"Controluce" - rubrica di Luigi De Marchi

Il verbale di Mila non pubblicarla venerdì a un'ampia intervista Gabriele Mandel Khan ricarica per l'Italia della confraternita su Grygera vennero i testi nonché autore di una nuova traduzione del Corano
Da questa traduzione emergono un Corano è un Islam
Totalmente diversi da quelli che si sono storicamente affermati prima
Nell'invasione dell'Europa fortunatamente bloccata dal Carlo Martello nella battaglia di Poitier e oggi nel dogmatismo del clero dominante in tutto il mondo islamico nelle sue ufficiali o clandestine negli azioni terroristiche
Il professor Mandelli dall'alto della sua autorità i laureati in scienze islamiche dell'Università di Colonia in Turchia ci assicura nell'intervista perché la sua traduzione la più fedele all'originale
Ma appena passa ad illustrare le varianti da lui al portati alla vulgata del Corano da sempre prevalente
Ci rendiamo subito conto che il problema dell'interpretazione più autentica dei testi sacri
Non solo a una sua radice nell'ambiguità di quei testi che usano spesso parole carica perché all'origine o dalla storia di significati molto diversi
Ma soprattutto che uno non c'è un vero problema
Rimanda al problema vero e profondo ottantotto per cambiare e di natura psicologica e cioè quello che fondi ogni interpretazione la personalità in altre parole degli interpreti e dei loro seguaci
Lo va a cavallo Gabriele Mandel è un esponente del sufismo cioè di un corrente religiosa islamica che dalle sue origini ha visto nell'Islam solo uno strumento di elevazione spirituale
Ed ha posto l'accento sui passi pacifisti spiritualista Tito il Corano trascurando interpretando in chiave di metafora i parchi bellicosi e intolleranti
Quando Mandel ci assicura che la tradizione corretta del termine impiegato non è quella di quella stanza ma semplicemente di lotta interiore per la propria elevazione spirituale posso anche credergli
Ma resta sempre da capire perché storicamente si sia fermata invece l'interpretazione bellicista e cruenta di quella parola del resto
Il problema si ripropone tale e quale per il cristianesimo
Anche San Francesco diede dal Cantico delle creature alla regola di povertà e non violenza imposta ai suoi seguaci un'interpretazione del Vangelo che sembra la maggioranza dei cristiani la più fedele allo spirito di Gesù
Resta il fatto che storicamente si sono affermati una concezione è una prassi che hanno portato una chiesa cattolica e quasi tutte le altre Chiese cristiane
Per qualcosa come sedici secoli di storia praticare lo spalto l'arrogante la violenta sia eterna con le crociate le altre guerre di religione che in Terna
Con la caccia alle streghe lo sterminio degli eretici cioè dei dissenzienti
E ancora una volta non possiamo non chiederci perché l'interpretazione vincente dei testi sacri sia stata sempre quella aggressiva e intollerante
Una prima risposta può essere connesso alla questione del potere come avvenne chiarita Francesco Alberoni
Quando un movimento ideale diventa istituzione organo Tina potere
Al suo interno si scatena una corsa al potere
Chi produce fatalmente una selezione a rovescio perché in questa corsa finiscono per vincere le persone più ambiziose più affamate di potere e quindi predisposte all'altro
E magari al delitto pur di conquistarlo ma in campo religioso la risposta è cruciale a mio parere viene dal fatto che gli esponenti più dogmatici intolleranti
Sono anche quelli che offrono ai loro seguaci le maggiori certezze di salvezza e felicità eterna e la fiducia di appartenere alla schiera degli eletti presentando i dissenzienti o seguaci di altre correnti religiose come veri e propri
Agenti del demonio e quindi possiamo comprendere come dicevo lunedì scorso all'indomani della catastrofe asiatica quanto stupì i due pericoloso che il fanatismo fratricida anche ai fini di una risposta solidale del genere umano ai flagelli della natura
Come uscire da questa trappola condannata millenni gli uomini a uccidersi tra loro su scala di massa sicuramente non è facile ma forse neppure impossibile la storia del mondo cristiano e sotto questo profilo è illuminante perché le cristiane sia la Cattolica che le protestanti
Sono riuscite a liberarsi almeno in parte da loro tradizionale dogmatismo e fanatismo
Quando a partire dall'Ottocento sono venuti a contatto col pensiero liberale e altrettanto potrà fare l'islamismo
Si dovrà anche se a confrontarsi col pensiero liberale ma perché ciò avvenga è necessario che l'Occidente si liberi sia dall'illusione che domina una certa destra poter esportare quel pensiero con la violenza
Chiede i ridicoli sensi di colpa
E inducono una certa sinistra a rinunciare del tutto ad esportare il pensiero liberale nei paesi islamici in tutto il Terzo Mondo insomma l'Occidente deve liberarsi
Sia dal randagismo di una certa America sia dalla cultura sedicente progressista ma in realtà cala baracche di una certa Europa e adottare quel comprensiva mediatica che da tanto tempo andiamo raccomandando
In questa azione di bonifica culturale l'Occidente potrà trovare alleati anche negli ambienti più aperti del mondo religioso così per esempio potrà allearsi nel mondo islamico proprio con il sufismo
Che senz'altro esprime la dimensione più tollerante dell'Islam
Ma l'alleanza dovrà essere sempre vigile cauta perché l'ancora mentre ai testi sacri e alle tradizioni dell'Islam esponenti su Christie involuzioni autoritarie e alla rinascita
Della conflittualità con le altre religioni in quanto tali convinte di essere portati portatrici esclusive del vero Dio e della verità assoluta
Solo un esplicito riconoscimento del fatto che la dimensione del Divina dell'immortalità può essere perseguita anche attraverso altre fedi
O salvare le religioni dalla loro degenerazione imbranati che è cruenta in queste che oggi prevale in questo senso ben più delle quotidiane
Generiche esortazioni al dialogo di stampo papalino
Possono servire le parole di un maestro chirurghi di settecento anni fa me plana Rumi
Che appare dunque se giudeo non sono né cristiano mezz'ora Prignano né musulmano
Devo solo farmi stare lo sguardo nel mio cuore ed ecco che allora l'ho ferito di Jonella soltanto la grazie cari amici ci sentiamo lunedì alle otto e cinquantacinque