"La mozione parlamentare per l'anticipazione della data del voto referendario bocciata al Senato, i governi di centrosinistra, il ministro degli Interni Giorgio Napolitano, i radicali..."

L'odierno programma realizzato con i documenti d'archivio questa volta vi farà riascoltare le registrazioni dell'aprile novantasette quando al Senato si discusse una mozione presentata dalla senatore della Lista Pannella Pietro Milio
Per chiedere l'anticipo della data del referendum radicali promossi in quel periodo su vari temi
è fissata dalla Governo dell'epoca ministro degli interni era Napolitano per il quindici giugno decisione interpretata dai promotori delle iniziative referendarie come un modo come un altro
Per allontanare gli elettori dalle urne
E che aveva spinto militanti e dirigenti radicali ad iniziative di digiuno
E a maratone oratorie
Rinviamo dunque quanto accade dentro e fuori
Il senatore dal tre aprile novantasette
A partire dall'intervento che pronuncio in aula il senatore della Lista Pannella Pietro Milio più avanti
Ascolterete anche tra gli altri interventi ed dal Ministro degli interni Napolitano
Commento di Marco Pannella
Signor presidente onorevoli senatori onorevole ministro
Stamani
Il Presidente del Consiglio ricevendo cinquantun rappresentanti dei comitati promotori del referendum cui la Corte costituzionale ha dato riconoscimento e funzioni di potere dello Stato ci ha formalmente informato ed assicurato che il Governo in quanto tale pur ribadendo la piena legittimità delle preoccupazioni per le quali si era pensato di far tenere il referendum
Alla data limite del quindici giugno il Governo dunque avrebbe annunciato di rimettersi alle decisioni dell'Assemblea
Per quanto concerne la mozione che ora dobbiamo discutere e votare
Immaginiamo che la decisione sia stata certamente non priva di difficoltà e tanto più volentieri intendiamo darvi atto
Del confermare in tal modo lo stesso comportamento di tollerante distacco dalle passioni e ragioni di parte che manifestò di già
Non facendo costituire l'avvocatura generale nei giudizi avanti la Corte costituzionale per i nostri referendum
Che le nostre ragioni esposte nell'articolata e motivata mozione sottoscritta da colleghi della maggioranza
Così come da quelli di opposizione si facciano carico innanzitutto di un bene prioritario perché costituzionale quale l'esercizio dei diritti politici ed elettorali del cittadino italiano
Mi pare Possa difficilmente Ester revocate in dubbio poiché non si tratta solo dell'astratto rispetto di un diritto teorico ma del doveroso impegno a non creare ed a rimuovere ostacoli al loro effettivo esercizio
Attorno a questo valore attorno a questo obiettivo siamo dunque riuniti
Dando così non solo testimonianza ma forza concreta al principio di ragionevolezza e al principio di tolleranza che costituiscono l'essenza imprescindibile
Di un'opera politica che voglia contenere in sé la maturazione civile anche nella nostra società
Oltre che di un volto non lo stile delle istituzioni rispetto al sentire comune dall'opinione pubblica
Nel mille novecentonovantaquattro il governo in occasione delle elezioni politiche
Prolungò di una intera giornata le operazioni elettorali perché i cittadini italiani di religione ebraica potessero esercitare i propri diritti di voto senza rinunciare ad osservare i precetti della propria religione allora il ministro dell'Interno era e se ne ricorderà l'attuale presidenza del Senato
Oggi nel mille novecentonovantasette il governo ha deciso di convocare il referendum per una data il quindici giugno in cui sicuramente
Stando ai dati che l'Enit l'Ente nazionale italiano per il turismo fornisce e che il Governo stesso non smentisce fra il sei e il sette per cento degli italiani saranno in vacanza mandati in vacanza obbligati in certa misura
Dalle amministrazioni pubbliche e private ad usufruire in quel momento del proprio periodo di ferie
La stragrande maggioranza di quei cittadini non potranno votare non potendosi in Italia come il ministro degli Interni sa votare al di fuori del luogo di residenza e di iscrizione nelle liste elettorali
A questi cittadini in vacanza per così dire comandata si aggiungono quei milioni di persone più o meno a seconda delle condizioni climatiche che trascorrono i fine settimana in vacanza
In molti casi a questi cittadini
Fissando la data del referendum per quindici giugno si porrà un'alternativa tra il voto e la vacanza
Un'alternativa insensata signori senatori e ministri il cui solo senso a rigor di logica sarebbe quello di utilizzare ostruzionistica ore signori senatori vi prego
Di abbassare almeno il ritorno nelle conversazioni e vi ringrazio
Il cui senso solo
A rigor di logica sarebbe quello di utilizzare ostruzionistica mente e in funzione anti referendaria la data della consultazione
Non è vero che il governo sia stato obbligato dalla legge o da un legittimo interesse generale a questa decisione è vero il contrario
Ha fatto valutazioni di opportunità ed interesse politico secondo un disegno evidentissimo ha dato precedenza temporale alla consultazione amministrativa parziale convocando la con larghissimo anticipo ah quindi rifiutato con argomenti ora burocratici ora speciosi la richiesta che molti di noi sottoscrissero di far coincidere
Grazie presidente
La richiesta che molte di noi sottoscrissero di far coincidere il voto amministrativo con quello referendario e infine ha rifiutato di accogliere qualunque proposta alternativa di mediazione avanzata dai Comotto dai comitati promotori del referendum
Questo fino ad oggi oggi invece mi pare che vada dato atto al governo di aver riconosciuto la fondatezza delle richieste dei comitati promotori del referendum
Oggi il Governo si rimette senza indicazione ulteriori al voto del Senato non facendo valere su questo alcun vincolo di maggioranza o di coalizione per la propria compagine
Signori senatori undici voti referendari undici voti di carattere legislativo non possono essere immolati sull'altare di un principio senza fondamento né politico né giuridico
Quell'ode la non sovrapponibilità né parziale né totale delle campagne elettorali per il voto amministrativo e per il voto referendario
Il governo è ben consapevole del fatto che questa esigenza
Tante volte invocata dal ministro Napolitano è una invenzione
Che è una invenzione analoga a quella della presunta eccezionalità costituzionale dello strumento referendario a cui al contrario proprio la costituzione in riserva un ruolo di fondamentale centralità nell'economia istituzionale
Oggi noi chiediamo di rompere questa continuità forti oltre che le firme di più di cento parlamentari di un appello che con le prime firme non casuali di Mario Segni e di Antonio Baldassarre
E con molte altre prestigiose adesioni chiede al governo di fare quanto noi
Colleghi senatori lo impegneremo affare se approvassimo la mozione che stiamo discutendo
Di convocare cioè il referendum prima di giugno e a questo punto visto i termini di indizione del referendum per l'ultima data utile a questo fine per il venticinque di maggio
Ma dicevo gli argomenti fino ad oggi utilizzati per suffragare sostenere le decisione fino ad oggi adottate e che il governo oggi stesso rimette alle decisioni dell'aula sono dal punto di vista giuridico istituzionale
Invenzioni neppure geniali a dire il vero il che il governo non è così consapevole che giunge ad invocare a propria giustificazione non già una norma una legge un qualche elemento di importante interesse generale ma se non mi sbaglio una prassi fino ad oggi seguita
Assolto a sostegno della tesi dei promotori
Che invece ribadiscono la possibilità di sovrapporre i periodi di campagna elettorale di campagna referendaria c'è invece oltre è bene ricordarlo all'assenza di qualunque impedimento di carattere normativo
La sentenza centosessantuno novantacinque della Corte costituzionale che ribadisce la piena legittimità dell'attività di propaganda e pubblicità politica sui temi referendari anche nel corso di campagne elettorali amministrative
Mi si consenta inoltre di ricordare che se il governo davvero avesse voluto seguire la prassi e i precedenti avrebbe dovuto come avvenuto nel mille novecentonovantatré
Allora il ministro degli Interni era ancora il presidente Mancino e se ne ricorderà
Dare precedenza ad una consultazione referendaria che investe quarantotto milioni di italiani e non ad una consultazione amministrativa parziale che investe al primo turno un sesto e al secondo circa un decimo del corpo elettorale
Allora nel mille novecentonovantatré la tornata amministrativa riguardava per la gran parte proprio quei comuni che stanno per rinnovare le proprie amministrazioni e si tenne a giugno
Il mese di aprile venne assegnato il riservato ai referendum non ricordo per richiamare perlomeno alle alla verità storica quanti si rifanno alla tradizione
Un altro argomento merita la nostra attenzione il governo ha considerato la scadenza amministrativa parziale alla stregua di una consultazione politica nazionale lo ha detto e ribadito i provvedimenti della commissione di vigilanza sulla RAI purtroppo hanno recepito in pieno questa indicazione ed hanno di fatto nuovamente
Sequestrato gli spazi di informazione che avrebbero dovuto essere assegnati ai legittimi titolari cioè alle liste e ai candidati concorrenti sul piano locale per riservarli su scala nazionale ai partiti nazionali
Si badi bene
Questa caratterizzazione nazionale è stata imposta proprio ad una scadenza che per il fatto di essere amministrativa e per di più parziale nazionale non è e più locale non potrebbe essere
E una caratterizzazione abusiva del tutto ingiustificata dal punto di vista istituzionale
E avrà conseguenze gravissime tra cui quella di imporre al dibattito sui referendum un oscuramento totale nel periodo immediatamente precedente quello della campagna referendaria
Ebbene se si votasse per il referendum come richiesto da questa mozione
Entro l'ultima domenica di maggio la campagna referendaria interferirebbe per stare al gergo normalmente utilizzato con la campagna per il ballottaggio dei sindaci nei comuni superiori ai quindici mila abitanti
Che ripetiamo non riguarderà più di un italiano su dieci
Traducendo il linguaggio burocratese che su questo punto normalmente si utilizza
La posizione di chi sostiene la non sovrapponibilità neppure parziale della campagna amministrativa e referendaria può essere dunque così sintetizzata
Bisogna far votare sui referendum quarantotto milioni di italiani a metà giugno per impedire che il dibattito sui referendum e disturbi il voto
Che tre o quattro milioni di loro esprimeranno l'undici di maggio nel ballottaggio dei sindaci e dei presidenti della provincia
Questa posizione
Signor ministro
Va contro il senso comune oltre al bonsai oltre che al buonsenso
Le consultazioni sono diverse in quanto tali non possono interferire fra di loro diversi sono gli obiettivi diversi significati diversi alle forze concorrenti
Questa è la ragione ma non penso signor ministro che il discorso le sfugga ad essere sfuggita di mano al governo e la situazione sono le reazioni che questa decisione presta di soppiatto altresì facciamo cadere un po'il brusio perché si sta pure illustrando la mozione sono le reazioni che questa decisione ha suscitato nell'opinione pubblica
Contro le previsioni ebbene dicevo signor ministro questa diversità e la ragione per cui dalla legge e si imposta la non sovrapponibilità di elezioni politiche referendarie
Essendo entrambe consultazioni lei forte dal fortissimo rilievo legislativo e politico nazionale ma nessuna incompatibilità e stabilità Tara preferendo mai le elezioni amministrative
Anche un altro argomento è normalmente utilizzato da chi continua a sostenere la convocazione del referendum per il quindici giugno
La mozione riporta elaborazioni che dimostrano a prova di ogni smentita
Che a partire dal mille novecentonovanta nel referendum tenutisi nel mese di giugno la partecipazione al voto è stata mediamente del cinquantaquattro per cento contro quella del settanta per del settantasette per cento
Tenutesi nel per quelle tenutesi nel mese di aprile
In questo modo oltre al buonsenso si ispira anche la statistica
Solo così si può sostenere che il referendum tenutisi nel mese di giugno del mille novecentonovanta novantuno novantacinque
Fossero meno popolari di quel tenutisi nel giugno mille novecentonovantatré è vero piuttosto il contrario
E il governo che con le sue decisioni rende più o meno popolari accessibili e partecipate le consultazioni referendarie e il Governo il soggetto a cui spetta di sottrarsi studi istituzionalmente direi
Alla polemica anti referendaria che legittimamente può animare le forze politiche
Io ormai chiaro signori senatori
Chi continua a sostenere la data del quindici giugno vuole che il referendum o non raggiungono il quorum e vengano invalidanti
Non per un astensionismo organizzato e promosso politicamente e perfettamente legittimo ma in forza di un astensionismo imposto non si possono signori senatori utilizzare gli adempimenti del governo in materia elettorale come strumento di boicottaggio della competizione referendaria
Né si può sostenere signori senatori che per dare tempo al Parlamento di approvare leggi che superino i scongiuri no il referendum
La data del voto possa essere fissata in una in una data in cui il voto non sia più un diritto concretamente esercitabile dall'intero corpo elettorale
Il governo fissando la data del referendum esercita una propria prerogativa discrezionalmente entro i termini imposti dalla legge e facendo come ovvio legittime valutazioni di opportunità politica
La data del quindici giugno rientra in estrema S nei termini di legge
Di una legge si badi bene approvata quasi trent'anni fa in un periodo in cui i giorni di votazione erano due non già uno
In cui le stesse competizioni politiche nazionali si svolgevano nel mese di giugno
Come non avviene da dieci anni ed in cui lo scoglio una lo scaglionamento dei periodi di vacanza non solo non era in uso ma non era né imposto ne è suggerito da direttive pubbliche come oggi invece avviene fatta salva la discrezionalità del Governo ciò che però costituisce il limite all'esercizio di questa discrezionalità
E in ogni caso la salvaguardia di interessi e diritti costituzionalmente garantiti
Una convocazione tardiva del referendum pregiudica in maniera evidente la possibilità di partecipazione al voto degli elettori e dunque lede un diritto costituzionalmente garantito
E la tutela di tale diritto è dal punto di vista istituzionale prevalente su qualunque valutazione di opportunità politica
Se è vero come è vero che fra quanti questa mozione hanno sottoscritto e in questi due ultimi giorni operato per la sua approvazione vi sono come vi sono i colleghi del gruppo Verde
I colleghi del Partito Popolare Italiano e consentitemi di ricordare
Che Giulio Andreotti non è certo solito assumere responsabilità in prima persona che appartengono al nostro quotidiano scontro politico i tanti colleghi del Polo di Forza Italia di Alleanza nazionale del CCD e del CDU
E altri del gruppo misto mi consente di dire con serena coscienza di avere qui per quanto mi riguarda assicurato la presenza non tanto di interessi del movimento che rappresenta in parlamento
Quanto quella degli atti dell'Associazione dei Comitati promotori che in tre anni hanno consegnato circa venti milioni di firme autenticate legittimate dalla corte di casa alla Corte di Cassazione
Firme lo sappiamo bene che uniscono cittadini ed elettori appartenenti a tutte le famiglie a tutti i soggetti politici che qui normalmente hanno il dovere e l'onore di democraticamente confrontarsi
Approvando questa mozione
Toglieremo ancor più all'iniziativa e alla giornata referendaria caratteri pregiudiziali di parte utilizzabili come arma di scontro tra di noi al di là dei pronunciamenti in questa occasione
Con queste tre settimane di anticipo che invitiamo il Governo ad accettare per le votazioni referendarie forniremo anche un contributo che appartiene alla tradizione troppe volte dimenticate
Di apporto di saggezza che connota la Camera alta il Senato mi auguro signor Presidente che la mozione sia approvata dalla grande maggioranza di tutti noi grazie signor presidente grazie onorevoli senatori grazie onorevole ministro
Grazie
Il primo iscritto al quale la revisione Gori Cortiana
Prego senatore Cortiana
Robot pochi minuti perché condivido le motivazioni su cui si è speso il collega Milio per dire che proprio mentre anche in Bicamerale si sta discutendo di aspetti che rimandano a semplificazione in qualche modo del nostro sistema
Di rappresentanza politica istituzionale anche di partecipazione alla vita istituzionale
Mi sembra molto importante salvaguardare un istituto come quello referendario che consente una partecipazione i spirito anche di sussidiarietà
E quindi io sarei favorevole affinché i colleghi che anche non condividono al merito di questi referendum o l'operazione politica che pensano si è sottesa ad essi però riconoscessero questa specificità ed essi hanno l'opportunità di italiani di poter salvaguardare quest'istituto con una partecipazione superiore al quorum necessario
Senatore De Luca posso
Senatore De Luca tre
Presidente colleghi questa mattina noi certamente non siamo chiamati entrare nel merito del contenuto dei referendum sui quali ciascun gruppo politico del partito organizzerà le proprie decisioni e la propria campagna elettorale
Si tratta di invece di qualcosa di completamente diverso ma di valutare se è opportuno come noi richiediamo raccogliere l'invito che ci viene da numerosi nostri colleghi dal Parlamento e anche da chi vi parla di favorire la partecipazione popolare a questa consultazione
Favorire la partecipazione lo si fa con molti strumenti è un dovere dello Stato repubblicano far sì che quando vi sono elezioni di di sia la possibilità e la facilità per tutti di esprimere il proprio voto lo si fa dicevo con mettendo i tabelloni elettorali nelle strade della città dando il dovuto spazio al contraddittorio nei mezzi di informazione
Indicendo i comizi e lo si fa anche fissando la data compatibilmente con le altre scadenze
Elettorali in un periodo il più favorevole possibile per questo credo che sia ragionevole in una momento anche delicato della nostra democrazia
Ribadire con questo gesto l'importanza che noi attribuiamo all'istituto del referendum ripeto all'istituto del referendum
Non già al contenuto di questi o di altri futuri referendum è con questo spirito colleghi che noi riteniamo che possa essere approvata questa mozione che rende diciamo valorizza questo istituto e consente a tutti i nostri cittadini e chi vorranno di potervi partecipare con tranquillità eliminando anche inutili polemiche o alibi
Che possono caricare questa scadenza di volontà di ostruzionismo di sabotaggio o di da parte di chicchessia tanto meno del Governo per questa ragione noi vi invitiamo a votare per questa mozione grazie senatore Andreotti
Grazie presidente
Io non credo necessario
Che si sottolinei che in tema di referendum ognuno a le sue opinioni essendo qualche cosa che va oltre
Il parlamento non esistono a mio avviso posizioni di i gruppo o di partito comunque esprimo la mia posizione
Ed è questa
Con una piccola proposta che forse potrebbe conciliare delle esigenze contrapposte io non credo certamente che nelle governabile inteso nel fissare una data
Invitare la gente ad andare al mare invece che a votare il referendum né e storicamente esatto legare troppo l'ipotesi di una scarsa affluenza al giugno perché siccome questi sono dati non opinioni non abbiamo avuto referendum nel settantotto l'undici giugno con l'ottantuno per cento di partecipazione abbiamo avuto referendum nel ottantacinque
Quindi il piccolo sulla contingenza con il settantotto per cento abbiamo avuto il referendum e nell'ottantanove sul carattere costituente che auspicavamo forse dato al Parlamento europeo con l'ottanta per cento e abbiamo in verità avuto poi l'ultima volta nel novantacinque una partecipazione l'undici giugno inferiore però direi questa varietà di dati comporta una conseguenza che non è automatico io credo che probabilmente l'interesse per una consultazione e dato più dal tema della consultazione che non da una data piuttosto che un'altra però mi parrebbe anche sotto un altro aspetto e quindi potrei sembrare contraddittorio ma spero di non esserlo
Che il votare
Mentre comunque questo vale sia con una anticipazione sia con la data delle quindici giugno mentre noi siamo credo occupati
Chi direttamente ma tutti indirettamente a quello che lavoro che è stato affidato alla Bicamerale e che poi sarà trasferito nelle aule parlamentari
E che deve veramente farci riflettere sul complesso di una serie di problemi alcuni dei quali sono anche poi oggetto nel frazionamento dei temi anche della consultazione referendaria
Dico subito che fatto di avere acceduto alle idea di togliere la sensazioni che vi fosse uno schieramento di carattere politico tendente a svuotare di referendum come tale non vuol dire a patto che io condivida tutti questi referendum per esempio se uno quello della droga io sono profondamente contrario che cosa potrebbe farsi io sottopongo al Governo perché e anche ai colleghi perché porse potrebbe uscì il sì da una situazione che comunque se no è difficile e delicata noi abbiamo avuto un altro precedente siccome io ritengo che il pubblico oltre che sul lavoro è fondata anche sui precedenti che ci danno delle linee di orientamento non abbiamo avuto un precedente nelle mille novecentottantasette certo legato ad una situazione diverso e che era quella di una scadenza elettorale che coincideva nel quale abbiamo trovato una risoluzione e cioè dato che come è noto lo ricordo qualche collega più giovane che eventualmente non abbia seguito questa tematica mentre le norme fondamentali sulle referendum appartengono alla costituzione e alla solennità
Del ma Carta costituzionale quindi delle procedure di modifica le norme di applicazione sono legge ordinaria
L'ora nell'ottantasette per evitare appunto questa coincidenza si fece una legge ordinaria nel quale si ristabilì che il referendum in deroga alla norma della legge di ordinamento che noi abbiamo potesse svolgersi in una domenica compresa tra il quindici ottobre ed il trenta novembre
Questo potrebbe essere una strada credo con un provvedimento adottato di urgenza e potrebbe essere una strada che togli un po'tutti da questo disagio
Non nessun secondo fine anzi devo dire per essere esatti che se no andiamo a guardare proprio quelle percentuali
Un referendum fatti novembre non ebbe poi una e grande partecipazione però qui non voglio adesso ricompra le chiare il fatto io mi permetterei di invitare perché certamente è vero che potrebbe esser fatto anche dal
Dal Parlamento di iniziativa ma una cosa di questo genere sarebbe più con grosse fosse il Governo a presentarsi come il provvedimento o addirittura e non è forse in contraddizione perché dato che c'è questa specificità con il fatto che ebbene che in materia elettorale non si sa facciano decreti legge in questo caso potrebbe anche essere patto un decreto legge in questa maniera allora spostando per questa volta la data al una domenica che vada tra il quindici ottobre e il trenta novembre io ritengo che forse potremmo soddisfare ambedue le necessità avere più tempo anche per far conoscere i contenuti di questi referendum non interferire con un momento nel quale tutta la nostra attenzione e dobbiamo sforzarsi perché questo si trasferisca anche nel opinione pubblica deve essere concentrata su quello che l'importante lavoro che noi stiamo affrontando di modifiche alla costituzione
Grazie
Senatore ecco
Le informazioni
Signor presidente onorevoli colleghi
Il nostro gruppo
Esprime un parere fortemente critico sul contenuto
Della mozione che oggi qui discutiamo
E voglio quindi immediatamente
Anticipare che il nostro gruppo voterà contro
Questa risoluzione
Perché troviamo che sia assolutamente sbagliato ed è questo il rischio che corriamo oggi in questo dibattito
Che si crei uno schieramento che apparentemente è a favore dell'istituto referendario ovvero i sottoscrittori di questa mozione e che coloro invece che sono critici su questa mozione possono apparire come i detrattori dell'istituto referendario
Coloro cioè che vorrebbero in qualche modo di fatto cancellare questo istituto noi vogliamo chiarire che respingiamo questa interpretazione perché anzi riteniamo che tutto una serie di argomenti
Che sono contenuti in in questa mozione da un lato appaiono assolutamente pretestuosi
Dall'altro sono argomenti del tutto infondati
E mi sembra significativo
Che senatore Andreotti pur essendo sottoscrittore di questa mozione nei ska oggi con una soluzione che in realtà sposta in avanti la celebrazione di queste ore
Momento di votazione referendario uno degli argomenti direi il principale argomento che viene sollevato
Per anticipare la data
Di pronunciamento referendario
è il fatto che il quindici di giugno gli italiani sarebbero completamente assenti e non si potrebbe realizzare il quorum per effettuare una votazione efficace
Ora qui
Noi dobbiamo sinceramente a riflettere sul fatto che questo modo di indire gli istituti referendari
Ha tragicamente svilito l'istituto così come è stato pensato e realizzato dei costituenti
Perché la disaffezione al voto
Cari colleghi non è data
Ho determinata dal Periodo in cui si va a votare quasi che gli italiani a metà giugno fossero tutti quanti in ferie
Fatto assolutamente infondato ma soprattutto dal numero esorbitante dei quesiti referendari
Che ha provocato nell'elettorato che va a votare per i referendum estrema confusione
Una disaffezione al voto referendario dovuto al fatto che la raccolta indiscriminata in materie eterogenee tra loro completamente diverse
Determina una disaffezione al voto determina un allontanamento da quel principio che sta alla base dell'istituto referendario
Che è la partecipazione diretta del popolo
Al momento della legislazione perché questo è il punto vero
Il punto politico importante difendere l'istituto referendario significa ricondurre questi istituto nell'alveo costituzionale
E cioè un istituto che abbia un efficace eminentemente abrogativa su grandi questioni su quanto i principi di democrazia
Di diritti civili o politici e non vada invece a modificarsi
In un strumento di modificazione invece delle leggi al punto che la Corte costituzionale facendo applicazione corretta dell'istituto ha dovuto bocciare decine di quesiti referendari ora è del tutto evidente
Che in questa situazione
Non possiamo neppure dimenticare che le elezioni amministrative questa tornata di elezioni amministrative costituisce una tornata estremamente importante perché qui si tratta di dare nuovi governi a città importanti italiani alle città più importanti d'Italia
E allora se noi vogliamo dare al quesito referendario un senso vero autentico di partecipazione democratica noi non possiamo evitare di
Collocare la data dei referendum in modo che gli italiani vengono chiamati ad un voto consapevole
Ad un voto cosciente ad un voto che sia in grado di esprimersi liberamente dopo una campagna elettorale chiara sui contenuti referendari tanto più che alcuni di questi contenuti referendari sono anche estremamente significativi e importanti come il tema della droga è per questo che noi siamo contrari
A questa anticipazione e quindi voteremo come gruppo contro questa mozione
Ha facoltà di parlare
Era il Rifondazione Comunista col prima di cui erano intervenuti oltre a Pietro Milio dalla Lista Pannella i Verdi Cortiana e De Luca
E Giulio Andreotti ed
I prossimi interventi chiari ascolterete adesso sono invece quelli del senatore Francesco D'Onofrio del CCD di Tabladini dalla lega nord di Folloni dal CDU e di Ersilia Salvato
Sempre del gruppo di Rifondazione Comunista che interveniva a titolo personale
Sì Presidente la mozione è stata sottoscritta anche da alcuni colleghi del CCD non siamo stati e siamo favorevoli
Al referendum come istituto che bilancio la democrazia rappresentativa
Siamo stati critici di quello che anche noi consideriamo un uso improprio
Per la quantità di referendum sottoposte al corpo elettorale ma sono state anche critici severi
Delle decisioni con le quali progressivamente la Corte costituzionale ha ridotto l'istituto lo ha modificato lo motivato
E quindi noi chiederemo stiamo chiedendo in commissione bicamerale un ampliamento dell'istituto del referendum
Restringendo quello abrogativo al solo affetto anzi effetto abrogativo prevedendo referendum propositivi in altri termini riproponendo anche per il nuovo assetto costituzionale dello Stato
Quell'equilibrio tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa
Che la Costituente soprattutto da parte cattolica mi riferisco portati fu indicato come un equilibrio sanno per il Paese salubre Bel Paese siamo quindi favorevole a che la gente partecipi al voto referendario
Molti dei referendum che vengono in scadenza adesso vedranno il voto contro come orientamento del CCD quindi non stiamo facendo una campagna nel merito delle questioni referendarie alle quali abbiamo concorso soltanto marginalmente
Perché riteniamo che molti di questi quesiti non meritino di essere approvate dal corpo elettorale ma vogliamo che il corpo elettorale si pronunci
Quanto alla proposta del senatore Andreotti io capisco il valore utile di quel precedente devo però dire che mi sembra che rimanga non sciolto un nodo lo dico al ministro Napolitano in particolare
Ed è il nodo del rapporto tra campagna referendaria è campagna elettorale amministrativa massiccia
Perché se si ritiene come il Governo ha ritenuto è come noi riteniamo che probabilmente non debba essere ritenuto che la campagna elettorale amministrativa parziale
Richiede un tempo di riflessione autonomo che referendum richiede un altro tempo di riflessione autonomo per cui quando distinte nelle campagne in modo consistente
E allora non è più possibile rispettare l'orientamento legislativo ritenere sia le elezioni sia il referendum nel periodo quindici aprile quindici giugno e quindi un rinvio in autunno farebbe cadere il referendum a ridosso delle elezioni amministrative chiedo turno sono persino più massiccio di quelle che sono previste euro per giugno quindi referendum nucleare dell'ottantasette da questo punto di vista non potrebbe essere utilmente seguito oggi a meno che il governo non cambiasse atteggiamento a meno che il Parlamento non cambiasse atteggiamento in ordine al contemporaneo svolgimento di campagne elettorali e referendarie e campagne elettorali amministrative
E ora i giornali per queste ragioni non riteniamo preferibile che il Senato approvi la mozione sottoscritta in modo così largo da colleghi di vari schieramenti è che consente allo svolgimento di questi referendum alla fine di maggio anziché a giugno grazie presidente
Per l'autore Paolo l'avvenimento
Signor presidente del colleghi
Vorrei farvi un piccolo breve excursus su questa situazione
Io uscivo dalle Commissione terza e quarta riuniti sui problemi dell'Albania
E c'era un clima abbastanza pesante
Clima plumbeo di solito si diede definisce giornalisticamente e mentre venivo intervistato sull'argomento mi fu chiesto un parere su questo mozione e così un po'per stemperare la situazione feci una battuta di stima perché Pannella tra un digiuno e l'altro non si è preso in mano un calendario essere guardato bene
Noi siamo del parere che
Ci sono delle situazioni
Che portano effettivamente a un non voto ma sono legate a delle tratte e così sono state fatte delle polemiche sul voto delle comunali
Nelle prossime comunali e provinciali che cadrebbero in ventisette subito diciamo nell'arco del ponte del venticinque aprile oppure ci sono situazioni di ordine meteorologico
Tutti sanno che se se cattivo tempo specialmente se siamo in estate ci sarà un certo riscontro numericamente nell'ambito del di coloro che affluiscono le urne viceversa se c'è bel tempo se la possibilità che questo numero sia inferiore ma d'altronde non siamo in grado né di fare delle previsioni nell'arco di due mesi tre mesi
E neppure siamo non siamo ancora in grado di controllare le situazioni meteorologiche forse ci arriveremo chi lo sa nel tre mila
Noi saremmo disponibili ad un eventuale rivedere eventualmente la legge e valutare obiettivamente il periodo in cui si possono svolgere questi referendum
Ma risplende siamo assolutamente l'interpretazione per cui chi vota positivamente per questa mozione referendario e colui che invece non vota positivamente viene considerato contro l'istituto del referendum
Riteniamo anche noi oltretutto che dell'uso del referendum
Sia stata affatto se volete tra virgolette un po'un abuso presentando un numero di referendum talmente elevato facendo sì che spesso il cittadino lettore non sia in grado effettivamente di valutare ciò che vota
Quindi credo che ci voglia una nuova legge sull'istituto del referendum fatta anche in questi termini
Abbiamo respinto quindi questa interpretazione che non ci piace
E d'altronde se una legge c'è non possiamo modificarla a secondo che ci si sia sia per noi valida in senso positivo o a volte in senso negativo
Ciò nonostante io con questo mio intervento breve intervento voglio fare anche una dichiarazione di voto pertanto io lascio liberi i miei colleghi di votare come meglio ritengono grazie
La ringrazio se l'autore Folloni
Presidente
Anche io voglio innanzitutto dire che la mia il mio intervento non impegna innanzi tutto il gruppo credo come altri hanno già argomentato che su questa questione ognuno esprima convinzioni eminentemente personali intervengo dunque
Avendo sottoscritto la mozione
Volendo innanzitutto rilevare che il fatto di aver sottoscritto la mozione non significa da parte mia l'adesione ad una cultura dell'uso del referendum che si è diffuso nel Paese che nei miei testi del tutto estranea che non mi appartiene anche in merito ai quesiti che sono stati sottoposti che oggi vengono sottoposti a referendum
Resta il fatto che io ed altri senatori del gruppo dei Cristiani democratici uniti abbiamo firmato questa mozione
Perché lo abbiamo fatto perché lo abbiamo fatto pur non condividendo lo ricordava
Il senatore Andreotti alcuni quesiti che chi viene da una matrice culturale quale la mia certamente non approva quello sulle droghe leggere me molte gli altri propositi
Formula atti da altre altri comitati proponenti referendum
Lo abbiamo fatto perché ci pare che il Governo che ha agito nell'ambito delle sue facoltà nel fissare la data abbia certamente adottato lo dico al ministro Napolitano un atto che di piena correttezza formale interpretando nei limiti delle facoltà che sono da tempo al governo
La data che riteneva più utile ma c'è una correttezza sostanziale alla quale questo il motivo per cui ho firmato la mozione noi vorremmo richiamare il Governo
Resta il fatto che una si condivida o non si condivida
L'uso dell'istituto referendario
Si condividono non si condividono i contenuti dei quesiti sottoposti a referendum una volta che questi sono stati proposti una volta che la Corte Costituzionale Elia portati all'attenzione del Paese il problema che il Governo ha di fronte è quello di trovare una soluzione non solo formale ma sostanziale affinché la data in cui si celebra l'iter il voto sia la migliore perché il voto si è espresso con piena coscienza e con la maggior partecipazione possibile da parte del cittadini anch'io ritengo che la ragione per la quale su alcuni quesiti referendari si ha avuto una disaffezione non derivi
Prioritariamente dalla data che la cui si fanno riferimento ma dall'uso sostanzialmente improprio dell'istituto referendario che è stato ed è diventato consuetudine il nostro Paese
Sia ci vuole questa la causa di una distrazione dalle letture credo da questo punto di vista che l'istituto vada profondamente modificato
La nostra sollecitazione la mia e di qualche altro collega dei Cristiani democratici uniti
Dunque al governo perché riconsideri se la data fissata sia la migliore
Se non sia possibile superare quel vincolo che il Governo ha inteso adottare di non far di non sovrapporre in alcun modo la campagna elettorale per le amministrative con la campagna referendaria e da questo punto di vista non di sdegno le considerazioni fatte dal senatore Andreotti che un'eventuale deroga possa condurre in un tempo proprio in cui certamente il periodo delle vacanze che è vero non sono così estese alla metà di giugno ma che certamente a quella data hanno inizio
Non posso trovare in altra data magari anche successivo momento migliore severo come ricordava il collega D'Onofrio
Che il celebrarsi in autunno de un di una prova referendaria incontrerebbe le stesse le stesse sovrapposizioni con il voto amministrativo che c'è a primavera questo vale tanto in un senso quanto nell'altro riconsiderare la data
In primavera porta ad una sopra può sovrapposizione così come lo porterebbe in autunno dunque l'invito se ne facciamo al governo e a non considerare così
Necessario questo distacco formale dei due tempi il voto amministrativo il voto referendario e cercare la miglior soluzione sostanziale perché il voto referendario sia espresso nel modo più partecipato possibile da cittadini italiani grazie
La senatrice Salvato
Io ritengo che su materie come queste
Ci sia certamente da esprimere orientamenti di gruppo ma ci sia anche da potere e ad alta voce esprimere proprie riflessioni
Perché sono materie che in una certa misura attengono alla politica
Ma in un'altra misura mia disattendono anche a quella idea di libertà e di democrazia e però nel corso dei giorni che sono seguiti ho sentito crescere non tanto nel Paese ma soprattutto nella negli ambienti politici una sorta di avversione non rispetto a alla scelte anche la mozione indica come prioritaria quella di una data anticipata ma più complessivamente su un la necessità o no di tenere referendum una sorta di avversione anti referendaria
Personalmente io sono convinta che c'è stato nel corso degli ultimi anni un uso distorto dei referendum
Tanto che cresciuta una ricettazione verso questo strumento che è uno strumento importante della democrazia ne stiamo discutendo anche in Bicamerale nel comitato che io presiedo
Ci occuperemo di come anche di vedere questi articoli riguardante non soltanto i referendum ma tutti gli strumenti di democrazia diretta io credo che dobbiamo lavorare tutti quanti con grande serietà e responsabilità non solo per i che diminuisca questa versione ma perché è sempre più soprattutto in un'epoca di maggioritario gli strumenti di democrazia diretta possono essere non soltanto potenziati ma uno strumento valido
Nelle mani di quanti non possono esprimersi in altro modo per portare avanti le proprie idee le proprie opinioni
Per questi motivi più ancora che per motivi appunto riguardanti la data
Tra l'altro ho ascoltato tante cose ma nessuno mi ha convinta sulla bontà del quindici aveva data anticipata
E credo che in una certa misura alcuni argomenti finiscono anche connesse pretestuosi per questi motivi
E io voterò a favore di questa mozione perché sia segnata da parte mia una è chiara volontà di dare sostegno e concreto e forte ad una cultura che da oggi in poi vai dal referendum così com'era nel dettato costituzionale è un momento importante nel quale i cittadini possono esprimersi con piena cognizione rispetto a scelte che riguardano innanzitutto grandi questioni il mio gruppo volta in modo diverso ma credo che questo mio atteggiamento non c'è assolutamente nessuna sottovalutazione delle ragioni forti perché il mio gruppo vota contrariamente alla mozione ma una mia sensibilità personale rispetta queste materie così dunque Ersilia Salvato di Rifondazione Comunista
Ascoltiamo adesso altri interventi fino al momento del voto
Francesca Scopelliti di Forza Italia Passigli a De Benedetti dell'Ulivo l'intervento
Di Giorgio Napolitano ministro dall'interno in quel momento
Io tengo prima di tutto a precisare di intervenire a nome del gruppo di Forza Italia per delega datami dal Presidente senatore La Loggia e dico questo perché voglio dire al governo e rappresentanti del governo e a lei
Presidente sottolineare il voto convinto e favorevole di Forza Italia annoverando quindi me stessa e tutti i colleghi delle mio gruppo tra coloro che reputano
I referendum una grande risorsa democratica alla quale non si può rinunciare
E tanto più da difendere quanto più è in crisi
E proprio perché oggi l'istituto referendario è in crisi e alcuni interventi lo hanno anche evidenziato apprezzato moltissimo l'intervento della collega salvato questo
Proposito tanto più è in crisi tanto ha bisogno di momenti favorevoli della sua esplicazione e questo è un momento favorevole gli avversari del referendum
I i microbi virus del referendum sono santi inizia già dal concetto dalla dichiarazione di ammissibilità della Corte
Costituzionale arriva poi alle leggi che vengono fatte in fretta per bloccare la strada alla quesito referendario o peggio ancora parliamo sempre
Di esperienze vissute di quelle g.fer. rare posta tradendo quella che è stata poi un vero che è stato il risultato
Referendario e ire ferma in ivi russi male le minacce del referendum non si fermano qui e in questa sede con questa mozione noi chiediamo al governo proprio di eliminare quella che può essere un'ulteriore minaccia al quesito ai quesiti referendari e cioè il non raggiungimento del quorum
I referendum hanno sempre hanno da sempre una funzione positiva di controllo e di stimolo al legislatore e anche di partecipazione popolare funzioni che devono essere difese che devono essere valorizzate
Ferma restando poi le valutazioni nel merito nelle singole e nei singoli qui quesiti ma non è questa la sede per entrare nel merito né voglio o confutare quanto detto dal senatore Tabladini o dal senatore Clo il quale dicono che i numeri dei referendum non fa altro che portare confusione la gente non capisce credo che siano degli alibi
In cui si vuole dare dell'ignorante all'elettore quando non sappiamo giustificare le nostre posizioni politiche se non giustificando l'in termini di antidemocraticità
Quindi non voglio entrare nel merito ma dire dico soltanto che se siamo tutti a favore del referendum come appunto strumento irrinunciabile di democrazia diretta dobbiamo farlo a parole ma anche con i fatti e quindi la richiesta e mi auguro la volontà da parte del governo di anticipare la data di consultazione referendaria
Risponde propria un'esigenza tecnica cioè fornire a tutti i cittadini di potervi partecipare e al di là dei risultati di merito
Di dare la possibilità di raggiungere il quorum esperienze passate che riguardano il mille novecentonovanta a seguire i dati riportati dal senatore Andreotti sono precedenti al mille novecentonovanta sul cioè sono precedenti agli auspici o alle direttive che portavano al scaglionamento delle vacanze e via dicendo quindi queste esperienze che partono dal mille novecentonovanta dimostrano come le consultazioni in aprile
Hanno registrato una partecipazione al voto superiore al settantasette per cento mentre quelle del tenutesi a giugno hanno a malapena raggiunto il cinquantaquattro per cento
Ripete indipendentemente dal merito del quesito sono certa e commesso tutti i colleghi di Forza Italia
Che offrire ai referendum tempi e modi necessaria che la partecipazione al voto sia di almeno il cinquanta per cento più uno così come la legge
Vuole degli aventi diritto
Sia la conferma di quei diritti civili e politici ed elettorali dei cittadini ai quali nessuno di noi vuole rinunciare ai quali nessuno Stato democratico può sbarrare la strada grazie
Grazie senatore Passigli
Presidente colleghe parlerò a titolo personale molto brevemente quale relatore su un un pacchetto di proposte di legge che attengono a uno dei quesiti referendari che se approvata in un testo unificato
Potrebbero appunto andando incontro alle esigenze espresse dei presentatori di quel referendum evitare la consultazione io invito
I colleghi a non mescolare le questioni come ho sentito fare in molti interventi come qui in gioco l'istituto referendario lo ricordavano anche alcuni
Dei precedenti interventi non è quindi in gioco l'istituto referendario sulla sua modificazione in senso estensivo limitativo ci pronunce avevo in Bicamerale si pronuncerà il Parlamento a valle della Bicamerale è mia convinzione che molti dei quesiti di questa tornata referendaria siano stati presentati strumentalmente facciano parte di una strategia di svaluta azione da democrazia rappresentativa che non condivido ma ripeto
Lasciatemi dire ancora una volta che non è qui in giuoco l'istituto non è quinto a con l'opportunità di questi singoli quesiti
Non è quindi in gioco nemmeno il loro merito è in gioco solo una data
E qui o vogliamo sostenere che questa data è stata di proposito individuata come quella che maggiormente potrebbe portare a un certo esito della consultazione e nessuno lo ha fatto e credo che sarebbe difficilmente sostenibile dopo quanto dopo i dati che oltretutto ha portato il senatore Andreotti che sono di per sé evidente in quanto tale da se non adottiamo questa prospettiva è evidente che una delle maggiori considerazione a favore di un anticipo della data di una revisione della data già fissata viene meno
Questi sono referendum che probabilmente se la loro portata intrinseca fosse stata diversa come furono alcuni referendum storici quelli sul divorzio o sull'aborto la data non sarebbe stata accetta fonte di preoccupazione
Allora se devono essere stimolo all'attività legislativa io ricordo la senatrice Scopelliti che questa attività legislativa su molti di quei quesiti è già in corso e già molto avanzata
E che non vi è nessuna ragione di soffocare il bambino nella culla nel pacchetto di leggi che vanno sotto il nome il pacchetto Bassanini le legge che attengono all'ordine dei giornalisti possono compiere il loro percorso meglio lo compirebbe rosse accettasse una proposta dal senatore Andreotti ma possono a vere serie possibilità di comporre il loro percorso se viene mantenuto alla data del Governo
Quindi io credo che proprio anche in funzione del ruolo di stimolo che i quesiti referendari possono aver esercitato sull'attività
Legislativa del Parlamento si debba come minimo mantenere esprimersi a favore del mantenimento della data e quindi contro la mozione presentata
La ringrazio ultimo intervento è quello del senatore Debenedetti
Vi chiedo il mio voto favorevole alla mozione
Il mio voto va nella direzione al significato di un sostanziale sostegno all'istituto referendario
L'istituto una cosa altra l'uso che ne è stato fatto altri ancora il contenuto dei singoli quesiti
Ognuno ha le sue responsabilità noi abbiamo quella a mio avviso di dare un segnale è un sostegno ai referendum una risorsa democratica garantita dalla Costituzione
Noi in Parlamento abbiamo il dovere di farsi per questa garanzia si concreti praticamente sul piano pratico io non so se questo spostamento sia importante al fine di facilitare l'uso dello strumento da parte dei cittadini
Ma credo che in questo caso possiamo fidarci dell'esperienza del proponente che non è dubbia
Sempre sul piano pratico
Mi sembra che la soluzione suggerite dal senatore Andreotti sia molto apprezzabile senza sarà formalizzata va condividerò
Conferma quello che il mio voto favorevole alla mozione grazie
Prima di dare la parola al ministro Napolitano vorrei dare lettura dell'ordine del giorno presentato al senatore Andreotti il Senato considerando che sembra opportuno non fare comunque coincidere la giornata referendaria del mille novecentonovantasette
Con la fase conclusiva del lavoro bicamerale sulla riforma della Costituzione invito il Governo previa consultazione con i comitati per il referendum qui dice il senatore Andreotti a fissare la data in una domenica della stagione autunnale io credo che dal punto di vista formale dice a promuovere opportune modifiche legislative perché la data sia fissato in una domenica della stagione autunnale a parole al ministro Napolitano
Signor presidente onorevoli senatori ho ascoltato con molta attenzione tutti gli argomenti che sono stati svolti gliele posso assicurare che il governo riprenderà comunque nella massima considerazione debbo precisare subito che in questa materia il compito del governo è puramente organizzatorio il governo ad esprimersi sul merito dei quesiti referendari e tanto meno sull'istituto del referendum per il quale può avere soltanto il massimo rispetto
Vorrei anche dire che si il Governo
Non può non attenersi alla legislazione vigente
Questa legislazione può essere criticata può considerarsi sorpassata ci sono iniziative volte a modificarla ci sono iniziative volte a modificare la Costituzione ma noi dobbiamo adottare le nostre decisioni sulla base di ciò che oggi prevede
La legge
E abbiamo già assunto un orientamento
Perché di questa questione come vi è chiaro si discute già da parecchio tempo abbiamo assunto un orientamento nel momento stesso in cui abbiamo fissato il turno primaverile delle elezioni amministrative sia pure turno parziale ma importante oltre nove milioni di elettori per il ventisette aprile abbiamo preannunciato
Che il nostro orientamento per quello che riguarda la data dei referendum era per il quindici di giugno la decisione formale poi va assunta sulla base di una delibera collegiale del consiglio dei ministri
Predisponendo sia un decreto che sarà firmato dal Presidente della Repubblica tra il settantesimo e il cinquantesimo giorno antecedente la data dei referendum
Quindi noi
A partire da domani possiamo certamente assumere anche questa deliberazione in sede di governo ma ripeto tenendo conto di quello che oggi prevede il nostro ordinamento e allora
Si consideri tutto ciò
Opportuno non opportuno fonte di complicazioni e così via dobbiamo sapere che distinte disposizioni di legge prevedo no però lo stesso periodo quindici aprile quindici giugno tanto per lo svolgimento di elezioni amministrative quanto per lo svolgimento di referendum
E bisogna in questo arco di tempo
Quando vi siano referendum ammessi dalla Corte costituzionale far svolgere il referendum e nello stesso tempo far svolgere le elezioni amministrative
Più o meno consistenti che siano dal punto di vista del numero degli elettori coinvolti
Abbiamo tenuto conto di una esigenza fondamentale esigenza di non sovrapporre non solo retate
Delle elezioni amministrative e dei referendum dall'altro per quanto anche questa obiezione ci fosse stata proposta all'inizio dai promotori del referendum
Ed è stato semplice dimostrare che le une e le altre consultazioni sono regolate da procedure e adempimenti e scadenze
Del tutto diverso
Quindi solo una nuova legge avrebbe potuto consentire un abbinamento
D'altra parte una legge consentì altro abbinamento quello poco fa ricordato tra elezioni per il Parlamento europeo referendum sulla stessa materia
Della costruzione europea ma importante
è stato sempre ritenuto il non sovrapporre anche le due campagne elettorali per la natura diversa
Delle consultazioni ed delle campagne che per la verità questo tema è stato per lungo tempo molto caro
Ai più convinti promotori di iniziative referendarie ritenendo sì che se non vi fosse stata sovrapposizione con una campagna elettorale
Si può discutere il grado di politicizzazione delle elezioni amministrative non sono le elezioni politiche in quel caso addirittura la legge vieta che si svolgono nello stesso periodo di tempo referendum ed elezioni
Generali per il Parlamento però io credo che posti di voi onorevoli senatori
E sarebbero propensi a sostenere che ormai nel nostro Paese de elezioni amministrative siano del tutto dei politicizzate ed è partitici Zarate
Ora dicevo nel passato è stato sempre
Tema molto caro ai più convinti promotori di iniziative referendarie che e si potesse
Per mettere ancora meglio a ciascun elettore di votare in assoluta libertà di coscienza al di fuori di condizionamenti di partito per i referendum
Quanto meno ci fosse stata sovrapposizione della campagna referendaria con una campagna elettorale politica o amministrativa i precedenti
Ne sono stati citati alcuni dal senatore Andreotti
Ne cito anche io uno perché i precedenti in generale hanno un senso
Ci sono stati cinque casi
In cui si è dovuto votare insieme tra il quindici aprile e il quindici giugno insieme voglio dire non lo stesso arco di tempo
Per le amministrative e per i referendum in cinque casi tra il mille novecento settantotto e il mille novecento novantatré e in tutti questi cinque casi si sono largamente distanziate
Le consultazioni rispettivamente per le amministrative e per i referendum
In tre di quei cinque casi in tre di queste cinque casi
I referendum si sono fatte in dopo le amministrative e si sono fatti precisamente in giugno
Poi verrò alla questione di quanto giugno sia propizio o meno alla partecipazione degli elettori acquista o ad altre o ad altre consultazioni
Noi quindi abbiamo adottato come governo con convinzione questo orientamento il mio mandato quest'oggi vorrei precisarlo onorevoli senatori è molto ben delimitato anche da un comunicato del questa mattina hai messo alla presidenza del Consiglio a conclusione di un incontro non era il primo all'altro avvio
Partecipato io stesso tra il Presidente del Consiglio
E i rappresentanti del comitato promotore dei referendum e si è detto che quest'oggi il rappresentante del Governo
Avrebbe
Riassunto dinanzi al Senato le ragioni che avevano indotto il governo ha fissare quell'orientamento quella data orientativa
E io vorrei dire che francamente non accetto alcuna distinzione tra una cosiddetta
Correttezza formale di una cosiddetta correttezza sostanziale siamo stati corretti formalmente e sostanzialmente non c'è nessun tentativo recondito di scoraggiare la partecipazione degli elettori alla consultazione referendaria
O dei
Obi boicottare o di boicottare iniziative referendari la ragione fondamentale è stata quella che ho detto e ce n'è un'altra perché qui non c'è stato nessun infingimento non c'è stato nessun infingimento sin da primi contatti
Con
L'onorevole Marco Pannella sia nell'incontro che si tenne alla presidenza del Consiglio alla presidenza del Consiglio lunedì tre marzo quindi oltre un mese fa
Noi dicemmo con molta schiettezza all'onorevole Pannella perché non si tratta di una RAI più di una ragione secondaria o poco degna si tratta di una regione degnissima e fondamentale che noi riteneva ritenevamo che fissando sì per il quindici giugno la data di svolgimento dei referendum si dava così anche al Parlamento la possibilità di impegnarsi ancor più per portare a conclusione per definire provvedimenti già presentati prima della decisione della Corte Costituzionale sui referendum ammessi e in qualche caso presentati dal governo prima della promozione dell'iniziativa referendaria e relativi a materie oggetto dei tali referendum io
Si scusa
Io vorrei quindi dire al Senato che il governo ha ritenuto di doverli sottoporre le ragioni del suo orientamento perché le consideri attenta mente nel pronunciarsi sulla mozione
Però non posso certamente trascurare
E ovvio
Diciamo mi mi fa perfino specie ripeterlo che naturalmente il governo si atterrà all'esito della votazione in Senato
Ma
Ha compreso diciamo che è proprio l'ho ripetuto per obbligo è il problema
Non voglio naturalmente trascurare l'argomento che è rimasto il principale che quello della partecipazione
Ora anche su questo francamente il governo Amato a pronunciarsi
Sono valutazioni del tutto libere perfino personali
Si è detto e io condivido perché c'è da discutere sui fattori molteplici che incidono sul grado di partecipazione
Mi è accaduto di scrivere che certamente l'eccezionale successo di partecipazione ai referendum elettorali
Sul sistema elettorale del mille novecento novantatré non dipese dal fatto che si votasse in aprile
Ma dipese dallo straordinario rilievo attribuito dai cittadini a quella consultazione referendaria
E ovvio che si può opporre anche un problema se
Si ritiene che i costumi siano mutati nel nostro Paese al punto da rendere molto forte il rischio di scoraggiamento di disincentivazione rappresentato la data di giugno
Si può cambiare ripeto la legislazione vigente
Io a quel punto ritengo che si dovrebbe cambiarla in toto e quindi decidere che in giugno non si voti più nel nostro paese diciamo né per le amministrative né per i referendum mentre adesso è previsto che si possa votare
Fino al quindici giugno tuttavia per quello che riguarda
Ringrazio diciamo per questo inaspettato applauso
Mi comunque io voglio far presente
Anche qui questo è un dato che cito soltanto come responsabile dei servizi elettorali del ministero degli Interni cioè delle statistiche dei servizi elettorali
Dopo il mille novecentonovanta onorevole
Onorevole senatrice il topo in mille novecentonovanta nel mille novecentonovantuno si è svolto un referendum che ha raggiunto il sessantadue virgola cinque per cento dei voti e ancora più di recente è vero che la percentuale di partecipazione e molto discesa
Nel mille novecentonovantacinque ma quando si è votato l'undici giugno del mille novecentonovantacinque e si è votato su ben otto referendum
In ogni caso tutti gli otto referendum hanno superato il cinquanta per cento con percentuali oscillanti tra il cinquantasette e il cinquantotto per cento tuttavia io ritengo che
In particolare la proposta qui avanzata dal senatore Andreotti debba essere considerata attentamente e dal governo se questo sarà l'orientamento del Senato
Naturalmente anche tenendo conto della necessità che in quel caso
Si distanzia un questo Allo stato rimane un punto di vista del Governo la campagna elettorale amministrativa che pure prevista per l'autunno e la campagna referendaria eventualmente spostata a quel periodo grazie
Ringrazio sulle
Noi abbiamo adesso una mozione che ha le firme che voi conoscete
E sulla quale si è aperto
Non solo dibattito ma anche una illustrazione poi abbiamo l'ordine del giorno Andreotti
Ai sensi articolo centosessanta del nostro Regolamento
E per la discussione delle mozioni si osservano in quanto applicabili a disposizione del capo dodicesimo votazione sulle mozioni ha la precedenza su quella degli ordini del giorno che le concernono ora io metto in votazione la mozione
Ma vi è una dichiarazione richieste dichiarazione di voto del senatore Elia prego senatore
Senatore Salvi dopo
Signor presidente signori ministri colleghi
Di fronte alla mozione Miglio
Che ampiamente motivata è necessario prendere posizione non solo sulle conclusioni ma anche sulle motivazioni che vengono presentate
Ora noi riteniamo che le motivazioni addotte dal governo le ragioni addotte dal governo
Per fissare la data del quindici giugno
Ci siano pienamente valide oltre quello che è stato detto dallo stesso ministro
Che ora ha parlato ma non è perché voglio fare il più papista come si dice più papista del Papa ma per sostenere che la sovrapposizione delle campagne elettorali dal luogo
Dal luogo a delle situazioni di cumulo Ozil cumulano gli affetti negativi
Sì con un anno gli effetti negativi di propaganda alcune regioni che hanno promosso questi referendum dovrebbero e potrebbero raddoppiare di intensità CUP i aggiungendo
Propaganda a propaganda tra elezione e referendum si avrebbe una situazione inaccettabile che compro muterebbe ancora di più di quello che già non siano alcune autorità regionali
Che hanno adottato dei metodi di campagna di denigrazione nei confronti della Corte costituzionale assolutamente inaccettabili
Questa comunque sto cumulo di affetti nel corso di campagna e sovrapposte sarebbe già di per sé sufficiente allo spostamento
Della data verso la fine del periodo previsto dalla legge
Ma si aggiungono anche altri motivi non si vede perché proprio alla vigilia della fine dell'anno scolastico si dovrebbe avere un ulteriore interruzione dell'attività didattica dopo le due già sopravvenute per i due turni elettorali precedenti
Ma c'è un motivo maggiore e più profondo che ci induce a prendere posizione contraria a questa mozione si vuole stabilire attraverso questi precedenti una sorta di diritto all'automatismo
Della effettuazione dei referendum per cui una volta presentati i referendum
Bisogna che questi abbiano luogo in ogni caso mentre si disattende l'effetto di stimolo che tutta la dottrina ammette che abbiano i referendum per provocare
L'attività legislativa del Parlamento
E certo migliore la legiferazione che sia in Parlamento rispetto a quella che sia mediante il diniego o l'assenso referendario solo il Parlamento può evitare i vuoti
Può disporre una disciplina in positivo e allora perché dovremmo dimenticare questi elementi diremmo elementi questi dati elementari che troviamo in tutti i manuali di diritto costituzionale
E allora io penso che noi dobbiamo pronunciarci convintamente contro la mozione poi il governo farà quello che vorrà in relazione anche alla proposta molto acutamente presentata dall'onorevole Andreotti dal senatore Andreotti perché c'è tutto il tempo il dodici ottobre di dividere fissando per esempio il dodici ottobre il referendum di dividere la campagna referendaria da quella elettorale amministrativa dei grandi turni del novembre
Del novembre di quest'anno quindi per questi motivi io ritengo che si debba convenire con tutte le motivazioni per queste ragioni con tutte le motivazioni esposte dal ministro dell'interno e che si debba respingere la mozione grazie
Precisazione doverosa senatore Salvi
Signor presidente signori del Governo onorevoli colleghi abbiamo inteso di intervenire in questa discussione per conoscere la valutazione del governo
Quale era lei per due ragioni la prima è che siamo gruppo di maggioranza evidentemente
Quindi nostro compito e sostenere il governo
E la seconda ragione istituzionale e che al governo la legge affida il compito e la responsabilità di stabilire la data dell'indizione del referendum entro un termine minimo e massimo che la legge medesima prevede sì già segnalato in questo dibattito che questi termini sono fissati tra il quindici aprile e il quindici giugno perché il legislatore ha ritenuto che qualunque giorno prefestivo al nell'ambito di quest'arco di sessanta giorni sia idoneo per lo svolgimento del referendum
Io ho dubbi che nella breve arco di tempo le consumarsi e dell'italiani siano trascorsi consiglio non si siano modificati in termini Dalì
Da rendere necessario modificare in questi termini peraltro sono quelli attualmente previsti dalla legislazione vigente
Ministro Napolitano ci ha confermato l'orientamento del Governo già assunto e ribadito a scegliere la data del quindici giugno e noi riteniamo che il dovere per questa ragione esprimere un voto contrario alla mozione che è stata presentata anche se naturalmente mai come in questa occasione se i colleghi hanno opinioni diverse hanno la piena libertà di esprimerla per tre ragioni
La prima è che un voto diverso ci sembrerebbe una sconfessione una censura di un orientamento già preso dal Governo e qui ribadito dal ministro e ci sembrerebbe quindi per un gruppo di maggioranza politicamente poco corretta
Meno che non fossero molto fondati motivi in senso opposto
Ma devo dire che questo è il secondo momento che l'argomento che ancorché ascoltate con grande attenzione
Le argomentazioni di chi propone ripeto non di ribadire o disturbo di suggerire al governo questo quella data ma di vincolarlo su una data precisa rispetto a un'altra
Non ci sono sembrate persuasive convincenti fino al punto ripeto dico compiere l'atto che sarebbe del tutto a originale ancorché legittimo di vincolare il governo alla scelta di una data precisa nell'ambito di un margine di discrezionalità che la legge stesse gli affida
E la ragione questa che io credo effettivamente
Sia in base ai dati statistici sia in base a un giudizio del popolo italiano come popolo né di stupidi né di ignari della politica né di disinteressati al bene comune
Che i primi e le prime due settimane di giugno
Siano un periodo nel quale gli italiani hanno ma mostrato in passato e potrebbero benissimo mostrare se come spero interessati beghe
La partecipazione democratica e referendum è un fatto positivo io noi vogliamo auspichiamo che il referendum ci sia la massima partecipazione possibile
Al di là del risultato naturalmente ci deve essere il richiamo dell'interesse del quesito vorrei ricordare alla collega Scopelliti che non in anni decorsi mai il nove giugno mille novecentonovantuno mentre come il senatore Andreotti ricorderà perché era da quella parte l'allora maggioranza di governo l'allora Governo stesso invitavano gli italiani a fare ciò che oggi si teme dai presentatori della mozione
Beh se non se non si capì molto la distinzione diciamo invitavano a recarsi all'al mare cioè a fare proprio ciò che si paventa che accada avvenne l'esatto contrario con larga affluenza alle urne e largo successo del quesito referendario
Ma la terza e decisiva ragione per questo orientamento e che noi non rincorriamo il Governo ad alcuna data
Non votando questa mozione faremo il contrario Ossero vincolarsi ma un giorno preciso il Governo ha l'autonomia e la responsabilità di decidere il giorno più indicato
Il nostro gruppo si rimette alle valutazioni del governo nell'ambito di legge non ritiene che sia compito del Parlamento perché non ritiene talmente stringenti e vincolanti gli argomenti addotti insegno da un segno diverso in questa discussione lo ritiene che spetti al Parlamento
E che sarebbe un evento eccezionale rispetto diciamo all'indizione delle date elettorali e referendarie nella storia della repubblica di dovere essere il Parlamento medesimo quello che fissa la data
Valuterà il governo nell'ambito che rimane libero delle domeniche quale domenica fissare per l'indizione referendaria
Infine vorrei dire che la proposta del senatore Andreotti
Mi sembra di estremo interesse e che da parte nostra in particolare essendo nell'ordine del giorno che è stato presentato dal collega Andreotti fatto chiaro ciò che è evidente che cioè ci deve senza Ciolini l'eventuale iniziativa del governo deve avvenire con l'intesa del comitati promotori dei referendum ci sembra una proposta istituzionalmente se gli addendi diamo al governo diciamo a valutare se ci sono le condizioni di praticabilità effettuata questa consultazione con il comitato promotore queste che ho indicato sono le ragioni della posizione del gruppo della Sinistra democratica grazie
La ringrazio come avevo preannunciato noi abbiamo una mozione che prevale rispetto all'ordine del giorno
L'esito della votazione della mozione consente nella ipotesi di accoglimento di ritenere precluso all'ordine del giorno presentato dal senatore Andreotti
Nella ipotesi negativa cioè di votazione contro la mozione è l'ordine del giorno acquista tutta la sua autorevolezza e può essere messo all'ordine del giorno dopo aver ascoltato il parere del Governo metto ai voti la mozione Miglio ed altri chi e a favore
Non è accorta chiudiamo le porte facciamo la controprova
Indetta la votazione di controprova
Avete votato tutti
Avete votato tutti vero
Dichiaro chiusa la votazione di controprova
Il Senato non approva arrivando a quello seniores
Diciamo che mi sembra riconoscere e cioè Marco Pannella quindi forse
Ma avrà qualcosa da dire Marco mandarla in questo momento
Prego
Ma per gli ascoltatori di radio radicale io ho già fatto adesso sulla prima rete
Una dichiarazione dichiarazione questa sostanzialmente e che ci corre l'obbligo di dire che perfino ripeto perfino ripeto perfino Bettino Craxi il parlamento e il governo di Bettino Craxi erano migliori di costoro
Che si ho detto perfino
Il cumulo di falsità
Che il ministro Napolitano
Ha rovesciato nell'aula dopo che il Presidente del Consiglio
Aveva formalmente assicurato il potere dello Stato
Che ha ricevuto stamattina che al governo si sarebbe rimesso all'aula la dimostrazione che oggi in Italia la battaglia non è più solo battaglie a difesa dei diritti Mai battaglia a difesa dei diritti e della libertà
Questo un regime chi ottiene risultati fascisti peggiori del fascismo senza bisogno delle leggi fasciste
Questo è un regime che nega il diritto lo nega sicuramente più che negli Stati totalitari gli Stati tutta l'Italia rispettano la propria legalità totalitaria
Costoro tutto quello che fanno e per ostacolare il fino all'ultimo terrestre ogni rischio di esercizio del diritto sono una grande associazione per delinquere sa i termini del nostro codice lo dicevamo nel settantotto di già nei confronti del regime partitocratico costoro sono l'apogeo
Del regime partitocratico
Costoro sono coloro per i quali l'unica legge quella di Brenno ma loro buttano la spada dell'ingiustizia e della violenza
Con la pretesa anche di rappresentare nientepopodimeno che le tradizioni libertarie
Liberali e via dicendo democratiche cristiane del nostro Paese e al Presidente del Consiglio ci ci corre l'obbligo di dirgli che noi abbiamo sul nostro corpo
Verificato che lui è un re Travicello confuso impegno dico probabilmente di governare anche un consiglio comunale di Vattelapesca chiedendo con scusa al Comune di Vattelapesca adesso continuiamo il nostro la nostra manifestazione prego il compagno che stava parlando di riprendere il suo intervento ci sentiremo poi stasera a radio radicale c'era un pochi matti che nel mille novecentotrentanove dinanzi ad un'Italia festante
All'annuncio che forse prima o poi saremmo entrati in guerra pochi matti che dicevano al popolo attenzione alle folli
Ebbene a questo punto ci auguriamo di non essere tanto pochi come matti e di saggezza di tolleranza e di rispetto del diritto quanto furono allora
Di Ernesto Rossi di Altiero Spinelli coloro che erano in carcere non per imporre una dittatura ancora peggiore e non erano molti
Ma che erano in carcere per conquistare la libertà anche per i propri carcerieri questa la tra e questa è la tradizione alla quale noi ci richiamiamo ma in un momento nel quale dobbiamo pur dire
Questa Repubblica e indegna della propria costituzione queste forze politiche sono devo dire con innocenza quasi a con ingenuità per ideologia le scorie di questo secolo
Nella nostra vita del nostro Paese era più dignitoso e più legale il fascismo che la loro cultura il loro modo di Händel poteri che per un antifascista dei pochi effettivamente esistenti in questo Paese evidentemente doloroso ricordarlo io devo dare pur
Grossissimo Ringhio
Altre centinaia e centinaia di compagine di compagni che hanno dimostrato di sapere dar corpo alla propria intelligenza della propria moralità io al sicuro che noi ci riuniremo come direzione del movimento come comitati per studiare ancora che cosa sia immaginabile in difesa dei diritti
Dello stato della Repubblica e della gente in particolare sui referendum ma devo anche dire
Francamente che se immagino che il dieci aprile la Confindustria
A mobilitato una specie di stati generali semplicemente per prima protestare passando debellati ai ruggiti dinanzi alla possibilità che abbiamo di ottenere dal popolo italiano
Sicuramente la sottoscrizione
Di venti referendum ma anti-regime contro la corruzione e contro il finanziamento pubblico per il mercato contro quelle forse dette private e pubbliche che hanno massacrato il mercato italiano
Sono perfino incredulo sono incredulo che non esista in Italia un agricoltore chiede mostri di sapere stare con la posizione è retta non c'è un agricoltore in Italia che a notte per difendere quel referendum di difesa dei suoi interessi che da soli abbiamo proposto se questo e il modo nel quale gli imprenditori nel quale gli agricoltori difendono i loro interessi
Voglio dire davvero che questo è un Paese che prepara perse molto peggio di quello che preparò nel mille novecentoquaranta quarantatré lotteremo perché così io non sia ma chi ci ascolta chi non invia denaro che non prende iniziativa che non a questo punto fa squillare i nostri telefoni
Chi non prende delle iniziative precise improprio conto
Chi questo non sa fare non fa ebbene non crede di essere buon padre di famiglia o buon cittadino prepara la rovina perse e per gli altri ed è un Paese nel quale la strage di legalità
Passa
Passerà facilmente la strage delle persone anche se fino adesso sono solo i meridionali con nazionalità albanese a vivere la strage beh passeranno anche altri meridionali magari anche di Varese grazie
Io e era una registrazione del tre aprile novantasette con quanto accaduto dentro fuori Palazzo Madama
Su iniziativa radicale per fare anticipare la data dello svolgimento del referendum promossi in quel periodo fissata dalla Governo dell'epoca nelle quindici giugno di quell'anno
Per Mina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio