La situazione della popolazione degli Ache, abitante nell'isola di Sumatra, dopo l'inondazione avvenuta il 26 dicembre 2004

Siamo collegati con Nicola Dell'Arciprete del segretariato dell'un po'l'organizzazione dei popoli non rappresentati elezioni decolli vogliamo parlare della disastro del maremoto che lo Tsunami che interessa tutto il Sud-Est asiatico e lo facciamo da un particolare punto di vista perché tra i popoli
Che fanno parte che sono rappresentati appunto da questa organizzazione di cui Dell'Arciprete i radicali sono parte attiva ci sono anche i rappresentanti di accetta e della regione dell'isola di Sumatra John indonesiana
Più interessata più direttamente interessata dalla maremoto si tratta di una popolazione che come ormai sapete anche dalle notizie di di dei giornali e dei telegiornali
Da da molti anni vive una un conflitto un conflitto che ha anche reso più complicata la gestione degli aiuti in quella zona e proprio di questo vogliamo parlare della gestione da parte del governo indonesiano degli aiuti perché c'è una denuncia esplicita da parte delle leader in esilio di questa di questo popolo un leader in esilio che credo viola Stoccolma Nicola Pagni correggerà se se mi sbaglio proprio sulla gestione degli aiuti da parte del regime legge del governo di Giakarta
Allora Nicola Dell'Arciprete partiamo intanto dalla dal comunicato stampa fatto dal rappresentante del del di Acea dal primo ministro in esilio il signor Mahmoud
Pesci poche ore fa è stato emanato questo comunicato stampa da Malika mammut che il primo ministro in esilio del governo di eccetera
Accedere è una regione che si trova a nord di Sumatra ed e della regione che è stata più gravemente colpita dal terremoto dal mare moto Tsunami negli ultimi giorni
Si calcolano ormai le cifre ma raggiungono abbondantemente i cento mila morti
Ma c'è una denuncia molto esplicita da parte di Malik Pamuk è stata poi ripresa nelle ultime ore anche da molti operatori umanitari e da molte organizzazioni non governative che vivono linee la Regione che ci trovano la Regione che stanno osservando da vicino gli eventi proprio in questa regione così particolarmente colpite dal prima della guerra ed ora dello Tsunami
La denuncia e relativa proprio alla gestione dell'aiuto umanitario
Secondo Malik Mahmoud il governo indonesiano sarebbe avendo un atteggiamento poco collaborativo
Gran parte degli aiuti umanitari giunti in nella regione dieci sono rimasti fermi a Lero porto di Bandar ce oppure sono stati addirittura bloccati a Giakarta all'aeroporto della capitale indonesiana
E
Le organizzazioni umanitarie non governative denunciano come nonostante il cessate il fuoco unilaterale proclamato proprio dall'organizzazione di resistenza degli del popolo accedere il governo indonesiano abbia mantenuto la legge marziale in vigore nella regione fin dal diciannove marzo del due mila tre
E impedisca in realtà il libero movimento degli operatori umanitari Regione rendendo anche il soccorso di alcuni villaggi
Molto più difficile e attuando una sorta di sterminio programmato
Degli oppositori politici situazione sembra davvero gravissima ci sono ultimamente anche delle dichiarazioni di molte
ONG che operano di assistenza umanitaria che operano proprio lì sul terreno
Sia in mille fischi americane
Malik Mahmoud il primo ministro domicilio degli accenti a lanciato un appello ai Paesi occidentali in particolare agli Stati Uniti all'Unione Europea e dal Giappone per far pressione sull'Indonesia e trasformare la dichiarazione di cessate il fuoco unilaterale pronunciata dagli accenti in un accordo di cessate il fuoco che possa gettare le basi per una risoluzione
Si spera pacifica di un conflitto che va avanti ormai dal mille novecentosettantatré di e che prima di questa crisi dello Tsunami provocato dieci mila morti si calcola
Ed oggi in queste condizioni di Caorso è difficile valutare quali conseguenze potrà vere
Il leader il primo ministro in esilio ha anche detto che le zone controllate dalla guerriglia nella zona di S. sono aperte appunto con il cessate il fuoco indetto negativamente dal dal delle organizzazioni
Guerriglieri della zona quanto cosa vogliono i separatisti di asce se ci puoi anche spiegare mai
Quali sono le rivendicazioni della guerriglia separatista di asce bella guerriglia separatista che c'è innanzitutto
C'è una questione innanzitutto di tipo etnico in quella regione penso che c'è una differenza religiosa ed etnica tra le diverse popolazioni quelle di matrice più indonesiana e quelle che vivono più a nord di Sumatra appunto nella CEE
Ma c'è soprattutto una questione che è una questione cronica per l'Indonesia quella di uno stato che
è essenzialmente il soggetto gravissime forme di corruzione che molto difficilmente riesce ad imporre la legge
In tutti pelle mi rilievi isole che compongono l'arcipelago
Per cui il caso invece che è per molti versi simile attaccati come quello dell'UE oppure della procura occidentale e dell'età ottimo Lucca di cui io il partito radicale giacché occupato in passato in cui c'è in fondo la lotta di un popolo per affermare una qualche regolano qualche legge
Di fronte all'arbitrio totale della corruzione Fitto più completa oggi ciò che i la leadership delle ac chiede sempre l'indipendenza anche e
Qualora dal dal lato indonesiano ci fosse un atteggiamento di maggior dialogo
Molti osservatori sono certi che sarebbe possibile avviare un processo
Il processo di pace anche all'interno dello stesso dello stesso Stato indonesiano il problema è che sulla questione dell'unità territoriale
L'Indonesia molto molto molto poco sensibile
E di fatto lo scenario che poi uscire che che poi ha avuto un esito positivo a di Timor molto difficilmente potrà riprodursi in altre regioni in in Indonesia per cui chi chiede l'indipendenza ma dall'altro lato chissà che è un obiettivo che per ora è molto difficile molto difficilmente faranno fare ottenuto
E soprattutto rimane una citazione di guerriglia a bassa densità che permane nella regione che rende molto difficile sia il dialogo sia la prospettiva di una pace
Chissà che paradossalmente proprio questa tragedia riesca invece a smuovere qualcosa visto il cessate il fuoco che per ora almeno a giudicare dal comunicato di Mahmoud operativo che possa portare magari ad un cessate il fuoco più lungo e quindi all'inizio di qualche processo di trattativa di accordo con il
Governo di Jackass questa è un po'è una speranza alcuni dicono che in realtà lo Tsunami sarà utilizzato dalle autorità di Giakarta per attuare una politica di totale repressione di di tutti quanti i movimenti di opposizione in accenti approfittando lo stato di caos e potendo quindi un po'far un po'di tutto altri dicono che invece c'è la possibilità in questa situazione di crisi di innestare un dialogo
Liliaceae hanno dato un segno di buona volontà con questo cessate il fuoco unilaterale proclamato già il ventisei di dicembre
Cara molto molto sarà nelle mani della comunità internazionale e dei paesi occidentali dei paesi non colpiti dallo Tsunami
Perché Paesi come l'Indonesia non vitale bisogno in queste ore in questi giorni degli aiuti internazionali per far fronte a questa crisi
E magari sul piatto della bilancia può essere messo qualche passo in più sulla tutela di alcune minoranze ma anche in generale sul lotta contro la corruzione che è poi la piaga più grave di Paesi come l'Indonesia
Grazie a Nicola Dell'Arciprete del segretariato dell'un po'graffette Paolone un saluto agli ascoltatori