"Radio Carcere" rubrica di informazione sulla realtà carceraria e sui diritti della persona detenuta

Ventotto giugno del due mila e tre carceri Sulmona Francesco Di Piazza cinquantotto anni condannato all'ergastolo si impicca alla grata della cella coi lacci delle scarpe
Quattordici ottobre del due mila e tre carcere di Sulmona Diego Alecci quarantun anni di Marsala condannato all'ergastolo si impicca coi lacci delle scarpe
Luglio del due mila e quattro una persona detenuta attenta per ben due volte il suicidio nel carcere di Sulmona verrà salvato grazie all'intervento del suo compagno di cella
Sedici agosto del due mila e quattro carceri Sulmona si impicca il sindaco di Roccaraso Camillo Valentini Camillo Valentini era stato arrestato tra il tredici e il quattordici agosto proprio il sedici mattina doveva comparire davanti al Gip ma il sindaco che Valentini non ci arriverà mai di fronte a quel giudice morirà prima
Il sindaco si sarebbe calato sul capo una busta di plastica per poi stringersi intorno al collo sempre un laccio da scarpe poi ci sarebbe disteso sul letto e si sarebbe coperto con le lenzuola aspettando la morte
Per il ministero che ha disposto un'ispezione sul suicidio del sindaco Camillo Valentini nessuna anomalia o omissione sarebbe stata commessa dal personale del supercarcere di Sulmona
Ventuno agosto del due mila e quattro carcere di Sulmona
Un detenuto di origini siciliane tenta il suicidio tagliandosi le vene con una lametta l'uomo è stato medicato e trasportato all'ospedale di Sulmona dal quale è stato dimesso in serata
Due gennaio del due mila cinque carcere di Sulmona Guido Cercola sessant'anni di origini romane si impicca in cella utilizzando i lacci delle scarpe
A scoprirlo un agente di polizia penitenziaria di una durante un servizio di perlustrazione
Guido Cercola ricoverato nel vicino spera di Sulmona sarebbe morto durante il tragitto
La sera del primo marzo nel carcere di Sulmona si impicca usando la cinghia della tuta Nunzio Gallo venticinque anni di Torre Annunziata
Nunzio Gallo era un pentito e per questa ragione rinchiuso da solo in una cella di massima sicurezza dalla sezione di alta sorveglianza del carcere di Sulmona
Il suicidio di Gallo ha sorpreso il direttore del carcere Giacinto Siciliano il quale ha affermato che il giovane era seguito da tutti quotidianamente e costantemente strano perché Gallo aveva già tentato il suicidio pochi giorni prima ma nonostante ciò aveva a disposizione una cinta utile per impiccarsi
Due marzo del due mila cinque carceri sul mondo la persona detenuta di nazionalità macedone tenta il suicidio Diane dosi le vene
Questo il bilancio ufficiale delle vittime all'interno del carcere di Sulmona fino al due marzo del due mila e cinque
Ma secondo il Sindacato nazionale autonomo di polizia penitenziaria negli ultimi due anni sarebbero stati cinquanta
Cinquanta i tentativi di suicidio nel carcere di Sulmona sventati dalla polizia penitenziaria
Il ministro della Giustizia Roberto Castelli interpellato sulla situazione recarci Sulmona ha affermato a Sulmona c'è un dato preoccupante perché in confronto alla media nazionale c'è un numero di Suicidi piuttosto elevato
Il carcere di Sulmona è entrato in funzione nel mille novecentonovantadue è composto da tredici fabbricati le sezioni di detenzione sono dieci per complessive duecentocinquanta celle in grado di ospitare cinquecento detenuti mentre attualmente ve ne sono circa quattrocento
Carceri Sulmona un carcere moderno una struttura all'avanguardia all'avanguardia e funzionale neppure nel carcere di Sulmona la gente San Marzano
Popolo italiano il tribunale
Cinque del codice di procedura penale
Via
L'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile mille novecento
Bevono
E
Bevono
Buona
Io insisto nel dire il problema è questo a Sulmona
Sì assassinato ho la convinzione che il suicidio in carcere sono spesso omicidi domicilio omicidi proprio e non solo
Tempo in in moltissimi posti sono una cosa per la quale lo si consente lordo lo si vuole non lo si scongiura
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena come avrete capito questa sera cercheremo di capire cosa sta succedendo nel carcere di Sulmona
Un carcere dove più di altri si entra vivi e si esce morti un carcere dove la gente si ammazza sempre con la stessa tecnica i lacci delle scarpe
Se essa tecnica e mani diverse
Non lo sappiamo sappiamo che nel carcere di Sulmona una persona Linde tenuta potrebbe da un lato non resistere alla severità delle regole inumani di quell'istituto e dall'altra parte noi di Radio Carcere sappiamo con certezza
Che ci sono nel carcere di Sulmona persone detenute che vivono le loro giornate con questi incubo con questa domanda
Mia ammazzo io on mi lascio ammazzare
Strano che solo noi di Radio Carcere ci siamo accorti di questa tremenda atmosfera
Che attanaglia il carcere di Sulmona e le persone seppur colpevoli li detenute un carcere quello di Sulmona dove e tutto mischiato e tutto confuso
Regole severe e mani assassine
Noi di radio carcere questa sera
Volevamo mandare in onda come spesso facciamo testimonianze di persone detenute che hanno vissuto l'esperienza della detenzione
Nel carcere di Sulmona tante persone ex detenute ci hanno telefonato c'hanno manifestato le loro preoccupazioni ci hanno dato delle tracce interessantissime
Da seguire per quanto concerne la realtà all'interno del carcere di Sulmona
Noi di radio carcere abbiamo anche rispettato il loro riserbo a loro dire non non me la sento adesso Riccardo di dire qual è la vera realtà ma siamo anche fiduciosi nel fatto che ci siano persone che sono stati detenuti nel carcere di Sulmona e che magari domani mattina
Guardandosi allo specchio dicono no io il coraggio adesso lo prendo e chiamo radio radicale chiamo radio carcere chiamo Riccardo Arena allora per questa ragione noi prima di aprire questa punte radio carcere vogliamo proporre un appello chiunque sia l'ascolto in questo momento di radio radicale di Radio Carcere
E fu avessi vissuto alla realtà del carcere di Sulmona e avesse capito già dalle parole dallo stile e dal taglio che abbiamo dato a questo ponti radio carcere dove vogliamo andare a parare
Noi vi preghiamo di telefonare ac noi di canti vi garantiremo l'anonimato chiamate al numero zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate radio carcere
Dite perché nel carcere di Sulmona
Ci si ammazza ovvero si ammazza
Bene prima di iniziare questa prima puntata di radio carcere sull'altare di carceri Sulmona volevo però darvi subito una notizia oggi ci siamo visti alla sede del partito radicale con Daniele Capezzone Rita Bernardini Sergio D'Elia
Salvatore Ferraro e Irene Testa
E si è deciso di intraprendere una campagna informativa su quella che viene chiamata e disegni di legge ex Cirielli ovvero e il disegno di legge Salva Previti o ammazza Gozzini o ammazza giustizia così come come lo chiamiamo noi
Bene allora vi annunciamo che sabato alle ore ventuno a Radio Radicale verrà trasmesso uno speciale radio carcere che segnerà proprio l'inizio di questa campagna informativa sul disegno di legge
Salva Previti ex Cirielli ammazza giustizia o come lo vogliamo chiamare ovvero quel disegno di legge che da un lato riduce i termini di prescrizione dall'altra guarda l'altra parte invece incrementa le pene per i recidivi ovvero e fa sì che i recidivi non possono avere benefici quindi vi mandiamo subito l'appuntamento che ci sappia radio radicale per un'edizione straordinaria Rio carcere sabato
Alle ore ventuno ricordiamo che questa campagna d'informazione è stata voluta da radicali italiani da Nessuno tocchi Caino dall'associazione il detenuto ignoto e anche perché no dalla dico la voce
Di radio carcere
Iniziamo da vie questa prima porta sulla realtà del carcere Sulmona dicevamo in carcere dove appare tutto confuso tra regole severe e mani assassine è difficile capire all'interno del carcere Sulmona quale sia la causa di questi
Sui cd sia ancora così li vogliamo chiamare
Noi per
Capire per capire un pochino meglio per iniziare a parlare di questa realtà del carcere
Di Sulmona abbiamo chiesto a una persona un giornalista che proprio lì di Sulmona di aiutarci a così a verificare i nostri dubbi gli abbiamo posto una serie di domande una sei domande
Che vogliono soprattutto suscitare a voi che in quel solo vento ci stanno ascoltando dei dubbi voglio essere dei dubbi che segnano un po'la strada da percorrere perché una persona detenuta si deve uccidere nel carcere di Sulmona perché nonostante che negli ultimi due anni tante morti ci sono stati i calci Sulmona e nella stessa maniera ovvero quella ci le scarpe perché la direzione del carcere non ha fatto nulla
Perché queste persone presumibilmente a rischio di suicidio
Adesso a disposizione dei lacci delle scarpe possibile mai possibile mai
Ovvero è soltanto questo il problema oppure
Voglio dire
Potrebbe esserci anche un'altra via ovvero che quei lacci delle scarpe siano state utilizzate
Non tanto da persone che si è voluta togliere la vita ma da qualcuno che voleva togliere la vita a questa persona nessuna ipotesi viene scartata da Radio Carcere
Su questo tema noi non molleremo rosso finché non avremo capito la verità e lo faremo a qualsiasi costo
Diceva abbiamo interpellato un giornalista di Sulmona si tratta di Walter Nerone responsabile della redazione di Sulmona del quotidiano il centro vero
Uno di quegli anni più letti in quella zona dell'Abruzzo sentiamo cosa ci ha detto Walter Nerone
Walter Nerone tu sei responsabile della redazione di Sulmona del quotidiano il centro un quotidiano molto letto
In Abruzzo conosce molto bene la realtà del carcere sull'Mona carcere dentro il quale si sono susseguiti una serie impressionante di suicidi oltre a una serie innumerevoli di tentati Suicidi
Allora Walter Nerone qual è la realtà all'interno del carcere di Sulmona
Beh una realtà
Sarei assai complessa anche purtroppo la catena cui faceva riferimento tu inizia addirittura nel novantaquattro perché il carcere Sulmona a una realtà assai complessa o più complessa di altri carcere
Ma più complessa perché questa nasce come una struttura diciamo moderna è una struttura moderna se se la guardiamo da fuori ovviamente quindi dal punto di vista architettonico dal punto di vista strutturale sicuramente rispetto ad altri diciamo altri centri di reclusione altri casi di reclusione
Ha delle potenzialità nota diciamo notevoli dal per consentire quello che come il come si usa dire questi casi diciamo l'Anna anche la la la parte rieducativa della diciamo della della pena no
Ecco sulla carta quindi il carcere Sulmona può offrire una vita dignitosa le persone detenute ma sulla carta però c'è anche questo tra alto tasso di Suicidi
Ma ecco i velivoli diciamo la la carta cioè i propositi buoni propositi che non mancano mai purtroppo quando quando ci si incontra con queste vicende poi dopo devono concordano con la realtà e la realtà ci dice che qui hanno Sulmona hanno fatto semestri passa il termine un po'crudo
Una sorta di ammassamento dei grazie Chiacig le carceri italiani parliamo poi tra l'altro di soggetti che stanno in carcere per reati gravissimi tipo mafia e camorra e quant'altro
Ecco allora se uno mette insieme un certo numero di soggetti con problematiche stretto agli altri che in uno stesso istituto
Gente diciamo che ha la prospettiva di
In moltissimi casi sono uscire mai dal carcere
E non gli si dà poi gli si garantisce poi un livello di assistenza e servizi adeguate io credo che diciamo certi certi esiti certi certi finale di storia diventano ahimè
Prevedibili molto presente ecco dall'esterno non gliele tracce non siamo mai stati in visita nel carcere di Sulmona
Ma dall'esterno abbiamo la sensazione che sia appunto un carcere molto moderno molto severo ma allo stesso tempo dove c'è un alto tasso di disumanità cioè la severità viene confusa
Con un trattamento umano abbastanza duro ecco è possibile che in questo ambiente il più debole e poi decida di impiccarsi
Ma io direi che questo potrebbe essere una foto abbastanza fedele Bertrand corrispondente al vero che il problema è secondo me torniamo lì
Irreperibile in realtà la quotidianità all'interno che non avendo personale adeguato nel numero in qualche caso nella professionalità perché ci sono il come dire figure professionali che manchino che mancano non perché chi lo svolge non non sia all'altezza del suo compito è chiaro che lì allora ci si deve rifugiare necessariamente un'applicazione
Se non fosse reale comunque abbastanza rigida dei regolamenti in applicazione abbastanza diciamo così
Ripetitiva di tutta una serie di disposizioni per che di fatto fanno fanno diventare ancor più alienante ancor più con Pescante
Diciamo tutto ciò che ciò che può essere la vita quotidiana all'interno di quella struttura ecco Walter
Per ieri parlando con te ci immaginavamo un po'questo carcere come un grande Frigidaire nominato in maniera c'è un luogo molto a setti con molto freddo dove
Si ripetono questi perquisizioni a luci accese di notte ieri ho sentito ma magari ecco forte poi in questi casi vengono esasperate certo
Situazioni no
Perché
C'è anche chi viene a dire che non è vero che poi ti controllano ogni dieci minuti e tacendo le luci in continuazione di notte però è anche vero che nel nel momento in cui si creano delle situazioni di imbarazzo
Il personale non può fare a meno che voli rifugiarsi nell'applicazione
Rigidissima delle norme se ci sta da te nelle luci accese della cedola
Ecco questo è un aspetto del carcere di Sulmona meno meno poliziotti di quelli che ci dovrebbero essere poi molti di meno porta molta più severità Celli chiuse
Quindi le persone detenute vengono trattate con maggior freddezza i loro disagi vengono poco percepiti e questa è una realtà però a noi leggendo le casistiche delle persone detenute che son tolte la vita lì nel carcere di Sulmona
Ci su cui stupisce un altro dato queste persone detenute sono quasi tutte morte per impiccagione usando i lacci delle scarpe o con la cintura della tuta ora io mi domando
Ti sembra normale che in un carcere tutte queste persone non solo si implichino ma utilizzò lo stesso sistema per farlo
Ma e questo è un altro dei paradossi
Noi scopriamo con il caso più clamoroso che fu quello dell'anno scorso del sindaco di Roccaraso Camillo Valentini Camillo Valentini che diciamo la dotazione dei detenuti e anche in funzione diciamo della loro tendenza accertata attente tra alla l'autolesionismo ora se come dire
La la la la vigilanza psichiatrica viene garantita da un medico di turno che non è specialista
E nel momento in cui arriva un detenuto
Con la breve visita il breve colloquio iniziale non si evidenziano chiari si ma distinto mi diciamo evidenti deve chiarissimi
Di potenziale autolesionismo
Può succedere succede purtroppo che viene applicata come si dice quella parte del Regolamento che dice va be'questo è uno che non insomma può sopportare la
Sì però nel caso di Nunzio Gallo la persona che si è tolta la vita il primo marzo
Il segnale di allarme già c'era stato a cena aveva già tentato il suicidio una settimana prima eppure aveva a sua disposizione una cinghia che ha usato poi per impiccarsi insomma porca miseria possibile mai che un'amministrazione non si domandi
Ma come mai queste persone hanno i lacci delle scarpe ovvero le cinture
Se questo mandato Cugusi interessi inglesi che in effetti e della storia la casistica ci dice per esempio che i lacci delle scarpe sono stati usati in almeno tre casi almeno
In almeno tre quelli in quest'ultimo che caso si parla di ricorda della tutta siamo che siamo più o meno letto sì
Anzi quest'magari la corda della tuta viene più spontaneo pensare che possono servire senza se era una cosa del genere
è però dalle come gli parlando con gli addetti ai lavori e ti dicono che fanno parte di quelle di quei diciamo così quel corredo personale di quei capi d'abbigliamento personale che sono con consentiti o permessi o tollerati
In soggetti che non non risultano predisposti ma è una assilla è che gente che detenuto per reati di questo tipo
Pentita o o meno che sia come nell'ultimo caso probabilmente diciamo dal punto di vista psicologico non è che siano poi così trasparenti no e allora bisognerebbe indagarli
Un po'meglio un po'più a fondo ma l'amministrazione della giustizia credo che le risorse o il personale
Io spero che non si tratti di voglia risorse personale queste indagini evidentemente non ce la se noi da commette la leggerezza di ammassare
Tutti i casi psichiatrici più diciamo inquietanti più preoccupato di uno stesso struttura senza con questa aumentarne la dotazione del sotto questo profilo il minimo che può succedere che nel giro di di quattro anni
E te ne trovi purtroppo ne ritrovi più di uno diciamo ormai morto
Si è stiamo parlando di un problema minimo ce ne stiamo rendendo conto di questo cioè voglio dire sciarpa decretando rispettiamo la scelta delle persone detenute di togliersi la vita così come di qualsiasi altra persona
Però è anche evidente che si io ti pongo Gelasio c'è disagio in più non ti tolgo degli strumenti che ti possono tentare a un gesto estremo beh a quel punto il discorso mi sembra che il camion cambia cambia cambia gruppo vecchio se
Walter Screti interrompo faccia un passo indietro abbiamo prima parlato di Nunzio Gallo che si è tolto la vita il primo marzo aveva già tentato di togliersi la vita
Una settimana prima ma Chamber Orchestra che poi un gesto di contratti però l'affetto ora sembra non l'ha fatto l'ha fatta e poi si è ammazzato quindi i fatti i fatti parlare al TAR la realtà è quella ma tutto cipria cenno
Al caso delle sindaco Camillo Valentini che si è suicidato il sedici notte c'era il carcere
Di Sulmona ora senza nulla voler nulla togliere agli altri casi che di procura come trattare questa sera Radio Carcere però
La storia di Camillo Valentini sembra abbastanza emblematica do sotto certi punti di vista cui due fatto cenno prima cioè Camillo Valentini entra in carcere la notte dal tredici quattordici agosto vero poi cosa succede
Ed è poi almeno loro da quello che abbiamo ricostruito noi fa quello che viene definito il colloquio d'ingresso
Vincolo che ingresso con il medico di turno
Lo supera tra virgolette brillantemente nel senso che la però appare ovviamente scosso ma psicologicamente padrona di sé per cui viene come dire viene rinviato ulteriori aprono ma non viene non viene disposto nessun ulteriore approfondimento psichiatrica viene lasciato con l'abbigliamento con il quale si è presentato anche perché era venerdì sabato avere e per l'indomani riceve l'indomani mattina riceve la l'avvocato
Si è intrattenuto a lungo con lui quindi portare gradualmente evidentemente altri documenti
Della sua vicenda dopo c'è il buco nero della ferragostano durissimo che diciamo il giorno in cui l'avvocato non lo vede perché si sono dati appuntamento per il sedici mattina
Il giorno in cui il sindaco rimane come si dice solo con le sue i suoi turbamenti le sue riflessioni le sue amarezze illesi Mattia doveva incontrare il Gioberti doveva subire l'interrogatorio subire doveva andare alle cosiddette interrogatorio di garanzia per la convalida dell'arresto Hammamet prima ancora se si si sarebbe visto con l'avvocato per concordare di raccontava illegale
Negli ultimi dettagli della linea è almeno D'Anna raccontano che ci fa l'avvocato appariva abbastanza come dire fiducioso riottenere comunque al di là della convalida o meno dell'arresto di a di ottenere delle cosiddette la o o il olio a casa o i domiciliari perché insomma il fascicolo
Li lasciava piuttosto tranquilli sotto questo aspetto insomma Camillo Valentini non arriverà mai diventa allenatrice già erano
Qui quindi credo che siamo proprio in un emblematico caso da psichiatria d'approfondimento psichiatrico perché
Ecco invece reti radio carcere che la psichiatria ci sta simpatica fino a un certo punto ci piacerebbe prospettare un'altra un'altra soluzione ovvero prospettare altri dubbi Camillo Valentini
Viene lasciato nella Sezione prima primi nuovi giunti calci sul muro da solo
Ai lacci delle scarpe
E non si sa come mai a un sacchetto di plastica che poi utilizzerà insieme ai lacci per soffoca arsi una volta che si è
Sdraiato sul letto e sembra normale quel molto strane sì ma su tutte stranezze che quest'anno morì l'agente che e che fanno morire la gente perché sacchetto di plastica faceva parte
Per pare che abbia detto dal figlio se non sbaglio
Che se l'era portato proprio per i ricambi con il Coni ricambi dentro qualcuno aveva detto che l'aria di invece avevano servito l'anguria farsi realtà ecco anche quest'lavori era con lui l'ultimo pasto che ha consumato c'era anche una fetta di anguria
No no non un'anguria insomma una fetta facevo credo facesse parte del menu del giorno di Ferragosto non la famiglia del delle
Del Sodo degli ingegner Valentini dice che la busta non è non gliel'hanno da loro né tanto meno i lacci delle scarpe
Qua pare che sia i lacci delle scarpe sia il sacchetto siano provenuti da dentro al carcere no no no non mi risulta
Io almeno per quello è stato possibile acquisire ci sono delle versione della prima ora che poi sono state in larga parte rivista e da quello che mi mi risulta poi diciamo è stato assodato comunque è stato confermato che le scarpe sono quelle che l'UE ha indossato la sera
A Francavilla quadro sono andati pensare ne parla agli uomini della
Ecco però ora io leggo dalla relazione fatta dagli ispettori ministro della giustizia che Valentini si è suicidato inserendo la testa il sacchetto di plastica dato in dotazione ai detenuti
Per me è un errore alcuni effetti personali la biancheria di sporca ecco quindi è l'altare indicarci il sacchi neri e infatti questa la la la Diego
Mica discrepanza che mi risultava era proprio questa da da una parte ci dicevano che la busta
Frenerà portata da metterci ricambi dall'altro editore invece questo assoluta mi pare assolutamente come dire sconcertante che venga dato in dotazione dal carcere per i ricambi ora dico
Vedete che bisogna comprare Buster non la si può comprare quelle diciamo di carta normale più piccole cioè e magari perfino bucate
D'accordo lo facciamo le carta ma facciamole con dei forellini banali banalissimo forellini che si possono fare con la punta di una penna
Cioè sconcertante che è un carcere possa non posso trovare di meglio che a dare buste di plastica magari anche le reclamizzato adesso ironizzo io mi mi scuso con le persone coinvolte
Due sacchetti di plastica come al supermercato sapendo che possono essere usate per queste cose insomma no quantomeno sconcertanti
Ti dico francamente Walter che io ho dei dubbi su sulla realtà sulle circostanze di queste di queste morti non so se ce l'ha pure tu ci potrebbe essere qualcosa
Al di là di questi questi fondi sono così suicidi ma come si fa a non a non avere dei dubbi
Soprattutto ecco escludendo il caso di del popolo Valentina di Guido parlato prima che probabilmente
Può esserci qualche aspetto psicologico particolarissimo il carcere un ambiente quello di Sulmona un ambiente che mette insieme personaggi di un certo avviene certi mondi ben ben noti dove talvolta la vita vale meno della busta di plastica di cui parlavamo no
E quindi come si fa a non pensare che qualche suicidio possa essere stato tra virgolette indotto però dal pensarlo sospettati uno Alpi rinnova il dimostrarlo ce ne parla attraverso Agli atti abbiamo solo suicidi capisco benissimo e a mia volta
Appartamenti che mi iscrivo al partito di quelli che hanno tanti dubbi
E pochissime risposte tantissime domande da fare
Però o oggettivamente sommarle poi
Le ricostruzioni che ci vengono dati sembrerebbe non avallare la la verità ufficiale il comma tanto per girarti da la domanda Walter Verrone il possibile che in un carcere con così alta presenza di
Personaggi di criminalità organizzata con pene molto molte lunghe possibile che si crea un certo punto un un'atmosfera per cui una persona detenuta
Ha di fronte a sé due scelte ovvero due finte scelte comma ammazzo Homma ammazzano è possibile
Queste perché secondo me una delle domande cui dovrà dovranno rispondere le indagini spero
Ma tu ce l'hai questo dubbio ce la illustri mai maggiore te lo dicevo prima come si fa a non avere dubbi di fronte a una casistica così impressionante ecco la oggi per un pentito Sulmona il carcere più sicuro che c'è
Io non lo so se esiste un carcere sicure per i pentiti però Simone in questo momento
Francamente
Ho qualche dubbio perché questo è uno dei punti fondamentali e questo è un punto fondamentale
Ecco queste sono le domande i dubbi più dubbi che certezze che ci siamo posti insieme
A Walter Nerone responsabile azioni di Sulmona del quotidiano il centro se avete seguito questa intervista avete colto quanti aspetti abbiamo cercato di scandagliare
Ripeto strano che solo noi Radio Carcere ci siamo accorti di questa tremenda atmosfera che c'è calcistico Mona strano che solo negli allocarci ci siamo accordati di quanto nel carcere di Sulmona
Sia difficile distinguere
Tra sofferenza per la regola severa e la mano omicida
Né di Radio Carcere
Non non sia non abbiamo paura di trovarci disarmati di fronte a minacce o a circostanze estreme
Non glielo calcio abbiamo paura di trovarci disarmati di fronte all'accertamento di una verità è per questo che vi rinviamo l'appello perché senza le testimonianze di persone detenute che sono passate
Presso dentro il carcere di Sulmona o meglio che sono sopravvissute nel carcere di Sulmona ecco senza queste testimonianze noi di radio carcere veramente ci sentiamo disarmati allora vi invitiamo nuovamente Boris dell'ascolto che magari avete vissuto l'esperienza della detenzione calci sul molo pure che avete notizie sul calcio ISU Mona chiamate ci chiama dice anche domani
Al numero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno questa ponte radio carcere questa prima partirà punta Gachet finisce qui tra poco le lettere
Vi ricordiamo che sabato alle ore ventuno su radio radicale ci sarà uno speciale e giustizia dedicato al disegno di legge
Cosiddetto ex Cirielli ovvero quel disegno di legge che vuole ridurre termine la prescrizione e che vuole aumentare le pene per i recidivi ovvero far sì che i recidivi
Non abbiano più benefici l'hanno chiamata in tante maniere questo disegno di legge disegno dice ex Cirielli salva Previti nello chiamiamo disegni legge ammazza giustizia
Sabato alle ore ventuno specie di lo speciale di radio carcere su radio radicale
Che segnerà l'inizio di una campagna informativa e politica che speriamo coinvolga sempre più persone ci sarà un appello da firmare bene daremo notizia all'iniziativa di questa campagna informativa
Di radio carcere nata dalla volontà di radicali italiani di Nessuno tocchi Caino e del detenuto ignoto e con il punto il piccolo contributo anche di di Radio Carcere dicevo questa prima partirà giocarci e dedicata
Ad un carcere moderno ed efficiente ma dove purtroppo la gente s'ammazza come quello di Sulmona finisce qui
Speriamo domani
O dopodomani di sentire qualche voce che abbia la forza di far luce su una zona d'ombra che noi sappiamo con certezza che esiste all'interno del carcere di Sulmona e sappiamo anche che quella
Quell'ombra nasconde la verità su certi
Finti Suicidi adesso ascoltiamo le lettere che ci spediscono le persone detenute recarci tutta Italia
Io insisto nel dire il problema è questo a Sulmona
Sì è assassinato ho la convinzione che il suicidio in carcere sono spesso omicidi domicilio omicidi proprio e non solo
Tempo in in moltissimi posti sono una cosa per la quale lo si consente lordo lo si vuole non lo si scongiura
Ed eccoci arrivati e quello spazio di radio carcere che dedichiamo alle lettere che le persone detenute ci scrivono da recarci tutta Italia è uno spazio molto importante di Radio Carcere
Perché perché queste lettere
Non sono soltanto occasioni di sfogo per le persone detenute
Ma sono lettere che per noi di Radio Carcere vengono considerate come documenti come prove documenti e prove del modo in cui l'illegalità si manifesta nelle carceri italiane
Documenti prove di legalità questo sono le lettere che ci scrivono le persone detenute recarci tutti Italia persone detenute che sono i primi testimoni
Di quell'illegalità che tutti i giorni e con manifestazioni sempre diverse ma sempre spietate
Contraddice la legge e ferisce sulla pelle le persone detenute
Iniziamo con la lettera che ci scrive Stefano dal carcere di Regina Coeli
La storia di Stefano emblematica di come viene negato in carcere il diritto alla salute scrive Stefano
Caro Riccardo ora mi trovo il carceri di Regina Coeli ma la mia storia inizia due anni fa infatti quando mi arrestarono e mi portarono nel carcere di Regina Coeli avevo la gamba rotta
Qui a Regina Coeli esposi mio problema iniziarono a farmi tutta una serie di analisi dopo sette mesi finalmente mi fissarono la data della mia operazione
Sta di fatto però che proprio il giorno in cui dovevo essere operato mi hanno trasferito nel carcere di Cassino senza capirne il motivo
Arrivato a Cassino ho esposto subito la mia situazione ma per molti mesi nessuno mi ha risposto
Con il passare dei mesi la mia gamba peggiorava ma purtroppo mi trovavo in un carcere come quello di Cassino
Dove per avere una semplice pasticche per il mal di testa devi aspettare il giorno dopo e dove se per caso alzi la voce ti prendi pure le botte quindi ero rassegnato rimanere con una gamba rotta
Finalmente finalmente dopo cinque mesi sono riuscito ad avere una visita e mi hanno iniziato a fare le analisi io dopo venti mesi di attese era ormai rassegnato ad un miracolo e basta quando improvvisamente il dieci febbraio due mila e cinque
Dini trasferito nel carcere di Regina Coeli per essere operato alla gamba purtroppo le sorprese però non erano finite
Infatti il giorno dopo fui chiamato dal chirurgo che con aria innervosita mi disse che mi avrebbe cancellato dalla lista delle operazioni da fare e mi avrebbe rimandato a Cassino incredibile
In un istante ho visto cancellato il mio nome da quella lista e sono tornato in cella come un cane bastonato ed umiliato
Caro Riccardo non chiedermi come mai
Qui in carcere non si capisce nulla ma sta di fatto che dopo un po'di giorni mi hanno rifatto le visite e mi hanno operato
Per me è oggi una storia a lieto fine che però è durata due anni e nel frattempo quante delusioni quante non risposte quante umiliazioni
Grazie Stefano per questa tua testimonianze siamo comunque contenti che tu abbia risolto il problema è incredibile che ci abbiano messo due anni per
Curarti una gamba rotta e soprattutto a che abbiano abbiano tradito le tue aspettative i tuoi diritti in maniera così così spietata insomma
Antonio dal cacci di Prato carissimo Riccardo Di Scrivo per raccontarti come viene calpestato il mio diritto alla salute in carcere di questo questa violazione di tra Sud e quante volte ritorna
Scrive Antonio devi sapere che sono cardiopatico e soffro di pressione la mia pressioni minime centoventi e la massime duecento venti
Per le mie condizioni mi hanno detto che sono sempre ogni giorno a rischio di infarto o di ictus
Purtroppo
Nonostante le mie condizioni di salute qui nel carcere di Prato nessuno fa nulla per me non sono curato ho fatto tanti istanza Magistro e sorveglianza ma mai mai nessuna risposta
Caro Riccardo il fatto è che io sto male tutti i giorni e qualche volta lordi non resisto e chiamo la Guardia per avere aiuto ma quando lo faccio mi trattano peggio di un animale
La loro risposta e che se anche io dovessi morire al loro al loro non frega nulla
Spesso penso che in carcere meglio morire che stare male con la salute
Per quanto riguarda la nostra vita qui nel calci di Prato divisa che pere che rimaniamo sempre chiusi in cella ventidue ore al giorno chiusi ventidue ore al giorno in tre detenuti dentro una piccolissima cella
La vita in carcere in queste condizioni è veramente difficile pensa che le celle dove siamo costretti a vivere in tre erano state costruite e pensate solo per una persona
Ti lasci immaginare come siamo costretti a vivere senza parlare del bagno della cella che altro non è che un Walter e un lavandino
Questa è la realtà del carcere di Prato in carcere contro la legge e contro la Costituzione
Grazie Antonio dal carcere di Prato
Asterix Dakar c d Aosta carissimo Riccardo ti scrivo per dirti che quindi le carceri Aosta non funziona nulla il primo problema che abbiamo è quello della sanità
Qui nel carcere di Aosta non ci sono medicine quando ti dico che non ci sono medicine intendo dire che non c'è veramente nulla pensa che non hanno medicine per l'influenza o per il mal di gola o per un semplice mal di testa
Sistema la risposta è sempre la stessa le medicine se le vuoi te le compri da solo
Carissimo Riccardo qui nel carcere di Aosta se ti ammali poi anche morire
Un altro aspetto umiliante del carcere di Aosta e poi l'ora d'aria siamo costretti a farla in un cortile dove non c'è nulla addirittura siamo costretti a sederci per terra perché non ci sono neanche delle panchine
Qui nel carcere di Aosta manca non manca anche il direttore ne abbiamo solo uno che viene da fuori in missione per due o tre giorni la settimana ti lasci immaginare in che mani siamo
Ti lascio immaginare in che mani siamo questo ci scrive Asterix dal carcere gli Aosta ti lascio immaginare in che mani siamo
Guardate che un carcere che non ha un direttore stabile è una bomba innescata
Fernando Akashi Secondigliano caro Riccardo prima di tutto ti volevo ringraziare per aver letto la mia lettera la scorsa settimana non hai idea che emozione che ho provato io sono nel carcere Secondigliano da sei anni e non può immaginare quanti abusi ho visto in questo inferno
Abusi fisici e mentali qui gli agenti ci sono sempre addosso entrano all'improvviso Hickey urlano di abbassare la televisione quando poi la televisione era spenta
Ma poi ce la racconta tre volte al giorno durante la quale dobbiamo stare sull'attenti di mobili
Consigliera che se in queste occasioni c'è qualcosa di sbagliato alcun picco Munch movimento o ti prendi rapporto disciplinare oppure ti riempiono di mazzate
In altre parole qui a Secondigliano noi detenuti siamo trattati
Come se non peggio degli animali caro Riccardo sei che in carcere sto perdendo l'uso di un occhio beh devi sapere che l'altro giorno mi ha chiamato l'oculista e mi ha detto lei l'occhio lo devi asportare
Ecco l'unica cura pensato a Secondigliano per me asportargli l'occhio
Come se non bastasse la mia famiglia risiede in Puglia e io non la vedo mai io non voglio uscire di galera ma suo scontare la pena in un carcere vicino alla mia famiglia io non ce la faccio più spesso in mente mi passò brutti pensieri
Io ho paura perché questo carcere maledetto caro Riccardo se mi dovesse succedere qualcosa non dimenticatevi di me
Driss dal carcere di Ariano Irpino
Cara radio carcere ho ventotto anni e sono di nazionalità marocchina
Vi scrivo per dirvi che in questo carcere
Si vive un'atmosfera da terzo mondo
E non vengono rispettati i minimi diritti umani nel carcere di Ariano Irpino si vive un ambiente mortale dove predomina la polizia penitenziaria
Nessun'educatore nessuno psiche o psicologo nessun aiuto solo lunghe attese per poter parlare con il comandante delle guardie
Che poi non ti dice mai nulla
Siamo sempre chiusi in cella Hill ora Daria dura sempre di meno quaranta o trenta minuti in questi giorni qui fa molto freddo ma noi facciamo le docce con l'acqua gelida
E nelle nostre celle il riscaldamento è spento tanto che siamo costretti a dormire vestiti e la mattina remiamo tutti dal freddo dentro la nostra cella
Io sono colpevole ma anche io ho un'anima
Merito di essere trattato così Driss dal carcere di Ariano Irpino
No non lo meriti e non lo meriti non soltanto per l'opinione di Radio Carcere non lo meriti
In base alle leggi che vigono in Italia e che come disse bene a corto da solo anzi lo sa meglio di me vengono proprio in carcere violate
Poi ci scrive Fabio dal carcere di ancora e questa è una lettera particolarmente drammatica perché Fabio ha scoperto di avere una gravissima malattia la sclerosi laterale Amiotrofica è una malattia purtroppo che non lascia scampo
Non lascia scampo alle persone libere che hanno difficoltà a rallentare il corso dalla malattia figuratevi in carcere dove probabilmente non sanno neanche che cos'è la sclerosi laterale amiotrofica
Malattie tra l'altro per le quali saperi che i radicali sono molto impegnati in prima linea con l'associazione Luca Coscioni ma ci arriviamo leggiamo intanto la lettera di Fabio dal carcere di Ancona lettera che quasi fa passare in secondo piano per un momento il fatto che Fabio sia in carcere
Caro Riccardo mi trovo qui le carceri ancora da qualche anno tempo fa ho iniziato ad avvertire dei dolori alla mano i medici mi hanno detto che si trattava di una semplice tendinite bravi e poi IMI disturbi alla mano sono peggiorati sempre più e ha iniziato a farmi male anche l'altra mano
Dopo un po'di tempo quando ormai non muovevo più le dita delle mani ed iniziamo da vere anche problemi alle gambe mi hanno finalmente ricoverato in ospedale
E dopo tre tre giorni ho avuto il responso sclerosi laterale Amiotrofica
Caro Riccardo mi è caduto il mondo addosso
Ho fatto istanza al Tribunale sorveglianza per un differimento pena ma loro mi hanno risposto che la mia malattia
Era in una fase intermedia e non in una fase terminale e mi hanno rigettato l'istanza
Io li vorrei vedere in faccia questi giudici
Nel mese di gennaio mi hanno fatto una perizia in medici hanno confermato la diagnosi sclerosi laterale Amiotrofica e hanno detto che non c'è possibilità di cura né in carcere né fuori
Ora io so che dovrò morire o vorrei solo che si facesse qualcosa che rallenti l'avanzamento della malattia
Qui in carcere la sclerosi laterale Amiotrofica e arabo non sanno neanche che cosa sia e non fanno nulla per me se non darmi vitamine e antidolorifici cosa posso fare
Fabio noi abbiamo sarebbe sei meglio di me cosa significa essere e malato di sclerosi laterale amiotrofica comunque noi abbiamo contattato l'associazione Luca Coscioni abbiamo parlato con una collaboratrice dell'associazione ovvero con Gaia Carretta
Che ci ha dato innanzitutto la disponibilità dell'Associazione Luca Coscioni a darti tutte le informazioni necessarie quindi se puoi scrivi o fai scrivere questi Indirizzo associazione Luca Coscioni
Via di Torre argentina settantasei
Inoltre sempre grazie all'Associazione Luca Coscioni sappiamo che uno dei centri migliori
Se non forse l'unico per la cura della malattia per cui tu sei affetto
Presso l'Ospedale Maggiore di Novara però ecco il consiglio è quello di scrivere all'Associazione Luca Coscioni
Di attore argentina settantasei li vedrai che se tu scrivi e chiederanno delle delle risposte
Gaetano Ruggiero dal carcere Regina Coeli caro Riccardo ti torno a scrivere sempre con tanta stima e rispetto per dirti che purtroppo ancora non mi hanno fatto la visita all'istituto oftalmico di Roma ormai sono passati quattro mesi
Ha dichiarato ITA qui nel carcere Gino Cervi non vengo affatto curato da quando sono qui non mi hanno dato neanche una pasticca mi sento abbandonato e sento calpestata la mia dignità io ho il diritto di essere curato ed invece mi stanno facendo diventare sceicco
Scusa lo sfogo ma solo tu mi sei vicino costi Lima Gaetano Ruggiero
Per chi non lo sapesse Gaetano Ruggero è una persona che ora detenuta nel carcere di Regina Coeli però prima era detenuto nel carcere Poggioreale Gaetano Ruggero assunto in carcere una malattia
A causa d'acqua l'ha già perso un occhio ma in carcere e questo non gli è bastato perché non veniva curato quindi la sua malattia progrediva e Gaetano Ruggiero
Il rischia rischiava e rischia di diventare cieco perché anche l'altro occhio e in ha iniziato ad ammalarsi radio carcere insieme ad altri organi di informazione ha divulgato
La realtà grave la la la del l'attivazione di trasuda Gaetano Ruggero Gaetano stato esperito prima nel carcere di forni va be'e poi è stato portato a Roma essere a Roma il carcere Gino Cervi in effetti da quattro mesi tanto tempo perché deve essere visitato presso i Fichi d'istituto oftalmico di Roma non gli radio carcere adesso cercheremo di contattare la direzione del carcere Gino Cervi per capire perché questo ritardo comunque Gaetano non ti lasciamo certo solo
Filippo dal carcere Pagliarelli di Palermo
Filippo affetto da una grave malattia agli occhi che lo ha reso quasi cieco ha ottenuto pensate dal giudice per le indagini preliminari di Palermo l'autorizzazione ad esse è ricoverato in ospedale per poter fare degli esami ma cosa è successo
Sta di fatto che dal ventisei gennaio del due mila cinque nessuno in carcere ha rispettato il provvedimento del giudice dottor Caputo
E e quindi non vi quindi Fitto non viene portato in ospedale negli radio calcio riteniamo un fatto gravissimo potrebbe anche
Esserci un illecito penali in questa in questa inottemperanza da parte della direzione del carcere Filippo scrive Riccardo
Queste poche righe le faccio scrive da un mio compagno di detenzione perché io ormai non ci vedo più volevo anche manifestare la mia vicinanza Marco Pannella e Luca Coscioni
E non c'è da meravigliarsi che sia a destra che a sinistra ci siano delle persone che con un sorriso eluderlo la loro cattiveria
Al di là di queste righe preziose di Filippo insomma rimaniamo nuovamente stupiti del fatto che anche se c'è un provvedimento del giudice Filippo non viene portato dal carcere Pagliarelli di Palermo all'ospedale per fare delle analisi agli occhi visto che sta perdendo la vista
Poi ci scrive Hamid recarci di Cremona caro Riccardo sono un cittadino marocchino detenuto nel carcere di Cremona sono stato condannato a quattro anni di carcere ma io sono innocente sono in carcere dal diciassette gennaio due mila e tre
Dopo un processo che mi hanno fatto in contumacia
Dopo la sentenza io ho perso tutto lavoro
Famiglia e ora sono disperato nessuno credo la mia innocenza in Magiste e sorveglianza siccome sono straniero numida nessun beneficio per me cittadino straniero condannato ingiustamente stare in carcere
è un vero e proprio inferno
Vincenzo Cosimo Giuseppe dal carcere di Como
Come sempre rilette di questi amici detenuti nel carcere di Como sono bellissime veramente meriterebbero una lettura completa sono anche molto lunga allora ancora una volta io sono costretto a una barbara sintesi ma voi
Mi dovete perdonare Vincenzo Cosimo Giuseppe
Queste persone dicono dei tanto affrontano il tema della droga
Infatti in titolo questa loro bellissima lettera tossicomani che fare una frase ecco colpisce in questa lunga lettera che ci scriva queste duecento nel carcere di Como e ci sembra emblematica afferma
Ma se la droga fosse legalizzata che fine farebbero tutta quella orde di trafficanti e le tonnellate di droga che sono pronte per lo spaccio che fine farebbero
Forse non legalizzare la droga è un male necessario per le istituzioni
è un anatema parlare di legalizzazione beh certo non è un anatema parlai io di legalizzazione qui a radio radicale visto che e che è sostenuta la legalizzazione
Da radio radicale dal partito e dal partito radicale ecco come
Ultima lettera leggiamo un breve stralcio dalle tredici scrive Fabio dal carcere mammone in provincia di Nuoro carissimo Riccardo grazie per aver letto la mia lettera scorsa settimana ti confesso
Che aveva detto pubblicamente che sono un ex poliziotto ha creato qualche curiosità tra i miei compagni di celle così anche chi non lo sapeva ora sa che sono uno dei condannati per i fatti della Uno bianca
Io ho sbagliato e ora vivo il mio presente sperando solo che in futuro io posso avere una possibilità di riscatto una possibilità che spero che arrivi anche dopo avere seminato tanto male
Caro Riccardo ho voglia ho bisogno di fare del bene a coloro che ne hanno bisogno
Spero che tu possa trovarmi un piccolo spazio dove combattere questa dura ma onora benissimo la battaglia che mi a spetta con stima Fabio Fabio è chiaro che uno di radio carcere siamo
Siamo vicino a te come a tante altre persone detenute che hanno commesso degli errori
Paul commettere dei reati gravi ma che oggi stanno pagando il loro debito con la giustizia una volta eletto e pagato il tuo debito con la giustizia
Tu hai tutti i diritti di poter essere e riabilitato diciamo così e quindi di potere ottenere questo riscatto che senti dentro il tuo animo che probabilmente meriti
Salutiamo l'abbiamo il tempo di leggere Domenico che ci scrive dal carcere di Alessandro e che ci ha raccontato la sua complessa vicenda giudiziaria alle stando ai calci di Cuneo che vorrebbe essere trasferito in un carcere del Lazio dove c'è la sua famiglia
Pensate alla realtà di queste persone detenute che stanno in calci l'onta Nissim dalle loro famiglie guardate che son cose pazzesche
Fermatevi un attimo immaginare cosa fareste voi in un carcere lontano mille chilometri la vostra famiglia
Carmine dal carcere di udire anche luci racconta la sua vicenda giudiziaria
è sottoposto a misura cautelare in carcere Carmine Filippo Dal carceri Venezia Metello dal carcere di Santa Maria Capua Vetere Mauro dal carcere di Foggia che gravemente malato con un braccio paralizzato
Nel mese di marzo avrà la camera di consiglio prospera una misura alternativa al carcere siamo un po'con le dita incrociate Rosario dal carcere di Vercelli
Sala dal carcere di Brucoli e poi due lettere che ci sono arrivate sull'indirizzo radio carcere chiocciola radio radicale punto it
Prima di tutto la lettera che c'è scritto la signora Frida la signora Frida è la moglie di una persona detenuta persona detenuta che è stata ospite a Radio Carcere quand'era libera adesso è tornato in carcere il suo nome Gennaro Alletto io spero che Gennaro mi ascolti che voglia accogliere prima di tutto i miei saluti
è una immaginaria stretta
Di mano scrive la signora ferita che mogli rigenera letto per informarci proprio su come sta Gennaro adesso che è di nuovo in carcere
Gentilissimo avvocato Riccardo Arena vi vorrei informare
Della nuova situazione in cui versa mio marito Alletto Gennaro
Nel due mila e tre pubblicamente resi noto tramite la vostra emittente che ringrazio che ci dà questa possibilità resi noto le condizioni di salute di Gennaro un uomo di cinquantanove anni cardiopatico a rischio
Di morte operato di by pass lasciato in cella per tre giorni con un infarto in corso senza che nessuno provvedesse a trasportarlo in ospedale ecco pensate che Gennaro fu dato per morto veramente
Le conseguenze scrive la signora figlia furono disastrose perché dovette subire un nuovo intervento
Solo dopo sette mesi di carcere gli fu accolta la domanda di detenzione domiciliare per un anno
Infatti il ventisei ottobre due mila e quattro la scadenza del termine mio marito è stato rinchiuso di nuovo nel carcere di Poggioreale ora sono cinque mesi che Gennaro una più una cura stabile per la sua malattia e soprattutto adatta alle sue condizioni il magistrato di sorveglianza rigettarlo nuove richieste di detenzione domiciliare correlata dall'altro da vari documenti sanitari nel quale si evidenziava chiaramente le condizioni gravi di salute in cui versa
Mio marito Gennaro Alletto
Invece invece sabato
Ventisei febbraio due mila e cinque
Hanno trasferito Gennaro dal carcere di Poggioreale al cachet di Secondigliano
Giovedì tre marzo mi sono recato al colloquio convinti di trovare mio marito al centro clinico di Secondigliano invece invece ho trovato Gennaro in condizioni pietose l'hanno depositato con un pacco inattesa
Di una visita cardiologica che si sarà fortunato passerà la visitava qualche giorno per il momento non può neppure andare al passeggio perché la sua cella è situata al terzo piano
E per un cardiopatico salire un terzo piano è faticoso ma non finisce qui scrive la signora affida
Gennaro quando l'ho incontrato a colloquio era scalzo sì ha capito bene
Era scalzo
Perché le scarpe che ha calzato per quattro mesi a Poggioreale a Secondigliano non le fanno entrare
Sono passati sette giorni da quando consegnato al carcere un altro paio di scarpe oggi ho ricevuto la lettera da mio marito nella quale si mi scrive che ancora non gli hanno consegnato le nuove scarpe che io stessa avevo portato
Avvocato Arena lei che svolge il suo lavoro con umanità
E si prodiga ad aree con forte i nostri cari
Che per sbaglio per colpa si trovano rinchiusi in un carcere che nessuno può giudicare perché sono stati già giudicati e stanno scontando il loro debito nei riguardi della Società
Mi aiuti a trovare la risposta a questa domanda chi pagherà le ingiustizie e le umiliazioni che subiscono ogni giorno i nostri cari
Vi saluto con cordialità e perché no con affetto perché radio carcere l'unico punte di umanità che riesce a entrare nelle carceri italiane
Frida Paci scrive Lucia che ci racconta un altro fatto abbastanza strano infatti Lucia pensate che avevo un rapporto epistolare con una persona detenuto nel carcere di Rebibbia sta di fatto che però a un certo punto
Questo rapporto epistolare è stato interrotto perché a a Lucia non arrivano più le lettere di queste persone detenuta e anche il contrario cioè le lettere di Lucia non arrivano a questa persona detenuta
Lucia giustamente ci dice ma non sarà che siccome io mettevo qualche soldino
Dentro le mie lettere qualche soldo per per questa persona detenuta questi mi facevano scomparire le lettere è il dubbio di Lucia per noi si traduce in una certezza c'è Lucia ti diciamo subito secondo me è proprio è proprio così
Poi salutiamo Gabriella che ci manda i saluti di un gruppo di persone detenute del carcere di San Vittore scrive Gabriella caro Riccardo Arena un gruppo di detenuti del sesto raggio secondo piano di San Vittore
Ti saluta calorosamente e ti ascoltano sempre grazie grazie a voi Grazia su un punto a chi ha scritto radio carcere
Bene questa punta di aglio carceri finisce qui vi ricordiamo la puntata straordinaria di radio carcere che andrà in onda
Sabato alle ore
Ventuno puntata straordinaria di Radio Carcere che vuole segnare l'inizio di una campagna informativa e di sensibilizzazione sul disegno di legge
Ex Cirielli oppure salva Previti oppure vi si legge ammazza giustizia ovvero quel disegno di legge
Che prevede da un lato la riduzione dei termini della prescrizione dell'altra parte un aumento delle pene per i recidivi e un divieto dei benefici per i recidivi stessi insomma una un disegni di legge che ci farebbe fare un salto all'indietro di cinquant'anni
Nel mondo giuridico
Italiano quest'iniziativa questa campagna sul disegno di legge ex Cirielli
E è una campagna intrapresa da radicali italiani
Da Nessuno tocchi Caino dall'associazione il detenuto ignoto e anche dalla piccola voce di radio carcere quindi appuntamento è per sabato prossimo alle ore ventuno con questo inizio di stagione di Radio Carcere vi ricordiamo nel frattempo gli indirizzi dove mandare
Le vostre lettere contattare Nadia giocarci iniziamo dal numero di telefono chiamate a radio radicale che lady Mary cardo Arena il numero è questo zero sei quattro otto otto sette otto uno e poi l'indirizzo di posta elettronica
Radio carcere chiocciola radio radicale
Punto it
E poi indirizzo che può descrivere fosse lettere radio radicale rubrica radio carcere
Via Principe Amedeo
Due zero zero uno otto cinque Roma
Grazie
A Silvio Farina per assistenza in regia grazie le persone libere che hanno avuto il senso di responsabilità di ascoltare radio radicale radio carcere e grazie grazie di cuore le persone
Detenute che anche questa sera pur stando in celle degradate hanno fatto un gesto di grande dignità
Hanno acceso una radio per ascoltare una voce la voce di Radio Carcere a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Una volta per l'italiano il tribunale
Trentacinque il codice di procedura penale
Novantotto italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile mille novecento