Rond-point Schuman - trasmissione sull'Europa e sull'Unione Europea realizzata da Radio Radicale in collaborazione con l'Ufficio italiano della Commissione Europea (ciclo di 20 trasmissioni - 2ª puntata)

Buongiorno agli ascoltatori David Carretta insieme a Paolo Martini in studio per darvi il benvenuto in questa seconda puntata di rompono Schumann un ciclo di venti trasmissioni sull'Europa e sull'Unione Europea realizzate da radio radicale in collaborazione con la rappresentanza italiana della Commissione europea
In apertura vogliamo innanzitutto ricordarvi cosa significa il titolo di questo ciclo di trasmissioni Robert Schumann è uno dei padri fondatori dell'Unione Europea
Rompono Schumann che significa in francese incrocio Schumann è quella piazza di Brussel che nel cuore delle istituzioni europee
A Lupo e Schumann si fronteggiano fisicamente ma anche soprattutto politica mentre il consiglio l'organo che riunisce i governi nazionali
E che al contempo funzioni legislative esecutive e la Commissione europea quello che viene definito comunemente l'esecutivo dell'Unione anche se un esecutivo
Proprio non è è un po'atipico perché non ha tutte le caratteristiche di un governo a poca distanza da rompono Schumann sempre a Brussel c'è poi il Parlamento europeo la terza istituzione dell'Unione
Che rappresenta direttamente i cittadini
E non è un caso forse si del Parlamento è un po'distanziato dal Consiglio e Commissione quasi a significare la sua marginalità ed in effetti i suoi poteri
Ancora oggi sono inferiori a quelli delle altre due istruzioni consiglio e Commissione anche se costantemente nel corso degli ultimi anni il Parlamento è riuscito a conquistarsi sempre maggiori competenze e sempre maggiori poteri ad ogni modo
Rompo il Fumane un pollo al cuore o il centro del quartiere europeo di Brussel pro SEL che la capitale dell'Europa e l'abbiamo scelto questo nome per cercare di raccontare quanto accade notizie cronaca attualità Cordi disaccordi scontri che metteremo simbolicamente in questa piazza di Bruxelles
Due saranno i filoni che ci condurranno in questo ciclo di venti puntate il primo riguarda il futuro dell'Europa al secondo sarà incentrato sul ruolo dell'Unione europea nel mondo
Ma i due filoni non sono slegati come dimostra l'attualità politica per esempio
La Turchia o ancora l'Ucraina dove si voterà il ventisei cioè domani cercheremo evidentemente di modulare ogni trasmissioni in base all'attualità politica non posso Man anche un sito internet con un forum che ospitato sul sito di Radio Radicale
E me lo ricordo www punto radio radicale punto it
C'è poi un IMEI la cui potete scriverci Europa chiocciola radio radicale punto ittico
Ma se volete maggiori informazioni sull'inno europea
C'è anche un altro sito che vi vogliamo segnalare quello dell'ufficio italiano della Commissione europea ed è il seguente Europa appunto U punto I n t
Slash Italia e infine prima di cominciare vi diciamo anche che ogni martedì alle nove del mattino coda al notiziario di radio radicale
E sempre in collaborazione con la Commissione europea ci sarà un notiziario settimanale dedicato all'agenda dell'Europa
Con un commento di Gianfranco Dell'Alba già deputato europeo radicale
Ma veniamo la puntata di oggi di rompo a Schumann l'attualità europea di questa settimana è stata incentrata su due argomenti il primo al Patto di stabilità con la decisione della Commissione e in particolare del Commissario agli Affari economici e monetari Joaquín Almunia
Di aprire una procedura per deficit eccessivo nei confronti di due Paesi Grecia e Ungheria però più che questa singola decisione quella che è emerso questa settimana e che mezza Unione mezza Europa
Non riesce a rispettare le regole del Patto di stabilità e crescita le regole che in qualche modo governano la moneta unica l'Euro
Su venticinque Stati membri dodici rischiano oppure sono già inclusi nelle procedure per deficit eccessivo lanciate dalla Commissione una procedura per deficit eccessivo sia quando un Paese supera il tre per cento di deficit rispetto al PIL di un singolo Paese questo il tetto imposto all'epoca della firma del trattato di Maastricht
Oltre a Grecia e Ungheria in una procedura di infrazione sono già coinvolte Francia e Germania Olanda e Portogallo
A cui poi si aggiungono gli altri Stati membri che sono appena al di sotto del tre per cento di deficit e che quindi rischiano di incappare prossima prossimamente in una procedura bella Commissione e tra questi Paesi lo ricordiamo c'è anche il nostro c'è l'Italia solo tredici Paesi non hanno problemi con il patto di stabilità e cioè come ha detto il commissario Almunia rispetto alla sorveglianza delle finanze pubbliche e di bilancio
Di cui la necessità di rendere più flessibile del Patto di stabilità il dibattito è aperto da tempo ormai da a più di un anno c'è chi il patto lo ha definito stupido l'ex presidente della Commissione europea Romano Prodi c'è chi invece lo difende c'è chi lo vorrebbe riformare in profondità come il Governo italiano sembra comunque delinearsi una soluzione non favorevole all'Italia il venticinque sembrano infatti intenzionati a rendere più flessibile la regola del tre per cento del PIL
Ma solo per quei Paesi che hanno un debito pubblico inferiore al sessanta per cento un'altra regola prevista da Maastricht e quindi non l'Italia sapete grandi linee qual è la posizione del governo italiano che vorrebbe introdurre la cosiddetta golden rule lo scorporo dal calcolo del deficit delle spese destinate agli investimenti in infrastrutture ricerca e sviluppo
Proposta che è stata presentata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell'ultima riunione dei capi di Stato e di governo il consiglio europeo del sedici e diciassette dicembre Brussel
Ma proposta che secondo il commissario europeo Almunia non ha trovato molta ecco le polemiche che ne sono seguite la dichiarazione di Almunia eh di mercoledì scorso queste polemiche l'avete potuto leggere sui giornali italiani
E comunque non è questo il tema di cui ci occuperemo oggi volevamo solo proporvi una sintesi di patto di stabilità parleremo in una delle prossime puntate di non puoi fumare in in particolare quando a gennaio in ministri dell'economia e delle finanze dei venticinque discuteranno ancora della riforma del Patto in sede di consiglio Ecofin
Oggi ci occuperemo dell'altro tema che ha fatto l'attualità questa settimana e cioè la decisione del Consiglio europeo sempre il sedici diciassette dicembre di aprire i negoziati di adesione con la Turchia il tre ottobre prossimo
Ricordiamo che il Consiglio europeo è l'organo che riunisce i capi di Stato e di governo e vi ricordiamo che questa decisione è quella di avviare i negoziati con Ankara è stata definita da molti come storica o per dirla con le parole del presidente di turno dell'Unione Europea
Il primo ministro olandese Jan Peter Balkenende and una pagina di storia scritta tutti insieme tutti i venticinque Paesi dell'Unione europea più la Turchia è stata infatti una trattativa intensa quasi estenuante quella che ha portato il Consiglio europeo a decidere l'avvio dei negoziati con Ankara tutti pensavano che gli ostacoli maggiori sarebbero venuti dai paesi membri dell'Unione
In particolare quelli più scettici e invece alla fine era stata la Turchia a non accettare
Tutte quelle condizioni che le venivano imposte dall'Europa in particolare una il riconoscimento della Repubblica di Cipro
Fino alla vigilia del Consiglio europeo Austria Danimarca Cipro e Grecia contavano di imporre l'alternativa di una partnership privilegiata in caso di fallimento dei negoziati ma hanno poi dovuto cedere alle pressioni dei partner europei favorevoli all'inizio di questi negoziati in particolare è stato decisivo il sì ma Hui me
Di Hui sì scusate Divjak Chirac rispetto all'adesione della Turchia non vogliamo però approfondire troppo il negoziato
Pensiamo però che sia importante ricordare almeno a grandi linee l'accordo cui si è giunti innanzitutto la data di avvio di questi negoziati il tre ottobre del prossimo
Soprattutto però questi negoziati sono accompagnati da una serie di condizioni particolarmente rigide sono un processo aperto il che significa che il risultato non è garantito negoziati potranno essere sospese in caso di violazione grave dei principi democratici e dei diritti umani
Su richiesta la sospensione della Commissione europea o di un terzo degli stati membri toccherà la Commissione europea comunque deciderà se sospendere e come e quando riavviare questi negoziati
E infine i negoziati non si concluderanno prima del due mila e quattordici cioè fra dieci anni quando verranno approvate le prossime prospettive finanziarie dell'unione europea che altro non sono che il bilancio pluriennale quanti soldi l'Unione riceve e quanti ne può spendere nell'arco di sette anni e questo in ragione delle preoccupazioni economiche legate alla visione della Turchia
Quanto la questione di Cipro la Turchia si è impegnata a riconoscere di fatto la Repubblica greca di Cipro a patto che venga fatta salva la situazione di Cipro Nord in vista di un accordo sulla riunificazione dell'isola
Accordo che dovrà essere raggiunto sotto l'egida delle Nazioni Unite
Non sta comunque noi diretti chi sono i vincitori e chi sono i vinti sulla decisione spetta la decisione del Consiglio europeo che a che porterà l'avvio dei negoziati di adesione due però sono i dati di fatto e cioè che nonostante le forti resistenze
Si avvia si aprirà altre otto pre il percorso della Turchia dentro l'Unione europea un percorso lungo e con molte condizioni secondo questo proprio percorso sarà diverso da da quello che che era stato deciso per gli altri Paesi precedentemente candidati all'adesione e che oggi sono parte intera dell'unione europea
Lo ha ammesso anche il presidente di turno dell'unione in Ampezzo Airbus che nell'ente martedì scorso parlando davanti al Parlamento europeo la Turchia così come la Croazia per cui è stato deciso l'avvio dei negoziati il diciassette marzo prossimo non estratta trattata allo stesso modo dei precedenti Paesi candidati ha detto Balkenende
E le ragioni di questo trattamento differenziato se non vogliamo chiamarla discriminazione vanno ricercate nella paura che incute tanto nell'opinione pubblica e quanto le classi dirigenti europee l'arrivo di un Paese povero
Ti Sant'di settanta milioni di abitanti oggi
Settanta milioni di abitanti di religione mussulmana che in prospettiva potrebbero diventare cento milioni
Per questa ragione negoziato previsto ricco pieno potremmo dire di condizioni e per questo si prevedono sin da ora possibilità di clausole di salvaguardia
Che ad esempio limiteranno la libera circolazione dei lavoratori turchi per un certo periodo
O che potrebbero portare a non applicare la Turchia la politica agricola comune la politica di coesione che in Italia conosciamo meglio sotto il nome di fondi strutturali in altre parole si vuole pagare poco la Turchia altri evidentemente non la pensano così in particolare Emma Bonino Marco Pannella e i radicali che lo sentiremo tra poco comunque sia decisione del Consiglio europeo e prese a e il tre ottobre se non ci saranno problemi dell'ultimo minuto in particolare rispetto la questione di Cipro dovrebbero iniziare fra dieci anni poi si vedrà perché prima del due mila e quattordici negoziati non si concluderanno
In quel momento ci saranno paesi che terranno un referendum nazionale sull'adesione della Turchia come la Francia e l'Austria
E referendum è anche la richiesta di un'importante forza politica italiana che fa parte del governo la lega nord anche di questo e le polemiche che sono seguite parleremo tra poco
La puntata di oggi infatti strutturate in modo particolare non avendo ospiti in studio perché era tale né a proposito Buon Natale a chi lo festeggiare Uri comunque
Abbiamo realizzato una serie di interviste con cui cerchiamo di approfondire un po'tutte le tematiche legate all'apertura dei negoziati di adesione con la Turchia
Sentiremo i politici e in particolare i deputati europei ascolteremo la proposta della lega di un referendum in Italia parleremo della reazione dell'opinione pubblica opinione pubblica tanto l'opera quanti italiana
E infine delle implicazioni diciamo così culturali e religiose dell'adesione turca
Partiremo da una radicale da Emma Bonino e dal suo intervento al Parlamento europeo nel dibattito sulla Turchia prima che si torni tenesse la riunione dei capi di Stato e di governo che ha deciso l'avvio dei negoziati
Dopo Emma Bonino ascolteremo
Al tre due interviste realizzate il giorno in cui il Parlamento europeo adatto
Il suo parere positivo all'avvio di negoziati di adesione con la Turchia in particolare il presidente del gruppo dell'Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa Graham Watson gruppo tu di cui fanno parte anche i radicali
Emma Bonino Marco Pannella ma che durante il voto si è spaccato una componente importante quella dell'Hubertus francese ha votato contro la decisione
Della turchi e poi sentiremo Daniel Cohn Bendit il capogruppo dei verdi al Parlamento europeo anche gli favorevole all'ingresso di Ankara
Seguiranno poi alcune altra intervista ad altri deputati europei in particolare a ascolteremo le voci di Claudio Fava deputato dei DS di
Luca Romagnoli deputato
Invece dei non iscritti che è stato eletto nella Fiamma Tricolore che propone sulla stessa cosa della lega nord e cioè un referendum sulla Turchia e poi Vittorio Prodi deputato europeo anch'egli dell'alleanza dei democratici liberali
Ed è il fratello dell'ex commi presidente della Commissione europea Romano Prodi e infine un altro parlamentare europeo ascolteremo Matteo Salvini intervistato da Paolo Martini
Che ci parlerà per l'appunto di questa proposta di referendum da parte della Lega
Approfondiremo quindi le questioni legate all'opinione pubblica europea italiana e lo faremo con un'intervista al presidente dell'Eurirs spesso Gian Maria Fara su un sondaggio su Europa e Turchia tra gli italiani e le interviste a cura di Dino Marafioti infine ci occuperemo di cultura religione se così possiamo dire con un'intervista di Lorenzo Randy al sociologo delle religioni dell'università
Di Pavia Renzo nuovo lotte ma cominciamo subito cominciamo con Emma Bonino e con il suo intervento al Parlamento europeo nel dibattito che si è tenuto attorno al tredici dicembre a Strasburgo
Un buon ascolto iniziamo con le parole di Emma Bonino
Signor presidente signori colleghi signor commissario
La maggioranza del gruppo liberale sostiene il rapporto Lorenzo
E lo sostiene perché al di là di una serie di compromessi su cui tornerò
Questo rapporto chiede in sostanza ai governi di aprire negoziati senza ritardi i necessari
E chiarisce che l'obiettivo dei negoziati l'adesione della Turchia a pieno titolo come membro dell'unione europea
Certo per molti di noi
Certo avremmo preferito un rapporto più diretto
In qualche modo meno tortuoso
Certo diciamo troppe volte
La il negoziato e di Perseo premendo & e che quindi il risultato non è scontato e che quindi glielo diciamo troppe troppe volte
Certe
Cari colleghi noi non possiamo dire voi non potete dire
Che volete delle salvaguardie permanenti rispetto la libera circolazione delle persone perché questo è una violazione del trattato indipendentemente a chi si riferisca
Ma questa è una violazione giuridica del trattato piaccia o non piaccia alla Commissione europea
Ma un compromesso è un compromesso
E io credo che a questo compromesso dobbiamo tenere fede
Qui si tratta oggi non tanto signori deputati cari colleghi della Turchia consentitemi direi che si tratta dell'Europa
Tentata di capire se questa Europa è un partner affidabile in termini di relazioni internazionali
Si tratta di capire se la parola data conta o non conta dopo oltre quarant'anni si tratta anche di capire il collega Pöttering che cos'è la nostra identità
Vede collega
Io ritengo che l'identità europea l'identità del progetto europeo è appunto di essere un progetto politico
E di non essere né è un progetta geografica o non è un progetto religioso
E ritengo anche che la nostra identità
Non è tanto nel nostro passato nelle nostre radici che alcuni vorrebbero addirittura cristiane o cattoliche
Nel nostro presente e soprattutto nel nostro futuro cioè quello ai nostro passato è stato un errore un passato non solo di splendori è stato un passato di guerre un passato di San
Quello che è la nostra identità invece sono questi cinquant'anni cari colleghi in cui abbiamo cercato in qualche modo siamo riusciti credendo e praticando lo Stato di diritto la separazione dei poteri la laicità delle istituzioni la difesa dei diritti civili e politici come elemento essenziale dello sviluppo umano queste la nostra identità
E a questo progetto il popolo del Governo turco chiedono di partecipare
Io credo che questa è la posta in gioco
O a un'Europa fiduciosa in se stessa
La pace di governare i problemi e le sfide che ha di fronte
Da rapporti difficili con il mondo islamico all'immigrazione
Divergenza che ancora ci sono un'Europa che non per leggerezza né per ingenuità ma per profonda consapevolezza politica apre questi negoziati
Oppure scegliamo l'Europa che in onore o non si sa della sua identità cattolico cristiana forse si chiude a riccio pensa di difendere meglio
Il benessere che abbiamo conquistato chiudendoci di fronte alle sfide che abbiamo di fronte ma questi cari colleghi alla posta in gioco ed è di queste Oropa che si tratta
Di questo dobbiamo discutere per me queste l'Europa in cui vale la pena credere queste all'Europa per la quale vale la pena lottare questa è l'Europa che avrà in qualche modo dignità
Per i nostri concittadini e sulla sfera internazionale questa è la posta in gioco io credo che qualunque altra tortuosità qualunque altra ambiguità
Non è all'altezza né del nostro presente né del futuro ma soprattutto neppure di quello che abbiamo costruito finora grazie
Flesso
E allora era l'intervento di Emma Bonino al Parlamento europeo intervento in sede di dibattito sul rapporto Hemmings con il parere che poi arrivo da dall'aula dell'Europarlamento favorevole Tally l'avvio dei processi
Il processo di adesione della Turchia all'Unione Europea e baci sarebbe stata tre giorni dopo la decisione del Consiglio europeo di Bruxelles abbiamo sentito l'intervento della Bonino sentiamo i commenti ora raccolti caldo pago pochi minuti dopo
Il voto da il dibattito da David Carretta con due europarlamentari le prime Graham Watson il capogruppo dei liberaldemocratici del gruppo ALDE cioè dello stesso gruppo
Di cui fanno parte anche Marco Pannella ed Emma Bonino sono contento che c'è stato un voto decisivo dal Parlamento a favore della Turchia
Il nostro rapporto Camilla Lance ha fatto un gran lavoro insieme a Emma Bonino
E altri per avere questo avviso questo risultato il Parlamento a Espresso qualche volere nel senso di un riconoscimento
Dalla Turchia dalla Genocide in Armenia
E altre cose però in generale la via è stata decisa portarla Turchia di riprendere il suo opposto come nazione europeo Parlamento detonare una partnership privilegiata come alternativa all'adesione positivo
è positivo secondo me e spero che questo mandarono un messaggio al Consiglio
Di non cambiare posizione dunque dei rimanere alla stessa procedura che abbiamo impiegato per tutti altri Paesi candidati dopo questo voto il consiglio a suo avviso ascolterà al Parlamento oppure come ha fatto in altre occasioni essendo un voto solamente consultivo deciderà stanze chiuse per un compromesso
Il Consiglio deciderà come deciderà ma secondo me non possono più scontare il volto dal Parlamento
Cioè dopo l'intervento di le le parole di Graham Watson sentiamo ora un altro europarlamentare il leader dei Verdi al Parlamento
Europeo Daniel Cohn-Bendit e anche l'ho intervistato da David Carretta anche lui esprima il suo giudizio sul dibattito sul processo di avvio di dell'adesione della Turchia all'Unione
Lei è un voto importante perché la una maggioranza Serena ha dimostrato che l'oligopolio all'inizio di negoziazione e poi vediamo poi vediamo tutti questa tentativo a rifare i voti segreti
E una assurdità e questo Parlamento è dimostrata una una sì una forte posizione di responsabilità
Al Parlamento detto neanche una partnership a privilegiata come alternativa la divisione posizioni intervenga il Parlamento ha detto lettura la Turchia fa la domanda di entrare in Europa non negoziamo queste e poi vediamo questo abbiamo detto e e giusto
Il Consiglio europeo adesso cosa deve fare dopo questo voto è il Consiglio prenda fare che fa il Consiglio europeo e va e
E va a l'consiglio ma dire sia l'apertura di negoziazioni
Teresa sfruttiamo tre diverse posizioni di tre diversi euro deputati italiani invito gruppi diversi quindi
Sentirete intanto la voce di Claudio Fava che europarlamentare dei socialisti europei membro dei Democratici di sinistra sentirete poi invece un parere diverso da destra di Luca Romagnoli infine l'opinione di Vittorio Prodi che europarlamentare
Anche lui del gruppo ALDE come Graham Watson un membro in Italia come sapete della Margherita sentiamo questi tre pareri raccolti dalla Carretta in queste tre interviste
Claudio Fava deputato europeo iscritto al gruppo del PS eletto nei Democratici di sinistra come quello non parlare di Turchia Nancy tutto il suo commento la decisione del Consiglio europeo di avviare i negoziati di adesione del tre ottobre prossimo
Ma sono contento del Consiglio europeo abbia ha colto la richiesta che è arrivata grande a larga maggioranza dal Parlamento europeo e mi sembra che si il modo più più utile ma anche più serio di definire un rapporto istituzionale un percorso politico la Turchia purché più vecchio Paese che abbia chiesto di entrare nell'Unione Europea
Abbiamo ottenuto inattesa pretendendo che si arrivasse a definire standards legislativi normativi di diritti euro sei e adesso se sia in condizionati percorrenza quest'ultimo tratto di strada sapendo peraltro che alla scadenza di questo di questo tempio di questa verifica dovremmo
Ulteriormente verificare le condizioni perché la Turchia possa entrare insomma si tratta di avviare un percorso negoziato che porterà ad un esito positivo se la Turchia farà in modo che l'esito possa essere quello dell'ingresso Unione Europea
Cosa cosa cambia sia per la Turchia che per l'Unione Europea con questa prospettiva chiaro definita di adesione anche se tra dieci anni può quindic'anni
Ma ci assumiamo un supplemento di responsabilità la responsabilità cioè di rappresentare
Una garanzia una garanzia di attenzione anche di vigilanza politica per l'intero Paese tutta la Turchia e anche per quelle minoranze che in questi anni hanno faticosamente adottato per vedere riconosciuti i propri diritti i diritti politiche e diritti civili
E sono state quest'organizzazione sono stati i rappresentanti dei curdi sono state le associazioni dei diritti non governative sui diritti umani che ci hanno chiesto di fare in modo che questo rapporto di partnership più utili e di vigilanza potesse continuare ci hanno spiegato che da quando questo partenariato decollato la qualità dei diritti umani dei diritti civili l'acqua all'attenzione ai diritti delle minoranze è fortemente migliorata rispetto al passato di questo certamente merito dal negoziato che si è costruito sul capo io nel corso degli anni ma anche una responsabilità che adesso sta sulle spalle l'Unione europea
Con i paesi hanno annunciato dei referendum in particolare Francia e Austria
Proprio sulla questione d'adesione della Turchia anche in Italia c'è una forza politica che a parte della coalizione di governo la Lega che chiede un referendum la sua reazione
Ma credo che se la lega potesse utilizzare come vuole il referendum cioè come una clava al utilizzerebbe non soltanto nei confronti dei turchi ma forse anche nei confronti di un pezzo del Paese proporrebbe secessione l'ansia di Mino vitalismo di solitudine la lega è un fatto storicamente accertato nei confronti della Turchia trova naturalmente un terreno di di coltura quasi naturale
Io credo che il nostro Paese sia più maturo della Lega lo credo perché un Paese che ha una tradizione di grande capace integrazioni di vengono una regione come la Sicilia che da decine di anni vive con minoranze magrebino che sono perfettamente inserite nel tessuto sociale
Credo che l'ingresso perché in questo senso richiedere anche una una crescita complessiva nella cultura civile l'Europa ora deve finalmente una società anche religioso nella quale non c'è più di una religione
Di riferimento nascere un confronto una ricchezza fra fra culture fra religioni fra identità diverse certo che tutto questo possa entrare
Nella nella testa una sensibilità di quella lega la vedo questi tempi assai più difficile c'è un problema per la politica europea del governo la lega si è schierata anche contro la Costituzione europea c'è un problema di antieuropeismo di fondo l'idea di cedere sovranità poteri solamente dall'Europa all'idea di vedere
Un terreno più ampio del proprio orticello per ragionare sul sulla qualità e la reciprocità dei diritti
Ti devi fare l'Europa non sono soggetto economico un soggetto politico Neve che fa paura a chi vive la politica soltanto in funzione del proprio ombelico chi la vive con grande agonismo questo negoziato e il contrario di una vettura
Particolare ed egoistica della politica dell'Europa naturalmente va sostenuto con con grande determinazione con grande coraggio anche nei confronti di chi delle vorrebbe ridurre all'Europa soltanto a una banca di periferia grazie a Claudio Fava
Luca Romagnoli deputato europeo fra i non iscritti eletto nella Fiamma Tricolore con lui voleva parlare di Turchia innanzitutto il suo commento alla decisione del Consiglio europeo di avviare negoziati il tre ottobre del prossimo
Diciamo certo non sono contento dello stato il primo al di là della proba che hanno a che fare la Lega e fanno altri erano state prima presentare una dichiarazione scritta contro l'inizio dei trattati è che alcuni fra l'altro sono i file di firmare proprio dicendo che erano forza di governo
Quindi ovviamente non sono o non sono un tetto non sono contento non perché io non apprezzi il popolo turco e la Turchia che per me grande è un grande Paese fra l'altro sono anche difensori di tradizioni quali io penso di di di essere qua il mio movimento
Senz'altro ma c'è ci sono una serie di problemi che andavano risolti prima presente riconoscimento di Cipro doveva precedere l'inizio dei trattati e non seguire come sembra Cipro è uno dei nei paesi della nostra Unione europea io però trova anche avvilente
Francamente che si inizino a trattati senza che sia stato riconosciuto uno dei membri già di fatto dell'Unione europea e poi c'è la questione della riconoscimento del genocidio armeno
Della quale pure si è parlato sul quale si è glissato con estrema facilita e poi non è una questione di riconoscimento dei diritti civili in Turchia sono conculcati come è evidente c'è un sistema carcerario che non come si diceva una volta terzo mondo ma forse di più cioè ci sono tutta una serie di problemi che a mio giudizio andavano prima risolti e sui quali il governo turco avrebbe dovuto dare delle garanzie maggiori di quelle che fin qui ha dato e poi c'è problema finale se vogliamo
Che non è religioso che non è di arroccamento sui nostri sui nostri principi o sulla nostra etica è un problema anche di oggettività i turchi sono oggi già probabilmente al di là di quelle se non era stesa il più grande Paese demograficamente parlando del della del Mediterraneo e dell'Europa
In prospettiva saranno ancora di più nuovi con l'adesione della Turchia
Demandiamo alla a quel paese il controllo effettivo di quella che sarà l'Unione Europea di qui a dieci anni
Perché considerato il trend demografico loro avranno più parlamentari europei avranno più commissari europei loro avranno un po'sicuramente di questo passo avranno e la il il potere nel nel nell'Unione europea non credo che questo sia quello che vogliono
I nostri concittadini
Diverso poteva essere il rapporto l'importanza del rapporto con la Turchia nessuno lo nega da un punto di vista geopolitico da un punto di vista anche G. valgono amico ma come parlamentare europeo come italiano
Prima di tutto il dovere di difendere quelli che secondo me sono i diritti
Di noi italiani di noi europei poi del resto si può parlare si può parlare di uno scambio delle culture dell'integrazione delle culture delle differenze di cultura che a differenza a mio giudizio comunque un arricchimento dell'esperienza umana
E poi si può poi parlare anche dei rapporti politici dei rapporti economici però non si possono misconoscere quelli che sono i problemi che questa adesione comporterà mi sembra che molti hanno fatto demagogia hanno parlato della opportunità della felicità di questo incontro ma dei veri problemi nessuno ne vuole parlare
Delle polemiche però potranno essere risolti in un lungo lasso di tempo perché l'adesione non è per il tre ottobre ma tratta dieci anni quindi Cianci Franco per fortuna ci vorranno dieci miglia dalla come Stato riveduto anche oggi qui alla conferenza dei presidenti le l'adesione l'inizio della tagli adesioni
C'è perché sì tende a a ottenere quel risultato quindi la volontà politica da questo punto di vista maggioritaria ma non poi con grandi numeri l'abbiamo visto con il voto in Parlamento europeo duecentosessantadue deputati hanno votato contro l'inizio dei Tartari vuol dire un terzo del Parlamento europeo
Sempre però che il Parlamento Rossi al effettivamente l'espressione di quella che l'opinione pubblica a mio giudizio non l'opinione pubblica europea è ben oltre un terzo contraria a questa a questa adesione ecco io abbiamo visto anche durante la conferenza di oggi si inizia un trattato con l'obiettivo di raggiungere un un un risultato e mi sembra che raggiungere quel risultato ci siano prima tanti problemi da risolvere non vedo anche da parte dell'anche le ultime dichiarazioni di Erdogan proprio sulla questione cipriota mi sembra che abbiano dato grandi garanzie ci vorranno dieci anni ho tredici io dico che sarebbe opportuno e questo tipo di decisioni importanti come ha visionato chiama anche come l'adesione di altri paesi
I popoli abbiano la possibilità attraverso lo strumento referendario di cui voi radicali in tante occasioni siete stati e fieri sostenitori ed è ci deve essere la possibilità per i propri figli Diego
Di decidere o quanto meno di di di di opinare su alcune scelte con scelte importanti come le adesioni scelte importanti come la Costituzione europea alcuni Paesi hanno i loro coltivò la Francia voteranno sua costituzione europea novità che gira intorno Surano far volare sostituzione beh io questo francamente lo trovo assurdo sì decidere i destini comuni i destini comuni vanno verificati
E bisogna vedere cosa ne pensa effettivamente il popolo cosa che purtroppo anche in questo caso probabilmente non avverrà noi ci batteremo però perché avvenga proveremo a spingere del referendum sia sull'adesione della Turchia come di altri
Paesi che cambino gli equilibri geopolitici Europa sia sulla questione della costituzione europea cercheremo di andare al referendum insieme la lega nord
Insieme a chi a chi vuole fare battaglie che condivide vario pensare Puglia bisogna essere molto tra riso molto trasversale mi piace parlare con l'avversario di di sinistra anche estrema con quello di destra anche anche contiguo meno contigua che sia io pensavo io a Sebha fare per risolvere i problemi no questo è quello che in fondo la gente vorrebbe ora Settimo ruba Emilia affronti e lì di scudi magari trovi la soluzione migliore anche occhi Avenza Aversa ventilate pazienza anzi meglio
Anche con la lega certa la lega vorremmo avesse un comportamento più più coerente su questo argomento ma riveda o il sistema è queste come sistema elettorale in tanti casi obbliga ad alleanze spurie no la legge questa è una cifra è una ci fai i conti su battaglie importanti se si trovano convergenze il più ampio e a più ampio spettro possibile sarebbe sciocco non non coglierla
Grazie a Luca Romagnoli
Vittorio Prodi deputato europeo iscritto al gruppo dell'alleanza dei democratici liberali per l'Europa letto nel liste unitarie dell'Ulivo con lui vogliamo parlare
Di Turchia innanzitutto il suo commento la decisione del Consiglio europeo di avviare i negoziati adesione al tre ottobre prossimo credo che sia visione importantissime opportuna
Penso che il bilancio sia totalmente a favore di una futura adesione della Turchia non è una cosa scontata però o ha
Delle potenzialità enormi
Che bisognava sfruttare le potenzialità sono quelle di assicurare ad un processo democratico un paese molto grande che di stabilire dei rapporti di pari dignità con un Paese islamico io credo naturalmente questo con la Turchia con uno Stato che informalmente laico ma credo che abbia come cultura ancora molto per molta strada da fare il proprio perché il comportamento in generale come come reazione dell'uomo della strada che sia ancora piuttosto diciamo integralista ecco quindi è questa evoluzione culturale ma che alla fine che può credere però perché alla fine segnerà anche un svolta io credo nei rapporti generali farà l'Occidente e l'Islam credo che sia uno dei nodi della pace
Quali sono i vantaggi maggiori per all'Unione Europea di un'adesione turca lo ricordiamo tra almeno dieci quindici anni
I vantaggi sono quelli di di contagiare con questa questo rifornimento ai diritti dell'uomo senza nessuna eccezione
Un Paese che è importante poi questo poi come ricaduta quello evidentemente che anche un un'altra sfida quella di spostare i confini dell'Europa
Verso paesi che sorgono in crisi che sono instabili ma che in cui l'Europa proprio per questa sua
Atteggiamento generale può avvenire anche un effetto di pacificazione ricordiamo che sono talmente in Paesi che assieme alla Turchia sono sono
Sia nel processo
Di adesione sia nel processo di apertura del negoziato e anche chi ne parla ecco in fondo sono stato in Israele in Palestina e la questione dell'adesione di Israele alla all'Unione e aperta di nata un po'come una provocazione ma credo che sia una cosa molto importante che ci si possono anche pensare
Naturalmente Israele e molto interessante per esempio il alla politica di vicinato l'hanno firmata proprio all'inizio della settimana scorsa estremamente importante ricordiamoci che i negozianti di questo tipo sono in corso con la Palestina e quindi la stessa politica oggi vicinato dell'Unione può essere una politica in cui un quadro in cui si possono sviluppare anche dei negoziati di pace sul pari dignità fra Israele e i palestinesi io ci spero molto
Credo che si occupi anche soprattutto energia di di queste cose la Turchia da questo punto di vista col giocare un ruolo centrale per l'approvvigionamento dell'Europa
Ma certo siano diciamo come
Possibile anche produttrice di petrolio con lui anche terra di transito
E quindi qui ci sarà andò anche se c'è una una politica comune dell'Unione che dovrà parlare con una sola voce anche per l'approvvigionamento delle materie prime
Delle l'accesso alle risorse naturali per me sarà la chiave più importante della pace
A lungo termine e notevole nel preparare una politica precisa a questo riguardo che vorrà dire anche probabilmente un cambio di civiltà ecco nello stesso se non riusciamo ad andare verso la civiltà della conoscenza
Riusciremo anche a davvero diciamo più apprezzamento per i consumi immateriali legata alla conoscenza legata alle relazioni interpersonali e questo potrà sollevare la pressione sulle risorse naturali e quindi rendere possibile un eccesso a tutti gli uomini a tutti i popoli
L'ultima domanda sulla Turchia che riguarda però l'Italia dove la Lega Nord con la forza di governo ha chiesto un referendum
Lei d'accordo con questa ipotesi
Uno non credo che ce ne sia bisogno
Di spionaggio che questi argomenti che sono molto importante sia l'abbassamento strumentalizzati in questo mondo dice per parlare del merito della questione
E soprattutto aspettare degli interlocutori più affidabili ecco non è dall'amico che si po'che io mi aspetto che io apprezzo un difesa della cristianità quando loro hanno tirato fuori la questione del dio Po tutto queste Manfrin che effettivamente non hanno nessun senso se non quello di eccitare
Delle reazioni
Così
Anche non medita ecco da parte della gente suscitare le le le mi sentimenti meno nobili delle persone soffre un po'sullo scontro sul cosiddetto supposto scontro di civiltà no non appunto male quello proprio che bisogna combattere era vice
Non ci può essere uno scontro di civiltà non nelle cose
Ci sono stante delle dell'età di convivenza molto intensa farà cristiani mussulmani per esempio
Quindi questo può essere nelle cose naturalmente tutta la logica per esempio dell'apertura da parte dell'Unione è proprio una logica di ancoraggio forte senza eccezioni ai diritti umani e una capacità anche di essere fautore di pace
Ricordiamoci che la prima istituzione europea
è stata la comunità del carbone e dell'acciaio che ha messo insieme
In cui le risorse che erano strategicamente storicamente in impiegate proprio per farsi la guerra in particolare fra Francia e Germania questo non è successo ed è questa la grande attrattiva
Della dell'unione perché c'è una volontà di rispettare ogni cultura ogni popolazione ogni paese in termini di pari dignità ve ne ringraziamo Vittorio Prodi
Sono le tredici continuiamo con questa puntata che oggi sarà un po'più ampia di tampona Schumann ancora dedicata alla questione della Turchia
Abbiamo ascoltato le argomentazioni del parlamentare Vittorio Prodi europarlamentare del gruppo
Dei liberal democratici che faceva riferimento come anche gli altri alle posizioni di tali allora andiamo a sentire che cosa dice Matteo Salvini che euro parlamentare della lega Nord che come sapete è una posizione contrari all'ingresso della Turchia che chiede anche in Italia un referendum su questo argomento sentiamo Matteo Salvini
Ma della lega in Italia unico partito italiano non in Europa sono quelle ex cancelliere tedesco Helmut Kohl dell'ex premier francese Valéry Giscard vertenze
Intellettuali storici giornalistiche prendono una cartina geografica studiava storia guardano i parametri economici e si accorgono che storicamente e geograficamente culturalmente soprattutto la Turchia è un'altra cosa non dico peggiore o migliore dell'Europa ma è altro dall'Europa quindi chili intendere Europa solo un enorme mercato allora fa bene a a chiedere l'ingresso a tutti ero a chi crede che in Europa ci vuole un minimo di valori condizioni principi comuni non può che prendere atto del fatto che la Turchia e altro dall'Europa sarà favorevole all'ingresso della Turchia
In Europa avanzano anche delle ragioni come dire contrapposte fra dicono solo in questo modo si può come dire allontanare dalla da quell'area del mondo da da dall'aria delli islamica ed è centro asiatica un Paese che in fondo da tanti anni fa parte
Della NATO quindi diciamo è un Paese laico secondo i sostenitori dell'ingresso come risponde a questa obiezione
Che sulla laicità della Turchia chi la conosce non può che avere dei dubbi perché laico sulla carta ma i diritti civili diritti politici diritti religiosi la condizione della donna sono assolutamente lontani anni luce dalla nostra concezione il solo fatto che non abbiano ancora riconosciuto
Lo sterminio di un milione e mezzo di armeni la dice lunga su sulle distanze che ci separano certo quella che accennava è una è un'ipotesi la storia verificherà se hanno ragione coloro che dicono che la Turchia aveva passi europei verrà io temo io temo tantissimi altri temono che succederebbe esattamente il contrario ossia che un'Europa così debole così incerta dei propri valori pensate a
Dico CPC che spariscono imprese prima si fanno e cantine a tale cambiati che sono solo dei piccoli ma preoccupanti segnali la lega emesso ma che che sarà l'Europa a turchi darsi questa è una potenza che da dieci anni aveva oltre ottanta milioni di abitanti con un'età media bassissime di ventisette anni quindi con una cultura che tende a imporsi perché ha un bel da dire Erdoğan
Che la Turchia oggi laica io ricordo che il premier turco che oggi sorride fan vallette in tante trasmissioni televisive nel mille novecentonovantotto è finito in galera
Con l'accusa di istigazione all'odio religioso e dello stesso errore anche oggi difende la laicità della sua Turchia quindi io non credo alle conversioni nel giro di qualche anno fa io temo che sarebbe la fine dell'Europa l'ingresso della Turchia nell'Unione
Senta a suo giudizio gli italiani sono nella maggioranza diciamo favorevole alle alle vostre posizioni oppure quelle di chi vuole la la Turchia in altre parole insomma in un referendum vincerebbe al no all'adesione della Turchia in Europa
Ma secondo me no però il nostro grande obiettivo che ci sia questo referendum Stati hanno i vicini molto più civili e democratici che sulla Francia penso all'Austria e sulla Germania hanno già preannunciato che sarà il popolo esprimersi
E son quelli vedere se il popolo coi si esprimerà con un sì o con un opera ma mi sembra che nessuno voglia pare esprimere questo poco delle scelte vuol vogliamo essere calate dall'alto e questo sarebbe assolutamente drammatico sia sulla Costituzione europea che sull'allargamento alla Turchia dei nostri confini
Un tema cruciale su questo tema ma su questo argomento è quello sicuramente dell'informazione i suoi colleghi al Parlamento italiano della lega ma non solo della lega sono riusciti a far passare una risoluzione in commissione di vigilanza che chiede alla RAI di informare i cittadini proprio su questa questione questo è un nodo cruciale perché se i cittadini non sanno mai magari nemmeno possono chiedere il diritto di di decidere su un tema così o no io proporrei
è servita da pagare in aula della lega con esposizione di striscioni poi Casini ha duramente criticato sono stati espulsi dei nostri parlamentari ma altrimenti
Nessuno ne avrebbe parlato io penso che il livello dell'informazione soprattutto quella pubblica italiana sia la peggiore dal punto di vista continentale ecco magari a questo punto it ai turchi hanno qualcosa da insegnarci in termini di libertà di informazione
Se la gente sa poi ne discute io non dico che la lega abbia assolutamente ragione su tutto però quanto meno se ne discuta la cosa scandalosa è che c'è voluto un atto civile va forte in Parlamento italiano dei parlamentari della lega perché quanto meno di partito si apprese
Senta non c'è poi il citano per ragioni economiche diciamo voi a volte parlate anche un po'male diciamo di questa Europa dei dei mercati però è un dato di fatto che la Turchia sia un mercato per noi che molti imprenditori investono lì perché c'è un interscambio molto alta insomma no non avete il timore che questa posizione a circa questa posizione faccia richiudere il nostro Paese in un guscio un po'
Isolato protezionista insomma rispetto ad altri paesi ma non penso molti imprenditori hanno rapporti con la Cina però non penso che la Cina posso chiedere di far parte dell'Unione europea perché non c'entra niente così come non c'entra niente la Turchia io penso alle regioni del meridione d'Italia che oggi hanno una buona parte di contributi economici soprattutto per l'agricoltura e l'industria
In quanto donne povere dall'Unione europea abbia nell'ingresso della Turchia in Europa cancellerebbe d'un tratto tutti i finanziamenti alle aree del Mezzogiorno d'Italia sapete
Secondo l'ex ministro per le politiche agricole europee austriaco Fischer
Sarebbero di almeno undici miliardi di euro di contributi annui che andrebbero all'agricoltura turca che è arretrata anni luce quindi economicamente sicuramente l'ingresso della Turchia in Europa porterebbe via le zone del sud Italia tutti i contributi che fino ad oggi hanno avuto
Senta sul riflessi interni diciamo della nostra politica interna voi siete all'interno di una maggioranza che invece una posizione piuttosto chiara Berlusconi lo ha ribadito più volte ci sono due cose su questo volevo chiedere la prima è perché la lega non ha sollevato prima il problema di fondo si è lasciato andare avanti Berlusconi si può avere l'impressione che questa sia un po'una battaglia di bandiera del suo partito che insomma sa che comunque questo processo
Andrà avanti anche per volontà del presidente del Consiglio il secondo tema è quello invece della diciamo del dibattito interno perché tutto sommato altri esponenti del diciamo della maggioranza avvicina la maggioranza pensa Giuliano Ferrara ma anche ad alcuni esponenti di AN
Sembrano disponibili a questa ipotesi di di fare un referendum insomma nel nostro Paese se se ci fosse questo vi basterebbe diciamo sarebbe
Comunque l'esito di una battaglia Chiti condotto io ricordo che su alcuni volantini per la lega di due o tre anni faceva già il problema pur ecco quindi poi è uscito adesso perché adesso consiglio europeo deciso ma la lega ne parla già da parecchio tempo altri si stanno accordando e ho visto altre prese di posizione penso molto diverse le une dalle altre penso al cardinale Ratzinger dice no all'ingresso di Ankara penso anche uno dei più grandi storici viventi francese
Già comico perché si chiede ma allora dove sono i confini di questa Europa
Io non so come si risolverà in sé ma la maggioranza certo se ci fosse un referendum
Sarebbe un successo io penso che anche la storia radicale non possa non andare incontro a queste del resto c'è qualche voce sparuta dedito a vivere di qualcuno di AN però io penso che ad esprimere gli italiani su una scelta che nel bene o nel male
I citerà sui prossimi decenni sui prossimi secoli non su prossimi mesi quindi sicuramente il referendum per noi sarebbe il un passo in avanti se poi vinceranno i sì o no un altro paio di maniche però almeno si apre il dibattito
Un'ultima domanda gliela faccio su un altro paese che non è geograficamente diciamo parte dell'Europa che però almeno secondo i radicali ma anche secondo altri dovrebbe entrare in Europa dovrebbe essere ammesso a questo club che è Israele
Paese appunto occidentale per istituzioni cultura però appunto che non fa parte dell'Europa dal punto di vista geografico su questo voi che posizione avete
Proprio su questo le posso dare la mia posizione personale di Matteo Salvini perché non c'è non c'è la posizione Matteo Salvini è favorevole in questo caso perché socialmente e culturalmente mi è molto più vicino Israele che non una Turchia terra storia per previsione soprattutto per un fatto fondamentale che che in Turchia checché ne dicano la religione rischia di diventare legge quello sì all'Islam non è sono nella sfera religiosa per quanto mi riguarda ognuno può pregare il Dio che vuole
Ora quando io mi impone anche alcune alcune leggi questo diventa preoccupante Israele mi sembra che sia più moderno e più vicino a noi e quindi la la mia posizione personale mentre sulla Turchia
Ho solo dubbi per quanto riguarda Israele penso che che ci sarebbero meno difficoltà a integrarsi idea dialogare reciprocamente
Grazie a Matteo Salvini Adornato
Così l'europarlamentare della lega nord che abbiamo intervistato su questo argomento prosegue
Questa puntata di rompono Schuman ancora sui temi della Turchia intanto perché ha parlato di questo anche un borgo Umberto Bossi oggi era atteso un messaggio del leader della lega nord a Radio Padania l'emittente
Appunto del del suo partito Bossi aveva annunciato per la verità la scorsa settimana in una lettera ai suoi militanti convocati proprio in una manifestazione a Milano contro l'ingresso della Turchia in Europa hanno annunciato una sorta di filo diretto con gli ascoltatori poi si è limitato invece a registrare un messaggio e a trasmetterla farlo trasmetterà la di Padania la giornata di oggi ha augurato un felice Natale un buon due mila e cinque ha detto che Ahura persi che non sia un anno Bises o perché lo scorso anno ha avuto un sacco di pasticci fisici di malattie
E di dolore questo
L'annunciato saluto di Bossi appunto annunciato la scorsa settimana durante una manifestazione del suo partito proprio contro l'ingresso della Turchia
Nell'Unione Europea uno dei temi centrali anche sollevati da leghisti e quello della opinione pubblica dell'informazione ma anche della percezione
Che
I cittadini europei hanno di questo ingresso molti ritengono che la maggioranza degli italiani per esempio
Sarebbe contraria all'ingresso della Turchia in Europa poi gli studi sondaggi
Dimostrano che così non è noi nei giorni scorsi con di Novara sede abbiamo intervistato il presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara che come istituto Eurispes appunto fatto
Uno studio un sondaggio sulla percezione dell'Europa e anche sull'ingresso della Turchia nell'Unione sentiamo questa intervista per capire qualcosa di più su questo studio
L'Europa questa sconosciuta italiani tra attese e scetticismo questa del titolo di una recentissima ricerca Antonioli spesse condotta fra il venticinque novembre il due dicembre due mila quattro ci sono
Diversi dati assai importanti ne vogliamo
Parlare come tale con il presidente del dell'Ulisse press il professor Gian Maria farà che abbiamo collegamento telefonico resteremo al giorno allora intanto ci sono un po'di questioni che magari sul prendono ci arriveremo
Concava diciamo subito che questo rapporto parla anche della tanto discussa ingresso della Turchia nell'Unione europea non solo dagli occhi anche della Russia ma ci arriveremo la prima cosa ma non che balza agli occhi per così dire è sono le aspettative degli italiani per questo ingresso in Europa cioè ottimismo però ci sono anche critiche e e alcune per alcuni aspetti delusione partiamo da qui se è d'accordo
Sì la sensazione che io è che gli italiani si aspettassero di più dal dall'Europa
E il rapporto segnala segnala una certa delusione aspettative aspettative di un certo livello di un certo spessore per il futuro si potrebbe né come dire condensare in in questa affermazione insomma
Preoccupati per il presidente ma ottimisti sul sul futuro ecco italiani non hanno perso fiducia in Europa si rendono conto
Di vivere all'interno di una congiuntura internazionale sfavorevole si rendono conto che molti dei risultati attesi
Non sono arrivati proprio a causa di questa congiuntura economica sfavorevole però pensano ritengono che per il futuro le cose possano andare possano andare meglio probabilmente c'è stato un sovraccarico
Via ecco che in parte sono andate deluse ben però a ad essere meno fiduciosi se ma vado i giovani la fascia d'età più bassa questo è strano
Beh i giovani giovanili soffrono di un cerotto disincanto i giovani erano quelli sono quelli che avevano puntato di più sull'Europa sono quelli che avevano sempre manifestato è un dato che emerge da tutte le ricerche non solo da quelle l'Eurispes hanno sempre manifestato grande fiducia grande atteso da una
Una una grande proiezione diciamo così europeista e oggi si sentono evidentemente più delusi proprio perché queste attese
Sono venuta a mancare verrà Martello che li riguardavano direttamente perché giorni pensavano che l'ingresso in Europa avrebbe in qualche maniera prodotto nuove occasioni di crescita nuove occasioni di lavoro che invece non ci sono state
Anche le aree geografiche ci riserva nuove sorprese se è vero come è vero che i più fiduciosi sono al Sud e nelle Isole meno fiduciosi e nell'aria tradizionalmente più ricca e produttiva d'Italia cioè il Nordeste come mai
Ma questo è comprensibile e spiegabile dal fatto che nel Mezzogiorno la situazione economica è evidentemente più di Fini che al Nord e quindi l'Europa viene vista
Ancora come un come una realtà che potrebbe contribuire a risollevare risolvere in almeno in parte i problemi del Mezzogiorno mentre al nord le cose stanno un po'diversamente
Nel senso che il Nord almeno in alcune parti soffre di
Di particolari problemi economici basta pensare al fatto che il nove non non cresce più arrivata alla saturazione che il nord-ovest soffre della crisi vivendo industrializzazione quindi il Nord vive una una fase di stagnazione economica e in parte attribuisce per la responsabilità di questa stagnazione che fa mancata crescita all'Europa
Ecco un altro elemento di sorpresa è invece il generale
Diciamo così la generale benevolenza verso l'Euro che invece ne ha molti
è imputato come la principale responsabile del è caro vita della stagnazione attuale invece dalla dal dalla vostra ricerca emerge abbastanza chiaramente che gli italiani hanno assorbito bene questa nuova moneta
Certa l'hanno assorbita bene dopo tre anni mi pare che emerga con chiarezza un'accettazione complessiva della moneta ma gli italiani sono sono saggi si rendono conto che la responsabilità vera non è tanto dell'introduzione dell'euro dell'introduzione della della nuovo della moneta unica ma la responsabilità dell'aumento dei prezzi è legata
A ad una mancanza di governo nell'introduzione nell'introduzione della moneta unica nella fase di introduzione è mancato un accompagnamento serio ed efficace
Per cui gli italiani chiedono conto che l'euro è una moneta importante è una moneta forte che la stabilità
Al non solo a livello nazionale ma anche europeo sono evidentemente critici sulla sul fatto che l'introduzione dell'euro non sia stata accompagnata da adeguate misure di di di sostegno
Ecco e veniamo al caso che probabilmente che è poi quello che ha richiamato maggiormente attenzione l'attenzione dei mass media ovvero il tanto dibattuto ingresso della Turchia nell'Unione europea quindi i dati nonostante poi fosse un tema spinoso e anche poco trattato
è meglio nel momento in cui avete fatto questa ricerca
Emerge che gli italiani favorevoli all'ingresso della Turchia in Europa sono più numerosi rispetto a quelli contrari trentaquattro virgola due contro veri e propri esattamente e poi c'è una larga fascia di persone che si dichiarano indifferenti spieghiamo meglio
Beh intanto io mi soffermerei più sul dato questo dato del trentasette punto tre per cento che dimostra indifferenza anche perché il fatto che ci sia un trentaquattro punto due per cento di favorevoli a un ventotto punto cinque per cento dei contrari mi sembra assolutamente fisiologico insomma un terzo della popolazione italiana è consapevole
Dei vantaggi che anche l'ingresso alla Turchia nell'Unione europea potrà
Procurare e come dire c'è un'altra parte che è contraria e contraria forse per che ha un qualche timore economico ma secondo noi anche per errore il fatto che la Turchia un Paese sostanzialmente musulmano anche anche se niente affatto grandi forse io nel corso di di di di questi ultimi decenni in direzione dell'affermazione di di piedi
Di una cultura di una cultura laica quello che invece ecco preoccupa il fatto che ci sia questo terza questa terza parte questo trentasette punto tre per cento indifferente
Il che tradotto in termini sta a significare o che questo terzo della popolazione non conosce bene il problema non si è occupata del problema non ha seguito il problema e quindi c'è evidentemente una mancanza d'informazione
Oppure che questo trentasette per cento tutti di interessa non solo all'ingresso del del della Turchia ma la prospettiva spesso dell'Europa ecco
è un po'come le elezioni no si è un po'come quando si va a votare io mi preoccupo sempre di quelli che decidono di non andare a votare di quelli che vanno a votare ed esprimono quel consenso in una direzione o nell'altra
Magari non ci soffermiamo mai a sufficienza sul fatto che poi c'è una larga fetta dell'elettorato e che non la votare se in questo caso c'è una larga fetta del di cittadini italiani che assumono una posizione di distacco e
Prendono appunto le le le distante data da problemi che non sentono immediatamente vicine che non sentono proprio ecco ma le volevo chiedere una possibile risposta a questa indifferenza di un terzo degli italiani
Non è data anche dalla dalla data stesse del
Del del vostro della vostra indagine quale no no no no perché se se ci pensano se ci pensa bene l'azione del sondaggio l'indagine è stata realizzata
Tra la fine di novembre e i primi di dicembre e il come dire la discussione sull'ingresso della della Turchia era già partita da un bel pezzo insomma Antinori
Con i nostri risultati siamo arrivati come dire a cavallo proprio del del dibattito siamo riusciti a ad essere ad essere come dire a lavorare quasi in simultanea quindi un una certa quantità di comunicazione d'informazione sul problema c'era già sviluppata cioè dell'ingresso e la Turchia si discute ormai da diversi mesi
Quindi non credo che dipenda solo solo da questo nonché alle Piperno al fatto che l'opinione pubblica
Non era ancora data sufficientemente informata e che forse gli italiani vedono questa questo possibile ingresso intanto da costruire e poi lo vedono anche lontano proiettato nel tempo sommano gli affidano una centralità e un in è un la centralità all'importanza che magari gli affida la classe politica che ha un'idea dei tempi e dei meccanismi molto diverso da cosa sia lo
Pubblico anche perché poi last medesima percentuale la ritroviamo pari pari anche sull'altra domanda che aveva di fatto ovvero quella
Sull'eventuale ingresso della Russia nell'opera qui si allarga la forbice nel senso cioè equilibrio mi pare che gli italiani siano molto più favorevole da c'è un c'è un quota di italiani più alta
Chi è favorevole all'ingresso della Russia ripeto può essere spiegato dal fatto che gli italiani sentono comunque la Russia per storia per tradizione per cultura
Più vicina al sentimento europeo di quanto non sentono la Turchia questo mi pare anche del tutto dal del tutto evidente voglio dirla Russia
Nel corso dei sei con Lia sempre fatto parte insomma del della grande questione della grande questione europea
è un verde sentite vissuto come un Paese come un paese europeo
La Turchia la Turchia evidentemente molto meno anche storicamente e culturalmente voglio dire
I turchi non non sono mai stati come dire omologabili io assimilabili alla nostra cultura alla nostra alla nostra civiltà per molti secoli turchi sono stati il nemico insomma ecco
Però ritroviamo con la Russia deve però ritroviamo quasi la medesima percentuale di indifferenti quasi viene quasi da pensare che il problema appunto questi in difesa non è la Turchia ma bensì il proprio in queste tematiche infatti quello che dicevo prima certo
L'problema non è nella Turchia né né né nella Russia il problema è che c'è una fetta importante importante consistente dei cittadini
Che assume prende le distanze da da problemi che evidentemente da questioni che evidentemente non sente non sente vive non sente propria insomma o forse una fetta di popolazione che alle prese con problemi di altro tipo ritiene quei
Qui evidentemente secondario non meritevoli di particolare attenzione Falco un'ultima domanda professor Fara riguarda i valori dell'Europa c'è stato un grosso dibattito su questa storia delle radici cristiane
E quant'altro e secondo gli intervistati i valori e gli elementi su cui si dovrebbe fondare principalmente europea sono in ordine decrescente prima cosa l'uguaglianza poi la libertà
La famiglia la cultura e poi solo
Poco indietro credo religioso e infine la tradizione balla piena di commentare Maiolo in questo alcuni alcuni anche abbiamo discusso all'interno con
Conviene su questi dati alcuni hanno visto in questi dati la proiezione l'affermazione di di una forte di una mentalità fortemente laicista altri l'hanno letta letto hanno le letto i dati in maniera contraria io vivevo un mix
Tra cultura laica e cultura cristiana perché voglio dire come si fa a dire che l'uguaglianza è solo un valore laico che la libertà è solo un valore laico che la cultura è solo un valore laico io invece ci vedo un mix tra valori laici e valori e valori cristiani un perché sono sono sono valori condivisi di e anche i valori laici
Trovano Radice nei nei valori nei valori cristiani insomma io in questo questo invece lo vedo come un segnale fortemente positivo perché la sensazione che io e che nel nostro Paese
La frattura che pure c'è stata in una certa fase storica tra valori laici e valori cristiani si sia ricomposta
E oggi di si affermi una cultura che è il prodotto di questa ricomposizione di questo di questo di questo mix
Due valori laici del valori cristiani diventano un un tutt'uno per certi aspetti si confondono anche questo io lo ritengo un fatto molto molto positivo
Grazie era il professor Gian Maria Fara presidente dell'Eurispes
Tredici e ventiquattro minuti a radio radicale questa intervista di Dino Marafioti con il professor Gian Maria Fara delle uliviste spese capire l'opinione pubblica degli italiani sul tema della Turchia un altro degli argomenti sollevato soprattutto dai contrari all'adesione del perché l'Europa è quello della differenza diciamo religiose allora vogliamo fare ascoltare su questo tema un'intervista realizzata da Lorenzo Randy con un sociologo delle religioni si chiama Renzo guolo sentiamo questa intervista
Radio radicale con il professor Renzo guolo docente di sociologia delle religioni vogliamo occuparci di politica italiana in particolare dell'iniziativa del Coni settori della maggioranza segnatamente
La lega nord e che questo periodo dato vita a una serie di iniziative di forte impatto mediatico
Cavalcando l'onda della turco fobia dell'islamofobia contro l'ingresso della Turchia e Unione Europea difeso delle identità cristiana
Professore guolo partendo proprio dal dei ragionamenti che aveva fatto sul nel corso editoriale sul quotidiano la Repubblica ecco quale la rendita che si sta guadagnando quale posizione sta occupando la formazione politica della lega Nord nello spuntare nello caval nel cavalcare questa linea
Ma sicuramente alla lega cerca di occupare uno spazio politico che oggi vuoto perché diciamo che posizioni
Se in ottobre o comunque incentrate Flora di tale opposizione allibito dramma in altri Paesi sono occupate da apposite da formazioni di estrema destra amarezza
Postindustriale cioè che fanno dei palloni da lotta sui valori un elemento chiare sulla formazione che in altri Paesi
Comprendono diciamo gruppi come il Fronte nazionale Bangle Rolex urlando bloccati fiammingo l'UDC di blocchi nei libri però altre formazioni timida nei Violante per
Questo vuoto è dato dal fatto che a a destra non c'è nessuno che alte questi temi se non Forza Nuova che in ogni caso non è un gruppo di grande peso politico
Ma anche la lega da tempo aggettante e a mio avviso non mi in maniera strumentale perché fa parte del suo DNA politico da tempo
La lega combatte la globalizzazione vide l'immigrazione come furono sulla documentale con riflesso
Di in questo da processo globale Anpi addirittura in alcuni suoi scritti in passato per quanto la nega Issam grandi teorici ma insomma dei circuiti nappa Dania o Inga riviste adesso collegate alle addirittura
Vanifica sui
Ipotizzava una sorta di piano mondiale una sorta di complotto contro la Padania e l'Europa per distruggerla interamente sa quel Carpentier Teri diciamo che trovano ecco in altre formazioni che ricordano le polemiche
Dire tutto i tempi
Assai premi e contro i complotti quell'etica e dai massonici di altri regimi ecco tutte le informazioni che lei ha menzionato se hanno un punto in comune sicuramente quello di contrapposizione alla società liberale occidentale
Sì ecco io credo di chiedere da pre discorso della lega sulla ruota attorno a queste terre sulla lega sono grandi malintesi pensa che si è tenuta in piedi dalla federalismo dalla rivolta fiscale ma questi sono temi che oggi non hanno più grande capacità di legare l'elettorato diciamo che la lega sta in piedi proprio perché si fa interprete delle paura delle aree uscire di una sorta di comunità immaginarie che chiama Padania e che in ogni caso esprime uno sguardo localistico di una comunità locale che temi mutamenti sociali
Quindi un atteggiamento tipicamente reazionario nel senso classico del termine
è chiaro che l'impatto con il mondo islamico è un problema nessuno sottovaluta nel senso che penso sia un processo pace tanto meno
Quando sua quando ci sono culture che si confrontano a interagiscono in processione sono mai pace
Qui il problema non è più un ragionamento su questi temi o anche una critica e moderne multiculturali perché ho riso sopporti apporre tensioni anche in Paesi come l'Olanda o in Belgio una stessa Gran Bretagna me
Di fatto una chiusura totale un'idea che ruota attorno al concetto di Europa fortezza e inoltre la legalità
Una sorta di identità gli cristiano Sordi appello ha radici cristiane ma in realtà si tratta di una in uno che merita per Cristo licenze assolutamente nulla di valori cristiani imposizioni
Di Rea che io mi questo tipo che sono profondamente xenofobe e tende quindi ad espellere
Qua ritirarsi figura con membri straniero dal proprio Rizzo perso nulla non sorpasso ai confronti musulmane otto anche ai confronti civili lo fa i confronti chiunque appaia di e per ecco però questa posizione
Io non la giudico una posizione puramente elettorale a parte che ovviamente ogni formazione politica mira a massimizzare la rendita elettorale ma incide fortemente sulla sua natura pro soluto ideologica perché di fatto struttura un immaginario è dato sbocco politico a un malessere sociale riguarda soprattutto i ceti popolari che non sanno come legge interpretare i mutamenti che sono in corso in questi anni sono rapidissimi da voce parole a quei tempi muore trent'anni prima ovviamente strumentalizzando le facendo in ogni caso presentando il mondo non come un elemento Complesso bionica allora governato politiche anche con il anche ma accettando le conflittualità che si sviluppa ma sostanzialmente come un elemento di chiusura di paura di reazione credo che questo sia
Mi chiamo senta vuole come un'operazione indubbiamente pericolosa quella che fa la lega di sollevare lo scontro di civiltà o di religione anche per in fini politici delle al sin qui tratteggiato peraltro lei che non è neanche l'unica formazione che che possiamo dire nei settori vicino a maggioranza sta sollevando un una lotta Poli appartato dal punto di vista dello scontro di civiltà e di religione vi sono anche settori che in occasione appunto dicono che è stato definito Buttiglione hanno paventato il all'intolleranza laicista nei confronti dei cattolici
Che cosa possiamo dire riguarda più complessivamente a questa situazione
Ci sono anche due temi estremamente vive lì c'è una discussione appunto per riguarda i loro le religioni ovviamente in Italia ha preso diciamo un piano dopo
La questione Buttiglione
Al Luni europea che io credo però insomma trovano facesse riferimento alle posizioni di Buttiglione in quanto cattolico ma esattamente ha detto Buttiglione in quel caso personale pare che il problema fosse le cataratte piano di di di ripieno tanto all'identità anche perché ci sono altri cattolici e lo stesso presidente
Commissione europea uscire e Prodi è un cattolico ma nessuno si sarebbe sognato di mettere in croce per le sue posizioni ecco però insite sì possiamo però assistere anche se portata avanti da due componenti diverse non in
Come dire in sintonia da una parte un richiamo ai valori identitari cristiani contro lo straniero e contro l'Islam dall'altra parte richiama i valori cattolici contro i pericoli dell'integralismo laicista e tutti gli operati comunque dagli stessi da uno stesso settore come del panorama politico
E questo è un dato di fatto significativo perché implica un'idea della elisione che trova diciamo una sua
Proiezione sul sussurri scenari politici ecco io credo che le religioni nel momento in cui in un cielo anche venute meno le grandi ideologie sono diventate dei dei repertori simbolici da saccheggiare
Nel senso che in qualche modo funzionava orientamento nel mondo e quindi sembra che diventino utili di fronte a un pensiero laico che può sembrare un pensiero debole
Di fronte appunto le crisi le grandi narrazioni di fotocopie che
Dennis mancano caratterizzata il motore Centa e novecento ecco sedata
Evidentemente di riportare la religione al al suo ruolo che soprattutto ruolo delle capitali perde
Credenza di dimensione della crede che riguarda soprattutto le posizioni di Ingoli
Più che della dimensione da quelle che si proietta sul piano politico iniettando conflitti che fino a qualche anno fa sembrava del tutto superate d'altro canto questo conflitto è esploso anche in Spagna nel fronte alle prese di posizione che ha preso dal papero rispetto ai mutamenti effettivi che ha introdotto recentemente
Bene con questa intervista di Lorenzo Randy a Renzo guolo chiudiamo questa trasmissione di rompo a Schumann dedicata all'apertura dei negoziati di adesione con la Turchia ci auguriamo che ha diversi dato un quadro certo non completo esaustivo delle posizioni telefono delle varie forze politiche
E soprattutto delle implicazioni per l'Unione europea per l'Italia dell'adesione della Turchia all'unione europea un tema che evidentemente torneremo ad approfondire nelle prossime settimane
In un'altra puntata di rompono Schumann cercheremo anche i falli ascoltare delle voci contrapposto un vero e proprio dibattito magari in studio e magari con la voce degli ascoltatori
Anche per oggi abbiamo concluso io comunque vorrei ricordarvi rompono Schuman questo ciclo di venti trasmissioni sull'Europa e l'unione europea
Continua continua a partire dal sito internet di radio radicale www punto radio radicale punto it dove c'è un forum dedicato rompono Schumann
Potete intervenire discutere dei temi legati a questa trasmissione abbiamo anche un in meno a cui potete scriverci Europa chiocciola radio radicale punto it
E vi ricordiamo anche che volete avere maggiori informazioni sull'Iran sull'Unione europea c'è anche un altro sito quello dell'ufficio italiana della Commissione europea Europa appunto
E un punto in tre slash Italia e poi alle nove e martedì prossimo l'appuntamento è con l'agenda europea el commenta di Gianfranco Dell'Alba quanto rompo Schumann invece CD risentiamo sabato prossimo a partire dalle ore dodici da David Carretta un buon proseguimento l'ascolto di radio radicale