Il Patto di Roma: 3 giugno 1944, nell'Italia divisa dalla guerra nasce il sindacato unitario: riflessioni e confronto

Allora buongiorno a tutti
Buongiorno
Qui vedo caldi questa importante
Cominciamo questa manifestazione
Segretario generale City fare posto
Cominciamo questa manifestazione io introduco l'argomento l'argomento e a voi tutto no tutti noto quello della sottoscrizione da parte delle forze sindacali dei movimenti sindacali il nel il tre giugno quarantaquattro del Patto di Roma del patto unitario per la realizzazione della organizzazione unitaria dei lavoratori italiani
Voi sapete bene sappiamo ricordiamo bene in quali momenti il Patto di Roma fu sottoscritto in momenti drammatici tragici per e la vita di questa nazione per la vita dell'Europa del mondo intero
Nei quali si costruivano le basi per la democrazia italiani
E per le democrazie
Europee
Finiva e cominciava la guerra di liberazione diciamo che era il momento culminante della guerra di liberazione in questo Paese
Centinaia migliaia decine di migliaia di italiani morivano per difendere la libertà
Di questo Paese dei cittadini per costruire le basi della democrazia
Contro dopo venticinque anni di fascismo
Il nazismo imperante in Europa che sembrava dover vincere ed era in fase calante
In tutto questo l'Italia Premoli dai primi passi d'Italia della democrazia e della libertà
E certamente il movimento sindacale ritrovava finalmente i punti di riferimento comuni per costruire un movimento dei lavoratori davvero unitario
E parte centrale della ricostruzione sociale economica civile e politica di questa nazione proprio in questi giorni noi viviamo momenti di celebrazioni
Il proprio nei giorni scorsi è stata celebrata la liberazione di Roma dai nazifascisti l'ingresso delle truppe anglo americane
Lo sbarco degli alleati di Normandia che avvio la fine della dell'esperienza del tragica esperienza nazista
Quindi viviamo una serie di ricordi ma anche di ricordi nostri si celebra va be'domani
L'anniversario del cessione dei fratelli Rosselli l'ottantesimo anniversario dell'uccisione di Giacomo Matteotti sono tutte ricordi che tornano alla mente di tutti noi che ci portano insegnamenti punti di riferimento ideali forti
Politici appunto sociali
Oggi qui parliamo con e esponenti delle tre grandi confederazioni sindacali figlia di quell'esperienza unitaria del dell'otto giugno
Ricordiamo quei momenti con i protagonisti
Facciamo delle analisi storico-politica storico sociali
Di quello che è accaduto perché accadde allora
E poi naturalmente lasceremo ai segretari generali delle tre grandi confederazioni sindacali italiane l'onere e l'onore di trarre le conclusioni di questo dibattito di questa giornata anche in relazione come dire all'attualità ai problemi che collegano quell'otto giugno all'otto giugno di oggi un otto giugno evidentemente particolarmente importante nella vita sociale e politica
Di questo grande e bel paese
Io lancio subito una prima testimonianza visiva
Hanno preparato la Fondazione Giuseppe Di Vittorio la Fondazione Giulio pastori Pastore l'Istituto di studi sindacali l'archivio storico della UIL hanno preparato un fermato proprio per introdurre l'argomento di oggi e per inquadrarlo rispetto ad alcune testimonianze opinioni e ricordi prego il filmato spero che possiamo
Allora
La
Beneficio morte quarantatré furono sotto il fascismo e in piena guerra per venti anni Montella parlando di in Italia Montella parla di committente non se ne parla
E se vede come avvenne
Di reparto in reparto i lavoratori appellino nasce vero dell'orologio che per molti Lettieri
Mica di lavorare e andando in gol
Trenta mila lavoratori imbracciando il braccio e dopodiché vendere il via ecco naturalmente
I lavoratori e anche quello minime di organizzazione che circa un polemico
Sì è basso una richiesta di carattere economico
Non tanto un aumento delle paghe quando un aumento all'attuazione del padre
Unità perché il Papa e l'altro il pane eh deve da un patto politico lui c'era un marito per fare quattro esclusivamente economico però come è possibile tutto questo ecco
Ecco come il da che cosa scaturisce l'unità sindacale che non tutti d'accordo
Fatta l'Italia ne che i comunisti temi sociali c'erano indipendenti che di cattolici però diciamo Borfuro fa sotto
La parola d'ordine dell'antifascismo
è della c'è collega con
Sua laicità
Curatore
Cattoliche io
Dalla carica di capo del governo rinnovabili però decretando di fatto prego entrate Kataweb ben venga Libardo avviene debutto bottoni
Gli riserva vogliono provvedendo ad aderire contro pur vivendo nel Nord uno
Ecco il perché
Il re
Si rifiutò assolutamente gli riconosce di parti
Come tali
Badoglio cerco di aggirare la situazione
è difficile
Comunque a Roma
I vecchi esponenti sindacalisti
Però con chiari indirizzi politici perché pericolo per i socialisti che amo Bruno Buozzi era famoso segretario della FIOM battendo preoccupato del padre e che al momento per i comuni chiediamo Roveda è di Vittorio per i democristiani diamo grandi Garofalo segretario della vecchia contrattazione piani acquarello
Certo
Naturalmente noi
Questi vecchi sindacalista gettando vista questo incarico come commissariale vecchie confederazione fascista dei lavoratori facendo una dichiarazione che
Noi non condividevamo l'impostazione politica del governo Valdi quando è lui volevamo la pace in quanto c'erano
Ma
Io
Inattive novecentoquarantaquattro Vittorio grandi gli atti sono gli artefici del Patto di Roma la prima dichiarazione comunicati la Calle che raggruppa lavoratori comunisti dei califfi capitoli
Bruno
Non potrà firmare il documento
Tutti idonei diretti alle porte di Roma nel giorno della loro fuga dalla capitale
Il tuo nome resterà aperta ogni prenderli prima del per il titolo più alto dei lavoratori italiani nella loro lotta unitaria per la libertà
I capi team lontano Capitani Roma e liberato vita Iaia accolgono impeccabile armate alleate
Male al nord oltre le linee e poi per il popolo lavoratore finito nelle file creare disparità il patto e per la qualità io elidono le comunque rappresaglie naziste la perdita del terra bruciata che di dubbio terrorizzando inventiva vituperata ripiegato il fascismo
A Napoli i sindacalisti italiani incontrano per la prima volta infilata lì gli americani il nuovo monito sembra stia per nascere dalle rovine della guerra
Un uomo nove la prima battaglia unitaria e quella della libertà vota no della linea gotica
I lavoratori cattolici sono a fianco dei comunisti e dei socialisti nella lotta ai tedeschi lei faccia
La difesa delle fabbriche continue vittoriosamente alla devastazione dell'imperatore è un momento centrale della
Salvando le fabbriche che garantisce le dispense degli strumenti del lavoro i lavoratori sanno che non dipendono soltanto i loro panni conservano le basi stesse dell'economia del Paese
Le premesse della ricostruzione e della ripresa i lavoratori cattolici guidati da Achille Grandi spento ma l'importante della conquistata unità sindacale impegnano perché si risolva a vantaggio di tutta la classe lavoratrice
Lo ricorda Giulio Pastore qualche anco di grandi in quelle prime esperienze si arrivò al patto di unità sindacale
La certezza che eliminando dal sindacato le interferenze ideologiche
Fosse possibile determinare una unificazione dura unità e perfetta da presentare in ogni momento una barriera ad ulteriori avventure dittatoriale e l'onorevole grandi era ben convinto di questa necessità tanto che indichi adoperò insieme all'onorevole Buozzi per i più grandi il più rapidamente saldamente possibili il Patto di Roma con i nuovi problemi accanto al sindacato i lavoratori cattolici avvertono la necessità di una loro organizzazione educativa i rappresentativa al collegio San Giuseppe in Roma questi problemi vengono discussi subito dopo la firma del sotto la presidenza di grandi parlano i rappresentanti di tutte le organizzazioni cattoliche le conclusioni vengono tratte due mesi dopo dal ventisei al ventotto agosto mille novecentoquarantaquattro nel salone del convento di Santa Maria della Minerva viene adottata per la prima volta l'affiche la papi
In pratica e qui che avviene l'atto costitutivo del movimento
Io tuo decimo legge lo statuto in settembre e fa conoscere il proprio consenso
O
Di Vittorio caduto il fascismo iniziali tessere le fila per la ricostituzione di un sindacato unitario
I lavoratori uniti avranno un compito decisivo nell'opera di ricostruzione del Paese distrutto dalla guerra
Viene novecentoquaranta
La convivente della figlia
Il primo congresso e dei lavoratori
Il padre reclama un impegno attivo alle riforme per la liquidazione della pipa guida per le nazionalizzazione per il riconoscimento dei compiti di gestione
Invitando i lavoratori alla base dagli abitanti alle porte della ricostruzione
La macchina produttiva il primo
L'Italia qualità candidato anche la Repubblica egli anche la Costituzione è il profeta del perché tutti abbiano alla base
Arrivammo al sindacato unico
E qui vengono a comperava affermarla riaffermarlo
Non perché si iniziava a tavolino cinque o sei personalità a stabilire un certo patto che prese vuol nove il Patto di Roma
In realtà essa pura logica la logica conseguenza illogico e sviluppo S sia degli scioperi
E si erano avute nel nel marzo del quarantatré esso sia dalla atmosfere cassiere creata in quel momento
Nel nel dunque nel reperire del governo Badoglio e nella nei rapporti umani fra i commissari alle confederazioni e sia specialmente dalle tra speranze e veniva dato un
Da tutti i lavoratori italiani direi anche dipinto da tutto il popolo italiano
Luogo
Avevano
Direi che possiamo davvero ringraziare alla Fondazione Di Vittorio la Fondazione Pastore dell'Istituto di studi sindacali l'archivio storico della UIL per queste testimonianze tra l'altro abbiamo visto e rivisto alcuni dei protagonisti di quelle battaglie di quelle lotte di quei giorni così drammatici
Bruno Buozzi grandi Pastore Rizzante lì Giuseppe Di Vittorio io voglio salutare qui la figliola Giuseppe Di Vittorio Baldina Di Vittorio che è qui con noi ringrazio davvero
Procediamo rapidamente con le testimonianze dal vivo
Seguiremo o l'ordine alfabetico e però sono testimonianza di particolare significato si tratta di persone che hanno fatto la guerra di liberazione che hanno sicuramente vissuto quei momenti pesanti
E drammatici che hanno visto nascere il patto di Roma L'Unità sindacale in scioperi nelle grandi fabbriche del Nord la grande grande movimento della Resistenza italiana
Mi mi dicono che c'è un piccolo cambiamento e io chiamo subito al podio ad portarci la sua testimonianza Alfredo Reichlin che allora era partigiano gappista e poi è stato uno dei grandi dirigenti del Partito Comunista Italiano
Corso presidente presidente Prodi e non mi piace posso parlare certamente poi gli elogi di allora tutti quanti parliamo dal nostro Paola chiama broccolo
Il pubblico adesso no no va bene Alfredo con sacrifici
Grazie grazie a tutti
Alfredo Reichlin qualche cosa fosse
Inoltre che cosa fosse e quale fosse l'importanza del tetto
Nel Patto di Roma
Se volete una testimonianza vi devo dire che lo appresi più tardi
Quella notte
Il diciottenne e allora io volevo quella notte tra il tre e quattro giugno era appostato con altri teppisti
In fondo a via Flaminia all'altezza del piccolo stadio c'era anche allora
Cercando di sparecchiare
Contro le pattuglie della retroguardia tedesca che risalivano la class
Non sapevo che portavano con sé quei camion Bruno Buozzi
Che poco dopo sarebbe stato fucilato
Più o meno in quelle stesse ore
Come sappiamo Giuseppe Di Vittorio per il PC Achille Grandi per la DC
Emilio Canevari per il partito socialista
Firmavano un documento dal titolo allora patto di unità sembra
Poi fu chiamato Patto di Roma
E bisogna dire che alla definizione di quel documento Bruno Buozzi aveva dato un contributo
Io voglio sottolineare soltanto alcune cose la prima è che
Si costruiva così uno dei pilastri essenziali
Sulla base del quale si è retta per mezzo secolo
Non solo la forza del movimento sindacale
Ma la democrazia
E questo per una ragione che
Un uomo politico della mia generazione vuole sottolineare senza togliere nulla gli storici interpellati dal Mondo
E cioè che senza un evento come questo non è inspiegabile la forza e la tenuta di una democrazia come la nostra
Certamente parlamentare
Ma con una ossatura
E un radicamento tali per distinguerla nettamente
Dalle vecchie democrazie per
Era una democrazia che si organizza
Diceva turistica
Si creava cioè uno spazio pubblico nuovo
All'interno del quale le classi subalterne si organizzava il modo autonomo
E quindi pensavano contavano e dieci vanno
E voi capite compagni
E quando io dico questo questa semplice verità io mi misuro con amarezza
Quanto terreno
C'è stato sopra
Dal neoliberismo e dal populismo a Berlusconi
Nasceva così la Confederazione generale italiana del lavoro
E beh molto chiare il commento di Di Vittorio
Sono andato a rivedere mai
L'intervista che Giuseppe Di Vittorio da alla Gazzetta del Mezzogiorno pochi giorni dopo il Patto di Roma per fare il suo commento
L'accordo romano dice il frutto di numerose conversazioni clandestini avute durante l'occupazione tedesca
Alle primissime partecipa Bruno Buozzi non aveva dei bronchi Emilio
E fin d'allora avremmo netta la sensazione che la base per realizzare raccordo sceglierà
Eravamo infiammati dal pensiero
Che la difesa generalizzata degli interessi dei lavoratori ci avrebbe portato a costituire una forza capace di far prevalere
Gli interessi generali del Paese nella ricostruzione nazionale tutto l'articolo sul rapporto interesse dei lavoratori sono gli interessi generali del Paese e viceversa
E gli interessi generali del Paese interessi di lavoro
La realizzazione ci sembra così alte di buon auspicio per l'Italia che commossi dice Di Vittorio non avere Buozzi bronchi ed io ci chiudiamo
Di cercare di vincere all'interno che le nostre rispettive correnti pare
Quelle resistenze di carattere setta che avremmo certamente incontrerà
Quindi mi sembra del tutto evidente il peso che questa scelta cruciale
Questo imprinting che viene dato al sindacalismo italiano avuto nello sviluppo storico del prezzo
E non sono per l'effetto sulle politiche sociali ma anche per l'avvento di per fenomeni le norme portare
Che si è verificato in Italia nel dopoguerra ma non soltanto di
E che è consistito nella forza del mondo del lavoro di imporre
In qualche modo
Un nuovo rapporto col cappuccio
Quello che è stato chiamato PC compromesso tra il capitalismo l'attimo
Quello che si chiama il compromesso sociale mo'
Questa è la storia del dopoguerra che nasce da quel patto
E qui naturalmente ci sarebbe da dire molte cose che non di rado
A difesa allora
Del valore del Comune del
Sindacalismo confederale intatti da tante parti
Cioè di quelle strutture capaci di rappresentare non solo le categorie
Barbieri chiudere quindi di rappresentare le più larghe parti possibili del mondo del lavoro
Il che ci porterebbe al cuore anche del dibattito di oggi
E cioè e la necessità di confrontarsi con una società molto cambiata terrore
Ma non è questo il compito mio vorrei invece concludere
Sollevando un'altra questione
Che è parte integrante della mia esperienza
Il Patto di Roma che poi una domanda faccio a me stesso
Naturalmente mi do anche una risposta
Il Patto di Roma firmato da Di Vittorio che il PC da grandi per la DC
Da Cagliari per il PSI
Che cosa significa politica
Vuole forse dire che la Confederazione generale italiana del lavoro nasce come proiezione nel sociale
Dei tre partiti politici dominanti
Io almeno non sono ecco su
Stiamo attenti a non fare questo ecco
è vero
Che per qualche tempo ancora l'antifascismo avrebbe tenuto uniti tutti i partiti di sinistra con la Democrazia Cristiana
Vogliamo parlarci chiaro
Era evidente
Già allora che i due schieramenti
Non avevano la stessa visione della società
E del modello sociale su cui puntare
Special copre
Quando il tema del socialismo annoia tardiva
Mica
Attuale
Che cosa allora spiegava ecco il quesito io mi con
Il fatto che questi due grandi schieramenti certamente alternativi sul piano delle visioni del mondo
Che cosa li spingeva a favorire un'operazione così impegnativa commenta
Secondo me rubo per un attimo il mestiere agli storici
Secondo me la risposta sta nella peculiarità della storia
Segnata dalla incapacità delle classi dirigenti
L'Italietta sabauda
Disintegrare le masse profonde dello Stato
Fino a considerare con minimi nemiche le plebi
E il mondo del lavoro del mondo delle miserie
E sovversivi
Sia il mondo contadino
Il via parte cattolico ossia il movimento socialista
Di qui
Gli stati d'assedio gli eccidi
E poi il fascismo la distruzione delle liriche e per le loro sì
Di qui viene la spiegazione su cui
Una riflessione per l'Italia anche di oggi sarebbe attuale divisi e in lotta tra loro per obiettivi strategici diversi i grandi partiti popolari però che prese la direzione del Paese al crollo del fascismo esprime fanno uno comuni esigenza sfavorito
è una con il Pd Lisa spinta ideale
Erano anch'essi partiti degli esclusi
Se guardiamo al Risorgimento
E perciò sentivano acutamente il bisogno di dare al lavoro un nuovo opposto nella vita nazionale
Perché questo è il tema storico
Nell'Italia repubblicana
Una collocazione profondamente diverso nella costruzione del nuovo Stato poi ci saremmo combattuti
Ma intanto il lavoro doveva assumere un altro posto essi scriveremo una Costituzione che al primo articolo diceva la Repubblica è fondata sul lavoro
A me sembra questo un grande tema
Su cui riflette il tema metà politico in qualche modo
E quindi questa la risposta al fatto che i grandi personaggi ho citato apposta all'articolo di Di Vittorio tutto intriso di autonomismo
Che lo sottoscrissero potevano trarlo in nome dell'autonomia sindacale
E al tempo stesso in quanto costruttori di una nuova democrazia
Riflettiamoci bene amici e compagni e domandiamoci
Se alla base di una crisi così profonda benissimo alla luce della crisi italiana quella grande esperienza storica
Non torni presentarsi
Come in qualche modo una riflessione attuale come il l'esigenza più nuovo cemento unitario
Per questo per
A cominciare dal mondo del lavoro
Grazie Alfredo Reichlin credo che questo problema dell'attualità
Sarà proprio uno dei fili conduttori di questa mattinata di i ricordi riflessioni e di analisi storiche
Aldo Aniasi anche gli era partigiano è stato un grande dirigente leader del Partito Socialista Italiano è stato ministro sindaco di Milano lo conosciamo tutti
Radogna situazione patrimoniale
Per me un grande privilegio partecipare a questo incontro accanto ai dirigenti del movimento sindacale di oggi impegnati reclamare in un'altra città più giusta
Per difendere le condizioni di vita dei lavoratori per chiedere che il mondo viva in pace ed anche per impedire che la Costituzione della Repubblica italiana
Tutto della lotta di liberazione è combattuta sessanta anni fa venga stravolta
Una costituzione tra il più civili del mondo che all'articolo primo come è stato ricordato afferma che la Repubblica è fondata sul lavoro
Una particolare soddisfazione e in tutti noi
Perché il dissensi fra le tre grandi confederazioni dei lavoratori sono alle nostre spalle e si è ritrovata l'unità operativa senza la quale tutto sarebbe più fragile
Grazie compagni e amici per questa opportunità
Che consente di ricordare
Di riflettere a chi ha vissuto la stagione dell'unità sindacale costruita mentre le truppe della Germania nazista con la complicità dei fascisti
Calpestava dalla nostra terra compirono stragi cd tortura vano adesso si davano dei portavalori chi si batteva per la libertà
La mia generazione non può dimenticare quei lavoratori uomini donne operai impiegati contadini intellettuali che nelle fabbriche degli uffici
Sostenevano l'esistenza armata affrontando le tre voci criminali repressioni e che a migliaia
Pagavano con la deportazione con la vita la loro resistenza disarmata
Noi oggi ricordiamo con animo riconoscente un avvenimento di eccezionale importanza
La decisione di unire in una sola organizzazione i lavoratori del Sud e del Nord
Il che influì positivamente sulla guerra dove è in corso e creò le condizioni per la ricostruzione pacifiche in un dopoguerra che doveva traghettarci verso la democrazia
Oggi e pare un miracolo quello che sessanta anni fa portò il mondo del lavoro a stringere un patto unitario
Dopo due decenni che l'avevano visto diviso in Italia in Francia negli anni della lotta antifascista
Voi sapete quanto me
Quanto sulla caduta del fascismo abbiano influito gli scioperi del marzo del quarantatré
Indebolito da una le già fragili strutture di regime e fecero pressione sulla tenuta della monarchia che portava la responsabilità di aver avallato e sostenuto il fascismo i suoi crimini
La guerra
Quelli scioperi furono non solo organizzativa e attuativa per rivendicare i migliori condizioni economiche ma anche contro l'oppressione fascista
Contro la guerra la fame le privazioni di paghe basse
La situazione politica
Consentire agli antifascisti militanti di trovare sostegno immune indistinto Complesso di risentimenti della popolazione contro le disfatte le disgrazie causate dal fascismo
Ma i militanti antifascisti e la popolazione si stabilì una solidarietà chi si rafforzò nei mesi successivi
Con la caduta del fascismo il venticinque luglio del quarantatré
Al ritorno anche se brevissimo dei partiti politici si crea la possibilità di manifestare pubblicamente rabbia risentimenti a lungo occupati repressi
In quel giorno si gridava dico Matteotti
Il narrative assassinato diciannove anni prima si venivano a conoscere i nomi dei dirigenti sindacali antifasciste Buozzi Roveda grandi ed altri divennero la bandiera dei lavoratori
Viaggi fascisti uscì dal carcere dal continuo rientrati dalla Francia assunto il sonoro la direzione del movimento la maggioranza dei lavoratori in quale giornate si ritrova unita in un comune sentire
La presa di coscienza delle ingiustizie dei torti subiti la speranza in parole nuove e a lungo ignorati libertà giustizia pace
Il che determinò una indistinta generica solidarietà la solidarietà di cross
Oggi mi sembra di sentire quello slogan di allora uniti si vince che fu un inconsciamente la molla che impresse forza del movimento unitario
I dirigenti con lunga esperienza sindacale quali Bruno Buozzi Giuseppe Di Vittorio Achille Grandi ore stilizzati ebbero il merito l'intelligenza di interpretare quei sentimenti quelle aspirazioni e deve operare perché essi Citron cessioni infatti la resistenza è nata dopo l'otto settembre dopo il proclama del generale Custer che dichiarò il territorio italiano sottoposti alle leggi e ai tribunali tedeschi
Fu un potente vedo molti di noi detonatore per innescare l'unità del mondo del lavoro
Da quel momento la parola d'ordine dei comitati di liberazione nazionale fu unità di popolo unità dei partiti
La Resistenza fu quindi più plurale ma unitario
Consentitemi ricordi personali
Gli operai dell'Isotta Fraschini di Milano che ci rifornirono di armi
Quelli della Roma neanche dell'IVA della Montedison che ci sostenevano nelle valli dell'Ossola con concrete iniziative non ci chiedevano a quale partito appartenesse
Era una unità fra diversi
Unità dialettica unica faticosamente raggiunta imposta dalla durezza della lotta
Gli scioperi per rivendicazioni economiche e contro gli invasori si susseguirono
Nel dicembre del quarantatré a Sesto San Giovanni allora grande centro industriale lo sciopero fu totale
Nei primi del gennaio del quarantaquattro si estesero alla Franco Tosi di Legnano alla Comerio di Busto Arsizio e in altre località
Hitler e il generale volte preoccupati per l'allargarsi della rivolta l'inviato di Lombardia generale Zinnemann con pieni poteri per reprimere la sedizione
Il ventotto febbraio del quarantaquattro lavando i clandestini o edizioni milanese
Aveva riportato all'ordine del giorno del Comitato di Liberazione Nazionale all'Italia d'appoggio allo sciopero proclamato dal comitato segreto d'iniziativa sostenendo che si trattava di uno sciopero generale insurrezionale
Per una settimana dal primo marzo alcune centinaia di migliaia di lavoratori aveva bloccato tutte le produzioni belliche la reazione
La repressione delle SS fu brutale
Queste vicende con Solidarność Ducoli unitaria del mondo del lavoro e furono il terreno che consentì la stipulazione di quello storico patto di Roma firmato in una giornata drammatica il tre giugno del quarantaquattro
Le forze armate germaniche in fuga
In fuga da Roma quel giorno trascinavano con sé a quattordici patrioti egli assassinarono alla Storta sulla via Salaria
Fra essi Bruno Buozzi che era stato lungimiranti gli attori di quel disegno unitario e il paziente costruttore
De quell'accordo
Bar si dimentica sui tra le cartiere
Si trovava lì trovarono al momento dell'arresto le bozze dei primi progetti per la realizzazione dell'unità sindacale
Buozzi grandi Roveda di Vittorio erano stati sostenitori ed autonomia delle organizzazioni sindacali dal interferenza dei partiti
La perdita di no sì
Lascio un vuoto incolmabile
Bozze erano state dirigente sindacale che aveva fatto la sua esperienza nei primi anni del fascismo quale segretario generale della FIOM che aveva firmato il contratto nazionale del lavoro gli otto
Nel mille novecentoventicinque da deputato socialista per alcune legislature espatriato per sfuggire alle persecuzioni
Aveva continuato il suo impegno fra miseria stenti carcere campo di concentramento ha ripreso il suo posto di combattimento Italia alla caduta del fascismo
Quel patto
Che oggi noi onoriamo fu recepito con grande consenso nell'Italia del centro e del nord nella quale operava attivamente alla Resistenza
Nell'estate del quarantaquattro le repubbliche partigiane nelle zone liberate accolsero ed attuando le indicazioni del Patto di Roma
Ricordo che il sedici settembre il Governo provvisorio dell'Ossola del suo primo atto
Dava indicazioni per costituire la Camera del lavoro
Per l'organizzazione unitaria delle forze lavoratrici
E per la costituzione e l'adesione alla Confederazione generale italiana del lavoro suggerendo inoltre di affrontare con urgenza gli aumenti salariali per rimediare si affermava
Agli impellenti bisogni delle masse lavoratrici
Era la presa d'atto di quanto aveva scritto avvilito la direzione provvisoria del CGIL
Promuovere una gara l'organizzazione l'inquadramento del movimento sindacale in tutte le regioni liberate
Unitamente alla rigorosa difesa degli interessi dei lavoratori e sostenere con tutte le proprie forze la guerra di liberazione totale nel Paese
Quel patto firmato da Giuseppe Di Vittorio Emilio Canevari Achille Grandi si collegava si intrecciava indissolubilmente con la Resistenza non era stato facile come sapete quell'accordo le questioni sulle quali c'era dissenso non ero né di poco conto la scelta del sindacato unitario ma non unico
L'assoluta autonomia dello dallo Stato dai partiti e del padronato la validità giuridica dei contratti di lavoro ed altro ancora non erano stati di poco conto le questioni affrontate e discusse
Arrivare di Vittorio grandi operavano unitamente ai dirigenti dei partiti politici per superare contrasti e dissensi
Operarono per una mediazione che interpretava i faceva suoi sentimenti e volontà della base e dei lavoratori
La scelta dell'indipendenza dai partiti ma non delle indifferenza fu allora la formula che consentì di avere il consenso dei dirigenti dei partiti politici che non avevano partecipato alla stesura del patto
Il primo congresso della CGIL
Che dovute sia a Napoli il ventotto febbraio alpini al primo marzo del quarantacinque quando ancora la guerra vinco
Russo manifestava grande entusiasmo per una unità che facilitava l'affermarsi di una democrazia fondata sulla tolleranza delle diversità nel segno della solidarietà ed il rispetto delle minoranze
Una come nacque no da quel patto Recanati da lavoro nettare oppure con la concezione cooperative di categoria quel patto di Roma ebbe grande importanza nei dieci mesi successivi nel quale i lavoratori dell'Italia occupata si sentirono uniti strettamente nel combattere per i migliori condizioni di vita ma anche per la difesa del patrimonio industriale dai tedeschi sabotaggio di rapina ai tedeschi Mutu
Più quel patto quell'umiltà che favorì un dopoguerra meno conflittuale che consentì di unire i lavoratori del Nord e del Sud che avevano vissuto du esperienze così diverso
Quel patto fu uno strumento per ridurre la diffusa aggressività del dopoguerra che riesca rischiava di esplodere e di rendere difficile la convivenza e la ricostruzione distrugga industriale economica civile del Paese
Davanti e il primo maggio del quarantacinque salutava la CGIL nella quale così che affermava costituisce uno strumento di garanzia per il risanamento morale e materiale del Paese
Un'unità del mondo del lavoro ferito situazioni drammatiche dopo l'uscita delle sinistre dal governo che sopravvisse anche se di poco laceranti elezioni del quarantotto
L'incontro di oggi non è stato concepito dagli organizzatori solo come la celebrazione di un grande avvenimento di sessanta anni fa ma anche in occasione per una riflessione valida per oggi
Quattro anni di unità cinquantasei anni di divisioni delle organizzazioni
Ma quel patto lasciato un'ombra lunga sulle vicende vissute nel nostro Paese
Nonostante la guerra fredda le laceranti divisioni ideologiche il mondo del lavoro è riuscito nei momenti drammatici a ritrovare rapporti e comportamenti unitario solidali
Lo stragismo dei fascisti il terrorismo delle Brigate Rosse sono stati vinti grazie alla memoria storica di quella unità e solidarietà con metodi democratici senza leggi speciali
Dopo ogni volta attacco dopo ogni minaccia le tazze le piazze si sono riempite di cittadini di laboratori sotto questo segno sesta distinzione di appartenenza al sindacato unitariamente furono resi
Dunque
Organizzazioni viola nei laboratori di oggi dell'
Nella cecità di domani caratterizzata da innovazioni tecnologiche imporranno di cambiare lavoro più di una volta nella vita e i forni di lavoro più flessibili sarà indispensabile una istruzione e formazione professionale permanente rendere meno precaria e l'occupazione per migliorare la qualità della vita
Già oggi sono migliaia le imprese con meno di dieci dipendenti cioè da centinaia di migliaia i lavoratori non sindacalizzati
Che non sono tutelati e quindi privi di rappresentanza
Una moltitudine dei lavoratori fruisce di contratti atipici il popolo della partite Iva e le altre forme contrattuali è in forte crescita
Oggi come sessanta anni fa l'esigenza dell'unità dell'ordinazione dei lavoratori e degli imprenditori impone organizzazioni unitarie e sottratto il britannico intorpiditi il cui ruolo su natura e diverso
Una riflessione che stiamo in considerazione di un sistema elettorale maggioritario che influisce in modo assai diverso che nel passato dei rapporti governo sindacati imprese
Non sono un esperto i problemi sindacali e non mi permetto di intervenire su problematiche che non conosco a sufficienza
Consentiti né però
Coltivare un sogno un ho avuto più via
Che si realizza in unità dei lavoratori suo sono grande confederazione
Quella unità tra diversi che sta avvenendo urgente sessanta anni fa e dei primi anni del dopoguerra darebbe un grande contributo al superamento della crisi e al declino economico e sociale in atto
Favorirebbe il dialogo del mondo del lavoro con quelle forze della società e delle imprese che sono disponibili alla concertazione sogni le utopie sono sempre stati la molla che hanno generato grandi capitalizzazioni della storia
Grazie Aldo Aniasi per le sue parole appassionate anche Maria Luisa a Cassano Magnago è una dirigente del movimento cattolico di quel movimento cattolico che è stato tra i protagonisti della guerra di liberazione insostituibili
E anche della costituzione della realizzazione del Patto di Roma
Dirigente del Partito popolare della democrazia cristiana già vicepresidente del Parlamento europeo a un'esperienza preziosa da raccontarci
Grazie
Io avevo qualche anno di meno di RAI che avevo quattordici anni
Quando intera in fabbrica alla CGS di Monza
E la prima cosa che cercare di capire cosa volesse dire CGS centimetro grammo secondo costruiva ammorbidente contatori che servivano a bombardare
E per conseguenza il primo incontro fu con gli amici che mi dissero Luisa dobbiamo sabotare la promozione
Sì signor misericordia utilissimo che mi sta succedendo
Debbo novantasei centesimi all'ora avevo uno stipendio di cento ottanta lire
Tornando a casa con i miei amici o di sì se faccio sciopero Emily c'è iniziano non mangiamo più eravamo in quattro piccoli
Niente da fare
Parlammo con molta si era diretta e incominciamo a capire che eravamo una classe debbo dire che dovevamo davvero dialogare con chi aveva le mani Larry
Questa di embedded contatori è stata per me un'esperienza notevoli
Abbiamo esaminato Ivan aspetti della situazione
E i miei amici erano davvero gli amici cattolici e mi son permessa di interpellare
Don era vincolarsi che diventerà un partigiano che è stato preso nel mille novecento quarantaquattro come artigiano e lui mi disse
L'unicità
E arrivato il momento di un cambiamento
Della nostra formazione
Oltre che religiosa doveva essere più vicina a un incontro conducente che non la pensava come noi ma che stava tentando di produrre uno schema luogo mi proposi di leggere alcuni discorsi di latta in
Alcuni discorsi di grandi
Culturalmente mi fece capire che lei rivendicazioni dovevano essere fatte
Davvero anche attraverso il sindacato
Ritrovo per la prima volta i nomi di Di Vittorio ambientali e garanti
Ma soprattutto mi sembra di capire che era necessario abbiamo rompere la subalternità dei lavoratori attraverso i sindacati e mi rendo subito conto che ce li avranno tre culture presenti la nostra cultura cristiana che dava la dignità al lavoro di la cultura socialista che produceva per ottenere dignità la lotta di classe
E mi sembrava un po'fatti cosa da capire gli anarchici che volevano buttarli via comunque il potere
In fabbrica io facevo parte del aveva dicevo altri amici erano comunisti e sociali in una riunione particolare sediari
Sì Carlo di unificazione marginale
E mi dissero chi ne sapeva più di mezz'ora proprio la ragazzina di turno che era in costruzione un Progetto originali
Che doveva rompere correggibile corporativo di Stato lontano dall'espressione venti mila
Ancora quindi si disse che di Vittorio europei da stavano lavorando vuota sì
Verrà di e di fronte
A me queste parole mi fecero un'altra
Sono sincero
Una cosa stava maturando in meno l'idea della lotta per acquistare il valore della persona umana lavoratrice che doveva acquisire una forza contrattuale
Attraverso il dialogo con tutti gli amici
Ci si trovava nell'intervallo alle dodici si aveva tre quarti d'ora per mangiare e bisognava subito ritornare a fare le calotte
Io con gli amici vipperia Minucci delle altre forze politiche abbiamo davvero dialoga
Caldi a Milano mie aiuto
E fu formata informata dei processi successivi fino a dar raggiungere al patto dell'otto giugno
Avevamo finalmente trovato il modo per dialogare
Per unire i nostri sforzi per il bene comuni decidemmo con tema sa il famoso sciopero e mi ricordo di avere stupiti molti miei compagni della mia razza che dicevano questa impatti
La pazzia era quella di cominciare a diventare classe emergente a cominciare a capire il ruolo degno sindacati all'interno dello Stato
Qui c'è il professor Saba che mi ha dato un enorme fortezza metro leggeri il documento invece eravamo subalterni nei confronti del capitano
Fra di noi Cis ci si scambiava si poteva muovere molto clandestinamente
La dignità del lavoro per intercettarli la lotta di classe erano momento molto particolare
In particolare degni anche a conoscenza
Che il violando il interlocutori sono stati per la parte che ci rappresentava gran grandi ebbero un
La bozza
Gronchi mai in particolare le grandi
Faceva riferimento al programma delle idee costruttive che erano dentro la bozza del lavoro che diventerà della democrazia
In un momento particolarmente tipico ortopedico della nostra vita della vita del nostro Paese segnato dalle guerre di liberazione con il ripristino della democrazia
Si determinano le condizioni per le istituzioni di un sindacato unitario con il patto di Roma firmato il trenta giugno quarantaquattro
Quel giorno in fabbrica eccetera un'agitazione io non capivo cosa fosse
Ma il fatto Emilio Canevari Giuseppe Di Vittorio e Achille Grandi firmato no queste disegno di prospekt ci fu gioia e voglia di lavorare insieme anche se poi ci su un fermo il quattordici luglio novecento quarantotto ci fu una rottura
Mi sembra oggi di rivivere quel giorno
La globalizzazione impone un cambiamento a partire dalle interpretazione della realtà in rapporto ai bisogni vitali dell'uomo
E allora prospettive nuove che essi appaiono davanti all'Ulivo
Mai come in questo momento sembra essenziale la presenza del di sindacato
Unito nell'operatività per rendersi protagonisti
Gli avvocati per rendere protagonista i lavoratori nella costruzione di un assetto mondiale nuovo e quindi nell'evoluzione dell'economia stessa
Naturalmente questo esige un impegno particolare
Di rinnovamento della cultura sindacale
Per rispondere al diritto per tutti
Di lavorare in modo completo di difendere la soggettività del lavoratore nel lavoro
Evitando lotta per la lotta e invita invocando la via di una concertazione autentica
Questo non speravamo
Questo noi ci auguriamo anche con i morti che la Resistenza ci ha messo in campo
Nella mia comunità di Vimercate abbiamo avuto cinque partigiani fucilati sul campo di aviazione abbiamo avuto la scoperta dei valori e della logica delle riforme che sintetizzano bella Costituzioni il valore della democrazia
Teniamola caro alla costituzione e uno dei momenti che ha visto uniti sulla unità sia pure nella dialettica noi che oggi non possiamo più dieci giovani sappiamo però che quei giovani di allora
Che di Vittorio che la sa che De Gasperi che Nenni hanno fatto il possibile per costruire qualche cosa di fondamentale grazie
Grazie a Maria Luisa Cassano Magnago i presidenti del Fondazione Di Vittorio Carlo Ghezzi
Della fondazione Giulio Pastore Michele Colasanto del l'Istituto di studi sindacali dell'archivio storico della quello Franco Lotito
Hanno pensato a questo punto di ascoltare un'analisi una riflessione
Di tre storici che fanno riferimento alle tre fondazioni generate dalle grandi confederazioni sindacali per lei per primo la parola ad Adolfo Pepe della professor Adolfo Pepe della Fondazione Giuseppe Di Vittorio
Ma io credo che la celebrazione di un avvenimento così significativo nella storia non solo del movimento sindacale dei lavoratori ma della storia italiana quale quella del Patto di Roma
Che bada collegata al momento in cui avviene io credo che la celebrazione odierna e diversa da quella che il fascismo negli anni settanta ed è diversa da quella che più recente quella del novantaquattro
Negli anni settanta alcuni di voi lo ricordano la celebrazione del parto di Roma si scriveva in un progetto unitario in corso
La costruzione di una federazione unitaria che era una prospettiva reale
Che vedeva convergere tutte le principali forse ideologiche politiche
Aveva definito un suo rapporto istituzionale con il sistema dei partiti allora molto forte
E si iscriveva all'interno di una transizione economica difficile perché già assegnata danni e Setti della stagflazione della prima crisi internazionale che chiudeva il trentennio d'Oro del secondo dopoguerra
Era dunque una celebrazione
Che in qualche modo recuperando i valori e il significato del Patto di Roma ne faceva una sorta di premessa immediata del percorso politico che le tre confederazioni
E alcune delle categorie più significative stavano sperimentando
Era un modo per celebrare l'impatto di Roma nella temperie degli anni settanta
Fra l'altro
Quello era il decennio nel quale il sindacato per la prima volta si presentava dopo molti anni con le caratteristiche di un soggetto istituzionale rappresentativo forte
Di interlocutore nel sistema dei partiti e delle istituzioni
Diversa la celebrazione del novantaquattro
Nel novantaquattro
Il sindacato si presenta ad una celebrazione del Patto di Roma nel quale si nota come dire una certa enfasi istituzionale
Il sindacato
è diviso il patto federativo
E terminato dall'ottantaquattro
E nonostante questo
A partire dai primi di anni degli anni novanta una grande crisi sconvolge il Paese
Il sindacato appare
In campo laddove il sistema dei partiti sembra travolto
E le stesse istituzioni repubblicane vacillano
Al sindacato
In qualche modo è rivolta un'attenzione particolare da parte della classe dirigente
O di quel pezzo della classe dirigente italiana che ancora coscienza di sé e tenta di tenere in piedi il Paese
E dunque nonostante le divisioni la celebrazione del novantaquattro riconducendo sì al patto di Roma per così dire lo dei storicizza ne fa una sorta di avvenimento retorico
è un avvenimento in qualche modo privo di significati politici politici concreti
è un atto fondante quasi mitico
Che serve a darsi come dire coraggio
Serve a dire a tutti abbiamo avuto un momento di tenuta unitaria
Ma è quasi un esorcismo
Il paese attraversato da tensioni molto forti che non a caso l'esplodere hanno successivamente e affluiranno anche i contrasti all'interno delle organizzazioni sindacali
Oggi la celebrazione a mio giudizio presenta tre aspetti significativi
Diversi ripeto dagli altri momenti
Il primo
La rottura del patto federativo della Federazione unitaria dell'ottantaquattro
Acconsentito per molti versi
Un approfondimento nelle identità sindacali
Oggi i tre sindacati grandi sindacati confederali giungono a questo appuntamento con una più forte e marcata consapevolezza dei caratteri costitutivi della loro storia
Dei loro valori fondanti e dunque della differenza
E dunque delle diversità
Che in qualche modo li hanno caratterizzato
D'altro canto non possiamo non sottolineare come
Una certa tendenza a trasformare
Questo percorso identitario che pure è importante
In una pericolosa deriva
Al confronto e alla rottura quasi
Un ritorno al clima degli anni Cinquanta
Possa considerarsi saggiamente
Se non arrestato decelerato
Siamo mi sembra di cogliere in una situazione in cui
Le forti identità delle confederazioni
Non hanno più una meccanica tendenza apportare a un ritorno a una sorta di pericolosissima
Contrapposizione tra le confederazioni
Un momento delicato quindi molto organica
In cui il ritorno della riflessione storica e politica al Patto di Roma
Sì sì ma dunque
Al di là
Del semplice progetto politico da riproporre
Perché non può essere così
E anche al di là del semplice ritorno mitologico a un momento fondativo bello ma privo di contenuti
Non c'è nessun progetto di superamento delle identità sindacali
Ma non c'è neppure nessun alleggerimento
Nella storia dei valori dei contenuti politici che quelle tradizioni hanno e che oggi invece di divenire oggetto di di lacerazione di contrapposizione possono concorrere a un diverso percorso
Unitario
Sottolineo diverso percorso unità perché la storia è fatta di diversità
E questo è un momento in cui noi tentiamo di aprire una strada diverso
Certo su tutto
Tutto questo agisce prepotentemente
La situazione nella quale si trova il Paese
Non possiamo ignorare che è questo l'elemento che in qualche modo ha favorito questo percorso
Una situazione nella quale il sindacato mi sembra per primo
E con maggior forza ha sottolineato i rischi per il sistema Paese
La come dire l'esaurirsi
Di una lunga spinta quasi automatica che aveva portato le classi dirigenti soprattutto il ceto economico
A interpretare l'Authority produzione dello sviluppo in maniera meccanica
Basandosi su alcuni prerequisiti un requisito di nei quali la componente Esterna i vantaggi competitivi Esterni e sostanzialmente la compressione del lavoro costituivano due schieramenti stabili
Non è stato così
Non è stato così
In realtà i due elementi automatici si sono rivelati come dei fattori
Che hanno portato al blocco dello sviluppo
E se non vogliamo usare il termine declino possiamo addirittura parlare di marginalizzazione del Paese nel sistema economico e politico internazionale ed europeo in particolare
è un passaggio molto delicato
è un passaggio estremamente difficile
Nel quale io credo
Se le parole non sono retorica
L'affermazione del nuovo presidente della Confindustria
Circa la costatazione che il mondo economico ha preso da questo Paese più di quanto gli ha dato deve divenire non soltanto un'affermazione retorica
Non può essere soltanto una cornice
Ideale generica
Deve in qualche modo significare una presa di coscienza questa volta sì ci auguriamo politicamente fondata che le classi dirigenti economica di questo Paese assumono la funzione che devono avere e cioè facciano fino in fondo il loro mestiere
Senza scaricare l'esercizio del loro mestiere su fattori oggettivi sperando appunto che siano questi in qualche modo a dare forza credibilità legittimità alla loro azione
E al tempo stesso appare evidente che se questa affermazione ha un senso issano un può non iscriversi in un percorso di reale avrei distribuzione di risorse e di poteri riconoscendo in maniera ormai glie credo inequivocabile
E il ruolo dei sindacati in questo Paese è un ruolo strutturale
E che qualsiasi tendenza ideologica politica culturale
A ipotizzare azzeramenti o marginalizzazione
A effetti dirompenti non soltanto nel rapporto tra lavoratori e imprese
Ma sulla tenuta stessa del sistema istituzionale e democratico del Paese
E dunque sulla sua capacità di stare come soggetto responsabile e importante nel nuovo assetto internazionale ed europeo
Non è possibile
Non è possibile non tener collegati questi due aspetti
Sembra tutto ciò dunque richiamarci ad una lettura del Patto di Roma
Che può suonare all'incirca così
Sappiamo tutti
Che il Patto di Roma
è stato un episodio
Dotato di una sua intrinseca importanza etica e politica
Sappiamo benissimo che il pacco di Roma è nato in condizioni non ideali dal punto di vista della ricostituzione di un sindacato democraticamente di massa
I dirigenti erano nominati
Sappiamo benissimo che il Patto di Roma e il sindacato che ne nasce hanno una debolezza strutturale
Ma tutto ciò va inscritto in un quadro più ampio
Io mi chiedo in un periodo e ce lo ricordava il nostro presidente in un periodo di celebrazioni della liberazione del Paese
Come altrimenti
Gli alleati avrebbero potuto instaurare una democrazia
In un Paese che aveva avuto vent'anni di dittatura fascista e di costruzione di strutture corporative illiberali
Come altrimenti si sarebbe potuta costruire una democrazia in sintonia
Con gli schemi del mondo occidentale
In presenza di una debolezza strutturale del sistema dei partiti
Io ricordo che mentre nasceva la CGIL unitaria i partiti non erano forti
Erano deboli molto deboli
Nonostante tutto quanto sia stato detto e scritto il sistema dei partiti e non voglio ricordare il famoso discorso di Churchill del ventidue febbraio il sistema dei partiti da solo non ce la faceva
Più ancora
Io voglio ricordare la debolezza organica nella rappresentanza istituzionale degli interessi economici la Confindustria
E dunque gli alleati quando cominciano a risalire questo Paese in realtà che cosa trovano come elemento di stabilità e di ricostruzione di un tessuto istituzionale
Che cosa ha in qualche modo rende loro possibile l'idea che una democrazia possa essere per così dire esportata in un paese come l'Italia
Sappiamo tutti le prevenzioni di Churchill che ovviamente riteneva questo impossibile
Riteneva l'Italia un Paese irrimediabilmente legato ha una tradizione non democratica illiberale una sorta di destino storico
Sappiamo anche come gli americani
Non solo Roosevelt ma una parte di quel vasto e variegato mondo di funzionari di autorità locali che operano inviasse ero rapporti Agli negli Stati Uniti per sottolineare come in realtà la situazione italiana è la più articolata più vari
E che in questa situazione indubbiamente di un Paese che per loro appariva molto Barbaro molto primitivo
Ci fossero degli elementi di stabilita
Sicuramente la chiesa cattolica sicuramente alla Chiesa cattolica e le sue incredibili capacità di ramifica arsi nel territorio
Quella Chiesa che aveva resistito nel trentuno alla repressione dell'associazionismo cattolico che aveva indubbiamente favorito al suo interno
L'elaborazione di una strategia di attenzione verso il mondo del lavoro culminato in una serie di encicliche di riflessioni che aveva allevato al suo interno gli uomini da De Gasperi in poi che in qualche modo saranno protagonisti della ripresa e la Chiesa è un punto di riferimento per gli alleati
Sicuramente un punto di riferimento
Ma ovviamente la Chiesa alla sua funzione politico-diplomatica e spirituale
La funzione diretta di cui gli alleati hanno bisogno è quella di muoversi in una società in cui c'è bisogno mentre si combatte di ricostruire l'economia di avere le popolazioni alleate di avere degli interlocutori
Perché capiscono bene che l'amministrazione diretta di un grande Paese al di là della dello c'è uno è difficile e costoso
Non se ne conosce la lingua le tradizioni costumi ci si trova di fronte a differenze radicali tra la Sicilia e la campagna man mano che si avanza ebbene in questa situazione che soprattutto gli osservatori americani e dunque gli alleati trovano
Nelle camere del lavoro
Nel tessuto sindacale della NATO male ripresa il mondo del lavoro fa della prassi sindacale
Cioè del modo di intendere la presenza sociale collettiva sub specie sindacale prima ancora che sotto la specie politico partitico
Questo diventa un fattore fondamentale
Badate è un fattore fondamentale di rilegittimazione del Paese
La componente per così dire internazionale e la ricostituzione del sindacato a nel vive GT mare il Paese a livello internazionale decisi
Ed è ancor più importante perché se voi pensate alle difficoltà e gli alleati incontrano nella viene una interlocuzione dignitosa nel mondo economico nella Confindustria
Capirete ancor di più l'importanza della tessitura un'Italia e della rinascita delle strutture sindacali nel nostro Paese
Quando si tratta di nominare i commissari alla Confindustria è tutto molto difficile
E tutto molto più complicati
I giudizi degli anglo americani sul grado di maturità della classe economica del nostro Paese molto pesante
Non così
Il giudizio sulla maturità del mondo del lavoro e delle sue strutture certi con le differenze politiche ideologiche con le preoccupazioni sul pericolo comunista sicuramente social comunista
Ma si avvertiva che al di sotto di questo vi erano dei valori espressi nelle istituzioni sindacali che in qualche modo rendevano questa organizzazione
Diciamolo pure la sola ma più grande istituzione di rappresentanza in con cui collegarsi per ricostruire il Paese non ce n'erano altre in questo Paese
Non c'era la classe dirigente non c'era la magistratura non c'erano le istituzioni depressive non c'era il Partito nazionale fascista
E non c'erano ancora i grandi partiti di massa e non a caso è attraverso il percorso della ricostruzione unitaria del sindacato che cominciano a dimensionare il loro radicamento di massa e a capire che cosa significa il passaggio
Da una società liberale a una società democratica di massa
E questo il senso del Patto di Roma
è questo il senso che dava pacco di Roma una sua autonomia e una sua specificità
Non c'è un po'nel senso che non collaborarono alla sua stesura in maniera anche preminente uomini di partito uomini politici certe non poteva non essere differente che così ma come andargli a distinguere il Buozzi politico il Buozzi socialista dal Buozzi sindacalista
Ho il diritto a Orio membro della ricostituita direzione del partito dal Di Vittorio grande organizzatore sindacale
Ho Gronchi e grandi eredi di una gloriosa tradizione di sindacalismo cattolico antifascista da uomini come De Gasperi che era attentissimo a questo tipo di problema e allora
Io credo il pacco di Roma come episodio come avvenimento sia il portato di questo percorso
Di più
Il Patto di Roma getta una luce significativa sulla storia dell'Italia degli anni immediatamente successivi
Ma come voi potete immaginare
Dell'Italia e si avvia la ricostruzione
L'Italia a cui De Gasperi con grande intuizione riprendendo Churchill comprende che tutto è rimandato alla Costituente
Quell'Italia della Costituente possano in qualche modo prescindere dal peso organizzato istituzionale nella CGIL unitaria del mondo del lavoro
Come sarebbe stato possibile
Come sarebbe stato possibile fare la riforma agraria dai decreti Gullo impone
Come sarebbe stato possibile
Uscire dalla stretta dall'inflazione la disoccupazione e la ricostruzione materiale delle industrie senza la presenza organizzata sistematica del mondo del lavoro
E soprattutto come sarebbe stato possibile scrive dalla Costituzione
Qui ha ragione
La nostra amica ha veramente ragione la Costituzione nell'atto che più di ogni altro segnala l'importanza genetica il sindacato ha nella storia dell'Italia repubblicana
La Costituzione non solo nell'articolo uno male l'insieme degli articoli che riguardano gli equilibri che i rapporti tra le classi
Attribuisce non a caso al lavoro organizzato con Federal mente il ruolo di grande contraente
Questa Costituzione non è il risultato del patto politico dei partiti
Quello è un aspetto del problema al di sotto vi è un grande patto di conto grande atto contraente che vede la CGIL unitaria protagonista insieme alle classi dirigenti e concludo su questo
Le classi dirigenti per fare la Costituzione pagarono un prezzo per loro la democrazia era un atto estraneo
Però
Con il fascismo si erano a tal punto screditare chi avevano difficoltà rilegittimarsi nel Paese la Costituzione fu il passaggio obbligato
E il mondo del lavoro impose al mondo economico e alle classi dirigenti per ritornare a svolgere la loro funzione
Questo è una lezione da non dimenticare
Nei momenti topici della storia una classe dirigente è tale si capisce anche che deve in qualche modo pagare dei prezzi
Che deve in qualche modo dare riconoscimenti tangibili che la sua funzione tale non perché gli deriva da un'investitura divina
Ma perché la conquista nel riconoscimento dei diritti e del sistema di convivenza e di quei diritti presuppone
Il sindacato nel nostro Paese io credo è stato questo
Una grande forza di delimitazione dell'arbitrio del potere unilaterale
Una grande organizzazione che fa tutt'uno con le regole della democrazia e dunque i diritti del lavoro la democrazia il sindacato confederale
Da occupato di Roma sono e rimangono un punto ineliminabile della storia di questo Paese
è in questo senso va io credo e la discussione politica che noi andiamo a fare oggi sul Patto di Roma e a partire dal fatto di Roma
Sui nuovi percorsi unitaria deve assolutamente tener conto e non dilapidare questa importantissima conquista grazie
Grazie professor contribuisco a cercare di stringere i tempi dando subito la parola al professor Carlo Vallauri dell'Istituto di studi sindacali della UIL
Ho accolto volentieri l'invito dell'Istituto di studi sindacali riteneva una relazione in questo incontro
Perché sono profondamente convinto che la convergenza dei lavoratori delle diverse opinioni politiche delle diverse fedi religiose
Sia fondamentale per l'Italia sia stata in affetti come è stato ricordato poco fa
Anche il punto fermo
In base al quale è stato possibile difendere la democrazia repubblicana
Parlando del Patto di Roma
Io ritengo necessario tornare un momento
Alla fase
Diciamo della scomposizione dei sindacati liberi
Della distruzione delle loro organizzazioni
In effetti
In Francia
Emigrano
Al
Dai due ai trecento dirigenti organizzatori sindacali della Confederazione generale del lavoro
Ma va tenuto conto che sono decine di migliaia di scritti alle Camere del lavoro
Fino allora che vanno in Francia lavorare quindi il problema della presenza sindacale
Questi lavoratori della collocazione sindacale di questi lavoratori
E un aspetto importante che appunto la dirigenza politica che si trova in Francia deve affrontare
Non è qui il caso di soffermarsi sul problema dello scioglimento della contro viale lavoro non è questa la sede tuttavia ricordato appunto l'assenza di Buozzi
Proprio nel momento decisivo in cui altri decise lo scioglimento il problema
Della
Posizione dei lavoratori italiani in Francia appunto erano
Decine e decine di migliaia di lavoratori immigrati si pose come un problema
Non solo politico ma proprio un problema di lavoro
La Buozzi
Scelse la strada
Di indicare ai lavoratori migranti
La opportunità di iscriversi alla segreteria
E lo fecero in grande numero
Poi e vi fu da parte
Da parte delle dico che dei sindacalisti e delle e dei politici comunisti che si trovano in Francia
La scelta di dar vita ad una Confederazione generale del lavoro che fu fondata da Ravazzolo e poi dopo la sua morte fu diretta da di Vittorio
In Emilia io ho approfondito questi studi negli anni scorsi non solo attraverso diciamo i liberi ricordi degli organizzatori
I politici delle mie alcolici italiani ma attraverso le carte dell'Istituto internazionale di storia sociale di Amsterdam dove fra l'altro sono conservate le carte Turati gli attraverso anche lo studio Hayashi
Ivo nazional dei parigini di tutte le carte riguardanti l'emigrazione politica italiana è un fatto risulta al subito evidente cioè questa il governo francese quindi per il sì alla polizia studiavate interamente quello che facevano gli emigrati politici italiani una cosa che spicca subito per quello che ci riguarda direttamente come molti di questi emigrati politici
La sera si dedica a parte come faceva durante la giornata chi lavorava che cercava lavoro si occupavano di incontrare i lavoratori
Sia per assisterli per che per indicare appunto
Quale i come farò fu come svolge la difesa se nei luoghi di lavoro in questo lavoro negli anni soprattutto nei primi anni si distinsero in particolare durante la sua permanenza a Parigi Pertini e per tutto il periodo proprio Buozzi
Vuoti e andava in giro parlando del di della necessità di prepararsi e per ricostituire delle forti organizzazione sindacale in Italia si preoccupava delle esigenze immediate ma soprattutto era stato colpito come scriverà appositamente dal fatto che ormai tra i lavoratori italiani emigrati Viera una sfiducia una profonda sfiducia
Allora quando a Parigi a riva Saragat
Borsig gli scrive una lettera teniamo presente che Saragat nel suo soggiorno a Vienna ha avuto modo di conoscere personalmente di contattare di sentire molto l'influenza di tutte le correnti socialiste europee sia politiche che sindacali aveva partecipato anche proprio al dibattito con i famosi austro marxisti aveva quindi una conoscenza approfondita socialismo internazionale e Buozzi in questa lettera chili assai dice Saragat quando appunto nel mondo del lavoro si ha l'impressione che ormai ci sia solo la soluzione comunista
Perché se non si pensa che l'unica alternativa del comunismo possa essere il fascismo cosa dobbiamo dire ai lavoratori è una domanda che
Con preoccupazione Ruozi pone sale Gazzera interessante la risposta di Saragat e ti teniamo presente la lettera i Saragat e del mille novecento ventotto c'è prima l'anno prima della grande crisi
E sarà carte risponde ecco contestando adesso in poi in una qualunque frasi dobbiamo pensare che sia che il socialismo e che scusate e dobbiamo pensare che il capitalismo e destinato a vivere almeno un secolo testuale almeno un secolo pertanto noi dobbiamo spiegare ai lavoratori
Che ex dovremo convive convivere una parola mia che cerca adesso per semplificare e lo diamo convive con il capitalismo e quindi dobbiamo preoccupanti di come appunto svolge la nostra funzione e invita Buozzi ad approfondire gli studi e cita uno esce una serie di economisti cita Kaen esserci dall'Italia di Ingres città Schumpeter scita di Castelluccio dei grandi economisti che proprio in quegli anni stavano riconsiderando il problema appunto del capitalismo
Quindi ecco perché ho voluto fare questa citazione perché indubbiamente questo problema della del ruolo dei lavoratori nella società veniva posta con grande forza e questa posizione poi si era mantenuta negli anni successivi quando appunto sì arriverà prima la ricomposizione unitaria del partito socialista nel mille novecentotrenta e poi nel trentaquattro al riavvicinamento tra socialisti e comunisti dopo la svolta della politica internazionale
Di Mosca
E questo fa sì che si possano riprendere anche i contatti diretti fra Bossi
I sindacalisti comunisti
Ed è significativo che proprio negli anni dell'occupazione nazista di Parigi questi due personaggi che tanto avevano fatto e stavano facendo che i lavoratori se dove si incontrò a Parigi alla Santé in prigione
Sono cioè arrestati nello stesso periodo restano in prigione e in prigione riescono pure in condizioni disperate perché come erano più che arrestati erano considerati quasi dei prigionieri tant'è vero che vengono a detta dei lavori pesanti ed eseguono questi lavori pesanti ma durante questo
Questi lavori durante diciamo questi momenti così difficili proprio dal punto di vista materiale hanno anche moduli scambiarsi delle idee e un fare un'episodi stonato ma l'episodio credo che meriti di essere ricordato
Quando poi adesso non ci possiamo intrattenere eccessivamente
Buozzi si avvierà ritorni evitare intanto già aveva avuto dei contatti con Ottavio Pastore
E poi successivamente si incontrerà con si incontrerà con con Roveda e conti Vittorio ormai siamo giunti al Periodo appunto
Rinascita quella storia la vogliamo non la vogliamo contamina anche le nostre culture i nostri comportamenti
Ed è per questo
Che si tiene sempre un rapporto anche e soprattutto culturale
Tra essere parte di una storia più generale che la storia del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori e l'essere di quella storia per scelta una parte si può essere una parte dentro la storia generale e la storia di tutte non ci si può costituire parte contro la storia cederà
E in questo equilibrio e in questa ricerca tra quello che fonda la nostra identità e quello che fonda essere parte di una storia che riguarda il mondo del lavoro che possiamo avere non solo una soluzione attenta all'oggetto la nostra discussione di oggi ma anche un modo per interrogarci guardare ma grazie
Concludiamo qui questa importante mattinata di lavoro ringraziamo la fondazione Giuseppe Di Vittorio la fondazione Giulio Pastore
E l'Istituto di studi sindacali archivio storico della delega hanno avuto intelligenti si
Buona giornata a tutti ha preso