"Ancora sul libro di Pellicani, considerazioni teologiche"

Radio radicale torniamo sul libro di Luciano Pellicani regia delle radici per addentrarci un po'in quelle considerazioni di tipo teologico comparatistico tra le tre cosiddette religioni del Libro
Che ci sembrano ineludibili per chiunque voglia capire bene se e quali problemi di compatibilità si pongono tra i nostri principi laici e la libera pratica dei precetti dell'Islam
Tanto più per chi intende mettere in discussione l'assetto laico dei nostri paesi europei a cominciare dalla Francia dove abbiamo preso le mosse per via del libro di Nicolas Sarkozy
Per pochi giorni ancora ministro delle finanze visto che si appresta a prendere la guida del mio impegno il partito in teoria di Chirac
La leggibili Kelley eolici o le spie rosse si intitola questo libro che un'apologia del valore civile delle religioni la sua che il cattolicesimo
Ma soprattutto quella della gran parte degli immigrati e cioè l'Islam e comunque diciamo la religione in generale
Pellicani secondo cui c'è incompatibilità di principio tra Islam e Occidente condivide evidentemente le perplessità di Christopher caldo nel che avemmo modo di apprezzare al tempo delle polemiche attorno alla legge sul velo islamico nelle scuole pubbliche francesi e cioè siamo proprio sicuri che le nostre società aperti occidentali siano veramente compatibili con la religione perché per esperienza noi sappiamo solo che le nostre democrazie sono compatibili col protestantesimo
Con l'ebraismo e col cattolicesimo sentiamo comunque Pellicani
Bisogna far chiarezza sulla visione del mondo contenuta nel Corano dice visione fortemente bellicista con la terra divisa in due territori nettamente distinti
Il DAR all'Islam e il DAR alcun fra vale a dire la casa della vera religione e la casa della miscredente
Il profeta non si stanca di ripetere che tra questi due territori non ci può essere pace fino a quando l'Islam e non avrà trionfa fino a quando cioè il territorio della mi scadenza non sarà stato conquistato dei veri credenti il dar alcun fra è infatti anche il DAR al fard la casa della guerra e si tratta di una guerra santa di una guerra voluta da Dio come tale essa è una missione di verità
Perché come celebra un noto a ditte gli hadith sono i detti le disposizioni e le azioni del profeta Dio ha rimesso la terra ai musulmani
Nel Corano dunque la guerra santa è concepita proprio con un dovere religioso
E non si tratta solo di una guerra difensiva ma di una guerra offensiva vere e proprie dice Pellicani in polemica con tutta l'interpretazione benevola politicamente corretta di Jihad inteso non come guerra santa ma come sforzo sforzo per dominare gli istinti deteriori dell'uomo
Pellicani città la cosiddetta sura del bottino
I capitoli in cui è diviso il Corano si chiamano sure
Virgolette io sarò con voi rendete saldi quelli che credono io gettano il terrore nei cuori di quelli che non credono e voi colpite lì sulle nonché cioè decapitati e Richie dette loro tutte le estremità delle dita
Questo dovranno soffrire perché essi si sono opposti a Dio e chiunque si oppone addio Dio io al suo posto lo sappia che Dio sarà violento nel punire chiuse le virgolette
Sterminio
Degli infedeli che viene invocato poi in un'altra sura quella cosiddetta del pentimento altri virgolette uccidete i politeisti comunque i trapianti prendete lì prendete di prigionieri assediati Dio li punirà per mano mostra dio che chiuse le virgolette ricordiamolo viene continuamente chiamato il misericordioso
Altro che religione della pace l'Islam è una religione della guerra permanente centrata sull'idea che i miscredenti devono essere posti di fronte all'alternativa conversione o morte
Il progetto di Khomeini era a questo proposito tutt'altro che aberrante UE retico da un punto di vista islamico
Contrariamente al cristianesimo abbiamo visto l'Islam
Nel fasto quando aderisce al suo testo sacro
E plausibile pure da un punto di vista politico dicevo il progetto di Khomeini se è vero come è vero e fa bene Pellicani a sottolinearlo che l'Ayatollah prima di morire scrisse una lettera Corbaccio of allora segretario
Del partito comunista dell'Unione Sovietica invitandolo a riconoscere pubblicamente che il comunismo creatura della cultura occidentale aveva fallito
E a riconoscere che sulla scena mondiale restava una sola forza spirituale in grado di perseguire l'obiettivo di liberare i popoli che si trovavano nella prigione dell'Occidente e del Grande Satana e cioè l'Isla
Fin qui Luciano Pellicani
Ma è uscito da poco in Francia edizioni Puff
Un libro intitolato Islam e giudeo-cristiani ISMA che pure farebbe bene hanno i tutti leggere l'autore e già che il una delle principali figure anticonformiste e libertari della Francia del ventesimo secolo teologo protestante ma anche storico anche giurista
E anche un giusto tra le nazioni per aver salvato sotto Vichy diverse famiglie di ebrei
Morì nel mille novecentonovantaquattro e proprio agli ultimi anni della sua vita risalgono queste pagine ora pubblicate con una prefazione di alla Besançon alla Besana so che contiamo di farvi ascoltare non appena riusciremo a procurarci la registrazione del convegno che si è tenuto una decina di giorni fattorino su Islam e Occidente per l'appunto con lo stesso Pellicani e con tra gli altri già falso Arbel e Ernest Nolte
E da almeno una ventina d'anni constatava sconcertato il all'inizio degli anni Novanta più o meno quando sulle stesse cose cominciano a riflettere anche Pellicani che gli intellettuali francesi a cominciare dagli arabisti sono affascinati dall'Islam
Islanda è visto come la negazione del volgare materialismo della nostra Barbara civiltà della nostra sete di denaro della nostra passione per il lavoro della nostra tecnici di sanzione disumani di Sante
Notava il che parallelamente in quegli anni
Ci si impegnava da parte cristiana a cercare gli elementi di una parentela tra Islam e cristianesimo ed ebraismo che non è stato in effetti difficile trovare intanto sono tutte e tre religioni monoteiste come si suol dire poiché sono religioni del Libro e poi hanno in comune la discendenza d'ambra
Ebbene dice il e lo dimostra nel suo libro luoghi comuni niente più che luoghi comune
Non ci soffermeremo ora sulle argomentazioni teologiche da lui addotte per dimostrare la radicale differenza tra Corano Bibbia in particolare il Nuovo Testamento
Tra un libro dettato da un Dio che esige dagli uomini totale sottomissione Islam per l'appunto vuol dire sottomissione e un libro tanti libri in realtà scritti da tanti autori diversi sotto la loro responsabilità ma non sotto dettatura che è una promessa ed è al tempo stesso un'apertura di libertà
Non ha alcuna importanza sottolineare per esempio che il Corano riconosce Gesù egli attribuisce anche alcuni miracoli in realtà nei Vangeli i miracoli di Gesù sono tutti miracoli dell'amore
Perfino quelli in cui Gesù manifesta un potere nel placare le acque per esempio Gesù risponde alla paura dei discepoli compie quel miracolo Pierri dar loro fiducia e pace
I miracoli raccontati dal Corano sono invece i miracoli esclusivamente di potere
Nel Corano nel miracolo della tavola imbandita attenzione dettaglio importante il Corano non riporta nessuno dei miracoli raccontati nei Vangeli
In quel miracolo dicevamo a Gesù viene detto noi crederemo in te se compirà in questo miracolo e Gesù lo compie
Nel Vangelo invece ogni volta che gli viene proposto un miracolo come una specie di prova Gesù lo rifiuta perché è proprio questo che non vuole la sua non è una taumaturgica
Ma ciò che più di ogni altra cosa rivela
Nel Corano in i Vangeli la radicale contrapposizione nella comprensione di Gesù è la crocifissione
Nel Corano è indispensabile e scusate è impensabile che venga crocifisso colui di cui si cerca di mostrare soltanto il potere quindi Gesù non è mai stato crocifisso e in questo modo si evita anche il problema della resurrezione
Ma è un altro ad essere stato crocifisso al posto suo
Come è possibile concepire che Gesù l'incarnazione dell'amore di Dio
Abbia potuto accettare che un altro uomo fosse stato condannato al posto suo quando è lui stesso che è venuto ad espiare la nostra condanna e si è fatto carico del nostro sofferenza ecco dopo un simile controsenso scrive il si potrà dire tutto quel che si vuole sulla presenza di Gesù nel Corano vi sulle rispetto nei suoi confronti tanto non ha alcun valore
Può far comodo a questo proposito recuperare un articolo pubblicato sul settimanale Tempi dello scorso dieci ottobre lo firma Francesco Bertoldi uno storico
Il rapporto tra fede in ragione dell'Islam e concepito in modo molto diverso rispetto alla cultura cristiana ed ebraica
Il richiede alla ragione di abdicare azzerarsi senza condizioni Dio non interviene nella realtà nella storia ma una volta per tutte nella mente di Maometto
Filosofi mussulmani propriamente parlando non ce ne sono arabi si ma non musulmani Avicenna Averroè Avis Hebron erano islamica mente eretici
L'Islam rappresenta un'anomalia infatti nei confronti delle altre religioni sia quelle rivelate ebraismo e cristianesimo sia tutte quelle che sono un tentativo umano per rapportarsi al divino
Buddismo shintoismo induismo paganesimo
Pur sostenendo di essere stata carri velata da Dio la religione islamica non si rivela nella realtà infatti storici non so il passaggio del Mar Rosso o l'umanità oggettivamente documentabili di Gesù
Ma si rivela all'interiorità di un uomo il profeta Maometto
Se la propria fede non è fondata su ragioni comunicabili risulta impossibile ogni vera criticità da qui le gravissime difficoltà in cui si trova l'Islam non solo con la democrazia e i diritti umani ma anche con la scienza un esame scientifico come quello cui cattolici hanno sottoposto la Sindone
Applicato alla Pietra nera e l'amica non è nemmeno lontanamente immaginabile così come non è immaginabile applicare al Corano l'esame critico filologico al quale la Chiesa ha accettato
Alla fine di sottoporre la Bibbia
E infatti ecco fatine aprire una parentesi pare che
Usando prudentemente uno pseudonimo quello di Christoph look sembrerebbe un filologo chi dice arabo cristiano chi tedesco in un libro scritto in tedesco e intitolato la lettura Siro aramaica del Corano
Sostiene la tesi che il Corano è un grosso equivoco essendo il Corano all'origine di una sorta di manuale destinato a spiegare la Bibbia a certe popolazioni
Teniamo un attimo aperta questa parentesi perché è interessante
Si sa che il Corano è stato scritto in arabo già ma in quale arabo la domanda è legittima dal momento che i primi manoscritti riportano solo le consonanti
Come era normale
Per l'arabo antico solo successivamente infatti fu introdotto il sistema dei dei punti per indicare le vocali consentendo così di distinguere le parole che si scrivono allo stesso modo ma che si pronunciano diversamente
Ipotizzando in questo caso una variante siriana dell'arabo del settimo secolo
E beh i risultati sono a dir poco stupefacenti e così nella cosiddetta Sura di Maria Gesù appena nato si rivolge a sua madre per consolarla
Invece delle parole enigmatiche che ora si leggono nel Corano non tira acquistare il signore ha messo ai tuoi piedi un ruscello
La versione arabo siriana del nostro amico Luxembourg darebbe un venne più plausibile noti Ratti stare il signore ha reso il tuo parto legittimo
O ancora il premio ambitissimo che in Paradiso aspetta i kamikaze islamisti che si fanno saltare in aria con sette paia di mutande per meglio proteggersi i genitali
Non sarebbero le famose Virginie con negli occhi grandi ma più plausibili frutti candidi come il cristallo
Adesso possiamo chiudere la parentesi e tornare a Francesco Bertoldi
Altra conseguenza della specificità dell'Islam se Dio non interviene continuamente nella realtà ma è intervenuto una sola volta nella mente del Profeta
Tutto ciò che capita nella storia è affidata l'iniziativa umana cioè non si può contare su una grazia
Cioè grazie intesa come energia soprannaturale che Dio elargire dall'uomo intervenendo storicamente nella vita
Dell'uomo
Ora la condizione di un islamico e qui sta alla convinzione di essere portatore nientemeno che dell'assoluto che gli si è rivelato in modo totalmente inverificabili lei incontrollabile e da a disposizione per affermare l'assoluto
Non una grazia divina ma sono dei mezzi relativi umani finiti e questo istituisce un corto circuito per la sproporzione tra il fine che infinito e i mezzi che sono finiti
Ne deriva che pur di affermare l'assoluto tutti i mezzi umani posso
Lo e devono essere impiegati cui eccezione che forza compresi e infatti cioè nell'Islam l'idea e anche la pratica della guerra santa Dio non si diffonde operando lui stesso miracoli di conversione ma si diffonde grazie
Che all'operare degli uomini a lui sottomessi che creano strutture politiche frutto anche di conquistarne Mata tali da obbligare in qualche modo a obbedire alla sua cioè il Corano ecco così Francesco Bertoldi su tempi per approfondire ripeto il libro da procurarsi è quello di diceva e li e a proposito di il chiudiamo non abbiamo detto prima presentandolo
Che per via del s'del filone ecologista del suo pensiero per via della sua rigorosa critica della società occidentale gente come Joseph Bové o anche Noel ma meno adottando lo slogan pence fare globale aggiri locale riconosce il come proprio maestro al punto che bombe è arrivato a rivendicare il saccheggio di un McDonald's come gesto e l'Uliano
Chissà
Come ci rimarrà male adesso Joseph Bové scoprendo in questo libro che la sua alleanza con gli islamisti di Tariq Ramadan in nome del relativismo culturale è un'iniziativa e l'Uliana mente insostenibile
A sabato prossimo grazie per l'attenzione io sono russi e questa naturalmente che radio radicale