro nel rispetto dell'istituzione questa non è una scelta di campo è una scelta sì di campo è una scelta di campo in favore dell'Italia del nostro Paese del nostro futuro questo è quello che dobbiamo fare quello che faremo grazie e mi dispiace
Buongiorno tocca a me aprire questa tavola rotonda
Mister I con un'osservazione discorso di ieri del presidente Montezemolo all'Assemblea
Pubblica del dell'euro
A incontrato consensi estremamente diffusi
Forse perfino troppo
è stato aiutato in questo successo dal fatto che
Non una
Pianto non si è lamentato non ha proposto l'immagine talvolta abusata
Degli italiani che si lamentano furbescamente per precostituire posizioni contrattuali e poi andare a chiedere qualcosa
Ma a posto in positivo una serie di problemi
Questo uno stile che probabilmente interpreta una stanchezza diffusa nel Paese non solo fra gli imprenditori davanti alle risse inconcludenti che hanno caratterizzato gli anni passati
La polemica è il sale della democrazia ma quando la polemica di scarsa qualità quando gli argomenti del contendere sono modesti e non dimostrano un'utilità per il Paese allora la polemica stanca e subentra un'ansia una foglia di andare d'accordo ecco dietro questa voglia di andare d'accordo poi rimane la realtà dei problemi e in contrasto degli interessi
Montezemolo ieri
Apposto una serie di questioni
Il consenso che ha avuto mi ricorda quello che in altre stagioni
Seguiva le considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia tutti a fare la chiosa tutti a dire che era stato bravissimo
Tutti a promettere che avrebbero fatto tesoro dei saggi consigli del governatore e poi svoltato l'angolo avanti come prima
E con questo è il pericolo che incombe dietro la giornata di ieri
E allora per mettere i piedi nel piatto io comincerei a chiedere all'amico professor Renato Brunetta
Qual è stata la sua impressione
Davanti a uno
Dei punti centrali
Non possiamo parlare di tutti era un discorso articolato e complesso scegliamo né qualcuno e mi permetto di scegliere il tema del fisco
Un tema a cui Montezemolo dedicato
Un certo silenzio
Evocando lo principalmente una cosa piccola cioè la cancellazione dell'IRAP io mi esprimo in modo o sintetico per le spese di ricerca e sviluppo dico piccola perché poi siccome in Italia di spese per ricerca e sviluppo se ne fanno poche l'impatto immediato sul bilancio dello Stato non è enorme non è come cancellare Gina cento milioni di euro non è
Ma hanno dovesse
Dato
Ho fatto due conti no no però una cosa significativa per il tipo di finalità che ha
Il governo invece per la morte o per meglio dire non il governo il ministro dell'economia il Presidente del Consiglio perché proliferano la maggioranza mi sembra che ci sono opinioni diverse punta invece a una riduzione generalizzata delle imposte sulle persone
Senza di lei allora su per dare uno nascosto sono mia e far ripartire i consumi e rimettere in moto la macchina ecco come
Allora intanto chiediamo bene le cose perché c'è un po'di confusione
Per se c'è un po'di confusione allora la manovra in corso di preparazione che sarà contenuta nel Documento di programmazione economica e finanziaria
Che per legge viene presentato entro il mese di giugno e che è la base per poi costruire la finanziaria che verrà presentata entro settembre che avrà era per approvata entro la fine dell'anno e che si ai quadro
Dell'anno prossimo mentre DPEF a valenza triennale nel DPEF
Ci saranno un insieme di provvedimenti come chiesto il fisco sul fisco che sono così sintetizzabili
Innanzitutto la implementazione del secondo modulo della riforma fiscale già approvata dal Parlamento
Perché la prima parte delle formati scale approvata dal Parlamento e quella sulla no tax area che ha inglobato cinque virgola cinque miliardi di euro quindi undici mila miliardi delle delle vecchie lire e che ha sostanzialmente difeso i redditi medio-bassi da varie vicende negative di questi ultimi anni meno male che c'è stata
Questo primo modulo perché se no i redditi
Bassi avrebbero perso potere d'acquisto
Quindi questo è già stato realizzato e devo dire con Enrico letta poi ci troviamo quasi sempre d'accordo poi nell'analizzare i fatti concreti
Sui fatti concreti
Un pensionato ieri a Trento mi mostrava i suoi sette trenta da una parte e dall'altra e diceva
Cento euro in meno
Questo è indubitabile chieste ci Confindustria
CGIA di Mestre che Confartigianato e cioè le analisi sono univoche su questo quindi la prima parte della riforma fiscale è stata implementata dirà di più un anno di riforma fiscale è andato buco
Cioè questo perché non c'erano lire bambole non c'era una vera e quindi il secondo modulo che doveva cominciare ad essere implementato
Deciso nel due mila tre e realizzata nel due mila e quattro non c'è stato perché non c'erano soldi
Il fatto di ripartire dal due mila e quattro per il due mila e cinque due mila e sei
è semplicemente il mantenimento degli impegni ma anche la realizzazione di una delega che se no scade senza essere incrementata
La delega dice ventitré e trentatré ormai parliamo come le barzellette dei matti sono le due aliquote al posto delle cinque passante e duelli quote per i redditi fino a cento cento milioni di euro
La in ventitré e poi superiore interno l'aliquota del trentatré
Questa non è una manovra elettoralistica è semplicemente l'implementazione di una legge già approvata dal Parlamento di una delega già approvata dal Parlamento quindi aspettiamo i decreti delegati ma soprattutto aspettiamo
Di trovare la copertura per questa operazione cosa facile dirsi difficile a farsi d'altra parte però se il governo si impegna su questo e l'impegno deve essere fatto soprattutto tagliando la spesa corrente
O tagliando qualificando la spesa corrente ne deriva che nel DPF ci sarà ventitré trentatré con la loro motivazione in termini di ricotta in termini di scaglioni di reddito ma ci sarà anche e parallelamente necessariamente perché la legge di bilancio lo impone cioè troppo e fare un'operazione di questi anni sono dai la copertura la copertura negativo non tutto ma non mi ha chiesto quale sarà la copertura se vuoi pure se Volponi parliamo ma non ho remore anche su questo parliamo dell'IRAP impegno del governo e sarà scritto nel DPEF
Anche questo che DPEF valenza triennale sarà quello della progressiva
Risanamento cambiamento mutazioni superamento dell'IRAP che è una imposta brutta
Introdotta indico neanche dalla sinistra nero novantotto non lo dico mi hanno voglia di polemiche
E e sostitutiva di otto vecchi imposte ma no no no no no no non non ci vado dentro comprendente passo detti proponente ha fatto anche bene metterla va bene così cioè c'erano otto bruttissimi imposte leale messe tutte insieme e tutto sommato come dire ed inevitabile farlo
Gli effetti negativi che si sono avuti poi nella gestione di questa enorme
Imposta perché sessanta due miliardi di euro il gettito dell'IRAP
Sessantadue per cento venti mila miliardi delle vecchie lire sei punti di PIL l'IRAP da sei punti di PIL per come lo sostituirà allora spetta gli ho detto la progressivo superamento dell'IRAP questa va fatta la nell'arco di due-tre anni si può fare progressivamente
Io rispetto alla domanda che tu mi hai fatto rispetto la proposta del presidente di Confindustria posso dirti indoor che sono perfettamente d'accordo sono talmente d'accordo sondato guardarmi quanto costa costa cinquecento milioni di euro è un fatto simbolico e io partirei da cinque milioni di euro siccome sono il consigliere economico de Presidente del Consiglio questo gli ho detto ieri sera stamattina
Cinquecento milioni di euro presidente si e la strada giusta se dopo di che si comincia a smontare viva anche su altri segmenti
Tre trovando ed è evidentemente anche per questi la relativa copertura tanto meglio ci sono tempo uno o due anni e si dà e s'ha da fare
La scossa e finisco l'IRPEF da un tipo di scosse che è una scossa sui consumi e sui risparmi sui consumi per i redditi medio bassi medico e sui risparmi tutta la letteratura faccio il professor ogni tanto tutta la letteratura economica
Ci dice che un taglio generalizzato delle imposte generalizzato delle imposte e la manovra anche da più shock
Congiunturale e strutturale assieme per un'economia naturalmente non può essere fatta in disavanzo la cosa ma questo l'abbiamo già escluso né può essere fatta tagliando sul welfare o sulle spese sociali questa è lo stretto sentiero che ha di fronte il governo si parla la mobilità del Governo tra quindici giorni nel DPEF e nella finanziaria aspettiamo di giudicare il governo dal suo DPEF da finanziare chiedo anche agli amici dell'opposizione agli amici l'opposizione o due qui
E gli amici dell'opposizione di giudicavano il governo l'altro è seduto l'altro istituto l'altro è seduto in platea sfavillante seduto in platea no no no no no no e questo è questo questo è quanto dopodiché sull'IRAP sullo choc sulle tasse e così via siccome ventitré trentatré è una legge approvata dal Parlamento
Che si rimette in discussione si dica no ne facciamo ventitré trentatré e trentanove mi sembra un giochetto un balordo ventitré e trentatré l'ha approvato il Parlamento tutta la maggioranza assieme appassionatamente da questo punto di vista implementiamo la cosa vediamo dove si trovano le risorse se vuoi il prossimo giro ti dico anche
Le mie idee su dove trovare le risorse
Ma io credo
Senatore con facciamolo subito gli Oasis li chiamo un pensiero non so se lo vediamo parlando scusi
Se si tratta di far sparire l'IRAP senza un gesto di magia ma con delle
Iniziative concrete sessanta miliardi di euro significa in tre anni una botta progressiva che si accumula diventi miliardi all'anno dove andiamo a prenderli senza toccare il welfare
E senza
Cambiare il nome la tassa
Certo abbiamo classe orribile finiamo le imposte allora l'Iraq lira perché ho detto prima va smontata
Smontata a pezzi come dire a per è un agglomerato di tasse
Messe tutte assieme otto erano tasse imposte precedente patto fra salute e così via adesso va smontata pezzi a partire dalle componenti più insopportabili e iniqua
La cosa che ha detto Luca prima prima ieri mi sembra totalmente condivisibile le risorse per quella dal punto di vista simbolico si possono trovare anche già quest'anno per l'anno prossimo quindi questo è il mio consiglio è più adatto a Berlusconi il resto ovviamente
Va trovato in due modi
Da un lato con quella grande operazione che dovrebbe anche finanziare
La manovra sull'IRPEF che quella della ridefinizione degli incentivi attenzione gli incentivi guarda caso gli incentivi sono anch'essi sessanta miliardi di euro
Solo che metà di questi sono non alle imprese private
Sono alle ferrovie e quindi sono fuori per un certo qual senso fuoriquota ma non sarebbe del tutto convinto che essi siano da tenere fuori
Su questo occorrerebbe fare anche una riflessione ruteno Ferrovie Nord
Perché no cerca di definire in modo altra abbiamo di più pagando il biglietto del treno che sarebbe un grave attacco di essere molto franco l'altro passaggio l'altro passaggio è quello sul quale da economista io solo una volta tanto d'accordo con Tremonti sapete che non ho sempre sintonia con Tremonti che è quello di passare per quanto riguarda gli incentivi o la grande pletora delle leggi di incentivazione dal fondo perduto al conto interessi
Fondo di rotazione con un'unica preoccupazione che io di non
Creare una cesura tra i vecchi e nuovi finanziamenti perché il rischio conoscendo la burocrazia italiana che
Si blocca si blocca il vecchio il nuovo non c'è ancora e lei prese affogano questo è inaccettabile e questo per primo dico che è il più grande rischio anche perché poi molti di questi finanziamenti sono a lungo termine sono attraenti quindi è ben difficile dire basta
Con una linea perché quel che magari durano per per alcuni anni quindi ci vuole una molta attenzione di fine più niente rispetto a questa operazione
In principio base per me condivisibile ma mi pare che anche lo presenterà Confindustria abbia espresso delle idee di apertura di ragionamento su questo soprattutto perché seleziona imprenditori non opportunista
Cioè il passare dall'in conto capitale al conto interessi seleziona in maniera virtuosa imprenditori che chiedono incentivi cioè nel primo caso prevalgono di prendi i soldi e scappa anche psicologicamente nel secondo caso la selezione di chi chiede incentivi ma poi si impegna a restituire in vent'anni trent'anni chiedendo un abbattimento dei tassi di interesse solo gli imprenditori che hanno un progetto di lungo periodo bene voi siete imprenditori sapete
Il moltiplicatore di un miliardo di euro dato a fondo perduto utilizzando lo stesso miliardo di euro
Per l'abbattimento di interessi dal quattro quattro e mezzo allo zero cinque
Quanta massa di incentivi si può fare con un miliardo di euro dato a fondo perduto
E utilizzato immenso in conto interessi con un fondo di rotazione con la stessa restituzione io dico che questa è la strada giusta con questa grande mia preoccupazione era di Cuper prima io che non ci sia una cesura un blocco tra il vecchio modo rione siamo bravissimi a buttar via il vecchio non costruire il nuovo e trovarsi con il nulla di fatto in mano quindi sarebbe il disastro quindi lo choc ci vuole lo ciò che si fa sull'IRPEF lo choc si fa progressivamente anche sollevato
Lo so che si fa sul cambiamento strategico del sistema degli incentivi tutto questo insieme fa la politica economica la politica economica viene inserita nel DPEF ed è inserita nella Finanziaria
Verrà giudicata dal paese dagli imprenditori dalle fan quando verrà presentata queste sono le linee fondamentali su questo mi pare che dalla relazione ieri presidente di Confindustria ci sia la mano di consonanza eccetera ma ci sia un ragionamento convergente
Vorrei chiedere invece Enrico Letta una battuta mi viene da fare meno battute Flash
Quando al Parma quattro anni fa il predecessore
Al presidente Montezemolo Antonio Bernato espose programma dalla Confindustria
Berlusconi gli andò incontro dipinse il tuo programma e il mio programma fu un abbraccio e poi nacquero
Diciamo ci furono del alcuni problemi strada facendo ecco che ho avuto la sensazione che questa volta ad andare ad abbracciare Montezemolo sono stati prevalentemente gli esponenti del Centrosinistra ripetendo il balletto di quattro anni fa il tuo programma il mio programma non è che poi me la gara questo tipo di
Ma guarda la la ai dice una cosa che mi colpisce perché ieri man mano che scorre ore diciannove cartelle
Ero lì che guardavo diceva esso la troverò una riga nella sulla quale non sono d'accordo su varie Marra ampio e alla fine alla fine dicendosi non esita a pagina la riga non l'ho trovata
E quindi ho dovuto mordermi la lingua tutto il giorno perché io c'ero quel giorno Parma
E ho trovato che quel giorno a Parma quello è stato l'errore più grosso che ha fatto Berlusconi secondo me perché la cosa fondamentale nel corretto funzionamento di un sistema come il nostro in cui ognuno deve fare la sua parte che ognuno faccia la sua parte per cui il giorno che in cui il Presidente del Consiglio dice al presidente di Confindustria questo programma che tu come presidente di Confindustria proponi
Io lo faccio mio per il Paese sbaglia a prescindere nel senso che quello è il programma del presidente di Confindustria lo dico
Pur avendo sottoscritto potendo sottoscrivere le diciannove cartelle tutte fino in fondo la cosa più importante che ha detto ieri Montezemolo è stata state due secondo me che non sono due temi di merito sui quali peraltro io ero d'accordo sugli altri ma due temi di metodo il primo questo è un Paese che non ne può più da una sbagliata applicazione del concetto di alternanza per cui ogni alternanza vuol dire che chi arriva butta all'aria quello che ha fatto chi è stato fino a oggi e chiedendo con grande forza una politica diversa
E il secondo pro quello sull'autonomia c'è bisogno che ognuno faccia il suo mestiere se ognuno fa il suo mestiere si riesce ad affrontare i problemi che sono pesantissimi oggi ma nei quali ognuno deve fare il suo mestiere quindi questo secondo me è il punto che mi spinge a dire una relazione importante che ha detto al molte delle cose per le quali oggi abbiamo tutti lavorare
Che ha detto delle cose impegnative nei confronti del governo
Anche dure che ha detto delle cose impegnative nei confronti dell'opposizione perché le cose che ha detto Montezemolo
Sarà duro farle anche per l'opposizione e io so benissimo che sarà duro e quindi non mi metto a fare discorsi propagandistici nessun tipo voglio invece entrare sulle cose che venivano dette prima
Da da Brunetta facendo una premessa la premessa è questa che io sono due problemi il primo problema è che ha una specie di sindrome di Stoccolma
Nel senso che
Prima di sapere che eravamo stati invitati qui a fare questo faccia a faccia non sapevamo assolutamente che saremmo stati contendente elettorale poi da tre settimane siamo i capilista delle due liste di Forza Italia due dell'Ulivo io che si contendono in Emilia e nel Triveneto i voti di nove milioni di elettori e quindi di confronti come questo ne stiamo facendo
Diciamo parecchi e quindi io rispetto molto le acrobazie e ha fatto Renato su tutti i temi che sono stati l'ha fatta con molta abilità secondo me sono acrobazie molto molto molto sofisticate
E l'altro l'altro o l'altra premesse che credo veramente che da parte nostra se vogliamo rientrare nel cuore del paese
Se in portantina dire soprattutto quello che vogliamo fare noi da oggi in poi lasciar perdere le polemiche sterili di oggi quindi
Devo fare però un attimo forza su questo metodo che mi sono dato per dire semplicemente questo secondo me sono due filosofie diverse nell'impostazione di questi tempi due filosofie sono da una parte l'idea dell'intervento fiscale generalizzato a pioggia
L'IRPEF ridotto per tutti vuol dire una mancia di duecento euro a tutti gli italiani che costa a tutti gli italiani agli imprenditori in particolare
Una quota che vale dieci dodici miliardi di euro in gran parte presi dagli incentivi alle imprese perché quell'operazione lei è veramente un triplo salto mortale
Questa è una filosofia e l'altra filosofia è quella di dire no a una logica di intervento generalizzato spalmato su tutto ma per un semplice motivo perché una cosa ci andrebbe bene se noi avessimo come filosofia generale dico noi classe dirigente del Paese è quella di dire anzi stiamo andando nella direzione giusta si tratta soltanto di accelerare il passo di marcia
Io credo che tutti noi e voi io su un reduce da da da vari giri in alcuni distretti industriali della provincia di Modena
E da Sassuolo da Mirandola da Carpi mi son sentito fare scatta tutti lo stesso ragionamento il problema non è intensificare la direzione di marcia saper do che quella giusta no il problema su tante cose è cambiato la direzione di marcia cioè riuscire a far salire la qualità delle cose che si fanno
Perché continuando su alcuni settori in cui siamo rischiamo seriamente di metterci in un vicolo cieco nel quale può alla fine
La competizione che ci viene dalle altre parti del mondo la competizione
Fatta sui bassi costi e tutto quello che tutti sappiamo all'asse così una politica industriale giocata sulla leva fiscale deve essere selettiva
Esattamente l'opposto della Mancia spalmata a pioggia su tutti deve essere selettiva essere selettiva vuol dire che bisogna chiaramente che il sistema pubblico nel mettere risorse dica con chiarezza io non
Non dico andiamo avanti continua a fare quello che abbiamo sempre fatto non metto risorse su alcune produzioni temi settori attività tipi di qualità bassa delle cose che facciamo sapendo che ci metto l'unica risorsa che ho a disposizione e sapendo che
Non vado da nessuna parte
Metto l'incentivo la risorsa l'incentivo fiscale cercando di spostare in alto la qualità delle cose che ne facciamo e nel nostro il nostro la nostra riflessione invece dell'intervento generalizzato sull'IRPEF
è molto più serio del quale tra l'altro non ci sono le risorse ma questo molto più serio individuare per esempio due grandi aree due grandi temi che non avevamo immaginato costano molto di meno ma sono due cose che fanno ripartire consumi e ci aiutano a spostare sulla fascia della qualità
E dell'innovazione e che sono innanzitutto l'intervento sulle tasse sul lavoro
Costa molto di meno avvantaggia l'imprenditore e avvantaggia il lavoratore direttamente in busta paga quindi ha il doppio vantaggio di avvantaggiare chi fa impresa e di dare respiro ai lavoratori
E poi l'intervento che nella nostra filosofia e da impostare col credito d'imposta sulla ricerca
Che finisce per essere la mette il meccanismo che automatico è assolutamente fungibile
Rispetto al ragionamento che faceva ieri Montezemolo sull'Iraq sulla ricerca ma andando in quella direzione sapendo che se c'è oggi per l'imprenditore italiano
La possibilità di usare un incentivo pubblico per innovare per innovare si riesce a evitare quel problema che oggi da un po'di tempo ne stiamo vivendo per cui si parla tutti l'innovazione
Può alla fine si riesce si cerca di capire che cos'è che cos'è che cos'è io vi racconto un episodio che mi è capitato a Pieve di Cadore quindi recentemente in questo viaggio nei distretti industriali che abbiamo fatto capitato questo esempio che lampante della situazione che stiamo vivendo e proprio di quello di cui c'è bisogno
Assemblea di fa pubblicità Assemblea di imprenditori di tanti piccoli imprenditori
Occhiali discorso simile a quello che sto facendo qui adesso innovazione qualità l'intervento spalmata a pioggia per tutti finisce per spingerci a continuare andare per forza d'inerzia verso la chiusura della nostra industria manifatturiera se continuiamo così
Cinque dieci anni finirà così c'è bisogno invece che il sistema spinga in un'altra direzione
Mugugni fischi della sala
E
Rispetto ai quali mi è venuto in mente l'episodio che poi episodi di vita vissuta e rispetto al posto degli occhiali abbiamo io in questo occhiali senza montatura come penso tanti di voi
Essendo consumatore da trent'Toto annesso da consumato gli occhiali sono abbastanza esperto di questa metà degli anni Novanta arrivarono gli occhiali senza montatura
è una cosa la vignetta che spettano ad ogni mio pendo assecondarsi a cercare di capire come e dove trovarli difficile trovare in Italia certo punto scoprì
Erano fatti in Danimarca e è una nicchia che si è pian piano allargata fatta tutta fuori dal nostro Paese
Ho scoperto perché perché questo geniale ingegnere danese brevettò questo tipo di occhiali andò in da andò nel Cadore
A cercare di capire se trovava il modo di investire lì e di trovare chi investisse su questa idea e sostanzialmente la risposta dopo aver cercato in giro fu era a metà degli anni novanta
Valutazioni competitive
Le cose tiravano alla grande lì tutti gli hanno detto noi andiamo bene così come siamo non abbiamo voglia di mettere soldi su un'operazione così rischiosa non c'abbiamo una legge di incentivazione che ci consente di avere chi ci aiuta
Fermi così le l'esito è che questo ingegnere danese tornato in Danimarca trovato che ci ha investito sopra ovviamente questa nicchia di mercato una nicchia di mercato attuale che è diventata più larga dalla qualità lì fuori evidente che di fronte a un tema di questo c'è la prole innovazione non è un vuoto ragionamento generico è una cosa concretissima perché da temi di questo cenno e siamo fuori anche per sbaglio pubblici e privati quindi la sostanze due filosofie diverse
La mancia l'elemosina data tutti
Che finisce per non far ripartire il sistema o l'intervento mirato per cercare di spostare il nostro modello di sviluppo verso una direzione che sia quella buona per far avere un futuro alla nostra industria manifatturiera e io credo molto di più a questa filosofia perché credo che il nostro Paese non possano avere un futuro da Disneyland
Fra dieci anni se no andiamo avanti così saremo una grande Disneyland io credo invece che il futuro industriale del nostro Paese va fortemente salvaguardato e ovviamente spostando sempre di più in alto la qualità delle nostre produzioni
Vorrei dare adesso la parola al presidente Montezemolo che commenterà immagino le dichiarazioni dei due contendenti politici di cui e apprezzabile del garbo cosa che non è così frequente in altre circostanze che fa ben sperare per il futuro
Così sollevare due questioni a cui che sarebbe se c'è anche un commento una risposta la prima è questa
Ho letto e riletto il discorso ieri di Montezemolo non ho ben capito in termini di impatto
Sulla spesa pubblica il gioco dei costi e dei ricavi cioè quanto chiede e come si copre ho avuto l'impressione che non chieda tantissimo ma che ma che difenda
Una spesa importante che che sono i trasferimenti alle imprese li difenda in modo come dire non muro contro muro in modo dialettico però anche qui alla fine bisogna alla sera quando tiriamo il cassetto bisogna vedere quanto c'è dentro perché io posso essere disposto a trattare che le cose vengono date in un altro modo però alla fine ce ne sono non ce ne sono di più o di meno o uguale a prima tempo e questo è il punto cruciale e se si vuole da quello che ho capito io se si vuole finanziare
In un certo modo coprire la riforma dell'IRPEG bis dell'IRPEF bisogna che alla fine nel cassetto magari gli atti meglio ma ce ne siano di meno perché altrimenti i conti non tornano questo è un punto su cui e che sarebbe un convento l'altro punto è io ho sentito in questi giorni molto infatti Zare il tema anche dal presidente Fini
Il tema dell'alleanza fra banca e impresa è un tema molto importante
Personalmente sono un po'scettico e ridicoli cartine perché
Leggo che il sistema dell'impresa italiana particolarmente la piccola e media ma abbastanza anche la meglio grande
A molti delitti oggi debiti molti più debiti che patrimonio usando una vecchia battuta di un ministro socialista Rino Formica si potrebbe dire che il convento e povero e i frati sono ricchi dove per convento sono le imprese e perifrasi sono
I soci gli azionisti delle imprese
Senza così quanti altri crediti che fa notare le banche
è questo il problema quel problema di cambiare la struttura finanziaria dell'impresa
E non demonizziamo Basilea due per favore usiamo la usiamo la bene scusate se mi son preso la parola
Allora io innanzitutto devo dire che non capisco bene perché siano contendenti elettorali
Perché se c'è due persone competenti perbene
E anche abbastanza omogenea nell'affrontare i problemi magari da posizioni diverse sono Enrico Letta professor rete sul quale mi confronto sempre con grande piacere a dimostrazione che in questo Paese
Si può ancora parlare in modo sereno pacato e senza eccessive etichette
A qualunque cosa uno dica io vorrei andare un momentino a Flash proprio Superflash
Ira sia ben chiaro ha ragione ville quando ieri dice attenzione l'IRAP è un problema di tutti ha perfettamente ragione ed è un problema per cui l'IRAP Elvira ed è come Brunetta sottolineava nel programma di governo
Io ho fatto la tra virgolette provocazione sull'IRAP sulle ricerche per un semplice motivo siccome io considero innovazione trattino ricerca infrastruttura
Clima di fiducia e di collaborazione in questo Paese come le gli obiettivi numero uno
E veramente assurdo se non di più per non dire di peggio
Che si aziende che devono fare una ricerca soprattutto ricerca applicata panchine di fatto una tassa sulla ricerca questo è non pensare al futuro ma penalizzare le aziende che vogliono fare ricerca quindi è un fatto più emblematico che effettivamente Eva
Rimane il fatto che l'IRAP una tassa
Da eliminare e qui però è facile a dire edifici l'affare in funzione
Del il problema di fondo qual è il problema di fondo la palla al piede di questo Paese da vent'anni e un debito pubblico assolutamente insostenibile ripeto da almeno vent'anni così ci capiamo tutti onestamente
Questo debito pubblico insostenibile
Farsi che il leu l'Italia sia il Paese d'Europa tra col peso col debito pubblico più alto e col tasso di ricerca più basso
Allora se uno dovesse ragionare provocatoriamente e pensasse uno scenario che andasse avanti sempre così B
Non ci sarebbe da molto ottimismo perché se noi nella nostra azienda pensiamo l'azienda chiave inviti altissimi e non investe in ricerca
A meno che non vinciamo una volta al Totocalcio può adesso con Toto nero non si vince più neanche tanto non risolviamo il problema della nostra azienda
Allora io credo che il tema sia anche a livello europeo
Io sono assolutamente favorevole a trovare un accordo europeo per cui infrastrutture altro tema
Fondamentale da Bolzano a Ragusa non solo per i miei amici di Sassuolo o per l'area modenese perché dovunque vada in Italia il tema ricorrente le infrastrutture ricerca infrastrutture devono essere fuori dei parametri di Maastricht se no noi corriamo il rischio che con la scusa tra virgolette scusa sia ben chiaro
Di rispettare i parametri noi alla fine tagliamo le cose più importante per guardare al domani che sono ricerca e infrastrutture su questi inserisce un discorso sul tema delle infrastrutture che oggi noi imprenditori
Molti hanno clienti in tutto il mondo molti hanno decolla delocalizzazione anche in Italia si produce da un pezzo da una parte uno i fornitori cioè per noi l'infrastruttura parte come cittadini solo un costo sono un ex un'inefficienza quindi una logistica più efficiente e più moderna è fondamentale per le competitività delle nostre aziende
Banche
Ma io qui vorrei fare una premessa velocissima associazioni e banche
Io quando sono stato a Modena
A fare il Presidente Associazione industriale Vittorio lo sa
Ho sempre pensato che in un territorio così piccolo
E grazie a Dio con problemi ma sempre minori che in altri territori che ci fossero dieci dodici associazioni di categoria
E che ognuna diceva la sua sui grandi temi lo trovavo controproducente nel rispetto delle delle dei ruoli delle delle associazioni abbiamo sempre cercato di parlarci ne vedo alcuni esponenti qui seduti
Tra commercianti tra artigiani con la lega per cercare di individuare cola a picco per cercare di individuare obiettivi comuni ma soprattutto perché poi gli obiettivi sono facili nostro mestiere provare a raggiungerli debutti
Quindi delle strade per raggiungere gli obiettivi
In un Paese che ha un tasso di litigiosità
E mi
Soprattutto in questi ultimi anni di approntare immediatamente schieramenti imposizioni contro a favore come se tutto si risolvesse in questo modo io credo che sia fondamentale di creare un clima di fiducia perché gli imprenditori per investire debbono avere fiducia
E non debbono neanche però pensare che tutti i problemi
Sono o del sindacato o del governo di turno
Perché se il nostro Paese
Ha perso non rispetto alla Cina non rispetto agli Stati Uniti non rispetto all'Inghilterra ma rispetto alla Francia rispetto alla Germania delle quote di mercato
E qui ci dobbiamo anche guardare in casa nostra forse qualcuno di noi ha comprato qualche BMW nemmeno Maserati di troppo per i figli forse ci siamo fatti prendere la mano da qualche investimento di più nell'immobiliare
Forse come i i bravissimi a occhi ALAI abbiamo pensato che il mondo non stesse cambiando io mi sono trovato all'inizio degli anni Novanta un'azienda straordinaria come la Ferrari
Che però aveva un po'perso l'abitudine a fare delle macchine che si comprassero in tutto il mondo perché forse pensava che gli anni Ottanta durasse ero in eterno e in buoni con la sbornia degli anni Ottanta è finita in tutto il mondo allora prima di tutto io dico perché noi dobbiamo parlarci chiaro come sempre abbiamo fatto tre imprenditori guardiamo in casa nostra rimbocchiamoci le maniche ricco accentriamo ci sui nostri uomini che sono la nostra forza ogni tanto sento un amico imprenditore ingessa e Luca ho finito la riorganizzazione mia azienda io lo guariva povero matto hai cominciato perché l'organizzazione la devi sempre portare avanti la devi sempre cambiare concentriamoci sui prodotti concentriamoci su come vendere e quindi innoviamo in innanzitutto in casa nostra nel momento in cui c'è di nuovo questo grande sforzo che noi sappiamo fare che abbiamo fatto che forse qualcuno ha un po'allentato possiamo andare di attenzione non è che possiamo fare tutti da astuto da solo però solo dopo aver fatto in casa nostra una forte spinta non mi piace il termine analisi di coscienza perché non ne abbiamo bisogno però ne abbiamo avuto dei casi importanti in questa regione che fanno riflettere dobbiamo riflettere sul fatto che abbiamo delle aziende troppo piccole e che forse qualcuno di noi pensa che dominando sempre l'azienda al centro per cento può continuare il Eterno ad essere piccolo forse sarebbe bisogno per la crescita di fare tre cose avere una mentalità imprenditoriale più portata a crearsi dei soci più portata a far degli Accor di più portata a comandare anche sei solo il settanta per cento dell'azienda magari il trenta hai un socio che ti porta denaro idee capacità due e arrivo alle banche fare non penalizzare ma favorire fusioni e concentrazioni perché se io so che semi faccio una fusione con loro cono un mio collega o una facilità al sono basta condividere poche cose e concentrarsi sulle e qui si apre il tema dell'Eba
Una delle banche molto semplice
A parte il fatto che continuando andare in televisione a dire tutto sbagliato le banche le istituzioni in qui arriverà e mo'poi alla fine che rimaniamo tutto col cerino in mano perché c'è un lo ripeto una rissa o una continua critica gli uni con gli altri
C'è un dato di fatto Mai come in questo momento le banche hanno bisogno prima per questioni di immagine
Per questioni di business per questioni di credibilità e per questioni anche di dare un supporto per un sistema bancario forte e fondamentali in qualunque Paese ma noi abbiamo bisogno delle banche
Abbiamo bisogno delle banche per crescere abbiamo bisogno delle banche per esportare c'è Ghizzoni in questa sala spero di una volta frequentava ecco l'ho detto u una volta mi dicesti un arco cosa che a proposito quanto mi è stato utile questa esperienza moda lui mi disse noi abbiamo vinto una gara o qualcuno della tua associazione un qualche corre per qualità di prodotto
Però è arrivata la banca tedesca che attraversa una serie di azioni ha fatto sì che visto che la qualità sempre migliore era però non era così clamorosamente riversa sul prezzo abbiamo perso
Hanno le banche hanno fatto dei passi da gigante venivano da molto lontano veniva dalle banche molto pubbliche molto han fatto dei passi da gigante
Le banche oggi hanno assunto in Italia secondo me delle dimensioni già superiori a livello europeo c'è un buon mix tra banche razionale e banche inserite nel territorio
Cioè il problema che bisogna però riuscire per avere delle aziende globali noi abbiamo bisogno di banche globali e in giro per il mondo le nostre banche sono ancora top
O piccole troppo poco presenti è troppo vicino poco vicine alla crescita perché una cosa è la crescente evitare una una cosa la crescita intorno al mondo allora io dico
O noi riusciamo considerando la banca un'impresa a favorire una crescita del sistema bancario attraverso una buona collaborazione o noi ci diamo la zappa sui piedi quanto al problema delle aziende e ha ragione Mucchetti che di fatto dilemmi vivono molto sul sistema bancario qui bisogna che stiamo tutti attenti uno
Questa situazione di tassi così banca bassi non durerà in eterno anzi sarebbe auspicano
Le che cambiasse perché vorrebbe dire che a livello mondiale riprende forte alle crescita e allora attenzione perché il costo del denaro home intera
Due e qui rimbocchiamoci le maniche magari qualcuno di noi qui in questa sala ce n'è uno due non certe qualche lira in più neri miliardari investire in azienda di utili o di diversificazioni diverse for
Se bisogna farlo infine bisogna tener conto che le banche debbono e ho finito su questo punto Mucchetti saper scegliere perché non c'è tanto da dare denaro a chi ce l'ha e vuole crescere c'è
De da da dare denaro soprattutto a chi ne ha poco ma delle buone idea delle aziende con buon potenziale ma non è la non alla materia prima magari non ha debiti per crescere quindi queste poche cose e dimostrano che il rapporto in un Paese moderno con il mercato mondiale con delle aziende purtroppo troppo piccole o con poche aziende grandi un sistema bancario efficiente
Di banca come impresa e di buon rapporto di buon vicinato è fondamentale due cose ancora Letta ha detto una cosa giustissima
Attenzione io sono il primo fotoreporter dico e assurdo che noi parliamo di un Sud d'Italia dove da Roma in giù ci sono due campi da golf
O poco di più e dove una città come Siracusa che una delle città più belle d'Italia con un giacimento fantastico culturale Tato Greco tra trovano ha una capienza alberghiera che
Un terzo di quella di Livigno allora premesso che noi non possiamo vivere solo di ciminiere parla uno che c'ha l'ufficio dentro le ciminiere e quindi parlo di fronte a tanti colleghi del manifatturiero
C'è però ci sono delle aree d'Italia che hanno una grande potenzialità se non sappiamo dove veramente crescere in settori totalmente inespresse noi parliamo di turismo parliamo di Kultur attenzione perché poi non abbiamo una compagnia aerea che ci porta i cinesi in Italia rischiamo che vanno in Germania che vanno in Francia in genere in Spagna e questo è ASS solo un talmente assurdo visto che in termini di paesaggio di di clima dighe stili di vita di qualità culturale di giacimenti culturali non abbiamo rivali al mondo ciò premesso però
Ha ragione letta
E qui dobbiamo stare attenti di non perdere anzi di sviluppare la forza del manifatturiero io dico
Il lavoro in fabbrica ci sarà sempre l'operaio non è più quello di cinquant'anni fa lavora in fabbrica però ha cambiato fondamentalmente e la logistica come dicevo prima è diventata fondamentale perché non c'ha tante aziende al mondo come la Ferrari che dalla Fonderia alla Mach
China pronta per essere spedita e tutto fatto nell'asta dello stesso recinto allora io credo che il tema della innovazione il tema della ricerca il tema della spinta
E anche della crescita di aziende che sono troppo piccole diventano in casa nostra dei temi fondamentali questo ci permette rispondo Mucchetti di evitare di andare col cappello in mano dal governo di turno a piange perché abbiamo bisogno di questo che abbiamo bisogno e quest'altro noi non è che abbiamo bisogno di tante cose per fare meglio il nostro mestiere noi abbiamo bisogno di un clima di fin cucina abbiamo bisogno che quelle quattro o cinque cose fondamentali in un Paese che ci permettano di andare in campo a gareggiare con i nostri concorrenti funzionino altrimenti potrebbe avere il più bel prodotto del mondo la più bella Zen del mondo il le più belle idee del mondo però è come andare a fare a pugni con Cassius Clay di una volta con una mano tenuta dietro allora quali sono le cose di cui abbiamo bisogno investimenti nella ricerca perché questo non per perché le la l'azienda non lo debba fare ma in qualunque peso paese del mondo lo stato e dietro alla ricerca che non è solo soldi e cultura dalla scuola all'università alle borse di studi io a apportare ad attirare stranieri in Italia io vedo che i cinesi vanno a studiare in in in in Germania vanno a studiare in Inghilterra vengono in Italia pochi nella scuola di design a Milano ha ragione il nostro presidente quando dice per esempio in questa terra di distretto cerchiamo di fare un qualche cosa di caratteristico voi lo sapete ne abbiam parlato tante volte io sono contrario alle facoltà condominiali noi viviamo in una terra in cui tra Bologna Parma Modena e Reggio cioè nella distanza Keanu your piace per andare dal centro Lario porto ci saranno cinque sei delle stesse facoltà
Andiamo Ogliari o porti ragazzi se l'abbiamo a Parma l'abbiamo Linate e l'abbiamo a Bologna possiamo anche farne meno a modo era se in cambio cedesse ci fosse qualcos'altro cioè voglio dire secondo me dobbiamo anche uscire da una logica così localistica
E andare per esempio sull'università le specializzazioni lo stesso discorso vale per il clima di ricerca ultimo punto che volevo dire
Il
Se noi avessimo la possibilità e qui mi farebbe piacere sentire il parere di Brunetta di letta mi scusi Muchetti sul tema infrastrutture e ricerca di Maastricht io credo che usciremo anche da un po'odi alibi perché questi parametri di Maastricht che sono mi rendo conto difficili io l'ho detto ieri dobbiamo sostenere il governo nel male però non vorrei neanche che diventassero a questo punto un boomerang per quelle che sono gli elementi in chiave di sviluppo di un Paese di domani poi lasciateci fare che non nostro mestiere lo sappiamo fare lo continueremo a fare io dico solo che ogni tanto un po'discosto un po'di fiducia ha fatto bene Ciampi a dire queste cose noi ieri abbiamo cioè Cato per la prima volta di dire credo che questo Lin prende sia una caratteristica degli imprenditori vediamo cosa possiamo fare noi o i per dare un contributo allo sviluppo del Paese e non chiediamo solo e non facciamo sempre la solita lista di quello che ci manca ecco questo è un po'lo spirito
Esatto io trenta secondi cadauno vetri non perversi che non sanno cos'è 'sta cosa
Si chiama golden rule
Già attiva in Gran Bretagna cioè quella di detrarre dal calcolo del deficit che vale per il Patto di stabilità e crescita più che per Maastricht detrarre da questo calcolo le spese
Per investimenti infrastrutturali o per investimenti in qualificate io per investimenti in beni pubblici questo tema scusate se faccio questa piccola storia e Linate era già presente ai tempi della individuazione dei parametri di Maastricht e del patto di stabilità si decise di non farne nulla
Si decise di non farne nulla
Per il timore di comportamenti opportunistici da parte degli stati cioè ciascun Paese poteva dire per me la scuola è un investimento per me ed investimento infrastrutturale la Salerno Reggio Calabria per Mendez investimento infrastrutturale la la spesa beh la formazione dei dipendenti pubblici cioè ciascuno poteva dire dare benedire con la bacchetta magica come investimento e poteva detrarre dai suoi con tutti e questa Spesal il risultato è che ne sarebbe venuta fuori una Babele quindi i costruttori di Maastricht e i costruttori del patto di stabilità hanno detto per carità
Non se ne faccia nulla il risultato però poi è stato che l'Europa che si è trovata in stagnazione ha per prima cosa come l'Italia anche l'Europa ha tagliato sugli investimenti
Per star dentro i parametri ponete neanche stata ma non importa Lattes perdendone parlando di Maastricht o per stare dentro i parametri del Patto di stabilità la prima cosa che è stata tagliata sono stati gli investimenti infrastrutturali
E gli investimenti in ricerca perché quando le cose non vanno bene le due cose che si fanno sono le spese come dire strategiche di lungo periodo è sbagliato lo sappiamo tutti che è sbagliato
Però son quelle che non protestano perché se tu tagli la spesa corrente se tu tagli sul personale tre dovrebbero sì in casa quello protesta
Il risultato qual è stato che siamo stati dentro sì sì ma è una nane in campagna elettorale
Siamo stati dentro abbastanza i parametri di Maastricht siamo stati dentro però ci siamo ritrovati un Europa
Come dire priva di investimenti strutturali investimenti in ricerca in Europa in generale in Italia in particolare allora l'idea che è venuto fuori da molti
Certamente da Mario Monti che il nostro campione Europa in Europa Super Mario mio grande amico certamente dal sottoscritto ma certamente da molti altri è quello di dire togliamo
Dal calcolo del deficit gli investimenti quelli veri come si fa a definire gli investimenti quelli veri intanto che siano investimenti a caratura europea cioè con il timbro europeo quindi la Salerno Reggio Calabria locali italiani Colavero dovevate fare con i soldi vostri verrà fatta con i soldi o mentre se tu mi fai il ponte sullo stretto di Messina sì se mi fai l'alta velocità si se mi fa il corridoio cinque sì o se ne fai Grandi Progetti che siano progetti e lo pay che gli aumenti non la produttività europea sì questa cosa col timbro europeo comincia già per l'Italia per la Francia per la Germania per tutti
E potrebbe trovare il finanziamento da parte della Bei la Banca europea degli investimenti e quindi da questo punto in vista e le risorse della Bei potrebbero essere detratte pro quota dei deficit nazionali quindi evitare per questa via
Il comportamenti il timore di comporlo comportamenti opportunistici da parte degli stati questa è una strada su cui si può andare devo dire in io mi sono letto il programma del non voglio chiamarlo triciclo ma
Del del Triciclo del Triciclo oltre vero sì o vende è un artificio retorico un artifizio retorico è un artifizio retorico me lo sono letto questa parte c'è c'è nel programma che ho preparato Pier per per per Forza Italia per da questo punto di vista l'Italia non solo potrebbe proporre questo ma l'ha già fatto
Durante il semestre di presidenza italiano il c'è un prendo di Tremonti per quanto riguarda le infrastrutture aveva proprio questa caratteristica ha questa caratteristica grandi progetti infrastrutturali quest'arte
Bei Banca europea degli investimenti quindi da questo punto di vista ci siamo si potrebbe fare anche una sorta di golden rule italiana Luca invadere una italiana è per esempio quella sull'IRAP
è la golden rule italiana cioè dei cerchiamo di valutare per quegli investimenti strategici come dire la possibilità di farlo con fiscalizzazione detassazioni per esempio sull'IRAP
Europa Italia potremmo essere assolutamente convergente
Scusa
Quanto per quanto ci riguarda non soltanto questa è la strada però attenzione questa è la strada se si modifica un passaggio essenziale passaggio essenziale sì gestisce la decisione di quali sono le opere che s'ma quelle strategiche e quelle no per questo passaggio che ha perché se lo gestisce in Europa la trattativa soltanto tra i venticinque ministri dell'Ecofin questo finisce per non dare il suo risultato come non lo ha dato questa è la filosofia di Tremonti io me la vedo con tedesco Paul francese ci si scambia un po'di favori vicendevoli e questo è la strategia europea no nella nostra filosofia c'è bisogno di un driver di tutta questa operazione che non può che essere la Commissione cioè un ente che super partes rispetto a quest'interesse che può valutare che il corridoio cinque che sarebbe la classica infrastruttura di questo genere esce in tutti gli investimenti che ogni singolo Paese fa dalla dal tre per cento è evidente che tutto questo assenso lo aggiungo se però ci aggiungiamo cosa molto difficile ma per l'Italia in questo momento e per l'intera Unione Europea essenziale una qualche modalità diverse di raccordo tra la politica monetaria ecco l'economica non è possibile che nel momento nel quale ci sarebbe bisogno per aiutare le nostre esportazioni di un euro un pochino più debole come fanno gli Stati Uniti che dopo il l'undici settembre hanno fatto pagare arresto del mondo Europa in testa i loro costi interni alzando lire abbassando il don però al massimo abbiamo bisogno su questo di una politica monetaria che sia meno indipendente da qualunque logica di sviluppo economico reale questo è secondo me il passaggio che è collegato a quello rende questa operazione un'operazione assolutamente vincente
Ringraziamo tutti è stata una discussione pacata
Una scuola di vita politica speriamo che si diffonde
Non mi resta che ridare la parola per la prosa e la chiusura finale seduta privata al presidente psicologici più
Se
Scusatemi ringrazio molto davvero Luca i nostri ospiti dottor partire devo chiudere l'assemblea privata che abbiamo fatto prima del vostro arrivo comunicati i risultati dei nuovi membri elettivi di Giunta
Che sono Cremonini Vincenzo Lancellotti Elena Malagoli Fabio Tironi Maurizio balletti Franco e Verselloni Gianni chiusa l'assemblea privata grazie a voi prendiamocela riparte