"Energia ambiente, sicurezza, sviluppo"

Ossia opportuno iniziare perché la giornata che ci attende una giornata molto intensa e un po'di tempo già lo abbiamo consumato per raggruppare cinque sta per lasciare la
Io vorrei rivolgere a tutti voi qualche brevissima
Parola di saluto
Prima di dare a poi
A Bonelli il compito di rivolgerci il saluto a nome della Democrazia Cristiana ligure
Spiegare le ragioni di questo convegno che per la verità si spiegano da sole
Per il momento nel quale si svolge per la importanza del tema che viene qui affrontato
Il tema del convegno dice da solo
Riferendo sia energia ambiente e sicurezza sviluppo
E svolgendo sì alla vigilia della Conferenza nazionale di Venezia
E credo che non sia né interessante né utile
Discutere cui la questione di un possibile o probabile slittamento di questa conferenza perché questione che nulla toglie alla importanza del nostro incontro
E per mettere appunto l'apporto della democrazia cristiana ad un confronto di grande rilevanza
Al quale già abbiamo in certa misura partecipato e dal quale in ogni caso ci prestiamo ad a partecipare con volontà costruttiva e sulla linea di un documento approvato dalla nostra direzione nazionale
Che io credo abbia dimostrato concretezza di analisi atteggiamento equilibrato e vorrei sottolinearlo anche un
Particolare
Coraggio
Perché con quel documento noi abbiamo contribuito i nomi in piccola misura
A fare uscire almeno in parte almeno per quanto dipendeva da noi il dibattito sulla politica energetica
Ed in particolare ma all'interno di questo dibattito quello sulla questione nucleare
Dalla strettoia di posizioni pregiudiziali di posizioni spesso opportunistiche di opzioni condizionate dalla paura che non è mai una buona consigliera
Spingendo anche le altre forze politiche a scendere su Unter Reno che certamente tutt'altro che facile
Perché si tratta di sciogliere nodi reali
Che andavano probabilmente considerati e sciolti anche prima del disastro di Chernobyl ma che dopo quella vicenda si sono
Fatti per tutti più stretti più insidiosi
Alle molte domande che sono state poste e che in certa misura attendono una risposta più definitiva più articolata proprio dalla Conferenza nazionale sulle energie noi cercheremo qui di dare una nostra prima risposta attraverso quattro tavole rotonde e solo previste nel programma dei nostri lavori
E con il contributo di autorevoli interlocutori ed amici che debbo ringraziare per a vere accolto l'invito della segreteria politica così come ringraziando tutti voi il presenti lo debbo un ringraziamento particolare a che si è assunto l'onere di organizzare questo convegno e in primo luogo all'amico Orsini
Il compito dei relatori di chi interverrà non è certamente facile
Poiché sappiamo bene quanto è Complesso
E quanto è contrastato
Anche negli ambienti più qualificati l'insieme delle questioni scientifiche tecniche economiche sociali e politiche che debbono essere tutte insieme
De in modo equilibrato tenute presenti per dare una risposta agli interrogativi evidenziati dal tema del nostro convegno sappiamo anche quanta sia all'attenzione e qualche volta la apprensione dell'opinione pubblica influenzata da una serie di giudizi di notizie non sempre corrette la quale opinione pubblica segue questi dibattiti e il difficile definirsi di una linea apolidi politica energetica che tenga conto dei diversi obiettivi che insieme si debbono raggiungere l'obiettivo di una produzione di Energia adeguata agli obiettivi generali dello sviluppo
Economico che sempre più condizionato anche d'obiettivi di qualità della vita gli obiettivi della sicurezza e della difesa dell'ambiente obiettivi che soltanto in termini semplicistici che noi non abbiamo accettato e che credo in questo convegno in modo ancora più argomentato dimostreremo per quali ragioni
Debbano poi concludersi in modo semplicistico riduttivo in una esasperata discussione essenzialmente sul terreno del produzione energetico nucleare
Io non debbo dire altre cose in questa introduzione perché introduzioni veri e propri e ci saranno per ognuna
Delle tavole rotonde ho voluto soltanto ricordare che questo convegno è un ulteriore passo dopo le
Decisioni della
Direzione nazionale nella linea di un contributo ad un dibattito al quale noi intendiamo partecipare con grande apertura d'ali vuol non partendo da posizioni pregiudiziali
Ma rifiutando posizioni pregiudiziali e di comodo che non ne servirebbero affatto al
Decisioni alle scelte che si debbono compiere ma che finirebbero per essere profondamente inquinate da atteggiamenti strumentali e da posizioni puramente e polemiche
Quindi ringraziando voi i relatori gli organizzatori cedo la parola per il suo saluto all'amico buone
Solo ottobre per non scompaginare già
Poderose rigoroso spero calendario dei lavori il saluto la dei democratici cristiani genovesi e liguri cordiale Franco e karate tutt'alle autorità
A tutti i partecipanti
Ai
Relatori
Ai membri della direzione nazionale modo particolare alla segreteria nazionale l'onorevole quadrato onorevole Scotti
Che ha voluto credo auspice l'onorevole Orsini
Responsabile del settore della politica energetica
Temere proprio qui a Genova questo
Ulteriore contributo della Democrazia Cristiana al dibattito su questi temi vitali e decisivi
Per il nostro futuro del futuro del nostro Paese
Su questi temi Genova e la Liguria hanno da sempre
Dato il loro contributo sono stato come come si può dire in prima linea sempre con l'apporto qualificante delle idee delle progettualità delle professionalità
E del lavoro e credo che ancora saranno pronti ad essa
Un duplice logorio che questo convegno
Da questo convegno nascano possibilità dei chiarimento sui reali in ordine
Sui nodi affettivi di questo di questo importante problema che le scelte decisive fondamentale che dovranno essere prese vengono prese al più presto in serenità dei coscienza e conoscenza con la consapevolezza e al solo proposito di fare l'esclusivo interesse bene della nazione grazie
Giusto
Signor ministro
Sottosegretari parlamentari autorità signore ai signori
Porto il saluto della città a questo convegno che tratterà temi essenziali per il Paese ma forse ancora più sentiti proprio a Genova
Questa città per uno strano destino
Per un suo strano destino è stata ed è ancora in gran parte
Il capitale delle banche citazioni statali
Ma è stata pure città laboratorio della riconversione della rivoluzione delle partecipazioni statali
Verso ipotesi aziendali e di gestione non più assistenziali ma competitive autenticamente produttivo
Questa città proprio in questi giorni
E al centro di un dibattito essenziale per il Paese che riguardano suo porto la ristrutturazione la riorganizzazione il Battesimo di un modello gestionale unico al quale guarda con interesse tutto il Paese
E al quale si guarda anche dall'estero ma si tratta di una svolta che può esser lacerante che sta creando attriti
Che richiede responsabilità e sacrifici per la cena
Che le chiede ancora una volta di essere all'avanguardia alla ricerca di forme più razionali e più moderno riorganizzazione
Anche nucleare tutto il dibattito che ne scaturisce vede Genova protagonista con la sua industria
La sua intelligenza tecnologica le grandi capacità maturate in questi anni per noi dunque questo dibattito non è solo un terminato sul grande tema civile dello sviluppo energetico dei suoi pericoli delle sue scelte
è necessariamente ancora un dibattito che a questi grandi temi aggiunge una riflessione locale inevitabile sullo sviluppo della città
So che quando si verrà qui
Potrà essere importante è indicativo della politica sull'energia che si esprimerà completamente nel la conferenza di Venezia
Io sono grato alla democrazia cristiana
Alla mi Corsini vive per di aver portato a Genova questo convegno
E ritengo molto importante che è un grande partito come la democrazia cristiana
Si riunisca per discutere temi così importanti e così vitali per tutti
Noi siamo anche certi questo vuole esserlo augurio che porta a questo convegno che solo da momenti di riflessione come questo potrà nascere decisioni serene ponderate informata era salita
E di questi che posso dire che di scelte di questo tipo il Paese ha bisogno grazie
Grazie a campare
Il presidente dell'amministrazione provinciale morì
Autorità signore e signori porto un brevissimo saluto dall'amministrazione provinciale al convegno nazionale del partito dalla democrazia cristiana sul tema energia ambiente sicurezza e sviluppo
Il convegno si pone come è stato più volte sottolineato dagli organizzatori come contributo dalla maggior forza politica del Paese su un tema tanto dibattuto
E anche causa di rilevante contrapposizione un contributo in preparazione della Conferenza nazionale ormai vicinissima di Venezia
Il titolo del convegno è indicativo
Non solo della problematica che si presenta tutti i partecipanti a questo convegno e all'intera comunità nazionale
Ma anche e soprattutto della necessità di affrontare assieme all'argomento dell'Energia i problemi dell'ambiente della sicurezza e dello sviluppo in una connessione che non può essere evitata e neppure sottovalutato in ogni singolo aspetto
Ma questo collegamento risulta più evidente l'interesse e l'importanza dell'assoluto delle soluzioni che verranno proposte per gli enti locali e l'interesse che le amministrazioni portava gli argomenti trattati
A noi amministratori locali genovesi non può sfuggire anche un altro aspetto di questo convegno la scelta della sede
Aver organizzato questo convegno a Genova costituisce un riconoscimento dell'importanza del settore energetico nelle sue varie articolazioni nella nostra provincia
E soprattutto un riconoscimento dell'impegno di lavoro investimenti di professionalità esistenti nella nostra comunità i valori importanza nell'intero quadro nazionale
Le decisioni che in questi mesi verranno prese avranno una rilevante importanza per Genova e una ricaduta su Genova
E pertanto non disinteressato e lei l'augurio di buon lavoro che formulo a nome dell'amministrazione provinciale e mio personale grazie
Grazie
Il Presidente la Regione Magnani non potuto essere presente a questo avvio del nostro convegno ci ha fatto pervenire il suo saluto e il suo guru io e di questo lo ringraziano
Abbiamo concluso la fase dei saluti i lavori sono quindi informalmente aperti e do la parola per la sua introduzione all'onorevole Bruno Orsini
Responsabile dell'ufficio politica energetica del
Cari amici
Nell'introdurre la prima fase del nostro confronto
Cui parteciperanno
Con loro contributi
Il professor Clò
Docente di economia dell'impresa e Università di Modena il professor Caprioglio direttore ricerca e sviluppo dell'agenzia diviene
Il senatore VB responsabile nazionale dell'ufficio della politica economica della Democrazia Cristiana
L'onorevole Santuzza sottosegretario al ministero dell'industria
L'onorevole Nino Andreatta responsabile nazionale dell'ufficio programma della Democrazia Cristiana
E l'onorevole Picano che prego di prendere posto se può al nostro tavolo
Ed il ministro Granelli
Non il presidente Elia che mi ha Telegraph fatto questa mattina augurandoci un buon lavoro ma che è impegnato in queste delicate fasi anche organizzative dalla conferenza energetica
Prima di introdurre questo prima fase operativa del nostro confronto consentitemi qualche breve considerazione
Io non intendo qui svolgeremo una relazione compiuta
Ho già avuto occasione il ventisei novembre scorso
Di esporre ampiamente alla direzione centrale un rapporto generale sulle questioni energetiche
Sulla base di quel documento
La Democrazia Cristiana prima e se non sbaglio unica tra le maggiori forze politiche ha votato una risoluzione
Generale di orientamento e di indirizzo che costituisce la piattaforma del nostro lavoro politico
Questi atti sono a disposizione di quanti partecipano al confine
Desidero invece a ricordare
Che nella storia della nostra esperienza politica
è sempre stata ben viva la consapevolezza della centralità della questione energetica
La consapevolezza che essa implica giudizi generali di valore
Valutazioni di rapporti internazionali scelte economiche sociali di ampio respiro
Noi sappiamo bene
Che l'evoluzione delle fonti e delle tecnologie energetiche da sempre
Da quando l'uomo è su questa terra
Costituisce gran parte della storia dell'economia la storia dell'ambiente e della storia della politica
Se in particolare
Ripercorriamo le vicende della ricostruzione e dello sviluppo postbellico in Italia possiamo dare un giudizio ampiamente positivo sulle scelte allora seguito
Ricerche sfruttamento dir delle risorse nazionali specie di metano conquista di uno specifico ruolo italiano nell'industria petrolifera internazionale
Massicce elettrificazione del Paese creazione di un'avanzata industria pubblica
Non credo sia fuori luogo all'inizio dei nostri lavori ricordare qui un solo nome per tutti quello di Enrico Mattei
Ma oggi
L'evoluzione tumultuosa delle acquisizioni scientifiche e tecnologiche
I mutati rapporti internazionali l'espandersi del fabbisogno la giusta consapevolezza dei vincoli ambientali pongono problemi nuovi che richiedono soluzioni nuove
E se devono partire
Da un'esatta definizione delle esigenze complessive cui dobbiamo dare risposta per essere legittimati
Moralmente e politicamente a governare uno dei paesi più industrializzati del mondo di quasi sessanta milioni di abitanti alle soglie del Duemila
Esse consistono in questa formulazione
Come assicurare all'Italia
L'energia sufficiente a garantirne lo sviluppo in condizioni di sicurezza e di tutela ambientale
A cospicui compatibili con quelli dei Paesi concorrenti riducendo il vincolo strategico economico e valutario che la dipendenza dall'estero Del Tenno
Questo e non un altro è il tema che abbiamo di fronte
Noi non crediamo che alcuno pensi di trarre occasione dalle scelte energetiche per operazioni di altra natura
Ma siccome nella nostra cultura c'è anche la consapevolezza che esistono le tentazioni
Permettetemi di dire che la rilevanza strategica delle scelte energetiche è tale da non tollerare
In primo luogo da parte nostra ma neppure da parte altrui tatticismi o strumentalizzazioni o prospettive di breve periodo da parte di alcuno
E tale da rendere semplicistiche ed errate
Le proposte non pienamente avvertite dei dei vincoli stringenti ed è l'essenziale interdipendenze internazionali sia ambientali che economiche che la questione pone e tale da rendere parziali persino le pur rilevanti decisioni che si circoscrive sono soltanto all'uso o all'abbandono di una singola fonte energetica
Noi crediamo di poter dire che nella nostra elaborazione abbiamo rifiutato rifiutiamo qui a Genova oggi tali limitazioni di orizzonte
Crediamo ci possa essere riconosciuto il merito di aver posto i problemi così come stanno nella loro globalità senza semplificazioni e senza illusioni
Nella scorsa estate sembrava che la questione energetica nazionale consistesse nel decidere se andasse costruita uno questa o quella centrale magari fosse così semplice
Occorre invece decidere come attenuare non nostra pesantissima dipendenza dagli idrocarburi importati che ci rende il Paese industriale più vulnerabile del mondo
Come tutelare l'ambiente non solo dal nucleare nostro e al Trullo ma anche dalle altre fonti energetiche tutte variamente portatrici di rischi ambientali
Come migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti
Come evitare che i nostri costi energetici siano incompatibili con una concorrenza internazionale
Come dotarci soprattutto di strumenti istituzionali idonei a meglio governare il nostro sistema che nell'ultimo decennio ha conosciuto stridenti dissociazioni
Tra le definizioni programmatiche e le capacità realizzatrice
Questo è il livello dei problemi reali e questo cerchiamo sia il livello della nostra analisi e del nostro contro
Per quanto concerne la dipendenza abbiamo ricordato che l'Italia importa dall'estero l'ottantadue per cento del suo fabbisogno nel resto dell'Europa tale dipendenza del quaranta per cento negli Stati Uniti e del dieci per cento
Le nostre importazioni energetiche sono per i nove decimi costituite da petrolio ed a metano
Siamo quindi in balia del mutevole andamento del costo degli idrocarburi
Dal settantatré l'ottantacinque in regime di alti prezzi questo vincolo ha determinato una tale perdita di competitività del nostro sistema da produrre un'inflazione ben maggiore ed una disoccupazione assai più pesante di quella degli altri Paesi europei
Tra i settanta Central settantatré l'ottantacinque avessimo potuto ridurre anche soltanto del quindici per cento il costo delle nostre importazioni energetiche avremmo risparmiato settantacinque mila miliardi in lire ottantacinque
E destinati ad investimenti avrebbero creato centocinquanta mila posti di lavoro
Per contro nell'ottantasei la flessione dei prezzi petroliferi anche se molti la ritengono transitoria che si è verificata proprio per la diversificazione dal petrolio che altri ben più di noi hanno compiuto in questo periodo
Ci ha portato enormi benefici
Nei primi undici mesi dell'anno lo squilibrio commerciale globale è stato di soli quattro mila miliardi rispetto i ventuno mila dello stesso periodo dell'ottantacinque
Ma tale miglioramento è dovuto per ben sedici mila miliardi alla flessione della fattura energetica conseguita al crollo dei prezzi petrolio
Nel bene e nel male siamo petrolio dipendenti
Dobbiamo continuare così
Il destino del nostro Paese deve essere affidato alle incerte vicende delle aree geopolitiche nostre principali fornitrici di idrocarburi
Noi riteniamo che occorre operare per attenuare questo vincolo
E indichiamo nella massima sostituzione possibile dal petrolio importato con altre fonti un cardine dalla politica energetica che dobbiamo seguire
La diversificazione necessariamente parziale e graduale al petrolio pone il problema delle fonti quali
In primo luogo una tanto invisibile quanto incisivo il risparmio energetico
Questa via richiede certo una mutazione culturale
Una politica educativa e scolastica tale da favorire il passaggio dal mito del consumismo alla consapevolezza diffusa che le risorse ambientali non sono infinite
Ma comporta nel concreto adeguata dislocazione di risorsa
L'onorevole potrà torri core Bava il documento della direzione de la democrazia cristiana
Mi si consenta di ricordare che proprio quel documento ha sottolineato tra l'altro
L'opportunità di incentivare a tutti i livelli di investimenti per sistemi a basso consumo energetico ad elevato rendimento applicabili agli usi finali sia civili che industriali che di trasporto
In secondo luogo la diversificazione può avvenire attraverso la massima utilizzazione possibile delle fonti rinnovabili intendendo per tali quelle non fossili e non nucleare
Ben sapendo però che l'ulteriore espansione dell'idroelettrico conosce in Italia limiti obiettivi e che altre fonti sono in fase sperimentale e producono energia in quantità scarsa ed a costi elevato comunque ne parla jeune col mento incentivata l'utilizzazione e in ogni caso la ricerca
Esiste poi il problema di un maggior uso delle risorse nazionali di metano che oggi coprono solo il quaranta per cento dei nostri consumi di gas
Infine ci sono le due grandi questioni appena il carbone di nucleare
Che sono entrambe critiche per i vincoli ambientali che pongono ma che hanno costituito su scala internazionale il cardine della diversificazione
La diversificazione dal petrolio intendo determinandone con la flessione dei consumi la caduta non sappiamo quanto definitivo transitoria dei prezzi
Carbone nucleare determino gravi preoccupazioni nella pubblica opinione le conosciamo bene ne siamo partecipi
Convivere con l'Energia è da sempre convivere con le difficoltà
Il carbone ha visto accrescere negli ultimi anni del ventisette per cento il suo peso nel mondo
Noi riteniamo che l'uso di tutti i combustibili fossili in presenza di fenomeni in atto come le piogge acide
E di fenomeni temuti come l'effetto serra vada condizionato a rigide misure di sicurezza che riducano drasticamente le emissioni nocive
Ebbene che tali misure siano internazionali in ogni caso vanno adottate in Italia
Il nucleare nel mondo ha conosciuto un tumultuoso sviluppo
Oggi produce energia corrispondente a sette milioni di barili di petrolio al giorno pari al quaranta per cento dell'intera produzione OPEC
Nel Duemila considerato il ciclo degli investimenti in corso su scala planetaria raddoppierà il suo peso
L'incidente di Chernobyl
Pur nella singolarità della sua dinamica dovuta alle persistenti chiusure del sistema sovietico e non soltanto d'errori umani
Sta dinanzi alla coscienza di tutti
Considerato lo scarso peso relativo dalla fonte elettronucleare in Italia nel nostro Paese ha preso corpo l'ipotesi di un abbandono unilaterale ed immediato di tale tecnologica
Consideriamo con grande attenzione e rispetto le ragioni di tutti
Devo dire che nell'attuale fase della nostra elaborazione abbiamo sottolineato
Contro indicazioni significative che tale scelta comporterebbe
Determinerebbe lo smembramento delle risorse umane del livello tecnologico acquisito dal Paese in tale ambito
Comporterebbe
Gravi difficoltà se non complete straniero zione allo sviluppo ulteriore di questa tecnologia che come tutti sanno segue la strada dei reattori intrinsecamente sicuri e poi quella della fusione
Attenuerebbe il nostro ruolo negli organi internazionali di sicurezza
Condurrebbe all'indebolimento progressivo delle nostre conoscenze e quindi persino delle difese dai possibili danni del nucleare al tu
Ma di ciò parleremo nel corso di questo convegno sì in modo aperto come si conviene Adua mini liberi che si confrontano in un partito libero la mia introduzione finisce qui cari amici
Ho parlato di questioni tecniche ed economiche piuttosto che di problemi politici
Non soltanto perché l'autorevolissima presenza dei due vice segretari del partito e speriamo quella del segretario del partito affida ad altri questo un ruolo ma anche perché oggi i confini tra scienza tecnica e politica non sono netti
Proprio in questi giorni il mondo guarda Saccaro sostenitore della necessità dell'uso civile del nucleare
Che è proprio più di altri forse una figura straordinariamente emblematica dell'intreccio in Nesta ricavabile di queste dimensioni umane scienza tecnica
E politica nella realtà umana dell'uomo dell'uomo contemporaneo nella realtà dell'uomo contemporaneo
è nostra convinzione comunque che oggi occorra più ragionare che parteggiare
Che ci servono più giudizi argomentati che pregiudizi immodificabili
Verrà certa al momento delle decisioni
Per parte nostra cercheremo di concorrere a conclusioni operative corrisponde venti agli interessi generali del Paese
Del resto amici è una costante della migliore storia della Democrazia Cristiana la capacità di ridurre a sintesi costruttive le diversità
Di superare le posizioni puramente esigenziale i componendo non contrapponendo la varietà di tutte le istanze portatrici di pur parziali verità
Lo faremo io spero anche oggi anche su questo tema cruciale con l'aiuto di quanti vogliono un'Italia moderna avanzata Ict
Ascoltiamo adesso il contributo di Alberto Clò docente di economia dell'impresa e professore all'Università di Modena
L'altra opzione
Una piccola premessa quando quando Rossini Milito a questo convegno
Mi tenevo fa sì
Totti
Sono ancora più imbarazzante
Quando Orsini dicevo mi invitò a questo convegno ed io accettai
Non sapevo poi che successivamente sarei stato invitato anche al comitato tecnico scientifico dalla conferenza di Venezia
Ho mantenuto l'impegno ad essere qui oggi con intendo mantenere un impegno di doverosa riservatezza su alcuni aspetti più critici e più discussione
Quindi mi soffermerò solamente soffocando alcuni dei convinzione su aspetti di carattere generale relativi la questione di carattere economico lasciando ad altri di trattare questioni ambientali
Ugualmente importante
Nel momento in cui si pensa di discutere di disegnare la nostra politica energetica dobbiamo partire da un dato
Ed è l'ha ricordato Sini lo sappiamo tutti il sostanziale fallimento il totale fallimento della progettazione nel settica dal mille novecentosettantatré a dodici
Un fallimento tanto più preoccupante se ci si confronta con quanto hanno ottenuto gli altri paesi industrializzati anche quelli che si ponevano in condizioni simili alla nostra e tanto più sorprendente se spingiamo questo confronto come ha fatto Orsini ai grandi risultati che sapemmo in questo campo tenere all'indomani della seconda guerra mondiale
In un arco di tempo non dissimile da quello che ci separa dal mille novecentosettantatré con difficoltà enormemente maggiore e con risorse enormemente i minori e senza l'ausilio di alcun piano energetico nazionale
Più sino a soddisfare un aumento dei consumi di sei volte con una capacità produttiva nel quarantacinque inesistente anche perché distrutto dalla guerra
Più si va ad aumentare in quel periodo di quattro volte la produzione energetica nazionale
Aggiungendo posizione di leadership mondiale e di eccellenza in settori come l'idroelettrica la geotermia nucleare del metano
Le scoperte in tema di metano acconsentirono di introdurre nuove tecnologie la nostra industria di costruire nuove fabbriche e di avviare nuove produzioni ne è un sibilo singolo Lannes di Ravenna oggi costretta a un malinconico declino riuscimmo a riconvertire larga parte dell'assetto produttivo di consumo alla fonte petrolifera consentendo così all'economia nazionale di beneficiare di presti bassi e decrescente
Più si ma ideare e realizzare originale strumenti di intervento pubblico sul piano interno io sino a realizzare l'originale coraggiosi rapporti di collaborazione sul piano esperto eravamo in quegli anni un punto obbligato di riferimento per le politiche energetiche degli altri paesi
Nesi e fu in quel periodo e non è retorica dirlo un grande fattore di sostegno allo sviluppo del Paese
Tutto ciò tenemmo dalla grande intelligenza per riga grande capacità di comando di uomini come Vannoni Boldrini Mattei e tanti altri
Per la formidabile generazione di tecnici criptati espressi in quel periodo ma ancor prima di questo per la grande consapevolezza che l'intero Paese aveva sull'urgenza di questi problemi e per la grande comune determinazione
Che l'intero Paese aveva a risolverli superando ogni volta diversità di posizioni non certo inferiore con i ricorsi
Di quell'esperienza non c'è alcuna traccia negli anni settanta
Quando le energie ritorna ad essere un prepotente vincolo la nostra crescita
Nessuno degli obiettivi che ci siamo posti nel settantatré è stato conseguito nei modi e tempi annuncia
E ciò è avvenuto sia nei casi in cui si ponevano delicati problemi ambientali
Come nel carbone del nucleare ma anche e soprattutto nei casi in cui non c'erano vincoli di questo tipo
Come Veneto elettriche come risparmi energetici
Nei fatti quindi si è preferito per un incrocio di veti che tutto restasse com'era all'inizio
Da alcuni dati perché sui dati che bisogna ragionare e
Scegliere
Il grado di dipendenza dall'estero che il grado di vulnerabilità e di non controllo dalla nostra economia è rimasto allo stesso livello dell'ottantadue non si è modificato di niente
Mentre gli altri Paesi europei lo diceva anche Corsini sono riusciti ad abbatterlo di venti punti così che la nostra distanza tra noi e loro è oggi di quaranta punti mentre di sessanta punti verso i sei Paesi industrializzati
La classifica degli dipendenza energetica siamo scesi in questo periodo
Siamo riusciti a scendere al di sotto dei rivede la Turchia delle carezze della Spagna e del Portogallo
Nel mille novecentosettantatré tra i ventiquattro Paesi dell'OCSE eravamo al diciottesimo posto oggi siamo al ventidue che si dopo di noi sedusse un borgo e la Danimarca
Se guardiamo all'estero allo stato delle cose nel settore elettrico che il vero cuore nevralgico della Società del Duemila la nostra posizione relative ancora se possibile peggiore il grado di sicurezza delle nostre forniture non raggiunge il trenta per cento
E tra il sessanta e l'ottanta per cento in Paesi come la Grecia e la Spagna
Ed è su valori superiori all'ottanta per cento in ogni altro Paese industrializzato
Il problema energetico assume oggi in prospettiva per loro connotazione del tutto diverse per i nostri e quindi ogni confronto tra noi e loro tre nostre scelte le loro e ironico e privo di senso
è un confronto che non possiamo purtroppo permettersi il lusso di fare la quota degli idrocarburi altro elemento di debolezza sul totale dei consumi ancora sull'ottanta per cento
E questo perché perché il calo del petrolio è venuto per i due terzi commettano d'importazione a condizione purtroppo lontane e diverse da quelle che si speravano Aristide anni settanta
Elisa esentati rapportata ai prezzi del gas d'importazione del petrolio importazione era di zero tre zero quattro Chepe metano costare il trenta per cento del petrolio
Oggi siamo in un rapporto bene che vada di uno uno e dico bene che vada perché non si è consentito di conoscere i dati esteri sul metano
Il metano di importazione non differisce oggi nessun piano economico né su quello politico dal petrolio d'importazione
Ogni affermazione in senso contrario e pura propaganda
La struttura geopolitica le nostre provvisoriamente non ha mostrato nel periodo
Alcun segno di miglioramento
Non sono oggi più affidabili di quanto non lo fossero nel settantatré che si pensa che l'ottantacinque nostri primi fornitori inerzia scusate la Libia l'Algeria i nostri primi fornitori di petrolio tosa della Libia e l'Iran
Il costo complessivo di questa non politica energetica lo ha detto Rossi in si misura in termini di una minor crescita la nostra economia maggiore inflazione perde di competitività maggior disoccupazione se avessimo ridotto
Calcolo simile a quello di Rossini di un dieci per cento il costo delle nostre importazioni età settantatré ottantacinque oggi avremmo almeno cento mila occupati in più
Se maggiore fosse la consapevolezza che il successo o l'insuccesso delle politiche energetiche
Sì misure interne di richieste e di disoccupazione minore sarebbe il livello di irresponsabilità anche politica che molti hanno manifestato resettare i problemi
Il crollo dei prezzi del petrolio oggi dall'illusione l'impressione che l'epoca delle tempeste energetiche sia finito
Che oggi non esiste una questione energetica e che anzi la nostra non politica si abbia la fine avvantaggiato sugli atti se tutti però si fossero comportate come noi quel crollo dei presse non si sarebbe verificato
E se non è il frutto delle nostre indecisioni delle nostre rinunce
E stato di risultato degli sforzi dei successi che gli altri Paesi hanno saputo anche per noi conseguire aumentando tra settantatré oggi l'offerta e il consumo di Carboni duecentosettantacinque milioni Peppe scusate questa ragioneria pesante ma bisogna vera dimensione quantitativa di quello che gli altri hanno fatto aumentato l'offerta il consumo di carbone di duecentosettantacinque milioni di tonnellate di duecentoquarantacinque mila tonnellate di carbone di un creare sguardi cento dieci dedito elettrica novanta di gas naturale
Anche le fonti rinnovabili a livello mondiale hanno dato un un contributo allora doppiato il loro apporto che è passato dall'uno e cinque per mille al tre per mille del bilancio energetico mondiale
In totale si sono aumentati vi siete centoventi di milioni di tonnellate il contributo delle fonti e non petroliferi
Quel che ha consentito di soddisfare l'aumento dei consumi e di ridurre quelli di petrolio
Con conseguente dimezzamento dei nostri acquisti da Lorbek che quindi il crollo dei prezzi
Il calo dei prezzi che ne è seguito crea nel breve termine benefici largamente superiori ai costi ma solleva nel lungo periodo un delicato interrogativo se bassi presto Energia siano no compatibili con condizione di equilibrio del mercato energetico appunto nel lungo periodo
La maggior parte delle previsioni per quanto gli attori ma necessaria che se siano proietta entro il Duemila un aumento dei consumi energetici e di un ordine di grandezza compreso tra uno virgola cinque due miliardi di tonnellate
Aumento concentrato prevalentemente nei Paesi in via di sviluppo
Le loro possibilità di sussistenza ancor prima che di crescita sono strettamente dipendente dalla disponibilità in Terna e dalla capacità di acquisto sull'estero di fonti energetiche diverse da quelle rinnovabili
Che da noi tanto Silvano rimpiangendo essenziale per i Paesi in via di sviluppo che il mercato del petrolio non conosco in futuro tensioni della free press così come è accaduto negli anni settanta soli in questa maniera potrei arrestarsi da spaventosa
Degradazione del patrimonio forestale la degradazione dei livelli e modi di alimentazione di quei Paesi
Milioni di famiglie dagli anni settanta ad oggi si son trovate costrette a ridurre la consistenza e la frequenza di cottura dei loro cibi perché non avevano i negozi
Nelle scelte energetiche qui dei Paesi industrializzati dobbiamo mettere in conto anche questa responsabilità
Sperando che la giusta difesa nell'ambiente dei Paesi ricchi non abbia nei fatti a significare la ingiusta distruzione dell'ambiente dei Paesi poveri
I Paesi occidentali non possono continuare a ragionare decidere di politica energetica nell'unico ossessionante obiettivo
Di rendere gli uni sempre più indipendente dagli altri una strategia che controproducente sul piano dell'impiego delle risorse perché comporta enormi sprechi ed è contraddittoria con la realtà delle cose
Perché le vie che si vanno seguendo che si è carbonica sul nucleare così come gli sviluppi della tecnologia impongono sul piano economico su quello ambientale su quello politico grave di indire interdipendenza sempre maggiore
Le scelte di ognuno si ripercuotono direttamente sugli altri ma di ciò non vi è consapevolezza e soprattutto osservare come leva delle alleanze delle grande alleanza internazionale che ha interessato la interessando tutti i settori per industrie l'economia non interessi minimamente il settore energetico
Tornando al problema delle prospettive future Piozzi quindi il fondato rischio che bassi prezzi del petrolio e dell'energia possono ridurre gli investimenti e al contempo aumentare i consumi di petrolio
Creando premesse per una rinnovata dipendenza dei paesi occidentali e quindi a maggior ragione del nostro dall'aria dei Paesi OPEC dove sono i due terzi delle Riserve Petroni
L'equità e la possibilità che si possono ricreare
Nel lungo periodo fenomeni di rialzo dei prezzi in modi e tempi per oggi assolutamente non prevedibili l'aspetto più critico
Più complesso
Del quadro energetico oggi non è come un decennio fa quello del timore
Del terrore della scarsità fisica delle risorse ma piuttosto come dell'assoluta impossibilità di prevedere la futura dinamica dei prezzi in ragione anche di una situazione di instabilità dei mercati enormemente cresciute sì del tempo
L'unica certezza che abbiamo e che oggi vivere
Nel mondo moderno significa specie de chi non ha Energia vivere con l'incertezza
E questa situazione è assolutamente incompatibile insopportabile su un equilibrato sviluppo dell'economia non può esservi stabilità di crescita in una situazione di incertezza travagli a Venezia
L'impresa hanno bisogni per poter programmare per poter decidere investire di condizioni di relativa si attesta sulla dinamica dei costi dei fattori produttivi tra cui Venezia
E se hanno imparato a convivere con gli alti prezzi Venezia
Quel che non possono sopportare che la repentinità delle variazioni e la loro assoluta imprevedibilità
Situazione questa che tanto più critica in quanto maggiore lentamente la dipendenza dal petrolio metano d'importazione obiettiva economico delle politiche energetiche deve divenire quindi essenzialmente quello di stabilizzare i mercati di ridurre l'in sé
Pronti sotto questo profilo economico e non con questo peso e quaranta in tale dei beni azzerarsi su questo
Dicevo non vi è dubbio sotto questo profilo che due fonti
Carbone nucleare posso assicurare obiettivi dicevo testa della dinamica dei costi molto più che il petrolio e metà d'importazione lo Stato francese ha assicurato il suo sistema industriale così come alle famiglie una riduzione delle tariffe elettriche
Da qui al Duemila dell'uno per cento all'anno in termini reali
Il che significa che l'impresa i francesi avranno nel Duemila costa elettricità tariffe intensità la metà di quella tua non penso che nessuno tanto meglio professor Reviglio Possa col metano all'ENEL assicurare la stessa cosa
Ed è su questo su quello che gli altri stanno facendo che hanno in corso e che otterranno e dobbiamo misurare la validità delle nostre possibili sì
Ponendosi di fronte a tutte con grande obiettività ma anche con grande severità
Un'ultima considerazione
E dell'importanza vitale che sul successo finale delle politiche energetiche al fattore tempo specie per chi come noi ha sinora accumulato enormi ritardi
Non possiamo aggiungerne altri non possiamo permetterci il lusso di aggiungerne altri sprecando la grande ma momentanei pensione che ci ha offerto alla crisi dei mercati internazionali e sotto l'azienda sottraendosi ancora una volta alle nostre responsabilità l'auspicio quindi che il tempo delle giuste riflessioni delle indecisioni passa presto definitivamente chiudersi nella speranza che questa parentesi lunghissima si è almeno servita farsi recuperare
Quella comune consapevolezza e determinazione che seppero guidare l'Italia negli anni del dopoguerra grazie
Ringrazio il professor clock il cui contributo per la sua lucidità e chiarezza non ha bisogno di alcuna chiosa
E do la parola al professor Pietro Caprioglio direttore generale
Ricerca e sviluppo dell'agenzia internazionale di Vienna
Il quale ci darà il suo contributo credo anche arricchendo la nostra informazione
Di un ventaglio o di informazioni internazionali di cui ai tipi di tutti dispone approva procione Caprioglio
Grazie signor presidente
Grazie signor presidente
Signore e signori giusto una piccola precisione l'Agenzia Internazionale dell'Energia Parigi ma dettaglio senza senza grande importanza le
Le le considerazioni che ho intenzione di presentare sono molto coerenti con quanto il professor Clò ha appena detto
Avrò solo molto mi sarà molto difficile
Dire le stesse cose in modo altrettanto convincente e altrettanto diciamo prospettando tanta tanta chiarezza nel nel discorso ma fornirò una un punto di vista un po'diverso ossia come le cose vengono viste dall'esterno
Nella dozzina danni dal settantatré all'ottantacinque
Gli alti prezzi del petrolio e le politiche energetiche dei Paesi industrializzati hanno condotto a un sostanziale miglioramento della situazione di vulnerabilità in cui i nostri paesi si erano venuti a a trovare per Paesi come l'Italia la Germania o il Giappone a una drastica riduzione dei trasferimenti di ricchezza verso i Paesi esportatori di petrolio
Ciò è avvenuto grazie a una considerevole aumento della produzione di petrolio nei Paesi dell'OCSE
In altri Paesi non legati all'opera
Ha un'accentuata diversificazioni delle fonti primarie e infine un serio miglioramento dei rendimenti negli usi finali dell'Energia
Il risultato può sintetizzare sì in poche cifre
L'intensità energetica del prodotto interno lordo è stata ridotta di circa un quarto mentre il contributo del petrolio i consumi globali dei pesi industrializzato e diminuito dal cinquantatré per cento al quarantadue per cento
Tale progresso non è stato però omogeneo ne in tutti i settori nero è stato in tutti i Paesi
Per quanto riguarda i settori citerò l'esempio classico dei trasporti su strada
Ho trasporti aerei determinati dai condomina ti dei combustibili liquidi
Con scarsissima diversificazioni delle fonti primarie è quello invece della produzione di elettricità
Nel quale il carbone e nucleare hanno globalmente sostituito il petrolio in un gran numero di nuovi impianti in giro per il mondo
Il contributo del nucleare come visto dalla nostra Agenzia e di circa sei milioni di barili al giorno questo differisce il numero differisce leggermente da quando l'onorevole Rossini ha detto poc'anzi ma dipende probabilmente dall'ipotesi che si fanno sul numero di ore all'anno che le centrali nucleari lavoro in alcuni Paesi l'ordine di grandezza esattamente lo stesso
Per quanto riguarda la distribuzione geografica del progresso in materia energetica che ha condotto al crollo dei prezzi del petrolio debbo anch'io citare il caso dell'Italia in quanto dal punto di vista del del comportamento globale dell'industria italiana
L'industria italiana non ha fatto particolarmente peggio ha fatto grosso modo le stesse cose che le industrie di tutti i Paesi industrializzati
Ha fatto mentre invece per quanto riguarda la diversificazione delle fonti primarie
Conserviera riguardo della produzione di elettricità l'Italia è chiaramente il fanalino di coda dei Paesi dell'OCSE
Se posso permettermi un una parentesi
Esiste visto dall'esterno e non soltanto in questo settore un divario un po'sconcertante tra il dinamismo e la vitalità dell'Italia che inventa che produce che vende e che molti ci invidiano
è un certo torpore che si nota nelle decisioni concrete dell'amministrazione pubblica
Che cosa hanno fatto e che cosa fanno i nostri concorrenti
Citano soltanto il caso del Giappone
Perché forse un po'meno noto che non quanto succede nell'ambito della Comunità europea
Il Giappone ha pagato caro la sua energia elettrica nel corso degli ultimi dieci o quindici anni perché ha voluto dare un peso particolarmente importante alla protezione dell'ambiente
Dovuto alla grande concentrazione della popolazione dovuto a un certo numero di considerazioni
Questo peso dato alla protezione dell'ambiente lo ha pagato con un'elettricità che e costata agli industriali giapponesi in questi ultimi quindicina d'anni qualcosa come il sessanta o il settanta per cento di più di quanto abbiano pagato gli industriali americani
Non ha bisogno di sottolineare quel che l'industria giapponese è stata capace di fare malgrado quest'antica ma attualmente quest'antica si sta rapidamente
Scioglie avendo grazie al vigoroso impegno dell'industria del governo giapponese verso la nucleare Izzo azione della produzione era
Questa è tipicamente un modo una queste direi semplicemente è un'aggiunta a quanto il professor Clò ha detto poc'anzi è perfettamente coerente con quanto ha detto
Guardiamo un istante al futuro
è chiaro che nessuno può azzardarsi a fare previsioni su come evolverà il prezzo del petrolio è certo che è un è un problema altamente fragile il prezzo del petrolio può evolvere in un modo qualsiasi ma occorre fare delle ipotesi ragionevoli e ed esaminare le conseguenze quello che l'Aie ha fatto nel corso degli ultimi mesi
E intendo dare la sintesi del messaggio che Laye sta presentando ai suoi paesi membri
La sintesi è che l'attuale situazione
Di facilità nel mercato petrolifero non è destinata a durare non durerà a lungo se posso azzardare nessuna cifra non durerà dieci anni
I tempi sono molto corti in materia energetica quando si parla di dieci anni
Prima che i prezzi del petrolio crollassero era stato previsto che la produzione dei paesi dell'OCSE
Avrebbe declinato da circa diciassette milioni di barili al giorno a circa quindici verso il Duemila per ragioni puramente geologica indipendentemente da ogni considerazione di prezzo
Quale sarà l'effetto dei nuovi prezzi più bassi
E difficile stimare ma è certo che non sarà trascurabile a medio termine dato che le spese di esplorazione e sviluppo di nuovi giacimenti sono diminuiti in modo molto considerevole soprattutto negli Stati Uniti
L'hai e valuta da un minimo di due a diciamo quattro milioni di barili al giorno l'ulteriore riduzione della produzione OCSE che potrebbe quindi ridursi a circa una dozzina di milioni di barili al giorno verso il Duemila
Ci sarà quindi una mente importante delle importazioni anche nell'ipotesi di una crescita modesta del prodotto interno lordo
Aumento dell'ordine di sei otto milioni di barili al giorno
Che se poi l'economia mondiale riuscirà come e da sperare malgrado tutto e se si voleva un giorno riassorbire la disoccupazione
Risanare la la situazione di tensione in cui il Paesi industrializzati si trovano al giorno d'oggi se l'economia mondiale riuscirà a decollare di nuovo tale aumento delle importazioni sarà naturalmente più importante
I consumi elettrici in particolare
è ragionevole assumere e praticamente tutti gli osservatori qualificati lo fanno crescano con lo stesso ritmo del prodotto industriale lordo
Anche se il consumo globale di energia non crescerà così in fretta
Quali conseguenze trarre per la politica energetica
L'hai raccomanda naturalmente di incoraggiare l'esplorazione e lo sviluppo di fonti di energia indigene all'OCSE questo riguarda purtroppo poco l'Italia
Non tralasciare nessun opportunità di operare nuovi risparmi energetici
O tramite disposizioni regolamentari o tramite sviluppo tecnologico
Per quanto riguarda disposizioni regolamentari l'Aie tradizionalmente ostile a mantenere alti in modo artificiale i prezzi al consumo io personalmente non sono così ostile penso che sia malgrado tutto una politica ragionevole
Però il il risparmio energetico non è ragionevole pensare possa permettere di risolvere il problema in modo indolore non esiste ragionevole previsione che possa far pensare che il risparmio energetico
O da solo o in ogni caso in larga misura
Posso sottrarre i responsabili dalle responsabilità di scegliere
Terzo punto facilitare la progressione del carbone e del nucleare nel settore elettrico
Cercando di risolvere i problemi che ne limitano il progresso nel caso del carbone l'impatto ambientale nel caso del nei del nucleare l'impatto politico
Non sono
Evidentemente decisioni semplici non sono evidentemente scelte facili
Altri ne hanno già parlato non vorrei non vorrei dilungarmi su questo punto perché non farei che ripetere ciò che è stato già detto così bene Quarto punto focalizzare la ricerca per rendere disponibili alternative al petrolio in materia di trasporti su strada
E il metano deve trovare una penetrazione più grande di quanto non abbia potuto fare finora in questo settore
Vorrei chiudere il mio intervento con qualche considerazione a riguardo di tre questioni di politica energetica che mi sembra ricorrono di frequente e che sono molto vicine alle attività che svolgo all'Aja il ruolo d'energie rinnovabili
Il ruolo della fusione nucleare
L'uso del gas naturale per la produzione delle tipicità
Per quanto riguarda energie rinnovabili abbiamo recentemente concluso all'Aja uno studio estremamente complesso che ha preso più di due anni
E che ha ci ha condotto a una
Sintesi globale della situazione in materia di energie rinnovabili tanto dal punto di vista tecnico quanto dal punto di vista economica
Questa pubblicazione sarà disponibile fra circa un mese
La conclusione è che salvo condizioni specifiche e per ora essenzialmente marginali nessuna delle nuove tecnologie ha finora potuto raggiungere condizioni di economicità tali da rappresentare un'opzione credibile nei confronti delle fonti fossili o nucleari
Ciò non è sorprendente se si pensa che solo da una dozzina d'anni lo sforzo di ricerca e sviluppo è stato focalizzato su queste tecnologie
E che ogni nuova fonte primaria di energia è sempre stata caratterizzata da tempi di sviluppo lenti dell'ordine facilmente dei trent'anni
Non è quindi ragionevole attendersi a un contributo sostanziale di queste tecnologie per al Coni para ancora alcuni decenni per ora si tratta di problemi di politica di ricerca non si tratta di problemi di politica energetica ripeterei la stessa considerazione per quanto riguarda la fusione nucleare la fusione nucleare e un importantissimo problema di politica della ricerca non è oggi un problema attuale di politica energetica nessuna previsione ragionevole può essere fatta sui tempi né sui modi di successo di questa tecnologia
Noi stiamo attualmente svolgendo un ruolo che riteniamo molto importante siamo il terreno di incontro delle collaborazioni tra gli Stati Uniti la comunità europea e il Giappone in materia di fusione nucleare
Debbo dire questa è veramente un'opinione che rappresenta la valutazione obiettiva
Attenta del dell'insieme dei dei ricercatori in materia di fusione nucleare quando si parla di ricercatore vorrei aggiungere un un una piccola elemento di attenzione
La la chiaroveggenza degli scienziati
Che vedono con chiarezza che cosa succederà perché sono competenti e sono abili nella nella visualizzazione della possibilità di successo di una tecnologia li conduce spesso a raccontarci are i tempi nella loro mente per quanto riguarda le realizzazioni industriali ed economiche
Una è molto naturale ed è molto comprensibile e di conseguenza occorre sempre tenere a a presente questo aspetto diciamo che io chiamo di teleobiettivo
Dal punto dal dal dal nella nel comportamento
Dei delle persone che sono altamente competente in materia scientifica io vorrei fermarmi qui signor Presidente perché so che la sua giornata è lunga
Grazie
Ringrazio
Cordialmente Caprioglio e do la parola al senatore Rutelli che è responsabile nazionale dell'ufficio dalla politica economica della Democrazia Cristiana
Cari amici
Abbiamo detto ribadiamo Quiché
Alla conferenza di Venezia
Canteremo con il massimo di opportuna possibile
Alle
Ragioni che ci verranno esposte da ogni parte
Con
Un atteggiamento di
Sostanziare un militari cercheremo di avere al massimo un atteggiamento sostanzialmente tale adesso
Chiunque intenda arricchire il patrimonio delle conoscenze
Circa l'Energia
Il suo ruolo per lo sviluppo economico il suo ruolo per l'innalzamento del tenore di vita
Delle nostre famiglie
Desideriamo però andare a quella conferenza anche non sottraendo oggi
Al non grato compito di
Direi con chiarezza
Ripeto accompagnata di umanità e prontezza recepire dagli altri quanto possano essere aggiunto integrato e migliorato ma dire con chiarezza anche quali
Allo Stato al momento sono le nostre convinzioni
Il consenso che la larga parte larga parte di cittadini italiani c'era
Dato nel corso di tanti anni ci obbliga a fare ciò
Ed è per questo che i
L'amico Orsini portiamo
Senso di considerazione e stima e gratitudine perché a aiutato questo processo attraverso il quale la Democrazia cristiana si presenza senza alcuna iattanza ma anche in spirito di chiarezza al Paese
Per dire la propria ipotesi rispetto alle mete più lontane di medio lungo periodo ma anche rispetto agli impegni e alle responsabilità del più breve periodo
Anche in questo momento in cui non è facile parlare non solo non è facile decidere in cui è certamente più gratificante il parlare seguendo
Le naturali emozioni quelle che debbono avvenire da parte di ciascuno di noi il massimo di considerazione il massimo di attenzione perché l'emozione degli uomini
Non possono in nessun motivo e per nessun motivo anche il più alto esso fosse essere disattese ma non sono però solo l'emozione alle quali possiamo fare riferimento dobbiamo con insistenza e con
Caparbietà a ricercare il filo di un ragionamento da riproporranno stessi agli alti da confrontare con noi stessi e con gli altri da dire ad alta voce chiedendo più informazione chiedendo che ci si renda tutti indistintamente più consapevoli per essere tutti indistintamente insieme più responsabili
Allora sulla centralità dell'energia agli effetti dello sviluppo inutile ripetere sulla grado di decisività
Del costo della energie agli effetti dello sviluppo economico inutile soffermarsi perché sono dati acquisiti e le relazioni
Che sono state qui svolte nella loro sinteticità hanno dato però una rappresentazione no Contestabile al riguardo
Carbone e nucleare appaiono Allo stato come fonti delle quali non si può fare a meno certo le rinnovabili e ringrazio il professore
Caprioglio costituiscono un
Un impegno di ricerca di grande momento di grande significato di grande valore
Ma agli effetti della ricerca costituiscono il tre per mille in fondo alla produzione da queste fonti costituisce il tre per mille
Del dobbiamo impegnarci su questo certa Occhiuzzi sollecita essa spinge ad impegnarsi su questo fa atto
Degno della massima considerazione chiediamo di essere sospinti su questo
Chirizzi sospinge anzi vorrei essere domicili Kiss ti sospinge Valchiria in particolarmente che ci son spinga oggi
Verso l'impegno la ricerca e la fusione nucleare accertamento dei titoli di merito nei confronti dell'umanità per quanto ci riguarda direttamente della comunità nazionale del nostro Paese non abbiamo mancato rispondendo a un preciso dovere
Ecco nella
Sostenne il sostanziale fallimento dalla politica energetica di cui parla il professor Prodi cui non possiamo non prendere quella parte responsabilità che CE
è stata proprio nel corso di questi anni dico però dico pur consapevoli di questo valga un mancato nel documento preparatorio dei manovra di bilancio mille novecentottantasette all'inizio di questo settembre enti
Convenire immediatamente sulla necessità che maggior impegno finanziario fosse assicurato agli affetti di un ampliamento e approfondimento della ricerca nella fusione del club ma pure saperlo e riprendo
Vorrei essere testuale la frase del professor prima il pur essa fa parte della politica della ricerca non della politica energetica di questi anni ottanta
Il grado di vulnerabilità del nostro sistema economico dipendenza dall'estero del nostro sistema economico
Non metto allevabili non era tollerabile alcuni anni addietro non è tollerabile oggi non possiamo rispondere con animo
Severino alla richiesta di lavoro dei giovani
All'introduzione di tecnologie nuovo quantomeno al mantenimento dei livelli integro aggeggiava aggiunti che i giovani ci richiedono necessario ulteriore progressiva ammodernamento del Paese
Se non
Diciamo sì
Al carbone al nucleare e il carbone comporta per l'ambiente i rischi che comporta
Per l'umanità
I rischi che comporta il nucleare idem
Diversi rischi ma rischi
Certamente non sottovalutabile e allora io e poco entrando media stress
Evocò Chernobyl pesi signore prima di Chernobyl tutte più o meno con convinzione radicata meditata ma tutte indistintamente le forze politiche sociali del nostro Paese
Nel momento in cui si sono trovate a ridiscutere per l'ennesima volta il piano energetico nazionale hanno ribadito la necessità di
Rendere meno vulnerabile questo nostro sistema economico di dare adesso più chance nei confronti del proprio sviluppo di dare all'impresa
Alle imprese termo elettromeccanica le possibilità di affermarsi per i lavori che compivano all'interno del nostro paese ma di affermarsi altresì di progredire
Per il lavoro che possono fare all'estero per l'Expo opere possano realizzare a vantaggio del nostro sistema economico del lavoro che si compie nell'ambito
Del nostro paese
Più tecnologia più base produttiva più occupazione
Più capacità di rimanere a livello dei Paesi nostri concorrenti nel momento in cui andiamo d'altro canto qualche volta anche con un briciolo di superbia non del tutto intelligentissima andiamo a celebrare l'acquisizione della quinta posizione
Nella gerarchia dei Paesi industrializzati del nostro
Pianeta
Bene se vogliamo con ragionevolezza renderci conto renderci consapevoli di essere pervenuti a tale così ambizioso traguardo non v'è alcun dubbio che correlativamente dobbiamo pur mantenere
Terremo il nostro grado di responsabilità verso la nostra comunità nazionale verso la comunità più ampia dei Paesi industrializzati inverso come sottolineava il professor Clò anche le comunità dei Paesi poveri dei Paesi in via di sviluppo che indubbiamente avrebbero
A patire conseguenze negative rilevanti nel caso in cui i paesi industrializzati si sottraesse Rollero la responsabilità e intendo riferirmi in particolare perché del carbone
Altri in particolare si potrà parlare in modo specifico tra parlare al problema del nucleare
Dopo c'è allarme è cambiato qualcosa io personalmente almeno voglio qui dire con grande sincerità e chiarezza avevo la convinzione che errore di questo tipo non potessero essere commessi
E dico agli scienziati agli uomini che sono chiamati ad illuminare chi ha responsabilità politica che in questi convinzione temeva larghissimamente forse da qualche ministro vigente
Cura nella preparazione ma ritengo di poter dire con grande sincerità largamente traeva delle affermazioni che da loro provenivano dalle assicurazioni che da loro mi erano state fornite ecco allora è cambiato certamente e guai a noi se non prendessimo atto che un fatto nuovo è intervenuto con Gianni che gli errori umani si sono verificati con un grado
Di acutezza veramente inimmaginabile
E che quindi se si sono verificati possono ulteriormente verificarsi e che questo è un davanti esistenziale nei confronti del quale occorre da parte nostra apportare assicurazione
Dare assicurazione fare programmi
Non oggetti specifici perché cresca effettivamente che sa se da un lato sul piano economico
Non può assolutamente essere trascurato lo diciamo senza infingimenti fuori di qualsiasi frase più o meno diplomatica non può assolutamente essere mancato l'obiettivo
Della certezza nella dinamica dei costi
Certo sperando anche che oltre all'obiettivo della certezza della dinamica dei costi energetici possa raggiungere anche una sufficiente probabilità che i costi siano competitivi ma anche però non sottraendo c'è un ragionamento che un paese diverso dall'altro che non si può nello stesso momento
Celebrare la nostra costiera ligure di Ponente o di levante
E poi pretendere di avere identiche condizioni in ordine ai costi di produzione dell'energia e l'esempio del Giappone portato ci dal polso il professor Caprioglio credo che sia riguardo perfettamente illuminante
Ma la certezza nella dinamica dei costi dobbiamo assolutamente acquisirla se non vogliamo che il nostro sistema economico si assoggettò la vulnerabilità a cui indubbiamente soggetto dipendere per oltre l'ottanta per cento dall'estero ed a prezzi variabili e cosa non sostenibile
E non può essere sostenuta anche dopo Chernobyl dobbiamo ragionare in modo diverso ma continuare a ragionare
Innanzitutto
Se rispondiamo nettamente prontamente immediatamente che se è cambiato qualche cosa dopo cena
Penso che dobbiamo anche cercare di dare una risposta
Abbastanza chiara testimoniata suffragata dalle più alte competenze internazionali alla domanda e possibile garantire che esperimenti così folli non siano compiuti nelle centrali
Che operano nel mondo e quindi anche in quelle che operano nel nostro Paese
E una seconda domanda
Se tale scellerati chiedo scusa ma credo che poi
Nell'ambito delle nostre aziende o delle nostre famiglie queste l'aggettivo che usiamo degli scellerati esperimenti la
Compiuti fossero stati malauguratamente per un raptus che avesse colto anche licenziati nell'ambito dell'Europa del nostro Paese
Se fossero stati compiuti per esempio a Montalto quali sarebbero stati gli effetti sarebbero stati effetti uguali offerti diversi
Su quali ecco torniamo ad alta voce su questi problemi
Diciamoci le relative informazioni vediamo a noi stessi a cui spetta volenti o nolenti decidere ma dobbiamo siamo chiamati a darle con chiarezza all'intera popolazione perché questo dramma esistenziale possa essere vissuto con sufficiente serenità
Io non dò io queste risposte ovviamente sono risposte che debbono dare gli scienziati
Mi pare d'aver capito che queste risposte potrebbero aiutare con chiarezza queste risposte
Potrebbe sollevare almeno una qualche parte delle preoccupazioni che tutti indistintamente abbiamo non possiamo non avere se vogliamo rimanere a pieno titolo rappresentanti della comunità nazionale
E allora rimanere nel nucleare consapevoli che ci sono dei tempi nei quali si è chiamati ad alcune opere dei tempi a cui se chiamati ad altre opere
C'è una fase immediatamente conseguente
Questo anno ottantasette nel quale dobbiamo completare non possiamo non completare per mantenere all'interno del nostro Paese questa grande lei fa del progresso economico e del maggiore occupazione della maggiore base produttiva del recepimento delle topologie progressivamente in stante sì
E c'è la necessità di rimanere nel nucleare con una
Volontari intestini fisso più incentivi ricercare di programmare di dare attuazione
Anche nella centrale di Montalto anche nella centrale di Perrino a quelle modifiche
Che possono portarci a sistemi di maggiore sicurezza intrinseca
E deve dirsi
A nostro giudizio è sempre con l'umiltà di attendere da altri integrazioni eventualmente modificazioni e arricchimenti di questa nostra per il momento iniziale posizione
Devi dirsi che il tempo immediatamente successivo può essere deve essere utilizzato per la scelta del localizzazione
Delle centrali che potranno poi essere ordina che quando una fase sia trascorsa
Quella dell'approfondimento punto ulteriore di sistemi di sicurezza e quella di acquisizione di più elevati livelli di tecnologia che possano
Dare conferire al nucleare maggiore sicurezza una fase nella quale anche il riordino in ordine alla consapevolezza dei costi ai quali si va a produrre e a quali livelli di costi effettivamente nella nuova realtà si va a produrre
Ma con
Il senso di responsabilità di mantenere il nostro Paese situazione di massima possibile sicurezza è consentita a questa a nostro umanità della quale vogliamo fare parte ma anche
Nella sicurezza di aver fatto tutto quanto possiamo per aver contribuito
Solidalmente con tutti alla pace dobbiamo evidentemente
Avere chiaro che le procedure per la localizzazioni debbono essere modificate sono ormai diventati un intrigo tale dal quale pressoché impossibile uscire debbono essere modificate la legge relativa non può non essere allora modificato goduto rivolgimento in questo comporta
Così come riteniamo che debba essere rivisto in un confronto molto aperto
Tra forze politiche e forze sociali
Il sistema dei contributi nelle zone nelle quali vengono localizzate interamente
Da scaldarsi lo vogliamo dire agli amici di altre forze politiche le altre parti sociali
Un contributo che venga dato automaticamente a ciascun componente quella comunità anziché questi passaggi defatiganti ai piani delle varie istituzioni regionali provinciali comunali
C'è cioè allora per dirla in breve con la massima apertura in ordine alle possibili soluzioni ottimali che possono essere ricercate però la volontà di modificare anche
Questa
Legge proprio nel momento in cui andiamo a appunto a ricercare le ulteriori localizzazioni che potranno poi farà prendere la decisione di costruzione nel momento in cui i più alti livelli tecnologici soprattutto più alti livelli di sicurezza
Possano essere garantiti da una ricerca che incessantemente deve così come procedere gli altri Paesi procederà anche nel nostro ma per mantenersi a livello anche sul piano della ricerca oltre sul piano di una produzione
Fermo elettromeccanica che ci mantenga capaci di lavorare per l'interno e di esportare ecco anche nella ricerca dobbiamo rimanere in grado di produrci anche
Di pro dare il nostro apporto anche per quanto riguarda l'ottenimento dei livelli di maggiore sicurezza anche per quanto riguarda entrata nella ricerca della fusione di permanere collegati ecco artefici
Di questo grande obiettivo anche se riteniamo che i confini dello stesso dallo Stato ecco non possano esattamente essere definiti essere definiti e concludo
Tengo allora che
Si debba nel momento in cui si vuole essere compartecipi dei frutti del progresso
Si debba anche responsabilmente assumersi gli oneri delle azioni e dei rischi
Perché il raggiungimento del progresso comporta
E questo vale nei confronti dei Paesi industrializzati come nei Paesi per le ragioni risposte da quello dei Paesi poveri e in via di sviluppo siamo all'interno di questa comunità planetaria
E all'interno di questa comunità dobbiamo nel momento in cui vogliamo essere compartecipi dei frutti del progresso anche assumerci gli oneri relativi
Con relative all'ottenimento di questi i più alti livelli di vita e di civiltà non può essere la nostra forza politica indotta tentazioni parassitarie
Sì un messaggio legittimamente
Possiamo portare nel nostro Paese
Consapevoli dei meriti i limiti anche degli errori o comunque delle insufficienze possano aver caratterizzato la nostra opera su un versante vogliamo portare questo messaggio di Pace di pace interna di pace tra i popoli e il progresso non possiamo dimenticare la via per la pace non abbiamo esitato ad assumere responsabilità
In altri campi
Come forza politica altre magari con riserva e con tormenti che noi profondamente rispettiamo hanno seguito senza essere con noi trainanti su altri aspetti anche nel recente settantanove abbiamo assunto questa posizione di traino intendiamo non sottrarci ad assumere questa posizione
Anche sotto questo profilo per questo tema sempre pronti a
Quando recepire dagli altri quanto ci possa essere ha fornito per arricchire la comune consapevolezza il comune senso di responsabilità verso il presente il futuro del nostro Paese
Grazie a Ruby contribuisce ora al nostro dibattito porta il suo contributo al nostro dibattito
L'onorevole Giorgio Santuccio sottosegretario al ministero dell'industria che io saluto con particolare calore percorso bene quale sia la Di Carlo la delicatezza e la del difficoltà dei compiti cui è preposto alla parola Santucci
Anch'io saluto con particolare calore
Onorevole Orsini mio predecessore in quello in questo ufficio
E quindi anch'io capisco bene queste le fatiche che ha dovuto fare nel periodo in cui egli esperto sottosegretario all'industria e quindi aveva un feeling che ci tiene uniti nella buona e nella cattiva sorte
Il così il discorso che
Mi è stato affidato che io ha colto ben volentieri è quello dei svolge alcune considerazioni nell'ambito della valutazione degli obiettivi del piano energetico nazionale
Relativamente alle fonti il contenimento dei consumi energetici dell'uso reazionari Venezia nonché delle fonti rinnovabili e quindi un riferimento Sprite specifico alla legge trecentootto del mille centottantadue che è stato l'elemento lo strumento operativo per attuare questa politica che
Riteniamo essenziale nell'ambito della politica generale dell'Energia
Le istruttorie che nell'ambito dell'attuazione di questa legge
Ci sono state svolte ne so benissimo che questa leggera è stata attuata da parte dal governo parte dalle regioni hanno dimostrato con le cose secondo me molto interessanti
Che l'intervento la richiesta di intervento per quanto riguarda il Parma energetico
è stato influenzato in termini di qualità economica oltre che dalle dalla fonte energetica
Preso in considerazione anche dal settore industriale su cui si interviene e come considerazioni di carattere generale posso dire che l'intervento di risparmio energetico
è preso installazione soprattutto dei settori energia intensi e nel caso di industrie tipo manifatturiero quello con alto contenuto energetico nel prodotto finito
Anche se in questo caso l'intervento del risparmio l'intervento essenzialmente di rinnovamento del ciclo con l'introduzione di nuove macchine atte a recuperare il calore in precedenza disperso
Interamente così producono anche un progressivo miglioramento della qualità dei progetti proposti
I fatti le iniziative che porta una data il mille novecentottantadue
Si proponeva un esplicitamente di utilizzare al meglio le fonti rinnovabili a disposizione mentre le iniziative successive all'ottantadue deve dall'ottantaquattro ad oggi prevedono un diverso modo di produzione con l'eliminazione di alcune fasi di processo perciò queste azioni sono riconducibili alla reale politica di conservazione di Energia
Più che del risparmio energetico in senso stretto
Il risultato a nostro parete di queste iniziative e il completo utilizzo dell'energia contenuta nel combustibile primario
Un minore costo di lavorazione nonché un effetto positivo sull'ambiente per la minore quantità di energia consumata
Ci siamo posti anche la domanda qual è la possibilità di risparmio energetico nel settore industriale prese in considerazione
E quanto costa in detto settore conseguire un dato risparmio
Emerge chiaramente la spedizione della legge per centootto
Che la redditività dell'intervento varia da settore assertore per cui è è quanto mai opportuno distinguere le iniziative incentivate dalla legge in oggetto
A seconda delle fonti rinnovabili che di volta in volta si prendono
In considerazione
Attuazione comunque
Di questo dettato legislativo votato dal Parlamento quattro anni fa
Ha comportato per l'amministrazione centrale la valutazione di circa mille richieste di contributo a fronte di oltre mille cinquecento domande presentate
A fronte poi di cinquecento cinquantaquattro miliardi di contributo assegnati all'amministrazione centrale che desidero sottolineare che questa domanda incentivato l'ha provocato un investimento diretto di circa due mila miliardi
Con un risparmio energetico che valutiamo in due virgola cinque megaTEP hanno una potenza elettrica installata di circa mille MWh una producibile producibilità elettrica di sei mila gigawatt hanno ed una produzione termica di quattordici mila
Dica calorie hanno
Gli incentivi per ciò di questa legge a una valutazione abbastanza realistica
Comportano un mancato esborso di valuta da parte dello Stato valutato ad oltre trecento miliardi all'anno
Ed è Tom mancato esborso si ripete prodiano del tempo di vita degli impianti incentivati che possiamo pensare aggirarsi sui quindici anni
Le imprese che hanno goduto dei benefici di questa legge ottengono
Un beneficio economico globale valutato ad oltre quattrocentocinquanta miliardi all'anno per ogni tipo per ogni del del tipo di vita dell'impianto per il mancato acquisto del mix dei combustibili altrimenti utilizzato
L'effetto indiretto poi si è al tribunale affetto indiretto cui si è attribuito un valore economico del Ministry combustibile risparmiatori comparato e questo risulta essere rapportato alla vita media degli impianti sette otto mila miliardi senza tener conto e riduzione degli oneri per la mancata movimentazione trasformazione dei combustibili tradizionali non utilizzate
La quantità di mia zia risparmiata in seguito alla stazione dell'Inter attuazione degli interventi proposti risulta per alcuni settori modesta se confrontata con un numero di richieste e con le somme messe a disposizione
Infatti si ci riferiamo in particolare se ci riferiamo in particolare questo il ferimento di Nestore dell'edilizia che quello che ha avuto un notevolissimo numero di richieste infatti rivestimenti proposte investor dell'edilizia ha tenuto a volte conto di investimenti collaterale
Che seppur dovuti non consentivano di per se stessi un risparmio un risparmio in energetico considerevole
Data la conseguenza che una dell'iscrizione si è è sulla direttrice molte volte si è seguito un solo tipo di intervento di risparmio piuttosto che attuato un piano programmato di Inter degli interventi finalizzati
Store dell'edilizia in cui dare cultura in alcuni settori
E dell'industria han dovuto attuare un notevole sforzo organizzativo non sono mancati
Ovviamente conseguentemente episodi di disfunzione gestionale alla e la Cuna libero di valutazione delle domande presentate è stata però di mettere a regime e dare ancora delle responsabilità per portare avanti questo tipo di politica nel settore nel settore dell'Energia
I fondi i fondi destinati dalle regioni ad incentivare iniziative nel settore industriale hanno riguardato soprattutto domande presentate dalla piccola MD industria
Anche qui un rilevante numero di richieste riguardano interventi parcellizzati e di risparmio energetico
E solo qualche numero e domanda prevedevano prendevano in considerazione l'intero complesso industriale
Però possiamo dire che le iniziative incentivate sono servite soprattutto a d'assicurare la sostituzione di impianti obsoleti e quindi hanno apportato un miglioramento nel rendimento di processo
Anche se non ne hanno modificato in qualche misura la struttura se comunichiamo però gli effetti dell'azione dell'amministrazione centrale con cura dell'amministrazione regionale dei Pitura richiamare la loro attenzione
Potremmo concludere che dei mille cinquecento di ottantotto miliardi
Investiti si possono si possono considerare degli effetti che io qui riassumo
Cioè il conseguimento di un risparmio di energie che valutabile a circa cinque megaTEP all'anno
Hanno permesso di installare una potenza elettrica di circa ricerca mille megawatt elettrici
I fondi non sono stati sufficienti a fronte della domanda il mercato da domanda per quanto riguarda il comparto industriale proviene da alcuni precisi e ben individuati settori
La domanda dell'edilizia come ho già detto prima risultati eccessivamente parcellizzata appunto uno scarso significato energetico
La possibilità di mantenere un incentivo è stato essenziali al fine di diffondere le realizzazioni di risparmio energetico all'interno di diversi comparti industriali
La presenza della legge ha avuto un forte effetto promozionale tanto che si può affermare in assenza di un incentivo non si sarebbero realizzate gli impianti in meno mini idro elettrici
E qui dobbiamo sottolineare l'importanza che attribuiamo a questo settore energetico appunto quello idroelettrico
E la maggior parte delle restanti iniziative industriali civile
L'effetto del risparmio energetico degli incentivi di competenza le misure centrale è stato maggiore rispetto agli incentivi di competenza dell'amministrazione
Regionali ed è importante alla luce di questa verifica degli la il la comportarci il fatto
Che la definizione di fonte rinnovabile dell'articolo primo da legge trecentootto è stato quanto mai proficuo ed opportuno tuttavia ogni fonte rinnovabile in seguito a questa esperienza
A una sua problematica di sviluppo una sua problematica di diffusione e una sua problematica di promozione
Alcuni dati per concludere
Onorevole presidente io penso di poter rifornire acquista Assemblea nel mille novecentottantacinque la produzione di energia elettrica delle imprese industriali ha inciso per il tredici per cento sul totale della produzione elettrica nazionale e del venticinque per cento su consumo di energia elettrica nell'industria
La produzione combinata calore Energia Elettrica è di undici milioni di di megawatt ora e gli impianti ha dovuto al maggior sviluppo tra gli anni Cinquanta nove settanta
Dal settanta la cogenerazione industriale ha avuto un forte declino causato anche dalle azioni di conservazione di Energia che ha portato ad una riduzione dei fabbisogni di calore
All'interno dell'impresa ai minimi da attività di settori industria di base tradizionale autoproduttori
Da sistema tariffario elettrico nazionale che non ha sempre favorito questa tipologia di impianto dall'elevato incremento dei costi di realizzazione nonché di esercizio degli impianti degli impianti medesimi
Ci può perciò ritenere che la cogenerazione conservi un proprio spazio e possa contribuire nei prossimi anni alla politica di conservazione con molto lo zero cinque megaTEP fanno tuttavia per coprire detto spazio necessario fare coincidere gli interessi degli imprenditori con l'interesse nazionale per cui gli impianti debbono godere di un incentivo a livello di installazione
Per ammortizzare gli investimenti e a livello di esercizio per ammortizzare la gestione non credo pure l'effetto negativo dovuto alle tariffe multi oraria infatti la tariffa elettrica più idonea la cogenerazione è quella che rispetta fedelmente i costi di produzione
Per concludere
Avendo una serie di altri dati ma ritengo come a Giorgia fatto qui colei che ha parlato prima di me
Eventualmente fornirli i una sede più tecnica e più questa enciclica io credo che questo settore questo risparmio energetico che ha preso di l'avvio in Italia da pochi anni
Sia ricco di reali sia ricco di Really prospettive
E seppure in una fase ancora incerta con il rifinanziamento di cui sta parlando in questo momento la Commissione industria della Camera
Da legge per centootto posso a fornire ulteriori interessanti nel prospettive di sviluppo coprendo una parte interessante nel settore energetico
L'obiettivo nostro perciò è quello di proseguire e rafforzare gli sforzi sul risparmio
Di coniugare il al meglio Energia e Ambiente
E di sviluppare prioritariamente la criminologia cerniere che danno un contributo un contributo positivo alle NRG Conservation e e sia anche alla difesa dell'ambiente sapendo che esistono tecnologie che consentono di consumare di meno senza penalizzare il modo di vivere
E anzi di migliorare il di migliorarlo
Individuarla io credo promuoverle e svilupparle e certamente un obiettivo importante e positivo in questa fase delicata e di grande confronto della vita nazionale sul problema per inerzia grazie
Grazie signor tutti prima di dare la parola al
All'intervento dà luogo all'intervento molto atteso del senatore Andreatta onorevole Andreatta prima senatore adesso onorevoli futuro chissà ebbene della il vorrei vorrei
Direi che le vorrei ringraziare molti degli autorevolissimi presenti
Essendo ben consapevole che queste citazioni sono sempre pericolose perché si omettono si omette di citare
Ma permettetemi di dire quanto noi siamo lieti di guida la presenza quasi plebiscitaria degli amici e colleghi parlamentari liguri guidati come sempre dal senatore Taviani
Come siamo lieti dalla presenza degli amici e colleghi sottosegretari Cattanei e farabutti della della presenza
Del senatore Ruffino
Del senatore Murmura del senatore Costa e devo dire in modo particolarissimo trattandosi di amici coi quali
Esistono frequenti occasioni di confronto qualche volta concorde qualche volta meno della presenza dei parlamentari onorevole Castagnola e onorevole immagino
Vorrei anche ricordare la presenza del presidente del consiglio regionale
Luciano perda
Del presidente dell'ENEL non so se io posso dire
Non so se si possa dire
Così e ancora
E della parlamentare europea del nostro collegio elettorale l'onorevole Cassano Magnago
Dell'onorevole Pisoni io l'ho detto che sicuramente mi sono ed è il senatore Urbani io a Bissone avventurato in un percorso impervio perché avrò sicuramente qualche errore e del senatore Meoli ma concludo in un modo che sicuramente richiamerà chi
Al presidio demaniale che non c'ho salutato ma noi salutiamo lui rovesciamo così
La però conclude in un modo che sicuramente richiamerà il consenso all'amicizia e credo l'applauso di tutti i genovesi presenti
Ringraziando un uomo che vicino al cuore di tutti noi perché rappresenta una pagina molto importante della storia di Genova che voluto essere qui tra noi l'onorevole avvocato Vittorio per tutti
Sì ah no no citato tutti mani no no citato tutti i parlamentari relatori perché sono sono molti e sono qua
Però c'è il presidente della commissione industria della Camera Viscardi
Ed è senatore becchime Rebecchini parla quindi siccità da solo oggi pomeriggio anzi dirige un pane se la dovevo fare l'ho già citato Viscardi invece e non è stato citato e credo che i genovesi di debbano un po'un po'di di gratitudine
Perché ha perché ha concorso in modo rilevante alla approvazione di quel famoso articolo otto della legge centonovantatré di cui i genovesi e i liguri e i savonesi soprattutto credo abbiano un buon ricordo
Il Senatur ormai ho citato me ne mancano sicuramente molti al senatore Oriana e infine il credevo di avere salva la cavata con la citazione conclusiva il Pertusio ma non è così e infine vorrei dirvi che il presidente dalla Conferenza dei rettori delle università italiane
A pregato il nostro rettore che è qui presente che ringrazio rettore Beltrametti
Di rappresentare
Qui la Conferenza dei rettori delle università italiane e di portare il loro saluto ai nostri lavori chiedendo materiale informativo Poggi sono numerosissime autorità locali provveditore questore commissari di governo e tanti altri io ci sono
Abbiamo il presidente della Regione Piemonte insomma io ho forse non dovevo salutare nessuno ma mi dispiaceva non farlo
E i presenti la qualificazione l'intelligente anche l'amicizia dei presenti scuserà tutte le innumerevoli omissioni che io sicuramente ho fatto adesso però con grande cortesia
E grande ringraziamento e grande amicizia di tutti quanti e sono molti e qualificatissime che hanno voluto onorare con la loro presenza la nostra iniziativa
Se non sono troppo presuntuoso confermando nella giustezza e sottolineando che un successo
La parola a al senatore all'onorevole Andreatta io ho conosciuto quand'era senatore capite come
C.C. dazi e lungi da da Orsini
Credo che nell'ultimo decennio noi abbiamo constatato come i grandi fenomeni che interessano le economie non possono essere affrontati in sede nazionale ma siano fenomeni globale
Ciò vale per l'inflazione la deflazione per il risparmio e la prosperità
E per questo che quando affrontiamo il problema energetico ci sembra frivolo come ha fatto chi ha preparato il materiale per la conferenza energetica porsi i problemi
Della equilibrio tra la domanda e l'offerta sulla scala nazionale i problemi saranno decisi dall'equilibrio complessivo come è stato detto precedentemente di domanda e Offerta sulla base mondiale
E pertanto il lavoro che talune associazioni Verdi stanno svolgendo di ricercare gli equilibri a livello nazionale ci sembra un lavoro in qualche maniera frivolo e lontano dal cuore degli argomenti
Si è detto che nei prossimi dieci anni la domanda si aggirerà sui sul MiG sui mille cinquecento mille ottocento milioni di tonnellate equivalenti
Il punto critico la cerniera il punto strategico della situazione energetica mondiale la domanda che si rovescia ora sui Paesi dell'OPEC
E allora tenuto conto che circa un terzo della complessiva domanda sarà soddisfatto dal petrolio
E anche a questo sì aggiunge per le centrali nucleari in corso sui mille cinquecento mille ottocento milioni il tetto una produzione aggiuntiva pari a due o trecento milioni ditte vediamo questa situazione
Il diciassette milioni di barili giorno che oggi sono domandate ai Paesi OPEC cresceranno
Nell'ordine di otto dieci milioni di barili per effetto dell'incremento della domanda se si mantiene la distribuzione tra le fonti che oggi e prevedibile
Vi è una caduta come è stato autorevolmente detto di due tre quattro milioni di barili giorno nella produzione dei paesi fuori OPEC della Oxford e quindi ci avviciniamo a qualche cosa nell'ordine dei ventisette ventinove milioni di barili cioè prossimi alla situazione di tensione tra la capacità produttiva della Opel e la domanda
Ma se
Le posizioni emersi a Norimberga
E anche se i socialdemocratici i tedeschi devono pure essere tedeschi ammettere il principio kantiano che quello che si sceglie per sé deve essere in qualche misura sotto una legge universale accettato da tutti se noi sottraessimo la produzione dei bloccarsi mo'le centrali di nuovo in fase di costruzione
Noi avremmo che si rovesciano ebbe sui Paesi OPEC una domanda aggiuntiva di cinque sei milioni di barili giorno andando al di là dell'attuale capacità produttiva e spingendo il prezzo del petrolio
Allora all'inizio del ventunesimo secolo
In un ordine dai sessanta ai cento dollari per barile con le conseguenze devastanti su quei Paesi che mancano di tradizione tecnologica e di capacità di accumulazione di capitale per poter differenziare le fonti dico energie
Questo è il quattro non è possibile non perché lo dica la Democrazia Cristiana per l'Italia ma non è possibile per l'economia mondiale rivedere una uscita dal nucleare
Ma se il problema
E di responsabilità internazionali e il nostro presidente del Consiglio
Che ha fatto una politica della sedia
Per l'Italia al vertice di Tokyo non può non accettare che esiste questa responsabilità sulle centoventi centrali funzionanti in Europa ne funzionano quattro italiane sugli ottanta mila Mw installati in Europa sono mille cinquecento appunto quelli installati in Italia contro una significato dell'economia industriale italiana che del dodici tredici per cento della prodotto europeo
Esistente una fardello che non possiamo abbandonare
Ne i discorsi che spesso si sentono della maggiore complessità demografica
Fisica del nostro Paese hanno alcun senso
Il Belgio con una forte concentrazione demografica il sessanta per cento dalla propria produzione che viene fornito dal nucleare il Giappone con problemi sismici e di concentrazione demografica molto più serio dei nostri affronta in maniera seria determinata il problema della differenziazione energetica
Ma sul piano mondiale esiste un altro problema ed è quello relativo agli effetti ecologici alla sicurezza alla prospettiva del destino della umanità non mi riferisco ai problemi regionali come quelli delle piogge ac mi riferisco al problema più sottile che emerge dagli studi di climatologia e di meteore logica quella della possibilità che il consumo di fonti fossili determini una modifica
Sostanziale del contenuto di anidride carbonica dalla nostra atmosfera non voglio fare Harbour un discorso di terrorismo ecologico
I problemi sono complessi la importanza delle biomasse delle foreste nelle zone equatoriali
Gli scambi di anidride carbonica nel mare profondo e nel mare superficiale condizionati dai livelli di temperatura
Non lasciano costruire dei modelli matematici facili per simulare il fenomeno ma tuttavia abbiamo ormai la certezza che emerge da tutti gli studi che dall'Ottocento alla metà del prossimo secolo l'anidride Cardif contenuto di anidride carbonica raddoppierà
Siamo incerti proprio per la incertezza perché la meteorologia è una scienza e la climatologia sono scienza e giovani siamo incerti del significato sulla temperature eppure ci sono autorevoli ricerche
Che sono state accettate nei rapporti delle Nazioni Unite che puntano a una probabilità di un aumento di parecchi gradi della temperatura con gli affetti di poter a vere un innalzamento dai due ai sei metri del livello del mare
Con la distruzione della capacità di produzione della green belt americana o delle zone di produzione dei cereali della nostro continente con grandi spostamenti delle opportunità sulla terra e con problemi estremamente seri per l'umanità
Io credo che a Venezia Venezia quella importante quella dei sette grandi paesi industriali l'Italia debba chiedere un monitoraggio internazionale sui Problemi della CO due
E sulle conseguenze perché le conseguenze sono che in questo caso se davvero i fenomeni hanno l'andamento che sembra presente nella maggioranza degli studi noi non abbiamo altra alternativa che il tutto è elettrico e il tutto nucleare
Teniamo conto amici che il gas il cast dei nostri amici dolci verdi socialisti Gianni De Michelis eccetera ha un contenuto di anidride rilascia un contenuto di anidride carbonica
Che hai fatto uno quello del carbone è di zero sei nel caso del gas e di zero otto
Nel caso dell'olio combustibile esiste quindi un problema
Macro ecologico di ecologia a livello planetario
E questa cattolicità dei grandi problemi dell'umanità che comporta in qualche misura il senso del superamento delle organizzazioni politiche quali ci sono stati lasciati dalla borghesia ottocentesca
Ci induce a pensare che appunto abbiamo dei problemi che non possiamo affrontare nei termini delle discussioni così come S avvengono nel nostro paese
A luci mette questo malinconico socialdemocratico razionale diceva qualche tempo fa parlando a una riunione gli chiese evangeliche in Germania che non gli era andato
Di risolvere il quesito se il carbone o l'olio o il gas fossero più pericolose all'umanità
Di quanto non fosse il nucleare ma tutto il contesto del suo discorso sembrava spingere nella direzione che ho qui sottolineato dei pericoli per l'ecosistema rappresentata dalla inquinamento dovuto al gli del calore dell'anidride carbonica e allora dobbiamo mantenere aperta come dice la nostra la di deliberazione della nostra direzione l'opzione nucleare
Dobbiamo completare le centrali che stiamo costruendo perfino la nostra assicurazione perché la nostra assicurazione perché non vi è nulla di intrinsecamente sicuro nella tecnologia
Una fuga in avanti la ricerca dell'intrinsecamente sicuro
Ciò che è intrinsecamente sicuro è l'accumulazione di esperienza di capacità di controllo da parte della degli operatori di tecnologia e la accumulazione i passaggi che si fanno
Via via che si sfruttano nuove opportunità
Il Progetto Unificato nazionale che prevede una sicurezza che di un fattore estremamente più elevato di quella delle centrali ad Antonio dell'Unione Sovietica deve essere provato a Trino per ragioni di sicurezza
Ma il problema in generale energetico per il nostro Paese e in qualche misura analogo al problema che Gorbaciov si trova ad affrontare nella Unione Sovietica
E finito amici miei anche per l'energia il tempo delle programmazione noi abbiamo seguito vie dissennate abbiamo programmato e contemporaneamente abbiamo distorto la struttura dei prezzi
Abbiamo caricato l'olio con il gasolio di imposte molto più leggere
In un fattore di una sette rispetto alle imposte che si caricano abbiamo caricato scusate il gas
Di imposte molto più leggere di quelle che si caricano sul gasolio abbiamo introdotto un sovrapprezzo termico che così come è stato costruito e la tassa sulle energie rinnovabili per sussidiare quelle tradizionali
Allora non è pensabile con l'artificio
Di dire che gli enti sono enti pubblici e hanno quindi scoprì che sono indirettamente quelli della comunità nazionale fare operare questi enti avendo la batteria degli incentivi completamente fuori squadra
Quindi abbiamo il problema di Gorbaciov riportare un sistema amministrativo al sistema di razionalità di mercato lo diceva troppo
I grandi successi del centrismo nella politica energetica non sono avvenuti con il metodo della programmazione sono avvenuti con capacità imprenditoriali applicate ad una situazione di mercato
Io credo anche che in questa verifica delle armi in questo riesame delle regole dobbiamo ride vere alcune delle norme che in quegli anni cinquanta sono stati utili per il decollo dei grandi enti non vi è oggi in ragione di mantenere il monopolio della ricerca di metano nella Valle Padana
Sappiamo benissimo che le esperienze dei geologi tendono a ripetersi come tutte le esperienze scientifiche e che è importante introdurre esperienze nuove laddove ci sono stati dei campi profondamente arati sulla base di scuole
Di geologia con una particolare tendenza dobbiamo esaminare i problemi dell'allargamento delle possibilità degli autoproduttori dobbiamo imporre che il monopolio di fatto dell'uso delle reti dei metanodotti e delle reti elettriche non sia utilizzato per impedire la i cento fiori che sono poi la ricetta dei successo della economia italiana
Ma a fronte di questa flessibilità di questa articolazione per il mercato abbiamo bisogno di stabilire una forte autorità di sicurezza
A Venezia voi sapete che a Venezia andiamo ogni volta che nel mondo succede un incidente
Ci siamo stati nel mille novecentottanta perché in America c'era stato l'episodio di Free mai ma Islands ci ritorniamo oggi a commemorare l'esperienza di Chernobyl a Venezia
A nome del governo Cossiga io assunsi l'impegno che il Governo avrebbe separato la direzione della sicurezza la vispa dell'Enea
Dalla allora era ancora il Freelander dalle attività di ricerca dello stesso e nel mille novecentottantadue la risoluzione delle due Camere chiedeva che questa operazione un'operazione forse di Mattiace ma in qualche misura anche una operazione di chiarezza istituzionale fosse realizzata questo governo che ha grandi capacità di decisione che ha grande stabilità lei quattro anni perché sono passati non ha realizzato quello che sembrava il la richiesta di tutte le forze politiche di tutti i competenti in questo campo
è necessario quindi una forte autorità dalla sicurezza
Che affronti illa con il problemi dei rischi della società industriale di cui certamente il rischio nucleare su cui si è costruita la cultura della sicurezza non avremmo oggi una cultura della sicurezza in campo chimico io e in campo militare se non ci fosse stato il nucleare
E poi poi sulle regole
Noi dobbiamo dire cari amici che di fronte alla richiesta referendaria
Noi dobbiamo modificare la legge otto la legge tre nove tre per quanto riguarda il processo di scelta dei siti
E la logica di questa modifica
Che abroga che deve abrogare nei prossimi mesi gli articoli della tre nove tre ed è la legge otto deve riportarci nella logica con cui stiamo costruendo i controlli relativi all'impatto ambientale
Una dialettica tra le regioni e il Governo centrale l'ultima parola spetta al Consiglio dei ministri
Non possiamo immaginare che ci sia una diversa logica di controllo dell'impatto ambientale del settore nucleare e negli altri settori dobbiamo costruire lentamente ma rapidamente perché questo referendum e altrettanto distruttivo di quello sulla magistratura dobbiamo abbandonare le la legislazione attuale in muoverci verso una sistema che faccia corpo che sia omogeneo a quello dell'impatto ambientale
Anche in materia di sussidio
Sono stato io a volere la legge sui sussidi lo sa l'amico urbani con cui abbiamo discusso animatamente e con reciproca sincerità molte ore anche la legge sugli incentivi ritengo deve essere modifica e nell'ambito della valutazione dell'impatto ambientale deve essere liquidato alle regioni da parte dell'ENEL quella
Sostanza finanziaria quei volumi di mezzi finanziari che permettano di ripristinare le conseguenze della impatto ambientale eventualmente sfavorevole delle centrali sul territorio
Infine dobbiamo modificare la legge istitutiva Lodetto bene
Prima dell'energia è un problema di alleanze internazionali la Francia sta facendo forse uno sforzo eccessivo di elettrificazione del Paese
Noi stiamo facendo uno sforzo eccessivo di utilizzo del gas nel nostro Paese le cui materia di scambio e la materia di scambi passa anche dalle joint ventures e quindi dobbiamo abolire del tutto non come la legge del settantadue contro cui si appunta la richiesta referendaria il la limitazione che nella mentalità di lombardi che immaginava quella pubblica corporazione che è stata la croce della esperienza laburista inglese e che ha diffuso in tutti i Paesi di lingua inglese questa cattiva costruzione sociale che si chiama public corporations
Dobbiamo quindi abolire quelle norme che limitano la possibilità dell'ENEL di costituire società c'è una grande esperienza nell'ENEL in alcuni settori lei nel ha una capacità di vendita di esperienze tecniche in altri Paesi e non c'è ragione di castrare di impedire questo scambio nel settore dei servizi ma vi è anche il problema dell'eventuale acquisto
Se la meditazione
Dovesse prolungarsi
è chiaro che noi non possiamo venir meno all'impegno di avere il trenta per cento di produzione nucleare nel nostro Paese
E allora sì questa meditazione dovesse andare avanti sei mesi dodici mesi diciotto mesi
Nel frattempo completiamo le centrali esistenti e i centri di ricerca nucleare esistente
E però eh però è probabile che ci convenga acquistare delle centrali o delle quote di centrali
Non necessarie alla produzione francese e quindi c'è un problema di strumenti
Giuridici societari per poter realizzare questo scambio che ci permetta nonostante i tempi eventualmente lunghi delle nostre meditazioni di arrivare al due mila che tra acquisti
Di Energia
Su Prodi su impianti altrui acquisti trasferimenti di energia di impianti italiani e costruzione di impianti nucleari in Italia sì ugualmente completi l'obiettivo che almeno il trenta per cento dell'energia elettrica sia di provenienza nucleari
Su questo su questa attenta
Operazione per evitare il referendum io credo noi dobbiamo misurare il Presidente del Consiglio
Io credo che si pone per Craxi in questa fine della suo lungo governo il problema di dimostrare le doti di State mani città di carattere di uomo di governo
Sì si appiattisce sulla demagogica di Norimberga della onorevole Martelli
Se in qualche misura non desse il suo contributo
Favorendo nell'alleanza dei partiti al governo il superamento del problema dei referendum nucleare
E prospettando a Venezia Venezia che noi vogliamo o non vogliamo che si ritardi le nostre biblioteche i nostri archivi sono carichi delle risposte da dare a Venezia non c'è ragioni di ritardare Venezia e noi lo aspettiamo la il Presidente del Consiglio
Per sentire se egli vuole essere a livello di Gonzales di Mitterrand dei socialisti al governo o se preferisce allinearsi ai socialisti all'opposizione ai socialisti sconfitti
Vorrei anche
Perché gli errori si fanno quando le informazioni non sono noti a tutti tarli a Bettino Craxi di informazione che risulti proviene da una ricerca demoscopica che ho appena fatto concludere da parte della Doxa
Metà de posto iniziali votanti del suo partito e decisamente nucleare così come è nucleare
La maggioranza dei giovani sotto i ventiquattro anni coloro che non hanno avuto l'esperienza del sessantotto e allora io chiedo
Che questo lungo periodo di stabilità
Si concluda
Non la beffa
Di una fuga dalle responsabilità
Ma si concluda livello degli uomini di Stato che gli ha frequentato in questi anni
E dei cui incontri la televisione ci ha trasmesso le immagini con una sottile suggestione che la capacità per gli uomini di Stato si estendesse per gli stranieri all'italiana
Ecco
E qui concludo cari amici
Io credo io credo che questa esperienza importante nella storia costituzionale italiana di una stabilità di governo
Debba vedere il presidente del Consiglio di un partito che subisce tante tentazioni affermare la linea centrale che egli ha sottoscritto a Tokyo per il nostro Paese assieme agli altri sei Capi di Stato delle grandi democrazie industriali
Oppure piace forse a luglio al suo partito che l'Italia sia il primo Paese del terzo mondo il primo paese che deve essere
In qualche misura per i Paesi industriali seri alleviato nelle sue difficoltà perché essi si differenziano e noi
Come i Paesi del terzo mondo siamo lasciati liberi di consumare gas e petrolio questo interrogativo
Lavori
I lavori della mattinata prevedevano la conclusione di questo panel per le ore undici e trenta lo sono ora ma abbiamo ancora due interventi quello della sottosegretario alle partecipazioni statali spiccano e poi le conclusioni di granelli vuol dire che pur porremo un pochino
L'ora del nostro lanciò il quale sarà particolarmente combattuto perché era stato previsto per circa la metà delle persone presenti la parola appiccano
Lo sviluppo tecnologico che ha investito in questi ultimi anni tutti i comparti economici aumentandone le capacità produttive ha ridotto la dipendenza dal bisogno di risorse vaste
Si assiste inoltre ad una continua invenzione di nuove risorse ad esempio agricole di materiali ed energetiche che associata alla dematerializzazione dell'economia
Che
Associata alla dematerializzazione dell'economia causata dall'impiego di tecnologie sobri informatica Biotecnologia servizi
Rendono meno cogente il possesso di quantità rilevanti di materiali e di energie necessarie alla crescita economica
è su questo sfondo evolutivo che va posto il problema della transizione energetica in un Paese come il nostro
A differenza di quanto sembrava venire durante gli anni sessanta oggi il problema della copertura dei fabbisogni energetici non si pone più in modo drammatico
Ed il motivo è semplice esiste da qui alla fine del secolo una sufficiente offerta di petrolio gas naturale e Carbone
Tuttavia ciò non significa che il nodo energetico sia risolto
Al contrario disponibilità materiale delle fonti non significa automaticamente nei prezzi stabili né prezzi bassi
L'evidente danno ambientali e di alcune scelte o se si vuole di alcune nome scelto ecco pone urgenti e gravi questioni che vanno affrontati
Tipico è l'esempio del carbone
Una risorsa oggi molto economica come prezzi ma che risulta estremamente inquinante se non si interviene a monte sul materiale o a valle sugli impianti con costi notevoli
Non a caso nella stessa Inghilterra evidenti ragioni ecologiche hanno spinto le autorità chiudere centrali a carbone come quella di battersi vicino a Londra
Comunque sia in Italia il carbone pure essendo economico risulterebbe utilizzabile in grande stile più che altro vicino alle coste
Perché all'interno avremmo problemi di trasporto allo stato attuale delle cose ben difficilmente superabili mentre la liquefazione o la gassificazione del carbone
Implicano dei costi che renderebbero la risorsa molto meno convenienti
Un discorso approfondito merita il nucleare
L'incidente di Chernobyl ha creato una giusta apprensione sulle conseguenze di impatto ambientale e di affetti sulla salute degli esseri umani
Bisogna anche considerare che una forte opinione pubblica tendenzialmente sfavorevole pone dei seri problemi di sicurezza sia nella fase di progettazione che nella fase di gestione interna ed esperto per cui non vanno abbandonate le centrali in corso di realizzazione
Accentuando però gli investimenti nella ricerca per neutralizzare tutti i danni possibili causa Abbili da eventuali incidenti
Nonostante il nucleare civile sia spesso percepito come fonte di rischio elevato non è azzardato comunque sostenere che esso determinando stimoli nella capacità di prema lottare rischi danni rimedi nelle varie attività industriali come diceva prima l'onorevole Andreatta abbia rappresentato un efficace incentivo alla crescita di una cultura socio industriale mode
Oltre che col nucleare io penso che oggi il nodo energetico possa essere allentato lavorando su varie lì
Più di tutto riducendo il vincolo esperto c'è la possibilità di aumentarle una promettente fonte energetica nazionale e cioè il gas naturale
In Italia in seguito alle ricerche ed ai lavori effettuati si può arrivare a ricavare alcuni miliardi di metri cubi di gas in più rispetto ai livelli attuali oggi si ricavano in Italia tredici miliardi di metri cubi di gas pari alla metà del fabbisogno
Poi c'è anche abbastanza petrolio da estrarre purché si approfondiscano le ricerche perché si è visto che l'Italia non è così priva di questa risorsa come si riteneva nel recente passato
Ne vanno sottovalutate le opportunità di sviluppo dell'idroelettrico adesso che le tecnologie permettono di produrre energia a partire da dislivelli minimi di caduta
Vi è quindi tutta la parte delle energie cosiddette rinnovabili su cui le partecipazioni statali stanno facendo massicci investimenti
Però non occorre farsi troppe illusioni in termini di quantitativi e di diversificazioni almeno nel breve periodo Itinera energia solare sono ancora lontane
L'altro aspetto della riduzione del vincolo energetico certamente riguarda la continuità e anche il miglioramento nella capacità di essere presenti sui mercati delle fonti energetiche
Al fine di spuntare i prezzi più convenienti e puntare sulle risorse più disponibile in questa visione bisogna raccordare le scelte energetiche con quelle di politica estera
A tanti anni di distanza dall'emergenza energetica ancora non è appunto nel nostro Paese una politica nazionale capace di indicare e di programmare soprattutto l'uso razionale del calo
Ad esempio è ancora troppo diffusa l'utilizzazione di energia elettrica per riscaldamento né si capisce perché a livello domestico il calore per vari usi non debba essere centralizzato
In Italia esiste uno spazio ancora rilevante per significativi interventi di razionalizzazione e per l'eliminazione degli usi impropri dell'energia elettrica che sono individuabili nel settore degli usi civili nella generazione di acqua calda scalda acqua lavatrici lavastoviglie eccetera
Il relativo fabbisogno calorico può essere fornito in maniera molto più efficiente in termini di energia primaria
Da fonti fossili come il metano
Che è in grado di alimentare senza impatti negativi per l'ambiente sia piccoli impianti autonomia dimensioni ed utente ove le condizioni economiche ambientali lo consentano sia impianti per la produzione combinata di degli allori e di elettricità
Con ulteriori vantaggi in termini di contenimento del fabbisogno di energia primaria
L'enorme potenziale costituito da un sistema energetico disegnato sulla base delle effettive esigenze degli utilizzatori
Che chiedono servizi energetici e non fonti energetiche in quanto tali è stato invece messo in evidenza da numerosi studi e dai risultati ottenuti in termini di contenimento
Del fabbisogno di fonti primarie in molti Paesi che negli ultimi anni hanno realizzato politiche di razionale utilizzo dell'energia
Importante il discorso dell'ambiente che emerge a vero e proprio vincolo anche perché così viene oggi avvertito dalla collettività
Su questo aspetto dell'ambiente non si può e non si deve perdere più tempo
Occorrono scelte precise e coraggiose anche dure al fine di proteggere conservare quel patrimonio fondamentale che il prossimo posto della sopravvivenza di ciascuno
Problema del rispetto dell'ambiente può anche essere un'occasione di sviluppo
Il sistema tradizionale di impiego delle fonti di energia ha già raggiunto livelli tali da rendere ben evidenti in numerose aree del paese rilevanti danni alle persone dalle cose
Una colata combinazione di fonti energetiche di tecnologie può ridimensionare nettamente il fenomeno entro limiti accettabili ed addirittura migliorare l'attuale situazione
La dimensione ambientale attraversa orizzontalmente tutti i principali settori di utilizzo e trasformazione dell'energia
In particolare il settore delle generazioni di energia elettrica e quello dei trasporti responsabili dell'emissione di agenti inquinanti in proporzioni e qualità diverse ma tutti ugualmente da eliminare o ridurre anidride solforosa ossidi di azoto e polveri il settore termoelettrico ossidi di azoto polveri idrocarburi incombusti ossido di carbonio il settore trasporti
Il settore degli usi civili e dell'industria grazie all'impiego di crescenti quantitativi di gas naturale sono in una situazione tendenzialmente miglioramento
Settore elettrico e trasporti richiedono invece interventi rilevanti che devono costituire parte integrante della strategia energetica e delle relative analisi costi e benefici
Non sono più accettabili Conte di economicità delle fonti di energia senza includere la dimensione dei costi ambientali
Bisogna arrivare ad una nuova parametrazione dei costi delle fonti rese all'utente in condizioni di minimo impatto ambientale
E su questo aspetto sono programmati oggi parecchi e notevoli interventi
Ho evitato di proposito il discorso sulla fusione nucleare che quando dovesse essere a regime risolverebbe per molto tempo in modo forse radicale i problemi energetici dell'umanità
Non c'è accordo unanime tra gli scienziati per i tempi e le prospettive di attuazione vera e propria di questa nuova fonte energetica
Bisogna considerare però che l'accelerazione ritardo delle scoperte sulla fusione
Dipendono dalla quantità di risorse che l'umanità intende destinare a questo tipo di ricerca scientifica
Non si tratta evidentemente di una chimera ma di qualcosa di più di una speranza e tuttavia abbiamo fondati motivi per ritenere che almeno per i prossimi vent'anni e stante l'attuale panorama energetico i problemi siano governabili pur
Pannella l'intervento di Luigi Granelli ministro per la ricerca scientifica
Cari amici
Gli interventi molto autorevoli e seri
Che si sono stati stamane
Hanno dato un'abbondante sostegno
Argomentato convincente
Alla linea di fondo che la democrazia cristiana già assunto con la decisione della sua direzione di non ritenere per il nostro Paese in questo momento opportuno l'uscita dal nucleare
Sono state dette tante cose e non credo che sarebbe utile ripeterle
Forse è utile fare qualche considerazione aggiuntiva
Soprattutto con riferimento anche agli osservatori alla stampa che presente in questo nostro convegno in questa conferenza
Verrà dopo questo intervento
Una tavola rotonda delicata tutt'altro argomento
Però io vorrei qui
Cercare di evitare l'impressione che la Democrazia cristiana in primis compie una scelta energetica corretta e coraggiosa che prevede l'utilizzo del nucleare
E poi si pone il problema di rimediare in qualche modo alle attese e alle preoccupazioni della pubblica opinione in ordine alla sicurezza e all'impatto ambientale
Vorrei dire subito che la grande forza di un partito come la Democrazia Cristiana
E proprio quella di farsi carico in una visione di insieme
E i problemi delle risorse energetiche del come fronteggiare l'ENI e quelle della tutela dall'ambiente della sicurezza dei cittadini e della difesa dei valori fondamentali dell'uomo
Per noi sono due facce dello stesso problema
Non crediamo che l'uno sia separabile dall'altro
Ne condividiamo la tesi di quanti vorrebbero usare la tutela dell'ambiente il rispetto dei valori della natura e la sicurezza dei cittadini
Come alibi per non scegliere coraggiosamente quello che deve essere scelto per garantire al Paese il suo sviluppo anche in termini di sostegno energetico
Quindi dobbiamo sottolineare che la Democrazia Cristiana anziché sfruttare emotivamente la preoccupazione che esiste nel Paese se ne fa carico per dare delle risposte precise sui due versanti dal medesimo problema
Garantire all'Italia il fabbisogno energetico necessario per il suo sviluppo
Prendere tutte le misure indispensabili perché i rischi siano ridotti al minimo e perché il Paese possa guardare con sicurezza al suo futuro prima osservazione
Ma la seconda che riprendo
Da soprattutto da un accenno del professor Andreatta del onorevole Andreatta e quella relativa a un'altra grande tradizione del nostro partito
Di non valutare
I problemi energetici all'interno di una visione provinciale o nazionalistica
Qui si è citato giustamente Mattei e Boldrini
E dobbiamo dire che l'Italia non avrebbe riconosciuto il miracolo economico dagli anni cinquanta se questi nostri amici non avessero con lungimiranza guardato ai problemi del rifornimento energetico
Ma ricordiamo tutti che alla base dell'impostazione di Matteo di Boldrini non c'era soltanto il tentativo di acquisire in posizioni di vantaggio l'approvvigionamento necessario
Ma c'era la volontà di farsi carico anche dei problemi energetici dei Paesi produttori dei Paesi del Terzo Mondo
E c'era stato l'inizio di quello scambio Energia Tecnologia che dava la dimostrazione che vi era una coscienza internazionale e mondiale
Dei problemi energetico
Saremmo meschini se noi dovessimo pensare di risolvere il nostro problema energetico consumando risorse di altri paesi e non facendo sì carico del contribuire per parte nostra alla soluzione del problema energetico mondiale
Non c'è dubbio allora che quando anche a Venezia ci faranno le valutazioni relative al fabbisogno noi non possiamo limitarci a fabbisogni nazionali dobbiamo guardare alla fabbisogno mondiale
E dobbiamo dire che ci sono fonti obiettive
Come la Conferenza mondiale dell'Energia la Comunità economica europea la Banca mondiale che confermano che entro il due mila il fabbisogno energetico aumenterà in tutto il mondo
Non solo
Ma che dal due mila al due mila cinquanta per l'effetto congiunto dello sviluppo economico e dall'aumento della popolazione
Questo tetto che si prevede per il due mila sarà addirittura triplicato opponendo alle generazioni del futuro problemi che noi non abbiamo il diritto di ignorare nel momento in cui viviamo
E in questa proiezione internazionale del fabbisogno ci dice c'è esplicitamente almeno fino al due mila nove al due mila cinquanta
Che per il trentacinque per cento il ristoro se energetiche saranno coperte dal petrolio per il venti per cento dal gas naturale
Per il trenta per cento da carbone per sette otto per cento dalla Energia nucleare
Se passiamo poi dal fabbisogno mondiale a quello esistente nella situazione europea noi non dobbiamo dimenticare
Chiede l'Europa comunitaria nel suo insieme e già al trenta per cento delle risorse energetiche derivanti da produzione nucleare
Che i Paesi del come comma sono al ventidue per cento
E che Gorbaciov fu proprio in questi giorni e nonostante Chernobyl
Ha progettato una serie di riprese di investimenti nel settore di produzione energetica di fonte nucleare
Nel calcolo non sbagliato di trovarsi domani nelle condizioni di offrire a chi non ce la energia per ottenere in cambio tecnologia favorevole al suo sviluppo e alla sua crescita quindi lo scenario mondiale in cui noi ci troviamo collocati quello europeo specifico e tale che conferma l'assoluta necessità
Di non uscire dal nucleare
Oltretutto cari amici io vorrei farvi presente un'esperienza diretta più avuto modo di fare come ministro dalla ricerca nell'ambito comunitario
Se l'Italia dovesse compiere una scelta difforme da quella indicata dalla Democrazia cristiana il nostro Paese
Dai tempi di De Gasperi in avanti si troverebbe per la prima volta in tutti gli organismi europei in posizione minoritaria è isolata rispetto a tutti gli altri Paesi della Comunità
Perché tutti gli altri Paesi e parlo qui soltanto dei programmi di ricerca per l'affissione per la fusione per la sicurezza per le energie alternative
Sono tutti questi Paesi orientati verso una politica globale di questo tipo e l'Italia non solo sia margine avrebbe e si escluderebbe dall'Europa
Ma caro Andreatta non finirebbe nemmeno nel Terzo Mondo perché è dimostrato che nel Terzo Mondo ci sono molti paesi che hanno capito per tempo che anche al problema nucleare va affrontato per garantire la loro crescita e lo così
Quindi non c'è dubbio su questo punto
Panorama internazionale le tendenze di crescita i bisogni energetici confermano la giustezza della scelta della Democrazia Cristiana di non uscire dal nucleare
Ma qui consentitemi una precisazione
Dobbiamo essere molto franchi noi democratici cristiani
E dobbiamo ricordare che i momenti drammatici del Paese
Siamo riusciti a determinarne lo sviluppo assumendo coraggiosamente le nostre responsabilità e non seguendo il vento e gli umori dell'opinione pubblica per meschini calcoli
Elettorale
Dobbiamo allora stare attenti che la decisione di restare nel nucleare
Non significhi con una tendenza all'italiana
Chiudere in quattro e quattr'otto dei centrali che abbiamo fatto come se si trattasse di un peccato di gioventù e non occuparsi dello sviluppo successivo di questo settore che è determinante
Il minimo di sicuro di nucleare col massimo di sicurezza
Non può significare chiusura residua di quello che abbiamo avviato in altri tempi deve essere soltanto un equilibrio tra le varie fonti di energia indispensabili per garantire il nostro fabbisogno quindi dobbiamo stare nel nucleare
Ma non dobbiamo starci per opportunismo dobbiamo starci con il prestigio l'autorevolezza il potenziale tecnico e scientifico e industriale indispensabile per essere alla pari con tutti gli altri paesi europei e industrializzati
Quindi bisogna stare attenti dal rischio della mistificazione
Che a restare nel nucleare significhi trovare una linea di facile compromesso tra chi
Difende la sua coscienza era scarica concludendo le centrali in corso e chi pensando che non se ne farà più risolve il suo problema della opzione antinucleari
No noi dobbiamo rivedere il Pen in modo ragionevole dobbiamo avere il coraggio di dire che è meglio una centrale nucleare in meno ma standard di sicurezza in più per tutte le centrali
Dobbiamo fare centrali più sicure ma centrali nucleari dobbiamo fare non è se vogliamo che il Paese non decada a livelli di arretratezza economica complessiva
E se vogliamo anche evitare
La vulnerabilità che molti hanno dimostrato essere in forza non solo per il petrolio per il carbone e l'altro fonte di di energia ma addirittura per il nucleare che saremo costretti a importare dalla Francia nel caso che il nostro immobilismo non si portasse a compiere scelte che dobbiamo
Detto questo passo a un altro punto prima di arrivare al terzo e poi conclude
Naturalmente nessuno di noi
Ci nasconde la circostanza chieda produzione nucleare di energia attraverso i processi di fusione
Implica dei rischi che sono evidenti
Richiede la necessità di un impegno anche nel campo della ricerca per gli standard di sicurezza che deve essere aumentato rispetto a quello che abbiamo fatto sin qui
Non soltanto noi ma qui dobbiamo fare un discorso da europei
Nella concezione iniziale dei trattati il Centro comune di ricerca e in particolare i spera era nato come centro di ricerche di approfondimento per garantire la sicurezza nell'esercizio delle attività nucleari e il declino di questo centrosinistra deve essere arrestato
Perché dobbiamo riportare in primo piano la sua funzione molto utile e molto importante di acquisizione di elementi indispensabili per raggiungere l'aspetto sicurezza all'aspetto sviluppo delle centrali nucleari
Ma non c'è dubbio che al di là di questo esiste la questione
Del salto in avanti verso la fusione nucleare
Ebbene che in questa conferenza della democrazia cristiana si dica una parola chiara anche su questo punto
Abbiamo scoperto che i fusioni 'sti crescono con rapidità nel nostro panorama nazionale questo naturalmente bene
La fusione rappresenterà balzo scientifico tecnologico industriale di fattibilità energetica di grande importanza per il futuro dall'umanità e noi dobbiamo sotto questo profilo dare la dimostrazione che integriamo gli sforzi energetici con un maggiore impegno nel campo della ricerca per la fusione
Ma guai utilizzare la fusione come argomento per evitare le scelte che in questo momento noi dobbiamo compiere tra l'altro voglio dire molto chiaramente
A degli interlocutori industriale che vedo in sala
Che non esiste la possibilità
Di passare dalla rinuncia del nucleare per fissione allo sfruttamento del nucleare per fusione se il nostro Paese perde nel periodo intermedio la potenzialità tecnologica scientifica e industriale tipica del nucleare sarà emarginato e sarà subordinato ai Paesi che acquisiranno anche nel campo della fusione risultati di assoluta importanza
Quindi bisogna che la fusione non sia occasione di scommesse
Vorrei dirlo anche accerti autorevoli scienziati
E c'è già stato un Nobel indiano andare al mille novecento
E cinquantacinque che aveva pronosticato che nel settantacinque avremmo avuto la fusione e io credo che quel nove da oggi si pente un po'di aver fatto quelle previsioni
Non possiamo immaginare che i tempi dipendano da quello che ognuno di noi può dire in base alle sue convinzioni
Una cosa è certa che i tempi per la fusione
Si accorgeranno se ci sarà un forte impegno internazionale scientifico tecnologico e industriale per ridurre il cammino verso la scoperta di questa nuova fonte
E noi dobbiamo dire qui che è molto importante il fatto che a Ginevra Gorbaciov e Reagan abbiano nel loro comunicato finale
Assunto un impegno reciproco a una conversazione a una esplorazione per uno sforzo collettivo mondiale in ordine alla soluzione dei problemi della fusione
Dobbiamo stare attenti
Che l'Europa che si trova in una posizione di avanguardia nella campo della fusione non finisca per essere tagliata fuori ancora una volta ed è assolutamente importante
Che nel prossimo vertice dei Paesi industrializzati d Italia riproponga come linea propria la grande opportunità di una collaborazione quadri angolare
Stati Uniti Unione Sovietica Giappone ed Europa perché dallo sforzo collegiale di tutte queste entità noi possiamo andare verso l'insuccesso della processo di fusione sia dalla sua fattibilità fisica che in quella tecnologica ed industriale e possiamo forse affrontare i problemi del due mila e cinquanta in termini molto più rassicurante
L'Italia ha delle carte da giocare su questo terreno
Vorrei dire a quanti magari a Venezia
Sì eso atterrando a fare di più
Nel campo dalla fusione nucleare vorrei ricordare che l'Italia nel campo europeo e anche in quello internazionale e in una posizione di avanguardia
Nel camper per quanto riguarda la fusione non solo per la serietà e la qualità della nostra scuola fisica italiana che una scuola fisica del tutto ragguardevole
Ma perché in campo europeo a cominciare dalla dalla durato mai programmi in corso attualmente di taglia sempre spinto con molta intensità l'impegno comunitario in questa direzione non solo ma è di qualche mese che il nostro Paese ha ottenuto a Bruxelles un successo
Interessante facendo approvare come un ulteriore esperimento per avvicinare la fusione alla realizzazione di una macchina denominata iniettore progettata da uno scienziato italiano il professor Coppi
Che nella nostra intenzione dovrebbe essere collocata ai Ispra aumentando insieme al laboratorio per la sicurezza del trizio tutte le possibilità di esplorazione in ordine alla fusione e ricordate
Che soltanto dall'ottantotto gli Stati Uniti cominceranno anche loro a realizzare una macchina come quella progettata da Coppi che noi siamo in condizioni di avviare subito con la formula della impresa comune europea che tra l'altro consente anche collaborazioni bilaterali con gli Stati Uniti
Ma non facciamo credere
Che l'avvento dalla fusione sarà esente da rischi e da pericoli i rischi e i pericoli saranno diversi e dovranno essere comunque fronteggiati e qui allora io arrivo alla conclusione del mio intervento
Bisogna che l'Italia prima nel campo europeo e poi sul piano internazionale
Avendo le carte in regola per la politica energetica che essa compie nella sua responsabilità prenda una iniziativa più decisa per la normativa di carattere internazionale
Oltre che per quella interna lo dirò in un secondo
Noi sappiamo benissimo che sul piano internazionale non ci sono garanzie per nessuno se la normativa non diventa più seria più trasparente e più vincolante
Gli incidenti nucleari ovunque si manifestano colpiscono anche i Paesi che non ospitano le centrali nucleare da cui deriva la necessità di fissare in sede internazionale
Degli standard delle forme di controllo dei meccanismi di informazione non soltanto per i Paesi europei ma per tutti i Paesi dell'ONU e la sede potrebbe essere quella dall'Aiea di Vienna
In modo tale che anche per le centrali in attività si compiono verifiche tali da eliminare i rischi almeno nella misura del possibile
Ricordo en passant che se questa procedura che noi dobbiamo volere comporta
Forse è stata in atto e ci fosse stata un'informazione una verifica su Chernobyl Chernobyl non ci sarebbe stato come tragedia per la capacità della comunità internazionale di prevenire invece che di intervenire
Successivamente
Quindi dobbiamo a questa parte della normativa
Degli standard dei controlli delle verifiche trovare elemento da dare fiducia e garanzia ai cittadini è sulla stessa linea dobbiamo riorganizzare il nostro apparato interno
Certo è giusto siamo in ritardo bisogna staccare dall'Enea di funzioni del controllo e delle garanzie di sicurezza giù a tirare istituzioni ad hoc
Bisogna non solo per evitare il referendum rivedere l'intera legislazione riguardante questo settore bisogna snellire
Le procedure burocratiche bisogna avere un rapporto nuovo e diverso tra lo Stato che si assume le sue responsabilità e gli organi locali che devono assumersi le proprie perché uno degli errori che abbiamo alle spalle cari amici è proprio quello di continuare ad approvare dei programmi energetici nazionali che sulla carta sono anche buoni per scoprire ad anni di distanza che non si sono realizzati e dobbiamo quindi rifarle imposizioni sempre più attardata è sempre più arretrati
Quindi dobbiamo organizzarci per andare in questa direzione
E per organizzarci andare in questa direzione allora bisogna che il Governo assuma con risolutezza una iniziativa in questo campo
Voglio trarre una conclusione politica da questo intervento forse un po'disordinato
E voglio dire che la democrazia cristiana non deve partire nel suo confronto con gli altri partiti in Parlamento o con l'opinione pubblica del Paese
Da preoccupazioni a trovare intese deteriori per salvare degli equilibri formali di potere
Noi democratici cristiani abbiamo sempre avuto una vocazione alle collaborazioni politiche
Sappiamo cosa sono le coalizioni sappiamo che per fare una maggioranza bisogna anche saper rinunciare a parte dei nostri punti di vista
Ma questo non ci deve impedire di far sapere al Paese e alle altre forze politiche qual è la nostra linea con grande chiarezza e con grande determinazione
Per cercare successivamente semmai la linea dell'intesa dall'accordo con le altre forze di governo
Cioè di una intesa
Che interrompa un'abitudine perversa nel nostro Paese
Cioè alla ginnastica delle moratorie dei rinvii dei ripensamenti dei convegni delle conferenze per non fare quello che coraggiosamente noi dobbiamo fare noi sappiamo bene che la conferenza di Venezia deve riuscire positivamente
Vogliamo che tutte le voci abbiano libero campo non dobbiamo sfuggire il dialogo serio con gli ambientalisti con gli ecologisti con chiunque a delle provocazioni fondate
Ma non dimentichiamo che la conferenza di Venezia che deve essere fatta per non essere rinviata artificiosamente
Al massimo qualche slittamento tecnico ma data definita la conferenza di Venezia non si si tutti uniti sostituisce al Parlamento dalla Repubblica e al governo dalla Repubblica
Allora da questo punto di vista io non so che cosa dirà il Presidente del Consiglio a Venezia in una conferenza che per sua natura non porterà a delle conclusioni
Però so una cosa
Che dopo la Conferenza di Venezia il governo deve assumere responsabilità precise il Governo dalla Repubblica di fronte ai problemi
Della approvvigionamento energetico e delle azioni da fare sul piano interno e internazionale di questo campo non può restare alla finestra
Non può il governo del decisionismo mettere i panni del Ponzio Pilato perché guarda più agli interessi elettorali che non a quelli di fondo del nostro paese e quindi bisogna che i tempi successivi la Conferenza la proposta di governo il dibattito in Parlamento il confronto con l'opposizione anche con l'opposizione comunista
Che è assai travagliata al suo interno su questo problema siano affrontati da noi con tempestività e con decisione
Ogni mese che passa è un mese che noi facciamo pagare al Paese e al suo futuro quindi dobbiamo adempiere a tutto quello che necessario adempiere ma con il riferimento politico chiaro che cioè quello di acquisire le idee
Per non uscire dal nucleare ma per starci con dignità con autorevolezza e con prestigio e non scambiare il governo del Paese come una occasione per dividersi poteri ed equilibri
A discarico di quelle che sono le responsabilità nazionali che abbiamo dovuto affrontare
Noi siamo diventati una forte nazione industriale del mondo andiamo verso l'assetto dalle società postindustriale
Ma se sbagliamo la scelta di fondo sulla questione energetica il nostro futuro è quello del declino e non dello sviluppo in avanti nella Democrazia cristiana e non ha mai immaginato le sue alleanze
Come alleanze a scapito degli interessi fondamentali del Paese
Non deve avere paura di dire chiaramente a Venezia dopo Venezia
Nell'azione di governo e nella continuità dalla legislatura che noi vogliamo che continui una fare una politica moderna di un Paese che non ha paura del futuro perché sa dominare i rischi del progresso tecnologico sa salvare i valori di fondo e sa soprattutto non scaricare
Sulle generazioni future
Le sue incapacità di scegliere o di decidere
Cari amici
Con un ritardo di trentacinque minuti dal tutto ragionevole si conclude la prima parte del nostro convegno quella dedicata Energia sicurezza di sviluppo
Prego Ra il professor Bompiani
E i professori Prodi
I profili professori Prodi e Garribba il sottosegretario Postal e il senatore nome di venire al nostro tavolo per dar vita al secondo Pannella Energia impatto ambientale che si concluderà un poco prima delle quattordici di modo che come orario romani possiamo fare questo break che ha ridotto soltanto dalle quattordici alle quindici prego
Speriamo
E lì perché l'abbiamo e ci fermiamo gli altissimi
Brusio cominciamo in una situazione tanto per dire qualche parola più scherzosa tale una situazione di difficoltà ambientale va bene siamo d'accordo tutti che siamo in una situazione di difficoltà ambientale
In questa specie di Tetralogia alla quale siamo stati chiamati come nella Tetralogia wagneriana succede che ci sono dei temi ricorrenti e nell'Oro del Reno voi sapete emerge anche il tema di Sigfrido
è inevitabile quindi qualche cosa di quello che verrà detto in questa seconda sessione sarà stato già detto nella prima i grandi temi sono stati già enunciati
Io vorrei rifarmi subito però alle parole con le quali ha cominciato Granelli e dirlo in maniera forse anche questa volta un pochino più scherzosa ognuno c'ha il suo temperamento non siamo qui chiamati diciamo a piangere con le lacrime del coccodrillo sul problema dell'ambiente tanto per diciamo dimenticare l'abbuffata economica energetica che abbiamo fatto abbiamo goduto nella prima parte della sessione
Il tema che dobbiamo discutere
Anzi vorremmo discutere se ci fosse un minimo un momento di silenzio e di attenzione è quello del rapporto fra uomo e ambiente tema che voi sapete estremamente ampio ottimamente complicato che ha dato luogo a elucubrazioni riflessioni filosofiche e antropologiche naturalistiche economicistiche ecologisti che ed anche sanitario
Nel tempo molto limitato e quindi colgo l'occasione per chiedere a coloro che parleranno quindici minuti d'intervento e non più di tanto
Possiamo fare ben poco possiamo però anzitutto mi sembra che sia opportuno da parte mia dare qualche definizione generale
Cioè
Ci troviamo nel campo dell'ecologia che dobbiamo definire non solo come studio globale dei complessi reciproci rapporti che in natura si stabiliscono fra i vari organismi cioè tra le varie specie biologica
E i fattori ambientali fisici e chimici
Ma soprattutto in termini di ecologia umana
Concetto che voi sapete emerso con molta chiarezza sin dal mille novecento cinquanta e che è stato esattamente precisato che alla sua valenza precisa dato le Duncan ha detto che l'ecologia umana è lo studio dell'interazione fra le popolazioni umane gli ambienti naturali tramite le tecniche regolate dall'organizzazione sociale
Questo è il punto sostanziale del nostro discorso cioè la dimensione tecnologica la dimensione sociale entra a far parte determinante ineludibile del concetto di ecologia per l'uomo
Quindi anche con tutte quelle valenze di tipo culturale di tipo storico tenuto conto che l'evoluzione culturale culturale dell'uomo quella che il caratterizza la specie più ancora della evoluzione biologica dalla specie stessa
E questo sta davanti a noi quindi quando parliamo di ambiente dobbiamo intendere una ambiente umanizzato
Nel senso di definire le valenze direi caratteristiche del nostra presenza
Ecco allora secondo punto che mi sembra di dover sottolineare l'uomo preistorico certamente era più immerso
Nell'ambiente ha sostanzialmente utilizzato diciamo quella energia rinnovabile di produzione spontanea derivante dall'irraggiamento solare ma l'uomo storico e soprattutto l'uomo moderno è fortemente dipendente dalla utilizzazione ha sviluppato tutto una civiltà
Che utilizza il carbone petrolio gas naturali e finalmente la fissione nucleare per produrre energica
Terzo punto che mi sembra sostanziale
Tutti i metodi di estrazione e lavorazione impieghi
Impiego di questi che potremmo definire in senso lato combustibili determinano un pro un interessamento che è più o meno profondo dell'ambiente
E sono quindi ritenuti
Sono stati ritenuti dal passato e lo sono ancora oggi responsabile almeno in parte del deterioramento ambientale
Questo però va adesso comparato contante e altri fonti di deterioramento ambientale
E la domanda che vi si può anche porre se oggi proprio l'industria di produzione energetica eh più inquinante o non lo è meno
Io penso che sia meno Armagh inquinanti rispetto a tante altre forme di attività industriale
Le attività cosiddette ad alto rischio industriale probabilmente oggi contribuiscono molto di più al di sversamento di inquinanti nella Biosfera di quanto non sia l'industria di produzione
Energetica questo mi pare un dato di fatto che io spero che i vari partecipanti a tavola rotonda vorranno chiari
L'impatto con l'ambiente indubbiamente avviene sia a livello locale come a livello generale anche questa una dimensione che non possiamo trascurare
Attraverso la polluzione ora la carenza la caratteristica diciamo della polluzione per ogni processo industriale soprattutto di quelli produzione d'energia è ben nota
Non è che ci Manconi informazioni l'abbiamo numerosissime le informazioni su gli inquinanti
Diciamo da polluzione
Però vi sono oltre agli affetti locali degli affetti generali e questi sono stati già ampiamente ricordato in precedenza anche da Andreatta e cioè la fornitura direzionale di calore all'atmosfera all'immissione addizionale di vari grasse di particolato in atmosfera
L'alterazione delle proprietà fisiche chimiche delle varie interface se tra i sistemi fondamentali cioè l'atmosfera l'idrosfera la Cryo spera il suolo la biosfera e così via
Ecco allora bisogna chiederci se la carta da visita
Diciamo con la quale si presenta il carbon fossile oggi sia piuttosto macchiata rispetto ad altre carte da visita come quella per esempio del nucleare se è vero
Come credo che sia vero sia valido che se si pone uguale a cento il fondo naturale già della dose effettiva annua
Gli usci medici rappresenta una il venti per cento diciamo dell'ulteriore chiamavano inquinamento
Energetico di natura nucleare l'esplosione nucleare zero otto e l'energia nucleare rappresenta solo lo zero virgola zero quattro per cento questo è un dato di fatto
E quindi da tener presente nelle condizioni per lo meno normali di esercizio degli impianti
Terzo criterio terzo concerto i danni possibile alla salute qui introduciamo questo concetto sono dovuti alla polluzione in aria nell'acqua nel suolo di scorie
Durante i processi di produzione dell'energia e che possono interessare sia i lavoratori addetti agli impianti sia la popolazione immediatamente circostante sia la popolazione a distanza
Ecco conosciamo molto bene come dicevo l'effetto tossicologico di queste varie scorie per lo meno acuto conosciamo molto meno l'effetto tossicologico cronico soprattutto quando c'è una
Interferenza una sovrapposizione di Bari fattori di tossicità di sversato i nell'ambiente
Quindi dovremo aumentare il grado di conoscenze su questi settori comunque del problema delle scorie particolarmente nel settore nucleare ci parlerà senatore nove
Quarto punto mi sembra importante distinguere anche qui è un concetto d'ordine generale
Nell'ambito delle problema dei rischi per la salute cioè della pericolosità
I problemi che resistono relativi alla sicurezza degli impianti o del processo che viene definito appunto sicurezza tecnologica
Rubi la chiamata sicurezza intrinseca comunque il concetto di sicurezza tecnologica
E invece la protezione della salute conseguibile in rapporto alle caratteristiche di gestione di ciascun impianto e di ciascun processo di produzione di energia son due concetti diversi è chiaro che nel calcolo totale dei rischi dovremmo includere anche i primi però nella gestione ordinaria dobbiamo limitarci sostanzialmente direi ai secondi
E allora dovremmo stabilire e mi auguro che coloro che partecipano al pane siano in grado di darci informazioni precise
Qual è la valutazione comparativa che può essere fatta oggi rispetta tutte le fonti di produzione di energia cioè i processi per mo'che indici convenzionali usando combustibile petrolio carbone le biomasse legno eccetera eccetera sistemi ed elettrici
Sfruttando forza idraulica tra l'altre se si va a vedere
Delle statistiche recenti anche il sistema idroelettrico diretto dico non è privo di rischi per la salute di danni per la salute anzi in un qualche modo spunta
In testa certe classifica
Il calore di origine geotermica le sorgenti alternative e finalmente anche la fissione nucleare
Vorrei che venisse poi come quinto punto esaminato il fatto che dovremmo fissare molto meglio i criteri per stabilire l'impatto sulla salute dei vari processi di produzione di energia nella loro globalità
E non solamente in rapporto alla polluzione del luogo dove è avvenuto dove si vorrà introdurre dire installare l'impianto di produzione ma in rapporto a tutto il ciclo di produzione che può comportare l'estrazione il trasporto la lavorazione rimanga dimezzamento del combustibile processo di trattamento delle scorie e così via quindi non è più un problema
Localizzato ma il problema di tutto un ciclo di produzione che può venire anche a distanza
Di molte molte centinaia di chilometri rispetto al luogo dove c'è installato l'impianto di produzione come tale dell'Energia
E anche queste sementi importante perché nella valutazione di impatto ambientale almeno secondo le concezioni correnti anche la comunità europea noi abbiamo a che fare
Con i sit-in né il quale si è installata la centrale o comunque la
Diciamo la macchina che produce Energia mentre questo concetto allargherebbe estremamente il criterio di impatto ambientale anche lontano dal punto dove si produce diciamo vende regia ed è un altro aspetto diciamo
Che dobbiamo mettere a fuoco
Finalmente vorrei concludere questa serie di ministro può di proposte diciamo di discussione ai miei colleghi
Ricordando che i i
Non esiste credo una possibilità di trovare diciamo un criterio universale
Di concentrazione minima
Di Pollux tanti che siano al di sotto di una soglia di interessamento della salute vi sono anche le obiezioni teoriche ad ammettere l'esistenza di una soglia di interessamento per la salute perché il processo evidentemente continuo
Però è necessario invece sottolineare che si può empiricamente empiricamente stabilire valori di concentrazione
Compatibili caso per caso il processo per processo con una sufficiente tutela della salute è questo il punto al quale siamo chiamati da risposte siamo chiamati da risposta Papi in maniera comparativa rispetta le tante fonti d'energia
Per le quali noi dobbiamo interessarci
Dato anche ammesso credo da tutti che la concentrazione zero dei Polo tanti non è realistica non potrà mai essere raggiunta quindi si tratta di stabilire quel che è chiamato il rischio diciamo minimo al di fuori cioè del rischio residuo
Vorrei chiudere sempre queste considerazioni molto introduttive generali
Ricordando che non solo ogni attività umana comporta inevitabilmente un rischio è questo fa parte proprio del concetto di ecologia umana in cui la variabile
Tutela della salute viene confrontata con una tutta una serie di parametri ed obiettivi da perseguire nel medesimo tempo in una valutazione complessiva del bene comune
E queste la posizione etica della ecologia umana ci sono anche direi così dei fattori e delle dimensioni etiche da considerare non è la tutela la salute in senso assoluto qui si potrebbe porre il problema allora del confronto
Economico sui costi che sono necessari
Per direi così Abba abbattere anche i rischi residui e stabilire un maggiore criterio di tutela della salute ed è stato proposto da Jacob mi centosettantanove che il punto d'incontro tra le esigenze economiche quelle e chiamava sanitarie in senso lato
Potrebbe essere il punto in cui il costo di abbattimento marginale dei polli tanti residui e quello del costo marginale per la salute sono in equilibrio cioè un parametro che potrebbe esser discutibile noi potremmo spostare di più a favore della tutela della salute o dire fermarci a questo parametro ma questo almeno eticamente il punto chiamava lo storico sul quale dovremmo per marcia detto questo io credo che il nostro Paese abbia bisogno abbia bisogno di sviluppare ancora molto la propria tecnologia e la propria ricerca credo che scienza e tecnologia possono coprire gran parte delle esigenze di sicurezza
D'altra parte è stato anche affermato sicurezza nello sviluppo
Sviluppo si ma nei limiti che la scienza e la tecnologia fase per fase della storia possono conseguire ricordiamoci quale l'opinione corrente anche dei nostri giovani rispetto a questo
Problema
Qualità della vita sicurezza
Ma anche evidentemente proporzionata mente a quello che scienza e tecnologia possono darci io sono ottimista nei confronti non poteva essere diversamente faccia parte del mondo scientifico sia pure sotto forma di merito non sono ottimista nei confronti delle possibilità che scienza e tecnologia possono offrire per risolvere
Gradatamente con il passo giusto tutti i problemi che si pongono anche ai fini della tutela della qualità della vita che è fondamentale in tutto questo discorso
Detto questo io credo che possiamo subito passare a ascoltare il punto di vista del professor Giorgio Prodi ordinario di oncologia umana università di Polonia
Come membro del commissione che prepara la conferenza di Venezia sono anche io tenuto a
Limitando e considerazioni generali essendo nella stessa posizione del professor Clò tratterò alcuni punti probabilmente in maniera disorganica perché certamente i quindici minuti concessi non sono adatti ad un intervento ore unitario
Il primo di questi punti il concetto di rischio
Sappiamo tutti non esiste un rischio zero
Ogni attività umana di produzione di energia o d'altro tipo comporta uno rischio per l'Energia sono rischi di produzione sono rischi che sono a monte e a valle tra produzione stesse
Doria quello che importa notare e che questo rischio oggi comincia ad essere valutabile in termini quantitativi
Ad esempio in termini di probabilità di rischio e questa valutazione
Diversa per le diverse fonti cioè ha un grado di precisione diverso per le diverse fonti
Discreta comincia ad essere soddisfacente per il nucleare pur non essendo neppure in questo caso è completa
Molto più opinabile per altre fonti di produzione di di e regia ad esempio l'azione dei contaminanti per il carbone per il petrolio
In certa misura il rischio dal momento in cui comincia a essere misurabile e anche diminuì bile con una certa programmazione ci può dire che oggi esiste la possibilità di diminuire tutti chi il rischio di qualsiasi tipo di impatto ambientale necessario per la produzione di energie
Questa diminuzione è e questo credo che sia il punto di partenza che deve essere tenuto in considerazione questo diminuzione dei rischi si paga in termini di costi
E mi pare che questo possa essere il
Punto su cui appunto fare delle riflessioni che seguiranno non esiste diminuzione di rischio gratis e il costo dell'energia il costo finale deve incorporare in se stesso il prezzo di questa diminuzione di rischio
Ora questo vuol dire che non si può adottare una politica di concorrenza di mercato a breve termine
Ma occorre una politica generale in cui questa diminuzione di rischio sia obbligatoria e quindi metta i vari produttori in condotta in condizioni di concorrenza leale
Ma un'altra riflessione mi sembra che sia forse per me è ancora più importante
Le relazioni tra tecnici e e politici sono sempre abbastanza confuse mentre meriterebbero un chiarimento forse non molto complessa
Il tecnico o i ricercatori in questo caso può dire al politico che si può arrivare certamente sì ancora in situazione non soddisfacente ma in futuro ci si può arrivare ad una graduazione ad una così ad una valutazione quantitativa del rischio
Generalmente politico dice al tecnico di di che cosa si tratta e non prenderemo i provvedimenti ora questa è una posizione che a mio parere è sbagliata
Cioè non è che il tecnico di alla risposta e quindi il politico sia attuativo le parti sono ben distinte non ce non non c'è possibilità di confusione però il tecnico dice questa è la causa di rischi il capostipite taglio lo fai tu politica
Le posizioni devono essere ben distinte le possiamo scegliere un rischio basso possiamo scegliere un rischio più elevato semplicemente il dovere del tecnico e di descrivere lo stato dell'arte in questo in questo modo
E dal momento che si può arrivare con un organismo tecnico appropriato che deve essere internazionale ad una maggiore valutazione quanti a dire rischio si può anche arrivare al concetto di e qui rischio
Il demente rischio non è solamente del produce energia nucleare carbone
Tanta e costante di rischio cui è sottoposto una certa popolazione
Sì in un insediamento abbiamo alcune diverse attività di produzione energia o di industria alto tipo che comportano un rischio è possibile arrivare d'un concerto in cui una certa popolazione sia sottoposta in termini di probabilità naturalmente perché non è possibile altra valutazione a un conto un qualche tipo di rischio che uguale a quelle di altra
Di altre Regioni pur avendo una situazione molto differenziata per quanto riguarda appunto le fonti di questo rischio
Il così unita ad una valutazione comparata e naturalmente molto importante e per ora il comune e fonti mancano ancora comparazioni chiare e chiaro che noi dobbiamo comparare il rischio rispetto a certe quantità di energia prodotta trattandosi appunto di fonti di energie
Per esempio mille megawatt elettrici allora comportano un certo rischio non adottare per l'eolico o per il fotovoltaico una certa unità di misura e per il nucleare o il energia propone un altro unità di misura
C'è un po'la tendenza questo un punto che dovrebbe essere secondo le meritato a ritenere che la ricerca scientifica possa dare delle risposte inequivocabili cioè c'è questa aspetto eredi considerazione
Ancora positivistica verso la scienza per cui il ricercatore quello che dice quello che nero quello che Diana
Ratan sappiamo che la ricerca scientifica per cose molto più complesso le risposte che può dare la ricerca scientifica sono inizialmente ancora dubbio e acquistano certezza Man mano che il discorso scientifico procede
Discorso scientifico è un discorso non è un un un atteggiamento di così promulgazione di docce quindi è chiaro che noi avremmo delle risposte per quanto riguarda i rischio ambientale la misura in cui sono fatti gli sforzi sopra tutto Traverso coordinamento internazionale per le tecniche relativi alle misure del rischio
Un'altra questione che si pone è certamente quella della valutazione del rischio non per quanto riguarda fonti alterni diverse le varie fonti di rischio ma per quanto riguarda la ecco citazione storica del rischio
Vi sono dei rischi e quindi siamo su assuefatti e quindi in fondo ce ne vi dimentichiamo mentre invece siamo portati ad enfatizzare per i nuovi il carbone produce certamente una fortissima quantità di contaminazioni ambientali però diamo specie di rimozione psicologica per cui di questa tecnologia che in uso da tempo si dà quasi dimenticanza
Anche qui occorre un Dio parità nella visione dei vari dischi possibile
Cioè in sostanza oggi Pirelli è molto evidente anche nelle polemiche di questi ultimi tempi un certo manicheismo
Che si riferisce in fondo ad una diversa e di vari carta visione dell'ambiente ce ne sono alcuni che considero l'ambiente come la palestra di esercizio delle attività umane
Come se l'uomo avesse appunto ricevuto una delega e fosse padrone dell'ambiente in senso assoluto e potesse farne quello che vuole quindi con produzione
Di energia al minimo costo e con la massima distruzione di risorse ambientali cioè viceversa chi dice che l'uomo si trova come in un giardino che vede essenzialmente conservare quindi non muovere nessuna foglia non muovere nessun'altro ora io credo che queste due posizioni siano entrambe sbagliate che non sia il caso di arrivare un compromesso tra le due che non è possibile ma di superarlo
In considerazione di quanto diceva prime presso Bompiani cioè che la il rapporto dell'uomo con l'ambiente è un rapporto culturale nel senso che l'uomo deriva dall'ambiente e risponde inevitabilmente in tutte le sue azioni con una trasformazione dell'ambiente
Solo che questa trasformazione deve essere progettuale deve essere prevista non affidata né agli automatismi del breve termine né a una conservazione che ovviamente non ha senza ora il problema è proprio quello della superare de superare la in attività la passività con cui i produttori di energia qualunque pre a qualunque costo e i conservatori né prevedono il fenomeno
Trasformarla in una atteggiamento progettuale in cui il futuro appunto sia legato ad uno sviluppo programmato
Dirò che per molti versi noi oggi siamo abituati a trattare con una certa ironia la progettualità dati i numerosi fallimenti ma qui si tratta di ben altro perché noi abbiamo delle previsioni sul futuro che ci assicurano che senza determinati interventi programmati si produrranno determinati effetti
E quindi che probabilmente non ci troveremo a inseguire una situazione irraggiungibile ormai fuori la nostra portata qualora non prendiamo provvedimenti in tempo
Quindi la rimozione dell'ottica al breve termine si può identificare io direi con uno slogan cioè il un c'è un un modo diverso di di essere verdi il il verde attuale e quello che propugna la la propria nicchia
Con una sicurezza momentanea
Che Poli problemi energetici appunto come il problemi del particolare del della piccola fonte rinnovabile della soluzione regionale addirittura comunale e così via
Viceversa il il modo di essere verdi veramente cioè di conservare l'ambiente deve essere un modo progettuale e a lungo termine ci sono i problemi che non si possono eludere uno è stato ricordato dal pretore Andreatta ed è l'effetto Serra l'effetto serra
Non è eliminabile attraverso le tecniche di eliminazione
Con cui si debba abbasso il contenuto di zolfo del carbone o del contenuto di ossidi di azoto del carbone e il petrolio perfetto Serra essendo relativo alla combustione è inetti inevitabilmente legato a tutte le tecniche che basato sulla combustione di prodotti organici di atmosfera
Ora le valutazioni sono molto diverse per quanto concerne il numero d'anni in cui arriveremo ad una elevamento una elevazione a temperatura sufficiente a dare gli effetti per esempio sulla calotta polare sulla dilazione di mare però si tratta di valutazioni appunto
Di di di di temporali ma in realtà le valutazioni sono piuttosto concorda nel fatto di ammettere che questo effetto Serra si farà sentire
E quindi certo non è con un'ottica a breve termine che noi possiamo risolvere questo questo problema
Cioè un problema generale che è collegato nome importante questo all'esaurimento delle Riserve di olio combustibile
Di idrocarburi
Qui il problema sì Poli questi termini
Le riserve di idrocarburi sono state elaborate dalla natura in Durante la sua storia naturale terrà quattro milioni di quattro miliardi di anni ed hanno condotto a prodotti sofisticati nel senso che sono prodotti che hanno un forte contenuto d'ordine
Ora noi bruciamo questi prodotti semplicemente per aver calore è stato detto ripetutamente che un po'il criterio è quello di bruciare mobili antichi per riscaldarsi l'inverno o bruciare i libri cioè noi esauriamo abbastanza rapidamente delle fonti altamente ordinate per produrne un'energia abbastanza poco nobile e che possiamo naturalmente produrre in altro in altro modo
Evidentemente nel futuro per addizionale dei contenuti d'ordine a molecole meno ordinate o situazioni meno ordinate per esempio Carbone dobbiamo spendere energie quindi adesso noi veramente facciamo una politica in questo senso dissennata c'è una un ultimo punto di questa revisione diciamo globali planetaria che è quello della due minuti per favore di Energia
Che e proprio i Paesi sottosviluppati anche qui noi ci poniamo di problemi di cui non sappiamo bene i termini ma che si faranno sentire per i quali appunto l'ottica del breve termine l'ottica non programmato pure del programma
Così settoriale non vale più e ci sono parecchi mitiche dobbiamo sfatare questo riguardo uno di questi che il il piccolo sia sempre bello questo non non è vero
Noi sappiamo che esistessi la possibilità di situazioni particolari in cui la dispersione di produzione Energia
Positiva ma con l'eolico e il fotovoltaico eccetera ma che comunque questo coprirà l'abbiamo sentito stamattina ripetutamente ricordare copriva solamente una piccola parte in realtà la produzione il grosso della produzione di energia è in qualche misura centralizzata
E la centralità la riferimento grosse sorgenti è positiva nel senso che è molto più razionale e praticamente possibile dominare dal punto di vista ecologico
Per quantità di energia prodotta ovviamente il grosso impianto che non una miriade di piccoli impianti disperse sappiamo bene quale a potenziale inquinante abbia ad esempio la motorizzazione cioè la diffusione
Alla periferia di assolutamente energetico
E questa centralità non deve essere semplicemente concepita come un dato tecnico questa centralità è anche un fatto politico prima parlavo della divisione tra politici e tecnici di viceré Kree permanere
Però fino a un certo punto noi nella politica diciamo corrente non ammettiamo che il politico debba prendere decisioni
Sui dati che il tecnico gli fornisce ma in visioni globali abbiamo un po'il la situazione rovesciata ragione frode Elizondo Trento a ricordarle il tempo abbia pazienza
è un quarto risorto visto quarto d'ora trascorso
E quindi il la l'ottica con cui dobbiamo vedere il rapporto tra politica e ricerche in questo senso
Un'ottica che deve essere rovesciata cioè è la produzione di energia che domani determinerà le forme di convivenza sopranazionale anche nazionale e non viceversa l'adozione in altre parole qui concludo l'adozione di sistemi integrati e quindi collegate grosse Fondenergia è una situazione è una situazione in impone uno studio internazionale impone quindi che questi grossi impianti Marcinnò nella miglior maniera assenza un apprezzabile rischio di incidenti quindi la scelta per esempio che si fa di produzioni eventualmente anche con rischio di impatto ambientale in caso di incidenti ma che siano ottimali a funzionamento standard è una soluzione razionale che implica una convivenza pacifica
Questo estremamente importante Chernobyl ha dimostrato una cosa molto positiva a mio parere cioè che appunto le energie la la la contaminazione di questo tipo non ha frontiere i problemi non sono mai non solo di una sola l'azione ma sono di un di un complesso fin quindi esigono delle scelte politiche basate su interazione internazionale quindi il nuovo modo di essere dei a ridere è questo ultima parola molto veloce riguarda la informazione
Io credo che sia molto importante che l'informazione
Sia data in maniera molto corretta e Cernobyl può insegnare anche a a rivedere alcune cose che ci sono viste prende la televisione abbiamo sentito eminenti personaggi di fare delle valutazioni completamente
Così parziali
Molte volte imprecise si tratta di secondo me di rivedere anche un accenno può essere fatto direttamente alla alla RAI di rivedere per esempio quello che è stato detto in quei giorni cercando di fare una valutazione cercando di modificare i canali con cui il pubblico viene edotto delle varie situazioni energetiche e dell'inquinamento legato a queste stesse grazie
Grazie professor Prodi ora la parola il senatore Giorgio Costa al sottosegretario al ministero per l'Ambiente
Mi sì io mi vedo costretto ad abbandonare il testo scritto
A fare invece una serie di considerazione tentando una sintesi del mio pensiero
Partendo da alcune premesse esponendo una tesi di fondo
Portando qui una qualche
Preoccupazione
Le premesse
Riguardano
Ciò che qui da più
Al mese è stato sottolineato
E cioè la dimensione
Planetaria chiamiamola così
La dimensione planetaria del problema energetico del problema ambientale la stretta
Connessione strettissima interconnessione
L'influenza
Sulle sugli equilibri geopolitici del mondo
Cioè Andreatta richiamato l'Effetto Serra
Potremmo portare probabilmente tutta un'altra serie di dati relativi alle ai processi di desertificazione undici milioni
Di chilometri quadrati di ettari alla all'anno
Potremmo portare i dati sulle piogge acide
Su questo male oscuro dei cui bene non si conosce ancora la causa in Germania oltre il quaranta per cento delle foreste
E sofferente
In buona parte fortemente sofferente in Svizzera i dati recenti danno il trentasei per cento delle foreste
Con segnali di questo male oscuro in Francia le Alpi del Nord il giura e i vostri presentano danni
Anche oltre il venti per cento
In Svezia il venti per cento dei laghi soffre dei danni della civiltà
Nell'Ontario in Canada non si trovano più pesci circa tre mila laghi
Cioè dati di questa natura potrebbero essere evidentemente
Portati quale la premessa di fondo la premessa di fondo è che oggi nessuno in grado di definire esattamente la soglia di rottura
Ambientale
Prima premesso
Il che impone prudenza evidentemente seconda premessa
Netta distinzione tra
Sicurezza ed ambiente
La butto lì num aggiungo altro ma evidentemente
è necessario richiamare permanentemente questa netta distinzione tra i problemi della sicurezza e i problemi dell'ambiente
La tesi di fondo che io qui desidero
Portare
La tesi è che bisogna a mio avviso riportare tutta questa materia nell'ambito del nostro Paese
Alla questione del metodo il problema del metodo
C'è un problema di rapporto coerente e corretto con l'opinione pubblica che non è ininfluente se è vero come è vero
Che anni fa si decisero piani energetici che prevedevano venti centrali nucleari
E poi siamo passati a piani energetici che prevedevano otto centrali nucleari e poi siamo rifare dei mastri fare non è vero che il problema del rapporto con l'opinione pubblica sia un rapporto ininfluente è un rapporto fortemente influenza
è un grande partito di massa ha il dovere l'imporsi permanentemente il problema di questo rapporto è quindi di un'informazione corretta e quindi il problema del metodo
C'è un problema di ricondurre per quanto possibile ad unitarietà i criteri e i parametri le metodiche di carattere tecnico e scientifico su su cui si fonda si deve fondare la scelta finale
Io non posso dimenticare
E non posso non ricordare
Come dire con una certa
Con un certo imbarazzo sarebbe poco dire questo
Quella trasmissione televisiva subito dopo c'è il mio Cernobyl dove abbiamo visto da una parte Amaldi
E dall'altra Mattioli
Cioè
La responsabilità complessi della complessiva della comunità scientifica e tecnica e grande
Ed è necessario che questa responsabilità si esplichi attraverso un'informazione corretta e per un'informazione corretta e necessario riproporre il discorso del metodo
Andreatta ha detto basta programmazione poco fa su questa materia se vogliamo garantire la flessibilità
E io sono convinto che è necessario garantire la flessibilità
Ma allora anche qui discorso del metodo
Non possiamo scendere sullo stesso terreno dei Verdi
Per noi le scelte non sono di tipo ideologico comunque
Sono scelte di carattere politico
Il nucleare sia o il nucleare no è una semplificazione
Anche qui il discorso del metodo ed allora la mia tesi se mi consentite cari amici
è che
Proprio perché in ogni caso noi oggi dovremmo definire un orientamento della democrazia cristiana che deve essere portato a Venezia ma che dovrà essere portato poi nelle sedi istituzionali governo
Proprio perché in ogni caso ciò che decideremo oggi o domani potrà essere rivisto fra un anno fra sei mesi fra tre anni proprio perché è necessaria la flessibilità
Io credo che
è necessario ricondurre il discorso al discorso del merito e qui del metodo
Ecco la mia tesi al discorso delle metodiche che devono essere alla base della delle metodologie che debbono essere alla base della valutazione di delle procedure di valutazione d'impatto ambientale
La valutazione di impatto ambientale
Pone come dato imprescindibile l'ambiente comunque
Qual è il suo contenuto di informazione
Il diritto di accesso all'informazione
Di partecipazione
Il diritto di associarsi e di essere ascoltati dei procedimenti amministrativi
Di azione
Quando
Richiamo le metodologie che debbono essere alla base delle procedure la procedura
Di valutazione d'impatto ambientale
Accolgo una accezione larga della Valutazione impatto ambientale la valutazione d'impatto ambientale ad essere applicata ai Progetti e dalle opere Secondo ciò che deve definisce la direttiva europea ma nella sua più accessi nella sua accezione più vasta ad essere applicata alle politiche
Non vedo perché ad una politica di settore importante come quella relativa
Alla come quella energetica non possa essere applicata la
Valutare la metodologia della valutazione d'impatto vorrei dire più che di impatto ambientale di impatto
Che deve essere un'occasione per
Contribuire a definire
Lei metodologie attraverso le quali pervenire alla definizione delle scelte e qui si tratta di introdurre un criterio fortemente innovativo nelle procedure se alle
Se alle opere va applicata una valutazione del correlativo impatto ambientale per le opzioni politiche deve essere mutuato un analogo procedimento
Ed allora per esemplificare se c'è una sede che deve decidere il Parlamento il Parlamento deve essere messo nelle condizioni di fare scelte politiche di fronte opzioni diverso
Ci sia una sede istituzionale che definisca le linee guida legga il rango
Che definisca le metodologie
Che definisca i coinvolgimenti di tipo economico e tecnologico le ricadute finanziarie i riflessi sociali l'impatto ambientale vero e proprio la sicurezza
I problemi della sicurezza per la salute con riferimento a da ognuna delle possibili opzioni
E gli enti operatori
L'ente elettrico nazionale ed altri enti operatori siano chiamati a documentare le varie possibilità opzione questa è la tesi di fondo
E arrivo alla preoccupazione finale
Quanti minuti ho Presidente
Sei sette minuti
Mi demotiva
La reputazione finale
Riguarda il rischio della schizofrenia
Il Parlamento ha approvato una legge l'anno scorso la legge istitutiva del ministero dell'Ambiente
La democrazia cristiana approvata i deputati e senatori della democrazia che si era l'hanno approvata
In quella legge si configura sostanzialmente
Un diritto all'ambiente un diritto all'informazione ed un diritto all'ambiente
Si prevede per il ministro della ambienti
La partecipazione in sede di concerto la predisposizione dei piani di settore che abbiano impatto ambientale notevole il piano energetico è sicuramente uno di questi
Si prevede lei il recepimento della direttiva europea per quel che riguarda la valutazione impatto ambientale
Il ministro
Vede presentare il relativo disegno di legge il Consiglio dei ministri
Secondo la legge entro il trenta gennaio di quest'anno
E si prevede la fase di transizione
La fase di transizione non è cominciata quando comincia a comincia il giorno in cui il ministro dell'Ambiente porta in Consiglio dei ministri
Il decreto con il quale
Ex articolo sei comma secondo della legge istitutiva con il quale
Si definiscono le categorie di opere che debbono essere sottoposto a a valutazione di impatto ambientale
E
Le opposte offrì
Si definiscono le categorie
Di opere
E le norme tecniche e le norme tecniche
Allora posso presumere che nel giro di una qualche settimana e il ministro dell'ambiente possa portare in Consiglio dei ministri il decreto
Questo decreto con cui si definiscono le categorie di opere
è le categorie di opere non possono non richiamarsi all'allegato A della direttiva europea
Sull'impatto ambientale e dove stanno le centrali di qualunque genere
E norme tecniche con tutto ciò che ne segue che ne consegue cioè siamo sul terreno
Sul quale è la l'esperienza è assolutamente limitata
Siamo su un terreno sul quale nel nostro Paese certamente se dobbiamo fare ragionamento in termini di applicazione delle metodologie di valutazione impatto ambientale siamo al hanno quasi zero nel campo energetico sicuramente gli enti
Le nelle ne ha le le nel hanno acquisito nel corso di questi anni
Competenze
Di un certo rilievo
Allora rischio di schizofrenia
E preoccupazione perché questo non avvenga
E le sedi schizofrenia e che ci si muova in una certa direzione quando un minuto prima il Parlamento a legiferato un con un altro spedito perlomeno qualcun altro ha spinto concludo Presidente
Dicendo che
A mio avviso
Il
La democrazia cristiana non può non farsi carico in maniera molto attenta e accurata dei problemi relativi
Alla
Ambiente
Attenta ed accurata
Evitando
A mio avviso dei lasciarsi
Appiattire sulle dispute di carattere ecco ideologico
E invece richiamando il le scelte
Alla necessità della coerenza alla necessità della concretezza
E alla necessita di una valutazione complessiva del futuro dell'uomo
Grazie
Eurostar ora la parola al professor Sergio Garibaldi
Nel Politecnico di Milano e direttore di ricerca presso l'Istituto di Economia fonte di energie
Quindici minuti anche alle
Grazie presidente
Grazie signori e signore per l'ascolto
L'attenzione che si pone oggi sui rapporti tra Energia Ambiente è il portato di una trasformazione di carattere generale del nostro sistema economico e ha motivazioni profonde molteplici appaiono innanzitutto profondamente deteriorata le condizioni ambientali nei Paesi più industrializzati in secondo luogo sono sempre maggiori le attese per un miglioramento della qualità della vita da parte delle popolazioni
Infine alcune conseguenze ambientali superano i confini geografici dei singoli Paesi come è stato osservato e impongono azioni di coordinamento e interventi con valenza internazionale
Queste motivazioni e tendenze si manifestano con estrema immediatezza e forza soprattutto nel settore elettrico
Il settore elettrico infatti per la particolare ed emblematica immagine che assumono i grandi impianti di generazione nucleari e a carbone
Rappresenta in un certo senso il banco di prova o se si preferisce il capro espiatorio della controversia ecologica
Pertanto le impresa degli enti nazionali a cui spetta operare nel settore elettrico si trovano sempre più a dover superare ostacoli che modificano i rapporti di competitività tra le diverse opzioni e fonti energetiche
E che comportano oneri aggiuntivi con Effetti ardui da prevede e anche fondato il timore che eventuali ritardi nell'affrontare in Italia in modo efficace la questione delle conseguenze ambientali possano tradursi in dilazioni e distorsioni nell'attuazione di qualsiasi strategia energetica
Conviene in effetti ricordare qui non mi soffermerò l'esito molto deludente delle esperienze localizzative dell'impianto igiene trazione elettrica previsti dal piano energetico nazionale del mille novecentottantuno
Si registrano inoltre vistosi allungamenti dei tempi nell'attività di costruzione dell'impianti in atto unità di generazione devono essere operative entro gli anni Ottanta non hanno più una data certa
Altre preoccupazioni riguardano il dibattito generale sulla politica energetica nazionale del dopo Chernobyl
Manca un'analisi approfondita delle ragioni della carente od omessa attuazione dei programmi energetici nazionali
E ancor più ci sembra che manchino proposte per correggere invertire questo trend negativo evolutivo
Il problema vero che ha affidato la comune responsabilità e sensibilità di tutte le forze politiche non solo di quelle di governo Stane rimettere in moto e rendere efficienti i meccanismi di attuazione che consenta di portare la realizzazione e l'impegno energetici
Tre sono gli aspetti tra di loro interrelati che ci sembra meritino attenzione sia pure brevemente
Primo e l'evoluzione delle funzioni di controllo del rischio ambientale in un'epoca di grandi mutamenti tecnologici e sociali secondo le iniziative per rendere più incisivo e ruolo dell'amministrazione pubblica dei suoi centri terzo e l'impegno promozionale e direi anche surrogatorio dell'amico all'amministrazione pubblica che ci si attendeva le forze produttive per quanto concerne la prima questione vale a dire la questione del controllo del rischio ambientale di fronte ad una continua accelerata innovazione tecnologica va osservato che gli impianti nucleari alle centrali a carbone possono essere riesaminati riprogettati
Al fine di accrescerne l'affidabilità e la compatibilità con l'ambiente avvalendosi in questo processo delle nuove crescenti varietà di soluzioni offerte dall'evoluzione tecnica scientifica ed organizzativa
E infatti nel momento della progettazione dell'uso delle tecnologie che inevitabilmente si interagisce con il sistema sociale organizzativo ambientale
Sistema che essendo dotato di una propria autonoma capacità propulsiva impone alle tecnologie adattamenti ed evoluzione che si trasmettono Traverso una incessante revisione delle specifiche funzionali ed operativa dei prodotti sotto questo profilo l'esperienza di molti Paesi industrializzati mettono in evidenza l'importanza dei processi decisionali pubblici del quadro istituzionale che si pensa devono essere in qualche modo compatibili con l'innovazione tecnologica
Innovazione tecnologica innovazione istituzionale appare in effetti aspetti tra di loro collegati di uno stesso percorso di sviluppo
Si assiste pertanto in altri Paesi anche in Italia ad un'accesa polemica sulle strutture e sui ruoli da affidare o viceversa da sottrarre all'agenzia di sicurezza
E alle agenzie di protezione dell'ambiente affinché questi agiscano nel pubblico interesse e allo stesso tempo non abbiano a frenare limitare le potenzialità offerte dall'innovazione tecnologica
La polemica tocca al sostanzialmente due punti il primo a quello della degenerazione burocratica che compromette la capacità di intervento e quindi il modo di funzionare delle agenzie
La seconda questione riguarda la definizione degli obiettivi di sicurezza che in generale le ragioni della particolare rilevanza sotto il profilo la protezione dell'ambiente del settore nucleare di quello elettrico rispetto ad altri settori produttivi
I problemi devono essere oggetto questi due degli scribi discussione non trovano una soluzione unico
è però chiaro che il livello di rischio associato rimpianti generazione elettrica varia nel tempo
Essendo definito da un compromesso tra diverse esigenze
In tale compromesso il grado di sicurezza degli impianti anche il risultato della capacità del sistema delle forze produttive di autorganizzarsi e di rispondere nuove sollecitazioni provenienti dal progresso scientifico e tecnologico
Si chiede all'impresa energetica di dare risposte più efficaci sia i problemi di affidabilità delle soluzioni costruttive sia i problemi dei rapporti con l'ecosistema la Società nazionale
Ma è fuori discussione che in assenza di realizzazioni ed impegno decadono sia le risorse umane che il capitale organizzativo e tecnologico ivi compreso l'assetto istituzionale
Il secondo aspetto che intendiamo affrontare riguarda le istituzioni e le amministrazioni periferiche nel loro rapporto con le cento nel loro rapporto con le centrali di generazione elettrica Landi
La questione delle interazioni tra Regioni enti locali ed ENEL nell'esperienza di insediamento di realizzazione delle centrali termoelettriche a carbone e nucleare rappresenta un problema aperto
Nel senso che mentre spesso viene ribadita anche normativamente la partecipazione attiva del governo locale soprattutto regionale alla definizione delle scelte ultima di politica ambientale
Nella realtà pratica li strumenti istituzionali disponibili non appaiono sufficienti per garantire una continuità tra scelte operate a livello centrale e a livello locale
Per cui nell'attuazione delle direttive di politica energetica nazionale non è infrequente notare nelle regioni una profonda incertezza circa il loro ruolo
Questa situazione tende a trasferirsi ovviamente anche il rapporto tra Regioni e Comuni amplificando gli eventuali motivi di contrasto
Il quadro di incertezza che ne risulta finisce per riflettersi assai negativamente come è stato detto da da poco sullo stesso sviluppo delle attività produttive
Da tale punto di vista per eliminare almeno alcune occasioni di conflitto di interferenza tra centri pubblici e per risolvere le incertezze di interpretazione circa gli eventuali effetti ambientali non desiderati o dannose
Si possono riproporre alcuni provvedimenti correttivi alcune iniziative che riguardano il programma nucleare anche programma di centrali termoelettriche a carbone
Molte di queste iniziative non era alta già a Linate nel Golan piano energetico nazionale mille novecentottantuno nel suo aggiornamento ma sono rimaste finora disattese
Tra le iniziative tra di loro un po'eterogenea con significato prevalentemente istituzionale procedurale si possono citare la prima o la revisione delle procedure d'insediamento degli impianti elettrici
Lei procedure come loro sanno sono materia oggi di referendum in particolare si dovrebbero recepire
La valutazione di impatto ambientale prevista dalla direttiva comunitaria Rope ottantacinque novecentosettantasette occorrerebbe spostare l'attenzione dalla fase autorizzativa verso la fase di determinazione della localizzazione degli impianti
Fase che assumerebbe connotati complessive sistemici è necessario garantire un più allegato grado di trasparenza i processi decisionali Secondo è l'inserimento della vispa nel quadro legislativo che si riferisce al controllo di sicurezza di tutti l'impianto industriale ad alto rischio si deve anche qui recepire una direttiva delle Comunità europea direttiva che è in corso di esame presso la Commissione industria del Senato
L'obiettivo è quello di ricondurre ha basi e criteri uniformi la valutazione di tutti i rischi terzo e la definizione di un'organizzazione indipendente di tipo pubblico che abbia dedicarsi a problemi di analisi e di valutazione
Delle conseguenze connesse all'uso del carbone non solo di queste e quindi prevedo a raccogliere e diffondere l'informazione ad esercitare un'azione di sorveglianza intesa a far rispettare le norme che progressivamente potranno essere definiti
Ci sono poi altre iniziative la cui descrizione ometto che hanno un significato più infrastrutturale tra queste voglio citare l'esecuzione di analisi probabilistica di rischio nazionale
Che consentono di effettuare valutazioni attendibili venti impatto ambientale confronti tra i diversi impianti di generazione elettrica e tra questi e altre attività
Vi è poi l'esame di adeguatezza dei piani di emergenza anche alla luce dei risultati di queste analisi di rischio
Via il lancio di una indagine epidemiologica nazionale per individuare le determinanti a rischio ambientale vale a dire i contributi provenienti da attività industriali di vario tipo e dall'inquinamento ambientale
Vi è infine l'analisi e la registrazione permanente della qualità dell'ambiente nazionale conteneva rilevamento dei dati e istituzione di un sistema centralizzato unico con compiti di coordinamento
L'ultimo aspetto
Di cui parlerò riguarda il ruolo delle forze produttive
Il rapporto tra impianti di generazione elettrica ed ambiente
Richiede un ruolo propositivo decisionale che può essere sviluppato dal sistema delle forze produttive vale a dire da impresa termometro meccaniche Internazionale per l'Energia Elettrica ed N
Se non si rinviano le decisioni nell'atteso dell'aiuto della storia occorrono un progetto di riorganizzazione dell'ambiente e la convergenza partecipativa di diversi soggetti
In una società pluralistica problematica come quella italiana il consenso popolare alla politica energetica può essere raggiunto come conseguenza della volontà di decidere e di sfruttare in modo convergente delle occasioni favorevoli
Mentre le norme e le procedure istituzionalizzate ne costituiscono la condizione premessa necessaria ma senz'altro non sufficiente
è stato fatto notare che vi è un problema di limiti al dialogo tra le parti al confronto più o meno dialettico in quanto è tempo di riconoscere che a motivo dell'aggravarsi la situazione dei problemi
Il consenso non è più il presupposto dell'accettazione piuttosto il consenso e la conseguenza delle decisioni che si sanno prendo
In tale prospettiva si rendono necessarie azioni di promozione di supporto che consentono ai centri amministrativi periferici
Sia di meglio valutare programmare le innovazioni che possono rispondere alle esigenze di tutela dell'ambiente sia di contribuire a formulare a realizzare interventi compensativi aria equilibratori delli assalito territoriale locale
Questi ultimi obiettivi dovrebbero trovare pratica attuazione attraverso la creazione chiamiamole pure così
Di unità operative o strutture di servizio che potranno avvalersi degli strumenti formali rappresentati dalle convenzioni con i diversi enti e centri locali
Ed era in strumenti sostanziali costituiti da i fondi messi a disposizione con la legge numero otto mila centottantatré provenienti da altre fonti
Nelle iniziative di insediamento degli impianti generazione elettrica assumono dunque grande importanza alle convenzioni tra allena nella sua veste di soggetto proponente e i centri di governo regionali e locali
Benché allo stato attuale non sia possibile configurare un contratto di impatto ambientale
Che prescinda da una riforma amministrativa si può dire che intese convenzioni rappresentano in pratica il quadro formale
Attraverso cui potranno trovare una definizione operativa le convergenze di interessi o attraverso cui potrà diventare possibile una composizione dei conflitti
Ed una compressione delle diverse esigenze degli attori implicati nei processi decisionali connessi con l'insediamento energetico
In quasi tutte le regioni italiane negli anni ottanta sono state sottoscritte con lena le intese contenuti molti danni
Tuttavia con riferimento ai temi e contenuti liberamente contrattati tra le due o più parti
Si tratta di concordare un modello formalizzato di convenzione capace di corrispondere ai requisiti richiesti sotto un'appropriata forma giuridica
La definizione dei temi della convenzione potrebbe infatti sollevare interrogativi in relazione alle contraddizioni che emergono tra singolarità e non ripetibilità delle soluzioni che si adottano in un dato impianto di cui è previsto l'insediamento da un lato e dall'altro lato le esigenze di uniformità di coerenza a livello nazionale delle soluzioni progettuali e tecnico operative adottate
In conclusione richiamandoci sempre ad una politica ambientale che si vorrebbe il più possibile capace di autoregolamentazione
Sembra opportuno raccomandare
Che anche le convenzioni abbiano a collocarsi entro un quadro normativo e istituzionale complessivo idoneo a garantire un coordinamento
Tra le iniziative prese dall'apparato politico misto attivo locale e gli obiettivi più generali di politica ambientale ed energetica del Paese
Fra
Grazie
Ultimo intervento della mattinata è quello del senatore Luigi Noemi vicepresidente dell'Enea e che è stato commissario a Seveso
Cari amici
Prima che io tenti di rispondere ad alcune delle domande che amico senatore Bompiani ci ha rivolto
Per premete derivasse una premessa e la promessa di questua
All'inizio degli anni settanta
Lei elaborazione del club di Roma che avvennero soprattutto sotto la spinta del nostro connazionale Oreglio cioè portarono un po'nella coscienza di tutti fu un fatto nuovo e importante che le risorse di cui disponeva l'umanità sul nostro pianeta non erano indefinite ma bisognava considerare bene la loro utilizzazione perché in vari settori poteva andare presto alla fine
Queste previsioni fortunatamente furono anche troppo catastrofiche parlo soprattutto del settore alimentare dove la tecnologia ha permesso il progresso di far fronte in modo di avere un futuro meno meno di quello che poteva sembrare però ho voluto fare questo riferimento perché in modo analogo a ciò negli anni più recenti
Coloro che si occupano di problemi ambientali si sono ben resi conto che quella che poteva essere una tecnica sopportata negli anni precedenti cioè di diluire gli inquinanti
Nell'atmosfera in qualunque posto di diluirli in modo di avere delle concentrazioni piccoli ma comunque di lasciarle oramai non può è una strada che non può più essere seguita quindi bisogna invece di questa sala seguirne una che porti alla concentrazione e all'isolamento degli isolanti in una strada diversa
Partendo da da questa constatazione generale o vale per esempio per i fumi l'anidride solforosa per per lo meno la parte più pericolosa per i fanghi il mercurio per il combustibile spendo di una centrale nucleare
Le le le parti radicate ecco per tutte queste parti bisogna ricorrere a provvedimenti del genere ecco questa constatazione generale mi dà lo spunto per una prima osservazione nel mi limiterò a due perché oramai il tempo poco
Che è la seguente esista esiste un divario ingiustificato e grande che può essere pericoloso tra quello che l'opinione pubblica pensa della posa dimora dei residui
Che provengono dai dei combustibili spenti dopo dopo ore di trattamento elettrificazione in generale da noi almeno e quello che i centri specializzati che per decenni hanno studiato questo argomento è di cento sono soprattutto un centro all'Aiea
Uno alla all'Euratom di Ispra e uno all'OCSE questi centri hanno riportato invece la convinzione che in luogo dei pericoli immaginari che l'opinione pubblica anche la stampa talvolta presentano per questo per la soluzione di questo problema anche se ci sono delle certezze ben precise quindi bisognerebbe superare questo ostacolo cucire questa divaricazione e io credo che l'amico Bruno Orsini che ha avuto il grande merito di organizzare questa riunione di così riuscita in un ambito diverso evidentemente potesse per esempio prendere dei contadini responsabili dell'inerzia di altri partiti europei e insieme a questi centri che hanno oramai da decenni e lavorato delle certezze naturalmente allinea e all'ENEL per quanto riguarda il nostro Paese cercare una volta tanto di chiudere questo divario aggiungo solo un concerto ancora perché non è
Io dico i responsabili devono prendere delle decisioni operative quindi accanto alle soluzioni
Già acquisite riporto a nuovo la posa dimora in formazioni geologiche sicure
Quali miniere di sale argilla o formazione granitica date si possano né in questi decenni fare altre prove
Fare altre prove in modo che coloro che dovranno decidere patronato avere dell'alternativa tattica coerente accennava poc'anzi e Postal parlando d'altro denuncia il fatto che i politici abbiano delle alternative
Io lo cito solo così
L'OCSE sta portando avanti uno una serie di ricerche che io giudico molto positivamente come tipo di ricerca cioè di vedere se si può lanciare con dei siluri metallici che vadano per gravità sui sui fondali
Atlante soci
Che ne abbiano laica che abbiano una Costituzione granulometrica data l'infissione per almeno trenta metri di questi siluri in modo che una soluzione di questo genere potrà risultare più sicura meno costosa
E soprattutto badate più adatta ad una soluzione internazionale del problema perché le soluzioni attuali sono tutte soluzione nazionale che ciascun Paese deve risolversi invece una una soluzione del genere
Potrebbe aprire la strada ad una azione internazionale per risolvere questo problema orbene alcuni ecologisti si oppongono a queste prove che badate per il momento sono di dissi duri metallici che non contengono nessun inquinante
E noi invece quindi di difendere l'ambiente non fanno altro costoro che un opera che tende a togliere domani nella possibilità di dalla di una certa da parte dei politici anche la disponibilità di una soluzione che possa sembrare migliore
Ciò detto Torre secondo argomento che porta alcune riflessioni sulla avvenimento di Chernobyl visto dalla l'Osservatorio di Vienna siccome ho avuto nei mesi di queste strade l'occasione di seguire questo avvenimento cerco di estrarre alcune considerazioni che riguardano più specifici specificatamente l'ambiente
Allora dividerò in due momenti questa osservazione quella che segui il fatto e arrivo fino alla ultima settimana di agosto quando avendo i sovietici presentato i risultati delle loro osservazioni sì poté capire che cosa era successo ma del è interessante vedere anche quando è successo prima cioè in maggio giugno e luglio in cui che cosa si sapeva si sapevano i dati che affluivano dai Paesi membri dell'Aiea
Al apposito ufficio che raccoglieva tutti i dati sul grado di contaminazione nei vari Paesi ad occidente della frontiera russa
è sul contributo notevole questo è un punto positivo che diede loro Mondial de la Santé l'agenzia regionale europea di Copenaghen soprattutto che fornì moltissimi dati e lavorò in stretto contatto con con Vienna
Se rispetto a questo scenario che cosa bisogna attendere il consiglio dei governatori nel settembre dello lo chiese in modo ufficiale che quale passo avanti bisognerà fare per migliorare ancora
La la collettività di rapida conoscenza nel caso malaugurato che dovessero verificarsi ancora fatti di questo genere è che venga sensibilizzata anche loro Bondi ha devastante di Ginevra cioè l'organismo mondiale perché quello è un conto è quello di Copenaghen un ponte quello mondiale perché un fatto del genere può succedere anche al di fuori del territorio proprio da un lato è una più stretta collaborazione con loro mordi Aldo la meteorologi nel mondo e della meteorologiche
Finora ha ottimizzato tutti i propri lavori nel senso di aiuto all'aeronautica e questo è anche naturale però bisogna che in futuro ci sia una collaborazione più stretta anche dello mondiale della meteorologi
Come tutti voi Kakà capite benissimo e come cercherò di dire
Sia pure brevemente fra poco
Allora questo fu il periodo fino all'ultima settimana d'agosto nell'ultima settimana d'agosto
I russi presentarono
Un do con un documento che fu discusso fu presentato da loro per i primi due giorni che venne poi discusso in una settimana molto interessanti in cui l'Aiea convocò cinquecento specialisti
Di tutt'di tutti i Paesi membri a Vienna e che si concluse appunto il venerdì allora
L'ingegnere Fornaciari poiché vi parlerà che direttore del progetto unificato italiano vi parlerà delle differenze peculiari fra il reattore russo che provoca questo incidente quelli generalmente usati nel nell'incidente
Io mi limiterò a dare un poco una sequenza dei fatti e di trarne qualche annotazione per l'ambiente allora
Prima di tutto
L'incidente è avvenuto perché in corrispondenza d'un arresto annuale per manutenzione che era previsto per quella centrale
Vollero dei tecnici guidati tra l'altro da un ingegnere elettrotecnico non c'era un ingegnere nucleare a a capo dell'équipe che operava in quella centrale in quel momento volle fare un esperimento per vedere come
Un reattore potesse con la forza d'inerzia relativo alla sua rotazione anche in mancanza di un'alimentazione della turbina dare per un certo periodo un minuto due minuti forti energia elettrica per le pompe di raffreddamento della centrale in mancanza di una alimentazione dalla rete esterna ero un esperimento singolare
Che però non venne minimamente programmato con la dovuta cura da un lato e non venne neppure sottoposto le autorità di controllo nel centrali che l'avrebbero probabilmente senz'altro improbo celato allora comunque i fatti si svolgono in questo modo che il venticinque aprile
All'una del mattino
L'équipe si preparò a fare l'esperimento paesi come vennero delle richieste di energia supplementare la rimanda pronti ventiquattro ore all'ora una di notte del del ventisei sì prego fecero l'esperienza esattamente l'esperimento partì alla una ventidue
Dopo
Avere badate bene disinserito molte apparecchiature di sicurezza per la tema che per la Thema che il loro funzionamento mandasse all'aria il loro piccolo esperimento dico piccolo esprimendo rispetto a tutto quanto c'era in gioco
Al d'allora due minuti dopo la partenza
Dell'esperimento notarono
Da alcuni misuratori della sala quadro che non c'erano più margini di sicurezza malgrado giorno andrà avanti ancora un minuto e finalmente a tre minuti dall'inizio del ferimento cercarono di bloccare il reattore facendo scendere le bare di controllo
Le quali nel quale di loro nato ora scendano più lentamente in quella filiera di reattori in quel tipo di lettori che non di quanto non scendano in una centrale il nostro probabilmente alcuni scoppi chi erano avvenuti per contatti tra metalli molto calde d'acqua
Forma anche un poco disassate quindi la loro discesa fu reiterata comunque le barre di controllo non intervennero come avrebbero dovuto per diminuire l'aumento di potenza del reattore e quindi è quindi pressappoco in coro dopo tre minuti tre minuti e mezzo alcuni osservatori esterno videro già dei pezzi incandescenti
Uscire dal tetto che fu sfondato e andare all'esterno allora dal punto di vista ambientale caro caro conviene il punto fondamentale quale fu che siccome quel relatore era moderato a grafite la grafite prese prese fuoco ci fu una tutta questa quantità di calore che spinse molto in alto la nube di cui era l'inno penisola Spencer circa mille metri contro i cento centocinquanta che avevano raggiunto in mancanza di questo contributo della e allora ecco perché io ho parlato prima della necessità dei mezzi dell'importanza della meteorologia per le previsione e naturalmente a quell'altezza c'erano delle correnti molto più alte quindi quindi la con il risultato qual è stato che il trasferimento di questi materiali inquinanti alti la dalla frontiera russa cioè verso l'Occidente avvenne in tempi più brevi e in modo più intenso queste formule due conseguenze
Ora a Vienna dispongono
Di modelli che in base all'intensità di emissione del di una sorgente all'Aja possono determinare in funzione anche della forza dei venti la quantità di rilascio Atac certe distanze non so a trecento chilometri a mille chilometri
Questi sono modelli che già esistevano direi che in Italia una volta tanto siamo un po'più avanti perché l'Enea
Ha messo a punto proprio in questi ultimi mesi dei modelli che permettono di arrivare alla medesima previsione di deposizione con una sorgente che i vari nella sua emittente la sua mitili nel modo di emettere il contaminante cosa che si può così è avvenuta perché difatti l'emissione tazze nove non è avvenuto in modo costante ed eventi vari no ecco alcun altro ragione di di stretta lavoro che i meteorologi allora con dei modelli del genere si può fare una non dico un un numero infinito ma una certa un certo grado di di previsioni e studiare in chi entra in vigore dei casi le deposizione chiameranno sul terreno allora giunti a questo punto qual è il lavoro che è in corso presso l'uscita
Una volta notte dopo sono state misurate ovviamente sono quelle misure cui ho accennato prima che sono confluite a Vienna e a Copenaghen una volta misurate le doti sul terreno si tratta di vedere la dose che può essere ricevuta
Da un individuo
Allora
L'individuo può ricevere la dose per il radiazione per inalazione innanzitutto per irradiazione dal terreno oppure mangiando cibi bevendo acqua contaminati queste tre vie sono del tutto simile a quelle che avvennero dieci anni fa
Cioè il dieci luglio del settantasei a Seveso Rino avvenimenti del genere
E di queste a Seveso poi fu furono studiate in dettaglio la più pericolosa parlo di seguito qui diverso perché è un diverso tipo di attacco era quella per in gestione per cui per cui se disgraziatamente succedesse un'altra seguito Ugo la prima cosa da dire nessuno mangi nulla
Se siamo in un periodo estivo di quanti quanto cioè cioè nei campi o nei giardini questa è la prima misura da prendere immediatamente
Allora
L'elaborazione del delle quantità di dosi che si sono realmente disposte nei terreni dei vari Paesi di vari Paesi europei
In corso l'omicida che un'agenzia dalle Nazioni Unite che studia gli effetti delle radiazioni sull'uomo ma in modo indipendente dall'Aiea e di cui è segretario generale
Un nostro valoroso connazionale il professor Giovanni Sisini che l'amico Granelli conosce molto bene perché credo che sia suo
Conterranei coetanea e che sarebbe stato qui oggi se non fosse stato già impegnato a Parigi tuttavia intervenne intervenne un mese fa Milano medicina che fu una riunione inaugurata dal ministro da non Donat Cattin
E nel corso della quale una seduta venne criticata a Cernobyl a Seveso naturalmente con prospettive ben diverse per Cernobyl
Se Fini fece una descrizione della situazione sanitaria attuale di quelli che sono i propositi appunto di arrivare entro il mille novecentottantotto ad una
Valutazione
Delle dosi collettive che in base a quale deposizione che saranno state ben accettate che potrà essere stata acquisito dalla dalla popolazione dei diversi Paesi e in base a ciò prima d'allora non sarà possibile avere quindi tritati
Che siano abbastanza profondamente studiate
Una valutazione sulle conseguenze genetiche o cancerogene che che potrà derivarne allora in quell'occasione se Dini dissequestro
Vale la pena che dica che tutti gli studi a medio termine che non mostra determinati dall'Ufficio speciale della Regione Lombardia furono esplicitate in questa riunione di Milano medicina penso che sia gradevole dire il fatto che sul medio termine a Seveso non è apparso nulla
Di preoccupante naturalmente siccome gli effetti possono essere molto lunghi
L'università di Milano anche a ora che l'Ufficio speciale non non è più grande ha chiuso la propria verità continuerà con l'assessora presso l'Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia uno studio epidemiologico fino al mille novecentottantasette
Questo vi dice questo vi dice quanto sia lungo faticoso incerto l'acquisizione di dati sicuri nel campo tossicologico
Perché quando bene il mondo internazionale attende i risultati di questo studio epidemiologico che sta portando avanti
Valorosamente il dottor Bertazzi dell'Università di Milano però quel capite che sarà una proiezione di un caso con una certa intensità per fortuna
Non forte ma
La soluzione detto l'acquisizione delle altezze avrebbe richiesto governi intensità Jibril ce ne scampi e liberi però vedete come è difficile arrivare a delle certezze
Io vi dico una mia impressione poco che le il l'episodio di seguito è stato negativo nel senso che è in coinvolto duecentoventi mila persone quindi ha coinvolto molta gente è stato complesso per quello ma è stato un fatto non intenso come come queste prime conclusione degli studi a medio termine confuso confermo da un lato e come il paragone con altri fatti capitati nel chiuso però in in quei casi nel chiuso degli stabilimenti in altri paesi ha dimostrato perché hanno avuto dei casi di cloracne molto più lunghi
Io a questo punto concludo perché credo che ho superato il tempo mi mi preme soltanto trasmettervi siccome ho parlato abbastanza di Vienna una dichiarazione che ha fatto l'accademico lega lega soffro il venerdì a mezzogiorno quando furono conclusi i lavori di quella settimana che estese a determinare le ragioni di quanto era capitato a Cernobyl legato visse noi abbiamo avuto una prova tremenda che voi di cui avete appreso tutti i dettagli in questa settimana
Orbene noi abbiamo deciso che continueremo nell'uso tra il applicazioni
Dell'energia nucleare per la produzione di energia elettrica perché nel medio e nel lungo termine se non lo facessimo tutti i nostri popoli a largo per dire che era un problema generale ne subirebbero danni molto maggiori l'applauso di cinquecento specialisti di tutto il mondo credo che sia stato una presa di posizione
A cui bisogna pensare a cui bisogna meditare perché senza dubbio era una presa di posizione di persone che avevano che conoscevano l'argomento che avevano avuto l'occasione di approfondire
Abbiamo scegliere e di avere in sala il ministro della Sanità al senatore Carlo Donat Cattin cui rivolgiamo un saluto cordialissimo
Chi saremo gratis finisse nel quadro dell'economia dei nostri lavori volesse
Concorrere alla nostra riflessione
In termini dei medesimi sarà incluso l'orario no
Quindi e mi scuso per il poco tempo che il falso per
Io ho sentito con molto più sereno e
Sarà legato se consegna rapidamente
Il rapporto su Seveso
Anche se difficoltoso Rosella Vezze credo che finiranno prima quello di Berna quello di Basile
Che capitato recentemente se noi andiamo con la velocità con cui c'è andato fino adesso
Anche su questa materia di inquinamento che se perché ministero Sanità ne ha bisogno per dare le direttive conseguenti ad anni di distanza non le può fare
Fatto questo piccolo richiamo
Vorrei
Andar contro me stesso del perché
Ci sono queste discussione
Così
Di dimensione vastissima
E di conclusione minimale
Ci sono perché se è stato Cernobyl perché Martelli è tornato dal Congresso
Per i socialdemocratici tedeschi invasato balla
Necessità di tratteneva il vero tema
Gli ho chiesto spiegazione al Presidente del Consiglio
Fase del padre che tutto assieme
In questa posizione non c'erano dei grandi vantaggi verso il padre comunista
Non mi pare l'azione fossero verso i repubblicani
Non cade dice ma vedete voi se permette tre punti in Sicilia avete vinto le elezioni noi invece siamo proprio quel piccolo se perdiamo un punto perché zoppo un po'tardi e il verde perdiamo le elezioni no
E allora siamo preoccupati poi dopo l'elezione vedremo eccetera eccetera
E faceva lezione sono per l'ottantotto credo che faremo molto discorso molti discorsi fino alla fine del mille novecentottantotto
Perdendo molto tempo perché per quello che mi risulta intanto tutti gli impianti nucleari in pochissimi che abbiamo sono ferme sono ferme quelli di Caorso
Io non son più pasta di kamikaze esterno di ostruzione Montalto
Si è fermata prima di cominciare quella di Torino quasi prima di cominciare
E quindi io lo dico in confronto della
Della linea filo nucleare che è emersa abbastanza fortemente qui da granelli Andreatta Carlo eccetera
Son tutti i bei discorsi che però non hanno una traduzione
Politiche effettiva perché decisione dei operative sono
Quelle del dello stallo come lo sono dal mille novecentosettantacinque
Quando nel presentare il primo programma nucleare
E poi presenta il secondo
E poi per risolvere la questione della localizzazione dei siti partecipa in una stanza ad una riunione al quale i partiti si impegnava a realizzabili si un certo modo certo poi fu invitato un'altra stanza in presenza degli amici del Molise mi si chiede un giuramento che non avrei mai fatto quella centrale che nel se bisogna fare Molik io non ho fatto giuramento
Però la centrale del Molise non si è fatta
Perché nonostante che la procedura definita fosse una procedura che poi rimetteva la decisione finale al Parlamento superato il Comune la Regione eccetera eccetera
Fu il Parlamento che se nel con le mani rimettendo le cose ai minori grazie
Cioè noi siamo in cui con
Una crisi che degli indirizzi
Nella quale
Se anche la crisi di leadership della politica del Paese la Democrazia cristiana da
Quando è intervenuta settantaquattro settantacinque non è più stato in grado di di guidare
In questa direzione quindi a praticamente detto delle cose e e fatto delle
Noi che siamo Ozieri
Nella celebrazione
Nel congresso socialdemocratico messo una lapide
A Palazzo Barberini
Pur non fecero barbarie dicono a Roma quindi
Il quarantesimo della sessione ma è quello può anche essere una data positiva nel senso che consentito dato sparsi allo sviluppo democratico del Paese
Ma lo stesso personaggio a una grave responsabilità su questa materia de l'allontanamento di Ippolito se noi non avessimo avuto l'allontanamento dei poliziotti
Oggi avremmo direzione dodici
Così avremmo dog direzione dodici sempre alle nucleari e ragioneremo in un modo totalmente diverso sapeva darsi va dal tre le le Autonomie locali come sono in crisi le discariche no vendetta
Le discariche sono un fatto negativo non averne dal punto di vista ambientale ecologico tutto quello che vuole
Mentre sulla centrale nucleare il sequestro Grando Alberto avvio ostilità al localizzarle ad aver mangiato petardo che bisogna sentirli sì
Per eliminare i mezzi rischi inquinamento dal materiale che rimane il sette per cento dalle discariche abusive
I nove decimi dei singoli o dei comuni se dovrà rifiutano Dido carezzare le discariche la sanno che le cose vadano per la loro strada
Una strada che a me ha fatto vedere per l'ultima volta diciamo e nel consiglio dei ministri che sapevo come era forte larga la bocca dei socialisti ma non mi ero immaginato come fosse quello dei liberali perché la proposta che ha già fatto Di Lorenzo
Di una grande società partecipazione statale con sopra il tappo della lega delle cooperative
Che manda i Comuni che non hanno soldi a dire o eseguite questo piano ove lo facciamo noi tutti tale un trenino da cinquanta mila miliardi penso eccetera
Ecco e è una cosa che è possibile nella misura in cui in anni inerme rotti stanno il Comune
Temendo di ledere qualche interesse costituito nel dall'localizzare la discarica nel organizzare tutto quello
Qui noi abbiamo perso dieci anni siamo arrivati all'impatto con la questione nucleare
In modo più massiccio industriale quando ormai mila centosettantaquattro settantacinque
La mentalità politiche in Italia era cambiata
Abbiamo fatto seguire il piano a piano io ne ho fatte due marcatori parola fatti uno e mezzo insieme ad c'è stato un altro questo verso il quinto se non mi sbaglio no
Ma comune effetti limitatissimi perché la costruzione di Montalto era già deciso allora
Ne sa qualche cosa Giovanni Galloni che andò a discutere tra la marchesa Spinola comune
A guida democratica cristiana
E di grandi progressi non ce ne sono stati alto che è venuta fuori poi questa iniziativa di di Torino che non che non va avanti
Io credo che noi non possiamo puramente dire va bene la linea nuclearista
Che e la linea industriale almeno ad un Paese industriale nessun'altro Paese industriale fa una discussione come questa che facciamo noi oggi come quelle che
Che si fanno si faranno a Venezia a proposito poi ne parliamo l'ultimo pezzetto di questo brevissimo discorso
Parere si rimandi Venezia ma ci sono delle implicazioni e non tecniche secondo me politiche cioè si scarica la staffetta
La la soluzione perfetta dal problema
Dicevo noi
Sì troviamo
In in questa condizione unico paese industriale perché
Per delle ragioni che senza dubbio dal punto di vista industriale non dovrebbero esistere ma ci troviamo
Un punto quasi di partenza vicino allo zero
Come accenno perché è capitato l'impatto nell'opinione se
E se noi molliamo esserne all'altezza del partito che nel Paese il più moderno perché sa accompagnare lo sviluppo
Io guidare uno bisogna che adottiamo misure rispondenti a quella che la emozione pubbliche rispetto azzerano costano
Io suppongo che costi no
So che una delle risposte dell'ENEL rispetto
All'uso degli altri
Su mezzi energetici
O mezzi energetici di base cioè il carbone petrolio
è quello per cui
Faremo uno
Sta camminando un decreto per migliorare condizione atmosferica dalle emittenza da fumo
E abbassiamo notevolmente i tassi
Visto l'ambiente voleva passare soltanto per le centrali una con una potenza di trecento megawatt
La mia tesi era quella che dovessimo abbatta abbassarla un megawatt cioè
Aggiungendo tutto il settore industriale per adesso ci fermiamo a cento ma secondo me se noi andiamo alla generalizzazione andiamo bene
Che cosa vuol dire questo che il costo
Della energia elettrica produco prodotto dalle nella aumenterà del venti per cento
Per a vere un inquinamento minore dalla voce
E lo dico perché credo che sia giusto quello che qui è già stato ricordato che bisogna fare un'equiparazione dei rischi connessi con i vari combustibili il mistero la sanità ha fatto la commissione di settembre nuovi formata
Ho fatto lavorare ha concluso i lavori porta la conferma sì Venezia se ci sarà quando ci sarà sono un richiamo prima
Un rapporto che riguarda l'impatto sanitario sono impiantato sull'uomo sull'ambiente anche sulla soprattutto
Dei va delle varie fonte energetica Venanzi
è una comparazione molto semplice la quale esce il fatto che la meno inquinante è quella
Atomica salvo il rischio dell'incidente residente da cosa può Massimo
Quando uno vede anche da profano i progetti di Trino Vercellese che e un il progetto più avanzato vi sia nel mondo dice per non creare sacche residente può essere soltanto da errori umani
Ma anche rispettosa proprio umano sono applicabili in marchingegni che evitino non soltanto l'errore ma anche la volontà umana di provocare l'incidente costosi costosissimo
Farlo andare fuori il costo non lo so perché tutti i calcoli i costi si fanno delle volte quando il dottor direzione oltre quanto diciotto dote quando a ventotto quindi son tutte cose estremamente discutibile
Quello che serto che a rimanere ferme noi perdiamo il treno
Abbiamo un altro treno siamo già handicappati per avere una struttura produttiva
Di media validità tecnologica la quale tutte le volte che aumenta la produzione fomentare regione importazione dovrebbe essere una struttura è cambiata
Se vogliamo tener conto che esiste anche marginale tutto quello che volete un problema un piccolo problema della disoccupazione che
Attraverso artifizi Istat in altri modi si può ridurre attraverso considerazioni sociologiche si può anche fare scomparire ma che tutte quante facendo i polittici incontriamo per la strada in casa sulla scalata anche magari qui buste che ti infilano la parte tra l'altro il figlio nipote cadere le che c'è ciao ma non è che lo NATO
Ed è un problema grave perché riguarda un'intera generazione che non sa se avrà mai al sesso al
Perdiamo il treno io ricordo nel sessantasette in una ventata rigoristi che ogni tanto questo paesino è mai stato vicolo per niente a degli apostoli rigorismo nove non Alboni Riccardo Lombardi con la mano perché ce l'avevano con la televisione a colori
Io che son manovale meccanico torinese dove inizia e quindi piuttosto così come mentalità da
Da non so come industriale
Della battuta all'Europeo dicendo che non capivo bene io perché noi dovevamo strani castigo rispetto al colore
Ma non per questo perché mi pareva che se in un settore noi saltiamo una fase poi dove le ripetiamo si dica fatti l'abbiamo per in un posto ma non no
No non sa abbiamo più industria via via nel di di questo tipo siamo scomparsi totalmente se abbiamo
Da Brion Vega che fa
I disegni bianco riappare nelle nelle scatole dei dei televisori
Ma in questo settore dello stratega del nero siamo scomparsi totalmente settore giustizia Papi garanzia della qui è stato detto è stato detto ribatte ugualmente
Se
Se si sta fuori poi città foto in tutto
Queste passando per cui ci mettiamo a ricercare nella fusione
Come se potesse essere
Intanto la cosa praticabile erano in quanto spese quando hanno dubbi degli Stati Uniti qui mio marito sa più di me che bisogna fare attenzione nella ricerca
La ricerca io lo vedo anche per i medici in tutti i settori intellettuale così
Ci sono le persone che credono di essere le uniche al mondo allora basta dalle cinquecento medio da loro perché come come l'ingegnere di di cinquanta anni che giocava quei tranelli no lo stesso
Fanno questa impressione Tosi io mi ricordo che
Che si era Felice Riva che aveva questo difetto per me
Terme esemplari tutti voleva un pezzetto per loro per fare la riserva
Queste quell'altro il setto nasale
Gli Stati Uniti hanno dubbi sulla economicità degli sforzi in questa direzione una resa che poiché in gabbie dentro un campo elettromagnetico
Non so quanti mila gradi nel centinaia di migliaia di gradi
E senta malizia che ha tratto pericolosa perché se se scappa fuori scoppiano sorretto se Nobel ce lo dimentichiamo come una piccola incidente locale sorpresa
Che sia possibile cioè avere una cultura in questa direzione interrompendo l'attività dei dei produce io credo che sia un gravissimo errore
Quindi occorre che noi diamo una risposta che sia adeguata dal punto di vista della sicurezza che non è mai una sicurezza assoluta matti aumentiamo l'idea
Che è lo diamo anche in tutte le altre direzione se qualcuno che mi conta per esempio
Più falsa una gravissima cosa non intervennero sul fumo io intervengo sul fumo il giorno spesso in cui interveniamo sulle auto
Perché a Torino a Milano uno che fuma venti sigarette
Fuma la sessantunesima la sessantaduesimo alla sessantatreesima dopo aver ha sperato sessanta sigarette stando nel cento come i vapori da otto allora quando interveniamo in questa direzione interna anche sul fu
Mole con tutte le misure dice in tutte le direzioni e piogge acide non è che non si sa da Checco da me prendono nota
E non ho guardato
Polluzione industriali sia chiaramente insomma che sono sono quelle che sono tutti sanno analizzare benissimo
Le le quindi una risposta di questo tempo e una risposta allora che sia non incerta dove perché se tutte queste discussioni son fatte per sapere
Se facciamo lo stabilimento di Trino Vercellese o no e diventa una cosa ridicola
Tutto tutta l'Italia in subbuglio per per un anno un anno e mezzo per sapere se fa completeremo Montalto no
Oppure dei pareri e siamo quasi tutti d'accordo oppure se faremo anche Trino Vercellese vietato come piemontese non ci sto perché doveva questa grana diventa anch'io lo capisco
Poco prima io credo che noi doveva sapere se facciamo del nucleare seriamente o se non è falsa questa è la scelta non può essere la scelta se facciamo Trino Vercellese Omo
Come dando tutte le risposte che sono necessari il punto di vista la sicurezza perché questo è un Paese
Che vive nel mondo che non sfugge ai pericoli nucleari perché insieme a destra a sinistra sotto al di sotto non so se Gheddafi c'è li ha già avuti da qualcuno senza dalla setta noi dovrà andare sulla strada enucleare ma doveva andarsi decisamente
A rompere Emo comuni alleati per carità potremmo anche rompere con gli alleati
Vorranno fare dei governi Diversi la grave colpa dell'amore si provi la fabbrica dove a viversi eccetera ma non possiamo penalizzarci rispetto al mondo industrializzato
Perché il questa strada di penalizzazione dei paesi che muoiono non dei Paesi che vanno avanti dei paesi che muoiono non per l'inquinamento nucleare ma perché non hanno più vitalità
Tutti i rischi che ci sono nelle scelte umane nel progresso tecnico dal progresso scientifico vanno affrontati qui i rischi sono abbastanza controllabile anche se mano nel merger hanno sempre a dei nuovi
Io credo che la lezione maggiore sia quello di
Del di Cernobyl sia quella di estendere non soltanto nucleare
La cultura ecologica che si è fatta strada di una cultura giusto che la cultura del rispetto della natura dell'uomo ma dell'uomo
Che se si moltiplica e deve dominare la terra non esserne dominato e questa è la lezione biblica a cui tutti noi ci rifacciamo
E quindi per questa strada andiamo andiamo con decisione non per fare o non fare Trino Vercellese che altrimenti diventerebbe una cosa assolutamente ridicola da
Mandare agli annali della piccola Italia di paese tra le barzellette di Pertini potremmo anche mettere questa di Trino Vercellese
Grazie al ministero Donat Cattin d'avere concluso con tanta saggezza attraverso riflessioni molto approfondite la mattinata grazie anche ai colleghi che hanno apportato
Diciamo la loro competenza tecnica in questa tavola rotonda e grazie a voi che avete ascoltato per cinque ore filate con moltissima attenzione mentre alle tre si riprende
Dare inizio ai nostri lavori
Riprendendo
E i lavori a questo
Stadio del convegno io credo si debba innanzitutto
Rilevare i il metodo che a me sembra valido che la democrazia cristiana adottato
Per questo approfondimento e per questa riflessione comune noi
Siamo venuti a questo convegno come posizione di partito come è stato rilevato stamane senza schieramenti pregiudiziali
Senza posizioni aprioristiche di tipo come dire manicheo
Ma abbiamo avviato da misi su una problematica così grande interesse d'attualità
Qual è la politica energetica un coinvolgimento
Un approfondimento una consultazione una concertazione tra le diverse istanze a livello innanzitutto di governo di gruppi parlamentari della Camera del Senato
E quindi a livello di partito al vertice degli organi in sede di direzione nazionale della Democrazia Cristiana
Siamo qui oggi per me concludere per definire questo nostro iter questa nostra riflessione attraverso un approfondimento comune
Che viene arricchito dai contributi che sono stati dati stamane e che verranno forniti ancora nelle tavole rotonde del pomeriggio io credo però che a questo stadio del dibattito
Non ci si debba lo rifarei
Come dire ai massimi sistemi
Non è questa ormai a questo punto del dibattito l'ora per richiamare gli indirizzi gli orientamenti della Democrazia Cristiana in materia di politica energetica passerà a ricordare gli obiettivi di fondo che sono la massima sicurezza la protezione ambientale e la diversificazione delle fonti energetiche per rispondere come gli altri Paesi industriali avanzati
Ad una politica di sviluppo che sia aderente
Alla al periodo storico che attraversiamo io credo che in questo nostro incontro in questo nostro panel noi dobbiamo soprattutto richiamare punti specifici
è un incontro con gli operatori economici con i rappresentanti dell'industria degli enti energetici qui dobbiamo calarci in concreto su punti specifici che riguardano le azioni concrete
Che gli operatori del settore
Debbono avviare e gli interventi che debbono essere posti in essere Pera assicurare quella operatività che è necessaria al sistema nel suo insieme venendo quindi in concreto a questi punti che io Caravelle no molto sinteticamente chiedendo poi su questi come su altri punti il contributo delli interlocutoria questa tavola rotonda venendo relativamente al problema dei combustibili fossili io credo che un primo quesito che noi dobbiamo porci
Riguarda il problema della diversificazione che cosa si intende per diversificazione dal petrolio basta allungare l'elenco dei paesi fornitori di greggio
Sì questi appartengono alla stessa area geopolitica
è questo un primo quesito che per mettere in particolare al vicepresidente dell'ENEL di porre risolutivo passare dal petrolio al metano se l'area geopolitica e ancora la stessa
E i prezzi sono rigidamente vincolati a quelli del petrolio
E come perseguire e realizzare una reale politica di diversificazione dei mercati sul piano degli approvvigionamenti è stato richiamato stamane Matei oltre che sul piano delle fonti emerge ed ancora venendo a problemi specifici venendo ad una
Divergenza meno tale appare io sono che
Più apparente che reale una divergenza a livello di enti energetici che però appare trae nelle ed Enea sul problema cioè tra ENEL ed ENI sul problema metano carbone
Qui c'è da chiedersi per quale arco di tempo va previsto un incremento del ricorso al metano
Il metodo io credo possa e debba essere
Rappresentato
Da una alternativa alle importazioni di energia elettrica e non possa e non debba essere accettato come un fatto come una soluzione strutturale a nostro avviso ad avviso della Democrazia Cristiana
Il problema si pone nell'autonomia ovviamente degli enti energetici e delle imprese al fine di valutare gli aspetti economici costi nell'ambito ovviamente delle possibili alternative si pone però l'esigenza di non dare carattere strutturale non utilizzo permanente del petrolio per produrre del metano per produrre
Energia elettrica ma solo contingente ed in alternativa in un arco di tempo relativo sia pure di alcuni anni in un arco di tempo relativo di alcuni anni in alternativa agli acquisti dalla Francia di energia elettrica
Sistemi pori combustibili io carrello molto rapidamente chiama richiamando i punti fondamenti che mi sembrano tra il tra i principali sul piano della problematica aperta a livello
Anche gli operatori economici del set di operatori del settore
Sistemi IPO di combustibile come deve essere intesa ipotesi la proposta che fa anche la democrazia cristiana di ricorrere ai sistemi Poli con busti
Io credo debba essere intesa non necessariamente nel senso che tutti gli impianti debbano essere Poli combustibile ma nel senso che la Rete di produzione nel suo insieme
Consenta una flessibilità una la massima flessibilità limitando ad alcuni impianti l'adozione della caratteristica di essere singolarmente Poli con costi altrimenti anche per una con facilmente prevedibile politica delle Autonomie locali degli enti locali voi
Dovremmo realisticamente prevedere l'uso e l'utilizzo di metano in tutti gli impianti po'di combustibile quindi impianti combusti Poli combustibili sì
Ma entro certi limiti e non indiscriminatamente
Problema Carbone per il carbone noi riteniamo indispensabile non necessario ma indispensabile
Il ricorso alle Petrolo GE più avanzate
E questo non solo per me rispetto della protezione ambientale per per esigenze dell'economia agricola
Ma anche per poter di fatto realizzare l'impianto
Se noi non applicheremo le tecnologie più avanzate quantificando evidentemente i costi che comporta partendo dalla disolfuro azione dalla denitrificazione noi credo che realisticamente non riusciremo più a realizzare insediamenti e centrali neanche a carbone
Sta bene quindi la decisione orientamento anzi direi la decisione per quanto riguarda la posizione dell'ENEL negli ultimi mesi in ordine alla
Alla opportunità di adottare sistemi di abbattimento degli inquinanti ma io credo che debba essere tutto questo previsto in un obbligo di legge perciò
Sia per per dare certezza al diritto
Sia perché vi sia la massima trasparenza
A livello anche istituzionale tra poteri centrali ed autonomie locali e si possa dare nel contempo la massima garanzia di poter realizzare nella difesa
Nella protezione dell'ambiente e nel rispetto delle esigenze di economia in particolare agricola
Questo tipo di impianti e questo tipo di insediamento
In ordine al cosiddetto effetto Serra non non richiamo qui ho detto tra l'altro che cercare di attenermi i problemi che riguardano più specificamente e su un piano immediato
L'industria agli enti energetici ma voglio solo dire
Richiamando quanto riguarda detto stamane onorevole Andreatta
Che il problema di una valutazione da un punto di vista globale delle azioni correttive da assumere in ordine all'accumulo di anidride carbonica certo si pone con urgenza in ordine alla esigenza di una diverso ai più adeguata cooperazione a livello internazionale
Sul nucleare non mi dilungo l'orientamento la decisione della Democrazia Cristiana l'orientamento di fondo indicato
In questa che abbiamo definito una posizione di riferimento del partito è chiaro esplicito è stato stamane motivato ed illustrato in termini credo
E sufficientemente esplicito e chiaro
è quello di non rinunciare come gli altri Paesi industriali avanzati di non poter rinunciare alla disponibilità di questa funzione certo dando priorità assoluta costi quello che costi da tutto ciò che attiene riguarda i problemi relativi alla sicurezza
Quali sono quindi in concreto i problemi da affrontare per potere non rinunziare a questa fonte per poter garantire queste esigenze a partire da quella di sicurezza
Riguardo stamane l'intervento del ministro Granelli è stato ampio e completo io voglio qui solo richiamare alcuni punti specifici molto o direi molto parte molto molto più preciso
Io credo che occorra estendere e rafforzare e quindi di qui l'azione del governo italiano
La responsabilità nella sede di tutti gli organismi internazionali a partire da quelli comunitari per gli aspetti di sicurezza e di controllo nelle varie fasi che vadano dalla progettazioni fino alla a
Messa in esecuzione fino ad la messa in opera dell'impianto
Ancora modificare io credo che occorra modificare vedo qui il senatore Urbani vedo altri colleghi anche
Gli altri gruppi parlamentari di altre parti politiche e noi ribadiamo qui in questa sede con molta chiarezza il nostro punto di vista che riteniamo debba portarci a modifiche soprattutto con riferimento alle Autonomie locali dell'assetto normativo e quindi si debba prevedere verifiche ulteriori
Sulla progettazione prima che si definiscano nuove localizzazioni a parte naturalmente quelle in itinere e quindi alludo IMI specie a Montalto e a Torino
Con riferimento ai reattori innovativi con caratteristiche di maggiore sicurezza intrinseca
Occorre io credo puntare ad una efficace collaborazione internazionale per l'approfondimento delle soluzioni impiantistiche di sperimentazione e di esecuzione nella continuità tra in nuovi modelli
E tra gli impianti esistenti e finora realizzati questo è un punto che vedo che l'industria abbia a ben presente
Per quanto attiene ai reattori veloci in cui per la verità non ho sentito stamane far cenno
E che pur rientrano dovrebbero grato nella in una serie di intese internazionali liberamente sottoscritte dal nostro Paese a livello cioè
Io credo che e che rappresentano d'altronde l'unica soluzione oggi concretamente disponibile per fornire a costi sostanzialmente competitivi ingenti quantità di energia elettrica
Occorre assicurare una più ampia collaborazione internazionale soprattutto in sede comunitaria prima di una definitiva scelta riguardo per ora
La decisione del parlamento e del governo è stata di procedere in maniera soft tema dovremo sciogliere al più presto questo no
Qual è in concreto il problema essenziale che abbiamo sul tappeto è quello di riuscire a determinare condizioni reali perché si pervenga al superamento che di fatto ha portato al blocco di tutti gli insediamenti e non parlo solo delle centrali nucleari e delle centrali a carbone dico poco
E di queste ultime ore qualche segno di ripresa sulla possibilità del carbone speriamo che maturi
Ma parlo anche delle stesse centrali idroelettriche da turbogas
E si diceva poc'anzi con il Presidente Bompiani questa sorta di psicosi sembrava Ada estendendosi sul piano del blocco per le localizzazioni Sina con impianti ambientale
Negli inceneritori de di vedi appigli discariche e e quanto altro attiene alla installazione di impianti e di insediamenti
Di cui evidentemente l'esigenza
Di porre in termini molto concreti anche quelle necessarie previsioni legislative di cui farò un cenno ai fini di quale potrebbe essere la linea da perseguire
Io credo che l'industria e su quel giorno corrono spendere molte parole de da poter essere in grado di contare sul tempi certi
Per il compimento dell'iter autorizzativi nelle diverse fasi da quelle delocalizzazione a quella della messa in esercizio noi non possiamo ignorare non solo per la nostra politica economica di sviluppo non solo che dobbiamo diversificare la nostra produzione di energia per ridurre l'ancora più norme tributarie Thai dipendenza dall'estero
Essendo più che il petrolio dipendenti dire idrocarburi ancora troppo idrocarburi dipendente
Ma dobbiamo anche tener presente che viene per l'industria elettromeccanica per l'industria del settore un momento di contrazione della domanda esterna l'industria elettromeccanica credo non deve e non è questa la sede per illustrare il quale importanza al sul piano delle ricadute tecnologiche per l'intero sistema produttivo del Paese e quindi in un momento di contrazione domanda estera dovuta anche alla crisi di liquidità dei dei Paesi OPEC e di altro
C'è l'esigenza di forzare la domanda interna attraverso commesse interne per assicurare continuità alle produzioni lo richiamo qui problemi della fusione di cui ha parlato in maniera molto approfondita stamane il ministro della Ricerca scientifica
Voglio solo richiamare e per incidenze le prospettive di sviluppo di due settori di due di due attività del relative a alla alla alla alla alle all'ambito delle fonti rinnovabili all'eolico
E al fotovoltaico che appaiono anche vere
Per un esame comparato con altre situazioni i Paesi industrializzati le più promettenti sul piano delle fonti rinnovabili io credo che per tali i attività occorre intensificare gli sforzi per la realizzazione di appositi consorzi ad hoc che possono più facilmente fare affrontare la tematica di questi problemi un cenno infine
Agli aspetti istituzionali
Certamente Gambardella Nigeria perderà ci dirà
Quanto al Complesso gestire un macro sistema complesso scusate il bisticcio qual è qual è un settore elettromeccaniche qual è direi tutta la politica energetica
Ebbene io credo che per gestire la politica energetica macro sistema complesso occorra un diverso quadro di governo delle energie che sia in grado di programmare di coordinare è anche ove occorra di dire i mere eventuali i situazioni di conflittualità
Sono certo per quanto riguarda i casi di specie che richiamavo più apparenti che reali ma che potenzialmente potrebbero doversi determina
In particolare quindi io credo venendo alle riforme istituzionali che vada ripreso innanzitutto il grosso lavoro
Compiuto grosso positivo lavoro compiuto dall'amico Orsini attraverso la impostazione della riforma dell'ENEL per una funzionalità che risponda ai nuovi problemi che risponda alle nuove esigenze dell'ente che non è più quello di venti anni orsono dell'immediato post nazionalizzazione industriale io credo mi Corsini che noi si debba lavorare
Ripa partendo da quello grosso lavoro
Che tu compì gli studi per dare un'indicazione precisa di riforma
Ancora c'è un'esigenza di rilancio dell'Enea
Per la quale io credo che occorra confermare il ruolo di operatore prevalente per l'olio operatore prevalente per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'uso razionale dell'energia
Evitando ecco la nostra posizione istituzione di nuovi organismi ed i connessi problemi di interfaccia ed attribuendo anche a tale niente più esplicitamente di quanto non non faccia oggi la legislazione in vigore
Compiti in materia di promozione
Sul piano della innovazione tecnologica con particolare riferimento
Ai programmi di collaborazione internazionale per l'attività del settore
Ho rapidamente concluso ma non posso non far cenno alla esigenza di rivedere sul piano legislativo l'attuale strumento relativo alla sicurezza nucleare noi abbiamo alla Senato l'esame del disegno di legge relativo alle attività ad alto rischio industriale numerosi disegni di legge di iniziativa parlamentare il disegno di legge del governo
Io credo che noi dobbiamo accelerare subito dopo la Conferenza di Venezia
L'esame di questi provvedimenti per pervenire ad un organismo non dico necessariamente ad un ente ad un organismo che recependo la disperdere né sia responsabile della sicurezza di tutti gli impianti ad alto rischio
E per questa
A per questo per per per questa realizzazione legislativa radici indica una soluzione molto precisa che è rappresentata dal disegno di legge della DC all'esame del Senato e che punta appunto sulla cosiddetta
Al sulla soluzione del così detto impianto sistema
Che può essere forse un qualcosa di originale ma anche di molto valido
Per una materia così complessa
Occorre infine ridisegnare
L'intero quadro normativo anche con riferimento alle indicazioni emerse in sede comunitaria sulle valutazioni di impatto ambientale oltre che di localizzazioni
Invierò quadro normativo relativo all'insediamenti energetici superando ecco il discorso che facciamo in ordine al superamento del blocco la legge otto o dello la legge tre nove tre del settantacinque e la legge otto sulle localizzazioni del mille novecentottantatré originata allora
A piccola parte me ne assumo anche una parte di responsabilità per aver collaborato allora
Con ministro Marcora al varo di questo provvedimento originata allora dalla necessità di far fronte all'emergenza
Derivante dalla crisi petrolifera e di sbloccare una situazione di stallo altrimenti supera oggi però noi dobbiamo recepire dal più presto la direttiva comunitaria in materia di impatto ambientale
E di localizzazioni
E qualora corte dovesse stabilire l'ammissibilità dei referendum e io credo che più che mai si debba procedere
Ad un esame dal varo rapido di questo o di questa direttiva recependo la nostra legislazione nazionale per evitare che prosegua questa sorta di buio energetico che tanto danno potrebbe produrre al Paese e che si non si
Perché il referendum è sarebbe una rinunzia da parte di livelli istituzionali come il Parlamento e come il governo ha precise responsabilità che per la costituzione e la Repubblica italiana competono appunto
Al governo e dal Parlamento
Questi mi sembra siano i punti essenziali
Cui io spero che possano arrivare valutazioni e indicazioni da parte di coloro che interverranno tanto autorevolmente
Io ho solo cento dicevo Amico Corsini all'inizio la validità del metodo tratti adottato che la DC ha seguito al di fuori di pregiudiziali senza schieramenti per una riflessione
Che ci consenta di mettere a punto una posizione di riferimento
Su una politica così delicata ed importante qual è nell'economia e nella politica sviluppo l'energia io credo che il contributo chi è stato dato oggi e che ancora sarà dato dall'interlocutori
Per la necessaria messa a punto della posizione della DC in vista degli impegnativi appuntamenti decisionali che ci attendono
A livello istituzionale
Dopo Venezia potrà essere molto importante
Dopo Venezia che dovrà svolgersi al più presto
Ove se possibile con un Breve slittamento tecnico che consenta di organizzare meglio la conferenza spessa ma comunque
Senza ipotizzare quindi come suol dirsi al nuovo ruolo mandando a data fissa perché questo impone esigenze fondamentali di sviluppo per quanto riguarda la politica economica al nostro paese grazie
Tipo
Debbo a questo punto anche per aderire ad un invito preciso
Dell'amico Orsini pregare il direttore generale dell'Enea professor Pistella di dirci qualcosa sulle potenzialità di sviluppo tecnologico che le attività energetiche offrono all'industria e dall'ingegner nazisti direttore della triste
La preghiera di darci qualche elemento su un problema di grande interesse di grande attualità quale quello dei reattori cosiddetti in tre anziché a mente sicuri io penso che se riusciremo a contenere gli interventi qualche minuto per altri per acquisire questi due contributi
Ci potrà essere potrà risultare interesse per l'economia dei nostri lavori doc quindi subito la parola a Riccardo Garrone presidente
Ai prego tutto carrozze
Grazie presidente
Dopo Nesi ormai che i temi energetici sono al centro di un dibattito serrato tra le forze politiche economiche sociali
E difficile anche dopo il convegno di oggi intervenire
Su tali argomenti senza correre il rischio di ripetere ed ascoltare cose già dette ed ascoltate
D'altra parte ho scritto qui dieci giorni dalla conferenza di Venezia ora senatore Rebecchini ha parlato di un possibile slittamento è importante cominciare a raccogliere le fila sulle osservazioni le critiche le proposte avanzate negli ultimi mesi cercando di distinguere tra ciò che è stato detto con intenti strumentali
Pensando alle ricadute politiche ed elettorali e ciò che può effettivamente contribuire alla individuazione di corrette realistiche scelte di politica energetica
Con un operatore economico
Responsabile di un gruppo industriale
E di un'organizzazione imprenditoriale rappresentativi rappresentativa di aziende che svolgono un ruolo essenziale nel contesto energetico nazionale non posso e non solo solo
Non esprimere il timore
Anche se al parte delle preoccupazioni son cadute dopo il convegno di oggi
Quanto meno per un partito e in quella sede l'attenzione dei partiti politici degli stessi organi di governo responsabili finisca con il rischio volgersi esclusivamente alla questione nucleare
Un tema certamente importante per la pubblica opinione come Terence per i settori industriali coinvolti ma comunque a nostro parere destinato ad incidere in maniera molto rilevante sul quadro energetico nazionale
Soprattutto dopo che abbiamo ascoltato che la fusione è da considerarsi ancora a livello e nei tempi e nei momenti della ricerca
Non va infatti dimenticato
E questo dato non apparso stamani
Che anche nell'ipotesi più avanzata della realizzazione di tutte e quattro le centrali nucleari previste dall'ultimo aggiornamento del tenne
Il contributo di tale fonte alla copertura della domanda globale ed Energia passerebbe dall'un per cento attuale
Al due e mezzo nel novanta che al quattro virgola sette per cento nel novantacinque
Per un Paese come l'Italia
Che nell'ottantasei consumato circa centoquarantanove milioni di tonnellate equivalenti di petrolio
Tali cifre non appaiono certamente determinanti in termini globali di diversificazione riduzione della dipendenza petrolifera
Pur tenendo conto del peso che ne deriverebbe per il più limitato contesto ancorché importante della produzione elettrica
In tale prospettiva
E tenendo conto che non è prevedibile un sostanziale aumento del contributo percentuale
Ne delle fonti di produzione nazionale né di quelle rinnovabili abbia sentito parlare di alcune per mille stamattina
Ne deriva che il grado di dipendenza energetica del Paese non sembra destinato a ridimensionarsi la copertura della domanda del Paese continuerà a dipendere dalle fonti tradizionali il petrolio
Pur non tenendo conto di un parziale ridimensionamento rappresenterà la fonte di gran lunga più importante mantenendosi intorno al cinquanta per cento del fabbisogno nazionale
Di conseguenza per un Paese come l'Italia ad economia essenzialmente trasforma attrice la cui esigenza di fondo e quella di avere energie assicura ed economica è necessaria una politica energetica rivolta a incentivare la ricerca e la produzione di fonti energetiche nazionali
Pur tenendo conto purtroppo delimitato contributo che tali fonti possono dare
Incentivare ogni forma di risparmio ed uso razionale dell'energia sia in termini di eliminazione degli sprechi sia in termini di miglioramento delle tecnologie di utilizzo sebbene il margine di miglioramento in questo settore sì ormai ridotto e legato al crescenti investimenti
Favorire la diversificazione delle fonti e delle aree di rifornimento nel rispetto tuttavia della economicità
Non sarebbe nell'interesse del Paese uno sviluppo di determinate fonti che non fosse giustificato da ragioni economiche ma si basasse esclusivamente sul sostegno dello Stato
Con il rischio di riproporre situazioni alla lunga insostenibile
Quindi sostenibili proprie dei settori protetti
In quest'ottica va affrontato con estrema attenzione e cautela il problema del metano
Affronto questo problema al cioè per affrontare questo problema con gravi non dico l'imbarazzo ma con una certa preoccupazione ma l'intervento di stamani del professor Andreatta che al di là delle battute simpatiche ha fatto credo che abbia fatto un intervento come economista più che come politico democristiano
Mi agevola questo parte del mio intervento
La rilevante crescita di tale fonte e dovuto esclusivamente alle importazioni peraltro provenienti da soli tre paesi Unione Sovietica Olanda e Algeria
E legato a strutture di trasporto obiettivamente estremamente rigide con ovvi riflessi sul piano della sicurezza di cui si è sentito parlare più volte
Inoltre l'assolvimento di tale flusso in particolare per l'importazione dall'Algeria è stato reso possibile solo grazie al finanziamento a carico dello Stato della rete di metanizzazione dell'Italia centro meridionale
A rimborso a carico dello Stato del maggior costo d'importazione a rilevante vantaggio fiscale che sta diventando enorme di cui gode tale fonte rispetto ai prodotti petroliferi alternativi ed in particolare al gasolio
Un ulteriore sviluppo del metano dovrebbe pertanto avvenire solo in condizioni di concorrenzialità con le altre fonti
Adattare tutte quelle misure necessarie per rendere l'industria petrolifera italiana Hassan efficiente e competitiva in considerazione
Del ruolo fondamentale che il petrolio occuperà nella copertura del fabbisogno energetico nazionale
Il senatore Rebecchini ha parlato di un momento di idrocarburo dipendenza
Il l'onorevole Fassino aveva parlato di dipendenza petrolifera io penso che il senatore Rebecchini quelle sento indire dipendenti intende dipendenza da petrolio da metà
La raffinazione Italia ristrutturata per iniziativa degli operatori
Rischiamo se si va aperto scendi scelte irreversibili
Per alternative diverse che quella sana rimasta possa possa avere enormi difficoltà nel futuro a riguardo
Stella
Struttura petrolifera
Dopo la crisi del settantatré l'industria petrolifera italiana è stata lasciata a gestire la sua ristrutturazione
Non solo senza alcun sostegno da parte dello Stato
Ma anzi in presenza di una politica dei prezzi penalizzante talvolta addirittura punitiva con complesso di norme assolutamente inadeguate ad interpretare la dinamica delle trasformazioni avvenute nel mercato petrolifero tale stato di cose ha fatto accumulare l'industria petrolifera italiana notevoli ritardi rispetto all'industria di altri paesi
In particolare sa a causa delle condizioni di mercato di sistema di raffinazione ha subito come diceva un ridimensionamento drastico
Tanto che non lo stesso documento di aggiornamento del pendolo ottantacinque si è ritenuto opportuno indicare una soglia minima di capacità da salvaguardare
La rete di distribuzione carburanti è rimasta sostanzialmente cristallizzata la situazione degli anni settanta proprio a causa di una normativa che di fatto impedito agli operatori di effettuare i necessari investimenti
La caduta del prezzo del petrolio
Se è un parte rimesso in discussione i rapporti di convenienza tra le varie fonti suggerendo una maggiore cautela nelle scelte di indirizzi e con il tempo potrebbero gli rivelarsi superati di reversibili non ha fatto venir meno
Manzi acuito l'esigenza per il paese di fare affidamento su una valida industria petrolifera
Show rende non più rinviabili coerente scelte e decisioni sia una prospettiva di breve termine che di più lungo periodo ponendo fine alla politica dei rinvii che ha contrassegnato gli ultimi anni
In particolare nel breve termine vanno adottati quei provvedimenti da tempo all'esame del governo del Parlamento quali ad esempio ripristino della dilazione del pagamento delle imposte l'avanzamento del processo di liberalizzazione dei prezzi ed altro
Ma più lungo termine ma non troppo lungo siano ancora le leggi del mille novecentotrentaquattro
Occorre avviare un graduale processo di revisione normativa che dia l'aziende la necessaria flessibilità e libertà operativa di cui hanno bisogno per adeguarsi alle trasformazioni del settore
Da un lato attuando una graduale deregulation del sistema autorizzativo che limiti il controllo degli organi competenti ai soli aspetti di pubblico interesse sicurezza ecologia urbanistica eccetera dall'altro rivedendo la legislazione la politica fiscale
Sia per ripristinare la neutralità dello strumento in positivo nei riguardi delle fonti dei prodotti noir decide alternativi
Sia per avviare il processo di modernizzazione del sistema fiscale petrolifero secondo le Lin già da tempo attuate dagli altri Paesi grazie
Grazie
Il suo contributo sarà intervento svolto prego ingegnere Giovanni Gambardella amministratore della
Ma io farò alcune brevissime considerazioni mi auguro
Esponendo il punto di vista dell'industria
Perché ritengo che sia stato detto
Moltissimo ed in termini estremamente interessante costano
Le considerazioni
No era spento cercherò di farle da due punti di vista dal punto di vista dell'utente che consuma energia cioè l'utente industriale che consuma energia questo per non esser trattati celato di fare solo promozione della mia azienda
E poi dal punto vista del produttore dei sistemi energetici
Credo che all'utente che consuma energia quello che interessa è semplicemente a vedere disponibilità a prezzi economici
Dire regia come fattore di competitività per lo sviluppo della propria azienda e del Paese
In qualsiasi sistema produttivo io credo che esistono due tipi di utenti
Un utente di base che l'industria di base e l'industria che costituisce lo zoccolo pesante del Paese e l'industria che da continuità e affidabilità al sistema produttivo
è un sistema di punta come in un sistema energetico stalla di punto che si basa sulla flessibilità sulla fantasia
Sulla capacità di inserire occupando spesso anche solo spazi interstiziali del sistema economico mondiale
Il nostro sistema produttivo e brillantissimo
Nel secondo tipo di industria
E dire che defaticante nel primo
E questo è un fatto estremamente preoccupante
E allora se cd verdissimo assicurare un Paese che invece gli distaccarsi sull'industria di base dalla coerenza dei Paesi industrializzati
Li seguisse e sovrappone sia questo sistema di base il nostro sistema industriale flessibile
Io credo che noi raggiungeremo un modello di paese da fare invidia anche al dio Giappone
Questo fatto credo che sia una considerazione estremamente importante sia per un partito politico sia per un io per il nostro governo
E fa estremamente piacere vedere che un partito importante come la Democrazia Cristiana
Ha assunto questa specie di guida verso la modernizzazione che non può che passare dallo sviluppo dell'industria di base altrimenti il nostro Paese export verrebbe industria e sportelli ebbe manodopera porterebbe valore aggiunto
E penalizzerebbe estremamente in maniera pesante la propria bilancia commerciale
Cioè il nostro Paese si avvierebbe a vivere con un handicap assolutamente impossibile da reggere nel lungo periodo anche se oggi gli indici della nostra economia sono quindici tranquillizzante
Se voi pensate di sovrapporre gli indici dell'economia
Di base francese per esempio all'economia di punta italiana o gli indici per esempio di un economia italiana che attuato i Piani energetici che si è dato
Noi oggi penso che sarà avremmo risolto moltissimi dei nostri problemi nazionali
Il secondo punto di vista quello del produttore di sistemi energetici
Io penso che quando c'è un'ingente quantità di Investimenti come quelli richiesti da un sistema energetico
Penso che sia estremamente importante valutare correttamente
Quanto contribuisce allo sviluppo del sistema nazionale
L'utilizzo di queste tecnologie avanzate
Che sono necessarie per l'attuazione di questo investimento
Qui non è un problema solo di occupare un certo numero di persone o di lavoratori in generale dell'azienda tale atroce l'appalto
Qui e il problema di saper gestire uno sviluppo di tecnologia avanzata diretto ed indotto
Perché penso che quando si dice che i grandi programmi dei grandi Paesi industriali hanno avuto un indotto che forse ha dato risultati superiori addirittura alla utilizzazione diretta delle tecnologie quando si dice questo si dice che un Paese che decide di investire migliaia di miliardi per un certo periodo
è un Paese che ha l'obbligo di meditare anche sull'uso appropriato delle tecnologie che questi investimenti
Questi investimenti richiedo
E partiva in campo energetico noi abbiamo tutto lo spettro delle tecnologie abbiamo la tecnologia di prodotto
Abbiamo la tecnologia di processo produttivo e modo di lavorare
Inoltre abbiamo una tecnologia di gestione perché come diceva il presidente Rebecchini io sulla fissazione del Macro Sistema Complesso io credo che l'anti nucleare o l'anti energetico sia stato importante
In Italia
Ma che la cosa più importante che il nostro Paese ha vissuto un periodo lungo di instabilità tecnologica
Perché non molto ancora in maniera compiuta la capacità di gestire questo macro sistema Complesso che il sistema energetico nel quale non solo ogni singolo operatore a delle difficoltà
Ma che tra operatore ed operatore non sono ancora appunto
Gli strumenti attraverso i quali operare in maniera sistemi
In questo momento può in particolare sta succedendo qualcosa
Che complica questa gestione
E che non vale solo per il nucleare vale per il nucleare come per il carbone vale per il carbone come ponte sullo stretto di Messina cioè vale per qualsiasi grande infrastruttura o Grande Rete che dobbiamo creare cioè il Paese sta crescendo stamattina giustamente Colcone inneggiava al alla ricostruzione Roddick dimentichiamo che alla ricostruzione è stato un momento meraviglioso di un Paese che dal punto dell'analisi
Critica
Era un Paese ancora ad un livello arretrato
Oggi
Le condizioni sono diventate più dure
Oggi esiste una cultura dell'investimento la gente chiede il ritorno dell'investimento e chiede che questo avvenga in una situazione di corretto rispetto ambientale
Cioè significa che le condizioni degli operatori sono più dure
Quindi giustamente il professor Clò stamattina richiamava alla memoria alcuni nomi
Cioè c'è bisogno di personaggi che abbiano il coraggio della decisione per gestire un sistema complesso in condizioni al contorno che dei diventano sempre più critiche e più difficili da sostenere
Comunque per il produttore di i sistemi energetici si pongono delle condizioni delle condizioni che secondo il mio parere sono irrinunciabili
Piena un allungamento dei termini e quindi un fallimento prima del quale forse molto meglio rinuncia
Una condizione la chiarezza e la certezza di riferite per questo fanno piacere
Certe posizioni
Cioè bisogna sapere con chiarezza in che direzione si va
Perché la seconda cosa condizione
E la continuità
La continuità lo non solo del modello di sviluppo ma che la continuità nella tecnologia
Cioè stamattina ne ho sentite cose meravigliose
Abbiamo sentite che la fusione la farà chi farà il super sei frecce i reattori piccoli sopra sicuri
Che i reattori piccoli e sopra sicure gli farà chi fa l'affissione
E che l'affissione la fa chissà gestire un sistema energetico cioè
Non ne possibile
Un assalto di cultura non è possibile prendere qualcuno che ha perso un appuntamento e riportarlo al appuntamento l'eccessivo
Questo posso Caprioglio parlava di teleobiettivo queste e anche fuga in avanti cioè anche sfuggire alle responsabilità di oggi con l'alibi del successo del giorno successivo quindi ad avviso di chiarezza di riferimenti e di continuità tecnologica
E poi abbiamo bisogno di coerenza
Internazionale delle scelte ma questo per un percorso elementare noi ipotizziamo trovare il modello di sviluppo o la tecnologia o l'impianto migliore del mondo
Se questo richiede risorse ingenti in finanza e uomini questo non può che essere prodotto del mondo industriale
Le faccio un esempio poco fa quando ero ragazzo andavo all'estero trovavo prodotti completamente diversi da quelli che avevamo in Italia mi compravo la macchina fotografica il disco oggi
Non si può proprio niente perché quello che esce a Tokio esce a Roma e contemporaneamente Sciacca a Genova
Cioè non ha
Altra cosa
Se questo non è il risultato di investimenti tutti i Paesi industrializzati guardate che anche nel campo dell'affissione ci sono stati piccoli paesi che hanno dato prodotti meravigliosi
Il cui sviluppo è stato ritardato dal fatto che i Paesi industrializzati coalizzati hanno spesso per Investimenti per quei prodotti nettamente superiore
L'ultima considerazione riguardo ha il tre il battito impatto sanitario l'impatto ambientale in fatto di sicurezza
Ecco l'impatto sanitario io ho sentito cose meravigliose che bisogna fumare
Meravigliose cose pessime bisogna fumare sessanta sigarette
Qua cioè sessantasette sono la passeggiata via Veneto poi c'è quello che fuma venti sigarette poi diceva qualche oncologo cella sigaretta di Chernobyl
Ecco bisogna stare attenti
Specialmente ai formatori di opinione
Ci sono delle responsabilità colossale
Da questo punto di vista che tutti noi abbiamo tutti cioè il rapporto
Il peso diverso delle cose in un sistema che la società civile e importantissimo
Cioè il darli all'untore è una cosa del Medioevo
Cioè bisogna stare attenti a non sopravvalutare
Certe conseguenze sull'opinione pubblica perché sono momentaneo
Cioè bisogna avere la forza e la fiducia
Di dire le cose come si presentano realmente
E quindi bisogna lavorare sul metodo cioè bisogna lavorare sull'istituzione cioè bisogna lavorare creando una qualche cosa che sia credibile per la sua metodologia da parte di tutti e non per i numeri che spara dopodiché i numeri che vengono fuori da un metodo sono i più affidabili
Per la società civile per quanto riguarda l'ambiente ecco io io penso che noi dobbiamo spezzare
Questa specie di di equazione ecologia
Antiproduttivo ecologia anti industriale
Cioè secondo me ecologia ambiente
E sinergico con produttivo
Insomma se noi godiamo delle bellezze dei nostri posti dei nostri paesi beh vediamo che le bellezze e i nostri Paesi sono molto più dovuti alla tecnologia alla progettualità alla produzione
Perché vede noi quando vediamo gli scempi che certe tecnologie hanno fatto classifichiamo la tecnologia come ho fatto negativo ma non è negativa la tecnologia e negativo russo negativo che si fa della tecnologia
Se ad esempio andiamo sul Canal Grande a Venezia nessuno si ricorda che di naturale
Sul Canal Grande a Venezia non c'è più niente
Ora parte l'acqua
Per quanto riguarda per quanto riguarda che per quanto riguarda la sicurezza il terzo disco
Piccola la sicurezza fa dice il mio amico nasca il professore
Forse dirò qualcosa che che che a lui piace spero
Perché non mi boccia
La sicurezza oggi noi stiamo subendo una deformazione del concetto di sicurezza
Ne stiamo pensando che la sicurezza e naziskin oppure che la sicurezza e il notaio oppure che la sicurezza e l'insieme dei documenti che comprovano la sicurezza
La sicurezza reale e la professionalità degli addetti ai lavori
Nessuno di voi andrebbe abitare una casa progettata da un progettista che non sa fare il cemento armato
E che questo tipo di professionalità la si acquisisce perché cultura cultura sta insomma che cultura le solo
La cultura prima cultura e anche la seconda
Delle due culture
La cultura la si acquisisce non solo pensando
Ma pensando sperimentando e facendo se non facciamo prestiamo dei liberi pensatori
Grazie ingegner Gambardella prego il presidente Barbaglia deve svolgere il suo intervento
Se dovessi seguire il percorso di questo convegno
Dovrei svolgere una relazione in difesa del metano
Che l'unica fonte energetica per la quale è stato fatto un concreto programma in Italia realizzato in confronto al nulla che è stato fatto negli altri campi
è una cosa Paul difficile si era detto un po'tutti di tutti i colori se ha detto che è antieconomico si è detto che facilitato purtroppo produce ossido di carbonio mi spiace produce anche ossido di azoto sette quello
Guai a usarlo nelle centrali termoelettriche è bianco e rosso la preoccupazione effettivamente
E io credo che dopo aver fatto queste considerazioni convenga che io legga la relazione così come l'avevo preparata prima di venire a questo congresso lasciando a voi il giudizio di quello che dice il tema sviluppato e ruolo dell'ENI per l'approvvigionamento energetico del Paese nei prossimi anni
La decisione del governo dopo l'incontro dice la bella di indire la conferenza nazionale sulle nel si apre un dibattito
Che coinvolge tutti in un momento in cui tesi preconcette e luoghi comuni sembrano prevalere su un'accurata analisi del problema energetico italiano
Il più corretto approccio alla conferenza che ricalca peraltro il consente il formatore di questo convegno è che essa non si esaurisca nella scelta a favore o contro il nucleare
Ma che si estende ad un apprezzamento di tutte le opzioni disponibili e dei relativi costi e benefici
Va infatti tenuto presente che anche nell'ipotesi che la prova che la Conferenza si concluda nel modo più favorevole al nucleare
Il contributo di questa fonte la copertura del fabbisogno energetico nazionale rimarrà comunque marginale a novantacinque come dicevo prima il dottor Garrone è molto limitato anche all'orizzonte del due mila
In tale prospettiva all'ENI punterà realisticamente a individuare le migliori soluzioni per garantire al Paese l'approvvigionamento di energia necessari a saldare
Le soluzioni di medio termine fino al Duemila con le possibili soluzioni innovative di lungo termine
Attualmente nella struttura energetiche italiane al ruolo il ruolo predominante svolto e lo sarà nel medio termine dei combustibili fossili tradizionali petrolio carbone e gas naturale
Il petrolio la fonte energetica che influenza in modo determinante il mercato dell'energia
Perché soddisfa al quaranta per cento del fabbisogno mondiale e il cinquantanove per cento in Italia con riserve accertate che corrispondono a circa trentacinque anni della produzione attuale
Senza tener conto delle riserve non tradizionale come l'età l'assenza degli scisti bituminosi le tecniche di recupero assistito che possono notevolmente ampliare questo orizzonte
Questa posizione del petrolio fa comprendere come la reazione del due tre per cento del livello di produzione mondiale siano già in grado di provocare sensibili spostamenti dei prezzi di mercato
Le riserve di metano nel mondo equivalgono a quelli del petrolio ma questa fonte energetica ancora sfrontata almeno del petrolio e avemmo attuale le risorse potrebbero durare oltre cinquant'anni
Questo fatto e il progressivo incremento delle riserve di gas molto maggiore rispetto al petrolio fanno sì che il sistema mondiale di approvvigionamento del gas si anche in prospettiva più stabile
Rispetto a quello petrolifero la distribuzione e geopolitica delle Riserve peraltro diversa rispetto a quello del petrolio e non si concentra in un preponderante polo produttivo
Il prezzo internazionale del metano influenzato soprattutto dei prezzi di mercato dei prodotti petroliferi e che il metano va a sostituire e questo indipendentemente dal diverso e più favorevole impatto che esso ha sull'ambiente
Con tutte le scuse per lo per l'ossido di carbonio
L'Italia dispone di riserve cospicue di metano da trent'anni a questa parte continuamente rinnovate da un entrate attraverso un ampio riuscito programma di ricerca attuato dall'ASI
Le riserve nazionali infatti malgrado l'intenso sfruttamento
Ammontano oggi a duecentosettanta miliardi di metri cubi con un incremento nell'ultimo quinquennio di circa il cinquanta per cento
L'Italia
Dispone inoltre di una rete nazionale per il trasporto del gas interconnessa alla rete internazionale ed alimentata da varie provenienze
Chi consente di modulare l'uso delle risorse intermedi quelle importate che rappresenta un indubbio vantaggio rispetto ad altri paesi
Il carbone e il combustibile fossile più diffuso nel mondo e la distribuzione di geopolitica delle sue riserve e notevolmente differenziata rispetto a quelle del petrolio del metano anche esso tuttavia non sfugge ai problemi della sicurezza politica delle aree di provenienza si pensi al caso del Sudafrica
E la sua utilizzazione era allentata da indiscutibili problemi di natura ambientale che si propongono dalla sua estrazione fino alla sistemazione del signore di combustione
In questo mondo tradizionale dell'Energia avvenimenti di grande rilievo hanno caratterizzato il il mille novecentottantasei il crollo del prezzo internazionale del greggio ridimensionamento della valuta americana contrariamente alle aspettative
Il crollo dei prezzi dei prodotti petroliferi non ha però comportato aumenti di domanda tali da far aumentare le entrate dei paesi produttori
Le entrate dell'OPEC in particolare si sono ulteriormente ridotte indolori costante senza mafie livello il settantatré dopo mesi di tentativi di raggiungere accordi di compromesso a livello Opel Consiglio alla luce degli ultimi accordi si è tornati a puntare all'aumento dei prezzi attraverso il controllo dei livelli di produzione in linea con gli auspici di molti Paesi produttori mentre il settore petrolifero torno a ripetere il mondo tradizionale deve sì viveva questa convulsa Siria e di avvenimenti
L'incidente di Cernobyl ha ulteriormente agitato lo scenario energetico internazionale
Il ricorso sempre più ampio le Zio nucleare è stato messo in discussione
Anche se i Paesi più impegnati nello sviluppo di questa tecnologia
Pur non disconoscendo la né
Se si tradisse Vieri accordi internazionali in materia di sicurezza hanno sostanzialmente confermato i programmi di installazione di nuovi impianti
In questo quadro complessivo qual è il compito dell'ENI nel suo ruolo di approvvigionatore di fronte di fonti energetiche per il Paese
Malgrado la diminuita redditività
Della Fonte petrolifera abbia determinato nell'ottantasei
In molte aree mondiali e particolarmente negli Stati Uniti una diminuzione dell'attività di ricerca e di esplorazione di petrolio greggio
Lei mi ha mantenuto l'obiettivo del reintegro delle quantità prodotte sul territorio nazionale targhette minimo
Il programma per la ricerca e la produzione di idrocarburi dell'ENI prevede infatti il potenziamento della produzione di petrolio greggio di gas naturale
Con il fine di raggiungere un rapporto tra Riserve produzione di dodici anni per la fonte petrolifera e di quindici anni per il gas naturale
Le quantità prodotte in Italia raggiungeranno verso la fine del decennio e quattro milioni e mezzo di tonnellate di petrolio e quindici miliardi di metri cubi di garanzia all'anno
L'aumento della produzione del gas naturale unitamente ad esempio rilevanti potenzialità di importazione da differenti aree di produzione consentirà di avviare una considerevole flessibilità operativa
E di accelerare la penetrazione di questa fonte nota anche per le sue indiscutibili qualità ecologiche nell'utenze civili industriali e termoelettriche a questo proposito e necessario affermare con forza
Che la politica di espansione del gas naturale attuata dall'ENI
Non è diretto tranne potrebbe esser diretta alla sostituzione del nucleare tradizionale
L'obiettivo che poi un obiettivo comune comunemente accettato
Dei programmi energetici dei Paesi industrializzati e non da quelli del Terzo Mondo
E quell'avvio raddoppi di soddisfare con il metano
Circa il venti per cento del fabbisogno energetico nazionale contribuendo in questo modo a ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio
Forse ci si è dimenticati che Leni è stato il primo ad impegnarsi concretamente in passato nel campo nucleare
E che ancora oggi mantiene questi impegno nel campo dell'approvvigionamento e del trattamento del combustibile
L'aumento della produzione nazionale di garanzia sana ottenuto sia attraverso l'entrata in produzione di nuovi campi sia attraverso il potenziamento dei campi la cui produzione è già stata avviate in passato
Sarà anche ampliata la capacità di stoccaggio del gas che costituisce una rilevante opzione strategica
L'espansione dell'impiego del gas naturale nei diversi settori d'utenza
Troverà la sua definizione nei limiti della disponibilità globale e dell'ottimale utilizzo della rete di distribuzione dalla esigenza di ottenerne l'uso più appropriato e competitivo assicurando nel contempo il naturale sviluppo della fornitura
Per quanto riguarda la fiscalità
Applicata
No saltato
Vorrei ricordare anche che la politica energetica legata al gas naturale
Anzi ha una caratteristica internazionale
In particolare europea e che già intenso scambi di fornitura fra i diversi Paesi utilizzando una rete integrata e interconnesse
Rappresentano qualcosa di acquisito non di acquisire da acquisire
Per quanto riguarda la fiscalità applicata in Italia il metano per usi civili
Essa e la più alta in assoluto fra quelle applicate nei Paesi europei che consumano quantità massive di metano di questo settore
L'attività di esplorazione di idrocarburi all'estero deve essere considerata selettivamente alla luce dell'evoluzione delle prospettive ripresa degli idrocarburi
E delle possibilità di revisione dei progetti e degli accordi con i governi esteri e a questo proposito oltre alle decisioni dell'ENI
Avranno rilevanza anche quelle delle compagnie petrolifere presenti con il gruppo nelle già il venti ce lo SDI esplorazione all'estero
Costante attenzione va prestata la redditività degli investimenti quindi progetti di sviluppo saranno completati
Con tempi e modalità e adeguati a livello dei prezzi in questo ambito potrà proseguire lo sviluppo dei giacimenti individuati dallo choc dell'Africa occidentale dell'Africa del Nord e del Mare del Nord
Sono previsti nuovi sviluppi di iniziative ed esplorazione in Inghilterra USA Cina Nigeria Angola e Tunisia
Il risultato è che si attendono dal massiccio un volume di investimenti di ricerche in Italia e all'estero contro cui hanno certamente a determinare un aumento del grado di copertura del fabbisogno energetico complessivo del Paese
Con idrocarburi di pertinenza l'obiettivo di fine decennio è una quota di circa il ventitré per cento a fronte del diciotto virgola sette per cento attuale
Nel settore carbonifero Leinì sta procedendo nel complesso progetto di valorizzazione delle risorse nazionali ubicate nel bacino del sud per quanto concerne gli approvvigionamenti all'estero Leni dispone già di riserve minerarie in diversi continenti per circa trecentonovanta milioni di tonnellate
In totale considerando anche le vendite all'estero il sistema ENI ha venduto nell'ottantasei cinque virgola cinque milioni di tonnellate di carbone di cui uno e mezzo in Italia
Nei prossimi anni Leni conta di accrescere il proprio i rifornimenti al mercato italiano parallelamente alla allo sviluppo della domanda allargando il proprio potenziale produttivo con nuovi interventi in Australia in Sudamerica
La preponderante copertura nel medio periodo del fabbisogno energetico del Paese da parte dei combustibili fossili tradizionali pone peraltro inevitabili problemi di impatto ambientale
La maggior parte dei rischi ambientali e sanitarie associati all'impiego di carbone petrolio e gas naturale può essere però sottomessa controllo tecnologico e a mutamenti del mix tali da ridurre l'impatto ambientale complessivo
Il mercato a Venezia così come oggi confonde le idee
Ad esempio negli usi termici si verifica una concorrenza di prezzi tra varie fonti olio combustibile gasolio Carbone metano di cui è evidente
La diversità di impatto ambientale che si producono se usate dal quale il rilascio delle missioni e gli altri effetti possono essere ridotti a valori il cui livello di accettabilità va definito nell'ambito di regole precise che non tralasci non l'analisi dei costi benefici
Queste regole dovranno rendere omogenei nei confronti della conservazione ambientale la valutazione delle varie fonti energetiche ed è questo uno dei compiti che lo Stato e non Leni si deve porre
Questo approccio metodologico
Sarà tanto più importante quanto più rigidamente sarà rispettato il criterio di definire i limiti massimi di contaminazione ambientale prescindendo dalle fonti utilizzati utilizzate per produrre energia
In questo scenario certa di medio termine
Per parte sua il gruppo ENI ha messo a punto intanto è già avviato un progetto ambiente che prevede tra l'altro la produzione di prodotti alto Tanisi
Eliminazione del piombo delle benzine che non richiederanno alcun sostegno finanziario pubblico per la loro produzione come il servizio azione
La messa in commercio di un gasolio motori a basso tenore di emissioni inquinanti l'utilizzo del metano per i mezzi pubblici nei grandi agglomerati urbani l'eliminazione dei rifiuti industriali tossici e noci
Non voglio concludere questo mentre il vento senza gettare uno sguardo oltre l'orizzonte temporale del due mila quando accanto al nucleare tradizionale presente il minore o maggiore misure in relazione alle scelte che saranno adottate dalla possibile introduzione di fonti energetiche di processi innovativi
Tipo il nucleare diverso la fusione la Maniezzo fluidodinamica si assisterà anche ad un ulteriore sviluppo
Delle fonti energetiche tradizionali
Di nuove tecnologie d'applicazioni scientifiche ampia è la gamma di queste prospettive per gli idrocarburi liquidi e avremo lo sviluppo di recupero assistiti
Produzione le perforazioni profonde in terra e nocciola e da perforazione Nenna reati si per il metano
La valorizzazione verificatesi
Genere le chiedo scusa purtroppo abbiamo ho finito grazie mancanti poteri
Valorizzazione dei campi periferici con processi riconversione i prodotti liquidi sostitutivi e migliorativi dei prodotti petroliferi per il carbone accanto ad un uso politico di questa fonte si andrà verso processi di conversione di gassificazione integrata con cicli combinati
Per assicurare di qui a vent'anni un miglioramento non marginale della nostra condizione di sostanziale dipendenza energetica
E necessario spendere risorse notevoli finanziari e imprenditoriali scientifiche ma anche di impegno politico e in tutti i settori energetici
L'ENI farà la sua parte ma indispensabile che il Paese sia coinvolto a livello internazionale alle fasi di sviluppo dell'innovazione per trasferirne poi risultati al nostro sistema tecnologico grazie
Grazie presidente Barbaglia per il suo intervento prego ingegner Negroni direttore generale per
Grazie presidente
Dopo i numerosi e autorevoli interventi che mi hanno preceduto posso esimermi dalla fornire i numerosi dati che mi ero proposto Rita
Però non posso esimermi come operatore in campo energetico da fare alcune considerazioni di carattere generale sui piani energetici per sottolineare l'assoluta necessità
Di agire per noi in un quadro un chiaro quadro di strategie a medio e lungo termine
Anche se naturalmente sottoposta ad una cadenza naturale di revisioni critiche
E tale logica
è stata evidenziata in maniera chiara anche nelle ore subito nelle risoluzioni approvate dalla Camera e dal Senato alla fine del mille novecentottantacinque a conclusione della lunga discussione per l'approvazione del l'aggiornamento del
Dopo
Quest'ultimo processo critico di aggiornamento
Che cosa si è verificato il pieno sviluppo del contro shock petrolifero e il disastro di Chernobyl
Per noi operatori
è importante ora chiedersi come e quanto oltre alle reazioni anche emotive benché giustificate conseguenti alla gravità che ciò che è avvenuto questi fatti nuovi abbiano inciso o potranno incidere sulle strategie indicate
Il primo fenomeno
è la conseguenza diretta di un'azione decisa sviluppatasi dopo il mille novecentosettantatré presso tutti i Paesi industrializzati compresa seppure in misura ridotta l'Italia e questo in materia sia di risparmio energetico
Sia di differenziazione di fonti primarie
Con la sostituzione possibile del petrolio importato ricorso al nucleare non per ricerca e sviluppo di risorse nelle leggi energetiche nazionali e rinnovabili di qualsiasi natura
Stamani sono stati citati numerosi dati e anche nella relazione appunto di base onorevole Orsini sono citate ciò che è stato fatto o meno nei diversi settori nei vari Paesi industrializzati e anche in Italia
Quello che è da rilevare che sono stati conseguiti risultati molto diversi ma con linee di tendenza e strategiche fino ad ora coerenti e costante
E desidero solo ricordare che i principali contributi al successo di questa strategia sono stati portati dal carbone e in misura molto più rilevante dall'energia nucleare
Regia nucleare che come è stato rilevato nel due mila costituì era un notevole una notevole componente della produzione genetica con circa quattrocento impianti quattrocentocinquanta forse impianti in esercizio
Quindi sul piano mondiale
Anche per le conferme già dichiarati numerose autorevoli seri
è di tutta evidenza che la scelta del nucleare civile non viene messa in dubbio pure essendo ed è auspicabile che lo sia oggetto di un processo evolutivo sempre più pronunciato
E in questo quadro i fatti di Cernobyl hanno messo in evidenza per noi gestori di impianti ancora una volta oltre all'importanza della diversità di concetti progettuali e di sicurezza
Di tale tipo di impianto rispetta l'impianto e paesi occidentali l'importanza del fattore umano e la necessità di conseguire una convinta ed approfondita cultura del nucleare
Che come in ogni altro campo scientifico e tecnologico
Ma maggiormente nel nucleare data la sua obiettiva complessità non si acquisisce stando a guardare gli sviluppi degli altri
Ma migliorando le proprie esperienze e la propria tecnologia impiantistica senza limitarsi solo studi di laboratorio
Nell'attesa del momento migliore per recarsi agli altri
Questo significherebbe di fatto solo rinunciare senza avere il coraggio di dirlo
Dare succinte considerazioni svolte appare comunque confermata la validità delle linee strategiche di fondo adottate al piange etico nazionale con le naturali evoluzioni
I programmi di realizzazione degli impianti da esso previsti pur prendendo atto degli scorrimento ritardi fino ad oggi intervenuti vanno quindi perseguiti con il massimo sforzo e nell'ambito di questa conferma di indirizzi strategici a mio avviso e necessaria anche ribadire e questa mattina ho sentito con molto piacere indirizzi presi
Ribadire dicevo la scelta nucleare
E a mio avviso nelle proporzioni individuate dal piano che già può definirsi limitata e io dico sicura per l'impegno tecnico sempre profuso nella progettazione nella realizzazione e la gestione degli impianti
La scelta mi rendo conto è soprattutto una scelta politica una scelta di sviluppo una scelta coraggiosa che aveva essere ritengo coerente con il ruolo il ruolo di Paesi industrialmente avanzato per Italia pretendo ed è giusto che abbia una scelta ponderata
Ma da prendere con decisione e fermezza dal momento che in Italia non esiste a tutt'oggi una situazione di fatto nettamente precostituite
A riguardo però ebbene che si sa e che venga detto dai tecnici benché definiti uomini di parte che un'ulteriore disimpegno dal nucleare
Dopo il primo anche con l'arresto del programma degli anni Sessanta ci fece perdere il terzo posto tre Paesi dotati di impianti nucleari passando all'attuale quindicesimo posto
Non renderebbe possibile il mantenimento di quel bagaglio di professionalità di competenze tecnico-scientifiche e gestionali faticosamente mantenuti a livello qualitativamente elevato nonostante i periodi difficili
Le incertezze del futuro in una situazione di scarsa accettazione e scarsissima sensibilità per le esigenze di qualificazione e di sviluppo del settore
E in questo campo in prospettiva è bene si sappia che rischiamo di scendere al di sotto anche del minimo tecnico ove non sarà possibile mantenere viva neppure quella cultura operativa che ci ha consentito e troppo sovente lo si dimentica
Di gestire continuativamente senza inconvenienti e con successo impianti nucleari per più di venti anni
Con una produzione complessiva di circa cento miliardi di kWh pari a quasi il sessanta per cento del fabbisogno italiano della Santa Sede
E questo ovviamente senza parlare dei contraccolpi negativi che si ripercuoterà ebbero su tutte le strutture produttive di questo settore del Paese
Che invece ha bisogno di sicurezza di programmazione per poter sviluppare e migliorare il suo prestigio alla sua concorrenzialità anche all'estero nel caso di scelta non rinunciatario come tutti auspichiamo deve esserci però la riconferma più decisa dell'impegno di sviluppare al massimo i contatti internazionali perché in questa logica e in questo ambito che possono essere sviluppate le problematiche nucleari
Di continuare a seguire in tempo reale la dinamica degli sviluppi scientifici e tecnologici per conseguire come peraltro sempre fa la massima sicurezza il massimo aggiornamento delle realizzazioni in modo da continuare ad assicurare al Paese le massime garanzie adesso giustamente pretende
E ciò può essere fatto appunto promuovendo e perseguendo come del resto in ogni campo e come è sempre stato impegno dell'ENEL la evoluzione delle soluzioni tecniche nella continuità delle scelte di fondo
Con una presenza attiva in ogni settore più avanzato della tecnologia e della ricerca e qui ci si riferisce evidentemente reattori veloci all'istmo agli intrinsecamente sicuri e così via fino alla fusione
Se mi permettete vorrei richiamare un momento il tema degli strumenti legislativi necessari per la realizzazione dei vari tipi di impianti
Punto questo che ha spesse volte vanificato intere programmazioni
E vorrei precisare che poiché trattasi di impianti la cui realizzazione di interesse nazionale che possa essere programmata con certezza occorre che anche gli strumenti operativi Diano questa possibilità
Cosa che a mio avviso può essere conseguita solo se la responsabilità delle decisioni urne logico contemperamento delle esigenze di tutti gli enti interessati
Ed in linea con gli indirizzi europei in materia anche di protezione ambientale venga assunta da un organismo istituzionale di livello adeguato
Tale da poter garantire la coerenza e la tempestività delle decisioni stesse nei confronti degli interessi nazionali che il piano rappresenta
Per rispondere ai quesiti posti dal moderatore sia pure in fretta vorrei precisare che oltre all'impegno dell'ente in materia di sviluppo di fonti rinnovabili ad esempio in campo idroelettrico e geotermico Lehner programmato impegni per quindici mila miliardi
Io ho un preciso orientamento di riconsiderazione dell'impatto ambientale dei nuovi impianti specie quelle a carbone con il ricorso le più moderne tecniche
Tecnologia di abbattimento degli inquinanti in ciò anticipando l'applicazione delle direttive CEE non ancora emana
Inoltre la realizzazione di impianti Poli combustibili e di altri siti quali ad esempio quelle ciclo combinato consentiranno il più razionale impiego è la migliore utilizzazione di ogni tipo di combustibile grazie
Grazie ingegnere Negroni per il suo contributo prego l'ingegner Fornaciari di prendere la parola
Grazie presidente
Il senatore VB stamane ci poneva si poneva una domanda domanda che anche noi tecnici ci siamo fatta dopo il ventisei aprile giorno della grave incidente di Chernobyl le cioè che cosa in realtà Successo
Al reattore sovietico
E può quell'incidente avvenire anche altrove e magari alle nostre centrali ecco io vorrei cercare dare risposta a questa domanda e oggi lo possiamo fare credo molto meglio che non a fine aprile o i primi di maggio anche per avere personalmente partecipato a quell'incontro a cui si riferiva poc'anzi stamane il senatore Noemi cioè quell'importante storico incontro che avvenuto Vienna
A fine agosto fra il mondo occidentale
E gli esperti sovietici su questo incidente
Perché non mi pare che su questo argomento si sia fatta chiarezza non mi pare che finora si sia data una risposta chiara una risposta tecnicamente precisa
E facilmente comprensibile alla gente e questo penso che sia molto importante io credo che
I i giornalisti gli amici giornalisti devono avvertire una grande responsabilità in questo perché poi si possono anche vedere certi affetti e magari assistere a certe inchieste quali quella che un autorevole quotidiano proprio stamani forse non casualmente ci propone
In buona sostanza dunque
In buona sostanza dunque è stato l'errore umano o è stata la macchina con le sue particolarità la causa prima dell'incidente questa domanda non è una domanda
Marginale perché se fosse stato solo l'errore umano se fosse stato principalmente l'errore umano
Beh è difficile ritenere pensare che il comportamento dell'uomo comportamento dell'operatore sia esso russo americano francese o italiano possa essere diverso ma se invece è stata la macchina
Con le sue particolarità e allora forse il problema
Si pone in modo diverso
E per rispondere a questo interrogativo io vorrei premettere anzitutto un semplice è un semplice esempio
Un esempio forse banale ma che può dare anche qualche chiarimento su quello che in realtà è successo supponiamo che ad un pilota collaudatore venga affidata un'automobile di nuova concezione
Di nuovo Progetto per verificarne il comportamento in caso di abolizione dell'acqua dell'aviatore e che al medesimo pilotare il costruttore nel magnificare né i vantaggi le caratteristiche abbia detto di non scendere mai durante la prova al di sotto di venti chilometri all'ora
Il pilota tuttavia non sa
Supponiamo sempre questo che la macchina ha un difetto di progettazione per cui se l'acqua bollente quando la velocità è molto bassa improvvisamente il motore va al massimo numero di giri
E la velocità sale a velocità altissima
Il pilota dopo diversi tentativi riesce a portare la temperatura dell'acqua prossima all'ebollizione
Però per arrivare a questo deve scendere continuamente di velocità e azionato il freno ripetutamente fino a farlo surriscaldare a un certo punto l'acqua raggiunge la temperatura di abolizione ma la velocità ci sono molto bassa è sceso al di sotto dei venti chilometri all'ora
Egli sapeva che non doveva farlo ma trattandosi di un esperimento di breve durata
Continua improvvisamente senza preavviso motore Palmas numero di giri la macchina sbanda esce di strada uccide trenta persone e il pilota muore e a questo punto ci si chiede di chi è la colpa e del pilota
Come della macchina e del suo difetto di progettazione
Non a caso ho parlato di un difetto di progettazione perché alla base di quello che è successo c'è un comportamento instabile della macchina sovietica
Macchina che basta concepita come concetto molti anni prima vorrei ricordare che è stato derivata dai primi reattori dal primo reattore che l'Unione Sovietica costruì negli anni Cinquanta reattori per la verità
Impostati per il programma militare per la produzione di plutonio
Una una macchina che ha un comportamento instabile lo ha particolarmente ai bassi regimi di Potenza che cosa vuol dire questo
Dobbiamo innanzitutto osservare che nel reattore sovietico c'è una separazione
Una separazione fra le funzioni di mezzo per asportare in calore affidate all'acqua bollente
E le funzioni di mezzo per rallentare i neutroni affidate alla grafite da questa separazione
Da questa separazione funzionale intendo nasce il principio di instabilità di questa macchina
I nostri reattori non sono fatti in questo modo
L'acqua nei reattori occidentali serve sia per rallentare i neutroni sia per raffreddare il combustibile la carenza d'acqua né i relatori di tipo occidentale porta a una spegnimento della reazione nucleare a catena
Nel reattore sovietico invece la presenza della grafite che sempre imposto se manca l'acqua produce invece un fenomeno contrario un fenomeno opposto produce la aumento della reazione nucleare e determina un processo che si chiama un processo divergente cioè relatore può uscire di controllo uscire in tempi rapidissimi di controllo come in effetti purtroppo
E avvenuto quindi c'è una differenza di fondo sul comportamento della macchina che è una macchina instabile
Questo fenomeno era noto ai tecnici sovietici sì questo fenomeno era noto ai tecnici sovietici come testimonia un articolo comparso diventa diversi anni addietro su una importante rivista sovietica
Ma i sovietici ritenevano erroneamente e a Vienna hanno riconosciuto che questo è stato un grosso errore psicologico ritenevano di poter far fronte a questa instabilità attraverso procedure a procedure e i comportamenti dell'uomo e non attraverso come si fa Dardano invece in questi casi con dei sistemi automatici con degli automatismi perché non è pensabile che l'uomo possa aveva delle reazioni in tempi così estremamente rapidi
Quindi un colossale errore psicologico che ha determinato il disastro di di Chernobyl nella controprova del resto di quello che io vi dico la decisione la serie di misure che i sovietici hanno adottato sui il reattore dello stesso tipo tutte misure volte a migliorare questo comportamento instabile
Un secondo importante argomento
Che fu discusso
A lungo
Subito dopo
L'incidente al reattore sovietico e la presenza o meno di sistema di contenimento io ricordo di aver partecipato in quei giorni a Roma un dibattito che si tenne presso il Teatro Eliseo organizzato da L'Espresso assieme agli amici della terra e ricordo che in quell'occasione io parlai di contenimento parziale di un contenimento non adeguato come ENEL anche lo dicemmo
E cercammo anche in un inserto pubblicitario che poi pubblicammo in quei giorni di di di evidenziarlo perché il sistema di contenimento è profondamente diverso dopo la riunione che abbiamo avuto a Vienna possiamo e abbiamo avuto conferma di quello che noi sostenevamo fino dall'inizio di maggio
Il reattore sovietico la grande pila di grafite intendo e quindi il combustibile anche senza ombra di dubbio al di fuori di un sistema di contenimento questo va detto anche con chiarezza
Perché il grande rilascio di radioattività che c'è stato
E che non ci fu affatto invece dell'analogo incidente che avvenne nel settantanove alla Centrale americane Three Mile Island e dovuto essenzialmente alla in adeguate sa del sistema di contenimento non è che questo sia la causa dell'incidente ma certamente sarebbe stato una cosa molto importante per evitare le gravi conseguenze che ci sono stati e qui nostri impianti sono diversi
Diversa tecnologia e diversa sicurezza in particolare il Progetto Unificato che si rappresenta che si presenta come una delle più avanzate realizzazioni in campo progettuale nel campo della sicurezza della protezione sanitaria
Per moltissimi aspetti
Dalla flette dalla platea unica alto più sistema di contenimento alla progettazione sismica alla progettazione contro eventi esterni quali cadute di aerei sull'impianto per i sistemi di protezione realizzati con logiche di tipo avanzato
Per tante modifiche che sono state introdotte a partire da questi ultimi anni beneficiando sì in tutto il mondo occidentale di quella che è stata l'esperienza importante che l'incidente della centrale americana nel settantanove aveva portato
Ma questo patrimonio di esperienza è un patrimonio tipico e peculiare unico della cultura nucleare occidentale perché i sovietici non hanno partecipato a tutto quel lungo discorso il lungo travaglio che ci fu dopo l'incidente di Three Mile Island
Due parole e mi avvio rapidamente alla conclusione sulla centrale anche di Latina testata indebitamente paragonata alla reattore di Chernobyl
Latino l'ostruzione profondamente diverso non c'è acqua polenta e quindi la carenza di refrigerante non può proprio pro proporre i problemi di Chernobyl
Latina era freddata lo ricordo da anidride carbonica che è un gas inerte inoltre a latina la temperatura della grafite è molto più bassa la metà circa di quanto non sia o non fosse nel reattore sovietico che funzionava temperature incredibilmente pericolose
Temperature superiori
Alle soglie di reazione con aria ed acqua e aria acqua potevano entrare in contatto come poi accadde con la grafite essendo separate questa pare incredibile ma così era da pochi millimetri dire materiale strutturale
Dalla grafite stessa che funzionava quasi a settecentocinquanta gradi
Quindi a latina
Un fenomeno di questo tipo non può venire fenomeno che dette origine come stamani che era stato ricordato poi anche a reazioni chimiche con produzione di miscele esplosive che certamente contribuì erano ad alimentare l'incendio
Quindi in tutta coscienza io credo che da tecnici possiamo dire che un incidente come quello di Chernobyl non può assolutamente avvenire nelle nostre centrali e questo lo dobbiamo dire io credo con con estrema chiarezza
Tutto ciò non significa che non dobbiamo continuare a indagare che non dobbiamo continuare ad approfondire perché potremmo anche
Vedere l'utilità di eventuali ulteriori ricadute progettuali sugli impianti nostri la sicurezza in continua evoluzione
E quindi certamente potremmo e e stiamo già facendo da tempo questo lo facemmo dopo tre My Lai largo stiamo rifacendo adesso anche dopo Chernobyl utilizzare e a vere utili esperienze
Gli studi che sono in corso devono comunque avere come obiettivo quello di rassicurare
Attraverso speciali procedure di emergenza
Attraverso l'eventuale introduzione anche di sistemi a tocco predisposizioni donne una gestione accettabile intermedi sicure sa e protezione per le popolazioni anche di situazioni incidentali anche al di là di quelle che vengono assunte
Come base di progetto
Questo è l'obiettivo che ci siamo prefissi
Un obiettivo che abbiamo raggiunto nei nostri impianti nucleari un obiettivo che deve essere tenuto presente non può essere trascurato ecco per questi motivi io credo che nella prossima conferenza di Venezia
Questi temi debbano essere affrontati non con emotività ma con grande senso di di responsabilità
Due cose vorrei infine dire per Gore concludere questo mio intervento nessun Paese dopo Chernobyl nessun Paese industriale modificato i propri programmi nucleari conferme sono avuti in tutti Paesi su questo non è il caso di ricordarlo per quello che riguarda poi il discorso del nucleare piccoli sicuro non mi soffermo ne parlerà l'ingegner maschi direttore intrinsecamente sicuri ma sul nucleare il piccolo io vorrei dire una cosa
Se nucleare piccolo deve essere un nucleare a singhiozzo con una centrale fatto ogni dieci anni stiamoci molto attenti perché in questo caso noi non contribuirà e mo'a dare certezza della nostra industria quelle certezze quella continuità di cui ci parlava poc'anzi l'ingegnere Gambardella
Certezze che sono indispensabili per fare del nucleare una tecnologia che posso rispondere alle esigenze di sviluppo del Paese nel rispetto
Grazie
Per il suo intervento come diritto dobbiamo acquisire ancora due contributi professor Pistella ingegner maschi prego il gene nasca
Vorrei
Così mi chiedo scusa
Prego prima all'esordio Stella prego
Sugli argomenti di cui abbiamo detto iniziamo separatisti grazie per esservi sta
Vorrei accogliendo l'invito del presidente dire qualche parola sul significato tecnologico ma anche organizzativo e funzionale
Delle attività sia industriali sia di ricerca nel settore energetico in particolare nucleare vorrei cominciare proprio da quelle tecnologie che forse non sono tecnologie perché io chiamo convenzionalmente di tipo software
Mi ha fatto molto piacere sentire che su questo ha già fatto alcuni accenni l'onorevole Andreatta quindi vuol dire che c'è comprensione di che cosa significa per lucrare in termini molto generali è stato fatto cenno alla cultura della sicurezza che il nucleare ha introdotto nel sistema industriale
Io vorrei dire la peculiarità sta nel fatto che la sicurezza nel settore nucleare ora nel settore energetico il nucleare
Energetico in generale non è una verifica a posteriori e avvolto purtroppo soltanto formale
Ma è invece una cultura che fa parte integrante dell'approccio in fase di progettazione e in fase di costruzione e in fase di esercizio degli impianti
Ma si potrebbe e fare ulteriori esempi in questa stessa categoria l'attenzione all'ambiente inteso come risorsa e tipico del nucleare sui giornali si legge con grande soddisfazione del giusto che sia così
Che anche su sollecitazione della Sheshi adiamo ad adottare le valutazioni di impatto ambientale ecco sotto nome diverso ma esattamente le stesse in molti casi ben più approfondite valutazioni sono fatte per tutti gli impianti nucleari
Se noi pensiamo alla formula di scarico che cosa vuol dire vuol dire che si considera l'impianto
E se ne controllano con una normativa molto stringente le emissioni nell'ambiente inteso come un sistema dinamico che va in qualche modo protetto ma lo stesso processo di localizzazione introdotto in molti paesi a partire dal caso delle centrali nucleari e ora considerato una conquista per il fatto che inserito come parte integrante dei processi di valutazione di impatto ambientale
Ma ancora più in generale il nucleare ha imposto l'attenzione a un sistema complessivo
Alle interazioni alle interfacce a quelle che si chiamano situazioni di feedback cioè di interazioni fra parti
In conclusione l'Energia come sistema l'impiantistica energetica e il nucleare sono stati una prima occasione obbligata di gestire sicurezza ambiente
Interazioni di gestire un sistema appunto Complesso
E uno dei motivi per i quali credo sia indispensabile non uscire dal nucleare e proprio questa circostanza se rinunciamo ad una prima occasione che ci ha obbligato a crescere in termini di capacità di gestione
è forte il la probabilità che noi usciremo progressivamente da un insieme di sistemi ad analoga complessità e sicuramente un Paese industrialmente avanzato un Paese industriale o postindustriale troverà lungo il proprio cammino di sviluppo una serie di appuntamenti che imporranno la capacità di gestire sistemi complessi quindi c'è il rischio che una prima denuncia diventi una serie di analoghe pesantissimo primo ci tecnologie in senso stretto
Penso che basterà semplicemente citare alcuni esempi l'impiantistica in particolare gli aspetti di Terni da olive gli aspetti di Termomeccanica
Materiale ad alta temperatura nuovi materiali pensiamo al ceramico che sembra essere la soluzione di molti problemi Bay ceramiche nato nel nucleare il combustibile nucleare è un ceramico non molti lo sanno
Lo stesso vale per la robotica vedi laser spella micro informatica per la microelettronica
Però qui c'è da fare un piccolo passaggio di attenzione
Queste tecnologie non debbono essere viste come un'interconnessione tra settori industriali avanzati come se il nucleare alimentasse l'aerospaziale e viceversa
In realtà anche i settori cosiddetti maturi
Pensiamo al tessile e all'auto hanno tratto enormi benefici dall'inserimento di technology provenienti da settori avanzati ma benefici che forse un understatement perché in molti casi queste quella dell'auto sicuramente
E la stessa sopravvivenza del settore produttivo che ricordiamoci quello che era di moda nel settantatré i settantacinque era dato per spacciato
La sua ragazza di questo settore e il successo delle imprese come la FIAT in Italia è passato attraverso un totale ridisegno del processo produttivo incorporando proprio le tecnologie che venivano per settori avanzati
Allora attenti a questo meccanismo di rinuncia perché non è una rinuncia all'avanzato in vista di una presenza nei settori maturi perché anche questi in assenza di un humus tecnologico adeguato rischiano di essere messi in gravi condizioni difficoltà
Però detto questo banche messi in evidenza che l'attuale a un passo ed è soltanto un ottimismo per non dire blocco del settore energetico non si supera attraverso il presunto lancio o in prospettiva o lancio di nuovi prodotti
Noi prodotti più apprezzati più adeguati alle aspettative di prodotti in qualche modo perfetti con un approccio veramente tipo manicheo che sostituisce l'imperfetto all'imperfetto un nuovo oggetto
Che si spera sia senza peccato e senza difficoltà questa impostazione che pure rappresenta una tentazione che ha raccolto molti interlocutori sarebbe sostanzialmente uno fuga nel futuro
E credo personalmente essendo responsabile di un ente di ricerca e sviluppo di essere credibile se faccio questo tipo di dichiarazioni perché è una presunta logica aziendale mi dovrebbe portare a difendere l'esigenza di proiettarsi nel futuro
Sarebbe veramente a mio avviso una grave responsabilità far alimentare illusioni in tal senso
Credo che di nuovi prodotti in cantiere ce ne sono ce ne sono molti a diverso stadio di sviluppo vanno ulteriormente rafforzate le attività lungo queste linee da elettori veloci ai reattori a maggiore sicurezza intrinseca alla fusione
Ma non è la soluzione da ritrovare lungo questa linea di nuovi ma allora qual è il problema
Io credo che il problema sia non soltanto evitare come molto bene hanno già detto altri interlocutori in particolare l'ha detto l'igiene devono ingerire Amber bella
Evitare la tentazione di fare salti evitare l'illusione di poter puntare sempre sul prossimo treno
Io vorrei dire con franchezza che bisogna anche evitare il vizio di scendere continuamente dai treni sui quali siamo saliti prima di essere arrivati a destinazione
Occorre evitare di cambiare continuamente idea in corso d'opera mio nonno diceva il meglio è nemico del bene credo che sia sostanzialmente giusto ancora adesso
Anche perché il ministro l'analisi lo ha visto concretamente questa cattiva abitudine ci rende fra l'alto poco credibili come partners industriali in progetti di lungo respiro
Molti hanno detto giustamente molto giustamente e la collaborazione internazionale è una condizione assolutamente irrinunciabile per la grande maggioranza dei progetti di sviluppo in questo settore quindi non solo evitare fughe nel futuro ma evitare anche provincialismo e continui cambiamenti distratta
Qual è la soluzione
Il passaggio a mio avviso da una politica di piano inteso come un momento episodico quello della redazione del piano dove si svolgono le negoziazioni dove si ha la massima attenzione politica e poi tutto finisce lì
Da questo tipo di approccio credo si debba passare invece alla definizione di uno strumento di governo delle attività da una politica di piano che così fa passare ad una politica di definizione e gestione degli strumenti attuativi
E pertanto a mio avviso necessario assolutamente necessario conferire agli enti operativi indirizzi responsabilità di attuazione e conseguenti potere
è un'esigenza di autorevolezza del sistema politico e in particolare del Governo ancora prima che si faccia controllore e garante conseguentemente del comportamento degli antigovernativi
Abbiamo visto delle situazioni mi riferisco in particolare alla gestione dell'emergenza di Chernobyl dove certamente questi principi non sono stati rispettati non sono stati applicati si è creata una situazione di conflitto una situazione di contraddizione quindi una situazione di non credibilità e non a caso l'Italia è l'unico Paese
Che ha avuto interni di opinione pubblica in termini di credibilità nei rapporti relativi opinione pubblica enti governo mezzi di informazione un impatto così drammatico dell'incidente dice
Se questa gestione di rapporti tra soggetti istituzionali fosse stata più efficace non avremmo avuto il bisogno di trovarci qui ad affrontare un problema di rapporto con l'opinione pubblica che non nascondiamocelo e drammaticamente complesso
Quindi esigenza di formazione esigenza di rapporto con la pubblica opinione però consentitemi di fare alcuni esempi che mi son venuti in mente proprio sentendo le relazioni del posto Chernobyl non solo dell'emergenza
L'inserto pubblicitario la comunicazione cui faceva cenno l'ingegner Fornaciari che spiegava essere assolutamente diverso il reattore di Chernobyl a quello da quello del progetto unificato
è stato oggetto di interrogazione è stato oggetto di procedimenti giudiziaria è stato oggetto va addirittura di valutazioni del Gran Giurì della pubblicità perché ritenuto al di là dei compiti dell'ENEL noi abbiamo illustrato in concreto simulandone le nostre attrezzature l'incidente
E siamo stati oggetto di un'interrogazione parlamentare perché l'aver condotto le ne è un incidente che una simulazione su calcolatore dell'incidente aveva dimostrato che il punto non può avere quel tipo di incidenti è stato interpretato come violare
Il significato della conferenza di Venezia e c'è tanto d'interrogazione agli atti che ci accusa di aver fatto il nostro dovere allora un'ultima osservazione
Certamente la chiarezza delle posizioni oggi emersi ci fa sperare sulla possibilità che si arrivi da chiari indirizzo da parte del potere politico agli enti non sono mancati gli accenni alla volontà di intervenire positivamente anche sull'operatività degli enti stessi se si vuole essere veramente ottimistici si può dire
Che riflettendo anche con sincerità sul fatto che anche prima di Chernobyl non si è certamente realizzato o molto in questo settore l'ha detto molto bene in gergo Baglietto molto bene già Garrone
Se si conta sulla possibilità che quanto oggi abbiamo ascoltato si traduca in azioni concrete ma forse al limite questa drammatica vicenda è stata un'occasione di chiarezza che avrà risvolti potenzialmente molto positivo vi ringrazio e vi chiedo scusa del tema
Grazie professor Pistella per il suo intervento prego ingegner nascosti
Grazie Presidente il il tema che mi è stato richiesto di tratta molto più specifico
E cioè quello dei cosiddetti de attori cosiddetti intrinsecamente sicuri
Che è un altro problema che credo che siano
Un altro problema credo che sta avvenendo di Modena
E che finisce può rischiare di fare
A
Non andavano se non c'è problema vedo che c'è un fondo
Lui soltanto di posto materiale
No allora facciamo interpretazione sugli scambi di nuove idee sarebbero improprie
Allora
Dicevo questo argomento della intrinsecamente sicure rischia di fare la fine della fusione cioè quello di creare una gran confusione
Perché la fusione è stata come ricorderete negli scorsi mesi presentata come un fatto scontato attuale e pulito
Io credo che non c'è bisogno che io mi dilunghi sull'argomento tutti potranno vedere dagli atti acquisiti
Nella sua indagine conoscitiva e dalla commissione industria della Camera
Che non è scontata perché ancora scientificamente da dimostra non è attuale perché per bene che vada e che siano rispettati tutti i programmi
Prima di quaranta cinquant'anni non potrà essere industrialmente sfruttata
Non è pubblicità
Perché sia in condizioni di normale esercizio
Si presenta con le stesse caratteristiche della fissione forse anche peggio
Nelle condizioni di normale esercizio
Perché produce molti più rifiuti ad alta attività
Va bene e non è pubblicate anche in condizioni occidentali anche se presenta dei vantaggi rispetto alla fissione per le qualità dei radioisotopi che son rinuncio
Ora non ricordo intrinsecamente unici cui possiamo rischiare la stessa cosa
Perché si può ritenere che sia la panacea di tutti i Mauri cioè quello pensiamo alleviato intrinsecamente sicuro come se anche questo fosse un qualche cosa a portata di mano utile trovandolo per la strada
Innanzitutto il concetto intrinsecamente sicuro usato molto Vaia mentre ci appare chi parla di atto intrinsecamente sicuro
Poco fa l'amico piste l'ha detto a maggiore sicurezza intrinseca sono concetti molto diversi non è che tutto la stessa cosa e quindi secondo me va un momento chiarito
Il problema di sicurezza intrinseca non è un concetto nuovo anche degli attuali reattori cede la sicurezza intrinseca cioè quando poco fa all'ingegner Fornaciari ha detto che i miei attori ad acqua
A un aumento di produzione diva pure c'è una reazione negativa della macchina che tende a spegnere la reazione a catena come azione negativa ha fatto dell'aumento dei vuoti questa è una caratteristica di sicurezza intrinseca
Cioè una risposta è una risposta automatica della macchina ha un qualche cosa di anormale che qui risponde natura spontaneamente
Soltanto un fenomeno naturale la sicurezza indizi che è proprio questo cioè di costruire delle macchine
Che di fronte a situazioni anomale
Diciamo innescano un processo naturale di reazione
Per cui non c'è bisogno né dell'intervento dell'uomo che attui questa funzione né di un intermediario Ricciardi un componente elettromagnetico che attui la funzione strips
Ora
Questo un poco il il il diciamo la definizione di sicurezza intrinseca ma il problema ugualmente il problema è nei reattori nucleari
Che
C'è un problema di spegnimento della macchina ma questo si risolve abbastanza facilmente cioè interrompe la Reazione a catena il vero problema della sicurezza
E che dopo che si è affermato ideatore questo continua a produrre calore
Cioè continuando due carote decadimento dei prodotti radioattivi che su un contenuto degli elementi di combustibile
Questa continuo produzione mica dove fa aumentare la temperatura del combustibile
Aumentare la temperatura della guaina cibo c'è rottura della guaina già una stremato
Patteggiare devi andare
Il va e vieni anastilosi Gronda
C'è
Diciamo sul riscaldamento del combustibile ottusità guaina possibilità di azione della guaina con l'acqua produzione di Giorgio miscele esplosive con l'ossigeno presente fusione del nocciolo e tutto
Il panorama di corso è brutto e cattivo che si possono immaginare ora per far fronte a questo problema che cosa si è fatto nel tempo
Sì se creato tutto una gerarchia di sistemi e di Bari che servono diciamo a evitare
Che il fenomeno si verifichi e soprattutto che quando si è verificato i verificato ci possesso la fuoriuscita verso l'ambiente Esterna di questi prodotti di fissione
Alcuni di questi sistemi sono legate passivo cioè il contenimento estendo è una protezione passiva
Il sistema invece di raffreddamento del nocciolo e altri sistemi produzione sono attivi cioè ci vuole un un intermediario eletto meccaniche perché lo attui
Ora tutto questo insieme di sistemi AGEA chiedi sistemi a a loro volta a sono come si dice i don Dante in perché perché laddove devono intervenire un componente ha detto Maccanico deve intervenire un operatore
Diciamo non si ritiene affidabile che intervenga un gioco sistema o lo che l'operatore non possono sbagliarsi per cui si è creato tutto una situazione di sistemi multipli
Che in cascata fanno orsono presupposti di fare tutti la stessa funzione
Il risultato di tutto questo che cosa ha portato ha portato qui
La sicurezza di questi impianti
O è arrivata al livello dei tavoli
Da poter garantire con tutte le valutazioni tecniche fatte
Che il rischio per la popolazione per l'ambiente
è molto al di sotto di quello che deriva dal tante altre attività industriali molto più comune
E molto più accettata dalla pubblica opinione
A un congresso vero
A fronte di questo risultato notevolmente positivo
Ha portato due inconvenienti
Questa moltiplicarsi di sistemi
Da un lato quello di Haendel questi impianti molto complicati
Sono impianti molto complicati quindi con conseguenze sui costi di investimenti con conseguenze sui costi della gestione se qualcuno volesse aveva la curiosità di vedere quali sono
Le procedure di gestione delle procedure di sorveglianza di questi impianti troverebbe volumi e volumi di procedure che devono essere eseguiti
Mario Leonardi le chiedo scusa si potesse concludere nella risaia ex abbiano come fa capire il problema bisogna sbrigare ne rendo perfettamente conto che oggi viene farcelo capire in ultrà sintesi con la chiarezza che all'epoca con
Mezzi tecnici permettendo dunque
L'altro problema quale che per valutare il rischio di queste macchine sia dovuto fare ricorso alle tecniche probabilistico
Le tecniche probabilistiche che non sono capite dalla maggioranza della popolazione
Allora tutto questo ha portato già negli anni scorsi già dagli anni ottanta e gli enti di controllo a porre sul tappeto il problema
Di come semplificare di questi impianti di come arrivare a dimostrare che la sicurezza degli impianti senza dover far ricorso alle tecniche probabilistico
Ideale quale sarebbe
L'ideale sarebbe di potere chiedo scusa
Anche se questo fa peggio di un minuto
L'ideale sarebbe di poter arrivare a un reattore che quando le cose non funzionano come dovrebbero funzionare si spegne automaticamente
E una volta che si è spento automaticamente per fenomeni Avato orale si asporta il calore che produce per continua a produrre cose convezioni perfetto termosifone
Per un Peligra già mentre Steno per una serie di fenomeni naturale per cui non c'è bisogno di intervento dell'uomo né di altre macchine qui si porta via il calore essa questo è l'ideale
Però vi rendete conto che per arrivare a una cosa di questo genere è una problema di equilibrio non indifferente cioè pretende che una macchina da solo si fermi quando le cose non funzionano senza l'intervento dei anche di un componente attuatore cioè di un qualche cosa rivela e innesca ma perché quel mare si pretende che reagisca spontaneamente alla situazione anomala esternamente complicato
Quindi a un certo punto
C'è da pensare a tutto una serie di possibili passi avanti che si possono fare su questa strada senza arrivare a Bove fare subito questo passo dell'intrinsecamente sicuro Kay chiedere
Certamente anni di studio
Quello che è stato propagandato dei più perché è stata fatta una vera e propria propaganda però diciamo a campagna commerciale
è stato il più se da parte degli svedesi io credo che la maggior parte ha sentito scopi uscì intrinsecamente sicuro perché hanno fatto una grossa campagna e sono andati inciso venuti anche da noi alla Visp a farci capire quanto era sicure questo è attuale
A parte il fatto in Europa che è un qualche cosa che ancora è al livello di concetto a livello di idea
Ma già il di per se stesso si presenta in un modo tale che l'equilibrio
Che si terrà il poeta e nell'impianto è tale da far dubitare che questo è un impianto che Possamai funzionale allorché si è così tipica dei bisogna fare
Un prototipo fosse più prototipi Piquet allontana nel tempo enormemente la pratica attuazione di questo concetto
I russi l'altro giorno alla con al Consiglio d'Europa hanno offerto una collaborazione internazionale
Per poter sviluppare un tipo di reato e di questo tipo secondo me vitale potrebbe anche prendere l'iniziativa in sede occidentale di diciamo in vita e alla collaborazione con l'Unione Sovietica per atto cercare nel tempo di attuare un progetto di questo genere ma nell'immediato si potranno fare dei grossi passi avanti ma non certamente i arrivare all'insegnamento sicuro un notevole passo avanti sarebbe già quello di a vere un raffreddamento passivo del nocciolo
Ma non innescato in modo automatico per il sposta propria della macchina ma perché una volta che un attuatore l'ha messo nelle condizioni di dover fare il raffreddamento e noccioli tutta posso continuare in modo a o diciamo scontati già questo a indurrebbero quasi a numeri e venti il problema
Per esempio della fusione del nocciolo perché diciamo non ci sarebbe più quella pericolo tutto questo ovviamente è da valutare nei tempi di evoluzione della tecnologia perché non sono cose che si fanno
Così senza Consulting quantici
Tenendo presente che tuttavia gli attuali impianti
Allora aggiuntivo un livello di sicurezza
Perché non hanno per un con altri tipi di attività industriali grazie Gennaro
Così non lo farò mai certo
Tavola rotonda ringraziando anche i partecipanti ai presenti in sala grazie
L'aver posto
Perché è nostra intenzione cercare dei arrivare rapidamente attraverso quest'ultima tavola rotonda e con l'intervento degli amici operato e Scotti di arrivare a qualche conclusione politica
In generale nel dibattito che si è aperto nel nostro Paese
Sulle questioni energetiche
L'impegno di fare politica secondo razionalità
Senza cedere all'emozione del momento alla suggestione delle immagini richiede che si prendono come riferimento i fatti e le situazioni reali
Affinché ogni decisione venga attuata non sulla spinta di interessi particolari ma all'interesse complessivo è superiore del Paese
è quello che ha cercato di fare la DC con il suo mondo documento dalla direzione centrale nel novembre scorso
è quello che abbiamo cercato di fare in questa giornata a Genova dove mi pare il concorso di presenza e anche la qualità del dibattito ha dato ampio riferimento a questo elemento della razionalità
Io non lo so però questo è un problema che toccherà porta con la stampa in generale il rapporto nostro con la pubblica opinione se riusciamo a trasmettere questo dato della razionalità come messaggio alla gente per battere una disinformazione che è piuttosto diffusa attorno a queste questioni
Io cercherò rapidamente di riassumere alcuni elementi che poi metteremo all'esame degli amici che partecipano a questa tavola rotonda che ringrazio in particolare
Il presidente della Confindustria che come sempre anche in questa occasione si è dimostrato molto disponibile il Cavaliere Luigi Lucchini e il segretario confederale della CISL Domenico trucchi di partecipa anche per il vero non solo come dato di partecipazione a questa tavola rotonda ma come contributo anche di carattere generale alle conclusioni di questo convegno l'amico Guido Bodrato che pure ha avuto una parte rilevante l'elaborazione del documento
Finale approvato dalla direzione mo'Claudio cristiana
Io credo che le devono cercare di fissare alcuni punti per evitare che si vada via di qui ancora con qualche elemento di confusione intanto mi pare che la democrazia cristiana abbia affermato
Come una precondizione che la politica energetica del Paese deve accompagnare lo sviluppo
Questo va spiegato perché ci sono alcuni in questo Paese che ritengono che domani ci sia bisogno di meno Energia rispetto ad oggi
E quindi affermare che l'offerta energetica va comunque adeguata sia qualitativamente che quante più aumenta la domanda
Al fine di non rappresentare né oggi né domani per il futuro un limite ed un impedimento per lo sviluppo e per il progresso economico e sociale
Un punto questo fermo che io credo abbiamo cercato di chiarire con un qualche elemento di fermezza
I dati poi di fondo attorno ai quali va ridefinito il piano energetico nazionale
Anche se io credo differenza del passato
Si dovrà meno individuare vincolistica mente le scelte anche relativi all'organizzazione lasciando alle possibilità l'iniziativa reali anche modificando ce l'ha spiegato stamattina Andreatta
La legislazione vigente in maniera che la programmazione sia flessibile non rigida noi abbiamo fissato dagli obiettivi e dei vincoli alla nuova impostazione di politica energetica nazionale
Gli obiettivi sono due la sicurezza dell'approvvigionamento e il continua è il contenimento dei costi per il Paese
E per i consumatori
Mentre i vincoli vanno riferiti all'esigenza di protezione dell'ambiente un dato che emerge sempre con maggiore forza e la necessità opportunità di qualificare l'industria energetica nazionale
Ivi inclusa la salvaguardia dell'occupazione che in questo settore ha un peso non indifferente sopra tutto nelle regioni che hanno contribuito a a convocare ad indire ad organizzare
Questo convegno non sono la Liguria che ci ospita ma direi anche il Piemonte la Lombardia
L'Emilia Romagna
Un altro elemento sul quale mi pare ci sia soffermati è il dato per la prospettiva di una forte integrazione internazionale che già oggi c'è ma che nella prospettiva sarà ancora più rapida ancora più impegnativa
Di conseguenza è necessario che le scelte energetiche interne
Siano coerenti e non contraddittorie con l'insieme dei rapporti economici e politici che l'Italia mantiene il suo quadro europeo e internazionale sono cose sulle quali stamattina in maniera particolare si è soffermato l'amico Granelli c'è poi il nodo dall'industria energetica e in particolare al suo interno dell'industria Terme letto meccanico la pratico la praticabilità delle opzioni energetiche e la stessa possibilità di trattare tempestivamente le diverse tecnologie
Ai dati dell'ambiente le esigenze dell'ambiente con adeguati livelli di sicurezza dipendono dalle capacità dirottamento dell'industria energetica nazionale
Dal quale e ne consegue che collega l'industria energetica e Teramo elettromeccaniche nel nostro Paese
Non venisse posta in grado di rispondere
Alle nuove sollecitazioni provenienti dal progresso scientifico tecnologico se le comprometterebbero gravemente le future possibilità di sviluppo anzi
Si può intravedere come ritardi e incertezze dei programmi realizzative possono innescare una spirale involutiva certo
Si chiede per converso l'industria energetica di dare risposte più efficaci
Sia i problemi di affidabilità delle soluzioni costruttive sia i problemi dei rapporti con l'ecosistema della società nazionale
Ma è fuori discussione che in assenza di realizzazione e di impegni decadono sia le risorse umane che il capitale organizzativo e tecnologico che ivi compreso l'assetto istituzionale c'era parlato stamattina
Mi pare in maniera molto documentato il tuo sorga ribatte
è da qui che emerge la scelta della conservazione dell'opzione nucleare che una decisione assunta mi pare con un qualche coraggio dalla Democrazia cristiana l'opzione nucleare ha valore deve essere mantenuta aperta almeno per tre ragioni intanto perché è un'assicurazione contro le incertezze del futuro
Rappresenta una tappa tecnologico produttiva obbligata per il sistema industriale
Anche con riguardo all'evoluzione della ricerca dell'assenza consente un confronto politico strategico credibile con i Paesi economicamente più evoluti
Del resto nelle conclusioni del vertice di Tokyo i sette maggiori Paesi industrializzati l'Italia come stamattina è stato ricordato era rappresentato dal presidente Craxi hanno auspicato azioni coordinate per quanto concerne gli affetti transnazionali degli incidenti nucleari lo scambio di informazioni
L'assistente in situazioni di emergenza confermando che l'energia nucleare adeguatamente governata continuerà ad essere una fonte di energia e con l'impiego crescente vi sono poi anche delle ragioni che attengono ai rapporti internazionale con i Paesi meno sviluppati
Nel corso della recente conferenza mondiale sull'Energia
Si è sottolineato come un uso più esteso dell'energia nucleare nei Paesi industriali avanzati consenta di risparmiare risorse energetiche sono orribili soprattutto petrolio e gas naturale
Tali risorse debbono essere rese disponibili anche per assicurare migliori possibilità di sviluppo ai Paesi del Terzo Mondo paesi che sono meno dotati di capacità tecnologiche e che spesso si trovano a dover affrontare i problemi prioritari drammatici della sopravvivenza ce ne ha parlato ancora l'amico Granelli
E del resto quale risposta altrimenti
Darebbero il Paesi più sviluppati ai popoli latinoamericani ai popoli africani dove sia caliche sia calcherà la più parte della popolazione mondiale
Dovremo spiegare che noi siamo votati o lo sviluppo
E loro la sofferenza e allora che senso ora l'appello che anche all'inizio di gennaio il Papa nella giornata della pace
Ha rivolto al mondo
Indicando come l'obiettivo da raggiungimento che la pace sia perseguibile ce ce lo sviluppo e se c'è solidarietà ma come si manifesta in concreto
Su un tema strategico come quello della scelta energetica questo dato dello sviluppo e questo dato dell'asso dell'Hertha
è un elemento sul quale io credo l'invito a non ragionare in termini provinciali in termini nazionali e più che mai pertinente
Mantenere aperta dunque l'opzione nucleare
Per il futuro energetico del Paese significa pertanto salvaguardare le capacità le risorse imprenditoriali esistenti aprirci la dimensione internazionale
Essere in condizione di stare al passo con la ricerca e lo sviluppo che stanno dentro gli impegni che sono propri della cooperazione internazionale alla quale io credo l'Italia è chiamata a continuare a dare un contributo importante
Del resto si è detto dopo Cernobyl
Vi sono state delle difficoltà lo stessa indagine Doxa del Corriere della Sera che viene presentata proprio stamane e che mette in evidenza come rispetto a dieci anche cinque anni fa il dato di sé di sensibilità della popolazione sia fortemente mutato
Ci induce a rafforzare a dare grande impegno al tema della sicurezza questo lo lega come ho detto prima
Alla forza alla capacità di ricerca la capacità di fare le cose che è proprio della struttura termoelettrica in generale dell'industria energetica del nostro Paese
Ecco perché io credo che la DC affermando che l'opzione nucleare non viene accantonata
Ora accettando in questa fase transitoria una condizione in qualche modo restrittiva ha fatto una scelta di campo che è importante perché affermare che devono proseguire i lavori per le centrali nucleare in costruzione
E stabilire le condizioni necessarie per l'ulteriore proseguimento iniziative decretazione nucleari nazionali dire questo in questa fase non era proprio né semplice né facile questo del resto di verificare le condizioni
Per poter andare avanti su un piano più organico di iniziative in campo nucleare e lo scopo della Conferenza Nazionale per l'Energia
Alla quale molti guardano credo per definire un campo di scelte che sia realistiche praticabile altro che chiusura di Caorso
Ma anche di questo si è parlato nella polemica politica soprattutto dei mesi e delle settimane che si sono susseguite a dopo la vicenda di Chernobyl
Certo a questa vicenda pone il problema di ristabilire un adeguato margine di consenso popolare
Che è il dato fondamentale attorno al quale comunque dobbiamo passare quale che sia il tipo di legislazione verso la quale andiamo Donat Cattin stamattina giustamente ha fatto la cronistoria dei molti fallimenti è indubbio che bisogna aprire verso la pubblica opinione
Una iniziativa chiavi una capacità informativa una capacità di a rimontare una condizione di difficoltà senza della quale è difficile immaginare che iniziative in questo senso possono avere una qualche possibilità di risultato
Alcune considerazioni di carattere politico per stimolare conclusivamente gli interventi degli amici che parteciperanno che partecipano a questa tavola rotonda io credo che sia doveroso porci di fronte la problematiche energetiche in maniera documentata con professionalità con realismo senza cedere all'emotività così come abbiamo cercato di fare oggi
Possiamo dire che avvicini sta cercando di fare questo ma le altre forze politiche sociali ci riusciranno rinunceranno alla forte tentazione di cavalcare le mozioni
La politica energetica del nostro Paese è stata finora incerta e contraddittoria ancora oggi lo è gli stessi contorni della maggioranza di governo Sulmona rispetto alle innegabili difficoltà
Ma non c'è non nasce una maggioranza alternativa rispetto al nulla al vuoto di proposta alla sommatoria dei no di questo dobbiamo essere tutti consapevoli forze politiche e forze sociali
Certo dopo la Conferenza nazionale sull'ideologia che non può essere rimossa noi siamo d'accordo sul fatto che se c'è un'esigenza di un rinvio tecnico di una settimana o due
Questo rinvio si faccia ma non siamo del parere che si rimuova il problema dalla Conferenza nazionale regia
Dopo questa conferenza comunque emergerà la solitudine di ciascun partito così come verseranno le responsabilità del governo nazionale e del Parlamento nazionale
Necessario però che anche gli esperti non si nascondono dietro tatticismi riparte dalla ricerca dalla scienza o dalla tecnologia la politica tende su alcuni punti risposte in equivoche
Ma guai se non si imporrà una visione realistica dei problemi dello sviluppo energetico del Paese
Guai se i partiti cederanno a lusinghe della ideologizzazione e alla tentazione della strumentalizzazione
Quando l'ideologia o il calcolo politico vengono calate nel campo economico si perde di vista la sostanza il merito l'oggettività dei problemi
E si stende un velo moralistico sull'intreccio dal rapporto tra scienza tecnologia sviluppo ambiente uomo che non porta certo come risultato le l'elevazione della qualità della vita
Qualcuno è stato folgorato
E attirato dalle tentazioni massimalisti che presenti nella Spd tedesca ma è parsa più che altro una una manovra di copertura
In Germania nessuno nella campagna elettorale che si sta consumando in questi giorni sta sostenendo la chiusura dalle numerosissime centrali nucleari in esercizio
Nel Partito Socialista Italiano il movimentismo di certe posizioni corrisponde piuttosto al tentativo elettorale
Di raccogliere tutti insieme e contraddittoriamente i movimenti che contrastano proprio la modernizzazione da città industriale
Riprendendo la vecchia tradizione massimalista che nega attrice del riformismo come si può rivendicare la guida delle trasformazioni
Di una società complessa come la nostra cavalcando le spinte alla alla deresponsabilizzazione erano scelte un partito che ha cultura di governo deve fare proposte di governo piuttosto che alimentare una cultura di opposizione
Ponendosi alla testa di ogni Proto di ogni protesta possibile
Il Partito comunista d'altro canto vive la vicenda dell'Energia dal nucleare stretto tra la la riscoperta di un una valigia palingenetiche un nuovo modo di esser diversi un modello sociale
Economico politico e culturale alternativo esigenza squisitamente politica di riannodare i fili della sinistra italiana nel tentativo di riportare il PSI nella sua area di influenza innalzando la bandiera della cosiddetta sinistra europea
Ma non si può accettare noi non possiamo accettare
Che si affrontino queste problematiche non con un sincero sforzo di ricerca e con una rinnovata volontà di assumere decisioni bensì con la furbizia strumentale di concorrere anche con questi argomenti a costruire uno schieramento politico alternativo
Dunque i partiti e le forze sociali sono di fronte la solitudine del loro responsabilità sono incerti e preoccupati ma purtroppo la solitudine l'incertezza e la preoccupazione sono più indotte dal timore della ricaduta
Delle scelte sulla pubblica opinione piuttosto che alla del dalla difficoltà che tali scelte comportano e dalle difficoltà che derivano dalla soluzione concreta dei problemi
Ecco questo mi pare essere il nodo politico riusciamo io credo come sistema dei partiti
E questo è un dato anche che può favorire un recupero di credibilità con la pubblica opinione a porci non tanto il problema da ricadute elettorale quanto il problema di ciò che è bene di ciò che è male
Rispetto agli interessi generali del Paese riusciamo a fare questo salto di qualità e questo in fondo il gesto di coraggio che si chiede non solo a chi andrà a Venezia ma chi soprattutto dovrà gestire la fase delicata che si apriva su successivamente a Venezia questo mi pare è stata in sintesi la posizione chiedevo casi cristiani ieri questo innovare buona
Dalla buona parte del merito all'amico Orsini che ha condotto comune Grecia relazione non solo il convegno di oggi ma anche i lavori della direzione del novembre scorso su questo noi siamo disponibili a confrontarci con gli altri partiti ovviamente
A cominciare come con quelli che collaborano con noi la maggioranza di governo dicono i partiti dell'opposizione e credo anche con le forze sociali il senso di questa tavola rotonda conclusiva
Era di sentire due amici molto qualificati come Lucchini e trucchi in rappresentanza di mondi vitali della realtà del nostro Paese al fine di portare anche da questo versante un contributo decisivo
E un utile alla alla scelta che questo convegno va a confermare dal punto di vista politico e che io mi auguro avrà una ricaduta comprensibile sulla pubblica opinione vi ringrazio per l'attenzione e do la parola all'amico tu
Io ringrazio è anche l'occasione a pochi giorni dalla conferenza alla quale le organizzazioni sindacali evidentemente porteranno il loro contributo per io prima di tutto mi permetto che un rinvio non è male
Perché solo dopo Cernobyl entrato nel cuore del dibattito e soprattutto dei politici qui i rapporti politici
Entrato veramente dibattito sul settore energetico un posto che tale questione meritava di occupare da tempo qualche per date di cui la responsabilità sempre non opportuno andare ad indagare non entra il relativo tre responsabili delle commissioni dicono mi spiace che io non sia qui sarebbe stato importante dicono che non sono riusciti neppure a fare lavoro sinottico delle diverse posizioni
Quindi saremmo in una condizione di andare a una conferenza delle energie in cui non esiste neppure e lavoro sinottico non solo quello di parametrata io personalmente e debbo dire che sarò presente a Venezia starò a sentire e il fatto che non sia decisionale non mi tranquillizza nella maniera più assoluta perché quando la conferenza è nazionale non decide ma diventa il momento più emblematico e certamente più sci che richiede più attenzione di mass media di tutti e quindi io su un rinvio ove sia pure tecnico come dire a Tabacci l'importante che tecnico significhi andare veramente a ragionare dei problemi nel concerto che è contenuto nella parola conferenza
Il mio primo compito a ribadire la posizione della CISL che d'altronde nasce lo debbo riconoscere sia da una posizione coraggiosa di Boldrini che nessuno ricordano che considero estremamente importante sia dalla prima posizione di Bodrato
Non lo faccio perché qui soprattutto perché quando dissento glielo dico tranquillamente perché in effetti ha permesso per periti un ragionamento leggermente diverso
La posizione della Cisl è molto semplice Nova nuovi investimenti si finiscono però gli impianti in costruzione questo lo chiarisco vuol dire anche Trino due per essere molto chiari quindi significa montate Trino due noi Cirene al pecche dentro così dice questo documento nostro il controllo delle tecnologie perché si dice abbiamo il piede dentro quindi avremo il diritto io ho qualche perplessità lo dirò dopo non basta un piede per contare ci vorrebbe qualcosa più di un piede
Ad ogni modo dice
Evidentemente dentro il controllo del technology è perché stiamo nel nucleare
è un problema internazionale e quindi non risolvibile
Solo a livello nazionale c'è una grande fama viene fame di energia e quindi non si può scherza in sostanza l'energia nucleare non è un oggetto di lusso che si può buttar via
Come un abito ha smesso ma una realtà
Con la quale dobbiamo convivere anche se decidessimo di non farlo
Il disastro di Bhopal vengo da seguire una categoria estremamente sotto accusa
E prima di essere segretario confederale ho seguito i chimici ma il disastro Noemi credo che sia ancora qui il senatore e il disastro di Seveso cioè se e il disastro di Bhopal non ha fermato l'industria chimica e la catastrofe del Cialente era non ha fermato i programmi
Spazia energia nucleare risponde quindi a bisogni molto reali e dunque non sarà fermata
Il problema è che qualcuno può decidere di fermarla
Qualcuno può decidere di farla in una maniera diversa e che quindi non sia una e esigente accettata tout-court ma un'esigenza condizionata e quindi preceduta da premesse per la quale diventa importante
Ma non c'è alcun dubbio che con essa dovremo convivere è stato ricordato cosa ha detto Grazia Tokyo leggo testualmente il testo non di Craxi ma dei sette leader Energia nucleare gestita in modo appropriato
Leggo Corbaccio of nel così vado rapidamente difficile
Prevedere il futuro dell'economia mondiale senza nucleare
Se questo è la situazione citando estremi estremi che però si toccano perché
Minimo nucleare massima sicurezza
Che è facile ed è bello è un po'difficile dire se se c'è veramente al massimo di sicurezza tutto valeva frattanto nucleare debordi però rende l'idea minimo nucleare Massimo sicurezza
Ci credo e credo profondamente che questo sia il teste
Debbo aggiungere però io mi spiace che Barbaglia ci si io sono convinto che le lobby e ci sono del nucleare ma mi pare che ci siano nel petrolio e ci siano metà
No
Non credo che sia corretto non credo che sia corretta è giusto c'era scritto i produttori energetici quindi ognuno ha difeso la propria fetta di reagire la DC l'aveva previsto canti rito di parole mi pare legittimo
Però sia chiaro non c'è la lobby dal nucleare c'è ecco c'è qualcos'altro c'è la lobby dall'accordo con l'Algeria voglio dire
Perché per forza ce l'abbiamo dal metano da utilizzare
Non sappiamo dove metterlo succede come l'uranio che abbiamo ottenuto nelle cave di Bergamo per essere molto chiari per essere estremamente chiaro quando Donat Cattin che non c'è più ma colui perché l'ultima devastante centrale qui perché
E allora abbiamo comprato l'uranio perché noi siamo rapidissime l'abbiamo messo alla dopodiché l'abbiamo dovuto come si dice qui ci sono io vedo mia bici si è dovuto in qualche maniera tentare dico regala non lo so
Allora attenzione
E la posizione dell'accisa del sindacato è che il nucleare e una dalle fonti
Non è assolutamente vero che è l'unica fonte ebbe pure quella preponderante è una delle forme
Secondo non crediamo ai dati
Qui gli Andreatta che io stimo moltissimo proprio credo che lui lo sappia questo enorme aumento clamoroso dell'utilizzo di energia mi lascia io conto molto meglio non solo professore inoltre quindi ma non c'è alcun dubbio che vale molto di meno quello che sostengo io però non mi pare perché già dieci anni fa dicemmo che l'aumento di oggi è vero che la crisi ha reso non utilizzato e quindi anche i miei parametri possono essere sbaglia
Ma non credo debbo dire a questi clamorosi aumenti di utilizzo Energia ma disponibile a ricredermi se i dati che d'altronde ascolterò con essere leggerò con attenzione
Terzo è che risparmi energetiche diventa sta diventando una scienza del Paese
Io vi garantisco perseguire sempre quel settore che il consumo di energia nel settore chimico è stato ridotto vicepresidente Lucchini che certamente è stato ridotto in cinque anni fanno subito il settore delle fibre addirittura saltando dei momenti di produzioni quindi industriale ci sono è stato del quindici del diciotto per cento
Io ho scritto che ripeto ribadisco che il risparmio energetico deve diventare una scienza non è risolutivo tant'è vero che la le scelte nucleare lo io credo che l'attuale congiuntura energetica che sono d'accordo tra medico professore trattenuto double
E che quindi io ci affrettiamo adesso a prendere le decisioni approfittando certamente dall'attuale congiuntura energetica che non credo nonostante il petrolio diciotto a diciotto Doria al barile possano prevedersi molto di più almeno per un anno
Ma perdere questi pochi mesi è un delitto da questo punto di vista in questo senso la conferenza bisognerebbe farla subito se significa conferenze e poi decisione
La modifica del pende la logica del pluralismo delle fonti energetiche invece sulle o follia a metà anni fa era lo ripeto nonostante che la considero importante
Lo credo che la dovremmo portare in tutti i paesi della Sicilia in Piemonte anche USA perché se i dati mi dicono bene che gli accordi con la Libia sono due virgola cinque miliardi vede in tre anni fino al novantuno novantasei fino al novantaquattro l'URSS sette fino al due mila dall'Algeria dodici fino al due mila dieci
Poi c'è un'opzione con l'URSS di ulteriore otto miliardi annui per ventiquattro anni io credo che sarebbe bene per un grande
è stato citato Mattei secondo me è un pochino
Mattei decideva quella spiega
Qui qui si spiega e poi si decida prima non ha al di là di questo non si discute è una battuta permessa sempre un sindacalista che bene o male
Ma il problema vero è che sarebbe bene per il metano venisse utilizzato nei momenti produttivi bisognerebbe capire che c'è un ragionamento più nobile dell'utilizzo del metano che è quello di fare Nagy è quello di produrre
E non sarebbe male una generalizzazione e non sono adesso così uno dice ma già il metanolo per favore siamo seri l'utilizzo del metano per la produzione non sarebbe male per esempio per i produttori di fertilizzanti per i quali sarebbe possibile Nunzio una riduzione del prodotto in termini immediato detto questo cari amici
Democristiani però onestamente io mi domando ma veramente stiamo parlando dei nucleari o non è chiaro che qui centrale una facciamo di nessun tipo
Poi il paese è come prima con la scusa nucleare in quanto non si paga buona Brindisi perché qualcuno ha detto che bisogna metterci il metano e quindi concerne carbone le metà a Savona stiamo decidendo se per caso facciamo eternità di carbone per rifornire le due qui non è vero che non si farà centrali nucleari qui non si fa niente
Qui siamo fermi da anni e siamo ha ragione la lettera della Confindustria che lei cita esattamente che dalle infettante adesso la dipendente del fabbisogno energetico ambientale
Io sono preoccupato non credo si faccia nucleare dopo Chernobyl perché non è anche se da Cernobyl non si è fatto niente
Questo è la gravità di un sistema perché la domanda energetica c'è la risposta non c'è ce ne fosse un'altra e non ci fosse il nucleare io sono estremamente preoccupato
Ma la seconda è ma voi della CISL
Quando dice il minimo ma cosa serve il migliore
Possibile che siete voi crediate io rischio è perché a Roma poi verifico lunedì in segreteria si si condivide ma voglio dire
Ma minimo stufe
Ma casomai ci sono elezioni vicino un posto per me allora ENI
Grazie
E non è così facile
E se mi dice però insomma
Guido sono pronte allora il problema vero
è che essa è un minimo a cosa serve ma è proprio vero che con un minimo di nucleare ci lasciano entrare gli organismi che gestiscono il nucleare beh debbo dire onestamente che ci credo poco a questa disponibilità
Così di solidarietà dei paesi io sono un pochino preoccupati ed è per questo che tutta la cicuta la segreteria confederale le conclusioni di Crea relazioni cabilo dell'ultimo Consiglio generale sono importanti da questo dal punto di vista al di là delle piccole centrali dov'è possibile una sicurezza intrinseca maggiore
E il tentativo di un grande rilancio della ricerca e il discorso del del grande problema e di sperimenta io qui debbo dire sulla fusione una cosa molto semplice mi spiace non c'è l'amico cannoni quale riunisce molta amicizia ma attenzione non vedo che la fusione dietro l'angolo perché ho sentito dire trent'anni io non non lo so veramente
Ma la funzione è lontana e secondo non è detto che non sia pericolosa pertanto come la lo dico con molta chiarezza non perché sono un grosso esperto ma perché quello che non conosco è sempre pericoloso perché veramente sarebbe il colmo sarebbe il colpo che qualcuno dicesse che la fissione pericolosa e così faccio la fusione che non lo è una volta approvato la fusione bisogna trovare la fuga e dire che la trasfusione è pericolosa
Non è pericolosa e io ove mi spaventa in affetti queste battute non sono estremamente e serio debordi
Io con lancio un appello perché il tempo mi pare non è molto ed è molto importante in questa conferenza
Ciò non nuovi inevitabile fase di riflessione
Serio e sereno
Il discorso sulle tecnologie il nuovo centro dell'attenzione sono il vero fattore fondamentale sia nella produzione che nella trasformazione delle merci
Il caso del nucleare ha dimostrato che lo sviluppo di tecnologie emergenti pone problemi di pericolosità
Ma ciò si ripeterà fra non molto cari amici
Per le altre tecnologie scienza emergenti
Quale l'ingegneria genetica
E la biotecnologia
Noi non possiamo cedere quindi sulla necessità dello sviluppo della sicurezza ma proprio per questo non possiamo e non dobbiamo rimanere fuori dalla gestione delle tecnologie dal possesso del loro patrimonio odierno e delle loro prospettive future
Fermare o restare fuori da queste tecnologie comporterebbe notevoli ripercussioni sullo sviluppo complessivo
Di un ampio settore nazionali tecnologie avanzate e in prospettiva la perdita di capacità di gestione industriale politica di queste tecnologie
Sarebbe marginalizzati da soli dei settori motori dello sviluppo per il domani
Perciò le attuali generazioni e quelli immediatamente future
Saranno costrette a convivere col fattore nucleare
Ed il problema per noi e quello di determinare come lo possiamo e lo possano fare nel modo meno pericoloso possibile per la sicurezza e nel modo più efficace possibile per lo sviluppo della società
Il piedino non ci permette di entrare negli organismi internazionali nel controllo del non logge nel controllo dei materiali avanza
Vada conclusioni perché voglio mantenere rigidamente il tempo
Tre cose debbo dire che probabilmente non sono erano favorevoli a tutti però credo che l'invito così cordiale della DC sul duro il segretario confederale della CISL che anche il democristiano queste non può evidentemente condizionare assolutamente il mio parere però un consiglio si può sempre dare perché i consigli si danno anche per essere rifiutati
Il problema è vero che abbiamo è questa
Mi ha un pochino spaventato nonostante che è chiara la mia posizione
Uno potrei definirlo
Nucleare in termini cavalli termini di sicurezza non lo so
Però attenzione a non considerare le posizioni degli altri come stupida retrograda e banali
L'isolamento della DC su questo tema non serve a nessuno nelle albanese nella DC
Senta qui venisse fuori
Un clima di una vicino che lealista non solo spenta
Ma neanche l'arista super convinta i rischi sono enormi
Ma lo dico in questo momento da democristiano se permettete e anche da sindacalista che deve gestire un rapporto che i propri iscritti e credo che spetti ai dirigenti della DC un rapporto che proprio letto
Non è possibile convincere mila e cento dirigenti è necessaria convince dodici milioni di elettori
Perché se non è così rimaniamo nei centri certamente qualificati e certamente opportuno da qui deve venire che queste è una posizione ma da qui si comincia a convincere la gente
Perché se non avviene questo non avete era tranquilla la coscienza dicendo fra dieci anni io lo do
In attacco perché voi siete uomini politici
Dopo i politici non possono permettere di essere testimonia testimonianze solo debbono essere pragmatici
Ed è per questi e credo che bisogna considerare le opinioni degli altri che sono presenti fra i vostri elettori che sono presenti fra i nostri iscritti
E sono probabilmente dovute a disinformazione ma qualche volta a carica interiore a convinzione precisa da rischio genetico del nucleare
E quindi nasce da valori sia pure disinformati Mata valore
E io credo che sarebbe scorretto se questa conferenza
Poi compro di techno arriva
E io ci provo
A dire che un conto è la posizione ma sapere che rapporto ha con sociale con le forze sociali ma con i nostri iscritti poi gli elettori con il Paese deve essere capillare
E non può venire dall'alto di una decisione ma da una decisione che viene verificata con la gente e certamente con le forze sociali
E quel propri scritti GRA
Diamo la parola al presidente da Confindustria che voglia Lucchini
Grazie
Ma io sono abituato rivolgermi
Ai miei associati chiamandoli
Colleghi o al massimo signori qui ho sentito invece che Duso chiamarsi amici ma in questo caso non avrei nessuna
Paura
Di chiamarli anch'io a mezzi perché
Dalla dallo svolgimento di questo convegno ho capito
Che
Le idee che sono alle crociate
In questa sala sono
Le idee che era presente o no la linea della Confindustria
Ma a non sono idee nate in questo convegno nato in questi ultimi giorni sono idee che io ho espresso ancora in occasione della mia relazione
In occasione della rielezione in Confindustria
Che ho espresso in una giunta apposita
Dove i miei associati mi avevano dato
Incarico di organizzare una conferenza
Sulla inerzia
E dove io in qualche Modoc disubbidito perché mi sembrava che forse troppo vicino a Chernobyl solamente per una questione di di di di di tempo
Ho aspettato qualche con qualche esempio ma poi questa
Questa riunione l'abbiamo fatto e abbiamo fatto il famoso convegno dell'uno dicembre a Milano
Convegno che sia svolto sui temi dell'ENEL sia e delle risorse necessarie per garantire al sistema industriale italiano
Quel salto dello sviluppo
Che tutti auspichiamo e per il quale tutti lavoriamo
Allora all'amico sindacalista vorrei dire che
Anche se oggi come si legge sul sulla prima pagina del nostro giornale padano il Corriere c'è la notizia che il settanta per cento delle persone dei degli italiani sono contro il nucleare
Sì vediamo
Perché
La cosa giusta e quella anche del nucleare sia pure con tutte quelle considerazioni che non sto a ripetere ebbene io dico che
Bisogna avere il coraggio di dire quello che è giusto non quello che pensa la gente
Perché la verità se non è oggi e domani paga senza paga sempre ecco perché noi siamo
Eravamo convinti e lo siamo ancora tutt'oggi convinti
Che noi dobbiamo camminare su quello scoop su questa strada dobbiamo a basarsi su questa realtà la realtà dei militanti
De indici sogni
Energetici che noi abbiamo avevano sotto tutti loro aspetti da sull'aspetto economico a quello ambientale da quello strategico
A quello
Non meno importante è rappresentato
Dal mondo politico
Abbiamo cercato di contribuire al dibattito
Che si voliamo sereno e responsabile
Ma capace di investire le classi dirigenti del Paese
Per la scuola sfociare in scelte che siano chiare
Concrete
Le sole queste scelte
Che possono garantire indipendenza una rinnovato solidarietà europea
Non è un problema solamente italiano quello che stiamo trattando
Una crescita economica
Capace
Di puntare a un allargamento delle occasioni
Di lavoro e di sviluppo per tutti ecco perché ho accettato volentieri
Questo suo invito onorevole Orsini soprattutto
Potere esprimere qui quelli
Che a nostro avviso sono lì obietti di una moderna e i lungimirante politica energetica
Capace
Di rispondere alle esigenze di una società industriale impegnata in un difficile confronto e internazionale
Tutti abbiamo chiaro a conoscenza di una necessità obbligata
Quella
Di poter disporre di quantità sufficienti di Energia
Diversificando con intelligenza le fonti
Per assicurare all'Italia le condizioni di crescita
Simile a quella degli altri nostri paesi concorrenti e nello stesso tempo
Di ridurre sensibilmente la nostra dipendenza dall'estero
E qui mi dovrò ripetere perché l'ho già sentito dire da altre mamme lo dovete scusare per un Paese come il nostro
Trasformatore e povero
Viene sia la politica delle fonti
Diventa strategica per il progresso
Del complessivo dalla nostra società
Questa
E la ragione
Che ci deve spingere e deve spingere questo nostro dibattito ad uscire dalla gabbia semplificatoria nucleare sui nucleare no
Ciò
Per dare origine ad un confronto più costruttivo e più completo ecco perché considero fondamentale
Il ruolo dalle forze politiche soprattutto in questa fase nella quale bisogna prepararsi a decidere
E nella quale si potranno determinare nelle finalità di sviluppo del futuro dalla nostra società
Io non voglio ricordare
O ricostruire il ritardo energetico accumulato dalle incertezze del passato
Tutti abbiamo ben presente dei costi aggiuntivi ed i pericoli non solo economici
Che il Paese accorso
Per questa mancata
Lungimiranza progettuale
Così pure
Non intendo spendere molti argomenti su quanti si illudono in una congiuntura
Che vede le fonti petrolifere oggi a basso costo
Mi interessa di più
Porre alla vostra attenzione alcuni dati
Che sono la dimostrazione di una realtà con la quale dobbiamo fare i conti che
Tutti assieme dobbiamo contribuire a risolverli il nostro fabbisogno energetico
è coperto
Dalle fonti interne solo per il diciannove venti per cento negli altri Paesi dalla comunità europea sono invece al cinquantaquattro per cento
Questo dato dimostra la dipendenza netta per Italia
In questo quadro
Vi è la dipendenza petrolifera
Che è rappresentata da circa il sessanta per cento dei nostri consumi energetici nell'ottantasei
Pur nelle condizioni favorevoli
Dal dollaro
E dal barile questo disavanzo e Consap e costato venti mila miliardi
Il tre per cento del nostro prodotto interno lordo fa in questa direzione
è facile quindi comprendere
Come il problema sia rilevante
Soprattutto
Se pensiamo di non dovevo sottrarre importanti risorse al nostro sistema
Che è alle prese con problemi decisivi
Quali la modernità delle sue infrastrutture la rinascita
Del Meridione
E una politica attiva di occupazione
E vi è un altro aspetto che va sottolineato
Le amare di ritrovamento di riserva per gli idrocarburi
Sono concentrate per il cinquantasei per cento relativamente al petrolio e per il ventisei per cento relativamente al gas
Nel medio oriente
Are sì io politicamente
Ancora instabili
E non completamente acquisite ad una politica di crescita
Nel quadro degli equilibri occidentali inoltre
Il quaranta per cento delle risorse utilizzabili mondiali di metano
è collocato in Unione sovietica
Ecco questi dati vengono da uno studio
Che la Confindustria preparato e in un libro poiché abbiamo abbiamo fatto avviene e credo che su internet
Questa dislocazione delle risorse di idrocarburi da alla nostra dipendenza estera
Una condizione di ancora più marcata vulnerabilità
Ah che in questi ultimi periodi
Continua a esaltare l'attuale basso costo degli idrocarburi in funzione polemica scelte più organiche e più articolate di politica energetica
è giusto ricordare le ragioni di questo trenta la prima fondamentale ha ragione
E che si è contratto
L'impiego intendi idrocarburi proprio in funzione
Dell'apporto energetico nucleare che ha sostituito ha sciupato sostituito ogni giorno oltre sei milioni e mezzo di Bari
Se ci fosse un arretramento
Ho un arresto bei programmi nucleari
O di quelle di energetici alternativi ai combustibili fossili
è chiaro
Che è il presso di questi ultimi
Gli eviterebbe anzi
Dobbiamo dire che sta già di evitando una ulteriore ragione di pensabile levitazione è che lo sviluppo dei Paesi arretrati
Ai replica non rinviabile al momento di crescita e di ristrutturazione dell'economia sovietica
Sono ormai alle porte
Tutto ciò fa prevedere una crescita dei costi pretorio mi pare allora
Che lo sforzo di tutti
Debba essere indirizzato a un programma di meglio lungo periodo
Capace di guidare le scelte che saremo chiamati a fare
Nei prossimi mesi le prospettive di crescita
Per l'economia italiana
Sono indirizzate a di indici favorevoli ed il biglietto all'ottantasette
Si muove con previsioni
Superiori a tre per cento e quando dico questi dati guardo sempre pronto solo Andreato per vedere sì mi fa qualche brutto segno perché dava conto posso anche sbagliare
Ciò significa
Che si può onestamente pre vedere
Anche un allargamento
Della base produttiva
Ed una più efficace competitività dal nostro sistema
Fenomeni
Che richiederanno un incremento dei consumi energetici e anche
Una significativa diminuzione del concorso di unitari
Dell'energia mi pare giusto
Venga affrontato in modo contemporaneo sia il tema delle nel sia che quello della sicurezza ambientale e tecnologica
La ricerca in questa direzione può rappresentare un nuovo terreno positivo ed esaltante
Per ridare ricorreva vitalità
Al patto che ci unisce all'Europa e potrebbe anche favorire una più avanzata integrazione occidentale
Noi abbiamo detto con chiarezza
Che bisogna rafforzare le scelte approvate con il piano energetico nazionale
E che non bisogna rinunciare a nessuna
Belle opportunità per questo
Non bisogna più ritardare sia l'esecuzione di quanto già stabilito ed iniziato sia la ricerca e la sperimentazione di nuove e più sicure fonti di energia e allora bisogna aprire il ventaglio in modo completo
Mettere mano alle fonti
Rinnovabile idroelettriche alle centrali poni combustibili
A quelle nucleari già decise
E non abbassare la guardia
Sul fronte del risparmio energetico evidentissimo finanziamento
Che ha dato nell'industria
Risultati di grande entità
Mi rendo conto che oggi dopo Chernobyl
Le scelte non solo nucleare
Hanno richiamato le classi dirigenti all'opinione pubblica
A decisioni più preoccupate
Rispetto agli anni passati io spesso nell'Assemblea
Che Dio prima ricordato ho richiamato l'esigenza di valutazioni no nei modi bene e di scelte nella direzione di un sicuro progresso mi pare
Che il tempo abbia già favorito questo processo di meditazione di realismo
La conoscenza più approfondita delle cause del disastro ucraino ha fatto un passo avanti e lo abbiamo sentito
E ha dimostrato gli errori compiuti
E le tecnologie arretrate
Che erano in uso
Tale conoscenza ha permesso di guardare con maggior fiducia la scienza e alla intelligenza dell'uomo
Tale processo però non militare abbia caratterizzato il dibattito politico parlo quello di Roma non può esporsi
Anche dopo lo discutibile
E per me demagogica Scelta compiuta a Norimberga
Da una grande forza europea
Anche da noi quel sussulto fare rete
Ha creato problemi non indifferenti sia nella coalizione di governo che nello stesso schieramento parlamentare con fenomeni di
Riflessione
Non scivoli da risvolti o strumentalità elettorali
Questo
è il più problema più grave che la Conferenza nazionale
Dovrà affrontare
E anch'io mi auguro la Conferenza nazionale
Del ventuno gennaio
Un pericolo
Che frena la ricerca di soluzioni unitarie
E di scelte più vicine alle esigenze di crescita del Paese
E alle sue prospettiva prospettive di sviluppo noi però sappiamo
Che è proprio nei momenti più delicati
E nelle scelte più strategiche
Che emerge e si consolida
Lo schieramento delle forze cardine del sistema
Quelle cioè
Capaci
Di garantire stabilità e progresso della libera società italiano questo e c'ha venduto nel passato
Quando il Paese avuto di fronte a scene
Le grandi opzioni
Occidentali europee
Così lo è oggi
In una scelta complessa è difficile
Ma strategica
Come quella rappresentata dall'inerzia
Che è a disposizione di un Paese
L'industria italiana
Confida
In una conferenza nazionale
Mar carta dalla responsabilità
E Danna una auspicata unità politica del Paese
Intorno ad un problema che riveste una natura decisiva
Per il futuro è per il benessere dell'inchiesta nostro Società grazie
Grazie presidente Lucchini
Alla parola loro dall'onorevole Guido povera
Io farò alcune considerazioni molto sintetiche
Per tre motivi il primo perché abbiamo
Consumato quasi tutto il tempo che avevamo a disposizione e mi sembra impiegando lo molto utilmente
Il secondo motivo perché parecchie delle cose che avrei potuto dire immaginato di dire sono già state presentate a voi nel corso di questa giornata soprattutto nel corso di questa ultima tavola rotto e il terzo motivo e perché in ogni caso sono previste delle conclusioni dell'amico Scotti che riprenderanno alcuni dei problemi generali che il dibattito ha fatto emerge quindi le mie riflessioni per questa ragione saranno molto schematiche e vi prego di accettarle in questi i loro limiti
La prima considerazione e noi abbiamo affrontato oggi una questione estremamente complessa de impegnativa consapevoli della sua complessità e dei rischi che si affrontano discutendo dei problemi dell'Energia coniugando lì con quelli dell'ambiente e della sicurezza
E lo abbiamo fatto perché riteniamo che non serva alla Società italiana non serva al dibattito politico
Assumere delle posizioni pregiudiziali o rendere dei problemi complicati diciamolo anche in questo caso semplici nelle soluzioni che si indicano qui oggi qualcuno o riferendosi alla polemica che sia aperta nel nostro Paese dopo il disastro di Cernobyl a parlato di gabbie che hanno chiuso il dibattito politico io dell'introduzione ho parlato di posizioni pregiudiziali
E potremmo dire in sintesi che in qualche modo si è venuta a definire nel Paese sull'onda di timori certamente fondati ma in ogni caso sull'onda di timori all'interno dei quali prevale un atteggiamento irrazionale una sorta di nuova ideologico per cui si è da una parte ossia dall'altra noi abbiamo voluto uscire da questo dilemma
Debbo dire francamente
Che sarebbe interpretato molto male questo nostro convegno se si immaginasse come qualcuno probabilmente farà e come il grande giornale padano
Credo che ci fosse qualcosa di polemico in questa definizione a inteso fare
E questa mattina come chi sceglie il nucleare contro gli antinuclearisti non è questa la intenzione della democrazia
Cristiana non abbiamo fatto un convegno per cadere all'interno di contrapposizioni pregiudiziali in una logica che non ha nulla a che fare con un atteggiamento estremamente critico attento
In questo senso vorrei dire propriamente laico che ha assunto la Democrazia Cristiana discutendo delle questioni
Energetiche del nostro Paese
La seconda osservazione se e qui mi riferisco alla provocazione giusta e amichevole dell'amico trucchi
Se noi davvero dovessimo dare una definizione superficiale approssimativa della democrazia cristiana e dei dodici ci auguriamo magari di nuovo qualcuno di più milioni di elettori della Democrazia Cristiana saremmo indotti a definirla più un partito verde che non un partito nuclearista
Per tanti motivi cari amici
Perché se c'è una posizione autenticamente verde cioè legata ai processi della natura correttamente intesi come sono stati
Presentati questa mattina nell'intervento soprattutto di Giorgio Prodi questo il tradizionale elettorato della Democrazia Cristiana quello più tradizionale
Se ci sono delle correnti culturali
Che attraverso la matrice cristiana del nostro partito hanno delle preoccupazioni come noi troviamo molte volte tra i giovani tra virgolette verdi del nostro Paese
E questo è l'elettorato della Democrazia cristiana quindi non è che noi siamo inconsapevoli che alle spalle abbiamo molto di quel sessanta settanta per cento dei cittadini che Inter interrogati da una società che rileva le opinioni pubbliche afferma di essere
Timorosa delle centrali nucleari ne siamo profondamente consapevoli ma riteniamo e questo mi pare che sia stato detto ma con molta chiarezza da Tabacci
Un partito politico il compito di fare delle scelte che corrispondono per quanto lo ritiene per quanto può capire ed in questo senso discutiamo con gli altri con grande apertura che vadano in direzione dell'interesse reale del Paese al di là dei sentimenti che possono di volta in volta esplodere
Per vicende qualche volta imprevedibili e debbo dirlo non previste
Nella dimensione delle conseguenze che hanno avuto nemmeno da moltissimi degli scienziati che danni vivono all'interno della ricerca nucleare e delle tecnologie interessanti da questo punto di vista
Quindi è un dovere che abbiamo che non ci fa dimenticare i problemi reali di orientamento dell'opinione pubblica che ci sono che ci sono e che ci fanno dire che il nostro è un discorso sulla politica energetica all'interno del quale discorso si colloca il discorso sul settore nucleare non a rovescio
Un discorso sul settore
Nucleare da collocare in qualunque modo da vendere in qualunque modo magari parlando delle questioni energetiche del nostro Paese credo che dobbiamo su questo problema essere molto attenti perché altrimenti rischiamo quello che trucchi già prego prefigurato l'isolamento nucleare della Democrazia cristiana senza alcuna
Utilità
Per il nostro paese e credo che da questo punto di vista e raccolgo una provocazione che forse è sfuggita ai più
Ma che permette molto interessante non soltanto in questo caso non vi è dubbio che se è vero che bisogna cercare il consenso necessario per decidere su alcune questioni la provocazione è venuta
Questa mattina mi sembra dal professore Garribba su alcune questioni
Bisogna sapere decidere per orientare l'opinione pubblica cioè le forze politiche devono avere la capacità di una loro elaborazione di una loro argomentazione non per imporre la loro volontà senza consenso ma per fare maturare attorno a loro analisi il consenso necessario per fare certe scelte
E credo che questa osservazione la dobbiamo fare e da questo punto di vista mi sembra che il dibattito che c'è stato il convegno che si è rivolto sia stato certamente molto proficuo
Quarto osservazione e qui vengo al nostro tema
Io credo che sia importante far crescere nell'opinione pubblica la consapevolezza che non vi è sviluppo senza disponibilità di energie per quanto possibile di Energia a bassi costi
è chiaro cari amici questo discorso lo si può fare guardando a tre anni a trent'anni a trecento anni guardando ad una Regione ad una nazione ad un continente o al mondo
Noi per quanto è necessario
Alla fine dell'elaborazione di una linea politica e anche di una proposta programmatica
Che tenga il conte conto dei tempi di queste operazioni che non sono mai Brady e della dimensione mondiale del mercato energetico perché di questo si tratta
E qualche qualche qualcuno degli interlocutori
Oggi ci ha presentato le cose in modo un po'troppo Rosi o dal punto di vista degli interessi di alcuni grandi gruppi che legittimamente difendono il ruolo che hanno
Se guardiamo da questo punto di vista dobbiamo avere un tempo sufficientemente lungo di fronte a noi per ragionare
è uno spazio sufficientemente ampio all'interno del quale collocare le scelte che intendiamo fare io credo lo lo dico non non a chi mi ascolta in questo momento ma lo dico perché lo si dica fuori l'abbiamo già detto anche fuori
Credo che quando si discute ma noi vogliamo cambiare il modello di sviluppo si può fare questo ragionamento per i Paesi occidentali
Paradossalmente cioè per i Paesi che hanno loro fonti di Virgilio possono procurarsi loro fonti di energie che hanno le risorse per pagare un'energia anche più costosa
Cioè si può ridurre il consumo di energia o consumare di più nei Paesi occidentali senza che si arresti in modo assoluto
Il sistema senza che si arresti in modo assoluto il tasso di sviluppo e senza che ci sia in modo assoluto una caduta della qualità della vita
Ma ecco dove la dimensione diventa qualità del problema energetico
Questo è un ragionamento che si può fare tutto il mondo
Qui non è necessario capire bene
A quale sarà il tasso di sviluppo dei Paesi industriali per sapere quale sarà l'incremento dei consumi energetici di questi Paesi qui c'è da tenere conto del fatto che ci sono miliardi di persone che hanno un livello di vita infinitamente inferiore al nostro
E le quali legittimamente sperarlo in uno sviluppo economico che richiede consumo di energia
E quindi è quello che ha accennato nel suo intervento Tabacci ed è la risposta che posizioni che vorrebbero essere progressista e da un certo punto di vista non hanno dato nel corso dei dibattiti che si sono stati i n questi mesi che noi invece dobbiamo evidenziare come un limite di coloro che sono ideologicamente antinucleari vedremo poi qual è l'altro limite che invece mi sembra sia
Emerson molto chiaramente nel dibattito di questa mattina
Quindi c'è un legame tra Energia e sviluppo
E all'interno della questione dell'energia noi collochiamo
Il limiti precisi lo sappiamo non non pensiamo mica che dopo l'incidente di Chernobyl addirittura la democrazia cristiana si propone di rivedere il piano economico
Il piano energetico nazionale aumentando le previsioni di investimento nel campo nucleare no nessuno di noi ha immaginato queste cose prendiamo pretesto uno scivolone per dimostrare non so che cosa no non è questo cioè entro certi limiti quindi nella filosofia che Orsini ha ricordato bene all'inizio
Di una articolazione delle fonti per a venire
In questo senso minore dipendenza dall'estro per avere costi più contenuti quindi per avere un collegamento utile tra e e disponibilità di energie sviluppo
Entro questi limiti noi abbiamo affrontato il problema del nucleare
Rifiutando le pregiudiziali ideologiche dicendo
Discutiamone
E vediamo se è vero ecco l'altra critica che facciamo a a alle posizioni ideologicamente o strumentalmente antinucleare vediamo se è vero che il nucleare e meno sicuro di altri investimenti energetici vediamo se è vero che il nucleare danneggia l'ambiente meno di altri Investimenti vediamo se è vero che danneggia la salute
E più di altri investimenti di Soverato prima devo dire più di altri investimenti cioè vediamo se è vero che c'è un livello generale di rischi e conseguenze e contraddizioni generali che sono meno sopportabili
Di quelle che sono connesse ad altre centrali a centrare il petrolio a centrale a metano centrale al carbone
A parte il fatto che poi quando si parla di metano e di petrolio lo ha ricordato qualcuno questa mattina bisogna sempre tenere presente che queste sono risorse prodotte
In un numero infinito di anni
Che noi rischiamo di consumare perché siamo incapaci di elaborare
Soluzioni diverse in un numero molto limitato di anni chi cd ci ricorda che la terra
Sì affidati in gestione si ricordi anche di queste cose anche il metano il petrolio che hanno possibilità d'impiego alternative ci sono affidati in gestione bisogna cercare di impiegarli nel modo migliore
Non faccio nessuno di questi ragionamenti in termini assoluti qui faccio tutti in modo molto cauto molto relativo molto problematico per dire che dentro questo discorso che si colloca la nostra preoccupazione
Nei confronti del nucleare e ci sembra che ci siano state delle esagerazioni che sia un errore
Dimenticare il contributo che l'industria nucleare le centrali nucleari hanno dato e immaginare che siccome è accaduto ciò che è accaduto a Cernobbio per parte nostra noi non l'Unione Sovietica
Tavole carbone le metafore petrolio chiudiamo il settore nucleare
Interroghiamoci qualche volta sulle ragioni per cui non lo fanno gli altri e cerchiamo di capire se non ci sia qualche motivo obiettivo sul quale abbiamo il dovere di riflettere anche come italiani
Dopodiché cari amici i problemi però esistono non è che noi possiamo uscire da questo podio dicendo che allora non c'è l'esigenza di fare tutto ciò che è necessario per il massimo di sicurezza perché al le cose le dobbiamo fare per la sicurezza degli impianti ma dobbiamo fare altre cose della più profumati mento delle scorie e finché non si Risolo questi problemi certe ragioni polemiche ci saranno e sopravvivono dobbiamo pensare allo smantellamento d'le centrali future ci sono riviste qualificate che non sono certamente antinuclearisti e preconcette che ci ricordano che nel mondo queste cose sono state affrontate a livello di piccoli gruppi di scienziati ma in modo organico politico-programmatico non sono state ancora affrontate in modo voglio dire davvero davvero convincente quindi dei problemi ci sono dobbiamo frontali per rendere più consistente più comprensibile più convincente la la nostra posizione poi c'è spazio
La quota maggiore di spazio certamente continua
A restare per il petrolio e per il carbone anche nel piano energetico che vogliamo rivedere la quota maggiore di spazio e data al petrolio
Dal carbone ma qui siccome era questo una volta un mio antico mestiere stiamo attenti quando usiamo le statistiche
Io ricordo che una delle prime ricerche che feci ero ancora studente universitario insieme ad un mio collega
Riguardava il processo di integrazione di un gruppo emarginato all'interno di un centro storico e questo mio collega che aveva fatto la parte sociologica concludo dicendo soltanto il trentuno per cento dei bambini è illegittimo io chiesi perché soltanto il trentuno per cento perché non è al cinquantuno e insomma le percentuali hanno hanno un senso bisogna capirlo non si può dire la variazione di un punto nel consumerà il petrolio determina grandi pro temi di costo dell'energia e poi dire che il tre o il quattro per cento di nucleare è una questione irrilevante no stiamoci attenti bisogna vedere qual è la dimensione reale del problema al quale pensiamo quando facciamo questi discorsi e allora dobbiamo dire è stato di un tratto bene dalla relazione di Clos questa mattina che la politica energetica orientata al nucleare negli altri Paesi ha aiutato anche l'Italia sul mercato internazionale nel rifornimento petrolifero del nostro Paese perché è stato un uno degli elementi fondamentali che fatto scendere il prezzo del petrolio ecco la ragione del discorso sulla differenziazione non è poi avere un ventaglio Dio di opzioni per avere delle condizioni contrattuali diverse per la nostra economia e credo che quindi questa è una riflessione che dobbiamo fare con grande attenzione io cari amici o sostanzialmente concluso
Vorrei fare un'ultima osservazione che riguarda le scelte che dovremo fare che non è che facciamo qui oggi allora quale concreta politica nucleare per questo comparto realizzare nel nostro Paese l'abbiamo assunto una posizione
Riflessivo molto cauta molto disponibile a confrontarci con altri con le forze sociali come abbiamo fatto con i partiti politici come cercheremo di fare
Non c'è dubbio che c'è un minimo che anche nel più breve tempo e essenziale andando sotto il quale non esiste più industria nucleare non esiste più ricerca nucleare e non esiste più
Futuro in questa direzione quindi c'è un minimo dico agli amici della CISL e che hanno su queste cose dette ecco ha espresso opinioni molto vicine a quelle che come pura ipotesi dialetticamente in un'intervista
Qualche mese fa io ho espresso
E stiamo attenti le definire qual è il minimo sotto il quale non non non si respira più e non c'è più il nucleare e mi sembra anche qui che qualcosa sia stato detto oggi quando siete detto deve essere una politica e l'ho detto mi pare soprattutto grave dico e coerente a livello di quadro internazionale cioè che ci permette di operare in un contesto internazionale
Per avere tutti quegli interscambi quelle compensazioni quelle integrazioni nella ricerca nell'industria
Che sono possibili a questo livello e quando si è poi detto che deve essere un livello che permetta la continuità della ricerca scientifica e della ricerca tecnologica
Anche con quei passaggi dalla nucleare tradizionale a alle centrali intrinsecamente sicure in prospettiva alla fusione credo si sia indicato non ancora il programma concreto ma l'atteggiamento la linea politica che noi riteniamo di suggerire per quella parte insisto della politica energetica
Che riteniamo che si debba affidare al nucleare al fine di avere un quadro di riferimento organico ed efficace per il nostro Paese
Questi erano le riflessioni che ritenevo di poter fare in questa tavola rotonda e mi scuso se l'ho fatto in modo forse un po'affrettato troppo sintetico ma spero che siano almeno nel loro insieme sufficientemente chiare
Avvocato
Con l'intervento decorato sui chiudo in questa quarta tavolo rotondo mi pare che con temporalmente si introduca la conclusione del vice segretario Vincenzo Scotti
Amici uso
Cavalier Lucchini questa espressione ma
Nel senso più vero del termine Wendy persone disponibili al confronto
E al dialogo
Voglio innanzitutto esso premere un un ringraziamento sentito
Del Democrazia Cristiana a tutti coloro che sono intervenuti e hanno cui arricchito no
La nostra
Riflessione
Politica questo
Questo convegno questo non senza rischi calcolati collocarla
Si è collocata prima della conferenza nazionale sull'Energia
Avvenne
E nel corso di una elaborazione politica
Da parte della democrazia Cristian
Che ha ritenuto necessario assumere una posizione un orientamento
Delle grandi scelte tedesca controlli organo
Con il proprio organo di direzione
Non abbiamo voluto
Non abbiamo voluto scegliere la strada
Di attende la conferenza nazionale prima di esprimere con chiarezza le nostre opzioni Napoli convalida credo che questo vada sottolinea politicamente
Dopo che il governo
Nel momento in cui poi ciascuna forza politica sembra
Sfuggire
Alle responsabilità difficili governo che il governo di una società complessa come la nostra ricchi la Democrazia Cristiana
A ritenuto
No
Non di rinviare
Le proporre
Opzioni scelte politiche fondamentali a dopo la conferenza ma di collocarle prima
Ecco della conferenza
Anche perché
Gli senzienti
I tecnici abbiano punti di riferimento politici nel momento in cui
Affrontano
A Venezia le gravi e complesse questioni
No solo
Della
Energia
Ma del futuro
Del nostro paesi Milano trarre ore e la nostra decisione entrano poche ore ha voluto sfuggire al al semplicismo al via
Con cui anche alcuni organi di informazione si accingono domani formazione
Ho avuto sentore
A scrivere
Di questo nostro
Convegno glielo
Raccogliendo
Modo raccogliendo in modo semplificato modo il messaggio
Che noi abbiamo voluto cui
Mandare al paese a volte in questi mesi
Dopo l'evento di Cernobyl nel nostro Paese ho avuto l'impressione
Lo dicevo prima collega Bodrato di sentirmi come Erasmo da Rotterdam che di fronte alla controversia
Tra Lutero e il papato aveva paura di citare aveva le Sacre Scritture
Credo
Credo che
Sia importante
Una prima grandi opzioni che il documento del nostro partito che l'impostazione che stiamo abbiamo dato che lo sviluppo del confronto propone
In questa sede ma
Nel Paese abbiamo assunto
E quello di affrontare la questione
Della Energia
In tutte le sue complesse e articolate
Questione
Abbandonato
Non soffermandoci su una domanda da un aspetto sold
Toma sull'insieme delle questioni
E sull'insieme dei rischi
Che qual sia si soluzione che si adotta comporta consigli non possiamo fare porci di fronte al Paese scaricando sui cittadini Paure
E frustrazioni che derivano da una nostra incapacità
Di indicare
Scelte strategiche
Essenziali
Ecco
E soprattutto portare
Dobbiamo ricordarci
Del ruolo
Che nella società italiana
Abbiamo
E dobbiamo svolgere come forza di governo che comporta vantaggi ma comporta rischi responsabilità
Io credo
Io credo abbiamo e lo sappiamo bene
Nello stato di quattro che dopo c'erano venti dopo
Che
Raffaello
Per la frettolosità
E superficialità delle informazioni
Anche
Per la capillarità degli interessi che sono stati chiamati in causa nel nostro Paese
Novantanove
Qualcosa è mutato qualcosa e noi dobbiamo fare i conti con queste dobbiamo fare non possiamo sfuggire noi abbiamo non possiamo noi sappiamo benissimo noi abbiamo noi dobbiamo fare conguaglio che dobbiamo fare i conti con una dobbiamo fare coscienza col proprio una procura
Molto più matura
Dei problemi della qualità dello sviluppo
Che se nel mille novecentocinquanta Proclo erano prevalenti le questioni di crescita quantitativa e il Paese sentiva con più forza e con più determinazione il problema di uscire
Da una condizione sostanzialmente di stagnazione di sottosviluppo
Oggi
Quali le questioni di una qualità dello sviluppo
Uguale hanno maggiore sorpresa sulla coscienza
Noi dobbiamo sapere una cosa notiamo quel
Queste questioni
Non sono questioni estranee
Alla nostra riflessione alla nostra proposta fanno parte integrante della nostra riflessione della nostra proposta
Ma voi
Voi ore nove le questioni
Della
Sicurezza
E dell'ambiente
Comunitario non sono questioni aggiunto
Ma sono
Parte integrante delle opzioni che compia
E rispondiamo con le nostre proposte cerchiamo di rispondere a questa
Domande
Ma siamo preoccupati di una cosa
Abbiamo dove era
Di dover affrontare questo dibattito affrontare fa a volte
Vocabolo
Sotto la spinta di preoccupazioni
Elettorali
O di preoccupazioni di corto respiro Donato
Non perché non abbiano l'attenzione dovuta
E non ci diamo carico con grande rigore delle questioni
Sollevate da chi pone i problemi dell'ambiente della sicurezza
Come questioni
Come dello essenziali del nostro futuro civile entrano rubato
Ma perché siamo preoccupati che una incomunicabilità crescente tra le forze politiche
Ford Ka nasca
Dalla ricerca di ciascuna di propri spazi
Ed è la conservazione dei propri spazi piuttosto che degli interessi generali del paese e delle questioni che riguardano
Il futuro del nostro questo paese
Da questo punto di vista noi abbiamo chiesto anche in questo convegno ma chiediamo oggi ne un raccordo più attento più fecondo tra scienza e politica angolo
Tra conoscenza e sua diffusione abbiamo
Tra ci rendiamo conto che sono vitali
Nei prossimi mesi e nei prossimi anni le questioni dell'informazione
Della chiarezza dell'informazione
Della non paura nell'ambito della informazione corretta
Della necessità di far maturare
Trucchi nel nostro Paese la consapevolezza
Perché si sceglie
E si indicano delle strategie per costruire intorno ad esse il consenso
Una forza politica vede
Muoversi con questa logica non può aspettare dallo spontaneismo della società che emerga
Una strategia ed emergano delle opzioni deve assumersi il rischio dell'avanzare una proposta e su di essa cercare ricostruire
Con tenacia con determinazione con chiarezza il consenso
Noi siamo chiamati a questo compito
Perché certamente io ho sentito questa mattina da voi ripete con più forza con tanta forza un interrogativo noi siamo preoccupati
Noi
Della
Riduzione della politica-spettacolo
A indicazione di grandi obiettivi cosa non ha governo Rea cambiamento passo per passo della situazione
Campo delle energie ci avete ricordato è stato cosparso di piani
Che hanno visto poi progressivamente
Ridursi l'ambizione degli obiettivi
E arrestare in gran parte
In atto ma
Allora io vorrei dire richiamare rapidamente
Qui le opzioni politiche con cui noi andiamo alla conferenza
Nazionali
E su queste chiediamo il confronto con le altre forze politiche
Perché siamo preoccupati
Con l'adozione di una
Condizione di veti incrociati e reciproci che possono portare il PCI ad una continuazione della paralisi
E sappiamo che dobbiamo ricercare quel consenso tra le forze politiche necessarie a determinare nel Parlamento del Po rese una maggioranza che non sia soltanto una maggioranza che si registra
A un determinato livello Marsia una maggioranza che poi abbia le sure
Riscontri suoi riscontri nella realtà del paese della società Italia in cui ci ascolta ciascuna forza politica abbia il coraggio
Di assumere in tutte le sedi
La stessa posizione e mantenere coerenza ad essa in tutte le circostanza
Noi
Abbiamo posto la prima opzione che la discussione avvenga sul tema dell'energia
Sulle complesse questioni del fabbisogno energetico del nostro Paese
No
E quindi su tutte le fonti
E quindi su tutte le politiche
Da condurre ma ma partendo da una premessa
No
Noi abbiamo scelto e continuiamo a scegliere per il nostro Paese una politica di assegni crescita di espansione del reddito e dell'occupazione
Noi non siamo per una politica
Così detta di sviluppo zero
Vorremmo ricordare
Noi vorremmo ricordare il cui per non andare molto lontani da noi
Che nel nostro Paese abbiamo un problema irrisolto
E il problema della industrializzazione delle regioni meridionali
Questa questione è stata rimossa dalla cultura dal dibattito politico dalle scelte politiche perché è difficile
Ma complessa
Ma di fronte a noi c'è ancora un problema che una parte rilevante del nostro Paese
A di fronte a sé ancora
Una questione quella del suo sviluppo
Industria olio
E credo che quando noi assumiamo una politica
Di sviluppo
E l'assumiamo ora con molta
Forza
Noi siamo anche convinti
Che
Dobbiamo muoverci ma
Per una politica di sviluppo quantitativo
Ma di una qualità da diverso
Valutiamo insieme l'ambiente un bene da tutelare in quando determinante della qualità della vita ed è la stessa salute Uma
Vorrei ricordare al collega Postal che noi abbiamo votato
La legge
Costitutiva del ministero dell'Ambiente
E che siamo ben consapevoli
Della scelta compiuta
Ed è la riconduzione
Ad una unità di valutazione dell'impatto ambientale per tutte
Come
Ha ricordato Andreatta per tutte le attività e le iniziative
Noi siamo
L'altra opzione
L'altro e quella
Internazionali
Che le politiche di sviluppo
Che le politiche energetiche
Non possono muoversi nell'ambito di una visione ristretta nazionale soprattutto
In tema di cooperazione di sicurezza
è stato detto ampiamente cui
No in tutte in modi
E in tutte le forme poi
Che cosa significa questo
Non abbiamo sottolineato nel documento
La della direzione camorra
Sappiamo bene
Che guarda
C'è una questione che riguarda
Il risparmio energetico
L'ho ricordata Corsini stamattina l'esigenza di incentivare a tutti i livelli
Gli investimenti per sistemi a basso consumo di energia ed elevato rendimento
Applicabile a tutti gli usi finali
Da quelli civili industriali e i trasporti eccetera
Ma sappiamo
Ma
Se questa è una strada che ma perseguita e una delle strade
Certamente l'altro
L'altra opzione e ne vogliamo dire anche le altre forze politiche
E il problema della di Luzzi di riduzione della nostra dipendenza dall'estero
No
Quindi intensificare i nostri programmi di ricerca di idrocarburi
La maggiore utilizzazione possibile delle residue risorse idroelettriche Andreatta ricordato stamattina le condizioni per cui questo può avvenire incentivare
Le altre forme rinnova
Le cui timbrata utilizzazione delle risorse nazionali dica
Ma
E qui è il nodo che di fronte a noi la diversificazione strategica
Degli appronti peggioramenti
Per fonti e per creare geopolitiche
No porta
A donna opzione chiara
Che riguarda
L'utilizzo
Del carbone e dell'energia e del nucleo
Questo
è il punto della situazione era
Sono stati anche le ragioni
Sono stati ampiamente spiegate
Torna
Noi che cosa chiediamo alla conferenza
Divenne
L'approfondimento sulle condizioni di sicurezza
Possibile
Anche
Anche se
I costi dovessero crescere questa non può essere una motivazione di non provvederei in questa
Direzione la questione della sicurezza poi e parte integrante della nostra scelta
Il problema non è quello di cercare una mediazione
Impossibile tra nucleari antinucleare e quella di lavorare
All'interno di una scienza
Che considera nell'ambito della diversificazione delle fonti anche
Il nucleari la necessità di ricerca a livello internazionale a livello interno condizioni di sicurezza
Accettare
D'altra parte sarebbe illusorio uscire dal nucleare il ritenere di aver
Garantita la sicurezza nel nostro Paese ledendo di Chernobyl e di fronte ai nostri occhi e impone a noi una scelto
è stato già sottolineato quale diritto avrei negli organismi internazionali
Di chiede garanzia
Tali di sicurezza
Per le centrali che circondano il nostro Paese se noi fossimo fuori
E continuassimo a utilizzare energia nucleare prodotta in un paese annui vicino noi possiamo parlare od g avendo lasciato fare agli altri le scelte e utilizzando i vantaggi delle loro scelte sia diretti sia
Indire su questo terreno
Noi dobbiamo sapere che incontriamo
Una strada percorriamo una strada difficile e delicata
Sulla quale dobbiamo stare attenti a non dividere il Paese sul radicalismi DiVersi ma dobbiamo cercare di approfondita
No insieme condizioni tra le forze politiche quali sono le condizioni
Della sicurezza del nucleare
Che non è un problema di quantità
Attenzione quando quando si dice minimo nucleare e massimo di sicurezza io direi
Il nucleare col massimo di sicurezza perché non è la quantità che ci dai il massimo di sicurezza
Ma sono le scelte che noi abbiamo fatto e facciamo sia sulle tecnologie sia sugli strumenti di controllo sia interni e internazionali
D'accordo e nella
Questo è legato
Al nostro impegno sulla politica di ricerca
Una politica dell'oggi non chiude gli occhi al futuro
E non perché il problema dei
La fusione o del nucleare intrinsecamente sicuro è un problema del domani non ci appartiene ci appartiene oggi e parte delle decisioni che assumiamo oggi ma nell'assumere queste decisioni noi sappiamo che non rispondiamo ai problemi di oggi ma rispondiamo ai problemi di domani e guai
Se noi ripete Simo l'errore che è stato anche ricordato oggi quando molti anni fa distrugge capacità tecniche avanzamenti no nella illusione che questo non fosse un problema della nostra società ma appartenesse al futuro dovesse essere affrontato dai nipoti o i pronipoti alla io vorrei andare al conclusivo e allora Noè sappiano di affrontare una strada non sempre
Come tutte le cose difficili Rocco
Che si scontrano con Paure ancestrali che si scontrano con obiettive
E radicate a volte
Pregiudizi
Ecco questioni reali alle quali occorre dare risposte soddisfacenti questo diamo che l'unica strada eh la trasparenza
Delle scelte delle decisioni dei comportamenti
Sappiamo benissimo non è sappiamo benissimo
Che non è sufficiente la nostra determinate non è la nostra volontà
Che è essenziale la convergenza di forze
Prego politiche
Che è necessaria l'azione
Di forze la società
No no in questo senso
Io credo che il cammino che stiamo
Compiendo
E un cammino utile alla nostra comunità nazionali
Se questo non significa una fuga dalle responsabilità delle scelte e per noi non è una fuga dalle responsabilità e dalle scelte vorremmo soltanto
Chiedere agli organi di informazione di non usare il manicheismo
Lo diceva Bodrato
All'inizio l'avvocato
Tito Lando che in noi c'è una scelta acritica fra non meditata non preoccupante sul nucleare innovi c'è una scelta sul futuro del Paese
Sulla necessità dello sviluppo
Sulla necessità di assicurare a questo Paese
Una migliore condizione
In termini di autonomia
In termini di continuità
In termini di futuro Stato cui sottolinea che non lo sviluppo delle tecnologie non ci sono salti possibile
Che noi non possiamo uscire dalla finestra
E poi ritornare tra venti anni e dire signori miei scusate c'è adesso riprendiamo il cammino
Perché questo
Implicherebbe un errore
Ma torna alle di infantilismo
Cosa passare
Cosa
Noi
Attenderemo
Con grande attenzione i risultati
Della conferenza
Divenne
Nella misura in cui questi aiuteranno la riflessione
Cioè arricchiranno
La coscienza generale del Paese di nuovi elementi
Di riflessione e aiuteranno noi ad affrontare i difficili problemi che sono troppo dinanzi
Ma dopo la conferenza
Noi riteniamo che governo e Parlamento debbano assumere le scelte conseguenti
Credo che in questo campo l'unica cosa che non si possa fare
E attendere che lo spontaneismo risolva i problemi
Certamente nell'ottantasei pagati
Il fatto che non abbiamo pagato sedici mila miliardi pagati in bolletta
Petrolifera ha già creato un minimo di respiro e quasi aiutato alla rimozione delle questione ma credo che nessuna forza politica responsabile di governo del paese Possa governare
Andando dietro alle oscillazioni congiuntura e immaginando di risolvere
I propri problemi
Affidandosi ad altri
Credo che su questo terreno ne dobbiamo fare scelto scelte di ordine istituzionale sono state ricordate quindi della Lombardia anche sul piano della localizzazione degli impiego con molta forza
Vorrei dire noi non ci muoviamo su questo terreno per ragioni di evitare un referendum non è questa la motivazione
Per noi la motivazione nasce
Dalla necessità di trovare un momento unificato di responsabilità e di decisione dell'impatto ambientale che per le localizzazioni
Che andremo
Sceglie di qualsiasi Fitto e alimentata da qualsiasi fu
Su questo
Credo
Questo cambiamento istituzionale
No legato anche al cambiamento sugli organi
Di controllo interno portati qui
Ricorda qua sull'impegno internazionale legata all'attuazione della direttiva sull'impatto ambientale
Nel nostro Paese cioè queste questioni istituzionali sono questioni prioritaria importanza
Ma c'è il problema
Di andare avanti è stato ricordato qui
Che non è ferma soltanto le centrali nucleari ma anche la costruzione di altre centrali
Ma
Alimentante da carbone fino o
Al limite anche fiorentino perfino nei c'è un problema su questo punto che noi dobbiamo su questo assumere il Parlamento governo Parlamento assumere decisioni in una china
L'imitazione di responsabilità del Parlamento
E del
Governo
Infine dobbiamo tener conto
Tra del raccordo
Tra le scelte
Energetiche alla nostra
I problemi della nostra struttura
Produttivi industria problemi
Produttrice
Di impianti
Vorrei dire una cosa
In la legge finanziaria dell'ottanta
Sette
A compiuto una scelta particolarmente significativo
Nell'accrescere gli stanziamenti per gli investimenti nei settori delle infrastrutture strategiche del nostro Paese
Noi dobbiamo impegnarci alla realizzazione di quegli investimenti entro tempi definiti
Perché gli effetti in termini di reddito e di occupazione siano tali quali noi li abbiamo immaginati possibili
E necessario
Conclusione
La conclusione
E quindi
La ricerca dell'intesa tra i partiti della maggioranza
Certamente l'anno ottantasette non è un anno fa ci comunque un anno apre elettore
Per questo vorremmo un confronto aperto
Non per determinare attraverso scelte energetiche schieramenti politici future
Così labili
Ed incerto
Vorremmo ricercare punti di convergenza
Conferma anche con l'opposizione questa
Comunista
Su queste questioni avendo presente
Che pur tra mille difficoltà
Il Partito comunista
Aveva scelto
Con chiarezza
Nelle Summer dei piani energetici nazionali
Strategie
Da noi condivise le difficoltà
Le difficoltà interni
Politiche chi non ne ha
Poi
Persistono per tutti noi vorremmo tenerlo i partiti però
E noi vorremmo dirlo
Anche al Partito Comunista
Volevo fare
è molto facile
Accarezzare London da fare emotivo
è molto facile assecondare le spinte spontanei
Ma questo significa che le forze politiche hanno abdicato alla loro funzione poi non lamentiamoci della crisi della politica e della crisi di direzione
Di governo del paese e che altri occupano spazi da noi lasciati
Lì
Bisogna riassumere con forza
L'iniziativa politica su questo
Campo
E se riusciremo
A evitare una inutile e sterile contrapposizione ideologica su queste materie riusciremo a ragionare sui dati obiettivi
Della situazione
Io credo che avremo fatto un grande passo in avanti in questi giorni guardando alla Francia noi dobbiamo dire con grande soddisfazione
Che il movimento sindacale italiano ha fatto grandi passi
In questi ultimi e che mentre si chiudeva un contratto per i pubblici dipendenti
Nel quale una modifica della struttura del salario andava nella direzione di modificare vecchi automatismi Appia attenti e mortificanti professionalità in Francia questo faceva esplodere
Una contrapposizione violenta e negativa che credo che dal punto di vista energetico toccherà presto anche
Il nostro paese
Perché non ci credo che i francesi ci forniranno
L'energia
Avendo problemi interni in questo momento
Ma vedendo le due realtà
Noi siamo rimasti convinti della importanza
Di costruire su scelte su proposte consenso che non bisogna mai venir meno
Anche quando sembra che l'ombra
Ci travolga non è un problema
Di isolamento
Ma è un problema
Di raccordo è stato importante la presenza dei nostri amici della CISL
Ed è la stessa Confindustria
Credo che sia importante l'atteggiamento da essi assunti da forze sociali
Che possono contribuire se insieme lo faremo
Ad una convergenza nel nostro Paese intorno ad alcuni obiettivi
Essenziali
Quello che noi vogliamo garanzie dire al Paese al termine di questo incontro che quello che ci ha mosso non è quello la scelta nucleare
Che abbiamo già fatto
Ma l'appello che noi vogliamo fare
Ad un maggiore considerarlo maggiore considerazione delle questioni dell'impatto ambientale della sicurezza su tutte le fonti
E che questa preoccupazione appartiene in modo prioritario alla nostra riflessione alla nostra proposta questa è la ragione dell'ulteriore nostre riflessione perché se no non avremmo avuto bisogno di una ulteriore riflessione di un convegno e di decisioni ulteriori avremmo ribadito quello che avevamo detto nel passato abbiamo ritenuto
Di muoverci in avanti perché anche se questo dovesse rappresentare costi maggiori l'abbiamo visto per il carbone
Potremmo vedere per l'energia nucleare anche se questo dovesse rappresentare costi maggiori io credo questa scelta sarebbe giusta e valida e questa sarebbe la risposta concreta
Insieme alle nostre iniziative internazionali alle preoccupazioni che nel Paese sono emerse dopo Chernobyl
Convegno a termina qui grazie a tutti
Farina Carmela
Quindi