"Il futuro dell'Italia nella nuova Europa" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso il Palasport, Sala Enrico Berlinguer, Area Fiera del Mare)

Grazie
Vi ringrazio di questa partecipazione
Saluto anche i telespettatori questo sono collegati con noi
Credo che
La qualità dei nostri ospiti
Molti quanto
Abbiamo con noi
Un italiano come dire formato export non ce ne sono tanti di quelli che hanno dato lustro al Paese il professor Mario Monti commissario europeo uscente alla concorrenza che invitò
Conosceva
Grazie
è un leader politico uno dei pochi che ha scelto impegnarsi esclusivamente in Europa cioè che si è candidato per andare in Europa e non per farsi eleggere poi rinunciare il presidente dei DS Massimo D'Alema
No
Grazie
Invito gli ospiti ad accomodarsi
Voi sapete che questo dibattito ha per argomento l'Europa le prospettive dell'Europa in questo dell'Italia in Europa in questo momento ma si svolge in un momento particolarmente dedicato a ridosso della strage di Beslan che tanta impressione ha sollevato dell'opinione pubblica anche la nostra opinione pubblica in questo momento a Roma è in corso una fiaccolata uno una le rarissime manifestazioni che vede una partecipazione bipartisan di gente di tutte le idee politiche anche di rappresentanti di varie religioni che sono lì a testimoniare il dolore di impressione per tutto quello che è accaduto la settimana scorsa quindi credo che i miei interlocutori non me ne vorranno se poi nel corso della discussione allargheremo il nostro dibattito anche a questi argomenti ma cominciamo senz'altro dall'Europa
Il professor Monti
è andato in Europa dieci anni fa nel mille novecentonovantaquattro
è stato poi riconfermato se non sbaglio proprio dal governo presieduto da Massimo D'Alema è stato commissario al mercato interno poi commissario alla concorrenza
Se se dovessi dire il filo della missione
Di Montini in Europa è stato può quello di cercare di dimostrare che le libertà economiche fanno parte a tutti gli effetti delle libertà dei cittadini no e che quindi garantire una maggiore libertà economica
Per gli individui vuol dire accrescere il tasso di di democrazia FS anche migliorare la qualità della vita del persone in questo senso voi ve lo ricorderete a è stato anche protagonista in una serie di casi importanti di molti casi importanti e di molti casi che hanno fatto rumore
Quello che più di tutti ha fatto rumore è stato il suo intervento sulla Microsoft la la l'iniziativa cercare di limitare il condizionamento di mercato che la Microsoft e quindi più chiarezza
Il titolare del
Svolgeva sulla sul sul nostro territorio una una vertenza molto difficile che si è conclusa non solo con una vittoria ma anche con l'affermazione di un forte del protagonismo
Il professor Monti si avvia a lasciare il suo incarico non è un mistero che lo lasci malvolentieri cioè che avrebbe preferito continuare a impegnarsi non è così professor Monti
Sì il sonno
Mi sono in effetti molto appassionato al lavoro in Europa dieci anni fa sono andato nella Commissione europea designato dal presidente del consiglio Berlusconi che cinque anni fa sono stato confermato dal presidente del Consiglio D'Alema e dal presidente pronti proprio per questo fatto di intrecciare la libertà alla costruzione dell'Europa e io vedo nell'Europa non tanto quella cosa che dati i vincoli ci sono anche dei vincoli
Non tanto quella cosa che unisce i Paesi integra in un grande mercato ma come una grande forza che modernizzare che Miglio ora i singoli Paesi mentre l'integrale
E infatti credo che
L'Italia debba mo'l'Italia che è stata nella storia di questi decenni un grande protagonista de la costruzione europea
Debba a sua volta moltissimo l'Europa che la quasi costretta alla modernizzazione in più il nostro moderatore ha citato qualche caso
Antitrust qualche caso di politica della concorrenza che ha coinvolto anche grandi multinazionali americane ebbene io ho potuto vedere toccare con mano che quando l'Europa veramente può e deve esprimersi con una voce sola può decidere unitariamente come è il caso nella politica della concorrenza di cui mi sono occupato
Agisce assolutamente su un piede di parità con le più grandi potenze con gli Stati Uniti
E allora questo è un grande messaggio di speranza per la costruzione dell'Europa se si riuscirà e con la costituzione che adesso è stata messa a punto credo che si faranno passi avanti importanti in questa direzione
Ad agire in modo unitario l'Europa può senza complessi affrontare il futuro della globalizzazione
E naturalmente come italiano che si è adoperato per dieci anni in Europa io vedo un grande ruolo dell'Italia questa costruzione quindi si lascio un po'malvolentieri ma questo fa parte delle vicende umane
Massimo D'Alema io ho un ricordo di un termine che si adoperava che si adopera anche oggi ma insomma era particolarmente frequente a cavallo tra dieci otto sei anni fa insomma a cavallo dell'epoca in cui si preparava all'ingresso dell'Italia
Nel sistema dell'Euro e non era affatto sicuro che in Italia ci riuscisse no allora si diceva abbiamo bisogno di un vincolo esterno
E con queste due paroline vincolo esterno si intendeva dire che
Soltanto sotto la pressione
Di regole Esterne di regole che altri Paesi rispettavano e alle quali non eravamo tanto propensi a sottomettersi soltanto sotto questa pressione l'Italia avrebbe potuto superare le sue difficoltà ed entrare a pieno titolo
In un sistema più virtuoso come come quello europeo io ricordo che ricordo proprio una festa dell'Unità mi pare che fosse un modello nel novantasei si fece un dibattito su questa cosa che il governo del Ulivo di ministri e dell'Ulivo tra cui molti ministri DS e non in quel momento impegnati a spiegare che il primo atto del governo sarebbe stato l'eurotassa cioè che noi avremmo dovuto pagare come Paese un biglietto d'ingresso piuttosto salato proprio perché i nostri conti non erano in ordine eppure è questa che diciamo era una scommessa che poteva sicuramente la molto difficile poteva anche sembrare
Arrischiata fu vissuta dalla maggior parte dei cittadini e accettata dalla maggior parte dei cittadini come un prezzo necessario da pagare diciamo che l'Europa vitali entrò in Europa come un paese Eura entusiasta a nozze
è un Paese che partecipava volentieri alle elezioni europee un Paese che avevo una certa consapevolezza della sua tradizione di di Paese fondatore un Paese che era disposto anche ad affrontare dei sacrifici culti condividere il passaggio importante della della moneta unica se guarda oggi dobbiamo essere franchi non è così cioè e diffuso diciamo intanto nel sistema politico è diffuso un sentimento che viene chiamato euro scetticismo cioè l'idea che il vincolo esterno sia troppo forte idea che le regole europee finiscano col comprimere la libertà della politica
L'idea che l'Italia abbia sopportato forse un prezzo perfino troppo alto per per entrare nel nel sistema e soprattutto c'è una una consapevolezza sbagliata quanto si vuole perché poi sappiamo che è una percezione più che una realtà ma insomma c'è una percezione come se l'Euro avesse peggiorato la qualità la nostra vita avesse fatto aumentare troppo i prezzi avesse avesse adesso i nostri stipendi con una capacità di acquisto più bassa insomma ci avesse a poco a poco eroso una parte del del teste ecco io volevo chiederle D'Alema come com'è stato possibile nell'arco di meno di dieci anni che un paese è un entusiasta
Diventasse a poco a poco un Paese euroscettico
Io credo che
Prima di rispondere a questa domanda
E fondato
E non riguarda soltanto il nostro Paese ma riguarda la presenza in diversi Paesi europei
Di sentimenti di diffidenza verso l'integrazione europea
Però io vorrei partire prima di analizzare i sentimenti diciamo da una considerazione sui fatti
La verità è un'altra
Al di là delle percezioni
Compito della politica e dire la verità ai cittadini la verità è che il processo di integrazione europea
è stato per il nostro Paese una formidabile opportunità
E non puntando ma ha prodotto i vantaggi
Io ritengo che persino il Presidente del Consiglio che certamente non si cura diciamo tra gli euro entusiasti
Ha dovuto riconoscere all'indomani dello scandalo finanziario della Parmalat e altre vicende analoghe
Che
Se noi non fossimo stati parte della moneta unica europea quelle vicende avrebbero potuto avere contraccolpi drammatici sulla tenuta della lira
E sulla sua credibilità sui mercati internazionali
Se noi malgrado velivolo consiglino gli errori le mancanze del nostro governo
Non abbiamo avuto pure di fronte ad una congiuntura internazionale difficile o alla crescita impetuosa del prezzo del petrolio
Un ritorno ad una inflazione galoppante
Noi lo dobbiamo anche al fatto che siamo parte dell'euro cioè
è difficile parlare i cittadini dei guai che si sono evitati pur per giungere che avendo lievitati la gente non gli altri Boccuzzi
Ma non c'è il minimo dubbio che l'integrazione europea a incoraggiato il nostro Paese ad avviare un risanamento dei conti pubblici che erano una necessità dell'Italia non un'imposizione dei funzionari di Bruxelles
Combattere l'inflazione
Anche questa era una necessità del nostro Paese
Anche per tutelare i redditi più bassi
Le regole europee hanno incoraggiato la liberalizzazione in Italia in una misura io credo forse ancora insufficiente in certi campi ma
A combattere in rendite posizioni di monopolio insomma l'Europa ci ha aiutato a modernizzare questo Paese non è stato un vincolo è stata una grande opportunità
Dove nasce la la difficoltà oggi che non è una difficoltà soltanto italiana
è un momento di incertezza e di difficoltà più generale a mio giudizio nasce io vorrei rovesciare diciamo la percezione euroscettica il difetto dell'Europa sta nel fatto che abbiamo poca Europa
Nel senso che
Nel senso in che senso faccio degli esempi molto concreti
Di fronte al terrorismo internazionale gli ha la necessità di difendere la pace e la sicurezza
Abbiamo troppa Europa no ne abbiamo pochi abbiamo Europa divisi
Abbiamo un'Europa che non è in grado di esercitare pienamente il suo ruolo politico è giusto che i cittadini siano arrabbiati nei confronti delle debolezze dell'euro
Ripeto ma la risposta quelle debolezze non è il ritorno al nazionalismo ma il rafforzamento delle istituzioni europee qual è qual è il problema economico di fronte al quale noi ci troviamo
E che una grande area che ha una moneta unica vecchia un mercato unico a mio giudizio avrebbe bisogno di un coordinamento delle politiche economiche e di sviluppo
E cioè
Quella che viene percepita dai cittadini è la debolezza dell'Europa di qui anche una critica all'Europa
Ma la risposta alle giudizio non sta né il ritorno ad una visione nazionalistica sta in un processo di integrazione politica che sia più coraggioso che dia una risposta
A quelle domande di sicurezza di stabilità di sviluppo giustamente i cittadini propongo perché in questo va be'questa richiesta è giusta diciamo problema
Voglio fare una domanda che le rivolgo anche al professor Monti
Io credo che i cittadini che poi non seguono sempre nel dettaglio tutti i passaggi anche perché insomma la politica piena di passaggi complicati
Nel nel ricordo dei cittadini sia rimaste come due fax dice una fase uno è stata quella dell'Euro cioè una fase possiamo dirlo con una contenuto di entusiasmo anche molto forte con un coraggio anche molto forte con una scadenza talmente fissa che non c'era niente da fare o dentro o fuori io ricordo benissimo sia quel ventinove trenta aprile primo maggio del novantotto sia quel primo gennaio che avvenne due anni dopo in cui entra oramai teorie entra la moneta unica ecco in quel periodo lì secondo me i cittadini avevano la percezione di essere protagonisti di un passaggio epocale poi però hanno visto il passaggio successivo semplificando ma ma insomma semplificando molto e quindi chiedendogli anche di tener conto di questo è stato il passaggio dalla Costituzione cioè quel quel processo che doveva servire anche a realizzare le cose che diceva D'Alema
Un la procura che i meccanismi che consentisse una politica economica unitaria una politica della sicurezza unitaria è una politica la difesa
Unitaria quei meccanismi che servissero a fare in modo che la volontà della maggioranza dei Paesi contasse anche per la minoranza non che ci fosse sempre questo sistema del potere di blocco per cui le le decisioni paralizzava ecco la percezione che secondo me hanno avuto i cittadini almeno mi mi metto tra i cittadini nel senso che per il mestiere che faccio poi sono portato a osservare le cose anche da quel punto di vista la percezione che hanno avuto i cittadini e che questa seconda fase sia stata una fase di stanca una fase di ripiegamento una fase in cui poi si è cercato
Insomma quando la Costituzione è stata approvata io mi sono segnato qui alcune delle definizioni che ho sentito ripetere più frequentemente la grande con incompiuta l'occasione mancata oppure non si poteva fare altro insomma non c'è stato nessuno che abbia potuto dire questa Costituzione è una meraviglia finalmente siamo riusciti a fare quello che ci voleva quindi e io credo che siamo un un certo un certo disagio dipende anche dal modo in cui poi i politici dei diversi Paesi hanno condotto dalla base della della della cosa della convenzione che doveva portare all'approvazione la Costituzione lei professor Monti tra le tre definizioni grande incompiuta occasione mancata non si poteva fare altro in quale si riconosce di più
Pone a una nessuna naturalmente
Il nostro il nostro ma non solo il nostro è un paese che si riconosce nei fatti agonistici nello sport
La rincorsa all'Euro era un fatto di agonismo nazionale l'Italia si sarebbe sentita diminuita se non ci fosse riuscito e ha ragione
Questa cosa i cittadini l'hanno sentita e hanno sopportato dei sacrifici temporanei per sentirsi al cuore dell'Europa
Ci sono altre cose che per loro natura non possono essere sentite in questo modo la gara sportiva ma che sono altrettanto importanti
L'Italia quando ha avuto per esempio al suo interno leggi sulla parità uomo-donna o sulla tutela dell'ambiente le ha avute in grande misura recependo direttive europei l'europa euro importante come moneta unica naturalmente io considero una barzelletta che l'euro abbia fatto crescere l'inflazione italiana ci può essere stato
Ultima grati no
Un gradino transitorio ma siamo stupiti no voi se pensiamo che mille novecentotrentasei sia più uguale a mille e a due mila
Ma in realtà l'Europ mette al riparo d'Italia da una ben più grande inflazione l'inflazione italiana che purtroppo primeggiava in Europa nei decenni precedenti
Nasceva soprattutto da due cose una creazione eccessivamente abbondante di moneta
E troppo disavanzo e debito pubblico
Le regole europee tolgono di mezzo la possibilità di queste due cose tolgono gli ingredienti della fabbrica dell'inflazione in cui l'Italia primeggiava
Quindi non prendiamo in giro i cittadini italiani ci può essere stato un gradino temporaneo ma l'Italia nell'euro è meno inflazionistica di gran lunga che un'ipotetica Italia fuori dall'euro
Voglio fare ancora una osservazione avvicinandomi alla Costituzione quindi a un tema più politico
Il nostro moderatore ha detto un attimo fa le regole o per lo meno è percezione dei cittadini che le regole europee come prima no la libertà della politica
Forse è loro percezione noi abbiamo il dovere di spiegare la verità come diceva Massimo D'Alema la verità è esattamente il contrario
In che senso Maastricht lei euro l'Europa comprimono la libertà della politica nel senso che hanno tolto di mezzo la libertà della politica prima aveva di ingannare i cittadini
Per decenni per decenni i governi italiani di ogni coloritura
Incarnavano i cittadini risolvendo apparentemente i conflitti sociali nell'oggi facendo molta più spesa pubblica di quanto fossero le imposte
L'Italia aveva disavanzi pubblici
Del dieci dodici quindici per cento del prodotto interno lordo e i cittadini non se ne accorgevano neppure oggi si discute se sia del due virgola nove o del tre virgola uno ma allora questa larghezza di finanza pubblica irresponsabile che conseguenze aveva che il mondo politico veniva accreditato di mantenere la pace sociale ma gli oneri venivano scaricati sulle generazioni future di cittadini italiani quelli che oggi sono giovani e non trovano lavoro
Ecco era quella la libertà della politica che volevamo tutelare io penso di no e penso che dobbiamo essere grati all'Europa che con le sue regole e qualche volta un po'arride e apparentemente brutali
Hanno tolto di mezzo questa falsa libertà della politica
Oggi oggi io penso contrariamente a quello che pensano molti in Italia e in Europa
Che lei euro dell'Unione Europea abbiano ristabilito ingiusto primato della politica non sono solo dei fatti tecnici
Sono dei fatti etici che ci impongono il rispetto delle generazioni future dei nostri figli e nipoti
E che ristabiliscano il primato della politica perché la politica oggi si deve giocare
Io non ne sono esperto ne parlo da esterno si deve giocare in modo trasparente quello che si toglie agli uni sì dagli altri e viceversa non c'è infatti l'accomodamento di scaricare sulle generazioni future questo lo dobbiamo all'euro
Io voglio ancora fare un'obiezione mi piacerebbe che fosse D'Alema a rispondere cioè
Tutto quello che dice il professor Monti e sicuro cioè
è provato per i fatti però quando uno vede che all'indomani della decisione della sostituzione del professor Monti
Segretario dico Schroeder non sto dicendo Berlusconi neanche Tremonti societario brinda con Berlusconi
Chirac esprime la sua soddisfazione dice finalmente adesso potremo mettere le cose a posto con qualche dubbio non sono tecnico non sono in grado i clienti il sapere come faranno però il dubbio che adesso ci sia una volontà di restaurazione viene
Io non credo che abbiano brindato alla sostituzione di nuovo
Per lo meno non all'avvento di Buttiglione non lo so
Al di là di queste io io sono di questa opinione che certamente ci sono oggi in Europa delle spinte
Ad una rinazionalizzazione
Delle politiche economiche
Ma sono sbagliate
E soprattutto una tendenza di questo tipo non risolverà i nostri problemi
Io io credo che
Se il nostro obiettivo
è quello di una politica espansiva
E cioè di una politica di sviluppo e ne parleremo perché non c'è dubbio che oggi l'Europa è di fronte ad una grande sfida come rimettere in movimento l'economia come restituire slancio vitale alle nostre società
Capacità competitiva ma anche qualcosa di più della capacità competitiva che appunto può apparire un concetto squisitamente economico c'è un problema proprio di vitalità delle società europee ebbene io sono convinto che questa è una sfida che ora vinciamo tutti insieme o la perdiamo tutti insieme cioè l'idea che per affrontare questa sfida bisogna tornare ad una dimensione esclusivamente nazionali delle politiche economiche e di sviluppo è un'idea antistoriche viviamo il tempo della globalizzazione
E nella competizione globale ciascun Paese europeo da solo è certamente più debole di un'Europa unita quindi semmai il problema non è quello di restituire ai governi la possibilità di politiche finanziarie espansive di tipo redistributivo o addirittura clientelare cioè per esempio non so di ridurre le tasse e diritti
Accumulando debito sa che non sono una cosa di questo tipo non genera sviluppo a mio giudizio non genera sviluppo
Ma non non risolve i problemi veri che abbiamo di fronte a noi io quando si è discusso del Patto di stabilità
E non di una sua liquidazione che sarebbe un disastro
Ma di una sua interpretazioni più dinamica come patto di stabilità e di crescita
Io ho sempre ritenuto ma non da ora una posizione che ho sostenuto anche quando eravamo nel governo del paese
Che il vero problema
Era quello di concordare in sede europea
Una politica di investimenti
In grado di affrontare i nodi veri grandi infrastrutture moderne formazione innovazione e ricerca qui c'è una debolezza c'è una debolezza di grandi progetti comuni dell'Europa
Perché effettivamente da questo punto di vista un coordinamento delle politiche economiche non ha compiuto i passi che doveva compiere ma la risposta a questa debolezza non può essere quella di smontare i vincoli tutti a casa ognuno faccia per sé sfondiamo i limiti di bilancio ben questa risposta sarebbe disastrosa cioè
Edison oggi io io credo che
Sarebbe sbagliato dire ai cittadini
L'Europa ci va bene così come
Io mi riconosco in una componente diciamo che non saprei come definire come
è uno impaziente dica no io se io avverto la necessità di una battaglia del rilancio di una battaglia europei liste
Che non metta in discussione quello che si è realizzato perché quello che si è realizzato è come diceva Monti un'acquisizione importante ed è stato un grande passo in avanti
Ma che sappia individuare nuovi traguardi di integrazione e di decisione comune in Europa da questo punto di vista la Costituzione europea è certamente un grande passo in avanti se poi tu mi domandi ma
Se fosse dipeso del dammi se fosse dipeso da me e mi ha avrei cercato di farne uno più grande s'è quella politica
Non è soltanto purtroppo fare quello che uno vorrebbe e anche fare quello che si riesce a fare sulla base delle forze che sono in campo ma io non sottovaluterei questo passo in avanti
E credo che noi dobbiamo restituire a questo Paese non un entusiasmo a critico verso l'Europa
Vedere ieri quello che io rimprovero hanno gli stessi come italiani e che per molti anni eravamo entusiasti dell'Europa ma eravamo gli ultimi nel tradurre le direttive europee normativa del nostro paese c'era un entusiasmo retorico a cui però poi faceva riscontro una una grande arretratezza ora magari forse ci sarà meno entusiasmo ma noi siamo diventati nell'ultimo decennio un Paese assai più europeo che abbiamo compiuto passi in avanti di grandissimo rilievo e non vorrei che questo venisse smantellato io credo che una delle responsabilità maggiori compete a me questo compito anche della battaglia politica
Insomma dell'attuale corso politico del nostro Paese è stato quello di avere contribuito a creare un sentimento di diffidenza verso l'Europa parliamoci chiaro
E noi non possiamo parlare di qualcosa che è sorto nell'opinione pubblica
L'argomento secondo cui l'Europa era un pericolo per la libertà dei cittadini perché col mandato di cattura europeo sembrava che si fosse Forcola annuncia era un vincolo per l'economia eccetera questi argomenti non sono sorti spontaneamente nell'opinione pubblica sono stati gli argomenti di una classe dirigente che secondo me ha svolto un ruolo Gatti
Possiamo anche
D'Alema dice
In sintesi ci vuole più Europa
Il direttore ci ha detto c'è euroscetticismo
Oggi una parte dell'euroscetticismo in Italia ma anche altrove deriva dal fatto che i cittadini vedono un Europa un po'troppo invadente in tanti aspetti della vita quotidiana
C'è contraddizione tra quello che dice D'Alema e quello che pensano i cittadini un po'euroscettici secondo me no ma vorrei sentire se siamo d'accordo secondo me è possibile selettivamente procedere a più Europa e io sono completamente d'accordo con Massimo D'Alema sul fatto che in diversi campi occorre più Europa per fare fronte a quei problemi che i cittadini quotidianamente avvertono
E però forse è un po'meno Europa di quella che si è stabilita finora in certe cose che non essendo sì Ale regolare a livello comunitario che forse possono essere meglio gestiti a livello nazionale o a livello locale vi faccio un esempio che non è il più importante mai quello che conosco più da vicino nel campo della concorrenza delle politiche antitrust in questi anni abbiamo attrezzato l'Europa Bruxelles a occuparsi di più e meglio delle grandi questioni che interessano tutto il mercato europeo e i contrasti eventuali corre sto del mondo
E abbiamo fatto una specie di devoluzione per cui i problemi di tutela della concorrenza nei mercati locali ecc beh se ne occupano le autorità nazionali della concorrenza
Credo che anche in altri campi della vita europea sia possibile diventare meno ingombranti o per lo meno togliere l'apparenza di essere così ingombranti
E però concentrarsi sulle cose dove credo che qui siamo d'accordo
L'Europa sola può dare le risposte
Ma vorrei fare un un esempio
Un piccolo testo
L'Alitalia allora voi sapete che c'è una crisi terribile l'Alitalia oggi c'è stato un primo incontro con i sindacati si parla di un piano con cinque mila trecento esuberi più trecentosettanta piloti da mandar via insomma una di quelle una da cavallo che sono poi generalmente oggetto di di grandi contrasti fuori dall'Italia è un settore delicato come sono gli scioperi dei trasporti il paese si blocca
Applicate cosa farebbe un governo nazionale privo di vincoli Europa insomma un governo democristiano stile anni Settanta un governo Penta apartitico dalla Prima Repubblica calcolata ebbe quant'è il passivo all'Alitalia lo spammer ebbe sulla povertà alla luce la bolletta del gas forse farebbe una tanto momentanee per il bollo
Dell'automobile insomma ecco continuerebbe a mandare avanti dall'Italia in passivo facendo pagare il passivo ai cittadini questo qui non è semplicemente un'ipotesi e quello che è successo in Italia insomma si faceva così anche per trovare i soldi per fare i aiuti ai terremoti insomma e e e quello che succedeva fino a ieri cosa farete cosa accadrebbe se l'Europa decidesse di intervenire
Rigorosamente applicando diciamo i principi di cui abbiamo parlato finora
Il governo italiano non potrebbe fare nessun tipo di aiuto
Che determini una concorrenza sleale tra l'Alitalia è una qualsiasi altra compagnia del mondo o una qualsiasi alta compagnia europea insomma l'Alitalia non potrebbe competere sul mercato italiano con altre compagnie ricevendo aiuti allo Stato perché altrimenti il professor Monti prima ancora lì di lasciare il suo incarico farebbe subito una procedura per la quale dice no mi dispiace non si può fare perché i cittadini devono essere liberi di scegliere tra compagnie
Che sono efficienti e che quindi si contendono i i clienti a prezzi più bassi non tra compagnie che fanno un trust e stabiliscono che è un un biglietto deve costare per forza
Caro
Allora
Abbiamo quindi un il commissario alla concorrenza un tecnico è un politico è chiaro che il tecnico a più interesse a stabilire ad affermare dei principi
è chiaro che un politico deve invece tener conto del fatto che cinque mila trecento più trecentosettanta cinque mila seicentosettanta licenziamenti o casse integrazioni o mobilità lunga chiamiamolo con uno qualsiasi di questi termini che conosciamo
Comunque procura un dissesto sociale comunque cambiano la vita di cinque mila famiglie insomma ecco a quale delle due ricette
Secondo lei professor Monti è secondo lei presidente D'Alema va applicata all'Alitalia io questa mattina ho pubblicato l'articolo di un economista italiano molto bravo che vive in America naturalmente ragionando sul piano puramente teorico ha detto la via più rapida e quella di farla fallire tanto in Italia i cittadini voleranno benissimo con compagnie straniere in America non c'è una compagnia di bandiera
Oggi pomeriggio prima di partire ho aperto la mia posta cronica avevo una tonnellata di mail che dicevano a ma se lei ripensa veramente queste insomma
Tutti contro non ho trovato un messaggio a far e sono rimasto colpito da questo perché pensavo comunque diciamo interessa dei clienti quello di Parma ci sono compagnie come la Ryanair con i quali si va a Mosca con diciannove ah scusate all'ombra con diciannove euro
Insomma dieci volte di meno di quanto costa andarci con Alitalia con Air France con British Airways
Professor Monti
La l'Unione europea non è che proibisca ogni aiuto degli stati all'impresa è però mette dei vincoli stretti delle maglie strette
In questi anni ho avuto occasione di intervenire in una quantità di casi italiani relativi a tutti i Paesi ogni volta ovviamente quel Paese protesta
Però ogni volta e mi sorprende forse le e-mail favorevole arriveranno domani ogni volta c'è anche una reazione sotterranea dal paese
Che dice bene meno male che c'è l'Europa e io mi sono occupato del caso Alstom un grande gruppo francese nell'ultimo anno e mezzo
Ho dovuto per osservare le regole europee spiegare al governo francese che non poteva fare un puro intervento di salvataggio come aveva promesso di fare c'è stata grande insoddisfazione grande tensione politica poi hanno fatto quello che la Commissione europea chiedeva però ho avuto una quantità di reazioni da cittadini francesi che diceva non meno male che arriva a Brussel che impedisce al governo francese di gettare i soldi dei contribuenti in questo modo almeno così si imporrà un risanamento
Ecco
Forse non è il caso di pronunciarsi quindi dettaglio sul caso Alitalia mi sembra comunque che rispetto a occasioni di tanti anni fa quando l'Unione europea non interveniva in queste materie adesso il dibattito italiano si rende conto che la situazione Alitalia non può continuare senza un serio correttivo
Prima di lasciare la parola al presidente D'Alema giusto una considerazione che è un'esperienza personale
Io qualche volta da italiano che si trovava a gestire queste regole per l'Italia e per tutti gli altri Paesi
Mi sono detto io ho giurato di fronte alla Corte di giustizia europea di fare l'interesse dell'Europa e lo faccio ma se dovessi fare l'interesse puramente italiano
Cercherei di applicare regole più morbide all'Italia
La mia risposta nel l'intimo della mia coscienza è sempre stata no cerco di applicare cosa che non sempre veniva fatta in passato le regole con lo stesso rigore anche ai Paesi più forti e più potenti come la Francia della Germania
Credo che sia interesse dell'Europa e anche interesse dell'Italia
Costruire un Europa nella quale le regole vengono osservati da tutti grandi e meno grandi e potenti e meno potenti anziché cercare vie di elusione di breve periodo
Che fanno in definitiva il danno dell'Europa e anche il danno del proprio Paese
D'Alema che farebbero Alitalia
Io credo che l'alternativa così come è stata proposta
Cioè l'alternativa tra scaricare su tutti i cittadini il costo di un'azienda inefficiente
Oppure affrontare la crisi di questa azienda sulla base delle regole del mercato e un'alternativa che non ammette c'è una risposta cioè io credo che non sia giusto lo dico come uomo di sinistra
Che il governo scarichi su tutti i cittadini i costi di un'azienda pubblica inefficiente
Anche perché si determina una disparità di trattamento intollerabile no perché quando fallisce una piccola azienda nel nostro Paese
Non è che la si mantiene in piedi
Distribuendo il costo da tutti i cittadini fallisce e basta
Quindi e i lavoratori pagano allora io dico la questione è un'altra e non si può e non è neppure giusto a mio giudizio imputare i sindacati
La mancanza di senso di responsabilità perché i sindacati hanno affrontato in questo Paese grandi ristrutturazioni industriali
Che hanno comportato sacrifici dal punto di vista occupazionale anche più rilevanti di quelli di cui si discute per Alitalia non è un altro
Il problema è che gli amministratori di quell'azienda
Debbano primo spiegare
Come si è giunti a questa crisi e poi mettere in campo un piano industriale che non è soltanto un piano di tagli ma un futuro una prospettiva
E ci giustamente is io ero ieri ad un dibattito con Savino Pezzotta uomo del tutto ragionevole che dice un momento
Siccome è stato interrogato su questo questo dibattimento Polito noi vogliamo sapere
Qual è il piano per l'Alitalia
Poi questo piano ha un costo sociale
Non siamo disposti a discutere avviamenti facciamo la nostra parte precisi ci batteremo perché il numero dei lavoratori che deve andare in cassa integrazione sia il più basso possibile che sta nella logica del conflitto sociale
Ma qual è il piano per l'Alitalia qual è il
Ha una possibilità di rilancio questa in questa questa azienda c'è un progetto di
Di riorganizzazione perché Dio penso da tempo che il destino dell'Alitalia e di diventare parte di una grande gruppo internazionale non è difficile pensare che nella competizione in una competizione aperta come Alitalia possa reggere se non incorporando sì con una o più grandi compagnie europee che probabilmente la prospettiva industriale quello di creare una grande compagnia europea che metta insieme diverse compagnie nazionali ma ecco il problema è questo non è santo cielo se noi dovessimo aprire un dibattito in cui da una parte c'è l'Europa cattiva che di costringere sia rispettata la regola la concorrenza e dall'altra parte la politica buone che si appresta a mettere la tassa per l'Alitalia i cittadini sarei torneremmo indietro di vent'anni diciamo
Ad un'Italia che fortunatamente non c'è dionisiaco
Quindi inefficienza ma noi non ci abita e questo ci dice D'Alema
Insomma se oggi noi
Io mi sento spesso rivolgere delle domande omerico interessante che lei lo dica perché io ovviamente ho ho fatto due esempi contati ma credo che un leader di sinistra che sa che qui qua in sala c'è Burlando che ha gestito i trasporti per lungo periodo quando è al governo un'idea di sinistra che essa che deve affrontare un conflitto sociale
Comunque lo fa
Calcolando mi sono i custodi sociali le domande strane perché noi abbiamo governato questo Paese per cinque anni
Abbiamo abbiamo promosso abbiamo promosso
Sul piano delle liberalizzazioni delle privatizzazioni io sono anche per discutere criticamente il Bilancio di quella stagione che io penso per esempio che forse l'occasione delle privatizzazioni
Poteva essere giocata meglio nel senso di favorire un processo di riorganizzazione del sistema produttivo italiano è anche la crescita di Grandi poli nazionali ma di questo si può discutere a santo cielo dal punto di vista dei processi di privatizzazione e di efficienza di liberalizzazione dell'economia quello che abbiamo fatto noi è incommensurabile rispetto a quello che hanno fatto questi qua i quali si sono limitati a occupare tutti gli spazi
Per gestirli in modo clientelare con effetti devastanti quindi non è che si può parlare a noi come diciamo se noi dovessimo ancora superare degli esami diciamo
Semmai noi abbiamo pagato qualche prezzo elettorale anche perché
Vi sono stati i settori popolari che sono stati sedotti dalle promesse populiste della destra e hanno pensato che
Il populismo della destra potesse distribuire quello che non c'era adesso diciamo c'è un certo pentimento ma se mai questo Paese che ha fatto del populismo non siamo stati noi
Però io
Il Mezzogiorno italiano è un'area del Paese svantaggiata per motivi storici insomma non stiamo qui a fare lo storno soggiorno italiana però è un'area del Paese nella quale si sono concentrate delle politiche che dovevano essere di sviluppo che in alcuni casi sono state puramente assistenziali che in certi altri casi hanno prodotto degli affetti che in certi casi hanno prodotto degli sprechi e in molti casi per la verità
Hanno prodotto degli sprechi l'allargamento dell'Europa fa sì che dentro l'Europa accanto Mezzogiorno italiano ad altre aree
Depresse che ci sono nel nel gruppo dei tetti dei paesi
Di prima diciamo sia finanche una specie di di di di enorme mezzogiorno che Tatò data questi Paesi nuovi del test il gruppo dei Paesi ex satelliti dell'Unione Sovietica Paesi molto diciamo il più grande di questi Paesi
La la Polonia è un Paese dove una buona metà a un'economia paragonabile a quello dei nostri amici impantanato in quella dei nostri anni sessanta e però dove ci sono le opportunità dove la manodopera costa poco dove ci saranno sopra Holmes tendere possibilità di impiantare attività economiche a basso costo insomma cioè di creare della concorrenza rispetto a ad aree del nostro Paese nelle quali appunto dalla crescita economica e più difficile ecco rispetto a questo professor Monti presidente
D'Alema come si dovrebbe comportare secondo voi l'Italia in Europa e come si dovrebbe comportare l'Europa rispetto diciamo non solo Mezzogiorno italiano ma anche ahimè soggiorni degli altri paesi
L'Europa sente sente molto e non da oggi il problema dei Mezzogiorno impegnare strutturalmente deboli e a fatto molte cose e ha impedito alcune altre cose
Ha fatto molte cose nel senso di mettere a disposizioni ingenti quantità di fondi strutturali
Va detto che storicamente nei decenni scorsi
L'Italia ha saputo utilizzare i fondi strutturali ma meno bene meno tempestivamente meno produttivamente di quanto abbiano fatto per esempio l'Irlanda la Spagna o il Portogallo
Per contro l'Europa proibisce alcune cose consente che i governi di anno degli aiuti nelle zone arretrate ma limitatamente sto semplificando ad aiuti per investimenti non aiuti alla spesa corrente giusto per offrire delle stampelle
L'Europa vuole credo che questo corrisponda all'interesse nazionale fare risolvere i problemi di fondo
L'allargamento l'allargamento sicuramente pone dei problemi in termini relativi per le zone più arretrate
Però questo anche l'Europa non è che non si sia preoccupata in particolare abbiamo imposto ai nuovi Stati membri prima che diventassero Stati membri nella loro preparazione ti adeguare le loro economie da molti punti di vista e anche dal punto di vista delle limitare certe sovvenzioni certi aiuti eccetera che avrebbero mantenuto artificialmente
Sopra competitive le loro produzioni e nella nella linea che sto esponevo prima di di applicare le regole severamente anche Paesi forti c'è stato un grosso braccio di ferro tra il cancelliere Schroeder e la Commissione europea perché Schröder voleva che la commissione autorizzasse particolarmente abbondanti aiuti del governo tedesco nelle sue zone verso il confine orientale per fronteggiare la concorrenza dalla Polonia della Repubblica Ceca Lecce
Noi abbiamo detto di no abbiamo detto di no tenendo anche presente il nostro Mezzogiorno che non sa non avrebbe potuto avere quella già colazione in quanto non confinante con nuovi Stati membri ma sarebbe stato penalizzato in termini competitivi
Quindi è una cosa complessa l'Europa tiene conto di questi equilibri però e con questo concludo
Teniamo presente che questi nuovi Stati membri stanno credo un po'per volta facendo cambiare la politica complessiva dell'Europa noi ragioniamo di allargamento in termini puramente di espansione del territorio della popolazione del re ma questi Paesi sono portatori di politiche
Abbastanza spinte di liberalizzazioni nel mercato
Molto più per esempio sono molto meno conservatori e quanto non siano la Francia e la Germania oggi allora teniamo presente che se noi vogliamo lanciare nella competitività internazionale senza delle palle di piombo ai piedi nostre zone come il Mezzogiorno
L'adeguamento strutturale le liberalizzazioni le modernizzazione
Compreso il tema molto controverso del trattamento salariale per territorio devono essere affrontati perché questi Paesi sono molto aggressivi dal punto di vista delle loro politiche interni
D'Alema
Io partirei da un dato diciamo oggi oggi senza l'Unione europea il Mezzogiorno d'Italia sarebbe spacciato
Nel senso che le uniche risorse aggiuntive che si investono nel Mezzogiorno sono quelle del Quadro comunitario di sostegno che anche grazie ad un risultato che fu particolarmente brillante del negoziato italiano in sede Agenda Duemila Berlino sono circa cento mila miliardi di vecchie lire a disposizione del Mezzogiorno d'Italia e semmai io mi domando se tutte le regioni meridionali li fanno un uso efficace intelligente
Purtroppo non è così e vedo in in molti casi diciamo
Progetti
Che vengono raffazzonati se penso alla mia regione alla Puglia
La Puglia è passata dall'uno virgola sei per cento delle risorse impiegate al novantotto per cento dal primo al trentuno di dicembre bene dell'anno scorso perché se no perdeva i soldi con le nuove regole europee
Ora come abbiamo impiegato quei soldi tra l'uno e il trentuno di dicembre non lo voglio sapere diciamo basta ecco ho dei dubbi Elisa quindi noi semmai c'è un problema serio che riguarda non l'Europa che riguarda noi cioè la qualità delle classi dirigenti del nostro Paese e qui il giudizio è molto differenziato sono anche regioni meridionali penso alla Basilicata che hanno usato le risorse comunitarie in modo assai efficace
E che non a caso hanno conosciuto processi di sviluppo e di crescita del del PIL abbastanza significativi io penso che l'allargamento
Dovrebbe spingere ad una qualche riflessione sulle politiche di coesione
Tanto è vero che si discute di una riforma dei fondi strutturale delle politiche di coesione
E personalmente ritengo in questo per esempio
Io penso che ci vorrebbe una maggiore flessibilità sul nel campo delle politiche fiscali e Monti si ricorderà che quando noi eravamo al governo cerchiamo di aprire un negoziato su questo
Questo è uno dei temi che noi potremmo anche a Lisbona
E cioè la possibilità di applicare politiche fiscali su base regionale non soltanto nazionale io considero ingiusto che diciamo se il governo italiano dovesse decidere che nel Mezzogiorno si dimezzate l'aliquota dell'IRPEG lo deve applicare anche nel Veneto questa regola
Perché questo passavano per loro la Costituzione italiana però pesano nove no no no questo non riguarda la costituzione italiana queste riguarda le regole europee
Perché in Paesi come l'Italia e in parte come la Germania che hanno fortissimi squilibri interni
La possibilità di aerei politiche fiscali differenziate per il trattamento delle imprese secondo me dovrebbe essere contemplato
Perché per esempio quello che ha potuto fare l'Irlanda
Per attrarre investimenti stranieri noi non lo possiamo fare perché una politica fiscale di favore
Per gli investimenti stranieri nel Mezzogiorno noi non potremmo applicarla salvo che per lo start-up cioè per la partenza questo è un tema di cui aver giudizio sarebbe interessante discutere spero che si possa discutere che in sede europea perché poi l'Europa è anche parte di regole che si devono adattare alla realtà ai suoi mutamenti detto questo non c'è insomma non c'è il minimo dubbio che l'Europa per il nostro Mezzogiorno è stata e continua ad essere assai di più un'opportunità che non un vincolo o un penso non c'è il minimo dubbio da questo punto di vista e che il problema del Mezzogiorno nell'Europa è il venire meno di una politica nazionale per il Mezzogiorno d'Italia qui discorso sarebbe lungo diciamo ma noi in questi anni abbiamo avuto un abbandono di politiche per il Mezzogiorno sia nel campo degli investimenti ieri infrastrutturali sia nel campo delle politiche di sostegno all'occupazione alla formazione
Con effetti disastrosi io siccome i numeri sono interessanti soprattutto i numeri ma frodi cui si discute poco
La spesa pubblica complessiva nel Mezzogiorno ha toccato nel due mila il quarantadue per cento della spesa pubblica italiana
Mi riferisco la scuola la sanità agli investimenti infrastrutturali oggi è di cinque punti inferiore
Questo dice non lo dico un direttore meridionale come me diciamo noi non abbiamo mai avuto un Governo italiano antimeridionale come quella attuale nella storia di questo Paese ma qui l'Europa non c'entra niente
Mi pare che il professor Monti voleva aggiungere qualcosa no questo tema della fiscalità eventualmente differenziata su cui col presidente D'Alema abbiamo già discusso qualche volta in passato sicuramente importante si potrà approfondire
Due cose però primo per dissipare l'idea che altri Paesi siano trattati meglio dell'Italia l'Irlanda aveva un sistema differenziato con un trattamento di favore per attrarre determinati investimenti
L'Europa anche all'Irlanda l'ha fatto cambiare affatto unificare l'aliquota dell'imposta sul reddito delle società ma soprattutto volevo attirare l'attenzione
Se l'Europa consentisse trattamenti di favore in alcune regioni
è facile vedere l'attrattiva che a prima vista questo potrebbe avere per il Mezzogiorno però lo stesso onorevole D'Alema ha citato la Germania che anche probabilmente farebbe la stessa cosa
Io sono sicuro che farebbe la stessa cosa perché anch'essa delle regioni
Meno avanzate di altre regioni tedesche solo che farebbe la stessa cosa mettendo sul piatto molte più uffici
Dell'Italia perché è un paese più ricco quindi lo dico senza pretendere di arrivare qui a una conclusione ma solo per far vedere la complessità dell'argomento non è detto che se l'Europa consentisse la fiscalità differenziata
Il Mezzogiorno alla fine ne uscirebbe vincente perché può darsi che finisca per perdere ulteriormente attrattività rispetto all'uso che altri Paesi più ricchi farebbero del della loro possibile fiscalità differenziata
Noi
Di tutt'Europa abbiamo discusso Monza potrebbe discutere fino automatica però ci siamo fatti abbastanza un'idea vorrei chiedervi questo
Venerdì sera
A ridosso del otto ore di battaglia di personale quindi con le prime notizie che arrivavano sulla strage del massacro dei bambini presidente di turno
Dell'unione europea ha fatto una richiesta di chiarimenti indirizzato all'amministrazione russa che ha ricevuto una risposta piuttosto risentita insomma tanto che poi sono circolate varie interpretazioni si è detto che non non voleva essere una richiesta di chiarimenti ma di informazioni l'allusione accettato neanche questo il Governo italiano ha detto che se si fosse trattato di una richiesta di chiarimenti
Non vorrebbe sottoscritto avete preso le distanze insomma vorrei chiedere aveva ONU diritto per il presidente di turno dell'Unione
Di chiedere chiarimenti al ha fatto una gaffe per quella che lo suo
Esperienza europea o invece poi poteva farlo Europa una qualche competenza in materia di diritti umani ha dei poteri
Poteva insomma poteva consentirsi di esprimere un dubbio su quello che l'amministrazione Russo ha fatto abbastanza per contrastare
L'occupazione della scuola
La le esecuzioni dei dei primi ostaggi
Direttore delle cose di cui ho parlato finora ritengo forse a torto di avere una certa competenza su questa questione dichiaro che amiamo meno
Detto questo sicuramente le l'Europa a diritto e lo fa spesso nei suoi rapporti internazionali nelle sue relazioni Esterne di approfondire l'aspetto diritti umani e spesso addirittura condiziona certi suoi interventi di sostegno
Al rispetto dei diritti umani
Personalmente e senza avere nessuna nessun titolo per intervenire su questa materia mi pongo non tanto una questione di diritto quanto una questione di opportunità dato quel
Tranci ci si momento
D'Alema
Ma io sinceramente diciamo
Come cittadino
Reti eccedenti si facesse chiarezza su quello che è accaduto
No non credo che ci sia più nulla di scandaloso
No no no perché nessuno di noi confonde la responsabilità di terroristi fanatici i barbari che prendono in ostaggio centinaia di bambini con la responsabilità di chi interviene
Per rispondere a un atto terroristico
è evidente che queste
Non si possono mettere sullo stesso piano diciamo
Però insomma non c'è dubbio
Che la dinamica di quella tragedia pone anche degli interrogativi su quanto nella lotta contro il terrorismo
Le autorità russe abbiano in quale misura diciamo si preoccupino di salvaguardare il valore della vita umana dicono e abbiamo assistito a Mosca
Quando ci fu
La presa di ostaggi diciamo ad un intervento delle forze speciali russe che con i gas sterminarono i terroristi e tutti gli ostaggi cosa che lascio francamente sconcertati
Ora noi abbiamo assistito ad una vicenda in cui è legittimo domandarsi chi ha dato l'avvio a questa battaglia
Come è possibile che diciamo la preoccupazione di salvare la vita di centinaia e centinaia di bambini non sia stata la preoccupazione principale
C'è
Poi podio allargare mio la mia riflessione al di là di questo episodio io considero un episodio terribile ma pur sempre un episodio di una vicenda più generale cioè noi combattiamo questo terrorismo e credo che quello che è accaduto in Ossezia abbia sgombrato il campo di dubbi sul livello di ferocia di barbarie di questo terrorismo fare artista io non acquista fanatico io non avevo dubbi
Perché
Ho ben presente cosa ha fatto il fondamentalismo islamico in Algeria
Dove la guerra civile ha prodotto trecento mila morti e dove i massacri di donne e di bambini sono stati quindi
Però
Io penso che sia legittimo che noi ci domandiamo
Come lo combattiamo questo terrorismo
Questo è un grande interrogativo
Io mi metto decisamente dalla parte di chi combatte il terrorismo non mi metto in mezzo o dico a proposito di recenti polemiche nella sinistra diciamo ecco
Io sono dalla parte dei grandi paesi civili democratici che combattono il terrorismo però mi chiedo come lo combattiamo
Innanzitutto
Innanzitutto
Davvero vi siamo convinti che la guerra l'uso della forza sia lo strumento essenziale e quasi esclusivo
Non abbiamo misurato oramai che l'idea di di spegnere il terrorismo con la guerra ha avuto come effetto quello di moltiplicare a me la pericolosità gli effetti dall'americana
L'azione
Io adesso parlo di un uomo politico amico io ricordo che alla vigilia dell'azione militare in Iraq
Francesco Rutelli ed io incontrammo a Roma Toni Blair era in vista di Stato ma volle incontrare anche una rappresentanza dell'opposizione
E noi dicemmo la nostra opinione è che questa guerra sia un tragico errore
E Luigi visse ma la valutazione che noi facciamo anche sulla base di quello che ci dicono gli americani e che in una settimana questa cosa finisce e noi saremo accolti come dei liberatori
E tutta la situazione internazionale migliorerà si apre la strada alla pace in Medio Oriente insomma era una visione delle cose in buona fede
Ora è passato un anno e mezzo possiamo dirlo che era completamente sbagliato allora non può più
L'accoglienza l'accoglienza non era sbagliata la previsione il dopo questa polizza non lo so era completa era completamente sbagliata
E noi oggi ci troviamo in una situazione assai più pericolosa e drammatica ora il governo russo virgola certo la Russia e colpita da questa tragedia ma è legittimo domandarsi ma era proprio inevitabile
Che la Cecenia diventasse una base di Al Qaeda
Oppure forse questi sono neanche il risultato di una politica cieca
Che di fronte al sentimento nazionale dei Cecenia ha opposto soltanto la repressione più brutale
Perché noi non possiamo dimenticare dolore del terrorismo non si può fare dimenticare le decine di migliaia di morti tra i civili ceceni la distruzione di Grosseto e allora
Questa logica della brutalità non ha aiutato i terroristi non ha finito alla fine per fornire anche i terroristi una giustificazione morale io dico oggi noi non qui ma in una
Conferenza Ho letto delle agenzie Monti ha detto alcune cose che mi sono piaciute molto quando ha detto il fondamento dell'Europa non è il mercato la moneta è un fondamento etico
Ed è così
Io dico il fondamento della nostra lotta contro il terrorismo è un fondamento etico cioè noi li combattiamo nel nome del valore della vita umana della libertà ma se è così
Anche nel modo in cui li combattiamo deve essere chiaro che noi difendiamo il valore della vita umana e non soltanto la ragion di Stato
Ma il problema
Altrimenti
Altrimenti noi li rendiamo più forte
E la cosa che mi angoscia di più è che oggi
Noi rischiamo di confondere in un unico calderone
I diritti nazionali dei ceceni del fondamentalismo islamico l'aspirazione palestinese all'autodeterminazione e il fondamentalismo islamico
E alla fine questo questo modo di agire rafforza il terrorismo
E noi rischiamo che il terrorismo divenga un male endemico io non sono un pacifista
Come no
E sono un uomo politico che si è preso anche il la pesante responsabilità
Ritenendolo all'epoca inevitabile
Di proporre al nostro Paese di ottenerlo in Parlamento
Anche un impegno diretto dell'Italia nell'uso della forza
Io non credo purtroppo che l'uso della forza si possa escludere
Ma la forza deve essere al servizio della politica
E noi sono due anni che non c'è più la politica
Non c'è un'azione culturale
E i risultati risultato di tutto questo e secondo me che il terrorismo è diventato più forte e più pericoloso io lo dico con
Sincera preoccupazione
E penso che
Insomma quel bisogno di sicurezza che hanno tanti cittadini quel senso di angoscia perché badate
Il terrorismo è vissuto come una minaccia da tutti
Proprio perché è una guerra che non ha frontiere non non non conosce eserciti e quindi chiunque si sente minacciato chi prende l'aereo chi va alla stazione chi manda i figli a scuola
Ma se noi vogliamo liberarci da questa angoscia abbiamo sapere che non saranno i guerriglieri quando io vedo che negli Stati Uniti si fa una campagna elettorale in cui si discute di chi è il miglior comandante in capo
Di un paese in guerra ma non è così gli Stati Uniti e non hanno bisogno di un comandante in capo
L'Occidente ha bisogno di statistica lungimiranti
Non di comandanti in capo
Professor Monti via mi ha molto colpito leggere nel documento
Delle comunità islamiche moderate italiane
L'accenno alla decisione di non includere per la vocazione cristiana nel testo la Costituzione europea mi ha colpito il fatto che gli islamici dicono che in fondo sarebbe stato più facile confrontarsi
Europa che dichiarasse la propria appartenenza cristiana anche quindi definisse meglio la propria identità che non con un'Europa che sceglie di essere laiche quindi cioè si ferma diciamo a mettere sullo stesso piano tutte le possibili cioè di secondo lei questo è stato un errore c'è stato uno dei motivi di debolezza nello nella stesura della Costituzione o è qualcosa che risalta oggi a fronte della situazione internazionale così deteriorata che vediamo
Io capisco che si possa ritenere anche importante o importantissima la questione della dichiarazione esplicita delle radici cristiane un in positivo o in negativo a seconda dei punti di vista
Secondo me è più importante il contenuto dell'Europa e in questo io ritengo d'Alema la accennato lui spesso che l'Europa a molto al di là delle apparenze un contenuto etico io preferisco un'Europa
Che ampia una Costituzione che nei contenuti e che faccia una politica che nei contenuti
Via grande valore all'equità alla solidarietà al rispetto delle generazioni future e magari si sia dimenticata di dichiarare quali sono le sue radici religiose che un Europa
Questi limiti che sui libri qui insomma
Un po'come preferirei una Costituzione italiana che non dichiarasse che l'Italia è una Repubblica fondata della al sul lavoro ma riuscisse a garantire meglio la piena occupazione
Sul
Sulla questione terrorismo Iraq è chiaro che l'Europa ha mostrato a nudo totale la propria debolezza su questi fronti
Però anche qui voglio mettere una punta di fiammella di speranza
L'Europa quel quella più Europa che D'Alema vuole e che anch'io in gran parte voglio si costruisce cedendo pezzettini delle sovranità nazionali
Cedere sovranità nazionale è costoso e costoso per la classe politica e costi e costoso per il sentire dei cittadini nella storia della costruzione europea pezzettini di sovranità nazionale si sono ceduti a livello europeo solo quando delle crisi evidenti hanno fatto cogliere che era necessario farlo
Una cosa che era salvaguardata come grande prerogativa della sovranità nazionale era la moneta
Quando si è scoperto che nessun Paese salvo la Germania era più in grado di gestire autonomamente la propria moneta e che quindi era una parvenza non una realtà di sovranità nazionale è nata la moneta unica ebbene credo che fra un certo numero di anni guardando indietro a questa disastrosa crisi irachena che è stata disastrosa non solo in serie per il mondo ma anche per le divisioni che ha esposto in Europa
Noi constateremo che questo sta dando una grossa spinta in avanti alla formazione certo troppo lenta
Di una politica estera e della difesa comune e la stessa cosa anche nel campo dello dello spazio di libertà di sicurezza e della lotta e della lotta al terrorismo credo anch'io che ci vogliano valori europei nell'affrontare queste cose valori forse più in grado di quelli americani di cogliere il diverso e di dialogare col diverso ma solo un'Europa che si doti di una politica estera comune e anche di una politica della sicurezza e della difesa
Può riuscire a proiettare nella realtà questi valori anziché limitarsi a compiacersi perché sono più umani di quelli portati in altre parti del
Vorrei concludere con due domande
Di politica interna anche se uno dei nostri interlocutori non è un politico insomma
Comincia da comincia dal professor Monti
Il professor Monti sta per lasciare l'incarico di commissario europeo di tanto in tanto come stasera partecipa dei dibattiti pubblici
Naturalmente quando uno ascolta un uomo di questa qualità un uomo che ha avuto un incarico così rappresentativo all'estero un uomo di questa esperienza è naturale che lei cosa farà cosa vorrebbe fare no
E siccome il professor Monti credo che si stia guardando attorno poi lui ha un suo professione è un economista insomma di fama internazionale non credo che abbia bisogno di cercare
Tanto al di fuori di quella che nella sua attività però siccome il professor Monti risponde ma non so non escludo niente è nata questa questa questa idea che che che e dopo l'incarico
Di commissario il professor Monti possa dedicarsi alla vita politica quindi le chiedo questo professore tra le cose che non esclude non escludo di dedicarsi alla vita politica
Io sarò un uomo sarò un uomo felice il giorno che in Italia si capirà
Che attività politica è attività modesta come nel mio caso
Elevatissima come in altri casi di concorso alla gestione della cosa pubblica
Quando tanti amici o interlocutori mi dicono ma perché non mentre in politica
Di coloro che ci sono da dieci anni in politica
E mi permetto di considerare scelta politica nella gestione delle proprie responsabilità
Per esempio quella di fare tutto il possibile perché rompendo contraddizioni precedenti come accennavo prima le regole europee siano fatte valori valere con lo stesso rigore verso i potenti e verso i meno potenti
Ecco quindi in questo senso
Non non penso di essere fuori dalla politica e mi sembra francamente riduttivo da la gente in Italia ha bisogno di a vere la propria coscienza geometrica apposto e quindi ha bisogno di incasellare una una persona sotto un'etichetta per sapere come trattarlo questo schieramento ma in Italia le l'Italia soffre forse di una mancanza di schieramenti
Non ne sono sicuro
Ci sono modi per dare un impegno politico nella cosa pubblica senza necessariamente conferire la propria libertà di valutazione in modo sistematico ad altri non lo so
Di fronte a tutti questi interrogativi se qualcuno mi chiede
Come è successo a Rimini due settimane fa era quello il direttore si riferisce
Esclude lei di fare politica la mia risposta così banale davvero e sollecitato le fantasie è primo l'ho fatta
Secondo non escludo niente
Onorevole D'Alema la settimana scorsa aveva dato un'intervista alla Stampa
Nella quale ha fatto un'osservazione sulla situazione politica
A me è parsa a me più un'osservazione che una proposta lei ha detto è evidente che la situazione politica e ingessata il governo non riesce a fare più nulla di produttivo
L'opposizione avrebbe Boioli proporrà un programma alternativo ma ovviamente non non non c'è un
Non è fissata una competizione politica nazionale probabilmente in una situazione del genere sarebbe ragionevole riflettere sulla possibilità di anticipare le elezioni cioè anziché aspettare due anni
Accorpare le elezioni regionali della prossima primavera con quelle politiche e andare subito ad una consultazione generale io insomma
Pare proprio che la conosco so che quando lei farà parla di politica lo fa sempre con una certa prudenza quindi probabilmente non si aspettava delle relazioni diverse da quelle non ci sono state che sono state reazionari anomalo assolutamente ma figurarsi non esce perché ci vuole parla ovviamente delle reazioni del centrodestra che erano però nella fattispecie quelle più interessanti per capire se c'ero una possibilità di questo genere quindi la mia la domanda che le faccio è se si aspettava questo genere di relazioni o se si aspettava qualcosa
Di diverso
No no io mi aspettavo ovviamente queste reazioni però non sono sicuro che le cose andranno diciamo nel senso indicato dalle reazioni
Io ho voluto gettare un sei ecco perché
E io sono seriamente preoccupato per la situazione del nostro
Noi abbiamo
Cioè
E lo dico anche in termini di responsabilità per la parte politica cui appartengo ecco
Noi siamo in un momento di di in cui c'è una situazione internazionale difficile una congiuntura economica difficile ci sono tuttavia segni di ripresa
In alcuni Paesi europei questi segni di ripresa cominciano a manifestarsi in modo significativo
L'Italia è indietro
Italia e molto indietro
L'Italia è di fronte a sfide impegnative non ce la caveremo con la furbizia diciamo perché in qualche modo noi siamo tra i grandi Paesi ricchi forse quello più esposto alla competizione dei paesi emergenti
Quello che ha un sistema di grandi imprese più fragile più ristretto
Quello che investe di meno nella ricerca e nell'innovazione cioè siamo di fronte a nodi strutturali
Che richiederebbero
Una
Forte e unita delle grandi forze sociali del paese che non c'è
Lavoro impresa cultura
E una guida politica forte e lungimirante
Questa non c'è adesso io non voglio apparire fazioso diciamo ma la sensazione che noi abbiamo di fronte un governo che ha esaurito la sua spinta propulsiva
Che ha esaurito tutto il la gamma delle delle sue idee
E via esaurite in modo improduttivo
Con tutti i suoi limiti noi abbiamo avuto un ministro del tesoro che indubbiamente ha rappresentato diciamo il momento massimo di creatività diciamo di questo governo
E adesso noi siamo semplicemente alla gestione dei guasti che sono rimasti dove non vedo un nuovo slancio quali sono le idee i quali sono i progetti
Allora attenzione perché il Paese rischia due anni oltretutto io ho fatto un'altra osservazione che in un Paese civile forse avrebbe potuto essere considerata come attore rispetta una considerazione obiettiva cioè noi abbiamo un calendario elettorale
Che si è tenuto combinando per ragioni anche casuali per cui nel corso delle legislature
A partire dal terzo anno noi abbiamo il succedersi di elezioni europee regionali e politiche
Noi siamo entrati in una lunga campagna elettorale
Che con un sistema politico come il nostro diciamo dai nervi scoperti significa che le pochissima possibilità di fare qualcosa che il Governo avrebbe diventano praticamente nulle
Noi siamo in campagna elettorale per le regionali che all'indomani delle elezioni regionali comincerà la campagna elettorale politica
Allora io chiedersi
Se è nell'interesse del Paese
Avere due anni di campagna elettorale
Con un governo debole
O non piuttosto invece accelerare i tempi di una scelta per dare al Paese un governo nella pienezza dei suoi poteri per affrontare i problemi e anche le opportunità io credo che sia un discorso del tutto ragionevole
Che guarda agli interessi del Paese e non di una parte e la risposta che ho avuto è semplicemente la conferma direi della miopia del Propagandhi Isma'che prevale diciamo in una destra
Che a mio giudizio dimostra di non essere all'altezza dei compiti di governare un grande Paese come l'Italia
Per l'azione detto quei
Questo rimane
Io dico adesso quello che compete a noi
Che certamente a noi non compete stabilire la data delle elezioni
Questo forse in questa in questi termini io ho fatto più uno una riflessione
Però noi dobbiamo essere consapevoli
Che la crisi della maggioranza di governo
Non è soltanto una opportunità per l'opposizione
E anche una responsabilità
E noi
Dobbiamo al più presto
Trasformare quella volontà di cambiamento che c'è nel Paese
In una robusta seria convincente proposta di governo per l'Italia
Questo è il punto ventidue
Perché
Un Paese che non ha fiducia nel governo e non ha speranza nell'opposizione è un Paese in cui la democrazia diventa debole
E qui c'è una responsabilità nostra io devo dire la verità insomma che
Lo dico in termini Pomponio apprezzo le cose che ancora oggi ha detto Romano Prodi in Puglia
Ci sto che sono stimolo eh
Però indubbiamente ancora siamo indietro o ecco in quel tradurre
Quelle attese di di coesione e di che vengono da tanta parte dei cittadini scelte politiche coerenti insomma abbiamo fatto una lista unitaria alle elezioni europee questa è una scelta coraggiosa che io ho sostenuto e come mi capita spesso se sostengo una cosa mici impegno anche personalmente
E Santo c'è
Era chiaro che quella iniziativa aveva un senso se il giorno dopo noi l'altra diciamo in una in una coesione
Non si vuole fare un grande partito riformista non è maturo perché non voglio mettere il carro davanti ai buoi una federazione di forze politiche
Abbiamo detto tutti che siamo d'accordo
Facciamola
Faccia sconto trascorsi cinque mesi
Procediamo
Procediamo cioè diamo vita ad un raggruppamento di forze riformiste che non sarà che non non pretende di essere tutto il centrosinistra
Che però nera presenti diciamo il nerbo fondamentale e apriamo immediatamente il confronto
Più largo per un progetto comune per il governo del Paese cioè io ritengo che la situazione
Ci stimola
Ad un grande sforzo comune si ritiene necessario coinvolgere i cittadini veneti in una forma di scelte di legittimazione del leader benissimo
Non non voglio neanche giudicare però è contrario a quelle lei è contrario a questo ma io non sono una spesa Teresa De Toma che facciamo a fare queste prima
Io non sono così sulla radio se oggi io sono entrato nello service sono come il dico solo del primo sono diventato buono quindi le
Non vi riuscirà ha fatto ipotizzare connesso e poi soprattutto non sono contrario annullati sono arrivato al seguente è stato d'animo purché si faccia si faccia
I cattolici l'unica cosa cui sono contrario è che si continui a parlare di cose che poi non si fanno a questo sono contrario
Per il resto sono favorevole a tutto
Purché si proceda
E lo dico e si proceda anche con un grado elevato di fraternità di impegno comune
C'è una classe dirigente si misura anche dal grado di solidarietà che sviluppa al suo interno io io inducono ho manifestato dei dubbi sullo strumento delle primarie e non c'è dubbio che se noi avremo un solo candidato bisognerà fare una consultazione
Bisognerà studiare nelle forme ma non saranno le elezioni primarie così come le abbiamo conosciute nell'esperienza americana sarà un'altra cosa ma non voglio cavillare
Perché perché invece condivido pienamente le motivazioni di Prodi
E cioè il fatto che Prodi si sia stufato di essere indicato di giorno come leader del centrosinistra e poi di notte diciamo punzecchiato indebolito è chiaro che a un certo punto
Anch'anche il fiato
Anche chi è armato di santa pazienza certo punto dice be cari signori noi decidiamo CIPE troviamo una modalità per sciogliere questo nodo pendio
Condivido pienamente le sue motivazioni e credo che sia arrivato il momento in cui ciascuno di noi
Si deve prendere la sua parte di responsabilità e chiedo che dobbiamo costruire insieme questa prospettiva per l'Italia poi si voterà quando si voterà non dipende da noi però noi dobbiamo essere pronti perché ripeto un grande Paese devi avere una guida
E se la guida che
Ma il siccome
Talmente Monti che è un uomo politico è talmente l'uomo politico che su queste questioni non può esprimere pareti diciamo queste pappa proprio
Io vorrei invece esprimere Halloween un auspicio io innanzitutto apprezzato moltissimo il fatto che egli abbia rivendicato il suo ruolo politico
Noi abbiamo sofferto troppo di politici che si facevano passare per tecnici diciamo ecco e forse e ora
E ora che e ora che si dica con chiarezza che tiene
Come lui è stato il ministro europeo è un uomo politico nono non era capo ufficio consulente diciamo è un ruolo politico di primo piano il che non significa partitico che la politica appunto può essere svolta anche da persone che non che non appartengo ad un partito ad uno schieramento
Io vorrei in modo più appropriato quindi
Una sollecitarlo ad un impegno politico perché qui la risposta è fin troppo semplice
Ma sollecitarlo a non disperdere la grande esperienza che ha fatto e a metterla a servizio della politica italiani
Per fortuna non
Ma lei sta facendo un servizio
Lei sta dicendo che se vincete le elezioni
Io capisco che non sia la Costituzione
La Costituzione dice che i ministri sono nominati dal capo dello Stato su proposta del presidente del Consiglio allo stato delle cose conoscendo sia l'uno che l'altro l'uno quello che c'è l'altro il nostro candidato penso che non avrebbero difficoltà
Fax
Perché non spetta
Io qua quando sono stato Presidente del Consiglio
Il diciamo il dio
Non fu
Non lo dicono rivendico nulla ma non fu una scelta banale perché fu una scelta
Anche sostare
L'alternativa era quello di confermare Emma Bonino una donna che io stimavo estimo molto
Da questo punto di vista non fu una scelta facile
Io ero convinto che insomma le competenti e competenze il prestigio di Monti non fossero facilmente sostituibile
E quindi compimmo una scelta non facile ripeto non faccio non banale
Però è che mi sembrava necessaria quindi diciamo in qualche modo
Mia opinione dello espressa Sacconi gli atti poi modo
Chi ha il compito di amministrare la la cosa pubblica deve esprimersi perché cum parole non si mantengono gli Stati come diceva uno molto esperto diciamo
Abbiamo ascoltato una conversazione
Interessante un ringrazio
Non sappiamo quali sono i suoi piogge
Respiri
L'udienza che lo Stato a riserva
Tornassimo dall'
La difficoltà a trovare
Certi spiega
Cosa ecco consente
Dall'elezioni anticipate
Conversazione di questa sera si possa si possa sintetizzare in allora sarebbe un accelera una insomma serve un'accelerazione e serve non solo il centro simili
Dal professor ma
La tutti coloro
Sì ascolta
Qui