Assemblea Federale de La Margherita Democrazia è Libertà

Iniziamo i lavori
Vi prego prendere posizione definitivamente nei vostri posti
Cari amici
Per
No però insomma su
Al vi prego di prendere posizione
Grazie voglio così innanzitutto un benvenuto un caldo
Sarà come riprende prevalentemente
Giocherà gara
Abbiamo Italo
Cioè aveva
Correndo
Paolo
Grazie cari amici
Consentitemi io esprimere a nome dell'ufficio di presidenza del partito di tutto il partito
Benvenuto un caldo benvenuto l'ultimo caldo benvenuto prima dell'esplosione
Dell'estate ce lo possiamo concedere di iniziare il i lavori con la consapevolezza che i giorni che ci attendono richiedono tutta la nostra attenzione tutta la nostra disponibilità di ascolto
Tutta la nostra capacità di riflessione consentitemi anche di iniziare i lavori
Con alcuni saluti
Innanzitutto
Un saluto a Pier Luigi Castagnetti
Un saluto affettuoso così come questa reso manifesto dal vostro applauso con un abbraccio di lì oggi lui non può essere con noi lo attendiamo a breve
E tuttavia lo sappiamo presente lo sentiamo presente perché appunto
L'episodio di cui i giornali hanno dato conto l'ho accolto lo ha colto come dire sulla linea di combattimento
Ed è questo oltre che l'affetto che noi abbiamo sentito crescere ed anteriori che ci spinge a rappresentare la nostra vicinanza Pierluigi spesso
Passione per Luigi mi permetto di salutare qui anche Giovanni Burtone voi avete seguito
Abbiamo se seguito sui giornali e per informazione diretta il ruolo il ruolo prezioso determinante che ha avuto nel sostenere per Luigi
Immaginiamo anzi siamo sicuri che Giovanni ci ha rappresentato in quel momento da par suo grazie alla sua competenza era suo affetto
E adesso un saluto visto che
L'assemblea di oggi muove
Dalla Bilancio politico e in particolare dalla considerazione della grande vittoria
Che il partito è la coalizione l'Ulivo ha incontrato in occasione delle ultime elezioni un saluto a chi si è battuto
Per l'Unione per l'Ulivo è per il partito durante queste elezioni
Voglio salutare per tutti l'elenco sarebbe infinito innanzitutto Enzo Bianco
Tutti conoscono la passione con la quale Enzo ha preparato
Questa confronto questa battaglia tutti sanno che pur non essendo stata premiata dalla vittoria
Il suo impegno è associato a una delle avanzate più determinanti
Che l'unione e i partiti dell'Ulivo e in particolare il nostro partito ha registrato nella sua città
E per questo motivo che vogliamo salutare in Luís tutti quanti i nostri amici che pur non avendo vinto anzi direi innanzitutto quelli che non avendo vinto si sono spesi
Con passione perché il vento che ha soffiato forte
è attraversato tutto il Paese raggiungesse tutti i cittadini registrando dalla Lombardia dove egualmente non abbiamo purtroppo vinto ma siamo avanzati alla Sicilia
Libelli che noi non riuscivamo neppure a immaginare e poi così pieni di salutare
Assieme
Adesso e quindi di ricordare quanti si sono battuti pur non essendo stato il premiati dalla vittoria chi viceversa rappresenta per eccellenza la nostra vittoria vogliamo affidare questa immagine innanzitutto ha
Ai presidenti delle Regioni che hanno guidato l'unione
è sostenuto l'impegno del partito durante
La tornata dello scorso marzo
Agazio Loiero
Vito De Filippo
E Giammario spacca
Che mi auguro sia presente l'avevamo invitato no non lo vedo no cioè l'avete visto bene portati agli il nostro saluto
Testimoniate del nostro affetto e del nostro applauso
E adesso nel dare
Inizio ai lavori
Nel mentre ricordo che come al solito abbiamo associato alla direzione dell'assemblea i capigruppo presenti in questo caso dire Bordone Lapo Pistelli Beaver per il Senato Lapo Pistelli per quanto riguarda il gruppo parlamentare livello europeo purtroppo non abbiamo in questo momento con lui Castagnetti a nome dell'Ufficio di presidenza del partito della presidenza del partito propongo a voi
Per una condizione più fluida di questa assemblea come di altre la nomina di un vice presidente
Che mi sostituisca oggi purtroppo vi annuncio incidentalmente cruccio dei problema anche nel mi affianchi nelle situazione nella condizione Assemblea Giampaolo D'Andrea affido questa proposta apostrofo Lauso
L'ora oltre l'applauso Vorrei che sì questa elezione sia accompagnata da un'alzata di mano
Lei chi è contrario
Debbo ritenere che sia un ritardo chi si astiene
Giampaolo Andrea ecco
E adesso alcune informazioni sullo svolgimento dei lavori anche queste avendo sentito la presidenza del partito
Concordato come
Voi
Potetti rilevare dalla convocazione abbiamo un ordine del giorno nutrito
Assieme
Alla convocazione
Nell'assemblea
Federale ordinaria alla quale è associato l'ordine del giorno
Indicato nella prima convocazione noi avevamo previsto una assemblea in seduta distinta convocata con una distinta
Convocazione per la notte
Di oggi da dedicare al Bilancio preventivo dal partito il rilievo del tema
Che oggi di fronte a noi dei temi di fronte a nulla e la necessità che il dibattito sia il più ampio sereno disteso possibile ha indotto
La presidenza proporrei tramite me
Di rinviare il punto relativo al bilancio alla prossima assemblea federale che prevede già all'ordine del giorno l'approvazione del Bilancio consuntivo quindi stanotte non ci sarà a differenza del della previsione un'assemblea distinta dedicata al bilancio invece continuerà dopo la relazione del presidente il dibattito sulla
Analisi della situazione politica delle prospettive politiche
Se siamo d'accordo mi sentirei rassicurato dal vostro
Appalto
Se non siamo d'accordo chi fosse contrario può chiedere la parola
Noi abbiamo previsto perché è bene che tutti siano informati dello svolgimento dei lavori e anche della possibile conclusione
Anche con un voto una qualche decisione che noi dovessimo o
Boh siamo chiamati a prendere assieme che i lavori si concludono con la conclusione del dibattito cioè il voto ai voti relativi al dibattito siano sottoposti dopo la conclusione del dibattito
Immaginiamo che il dibattito che dopo la relazione di Francesco Rutelli
Si svolgerà di seguito
Per
Nella serata nella notte nella mattinata di domani si concluda alle ore dodici di domani dopodiché dopo la conclusione noi potremmo considerare se eccome votare che cosa votare in ordine ai primi ministri nel dibattito quindi domani a mezzogiorno al seguito assieme
Dèi
Del punto uno all'ordine del giorno analizza la situazione e prospettive politiche saranno affrontati gli altri punti di carattere prevalentemente statutario prevalentemente statutario
Che naturalmente solo condizionati dallo svolgimento del dibattito spesso è anche dall'ora di conclusione
Dei voti e e quindi del punto uno all'ordine del giorno
Queste sono le informazioni per quanto riguarda lo svolgimento adesso credo che possiamo iniziare dando la parola a Francesco Rutelli che introdurrà i nostri lavori con la sua relazione grazie
Grazie
Grazie
L'acqua
Care amiche ed amici
Grazie per essere qui
Ad un appuntamento importante per la vita al nostro partito
Ci incontriamo innanzitutto per valutare i risultati di un'imponente ciclo elettorale che nell'arco di un mese e mezzo
Ha profondamente cambiato la politica italiana
E per decidere assieme
Come
Proseguire il cammino del nostro partito
Cambiare la strategia oppure confermarla e rafforzarla
Come io vi proporrò
I risultati elettorali sono stati complessivamente eccellenti
Mi richiamo all'analisi che ho svolto davanti alla direzione ventisei aprile
Riportata nel sito della Margherita che è stata approvata unanimemente
E ai cui contenuti le elezioni successive aggiungono importanti con ferme
Vince l'Unione
Attorno ai presidenti
E sindaci
In dodici su quattordici delle regioni finora in otto sul nove province
In tredici su quindici comuni capoluogo
Nella grande maggioranza dei Comuni interessati dal voto
Delle nove regione in cui si presenta ottiene Successo la lista dell'Ulivo
Nelle cinque regioni in cui è presente a un confortante successo la lista dalla Margherita
In particolare un elemento spicca dalla lettura dei dati è solo su questo vorrei
Soffermarmi
Dalla frammentazione delle liste
Nei comuni e nelle province liste civiche liste regionali liste personali
Un fenomeno diverso da territorio a territorio e grande nella sua entità
La Margherita coglie una significativa controtendenza
Partito giovanissimo partito tra virgolette leggero
Il cui elettorato è certamente meno fidelizzato
La Margherita dimostra una capacità di raccolta di consensi che ci pone non solo ai livelli da quasi tutti ritenuti irripetibili
Delle politiche del due mila e uno
Ma mostra una solidità rispetto ai maggiori partiti italiani che appena un anno fa appariva impossibile
Non mi riferisco al Trentino dove la Margherita originaria conferma grazie ai propri meriti consensi vicino al trenta per cento dei voti
Suggerisco l'analisi del voto dalla Sardegna e della Sicilia
Nelle province sarde c'è un buon successo dei DS
E una crescita della Margherita
Che ci porta a superare Forza Italia
In Sicilia nei comuni in cui si è votato siamo il primo partito della regione
Si dirà
Il voto influenzato dalla performances straordinaria quasi il ventisette per cento dei voti
Richiamava poco fa Arturo Parisi
Delle tre liste volute da Enzo Bianco qui voglio qui riaffermare ringraziamento ed apprezzamento per una battaglia generosa di qualità
Che ha condotto in una frontiera di cui tutti conosciamo l'estrema difficoltà
E cui è viceversa mancato un apporto elettorale apprezzabile da parte di tutte le forze di sinistra
Ma aggiungo seppure si togliesse al risultato
Siciliano
Per un mero esercizio contabile la lista capeggiata da Bianco la Margherita resterebbe primo partito dalla Sicilia
E se lavorassimo addirittura la città di Catania dal confronto con gli altri piccoli e medi comuni in cui si è votato ugualmente nel risultato finale le liste della Margherita continuano a superare i risultati di quella di Forza Italia
Cosa voglio dire con queste brevi considerazioni
Che le profezie di quanti fuori da qui
Avevano preconizzato appena un anno fa il declino irreversibile della Margherita sono fallite
E sono fallite soprattutto le analisi alla base di queste profezie
Partiamo da un dato Obiettivo
Quattordici e mezzo per cento dei voti raccolti quattro anni fa
Da quei consensi sono certamente venuti meno i voti dell'Udeur
Almeno l'uno e mezzo per cento è una quota importante secondo gli analisti attorno a tre punti di voti tradizionalmente di sinistra conquistati al candidato premier Rutelli al fuoco la battaglia contro Berlusconi
Subito dopo ritornati alle tradizionali appartenenza bene se oggi noi siamo ritornati nei sondaggi
Nei sondaggi il cui tracciato si segue omogeneamente a quei livelli del due mila e uno e nei voti popolari abbiamo buoni risultati in molte parti del Paese
Risultati differenziati in base alla qualità del radicamento e della offerta elettorale del nostro partito è perché abbiamo conquistato molti voti nuovi
Sono voti di centro
Provenienti da elettori delusi dal centrodestra
Da lettori giovani
Da astensionisti intermittenti come si chiama tecnicamente dai lettori già di centrosinistra e di sinistra che si riconoscono ora nella Margherita abbia risposta è sì
Tutti questi elementi si congiungono con pesi diversi confermando la bontà della nostra intuizione strategica che concorre alla credibilità di governo allo slancio innovativo all'equilibrio politico del centrosinistra italiano ha la fisionomia di un Ulivo
Trainante in quanto configura un progetto nuovo e ambizioso e non il ritorno di formule già fallite
Nel passato e c'è una cosa che oggi mi piacerebbe appunto ascoltare diceva un grandissimo critico nell'arte
Gombrich
Non possiamo mai veramente sapere se abbiamo ragione
Anche se qualche volta sappiamo di esserci sbagliati
Ecco a quanti avevano annunciato nei mesi scorsi
Una
Linea politica la Margherita diversa o distante dalle ragioni originarie che ci avrebbe allontanati dagli elettori
Bene è consigliabile che si ammetta
Che era un'analisi sbagliata
E che si riconosca almeno per la fase che abbiamo alle nostre spalle
Che abbiamo avuto una fiducia vasta degli elettori importante
è raro penso che in politica venga messa in crisi
Una politica che perde per la tendenza delle classi dirigenti ad autotutelarsi ma è davvero rarissimo che venga messa in crisi una politica che vince
Quale
Dunque la politica
Che vince per noi di democrazia e libertà alla Margherita
Voglio essere chiaro non è la Margherita il fine
Del nostro progetto
La Margherita uno strumento
Si è dimostrato prezioso
E delicato
E non essendo uno strumento USA e getta
E più solido nelle sue convenzione
Di quanto potessimo noi stessi immaginare
E qui fatemi apre una parentesi in una relazione che sarà tutta politica necessariamente tutta politica rivolta auspicabilmente agli elettori fuori di qui
Noi abbiamo il dovere di servirli abbiamo il dovere di restituire una speranza all'Italia
Non un'illusione
Perché delle illusioni plebiscitarie suscitate da Berlusconi
Da queste illusioni si è concretizzata la più grave crisi economica del dopoguerra
Una crisi che ha comunque motivi strutturali e sbagli eremo ad addebitarli a questa destra anche perché alcuni di essi non sono stati curati adeguatamente anche dai governi dell'Ulivo
Una crisi che però drammaticamente peggiorata con questo governo in termini di crescita economica di competitività capacità di esportare
Di innovazione ma ormai anche di tenuta
Nel sistema industriale
Una crisi che può diventare crisi dell'ASP coesione sociale del Paese
E dunque
Una crisi
Fattore scatenante di divisioni profonde
Che possono sfociare in una generalizzata sfiducia della società italiana
Ecco oggi discutiamo delle forme della nostra azione
è molto importante decidiamo i passi da intraprendere ma ricordiamo che questi sono a loro volta strumenti di una strategia fondamentale
Che poggia sulla ripresa economica e sociale
Che dobbiamo organizzare trasmettere al Paese rendere via via precisa e convincente questa è la priorità per l'Italia e questa deve essere la priorità dell'Unione dell'Ulivo del nostro partito
In che misura importante al fine di organizzare bene la nostra prospettiva di governo la federazione dell'Ulivo
Molto moltissimo
A patto che la federazione esista
Che agisca
Che siano anche sciolti nodi oggi irrisolti e che sono piuttosto clamorosamente emersi
E in modo salutare a mio avviso ancora negli ultimi giorni
Ricordiamo a noi stessi con che impegno conche patto di lealtà e condivisione noi abbiamo votato e varato la federazione dell'Ulivo
Lo ricordo con il concetto che Usai al momento della nostra deliberazione
La federazione è un cammino
Un Processo di collaborazione e crescente integrazione tra le forze di ispirazione democratico riformista del nostro Paese
Non è un piano inclinato
Dicemmo né in salita ovvero un cammino destinato a fermarsi né in discesa
Un cammino a precipizio
Se io fermassi che almeno tradirei il mandato ricevuto
Se lo affrettarsi verso approdi ignoti o sbagliati tradirei e come tutto il gruppo dirigente
Quel mandato
Cos'è una federazione
Un sedusse
Un patto un patto tra soggetti che appunto condividono un cammino degli obiettivi strategici
Quelli che ho richiamato che sono l'oggetto delle nostre delibere a quelli ci richiamiamo delle decisioni che abbiamo assunto insieme siamo un corpo politico una classe dirigente
Che ha idee responsabilità
Quali sono i nodi irrisolti che dicevo prima sono emersi piuttosto clamorosamente
Forse
Avevamo sbagliato nel non pretendere chiarezza
Su ambiguità
Che avevamo scelto di accantonare
Per amore del Progetto per l'Ulivo
E nella convinzione che appunto il cammino comune le avrebbe metabolizzati
Penso al così detto partito riformista
Comoda
Senza c'è un servizio quali quelle
Di quelli mozzafiato
Dicevo penso
Al
Così detto partito riformista
E tempo
Che questo argomento venga messo sul tavolo in modo sincero ed esplicito
E infine tolto di mezzo
C'è un'ampia letteratura di dichiarazioni discorsi
E persino delibere
Penso agli amici dello SDI
Che si richiamano a questo proposito
Politico
Il tema è è riemerso in un modo per me imbarazzante
In un recente convegno dalla Fondazione Italianieuropei indetto per confrontarci su un programma riformista e risolto si invece in una parata al sostegno appunto di questo ipotetico partito riforme ma che vuol dire
Partito riformista
Enrico Boselli dello scorso gennaio ha detto se l'idea di un grande partito riformista
Dovesse venir meno
Ci troveremmo di fronte a un fatto a mio avviso grave sul quale ci dovrebbe essere una riflessione profonda non solo di Prodi ma di tutti noi
Sempre Boselli poche settimane fa
Ha detto noi pensiamo che un rapporto sempre più stretto e intenso con i Democratici di sinistra
Debba portare a una convergenza verso l'obiettivo comune del partito riformista
E su questo stesso terreno che noi vogliamo prosegue sviluppare un rapporto anche con la Margherita diretta da Rutelli
Nel convegno citato prima lo scorso tre maggio Fassino ha detto la riforma dei soggetti politici richiede
Un di più di volontà politica dei soggetti stessi che si riformano solo solo decidono non è un problema di tecnico di tattica
Elettorale
Se percepiamo che la politica riformista abbia bisogno di un grande soggetto che la esprime occorre volontà
Questo salto passa per le scelte dei soggetti politici
è un'accelerazione evidente non discussa non concordata che poi sfociata nell'intervista di ieri in cui
L'amico Fassino contraddicendo in verità quanto a me e a noi ha più volte detto ha dichiarato testualmente la federazione
è una cooperazione rafforzata
Consente a chi vuole realizzare processi unitari più avanzati di poterlo fare anche quando alcuni decidono di aspettare
Ma ritorno a domanda cosa sarebbe questo partito riformista su quale tanto abbiamo fatto sviluppare una discussione fuori di qui
Dando per scontata una nostra
Capacità
Di scongiurarlo poi che non lo condividiamo cito ancora Bersani tre maggio il partito unico non è un destino inevitabile dice piuttosto un'opportunità
Di cui da cui l'Italia trarrebbe vantaggio D'Alema
Nel suo importante intervento al congresso dei Democratici di sinistra ha spiegato bene
Ai suoi compagni di partito quel che pensa
Cito non è all'ordine del giorno
Il partito unico i partiti non nascono a tavolino
Non è oggetto di una decisione congressuale si riferiva al suo congresso anche se nessuno a nessuno può essere impedito
Di sperare che l'abitudine a lavorare a decidere insieme possano nel tempo far crescere in Italia una grande forza riformatrice di governo socialista laica cattolica ambientalista quale vitale nona mai avuto non può essere impedito che ci si confronti
Tra chi pensa che in Europa e in Italia certi steccati resteranno in piedi e chi invece pensa che anche in Europa possa nascere
Certo intorno al socialismo europeo
Uno schieramento progressista più ampio in grado di incorporare nuove culture
Questa idea di una contaminazione e non solo di un'alleanza nel nostro DNA comune non è una trovata di questi mesi sarà il tempo decidere conclude e come si diceva una volta chi ha più filo da tessere
Tessera
Altrettanto chiaro
Sempre nel congresso dei Democratici resta il capogruppo Angius cito vogliamo unire le forze del riformismo italiano
Un progetto che ha valore e significato altissimi se
Ha come scopo ultimo come obiettivo finale la nascita di un grande partito democratico che sia nel campo del socialismo europeo
La casa
Dei riformisti perdonatemi
La lunghezza e il numero del citazioni testuali
Ma oggi la chiarezza del nostro dibattito lo esige
è evidente che questi argomenti
Non richiama non solo quella ormai insostenibile ambiguità di chi parla della Federazione come soggetto politico intendendo in realtà
L'accelerazione verso un partito
Ma altri due temi fondamentali
Che voglio sollevare davanti alla vostra attenzione
Quello del profilo europeo e internazionale dell'Ulivo
E quello della persistenza della cultura
Dell'egemonia detto tra virgolette e dei progetti ad essa oggi commessi quanto l'Europa voglio ricordare a questa Assemblea federale perché c'è un lavoro grande che si è fatto di cui va dato
Atto a tanti che abbiano concorso i progressi notevoli compiuti dalla nostra iniziativa
Inizialmente isolata
Nel costruire un sistema di collegamenti ed alleanze con il Partito democratico europeo e con il gruppo dell'alleanza dei democratici e dei liberali che ci vede raccogliere oggi
Quasi trenta eurodeputati
Partecipare al terzo forte gruppo del Parlamento europeo e soprattutto tentare di affermare la più coerente politica europeista
Il nostro e il solo gruppo ricorda Pistelli l'altro giorno che ha votato
Al novantanove per cento per il Trattato costituzionale anche grazie alla coraggiosa battaglia di François Bayrou e dei colleghi del destro in Francia
Il cui equilibrio viene spostandosi progressivamente verso il centro senese
Se vi includiamo in particolare anche i successi dei liberaldemocratici inglesi
Sappiamo che il gruppo dell'Ulivo al Parlamento europeo è stato immediatamente bocciato
E che ci è stata proposta una incorporazione
Neanche tanto amichevole e accogliente nel gruppo socialista
C'è qui qualcuno che pensa che noi possiamo dar luogo all'ipotesi del partito riformista con approdo nel socialismo europeo
Non credo se c'è a pieno titolo per farsi avanti e proporlo alla nostra discussione
Venendo alla seconda questione di fondo quella
Che chiamavo della cultura dell'egemonia presente
Nelle culture politiche nostro Paese permettetemi di leggervi e l'ultima citazione quello che appena ieri un raffinato e ascoltato dirigente dei Democratici di sinistra io stimo Alfredo Reichlin ha scritto sull'Unità
Per motivare le ragioni dice di una riorganizzazione delle forze attive del Paese
Scrive
è necessario mettere in campo una soggettività politica e culturale forte parlo di un nuovo pensiero riformista e di una sinistra che ritrova egemonia nell'incontro con altre forze
Non su un terreno che è quello della ricollocarla su un terreno che è quello della ricollocazione dell'Italia in un'Europa attore globale non voglio dare la colpa a nessuno rispetto il confronto interno alla Margherita e anche di esso
Ma c'è bisogno dice di una forza nuova e di un nuovo pensiero politico mi fermo qui
Ma voglio dire con grande chiarezza
Che
Tutto noi possiamo permetterci di fare meno che riprende dal celebre espressione attribuita a Cristoforo Colombo bus scarpe e Levante porre il Ponente
Cioè a dire
Tutto ci possiamo permettere anzi che di
Tornare e far tornare
Ai vecchi approdi anziché approdare a quelli nuovi
Questo il punto politico l'anziano
Noi lavoriamo per costruire unità su basi nuove e con radici solide
Non ci con non ci candidiamo per esercitare un'egemonia non siamo e non saremo disposti a subire nessuna egemoni questa alla Margherita questa la sua fisionomia questo il suo futuro
Date non sto facendo un discorso da da come vedete una riflessione profonda
Da da da comizio del resto proseguo cos'altro deve essere e qui vengo al altro grande tema per noi la federazione dell'Ulivo
Se non il luogo dell'unità per la qualità
Del Progetto rigore
Poiché il luogo dell'unità complessiva e la coalizione
Cioè l'unione dei partiti di centro sinistra guidata da Romano Prodi
E questo e anche nella percezione degli elettori
La gente che ci ferma per strada ci chiede unità ovvero di essere tutti insieme coesi e possibilmente coerenti
Per battere Berlusconi e tornare al governo
Il compito della Federazione dicevo
E la qualità politica la nostra proposta politica e programmatica
E cosa abbiamo fatto dal giorno in cui si è svolta la Assemblea
Del fondativa ventisei febbraio della federazione francamente quasi nulla
Quel che è apparso
Che si trattasse delle consultazioni al Quirinale o dei pronunciamenti sulla politica estera o della fabbrica del programma è stato piuttosto che la Federazione dovesse fare dei passi indietro
Pur di garantire che non si incrina asse la più larga unità dell'Unione
Può essere una scelta di prudenza
Possiamo anche discutere ma se viene proposta esplicitamente
Ma non si può contemporaneamente spargere retorica ulivista e praticare la paralisi ulivista due cose non stanno insieme
Noi eppure nove abbiamo scelto dei terreni precisi ed ambiziosi
Per praticare sperimentare la cooperazione tra le forze democratiche riformiste
Vi assicuro non c'è stata riunione degli organismi alterazione in cui io non abbia proposto
Il riproposto di rendere visibile l'iniziativa comune come Ulivo
Apprendo qui una nuova il Breve parentesi di merito
Credo non ci sfugga proprio il dovere di un'iniziativa che abbiamo sulla questione europea
Che tra dieci giorni sarà sottoposta ad una prova dirompente con il referendum francese
Sostanzialmente capace di arrestare il processo di integrazione che abbiamo conosciuto in questi cinquant'anni
Cui ci richiamiamo
E che interpella tuttavia la sostanza del disegno europeista non solo il Trattato costituzionale
Poi che l'Europa è in difficoltà per la bassa crescita economica e per il suo nanismo nella politica globale
Il dovere di iniziativa anche sui temi dell'affermazione della democrazia nel mondo non è un tema della destra è un tema nostro dalle forze democratiche
Forze progressiste le forze riformiste riformatrici
Mentre fermenti inaspettati si diffondono nel Medio Oriente
Dal Medio Oriente all'Asia e si confrontano all'Asia più remota e si confrontano una pratica forte quella dell'amministrazione Bush e una Teoria forte che purtroppo si manifesta troppo debole
Nei risultati visibili quella del modello della democrazia europea
Forse non c'è bisogno sopra ogni cosa vi chiedo
Di una costruzione di un pensiero forte necessariamente plurale nei suoi rapporti quanto complesse sono le nostre società capace di misurarsi con le sfide globali o pensiamo che poiché è impressionante la nostra distanza dal berlusconismo
Non ci sia differenza fra la nostra analisi dell'Ulivo e quelle di Bertinotti o Diliberto il problema non è distinguerci sia chiaro dalle forze radicali
La coalizione di centrosinistra
Il tema è guidare
Il centrosinistra
Attraverso un'elaborazione un dialogo una proposta che scaturisce da lavoro comune delle forze della federazione dell'Ulivo lo stesso vale per il modello istituzionale anche qui
Abbiamo affidato all'Ulivo i compiti di sistema più ambiziosi
Proprio per definire una strategia comune possiamo pensare di governare l'Italia negli anni a venire
Senza ripensare l'organizzazione l'equilibro la funzionalità la capacità di risposta Problemi
Attraverso i compiti che daremo alle istituzioni centrali al Parlamento alle regioni ai sistemi territoriali ai corpi intermedi della società
E tempo dunque di fare funzionare per bene la federazione
E arriveremo con precise proposte avanzeremo proposte in questa direzione nella riunione convocata da Prodi per la prossima settimana e anche in questo senso
Saranno utili le indicazioni e suggerimenti che scaturiranno dal nostro di Bari
In queste ultime giornate ha subito una drastica accelerazione
La discussione sulle modalità di presentazione nella quota proporzionale quella che assegnerà il venticinque per cento dei seggi nelle prossime elezioni politiche
Faccio bisognoso scorporo
è una scelta importante
Anche se la scelta principale la scelta de L'Unità
E già appresa con la decisione di presentarci nella parte maggioritaria sotto il simbolo dell'Unione
Oggi e domani
E domani
Mattino
Del voto politico è un altro voto
Molto diverso rispetto al voto coalizione alle per il governo su quella scheda
Abbiamo presentato quella maggioritaria l'Ulivo nel novantasei nel due mila e uno stavolta no poiché appunto in particolare Rifondazione ed è comprensibile ha chiesto un nuovo simbolo per la coalizione nuova
Nella seconda scheda gli elettori troveranno i simboli dei partiti
Nel due mila e uno
Delle politiche due mila uno ci fu un enorme spostamento di voti tra la scheda maggioritaria con la proporzionale
Per l'esattezza Polo più lega raccolsero un milione e mezzo di voti in più nel proporzionale
L'Ulivo
Aggiungiamoci Rifondazione Comunista oltre un milione duecento mila voti in meno
Io credo che questo fenomeno sia destinato a ripetersi forse con grandi cambiamenti se non ribaltamento
Alla luce dei dati ultime questo appare piuttosto evidente
A me almeno
A causa di quel fenomeno in particolare che fu previsto dieci mesi fa dopo le elezioni europee e provinciali
E che alcuni contestarono mentre nel frattempo è esploso effettivamente definito lo scongelamento
Di ampi settori di elettorato soprattutto di forze tra
L'esperienza inequivocabile delle ultime elezioni regionali indica e lo voglio ripetere che non ci siano tra noi né polemiche né equivoci né incomprensioni che la lista unitaria è andata bene
E che tuttavia le liste separate sono andate bene più qualcosa nel senso che ripeto le cifre che ho letto alla direzione
Non è benedetto l'italiano bene plus dell'ICI Beppe
Meglio
Nelle nove regioni con liste unitarie l'Ulivo ha raccolto seicento quaranta mila voti proporzionali in meno rispetto alle europee di un anno fa un milione novecentotrenta mila voti in meno rispetto alle politiche del due mila e uno
I partiti dell'Ulivo DS Margherita SDI hanno invece raccolto con simboli distinti quattrocentoventicinque mila voti in più rispetto alla lista unitaria dell'Europeo scorso annue undici mila voti in meno rispetto al politiche sono dati oggettivi non debbono far velo ad una decisione politica ma io penso sto formulando le argomentazioni che ci conducono ad una decisione politica nel suo insieme vedete questo argomento a mio avviso sarebbe già sufficiente per decidere perché noi dobbiamo mettere in campo le scelte elettorali in grado di farci conquistare il massimo numero possibile di seggi
Così da assicurare solidità e stabilità all'auspicata maggioranza di governo e fate venire
Che è totalmente artificiale
L'argomento di una coincidenza tra messaggio unitario del centrosinistra e presentazione distinta ma è ancor più artificiale quella tra prospettiva di tenuta della federazione dell'Ulivo e presentazione di una lista di uniti dell'Ulivo oppure no quasi che
Assurdamente da questo dipendesse il destino della cooperazione che è un destino di anni un percorso di anni
Delle forze riformiste e democratico non voglio tornare sulle questioni politiche che ho sollevato prima e che lo ripeto rimandano
Alle troppe
Strategie non esplicitate ma tuttavia chiare da troppi fautori della lista unica
Che la considerano strumento per un partito unico
Prima l'ho detto
Ma è evidente
Fatemi aggiungere che partiti che non sono uniti dal Parlamento europeo
Che sono federati a livello dei consigli regionali debbono fare ancora molto cammino unitario prima di fondersi
Nel Parlamento dalla Repubblica
Siamo pronti a fare quei passi negli anni a venire ma ribadisco nessuno
Diminuisca la necessità elettorale prioritaria di intercettare una parte probabilmente decisiva di voti in uscita dal centrodestra
Meglio con liste distinte
Come abbiamo visto come ragionevole attendersi oltretutto fatte per raggiungere in un panorama per cui la lista la Scheda del proporzionale
Sarà una scheda in cui spiccherà hanno assieme alle altre nel centrosinistra due liste con l'insegna Partito Comunista quindi c'è
Una domanda c'è una disponibilità e non dico che sia la Margherita da sola a dovere potere sapere intercettare ciò che si sta muovendo nella società profonda anche qui fatemi dire non sto parlando
Di ceto politico sto parlando di popolo popolo Berlusconi ha vinto accertare tramite un voto di popolo
Con voto di centrodestra organizza con voto di ceti moderati che hanno scelto la sua proposta anziché quella al centrosinistra e con un voto di popolo che è finito non raccoglierà più il voto popolare fatto di casalinga di pensionati
Di persone disoccupate di cittadini che attendevano la svolta
Dalla governo berlusconiano è un capitolo chiuso definitivamente chiuso definitivamente
Il modo per raccogliere questa disaffezione questo distacco per certi versi questo disgusto è una scelta molto importante che riguarda il profilo dell'Unione e riguarda anche politicamente il profilo delle nostre presentazioni ripeto nella Scheda dove saranno i partiti a presentarsi e le offerte ha e le offerte a disporsi
Ora vorrei se me lo consentite pronunciare alcuni propositi alcune opinioni su quelli che io considero personalmente qui fatte a mano sottolineare personalmente i nostri obiettivi strategici
Intanto sgombrano il campo da due questioni
Mal poste
Ma che esigono una risposta la prima è forse la Margherita intenzionata a diventare un partito neo centrista
La risposta è secca no
Non solo perché siamo un partito di centro sinistra in cui si sono incontrati tre partiti ed oltre
E insomma e numerose forze della politica democratica della società italiana partito in cui fin dall'inizio convivono nel Progetto che abbiamo definito ulivista
Un partito che si considera motore dell'Ulivo forze anche moderate
Così dando la Margherita un contributo di aggregazione e semplificazione assai raro nella politica italiana
Un fatto
Raro perché la politica italiana è stata animata quasi sempre da scissioni
E tanto più la separazione quando si siano tentate aggregazioni forzate
O artificiali
Ho immature
Ma anche perché il nostro partito il nostro seguito elettorale e composito e tipicamente di centro sinistra
Anche il più moderato dei nostri elettori
Si riconosce in un partito che ha un dirigente della storia perdonatemi se faccio alcuni esempi di Ermete Realacci
E anche quegli elettori che vengono da una tradizione Visini Istra
O dai più attivi settori del volontariato sociale
Riconoscono si riconoscono nell'impasto originale e nella capacità progettuale di una forza in cui agiscono politicamente Lamberto Dini Antonio Maccanico
Non è una impossibilità abbiamo dimostrato che una possibilità e una riuscita
Ed è la qualità della Margherita che abbiamo definito credo giustamente partito precursore di nuove aggregazioni
Seconda questione da togliere di mezzo il partito si appresterebbe lo faccio rapidamente ad imbarcare transfughi che abbandonano la nave berlusconiana che affonda no
Abbiamo accolto secondo quanto prevede il nostro Statuto alcune stimate personalità che da tempo avevano motivatamente deciso
Di lasciare il centrodestra a livello locale i nostri amministratori definiscono così come i nostri colleghi
Dei democratici di sinistra dello SDI dei Repubblicani europei
Alleanze spesso su base civica sempre più ampie secondo le loro responsabilità noi
Non abbiamo alcuna intenzione e fatemi aggiungere alcun interesse
Nel promuovere un assalto al possibile carro del vincitore da parte di personaggi screditati
Ne da titolari meta titolari di seggi ma non titolari di consensi né da trasformisti dell'ultima ora
Care amiche ed amici come ho cercato di spiegare
Che l'unità del centrosinistra è un bene intoccabile
E che unificazioni forzate sarebbero male intollerabile
Vorrei concludere mettendo a fuoco quella prospettiva che io ripeto l'avverbio personalmente
Ho nel cuore
E che non rappresenta oggi ne il mandato che voi avete dato al presidente La Margherita né magari non so neanche la posizione della maggioranza tra nord
Io penso che l'approdo più importante
Posto al termine del nostro cammino quello in cui potrà un giorno sciogliersi democrazia e libertà la Margherita è la nascita in Italia in base ad un autentico nuovo inizio di un partito democratico
Sappiamo che non è per oggi
Che non è per domattina sappiamo che una confluenza oggi non darebbe il frutto sperato come in ogni processo vitale il tempo e la maturazione sono altrettanto indispensabile delle idee e ciascuno deve mettere in campo le idee e la capacità di lavoro di organizzazione di costruzione del consenso
Quel ragazzo un giorno sarà un campione della corsa
Ma se lo mandiamo in pista oggi magari imbottito di farmaci non avremo né un campione né un uomo
E vero tuttavia e lo dico sinceramente
Che lo strumento che è il nostro partito
Deve essere e sentirsi a mio avviso pronto a quei traguardi
Deve essere cioè il mezzo che propone un fine
Più ampio
Il seme che contiene l'albero come diceva con semplici parole Gandhi
E in fondo l'oggetto Napoli
Oggetto la politica semi che crescono danno alberi e danno frutti
Quindi un'attenzione ambiziosa visionaria
I
Non anni chiaro sì
Sono gli stessi debbono essere impegni che ci accomunano
E che io volentieri raccolgo dalla sollecitazione di chi ci vuol spingere ad accelerare il disegno unitario ma ripeto
Ed è quello che penso dal profondo del mio cuore e sono e gli anni della mia vita che ho dedicato a questo mi spingono a dirlo dal profondo altrettanto dal profondo del mio cuore
Solo un nuovo inizio
Può trasformare i se in sì
E solo una Margherita forte culturalmente
Elettoralmente
Politicamente può contribuire mai da sola mai presuntuosamente
A una vera trasformazione non tattica e non effimera del campo democratico e progressista italiana
Per questo rivolgo un invito a tutti voi
Fermiamo le discussioni distruttiva
Non la iniziamo nemmeno discutiamo anche con tutta la
Asprezza se il caso nel modo più diretto che è possibile
Ma tutti accettiamo
Le decisioni che democraticamente prenderemo domani
Non si può costruire mai strappando
E io penso che la politica sia innanzitutto Progetto culturale poi realizzazione di convivenza poi verifica del consenso
Poi il governo dei problemi scelta delle soluzioni
Vedete questa Margherita dato prova di grande senso di responsabilità e spirito unitario permettetemi di rivendicarlo se solo penso a quel che è accaduto con il referendum
Che cinquanta milioni di italiani voteranno tra meno di un mese
Pensate ripeto solo sul piano del metodo poiché nel merito va riconosciuto a tutti il diritto dovere di esprimersi politicamente con libertà e va tutelata
Ogni opinione anche della più stretta minoranza in questo caso abbiamo opinioni articolate serie che tutte si debbono ascoltare tra loro ma dicevo
Pensate sul piano del metodo cosa sarebbe capitato nei rapporti politici in seno alla Federazione sette referendum di pari momento e divisività
Politico culturale fossero stati promossi da noi
Se penso ancora alla vicenda delle primarie
Questa Assemblea federale voi noi
Abbiamo votato solennemente e consapevolmente il diciotto ottobre scorso all'unanimità
A favore dell'indizione di primarie per la scelta e il rafforzamento del candidato premier del centrosinistra cosa sarebbe accaduto se fossimo stati noi
A mettersi di traverso
Sino a farle velocissimamente annullare
Bando dunque a polemiche e recriminazioni anche se sulla base dei fatti
Si dimostri che nella federazione non c'è qualcuno più uguale degli altri
Poiché noi sentiamo tutta la responsabilità di concorrere al cammino unitario
Ma dico non c'è cammino unitario
Se uno viene strattonato
Se si ignorano le conseguenze per l'intero centrosinistra di forzature che diventino regola e fatemelo dire
Della continuazione di una
Prevalenza della nostra discussione
Che ho detto all'inizio l'escussione importantissima oggi e domani ne facciamo una discussione domattina prenderemo una decisione politica motivata
è fondamentale la discussione sugli strumenti
E sui contenitori elettorali e politici
Sulle procedure
Ma credo che nostro compito è di accelerare molto rafforzare molto il passaggio ad una discussione
Che sia sui contenuti
Sulla conquista ideale sul messaggio sociale sul Progetto di guida e di cambiamento profondo del Paese anche per questo è utile che concludiamo rapidamente questo orientamento Ricci
Dedichiamo ad ascoltare i nostri concittadini come dicevo prima a servirli
E a configurare un progetto che sia vincente da qui a un anno perché le elezioni non sono vinte
Elezioni possono essere lì ma non sono vinte abbiamo il dovere di concluderà la fase di discussione su come ci candidiamo alle elezioni per passare al meglio la discussione alla proposta succosa indichiamo al popolo italiano cinquanta milioni
Di lettori l'Italia non ha bisogno di sognare secondo lo stile berlusconiano
Ma di condividere un'ambizione alta per il proprio futuro
E traguardi che si possano toccare
Con mano
Mi avete sentito usare tante volte la parola ambizione ma permettetemi di ricordare questa
Nell'etimo prevalente non è tanto una parola che riguarda la sfida tra le persone ma è una bellissima parola
Latina che
Si riferisce alla campagna elettorale
Quando l'ambito ULSS dal verbo ambire andare incontro sollecitare
Da cui ambizioni l'azione in corso e oggi appunto ambizione ambire ambizioso significava un vero e proprio processo democratico di partecipazione di avvicinamento del cittadino
Concludo
Io vi propongo
Per questi motivi
Avendo illustrato con franchezza e con grande convinzione alla luce di ciò che abbiamo vissuto insieme negli ultimi anni ripeto
Credo in coerenza con il disegno da cui origina la Margherita nata in quel due mila dall'incontro tra i democratici l'Udeur Rinnovamento italiano
Il Partito Popolare Italiano
Vi propongo di confermare la strategia del nostro partito
E di assumere con il voto di domani tre decisioni fondamentali primo
Sì all'Unione e al simbolo dell'Unione nel maggioritario
Secondo si
A rilancio vero della federazione dell'Ulivo risolvendo i nobili irrisolti
E dando vita agli organismi e alle iniziative politiche ormai maturi e cui daremo corso assieme ai partiti nostri alleati e federati
Terzo sì alla lista della Margherita nella parte proporzionale per conquistare più voti
Pone fuori più seggi per dare una maggioranza più forte al futuro governo del paese
Il governo che alla nostra porta cui siamo in grado di contribuire ascoltando le ansie dei cittadini
Le spinte positive dalla società
Orientando le ha un grande
Profondo cambiamento
A un'Italia che dopo il fallimento di Berlusconi
E della destra e finalmente in grado di ripartire con l'Unione
Con la federazione dell'Ulivo con la Margherita ringrazia
Fa niente questo
Pasquale Saponaro
Si
Si prepari Realacci che il primo intervento previsto
Altri
Chiedete a
Pone in forma rione
Allora la presidenza sta raccogliendo le
Dopo Amber
Di intervento le domande d'intervento
Allora inizia il dibattito
Debbo segnalare
Che
Abbiamo convenuto che gli interventi non superino i dieci minuti di durata
In
Grazie
Allora è chiaro che la discussione che siamo chiamati chiedo scusa posso chiedere a coloro che sono ai margini incluso il capogruppo Bordon di uscire dalla sala potete
Bene
No è chiaro che siamo chiamati a ha svolto in una
Perché
No va be'basta che Stalin silente
Allora la parola l'onorevole Realacci grazie presidente
No va bene
Scusate è chiaro che siamo chiamati a svolgere
Siamo chiamati a svolgerà una discussione molto impegnativa e credo che vada dato atto a Francesco Rutelli di aver fatto una reazione impegnata e non rituale anche in alcuni suoi passaggi
Con cui è necessario fare i conti e io personalmente intendo farli e anche ascoltare tutto il dibattito per capire qual è la via migliore per questo partito
Voglio attirare alla dal lato dalla discussione dei problemi che pure esistono di lealtà di franchezza di relazioni tra il leader e tra i partiti che influenzano la nostra discussione
Vedete a me oggi a farlo so benissimo che i titoli dei giornali sono quelli che sono so benissimo che c'è un linguaggio giornalistico siamo tutti adulti e vaccinati
Ma vedere sulla prima pagina dell'Unità un titolo sparato Rutelli sfida Fassino e Prodi
E ha fatto correre un brivido lungo la schiena
Un marziano che arrivasse l'Italia penserebbe che non solo che si è una riedizione dell'OK Corral ma che il problema nostro non fosse vincere le elezioni
Ma fosse regolare i conti al nostro interno
Che la faglia di conflitto fosse un altro
Io penso che questo non ce lo possiamo permettere vorrei rapidamente fu svolge un ragionamento a partire proprio dalle elezioni di Catania
Vedete a me dispiace molto per i catanesi e per Catania
Che abbia vinto Scapagnini a Catania e voglio anch'io da reato Enzo Bianco di Oswald volto una battaglia generosa e coraggiosa
Però non vorrei che non li guida Asimo quel risultato in maniera semplicistica abbiamo sbagliato ad enfatizzarlo prima
è chiaro che era uno dei risultati in campo
Sbagli eremo però oggi a sottovalutare i segnali che anche da quel risultato ci arrivano pure essendo una partita complicatissima essendo finita come è finita avendo presso la Margherita o le liste e apparentate diciamo alla Margherita tantissimi voti
Perché Catania ha dimostrato che quando vota tanta gente
Escludiamo il anche le caratteristiche specifiche che però riguardano delle lezioni che finora abbiamo svolto legate al fatto che le elezioni amministrative sono cosa diversa le elezioni politiche e che quindi soprattutto nel Sud ci sono forme di raccolta del consenso che non sono riproducibili in maniera secca sul livello politico più generale
Però Catania ha dimostrato che quando vota tanta gente la capacità del centrodestra di raccogliere consensi e aggiungo come evidente dall'andamento dei voti di raccogliere consensi soprattutto nei ceti popolari è molto estesa
Oggi sempre sull'Unità c'è un pezzo di Fava che con acqua accenti preoccupati sottolinea la necessità di una riflessione in materia
Ecco io penso che questo è il punto su cui dovremo concentrare di più la nostra riflessione
Non solo la percezione che è tutt'altro che vinta la sfida delle politiche ma la necessità di capire con quali strumenti si parla tutto il Paese
E questo lo dico non solo perché non abbiamo bisogno ovviamente di fare il pieno dei nostri elettori ma anche di esercitare una capacità di attrattiva
Nei confronti di pezzi di elettorato che sono anche molto differenziati che sono l'elettorato di nel quartiere popolare di Catania e le ragazze che stanno facendo il concorso qui sopra che non credo che adoperò adesso se le stesse nostre categorie politiche
Ma perché quando uno poi deve candidarsi a governare un Paese deve essere capace di rispondere ad esigenze di tutto il Paese incluso le parti che gli sembrano più primitive e più distanti
E da questo punto di vista non credo Francesco l'ha detto con chiarezza nella sua relazione ma non credo che sia invece un terreno scontato non credo come minimo che sia sufficiente
Qualche volta che sia perfino produttivo l'inseguimento ai Latteri di turno
Voglio dire con chiarezza il pensiero che questo si risolva con campagna acquistate
I pezzi di ceto politico che portano millantano di portare voti
Rischia di non essere produttivo sul terreno letto orale e di peggiorare fortemente lei poi il profilo dello nostro partito
Sappiamo che siamo di fronte a un'ampia frammentazione ricordo che in Sardegna vedo il mio amico Ladu le tre principali forze politiche la Margherita e la seconda prima di Forza Italia hanno preso in tutto il trentasei per cento dei voti
E però al tempo stesso sappiamo che le elezioni politiche che abbiamo davanti ai hanno altre caratteristiche e qui voglio dire con chiarezza come la penso
Che cosa a voi nota io penso che la parte finale della redazione di Francesco è il terreno su cui dovrebbe attestarsi tutta la Margherita
Io penso che lo l'esito per su cui noi dobbiamo muovere e questo esito ha un nome buona un marchio ha conquistato un buon marchio quello dell'Ulivo
è stato lasciato libero per così dire dal fatto di rappresentare tutti è diventata la rappresentazione di quello che dovrebbe essere un nucleo duro della coalizione e quello di una nuova formazione politica che non è una formazione politica che può nascere domani e forse neanche dopo domani ma non è neanche il sol dell'avvenire
E dico questo perché penso che le culture da cui proveniamo tutti quanti sono inadeguati alla sfida che abbiamo davanti
E però al tempo stesso so bene che questa nuova formazione politica non può nascere senza una forte Margherita
E qui voglio essere non rituale è chiaro che siamo una riunione di partito ma che volete che venga qui a proporre di sciogliere la Margherita tutti diranno che la Margherita innanzitutto eccetera eccetera premo esce pure con franchezza fare un ragionamento io non ho nessuna ostilità nei confronti dei DS anzi è una cultura che conosco che incrocio con un ma so bene che sarà possibile costruire una cosa nuova solo se c'è un ragionamento fra polarità diverso
Una di queste polarità è quella che si raccoglie intorno alla cultura della Margherita
L'ho detto in un'altra occasione io non penso che noi potremmo a far andare a fare questo incontro non solo senza tutta la Margherita ma lo adoperò strumentalmente come nell'opera strumentalmente a me senza De Mita
Non solo per i voti che De Mita
Ma per la forza che la sua presenza da a una cultura altra che per questo apre degli spazi
Altrimenti è inevitabile
Che si vada a una situazione in cui io non sono neanche angosciato dalla pronta l'approdo al partito socialdemocratico europeo sono angosciato al fatto che semplicemente costruiamo uno strumento non in grado di leggere ed interpretare la realtà
E da questo punto di vista il ritardo che c'è stato nella federazione dell'Ulivo non credo che possa essere sicuramente addebitato solo la Margherita anche alla Margherita
C'è stata timidezza non c'è stata spinta non c'è convinzione ma è chiaro che troppi passaggi hanno fatto vedere che si facevano delle cose senza fare i conti con gli esiti arabo ha ragione Francesco a sottolineare il livello europeo in cui con troppa facilità si abbandonata un approdo più forte fra i parlamentari eletti e anche l'Europa ci dimostra che le colture sono molto mescolate tra di loro non stiamo in un gruppo
Il cui partito più importante i liberaldemocratici Inghilterra hanno preso quanto il ventiquattro per cento
E ventitré per cento quindi molto più di quanto prende
Qualsiasi partito italiano incluso Forza Italia in questo momento su delle posizioni politiche a sinistra di Blair in molti campi
Fra le parole d'ordine principali del Partito liberaldemocratico inglese c'erano un no fortissimo la guerra e una proposta di aumentare la pressione fiscale per dare più servizi ai cittadini
Cosa che Enrico Letta da lo farebbero svenire sostanzialmente e quel partito è formalmente collocato nello schieramento europeo in una posizione che a destra per così dire del partito socialdemocratico
Ecco questo dico questo per dire che o effettivamente noi ci attrezziamo a far forza sul sulla cultura che noi portiamo per costruire una nuova realtà oppure rischia molto forte e un'obiezione
Che però vorrei di cui vorrei essere convinto mi
Cena Pertol disputò il discorso sul se sia opportuno o meno presentarsi con una lista unitaria alle politiche e l'obiezione
Se non ci presenta non tanto lo dico Francesco sulla questione della cattura dei voti di centro perché io non lo so
Se voti dicendosi catturano meglio con una formazione politica non conta postcomunista per capirci o con una grande forza politica che dà fiducia agli elettori non lo so
Come pure io sono convinto che il buon risultato della Margherita nei posti in cui andati da sola e figlia anche nel fatto che aveva fatto una scelta unitaria della maggioranza alle elezioni delle regioni
Perché questo ha tolto la Margherita dà un'immagine diciamo di separazione che sarebbe stata fortemente penalizzante
L'unico obiezione che francamente vorrei che venisse affrontata seriamente in questo dibattito e quello sulla possibilità della Margherita di sopravvivere come soggetto politico indispensabile
Per costruire quel centro motore della collezione più ampia in assenza di una presentazione elettorale
Questo è l'unico graziose francamente altrimenti io non avrei obiezioni in materia e però e termino vuole sottolineando che abbiamo davanti e non un rischio enorme un rischio che se volete avvenuto esplicitato dalla intervista di Fassino che è stata guardate io ricordo quando Arturo fece l'intervista la regia del congresso del partito dei del PDS a Torino
Era un'intervista forzata nei titoli
Anche un po'insomma forte per così dire che io condividevo sia chiaro vincolo sostanzialmente diceva da debba esponente dei Democratici serbo di scioglierci sciogliamo anche noi i democratici hanno poca cosa allora no l'intervista di Fassino di oggi è molto peggio
Perché te li sei Falsini oggi dice noi faremo anche senza di voi
Però questo fare anche senza di voi deve essere chiaro a tutti e dobbiamo valutarlo che ci consegna uno spettro
Lo spettro che ci sia una formazione politica che è sostanzialmente la cosa tre o la cosa quattro
Che dovrà imbarcare i Verdi e Comunisti italiani altrimenti disperdono i voti
E che anche senza essere se sarà battezzata da Prodi avrà le caratteristiche della cosa tenere e cosa quattro e dall'altro lato
Corriamo il fortissimo rischio che la Margherita seppur con le facce di Rutelli e di tanti Dinoi sia percepita come un oggetto centrista non centrale centrista e questo sarebbe deleterio e aggiungo che su questa strada con tutta la mia simpatia umana per Mastella l'accordo con l'Udeur sarebbe veleno
Perché fare un accordo con l'Udeur significherebbe in tante parti d'Italia sancire questo connotato ora nato se non c'è io dico le cose che leggo e voglio dirle prima
Per questo ci consegna questo ci consegna
Completamente il terreno della riflessione e della scelta
Ce lo consegna completamente implica effettivamente un rilancio forte sulle prospettive di strategia
è una valutazione seria sulle conseguenze che noi facciamo ab pratichiamo oggi e voglio dire anche una cosa fraternamente a tanti di voi
Io so lo sento so benissimo che fra gli ex democristiani sono oggi ben più profondi di quelli che ci sono quelli che hanno fatto altre storie politiche
Però sento tante volte il la tentazione di una di un odore di una di un sentire che viene da tempi antichi è un errore drammatico non solo in termini elettorali ma anche in termini di guida del Paese in questo momento al cinema c'è un film piuttosto interessante si chiama Final Cut una bella metafora in una società del futuro viene installato nel cervello delle persone una specie di macchina da ripresa che racconta tutta la vita quando uno muore
Dei montatori che poi ovviamente sono sottoposta al segreto costruisco una vita edulcorata di queste persone dei grandi nega sporta di cui ovviamente emergono soltanto le parti positive
Ognuno di voi ognuno di noi guardandosi indietro può leggere anche sulle parti positivi della propria storia
Questo a maggior ragione figuriamoci per chi viene da una tradizione in cui c'è stato il comunismo che è stata una bella grana per tante parti del mondo ma noi sappiamo che non ci sono solo le parti positive
E che le nostre storie se sono la base della nostra personalità attuale sono del tutto inadeguate ad affrontare le sfide del futuro che abbiamo davanti
Ed è per questo che io penso che qualsiasi iniziativa della Margherita che indebolisce il suo profilo virginali
Che abbandonasse questo asse strategico e che rido uscisse la sua capacità di essere uno strumento per dare le risposte ai gravi problemi del Paese perché sappiamo bene che abbiamo un Paese non solo in cui la destra fatto quello che ha fatto l'abbia un Paese stanco ripiegato affannato economicamente e psicologicamente antropologicamente abbiamo più bisogno di una politica alta e ambiziosa una Margherita che ripiegarsi
Verso schemi del passato che fosse non all'altezza di questa ambizione non sarebbe utile e ve lo dico francamente non sarebbe interessante per me
Allora ringraziamo l'onorevole Realacci e ringraziamo anche voi di aver riportato il silenzio e l'attenzione in sala ora noi abbiamo molti iscritti a parlare per cui dobbiamo naturalmente fissare un tempo per l'intervento di ciascuno fissiamo in dieci minuti poi speriamo di riuscire a mantenere questo questo limite no dipende dal numero di persone gavetta che riusciamo a mantenere questo questo limite
Ha chiesto di parlare l'onorevole Santagata
Se c'è
Sta tranquillo sto nei tempi
Nell'analisi che Francesco Rutelli ci ha presentato delle dei risultati elettorali
Salta fuori che ed è la verità che hanno vinto sì alle mozioni della radicamento
E hanno vinto uscì alle mozioni diciamo dell'ulivismo della lista unitaria in un in una specie di albero uscirà dalle radici che dalle foglie è venuto il risultato
Ma il risultato è venuto perché c'era un clima c'era una specie di sole che ci ha fatto fare la foto su internet
Che era l'unità senza quel clima di unità probabilmente non avrebbe funzionato un nelle radici nelle foglie l'albero non si sarebbe certo sviluppato come si è sviluppato in questa tornata elettorale
L'unità però guardate ha funzionato e funziona tuttora
Ma fondamentalmente funziona perché e nella misura in cui la domanda è una domanda
Relativamente semplice stiamo uniti per battere la destra stiamo uniti per sconfiggere Berlusconi
Se ci fate caso però in questi giorni
A fianco della perdurante domanda di unità si sta piazzando con forza un'altra domanda nel nostro Paese dei nostri elettori
C'è un'enfasi
Che non avevamo mai visto attorno ai temi programmatici sul programma quasi una mitologia del programma
Dietro a cui si può leggere da un lato una cosa che io reputo positiva il fatto che pian piano
L'idea delle appartenenze sta lasciando il passo a a quella che Arturo Parisi chiamo alla democrazia governante c'è una richiesta
Di misurarsi e di stare insieme
Sulla concretezza delle risposte da dare ai problemi
E dall'altro c'è una crescente consapevolezza delle difficoltà che il Paese sta attraversando e quindi una domanda che ci nutre si alimenta e si rafforza proprio a causa delle difficoltà
Economiche sociali e non sto qui a richiamarle che stiamo attraversando
E questa domanda non si chiede più semplicemente unità
Ci richiede qualcosa di più che ce lo traduciamo dell'oggetto di oggi ci richiede di giocare a tutto campo e fino in fondo
Lo schema che fino adesso abbiamo indicato che anche Francesco richiamava nella sua relazione unione Ulivo
Unione come strumento di unità che ci dà la forza quantitativa diciamo così per potere rispondere a questa domanda di governo Ulivo che ci dalla qualità ci dalla il nucleo riformista che ci dalla guida e il tono a questa azione di governo
Questa mi sembra la nuova domando una domanda più complessa a cui dobbiamo dare risposte
Noi a questo nucleo riformista abbiamo già lavorato stiamo lavorando da tempo e la costituzione del nucleo
è stato un percorso che ci ha impegnato tutti quanti noi della Margherita e abbiamo fatto un lungo percorso anche nelle forme del nostro essere
Noi la Margherita l'abbiamo costituita costruita proprio in funzione di questa esigenza di a vere un nucleo riformista in grado di governare il Paese
Ma è un percorso che hanno fatto anche i nostri amici dei DS per loro forse meno impegnativo delle forme ne avevano già fatto uno molto impegnativo
Ma sicuramente molto impegnativo nel merito
Il fatto che all'ultimo congresso scemata scia emersa con così forza una maggioranza riformista non può essere che salutato credo con piacere da noi il risultato io credo anche dell'applicazione
Di una forza trainante da parte nostra
Nei confronti di quel partito
Ed è la massa e la e la coesione di questo nucleo che tiene insieme il tutto cioè noi oggi corriamo il rischio di indebolirlo il nucleo
Le forze che cercano di rompere l'atomo del centro sinistra e sono forse che saranno ingigantite
Dalla gravità della crisi noi avremo nei prossimi mesi è da fare i conti con situazioni di vera crisi sociale oltre che di vera crescita economica se quel numero si indebolisce anche solo nell'immaginario nella percezione dei nostri elettori
Noi corriamo il rischio di non essere più in grado di dare la risposta
E gli elettori si aspettano da noi
Noi corriamo il rischio di ricacciare quasi comune elastico che si rompe i DS in una posizione non più così saldamente riformista di corrieri cacciamo quasi per reazione verso un'area di sinistra e rendiamo quasi impossibile
La ricostituzione di un nucleo riformista che governa l'intero centrosinistra
è per questo che io credo dobbiamo dirci che l'Ulivo è indispensabile
Ma non un ulivo
Ah geografico non un simbolo un Ulivo politico indispensabile nelle forme che riusciremo a praticare e sono
Margherita forte
Però francamente non capisco una cosa noi abbiamo fatto una scommessa molto rischiosa quando a Bologna abbiamo detto UDC all'unanimità
A fare la lista unitaria alle europee
Abbiamo fatto una scelta altrettanto rischiosa quando abbiamo detto di sì a fare la lista Uniti nell'Ulivo nella maggioranza delle Regioni
Ma non capisco perché quando gli elettori ci danno ragione ci danno la forza confermano che la Margherita è un partito che c'è che era robusto nasce il problema dell'egemonia dei DS
Francamente la vedo una contraddizione siamo usciti vittoriosi da una tornata elettorale importante
Perché ci siamo impauriti
Siamo usciti bene anche nelle regioni dove ci siamo presentati con la lista unitaria e dove riesce ad una forza elettorale molto maggiore Dinoi
Penso alla mia regione dove abbiamo aumentato il numero dei consiglieri
Siamo usciti bene dalle competizioni dove dovevamo batterci sul terreno delle preferenze
E allora non capisco
Questo timore non capisco perché noi dobbiamo per lasciare a un ulivo con un livello elevato di conflittualità interna
Proprio in questo momento
Capisco la competizione sulle idee non capisco la conflittualità
Non capisco perché dobbiamo esagerare questo timore del partito democratico
Però le citazioni di Francesco Rutelli ne manco uno due significative una dell'amico Dario Franceschini è una dell'amico Marini a Bologna
Entrambi c'hanno richiamato la prospettiva del partito democratico come una prospettiva da tenere a mente certo non per domani ma da tenere a mente
E nessuno credo a Bologna si sia scandalizzato perché abbiamo posto questo traguardo fra i traguardi e non credo che le citazioni di D'Alema volessero dire domani mattina vogliamo il partito del
Facciamo la federazione
Allora la federazione lo dice la parola stessa è un soggetto a cui altri soggetti si vedono sovranità
Non è
Un marchio
Non è un'esternalizzazione di funzioni da un'impresa un'altra impresa
E allora se ci sono cessioni di sovranità ci deve essere adeguata cessione di autonomia operativa
Di capacità di agire e questo è ancora oggi mancato lo dobbiamo mettere in scena
Ma se facciamo una federazione se gli diamo una sua autonomia se abbiamo rischiato e investito
Quando era più difficile rischiare e investire abbiamo vinto su quel rischio allora mi chiedo come sia possibile spiegare ai nostri elettori che quella federazione non è
Visibilmente presente
Nella lista elettorale
Badate che la credibilità per gli elettori che vorranno votare per noi
è una credibilità che deriva dalla tenuta dell'intero progetto deriva dal fatto che noi usciamo convincenti nell'essere in grado di governare questo Paese gli elettori devono votare prima di tutto al maggioritario
E poi voteranno eventualmente una lista del proporzionale se non siamo convincenti sulla tenuta complessiva non gli attiriamo certo con un simbolo di partito maggiormente centrista o centrale o moderato che dir si voglia
E allora e concludo
Mi sorge il dubbio ma spero che sia un dubbio che il dibattito di questi giorni riesca a fugare ogni che
In realtà noi stiamo procedendo a un cambiamento dello DNA stesso del nostro partito
A un annacquamento dell'idea centrale che ci ha portato a far nascere la Margherita era quello appunto di fare una Margherita che promuove un ulivo forte
Cioè questo non è credo sarà complicato trovarci un ruolo propulsivo nei bisogni che il Paese ci ripropone tutti i giorni
Ringraziamo l'onorevole Santagata l'onorevole Fioroni
Si prepari Procacci
Cari amici affrontiamo oggi un dibattito che la relazione di Francesco Rutelli ha aperto in maniera molto chiara e Franco
All'indomani di una grande stagione dei risultati di successi elettorali le elezioni regionali e le elezioni amministrative successi che sono stati tali sia per la Margherita che per la federazione che per l'Unione
Credo però che la prima riflessione che dovremmo svolgere in questa nostra seduta di assemblea federale e non farci cogliere dalla tentazione che abbiamo già vinto le elezioni politiche del prossimo anno
è vero governiamo la stragrande maggioranza delle regioni
Però i dati che oggi Francesco ci ha ricordato credo che sono dati che dobbiamo iniziare a spalmare sui nostri collegi del maggioritario come ricordava Giulio Santagata
E allora credo che ci accorgiamo che la strada è ancora in salita il centrosinistra l'Unione è grande maggioranza in questo Paese
Ma non lo siamo ancora nel maggioritario io vi invito a riflettere su due dati quello del Lazio a quello dell'Emilia Romagna
Dove noi abbiamo raccolto
Una messe copiosa di consensi siamo andati al di là di ogni più rosea aspettativa
Nel Lazio l'abbiamo colti questi successi a Roma abbiamo tra le europee del due mila quattro e le regionali del due mila cinque portato più di un milione di persone recuperate dall'astensionismo al voto
Ma quando abbiamo a tradurre questi in collegi uninominali
Dobbiamo sapere che anche nello scenario del Lazio questo molto probabilmente ci fa vincere con il settantacinque per cento i collegi di Roman molto probabilmente di Roma Provincia ma non ci modifica i collegi delle province del Lazio
Stesso risultato vale per gli straordinari successi delle regioni rosse ma nessuno pensi che abbiamo vinto nel maggioritario in questo Paese ma ci troviamo di fronte a una strada che lunga difficile e in salita
Allora credo che leggere i risultati elettorali ci deve portare a leggerli con questo dato di chissà di poter vincere ma sa che l'ultimo pezzo da fare in salita è un percorso difficile pesante e anche il più faticoso di quello che abbiamo fatto
Allora i dati li ha ricordati Francesconi sono due dati che vorrei sottoporle alla vostra attenzione nelle regioni e per carità non abbiamo un'alta che qui polemiche che già ci sono state nel passato abbiamo vinto con la lista unitaria abbiamo vinto con la lista da solo
è indiscusso che anche sommando ci le liste dei presidenti che sempre voti di casa nostra sono esce fuori che dove siamo andati da soli abbiamo incrementato del sette virgola tre per cento dove siamo andati insieme abbiamo incrementato del tre G diciotto per cento ma non è questo il dato più importante
E che dove siamo andati da solo la casa della libertà perde il sei virgola settantacinque per cento
Dove siamo andati insieme per motivi che non sono legati al nostro soltanto andare insieme manco una complessità di problemi però la Casa delle Libertà l'unico posto dove ha registrato un incremento dello zero virgola zero cinque per cento sommando Cinzia metallica allora credo che affrontare il tema ponendoci che nel Paese
C'è stata una parte dove abbiamo vinto perché loro hanno prevalentemente perso giocando su chi è rimasto di più a casa e chi è riuscito più attivare i propri per riportarli a votare noi otteniamo uno scenario che in qualche modo ci consente di capire il voto del Centro-Nord
Nel centro sud si apre uno scenario diverso c'è stata molto probabilmente non solo una ripartizione diversa di astenuti ma c'è stato sostanzialmente anche un'osmosi di consensi tra centrodestra e centrosinistra io qui non lo cito mi auguro che gli amici della Basilicata ci tornerò sopra ma leggere il dato della Basilicata il rapporto tra le regionali del due mila le regionali del due mila cinque le europee le regionali stesse dimostrano scenario di un'Unione che vince
Ma che non ricorda quel cinquantotto e rotti per cento che da solo i partiti della Federazione ebbero nel due mila rispetto a trentotto virgola otto per cento che hanno avuto questa volta e lo dico in una regione dove i collegi lucani sono tutti certi anche con questi dati
Ma questo ci deve far riflettere su che cosa succede se poi vediamo riuscire a strappare quegli oltre cento collegi marginali che l'ultima volta si sono stati assegnati al centrodestra
E allora si pone per forza il tema di come recuperare i voti che stanno tracimando traslocando
Da Forza Italia prevalentemente e che possono non rimanere a casa ma posizionarsi all'interno del centrosinistra
Allora anche qui diciamocelo senza far polemica ma a me da un qualche fastidio
Sentir discutere mentre si parla come battuta di una margherita con aspirazione neocentrista che ha detto bene Francesco non esiste
Però nel frattempo si sviluppa un dibattito all'interno dell'Unione
Per la quale molto probabilmente se non riuscissimo a crearci un partitino di centro
Un po'più grande dell'Udeur un pochino più transgenico magari così ben geneticamente modificato che ci abbia il nanismo giusto per prender opera attrezzarci apprendere forse quell'elettorato moderato che non gliela fa arrivare nella lista unitaria direttamente o che non gliela fa arrivare nella federazione che serva a prendere quel sei sette cinque otto per cento tutto sommato questa è un'esigenza
Che molti dei leader nell'Unione nel proprio compenso apprezzano
E allora questo non è un problema di una margherita neocentrista
è un problema che la coalizione avverte avverte la necessità di come riuscire a prendere quei voti di Forza Italia o dei delusi della Casa della libertà che non trovano forse una pizza sufficiente dell'Unione per recuperarli
E non lo trovano neanche in un appeal sufficiente all'interno dell'Ulivo
Allora io non credo che sia un dibattito sterile cercare di capire contemporaneamente come riuscire a mantenere e incrementare il consenso dell'elettorato ulivista ponendosi il problema di come una dare una risposta adeguata a questo tipo di elettorato
Allora credo che lo sforzo che noi dobbiamo fare è quello di cercare di mantenere questi consensi ed incrementare questi consensi all'interno di una strategia unitaria della federazione
E non credo che lo strumento corretto sia mentre quella strategia unitaria sicuramente non lo è in vista delle elezioni politiche la lista unitaria
Un altro aspetto che credo dobbiamo e non possiamo non tener presente la ricorda Francesco dibattito sulla il tasso di nostra fiducia e condivisione sincera del Progetto della federazione
Io credo che in questa sala e nei dibattiti di questi anni credo abbiamo fatto tutto uno straordinario sforzo prima per diventare Margherita
E sentirci tutti espressione della Margherita e poi l'abbiamo fatto questo passaggio straordinario in più costruire la federazione
Come elemento di sintesi
Di programma e di Progetto condiviso meno distanti di forze politiche che rimanevano tra loro distinti e l'abbiamo fatto per condivisione di riflessione profonda pensando a una strategia di lungo respiro
Allora io credo che non ci può non lasciare preoccupati il fatto che improvvisamente dopo le regioni regionali le elezioni regionali Francesco l'ha detto anche con grande tranquillità
Ma abbiamo Ava realizzato la metamorfosi che forse si aspettava quasi che fosse stato un segno di liberazione dire va be'finalmente il bruco si trasforma in farfalle vola così riusciamo a trasformare la Federazione nel partito unico
Magari io avessi la certezza che la trasformazione nel partito unico è nella lista unitaria conseguente a questa convinzione lo dirà poi infine nel mio intervento che queste ciò che serve a far volare il successo dell'Unione e vincere questo Paese io credo che noi con questa accelerazione con questa metamorfosi rischiamo di bruciare due straordinarie intuizioni che abbiamo faticato per realizzare la Margherita da un lato e la federazione dall'altra
Avere la convinzione che la Federazione esiste se esiste la lista unitaria
E che la federazione che si articola che si realizza pensato al dibattito per farla nelle regioni pensate la sofferenza per approvare in direzione in Assemblea federale che bisognava fare gli organi regionali dalla Federazione sembrava che era l'evento senza il quale non si poteva andare avanti non l'abbiamo realizzati da nessuna parte forse se ha realizzato uno
Se realizzato in Calabria qualcosa alta per via postale in Sicilia
Allora credo che noi abbiamo la necessità di ritenere che la federazione si deve realizzare e se si crea l'assioma che la Federazione senza lista unitaria non esiste e che qualcuno già pensa che la federazione non è una federazione di partiti distinti ma già diventato un partito unico e magari se in testa il partitissima o di Berlusconi
Vedete Ametrano preoccupa e lo dico questo sì in maniera strumentale perdendo ad esempio una battuta che ha fatto Arturo ma che sicuramente non pensava questo quando ha detto i due schieramenti in un sistema bipolare inevitabilmente si influenzano
Non si devono influenzare che non siamo espressioni di culture di formazioni politica totalmente diverse
A me partitissima o che pensa Berlusconi il partito del leader in cui il leader e il cemento è il collante che tiene tutto insieme extensa altro e anche senza la politica
Credo che sia un po'Otello che a noi non può e non ci deve interessare allora credo che partendo da questa considerazione
Noi dobbiamo evitare tre rischi
Il primo non limitiamo la nostra strategia ad una riflessione di corto respiro
Noi dobbiamo riflettere non solo per vincere nel due mila sei ma per vincere nel due mila undici e per continuare ad essere forza di governo e quali Ezio né di governo in questo Paese allora se questo lo dobbiamo fare non possiamo dimenticarlo né
Superare difficoltà che ci sono semplicemente perché in questo momento stiamo convinti che l'unione è guidata da Romano Prodi qualcuno che sentiamo molto vicino e molto dedicato hanno allora credo che dobbiamo riflettere su due cose e concludo la prima
L'intervista di Fassino
Io credo che noi a Fassino dobbiamo ringraziare ma non per le battute di spirito che ci siamo fatti tra di noi perché senza freni inibitori
Ci ha detto alcune cose che credo ci aiutino a capire lo scenario attuale e lo scenario in prospettiva che la Margherita a di fronte credo che in un colpo solo noi abbiamo visto di essere ritenuti marginali nel Progetto dalla Federazione
Lo diceva Francesco se qualcuno può pensare che la Federazione l'Ulivo va avanti senza la Margherita può dire che c'è in testa di costruire qualche cosa di diverso
E badate bene la mia preoccupazione non è l'annessione non è neanche la preoccupazione dell'egemonia
Culturale dei Democratici sinistra
Ma è la convinzione che noi all'interno di questo nuovo soggetto politico che si va a realizzare sostanzialmente creiamo un incontro che non genera comunione che non genera un nuovo inizio come lo chiamava Francesco ma che genera semplicemente un abbellimento
Dell'esistente e una ristrutturazione G. ciò che già esiste e credo che questo non può e non deve essere il nostro progetto
Il nodo della socialdemocrazia e concludo veramente
Il nodo la socialdemocrazia non è un nodo che esce uscito fuori oggi oggi ieri o l'altro ieri va avanti da quando abbiamo avviato il processo per fare la lista unitaria
Alle elezioni europee
Noi credo che dall'inizio abbiamo avuto il coraggio di dire che il nostro orizzonte futuro non era nel Partito Popolare Europeo nel Partito socialista europeo erano famiglie europee che non rappresentava una straordinaria intuizione dell'Ulivo
Noi volevamo portare ci siamo detti decine di volte l'Ulivo in Europa abbiamo registrato una richiesta di entrare nella socialdemocrazia ristrutturata questo è
Un limite che non possiamo ignorare semplicemente perché oggi abbiamo una contingenza
Che è rappresentata dalla vicenda politica italiana che stiamo vivendo è una contingenza che nessuno ci toglie e che nessuno ci pone anche levare di mezzo
Abbiamo affrontato questo dibattito in queste ore sentendoci da più parte
Dire ma che cosa succede se si vota
Ci sarà qualcuno che se ne va qualcuno resta altri partono farete la scissione non farete la scissione io credo che noi questa casa l'abbiamo voluta costruire tutti quanti insieme e lo ricordava prima Santagata
L'abbiamo costruita perché sapevamo che era una nuova casa
Se oggi perché un organismo democratico
Vota la riconferma di una linea politica e ridefinisce gli orizzonti di un ampio respiro qualcuno potesse pensare che questa nuova casa si può lasciare e come si ammettesse di pensare che non aveva costruito una nuova casa ma che era temporaneamente in affitto
In attesa che la B un'altra casa fosse ristrutturata e costruita io credo che questo non era il percorso del Progetto che abbiamo messo in piedi quando abbiamo voluto creare la Margherita credo che questa Margherita vogliamo tenerla e non saranno certamente gli incubi che ciascuno di noi vive della maggiore o minore
Tasso di ulivismo di D'Alema che ci possono impedire di vendere di svendere la Margherita
Ora la parola al presidente De Mita
Per utilizzare
Utilmente il tempo e anche
Per la occasione che ci è data
L'occasione di questa riflessione propedeutica ad una decisione a un voto
Io vorrei
Se il tempo me lo consente voi
Sono mi mi mi ascoltate vorrei svolgere due considerazioni la la prima riguarda
Un po'più direttamente
La discussione
Che stiamo facendo ho letto
Sul giornale stamattina sulla stampa
Che un nostro collega dell'ufficio di presidenza
Riferito il mio modo di affrontare le questioni così
Probabilmente io forzo ma era così
Siccome io capisco un anno dopo
Prima mi oppongo e l'anno dopo dicendo
Lo dico con molta franchezza
Che la la la il giudizio non mi tocca
Perché non riguarda il mio modo di essere
Lo dico per la cattiva lettura di un dente attivo di pensare
Perché Sennori non facciamo un minimo sforzo per ricercare le motivazioni prime che poi disciplinano i nostri comportamenti
Rischiamo di strumentalizzare la discussione anche una discussione molto serena amo molto importante molto coinvolgente come la discussione
Che è stata affrontata dalla relazione di Francesco Rutelli che io condivido e approva
Io ho sempre immaginato
E continua di immaginare
Che i comportamenti umani non è una mia fantasia
I comportamenti umani sono finiti di una spiegazione
Direi che da balconi in voi primo che si è misurato insomma con un qualche metodo
Per spiegarci queste cose
Perché o lingue orientare i comportamenti non c'è bisogno di contrastarli offre navicelle
Ma di governarli
è la politica è il governo degli eventi
Non è uno la identificazione con gli eventi
Mi rendo conto e quindi io faccio riferimento ad una diversa impostazione che c'è
E per un certo verso il prevalente
Quella di organizzarsi sperando nell'evento
Che è un po'per l'Emilia considerazioni una sorta di incultura superba
Perché il Padreterno all'uomo ha dato l'intelligenza per utilizzarla e misurarsi con la possibilità di riuscita
Affidarsi ad un evento in termini di speranza senza fondamento può anche accadere ma certamente non motiva la iniziativa politica
Noi ci stiamo muovendo dalla fine della cosiddetta Prima Repubblica vado all'ingrosso lungo due percorsi
C'è un percorso prevalente che adesso un po'si è ridotto ma l'inizio è stato prevalente
Ipotizzare che organizzando strutturalmente e il condizionamento dei comportamenti uscivamo dalla crisi il bipolarismo il maggioritario
Il presidenzialismo poi abbiamo visto che è che questi meccanismi che por porterebbe era vere una folle una funzione sollecitando lasciata a se stessi non funziona
A me capita sempre lo voglio dire a Bordon sperando che
Questo esempio riesca a fargli capire le cose che penso quando parlo Anne la pubblica opinione con cui io parlo sempre allo stesso modo anche agli elettori del paesi sperduti del mio collegio io faccio i discorsi Sereni
E faccio l'esempio del semaforo
Il semaforo funziona quando fa il rosso e il verde e il giallo perché nella consapevolezza dei pedoni o degli automobilisti c'è la convinzione che se passano col rosso fanno l'incidente e perciò si ferma che immagina se viene volani Stratico facendo i colori che dovrebbero sollecita non approda a nessuna conclusione
Io ho un po'consentitemelo di dirlo il difetto sarà l'età sarà la mia formazione di affidare il governo degli eventi un po'più all'intelligenza è un po'meno all'organizzazione
E questo lo registro come difetto
E non escludo che i modi di organizzare i comportamenti siano a loro volta strumenti di sollecitazione della riflessione
Sul piano della definizione teoretica questo processo a un riferimento preciso io io lo descrivo così per cui da quando ci siamo messi insieme
Io da una parte come dire ritenevo il limite del puro fatto organizzativo
E dall'altro sempre sperato che Momo & organizzativo fosse occasioni di sollecitazione della riflessione quindi non è che io pensassi una cosa e se ne è fatto male
A parte la considerazione molto banale che credo dovrebbe servire per tutti che quando si sta insieme si organizza un processo politico la dialetti che funziona la la decisione se ognuno pensasse
Di aver ragione sulle proprio opinioni insieme non si potrebbe stare
La politica
Quando sento come ho sentito tanti l'ultimo Santagata la prima volta che lo produce in maniera corretta
No per dirgli che lo ascolto con attenzione
Che è
Insomma dal dall'organizzazione pop produrre qualcosa nella media memoria scatta questa riflessione
Quando abbiamo fatto la Margherita abbiamo discusso non se farla
Abbiamo discusso se il processo sarebbe stato più governabile
Facendo crescere la convergenza sul disegno anziché accompagnarla con rapidità col processo organizzativo e per evitare incomprensione la dialettica che ci fu tra me e Franco Marini
Discorso molto acceso ma che conteneva le due cose
Nessuna cosa ignorava l'altra
L'esperienza però ma ha portato a considerare che il meccanismo sollecita Torre progressivamente rischia di essere solo la sollecitazione mancando il momento della riflessione la sollecitazione non produce abbiamo fatto la Margherita tutti d'accordo e allora come dire i momenti dialettici erano recuperabili abbiamo fatto la federazione tutti d'accordo
E allora i momenti dialettici erano ancora possibilmente operanti però vorrei ricordare
A quelli che l'hanno votati e lo dico a Bordon visto che sui giornali pensa che io non lo ricordi
Che la federazione trovato un punto di equilibrio non trasferimento al soggetto o altro tutta la iniziativa politica un po'come è avvenuto con il processo della Margherita
Ma è stata limitata
Alla politica estera alla politica europea e alla politiche istituzionali che significa
Siccome non nera immaginabile nessuno di noi immaginava di far procedere un processo di aggregazione limitatamente a queste cose ma proprio perché su queste cose
E onestamente è così prevedibilmente la convergenza tra le forze politiche che si associavano abietta minore contrasti si poteva partire da questo
E poi abbiamo fatto pure la lista per le europee
Io io non ero a favore però ricordo che nella discussione che si è fatta per eccepire che poteva essere anche utile
Perché gli accadimenti possono essere governati utilmente a convenimmo tutti noi a Cologno abbiamo votato la lista unitaria e il gruppo unitario e il gruppo unico
Il gruppo unico non è stato fatto
Io non dico questo per fare un'azione di inadempimento
Lo dico per sottolineare la circostanza che quando i due momenti non interagiscono il pensiero è lo strumento organizzativo il risultate negativo
Quindi sono quello avrebbe dovuto avvertirci lo dica a tutti quelli che adesso si spaventano che se noi decidiamo una cosa che io vi confesso di tempo banale
Non di grande rilevanza il il modo come farla liste
Assume significato politico rilevante per la circostanza in cui si colloca ma di per sé se ne dovessimo discutere
In astratto in una dissertazione universitaria non è quello l'elemento rilevante che governa i processi politici ma siccome questo elemento
L'ultimo segnali di un percorso che hanno a lungo una direzione che non è profit può non è che non va nel nostro interesse
Lo dico ad Ermete Realacci e che il meccanismo di aggregazione decostruzione delle condizioni per organizzare il processo non ci sono più non ci sono
Quindi quando ho ascoltato e letto ma come fate a dire no alla lista unitaria e si al progetto della federazione esattamente vero
Che proprio perché il processo federativo si sta bloccando eccesso illude di sostituirle come esca Nisibis amplificatori lei eliminazione dei meccanismi semplificatorio deve richiamare tutti noi per primi a far crescere le ragioni decostruzione di una risposta a la porta
Posso dire Realacci no per ricambiare la cortesia io oggi ho ascoltato e tu che hai detto la Federazione senza De Mita sarebbe monca
No non esageriamo
Però ho capito il senso e allora io dico perché non trasferiamo fuori della Margherita il modello del dialogo De Mita Realacci
Venite a Realacci quando sono approdati alla Margherita
Ci sono approdati con uno scontro la sola volta che ho ho letto di Realacci cose
Diciamo banali
Non dopodiché sì e lui mi disse che la Margherita insomma una specie di sasso
Perché allora in campagna pigliamo poco può il fatto ha voluto che stavolta che mi sto impegnando davvero perché se lo fa non c'entrano abbiamo quindi adottando sì no no
Margherita
Quasi come in Abruzzo
In Abruzzo sono un po'in più in percentuale perché loro sul sono sulle montagne ma molto meno sul piano dell'acqua
No e perciò dico molto meno su siamo la però siamo alla siamo siamo io vorrei che come dire tra di noi crescesse
Questa suggestione questa emulazione poi non è vero che la competizione in politiche negativa
C'è la competizione positiva e la competizione scontro non è la dialettica la competizione all'interno di ognuno di noi
Io chiedo ognuno di voi se prima di una decisione non confliggente con voi stessi alla ricerca della soluzione
Quindi cavolo significa non bisogna bisogna evitare la competizione la seconda considerazione
Ma noi dobbiamo aggregarci
Lo dico a tutti quelli che con la parola aggregazione ritengono di offrire la zattera di salvataggio all'umanità la politica e aggregazione
Senza una una motivazione di aggregazioni di una risposta aggregante non c'è la politica
In mancanza di questo c'è la solitudine del potere
Non non la ricchezza della democrazia quindi si dice una cosa ovvia
Come quando si dice nuova la politica e uova di per sé perché la la politica governa il futuro anticipa il futuro se non è questo non è la politica
Quindi è una aggettivazioni impropria un po'più strumentale e un po'meno legata a la riflessione
Poi ci siamo mossi lo dico anche a Gentiloni così non non si abbia la sensazione che faccio scelte no lo dico
Interno nostro ho la sensazione che ci siano dove indicazioni di percorso
Che se integrati sono accettati
Se vengono isolati rischiano di essere impotente
Il primo e quello ma io ritengo anche giusto che
Pensa agli strumenti dell'agire politico
Sistema elettorale il partito come è organizzato il partito
E poi siamo andati avanti lungo questo percorso e se oggi siamo impantanati
Nei confronti della pubblica opinione una qualche riflessione dovremmo fare
A proposito delle elezioni
L'accenno soltanto io do una lettura un po'più allarmante di quella che comunemente sita sul risultato elettorale soprattutto della città di Catania quando le lettori nella politica non trova una risposta convenienti a livello alto fa la scelta livello più basso la colpa non è dell'elettore
E la mancanza dalla capacità della politica di intercettare un bisogno ed elevarlo a dignità di speranza e immaginare che il problema si risolve attraverso la semplificazione della voce unica o del leader e unico e quando di meno proponibile ci sia
Noi ci siamo mossi lungo la strada degli strumenti e gli strumenti che abbiamo usato i un po'non le abbiamo saputo usare un po'non hanno dato risulta io credo che l'alternativa a questo percorso
Sia quello di riflettere
Lo voglio dire a Francesco su questo
è aperta la discussione non è che c'è consenso o dissenso quando la politica si in gara si incarica ipotizzare il future di ignorare il presente inciampa
Il futuro prevedibile sì in radica nella costruzione del presidente non nell'amministrazione del presente ma nel governo del presente anche perché il futuro per come sarà non sempre e nelle nostre mani non mi sembra e nella nostra intelligenza noi abbiamo una maggiore capacità una maggiore possibilità da di governo del presidente con l'attenzione che la politica non è amministrazione che la politica e costruzione di futuro che la politica
E costruzioni di speranza
Io credo che se riflettiamo su questa mia
Qui opposizione metodologica probabilmente recupereremo anche all'interno nostro una possibilità di dialogo fecondo
Ora liberandoci dalla tentazione che sia vera solo l'idea astratta come potrebbe essere la mia tentazione o dall'altra che la politica concreta è quella di sapere come si fanno le liste non è così
E poi è finito il tempo
Ferito
Questa parte l'ho finita
Ho fatto due pezzi qui
Presa procace
Non pensavo di dire cose così tanto posso anche chiudere
Pepe perché la cosa che volevo dire
Credo che avere un qualche verso almeno per me è chiara e siccome voi siete più intelligenti di me la comprendete anche per la parte che io non ho reso chiara
La seconda molto più breve
Io sono molto preoccupato
Del modo come la Federazione Walter referendum
Non la Margherita
Il modo di discutere di questa questione quella questione di straordinario rilievo di grande delicatezza rischia di essere cacciato dentro categorie di contrapposizioni che in realtà non riflettono neppure la natura del referente e io sono per la libertà di coscienza su questioni delicate
Sapendo però che la libertà di coscienza un comportamento autonomo rispetto ad una proposta
Non non affidare alla solitudine di qualcuno una decisione di grande rilievo politico perché la decisione e di grandi rilievo politico e la politica comunque in qualunque circostanza
Deve sforzarsi di tempo utilizzare una risposta quando le risposte riguardano fatti insomma che non non non non hanno questi rilievi
La disciplina di partito può anche sollecitare un comportamento coerente quand'è così si si può anche dire libertà di coscienza patto che la libertà essi esercitate rispetto ad una proposta
Allora io lo dico con molta serenità e molta franchezza io sono preoccupato
Non dando del referendum ma di come si discute di questa questione
Quando vedi manifesti che noi decidiamo sulla libertà della ricerca
Sopra è occupato perché non non non può essere così quando leggo sui manifesti che si discute sulla salute delle persone sono preoccupato perché non è solo così quando leggo o non leggo che il problema e il teste inno del nascituro
Che ha diritto a conoscere i genitori e di questo non discutiamo e di questo si può discutere solo con grande preoccupazione sono preoccupato e allora se io avesse la facoltà di indicare per la federazione
Una risposta agli elettori della federazione l'aggregazione cresce così io direi di astenerci per cambiare la legge sì vinciamo
Ma dicendo anche dove eccome la cambieremo
Stavo andranno né un gol allora stiamo parlando di cose serie non di cose
Sta parlando di cose serie
No all'eterologa
Grandi attenzioni a misurarci corno
Ma sta zitta stai zitta o
No all'eterologa e grande disponibilità misurarsi sul perfezionamento degli altri quesiti referendari chi chi ho finito a chi vuole evitare la coalizione
E sa che probabilmente questo è un passaggio delicato
E questo passaggio delicato non lo si risolve dicendo che i cattolici adulti votano e i cattolici non adulti no questo passaggio delicato lo si può affrontare indicando una risposta possibile ad una domanda così delicato
Permette
Oggi siamo
Chiamati a compiere
Scelte importanti
E c'è in gioco e mi pare di ciò ne siamo perfettamente pienamente consapevoli tutti ho anticipato
Tom Ponzi Romeo come io Trane
Possiamo far parlare l'onorevole Vernetti stesse vi prego di sedervi no
Dal bar
Normale
Allora cioè alla Rocco
Il futuro del nostro partito suo profilo strategico le caratteristiche delle su alleanze
Noi compiamo queste scelte in un modo in un momento difficile
Connotato purtroppo da pesantissimi ingerenze esterne
E da iniziative non ortodosse messe in cantiere dai nostri più importanti alleati
In pochi giorni abbiamo scoperto
Per bocca di Piero Fassino segretario nazionale dei Democratici di sinistra
Che i DS potranno anche fare a meno di noi
Scopriamo di occupare lo stesso spazio politico dei DS i quali ritengono persino di poter intercettare meglio di noi il voto moderato e i delusi del porno
Oggettivamente ci viene lanciata una sfida di di di tipo direttamente una sfida competitiva
Amici io credo che in quell'intervista dell'intervista di Piero Fassino
Noi ritroviamo tutta quanta quella cultura intrisa di voglia di egemonia
Di considerare i partiti alleati una sorta di partiti fratelli
Addomesticati apparire addirittura in libertà vigilata
Pregherei gli amici che sono in fondo di uscire o di sedersi
Corsa permette ancora no proprio per
Vi prego di sedere avvio di uscire
Prego ecco io ritengo quindi che è chiaro che con molta con molta serenità noi dobbiamo oggi svolge una riflessione profonda su quanto accaduto in questi giorni
E con chiarezza noi dobbiamo sapere rispondere con Civita questa aggressione che oggi viene messa in cantiere da partiti cosiddetti alleati
Ma io vorrei ricordare di amici che tutte le volte che in questo anno in questo anno e mezzo la Margherita
Per bocca per iniziativa del suo presidente Rutelli operante dei nostri dirigenti nazionali attentato
Di articolare una proposta originale riformista penso ai temi della giustizia della politica estera del welfare della previdenza sovente siamo stati tacciati di volere minare l'unità dell'Ulivo
Di tradire il bene supremo dell'unità della coalizione
Quasi contemporaneamente però è capitato che due dei partiti maggiori quando hanno promosso nel terreno sulla fecondazione assistita che abbiamo oggettivamente ho visto anche pochi
Pochi secondi fa insomma che tipo quali lacerazioni può produrre all'intero dell'intera coalizione
Nessuno ha chiesto il nostro parere nessuno ha chiesto la nostra o la nostra opinione
Oggettivamente c'è stato un comportamento asimmetrico per alcuni versi né accettabile nei confronti del rapporto fra la Margherita e i partiti dell'intera coalizione
Noi purtroppo abbiamo anche visto in questi giorni sempre per bocca del PD Piero Fassino segretario del nostro principale partito alleato che potrebbero anche essere in grado di fare da soli
Che potrebbero costruire l'Ulivo o aggregazioni riformiste senza di noi e quindi come ipotizzando nuovamente un percorso autonomo che prescinde dalla presenza della Margherita
Noi non siamo e l'abbiamo credo detto chiaramente credo che io condivido l'impianto e le prospettive indicata
Dalla relazione del del nostro presidente Francesco Rutelli non siamo disponibili non siamo interessati ad annettere alcuno ma non siamo neanche disponibile a far cioè io sono profondamente convinto che anche se
Abbiamo realizzato un importantissimo risultato elettorale nella scorso confronto elettorale regionale
L'Unione ha vinto con nettezza nella stragrande maggioranza delle regioni la Margherita ha recuperato gran parte del consenso perduto
E penso anche quella sfida difficilissima che ci ha visto recuperare consenso nelle grandi città là dove il voto di opinione e più importante che quindi ci ha visto interloquire con ampi settori di elettorato che sembrava pensata al due mila quattro sembrava quasi irrecuperabile quasi inarrestabile il declino verso la perdita di voto d'opinione e la pura conservazione di voto
Di voto d'appartenenza
Io ritengo che la missione però non si è ancora compiuta
Noi non abbiamo ancora vinto le elezioni politiche guardate che se osserviamo la proiezione dei dati da un lato i flussi elettorali
Ma se osserviamo anche la proiezione del risultato elettorale del delle scorse elezioni amministrative regionali sui collegi di Camera e Senato non abbiamo ancora vinto le elezioni del due mila sei
Lo spostamento e quindi la possibilità di intercettare una parte dei voti del centrodestra non è avvenuto abbiamo principalmente recuperato dall'astensione
E quindi io ritengo che profondamente ci sia ancora un lavoro da compiere
Ci sia ancora un lavoro da completare e in questo senso io credo che
E anche competitiva
Io penso ad una Margherita e credo che anche il confronto odierno sulle scelte di come presentarci nel due mila sei nella quota proporzionale evidente che non non è una fatto tecnico ma allude all'idea che abbiamo di partito allude alle strategie sulle nostre alleanze al profilo politico che vogliamo costruire anche poi i riferimenti internazionali
Io penso una margherita e quindi che conferma ovviamente con decisione lo schema bipolare io che sia utile ridirlo ridirlo fortemente perché cari amici nei prossimi giorni noi subiremo una continua attacco verremmo accusati di neo centrismo verremo accusati di tentazioni di imbarcare migliaia di transfughi verremo accusati io credo che l'intervista di Fassino sia soltanto l'inizio
Venivo quindi quindi accusati di Abba di voler abbandonare lo schema bipolare per aderire a possibili e futuribili opzioni neo centrista
Allora dobbiamo confermare con chiarezza
Non ci interessa il neo centrismo confermiamo con decisione lo schema bipolare
Però vogliamo poter costruire un partito che sta è un progetto che sappia proporre un'identità originale diventando sempre più il soggetto plurale del Nuovo riformismo italiano
Noi pensiamo che ci sia ancora bisogno di un partito ma di un vero partito riformista
Che sappia dialogare non soltanto con i delusi del centrodestra ma con quelle aree che hanno come dire fortemente determinato la vittoria di Berlusconi quelle categorie economiche sociali che hanno determinato la vittoria di Berlusconi nel due mila uno
Noi pensiamo che di essere in grado di svolgere compiutamente compiutamente questo lavoro
E quindi penso al ceti urbani produttivi penso al mondo delle imprese artigiane penso alla piccola e media impresa penso al mondo del commercio penso a quei soggetti per i quali oggi è più credibile la Margherita come principale
Come principale interlocutori io ritengo che non vi sia contraddizione
Tra l'essere un partito aperto dinamico e originale che sa usare con coraggio libertà e autonomia
è l'essere anche solitamente alle ATER intero dell'unione ma anche mettere in cantiere forme di cooperazione rafforzata all'interno della Federazione
Federazione che peraltro come più d'uno ha ricordato non ancora funziona
Io ritengo che sia nell'interesse cioè quindi che la nostra originalità riformista il nostro essere un partito riformista ambizioso che all'obiettivo di crescere ancora e di consolidarsi in questo Paese
Sia uno e quindi si è la condizione perché l'Unione intera diventi un soggetto politico competitivo
Io sono convinto che l'autosufficienza della sinistra faccia danni innanzitutto alla sinistra stessa
E guardate l'abbiamo quasi ora mai metabolizzato per alcuni versi persino dimenticato ma il caso di Venezia lo lasciamo alle spalle da poche settimane
E difficile rimuoverlo in modo semplice o rimuoverlo soltanto perché i giorni e poi il tempo passa
Io ritengo che nel caso di Venezia ci sia stato una diretta responsabilità della leadership nazionale dei DS non penso che oggi una magistrato si dimetta per potersi candidare sindaco
E ritengo che sia stato una gravissime ingiustizia che la Margherita subito laddove aveva titolo a poter ottenere candidato sindaco e quindi peraltro allude ha un'idea di giustizia che noi che noi non possiamo non possiamo accettare io penso che anche partendo da qui è utile che la Margherita utilizzi i prossimi mese per Prontera per riprende la propria iniziativa riformista
Due riflessione ancora e poi concludo sui sui riferimenti internazionali
Io sono profondamente convinto che noi abbiamo tentato seriamente nel momento in cui abbiam dato vita alla federazione dell'Ulivo e la lista unitaria lezioni europee di di tentare un approdo originale unitario al Parlamento europeo e a Bruxelles
A me pare che questo non sia avvenuto
Non sia avvenuto sostanzialmente perché i DS che con il quale abbiamo costruito un percorso d'ora non mai minimamente pensato di mettere in discussione la loro appartenenza al Partito socialista europeo
Noi invece abbiamo tentato abbiamo continuato un lavoro originale
Perché pensavamo e pensiamo che sia stato intelligente tentare di mettere insieme come dire storie valori e percorsi originali e differenti del riformismo italiano ed europeo abbia fatto in questo Paese
Mettere insieme cattolici e laici
L'abbiam fatta al Parlamento europeo mettete insieme le parti pari costruendo il partito democratico europeo e metterne insieme l'utenza di Bairo o con il Partito laburista lituana l'abbiamo tentato lì di continuare la nostra sfida originale in innovativa innovativa e riformista
E questo penso sia
Il lavoro non è nostro compito riformare l'Internazionale socialista a questo lascia ma i DS e nel nostro interesse che migliori che migliori quella che legato il nostro compito invece di continuare
A ritrovare come dire convergenze possibile con quelle culture laiche liberaldemocratiche anche col meglio del popolarismo europeo per costruire un network di riformisti a livello internazionali io ritengo quindi e qui concludo
Nel nostro interesse ma soprattutto nell'interesse dei partiti dell'Unione anche della federazione
Che credo che noi domani dovremo decidere e deliberare con un voto democratico la nostra presentazione autonoma della quota proporzionale del due mila sei
Ringraziamo Vernetti
Ora c'è Procacci e poi Pistelli però io devo pregare chi rimane in aula di consentire a chi parla di parlare e quelle che sono in piedi di uscire dall'Aula quel povero Vernetti ha parlato in condizioni impossibili
Quindi dalla parola Procacci Marvin prego e può di consentire a chi vuole ascoltare e riascoltare
Sono
Molte le sollecitazioni che il dibattito sinora offerto ne raccolgo qualcuna
Per un
Appello finale
Vi chiedo scusa per cortesia io non non voglio essere ascoltato ma non riesco proprio a concentrare
A Francesco Rutelli
L'assunto di Beppe Fioroni e chiaro Beppe dice
Distinti siamo più forti
In due parole
Se questo assunto diventasse dirimente
Il montepremi Regione noi avremmo dovuto ritenere la Margrethe un fallimento
Non è questo il metro
Con cui si può giudicare un progetto politico
A me dispiace che giri è così andato via
Ma voglio ricordare che in Campania
Nelle politiche del due mila uno
La Margherita conseguire un risultato di un terzo rispetto alla somma che i partiti promotori avevano conseguito alle regionali
è un dato inconfutabile che sotto gli occhi di tutti
Questa fu la ragione per cui io per la quale si disse
La Margherita non va bene
O comunque nonostante questi dati
La Margherita
Fu
Ed è stata un percorso che si è seguito domanda penso che la risposta
La possiamo ricavare facilmente tutti per cui non è quello il metro
Ora
Certo non è sulle interviste anch'io contesto l'intervista di Fassino ma non è solo interviste che noi possiamo assumere decisione o dalle interviste che possiamo e assumere decisioni così rilevanti per il nostro partito
Guardate dire che si è per la federazione
E contestualmente dire che la lista unitaria
Alla proporzionale non si deve fare e un controsenso
Che i cittadini non possono in alcun modo campi comprende
Noi non veniamo dal nulla
Noi abbiamo sostenuto le elezioni europee che hanno un meccanismo proporzionale puro con tre preferenze quindi un sistema elettorale
Assolutamente inadatto al progetto politico che si voleva perseguire
L'abbiamo fatte con la lista unitaria
Non si è fatto il gruppo unico
Prima grande delusione dei cittadini
Le regionali con un sistema altrettanto proporzionale sia pure all'interno di una coalizione le abbiamo fatte in nove regioni
Toni la lista unitaria
Come si può pensare
Che oggi una scelta diversa non apparirebbe al Paese come un venir meno un progetto
Come è possibile pensare che la scelta di essere presenti alla proporzionale con la lista della Margherita o meglio di non presentare più l'Ulivo
Come può essere intesa come vuole essere intesa come un ritorno indietro allora mi dovete spiegare abbiamo sbagliato due anni fa
Abbiamo sbagliato
Alle regionali o sbagliamo adesso
Dobbiamo tirare le conclusioni
Se poi aggiungiamo che il meccanismo elettorale alla proporzionale alle politiche
Organico al progetto perché non ha le preferenze
Perché ci dà la possibilità di comporre armonicamente l'espressione dalla Federazione
Allora dobbiamo ricavarne quello che con molta semplicità
I cittadini elettori
Ricaverebbero da questa nostra scelta il processo dell'Ulivo sì
Irrimediabilmente interrotto
E che in questo processo
Che è stato il processo centrale del centro sinistra
Che ha accompagnato il nostro bipolarismo da sempre
Che è entrato nel cuore e nella coscienza degli elettori di centrosinistra e che questo progetto vada ad interrompersi bruscamente
Lo si potrà dedurre anche graficamente dalla mancanza dell'Ulivo nelle elezioni la gente non lo troverà non lo troverebbe da nessuna parte
E non è soltanto un fatto di Nostalgia
Ulivista
E che il messaggio che mandiamo guardate non serve dire non vogliamo essere neo centrista
Nella vita politica
Non si appare ciò che si vuole nella vita politica si appare jockey ineluttabilmente si mostra è il messaggio in questo caso è un messaggio di forte interruzione di quel processo unitario
I cittadini non ci chiedono soltanto l'unità programmatica
Se ne è accorto persino Berlusconi
Quando propone dall'alto con un operazione Mattiaci il partito unico
I cittadini ci chiedono di stare insieme politicamente
Questo assegno di unità
Del resto non è soltanto il nostro progetto
In qualcosa che riguarda le alchimie
Degli assetti politici ma riguarda il governo
Perché voi sapete meglio di me che avere una federazione come motori unitario dell'Ulivo
E non era vero e nove dieci partiti che devono di volta in volta calibrare le soluzioni unitarie e un grande incentivo all'unità della coalizione alla stabilità del governo alla capacità di proposta forte
Di cui noi abbiamo assoluto bisogno
Perché noi oggi godiamo ancora di un voto contro Berlusconi ma dobbiamo essere capaci di tradurlo in un voto su un grande progetto politico che noi dobbiamo saper esprime e per questo compito per questo obiettivo avere l'Ulivo come motori unitario è fondamentale
Altrimenti lo dovremmo ricalibrare giorno dopo giorno le posizioni unitarie come cittadini questo lo accolgo
Ora i dati elettorali e mi avvio alla conclusione
Caro Francesco
I dati sono quelli ma la lettura
Come si può nascondere
Che soprattutto nelle regioni del Sud dove ci si è presi non si è presentata la lista unitaria noi abbiamo un'incidenza dei voti di preferenza
Sui voti di lista che si aggira intorno all'ottantacinque per cento
Cosa voglio dire
Che quelli sono soprattutto consensi legati ai candidati
Che non sono assicurati a una lista Margherita senza candidati stiamo attenti lo abbiamo già visto nel due mila uno
La mia preoccupazione forte
E proprio questi
Non possiamo cambiare
Progetto politico
O anche strategia elettorale
Solo perché come diceva qualcuno qualche giorno fa siamo diventati più forti
Non è segno di maturità e di senso di responsabilità Poli anzi
Proprio perché siamo più forti siamo più credibili nella federazione
Proprio per questo la federazione non può significare assorbimento
Ma nasce sull'alterità sulla capacità di dialogo proprio questo dovrebbe essere l'elemento rassicurante a consentirci di navigare in mare aperto verso un progetto di unità che non significa spegnersi
Ma significa
Una grande margherite in un grande Ulivo
Lo stesso Francesco ricordava la distonia fra l'Ulivo un milione duecento mila voti in meno proprio questa è la dimostrazione che l'Ulivo è il più capace di attrarre consensi rispetto ai singoli partiti
Se avessimo presentato l'Ulivo anche al proporzionale delle passate elezioni avremmo capitalizzato di più lo rimasta in uno studio di pochi professor Diamanti all'epoca o dimostro con grande chiarezza
Proprio questo ci dovrebbe indurre del resto l'Ulivo è stato capace
In questa tornata elettorale
Di polarizzare il voto dei giovani di tanti che avevano scelto di non votare
E la nostra forza è quella noi non dobbiamo rinunziare ad attrarre voti dal centrodestra voti più che nomenclatura ma cosa credete che L'Unità
Dell'Ulivo sia pure nella distinzione dalla Federazione non sia capace di fare questo
Allora vedete
Questo dibattito ha ragione che mi
Non riguarda soltanto il meccanismo elettorale perché lo svilire Emma
Non ci dobbiamo nascondere che dietro questa scelta c'è una strategia e c'è un pensiero lungo
Guardate
In questo partito
Qualcuno non ha mai tralasciato l'idea e in fin dei conti la Margherita era una sorta di partito popolare più grande
Io sono un cattolico democratico
E non ho difficoltà a dire che la tradizione popolare io in quella tradizione mi riconosco
Altra cosa e la forma politica con cui quel mondo quelle idealità
Tetra Pak hanno risposto la forma politica sono state presenti nell'ultima nella storia recente del Paese
La Margherita è nata
Anche dai democratici che voglio ricordarlo Francesco lo sa meglio di me
Nacquero all'epoca per salvare l'Ulivo
Ricordate l'aggressione di Cossiga
Quando dissi a Prodi noi siamo pronti a rivoltare il governo date presieduto ma devi rinnegare l'Ulivo come progetto politico
Romano disse io non sono uomo di tutte le stagioni
Se devo governare devo governare in nome e per conto di progetto politico a cui rimango fedele e coerente
Nascono i democratici e se non fossero nati in quel momento l'Ulivo non ci sarebbe più stato
E tanti che allora
Lo diceva Arturo nell'intervista stamattina
Erano i più fervidi nemici dell'Ulivo
Oggi dopo folgorazione non tanto sulla via di Damasco ma sulla via elettorale
Sono i più forti assertori parlo di D'Alema e gli altri
Io spero chiudo mi rendo conto
I dieci minuti non sono uguali per tutti ma pazienza
Allora quello che dico guardate che mi conosce sa
Quanto io ci tenga la Margherita
Quanto più Meda
All'importanza del nostro partito al suo ruolo strategico
Ma se la Margherita non ha dinanzi a sé indipendente da indipendentemente dal tempo che ci vorrà
Un progetto di sintesi di unità è una Margherita che non ha l'ossigeno
è una margherita rinchiusa nella gestione del presidente
Una margherita ripiegata gestire qualche consenso in più
Una margherita fatemelo dire senza Profezia
Allora
Io non dico che la lista unitaria significherà scioglimento ci mancherebbe altro
Però questa volta io di quel gruppo federato almeno sulle questioni
Di competenza della federazione si potrà fare
Io mi sarei aspettato che si dicesse
Bene noi diciamo oggi sì alla lista unitaria mettiamo prima in moto la federazione
Vediamo se la federazione prenderà il volo se la predazione
Questo il punto allora sia la lista unitaria che non sia in distonia da quanto politicamente andiamo
Sviluppando ma io Francesco tu sei stato io ti devo ringraziare per la chiarezza con cui hai parlato
E guarda indipendentemente dalle visioni sui particolari tu sei stato in questi anni
Garante di quella che tu nell'ultima direzione hai definito la Margherita mi è piaciuta tanto questa tua definizione è un insieme di minoranze
Non è un'espressione negativa
è un'espressione che indica un partito dinamico
Che di volta in volta trova un punto d'incontro in cui il presidente pienamente consapevole che ci sono diverse sensibilità ed è stato capace di tenerle insieme questo ti chiediamo ancora oggi
Io non mi sarei aspettato quell'epilogo della tua rileva dell'azione così preciso così tagliente come se fosse stato confezionato con l'ascia
Senza lasciare la possibilità di un minimo di dialogo di un minimo di mediazione tu capisci che questo è un punto fondante dalla Margherita non è una questione marginale un punto fondante
Ecco perché ti chiedo
Di consentire una riflessione più elastica
Ricordiamoci che in questo momento la cosa più importante che sta dinanzi a noi e l'unità del nostro partito
Se saremo uniti
E se saremo coerenti con quella che è stata tutta la nostra storia il recente perché la Margherita è un'esperienza recente io penso che noi potremo trovare un punto d'incontro che non si presenti al Paese con un ritorno indietro
Ma che sia un modo anche
Di rilanciare sviluppando e sciogliendo quei Lodi giusti di cui parla di scopa parlava
Di sviluppare ancora una volta un progetto armonico che ci tenga insieme perché vedete la distinzione l'identità ma l'orientamento verso la sintesi non sono realtà e non possono conciliarsi
Ma anzi nella loro capacità di sintesi trovano la loro espressione più alta questo l'appello che faccio questo l'augurio che rivolgo a tutti noi grazie
Il Castelli
Caro Francesco e cari amici
Lo sfaldamento progressivo del ma non definitivo come testimone a Catania del berlusconismo ci vanno
Quest'anno due diverse responsabilità
Che noi dobbiamo utilizzati per i scopi per corrispondere a due diverse aspettative
La prima che fa che con la politica delle cose con le risposte che i cittadini si attendono la fine del sogno berlusconiano rivelato se alla fine un incubo
Il grande incantatore messi rotto ci consegnano un Paese in grande difficoltà
Io devo dire con molta franchezza non me lo sarei mai immaginato a questo livello L'Italia vista dall'Europa è una difficoltà spaventosa
Ogni mattina
I i gli studi dedicati a ogni singolo aspetto immaginabile della vicenda pubblica ci consegnano questi fogli con venti sei colonne venticinque Paesi dell'Unione la media dell'UE
Se gli indicatori sono positivi il nostro Paese
Sistematicamente sulle posizioni basse se gli indicatori sono negativi sistematicamente il nostro Paese sulle posizioni alte e ormai non c'è più neanche differenza
Fra i paesi della vecchia Unione dieci presidi allargamento un Paese in grande difficoltà
Che evidentemente ci carica di una enorme responsabilità immaginando un esito positivo anno prossimo delle azioni
Però ci consegnano anche una domanda che nella democrazia dell'alternanza abbiamo pagato ciclicamente
Di
Maggiore coesione
Noi abbiamo una coalizione plurale con molte sigle ma è vero che oggi il segno del caos della confusione regna più nel dibattito del centrodestra che nel centrosinistra che pur avendo un numero maggiore di protagonisti
Ha respirato negli ultimi mesi una crescente atmosfera di unità questo almeno è il messaggio che ha trasmesso e che anche ha incoraggiato i successi elettorali
Allora per come la vedo io L'Ulivo la federazione è la risposta è stata l'abbiamo pensata così la risposta a questa doppia domanda
Da un lato la semplificazione di uno schieramento
Dall'altro il luogo nel quale il nucleo riformista prepara concretamente le risposte di governo nessuno si attende sono nessuno immagina che all'indomani delle elezioni l'Unione
Cambi il patto con gli elettori e scarichi Rifondazione per metterla in politica
Ma chi ci votò chi è pronto a votare ci immagina che con la presenza di un Livorno di un appoggio da parte riformista forte preponderante beh insomma si sa che guiderà
Chi avrà in mano il timone della macchina questa la sede la scommessa l'abbiamo fatte questa qui il rapporto di forza per la parte riformista e quella che raccontiamo definiamo come parte radicale
Ecco io dico molta franchezza ad oggi
La Federazione non c'è
Non c'è eccome soggetto politico
Capace di di dire cose al di là delle competenze che noi abbiamo dato deciso di conferire a questo soggetto ma oggi non c'è neanche nei campi che io conosco e che e che dovrebbero essere pagato per i campi condivisi politica europea e politica estera
Eppure sia il campo della politica estera e quello europeo nel campo delle istituzioni hanno offerto occasioni numerose in questi mesi
Per poter esercitare posizioni comuni
Voglio fare una parentesi sull'Europa perché tutte volte molte volte è stata citata prima di svolgerà una mia come dire un dichiarazione di voto ma un mio orientamento rispetto alla alle parole impegnative che ha detto Francesco vita nella sua efficace ebbe la relazione
Sull'Europa
Primo lo diciamo molta franchezza stiamo in gruppi diversi è vero
Ho qualche dubbio per onestà intellettuale a dire che ci sono stati blocchi stradali dopo le lezioni per questa scelta diversificata così non è
Dico anche che c'è un'azione quotidiana e devo dire buona fino ad oggi di coordinamento continuo
Coglie lesti con gli eletti della lista Uniti nell'Ulivo che ha quantomeno ridotto i danni cioè a quasi mai offerto occasioni sostanziali di divaricazione
E dato che non la passerà sono non soltanto per i testi a sinistra ma si ragiona per Paesi si ragionate molte dimensioni ecco trovare questa fatica supplementare ma riuscire a portare a casa un buon risultato non è cosa
Malvagia
Secondo telegramma sull'Europa
Non voglio dire a una partito
E a una coalizione che vede nell'idea dell'Europa seconda patria uno dei filtri criteri per distinguersi rispetto al centrodestra c'è troppa poca Europa nella nostra dico riflessione ci sarà molta moltissima Europa per determinare le condizioni in cui dopo aver vinto le Cerigo premere quel Paese
Noi abbiamo dal novanta sei al due mila e uno diciamo praticamente dal novantasei al novantotto chiuso un ciclo di finanza pubblica restrittiva in omaggio alle regole che distrattamente abbiamo adottato a Maastricht
Noi stiamo in questi mesi discutendo discutendo delle prospettive economiche finanziari dell'unione e abbiamo tenuti scuso del patto di stabilità e quelle condizioni di campo condizioneranno pesantemente per responsabilità di governo dall'anno prossimo in poi e poi c'è pochissima attenzione su questo
è un vincolo neanche una volta ci arriva ed è un vincolo di cui conosciamo poco discutiamo poco e che realtà orienteranno molte delle nostre politiche l'anno prossimo
Il terzo telegramma sull'Europa
Attenzione vorrei voglio essere molto sincero
Avendo lavorato parecchio su queste questione negli ultimi anni il cento sinistra in Europa è un processo lungo
Ed è inutile che non ce lo nascondiamo evocando talvolta un applauso facile su ciò che noi dovremmo fare o a dovrebbero fare immaginando che i paesi e le grandi democrazie europee si muovono la nostra musica così non è
E faccio un solo esempio perché non è questa la sede nel dibattito per fare sofisticate analisi sulla politica degli altri paesi e prendo a riferimento un dibattito tipico tipi uscissimo
Per dire a distanza che c'è anche che le nostre analisi nazionali e ciò che succede fuori ovvero quanto accaduto all'indomani della vittoria di Blair due settimane fa quando ha ottenuto il terzo mandato
Noi siamo in un gruppo nel quale nel quale convivono con noi anzi hanno la nostra stessa forza e comunque esprimono il il presidente i liberaldemocratici inglesi
I liberaldemocratici inglesi che hanno ottenuto pochi seggi grazie al sistema maggioritario secco ma hanno portato a casa i loro ventidue per cento hanno attaccato Tony Blair su due cose
No alla guerra
Sì all'Europa
Cioè due questore rispetto alle quali come dire noi dovremo in qualche modo essere
A casa nostra
Eppure sembra che nel dibattito del campo riformista italiano
Il dibattito sia quelli che sono più blairiani e quelli che sono più browniani cioè come se tutto fosse riconducibile a un pezzo lo schieramento riformista inglese allora io penso che già questo dice quanto a quanta fatica ne dobbiamo fare per uscire da questa roba immaginando cioè fino prendendo atto che gli schemi con i quali si lavora in altri Paesi sono diversi dalle categorie che spesso e volentieri noi meccanicamente dotiamo a casa nostra
Chiudo sulla vicenda dell'Europa per ricavare che cosa che dobbiamo le varie dal campo dal tavolo si diceva prima con Paolo Costa l'idea che il riformismo in Europa sia sinonimo di socialdemocrazia
E di le varie dal caldo fuori dal tavolo l'idea che riformismo sia magari socialdemocratico diciamo sinonimo di socialdemocratico socialdemocrazia un po'allargata capace di accogliere qualche altra cultura no non è quello ma per arrivare a quell'obiettivo c'è un grande grande lavoro da fare non lo si fa dalla sera alla mattina
Allora vengo alla seconda parte ultima parte della del mio intervento nella relazione di Francesco c'è stata una orgogliosa e legittima
Rivendicazione dei risultati elettorali dell'ultimo anno e anche quelli crescenti dalle regionali in poi
Io credo che sia stato giusto ricordare che la Margherita esce dalla sua condizione anche psicologica che c'è stata
Un po'nel nostro dibattito non dappertutto di una potenziale subalternità la Margherita esce dalla sua fase infantile devo dire anche dalla sua fase adolescenziale è un partito per quanto giovane adulto e strutturato
Però io devo dire non è la relazione di Francesco ma in molti in molte delle dichiarazioni che leggiamo quotidianamente sui giornali e che alimentano retroscena e pastoni
Io leggo una cosa che non condivido e che è quella che lega la nostra voglia di investire sull'Ulivo in relazione alla Fonzo la debolezza avremo come Margherita
è una cosa che voglio dire con molta chiarezza che non condivido
Perché è un dibattito che vedo meccanicamente postdatato riproposto ma simile a quello che c'è stato quando di Pippi ha discusso la prospettiva dalla Margherita
Cioè quasi che la Margherita fosse una scelta che il PPI al tempo faceva per nascondere una sua debolezza no così non era non è mai stata pensata così non è stata vissuta così
E la Margherita è stata vissuta meglio come dire dalla dirigenza popolari nel momento in cui diventava l'investimento sull'aggregazione non la ricerca di uno scudo di un rifugio nel quale annegarsi
Allora io dico anche oggi con molta franchezza che la scelta che noi dobbiamo ribadire della federazione dell'Ulivo è una scelta che non vale letta il rapporto alle percentuale la Margherita
Va letta come scelta in quanto tale cioè per ciò che serve a rafforzare il campo riformista del centrosinistra
E a semplificare lo schieramento dopodiché sarà Margherita e forte come siamo orgogliose dichiarare questa scelta sia una scelta anche più facile comignoli problemi rispetto ai rischi di subalternità
Ma questo deve essere comunque la scelta
I due progetti stanno insieme allora io voglio dire è facile oggi su questo siamo tutti d'accordo e lo diciamo a Fassino non esiste un ulivo senza Margherita in cui qualcuno pazientemente ci a spetta
Non esiste
Anche perché
Come dire sarebbe corretto che Fassino ricorda se le sue interviste quanto accade
In molte regioni ma non soltanto a livello regionale dove magari il correntone si autosospende dagli organi di partito perché come dire a piedi uniti contro la scelta della federazione
E quindi è del tutto usurpata la palma di chi come dire si attribuisce il campo rivista ma dico anche diciamo l'hanno gli stessi anche una Margherita che diventasse l'anno prossimo il venti per cento
Secondo me recuperando tutti gli sfondamenti possibili non esiste al di fuori di un campo che il Campoli viste la scelta e che ribadisca la scelta di centro sinistra che noi abbiamo come dire costruito e compiuto
Per questa ragione voglio dirle non è non non è un pezzo di retorica io credo che non ci possiamo permettere
Nell'anno che ci attende visto che è una delle delle decisioni che prenderemo domani a che fare anche con Bilan non non il bilancio ma le adesioni eccetera un dibattito interno che sia diviso sul noi fuori
Cosa che ha detto con molta franchezza in periferia già all'India
Il noi e voi
Campi che si contendono qualche cosa
Perché penso sia il modo peggiore per arrivare forti all'atteggiare il alle elezioni del due mila sei non ci possiamo permettere di avere un ulivo di vivere l'Ulivo che è una terra di conquista che ci contendiamo quando le cose vanno bene
E un Ulivo che diventa una responsabilità da scaricare ci quando processo rallenta perché se così va evidente che anche gli elettori si accorgeranno che moneta falsa è moneta cattiva e la moneta cattiva non piace
Per questa ragione io faccio soltanto uno una considerazione finale telegrafica
Il documento o la proposta interessi
Che Francesco uscì propone che sono tre sì che mi pare di capire trovano una larghissima maggioranza dentro questa sala
Secondo me non devono essere questa è la non l'appello usata di fare appelli di ragionamento che svolgo almeno per l'ultimo sì quello che riferisce che dice oggi
Fissa oggi la presenza della Margherita sulla parte proporzione della lista
Non come una porta che noi chiudiamo ma che una porta che noi oggi apriamo avendo fatto il punto dello stato dei rapporti dentro la Federazione
Ad hoc a data diciotto di maggio diciannove di maggio cioè che manda un segnale ai nostri alleati che manda un segnale importante al leader della coalizione che la Federazione va costruita per rendere maturo questo percorso ma vorrei che quello che noi oggi diciamo ripeto apra un ragionamento e non lo chiuda altrimenti temo Marco tutto questo non ci porterebbe fortuna che avrebbero Successo Ugo coloro che continua a predicare dentro il partito è fuori
L'Ulivo come terra di contesa e il noi e voi come categoria del dibattito interno
Grazie all'apporto
Ora è iscritto Mantini
Cioè lei poi il presidente Mancino
Ma care amiche e cari amici io prendo la parola con una certa preoccupazione
Per le scelte che ci accingiamo a fare
E le cose che ho ascoltato diciamo non mi confortano anche se ringrazio Francesco Rutelli per la chiarezza
Con cui si Espresso mentre invece reputo sia un grave Errore il fatto che lui abbia voluto anticipare prima dell'esito del nostro dibattito il terzo si che non è un sì ma è un no all'Ulivo
Io serio parlare in questo nostro dibattito come un redde rationem e mi auguro che davvero sia così cioè un renderci reciprocamente conto delle nostre ragioni
Con lealtà ed amicizia e con la stessa generosità che ci ha condotto fin qui il centro della nostra discussione e la presentazione
Della lista insieme all'Ulivo o separata nel due mila sei però noi sappiamo che c'è dietro
Di più
E siccome tutti lo sappiamo io voglio ricordare e dire con grande chiarezza che sarebbe un errore grave per noi proprio per noi
Che abbiamo voluto il Progetto dell'Ulivo il nesso abbiamo investito
Avendo risultati anche elettorali così significativi
Sarebbe un grave errore abbandonarlo oggi una Margherita che non fosse al centro e alla guida del centrosinistra nella cabina di regia della nuova politica per il risanamento dell'Italia
Sarebbe una margherita che esclude Perseo un ruolo protagonista
Nella scena bipolare
Affidando la propria linea politica alla competizione con i DS alla competizione nel campo del centrosinistra anziché alla competizione con il centrodestra un errore grave
Che gli italiani non ci perdoni avrebbero una Margherita che accentuasse le divisioni e le distanze anziché le ragioni della coesione dell'unità dimenticando l'anomalia
Italiana della frammentazione partitica siamo nove partiti solo nel campo del centrosinistra rinuncerebbe ad interpretare i valori storici della nostra cultura
Che è sempre molto bene sono espressi nel motto democrazia è libertà
Nella nuova dimensione che esattamente quella della globalizzazione del bipolarismo noi avevamo affidato questo percorso lo ha ricordato De Mita poco fa
Ha una lunga transizione
Questo percorso delle nuove regole del bipolarismo alle riforme istituzionali e costituzionali
Per realizzare la democrazia compiuta dell'alternanza così come già immaginata da Ruffilli
E da Moro
E poi sostenuta dei referendum dei cittadini dal movimento dei sindaci guidato anche da Francesco Rutelli
Questo percorso è ancora da compiere
E proprio per questo c'è bisogno che i soggetti politici mi riferisco ancora ragionamento di De Mita siano coerenti con questa scelta ricerche Cino la coesione ricerche fino la proposta di governo la questione del governo nel periodo del bipolarismo non possiamo vivere questa stagione esattamente con come si viveva la stagione del proporzionale
Io non so quante volte Dario Franceschini dovrà ancora ripeterci la sua assillante domanda che ci ha posto a Bologna poi anche a Parma
è di centro o sono di centrosinistra le riforme di centro di sinistra le riforme costituzionali che vogliamo
Sono di centro o di sinistra dice Dario le nostre proposte sul nuovo welfare o sull'ambiente o sulla sanità o sulla scuola
Io mi chiedo e davvero vi chiedo perché dovremmo rinunciare ora a governare le innovazioni di cui l'Italia ha bisogno perché dovremmo rinunciare ad un progetto di successo che ci ha condotto sin qui unificando forze e partiti un po'esausti diciamo la verità
Perché dovremmo ora rinunciare all'Ulivo per scegliere un'alleanza con l'Udeur
Per la quale è stato anche sottoscritto un patto
Ho sentito alcune ragioni e devo dire che nessuna mi convince la prima ragione sarebbe che per fare meglio l'Ulivo di domani
L'attingono direttamente dalla relazione di Francesco occorre abbandonare l'Ulivo oggi fare più forte della Margherita per essere alla pari con i DS
Non fare oggi l'Ulivo per fare il partito democratico dopodomani
è un argomento che non fa onore a chi lo sostiene proprio sul piano del reiterazione maggiore della ragionevolezza
Perché non c'è ragionevole Itza nell'abbandonare il simbolo dell'Ulivo nella scheda elettorale del due mila sei proprio quando è più necessario
Per vincere per governare
Dopo che abbiamo deciso di presentarci all'unanimità uniti nell'Ulivo nelle elezioni europee e regionali che erano più sconvenienti o svantaggiose proprio perché basate sulla preferenza e voglio dire che è noto anche una non virtuosa in coscienza nell'idea di accentuare proprio ora una prova muscolare con i DS
Ricorda Francesco le posso permettermi una battuta che
C'è il rischio di bus Carr e levante porre il Ponente ma c'è anche il rischio del Buscaroli e basta c'è anche il rischio di andare alla ricerca di fare un programma per il Paese da soli
Francesco
No amava re Francesco anche questo è un argomento che non comprendo cioè un artificio che stai usando per un motivo semplice no per un motivo semplice perché noi abbiamo ritenuto non solo Giolito delle vittorie Margherita ma credo dato un contributo ciascuno per il proprio conto importante non credo che vi siano a vi sia chi oggi qui sostiene
La vittoria della Margherita e chi la nega
Quindi a me spaventa riprendendo il ragionamento l'idea è che adesso dovremmo sbrigarci con questa discussione liquidare l'Ulivo
Per metterci all'ascolto da soli come Margherita del paese e scrivere da soli un programma per il governo non è questo
Ciò che dobbiamo fare noi questo CDA dell'Italia non è io leggo con grande preoccupazione i titoli dei giornali e leggo il suo leader le realtà ribelli di oggi
Che
Le l'Italia è ormai considerato il malato di Europa dell'Europa
Però leggo anche titoli come Prodi silurato da Rutelli
Rutelli spiega l'Ulivo ed altri simili espressioni non è che siamo
Così contenti dei titoli che fanno gli altri però ci preoccupiamo del fatto che qualcuno non si preoccupi a sufficienza di questi titoli di questa immagine che stiamo dando
La terza tesi che non mi convince quella secondo cui noi atterremo da soli i voti dei moderati non è così non è così per esempio con Penati a Milano
La Margherita ha avuto un basso risultato alle provinciali invece abbiamo vinto la Provincia con un candidato DS e lo stesso avviene ebbe con la Bresso in Piemonte o con Bassolino con altre e dunque io vorrei dire perché dovremmo e chiedere con tutta la pacatezza e anche la preoccupazione del caso perché ci accingiamo a cambiare linea
Ho ascoltato anche un raffazzonato cahier de doléances che riguarderebbe Romano Prodi
Che in alcuni passaggi non sarebbe stato equidistante cioè sarebbe stato più accomodante con i DS
Io ho smesso da tempo di fare l'avvocato d'ufficio e certo nessuno e perfetto però proviamo a riflettere una Margherita che non avesse ottimi rapporti con Prodi con il candidato premier dell'Unione
Sarebbe un non senso un frutto avvelenato ed evidente del partiti Isma'all'italiana
A mio avviso non si può scegliere Prodi e nel contempo di Re no alla sua proposta politica
E poi chi meglio di Prodi può rappresentare per storia cultura profilo personale
Le nostre ragioni le ragioni della Margherita lo chiedo esplicitamente a Franco Marini e De Mita chi meglio può comparare le ragioni del passato con quelle dell'oggi
Ho parlato di Reder frazione me di ragioni non vorrei che fosse oggi di moda nella Margherita e non solo né i transfughi della destra accolti dalla Margherita
Questi enti ebbe a dire di sé Winston Churchill ossia preferisco avere ragione
Che essere coerente
Non vedo molti Winston Churchill ma vorrei comunque dire che noi abbiamo bisogno oggi di entrambe le cose
Di avere ragione perché siamo coerenti e credibili
Ce lo chiedono innanzitutto gli italiani stremati da un governo incapace ed ingiusto
Se tuttavia al termine del nostro dibattito la Margherita deciderà di abbandonare la lista dell'Uni
Insidia abbandonare l'Ulivo il nome dell'Ulivo né di respingere la proposta di Prodi il nome di Prodi e queste delibere vero reiterazione me su cui invito sinceramente a riflettere a riflettere bene grazie
La parola ora presidente Mancino poi Rosi Bindi
Ma io spero come spesso mi capita di rimanere nei limiti di tempo
Assegnato
Ma dirò
Immediatamente quella la mia proposta è occupazione voglio trasmetterla
Perché abbiamo tanto bisogno di politica di analisi politica
Che ridurre
Il dibattito ha una sola parte
Di un pregevole
E
Da me
Accolto
Ascolta relazione da parte di Rutelli
Mi sembra come sprecare il tempo noi abbiamo vinto
Le elezioni regionali e l'abbiamo vinto sull'onda
Di una
Organizzazione del nostro partito
Che
Ha prodotto frutti ha dato frutti sul piano sul piano generale
E se è vero che dobbiamo tener conto
Di quei necessari equilibri che sono all'interno di una forza politica io non affronto le questioni che possono anche essere diversamente valutate
Dico però che
Se tutto il problema è la lista unitaria
Personalmente io ho dato il mio voto favorevole alla lista unitaria in Europa perché c'era
La spinta a dare vita a un gruppo parlamentare autonomo sul piano europeo
E questo non è avvenuto bisogna chiedersi perché non è avvenuto
E non siamo stati noi
A chiedere di far parte ai DS di far parte
Di un altro gruppo già consolidato radicato nella nel Parlamento europeo europeo sono stati i DS che hanno chiesto che noi potevamo anche aderire sia pure con una forma accorta al gruppo parlamentare dei socialisti europei
Ma non credo con io no non voglio riaprire all'analisi sui risultati delle elezioni europee
Io sono di quelli che interpretando quei dati
Ha sempre sostenuto anche in Assemblea federale nella direzione del partito che quei dati non erano rassicuranti
Potevano essere migliori
Abbiamo ottenuto un risultato che non c'è affatto né vincere né perdere in quella in quell'occasione ci sarà pure una ragione
Come anche vorrei ricordare a me stesso che noi non abbiamo discusso neppure di quelle elezioni provinciali
Il cui risultato non era entusiasmante per per la Margherita
Ma quando il risultato è positivo
E va al di là delle delle migliori previsioni
Per perché sciupare
Questa conquista che c'è stato da parte della Margherita
E perché non rilevare che
Pur eh ammettendo che laddove si sono presentate ma in maggioranza
Le liste unitarie per la elezione
Dei consigli regionali tuttavia c'è una differenza ecco che abbiamo approvato la relazione
All'unanimità in direzione c'è una differenza tra le liste unitarie del di nove dei quattro del di nove delle quattordici regioni
E le liste autonome
Dice il nome
Seggi in più rispetto
Alle precedenti elezioni
Si sono avute io lo vorrei dire a Procacci si sono avute proprio laddove si sono state sono state presentate le liste
Autonome e solo sette ne abbiamo avute dall'altra parte
Forti anche del convincimento di non aver avuto un'esaltante risultato dal punto di vista della elezione dei nostri candidati alle elezioni alle elezioni europee
E i nostri elettori si sono organizzati meglio hanno saputo combattere una bella battaglia abbiamo avuto anche prevalenza laddove le liste erano unitaria
Però io sono io sono preoccupato che
Dopo aver dato l'adesione alla Federazione
E dopo aver eletto giustamente Prodi a Presidente della Federazione
è noi siamo tornati
Un po'indietro nel tempo quando si discuteva soltanto di contenitori come se la politica fosse soltanto la individuazione dello strumento attraverso il quale presentarsi presentarci al giudizio del corpo elettorale
Perché il la federazione non ha lavorato di chi è la colpa
Che la federazione
Non abbia finora potuto lavorare certo c'è qualcosa che non convince nella inerzia delle forze politiche che pure hanno dato vita alla Federazione che pure
Hanno nelle loro mani
E materie che sono di estrema importanza la politica estera sul piano generale la politica europea la politica istituzionale si è detto anche la politica economica quando c'è un accordo di insieme e come non considerare che sulla versante della Compaq politica economica
Noi dobbiamo portare avanti una riflessione
è il Paese
è sceso notevolmente nella graduatoria
Dei paesi occidentali
Noi siamo a livello non voglio fare i nomi di altri paesi ma noi siamo al livello delle nazioni più deboli minori sul piano europeo
Proprio perché c'è stata una politica dissennata da parte dell'attuale governo
E proprio in considerazione di questo io vorrei anche chiedere a me stesso
Qual è
Il punto di vista nostro
Sia
Sul programma generale
Sia su singoli aspetti del programma che noi dobbiamo presentare al corpo elettorale è la federazione che deve mettere mano a una riflessione fra tutte le forze politiche e andare poi al confronto dell'Unione
Perché che noi ci troviamo di fronte ad alcune contraddizioni avendo inventato strumenti operativi
Da una parte abbiamo la federazione ed è giusto averla messa su dall'altra parte abbiamo l'Unione sicché la fatica
Delle stesse forze politiche degli stessi dirigenti delle forze politiche duplice almeno per quanto riguarda i quattro partiti che hanno dato vita vita la federazione
Ora
Perché si dice che
USA
Una Margherita senza tener conto dell'Ulivo
E qualcosa di minore rispetto ad una Margherita all'interno dell'Ulivo può essere anche viceversa
L'Ulivo non può non ricomprendere la Margherita
E la Margherita non può non fare riferimento all'Ulivo perché qui almeno i parlamentari nazionali quelli che sono stati eletti con nei collegi uninominali solo quindi dell'Ulivo non sono figli di altra di altro simbolo di partito
Di altro meccanismo che abbiamo inventa inventato sul piano generale
Io ritengo che
Abbia fatto bene Rutelli quando ha sottolineato la esigenza di tutelare l'autonomia del partito ma anche la ricchezza del suo radicamento nel territorio noi abbiamo bisogno
Di presenza della del nostro simbolo all'interno della competizione elettorale scompare l'Ulivo ma ti dice
Che durante la formazione delle liste e noi non possiamo trovare una combinazione ma nella difesa dell'autonomia della Margherita come soggetto politico che concorre a dare vita alla coalizione
Non solo quella dell'Ulivo ma alla Coop quali fusione complessiva perché quando ci presenteremo nei collegi uninominali noi siamo candidati della unione non siamo neppure candidati Candy candidati della solo dell'Ulivo
E è una premessa indispensabile io vorrei che noi e non facessimo
Operazioni diciamo di opportunità del momento ma chi ha provocato questo dibattito io vi confesso non essendo proprio lo l'ultimo come ascoltatore perché io vi confesso di averlo letto soltanto sui giornali
Dov'è che è maturata questa esigenza di anticipazione rispetto a una riflessione fatta da Rutelli nell'ultima direzione del partito quando ha detto questa moratoria potrebbe durare fino alla fine alla fine di giugno ma chi anticipato ma perché era stata anticipata riteniamo che siamo riflessivi quando chiediamo la anticipazione rispetto a una questione che non è secondaria ma che o lo Stato doveva consentire all'Assemblea federale di approfondire i temi dalla nostra
Della nostra politica l'impegno del nostro partito ma anche la condizione in cui è il nostro Paese
Per noi vogliamo sempre evitare
Queste queste analisi e sono analisi molto molto importante io
Personalmente ho sentito ho sentito Procacci ho sentito ho sentito Mantini prove procace un po'più dei dialoganti e ma Mantini un po'molto aspro perché un partito che perno da la sua originalità anche o soprattutto dal punto di vista culturale è destinato a indebolirsi progressivamente indebolirsi ecco perché la terza parte della riflessione di Rutelli è importante nella misura in cui si percepisca che questa Assemblea
A una re o un prevalente orientamento a difesa della lista autonoma e contrari alla lista alla lista unitaria da tutto questo può anche sovvenire una un ripensamento
Può può intervenire un ripensamento soprattutto da parte di di di crede nella inevitabilità di dare vita alla lista alla lista unitaria lo ha detto Rutelli
Per noi c'eravamo io non sono per le primarie non sono mai stato per le primarie perché le primarie
Lei per le primarie implicano un bipartitismo che consenta che la scelta del candidato avvenga all'interno delle stesse fa della stessa forza politica omogenea e tuttavia per ragioni anche di avanzamento del processo io ho votato a favore delle delle primarie ma con questa riserva tutta in tutta mia interna ma come mai lei primarie dovevano bare preoccupazione
Sì ha detto ma Bertinotti si presenta bene se Bertinotti si presente prende il venti per cento un candidato dell'ottanta per cento che sarebbe stato Prodi
Aveva l'autorevolezza per poter dire cominciamo insieme questa campagna elettorale se uno crede nella logica delle delle primarie ma perché i DS
Hanno fatto abbandonare
L'idea di dare vita alle primarie vale la riflessione delle dei DS molto più della riflessione che fa il partito il partito della Margherita agli amici chiudo in diciamo Niero ripromesso di dire pochissime cose chiudo dicendo
In un partito in un soggetto politico
O si accetta il principio democratico è il soggetto politico ha un suo futuro o se tutte le volte in cui non siamo d'accordo e c'è una contestazione che può portare anche ad una diciamo ad un allontanamento è il problema personale diciamo è presto a personale ma il problema de diciamo di gruppi è un problema che deve essere diciamo così inquadrato nella logica del principio maggioritario
Non si vuole non si vuole dare vita ad una votazione ma allora si dica che questa Assemblea a prevalenza esprime un suo orientamento a difesa della peculiarità bella Margherita e quindi della lista
Autonoma della Margherita
Credo che questo lo dobbiamo fare in seno se non si fa
Nella giornata di domani ma credo che approvando la relazione perché è inevitabile non approvare la revoca la relazione
Del presidente del partito la relazione Rutelli noi implicitamente approviamo tutte e tre di Pompei perché non ce ne può essere uno
Che possono essere possa essere accantonato io vorrei fare un appello a tener conto di queste questioni queste un partito che è cresciuto che orgogliosamente viene difeso dalla sua classe dirigente è in periferia c'è la novità questa è la novità rispetto al passato che la Margherita intercetta voti vari non di classi dirigenti che fanno transumanza ma di elettorato che avendo perduto fiducia nel centrodestra deve andare in qualche posto demolire intarsi verso una formazione politica perché noi dobbiamo chiuderci completamente senza tener conto che noi se abbiamo vinto le regionali le abbiamo vinte perché si è mosso elettorato e si è mossa elettorato anche a favore dalla Margherita grazie
Rosi Bindi
Poi Paolo Gentiloni il presidente a bordo
Se Romano Prodi non fosse in Cina
E avessi la possibilità di parlare con lui
Non al telefono che comunque anche con la Cina è possibile come tutti sanno ma è sempre molto faticoso parlare al telefono con Prodi
Nel senso che ha delle lunghe pause
Che una come me impaziente vorrebbe riempire immediatamente
E allora se fosse qui
Io avessi la possibilità di parlare serenamente personalmente con lui
Gli domanderei
Molto
Rispettosamente
Non ti viene il dubbio forse prima di partire per la città per la Cina di avere sbagliato
Facendo una dichiarazione con la quale chiedevi
A tutti ma in maniera particolare alla Margherita di sospendere la moratoria e di decidere per la lista unitaria
Di farei questa domanda
Perché
Io credo che i partiti debbano essere rispettati
Credo che
Si debbano sempre e comunque aiutare a trovare l'unità
A rapportarsi con essi come corpi Complessi
Come un insieme di persone di storie
Soprattutto un partito come questo voluto dallo stesso Prodi come partito plurale
Che per arrivare a prendere una decisione importante come quella
Di presentarsi con il simbolo dell'Ulivo alle prossime elezioni politiche richiede tempo riflessione consultazione partecipazione
Non a caso
La direzione ultima è stata una direzione unitaria perché pur conoscendo le differenze tra di noi
Contenti della nostra vittoria prime convinti della prospettiva politica
Chiedevamo tempo per riflettere e per decidere
Probabilmente convinti che questo ci avrebbe portato ad una
Decisione appunto condivisa di sintesi rispettosa dei vari punti di vista
Forse la sua battuta non ci ha aiutato anzi sicuramente non ci aiuta
Se in questi giorni avesse avuto la possibilità e il tempo di parlare con Fassino gli avrei detto per le sue minacce non mi fanno paura
Glielo avrei detto con grande convinzione con grande amicizia con grande rispetto e avrei aggiunto che invece mi preoccupano molto
Perché le considero le affermazioni dell'intervista di ieri
Non solo un passo indietro
Nel percorso dell'Ulivo che faticosamente abbiamo costruito in questi anni
Ma paradossalmente un passo verso un'altra direzione
Perché è l'unico a non è l'unità socialista
L'Ulivo non è non è la presunzione
Del da coincidenza del riformismo con la socialdemocrazia verso la quale le altre culture possono al massimo permettersi di fare degli innesti
Nell'Ulivo non c'è
Un altro albero
Verso il quale fare innesti è un alterco
Nuovo con radici profonde
è un'altra cosa e appunto la ricerca di una nuova sintesi culturale nella quale tutti hanno pari dignità
Per fortuna però qui Rutelli
E anche a lui devo porre una domanda
Francesco
Ma se avevamo chiesto una moratoria e ci siamo arrabbiati con chi non ce l'ha concessa
Perché non c'era il tempo per decidere il sì perché oggi ci sarebbe il tempo per decidere no alla lista unitaria
Io non posso non porre questa domanda
Non posso con altrettanta forza porre questa domanda
Perché io rivendico il metodo e la forma come contenuto in questo momento per la vita del nostro partito
Per l'Ulivo
Per l'Unione e diciamolo pure per l'Italia
Perché io credo che tutti noi ci muoviamo avendo in testa una preoccupazione
E per quanto tempo ancora continuiamo a dedicare ai nostri asset questi sono funzionali
A capire il Paese a dare risposte
Allora se la forma e contenuto e se il metodo e merito
Io mi chiedo davvero perché
Oggi
Domando noi siamo chiamati a prendere questa decisione
Sapendo che in qualche modo è una decisione che mortifica
Sicuramente molte sensibilità dentro il partito e che comunque non ci aiuta fino in fondo
Anche voglio dirlo a risolvere quei problemi ai quali prima io ho fatto riferimento e che riguardano quelli che io ritengo mancanza di attenzione ai nostri confronti da parte del leader della coalizione
E assolutamente mancanza di rispetto
Da parte del segretario del partito alleato
Allora io davvero chiedo
Chiedo a a Francesco che anch'io ringrazio per la chiarezza
Anche se devo dire e da quello che riuscirò ancora a dire nei minuti che mi restano anche nel suo intervento ci sono alcuni aspetti che mi preoccupano
Io chiedo davvero che si voti sui due sì
E si chieda ci si conceda
Un tempo per riflettere sul terzo sì
Che sia chiaro io assolutamente non escludo
Che possa approdare a quello che oggi è contenuto in quel documento
Sì alla presentazione della Margherita alle prossime politiche non lo escludo non sarei sincera nel chiedere la moratoria
Io ho creduto nella sincerità di chi l'ha chiesta l'altra volta
E si deve chiedere alla sincerità di chi la chiede oggi perché dico questo
Perché se è vero come è vero
Che la lista unitaria
Non è una sorta di
Soluzione magica nei confronti di una federazione che non sia realizzata
E anche io
Credo d'averlo fatto in tempi non sospetti prima della dichiarazione di Romano Prodi alla fine della riunione la fabbrica quando detto perché non si rilancia la federazione c'è un unico modo per dire che non si vuole il partito unico si rilanci la federazione la si faccia davvero
La si faccia partire dai gruppi regionali la si faccia a Roma si faccia funzionare i suoi organi si allarghino per quanto mi riguarda le competenze come si fanno a non tenere insieme economica e sociale dentro la Federazione
Se quindi io ritengo che la lista unitaria non è un mai una magia una soluzione magica nei confronti de la Federazione dico anche
Che prospettiva una federazione che ha già detto agli elettori
Che si presenterà comunque in maniera diversa rispetto al percorso della stessa Federazione
In maniera diversa tanto riversa guardate da apparire se posso dirlo ispirata un progetto politico quasi alternativo a quello della stessa Federazione
Pongo questa domanda
La pongo la pongo sapendo la complessità che comporta e voglio anch'io invocare l'Europa
Perché anche io ritengo che noi abbiamo fatto bene
A rifiutare
Che la lista unitaria dell'Ulivo potesse trovare ospitalità nel Partito socialista europeo
E abbiamo fatto bene a a dare vita ad un'altra esperienza pure
Però io considero quella una fase di passaggio
Io considero i socialisti i diessini con i socialisti socialisti con i socialisti la Margherita combine RU
Una sorta di Periodo di transizione per far maturare nell'Ulivo in Europa
Ma se io faccio il contrario
Oggi in qualche modo creo porto la situazione europea in Italia
Automaticamente io in qualche modo rinuncio
Al percorso è vero Francesco
Gli atleti non vanno dopati
Ma dovremo anche continuare ad allenarli e ha soprattutto a non fargli cambiare sporte se vogliamo che diventino dei campioni
Allora Guagliardo pare why guai a forzare ma anche guai a interrompere l'allenamento può far cambiare sport
Perché se anche la Federazione andasse avanti ma elettoralmente noi già diciamo che ci presentiamo separatamente senza provare ad aprire un cantiere vero
Io credo che sia inevitabile
E di esse daranno vita la cosa quattro cinque non so che cosa sono arrivati
Perché i socialisti e quanti altri andranno a bussare Lie chiederanno ospitalità agli e mi dispiace dirlo ma l'ha detto Mastella aspetto che divorzi Lupoi sono pronto per il nuovo matrimonio
Sarà sostanzialmente inevitabile
E Francesco non sarà un partito centrista
Ma no finché certamente dentro c'è una persona come me come Realacci
Sicuramente no ma la sua prospettiva politica sì
Questa è come dire
Qualche cosa
Qualche cosa che non fa bene
Che non fa bene a nessuno
Perché se anche come qualcuno dice
Forse Prodi approda lei
Io credo che sarebbe una sorta di fallimento conclamato del suo progetto
Ma sarebbe anche il fallimento conclamato della ragione sociale della Margherita con descritta nello Statuto
Lasciatemi dire che
Io vorrei che questo tempo
Che vorrei che ci dessimo
Servisse anche a far venire una volta Romano Prodi Pita noi ad ascoltarci
Servisse
A ristabilire tra di noi dei rapporti di reciproco rispetto
Non esiste la Margherita non esiste la Margherita
Senza un po'riferimento forte al processo ulivista e anche ad una rapporto forte con il leader dell'Unione
Ma se posso dirlo non esiste neanche il progetto di Romano Prodi senza una margherita mica forte insieme radicata
Allora se è così
Se è così
Facciamoci l'altra domanda cosa serve al Paese
Che vinca l'Unione
Cosa serve all'Unione per vincere tante cose
Ma secondo me ne servono due soprattutto
Che stiamo tutti insieme
E che non abbiamo paura di stare tutti insieme e c'è un unico modo per non aver paura quello che dentro questa grande costruzione ardita che va da Di Pietro a Bertinotti ci sia dentro una pietra angolare che è la federazione dell'Ulivo
Con Heston rende appetibile rassicurante per l'elettorato italiano
Moderato spaventato da Berlusconi e in cerca di nuovi approdi non un partito più affidabile degli altri per alcuni rispetto ad altre parti dell'elettorato
Allora io credo che noi a questo dobbiamo lavorare con tutto l'impegno anche se in questa fase per noi è particolarmente difficile io
Sono assolutamente convinta
Che questo partito debba rivendicare l'orgoglio di essere nato e di essere indispensabile all'Ulivo all'Unione e all'Italia
Ma il suo orgoglio esclusivamente legato alla sua ragione sociale
Allora io chiedo davvero
Votiamo sui due siti il ristabiliamo la moratoria della direzione
Apriamo un grande confronto nel Paese
Credo che altri forse auspicano questo perché comunque oggi sarebbe una nasce una una decisione lacerante e io vi dico subito che non mi ritroverei
Nei chi vota sì al documento con Tracy né chi vota no a quel documento e non a caso
Miracolo dei miracoli con Enrico Letta stiamo eventualmente pensando se non accogliete la nostra richiesta anche ad elaborare
Una riflessione
Che in qualche modo dia dignità a chi non intende rinunciare alla forza di questo partito ma lo vuole alla guida del processo dell'Ulivo della federazione
In questo Paese per un'Unione forte e impegnato a capire qual è la soluzione elettorale migliore perché tutto questo si verifica
Vi chiediamo di ascoltarci perché forse attraverso anche la fatica di questi giorni può darsi che nasca qualche cosa di nuovo
A provocazioni lasciatemelo dire non si risponde male con provocazioni perché questo non aiuta
Paolo
Caro
Onorevole Gentiloni
Sì credo che abbia ragione
Rosi Bindi
A sollecitarci a fare una discussione vera non dobbiamo rispondere per le rime a questa o quella intervista acquista quella forzatura
Dobbiamo discutere assumere un orientamento
E credo che la discussione finora stia
Aspetti serie di interessa
Io penso che la lunga transizione degli anni novanta
Non abbia prodotto solo
Quelle che con delizioso neologismo De Mita chiamava sollecitazioni organizzative cioè il bipolarismo
E altri strumenti
Ha prodotto questo ma ha prodotto ha fatto sedimentare anche un patrimonio che ci riguarda molto da vicino
E che si chiama Ulivo
Frutto di eventi storici
La possibilità di far convergere le grandi tradizioni repubblicane
E di farle convergere declinando le al futuro e non ricacciando le indietro brand dentro esperienze famiglie del passato
Oggi questo patrimonio si è diventato negli anni novanta
Credo che sia più che mai attuale
Lo è nella società dell'incertezza globale
Perché in questa società dell'incertezza le vecchie famiglie le famiglie del secolo scorso sono insufficienti spesso disarmate le famiglie politiche
Lo è nella crisi del berlusconismo come ormai la chiamiamo
In cui tutti avvertiamo direi che avvertiamo sempre di più l'esigenza di un motore Ulivo direi addirittura di una garanzia Ulivo
Per quella che sarà se ci sarà una svolta
Fondamentale ma anche abbastanza preoccupante
Per noi
Noi siamo tutti allegri all'idea di vinse le elezioni ma siamo anche molto consapevoli primo che è difficile vincere
E secondo che è ancora più difficile se si vincesse governa
Quindi il motore dell'Ulivo la garanzia addirittura dell'Ulivo per anni che si annunciano difficili
Attuale dunque questo patrimonio sedimentato sì negli anni novanta
Non roba vecchia da rimettere
In soffitta
Lo strumento che abbiamo scelto che abbiamo deciso per renderlo attuale per farlo vivere si chiama federazione
E tuttavia nonostante fondazioni organismi assemblee di nascita dichiarazioni e statuti siamo ancora di fronte a una federazione mai nata
Anzi a una federazione mai nata che rischia una crisi prenatale
In questi giorni
Dove sono le cause di questa crisi
Certamente sono nella problemi oggettivi la difficoltà di convivere tra federazione unione
Di tenere queste equilibrio
Spesso e forse anche un errore la tendenza a privilegiare l'unità dell'Unione
Rispetto alla al motore federazione
Ma io credo più ancora che per questo che è un problema reale che non si scioglie
Con la spada
Anche perché sulla federazione sono state caricate domande diverse
E addirittura talvolta contrastanti con la sua natura
E questo secondo me rischia di soffocare la Federazione sul nasce la Federazione un progetto di lungo periodo
Non può e non deve coincidere con una lista elettorale non può e non deve coincidere con la precipitazione nel partito riformista
E anzi il corto circuito tra Ulivo lista elettorale e Partito riformista rischia pensate appunto all'intervista di Fassino di bruciare la Federazione sul nascere
Ho letto che Arturo in un'intervista che ha fatto stamattina su Repubblica
Rivendica a ragione di aver trascorso dieci anni gli ultimi dieci anni
Nella costruzione dell'Ulivo
Con meno responsabilità e soprattutto molti meno meriti anch'io ho trascorso gli ultimi dieci anni nella costruzione dell'Ulivo
E penso che tutti noi in un modo o nell'altro abbiamo trascorso gli ultimi dieci anni dalla costruzione dell'Ulivo
Chi dando vita a nuove iniziative Cento cita i democratici il movimento dell'Ulivo
Chi invece in nome dell'Ulivo
Affrontando rotture nelle casse di appartenenza precedente e non è detto che questo percorso sia stato più facile e meno duro
In nome dell'Ulivo
Caro Arturo mi rivolgo un po'come ha fatto Rosi tris anche se Arturo sembra insomma
E non è incivile
Caro Arturo
Mi dispiace ma secondo me saranno necessari almeno altri dieci anni
Se vogliamo che il progetto si avvicini alla meta
Ossia se pensiamo di riuscire a dar vita a una casa comune
Ha un grande partito democratico
Ne parlava Francesco nella sua introduzione
Oggi Arturo non ci sono le condizioni
Ne internazionali né culturali né organizzative
Per dar vita a un partito unico
Lo dico a Parisi che lo sa meglio di me
Come affrontiamo i prossimi dieci anni di costruzione dell'Ulivo
Come li affrontiamo i prossimi dieci anni di costruzione dell'Ulivo
Come facciamo a farla andare avanti verso il nuovo e non a farlo ripiegare verso i contenitori vecchi già esistenti
Li affrontiamo con o senza una Margherita forte
Camminiamo su due gambe o su una gamba sola
Con la federazione o senza la federazione perché rischiamo di bruciarla
Per farla precipitare in un soggetto unico
Perché altri vogliono farla precipitare un soggetto unico
Stata forse eccessivamente minuziosa la ricostruzione di Rutelli nella sua introduzione ma non stiamo parlando di fantasmi
Stiamo parlando di un progetto politico
è troppo
è troppo comodo
Amici a mio avviso costruire lo scenario di una margherita in prevale in preda a una deriva riformista
Scusate è una deriva centrista per giustificare
La corsa precipitosa verso il soggetto che a mio avviso mette a rischio il percorso dell'Ulivo
è troppo comodo e anzi ho apprezzato che molti interventi oggi non lo abbiano fatto per esempio ascoltato tra i primi quello di Santagata
Perché io credo che la prima regola in un partito che si prenda sul serio in cui conviviamo da quattro anni e dobbiamo convivere molto a lungo nei prossimi anni è quella di dipingere le posizioni altrui come posizioni a utenti
Allora io so benissimo che dentro la Margherita nessuno si batte per il partito unico come so benissimo che non esiste un progetto neo centrista
Della Margherita
Sono amici che qui dentro siamo tutti ulivisti ma con strategie diverse stiamo discutendo esattamente di questo
Se voi rappresentate
Gli amici che lo hanno fatto la nostra discussione come una discussione tra ulivisti e nemici dell'Ulivo io penso che facciata del male alla Margherita e alla coalizione e al progetto dell'Ulivo noi discutiamo
Chi punta sulla federazione e su un cammino lungo almeno quanto i dieci anni e abbiamo alle nostre spalle non è meno ulivista
Di chi crede nella lista unitaria o nel partito riformista dietro la
Sono due diverse strategie per portare a frutto il patrimonio che abbiamo ereditato dalle esperienze degli anni novanta
Credo che dovremmo fare attenzione a descrivere bene quindi le nostre posizioni
Una cosa io credo infatti che noi non ci possiamo permettere non solo come Margherita ma come classe dirigente dell'Unione
Non ci possiamo permettere di trascinare il centrosinistra
In una guerra Interna nel momento in cui deve affrontare le prove che deve affrontare noi avevamo proposto un percorso diverso
La famosa moratoria
Un percorso più riparato noi avevamo promesso per pronto proposto poi ci siamo sentiti dire
E senza la lista unitaria non si vince e che se non volete fare la lista unitaria
Noi la facciamo da soli
Io Rosi se potessi parlare con Rossi le direi Rossi ho apprezzato il tuo intervento lente le sue intenzioni ma anche il suo merito
Ma oggi di fronte a quello che è successo in questi giorni un partito politico deve assumere orientamenti
Non assumere un orientamento erri per recuperare una moratoria nel momento in cui il leader della coalizione e il più grande partito della coalizione hanno assunto i loro orientamenti in modo definitivo ultimativo
Rischia di farci fare la fine del del pianista nel salone
E non credo che un partito possa permettersi di fare la fine del pianista del pianista nel saluto
Io credo che sia meglio in questa stagione per il centrosinistra assumere nuovi un orientamento
E da dopodomani
Battersi perché questo orientamento nostro venga apprezzato dai nostri partner per con la pari dignità che merita
Senza farne una tragedia e senza trasformarlo in una rissa che nessuno dei nostri elettori
Capire
Io non condivido l'ipotesi della lista unitaria e quindi sono raccordo con interessi in generale ma anche con interessi di Rutelli nella sua introduzione
Penso che la lista unitaria non ci serve a vincere le elezioni
Ho paura della lista obbligatoria
Che è peggio della lista unitaria
Cioè della lista unitaria a furor di popolo
Della lista unitaria attraverso campagne di stampa attraverso inviti alla scissione alla utilizzate zione
Di questo ho paura se andiamo su questa strada cari amici io penso che possiamo soltanto farci del male
Dobbiamo assumere un orientamento e assumerlo portandosi dietro da questa Assemblea secondo me due semplicissime raccomandazioni con cui chiudo
La prima quella di richiamare tutti i nostri partner della Federazione in questa situazione al dovere dell'unità
La seconda quella di accentuare il profilo ulivista della Margherita
Se qualcuno pensa che assumere la decisione l'orientamento diciamo così
Che assumeremo in questi giorni sulla presenza della Margherita nella quota proporzionale
Significhi per la Margherita assumere un profilo diverso e più centrista
Non solo si sbaglia ma io credo che noi dobbiamo fargli capire che si sbaglia due volte e cioè che la Margherita affronta questa fase senza nessuna asprezza polemica ma con un dovere molto chiaro e cioè di avere semmai un profilo ancora più fortemente con l'Ulivo e per l'Ulivo grazie
Il Presidente a Bordon poi si prepari Cocilovo
Ma Francesco
è stato
Estremamente
Chiaro
Nella sua relazione
E io credo
Un metodo un buon metodo
Per
Ringraziarlo
Di questa chiarezza
E quello di restituirli
A trenta Cancer e altrettanta franchezza
Quindi io che non ho bisogno di inviare telegrammi
Farina questa sana
Perché ho l'abitudine di rivolgermi
A coloro che stanno di fronte a me
Senza fare nomi
Tirare la giacca
Da inutili comportamenti gladiatori
Voglio dire a Francesco
Che non solo non mi ha convinto
Ma dico di più Francesco perché si trattasse soltanto di una scelta di tecnica elettorale francamente tutto quello che stiamo mettendo in piedi sarebbe del tutto esagerato
Ma ho trovato e devo dire ancora di più mi ha preoccupato lo dico con grande
Perfino affetto
Perché con molti di loro abbiamo condiviso un percorso ricordava Paolo
Ancora più preoccupante
L'intervento che pochi minuti fa Pato Paolo Gentiloni
Io trovo in questo vedete
Un arretramento nell'analisi politico culturale
Soprattutto nella lettura
Degli elementi di trasformazione di questo Paese
E del suo quadro politico istituzionale
Voglio essere ancora più netto
Se il problema fosse come sembra
Mi pare particolare qualcuno
Quello di esibire
Una sorta di orgoglio di partito
Ci sono troppe donne per dire un altro termine diciamo di mostrare i muscoli
A qualcuno che malauguratamente di imporlo improvvido
Ha pensato vittima di un radicato pedagogia Isma'di darci la linea io non avrei dubbi come non ho avuto dubbi a dire ieri subito a Piero Fassino che di tutto abbiamo bisogno meno che di fratelli maggiori anche perché viva Dio ebbene prendere atto e lo devono fare anche i nostri amici dei DS che la Margherita ormai è una realtà come disse una volta a Romano Prodi perlomeno comparabile
Ma voi pensate per davvero che il problema sia questo
Sia solo questo
E mi permetto di fare un'altra domanda
Ma pensate
Mi ricordo
Ad una persona con cui questa discussione abbiamo svolta in questi anni che abbiamo condiviso un comune percorso anche di natura politica legislativa come Nicola Mancino
Ma pensate per davvero
Che quello che noi oggi facciamo
Debba misurarsi solo e soltanto come risposta a quello che altri ci hanno detto di fare o di non fare
Non si sconta in questo lo voglio dire
Guardate che ci sono tanti modi per esprimere una cultura minoritaria
C'è anche il modo di reagire in modo inconsulto senza vere l'orgoglio e la coscienza dell'autonomia delle proprie posizioni
Ora sarà bene non dimenticare che per almeno la stragrande maggioranza di noi permettetemi di dirvelo
A meno che tra di noi cosa che non credo non avessimo varato la scelta ulivista
E la matrice genetica della nostra formazione politica
Starei per dire che non è disponibile lo ripeteva con altre parole ma
Mi permetto di dire che
Non basta ripetere le medesime parole se poi la sostanza dei procedimenti politici e qualcosa di diverso
Ieri qualcuno
Diceva che se un ragazzo prende da un albero una mela
E poi la chiama col suo nome dice mela
E poi qualcuno vicino che non vede l'albero e non vede nemmeno il frutto sente dire mela ripetermela melamina me la melamina l'ultimo che la ripete
Ovviamente esprime il medesimo suono ma probabilmente non sa nemmeno più
Cosa titola con quel nome
Allora il punto
Sul quale dobbiamo interrogarci io l'ho sentito fare molto poco devo dire con franchezza non ho sentito
Cioè giustificare la scelta rispetto agli interessi del Paese perdonatemi
L'elemento se volete che non vorrei suonasse come retorico
Ma per davvero
Voi ritenete è una risposta
Ovviamente che è possibile ci riporterebbe indietro anche all'interno del dibattito che abbiamo sviluppato nel nostro partito se la risposta fosse si che oggi la situazione politica del Paese
Richiede Kennedy al venticinque per cento della quota proporzionale i partiti tutti i partiti magari quindici o sedici si presenti nel modo diviso
Nessuno di voi si interroga su un elemento che tutt'altro che un problema di grafica elettorale vedete quando qualcuno di noi
Espresse qualche dubbio
Sulla concomitanza del modello maggioritario con modello proporzionale riflessione che abbiamo fatto con tre volte
La critica riguardava proprio questo elemento
Che il collegio uninominale maggioritario impone obbliga all'unità devo dire che ho trovato come dire
Un po'singolare che si mette in discussione addirittura nel voto che noi andremo con il simbolo dell'Unione voglio vedere
Chi di noi in un sistema maggioritaria e bipolare potrebbe mai sognata si di andare in modo diviso al maggioritario non credo che ci sia bisogno di un voto francamente
Ma la quota proporzionale mantiene in sé un elemento che è antitetico ai divisivo dico di più
Obbliga naturalmente a farsi concorrenza tra coloro che stanno inevitabilmente nel panorama politico più vicino perché evidente che gli come avviene in qualsiasi competizione proporzionale c'era concorrenza principale
Allora a voi pare che una scelta di questo tipo
Sì è una scelta coerente con quel processo che abbiamo ritenuto essere necessario per dare governabilità
Ad una democrazia complessa e moderna
Come quella del nostro Paese io penso di no a me interessa questo
Io ritengo che
Dare una risposta di tipo diverso torno a dire significhi
Ritornare pesantemente indietro
E devo dire di più
Vedete io sono tra coloro
Chi ha ritenuto e ritiene
Anche questo lo vedo come un forte riflesso l'ho visto oggi anche in qualche momento in qualche applauso e in qualche reazione
Che l'elemento come dire dir rimescolamento
Di sintesi
Che noi abbiamo messo come obiettivo centrale
Per la permanenza e la capacità di svilupparsi culturalmente della Margherita qualche volta messo venga rimesso artificialmente in discussione
Io non temo lo dico subito
Che le assemblee decidano tutt'altro personalmente ho sempre trovato abbastanza singolare la preoccupazione
Di decidere temo piuttosto quando qualcuno
Confondendo le cose pensa che il problema si risolva con le conte interne
Per due motivi
Il primo perché è l'unica conta che conta scusate il bisticcio è quello che fanno gli elettori sempre e comunque sempre e comunque
Il secondo motivo il secondo motivo
Perché
Ritengo che la natura
Del nostro partito sia qualcosa di non disponibile
Poi potremo continuare a chiamarla mela
Ma daremo lo stesso nome a qualcosa che ormai si sarà pesantemente trasformata
E dato che ho sempre pensato che l'elettorato è tutto meno che fesso prima o dopo qualcuno se ne accorgerebbe qui sta il punto secondo me dell'errore che faremmo a fare scelte di questo tipo
Dopodiché
Con le gare e chiudo
Il modo un po'singolare come ha fatto adesso Paolo
Il ragionamento per cui noi saremo per rilancia la federazione dell'Ulivo ma questo non comporterebbe necessariamente la presentazione dell'Ulivo sulla scheda elettorale e cosa francamente lo dico con tutto rispetto abbastanza singolare anche perché dovremmo essere in grado a quel punto dispiegare seriamente non soltanto che lo facciamo per dire Dino alle intemperanze di Fassino ma di spiegare perché lo facciamo rispetto l'interesse del Paese
Dovremmo essere in grado di spiegare come mai quel simbolo dell'Ulivo che è apparso nella scheda elettorale nel novantasei nel due mila e uno
E che abbiamo presentato alle europee e nella prevalenza delle regioni riteniamo non sia più da presentare proprie ed esattamente nel momento in cui gli italiani vengono chiamati a scegliere progetto politico nazionale io credo che avremmo qualche problema a farlo temo questo
Non ho molte speranze devo dire la verità quindi però anche un po'di tristezza
Perché vedo troppi che ritengono torno a dire che le cose si risolvono
Con qualche automatismo di voto
Temo che non sia così
Non ho molte speranze perché noi diciamo spesso che ci ascoltiamo l'impressione che ci ascoltiamo poco
Forse una nota di speranza me l'ha data
L'intervento di Rosi Bindi che mi è sembrato almeno problema attizzare la questione
Temo che a cominciare da domani quando leggeremo i quotidiani quindi quando ci accorgeremmo di quale l'elemento della comunanza comunicazione mediatica noi ci accorgeremmo del grave errore che stiamo per commettere grazie
L'onorevole Cocilovo poi si prepari Scalera
Ho molto apprezzato fino a questo momento dibattito che abbiamo svolto personalmente devo dire
Che ho apprezzato tantissimo il dibattito a partire dalla relazione di Rutelli questo non toglie che il nostro dibattito si svolga in un clima in un contesto che a me sembra ancora una volta parzialmente inquinato
Chiunque di noi esca da questa sala vada all'e sterno ascolti il resoconto o il flusso di ritorno di alcuni commenti di alcune anticipazioni di stampa di alcune sensazioni che si diffondono sa che ampiamente la nostra discussione
Che mi pare serissima nell'impostazione mi pare senza dubbio di grande equilibrio
Nei contenuti sia accompagnata da alcune volgarizzazione che le fanno torto una di quelle che circola è che in qualche modo con le decisioni che ci apprestiamo ad assumere comunque complessivamente con la discussione
Si stia Ozil rischi da parte alla Margherita di pregiudicare il progetto della federazione di uniti nell'Ulivo
Questa cosa mi richiama il ricordo di un singolare gioco si logistico che quando andavo a scuola liceo il mio professore di filosofia faceva si chiamava coniglio
E impiegava noi adolescenti a risolvere questo dilemma suonava così
Tu hai quello che non hai perduto non hai perso le corna e quindi sei cornuto e domandava noi cos'è che non va
Una naturale reattività dei giovani siciliani nei confronti di quello che veniva percepito subito con il Sulta aiutava a dare la risposta degli beatamente c'era qualcuno più svegli io e gli altri
Che si alzava e diceva ma io non posso perdere quello che non ho mai avuto non l'ha bevuta le corna non è che sono cornuto perché non le perdo la stessa cosa potrebbe valere per il Progetto della Federazione uniti nell'Ulivo
Visto che mi pare in tanti in tantissimi non so a fare la visura qui concordiamo che il progetto che ha sorretto
Sin dall'inizio l'ipotesi anche di un confronto con l'elettorato attraverso la lista unitaria non è da confondere con la lista unitaria la lista unitaria poteva esserne sin dall'inizio quando è stata enunciata semmai una coerente interpretazione testimonianze evoluzione in realtà a me non pare che sia stata così anzi forse ho parlato di progetto forse era sufficiente a parlare di percorso della Federazione uniti nell'Ulivo noi tutti ricordiamo come è nato
E nata alla vigilia delle europee ed è nata come proposta e ipotesi di lista unitaria prima ancora che esistesse in campo la stessa Federazione di Uniti nell'Ulivo anzi molti intravide ora in questo una specie di semplificazione una specie di forzatura un po'di improvvisazione molto verticismo poca partecipazione dal basso alla fine Ftse sposata
Al di là anche di qualche dissenso di qualche malessere ma fu sposata da tutta la Margherita come anticipazione possibile di un progetto e di un percorso da meglio dettagliare dopo
Cosa che non è venuta meno neanche a seguito delle contraddizioni che si svilupparono a valle di quell'impegno perché probabilmente
Non sono autorevolmente impegnato come tanti dei presenze sul teatro della politica nazionale su quello prego
Per cortesia do
Cortesia quelli che in fondo chiacchierano si possono uscire
A ogni tanto
Su quello della politica europea non foss'altro che per funzione posso arrogarmi come dire la presunzione di dire una parola in più e io devo dire che la contraddizione dei DS nel momento in cui si abbandonò subito dopo le elezioni l'ipotesi che aveva accompagnato la nostra scelta sulla lista unitaria
Di dar luogo al gruppo unito al Parlamento europeo
Gettando le basi di una proiezione di un'esperienza che fuori dal recinto consolidato delle vecchie famiglie potesse essere di novità noi l'abbiamo pagata e la paghiamo più di quanto non si immagini
Perché a chi ha ascoltato con favore l'affermazione già contenute nella relazione
Di non rinunciare ora per allora anche in prospettiva la si diceva addirittura al sogno del partito democratico io ricordo
Anche se non interessa molti e molti manco lo conoscono che noi il partito democratico almeno a livello europeo l'abbiamo già battezzato
Gli eletti della Margherita la Margherita come partito ha già battezzato abbiamo già costruito creato il partito democratico europeo e la indisponibilità dei diessini eletti avvenire a farvi parte mentre noi gli Abba andavamo vecchie sponde vecchi rapporti consolidati gruppo ci ha costretto a una coabitazione
Dal punto di vista federativo col gruppo degli ex liberali che è diventato gruppo dei liberale democratici perché loro sono rimaste liberali europei essi si è aggiunta la componente dei democratici da noi rappresentata
Che è una convivenza difficile
Difficile
Guardate che la progettualità politico-programmatica culturale e di sensibilità ulivista
Nella dimensione europea parlamentare europea dico quella ulivista è l'Unione è un'altra roba sopravvive perché spesso noi individuiamo percorsi e convergenze di impegno politico e di vuoto che diventano trasversali ai vari gruppi anzitutto al gruppo a cui apparteniamo nella suo nel suo assetto federativo
è che io sono ben lontano da celebrare comune approdo
Privo di contraddizioni e
Perché la componente liberale del gruppo liberaldemocratico è una componente che politicamente tranne che per questa adesione al progetto europeo il venti per cento del novanta per cento di voto sulla Costituzione europea
Ma la politica è fatta da altre cose da Shel noi c'è il novanta per cento di adesione al progetto al Trattato costituzionale europeo ma quando si vota sulle direttive quando si fanno scelte opzioni di valore strategico sul campo
Più di una volta la componente liberale di quel gruppo è stata alleata con le componenti più conservatrici del gruppo Popolare continua ad esserlo e noi siamo costretti a differenziare il vuoto dandogli una matrice ulivista che ci fa votare non con l'intero gruppo socialista ma con una parte quindi la contraddizione noi l'abbiamo subita due volte e la subiamo ciò nonostante siamo andati oltre ma io mi domando
Nonostante il battesimo della Federazione uniti nell'Ulivo
Questo battesimo è stato un po'come l'ipotesi progettuale del ponte sullo stretto di Messina
Che rispetto all'accorgano incita di un sistema trasportistico corre il rischio di essere un manufatto stabile che collega due elementi di Casino due vuoti anche al battesimo dell'afferente in parte è stato questo
E partito da un vuoto e quello che è più grave è stato seguito da un altro voto vi viene in mente
Qualche iniziativa significativa che sul piano politico consentisse finalmente a questo percorso è questo progetto di essere vissuto
Non soltanto come un espediente nominalistiche d'archivio per arrivare poi alcune conclusioni sull'appuntamento elettorale sulla lista unitaria
Io non ne ricordo sul piano organizzativo
Nessun tentativo di diffonderà adeguatamente la struttura e la Federazione ai livelli regionali e territoriali se non per qualche anticipazione molto discutibile
A partire dalla mia regione
Che ha utilizzato il pretesto lo spunto della Perazzolo uniti d'ulivo come merce di scambio per consolidare
Vocazioni come dire ancora ritenute troppo deboli nell'accettazione del recinto di riferimento dal centrosinistra e con riferimento a specifici episodi elettorali
Nessuna iniziativa sul piano elettorale o di filtro di alcune contraddizioni io mi sarei aspettato che rispetta episodi come quelli che venivano avanzando per esempio a Venezia
Anzitutto la federazione fossi impegnati in una discussione interna e la proiettasse poi sull'impegno elettorale
Non su episodi impegnativi né sulle prospettive politico programmatiche
Ma insomma la fabbrica di Bologna sul programma è una cosa che ha interrogato ha coinvolto progettualmente programmaticamente le strutture la possibilità di partecipazione diffusa nei territori
Della federazione uniti nell'Ulivo è un'iniziativa alla cui parzialità
Corre il rischio anche rispetto alla possibilità di partecipazione all'iniziativa di Bruca di bruciare opportunità
Di bruciare suggerimenti di bruciare opportunità e protagonismo nella partecipazione diffusa che invece si evoca
Qualche iniziativa della Fondazione Italianieuropei alla fine ovvio qualche iniziativa anche per la Margherita non possiamo essere gli unici a essere disimpegnati quale iniziativa politico programmatica da parte
Della federazione uniti nell'Ulivo addirittura si è insediata
Una cabina strategica per la costruzione politico programmatica delle convergenze che la cabina strategica della unione tutta
Un grande lenzuolo lungo dove tutte ogni testa Bala prescindere da quanto rappresenta e dal contributo
Che potrebbe garantire alla costruzione della progettualità politica riformista che debba accompagnare al meglio la nostra capacità di candidarci come forza di governo
E tutte le vacche sono uguali e solo nere appunto come nelle notti senza luna quando sostanzialmente manca un faro di riferimento
Ma almeno in questa cabina di regia una voce che potesse essere anticipata da una sintesi unitaria per la federazione che costituisse quella pietra angolare
Questo non c'è stato ora scusate né io ho sentito e mi avvio a concludere
Delle obiezioni che non è non è che respingo al mittente perché anzitutto sono più che legittime secondo sono ispirate da preoccupazioni che posso anche comprendere si dice nella sostanza
Ma
Per chi crede e per chi vuole investire rilanciare il progetto della Federazione uniti nell'Ulivo
E credibile questo avvenga nella scomparsa del rapporto con l'elettorato nel momento elettorale cioè senza le liste
Guardate che fare fino in fondo questo obiezione presta il fianco a quella esattamente opposta visto che tutti ci precipitiamo a dichiarare
Che il progetto e l'ipotesi della Federazione uniti nell'Ulivo
Non coincide con la prospettiva del partito unico ecco la scomparsa del ruolo dell'identità politica dell'iniziativa dell'esperienza organizzata della Margherita
Varrebbe allora anche lì il ragionamento eccome sopravvive questa esperienza che tutti dichiariamo sia pure nel contesta nel confronto interno alla federazione di voler fare sopravvivere se non è mai presente
O un momento di appuntamento elettorale con le liste
Cioè un'argomentazione che può avere qualche fondamento ma che anche ribaltabile
Il progetto della federazione il percorso della Federazione uniti nell'Ulivo non coincide necessariamente con una scelta obbligato inequivocabile sulla lista
Perché il giorno in cui arrivassimo a questa conclusione non riusciremmo più a gestire in coerenza con le premesse da cui siamo partiti
Che senso aveva la moratoria che molti di noi invocano
Anche oggi nel rispetto pur riconoscendo che da altri è stata alterata e con quali interventi sul campo se non la possibilità di una discussione più che legittima
Su entrambe le ipotesi
E qual era la sede in cui noi immaginavamo per non prestare il fianco alle strumentalizzazioni all'esterno di potere fare questa discussione se non gli organismi dalla Federazione immaginava immaginavamo che se ne potesse discutere la allora non confondiamo le decisioni dell'oggi e la lista col progetto
Perché se continuiamo a fare questa confusione anch'io evocò la metafora di Cristoforo Colombo e concludo ma in termini diversi da quelli già fatti da Rutelli nella sua relazione non vorrei che noi continuassimo
Poi a considerare momento decisivo e senza possibilità di articolazione quello della decisione sulla lista dimenticando da che cosa e da ben altro dovrebbe essere fatto percorso della Federazione unitaria
Per trovarci come Cristoforo Colombo nel suo viaggio che purtroppo essendo impegnato poi in un grande progetto la storia gli ha fatto merito al di là dei meriti reali quando partì in realtà non sapeva dove voleva andare
Quello che è più grave quando è arrivato non sapeva dove era arrivato
è quello che più singolare ancora che il costo del viaggio lo mise a carico di altri nel suo casa vive Ali di Spagna
Io non vorrei che questo viaggio verso l'ignoto
Che emblematicamente rappresentato solo dalla decisione sulla lista alla fine
Fosse proprio pagato dalla possibilità di successo dell'Ulivo è dentro l'Ulivo con l'Ulivo dell'unione è quindi dell'interesse che abbiamo di collocare il nostro dibattito esclusivamente in questa prospettiva
Concludo penso che abbia ragione Gentiloni
Altri lo hanno fatto senza scandalo noi oggi assumiamo una decisione su un orientamento della Margherita sul tema della lista
Invocando ed evocando un rilancio impegnativo anzitutto per noi del percorso della federazione unità
è un percorso durante il quale in sedi è in termini diversi è sempre possibile che si apra un confronto che riguardi gli orientamenti di tutti anche sull'ipotesi della lista a partire dal fatto che tutti gli abbiano però adottati riscattando le dalla estemporaneità delle opinioni personali
E proprio per questo che io concordo anche sul voto sul terzo sì sull'orientamento dalla Margherita per le liste sperando che anzitutto dal nostro interno ci venga risparmiata la difficoltà e l'ambiguità
Di considerare questo ciò che esattamente non è cioè un affossamento del progetta dal percorso dalla Federazione uniti dall'Ulivo perché anzi è una conseguenza della nostra richiesta di farlo avanzare in modo ben diverso da quanto fino ad oggi non è avvenuto e coinvolgendo
Quegli elettori rispetto ai quali non siamo convincenti solo se scegliamo un ipotesi di lista grazie
Il senatore Scalera poi già re senatore Giaretta e l'onorevole Soro
La mia breve riflessione ovviamente non si discosta da quella che ieri Lamberto Dini ha avuto modo di sviluppare all'interno dell'ufficio di presidenza del partito
Ed è una riflessione che parte oggettivamente da quella che la necessità chiare evidente
Di quella che la sfida dentro la quale si colloca direi in una dimensione decisamente nuova
Il nostro impegno e l'impegno del centrosinistra sul verso le prossime elezioni politiche
Non si tratta di sostituire semplicemente una maggioranza di governo
Non si tratta di realizzare in prospettiva un'alternanza della guida politica
Si tratta probabilmente di qualcosa di più
Si tratta di qualcosa di più profondo
Si tratta di contrastare quella che la deriva morale del nostro Paese
Di mobilitare quelle che sono le tante energie della nostra società
Di offrire a ciascuno
Quella che è la possibilità di competere
E di restituire all'Italia il senso di una sfida forte alta capace di mettere in campo una nuova importante stagione della democrazia
Riconsegnando ad una società che appare oggi lacerata e divisa il valore dell'appartenenza alla comunità nazionale
E ricostruendo quella che è la Costituzione materiale e morale di questo Paese
Io credo che noi abbiamo la volontà di vincere le elezioni sulla base di una nostra visione della società italiana
Sulla base di una nostra visione del suo futuro
L'interpretazione che la Margherita ha avuto modo di sviluppare all'interno anche delle ultime elezioni regionali questa interpretazione elettorale a doppio binario quella cioè di una
Capacità
Di
Sviluppare chiavi di lettura diverse rispetto a territori diversi
Finisce inevitabilmente per essere un ulteriore valore
C'era probabilmente in alcune realtà soprattutto nel Meridione la necessità di fa riferimento a un simbolo
Chiaro evidente come quello della Margherita c'era probabilmente in altre aree del Paese la necessità di concorrere con altre forze a quella che è stata la lista uniti nell'Ulivo
Ed oggi direi anche alla luce di quel percorso
Appare utile ed importante ribadire rilanciare quello che la federazione dell'Ulivo ha avuto modo di delineare nell'ambito della sua costituzione
Credo che
Quella indicazione
Finiper indicare per sviluppare la necessità di un soggetto federativo a vocazione maggioritaria
Incentrato sull'Europa
Che fosse capace di occupare quello che era lo spazio di innovazione lo spazio di progresso e di giustizia sociale che in altri Paesi
Europee il centro sinistra riformista aveva dimostrato e dimostra di poter sviluppa
Io credo che questo sia il senso vero della federazione
Non un partito unico
Perché i partiti non si non si fondono
Non si sciolgono a tavolino
I partiti sono formazioni storiche che affondano le loro radici nella civiltà di un popolo nella cultura di un Paese
Sono quello che è un intreccio direi inestricabile di valori e di interessi materiali
Vivono di quella che è la passione di quelli che sono i sentimenti di quelle che sono le ansie le aspettative di milioni di donne e di uomini
Senza partiti
La democrazia la nostra democrazia deperisce e il potere passa di mano italiana abbiamo avuto una dimostrazione chiara evidente perché emersa la logica dell'antipolitica in maniera forte
Ed è avanzato quello che un disegno strategico assolutamente lontano da ogni indirizzo politico
Senza grandi partiti democratici senza un grande partito democratico come il nostro
Non può esserci nel futuro né stabilità dei governi nel ricambio delle classi dirigenti né tanto meno quella mobilitazione di quelle che sono le energie morali di quelle che sono le gengive intellettuali
Attraverso le quali nessuno riforma per quanto necessaria finisce per diventare possibile
Proprio per questo quella che la sfida di agire insieme di vincolarci reciprocamente a quella che è un'azione comune ma comunque federata
Di strutturarci all'interno di questa realtà federativa e tanto più fattibile in quanto i partiti vi concorrono con la loro forza con la loro cultura con le loro radici
Ecco perché paradossalmente la Federazione i partiti si tengono vincolati Luni agli altri così come l'Unione Europea finisce per avere una sua soggettività
I suoi ambiti di competenza regole strumenti senza che questo disegni la sparizione di quelli che sono gli Stati nazionali ma riceve anzi quella che è una legittimità chiara e forte
A attraverso la quale realizza proprio attraverso questi partiti la sua legittimazione più vera
Ebbene anche la federazione può ritrovare all'interno delle radici di ogni singola forza politica e culturale quelle che sono le ragioni del suo stare insieme io credo che il dovere della Margherita e più complessivamente della federazione quella che è stata fino a questo momento una crisalide e che oggi finalmente riesce anche attraverso la sollecitazione che la Margherita pone in essere una realtà nuova più forte e più articolata capace finalmente di delineare anche quello che è un modello organizzativo diverso rispetto al passato
Io credo che il dovere della Margherita il dovere di un grande partito come la Margherita sia quello di costruire quello che un grande progetto per l'Italia
E per l'Europa
Noi sappiamo che tutti quanti insieme abbiamo scelto Romano Prodi come leader di questa coalizione e sappiamo di poter schierare al suo fianco una classe dirigente nuova e al tempo stesso forte
Sappiamo che in questa Assemblea
Così complessa e delicata convivono anche una serie di posizioni articolate e diverse posizioni che speriamo in queste ore possano ritrovare un'indicazione comune uno sforzo di sintesi unitaria
è un passaggio delicato importante forse il più delicato di quelli che hanno attraversato la nostra assemblea federale
E io credo sostanzialmente che la provocazione che è nata dalla sinistra
Si muove probabilmente anche per frammentare si muove anche per indebolire una Margherita che uscita dalle ultime elezioni regionali più forte e più strategica nel sistema politico nazionale noi tentiamo certamente di recuperare in queste ore quella che è una posizione unitaria ma cominciamo sì che dobbiamo uscire da questa Assemblea con un orientamento chiaro e definito un orientamento chiaro e responsabile
Non farlo equivarrebbe a restare in una indeterminatezza che in questo delicatissimo momento la Margherita certamente non merita
Abbiamo probabilmente un'occasione importante quella di testimoniare in maniera chiara e definita un orientamento rispetto al quale il nostro partito il partito che uscito in maniera direi più emblematica vincente dalle ultime elezioni
Ritrovi quelle che sono le ragioni e gli accenti forti di una sua presenza all'interno della società italiana definendo un suo percorso forte è autorevole
Il percorso che Romano Prodi porta avanti a livello della sua leadership il percorso che Francesco Rutelli ha avuto modo di indicare nell'ambito della sua iscrizione Bios grazie
Graziano scale era il senatore Giaretta poi l'onorevole Soro
Poi da amico e poi Carra
Cari amici io penso di rappresentare qui forse
La posizione più difficile
E cioè la posizione di chi ritiene che nonostante tutto la prospettiva della lista unitaria debba essere ancora ritenuta un esito possibile di questo nostro confronto
Ma che non accetta peraltro
Che la lista unitaria sia figlia di una semplificazione di una imposizione
E di un rischio Visco comunica per chi sostiene una tesi diversa ma ritiene invece che essa semmai debba essere l'esito di un frutto di un lavoro politico
Fatto nel territorio nei partiti nei gruppi parlamentari nelle istituzioni
E che guarda con umiltà ed attenzione alle ragioni che portano tanti dirigenti del partito che sono contrari a questa scelta e lo fanno sulla base di un mandato elettorale che hanno ricevuto e non di una ostinata difesa di equilibri del passato
Perché vedete dove questo lavoro non si fa
L'esito della lista unitaria dal punto di vista politico è un esito debole
Lo abbiamo visto nelle elezioni europee dove non è nata
La volontà di un gruppo unitario e qui potevamo ben considerare che la complessità dell'Europa lo rendesse difficile
Ma non abbiamo visto un interesse dei nostri alleati almeno a cercare di sperimentare forme nuove conseguenti e coerenti con quell'impegno elettorale
Ma l'abbiamo visto nelle elezioni regionali
Certo il risultato è stato buono dove si sono fatte le liste unitarie ottimo
Dove si è andati con i simboli dei partiti anche se vorrei ricordare di non entusiasmarsi troppo perché lì sono stati ottimi perché l'immagine complessiva della coalizione era unitaria
E sarebbe ben più complesso il risultato se lo facessimo in un quadro di scontro ma l'esito politico è stato nullo cari amici
In nessuna delle regioni dove si è prodotta da lista unitaria ceste una Stati gruppi unitari
Lo dico a chi sostiene oggi con convinzione la scelta oggi per la lista unitaria ma possiamo davvero far finta
Che non abbia un rilievo perché i gruppi unitari non sono nati non per l'opposizione la Margherita non sono nati perché lo svincolo
Perché i democratici di sinistra non hanno voluto i gruppi unitari perciò perciò io credo che non sia accettabile il ragionamento che ho sentito fare in questi giorni
Se non c'è oggi la decisione sulla lista unitaria non potrà esserci l'Ulivo nel futuro
Perché è un ragionamento facilmente rovesciare dire se non c'è Ulivo davvero nel Paese non è possibile la lista unitaria perché sarebbe una finzione di fronte all'elettorato
C'è qualche d'uno oggi che si sente di poter dire che se decidessimo di fare la lista unitaria ci sarebbero i gruppi unitari nel nuovo Parlamento
Guardate basta una diretta televisiva nell'attuale Parlamento per impedire che ci sia un portavoce unico figuratevi se c'è la maturità per fare questa scelta e allora io insisto
La strada è quella di fare un lavoro forte perché la Federazione sia quella realtà che finora non è stata questo sta nella nostra responsabilità di tutti noi
Ma sta nella responsabilità del capo della coalizione che deve credere nella vitalità sul serio credere nella vitalità
Di questa strada perché vedete finora
La Federazione ha semplicemente significato un indebolimento dei processi di democrazia interna
La Federazione ha significato una sola causa che si è spostata ancora più verso l'alto il processi decisionali e apprendiamo anche noi che non siamo più più gli ultimi dei dirigenti politici dai giornali le decisioni è sbagliato questo perché il processo così complesso che ci attende richiede una forte capacità di discutere nel Paese io vorrei
Ricordare a Romano Prodi che
Noi speriamo di vincere ma governeremmo in un quadro veramente difficile arduo in cui ci sarà bisogno delle migliori energie intellettuali politiche di questo Paese e dentro questo compito così arduo l'unità della Margherita è per lui una risorsa necessaria
Dunque se potessi anch'io
Dare un consiglio ma è difficile perché i appunto non c'è stata finora neppure la possibilità di dare qualche consiglio
Direi al capo della nostra coalizione che il venticinque prossimo venturo non c'è uno spazio per delle decisioni ultimative
Deve il capo della coalizione riconoscere che la Margherita tanta parte della Margherita pone un problema serio reale e questi a questo problema si dà una risposta con la riflessione
E non con gli ultimatum come hanno fatto tutti i grandi capi politici
La solidarietà nazionale è nata perché c'è stato qualche d'uno che si chiamava Aldo Moro che ha avuto la pazienza attraverso la convinzione di trasformare le posizioni politiche di partenza
E se ci fosse questo atto di responsabilità
Oggi domani credo che potrebbe anche esserci da parte nostra la possibilità di chiedere
Al segretario chiedere a Rutelli
Di rispondere positivamente a questa disponibilità perché si possa proseguire il confronto su un tema così importante non sarebbe un rinvio
Sarebbe un segno di responsabilità accompagnato da una base politica chiara che nella relazione di Rutelli è stata espressa mi sembra però che si sia invece deciso
Di votare
Io vorrei che valutaste fino in fondo le conseguenze perché qui dentro appare tutto semplice e chiaro
Non sarà così semplice e chiaro nel Paese ma se si dovrà votare per quel che mi riguarda
Continueremo con la stessa energia a credere nelle ragioni del Marguerite di una Margherita che resterà comunque un motore dell'Ulivo e della Federazione
L'onorevole Soro offre cioè
D'Amico
Se c'è pare
Grazie
Io credo che il fatto che sappiamo
Questa volta la discussione si si concluderà con un voto non ci esime dal prendersi sul serio a insegnanti CIN Duce a prendersi sul serio
E ho apprezzato diciamo la complessità delle argomentazioni addotte da Francesco Rutelli nel suo intervento rispetto a quelle vorrei riferirmi
Le argomentazioni sono complesse e anche raffinate ma a me pare di poter dire che quelle argomentazioni conducono a tre paradossi
A paradossi cioè a contraddizioni fra le premesse e le cose
Ancora Gentiloni siamo molto ulivisti e dunque e dunque proponiamo che per la prima volta dal novantasei L'Ulivo non sia nella scheda elettorale a me pare un paradosso
Secondo paradosso
La premessa alle regionali è andata molto bene è andata ancora più bene di quanto potessimo immaginare
è andato benissimo è andata benissimo per tutto il centrosinistra e per le sue componenti
E dunque e dunque cambiamo lo schema col quale abbiamo giocato le regionali a me pare che ci sia una contraddizione fra premesse e conclusioni
Terzo paradosso
Grazie alla Margherita partito nuovo in ulivista abbiamo riequilibrato il centrosinistra
Abbiamo impedito cioè che il centrosinistra continuasse ad avere una configurazione che è stata detta dei Biancaneve e i sette nani
E dunque e dunque la conclusione trasformiamo la Margherita in un partito o meno un uovo e meno ulivista
Io credo che dobbiamo sciogliere questi paradossi non
Ah ecco
Io credo che noi dobbiamo sciogliere questi paradossi e per sciogliere dobbiamo andiamo analizzare la sequenza logica delle argomentazioni che ci porta a una contraddizione fra premesse e conclusioni
Il primo siamo lì visti e quindi cancelliamo l'Ulivo alla scheda elettorale
L'Ulivo non è il semplice incontro fra i partiti non è stato fin dalla sua origine questo
E nato per valorizzare la cittadinanza attiva anche fuori dai partiti
E l'Ulivo soprattutto è un progetto di governo e l'ipotesi che è stata concepita per portare a compimento la interminabile transizione italiana
Ma allora se è così è l'Ulivo oggi è più necessario di prima
Perché le difficoltà che si pongono rispetto al governo del Paese oggi sono più difficili di ieri
Perché la situazione economica e sociale peggiorate peggiorata perché vengono a galla difficoltà strutturali ma è peggiorata anche a seguito dei quattro anni di malgoverno del centrodestra
Abbiamo bisogno quindi di un Ulivo forte con i partiti è fra i partiti ma abbiamo bisogno di un Ulivo porte anche fra gli elettori e con gli elettori
Sottrarre l'Ulivo agli elettori così come porterebbe a fare la scelta di non presentarlo alle elezioni indebolirebbe l'Ulivo e quindi indebolirebbe il futuro governo del paese
Il secondo paradosso la vittoria eccezionale quindi ora cambiamo lo schema col quale abbiamo giocato la vittoria è stata fatta di tre elementi una leadership chiara e condivisa
L'Unione c'è un'alleanza larga che rendesse possibile la vittoria
E l'Ulivo cioè il centro promotore di unità
Il portatore dei valori del moderno riformismo europeo
Tutti e tre questi elementi sono essenziali sono stati essenziali per per determinare la vittoria alle regionali sono essenziali per rendere possibile la vittoria di domani
La proposta che ci viene fatta indebolisce l'Ulivo
Mai indebolendo l'Ulivo si indebolisce l'unione la si rende meno credibile alla fine si indebolisce anche la leadership tutti e tre gli elementi necessari ben poco meno sebbene colpito il terzo elemento
La terza contraddizione
Noi abbiamo costituito la Margherita ce lo possiamo dire con franchezza
Anche con l'obiettivo di equilibrare il centrosinistra
Molti di noi sono stati e sono convinti del fatto che se il centrosinistra è egemonizzato dal partito che viene dalla tradizione comunista e anche solo se appare egemonizzato da quella tradizione allora il centrosinistra non ha una prospettiva di governo
Abbiamo fatto quindi una margherita nuove ulivista e lo abbiamo scritto nel preambolo preposti ulivista
Solo perché nuove ulivista Margherita ottenuto il risultato che era quello di riequilibrare il centrosinistra
Ha preso il doppio dei voti che avevano i partiti della configurazione Biancaneve e i sette nani
E allora capisco io pure ho fatto cinquant'anni e avrei voglia di acquietarmi ma non c'è una trincea dietro la quale ha quarti arazzi
Non c'è una retrovia verso la quale ripiegare per consolidare le posizioni
Se Margherita cessa di essere nuove ulivista
Si ritorna verso il nanismo
Si ritorna verso la configurazione di Biancaneve e i sette nani
E margherite oggi troppo grande per essere prigioniera del complesso del nano
C'è un ultimo paradosso
Quello secondo il quale nel due mila uno è stato argomentato da Francesco Rutelli lì dove c'era l'Ulivo nella scheda maggioritaria abbiamo preso un milione e mezzo di voti in più
Rispetto ai voti che abbiamo presi lì dove l'Ulivo non c'era nella scheda proporzionale
Noi tutti sappiamo che per le difficoltà interne all'Unione l'Ulivo non ci sarà nella scheda proporzionale che la soluzione a questa differenza possa essere non presentare l'Ulivo ma nessuna parte a me pare paradossale visto che abbiamo preso più voti dove l'Ulivo c'era
Per tutti questi motivi io credo che le cose le conclusioni di Rutelli vadano bene il DT dove dice sia all'Unione
Vadano bene dove dice sì alla federazione sì all'Ulivo
Ma la terza conclusione sia sì alla lista unitaria dell'Ulivo alle prossime politiche
Perché quello è il modo per dire sì anche a una Margherita che conservi intatta la sua dignità la sua forza e dia un contributo decisivo alla vittoria delle prossime elezioni del due mila sei
L'onorevole Carra
Poi se c'è Burtone e poi Merlo
Non credo che il il lato migliore di questo di questo incontro di questa sera
Sia che anche in mancanza di forti liberaldemocratici che generalmente fino a qualche stagione fa erano di cui era di erano piene le nostre assemblee si vota
Ecco questo già diverse dovrebbe essere celebrato lo spero è perché poi magari la notte porta consiglio generalmente ma se la notte non dovesse portare consiglio e si votasse lo Hannover aerei come una data importante non soltanto per la Margherita ma per una transizione di la transizione della enorme infinita transizione italiana
E questo credo che tutto sommato anche da questo punto di vista veri Mori su un piccolo servigio al Paese visto che anche di questo si tratta
Ho ascoltato certamente io
Ho visto che c'è un po'una una una votazione di tipo referendario tre si due si due sì e un'astensione
Io direi che questa volta ero già mi astengo dal re al referendum ma qui il voto tessile
Il sito delle essi da va bene formalmente no adesso perché verso l'ora di cena quindi stanco
Cioè sì qui si può anche ecco contraddire il la gerarchia penso proprio di sì
Ma io voglio dire una cosa
Come arriviamo qui ma proprio noi prima delle europee
Abbiamo sa
Qui si si cambia spesso si cambia spesso Panorama ma è anche perché è anche giusto che sia così lo cerco di dirlo prima dell'Europeo noi abbiamo sostenuto che fosse importante il mantenimento del proprio elettorato che quello fosse la nostra non solo nostra ma la vocazione di tutti i partiti a destra e a sinistra il centrodestra e centrosinistra
Addirittura l'abbiamo Spal scontato in tutte le nostre assemblee dell'epoca e non solo nelle nostre guardavamo con sospetto
Alla caccia agli elettori di confine
E come si era come se questo fosse contrabbando contrabbando di voti
Un reato
Dunque pensavamo la lista unitaria
E questo è il mio pensiero molto
Molto modesto naturalmente anche data la modestia dell'ora
Pensavamo alla lista unitaria come una strada senza scorciatoie
Una risposta alla crisi addirittura un risposta la crisi del Paese quindi in fondo questa lista unitaria era il il l'acceleratore che poteva comunque determinare un'uscita fuori una fuoriuscita dalla crisi e soprattutto uno fuoriuscita dalla griglia centrosinistra
Ma oggi la crisi
E è ancora più più evidente e più e più complessa
è più pericolosa la crisi della democrazia italiana certamente più pericolosa io dico una cosa
Queste crisi va certamente affrontato in altro modo
E non non mi convince più o una situazione una soluzione tanto semplice come quella che può venir fuori da una da una visione così di assieme
D'altra parte subito dopo questo quello vi dicevo era era europee subito dopo le europee quando siamo già alle amministrative di Bergamo Bologna Sardegna
Si dichiara lo ricordava Rutelli nella sua relazione si dichiara che è finita l'era della glaciazione
E anzi si comincia a parlare di implosione del sistema berlusconiano che oggi implode post ora o ai già imploso
Ma allora prima io ho ascoltato i pazientemente per mesi
Il la teoria secondo cui l'Italia era in Italia c'era un una per i miei una impermeabilità assoluta dell'elettorato adesso ascolto il fatto che invece l'elettorato e permeabile come è vero che qualcuno di resine raccolto anche prima perché in Italia di impermeabile purtroppo non ci sono neanche i servizi segreti chiudiamo il socio gli impermeabili dagli inserimenti Aseri doglie dizione però abbiamo continuato a lungo nonostante questo a pensare che nel la talpa del bipolarismo reggesse così come la consideravamo anche lì un tabù un mito
Ma il bipolarismo
è fatto a modo suo il fatto anche qui senza che ci siano due campi di concentramento dopo uno ci può scappare
Nessuno ha mai detto che il pluralismo sia fatto da da data da due quaestio da due campi il re minati
E e con con il filo spinato da cui gli elettori o non possiamo al massimo si possono astenere però Attila non possono mai andare questo non non risultava effettivamente da nessuno
Poi ecco e poi arriviamo euro
Arriviamo a un a un a un al momento in cui passata la l'era delle impermeabile il si vede che l'elettorato diventa permeabile allora si dice alle amministrative qui cito una frase in una intervista di Arturo Parisi
Alle amministrative da scriversi in grande parte alla diffusione alla alla disaffezione dell'elettorato di centrodestra
Il successo del centrosinistra al recupero degli astensionisti del centrosinistra e al voto dei giovani che per la prima volta sono andati alle urne
Quindi parliamo cominciamo a dire che c'è disaffezione nell'elettorato questo è un anno fa c'è disaffezione nell'elettorato di centrosinistra entrò destra
Ma se è vero che l'astensione alla quale noi pensavamo dovesse che dovesse facilitare i non gli altri ha facilitato semmai proprio il centrodestra che cosa significa questa disaffezione
La disaffezione evidentemente è qualcosa di più è qualcosa di diverso la disattenzione del centro-sud del centrodestra vuol dire che c'è una parte di elettorato del centrodestra che comincia a pensare di là a votare di là
Non altro non non non è neanche più il il problema dell'astensionismo all'interno delle due delle due parti
D'altra parte è evidente che c'è l'interesse a liste separate
Ma io dico una cosa e concludo io credo che di coesione c'è bisogno moltissimo
Piuttosto che impegnarsi con questo voto che stiamo per dare sulla unità delle liste
Io starei molto attento e molto riflessivo sul programma
Perché quello che da il senso di di marcia del dell'Ulivo dell'Unione
Di una di una coalizione grande che vuole andare al governo
E su questo guardate non vorrei che la le la la liturgia che si per fortuna si consuma in questa sede in questa sede sia da questo punto di vista leggermente fuorviante cioè non vorrei che per parlar troppo di questioni qualcuno le chiama strumenti lo sono solo enormemente importanti in democrazia strumenti elettorali come quello della lista
Dovessimo dimenticarci ne abbiano avuto anche qualche scoppio di
Di verità anche in questa sede questo pomeriggio oggi pomeriggio dovessimo dimenticare che le piuttosto abbiamo a che fare con con dei Visconti programmi con dei pro con dei problemi culturali
Di centro sinistra che non si aggirano tanto facilmente soltanto aggiungendo un nome e un altro di una lista unitaria
Perché quello che faranno i prossimi parlamenti nazionali perché quello che faranno i prossimi parlamenti internazionali perché quello che farà la politica ora io credo che quello sia il senso della coesione questo sia il senso dico di un effettivamente di un accordo o di un non accordo tra classi dirigenti
D'altro canto per quanto mi riguarda
Non credo che nemmeno si debba giustificare un ragionare troppo sulla qualcuno l'ha chiamata la provocazione o qualche altra cosa se io credo che con i DS e noi come come con tutti
Come con tutte le le formazioni del centrosinistra l'odio siamo stati eccezionalmente rispettosi
Non c'è stato una sola provocazione sono un qualcuno che ricordiamo e abbiamo anche e abbiamo anche criticato nuovi durante le due tornate congressuali dedurre relazioni congressuali dei DS nessuno di noi sia esso di si è mai sognato di non dico di aggredire ma di criticare e qui abbiamo fatto malissimo José son sempre stato del dell'opinione che abbiamo fatto male malissimo a non intervenire con le nostre con le nostre forze con le nostre idee in un dibattito i partiti che sono effettivamente cori della federazione
La federazione che cose
E questa cosa che ancora evidentemente su un programma condiviso e sull'Istria diverse dovrà fare
Credetemi
Ho sentito dire dal dal capogruppo del Presidente del con con un linguaggio devo dire vetero marxista che c'è qui una un dato di arretramento
Politico istituzionale ecco questo andava bene al Comitato centrale del Partito comunista del mille novecentocinquantanove siccome qui per fortuna siamo per votare liberiamoci da questo dato di arredamento e andiamo avanti grazie
Grazie Carra allora Burtone poi Merlo e poi Iannuzzi
Anche se il dibattito sopra calato sovraccaricato di responsabilità sembra tutto orientato su un'importante decisione che dovremmo prendere
Penso che sia necessario partire
Dalla riflessione del voto delle ultime settimane per quel che mi riguarda
Essendo stato impegnato direttamente in Sicilia
Voglio fare una valutazione sul voto siciliano
Perché in Sicilia ci sono stati segni importanti di Avenza mento
Nel centrosinistra della conquista
Della città del capoluogo Enna però Act in Sicilia non siamo riusciti a cogliere il risultato più ambito quello di conquistare Catania eppure c'era tanto ottimismo
Ero un ottimismo dettato alla disponibilità di Enzo Bianco a correre
Ed Enzo Bianco al di là della battuta d'arresto è stato ed rimane il vero sindaco del Rinascimento della città di Catania Luís va anche il mio personale ringraziamento
Era un ottimismo anche dettato dal vento di cambiamento che spero che soffiava nel Paese e che aveva portato alla vittoria nelle elezioni regionale
A Catania invece qualcosa
Non ha funzionato e sarebbe sbagliato
Dare una risposta semplificata ridurre tutto al pressing elettorale che si è realizzato da parte del Polo nelle ultime giornata un pressing giocato al limite e spesso fuori dalla legalità
Qui voglio invece riprendere alcune questioni
Che potrebbe avere un rivela un riverbero nazionale
La Sicilia è stata sottovalutati la condizione della Sicilia è stata sottovalutato
Ci sono aree in cui i danni si è stratificato un potere della destra ed è un potere sostenuto dai media
Dall'economia è un potere che a volte sostenuto anche da organizzazioni malavitose e mafiosa
Questo blocco di potere a Catania ha fatto vincere le liste cosiddette disse Udo autonomiste
Liste che non hanno avuto un messaggio politico sono state soltanto dei contenitori elettorali che hanno puntato tutto sullo scambio sul ricatto elettorale
è stato un vero errore non aver attaccato profondamente questo blocco di potere queste liste che erano un concentrato di arroganza e di qualunquista
Non le hanno attaccate la sinistra doc perde consenso anche per questo scusami un minuto io vorrei pregare
Quelli che sono rimasti in Aula
Di fare silenzio per consentire a chi deve parlare di riuscire a parlare a quelli che vogliono ascoltare e riascoltare grazie dicevo che questo concentrato di arroganza e di qualunquismo non è stato attaccato né dalla sinistra che ha perso consenso anche per questo
Ma abbiamo colpe anche noi
Dicono i sapendo che alcuni di noi hanno lavorato con grande impegno e non sono stati rispettati da coloro i quali hanno mandato anche messaggi trasporti trasversali hanno pensato ad operazioni trasformisti che questo blocco di potere che è responsabile della vittoria del Polo
Si candida senza un vero progetto politiche culturali solo con parole d'ordini si candida dicevo con l'alleanza con Berlusconi attenti a tentare di canalizzare il dissenso il malumore il disagio che è presente in Sicilia e in altre parti del Mezzogiorno quindi il voto di Catania
Anche se non deve essere enfatizzato ci deve portare a dire che il Polo non si è rassegnato a perdere che il Polo sta cercando di mettere in atto una strategia diversa rispetto al passato la Lega Sud non è qualcosa che è difficile da immaginare se essi riflette sulle difficoltà che oggi vive il mezzogiorno e nelle condizioni di debolezza abbiamo visto che tanta povera gente può essere soggetta ai ricatti al lo scambio di tipo elettorale
Il Polo cambia strategia e potrebbero il partito di Berlusconi addirittura cambiare anche nome
Tutto ciò non deve intimidire
Deve richiamare la nostra attenzione io esprimo alcune preoccupazioni lo voglio dire con grande chiarezza
Noi rischiamo di non farci capire dalla gente
Non possiamo operare senza tener conto delle cose che abbiamo fatto non possiamo pensare che gli altri la gente comune non possa giudicare i nostri atteggiamenti a volte anche contraddittori
In questi mesi abbiamo non soltanto parlato ma operato abbiamo presentato l'Ulivo nelle elezioni europee in gran parte delle regioni abbiamo tentato di dar vita alla fede
Abbiamo fatto riferimento alla necessità di far nascere un asse centrale della coalizione
Questo percorso non può essere interrotto con una decisione che potrebbe far pensare ad una nuova stagione di competitività
Tra la Margherita e i DS e quello che più preoccupa
Il nostro elettorato i cittadini colori quali ci vogliono seguire potrebbero percepire la nascita di nuove divisioni all'interno del centro sinistra la seconda valutazione finale
Lo voglio dire anche questo con molta franchezza io difendo il ruolo della Margherita lo dico avendo le carte in regola per la scommessa che abbiamo fatto a Catania con lo sforzo credo generoso di tanti di noi
Ma di una Margherita che sia vero motore convinto dell'unità della coalizione
Una margherita consapevole che l'Ulivo nel sentire della legge ente e qualcosa in più della somma dei partiti
Quindi le decisioni a cui siamo chiamati debbono vederci
Con grande senso di responsabilità
Io ho seguito l'intervento
Di Rosi Bindi lo molto apprezzato
Con lei consiglierò che si si avvia avviato a una discussione una riflessione
Io penso che questa nostra Assemblea sia all'inizio di una valutazione interna
Francesco diceva che il nostro partito deve essere fiero di una democrazia interni ma proprio perché crediamo nella democrazia le nostre decisioni così importanti non possono non toccare la nostra periferia
Ecco perché io penso che la proposta di andare ad una discussione ampia per una decisione collettiva sia una proposta giusta
Perché potrebbe portarci ad una valutazione la più unitaria possibile per rafforzare il centro sinistra
Allora come annunciato l'onorevole Merlo poi Iannuzzi
Io sono molto rara per ormai siamo un club e quindi
Io credo Rutelli di oggi l'ha detto nel suo intervento che in certi momenti della vita politica anche del partito si è necessario assumere decisioni molto chiare io ho letto adesso documento che è stato messo in circolazione
Devo dire che sotto questo profilo se quel documento sarà messo in votazione se si voterà è un documento molto chiaro che da un lato rassicura il nostro elettorato e dall'altro lato da una certezza sul ruolo della Margherita
Io lo voglio dire questo lo dico soprattutto a bordo dopo che ho ascoltato il suo intervento un intervento io non so come diceva Karl Hass ero intervento da comitato centrale
Delvecchio Pizzi ma è un intervento comunque che rischia se non chiarito di creare di essere un po'inquietante
Lo dico perché noi abbiamo un compito della prima riflessione rapidissima che voglio fare che è quello di rimuovere definitivamente il sospetto che il partito della Margherita è un soggetto in eterna transizione lo dico questo perché se questo partito non viene percepito per un suo ruolo strategico
Se questo partito si pensa di rilanciarlo cancellando dalle liste elettorali
Se questo partito si pensa di Galbani darlo pensando che si debba confondere all'interno di una federazione io credo che questo soggetto politico abbia i tempi contati
Il ruolo della Margherita c'è nella misura in cui riesce a svolgerà una funzione precisa all'interno della coalizione di centrosinistra
Io lo ricordo agli amici che non condividono la relazione di Rutelli
Nella mia regione il Piemonte la somma dei voti ottenuti dai partiti dell'affaire dalle recenti elezioni regionali è stato di sei punti in più rispetto alle elezioni europee che vedevano la fede la la lista Uniti nell'Ulivo
Questo non per mettere in discussione ovviamente
Il progetto dell'affaire ma lo dico perché il ruolo della Margherita soprattutto nelle realtà
Del nord realtà che devono contendere un elettorato di frontiera che sia riconosciuto
Per molti anni nel centrodestra continua ad essere un ruolo determinante nella capacità di contendere quell'elettorato perché non dobbiamo dimenticarci che quel blocco sociale di centro destra soprattutto nel Nord
Si è incrinato ma non sia affatto dissolto
Se viene meno il ruolo della Margherita di saper intercettare un elettorato moderato capace di rafforzare la coalizione di centrodestra questa stessa coalizione
Per questa stessa coalizione di centro sinistra rischia di essere più povera ecco perché allora la prima considerazione
E questa rimuovere definitivamente il sospetto che la Margherita sia un soggetto politico transitorio e soprattutto far sì che questo soggetto politico la Margherita
Riesca a giocare un aspetto una specificità all'interno della coalizione recuperando un consenso che sino ad oggi si è stancamente riconosciuto
Nella coalizione di centro destra
Certo seconda considerazione noi non dobbiamo facendo questa operazione almeno questa è la mia opinione esaltare il partito depotenziando il ruolo della coalizione
Questo lo dico perché nel momento in cui la Margherita sicuramente riesce ad intercettare in maggior misura
Il elettorato di centrodestra causa la crisi del berlusconismo deve stare molto attento però a non diventare il ricettacolo
Chi lo chiamava transfughi come oggi Rutelli chi li chiama voltagabbana e sotto questo profilo voglio dire
Noi dobbiamo essere molto attenti non è il tema di oggi ma sul capitolo del tesseramento non possiamo permetterci il lusso che con un crescendo tesseramento la Margherita debba poi celebrare i suoi congressi negli stadi perché se così fosse non riusciremmo a rispondere al ruolo originario
Della Margherita che mette insieme culture diverse che mette insieme storie politiche diverse ma che resta un partito democratico e che non può diventare un soggetto transitorio anche nella sua composizione della classe dirigente
Una classe dirigente
E questo è anche uno dei motivi per cui il partito deve restare in piedi e dobbiamo rimuovere questo sospetto
Una classe dirigente che deve essere selezionata attraverso il partito
Perché il partito resta ieri come oggi lo strumento democratico per eccellenza capace di far diventare classe dirigente i ceti popolari
Io ritengo sotto questo profilo che la Margherita possa e debba avere un grande ruolo anche come strumento di formazione
E selezione della classe dirigente ecco perché allora ultimo aspetto io condivido
Quello che diceva
Paolo Gentiloni quando no invitava a non confondere
La fede uniti nell'Ulivo con un meccanismo puramente elettorale
La fede è un progetto politico la fede la capacità di ridare un asse riformista alla coalizione sbagli eremo credo se pensassimo di trasformare la febbre in semplice misti in semplice tecnica elettorale
Applicando la alle prossima consultazione elettorale io ritengo che il documento che è stato diffuso concludendo sia un documento che esalti il ruolo della Margherita ma che nello stesso momento
Si impegna da rapportare il processo della fede e di rafforzamento del centro sinistra
Gli hanno
Poi c'è la forza
Quindi la la nostra Assemblea che è stata aperta dalla relazione di Francesco Rutelli una relazione
Estremamente seria ben argomentate e motivata cade sicuramente in un momento particolarmente delicato
Da un lato ne usciamo da una vicenda elettorale nella quale abbiamo tutta una serie di dati e di indicazioni estremamente confortanti
Vince vince in maniera indiscutibile l'Unione in tutto il Paese
Vince con l'Unione ovviamente il ruolo e la leadership di Romano Prodi ma vince con grande chiarezza la Margherita questo è un dato che dovremmo ognuno di noi
Sottolineare con forza e con orgoglio senza timidezze senza reticenze altrimenti sarebbe davvero una contingenza particolarmente strana incomprensibile la Margherita vince sia laddove presenta la lista unitaria
Dimostrando maggiore capacità di coagulare i consensi le preferenze individuali sui candidati rispetto alla tornata delle europee certamente insoddisfacente vince vince in maniera più forte e significativa
Questo pure può essere detto con grande serenità e per amore della verità
Nelle cinque regioni dove presenta il proprio simbolo e dove quindi rapporto la propria capacità identitaria risulta conseguendo risultati esaltanti una serie di realtà
Cito per tutti l'Abruzzo la Campania da ultimo il risultato della Sicilia che pure si lega alla l'esito elettorale alla fine complessivamente non soddisfacente per l'unione di Catania che ci deve indurre ad una serie di riflessioni ma non è questa la sede io voglio anche sottolineare un altro dato
Tra gli aspetti positivi di questa tornata elettorale e della tenuta della Margherita e della sua capacità di porsi al Paese ed è andato di Venezia dove vince Cacciari
Vince Cacciari che ha rappresentato una candidatura che ha costituito una seria barriere una seria risposta
Ad un'arroganza che all'interno della coalizione di centrosinistra i DS hanno dimostrato imponendo un'altra candidatura tra le altre cose
Un'altra candidatura quella dall'antagonista di cacciare il ballottaggio che confligge radicalmente con quei principi che debbono guidare la nostra azione di separatezza netta tra esercizio delle funzioni giudiziarie e ricerca di un ruolo nell'agone elettorale politico in questo contesto si inserisce la riflessione di questa sera da un lato ne abbiamo la sostanziale paralisi alla sostanziale Stati
Della trend e vorrei dire del radicamento politico dell'affetto della federazione
Dell'ulivo di questo nucleo riformista forte che dovrebbe costituire il motore propulsivo dell'intera alleanza dell'unione del nostro futuro Progetto di governo del paese dall'altro lato cioè la questione è sicuramente rilevante di dover decidere come presentarci nella quota proporzionale per l'elezione alla Camera i deputati seconda il simbolo Uniti nell'Ulivo o con il simbolo della Margherita
Da questo punto di vista io trovo francamente non utile francamente fuorviante
Una premessa che diffuso al nostro interno che tra altre cose ci porre tutti su una strada non corretta che quella di dividerci al nostro interno in relazione alla scelta che per dovremo nel senso che chi sarebbe per la lista
Uniti nell'Ulivo nella quota proporzionale avrebbe particolarmente a cuore il progetto della perda la crescita dell'Unione la leadership di Prodi la nostra vittoria e la cacciata di Berlusconi mentre chi sarebbe invece per la presentazione del nostro simbolo nella quota proporzionale
Sarebbe in qualche misura potrebbe essere tacciato di scarsissima attenzione o di una vorrei dire di un di una capacità di avere molto meno a cuore le sorti della fretta le sorti complessivo dell'Unione il mantenimento di un processo
Che vede il progetto dell'Ulivo ritornare al governo del paese io penso che francamente questa impostazione sia profondamente sbagliato
Perché noi da un lato abbiamo una questione politica che è sul tappeto la Stasi e la paralisi della fede che non è né che non è mai partita e questo è terreno tutto che appartiene alla politica dall'altro lato abbiamo la questione di come ci presentiamo nella quota proporzionale che una questione eminentemente prettamente organizzativa che non possono sostituire il cuore il nucleo dei processi della politica che ci debbono portare con grande franchezza e determinazione a interrogarci
Perché la fede non è partita a spingere con grande determinazione proprio in questa direzione e allora la proposta che emerge dalla relazione che io condivido
Che è quella di rafforzare la no-stop il nostro contributo per far partire la peste e di rafforzare la nostra capacità di radicamento la nostra presenza nel panorama politico presentando il nostro simbolo della quota proporzionale per la Camera dei deputati
Si muove in un disegno politico preciso
Che non è affatto un disegno neocentrista non è affatto un disegno anti ulivista non è affatto un disegno che vuole disarcionare USA dichiara leadership che noi per primi Romano Prodi abbiamo identificato riconosciuto ma che vuole costruire una coalizione di governo
Seria chiaro solida coesa che sorga attorno alle grandi culture di riferimento che in questo Paese ci sono ci sono perché albergano nel cuore della coscienza delle persone perché hanno concorso in tutte le tappe più significative
Dell'evoluzione politica e civile del nostro Paese e allora se questa e a mio avviso il quadro che abbiano innanzi l'abbiamo il dovere di discutere con grande serenità di avere attenzioni a tutte le voci di non drammatizzare le scelte ma abbiamo anche il dovere l'esigenza della franchezza della chiarezza
Tra le altre cose non sono venuti da noi gli ultimatum che in qualche misura ne abbiamo subiti non sono venute da noi gli atti invasivi o aggressivi
Sulla nostra sovranità politica oli o l'invasione nelle altre nelle sfere di azione decisione di altri partiti perché l'intervista di ieri del segretario
Dei democratici di sinistra sulle pubbliche chiarissima e non risponde a nessun atto da parte nostra ma è soltanto un atteggiamento assolutamente arrogante ed inaccettabile di allora
La nostra posizione deve essere molto chiara
Noi vogliamo rilanciare il Progetto della pende ma lo vogliamo rilanciare avendo con grande forza e chiarezza il coraggio di scendere in campo con la nostra identità con il nostro simbolo col nostro voto con il nostro nome e cognome perché vogliamo concorrere così in maniera netta e chiara
A quello che è il vero bivio che l'Unione è innanzi che non sono questi continue ossessioni organizzative questi continui stop and go per cui si giunge ad una formula organizzativa per sostituire un processo che la politica il processo rimane completamente incompiuto e si inventa un'altra formula organizzativa no il problema è quello di dare a questa coalizione un programma chiaro persuasivo efficace convincente suggestivo sulle grandi questioni alla pubblica opinione italiana
E per far questo la Margherita il diritto dovere di stare in campo con tutta la sua ricchezza programmatiche culturale ma anche la sua capacità organizzativa e la sua capacità di radicamento sul territorio di rappresentanza di interessi precisi che ci sono in questo Paese
Ed allora da questo punto di vista io penso che la scelta che ci avviamo appare domani con l'approvazione della relazione di Rutelli e del documento che in distribuzione può esaltare la capacità e anche una grande opportunità di attrazione della Margherita perché ne abbiamo innanzi non un problema intercettare transfughi
Pentiti
O persone che hanno avendo ruoli importanti e lo schieramento di centrodestra improvvise conversioni per cercare di per di perdurare la propria carriera politica e non abbia un problema molto più di molto più forte che Rutelli ha posto correttamente in evidenza
Da diverse settimane che quella di essere riferimento per un vasto settore della pubblica opinione che sia riconosciuto legittimamente nel centrodestra nella proposta
Il governo di Berlusconi qualche anno fa che oggi ha perduto ogni fiducia in quella prospettiva in quel programma e che chiede riferimenti nuovi e diversi guarda al centrosinistra è soltanto attraverso di noi può trovare un riferimento sicuro e affidabile questo significa avere attenzione
Persi i processi che mutano nel Paese verso il divenire della politica verso il formarsi di nuovi sentimenti di nuovi convinzioni di nuove esigenze significa anche ricollegarsi al meglio
Della lezione
Politica dell'attenzione Moro Thea i processi che si muovono nella società e allora io penso che da questo punto di vista lo dobbiamo dire con grande chiarezza sì all'Unione la leadership di Prodi sia la perde
Sia la Margherita sia la sua presenza oggi e domani nella scena politica del Paese non dobbiamo anche Pinilla con questo continuo ritornello che affrontiamo ogni piè sospinto
Se la Margherita rimane la scena politica con la sua autonomia con la sua identità con la sua organizzazione partitica o se in qualche misura scompare sciogliersi sospendo si paralizza non ci siamo e ci vogliamo essere come forza essenziale
All'interno dell'Unione per parte esce nucleo riformista ma per far vincere questa coalizione in fondo il voto di ultimo di Catania testimonia chi o ci siamo noi
Capaci di intercettare come accaduto in Sicilia fette importanti della pubblica opinione che si scosta dal Polo o per il centrosinistra in tante in alcune parti del paese
Non ce n'è assolutamente per la possibilità di vincere di tornare al governo è quello che voglio dire che da questo punto di vista concludo dicendo che dobbiamo assumere una decisione Serena una decisione democratica partecipata aperta attenta a tutte le esigenze a tutte le voci anche quelli che dovessero coagularsi attorno a posizioni minoritarie questo non è un dramma
Perché ogni partito vive e cresce se ha tutte persone è un gruppo dirigente che con orgoglio si riconosce nel partito ed accetta con serenità il principio maggioritario che non è certamente una clava per poter mortificare o punire chi ha un'opinione dissenziente o che comunque non è maggioranza
Ma che deve anche significare che le maggioranze che si formano in maniera democratica e seria vanno rispettate devono essere posti in condizione di realizzare il programma di attuarlo devo anche dire che forse in un partito che vive con questa consapevolezza
La sua presenza oggi dalla scena politica il suo destino al suo ruolo dovremmo assumere anche un'altra regola
Che possiamo discutere al nostro interno con grande libertà e con grande franchezza con grande spirito critico a trecentosessanta gradi ma quando i nostri gruppi dirigenti in particolare il nostro presidente
Come accaduto spessissimo negli ultimi mesi viene posto sulla graticola e inaccettabile che dall'interno del nostro partito ci siano spinte
E azioni che tendano a dilatare a rafforzare e come devo dire ad allargare la sfera della contestazione della critica attici guida io penso che questo sia poco compatibile con dell'essere dentro un partito di vere con orgoglio e con pienezza democratica
La propria presenza
All'interno di questa formazione politica allora io ritengo che la nostra decisione deve essere nel segno della chiarezza e della franchezza che la relazione di Rutelli oggi evidenziato ed è una decisione che farà crescere
Tutta la coalizione perché ci pone di fronte alla grande questione che non sono le illusioni le scorciatoie le continue ossessioni organizzative ma la necessità di far quadrare le nostre posizioni le nostre culture di riferimento ponendoli in campo rispondendo ma ai veri problemi del Paese con la formulazione di un programma di governo chiaro e convincente grazie
Presidente La Forgia mentre prese da parte e si avvicina al microfono io mi devo far due comunicazioni di servizio la prima e che parallelamente alla prosecuzione dei nostri lavori e ha aperto il buffet per cui di tanto in tanto chi vuole a turno può andare rimarrà apre
Noi siamo arrivati ad un punto dei lavori in cui dobbiamo prendere una decisione
Abbiamo una tagliola che è quella che l'ufficio di presidenza ha fissato come termine dei lavori cioè il voto sui documenti finali alle ore dodici quindi domani mattina qualsiasi sarà lo stato del dibattito alle dodici si mette in votazione il documento finale il mio consiglio e di dire a tutti coloro che sono iscritti a parlare di parlare questa sera quelli che sono presenti perché io non sono in grado di garantire di farli parlare domani con molta onestà e allora io pregherei tutti quelli che sono iscritti a parlare di fermarsi è parlano stasera se ci tengono a parlare perché domani mattina noi non sappiamo che cosa succede perché non abbiamo molto tempo ad esposizione ci sono alcuni interventi d'obbligo che dobbiamo far svolgere per cui intanto do la parola a alla Forgia poi vediamo Mammano diritti c'è che iscritte vuol parlare
Ti ringrazio presidente
Io voglio dire subito che la relazione di Francesco Rutelli oggi pomeriggio mi ha messo in una condizione
è singolare effettivamente nel senso che io
Condivido totalmente
Diciamo il disegno dei problemi che lui ha collocato in conclusione del suo intervento
Avere reintrodotto come oggetto che fa parte dell'orizzonte politico
Il partito democratico
Io
Trovo sicuramente Partito Democratico meglio che partito riformista ma a questo punto penso che ci intenderemo meglio chiamandolo partito dell'Ulivo
E anche mi trovo mi sono trovato perfettamente d'accordo con quella metafora quell'immagine che lui ha usato mettendoci in guardia
Dal rischio che una intempestività una precipitazione
Potrebbe avere di assolutamente controproducente distruttivo dell'Obiettivo spesso e al tempo stesso devo dirvi che mi sono trovato in totale disaccordo
Con
Diciamo i suggerimenti e le indicazioni il percorso che Rutelli ci ha proposto per muoverci in quella direzione
E quindi devo anche ritenere e credo che le cose siano così mi trovo in radicale disaccordo anche con la lettura dei processi politici che evidentemente sottendono quelle
Scelte che Francesco ci ha ha proposto oggi oggi come
Tutti noi abbiamo ripetuto in questi mesi come un mantra ossessivamente
Che tre sono state le condizioni
Che hanno consentito un crescendo di vittorie fino al dato travolgente del voto
Del voto regionale
Abbiamo detto la coalizione coesa e larga fino a comprendere il partito da Rifondazione Comunista
Il profilarsi è il consolidarsi di una leadership sicura della coalizione nella persona appunto di Romano Prodi
Una riformulazione della vitalità politica dell'Ulivo
Nella forma duplice della lista unitaria e del federazione nel ripetere questo mantra io
Temo che si perda di vista i diciamo la connessione dinamica tra questi tre elementi e in particolare questa è la mia convinzione naturalmente non non pretendo di venderla come una certezza scientifica ma è la mia convinzione il carattere di chiave di volta
Per promuovere l'affidabilità e la credibilità insieme nella coalizione della sua leadership il carattere di chiave di volta
Della federazione e della lista
Chiave di volta
Sì e da più parti detto
Pensiamo anche anzi pensiamo finalmente i problemi del Paese
E accettiamo di accantonare di liberarci di questi problemi di tecnica elettorale
Chiave di volta tanto più indispensabile io ritengo a fronte della straordinaria difficoltà ma questo lo ha detto anche Paolo un attimo fa nel suo intervento anche Gentiloni un attimo fa nel suo intervento insieme ad altre la straordinaria difficoltà
Delle sfide che noi dovremo affrontare se riusciremo ad ottenere la maggioranza
Del consenso elettorale alle prossime elezioni politiche le durissime sfide che dovremo affrontare nell'esercizio della funzione di governo al punto che la creazione delle condizioni per un'efficace esercizio della funzione di governo e ciò che io metterei al centro di tutte le nostre preoccupazioni
E anche metterei al centro di tutte le nostre preoccupazioni l'ambizione di risolverlo il più rapidamente possibile questo problema per poterci appunto applicare come anch'io non meno di altri desidero alle questioni delle politiche del Progetto di governo della della visione dell'Italia che vogliamo
Proporre ai nostri concittadini e soprattutto vogliamo tentare di realizzare se avremo il consenso per poterlo per poterlo Penta
Ora però nelle nostre discussioni invece vedo emergere
Un altro rischio
Io
Vedo con non credo meno di altri vedo quanto chiunque altro i grandi spazi di possibile affermazione elettorale che sono di fronte Margherita
A fronte di questo però aggiungo due avvertenze anzi ritengo sia necessario a questo affiancare due avverte e cioè
La prima
Non sottovalutiamo attenti a non commettere l'errore di sottovalutare quanto i successi elettorali che abbiamo acquisito come coalizione come lista unitaria come Margherita
Dipendano siano in qualche modo figli di quel processo unificante che si è messo in moto in questi anni
E altrettanto non appaia ricattatorio
In questa fase vuole essere assolutamente descrittivo questa fase della nostra discussione attenzione a non sottovalutare
Quale Trezzo pagheremo mo'nove pagherebbe Margherita se sia presentarsi agli elettori sola essendo si è assunta la responsabilità
Di negarsi e di negare quindi la possibilità della lista
Dell'Ulivo nella
Parte proporzionale
Se io devo attribuire una intenzione all'intervento di Fassino di ieri è precisamente questo
Pervenire ad un'interruzione nel processo della lista unitaria scaricando ore tutta intera la responsabilità su Dinoi su Marche
Noi anche questo voglio aggiungere prima di fare sì la mia osservazione conclusiva
Noi
Non possiamo considerarci nel processo di costruzione dell'Ulivo che tutti affermiamo ed io devo credere naturalmente credo
All'autenticità delle affermazioni del processo Dell'Olivo che tutti noi vogliamo promuove non possiamo considerarlo come una sorta di esperimento da laboratorio chimico
In cui oggi a un certo punto ci rendiamo conto di difficoltà che sono reali di pericoli che sono reali
E però pensiamo di fronte a queste difficoltà e questi pericoli reali di potere agire semplicemente rallentando la reazione
Chimica
Per avere il tempo di aumentar è la dimensione di una componente dei reagenti
E in modo da poterla poi riaccendere ed accelerare in condizioni più per noi rassicuranti e convincente
Io temo che le cose non stiano così
Temo che il processo di costruzione dell'Ulivo si è qualcosa che non avviene ahi noi in un laboratorio chimico ma viene in un in un rapporto reale con gli elettori
I simboli hanno una straordinaria forza
Temo dico di più me ne assumo
O la totale convinzione che noi non possiamo rallentare a piacimento ma che il rallentamento sarebbe una interruzione
E avrebbe l'effetto di sospingere drasticamente indietro tutto il processo e soprattutto lasciatemelo dire questo sì con qualche con un tono un po'brusco francamente mi sento un po'preso in giro
Se mi si dice che possiamo derubricare e non perseguire non praticare la lista dell'Ulivo e fare avanzare il processo rafforzando la federazione la Federazione diventa un centro studi a quel punto se va bene
Ho più probabilmente diventa qualcosa di ancora più labile anche perché quella la ricordiamo la genesi la genesi dalla Federazione è stata quella che ci ha consentito di avviare il processo della lista unitaria di riportare in vita il simbolo dell'Ulivo il mito dell'Ulivo direbbe bianchi
E però al tempo stesso dotarci di uno strumento che ci consentisse di regolare il processo e qui vengo all'ultima osservazione finisco davvero
Vedo anch'io che non siamo affatto certi
Di potere di essere sulla soglia uso anche qui le parole di Francesco Rutelli
Perché mi piacciono molto alle trovo assolutamente efficaci non siamo sulla soglia di un nuovo inizio dei nostri rapporti con le forze federate
Nella federazione dell'Ulivo
Passate nelle passate anche a me un'annotazione geografica ho partecipato ad un tentativo di dare vita ad un nuovo inizio
E ho sperimentato la sofferenza del fallimento del nuovo inizio
E vedo che non siamo sulle soglie di un nuovo inizio
Non non ci sono ancora le condizioni a
Per mettere con i piedi per terra quel progetto che però è entrato dico io nell'orizzonte politico del partito delusi
Il fatto però è che non possiamo trarre la conseguenza questa la mia convinzione non possiamo trarre la conseguenza di fronte all'accertamento che non esistono tutte le condizioni per affrontare il nuovo inizio per a viale credibilmente il nuovi inizio non possiamo riportare indietro il processo
Dobbiamo
Correre il rischio assumerci il rischio mantenere aperto il processo e scommettere orgogliosamente anche su di noi della nostra possibilità di contrastare i rischi e i pericoli con il processo in movimento
è vero che di Cacciari ce n'è uno però Cacciari a Venezia è già stato detto è riuscito a dimostrare che si può mettere un freno al tentativo di torcere le relazioni della Federazione in una in un'operazione di carattere neanche egemonico ma platealmente prepotente
Possiamo giocare altre carte chiedere per esempio continua ad usare anche in questo caso quella che è stato troppo spesso per la Federazione la metafora
Europea
E possiamo vedere di affiancare attorno a questo
Prevalente e di fatto piuttosto impotente paralizzante metodo intergovernativo Inter partitico qualche modalità comunitaria di vita della federazione
Possiamo imporre cercare di imporre chiedere che alla Federazione sin Possati lire anche senza passare necessariamente per la via dell'adesione i partiti fondatori questi io considero possano essere strumenti necessari di cautela e anche efficaci di cautela ma se per cautelarci dai pericoli che io vedo è che sono evidenti che sono reali dovessimo sopprimere il processo francamente non mi sentirei di condividere questa responsabilità per questo
Devo dire con chiarezza non solo non mi sentirei di votare a favore ma mi sentirei tenuto a votare contro il documento che è stato annunciato detestato distribuì
Ringraziamo presente allora ora abbiamo nell'ordine seicento non lo so Paro guolo cioè e colleghi allora parli poi dopo di lui se c'è Strizzolo
Certo il
Ha poi ci sono secondo l'ordine d'iscrizione Venturini Serge
Pepe non lo vedo più
Gli Anna Morelli c'era tremante pure c'era da qualche parte
Assenze
Sì sì o il parlar sull'ordine dei lavori del del della Slovenia tu
Allora intanto andiamo avanti secondo il consiglio che che vi ho dato prima facciamo parlare tutti gli iscritti a parlare che ci sono stasera io le faccio parlare
Domani non garantisco per nessuno
Prego grazie diciamo che proseguiamo la nostra riflessione anche perché è tutto vedere io vorrei rassicurarvi che tutto videoregistrato
Va sul sito si conserva insomma
Radio radicale sta facendo la diretta quindi abbiamo una partecipazione notevole noi d'altra parte in Parlamento vi assicuriamo parliamo a un assai minore numero dei tardi colleghi parlamentare prego
Ho capito quindi cerchiamo un po'di viziare questa sensazione di de intimità conteniamo in questa nostra riflessione
Esatto parliamo al Paese no io la cosa che vorrei dire a voi ma in modo particolare a Francesco Rutelli e proprio che ho seguito con grande attenzione la sua relazione di oggi pomeriggio
E ho trovato molti passaggi comprensibile condivisibili ho trovato anche dei passaggi che non condivido però vorrei mettere in in risalto il fatto
Che nel suo ragionamento ci sono stati delle motivazioni di tipo ideale e delle Mutti
Azioni invece di tipo valutazioni di opportunità io credo che tutti noi faremmo bene a tenere una grande distinzione fra quelli che sono le decisioni che prendiamo in base a delle motivazioni di idealità
Rispetto alle mode alle decisioni che prendiamo in base delle valutazioni di opportunità mi spiego con un esempio
Quando Francesco ha parlato diciamo della del rifiuto di tentazioni egemoniche o di tentazioni di incorporazione della Margherita da parte di altri e altre forze politiche oppure a
Sancito la inaccettabilità del fatto di aderire da parte della Margherita un orizzonte di tipo socialdemocratico europeo non credo che lo abbia fatto e non mi sembra che l'abbia fatto in base a delle considerazioni basate su sondaggi che dimostravano che una prospettiva di questo genere poteva non essere particolarmente pagante
Ma lo ha fatto
Lo ha detto perché sostanzialmente ha detto per per noi per lui il nostro stare insieme per la storia del nostro stare insieme uniti e plurali
è inaccettabile pensare di a appunto è inaccettabile pensare di di di avere una prospettiva di questo genere nel a usato esattamente la parola per noi è inaccettabile
E questo credo sia importante credo sia importante perché dobbiamo distinguere fare una grande distinzione fra le questioni che rischiano di essere inaccettabili anche soltanto per alcuni di noi
Rispetto a valutazioni sulle quali
Possiamo avere anche opinioni diverse si può legittimamente dissentire però poi alla fine è giusto arrivare a delle decisioni in cui poi l'orientamento della maggioranza può diventare in qualche modo l'arredamento tutto il partito
E secondo me stancando la percezione in tanti di noi lo facevo anche ascoltando i miei vicini di posto oggi pomeriggio
Che il passaggi che ci sono stati proposti contengono a spenti che per alcuni di noi per la storia di alcuni di noi rischiano di essere francamente di appartenere alla categoria delle questioni motivate da un punto di vista ideale e quindi che non possono essere accettate sulla base di un nero ragionamento di opportunità
Infatti Francesco motiva il no alla lista unitaria sulla base di una valutazione di opportunità
Dice se ci presentiamo con una lista della Margherita al proporzionale
Riusciamo a essere più efficace nell'intercettare il voto degli elettori anche di quelli delusi dal centrodestra e quindi questo ci aiuta a vincere
Io non condivido la valutazione di merito nel senso che non credo che questo sia vero e posso spenderà anche qualche parola per dire perché secondo me questo non è vero
Però credo sia pericoloso non cogliere che questa affermazione
Che può essere appunto una ragione di opportunità e quindi viene messa nel campo delle decisioni per cui si può tranquillamente fare o l'uno o l'altra cosa si può presentare la lista insieme o non la si può presentare
Non si percepisca che per tanti di noi io credo per tanti degli elettori che hanno votato per la Margherita in realtà non sia una questione semplicemente decidi bile in base a delle valutazioni puramente di convenienza elettorale
Sarebbe interessante adesso se la platea fosse più piena chiedersi
In questa Assemblea federale che certamente un livello alto della di direzione del nostro partito quante sono le persone che provengono dalle varie dalle varie storie politiche
Ci sono certamente persone che vengono dall'esperienza della Democrazia Cristiana prima e del Partito popolare poi persone che hanno fatto le spese dei Democratici prima magari stavano in altre forze politiche e così via ci sono anche persone che hanno iniziato la loro storia politica la loro passione politica come a chi modestamente del tutto modestamente chi vi parla con l'Ulivo e hanno nell'Ulivo un punto di riferimento che motiva non soltanto il fatto di avere vissuto
Delle tappe del passato ma di essere oggi nella Margherita perché sei oggi nella Margherita sono nella Margherita perché la Margherita è il veicolo
Di oggi per perseguire una prospettiva che sullo sfondo e questo nessuno di noi lo disconosce nemmeno Francesco una sola nazione ci porterà a una prospettiva di costruzione di un Ulivo
Ma in questo senso
Non è
Classificabile fra le decisioni che si possono prendere non prendere quella della della della decisione delle strumentale
Dico in due parole prova a dire ad avere in due parole perché secondo me il calcolo è sbagliato perché quindi non ci sarebbero nemmeno le motivazioni
Di tipo
Opportunistico prima di tutto è stato già ricordato da altri non si sono le preferenze nella nella lista proporzionale nazionale in secondo luogo quando si si è si è fatto e oggi pomeriggio in tanti lo hanno fatto il confronto fra il risultato della lista unitaria nelle regioni dove abbiamo presentato uniti nell'Ulivo alle regionali e in quelle regioni dove invece c'era la Margherita
Si è tentato di comparare che è una cosa assolutamente folle dal punto di vista sostanziale
Il risotto numerico della Margherita nelle le nelle regioni dove si è presentata con il suo simbolo con il risultato di Uniti nell'Ulivo delle regioni dove si è prestato col suo simbolo mentre la domanda che ci dovremmo fare cosa sarebbe successo
Nelle regioni dove ci siamo presentati in uniti nell'Ulivo se si fosse presentato il simbolo della Margherita
E poi che ci sono dei test elettorali come quello delle amministrative dello scorso che ci dicono che cos'era successo quando in alcune di queste regioni ci siamo presentati col simbolo della Margherita presentandoci ha un elettorato di opinione che ci chiede di essere l'avanguardia del progetto dell'Ulivo su una posizione arretrata rispetto alla posizione più avanzata che era rappresentato dalla lista unitaria
Io credo che sia del tutto prevedibile ed evidente il fatto che non è così comparabile il risultato che ha avuto la Margherita in toscano in Emilia all'interno di rete l'Ulivo con quello che può aver avuto la Margherita che si è presa da sola in Campania è un'altra ragione
E in questo senso credo che sia particolarmente sottovalutato il messaggio di arretramento che daremmo e anche la distanza che che metteremo fra fra noi il Progetto anche perché continuiamo a dire queste cose senza rendersi conto che parliamo con quel tabellone lì dietro
Provate a pensare anche alla simbologia dei discorsi che sono stati fatti in questa sede con dietro un manifesto che tutto con la Margherita e uniti nell'Ulivo con la Margherita con sottoscritto la forza che unisce e tutti i ragionamenti che sono stati fatti però ripeto
Anche se poi ci ci fosse una dimostrazione che abbiamo uno zero cinque uno per cento in più
Che può essere guadagnate in teoria presentandosi da soli io credo che
L'arretramento che si imporrebbe al processo attraverso questa decisione sarebbe davvero un arretramento
Della natura inaccettabili o meglio di quei tipi di decisioni che fanno chiedere a qualcuno di noi ma perché io sono qui
E quando qualcuno di noi stanno in questa sala inizia a chiedersi perché io sono qui credo che sia che sia un campanello d'allarme sarebbe avrebbe esattamente lo stesso tipo di valenza se ci fosse una proposta di dire aderiamo per esempio al al al gruppo socialdemocratico europeo in Parlamento europeo se sia arrivassimo con questo tipo di proposta anche se ci fossero i numeri
Per poterla votare in assemblea federale avrebbe senso proporre una scelta che va contro la natura
E in qualche modo rimette indietro l'orologio e fa a pugni con il passato con il presente anche con le prospettive future di tanti di noi anche qualora si fosse qualcuno che che pensa che questa sia una prospettiva accettabile
In questo senso io credo che sia
Che sia davvero da accendere un riflettore dire attenzione a a quello che
Ma quello che facciamo
Ma l'ultima cosa che vorrei citare e vado a concludere è il rovesciamento che c'è stato della riflessione sul valore dell'Ulivo nella relazione di Francesco Rutelli
Francesco a un certo punto ha detto
Presentandosi al proporzionale se andiamo a vedere al proporzionale i partiti la somma dei partiti ha preso un milione me e mezzo di voti in meno rispetto ai voti che ha preso l'Ulivo al maggioritario
E uno si aspettava a questo punto credo
Secondo logica e dunque bisogna presentarsi con l'Ulivo per ricucire
Questa differenza che è già stata sancita da una sommatoria di simboli di partito al proporzionale che hanno preso di meno rispetto al simbolo dell'Ulivo che se presa tra maggioritario invece le dunque è stato e dunque dobbiamo presentarci divisi al al proporzionale io francamente non lo capisco non lo capisco perché c'è proprio un rovesciamento io ricordo gli slogan con cui siamo andati a votare nel due mila e uno lo slogan più efficace di tutti era tre schede tre voti e tre volte Rutelli
Ovvero la stessa simbolo stesso nome che trovi sul proporzionale l'Ulivo con Rutelli sul Baggio ritardo sia al Senato che alla Camera lo trovi anche in una in una lista proporzionale e ed è quello che c'ha largamente trainato al risultato notevolissimo che abbiamo avuto nel due mila e uno
E questa capacità di valore aggiunto che l'Ulivo è riuscito a dare rispetto alla sommatoria dei partiti che sono presa divisi esattamente il motivo che ci deve spingere alla direzione del resto unitaria però voglio dire con delle lo voglio dire con delle parole non mie
E quindi voglio citare anch'io qualcuno come oggi si si si è citato in tanti senza Ulivo non si vince
Oggi ci vuole più Ulivo
E non si può ripetere l'errore del novantasei e mettendolo in soffitta come se non avessimo imparato nulla
Queste parole che ha pronunciato Francisco lottare in una dichiarazione da Pallanza nel gennaio del due mila e due
Che dopo continuava motivando come il fatto che ci fosse una differenza larga di voti fra il voto del maggioritario dato all'Ulivo e il voto e la sommatoria dei voti al proporzionale
Nel due mila e due faceva dire a Francesco Rutelli che quel voto e questa considerazione di un voto nazionale che aveva premiato il simbolo dell'Ulivo più del singolo dei singoli partiti era il motivo per andare avanti nella costruzione dell'Ulivo
Stasera abbiamo sentito un discorso molto diverso io francamente continuo a ritenere ancora valide le ragioni che Francesco Rutelli ed esposto nel due mila e due
E che aveva lungamente sopportato l'ultimissima osservazione che Fazio può sembrare un'osservazione banale certamente di di spessore
Come dire più più di tipo pragmatico ma è questa
Qualcuno ha detto parlando oggi in questa sede che non possiamo pensare di esistere come Margherita se non abbiamo mai occasione di far vedere il nostro simbolo sulle schede
Io non sono così convinto che l'esistenza sia direttamente collegabile al fatto che ci sia il simbolo sulla scheda però può darsi questo ragionamento abbia un senso anche perché siamo qui a chiedere alcuni di noi che ci sia il simbolo dell'Ulivo
Nel proporzionale dell'anno prossimo
Però è del tutto evidente che mentre è possibile
Dare spazio alla capacità anche federale di questo partito di scegliere una strada diversa a seconda delle situazioni locali nell'ambito delle elezioni amministrative ho già concluso
è del tutto evidente che nel momento in cui andiamo a dare un segno di tipo nazionale possiamo dare un segno che può avere soltanto due valori o lista unitaria oppure simbolo della Margherita
E mentre abbiamo secondo me è una ragionevole possibilità di far votare per la lista unitaria tutti gli elettori che si riconoscono per la Margherita dobbiamo avere coscienza che non è la stessa cosa per il voto di opinione di elettori ulivisti che sono disposti a votare noi
All'interno della lista unitaria
Ma non so quanto saranno disposti a votare per una margherita che dovesse decidere di passare dal ruolo promotore di avanguardia di stimolo nei confronti perché alleati al ruolo in realtà che non può che apparire che di freno di un progetto che è esattamente il progetto sul nome del nel nome del quale tutti noi abbiamo intrapreso questa strada dell'India
Ma un contributo
A un dibattito che credo è stato sicuramente di
Alto livello qualitativo di contenuti
Ma anche un dibattito serio un confronto che ha visto interventi dalla relazione iniziale di Rutelli
Che penso abbiano esposto per le considerazioni mosse non da tatticismi o da furbizia ma da una volontà vera effettiva di ricercare in una fase così complessa e quale la risposta che la Margherita deve dare non solo alle sollecitazioni che sono intervenute in questi giorni ma anche e soprattutto alla prospettiva delle elezioni del due mila sei
E allora facendo solo qualche rapidissima considerazione
E io credo che fosse qualche amico intervenuto in certi passaggi ha confuso i mezzi e gli strumenti come i fini e gli obiettivi
Perché noi siamo impegnati in politica stiamo portando avanti alcune idee alcuni valori alcune proposte per far vincere complessivamente in questo nostro Paese
Un disegno una visione alternativa rispetto a quella che sia dispiegata in questi anni con il governo Berlusconi portando ai risultati negativi che sono sotto gli occhi di tutti
E quindi il problema principale dovrebbe essere questo
Noi rischiamo di incagliarsi in una discussione in un dibattito legato più ai contenitori dagli schermi piuttosto che a proposte che devono essere elaborate per ricercare un consenso non solo tra gli elettori che noi pensiamo sia Moggia oggi
Del centro sinistra ma quegli elettori che dovranno essere conquistati alla alleanza alla nostra coalizione per portare ad un governo alternativo in questo nostro Paese nessuno mette in discussione la leadership di Prodi però io ritengo
E che bisogna accelerare sulla definizione del programma il programma di una coalizione che vede al proprio interno sensibilità storie e culture politiche anche diverso è sensibilmente diverso tra di loro e che non sarà facile mettere assieme attorno non prova perché un conto sono i proclami di auspici di appelli all'unità
Ma l'unità e non è il fine L'Unità è uno strumento in mezzo perché bisogna dire L'Unità perché cosa e su che cosa
Questo il vero problema allora
Io credo che questa nostra discussione che non è stata voluta dalla ma noi siamo stati in questi giorni incalzati dall'e sterno eccome rombico Betty tacco dagli ultimatum che sono parole
Abbastanza forti ma con
Dalle sollecitazione che in questo momento non aiutano nessuno anzi faccio un'affermazione che può sembrare un paradosso
Io sono convinto nuvola preteso ovviamente davvero la verità in tasca che se noi oggi punto uno
Ci limitassimo a decidere di non decidere sarebbe un errore gravissimo
Punto secondo
Noi se vogliamo che una prospettiva di una cooperazione ancora più rafforzata tra le componenti che hanno dato svetta la lista Uniti per l'Ulivo vada avanti noi oggi dobbiamo avere il coraggio come ha fatto Rutelli nella sua relazione che condivido
Che oggi non ci sono le condizioni per la lista unitaria e sicuramente queste condizioni se oggi non ci sono
La responsabilità non è della Margherita perché questo percorso
Ha visto una grave battuta d'arresto proprio all'indomani del voto europeo
Quando
Rispetto agli impegni che erano stati assunti non si è andati nel Parlamento europeo costituire un unico gruppo parlamentare
Ma qualcuno ha fatto una scelta diversa non solo ma addirittura invitando gli altri eletti nella lista Uniti
Uniti nell'Ulivo ad approdare al gruppo socialista europeo è questo il primo è stato è stato il primo problema serio che ha determinato un rallentamento in questo percorso
Allora io credo che soprattutto per quanto riguarda il cammino in vista delle elezioni politiche del due mila e sei chi ha
La volontà la capacità di lavoro di fare un lavoro politico per far maturare quelle condizioni che oggi non ci sono assuma un'iniziativa ma certamente andando avanti con sollecitazione mettendo per le scadenze sicuramente questo percorso non non si non viene aiutato e allora io credo che proprio per uscire da questa condizione e forse paradossalmente per far maturare a queste condizioni oggi bisogna esprimersi in maniera chiara che non significa fare una divisione all'interno della mente Margarita fra chi è più Lippi s'più ulivista e chi lo è di meno perché credo che tutti quelli che siamo qua abbiamo condiviso anzi
Chi proviene dall'esperienza popolare sa che l'Ulivo e nato ed è stato innaffiato e non esagero in quello che dico come il sangue popolare è questa la verità
Perché quella pianta a cui tutti siamo affezionati non può essere così un emblema è che si porta in campo che si cita solamente in alcuni passaggi e in alcune occasioni
Perché l'Ulivo
Comprendeva non solo le forze che oggi sono uniti nell'Ulivo comprendeva altri pezzi del centro sinistra che poi si sono sfilati è che però sono rimasti nella coalizione di centro sinistra che si è allargata
Nessuno si è messo è così a gridare allo scandalo quando c'è stata la valutazione che per allargare la coalizione
Aprendo la alla partecipazione di Rifondazione si è accettato un punto chiesto da Rifondazione detto noi non entriamo nell'Ulivo entriamo un in un qualcosa di diverso ed è nata la
L'unione questo cartello questa coalizione che va appunto a ricomprendere fino al movimento di Bertinotti passando per per Di Pietro
E per qualche altra formazione minore allora io dico non lasciamo Cimbri Diana dai nominalismo è quello che conta prima di tutto è il programma della coalizione perché non basta vincere diversi lo hanno detto
E non basta vedere una maggioranza anche ampia in Parlamento e Berlusconi ecco lo ha vissuto questo tipo ecco di impostazione perché pur avendo la maggioranza
Di cento parlamentari
Non è riuscito a portare avanti dai dalla riforma e dalla realizzazione che
Sotheby's sfasciano complessivamente
Il Paese ha fatto tutt'altro proprio per rispondere ad una logica interno alla coalizione con i ricatti
Della lega è come la necessità di risolvere i suoi problemi e personali quindi per governare il Paese non basta vincere bisogna bere un programma condiviso
Che non comporti nella sua applicazione poi contrasti cotture e contrapposizioni all'interno dell'alleanza
Quindi non possiamo limitarci a parlare di contenitori anche se hanno la loro importanza e il loro significato e oggi io credo non dobbiamo avete paura di riconoscere che non ci sono le condizioni ecco per una lista unitaria però siamo
A poco meno di un anno dalle elezioni e quindi se matureranno altre condizioni politiche altre situazioni può darsi che le condizioni appunto che oggi ci portano
A una decisione di questo tipo possano essere superate da altre da altri quadri d'altri contesti però noi sappiamo che da domani ci sarà al bombardamento mediatico il rischio che è stato richiamato da diversi amici che sono intervenuti però chi è in politica devo avere il coraggio di assumere le proprie
Decisione
Rischiando anche l'impopolarità rischiando anche di essere oggetto di una campagna di stampa magari orchestrata da qualcuno che ha interesse a indebolire l'immagine della Margherita per questo
Io ritengo che sia importante
Al termine di un confronto di una discussione che è stata seria approfondita pacata fino a questa sera io credo che anche domani ci saranno interventi importanti significativi
E alla fine se ci sarà una votazione
Dove anche si registreranno e delle posizioni distinte non è uno scandalo perché qui
C'è anche un altro aspetto che va recuperato e che noi stiamo recuperando e il valore della concezione del metodo democratico
Perché non è possibile accettare che dall'esterno di un partito qualcuno magari scrivendo qualche articolo sul giornale dice si fa così
E se non si fa così e quelli che non condividono sono contro il Progetto del centro sinistra contro il Progetto dell'Ulivo la Margherita
Deve assumersi le sue responsabilità
Anche le valutazioni di tipo elettorale
L'iniziativa che è stata assunta anche in diverse regioni per quanto riguarda un tentativo di intercettare il voto moderato che dell'uso dal governo Berlusconi sono tentativi che vanno sostenuti
E incoraggiati
E aggiungo anche anche un'altra cosa che ha sì a me disperato non voglio far polemiche con nessuno concludo presidente visto che c'è una folla che preme qua per ecco per intervenire
Volevo dire che alcuni interventi non ha buttarli rischia di scivolare su una deriva centrista neo centrista intanto cioè il termine
Centrista sì penso che non sia una propria bisogna capire cosa si cosa si intende per centrismo io credo che qualcuno confonda il significato di questo termine madre quando si parla di sinistra sembra ecco una
Un termine che di per sé è automaticamente significhi qualcosa sempre e comunque di di positivo io credo che queste accuse che vengono ogni tanto rivolte
Al vertice dalla Margherita siano accuse strumentali che sono tipiche di altri sistemi di altri sistemi politici quella di accusare qualcuno
Posando queste accuse su sostanze inesistenti supposizioni non vere invece c'è la preoccupazione probabilmente di distogliere l'attenzione come sta facendo
In questo mese Berlusconi che abilmente è improvvisamente tira fuori la storia del partito unico e intanto tutte le televisioni ne parlano ad ogni piè sospinto mettendo da parte
I problemi veri del paese e guarda caso come dispiaciuto sentire anche qualche intervento
Di qualche nostro amico acqua
Portando addirittura in campo a giustificazione della tesi che bisogna andare
Sulla lista unica alle politica il fatto che Berlusconi stia discutendo del partito unico marcia mi sembra questa una aberrazione
Totale perché Berlusconi sta portando avanti quali importazioni per risolvere i problemi all'interno della sua coalizione probabilmente per imbrigliare
Qualche
Spezzone di quella coalizione che sta scalpitante quindi stiamo attenti quando vengono fatte queste considerazioni
La Margherita abbiamo dato dei nostri congressi assunto un suo percorso
Siamo una forza protagonista dell'Ulivo siamo una forza protagonista della coalizione dal centro sinistra
E qualcuno che insiste su oggi almeno oggi poi i tempi matureranno ma oggi non ci sono che parla di lista unica deve anche attirare la conclusione
Che quando un partito non si presenta più in nessuna elezione con il proprio simbolo deve tirare la conclusione è che non esiste più questa è la verità
Queste è la verità perché bisogna andare fino in fondo nel ragionamento non fermarsi a metà allora io dico
Il dibattito di oggi la relazione di Rutelli sono momenti importanti noi dobbiamo uscire con una decisione e non sto preoccupiamoci di assumere questa decisione
E non preoccupiamoci se ci sarà anche qualche posizione distinta non è un segno di debolezza e un segno di forza e di rispetto dal metodo democratico
Ringrazio Strizzolo Venturini io mi raccomanderei tempo non per fare il fiscale ma perché ha senso che continuiamo la seduta così se tutti ci limitiamo perché così almeno tra noi ci ascoltiamo
Allora
Se Francesco Rutelli due giorni prima dell'assemblea nazionale dei DS avesse fatto un intervento delle dimensioni della portata di quello di Piero Fassino scritto ieri la dire grazie ieri sul giornale
Oggi ci troveremmo di fronte a un terremoto
Politico
Di dimensioni devastanti com persone che sui giornali e ovunque avrebbero gridato al l'attentato all'indipendenza di un partito democratico ora questo per significare la differenza di stile di rapporto che c'è in un partito che cerca di ragionare come il nostro porta sempre un contributo come il nostro
E a volte alleati che perdono un po'di lucidità
Effettivamente è stata ha perso un po'di lucidità in questi giorni a parte i nostri alleati ci sarebbe da domandarsi perché avete mai sentito una dichiarazione di esponenti della Margherita
Stizziti per i successi dei sindaci degli amministratori dei presidenti delle Regioni che vengono eletti con tessera dei DS assolutamente no avete mai sentito
Rabbiose reazioni perché i DS hanno avuto un risultato positivo oppure ottimi amministratori di DS hanno avuto riscontri positivi assolutamente no
C'è da domandarsi perché nel momento in cui l'unione vincente
Tutti i partiti vanno bene la Margherita vince
Avanza elettoralmente ci sia tutta questa questo nervosismo
Tradimento di che cosa tradimento fosse d'un Progetto rivista avete mai visto dissentito dichiarazioni che vanno a progettare realtà politiche differenti io non le vedo io non le ho mai sentite
Siamo da nove anni nell'Ulivo qualche doloretto cieco che non ce ne sono anche di sangue è vero è vero ci sono stati vedo qui un ex segretario Dettori sopra di Modena che ha difeso fisicamente le sedi del Partito popolare fisicamente nel novantasei cosa che non interesso lo quasi più perché sono cose già passate la storia ma sono avvenute ora nessuno nessuno se n'è voluto andare però è giusto ricordare questi fatti perché l'Ulivo un percorso lungo
Non ha un percorso del due mila e tre o del due mila e due a un percorso dal mille novecentonovantacinque e tutti noi abbiamo dato molto a questo progetto
Quindi non c'è nessuno che ha sogna alternativi non c'è nessuno che ha ipotesi alternative
C'è da dare un contributo e perché quando la Margherita propone Id
O contributi proposte Progetti si deve pensare a qualche tradimento io questo veramente è una cosa che sento continuativamente la Margherita frena Margherita blocca dove abbiamo bloccato nuovi la lista unitaria è stata fatta per le europee EBS hanno fatto l'adesione al Partito socialista europeo colpa nostra
Da Margherita ha costituito un gruppo nuovo in Europa
Uscendo da una casa alcuni deputati della Margherita che avevano fondato tanti anni fa
Rinunciando a tanta storia non abbiamo avuto il coraggio di qualche cosa di nuovo
Allora mi domando che quello che al coraggio e chi è che quello che ha paura
Secondo me in realtà c'è qualcheduno che ha paura confonde
La dimensione della Margherita e la capacità della Margherita di essere in mezzo all'elettorato italiano come elemento di riferimento pertanto di questo elettorato come qualcosa di cui ingelosire sì
Credo che non si debba andare per questa strada
Credo che obiettivamente
Futuro noi non lo possiamo preconizzare adesso il percorso è lungo in questo percorso la Margherita deve rafforzare l'Ulivo e come può rafforzare l'Ulivo la matita essendoci ora ho sentito tante persone che han detto se non ci presentiamo possiamo sempre esserci assolutamente no chi non c'è chi non esiste strutturalmente e elettoralmente non c'è non non non compare non esiste secondo me c'è bisogno della Margherita
Fra un anno probabilmente tanto elettorato che con tanta fiducia e con tanto convinzione aveva votato Silvio Berlusconi per ed ha votato per dieci anni potrebbe rivolgersi verso il centro sinistra verso l'Ulivo e se ci sarà la Margherita questo percorso sarà più facile
Sarà più sicuro sarà meno in difficoltoso per questa gran parte d'elettorato percorrerlo verso l'Ulivo
Quindi
Di cosa dobbiamo avere timore
Del simbolo della Margherita sulla quota proporzionale
Ma perché dobbiamo aver timore di una cosa di questo genere questo della gesto di coraggio un coraggio perché noi mettiamo la nostra credibilità a ponte verso una quota elettorale che potrebbe trasmigrare una quota Ettore importante verso l'Ulivo di persone che devono dopo dieci anni andare incontro al nostro progetto quindi la presenza della Margherita la presenza della vista dalla Margherita nel due mila sei non è tradimento del Progetto
Ma è il compimento del progetto e l'allargamento del progetto dell'Ulivo
No un verso Vittorio Sgarbi
Di quale personalmente non mi interessa assolutamente niente ma verso quell'elettorato che non può essere condannato all'astensione
Oppure a riguardare nuovamente anche malvolentieri di nuovo verso il Po
Questo è il percorso il Progetto e l'idea e interessi che ha proposto Francesco Rutelli
Oggi sono secondo me un gesto di coraggio
Non di arretramento ma di avanzata del progetto dell'Ulivo
Di cui la Margherita e un elemento indiscutibilmente indispensabile
Senza la Margherita l'Ulivo non esiste non esisti piccolo ulivo esiste Venezia con le sue contraddizioni con le sue piccolezze e con una sinistra che si fa completamente vecchia
Con l'Ulivo e con la Margherita il progetto avanza se non ci sarà più la Margherita
Non parleremo più di Ulivo ma di qualche cosa d'altro che potrebbe assomigliare a mio parere e senza il mio consenso a un soggetto socialdemocratico grazie
Gli hanno Morelli
Cari amici dell'Assemblea federale
Signor presidente
Ascoltatori di di radio radicale che sicuramente sono numerosi voglio contribuire a questo ragionamento con la certezza anche di mettere agli atti del sito
Margherita online punto it questo mio intervento di questa durante questa assemblea federale per sottolineare che oggi per quanto mi riguarda davvero un Belgio oggi sono contento ed orgoglioso di essere un dirigente di questo partito perché oggi ho sentito dalle parole del presidente di questa formazione politica una relazione che mi ha veramente convinto e a cui domani darò in maniera assolutamente determinata il mio voto favorevole lo faccio perché pronto con il voto favorevole chi domani ai terrestri
No proposti da Francesco Rutelli
Diremo un no il no
Alla eutanasia del nostro partito
Comandata dall'estero
Una decisione che
Da un congresso di partito
Da l'editoriale da una campagna di stampa
Si vorrebbe assumere senza consultare sia la classe dirigente del gruppo dirigente della Margherita democrazia e libertà
Ma soprattutto la base che ha fatto la campagna elettorale che vive il partito i portavoce e gli animatori dei nostri circoli sul territorio
Io non so se voi ci avete fatto caso oggi mi ha colpito l'applauso
Con cui la platea a sanzionato
In termini positivi la fine del della relazione di Rutelli non è stato la no applauso di Prammatica è stato un applauso sincero un applauso col cuore
Un applauso che rappresenta la stragrande maggioranza della base del partito che per questo partito ha combattuto che per questo partito ha fatto sacrifici e ha superato dubbi all'inizio del percorso
Costituente facendo una scommessa e oggi ha dimostrato per quella scommessa fatta su La Margherita e su Francesco Rutelli era una scommessa vinta
Io oggi mi sono sentito rinfrancato rispetto a quando nero dura nell'ultima fase del Partito popolare
Mi si additava come uno che voleva svendere la storia perché a favore della Margherita mi sono sentito vincitore perché oggi ho sentito che allora quella è stata la scelta giusta
Perché mi ritrovo esattamente nella linea che ha segnato Francesco Rutelli con con il suo intervento
Io prima La Forgia
Ha parlato di prese in giro anch'io
Voglio parlare di presa in giro
E non mi piace per esatta essere presi in giro
Voglio chiedere
C'è qualcuno in mezzo a voi che realisticamente può pensare di convincermi del fatto che se noi non presentiamo la il simbolo della Margherita
Sulla scheda grigia del proporzionale che se presentiamo quindi la lista unitaria la lista unitaria ha un grande risultato alle politiche noi il giorno dopo non ci troviamo di fronte all'argomentazione il partito riformista l'hanno fatto gli elettori quindi la classe dirigente be'che si levi di mezzo perché il processo è già compiuto
Questo è un dato di fatto
Chi lo nega è solo chi vuole che questa percosso venga intrapreso e non ha il coraggio di dirlo
Io l'altra volta nell'ultima assemblea federale dissi che il progetto del partito riformista o Partito democratico era di battibile
Ad alcune condizioni è una di queste era la sincerità
Cioè quello di dedicare una sessione del nostro dibattito all'opportunità o meno di fare il partito riformista di fare una formazione politica in cui si fondano DS Margherita Repubblicani Europei SDI e quant'altro
Ma nessuno lo pone seriamente all'ordine del giorno perché è un po'oggetto in minoranza qui dentro nella base del nostro partito e ritengo nella base del nostro elettorato potenziale quello in cui noi dobbiamo collocare la nostra sfida
E io ritengo che nei confronti di quel popolo deluso dal centrodestra
La Margherita ed una margherita fortemente motivata politicamente sia molto attrattiva
Dal punto di vista del voto proporzionale
Perché non scordiamoci gran cosa
Gli elettori del cent'delusi dal centrodestra
Potrebbero scegliere di dare fiducia alla coalizione dell'Unione per delusione
E poi nella schiera proporzionale
Non trovando un'alternativa al loro confacente dire va be'ma quando io amo a Follini dialogo il voto perché lo metto sullo scopo Scudocrociato oppure perché Follini comunque sette a Varcaturo autonomia oppure perché comunque è uscito dal di dopo il Berlusconi uno dal Governo insomma fare un voto disgiunto
E il fatto che
La obiezione che ha mosso a Rutelli Parolo prima Rutelli non c'era cioè quella del fatto che se l'Ulivo prende più voti
Della coalizione nel maggioritario alle rispetto al proporzionale elezioni del due mila e uno va tradotto col fatto che a poco a poco a che appunto per questo dobbiamo portare l'Ulivo sulla scheda proporzionale
è una falsa argomentazione qualcuno pensa realmente che i voti dell'Ulivo del maggioritario del due mila uno cioè i voti coalizione Ali voti in cui ci stavano i i i consensi anche degli estremisti di sinistra più di sinistra possano venire all'eventuale riedizione in limine is della de dei della lista Uniti nell'Ulivo portava nel due mila sei sul voto sul voto proporzionale ma è questa questa è la presa in giro
Sentita
Secondo me c'è una
Questa è la mia interpretazione può non essere
Il può non essere riconosce
Perfetta invece
Un minuto meno
Nel due mila uno qual è stato
Così come in tutte le elezioni tutti il centrosinistra è sempre stato molto più forte del voto maggioritario
Il centro destra molto più forte del voto proporzionale quindi dato proprio effettivamente anche
Rigettando effettivamente anche un una veramente una differenza di voti
Cioè questo fatto che c'è Como ricorda un milione di voti e mezzo in più
Per il pollo e un milione e duecento mila voti in meno per noi pur considerando Rifondazione
Traduce una tendenza che è durata per alcuni anni cioè che l'Ulivo pigliava più voti nel maggioritario e lo i loro partitino molto molto più forte
Ero molto più grintosi molto più Tosti era forte M. era fortissima Forza Italia erano relative era forte relativamente la Lega e così via
E lo stesso UDC mentre noi abbiamo dei partiti
Che no in barba danza poverello iracheni come come come complessivamente la dinamica che emerge negli ultimi tempi invece molto significativa che è stata analizzata tutti gli osservatori e che finalmente il centrosinistra torna a vincere non solo al maggioritario qui abbiamo sempre fatto buone performances anche con i candidati sindaci Damiani presidente cioè il voto maggioritario ma torna prendere parecchi voti anche nel proporzionale con una ripresa lo vedete dappertutto no con la ripresa anche lo vedete nei sondaggi in cui non eravamo molto avanti centrosinistra contro centrodestra e molto indietro della somma dei partiti
Concludo era quello che nelle mie lezioni quelle qui è un fatto la la battaglia contro Berlusconi
Si metteva in comune due sondaggi Berlusconi diceva io ho venti punti di vantaggio
E noi dicevamo no ce n'è tre quattro e ce la possiamo fare alla fine si sono ridotte a somme ritorno al proporzionale ma tanti forse dodici
Ma nel maggioritario zero cinque avevano ragione tutti e due Berlusconi faceva con i suoi sondaggisti la somma dei partiti in una fase in cui era molto forte noi eravamo più competitivi del voto maggioritaria
Solo perché i propri percorre l'attore tra l'altro tanti di voi e di noi hanno conosciuto quindi l'argomento ad argomento serio da prendere sul serio ma e credo che bisogna legare questo argomento anche un'analisi importante
Sulla doppia evoluzione del centosei cioè centrosinistra oggi mi mantiene la sua prevalenza al voto maggioritario anzi la consolidata e finalmente torna competitivo al voto proporzionale che c'è sempre perché non potevo sempre voto proporzionale settantacinque venticinque per la Camera
Ma consiglio sindaco consiglio presidente per le elezioni regionali provinciali e locali e questo per noi è una condizione di competitività poi era chiedo scusa per la mini lezioncina che non voleva essere tale perché fatta in corpore vili come diceva Totò sperpera sono vissuta sulla pelle tengo Francesco
Rafforzati con questa tua
Piacevole interruzione quello che stavo dicendo
Aggiungo un'ulteriore elemento a questo di natura anche tecnica se vogliamo
Se noi presentiamo la lista Uniti nell'Ulivo
Saranno solo due le formazioni della coalizione di centro sinistra a superare lo sbarramento Rifondazione comunista e uniti nell'Ulivo
Con un risultato il primo immediato quello di regalare
Al centrodestra x numero di seggi
Perché loro comunque invece avranno quattro forza che stavolta supereranno lodo lo sbarramento del quattro per cento e il secondo regalare un bel pezzo di della quota proporzionale a Rifondazione comunista
Dandogli quel pizzico di peso in più che noi invece non vogliamo che abiti
Queste sono le ragioni per cui non dobbiamo accettare l'ipotesi della lista invece dobbiamo rilanciare l'azione con la lista della Margherita
Io non credo che tutte queste argomentazioni siano il l'hip-hop il riproporsi o di collocarsi su una frontiera neo centrista
Anche perché io veramente non capisco oggi nel due mila cinque che senso ha quella parola se qualcuno può pensare davvero che in queste stanze si possa pensare al alla riedizione del centrismo De Gasperi hanno in cui c'è una forza grande centrale che con alcuni alleati satelliti governa da solo il Paese ovviamente
Non è non è questo
Ma è invece la voglia di caratterizzare in maniera forte
Con la presenza del nostro partito la coalizione la coalizione dell'Unione ovviamente per fare questo serve un ulteriore e ultimo al momento chiudo
Chiedo scusa Salvatore Ladu che mi sta richiamando qui Ubu ulteriori trenta secondi per dire
Che noi non è un problema di competizione con i DS ma c'è una sicuramente una questione aperta c'è una piccola gara per la preminenza all'interna all'interno dell'Alleanza il loro si stanno preparando e stanno addestrando caro Francesco una classe una generazione di governo attraverso strumenti nuovi attraverso l'area del Riformista attraverso il portale lesto Wing attraverso la Rete dei blog della che nella piattaforma il cannocchiale che per fortuna non è monopolizzata solo da quest'area culturale dà un contributo ogni giorno alla riflessione di quella parte di riformismo ecco su questo noi dobbiamo iniziare ad essere più presenti per costruire la proposta culturale e anche nell'immaginario collettivo del nostro del nostro partito perché in questi termini ne possiamo migliorare e riempire anche di liquide di orgoglio in più la nostra presenza è lavoro e la nostra voglia di fare della Margherita il cavallo di battaglia che farà vincere l'Unione
Grazie tremante
In qualche modo per poter dire c'ero c'ero anch'io cioè che questo uno dei motivi per cui a quest'ora
Intervengo sia pure molto velocemente è un complimento complimenti veri al coraggio di Francesco Rutelli che con la sua ampia e argomentata relazione ha offerto al partito tutto un una via
Di equilibrio
Perché è una via per sulla quale l'intero partito può ritrovarsi
Una via cioè che conferma la lei opzioni strategiche della Margherita ma che lei attualizza le collocare nella contingenza e se ci sono stati al amici Bordon tra questi che hanno detto se non ora quando in qualche modo fa contribuendo a far precipitare la decisione sul problema della lista autonoma o o unitaria al alle politiche due mila e sei
A me sembra che come si dice dal male viene il bene e e possibile che sia forse preferibile che questa telenovela finisca il più presto possibile perché non può essere questo l'argomento centrale della vita della Margherita e del dibattito politico più in generale bisogna tornare il più presto o concentrare l'attenzione sui temi della politica sui temi dello sviluppo sui temi della Mezzogiorno sui temi della competizione della competitività della ripresa del Paese
Intanto mi mi sembra che né in queste settimane
In queste settimane e un dato è venuto fuori mentre alla vigilia all'indomani delle elezioni regionali
Anche istituti scientifici come il Cattaneo era altre in qualche modo minimizzano la differenza fra lei due lezioni cioè quella di Uniti nell'Ulivo è quella delle liste distinte oggi e appena e pacifico basta non soltanto alle dichiarazioni de Rutelli sta oggi pomeriggio ma nei giorni scorsi l'analisi di Pagnoncelli ospitati sparlano chiare cioè dal punto di vista elettorale
è stato e lettorato ha premiato la le prese la presentazione dei partiti distinti e la Margherita fra questi particolari
Ma io non voglio e non penso che dobbiamo ridurci al discorso della offre limita elettorale
Ma dobbiamo entrare nel merito della questione politica da parte di amici interni ed esterni si dice attenzione alla Margherita nel momento in cui non dar seguito alla lista unitaria anche per le politiche
In qualche modo
Patente mente contravviene alla sua ragione d'essere contravviene alla fede nell'Ulivo ma mi chiedo io qualcuno in questa sala o fuori o del Paese pensa che i Verdi non siano sodali e fondatori dell'Ulivo e che oggi siccome hanno ritenuto per ragioni di identità nazionale ed europea Sari fuori della fede non siano altrettanto impegnati sulla sulla prospettiva dell'Ulivo
Alcuni ancora dicono che la stessa fredda
Avrebbe nei suoi nella sua anima nei suoi documenti costitutivi la previsione della necessità della lista unitaria
A me non sembra che siano così le cose ma invece La sette può e deve essere uno strumento che a seconda delle esigenze a seconda delle opportunità può a vere o meno la versione elettorale
Però l'argomento che almeno per me è stato decisivo nella nella decisione decisivo nella maturazione e quello del di essere coerenti con l'idea con il no generalizzato a partito unico è stato detto da parecchi qui
Ma io credo che sia proprio sul piano della logica
In e come dire assolutamente stringente come possibile che un partito possa vivere nell'immaginario collettivo
Non presentando mai le proprie liste alle elezioni ma semplicemente per caso alle circoscrizionali
Evidentemente è un ex partito
Allora
Quelli che dicono no al partito unico
E poi invece commettono una contraddizione che hanno a mio modo di vedere e inestricabile
E quindi
E sul piano strettamente politico che bisogna esprime la nostra opinione
è stato detto con una battuta dagli Anna Morelli che comunque la decisione che andiamo ad assumere Cell assumeremo domani in qualche modo si pone fine ad un rischio di eutanasia di precoce eutanasia per la Margherita io ritengo che si tratterebbe di questo perché la Margherita per essere un partito così giovane
Siamo al risultò più lustro non può assolutamente lasciarle il campo
Non in tutto il Paese ma in larga parte del Paese
Ad esempio la Margherita
Ove mai non avesse della una sua identità nella competizione elettorale lascerebbe intanto all'Udeur e poi ad altri partiti il voto in libera uscita dal centrodestra che dobbiamo esserne convinti una parte di questo voto non può non vuole votare una formazione politica comprensiva ed egemonizzata da post comunisti direte direi direte ma siamo ancora con il K col comunismo col k no certo non è l'intera società ma ci sono pezzi di società
Pezzi di generazioni che hanno vissuto la distinzione che non potrebbero facilmente votare un partito egemonizzato dai postcomunisti è un problema di ripeto meramente di generazioni che fa il paio con il discorso che faceva Francesco Rutelli del Partito Democratico che ha bisogno che può essere un orizzonte che è un orizzonte
Perché per Francesco è stato detto in coerenza con la la sua esperienza politica la sua traiettoria politica resta un obiettivo ma è un obiettivo che non può essere un se non può aver non non può conoscere scorciatoie che sarebbero Scar Lupa teorie ma non invece costruttivo e da ultimo le minacce di Fassino di questi giorni evocano trascorsi comunisti dalla scissione del Partito socialista con la nascita dello PSIUP e si è vista come Fini
Senza la Margherita non vi è l'Ulivo ma semplicemente una una Cosa tre
E allora i processi politici hanno bisogno di tempi lunghi di sedimentazione nella coscienza collettiva noi sappiamo che il partito democratico è il partito sostanzialmente del bipartitismo
La democrazia bipartitica è stata estranea alla storia politica del nostro Paese noi non la escludiamo ma non possiamo pensare che sia dell'immediato che sia nell'immediato
E dunque Prodi Fassino e tutti gli altri esponenti devono rispettare le autonome decisioni della Margherita democraticamente assunte se e quando verranno assunti
E vorrei dire attenzione non ci può non ci deve essere una sovranità limitata per la Margherita non vi è nessuna campagna intimidatoria multimediale da popoli di fax e di Mele che potrà condizionare o modificare le libere determinazioni degli organi legittimi della Margherita sul suo futuro
Non vi è conflitto fra Margherita e Ulivo
Solo una più forte Margherita Hack può far crescere un grande vincente pulito la priorità Tor deve tornare al più presto al discorso sul programma
All'abbandono del discorso sul contenitore
In questo senso io esprimo la mia adesione alla relazione di Francesco e al suo dispositivo finale
Soprattutto sottolineando come attraverso questo atto coraggioso e lungimirante a mio modo di vedere la Margherita si candida ad essere non una devota era agonista ma una protagonista la protagonista del dibattito politico generale Luna protagonista della federazione una protagonista della unione
Buon lavoro
Margherita Miotto
Sia stato detto giustamente che ci sono delle situazioni delle circostanze nelle quali è necessario che ci esprimiamo
Siamo di fronte sicuramente ad un passaggio devo dire anche per certi aspetti inatteso per parte mia inatteso
La vita del nostro partito
Io pensavo a dire il vero che
Dopo la direzione di quindici giorni fa
L'agenda politica del nostro nel nostro Paese nella federazione nell'Unione
Fosse contrassegnato dalla discussione
A iniziare dal dibattito in questa Assemblea su alcune questioni che si sono aperte con le elezioni
La necessità di
Perfezionare il profilo programmatico e politico della federazione e dell'Unione
Le questioni aperte dallo scongelamento del voto del centrodestra
Che necessiterebbe di riferimenti
Precisi
Stabili
Non pendolari se vogliamo essere interlocutori di elettori che manifestano una crescente delusione
Una riflessione sul voto al nord
E le prospettive per il Sud per effetto della frammentazione della frantumazione che anche il voto di Catania ha evidenziato
Gli interrogativi sul radicamento democratico della fette sul territorio
Una prospettiva questa che è assolutamente indispensabile se si vuol dare credibilità a questo progetto politico
E perché no
Un interrogativo su diciamo pure sui risultati insperati della fede che non sono arrivati
Cioè interrogarsi sul perché rispetto ad alcune aspettative di di natura elettorale che ci aspettavamo B il risultato non è stato all'altezza delle nostre aspettative per esempio
Una piccola critica uno dei tanti errori che abbiamo compiuto una campagna elettorale non concentrata sulla promozione dell'Ulivo
Una qualche esigenza
Nelle regioni che sono le più numerose dove ci si gioca la lei lezione sulle preferenze di trasformare nelle liste unitarie la battaglia sulle preferenze invece che la promozione del simbolo un piccolo scivolone che è stato ha rappresentato la lettera con il conto corrente per l'autofinanziamento pervenuta a molti elettori la firma di Romano Prodi
Queste questioni secondo me potevano essere oggetto di
Una occasione per riproporre all'attenzione dell'opinione pubblica
Un partito il nostro
Che può deve imprimere una svolta nuova
Nel dibattito all'interno dell'Unione
Per essere obbedendo alla sua mi sia un fondamentale
Elemento di innovazione nella politica italiana
Cito tre questioni che mi stavano mi stanno a cuore
E che derivano tutte dalla valutazione del voto
Forza Italia perde comunque ma la lega cresce ovunque
Gli elettori delusi al Nord votano lega asciutto votano Udeur Margherita
Questo avrà una qualche influenza per le discussioni che stiamo facendo
Quando ci interroghiamo sulla necessità dei costi costruire una sponda per il malessere che va intercettato che proviene dal centro destra
Eppure non mancavano le occasioni per esempio il Nord per intercettare quel botto perché accanto all'Udeur
E la lista unitaria c'era anche la lista del presidente che raccoglieva
Espressioni cicliche quindi il mercato un politico come ci viene spesso ha detto e per era abbastanza ricco l'offerta politica era ricca
E tuttavia al nord i delusi del centrodestra trova no nella lega e intanto una comodo approdo
E questa è una questione di natura politica molto importante
Se ci vogliamo
Porre il problema delle prossime elezioni politiche ed è difficile da scongelare questo voto che ripeto
Del vuoto di delusione di malessere purtroppo si è indirizzato sulla lega
Dietro a questa scelta come dicono gli studiosi per un approfondimento che abbiamo promosso anche all'interno del partito veneto
Ci sta ma insomma l'unica una delle poche ragioni che influenzano la scelta elettorale
E che la sostanzialmente la prospettiva economica per la singola famiglia insomma
Da fra un sogno e la prospettiva di lacrime e sangue il l'elettore sceglie il sogno quando vede che il sogno non c'è più
Nel momento in cui subentra la delusione
Bene
Allora non si rivolge al centrosinistra
Che gli aveva proposto una politica di rigore bensì si rifugia nella proposta demagogica che diviene proposta dalla lega perché nel frattempo il berlusconismo ha intaccato attraverso la logica dell'antipolitica
Una legittimazione complessiva della politica alla intaccata fortemente e questo provoca un giudizio sostanzialmente negativo in tutti coloro che esprimono un voto di malessere
Un giudizio negativo sia su chi governa sia su chi è all'opposizione
E questo è la questione
Nodo politico che dobbiamo porci se vogliamo invertire la tendenza se come vero non dobbiamo adagiarci sul risultato del dodici a due che pur è un risultato importantissimo
A tutto questo su tutto questo ci aiuta allora la proposta
Di cancellare l'Ulivo
Esprimo con qualche qualche dubbio su tutto questo
E offre misticamente un qualche dubbio devo dire che non troppo una ragione per motivare un cambio di linea politica
Con un voto io un'assemblea
Per rispondere ad una intervista
Basta e avanza devo dire basta e avanza basta la posizione espressa da Francesco Rutelli una altrettanto forte intervista adeguata al offesa ricevuta
E cosa andiamo in cerca
Di
I titoli che dicano centrosinistra vento fa Maso patto Prodi
Fra l'altro
Neanche una citazione dal nome nel nel documento
Non l'abbiamo neanche c'è chiamato per nome
Cosa vogliamo leggere sui giornali domani la Margherita dilaniata fra accedere tra coloro che accelerano
E i frenatori
Vogliamo leggere che dalla moratoria siamo passati alla retromarcia
Vogliamo leggere che ci siamo pentiti di due tornate elettorali fatte insieme con i DS per costruire la federazione dell'Ulivo
è difficile spiegare questo
A coloro che hanno fatto una qualche faticano pagato anche in qualche presso
In termini di rappresentanza territoriale
Espressione della Margherita anche nelle recenti leggi e anche nelle lettere recenti elezioni regionali
Ma lo si paga il prezzo il nome di un disegno
Che fa capire che la Margherita un'ambizione più alta
Della
Insomma della raccolta del consenso
Che deriva dal voto identitario dal voto di appartenenza
Alla divisione di costruire una prospettiva politica per cui per esempio pur perdendo purtroppo le elezioni regionali in Veneto
Gli eletti della Margherita sono più numerosi degli eletti dei DS e se avessimo fatto il gruppo unico avrebbero avuto la possibilità di guidare il processo dell'Ulivo e di dare rappresentanza nell'Ulivo di dare rappresentanza all'Ulivo come esponente della Margherita ma anche qui inspiegabilmente
C'è stato un come dire un atteggiamento di raffreddamento da parte devo dire di tutti dentro la Margherita
Certo la pretesa dello SDI come ha detto prima giustamente senatore Giaretta
Devo dire anche il disinteresse dei Democratici di sinistra per certi aspetti
Però non conveniva Noemi in una regione come il Veneto per esempio dove l'Ulivo poteva avere il volto di una guida Margherita
Non conveniva noi guidare il maggior gruppo che siede in consiglio regionale
Il più forte gruppo del consiglio regionale
Per avviare un processo che potesse davvero un scongelare gli elettori che sono un po'diffidenti
Tale un processo tale da poterli in qualche misura avvicinare alla proposta dell'Ulivo per le prossime elezioni politiche
E invece rischiamo con questa con questo stop
Che mi sembra di capire che sta emergendo a larga maggioranza
In questa Assemblea
Di frenare e di fermare questo processo
Mi sono anche chiesta devo dire Settat Tyco o se è strategico
Ora sei tattico
Non si
Non si scomoda un'Assemblea federale
Perché è un voto in questa Assemblea non lo si ribalta fra tre mesi viste le motivazioni che lo sostengono con quel documento che è stato distribuito
Ne va della nostra scusate credibilità di partito
Allora è strategico
Allora s'è strategico
Qui si chiude
Si liquida un processo lo si chiude
Ma si interrompe questo percorso abbiamo il dovere di indicare una nuova strada
Non possiamo semplicemente dire abbiamo abbiamo fallito
Questa strada non va non ha futuro
Dobbiamo indicarne una nuova una nuova prospettiva
Non possiamo essere dipinti come il partito che ha paura della contaminazione del confronto
E quindi il partito che frena come possiamo essere attrattivi
Se siamo dipinti come il partito che frena
Mi rendo conto che questo è il più valido in alcune aree del Paese e non è valido per tutto il Paese ma allora se è vero questo la valutazione va fatta sulla convenienza e non può essere affidata ad una scelta unilaterale
Perché deve essere interesse anche degli altri alleati della federazione porsi il problema sulla convenienza di una strategia elettorale
A me pare invece che qui si si sia imboccata oggi si stia imboccando oggi con questa assemblea una strada che in verità assolo un unico sbocco
Una chiusura un po'identitaria
Che per carità non è male
Certamente non è male
Ma non è ciò che si chiede
Alla Margherita oggi nel panorama politico
Perché costituisce un motivo di arretramento per tutta l'Unione
Troqe riformismo o mi piace meglio dire tensione riformatrice nel Paese
Se noi che eravamo l'unico elemento quello sì sicuramente il più votato e più vocato per come dire per rinnovare nella scena politica
Sì ritiriamo a chi affidiamo questo compito con tutto rispetto
Io volevo potremmo cita di tutti i nostri alleati nell'Unione ma c'è il a questa tensione per il cambiamento e l'innovazione a chi affiniamo questo compito
Certo sì intendiamo farlo da soli
Ritornando nella nostra vecchia casa accerto rassicurante però è chiaro che abbiamo perso un'occasione e ci Autun invitiamo nella capacità di innovazione complessiva lo faremo dal nostro dodici tredici speriamo quattordici quindici per cento
Ma era ben altra alla nostra visione Oppo ho paura che questa questo timore che abbiamo oggi
Nel non essere adeguati nella risposta all'offesa che ci è stata recata stia facendo fare delle scelte che sono affrettate intempestive ahimè contro pericolosi implicazioni sul futuro
Se c'è la possibilità di ripensarci come Francesco si è stato invitato a fare da da Rosi Bindi da Paolo Giaretta da altri che sono qui intervenuti e spero interverranno domani anche penso che sia che sia ragionevole fare questo appello perché francamente tutto il lavoro fatto tutto l'impegno profuso in un anno e mezzo di lavoro per la federazione
Non può miseramente essere buttato alle ortiche per gli errori fatti da altri sia chiaro inalterata la solidarietà alla dirigenza della Margherita e che è stata ingiustamente
Devo dire
E pretestuosamente oggetto di una riflessione sulla stampa sicuramente
Su questo non c'è dubbio ma ripeto
Dalla solidarietà contro un'ingiusta aggressione al cambiamento di una linea strategica per la Margherita nel passato e oltre da qui la responsabilità per noi membri di questa Assemblea
Di valutare proprio in funzione della delle prospettive future le decisioni che prenderemo domani con grande attenzione e serio e devo dire anche con prudenza
Onorevole Ruggero
Sarà sua mangiare c'era prima
Va bene Benatti
Io credo che fuori da questa sala dove talvolta oggi il dibattito è sembrato per alcuni versi de contestualizzato
Dal dal tempo e dal luogo dai luoghi anche fuori da questa sala credo che sia difficile pensare che qualcuno un elettore medio Della Margherito che il centro sinistra
Possamai aver considerato la lista unitaria alle europee prima e poi alle regionali
Se non come propedeutica all'appuntamento centrale che ci attende che appunto quello delle politiche del due mila e sei
Perché è evidente che se noi abbiamo discusso sull'opportunità o meno di di fare la lista unitaria appunto per le europee e poi ripeterla per le regionali come
Titolo elettorato che l'approdo doveva necessariamente essere quello di presentare la lista laddove e più evidente l'importanza all'aggancio anche con il nostro candidato alla presidenza del Consiglio Romano Prodi Romano Prodi disgiunto dall'Ulivo è una contraddizione
In termini e credo che le ultime due campagna elettorale oltre al significato che avevano in sé amministrativo politico per la valenza europea abbiano di fatto invece avviato un dibattito ampio nel Paese sulle modalità e sui contenuti
Della costruzione dell'Ulivo un Ulivo che fosse più visibile e radicato nel Paese di quanto non fosse mai avvenuto negli anni in cui l'Ulivo era stato al Governo
Ecco noi oggi arriviamo a discutere sull'opportunità di presentare la lista unitaria alle politiche con un'esperienza invece che abbiamo maturato sul campo in questi due anni e che ci ha dato grandi frutti
Innanzitutto io credo che in questi voi in questi due anni noi abbiamo fatto piazza pulita di tante preoccupazioni che c'erano sullo sfondo della scelta della lista unitaria
Mi riferisco alla paura di un Ulivo squilibrato
Di una marginale marginalizzazione di alcune forze politiche compresa la Margherita
A rischio di omogeneizzazione e un'utilizzazione per perdita di identità
Noi abbiamo vinto queste queste sfide
E l'esperienza soprattutto delle regioni che hanno fatto la lista unitaria le regionali che sono la coordinatrice regionale delle Marche l'esperienza per esempio delle Marche dimostra che questi preoccupazioni sono svanite
Perché noi usciamo dal confronto elettorale soprattutto delle regionali
Avendo dimostrato che queste provocazioni non sono fondate
Per chi si pone e nei confronti della politica con con la volontà di esserci e di incidere le di incidere sulla base delle idee e delle proposte e non sulla base dei numeri e delle percentuali
Perché di fatto noi l'esperienza dalla nostra Regione lo dimostra abbiamo avviato con i Democratici di sinistra un confronto e abbiamo avviato la lista unitaria alle regionali
Sulla base di una di un assunto e cioè il fatto che la lista unitaria si può fare è stata praticabile se esce questa precludeva ad un equilibrio soprattutto fra DS e Margherita
Nella nostra regione e così è stato noi abbiamo una margherita che può vantare sempre sei consiglieri regionali a è compreso il presidente della Giunta regionale a fronte di nove consiglieri regionali
Del dei Democratici di sinistra un consigliere dei socialisti un consigliere dei repubblicani abbiamo i gruppi federati
Un portavoce unico
E soprattutto abbiamo visto soprattutto in queste settimane che hanno seguito elezioni regionali che si è aperto un grande spazio di agibilità politica per i partiti
Noi oggi non viviamo più a dir la verità non lo viviamo più da qualche anno negli ultimi due anni
Non subiamo più l'egemonia dei Democratici di sinistra noi avevamo tre anni fa paura persino ad andare alle riunioni in casa dei DS oggi noi post viviamo di una interscambiabilità e non di subalternità
Il segretario dei DS il segretario della Margherita parlano a nome di tutto l'Ulivo senza che questo appunto preclude pre preveda e prefiguri una e gerarchia
Di rapporti e soprattutto con la vicenda dell'elezione regionali noi siamo diventati tutti insieme e ciascuno di noi un riferimento costante e autorevoli
Per tutti quelli un elettori ulivisti indistinti che hanno superato il concetto del partito e chi danni cercavano appunto nell'Ulivo un riferimento ben preciso
Questo è quello che noi abbiamo sperimentato e quindi lo possiamo dire che l'esperienza delle regioni che hanno vissuto la lista unitaria
Prevede che è possibile un Ulivo equilibrato ed è possibile una margherita ben visibile la Margherita non viene scolorita dall'Ulivo
E quindi io quello che pongo la riflessione il concetto che voglio
Porre la riflessione di tutti
E che se è vero che questo è un patrimonio che noi ci al c'abbiamo abbiamo conquistato e su cui ognuno di noi si è speso personalmente io personalmente sono stata eletta anche nella circoscrizione provinciale di Ancona e sono la seconda degli eletti dopo l'unico diessino eletto noi abbiamo letto la lista Uniti nell'Ulivo cinque consiglieri regionali un solo diessino due consiglieri della Margherita un consigliere dei socialisti un consigliere del re dei repubblicani in una provincia tradizionalmente di grande tradizione comune comuniste DDS non è una resa la provincia di Ancona Regione Marche una regione dove i DS sono in difficoltà hanno percentuali elevate però sulla base delle idee sulla base dalla proposizione delle persone credibili che hanno scommesso sull'Ulivo non li ha voluti abbiamo portata a casa dei risultati significativi
E allora io riflessione che pongo è
Questo è risultato che noi abbiamo ottenuto e quindi che è possibile vivere pienamente l'esperienza dalla Margherita
E renderla ancora interlocutore di tutto l'Ulivo di tutto e cerchi il centro sinistra
Nel momento in cui noi dovessimo aderire alla proposta che ci fa Francesco Rutelli e quindi di presentare soltanto la Margherita alle elezioni nella quota proporzionale
Noi in realtà faremo la operazione inversa e mentre visibile una Margherita all'interno dell'Ulivo è sicuramente impossibile rappresentare le ragioni degli elettori ulivisti
All'interno di una scelta unicamente partitica quindi noi di fatto proprio a a tutti gli elettori che abbiamo avvicinato in questi in questa campagna elettorale laddove abbiamo presentato le liste
Unitarie alle regionali in quelle regioni noi abbiamo aperto un credito nei confronti degli elettori ulivisti che domani tradiremmo di fatto perché chi voterà la Margherita non avrà la possibilità di esprimere questo voto Pino e di fatto con la proposizione delle liste unicamente dei partiti chiuderemo la la porta in faccia a tutti questi elettori di cui noi abbiamo voluto essere gli interlocutori e quindi invece di un nuovo inizio io credo usando permettete di un'espressione forte Noemi
Pratichiamo un apporto politico abbiamo generato un'aspettativa oggi no e questa aspettativa l'altro un chiamo chiudiamo la porta in faccia a tutti quegli elettori ulivisti che non si rassegnano a scegliere soltanto un partito e quindi sull'altare del recupero di voti da parte dei fuoriusciti del di Forza Italia noi invece chiudiamo appunto ogni possibilità di dialogo con quelli che sono stati invece i nostri interlocutori quindi si pone un problema per chi ha ha fatto la campagna elettorale nell'ultima tornata elettorale anche in prima persona è un problema di credibilità e di fedeltà
Alla promessa che è stata fatta agli elettori
E io credo che questa sia una riflessione che noi dobbiamo fare perché se qui noi siamo classe dirigente evidente che poi tornando nel territorio dobbiamo rendere ragioni delle scelte che abbiamo fatto ad elezioni prima e oggi domani in questa in questa Assemblea e io credo che ecco se è sicura in gran parte che molti dei nostri lettori non capiranno noi dovremo porci anche il problema di molti nostri militanti che su questo sarà difficile che possano comprendere
E assistere inermi a una decisione di questo genere quindi è evidente che nonostante la buona volontà anche di ciascuno di voi di assumere anche una decisione è una decisione a maggioranza che su cui appunto non tutti se potranno ritrovare sarà difficile però evitare che ci sia una frattura profonda fuori fra il vertice del partito
E la base e questo e credo che è la riflessione che noi dovremmo fare da qui a domani mattina per evitare di compiere delle scelte che poi siano scelte le parate di no perché alcuni dirigenti non saranno d'accordo ma perché proprio si interrompe la comunicazione fra la dirigenza della Margherita nazionale e la base
Della Margherita nel territorio grazie
Io darei un attimo la parola per un minuto alla rappresentanti dell'Unione slovena che ha presentato un ordine del giorno
E che noi esamineremo domani per consentirgli di illustrarlo
Grazie signor presidente io mi sento soprattutto in dovere di ringraziare la Margherita sia della Regione Friuli-Venezia Giulia che soprattutto la Margherita nazionale per aver dato la possibilità il partito etnico Unione slovena della tre olive del Friuli Venezia Giulia di ritornare nel consiglio della regione Friuli Venezia Giulia dopo dieci anni di assenza grazie al Margherita questa operazione
Riuscita e noi come partito etnico io son presidente di questo partito etnico che proprio sabato prossimo avrà il suo congresso
Regionale ringrazio di cuore il presidente Rutelli e tutta la Margherita
Io ho presentato un ordine del giorno
Per una semplice ragione e faccio solo una parentesi che momentaneamente non rientra in questo dibattito così interessante e vivace costruttivo che sta che state portando che stiamo portando avanti
Nel due mila uno era presidente del senato con senatore Nicola Mancino
Proprio alla scadenza del della legislatura è stata approvata una legge a tutela della minoranza di lingua slovena nella regione Friuli Venezia Giulia una legge di tutela che è stata ampiamente chiesta da parte della popolazione di lingua slovena l'approvato il centro sinistra poi con grande rammarico ha vinto il centrodestra e questa legge di tutela favore degli sloveni in Italia e si è a Renata e non fa un passo avanti
Io sono convinto che tra un anno nel due mila sei vinceremmo noi il centro sinistra con Margherita
E quindi questa legge sarà portata avanti ora è bloccata per voler pare volontà della maggioranza e del governo di centrodestra
E io auspico che fra un anno questa legge
Potrà avere il suo normale iter legislativo pratico amministrativo in questo senso presentato all'ordine del giorno e chiedo se è possibile votarlo mancare con un voto unanime grazie
Allora grazie a Ferragosto oca
E ora do la parola Giovanni Bianchi
Approfitto per un intervento come dire dal tono confidenziale nessun arringa questo e quindi parto addirittura da un interrogativo
Io credo sia vera l'osservazione che ha fatta Francesco Rutelli della ripresa anche a nord del volto proporzionale i partiti
In parte colmando il gap tra un voto più meridionale in questo senso l'Italia è duplice anche da questo punto di vista è un voto settentrionale che invece
Premiava generalmente le forze al maggioritario questo per quel che riguarda ovviamente l'Ulivo il centro sinistra diverso era il discorso invece per la Casa delle Libertà e per il popolo
Mi chiedo anche se dietro questo
Non ci sia
Lo dico vista anche allora senza tante perifrasi
La fine del mito dell'Ulivo
La politica vive anche di mitiche
Questi miti non sono opere
Servono alla politica
Non credo possa esistere una politica senza miti però i miti cambiano anche in questo senso
Eletta così la Fed potrebbe essere l'Ulivo senza mito
Forse ne siamo metto ancora nota di Nostalgia un poco orfani
Neo orfano Romano Prodi neo farò anche Francesco Rutelli io ricordo quando organizzammo
La sua partenza al Pala Trussardi di Milano
Lanciato da Giuliano Amato
Ebbene avevamo organizzato la cosa in fretta e furia nel regionale della Lombardia avevamo perfino timore che ci fosse una platea sufficiente
Non solo la gente venne ma nessuno avendolo ordinate neanche suggerito si era portata alle bandiere dell'Ulivo e Mammano che la manifestazione proseguiva
Queste erano avevano incominciato a sventolare ecco questa è una riflessione ripeto di tipo interrogativo
Da fare in termini laici la nostalgica serve per la letteratura per la politica se aveva invece un maggio una maggiore distanza un maggior disincanto e e credo abbia una qualche sua utilità
La seconda osservazione che voglio fare riguarda invece il voto domani ho capito che voteremo
Devo dire che è bene che un partito generalmente voti
Da troppo tempo in apnea da questo punto di vista io
Avevo
Stupito qualche assemblea dicendo fatemi votare almeno per il menu credo che sia un esercizio che che riguarda la normalità ecco lei apre possono durare chiave ai polmoni molto robusti
Può anche a reggere più di altri però poi una fisiologica vuole che a questo si arrivi se da una parte c'è questo dall'altra parte io credo si ponga il problema di come questo voto impatta con la situazione quale gestione si fa e soprattutto quale sarà la gestione del dopo voto da questo punto di vista
Io credo potremmo anche
Pensare
Ho visto che il documento è perfino a spigoli più netti rispetto alla relazione di Francesco Rutelli rispetto ai tre punti finali che sono stati indicati e a interessi si potrebbe anche io credo procedere
A
Voti disgiunti in maniera che si verifichi una grande convergenza sui punti dove c'è unità e dove c'è una differenziazione questa emerga ma resti complessivamente venga vissuto come tale il e il patrimonio comune alla
Al partito e credo che questo sia
Un bene fisiologico per tutte le diverse posizioni e quindi come tale risulti utile complessivamente alla Marguerite
Sulla federazione
Sulla federazione io credo che
Essa non
Sforzi necessariamente di perse né nella lista unitaria nel nel partito riformista
Da Sturzo e hanno sufficientemente do
Ho sempre detto che questo termine appartiene alla sinistra storica e tradizionale quantomeno
Il popolarismo usa il termine riformatore che non è soltanto una distinzione semantica indica un diverso approccio in questo senso ma io devo dire una cosa
Che ho provato un moto di soddisfazione uno
Dini soddisfazione laddove Francesco Rutelli ha evocato la prospettiva del partito democratico
E dove poi Paolo Gentiloni ha assegnato a questa prospettiva almeno un decennio essendo discrete
Essendo iscritto alla porta
Alla prospettiva del partito democratico dal mille novecentottantasette alla prospettiva come scenario congresso delle ACLI
Di Milano presente in sala Ciriaco De Mita segretario della Democrazia Cristiana e Achille Occhetto allora segretario Partito Comunista lancia e nome dall'organizzazione questo come tipo di prospettiva ecco ringrazio Francesco per il conforto datomi bisogna sconfiggere Paolo quanto meno dal punto di vista del calendario cinque anni a me sembrano un tempo congruo se proprio ci si vuol mettere ad almanaccare ma al di là di tutto per dire che credo che questa sia la prospettiva facendo anche un rilievo Chechi dentro l'area del cosiddetto riformismo si batte in questa direzione
Non è poi alieno dalla prospettiva dal Partito Democratico Michele Salvati che passa al come uno dei maggiori riformisti è probabilmente lo è
Si dichiara più propenso alla prospettiva del partito democratico ma quella del partito riformista e credo che questo sia un altro degli elementi che stanno nell'orizzonte
Da questo punto di vista quindi sei bene anche come metodo e oggi lo si è fatto misurare prima le distanze e poi le vicinanze questo fa parte credo di un'igiene mentale politica credo però che temere
Fermo anche l'approdo il traguardo sia sia una cosa quanto meno utile che aiuti a attenere la lena del passo da questo punto di vista con un elemento
Con un elemento che vorrei sottolineare
Di difficoltà
Ed è questo
Un progetto di governo non supplisce un progetto di coalizione le due cose sono distinte
Io credo che una delle nostre difficoltà sia essere molto attenti al governo
E questo è necessario
Ma questo non copre lo spazio non colma tutte le esigenze del pensare un progetto di coalizione poi le due cose si possono armonizzare ma non mi sembra esattamente la stessa cosa
L'ultima osservazioni
Io credo che esista e sia simile
Il problema della Margherita a quello dell'Ulivo
Aveva ragione
Ciriaco nel pomeriggio a dire che c'è un grande bisogno di riflessione ricorderò che Aldo Moro diceva che pensare politica e già per il novanta per cento fare politica
Per carità di patria
Uno potrebbe essere in interessato a vedere quali siano le percentuali nel Paese oggi del pensare in politica in quanto conseguentemente la politica ebbene
Che c'è un primato del pensiero a è arrivato addirittura ad evocare balcone non mi spingo tanto in là non voglio neanche arrivare all'Eden da questo punto di vista però questo dice una cosa
Che la transizione che stiamo attraversando all'origine non un problema diretto
Ma un problema di cultura politica
Ed è qui soprattutto che bisogna mettere mano poi le regole aiutano accompagnano possono servire ma sono le culture politiche quelle che fanno difetto ci riflettiamo troppo poco questo è l'unico Paese al mondo
L'unico paese al mondo che dopo l'ottantanove il muro la caduta del muro di Berlino ha ricambiato tutto il sistema dei suoi partiti di massa
Quindi questo dice e che proprio da questo punto di vista che il discorso deve essere ha ricominciato e che quindi la difficoltà chiede l'Ulivo e anche la stessa difficoltà dalla Margherita quale diverse culture sono confluite
Dovevano dialogare a me non pare che il dialogo sia andato molto in profondità da questo punto di vista con un rischio
Che se non si dialoga ci si trova ad avere una sorta di ghetti accostati e accostati per quote
Questo non favorisce il dialogo
Magari anche con la intenzione buona di non scompaginare le quote quindi il condominio che tra i biglietti
è venuto attestandosi io credo che sia un problema reali Simo da questo punto di vista
Che ci sia un problema di cultura politica e che e in questo senso la Margherita sia non a caso anticipò parte o il primo stadio rispetto all'Ulivo
E del resto gli inizi agli inizi fu pensata così credo che tutto questo noi
Mettiamo sul campo in questo momento con l'ultima considerazione che voglio fare
Io mi chiederei è vero
Che
La trasmigrazione del voto il cambio di voto la fiducia che noi rappresentiamo può essere acquisita da un partito come dire avvertito dall'elettorato
Più vicino e più affidabile sulla linea di confine
è anche vero però che il voto passa da un fronte all'altro se la coalizione complessivamente fa fiducia ricco resto
E del resto il risultato in alcune regioni con candidati che alla vigilia sembravano addirittura improbabili dice che anche la forza complessiva
Che fa questo tipo di attrazione non mi metterei a questo punto non ne ho gli strumenti per disquisire se funziona più l'uno o l'altra cosa probabilmente funzione in misura diversa
E calcolabile soltanto ex posto tutte e due e quindi se si fa l'osservazione prima bisogna tenere conto anche della seconda
Per questo mi pare allora di poter dire
Che il lavoro non manca
Che alcune indicazioni ci sono
Ecco il problema è che anche domani anche a passando attraverso questo collo di bottiglia del voto
Si cerchi di unire di tenere insieme il più possibile non per una Balasso Nouveau però un buonismo di chissà che cosa ma perché è il compito che abbiamo e le modalità di questo compito
Dopo aver misurato anche alcune distanze che sono anche il sale della politica non si può fare espungere dalla politica al conflitto
E addirittura creativo a sua volta di politica però poi bisogna avere questa capacità da subito di convergere
Altrimenti il risultato non solo è minore ma può risultare insoddisfacente per tutti siccome le potenzialità ci sono
Non sprecare l'occasione mi sembra il minimo addirittura di un buon senso prepolitico
Bene grazie a Giovanni Bianchi morali
Poi facciamo un minimo di ricognizioni ho ancora Moscardelli e Ambrosini
Se ci sono altri iscritti a parlare
No
Nell'elenco
Altri iscritti a parlare anche della seduta di domani
Ieri era la parola domani non garantisco per nessuno
No ma è e l'orario dove rimaniamo in pochi intimi quindi
Io
Svolgo il ruolo di coordinatore regionale dell'Emilia Romagna e sono diciamo uno dei nove coordinatori che hanno fatto la lista unitaria alle regionali
Ho sentito la collega Benatti delle Marche mi sarebbe piaciuto confrontarmi anche con gli altri sette coordina quanto meno con gli altri sette coordinatori che come me hanno fatto la lista unitaria nella loro regione
Perché vedete che io sono d'accordo con quelli che sostengono che l'accelerazione che si è voluto imprimere oggi al dibattito
E domani con una votazione
Sia sostanzialmente l'accidente peggiore che potrebbe capitare
E che sta capitando non solo l'Ulivo ma anche alla Margherita
Noi in Emilia Romagna siamo andati a spiegare agli elettori
Che la competizione dentro la lista unitaria con i nostri colleghi DS e sottolineo i nostri colleghi DS che Emilia Romagna
La facevamo sulla base delle ragioni dell'Ulivo
Segnalo che alcuni dei nostri candidati dentro la lista unitaria hanno vinto scontri dialetti
Nei collegi con candidati DS dentro la lista unitaria addirittura segretari di federazione
A Modena Forlì
Rutelli questo lo sa perché è venuto in Emilia Romagna farà campagna elettorale insieme a noi
E sa come sia sentito il tema dell'Ulivo nella nostra regione che è la Regione di Romano Prodi tra le altre cose
Ora io mi chiedo
Lunedì i nostri candidati
Agli elettori che gli hanno votati
E che gli hanno consentito il successo
Lì ci sono voti ovviamente
Molti voti anche diessini ai nostri candita
Cosa andranno a raccontare
A te chi ti ha votato
Che esistiamo come Margherita
Bene allora allora domani allora domani
Domani perché
Do no no mai ci mancherebbe ho visto la ho visto la ho visto la reazione piccata e la presto perché vuol dire che mi stavi ascoltando
E quindici come Cerruti eletto siamo e quindi siccome siamo tutti eletti con l'Ulivo abbandoniamo la lista dell'Ulivo
A Carovigno
Bene allora dopo dopo
Dopo
Insomma
Allora il progetto politico dopo la lettura dei giornali di domani
Quando torneremo ai nostri vidi
La lettura del progetto politico della Margherita in Emilia-Romagna sarà quello di una forza politica
Centri vista che sta dando vita a un Pipino allargato
Questo è la lettura che verrà data dopo l'uscita dei giornali di domani in Emilia Romagna e via assicuro Witt assicuro che sul progetto politico che ci è accomunato nel fondare da Marguerite da lunedì in Emilia Romagna saremmo tutti un po'più deboli
Perché la bandiera dell'Ulivo
Ancora una volta la potranno lo sventolare alta i nostri colleghi DS
E su questo il problema c'è
C'era bisogno di un confronto c'è bisogno di un confronto non si poteva fare con un altro metodo e con un'altra tempistica io sono un uomo di partito Francesco non dimenticarlo capisco
Che c'era bisogno di una risposta agli articoli di fascino e non solo la comprendo
Ma c'è anche bisogno di far capire all'interno del nostro partito e all'interno del nostro elettorato faccende o discutere e allargando la discussione anche fuori
A questa Assemblea
Dove si voleva
Andare a parare
E quindi io ritengo che la forzatura nei tempi e la forzatura del metodo
Sia
Dettata ovviamente comprendo le ragioni ma purtroppo sia stato un errore sia un errore credo che ci sia ancora ovviamente se ci sono le intenzioni e la volontà per riparare a questa cosa
Tenendo presente che sui territori
Quindi fuori dagli organismi dirigenti Mannella corpo più largo del partito questa è una discussione che a mio avviso gradirebbero
Partecipare e gradirebbero svolgeva
Bene allora l'ultimo iscritto presente Ambrosi
Accuse ai raggiunge Moscardelli e poi Ambrosi
La sintesi
Allora veramente
Per titoli ma diciamo che se noi oggi siamo qui a parlare dell'ammissione della lista Uniti nell'Ulivo e perché non c'è stato lo sfondamento elettorale
La Margherita
è riuscita nel due mila uno ad avere un grosso risultato elettorale e questo ha favorito un processo che realtà però era fortemente voluto e concordemente voluto da tutti più corroborato da un risultato elettorale
Il processo politico che ha portato la lista Uniti nell'Ulivo nasce un po'diversamente rispetto a quella che è stata la i il percorso che ci ha portato la Margherita
Francesco ricorderà che tre o quattro giorni dopo l'intervista di Romano Prodi sul Corriere Della Sera io scrissi una lettera in cui non ero d'accordo con questa immediata adesione alla proposta della lista Uniti nell'Ulivo alle elezioni europee perché non mi pareva che c'erano le condizioni per quel Progetto un progetto che poi ha avuto un finale a Bologna dove credo che abbiamo votato nell'ipocrisia Francesco perché sapevamo già a Bologna
Che quello che doveva essere un segnale politico importante nato da una decisione di vertice in realtà sapevamo che nel Parlamento europeo si sarebbe già consumata una divisione dove gli eletti dei DS andavano nelle pièce se e noi
Avremmo fatto un'altra cosa questo significa che i processi politici non possono essere costretti e sistemati con modelli organizzativi
Che vengono immaginati a tavolino perché poi si fanno i conti con quella che è la realtà e le condizioni tanto è vero che in Europa nasce in realtà un partito che è molto vicino alla Margherita italiana potremmo parlare di una margherita europea ai democratici
è allora qui
Per quanto riguarda le cose che noi abbiamo oggi e domani col voto che andremo a decidere io credo che dobbiamo sgombrare il campo non dipendono né dall'intervista di Fassino
Né dal problema se noi siamo andati più o meno bene come eletti alla alla alle elezioni regionali dove c'è stata la lista Uniti nell'Ulivo non siamo andati molto bene sulle preferenze alle europee meglio alle regionali ma non è questo il tema
Noi andiamo a decidere sulla questione della lista Uniti nell'Ulivo su un problema di fondo del centrosinistra
E cioè noi abbiamo un sistema politico che vede la necessità di mettere insieme una larghissima coalizione dall'UDEUR a Rifondazione il problema qual è il connotato programmatico e politico di questa coalizione e quindi come la orientiamo
Tenendo presente che bisogna tenere insieme non solo l'elettorato centrista o moderato chiamatelo come volete mancano elettorato di sinistra di sinistra antagonista radicale eccetera allora come si
Intercetta e tiene uniti in una coalizione questo elettorato così diverso è il tema che noi abbiamo davanti per salvare il centrosinistra
E il bipolarismo anche per il dopo Berlusconi che oggi ancora un forte collante del centrosinistra
Questo passa attraverso la presenza di un partito come la Margherita e la presenza un partito come quello dei DS e la federazione la fredda rappresenta oggi la cerniera di queste due forze che in qualche maniera hanno attraverso questo tipo di impostazione la possibilità di governare
Il centrosinistra poi l'evoluzione politica ci dirà se ci sono le condizioni non faccio una questione di tempo se c'è c'è la possibilità di evolvere anche in un soggetto unitarie oggi mi pare queste condizioni non ci siano
E l'unico vero
Tentativo neocentrista se così lo vogliamo chiamare caro Francesco viene proprio da D'Alema e dai DS mi spiego perché
Cioè la balena bianca va male non va bene ma questo non lo vuole nessuno la balena rossa sì
Perché nello schema di D'Alema il tema di come riposizionare i DS verso il centro dello schieramento e diventare egemoni per cui la Margherita è oggi un ostacolo alla piena legittimazione della Guida dei DS per il dopo Prodi di questa coalizione
Allora vedessi un tentativo dei DS di sovrapporsi a quello che un ruolo della Margherita che ha occupato non solo nel due mila uno che oggi con le regionali
Ha portato avanti ha consolidato per questa la reazione nervosa dei DS che prima hanno tentato di incassare da sole attraverso un assalto dalla federazione con una posizione molto autonomista prima delle elezioni o di federazione all'elezione di iniziativa unitaria non se ne poteva fare meno una e iniziative erano solo dei DS anche se erano nella lista Uniti nell'Ulivo gliene chiede il facciamo l'insieme
Non se ne parla il risultato non gli dà torto
Rilanciano ancora per metterci in difficoltà
E
Fare la solita manovra a tenaglia dove veniamo dipinti come quelli che siamo contro la coalizione che siamo contro Prodi che siamo contro L'Unità io questo schema credo Francesco non sia più accettabile dobbiamo però assumerci la responsabilità di portarla avanti io dico per il bene del centrosinistra perché non mi vorrei ritrovare un'altra volta a quello che è successo
Da Rocca di Papa in poi
E la vicenda che ho vissuto nel Lazio dove noi abbiamo deciso all'unanimità nell'assemblea regionale di andare con la lista la Margherita e poi l'aggressione di cui siamo stati fatti segno
In maniera veramente inaccettabile e siamo stati costretti ad andare all'ultimo secondo la lista Uniti nell'Ulivo dico beh allora
Si decida da subito se invece abbiamo la voglia e la forza di portare avanti questo disegno politico nell'interesse del centrosinistra del bipolarismo perché la mia preoccupazione che se ci andiamo a sovrapporre voi DS in una lista unitaria o tutte le confusioni problemi che ci sono ancora oggi a livello di unità avvera da un punto di vista politico dalla coalizione
La mia preoccupazione che andiamo a fare esplodere la sinistra radicale allora altro che timone riformatore di questa coalizione
Corriamo il rischio di annullare la Margherita mettere i DS sovrapposti con nuovi far crescere a dismisura una forza di sinistra radicale
E dopodiché io credo del centrosinistra del futuro centro rispetto del centrosinistra dopo Berlusconi
Rimarrà molto poco ora per questo credo che oggi c'è bisogno di Margherita non so per quanto tempo
Ma sicuramente c'è bisogno dalla Margherita c'è bisogno dei DS della federazione ma della lista oggi unitaria non è possibile perché non ha sfondato letteralmente e c'è la necessità di questa il timone riformatore di questa coalizione passi ancora attraverso la presenza del simbolo della forza politica della Margherita
Diversamente se anche alle elezioni politiche non ci sarà il nostro simbolo e inutile che disquisire amo se c'è o no un partito unico perché l'abbiamo comunque fatto quando non c'è il simbolo del partito alle elezioni per tre lezioni di seguito comprese le politiche generali
Io credo che staremmo a parlare del nulla grazie
Ambrosi
Ma qualche considerazione sussurrate a vista
L'ora che più che
A ad aspetti diciamo di confidenziali induce addirittura all'intimità
Dunque
Io
Provo ad immaginare
Cosa sarebbe stata questa Assemblea
Senza le forzature le accelerazioni le ingerenze di questi ultimi giorni
Io credo che avremo rivissuto insieme il film dell'ultimo anno
Dalla nostra reazione al doppio trauma delle europee
Quando
Per un verso il sistema elettorale con le tre preferenze e le alchimie organizzative del partito maggiore
Della lista Uniti nell'Ulivo
Penalizzare uno proprio la rappresentanza
Della Margherita
E quando sul piano politico come diceva poco fa Moscardelli
Pur avendo legato l'adesione unanime mi pare che si astenne solo una persona Bologna sulla scelta
Della lista unitaria per le europee
Accompagnata dicevo dalla scelta dei gruppi unitari al Parlamento europeo sapevamo già prima del voto che così non sarebbe stato poi avemmo chiaramente all'indomani del voto la certificazione
Da parte degli altri partner dell'impossibilità di aderire ad un gruppo unitario
E l'ultimo anno quando nonostante
Questo disagio
Che aveva interessato soprattutto la Margherita la Margherita fece delle scelte coraggiose una in questa sala qualche mese fa allora non ci furono nemmeno astenuti quando fu scelta la strada della Federazione qualcuno voto addirittura con due mani
E quando con serenità abbiamo affrontato il tema di come andare alle elezioni in modo diverso nelle varie regioni italiane
Quando io sento amici che oggi dicono che cosa andremo a dire
Mi sembra che si sottovaluti il fatto che noi siamo andati con modalità modalità diverse nelle regioni italiani al voto siamo andati in alcune regioni come lista dalla Margherita in altre come lista unitaria ottenendo risultati lusinghieri in entrambe le situazioni ma ricordo pure che nella maggior parte delle elezioni dove abbiamo fatto la lista unitaria non sono stati costituiti gruppi unitari
Nei consigli regionali e non per nostra responsabilità
Io credo che se questo era lo scenario noi avremmo discusso oggi soprattutto di due cose
Di come accentuare il profilo programmatico della Margherita per concorrere alla costruzione di questo asse riformista nell'ambito dell'Unione
E il secondo aspetto avremmo soprattutto salutato
La grande affermazione della Margherita alle elezioni regionali mi pare che è un dato che purtroppo Francesco esce un po'oscurato nel nostro nel nostro dibattito ma io credo che vada invece rilanciato tu hai detto
Che questo due mila cinque dal punto di vista elettorali somiglia di e l'anno che somiglia di più al due mila e uno
E questa è una verità perché noi abbiamo scontato nei quattro anni dal due mila uno ad oggi
Grandi difficoltà soprattutto nel voto amministrativo
A queste nostre difficoltà spesso non erano estranee responsabilità di chi ha promosso liste civiche in competizione con la Margherita ma lasciamo perdere il passando la cifra del due mila cinque che lo scarto
Tra il voto politico del due mila e uno e il voto amministrativo nelle Regioni e Province e nei Comuni si è fortemente ridotto addirittura in alcuni casi quel voto quella quella CISL è stata è stata migliorata
Però io aggiungo un arredo faccio solo altre due osservazioni o trattenevo che Giampaolo inflessibile giustamente
Questo due mila cinque dal punto di vista elettorale somiglia al due mila uno anche per i democratici di sinistra
E voi ricorderete
Che cosa accadde dopo le politiche quando era chiaro che gran parte una buona parte del successo della Margherita era legato ad un voto che proveniva dall'area della sinistra democratica il congresso di Pesaro l'orgoglio di di chi partito la missione affidata a Fassino
Quello stesso nervosismo noi lo registriamo anche all'indomani del voto di aprile
Tra le file dei Democratici di sinistra
Ed è ed è una situazione dieci ripropone
Questo rapporto Complesso essenziale indispensabile ma anche una relazione difficile con i Democratici di sinistra
Che non deriva soltanto dalle caratteristiche della nostra giovane formazione politica l'esperienza nuova età aggregante rispetto ad un partito che nelle realtà locali nelle forme organizzative nelle relazioni politiche spesso alla testa rivolta al passato
Ma anche dall'assistere ad alcuni paradossi
I DS vivono con sofferenza l'affermazione della Margherita diciamocelo con chiarezza
E non fanno mistero di avere una sorta di sindrome di non essere più il primo partito in molte zone del nostro paese questi popoli un la prospettiva di costruire insieme un grande Ulivo una grande coalizione ha poco a che fare
I DS non ci dicono ancora e questo è un giudizio politico su quali debbono essere sfidati se riconoscono la legittimità della nostra missione di essere punto datazione primo deve
Nati per gli elettori del centrodestra delusi da Berlusconi ecco io rimane
Ho queste situazioni e vado al terminare non perché esse debbano servire a da cui re
Danze che oggettivamente già esistono ma perché dobbiamo cercare di rafforzare ruolo e il processo di costruzione della federazione non dobbiamo federazione come un limite ma come una condizione e si può avvicinare ad orizzonti più incerti io non so se gli anni saranno quelli che ha detto Gentiloni o se il processo sarà più veloce come diceva prima
Giovanni Bianchi e credo che
Se dico un sì convinto alla alle tre proposte cassato Francesco Rutelli e
Anche perché stavolta di radio ci ritroviamo insieme intorno a dei sia non ha intorno al vino è inutile continuare a dire no al partito unico questo tema
Della riorganizzazione dell'area riformista nel nostro Paese è un tema Berto noi dobbiamo affrontarlo con molta laicità certo il giudizio del presente l'impossibilità di percorrere la strada di un partito unico ma il giudizio del presente che oggi noi dobbiamo avere la capacità di animali e di dare qualità invece la Federazione nei termini che ci sono stati proposti e allora questi sì convinti che dicevo le proposte di Francesco ovviamente terminato li voglio accompagnare solo da un'ultima
Ma considerazione subito sul nostro dibattito interno
Io ho sentito molti amici che proprio
De non voteranno lo stesso modo domani rivolgere in modo quasi accorato una domanda di unità
Alla nostra Assemblea ecco io credo che la partecipazione all'impresa della Margherita di questi quattro anni è già un è un forte elemento di condivisione abbiamo lavorato e cooperato insieme siamo riusciti ad Aix una forza nuova
Un soggetto di coalizione ecco io credo che con la stessa pacatezza dobbiamo vivere questo passaggio e dobbiamo ricordare ricordarla noi ricordarlo a tanti altri amici che l'unità deve vivere ben oltre a
L'eventuale di un durezza di un confronto dialettico e che anche il travaglio che stiamo vivendo in questi giorni può essere convertito in una grande speranza per il futuro
Noi riprendiamo i nostri lavori domani mattina alle nove perché abbiamo tempi strettissima