Statistica ufficiale. Bene pubblico

I miei colleghi l'uso e l'abuso del gatto statistico da parte degli organi di informazione
Su questo seconda seconda cosa dirò brevemente velocissimamente come la penso in maniera da mettere magari un po'di pepe nel dibattito esiste certamente un abuso
Per la verità questo abuso è partito anche e soprattutto dal mondo politico
Proprio nella maniera in cui dicevo non tanto una questione di campioni quindi non tanto una questione di
Congruità delle statistiche quanto una questione di domande come venivano poste che venivano poste parlo della destra parlo dalla sinistra
Questo comporta che lo scenario statistico giornalisti italiano così per definirlo e totalmente fuori rispetto alla coerenza del quadro internazionale che ci è stato spiegato prima già noi facciamo dei sondaggi
Priva naturalmente assolutamente strampalati rispetto a quello che è la tradizione americana che mi è stato insegnato
E quindi non c'è coerenza internazionale ma il problema che riguarda poi in realtà più profondamente la statistica pubblica e mi preoccupa di più non è l'abuso suggerito trovato nei temi di discussione di stamattina mai il nono uso del dato statistico in Italia nel giornalismo
Il dato misurabile secondario rispetto al commenta questa è una verità assoluta
Noi attendiamo delle volte che siano parlo di giornalisti di professione giornalisti perché poi ci sono Terrevoli professore autorevoli esperti che arrivano sui giornali vengono un po'ospita fossero
Come dire
Poi vecchio Zilio che parla in maniera saggia ma che non è ascoltabile
Eticità hanno dei dati ma in realtà il non uso da parte del del giornalismo che corrisponde anche un discreto non uso del dato statistico dal parte del sistema politico
Genera poi dei mostri insomma per la statistica di Amos
Noi abbiamo non non entrerò in polemica per lo meno adesso sulla questione euro indice del costo della vita vi indico semplicemente l'esempio delle pensioni in questo Paese noi strepitosa mente discutiamo da anni sulla questione pensionistica quando esiste una curva dell'invecchiamento della popolazione in relazione al suo reddito che è lì élite da guardare poi uno ne trae le conseguenze che vuole io credo che le conseguenze siano chiare poi tocca alla politica tocca al dibattito pubblico ai giornalisti vedere chi deve pagare il prezzo è come di questa vicenda ma il numero e di il dato e lì dovrebbe essere indiscutibile
Tra l'altro lo scontro tra il dato l'opinione fra la scienza e la cultura umanistica che noi giornalisti insistiamo nella nostra maggioranza rappresentare attraverso un po'la il dibattito della filosofia occidentale da Platone ALAI Venezia fino ai Tegano a proposito di quest'ultimo e sono reduce da un convegno a Genova
Scienza e cultura umanistica
Dove ricordavo inevitabilmente che Heidegger visse la scienza non pensa mi pare una delle stupidaggini più grosse che abbia come dire prodotto la filosofia occidentale negli ultimi duecento anni
Io credo che la statistica soprattutto la statistica ufficiale pensi eccome pensi e ci facciamo pensare
Anzi ritengo con Leibniz che il numero sia riflessivo e suggestivo
Cioè si dia una grande possibilità di riflessione che tra i compiti primari Dinoi non esclusivi o no no come dire numero non è una Delta
Non è un'idea platonica il numero è un grandissimo strumento di riflessione comporta al suo interno per la verità una riflessione un'elaborazione non è l'unica cosa ma una delle molte cose
Credo primarie che contribuiscono a tracciare il nostro orizzonte o nostro perimetro socioculturale
Quindi in una società che si globalizzati deve cominciare a capire che cosa succede al di fuori dalla cinta daziaria di Roma
Questo obbligo da parte dei giornalisti cioè da chi di chi fa opinione ma in maniera professionale questo obbligo di ragionare sui numeri dovrebbe essere fondamentale peccato che prima di ragionare sui numeri talvolta bisognerebbe conoscerli e così do la parola al professor prometta
Grazie non semplice
Devo dire ho apprezzato molto la relazione del l'amico professor Biggeri
E confesso mia
Stima un mio amore la mia
Valutazione assolutamente positiva per per rispetto e per tutti quelli che ci lavoro
Essendo io di mestiere uno di voi senso che faccio l'economista
Non posso far altro che apprezzare il vostro lavoro apprezzamento che vuol dire anche in talune occasioni ovviamente
Valutazioni critiche valutazioni critiche
Però o come dire
Sempre con grande
Con grande rispetto e soprattutto come
La voglia e la volontà di
Contribuire a migliorare il vostro è il nostro lavoro parlo il lavoro degli analisti degli economisti e pro tempore quello dei policy makers
Fatta questa prima affermazione di di stima e di e di affetto
Chiedo dire per una
Una cosa centrale che era pur presente nella relazione di bicchieri
In in questi ultimi anni si è rotto qualcosa tra le statistiche ufficiali e l'opinione pubblica
E questo è un dato oggettivo
Semplificando un po'facendo una una sorta di compressione semantica rispetto alle tante causa del perché si sia rotto qualcosa
Oltre come dire la diffidenza tradizionale alla Trilussa
Sulla statistiche
Io metterei in primis
E lo dico con un po'di violenza perché questa tavola rotonda serve anche a questo la superficialità
In questa rottura e media
Dei giornali
E vi farò degli esempi molto chiari
Non è possibile
Quando viene proclamato uno sciopero dei consumatori
Per un giorno tal dei tali che i giornali
Riproducano le dichiarazioni
Di più o meno sedicenti associazioni di consumatori
Senza dire chi sono queste associazioni di consumatori
Che Statuto hanno le realtà hanno quanti consumatori mettono insieme qual è la loro permeabilità pubblica eccetera eccetera ma chi sono
E poi dire o dare indiretta giornali radio e televisione alle undici di mattina e lo dico da tecnico ad alle undici di mattina secondo Natale
Associazioni di consumatori lo sciopero è riuscito perché non ha consumato il sessanta per cento dei consumatori potenziali ora chissà un po'di questo mestiere sa che questa è una cosa impossibile
Impossibile
Poi si dice da un campione di cento negozi ma anche quello sarebbe un po'complicato elaborare sta in maniera statisticamente corretta da un campione di cento negozi
Con cento consumatori in cento negozi
Si può vedere che e già questo produrrebbe dei le complicazioni statistiche inenarrabili
Per vedere lo stesso giorno dell'anno precedente lo il giorno prima o lo stesso giorno la stagionalità le tipologie la merce eccetera è un casino della malora Bettiza fare questo mestiere lo sa
Però io dico che in Italia non esiste alcuna struttura alcun ente alcun
Istituto che abbia questa capacità che alle undici di mattina dopo l'apertura dei negozi posso dirmi il sessanta per cento dei consumatori o trenta quaranta al venticinque
Non ha consumato
Quindi questa è una bufala
è un'informazione farse
E non ho visto alcun giornale alcune radio alcuna televisione porsi
Questa domanda quindi notizie false e tendenziose
A Fini non lo so di tipo rispetto ai quali in media giornali che li riportano il giorno dopo le agenzie di stampa
Magnaschi che rilancia anch'essa e altri
Radio eccetera eccetera che dicono tranquillamente
Ha non lecito perché poi querela no quindi non non lecito
Una delle quindici sedici o tutte e quindici e tutte quattordici associazioni di consumatori che dicono tutto questo
A
Vogliamo darci delle regole
Vogliamo darsi delle regole per cui quando succedono queste cose succedono spesso
Prendiamo una metodologia comune
E non basta neanche dire secondo la tale associazione di consumatori c'è stato il sessanta per cento di scioperi certa perché anche questa come dire è una stupidaggine
Va be'prima primo elemento
Quindi questa è me la prendo con
Con i media con la radio con la televisione
Secondo l'ha già detto Biggeri
Non è possibile per i giornali per i media e così via quando si citano statistiche mettere vicino uno all'altro l'Istat e altri
E come se io mettessi vicino a Banca d'Italia con una finanziaria di provincia
Secondo la Banca d'Italia
La massa monetaria a questi andamenti secondo o finanza Prato la finanziaria di Prato che fa prestiti
Al pubblico finanza Prato finanza Canicattì eccetera eccetera massa monetaria non è quella ma eccola la stessa proporzione tra banche d'Italia è una finanziaria di provincia finanziaria nel senso di più piccolo luogo che maneggia maneggia monete maneggia denaro timidi diano il le infrazioni sono a me uno a me due giorni sulla sulla liquidità eccetera eccetera i giornali mettono vicino l'uno all'altro senza spiegare che uno è una cosa
Bella brutta buona cattiva efficiente inefficiente questo poi un altro giudizio ma è una cosa è un'istituzione pubblica strutturato eccetera eccetera l'altro eh
Una cosetta
Questa è insopportabile
Ho provato in tutti i modi a dirlo
A spiegarlo
I giornali sono come dire
Assolutamente insensibile rispetto a tutto questo parlo sempre giornali televisione TV agenzie di stampa e così via questo è inaccettabile non è serio
Poi arrivo anche la politica non non vi preoccupate
Poi cosa invece un po'più serie
Far passare ottime inchieste giornalistiche
Per
Statistiche
E del mio amico Dario Di vico fatto
La bellissima
Indagine
Sui ceti medi sull'impoverimento dei ceti medi e così via giornalistica
A percepito
Giornalisticamente una realtà
L'ha fatto su un grande sul più grande quotidiano italiano questa realtà
Cento e mente strumentalmente non lo so è diventata statistica
Questo
Forse Dario non ne ha colpa
Colpa prudente di tutti noi
E della nostra in cultura e diventata statistica i ceti medi si sono impoveriti
Là dove Dario Di vico ha preso uno due tre venti trenta quaranta
Dodici undici sei casi via descritti
E Biggeri
Prima raccontava
La percezione di un caso nella sua espansione all'universo come dire una cosa
Un po'complicata che ha delle sue regole
E purtroppo la cultura nazionale ha trasformato un'indagine giornalistica in statistica
Anche questo sinceramente non va io quando succedono le stesse cosa succede in giovane quando spiegavo che un individuo e qui lo dico da da bricoleur bella della statistica dei pezzi in in una giornata frequenta trenta prezzi
Dalla mattina quando si è altresì lava i denti
Da quando a bere il caffè fino alla sera quando va a dormire frequenta trenta pezzi che sono i suoi trenta prezzi
Quotidiani normali e e si subisce qualche Variazioni su quei prezzi si allarma no però i prezzi che vengono lì vivi levati sono centinaia per cui una cosa è la percezione statistica altra certezza invita ma l'ha detto con estrema chiarezza il presidente Biggeri
Ma io a spiegare
E in televisione nei dibattiti nel talk show
Un l'indice generale e così via
Poi anche per esempio sempre Biggeri che qui non vedo
Ha cominciato a dire le varie segmentazioni degli indici del costo della vita per per i pensionati per i poveri eccetera ha omesso di dire che queste cose visto che le sta facendo le ha fatte
E che le diversità di questi indici rispetto all'indice generale sono assolutamente limitante è trascurabile
Un decimale
Due decimali
Per cui
Lo ha omesso di dire forse perché si vergognava detto che sta facendo che lo farà come atto di sensibilità rispetto a una segmentazione eccetera eccetera però poi tutto questo
E arriviamo
Al dibattito politico
C'è stato un grandissimo dibattito politico in questo Paese oltreché Céline proprio sull'impoverimento dei ceti medi sull'aumento della povertà in questo Paese e tutti sappiamo che la povertà è sempre quello
Poco più poco meno
Un o un qualche
Migliaia in più un migliaio in meno che entrano e che escono sulla linea della povertà eppure titoloni sui giornali i poveri sono
Questo
Venti per cento chi chi è sotto la linea della povertà ed son sempre quelli danni
Un con qualche sei con qualche
Politica si alza qualche reddito diminuiscono
Se invece succede qualcosa aumentano son sempre quelli eppure tutto questo è stato oggetto di titoloni l'aumento della povertà
Abruzzo sul declino dei ceti medi ha già detto sulla povertà ho detto sull'inflazione qualcosa ho detto vi faccio l'ultimo l'ultimo esempio
è in corso in queste settimane un dibattito sul rinnovo del contratto dei pubblici dipendenti
E siamo pubblici dipendenti quindi dirò siete pubblici liquidi o delle così dette magari non proprio piacevoli
Pochi sanno
Che i salari di fatto dei pubblici dipendenti in tutti questi anni sono andati sopra l'inflazione effettiva
O meglio lo dice l'Istat quindi
Possono essere bassi altri qualcuno può spiegare di più eccetera eccetera venti i rappresentanti sindacali dei pubblici dipendenti dicono bisogna recuperare l'infrazione
Tanto per dire i termini del dibattito beh a rigor di logica non c'è niente da recuperare prefazione effettive frazione programmata perché i salari di fatto si sono per fortuna ben difesi dall'inflazione effettiva eppure nessuno sui giornali sui media eccetera eccetera parla del fatto che i salari dei pubblici dipendenti più che i salari dei dipendenti privati
Si sono difesi dall'inflazione che quindi non c'è stata una diminuzione del potere d'acquisto poi si possa dire che aumentar tra la produttività che la distribuzione del reddito deve essere fatto in maniera diversa e cose dietro questo dato di partenza
Sindacato quando si siede al tavolo
E tu li porti questi dati dice esplicitamente che i dati sono sbagliati
Anche qui è un problema collettivo
Di non stare alle regole del gioco uno potrebbe dire dati i dati
Avendo questi dati di riferimento io chiedo per i dipendenti pubblici di più dell'inflazione effettiva
Ma accettando
Dacci
Questo non viene non viene fatto
Per questo dico che sono molto preoccupato
Perché guardando tutti i segmenti naturalmente ci metto dentro non solo i sindacati ci metto dentro o la politica faccio un esempio ultimo per anni per tre anni
Opposizione in questo Paese ha parlato di macelleria sociale per quanto riguarda la Spesal per sanità scuola pubblico impiego universitari cerca e così via nel senso accusando come deve fare come deve fare ogni opposizione il governo di aver tagliato la spesa corrente su questi su queste voci
Scopriamo anno dopo anno
Che su queste voci la spesa corrente in questi tre anni è aumentata
Quindi contrordine compagni
Ripeto non di questa parte piuttosto che di quest'altra parte contrordine compagni la spesa corrente su sanità scuola universitari cerca Pubblico impiego è aumentata
Questo allora ci sono dentro i giornali ci sono dentro i sindacati ci sono dentro TV televisione centra Celentano la politica ripeto non perché lo fa la sinistra oggi lo farebbero a destra domani quindi non cambia niente abbiamo una totale
In cultura
Ho non ottemperanza alle regole che Todari del del buon giornalista
Statistiche fai da te non distinte
Dalle statistiche ufficiali io mentre parlava Biggeri faccio una proposta su questo
Anche i taxi
Producono trasporto pubblico però sono privati
Ogni produttore di un bene pubblico trasporto pubblico
E vanto dev'essere regolamentato i taxi che producono trasporto pubblico
Essendo privati sottostanno avrebbe regole pubblica
Per cui e viene questa similitudine chi produce statistiche che in qualche modo sono fruite
Come statistiche pubbliche anche se sono privati ma no regolati
Questo mi sembra doveroso per cui non sia possibile più come dire avere il free Riding di
Privati che si permettono di perché questo comporta anche dei reati se parliamo in termini di notizie false e tendenziose per quanto riguarda attrezzi per quanto riguarda
Monetari inflazione
E così via
Ultimissima cosa
Sempre sulla statistica sul dovreste della statistica ciò che non si può misurare non si può migliorare
Per cui sarebbe il caso che come dire facessimo tutti uno sforzo di misurabilità anche su sentimenti su settori finora non soggetti a misurazione
Questo potrebbe essere anche un altro sforzo culturale
E io ho sempre il pallino del lavoro pubblico del pubblico impiego magari della scuola magari dell'università magari della ricerca
Se misurarsi in o o o acquisissimo sistemi che già in altri Paesi più avanzati del nostro esistono per misurare questi segmenti cose importanti sarebbe bene parliamo tanto di finanziare la ricerca nel nostro Paese chiediamo soldi per la ricerca
La ricerca è misurata pochissimo e malissimo
E non c'è informazione sulla misurazione della ricerca per cui prima di dare soldi alla ricerca
Sia essa pubblica che essa privata sarebbe il caso di mettere in piedi Bay meccanismi di misurazione a me personalmente come professore universitario non ma mai misurato nessuna la ricerca che ho fatto
E questo lo considero è come dire una cosa poco buona
Ringrazio non posso Brunetta che c'era come dire riempito di stimoli i polemici io mi ero prefisso una sorta di percorso un'alternanza no tra nome dell'oggettività possibile tra giornalisti e professori giusta e qui il giornalista più articolato in maniera scriteriata presentai lista cioè dell'informazione e cioè Lanza segue Ruffini
Poi si siamo e Di vico passi come anche loro fanno i giornalisti io direi di rovesciare questo ordine e come giornalista di dare per primo la parola di lì il quale è colpevole di avere fatto una bellissima inchiesta giornalistica che con molto invidiato su una percezione e qua è inutile che io mi metta difendere di vicolo farà Luis lui da solo ma il problema è che esiste una percezione nella società di impoverimento di difficoltà dei ceti medi
La stessa impressione non è registrata in maniera così piena dal dato statistico allora io sono convinto che Di vico abbia fatto un eccellente lavoro ma vorrei che fosse lui a spiegare qual è questa dicotomia e da dove nasce
Francamente stamattina
Quando mi sono alzato son venuto qui da Milano non pensavo di dovermi difendere
Renato Brunetta un'eccezionale polemista dobbiamo a lui se questa tavola rotonda è partita alla grande
Molte delle osservazioni che ha fatto sono condivisibili ha dimenticato di dire una cosa che lui non esterno al mondo dei giornali essendo un importante editorialista di ben due tra i quotidiani più diffusi in Italia
Spero che le cose che ha detto nuovi le dica anche ai direttori dei suoi due giornali magari
Magari come dire minacciando di dimettersi sentenze quei due giornali non sei consiglio direttivo
Arriviamo arriviamo a noi io non mi difenderò cercherò di fare un ragionamento in positivo
Allora è accaduta qualcosa in questi anni e chiamiamo changeover
Allora
Il centro per è stato ancora studiato poco e quando dico studiato poco non dico solo in termini statistici
Io
Sono laureata in Sociologia la sociologia presenta ci ha spiegato ancora poco di cosa è avvenuto
Dobbiamo ancora capire ci ci come dire stiamo discutendo ancora se la resistenza lì le bande le cose
Del changeover non le dice il giovane non si studia bisogna studiare bisogna capire che cosa è successo perché è è una delle vicende più interessanti del rapporto politica gente di questi anni
Cioè in qualche maniera se come dire l'opinione dell'Europa
Ammettiamo si parla molto se fare il referendum sulla Costituzione europea quando si voterà sulla Costituzione europea c'è il rischio che molti voti uno sull'Euro
Per dire quindi per solo questo per sottolineare come la vicenda del changeover sia di grande interesse
Per la comunità scientifica ma quasi anche io dico per il perimetro la nostra democrazia
Allora o cosa sia sbagliato o no il ministro dell'economia ha detto tempo fa anche lui è vero qualcuno molti ne hanno abusato lo ha detto questo ministro dell'economia e anche il ministro dell'Economia precedente
Due
Chi ha sbagliato
Sicuramente la politica e dico la politica non il governo
In questa polemica sull'impoverimento l'ultima cosa che vi prego e dire che FIGC impoverimento vuole Prodi e chi dice che invece non sono impoveriti vuole Berlusconi risparmiamo sia la questa questa polemica ha sbagliato la politica
Uno hanno sbagliato forse le istituzioni
Ha sbagliato il sindacato
Il sindacato ha lasciato come dire indifesi i suoi ha sbagliato il sistema dei media
Che avrebbe avuto lì una grande che una grande occasione di legittimazione qualcuno ha sbagliato i cittadini sono stati lasciati soli questo questo il problema questo possiamo dire perché come studiamo lo ripeto io non lo so
Studiamo vediamo che cosa che cosa che cosa è successo
Allora l'obiettivo era giusto entrare in Europa chiaro l'obiettivo era giusto mettere la lira dentro un sistema un po'più difeso l'implementazione è stata sbagliata
Evidentemente l'implementazione è stata sbagliata perché a destra e a sinistra c'è comunque una visione sempre riformisti GA dall'alto cioè le riforme poi e l'euro è una riforma in qualche maniera vanno accompagnati vanno guida la società non seguirà non è l'intendenza di una volta non seguirà deve essere accompagnata le società complesse ci insegnano queste se no facciamo dibattito a sezione di partito allora c'è bisogno di studi sociologici che ci spieghino che cosa è successo perché ancora non l'abbiamo capito ma sicuramente abbiamo capito che abbiamo sbagliato
E allora qui arriviamo a un termine che ha fatto da poco la sua il suo ingresso nelle polemiche il termine percezione ieri con un collega ragionano mi diceva che il primo usare internet recessione è stato vinto Isimbardi il gran capo del almeno nel primo mandato della BCE
E in un'accezione paternalistica siccome i banchieri la BCE sulla percezione dell'inflazione poi devono decidere le mosse sui tassi dove sembra per la prima volta di sequestro in termini paternalistico
Ora di risparmio abbattuta che per uno psicologo la percezione la realtà
Quindi che non esiste altro che la percezione che tutti voi la mattina molto probabilmente decidere delle prove delle cose la vostra giornata sulla base della percezione questo ve lo risparmio perché come dire Andrea
Forse lo direbbe con maggior con maggior vivacità sostanza
La percezione perso il filo scusate quindi lo psicologo direbbe questo noi dobbiamo fare i conti però quindi con che cos'è la percezione allora io mi faccio una cosa ma lo sapete che esiste un mercato molto importante che viene governato dalla percezione il mercato finanziario su che cosa si basa secondo voi il sentimento viene detto il sentiment ma solo quindici persone che governò la borsa
No cioè le aspettative di Borsa queste aspettative con la maiuscola governo flussi finanziari enormi beh quando si parla della percezione di questi signori della Borsa
Per carità tutti tutti genuflesso se si parla della percezione di milioni di persone che fanno il periodo la democrazia lo si fa in termini paternalistica no
Siccome fortunatamente Allawi il futuro la democrazia dipende dagli elettori e non dalla Borsa di Milano ragioniamo su che cos'è la percezione ragioniamo badate io non dico che francamente non sono uno scienziato
E quindi come dire non dico che la percezione e la realtà dico che la percezione è un elemento dialettico della costruzione la verità francamente io questo come dire che istante la verità assoluta non lo posso credere ma non posso credere quasi niente
No eh e listate un elemento chiave in un sistema pluralistico in cui la verità è una ricerca non è un fatto a priori se mi permettete scusate ma la cultura democratica un po'anche nelle società complesse ci ha portato a questi a questi orientamenti insomma per l'istanza e non per l'Istat sono per acquisizioni che valgono per tutti
Quindi come dire io devo fare i conti con la percezione perché la carne è carne ed ossa totem Grazia non so non so che cosa che cosa volete che sia tra altrimenti di che stiamo parlando allora il ragionamento dico ci sono interi mercati che ragionano solo sulla percezione io dico che la percezione non è la la verità ufficiale ma quando la percezione si allontana straordinariamente dalla verità ufficiale c'è un deficit democratico
Posso
Io mi chiamo non ti dico che che quindi è giusto che bisogna dare come è stato detto il letizia il sentimento la percezione come statistica ma ci mancherebbe olio mia mamma ma fatto studiare cioè grazie
Però io dico una cosa però se la percezione si allontana da qui c'è un problema di democrazia
Tant'è vero che sono i se votassimo sua costituzione europea un terreno sull'euro scherzavo delle volte con gli amici per le europee Wilma perché non facciamo una bella lista contro le così Cecilia ci legava le scatole ce l'abbiamo a Strasburgo ecco allora come dire bah ravvicinata in questo senso il decisore lo scienziato quello che volete deve fare i conti con questo meccanismo
Ma non per dire che la percezione giusta ci mancherebbe dico questo per ragionare per ragionare come mai c'è stato c'è stato un allontanamento così e allora io per l'amico chiaramente c'è stato l'allontanamento per un evento unico speriamo irripetibile cento e per un cumulo di errori di cui la statistica ufficiale
Come dire non ha colpe ovviamente quindi c'è stato un evento particolare che ha determinato questa distanza questa distanza Barbati USA ma chiusa non del tutto cinema rimarrà sempre
E dico il fatto che rimanga una una differenza il sale della democrazia ci mancherebbe pure no io quando leggo di statistica ufficiale insomma
Parli con poco insomma scherzavo con luglio allora il TG uno il giornalismo ufficiale e così via poiché ognuno c'ha i suoi codici ci mancherebbe una battuta simpatica
Non voglio dire però insomma quindi c'è una dialettica democrazia sta roba qui insomma no in società in società come le nostre quindi se si allontana troppo c'è un problema varie variopinto riflettendo su come mai è successa questa cosa
Va studiato allora io non sono può appunto lo scienziato sociale faccio il giornalista e dico solo ragazzi guardate che
E qui la distanza enorme
Provate a riempirlo
Ma lo devo fare io fortunatamente è difficile dirlo non lo devo fare io io ma poi adesso esageriamo insomma tutti i giornali hanno detto che c'era questa distanza
Come riempirla con tocca a lei ripeto ragioniamo vediamo ma ripeto la percezione non è un fenomeno di sarebbe governo addirittura nel i mercati fine gli importanti sindacati finanziari
E quindi c'è un terreno di lavoro per tutti per la statistica ufficiale Pellini via per per la politica e così via però è un terreno ineludibile perché rileva ripeto il perimetro la qualità alla democrazia
In questo modo mi sembra è stato un discorso costruttivo
Allora riprendiamo l'alternanza questo tavolo c'è una persona che ha qualche esperienza di comunicazione e di statistica che il professor Guido Rey sarei a lui la parola
Come dire un
Un'idea di saggezza di questo scontro che mi pare abbastanza approfondito
Se mi consente devo correggerla nel senso che io certamente cioè esperienza
Ma come comunicatore
Sono pessimo prende che Nicola pende per qualche ma questo vale soltanto per una battuta rivolta ai tanti amici che solamente Frassati
Certamente
C'è un
Dalla mia esperienza posso dire due cose
La prima che non non c'è proprio nulla di nuovo
Anzi
Francamente mi viene da sorridere quando vedo dei dibattiti molto profondi duri su un differenziale di zero due su un tasso di inflazione
Io purtroppo ho vissuto un periodo nel quale e tassi di inflazione erano al venti al diciotto
Allora la discussione non era sullo zero due e soprattutto il problema era che
La la scala mobile si giocava su
Su numeri che erano notevoli
Quindi
Il agli attacchi che subiva l'Istat erano piuttosto erano piuttosto pesante
C'avevo un unico vantato devo dire che c'era l'indice sindacale
E lì l'indice sindacale c'erano tutti intorno a quel tavolo
E poi come ha detto giustamente Brunetta
Si osservava che nonostante le nazionali nonostante l'aspirina nonostante la maglia di lana il basco
Poi si osservava che quell'indice non differiva sostanzialmente dall'invece che invece era l'indice del prezzi al consumo che invece coinvolgeva trenta mila negozi centinaia di migliaia di quotazione e così via perché ma perché vero male o qualche cosa economia ce lo insegna
L'economia ci ha insegnato che la struttura dei prezzi relativi è legata fondamentalmente a due aspetti uno la tecnologia due la struttura di mercato
Ed è difficile che si modifichino
Da un mese all'altro cerca
Ci possono essere problemi di percezione
E quelli purtroppo ci sono esempio fortunatamente
Ma certamente credo che poi c'è un discorso di
Così di prospettiva
Ed è lì che allora si gioca il discorso
De alla statistica dell'informazione e della classe dirigente
Classe dirigente non classe politica classificazione
Se la classe dirigente
Ritiene che tutto il mondo si esaurisca nell'arco di due giorni tre giorni la settimana toh per cui ricorre qualsiasi indicatore che esce da qui e dalle perché ritiene che la cosa importante sia giocare in Borsa
Giocare in Borsa
E allora e tutto quanto sconvolto
Il sistema il problema della disoccupazione del problema dell'inflazione il problema della della competitività dell'economia italiana il problema della ricerca
Ci perde
Non ha più nessuna rilevanza
Quindi da questo punto di vista credo che bisognerebbe prima di tutto fare così mettere a posto alcuni
Alcuni
Concetti
E soprattutto alcuni processi decisionali
Ecco da questo punto di vista devo dire perché non ho trovato dei grandi cambiamenti
Osservando le cose palestra
Grazie
Questa novità della percezione che io trovo un'invenzione fantastica
Epica di chi è ignorante
Per cui e lo dico anche per gli economisti e perché gli economisti quando non sanno che cosa dire parla via parlava di aspettative
Adesso parlo di percezione ma dal punto di vista concreto c'è poca differenza
Ebbene allora se invece di andare correre dietro a queste cose si andasse a studiare in maniera più corretta e scientifica il concetto di percezione del concetto di aspettative come diceva
E questo è un mio vecchio problema insieme Abdallah comunicazione sì ma
C'era un po'di rimbombo quindi questo un tentativo di andare a a cercare a quantificare a definire questi aspetti che sono difficilmente misurabili bene credo che sia forse la cosa più importante da un un campo di analisi estremamente importante in cui per esempio certamente devono viaggiare insieme
Statistici economisti e sociologi e questo è un caso è un caso classico non c'è un materia riservata
Quello che invece ho un pochettino più di difficoltà ad accettare ecco riferimento alla misurazione ai termini che cosa posso fare
Perché qui entra un tema che io
Ho trattato a suo tempo stamattina francamente non è stato toccato dal presidente Biggeri che invece sul quale ovviamente metro completamente l'accordo e del fatto che il momento in cui morì
La statistica ufficiale viene coinvolta
In qualche
Politica in qualche misura azione
Certamente questa misurazione modifica
I riferimenti esterni
Per usare il campo nel quale siamo noi
Come vogliamo fare per aumentare il numero dei laureati facciamo una riforma
Facciamo i le lauree triennali
Allora dal punto di vista statistico non è cambiato nulla
Però alla misurazione ci porta a dire che l'adesso avremo molti più laureati
E in precedenza è aumentata la conoscenza
Dubito sono entrate sapere forse
Sostanzialmente modificata la stazione
Allora quando la statistica viene usata per processi decisionali e questo lo chiamo coinvolgimento automaticamente viene diciamo così modificato anche il metro questo il punto estremamente delicata
Sovente non viene prese in considerazione
E concludo sempre sul tema del coinvolgimento
Sono d'accordo con Brunetta su tutto ma anche qui il problema dei contratti pubblici per carità non è un problema di oggi
è la grande innovazione che c'è nell'uso della statistica dei contratti pubblici e quello che io chiamo la statistica contrattacca
Ossia non c'è
Un numero non c'è una statistica ma c'è un accordo su un certo numero e poi sulla base di questo numero che non ha nessuna rilevanza intendiamoci
Viene deciso l'aumento dei salari e così via
L'esempio
La vera di diciamo così differenza rispetto ai tempi nei quali io facevo questo lavoro è proprio l'inflazione programmata
Per carità una idea interessante
Il compianto Tarantelli perché dal punto di vista della statistica ufficiale è un problema
Perché a questo punto ovviamente
Confondono la statistica programmata con l'indice dei prezzi al consumo
Sono cosa dire
E arrivo al punto finale qual è il vero
Problema
E che c'è un po'di confusione rispetto ad uno schema che invece abbastanza chiaro no
Ed è la sequenza
Dato informazione
Conosce
Comunica
Noi di solito questa sequenza non la seguiamo ognuno di questi passi deve avere una sua possibilità di creazione di errore ognuna di queste stanze una specie di il gioco dei bambini
La sequenza si modifica di volta in volta linfocita atto è quello sul quale ne siamo abituati a ragionare dovremmo essere abituati a ragione ed è quello che ci raccontava la maestra quello che nel riteniamo che la statistica si affida le numerazioni non è vero
La statistica è fondamentalmente l'analisi dell'errore
Così maestro in questo campo me l'hanno insegnato
Invece ha la percezione che la statistica sia l'analisi dell'errore
Si fa anche ritengono che la statistica sia quello che ci diceva la mente contiamo al numero delle papere contiamo al numero delle mele decidiamo quante pere quante me ne abbia non è quella la strada all'aritmetica
Questo passaggio credo che sia difficile da far
Devo dire che i giornali tocca fanno sono andati un po'indietro
Perché non investono più
Nella conoscenza
Al mittente questo posso dirlo nuovamente visto che il sono stato richiamato a questo mio specie di Amarcord di cui sono grato al presidente ai miei tempi c'avevo dei giovani giornalisti è molto bravo
Che hanno fatto carriera
Oltre questi giornalisti son diventati direttori di quotidiani importanti ma io lì con mi venivano a parlare di inflazione mi venivano a parlare di produzione industriale di commercio estero a quei tempi era una delle grandi ecco forse bisognerebbe investire un po'di più in questo tipo di lo dico per i giornalisti
Ma lo dico soprattutto per le imprese
Presso i grandi centri di decisione pubblici e privati
Grazie professore l'alto è un amarcord molto attuale la ringraziamo perché
Degli spunti grossissimi volevo dare un minimo di ordine ai lavori ora l'alternanza diciamo la parola Ambra Magnaschi io mi riserverei l'avverto che come dire il relatore che siamo alle ore dodici e venti vorremmo chiudere verso l'una secondo me è talmente
Devo dire stimolante
Tutto che forse sarebbe carino fare un secondo giro rapidissimo se qualcuno ha qualcosa da dire all'altro ovviamente principi dalla democrazia precedentemente ricordati
Dare la chiusura l'onere della chiusura al professor Majocchi no scusi al al polso borsellini perché come dire unici un po'comunicazione statistica
Allora The Pierluigi grazie
Proprio
Beh
Il dibattito assunto connotati poco accademico molto concreti molto vivaci quindi vorrei proseguire in questa direzione cantando mi subito alla ultima opinione del professor Ray che non corrisponde alla mia percezione dei fatti se il fatto percettivo può avere in questo caso una certa validità professor lei dice perché i giornali sono andati indietro perché i giornalisti oggi sono meno preparati di quelli di ieri
Dall'alto della mia età o la possibilità di valutare quanto valessero i giornalisti di ieri e quanto valgono i giovani giornalisti di oggi
E posso dire che probabilmente i giornali sono andati indietro ma i giornalisti sono andati avanti
Non dimentichiamo che l'Italia ha scoperto nei giornali nei grandi giornali nazionali la prima pagina di economia prima nemmeno il Corriere ne pubblicava una nel mille e novecentocinquantotto con il giorno di Baldacci
Prima nel Corriere ne stampa nei interne il Messaggero eccetera avevano una pagina dedicata all'economia e finanza e la prima pagina del giorno con cui includeva anche il il listino di Borsa quindi per dare l'idea delle proporzioni
Né in quegli anni negli anni diciamo sessanta si dedicavano alla finanza e l'economia dei giornalisti che venivano trovati quello che forniva al mercato insomma e quindi erano magari dei ragazzotti che giocavano in Borsa oppure addirittura di un grande giornale milanese il primo giornalista economico era stato trasportato direttamente
Dalla redazione di cronaca perché lui seguiva il corso dei broccoli al mercato al mercato dei grossisti insomma e quindi era considerato come uno vicino le cifre economiche ecco oggi nei giornali entrano dei ragazzi che hanno una grande preparazione lo posso dire perché ho diretto Milano Finanza ed Mf
E avevo dei ragazzi di ci sono dei ragazzi di grande preparazione dimensione internazionale conoscono le lingue conoscono le economie hanno delle lauree specifiche
Che poi dopo questi producano dei giornali che forse sono inviati dietro alla prova la responsabilità è nostra è quella di cinquanta sessantenni che evidentemente non li sanno utilizzare al meglio allora ma torniamo all'argomento della statistica ufficiale questo sicuramente è un bene pubblico senza Istat staremmo tutti accecati
Cioè saremmo come degli automobilisti che si erano in un paese sconosciuto senza disporre di una cartina stradale ecco l'importante che la statistica ufficiale non sia la statistica governativa cioè non sia la statistica della maggioranza
E a questo riguardo nel secondo intervento di questa mattina
Ho ho notato che c'è addirittura la preoccupazione di togliere la vigilanza della Presidenza del Consiglio che non mi pare svolgono azione penetrante oggi e di modificativo i sondaggi dell'Istat ma proprio per identificare nell'estate una sorta di autorità indipendente dei poteri politici e questo è un un fatto diciamo di perché azione molto importante
Vediamo come diceva giustamente Di vico in una società libera e perciò sottolineo questo perciò Cacco fonica
Cioè una società nelle quali tutte le persone hanno diritto ad esprimere la loro opinione
è un inevitabilmente una società cacofonia che fa confusione ma l'attacco foniche è un sottoprodotto di un sgradevole bionda prodotto di una fatto importante che è quello della libertà di espressione
Ai tempi di Giandomenico Romagnosi ricordato qui
La società era indubbiamente meno libera la classe dirigente era del tutto ridotta l'alt di tipizzazione era molto modesta
L'ufficio le l'ufficialità per conseguenza e ora meno discussa in meno discutibile
Quindi la nostra è una società molto più complessa che va affrontata nella sua complessità
E la l'onorevole Brunetta nel suo intervento mesto suo giustamente secondo me i piatti nel IP i piedi nel piatto dando la colpa alla stampa dei molti disagi dell'informazione statistica
Credo che la stampa abbia delle responsabilità ma comunque l'ultimo anello della catena
E ha fatto delle affermazioni peraltro che sono del molto condivisibili una delle sue affermazioni è che non c'è distinzione fra organismi di grande autorevolezza
Stati scientifica che dispongono di grandi mezzi che hanno grande esperto esperienza come lista Tell ultimo ricercatore sondaggista o inventore di dati che si presenta sul mercato dicendo magari contrario di quello che l'Istat afferma e cavalcando quella che è la percezione popolare
Purtroppo questo istituto fantomatico e senza possibilità di verifica delle sue indagini i suoi risultati spesso nei titoli del giorno dopo dei giornali o dei TG
Riesce ad avere la meglio perché da una verità che l'opinione pubblica attende da questo punto di vista effettivamente sono convinto che sia necessaria una regolamentazione della produzione statistiche che deve obbedire delle regole
Questo intervento da letto da un giornalista da un direttore di un'agenzia potrebbe sembrare coercitiva della libertà di espressione non è assolutamente vero questo il questa questa esigenza risponde alla esigenza di fornire dei dati che siano verificati
Anche in statistica come nel mercato monetario funziona entro certi limiti la famosa legge di Gresham che diceva che la moneta cattiva scaccia quella buona purtroppo la moneta demagogica sembra meglio sulla moneta verificata e a questo proposito io cito un caso che potrebbe essere facilmente trasferito
Alla mercato statistico ebbe la regolamentazione dei sondaggi
Oggi l'autorità sulla comunicazione da qualche tempo c'è una norma che dice che si possono pubblicare dei sondaggi solo dicendo chi è il committente chi è la società che ha fatto ricerca la ricerca qual è l'estensione del campione e altre e elementi che servono a verificare a dare un contorno di attendibilità al caso potrà sembrarvi una norma destituita di fondamento ma invece a aumentato la credibilità e la serietà dei mezzi di comunicazione di massa
C'erano infatti alcuni volonterosi ragazzotti che il sabato pomeriggio davano la vecchia inizia delle sondaggi totalmente inventati
I giornali la domenica non hanno molto materiale perché insomma la vita politiche economiche eccetera si attenua e quindi pubblicavano ad esempio c'era qualcuno che voleva far rientrare in tv un UNESCO un un presentatore sfiancato e faceva il sondaggio da cui risultava che il novantotto per cento degli spettatori italiani lo reclamava ancora sugli schermi televisivi oppure un'altra settimana saltava fuori che gli italiani hanno deciso di non mangiare più pastasciutta oppure che si erano convertiti al consumo della birra con gli interessi relativi oppure che il settanta per cento delle donne che lavorano ha deciso di ritornare ai fornelli e via dicendo di fronte a queste notizie io ho sopportato per qualche settimana dando le attraverso l'Ansa i giornali entusiasti di ognuno di questi sondaggi davano nove colonne e poi ho detto basta
Io di questi sondaggi destituiti di fondamento non ne pubblicò uno
Cosa è successo una piccola agenzia ha cominciato pubblicabili e i grandi giornali del giorno dopo di annodati a nove colonne e l'ANSA ha preso un buco
Ecco allora io sono stato salvato da questa maledizione per cui alla fine io sarei stato costretto a darvi comunque se il mio pubblico di Nvidia si abbevera questi dati mi ha salvato la autorità delle comunicazioni da quando è uscita questa norma questi sondaggi sono scomparsi dal mercato vorrà dire qualcosa
Sulla percezione dovrai fare anche una brevissima considerazione ed è questa che la statistica
Serve altrimenti ne facciamo meno la statistica ufficiale che dicono nella statistica del Governo
La statistica che caratterizzata da dei connotati di serietà e di attendibilità e come tale diventa un servizio pubblico questo tipo e questo per questo io intendo statistica ufficiale
E lo strumento per o rafforzare la per fare la percezione nel caso che la percezione fosse giusta oppure nel contrastare la percezione dando degli elementi oggettivi frutto di ricerche che un singolo non potrebbe fare
Un caso che ognuno di voi avrà verificato m'è capitato molti anni fa quando mia moglie attendeva un bambino
Io incontravo un sacco di donne per strada chi erano incinte
Mia moglie ha avuto il bambino non trovo più una donna incinta per strada
Allora io uso sondato vedere se c'era un crollo di natalità di queste proporzioni e visto che i bambini sono gli stessi nati prima e nati dopo
L'Istat mi ha aiutato a superare una percezione grazie no una piccola cosa allora Di vico diceva che quando la percezione si allontana troppo dalla verità ufficiale c'è un gap di democrazia c'è una confusione di piani
Allora l'Istat deve verificare di quanto sono aumentati i prezzi poi politici debbano litigare su questi dati ma lista da non è responsabile della per l'eccezione
L'Istat responsabile della oggettività massima possibilmente raggiungibili e concludo ritornando a Brunetta quando diceva che l'opposizione e sbaglia spara cifre sbagliate
Ebbe la maggioranza corregga ve cifre sbagliate sparate dall'opposizione
Il suo compito infine purtroppo debbo constatare che c'è in genere ognuno di noi non i giornali politici gli statistici eccetera una resistenza alla verità
E una forte adesione al proprio pregiudizio concludo con queste esempio voi leggete i giornali i dati delle partecipazioni alle manifestazioni politiche o sindacali
I giornali danno il dato fornito dai partiti o dal sindacato e il dato di partecipazione fornito dalla polizia
Il dato fornito dei politici o dei sindacati è nel titolo quello della polizia e nel pezzo
Siccome i giornali si leggono per titoli il dato della polizia non lo si vede mai
Siccome c'è un forte contrasto fra il dato dei politici dei partiti politici e dei sindacati e quello fornito dalla polizia la polizia a un certo momento si è stufata
Non voleva fare la figura dell'organismo mendace che cosa ha fatto cioè un dato incontrastabile cioè proprio vero a incaricato di il l'università di ingegneria di Roma Dick calcolare quante persone stanno nelle piazze dove si fanno queste manifestazioni
Ricorrendo al all'arrivo fotogrammetria alla alle come se Massimo di cioè nel caso di sì la folla compatta la Follo meno sono saltate fuori delle cifre
Naturalmente la polizia ha reso noto il sistema di di di valutazione i giornali hanno
Continuato a dare il dato quintuplicato sesto Plicato delli coloro che fanno la manifestazione e quello della polizia
Allora la polizia per non fare la figura di quella che conta bande non fornisce più da atti una Waterloo della verità grazie
Grazie Pierluigi non sarebbe veramente nulla da aggiungere al tuo vivacissimo e correttissimo intervento se non un frammento di esperienza personale
L'uso che è stato fatto dei sondaggi nel mondo dello spettacolo così distante da questa da questa e AN nel mondo dell'industria è un uso devastante perché ha completamente disfatto il la credibilità di qualsiasi statistica di qualsiasi statistica ufficiale
Però ha dimenticato maneschi di dire che uno di questi ragazzotti anche il Ka anzi il capo dei ragazzotti che faceva questi sondaggi oggi viaggia in televisione
Ed è qualificato come opinionista e statistico questo ve lo giuro non faccio il nome Klaus Davi accanto lo faccio lo stesso
Ora passo senz'altro la parola proprio anche su questi temi di mercato
Al professor Majocchi che presidente dell'Istituto di studi e analisi economica qui di Roma
Sì a io Vò vorrei fare qualche considerazione su che deriva parte della mia esperienza come presidente dell'ISAE perché il designer è da un lato un Rizzo attore delle statistiche ufficiali quindi
Molto interessato all'attività del lista dato è un produttore di statistica ma prima di fare queste brevissime considerazioni
Non posso trattenermi a fare qualche considerazione sul changeover che è stato il momento ma da di Vico nella sua
Brillante intervento ora è certa del changeover ha avuto un enorme impatto mediatico sul percezione sulla a formazione dell'opinione pubblica io però vorrei fare qualche considerazione primo c'è il giovane avvenuto non solo in Italia
Ma in molti altri paesi europei primo elemento vi sarebbe studiare come mai in Italia siano avuto effetti diversi rispetto agli altri paesi europei come diceva il moderatore poi mentre la struttura del mercato qui a qualche rilevanza il fatto che nel settore il servizio in certi settori servizi
Il processo non di privo di lì il processo di liberalizzazione sia avanzato così lentamente ha certamente avuto un impatto non si irrilevante sulla struttura dei prezzi nel nostro Paese
Il secondo elemento io credo che ogni volta che si parla del changeover dell'impatto del changeover vorrebbe anche fare qualche esercizio controfattuale cioè a dire cosa sarebbe successo in Italia senza il changeover quanti a quale sarebbe oggi il tasso d'inflazione corso d'impatto della crisi e i Paesi dell'est che si guida per empio al novantanove e via dicendo cioè Leo qual è il significato che lei euro avuto per l'economia italiana è chiaro che questo non si può fare è un esercizio controfattuale ma credo dal punto di vista la formazione e l'opinione pubblica è altrettanto importante il terzo elemento la percezione dell'inflazione in Isaia abbiamo fatto qualche ricercatori Ysaye che in sala ho fatto uno studio sulle differenze fra percezione effettiva percezione percepita
Grosso modo risultava che il differenza era di tre virgola cinque punti percentuali che corrisponde esattamente alla differenza fra mille novecentotrentasei punto ventisette
Che il tasso di cambio lira euro e due mila che ha il tasso di cambio che Lupi la gente une USA per fare la trasformazione dei prezzi in euro e in lire cioè voglio dire queste percezioni e qui nasce una un elemento che ci riporta al tema delle discussioni oggi
La percezione delle è una percezione individuale cioè io conosco quello che faccio quindi quello che faccio ma diceva Brunetta sono i miei trenta pressi
In questi trenta prezzi sono differenti per tutte le persone sono dentro in questa sala quindi certamente è molto diffuso anzi davvero una percezione di un fatto che mi riguarda per direttamente molto più difficile avere una pressione di un fatto collettivo l'indice dei prezzi è un fatto non riguarda nessun individuo in nessuno si può identificare i quindici e i prezzi perché riguarda cinquanta milioni di persone quindi statisticamente per definizione diverso
Allora io credo che questi sono elementi che devono essere chiariti
Ma vengo invece al punto principale e vorrei ripartire dal tema del del dal titolo dell'incontro di oggi ma statisti come bene pubblico non voglio essere pedante varato insegna Scienza delle finanze la definizione ebbene pubblica una definizione precisa
Savoy son definisce i beni pubblici come quelli caratterizzati da non rivalità nel consumo e non escludibile evita ora è un fatto certamente la non rivalità nel consumo esiste nel caso alla statistica discutibilità è possibile
Per si possono vendere dati statistici e qui nasce un elemento fondamentale discussione di oggi che io vorrei sottolineare tre riguardo all'Istat ma riguarda anche il design l'importanza del finanziamento pubblico
Per la Istituto nazionale di statistica perché perché è chiaro che i dati statistici si possono vendere e ci sono molti che viveva vedono dati statistici istituti privati vivono vendendo fra l'altro elaborazioni dati o commenti sui dati
Ma c'è un elemento fondamentale nella misura in cui l'istituto pubblico di statistica oli stai che un istituto pubblico ricerca vive con finanziamento pubblico non è condizionato dall'esigenza del cliente
Allora deve essere molto chiaro che c'è una differenza fondamentale fra il dato statistico fornito da un istituto pubblico come lista che si confronta non solo dal punto di vista metodologico con la comunità scientifica non solo nazionale ma internazionale e ritornerò poi in conclusione su questo punto e ma l'Istituto nazionale di statistica si confronta al punto di vista metodologico e risponde alla collettività quindi dal punto di vista scientifico risponde la comunità scientifica
Dal punto di vista diciamo dell'uso politico dei dati risponde all'opinione pubblica e all'insieme delle forze politiche che corrisponde che rappresento non sono Brenta della da questo punto di vista l'ora è fondamentale alla distinzione cioè io del noi teoricamente
Il dato statistico può essere si può applicare il principio di esclusione cioè può essere venduto sul mercato ma se noi vogliamo conservare diciamo la tradizione di affidabilità di trasparenza del dato statistico vissuto fra sta di statistica deve essere finanziato al settore pubblico e devono esista di istituti pubblici di ricerca
Quindi io rivendico da questo punto di vista anche il ruolo del nostro istituto che è diverso rispetto gli istituti privati di ricerca vissuti piatti ricerca devono vendere i loro prodotti sul mercato ed i loro prodotti mi viene in mente come avviene a regole su ogni mercato è condizionato dalla domanda
Secondo elemento che vorrei richiamare rapidamente e che anche noi produciamo a dati statistici risaie in particolare produce questi dati che sono dati molto sensibili delle inchieste sulla fiducia
L'inchiesta sulla fiducia dei consumatori richiesta solo Ferruccio l'imprenditrice
E ogni volta che noi pubblichiamo un dato
Questa dicotomia cui faceva dei a cui faceva riferimento Renato Brunetta nel suo intervento iniziale si manifesta noi cerchiamo di produrre il dato che abbia la mano migliore qualità
Statistica metodologica che risponda principi che sono accettate la comunità scientifica
Certamente una volta che il dato e pubblico l'uso del patto non dipende più da noi
E il fatto che il giorno dopo sui giornali diverso appaia
Il dato del design da parte di alcuni per dire tutto va male l'Italia l'economia italiana sta andando a rotoli e cioè declino dell'ala delle colonie italiane da parte di altri invece questo dato rafforza la fiducia e quindi siamo in una fase per questo non dipende più da noi nella misura in cui io voglio come presidente ho vissuto ricerca
Che produce dati statistici
Essere giudicato unicamente sulla qualità dei dati che produco non sulla utilizzo che può esser fatto di questo dato
E l'ultima considerazione che volevo fare che è stata sottolineata ampiamente da professor Biggeri nella sua introduzione
Noi viviamo sempre più in una comunità internazionale in cui dobbiamo confrontarci a livello internazionale con la produzione dei dati bicchiere dedicato una parte la sua relazione alla voliera USA anche noi nel nostro piccolo cerchiamo di abbiamo cercato di superare i limiti della produzione i dati design presidenti che erano puramente nazionali oggi cerchiamo di produrre elaborazioni statistiche e proiezioni macroeconomiche insieme con l'IFO eccoli in sé per l'insieme dell'Eurozona
Ma questo è un elemento fondamentale perché se oggi vogliamo valutare l'andamento dell'economia mondiale certamente il da Pisa e sulla fiducia dei consumatori importante
Ma prudente più importante dato vi fo su quanto avviene in Germania il dato l'Università del Michigan per quanto avviene negli Stati Uniti
Quindi è certo che il lavoro di chi oggi dal si impegna nel settore statistico diventato loro più complesso perché noi siamo parte di una comunità internazionale
Mondo come villaggio globale è qualcosa che ha investito anche il mondo della statistica
Siamo in donando Paolo Ruffini direttore di RAI tre
Cercherò di essere precisi
Possiamo fare questo secondo giro come ci suggeriva Andrea
Anch'io io insieme per nulla un
Esperto di statistica anche se
Mi capita di consumarla tutti i giorni sotto una veste a se particolare che è quella
Dell'Auditel per
La prima cosa che viene da dire qui avendo ascoltato gli interventi che mi hanno preceduto
Nonostante
Tutte le polemiche ci sono state sull'alterano stante etilica una rete che certamente non è la più ascoltate anche qui certamente
Per altri undici che hanno più a che fare con la percezione quella cui si riconosce la più alta
Qualità percepita non mi sognerei mai di pensare che l'Auditel e quindi uno strumento statistico che misura numeri sia uno strumento sbagliato o uno strumento di cui non tener conto uno strumento addirittura da
Abolire vengo
Settimana scorsa sono solo ad un convegno in cui di questo si parlava e c'era anche il professor Morcellini è
In quel convegno era stato presentato ad esempio un
Con nobili intenti un algoritmo
Della qualità che avrebbe dovuto come dire avrebbe dovuto o potuto diventare un'arma un metro un punto di riferimento per chi fa televisione in quell'occasione mi è capitato nel credo di dire che nonostante appunto
Ha qualità la rete che dirigo in questo momento è è così ben giudicata io preferisco un meccanismo che ha che fare con i numeri e con la statistica e con dei dati in qualche modo anche contestabili ma ma ma più concreto con un meccanismo Kakà fare con la poi la percezione Conte con il giudizio nel senso che i dati poi voi
Torturare quanto vuoi per cercare di di trarne qualsiasi
Conseguenza ed era quello che veniva detto poco Factory dato una cosa l'interpolazione altra mandato alla sua coerenza da cui non non non non bisognerebbe prescinde
Per quanto riguarda poi più in generale il tema del convegno le cose che mi vengono a dire sono brevemente brevemente questi che queste che
Nelle società democratiche l'informazione è potere la libertà di acquisizioni informazioni e libertà di di acquisizione al potere quindi certamente la statistica è un un bene pubblico perché è un bene
è un bene di tutti
Allo stesso modo mi ritrovo molto una cosa che diceva Dario Di vico sub non pretendere che nella
E non mi pare assolutamente che sia questo anzi certamente non è questo diciamo alla ci fu una volontà dell'Istat pretendere che il dato ufficiale sia l'unico l'unico dato certamente il dato diciamo così più garantito più certificato dato da cui non si può non si può prescindere ma ma
Ma non sarei d'accordo con quanto diceva Brunetta al di là del paradosso della finanziaria di Prato paragonata a un dato della Banca Italia sul fatto che
Diciamo in un sistema democratico non si possa attingere anche a dati diversi purché purché certificati con dei criteri
Condivisi no non non messi sullo stesso piano ma chi è che decide cioè voglio dire interesse e sempre complicato pensare che ci sia un'autorità
Ah no ma infatti uno dice uno nel nel dire nel dire l'Istat diciamo cioè in questo diciamo molti lo diceva citando citando i di di il Times cioè i lettori son molto meno stupidi quando li facciamo di di Lilli pensiamo cioè evidente con dato Istat ha una credibilità è un dato finanziaria o sondaggio più o meno taroccato ne ha ne ha un'altra prono viviamo in un Paese non entra in cui l'interpretazione del dato
Al di là dei giornalisti coinvolge talmente tutti quanti noi da da da politici ad economisti che è veramente complicato poi come dire
E mi riconosco molto nel dire il partiamo dai dati precisi e poi lasciamo la libera interpretazione e e poi la precisione la presa del dato che era antica dal dall'istituto che lo fa dal modo in cui è certificata perché ogni elezione i politici discutono su dei dati che sono lì e e e c'è una grandissima libertà di di interpretazione
Tu dicevi prima sul sul su un i consumatori sono assolutamente passò diciamo da accordo sulla sulla difficoltà
Di regolamentare quel settore spigliato in un paese in cui i partiti che per Costituzione avrebbe dovuto essere commentati non sono state regolamentato in cui si discute in questi giorni anche del come e del se fare le primarie in uno scatto nello schieramento
Piuttosto che in un altro i sindacati non sono stati regolamentati non sono state contate nemmeno associazioni consumatori la misurazione le piazze Conca però voglio dire i letti i lettori non è che non sanno quanta gente sta sta in una piazza piuttosto che diciamo l'attendibilità di un dato fornito dal da chi ha proclamato lo sciopero dei consumatori e su quello sarei molto più ottimista rispetto come dire
Per quanto come operatori dei media possiamo farci autocritica come politici potete farvi autocritica come economisti si può fare dell'autocritica sul fatto che la comunità
Nazionale in qualche modo più avvertita di quanto probabilmente non non non pensiamo per quanto riguarda la l'uso della statistica un'altra cosa che mi veniva da dire che nel momento in cui è è così importante
Costituire ricostituire il senso d'identità
Nazionali o anche sovrannazionali la statistica ci aiuta
Molto a superare quella che la il dato percettivo di cui di cui parlava Dario Di vico
Perché effettivamente c'è c'è un un capo comuni comunicazionale di cui probabilmente siamo tutti parte cioè di cui non si può fare carico per la propria parte
Riguarda la politica riguarda i media riguarda riguarda un po'tutti ma certo ma certamente sapere chi siamo
In termini di cultura
Multietniche
Livelli livelli economici sociali e culturali aiuta aiuta a ricostruire un senso identità hanno nazionale per quanto riguarda l'Italia sovranazionale per quanto riguarda lo poco al globale per quanto riguarda il mondo così globalizzato di cui abbiamo veramente tutto tutti bisogno perché viviamo in un momento in cui troppo spesso almeno a mio avviso siamo messi davanti ad un ad un dilemma terribile in cui non dovremmo trovarci in cui forse anche la statistica città non trovarci cioè a al dilemma in cui noi per affermare la nostra identità dovremmo trovarci a negare identità degli altri realtà la statistica città me sta a mettere insieme assommare identità diverse tra circa tre anni fondato un dato complessivo
Critica interpretazione dei dati l'ho l'ho detto prima quanto il pregiudizio di fondi forniti fronte la statistica
Prima di venire
Qui oggi diciamo cercavo di leggere qualcosa ma fatto in qualche modo un po'piacere scoprire che il pregiudizio di di fronte la statistica un po'luogo comune che accomunato persone persone delle più diverse da da da Make It Way Napoli Allen sul fatto che poi la statistica in realtà
Menta ma malamente se ne che tutto questo diciamo viene viene detto più per gioco che per qualche per che per convinzione che chiunque operi
Operi
L'India sta benissimo che invece senza senza dati non c'è possibilità di leggere cosa nello stesso tempo lo chiedo cosa che volevo dire erano
L'importanza per chi fa per chi lavora venni migliaia di anni di accompagnare il dato statistico anche dai
Diciamo è ovvio ma ma penso sì importanti lotta alle delle inchieste che che coinvolgono persone così in carne ed ossa
Perché aiuta da una parte a non essere i miopi parlando soltanto di casi singoli dall'altra non essere prescritti diciamo parlando soltanto diciamo di numeri che potrebbero non non comunicare quando non si comunica si crea quel ghetto di cui parlavamo prima
Per quanto riguarda infine il ruolo il ruolo dei media nell'interpretazione dei dati l'importanza e i media
Diciamo
Possano anche dissensi sentire nell'interpretazione dei dati cioè dare interpretazioni diverse anche questo la vita lo dico lavorando in un'azienda che fa servizio pubblico esattamente
Nello spirito in cui lo fa l'Istat io sono tra quelli che
Pensa che sia importante difendere il senso il servizio pubblico anche per esempio nell'universo dei media credo che dovremmo comunque stare attenti a non pensare che esista una sola l'interpretazione ufficiale del dato maxiatto possibile una pluralità di interpretazioni dell'
Allora facciamo le conclusioni accluso borsellini
E poi facciamo un rapidissimo giro un minuto ciascuno partendo magari partendo da sinistra rimasto fino a destra ciascuno avrà modo di rito per rimettere in sesto alcune cose sono certe star nella certe libere nel dibattito
Una delle mie aspirazioni fare dovunque le conclusioni perché significa prepararsi di meno ma il fatto è che dopo ci sono altri interventi e quindi prendetele ai miei come conclusioni plurale
Ragionando su tre o quattro parole chiave che sono uno scenario socioculturale pensate devo stare in dieci minuti classe dirigente cultura identità italiana e ovviamente anch'io in coda perché sono d'accordo con
Amico Magnaschi che è l'ultimo anello delle responsabilità nella catena del disvalore sulla cultura dei dati in media e la comunicazione
Non senza aver detto però all'inizio perché lo considero un piccolo passaggio non so se posso dire d'epoca io spero di non travisare quell'acquisto partecipando in questo momento un segnale interessante che vedo dal dispositivo dei titoli delle tavole rotonde dalla filosofia in generale che presiede
Alla cerimonia cui stiamo dando luogo nella seconda nella prima tavola rotonda diciamo nel secondo luogo
Di una
Settima conferenza nazionale di statistica noi troviamo per la prima volta perché non era mai capitato in passato la parola comunicazione ovviamente dissimulata attraverso il sostantivo opinione pubblica perché forse è troppo presto per avere la parola comunicazione quindi un messaggio per l'ottava
Ma in questo messaggio
Passa un elemento che soprattutto io ma forse anche altri perché odio devo dire ho trovato grandissimi elementi di sintonia anche se sarebbe più piacevole segnalava gli aspetti di divergenza d'opinione in questa tavola rotonda vedo l'affermarsi non inerziale di una riflessione sulla comunicazione come adozione di un diverso spirito da parte di un soggetto pubblico di un provider
Di dati come l'Istat cioè ci sono due modi con cui la società italiana si atteggia nei confronti della comunicazione e questa è una cosa che certo
I miei amici soprattutto la mia destra conoscono bene dolce chili la prende come un elemento per modernizzare per imbellettare
Chiacchiere distintivi secondo una celebre citazione di una fiction cinematografica e chi invece la interpreta come un cambiamento nella qualità delle interazioni un io dove su questo sarà ancora più audace sfidano l'Istat se mi riesce con l'ironia determinata da un rapporto amicale
A pensare che deve assumere proprio sulla questione della percezione dei dati reali o percepiti
Il ruolo di sentirsi un soggetto che a livello architettonico è improntato alla comunicazione cioè nella sua filiera nella tracciabilità dei dati nella negoziato pubblico dei dati diventa comunicativo perché noi sappiamo che oggi la verità dei dati non è più nella semplice correttezza e rigore metodologico della produzione della proposta ma nel modo in cui si riesce a influenzare le istruzioni per l'uso cioè il modo in cui essi diventano effettivamente cambiamento sociale e culturale
E questo era proprio la frase da conclusione quindi adesso invece entro sul i qua le quattro parole chiave che mi piacerebbe illustrare con voi e che sono tutte le collegate al dibattito avvenuto finora cioè nessuna di queste parole era stata immaginata
All'inizio di questa tavola rotonda la quale mi aspettavo di forse adottare un comportamento comunicativo diverso e questo significa che il tema comunicazione provoca densità e cioè che anche se forse non è facile governare gli stimoli che ci siamo dati ma gli stimoli ci sono stati spero di essere comunque all'altezza di ciò che ho detto del dei miei predecessori la prima parola chiave scenario socioculturale
Ho sentito molte cose intorno agli elementi che inibiscono nel nostro Paese inibiscono almeno ostacolano una più forte sovranità del dato un elemento cioè di capacità dei dati di diventare elemento di condizionamento di influenza di commercio spirituale in questo caso ovviamente tra gli esseri umani
Non ho sentito l'elemento che secondo me deve essere aggiunto a questa faticosa e complicata mappatura degli elementi di criticità perché trovo che noi dobbiamo qui soprattutto dirci ciò che non funziona nel nostro clima socioculturale comunicativo e la prima cosa
Attiene alla cultura di quest'alle cultura di questo Paese non non non ho tempo e forse non avete nessuna voglia di ascoltare una dissertazione sull'identità italiana sulle nostre culture patrie su questo però già qualche passaggio c'è stato l'intervento
Di vico
Ma un punto chiave va
Almeno in prima battuta citato nella incredibile scarsa predisposizione della cultura italiana di quella collettivamente condivise condivisa cioè di quell'abitata dai nostri cittadini quelli di cui dobbiamo essere testimonial
Nella Resistenza
A alla quella forma di conoscenza anche questo è stato già detto che viene dai dati e non dalle percezioni individuali dei dati questa volta non è più la dinamica dati percezioni ma quell'elemento assai acuto di stipulazione della mente che stamattina Biggeri ci diceva nel momento in cui noi sappiamo che la mente funziona la mente umana funziona all'inizio come elemento corporativo di sopravvalutazione di ciò che vede invece che come elemento di superamento di ciò che vede c'è un riferimento al celebre finestra di Platone noi vediamo simulacri di realtà
Mi piacerebbe ragionare a lungo su questo aspetto perché se noi non mettiamo in discussione i nostri siamo
Questa forma di finta cultura umanistica che realtà e letterati Istica la cultura della vaghezza del dell'indecisi verità della indecifrabili Itala parole indecifrabile particolarmente interessante per professore di statistica cioè la ripulsa alle cifre alle percentuali ai trenta questo Paese non farà nessun passo avanti
Definitivo profondo convinto verso la modernità e adotterà invece ancora una volta in modo inerziale un riferimento alle percentuali ai dati
Questo però certo mette in discussione perché noi possiamo immaginare che non sia colpa del clima
Il fatto che la nostra cultura sia ancora così
Pericolosa mente compromessa con elementi che tra l'altro non solo umanistici magari fosse col cultura umanistica semplicemente culture anti positivistica nel modo più bieco
Qui c'è una responsabilità severissima delle nostre classi dirigenti delle politiche anche qui recupero una parola molto preziose qui non è problema di governi noi dobbiamo sapere che la somma di tanti governi forma le responsabilità delle politiche e su quasi tutti i punti in cui nei Paesi moderni
Abbiamo avuto un sistema politico che ha fatto da driver dell'innovazione cioè da propulsore il produttore di progetti di come di società nella nostro caso questo c'è stato di meno anche se la politica è stata una grande speranza di questo Paese
Non è stata però così capace d'essere un elemento di regolazione di normazione
Di passaggio al futuro
Ma su questo dovrei dire non è certo solo colpa della politica è colpa di una cattiva formazione anche di un arco
Cultura universitaria anche di una fortificazione a cilindri dell'esperienza universitaria invece che di una fecondazione in tutte i saperi disciplinari di saperi di alfabeti
Formativi che sia si compromettano si contano meno si sporchi le mani
Con i dati con i numeri con le pendenze con la la scoperta che solo dà i numeri noi riusciamo a vedere qualcosa chi è diverso dalla ripresentazione giorno per giorno dei giornali
Ma su questo chiuderà il terzo punto
Anzi lo salto perché sono già in arretrato e avevo allora inizia con questa precisazione anch'io però che non dobbiamo mai entrare in questo dibattito
Con l'idea assolutamente consolatoria solo nel nostro Paese
Che è il modo con cui inizia imputano le rappresentazioni sociali che fa la differenza e lì è chiaro che non solo è vera la la la bellissima formula sono l'ultimo anello perché
Niente come la comunicazione ci fa capire i cambiamenti quando la comunicazione sa raccontare Celli
Ma è anche vero che Lissi tutti i disastri le criticità
Le debolezze di profondità degli intellettuali la mancanza di una classe dirigente intesa come mediatori quello che forse Gramsci oggi avrebbe fatica seri nascesse a scrivere cioè dove stanno oggi i mediatori chi si assume il compito delle mediazioni
Chi fa compagnia per usare una bellissima frase di
Di vico
Alla gente ai cittadini e lì ha detto questa perizia frase che non dimenticherò inizia non devono lasciare soli i cittadini allora su questo noi dobbiamo realizzare una riflessione anche stressi definitivamente un po'i nostri pregiudizi salottieri contro i media che devono essere fuori dalla porta non ci aiutano aiutano
A scambiarci un po'di battute spiritose a cena nelle terrazze romane ma non aiutano a capire la forza che comunque la comunicazione a nella vita delle persone e al tempo stesso dobbiamo quindi mettere in questione come mai la cultura dei media non riesca quanto noi vorremmo a diventare un un passaporto di civilizzazione più rapido e più ha voluto anche se in questo i segni di un passaggio d'epoca ci sono dopodomani
Con Linda Sabbadini
Affrontiamo il tema dei consumi culturali di cambiamenti ci sono e attendiamo soltanto qualche professore qualche media che riesca a raccontarci che per esempio la
Televisione sta diminuendo la sua pressione sugli italiani ma noi abbiamo trovato professori e giornalisti che l'hanno attaccata per decenni non riusciamo a trovare
Professori e giornaliste che si accordano che la televisione e il generalissimo non sono più l'unico virus della struttura socio culturali Italia ma questo lo rimandiamo dopodomani perché sennò tolgo la suspense alla relazione Sabbadini
Chiudo sulla questione dei media
è un po'il ragionamento che Biggeri stamattina faceva su cui forse dovremmo tornare a ragionare in termini non solo di speculazione filosofica sul funzionamento della nostra mente noi tendiamo a sopravvalutare ovviamente Ciocco su su cui abbiamo precisa sappiamo anche che la modernità però stressa fortemente questa dimensione cioè ciò che simbolico ciò che vi attuale diventa ormai IST parte del nostro spazio cognitivo anche su questo mi ricollego da riflessioni
Di vico faceva sui dati percepiti e le ammetto anche se mi piacerebbe distinguerli per le sue conseguenze allora
In media tendono a darci la foto della realtà e i titoli dei giornali e dei telegiornali
Grondano soltanto notizia negative ma questo come dire non vorremo mica passare la nostra vita raccontarci solo la storiella che i giornali a parità di condizioni scelgono il male
Contrasta la frase di San Tommaso che diceva bonum est diffusivo un sui una storiella in me non convincente ma lumbard
Ben più del lo sappiamo il carisma della trasgressione del mare dell'ASP scostamento dal trenta è altamente seduttivo per il cuore degli uomini scalda gli uomini forse perché di riconferma ma non c'è bisogno che ci spieghiamo i motivi consolatori di questa dove allora noi dobbiamo eccitarsi ed esercitarsi di più nel riuscire a dialogare con i media
In questo secondo meccanismo per cui non abbiamo in
Talmente i più moderni senza che questo significhi modernisti
E invece si spostino alla radiografia allora un piccolissimo esercizio semantico su cui mi piacerebbe ragionare a lungo con voi
Con tutti i militanti dell'Istat che sono certamente un pezzo di qualità di questo Paese
Invidia raccontano le foto cioè tranne qualche eccezione in cui abbiamo inchieste capaci di darci segnali sul futuro
Tendono avuto logicamente a descrivere ciò che è avvenuto la ricerca scientifica la ricerca dei dati las il proprio la la natura di essere provider dei dati di un Paese
Come il nostro cita invece la radiografia cioè l'intelligenza profonda il futuro a mentre i media ci danno l'oggi e qualche volta lo ieri la ricerca cita il futuro
Noi più che altrove
In questo paese più presente pesantemente che altrove non riusciamo a far dialogare questi due registri nonostante gli sforzi di chi lavora
Ai fianchi dei comunicatori ma noi vediamo che c'è proprio come se fossero due strutture cognitive Candy non riusciamo a fare interferire allora lo sforzo che dobbiamo fare forze di ricontrattazione amento delle strutture di produzione di dati
Di non lasciare spazio all'uso strumentale immediati istinto
Di non lasciare a soggetti speculativi
La possibilità di dare dei dati che diventino automaticamente titoli gridati non so come io ovviamente su questo mi riprometto il secondo intervento è forse anche un terzo intervento fuori di qui
Ma noi dobbiamo ridurre la dissonanza tra questi due mondi altrimenti
Questa centralità dei dati nella costruzione del nostro futuro sarà sempre di più insidiata dalle sabbie mobili del quotidiano grazie
Ora siccome il dato è conciso avete la bellezza di sette minuti tutti insieme per raggiungere qualche cosa al vostro intervento ori precisarlo partendo da ma gli occhi grazie
Sì no io la l'osservazione volevo fare riguarda ancora il punto della finanziaria di Prato la casalinga di Voghera ci sono molte formulazione si possono dare cioè dati pubblici dati privati io non voglio assolutamente limitare il ruolo per i privati o dei singoli ricercatori la fornitura di dati però credo che ci siano delle regole accettabili per tutti Rio voglio essere confrontato noi utilizziamo largamente dati privati
Non solo dati Istat anche se la maggior parte dei dati sull'attinse utilizziamo dati privati
Ma io credo che dal punto di vista la comunicazione dell'opinione pubblica sia fondamentale che si sappia come sono stati raccolti con quali limiti e un quarto altrimenti la competizione non è una confezione fare
C'è un mercato quando ci sono regole anche nella comunicazione dei dati statistici occorrono ci siano regole perché la competizione si afferma non si può criticare l'Istituto nazionale di statistica sulla base di dati di cui non si sa come vengono raccolti come vengono elaborati con quale metodologia io chiedo soltanto questo
Credo che questo non sia un limite del mercato perché appunto dato che sono nato sulla tradizione liberale la tradizione liberale dice che non c'è mercato se non ci sono regole
Proseguo nella linea di Maiocchi come Magnaschi ci ha ricordato l'autorità garante per le comunicazioni ha stabilito le regole per quanto riguarda i sondaggi dopo queste regole il mercato è un po'più efficiente regolato così la proposta tra l'altro mi farò carico anche di di proporla livello europeo
Di definire per le autorità garanti a livello europeo a livello nazionale
Degli standard per quanto riguarda le rilevazioni statistiche di produttori i dati di tipo privato non tanto per i ricercatori ma per quanto riguarda i produttori dati per cui se quel tal istituto XY quando metteva fuori dei propri statistiche sui prezzi avesse detto
Ufficialmente come le aveva elaborate con quale tipo di e quantità campionaria e così via sarebbe stato come dire molto più palese molto più chiara la diversità
Quando si era già una prima sulla che il pubblico sa la differenza tra Istat e Eurispes il il pubblico non sa la differenza tra Istat e Eurispes
La differenza tra Istat e Eurispes sappiamo noi qui in questa sala fuori di questa sala mio padre e mia madre miei fratelli non sanno cosa la differenza tra Istat e Eurispes sarebbe bene che i giornali oltre che pubblicare le caratteristiche del rilevazione statistica privata dicessero Istat Istituto centrale di statistica quel che ha queste caratteristiche e istituto IPSIA Y che ha due statistici tre dipendenti un ufficietto in via Flavia piuttosto che questo è il il quadro complessivo ultimissima battuta all'amico Di vico
Io non condivido tutte le cose che scrivano i giornali su cui pubblico e mi editoriali come penso che lui non condivida tutte le cose che scrive il suo padronale per cui non mi dimetto quando non non condivido qualcosa come penso che lui non si dimetta quando non condivide qualcosa del suo Corriere
Quindi un dato mi sembra evidente siamo tutti d'accordo che servono delle regole in qualche maniera no e quindi
Regole che evitino una giungla delle informazioni mi sembra che l'ha detto insieme a Pierluigi Magnaschi con grande nettezza
Io voglio dire una cosa però attenzione poi sarebbe di interessato dibattito sui media i media non sono un sottosistema della politica i media io li vedo dentro la società civile sporchi forse nel senso come dire magari però stanno dentro la società civile anzi in Italia stanno troppo dentro la società politica dovrebbero più recuperare il rapporto con la società civile e magari diranno qualcosa di sporco di impreciso
E questo questa è un po'il problema i media italiani e che rappresentano poco la società e molto di mille il sistema politico si devono avvicinare il più aspra abissina avvicinamento alla società potranno probabilmente avranno una comunicazione più sporca più precisa ma più rappresentativa ecco per dire questo questo è un elemento mi rendo conto che qui c'è cioè molto professor Morcellini ci fa corso perché laureato una cosa così quindi seduttore scura però in questo senso sito in media ed è tant'è vero che in Italia si dice
Non ci sono i giornali popolari come in Inghilterra no per dire che è immaginate giornali popolari di fronte a Cengio e finisco solo per dire al processo ma gli occhi
Europeista io
Devo aver avuto la sua stessa persona del mondo Movimento federalista europeo quando avevo venti anni quindi o grandissima considerazione dell'euro e la considero una riforma quindi sia chiaro dopodiché ripeto le riforme sono giuste bisogna portarsi dietro la gente
Perché altrimenti diventa nuovo degli esercizi degli esercizi amministrativa
Prima una battuta allora dottor Magnaschi uno non sono così vere
Ma sto parlando di dieci anni fa e io
E sto parlando di direttori di giornali che sono diventati
Voglio dire sto parlando di cose recente certamente mi manca l'esperienza del servizio però guarda leggendo il giornale tra una differenza
Io introdurre un altro punto
Resta un mistero per me ed è il tema dell'economia sommersa quando riuscirò a capire perché
L'Istat fa lavori sull'economia sommersa
L'Eurostat stabilisce quali sono i criteri per la stima dell'economia sommersa
La classe politica i giornali Pardi un'economia sommersa
Fantasiosa fantastica
I politici
Allora lì viene fuori che c'è un po'di fantasia nel senso che si cerca nel mistero la soluzione ad alcuni problemi dell'economia italiana un ultimo appunto da un punto se mi consentite
Dal professore
Alla fine di questa tavola rotonda io c'ho un problema di fondo verde che abbiamo sistematicamente confuso i concetti di dato informazione conoscenza e comunicazione segnali
Ognuno di noi parlava in modo diverso io certamente parlavo di dati e di informazione
Altri parlavano certamente di comunicazione altri ancora parlavano di segnale e sono concetti completamente diverse allora dal mio punto di vista non ho dubbi sul fatto che se devo parlare di comunicazione ma per carità la libertà
Ci mancherebbe altro
Se invece parliamo di metodologie per ottenere dei dati allora è un'altra cosa
Allora qual è il tema di fondo e sostanzo soltanto al fatto che forse ci vorrebbero dei traduttori che spiegassero effettivamente qual è questa riferì
E qui su questo punto con l'Istat abbiamo sempre avuto dei problemi
Perché è vero la comunicazione
Lista dovrebbe fare molta più comunicazione un tema che ci trasciniamo da tanti anni però nel momento in cui comincia a fare comunicazione civile aggiunge informazione questo sia andato
Ma ci deve aggiungere i modelli di interpretazione e ci deve aggiungere il modo con cui ti rivolgi della comunità ed è lì a questo punto sì avere il problema dalla percezione dal proponente
Ma insomma per l'ufficio di statistica un po'dura fare questi tre passa
Speravo di avere anche stavolta ad erogare
Allora io su quest'ultimo punto la pensa in modo radicalmente opposto nel senso che pur apprezzando moltissimo l'argomentazione del tra l'altro di un pasto past president devo dire che i dati di cui secondo me ha bisogno questa società non sono dati da corte dei conti cioè in cui è fondamentale presidio adesso lo sto sto banalizzando perché ha davanti le grandi ricercatori ma quello che trovo che sia interessante per rendere un servizio a una società che cambia così velocemente interferire con i meccanismi di formazione dell'opinione quindi la mia idea è che l'Istat deve fare un salto più deciso da provider dei dati a medio dei dati poi questo ovviamente con tutte le accortezze l'umorismo del del delle delle cose di questo Paese aggiungo una ricca tutto ciò che aumenta la percezione della terzietà e cioè che evita nel pubblico l'idea di un consociativismo tra produttore dei dati e struttura politica dominante va nella direzione del miglioramento quindi se si può espungere io perché no la funzione di ispettorato alla presidenza del Consiglio secondo me sarebbe sacrosanto
Persino il la Consulta degli utenti anche sia sugli utenti penso che condividere le per le le perplessità di chi le lo diceva prima anche questo aiuterebbe l'istituto a posizionarsi sul negoziato pubblica sui dati e cioè a far diventare affare interferire lista q con il modo in cui i dati vengono effettivamente spappolato spalmati su una società che cambia
Molto brevemente due sole cose
Un un detto credo che insegue gli statistici che e che i dati sono testardi mentre le statistiche lo sono un po'meno sono flessibili
Credo che una democrazia abbia bisogno in realtà invece della certezza dei dati certificati come era stato detto prima
Invece della flessibilità delle possibili loro interpretazioni in quel senso una cosa su cui bisogna il migliore però stare attenti e quindi anche anche la televisione chi fa televisione non non confondere
Qui ci sia
Tra appena sfiorato ma ci si è accennato
I sondaggi con le statistiche e sondaggi misurano la flessibilità delle del delle opinioni che sono molto mutevoli le statistiche dovrebbero misurare la guardo la durezza dei dati quindi dovrebbero essere due tanto quanto i dati quella flessibilità delle opinioni su sui dati e quindi sulla statistica deve rimanere libera
Chiudo quindi alla tavola rotonda essendo nato in pianura ho il vizio di tenere i piedi per terra e quindi mi esserci atterrò in una brevissima consulenza che gratuita anche perché non me l'ha chiesta a nessuno il primo punto è secondo me che l'Istat deve limitarsi o deve soprattutto produrre dei dati attendibili e sempre più attendibili con delle tecniche sempre più sofisticate
L'Istat secondo punto deve essere difeso dai tarocchi attori di dati ottenendo al pari dei sondaggi che abbiamo visto che sono disciplinate dall'autorità
Per de sul di vigilanza sulle comunicazioni che coloro che producono statistiche siano costretti a dimostrarne la attendibilità
L'Istat peraltro deve comunque intervenire sempre soltanto non sulla interpretazione dei dati su da cui forniti che sono liberi in una società libera
Ma deve intervenire in prima persona ogni volta che da alti livelli questi dati sono messi in discussione nella loro serietà e oggettività
Insomma lista non può direi io sono la vestale della verità non posso perciò essere discusso vado tenuto fuori dalle risse non voglio scendere nell'arena e nel migliore dei casi vi darò una risposta fra quindici giorni perché nel giornalismo la risposta fra quindici giorni è una non risposta
Ora che l'Istat sia attrezzata per dare delle risposte ai media lo dimostra questo aureo libretto di cui io non conoscevo l'esistenza trentun pagine aproposito presidente Biggeri bisognerà dare una gratifica coloro che hanno fatto
Questo libro non so chi siano non c'è una nessun interesse privato
Perché è un libro straordinario che dimostra che l'Istat non solo produce delle statistiche
Ma produce delle statistiche importanti per la guida di questo Paese e s'arrende all'in un linguaggio immediatamente percepibile da leggende for perdere due secondi per legge ad alcune di queste tasti statistiche
Ad esempio speranza di vita alla nascita per sesso
Nel mille nove dal mille novecentosessantuno al due mila e due gli uomini vi hanno una speranza di vita di più undici anni e le donne quasi tanto lo stesso
Matrimoni dal mille e novecento novantatré si rileva anche il dato dei matrimoni con almeno un coniuge straniero
Nel novantatré erano tre il tre per cento nel due mila e uno otto e uno per cento sta è la fotografia di un Paese che cambia pelle con una velocità spaventosa
Andiamo avanti ma non vi tedierò altro indicatori ambientali nei Comuni capoluogo di regione cioè il numero di metri quadrati di verde ecco una statistica che non è solo il costo della vita ma il tipo di paese con il quale abbiamo a che fare che sconvolge le mie credenze
Ad esempio il comune italiano che ha più metri quadrati di verde cinquantadue per abitante cinquantadue metri quadrati ex Catanzaro
Il secondo non l'avrei mai detto e Genova quarantadue il terzo e Perugia trentaquattro metri il quarto e Bologna trenta virgola due metri
Vogliamo Andrade nel merito del dei rifiuti organi e dei rifiuti pubblici le vie di vicende delle discariche eccetera benissimo c'è una tabella molto breve che dice che al nord su una raccolta non differenziata tra Nord e Sud sostanzialmente pari nove mila e nove mila al nord la raccolta differenziata e nove volte superiore alla cara corte differenziata nel Sud
Ecco e potrei andare avanti spesi medie di famiglia per dare geografica due mila e seicento euro al nord militare ottocento euro al Sud sono trentun pagine
Qualche saltano fuori delle paginate di giornate pazzesche da meditare vedendo una una una una un rilievo che faccia meglio insomma bravo chi l'ha fatto mi raccomando la gratifica vorrei avere assicurazioni grazie
Allora concordo assolutamente con quanto ha detto Magnaschi ore
Stamattina venendo qui da Milano sonnolento immaginavo un dibattito altrettanto sonnolento non lo è stato
Vi devo dire che osservandolo quasi dall'esterno dalla vostra prospettiva ho avuto l'impressione di molte più consonanze di quanto non fossero le dissonanze
I dati molto spesso parlano da soli esattamente come ha mostrato Magnaschi
Alle volte vanno fatti parlare vanno meditati vanno filtrati e vanno proposti al cittadino affinché appunto il cittadino non si senta solo il secondo me questa è una cosa fondamentale io credo che molta della polemica che abbiamo sentito tra Brunetta edipico molto poi rispettosa in realtà dei dei ruoli che svolgono bene tra l'altro ciascuno per il proprio sì è realtà una polemica che potrebbe essere ridotta sei in Italia anche il dato non entrasse in questo grande frullatore politico che poi costringe l'Istat a difendersi
Con il fucile da una guerra che in fondo fanno aree
I giornalisti
Concludo semplicemente io credo che qui qualcuno abbia letto Borges i giornalisti hanno la pretesa di vedere in un punto solo scorrere tutta la storia tutti i tempi tutta la realtà vogliono trovare l'Aleph e quindi sicuramente non sono degli ottimi statistici gli statistici peraltro devono guardarsi dal somigliare a un altro o altri protagonisti di una strepitosa novella di Borg che schierano i cartografi dell'impero
Che nel tentare di confezionare generazione dopo generazione la mappa sempre più perfetta dell'impero finirono per creare una mappa grande come l'intero e quindi non serviva assolutamente a nulla
Uno a uno
Non per cercare un punto di equilibrio ma per dire che quello che è successo qua stamattina a dal punto di vista la cronaca una certa efficace un certo interesse
Apparteniamo a parti politiche diverse
Ma abbiamo pensieri diversi abbiamo lavori diversi
Ci avete dato la possibilità io ringrazio vigere tutti voi di confrontarci su un elemento di fondo su un pilastro dei nostri rispettivi mestieri che il dato da dove nasce l'opinione attenzione da dove nasce l'azione per una società e per una democrazia avanzata in un momento così complesso così confuso l'azione nasce dal dato e dal suo commento e quindi una una cosa assolutamente delicata quella che abbiamo affrontato stamattina e che propongo di non lasciare andare così quindi nel ringraziare il presidente Biggeri io dico io tra sei mesi un anno sono ancora qua tirar le somme per vedere se questo dibattito qualcosina ha prodotto grazie davvero a tutti
Che ringrazia ovviamente ringrazio in particolare il moderatore ma anche tutti i partecipanti
Nella mia relazione ma era convinta ha chiesto l'aiuto e l'intervento non solo di richiamarli Totti e la cittadinanza nella popolazione del codice ventotto
Mi sembra che questa tavola rotonda abbia gli ha dato fatta aiuto non solo per quello che è stato detto che ha detto Monti che hanno detto tutti gli altri ma proprio per le indicazioni che ne sono venute fuori una sola chiosa rimane darvi un annunzio e nipote guardato che noi certamente non siamo arroccati e l'abbiamo dimostrata da stamane la depressione ma in futuro
Certamente siamo disponibili a discutere tutte le critiche purché siano critiche che migliorano i cari vecchi e non ci occupiamo della produzione dell'informazione statistica ufficiale non delle opinioni e non delle interpretazioni
Anch'io vi rimando la palla attenzione e nella prima lezione che io faccia di ogni mio corso e anche altri colleghi del dipartimento di statistica dell'Università di Firenze la fanno proiettiamo un lucido dove ci sono i dati sulle sedie come stiamo ora noi c'è scritto i dati parlano da soli dimostro poi presentando fotocopie e quindi laica dei vari giornali che non è vero che i dati parlano da soli
Vi invito ora a vedere il salone dell'informazione statistica che sarà inaugurata in questo momento grazie