"Postglobal. Religioni, generi e generazioni. Nuove sfide alla democrazia" organizzato dalle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) nei giorni 10 e 11 settembre 2004 (presso il Palazzo del Popolo, piazza del Popolo 1)

Bene una buona giornata a tutti ho vinto la scommessa col professor Deaglio abbiamo fatto meglio del quarto d'ora accademico avendo cominciato con tredici minuti di ritardo
Parte questa piccola battuta voglio intanto salutare alcuni amici che sono qui l'amico Edo Patriarca che è il colore che nel responsabile portavoce del Forum del terzo settore Don Paolo targati direttore dall'ufficio dalla pastorale del lavoro l'amico Savino Pezzotta che qui con noi anche lui questa mattina e l'amico Paolo o nelle che direttore generale al ministero del lavoro persone che hanno accolto il nostro invito ad essere diciamo ad avviare questi lavori insieme insieme con noi
Passo subito la parola a Maria Grazia Fasoli che come coordinatrice responsabile
Della funzione dell'ufficio studi delle ACLI ripresenta un po'l'itinerario di questi itinerario culturale di questi giorni
Poi i nostri introduttore i nostri relatori di questa mattina sono già qui professor Mario Deaglio e suore greca Rosanna a minuti sta arrivando anche il professor Mario Monti
Grazie Presidente buongiorno a tutte e a tutti
Il mio compito è quello di introdurvi brevemente quindi con parole essenziali e sobri n ascolteremo molte all'itinerario di questi e due turni e a recuperare un filo rosso anche con quello che è venuto prima
Tornare a pensare questo era law slogan il morto la cifra con cui le ACLI vollero tornare a Vallombrosa scegliendo questo luogo come luogo simbolo pensiero
Che voleva vere una qualità forte alta coraggiosa
Dava l'ombrosa dall'anno scorso ci siamo spostati ad Orvieto
Con gli stessi intenti
Di un pensiero esplorativo di un pensiero che spingesse in avanti la ricerca del nostro movimento della nostra associazione di un pensiero legato lo diceva il presidente Bobba ieri sera comunque al fare un fare pensando compensare facendo questo è quello che da sempre ci qualifica
Abbiamo da sei anni a questa parte continuato a pensare sempre lo stesso oggetto diciamo così
La globalizzazione
Sulla scorta di quanto ci disse Giovanni Paolo secondo che la globalizzazione era il nuovo nome della questione sociale
La novità di questa cornice di questo oggetto che abbiamo messo progressivamente a fuoco fino alla prospettiva di quest'anno di cui subito dirò
La novità è andata perciò di pari passo con le cose antiche con i contenuti i nostri con il nostro DNA associativo
Dalla democrazia che già nel novantanove avevamo affrontato in questo ambito alla comunità all'UE e il fare
Fino alla speranza vivere la speranza nella società globale del rischio il titolo dell'incontro dello scorso anno in cui appunto per la prima volta ci ha ospitato
Questa città
Il metodo l'approccio sono stati costanti e coerenti
Un pensiero che allargasse i nostri confini
Un pensiero esplorativo dicevo prima ma anche una volontà di condividere che non fosse un pensiero di pochi di un'avanguardia
Anche perché il consentire è più che mai necessario quando la visione è al servizio come nel nostro caso di una proposta di proposte concrete
Che le ACLI vogliono offrire alla società
E al mondo alla Chiesa in cui vivo
Diventasse questo pensiero per quanto attento ai tempi nuovi per quanto anche esplorativo e e perfino avventuroso diventasse comunque linfa della nostra associazione quest'anno continuiamo ancora a pensare alla globalizzazione
Ma sulla scorta di quanto ci ha detto il professor Mario Deaglio che è appunto il primo relatore di questa sessione da una prospettiva post globali
Che non vuol dire che la globalizzazione è passato è finita ma vuol dire piuttosto che non possiamo più guardarla come un processo ascendente
Ma dobbiamo guardare come da un punto di vista di una traiettoria forse di un giro di boa che la globalizzazione del mercato la globalizzazione di mercato a compiuto e che chiede appunto
Categorie interpretative sforzo di comprensione nuove
D'altra parte poste global non è neanche un giudizio di valore sulla globalizzazione non è stato mai qui sto il nostro punto di vista ma piuttosto una prospettiva uno sguardo che intende cogliere un ventaglio di problemi
E quest'anno per noi il ventaglio di problemi si raccoglie attorno a un tema a una questione la democrazia
Quindi possiamo dire che se Poste globale il punto di vista la democrazia è il nostro particolare tema di riferimento una democrazia stanca
Una democrazia assediata
A volte ci sembra una democrazia in coma incapace di rigenerarsi
In questo ho percorso in questa preoccupazione
Stiamo in armonia siamo in dialogo siamo al servizio del percorso della chiesa
Le prossime settimane sociali del sette dieci ottobre a Bologna avranno appunto questo tema
La democrazia nuovi scenari nuovi poteri
E dentro questo percorso ecclesiale inuit consapevolmente e responsabilmente cd poniamo anche con le nostre due giornate di Orvieto
Perché intendiamo appunto non solo dare un contributo originale ma anche in qualche modo partecipare a quella primavera no dei movimenti ecclesiali
Che da elimini a Loreto sta dando segnali così ricchi e promettenti di sviluppi futuri
Sono tre gli spaccati intanto salutiamo il commissario Mario Monti che ci ha in questo momento
Sono tre gli spaccati dicevo attraverso i quali vogliamo guardare a una democrazia posto globali
Per questioni che hanno messo per così dire in fibrillazione in modo anche drammatico anche in questi giorni le forme e le pratiche della democrazia
Religioni generi generazioni seguo questo ordine che è quello del titolo e come vedremo invece nei nostri lavori
La prima il primo spaccato che esamineremo nel pomeriggio riguarda Larry riguarda appunto i le generazioni le religioni oggi hanno fatto irruzione in modo drammatico con risvolti tragici sulla scena globale
Sembravano appunto un residuo del passato in un mondo compiutamente così sembrerebbe secolarizzato e invece oggi sono una emergenza che più che mai si impone
I generi
Per cui noi diciamo che dentro la questione democratica c'è una questione femminile da portare alla luce
C'è ovvero una presenza sociale ecclesiale qui certo replica che bene rappresenta delle donne a cui non corrisponde in modo altrettanto significativo e non è solo questione di numeri la presenza la rappresentanza femminile nei luoghi in cui si decidono le sorti del mondo ma precisiamo subito che non è solo l'ottica femminile che noi qui vogliamo portare sulla scena ma piuttosto i generi nel segno di quell'alleanza
Di quella collaborazione tra uomini e donne di cui parla ultima lettera ai vescovi del cardinale grazie
Lei generazioni le generazioni sono per noi impegno l'imperativo per una democrazia che vuole pensare al futuro per una politica che non si limita alla gestione degli interessi dell'immediato presente dice anzi gli Onassis i posteri sono vita qui tra noi e sono i nostri figli
E su questo tema queste la ratio il senso che sta al cuore della proposta che
Professor Campiglio alleati hanno elaborato insieme e di cui torneremo a parlare nel pomeriggio un figlio e un voto
Tre Problemi tre questioni ma anche per noi tre Riserve dissente
Tre opportunità non solo rischi ma anche opportunità per di animare alla lettera la democrazia ridare un'anima una vita un senza
Per fare questo dobbiamo costruire netto se civile condiviso senza del quale non si dà Vera e sostanziale convivenza per quello che la chiesa del magistero ecclesiale ha chiamato L'Unità molteplice della famiglia umana
Noi abbiamo molti dubbi e molte incertezze ma uno non ce l'abbiamo
La democrazia non è in questione
Come regime ma è semmai in questione nelle sue modalità pratiche nelle sue forme nelle sue modalità di esercizio non c'è un'alternativa alla democrazia
Anche possiamo immaginare di vivere in un mondo post globale
Ma non possiamo immaginare non possiamo immaginare di vivere in un mondo posta democratico per questo su questa linea si pone anche la giornata conclusiva in qualche modo che ci vedrà insieme ad altri soggetti in moto
Molto importanti a Roma all'Auditorium indichiamo ad essere numero usi la giornata dell'interdipendenza interdipendenza per lui è un altro nome è forse uno pseudonimo di fraternità
La fraternità che come paradigma politico noi abbiamo messo come rotta verso il congresso nazionale di Torino
E la fraternità che come paradigma politico e associativo al nostro interno noi vogliamo realizzare
Nelle linee programmatiche dei prossimi quattro anni questi sono i nostri intendimenti e con questo spirito e con questa speranza insieme alla consapevolezza naturalmente di quanto sia drammatico quello che sta avvenendo
In queste ore
In quello che molti in questi giorni che guarda caso ha messo sulla scena donne bambini le cose di cui noi parleremo con questa consapevolezza noi ci accingiamo a pensare a lavorare e anche a sperare tutti insieme
Così abbiamo ben chiaro il filo conduttore dei nostri lavori prima di dare la parola al professor Deaglio invito il sindaco Stefano ozio
Che e qui tra noi che alla città il sindaco della città che ci ospita lo ringrazio per l'accoglienza e anche per l'impegno del Comune gli facciamo anche gli auguri perché è un neo Sindaco
Da parte mia soltanto un Piccolo saluto un calorosissimo benvenuto qui ad Orvieto queste alla seconda edizione generalmente quando si fanno delle cose si supera la prima edizione oltre mo'numero di un giornale si può iniziare a parlare di consolidamento noi ci crediamo molto noi
Speriamo molto di poter fare il meglio possibile per ospitarvi qui ad Orvieto per tanti anni
Parlando ieri con irresponsabili dei livelli nazionali provinciali regionali e locali delle armi e ho detto
Questa iniziativa deve essere la punta dell'iceberg di una nostra collaborazione
Dobbiamo immaginare e pensare con i livelli regionali e locali una serie di iniziative da porre in essere durante l'anno per arrivare a questo appuntamento speriamo di essere all'altezza come città
Ce la metteremo tutta non voglio rubare spazio agli importanti relatori i termini che avete descritto e avete introdotto sono temi di grandissima attualità anche qualche modo di emergenza
Visti gli eventi che ci sono che stanno capitando in questi giorni in varie parti del mondo vi auguro buon lavoro e vi auguro una buona permanenza qui Corvia dovrà
Grazie al Sindaco certo la collaborazione lavori insieme non non mancherà
Una tradizione delle anche di quella di mettere insieme le forze del civile con i municipi che sono le due grandi energie positive di questo Paese bene
La parola a Deaglio un giornalista mi ha chiesto se ero rimasto folgorato sulla via non di Damasco ma posso Global ho detto solo che il libro di Deaglio è un bel libro merita di essere letto mette insieme riflessioni storiche economiche e anche qualcosa di più
Con Mario Deaglio una collaborazione un'amicizia che non è nata quest'estate
Abbiamo voluto prendere in prestito diciamo così il suo titolo del suo libro chiedendogli in fondo per cominciare questa nostra riflessione
Di dieci dove andiamo a posare il piedino perché prima di affrontare questi tre nodi critici queste tre sfide alla democrazia che abbiamo posto vorremmo capire dove appunto il nostro sentiero va a a a finire no e soprattutto quali sono le condizioni del contesto
E questo la il compito che gli abbiamo assegnato credo che sarà come sempre
Brillante capace di darci questa visione di sintesi e di insieme
President's io ho preso molto sul serio
Quello che sta scritto
Volantino del vostro convegno che questo un incontro nazionale distrutti
E che questa è una seduta introduttivo essendo un incontro di studi però quasi tra virgolette quasi una lezione
Essendo una seduta improduttiva questa deve servire soprattutto permetterebbe ai problemi sul tappeto
Quindi non ci saranno soluzioni
Diffidate delle soluzioni semplici mondo molto complicato
Ma soprattutto si cercherà di dare una panoramica di quello che sta succedendo vent'troppe volte sotto la spinta
Per la cronaca rischiamo di avvitarci su se stessi e di essere terribilmente autoreferenziale fino al prete per esempio che tutti i problemi dell'economia italiana si risolvano in Italia
In realtà come gli avvenimenti di questi giorni ci ricordano siamo inversi in una realtà che non controlliamo e che e molto difficile da
Allora io vorrei se qualcuno uso i mezzi moderni quindi cercherò di proiettare come si fa normalmente
E poi il testo di questi display saranno disposizione vorrei subito indicare quelli che sono i due assunti di questa della il primo che la globalizzazione di mercato cioè la globalizzazione ascendente come si diceva prima la globalizzazione che pensava che il mercato avrebbe risolto tutto
Gli aggettivi sono pesati ho messo lì sorridente rassicurante perché così era all'inizio degli anni Novanta
E molta gente in buona fede ha pensato che col mercato si sarebbero risolte tutte le cose questa globalizzazione è finita è finita con l'inversione del ciclo economico degli Stati Uniti nel due mila ha avuto un ulteriore colpo dall'esterno con il terrorismo del due mila uno
Ed è stata seguita da un'epoca dura la durezza l'abbiamo davanti a noi spigolosa spigolosa vuol dire che non ci sono delle tendenze chiara molto frammentata andiamo sempre a sbattere contro spigoli
Caratterizzata dall'incertezza l'incertezza è la cosa più terribile che gli economisti possono pensare perché non sanno misurarla e perché esercita un una
Funzione frenante su tutto il processo economico su tutte le decisioni
Io esaminerò questa epoca dura da cinque punti di vista che non sono tutti per esempio dovuto
Per brevità non parlare problemi ambientali che pure avrebbero la loro importanza
E il primo punto che toccherà sarà il rapido cambiamento dell'orizzonte economico
Vedete la riceviamo troppo le notizie minuto per minuto se andiamo indietro di quattro anni di cinque anni eccetera è cambiato veramente tutto nella struttura di come è fatta l'economia non c'è
Il secondo punto su cui mini
Soffermerò relativamente poco ma credo che il professor Monti avrà molto da dire in proposito
Riguarda la ritirata ritirata abbastanza ordinario e la frammentazione dei mercati mondiali e il ritorno dell'ingerenza pubblica
Il terzo punto riguarda la globalizzazione della povertà cioè mentre abbiamo la ritirata dal mercato globale però invece i problemi globali ci sono e vanno avanti
Poi discuteremo brevemente i temi specifici di questo convegno cioè la nuova importanza delle religioni dei generi e delle generazioni lo farò in maniera squisitamente economica tutti gli strumenti che sono nere
E infine cercherò di discutere emerge i nuovi scenari vedrò di fare tutto in venticinque minuti e mezzo
Allora vediamo un poco cose questo rapido cambiamento dell'economia mondiale
Si può vedere abbastanza bene con ecco ci siamo forse qui tedesco
Con questo grafico
Questo grafico mostra le quote del prodotto mondiale cioè quanto pesa quantitativamente variare nell'economia mondiale nel mille novecentottantacinque e nel due mila tre
è fatto su valori in parità di potere d'acquisto cioè corretti per il fatto che in genere nei Paesi poveri Paesi sono più bassi e quindi sono i tassi di cambio ci danno un'idea giusto
Perché è il mille novecentottantacinque perché diciamo così l'ultimo anno prima della globalizzazione dei mercati
Dal mille novecento quarantacinque all'ottantacinque le quote sono rimaste più o meno uguali e nell'ottantasei con la liberalizzazione finanziaria del mercato dei Londra a inizio all'epoca della globalizzazione prima
Allora voi vedete questo blu sessanta per cento siamo noi
Cioè sono i
Da tutto fuori posto
I mezzi moderni qualche volta hanno qualche comunque lo vedete il piccolo intera ecco le ferrovie andiamo avanti rapidamente
Ecco nel quali sono
Questi Paesi azzurri siamo noi abbiamo perso per le quote di mercato da sessanta a cinquantacinque voi vedete dei paesi gialli che le hanno più o meno raddoppiate
Questi sono la Cina più l'India più le tigri asiatiche che oggi pesa no per un quarto circa nell'economia mondiale
Invece l'America Latina ha perso qualche cosa l'Africa subsahariana l'Africa subsahariana che già Gradisca se Artissima ancora perso quote di mercato
E soprattutto hanno perso quote di mercato i Paesi ex socialisti l'ottantacinque è l'ultimo anno insomma di stabilità del sistema
Sovietico poi cominciano i i venti di crisi che portano a fortissima riduzione di queste cose andiamo rapidamente dentro a queste grosse cifre qui vediamo il gli azzurri sono stati divisi in tre parti
Gli Stati Uniti sono rimasti più o meno costanti ventidue nove diventando Enti nove tre
L'Unione europea ha perso qualcosa ma non molto il grosso della perdita di quei cinque punti l'hanno perso il Giappone e gli altri Paesi come sapete il Giappone e gli anni Novanta avuto un periodo di crisi
E chi sono invece gli asiatici che sono andati forte per soprattutto la Cina
Vedete lassù dal quattro per cento quattro virgola otto per cento del prodotto mondiale adesso è al dodici per cento cioè ha triplicato la sua quota nel giro di diciotto
Una cosa di questo genere credo che nella storia economica non si sia mai visto in Genet queste quote sono stabili per sull'arco di centinaia di anni qui avete questa esclusione cinese in cui guarderemo qualche dato per un momento
L'India ha fatto non ha scherzato da quattro e quattro al sei virgola sei quindi aumentato del cinquanta per cento le tigri asiatiche anche se sono in aumento
Invece America latina Africa subsahariana hanno gli andamenti che abbiamo visto prima
Quindi ecco le diciamo la mappa del cambiamento che ci troviamo davanti ma c'è qualcosa di più importante ancora e cioè io ho provato a calcolare con quello che si conosce della crescita dell'economia attuali
Che cosa sta crescendo su su cento euro in più di produzione mondiale da dove vengono bene Cina India e tigri asiatiche ne fanno quarantaquattro del mezzo Giappone ne fa dieci e mezzo quindi il totale dell'Asia meridionale e orientale fa in questo momento il cinquantacinque per cento della crescita mondiale
Il vero ombelico del mondo il vero punto cruciale è lì e questa è una trasformazione radicale del quadro che ci eravamo davanti
Da un lato abbiamo la Cina che la terza economia del mondo oggi perché dopo Stati Uniti Unione europea c'è la Cina ha superato Giappone l'altro Cina più India più Giappone eccetera fanno più di metà della crescita
Poi abbiamo al fondo che Stati Uniti diciassette per cento in europea pochissimo sette quattro quindi facciamo un quarto
Quello che le sto lo fa tutto il resto del mondo che di questa è la situazione di tutto il cambiamento che è un cambiamento anche qualitativo perché è la prima volta nella storia recente ma
Come suo recente a scanso di di equivoci ma penso che negli ultimi duecento anni il centro dell'attività economica è stato l'area atlantica quindi nord America Europa occidentale
E la prima volta che in termini quantitativi non è qui che avviene il massimo aumento produttivo
E in particolare se guardiamo queste due aree l'Europa è debolissima fa il sette per cento da crescita mondiale
E occorre considerare la prospettiva di una relativa marginalizzazione dell'Europa sulla scena economica del mondo
Quindi noi non non siamo noi che comandiamo non siamo più noi che comandiamo noi abbiamo in qualche modo l'idea che noi riusciamo a fare le cose che noi prendiamo le decisioni
Non è più vero non si sa bene chi le prende in questo momento è un momento di di cambiamento e sappiamo che non le prende più e non è più vero quello che è stato sostanzialmente vero fino a poco tempo fa che bastino pochi a
Portare avanti il discorso di questo genere
Passiamo adesso al secondo ah no prima facciamo una un piccolo zoom sulla Cina perché questo alla sua importanza
Dunque non solo la Cina da quindici anni che cresce del dieci per cento all'anno questo una cosa mai vista ma in Cina ci sono ancora cinquecento milioni di contadini
Quindi l'esercito industriale di riserva
C'è ancora cinquecento milioni di contadini se diventassero tutti i lavoratori dell'industria dei servizi a doppia avrebbero il PIL mondiale
Quale produttività che abbiamo quindi non aspettiamoci Taranto che il costo del lavoro in Cina a Shanghai rapidamente si ci possono essere delle delle strettoie su alcune professionalità ma sostanzialmente hanno una riserva molto ampia e si prevede che nel giro di dieci anni almeno centocinquanta milioni di persone cambiano lavoro e vado a lavorare nell'industria quindi questo è il tipo di potenzialità che abbia e poi prendiamo le misure insomma vaccinare il maggior produttore del mondo di acciaio di cemento di biciclette sicuramente vanno tutti in bicicletta cinquanta milioni l'anno
Ma anche di televisori quasi metà dei televisori del mondo ci sono fatti in Cina
è il maggior mercato dei cellulari ci sono oltre trecento milioni di telefoni cellulari in Cina su una popolazione di viados tra e quindi è abbastanza diffuso è stata dicendo al ritmo di sette milioni al mese
Voi capite che di fronte a queste cifre siamo presi l'idea che forse l'Europa a qualche motivo di marginalità
La Cina è diventata una potenza spaziale cioè ha messo su un satellite va be'è un satellite come astronauta che è stato su un giorno un giorno e mezzo non ha diciamo delle grandissime capacità ma è gioca anche su questo quadro è presente con l'Europa nel programma Galileo
E a sta mettendo in piedi uno standard informatico con lo scopo lo scopo dichiarato di fare concorrenza Microsoft
Quindi come vedete è una cosa per la quale bisogna tener conto
E anche per certi aspetti un Paese molto fragile l'idea della città di Shanghai che sembra che affondi sotto il peso dei grattacieli ne hanno costruiti troppi il terreno cede da un po'e simbolo di questa Cina che cambia ma che poi ha dei problemi in questo cambiamento
Ci sono sicuramente delle incertezze sul campo manageriale ci sono delle debolezze sul campo delle norme ma è comunque un grosso punto all'orizzonte
Solo per far vedere qualche grafico il primo grafico in alto a sinistra sono le riserve valutarie cinesi erano duecentocinquanta
Miliardi di dollari soltanto all'inizio del del novantasette sono rimasti più o meno costante fino al due mila poi sono raddoppiate fino al dicembre due mila tre
Ho provato a a verificare quanto erano adesso da cinquecento sono passate on Congo compresa come si deve fare a circa settecento miliardi di Toldo
Nel frattempo secondo grafico in alto mi fa vedere la linea blu e la quota cinese nelle esportazioni mondiali
Passata tra il novanta e il due mila due dal quattro ha quasi l'otto per cento la linea sopra la quota degli americani che invece è scesa
I due grafici che sotto fanno invece vedere l'integrazione del Giappone con la Cina
La linea blu nel grafico di sinistra sono la quota delle esportazioni cinesi giapponesi che va in Cina vedete quelle norme balzo in avanti mentre quella rosso e quello che va negli Stati Uniti
Quindi oggi il Giappone esporta più verso la Cina si sta formando un'isola uno stretto legame produttivo tra Giappone e Cina
E non più invece il famoso legame che aveva detto alla globalizzazione che era quello tra Giappone e stazioni
Al tempo stesso le importazioni giapponesi dalla Cina sono salite e già nel novantanove hanno superato quelle verso gli Stati Uniti come fa vedere l'ultimo grazie questo è il modo in cui ci troviamo davanti di fronte a queste cose persone azioni l'Europa rischia di non toccare il pallone
Quindi dobbiamo interrogarci e cercare di capire che cosa vogliamo fare
Veniamo molto rapidamente alla ritirata o frammentazione dei mercati globali
Ed è per quello che succede ci andiamo indietro di dieci anni che allora si riteneva che ci fosse una ricetta magica
Liberalizzazioni più privatizzazioni più sgravi fiscali quindi lo Stato faccia un passo indietro faccia pagare meno tasse miracolosamente l'economia andarmene
Vi devo dire che io credo che per un poco sia anche andata meglio cioè questo è stato uno sgrassanti e di un sistema contante contante cosa che non funziona
Ma che questo non rappresenti che un momento c'è un po'una medicina pericolosa con molte controindicazioni
Quindi di qui in avanti questa formula perde di importanza di significato incontra delle resistenze
E infatti vedete le resistenze
Insomma a livello di commercio mondiale sono praticamente dodici anni che cioè da quando si è costituita la WTO che non si liberalizza più niente
Ci fu il famoso risultato negativo dei Seattle del novantanove quando i Paesi in Paesi emergenti rifiutarono gli accordi con i Paesi avanzati
Ci fu il mezzo successo mezzo insuccesso di Doha dove semplice nel due mila uno quando si disse ma rivediamoci tra un poco perché non riusciamo conclude Cancun fu un fallimento dei suggestiva della riunione di Miami
E Sicilia data un poco comunque è una cosa molto laboriosa e quello che sta venendo fuori attualmente un accordo tra alcuni grandi Paesi emergenti
E noi quindi Brasile India eccetera che lascerà fuori ancora una volta gli emarginati
Quindi Paesi come l'Africa hanno da questo accordo probabilmente dei problemi
Quindi la liberalizzazione e come tale sembra raggiunto un punto oltre il quale è difficile andare e nel frattempo sono ricomparsi i governi sostegno assetto in difficoltà
Io mi son linea tutti pensano dall'Italia ricordiamoci che il giorno dodici di settembre
Il governo americano al presidente Bush disse beh qui abbiamo per gli aerei non possono volare gran bloccato tutto veline erano in difficoltà già allora per conto loro
Mise sul tavolo trenta miliardi di dollari sessanta mila miliardi come sussidio che questo poi non è bastato risolve difficoltà si parla di altri tipi di sussidio
Poi abbiamo una nuova spesa pubblica insomma governi
Di vario tipo come quello francese di centrodestra o quello inglese che è comunque un governo laburista stanno riponendo l'arte l'accento sulle strutture pubbliche della sanità e dell'istruzione e poi c'è la spesa per la sicurezza interna
E poi il commissario Monti credo che su questo potrà dirci qualche cosa c'è una pendenza dei governi a salvare
Le imprese in molti casi insomma i francesi l'hanno fatto i tedeschi l'hanno fatto italiani magari non lo faranno in qualche modo saranno portati a farlo
Qui abbiamo sicuramente da un lato dei mercati che devono ancora essere aperti
Sempre per citare Comercial commissario Monti dell'Italia mi sia espresso in alcune occasioni sulla estrema rigidità delle libere professioni in Italia un mercato in la cui apertura credo che sia sicuramente auspicabile
Il mercato delle vendite delle automobili che è stato aperto ma tempi piuttosto lungo lunghi dall'altro c'è una resistenza
Generale ha una liberalizzazione tout court che in qualche modo sembra difficile da ottenere
L'ingerenza pubblica si vede anche nei controlli ai movimenti di capitale ricordiamoci che fino al dieci settembre
Il governo americano aveva bocciato le i programmi OCSE contro il riciclaggio del denaro
E si era tolto dal Comitato OCSE che doveva concordare questo dopo l'undici settembre hanno cambiato idea quindi c'è questa tendenza basta andare in un aeroporto per vedere
Le difficoltà a muoversi delle persone e anche sulle merci c'è sempre meno tolleranza per le condizioni regolari delle merci che invece venivano accettate con l'idea che tanto faceva bene al commercio
E poi può darsi che andiamo verso forme di nuovo protezionismo insomma in contrasto commerciale tra gli Stati Uniti e gli altri tende a essere abbastanza duro
C'è stata una recentissima decisione dalla WTO che ha dato torto agli Stati Uniti e su una serie impressionante dico io di sussidi che loro danno in maniera
In maniera strana alla esportazione quindi questo è un altro fenomeno che caratterizza il posto Global cioè dopo l'apertura sorridente dei mercati avete pesce in dei due segnali di chiusure e veniamo al fatto che mentre la globalizzazione di mercato tende comunque a ridursi un poco i problemi globali sono all'ordine del giorno e la povertà è diventato un problema globale
La povertà estrema qui dobbiamo in qualche modo capire alcune cose la povertà estrema cioè il fatto un dollaro al giorno che poi non è un dollaro perché un dollaro dall'ottantacinque ad avere un po'di più ma insomma non cambia le cose
Sarebbe curabile abbastanza rapidamente e devo dire che in percentuale
Tende a scendere certo se non abbiamo un mondo di cento persone ce ne sono trenta che stanno male una cosa quando ne abbiamo mille ce ne sono cinquanta che stanno male aumentato il valore assoluto ma è finito in percentuale quello è quello che sta un po'succedendo però
Va anche detto che rispetto ai programmi di son fatti questa cura
Sta andando a rilento
Quello che non si cura ma che anzi sta aggravandosi e la povertà relativa cioè l'insieme degli squilibri in forma grave cioè quelle che danno luogo a emarginazione e questi sono più difficile da curare sono il vero problema che ci troviamo davanti
E poi lei vi devo confessare insomma da economista ho provato a fare qualche piccolo calcola mi sono sconfortati
Dunque se voi prendete i tassi attuali di crescita dei redditi per abitante
Voi vedete che i paesi reddito medio se continuano come adesso con aggiungeranno Novelli trecento e trentacinque a
E i paesi reddito basso raggiungeranno novità trecento dodici a ora voi capite che qui non c'erano solo e qualcosa deve cambiare
Perché noi non abbiamo non abbiamo gli strumenti abbiamo gli strumenti per fare stai genericamente meglio tutti e quelli possiamo usare
Ma se andiamo a pensare uguaglianze disuguaglianze in questo momento vi devo confessare che gli strumenti non li abbiamo sono strumenti che penalmente implicherà hanno per noi magari cominciando da sedi come queste ridefinizioni e discussioni di priorità perché altrimenti non non ci capiamo fuori e sapete qual è la conseguenza del fatto la gente lo capisce la gente al Terzo Mondo lo capisce che questi divari non si formano e allora che cosa avete avete pressioni migratorie voglio venire qui perché qui la speranza accetta non ce ne tensioni politiche tra Nord e Sud e ricerca di modelli alterna
Che sono poi le cose di cui vi parlerò adesso
Ma prima di parlare di questo cerchiamo di vedere un momentino le queste ricette sulla povertà io ne vedo quattro che
Però hanno tutto delle controindicazioni e sono difficili o improponibile
La prima cosa che viene spontanea inviare dei beni ai Paesi poveri ma se escludiamo le situazioni di necessità grave immediata questo crea un'economia dipendente
Se voi date degli aiuti alimentari quando c'è una carestia va benissimo ma se voi continuate a dare gli aiuti alimentari il prezzo dei questi prodotti alimentari in quel Paese zero
Allora chi coltivava si mette in coda per ricevere gli aiuti e quindi non funziona al di là dell'emergenza
Allora si è pensato a finanziamo i governi dei Paesi poveri per esempio rimettendo il debito
Però bisogna poi controllare che cosa ne fanno questi Paesi e l'esperienza non è molto buona molto spesso comprano armi o beni di lusso semplicemente lasciano i soldi nelle nostre banche quante volte è successo insomma i soldi non vengono movimentate
Allora si è pensato saltiamo i governi andiamo a finanziare direttamente i poveri per il vostro progetto Mozambico è un ottimo esempio di questo tipo di così non si saltano mai del tutto i governi dico ancora c'è bisogno ma risolviamo a andiamo direttamente
E queste iniziative vanno bene però sono lunghe
Non danno dei risultati rapidissimi per carità nemmeno per sogno
Hanno comunque una portata limitata e sono difficili perché richiedono impegni personali
Non basta dare dei soldi bisogna ci sia dei volontari che vanno con tutti i pericoli che noi vediamo nel volontariato ma supponiamo che questi non ci siano normalmente
Bisogna che i volontari vadano in un certo numero imparino altro non hanno una soluzione da proporre la soluzione bisogna trovarla assieme
E tutto questo richiede tempo si misura in generazione qualche cosa si fa lungo questa strada e difficile però pensare alla generalizzazione
Ci sarebbe una una quarta strada ma questa strada è molto difficile molto sensibile
E se no semmai provassimo a tagliare i sussidi alla nostra produzione
E se mai provassimo a dire a quelli del Vercellese che coltivano il riso che lasciamo entrare senza darsi religiosi stiano che costa un decimo
Lasciamo e quindi siamo in un boia insomma l'olio d'oliva del pedata spalle quindi infatti subito ha creato giustamente insomma ci son degli interessi legittimi da tener conto certo con quella è stata mai dovremmo un aiuto molto più cospicuo per quello che è sita con dei sussidi
Quindi in questo caso i soldi dei sussidi dovremmo spenderli per riqualificare le nostre industrie fargli fare dei prodotti nuovi o aiutarli a cambiare da un settore all'altro
Quindi io oppongo davanti a voi queste cose perché ne discutiamo perché questo una delle sedi in cui si può seminare su questo argomenti
Andiamo avanti veniamo al quarto punto sulla nuova importanza
Dei fattori non economici le religioni e la politica
Ma io vorrei cominciare con una un'affermazione che ho letto di un personaggio importante
Che mi ha fatto molto pensare dopo il cardinale Ratzinger uno scritto di poco pochini settimane fa scrive l'Islam è in grado di offrire una base spirituale valida per la vita del popolo
O il Po questo
Probabilmente il cardinale Ratzinger non viene normalmente considerato un innovatore del pensiero della chiesa se il cardinale Ratzinger dice queste cose
è una missione sulla quale bisogna riflette bisogna capire che ci sono altre soluzioni possibili è che queste soluzioni nel mondo stanno acquistando un certo spazio
Volete vedere lo spazio che acquistano io naturalmente lo guarda un punto di vista concreto non dal quello religioso la diffusione del sistema giuridico islamico lasciargli a
In questi ultimi dieci quindici anni tocca quasi un miliardo di persone e cioè diventa in varie forme non completamente eccetera ma è diffuso in Nigeria in Indonesia
In Malesia impatti sana in Sudan in questi Paesi più o meno completamente più o meno vagamente si fa riferimento alla sharia
Piccolo e banale episodio che può dare l'idea di queste cose dispaccio di agenzia di un anno fa
Ci racconta che nel Borneo settentrionale patria di Sandokan eccetera un'australiana insegnante d'inglese guida la macchina viene fermato dalla polizia nella macchina ha un canestro di birre
La macchina diviene confiscata
Don se questa confisca porta via la macchina perché la sharia dice che non si può bere alcol non si può fare di queste cose nello stesso Borneo settentrionale fino a venticinque anni fa
C'era l'anno giudiziario che si apriva con i giudici con le Giubbe Rosse la parrucca che biascica vano parole in latino e il diritto al nostro adesso il diritto è quello dell'Islam ecco come sta cambiando il mondo ecco le cose alle quali dobbiamo fare attenzione
Ancora appena nata a Londra una banca islamica c'è una banca che non funziona col meccanismo degli interessi funzionava un altro meccanismo di questo anche faremmo bene a tenerne conto
Teniamo presente che gli indù stanno rivendicando una loro identità rilettura c'è un partito che è stato al potere per cinque anni appena andato via dal potere che si rifà a un nazionalismo indù sempre per le notizie recenti
Dopo l'assassinio di dodici nepalesi in Iraq siano stati segnali di una comparsa politica del buddismo sono andati a bruciare le moschee che c'erano a Kathmandu qualche settimana fa come vedete le religioni e l'intreccio e visioni politiche sta diventando estremamente forte e si può riflettere sull'affermazione di Huntington uomo del
Poteri della politica in cui la politica un mezzo vogliamo tre usiamo quello no ma anche per esprimere la propria identità
è una cosa che l'imbuto lì perché e credo che sia vera in qualche misura cioè non si fa politica soltanto per ottenere questa politica perché così si esprime se stessi e allora forse perché facessimo tutti un po'più politica in qualche modo non la subisce
La nuova importanza dei generi
Perché se io qua da un punto di vista da economista il sesso maschile coi vecchi modi di produzione aveva un vantaggio competitivo i muscoli quindi dove c'era da usare la fatica nel processo di lavoro gli uomini sorgevano meglio questo ottavo agli uomini una posizione di preminenza nella divisione del prodotto in altra cosa per cento
Adesso non è più così muscoli servono poco c'è quindi questo grosso cambiamento di importanza
Non so se andiamo togliamo conferma di questo nei Paesi emergenti se andiamo a vedere le correlazioni vediamo chi si sviluppa di più
Non troviamo quasi mai la formula magica ma c'è un fattore che è importante e cioè il livello di istruzione femminile il lavoro femminile fuori di casa
Là dove le donne sono più istruite imparano leggere scrivevano lavoratori casa l'economia va più in fretta
Non solo se pensate alla esperienza del microcredito largamente anche eccetera l'ottanta novanta per cento dell'imprenditoria quindi delle iniziative sono di marca femminile
Quindi c'è in corso nel mondo una ridefinizione di questo tipo di cui dobbiamo prenderà il conto
L'ultima cosa che ha quanto sorprendente che da noi esiste una correlazione positiva tra natalità e occupazione femminile fuori casa
Cioè i paesi che hanno le donne che lavorano fanno anche più figli
E curiosissimo come possibile questo Svezia eccetera che sembravano avere una teca bassissima adesso Anita bassissima l'abbiamo noi per un terzo delle donne non lavora e loro invece si c'è un problema di infrastrutture
Ma le infrastrutture in questo senso competono con le pensioni perché la spesa sociale sostanzialmente abbiamo un nodo che deve in qualche modo S risolto
E non solo ma da noi altri nodi devono essere risolti perché ci sono fortissime discriminazione anti femminile che sono a livello di remunerazione a parità di lavoro le donne sono pagate meno
A parità di titolo di studio di abilità hanno meno possibilità di carriera in genere possibilità di anche questo va tenuto conto perché con la demografia statica come la nostra l'unica modo in cui noi possiamo in qualche modo accresce migliorare perché le donne partecipino di più ma non è soltanto una partecipazione marginale appare segretario cose del genere
Come vanno le cose del passato e devono essere una alcune professioni si stanno femminili Zandobbio ad esempio la professione medica ma bisogna anche qui che le posizioni di predominio maschile cessi
Nuova importanza delle generazioni ebbe e qui insomma diciamo le cose come stanno con la vita che si allunga le generazioni anziane pensionati o pensionabili
Hanno un conflitto oggettivo con i giovani per una parte del prodotto siccome durano di più invitante sanno di più la popolazione invecchia eccetera tendono a prendersi più spazio e più prodotto
In questo conflitto le generazioni anziane sfruttano il dominio degli strumenti politici e hanno largamente la media
Quindi c'è un rischio di scoraggiamento e di uscita dei giovani dal sistema cioè il giovane non compete più il giovane rinuncia il giovane stava in macchina e questo risultato il conflitto di generazioni
E se io guardo alle condizioni di durezza estrema che hanno di fronte i giovani che oggi cercano un lavoro
Per esempio nel fatto che poi magari lavoro ce l'hanno è un lavoro atipico vanno in banca vogliono sposarsi vanno in banca chiedono un muto la banca non li dal mutuo perché il lavoro atipico non dà certezze
E come pensate di basare una società su questo quindi conflitto generazioni è proprio questo chiede Igli anziani hanno la certezza e i giovani tendono a non averlo ed è qualcosa che va al rito
C'è un altro fattore in passato i giovani diciamo tra i venti e i trent'anni mediamente perdevano i genitori
E quindi
Ereditava no e quindi avevano comunque delle risorse finanziarie con cui alimentare la propria vita adesso i genitori fortunatamente vivono finché il gli ex giovani hanno hanno sessant'anni
E in questo caso che cosa succede che l'eredità non c'è e giovani sono poveri per questo alcune università americane stanno pensando a una tassa sulla ricchezza con cui finanziare un capitale che si mette mano ai giovani
Io non so se questa sia la soluzione giusta ma il problema esiste anche qui è un problema che deve essere in qualche modo verifica e vi posso dire questo che condiziona la povertà degli anziani si sta sostituendo la povertà Giovanni io lo vedo benissimo nelle università
L'ho visto passare nel giro di vent'anni
Il giovane che aveva prospettive di lavoro tranquillo eccetera e giovedì adesso che prendono qualunque straccio di lavoro sottopagato perché vivono sul margine che se uno gli offro un piatto di pasta lo prendono volentieri
E non possiamo costruire una società su questo quindi questo problema deve essere anch'esso visto
Veniamo adesso a una rapida riflessione sugli scenari futuri io nell'elenco tre che mi sembrano tre attendibili il primo lo chiamo pax americana
Naturalmente un'eco della pax romana
Il l'impero romano aveva tre punti su cui basava la sua organizzazione uno erano le leggi uguali per tutti uno era la moneta uguale per tutti una dall'esercito
Gli americani hanno coscientemente analizzato il sistema romano e pensano le organizzazioni simile
Quindi le leggi ci stiamo un tentativo proprio della legislazione americana di imporsi a quello degli altri Paesi soprattutto in campo commerciale ma anche nel campo del diritto personale
Sta diventando la legislazione di riferimento del mondo
Un secondo la moneta
Il modello americano e laddove realizzazione quindi tutti adottino dollaro che è una bella Monet attualmente se questo succede lei euro diventa Massimo sotto multiplo del dollaro ma non è più non ha più autonomia
E il terzo è l'esercito un esercito che non mira a occupazioni territoriali stabili ma invece con super tecnologia un controllo del mondo con cuochi Simi punti d'appoggio qua e quindi questo è quello che noi vediamo qui che una cosa che naturalmente comporta che gli americani vincano
Perché questo scenario si realizzi io non so se vinceranno non date di topo per scontati quando offerto non è americani hanno una forte capacità di esistenze
Quindi si avrebbe un passaggio da un po'rimato spontaneo che gli è stato riconosciuto perché sono molto bravi in tante cose a un'egemonia in cui c'è un una certa imposizione
Veniamo poi a un secondo possibile scenario che io chiamo globalizzazione arcipelago
Cosa vuol dire l'arcipelago dirà che il mondo è fatto di isole abbiamo visto prima che si sta creando un'isola asiatica
Molto rapidamente si è creata in questi anni anche un'isola nordamericana oggi quasi la metà dell'esportazione degli Stati Uniti sapete dove vanno a due soli Paesi il Messico e il Canada
E Canada sporta da cioè Stati Uniti l'ottanta per cento dicono che esporta esportava il sessanta per cento dall'età sta diventando un'area omogenea
Cina Giappone stanno dando vita qualcosa del genere l'Unione europea allargata è una terza isola è possibile che l'India étoile paesi limitrofi soprattutto se fa la pace col Pakistan sia una qua
Se questo succede avremo due livelli un livello globale quindi mercati finanziari mercati materie prime tipo petrolio e un livello di isole dove si scambieranno soprattutto prodotti intermedi dei processi produttivi beni di consumo durevoli di un certo genere e cose di questo tipo
Quindi un mondo con due livelli i conflitti tra le isole si risolvono entro un qualche quadro mondiale di riferimento
E in qualche modo si ribalta si ripropone per il futuro quello che aveva l'equilibrio delle potenze dell'Europa dopo il Congresso di Vienna
Secondo me questo serve una soluzione ragionevole accettabile che contempera elementi di mercato come elementi non di mercato
Quello falso molto rapidamente poi se volete viene distribuito
E abbiamo poi il terzo scenario ahimè che quello dello scontro di civiltà di cui tanto si parla purtroppo non soltanto in via teorica
Nello scontro di civiltà ci sono sempre le isole che corrispondono entità che sono anche culturali religiose eccetera
Ma non c'è più l'arcipelago per ciascuna isola fa da sé quindi si interrompono il Circuiti economici di grande respiro quindi circuito finanziario quello petrolifero eccetera
Ci sono le auto e alchimie io poi da economista non mi spingo a dire se ci saranno guerre o meno questo è al di fuori ci sono delle utopie presumibilmente il
Il mondo si troverà in una condizione più incerti
è più difficile
Ecco con questo credo di aver completato questo quadro vi ho messo una serie di problemi sul piatto rimane da spiegare il sottotitolo inizio dei tempi difficili col punto interrogativo
Qualcuno mi ha detto e anche scritto dice ma noi non abbiamo mai avuto tempi facili cosa ci viene a raccontare qui i tempi sono sempre stati difficili
Cari amici se le cose dovessero andare in un certo modo quelle che noi consideravamo difficoltà ci sembreranno rose e fiori noi ci troviamo adesso di fronte a delle difficoltà dovremo prendere delle decisioni il problema è semplicemente se noi il cambiamento lo subiamo oppure se in qualche modo cerchiamo di contribuire a determina
Direi che questo è una cosa che lascio alla vostra meditazione
Con l'epigrafe che avete messo al prevedeva dello spirito di oggi che un pensiero di Martin Luther King Luther King che dice nonno paura delle parole dei violenti ma del silenzio belli onesti io spero che gli onesti siano un po'meno silenziosi per
Bene
Grazie a Mario Deaglio per questa carrellata di sintesi e anche per aver attraversato quei tre nodi critici che noia abbiamo posto al centro della nostra riflessione
Non resta che adesso chiamare qui sul palco il professor Mario Monti e suore greca da Rosanna
La vedo più
Torno subito
Come sempre anche negli anni scorsi a cominciare a quando eravamo a Vallombrosa abbiamo sempre chiamato dall'ossessione introduttiva
Due persone una che veniva dal versante più istituzionale
è un'altra più dal versante ecclesiale per aiutarci un po'a riflettere diciamo sul punto di partenza dal nostro itinerario culturale
Quest'anno toccato al due persone che sì hanno detto di sì ringraziamo di aver accettato questo invito il professor Mario Monti che non ha bisogno ovviamente
Di presentazioni
Suor Enrica Rosanna che forse invece meno conosciuta ai più
Che sottosegretario per la Congregazione degli istituti di vita consacrata della Santa Sede
è una persona con al quale con il con la quale alcuni nostri dirigenti avevano già delle consonanza delle comunanze
Abbiamo voluto anche che in questa introduzione ci fosse una voce femminile
In quanto anche Sora Enrica Rosanna se non sbaglio la prima d'onda che nella diciamo negli incarichi vaticani assumo un incarico di rilievo come quello che gli è stato affidato all'interno della Congregazione degli istituti della vita consacrata
Sono anche due persone che appartengono in un certo senso due istituzioni globali
L'Unione europea e il Vaticano che forse la prima istituzione globale Lante più quella che diciamo in qualche modo può fare da riferimento e credo che entrambe sui due temi gli abbiamo sottoposto e direi così in dialogo con le sollecitazioni
Del professor Mario Deaglio
Abbiamo chiesto a Mario Monti di parlare cd l'Europa nel tempo può global alcune lanci di Deaglio gliela
A fatti durante la sua comunicazione
E invece a a suor Enrica Rosanna abbiamo chiesto sentinelle della pace nella società dell'incertezza come vedete anche qui il tema dell'incertezza da cui via è partito Mario Deaglio ritorna in questo titolo sono questi i nostri due punti di collegamento io comincerei se il professor Mario Monti d'accordo dando la parola per primo
Al suo re e greca Rosanna per la sua comunicazione
Buongiorno a tutti
Ecco carissimi fratelli e sorelle
Innanzitutto desidero ringraziare il vostro invito è un atto di fiducia
E mi ha fatto del bene
Quando ero giovane ovviamente cento anni fa
Anch'io ho lavorato nelle ACLI
Compassione e impegno
E per questo non ho potuto dire di no
Qualche volta si deve anche dire di sì
Il mio breve contributo a questo incontro non è un intervento Magister viale
Per il momento non sono ancora vescovo anche se uno non chiude mai spazio alla Provvidenza
Non ho capito se l'applauso è un augurio oppure
è semplicemente il mio intervento una riflessione lungamente comminata
Non è nemmeno la lezione scientifica voi siete più bravi di me più competenti di me e poi avremo le settimane sociali tra qualche tempo a cui tutti parteciperemo
E qual è il sapore dell'esperienza della meditazione del sostare con l'intelligente con il cuore sul grido di un profeta il grande Isaia
è quel sapore dell'esperienza
Le donne non dicono quanti anni hanno
Però io debbo dire che nell'età in cui l'Italia mi ha mandato in pensione il Vaticano mi ha assunto
Si vede che le logiche sana molto diverso
Ecco il grido di seria che conosce la notte e inedite il peso ma senza soccombere perché è certo che l'alba verrà
E leggo il versetto del profeta
Qualcuno chiama da serio sentinella quando finisce la notte
Dimmi quanto manca all'alba
E la sentinella risponde
Arriva all'alba e poi ancora la notte
Se volete fare altre domande domandate convertite di e vendite
Notte e giorno ecco questo è la storia
La notte e ogni tempo della storia questo nostro tempo della storia
Nel buio di questo tempo segnato dall'incertezza e dal sospetto
Quando dell'anima toccarla nell'angoscia
Ci ha chiesto di essere sentinelle vigilanti
Che attendono con speranza certa un futuro di pace
Siamo chiamati a fare il nostro Hill oracolo del Libro di Isaia
Inserito tra le poco farli profezie sulle nazioni pagane
Siamo chiamati ad essere sentinelle vigilanti
Sognatori e profitti
Cari fratelli e sorelle
Non dobbiamo lasciare sognare sono i giovani
Anche noi siamo invitati a sognare
Ad essere sognatori e profeti secondo la bella affermazione di padre David Maria Turoldo
Manda signore ancora profeti uomini certi di Dio
Sicuri di Dio certi che l'alba avverrà non solo ma che l'alba viene sicuro sicuri che l'alba verrà
Viene è venuta ecco noi siamo i figli della resurrezione
L'altro giorno passando da piazza San Pietro io per collo quattro volte al giorno per andare in ufficio ho incontrato un sacerdote domando scusa ai sacerdoti presenti nel l'ho salutato mi ha risposto buongiorno
Gli ho chiesto ma in ufficio Celli
Io alla fine ho detto ma con chi ce l'ha o pensato e trame
Si è alzato con una faccia condire girare alla larga ecco noi siamo i figli della resurrezione e la gioia
La faccia da festa
Da dire avvicinatevi deve essere la nostra dobbiamo dire anche col nostro volto col nostro atteggiamento che è bello essere cristiani
In questo mondo dell'incertezza e del pubblico
Le sentinelle non hanno paura della notte anch'essi hanno il coraggio di immergersi consapevolmente nella notte
Di dire che la notte e notte
Ma la loro anima e tutta tesa verso il lavoro verso il sole recita il Salmo l'anima mia e verso il Signore più che la sentinella verso la corona
Più che la sentinella perso lavoro aveva l'anima mia attente il signore ecco gente che veglia gente che vigila gente che attente
Nell'oggi della nostra storia siamo immersi nella notte
Focolai di guerre
Sconosciute anche dimenticate penso all'amico la penso alla Repubblica democratica del Congo penso al Kenya ed altri Paesi che ho avuto la grazia di visitare ingiustizie violazione della natura rapimenti pensiamo i tragici fatti di questi giorni
Alle due ragazzi ancora in maniera da pittori pensiamo ai bambini della Russia
Ora dentro questa notte è forte il rischio di rinchiudersi nella solitudine
Anche per noi cristiani figli e figlie del Dio della vita fratelli e sorelle del risotto
Si perde il senso del con SR
La comunità la comunione fatturata sotto un martello che l'Agip ricciola in componenti sempre più piccole sino alla riduzione al singolo individuo
I diritti sono degli individui il diritto è solo individuale e perciò rispetto agli altri non vi possono essere che contratti in funzione dei rispettivi interessi e del reciproco scambio
Non solo ma siamo tentati di fuggire di scendere dal treno della storia
Se ricordate stare con amore dentro alla storia e me lo slogan del convegno di Palermo stare con amore dentro la storia fuggire oppure lavarci le mani
Ecco abbiamo un politico predecessore che due mila anni fa
Si lavò le mani davanti a un indecente
Con lo scopo alcuno testimonia Giampà niente che di ritorno da Calcutta diceva che non sarebbe mai più ritornato in quei luoghi perché aveva visto tanti miserabili morire per Trust per la strada
Madre Teresa passo per gli stessi luoghi e disse ho visto morire tanti miserabili abbandonati per la strada io
Io ho vestito è la risposta del cristiano
Che crede nella resurrezione io arresto per vigilare nella notte certo che lavorò cadeva
Io resto sul treno della storia ed il resto con amore io vesto voglio che sia la mia risposta e vorrei che fosse credo che lo sarà la vostra risposta
Tornando alla profezia di Isaia che parla di notte di notte fonda ci rendiamo conto che il profeta non lascia speranze illusorie a chi lo interpella
Annunziasse il mattino ma anche subito il ritorno della notte l'oracolo invita a insistere a domandare ancora a tornare a chiedere la sentinella senza lasciare intravvedere risposte facili
La storia non ci chiede risposte farci
Non ci chiede soluzioni immediate
Presto domandare con insistenza è per noi
Che vogliamo essere sentinelle nell'oggi della storia l'esempio di una perseveranza durevolmente
L'invito alla responsabilità
Ecco una delle strade per costruire la pace a mio avviso e quella della responsabilità dello stare dicevo prima con amore dentro la storia
La sentinella sta questo verbo stare e anche presente nel Vangelo quando indica balia la madre dolente chiesta
Ai piedi della forbice
Una poesia bellissima di Antonio quello padovano recita
Il vento non è responsabile di essere il vento
La vero non è responsabile di essere l'albero
Si deve un essere umano che grande responsabilità
E non me lo ricordo mai quando gruppo ingannano oddio stupivo uso dei miei simili e la natura
Che grande responsabilità essere un essere umano credo che questo sia un cammino di meditazione per ciascuno di noi
Chi sceglie DS una sentinella sta dalla parte della responsabilità
Della responsabilità in prima persona che non dei lega che non chiude gli occhi per non vedere che non si rassegna appello a subire la notte
Sì cerchiamo nel Vangelo non troviamo mai Gesù nell'atteggiamento lieto e remissivo del rassegnato del partito del distratto
Pensiamo alla parabola delle dieci vergini a quella dei talenti a quella degli operai della vigna
Gesù si dava da fare parlava e operava
Si scontrava anche senza paura di chiamare le cose per nome
Senza lasciarsi impasto Yari dal quieto vivere
Che spesso è scambiato tolleranza rischiava di persona e lo sappiamo non per i suoi interessi ma perché le cose non s'non rispettavano il Progetto di Dio
Anche al tempo di Gesù e la notte
Come in ogni tempo della storia c'erano ingiusti che oppressioni arrogante dei forti e falsità di scribi e farisei che custodivano la legge
Gesù sapeva bene che per eliminare la violenza che è frutto del peccato bisogna vende nella realtà più conforme al disegno del padre
Era questo il suo modo di operare la pace di fare la pace di fare la volontà del padre
Faccio una parentesi fare la volontà del padre
Noi molte volte preghiamo il Padre nostro che è la preghiera più bella no e diciamo anche sia fatta la tua volontà
Ho letto su un libro che una maestra ha dato ha fatto un dettato con i suoi bambini
E ha dettato il Padre nostro e poi ha raccolto i quaderni per correggere il dettato e stava per mettere un complice un segno blu su quello che aveva scritto un bambino
Poi si fermò e disse no
Tu hai sbagliato il dettato ma mi hai dato la più bella definizione del Padre Nostro chi abbia mai sentito
Così aveva scritto il bambino invece di scrivere sia fatta la tua volontà aveva scritto sia festa la tua volontà
Ecco questo è l'atteggiamento del cristiano responsabile che non una paura che conosci la notte che poi penetrare nella notte ma la Pennetta come dicevo prima con occhi di Profezia e con occhi di furto
Anche sul piano strettamente pratico la storia ci insegna che per contrastare i fenomeni come il terrorismo e la criminalità la guerra è uno strumento inadeguato e privo di efficacia
Violenza chiama violenza
La testimonianza di Gesù parla chiaro
Se il Nazareno avesse voluto diventare un leader rivoluzionario contro la dominazione romana avrebbe potuto farlo
Il gruppo delitti dell'Olivetti non aspettava altro erano guerrieri e credeva no nella lotta armata
Il Messia scelse il cammino pacifico e pacificamente dell'approccio
E così sceglie la chiesa ha scelto la chiesa
Per citare degli esempi recenti pensiamo a Giovanni ventitreesimo alla sua Pacem in terris e pensiamo al grido di Paolo sesto Mai più guerra mai più la guerra
La pace di Dio e portate avanti con forza da Colombo che hanno a cuore il regno è il furto di lotta IPAB pavidi non sono per la pace
Ecco molta di notti insonni di ricerca sincera continua quotidiana come ho detto prima di responsabilità
Non è pacifismo e pace che inquieta che disturba la vita ecco il crocifisso si disturba sempre
Io lo so bene perché l'ho scelto come sposo della mia vita
E non mi lascia mai in pace mi dice avanti fai un passo in più
Non dobbiamo però dimenticare che la pace è innanzitutto e soprattutto un dono del Signore
E va chiesta cercata attuata nel suo nome e con la sua forza
Ce lo insegna hanno tanti uomini e donne che noi abbiamo conosciuto personalmente ne cito alcuni Lazzati la Piva Armida Barelli De Gasperi va chiesta anche in ginocchio
Umilmente e continuamente parte dal disarmo del cuore
Dalla conversione continua noi credenti non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo
Il disarmo del cuore
Quel grande profeta dei nostri tempi che è stato il patriarca Atenagora ha scritto
Bisogna riuscire a disarmare sì
Io questa guerra l'ho fatta per anni e danni è stata terribile ma ora sono disarmato non l'ho più paura di niente perché l'amore scaccia la paura
Sono disarmato dalla volontà di spuntarla di giustificarmi
Non sono all'erta gelosamente aggrappato alle mie ricchezze accolgo e condivido
Non tengo particolarmente a lei mi chiede ai miei progetti sei mete vengono proposti di milioni li accetto volentieri
Il disarmo del cuore
Oggi spesso abbiamo il cuore allarmato
Ma l'atto inquinato
La scrittura dice le cose cattive escono dal cuore dal di dentro della persona
La notte fonda dentro di noi e si chiama peccato
Per questo con la forza e la luce di Dio è necessario che ciascuno di noi abbia il coraggio di fare un'opera concreta di pulizia
Si cimenti in un impegno ecologico che debbo di dai confini della natura per arrivare alla propria persona
Questa è una via della Pace e mi spiego c'è innanzitutto un'ecologia della mente
Cioè un'onestà intellettuale che ci porta a dare alle situazioni alle cose il loro giusto nome a chiamare il male male e il bene bene
Senza paura o compromessi
Un'onestà un'ecologia della mente che chi vende coraggiosi nel denunciare le ingiustizie la violazione dei diritti dei più deboli che ci spingesse le persone coi aventi tutte di un pezzo capaci di dire motivare la nostra opinione i nostri pensieri le nostre azioni
Ecologia della mente
Scuola di pace
Direbbe monsignor Tonino Bello uomini e donne senza aggettivi
Vive un uomo e donna e dire la nostra grandezza e dire la nostra integrità di persona umana
C'è poi un'ecologia del cuore che è la capacità di non schierare al sì dalla parte dei potenti mai
Per nessuna ragione
Di non chiudere gli occhi davanti alle ingiustizie di coltivare nella nostra vita l'amore il perdono e la pace la compassione la bontà molte volte noi pensiamo che la bontà sia una virtù obsoleta non più di moda
Pensiamo che le persone buone siano delle persone un po'semplici odierno
No la bontà è una virtù molto attuali è una strada preferenziale per la pace e anche qui cito un papà Giovanni ventitreesimo
Il Papa della bontà ma anche il papà dell'ardimento della lotta della prospettiva del futuro
Io ho citato anche il perdono tornerò su questo il perdono è una strada di pace
All'inizio della storia
Dio ha chiesto a Caino
Caino dov'è tuo fratello a belle e noi sappiamo che calino rispose
Io non sono custode di mio fratello
Ecco chissà sì alla fine della storia
Forse Dio
Chiedeva ad averle
Ha delle dove tuo fratello Caino
Sesto stato capace di fare comunione di perdonare se è stato capace di tessere delle reti
Dentro la notte
E se infine un'ecologia della vita
Che ci rende capaci di accontentarci del necessario
Perché troppi non muoiano di fame nel mondo soprattutto se sono bambini finanziarie
Che ci spinge al coraggio di non sprecare e di condividere le nostre cose i nostri pensieri i nostri affetti la nostra gioia le nostre conquiste le nostre risorse di intelletto di volontà e di cuore
è quel collo Gia della vita non s'supportare
Anni fa
Io ho visto una villa provviste italiana che non cito qualcuno la ricorderà forse vent'anni fa ho venticinque
Questa rivista italiana che una rivista di Sociologia io ho coltivato per tutta la mia vita alle scienze sociali adesso mi hanno chiamate a coltivare le scienze religiose della vita consacrata questa rivista portava sulla copertina una fotografia e va un numero monografico sulla religiosità popolare una fotografia di una processione
E in primo piano portava l'immagine di una bambina col vestito della prima comunione e portava in mano alla bambina tutti avevano in mano il simbolo la bambina aveva una lapide galattiche di quelle che si mettono nei cimiteri con la scritta verginità
Ecco recupero Valerie
Ecologia della mente e della vita del cuore recuperare i grandi valori
I grandi valori che fanno la storia i grandi valori che ci conducono alla pace e alla felicità
Ecco questo cammino ovviamente non è facile
E io lo so per esperienza non è possibile percorrerlo personali la pace è un edificio da costruire insieme
E poi potete insieme tra di voi e con tutti gli anni
Insieme al Signore innanzitutto perché la pace come abbiamo detto è un suo dovere
Da costruire insieme con fatica e di dedizione nel rispetto e nel dialogo
Un edificio però la pace che è sempre facile continuamente soggetto a devastazioni quelle dell'ignoranza e di ingiustizia nella presunzione
Con la pace si costruisce insieme
Ma la pace nasce dai piccoli gesti dalle cose quotidiane
Da la valorizzazione reciproca dal dialogo voluto ricercato coltivato dall'accettazione di reciproca dei limiti e delle risorse di ciascuno
Ecco anche con i nostri limiti noi ricostruiamo la pace e tutti penso che ne abbiamo mettendoli in comune portandoli in faccia ecco guardando la notte Doi costruiamo la pace
La parola ultima che la profezia della sentinella e diventa immediata senza ambiguità
Convertite di e vendite
Quando l'uomo altro fattore attacchi in se stesso scriveva il filosofo ebreo Martin Buber può mettersi a cercarla nel mondo intero
Si tratta cioè di creare a partire dal professor Pessi responsabilmente una resistenza culturale etica spirituale cominciando a vivere una cultura della vita e della pace
Ogni giorno
Che non sia quella del mercato del dog dance un'etica di verza da quella della proprietà individuale del contratto
Un'etica e la solidarietà e della condivisione quotidiana
Ma dicevo non è facile
Per fare tutto questo ci vuole coraggio
E il coraggio di ogni giorno
Ci vuole una cultura del coraggio e mi piacerebbe che le attuali si impegnassero in questo cammino la cultura del coraggio del parlare chiaro
Dell'agire con responsabilità e voi l'avete fatto in questi anni di storia il coraggio è stato detto
Non è di tutti
E chi ce l'ha non se lo può dare di manzoniana memoria no
Conosciamo tutti quel grande uomo di coraggio quello strenuo difensore della pace e della dignità della persona
Che Carlo poi attigua
Del suo coraggio si potrebbero scrivere pagine e pagine la sua anoressia questa capacità di stare in prima linea
è composto da un vorrei invitarvi solo una citazione di luglio
Il coraggio è stato una nota peculiare del suo ministero episcopale in Polonia nei tempi duri del contrasto tra il regime e la Chiesa
Leggo da una delle biografie scritte su di lui
Alla fine del sessantatré Karol seppe di essere stato scelto come arcivescovo di Cracovia
E a favorire un in qualche modo e voi lo state le stesse autorità comuniste che avevano bocciato bensì sei nomi opposti capisci Ski
E ha bocciato l'idea e li avevano bocciati convinte di poter trovare in quell'attento studioso del marxismo un interlocutore più conciliante e malleabile del cardinale primate
Quando i rapporti tra Chiesa e Stato dipende da estremamente difficili Boyle continuerà cui Prodi fu in prima linea a favore della gente e del popolo senza paura
E il regime scoprì di esserci completamente sbagliato nei suoi confronti
Di lui ha scritto qualche anno fa Indro Montanelli
Questo Papa anziano che le parole anche nella sua lingua le pronuncia con fatica ha detto coraggiosamente i giovani cose di cui la più moderne aggiornata a due mila anni di età
Ma è proprio questo credo che i giovani inconsciamente c'erano Cano in un monito dell'effimero come quello in cui noi li abbiamo fatti crescere
Qualcosa che non abbia tempo perché eterno e che offra alcunché di stabile su cui poggiare e riposare i piedi
Queste giovani chiedono a noi il coraggio il coraggio della verità
Il coraggio dell'amore il coraggio della scelta ecco cultura del coraggio
Per concludere vorrei raccontarvi una storia
Ho parlato prima di perdonino
Agli adulti non si raccontano le storie no però io credo che le storie hanno sempre un fondo di verità
La legge io da un libro che le sedute può a me piacciono molto i romanzi
Però non ho la pazienza vado sempre a vedere la conclusione la fine poi torno indietro soprattutto se penso che uno ha ucciso un altro po'invece al contrario li leggo in fretta ma mi piacciono molto
Questo libro che poi se voi avete letto si chiama la guerra di Sant'
L'ha scritto dal giornalista che ha vissuto in prima persona la guerra in Bosnia una guerra che ha ha molto molto simile a quelle che sta no vivendo nostri fratelli e sorelle nell'Iraq ecco per tradurre la sua esperienza questa giornalista la trasformati in omaggio
Dalle sue sofferente e quelle del suo popolo racconta anche che l'amicizia con un sacerdote cattolico tecnica che proviene Grazia impazzisco negli Stati Uniti Enrico da una storia che lui le ha raccontato
Un soldato dopo anni era finalmente tornato dalla guerra del Vietnam e aveva chiamato i genitori dall'arrivo quanto disse impazzisco chiedendo se poteva portare a casa anche un suo amico
All'inizio lo voglio e che se lo dissi che sarebbero stati contenti di conoscerlo ma quando aggiunse che l'amico era saltato su una mina e ci aveva rimesso un braccio una gamba
E chiese di poter ospitare perché l'amico non aveva un posto dove andare
L'ordine risposero che erano molto dispiaciuti forse potevano a trovargli un alloggio da qualche parte
Allora i suoi gli dissero che dispiacere per non potevano prendersi sulle spalle un peso simile ma il saldatore piccolo voi non avete capito io voglio che venga con noi no no
Non non accettavano dissero tu non ti rendi conto che noi non possiamo prenderci in in casa un disabile
Noi facciamo fatica a tirare avanti per conto nostro senta questo problema insomma gli consigliavano di lasciar perdere e chiede l'amico avrebbe trovato modo di arrangiarsi
Il ragazzo riattacco al telefono e genitori non esserlo più nulla
Alcuni giorni dopo ricevette una telefonata dalla polizia
Mi avvertiva che il figlio era morto suicida
Disperati volavano all'obitorio e vennero accompagnati per l'identificazione del corpo
Quando lo videro e glielo riconobbe lo una cosa atroce
Perché scoprirono quello che neppure lontanamente avevano sospettato
E cioè che era proprio lui il loro figlio il soldato senza un braccio essenza una campagna
Ecco cari fratelli caro Soda questo fatto ci dice che c'è la notte che noi viviamo nella notte forse senza saperlo
Chissà sì a volte non siamo anche noi come i genitori di per ragazzo
Viene facile amare chi non ha problemi o non causa problemi
E facile che non crede perché noi siamo il buoni che siamo nel giusto è facile parlare di pace quando la guerra non ci colpisce in prima persona
è facile attribuire le colpe della guerra e della povertà agli altri
Ma allora nella notte del nostro tempo possiamo dare un contributo alla pace
Sì ma solo io credo se ciascuno di noi si rimbocca le maniche si mette all'opera senza aver paura di sporcarsi le mani
Con l'aiuto di Dio sull'esempio del vasaio che moderna l'antifona
Il vasaio alle mani coperte di argilla conosce i gesti e le regole che gli permettono di plasmare lampo ma ma il capolavoro dell'ancora nasce da un'ispirazione superiore nasce dal suo cuore dalla sua intelligenza dalla sua volontà che a volte diventa anche testardaggine dalla sua professionalità le mani da sole sono incapaci di vedere il miracolo nell'argilla
Ci vuole l'aiuto divino ci vuole ispirazioni che viene dall'alto ma ci vuole dall'alto ma ci vuole anche l'impegno personale la pace come ho cercato di dimostrare frutto di perseveranza di responsabilità di coraggio mai soprattutto giorno che viene dall'alto e che si implora in ginocchio
Ce lo ricordano I giganti della pace
Teresa di Calcutta Giorgio la Pira Teresa Benedetta della Croce Brigida di Svezia Francesco d'Assisi il cardinale Vingt-Trois e tanti altri
E se loro ce l'hanno fatta perché non noi e grazie
No convocato
Grazie di cuore a a Sora Enrica Rosanna per questa
Riflessione critica bloccato anche proprio da vicino nel cuore credo che sia stato
Ne ha fatto una buona scelta anche se lei era un po'titubante nell'accettare questo nostro invito ma invece ha superato la prova veramente bene
Da lei adesso la parola Commissario Mario Monti a lui abbiamo chiesto di continuare questa riflessione a partire proprio dalla quando l'abbiamo invitato il suo incarico ancora quello che era evidentemente voi alcune cose sono cambiate ma credo che tutti gli riconosciamo che nella responsabilità che ha mantenuto in questi cinque anni ha saputo dire che con delle regole con degli strumenti e anche con l'autorevolezza personale l'Europa ha preso una forma anche attraverso la sua responsabilità politica
Forse se anche regole strumenti autorevolezza all'Europa le avesse anche sul piano più propriamente politico e non solo nel campo della concorrenza dalla regolazione del mercato forse questo potrebbe essere uno degli elementi che andrebbero magari a mutare quegli scenari che ci ha prima delineato Mario Deaglio
Gli siamo grati per la responsabilità che ha esercitato in questi anni e siamo sicuri che questo suo punto di vista anche a partire da questa responsabilità si potrà essere di aiuto nella nostra riflessione
Grazie presidente per queste parole e per avermi invitato sono felice di partecipare a questo incontro anche se è molto molto difficile prendere la parola dopo for Africa Rosanna anche perché vorremmo tutti andare avanti ad ascoltarla
Il io cercherò di inserirmi all'interno del grande
Mosaico
Mario Deaglio ha composto con la sua
Capacità di osservare realtà complesse traendone
Sintesi semplici che io ho sempre invidia
Io condivido in larga misura quello che il professor Deaglio ha detto
Faccio un paio di qualificazioni ci sono un paio di cose su cui differiscono leggermente
Io non parlerei forse di ritirata o frammentazione dei mercati globale
Gli esempi che il professor Deaglio ha fornito sono sì di rendita di ardore nelle liberalizzazioni privatizzazioni sgravi fiscali
Ma questo non mi sembra di per sé un superamento della globalizzazione è abbastanza normale nella storia politica ed economica che ci siano dei cicli tra importanza assegnata al mercato importanza assegnata Allo Stato e effettivamente in questi ultimi anni c'è un minore entusiasmo quasi ingenuo rispetto alla metà degli anni ottanta per quanto riguarda il puro gioco del mercato
E non è detto che sia negativo questo
è un un afflato liberista un po'più selettivo più contenuto
Ma mi sembra che questo valga all'interno dei singoli Paesi
Mentre
Non vedo per ora sul piano internazionale
Una dis integrazione la globalizzazione fatta largamente di integrazione dei mercati e da questo punto di vista non mi sentirei di parlare per ora di ritirata o frammentazione dei mercati globali
Certo i fenomeni che Mario Deaglio ha posto in luce ci sono sostegno a settori in difficoltà
Nuovo protezionismo ma io li vedrei commette missioni naturali e ostacoli sulla marcia della globalizzazione ostacoli che erano in fondo prevedibili per esempio è verissimo che in Europa abbiamo in questi ultimi anni soprattutto in momenti di difficoltà economiche una maggiore propensione all'intervento dello Stato con il salvataggio di impresa in crisi
D'altra parte è pur vero che negli ultimi anni il volume complessivo degli aiuti di Stato a sostegno dell'impresa e nell'Unione Europea è diminuito nel rapporto al prodotto interno lordo
è vero che certe liberalizzazioni sul piano europeo fanno fatica ad affermarsi e d'altra parte è vero che sono adesso state decise le liberalizzazioni per esempio dei mercati dell'elettricità e del gas
Così come nuovo protezionismo professor Galli ho portato l'esempio molto pertinente della organizzazione mondiale del commercio che recentemente abbatto torto ad alcune misure protezionistiche introdotte delle stazioni
Questo ci fa ben vedere l'attenzione però ci fa anche vedere l'esistenza di organismi e di regole a presidio del degli scambi
Liberi e quindi gli Stati Uniti non hanno potuto impunemente introdurre queste misure protezionistiche sono stati sanzionati dall'Organizzazione mondiale del commercio
Quindi io penso che si Possa
A mio parere continuare a ragionare su una prospettiva di globalizzazione io più che è un posto Global vedo un global in corso vedo un globale in corso che determina come magistralmente Mario Deaglio ha posto in luce conseguenze positive conseguenze negative
Io credo che non sia
Conveniente arrestare il processo di globalizzazione
Tra l'altro questo processo a finalmente realizzato quello che era un'aspirazione etica
Genuino conclamata dell'Occidente da decenni perché propri grafici ci hanno mostrato come una parte del mondo ex sottosviluppato stia salendo fortemente di quota
E e ha anche la globalizzazione da un punto di vista credo civile e politico
Certamente da un lato alterato bruscamente i valori culturali troppo e troppo bruscamente di molti Paesi
Ma anche esposto a maggiore pressione i regimi politici in tante parti del mondo
Inducendoli costringendoli pressando lì a diventare più democrazia
Quindi è certamente un quadro a luci e ombre quello della globalizzazione a mio parere ancora in corso ma sicuramente le ombre tendono a prevalere sulle luci e avrebbero
Trionfo negativo se la globalizzazione non venisse governata siamo a mio parere ancora molto indietro nella globalizzazione la nel governo nella governance come si dice oggi della droga della globalizzazione
Io vorrei svolgere come il presidente mi ha chiesto qualche considerazione sul ruolo dell'Europa in questo processo
Io
Non solo spero ma credo che l'Europa possa non limitarsi a subire il cambiamento ma possano contribuire in modo incisivo a governare questo cambiamento nell'ambito di istituzioni internazionali e certo almeno nella mia visione in cooperazione stretta con gli Stati Uniti e cercando di influenzare gli atteggiamenti The distrazioni
Ma io credo lo dico con serena fiducia
Che l'Europa l'Unione europea sia più adatta degli Stati Uniti nel medio lungo termine
A indirizzare certo non da sola
Una globalizzazione governata
Con il procedere di una progressiva diffusione nel mondo dell'economia di mercato e della democrazia
Probabilmente essendo più capace degli Stati Uniti di evitare che questo processo venga interrotto da contraccolpi protezionistici o di rigetto
Perché o questa fiducia
Perché a mio parere
L'Unione europea a due vantaggi comparati rispetto al resto del mondo e anche rispetto agli Stati Uniti
Nella capacità di
Concorrere a guidare una governance della globalizzazione
Il proprio modello istituzionale
Il proprio modello economico sociale
Una parola su ciascuno dei due
Modello istituzionale dell'Unione Europea nato nel dopoguerra
E quello de di una integrazione tra i mercati facendo progressivamente cadere le barriere
E quindi da questo punto di vista è un fenomeno di liberismo di mercato imposto dai poteri pubblici
Ma questa la grande intuizione del Trattato di Roma accompagnato questo processo da coordinamento di almeno alcuni aspetti delle politiche pubbliche
La grande intuizione cioè che l'integrazione dei mercati la liberalizzazione certo sprigiona energie moltiplica gli scambi può giovare alla crescita economica
E anche alla libertà
Ma non può essere lasciata a se stessa ha bisogno di un coordinamento dei pubblici poteri
Ebbene questo modello di integrazione dei mercati commi con un coordinamento delle politiche
Guardato positivamente nel mondo sono nate in altre parti del mondo alcune delle isole di cui parla il professor Deaglio dei modelli non così avanzati di integrazione regionale
E una prova della funzionalità di questo modello europeo
Quella straordinaria globalizzazione tra virgolette che si è verificata
Sul piano continentale non sul piano mondiale con il recente allargamento a venticinque Paesi
Questo è proprio un esempio recente di abbattimento delle barriere a ai mercati di costruzione delle istituzioni in quei Paesi
Che erano stati devastati dal precedente regime e di coordinamento delle politiche e oggi questi Paesi fanno parte di un sistema integrato che ha permesso loro tra l'altro di acquisire speriamo in modo irreversibile istituzioni civile e democratiche
Che verosimilmente non avrebbero avuto la tenacia di costruire nel corso degli anni
E che sarebbero state reversibili di fronte a certe evoluzioni politiche interne se non avessero avuto la stella cometa dell'ingresso nell'Unione europea
Ecco non possiamo aspirare ad avere nel mondo la stessa intensità di integrazione che abbiamo raggiunto in Europa ma forse quello che occorre per rendere più accettabile
Più sicuramente con un bilancio netto positivo anziché negativo la globalizzazione e proprio un'attenzione dei pubblici poteri
Affinché la costruzione del mondo non sia lasciata solo
A una superpotenza
E a un numero sempre più piccolo vin prese multinazionali quindi la necessità del coordinamento tra i pubblici poteri
Ecco perché l'Europa a nel suo DNA ciò che serve per la per il governo della globalità
E il secondo elemento che dà fiducia e quello del modello economico sociale un modello di economia sociale di mercato
In cui sono molto presenti sono stati spinti proprio dalla stessa costruzione europea che all'inizio si chiamava del resto mercato comune
Gli elementi di mercato ma con molta attenzione ai valori sociali ai valori ambientali
Forse più di quanto almeno in questa fase storica sia dato di osservare negli Stati Uniti questi sono valori di cui c'è una certa domanda nelle altre parti del mondo
Se vogliamo accompagnare in modo accettabile i passi verso la trasformazione in economia di mercato di quei sistemi
Vorrei qui aprire una parentesi a proposito di valori
Che relazione c'è tra l'integrazione europea e i valori etici
Spesso la risposta che diamo è nessuna o quasi nessuno
L'Europa è una costruzione di mercato è nata sul mercato è nata su una parte del mercato mercato del carbone il mercato dell'acciaio
Però gialli vediamo un fatto parziale limitato di mercato ma che aveva lo scopo ditemi voi se non è politico di impedire una nuova guerra tra Francia e Germania
Prendendo impossibile la ricostruzione di armate confliggenti
Ebbene è una costruzione di mercato e spesso pensiamo
Mi pare
A volte
Anche in anche e soprattutto in ambienti cristiani cattolici che abbia una certa grettezza questa costruzione europea
E che un'Europa non posso esprimere se senza un'Europa della cultura e una rotta è un'Europa della politica
Io sono interamente d'accordo con questa visione per quanto riguarda la parte vuota del bicchiere
Ma mi sembra che questa visione dimentichi
Che la parte piena del bicchiere non è fatta solo di acqua commerciale
E una qualche di mercato e di valori
Molti dei nostri Stati europei hanno per esempio per la prima volta introdotto norme a tutela dell'ambiente norme sulla sulle pari opportunità
Norme sociali recependo direttive europee
Ma
Andiamo al cuore di un aspetto etico
Fonda una società la solidarietà e in particolare la solidarietà tra generazioni successive
Ebbene io credo che l'Italia offra un buon esempio del passaggio grazie all'Europa
Da una parvenza di solidarietà compiaciuta e distorcente
A una solidarietà più reale
L'Italia
Mi faccio l'esempio italiano ma non era il solo Paese negli anni settanta e ottanta
Aveva un sistema
Politico e enti politiche economiche sociali
Che dava credo grandi pagamenti anche alla coscienza etica dei governanti
Perché consentiva loro di soddisfare pressappoco tutte le esigenze manifestate dalla società
Di mantenere la pace sociale
Accontentando più o meno tutti che chiedevano al bilancio pubblico sto un po'estremizzando
E naturalmente il risultato era una spesa pubblica che eccedeva di molto le imposte quindi il risultato era un grande disavanzo pubblico che anno dopo anno faceva salire la montagna del debito
Non c'era ancora l'Europa di Maastricht
E neppure si discuteva di quanto fosse alto il disavanzo pubblico
Noi sappiamo che era dell'ordine del dodici del quindici per cento all'anno del prodotto interno lordo ma non era oggetto di dibattito di tensione di desiderio di controllarlo no
No
Cosa c'entra questo con la solidarietà tra generazioni beh questo era un modo per fare gli interessi
Del della popolazione di allora
A scapito dei figli e dei nipoti il professor Deaglio ha usato un'espressione che mi è piaciuta
Ma che non trovo si a un certo momento a parlando di generazioni future ha detto i posteri sono qui tra noi
Ecco
Quelle politiche
Facevano gli interessi
Apparentemente di una società eticamente fondata soddisfacevano l'esigenza elettorale del dei partiti al potere
Facevano gli interessi di molti ma facevano sistematicamente ostacolo agli interessi di quelli che sarebbero venuti dopo
E non dobbiamo pensare che i problemi che oggi hanno i giovani nella ricerca di un'occupazione siano slegati dagli eccessi della finanza pubblica di allora ne sono la conseguenza Directa
Quella è una delle cause di questi problemi ecco allora perché l'Italia ha dovuto cambiare registro da questo punto di vista perché sono intervenute regole europee alla formazione delle quali l'Italia ha dato un contributo rilevante in vista della creazione della moneta unica
Alla costruzione mercato unico si è sovrapposto il Trattato di Maastricht limiti ai disavanzi pubblici ai debiti pubblici eccetera
Si può discutere sulla perfezione tecnica di queste regole si possono sempre modificare ma non pensiamo che la moneta unica sia stato un fatto solo tecnico e di mercato
Quella è la punta dell'iceberg ma ha cambiato la costituzione politica reale dei nostri paesi imponendo il rispetto delle generazioni successive
E quando si dice ci vuole un'Europa più politica sono totalmente d'accordo ma non dimentichiamo e quella costruzione di Maastricht
A ridato il primato alla politica perché perché a Rick consentito che le scelte politiche siano trasparenti
E se si vuole dare qualcosa di più a qualcuno bisogna togliere qualcosa ad altri non si può mettere la polvere sotto il tappeto e far gravare poi l'intossicazione da polvere che emerge di colpo sulle generazioni future
Io ricordo
Con con grande emozione una visita
Nel novanta sei novantasette a Bruxelles di una delegazione della Conferenza Episcopale polacca presieduta dal cardinale grande
Erano i momenti in cui la Chiesa polacca come sappiamo non ininfluente sulle scelte politiche del Paese
Doveva prendere posizione sulla volontà o meno della Polonia anti aderire alla integrazione europea
Ricordo il grande scetticismo non infondato che percorreva i volti e le frasi di alcuni cardinali e di alcuni vescovi e ricordo come furono colpiti dalle nostre
Segnalazioni di questi fatti meno visibili
Che mostrano l'esistenza di valori anche in quella parte della costruzione europea che sembra aridamente e direttamente di di mercato quindi la ragione per cui io personalmente mi sono tanto appassionato non dare un piccolo contributo alla costruzione europea e che l'Europa non solo porta pace perché integra popoli pestati
Ma generalmente
Integrandoli li trasforma di migliore vi rende più moderni e addirittura da loro più valori l'Europa e l'alleata delle generazioni future
Lasciate a se stesse le classi politiche nazionali quei diabolici meccanismi elettorali che sono d'altra parte il sale democrazia della democrazia tendono a privilegiare gli interessi di breve o di brevissimo terribile
Chiusa questa parenti sì avrete capito che sono convinto che l'Unione europea ampia un grande potenziale di impulso
Di concorso alla guida di una globalizzazione governata per il suo modello genetico e per il suo modello economico sociale
Ma questo è un potenziale è in grado oggi l'Europa di esprimerlo pienamente certamente no
E soprattutto per due carenze una riguarda la capacità di proiezione politica verso il resto del mondo l'altro riguarda la base economica interna dell'unione europea
Per quanto riguarda la capacità di proiezione politica
Presidente
Generosamente riferendosi al campo della mia attività le politiche della concorrenza
Ha detto in questo campo l'Europa
Si è afferma
Certo non voglio dire che sia facilissimo ma è stato relativamente facile perché per una ragione ovvia che
Con una intuizione negli anni Cinquanta costruendo il Trattato di Roma i padri fondatori hanno stabilito che in due campi quello del commercio internazionale
E quello della concorrenza
La Commissione Europea potesse decidere per conto dell'Unione Europea c'è solo un terzo campo non è la commissione la Banca centrale europea in cui questo avviene molto molto più tardi nella moneta unica la politica non è
Allora
è chiaro che laddove l'Europa alla capacità di parlare con una voce
Di decidere in modo unitario laddove l'esigente dottor Kissinger non avrebbe dubbi nel sapere qual è il numero di telefono dell'Europa l'Europa esiste sul piano internazionale
Altrimenti no
Perché dico questo perché nella politica estera e aggiungo della difesa
Comune non è possibile
Procedere significativamente senza una maggiore capacità di prendere decisioni unitarie
Da questo punto di vista la Costituzione Trattato costituzionale che sarà firmato a Roma il ventinove ottobre e speriamo che poi venga ratificato nel nei diversi paesi
Non fa il passo necessario che sarebbe stato quello di rompere il requisito paralizzante dell'unanimità tra venticinque Stati membri ma fa un passo significativo queste cose evolvono lentamente purtroppo
Qual è il passo significativo ha creato la figura di un ministro degli esteri europeo con la massima autorevolezza e sarà una figura dedicata a tempo pieno a interloquire con resto del mondo e a interloquire con il venticinque perché pur avendo ciascuno di loro il potere di veto cerchino di convergere quindi a parità di delusione cioè l'unanimità c'è ancora sarà meno paralizzante l'unanimità perché la costruzione del consenso necessario sarà un po'più facile
L'altra
Condizione necessaria perché l'Europa esprima pienamente il potenziale di concorso incisivo al governo della globalizzazione facendo quindi affermare i propri valori nel mondo
In modo non imperialistico
è che sia più competitiva sul piano economico
Il professor Deaglio ci ha dato elementi
La il l'Europa rischia deve assolutamente evitare la marginalizzazione sulla scena economica del mondo questo
Non solo ai fini egoistici se vogliamo del benessere dei cittadini d'Europa di questo mezzo miliardo di abitanti
Ma anche se condividiamo le tesi corrisposto anche nell'interesse globale di una globalizzazione a globalizzazione governa
Quindi occorre paradossalmente che l'Europa diventi con le riforme economiche con il cosiddetto Processo di Lisbona per dare più competitività
Poi più simile a come sono al loro interno gli Stati Uniti dal punto di vista economico con un ruolo ancora maggiore per il mercato
Per essere più competitiva
Io non sono
Non sono pessimista no o senza naturalmente perdere per strada magari ammodernando lì ma senza perdere per strada gli altri due connotati dei valori ambientali e sociali dello sviluppo sostenibile secondo la concezione europea
Ma occorre dare una sferzata alla efficienza dei mercati non sono completamente pessimista neppure qui
Perché perché sono convinto che quando noi guarderemo fra quando noi quando qualcuno
Guarderà fra dieci quindici venti trent'anni all'Europa di questi ultimi dieci anni
Osserverà dalle statistiche il lento procedere economico una certa perdita di competitività
Ma osserverà
Che parlo col al passato collocandoli allora in quegli anni l'Europa costruiti le basi di una sua maggiore forza anche economica
Nessun Paese o insieme di Paesi mai in dieci anni ha realizzato quattro
Riforme radicali del proprio modo di essere
Con la creazione di un mercato unico di una moneta unica
Di un allargamento a venticinque Paesi e adesso con una nuova costituzione
Tra l'altro alcuni risultati già si stanno vedendo pro Saddam gli ha parlato di dollari zonazione come strumento di egemonia americana ormai la dollari esazione è contrastata è in regresso l'euro si sta affermando la banca centrale cinese colloca in euro una buona parte delle proprie riserve valutarie
E quindi questi questi questi quattro travagli istituzionali e politici hanno in questi anni indubbiamente distolto energie da quello che intanto gli altri Paesi normali del mondo facevano che era di fare politiche per la crescita economica
E alcune di queste cose possono anche aver con comportato nel breve periodo un certo freno
Passare da un disavanzo pubblico del quindici per cento a uno del due del tre per cento è salutare ma indubbiamente fa venire un po'meno uno stimolo artificioso ma stimolo alla crescita nel breve per però con queste realizzazioni l'Europa apposto in essere basi per una crescita più sostenibile più sana e più dinamica in futuro
Non so se in qualche misura presidente ho risposto alla sua al alla sua la sua precisa istruzione Carraro partecipare a un incontro così ben guidati
A lei chiedo di indicare i vincoli le potenzialità che l'Unione Europea venticinque Paesi si trova di fronte nel tempo posto global e di tratteggiare il ruolo che Europa potrà giocare per favorire non uno scontro ma un nuovo intreccio di civiltà spero di aver adempiuto al cinque per cento del suo ordine attivo
Grazie al professor Mario Monti quello che non ha fatto qui l'ha fatto in questi cinque anni quindi la risposta non è al cinque va al cento per cento
E credo anche che l'autorevolezza e il prestigio del nostro Paese
Siano proprio cresciuti anche grazie alla sua azione in uno dei campi come ha bene indicato i padri fondatori avevano già visto in avanti una politica capace di futuro
E sarà proprio quella che vedremo oggi in un certo senso il tema lo ha già anticipato il professor Mario Monti ma questa politica è così costretta al breve periodo
Il ragionamento che intraprendere Moggi con gli interlocutori che conoscete avrà proprio questo punto di vista direi veramente un grazie a tutti quelli che questa mattina c'erano aiutato a intravedere la strada neanche al suo Rosanna che c'è in qualche modo dato anche l'atteggiamento con cui fare questa strada l'atteggiamento del cuore
Per ora grazie buon appetito ci vediamo alle quindici e trenta
Richiamando gli interessi le attese i diritti e le speranze dei soggetti più marginali e cioè che in una società benestante i soggetti marginali rischiano di non interessare alla politica in quanto non sono più maggioranza
O potenziale maggioranza così può valere anche per le generazioni più giovani
Secondo rubo una freccia dell'arco a al professor Campiglio
Quando ci ha ha raccontato che all'inizio degli anni della nostra Repubblica la ripartizione del prodotto interno lordo della ricchezza nazionale
Attraverso la mano pubblica era di poco superiore al quindici per cento
Oggi vicino al quarantacinque per cento e dunque una buona una parte importante della ricchezza pubblica è ripartita attraverso la politica le istituzioni
E la terza ragione strutturale
E che ciò che ogni lira ogni euro che spendiamo che investiamo nelle generazioni più giovani
Non è una spesa ma è un investimento perché come anche qui c'è insegnato Campiglio a diciotto anni in qualche modo i giochi sono in gran parte già fatti
è da qui che ci siamo incontrati con il professor Campiglio folgorati sulla via di Damasco non direi
Ma abbiamo trovato il suo ragionare tutt'altro che una provocazione o meglio se al termine della provocazione
Se al termine provocazione diamo la sua accezione latina cioè parlare a favore parlare per qualcuno prestare la voce per qualcuno allora sì
Cioè cercare di parlare per chi rischia
Occhieggia
Fuori dal circuito della democrazia c'ha detto stamattina Deaglio attenzione che la dinamica il conflitto generazionale non si manifesta più come conflitto ma come uscita dei giovani dal sistema
Ecco allora che le ragioni che abbiamo cercato di individuare che adesso esporremo in questo in questo confronto
E lascerò proprio a lui di iniziare queste prime riflessioni poi avremo altri interventi verso poi vi vi spiegherò la dinamica anche perché amico Rutelli che viene dalla festa la Margherita a Polignano a tempi molto stretti quindi dobbiamo un po'modificare la nostra scaletta nei prossimi mesi il il professor Campiglio farà uscire un libro dal Mulino con un titolo che è un po'una provocazione ma anche un bel titolo prima le donne poi i bambini
Qualcuno mi ha chiesto a cominciare dal cardinal Bertone che hanno mandato un'affettuosa lettera attorno anche a questa riflessione voleva essere qui con noi se facciamo sul serio
O se anche noi ci siamo messi un po'alla Pannella giocare con le provocazioni
No cerchiamo di fare sul serio non perché abbiamo una soluzione precostituita ci saranno più voci anche in questa tavola rotonda ma perché vogliamo che questa riflessione venga affrontata senza pre giudizi sapendo che non si mette vino nuovo in otri vecchi
E che anche le regole e quelle della legge anche dalla Carta costituzionale sono fatte perché la democrazia sia vitale forte capace di includere di spingere i propri cittadini a prendervi parte a prendervi parte attivamente
A sentire le decisioni che vengono prese in pubblico come decisioni che li riguardano riguardano loro famiglie la loro città
Il loro paese insomma con questo confronto vorremmo offrire metafora metaforicamente delle armi alla politica armi nel senso di una forza in grado di consentire a chi fa politica ordinariamente di sfuggire all'impero del presente attraversando la sottile striscia che ci separa dal futuro
Do subito la parola al professor Campiglio che espone alcune delle sue argomentazione delle sue tesi che già in parte conoscete che peraltro sono state anche riassunte in una testo che non so se è già stato distribuito comunque che sarà distribuito daremo poi subito la parola alla al segretario al presidente della Margherita Rutelli perché poiché deve andare poi continueremo con gli altri interventi e sentiremo gli altri politici Massimo D'Alema che già qui il ministro Alemanno che sta arrivando e Luca Volontè che sostituisce Follini impegnato nel CDL nella nella l'incontro dalla casa libertà per le riforme io le ho fatto una battuta detta Bella è un buon motivo per non andare a questo vertice qui c'è un argomento più importante era uno scherzo ma non potendo venire sarà sostituito da da Volonté professor Campiglio a te la parola
Come quello
Allora grazie io cercherò di stare in tempi molto limitati
Vorrei subito dire
A chi ascoltai per la prima volta questa la formulazione di queste proposte
Di non di non aver paura
Di non aver paura perché queste è un'idea
è una proposta che che è nell'aria
E nell'aria oggi ed è maturata
Per quello che ne sappiamo almeno da un secco no
Oggi probabilmente i tempi sono più maturi perché tutto ciò si realizzi
Ho
Per entrare subito nel mezzo delle case
Vorrei che
Voi arco molti di voi hanno già ne hanno già ascoltate in queste argomentazioni ma soprattutto nel terreno le rappresentanze politiche sedute oggi qui al tavolo facessero una riflessione su un aspetto del una considerazione di questo genere e cioè
Cosa cambierebbe
Cosa cambierebbe non fra dieci o venti anni cosa cambierebbe nel due mila e sei alle prossime elezioni
Se tutti pertiche politici ma proprio tutti
Dovessero competere
Per il consenso elettorale di dieci milioni i voti aggiuntivi perché questo è il numero di minori
In Italia da rapidamente diminuendo come dirò fra breve ma comunque per il momento è sono dissimili
E si ingannevolmente semplice c'è tout court c'è tanto c'è tanto al punto che stimolata da Lerner in un'occasione marzo uscirà questo libero di cui parlava Zizi Borba e cioè un libro nel quale gli argomenti che adesso riassumo telegraficamente vengono sviluppati con con dati con con idee per quello che se ne sa
Ma c'è un'idea centrale che Bobba richiamato e che io a mia volta voglio ulteriormente qualificare e cioè il fatto che
Con un o con una riforma di questo genere che aggiungo eliminerebbe non è un'ingiusta discriminazione in base all'età per esempio nella nostra Costituzione noi avremmo
Un risultato realizzeremo risultato che esattamente quello di cui sentivo parlare stamane in tarda mattinata quando sono arrivata cioè a dire
Una politica come visione è una definizione che a me piace molto agitato ripeto come una politica come visione dell'interesse lontana
La politica come visione dell'interesse lontano non è facile da realizzare
Da parte della classe politica per il semplice motivo che le lezioni si tengono ogni cinque anni e si vince o si perde sul fra due anni non fra dieci venti o trenta
Ecco dimenticando tuttavia che esiste una fascia una generazione di persone che
Già esistono oggi e i neonati di oggi probabilmente vedranno la fine di questo secolo
In altre parole saranno sarà la generazione che insieme ad altri
Registrerà i risultati delle nostre scelte che stiamo facendo oggi il loro nome
I loro nomi
Ma questo il punto noi Azzam il loro nome ma i minori
Il futuro
Non è rappresentato e nona alcuna rappresentanza politica
E nel costruire il ragionamento del del pamphlet di cui ho parlato prima va cercata a fondo argomenti solidi sul sul perché questo dovesse avvenire e devo confessarvi che ancora non li ho trovati
Cioè a dire noi abbiamo una situazione in cui è possibile che un
Politico che abbia genuinamente uno una visione dell'interesse lontano
Ciò nonostante venga tra virgolette penalizzato
In una competizione elettorale e allora ecco il senso della
Del della degli appunti che avete in mano
Che
Rappresenterà un polo una sintesi dell'idea ecco perché la concorrenza politica
La concorrenza politica quindi si muovendosi nella logica delle istituzioni oggi per come le conosciamo può essere una risposta può essere una risposta al perché nel momento in cui si tratta genuinamente di conquistare questi dieci milioni di voti
La classe politica I partiti politici nella loro espressione migliore si devono porre i problemi
Dei figli dei minori delle famiglie e questo è qualcosa che oggi non esiste
La questione del suffragio universale estese minori può essere difeso su tanti piani ma consentitemi di fare solo un esempio
Abbiamo una democrazia in Italia ma in tutti i Paesi sia chiaro in cui per eredità storica per inerzia
Qualcuno come diceva famoso romanzo di Orwell
è più uguale degli altri in questo caso questo qualcuno è una generazione la generazione degli adulti che conta per uno la somma di tanti uno è un numero numero grande o piccola secondo di della popolazione di questa sala ma la somma di tante veri rimane ancora uno zero
Ma questa somma di vere che rimane ancora una zero è una somma di titolarità di diritti
Di un voto che nelle democrazie moderne a una sua sacralità passatemi il termine politica
Ma è anche sul piano economico io sono un economista e anche una sorta di dividendo sociale
è una sorta di dividendo sociale che viene o non viene attribuito a coloro che ne dispongono e cioè in concreto che votano tutto ciò ha influenza sulla
Situazione
Dei minori la risposta è sì io stimato che qualcosa come il venti per cento e non è poco il venti per cento dei minori in Italia direi in condizione di povertà cioè la famiglia le famiglie in cui vivono non arrivano alla fine del mese hanno un reddito superiore loro consumi correnti
Quindi se vogliamo genuinamente parlare di futuro questa questa è la strada
Si è detto e questo su questo aspetto e qui chiudo si interezza però in modo
Intimo passatemi il termine con una questione dibattuta credo fosse anche questa mattina e che riguarda lo sviluppo economico del Paese
Le proiezioni demografiche per il nostro Paese nei non nel due mila cento esistono anche quella da parte dell'ONU e fanno veramente paura
Ma anche quella due mila e cinquantadue mila e quaranta ci dicono che questo è un Paese che drammaticamente si avvia a registrare degli sciocchi strutturali intensissimi
Dico solo un dato nel due mila e uno alla popolazione di età superiore no nel sessanta I soliti sessantacinque anni ma agli ottant'anni era al quattro per cento
Nel due mila e cinquanta in crescendo è prevista il quattordici per cento
Ora
Chi argomenta che questo non è un segnale è un problema di declino dovrebbe anche spiegare come
Diciamo Giovanni perché ne esisteranno anche sia sia pure pochi nel due mila cinquanta
Potranno simultaneamente dedicarsi alla cura dei genitori diretto indiretta di genitori così anziani allo stesso tempo essere forza propulsiva di imprenditorialità di cui avremmo bisogno attraverso una crescita della produttività
Quindi
Vorrei chiudere dicendo che gli strumenti della democrazia a partire dal principio un uomo un voto sono strumenti sono strumenti che vanno utilizzati per realizzare quello che infatti che ammette la costituzione americana dichiara essere l'obiettivo e cioè la felicità per tutti
E il principio di un uomo un voto va preso nella sua
Letterale espressione cioè un uomo come personale perché altrimenti una volta acquisito il suffragio universale avremmo dovuto aggiungerà un uomo un voto una donna avvolta
Un uomo significa una persona un voto significa fatemelo dire una vita un volto ma allora se questo è il punto di riferimento una vita è un voto o una persona un voto
Ecco negare le opportunità nel Periodo che che non si scorda mai cioè quello dei primi cinque dieci anni di vite significa negare il i principi dell'Uguagliati e l'eguaglianza l'eguaglianza non si realizza a diciott'anni lo diceva Bobba e lo ripeto e chiudo a diciott'anni i giochi sono finiti se noi vogliamo veramente un Paese libero che riprenda slancio
Uno diciamo una spinta uno sciocco come si usa dire di questi tempi questa è la strada grazie
Bene grazie a Campiglio mi miscuglio di averlo compresso in un letto di proposte una proposta che ha una complessità ma poi vedremo con altri interventi di recuperare chiamerei anche qui Cristian Carrara che non vedo e responsabile dei nostri giovani ci sono anche quei i nostri giovani che si sono uniti da Orvieto basso sono salite in a Orvieto alto con noi per questa discussione do subito la parola Francesco Rutelli e sapendo che poi deve ahimè rientrare a Polignano
Grazie Gigi io mi scuso con voi ma
Non sono andato
Alla riunione dell'altro giorno a Palazzo Chigi quella sulla crisi gravissima del delle due ragazze
Nelle mani
Dei terroristi in Iraq e alle quali credo dobbiamo rinnovare anche in apertura di questa seduta un sentimento di vicinanza associato all'appello che
Coloro che hanno una sede islamica in Italia
Nelle nostre comunità
Come sta avvenendo potrebbe essere un momento di grande crescita
Si esprimano a loro sostegno si esprimano pubblicamente
Per il rilascio la salvezza di queste due ragazze
So che da questa crisi terribile che sembra avere le ore contate
Potrebbe anche nascere una maturazione di sentimenti di consapevolezza importante
Mi scuso dicevo Gigi Ponti con voi perché assolutamente scortese sbagliato partecipare ad un dibattito dicendo alcune cose andando andando via però
Ho lasciato solo per venire qui nel in questa settimana questa manifestazione del del nostro partito perché ci tenevo molto a dire anche se alcune brevi cose
Alla iniziativa lanciata dalle ACLI ed illustrata dal professor Campiglio da tempo
Con determinazione
Con una impostazione molto molto risoluta è un'iniziativa che nasce
Secondo me con lo scopo diceva Bobba stamattina presentandolo visto su alcune agenzie
Come si fa a costringere la politica
A guardare al futuro
Io aggiungerei come si fa a far capire a noi tutti che la società è cambiata
Che è cambiata è normalmente la famiglia
Lo viviamo lo sappiamo e molto singolare il cambiamento della famiglia italiana enorme nell'arco degli ultimi anni non sempre positivo
Eppure se voi andate a vedere le grandi rilevazione le grandi inchieste di opinione quando si chiede
Ai nostri concittadini quali sono gli aspetti della vita più importanti
All'ultimo posto c'è l'impegno politico
Nove per cento rispetto a tante risposte che si potevano dare risposte multiple
Il primo è la famiglia
Il novantaquattro per cento delle persone interpellate
Quindi di gran lunga al primo posto c'è l'attenzione e la coscienza non solo per quanto la famiglia
Lo si dice sempre più spesso vale come fattore di redistribuzione io ricordo anche il cardinale Martini usare questa espressione alcuni anni fa
Quasi come ammortizzatore sociale
Come si osserva magari nelle in alcune relazioni di economisti e del vero
Tuttavia c'è una considerazione diversa e più grande cioè che la famiglia è fondamentale in tempi di frammentazione in tempi di incertezza
In tempi di precarietà
E tuttavia la politica la legislazione non rispondono non corrispondono a questi problemi enorme
La denatalità lo voglio ricordare è stato ed è all'oggetto al centro della vostra iniziativa di queste giornate da quest'anno in Italia noi avremo ogni anno duecentocinquanta mila lavoratori in meno
A causa della denatalità iniziata
Diciotto anni fa
Perché a
Allo
Della natalità
Quindi abbiamo a che fare con un problema
Di medio-lungo termine cui occorre dare risposte che come dice bomba vanno coniugate al futuro
Io siccome voglio prendere sul serio questa proposta ecco diciamo di fronte ad una proposta che è stata variamente definito un ballon d'essai una provocazione modo per stanare gli interlocutori io la voglio prendere sul serio dico francamente quindi vorrei intorno guide presentando ovviamente
Anche e anzi innanzitutto dei dubbi
Che sono poi di due tipi fondamentalmente uno riguarda sempre sull'Olivetti che potrà rispondere potrà
Stroncare queste considerazioni oppure osservare diversamente con ben maggiore
Efficace maturità le cose che sto accennando però non c'è dubbio che
Per parte mia i due problemi principali che vedo sono quelli legati alla delega del voto
Cioè alla introduzione nella nostra costituzione che qua si tratta di cambiare l'articolo quarantotto la Costituzione
Una principio di voto delegato che contenere i rischi in un ordinamento che non esiste negli altri nessun ordinamento contiene rischi
Serie
E d'altro canto un problema molto concreto attribuire un voto a due genitori significa qualcosa di complesso perché devi definire come questo diritto venga esercitato da due persone come venga esercitato in modo libero e segreto come stabilisce la Costituzione
E in questo un altro tema su cui vorrei interpellare i nostri gli altri partecipanti alla campana
Il secondo quesito è più di natura
Sociale fatemi
C'era il relativo alla Società del nostro tempo
Io penso che c'è da riflettere con attenzione sui tempi di maturazione dell'orientamento dei bambini e dei ragazzi
E che quello che con la più intelligente delle provo provocazioni sono più intelligente delle suggestioni meglio aboliscono parola precedente sul Campiglio richiamava cioè creare una forma di concorrenza politica per quando ci siamo incontrati al bar e abbiamo preso un caffè io stavo dal professor Campi gli ha detto son venuto qua per cominciare a trattare un po'di voti
Dell'infanzia in vista delle prossime elezioni con lei perché lei ci faccia un po'da ambasciatore se vedi allora è proprio vero che questa proposta fa strada e coglie nel segno d'apre il cammino dalla concorrenza però non c'è dubbio che un'implicazione
Di fondo anche questa da trattare con qualche maggiore serietà con qualche maggiore
Maturità e quella della natura della comunicazione rivolta all'infanzia oggi nella nostra società
Noi abbiamo oggi bambini che sono bombardati dal consumismo televisivo
E va riflettuto molto attentamente sull'attribuire ai bambini oggi agli adolescenti
Un eventuale potere di Indirizzo sui loro genitori che venga inquadrato nel mercato della pubblicità televisiva
è un aspetto molto delicato perché quel protagonismo dei bambini
Qualcosa di inevitabile quindi un circuito sanno che popolano Chéret ma non sarebbe sano se diventasse un fattore interagisce con una dimensione che già oggi è molto insidioso
Beh ma per i bambini i bambini si trova in una fase molto più delicata dalla formazione per la crescita e della capacità di formarsi delle opinioni per cui ecco mi sono se mi sono limitato a porre due questioni che considero
Serie che considero
Grandi perché poi in qualche maniera se ne se ne tenga conto se ne discuta però io vorrei associare la proposta
Visionaria che le acriliche Gigi Bobba
Il professor Campiglio sci indicano qui a vorrei associare ad un'altra riflessione che io ragazzo
Lessi forse trent'anni fa
E che mi colpì molto
Mi auguro che questa abbia la stessa sorte trovi ancora una maggiore attenzione me lo auguro sinceramente
Era la riflessione di un laico
Che si chiamava Aurelio che ci sei e che era che fu l'autore di un
Seri disagi club di romanzieri saggi quando dall'inizio degli anni settanta si fece strada nel mondo
Quella che oggi chiamiamo una coscienza ambientale ecologico
La preoccupazione dei limiti non
Allora Spirou Omar dello sviluppo
E dunque della finitezza del nostro pianeta
Per c'è diciamo una cosa paradossale considerata come tale diceva siccome i politici
Non prendono mai le decisioni giuste perché sono condizionati dal breve termine
Cioè debbono rispondere dentro mandati troppo stretti quattro anni cinque anni per delle cose che avranno incidenza per venti trenta quaranta e dunque non si pigliano responsabilità di fare oggi delle cose
Impopolari ma necessarie che vi erano frutto per domani o dopodomani lui disse
Votiamo ogni dodici anni
è evidente che era una Lerna nega la negazione del nostro modo d'intendere mo'Grazia che sfida necessariamente dell'oggi ma anche per il futuro e però quanta strada ha fatto quella riflessione che cercava di vincolare le autorità politiche di governo ad una visione più responsabile
Quanta strada ha fatto una impostazione ambientale quanta strada affatto
La cultura della sostenibilità
Ecologica delle scelte economiche da allora molti cambiamenti ci sono state sbagliato dire che da quei tempi era che il Carso al primo pensiero ambientalista non si sia migliorata questa consapevolezza mondiale e allora la consapevolezza necessaria che viene posta da questa indicazione
Sul voto ai bambini delegato ai genitori corrisponde ad un imperativo
Cui la nostra società oggi città su tre
Io penso che occorrono risposte
Decise e coraggiose e che bisogna farle davvero e che bisogna metterle al centro dei programmi politici ne sono lieto che oggi alla iniziativa promossa dalle ACLI partecipino
Dirigenti politici
Dei due schieramenti
Oltre che
Osservatori come opinion maker come Gad Lerner professori autorevoli e dalle de spesso innovative e lungimiranti
Perché dobbiamo rispondere
Allora io vorrei gettare sul tavolo concludendo
Una riflessione
Facendo di grazia di alcune riflessioni sul tema dell'infanzia che tuttavia sono collegate alle persone la famiglia ricordo da sindaco di avere
La cosa fu considerata strana forse per prima nelle grandi città Roma avuto l'assessore Peri bambini e le bambine ha oggi un garante dei dell'infanzia previsto dallo statuto sono scelte
Minori qualcuno può dire probabilmente è vero ma è una strada che si deve aprire dobbiamo anche essere consapevole che le politiche per la famiglia riguardano i diritti e le responsabilità di tutti i componenti la famiglia e della Società ovviamente
Nel suo insieme quindi la maternità e la paternità
Infanzia condizione dei giovani
Gli anziani le persone non autosufficienti la nuova realtà di una famiglia che muta molto cui noi dobbiamo risposte e qui vengo la sostanza di un Welfare
Di politiche sociali radicalmente diversa
Io penso che la sfida per la politica dell'inizio ventunesimo secolo sia innanzitutto quella di immaginare un quel fare una politica sociale familiare e generazionale
Cioè non più la riproposizione delle politiche sociali
Della seconda metà del ventesimo secolo
è cambiato tutto
Le donne oggi vivono sei anni più degli uomini
Mediamente
Metà della Sava sorridente metà Cassala s'intende si interroga anzi un po'più di metà vista militava visti i numeri
Vi diamo oggi
Solo negli ultimi dieci anni l'età media degli italiani è cresciuta di due anni
Di due anni solo negli ultimi dieci anni
Nei secoli passati ci volevano appunto dei secoli per allungare di due anni
L'età media delle persone
Allora evidente che se noi immaginiamo la politica sociale ovvero sia come si redistribuisce quella quota delle risorse pubbliche che vanno alle politiche sociale
Se noi pensiamo di continuare ridistribuirle in Italia come avvenuto negli ultimi anni penso che sbaglia
Voi sapete bene che l'Italia oggi un peso consistente
Delle pensioni su questo facendo cento la spesa sociale chiamiamo a per il welfare l'Italia spende molto meno dagli altri Paesi europei
Per la famiglia così spendiamo così come spende molto meno per le politiche attive per il lavoro spende sembra strano un po'meno per la sanità veramente europea non di più
L'altro problema che non avendo un debito pubblico del cento sei per cento del PIL
Abbiamo meno da spendere gli altri
Da qui la necessità del risanamento finanziario per poter investire per il benessere e per il futuro la nostra società ma oltre che questi pesi della spesa sociale io credo noi dobbiamo considerare
Una riforma profonda un cambiamento profondo la spesa sociale
Ecco perché noi abbiamo avanzato qui dico come Margherita ma vorremmo che questo diventasse un tema che coinvolge tutta la nostra coalizione
E soprattutto che diventi un argomento di discussione anche col centrodestra lego Volontè che qui e poi arriverà Alemanno immagino
Abbiamo proposto la
Un sostegno di tipo universalistico nuovo
Un fondo per ogni nuovo nato
Che riconosca ai figli la titolarità di un sostegno economico finalizzato alla loro crescita e alla promozione della loro autonomia
Ovvero attribuire a ciascun neonato un fondo finanziato ogni anno fino alla maggiore età con risorse pubbliche ed entro certi limiti anche con donazioni
I familiari garantendone la rivalutazione nel tempo
Un istituto d'impianto universalistico di importo
Modulato in base alle condizioni economiche della famiglia
Non entro nel merito
Della proposta che è serio abbiamo confrontata col professor Campiglio se anche volesse dirne qualcosa penso che sarebbe utile il senso che è chiaro
In termini di costi si tratta di una scelta sostenibile a condizione che la quota del fondo annuale disponibile per i genitori possano assorbire contributi e sussidi che oggi vengono erogati
Per le famiglie incrementando le perché siamo decisamente indietro ricevo
Nella quota del PIL rispetto alla media europea si tratta ovviamente di una specie di prestito chiamiamolo così una quota a disposizione di ogni
Nuovo cittadino che nasce
Un prestito che andrà restituito con una lunga rateazione
Modulata nel tempo appena ci saranno capacità lavorative e di reddito sviluppate nel corso della vita non è un approccio assistenziale è un approccio di promozione
E soprattutto fatemelo dire
Può essere un modo per trasformare raccogliere la vostra indicazione la vostra riflessione
Uscendo dal terreno sia dell'assistenza
Che credo non è più concepibile il nostro Paese sia delle erogazioni a pioggia
Che non ha efficacia sia fatemelo dire di queste proposte che sono state avanzate dal governo io non credo che ci sia in Italia una sola coppia di genitori che decide di avere un bambino perché arriva mille euro
In tasca al momento dalla nascita noi abbiamo bisogno di costruire un sistema abbiamo bisogno di costruire un sistema
Che accompagni che accompagni
La persona
Dalla nascita sino a che non conquistò la sua indipendenza
E dunque abbiamo bisogno di riorganizzare il Welfare
Per la famiglia
Anche tagliando alcuni privilegi che si orientano in altre direzioni
Perché se sulla famiglia riteniamo si debba far leva
Per l'Italia del futuro
Credo che siamo d'accordo su questo ma credo anche che in questa sala siamo d'accordo che un'Italia che non faccia leva sulla natalità
è un'Italia che non ha futuro e allora conviene scommettere conviene impegnarsi come raccogliere la proposta delle ACLI
In maniera seria anche discutendo nel spetti che non si condividevano ma portando questo tema al centro dell'agenda della politica delle istituzioni e io mi auguro
Del dibattito nell'opinione pubblica vi ringrazio molto
Grazie Rutelli solo lo saluto coi quando lui deve partire parte
Poi daremo nel secondo giro al professor Campiglio
La possibilità di dire alcune altre cose però adesso vorrei par farà parlare il professor Marco Olivetti
Vieni qua che intanto Alemanno forse corra tarda
Perché quando Campiglio c'è un po'così illustrato questa proposta ovviamente uno dice ah ma qua c'è la costituzione di mezzo
E così siamo andati da un un nostro amico costituzionalista insegna diritto costituzionale
A all'Università di Foggia e tra quelli che si occupano di queste cose è considerato un conservatore cioè non è tra quelli che vogliono cambiare la Costituzione un giorno sì e l'altro anche
E gli abbiamo posto questo problema per capire se l'idea insomma era poi così balzana come qualcuno diceva
O se invece il principio di rappresentanza non era già cambiato oggi era già in via di cambiamento in molte situazioni non solo nel nostro Paese
Voglio ricordare che i tedeschi hanno formulato parlamentari dell'uno e dell'altro schieramento una proposta di legge del tutto simile quarantadue deputati tedeschi
E mi ha colpito l'argomentazione che dicono la nostra collezione dice che il popolo è sovrano e perché quella parte di popolo che non a diciott'anni non è sovrano dicono coloro che hanno sottoscritto questa proposta di legge
Ma io non sono costituzionalista quindi dicendo la parola perché credo possa darci qualche argomentazione per chiarire meglio
Microfoni di lei per chiarire meglio che cosa si potrebbe fare anche in termini concreti
Ci sono grazie
Il mio compito e di leggere questa proposta nella prospettiva della Costituzione italiana
Beninteso poiché questa proposta dovrebbe passare necessariamente attraverso una revisione la costruzione italiana la quale all'articolo quarantotto dice che sono elettori tutti i cittadini che hanno raggiunto la maggiore età
Il discorso assume
Una colorazione particolare cioè si tratta di interrogarsi sul senso di questa proposta non tanto alla luce del mo'del del testo
Della Costituzione italiana così come essa è in questo momento ma alla luce dei suoi principi ispiratori di fondo diciamo così di de di quelli che costituiscono visto in una prospettiva europea il patrimonio costituzionale comune dell'Unione Europea nella quale il nostro Paese è inserito e quindi si tratta in sostanza di confrontare la proposta del voto dalla nascita con i principi fondanti delle convocazioni occidentali la domanda è
Si tratta di una proposta che è intenzione in conflitto
Con alcuni principi fondanti delle democrazie occidentali oppure si tratta di una proposta che può essere armonizzata con le ispirazione più profonda di dei dei sistemi politici nei quali ci troviamo abituale partirei da due dati di fondo nel quale collocare il problema più dati infondono strettamente giuridici il primo è un'affermazione che ho trovato su un giornale di lingua tedesca alcuni mesi fa
Che curiosamente dichiara uno spettro si aggira per l'Europa frase che ci rimanda subito al Manifesto di Marx lo stretto lo spettro di un convegno di un continente iper invecchiato
E si chiede si tratta solo di uno spettro anche di una realtà incontrovertibile quindi l'invecchiamento il dato di fondo lo spettro che si aggira per l'Europa un invecchiamento del continente composto come abbiamo già sentito di due dati uno il calo delle nascite l'altro
L'aumento dell'aspettativa di vita il secondo dato è che il la nostra cultura non solo politica
La nostra cultura ha ben ha elaborato negli ultimi negli ultimi anni il concetto di responsabilità verso il futuro era un'idea che esso era sottesa molte delle cose che statuette poco fa dall'onorevole Rutelli
E questa idea è diventata anche linguaggio costituzionale la Costituzione tedesca un articolo nel quale si afferma che lo Stato assume una responsabilità verso le generazioni future
E in un progetto di revisione costituzionale appena approvato
Dalla Commissione affari costituzionali la camera di modificare l'articolo nove della Costituzione non stiamo parlando del progetto di grande riforma della Costituzione scudi cui si riprenderà a discutere nei prossimi giorni questa frase verrebbe recepita quindi anche la nostra Costituzione qualora questo progetto giungesse a termine entro la legislatura cosa non molto probabile
Acquisiamo acquisirebbe questo linguaggio della responsabilità verso le generazioni future d'altro lato alcuni documenti giuridici come la carta dei diritti e l'Unione europea che sarà presto inserita nella Costituzione parlo di diritti dei bambini
Quindi non si all'Inter come diritti specifici all'interno degli della catalogo dei diritti umani allora i nostri sistemi giuridici incorporano già alcune forme di responsabilità verso le generazioni future allora perché questo non basta
Perché i principi non diventano politiche perché queste aspirazioni non si traducono in scelte politiche che aiutino la scelta delle persone di formare di formare una famiglia e di avere e di avere dei figli
Qui questa questo quesito ci pone il problema del rapporto tra regole del processo politico e output del processo politico
Cioè quando noi ci interroghiamo sulle politiche sulle scelte concrete ci interroghiamo sui prodotti nel processo politico sulle scelte politiche ma c'è un nesso
Ed è quello che sta dietro quello che diceva prima il professor Campiglio tra l'output delle delle scelte Paul de processo politico e le regole del processo politico stesso
Allora le regole attuali del del sistema politico istituzionale italiano
Sono basate sul principio democratico ma su una sua traduzione istituzionale in cui il diritto di voto si acquisisce soltanto con la maggiore età ed è un meccanismo generale in tutti i sistemi democratici
Queste regole non calcolano alcune voci
Cui corrispondono degli interessi e questi interessi quindi non ricevono adeguata tutela il discorso è naturalmente un discorso un po'schematico
La mia conclusione dopo sarà l'anticipo
L'eventuale accoglimento di una proposta di questo tipo non ci garantisce sugli esiti ma se noi crediamo che vi ha messo tra le regole del processo decisionale politico e gli output cioè le scelte politiche che attraverso quel processo maturano
Allora
Chiedersi se il fatto che una categoria di cittadini dieci milioni diceva prima il professor Campiglio non a voce nel processo decisionale politico e così questo patto non abbia come conseguenza che quegli interessi non pesano nelle decisioni è una domanda secondo me
Rilevante la proposta che noi discutiamo e vengo al mio argomento centrale la proposta che noi discutiamo
Non propone di pensare alcuni interessi più degli altri
Cioè non propone di superare il principio basilare delle nostre democrazie secondo cui
A un uomo spetta un voto one man One volto
Non propone cioè di tornare a prima del suffragio universale magari attribuendo ad alcuni i genitori un voto multiplo se questo fosse il senso giuridico della questione saremmo effettivamente fuori dal patrimonio costituzionale comune dell'Occidente
La proposta al contrario anche se mi rendo conto che questa può apparire una sottigliezza sofistica mira attrarre fino in fondo le conseguenze del suffragio universale cioè a portare alle sue estreme conseguenze il principio ugualmente buon voto
Guardate è singolare come qualsiasi ragionamento condotto
Ho in mente il libro di Norberto Bobbio che ha un titolo che ci interessa il futuro della democrazia pubblicato vent'anni fa qualsiasi ragionamento condotto sull'universalità del suffragio
Affronta un certo punto questo problema il fatto che i cittadini fino ai diciotto anni non hanno il diritto di voto ma poi
Insomma se ne viene fuori con una certa con un certo automatico non si riesce a motivare bene perché
Questa esclusione
Forse il il vero perché è che questa esclusione non è mai stata sinora un problema con conseguenze politiche rilevanti
Cioè nel tipo di società che abbiamo avuto fino ad alcuni decenni or sono questo era un non problema e quindi è stato un non problema anche dal punto di vista giuridico costituzionale allora la proposta che parte dal professor Campiglio e che le ACLI hanno lanciato
Mira appunto a realizzare pienamente il suffragio universale ad attribuire quindi a tutti i cittadini senza specificazione la titolarità del diritto di voto è un ragionamento di tipo si logistico che veniva accennato prima dal presidente
L'articolo uno della Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo il popolo e l'universalità dei cittadini la cittadinanza si acquisisce con la nascita quindi c'è una una falla nel ragionamento perché poi non si traggono fino in fondo le conseguenze di questa premessa in termini di attribuzione del diritto di voto che è il più importante anche se non l'unico mezzo di esercizio della sovranità vengo
Per concludere alla questione
Diciamo così giuridico costituzionale più interessante che può essere formulata in questo modo e che riprende quello che l'onorevole Rutelli
Diceva in precedenza il vero problema come è evidente a tutti è che una volta che si affermasse che il diritto di voto si acquisisce con la nascita vi sarebbero sicuramente degli ostacoli per l'esercizio
Del diritto di voto da parte di alcuni dei cittadini minorenni certo noi potremmo pensare a un abbassamento a sedici anni il diritto di voto è una cosa che si discute in molti ordinamenti in alcuni casi si parla addirittura di abbassamento a quattordici già siamo al di fuori del di quanto è probabilmente praticabile certamente non si può immaginare che il bambinetto di un anno e mezzo vada a depositare
La scheda nell'urna quindi come far parlare quegli interessi come far parlare quei cittadini nel processo elettorale e qui la soluzione che è stata ipotizzata in Germania in Austria
Dal professor Campiglio è quella di far parlare
I minorenni attraverso
Il voto dei genitori dal punto di vista giuridico si può formulare la distinzione in questo modo la titolarità del diritto di voto per ed acquisita con la nascita l'esercizio del diritto stesso verrebbe affidato ai genitori fino alla maggiore età che potrebbe essere a diciotto a sedici insomma potrebbe essere
Può essere fissata in un momento una soglia diversa da quella da quella da quella attuale quindi qui c'è però il vero il cuore del problema
Si può accettare che il diritto di voto sia delegabile
Ecco non sarebbe tecnicamente una delega non nel senso che non ci sarebbe una delega espressa del del del del bambino al genitore sarebbe una una delega diciamo così ex costituzione cioè che l'ordinamento prevederebbe automaticamente
Ecco però il vero problema è che qui di Sassari entreremmo in tensione con due principi fondamentali del modo in cui si esprime il voto che sono il principio di personalità del voto
E il principio di uguaglianza il principio di personalità del voto perché il voto deve essere spesso personalmente articolo quarantotto della Costituzione il principio di uguaglianza in quanto appunto ognuno a un voto ed uno solo allora
Questi elementi di tensione con questi due principi comporterebbero una lesione dei principi supremi del nostro ordinamento spiego il perché della domanda secondo la nostra cultura giuridica secondo la Corte costituzionale anche le leggi che cambiano la Costituzione anche le leggi di revisione costituzionale non sono illimitate non sono onnipotenti
Sono sottoposte dei limiti questi limiti sono appunto i principi supremi
Quali sono i principi su Bari sono quei principi che caratterizzano la nostra Costituzione quelli senza i quali non avremmo più questa Costituzione ma un'altra Costituzione completamente diversa quelli campo accanto ai quali non cambieremo la Costituzione ma cambieremo costruzione
Allora toccare questi principi la personalità e l'uguaglianza del voto introducendo cioè delle deroghe
Significherebbe cambiare Costituzione o significherebbe semplicemente cambiare la Costituzione cioè modificare la Costituzione in alcuni suoi aspetti importanti
Allora su questo abbiamo due risposte di due tra i più autorevoli costituzionalisti europei che io vi cito entrambe sono due risposte di segno diverso la prima è quella di leopoldo Elia
Che ha retto l'uguaglianza del voto è un principio supremo quindi la riforma dell'articolo quarantotto su questo punto sarebbe incostituzionale cioè non sto questa innovazione non si potrebbe introdurre nell'ordinamento neanche con una legge di revisione della Costituzione
E via Porta come al solito con grande saggezza equilibrio alcuni argomenti interessanti a sostegno di questa tesi ma a me sembra che sia più convincente la posizione di due costituzionalisti tedeschi considerati tra i più noti chi ricopre e Hisense
E di un terzo Roman Herzog forse più noto perché è stato presidente tedesco per cinque anni dopo aver presieduto la Corte costituzionale ha anche presieduto l'assemblea che ha preparato la Carta dei diritti e l'Unione europea
I quali ci dicono che il principio supremo degli ordinamenti tedesco italiano francese non è l'eguaglianza del voto ma il principio democratico
E le due cose non coincidono
O meglio coincidono c'è un no sovrapposizione quasi totale ma non integrale
Allora il principio democratico cioè l'idea che il potere politico è fondato sul popolo sui sui cittadini sulla totalità dei cittadini riceve oggi una traduzione parziale perché una quota di cittadini non ha voce nel processo democratico
Riceverebbe anche dopo una traduzione parziale perché questa quota di cittadini acquisirebbe voce nel processo democratico attraverso la mediazione dei genitori dei cittadini quindi a mio avviso non verrebbe leso il principio democratico quindi la revisione costituzionale sarebbe tecnicamente praticabile naturalmente è una questione complessa Espinosa io spero di essere riuscito quanto meno a dare il senso di questa di questa complessità
Ecco andrai a concludere con due osservazioni la prima è che le democrazie non sono sistemi in assoluto superiori ad ogni altro sistema politico dal punto di vista dei risultati che producono
Alcuni hanno detto è un pessimo sistema di governo ma il migliore che sia mai stata umbri inventato Churchill
Forse la la la la principale risorsa dei sistemi democratici è stata sinora quella dica per sapersi auto correggere
A differenza dei sistemi autocratici che Monopoli che chiudono l'accesso delle informazioni verso il sistema di governo che controllano la domanda politica le democrazie aprono
Alla domanda alla domanda della società civile e di conseguenza attraverso questo processo hanno elaborato capacità di auto correggersi di modificarsi di adattarsi alle società che cambiavano
Questo può essere un elemento che ci può aiutare a comprendere questo problema e la seconda era la conclusione che ho anticipato sarebbe assurdo credere che questo questa proposta di per sé risolva il problema dell'invio delle dello spettro allontani scaccia lo spettro dell'invecchiamento sarebbe assurdo non è la panacea
Di tutti i mali anche perché poi sappiamo che la democrazia non è soltanto il rapporto tra non è soltanto il voto ma è anche un insieme di di processi di partecipazione di processi di dialogo di comunicazione che si svolgono intorno
Al sistema politico in senso stretto ecco però ecco c'è da chiedersi se queste non sia il modo per dare come dicono i sostenitori tedeschi di questa iniziativa una voce al futuro e quindi di rendere le nostre democrazie
Di nuovo capaci di futuro vi ringrazio
Grazie a Marco Olivetti che mi sembra che in termini semplici sia
Proposta una questione non non così semplice adesso passerei a un esperto non accademico ma sul campo e dare la parola Cristian Carrara che responsabile esecuzioni delle
Il mio compito è quello chiaramente di allargare di sbirciare un po'forse dalla proposta specifica un bimbo un voto che così bene è stata descritta di cui sentiremo poi il parere delle degli onorevoli qui presenti per allargare il tema pur rimanendo sempre sul tema delle generazioni
E ci tengo a fare questo intervento non solo come segretario nazionale dei giovani delle ACLI ma soprattutto come portaborse
Del Forum nazionale dei giovani
Che esiste da un anno e mezzo formalmente che coinvolge quarantaquattro organizzazioni giovanili le più grandi in assoluto da quelle di categoria alle associazioni educative
Alle sociale movimenti giovanili dei partiti di destra e di sinistra compresa Sinistra giovanile Azione Giovani e giovani dell'UDC
Di conseguenza penso che la la proposta è così può essere utile anche agli onorevoli se non l'hanno già conosciuta
Nata nasce questa proposta da questo problema che è un problema evidente nel nostro Paese secondo noi uno dei rischi e quello effettivamente dell'impasse che si può creare di dialogo tra le generazioni
L'Italia è l'unico Paese assieme alla Polonia a non avere una legge quadro sulle politiche giovanili né un Consiglio nazionale dei giovani
Questo non vuol dire che la legge quadro il Consiglio nazionale dei giovani
Rispondano effettivamente a tutti i problemi rispetto al dialogo tra le generazioni ai problemi delle nuove generazioni ci mancherebbe però questo dimostra che probabilmente la nostra politica non ancora effettivamente preso a cuore i problemi delle giovani generazioni e paradossalmente però le leggi che vengono promulgate oggi in Parlamento sono leggi che vanno a toccare soprattutto i giovani dalla riforma della scuola
Alle varie discussioni sulle riforme dalla preside della previdenza la legge sulla famiglia e quant'altro
Il quorum nasce appunto per questo non ci sono luoghi di rappresentanza giovanile in Italia luoghi in cui i giovani possano esprimere la propria voce
Se andiamo a vedere il numero degli iscritti alle associazioni di categoria alle associazioni di partito all'associazione in genere ci accorgiamo che i giovani sono in netta minoranza rispetto a agli adulti
E lungi da me il voler fare un discorso giovanilistico ci mancherebbe non è questo che voglio fare anzi Chesterton di direbbe che saggio sarebbe pensare le politiche per gli anziani
Ma penso che oggi uno dei problemi principali sia trovare degli spazi che non siano solamente le piazze
Per dare la possibilità alle giovani generazioni di discutere
Con le istituzioni rispetto alle questioni politiche che un po'gli riguardano
E in questo senso penso che queste quarantaquattro organizzazioni che assieme rappresentano circa tre milioni di giovani
E in questo senso il più più grande piattaforma di rappresentanza giovanile che c'è in Italia ed è già diretto rappresentante dei giovani italiani in Europa
Penso che questa sia la dimostrazione che i giovani non vogliono solamente scendere in piazza anche è un luogo di espressione politica anche quello probabilmente ma che sono disposti a confrontarsi in un serio dialogo intergenerazionale
Senza la presunzione di far passare i giovani per una classe sociale cosa che non sono sono talmente variegati distinte che è veramente difficile racchiude lì in un in un unico movimento
Questa per iniziativa però ringrazio il nostro presidente Luigi Bobba che ci ha dato la l'opportunità di renderla pubblica qui
Sì concluderà e avrà il suo primo congresso proprio a dicembre il primo congresso del Forum nazionale dei giovani ovviamente i politici qui presente sono invitati perché l'obiettivo è quello di creare fare di questo congresso un grande evento
Primo perché mi sembra sia un evento storico non c'è mai stato in Italia qualcosa di simile se poi secondo perché nasce dal volontariato e dalla gratuità
E mette assieme persone totalmente vi garantisco diverse che ha partecipato alle nostre assemblee si rende conto di che aria si respira ed è un'aria diversa
Dimostra probabilmente che i giovani sono capaci anche di mettersi d'accordo
Io concludo già qui il mio intervento perché quello che volevo dire l'ho detto lo chiudo ripetendo il nostro slogan ci sembra il caso che le politiche dei padri oggi vengano concordate con i figli questo lo slogan del Forum nazionale dei giovani e lo so neanche facciamo no grazie
Bene grazie a Kristian è anche a questo lavoro che si sta facendo credo che sia un un modo di dare borse al futuro Ray la parola prima o poi di passare ai nostri interlocutori politici a Gad Lerner
Quando gli ho telefonato va detto purché non faccia il conduttore perché su questo tema
Ho qualcosa da dire né affetti nella sua trasmissione l'Infedele questo tema l'aveva affrontato in un'occasione anche con diversi esperti pareri credo che somma dal modo con cui
Mi ha condotto costruito anche quella trasmissione ma anche da altre riflessione che abbiamo fatto insieme
Abbia qualcosa di dirci come rappresentante non vi una qualche organizzazione ma di chi in qualche modo gestisce parte del sistema di informazione
Grazie
Tu hai cercato di spiegarlo ma giustamente la maggioranza dei presenti si chiedeva che cosa ci faccio io qui che cosa cento anche perché sono ansiosi di ascoltare le risposte dei politici
Cercherò dunque di farla breve io c'entro nel senso che sono stato non tanto artefice di una trasmissione dell'Infedele su questo tema nel marzo di quest'anno
Quanto invece piuttosto a un testimone di quella cosa che c'ha detto all'inizio professor Campiglio come nasce nell'aria e come si raccoglie nell'aria una proposta di questo tipo scoprendo che spunta cui gliela come un'esigenza diffusa che ha più maternità e paternità
Ed è con questa che i politici ebbene che con i tempi necessari per una proposta a suo modo shock
Che dunque non può essere risolta in termini sbrigativi è giusto che siano chiamati a confrontarsi con una precisazione prima di da qui testimonianza appunto di come la cosa si è formata come gli argomenti si sono aggrumati che mi viene spontaneo fare dopo aver ascoltato l'interessante intervento di Francesco Rutelli mi viene voglia di dire
Volontè D'Alema fanno prima che intervengano
Ecco non come dire non buttate la palla in corner e cioè
Io condivido molte ma molte delle
Cose che Rutelli ci ha detto in relazione alle politiche sociali per l'infanzia e per i giovani la redistribuzione delle risorse pubbliche
Che ripristinino forme di giustizia intergenerazionale oggi palesemente violate ma la ragione che spinge Esperti di discipline diverse a porre questo tema di riforma della democrazia consiste proprio nel dubbio cioè più che un dubbio ormai una constatazione che con questo corpo elettorale non ci si fa non ci si riesce a farò passare ad a può fare al sede di governo e di Parlamento e di campagne elettorali sempre più ravvicinate questo
Strappo che a parole tutti ne sono sicuro
Definire te necessario non ci si fa noi stiamo andando verso la situazione italiana nella quale tra vent'anni fonte Istat gli over sessantacinque aumenteranno del trenta per cento
Mentre i bambini diminuiranno del quindici per cento abbondante del quindici virgola sette per cento date di pure le oscillazioni di errore che volete a queste cifre ma insomma andiamo verso un forte invecchiamento quindi anche non solo della nostra società ma Enrico inevitabile del suo corpo elettorale aumenteranno i capelli bianchi ed aumenteranno i single
Tra coloro che depongono la loro scheda nell'urna
Altre ricerche politiche condotte in altri Paesi europei rilevano che a questo banale dato di fatto sia aggiunge
Perché è una spirale involutiva in qualche modo ovvia e prevedibile che tra gli aventi diritto al voto naturalmente tendono a votare sempre di più i più anziani
E che quindi cioè una scopo d'azione del voto degli anziani anche rispetto agli aventi diritto
Naturalmente questo ha a che fare con mille altri problemi che non quello che nel qui affrontiamo oggi il disincanto giovanile nei confronti della politica ma c'è anche questo quindi sproporzione per poter gli anziani quello degli aventi diritto
La constatazione che Campiglio già accennato al fatto che
Viviamo una situazione che in apparenza dovrebbe dare scandalo ma che è un dato di fatto che si incrementa secondo cui all'interno delle nostre società aumenta la povertà relativa e la povertà
Assoluta dei minori mentre diminuisce tra gli anziani e quindi addirittura la forbice in questi termini sì accento ebbene
Voglio raccontarvi che il primo a parlarmi di questa idea
è stato non un economista oggi abbiamo sentito le ragioni dell'economista ma è stato un pedagogista
Uno di quei grandi talenti italiani molto più riconosciuti all'estero ignorati in Italia che porta il nome di Francesco Tonucci il quale da una vita
Si batte contro la nostra tendenza a come dire impero proteggere quel bene caro
Che sono diventati in Italia i bambini è uno per intenderci che vuole convincerci che a sei anni possono andare a scuola da sola anche attraversando la strada terrorizzando noi genitori e che queste pratiche di autonomia le costruisce e che quindi immaginare anche questa
Riforma della democrazia all'interno di un'opera più vasta
Che implichi forme nuove di partecipazione dei minori e di loro coinvolgimento e può sembrare assurdo avveniristico Facci nate ma son cose che fanno parte del talento italiano
Contemporaneamente all'insaputa gli uni dagli altri questa proposta viene portata avanti da un filosofo dell'Università di Lovanio come Philip non paga is
Di
Grande livello da uno scienziato politico come Smith che lavora qui all'università europea di Fiesole
Quando telefonato a Campiglio dicendogli facciamo la trasmissione su questo tema pura prevenire più credo che abbia pesato più o meno no scherzo telefonico perché lui non conosceva di questo lavoro io
Degli altri in proposito quando si intrecciano questo tipo di esigenze secondo me e perché
Davvero
Si avverte che c'è una crisi strutturale della nostra democrazia che ha bisogno di risposte anche a questo livello noi ne parliamo spesso quando ci appassioniamo nella discussione politica sul deficit di rappresentanza
Di cui sono capaci incapaci le nostre attuali forze politiche rispetto alla nuova complessità sociale ma qua c'è un rimando diretto anche alle forme strutturali della democrazia con cui io credo che dobbiamo fare i conti per un su foraggio davvero universale unica condizione che in qualche modo non sufficiente ma ponga nuove basi quei dieci milioni di voti in più di cui parlava Campiglio per quanto riguarda l'Italia per politiche lungimiranti
Rispetto alle quali altrimenti c'è un freno oggettivo perché i cicli politico elettorali sono brevissimi le forze politiche già nella seconda metà della legislatura non possono scontentare i loro elettorati e vanno a guardare di che cosa sono composti loro elettorati
è un dato banale al quale si può dare certamente una risposta di tipo diversa da questa
E c'è chi l'avanzata in California per divertimento la proposta che all'età di settant'anni si perda il diritto di voto ma non credo che nessuno dei politici presenti si farebbe baluardo di una simile ipotesi meglio la condivido ma insomma
Il tema c'è tutto
Il tema incontra obiezioni di natura costituzionale di altra natura ferie
Ce n'è una in particolare sulla quale ha già riflettuto Olivetti cioè il timore di uno snaturamento
Della concetto stesso di mandato elettorale di partecipazione responsabile io non ho gli strumenti tecnici per lavorare su questo anche se trovavo molto interessanti e condivisibili le osservazioni di Olivetti credo però che una parziali parziali risposte siano già implicate dentro alla proposta spezza da una parte come Luís accennava non c'è dubbio che questa universalizzazione effettiva del diritto di voto alla nascita
Porteranno attualmente ad abbassare la soglia della maggiore età ai sedicenni non potrai che concedere il diritto di voto i tempi sono maturi personalmente siccome io sono si sa da che parte sto non vorrei essere in questo scortese con Alemanno e con Volontè ma sono un fautore
Che questa proposta entri a far parte del programma di governo dell'Ulivo vorrei che già cominciamo ad anticiparla le primarie che votino i sedicenni ma questo è un dettaglio che non c'entra nulla
No davvero una cosa del tutto marginale
Penso che IDC i sedicenni debbano avere voce in capitolo nella nostra e la vocazione di programma di progetto ma poi anche per gli alti anche per i più piccoli io credo che
Sia necessario pensare di incrementare le forme di consultazione e di partecipazione
L'obiezione SDA l'obiezione alla a una riforma così forte del concetto di mandate partecipazione potabile anche se non abbiamo sempre avuto la stessa idea di suffragio universale
Perché il voto alle donne l'abbiamo concesso da poco tempo pochissimo tempo in Italia
In altri Paesi in Svizzera non ne parliamo da pochissimo
Dagli in tempi recenti si voglio dire non è che ci siano dogmi assoluti e intoccabili e poi credo che sia prevalente l'acconto l'obiezione di fondo che è la domanda che ho posto all'inizio cioè se non viviamo già oggi uno snaturamento strutturale
Della nostra democrazia
Se questa ingiustizia intergenerazionale non abbia assunto appunto la forma di una crisi della nostra democrazia alla quale noi dobbiamo in qualche modo trovare un rimedio grazie
Grazie a Gad Lerner che ha portato altri argomenti
Mi chiedo adesso un po'con ancora un un po'di attenzione sentiamo passiamo diciamo dall'altra parte del tavolo anche se qui siamo mischiati
Seguendo anche il principio dall'alternanza ma soprattutto anche i suoi tempi darei la parola Luca Volontè che il capogruppo dell'UDC che lo ringrazio per essere salito sul treno
In corsa sostituendo il suo segretario come ho detto all'inizio impegnato nel vertice per la riforma costituzionale a noi piacerebbe più questa che non quelle che si discutono ma queste oggetto della politica di questi giorni
No grazie
Grazie Luigi grazie anche dell'invito
Su un tema che non è la prima volta che
Sentiamo la già anticipato onorevole Rutelli professor Campiglio le accredita
Un anno forse più film segnano anche pubblicamente
L'idea di questo tipo io tenterei però vorrei desidererei se possibile scindere i due discorsi
Perché mentalmente non non riesco a capire quale sia la colleganza tra la discussione sul politiche giovanili politiche della famiglia politiche la natalità il tema che è oggetto
Specifico dalla proposta di legge
Perché mi sembrerebbe difficile iniziare a concepire il dibattito sull'altra cosa c'è quello che riguarda le politiche familiari a partire dal fatto che ci siano rappresentati possibilità di delegare il voto
A madre padre per il numero dei figli che si hanno famiglie non è che uno si mette a fare più o meno figli perché questo di consente di avere più boh più voti da portare nell'urna non penso sia questa l'origine della soluzione
Del tema delle politiche familiari Trovo anche come dire pur avendo una grande suggestione per l'idea anche per entrambi le tesi seppure opposte presentateci dal professor Pivetti e che provo una grande suggestione un grande interesse per questa
Idea di dibattito costituzionale ma non solo di dibattito della filosofia del diritto
Che sta dentro la proposta di Campiglio e delle ACLI
Dico con grande franchezza
Ebbene che ce ne parli è bene che si approfondiscano anche i dibattiti dottrinali che sono poi della sostanza del diritto e non solo sul
Contorni
Trovo difficoltà do di petto a immaginare che sia possibile
Per un padre per una madre
In qualche modo veder riconosciuta la propria responsabilità nei confronti dei figli o dei confronti del futuro delle future propri figli
Avendo la delega di uno due e cinque figli
Che possano consentire di portare un'espressione di voto in questa direzione diverso è diverso vorrei dirlo con grande chiarezza e la responsabilità che le generazioni del passato e la nostra generazione a nei confronti delle future generazioni lo dico nostre a partire da due punti di vista
Che in la mia persona coincidono ma alla persona di molti di noi di molti di voi nostre vuol dire da un lato come genitori nei confronti dei tour dei miei figli nostre come genitore che ha un'attività e si mette si è candidato alle elezioni politiche ha una responsabilità pubblica che pubblica proprio perché è pubblica
Interessa anche le generazioni che vengono dopo oltre che quelle che venga sono venute prima della mia ora io condivido che negli ultimi vent'anni probabilmente anche prima del nostro Paese
Si è avuto poco sguardo nei confronti delle generazioni future si è dato forse lo hanno detto con uno slogan
Poca attenzione alla tentativo di dare una voce al futuro di questi Paesi di questo Paese e questo è facilmente rintracciabile ripeto cose già dette il tema della denatalità
E l'altra faccia della medaglia dell'invecchiamento
Ma non è che siccome questo è stato fatto per vent'anni non si possa cambiare l'inversione
Da qui ai prossimi trenta
Allora un tema delle politiche familiari ancor prima che il merito ancor prima che il merito perché non me la sento e non voglio nemmeno esser qua molti di voi la conoscono a spiegarmi qual è la nostra proposta di legge rispetto alle politiche familiari non mi sembra questo il dibattito mi sembra però oggi urgente iniziare definire a partire magari da questo dibattito che per esempio sul tema generale del futuro del Paese che non vuol dire niente e sul tema invece specifico delle politiche familiari che riconoscono con un bene proprio del Paese il fatto che nasconde i figli
Con i meccanismi che si vuole
Su questo secondo tema ci possa essere uno spazio di dialogo che possano rimanere lo descrivo così non una no fly zone
Ma una zona dentro la quale non ci siano i bombardamenti tra le gli schieramenti politici una non Gorzone della politica italiana
Perché c'entra con il riconoscimento della numero della inversione di tendenza tra natalità c'entra con la responsabilità nostri genitori di oggi dei genitori domani e quindi dei giovani domani
C'entra anche con
Tutto della sfida Lantella nuova sfida la democrazia rispetto al nostro Paese
Ed è un altro modo non un contrasto con quello del riconoscimento costituzionale di cui si è parlato alla proposta di legge è un altro modo per riconoscere che i figli contano rispetto allo Stato per esempio una delle strade è come utilità riconosciuto sul piano delle detrazioni per le spese di educazione di cura di allevamento
Ho queste aree di dibattito
Possono diventare noi guardoni cioè delle zone in cui continua Ida dialogo tra le parti politiche indipendentemente dal fatto che vinca x o y come coalizione e come leader delle coalizioni perché il bene in sé cioè il futuro della nazione in cui in questo senso il futuro dei dei figli e dei giovani che diventano nazione a loro volta in una catena interminabile possa avere una prospettiva di lungo termine in un sistema in cui c'è un bipolarismo in un sistema in cui forse bisognerebbe porsi il problema non è oggi la sede evidentemente ma centra con il breve termine della politica italiana
Si potrebbe riprendere una proposta che viene anche del governo che dal dalle coalizioni che hanno vinto le scorse legislature negli scorsi anni quella di non votare tutti gli anni di evitare la permanenza del polemiche elettoralistiche anno per anno una volta le provinciali una volta regionale inoltre europea inoltre politiche c'è creare
In questo senso
Una zona un dibattito permanente sulle politiche giovanili e sulla misura entro la quale
A prescindere dal dibattito costituzionale che è importante ma che mi sembra oggi non sia maturo
Per arrivare a una approvazione di un testo di questo tipo per dire
Ciò che penso ciò che vedo in maniera realistica di questa proposta
C'è la possibilità di riconoscere in un altro modo in un altro modo da parte dello Stato il fatto che siano utili figli sia utile riflettere a lungo periodo sul futuro delle generazioni io ritengo che questa sia una cosa assolutamente non solo Ustica aveva sulla quale ci si può obiettivamente impegnare come e c'entra con la prima parte dell'intervento e una parte dell'intervento certamente del professor Campiglio come anche la riflessione che riguarda complessivamente il tema del
Riconoscimento
Di un welfare che cambia riguarda i figli ma riguarda anche al mondo della no profit
Il tema della deducibilità
Fa sempre parte di quella catena di evoluzione culturale delle nuove sfide alla democrazia sulle quali la democrazia il e la politica che sta riflettendo sulle attuali strumenti costituzionali sulle misure di legge negli ultimi vent'anni si deve porre perché in altre nazioni c'è molta più libertà di scelta e quindi anche di azione
Rispetto allo sviluppo delle organizzazioni di questo tipo e quindi rispetta la libertà delle famiglie di poter andare incontro a questo di quanto non succede in Italia
Cioè ci sono elementi che non sono maturi per dare una risposta rispetto alla sfida alla nostra democrazia nel nostro Paese che l'aumento delle popolazione anziana e la diminuzione della popolazione giovane come dopo un colluso sperando di non aver evitato la domanda
La parte almeno che riguarda possibilità oggi di arrivare un approvazione su questo tema stante dei dubbi io ho portato i miei
Immagino che ce ne siano anche di altri pur dicendo che sono affascinato mi rimangono dei dubbi sui quali anche la dottrina come aveva finito prima è molto il matura rispondere perché il tema si pone da poco
Dicevo
Ci sono temi sui quali invece secondo me è la responsabilità della politica nei confronti del futuro e cioè la lungimiranza il ragionamento a lungo termine
Sul punto di poter mettere in atto spazi che vanno a una risposta
Diversa ma altrettanto addirittura concreto ultimo tema che voglio topico porre e non riguarda il dettato costituzionale non riguarda non lo specifico questa legge ma riguarda anche questa legge è il tema della cittadinanza
Il tema della cittadinanza deve essere introdotto come corollario o come anticipazione di una riflessione più ampia su questa proposta Campiglio
Oggi il tema della cittadinanza in Italia è un tema che per esempio rispetta alcuni Paesi europei è indietro ma indietro rispetto a anni luce rispetto ad altri Paesi
è possibile ancora che oggi ho concluso un bambino extracomunitario nasca in Italia da giocatori extracomunitari non sia cittadino italiano debba aspettare
In prima Commissione su questo testo per esempio c'è un'ampia condivisione da parte di tutte le forze politiche e non è che questo risolve il problema della legge Campiglio ma certamente a un passo in avanti in quella direzione
Ho concluso vi ringrazio e vi devo chiedere scusa se tra una ventina di minuti dovrò assentarmi per ritornare a cose molto
Impegnativa almeno quanto quello
Grazie
Prima di dare la parola al presidente dei DS Massimo D'Alema volevo intanto salutare la presidente della Regione Umbria Rita Lorenzetti che sarà qui con noi anche domani
Vorrei fare un piccolo rilancio per D'Alema per Alemanno
Io mi ero fatto un'idea di me stesso la mia identità come una persona molto concreta Rutelli mi ha detto che sono un visionario non so se prenderlo come un complimento
Ma forse noi ci siamo spinti
Sul terreno della politica
Più che dice Mario mi sembra una proposta che va al realismo politico
Quello che chi fa politica tutti i giorni è in ruoli di responsabilità come sono gli interlocutori
Non può evidentemente abbandonare certe ci vuole la visione
Perché dico questo perché non è che non sappiamo l'abbiamo fatto anche un manifesto no quali politiche a fare per il welfare il giovane hanno fatto una una proposta molto argomentata
E che poi anche tutti i partiti ce n'è una montagna di queste proposte
Il problema è che succede poco o niente
E allora la la nostra idea era un forse un varcare il terreno che ci è più proprio
Per offrire come ho detto all'inizio qualche arma qualcosa che a forza
Alla politica perché possa come dire non solo con lo sforzo dalla volontà ma anche con la corrispondenza degli interessi poter fare delle politiche di più lunga visione
Era solo così un modo per rilanciare ricollocare la parola a Massimo D'Alema
Molte grazie
Come assaggiata Lerner non ho l'abitudine di di buttare la palla in corner perché anzi
O in fallo come si dice semmai preferisco fare fallo se necessario diciamo ma non mai buttare via la palla perché è preziosa e quindi
Parlerò nel merito di quello che voi proponete
Dicendo che io condivido molto il
Il problema che voi ponete punto di partenza che ritengo cruciale per l'avvenire della politica cioè la capacità della politica di orientarsi verso il futuro di non essere soltanto la rappresentanza degli interessi strutturati corporativi Società vecchie che invecchia no
Spesso attraversata dalla paura è una politica che riflette soltanto di interessi strutturati i sentimenti di paura
Che spesso sono prevalenti è una politica volta al passato
è molto importante che voi poniate questo problema grandissima forza al centro della vostra riflessione del vostro impegno non è un tema sconta pone un tema banale
Io penso che anche nella sinistra per esempio questo questa questione
Ricordo quanto scandalo ha destato un libretto che sta un po'provocatoria che quello nel titolo
Meno ai padri e più ai figli
Di una persona che mi è caro sarà molto capace
L'economista parlamentare Nicola Rossi
Solo perché aveva il coraggio di guardare dentro alle cifre e di dire che un welfare più orientato verso un futuro è difficile che lo si possa fare lasciando intatto
Diciamo non voglio dire i privilegi concessi le tutele delle generazioni più anziane perché quando la coperta è corta fattezze si deve tirare da una parte significa evidentemente ripensare anche altri sistemi deve quindi il tema è vero
Secondo me la risposta è sbagliata non è convincente e e cercherò di spiegare perché e potrebbe persino avere effetti controproducenti
E cercherò anche vispi suggerire qualche via alternativa dare una risposta al problema che voi ponete perché questa mi pare il modo corretto di non buttare la palla in corner di dire pienamente
Ora
Non mi voglio nascondere dietro ai principi diciamo anche se i principi sono importanti
Il principio
Carattere personale segreto del voto insomma non è un un principio piccolo principio di quelli diciamo non è un caso che forme di questo tipo di cui si pure si discuteva non esistono in nessun ordinamento di nessun Paese
Perché la la concreta configurazione diciamo di un diritto di voto dei minori diciamo che è presente a dei che è un principio di straordinariamente affascinante diciamo però nella sua poi concreta applicazione presente una serie di problemi difficilmente sormontabili
E
A cominciare dal fatto che una nasce una cosa di questo tipo è pericolosa per la famiglia
Perché tende a politicizzare i rapporti familiari
In senso partitico perché la la democrazia rappresentativa avviene attraverso il voto per i partiti le liste chiamiamoli come vogliamo
E noi io non credo proprio io penso che la famiglia è un valore importante ma la famiglia è un'associazione
Naturale un vincolo di affetti non può diventare una comunità politica
Partitica
Immagino il dibattito in famiglia supplenti si punta diciamo non so
Trovo che è rischioso per la famiglia la politicizzazione dei rapporti familiari
Delle relazioni familiari delle relazioni affettive
Trovo che diciamo l'idea della rappresentanza degli interessi dei minori attraverso la famiglia
è un'idea riduttiva
E che rischia di negare un concetto che secondo me è fondamentale
E cioè il fatto che esiste un conflitto tra le generazioni
E se esiste un conflitto tra le generazioni questo conflitto attraversa anche la famiglia
Inevitabilmente
Una nuova generazione si forma in una dialettica corretta
E assume maturità politica proprio quando un migliaio padre il diritto di rappresentanza
E assumendo proprio la rappresentanza dei propri interessi
E quando
E quando non è lo strumento del voto che letta consente lo strumento del voto parte che non è un caso che il diritto di voto nato a diciott'anni sull'onda di grandi movimenti giovanili
Che hanno rivendicato per sé il diritto a votare non il diritto ad essere rappresentati dalle loro mamme anzi lega
E
E io credo che per esempio la con la con la maggiore età diciotto anni
Concretamente una norma di questo tipo aprirebbe un conflitto io conosco il giovane presso i nostri figli tutti noi soprattutto e un po'attraverso l'esercizio dell'impegno politico perché non è vero che il giorno ci sono c'è una quota crescente di giovani che si impegna nella vita politica ma se io devo giudicare dagli amici mia figlia dicendo cioè diciassette anni non ha diritto di voto neanche i suoi compagni di scuola top i più svegli hanno opinioni diverse dai loro genitori
E credo che non non delle Iene ebbero i loro genitori l'esercizio del voto si avvierebbe un bel problema
E trovo molto più convincente rispetto alla società di oggi per esempio porre il problema del voto a sedici anni a cominciare dalle elezioni amministrative
Che mi sembra già sposterebbe il quadro del corpo elettorale darebbe un peso maggiore interessi punto di vista dei giovani mi mi sembra già più convincente qualcosa che è già non risolve il problema ma sicuramente diciamo così sposta i termini della questione e perché io sono d'accordo invece sull'idea Forte cioè che il problema vero è come questi interessi in formazione Pisanu sul mercato politico istituzionale
E diciamo spostano di i termini della mediazione politica verso gli interessi futuri verso gli interessi statu nascenti diciamo rispetto a quelli strutturati corporali
Questa è la questione
E secondo lei questa questione è reale
Ripeto a mio giudizio la risposta contiene presero il rischio contrario cioè di affidare agli interessi costituiti persino la rappresentanza di quelli che si stanno costituendo quindi in qualche modo di di chiudere non di aprile
Se non esiste nessuna prova francamente che le famiglie con molti figli siano portatrici di una visione del futuro
Non lo so star farei dell'indagine statistica ufficiale siano più orientata non lo so è un concetto che quanto meno meriterebbe di essere diciamo i cui pezzi famiglie con molti figli il cui peso elettorale si accrescerebbe notevolmente diciamo ai
Nel mercato politico non lo so e discutibile diciamo che siano in quanto famiglie con molti figli quali sono le famiglie con molti figli oggi nel nostro Paese
Si concentrano prevalentemente nel Mezzogiorno
A volte ancora in fasce sociali più poveri
Quali sono gli ostacoli alla natalità
C'è un problema di politica e la sua famiglia sicuramente e che non possono ridursi diciamo alla monetizzazione della natalità eccetera ma
Ma io credo che però dire un'opinione non vorrei che così con l'opinione suffragata da qualche riflessione insomma se noi guardiamo al quadro europeo i Paesi che hanno un più alto tasso di natalità sono i Paesi che hanno fatto una politica di sostegno dei processi di liberazione film
Siamo dire che ci vuole una politica per le donne
Perché l'ostacolo principale alla natalità e che l'organizzazione della società e le fragilità del welfare
Pongono le donne di fronte aldilà in tra la loro affermazione nero vivono così molte donne tra loro affermazione professionale sociale e la maternità e di fronte a questa scelta
Molte donne rinviano la maternità ne abbiamo sempre di più diciamo vissuta di donne che prima
Puntano ad affermarsi nella società e qui dopo farò finché si fanno figli diciamo quando sono più adulte difficilmente ne fanno tante parlo delle donne che vogliono la mattina
E vi sono Paesi come la Svezia
Che non sono Paesi nei quali esiste una grande cultura dalla famiglia tuttavia sono tra i Paesi che hanno la più alta natalità che l'Europa
La crisi della natalità si concentra Spagna così qualche qualche motivo di riflessione queste queste le statistiche sono statistiche ma forse sollecitato qualche riflessione mentre in Paesi di diversa tradizione culturale e religiosa esiste un alto tasso di natalità e non a caso sono i Paesi dove esistono sistemi di welfare più moderna in particolare sono paesi che da molti anni hanno fatto politiche di sostegno alla libertà femminile il paradosso è che si fanno più figli dei paesi dove è più alto il tasso di occupazione femminile cioè quasi tutto cioè dove le donne sono più libere possono lavorare possono affermare la loro personalità
E non solo chiuse nell'ambito del lavoro domestico e familiare sanno anche dirci questo credo che qualche antenna dovrebbe farlo qualche motivo di riflessione
Il sette
Qui non è soltanto le politiche verso la famiglia che io condivido ma forse diciamo in un'accezione più specifica cioè politiche di sostegni
Alla piena affermazione della personalità semi io io sono io rivendico il diritto alla paternità il peso io sono perché la paternità è una cosa importante
In me non c'è nessuna delega ma non c'è dubbio diciamo che
La crescita della natalità qualcosa che è legato in modo fortissimo diciamo ad una scelta delle donne dove
Fu una volontà delle donne insomma c'è poco da fare noi come come dobbiamo dire a dispetto diciamo del peso fondamentale che alla donna la volontà della donna in questo ed ma nel senso di creare le condizioni perché io non penso che le donne italiane non vogliono avere figli penso che forse noi abbiamo un'organizzazione della società che non li aiuta diciamo realizzare pienamente questo loro desiderio di maternità della Società delle carriere delle professioni
è un problema di welfare più complessivo non è soltanto il contributo monetario che il figlio costa c'è anche questo ma non c'è solo questo perché una parte della società è ricca non è poi così non è condizionata c'è un venti per cento di povertà una parte ricca non è condizionate anche quelli ricchi non fanno figli
Perché c'è un problema di conflitto di tra affermazione di sé Tormene vissuto come tale
Io credo che questa questione
Cotto ripeto ribelli richiede una riflessione di più ampio spettro che è evidente che quando noi parliamo di politiche volte al futuro
Il tema di
Una società più giovani eccetera un tema essenziale non c'è solo questo io non sono così pessimista io penso che negli ultimi anni la politica italiana ha guardato un po'di più al futuro
Soltanto diciamo fare un piccolissimo esempio ci siamo posti il problema del debito pubblico
Che non è un piccolo problema nuovi per tanti anni abbiamo consumato le risorse che erano che chiami portandole via i nostri figli invece la politica italiana è l'ultimo decennio affrontato di petto il tema del debito pubblico il peso delle questioni ambientali o del dibattito sulla scuola ad una formazione cresciuto nel nel nel nella decisione politica non è diminuito le questioni ambientali ricorda Francesco Rutelli sono veramente un classico problema diciamo di rapporto presente e futuro dice
Quindi c'è una maturazione da anche della politica anche perché la
Ma se erano sono soltanto una sciagura un mezzo di manipolazione sono anche qualcosa che accresce l'informazione
Sarei un pochino meno pessimista diciamo e io vedo invece e concludo perché se no
E due linee di rispunta cosa l'ho già detta io sono favorevole al voto si dice anche non è una battaglia che è sostenuta anche dai nostri Giove su hanno ragione io voglio l'ho già detto non è una un'improvvisazione di oggi diciamo una cosa qui soste
Ma poi io vedo due grandissimi è questione una se noi vogliamo cambiare il peso degli interessi in campo noi dobbiamo dare il voto agli immigrati
Questo rende
Giordani re il corpo elettorale
Ringiovanire il corpo elettorale mettere in campo interessi non struttura non corpo ma giudice occorre il Capri d'altro canto un Paese che ha bisogno del lavoro abbiamo bisogno
Anche per per i vuoti di una democrazia che non è più
Cominciata molti anni fa deve secondo me riconoscere pienezza di diritti e sono anche convinto che questo modo di avere maggiore sicurezza perché chi si integra in una società in un sistema di diritto il sistema politico e anche portato a convivere diciamo in modo più accettare le regole
Questa è la vedo come una questione molto più molto meno importante dal punto di vista costituzionale invece la battaglia non semplice spot onorevole Fini ha conquistato una grande popolarità dicendolo diciamo poi siccome non siamo un Paese che ha la memoria corta non paga alcun prezzo non avendolo fatto diciamo ma comunque si arriva però almeno sta
Ore se
Dato un momento in cui tutti si sono detti ma guarda che bella dichiarazione che ha fatto finire e tale è rimasta invece io pensavo che fosse una decisione presa vicepresidente del Consiglio ma così non è
Ma tesi il tema meriterebbe di essere ripreso l'altra questione che è una questione davvero che io rinvio nel campo dei costituzionalisti che è una questione molto più complessa diciamo ma davvero noi non
La nostra democrazia è fatta solo di istituzioni rappresentative
O noi non dobbiamo pensare intanto nelle società complesse pesano sempre di più Poteri cosiddetti neutri
Che secondo me sono essenziali all'equilibrio cioè la rappresentanza degli interessi che non sono diciamo tutelati sul mercato della politica e spesso affidata poteri neutri
Che sono fondamentali basta pensare alla crescita delle Authority delle garantisce che non è una cosa che non andrebbe regolata forse meglio ma non è una cosa secondo me la cosa importante e positiva
E positivo
Anche perché introduce un limite della politica dice ci sono valori che non sono disponibili neanche per chi ha la maggioranza dei voti
E secondo me in una società complessa sono valori che non devono essere disponibili neanche per una maggioranza parlamentare e forse tra questi valori ci sono alcuni interessi fondamentali delle nuove generazioni
Insomma è davvero un'assurdità pensare che si possa a bere una rappresentanza anche di questo tipo nel sistema istituzionale di alcuni interessi fondamentali
Andrebbero definiti Jean
Di alcuni limiti non viola vidi dal punto di vista della ripartizione delle risorse
E poi c'è tutta una dimensione che quella dell'associazionismo della partecipazione della del del di di una mondo giovanile diciamo a chi di devi di più darsi rappresentanza e ho visto nel passato questo è stato molto fatto dai bus TT con funzioni pedagogiche in forme anche discutibili eccetera diciamo forse si dovrebbero inventare delle forme nuove
Però insomma ormai siamo in una società in cui forse impegnarci tutti in modi diversi per associati minori
Per organizzarli per fare in modo che sono manifesti no la presenza nella vita pubblica io credo che non sia una cosa che rilevante cioè io sposterei molto l'attenzione sulle forme di autore a presentare Anza
E su un'idea della democrazia che non è soltanto racchiusa nelle istituzioni rappresentative
Ripeto di da questo punto di vista mi sforzo di dare delle risposte di merito la rissa l'esigenza è sacrosanta
La risposta non è convincente e forse anche quello che io ho detto è insufficiente ma spero che possa di Kut essere utile per continuare a discutere
Bene grazie a Massimo D'Alema per questo contributo nel merito e dare la parola al ministro Alemanno
Passa dal vertiginose altezze del K due questi tema può più diciamo per terra dalla nostra realtà poi dopo il suo intervento dovrei pagare a Campiglio
Se qualche nei mangio da fare non so se Gadda anche o Christian per fare poi io un giro Blair in modo da concludere senza fare come Non si uccidono così anche i cavalli sono qui di modo che anche perché la sala affollata il caldo rischia un pochino di di travolge il Cile
Grazie ministro Romano di essere qui la parola
Allora io
Quando ricevuto questo invito
E quando ho letto il titolo del dibattito sono un po'saltato sulla sedia perché lavoro la provocazione e sia culturalmente e politicamente molto molto netta molto pesante
E come dicevo prima Bobba il anche venendo qua ho telefonato a qualche amico che si intende di diritto costituzionale tre cose mi sono un po'confrontato
Quindi
Il dato è problematico
E guai a semplificarlo
Per però siccome ci è stato chiesto di non buttare la palla
In calcio d'angolo
Io rispondo sì
E giusto
E rispondo sì consapevole ripeto
Dello strappo della della difficoltà consapevole anche dei problemi ottimamente illustrati da Massimo D'Alema
Però però il io credo che fra i due elementi di fronte a situazioni così cruciale
Siano più le ragioni che mi dicono al signor quelle mini tonno
E come e come vogliamo e come su che cosa dobbiamo costruirlo
Innanzitutto
Un minore
Quante responsabilità legato a un minore
Per certi versi più decise più vitali
Del voto
Sono giustamente delegati i genitori
è veramente il voto il fatto che le idee il principio diciamo così dell'individualità della persona è minore
No ci sono ben altri problemi che nell'ambito la famiglia nell'ambito dei rapporti sociali dei rapporti economici delle scelte di futuro possono toccare un minore attraverso questo tipo di necessaria delega
Oltre a questo
Il problema oggi che si chiede la difficoltà che oggi si chiede
è quello di individuare un elemento di continuità generazionale
D'Alema prima sottolineava il conflitto generazionale
E poi ne parlerò un attimo che anche il conflitto generazionale ha la sua importanza
Ma oggi il problema grosso rispetto a una società abituata a vivere nel presente
In cui i precedenti rigorista si fa sempre più forte
Di questo stanziamento il problema la continuità generazionale della solidarietà fra le generazioni si fa sempre più forte
E noi dobbiamo chiederci atti cosa a quale principio
Si può affidare veramente il senso della continuità generazionale
Al principio democratico sicuramente
Al principio del numero che rappresenta la democrazia
Ma c'è un altro principio più sottile più impalpabile che difatti fa una maledetta fatica ad affacciarsi alla politica sia a destra che a sinistra
è il principio comunitario
Ricevo comunitario
E parlo ovviamente ufficio comunitario libero
Legato alla realtà democratica
Non parlo nessuna forma di detti e cultura organi ciste parlo di una riconoscimento dei diritti delle comunità insoluto le comunità naturali
Che ripeto fa una maledetta fatica affacciarsi a destra come a sinistra la politica prova da chi ha un precipuo sottile che può essere tradito deformato schiacciato
E che però invece vede entrare nella politica deve entrare la politica io non credo non credo che la famiglia non abbia una logica politica
La politica non della famiglia non è soltanto un fatto affettivo non è solo questo
C'è una dimensione effettiva alta forte della famiglia in senso politico
E questo principio comunitario e inevitabilmente il principio un principio a cui dobbiamo fare appello insieme a principio democratico per rinsaldare la continuità generazionale
Se io non credo se io non credo che ci sia un rapporto profondo
Fra un genitore e suo figlio
E che questo rapporto profondo non possa esprimere un meccanismo di partecipazione un meccanismo di delega un meccanismo di rappresentanza effettiva di fronte al tema cruciale di dire qual è il futuro che noi indichiamo a una società se io non credo a questo io metto in dubbio quello che è il primo punto di contatto che c'è la primaria prima la primo dato costitutivo di una società
La valenza proprio di base del concetto familiare questi dei questi temi che vede lo sono stati coperti da fiumi di retorica
Da fiumi deformazione di di cultura organi cista che ne hanno deviato nel senso che l'hanno portato verso il totalitarismo che ne so perfettamente consapevole
Tutto quello che sono stati gli errori delle ideologiche del Novecento
Non devono portare a perdere questo principio sottile questo principio leggera ma che è un principio profondo perché rimanda a uno stare insieme e che non è solo scambi interessi
Un stare insieme che uno scambio di affetti che lo scambio di comunanza di valori
Allora se questo principio deve avere cittadinanza politica dell'incidenza politica
Perché rifiutare un principio per cui si riconosce
La titolarità del voto al minore e la si delega al genitore e poi prima parlavo un Campiglio discutendo se dalla la madre il padre oppure in maniera alternata come mi diceva una vecchia proposta francese
Ma perché rifiutare questo
Rispetto a una situazione in cui anche la scelta da parte di una famiglia di fare un figlio oggi sempre più non è la scelta istituzionale non è la scelta scontata ma la scelta anzi di potere poteva rappresentare negli anni passati
Fatto di avere tanti figli un tempo per penso le famiglie contadine aveva tante braccia era un fatto anche di potere di dica di volontà insomma in qualche modo anche di possesso rispetto al minore no oggi al contrario la tendenza ci indica un senso coprente diverso
Vuole fare un figlio chi mette in discussione per egoismo sempre più o più va avanti il tempo più vanno avanti la più si evolve la realtà diciamo della modernizzazione della secolarizzazione più fare un figlio è un atto di generosità è un grande atto di generosità quindi questo elemento ha preso la possibilità di credere che quella persona quei viene delegato questo diritto
Abbia la capacità di guardare oltre
Abbia una capacità legata a quello che può essere il futuro di questo figlio
Guardate che il conflitto generazionale
è stata per esempio una delle principali motivazioni
Da parte delle culture liberiste per esempio per discutere sulle questioni delle pensioni
Della riforma le pensioni anche qua a destra come a sinistra
E questo elemento è stato un elemento per cui si diceva pensione esistere decessi troppo forti sottraggono diritti e le nuove alle giovani generazioni
Ma ripeto come diceva prima io non voglio levare il significato al termine del conflitto le generazioni non voglio levare significato perché colpito agevolazioni immette nella società elementi di novità
Di rigenerazione apre dinamiche diverse lo è sempre stato i giovani in qualche modo hanno sempre avuto una capacità di dare una spinta alla dato partecipativa sia politico che sociale però ecco io inviterei a riflettere anche anche il forum dei giovani rispetto al fatto che il conflitto generazionale possa tradursi progressivamente un abbassamento dall'età in cui si va a votare
Innanzitutto perché io mi ricordo quando fu introdotto il lane il voto a diciott'anni
Io ho cominciato a fare politica tredici anni mille centosettantuno per cui giallo già già all'epoca avevo qualche qualche anno di di militanza con indietro le spalle delle mi ricordo che quando fu portato il voto diciott'anni
Quella fase quel passaggio coincise col progressivo spegnersi della partecipazione di massa dei giorni la politica lasciando la alle minoranze ideologizzate
Ecco non è detto che la partecipazione giovanile debba passare per lo strumento del voto prioritariamente vegetazione giovanile innanzitutto si esprime nei movimenti delle comunità
Nel volontariato
In tutte queste dinamiche in cui si realizza al meglio la cittadinanza attiva la capacità di utilizzare il dato di partecipazione come una una forma della cultura del dono
Allora questo elemento io credo che sia che sia credibile come luogo anche di manifestare il novità se c'è conflitto generazionale al dico ovviamente in senso positivo il senso di portare novità delle idee nuove altre cose probabilmente la sede migliore per fare questo solo le sedi non istituzionali
Sono le sedi in cui si forma la coscienza giovanile vengono elaborate nuove idee si formano nuove dimensioni comunitarie si dà una dinamica nuova questa realtà e la testimonianza è presente
Chi era presente nella della politica partiti alla politica dei movimenti a voi via diciamo della partecipazione politica oggi magari più presente la partecipazione sociale a tale volontariato realtà l'associazionismo però questo dato significa che sostanzialmente i giovani si fanno sentire e portano ripetono aspetto positivo del compito già azione cioè il cambiamento le idee in questa dimensione
Ma torno a la proposta questa proposta ripeto io la sento come una provocazione positiva ripeto la provocazione è veramente pesante veramente pesante perché entra dentro principi costituzionali si diventati entra dentro logiche ormai con date quasi per scontate ma io sento questa provocazione prove invece nella logica della continuità generazionale
E del principio di responsabilità ed è la capacità di mettere dentro la realtà di questa società questo bisogno di guardare oltre il singolo individuo
E ripeto il dato fondamentale e centrale e che la paternità la maternità oggi diventano sempre più un atto di sfida dentro una una rottura non una come poteva essere nel passato un dato scontato un dato legato alla realtà istruzione quindi io credo che si possa credo non logica di questo genere
Allora io non sono come
Come voi porrete portare avanti questo ragionamento che ripeto è e molto molto forte
Però vi invito a farlo perché credo che si debba riuscire a ragionare fuori dai luoghi comuni sul problema del perché
C'abbiamo un tasso di natalità così basso in Italia
Del perché
Le famiglie
Hanno così poco a significanza incidenza dentro le scelte politiche complessive che vengono fatte
Del perché
Sia siamo di fronte a una situazione in cui c'è una difficoltà proprio di trovare un nuovo equilibrio tra le diverse realtà diverse generazioni dobbiamo riflettere su queste cose dobbiamo dare risposte positive quindi
Pur avendo ben chiaro tutti i dati problematici questa cosa
La mia risposta e vi invito a pensare che non è una risposta demagogica per la sala è una risposta che si grazie
Grazie Gianni Alemanno prima di dare la parola a Campiglio Gad Lerner voleva dire una cosa in un minuto puoi dare la prova a Campiglio per alcuni rilanci e poi Giro
Di son rimasti D'Alema Alemanno quindi altri cinque minuti a testa per chiudere la proprio un minuto soltanto volevo quelle intanto per cose Congo con molta soddisfazione si ride del ministro Alemanno anche perché quando si discute di regole è evidente che i progetti possono andare avanti soltanto se sono condivisi da schieramenti molto ampi altrimenti ci si ferma subito quindi lo lo considero molto positivo
Invece volevo rivolgermi da genitori a genitore in un minuto soltanto Massimo D'Alema perché non ho capito la sua obiezione circa i pericoli di politicizzazione delle dinamiche familiari ora facendo il mestiere che fa Massimo D'Alema capisco che la sera quando torno a casa
Abbia voglia di parlare giustamente d'altro con i suoi figli ruoli ma Hubbard al di là delle battute
è chiaro che noi come genitori
Assumiamo de leghe circa il futuro dei nostri figli su temi rilevantissimi già di per sé perciò dal dalla dimensione religiosa
Alla dimensione educativa se voi persino alla dimensione divieto logica viste ahimè malformazioni l obesità e le anoressiche con diadema voglio dire noi gli diamo degli imprinting
Ai quali la naturale relazione familiare sommati ci costringe non credo
Che introdurremmo qualche cosa di nuovo rispetto a quello che c'è già nella relazione educativa famiglia religiosa di una famiglia ecco non capisco quindi qual è questo pericolo
Questa proposta tanti punti deboli è una Bozzo una suggestione per le figuriamoci se adesso io sto qui a dire prendere o lasciare ci mancherebbe ma questa obiezione
L'ho trovato un po'debole mentre naturalmente mi convincevano moltissimo i suoi argomenti in favore del voto ai sedici anni perché non è pensabile nella naturale dialettica di conflitto fra le generazioni andare oltre
E in una dei lega a proposito della rappresentanza politica così come entusiasticamente condivido le parole di D'Alema circa il voto agli immigrati
Grazie Gad Lerner campeggio
Quello ci dice grazie
Anche qualcuno in più sono prima che un po'costretto allora
Ecco di anzitutto il dibattito indubbiamente è stato verrà all'altezza del delle delle attese mi cioè di alto livello
Proprio per questo motivo
Mi suggeriva anche nel
Nella replica che faccio ora alcune riflessione una in particolare sopra ogni anno sopra le altre
E cioè
Sullo sfondo c'è
Sì la difficoltà la stanchezza della democrazia ma su mi viene da dire che c'è soprattutto la difficoltà
Obiettiva
Del fare e realizzare grandi riforme in tempo di pace
Le grandi riforme di cui stiamo parlando l'estensione del suffragio tutti i gay diciamo i momenti veri di rottura
Per lo meno nel ventesimo secolo sono stati purtroppo
Legati a momenti di rottura anche nel senso letterale bellica
Le le guerra prima durante così durante o subito dopo le grandi quei due grandi guerre conflitti mondiali del ventesimo secolo ecco ritrovate degli addensamenti di di grande riforme che altrimenti non non non trovereste altrove e vi faccio un esempio pratico che non riguarda il ventesimo secolo nel diciannovesimo secolo
La politica
Familiare in Francia nasce non nasce con motivazioni particolarmente noti
Nasce con motivazione disse mai legate alla conflitti Bellizzi o quant'altro
Di nuovo nasce in un momento di conflitto ma se c'è qualcosa di cui
I francesi di qualunque schieramento politico a qualunque schieramento politico appartengono sono gelosi
è il loro sistema di welfare per la famiglia loro la loro politica fiscale per la famiglia
Ora
Vorrei che fosse chiaro che la proposta
Di estensione del suffragio ha un contenuto di democrazia ma anche e soprattutto è il è almeno nelle intenzioni
Il veicolo il treno su cui far viaggiare grandi riforme in tempo di pace perché altrimenti come diceva Carl M. voglio
Con questo corpo elettorale non ce la si fa con questo corpo elettorale non ce la si fa
Questa non è un una affermazione
E ora ricca è l'esperienza del del nostro Paese negli ultimi perlomeno negli ultimi vent'anni
E quindi se vogliamo
Cambiare marcia dobbiamo cambiare anche locomotiva io credo che qualcosa in questa direzione vada fatto non dobbiamo spero aspettarsi speriamo di non dover attendere la rottura non parlo per carità del cielo di guerra ma crisi petrolifere o altro per essere costretti a fare grandi riforme
Una seconda questione
Parlando di famiglia
Ecco lasciatemi dire che
Io vedo le questione delle politiche familiari in primo luogo
Come chi una grande questione di libertà
Di libertà delle persone di programmare di programmare di scegliere i propri piani
Di vita ecco
Molte molte indagini sociologiche si dicono si confermano che per ragioni varie ed è vero che noi non conosciamo a fondo i meccanismi sociali psicologici esternamente delle carte ma per molti motivi le famiglie italiane
Più di altre non realizzano
Tutto questo in particolare il numero di figli desiderati passatemi la STET la la crudele statistica la metà di la metà di quelli scusate il doppio di quelli di quelli effettivi
Quindi c'era una questione di libertà
Che
Sottende
Gli argomenti precedenti ed è il secondo punto
Terzo punto
Che vorrei
Fosse tenuto così anche in considerazione
Dal dai politici ecco sia discussi e discusso tanto negli anni passati del conflitto frase nell'azione
Io vi devo dire che non sono mai stato del tutto convinto di questa formula
Perché perché nel concreto nel concreto
Diciamo una persona
Della mia generazione ha a che fare con dei genitori anziani e alle spalle dei figli ora
Posso dire a immaginare di avere una un conflitto con mia madre
Oppure un conflitto con mio figlio e qui o meglio
E questo il modo che ci aiuta ad affrontare il problema
Io penso penso di no penso che i in questo in questo modo
Introduciamo
Un elemento conflittuale là dove non c'è più che di conflitto al nettare che questo è diventato il tempo di scelte difficili scelte sofferte le scelte di un generazioni come quella cui appartengo che devono scegliere se
Come dire impiegare le proprie risorse per garantire una migliore assistenza o un genitore anziano che ne ha bisogno e l'assistenza costa molto care oppure mandare i figli all'università o i figli all'università ecco queste sono scelte questo quando una famiglia si trova a dover fare scelte di questo genere nella solitudine
Nella solitudine perché queste sono scelte solitarie purtroppo vuol dire che qualcosa non funzioni
E credo che il disagio al non funzionamento di questo genere le situazioni di questo genere siano veramente
Veramente
Da ultimo
La proposta
Certamente
Come dire
Forte
Ma
Vorrei per completare il quadro richiudere vorrei richiamarvi
A una considerazione che può apparire per anche questa sì paradossale ma non lo è cioè questa proposta
Rischia di arrivare troppo tardi
Tutto ciò che vi sta raccontando
Rischia di essere già
Nell'archivio del passato
Lo è certamente
Passate nei due nomi ma io nel comune di Valmala lo nella provincia di Cuneo nel comune di Briga Alta
Capra una Raiot Sangro corretto Schiavi di Abruzzo preparargli un comune di media grandezza e ci sono comuni che non praticamente non hanno più cittadini minorenne
Il problema di cui stiamo di cui ci di cui ci stiamo preoccupando beh in questo caso la preoccupazione nemmeno esiste non non c'è più cioè di invito a considerare il fatto che
La proposta perché è una proposta può apparire Forte
Ma se il problema esiste facciamo né delle altre facciamone delle delle altre migliori perché nel frattempo nel frattempo il mondo cammina nel frattempo il mondo cammina e il problema scompare semplicemente perché minorenni oggetto di questa proposta scompaiono
Una battuta anche da Marco rivetti
Soltanto
Per sottolineare a mio avviso un punto quello di sfuggire a a delle false alternative
Questa proposta non è alternativa al ad altre proposte di estensione del suffragio come quelle ricordate prima dall'onorevole D'Alema di estensione del voto agli immigrati
Così come non è alternativo questo discorso
A un ragionamento sulle dimensioni extra istituzionali della democrazia e cioè sui ai canali la democrazia deliberativo partecipativa come la vogliamo chiamare che certamente sono un terreno privilegiato per un'associazione come come le ACLI
Io vorrei provare a porre il problema in termini paradossali
Mi rendo conto che è paradossale il modo in cui lo lo pongo ma vi prego di di cogliere questa sì è solo una provocazione quando è sopra due stato esteso quale Supa dura universale maschile è diventato suffragio universale anche femminile cioè sottratte davvero universale nessuno ha detto beh
Ci sono altre forme di partecipazione la democrazia anche partecipativa
La democrazia si svolge anche al di fuori dei canali istituzionali quindi ragionare sui meccanismi decisionali della politica che passano attraverso il voto non esclude che la democrazia abbia naturalmente una dimensione anche anche più complessa quindi fare attenzione a non presentare delle delle delle dimensioni diverse come delle false alternative così come il ragionamento su che cosa si deve fare cioè sulle scelte politiche e mi riferisco qui all'intervento dell'onorevole Volontè e certamente il nostro problema centrale se l'attuale processo decisionale politico fosse stato capaci di partorire
Delle politiche idonee a fronteggiare il calo della natalità e l'invecchiamento della popolazione non staremmo probabilmente discutendo di questo problema il problema è che questo modo di funzionare del processo decisionale politico
Non ha partorito delle risposte a queste esigenze di qui la nostra domanda che dietro questa proposta
Se non sia necessario ritoccare la macchina che produce quegli output Greengrass
Grazie
Cinque minuti a Massimo D'Alema cinque minuti al ministro voi cinque minuti al cabernet all'epoca tesori io non è che abbia molte cose da aggiungere perché le mie obiezioni le ho dette in modo prolungato
Dunque è evidente che quello che ho proposto non è alternativo però nella
Dell'impegno sociale la lotta politica se si individuano degli obiettivi si individuano delle priorità se si mette l'accento
E io dico che ho detto ciò su cui secondo me si dovrebbe e si potrebbe mettere l'accento con diciamo l'effetto forse anche di sviluppare campagne che più facilmente potrebbero sortire degli sei
Se per esempio si dice si discutesse dà la possibilità di istituire determinate garanzie un'autorità che tutela i diritti dell'infanzia stabilendo quali sono diciamo
I diritti da tutelare il forse secondo me lo si potrebbe fare effetti meno scardina anti sulla Costituzione che no il voto per ben sette
è un approccio diverso naturalmente si tratta non è alternativo ma si tratta di selezionare obiettivi che sono più realistici possono creare una maggiore convergenza possono
A partire da uno stimolo
Presentato anche in forma diciamo così più estrema poi la politica è anche la ricerca delle delle soluzioni possibili diciamo di quelle su cui c'è un maggiore consenso a mio giudizio anche più efficace ma detto questo io debbono rapida risposta Gad Lerner prego diciamolo
Quello che ho detto non era la banalità che in casa non si discute di politica
è delicata si discute di politica
Ma questa proposta postula l'unità politica della famiglia
Un altro concetto diciamo tanto è vero che nella sua versione tedesca prevede che ci siano delle normative speciali per regolare il caso in cui tra i genitori ci siano diverse opinioni politiche
Quasi che si trattasse di un'eccezione diciamo ora io ritengo che e
La famiglia è una comunità di affetti di interessi di di baci mancherebbe altro
Ma diciamo non non non non non non credo che si possa postulare l'unità politica della famiglia di indirizzo politico partitico diciamo meno di non averne una visione gerarchica autoritaria olio comunitaria diciamo sopporto fortunatamente non siamo arrivati alla tassa sul celibato sono non vorrei diciamo che ci spinge Simone allora
E io penso che il la rappresentanza
La scelta politica è un fatto eminentemente individua proprio perché discuto di politica ma i miei figli non è che non non voglio parlarne perché come sa che la politica è pervasiva
Rispetto le loro opinioni ritengo che al momento opportuno prima possibile saranno loro stessi a rappresentarli sentirei di andare a votare per lo sposo non lo so trovo che in questo c'è una una
C'è il rischio di introdurre una visione della famiglia non giuste anche delle tensioni nella vita delle famiglie italiane ma detto questo
Un testo che
Credo che io vorrei tornare sul punto
Vero a cui io non credo che questo dia una risposta cioè
Noi
Il vero problema è che
La ripresa della natalità c'è legata a mio giudizio non soltanto politiche sociali a politiche di sostegno cioè è legata ad una capacità della politica di ricostruire una fiducia o una speranza nel futuro una
Se questa società si chiude in se stesse dice
A mio giudizio
La risposta non non stanno nel oltretutto diciamogli il punto di vista dei nascituri punto di vista di quelli che non ci sono non è rappresentato neppure da quelli che hanno i fili
Persino un potenziale conflitto problema è che la società siriana sia in grado di riprodurre motivi di speranza diciamo io temo che quello che accade oggi nel mondo lo spettacolo della violenza del terrorismo della guerra sia un disincentivo a fare i figli molto di più che non la presenza o l'assenza degli asili nido venne c'è
Realtà
Ci sono punti di vista oltretutto c'è un evidente paradosso e cioè la crisi della natalità viene dei Paesi più ricchi
In quelli in cui diciamo in realtà sia pure in forme diseguali e io sono per una politica sociale verso le famiglie tuttavia la disponibilità dei mezzi è maggiore
Nell'Italia povera in cui fare figli era veramente un grande sacrificio si facevano i figli e nell'Italia più politica e non si fa per cui io sono a favore di politiche che aiutano i genitori ad allevare i figli anche anche i mille euro però evidentemente se la natalità cade dove c'è ricchezza il problema non è qui vedrete pena stanno è la capacità della politica di restituire motivi di speranza verso il futuro di combattere forme di pessimismo di ripiegamento individualista vedo un terreno culturale mi si dirà non è alternativo ma capisco che non è nativo ma è la vera risposta mentre spostare il dibattito che scusi ma mente sul terreno della rappresentanza degli interessi eccetera rischia di essere devi ante e nello stesso tempo di portarci verso un un cammino abbastanza improduttivo perché le difficoltà pratiche le obiezioni di principio diciamo sì anche un uomo evento diciamo queste istanze comuni o follia dice che questa normativa urta con i principi fondamentali diciamo secondo me con argomenti difficilmente aggirabile onestamente
So temo che questa proposta che ha avuto il grande merito di porre un'esigenza giusta
Se però poi ci ci si chiude sul
Sul su questa proposta
Anzi che allargare il campo a partire dall'esigenza che essa pone rischia di finire in un vicolo cieco e quindi poi anche di indebolire le ragioni da cui prende le mosse e la mia era un discorso mi aspetto un discorso di chi condivide quelle ragioni e teme che far coincidere quelle ragioni con una proposta che sul piano tecnico costituzionale appare di problematica realizzazione rischia di indebolire anche quelle ragioni torniamo a discutere di quelle ragioni allarghiamo il campo delle risposte possibili e soprattutto cerchiamo di individuare quelle su cui già oggi c'è una maggiore convergenza e una più concreta praticabilità grazie
Dunque
Innanzitutto mi voglio fare una piccola precisazione rispetto
La primo giro che era relativo al voto agli immigrati
Delle madri ha fatto la battuta sul sulla proposta di Fini per il voto agli immigrati dicendo è stata una proposta rimasta lì come quasi un fatto gratuito basta dunque
La proposta non non non si traduce in atto di governo perché non fa parte del programma di governo è stata depositata una legge e quindi c'è la possibilità di discuterlo in Parlamento quindi il nostro impegno c'è e qui non si tratta sotto di un esempio probante propagandistica però mezzo al di là di questo fatto al di là del fatto che in Parlamento si può formare una maggioranza sul voto agli immigrati
E io vorrei sottolineare anche un po'il dato culturale per noi non è stato una proposta indolore
Io credo che qualche cosa anche interni proprio elettorali ci abbiamo rimesso sull'estrema destra per fare questa proposta quindi ritengo un po'ingeneroso liquidare questo ce lo ha fatto una battuta per farsi bello credo che Maselli con funzioni anche abbastanza complicate e ci sono state l'intervallo sobbalzi lo dimostrano che la cosa è stata ripeto sia non indolore sia un passaggio importante un passaggio importante che ripeto è un segnale rispetto a chi in entra in Italia per svolge un lavoro per avere una una rapporto positivo con la nostra società non ovviamente nei confronti per immigrazione clandestina o altre cose di questo genere
Secondo elemento
Io credo che il tema la famiglia non si posso dire inteso morire in questa proposta
C'è tutto il tema relativo alle riforme fiscali io credo per esempio che è una riforma fiscale importante sia quella del quoziente familiare che si tratta di cioè il fatto di ricostruire il fisco in base alla dimensione la famiglia
Che è un fatto oltre a essere di principio fatto efficace perché poi il reddito effettivo di una persona si misura nel nucleo familiare nel nel numero dei redditi se la famiglia monoreddito sia degli anziani a carico se ha dei disabili a carico e si misura su questa concretezza non si misura sull'astrattezza del singolo individuo
Credo che sia un dato importante complicato difficile però un dato importante su cui bisogna riflettere e lavorare
Credo che un welfare per famiglie si anche sondato di concretezza
Non per discriminare le il singolo individuo per parte del valore della persona la singola persona persona umana tutt'altro
Ma perché anche qua e l'Uefa per famiglia coglie una concretezza la famiglia rimane il principale nonostante la crisi natalità tutte le crisi conosciamo rimane il principale ammortizzatore sociale di questo Paese
Il disoccupato Joyce occupato si salva stando in famiglia il modo migliore per la tutela degli anziani e rimane la famiglia vigna una sua concretezza effettiva presso un principio non è soltanto uno schema quindi sicuramente la riflessione sulla famiglia va realizzata
Maniera anche in maniera in maniera forte con tenendo presente a tutte le complessità del caso tutti tutti i problemi che sono sospesi a a a discorsi di questo genere ma affrontando l'affrontando la perché
Questo bassissimo tasso di natalità questa difficoltà che si sta il nostro Paese no chiama delle risposte chiama delle reazioni è chiamata a una uno scatto dal punto di vista politico
E infine torna quindi su questa proposta che ovviamente penso che nessuno ritenga sia una
Ma proprio perché è una forte provocazione merita non solo rispetto ma merita un assenso
E ripeto il dato lo sottolineo prima proprio la difficoltà
Di fare entrare i valori comunitari
Senza incrinare il principio democratico cioè senza mettere in discussione peggiore dal Polo questa difficoltà è la grande sfida culturale del nostro tempo
Torno dei Toto sottolinearlo è una grande sfida culturale a destra come a sinistra cioè non la cultura come tale non appartiene né la destra e la sinistra è un dato che e orizzontale trasversale e che pone da diversità di atteggiamento diversità di linguaggi molto forti trasversalmente in tutti i partiti
Però e queste questa questa difficoltà deve essere affronta la sfida da avendo il coraggio di dire cose nuove e diverse è proprio lo scandalo di questa proposta quello che il pregio principale quello che ripeto fra tutti i dati probe nati cd principale tre cose ripeto per la seconda volta mi fa propendere per il sì è meglio fare scandalo al meglio rompere i luoghi comuni che continuare a scivolare
Su questo sentiero che sa tanto di declino perché proprio il primo dato il declino più segnali di declino nostro popolato con la debolezza che c'è sul tessuto familiare grazie
Ringraziando i nostri interlocutori quelli che sono stati qui durante tutto il dibattito e quelli che son venuti un posto alla da facendo vorrei dire queste poche cose la prima sgombriamo subito il campo
Sulla questione degli immigrati è evidente che e c'è una proposta da tempo delle ACLI in questo senso quindi non ci sono diciamo conflitti né a sinistra né a destra e l'importante sarebbe che sta proposta camminasse
Non rimanesse solo una proposta
La seconda cosa sul voto i sedici anni non è una posizione delle ACLI è una mia opposizione
Personale peraltro suffragata da un colloquio con uno che ha dedicato tutta la sua vita ai bambini e ai ragazzi ai giovani il professor Giovanni Bollea autorità non solo italiana in questo campo
Quando ha detto forse sarebbe utile portare l'età i sedici anni per il voto amministrativo perché
Perché in fondo nel comune c'è un'identificazione abbastanza Diretta
Che anche un giovane che non avesse diciamo così un criteri di orientamento particolarmente sviluppati
Rispetto al tema dalla politica però illegalmente con la sua città con il suo Comune col suo mini GP con la sua comunità
Potrebbe essere la via per una partecipazione politica più intensa e oltre tutto questo potrebbe rafforzare quel legame ulè che a me che oggi si indebolisce perché se è vero come è stato città mi sembra Gad Lerner che ibridi livelli di partecipazione al voto sono inversamente proporzionale all'età
Cioè più sia età e più si partecipò direttamente proporzionali scusate all'età più si più si è anziani più si volta più si è giovani e meno si volta
Quindi trovare una via che sia anche un avvicinamento forse potrebbe essere una via interessante naturalmente anche un esperimento
Per capire se la democrazia può essere rianimata se questa stanchezza rinasce proprio dalle comunità locali visto che
Il nostro paese ha delle comunità che resistono a dei municipi che svolgono funzioni importanti c'è una tradizione che non dura dall'altro giorno
Detto questo vengo al merito
Partirei da questa accezione da questa affermazione
Il presente si difende sempre bene da se stesso
In futuro fa un po'più fatica a difendere le sue ragioni o ad affermare le sue ragioni
Io credo che il senso profondo di questa proposta nasceva nasce da questa constatazione ciò che non è ancora
Fa fatica a prendere parola fa fatica a RAI essere rappresentato fa fatica a incidere a lasciare il segno
E allora se quello che ci ha detto Marco Olivetti che a volte se ci accorgiamo che i meccanismi che producono e decisioni rischiano di produrre il suo contrario
Credo che questa riflessione vada fatta
L'affermazione del cardinale Martini che ho citato all'inizio e speculare a questo tema della giustizia intergenerazionale la si trattava dell'equità fra le diverse classi sociali
Ma se questo nostro Paese per esempio
Nona uno strumento universalistico di lotta alla povertà cioè dice a tre milioni di cittadini che sono sotto libero dalla povertà assoluta cinquecentotrentotto Europ per due persone al mese
Significa che questo tema alla fine si magari ci scrive nei programmi elettorali ma
Non è poi così decisivo
E anche quelli sono cittadini
Allora attenzione che questa dinamica per cui via gli interessi del presente quelli costituiti anche con tutte le buone intenzioni anche con tutte le gli elementi di voler in qualche modo aprire qualche varco di futuro rischiano come nel caso della equità
Tra le classi sociali di non avere più voce la democrazia si rovesciano i suoi fini anziché includere esclude questo è il tema vero
Allora sono più importanti i fini o le regole
Le regole sono in funzione dei fini
Le regole sono perché il fine sì consegua si realizzi
Ma siccome non sono un visionario voglio lanciare una una sfida una proposta sia al ministro Alemanno che a a D'Alema
Diciamo così potrei essere diciamo può andare un po'per le spicce nella prossima Finanziaria ma voglio prenderla più larga nel prossimo programma elettorale dalla casa libertà e dell'Ulivo e dell'Ulivo
Mettiamoci quattro cose da fare primo citata la Svezia da Massimo D'Alema bene triple chiamo le risorse per le politiche familiari e della natalità
Perché questo è il dato attuale
Perché io sono altrettanto convinto che il tema dei figli è prima di tutto un tema di libertà
E prima di tutto un tema di libertà per le donne
Se tutte le statistiche ci dicono che
Le donne italiane vorrebbero almeno due figli ma in pratica ne fanno uno virgola due significa che questa libertà non è garantita
è una libertà sulla card
E questa libertà sulla carta è anche non dico che uno ha ragione
Luca Volontè Garato vi è evidente che non si fanno figli perché ci sono le politiche il mille euro i due mila o quello che volete
Ma è chiaro che se fare figli diventa un'impresa semi impossibile
Un pochino conta vorrei dire
Specialmente nelle grandi città
Se il venti per cento delle donne quando nasce il primo figlio si ritira dal mercato del lavoro ci dirà qualche cosa sulla libertà di scelta
E allora dobbiamo prendere consapevolezza che noi non abbiamo delle politiche per la natalità e familiari degna di questo nome
Vale per il centro sinistra vale anche per il centrodestra
Allora prima cosa bene mettiamoci soldi la la percentuale che ci allarma il secondo ricordato adesso il ministro Alemanno è un nostro cavallo di battaglia
Invece che fare questa riforma che a noi non ci piace del sistema fiscale abbiamo detto la riforma vera da fare è quello del quoziente familiare l'equità orizzontale paghi a amo tutti in relazione al reddito effettivamente disponibile
Siamo in cinque in famiglia c'è un solo reddito vale cento paghiamo le tasse per venti del suo estremizza un po'il ragionamento per farmi capire sono uno pago per cento
Anche questa è la nuova equità un'equità che oggi non esiste in questo Paese
Perché le famiglie che hanno figli pagano proporzionalmente molte più tasse di quello che paga chi non ha figli o Kia un numero minore di figli e l'esatto contrario è un Robin Hood al contrario
Noi non vogliamo una tassa sul celibato ma vuol dovremmo rimuovere l'imposta sul matrimonio l'imposta sui figli che oggi c'è
La terza cosa che vorrei e
è stata fatta una riforma della scuola ci chi discute che sia buona più o meno buona adesso non è l'oggetto di questo nostro confronto
Però il vero tema è che
Manca la ciccia
E per fare le riforme soprattutto quelle riforme che sono l'investimento sul futuro
Ci vuole la ciccia ci vuole gli euro
Bene io son d'accordo che anche il patto di maestri potrebbe vedere una versione per cui le spese per investimento e la scuola la formazione è una spesa per investimenti non sia conteggiata anche il discorso ha fatto il ministro del Tesoro Siniscalco
Bene in quella no-fly John che ha citato Luca Volonté mettiamoci questa cosa
Infine prendo sul serio anche la proposta di Massimo D'Alema
Potrebbe essere come dire una via in un certo senso complementare oltre relativa
Un garante un tutore insomma una forma di rappresentanza sottratta alla dimensione del vincolo elettorale anche del vincolo di maggioranza
Potrebbe essere un altro modo
Allora io dico così o celiando un po'anche continuando nella pro vocazione
Che se si facessero queste quattro cose sarai comincerà insomma a pensarci se andare avanti su questa strada o valutare con attenzione che queste quattro cose diventino programma concreto scelte scelte della nostra finanziare scelte delle nostre politica del nostro Paese
Si dimostrerebbe l'argomentazione che è stata utilizzata e cioè che la che le ragioni sono buone ma lo strumento è sbagliato però ci vuole la controprova
Ciò che gli altri strumenti funzionino che ci siano che siano applicati che diventa in una realtà
Altrimenti l'argomento non mi convince
Infine
Credo che l'invito che ci ha fatto il professor Campiglio
Attenzione rischiano di arrivare troppo tardi
è vero quello che diceva Massimo D'Alema ma la Svezia cominciato dieci anni fa a invertire la rotta delle sue politiche e comincia adesso a vedere i risultati
Sono politiche che danno effetti nel medio lungo periodo
Per questo bisogna fare in fretta
Bisogna farlo rapidamente
Perché oggi non ho avuto tempo di dirlo il professor Campiglio ma ha fatto uno studio dove si è visto che c'è una connessione strettamente una connessione fortemente legata fra
Tassi demografici e sviluppo dei Paesi
Attenzione che quel declino di cui parliamo
Del nostro Paese non precipiti rapidamente in una vera e propria decadenza se non invertiamo subito rapidamente decisamente e insieme la rotta
Due ultime frasi che vi lascio una di riferimento religioso una invece di carattere laico
Che danno anche un po'il segno del lavoro che abbiamo voluto fare con questa proposta sapendo di inoltrarci su un terreno non scontato
Ma d'altra parte
Delle ACLI scontate credo che non interessino né ad Alemanno né D'Alema né a Volontè né a Rutelli
Interessano delle ACLI che siano capaci di mettere in campo delle proposte di aggirarle di influenzare l'opinione pubblica di costringere in senso Nommo ovviamente
Costrittivo gli interlocutori politici a misurarsi come hanno fatto e li ringrazio per essere venuti ad affrontare un tema non scontato
Non si sono sottratti
Questo gli va dato merito va dato merito di aver affrontato un tema che ha a che fare come tutti hanno detto con il futuro corrisposte
Diversificate Alemanno ha detto un sì problematico ma un sì come spinta D'Alema ha detto un novo però insomma quindi in qualche modo Rutelli ha detto consideriamo la cosa Volontè più o meno una posizione in qualche modo simile
Era un modo per fare uscire questa proposta
Non dico dall'Accademia perché il professor Campiglio certo si dedica all'Accademia ma uno sguardo molto concreto alla realtà
E questo suo Sguardo concreto ci ha portato così a come dire a trovarci in qualche modo insieme a continuare a riflettere
Rielaborare a non pensare di avere trovato una ricetta che risolve i mali del mondo i mali dell'Italia
Ma aver cercato mettere insieme l'accademia è una realtà sociale per fare politica per influenzare l'agenda della politica
Ma chiudo veramente quelle due citazioni la prima e dal Vangelo
Ciò che farete a uno di questi piccoli lo avrete fatto anche a me
E l'altro invece è una citazione laica e l'ONU la Dichiarazione universale dei diritti dei bambini
Il diritto di cittadinanza si acquisisce contro la nascita i bambini sono cittadini con gli stessi diritti di altri cittadini speriamo e diventi una realtà per tutti grazie arrivederci
Questa sera a alle ventuno e quindici
Sotto il Comune ci sarà la nostra Africa
Ci saranno video immagini danze anche la testimonianza di padre Pierre lei un comboniano in Kenya e credo che invito tutti a momento di festa ma allo stesso tempo di presa di contatto con i nostri progetti di solidarietà grazie redenti questa sera e domani
Romano
Una
Una abbiamo avuto periodicamente