"Catallassi" - trasmissione di approfondimento in chiave liberista dell'economia italiana ed europea

Buongiorno a tutti da Benedetto Della Vedova benvenuti e questo conta perché a Tallahassee cominciamo come sempre ringraziando l'ospite di oggi per aver accettato l'invito di radio radicale ringraziamo Mario Baldassarri Mario Baldassarri economista docente qui però investe di viceministro dell'economia abbiamo già avuto occasione quasi due anni fa peraltro di avere Mario Baldassarri qui a Qatar classi
Chiudiamo con le presentazioni e cominciamo
Da un tema che è un tema d'attualità
Per quanto riguarda le proposte del Governo e anche di polemiche interno al governo che è quello della previdenza integrativa prima di arrivare la previdenza integrativa
Partiamo dalla previdenza cioè dalla riforma delle pensioni che è stata varata ormai quasi un anno fa dal governo Berlusconi
Viole chiederà sì al viceministro che al professor Baldassarri
Se non ritiene che questa riforma importante benvenuta anzi è arrivato un po'troppo tardi dopo troppi traccheggia menti a mio avviso troppe indicazioni contrastanti era meglio credo farlo all'inizio legislatura ma comunque sia
Questa riforma
Incisiva quanto era necessario o quanto era possibile sul piano delle compatibilità politica
Ma premettendo che per un membro del governo non è proibito di continuare a pensare qui nel proibito di continuare ad essere anche economisti e quindi non vedo nessuna contraddizione tra le due funzioni
Per rispondere la domanda occorre chiedersi quali erano i problemi palesi evidenti da tanti anni
Che minavano il sistema pensionistico italiano
Il primo innanzitutto il meccanismo del così detto Pesio gol della ripartizione cioè il fatto che il sistema sporge sulla riscossione dei contributi sociali da parte di chi lavora
E questa questi contributi vengono usati immediatamente per pagare contestualmente le pensioni a chi è in pensione
è evidente che questo meccanismo
Quando entrò in vigore nel sessantanove quindi nel mille novecentosessantanove tantissimi anni fa in un mondo radicalmente diverso poteva avere un senso e poteva stare in piedi finanziariamente in quel momento perché c'erano all'epoca quattro lavoratori che pagavano i contributi e un lavoratore che era in pensione
Quindi se ognuno dei quattro lavoratori pagava il venticinque per cento dei contributi sociali si poteva garantire il cento per cento di pensione pensionati oggi la demografia è cambiata in prospettiva cambierà sempre più radicalmente siamo ormai vicini a un rapporto uno a uno quindi utile che in prospettiva
Ho il lavoratore futuro i giovani di oggi parlerà cinquanta per cento di contributi sociali per garantire al pensionato futuro cinquanta per cento di pensione
Oppure con l'attuale percentuale del trentatré per cento il il sistema attuale di a ripartizione darà pensioni da fame a tutti
Più o meno attorno a un terzo dello stipendio che uno guadagna mentre lavora questo è il nodo allora c'ero su questo nodo un problema di età di pensionamento
Perché oltre all'età di vecchiaia su questo sì ne scava e si innesca ancora il meccanismo delle cosiddette pensioni di anzianità cioè il fatto che non solo si allunga la vita media ma si va in pensione abbastanza presto rispetto al agli altri paesi europei quindi il periodo in cui un cittadino riscuote la pensione sempre più lungo
E dall'altro lato la necessità assoluta di avere accanto al sistema a ripartizione
La crescita della cosiddetta Seconda gamba fatti io non sono d'accordo a chiamare questa seconda gamba pensionistica pensione integrativa queste assolutamente una pensione fondamentale
Che introduce il meccanismo della capitalizzati Maroni passare ai
Però scusi Veneto quindi la riforma vera che è stata introdotta l'anno scorso
In realtà è è è appoggia di più sulla partenza dei fondi pensione e questa è la vera riforma
Poi su questo si è fatto nell'immediato
Quello che tra l'atrio appunto come economista sostengo da più di dieci anni
L'allungamento dell'età di pensionamento per le pensioni di era di anzianità sulla base volontaria con gli incentivi e quindi cercando di convincere le persone che conviene rimanere a lavorare perché in cassa il trentatré per cento in più di stipendio in busta paga
E a partire dal due mila otto una modifica più strutturale su coloro che andranno con l'intero sistema contributivo pure essendo ripartizione ma con una pensione calcolata sulla base dei contributi versati
Questo meccanismo fu introdotto nella riforma Dini del novantacinque ma fu introdotto solo per i lavoratori che avevano meno di diciotto anni contributivi il che vuol dire che il vecchio meccanismo che non solo attualmente ancora in vigore non solo la ripartizione
Ma per il quale si calcola la pensione non in base ai contributi pagati ma in base allo stipendio ricevuto durante l'età lavorativa cioè calcolato sulla retribuzione
Andrà avanti fino al due mila trentatré tre mila trentadue perché chi aveva diciotto anni di anzianità nel novantacinque basta fare i calcoli per arrivare a trentacinque trentasei anni di contributi ma avanziamo o quaranta siamo attorno al due mila trentadue mila trentadue ecco ma
Perché le due cose la prima non era possibile sui parametri incidere già di più
Soprattutto fare partire da subito riforma perché come si giustifica se non alle
Chi tu Banzer politiche questo rinvio al due mila otto e poi non si poteva anziché appunto il limite dei sessanta a questo punto già fare un
Come dire spingersi un po'più in là da subito visto che già la legge poi prevede che questo limite di sessanta possano essere esteso sessantuno sessantadue col tempo magari prevedendo dei disincentivi per chi andava piuttosto che degli incentivi per rimanere
Per quanto riguarda la riforma parametrica che è stata fatta perché si è lasciato tutto com'era sono modificati i parametri non si poteva essere più incisivi sui parametri e sui tempi
Ma io credo che merito di questo governo è comunque di aver fatto la riforma pensionistica
E soprattutto di averla fatta e dobbiamo rendere operativa al più presto possibile sulla seconda gamba che sono i fondi pensione
Si poteva e forse si doveva fare di più è meglio certamente sì sul piano dell'analisi economica sul piano politico del consenso
Probabilmente in quel momento non si è potuto fare di più e fare meglio
Sulla base di un principio e cioè delle aspettative non dei diritti acquisiti io non richiamerei diritti acquisiti ma delle aspettative per cui si è preferito
Far partire la riforma dal due mila otto
In modo da dare quasi un preavviso nel senso di saperlo quattro cinque anni prima quali sarebbero stati cambiamenti
E invece di dare disincentivi cioè penalizzazioni attiva andava in pensione prima si è preferito dare incentivi a chi va in pensione doc
Però non non c'è un problema di equità tra le generazioni che continuare a rimandare che si aggrava rimandando sempre di più una soluzione più incisiva
Assolutamente sì infatti questo è un tema non solo di equità all'interno della stessa generazione tra chi va in pensione prima chi va in pensione dopo chi entrato a lavorare più presto ti entrato a lavorare più tardi
Ma ancor più rilevante il tema del rapporto tra le generazioni e insomma il nodo di fondo è proprio questo che già la generazione dei giovani
Cioè coloro che
Prima del novantacinque della riforma Dini
O non lavorava ancora oppure pur lavorando aveva meno di diciotto anni contributivi già questa generazione
Va col sistema a ripartizione ma contributivo e quindi calcolato sui conti calcolata sui contributi la pensione di questa generazione occultato in modo sarà sarà è fortemente già decurtata ecco perché era urgentissimo
è urgente
Affiancare proprio per i giovani l'altra gamba del della pensione c'è quella dei fondi pensione a capitalizzazione arriviamo infonde capitalizzazione io però voglio farle la domanda delle cose posso fare un'ulteriore chiarimento però oltre a questo
C'è un altro problema
Che avendo giustamente fatto a partire e dalla riforma Treu alla quale va riconosciuto un merito di aver aperto il mercato del lavoro fino alla riforma Biagi che ha fatto questo governo si è allargato il ventaglio delle forme di lavoro di contratti di di contratto di lavoro
L'obiettivo di questo apertura del ventaglio positivo è quello di offrire più opportunità ai giovani di entrare nel mercato del lavoro in in condizioni diverse però attenzione che questo obiettivo rischia poi se non si accompagna a un mercato flessibile ma anche un mercato che introduce nel tempo garanzie rischia di diventare precario allora l'attuale generazione di giovani
Non solo a una certezza e cioè che la sua pensione futura è molto modesta se non gli si affianca per tempo
Il fondo pensione e per fare un fondo pensione occorrono trent'anni quindi bisogna dirlo subito e Giove e dare loro la possibilità ma anche il fatto che nei primi anni di lavoro e il tipo di lavori così vecchi co.co.co. i lavori a contratto i così detti precari
Per qualche anno hanno una quota contributiva modesta e quindi contribuiscono poco a formare poi la finzione la pensione a fine periodo di lavoro
Ecco prima di venire alla alla
Alla parte della riforma ancora mancante che è quella proprio della pensione a capitalizzazione integrativo e complementare secondo pilastro eccetera eccetera
Volevo fare una domanda quel potrà di cui poter per le dalla quale potrebbe nasce una discussione infinita io le chiedo però di essere assolutamente sintetico in questo lei è stato prima allievo poi collega di Franco Modigliani compianto Nobel italo-americano dall'economia
E Modigliani su questo seppure con una soluzione particolare si era Espresso
è impensabile che si arrivi anche nei Paesi dell'Europa continentale anche in Italia ad una riforma che proprio come di una riforma copernicana del sistema previdenziale arrivando a un sistema a capitalizzazione per anche per la pensione pubblica o banche per la pensione obbligatorio e cioè per il primo pilastro non abbiamo avuto H Tallahassee qualche paio di mesi fa José Piñera che uno degli alfieri della riforma capitalizzazione sistemi previdenziali
Lei greci in Italia comunque è improponibile meglio che ce lo togliamo dalla testa ora
Una soluzione
Praticabile se vi fosse la volontà politica
Parete ecco questo problema quando si comincia a parlare proprio in termini specifici dei rapporti fra i sistemi a ripartizione sistema a capitalizzazione se lo sono posto addirittura anche negli Stati Uniti già più di dieci anni fa
Proprio per valutare e loro dieci anni fa o anche fino a cinque anni fa erano una situazione favorevole nel senso che addirittura il surplus aveva un avanzo di bilancio pubblico e avevano un avanzo della Social Security della sicurezza sociale americana
Per cui durante la la la la presidenza Clinton il dibattito gli Stati Uniti era come investire i surplus certo a capitalizzazione in modo che anche loro prevedevano poi andare in deficit dopo dieci e C esattamente e quindi come anticipare con gli avanzi di quegli anni in su i disavanzi che in prospettiva avevano ora e il il tema è intanto far partire i fondi pensione quando si discusse con Franco Modigliani
Ormai purtroppo tanti anni fa ma poi anche recentemente prima che morisse dire che questo è il tema sul quale ha lavorato negli ultimi tre anni della sua vita questo dei sistemi pensionistici in particolare europei italiano
E l'idea era proprio questa mi ricordo benissimo che fui io a suggerire che data la situazione italiana l'unico strumento vero concreto esistente per attivare i fondi pensione
Era discutere l'utilizzazione del TFR
Non non non avevamo un surplus da investire
E quindi l'unico strumento poteva essere quello del usare il TFR per far partire i fondi e pensione ecco in quel momento il ragionamento era proprio del tipo che fa lei e cioè introdurre il sistema a capitalizzazione con i fondi pensione per aprire gradualmente nel tempo e nel lungo periodo una riduzione dei contributi sociali a ripartizione
Per incidere anche meno sul costo del lavoro sul cuneo fiscale contributivo che penalizza fortemente la competitività italiana e la competitività europea in generale in modo da avere un processo di transizione
E che vedesse Mammano la crescita dei fondi pensione quindi metodo a capitalizzazione e consentisse quindi di ridurre nel tempo i contributi sociali teniamo conto che negli Stati Uniti o in altri Paesi il contributo sociale diciamo a ripartizione sta tra il dodici e il quindici per cento da noi stava e sta ancora al trentatré per cento
Poi si è capito che anche politicamente o socialmente questo processo può restare sull'orizzonte
La cosa importante nell'immediato e far partire il fondo pensione poi se e e me ma mano che il fondo pensione cresce porre un problema di come e quanta parte del fondo pensione basso costituire oltre che ad aggiungersi alla parte a ripartizione
Ecco beni qui secondo me dal punto di vista della teoria ma anche dalla pratica sta uno dei problemi principali allora
Che si abbia o no
Poi ce l'abbiamo come opzione preferita è preferibile quella della transizione ad un sistema a capitalizzazione complessivo quindi con un meccanismo di capitalizzazione che valga per la pensione in generale anche per quello obbligatoria e non solo per quella complementare nato scusi se la interrompo dell'arredo
Se ne ricorderà benissimo che quando si comincia a ragionare in di questi temi abbiamo perso due o tre anni
Sud dibattito totalmente fuori luogo inesistente perché qualcuno
Pensò di sostenere che parlare di capitalizzazione di fondi pensioni significasse privatizzare il sistema pensionistico per cui ci fu un dibattito fra privato o pubblico obbligatorio non obbligatorio
Se abbia perso del tempo su questo tema quando parliamo di capitalizzazione
Non stiamo parlando di privatizzazione STET pensionistico ma di un sistema pubblico
Magari obbligatorio anzi obbligatorio con un diverso meccanismo che garantisce di più il lavoratore pensionato perché la capitalizzazione consente di avere rendimenti veri cioè lo stesso la stessa riforma
Adottata
Dal Governo
Cileno col ministro pigne era in un contesto politico che è quello che conosciamo la dittatura di Pinot Cece lettera ma che comunque ha dato frutti positivi da quel punto di vista la riforma pensionistica capitalizzazione non c'è nessun
Ovviamente dimenticanza su quello che è stato in generale regimi più nasce ma l'aspetto tecnico della riforma previdenziale anche quella è una riforma che pur basandosi su un meccanismo a capitalizzazione affidato a società private ma è un meccanismo che ha un forte controllo Pubblico delle garanzie assicurate però
Il punto che volevo sottolineare è il seguente
Se noi la capitalizzazione la introduciamo come seconda gamba così viene detto secondo pilastro del sistema previdenziale
E lasciamo intatto il primo cioè contributi al trentatré per cento
E diciamo però bisogna far crescere la previdenza integrativa complementare per assicurare ai lavoratori giovani di oggi una pensione in termini di percentuale
Il tasso di sostituzione cioè la percentuale dalla pensione cioè la la percentuale rappresentata dalla pensione sugli ultimi redditi per gli ultimi stipendi per capirci quando si getta su sostituzione settanta per cento significa che uno va in pensione
Grosso modo con una pensione che vale il settanta per cento sessantacinque per cento gli ultimi stipendi ma ecco si dice per assicurare quel livello di previdenza di pensione quindi ai giovani lavoratori bisogna affiancare all'INPS o i fondi pensione
Però anche qui dal punto di vista dell'equità generazionale e è bene che i giovani lo sappiano è un trappolone nel senso che loro dissi a si chiede ai giovani lavoratori continuare a pagare il trentatré per cento che è un'aliquota premente superiore a quella pagata
Dai lavoratori delle generazioni precedenti
Quindi pagheranno di più
Come previdenza obbligatoria dovranno comunque tirare fuori dei soldi per finanziare la previdenza integrativa per avere un livello equiparabile poi non lo sarà nella realtà ma equiparabile di pensione quindi dal punto di vista generazionale noi comunque stiamo dicendo ai giovani dovete continuare a pagare il trentatré per cento di contributi per pagarle ricche pensioni pensionati di anzianità
In previsione di una pensione pubblica
Molto inferiore a quella attuale e quindi dovete mettere degli altri soldi per compensare il divario quindi comunque la si voglia girare dal punto di vista dell'equità tra le generazioni siamo di fronte a un conflitto e siamo di fronte a una sperequazione forte nei confronti dei giovani lavoratori questo è un dato
Acquisito certamente sì però dobbiamo essere consapevoli che questo dato a una Radice che la demografia
Cioè evidentemente
Trent'anni fa ho quarant'anni fa
Si poteva pagare meno e avere più pensione perché ripeto c'erano quattro lavoratori che pagavano un pensionato però quello di è cambiata la società quelli noi però e questo è il punto delicato da gestire
Tra le generazioni però nel momento in cui si devono chiedere sacrifici anche modifiche delle aspettative alle persone che si approssimano alla pensione con le regole
Assai generosa del passato questo va tenuto in conto cioè bisogna avere il coraggio di dire noi chiediamo di spostare le pensioni d'anzianità subito da cinquantasette anni a sessanta presso Antunes ha sessantadue
Perché è vero che in questo modo modifichiamo le aspettative di persone che credevano di poter proseguire con i criteri generosi del passato ma a fronte di questa virgolette presunta ingiustizia diminuiamo un'ingiustizia che c'è ed è palese ed evidente che va tutta a scapito dei lavoratori più giovani questo secondo me è un argomento che non è stato sufficientemente messo
Messo in chiaro poi è vero che i pensionati votano di più dei giovani ma insomma e sono anche di più è un argomento centrale fondamentale in un Paese che vuole essere civile non solo per una generazione
E che vuole essere giusto non solo per una generazione che volesse il civile giusto nel tempo tra le generazioni e anche vero io sono profondamente convinto che questi cambiamenti di struttura debbono essere gestiti gradualmente nel tempo
Però bisogna definire che cosa vuol dire gradualità
Ecco forse la gradualità con la quale abbiamo speso i quindici anni passati è stata sicuramente troppo morbida eccessiva forse già nel novantacinque se al momento della riforma Dini
Che è stato un bene che sia stata fatta perché senza quella riforma sistemate suiciderà sarebbe già esploso
Ma che non vuol dire che fosse sufficiente in quel momento a dare condizioni di di di stabilità al sistema
E se fosse stata fatta la riforma chiamiamola Berlusconi nel novantacinque
Beh certamente quella gradualità si sarebbe mantenuta ma sarebbe stata una grande all'intera più accentuata nel tempo cioè più rapido nel passaggio della transizione e questo fenomeno
Che è sotto gli occhi di tutti e cioè di peso sui giovani che va Fondo a garantire certe aspettative certi diritti acquisiti sugli anziani e e sarebbe stato più equo tra le generazioni e qui si pone una responsabilità molto forte a mio parere alle forze sociali non solo le forze politiche e anche al sindacato
Perché evidentemente e il sindacato deve avere il coraggio e la responsabilità di essere sindacato anche delle future generazioni
E non farsi prendere più di tanto così come la politica debbo dire la pena ha detto lei votano più i pensionati Grammy giovani
Ma anche in prospettiva anche sul piano proprio della del del del del della dimensione della partecipazione al sindacato beh è evidente che se il sindacato si trova ad avere una maggioranza di iscritti pensionati ha la responsabilità di difendere il pensionato ma anche la responsabilità nel tempo di valutare quanti nuovi giovani possono essere in qualche modo
Difesi o comunque rappresentati dallo stesso sindacato ceto protetto anche il sindacato a differenza del di una così di una percezione comune i tagli che in Italia c'è sindacato sia una specie di organizzazione
Universalistiche sindacato invece è nato e continua a fare un mestiere diverso che quello difendere gli interessi degli scritti di interessi degli scritti al sindacato o perché pensionati e non vogliono sentir parlare di riforma per ragioni emotive o perché pensionandi è quello di procrastinare riforme che possono pesare in qualche misura su pista per andare in pensione ma veniamo a quindi alla questione della previdenza integrativa fatta la premessa precedente che secondo me va tenuta bene in mente dal punto di vista politico notte comunque un trappolone per i lavoratori più giovani ecco
Lei diceva per fare certamente era ancor più trappolone la situazione precedente quest'cioè questo giudizio che io in parte condivido però va anche latinizzato rispetto a non far nulla
Quindi diciamo questa riforma di questo governo può essere giudicata dalla nuova generazione dei giovani non ho ancora in perfetto equilibrio intergenerazionale la situazione precedente per loro era ancora peggiore certo
Però avrebbe potuto anche diventare migliore con riforme più incisiva sul sulla questione dei della previdenza integrativa si dice
Uno degli elementi centrali per poter fare
Sviluppare i fondi pensione o oggi che sui dei dati non ce lo presenta oggi fu fondi pensione
Quanto valgono sul in Italia ma sono percentuale o parere sono irrilevanti dal punto di vista macro economico quindi ma per un motivo molto serio anche il facilmente spiegabile
Perché noi abbiamo appunto definito pensione integrativa
E e abbiamo cifosi siamo illusi ma certamente non da parte di non da parte mia o di altri colleghi economisti che hanno lavorato su questo tema non c'era affatto illusione c'era perfetta consapevolezza ma qualcuno si è illuso che potessero partire i fondi pensione
Dicendo al lavoratore che doveva pagare il trentatré per cento di contributi sociali
Il sette per cento per il Tfr e poi rimanerci del del suo no il venti venticinque per cento dire per fare d'imposta personale sul reddito quindi che sostanzialmente doveva pagare più della metà del proprio stipendio
Con la metà restante di stipendio ci deve campare ci deve vivere Luisa moglie della famiglia
E poi chi si è detto adesso ti fai un risparmio in più e ci fa il fondo integrativo è evidente che non sono partiti e quel poco che è partito è partito da parte dei redditi alti altissimi
Che avevano lo spazio per poter farsi la loro pensionata in questo senso era quasi privatistica la pensione sulla potevano fare con una polizza svela ricorriamo che i fondi pensione meccanismo con cui lo Stato
Incentivo agevola i fondi pensione è quello della defiscalizzazione a questi contributi sui ma quello è l'incentivo in realtà si eleggerà che prima Eugenio dove da dove vengono i soldi tant'è che assoluta Poletto prima parlando con Franco Modigliani
E io fui il primo a dire e l'unico pezzo di soldi che è utilizzabile quel sette per cento che avresti lo vediamo arriviamo guerre vediamo si può mettere fondo penseremo al TFR sempre con una premessa
Chi va in pensione oggi con la pensione di anzianità a cinquantasette anni
Oso su se ci resta bontà sua se non va in pensione diceva questo bonus che ma è chiaro però prendiamo atto dei dati di questi primi di queste prime due finestre come si dice
Anche perché se avendo sostenuto dal più di dieci anni
Almeno la strada dell'incentivo cioè di ammettere in busta paga il trentatré per cento per chi volontariamente non va in pensione resta a lavorare e avendo dovuto sentire critiche anche molto dure
Da un lato che questo sarebbe costato al bilancio dello Stato perché lo Stato rinunciava a riscuotere i contributi sociali
Critica totalmente fuori luogo perché è più che evidente che se uno va in pensione i contributi sociali non li paga più quindi non c'era perdita di gettito
Che comunque non sarebbe stato il Ficarella meno che uno preveda che arrivino altri lavoratori a sostituirlo se appunto ma quel gusto meccanicismo non ce non non esiste
Però prendiamo atto un fatto positivo e cioè dopo tanti anni di dibattito si è introdotta questa opportunità offerto al lavoratore di non andare in pensione
E vedere il più grande aumento di stipendio di tutta la sua vita lavorativa perché avere da un mese all'altro il trentatré per cento in più in busta paga
Non credo che nessun contratto di lavoro nei quarant'anni ho trentacinque anni di lavoro gli abbia mai dato
Ha avuto successo sta avendo successo cioè nessuno con questa opportunità va più in pensione
Nessuno nel senso tanti siamo all'oceano alla fiamma rosso all'ottanta per cento ecco tanti rinunciato di andare in pensione perché c'è questo incentivo ecco ma questa è la situazione che c'era già prima con la differenza
Che prima i lavoratori non è che gli italiani voglio andare in pensione perché sono prima se gli sgravi lavorano nell'Ulivo no no no no no no no la relativa in un'altra forma alle inserì assoluto ma c'è ma c'era in un'altra forma
E io sono convinto che insomma noi italiani non siamo degli scansafatiche
Ma semplicemente gente di buon senso che sa fare i conti in tasca propria
Allora prima perché la gente appena possibile
Il giorno stesso in cui maturava il diritto decideva di andare in pensione di anzianità perché riscuoteva la pensione e poi faceva un lavoro in nero non nascondiamoci dietro un dito quindi non è che a decideva di avere un reddito più basso ma aveva l'opportunità andando in pensione di anzianità di avere un reddito più alto perché fra pensione
Lavoretto nero guadagnava più di prima allora noi abbiamo fatto questo éscamotage cioè quello di dire
Guadagni pro di prima ma temono direttamente rimanendo sul posto di lavoro e incassando il contributi sociali nei però resta vaga parlo io volevo
Il successo a delle basi solide diciamo di buonsenso della gente del bonus anche se secondo me resta una cosa troppo generosa ma
Punto per punto forse per questo Utz avendo successo
Però volevo dire chi va in pensione oggi se ci va se non eccelse ma se non ci va sì al bonus ma insomma se se chi va in pensione oggi a la pensione
Generosa e in più alla liquida la liquidazione l'esperienza di ciascuno di noi che fratelli in famiglia eccetera la liquidazione
è un patrimonio che spesso ha avuto per per per per la gente deve studiare compra le cartucce cose che ben sappiamo
Noi stiamo chiedendo ai giovani
Lavoratori
Di mettere il TFR cioè la liquidazione nel fondo pensione però ricordiamoci che
Questo significa che i giovani lavoratori più giovani non avranno la liquidazione quindi anche rimaniamo con una forte penalizzazione rispetto ai loro predecessori perché
Si dice se mettiamo tutto il TFR nel fondo pensione
Pensione dell'INPS col trentatré per cento di contributi sulla sullo stipendio lordo più quel sette per cento otto per cento il sette per cento a liquidazione
Nove per cento che può diventare di fondo pensione più o meno la pensione uguale certo però manca la liquidazione ma ciò detto problema dall'uso della Tfr per i fondi pensione
Rischiamo di entrare un po'nel
Tecnicismo ma credo che sia utile perché la polemica di questi giorni allora
Una delle l'ipotesi di base eh
Da oggi in poi i lavoratori possono con un meccanismo di silenzio assenso eccetera ce la possono versare il Tfr al fondo pensione con i benefici fiscali del caso
Questo significa che si sottraggono risorse alle aziende perché oggi il TFR resta nella testa nel nel capitale delle aziende fino al momento in cui del padrone aziende fino al momento in cui viene corrisposto il tasso di interesse
Del TFR se non sbaglio l'inflazione più uno punto cinquecentosettantacinque dell'inflazione piume meta ecco zero stanzine infrazioni siamo al due due e mezzo per cento secondi di rendimento quindi
è chiaro che siamo in modo vantaggioso per l'analisi amento alle imprese a costo molto ma molto basso
E questo è un primo aspetto da tenere presente cioè se si toglie il TF il flusso di TFR alle aziende comunque sia le aziende vanno incontro a difficoltà ma d'altra parte questo
Come dire
E nella ha una sua logica serve però la discussione di questi giorni eh per far partire i fondi pensione questa è la sua proposta non dobbiamo solo prevedere che da oggi in avanti cioè da quando finalmente andrà sulla delega sulla riforma previdenziale verrà completata per quanto riguarda il i fondi pensione da oggi in avanti
L'accantonamento del TFR può finire fondi pensione lei ha detto dobbiamo anche mettere nei fondi pensione
Tutto il TFR accumulato cioè se io so ho lavorato dieci anni ogni mese verso cento euro duecento euro
Per il TFR ma ho già accumulato dieci anni di TF
No è proprio questo l'equivoco la fermo subito Della Vedova proprio questo l'equivoco
Però partiamo dall'attuale
Testo della velleità che è esattamente quello che lei ha detto
Il TFR accumulato fino ad oggi presso le imprese resta presso le imprese
La possibilità è che da oggi in poi
Il Tfr che maturerà negli anni futuri di anno in anno può essere tolto dalle imprese non più lasciato dei numerosi appresa ma avversato fisicamente
Ai fondi pensione che poi lo investono sui mercati e crescono i fondi pensione questo fa nascere un problema di cosiddetta compensazione alle aziende
Perché le imprese che avevano una fonte di finanziamento importante a basso costo dovranno in alternativa a finanziarsi sul mercato finanziario costi più alti tant'è che il dibattito in corso è quale compensazione dare alle imprese allora la mia proposta non è quella di che sarebbe pura follia
Addirittura non solo togliere dalle imprese il TFR maturando ma addirittura lo stock già maturato collera ebbero le imprese italiane dopo include forse il giorno prima più che il giorno dopo
Va beh fa questo Eleonora una nuova in realtà la proposta è quella di usare una tecnicalità esatto infatti è quella della cessione del credito
Che significa non togliere nulla le imprese ne lo stock accumulato né quello maturando nei prossimi anni
Ma usare la cessione del decreto integrativo ai fondi pensione arrivando il problema però è di mobilizzare mobilitare quelle risorse del TFR accumulato
Per dare una prima iniezione fortissima ai fondi pensione
Questo ovviamente compensando
E questa è la tecnicalità su cui volevo che lei intervenisse compensando le aziende perché le è stato risposto se noi togliamo il TFR maturato
Da un giorno all'altro tutto assieme dalle aziende le aziende vanno tutte in default tutta Roma quasi perché quello è è chiaro che nella gestione di un'azienda tu verso
Non era una gran sete l'ipotesi che tutti i tuoi dipendenti si dice Enzino giorno dopo insieme la stragrande maggioranza delle imprese italiane il TFR accumulato è la maggioranza del patrimonio netto del dell'estate sequenza ecco quindi
Il Mac quindi la sua proposta per
Far sì contemporaneamente che ha il TFR maturato finisca nei fondi pensione e dia una spinta in termini di patrimonializzazione dei fondi pensione significativa
Be contemporaneamente però non si penalizzano si penalizzino lei non togliendo non era neanche in futuro con un meccanismo finanziario di cessione del credito che vorrei lei spiegasse con semplicità e rapidità
In cosa consiste e poi di
Questo modo rispondendo alle obiezioni che le sono state fatte del rischio di uno tsunami finanziario e poi volevo farle due tre
Domande proprio su questo aspetto
Sì esattamente l'opposto di quanto qualcuno ha
Voluto criticare questo tipo di strumento di proposta
Proprio perché con la cessione del credito
Non solo non si tolgono alle imprese non si toglie alle imprese il TFR accumulato già ma in prospettiva non si toglie mezzo euro neanche di quello che verrà accumulato dei prossimi anni quindi non ci sarebbe nessuna penalizzazione per le imprese
E sarebbe risolto il problema delle compensazioni ora speriamo aveva le sue creato in parole povere Savoia io sono il lavoratore oggi ho un credito nei confronti delle ASL RM A presso l'azienda
è dentro l'azienda e resterà nell'azienda anche negli anni futuri compresi i nuovi maturandi Tfr
Però il titolare di quel credito questo è il lavoratore ha un credito presso l'azienda dove lavora cioè questo titolare di questo credito è il lavoratore
Il linea teorica non occorre neanche nessuna legge ulteriore nessun provvedimento perché in linea teorica ogni lavoratore
Può andare da un istituzione finanziaria
E se l'istituzione finanziaria accetta una banca
Il lavoratore può dire scrivere io cedo il mio credito che è presso la mia azienda e che sarà pagato quando io ne avrò il diritto di essere pagato quando vado in pensione quando vige Enzio cambio lavoro
Lo cedo alla banca XY
La banca XY
Avendo questo credito ceduto mi anticipa dei soldi e io con questi soldi posso fare tutti gli investimenti che volge
Questo è il meccanismo quindi
Probabilmente non occorre neanche una legge per modificare questo diritto del lavoratore faccio un esempio la famosa cessione del quinto di stipendio
Si può fare la gente i pubblici dipendenti pubblici può fare la cessione del quinto oppure anche qui se io trovo una banca che ritiene accettabile la proposta
Vado a una banca e dico ti cedo il venti per cento del mio stipendio per i prossimi dieci anni tu banca quanto mi anticipi ovviamente la banca fare propri conti su quel tasso di sconto sul rischio e quant'altro
Quindi queste la proposta la proposta è che Tfr accumulato e futuro resti dove sta oggi presso le imprese e non si crei nessuna penalizzazione per le imprese il lavoratore che è titolare di questo credito cede il credito ovviamente al fondo pensione
Il fondo pensione raccoglie tutte queste cessioni di credito questi pezzi di carta e nei confronti del sistema bancario nazionale e internazionale
E ottiene la anticipazione
Di questi crediti con le somme che il sistema bancario anticipa
Il fondo pensione parte con gli investimenti e fa investimenti sui mercati dei capitali nazionali è un proprio portafoglio e quindi il il punto cruciale della proposta il punto tecnico cruciale la proposta è non tanto lo Tsunami non sulle mani ma è il sistema bancario a quale tasso Desailly eresse sconta questa carta
E i fondi pensione quali tassi di rendimento potranno tenere è evidente che se il sistema bancario mi chiede il sette per cento di sconto
E il fondo pensione in prospettiva può ricavare il cinque per cento l'operazione non esiste perché si si paga il sette si incassa il cinque ci si rimette
Io credo però che questa carta è talmente certa sicura priva di rischio perché spalmata su milioni di lavoratori su centinaia di migliaia di imprese
Che probabilmente come rischio è più basso pure dei Bot e CCT dei titoli di Stato ma certamente molto vicino
A quello dei titoli di Stato allora sta nasce la proposta e la possibilità che abbia una sua efficacia perché perché se io lo sconto questo credito per esempio al due per cento
E che il fondo pensione può ottenere sui mercati finanziari un rendimento del cinque per cento
Ecco che c'è lo spazio per guadagnare loro ovviamente quel due per cento di rendimento che lo sconto il lavoratore continua ad averlo dalla propria azienda
La quale azienda su non avendo perduto il fra il il Tfr continuerà a remunerare il Tfr secondo le regole attuali quindi attorno al due due e mezzo per cento
Cerca allora il tema è proprio questo cioè se noi togliamo dalle imprese il maturando
E quindi dobbiamo porci un problema di compensazione per i lavoratori non sarebbe più conveniente però il maturando toglierlo dall'azienda
Ma non cambia nulla perché se li può cedere il credito
Può cedere sia quello maturato
Sia quello maturando però lei dice che lo sconto equivale al rendimento dall'azienda quindi uguale per lui tenerlo in azienda o darlo al fondo pensione della cosa quello che lei guadagna col fondo pensione è il di più rispetto al
Tassone di rendimento
Basso modesti o comunque comunque l'azienda ecco
Allora qui ecclesiale e lo dico a lei più che credibile dal punto di vista finanziario il fatto che il
Il tasso di di di sconto di questo tipo di credito sia così basso da rendere conveniente l'opera
Simone ovviamente questa una verifica tecnica che bisogna fare sul camice con le le banche con le quali ho parlato di quest'idea
Si sono dimostrate molto ma molto interessante ma per una ragione molto semplice
Che se questo meccanismo parte se dovesse partire
In realtà per il sistema bancario il guadagno non è tanto nel tasso di sconto che comunque c'è e che comunque deve essere adeguato al grado di rischio il grado di rischio molto basso francamente è un credito privilegiato nessun ma per il sistema bancario il grande guadagno è quello di due poi gestire i fondi per conto dei fondi pensione
Quindi in un certo senso le banche guadagno due volte
Per il tasso di sconto che comunque deve essere basso adeguato a rischio ma poi perché hanno le provvigioni su tutta questa massa di liquidità che loro stesse saranno chiamate a gestire loro morso o loro la loro società alle loro SGR
Quindi la reazione di alcune importanti banche è stata positiva per quello che è stato il rapporto un po'personale
Ma per questa ragione perché più che discutere
Se fare uno sconto del due piuttosto che del due virgola tre l'opportunità che si apre anche per il sistema bancario per le compagnie d'assicurazione cioè una mobilitazione di un di una somma importante
E certamente fa guadagnare tutti perché il lavoratore si guadagna l'opportunità di avere un fondo pensione
Le imprese ci guadagnano perché non al loro non viene toccato il TFR nel presente passato e nel futuro il sistema bancario finanziario assicurativo ci guadagna perché si crea un mercato nuovo addizionale in più
Cioè dove bisogna capire dove finiranno tutti questi soldi ma
Fini ecco sì è questa l'altro aspetto importante del fondo pensioni fondo pensione non è solo uno strumento previdenziale
Fondo pensione a mio parere è uno strumento di democrazia economica
Perché può far spalmare la proprietà delle aziende resterà nutrivo
Tale decimi lavoratore assente non è indetto interessi tra le banche per esattamente la torba anche hanno dei delle de se non degli incagli insomma delle esposizioni forti in alcune aziende cereali soia e poi quest'
Di rotti non le risorse per questo che il fondo pensione di avere una visione su un mercato finanziario
In quanto al minimo europeo e internazionale
Ma c'è un ulteriore elemento e ci volete fondo l'evasione adesione Ferrea perché assolutamente sì islamico interesso elemento del fondo pensione di gap previdenziale e previdenza e democrazia economica
è un volano imponente di sviluppo economico
E la realtà degli Stati Uniti cioè IBM la General Motors sono proprietà dei lavoratori americani attraverso i fondi pensione cioè un polmone addizionale è un po'come quando si doveva mandare in orbita di satelliti
Finché non è arrivato von Braun che ha inventato il Saturno
Cioè in un razzo vettore potente che permettesse di superare la forza di gravità e e ci consentirà andare sulla Luna poi possiamo chiesi che cosa ci siamo andati a fare per questo il ecco questo è un po'il tema cioè ci può essere una forma di avvio dei fondi pensione che piuttosto che avviarli
Con cifre relativamente contenute
Spostando fisicamente il TFR maturando dalle imprese ai fondi pensione ma creando anche un problema di compensazione sulle imprese
Se non esista la possibilità di avere un razzo Saturno più forte ovviamente questo va governato ma deciso si possono studiare a tavolino ragionare
Perché ci posso mettere i paletti proprio per il discorso dello tsunami finanziario che non riguarda ma il problema della crisi finanziaria ripete perché questa proposta
E e a favore delle imprese non gli toglie il Tfr neanche il maturando qui non è questo il problema problema è quanto il mercato finanziario in grado di assorbire di questa carta che la cessione del credito
Ma lì si può governare il processo dicendo si può fare
Fino a un venti per cento non più del venti per cento all'anno cioè spalmare nel tempo per i prossimi cinque anni a seconda di quello che il mercato finanziario
Nazionale ma anche soprattutto internazionale
è in grado di assolvere allora su un prima un punto è chiaro quindi le aziende fatto non è che diventerebbero debitrici a condizioni diverse non più dal lavoratore ma degli istituti finanziari
Rimarrebbe ai fondi pensione rimarremo alle stesse condizioni di oggi continuando ad aver esteso l'uso di un ausiliario alla stessa condizione
Per cui oggi sono
Debitori nei confronti del lavoratore era una dimensione di ascoltatori questo forse un Nicolò è stato sottovalutato
Noi diciamo spostiamo il TFR maturando dalle imprese ai fondi pensione
Sono circa dieci miliardi all'anno quindi uno può pensare che non è una cifra così sconvolgente però bisogna tener conto che sono dieci miliardi l'anno prossimo più dieci venti più dieci trentuno anni di adesso
Tra da qui a dieci anni il sistema delle impresa italiana verrebbe a perdere cento miliardi di euro
E dovrebbe sostituirli con credito bancaria concreto sui mercati finanziari quindi nel tempo la progressività può essere molto consistente quello potrebbe essere uno tsunami potrebbe essere su una ora se questo si può evitare con la cessione del credito
Prese continua ad avere questo flusso di finanziamento e a pagarlo alle condizioni attuali
Secondo aspetto la garanzia di questo credito oggi il credito se non uno sbaglio il credito
Dei lavoratori nei confronti delle aziende per quanto riguarda il TFR maturato a una garanzia totale
C'è un fosso che lei si è privilegiato non solo prima e credito privilegia ma non solo e credo che ordinario risma c'è un secondo insieme a Raimondo di garanzia su quel fondo rimarrebbe per di Mourinho per di più
Con con la cessione del credito questo rimane tutto in piedi
Quindi non ci sarebbe un problema di garanzia su quella rendimento del due due e mezzo per cento che continuerebbero a garantire lei prese nell'attuale sistema
Lo lo spostamento
Ai fondi pensione
Crea certamente un problema di garanzie perché perché non possiamo permetterci pensionati fortunatissimi che vanno in pensione nell'anno in cui la borsa è risalita del Quattrocchi no io volevo farmi Suso interrompo volevo farle un po'prima
Della dei rendimenti del fondo pensione
Da perequare oppure no vediamo
C'è un un altra questione cioè la garanzia sul credito del TFR oggi è assoluta perché se l'azienda va fa bancarotta non c'è più una lira comunque tu la liquidazione da recuperi tu lavoratori perché
C'è un fondo di garanzia dell'INPS giusto in credito è garantito dallo stato sostanzialmente
Cosa che non è quasi mai avvenuta perché scatta prima il fatto che essendo credito privilegiato anche quando li sono pochi soldi cassa per prima dell'arrivo per coprire la liquidazione ci son sempre stati però appunto campo
Nel momento in cui tutta questa massa di denaro dica di questo credito viene ceduto ai fondi pensione mi chiedevo se può rimanere una garanzia di questo tipo oppure no
No se viene ceduto attraverso le Alpi la tecnica della cessione del credito e non dello spostamento fisico evidentemente rimane tutto come è adesso sia perché per quella parte che sta dentro l'impresa che continua ad essere accomunato per l'impresa
E rispetto alla quale l'impresa garantisce quel rendimento
Stabilito per legge del due due e mezzo per cento rimane in piedi tutta quella garanzia
Si pone il problema di quale garanzia
Sul di più che viene investito dai fondi pensione per spalmare nel tempo negli anni di vacche grasse gli anni di vacche magre dei mercati mobiliari dei mercati azionari ecco però la regola allora questo
Con questo che io abbiamo chiarito il tipo di operazione che viene proposta
Quello che lei introduce è un elemento che comunque riguarda i fondi pensione in generale e che credo in qualche modo si erge nella nella normativa attuale o non c'è ancora un elemento
No io credo che regolazione io credo che occorreva vere come tra l'altro esiste nei Paesi dove ci sono i fondi pensione un primo cerchio di garanzia
Che è il cosiddetto fondo dei fondi cioè tutti i fondi pensione investono fanno le loro politiche investimento ottengono un rendimento
E è obbligatorio che un pezzetto di quel rendimento ogni anno venga messo del fondo di garanzia che il fondo dei fondi lo zero cinque per cento all'anno di riempimento si accumula e serve a che cosa serve a coprire quell'eventuale annata di pensionati che si trovano ad andare in pensione l'anno in cui la Borsa crolla
E in base a quel valore delle azioni avrebbero una pensione da fame allora scatta il fondo dei fondi che garantisce quella nata perché se lavoratore
Per guarda quarant'anni di vita lavorativa è certo che a un anno magari la Borsa rende il cento per cento un altro anno per del trenta poi per guadagna il sette nel lungo periodo nella media
L'esperienza dice che il rendimento medio reale al netto dell'inflazione si aggira attorno al cinque per cento all'anno che con la grande potenza della capitalizzazione composta dopo quarant'anni consente quello che appare un miracolo cioè
Di investire
Meno ma ottenere poi un rendimento e quindi una pensione futura più allora poi su questo primo anello che è un anello collettivo ma di garanzia tra fondi tra di loro
Cioè ogni fondo dà un contributo e poi serve a tutti nel momento in cui sì evidenzia il bisogno di intervenire
Su questo si potrebbe anche aggiungere una se una garanzia di secondo livello che la collettività nel suo complesso della Dacia una garanzia del tesoro
Che interviene laddove il fondo dei fondi per un accidente colossale appunto non su Mani finanziario di grandi dimensioni la grande crisi del ventinove la grande depressione
E il fondo di garanzia non non basta a coprire il rischio di quell'annata di intenzionati
E allora a quel punto sarebbe anche giusto che la collettività nel suo complesso se ne facesse carico ma il grado di rischio di questo evento
E talmente basso nella storia che probabilmente basterebbe una garanzia a
Di dimensioni non rilevanti ecco
Crediamo che l'espressione tsunami finanziario non l'abbiamo inventata né io né lei ma è stata sollevata polemiche contro la sua
No ma credo più per comprensione reciproca che non per la sostanza del problema che stiamo discutendo
Certo
Qui ricordiamo che il meccanismo del fondo pensione
Quello per cui comunque alla fine della vita lavorativa eccetera il pensionato riceve una rendita annuale mensile annuale insomma in un un rimborso del capitale
Quindi di e quindi da questo punto di vista gli incentivi fiscali rimarrebbero solo per la quota aggiuntiva che il lavoratore versa
In più del TFR no l'incentivo fiscale può rimanere sul tutto perché semplicemente si può accedere come cessione del credito ripeto sia lo stock sia il maturando e quindi da questo punto di vista l'incentivo fiscale
Fuoco assume l'hostess lo stessa problematica attuale sua non cambia nulla presidi c'è una indenne nella Borsa italiana cosa succederebbe se
Tutto questo masso di di di beh diventerebbe certamente come ho già detto è un processo che va governato anche dei flussi finanziari non solo stabilendo le norme laddove ci ci fosse bisogno però certamente significherebbe far maturare fortemente anche la Borsa italiana
Ricordando che i fondi pensione non possono essere obbligati a investire solo in Italia sulla Borsa italiana
Debbono avere un ventaglio di investimenti sui mercati internazionali se però un polmone addizionale di questo tipo stabilizzare ebbe la borsa e magari non la lascerebbe in mano qualche volta delle scorribande abbastanza facili da fare
Perché il numero del delle società quotate piccolo il i bastano
Pochi soldi per far fare violente oscillazioni ai valori di Borsa e quindi magari ESP aprile Spazio la speculazione pura
Va e le banche italiane hanno i fondi per
Hanno le risorse finanziarie premesso che poi lei dice comunque si creano del circo ci potrebbero creare circoli virtuosi ma hanno le risorse finanziarie per accollarsi
Tutti questi crediti
Dei lavoratori o no non c'è il rischio che questo dire diventi Spiazzi un po'il mercato per cui le banche mettono un sacco di soldi
Nei fondi pensione e poi restano senza quattrini da prestare alle imprese o con le famiglie
Ma nel mercato finanziario internazionale oggi c'è una situazione simile sorse piuttosto abbondanti per di più se guardiamo un po'all'ottica mostra europea
E noi stiamo in realtà trasferendo risparmio verso gli Stati Uniti che hanno un risparmio negativo questo problema dell'equilibrio finanziario internazionale
E rispetto al quale il tema specifico dei fondi pensione magari e troppo specifico però chiaramente non ci troviamo di fronte alla prima grande economia del mondo gli Stati Uniti che ha un deficit est estero
Enorme e questo deficit estero è compensato da capitali che vanno dall'Europa e adesso soprattutto alla Cina basti pensare che la Cina già oggi
Ha acquistato circa il venti per cento del debito pubblico americano che è piccolo dicono italiano in percentuale sì ma in valore assoluto e è una la dimensione norme e quindi sui mercati internazionale sul mercato finanziario nazionale lo spazio c'è
Ripeto ancora in ogni caso è un processo che va governato non è che all'improvviso lunedì mattina s'parte questo meccanismo e all'improvviso l'intero stock
Di TFR viene ceduto come forma di cessione del credito e le banche anticipano immediatamente i centocinquanta miliardi circa di euro che è stimato essere oggi
Lo stock che fa il Comune ad come già detto prima si può anche prevedere una transizione in cui
Questa cessione può riguardare venti per cento all'anno e
Comunque si tratta di dare una forza più forte rispetto all'ipotesi della cessione dello stock del del TFR maturando degli anni futuri evitando peraltro l'inconveniente all'impresa edito e si trovare una fonte alternativa di finanziamento che anche più costosa per le imprese allora siamo in conclusione io volevo farle una domanda
Con risposta sino sui fondi pensione fondi pensione sempre più fondi pensione aperti o rimaniamo in una struttura di fondi sostanzialmente chiusi cioè sì di lavoratori di delle categorie devono per forza servirsi dei fondi di categoria
Ma io personalmente penso che in questo settore deve vincere il migliore
Il più efficiente quello che protegge meglio e garantisce meglio gli interessi dei lavoratori che investono il proprio risparmio nel fondo pensione quindi da questo punto di vista in linea di massima il fondo deve essere aperto
Se però in una fase iniziale transizione per cercare di fare massa critica il più rapidamente possibile sì votare
Magari sotto forma di incentivi fiscali o sotto forma di normative transitorie una spinta al fondo chiuso
Anche questa strada percorribile e io credo che tutto può essere percorribile
Avendo però come obiettivo quello di fare i fondi pensione di farli al più presto
E di farli decollare al più presto in modo tale che si aggiunga il nostro sistema economico questo strumento di democrazia questa maggiore certezza previdenziale
E soprattutto questo maggiore volano di sviluppo di finanziamento della crescita delle aziende
Abbiamo un una preferenza spiccata per i fondi aperti
Altre due domande dal contenuto non abbiamo più il tempo ma allora abbandoniamo i fondi pensione veniamo al bilancio pubblico le faccio una domanda l'accusa che viene rivolta a questo governo e di aver negli ultimi anni aumentato la spesa corrente e quindi non la spesa per investimenti la spesa pubblica quella prima di questo argomento proprio telegraficamente e e abbiamo
Trascurato un altro aspetto importantissimo e cioè il pubblico impiego
Ora nel pubblico impiego offre che riguarda tre milioni di persone di lavoratori
E senza questa formula della cessione del credito diventa abbastanza impraticabile fare avviare partire i fondi pensione dei dipendenti pubblici per la semplice ragione che il Tfr
Per il Pubblico impiego è una registrazione contabile non non è non può essere un'azienda esiste l'appostati a fare liste nel Bilancio ed esiste dentro le attrezzature
E per il bilancio dello Stato significherebbe sostanzialmente immediatamente aumentare la spesa pubblica per salari e stipendi perché deve pagare il TFR ai fondi pensione che Polo investono
Mentre con la formula che la che la mia proposta di valutare la cessione del credito il bilancio pubblico rimarrebbe come oggi e anche i dipendenti pubblici avrebbero la possibilità di avere i loro fondi pensione certo
Quindi è vero che avete aumentato la spesa corrente che quindi Bilancio dal pubblico fuori controllo da questo punto di vista cioè che la la spesa e non quella per investimenti la spesa corrente
Continuo aumentare
Ma intanto il bilancio pubblico non è fuori controllo se lo guardiamo dal punto di vista finanziario cioè in termini di saldo finanziario interi deficit siamo sotto il tre per cento altri Paesi europei stanno sopra io però credo che questa sia una visione molto limitata nel definire bilancio sotto controllo questo il controllo finanziario
Il problema invece è intervenire nei livelli nelle composizioni della spesa e delle entrate
Ho però se la spesa corrente aumenta quella non è un bel quindi occorre
Abbassare la pressione fiscale per fare questo occorre abbassare la spesa corrente e avere quindi più spazi per gli investimenti quell'occasione Stevenson del contrario no bisogna vedere quello che è successo dal novantasei
Ad oggi compresi gli anni di questo governo di questa legislatura allora dal novantasei al due mila
Uno circa è aumentato il prelievo fiscale è aumentata la pressione fiscale
Si sono ridotti della metà agli investimenti pubblici ed è aumentata la spesa corrente
In questi tre anni la spesa corrente non è aumentata ma non è stata ridotta
Questo il punto Investimenti si sono ripresi
Siamo aumentati interventisti venti anche se siamo lontani dai picchi storici degli anni sessanta quando erano cinque sei per cento del prodotto interno lordo e quello che è avvenuto è che soprattutto o alcune voci di spesa sono andate oltre le previsioni ragionevoli in particolare la spesa per acquisti di beni e servizi e cioè i cosiddetti consumi pubblici
Che riguardano le prestazioni sociali in natura in gran parte i farmaci
E riguardano tutti gli acquisti la pubblica amministrazione
Attraverso il Progetto della centralizzazione degli acquisti delle aste questo processo potrebbe essere mezzo sotto controllo però certamente negli ultimi tre anni questa specifica voce ha avuto un incremento di dodici miliardi di Euro
Quindi piuttosto consistente quando forse sarebbe potuta rimanere costante il valore assoluto o addirittura magari crescere solo per la crescita dell'inflazione avremmo avuto
Ad esempio molti più spazi per poter fare più forte la riforma fiscale e magari anche più investimenti ma questo è il tema che va posto non solo come responsabilità in terra italiana ma anche sul tavolo europeo
Anche perché sul piano europeo
Quel parametro del tre per cento di Maastricht che guarda solo con l'occhio dell'equilibrio finanziario ecco ma le consorterie conto le risorse per gli investimenti anziché superando il tre per cento non era meglio trovarle contenendo la spesa corrente
Io credo che sia necessario essere sul bilancio pubblico più rigorosi del tre per cento sulla spesa corrente
Introdurre c'è un meccanismo nel quale il deficit pubblico deve essere zero nella parte corrente
E poi essere più lungimiranti sugli investimenti e a quel punto se gli investimenti invece del tre per cento sono il quattro magari di Josef se fossero ovviamente investimenti veri che hanno effetti surreali sul sistema economico
Quindi il dibattito se stare sotto sopra il tre per cento a mio parere mal posto
Occorre andare oltre quel tre per cento essere più rigorosi sulla parte corrente quindi avere zero non si può fare deficit e debito per finanziare spese correnti
E poi magari più intelligenti per la parte investimenti tra l'altro questa in teoria economica
Nota da più di trent'anni si chiama golden rule e si dimostra proprio sul piano la teoria economica che la golden rule massimizza la crescita dell'economia nel medio-lungo periodo su questo abbiamo già discusso più volte
Chiudiamo qui anche perché noi non abbiamo più tempo certo io
Mi aspetto che la prossima finanziaria
Del suo governo di questo Governo dia un segnale sulla spesa corrente perché sarebbe il modo migliore quello innanzitutto partendo da lì recuperare risorse per gli investimenti o per i tagli fiscali chiudiamo questa conversazione questa puntata dica parlassi ringraziando professor Mario Baldassarri viceministro dell'Economia per essere stato con noi classe allegramente ricordo a tutti che la puntata sarà in replica mercoledì sera attorno alle dieci e che tra qualche tra un paio di giorni la potrete trovare in audio-video
Come tutte le altre puntate dica Tallahassee sul sito di radio radicale www punto radio radicale punto it menu di sinistra rubriche dentro le rubriche Qatar classica un saluto da Benedetto Della Vedova era di sentirci sabato prossimo