"Emma Bonino, i diritti umani, le donne..."

Emma Bonino sarà la protagonista delle registrazioni d'archivio che riesco tre tre tra qualche istante in particolare riesco tre tre due documenti del dicembre novantasette dal maggio novantotto
Con il primo riesco tre The quanto disse durante un convegno organizzato a Roma sui diritti negati dalle donne Emma Bonino in quel momento era reduce dall'esperienza vissuta nelle carceri africane dov'era finita per le sue iniziative
In favore delle donne di Kabul
Con il secondo documento riesco trenta invece quanto disse ad Ortona in occasione della cerimonia di consegna di un premio internazionale vinto per l'attività svolta durante l'incarico di commissario europea con delega tra l'altro agli aiuti umanitari
In particolare certamente i diritti umani riguardano tutti
Ma c'è un aspetto particolare all'interno dei diritti umani che è quello del diritti delle donne voi conoscete
Certamente il mio percorso e anche alcune divergenze che ho avuto con il movimento femminile o femminista ma rimane il fatto
Che oggi persino nelle mie responsabilità istituzionali occupandomi di aiuto umanitario
Rimane il fatto che l'illusione che il dolore livelli o che il dolore o la disperazione cancelli le differenze sessuali uno poteva persino illudersi che Nun in campo di rifugiati
Il dolore la frustrazione dettagli tale che si creasse una solidarietà umana
Ebbene le cose non sono così
La stessa discriminazione se volete di potere
A tutti i livelli che esiste Magare nelle nostre società o in altre società esista paro paro all'interno di un campo profughi dove tutti sono disperati ma ci sono quelle in particolare le donne che sono più oppresse viaggio lo vedo in in ogni giorno in ogni attività che ho e solo alcune cifre così
Senza per dire che non è un un intervento di un discorso il motivo o tanto meno corporativa città
Ma rimane il fatto Cossu su ventitré milioni di profughi che abbiamo almeno in giro per il mondo l'ottanta per cento sono donne e bambini
Rimane il fatto che su centotrenta milioni di ragazzini esclusi da qualunque attività educativo scolastica due terzi sono bambina
Esiste il fatto ed è altro che sui centinaia di milioni di analfabeti in giro per il mondo i due terzi sono bambini
E se la scienza il potere e l'educazione e il potere è chiaro che le deduzioni sono pure troppo facili
Per capire come certamente passi in avanti ne abbiamo fatte molte ma ritengo che tra l'altro fino a poco tempo fa che ci fosse un aspetto precisi
Specifico del leggendo rischio non era affatto chiaro e non era affatto così scontato credo ci sia voluto prima al Cairo poi Pechino poi Vienna
Arrivare a quella
Situazione o quella consapevolezza che i diritti delle donne sono diritti umani e che non esistono diritti umani se non tengono conto dei diritti delle domande non perché siamo né meglio né peggio
Io credo che ho sempre sostenuto che non basta essere donne presterà i migliori ma è vero anche il resto non basta essere uomini per essere migliori peccato che loro l'hanno sempre pensato
Quindi c'è una certa differenza ma in realtà quello che credo ognuno di noi come individuo vuole sostenere è il diritto al differenza e il diritto alla scelta il diritto ad essere
Esaminati ed educati come individui e non come appartenenti ad una categoria virgolette debole di sesso e di mente
Allora se questo è il contesto c'è un altro situazione che
Mi sembra che dobbiamo sottolineare due ci sono gli stereotipi che ci vengono posti oggi
Uno è quello i diritti umani Gender risciò compresi sono un lusso dei Paesi ricchi
I Paesi cosiddetti in via di sviluppo eccetera non sono in grado di
Sconto consentitemi innanzi e che la Dichiarazione dei diritti umani espressione del mondo occidentale giudaico cristiano e non so che cosa che ha imposto su altre culture
Io credo che sia bene fare un attimo il punto dalla situazione innanzitutto a dichiarazione de de dei diritti umani è stata concepita da Paesi e da rappresentanti di Paesi che andavano dal Libano al Cile dal Francia alla Cina e che uno dei più grandi
Diciamo costruttori di quella famosa dichiarazione è stato proprio Cham uno dei più grandi esperti e giuristi cinesi quindi tanto smettiamola con questa storia
Secondariamente smettiamola anche con la vero colonizzazione culturale che vuole giustappunto che per noi che siamo più civilizzati
Possiamo pretendere diritti più avanzati per quegli altri che sono un po'neri un po'gialli un po'e si devono accontentare di diritti
Diciamo ridotti perché poi arriveranno ma nel frattempo insomma si devono un po'accontentare adeguare ecco io credo che questo è una delle più grandi mistificazioni
A cui ci costringono ogni volta come se dovessimo difendere la TAC la Dichiarazione dei diritti umani da non si sa quali attacchi di pari va con questo altro mito che credo ci debba trovare molto convinte che è quella del relativismo culturale
Del quale non se ne può più non se ne può veramente più perché il problema è che dirama voi
Ma da noi che non si sa poi che dove ci sono altre tradizioni e voi non ci potete imporre ma premesso che nessuno vuole imporre niente a nessuno perché tutta la filosofia della dichiarazione universale dei diritti della persona ruota su un singolo concerto che appartiene a tutti e che è la libertà discende questo è il punto della situazione cioè il fatto che chador o non chador monache di clausura o single
Madre di famiglia piuttosto che ragazze madri il problema è la libertà di scelta ognuno di noi ovunque si trovino qualunque latitudine della libertà drammaticamente responsabile dico bene drammaticamente responsabile di Scelta della propria in più no in più un'altra al concetto di cui francamente poi una volta per tutte bisognerà fare tabula rasa perché così andiamo a testa alta mandiamo insieme a testa alta che è quella delle i valori tradizionali
Altra storia di cui non se ne può più
Perché se ci vogliamo vedere riferire alla tradizione la schiavitù è stata una tradizione in mezzo mondo e ad un certo punto abbiamo detto che tanto bella era una tradizione ma non ci piaceva e quindi convenzione quindi basta
L'infibulazione e sarà tanto una bella tradizione e sarà anche tanto tradizionale ma non per questo evidentemente a dignità nel rispetto del principio di base dell'integrazione della parte per integrità fisica della persona
L'accredito ripeto mia sarà tanto quella pure tradizionale insomma non è vero che tutto quello che è il nuovo è buono ma non è vero altrettanto per tutto quello che è tradizionale ci debba vedere in ginocchio estatici rispetto a chissà che cosa
Io credo che questi sono i miti che oggi ci vengono contrapposte in qualche modo
Tutte le volte che
Cerchiamo di esprimerà ad alta voce non solo i passi che abbiamo fatto ma credo soprattutto la nostra capacità di indignazione costruttiva rispetto a Paesi e zone
In cui questi passi sono impediti
Non sono impediti per la guerra non solo impediti per terrorismo ma impediti per decisione a tavolino e per decisione di contrapposizione francamente culturale
Non è perché c'è la guerra che di per sé bisognerebbe no e perché in effetti popolazioni civili e in particolare le donne sono diventate molto spesso il target esatto i target più appetibile in qualche modo
Di altrettante fazioni in lotta
Io credo che di tutti questi miti non abbiamo avuto per anni diritti negati
Adesso abbiamo quelli sulla carta ma negate nella pratica perché appunto siccome poi però nessuno osa più in trasparenza dire le donne non devono avere diritti allora ci si viene contrapposto da una serie antropologi magari sapienti altri sofisti normalmente critici di iniziative altrui è incapace di propria
Che in effetti uno colonna lì color conti e facciamo a colonnelli diamo il mondo intatto tutta una serie di sciocchezze che dobbiamo avere il coraggio antropologi sofisti o non sofisti di dire basta non è così
Da questo punto di vista e e chiudo qui su due questioni uno intanto sul donne di Kabul
Donne di Kabul vorrei che fosse chiaro tra di noi certo un problema concreto ma in realtà è quasi un singolo credo per tutte noi io lo deve diventare
Di una situazione di oppressione e di discriminazione nel mondo intero
Ma in una certa parte anche appare è anche peculiare in sé è vero che in molti Paesi le donne ancora non possono andare a scuola non possono lavorare non possono non posso
Ma la differenza
Rispetta l'Afghanistan di oggi è chiesta proprio scritto nero su bianco
Che ed è codificato e legalizzato un Gender apartheid insomma una part-time basato non sul colore della pelle ma sul sesso
Che è di è un apartheid di ritorno per cominciare io credo che sorride latinismi culturale tre elementi per quanto riguarda
Questa iniziativa devono essere ricordati dal mille novecentoventiquattro in Afghanistan esistevano i Licei femminile
Nel mille novecentocinquantanove l'obbligo di uscire completamente vuoto velate fu soppresso
Nel mille novecentosettantasei le donne rappresentavano il sessanta per cento della popolazione universitaria e della popolazione attiva nel Paese come medici insegnanti eccetera
Quindi quello che abbiamo non è neanche la tradizione per intenderci
è una apartheid di ritorno
E codificata nero su bianco
In più in una situazione di grande Lunati ISMU
Po'diverta dal nord al sud ma sostanzialmente in cui molla un mujaheddin ogni giorno se ne inventano una che non c'è diceva prima la nostra amica non c'entra nulla con il Corano non c'entra nulla con l'Islam già niente a che vedere con la religione e tantomeno con la cultura pashtun
Che non c'entra nulla un editto dietro l'altro oggi no ai tacchi alti domani no alle calze bianche il terzo giorno non va bene alla radio con la voce femminile perché troppo eccitante il quarto giorno non va più bene andare a scuola il quinto però
Insomma questo non è evidentemente una interpretazione più o meno restrittive religiosa francamente
E un coacervo di editti di di Lunardi cita credo che dobbiamo respingere con molta forza tanto più che appunto sono editi cioè hanno vigore di legge non è una pratica solo è codificato come se
Questo fosse appunto un ah quarta ed di rito
Bene io credo che la nostra capacità
Di indignazione
Debba in qualche modo questa sala lo esprime credo che questo sia uno dei primi appuntamenti di questa campagna del fiore per Kabul ma ripeto Kabul intesa non tanto e non solo più come espressione geografica
Ma intesa come sei volte di queste donne senza volto
Debbano essere i volti di tutti coloro che ancora oggi donne in prima fila
Anni e diritti negati dalla comunità delle nazioni insomma una metafora vera nel suo concreto geografico ma una metafora che esprime in modo plastico se volete
Un negazione ma una part-time anche più grave perché una porta e di ritorno
Credo da questo punto di vista
Che
Forse da noi può nascere una capacità di indignazione
Che non ho visto negli ultimi anni nella la comunità internazionale
Se volete delle istituzioni propriamente dette internazionali ho visto donne muoversi a battersi nei governi nazionali
Gliene diamo atto dico però che io più Anna più più più abbiamo bisogno di tutte voi perché se non c'è su questo dossier in particolare
Ma come esempio di molti altri una capacità di indica di indignazione organizzata e che fa anche delle proposte non è solo il no a ma che fa anche delle proposte io credo che le istituzioni saranno ben contente di riguardare altrove anche perché l'attualità di dossier drammatici ne propone un uno al giorno
E perché dico anche e chiudo è simbolico e più di questo
Perché io credo che come diceva la nostra amica oggi sul dossier Afghanistan per ragioni varie è possibile vincere
è possibile mettere una a questa storia non solo perché è indecente immorale insostenibile ma perché siamo in un momento di un contesto in cui è possibile far cambiare le cose
E se riusciamo un poco un poco in un Paese questo ci aiuta a fare valanga di neve in tanti altri Paesi che ne abbiamo bisogno
Per cui non è per dimenticare le donne albanesi o le algerine o o dico che però si sta creando una situazione che cioè ce la mettiamo tutta possiamo cambiare una situazione e da lì provare appunto a farne tesoro forza emozione politica in qualche modo
Per cambiare molte altre situazioni
Dicevo niente è possibile senza le persone
Niente dura senza le istituzioni
E da questo punto di vista credo che a livello europeo e dei governi nazionali i quindici so che al parlamento spesso Giovanna Melandri da una parte Ersilia Salvato dall'altra credo consigli stanno raccogliendo firme su una mozione che chiede appunto che non si riconosca nessun regime que viva lì i diritti di base delle donne
E io credo che questo sia un elemento di cambio culturale culturale oltre che efficace nell'immediato nella politica internazionale
Allora un fiore l'otto marzo un fiore per le donne di Kabul è la metafora di una nostra ritrovata capacità di indignazione e di mobilitazione per e con dico bene per e con tutte coloro che non si vogliono far fermare dal relativismo e culturali dal fatto che prima deve venire la pace poi ci occuperemo delle donne già sentita e dicono da tanto tempo prima questo poi verranno loro non veniamo mai
Voglio dire che se non prendiamo in mano devo dire e e non parliamo diceva Kitāb équipe può parlare per lui Nuti
In compenso molte donne non hanno neanche più la voce nel senso che
Vivono in situazioni di terrore tali per cui credo che noi dobbiamo essere e avere la responsabilità di a vere
La loro voce
Per questo mi ha sono convinta con la nostra capacità di fantasia voglio dire e non è che gente si spreca ma insomma da da mostre a palloni da questo o da quell'altro basta guardarci indietro negli ultimi vent'anni in pratica ne abbiamo inventate di tutti i colori e non è che
La fantasia in questo momento si è particolarmente rinsecchite
Io credo che le amiche francesi si stanno muovendo nello stesso senso le spagnole le greche insomma l'Europa si sta muovendo mi piace che sia l'Italia che si muove per prima
E in qualche modo ma credo che anche a livello Stati Uniti eccetera questa campagna siamo in un momento in cui pere con le donne afgane
Vincere si può e se si può lì è una testimonianza che possiamo vincere anche altrove grazie
Grazie a Emma Bonino
Era una registrazione del tredici dicembre novantasette la prossima invece dovevo maggio novantotto quando ad Ortona Emma Bonino ricevette uno dei tanti riconoscimenti internazionali per il suo impegno svolto durante l'attività di commissaria europea con delega tra l'altro agli aiuti umanitarie li ascoltiamo quanto disse in occasione della cerimonia di consegna
Dal premio conosce che ascolterete quel radar sindaco di Ortona quest'anno abbiamo veramente il grande onore di avere qua su questo tavolo in questa sala uno dei personaggi sicuramente più noti a livello nazionale l'onorevole Emma Bonino commissario
Usare europeo ma soprattutto simbolo dei diritti umani
Simbolo attraverso le sue azioni talvolta provocatorie ma sempre pregnanti sempre forti
I suoi digiuni i suoi scioperi soprattutto quello dello sfondo veramente terribile ma che hanno sono riusciti a portare l'attenzione di tutti quanti quelli che sono quello che il diritto fondamentale del rispetto dei diritti dei cittadini
Oggi l'abbiamo qua non come deputato e neppure come rappresentante europeo anzi l'abbiamo strappata
Ah e in un momento molto particolare perché tutti sappiamo che stiamo entrando nell'euro e quindi la sua presenza a Bruxelles è richiesta l'abbiamo portata quasi con la forza via Tortona in una giornata per noi eccezionale perché sono le nostre giornate di festa sappiamo che subito dopo dovrà di nuovo partire per una teleconferenza che la collega direttamente a Bruxelles perché in questo momento si deve parlare anche di economia ma l'abbiamo fatta veniva per un ben altro motivo
L'abbiamo fatta venire qua per ricordarci e raccontarci la storia di storico solidarietà nei confronti delle donne del mondo di quelle donne che soffrono ancora
La discriminazione che soffrono ancora di una discriminazione di maschilismo che non ha più significato in un mondo moderno la storia di solidarietà delle donne dell'Afghanistan delle donne che comunque in questo momento soffrono la loro condizione e il loro stato
Sappiamo che la sua battaglia se abbiamo in questa battaglia Staggia
Muovendo gli animi e vogliamo che da un Bona come avvenuto l'anno scorso come avvenuto due anni fa anche da otturati sia una risposta in positivo nei confronti di queste battaglie che coinvolgono l'intera umanità
Ecco il motivo per cui oggi siamo qua
Siamo in attesa di ascoltare il suo intervento onorevole soprattutto per sapere quale battaglie in che modo una piccola comunità come quella di Ortona può aiutare la sua grande battaglia grazie
Signor sindaco autorità signore e signori
In realtà dovesse dire
Perché sono venuta
E vorrei cominciare da lì come sapete un un fine settimana per chi si occupa di Europa e per chi poi ha la delega ai consumatori
Euro un week-end di di grande svolta nella costruzione europea
Un weekend in cui l'Euro diventa e diventerà la moneta quindi il l'utilizzo giornaliero ma ho pensato che volevo venire a per due ragioni
La prima è che mi piace il singolo per cui
Almeno simbolicamente si uniscano le due gambe su cui dovrebbe reggere la costruzione di qualunque Stato di diritto in particolare anche quello europeo
Certo quello economico e fondamentale credo sia stato un grande sforzo che dobbiamo i cittadini italiani
Peraltro potendo e sapendo anche loro dire con molta onestà che gli sforzi non sono finiti
Senza demagogia ma così la situazione
Ma dall'altra
Sapendo anche civile
Perché cosa perché stiamo costruendo questo gigante economico
Ho però credo che come simbolo mi piace sottolineare che l'unione economica che un sine qua non
Ma l'unione dei valori dell'altro sine qua non perché altrimenti non ho capito perché dobbiamo metterci insieme
O meglio non è chiaro per dividere il latte le bocce invece che non ci sono più
Francamente basta un consiglio d'amministrazione
Credo che il sogno per cui padre fondatore hanno costruito l'Europa era ed è altro
E mi piaceva sarebbe sottolineano esattamente nel momento in cui tutti i giornali certe ben giusto che sia così parleranno di economica
Perché questo
Perché io credo che non esiste situazione neanche rapporti commerciali durevoli
Se non contestualmente non c'è una promozione di democrazia e dei diritti umani
Questa è una grande lezione che non impariamo
In realtà
Di volta in volta
Per qualunque motivo legittimo legittimo
Magari economico e ripeto legittimo
Negli ultimi trent'anni
Abbiamo sostenuto armato
Qualunque dittatore
Che sorgesse sulla faccia della terra
Nei paesi
Che ci interessano
Perché noi abbiamo avuto un periodo in cui bastava essere anticomunisti per essere nostra lenti
E il periodico di nuovo punto di Amin Dada Bokassa
Poi è caduto il comunismo di questi signori non so dovevamo più non sapevamo più bene cosa farcene
Perché abbiamo imparato come sostenere dittatori non abbiamo ancora imbarazzo come liberarci né quando ci servono
Poi è arrivato il periodo in cui bastava essere antiterroristiche per essere amici nostri
è il periodo di Saddam Hussein pensare che è stato un nostro grande amico col suo grande alleato anzi lo abbiamo alleato
E armato ONU
In visione anti Iran
Perché si era deciso che il Paese terrorista quindi
Chiunque era nemico dell'Iran era mi dicono
Del periodo ottanta ottantotto per esempio salvo scoprire che alla fine non era amico di nessuno probabilmente di se stesso ed oggi siamo in una situazione in cui non sappiamo come liberarci
Sta nascendo ENAS nata negli ultimi anni un'altra teoria un'altra illusione
Che è quella che basta essere
Ma anche tra Oriente dopo di buona amministrazione di buona gestione Boldi pura crescita economica per essere i nostri alleati
Sono stati gli ultimi quattro anni dell'elusione delle tigri asiatiche
Dove trova ma non è stato possibile per chi come me in pochissimi altri trovava dirà patate che anche la crescita esponenziale ma no mica delle crisi delle tigri asiatiche se non è sostenuta da istituzioni democratiche da rispetti dei diritti umani che vuol dire la distribuzione della ricchezza
E quindi a questa crescita di ricchezza esponenziale rimarrà la rete la crescita ricchezza di una famiglia
Di una famiglia
E degli angoli della famiglia tutto questo non è solido
E chi investe lo pagherà caro
Non c'è stato verso di far passare questo
Oggi credo che molto pochi parlano di tigre asiatica
Ma anche molto pochi hanno il coraggio dei TIR di quanto stiamo pagando per reggere in quella situazione
I fondi pubblici nostre europei o di altro
Perché nessuno di noi si può permettere l'esplosione dell'Indonesia
Perché l'Indonesia sono duecento milioni di abitanti
E perché se scoppia l'Indonesia non è che questa gente torna a casa sua da dove è venuta no si rimette in circolo
Perché in un momento in cui circolano servizi prodotti e capitali
è illusorio pensare che invece la gente sta legata a casa sua e alle radici a casa
La gente si muove esattamente come i prodotti servizi e capitali
Come ci siamo mossi noi d'altronde ne siamo un Paese di grande emigrazione agli inizi di questo secolo e magari ancora adesso
Ma ci muovevamo i nostri nonni si muovevano semplicemente per cercare una prospettiva di vita migliore per i propri figli
Non è che partivano convinti di andare a fare il direttore della Banca mondiale
Che io sappia a milioni di italiani sono se mai andati nelle miniere del Belgio lavorare sotto duecento metri in un Paese difficile in una lingua che non era la loro
Soli normalmente lasciando le famiglia Carige una vita d'inferno sostanzialmente eppure lo hanno fatto milioni
Nella prospettiva di trovare una prospettiva di vita migliore per se stessi e per i propri figli
E l'immigrazione di Vangi esattamente la stessa cosa
E non c'è esercizio che tengano non già formato nessun esercizio dove si dice gli altri sono gli strumenti
Oggi c'è chi incomincia a illudersi
Di leoni africani
Quindi siamo passati è una specie di Cicchetti zoo son passati dalle tigri asiatiche adesso siamo all'illusione del leone africano
Dove va bene tutto va bene chiunque
Purché appunto la crescita ugandese piuttosto che altre dei Paesi ricchi magari di materie prime sia una crescita del prodotto interno lordo del sei sette per cento
E da questo punto di vista siamo disposti in pratica a sostenere chiunque
E non riusciamo ad imparare la lezione che persino per noi così poco economico persino per rapporti commerciali stabili
Bisogna asportare anche democrazia
Che non c'è niente di più instabile di una dittatura
A parte le sofferenze altre o di altri non c'è niente di più volatile ed io più instabile di una dittatura
E a me sembra che questo è la lezione
Se non riusciamo ad imparare
Perché l'obiettivo è quello di accordi che rendano domani mattina
Pur sapendo che saranno catastrofici fra tre o quattro
Ed è la nostra storia così
Ma vi siamo una Regione l'Europa che è stata storicamente la regione più guerrafondaio sostanzialmente con un numero di guerre fratricide interne neanche paragonabile ad altri continenti
E il grande sogno la grande realizzazione europea in fondo quale Resta tutto nello slogan dei padri fondatori quando dissero mai più la guerra tra di noi
E ci siamo messi insieme partendo dal mettere insieme elementi di economia dopo la seconda guerra mondiale perché le ferite erano troppo fresche per mettere insieme la politica
E abbiamo cominciato a carbone acciaio che le colture avanti di questo passo che siamo arrivati alla monnezza un
Siamo rimasti peraltro con un grande c'è il gesso è la prima volta nella storia di questo continente europeo del vecchio continente che non per cinquant'anni non c'è una guerra tra di noi
E la prima volta in assoluto
Poi magari già a cinquanta chilometri da duecento lei ricordava prima l'abbondante
Il problema è quello di capire qual è il nostro nuovo sogno europeo
A che cosa deve servire questa nostra gigantismo economico giusto e legittimo
è pensabile che sia sostenibile una specie di Cittadella più o meno ricca
Accerchiata
Nella costa sud del Mediterraneo piuttosto che attesta nell'Adriatico anch'accerchiata da zone in difficoltà
è sostenibile è impensabile
Non lo è
Perché sulla costa sud del Mediterraneo prendiamo solo tre Paesi che sono Tunisia Algeria Marocco per dirvi è in corso un'esplosione demografica
Che non è accompagnata da un'esplosione economica
Per cui le due linee stanno andando in modo divaricate
Diminuisce lo sviluppo economico aumenta lo sviluppo demografico
E pensiamo che questa gente rimarrà sempre lì
D'altra parte non vogliamo né la Giunta né i loro prodotti
Appena si fa un accordo con Israele o con la Palestina col Marocco piuttosto che la Tunisia queste per esportare che devono esportare quello che producono
E cosa producono i nostri prodotti
Producono pomodori olio arancini
E non sanno di ambo dobbiamo dire molto francamente
Siamo rimasti sono l'ultimo Paese mormorano etnico ma non sarà più
Io so che probabilmente un discorso difficile ad assumerli
Ma è molto più difficile in in in realtà
Raccontare storie
Perché non è così
Non è come viene detto
No
Viviamo in un mondo sempre più globalizzato non possiamo assolutamente pretendere che invece circola tutto meno quello che luccica
Non è pensabile
D'altra parte ci scoliamo oppure no
Mi sembra di capire che molte delle nostre imprese come si dice
Investono o si stabiliscono altrove
E non è impossibile non pensare ad un dato reciprocità
Facciamo questo discorso solo per arrivare al punto
Per cui è è importante ed è un orrore questo riconoscimento che mi date
Forse senza che voi lo sappiate
I cittadini europei sono in termini di bilancio
I più generosi al mondo di aiutarlo allo sviluppo e gli aiuti umanitari io gestisco però poi mille miliardi mille cinque miliardi di indennizzi umanitaria all'anno
Ma non perché ci siamo messi a tavolino ma perché in realtà dal novanta in poi
L'esplosione le catastrofi umanitarie state drammatiche
Ne abbiamo avute di quelle vicine si ricordava la Bosnia o di transizione difficili come la Romania ne abbiamo avute di quelle lontane
Ebbene
Io penso che chi difende i diritti civili diretti umani o la del Stato di diritto
Non è un utopista visionario
Io penso esattamente che è l'unico realismo possibile e sostegno
E tutte le volte che proviamo a fare questo discorso mi ci viene detto no tutto questo sono ben principi ma insomma dallo che si possono anche dire la domenica mattina ma dal lunedì al venerdì
Dobbiamo essere pragmatici
Beh io credo che la cosa più pragmatica al mondo sia esattamente persino per la sostenibilità economica e commerciale
Quello di esportare necessita di stato di indirizzo democrazia e dei diritti umani
Questa mi sembra la cosa più realista più dura pragmatica più ragionevole
E da questo punto di vista proprio perché gestisco questi vostri
Soldi mi è sembrato doveroso legittimo
Di volte monta andare a vedere dove e come si spende
Non è affatto un dato di eroismo mi succede che faccio il Commissario agli aiuti umanitari
Quindi è puro dovere istituzionale
Se facessi il commissario che ne so al commercio estero forse saprà in tutto del listino dei diamanti posto che invece mi tocca di fare il commissario per gli aiuti umanitari
Semplicemente istituzionalmente per istituzione mi
E scoprire esattamente che ne
Oggi qual è il dramma sostanziale
Non è un problema di risorse finanziaria
è un problema di accesso
Ovvero sempre di più
Qualunque dittatore fanatico più o meno al mondo impedisce impedisce gran giungere alle persone che ne hanno bisogno
E perché in questo
Perché i nostri mostri amici e fratelli giovani per esempio dell'organizzazione non governativa che hanno una dedizione straordinarie devo dire Ancona professionalità eccellente
Perché nelle crisi complesse di oggi non basta la dedizione individuali bisogna anche avere una professionalità e sapere dove uno va a parare
Sono anche testimoni scomodi
Succede che mentre si distribuisce aiuti magari si vedono cosa che appunto
E l'esplosione dell'impunità o del senso dell'impunità
Senza una reazione adeguata della comunità internazionale e oggi la vera sorgente
La vera causa della catastrofe umanitaria in giro per il mondo ognuno pensa
Da Karadzic a al dalle Bano Omar da capirla ad altri che ne potrei smettere di poter fare praticamente qualunque cosa o di violare qualunque convenzione internazionale
Per l'accesso umanitario piuttosto che la Dichiarazione universale dei diritti umani perché non c'è relazione adeguata a livello internazionale
E in questo senso di impunità
è diventato così dilagante così a tutti i livelli
Che io credo e idea questa iniziativa che voglio dedicare questo premio
Che credo che l'istituzione del Tribunale permanente contro i crimini di guerra e crimini contro l'umanità
Sia l'unica cosa concreta
Che si farà
In questo cinquantesimo anniversario dei diritti umani
E mi piace ricordarlo primo perché la conferenza diplomatica avrà luogo a Roma
E sarà ospitata dal governo italiano sotto egida e quelli di RAI delle Nazioni Unite
Mi piace ricordarlo perché questa è un'iniziativa che ho condotto quando avevo altre responsabilità da radicale
E che ha trovato consenziente tutti i vari governi italiani dal novantadue in poi
Mi piace ricordarlo perché quando l'abbiamo iniziata ed eravamo dieci non so
Nel novantadue c'hanno preso per dei pazzi scatenati
Perché ci è stato detto dal novantadue in poi che era una pura illusione che mai e poi mai
Eppure nel novantatré siamo riusciti per vergogna altrui
Ad avere il tribunale ad hoc ex jugoslavi
Dice ma non non funziona
Parata è la prima volta nella storia
Che è un signore
Con mandato di cattura internazionale e messo da questo tribunale
è stato escluso dalla fase elettorale
Parlo di Karadzic
è un paria internazionale che non può neanche uscire dal suo Paese certo ancora non è stato arrestato ma è la prima volta che è stato escluso da un processo elettorale dove sarebbe stato plebiscitario
Se avesse mai potuto concorrere alle elezioni sarebbe stato all'epoca novantatré novantaquattro novantacinque novantasei un plebiscito
E avremmo trovato appunto ad aver politicizzato un altro distanza
Bene e la prima volta
Che vengono esclusi Mladić piuttosto che il cane con certo il processo della storia molto complessa a due passi in avanti e uno indietro ma intanto uomo siamo andati avanti
Difficile tribunale ad hoc oppure al Ruanda ma intanto non entri a inizia i processi per trenta alti funzionari e non solo africani
Perché la giustizia il diritto la legge
Sono fasi complesse soprattutto fasi completamente nuove non conosciamo
Il diritto della fortezza
Abbiamo poco conosciuto a livello internazionale la forza del diritto
Ed è una vera rivoluzione di mentalità abbiamo conosciuto sempre la forza militare o commerciale ma la forza del diritto non è mai stata espresse è stata sempre scritta questo sì
E l'idea del tribunale internazionale non è neanche un'idea nuova
Voi pensate che sta scritta nella convenzione contro il genocidio firmata nel mille novecentonove cinquanta da tutti basi gli Stati membri delle Nazioni Unite centottanta
E si disse allora che in questa convenzione dell'incontro genocidio per farla funzionare serviva uno strumento di
Di giustizia insomma lo strumento applicativo
Che non poteva restare solo un manifesto come rischiano di essere tutte le convenzioni ma che serviva un istituto che la facesse applicare
Poi venne la guerra fredda è questa idea scritta nero su bianco nella convenzione cadute in disuso
Quando è finita la guerra fredda ci siamo ritrovati in una situazione non più bipolare di un mondo non più bipolare
Di un mondo buono polare ma anche perché l'Europa non assuma le sue responsabilità
Quindi noi abbiamo un solo poliziotto al mondo che ha i suoi interessi
Legittime
Con il quale a volte possiamo concordare
Per cui
Questa forza del diritto troverai io spero a Roma questa conferenza che durerà cinque settimane sarà io credo una grande bandiera italiana
Perché è davvero importante tener vivi questi valori ognuno di noi ha molto di più del suo conto in banca
E badate bene che io non pratico fatto la povertà
Sono una borghese e liberale
Ma credo che ognuno di noi a emozioni sentimenti passioni e valori
Che sono parte integrante disse al di là del suo conferma
E se perdiamo di vista questo l'impressione che ci troviamo in una
A rigidità anche esistenziale
Che non sarà grande grandemente appassionante per adesso
Bene sequestro ci riuscirà
Così come io spero che la campagna per la moratoria sulla pena di morte per esempio continua ad andare avanti
Anzi siamo arrivati ad una situazione di barbarie
Ma non solo in Paesi dittatoriale che si dà per scontato
In grandi paesi democratici
Dove le esecuzioni stanno diventando pubbliche
E dove non c'è neanche la compassione
A parte altri discorsi beh io credo che la civiltà giuridica italiana da Beccaria in poi un nostro grande patrimonio
E credo che mentre mettiamo in ordine i conti ebbene questo patrimonio
Non dimenticarlo non perderlo ma farsene orgoglio in qualche modo
Mentre si mettiamo che va tutto bene ovviamente in ordine sui conti va tutto bene
Beh io credo che in questo patrimonio che appartiene ad ognuno di noi
Che il nostro patrimonio storico culturale
Ebbene non per io mi auguro che questa
Conferenza riesca ci sono grandi avversarie all'idea del tribunale per essere chiari
E non dei Paesi minori
C'è chi vuole tribunale ma non per me cioè non per sei va benissimo ma non per il mio passaporto
Ovviamente non è agibili
E una linea che avevamo era quella di ieri festeggiare se lo sarà
La nascita in Italia di questo tribunale con una grande marcia il sedici o diciassette luglio
Mi auguro che questa marcia sia fatta e capitanata
Dai sindaci che rappresentano come ne abbiamo fatte molte sulla fame nel mondo
Perché la gente la sua espressione di autorità più prossima la degli enti locali è una grande
Possibilità
Io mi auguro che sia capitanata dei sindaci mi auguro che Ortona sia in prima fila
Sarà una cosa che resta e che dura sarà una pala Capra ha voluto la gente rete diciamo ne diceva e chiudo qui
Diceva rispetto all'Europa niente possibile senza le persone
Lo diceva senza gli uomini poi gli ho dato un po'perché insomma esiste pure un'altra parte della popolazione una forte ai suoi fratelli
Ma insomma mi diceva niente possibile assenza agli uomini Notari adattiamo in visione due mila questa forma
Ma niente dura senza le istituzioni
E questo rapporto dialettico ma nel di scontro
Ordini di appoggio divenne no un dialogo fatto di molte fasi
Molte sono dialoghi anche molto duri persino il silenzio qualche volta è un dialogo più espressivo delle parole
Ebbene io penso che questo dialogo perenne
è l'essenza della democrazia
E la democrazia come essenza all'individuo e sui valori sui diritti ai suoi doveri
Tutto questo che è così complessa e quello che mi auguro adesso che siamo tutti un po'più rilassati subcriteri
Sul tre per cento su ci arriviamo e non ci arriviamo insomma
Oggi che finalmente questa telenovela da un certo punto pareva beautiful
E con appuntamenti settimanali con drammi spasmo omicidi con chi ci vuole chi non ci vuole
Chi ci vuole ma non lo può dire per ragioni elettorali e chi non ci vuole davvero ma non lo può dire lo stesso per le stesse ragioni insomma
Spero che Fini da questo sabato e domenica in cui questa parte della telenovela magari finita
Ci rilasciamo un pochino tutti per guardare davvero alla prossima tappa dall'euro
Personalmente ritengo
Che una pura costruzione economico monetaria
Che non sia sostenuta
Da istituzioni legittimante dell'Ente del responso e responsabile ovvero senza l'Unione europea politica
Sono profondamente convinta che anche quella monetaria non reggerà
Nella storia italiana abbiamo avuto due monete uniche
Una non accompagnata da una da una costruzione politica ed è fallita qua abbiamo avuto la lira
Che è stata accompagnata dalla costruzione dello Stato italiano alla costruzione politica dello Stato italiano
Non piacerà ai tedeschi ma ancora c'erano e ci piace tanto
Bene io credo che al nella costruzione europea fatta
La moneta unica se non se non facciamo in unione politica compresa la politica estera
Compresa la politica di difesa io credo che non reggerà
Vedete
Non è è un problema di di credibilità e in politica la credibilità esattamente sino a quando
Perché succede sarà successo anche a voi o che avete fatto questo forse lo sforzo in Bosnia rete suonate indisponibili Barnet piuttosto che a Kabul
A Kigali piuttosto che in Iraq
Voi fate una riunione cui quindici ambasciatori dei Paesi membri
E ritroverete perlomeno cinque posizioni diverse
Per quanto riguarda l'ex Jugoslavia abbiamo avuto idrovolanti pro serbi pro Bosnia Cipro nulla e gli indifferenti
Tant'è vero più per riuscire a iniziare un cammino diverso abbiamo dovuto aspettare implorare per altri versi signora Holbrooke
Che ha passaporto americano
E che non è più bravo di qualunque Dinoi semplicemente rappresenta un Paese che ha una politica estera e gli strumenti della politica estera
Non parliamo stai voci diverse sette
La cacofonia totale l'inefficace garantite
Anche perché gli avversari non sono più stupidi minori
E nelle nostre contraddizioni con le nostre contraddizioni ci giocano
Ci giocano
Le le le utilizzano di tutta evidenza
Conosciamo oggi dove andiamo
Parte non è non è non è da sottovalutare esattamente il contrario
Ma forse tornerà certo punto porsi il problema finalmente Milosevic forse
Dico questo semplicemente per dire
Che è anche una grande presenza sui mercati internazionali monetario ed economica se non è accompagnata da altrettanto presenza credibile coerente dal punto di vista della politica estera tradizionale
O della politica di difesa e di sicurezza
Semplicemente non reggerà
Forse è arrivato il momento di chiedersi a che cosa ci servono quindici esercizi
Ognuno dei quali diverse ognuno dei quali di perseguire da solo certamente inadeguato
Forse bisogna chiedersi quali sono
Le sfide e gli avversari degli anni due mila forse rendersi conto che non sono gli stessi dell'inizio del secolo
Che forse il problema non è più a est
Forse abbiamo altri tipi di minacce fosse un'analisi delle minacce degli anni Duemila ci porterebbe ad avere una visione che un po'diverso
Bene io mi auguro
Che questo due pasti avvengano avvengano presto
Esattamente perché se se l'Europa è il nostro futuro
Sono un'Europa politica può garantire alle diversità di tutti in una specie di sinergie non di cacofonia
Se questo è il futuro che vogliamo preparare si dice sempre per i nostri figli ma francamente anche per noi
Lo dico en passant
Io mi auguro che questi due passi avvengano ad avvengano presto
Credo sia importante
Stabilire
Che ci sono cose che contano
Valori che contano anche restano che sono quelli che in fondo ci fanno estere persone
Nella loro interezza nell'anno nella loro complessità
Per questo vi ringrazio di questo riconoscimento che è un riconoscimento al patrimonio alla storia
Di un gruppo politico ma per altri versi di un Paese
Io non so se Beccaria fosse vivo oggi
Oltre che i beni dei delitti e delle pene oggi scriverebbe un trattato forse sul Tribunale internazionale
E credo che esattamente il coraggio e la forza la volontà la determinazione
Coraggio anche di essere preciso dei visionari
è vero io ho una visione che è diverso dall'essere visionati
Bene io forse
Beccaria scriverebbe oggi un trattato sul Tribunale internazionale
E ci spiegherebbe per l'ennesima volta estinte negherebbe ad altri perché questo tribunale che pure si occuperà di crimini di guerra di genocidi non deve avere la pena di morte
E badate bene che i due tribunali ad hoc che abbiamo voluto decisi dal Consiglio di sicurezza o danni all'unanimità non hanno appena in modo
E guardate la contraddizione di paesi membri del Consiglio di sicurezza
Stati Uniti Cina
Che ce l'hanno a casa loro e la praticano ad abundantiam
Per delitti certamente minori rispetto al genocidio
E che pure sulla scena internazionale non hanno il coraggio e quindi il tribunale ad hoc per il genocidio passa senza penali
Esiste cioè una contraddizione delle idee una contraddizione di valori che è positiva che dovrebbe sfruttare in un qualche
Io penso che un Paese democratico
Che decide che
Certo si ammazza meglio per iniezioni letali
L'ultimo episodio era veramente il senso della tortura
Questo signore peraltro condannato a morte quand'era minorenne
In cui per un errore umano si fa per dire scappa la sirena
E che aspetta venti minuti dell'investimento è un'attrice stiamo praticando la tortura suppongo oltreché la pena di morte
E fanno ristretto
Perché ci sono amici e proprio perché ne condividiamo le istituzioni e la formula istituzionali proprio a loro dovremmo avere il coraggio indire che esistono limiti
Limiti che sono indegni appunto di un Paese democrazie
Questo penso che abbiamo dobbiamo avere il coraggio e l'Europa deve avere il coraggio di dirlo non solo di non protetta di non praticarla dal pennarello
Ma di essere un'antesignana di quelli che sono i diritti e doveri ma che non hanno nulla a che vedere Nicola tortura Nicola vendette
Se questa fiammella di civiltà continua a crescere a nascere nel nostro Paese grazie devo dire ad alcuni pochi che sono appassionati di queste cose
Credo che avremmo fatto
Grande regale
Al mondo intero oltre che certamente hanno grazie
Ma io debbo ringraziare soprattutto questa splendida lezione di civiltà che ci ha voluto portare oggi nella nostra città
Veramente è stata una cosa splendida siamo rimasti invece silenzio
Vasto pubblico ad ascoltare in religioso silenzio una lezione sui diritti civili regionali
Va oltre
Era una registrazione della maggior vanto otto e con questo intervento di Emma Bonino pronunciata ad Ortona durante la cerimonia di ritiro di un premio
All'attività svolta durante l'incarico di commissaria europea termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio