"Radio Carcere" rubrica di informazione sulla realtà carceraria e sui diritti della persona detenuta

In nome del popolo italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale sia novantotto italiano Corte d'appello di Palermo seconda sezione informo
Data cinque aprile mille novecento
Buonasera bentrovati l'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena
Tossicodipendenza e carcere è questo il tema che cercheremo di approfondire questa sera Radio Carcere
L'occasione per tornare a parlare di un problema così importante e che coinvolge sia il carcere che la Società dei liberi
C'è data dalla presentazione di un nuovo progetto del ministero della giustizia Progetto finalizzato a rendere più agevole ed immediato l'inserimento di persone detenute tossicodipendenti in una comunità terapeutica
Questo progetto si chiama DAP prima è stato presentato a Roma il ventisette gennaio e prevede che la persona tossicodipendente arrestata in flagranza
E giudicata con il rito direttissimo possano vedersi subito commutata la pena o la misura cautelare da carcere a comunità
Terapeutica ma prima di entrare nel vivo di questo progetto che si chiama DAP Prima vediamo quale la situazione attuale
Di chi e oggi in Italia in carcere ed è tossico dipendente
Oggi nelle carceri italiane ci sono circa cinquantasei mila persone detenute
E tra queste cinquantasei mila persone detenute oltre sedici mila sono persone tossicodipendenti la problematica delle persone detenute tossicodipendenti a due aspetti fondamentali il primo attiene al diritto alla cura della tossicodipendenza
Il secondo riguarda la possibilità che queste persone detenute tossicodipendenti possono scontare la loro pena non in carcere che non è certo un luogo adatto ma presso una comunità
Terapeutica
Per quanto riguarda il primo punto il diritto alla cura della persona detenuta tossicodipendente
Bene in questo caso la legge prevede che ogni detenuto tossicodipendente ha diritto ad essere sottoposto a un trattamento curativo alla stessa stregua dei cittadini liberi
Purtroppo le cifre svelano la non applicazione della legge infatti su sedici mila persone detenute tossicodipendenti in Italia soltanto mille seicento vengono curate in carcere
Con il metadone c'è da chiedersi e gli altri
Per quanto riguarda invece il secondo aspetto ovvero quello che riguarda la possibilità che queste persone detenute tossicodipendenti possano scontare la loro pena non in carcere ma presso una comunità terapeutica bene per questo aspetto la legge prevede che quando si deve scontare una pena che a Monti al massimo a quattro anni la persona detenuta posso chiedere misure alternative alla detenzione ovvero scontare la pena in comunità terapeutica e non in carcere
Anche in questo caso i numeri statistici svela un un cattivo funzionamento della legge una non l'applicazione della legge
Infatti su sedici mila persone detenute tossicodipendenti solo tre mila e seicento sono affidati a una comunità terapeutica in misura alternativa
Alla detenzione e anche in questo caso ci dovremmo chiedere e gli altri
Eh già gli altri
Gli altri che non vengono curati gli altri che non vengono assegnati alle misure alternative al carcere gli altri che sono abbandonati in carcere sono persone detenute tossicodipendenti quegli altri che rimangono in carcere
Vediamo come vengono trattati apriamo una finestra dentro questo mondo che non si conosce attraverso la preziosa testimonianza di persone detenute che hanno vissuto l'esperienza della detenzione come tossicodipendenti iniziamo dei primi giorni questo viaggio come vivono i primi giorni le persone detenute tossicodipendenti qual è l'impatto per loro con una realtà di per sé già durissima come il carcere
Ascoltiamo la testimonianza di queste due persone detenute
Da poco uscite dal carcere Gina Cherie Roma
Non sono stato trattato benissimo logicamente sono stato costretto ad hoc prima di tutto come come un detenuto con una persona che ha fatto un reato
E poi di conseguenza una volta ha detto Ranieri situazioni hanno cercato di darmi una mano
Una mano a livello fisico perché poi la Finanziaria lo fisico faccio perché a darmi una mano con con farmaci metadone e terapie varia
Ma qui si è stato sottoposto a una cura se è stato sottoposto a terapia di metadone talkshow sottoposto
Dopo qualche giorno ci
Ecco i primi giorni come sono stati territori
Veramente tutti
Perché poi ieri diceva
A Chivasso mare anche lo stato psicologico no
Perché è già un arresto kibbutz chi butta giù psicologicamente poi sei anche più fisicamente per essere poi
Veramente male no
Quindi a Regina Coeli dopo qualche giorno hanno iniziato a sugli inserti Mellone
E dopo che è successo
Dopo finito ho finito la terapia diciamo in una decina di giorni offesa della via Meda tonica e mi hanno trasferito di gestione sono andato altre sezioni dove ho scoprissero scontare la pena
O ci sono delle delle storiche visto che sono magari emblematica di come il carcere funziona male perché è tossicodipendente
Sì io o o visto con i miei occhi persone che sono veramente male che forse avevano bisogno di di essere messi subito sulle kenioti
Di ospedale o portate a un una sezione ospedaliera diritti entro a dentro il carcere trattate malissimo aperta dietro l'HC e questo non penso che sia giusto solamente perché una persona a
Colpa tra virgolette di esserci drogato
Quindi tu hai notato che c'era e c'è visto che ci sono punti trattamento diverso per i tossicodipendenti sicuramente rurale
Ma i poi io penso che sia un discorso un po'le viene generale già sono anche Alessia non avesse una tossicodipendente una persona debole
Da persona che pure viene trattata
Mentre secondo me andrebbe forse aiutata dovrebbe perché proprio dalla dentro poi il primo aiuto il primo aiuto vero
Bene i limiti ogni regime gialli sono state bruttissimi perché è vero sono entrato stavo a Londra di rovina
Quindi appena arriva dal carcere mi hanno messo prima perché uno dei primi due giorni non mi hanno somministrato il metadone automobilistici fortunatamente anche dalla polizia penitenziaria
Uno schifo perché oltre che fare l'uso delle droghe più è un delinquente quindi trattano proprio come una persona Vietri
E quindi poi tutto motivo proprio voi sovraffollamento perché a cerchio forte
Un macello
Poi che è un organo Honda davanti
Passo ad un un brutto periodo
Fin quando non sono riuscito ad uscire grazie aprirla magari così momenti più brutti sono state appena ricordo
Su cui oggi magari che gli obiettivi e poiché quando tenente
Poi
Perché che è successo
Sempreché il trattamento ditte riguardano quando come trattano quando arrivi
Prego de quo
Quattro hanno fra nove partivamo derivi collego tenendo attuatori
Bambini trattato male perché se un tossico
Magari non tregua che non ti rispettano anche per questo perché con loro dello scarto dalla società
Se questo è l'impatto con il carcere per persone detenuti tossicodipendenti così come lo abbiamo ascoltato da persone che hanno vissuto l'esperienza della detenzione pure essendo tossicodipendenti noi prima facevamo cenno alla mancanza di cure mediche per le persone detenute tossicodipendenti dicevamo proprio che su circa sedici mila persone detenute tossicodipendenti ecco soltanto mille seicento in carcere hanno una cura appropriata per quella dipendenza
E gli altri
Gli altri sempre i soliti altri di altri vivono di crisi di astinenza oppure si circola droga in carcere
Allora vediamo questo primo aspetto della non cura medica come conseguenza dunque l'America la crisi di astinenza in carcere
Sentiamo la testimonianza Di Mauro e Di Rosa Mauro tu hai avuto crisi di astinenza quando era in carcere
Diceva uno degli
Cosa succede se una persona c'è una crisi di astinenza la sera perché magari viene arrestato il pomeriggio in carcere non c'è il medico primo ore dopo
Le cinque di pomeriggio che non c'è il dottore meglio che te la tieni perché niente voi Daigo al figlio
Ci dicono va bene gli enti potranno Infermeria dato che non ci sono dottori non ci sono le infermiere
Mentre in mano è in mano dalle guardie
Percettori la guardia che c'è fuori che molto diffusi
Poi succede due il tre per cento Italia poteva maggior parte dei più nulla si gonfiano di bozzetti di nove due che adesso sono il meglio
Questo è il trattamento che ci vanno
Della realtà di un carcere romano passiamo alla realtà di un carcere della Liguria
E vediamo allora in una sezione femminile cosa succede su una donna detenuta tossicodipendente in tre in carcere il pomeriggio con il medico non c'è e a una crisi di astinenza sentiamo le testimonianze di rosa
Rosa tu sei entrata in carcere di pomeriggio quando il medico non c'era era in crisi di astinenza come hai vissuto quel momento
Allora lei ha rallenta ha vissuto negli finale perché ma anche interamente che ieri
Affinché terrà che hanno
Erano piena nessuno nessuno in crescita eravate quaranta io perché fare casino fintanto potevo farlo perché ormai diessino Bonito largo Argentina non andava sono importanti
Che fare qualche futura arteria è chiamata bomba la nazista puntura no annulla
è la la ottenga nemica del
Che stava già un po'meglio che va anche in Italia divenne
Nata parallele cautelare
Che appresa Ainio nani che intende lanciare una ed è venuto non era Granata e intervenuta va bene prevale crumble
Stavo male
è questa una delle conseguenze della negazione del diritto
Alla cura medica in carcere per le persone detenute tossico dipendenti lo ripetiamo in Italia ci sono sedici mila persone detenute tossicodipendenti e tra questi solo mille seicento
Vengono curate per quella determinata dipendenza
Una delle conseguenze di questa negazione del diritto alla salute delle persone detenute tosse dipendenti e l'astinenza la crisi di astinenza
Crisi di astinenza che determina botte violenza oppure che determina il fatto che ti mettono nell'ascella liscia della cella di isolamento oppure chi imbottiscono di tranquillanti
Sono queste le soluzioni che vengono adottate in tante carceri italiane oggi per le persone detenute tossicodipendenti che hanno una crisi d'astinenza in carcere
Ma questo è soltanto un aspetto perché le persona detenuta tossicodipendenti in carcere che non viene curata
Cerca di procurarsi ciò di cui dipende ovvero la droga
Sì ora all'ascolto di radio carcere c'è qualcuno tra le persone libere che crede che il carcere serva di impedire alle persone detenute tosse dipendenti di drogarsi
Bene rimanete all'ascolto perché adesso sentirete direttamente dalla voce di chi è stato detenuto
Quanto facile trovare la droga in carcere eccome ci si droga stando in carcere
Il carcere impedisce all'adozione di drogarsi cioè della Minchin permea no non raccontiamoci non ci raccontiamo quella dell'uva
Perché non è assolutamente vero certo se tu quale collega degli operatori penitenziari diranno che il carcere no sicuro cede i vetri di potersi curare per contro che in carcere
Entra tutto quello che vuole
No poi ci sono momenti più o meno di tensione dovuti al fatto che magari viene trovato qualcuno qualcosa allora tutti i ma poi sono solitamente in calce entra di tutto e intendi tutto per vie informali spesso e volentieri non bisogna dietro entra anche de entra anche qualcosa sopravvalutate le connivenze e le competenze che anche avvengono con gli agenti di custodia quindi in carcere ed se le carceri italiane ancora oggi tutto ciò che desideri insomma ecco magari a dei paletti alitosi quindi non avviene con lo stadio di soldi ma viene magari con l'ho fatto che ai parenti diverso da qualche cosa oppure la sosteneva che viene girato mezzo identikit amministravano potente però evidente cioè quindi disconoscere che non sei grave tant'è vero le strade che si fa
Tutti i giorni
Otto e quattro volte la settimana o precari ma la colloco precarietà per altre strade ed hanno usano tutti magari nate trattare in quattro cinque la stessa unica
Calato capisce in quella stessa sala magari ci sono due persone siano negative età persone sieropositive otto metri legale se non è una bomba questa
Mauro in carcere entrare droga brutto
Reina cocaina un nuovo artistiche aveva più
Quella che mentre più due diciamo in assoluto dell'hashish
Perché calmante e poi dura anche di più diciamo non un passatempo giornaliero accomuna moderni lì dentro al penitenziario lascia non so a livello traffica dette Ash quando che consumo ce la devi fare
Nasce proprio all'ordine del giorno
Poi c'è il secondo cioè l'eroina lui non entra come viola ci sono i colloqui monetaria dei colloqui
Nicola obiettivamente vuol profitti ma mai perciò chiunque c'è una possibilità due volte la settimana fino a portare e lui
Poi dopo ci sono anche altri altri mezzi io non è che voglio puntualizzare però si sa c'è la corruzione c'è
Volte penso che sia più facile
Specialmente ultimamente più facile trovarla dentro un penitenziario io ho sempre detto il loro ancora adesso che a piazza dei Cinquecento
Il carcere dunque non impedisce alle persone detenute di assumere droga
Anzi se le persone detenute tossicodipendenti sono abbandonate a loro stesse si genera proprio all'interno del carcere un traffico illecito di sostanze stupefacenti
Ma vediamo allora attraverso la testimonianza di Luciano che è stato detenuto in un carcere della Toscana e attraverso testimonianze di rosa che è stata detenuta in un carcere della Liguria vediamo come una persona detenuta assume droga
Fiumi di Gordon particolare
Intanto valdostana televisiva mondo vicina nato crescono cinque passando lungo il corridoio sono all'ordine del lavoro come in cucina sullo Jonio per adulto protocollo Puglia possibilità che potevano quattro promesso una
Proprio come ottantuno con
Cosimo comunque qualche saremmo molto tempo a disposizione
Come infermiere in un tubo subiscono lo spunto da un tubo prendeva lui solo come gruppo proprio non sono dicono comunque mi riservo cucina gioventù propongo voluto
Quando profondi consumo purtroppo molto approfondendo un soggetto più volte prodotti dal mondo
Anna e anche portano a particolarmente eravate dirottare siringa infermeria e comunque sta facevamo si calcola cavalcano infermiera quegli eroi Calleri tavole
Qua in questa sarà
Chi non ha nel feeling come fa a drogarsi in carcere che era
Niente altro di e carte finale dichiaro unanime la rotta
Questo e dunque il panorama non certo consolante
Della realtà delle persone detenute che sono tossicodipendenti in carcere appunto delle carceri italiane un panorama non certo consolante dicevo un panorama che non serva a nessuno non serve alle persone detenute tossicodipendenti
Non serve a noi cittadini liberi per garantirci una maggiore sicurezza ecco e in questo con testo si pone la proposta il progetto presentato il ventisette gennaio
Dalla ministero della Giustizia questo progetto si chiama DAP prima ed è un progetto finalizzato a rendere più agevole per le persone tossicodipendenti che si sono resi responsabili di reati
Poco gravi l'accesso in comunità
Terapeuti infatti Progetto DAP Prima prevede che se una persona tossicodipendente viene arrestato in flagranza e giudicata con rito direttissimo ecco questa possa vedersi subito COMU Tata la pena o la misura cautelare
Dal carcere
A comunità
Terapeutica certo è un progetto rivolto soltanto a chi commette reati di poca entità ma è già qualcosa in ogni radio carcere siamo convinti e questi progetti comunque debbano essere aiutati noi abbiamo chiesto a questo proposito l'opinione in merito a questo progetto presentato dal DAP a due persone che sono particolarmente impegnate propone il mondo delle comunità terapeutiche il primo intervento che ascolterete e di Eugenio Iafrate che responsabile del Progetto carcere della comunità villa Maraini di Roma e poi sentirete don Egidio smacchia che è presidente della stipite ovvero della Federazione italiana delle comunità terapeutiche una federazione che riunisce tante tante comunità terapeutiche ma sentiamo subito allora cosa pensa di questo progetto dato prima Eugenio Iafrate responsabile del Progetto carcere della comunità villa Maraini di Roma
Ai microfoni di Radio radicale di radio carcere cioè Eugenio Iafrate che è responsabile Progetto carcere della comunità villa Maraini di romancia Eugenio
Eugenio questa sera Radio Carcere torniamo a parlare della tossicodipendenza il carcere alla luce del Progetto data prima presentato il ventisette gennaio
A Roma provo dal ministero della giustizia innanzitutto qual è la tua opinione in merito a questo progetto diciamo che nella recente finora Telegraph il il progetto
Che prevede il intorno entrare in un istituto di pena per persone colto in flagranza di reato su piccoli reati va bene così
Aprendo tossicodipendenti applicarle circuiti terapeutici ci sembra un'ottima cosa insomma
Quindi ecco il l'idea di Nino durante un processo per direttissima ottenere non tanto il carcere quanto una misura alternativa da subito
In una comunità terapeutica due due lapidi di come una cosa positiva certo certo da questo punto di vista si evita tutto l'inserimento nel circuito penale a persone giovani
Si troverebbero a contatto con situazioni molto ma molto più adulto e molto molto più difficili delle loro si evita la famosa università del crimine
E nello stesso tempo ci offre un grosso aggancio che poi terapeutico nei limiti che certo la libera la libertà individuale decade
Diciamo che è una scelta portata però aveva una forma di aggancio che può funzionare anche va be'si è sempre come su un reato Wheeler successiva per converso Leonardo certo
Ecco ricordiamo anche perché il carcere oggi nonostante i vari sforzi che si stanno ponendo in essere è una realtà comunque inadeguata chi è persona tossicodipendente giusto mentre persone giovani
E stanno entrando tra un po'di circa un anno giovane di diciannove venti ventuno anni Poli consumatori di tutto di cose anche estremamente nuove l'ultimo posto dove dovrebbero stare certo in carcere però purtroppo come credo che anche una realtà da cui partire ai Comuni constatato un incremento di persone molto giù adulti giovani minore cosiddetti diciotto diciannove venti ventuno ventidue
Ecco tutto è un brutto segnale con nuove sostanze non solo le vecchie o storica sosta firma anche persone con nuove sottrarre cominciamo a vedere
Oltre alla giovane età che un dato preoccupante ricordiamo anche che la persona tossicodipendente in carcere è vista in carcere anche con un occhio un po'è il rompiscatole diciamo il tossico in carcere no quindi Go dove non riuscita ad arrivare pur come assistenti Esterni all'interno del carcere vengo anche trattati male o sbaglio
Beh la realtà è che il il carcere non è assolutamente preparato ad affrontare problemi di riprendere il dito diagnosi legata ovviamente anche la più perversa e di patologie infettive gravi che potrebbero anni crea dovute a comportamenti anche più utile sua erano sacre
Per quei diciamo che rompiscatole per allora oltre la parola giusta rompiscatole
Gli operatori stessi che potrebbero essere disponibili molto spesso si sentono impotenti Ettore uno si sente impotente a un certo punto getta la spugna
Ecco tra l'altro diciamo anche delle persone libere che questo punto ci stanno ascoltando il carcere non serve neanche ad aumentare la sicurezza per i cittadini liberi quando abbiamo a che fare con una persona tossicodipendente perché il carcere non è che impedisce le versioni drogarsi o no
Assolutamente
Possiamo dire
Ordine o smentite volendo in carcere Prodi tutto
Lo possiamo dire tranquillamente volendo si sballare
Non c'è problema
Ecco poi per controllare per una personalità fragile come potrebbe essere quella persona tossicodipendente una realtà così dura come il carcere certo così non aiuta beh a Roma alle ricerche
Sollecitato dalla una giornata per ho rubato una giornata all'amministrazione penitenziaria non è un modo di dire i detenuti insomma anche perché certificazioni e meglio non rendersi conto che renderci conto minuto per minuto ora per ora insomma
Giornate sul giornale
Ecco torniamo un attimino al tema centrale di radio carcere questa sera c'è questo progetto DAP prima tu dicevi prima come responsabile progetto calci di villa Maraini che condivide l'idea di questo progetto che prevede appunto non il carcere subito perché arrestato in flagranza ma
L'immissione Parco Trotter un blues band però sulla struttura insomma presso una struttura di comunità terapeutiche pieno credo in forma fondamentalmente previdenziale insomma come si dice il giorno e notte
Certo che però riuscì ed anche garantire la sicurezza dei cittadini insomma si garantisce un contenimento e nello stesso tempo può garantire
Ora oltre proprio insomma ecco qua vediamo un po'al punto critico invece perché
C'è la sensazione un po'si facciano i conti senza l'oste o sbaglio
Perché voglio dire oggi come oggi già il ministero debitore nei confronti dei vari comunità terapeutiche che operano all'interno del carcere di tanti soldi vero
Allora inventato dalla giustizia
Tramite il proprio puffi show esecuzione penale
è il debitore vale a dire tempi pagare lieve di mantenimento
Per tutti gli arresti domiciliari come leggiamo
Che tutte non tutte le comunità terapeutiche
Evidenzia le il nord Italia
Da circa un anno un trimestre ecco ritardo significativo per le comunità che insomma non è che è riguardo anche perché la gente non mangia e non beve dovrebbe alle cadenze annuali anche noi che ci abbiamo questo problema
I nostri vecchi domiciliari stanno mangiando dormendo
Fanno pranzo cena oggi hanno a disposizione psicologi e medici farmacie terapie oggi non nel due mila infelice certo quindi è quello che noi dobbiamo incassare tutte le reti di mantenimento tutto il due mila e quattro clienti domicilio
è lui che abbiamo ancora che abbiamo avuto nel due mila e quattro sembra brutto parla di denaro di fronte a certe realtà ma insomma il dialogo troppo ci vuole per le iniziative giuste ogni legge soprattutto e di leggi sulla giustizia hanno bisogno della copertura finanziaria ecco perché parliamo di
Di denaro quindi la realtà è che il ministero già oggi vi paga con un fortissimo ritardo
Di una ci siamo ad oggi febbraio due mila cinque
Noi sappiamo anche le altre comunità d'Italia che non sono poche
Devono incrementare tutte le rette di mantenimento di tutto il due mila e quattro qualche comunità deve incassare anche nell'ultimo trimestre del due mila tre
E che quindi oggi la preoccupazione è questa c'è un nuovo progetto del DAP che si chiama dato prima che prevede in arresto in flagranza
Poli fatto di portare le persone detenute in nella comunità e voi vi domandate sì ma se non ci avete oggi i soldi per pagare l'area e pagare il postulato come potete pensare l'episodio paga il futuro spetta la grande domanda
Ed è questa la nostra preoccupazione molto seria questa preoccupazione ma non solo mostrano preoccupazione tutte le comunità l'Italia ormai siamo in contatto con moltissime strutture che sono inserite nel famoso decreto del ministro giustizia per poter
Aveva Inter arresto domiciliare e perciò i tossicodipendenti e non si sa dirò di più qualche comunità incomincia a chiedere noi abbiamo preso negli ultimi metri due o tre persone che venivano da una struttura dell'Abruzzo
Perché non ce la faceva andare avanti e devono chiudere che si chiude centododici noti Cantamessa diceva qualcuno
Quindi questo diciamo il dato critico rispetto a questo nuovo progetto diciamo che il dato il punto critico fondamentale in questo momento su questo nuovo progetto è sicuramente la copertura finanziaria
Se questa è dunque l'opinione di Eugenio Iafrate responsabile del Progetto carcere per la comunità villa Maraini di Roma in merito al progetto dapprima presentato al ministero della giustizia
Dello stesso avviso sembra essere anche donne Egidio smacchia che è presidente della Federazione italiana comunità
Terapeutiche dove girò dall'altro ha scritto una lettera al ministro Roberto Castelli
Proprio per far presente da un lato
Che questo progetto poteva andare anche bene però per fargli anche presente all'altra parte che senza senza soldi questi progetti rimangono lettera morta sentiamo allora cosa ha detto ai microfoni di Radio radicale di Radio Carcere don Egidio smacchia
Don Egidio smacchia lei all'indomani della presentazione del Progetto dato prima a cura del ministero della giustizia a Bresso carta e penna e ha scritto al ministro Roberto Castelli facendogli presente quale presidente della Federazione italiana comunità terapeutiche la grave situazioni in cui si trovano alcune delle vostre comunità infatti da più di un anno il ministero non vi rimborsa così come prescrive la legge non vi rimborsa quanto voi spendete per ospitare presso i vostri comunità persone tossicodipendenti in misura alternativa al carcere e allora ci spieghi la situazione quale facciamo diciamo
Per il problema riguarda in modo particolare giornaliera
Una retta giornaliera che attualmente di trenta
Novantotto novantanove centesimi quindi quali trentuno euro al giorno e qui nonostante che l'area appunto era così bassa c'è un problema allora secondo problema che questo pone riguarda i tempi di pagamento qui siamo arrivati con il DAP
Ha un saldo di ottocentoquarantotto mila e rotti euro no per i vari centri della FIT questo ci ha creato un grosso momento di allarme perché noi abbiamo un centro che deve prendere duecentotrenta mila euro
No e queste duecentotrenta mila euro possono mandarmi difficoltà ma in tanti ragazzi nel frattempo cioè lecco si dipendente ex detenuti qualcuno ha già addirittura il programma cioè
Ecco allora torno non è possibile andare avanti con questo ecco si tratta peraltro di cifre che per il ministero non sono così elevate mentre per la vita di una comunità terapeutiche Enzo ideali sono essenziali
Perché ripeto comportano come uno uno tredicenne ricorrono gli stipendi bisogna pagarli al personale l'utente le assicurazioni e via di seguito per cui ecco da questo punto di dovremmo molta più sensibilità e molto più
Cui don Egidio per sintetizzare ulteriormente si può dire
Ben venga la proposta del DAP quel per Lecce dossi o dipendenti c'è non carcere ma comunità terapeutiche però non dimenticatevi di quelle comunità che
Lavorano e a cui bisogna dare dei soldi che non arrivano sbaglio va venire su questo su questo che ovviamente l'accordo noi siamo favorevolissimi all'alternativa al carcere però
Bisogna bisogna
Puntare su
Due elementi di carattere economico primo la revisione delle rette del secondo la naturalmente
La liquidazione in tempi brevi di quello che che che
Che devono erogare no don Egidio tornando poi al punto per cui da cui siamo partiti voi dopo il ventisette avete spedito una lettera al ministro Castelli può per ricordare la
Morosità di questi pagamenti che il ministero dovrebbe a voi come comunità avete avuto risposta da questa lettera morta
Nessuno vi ha detto di no
Certo aspettiamo che arrivino che arrivino speriamo che che arrivino Riva che cosa perché non l'abbiamo spedita mica come ministro Castelli insomma ho capito stabile ospita mezzo governo insomma no
Eppure nessuno gli ha contattato neanche per spiegarvi le ragioni di bilancio che potevano esserci per un ritardo così elevato no
Lettere dal carcere lettere da luoghi dello Stato
Ovvero da luoghi in cui dovrebbe essere prima di altri applicata la legge le carceri che dovrebbero essere luoghi di legge luoghi di illegalità
Sono invece luoghi di non legge luoghi di illegalità
Queste lettere sono la testimonianza preziosa il documento attraverso il quale riusciamo a capire in quale maniera questa illegalità si trasformi in spietata sofferenza dell'uomo
Su fogli sgualciti con una calligrafia incerta
Noi abbiamo il privilegio di raccogliere queste testimonianze
Sono le testimonianze di persone detenute che sono i primi testimoni della illegalità che vige in Italia
Iniziamo allora questo viaggio nelle carceri italiane pensiamo con la lettera che ci scrive Giovanni da un paese vicino Palermo giovani in effetti e da poco uscito dal carcere DNA grazie all'indultino e da Libero Giovanni scrive
Caro Riccardo sono uscito dal carcere di Enna e ora ho trovato il coraggio di scriverti
Nel carcere di Enna si sta molto male la struttura è molto vecchia le celle che hanno solo la tazza turca sono pieni di infiltrazioni di acqua e come se non bastasse siamo invasi dai topi
Inoltre nelle sale colloqui ancora presente il vetro divisorio che sarebbe vietato dalla legge appunto io spero continua Giovanni
Che i miei compagni di detenzione che sono rimasti lì nel carcere di Enna abbiano il coraggio di scriverti caro Riccardo perché devi sapere che pure sono in tanti ad ascoltare Radio Carcere sia paura scrivervi le lettere perché dopo sei malvisto dagli operatori
Anche nella sezione femminile del carcere di Jenna la situazione della stessa
Io lo so perché lì c'è ancora la mia ragazza un caro saluto Giovanni giovani grazie della tua lettera e anzi direi di telefonate ci qui a radio radicale al numero zero sei quattro otto otto sette otto uno
Oggi scrive Garbi dal carcere Montorio di Verona caro Riccardo all'età di diciannove anni ho commesso un reato più grande di me e sono stato condannato a quindici anni di carcere
Ora scontato circa dodici anni di pena
Ma non riesco ad ottenere nessuna misura alternativa al carcere
Il quindici aprile del due mila e cinque ci sarà udienza davanti al tribunale di sorveglianza di Venezia
Che dovrà decidere sulla mia liberazione condizionale
Ma io ho perso ogni speranza Garbelli coraggio non perdere invece le speranze certo è che un reato commesso in così giovane età cioè diciannove anni anche se è un reato grave meriterebbe
Una maggiore comprensione da parte dell'autorità soprattutto quando pure scontato quasi tutta la pena dodici anni in carcere su quindici non sono certo pochi
Chi scrive poi Fabio dal carcere di mammoni in provincia di Nuoro questo le tra molto particolare che ci arriva sia per il luogo da cui ci arriva sia per la persona che ci ha scrive il Kashima Moni infatti è una colonia agricola c'è un carcere
è un carcere diciamo tra virgolette ritenuto buono in Italia dove si lavora molto e Fabio tra l'altro è stato se ho ben capito coinvolto in fatti di cronaca particolarmente gravi e molto famosi tra l'altro scrive Fabio comunque
Caro Riccardo forse la mia lettera sarà un po'atipica perché ti scrivo da un carcere come quello di Mamone dove il lavoro abbonda per noi detenuti si tratta infatti di una colonia agricola
Però anche questo carcere che a dire di molti un'eccezione in Italia a grandi problemi prima di tutto siamo costretti a vivere in dodici persone in una cella con letti a castello a tre piani
Inoltre la convivenza è ancora più difficile dal fatto che in una stessa cella siamo persone di nazionalità diversa e con reati DiVersi
Gli operatori poi del carcere
Chiamano chi vogliono loro soprattutto delatori e informatori io sono in carcere al novantaquattro e anche se non ho mai avuto un provvedimento disciplinare non mi hanno mai dato neanche un permesso
Certo è vero io con altri siamo stati protagonisti dall'ottantaquattro novantaquattro di fatti gravissimi in Italia
Mentre io ero un sottufficiale di polizia in servizio la questura di Bologna
Neanche vero che sto pagando le mie colpe sono stato condannato a quindici anni e mio scontati quasi undici quindi mi domando quanto devo ancora aspettare per avere un beneficio
Ti ripeto Riccardo commesso reati gravi ma ora vorrei solo essere dimenticato e lasciato solo a fare i conti con la mia coscienza non voglio il perdoni nessuno esso che non posso chiederlo
Se potessi tornare indietro ministre tranquillo nel mio ufficio ma indietro non si torna
Ti chiedo scusa Ricardo per il mio sfogo ma ognuno di noi ha un punto di rottura e per me questo punto è arrivato dopo undici anni l'inferno vissuti nel rimorso diciotto che è stato spero che tu possa porgermi la mano Fabio Fabio certo che noi di Radio carceri porgiamo la mano e chi daremo occasione anche di potere diffondere nuovamente le lettere che tu ci scrivi scrivi sci ancora e raccontaci un po'come si riveli nel carcere di mammone io penso di aver intuito di quale tipo di reati tu sei stato protagonista insieme ad altre persone non ne ho fatto cenno poco perché radio carcere non interessa
Quale reato una persona abbia commesso ma interessa la modalità in cui si viene trattati in carcere
Poi ci scrive il nostro Virgilio dal carcere di Prato è una persona detenuta che si fa chiamare Virgilio
Caro Riccardo nella nostra sezione del carceri Prato quella dei protetti siamo chiusi in due in celle singole il che vuol dire che dobbiamo fare i turni per poterci muovere all'interno della cella
Visse nostre difficoltà in cella la direzione aveva promesso che il numero dei detenuti non sarebbe aumentato
Ed invece invece dopo poco la cella singola non era con due persone bensì con tre e ti lasci immaginare questo cosa significhi inoltre noi quindi a calci di Prato viviamo ormai nel terrore non possiamo fare troppe richieste perché se no entrano le guardie e ti prendi anche un sacco di botte in questi giorni sui giornali stanno uscendo molti articoli che parlano deliberazioni
Facili di detenuti famosi
Ma la verità è un'altra
La gente senza nome che la maggior parte che sta in galera si fa tutta la pena e senza benefici
Qui nel carcere di Prato ci sono persone che sono in carcere da anni e che ancora non hanno completata la relazione comportamentale
E Virgilio hai perfettamente ragione purtroppo ultimamente l'informazione sui giornali in tv in merito ai vari permessi premio veramente fuorviante una pessima informazione
Alessandro dal carcere di Foggia Caroli cadeau di Schio alcuni esempi di come si vive carceri Foggia prima di tutto il modo in cui siamo trattati
Ti dico solo che qualche mese fa hanno fatto in calce una grande perquisizione noi detenuti siamo stati tutti spogliati e allineati nudi per i corridoi sembravamo delle bestie
Poi devi sapere che nella mia sezione siamo in cinquanta detenuti e c'è solo una doccia funzionante e ti assicuro che nel carcere di Foggia solo riuscire a farsi una doccia è un miracolo
Per non parlar ti del vitto che ci danno in carcere una cosa in mangiarmi le fatta di pasta scotta e uova che puzzano
Una pagina se meriterebbe può il trattamento che devono subire i nostri familiari quando vengono a colloquio
Prima le lunghe attese fuori dal carcere senza avere la possibilità di ripararsi dal sole o dalla pioggia e poi poi l'inferno che devono affrontare quando entrano in carcere
Ma almeno i nostri familiari di potrebbero trattare con dignità o no
Alessandro hai perfettamente ragione Scekic ancora per favore
Poi riceviamo una Breve ma bellissima lettera che c'è scritto cui Tim dal carceri Teramo cui Tim ascoltato la precedente puntata di radio carcere dedicata ai bambini che stanno in carcere in Italia con le loro mamme e ci scrive una sua testimonianza sul punto
Per chi non lo sapesse in Italia ci sono circa sessanta mamme con i loro bambini che sono in carcere questi bambini hanno un'età inferiore ai tre anni
Dopo i tre anni verranno separati dalla mamma la mamma resterà continua a stare in carcere sedici ancora pena da scontare e il bambino verrà separato fino ai tre anni rimangono in cella con la mamma sono sessanta questi bambini
Ecco qui Tim ha visto in carcere uno di questi bambini e ci racconta di questa sua intensa ma bellissima visione si diciamo così e testimonianza
Scrive qui time l'HC Teramo un giorno guardavo dalla finestra della mia cella in un'altra ce l'ho visto un bambino stava in piedi sulla finestra tenuto da dietro dalla madre e aveva le mani appoggiate sui ferri delle sbarre
Ad un tratto quel bambino mi ha visto e mi ha salutato
Io sono rimasto attonito cosa ci fai dietro le sbarre un bambino poi la mamma lo ha ripreso in braccio accarezzando lo dolcemente
Loro sono tornati nella loro cella e io nella mia e anche oggi che ripenso a quella scena mi dico questo mondo e più povero è più vuoto grazie cui time per la tua testimonianza
Poi ci scrive Gaetano Ruggiero dal carcere di Regina Coeli di Roma chi ascolta Radio Carcere conosce la travagliata vicenda carceraria di Gaetano Ruggiero pensa De Gaetano
Entra in carcere a Poggioreale di Napoli
Li assume una malattia gravissima gli occhi a causa alla quale perde un occhio non ma non basta in carcere non look furono sufficientemente e e rischia di diventare cieco dopo vari interventi anche di radio carcere ma soprattutto interrogazioni parlamentari articoli sui giornali Gaetano Ruggero è riuscito a ottenere un trasferimento nel carcere di Regina Coeli di Roma
Per essere poi visitato presso l'istituto oftalmico appunto di Roma però Gaetano purtroppo ancora non riceve cure adeguate nonostante tutti i nostri sforzi ci scrive questa lettera
Caro Riccardo rischio per dirti che ancora non mi hanno fatto gli ulteriori esami alla vista presso l'Istituto oftalmico di Roma
Sono cinquanta giorni che sono in attesa e inizio perde le speranze
Tra l'altro il super sorveglianza di Napoli mi ha rigettato la richiesta di sospensione della pena dicendomi che anche se la mia malattia e grave tuttavia non sono in pericolo di vita certo
Inoltre loro dicono che io posso essere curato in carcere M. queste punto magari ti cura sono in carcere contino Gaetano ma il fatto è proprio questo
Io ho chiesto la sospensione della pena proprio perché non mi curo in carcere come fa il tribunale sorveglianza ad ignorare che in carcere non ti curano
Io so solo con conclude Gaetano che sono entrato in carcere che ci vedevo e ora rischio di uscire cieco mi sembra di aver pagato abbastanza le mie colpe
è dire poco divisi Gaetano adesso cercheremo di vedere un po'perché questi non ti chiamo dall'Istituto oftalmico di Roma
Poi ci stimola persona detenuta dal carcere Montorio di Verona un carcere quello di Verona che sta vivendo una grande crisi a causa del suo sovraffollamento nessuno ne parla e le persone detenute
E lì nel carcere di Verona continuano a patire ogni giorno
Pene fatte di sovraffollamento di mancanza di cure insomma è veramente una citazione assai grave cura del carcere
Di Verona in carcere dove sappiamo e ne siamo molto contenti che radio carcere molto seguita ci scrive questo compagno detenuto
Caro Riccardo descrivo nome di tanti detenuti del carcere di Verona devi sapere che il dodici gennaio è venuta qui nel carcere di Verona l'onorevole Valpiana
Noi volevamo parlarle e dirle i nostri problemi purtroppo le guardie ci hanno impedito di parlare con l'onorevole Valpiana e ci hanno portato in cortile per non incontrarla complimenti
Noi come sai qui nel carcere di Verona abbiamo tanti problemi le nostre celle sono sovraffollate siamo condannati a stare in cella per tutto il giorno
Ciononostante le nostre richieste non sono tante ne difficili da esaudire oltre alla possibilità di lavorare vorremmo poter utilizzare il campo di calcio più spesso e non solo una volta al mese tempo permettendo lo inoltre ti volevamo dire che per noi che stiamo sempre in cella la televisione è importante perché è rimasta l'unica nostra distrazione
Purtroppo qui e carceri Verona si vedono pochi canali pensa che non vediamo neanche Rai Tre
Per il resto qui nel carcere di Verona siamo abbandonati a noi stessi io sono in carcere da quindici mesi e non ho ancora visto uno educatore chi rendiconto Riccardo vorremmo tanto che radio carcere diventasse anche un programma alla tv e ti aspettiamo in visita qui nel carcere di menu vi di Montorio ma io ci vengo volentieri ai calci di Montorio
Vediamo un po'di di trovare l'occasione giusta
La televisione non mi sembra che siano oggi come oggi pronta ad ospitare un programma libero come radio carcere che forse può essere realizzato in questa maniera soltanto a Radio Radicale poi si scrive Mario dalla sezione G undici del carcere Bibbia di Roma
Mario che è affetto da gravi patologie
E ciò nonostante non viene curato ci scrive per informarci su quello che succede nel carcere romano non è la prima volta che Mario lo fa e ne siamo molto contenti di siamo tra l'altro molto grati Mario scrive
Caro Riccardo ti scrivo per raccontarti di chi
Come me
Non è collaboratori di giustizia non a una pena alta ma anche se affetto da grave malattia sta in carcere e non riesce ad avere una misura alternativa alla detenzione
Così ti racconto di Massimo costretto su una sedia a rotelle che sta facendo lo sciopero della fame solo per ottenere delle cure mediche in carcere
Occhi racconto di Antonio che a ottant'anni ed è in carcere per un reato commesso undici anni fa deve scontare un anno di galera ma che ci sta a fare Antonio in carcere
Oppure di racconto di Alberto settant'anni che qualche giorno fa è stato salvato e preso per i capelli da un infarto
Ma stare in carcere conclude Mario stare in carcere oggi in Italia significa rischiare di morire
Sì non ai soldi probabilmente sì
Vincenzo e Cosimo ci sfiora il cachet di Como
E vince se Cosimo come al solito ci scrivono bellissime lettere che è veramente un peccato sintetizzare nel tempo ormai è poco e mi dovete scusare se il taglio brutalmente qualche pezzo la vostra lettera allora Vincenzo e Cosimo la loro lettera fanno riferimento alla precedente puntata di Radio Carcere
Dedicata al disegno di legge cosiddetto salva Previti nella parte in cui riduce i benefici alle persone detenute dichiarate recidive e scrivono
Caro Riccardo anche martedì scorso abbiamo ascoltato la do voce che c'è ci parlava del disegno di legge Salva Previti o ammazza giustizia per noi dopo è stato sconcerto rabbia è una notte insonne ora la domanda è questa
Vale ogni tentativo per salvare Previti o vale ogni tentativo per cancellare l'articolo ventisette della Costituzione
è una domanda che resterà insoluto a come resterà insoluta la giustizia per noi che siamo in carcere e che ci vedremo cancellare in un colpo solo
Tutti i diritti ottenuti con tanti sacrifici fatti in tanti anni di pena in carcere e che vedremo nello stesso tempo raddoppiare la popolazione detenuta
Ti vogliamo bene Vincenzo e Cosimo dal carcere di Como
Stefano e i suoi compagni di detenzione dal carcere di Cassino caro Riccardo anche qui nel carcere di Cassino ci sono i problemi degli altri istituti come la carenza di cure mediche
Per non parlare della nostra dignità che ci viene tolta e che ci porta a disprezzare la nostra vita anche noi siamo padri figli mariti abbiamo bisogno anche noi di essere considerati come persone inoltre vorrei fare un'osservazione sul modo di fare informazione sul carcere
Perché come nel caso del programma Rebibbia G otto in tv parlavano sempre di carcere come se fosse un paradiso e non dicono nulla su quella che è la vita reale in carcere che è invece un inferno
La lettera è anche firmata da Davide Salvatore Tommaso l'uso e Fulvio ragazzi grazie per questa vostra lettera condivido appieno le vostre osservazioni sul modo di fare informazione in tv per quanto riguarda il carcere sembra che il carcere sia la soluzione
E questo è che deve farci
Continuato aspra scriverci da Cassino e poi ci scrivono un gruppo di quarantaquattro persone dalla terza sezione del carcere di Cuneo
Sono quarantaquattro e queste persone ci mandano una lettera che anche destinata al quotidiano la Stampa di Torino in cui affermano scriviamo questa lettera affinché anche i cittadini liberi sappiano in quale stato di degrado viviamo noi detenuti nel carcere di Cuneo
Il primo problema che abbiamo è la magistratura di sorveglianza infatti il magistrato non viene a colloquio con noi a meno che non si faccia una richiesta motivata specificando quali misura alternativa al carcere si vuole chiedere
Poi gli educatori quindi calci di Cuneo sono a dir poco introvabili
E a ciò fanno testo le innumerevoli domandine che gli abbiamo rivolto e che sono rimaste senza risposta
Inoltre viviamo in sei persone in una cella di appena quindici metri quadri bagni incluso dove la dignità dell'uomo è terza
Ogni sezione del carcere a disposizione sono due docce
E che sono fatiscenti dove manca anche l'acqua calda e che devono servire per circa sessanta detenuti
Se non fosse tragico ci sarebbe da ridere
Per quanto riguarda i corsi di formazione e quindi ai calci di Cuneo esiste solo un corso di formazione per circa duecento detenuti ma vi possono partecipare solo quattordici detenuti benissimo
Qui nel carcere di Cuneo non funziona la biblioteca non ci sono momenti di aggregazione culturale non ci sono attività sportive nella possibilità di lavorare
Infine vorremmo far presente che noi siamo detenuti comuni ma veniamo trattati come quelli dei quarantuno bis in quanto la sezione dei quarantuno bis è davanti alla nostra firmato quarantaquattro detenuti della terza sezione del carcere di Cuneo
Bene grazie ragazzi dato queste lettere anche indirizzata al del quotidiano la Stampa di Torino
Per questa settimana le lettere finiscono qui salutiamo l'abbiamo il tempo di leggere Rosario dal carcere di Vercelli che ci chiede delle spiegazioni per un reato ostativo Rosario non c'ha detto però
A quale regime sei e sottoposto e poi insomma che ci paga fa cuculi dell'ufficio matricola
Romeo dal carcere di Pordenone Romeo ha un problema infatti anche la sua convivente persona sottoposta ad indagine per questa ragione
Non può fare con lei i colloqui Romeo in teoria è possibile che l'autorità giudiziaria vieti l'incontro tratte e la tua compagna per ragioni di giustizia sono è possibile pure giusto ma ecco chiedo ingenuamente provato a fare un'istanza al magistrato
Poi salutiamo Antonio sui compagni di detenzione dal carcere di Agrigento che ci chiedono la copia della sentenza la Cassazione sull'indultino appena avremo questa di sentenza vera manderemo Enrico dal carcere opera di Milano Mauro dal carcere
Di Foggia Mauro se ho ben capito se è stato condannato a circa cinque anni per un reato di truffa raccontaci un po'meglio ad una vicenda Vincenzo dal carcere opera di Milano Stella dal carcere di Potenza che chiede di non divulgare la sua lettera ma che ci manda anche i saluti dei suoi dieci otto compagni di detenzione
Del carcere di potenza grazie stele grazie alle due
Compagnie detenute
C'era F dal carcere Gina cioè di Roma che forse verrà conclusa bene la sua vicenda processuale anche a te Ceres un saluto e Radio Carcere
Con le lettere finisce anche questa puntata di radio carcere
Vi ricordiamo i nostri dei capi di dove potete contattarci allora innanzitutto
Il numero di telefono numero telefono che è importante sia per le persone che sono appena uscito dal carcere che ci possono chiamare per rendere loro testimonianze sia per chi
Per i familiari per esempio questo il numero di radio radicale potete chiede di me di Riccardo Arena il numero è zero sei quattro otto otto sette otto uno poi l'indirizzo di posta elettronica
Radio carcere tutto picco attaccato chiocciola radio radicale punto it alle persone detenute invece ricordiamo l'indirizzo dove scrivere le loro lettere incrementare questo legame
Preziosissimo che c'è tra voi che state in carcere e noi che cerchiamo di divulgare la vostra voce
Scrivete questo indirizzo e scrivete radio carcere
Radio radicale rubrica radio carcere via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma
Grazie a Lorenzo Bruschi per la preziosa si sensi regia
Grazie alle persone libere che hanno avuto il senso di responsabilità di ascoltare radio radicale radio carcere grazie anche quelle che magari ce l'ho ascoltato la prima volta così per caso stando in macchina l'ascoltato
Queste voci diverse che gli parlavano di una realtà diversa ecco grazie a voi per la vostra attenzione grazie soprattutto
Ai compagni detenuti alle persone detenute anche quelle che vivono nelle celle più degradate e che questa sera come ogni martedì sera
Non ci sono abbandonati all'abbandono che li circonda al silenzio che li circonda
Ma hanno compiuto un gesto di grande dignità hanno acceso una radio per ascoltare una voce la loro voce la voce di Radio Carcere a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
In nome del popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale inizia finora del popolo italiano Corte d'appello di Palermo seconda sezione
Data cinque aprile del mille novecento