"Radio Carcere" rubrica di informazione sulla realtà carceraria e sui diritti della persona detenuta

I cittadini italiani le vittime dei reati gli imputati incarcerati piangono la prima dura scomparsa della tanto amata
Giustizia penale
Partecipano al lutto i cinque milioni e seicento mila processi penali pendenti che mai più riceveranno il conforto di una sentenza
Irragionevole durata dei processi penali che impiegavano e con fatica più di cinque anni per arrivare a una decisione definitiva inconsolabili rimangono un milioni di processi penali definiti con prescrizione negli ultimi tre anni lei sento tre condanne emesse per questi motivi dal Consiglio d'Europa nei confronti dell'Italia senza più lacrime piangono la perdita della giustizia penale i due milioni ottocentonovanta mila reati denunciati nel due mila e quattro di cui restano serenamente impuniti il novantacinque per cento dei furti il cinquanta per cento degli omicidi e l'ottanta per cento delle rapine
Infine dei cinquantasei mila ottocentoquaranta persone detenute nelle carceri italiane si stringono si stringono nelle sovraffollate celle al dolore per la perdita della giustizia penale in cui tanto confidavano quantomeno per poter scontare la loro pena in modo giusto in particolare partecipano al lutto le venti mila quattrocento persone detenute in attesa di giudizio che della legge sono presunti non colpevoli e le trentacinque mila quattrocentosettantacinque persone detenute che sono in carcere perché condannati con sentenza passata in giudicato ricche rieducazione non ne riceveranno ma molti in questo triste momento restano di novantaquattro persone detenute che sono morti nelle carceri italiane nel due mila e quattro morte per malattia costruisce delle venticinque persone detenute che già nei primi mesi del due mila e cinque hanno fatto la stessa fine
La giustizia penale in Italia è morta
Popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Italia
L'attacco di Palermo seconda sezione
Dal cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena ventuno e dodici minuti ci scusiamo
Per il ritardo anche questa settimana abbiamo deciso di iniziare conigli ecologico della che annuncia la morte della giustizia penale in Italia è un inizio di Radio Carcere che vuole essere in parte una provocazione anche se i numeri poi contenuti in quel mio Broggio sono veri e dei numeri sembra proprio che la giustizia penale sia sia morta
Questa sera Radio Carcere come vede ho anticipato la scorsa settimana torneremo a parlare
Del disegno di legge di Amnistia disegni di legge
Che è tornato di attualità a seguito dello sciopero della sete di Marco Pannella disegno di legge sull'amnistia e sull'indulto che doveva essere messo in discussione domani in Commissione giustizia della Camera
Domani però partiamo subito con tristezza e con onestà di dobbiamo dire subito una brutta notizia domani la Commissione giustizia della Camera non discuterà il disegno di legge sulla mi si è sull'indulto perché è in atto come avrete letto sui giornali una crisi delle governo del secondo governo Berlusconi e di conseguenza le attività sono ferme sono fermi l'attività in Parlamento non si ferma l'attività di Radio Carcere non si ferma il nostro sforzo di informare su quelle che sono le disfunzioni di un potere sono dello Stato ovvero della giustizia penale
E disfunzioni che emergono con maggiore emergenza e drammaticità
Nelle carceri italiane
Mentre aspettiamo di riuscire a collegarci con l'onorevole Gaetano a quelle che il presidente che ha dove la legge in collegamento con noi bensì buonasera Presidente
Alla il collegamento con le c'è Gaetano Pecorella che presidente la Commissione giustizia della Camera c'è anche il l'onorevole Gianfranco Anedda capogruppo di AN in Commissione giustizia della Camera
Poi c'è il professor Giorgio Spangher ordinario di procedura penale milizia di Roma e consigliere laico del CSM e il consigliere Sebastiano Ardita
Direttore generale dei detenuti del trattamento del Dipartimento di amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia buonasera a tutti voi grazie di essere collegati
Coraggio carcere allora presidente Pecorella innanzitutto la parola subito a lei per annunciare quello che sarà appunto la non riunioni domani o sbaglio
Esattamente
Sì dico delle vicende politiche tutti no assorbe poca pre convocazione di tutte le le quindi naturalmente incastonati domande che avrebbe dovuto essere di particolare importanza per quanto riguarda le decisioni su amnistia indulto non potrà infine la giornata di domani avere luogo nessun lavoro parlamentare quindi tutto sarà rinviato
Le cose tenderanno ad altra
Ecco presidente Pecorella e sappiamo che lei in questo momento diplomatico sull'autobus dell'aeroporto quindi nel luglio pochissimi minuti se dovesse essere superata questa crisi di governo lei quale presidente la Commissione giustizia della Camera ritiene che si potrà ricapitalizzare in Commissione discusso islamisti e in tempi brevi
Ma prima di tutto bisognerebbe vedere come questa crisi solo se ma come eventualmente da superare per quale saranno le forze della maggioranza quali programmi riporta la maggioranza ci proveranno concordino
Non solo su un solo punto debbo dire per quanto riguarda questo fra patriottici o provvedimento tutti ci siamo trovati nel corso del è stato quello di non creare aspettative speranze in coloro che oramai da troppo tempo i chiedono di Sofia del quale sarà il loro destino indica perché ci saranno le condizioni almeno ricominciare grave per arrivare quello che provare doveva essere fatto voto pieno diritto una dichiarazione di intenti da parte delle forze politiche sicuramente allora vai un impegno perché sono preso credo che ci deve essere presa Parlamento e non da oggi
E questo sarà possibile allora si tornerà dal punto in cui c'eravamo fermati evidente della situazione Feralpi piccolo cabotaggio fissò per esempio
Riposino governo tecnico che non prenderà importanti decisioni politiche allora bisognerà rivedere il calendario io mi auguro che l'alternativa sia nel senso di fare questa legislazione fino alla fine facendo anche comunque ciò che il Paese aspetti tra l'altro c'è questo problema del focolare storica azienda particolare disagio in cui si trovava il PG a queste legato anche l'indulto e l'amnistia
Ecco e speriamo che già domani potremo avere un orientamento su questa che la crisi del governo a cui ne esce siamo paziente attentivo perché legato quel disegno amnistia
Il presidente Pecorella può rimanere ad altri due minuti con noi ecco perché è collegato con noi l'abbiamo detto prima il consigliere Sebastiano Ardita che ha un ruolo importantissimo all'interno delle ministero dalla giustizia l'abbiamo detto è direttore generale dei detenuti e del trattamento
Consigliere ardita grazie innanzitutto per essere collegato con Radio Carcere
Nonostante il suo ruolo insomma tecnico istituzionale che non è certo facile la sua responsabilità concerne il trattamento delle cinquantasei mila persone detenute sono recarci italiane
Ecco però lei ha deciso di collegarsi con radio carcere anche bere esprimere quello che un suo parere sull'amnistia e sull'indulto proprio adesso che è collegato con noi l'onore Pecorella vuole esprimere la sua opinione
Ma guardi io no non posso sui proprietari di tipo come dire politico Cercas perché è una scelta che comunque importante la scelta che attiene prettamente legislatore quello che posso dire ciò che ha detto mentre il Presidente insomma qui problema è
Che non non vanno coltivati illusioni che non possono poi essere concretamente
Realizzate in atti normativi
Chiari evidenti il carcere non è certo un luogo da sogno ma un luogo dal quale brutti sogni e quindi lo dobbiamo fare in modo che non siano coltivati i sogni poi alla fine realizzati di fatto l'amnistia servirebbe oggettivamente ma guarnire legarci a cambiare poiché il rapporto che c'è tra servizi e presente che per quello che Grava maggiormente su sulla gestione renitenti arie ma è chiaro che da sola quest'anno comunque sia non basterà bisogna comunque a avviare cosa che stiamo facendo
Un piano per
Mette poi in piedi una serie di servizi servano una volta deflazionato dei presenti concretamente a cambiare un po'la vita all'interno degli degli istituti qui non è un problema
Di raffrontare nella nostra realtà preventiva quegli altri paesi perché nella raffrontiamo con altri pennuto parlo il Sudamerica del terzo mondo ma anche dell'Europa
Ci sono molti paesi docilità peggiorino ecco questo
Non significa che noi dobbiamo batterci perché per avere degli standard che fino oggettivamente quelli previsti anche la normativa vigente dare conto penitenziari dacci tutto
E così così è la vita noi oggi pomeriggio parlando un per telefono le annunciavo questo modo un po'bizzarri inizierà a giocarci con necrologio la giustizia
è morta no pre qualche maniera eravamo d'accordo sul fatto di dire l'amnistia è comunque un atto di ingiustizia di assoluta ingiustizia però oggi questo atto ingiustizia si impone per poter veramente ricostruire con lo spirito dei costituenti il sistema giudiziario penale quello penitenziario non è d'accordo
Guardi l'analisi sulla intrattenere è abbastanza complessa
Grosso modo queste provocazioni colgono nel segno perché il punto è che abbiamo tante di quelle fattispecie penali e tanta di quella abitudine a contrastare fenomeni di irregolarità illegalità con l'estrema ratio del della sanzione penale che poi dobbiamo ricorrere ai ripari
E facendo in modo che quelle canzoni nomi pentendomi ventitré e quindici perché se tutte fossero eseguibili dovremmo altri ottanta mila persone che sono definitive per un reato per il quale che previsto la sospensione di esecuzione della terra questo lo lo sappiamo tutti
Qui abbiamo sostanzialmente vuote di strumenti che cercò di neutralizzare quello che dall'altra parte invece chi penalizzati criminalizzati
Il tema dell'uso equilibri tutto questo perché qual è il rischio che il rischio è che anche chi non riesce
A neutralizzare questa porta diritto penale gli attuale che esiste nel nostro Paese
E rischia di incappare poi in illeciti magari che assumo identità che però portano in carcere faccio un esempio concreto
Viene sorpreso a masterizzare un cd abusivamente o a venderlo ecco diciamo perché l'ipotesi è questa quella fine invalido per la vendita una persona che incensurata incorre in un in ordine penale che però nell'ottica di aver notevole tra De la Pena
Niente attenuanti di questo mondo quello è un attento e penale che serve a da deterrente
Non andrà in celibe incensurato ma che la terza condotta alla fine che è uno che da c'ha un bel curriculum criminale qualunque condotta mantenga anche brevi giorni quella con diciamo di carceri tradizioni esecutive che andrà a fare e quindi vedete come cambia angoli prospettiva
Ripeto questi illeciti
Continuare col carcere anche il maltempo di cani e gatti è stato una scelta politica torna che hanno lo scopo di età di deterrente ma perché legato maltrattata diciamo il professionista
Andrà incontro intellettuale
Però valutata chiedo in carcere una volta andrà in carcere dal breve colpito un cane un gatto su questo un po'il concetto che si vorrebbe insomma un po'quindi consigliati dalle rafforza divieti
Bisognerebbe intervenire con coraggio e con rigore nella disciplina penale ovvia difficoltà è quella di
Selezionare fior da fiore vedere chi concretamente in carcere concreto oggettivo
è che al diciamo venisse beneficiato dall'amnistia
Non credo mi pare la società questa il problema la difficoltà sta in questo cioè che novanta che si opera di non dei generali ma di punizione poi tornare indietro è difficile perché occorrerebbe all'operatore mette la quale io sono certo che e in carcere tanta gente che non è più pericoloso ne sono certa vorrei sottoscrivere questo gente che corrotto un'opportunità minime andrebbe a lavorare ne sono sicurissimo Edward metro a Rogoredo oggettivo per far sì che sia questa la gente che esce non altri
Presidente Pecorella lei ancora l'ascolto ecco come presidente della Commissione giustizia che tra l'altro si è così tanto impegnato sulla missione sull'indulto a delle questioni da porre al consigliere ardita
Ma guardi dato condivido sostanzialmente tutto ciò che ha detto quindi dalle su un punto su cui esprimere una visione differente
Vorrei sapere una lezione che apparentemente tecnica
Sul perché in questo momento
Bisognerà pensare o o quando sarà possibile davvero seriamente sulle di questo genere
Perché oggi a circa o sia in materia di indulto che gli eterni stia ad una sostanziale giustifica Soda è una specie di quelli di Lou Gehrig che sconta chiedo sconta la pena
Dal cinque dobbiamo dell'indulto abbiamo lascio tempo approvato il cosiddetto finito
Ora quella normalmente il beneficio si applica a coloro che erano in carcere al momento in cui la legge dall'editore lo dovevo fare perché devono essere sulle politiche di maggioranza tutte questo che cosa comporta che chiede in pratica due giorni dopo pur nelle stesse condizioni Chiericati sequestro di prima linea proprio regge oggi Longo delle ora al di là del tutto che abbiamo necessità di riportare il numero di addetti alla rigidità abbiamo del teatro dato in Commissione voleva dei suicidi in carcere è ormai hanno rubato della spaventoso vi è questo fatto di ristabilire di ritornare con coscienza e con coraggio a concedere a tutti al di là della condizione del momento in cui quella legge Pappalardo
Una lo stesso sconto di pena per quanto riguarda la vigenti peggio perché dico vi sono cinque milioni di processi penali pendenti
Chi viene estratto a sorte dal Pubblico ministero
Si procede più rapidamente su alcuni di questi piuttosto che su altre naturalmente si ritrova poi i leader del processo il Piccard contropiede perché sappiamo di un famiglia lavoro personalità e lunga e allora però è una questione di fare una scelta politica o Romoli la bisogna essere creativi ogni due anni con un sistema giudiziario che tutto sommato aveva dei processi penali più rapidi perché oltre o meno garantiti ma più rapidi perché si rivolgevano sulla base delle indagini fatte istruttoria Agrimi dibattimento aveva dei debiti due e pieno di Bernini bastardo vi era una via molto più o meno la veglia la guerra e questo significa che il sistema che oggi produce e lo processi produce più gas serra preventive produce i tempi lunghi pregiudizio e siccome è diventata una questione di principio noi facciamo la faccia feroce con la criminalità allora davanti a questo fatto e anche devo dire la verità secondo me alla caccia di un consenso di quella parte del Paese che penso di essere garantita larga e carcere per chi ci va comunque uno strumento oggi in in queste condizioni lo sgomento che peggiorare la personalità sociale dei soggetti e beh per quel tipo di ieri tutti lancia facendosi parliamo d'accordo col padre poi alla fine quando si tratta di prendere una posizione politica chiara nessuno Bobo avrà il coraggio di farlo
Ma lei si è nel no e che era questo l'obiettivo che gli proponevo
Ussi ricorderò ma non possiamo più per continuare con questo balletto di prove smentite accantoniamo poi perché hanno quando c'è qualcuno che riproporre il problema credo che in politica si deve avere anche la lealtà nei confronti del Paese e di dire capo di questa opinione chiudiamo il discorso oppure il capo di questa opinione facciamo questo provvedimento ovviamente che non è un provvedimento per nulla risolutivo vangelo dal punto di partenza e in questo senso io credo che dovrebbe muovere per affrontare in modo strategico il problema del numero di processi che non si parla del nulla venuti che che primeggiava la norma costituzionale per cui
La piena deve tendere alla rieducazione del condannato dalle molte norme la Costituzione Better probabilmente è quella che ha avuto vero attuazione rispetto da parte
Questo governo vecchio di quello precedente Santarsiero centoquaranta virgola già
Eccetto collegare conosce anche il professor Giorgio Spangher ordinario di procedura penale Università di Roma il consigliere laico del CSM buonasera professore scusi per l'attesa no ecco preso Spangher prima il presidente Pecorella faceva riferimento ai cinque milioni e più di processi penali pendenti e un po'a questa discrezionalità il che sembra esserci il magistrato che decide quale quale ma quale processo mandare avanti e quali meno
Ecco lei in questo senso è d'accordo come critica certamente a questo gioco di cose o meno
No guardi io sono assolutamente d'accordo con ciò che ha detto Gaetano Pecorella che tra parentesi saluto
Riscosso purtroppo vede in materia penale noi come è stato anche già detto non è che possiamo fare delle scelte
Fu determinato da una scala di valori fra ciò che meglio e ciò che è buono noi viviamo in uno permanente stato di necessità guardi perché non vogliamo comprare sostanzialmente quelli che sono i veri nodi è già stato detto direi noi siamo costretti a fare i riti speciali premiali perché dobbiamo privilegiare i dibattimenti
Non siamo costretti a differenza differire l'esecuzione della pena perché altrimenti le carceri non sono in grado di assorbire noi dobbiamo dare la liberazione anticipata perché altrimenti la situazione carceraria
E potrei andare avanti con questa liturgia diciamo così per cui non siamo Tammany imponente costretti a delle scelte
E oggi nel caso dell'amnistia ed è stato detto ma lo ribadisco in questo senso mi dichiaro favorevole noi non abbiamo alternativa
Perché salvo poi congeniale il provvedimento salvo poi verificare in termini soggettivi in termini oggettivi quale ne sia l'ambito applicativo io resto dell'idea preferisco un provvedimento legislativo piuttosto che un provvedimento istintivo affidato alla discrezionalità del magistrato
Qui si conosco di grande valore che posso avere la discrezionalità del magistrato sono tanti confini
Mi riferisco soprattutto nel momento soggettivo cioè quando si tratta di differenziare Tizio da Caio parla da sola poneva medico però obiettivamente per al prevede che l'istituzione di un reato opera per prescrizione possa dipendere da un aspetto cerca di scantonare del pubblico ministero innanzitutto nella stessa sede oppure anche Platone territoriali del Paese differenziate a me non pare che rispetti quel principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge invece mi sembrerebbe il caso di assicura
Naturalmente ripeto non è un provvedimento che vuol vuole prendere a cuor leggero però secondo me è un provvedimento oggi preferibile rispetto a ciò ma rispetto al quale quotidianamente ci troviamo insomma
è chiaro che sullo sfondo c'è il principio della durata ragionevole del processo tra l'altro l'altro principio di obbligatorietà dell'azione penale
Tematiche piuttosto complesse l'immobiliare cominciare ora varie coraggioso forse anche a metterli in discussione insieme puntare tutto va
Assodato e e professore mi perdoni un attimo perché immagino che il presidente Pecorella sia in difficoltà quindi a volevo salutare presidente Pecorella
Grazie e buone buone giornate di lavoro che il magico non siano facili grazie presidente Pecorella carriere grazie ecco il collega dicono e mi scuso per l'attesa c'è anche l'onorevole Gianfranco Anedda capogruppo di Alleanza Nazione in Commissione giustizia della Camera buonasera onorevole
Ora scusi tanto per la per la lunga attesa prego il anche a lei chiediamo un'opinione ci siamo sentiti la scorsa settimana lei con onestà a intellettuale ha esposto quella che è la strategia le di Alleanza Nazionale
Sì si può discute l'amnistia purché però discutiamo anche delle altre normative che in qualche maniera ci deve cd ci ridiano una certezza
Del diritto la certezza del processo ecco domani non ci sarà più questa Commissione ce l'ha confermato il presidente Pecorella un si terrà per la Commissione giustizia ci sono vita in Alleanza nazionale
Ma guardi francamente in questi giorni non ha non ha abbiamo parlato di questo tema molto ristretto della meriti anche perché abbiamo avuto la riunione sulla quale ho riferito
La scorsa settimana proprio proprio con voi dalla impressione piene ho ricavato dall'artista era questo dibattito
Ne traggo una sola conclusione troppo parole troppe parole per dire poco
è secondo la mia modestissima opinione troppa confusione
Allora del che cosa dobbiamo parlare
Del sovraffollamento delle carceri
Delle due soluzioni della giustizia penale per coloro che sono in attesa di giudizio
Veneta regime che esiste per il condannati sono tre
Situazione completamente diverse che richiedono provvedimenti vere
Cioè parliamo dal sovraffollamento delle carceri allora non parliamo più di amnistia martedì a parlare di condono nel verificare te
Facendo il condono al di fuori di un atto di così si veniva definito di magnanimità dello Stato Kay interviene per
Eliminare o ridurre la
La pena
Possiamo far qualcosa e Kenya risolutivo attenuante il condono dobbiamo parlare della distruzione del processo penale dobbiamo parlare dell'arretrato che il processo penale ha accumulato oggi però parlare invece del meramente della situazione carceraria allora siccome tutto si confonde
E tutto Sipra mischia
E titola nicchia
Come ha ricordato anche il presidente Pecorella realismo e nella info richiamare
Il termine esagerato migliaia di corsia
Allora incominciamo col dire che il primo in realtà in questi quattro anni non si è fatta la riforma né del processo penale né del diritto penale
Che sono due tre condizioni per poter giungere a ora efficace provvedimento
E amnistia Oddi condono mischie col nostro siamo tutti d'accordo ad ma match ma il tema è questo chiamo però che
Intendo pronti nel senso di volontà politica
A discutere
Della riforma del diritto penale ed è la riforma del processo penale il primo è per ricondurre le pene ad equità e secondo per ricondurre il processo a termini ragionevoli
Cerchiamo pronti restiamo disponibili
Purché tutta questa riforma conduca ad un dato finale colui che è legittimamente riconosciuto responsabile che io legittimamente condannato e legittimamente sconti la pena
Chiederete non appena è qua e che deve essere scontate in un regime di civiltà
Quale la demografia impone a tutti
Coloro i quali a questo sistema sono preordinate
Agendo regole Aned e Cusco rinunce con una sola precisazione radio carcere esiste da tre anni quello che lei ha detto il nostro filo conduttore editoriale sino in tre anni come piccola trasmissione stiamo faticando insomma
Lei come deputati ma di una abbia avuto insomma e dopo aver trovato l'ho anche ridotto almeno torneo appoggio
Devo dire appoggio che in questi anni
A
Si è scontrato contro volontà opposte
Nelle quali hanno lo agito degli
Dei sentimenti e non parlo di interisti dei sentimenti opporsi ma nella sua abolizione chi sono dei reati dentro la Casa delle Libertà e l'ho difeso certo ma Carlo ve la caverete libertà per carità di Dio
Lascia perdere l'opposizione posizione a dei criteri del tutto particolari
Dominati da un criterio da un criterio Abad è che inaccettabile tutto ciò che proviene dalla maggioranza e negativo al e questo è legittimo porsi sette posti
All'opposizione l'OPA lo farei anch'io ma non è la base per una buona discussione
Allora perché all'interno vogliamo discutere di Quetta mettiamo disponibilissime
Per ridurre i tempi per arrivare al diritto penale minimo il carcere deve essere la punizione per e reati grati
Ci sono altre sanzioni alternative molto più efficaci e efficienti del carcere facciamo in modo che non ci siano tanti detenuti in attesa di giudizio Marche il giudizio giunga dopo un termine ragionevole
Che corrisponda alla necessità delle indagini perché non tutte le indagine sono semplici per accertare i colpevoli è che ad un termine ragionevole per il giudizio
Bene onorevole io Quetta eh detto interne gliela ripone nel particolare noi poggiare complicata però in termini generali e questo Mattei liste questa disponibilità
E noi siamo più che non dico disponibili ma stiamo le mosche cocchiere di questo indirizzo
Ecco ma onorevole Anedda se le mettesse su un foglio queste semplici e sagge parole e le proponesse in commissariato credo che ho provato una volta
A metterle nero su bianco e lo ha fatto per un reato che ritengo ingiusto punire con il carcere parlò della diffamazione a mezzo della stampa
Ho ho trovato all'ostracismo
All'interno della coalizione ecco punterà troppi avvocati la sua no solo perché erano troppe avvocati etiopi danneggiati non io non faccio mai queste retro indagini chiamiamo senza ecco sono stato la realtà una volta dieci approvate una volta non ci si è riusciti per colpa responsabilità interi di tutti i romani sono importanti allora
Da questo tratto il convincimento che occorre cambiare mentalità che occorre cercare idee dimenticare che il carcere non è l'unica sanzione possibile
Ma che ci sono sanzioni e molto più efficaci come deterrenti e ci sono sanzioni molto più efficaci diverte dal carcere che costituiscono la giustapposizione perché viola le perché i viola le regole del convivere sociale
Bene grazie grazie all'onorevole Gianfranco Anedda è entrato con queste parole oltre avere riaffermata la simpatia che ne proviamo nei suoi confronti così facendo non ci toglie prima che scada deve portare le frodi chiameremo più spesso Grazia correrei grazie onorevole Gianfranco Anedda capogruppo gliene in commissione Giustizia alla Camera ecco questa prima partirà grazie sta finendo io chiederei premette due battute fra esce ai due ospiti che sono ancora il Colle Vento con noi professor Spangher consigliano consigliere Sebastiano Ardita consiglia il professor Spangher quindi si lei è d'accordo con la vede Tone da parole semplici però insomma rimettiamo al centro la palla della giustizia per del carcere
Iniziato però stiamo attenti questi discorsi si fanno da un sacco di tempo
Cioè la riforma del codice penale la riforma del processo
Però come dire mi pare che queste questioni hanno difficoltà a venire avanti abbiamo fatto una commissione Pagliaro abbiamo fatto una commissione Grosso abbiamo la commissione Nordio
Evidentemente questa riforma di ordine generale che il diritto penale edifici dello stesso Parlamento distribuiva Aneta e Pecorella fanno parte obiettivamente ogni giorno in quasi si legge non fanno altro che incrementare le fattispecie incriminatrice
è cioè voglio dire le possibilità per uniformare le possibilità per adeguare il tariffario delle pene cioè dal presidente applicare misure interdittive rispetto alle pene detentive
E sostanzialmente ogni giorno passa per il Parlamento non è cessato la grande riforma del codice penale si può anche incominciare
è come dire con delle fattispecie minori ma mano che esse vengono all'attenzione la riforma del codice di procedura penale per cortesia chiaro c'è una commissione che ci sta lavorando ma purtroppo succede sempre con poche bis incomincia a fare queste iniziative e poi hanno la difficoltà di giungere in Italia ma intanto i problemi marciscono
Cioè io non vorrei che con l'idea che tanto si devono fare le grandi riforme
Purtroppo non si fanno le cose piccole che invece sono necessarie e che diventano drammaticamente urgente il signor ribadisco quello che ho detto non è che io sono favorevole io ai provvedimenti di indulto
Io sono semplicemente un un povero disgraziato che deve compattare tutti i giorni anche nell'edizione che fa gli studenti quando spiega il processo penale quali sono le sue disfunzione
Ed è costretto a spiegare e le scelte del legislatore sono scelte di necessità oggi ci troviamo di fronte ad un'altra abbiamo problema di sovraffollamento e abbiamo un problema di prescrizione determinata dalla lentezza dei processi
Questa prescrizione non è giusta perché sostanzialmente differente per i vari cittadini e differente arrivare imputati consente discrezionalità ai giudici in certi casi che non vengono applicati in altri a me pare che a questa situazione
è urgente oggettiva forse si potrebbe dare una risposta naturalmente se il Parlamento sarà anche in grado di dare una grande riforma sarò il primo a essere contento di questo
Bene grazie grazie al professor Giorgio Spangher grazie per essere stato collegato con noi abbiamo consigliere ardita anche a lei chiediamo un'ultima un'ultimissima un'ultimissima battuta oggi parlavamo di una giustizia penale che sembra con la benda sugli occhi in senso che raggiunge gli affetti attraverso le sanzioni penali e il carcere persone che tutto sommato non dovrebbero stare in carcere
Lei ancora di questo avviso
Ma guardi io faccio una semplicissimo costatazione io guarda tutti i poveri che abbiamo in questo momento detenuti nello stesso lei ormai tre anni che si occupa gli stranieri sono tre anni che vedo povera gente che che che via insomma l'esperienza del carcere come pietre Marrazzo vedo anche gente per carità che che scientificamente lavora contro la società anche bere che ci stia vedo tanta povera gente questo il problema fondamentale
Credo che il carcere diventi un luogo nel quale codici al professor Pecorella poc'anzi giustamente non ti renda un buon termica società perché si finisce per inasprire tenta di una persona che potrebbe benissimo
Vivere una realtà diversa quando il l'elemento comune il comune denominatore e la povertà c'è una condizione di disagio di parte io credo che in queste situazioni bisogna pensarci due volte
Bisogna riconosce le situazioni via comincerà a far funzionare meglio quindi tattili Maggi il che capita che i titoli ma e qui sta riferendo glielo spiego subito
Io qualche tempo insomma tempo fa che
Mi trovai mi trovavo vicino che Occhetto nelle città dove ci sono delle persone che sono malate di mente siccome vicino c'è un di FMI un notaio dovuto per forza imporre il caffè loro
Nuovi rispetto al centro diurno da persone diverse tutto molto semplice di rispetto senz'altro non bello meglio decreto abbastanza rude mite che anche lui uscito con l'indultino
E mi scusi come mele con l'indultino perché adesso molto un sempliciotto solo che aveva il telefonino giocava col telefonino Roberto allora quarantacinque anni ma l'aspetto e il modo di comportarsi o di dodici i dieci anni
E lei mi disse che un giorno della i soldi non ha soldi va fermato per fare un signore che è utile i soldi questo intimorito dal dal dal brutto aspetto di questa persona chiaramente malata di mente
Era rivolto alle guardie questa offerta arrestata processata e condannata tre anni e dieci mesi perché estorsione che è un reato serio
Ora vere diciamo questo è un caso il mio
Voglio Editions doveva saldare il nome dei giudici che lo hanno condannato a essere un elenco ma non possono fare sembra questo questo non lo so spione papà perché lo dico perché la società che fa queste operazioni
Diciamo come dire di di emarginazione sociale perché questa era un matto che tutto sommato insomma ha fatto un giorno senza tentare affermato qualcuno
E ha pagato come se fosse uno che veramente per la poteva compie un delitto
Ma lei pensi quante persone non citando con la testa
E il vecchio non li accettano e i DSM non li curano e alla fine cosa ci trova come éscamotage o di farli arrestare perché all'alla modestia che supera il livello di guardia
Subito si carica su quelle persone il peggiore dei reali questo questo purtroppo è un meccanismo che esiste ce ne abbiamo di fatto in questo anche in Italia
Tante persone che arrivano anche referente del viaggio mentale in carcere c'è negli occhi dice votazione che sono dentro con una riproposizione tempra dei debiti mitici termini della diagnosi pericolosità sociale e hanno avuto alla battuta calunnia
Cioè lei si immagini un po'il matto che ma alla calunnia che lo porta in carcere lo fa come dire in qualche modo considera socialmente pericoloso quinto situazioni limite ma purtroppo ce ne sono più dura ce ne sono diverso c'erano sbagliate perché alla base c'è unità di un latte a fronte del di cardio
L'intervento deve essere quello dell'estrema ratio del carcere completa bene che il carcere lo svolge la sua funzione sostanziale diventa una sorta di
Estrema ratio quando ormai il danno è fatto ed e dallo per la società non solo per gli Miglio sono esseri umani Maccio possibile di da lei non ci sta
Facendo una fotografia di ingiustizia del carcere che conosce così bene il carceri ma guai ingente così
E di alto livello C sapere una fotografia di ingiustizie della vita in Italia ma un Calia purtroppo adesso parliamo degli italiani noi abbiamo abbiamo la possibilità diciamo gli riconosce le cose che non vanno di lavorarci
Ma per fare questo occorre gradualità Appiah quello che il carcere lo sforzo nostro deve essere quello di cambiare il titolo perché non avremo la forza di farlo cioè perché per questo ragionamento abbiamo fatto poc'anzi
Come dire a bere qualcosa e gli ospiti quinta parlando di me significa è troppo complicato ci sono troppe cose ma tutte queste cose diverte che fanno capo soggettive etiche su cui si deve intervenire perché tutto collegato e tutto collegato quindi cominciamo a occuparci di quelle fattispecie di reato che portò le persone in carcere Palmer vediamo che non sia giusto che ci vado io di fronte a mezzo stampa gente che entra in carcere non è ancora vista ma questo è il punto perché perché è un reato particolare e comunque che attiene una Pasha particolari persone preoccupiamoci anche dei poveri da conosce anche gli perché Ida ha fatto di formazione che riflette le
Può essere punita in altri modi faccia non per forza col carcere ma qui non c'è un che di cose che riguardano più i poveri perché è difficile che uno insomma
Che non ha dalla porta carta
Finisca in galera perché scrive una lettera al giornale unicamente di qualcosa contro qualcuno è difficile tra è più facile che lo faccia chi teme che a un certo livello di scolarizzazione c'è tempo perché in clinica che proprio di di noi classe dirigente che ha studiato di guardare alle cose che ci riguardano i prodotti dopo il terzo i preoccuparci quando viene arrestato qualcuno che ha ovviamente
Delle caratteristiche particolari che mi grande scandalo per Tangentopoli e vi ricordate quando Tangentopoli
Fece lo scambio che fece perché riguardava soggetti che ovviamente un arresto della società allora c'era l'identificazione perché non medici ma anche io solo impiegato al Comune anch'io posso camere in carcere commette un reato amministrativo no
In eterno identificazione sono tante quelle persone che vivono la realtà della forza il fortino nella società questo un po'il problema quando si parla di calcio più attenta anche le città molte volte dire FIAT terrificante perché abbiamo quindici mila tossicodipendenti anche capire anche di più
Abbiamo quasi venti mila extracomunitari perché manco parlo la lingua nostra è già conoscono tre galere ma questo è un problema che va affrontato uno
Per questo motivo allora passi deve ecco tutto sommato guarda con favore a quest'iniziativa dei radicali cannoli promosso il dibattito sulla Missier sull'indulto
Guardi io guardo conforto alle cose che che vanno oggettivamente anche invito di Quito tipo lo rafforza le borse per per difendersi da iniziamo la mia penitenziaria
Io sono un magistrato ho svolto per tanti anni mio ruolo svolgo nel settore la legge
Ecco quello che il mio mandato
In questo momento il mio mandato è quello di guardare al trattamento di persone detenute cioè la pena il più possibile aderente a quella che è la Costituzione
Siccome chi ma si trova ad essere amministrato non è nella condizione gli autogestiti per mille motivi ma anche perché ovviamente sconta la pena revocata ferì questa diciamo è un compito che ricade su di noi quindi chiunque si occupi del problema carcere in modo che perde sempre per la società a rifiatare la dignità delle persone che sono detenute
Troverà senz'altro il mio persona l'applauso
Grazie grazie consigliere Sebastiano Ardita grazie per essersi collegato con noi le grazie ecco era i consensi ma si avvia direttore generale dei detenuti del trattamento del Dipartimento di amministrazione penitenziaria
Questa prima pattinaggio caccia che dura da un po'di più di quello che avevamo previsto finisce qui diciamo la parte politico giuridico
Politica giuridica riguardante proprio la necessità di affrontare dia di esclusa e di approvare un prete amnistia come primo atto per ricomincerà a parlare del problema giustizia penale carcere finisce qui adesso per quanto ci rimane il tempo a disposizione apriamo invece la diamo voce alle associazioni che soprattutto domani venti aprile alle ore tredici organizzeranno a piazza Montecitorio
Non sit-in per per l'amnistia ovvero sono più di ventitré le associazioni coinvolte da domani si terrà questo sit-in sotto
Montecitorio anzi sono ventinove
Prima fra tutte c'è l'associazione il detenuto ignoto un'associazione radicale qui rappresentata dai nostri studi radio radicale testa cioè di rene savana sei ecco ma tu mi scusi RAI perché come avrei capito collegati con il giorno del ci son due tre persone ancora esterni quindi tu anche come o Pat padrona di casa in qualche maniera il mitra aiutare a dare la precedenza agli altri ci spiegherà il meglio come si svolgerà quest'iniziativa domani iniziativa a cui hanno aderito tante associazioni tra le quali la Comunità Sant'Egidio
Una una comunità molto importante un'associazione pubblica di laici della Chiesa che pensate raduna più di cinquanta mila persone e collegato con noi collegata conosce Stefania da lei proprio responsabile carcere della Comunità Sant'Egidio ciao Stefania caro se magna scusa per la lunga attesa allora innanzitutto corrette e come rappresentante del servizio carcere come da Sant'Egidio ci voglio esprimere le motivazioni della tua visione questa giornata di domani
Ma a guardare io penso che basta mettere i piedi dentro il carcere per capire che c'è bisogno dell'amnistia
Poi basta calcolare da quanto tempo non c'è questo agente ovvero cioè dall'ottantanove al tempo veramente lungo troppo lungo
E quindi ecco in ogni Paese dal due mila Roma aderiamo a questa richiesta anche fu chiamata da papa Giovanni Paolo secondo lei cerca di Clemente laddove la parola Clemente unificare una Clemente alimenti le condizioni trentatré anni ai tempi amari
Un elemento basta
E quindi quello ecco io credo che Daniel Pennac premette a fare questo gesto aiuti e nucleari chiede più innovativi impegnati nella costruzione del loro futuro interrompa per molti una sofferenza
Parma e liberare quelli che sono poveri e cercano dentro anche Felice Cipriani ingiustamente e comunque passata anche
La liberazione dei prigionieri questa è una cosa che che piani chiedono che è molto più recente nella tradizione cristiana c'è fortemente la pietà per i carcerati e le ma che scrittore sono piene di questo e liberare i prigionieri quindi credo che anche ecco queste restano motivazioni profonde che su cento molto forti
Be'grazie Stefania l'altro l'appoggio il vostro appoggio l'appoggio della Comunità di Sant'Egidio oltre al tuo personale impegno
Per questa iniziativa che va al di là delle fazioni politiche seriamente estremamente prezioso tu facevi riferimento alle scritture sacre Berthier
Cattolico sarebbe anche il caso di ricordare che per i cattolici
Gesù è nato e morto attraverso un atto di esecuzione e quindi è stato processato e giustiziato e giustiziato a morte tele per chi non è credente vedi in quel nella vicenda di Gesù una grandissima e bellissima metafore insomma
Dovrebbe dovrebbe far riflettere
Grazie grazie a Stefania tra lei e ci sentiremo presto immagino vero accettano avvenne grazie Carlo e intanto ci ha raggiunto anche telefonicamente don Andrea Gallo della Comunità San Beta al porto Buongiorno la sera don Andrea
Buonasera grazie per essere collegato con noi a questa sera così tardi
Ecco io pronto prego D'Andrea ci aveva già mai ho già espresso tutta la mia solidarietà già l'altra volta anzi io spero che in un momento come questo
Si faccia un po'di giustizia eccetera ecco cioè questo chiamiamolo manifestazione cui diamo tutta tutta la solidarietà meglio Magna quella di domare
Nel senso che finalmente un po'di chiudere questione proprio non di clemenza ma veramente giustizia
Io ossia ho ascoltato anche la Comunità di Sant'Egidio io mi rivolgo invece proprio a Carpi associazioni cattoliche
Che veramente non solo per le che ecco io vi solleciterei proprio il concetto del liberare i prigionieri vorrei dire in questa occasione
Che diversi anni fa
C'era fondata un'associazione con Mario Tommasini il Parma ed altri
Che era intitolata a liberarci dalla necessità del carcere si poiché grande incontri grandi coltiva sinistra poi latitante ecco cioè riscoprire un nuovo concetto di giustizia non siamo né per il permissivismo le una nuovo concetto di giustizia per tutti e uguale per tutti ecco quindi evitare io tutta avete tutta la solidarietà della comunità
Di tutte soprattutto dei ragazzi
Pensate voi per esempio un particolare mi sembra abbia detto nessuno dove le nostre comunità abbiamo dei ragazzi e delle ragazze che sono naturalmente con degli obblighi particolari cioè i rapidamente il suo e passano gli anni affidati fino al due mila sette
Controlli notturni rientro alle ore venti e rientro l'avventura uno stillicidio Prot che soci periscono proprio un lavoro direi di metodo educativo hostess
Quindi io qualche un auspicio che veramente questo Parlamento tutti il reverendo allegoria una volta vorrei finire dallo l'abbraccio a Marco che ancora una volta veramente riuscita pare emergere la difesa dei diritti umani
Bene grazie tra l'altro una linea una linea di radio radicale libera proprio perché speravamo che Marco Pannella ci chiamasse da Bruxelles ma probabilmente è stato è stato preso in nelle riunioni che lo occupano quando va al Parlamento europeo ecco don Gallo tra l'altro qui dei nostri suo vice proprio Irene Testa
Tu prima fascia differimento necessità delle comunità cattoliche di mobilitarsi potessi anche dire alla dogana si sentono ciò io chiedo Agenzia se Cinzia chiamai bene magari si coordinano meglio ma io ricordo anche il vescovo di specie stazioni
Eccetto
Sì sì ma infatti non sporgere ai privati che ecco Casarosa e luogo papà per i laici il grido di Wojtyla ecco
Sì sì
No ma è questo che dovrebbe fare cioè se se è stato Go è letto in maniera così così e rapide si è tanta la la continuità con il Pontefice e Giovanni Paolo secondo insomma quanto meno c'è da aspettarsi che paparazzate dello ricordare ai politici
Che l'hanno applaudito per ventidue volte
Ingannando evocare anni dal due mila e quindi io direi che ha ci vuole un ma mobilitazione mi diceva un mio grande amico e se vuoi vedere che in uno stato cresca la civiltà vai a visitare il carceriere
Don Gallo essenze se è disponibile a rimanere in linea purtroppo guarda io devo andare mi dispiace abbia vi abbraccio tutti William solidarietà ma devo andato che era diventato di informiamo che siamo mandano in onda due minuti del Santo Padre Giovanni Paolo secondo quando andò in Parlamento faremo ascoltare
Provo sul tuo invito gli applausi che questa politica gli fece grazie grazie a don Gallo sentiamo Giovanni Paolo secondo quando andò in Parlamento in seduta comune sentiamo non soltanto il suo parole ma soprattutto gli applausi che egli fece questa nostra politica oggi distratta e altre cose
Comprovanti la recessione della sicurezza dei cittadini
Il signor
La situazione delle carceri
Nelle quali
Io utilizzo senza condizioni
Di rosso Vodafone a me
Ussel diceva adesso io
Mediante una riduzione della a costituirebbe o che aveva ma io strascino dice civiltà
Non manca
Dissi allora
Sua dei compratori
I io
Positivo reinserire associazione
Questi dunque gli applausi che il Parlamento degli inutili riunito in seduta comune nel novembre due mila e due ha rivolto a Giovanni Paolo secondo quando il Papa fece questo invito invito a un atto di clemenza
Speriamo che speriamo così perché siamo un po'pazzi
Che questi applausi oggi siamo arrivati a qualcuno vicino a papà Benedetto sedicesimo APPA Po
Ratzinger che tanto vuole continuare
La l'opera del del del papa Giovanni Paolo secondo
Va be'comunque collegati con noi c'è ci sono per fortuna ancora Rita Bernardini ciao Rita
No Corriere di radicali italiani grazie scuse per la lunga attesa c'è anche Patrizio Gonnella coordinato relazione di Antigone già Patrizio fare Carlo ecco io mi scuso con voi se vi abbiamo chiamato Po all'ultimo il tempo purtroppo è volato e a a Rita di chiedo una battuta telegrafica sull'iniziativa di domani soprattutto in sedia a tanto voluta da radicali
Ma guarda io faccio subito la proposta la ci dobbiamo incontrare domani alle tredici davanti ad un Parlamento davanti a piazza Montecitorio
E la proposta che faccio e deve portare effettuati dai dire queste tue inutili io credo che far risuonare nella piazzola pur con la nostra piccola amplificazione
Correla i parlamentari hanno accolto quelle parole del Papa per ricordare come si sono comportati subito dopo credo che sia importante significativo quindi ringrazio per aver ce l'ha fatta riascoltare credo che domani in questa maratona oratoria che faremo lì davanti a Montecitorio ecco nei momenti di pausa
Sarà importante rimandare questa cassetta vedete ficcante spesso dire non credo Miai illudere i detenuti la che cosa dobbiamo fare lasciarli nella disperazione io credo che il lavoro più importante
Che dobbiamo fare è riportare alla responsabilità le persone che si sono pronunciate anche con gli applausi a favore di un atto di clemenza
E e far conoscere come fa a radio carcere come fa il detenuto ignoto come fanno tutte le altre associazioni
Antigone concreto quello che succede quello che accade dentro le carceri sono convinta che se ogni italiano potesse fare un viaggio nelle carceri
Si renderebbe conto che è necessario subito agire e necessarie subito intervenire quindi appuntamento domani alle tredici a Montecitorio
Grazie grazie a Rita Bernardini domani venti aprile appuntamento a piazza Montecitorio alle ore tredici per questo sit-in per sostenere l'amnistia come primo atto per riappropriarci di un potere sovrano dello Stato grazie a Rita Bernardini
Dunque collegati con abbia detto c'è già Patrizio Gonnella e ci ha raggiunto anche Vittorio Antonini ciao Vittorio ciao Vitoria spetta dotato minuto dalla prima la parola a Patrizio che in attesa prima dite
La dizione l'anche voi come associazione Antigone associazione importantissima Derrida questa giornata
Di domani anche se non c'è la Commissione vanto per dire noi ci saremo finché c'è l'ingiustizia ero
Ma prima che è un'occasione così come lo sciopero della sete di Marco Pannella un'occasione l'occasione per rimettere al centro la questione carceraria che viene dimenticata abbiamo sentito
Le parole del Papa in realtà quali Tato
Diciamo il provvedimento di legge di cui invece che parlato negli ultimi mesi la CDL vitale allora io chiedo
Agli onorevoli Cirielli vitali di riascoltare quelle parole di riascoltare quelle parole che richiedono clemenza che fanno riferimento al reinserimento sociale che parlano di umanità
All'interno di quella di quella proposta di legge che è tutt'altro che un'altra direzione
C'è una Piscium gradita dentisti ma penale allora riparlare di amnistia oggi anche che siamo di fronte ad una possibile crisi di governo anche che le possibilità concrete di amiche di indulto sono pochi significa comunque riaprire uno squarcio
Su un tema quello penitenziario che invece sempre purtroppo troppo opaco
Pain poiché è nostro dovere tenerla viva ormai questa questa speranza diceva bene Rita Bernardini prima insomma noi non diamo illusioni nelle apriamo argomentazioni a questo punto l'argomentazione si chiuderà magari tra un anno quando sarà però non si deve portare a casa il risultato
Certa certo ma poi ci sarà una nuova legislatura cioè tutti quelli che oggi dicono che l'attuale maggioranza di centrodestra dei da tergiversa niente a cui ci avranno la possibilità di dare comunque seguito le parole del Papa ci saranno quindi speriamo
Speriamo speriamo grazie per il secondo era ci vediamo domani all'una grazie a giudizio con nella ecco il collegato con noi c'è anche Vittorio Antonini dell'associazione papillon l'associazione conosciutissima all'interno delle carceri italiane c'era Vittorio ciao ciao ciao a tutti a Vittorio Turone potuto sentire gli interventi di questa puntata un po'Concita non radio carcere
Ore e da una parte le dell'onorevole Pecorella benissimo comunque voi come Pavilion aderite a questo sit-in e di domani e ci siamo visti anche sabato presso la sede del partito radicale si sta trovando una linea veramente forte e comune
Tra le varie associazioni ignoti di quando praticamente tappato abbiamo proposto a tutte le associazioni presenti
Di organizzare i quiz Tosi fine per oggi
Lo abbiamo fatto o in corrispondenza con un'altra indicazione che abbiamo lanciato in questi giorni all'interno di tutte le carceri cioè quella di una mobilitazione di due giorni oggi e domani
Assolutamente pacifiche
Dentro dentro le galere per testimoniare quello che una partecipazione diretta da parte dei detenuti a questa battaglia
Quindi per noi lanciare la proposta all'interno delle carceri e proporre alle associazioni che hanno partecipato sabato
Alla riunione di organizzare questo Titti nel dettato un tutt'uno noi crediamo fondamentalmente questa volta il loro ripetiamo soprattutto per i ragazzi che ci ascoltano da dentro le carceri questa battaglia si prolungherà nel tempo
Che chiaramente aveva bisogno di quanto più correzione all'interno delle carceri
Ma soprattutto aveva bisogno all'eterno delle carceri di un sostegno reali visibile verificabile
Che via come dire il senso di una comunanza di obiettivi il più ampia possibile quindi in questo caso è importante il PT di domani anche qui non si riunisce la commissione
Bene grazie grazie Vittorio Vittorio Antonini allora ci vediamo anche con voi tra proprio non ci vediamo domani sotto al Parlamento alle ore tredici e chiaramente l'invito esteso a tutti coloro ai cittadini liberi che sono interessati al problema della giustizia penale e del carcere anche a voi esteso l'invito chiaramente a vederci domani alle tredici
Sotto piazza Montecitorio lo ripetiamo a Riccardo fammi dire questa cosa per favore aiutate anche importante parteciperanno domani alla al sit-in
Ha anche un'organizzazione sindacale che è quella l'organizzazione sindacale di Coppa
Che su questa questione dell'indulto e della Mini istigati arrivano autonomamente indetto un loro sit-in per oggi davanti al Senato
E domani verranno al nostro sit-in affitti Morgan bene i Cobas sono un'organizzazione sindacale molto importante con la quale tra l'altro nelle prossime settimane lanceremo anche una battaglia di indagare dentro
Dentro legare bene bene o importante questa comunicazione grazie grazie a Vittorio Antonini dell'associazione Pavilion
Diciamo che ha radici nel carcere di Rebibbia di Roma ma poi conosciuta un po'in tutta Italia e ci ha raggiunto anche telefonicamente Ornella Favero che sa anche lei spostandosi da un treno all'altro c'è Ornella
Carlo ecco scusa tanto per il ritardo con cui gli abbiamo contattato
Tu sei coordinatrice di ristretti Orizzonti questa bellissima iniziativa che realizzata grazie al tuo sforzo dalla collaborazioni importantissima delle persone detenute del carcere due palazzi
Di Padova ecco anche voi avete aderito a questa iniziativa di domani sotto Palazzo Montecitorio ci vuoi esprimere la vostra opinione di ristretti Orizzonti
Ma guarda il pieno e abbiamo aderito perché naturalmente ci sembra giusto però con un grande tecnico ma è anche un Rabin da una rabbia perché
Che ha l'impressione che è di nuovo si cena create moltissime illusioni noi distante devo dire che ne abbiamo molto poche forte
Le carte ed è organizzata che troppe oltretutto in sembra abbastanza irresponsabile questa questa creare queste illusioni convinto anche perché ricordiamo i due mila ricordiamo e delle mancato arterie di
Piccole per però ecco ma ci sembra importante poiché non è importante ribadire che non si tratta qui di Clemente comma che tratta di
Di giustizia che per carità che naturalmente pesantemente alle macchine che non si può
No no no no no non ci sono parole credo per per descrivevano è cauto francamente abbastanza preoccupati prevede che un crescente disagio anche ieri così a una cercano molte manifestazioni di di della gente che sta male ecco quindi non è per quello però aderiamo ai speriamo nonostante tutto però
E cammei caro perché lui no ma questo è vero c'è un po'di divisione tra iniziale dei delle delle iniziative scusate la ripetizione su atti di clemenza e temere di suscitare è caduta la linea con Ornella o che la riprendiamo la rivendiamo dopo allora mentre siamo in attesa di un probabile intervento di Marco Pannella che Stablum sei e quindi abbiamo qualche problema qualche problema tecnico tanti sono gli ascoltatori di radio carcere anche tra le persone tra le persone libere il dove non lo facciamo mai però questa volta lo facciamo perché sappiamo che dietro c'è una storia particolare è in ascolto di radio carcere Natasha Natasha che ha il Papa Francesco a Rebibbia Natasha segue radio carcere
Anche il Papa Francesco che sarebbe idea segue radio carcere coi ci fa piacere creare questo
Filo conduttore immaginario mentre aspettiamo il collegamento con Marco Pannella l'odiato e l'abbiamo detto prima nei nostri studi pazientemente in silenzio direte sta che è segretaria
Ecco e c'era c'ha raggiunto Pannella Marco Pannella in collegamento la Bur Seccia Marco recupera giocherò
Ecco ENI non so se sentito questa punti radio carcere ma pettirosso localmente nulla perché ho finito in questo secondo dettare una intervento sull'elezione di Benetton bene che io ho aperto quaranta rideva quando sono uscito dall'aereo infatti quindi tutto qui quindi
No in questo momento nel solo tra l'altro la radio lavora fra un momento acclarato tutti radicali lo mettiamo poi comunque prego no io ritengo conterei ancora un momentino tre quattro cinque minuti e poi prego come posso dare un piccolo contributo anch'io
Va bene ok alla di mentre Marco Pannella a temi di intervenire diciamo prime nei nostri studi rene Testa che ha assistito con paziente silenzio tutta questa puntata di radio carcere
Che ha visto tanti interlocutori sia politici che giuridici in tributo Gaetano Pecorella che ha spiegato che domani salterà la Commissione giustizia della Camera che aveva come oggetto il disegno di legge di amnistia è intervenuto Gianfranco Anedda che ha detto sì all'amnistia sì di Alleanza Nazionale amnistia purché
Si faccia la riforma seria su carcere giustizia intervenuto Giorgio Spangher ordinari di procedura penale che ha ribadito un poco il discorso che
E faceva anche Marco Pannella cioè l'amnistia c'è già nei reati che verranno a prescriversi e in quei processi che vengono scelti dei magistrati
Per farli o non farli e poi intervenuto importantissimo intervento di il Consigliere Sebastiano Ardita direttore generale di dedurre il trattamento del DAP anche lui
Evidentemente costretto dal ruolo che in questo momento oppio lo impegna al data però anche lui
Non ha potuto che faccio la fotografia del carcere come una realtà piena di ingiustizia ecco questo è un po'la sensazione che sia poi tante associazioni don Gallo Stefania talleri di Sant'Egidio
Ornella Favero Vittorio Antonini e i Rita Bernardini dei radicali italiani
Domani questo appuntamento alle ore tredici sotto Montecitorio comunque ci sarà con l'adesione anche se non c'è la Commissione giustizia voglio dire con l'adesione di ventinove tra associazioni impegnate nel volontariato della realtà del del carcere
Questa iniziativa voluta da radicali italiani dall'associazione di turno ignoto vive in testa
E qui con noi Irene prima di iniziare questa ponti radio carcere
Ci dicevamo dobbiamo insistere anche se questi non si riuniscono domani non importa quasi fossimo un monumento all'ingiustizia che comunque si continua a perpetrare poi nelle carceri vero
Certo noi intanto un saluto non a tutti i detenuti che ci ascoltano dalle carceri
Un provvedimento di amnistia in questo momento è necessario è urgente cosa dovuta come già moltissimi stanno il provvedimento di indulto di di indultino approvato agli inizi del due mila e tre non ha portato a grandi successi infatti non è stato non è servito a ad avviare le necessarie riforme che invece servivano per le carceri
Lo scenario delle carceri italiane OGR diciamo che appare presenta dei tratti inquietanti di Rivers birre irreversibilità e quindi le strutture sono insostenibili e c'è un'impossibilità ad operare e quindi l'aria trattamentale non funzione agli agenti di custodia non possono lavorare c'è un impossibili un immobilismo anche che diciamo sono condannati anche i magistrati di sorveglianza che sono comunque letteralmente sepolti da faldoni e da pratiche penitenziari che rimangono inevase
In tutto questo in carcere cresce la preoccupazione aumentano i suicidi aumentano gli atti di autolesionismo
Cresce esso e soprattutto l'impotenza degli amministratori del della giustizia quindi dei suoi operatori perché non riescono ad affrontare con continuità ed efficacia quei problemi che sono oggi focolai di legalità
E noi per questo motivo abbiamo deciso insieme appunto alle altre ventinove associazioni che grazie alla convocazione di un'assemblea che si è tenuta
L'altro ieri nella sede del partito radicale indetta da Marco Pannella abbiamo deciso di continuare una serie di e di prendere una serie di iniziative
Per arrivare ad un sì o o un nuovo insomma definitivo da parte del Parlamento quindi noi domani abbiamo deciso di fare un questo sit-in davanti a Montecitorio
E previsto un palco dove ci sarà una maratona oratoria ci sarà anche una gabbia che simbolo appunto delle carceri
Nonostante la commissione abbia deciso che non si riunirà più noi saremo comunque lì davanti a mi a Montecitorio perché le ingiustizie nelle carceri ci sono continuano sia nelle carceri che nei tribunali
Perciò noi dall'associazione il detenuto ignoto ma lo ripeto insieme ad altre ventinove associazioni continueremo questa questa questa lotta fino a che insomma avremo qualche qualche risposta vorrei anche aggiungere un'altra cosa che ho fatto anche altre volte ma credo che sia importante continuare a farla
A dirla soprattutto l'aiuto delle famiglie dei detenuti è importante per noi è importantissimo il vostro sostegno in questo momento
E lo è più che mai e per cui io vi invito a venire domani alla manifestazione a sit-in che si si terrà davanti a Montecitorio ma mettervi in contatto con noi a sostenere quindi sia da un punto di vista fattivo
Le associazioni radicali ma anche da un punto di vista economico l'associazione il detenuto ignoto o altri soggetti all'aria radicale perché in questo momento abbiamo necessità
Quindi niente radio ci si tratti non è soltanto la vostro il suo gruppo Della Porta aveva altro per testimoniare la necessità che di altri perché
Magari non tali non tantissime persone che manifesteranno domani hanno interesse diretto al calcio nel tuo richiamo giustamente detto appello alle famiglie delle persone detenute
Quanto mai opportuno anzi diciamo pure che questa maratona oratoria è aperta a persone che hanno vissuto l'esperienza anche indirettamente della detenzione prima ci ha telefonato questa ragazza che si chiama Natashe che c'ha il Papa a a Rebibbia
Ecco Natasha potrebbe benissimo domani se volesse se potesse bovina non sappiamo segna impossibilità pro se volesse potrebbe venire domani e raccontare magari l'ingiustizia che vede subire dal Papa che sta in carcere meglio sbaglia
Perciò sì sì essenzialmente importante che ci siano le famiglie dei detenuti ma anche ex detenuti tra l'altro all'assemblea che si è tenuta l'altro ieri al partito radicale
Era presente è stata invitata anche una cooperativa di ex detenuti che domani saranno presenti al si tiene ma io invito altre cooperative insomma chiunque abbia a cuore la situazione delle carceri in Italia
Domani venga a darci una mano davanti a Montecitorio
Allora io prendere un attimo di respiro per fare riascoltare lo dirà Silvio Farina dice assise alla regia Polesel riascolteremo che in questo momento in che si è conclusa gran parte di radio carcere vorrei farle ascoltare
Quello che abbiamo fatto il necrologio dalla giustizia si gioca magari stacchiamo prima
Della abbassiamo il cursore prima della sigla però
Necrologio dalla giustizia
L'atto di amnistia è un atto implicitamente di ingiustizia si rende oggi necessario però prego
Coordina Riccardo Greco Marco Curatolo costretto chiede che magari di necrologio per non ripetere dopo
Non lo so che cosa vede vorrei fare un breve Simone un breve intervento io non domandavo Volver darti tempo mi son ben continua signor vi ringrazio ancora dunque gode degli enti di questo
Ne avevamo previsto domani fionde contestata elezione del Pontefice
Una manifestazione che non so se avete detto che avete detto appunto abbia Pietro Braga Nadia sia ricordando ancora una volta giovanile Goethe ma con molte volte corti capelli repressione all'ippica
Ora non mi pare non so cosa richiede chiedo se in parte si potrà fare nelle vicinanze va però ne chiedo il trasferimento della manifestazione da piazza San Pietro appunto davanti al Parlamento
No quindi qual è la convenzione che io io comincerò detto dopo l'ho detto domani
Non so nemmeno se domani mattina al cinema Europa lo sa bene la nuova padre di sciopero della fame
Penso che questa strada una lotta Serena Cederna
Norme facciamo ciniche illusioni sulla rapidità deve il risultato ma anche nel sono la rassegnazione euroscetticismo
Va detto alla possibilità allora probabilità al sicurezza di raggiungerlo
Questo ci tengo a dirlo in questo cento le compagne e compagni radicali cento spesso assolutamente preparati
Pronti
La a quella durata che in definitiva molto spesso la forma delle cose
Si tratterà di approfondire sempre di più la conoscenza
Di quella tre edizione delle sovvenzioni in parte superate
Ma quella per le quali oggi abbia avremo dei detenuti marocchini in Italia
Che
In Marocco
Sarebbero stati tolti amica che perché occorreva festeggiare un evento che riguardava il principe ed elitario credo la sua il Consiglio per qualche evento
Adriano da par suo che ha raccontato racconta
Come lo civile nel vissuto del vivere
Tutto questo
Che lo sappiamo vorrei ringraziare moltissimo
Don Gallo credo sia stato con voi non credo che ci sia ancora no dovuto andare via sarà ultima riunione saluta tanto anche lui comunque la Regione allora tutti quanti
Gli amici e i compagni delle associazione che più di lavori meglio di noi escono dal tempo a dare l'essenziale
Della loro attività dispensa a questo specifico obiettivo questo specifico modo
Di comprendere di esplorare di di formare il mondo nel quale riusciamo tutti quanti immerse e quindi penso che anche adesso questa lezione del nuovo Papa
Possa debba
Un'occasione per trasformare in forza in speranza quello che rischierebbe altrimenti di vivere in modo molto diverso
Chiedo scusa quindi io però qui devo stare qui ancora per un giorno due mi dispiace non essere quelli però in realtà senta fuor di retorica
So che grazie ai compagni compagni radicali e ai tanti altri detenute e ai detenuti
Ci sarò
Potrò sentirmi presente a radio radicale ancora una volta il ringraziamento profondo perché fatto non solo il più tradizione Franca quotidianamente
Della capacità di crescere assolvere a funzioni sempre più importanti
Nel vissuto per il nostro Paese o dell'italiano fornire ecco questo mi pareva importante
Ve lo dico io avevo preclusi tanto oggi la nostra manifestazione
Perché per immaginavo che le televisioni anche straniere e gli altri domani mattina ci sarebbero stati dopo esperienze di oggi
Attenti all'altra manifestazione sempre di Gustavo per le detenute e detenuti tutti così il momento diceva di sorpresa
Di Venere da piazza San Pietro venir fuori molte molte decine di cartelli che avevamo già preparato e che serviranno domani
Per appunto piazza San Pietro
Per sicuramente
Mi pare avevamo fatto un doppio passo da una parte Giovanni ventiquattresimo
Col punto esclamativo
Lo stemma del partito Gandhi dall'altra parte lo stesso grande una foto credo
Anche Giovanni Paolo secondo e poi amnistia da da prego lo Stato aperto precocità dello stesso in Trentino e cose immaginata in qualche misura quindi è accaduto anche nel momento in cui comunicata
Sapremo fare di meglio
Sapremo far tesoro appunto
Delle evenienze che non sono tutte prevedibili quindi ripeto è una lotta sereno determinata preveda
In cui dovremo ogni giorno riuscire ad arricchire per un numero sempre maggiore
Di persone arricchire il senso di questo con l'obiettivo di questa lotta
Di questa speranza
Va be'poi insomma la radio sentirete chi vorrà dopo trasmissione
Così l'intervento che mi è venuto fuori quando uscendo dalla terra
Dall'aereo qui è il rapporto di Bruxelles ora preso chiedo eletto
Così la reazione che ha ritenuto doveroso il clima invece che adesso sarà CCT radicali
Potrà dare dopo radio carcere buon lavoro
Ecco Marco tra l'altro tutto è stato annuncio importante adesso perché detto che da domani inizierà lo sciopero della fame ecco però oggetto ieri davanti ieri per
Oggi l'editto qui adesso se siano di carcinoma è normale voglio dire avevo detto che interrompevo per alcune ore otto giorni
L'azione non violenta e l'avevo detto anche novecento
Uscite oggetto di conoscenza
Questo coordinarci per la prima volta di tante associazioni persone eccetera
Noi anche con loro quindi adesso mi pare senza nessuna
Nessuna particolari per ore riprendo e riprendo lo sciopero della spero di andare ben presto
Milita nel carcere di Pisa appena riesco del qui perché il centro del Veneto
Quali il bisogno personale
Qualunquista mi importa compagnia anche nel continente
Con dedicarlo
Perché anche la lotta dell'anno scorso quella di Adriano mia e quella continua
Per la legalità costituzionale
Applicata aree poteri dieci Messi o tolti dal Presidente della Repubblica costituzionali
In tema di grazia
Ma anche poi per rotazione in tema di giustizia perché il problema del detenuto ignoto del detenuto tra virgolette è noto dedicano innanzitutto un problema di giustizia e non di grazie quindi Gramsci Riccardo creazione il bene
Non sono fu servita anche per sì sì anche Rita pesa e agli altri che ci sono adesso mi pare un po'alla legge le cose che non ho avuto modo di leggere le dichiarazioni del Papa tutto quanto può insomma vorrò capì che il successo di un sorrisetto la mia
Come al solito in modo un po'avventuroso dentro il otto ecco Marco se poi tue possibilità di continuare ascolterà giocarcela perché ci sarà la parte delle lettere che attesta la molto piacere perché tantissime lettere dalle carceri italiane sono arrivate quando due iniziato lo sciopero la sede e tantissime persone detenute lo leggeremo tra poco hanno testimoniato dalle otto però
Qui con Matteo Umberto
Poi mi faranno riascoltare questo attraverso Inter ma bene non tanto sono sicuro che questo farà anche fra un'ora due pallottole di mattina
Ascoltabile accesso ora ci si spero poco dice va bene grazie grazie a Marco Pannella
Era Marco Pannella in collegamento da Bruxelles che ha riconfermato che domani ricomincerà lo sciopero della fame per promuovere un provvedimento di amnistia dinanzi al Parlamento italiano un Parlamento italiano che prima applaudito il Papa Giovanni Paolo secondo quando nel novembre due mila e due
In a trovare il Parlamento in seduta comune a Prodi il Papa quando il Pontefice fece richiamo all'esigenza di un provvedimento di clemenza che sottintende il significato di un provvedimento poi di giustizia si si guarda poi
Alle pene in più sofferte
Sofferte
In carcere Marco Pannella da domani ricomincia lo sciopero della fame domani lo ripetiamo alle ore tredici sotto Montecitorio ci sarà una manifestazione indetta dai radicali italiani dall'associazione di tulle ignoto
Da tante altre associazioni di tutta Italia sono circa ventinove ci sarà una maratona oratoria a cui tutti siete invitati anche persone libere anche anche soprattutto i cittadini che sono poi i cittadini italiani
In nome di cui poi viene emessa la sentenza chi pronuncia ogni giorno un un giudice magari una sentenza ingiusta
Si debbono voi cittadini che vi dovete preoccupare del cattivo funzionamento di quello che è un potere
Sovrano dello Stato le sentenze vengono emesse in nome del popolo italiano se ne voi poco italiano e domani sarebbe bello vedervi numerosi a piazza Montecitorio alle ore tredici
Questo lungo ponte radio carcere finisce qui mi fanno gesti o dalla regia che il siamo sforando
E l'ultima partirà aglio carceri le lettere delle persone detenute e poi di nuovo la sigla grazie a Silvia falsi bio Farina presenze regia e ha Lorenzo orrendi che si è prestato a un'assistenza speciale
Ed eccoci arrivati a quello spazio importantissimo di Radio Carcere
Che dedichiamo le lettere che le persone detenute ci scrivono dalle carceri di tutta Italia questa settimana dedicheremo più tempo alle lettere proprio perché sono due settimane che per ragioni di tempo di palinsesto non l'abbiamo fatto in tempo a leggere le vostre lettere sono sei due settimane importanti che hanno visto
L'iniziativa non violenta di Marco Pannella con quel drammatico sciopero della sete che è stato finalizzato a riaprire il dibattito dell'amnistia e dell'indulto dinanzi al parlamento quindi le punte radio carcere sono volate via proprio perché impegnate con tenacia ad occuparci di questo tema
E proprio sull'amnistia
Sull'amnistia sulla sciopero della sete di Marco Pannella sono incentrate gran parte delle lettere che ci sono arrivate a radio radicale siamo stati letteralmente invasi dalle lettere iniziamo quindi con questa prima parte delle tre che ci scrivo le persone detenute che sono appunto tutte incentrate sullo sciopero della sete iniziato nella notte del tre aprile
Da Marco Pannella di pregherei a voi persone libere che sta ad ascoltarlo questa partirà gli Aucan CEE di notare come in queste lettere delle persone detenute
E ci sia soprattutto la preoccupazione per la salute di Marco Pannella questo la dice tutta sulla qualità
Delle persone che sono in carcere persone che si vorrebbero un indulto vorrebbe un'amnistia perché sono
Stipate nelle celle delle carceri italiane però di fronte a una drammatica iniziativa di Marco Pannella la loro prima preoccupazione ecco è rivolta alla salute di Marco Pannella
Iniziamo iniziamo con una lettera che ci scrivono ottantadue persone detenute nel dal carcere di Orvieto pensate ottantadue persone
Questo ottantadue persone detenute del carcere di Orvieto scrivono a radio carcere per comunicare il loro messaggio Marco Pannella
E affermano
Noi ottantadue detenuti del carcere di Orvieto firmatari di questa lettera chiediamo all'onorevole Marco Pannella di cessare lo sciopero della sete e della fame che ha intrapreso al fine di fare emanare un provvedimento di amnistia e di indulto in occasione della morte del Santo Padre
Riteniamo che oltre alla già dolorosa perdita del Pontefice non vogliamo perdere anche la tua figura Caro Pannella che ci è sempre stata vicina nei momenti peggiori e siamo certi che continuerà ad esserci Caro Pannella
Ti siamo vicini e ti salutiamo con affetto firmato ottantadue persone
Detenute nel carcere di Orvieto ovviamente questa lettera era datata quando Pannella era ancora in sciopero della sete poi Bruno dal carcere di Civitavecchia
Gentile onorevole Marco Pannella le scrivo tramite radio carcere distanza di trent'anni infatti ci siamo conosciuti trent'anni fa nel carcere di Regina Coeli
Quinto braccio dove anche lei era rinchiuso per la famosa lotta per la legalizzazione dello spinello ricordo le sue parole e in particolar modo una sua carezza il cui conforto mi ha accompagnato in tutti questi anni
Io sono molto cattolico pianto per la morte del Papa e ora che lei ne vuole tenere viva la parola le vorrei chiedere di portare anche a nome mio un fiore sulla tomba del Pontefice
Infine grazie per quello che sta facendo per noi e ancora grazie per quella carezza di trent'anni fa
Salvatore altre dieci persone detenute del carcere Pagliarelli di Palermo
Carissimo Riccardo siamo alcuni detenuti calabresi ristretti qui nel carcere Pagliarelli di Palermo e volevamo esprime la nostra piena solidarietà a Marco Pannella
Noi dal carcere
Vorremmo far sentire più forte la nostra voce la nostra vicinanza
Ma purtroppo purtroppo oggi è forte la paura di parlare perché incombe su di noi il rischio di essere trasferiti in carceri lontani dalle nostre famiglie
Pensate un po'in carcere
Se una persona detenuta manifesta seppur pacificamente la propria opinione rischia di essere trasferito lontano incredibile
Ed è vero e
Continua Salvatore nella sua lettera che firmata da altre dieci persone del nel carcere Pagliarelli Palermo
Questo è il motivo del nostro silenzio che non ci impedisce però di dirvi grazie anche a voi di Radio Carcere che dimostrate come nelle carceri italiane ci siano pur sempre delle persone umane molte delle quali innocenti
Grazie a Salvatore e i suoi compagni di detenzione e vero non a caso ci avete fatto caso noi di radio carcere non diciamo mai detenuti ma diciamo persone detenuti cittadini detenuti
Andrea e altre trentaquattro persone detenute nella sezione G14 del carcere di Rebibbia il G14 è una sezione del carcere di Rebibbia dove ci sono le persone malate
Caro Riccardo
Come sei siamo un gruppo di detenuti del reparto di infermeria del carcere di Rebibbia e ti scriviamo per ringraziare con tutto il cuore Marco Pannella
Il suo sciopero della sete c'ha commosso e le sue parole di verità e di umanità c'hanno toccato nel profondo
A questo punto riteniamo sia necessario rilanciare l'iniziativa non violenta di Marco Pannella cercando di coinvolgere non solo noi detenuti ma il numero più ampio possibile di persone libere
Noi siamo stufi dividere in questo tempo nullo senza gli educazione senza cure mediche adeguate e soprattutto
Soprattutto senza speranza firmato Andrea e altre trentaquattro persone detenute della sezione G14 del carcere di Rebibbia
Dei Ian del carcere di Carinola
Cara radio carcere anche sì ora mi trovo nella cella di isolamento
Volevo esprimere tutta la mia solidarietà l'iniziativa non violenta di Marco Pannella per ottenere un'amnistia
Io scrive degli Han stando in isolamento da qualche giorno non so più cosa viene fuori da questa cella ma volevo comunque
Far sentire la mia voce
Stare in isolamento è una vera e propria tortura la mia cella non annulla se non una branda e una specie di bagno
Niente televisione niente radio niente giornali Massolo due ore al giorno Daria e sempre da solo per me
Dentro questa cella vuota i tempo si è fermato
Dei Ian sta in isolamento nel carcere di Carinola isolamento significa stare solo in una cella senza niente lettere ventidue euro al giorno e questo succede oggi
Cosa avrà mai commesso degli Han per meritare un trattamento che abbiamo visto in un film come Pavilion
Filippo e i suoi compagni di detenzione del carceri Venezia caro Riccardo ti scrivo solo per comunicarci la volontà di tutti i detenuti del carcere di Venezia a partecipare a qualsiasi iniziativa non violenta che sia contro il disegno di legge ex Cirielli
E per l'amnistia
Un'amnistia che deve servire a chi rimarrà in carcere per tornare a vivere in modo dignitoso la detenzione ringraziamo
Tutti quanti Marco Pannella e vi salutiamo con affetto Filippo e i suoi compagni di detenzione Filippo dato in questa lettera dice una cosa molto importante perché ridurre la presenza delle persone detenute nelle carceri fa sì che poi le persone che rimarranno in carcere
Finalmente potranno vivere dignitosamente pensa delle persone che hanno delle pene non so superiore ai quattro anni ecco
Maurizio dal carcere augusta
Cara radio carcere sono detenuto nel carcere di Augusta e vivo la mia detenzione in modo penoso a causa del sovraffollamento
Qui nel carcere di Augusta siamo tutti solidali con iniziativa non violenta di Marco Pannella per ottenere un'amnistia
Riccardo non mollare mai
Un caro saluto Maurizio i suoi compagni di detenzione nel carcere augusta Orlando dal carcere di Gorizia cari amici grazie a Radio Carcere arrivata anche qui nel carcere di Gorizia la notizia dell'iniziativa non violenta di Marco Pannella
Per chiedere un'amnistia ovvero un provvedimento che oggi urgentissimo
Quindi prima di tutto un grazie di cuore a Marco Pannella dal carcere di Gorizia perché con la sua voce ha portato nella politica italiana una brezza di umanità ovvero apposto al centro discussione politica la dignità dell'uomo detenuto
Un atto di clemenza prosegue Orlando dal carcere di Gorizia che oggi inderogabile sia per i detenuti che per le loro famiglie ma anche per il personale che opera all'interno del carcere bravo Orlando
In particolare continua Orlando il cachet di Gorizia vorrei far presente la situazione critica in cui versa il carcere di Gorizia un carcere dove quattro persone su cento ottengono misure alternative alla detenzione
E dove e dove ho visto morire un ragazzo detenuto che aveva soltanto ventidue anni
Quel ragazzo era depresso e nessuno nessuno lo ha aiutato quel ragazzo di ventidue anni e arrivato a togliersi la vita qui nel carcere di Gorizia
Perché è morto quel ragazzo
Domando Orlando nel carcere di Gorizia
Angelo dal carcere Trapani caro Riccardo con questa mia lettera voglio portare la mia solidarietà a Marco Pannella ringraziandolo per l'iniziativa volta ad approvare un atto di clemenza
Io che sono tossicodipendente che sono in carcere per un cumulo di reati commessi perché mi drogavano so bene come la giustizia si accanisca sui più deboli
Io non ho mai ammazzato nessuno ed era chiara la ragione che mi portava a commettere reati ma purtroppo nonostante ciò
Ecco mi in carcere da tanto tempo e ancora per molto tempo
Angelo da carceri Trapani per questa gente la pena non è certa destra certe
è penosa estrae certa
Marco Dal carceri Civitavecchia carissimo ricaduti informiamo che noi detenuti del settore penale del carceri di Civitavecchia che siamo duecento dieci detenuti siamo tutti siamo tutti solidali con Marco Pannella
Informiamo inoltre che qualche giorno fa si è impiccato in cella una persona detenuta di nazionalità rumena aveva trent'anni
Non ti nascondiamo che noi tutti qui abbiamo dei forti dubbi sul fatto che sia si sia trattato di suicidio infine volevamo informarti che da dieci giorni in ben due sezioni nel carcere di Civitavecchia non si possono fare le docce in quanto si sono rotte le tubature
Il dramma è che il carcere non ha soldi per fare i lavori e ora che arriva l'estate sarà per noi un problema serissimo pensare in un carcere
Italiano sono dieci giorni perché non si possono fare la doccia con l'estate
Alle alle porte ecco voglio cogliere l'occasione per dire a Marco e le persone detenute del carcere Civitavecchia che io ho fatto richiesta pervenire il ventidue aprile lì da voi nel carcere speriamo che accolgano la mia la mia istanza
E poi ci scrive
Un gruppo di persone detenute dai dai calci di Chiavari
Siamo un gruppo di detenuti del carceri Chiavari ovvero quasi la totalità dei detenuti
Del carcere di Chiavari e scriviamo voi di Radio Carcere per ringraziare Marco Pannella per questa sua iniziativa non violenta a sostegno di un atto di clemenza
Vorremmo anche dire a Pannella che noi siamo molto preoccupati per la sua salute
Quando è in sciopero della sete e siamo anche disponibili a scontare tutte le condanne in più che ci fanno pagare in carcere
I ovvero in un carcere illegale pur di non vedere a rischio la salute di Pannella bella questa vedi ed è proprio in le maglie di quello che dicevamo all'inizio
Grazie grazie a voi persone detenute del carcere di Chiavari
Poi un gruppo di persone detenute ci scrive dalla terza sezione del carcere di Como
Caro Riccardo volevamo comunicati che tutti tutti i detenuti della terza sezione del carcere di Como e diciannove detenuti della sezione di alta sorveglianza
Continuano lo sciopero della fame iniziato il quindici aprile del due mila cinque per chiedere un atto di clemenza ecco questa è una notizia importante nel carcere di Como
Ci sono c'è una sezione in terra la terza sezione più diciannove persone detenute del della sezione di alta sorveglianza che dal quindici aprile due mila cinque
Hanno iniziato lo sciopero della fame per chiedere appunto un un atto di clemenza grazie grazie a voi persone detenute nel carcere di Como che sappiamo ci ascoltati in tanti
Da da quel carcere sappiamo anche che la situazione in cui siete costretti a vivere non è delle non è delle più semplici io
Non faccio nomi ma ricevo spesso telefonate di parenti operatori dal carcere di Como ecco sono sempre molto lieto
Di parlare con queste persone che mi informano sulle vostre condizioni i detentive che insomma mi sembrano peggiorare di giorno in giorno
Filippo dal carcere Pagliarelli di Palermo Caro amico Riccardo di prego di esprimere la nostra vicinanza Marco Pannella noi detenuti qui nel carcere di Palermo non vogliamo che gli succeda qualcosa di brutto
E lasciaci mandare un messaggio a Pannella Marco a noi servi vivo perché uomini come te ce ne sono pochi
Per quanto riguarda il disegno di legge Salva Previti che il nome giusto per quel disegno di legge scrive Filippo noi vorremmo dire con chiarezza
Che non abbiamo nessun interesse acché l'onorevole Previti entri in carcere ma nello stesso modo non vogliamo che per salvare il cui passi una legge che diventerà presto un'ingiustizia sulla pelle di tanti giovani
Come dire
Per salvare un vecchio si ammassano tanti giovani con la sua legge
Firmato Filippo edile suo e i suoi compagni detenuti del carcere Pagliarelli Palermo
Poi scrive Roberta Roberta e le sue compagne di detenzione
E della sezione femminile del carcere Bibbia di Roma lo dico subito non gliela recarci siamo molto contenti di ricevere questa lettera dalla sezione femminile del carcere vide perché ne riceviamo sempre poche quindi siamo veramente
Felici di questa lettera che ci arriva dalla sezione femminile del carcere di Rebibbia scrive Roberta
Un enorme grazie al grande Marco Pannella per rilanciato discussione politica sull'amnistia e sull'indulto sono anni che si parla di questo atto di clemenza e noi intanto siamo qui in carcere con il cuore che batte
Qui nella sezione femminile di Rebibbia si vive male si respira un'aria di fogna e siamo costretti a vivere in celle di due metri per due a causa del sovraffollamento
Al governo noi donne detenuti della sezione femminile del carcere Rebibbia di Roma vorremmo dire
Noi non siamo in Brioni ma persone firmato Roberta e le sue compagne di detenzione
Ristrette nella sezione femminile del carcere bibbia di Roma Grazie grazie a voi per questa lettera poi Marco dal carcere di Augusta carissimi amici radio carcere anche noi detenuti del carcere di abusa
Vogliamo mandare un caro saluto a Marco Pannella che tanto sta facendo per noi detenuti vorremmo anche che Pannella non mettesse a rischio la sua salute per sostenere l'amnistia
Vorremmo anche sapere se è possibile per noi detenuti iscriversi a radicali italiani Marco certo che è possibile
La condizioni di persona detenuta non ti impedisce assolutamente di poter chi scrive a radicali italiani
Raffaele Pace scrive dal carcere di Fermo
Pannella grazie a nome mio
E di tutti i detenuti
Per la sua lotta a sostegno dei diritti dei detenuti che sono vilipesi abbandonati essenza
Difesa firmato Raffaele cacce di Fermo Mauro dal calci Lecce caro Riccardo ci scrivono avente per dirti che sono vicino a Marco Pannella che con il suo coraggio la sua verità
E il suo mettere a rischio la propria salute sta cercando di ottenere qualcosa di concreto per il pianeta carcere
E per la popolazione detenuta che soffre per la perdita della dignità umana
Vogliono civilizzare i paesi del terzo mondo bene iniziamo con civilizzare l'Italia commosso dico Marco Pannella io e i miei compagni di cella siamo contenti coraggio riponiamo interi le nostre speranze firmato Mauro Giuseppe e tanti altri nomi che però io purtroppo non riesco a leggere poi Mauro continua nella sua lettera e parla
Del suo caso che comunque importante emblematico e afferma caro Riccardo come sa e sull'affetto da da una grave malattia che ha già causato la paralisi del mio braccio sinistro
Purtroppo la mia malattia avanza e ora ha colpito la base cervicale e la zona lombare ogni giorno per me e segnato da dolori atroci
A cui almeno qui in carcere non c'è rimedio per questi motivi ho fatto un'istanza al tribunale di sorveglianza di Bari per avere la detenzione domiciliare ovvero un differimento della pena
Il ventidue marzo tribune sorveglianza di Bari nonostante la relazione positiva redatta dal dirigente sanitario del carcere che ha certificato il mio grave stato di salute bene nonostante ciò mi ha rigettato l'istanza di detenzione domiciliare
Ma secondo questi magistrati le misure alternative si devono dare solo da morti
Mauro tu hai perfettamente ragione c'è ormai una tendenza con su consolidata forse dovremmo dedicarci dentro montata di Radio Carcere c'è una tendenza consolidata dei tribunali di sorveglianza
A non dare misure alternative alla detenzione a persone detenute gravemente malati la realtà
Oggi in Italia nella maggior parte dei casi e quella in base alla quale in carcere tu ci stai finché lo stai agonizzante
Dopodiché forse se sei fortunato ti lasciano morire in ospedale
Ho
Ho nell'ipotesi migliori a casa però ecco c'è questa tendenza non si capisce per quale
Per quale strano
Motivo la famosa i criteri per arrivare la famosa incompatibilità col regime carcerario si sono assai ristretti poi Mauro scusi tu mi parli del tribunale di sorveglianza di Bari
Ma io voglio ricordare forse tu lo saprai
Ma chi ci ascolta che il tribunale sorveglianza di Bari è lo stesso tribune sorveglianza che qualche mese fa rigetto a Fabio malinconico
Gravemente malato di cuore gli rigetto il ricovero in ospedale
Però constatando che in effetti Fabio malinconico
Stava male le ha detto va bene invece di stare nel carcere di Bari
Vai nel centro clinico del carcere Secondigliano famosissimo centro clinico lo sappiamo tutti sono solo solo il tipo e sorveglianza di Bari è convinto che a Secondigliano funzioni centro clinico
Sta di fatto che Fabio malinconico gravemente malato non viene messo ad un muro Anza viene messo in un blindato parte da Bari per Secondigliano arriverà morto al carcere di Secondigliano
Bella
Poi tra le ultime segnalazioni di persone detenute che esprimono la loro solidarietà Marco Pannella
Leggiamo la lettera di Antonio che ci scrive dal carcere Pagliarelli di Palermo Katharina scrivo
E non sono il solo per esprimere tutta la mia solidarietà a Marco Pannella invitandolo a smettere lo sciopero della sete per non complicare le sue condizioni di salute evidentemente anche queste lettere di Antonio era datata quando Marco Pannella era ancora in sciopero della sete
Purtroppo scrive Antonio noi detenuti siamo ormai rassegnati sappiamo sotto soffrire
Con civiltà ed in silenzio
Ti dico caro Riccardo che ci dispiace molto quando una persona come Marco Pannella soffre per noi
Da fuori le mura di un carcere il fatto è che il problema carcere un problema serio un problema che oggi i signori politici dovrebbero affrontare solo per non sentirsi in colpa con quegli applausi con cui accolsero il Santo Padre
In parlamento
Riccardo di saluto con una forte stretta di mano Antonio dal carcere Pagliarelli di Palermo grazie Antonio adesso passiamo diciamo a quelle lettere
Che ci sono arrivate che più che di amnistia e di indulto Bobo ci raccontano la vita in in carcere ci scrive Stella dalla sezione femminile del carcere di Potenza
Ciao Riccardo in questi giorni ascoltiamo compiacere le puntate speciali di Radio Carcere e mi rendo conto quanto sia importante far capire alla gente libera l'ingiustizia profonda che c'è dietro il disegno di legge ex Cirielli
Sapete infatti che c'è stata una forte mobilitazione di radicali e non solo dei radicali sul disegno di legge ex Cirielli che da un lato vuole ridurre i termini di prescrizione dall'altra parte vuole incrementare il trattamento vuole peggiorare il trattamento sanzionatorio per le persone recidive
Scrive continuasse dalla sua lettera per chi è libero o per chi non ha avuto a che fare con la giustizia è difficile immaginare il dolore l'annientamento che viene perpetrato in nome di una finta legalità
E a danno della persona detenuta
Per non parlare della sensazione che sia in carcere del tempo
Un tempo che non esiste e poi lo sbattere delle porte dei cancelli sia di giorno che di notte il rumore assordante
Di quelle grandi chiavi che usano qui e che annunciano il niente un niente che diventa tutto per un recluso
A questo aggiunge la rabbia di vivere in un mondo come il carcere il fatto di regole assurde e alla fine chi è detenuto si chiede queste vita un lento morire
Un morire lento nei pensieri e ricordi
Nella speranza questa caro Riccardo la mia sofferenza di donna detenuta una sofferenza che però non mi fa smettere di essere ottimista e che mi porta anche alla incoraggiare chi come me si trova in carcere ragazzi non mollate scrive Stella nella sua lettera
Riccardo di saluto con affetto chiamando anche i saluti di Gladys e di tutte e due le donne detenute nella mia sezione del calci di Potenza firmato Stella
Grazie Stella
Per la tua lettere grazie
Per l'attenzione che ci
Dedicate voi donne detenute nel carcere di Potenza Antonio e calci di Foggia caro Riccardo mi trovo nel carcere di Foggia da circa un anno e devo scontare ancora cinque anni per un cumulo di piccoli reati commessi fino al mille novecentonovantotto
Da quella data ovvero dal mille novecentonovantotto mi ero rifatto una vita con la mia compagna quando poi un anno fa la giustizia mi ha presentato il suo conto è riniziato il mio incubo sopravvivere qui nel carcere di Foggia davvero difficile e non ti nascondo che spesso noi detenuti non rimane altro che attaccare una corda le sbarre della nostra cella e così farla finita la magistratura di sorveglianza non risponde non risponde alle nostre istanze pensa che quattro mesi fa ho chiesto la liberazione anticipata ma ancora non mi hanno risposto
Insomma scrive Antonio il cachet di Foggia sembra che per noi detenuti le leggi non valgano e siamo destinati a non avere un domani
Grazie a te Riccardo per radio carcere grazie mille a Marco Pannella per la battaglia che sta conducendo firmato Antonio dal carcere di Foggia tra l'altro Antonio mi fa piacere
Diretti che io sono stato contattato dai tuoi familiari che mi hanno anticipato l'arrivo della tua lettera ecco non ti far prendere dallo sconforto perché invece grande
La vicinanza e l'amore che la tua compagna e tre familiari nutrono verso di te quindi insomma quanto meno per loro
Non ti far passare per la testa brutti pensieri
Poi c'è arrivata la lettera di quello che è un ascoltatore storico di radio carcere tali persone detenute si tratta di dell'amico Biagio che ci scrive dal carcere vallette
Di Torino scrive viaggio caro Riccardo forse in carcere sto diventando vecchio ma col passare degli anni mi sembra anche ascoltando Radio Carcere
Che non si sia non ci sia più limite agli orrori
Questi schifosi Simi carceri stanno diventando peggio dei lager ma quello che più colpisce la morte della speranza per chi è detenuto nel vero
E qui con una fiammella labile accesa ancora per poco perché poi ci penserà il disegno di legge ex Cirielli a spegnerla per sempre
Questa politica questa politica scrive Biagio non sa che le sezioni delle carceri italiane sono pieni di gente malata
Che come ben sai non viene curata ci sono detenuti anziani che non si capisce quale pericolo rappresentino per la società
E poi ci sono quei poveri detenuti che soffrono di disturbi psichici e che sono sempre più in aumento
Hanno creato un carcere che un meccanismo che stritola tutto e tutti
E quel tutto e fatto di uomini e di donne
Caro Riccardo immagino
Che anche tu sia preso da momenti di sconforto ma questa è una battaglia che vale la pena di essere combattuta e noi detenuti siamo Conte un forte abbraccio Biagio dal carcere vallette di Torino Biagio grazie grazie per queste per queste due parole
Ed è vero sì anch'io ogni tanto finita radio carcere sono teso a momenti di sconforto dico ma chissà se ce la faremo a migliorare la situazione poi uno se lo fa passare e insiste insiste
Pasquale la caciotta di Milano Caro Riccardo ti scrivo da quella che viene chiamata la sezione semi protetta del carcere opera di Milano
Si tratta di una sezione dove ci sono detenuti che hanno problemi particolari in questa sezione ci sono detenuti con la hit con l'AIDS o con malattie mentali insomma si tratta di un vero e proprio ghetto nel ghetto
Purtroppo in questa sezione del carcere di Opera invece di funzionare meglio le cose regna la severità e l'abbandono
Questi detenuti particolari gravemente malati invece di essere curati vengono lasciati chiusi in cella per tutto il giorno
Per loro questa sezione del carcere e solo un semplice contenitore
Io che mi trovo in questa sezione semi protetto del carcere opera di Milano ho fatto istanza per essere trasferito nel carcere San Vittore perché sopravvivere sopravvivere qui è impossibile firmato Pasquale dal carcere opera di Milano
Poi ci scrivo la persona detenuta
Ci scrive dal carcere Treviso che vuole mantenere l'anonimato e non lo rispettiamo caro Arena anche se nessuno ne parla qui nel carcere di Treviso siamo al collasso pensa solo che in piccole celle da una persona siamo rinchiusi in tre
Invece nelle celle che sarebbero da due ci sono sei detenuti
Alla ripeto è nel carcere di Treviso nelle celle singole sono in tre e nelle celle da due sono in sei
Continua questa persona di dover Caccini di Treviso si può immaginare come viviamo le nostre giornate
Quindi Carcina inviso siamo sempre chiusi in cella ma anche lavoro la rieducazione o qualsiasi altra attività che possa farci scontare la nostra pena con dignità
Ed è questo il punto
Che tra noi detenuti nel carcere Treviso è definitivo ovvero condannato con sentenza passata in giudicato non chiede infatti la libertà
Perché sappiamo bene che dobbiamo pagare il nostro debito con la giustizia noi noi chiediamo solo di scontare la nostra pena con dignità e magari imparando un lavoro
Chiediamo forse cose che la legge italiana non prevede
Altro problema contino queste persone detenute del carcere Treviso altro problema che abbiamo qui recarci Treviso e la magistratura di sorveglianza che non si concede mai nessun permesso beneficio
Degli educatori che operano qui nel carcere Treviso è meglio è meglio non parlarne
Cara radio carcere per chi è detenuto nel carcere Treviso rimangono pochi diritti e quei pochi diritti vengono ogni giorno calpestati ti saluto aspettando martedì l'unico giorno della settimana in cui sappiamo che in questa Italia ci siamo anche noi persone detenute firmata
Una persona non Ima detenuta nel carcere Treviso grazie a te grazie all'attenzione che ci date
Leader calci Treviso so che sì in tanti ad ascoltarci poi ci scrive Ugo e Maurizio nel carcere valletti di Torino
Che gentilissimo Riccardo ci teniamo a far conoscere ipocrisia vergognosa di cui l'autorità che a vario titolo si presento in televisione facendo credere che alla gente libera
Nelle carceri italiane viene applicata la legge vigente noi chi siamo in carcere ti diciamo che la realtà è ben diversa il carcere oggi è solo repressivo e restituisce alla società un soggetto che dipende ho dall'assistenzialismo o dalla delinquenza molti di noi detenuti vorrebbero tornare in libertà migliori di quando sono entrati in carcere marchi CIDA oggi questa possibilità
Ha firmato Ugo e Maurizio dal carcere valletti Torino breve lettera però piena di tante verità poi salutiamo
Il miglior carcere opera di Milano pensate che i migliori da quattro anni che non può fare i colloqui con la sua famiglia che risiede a ottocento chilometri di distanza dal carcere di Opera salutiamo Vincenzo dal carcere di Como che ci chiede di inviare una sua lettera all'onorevole vitali e poi i salutiamo ancora Carmelo dal carcere Pagliarelli di Palermo
Bene questa puntati radio carcere finisce qui finiamo qui con le lettere le altre leggeremo la prossima settimana vi ricordiamo innanzitutto gli indirizzi come contattare radio carcere allora prima di tutto l'indirizzo di posta elettronica
Che è questo radio carcere tutto picco attaccato chiocciola radio radicale punto it poi il numero di telefono dove poter richiamare e chiede di medi Riccardo Arena il numero è zero sei
Quattro otto otto sette otto uno e poi alle persone detenute ricordiamo invece indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere farci sapere come vivete
La vostra detenzione quali forme di illegalità dovette subire della vostra nella vostra cella e farci sapere perché no eventuali iniziative non violente proprio in merito all'amnistia questo è l'indirizzo
Radio radicale
Rubrica radio carcere via principe Amedeo V due
Zero zero uno otto cinque Roma
Grazie a Silvia Farina per l'assistenza in regia grazie alle persone libere che questa sera hanno avuto il senso di responsabilità di ascoltare Radio Radicale radio carcere
E grazie di cuore a tutte quelle persone detenute che sono i primi testimoni della illegalità che vige nelle carceri italiane che questa sera
Non si sono abbandonati al degrado dimostrato dallo Stato negarci italiane ma hanno fatto un gesto di grande dignità hanno acceso una radio per ascoltare una voce la loro voce la voce di Radio Carcere
A tutti voi
Un caro saluto
Da Riccardo Arena
I cittadini italiani le vittime dei reati gli imputati incarcerati
Piangono la prima dura scomparsa della tanto amata giustizia penale partecipano al lutto i cinque milioni e seicento mila processi penali pendenti che mai più riceveranno il conforto di una sentenza
L'irragionevole durata dei processi penali che impiegavano e con fatica più di cinque anni deve arrivare a una decisione definitiva inconsolabili rimangono un milioni di processi penali definiti con prescrizione negli ultimi tre anni le cento tre condanne emesse per questi motivi dal Consiglio d'Europa nei confronti dell'Italia senza più lacrime piangono la perdita della giustizia penale i due milioni ottocentonovanta mila reati denunciati nel due mila e quattro di cui restano serenamente impuniti il novantacinque per cento dei furti il cinquanta per cento degli omicidi e l'ottanta per cento delle rapine
Infine le cinquantasei mila ottocentoquaranta persone detenute nelle carceri italiane si stringono si stringono nelle sovraffollate celle al dolore per la perdita della giustizia penale in cui tanto confidavano quantomeno per poter scontare la loro pena in modo giusto in particolare partecipano al lutto le venti mila quattrocento persone detenute in attesa di giudizio che della legge sono presunti non colpevoli
E le trentacinque mila quattrocentosettantacinque persone detenute che sono in carcere perché condannati con sentenza passata in giudicato e che rieducazione non ne riceveranno ma Muti in questo triste momento restano di novantaquattro persone detenute che sono morti nelle carceri italiane nel due mila e quattro morte per malattia costruisci delle venticinque persone detenute grigia nei primi mesi del due mila e cinque hanno fatto la stessa fine
La giustizia penale in Italia è morta
Popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Credo che dovremmo fare composizioni
Cinque aprile mille novecento