"Controluce" rubrica di Luigi De Marchi

Di recente un amico mi ha domandato perché mi così limitato
Nel mio intervento del ventisette dicembre sul mare moto sfrutta asiatico alle riflessioni lì critiche sulla rimozione del moltiplicatore demografico della catastrofe
E sulla mitologia ecologista di una natura buone proprietà che molto dibattito averlo citato nel proporre un radicale e perché dove avessi estese anche ai dogmi religiosi che impongono di credere in un Dio buono e misericordioso in una provvidenza amorevole
Ci proverò quindi oggi dinanzi a queste atroci catastrofi la mente umana ha reagito in vari modi in modo prevalente per millenni è stato quello religioso nelle epoche più diverte nei luoghi più diversi
La maggior parte delle culture umane compresa quella giudaico-cristiana hanno considerato le calamità naturali
Come i segni certi della collera divina
Dalle pestilenze alle carestie dalle alle opinioni ai terremoti ogni sventura veniva interpretata come una punizione terribile ma giusta per i vizi e i peccati degli umani
Così per esempio il diluvio universale come l'incendio di Sodoma e Gomorra o la peste del mille trecentoquarantotto che sterminò la metà della popolazione europea vennero sempre puntualmente interpretati dalle carte certo tali come altrettante castighi inflitti dal io al suo popolo corrotto e blasfemo perché non si trattava di castighi per i peccatori si trattava allora di troppe inflitte ai buoni per misurarne la virtù
Era una visione etica che riassumeva in fondo nel vecchio motto popolare non cade poi gli archi e Dio non voglia a un certo punto della storia dell'Occidente e qui stai valore supremo della cultura umanistica occidentale prima e unica scultura indipendente dai proventi toccarmi religiosi
La coscienza umana si è però ribellata perché ha sentito questa presunta giustificativi in come in accettabilmente crudele e ingiusta
Perché è crudele e ingiusta ma perché in queste calamità come d'altronde Improta la natura governata dalla legge del più forte dal mors tua vita mea
E da un atroce destino di reciproco tipo rammento è davvero difficile vedere all'opera un Dio misericordioso amorevole anche perché a soccombere sono sempre le creature più deboli e indifese
Per cui sangue ormai l'intero Pianeta e letteralmente concimato uno dei primi documenti di questa ribellione della coscienza umana contro la demagogia spietata del moralismo religioso tradizionale è un palmo dopo Emma di poter il poema sul disastro di Lisbona dedicato appunto a un terribile terremoto che nel mille settecentocinquantacinque distrusse totalmente la capitale portoghese provocando oltre quaranta mila morti
In quel poema Voltaire levava la sua voce contro quanti che erano come sempre tantissimi nella cultura tradizionale avevano preteso rivedere una superiore giustizia in quella tragedia il maremoto ha sud asiatico ci ripropone gli antichi interrogativi che l'odierna democrazia demagogica religiosa preferisce evitare com'è possibile conciliare l'idea
Teste di un Dio può né misericordioso e di una provvidenza amorevole con simili catastrofi che colpiscono ciecamente migliaia o milioni di innocenti
Una mia amica e allieva al cui aveva sottoposto tempo fa questo interrogativo sul Padreterno riassumendo nel dilemma
Se è buono non è onnipotente e se è un impotente non è buono mi scrisse dopo qualche giorno
Per parte mia preferisco immaginarlo buono anche se non onnipotente una risposta piena di poesia ed umanità
Che implica tuttavia anche l'esistenza di una forza malefica contrapposta a quella divina
Un'altra possibile risposta è quella che diedero molte antiche scuole filosofiche tra cui quella di Epicuro
I livelli esistono ma non si curano delle vicende umane un'altra ancora e quella del dehors a Pskov virtus cioè di un Dio che si nasconde per rendere più ardua la ricerca dell'uomo
Un'altra infine quella preferita da molti teologi d'oggi non possiamo giudicare le azioni divine con i nostri principi morali
Senonché i principi morali dei teologi sono proclamati di origine divina dagli stessi teologi che dovrebbero quindi mettersi d'accordo almeno con se stessi
E quante volte USA Pskov Invictus l'obiezione umanistica è stata espressa al meglio da un spassoso abbattuta dell'umorista francese Sacha Guitry
Beh in questo gioco di nascondere il gradirei ogni tanto anche un piccolo Cuccu Cuccu trovarmi
A me sembra che il problema sia stato posto chiaramente una volta per tutte tra Dostoevskij quando dice come Ivan Karamazov
Se il paletto dell'immortalità fosse quello dei mia inchinarsi ha un figlio che uccide anche un solo bambino
Io rifiuterei l'immortalità e allora
Ritorneremo al dio spietato della tradizione o rinunceremo come fanno gli appelli all'idea stessa di una forza cosmica Damm ore di armonia in lotta contro la morte delle sofferenze che finora hanno tormentato l'umanità e tutto il vivente
Per parte mia come vi ho detto qualche settimana fa
Partendo dalla constatazione che l'uomo e per quanto ne sappiamo l'espressione più elevata dell'evoluzione biologica cosmica sono approdato alla speranza che i sogni d'amore di armonia di bellezza di pace e di felicità
Che l'essere umano al contrasto portar contrapposto alle leggi crudeli ripetitive della natura
Siamo anche i sogni della cricca insomma possiamo sperare che la ricca evolutasi prima ora solo nel conflitto cruento e mortale di tutti gli organismi che i denti tempi con l'uomo di imboccare una nuova via che i sogni d'amore immortalità
Umanità anticipano e in cantina beninteso questa religiosità non si traduce come nelle regioni tradizionali nella fede in un'entità trascendente giudicante perfetta
Ma in una sorta di religione dell'uomo visto come espressione il e strumento di una spinta immanente alla natura e al cosmo ma finora solo per FIAT verso l'amore e l'armonia
In questa lotta tra le forze cosmiche della ripetizione e dell'innovazione del conflitto e dell'armonia di Eros e Thanatos come diceva Freud
Che si rispecchia anche all'interno della civiltà umana tra le porte regressive dell'anarchismo religioso e quelle evolutive del pensiero liberale
Nulla è garantito e molto dipende dal nostro impegno di uomini liberi imprenditori di un futuro di evoluzione fraterna e avventura cosmica dell'umanità intera
Contro le porte del professionismo e del pragmatismo religioso tradizionale insomma parte mia
Mi riconosco nelle parole scritte da altri perciò il filosofo vitalista francese nella sua splendida opera L'evoluzione creatrice
Prevedo l'umanità come una grande armata a cavallo anche dall'otto attraverso il tempo e lo spazio in una carica eroica capace di travolgere ogni ostacolo anche la morte grazie cari amici noi ci sentiamo lunedì alle OPEC cinquantacinque