"Controluce" rubrica di Luigi De Marchi

Da parecchi giorni giornali sono pieni di notizie più o meno fantasiose sulle proposte di alleanze e collaborazioni noto scritta lista elettorale offerte dal centrodestra e dal centro sinistra i radicali
Mercoledì però è accaduto un fatto concreto e pubblico che mi offre l'opportunità di dire la mia su questo tema delicato e cruciale avvertendo però che si tratta come in altre occasioni di un'opinione personale
E ieri
Pannella e vari altri dirigenti radicali si sono recati al congresso dei dei DS il fatto nuovo quest'atto che Silvio Berlusconi dinanzi a molti giornalisti della TV e della carta stampata dichiarato sì c'è in me e in molti esponenti della Casa d'la libertà la volontà di dare ospitalità alle liste radicali raccordo con i radicali non è ancora nero su bianco ma e possibile e ci stiamo lavorando questa dichiarazione non calava dal blu ma era il risultato di una lunga telefonata notturna di Berlusconi con Pannella il turno successivo giro di consultazioni con gli alleati insomma non si parla più del sesso degli angeli ma di intese concrete su singoli punti programmatici per Pan
E le Capezzone l'avevano detto chiaramente nelle scorse settimane che i radicali erano pronti ad allearsi con le forze politiche che avessero assunto impegni precisi su alcuni punti cruciali del programma radicale e che intendevano
Ad aprire trattative in quest'ottica con i due popoli ma già pochi giorni fa esponenti autorevoli del centro sinistra avevano ammonito i radicali accertare ogni trattativa col centrodestra se volevano trovare ascolto né da dirigente ulivista
E questa sortita
Mi era parsa
Di per sé stessi sintomatica di un approccio arrogante intimidatorio nei confronti dei radicali per fortuna le reazioni di frassino e di altri leaders nel congresso di ieri hanno ammorbidito molto questa posizione vorrei chiarire che da parte mia non c'è comunque mai stata una preconcetta inclinazione verso il centro destra al contrario credo che la mia analisi della cosiddetta alternanza puliti Capra da destra e da sinistra istituzionali del nostro Paese dell'Occidente in genere mi ha spinto già quindici anni non ha concludere che si trattava di un'alternanza apparente inconcludente tra due blocchi ibridi e contraddittori
E cioè una sinistra che attraeva il popolo dei produttori del privato con i suoi ideali di libertà e di progresso ma poi gli ottavi viaggiava con le rapine fiscali e le pastoie burocratiche e uno a destra e lo attraeva con le sue commesse lì a leggere a mi alleggerimenti fiscali e di libertà economica la pole lo soffocava nel conformismo clericale conservatori per per di più quei due blocchi tanto apparentemente incompatibili ed ha in realtà ugualmente alleati con una vera classe parassitaria istruttrice cioè quella mi burocratica mio apparire quei delega vanno sempre in sostanza la gestione del potere così oltre dieci anni va scrive
Ipocrita rivoluzione liberale poteva cercare alleati sia in una destra di spostare innovare a rinnovarsi abbandonando i suoi imbufaliti valori reazionari stia in una sinistra disposta a rinnovarsi abbandonando i tuoi
Pregiudizi statalisti e le sue alleanze con la burocrazia ma l'esperienza ci ha insegnato quanto apparire occulte siano queste forze progressiste della destra e antistatalista e della sinistra
Così stando le cose resta dunque radicali secondo me la possibilità di continuare il loro cammino solitario o invece di cercare convergenze con altre forze politiche solo su singoli punti programmare
Perché appunto quanto Pannella e Capezzone cercano di curare da parte mia o da anni la sensazione che per quanto grandi siano le divergenze che dividono i radicali da certe Forte del centrodestra easter restano meno abissali di quelle che li dividano dal cattocomunismo del centro sinistra sul piano economico l'antitesi con lo stakanovismo e davvero strutturale
Mentre sul piano ideologico la complicità del centro sinistra col Vaticano non è certo meno evidente totale di quella di vari esponenti del centrodestra
In quest'ultimo però il panorama è il più variegato e a volte l'incompatibilità e anche meno vistosa di quanto appaia a prima vista per esempio perché né il segretario dell'UDC con Follini è arrivato a commenta positivamente un eventuale accordo con i radicali mentre la stessa lega sebbene qualche suo dirigente abbia detto in questi giorni parole acide su un eventuale accordo con i radicali
A resta un movimento composto in gran parte di piccoli produttori che hanno ripetutamente manifestato simpatie aperture alle posizioni anti stataliste e liberiste dei radicali
Naturalmente sono queste mie opinioni che chiaramente non non esprimono la linea della dirigenza radicale o perlomeno non verrà prima non necessariamente resta un fatto che sul piano ideale a mio apparire in dubbio che la continuazione del del loro cammino solitario resterebbe per il per i radicali
La scelta preferibile
Ma come invece una vecchia massima la politica è l'arte del possibile anche cari amici Dinoi ci risentiamo lunedì verso le nove