"Pietro Ingrao, il compagno disarmato" - presentazione del libro di Antonio Galdo (Ed. Sperling e Kupfer), organizzata dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso il Palasport, Sala Giacomo Matteotti, Area Fiera del Mare)

Grazie proprio Stonerook al mio fianco che sono
Con loro in quale parleranno di questo libro
Li conoscete benissimo Emanuele Macaluso Alessandro Curzi raffigurato che
Due di loro tra l'altro sono stati i direttori dell'unità io chiedo soltanto due cose velocissime
Perché appunto poi
Farò un po'da passaparola
Questo libro è un libro nato quasi per caso perché voi tutti sapete che Pietro Ingrao non è un uomo un uomo facile innanzitutto
Per i giornalisti e abituato a parlare con i suoi simili dal punto di vista
Il politico
E a me è capitato diversi anni fa di incontrarlo
Per un'intervista e da allora come dire è nato rapporto di fiducia se possiamo definirlo tale poi
L'ho incontrato per un programma televisivo nel quale si parlava della formazione della classe dirigente e da quel momento
Abbiamo fatto una serie di incontri che poi si sono tradotti in questo libro questo libro è la storia di una grande sconfitta
Vista da un protagonista da chi l'ha vissuta dall'inizio alla fine
La sconfitta del comunismo
Quindi una parabola che lega la politica con
La propria esistenza
Perché come sapete quella scelta lì come disse Amendola con un felice titolo era appunto una scelta diritti
E credo che questa sia oggi dal punto di vista politica anche la forza di questo libro e delle riflessioni che fa Ingrao Ingrao non annulla di nostalgico nella sua di ricostruzione
Non hanno nulla
Ne come capita alle persone che arrivano un po'a quell'età di auto difensivo e un uomo nudo che discutere aggiorna riflette e si pone una domanda secondo me centrale perché il comunismo ha perso o meglio perché noi dice gramo abbiamo perso
E secondo me poi ne parleremo con gli ospiti che sono qui c'è una risposta molto importante tra le tante che è in grado da ripercorrendo tutta la la parabola che la parabola che inizia dalla sua vicenda di cospiratore e finisce di fatto con la fine del Partito Comunista ed è una parola che
Sì riallaccia al tema della violenza Ingrao fa una considerazione secondo me è dirompente
Che affida anche alle nuove generazioni e dice che
I comunisti non sono riusciti a liberarsi dall'ingombro
Del idea che il potere si possa conquistare si debba conquistare in modo violento e che questa cosa questo macigno a un po'accompagnato la parabola comunista
Infine nel libro
Troverete
Una serie di spunti che hanno a che fare secondo me con l'aspetto meno noto ma più denso e anche più affascinante di Ingrao ed è un altro Ingrao e il poeta
E l'uomo che addirittura a confessa di aveva avuto una tentazione monacale è stato affascinato attratto da questa possedute possibilità c'è un lato umano quindi un lato direi anche
Spirituale che rendono questo personaggio assolutamente unico tenete presente che una delle prime cose che personalmente mi ha molto sorpreso
Nella ricostruzione di questo percorso e che Ingrao arriva al comunismo e alla politica lui dice testualmente preso a calci
Aveva tutti altri interessi voleva fare il cinema era già un poeta aveva vinto un premio di poesia ai famosi incontri organizzati dal fascismo gli incontri dei titolari aveva
Ha grandi ambizioni di giocatore di di tennis tutto gli interessava tranne che alla politica ci arriva sulla spinta anche direi emotiva di quei tragici avvenimenti che furono poiché
Che portarono poi prima alla guerra di Spagna e poi alla seconda guerra mondiale e ci arriva senza aver letto nulla di Marx di legni in scoprirla tutte queste cose più tardi quando sarà già un cospiratore clandestino c'è una frase molto bella tirato in
Su quegli anni su quelle scelte
Eracle indice per noi il comunismo fu l'ossigeno
E in effetti
Quella scelta di vita nasceva e maturava proprio in quelle condizione
Ho chiesto ai relatori di questo incontro anche per darvi la possibilità così di attraversare il viaggio che ho fatto con in grado di commentare i passaggi
Fondamentale attraverso anche le sue affermazione la prima che mi ha sorpreso molto
Riguarda il mille novecentocinquantasei Ingrao e il direttore dell'Unità scelto da Togliatti con una mossa anche molto
Coraggiosa per quegli anni perché Ingrao e giovanissimo
Non è un dirigente politico collaudato e quindi nel partito nuovo Togliatti lancia questo giovane e
Quasi sconosciuto
E secondo me posso sbagliarmi ma io credo che Togliatti in quella fase vedeva lontano nel senso che immaginava addirittura in Ingrao un suo possibile
Successore Ingrao si trova quindi nel mille novecentocinquantasei ai essere il direttore dell'Unità durante i tragici fatti di Ungheria
è costretto diciamolo è costretto cosa di cui si pente amaramente oggi e definisce quello le rotture con la e maiuscola della sua vita
Ad assumere una posizione molto netta a favore dell'invasione dei fatti di Ungheria dopo un drammatico incontro contro gli atti che vorrei in un secondo
Revocare attraverso le parole di Ingrao perché molto significativo
Ingrao attraversa la città in un pomeriggio piovoso siamo nel mese di novembre e molto angosciato va a casa di Togliatti e manifesta alcuni dubbi che arrivavano anche dalle sollecitazioni della base del partito
E Togliatti fu molto netto in quell'occasione e disse a Ingrao oggi ho bevuto un bicchiere di troppo e con questo chiuse l'argomento spingendo il direttore dell'Unità
A assumere la posizione che poi ingrasso Ingrao prese con un articolo di fondo il cui titolo era da una parte della barricata e ovviamente la parte era quella dei sovietici
Dicevo la dichiarazione che più mi ha sorpreso che Ingrao fa che vi leggo
Perché questa è assolutamente nuova e che secondo Ingrao i comunisti italiani porti mano dire no all'intervento in Ungheria
E potevano farlo nonostante le dipendenze politiche ed economiche da Mosca che se l'avessero fatto la storia della sinistra italiana sarebbe sicuramente cambiate vi leggo questa frase poi vorrei commentarla con i nostri ospiti certo dice Ingrao i soldi di Mosca servivano e contavano il vincolo da nostra dipendenza economica sarà spezzato soltanto da Enrico Berlinguer
Ma nel mille novecentocinquantasei e potevamo ribellarci
Alla sciagurata decisione dei sovietici sicuramente sul piano internazionale la nostra presa di distanza dalla decisione di Mosca avrebbe modificato gli equilibri all'interno del movimento comunista e con i partiti della socialdemocrazia europea
Sul piano nazionale avremmo avuto le mani libere per realizzare l'alleanza politica che abbiamo sempre sognato con i socialisti e con una parte del mondo cattolico
Poteva nascere cinquant'anni fa una nuova Sinistra Unita che ancora oggi non c'è e non si vede
Al contrario l'errore facilito il distacco del Partito socialista dal partito comunista allargo il solco tra i due maggiori partiti della sinistra con una frattura
Che non si è mai più ricomposta e che ha accompagnato per decenni le nostre sconfitte la storia purtroppo dice Ingrao non fa Scotti e qui passo subito la parola Harrat chiedendogli
Potevate poteva il Partito comunista in quel momento dire no
Tu mi interroghi per prima allora io sarò molto sincero io non sono d'accordo che in questo modo di parlare di Merano
Io non sono d'accordo
Tu vuoi fare del libro di Ingrao uno strumento della eterna polemica anticomunista dovevate fare così con la eccetera eccetera
Io sono un vecchio amico di Ingrao lo sono ancora in gara una grande figura che va discussa in un altro modo
Questo modo di parlarvi in grado è una sua è la sua falsificazione
Scusami ma ben presto i dibattiti si fanno anche per per parlarsi chiaro
Ingrao non ha mai pensato
Poi possiamo discutere voglio discutere la sua posizione oggi sulla non violenza
Ma non ma pensato che i comunisti italiani sono nati con l'idea che il potere si con questa con la violenza i comunisti italiani sono nati con l'idea che il potere non si conquista con la violenza
Bensì con legge Monica
I Comunisti italiani sono nati con Gramsci tu fai il giornalista e sai benissimo il tuo mestiere ma assai poco della storia del Partito Comunista Italiano
Quindi
Io ridimensionò il tuo giudizio
Ritengo che sono venuto qui molto volentieri a parlare del del tuo libro privato dove il tuo libro ci sono anche altre cose belle che riguardano la figura
Umana e anche politica all'interno perfino a un uomo che merita un altro mondo se
Di essere
Di riflettere su
E e la cosa non è affatto facile perché se tu guardi tutti i giornali oggi tutti quanti si domanda il vero detentori del telequiz
Ma perché integrale
Caratteristiche in terra presentato
Nonostante dalla sua storia che è una storia che da anni si è allontanato da questo partito
Quella cosa che rappresenta nell'animo
Cioè i programmi in grado io credo proprio perché io sono un suo carissimo amico io sono stato il suo maggiore collaboratore
E vorrei dire ma non voglio parlare che non voglio fare pettegolezzi quel giorno in casa di Togliatti ci sono andato io con lui stavamo yogurt e non è affatto vero consensi
La posizione gravare nettissimo
I sovietici tornavano coi carri armati in Ungheria
Ingrao mi chiamò io ero il redattore capo e mi dissi andiamo a sentire cosa dice
Era oppio credono uscire con un giornale in un giorno drammatico andiamo a sentire così ci ha raccontato gli atti il quale parliamoci chiaro certamente avrà avuto qualche comunicazione dei sogni
Andiamoci anche informali
Cosa che facemmo andammo
Nella casa di Togliatti
Città Giardino
Togliatti
Montesacro
Gli attici disse come stavano le cose contro gli USA tesi discutibile
Non solo Lulli
La frase niente può darsi che disse un giorno blocco bevuto un bicchiere di
Era un uomo il quale ci dice attenzione qui
Abbiamo chiuso questa partita perché poi in quei giorni ricordiamoci c'era la guerra gli inglesi i francesi sbarcavano assumesse e cercavano di far fuori nasce
Di rovesciare la situazione del Medioriente e gli americani intervennero eravamo in una situazione di guerra fredda piena quindi la discussione ma non la voglio fare qui una discussione non va fatta in questo modo
La discussione su un bravo
Io vorrei dire qualche cosa scoop
Ingrao il fascino di Ingrao
Perché questa è la domanda il fascino straordinario dichiariamo che io sento ancora
Io non voglio parlare di me ma io sono l'uomo col quale io ancora
Contatti con l'intera in grado
Quando io scrivo un articolo mi telefona mi manda dei biglietti ci scambiamo dei regali conosco benissimo sono stati il suo
Relatore
Il fascino di Ingrao
è un misto di due cose fondamentalmente
La prima
Cosa che nel libro c'è
è quello di essere un uomo simbolo insieme ad altri
Natoli Bufalini
Cioè il dipinto
Un uomo simbolo dico una straordinaria schiera di giovani perché erano giovani allora
Poco più di trenta io addirittura un ragazzino io ho diciott'anni quanto precede la pista comma ma l'ora avevano dieci anni più di me
Erano uomini sotto i trent'anni
Una straordinaria schiera di intellettuali e di giovani
I quali rappresentarono coltivati in Cattolica T-shirt a Togliatti
Rappresentarono il comunismo Titanic nono
Togliatti una volta massima io ero sono uno dei pochi credo che frequentava la casa di Togliatti e Togliatti veniva scena
Una volta mi disse quei il questo è il mio partito il resto è fiaccola sotto il moggio
Potete capire cosa vuol dire questa frase
Cioè c'era un vecchio partito
Onoratissimo eroico quello che veniva dall'immigrazione ma non era più quello il cuore del Partito Comunista Italiano
Togliatti formò un nuovo curatore
Del Partito Comunista Italiano facendo leva su questi giorni che non era affatto un azzardo Ingrao diventa direttore dell'Unità giovanissimo io sono lieto di dormite che aveva appena compiuto trent'anni
Io sono diventato direttore nominato giù evidente quindi
Erano gli uomini simbolo di una grande
Operazione politica e culturale
Quindi per mi permetto di dire in questo sono
Non mi piace tutta questa storia del comunismo che ha fallito noi questa schiera il simbolo a forza di questa schiera e che essa non nasceva dal Comintern
Questa era la la rottura novità
Questa schiera non nasceva dalla storia del comunismo internazionale
Questa schiera nasceva dalle viscere del Paese
Era il gruppo di giovani per i quali era non dico la stessa cosa ma era tutto uno
Dedicare la propria vita alla politica come dedicarla a tante altre cose Ingrao era anche lo sceneggiatore di ossessione di Luchino Visconti era il poeta
Jan de Pinto era lo scrittore Alicata era grande critico un grande critico d'arte Bufalini erano l'uomo di straordinaria cultura traduceva il greco
E le policy
Cioè era una nuova una cosa che l'Italia non aveva mai conosciuto un gruppo così vasto che prendeva in mano un grande partito e lo dirigeva
E gli danno un'impronta
E questo va riconosciuto questo è il punto
Non è il resto
Questo creava una grande forza che ancora esiste ed è la peculiarità del comunismo italiano in grave stato simbolo di questo soltanto ognuno col suo temperamento
E noi eravamo i ragazzi
Allora sorge un problema
Però poi quest'uomo
Era solo questo
Questo è un grande problema col quale noi ci dobbiamo misura rincaro certamente è stato questo e allora perché poi a un certo punto
Tra lui e la storia di questo partito si apre una divaricazione così profonda questa è la vera questione
Sulla quale io cercherò di dire la mia opinione ma che è una questione molto grossa e secondo me di grande interesse oggi ancora
Perché in gara un personaggio unico qualche morto in qualche modo è un rabbino è un'ombra
Insomma dove sono gli uomini come Ingrao
Dove sono oggi gli uomini come Ingrao procedere
Per i quali la vita coincide Nocco non solo con la politica con qualcosa di molto di più della politica diciamo il destino dell'uomo
Il destino dell'uomo
Ingrao poteva essere anche un uomo religioso forse
Poteva essere Dossetti
Però invece erano politico perché a un certo punto lui tra lui e il partito si scava questo fossato
Bisognerebbe scavare
Intanto sull'undicesimo congresso
Perché io non credo affatto questa è la mia opinione forse il primo nelle no non vorrei sapere l'opinione Emanuele su questo
Io non credo affatto come dice la vulgata politica e giornalistica che si trattava dello sconto tre nero Amendola non è vero per niente
Certo che tengano entra poi c'erano tante discussioni come trame Napolitano o forse tra me Manuele Macaluso non mi ricordo neanche bene
Non era questo il punto
Ingrao sacrificò se stesso coscientemente io lo so perché eravamo insieme e tutte e due subimmo le conseguenze dell'undicesimo congresso sacrificò la sua carriera politica in qualche modo come carriera politica
Al fatto che morto Togliatti Luís si era convinto non so con quanta ragione ma certamente per vogliamo parla di Ingrao di questo dobbiamo parlare si era convinto che l'UDEUR affermare il diritto al dissenso
Lo fece un'operazione che riguardava l'essenza del Partito comunista la sua vita interiore il suo modo di essere no destra sinistra Ammendola o Ingrao
Perché non erano così grandi le differenze tra di noi
Longo poveretto che dirigeva allora il partito fece scrivere andate rilegge un numero di critica marxista in cui Longo in vista dell'obiettivo congresso chiede tre saggi a una parte dei tre saggi all'altra
Andatevi a vedere il giro li ho riletti sono queste grandi differenze Amendola ci sono io centro infine c'è Napolitano c'è barca mentre
Usciranno allora che cosa lui a questo punto apre una questione che è la grande questione sulla quale poi
Anche tra me e lui è avvenuto il distacco
La questione che se vogliamo chiamarla secondo finiscono in
Finiscono per voi sì ma ci ritorno la il fondo della questione è la famosa questione che pone Max Weber
Che cos'è la politica
Cioè la differenza tra l'etica della responsabilità
E l'etica della convinzione
Questo è il cuore della discussione
E cioè se la politica la morale della politica consiste nell'etica della responsabilità
E cioè nel dire la politica e ciò che si può fare in quel determinato momento
Tell analisi concreta della situazione concreta
è il con chi contro chi eccome questa è la morale della politica dice toglie
E Max Weber l'etica della responsabilità oppure se la politica e l'affermazione di valori a prescindere
Per cui dovevamo quel giorno fare quella determinata cosa e le conseguenze non importa la morale ci dice che quella cosa che dovevamo
Questo avviene secondo me una divisione profonda
Io discuto discusso molto e continua a discutere ancora oggi con l'inganno di questo e cioè essere di non confondere la critica politica con la critica della civiltà però voglio aggiungere e concludo
Che la forza di Ingrao ciò che me lo fa non solo la madre perché lo amo come amico in modo molto affettuoso
Ma che me lo fa considerare nient'affatto l'uomo di cui gente se ne frega
La forza di Ingrao e che l'unico
Ci dice è una cosa che noi rischiamo di perdere
E cioè che
Al di là dell'orizzonte
Degli equilibri attuali del mondo
E cioè di quello che Gramsci chiamava il vecchio rapporto tra dirigenti e diretti si devono pensare ad altri Orizio
Naturalmente mediando lì con la politica
E la sua scelta della non violenza a sua volta se potesse se fosse qui vorrei discuterlo con lui ma questo parlerà Curzi semmai ci fermiamo
Capisco cosa voglio dire vuole dire e anche apprezzo il fatto che lui sia uscito dal giro dell'estrema sinistra che vada invece verso un altro tipo di pensiero
E alla violenza insita nel fatto allora mi consenta di risponde il Comune vecchio marxista
Abbiamo lenze insita nel fatto che la mondializzazione e diretta da determinate forze dei quali
Caricano il mondo di violenza i famosi e queste e quindi la via e quindi molto ampio che mai ha bisogno d'una risposta politica e non soltanto morale
La risposta politica nel senso di affermare un nuovo internazionalismo una nuova capacità di superare l'attuale forma capi
Io personalmente perdonare chi parlando con Ingrao a questo non intende
Ma io
Prima di passare la parola Macaluso volevo solo
Come dire
Tranquillizzare Wagner su una cosa
Il mio approccio con Ingrao è stato mosso proprio da quello che lui accennato all'inizio cioè e lo scrivo nel libro per quale motivo un uomo che dal sessantasei dal famoso congresso dove lui dice prendemmo tante botte perché poi le botte le prese lui ma preso l'appunto tutti gli negli anni da allora ha conosciuto molte sconfitte per quale motivo quest'uomo esercita un così enorme fascino
Anche nelle nuove generazioni cioè e in Ingrao e per dirla proprio in modo rozzo ma insomma questa è la mia interpretazione Ingrao e oggi il personaggio al quale tutta la sinistra italiana così divisa così tormentata riconosce
Uno status è un è un livello di carisma che non riconosce a nessuno
E questo secondo me non è legato soltanto a un dato anagrafico è legato proprio alla alla fascino cita della sua storia e di ciò che lui ha testimoniato però credo anche che per non far nessun torto a un uomo che ha avuto sempre questa limpidezza e che si è interrogato come si interroga in questo in questo libro sui momenti chiave della sua vita politica
Credo che sia anche importante ricordare le domande che lui si pone oggi cioè il punto del cinquantasei se quell'orrore fu effettivamente un errore decisivo e fu un errore che il Partito comunista poteva
Non fare
Giro la la domanda a Macaluso aggiungendo subito poi quello che raggiunga introdotto cioè il passaggio del sessantasei che mi sembra un una data fondamentale e dirimente nella storia del partito quelli che ed è vero la la forza del della rottura di Ingrao stand nella parte del suo intervento in cui lui afferma il diritto al Congresso vorrei ricordarvi perché spero che questo non ultima suscettibilità della quindi quell'intervento quell'intervento di ed Ingrao fu accolto in questi termini ci fu il gelo totale di tutta la nomenclatura del partito comunista che resto immobile all'intervento di Ingrao che badate bene è il racconto di Ingrao Longo aveva letto in anticipo e approvato questo eroga punto e la testimonianza
A fronte del gelo della nomenclatura
Ci fu invece l'ovazione dei delegati e ci fu immediatamente dopo Ingrao mi dice salendo in macchina e tornando a casa sapevo quello che mi aspettava
Poche ore dopo ci fu la riunione con la quale la commissione chiese addirittura l'espulsione di Ingrao dalla segreteria nazionale del parti Macaluso
Ma io vorrei cominciare col dire che
Discutere di Pietro Ingrao significa appunto
Fare anzitutto una riflessione sul partito comunista e così è stato il Partito comunista
Perché indubbiamente Luís è stato uno dei protagonisti
Nel senso raccolto da da Alfredo Reichlin cioè fa parte di quella generazione venuta negli anni del fascismo
Alle partite o comunista
Sull'onda di una di una battaglia che già iniziava contro il fascismo
E ed era è una generazione di intellettuali crociani di intellettuali
Che avevano una cultura che non era certamente una cultura Massi
Sta
Quindi la l'incontro col Partito comunista anche a Roma dove c'era un forte nucleo anche di operai comunisti
Gli operai edili gli operai tipografi conosciuti
Molti di questi operai uno sì il segretario della Camera del lavoro
Di Roma Masserini
Fu con le il Partito comunista
Diede la possibilità a questi giovani
Di combattere
Perché la l'organizzazione comunista era quella
Presente attiva negli anni trenta negli anni negli anni quaranta
E questi giovani e via via
Maturarono dei convincimenti
Che li legarono strettamente sia alla battaglia antifascista sia anche alla battaglia
Internazionalista ha una visione del mondo
A cui ci ha abituato e ci abitua va il il Partito Comunista
Ora per rispondere alla
Alla domanda che pone caldo
Io dico questo dico che il Partito comunista nel cinquantasei
Non poteva fare che quello che ha fatto io non sono d'accordo
Con Pietro Ingrao su questo su questo punto anch'con il grado di oggi si
Che ha non poteva fare quel diversamente di quello che che ha che a far
Perché il Partito comunista era nato dalla Rivoluzione d'ottobre era nato nel ventuno c'era stata la cessione alla scissione era stata fatta
E su sulla base della Rivoluzione d'ottobre dell'adesione alla Rivoluzione d'ottobre è quel partito era poi dopo il fascismo
Cresciuto dentro l'Internazionale comunista e comunque quadro
Era
Venuto fuori sia nelle galere sia nelle nella clandestinità sia nel nella stessa Unione Sovietica come un quadro
Che forgiato darli dall'Internazionale dall'internazionale comunista
Nel mille novecentocinquantasei
Pietro Ingrao erano
Era entrato nella direzione del partito come direttore dell'Unità
Ma la direzione del partito Chuck ricordiamo i nomi
Erano tutti compagnie che avevano quello stupore nessuno aveva fatto l'esperienza italiana diciamo così erano tutti i compagni che erano stati o in carcere o erano stati ne
E a
All'estero erano stati compagni che erano erano compagni che avevano vissuto tutto in quella quella vincente
Ricordiamoci anche qual era stato il prestigio perché il parere dell'Unione Sovietica è come il Partito Comunista che avrebbe negli anni quaranta sull'onda anche della dell'Armata Rossa del del ruolo che ebbe l'Unione Sovietica nella nella lotta contro il fascismo cioè c'è stata c'è una storia
Dentro e dietro la la l'ascesa stessa del partito comunista che non poteva essere separato
Era un fatto di massa
E il ricordato che la
L'intervento secondo intervento sovietico quello di cui si parla
Giorgio amento ora venne qui a Genova
A fare il il sette novembre
E nel discorso che fece in poco ancora non c'era l'intervento imboccò l'intervento sovietico
Quindi non era solo tutto negli atti e l'assenso quindi non avevano Ingrao avevano tutti avevamo tutti perché pensavamo che lì che c'era un
Una controrivoluzione
E c'era il terrore bianco
C'era una una situazione internazionale quello che ricordava anche anche legno poi con l'occupazione
Di di su e giù c'era una tensione forte e un cedimento
Poteva sembrare punto un cedimento a un a un attacco che veniva mosso in quel periodo ora non c'è dubbio
Che Sensi prescinde da quella realtà
A mente fredda nel nelle due mila
E quattro
Si dice quella scelta fu giusto se facevamo nato certa forza avremmo potuto fare l'unità sì non c'è dubbio astrattamente e così se però almeno mi si pone la domanda se che in quel momento in quel periodo
Quello che fece il Partito socialista lo poteva fare il partito comunista io dico no
Perché il partito socialista aveva un'altra storia aveva altri quadri
E avevate Pietro Nenni e non era non aveva la storia di di Palmiro Togliatti Riccardo Lombardi e non aveva la storica Di Pietro Secchia odi Scoccimarro era una storia completamente diverso
Quel partito in quegli anni no
Non poteva fare una scelta diverso
Perché asprimento una un un discorso che astrattamente età giusto che ne avesse fatto perché la sto era un portato di quella storica più ci era un portato di quella di quella di quel vasto
Quindi io ritengo che
Semmai questa è la mia opinione
L'ho anche scritto ripetutamente che semmai la un passo più forte
La poteva fare la generazione di Berlinguer che era fece stante questa mia quella di RAI elementi Napolitano di tutti in grado di giù quel gruppo di compagni
Il quale avevano venivano da un'altra storia avevano maturato loro pure sento avendo e succhiato il latte di quella generazione aveva però
Un altro un un altra storia dietro le spalle non potevo fare dopo il Sessantotto dopo la vincente cecoslovacca non è una questione allora indiscutibile
Se
Sato bene
Trascinare fino fino alle Allotta all'ultimo strappo di Berlinguer e del dell'ottantuno è poi affare diciamo così il mutamento nell'ottantanove quanto ci fu
La il crollò il muro il muro di Berlino
E tuttavia badate
Dobbiamo sapere
Che anche per responsabilità certo il gruppo dirigente c'era su questa vicenda del rapporto con l'Unione Sovietica un orientamento di massima
Di massa di cui non bisogna Camassa del partito degli scritti
Perché anche i mutamenti che ci sono stati le rotture gli strappi berlingueriani anche quelli di Longu sono stati vissuti
Con una forte battaglia politica io ne ho un'esperienza qui Angela
Io sono venuto due volte cileno
Uno dopo il Sessantotto
A fare un'Assemblea
All'assalto
Sul documento dell'ufficio politico del partito e della direzione del partito di condanna delle dell'invasione di Praga
L'ordine del giorno fu respinto la la stragrande maggioranza
Degli operai delle di dell'Ansaldo
Prepara i comunisti danzando non furono d'accordo
Io poi andai a Palermo lo fece la stessa cosa al cantiere navale risultato fu uguale a quello odierno al Santo
E ancora nel mille novecento e ottantuno badante qui a Genova
Sulla vicenda polacca quanto ci fu lo sciopero
Per la CGIL per le fa per i fatti i polacchi i portuali genovesi non scioperare contro
Io mi ricordo che sono venuto qui a Genova
A fare una riunione del comitato federale con i portuali
Segretario della del delle dei portuale comunista era il compagno Carrubbelle chi
E partecipava alla alla riunione lui parlo e disse che mai non perché là non c'entra niente l'universo e la Polonia la cosa noi non possiamo fare cose
Che vogliono che fanno piacere ai paddock
Ogni cedimento veniva considerato un elemento incasso incastonato nella nel rene nella lotta di classe io l'indomani scrisse un editoriale sull'Unità
Col titolo il compagno Carrubbelle non vuole scioperare
Non ricordo benissimo di queste eccetera
Bisogna tenere conto che dovrebbe che la la cessata una battaglia politica il il e mutamento perché se qualcuno pensa che appunto che addirittura nel cinquantasei si poteva fare qualcosa
Di di De di traumatico non sarebbe rimasto nemmeno le ceneri del Partito comunista e questa è la mia opinione perché sarebbe frantumato il partito il Partito Comunista questa e e
Quindi io ritengo che ecco nonostante questo io penso che la battaglia politica
Per arrivare più inutili più in tempo e non alle sul Poggio
Diciotto legge le le
Disastro di di dell'Unione Sovietica l'implosione dell'Unione Sovietica a una scelta più netta noi l'avremmo dovuto fare noi non quella generazione la generazione di Togliatti ed un'altra generazione questo io
Criticamente questo invece io
L'avverto morto un'altra questione tanto che ne ha parlato
Anche il compagno RAI che lede e riguarda la questione dell'undicesimo congresso
Io voglio dire a a
Agli Aldo che la discussione
Sulla
Sul centro sinistra non comincia a l'undicesimo congresso
La discussione nelle partito sullo sullo il centro sinistra comincia negli anni sessanta quanto si pone il problema
Ci sono sei ci furono con riunioni della direzione ci furono nove unione
Del comitato centrale del partito
In cui si manifesta l'opposizione posizione diverso
Nettamente diverso
In cui c'è da una parte di del partito chiara era fra questi ma non era solo
Quali sostenevano che il centro sinistra
E c'era una diciamo così nono non era stato valutato bene da parte del partito in parte era vero che cosa era lo sviluppo del capitalismo in quel momento
E come il centro sinistra poteva essere funzionale allo sviluppo quello che fu chiamato del neocapitalismo e quindi di un processo di modernizzazione senza sviluppo di una modernizzazione senza riforme come si leggeva allora e di una
La preoccupazione di inglobare come si diceva la la classe operaia dentro il sistema
è la cioè un'altra parte invece per esempio Amendola non è esatto
Che come s'è detto qui che era morbido nei confronti del centrosinistra non era problema di durezza e di e di morbidezza
Amendola io ricordo discussione che ha avute anche con lui
Amendola non credeva che il centrosinistra si francese
Perché lui non capiva la democrazia cristiana e l'utile riteneva che la democrazia cristiana non era in grado di fare il centrosinistra
Che non l'avrebbe fatto che non sarebbe arrivato a fare un governo organico di un centro di centro sinistra
E invece la perché non non capì bene le fa parte né Fanfani nel mondo il quale invece avevano un
Un un disegno che era quello appunto
Di di vitali di di una democrazia cristiana che guidava i processi di trasformazione di mutamento della società ma anche della
Della della politica è lì che noi di un partito socialista che aveva l'esigenza
Di esprimersi a a livello di governo anche sul terreno delle riforme rispetto a un ritardo del Partito comunista sulla questione della politica internazionale
Quindi un dibattito ci fu
E molto anche astro nelle in alcuni momenti sia nella di
Missione sia nel nella nel nel comitato centrale del partito
Tom Vietti ebbe una posizione diversa rispetto a quella denigrare oggi tornerà Rossanda di di di Franco Rodano c'è una un articolo di Franco Rodano su questa questione su Rinascita è una replica di Togliatti
A Franco Rodano proprio sulle su su Rinascita che esemplare da questo punto di vista
Cioè Togliatti invece era su un'opinione su una posizione diversa sia da di cui da quella di di amendolea sia da quella di
Rincarano
Dell'Anno Santo e gli altri compagni Bruni disse noi dobbiamo accettare la scritta loro propongono PdL centrosinistra eccome nuova politica per le riforme
Noi dobbiamo accettare la sfida
Dire pregiudizialmente che questa è una manovra mi disse
Del capitalismo e quindi va respinta senza
Senza andare al confronto un errore pensare che la il centrosinistra automaticamente sposterà
La DIC la farà le riforme è un altro errore lui disse la lotta politica però col centro sinistra sarà una lotta politica a un nuovo un livello a un livello più alto questo
E e quindi ci fu una discussione una lotta una discussione politica anche molto molto forte che ebbe poi una refluenza
Nell'undicesimo congresso
Il cui valore essenziale anch'io sono d'accordo con con su questo punto vorrà anche nel mio
Fu quello più più che sui contenuti che pure ci furono una differenziazione de contenuti non c'è dubbio sia sulla valutazione del centrosinistra sia sulle sul capitalismo eccetera su giudizio sul capitalismo però il nodo il nodo era se a quel punto il bisognava mettere in discussione un documento ricorda
Il modo d'essere
E Ingrao l'opposto
E a mio avviso la risposta via derivata dalla maggioranza fu sbagliata
Fu sbagliata non perché come
Ricorda forse male Ingrao
Fu posto il problema della sua non pare espulsione esclusione dalla direzione del partito
Fu possa sua esclusione
Da Alberto l'ufficio politico
E io ricordo benissimo questo non raccontato bugie quanto ancora Longo era vivo
Che nata a Berlinguer e io che facevamo l'ufficio di segreteria del partito perché gli allora ero responsabile dell'organizzazione del partito siamo andati in casa di Longo
Apporre la questione perché
è trova facili
Carta
Novelli cedere ritenevano che gravo dovesse restare nella direzione del partito ma hanno nell'ufficio pubbliche
E Longo concordo con noi che invece questa questione non si dovesse opporre in quei termine Longo fu decisivo deciso e decisivo nelle
Nella nel delinea della la questione nei termini
E io credo che quella fu una risposta saggia ma ecco appunto Ingrao nelle libro sesso poi ricorda
è che l'UDC contro Abyss
In questa questione
Lui si contra disse si contraddice quando si oppose alla questione del Manifesto la radiazione del Manifesto
Perché
Nelle dibattito sulla Manerba di azione del Manifesto
Il discorso più organico più ampio e tu fai
Che chiedeva la radiazione del del dei compagni è la è una una critica ma durissima fu quello chi Pietro Ingrao
Quale e dietro il subbuglio del resto non mi pare che non ricorda
Lui disse che dice Lophura delle decisione più amare più sbagliate presi dalla sua vita perché lui che aveva alzato la bandiera ingiustamente al dodicesimo Congresso
Della possibilità che nel partito comunista
Si fossero
Anime diverse che chiedano Marche potessero esprimersi apertamente
E lui non solo voto ma parlo e parlò lungamente se voi prendete il libretto in cui ha raccolto il dibattito del Comitato centrale sulla radiazione
Dedico bagni del Manifesto il discorso più ampio è più argomentato e più duro è proprio quello di Pietro Di Pietro iniziale
Perché perché era che veniva onde per opportunismo perché se c'è una persona che non è opportunista è stata sempre più critica
La sua onestà e la sua limpidezza da questo punto di vista è totale
Nel racconto che fa come lascio la presidenza della Camera appunto per il coerenza all'utilizzo di una scelta di una scelta politica e e tutta perfetto è tutta vera
Quindi perché invece perché perché resisteva una è in crisi esisteva anche lui una cultura un modo d'essere
Una preoccupazione una paura
Che questa che Scilipoti si potesse Antara assoluzione in cui l'unità del partito potesse essere messa i libri in discussione potessero essere messa in in pericolo
Quindi
Via via c'è stato quindi un
Una diciamo così
Un è un modo di pensare un modo d'essere comunista di e Di Pietro in generale ed è adesso e concludo
è presto e diciamo le cose come stanno dalle cose che lui dice anche altro Lario preso dalla e tutte le sue dichiarazioni
Beh perché lui
Nell'ottantanove non fa la spola
Una sorta fatta male Gianfranco e da questo punto di vista aggio
Non preparata culturale dove vivono una impostazione culturale povera con una senza una un un dibattito reale forte
Del resto racconta perfetto è vero che RAI che venne Bassolino andarono all'aeroporto a pigliarlo
Per comunicarle elemento impensabile che a un uomo comincia debba apprendere in questa in questo modo la la che si fa una svolta mentre in Hispania tornarci dj già avvenuto il fatto
Quindi che le la la l'operazione sia stata contorta
Nel modo in cui è stata condotta è vera ma
Ecco il punto poi
Appunto perché
RAI che li né altri compagni che con lui avevano condiviso una politica da da per tre trent'anni o quaranta non mi ricordo quanti comunque in tanti anni
Non non non lo seguirono
E perché Pietro Ingrao
La questione che pose
Fu quella dell'identità comunista
E non lo dice ancora
ICI se non c'è il Partito Comunista io che cosa ci sto a fare
Ora e eccetto noi abbiamo messo in discussione
Proprio il problema dell'identità comunista
E cioè un ripensamento critico della nostra storia
Ed è curioso che lui dice nel cinquantasei noi dovevamo fare L'Unità con i socialisti
Dovevamo quindi separarci dall'Unione Sovietica e quindi dovevamo fare è chiaro un partito
Che
Somigliava non e non ritengo che somigliava ai partiti socialisti europei
Del resto lui lo riprende anche ora questa questione
Cioè che la sinistra italiana portare
Per avere uno sbocco tutta la sua lotta alla sua le sue battaglie
Doveva stare nella grande famiglia del socialismo dal socialismo europeo con una sua storia con una sua
Particolarità anche del resto perché così è perché la socialdemocrazia tedesca non è stata mai uguale a quella al laburismo ingresso al socialismo francese quindi non
Non è questo il punto il punto e
Se d'identità comunista viene messa in discussione o no
E nell'ottantanove questo fu il punto non è un tanto solo il nome
Ma punto qualcosa di più del nome
Che non era l'abiura della nostra storia
Non era l'abiura della nostra storia
Perché la nostra storia gli in Italia è stata una la storia di un grande partito che si è battuto Perla libertà per la democrazia per il rinnovamento del Paese forniti i limiti che noi sappiamo di non avere sciolto
Però è un partito io su questo ho insisto è un partito che e ha
Allora è stato un grande fattore di progresso e di sviluppo dell'Italia è un partito
Che è servito all'Italia al paese non è un partito che è servito a un gruppo no il Partito comunista
Dalla svolta di Salerno alla alla costituzione a quello che fece negli anni anche negli anni settanta e io su questo
è troppo lungo non vi sono troppo lungo non sono d'accordo con Ingrao sulla questione
Sulla scelta di Berlinguer nel settantasei io penso
Che la
Nelle se noi avessimo avuto uomini come Pietro
Nel nell'ottantanove con la sua autorità ma non solo con la sua quella solo quella di Natta quella di di di di Pajetta e quella di altri avremmo potuto fare una svolta diverso
Avremmo potuto portare tutto il patrimonio
Il patrimonio di questo partito verso un approdo che poi invece la debolezza
Ah debolezza di quella segreta direzione politica non non fu in grado di fare chiacchierando sul superamento delle due storie delle due tradizione invece di portare
Con chiarezza il partito su uno su un su un approdo molto netto è molto chiaro
Essa questa è la secondo me la riflessione critica che dovrebbe fare perché poi la discussione sulla non violenza alla discussione su tutto si può fare
Perché e Pietro Ingrao spesso in questo testo se lo leggermente in cui ripetutamente dice
Che la frantumazione
Luthor chiama il vizio assunto dalla frantumazione è la rubrica è stata la rovina e sono d'accordo con lui
E Lugli doveva darci il proprio nel momento cominciare
Nel momento cruciale doveva darci forse non per forzata la sua opinione che sono libere le ha espresse quello che pensava com'era
Antenata come Pajetta come altri tome Tortorella come altri compagni quali però ecco quelli che restarono nei partiti toh anche con un dissenso noi avremmo potuto ripeto avere oggi forse una situazione diversa di quella carrello che purtroppo
Non abbiamo non abbiamo avuto grazie
Devo dire che siamo siamo fortunati a vedere diciamo il privilegio di ascoltare non solo
Da parte di dati e di Macaluso oggi ricostruzione storica senza la quale il possibile poi capire la vicenda politica italiana ma anche diciamo a ritrovare elementi veri di passione politica
Dunque vorrei dire accorsi se ci lega
Il sessantasei alla domanda che ha posto l'acne alla quale Macaluso dato una risposta importante secondo me cioè all'ottantanove il momento in cui Ingrao lascia la sua famiglia
E la lascia anche sentendo né non solo una distanza di di natura politica lo definisce la scelta dei DS una scelta nasce nell'ottanta sì sì lo so l'ha lasciato ebbene dopo però insomma matura lì
E anzi lo dice io resisto fino a quando mi rendo conto che poi questa battaglia all'interno non non ha più senso non ha più spazio c'è una questione politica che è la questione che lui definisce i DS sostanzialmente un partito più di centro ma c'è anche una questione di lessico lui sostanzialmente dice che non non parlano più la stessa lingua nel nel partito corsi qui siamo
Qui torbido punto
Che
Intanto devo confessare subito una cosa perché si è chiaro tutto quello che dico
Che io confondo completamente la mia vita
Con quella di Pietro Ingrao
Ingrao compie novant'anni
Io settantacinque però in quei in quell'epoca le cose erano
Consideravo Alfredo vecchio importante
Quando mi chiamò L'Unità e adesso il quando lui ha ricordato che ci aveva trent'anni
Insomma quell'epoca era tutto
Più complesso dal punto di vista generazionale
Per me la storia si confonde ma dico si confonde con quella di Pietro con tutto il rispetto la mia è solo la storia
Di un cronista
Di questa epoca di quell'epoca
Però perché
E dai quegli anni dagli anni Cinquanta in avanti
Ogni cosa che ho fatto
Ogni cosa che pensavo cercavo di fare uno ogni scelta che dovevo fare la persona cui mi son sempre rivolto
Era Pietro
E quindi posso adesso dire alcune cose testimoniarne alcune ma io vedo una straordinaria
E lo so che forse su questo non tutti saremo d'accordo
Lingua verità
Nella vita di Pietro
Non lo faccio perché sennò dovrei
Non fa
Rinnegare me stesso
Ma perché io non riesco
E qui le parole appassionate di era di Alfredo Reichlin
Sarebbe piaciuto che l'avessero ascoltate i giovani oppure un'Assemblea di Rifondazione che adesso si agita
Sul tante cose senza trovare il nocciolo del problema
Perché vedete Pietro Ingrao
Alcune cose le ha dette la testimoniate è solo che tutta la sua vita e la storia che si fa
E molto strumentale sia più sono mi piace molto mi è piaciuto il libro di caldo anzi lo consiglio lo consiglierò molto perché è molto semplice
Per alcune cose servono per lo meno ad invogliare il giovane che lo legge oggi
A riscoprire a ripensare
E forse chissà
Nelle memorie che Pietro sta scrivendo
E poi queste giovani generazioni potranno trovare
Elementi di riflessione più completa
Ma questo libro stimola perché butta lì tre quattro cose il poeta il giornalista
E quindi ci aiuta
Però
Ci vorrebbe la riflessione accompagnata adesso dei discorsi che avete sentito di Alfredo e di Emanuele
Che pure sono diversi
Quello che cerco di dire io siamo diversi
Eppure c'è qualcosa di straordinario
Se l'avete ascoltato bene
Qualcosa di straordinario che ci porta insieme
Che la storia del nostro Partito Comunista Italiano
Certo ci differenziamo probabilmente nel giudizio con Emanuele nel giudizio dell'ottantanove non lo so poi forse
Io penso che l'ottantanove sia stata una delle sciagure
Quella compiuta
Dal gruppo dirigente in quel momento da Occhetto
Così come è stata condotta come è stata organizzata come è stata pensata l'abiura del nome poteva servire non servirà assolutamente a niente
A niente
Se non asfaltare
Ben altro è il ragionamento che dovremmo fare che Pietro tenta di fare che ha fatto e che c'è un accenno anche qui
Cinquantasei ma cinquantasei guardate bene
Per capirlo bene sarà sempre guardarci quello che ha detto adesso al freddo
E capire bene cos'eravamo
Innanzitutto il nostro
Era un partito completamente diverso
Da tutta l'Internazionale comunista su questo non c'è dubbio
Non mi dilungo perché l'ha detto è molto meglio Alfredo nostra origine gramsciana è un'altra cosa ma io vi dico la testimonianza
Concreta di quello che eravamo
E perché Ingrao era ed è stato ed è per fortuna ancora
Forse la punta
Di una cosa che era collettiva
Ma io ricordo quando nel mille novecentoquarantaquattro Aldo Natoli
Molti adesso non sanno più neanche i chi è Aldo Natoli
Ci convinse hanno i ragazzini
Che eravamo più avventurosi
Che volevamo che Roma in sorgesse
Invece che accettare a Roma
La ritirata tedesca
E noi nel Flaminio Ponte Milvio una delle zone di Roma
Dove operavo
Diretto da un pitture
Che era
Anche questo nome che ormai nessuno ricorda più Saro Mirabella
Era un pittore
E poi c'era un vecchio compagno bordi chi sta
Che era l'uomo l'operaio ovvero di Ponte Milvio
I quali bene
Si divisero dopo il discorso di Togliatti
E la svolta
E noi ci buttammo
Ci piaceva di più bandi era rossa
Perché pensavamo bandiera rossa disse bisogna insorgere a Roma minare i ponti e farli saltare costringere i tedeschi
Allo scontro
In città
E sbanda mo'
Furono gli operai comunisti
Del CLN che ci impedirono di far saltare il ponte Duca d'Aosta se no avremmo ubicato qualcosa
è un altro mi blocco quando dovevamo far saltare
Il mausoleo di Mussolini
Al Foro Italico dicendomi cretino
Queste proprietà del popolo
Tu non puoi far saltare niente
Ma noi
Pensavamo d'essere nel giusto e allora venne con una modestia infinita
Appena Roma fu liberata
A parlare con noi Aldo Natoli e Carlo Salinari
Per convincerci
Per spiegarci che cos'era il Partito comunista
E poi ciò affidarono in quella zona praticamente noi te rientrammo disciplinatamente ci
Affidarono
Dibattere
Quelli bravissimi che c'è si erano molti apposti a noi quelli del vecchio partito comunista d'Italia
Perché dovevamo fare il partito nuovo
E lì dopo poco conosci
Conobbi
Pietro
Era molto giovane era arrivato da poco a Roma
Ma il vero rapporto e questo lo dico tanto breve spiegarci una situazione e il mille novecentocinquantasei lì diventa l'aveva scoperta e il vero problema
Con Ingrao
Del cinquantasei
Non solo ecco un po'diverso da come sembra perché Ingrao era schierato
Tanto vero
Che ci mandò alcune a fare riunioni con Vespignani con Elio Petri
Che erano della mia sezione
Di partito per convincere per spiegare la il gruppo di intellettuali che è un uscirono con un documento
E ciò questo ricordo preciso di Ingrao che ci dice dobbiamo fare questa azione guai se questi li perdiamo questi compagni
Nello stesso tempo Ingrao che scrive quell'articolo pochi mesi dopo
Al comitato centrale della Federazione giovanile comunista
In un intervento che io ancora che è stupendo
Lui si schierò contro
Coloro che volevo una politica dura
Contro quelli che avevano dei deciso
E nel partito ce n'erano molti io dico litiga e allora con il compagno Giancarlo Pajetta e poi siamo diventati amici per la pelle ma
Che dissero che il giornale dei giovani comunisti doveva essere buttato via perché facemmo un numero zero nel cinquantasei nel quale si ci schieriamo
Ma in modo molto critico
Sottolineando certo che l'attacco che ha ricordato Alfredo al suo ex
Spaccare accentuava la guerra fredda e quindi eravamo costretti a spiegarci ma dice non facemmo l'editoriale
Il nostro cuore diviso
Perché non eravamo di rapporto con i giovani del circolo Petrescu
Che era un i rivoluzionari quelli che fecero assalto alla radio di Budapest
In grado venne al comitato centrale fra queste due ali che si scontravano
Quella che diceva che non solo era giusto
L'intervento ma bisognava andare durissimi contro quelli che erano rimasti critici o si erano opposti e pesce uno stupendo discorso
Sul compito della giovani comunisti
E ci disse andate a Parigi
Andati in Germania prende dei contatti con i compagni socialdemocratici tedeschi francesi
Dovete fare un salto in avanti perché l'Europa che fece un discorso di uno straordinario io spero adesso di di tirar fuori e di ripubblicare
Discorso straordinario su quello che doveva essere l'Europa nuova
Questo è il mille novecentocinquantasei
Un mese dopo
Il famoso articolo
Su al di al di qua della della da una parte della barricata
Ho avuto citare questo perché Ingrao io scopro una straordinaria intuizioni
Delle corse
La sua difesa nostra coincideva poi con quella di Togliatti perché lui
Di nuova generazione Luigi Consiglio
A me Tutino a Luciana Castellina
Di andare
Da Togliatti
Perché i compagni Amendola e Pajetta avevano deciso che il giornale non do amo fatte il numero zero ma poi basta il giornale non si doveva fare perché avevamo le idee confuso
Che Togliatti
Che ci ricevette
CIN ci tocca
Ad andare avanti non preoccupatevi
Ci disse
Andate avanti perché
Il vostro lavoro è utile
Queste cose dette oggi sembrano così
A me servono per ragionare su una continuità che non è continuismo per forza
Ma per spiegarmi perché
Il Partito comunista
Si chiamava Partito Comunista
Riuscì a vere e perfino il trentaquattro per cento dei voti
Perché questa sua in questo c'è la straordinaria Di Pietro gli intuizioni anche oggi ci arrivo subito
Era radicato profondamente
Nella società nel modo di pensare delle persone
Vedete
Può sembrare strano che io oggi
Dico che Pietro Ingrao
Quando ci parla della non violenza
Le sue posizioni pacifiste
Che qualcuno qua pensato di che era una grande svolta che era un colpo qualcuno addirittura se ne è appropriato
Lo lo è da tempo che stava maturando questo questo discorso
Quando ne parlammo una volta rileggendo insieme
Uno storico discorso di Togliatti a Bergamo
Sull'Unità fra cattolici e comunisti e dove sul tema della violenza Togliatti spiegava una cosa molto importante
Come in questa epoca storica
La
Presa la violenza
è solo
Dalla parte di chi vuole la distruzione del butoh Tressa degli altri oppure è una vittoria degli altri
Ingrao approfondì molto questa lavoro molto per tutti quegli anni su quel tracciato
E oggi la sua posizione
Che è stata scelta da molti di voi come una posizione nessuno di noi nasce gandhiano
Anzi
è il contrario
Ma perché oggi
Grandi forze
Si ritrovano su questo terreno nel popolo della pace
E perché vi è una comprensione
Della storia e di quello che e può rappresentare la violenza nel mondo globalizzato di oggi
Vede io trovo in in può darsi che semplifico
Ma in Ingrao anche negli incitamenti dati in queste ore
Proprio in queste ore
Pochi giorni fa ci ha mandato quattro righe perché le pubbliche assicuro sul giornale che faccio in questo momento in prima pagina
Sulla questione della necessità
Della condanna del terrorismo con estrema efficacia e forza battendo
Tutte le posizioni
Che ci sono ville bruttezza di non comprensione oppure di sci così
Di cedimento
Su questo problema
Io
Potrebbe sterminare una cosa sul Pietro
Che è quella che poi lui qui del libro tutte vittime molte pagine
Quella di Pietro giornalista
E ancora l'altro giorno spiegando che cosa dobbiamo fare se mantenere il giornale così come lo facciamo adesso liberazione
O andare avanti il passaggio ad altri compagni e così via
E abbiamo un po'ragionato sulle cose che ci sono qui nel libro
Quelle che riguardano
Il modo di fare un giornale
è un giornale che si può definire ancora oggi
Senza denti nessun bisogno di cambiare dizione comunista
Errore di e quel discorso straordinario che è quello del di che cosa è stato il il giornalismo comuniste
In questa Italia straordinario dove sto partito comunista
Era riuscito a fare una cosa che nessuno
Al mondo avevano fatto
Perché l'unità di Alfredo Reichlin
Trentenne
Era un grande giornale popolare
E le indicazioni che qui nel libro sono molto belle che Ingrao ricorda le indicazioni quando lui doveva fare il giornale L'incontro contro gli atti e questa testardaggine di Togliatti sulla cronaca il fatto che bisogna dare lo spettacolo la cronaca anche la cronaca nera quant'era importante io ricordo perché ciò alcuni biglietti deliziosi dico gli atti in questo in questo senso quando facevo il capocronista
Perché il direttore neanche lo sapete perché al freddo che Togliatti ci mandava a volte delle osservazioni sulla cronaca di Roma
Per dire che su un certo fatto di mira
Avevamo bucato
Tutto rispetto ai quotidiani cosiddetti borghesi
E Ingrao in questo è stato straordinario per me come giornalista
Io ricordo la mia esperienza
Quella più importante forse della mia vita che è stata quella del Periodo
Della direzione del TG tre
Certamente non potevo chiedere consigli mia Occhetto né a nessun altro dico
Qualche volta mi sia l'unico che poi non contava quindi non mi chiedeva né assunzioni né di recuperare questo o quell'altro di fare come diciamo noi in questa o quella market
E la Pietro Ingrao
Che ci dava dei consigli e mi dava dei consigli straordinari
Invece sull'uso delle immagini
Perché l'unica aveva fatto dall'inizio della sua vita
La passione per il cinema ma l'ha mantenuto era uno degli uomini è uno degli uomini
E questo non c'è il nessun ricordo su che ha capito meglio la televisione
Caro ha saputo apprezzare per esempio il palinsesto
Cioè il fatto che tutti i giorni nella Rete tre vi era quel tipo di appuntamento alla quale alla quale il telespettatore si appassionava si legava e partecipa
It questo vedete questa figura straordinaria di questo uomo che ha attraversato questo secolo
E che più dispiace quasi stasera
Io mi sarebbe piaciuto che le cose dette sia dal freddo che ed Emanuele fossero state ascoltate per esempio da da tanti giovani teatranti compagnia che oggi circolano sia Rovello hanno e così via
Perché Traverso queste cose che ad vede già sentito fino adesso sui Pietro beh si può capire la storia e quello che anche quello che è accaduto e accade in questo Paese
Forse in certi dibattiti che in altre sale si stanno facendo doveva questa lontananza terribile tra alla politica immediata
La soluzione Prodi e così via
E questa storia abbia un una separatezza
Ma questo mi porta a concludere su una cosa che mi interessa molto
Che in questo diversa un po'da quello che dice Macaluso cioè perché Pietro Ingrao all'ora
Nell'ottantanove non è l'unica apparente Pietro non poteva prendere nulla perché già
La storia era andata in tutto altro modo nel gruppo dirigente
Tanto vero che vi è appunto il ricordo di Koeman prende la svolta
E la separatezza
Di questo gruppo che pensa di poter risolvere tutto un po'come si fa oggi
Con qualche trovate nella politica cambiamo il nome leviamo la falce e martello la mettiamo sotto mettiamo sopra quell'altra cosa e il problema è risolto
In realtà
Forse io non son convinto son convintissimo di quello ha detto Alfredo nel cinquantasei non sarebbe stato e la anche Emanuele non sarebbe stato possibile nulla eccetera il apriranno con comprensione quando alcuni anni prima
I famosi l'famoso periodo degli inizi io del craxismo
E lui che non
Tutto nostro operato non ha capito quello che stava avvenendo
C'è stato un ritardo non solo nella comprensione ma in quello che poteva essere
Accettando quella sfida
Dell'unità socialista
Che ero ancora una forza enorme Partito comunista che doveva allibiti
Sa per discutere e capire
Prima della degenerazione del craxismo
Forse anche
Un errore nel congresso socialista di Torino quando ci fu la scelta
Fra Craxi o o altri il capo delegazione era Giancarlo Pajetta per il partito
Fu fatta una scelta un po'affrettata non molto strumentale pensando che tanto poi noi eravamo così grandi e così forti
Di poter riassorbire tutto
Quello era il momento invece nel quale forse era arrivato lì punto del porre il problema dell'unità delle forze socialista
Bene
Dunque io vi proporrei ancora qualche minuto di attenzione per un rapidissimo secondo giro partendo poi dalla questione che mi sembra più attuale che poneva Ratchet né alla quale in parte Macaluso
Poi ci ritornerà magari ha risposto
E la questione che cosa significa l'assenza oggi di Ingrao
Nei Democratici dissi
Vorrei partire proprio dalla
Sarò brevissimo perché vorrei che restasse qui in questo dibattito quattro gatti come siamo ma insomma per quello che valgono questi dibattiti
Quella che una spiegazione più chiara di quella che è la mia posizione è anche il mio
Che non è
Né preoccupazione mio travaglio anche il mio
L'atteggiamento verso in grado
Perché e il problema ed è appunto questo
Quando noi consideriamo Pietro Ingrao un personaggio del come in gran parte e anche un personaggio del passato
E come tutti i personaggi del passato tributi cambiamo la discussione un'analisi del suo
E superato e gli riconosciamo i meriti l'opera svolta
E così eccellente che ha detto all'origine insomma
Oppure
Nel senso parlo politicamente antico di un di Homo che per però politicamente non ha più niente da dire quindi ne parliamo siccome ha avuto molto da dire nel passato
Ne parliamo come un grande personaggio del passato
Da questo punto di vista
Io non disprezzo tutto questo abbiamo detto anche con le giuste oggi abbiamo messo anche qualche punto fermo su alcuni punti
Ma io parlo di me
Il mio quesito fondamentale è un altro S invece Luigi nella misura in cui possibile non c'era c'ha quasi novant'anni
Prossimo anno se in una certa misura in grado per quello che ha significato per quello che è ha continuato a significare per le grandi masse italiane
Largamente
è un uomo che ci pone ancora un interrogativo
E cioè tecniche ha rotto in un modo così profondo col
E questo non lo possiamo considerare lo dobbiamo considerare soltanto un clamoroso errore e chi se ne frega i diciamo anche perché ha sbagliato
Oppure c'è dentro la sua il suo travaglio confuso secondo me anche in tale nella sua ricerca allora diciamo che è una cosa che nella sua ricerca qualche cosa che anni oggi una nuova attualità
Io questa è la questione
Che ho cercato di accennare certamente non non in modo chiaro
Perché perché certamente io la penso esattamente come Macaluso anch'io l'ho sempre dentro sentirò eseguita Tolui la svolta sarebbe stato tutta un'altra cosa ed era l'uomo
Ma era possibile tale certamente aveva tutti i titoli perché era l'uomo che da un pezzo l'utenza fra quello che poi è venuto fuori con il crollo delle regioni
Il suo distacco dal mondo comunista la sua critica delle cose
Il suo desiderio di fare di questo partito è uno strumento della lotta nazionale punto e basta che bel potesse ritornare stupefatto
E adesso non sto a ripercorrere le tappe della sua battaglia politica
Non mo'che si è posto i grandi problemi dell'anno vita tra l'altro che era già maturata negli anni Ottanta me la situazione italiana
Quando
Consentitemi di essere molto rapida quando con la morte di Berlinguer e la morte di Moro
Tutto sommato
La repubblica dei partiti della mite insomma e quindi pienamente il problema di come ricollocare un grande patrimonio
Eppure esisteva perché alla gente ce l'avevamo con noi con noi
So che
Una nuova strategia un qualche cosa che non fosse più
La filiazione dire
Il continuismo del comunismo italiano ma forse il grande partito della sinistra italiana
Che non è la socialdemocrazia che non c'è stata in Italia ma che sono problemi io pensavo lui era il più titolato per fare questo
Ma la questione allora ecco perché io ho sollevato la questione Max Weber
Ha ritenuto lui a un certo momento
Che
Non fosse più sufficiente la politica
Come etica della responsabilità
E che i problemi del mondo fossero diventati tali che noi avevamo bisogno di una nuova civilizzazione
Ecco
Cioè a ripensare i destini dell'uomo
Rimettere in ballo così le più grosse che non la questione
Di Craxi io di Rutelli io
E che noi
Avesse riservato a se stesso questo ruolo perché quella frase che lui dice quella detta anche me tante volte io non capisco questo quello che dico non lessi
Parlano una lingua che non capisco cioè la lingua della politica politicante
Lunedì lui ha bisogno di un'altra lingua una lingua dei valori
Una lingua nei listini una lingua del futuro
Una lingua del dove andiamo
A questo problema non è un problema del niente
Poi consideriamo queste le fantasie di un vecchio rinconglionito
E allora va bene banca li facciamo l'omaggio per tutto ciò che ha fatto fino a un certo punto dopodiché non ce ne occupiamo più
E allora facciamo un dibattito tutto il cinquantasei dovesse all'Ungheria verso me Prati incalza
Se il Libardo dev'essere solo su questo obbligatorie stesso Pietro Ingrao ma sembra essere subemendato la deve essere su queste cose
Io ho detto come mi schiero io sono per l'etica della responsabilità se no alla politica
Il mondo non non siccome altrimenti non si governa e altro che si sia la svolta non era necessario
Però oggi io penso che quello che sta avvenendo in mutamenti a cui noi assistiamo e finito l'occidentalis mo'del mondo
Noi non siamo più una risposta come come civiltà occidentale problemi del mondo questa ci dice il terrorismo
Allora voglio dire ma non sono i le dimensioni dei problemi sono questi
Naturalmente una discussione questo che non si può fare alla fine
Del del nostro dibattito ma io rendo omaggio Pietro Ingrao
Riconoscendogli nei limiti del possibile ripeto uno modi ottantanove quindi lui sa bene che le sue forze sono ormai minime
Come del resto è nostro ne siamo dei vecchi
Però che su io sento che questa questione sic
E che non si può risolvere questa questione dicendo riformismo riformismo riforme
Barroso
Partirei proprio da questa cosa ti ha detto Dario molto importante poteva addirittura guidare la svolta nel
Ma io penso di sì penso che
Lui insieme a insieme a un gruppo di di altri compagni che con e con lui avevano avuto un ruolo importante non solo nel partito mammella
E la vita politica italiana avrebbero certo dato marcia un segno allora ascolto a Rio
Ritengo che questa sia stata sì è stato un limite della della della molto serio di quello che ci offriamo ma
Io penso questo
Certo ora io sono dell'opinione
Che e vede Ingrao vanno discusse
Perché
Sono d'una persona
Che merita chiese siano discusse perché ha anche se ha
è vicino ai novant'anni io trovo che alcune diciamo così i modi di porrebbe in questione sono quelle che io mi sentivo dire se sessanta anni fa
Cioè lui ha un moto diciamo così un approccio alla politica
Un approccio alle alle alle vicende del paese che diverso riguarda picchiato inventariato ma io considero questo una ricchezza
Una ricchezza perché
La ricchezza
Il che fa Emma anche un modo di di vedere la politica diverso di quelle che perché altrimenti andiamo facciamo appunto delle piccole delle piccole Organizzazione non tanto determinante delle grandi delle grandi organizzazioni
Io dirò solo due cose la prima e quella per esempio lui come pone la la questione della violenza che è un problema attuare di grande attualità c'è dubbio
Tuttavia il modo come lo pone
In parte come la posso anche Bertinotti
Perché lui ricorda in questo libro
Il discorso che Ingrao fece nove corta lui stesso perché ti ha dato mi pare un testo del suo discorso
Che nel novanta fece alla Camera sull'intervento
Sulla prima guerra del Golfo
E lui oggi dice va be'quella appunto lui
Che punto giustamente che quella fu una
Una presa di posizione giusta
In senso pacifista punto
Ora io per esempio su questa questione io non sono d'accordo
Sono d'accordo perché
Io penso per esempio che nel novanta punto c'era stato sa Dabo scene che aveva invaso di Occupy
Cessato l'ombra che ha detto che bisognava ripristinare l'ordine internazionale
E quindi ci voleva un atto di violenza
A una violenza
Se non ci fosse stato l'intervento
Noi che cosa avremmo visto consumarsi una violenza era quella addirittura di biliare un Paese parlo senza la possibilità di una reazione
Cioè noi siamo di fronte a un ordine internazionale il punto molto diverso di quello di oggi la guerra preventiva tutta la mostruosità che abbiamo sentito oggi probe mese ci vuole o no
Un ordine internazionale una forza e un'autorità
Internazionale
Che partendo dall'esigenza di evitare la violenza di combattere la violenza
Però non accetti la violenza compiuta
Ritenendo la un fatto a cui non bisogna dare una risposta io non sono perché gemelli
C'è una violenza unilaterale subita una maggioranza e una tale su
Quindi comunque sono cento discorso che questione feci
Si pongono perché le cose che ha detto Alfredo cioè che il sono mutate una serie di questione nella nel mondo e nel rapporto coincidenti con l'altra
Parte del mondo e cioè in cui non c'è dubbio che diciamo una povertà una povertà
Di
Diedi analisi una povertà ADD pensieri una povertà anche umana io trovo nel modo di a
Di approcciarsi alla politica non c'è dubbio questo problema
Che e quindi da questo punto di vista in grave sempre uno che ci ci riporta questa questione però io concludo come l'altra posare onorevoli
Lui a un certo punto conclude il Consiglio una suo discorso lui dice
Come si riorganizza una forza politica di sinistra perché noi a questo punto diciamo siamo a questo potevamo nel novanta non siamo ancora poiché è molto meglio discutere potremo discutere una nottata in ragione per cui siamo a questo come si riorganizza una forza politica di sinistra
Lui dice
La risposta che ho cercato non sono riuscito a trovarla
Qui c'è sempre la grande onestà diciamo questo intellettuale sua
Ma ecco questo il punto può trovare la di lui oggi dobbiamo trovarla
E perché poi le risposte se non c'è un
Diciamo così di un un bel
Quel giorno di forza un rapporto più intenso con me con con la gente vuole dobbiamo cercarla dobbiamo cercarla perché
In un modo o in un altro
Stando in mezzo Luís ci stai in mezzo perché non è uno che è sempre anche se dice che gli piacerebbe la vita monastica s'è andato a fare Monaco ronde si evince che le piante ma non ci fa Monaco non solo perché dj io resto ateo e questo mi piace finalmente c'è qualcuno resta com'era perché in cui si vanno a ballare vedo conversione che sono armi terribili ma intendiamo
Ma non non ci va nemmeno in novembre io non retaggio l'aliquota no lui mezzo ancora perché
Ma scrive Franca sa biglietto tante cose dice però ecco io penso questi
Siccome lui dice due cose
Dice che c'è il vizio io assurdo delle
Delle diaspore
E c'è non è riuscito a parlare in sedici siamo in vigile un ingente una risposta che individualmente ognuno di noi e io penso nemmeno uno di questi sincopi parti
Che oggi ci sono of ho trovato se c'è un cioè non vi è uno sforzo di collettività perché le cose che dice in grado fa un quadro di che cosa è il PDS DS di come parla perfetto io lo ci metto la firma su quello che lui dice che va loro non ho un giudizio diverso di quello che all'UE però ecco
Basta questo o anche con questa realtà
Bisogna fare il conto e bisogna discutere
Per cercare per cercare quello che lui dice una strada si può pensare di giovare una strada prescindendo di quello che PDS con tutto quello che perfettamente quello che dice l'utero sottoscrive no io penso di no
Io penso di no a marcarsi
Nonostante i miei radicali dissensi sono sempre rimasto poi perché la ricerca di questa verità
Di questa nuova perché proprio bisogna trovare una io penso che bisogna farla in un guru incombono e non è possibile cercata da sole
Corsi affidò conclusione come direttore scova chiudere proprio con facilità
Spero che Ingrao ci stia ascoltando perché poi c'è pure la trasmissione quindi probabilmente Ingrao riuscirà a sentire quello che abbiamo detto
Mi associo innanzitutto
Alla Costa che dette dal freddo adesso
L'attualità straordinaria
Di Pietro Ingrao
Perché se no qui sembra quasi che abbiamo fatto una celebrazione in pochi
In questa sala
Per ricordare il novantenne no
Ottantanove aveva insomma è un vezzo che ci diamo se uno fa settantacinque l'altra dall'alto per Ciampi conti pari diamo col a marzo
Del del due mila e cinque sono novanta
Ma in grado
è attivo tutti i giorni
In grado e un uomo che tutti i giorni
Cerca di capire pure l'ultima sequestro abbiamo discusso nei particolari come facesse ancora il giornale
Cosa c'è di misterioso Co tralascio se non diamo
Forse adesso si era aperto il vero dibattito ma lui vuole
Ancora incidere nella politica
Ci dà dei consigli e degli aiuti è a chi risiede
E guardate quel gesto fatto col l'ex presidente della Repubblica Scalfaro non fu un episodio così di due vecchi signori che si arrabbiano e fanno la dichiarazione congiunta
Contro l'intervento dell'Italia in guerra richiamo all'articolo undici della Costituzione repubblicana no
è un gesto politico importante le sue posizioni oggi
Attualissime sulla nonviolenza e la pace
Dovrebbero essere riflettuto e da chi fa il dibattito stasera
Dai Rutelli ragionarci sopra
E qui c'è la piccola la diversità con Emanuele naturalmente
Non piccola che abbiamo un giudizio completamente diverso su quello che è avvenuto non a caso con Pietro siamo trovati in piena sintonia quando è cominciata la disgregazione della Jugoslavia
E insieme ragionammo su che cosa significava di tragico
Quella vicenda
Come è bravo cosa si apriva in quella storia
C'è un compagno che ha scritto un libro addirittura il mio Kosovo vorrei che questo compagno compagno D'Alema l'altra sera avesse visto una trasmissione televisiva che è riuscito arrivare persino in RAI
Reporter
Su che cosa è diventato il Kosovo dell'ONU amministrato e gestito dall'ONU
Che cos'è di violento
Dei non risolto
è no se noi che l'autore cos'è ribelle abbiamo paura come dice Giuliano Ferrara no
La non violenza è la scelta pacifista hanno un senso
In un mondo strano
Io l'altro giorno mi son permesso e su questo credo che Ingrao scriverà
Di richiamare ancora le sue posizioni sul disarmo che sembrano quasi un archivio storico
No io non faccio no non per Rifondazione questa è un'idea mia che il disarmo
Cioè il Paese il mondo dove c'è chi è autorizzato a dire le armi di distruzione di massa e chi non le deve avvenire e già il mondo sbagliato
Perché voi pensate ai cittadini del resto del mondo di quelli non nucleari parte noi che siamo un po'così
Al seguito del carro
Che cosa pensano di questo mondo
Nel quale paesi non c'entra la democrazia perché il Pakistan non è certo un esempio di democrazia
Ha diritto ad avere le armi termonucleari e così via ed altri no
E perché dove sta scritto
E allora questo ONU se vuol cambiare
E deve cambiare sul serio e non solo perché entra quello o quell'altro paese nel Consiglio di sicurezza se non c'è ha senso alcuno
E allora l'attualità di certi discorsi che non sono
Di rissa
E quando Ingrao si interroga e dice che lui non sa delle risposte compiute
Su che cosa deve fare la sinistra ma intanto deve fare la sinistra
E deve cercare di capire
Quali sono i fatti del mondo di oggi
Se tutti corrono
Verso un centro stranissimo ipotetico di cui non si capisce bene dove si è dove per fare che
Solo per vincere come era quella stupenda come definizione di Achille Occhetto la gioiosa macchina da guerra e poi vinse Berlusconi
Recco non faccio propagandano l'attacco però dico che queste cose bisogna ragionare sennò davvero parliamo de Ingrao soltanto come fosse un archivio della storia
In grado ha operato nella storia di questo periodo e ha dato dei segnali molto importanti
E allora Emanuele e ragioniamo
Metti perché
La sinistra oggi non ha una capacità di ragionamento su queste posizioni su queste idee per vedere per confrontarci che cosa deve cosa serve qual è il partito che serve oggi in questo Paese
No
Alfredo mi suggerisce come battuta polemica Rifondazione no non lo so
Non so neanche se quello che che sta venendo da noi ci porta su una strada certamente Ingrao lo sta osservando con grandissimo interesse
Da pure dei consigli in questa direzione
Cioè noi dobbiamo saper lavorare sull'ipotesi di un mondo che è completamente cambiato e dove la sinistra può vincere soltanto secco capisce e comprende i problemi di questo mondo
Se non ci affidiamo
Entrò di questi
Chiamo così di risolve
Beh mi nostri no
No io dico che anche Alfredo ora
Possegga detto c'era otto ad bisogna prendere d'
L'otto per
Ma la questione che pone Ingrao e come oggi ci si
Essere di sinistra che cosa bisogna fare
Fondo in questa epoca storica avendo
Credo che su questo ci ritroviamo tutti
Che assicura
Io ricordo che ho finito quando
Noi Comunisti italiani
Contava molto
Molto
Cong
Toh ci si ascoltava
Adesso
Con tutto il rispetto
Con tutto il
Io credo che la sinistra non abbia una così grande a sinistra ed
Un così grande interesse nel resto dell'Europa
Do alcune cose strane
Io richiamerei l'attenzione sia di Macaluso che dirà
Germania soprattutto in queste in questo periodo c'è qualcosa naturalmente che può passare a
Ma c'è qualcosa di
Grande Comunicazione
Grazie Latrech
Allora
Con voi