"Radio Carcere" rubrica di informazione sulla realtà carceraria e sui diritti della persona detenuta

Imputato il dito più lungo della tua mano e il medio quello della mia e l'indice
Eppure anche tu hai giudicato
Agli assolto e ai condannato al di sopra di me ma al di sopra di me Robert quello che hai fatto per come lo hai rinnovato il potere tigrato
Ascolta
Una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge prima cambiarono il giudice e subito dopo la legge
Oggi un giudice come me lo chiede al potere se può giudicare tu sei il potere voi essere giudicato vuoi essere assolto ho condannato
In nome del popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Inizia
Voi italiani Corte d'appello di Palermo seconda sezione
Formula
Data cinque aprile mille novecento
Buonasera e ben trovati l'ascolto di radio carcere da Pati Riccardo Arena
Notizie dal carcere notizie sul carcere
Notizie sulla giustizia penale in Italia giustizia penale che è la premessa necessaria per la detenzione iniziamo con una notizia che ci arriva dal carcere di Ivrea
Il diciassette febbraio del due mila e cinque e infatti morta nel carceri ve n'è una persona detenuta di nazionalità tunisina si chiamavamo ammette Gasmi
Pochissime sono notizie che abbiamo su questo in n-esimo decesso in carcere
La prima testimonianza della morte di Mohamed ci arriva dal carcere di Ivrea ed è arrivata attraverso una lettera che ha scritto un operatore del carcere di Ivrea che si chiama Armando mi Chirizzi
Scrive il dottor mi Chirizzi lunedì scorso è morto il cittadino tunisino Mohamed Gasmi detenuto del carcere di Ivrea era prossimo alla scarcerazione danni soffriva di disturbi da disfunzioni ghiandolari
E bastava incontrarlo per rendersi conto del suo malessere e che le sue condizioni non erano compatibili con la detenzione
è stato mio allievo voglio parteciparvi il mio dolore e il dispiacere per non aver saputo fare qualcosa firmato Armando
Micheli sa
Ora noi di radio carcere abbiamo saputo che abbiamo poche notizie abbia detto iniziamo al qualche notizia in più l'abbiamo avuta abbiamo saputo che Mohamed doveva scontare ancora un anno di carcere era molto malato
E pesava pensati più di cento chili a causa della disfunzione ghiandolare di cui era affetto sappiamo che è stata fatta un'autopsia sul corpo di Mohamed sappiamo anche che con una certa velocità una velocità abbastanza strana il corpo di Mohamed è stato subito rispedito in Tunisia
Oltre a questo rimangono soltanto interrogativi Mohamed era curato in modo adeguato perché non si è provveduto un suo ricovero in ospedale perché non ha avuto misura alternativa al carcere
Se nel carcere di Brea tutti sapevano che Mohamed e stava male perché nessuno ha fatto qualcosa Mohamed scontava una pena in Italia una pena in base a una sentenza emessa in nome del popolo italiano Mohamed è tornato morto nella sua patria la Tunisia dai calci di precise possiamo in Emilia
Il ventuno marzo sarà infatti inaugurato un nuovo carcere a Castelfranco Emilia si tratterà di un carcere che potrà ospitare cento detenuti e che sarà destinato solo a persone
Detenute tossicodipendenti che non possono usufruire di misure alternative
Sarà un carcere quello di Castelfranco Emilia gestito interamente della comunità di recupero di San Patrignano
La notizia è stato pubblicato il ventuno febbraio sul quotidiano la Repubblica ed è una notizia che subito ha destato molte polemiche
Si è appreso infatti che da due anni ministero tra giustizia stava lavorando a questo progetto in gran segreto
E che solo la comunità di San San Patrignano è stata coinvolta in questo in questo progetto
Mantenere segreto due anni la costruzione la progettazione di un nuovo carcere che prevederebbe anche giustamente
Una nuova forma di pena suona abbastanza strano somma noi che siamo abituati ad essere in Italia ci sembra una cosa strana
Nel dire a recarci siamo convinti che si debba non pensare a strutture carcerarie adeguate al soggetto che deve scontare siamo anche convinti che le persone detenute tossicodipendenti che non possono avere misura alternativa al carcere
Debbono stare in luoghi idonei alle loro problematiche siamo anche convinti che oggi in Italia il giudice penale il giudice che deve applicare la Pesach anche la vena caso concreto debba avere più strumenti non soltanto carcere e e ammenda ma anche magari vari tipologie di detenzione lavori socialmente utili mi fa faccio un esempio se un magistrato un giudici si trova davanti una persona che si ha commesso un reato una rapina facciamo conto ma si rende conto che quel ragazzo
In effetti vuole disintossicarsi
Lo vuole proprio fare
Però quel magistrato non può dargli misure alternative al carcere che a una pena superiore a tre anni che gli infantili da gli dà soltanto carcere oggi ecco ecco l'importanza di prevedere misure diverse dalla detenzione come questa che è stata pensata
Per il carcere di Castelfranco Emilia ciò premesso rimangono anche qui
Delle perplessità infatti pur non essendo d'accordo con questa iniziativa anche qui ci domandiamo perché tenere segreta un'iniziativa come questa come è possibile che si tenga segreto per due anni
La costruzione di un nuovo carcere ovvero di uno strumento che attiene all'arresto pubblica
Perché poi coinvolge soltanto San Patrignano e non altre comunità
E perché poi limitarsi a costruire solo un carcere che potrebbe contenere potrà contenere solo cento persone e non pensare invece ha un'attività legislativa sedia programmatica che prende in considerazione il problema dimmi di quindici mila persone detenute Tosti dipendenti di oggi sono in carcere a che serve un carcere costruito segretamente
Esempi soltanto destinato a cento persone e se magistratura di Caltanissetta si trovasse di fronte all'esigenza di mandare un ragazzo Calavena sull'A tre anni non in un carcere
Classico diciamo così meno in carcere come quello che si sta costruendo in in Emilia cosa fa
La legge uguale per tutti questo provvedimento sembra disancorato dal meccanismo quotidiano della giustizia per capire quelle che sono le prime reazioni politiche a questo nuovo carcere che verrà inaugurato il ventuno il ventuno
Marzo a Castelfranco Emilia dove tra l'altro è prevista anche la presenza del ministro Giovanardi e del ministro Fini non si capisce con quale competenza francamente perché insomma una missione appoggi in Parlamento l'altro
Ministro degli esteri balena curare un calcio si capisce perché comunque per capire quali sono le reazioni
Politiche abbiamo raccolto a testimonianza dell'onorevole Paolo cento deputato dei Verdi ascoltiamo cosa ci ha detto
Ai microfoni di Radio radicale di radio carcere c'è l'onorevole Paolo Cento deputato dei Verdi buona sera onorevole porterà voglio ascoltatore
Onorevole è notizia di ieri che il ventuno marzo verrà inaugurato un carcere
A a custodia attenuata presso Kassel Franco in miglia cancelletti pari
Sarà gestito dalla Comunità San Patrignano e che avrà come ospiti soprattutto persone condannate tossicodipendenti radio carcere contenta di questa iniziativa rimane stupita per due dati la segretezza dell'operazione che da mesi andava avanti e il monopolio a San Patrignano
Lei cosa ne pensa
Ma io sono fortemente preoccupato e abbiamo presentato interpellanza urgente stesso questo iniziativa c'è l'altra per il ventuno marzo perché siamo di fronte a una privatizzazione della soluzione della gestione della sanzione penale
Nel nostro Paese e ora che situazione della legge Fini sulle proprie fra perché la proposta Fini sia stata discussa e approvata dal Parlamento
E quindi chiediamo la sospensione di questo ha un raggio vorrei che ci ha portato il Parlamento conoscenza Biglia
I formali e io merito e di metodo che hanno determinato questa iniziativa
Ecco l'intero risulta un po'strano che soltanto sia stato dato soltanto a San Patrignano come comunità terapeutica la possibilità di gestire un carcere a custodia attenuata non sembra strano anche a lei
Ma non c'è dubbio perché stampata dichiarò
Non può avere un trattamento il privilegio ai qui cerchiamo di una gara pubblica per ratificare la definizione di questo spazio ma il problema Patrick Carola costruttore il problema ancor più grave tu politico di questa ricerca perché indicare Rocca prevista la gestione privatistica dell'applicazione della sanzione penale benché però per i tossicodipendenti il più vorrei capire dove trova fondamento a questa struttura del nostro ordinamento giudiziario
Onorevole Cento il ministero sembra caratterizzare questo questa nuova struttura che nascerà Castelfranco in miglia destinata per certo sì dipendenti gestiva da San Patrignano tra l'altro un mistero che non ci fa neanche sapere
In con quali mitologie verrà applicato il principio rieducativo in questo carcere
Chi interpreta la prima in che modo avverrà utilizzata l'acqua penale compiuta dal guarda con quale metodo verrà fattori Curcio a misure di riduzione del danno come dei rapporti un po'più grande sono tutte provocatigli aperti su cui apprendiamo ricco apprendiamo che il ministro Castelli venga in Parlamento
Ecco questa è la reazione di un esponente della opposizione l'onore Paolo Cento deputato dei Verdi alla notizia della realizzazione di questa nuova struttura carceraria in in via Romagna e destinata a persone detenuti tossicodipendenti che non possono usufruire
Di misure alternative al carcere presso comunità terapeutico ricordiamolo sarà una struttura che potrà ospitare cento persone sarà interamente gestita da San Patrignano noi di radio carcere siamo molto contenti che inizi si sviluppino quest'iniziativa anzi ne vorremmo
Cento di strutture come queste che magari funzionano seriamente bene non si traducano e non si trasformino in piccoli laghi era ecco tanto bene
Per i intenderci però rimaniamo con la Beretta d'inizio perplessi perché volevo sapere perché da due anni questa notizia è stato un tal segreta
Dalla ministero perché coinvolge soltanto San Patrignano perché non pensare a un
Disegno di legge a una legge articolata che pensi proprio ad applicare il pene adeguate a soggetti che hanno problemi particolari ovvero persone detenute tossicodipendenti come mai
Si sceglie sempre una strada
Più Breve ma non più semplice più semplicistica per queste ragioni di radio carcere torneremo a parlare di questo di questo di questo carcere e di dei vari dubbi
Che e qui che già a circondano l'inaugurazione che verrà fatto il ventuno marzo
Di questo carcere
Che già si presenta strano perché lo inaugurerà ministro degli Esteri e ministro per Rapporti col Parlamento qualunque punto possiamo chiamare pure qualcuno dei nostri amici intanto è la stessa cosa
Da questo nuovo carcere Jacek che sarà gestito dalla comunità di San Patrignano
Passiamo invece un disegno di legge che il secondo governo Berlusconi ha approvato il diciotto febbraio infatti diciotto febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge in materia di impugnazione di sentenze
Contumaciali detta così sembra una cosa incomprensibile ma invece è abbastanza semplice dovete sapere che in Italia è prevista la contumacia contumace non è altro che una condizione processuale dell'imputato e si ha quando l'imputato
Pur essendo stato regolarmente avvisato anzi essendo stato regolarmente avvisato attraverso le notifiche non si presenti in udienza se ne freghi in altri termini so che c'è il processo ma non ci vado il nostro ordinamento prevede che in questi casi l'imputato venga appunto dichiarato contumace ovvero regolarmente avvisato però che non si è presentato e il processo andrà avanti l'Italia è uno dei pochi paesi europei che quali abbiamo un sacco di primati che prevede appunto la contumacia quello che prevede che processi vadano avanti anche senza l'imputato e proprio per questa ragione
Molti paesi dove si nascondono i latitanti rifiutano di consegnarci le persone che l'Italia ricerca
Rifiutano perché dicono guarda bada bene siccome tu gli hai fatto un processo in contumacia cioè il terrorista X è scappato mentre c'è il processo in conto quindi era in contumacia io non trovi dopo che non riconosco giusto che tu abbia fatto un processo in contumace
Ma non solo
Il la corte di diritti l'Uomo di Strasburgo
Ha condannato molte volte l'Italia e l'ultima volta nel due mila e quattro proprio perché prevede questo processo in contumace che contraddistingue l'Italia rispetto ad altri paesi europei
Ciò premesso che sulla scia delle ultime notizie che poco hanno a che fare con i problemi reali della giustizia che abbiamo sempre sentito dare Spada altri programmi come punto a capo come si chiama l'ultima genialata pensata dalla RAI
Ecco sulla scia di queste nuove notizie il Consiglio dei ministri
Ha pensato ha pensato bene di emettere un di approvare un decreto legge che in qualche maniera riformasse quel regime dell'impugnazione sentenze contumaciali ovvero caso succede se io sono stato condannato in contumacia
Nel
Risulta che ero regolarmente avvisato poi torno in Italia e in effetti non ero regolarmente avvisato
Io quel punto posso fare una sorta di incidenti di esecuzione cioè i chiedo al giudice guarda io
In effetti non sapevo niente di questo processo ritiri mettimi in termini per poter fare un nuovo processo questo significa impugnazione della sentenza contumaciale cioè consentire all'imputato contumace che non sembra del processo di avere un secondo processo perché giustamente
Lui è stato avvisato
Malamente ricordiamo del nostro ordinamento c'è già l'impugnazione delle sentenze contumaciali ma il il secondo governo Berlusconi tramite il ministro Castelli
Approvato questo decreto che in qualche maniera cambia
Una parte di questa di questa
Normativa vi faccio una breve sintesi non vi voglio annoiare l'articolo del centosettantacinque del codice di procedura penale che e si intitola proprio restituzione nel termine questo articolo dice se sarà pronunciata sentenza contumaciale il l'interessato può proporre impugnazione
Quindi può dire guardate che io non lo sapevo quando l'imputato però prova di non aver avuto effettiva conoscenza del provvedimento questo il testo com'era oggi invece il secondo governo
Berlusconi dopo numerose riunioni ha cambiato se risulta di non avere effettiva conoscenza la combinato con la frasetta se risulta dagli atti ecco potremmo dire un piccolo passo per Castelli un grande passo per chi si occupa di biologia e non di giustizia in altre parole non cambia niente rispetto al passato questa è l'opinione di Radio Carcere
Però siccome noi siamo oltre che testardi siamo anche abbiamo anche un po'di umiltà abbiamo chiesto l'opinione ha un docente a un professore si tratta del professore Enrico Marzaduri ordinario di procedura penale all'Università di Pisa è un professore che si occupa di processo penale studia il processo penale sa bene qual è la realtà della contumacia
E a luglio gli abbiamo chiesto
Abbiamo confrontato con lui nostro opinione gli abbiamo chiesto cosa ne pensava sentiamo cosa pensa il professor Enrico Marzaduri di questo decreto legge rimesso il diciotto febbraio due mila cinque dal dal secondo governo Berlusconi che riguarda l'impugnazione delle sentenze contumaciali
Professor Marzaduri come giudica la riforma contenuta nel decreto legge immesso dal Consiglio dei ministri diciotto febbraio due mila e cinque e che riguarda il regime delle impugnazioni delle sentenze contumaciali
Ma io direi che che come si capisce dalla motivazione che precede il decreto l'intento era quello di allineare il nostro ordinamento con le richieste della Corte europea in particolare quelle sul Carso sete officina del dieci novembre due mila quattro
Il pavimento sembra sicuramente carente perché l'accordo in quell'occasione fu molto chiara nel dire che bisognava assicurare uno strumento attraverso l'articolo centosettantacinque
Che consentisse al condannato una processo nuovo a meno che in maniera non equivoca avesse questo condannato rinunciato a comparire
Al processo e tutti gli altri casi bisogna riconoscere questo diritto
Diritto che non c'è in questo delirio lei ecco quindi presso Marzaduri possiamo dire con questo decreto legge sull'impugnazione delle sentenze contumaciali cambia poco rispetto al passato
A mio avviso cambia troppo poco cambia qualcosa perché non c'è più il riferimento alla al profilo di colpa che era contenuto centottantacinque comma due
Quindi si allarga oggettivamente l'ambito di operatività del diritto ma non a sufficienza non quanto la corte europea ci chiede
Professor Mazza dove ci sta dicendo che l'Italia anche con questa nuova disciplina emessa dal Consiglio dei ministri diciotto febbraio è destinata ad essere condannata dalla corte di Strasburgo
Una sostanziale continuità fra questo centottantacinque e il nuovo con le conseguenze che possiamo ipotizzare e cioè che anche sulla base di questa disciplina non è assicurato un giusto processo all'imputato condannato in contumacia e le conseguenze sono quelle che proprio questo decreto voleva evitare
Quindi la mancata consegna delle grandi e anche per quanto riguarda il mandato di cattura europeo
La mancato adempimento cadetti mette da parte del nostro ordinamento
E procedimenti contumaciali quindi nonostante sia cambiata la normativa arrivando arriva Mrs nell'ultimo periodo non era una indicazione forte che veniva da quella sentenza era proprio nella individuazione di un criterio probatorio molto favorevole
Al all'interessato condannato purtroppo e che indica su un termine di certezza esce e così oggi pone e così
Questa dunque la opinione del professore Enrico Marzaduri ordinario di procedura penale Università di Pisa in merito al decreto legge che ha modificato la parte dell'impugnazione delle sentenze
Contumaciali vedremo speriamo che siano di radio carcere che il professor maggio duri abbia torto abbiamo bisogno di avere di aver sbagliato hanno sempre interpretazione speriamo che abbia ragione ministro Castelli ma vedremo cosa come si comporterà la Corte dei diritti logo di di Strasburgo rimane il fatto che molto spesso il problema della contumacia è un problema perché crea delle vittime cioè non soltanto c'è chi pur sapendo del Processo scappa
E quello già un fatto gravissima perché è ovvio che un ordinamento del non può permettersi il lusso di avere terroristi in giro per il mondo che prende in giro la giustizia però dovete anche pensare che la contumaciali sulla contumacia fa delle vittime ceppo succedere veramente con la persona per ragioni di lavoro o cambi indirizzo o ci siamo dei problemi per cui veramente non sa più di un processo in corso in corso e chi Sidoli chiamiamoli vittime dalla contumace che ci ascolta oggi
Stasera dal carcere queste cose le sa insomma quindi occuparsi di contumace trovare soprattutto le giuste soluzioni significa unico come ogni qual volta ci occupiamo di volere la giustizia a parlare di problemi che riguardano tutti e non soltanto due terroristi o due delinquenti è un problema che riguarda è un problema che riguarda tutti noi
Da questi disegni di legge sulla
Sulla contumacia che vorrebbe così riprendere ottenere una soluzione per avere
Dipende sì da lui si sono in giro tra il Sud America e altri Paesi passiamo a Brescia Canton Mombello il pianeta giustizia a Brescia è una situazione e in una Sezione tragica siamo davvero alla periferia dell'impero così Emilio Del Bono parlamentare della Margherita ha usato queste parole per fotografare l'attuale situazione bresciana
Brescia che poi città appunto direzione ministro Castelli
Valutazioni fatte dopo aver incontrato nella giornata di ieri in compagnia dell'onorevole Giuseppe Fanfani il tribunale il presidente del tribunale Roberto ma Soncini probatori da Repubblica Giancarlo Tarquini e Luigi Frattini
Presidente dell'ordine degli avvocati bresciani l'onorevole Del Bono ha fornito alcuni numeri la situazione della magistratura e molto preoccupante ha detto si contano infatti cinquantanove i giudici
In un distretto di oltre un milione di abitanti
Uno ogni diciotto mila quattrocento bresciani abbiamo lo stesso numero di magistrati che c'erano a Brescia nel mille ottocento cinquantasette ecco
La realtà
Della giustizia a Brescia forse va di pari passo con la realtà che c'è nel carcere di Brescia
Che io ho avuto personalmente modo di vedere cinque metri quadri sei persone chiuse in quei cinque metri quadri per ventidue ore al giorno i loro movimenti erano lenti sembravano quasi se i dati addormentati addormentati come
Forse sono le considerazioni e gli interventi sulla giustizia in un in una città che comunque importante come Brescia da Brescia torniamo di nuovo a Roma
Perché ieri c'è stata nella sezione femminile del carcere di Rebibbia la seconda parte dell'iniziativa belli come il sole iniziativa promossa dall'associazione il pavone e dall'associazione
Blow-up iniziativa che vuole attraverso spettacoli che vedono la partecipazione di artisti vuole sensibilizzare l'opinione pubblica sulla realtà dei sessanta bambini che oggi in Italia vivono in carcere
Con le loro mamme noi veramente ieri
Volevamo essere nel carcere la sezione Première carceri bibbia di Roma abbiamo fatto richiesta il diciassette febbraio sì al DAP che alla gentilissima direttrice del carcere Bibbia
Femminile di Roma ma purtroppo non è che c'è un detto di no non c'erano proprio risposta Quinn altri temi non sono poco sfilato così dicevano a Roma la cosa strana è queste cose capitano sempre con gli stessi direttori chissà come mai mi dispiace soprattutto perché hanno di radio carcere bastava incrociare
Lo sguardo di solidarietà con le donne che sono detenute dalla sezione femminile non chiedevamo
Non chiedevamo di certo la luna comunque il problema che è stato sollevato e che viene portata avanti bene da dall'associazione del pavone dall'associazione Blow-up con questa iniziativa belli come il sole colpevoli nati è di parti o interesse per radio carcere sapere quanto noi insistiamo sulla realtà dei bambini sono detenuti in carcere con loro mamme e allora proprio per capire cosa sta succedendo qui nel Comune di Roma
E anche perché un gruppo di persone hanno incontrato proprio ieri l'assessorato alle Politiche per le periferie pro sviluppo del Comune di Roma abbiamo chiesto novità
A Patrizio Gonnella che è coordinatore dell'associazione Antigone che come sapete è una dell'associazioni più importanti che opera sul territorio nazionale che monitorizza la realtà del carcere della giustizia penale in Italia sentiamo cosa ci ha detto Patrizio Gonnella
Patrizio Gonnella ci troviamo qui a radio carcere a riparlare e lo faremo ancora
Finché non sarà risolto il problema
Dei bambini che sono in carcere coloro mamme sono sessanta le mamme con i loro bambini che vivono oggi in Italia in celle delle carceri italiane
Mentre continua la campagna che sta ponendo in essere l'associazione del pavone l'associazione Blow Up
Con la bella iniziativa belli come il sole colpevoli nati iniziativa che tra l'altro ha previsto ieri uno spettacolo alla sezione femminile del carcere di Rebibbia
Dove noi di radio carcere non siamo stati autorizzati a entrare purtroppo voi di Antigone avete nella mattina di ieri ancorché incontrato l'assessorato alle politiche per lo sviluppo del Comune di Roma ecco intanto DC cos'è emerso da questo incontro
Ma emerso che c'è una sinergia fra associazioni ed enti locali purtroppo non sempre questa sinergia funziona contro le istituzioni penitenziarie ancor maggior ragione con il legislatore una sinergia quale chi vive nel territorio sacche e praticamente inaccettabile che ci siano dei bimbi innocenti costretti a stare in galera
Nel capo locale per loro sviluppo psicofisico cioè parliamo fedeli tre anni sappiamo ci dicono tutti
Psicologi pedagogisti che la vita delle persone si decide dei primi piani di vita ce l'hanno detto però questo non vale solamente per chi e fuori ma anche perché dentro a maggior ragione e voi poi definiamo un certo numero di bambini
Aumenta con il problema di questo bisogna esserne consapevoli e siccome in realtà in Italia sono più o meno sessanta alle mamme con i bimbi quintali non crediamo che questo sia un problema che possa mettere a repentaglio la sicurezza di questo Paese
è uno spazio non riesce a farsi carico di sessanta donne ripeto dopo e quindi non gommini con capacità delinquenziale nettamente superiore competenti effettuate tre anni contenerle
Nei locali notturni la pericolosità in un ambiente per mancanze non vuol dire che questo è uno Stato che in realtà non riesce a fare il proprio mestiere per gli abbiamo invece io ricordo un vecchio referendum radicale che ho molto apprezzato e spero che si merita quello sull'abolizione del porto praticamente sul fatto di togliere le armi diciamo tagli arrivarmi intento che abbiamo a Verona chi spara perché a un anno mai ammaccature poliziotti poi un problema di sicurezza circolano troppe armi mentre Santa mamme con i bimbi
Ecco Patrizio Gonnella ricordiamo che in Italia esista una legge che si chiama legge Finocchiaro varata qualche anno fa e che prevede misure alternative per le mamme che hanno bambini con età inferiore ai tre anni questa legge prevede che queste mamme possono andare scontare la loro pena in luoghi diversi dal carcere purtroppo questa legge poco applicata perché prevede tanti paletti non gli radio carcere forse facevano l'affermazione più grande di noi invece abbiamo più volte affermato che si dovrebbe riformare questa legge
Affermando l'incompatibilità assoluta
Della presenza di un bambino in carcere con la propria
Mamma tu condividi questa affermazione dalla piccola voce di Radio Carcere mentre sono d'accordo con questo vocabolo riaprire una campagna molti Claire ricomprende
Poi berbero all'interno della legge Finocchiaro una legge vieta l'annata con le migliori intenzioni ma non è finita nel migliore dei modi perché ci sono parecchie eccezioni ecco lei cerca di fronte a comportamenti applicate dalla magistratura di sorveglianza quinquennio eccezioni del legislatore quindi donne immigrate donne ritenute per i corrotti e infatti sono più o meno a Rebibbia continuando differenti così come erano un po'di anni fa non è successo niente
In realtà non non non è diciamo ammissibile l'obiezione secondo cui l'incompatibilità creerebbe impunità tempi non chiediamo l'impunità chiediamo ok
Appiano la lampione anche loro ma ognuno campione carceraria
Perché il carcere deve essere sempre considerata l'unica ampio e purtroppo e ecco il nodo cruciale dobbiamo al a fare al nostro legislatore all'opinione pubblica
Un'idea che è un'idea mia in cui si può pure anche senza mandare in galera le profonde
E come regione lavori ieri si è stati dall'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Roma ecco avete
Raggiunto un accordo su possibili manifestazioni o iniziative future su questo tema qui continuare ieri ovviamente grazie all'aiuto e alla disponibilità di persone dello spettacolo da
Francesco Di Giacomo del Banco del mutuo soccorso a Marina Rey a Valerio Mastandrea ieri sono andati dentro Rebibbia femminile a Carlo spettacolari compatibilmente con carne ma una continua è una campagna
L'idea è il non bisogna lasciare prima dei nobili io nell'opacità
E siccome ha ben candore delle associazioni non c'ho ascoltato perché noi siamo noiosi pedanti e ripetitivi forse Pedro crea da persone
Che aumentano fanno parlare sono più simpatiche o invece
Gli ascolti va bene speriamo di non fare danno dando la disponibilità di rabbia la piccola voce radio carcere in congedo e se sicuramente fa bene grazie a perizie Vannella grazie grazie
Ecco questa Patrizio Gonnella coordinatore nazionale dell'associazione Antigone che ci parla proprio di questa iniziativa belli come il sole organizzata dopo ieri della cui seconda tappe Saurin sarà ieri nel carcere Bibbia Sezione femminile di Roma e ci parlava nuovamente noi lo faremo
Perché non saremo intelligenti ma sicuramente De Stabile oralmente per denunciare la presenza di questi sessanta bambini che oggi sono in carcere
Con le loro mamme pensate di bambini che a un certo punto il sito del blindato si chiude la cella
E la loro la loro vita che dovrebbe essere serena finisce lì sono bambini che hanno età da zero a tre anni sono soltanto sessanta sono bambini che poi una volta uscito dal carcere si esprimono con interni del carcere non dicono mamma portami ai giardinetti dicono mamma porta mi all'aria queste sono soltanto alcune superficiali conseguenze solamente di un bambino della Della Della l'esperienza della detenzione calcestruzzo abbiamo detto ma come se uno Stato non riesce a risolvere il problema di sessanta bambini
Chiusi in carcere come pensiamo che risolve il problema di cinquantasei mila persone detenute come pensiamo che risolve il problema della giustizia penale in Italia risolve il problema di sessanta bambini non so non è soltanto un problema di politica pane o di politica giudiziaria ma innanzitutto è un problema di buon senso e di civiltà in questo caso in ci piacerebbe invitare il Governo Berlusconi che oggi alla maggioranza a fare un gesto e ad affermare a modificare la legge Finocchiaro affermare l'incompatibilità del carcere per il bambino e la mamma insieme quindi prevedere per loro obbligatoriamente alla misura alternativa al carcere
Sarebbe una legge giusta che servirebbe la condivisione sia della destra
Della sinistra e sopra tutto vedrebbe la condivisione delle persone di cittadini italiani
Di buon senso e di coscienza
Da questa realtà debbano in carcere ci sposiamo invece a due e venti che diciamo così sono vicini al carcere ed hanno meno drammaticità di alcune notizie che spesso siamo costretti a dare qui in carcere oggi
Mi ha contattato qui a Radio Radicale Marina
Coletti che mi ha mandato un comunicato stampa di un'iniziativa che interessa a radio carcere si insedia si si chiama vedi ed impazzisce è un festival di cortometraggi a tema fantastico l'associazione che organizza questo
Festival di cortometraggi si chiama anticaglia e Petrella già avete capito forse dal dal titolo dell'associazione che
L'associazione di Roma è un'associazione attiva nella reintegrazione sociale nel recupero occupazionale di detenuti o ex detenuti o di persone a rischio di emarginazione promuove appunto questo
Festival di cortometraggi a tema fantastico dal titolo vedi ed è impazzisce questo festival avrà luogo appunto a Roma i giorni ventinove trenta e trentuno marzo in via Monte della Farina sessanta sessantadue
Vi diamo per chi fosse interessato un
Un ecco un'e-mail abbiamo che Bruni possiamo intanto fino a pane parleremo qui a Radio carceri non vi affettati più di tanto comunque li Mele questa cinema
Chiocciola chiocciola anticaglia e Petrella punto it e ripeto cinema chiocciola anticaglia e Pratella
Punto it la seconda notizia che attiene al carcere che vede coinvolte persone libere che cercò di sensibilizzare
Le i cittadini
Sulle mondo del carcere della giustizia penale invece ci arriva da Pisa infatti il ventotto febbraio al teatro di Pisa verrà organizzato uno spettacolo di beneficenza i cui fondi andranno destinati proprio i detenuti
Poveri
Di Pisa iniziative è stata voluta da Bari persone importanti primo fra tutti il sindaco di
Di Pisa
E poi tutti i responsabili del teatro di Pisa quest'iniziativa ha aderito l'associazione
Giorgio Gaber ci saranno il ventotto febbraio a teatro di Pisa molti artisti è previsto un un bello spettacolo credo ci sia anche addirittura
Dario Fo noi di radio carcere cercheremo di essere lì a Pisa proprio per raccoglie testimonianze di queste persone tra artisti e intellettuali che si sono certo punto sacrificati per fare uno spettacolo e raccogliere dei soldi perché i soldi non ne hai si trovava situazioni particolari degrado ovvero delle persone detenute chi è in carcere sa bene quanto la povertà contraddistingua
La l'essere persona
L'essere persona detenuto la Bertani poi
Determina infinite conseguenze e infinite sofferenze mille appuntamento è per il ventotto febbraio a Pisa presso il Teatro di Pisa Pera si sa questo spettacolo di beneficenza i cui fondi andranno
Destinati alle persone
Detenute
Per le persone detenute povere
L'ultima notizia di questa sera riguarda la Sardegna la Sardegna è una regione a cui Radio Carcere da appena può la massima attenzione e il destro per occuparci della regione sarda c'è dato da un'iniziativa di Paulo Piso consigliere regionale
Della Regione Sarda
Di Rifondazione comunista e presidente della Commissione diritti civili della
Regione sarda Paolo Piso insieme a tutta la Commissione ha visitato tutte le carceri della Sardegna ascoltato magistrati operatori
Assistenti volontari
E alla fine ieri è stata approvata pensate alla un INAM una Mita qui tutti i componenti della Commissione sia di destra che di sinistra hanno tutti approvato questa risoluzione
Che denuncia il gravissimo stato di degrado in cui versano le carceri
Della Sardegna
In un comunicato il con il presidente Pisu afferma la drammatica situazione dei detenuti sono nelle sovraffollate carceri la Sardegna in gran parte inadeguate
Le strutture ottocentesche deve entrare fra i temi oggetto del confronto tra regione Sardegna e Stato centrale in gravissima situazione delle carceri della Sardegna è in aumento il numero dei reclusi tossicodipendenti e gravemente malati a buon cammino a Cagliari due terzi dei detenuti sono positivi al virus Calvi l'uso dell'HIV
E all'epatite B e ci l'ottanta per cento la popolazione carceraria della struttura di Cagliari
è recidiva perché mancano possibilità di reinserimento sociale e lavorativo
Bene queste conclusioni ci sono contengono anche delle denunce di illegalità sono racchiusi in una risoluzione che è stata approvata alla un'enormità da tutta la Commissione diritti civili del consiglio regionale della Sardegna e noi pochi minuti fa abbiamo raggiunto per telefono proprio il presidente di questa Commissione della del Consiglio regionale della Sardegna Paulo Piso che ci ha raccontato quelle che sono le motivazioni che sono alla base di questa risoluzione chi vuole denunciare il gravissimo stato di illegalità presente nelle carceri la Sardegna ascoltiamo il consigliere il presidente Paolo Piso consigliere
Del della regione sarda e in lista con il PIL partito Q da Rifondazione Comunista
Presidente bisogna voi oggi avete presentato alla stampa una risoluzione a cura della seconda Commissione da lei presieduta del consiglio
Del regionale della Sardegna che ha come oggetto la realtà delle carceri in Sardegna
Lei si esprime con toni drammatici e gravi parla infatti di una gravissima situazione presenta elencarci della Sardegna ecco ci vuole offre una sintesi di questa mossa Risoluzione
Possiamo dire con estrema tranquillità lo affermiamo
Tra l'altro con una risoluzione votata all'unanimità da tutti i componenti la seconda Commissione diritti civili del Consiglio per la Sardegna
Che la condizione carceraria e gravissima e che una palese violazione dei più elementari diritti civili sui detenuti Sarkozy
Questa è la prima considerazione prego presidente
La la seconda è che noi abbiamo delle carceri che salgono all'Ottocento se stiamo parlando di strutture carcerarie obsolete di duecento anni fa
Dove c'è un sovraffollamento i detenuti per fare un esempio che può essere
è chiaro a tutti gli ascoltatori e che nel carcere di buon cammino a Cagliari abbiamo delle celle quattro per quattro quattro per cinque dove sono ammassati sei detenuti
Che devono essere devono stare assieme per ventidue ore al giorno
Dentro c'è anche come dire un bagno chiamiamolo così ma è un eufemismo poi c'è anche un angolo cucina lei in avviene cioè possiamo tenerli detenuti in questa condizione aggiungo
Che i due terzi dei detenuti del carcere di buon cammino solo per parere un esempio su un carcere no che adesso viene viene sottomano sono malati dovrebbero stare in un carcere di detenzione attenuata e invece non lo sono cioè lo Stato
Si comporta in maniera illegittima nei confronti di questi detenuti ecco Presidente viso perché una parte importante della risoluzione approvata dalla Commissione diritti civili della Regione Sardegna Commissione da lei presieduta contiene
Più che è una constatazione quasi una denuncia di come queste persone malate nelle carceri della Sardegna
Vengono trattate ecco ci vuole offrire una fotografia di questa realtà di queste povere persone detenute malate e maltrattate negarci la Sardegna
A buon cammino pieno divertenti abbiamo malati di HIV mi di epatite B epatite C a volte condito hanno malattie come dire che si sovrappongono l'una l'altra no
Dunque malati particolari detenere quote tante persone malate in un carcere come buon cammino è roba da inchiesta da Amnesty International
Cioè è veramente una violazione grave terribile deterioramento per il peggioramento della loro condizione partitico fisica qui che intende intervenire rapidamente
Noi abbiamo lanciato anche questa denuncia presidente Pisu un'altra notizia preoccupato uno di Radio Carcere
è vero che nella città di Cagliari
Manca una sezione femminile nel carcere dei minorenni in altri termini a Cagliari se una ragazza minorenne viene arrestata è vero che non si sa dove poterla mettere
Sì sì è verissimo ce l'hanno ed è grave e severa ed è grave le grandi perché il detenuti minorenni vengono non potendo essere detenuto in Sardegna vengono esportate in continente
Arredi io in altre carceri più di questo avviene oggi questo avviene oggi
Ed eccoci dunque arrivati a quello spazio di radio carcere che dedichiamo alle lettere che le persone detenute ci scrivono dalle carceri tutta Italia
è uno spazio molto importante questo di Radio Carcere perché attraverso le lettere delle persone detenuti nelle carceri italiane noi abbiamo un polso un dato oggettivo su quella che è la realtà
Delle carceri oggi in Italia e non soltanto abbiamo anche l'espressione concreta su questi fogli di carta
Di quali siano le forme attraverso le quali poi si esplica l'illegalità presente nelle carceri italiane
è facile dire negarci italiane non è rispettata la legge è molto più difficile capire poi quali sono gli Effetti singoli di questa illegalità
Ecco allora che queste lettere assumono un significato del tutto particolare sono ogni lettera la l'esempio la dimostrazione la concretizzazione di quella che è l'illegalità in carcere sulla pelle dell'uomo detenuto sulla pelle della persona detenuta ogni lettera è l'espressione concreta
Della manifestazione della illegalità che generalmente e presente nelle carceri italiane
Iniziamo questo viaggio nelle carceri italiane attraverso queste lettere con la lettera che ci scrive Vincenzo e Cosimo dal carcere di Como
Caro Riccardo ti scriviamo questa lettera per come comunicati l'ennesimo decesso di un nostro compagno di detenzione sabato dodici febbraio due mila e cinque è morto qui nel carcere di Como Carlo Carlo aveva cinquantaquattro anni Carlo era detenuto dalla terza sezione del carcere di Como vero nella sezione dei tossici così la chiamano
è una classificazione che suona già come un dispregio ed è una sezione dove i detenuti sono doppiamente prigionieri
Prigionieri della galera e prigionieri della loro malattia in questa sezione i detenuti tossicodipendenti non vengono curati non vengono curati ma sono solo imbottiti di tranquillanti
Che non sono curativi e che quindi diventano un ulteriore strumento di vessazione
Carlo vegetano va in carcere e in quella sezione
Carlo vegetano va con una condanna a tre anni e sette mesi di reclusione
La magistratura di sorveglianza con otto mesi di ritardo aveva fissato a Carlo per il sedici marzo un'udienza per discutere sull'eventuale misura alternativa ma
Ma troppo tardi troppo tardi per il cuore di Carlo che ha smesso di battere prima
Carlo
Detenuto nel carcere di come morto in nome del popolo italiano e morto in nome della tutela del diritto alla salute Carlo è morto per l'inerzia della magistratura di sorveglianza Carlo cinquantaquattro anni che era detenuto per la prima volta
Lascia cinque figli di cui uno ancora in tenera età
Noi crediamo che Carlo non abbia retto al fardello che è oggi il carcere
Non ha retto alle condizioni in cui si è costretti a vivere al sovraffollamento al silenzio al degrado all'indifferenza all'indifferenza
Questo ha spezzato il cuore del nostro compagno morto il dodici febbraio mentre lo portavano in ospedale un caro saluto Vincenzo e Cosimo dal carcere di Como
Filippo dal carcere Pagliarelli Palermo Caro Riccardo sai che sto diventando cieco in carcere nessuno fa nulla per curarmi pensa che il giudice anche autorizzato delle cure per me ma quel provvedimento è restato lettera morta
Per me sembra esserci solo il destino diventare cieco
Beh qui dovrebbe arrabbiarsi subito dopodiché si dovrebbe arrabbiare il giudice che vede morto il suo provvedimento insomma continua Filippo dal carcere Pagliarelli Palermo per quanto riguardava
La vita qui nel carcere Pagliarelli Palermo bene la novità è che da un'indagine che hanno fatto qui in carcere si è scoperto che tutti i materassi e i cuscini dovrebbero essere cambiati sei qui in carcere su materassi e cuscini ce la data di scadenza bene
Per tutti i materassi cuscini del carcere Pagliarelli
La data di scadenza è passata da anni
Per il resto noi detenuti al Pagliarelli passiamo le nostre giornate a fare il nulla alla noia chiusi in cella a guardare la tv
O a sentire questi politici che ci parlano di democrazia ma cos'è la democrazia una cosa che si mangia
Grazie per il proprio questa tua lettera sappiamo che è più importante la tua salute che il problema dei materassi e comunque per chi deve fare tanti anni di carcere non è una cosa da poco Filippo scrive ci ancore facci sapere bene
Cosa è successo un questo giudice magari mandaci una copia di questo provvedimento perché insomma e grave che non ti curano ed è grave che non ottemperino a un ordine di un magistrato e Virgilio dal carcere di Prato Caro Riccardo sembra quasi che chi amministra le carceri non voglia neanche riconoscerci un solo piccolo diritto hanno i detenuti ti faccio esempi piccoli e banali sai che noi siamo costretti a stare in cella non fare nulla
La nostra unica distrazione la televisione bene devi sapere che la tv in cella Queen e calci di Prato è incassate in una gabbia di ferro
E per cambiare i canali dobbiamo usare il telecomando orale a cose belle questa quando finisco le pile del telecomando nessuno e dico nessuno le cambia ma devi essere tu detenuto a comprarle
Ora io capisco che è una piccola spesa ma se è un detenuto come me è povero e non ha soldi come fa
Per non parlare dello spazio vitale che noi abbiamo qui in cella nel carcere di Prato qui ci muoviamo a turno come bestie in una gabbia
Poi arriva il tanto atteso momento del colloquio con i parenti che ancora oggi qui nel carcere di Prato siamo costretti a fare in uno stanzone affollato e con il vetro divisorio che invitato dalla legge lo ricordiamo
Questa è la realtà del carcere di Prato Caro Riccardo Schede Egidio e poi parlano di certezza della pena ma hanno idea al di là di qualche caso eclatante quanta gente in carcere la pena se la fa tutta fino alla fine
Riccardo infine una buona notizia sai sempre più spesso qui nel carcere di Prato il mercoledì mattina
Dopo radio carcere che va in onda il martedì durante l'ora d'aria senti dei miei compagni che dicono ieri ho sentito radio carcere meno male che c'è qualcuno che ha il coraggio di denunciare i soprusi a nostro danno
Grazie Virgilio grazie ringrazia a nome di Radio Carcere i tre compagni di detenzione che ascoltano ogni martedì
Radio carcere
Michele dal carcere Poggioreale di Napoli caro Riccardo ti scrivo dal padiglione Roma del carcere Poggioreale un carcere chiamato anche l'inferno dei vivi lo sappiamo
Ti racconto come siamo costretti a vivere qui nel carcere di Poggioreale prima di tutto di di sapere che qui a Poggioreale a noi detenuti ci danno una saponetta al mese un rotolo di carta igienica e uno spazzolino da denti per tutta la durata della pena
Quale essa sia ora io ho fatto un calcolo e ho visto che per farmi durare il mio spazzolino da denti dovrei lavarmi i denti una volta ogni quindici giorni e ti dico solo che per la carta igienica il calcolo è molto simile
Il vitto poiché ci danno più a Poggioreale e assurdo la mattina un bicchiere di latte un tozzo di pane a pranzo un mestolo di pasta scotta e a cena un mestolo di brodo e questo tutti i giorni sia d'estate che d'inverno
Per quando ci danno di tanto in tanto la verdura dobbiamo stare attenti a come la mangiamo perché piena di insetti qui a Poggioreale di educatori psicologi e quant'altro non c'è nemmeno l'ombra non ci sono proprio noi abbiamo solo il conforto degli agenti di custodia che sono sempre bravi a riempirci di calci e pugni ma senza mai lasciarci segni sul corpo come una infine Michele scrive ci tengo a precisare che gli unici operatori che sono disposti ad ascoltarci sono i medici del SerT
Ma purtroppo hanno paura di dire le cose come stanno per non essere allontanati dal lavoro che svolgono qui in carcere
Questo è Poggioreale abbiamo appena commemorato i morti dell'Olocausto a quando la nostra come Morazzone
Michele grazie per la tua lettera anche noi di radio carcere sappiamo che i medici del SerT che operò a Poggioreale sono sono dei bravi medici e siamo d'accordo con te
Salvatore ci scrive poi dal carcere di Brucoli in provincia di Siracusa caro avvocato Arena ho trentacinque anni mi trovo detenuto nel carcere di Brucoli e scrivo questa lettera per informarla sul mio stato di salute
Sono in carcere dal gennaio del due mila e tre da settembre del due mila e quattro iniziato a manifestare i problemi respiratori e il medico del carcere di Brucoli mi ha prescritto dei semplici antidolorifici
Nei mesi successivi la mia salute andata peggiorando finché finalmente mi hanno fatto una visita in un ospedale esterno al carcere e lì mi hanno diagnosticato una pericardite acuta
In quell'occasione mi hanno anche dato una terapia da seguire purtroppo tornato nel carcere di Brucoli non mi è stata fatta nessuna terapia e ovviamente io so sempre peggio
Fin qui la lettera di Salvatore ora io voglio far presente che ci ascolta
La gravità di queste affermazioni perché la pericardite non è una malattia da prendere sottogamba la pericardite è un'infiammazione che colpisce la membrana che ricopre il cuore si tratta di una malattia che se non curata tempestivamente
Danneggia poco a poco il cuore fino ad annullarne la funzione e a rendere necessaria addirittura il trapianto quindi se in questo momento Salvatore e affetto da pericardite acuta e non è curato
Per Salvatore ogni giorno di non cura con la pericardite è un giorno che lo porta verso la un trapianto del cuore perché per forza di cose poi il cuore finirà di smette di funzionare
Continua la lettera di Salvatore
Non so a chi rivolgermi caro Riccardo e per questo scrivo poi radio carcere ora mi chiedo e vi chiedo che senso ha tutto questo la reclusione significa non essere curato
Io chiedo solo di potere scontare la mia pena con la speranza di non morire in carcere e di poter un giorno riabbracciare mia moglie e mi e tre figli
Salvatore dal carcere di Brucoli
Salvatore grazie di questa tua lettera che io veramente aspettavo da qualche giorno perché insomma radio carcere ormai a informato di un po'ovunque sono contento che finalmente dei della ricevuta
E anzi scrivi sci scrivi sci ancora Salvatore persone due carceri Brucoli è affetto da pericardite acuta
E nonostante ci sia stato una diagnosi e una terapia fatta dei medici esterni del carcere in carcere nessuno fa nulla per lui la pericardite acuta e non è una malattia grave speriamo che qualcuno si accorga di questa gravissima ed ennesima negazione del diritto alla salute in carcere che colpisce gente senza nome e che noi Piano piano e con fatica attraverso radio carcere cerchiamo ogni tanto di identificare vedete io spero che il caso di Salvatore si risolva positivamente spero che presso Salvatore persona de Tourvel carceri Brucoli venga si curato però lo dico le persone soprattutto libere che in questo momento magari stavo ascoltando Radio Carcere per caso quando leggete sul giornale un piccolo trafiletto morto un detenuto per cause ancora da accertare in carcere ecco probabilmente quelle detenuto non è stato curato probabilmente avuto un trascorso un passato simile a quello che ci ha raccontato da esso Salvatore che ha la pericardite che non viene curato probabilmente quel detenuto
Da qui vita e brutalmente sintetizzata nella notizia della morte in un trafiletto di giornale probabilmente ha visto nel suo recente passato in carcere ha visto negato il suo diritto alla salute ogni volta che leggiamo la notizia di una morte in carcere dovremo pensare proprio questo come mai perché
Augusto dal carcere di Campobasso gusto ha seguito le precedenti punterei giocarci dedicata al disegno di legge Salva Previti nella parte in cui vorrebbe negare i benefici alle persone detenute recidive
E a questo proposito scrive le sue considerazioni caro amico Riccardo ascoltato con attenzione le recenti ponte radio carcere
E mi continuo a chiedere perché insistono tanto con queste proposte di legge che sono solo a discapito dei noi detenuti
Invece di risolve il problema questa politica sembra voler buttare benzina sul fuoco possibile che non si trovi una soluzione per una legge più equa ed umana qui si parla di togliere i benefici Henrici divi ma allora dove finirà la rieducazione e il reinserimento queste sono leggi schizofreniche
Augusto in gran parte negli cachet condividiamo le tue argomentazioni me francamente mi sta sorgendo proprio il dubbio che queste persone non sono provoca Pascià se per scrivere leggi ecco
Carlo Kakashi Santa Maria Capua Vetere Carlo Cigni manda una breve informazione brevi informazioni ma che se fosse vera sarebbe abbastanza
Conterrebbe un dato abbastanza preoccupante dice Caroli Carlo ti informo che a quanto dice il vicecomandante del carcere Santa Maria Capua Vetere il ministero la giustizia ha diramato una direttiva che obbliga le carceri d'acquistare una sola marca di acqua minerale
Ora a me pare inverosimile scrive Carlo ma se ciò fosse vero sarebbe il caso di capire cosa c'è dietro ed hai perfettamente ragione se fosse vero che il ministero Della giustizia ha diramato le carceri
Una circolare in cui gli dice guarda de potete comprare soltanto quest'acqua minerale
Non sarebbe grave sarebbe gravissimo e sarebbe anche probabilmente si debba anche l'ipotesi di qualche illecito penale
Salutiamo l'abbiamo il tempo di leggere Salvatore che ci scrive dal carcere Pagliarelli di Palermo
Ion che ci scrive dal carcere di Viterbo che ci racconta la sua complessa vicenda
Giudiziaria Emilio dal carcere opera di Milano e migliore da sette anni in carcere ha chiesto più volte di essere trasferito in un carcere più vicina la sua famiglia ma nessuno gli risponde Filippo dal carcere di Venezia Filippo si trova solo del per poco tempo nel carcere di Venezia perché Luigi anche se residente a Venezia di solito è persona detenuta
A Roma fili poco perché alla famiglia Venezia ha chiesto un trasferimento da Roma a Venezia ma da mesi il DAP non risponde alle sue richieste che ci sembrano più che legittime
Giuseppe dal carcere ancora Pagliarelli di Palermo che ci chiede a chi si applica l'indultino c'è da che data decorre l'indultino allora li applica la l'indultino si applica a chi all'entrata in vigore della legge
Era definitivo mi sembra che tu quando la legge entrata in vigore
Eri definitivo quindi insomma
Poi chiederlo
Bene per questa settimana le lettere finiscono qui e finisce anche questo ponte radio carcere ricordiamo i nostri recapiti alla innanzitutto l'indirizzo di posta elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punto it ripeto radio carcere
Che ho cioè la radio radicale punto it e poi il numero di telefono di radio radicale dove poter richiamare chiede di medi Riccardo Arena questo è il numero zero sei quattro otto otto sette otto uno alle persone detenute ricordiamo quali l'indirizzo di radio radicale di Radio Carcere così per incrementare questo legame che c'è tra voi che siete in carcere che cerchiamo di vincolare la vostra voce scrivete questo indirizzo
Radio radicale rubrica radio carcere
Via Principe Amedeo o due zero zero uno otto cinque Roma
Grazie a Piero Scaldaferri per l'assistenza in regia grazie alle persone libere che hanno avuto il senso di responsabilità
Di ascoltare Radio Radicale radio carcere e grazie alle persone detenute che anche questa sera nelle celle degradate della Repubblica italiana
Hanno acceso una radio per ascoltare una voce la loro voce la voce di Radio Carcere a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
In nome del popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Inizia
Voi italiani la corte d'appello di Palermo seconda sezione
Dal cinque aprile mille novecento