La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri

Buona giornata a tutti
La Renis se hanno
Con questa mattina entriamo
Nel merito dei nostri lavori dopo
La cerimonia di inaugurazione di ieri
Come da
Calendario
Ci sarà subito una proiezione video
Che riguarda il contributo di Vegas pari alla democrazia
Sarà seguita da un saluto dal cardinale Renato Martino presidente nel Pontificio Consiglio Giustizia e pace
Poi ci sarà una breve presentazione
Della serata di questa sera è della dell'iniziativa prevista per questa sera e poi iniziamo i lavori con la tavola rotonda prima di questi io
Dirò
Il perché ecco di una scelta del di del modulo delle tavole rotonde non rispetto ad altri tipi di possibili mostri delle modalità intervento e poi inizieremo proprio i lavori entrando nel merito della no di questo tema importante dice democrazia scienza e tecnologia e sorelle partire il video il filmato
In democrazia l'uomo investito da un mandato politico e più di ogni altro l'uomo di governo a una missione così alta una responsabilità così grande
Che nessuna diligenza nessuna preparazione nessuno sforzo di ingegno basteranno a preservarlo da un qualsiasi errore sentiamo intorno a noi l'urgenza di essere sorretti da quanti condividono la nostra fatica e di essere confortati dallo stesso popolo che ci ha investiti
Sentiamo che la nostra missione non è uno sforzo isolato esaurito nell'attimo fuggente ma parte non inutile di una solidarietà che operai si sviluppa in un lungo volgere di anni per il bene supremo della patria
E sotto gli occhi paterni della provvidenza divina così Alcide Degasperi descrive la sua vocazione politica il suo modo di sentire la propria missione di statista cristianamente ispirato
Ma non si può comprendere appieno la sua concezione della democrazia se non ci si sofferma sui suoi profondi sentimenti antifascisti e anticomunisti
Non temo la parola rivoluzione ma ne ho piuttosto fastidio dopo venti anni che il fascismo richiamandosi ai diritti della rivoluzione ha commesso tanti super Kyrie e violato i diritti dei cittadini
Spiega lo statista trentino nel mille novecentoquarantasei rivolgendosi all'Assemblea Costituente
E già durante il tempo del fascismo scrive
La libertà politica e legata alla libertà economica e la democrazia senza la giustizia sociale sarebbe una chimera o una truffa
Accanto a quella che fu detta la democrazia formale bisogna costruire la democrazia sostanziale riformare cioè la struttura sociale
Chiaramente la vita politica italiana è quello di consolidare della coscienza e del golf del popolo il metodo delle libere non è e consapevoli decisioni democratico bisogna rinviare alla dottrina e alla pratica della violenza verbale della sopraffazione vip bisogna credere perché tale totalmente pienamente che le questioni di governo è vietato
Onorevole poi dobbiamo
De Gasperi mette in luce i risultati conseguiti dal governo per alleviare le condizioni morali e materiali delle classi meno abbienti afferma che il governo arrestando l'invasione salvando la dinamica ha ottenuto successo che non può non essere riconosciuto da no
No no però
Di banco di prova per la costruzione e la difesa dello Stato democratico per De Gasperi è rappresentato dalle elezioni del diciotto aprile mille novecentoquarantotto la battaglia elettorale è durissima
Il secondo lo statista la democrazia cristiana può difendere lo Stato italiano democratico
Soltanto se si dimostra capace di assumere la rappresentanza politica delle forze moderate la sua visione si dimostra corretta e la di ci con oltre dodici milioni settecento mila voti ottiene la maggioranza assoluta alla Camera una maggioranza relativa al Senato
Non accetto
Tempo ma
Ma la soddisfazione per la vittoria non gli fa perdere la lucida consapevolezza di quanto precaria sia la convergenza delle forze conservatrici intorno alla DC
Perciò per tutta la durata di quella legislatura si preoccupa di mantenere salda e immutata l'alleanza con i partiti minori
è sempre stato convinto della necessità di governi di coalizione anche disponendo della maggioranza assoluta
Ma
Al valore reale approvato vediamo allora parlare con l'orecchio
Riattivato
Con una minima della ricostruzione per cui vogliamo dobbiamo
Di
Degasperi si dedica in politica interna mettere mano a una delle riforme più urgenti e necessarie
Per la realizzazione del principio di uguaglianza posto alla base dello Stato democratico
Vale a dire la riforma agraria
Volta ristrutturare radicalmente la proprietà fondiaria salvaguardando le aziende agricole industrializzate e una vasta opera di chi fu ma destinata a cambiare il volto di un Paese ancora profondamente agricolo che vide la DC contrapporsi fortemente al Partito liberale
Il primo ministro francese Robert Schuman ricordando lo statista trentino dopo la sua morte riconoscerà che al rischio di alienarsi gli elementi conservatori Degasperi ha coraggiosamente intrapreso la riforma agraria che è stata condizione di una migliore produttività
E una che giusta ripartizione delle risorse nel Pai non so München lusinghiera
Polemiche seguite alla legge elettorale del mille novecentocinquantatré definita legge truffa il mancato raggiungimento del quorum alle elezioni di quell'anno di la crisi che ne è derivata non rendono giustizia alla genuina passione democratica di De Gasperi
La riforma della legge elettorale un'introduzione del premio di maggioranza doveva soltanto garantire nelle sue intenzioni una maggiore stabilità al sistema democratico togliendo forza ai ricatti dei partiti minori e avviando il Paese verso quello che oggi chiamiamo il bipolarismo
Abbiamo contribuito degli organismi internazionali che facevano vibrare per far riconciliare arbitraria e abbiamo impegnato netto la procedura pacifica tutte le nazioni noi oggi noccioline guerra giusta peraltro che la guerra contro la riduzione la guerra di Libia e Iran contro la Regione non ce ne altera ogni ma che evitabile and
In politica internazionale
De Gasperi sostiene l'adesione dell'Italia al Patto Atlantico
E agli oppositori che lo accusano di servilismo nei confronti degli Stati Uniti ribatte dall'altra vegetazione di aderire all'Alleanza atlantica
Fatto ancora inventato ancora una chiara visione della realtà prima una che dall'affinità dei sentimenti e delle identità delle preoccupazioni
Ma è soprattutto l'Unione europea risparmi cinque ai nostri pensieri è testa nobiltà
Lo statista porta il suo afflato democratico anche nell'appassionata costruzioni della casa comune europea che intraprende insieme con lo stesso Shipman e con il cancelliere tedesco Konrad Adenauer
Il nostro grande amico scrive Schumann non si contenta va di realizzazioni frammentarie voleva una struttura di insieme un'Europa politicamente unita dotata di un'organizzazione federale o confederale supporto di una cooperazione durevoli pacifiche
Popolare europeo
D'accordo grave che per la loro errori carovita popolato da europeo papà per rilevare che del popolo italiano
Gruppo Damian Iorio proprio soprattutto guarda
Vado a prendere
Per vittoria il sua Eminenza il cardinale Renato Martino a offrire il suo porgere suo assoluto ai partecipanti al Settimana sociale
Eccellenze cari amici
Il mio sarà
Un breve saluto
Però
Insieme col saluto
Ho riservato a questa occasione
In questa sede
Un annuncio
è una proposta
Lo sentirete
Ringrazio di cuore il comitato delle Settimane sociali dei cattolici italiani
In particolare il suo presidente per l'invito rivoltomi a portare un saluto ai partecipanti
Sono lieto di essere qui con voi
A condividere
Il generoso impegno culturale
Di dare quelle risposte che il Vangelo del Signore ci suggerisce alle tante questioni riguardanti il tema della democrazia
Che
Con lui un Jimi Ramsey coraggio avete posto al centro della vostra riflessione
Custodi
Di una visione della democrazia come valore
E non solo come metodo i cristiani sono chiamati a svolgere una funzione decisiva
Attraverso la loro testimonianza personale e comunitaria ai loro impegno sociale e politico al fine di evitare lo svuotamento di significato
Del termine democrazia
Paolo
Giovanni Paolo secondo nella Centesimus annus
Dice una democrazia senza valori si converte facilmente
In un totalitarismo aperto oppure subito come dimostra vasto
In questo compito i cristiani
Trovano una guida sicura nei principi enunciati dalla dottrina sociale della Chiesa
E saldato il suo specifico sostegno al concetto di democrazia
A partire dall'importante radio messaggio di Pio dodicesimo per i Natale del mille novecentoquarantaquattro
Che costituisce l'inizio di una nuova linea dell'insegnamento pontificio
Costantemente sviluppata in seguito da tutti i pontefici successivi
In particolare da Giovanni Paolo secondo
Apprezzamento di Giovanni Paolo secondo
Per i sistemi democratici è costantemente accompagnato da allora preoccupata richiesta di vedere approfondita la questione del rapporto tra democrazia e valori
Messaggio centrale del Santo Padre
E che una democrazia fondata sulla mio scetticismo o sul sul relativismo scettico anziché sulla verità
Non è autentica
La tensione nei sistemi democratici fra la democrazia intesa come metodo è una democrazia concepita come sistema di valori
Oltre che un tema chiave di riflessione per la dottrina sociale della Chiesa
Deve diventare sotto la spinta dei cristiani oggetto del dibattito sociale e politico
Un'infusione di eticità tanto necessaria non è tuttavia sufficiente a risolvere tutti i problemi dei sistemi democratici del nostro tempo
Per estensione della partecipazione responsabile una più soddisfacente
Sintesi di efficacia decisionale e di controllo dal basso un'incisiva tutela dei diritti civili di fronte alle nuove minacce cui essi sono esposti la realizzazione autentica e piena dei diritti sociali
Solo sono gli obiettivi qualificanti
Per le istruzioni istituzioni di Società Libera che aspirino ad essere coerenti fino in fondo con gli ideali basilari della democrazia
In vista della concretizzazione degli obiettivi sopra elencati
Alla riflessione e all'impegno di quanti si adoperano per raggiungere queste finalità si offre come fonte di preziosissima ispirazione
La visione della persona umana tratteggiata da i documenti del magistero sociale
Essa innanzitutto ha il merito di indicare i limiti di quella concezione individualistica dell'essere umano che è stata la matrice di alcune delle più gravi degenerazioni dell'ideale democratico
Il grande lavoro che a Bari e diversificati livelli la chiesa ha compiuto e continua svolge sul piano internazionale a difesa dell'uomo
Livello oggi la sua decisiva importanza e pone le premesse per l'impegno che attende negli anni futuri i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà
La salvaguardia dei valori della democrazia si realizza tramite la tutela dei deboli in ogni angolo della terra
Così come
Attraverso il sostegno ad una politica attenta ai diritti non solo delle singole persone ma anche dei popoli che devono essere rispettate nella storia nella loro storia nelle loro tradizioni nei loro costumi e aiutati a portare il loro contributo allo sviluppo dell'umanità
Senza che le loro peculiarità siano cancellate o assorbite
Entro un modello prefissato
Vale la pena
Di ribadire con forza
Come risolti sempre più evidente il fatto che la Democrazia di domani non può essere nel pensata né costruita sulla mente entro i confini delle singole nazioni
Essa richiede istituzioni procedure regole nuove e uomini in grado di dare contenuto
A nuove sfide
Ed ecco qui
Allora
Nel contesto della celebrazione di questa Settimana sociale dei cattolici italiani
Sono lieto di annunciare che il prossimo venticinque otto verrà reso pubblico il compendio dalla dottrina sociale della
è uno sforzo che ha impegnato il Pontificio Consiglio della giustizia della pace per ben sei anni
Io non ho partecipato a tutte e sei ma agli ultimi due sì e con quanto sforzo e preoccupazione
Il Compendio della dottrina sociale della Chiesa
Diviso in tre parti che trattano dei fondamenti dei contenuti e delle prospettive pastorale pastorali
Il documento offre un quadro complessivo delle linee fondamentali del corpus dottrinale dell'insediamento sociale cattolico
Che consente di affrontare adeguatamente le questioni sociali del nostro tempo
Esse richiedono di essere prese in considerazione con una visione d'insieme
Perché si caratterizzano copre questioni sempre più interconnesso
Che si condizionano a vicenda e che riguardano sempre di più tutta la famiglia umana
Con questo documento il Pontificio consiglio della giustizia e della pace ha inteso porsi accanto ad ogni comunità cristiana
Offrendole uno strumento indispensabile per annunciare e attualizzare il Vangelo nella complessa Rete delle relazioni sociali
Di fronte abbiamo una sfida molto impegnativa
Non si tratta infatti semplicemente di raggiungere un uomo nella società
L'uomo quale destinatario dell'annuncio evangelico ma di fecondare fermentare la società stessa con il Vangelo
Prendersi cura dell'uomo pertanto significa
Per la Chiesa coinvolgere anche la società nella sua sodici sollecitudine missionarie salvifica
Tutti voi sapete bene che la convivenza sociale spesso determina la qualità della vita
E perciò le condizioni in cui ogni uomo e ogni donna comprendono se stessi e decidono di sé ed alla loro vocazione
Per questo motivo
La chiesa non può essere indifferente a tutto ciò che nella società si sceglie si produsse e si vive nella qualità
Morale cioè autenticamente umana e umanizzante della vita sociale
La società e connesse alla politica nel sistema democratico l'economia i lavori diritto alla cultura
Non costituiscono un ambito verrà meramente assecondare e mondano e perciò marginale ed estraneo al messaggio
E all'economia della salvezza
Sono certo che la Chiesa italiana riserverà compendio una buona accoglienza attraverso una generosa risposta agli impegni che esso sollecita la dottrina sociale infatti è della chiesa perché la Chiesa e il soggetto che va in laboratorio la diffonde ed Heinze
Essa non è prerogativa dite prerogativa di una componente del corpo sociale e del corpo ecclesiale
Ma della comunità in terra espressione del modo in cui la Chiesa comprende la società e si pone nei confronti delle sue strutture e dei suoi mutamenti
Tutta la comunità ecclesiale sacerdote e sacerdoti religiosi e laici concorre a costituire alla dottrina sociale secondo la diversità di compiti dei carismi e dei ministeri al suo interno
E contributi molteplice e multiforme delle varie componenti ecclesiali espressione nei anch'essi del soprannaturale il senso della fede di tutto il popolo
Sono assunti interpretati è unificati dal magistero
Che promulga l'insegnamento sociale come dottrina della Chiesa
Non dubito
è un compendio sarà un utile strumento per il discernimento morale pastorale dei complessi eventi che caratterizzano i nostri tempi
Una guida per ispirare a livello individuale e collettivo comportamenti e scelte tali da permettere di guardare al futuro con fiducia e speranza
Un sussidio per i fedeli sull'insegnamento della morale e sociale
Soprattutto il laico cristiano
Che l'uomo della mediazione troverà nel compendio un punto di riferimento sicuro che gli consentirà di operare quelle necessarie mediazioni che il nostro tempo richiede
Mediazione tra i principi di riflessioni i criteri di giudizio e le direttive di azione della dottrina sociale
E le di situazioni concrete uniche in cui si agisce e si scende
La mediazione
Non significa assenza di coraggio
Tendenza alla moderazione e al compromesso a qualsiasi costo
Il laico cristiano
Se vuole essere tale se volesse avere sale bucce egli evito
Deve operare per fare emergere sempre di più quanto e autenticamente umano nei rapporti sociali
Senza paura
E con disponibilità e speranza verso il futuro
E adesso la proposta
Permettetemi un'ultima considerazione sulle settimane soltanto sociali dei cattolici presenti in quindici Paesi
S sono una storica istituzione di riflessione di intervento nella società alla luce della dottrina sociale della Chiesa
Vantano un passato illustre
Soprattutto in alcuni Paesi europei
Di primaria importanza in un luogo da essere svolto di mobilitazione unitaria
Delle intelligenze per affrontare i grandi problemi sociali del tempo alla luce della fede e per dare vita alle necessarie mediazioni di pensiero e progettuali
Capace di configurare ideali storici concreti e proposti proposte praticabili
è auspicabile che questa tradizione
Non solo non vada persa ma vengano organizzate le settimane sociali anche nelle nazioni che non hanno mai fatto simili esperienze in passato
In considerazione dell'importanza che ha assunto il processo di unificazione europea auspico inoltre che vengano promosse le settimane sociale sociali dei cattolici europei
Si tratta di un'esigenza diffusa che ha finora trovato finora trovato espressioni espressione in tentativi non ancora sufficientemente solidi e ben strutturati
Bisogna ora avviare un processo che veda il pieno coinvolgimento di tutte le settimane in queste settimane sociali dei vari Paesi europei
In piena sintonia con le conferenze episcopali e con il fattivo contributo della Santa Sede
Affinché le settimane nel sociali dei cattolici europei possono proporsi come il frutto di una convergenza di molti fattori
E di molteplici istanza
L'organico riferimento alla dottrina sociale della Chiesa una periodicità conveniente un'adeguata preparazione
E soprattutto un'attenta programmazione decollano ricaduta a servizio delle comunità cristiane e per una rinnovata fattiva presenza cristiana nella società europea
Queste sono alcune esigenze delle settimane soci ali dei cattolici europei
Sono certo che anche questa volta i cattolici italiani non smentiva hanno la loro generosa intelligente disponibilità per fare avanzare questo progetto
Grazie buon lavoro
Ringraziamo molto in queste riflessioni e proposte da parte del cardinal Martino
Tra l'altro alcuni di noi sono reduci da un meeting di lì il in Francia in cui abbiamo celebrate insieme ai nostri amici francesi e facevano i cento anni delle Settimane sociali in quanto lì lo strumento delle Settimane Sociali è iniziato appunto in Francia nel mille novecento e quattro
E allora i i cattolici di Francia hanno organizzato il centenario appunto allile portando circa quattro mila persone
Devo dire che c'era una delegazione molto numerosa di italiani perché eravamo oltre duecentocinquanta quindi ho fatto positivo abbiamo qui con noi un punto di riferimento di queste settimane sociale di Francia
Monsieur Jean Marie Bruno a cui oggi pomeriggio chiederò se può fare un intervento di saluto
Questo è per dire che c'è un movimento nella linea di qualche diceva appunto il cardinal Martino di creare no un un punto di riferimento de delle riflessioni dei cattolici
D Europa ecco sulle questioni che interessano tutti quanti quindi si sta lavorando anche dal basso potremmo dire no in questa direzione quindi mi sembra molto interessante che la sua proposta
Allora entriamo nel merito chiedo Aia a chi interverrà alla tavola rotonda di accedere al tavolo
E e quindi i professori Giandomenico Boffi che la cordina e poi Ugo Amaldi Paola Binetti Pier Ugo Calzolari Donatella Caruso e Francesco D'Agostino nel mentre loro guadagnano
Il il palco
Io ricordo alcune cose anzitutto ce li invita a visitare alcuni estende che si trovano nel corridoio intorno alla sala dove c'è un'ampia esposizione di libri e di strumenti relative ai temi della Settimana sociale qui attorno proprio quindi attorno all'emiciclo
Di questa sale poi seconda
Aspetto adesso darei la velocemente la parola al dottor Marco Meletti direttore della di comunicazione di
F. M. R. Franco Maria Ricci e arte che ci presenterà brevemente la serata ciò che si viene offerto che dall'organizzazione questa sera e darà delle indicazioni per la partecipazione
Grazie buongiorno sottraggono un paio di minuti al al lavoro che sta per iniziare buongiorno ai relatori buongiorno a tutti sì due minuti cercherò di raccontarvi nella storia di questa serata
Che paradossalmente iniziata per il gioco bellissimo talvolta delle coincidenze
Un paio d'anni fa quando nuovi come fermerei arterie stavamo iniziando a produrre i volumi che vedete sul palco che trovate anche in poi ovvero la Divina Commedia l'opera massima in senso assoluto
In tre volumi distinti con tre commenti affidati ad altrettanti Esperti delle singole canti che e tavole illustrate da maestri dell'arte contemporanee e dicevamo due anni fa noi ci stavamo occupando di Divina Commedia quindi della dell'opera in cui viene espressa ai massimi livelli proprio il gioco degli equilibri no dei poteri
Nel frattempo i vostri gruppi di lavoro in tutta Italia stavano elaborando quello che poi è diventato l'appuntamento che abbiamo inaugurato ieri quindi quali scenari quali poteri nell'ottica della democrazia e quest'estate quando ci siamo
Incontrati con il vicario generale monsignor Vecchi con l'arcivescovo Caffarra
Ci siamo domandati cosa potremo fare insieme e così quasi spontaneamente uscita la Divina Commedia
Non solo la presenza dell'opera ma anche il nostro desiderio di offrirvi soprattutto parlo di quanti vengono da altre città italiane
Uno spettacolo di alto livello ed è per questo che questa sera andrà in scena al Teatro Duse alle ventuno e trenta circa dipende insomma dalla fine del vostro convegno e della successiva Cina
Uno spettacolo che si intitola proprio umana divina
Un viaggio al femminile
Nel capolavoro dantesco protagonista è Lella Costa attrice molto importante attrice poliedrica una grandissima professionista che ha già affrontato il tema di Dante ma questa sera lo affronterà in una versione inedita è uno spettacolo che non verrà più ripetuto perché è stato concepito espressamente per la quarantaquattresima Settimana sociale dei cattolici italiani
Accompagneranno in questo viaggio di Lella Costa il gruppo coreografico dei Kataklò un gruppo molto famoso anche perché si è già esibito
In piazza San Pietro per esempio in occasione della giornata della gioventù e ci sarà una voce straordinaria anche questa al femminile Antonella Ruggiero
Era la cantante leader dei Matia Bazar poi ha preso decisamente un'altra strada non è un caso che uno dei suoi ultimi dischi di maggior successo sin titoli sarà tra armonico
Dicevo una serata espressamente dedicata a voi naturalmente il nostro impegno è stato Massimo la regia dello spettacolo e di Roberto Tarasco il lo spettacolo è prodotto da arte F. M. R.
Ed è stato curato da Flaminio Gualdoni è Renzo Ceresa vi aspettiamo e per partecipare però ricordatevi il tagliandino tagliandino mi fanno segno
E gli organizzatori si trova proprio ai tavoli della segreteria i tavoli organizzativi quindi ricordatevi qualora decidiate di partecipare di ritirarlo perché sarà stasera
Abbiamo dei problemi progetti di riorganizzazione vi ringrazio buon lavoro e buona giornata
Grazie
Allora il senso del metodo scelto dal Comitato sociale per lo svolgimento di questa quarantaquattresima settimana
è stato scelto come avete visto il metodo comunicativo dalla tavola rotonda in luogo della tradizionale impostazione basata appunto sulla esposizione di alcune relazioni seguite dal dibattito ingenera poi affiancate dai lavori di gruppo
Al per ognuna delle quattro aree tematiche scienza tecnologia economia finanza democrazia informazione politiche Poteri
In cui si articola punto il tema di questa settimana
è stata riservata a mezza giornata di riflessione di confronto
I temi trattati al mattino verranno approfonditi in un'unica tavola rotonda mentre per i temi svolti al pomeriggio sia di oggi che di domani sono previste due tavole rotonde
Questa disparità di Offerta e dovuta a varie ragioni tra cui il minor tempo disposizione per i lavori del mattino rispetto a quelle del pomeriggio e la necessità di fare interagire un maggior numero di esperto di figure
Che coprono ruoli di alta responsabilità pubblica su alcuni temi particolari come economia e finanza politica e potere
Quella della tavola rotonda è stata dunque una precisa scelta del Comitato per affermare uno stile comunicativo più adatto ai grandi incontri
La riflessione sarà meno sistematica e approfondita ma più immediata è più orientata al coinvolgimento di un pubblico vasto lo svolgimento dei temi quindi sarà meno organico ma dovrebbe essere più vivace condotti in modo tale da offrire al pubblico un quadro di fondo delle questioni e dei problemi in gioco e delle possibili soluzioni
E abbiamo chiesto esplicitamente i coordinatori e i relatori di non limitarsi all'analisi molto importante comunque per capire nuovi scenari nuovi poteri ma anche di prestare attenzione a richiamare alcune solo prospettive di soluzioni e fare eventualmente riferimento a casi esemplari
Quindi porti in termini costruttivi
A ogni tavola rotonda quindi in altri termini dovremmo riuscire a recuperare Queen termini di clima cioè di stimoli e sollecitazioni complessive ciò che si perde in termini di sistematicità
Ma poi ben sapete ci saranno gli atti ecco quindi recupereremo alla la sistematicità
Ad ogni tavola rotonda seguirà per un tempo congruo un dibattito un dibatto quindi ecco vogliamo in qualche modo riprodurre qui quello che nelle passate edizioni s'emergeva a livello di lavori di gruppo un dibattito qui in Assemblea per questo dibattito voi avrete avete in cartella due strumenti
Una foglio di richiesta di interventi in cui dovette chi intende intervenire adeguatamente segnare nome cognome lenta eventualmente di provenienza e l'oggetto dell'intervento che poi le hostess raccoglieranno e porteranno qui al tavolo
E invece un secondo foglio che riguarda contro una scheda di contributi scritti sul tema del in questo caso della scienza della tecnologia oggi pomeriggio domani sugli altri temi
E quindi voi dovete scegliere potete anche scegliere entrambi sappiate che questo non sarà oggetto di considerazione questa mattina perché non è possibile farlo e quindi sarà uno un contributo eventualmente per agli atti
E invece questa scheda sarà la scheda che relativa agli interventi Scheda che avrà portata qui
Valuteremo quanti interventi no abbiamo di fronte quindi quanto ricevo riusciremo in qualche modo a smaltirle nella mattinata
Con molta prove tasse gli interventi sono numerosi alcuni verranno sintetizzati in o dal dal presidente dal coordinatore o o dal sottoscritto adesso vedremo mentre ad altre si darà la parola
Ecco
Ci auguriamo no di aver fatto la scelta migliore possibile insomma per favorire la riflessione su temi così impegnativi ma anche un dibattito ampio dentro una partecipazione diffusa e qualificata grazie buona mattinata
Si sente
Allora buongiorno a tutti il mio nome Giandomenico Boffi come sapete dal programma sono professore viaggio dall'università di Chieti Pescara
E ho l'incarico di moderare questa prima tavola rotonda per la quarantaquattresima Settimana sociale una tavola rotonda dedicata come descritto per i cubitali alla scienza alla tecnologia
Partecipano a questa tavola rotonda il professor Ugo Amaldi docente di materie fisica all'Università di Milano Bicocca il presidente della Fondazione tera per le applicazioni della fisica nucleare la medicina
La professoressa Paola Binetti docente alla facoltà di medicina dell'Università Campus Bio-Medico di Roma e presidente della Società italiana di pedagogia medica
Il professor Pier Ugo Calzolari ingegnere elettronico il rettore magnifico dell'Università di Bologna Messina della città che ci ospita
La professoressa Donatella Caruso do nasce docente di biochimica all'Università di Milano
E il professor Francesco D'Agostino docente di filosofia del diritto all'Università di Roma Tor Vergata il presidente del Comitato nazionale di bioetica tutti quanti naturalmente li ringrazio della loro disponibilità
Ma per quanto riguarda i lavori l'articolazione fra la seguente ognuno dei relatori
Avrà a disposizione quindici minuti per presentare il sinteticamente il proprio punto di vista sull'argomento al tema di oggi
Si aprirà quindi il dibattito di circa un'ora sono del nove di adesso un po'i tempi e successivamente ci sarà un giro di repliche dei relatori diciamo sette minuti a testa
In questo modo dovremmo riuscire a concludere in tempo per l'ora di pranzo
è evidente che gli interventi nel dibattito dovranno essere anch'essi molto concisi direi sui tre quattro minuti l'uno se vogliamo che parecchie persone possono prendere la parola
Come è già stato ricordato chi non riusciva a parlare o magari non riuscirà a dire tutto quello che decide potrà comunque presentare un testo scritto lasciandolo alle nostre
E adesso un paio di parole su come si è pensato di focalizzare l'argomento l'argomento è molto vasto naturalmente andava in qualche modo centrato allora il il tema di questa settimana sociale la democrazia nuovi scenari e nuovi poteri
Allora prima vista si poteva pensare
Di parlare delle novità che sono state portate continua a essere portate dallo sviluppo scientifico e tecnologico novità che pur con tutte le ombre che sappiamo rendono possibile ad esempio lo stile di vita molto meno duro
Di quello dei nostri nonni o anche se volete degli abitanti di tante altre parti del pianeta ancora oggi
Tuttavia la vera novità di scenario è rappresentata dal progressivo cambiamento del nostro atteggiamento nei confronti della scienza e della tecnologia
Da un misto di soggezione ed entusiasmo si è passati a un atteggiamento di contrattazione e di sospetto
Al punto tale che alcuni invocano un controllo sociale sulla scienza non solo per quanto riguarda l'impatto delle sue applicazioni
Ma addirittura per quanto concerne la determinazione di ciò che è valido sul piano strettamente scientifico
Gioca qui anche una certa confusione sui rapporti reciproci tra scienza e tecnologia
Con una sottovalutazione la ricerca scientifica ispirata al desiderio di conoscere per amore del conoscere senza preoccupazioni applicative
Come pure gioca una certa ambiguità sul significato della libertà della scienza talora ridotta al diritto del singolo operatore di fare quel che vuole
Allora il fisico a Maldini il medico Binetti il giurista D'Agostino affronteranno tutti e tre i da angolazioni diverse questo cambiamento di scenario
Anche il rettore Calzolari ingegner lo farà ma si soffermerà anche in modo particolare sull'istituzione universitaria che stride primario della ricerca scientifica visto il suo buono dinamici corretto
La professoressa Caruso un biochimico tratterà delle a crisi di vocazioni scientifiche che affligge l'Italia e non solo l'Italia
Un sintomo anche questo probabilmente del mutato atteggiamento della nostra società verso la scienza
E quindi io direi che per cercare di recuperare un po'i tempi si può partire con gli interventi eseguire l'ordine alfabetico quindi preferire impedirà il professor Amaldi
Di cominciare il suo intervento magari un due tre minuti prima della fine del fatidico quarto dura fare un po'di umore sul bicchiere
Tre addetti grazie grazie mille
Nuovi scenari nuovi poteri certamente nel mondo sviluppato scienza e tecnologia sono poteri ma comincio col dire
Che parlare in Italia nel nostro Paese di scienza e tecnologia come di nuovi poteri non può non falso ideale
Chi opera nell'università e nei centri di ricerca non sente di avere alcun potere ma percepisce invece una volontà diffusa
Di strumentalizzare lo sviluppo scientifico nascondendo la verità sulla buona qualità della nostra produzione e questo cerco di smentire quando cominciando questo mio discorso
è un fatto quantitativamente Polato
Che i troppo pochi ricercatori italiani un terzo dei francesi e dei tedeschi sono più bravi degli altri tranne che degli inglesi per produttività
Questo è provato da degli studi quantitativi utilizzando il numero di lavori scientifici italiani molto citati dai colleghi anche stranieri
La media è superiore a quelle di tutti gli altri ricercatori tranne che di inglesi in media e questo nonostante la scarsezza dei finanziamenti torneremo su questo lo Stato italiano spende lo zero sei del PIL prodotto interno lordo sulla ricerca e sviluppo lei in paese
Zero virgola cinque per cento per essere a livello degli altri Paesi lo Stato dovrebbe addirittura duplicare
Gli altri le improvvise quadruplicare i loro investimenti
Perché cominciare citando dei numeri che sono sconsolante di e avide
Ritengo importante che il quadro generale della discussione oggi sia chiaro quantità ed effettivamente l'Italia è un nano scientifico tecnologico e queste essenzialmente per mancanza di finanziamenti
E non per la bassa qualità delle scuole e dei ricercatori su questi temi che discutiamo oggi la sua voce sarebbe molto più sentita a livello internazionale se tutti ci preoccupa Simo di fare progredire la scienza e la tecnologia
Noi cattolici italiani abbiamo molto da dire sulle relazioni tra scienza tecnologia Società identica lo sentiremo oggi nel dibattito ma rischiamo di parlare soltanto a noi stessi
Primo mentre le posizioni maturate qui e forse addirittura nella Settimane sociali europee col contributo degli italiani potrebbero avere influenzino OPA e in tutto il mondo occidentale nei temi naturalmente del dibattito di oggi
Dopo questa perorazione tutti italiana passa così dai la scienza e le tecnologie nel mondo occidentale utilizzando un atteggiamento ecumenico
E il primo tema è quello dei cicli scienza e tecnologia
I termini scienza e tecnologia non rappresentano due poli tutta qui come un flusso unidirezionale di informazioni nel senso che la scienza produce conoscenze e artefatti che sono trasformate attraverso attività dette tecnologiche i nuovi strumenti
E prodotti come il telefonino o il laser
Senza e tecnologia sono le componenti di un ciclo di attività umane che si può vi assumete riassumere ripetendo senza fine
La fase scienza tecnologia scienza tecnologia scienza tecnologia si fa scienza fondamentale per sapere di più ma questa attività conoscitiva produce tecnologie che vengono riportate nel bene e nel male nella società ma che di per se stesse potenziano e io e Indro possibile della nuova scienza da questa visione dei moltissimi cicli
Continui scienza tecnologia scienza tecnologia segue che non è logicamente coerente che la società democratica attraverso le sue strutture lasci ogni libera tale ricerca scientifica di base confinante all'intervento regolatore alla fase tecnologica non è logicamente valida questa posizione
Un uomo sapeva di base può avere conseguenze non previste deleterie per la sopravvivenza dell'umanità e dei suoi principi
Ma il controllo delle idee nascenti ancora chiuse nei laboratori dove si produce
Scienza fondamentale non può essere fatto con regolamenti e leggi che invece bensì applicano alla fase tecnologica del ciclo come si fa a controllare la parte scientifica
A mio giudizio sono gli scienziati stessi quali cittadini responsabili che si devono interrogare sulle possibili conseguenze dello scoperte discuterne tra di loro parlarne colle società competenti eventualmente con le istituzioni politiche
Quello che voglio sottolineare questa che potrebbe sembra una banalità ecco un'informazione questa che questa non è un'utopia è accaduto accaduto all'inizio degli anni settanta con un convegno tenuto dai dei bio biologi famosi americani un piccolo gruppo quando fu scoperta la tecnica del DNA ricombinante quello che oggi si chiama la ingegneria genetica
Gli scienziati stessi
Memori fosse diciamo tra di noi traffici simpatica siamo convinti della esperienza del Progetto Manhattan della bomba
Decisero una moratoria degli esperimenti e chiesero l'intervento delle autorità di controllo
Questa è la prova provata del fatto che scienziati a Trichet cittadini sensibilizzati a queste problematiche sono i migliori e i soli possibili controllori delle conseguenze dello scoperta
Ma c'è un ma importante gli scienziati che come cittadini responsabili
Accettano che i cicli
Scienza tecnologia siano sotto il controllo di autorità e cittadini metodico ha detto in cambio hanno il diritto di pretendere che coloro che intervengano abbiano un'adeguata preparazione
Ci deve essere un patto reciproco c'è scienziati e tecnologi accettano i controlli bisogna pretendere che coloro che giudicano hanno abbiano un'adeguata preparazione
Compito di una democrazia moderna e veniamo più il tema c'interessa oggi è quindi quello di preparare alle tematiche non soltanto tecnologiche ma anche scientifiche i propri cittadini
Che saranno sicuramente chiamati a pronunciarsi nel costo del porto e vita su temi ancora oggi non presenti né laboratori più avanzati con referendum o partecipando ad altre iniziative
Questa preparazione deve divenire parte essenziale del patto sociale in cambio dei vantaggi che tutti riceviamo dei cicli tecnologia scienza tecnologia scienza e a questo scopo va ben spiegata tutti e tutti devono comprendere come si costruisce il sapere scientifico che è il mio secondo tema la costruzione del sapere scientifico e la sua diffusione che cos'è il sapere scientifico
La scienza e lo risultato dell'integrazione di osservazioni esperimenti fatti qui e ora vicino a terra
E in questi anni la descrizione di questa miriade di osservazioni misure deduzioni e confidata dei lavori scientifici a delle note che sono pubblicate sulle riviste scientifiche internazionali dopo aveva passato il vaglio di un po'cesso peer review Forces dei padri degli uguali non dei superiori non c'è uno scienziato perché il Nobel
Che superiore poi giudicare i lavori degli altri sono persone allo stesso livello di conoscenza in più che giudicano con approccio tipicamente democratica ma nei autocratico allo stesso tempo tutti gli articoli scientifici pubblicati nello insieme costituiscono la letteratura scientifica
Questi scienziati che fanno le opere di sintesi che noi chiamiamo Teorie o modelli basano il proprio lavoro su questi lavori scientifici per così dire devo Ifi carati garantiti da questa tecnologia della scelta del priore di opposizione compiono un'opera
Diciamo è Orne neutri che hanno sostanzialmente diversa da quella che fa lo storico che basandosi sui documenti che a disposizione qui e ora cerca di ricostruire un episodio del lontano passato a qui nessuno assistito
Eppure si riesce a ricostruire pensate alla sconfitta di Napoleone a batterlo
C'è stato una battaglie una sconfitta lo storico con i documenti qui e ora con quello che ha è rimasto non ci son più testimoni cerca di ricostruire al meglio tutte le fasi di quella episodio storico
Si costruiscono Cosimo de'agli elettori scientifiche applicando il metodo di Galileo che voi conoscete esperimenti ipotesi costruzione di leggi empiriche vagamente in teoria e modelli che sono valide in un certo campo diva del validità
Questa è una parte della scienza però negli ultimi venti trent'anni c'ha un ultima mezzo secolo si è sviluppato un altro modo di vedere la scienza che da tonica cioè da una scienza che descrive il mondo come esso è oggi diventa cronica si pone la questione
Com'era l'universo il mondo la natura all'ora affinché oggi noi qui ed ora osserviamo questi fenomeni questi reperti questi residuati
E queste scienze conica risponda alle domande che poi interessano filosofi teologi e anche il grande pubblico
Per questo noi siamo usciti con un sistema di costruzione
In funzione di un parametro tempo dire che c'è stato il blitz banca tredici tocca l'otto miliardi di anni fa oppure i nostri antenati sono separati dagli enti nati gli scimpanzé sei o sette mila sette otto milioni d'anni fa
è stato necessario estendere il sistema ho trattato da Galileo per fare questa scienza cronica che quella che poi ci interroga di più quando ci poniamo le grandi questioni perché tocca i grandi problemi quattro grandi problemi dell'origine l'origine dell'universo
L'origine della vita l'origine della coscienza e l'origine della comportamento etico son queste le questioni che poi interessano gli uomini è stato necessari estendiamo metodica Leo ma comunque comunque e adesso dico una fase appunto nello spirito della splash ma c'è de versione scritta molto di più c'è un metodo che è stato costruito che io chiamo IMI
Indifferenza alla migliori interpretazione che ha certe caratteristiche che si applica sì alla costruzione delle scienze economiche e a quelle a cronica e per dirla in parole povere il metodo utilizzato dei buoni detective si vede quello che c'è
E si trova qual è quell'insieme di ipotesi che rispondono ai fatti detto in modo molto semplificato come ci ha chiesto a oggi
Questa presentazione degli apporti scientifici a Terni abbia nipponici a cronici
Venni lustra da lì delicatezza degli argomenti che si dovrebbero fa pervenire ai cittadini
Sì sì
E questo ci porta al punto che io tengo a sottolineare non si deve divulgava cupo polarizzare ma bisogna insegnava ad ascoltare la scienza l'educazione musicale non si può fare
Spalando si fa ascoltando i pezzi bisogna fare ascoltare a tutti dei pezzi di musica buone Repetti scientifico ha cercato di fare questo quest'anno scrivendo sorvola su Avvenire una rubrica scienza e natura non so com'è andata a finire
E anche per questo può esso alla diocesi Novara stiamo lanciando un concetto di una centro di ascolto della scienza
Questo ci posto di centri di ascolto da scienza è un posto dove si fa anche una base di discussione democratica tra persone che hanno concetti idee e basi diverse ed è quindi un ente un un luogo eminentemente democratico ultimo argomento che volevo toccare di qui dico due parole e il valore della vita Tivo della scienza
Nel testo scritto Ceretto molto di più dico semplicemente questo
Non è vero che la scienza e convenzione la scienza e forse possiamo tornarci nel corso del dibattito
Col suo allargamento del campo di validità dei modelli e con la permanenza di alcuni concetti fondamentali invarianti nella costruzione di nuove teorie avvicina l'uomo alla conoscenza del mondo esterno che tutti gli scienziati
In sostanza assumono esiste anche se nella sua essenza intima come sappiamo è inconoscibile
Cosa si può dire invece della realtà questa anche un altro grandissimo tema la realtà
è qualcosa che esiste al di fuori di noi ci sono scienziati che sono platonici ci sono scienziati che sono invece
Dei
Convenzionali visti
Io dico la posizione di uno scienziato cattolico perché questo è il mio tema
Non c'è dubbio per uno scienziato credente Dio esiste e quindi il suo creato è reale il primo passo di ogni fede e l'accettazione dell'esistenza di una priorità
Che è immediatamente riconosciuta come la verità di Dio e quindi e quindi della sua opera
Quindi per un credente e non solo cattolico cristiano ma di qualsiasi religione
Che crede in Dio e nel mondo creato gli atteggiamenti anti realistici che dominano alcune fast cioè della società culturale scientifica odierna non si conciliano anche se ne vanno sempre ombre dubbi su quale sia quella parte di questa ultima verità che l'uomo può conoscere
Comunque la ricerca scientifica con i suoi metodi specifici ci aiuta a ricostruire nel nostro cervello cosciente una parte di questa verità che sulla base di quell'atto di fede iniziale dell'esistenza di Dio e quindi del suo creato non può essere che unica e indipendente e quindi la scienza fondamentale ci ha avvicina alla realtà ultima cosa cercato di di ogni se guardiamo indietro quattro argomenti
Gli scienziati italiani sono validi ma dobbiamo cercare di aiutarli a diventare ancora più importanti per potere poi parlare a livello paritario con gli altri degli altri paesi
Dei cicli scienza e tecnologia o si può separare la scienza e la tecnologia ma il controllo degli argomenti scientifici va lasciata agli scienziati coscienti
E quindi vanno educati gli scienziati
La costruzione delle scienze a croniche si è trasformato nel tempo nella costruzione di Scienze croniche che hanno necessitato un cambiamento del metodo galileiano che rimane sempre la base ma che è stato modificato col principio IMI
E infine la verità di un modello scientifico
Misurata da quanto questo modello allargandosi componente sempre più fatti
E come ho detto certamente questa verità di un modello scientifico si avvicina a una conoscenza di una realtà esterna che nel caso di un credente non può essere messa in dubbio grazie
Grazie al professor ammannire questa bella sintetica relazione
Mi piace commentarla fra l'altro ricordando una frase del Papa lo scorso novembre ai componenti della Pontificia Accademia delle Scienze
E qui si era il Santo Padre sono convinto che la verità scientifica partecipi alla verità
E per questo posso aiutare la filosofia e la teologia a comprendere pienamente la persona umana e la rivelazione di Dio sull'uomo credo che sia molto pertinente all'ultima parte dell'intervento del collega ma adesso la parola alla professoressa ability
Affrontare il problema nella scienza anche
Capone indossi nell'ottica medica significa in fondo aprire orizzonti straordinaria speranza per ognuno di noi
Credo che ci siano pochi ambiti della scienza che nell'opinione comune vengono percepiti come assolutamente funzionali alla qualità di vita
E non soltanto alla qualità di vita intesa come stato di benessere manca quella speranza che non a caso ha fatto sì che l'età media che all'inizio di questo secolo e mi si pesca Rizzo il sacro precedente aperta
Si aggirava intorno ai quarantacinque cinquanta anni adesso in questo momento l'età media si aggira intorno agli ottanta ottantadue ottantatré anni quindi diciamo che la scienza e la tecnica hanno contribuito in modo straordinario in quella che per lo meno è la nostra società occidentale
A creare un'espansione della vita il sicuramente ci hanno offerto la possibilità di raggiungere obiettivi obiettivi chi senza obiettivi significato obiettivi che hanno dato il piacere noti contemplare in una prospettiva temporale molto più allargata quella che è la la prospettiva storica quella che sta sulla prospettiva umana la prospettiva sociale ovviamente grazie a questa prospettiva scientifica
Certamente tutto questo mentre ha dissolto una serie di problemi in qualche modo ha messo a disposizione nostra una serie di risorse meno sosta impalcato nuovi problemi
Cioè il problema per così dire che oggi incalza in modo più pressante la medicina e di due ore chinino
Da una parte la cronicità delle malattie non riusciamo a controllare molto meglio la malattia acuta riusciamo di fatto abbiamo spostato quelli Carmi parametri una volta che di finivano i concetti di gravità non riusciamo davvero
A risolvere e i momenti e come dire della tensione drammatica iniziale di una malattia ma questo non significa che riusciamo a cura hanno molte volte riusciamo semplicemente a trasformarla in una patologia cronica
Che la rende più lunga nel tempo e quindi pone problemi diversi oggi noi in per quelli di noi che certamente avranno avuto l'esperienza vuoi sul piano professionale poi sul piano familiare voi sul piano sociale
Di assistere i malati oncologici sappiamo che oggi malato oncologico ha davanti a sé dieci quindici venti anni di vita ma sappiamo anche che molte volte la sofferenza che la malattia reca loro nella sofferenza per così dire della malattia originaria
è la sofferenza delle possiamo diede le conseguenze delle terapie che noi stessi abbiamo messo in atto per cercare di aiutarla fronteggiare la patologia iniziale
Perché dico questo è e questo la e l'altro problema importante che tutti quanti ne conosciamo e non lo conosciamo soltanto come il problema delle pensioni lo conosciamo dal punto di vista sociale con una rilevanza molto più grossa
E il problema dell'anziano oggi quella quel dato che ci riempie di gioia e di speranza che è correttamente gli ottantadue ottantatré anni sto parlando un'età media il che vuol dire che le persone che ne hanno novanta sono molte
E e vivo e vivono peraltro con una lucidità intellettuale che vivono anche con una partecipazione alla vita di famiglia che vivono con una ricchezza diciamo di capacità di interpretare il contesto sociale in cui si univano in cui Simona molto forte
Questo che cosa significa significa che non ci rendiamo conto che mentre abbiamo risolto dei problemi ne abbiamo creati degli altri
La cui soluzione non può essere mediata soltanto dall'orizzonte tecnico-scientifico ma va recuperata da quell'orizzonte profondamente umanistico da con l'orizzonte che costituito da quelle scienze umane che non possono assolutamente essere separate dalle scienze e tecniche del recente faccia
In medicina
Noi ci troviamo sempre di più esposti alla necessità da una parte di spingere l'acceleratore sulla formazione sulla competenza tecnico-scientifica ma non perde assolutamente di vista quella che è la dimensione della formazione umana
Dei medici e lo facciamo attraverso lo studio atletica lo facciamo attraverso lo studio dell'antropologia lo facciamo attraverso un recupero particolare dello studio psicologia ma lo facciamo inserendo anche ambiti disciplinari nuovi come possono essere la sociologia la psicologia sociale
E molte altre cose a cui per esempio spesso non escludo nemmeno l'ambito per esempio della letteratura che rappresenta un contesto narrativo molto forte per comprendere il senso che il paziente dalla sua malattia
Questo è un aspetto importante ed è un aspetto importante che al cifra c'è stato messo ci mette messa a disposizione da potremmo dire un gruppo un gruppo molto allargato una comunità scientifica ampia vasta che sta continuamente studiando
Per risolvere problemi che il mondo della della salute della malattia pone loro voglio soltanto fare i due esempi che sono noti a tutti quanti l'anno scorso il premio Nobel per la medicina non venne dato un medico
Venga data un fisico se non mi sbaglio non so se l'altro era un chimico ma non non mi ricordo esattamente in questo momento per lo studio della risonanza magnetica
E c'è stata e ci fu a quel tempo un qualche dicendo non molti decenni anni fa un gruppo di studiosi che applicarono le loro conoscenze alla scoperta di strumenti diagnostici di cui oggi noi non potremo assolutamente fare a meno
A quella creatività una la comunità in qualche modo si riconosce né l'assegnazione del premio Nobel
Dette il massimo dei riconoscimenti ma Orchid
La risonanza magnetica offre a tutti noi prospettive di qualità di vita migliori non soltanto sotto il profilo diagnostico voi sapete che c'è tutta una Radiologia interventista
Che sta peraltro rosicchiando spazi molto grossi di lavoro i chirurghi ma c'è anche tutta una radiologia interventista oggi
Che è quella che permette di calibrare le radioterapie discorso che facevo precedentemente
Deve ridurre il disagio delle conseguenti alla somministrazione di alcune terapie ai malati proprio perché il controllo delle radioterapie viene fatto con questo ricorso forte
Alla alla presente alle tecniche di risonanza magnetica cioè voglio dire che c'è una creatività nella quotidianità nell'uso delle tecnologie che rappresenta e costituisce una comunità scientifica di operatori professionali medici in quel per esempio che sto facendo è Medici tecnici di radiologia che non aggiungeranno mai come dire gli orrori no alla gloria del del del Nobel o la gloria dei giornali ma che rappresentano veramente quella tutele quella difesa forte della nostra città
E che costituiscono davvero un'azione di servizio molto forte la scienza e la tecnica si mettono a nostra disposizione e hanno questa loro dimensione etiche intrinseca
Per cui come dire il rischio l'errore la novità comporta sempre nuovi quesiti ma se la comunità scientifica ha una sua capacità di autocontrollo al suo interno
è in grado progressivamente di correggere di modificarsi di adeguarsi e di rispondere meglio alla ai bisogni dei pazienti questo una grande ricchezza è una grande ricchezza che ci fa credere non sono nell'intelligenza tecnica non sono né l'intelligenza scientifica
Non solo evidentemente un'intelligenza umana che non perde mai di vista i bisogni del paziente ma anche in questa dimensione etica profonda che porta le persone a non perdere mai di vista il senso totale globale della propria professionalità c'è un'etica della professionalità
Che si sostanzia in un aggiornamento continuo che si sostanzia in un ottica di servizio continua che si sostanzia in una domanda di senso costante continuo su ciò che sta facendo come lo sta facendo e perché lo sta facendo
Tutto ciò a volte viene percepito dall'uomo dall'uomo comune dall'uomo che in qualche modo gode di questi risultati
Senza diciamo coglierne come chi vede una scena così vedessimo uno scenario qua e non sapessimo cosa accade dietro le quinte molte volte viene visto con un investimento magico per cui a un certo punto si pretende che la medicina risolva Sempre tutti i problemi
Molte volte il malato che va dal medico oggi non crede che non sia possibile dare soluzione al suo problema e l'aspettativa e così è così direi virulenta investe il medico a volte di una anche di un'acrimonia per cui il limite della scienza e l'errore del professionista non sono più tolleranti noi oggi assistiamo in medicina un contenzioso medico-legale fortissimo
Che si riconosce senz'altro in una concretezza di situazioni che si verifica ma soprattutto se riconosce in un immaginario collettivo che fa della scienza veramente una prospettiva mitica mitologica ma circa alla quale non si permette di non avere risposte per i nostri bisogni
Cioè questa sorta di segreti di mito del progresso che non è limitato soltanto dagli scienziati e e alimentato anche da da dalle persone da da da chiunque in qualche modo percepisca un problema e non posso accettare il limite della scienza
Questo richiede questo poi diciamo a volte non fa buon gioco in tutto questo un certo tipo di scoop
Che può essere da da dagli organi di stampa dalla televisione cioè la capacità di creare l'evento a tutti i costi questo è creare l'evento a tutti i costi ovviamente crea delle aspettative
In sosta soddisfatti che non si possono soddisfare e e questo invece quindi dir
Costruire un modello di relazione è una relazione di compliance tra il medico il paziente forte con un'intesa reale a volte crea quella cultura del sospetto a cui si riferiva prima il collega introducendo la tavola rotonda
La cultura del sospetto e quella che molte volte oggi porta il malato che non riceve risposte soddisfacenti rispetta la propria spettanti al personale
A fare quella sorta di migrazione interna quello è quello che noi chiamiamo il migrante interno per cui va da un ospedale all'altro va da un medico all'altro ripete le analisi in tutti i posti come una volta si serio tutto dire come si misurare la febbre cinque volte al giorno
Avesse potuto avere una valenza terapeutica oggi è come se fare la risonanza quattro volte possa avere di per sé una valenza terapeutica non soltanto per così dire una valenza diagnostica con un sovraccarico di costi che non sono indifferenti
Questo lo dico perché l'educazione alla scienza
E la consapevolezza di che cosa ci può dare ma anche la consapevolezza dell'umiltà di quello che ci può dare
Dovrebbe diventare patrimonio comune e condiviso se vogliamo davvero che il cioè non è vero che questi risorse che sono pur sempre risorse limitate di cui la medicina dispone
Possono essere veramente messe a disposizione del maggior numero di persone e non solo in qualche modo o Anfossi chiatte goffamente malamente da interpretazioni più di tipo sospettoso che non realmente aperte
Accogliere e le prospettive effettivamente disponibili un secondo punto sì un secondo punto che voglio sottolineare e come in medicina e questo mi ricollego a quello che diceva il professor Amaldi prima come la mia in medicina le risorse della tecnica e della scienza ci danno una una ricchezza straordinaria sul piano della possibilità di conoscere in tempo reale i dati e le ricerche che avvengono in tante parti del mondo
Chi di noi sa quanto tempo ci vuole a ricevere per posta la rivista e già in questo modo noi riceviamo per posta
Molte riviste ma tante volte con quel ritardo che oggi progressi tra scienza e della tecnica farebbero considerare come dire bruciati no in qualche modo dalla da semplicemente dallo spostamento fisico
Oggi se pensate pentola positiva di avere in tempo reale tutte le informazioni di cui c'è bisogno
Di poter di potersi collegare in tempo reale con persone che stanno svolgendo attività scientifica è simile alle nostre questo anche a una ricchezza straordinaria che però richiede quella che noi chiamiamo una etica della comunicazione in ambito scientifico
L'Attica della comunicazione in antico bio scientifico si sostanzia da quella straordinaria qualità umana che la prudenza
La prudenza che anch'essa sua parte positiva che permette di rendere immediatamente disponibili dati positivi e permette di essere appunto prudenti su quelli che non sono dati confermati consolidati dati valida
Però si creano in questo modo delle learning organizza Ascione che sta sfruttano la dinamica virtuale della comunicazione e che fa sì che la comunità degli scienziati sia tale indipendentemente dalle barriere di spazio e questo una grandissima risorsa perché permette tutte quegli aspetti che voi pensate soltanto alla alla telemedicina
Pensate l'idea di essere a letto di un paziente a fare un elettrocardiogramma di poterlo trasmettere a distanza
Pensate all'idea di avere un vetrino che voi vedete come un reperto anatomopatologico e di poterlo mandare immediatamente come immagine a distanza perché venga letto
Questo ha una straordinaria qualità la tecnica da questo punto di vista invece di separare le persone invece di porsi come barriera tra le persone svolge anche invece un lavoro di collante molto forte una cosa che dà senso all'una cosa e l'altra
E sempre come dire la scienza dei fini e Sampson sempre le nostre intenzioni
è sempre quella volontà di servizio calate del famoso passaggio della lettera di San Paolo Romani ma come ce la scienza bond Fiano
Ecco non spicca il fatto di fare invece della scienza servizio il fatto di non volerne fare soltanto un'occasione di affermazione personale ma sempre e comunque al di là deliziosa al di là degli spazi al di là della delle distanze ne abbiamo una serie di programmi straordinari dicono i ma dico noi noi voi più i programmi di ricerca straordinari con le con i centri africani
Andiamo lì a portare le risorse pensa che la malaria che da noi non esiste quasi più come malattia e che è ancora una delle cause più grossi malattie pensate che in Italia riusciamo a curare delle forme di leucemia che ne so in Congo si muore per diciamo per marchi e che siano in grado di curare ecco la comunità scientifica unità gridata come risorsa riesce davvero a sfruttare la forza della tecnologia
Per Dario alla globalizzazione una dimensione reale di servizio e questa mia visione di una bella dimensione etica una bella dimensione etica che non si nasconde dietro le parole
Ma che non perde mai di vista che il il valore dell'intelligenza è sempre quello di testimoniare il valore della carità grazie
Grazie a voi se stabilimenti del questo bell'intervento anche appassionato
E adesso darei la parola rettore Calzolari grazie
Io dedicano a questo breve intervento Flash innanzitutto sulla ricerca italiana nel quadro di quella europea riprendendo e forse anche ricalcando un poco le osservazioni
Del passerà ma e poi concludo con un'osservazione sul tema della scienza nel rapporto con Società la democrazia
Ecco allora
La scienza italiana la ricerca scientifica nel quadri quell'europea
Intanto va detto che la ricerca scientifica europea soffre di una caratteristica peculiare che è una compartimento compartimentazione più spinta
Di quella che non si registri per esempio il mondo nel mondo americano anglosassone
Questo effetto di parcellizzazione delle scienze
Da noi non conosce in Europa nemmeno un accenno di quei generosi tentativi di ricomposizione che si sviluppano Oltreoceano commentando questo fenomeno qualcuno ha parlato di balcanizzazione delle scienze europee per indicare addirittura l'ostilità che si può talora verificare
Tra i vari segmenti che compongono
Il grande infinite della scienza
L'organizzata la politica poi della ricerca
So Far gli altri problemi in Europa collegati con la necessità di organizzarlo sul numero nove e norme di paesi quindici venticinque difficoltà del comporre modalità di individuare condivido obiettivi condivisi
Ecco ma malgrado tutto questo la ricerca europea di qualità eccellente superiore forse a quel americana se ci si affida naturalmente al numero dei lavori pubblicati sulle riviste specializzata ma c'è un paradosso un po'ne sono tanti in realtà ma il primo e più evidente paradosso
Nella ricerca realtà europea che questa eccellenza in campo scientifico fondamentale per esempio non è accompagnata da una parallela eccellenza in campo tecnologico naturalmente questo una valutazione globale fatta
Così per flash
Senza tener conto delle punte che pure esistono dei paesi dove si registrano successi diversi rispetto alla media
Il punto di maggior difficoltà in Europa
Ed è noto è quello della spesa per la ricerca uno virgola otto Paesi dell'Unione del prodotto interno lordo contro due sette degli Stati Uniti
Tre uno del Giappone
A questo riguardo ha ragione la commissione quando ci ricorda che la responsabilità di modificare la situazione incombe sui singoli paesi poiché la Commissione spende soltanto il cinque virgola cinque per cento
Di ciò che l'Europa globalmente dedica alla ricerca orbene quando da questa media uno otto per cento a livello europeo si passa al caso italiano
Com'è noto c'è da mettersi le mani nei capelli
L'uno che viene pudicamente pubblicato in realtà non corrisponde nemmeno alla sostanziale realtà delle cose gli Stati membri si impegnano a Lisbona a modificare sostanzialmente lo stato delle cose a investire di più ricerca nei prossimi dieci anni per allineare l'Unione alla situazione USA ma con tutta la buona volontà noi non riusciremmo accogliere per ciò che riguarda il nostro Paese nessun concreto elemento di coerenza con le decisioni europee
Non soltanto nei numeri ma nemmeno negli atteggiamenti
Perché non possiamo qui dimenticare questo tentativo di svalutare la ricerca italiana che è diciamo il frutto della disinformazione quanto meno riprendo un dato che vi è stato poco fa ricordato al professor amanti
Oggi la qualità di un sistema scientifico è misurabile
Ci sono tecniche di misura una di queste tecniche la più accreditata fa riferimento ai cosiddetti lavori frequentemente citati c'è una lunga definizione di che cosa si intende sono pagine di definizione orbene
Nell'ultimo si chiama benchmarking del
Unione europea il nostro Paese a cinquecento sessantanove la Turri frequentemente citati novecento e rotti la Francia mille cinquecento la Germania ma la Francia ha un numero di ricercatori due virgola due volte superiore a quel
Numero italiano e la Germania spende una percentuale normalmente più elevata del suo prodotto interno lordo che è maggiore rispetto a quelle italiane a conti fatti
Se poi dividete questo numero dei lavori frequentemente citati per il numero di Europ che questi Paesi dedicano alla produzione di questi lavori scoprite una cosa incredibile
Questo straordinario Paese singolare Paese che l'Italia produce un indicatore guardate con indicatori sicuro questo un indicatore di qualità della sua ricerca scientifica che del cinquanta per cento superiore a quella tedesca
Dunque voi capite che i ricercatori quando si sentano in lingua con molto autorevole criticare per inefficienza
Diciamo
Ci restano male
E si affidano la loro capacità di comprensione delle cose del mondo insomma ecco
La situazione non si modificherà nel nostro Paese
La
Il il Progetto di finanziaria che il governo ha licenziato porta per l'università centotrentotto milioni di euro
Per il sostegno dell'università
Non basta nemmeno per pagare gli incrementi di stipendio che si sono già registrati
Il ministro Moratti lodevolmente chiederà una cifra più elevata
Vedremo come si svilupperà la battaglia in Parlamento
Ora il fatto è che quando si
Passa dalle dichiarazioni formali circostanza
Lasciami fare una una Marra confessione
Io credo che in questo nostro Paese non siano molti coloro che
Sono realmente convinti che la capacità la competitività del Paese
E la capacità di muoversi di agire nell'ambito della società della conoscenza
Io credo che
Queste persone siano oggettivamente porchetta
Ovviamente conosciamo Leo obiettivi difficoltà di bilancio come quella nazionale
Ma anche questo riguardo si stanno alimentando alcune illusioni
Per esempio che sia possibile riequilibrare il confronto con l'Europa
Agendo sugli investimenti privati
Nel campo della ricerca ma purtroppo non è così per due fondamentale ragione
Innanzitutto perché è illusorio immaginare di poter intervenire con una manovra pubblica sull'investimento privato nella ricerca
Quarant'anni di pratica di CNR
Viene scene di iniezione di risorse pubbliche operate con i più vari piani di ricerca con le loro molte sterminate pariniani non hanno modificato in nulla
Un dato che
Impressionante
Dato che ci mostra la ripartizione tra investimento privata investimento pubblico il sessanta per cento e oltre
Investimento pubblico quaranta in realtà qualcosa di meno nelle investimento
Privato
Dati che ribaltano esattamente la situazione tedesca
Dove più del sessanta investimento privato poco meno meno del quaranta investimento pubblico
Ma la seconda ragione che in questa materia
Cioè materia della ricerca scientifica
Gli obiettivi non sono fungibili
A questo riguardo c'è un'esplicita dichiarazione warning della commissione avanzata già da molto tempo la commissione ci dice per sua natura questi obiettivi sono semplicemente incomparabili la ricerca pubblica a obiettivi diversi rispetto la ricerca privata
Ecco
Al quadro poi degli investimenti finanziari in una ricerca la Commissione europea aggiunge in ogni occasione
Aggiunge il tema delle risorse umane
Che non è meno preoccupante per il nostro Paese rispetto a quello che accade alla media europea
Basti citare il progressivo abbandono degli studi scientifici da parte dei nostri giorni
è un trend mondiale
Intendiamoci
Ma nel nostro Paese questa tendenza ulteriormente e pesantemente aggravata dalla povertà di investimenti e ricerca
Soprattutto nel settore privato
No società complessa tout se Tien naturalmente
Un Paese che non fa ricerca nelle strutture produttive non ha bisogno di matematici
Non ha bisogno di fisici
Per destinare quelle strutture
E dunque non si accorge nemmeno
Che stanno rare fa sembrare facendosi le vocazioni dei giovani per quelle discipline
E intanto a livello europeo stanno cadendo le cose nuove
Dalle quali ha rischiano di essere escluse
Penso per esempio
Alla costruzione dello spazio europeo della ricerca che è un'invenzione italiana Antonio Ruberti
Che non è una vaga espressione politica ma è una serie di strutture di organizzazione
Dalle quali noi rischiamo per mancanza di finanziamenti di organizzazione
Di riuscire escluse
Moderatore del taglio ma io devo ci tengo a fare un
Osservazione
A proposito
Del rapporto tra scienza società cultura
Ci fu un tempo in cui
La cultura
In larga misura si identificò con la scienza
In cui la società
Puntò con fiducia eccessiva sulle promesse della scienza
Le nostre furono celebrate neppure l'Illuminismo scienza società le fantasie nei grandi
Del del Rinascimento un ricordo ormai evanescente
Il messianismo tecnologico delle prime rivoluzioni industriale dov'è finito
Per davvero pensiamo che Heidegger abbia potuto influire fino a questo punto o che il tremendi sulla di Spengler
Sì è riuscito tanto io non lo credo forse qualcosa è accaduto nei cieli di Hiroshima in quel maggio quarantacinque quando come disse Copenaghen la scienza conobbe il peccato
Ad ogni buon conto la scienza appartiene alla storia d'Occidente
è un giorno della storia forse uno dei doni più preziosi della storia dell'Occidente
Ed ecco la la mia osservazione
Talora si pensa che la razionalità
Il rigore logico
La controllabilità dell'asserzioni
La pubblicità dei risultati la pubblicità dei metodi
Guardate che state tirando le caratteristiche della democrazia
Non era osato immaginare che la riscoperta della democrazia
Sia un frutto in qualche misura per impiantare assimila la mentalità scientifica nel mondo continentale
Insomma talora si pensa che la struttura gli elementi costitutivi del sapere scientifico costituiscono qualcosa che destinato necessariamente a crescere su se stesso ineluttabilmente
E invece non è così
Perché queste caratteristiche la scienza non lo sono categorie permanenti dello spirito
Non ci sono dati eterni della storia
Sono conquiste storiche
E come tutte le conquiste
Cari colleghi sono per definizione suscettibili di andare perdute
Ringraziamo il magnifico rettore per questo intervento molto documentato e nell'ultima parte anche per questo ammonimento
Purtroppo vero cui è un rischio concreto cui ci troviamo di fronte prima di dare la parola al successivo relatore volevo dire che già pervenuta qualche richieste d'intervento per cui se qualcheduno vuole cominciare arrivare a però stessa in aula
La propria richiesta magari può essere una buona idea così possiamo cominciare quel dibattito immediatamente dopo la fine di questo primo giro
Adesso la parola alla professoressa Caruso dell'Università di Milano la
Serba affinché
Non è un bell'intervento quello che devo fare perché devo parlare di giovani che non si appassionano più alle scienze
E nonostante tutti gli sforzi e che il sistema universitario sta compiendo le discipline scientifiche ancora non sembrano essere considerate un terreno per un progetto di vita e di professione da parte di molti giovani
E secondo le statistiche che anche quest'anno il mio ora diramato per quel che riguarda le immatricolazioni alla fine del liceo i nostri giovani preferiscono decisamente carriere umanistiche giuridiche economiche
Pesce intimistiche
A supporto di quello che fino al questo Calzolari prima diceva questa crisi colpisce in modo particolare le discipline cosiddette teoriche la matematica la fisica la chimica
Ma a questo punto dovremmo analizzare per quale motivo che cosa qual è qual è la ragione che allontana i nostri giovani da queste materie da queste facoltà e la risposta purtroppo non è un unico motivo ma come succede per tutte le patologie che cronicizza no con tutte le patologie che hanno un'evoluzione lenta
Questo diventa la risultante di diversi fattori che sommando si portano appunto alla patologia conclamata e quindi sarà difficile che il mio intervento si esaustivo ma volevo sottoporre alla vostra attenzione alcuni punti che sono stati discussi in alcune riunioni che ho avuto con i giovani universitari che si può e iniziare con una breve disamina di quello che è il primo impatto che i giovani hanno con le materie scientifiche ed è per la maggior parte degli studenti il primo e decisiva incontro con la scienza viene nell'ambito scolastico nonostante tutti in questi ultimi anni si assista a un grossissimo numero di di programmi mediatici divulgazione scientifica
Si moltiplicano gli strumenti che gli occhi le occasioni di informazione comunque l'ambito più rilevante è sempre ancora la scuola e in particolare il libro di testo e la figura del docente
Purtroppo le politiche scolastiche anche recenti non hanno aiutato hanno penalizzato l'insegnamento scientifico nella scuola spesso riducendo lo ha una mero elenco di formule che sicuramente non è nulla di affascinante non è nulla di appealing come dicono gli americani
E inoltre spesso nelle nostre scuole si accorpano materie scientifiche sotto un unico docente che per quanto bravo e preparato possa essere non potrà essere efficace altrettanto efficace insegnare matematica
E per esempio biologia
Allora la colpa dei docenti direi di no o per lo meno direi che solo in parte sicuramente risulta molto difficile rendere la ricchezza della biologia
Quando i programmi sono troppo vasti o paradossalmente troppo mirati e il tempo ovviamente per svilupparle troppo poco e soprattutto nei primi anni di scuola si deve mirare soprattutto a un insegnamento
Sperimentale per far toccare con mano che la scienza non è qualcosa di avulso dalla realtà di tutti i giorni
Che esiste un filo conduttore che esiste una logica nelle scienze non c'è nulla da imparare a memoria e tutto estremamente logico la natura è fatta in una maniera talmente perfetta e se uno ci pensa
è veramente tutto concatenato ed è questo che il docente deve far capire allo studente deve affascinare in questo modo lo studente
E poi deve esserci una interrelazione tra le diverse discipline umanistiche e scientifica è importante quindi non parlare più di insegnamento scientifico ma di educazione scientifica e mi permetto di sottolineare il termine educazione perché l'educazione è per sua natura globale deve avere come costante punto di riferimento la persona che cresce e che si sviluppa in tutte le sue dimensioni in maniera armonica se non si tiene conto di queste premesse certo le scienze si riducono a delle astrazioni che non ha non non esercitano nessuna trattativa sui giovani
E di conseguenza osserviamo la diminuzione delle iscrizioni alle facoltà scientifiche
è vero che secondo alcuni c'è questa credenza popolare per cui le materie scientifiche impegna i nodi più lo studente rispetto delle materie letterarie
Potrebbe essere vero anche se un recente documento diramato da l'associazione nazionale degli insegnanti di scienze naturali
Recita una frase che dà da pensare
Quello che sembra fortemente indebolito è il fascino della scienza e della ricerca che non domina più i sogni dei giovani anche molto prima che questi sogni si possono infrangere nelle difficoltà di uno studio superiore impegnativo e rigoroso
E allora questa affermazione ci porta anche a un altro tema che i nostri ragazzi sentono molto e cioè il binomio
Insegnamento e ricerca
Che è uno dei più importanti investimenti in capitale umano
Purtroppo l'attuale riforma ha innescato un profondo processo di trasformazione che riguarda sia la parte didattica che la parte più ricerca
E in particolare sembra assecondare il passaggio da una scuola delle conoscenze a una scuola delle competenze
Incentrata soprattutto su un processo di apprendimento e preoccupata principalmente di misurare l'efficienza di questo processo
Ma la nostra vocazione la vocazione dell'università deve essere quella della conoscenza e di conseguenza della ricerca perché solo così potremo produrre un eccellente didattica
E a questo punto formare veramente dei soggetti preparati ma non solo tecnicamente
Che è importante
Dei soggetti preparati pronti ad essere inseriti in un mondo del lavoro
Qua però come giustamente professor personale sottolineava cominciano un po'le note stridenti perché noi abbiamo tanti buoni cervelli ne abbiamo veramente tanti ringraziando Iddio problema sono un po'i soldi che ci falle non attimino
E inoltre a mio modo di vedere sta prendendo piede una tendenza un po'sciagurata dal punto di vista del biochimico ovviamente che è quella di favorire la ricerca applicata
Che a un palese immediato ritorno economico a scapito di una ricerca di base della famosa ricerca pura
Che è vista come un inutile spreco di energie e di soldi e in questa logica che figura
Presentiamo al giovane dello scienziato quello che non solo è lontano dalla vita produttiva ma è anche considerato un po'meno utile rispetto a un docente a una persona che si occupa di commercio finanza perché questo falso efficientismo che è imperante ritiene che sono quello che ha immediate ricadute economiche abbia un valore il resto basta non ha senso
Non mi dilungo su questo argomento che è già stato in maniera puntuale trattato dai colleghi che mi hanno preceduto vorrei solo sottolineare che eliminare la ricerca pura che è assolutamente indispensabile al progresso
Significa consegnare ad altri paesi l'eccellenza della ricerca significa auto emargina arsi condannando i nostri giovani nostri brillanti talenti a scegliere tra l'emigrazione oppure un percorso di ricerca limitato e anche un po'provinciale se la vogliamo sapere e allora è chiaro che questo non aiuta il giovane ad intraprendere una carriera di questo tipo
Se poi pensiamo e mi scuso con i giornalisti presenti che anche i mass media e i giornalisti hanno dato delle volte non indifferente delle picconate se vogliamo
Usare un termine che è abbastanza in uso
Alla alle facoltà scientifiche sembra strano ma tutto quello che di positivo nasce dai nostri atenei non viene mai porto alla opinione pubblica in maniera obiettiva
Io non so se questo è perché noi non siamo stati in grado di produrre dei giornalisti che hanno una cultura scientifica in grado di trasmettere in maniera corretta
Le informazioni o semplicemente perché l'università non fa audience
Vendono stressate delle notizie scandalistiche ma non venne stressato che i nostri giovani che la nostra ricerche all'avanguardia
Si parla tanto di rientro dei cervelli dando ai giovani una logica sbagliata io non mi preoccupo del cervello italiano che va all'estero mi fa piacere
Mi fa paura invece che non ci sia un cervello estero che entra in Italia mi fa paura che non ci siano
Che non ci sia una cultura della mobilità della ricerca questa è una cosa che a mio modo di vedere molto più preoccupante
Del dello scienziato che va all'estero la ricerca deve trarre nutrimento espunto dalla discussione dal confronto
Con altre culture con esperienze culturali etiche senza questo non esiste ricerca o esiste una ricerca molto provinciale
Quindi mettiamoci nei panni di un giovane questo giovane si trova sicuramente non spinta dalle scuole secondarie verso le materie scientifiche e allora che figura si trova di fronte dell'Università delle materie del delle materie scientifiche
Una struttura vecchia
Piena di nepotismo mi pochi fondi
Che fa una didattica mediocre perché mediocre sono alla ricerca e chi la porta avanti perché i migliori sono usciti se ne sono andati
E se per caso venisse in mente di fare la carriera universitaria si troverebbe di fronte a un lavoro estremamente impegnativo sia come tempo che come mente
Estremamente insicuro
Ci sono lunghissimi anni di precariato io sono stata una delle fortunate che dopo la laurea ho usato soltanto dieci anni di precariato prima di diventare una figura giuridica all'interno dell'università
E sottopagato signori parliamoci chiaro
Così anche quello che potrebbe essere uno sbocco professionale per uno dei nostri giovani
Anche qua altra picconata
Mi ha scritto uno dei miei studenti una lettera che mi piacerebbe molto che voi leggeste anzi se qualcuno fosse interessato a leggerla me lo dica che io per la spedisco perché abbastanza sintomatico
Di questa situazione riesce una volta che chiaramente viene sfondata da quelle che sono le intransigenza e dell'età
Effettivamente molto puntuale molto mirata
Devo anche però aggiungere che mica sempre colpa solo nostra ultimamente i nostri ragazzi hanno non tanto i nostri ragazzi molti ragazzi hanno adottato la logica che viene passata dalla nostra società tutto subito in fretta e contatti sono e questo è l'esatto contrario di quello che la carriera accademica offre tante soddisfazioni per carità certo però pagate a un prezzo di sacrificio costanza pazienza e tanta unità cosa che né i nostri ragazzi non sempre è così chiaro sei
Cellino
E infine vorrei discutere brevemente su quelle che ci sono le quelle che sono le scelte dei giovani cattolici nei confronti della scienza
Le loro scelte sinceramente non sono molto diverse da quelle vedi colleghi coetanei tra virgolette non cattolici
Anche se io insegno anche in un Corso di Laurea in Biotecnologie osservato che i nostri giovani si disinteressa non poco di questo tipo di argomento e questo per me è pericoloso
Primo perché le biotecnologie esercitano un fascino non indifferente verso gli altri giovani
E poi perché soprattutto in questo periodo in cui si discute tanto di etica legata anche alla manipolazione genetica una scarsa conoscenza di queste discipline porterebbe i cattolici a non avere gli strumenti scientifici
E quindi
Porterebbe ad essere esclusi
Dalle decisioni da alcune decisioni estremamente delicate su una materia così importante
è il nostro compito è il compito del docente cattolico abbattere i pregiudizi e le eventuali paura e che il nuovo che qualsiasi nuovo porta con sé
Ma d'altro canto dobbiamo trasmetterà questi ragazzi il rispetto per gli equilibri di una natura che ricordiamoci c'è stata solo affidato
Quindi il docente deve fare in modo che sempre di più i nostri giovani si avvicinino a questa disciplina perché non ci possiamo permettere non possiamo permettere a nessuno di prendere delle decisioni al nostro posto su una materia che è così delicata ma noi dobbiamo essere in grado con i nostri giovani di controbattere
Non soltanto dal punto di vista scientifico ma anche dal punto di vista etico e qui l'integrità della educazione scientifica
Quindi vorrei concludere velocemente dicendo che l'indebolimento di questa curiosità scientifica delle nuove generazioni e il rischio di vedere queste risorse intellettuali che diminuiscono in questi settori deve preoccuparci
Perché le risorse scientifiche sono un elemento fondamentale dello sviluppo sociale culturale economico del nostro Paese del mondo
Come docenti cattolici abbiamo un grosso impegno dobbiamo uscire dall'insegnamento neutrale della scienza
Dobbiamo uscire dalla logica che subordina la scienza alle esigenze economiche e basta e dobbiamo impegnarci per motivare e stimolare la curiosità dei giovani anche inventando nuovi approcci didattici
Perché dando solo un significato agli sforzi che questi ragazzi dovranno compiere possiamo far trovare loro l'Energia per impegnarsi in un cammino che così arduo grazie
Piazziamo professoressa Caruso per questo bell'intervento selettore Calzolari ci aveva detto che la crisi della scienza fuori un influsso deleterio sulla democrazia la collega Caruso ci dice che anche sul versante scientifico si gioca un pochino del futuro della chiesa
Se i giovani sono così importanti al futuro della Chiesa come ci viene autorevolmente ricordato tanto spesso
Questo discorso nel rapporto fra i giovani scienza e importante anche per la comunità ecclesiale
E adesso la parola al professor Francesco D'Agostino grazie
Il mio intervento fondamentalmente si riassume in un commento a ad ad una pagina del documento preparatorio a questo convegno che credo avete avuto tutti nella cartellina
E che spero abbiate occasione di leggere di meditare perché si tratta davvero di un bel documento
E in particolare io faccio riferimento al paragrafo quattro democrazia scienza e tecnologia
E più da vicino ancora a pagina quarantuno cioè un'affermazione fondamentale per il nostro tema che è questa
Si tratta di mettere in campo metodi di regolamentazione democratica che governi dei processi non interferendo sulla legittima autonomia della ricerca scientifica
Ma non elude endo la questione del pesante condizionamento che su di esse esercitano i potentati economici
E in ogni caso non rinunciando al compito proprio della società quello di valutare le ricadute positive e o negative delle scelte compiute sulla vita collettiva ecco davvero non si potrebbe a mio avviso dire di meglio io mi limito soltanto a chiosare un'affermazione del genere partendo da una riflessione
La fase che violetto e che potete leggere tutti
Si fonda su un presupposto chi è già emerso in questa tavola rotonda ma su cui probabilmente non si dovrebbe mai smettere di riflettere e cioè dobbiamo prendere sul serio l'autonomia sistemiche di pista e depista i mica del sapere umano in tutte le sue dimensioni e per quello che più da vicino ci interessa in quella dimensione che che chiamiamo comunemente scienza dobbiamo rispettare la scienza ora la scienza ed è già stato detto molto bene
In particolare nella chiusa dell'intervento del professor Calzolari la scienza non si autotreni era la scienza può nascere solo in uno specifico contesto storico e teoretico chi è il contesto che nella realtà è stato il contesto dell'Occidente
Ed è per questo che concordo profondamente col professor Calzolari quando parlava in qualche modo della fragilità del sapere scientifico come la scienza è nata e si è sviluppata potrebbe regredire e fanta scientificamente potrebbe anche scomparire
Ora come possiamo riassumere o sintetizzare questo contesto che ha reso possibile l'affermazione del sapere in generale del sapere scientifico in particolare io Lo Re lo riassumere in tre punti fondamentali
Nasce la scienza a condizione che si ritenga che la conoscenza in generale sia possibile perché il mondo è un Cosimo e non è un caos il mondo che noi siamo chiamati a conoscere
è un retto da un'intrinseca razionalità che analogicamente noi possiamo tematizzare con le nostre teorie
Questo è il primo punto il secondo punto conoscere sempre un bene l'ignoranza è sempre un male
Guai a pensare che ci siano dimensioni del sapere proibite non accessibili l'ignoranza va sempre combattuta e nei limiti del possibile da sconfitte
Terzo presupposto
Il conoscere non è una prerogativa esoterica mi ostica di alcuni pochi eletti il conoscere e offerto come possibilità a tutti gli uomini
Ogni uomo segnala capacità e a seconda delle sue specifiche capacità può progredire nel campo della conoscenza ogni uomo è già stato detto ripetiamolo
Il conoscere non è esoterico e aperto a tutti ed è un processo di tipo cumulativo
Ogni generazione si avvantaggia delle conoscenze elaborate dalle generazioni precedenti e dona alle generazioni successive le ulteriori conoscenze che riuscita a elaborare
Tutto questo significa che nella realtà della storia dell'uomo
La scienza nasce dalla congiunzione straordinaria per usare una metafora tra Atene e Gerusalemme
Gerusalemme ha donato al mondo l'idea che l'intero creato è stato voluto da un dio creatore che l'ha offerto agli uomini come il loro dimora
E ha esortato gli uomini a conoscerlo
A sua volta Atene ha elaborato l'idea dell'opposto del fatto che l'uomo tra tutte le sue capacità a primariamente la capacità della conoscenza
Il folgorante inizio del Vangelo di Giovanni all'inizio era il logos è in realtà una straordinaria sintesi tra Atene e Gerusalemme
Non vi sto dicendo nulla di personale e questo è un tema per esempio che era molto caro Hawaii ed il grande coautore con Bertrand Russell e dei Principia Mathematica Whitehead insisteva nel fatto che senza il cristianesimo non ci sarebbe stata la scienza che noi realmente conosciamo non ci sarebbe stata la scienza moderna
E del resto basta che apriamo il Vangelo io l'utilizzo ovviamente in maniera molto elementare ma ricordiamoci per esempio di Matteo dieci ventisei trentadue non c'è nulla di nascosto che non debba essere svelato
Non c'è nulla di segreto che non debba essere manifestato questo può essere anche il programma di una lecita ricerca scientifica
Detto
Detto questo rendiamo prendiamo atto di una cosa che sta sotto gli occhi di tutti viviamo in un momento culturale
Nel quale questo paradigma che vi ho sintetizzato in maniera così rudimentale e attaccato da diverse parti esasperando una critica che in sei sarebbe legittima
Al dogmatismo gnoseologico che in quanto dogmatismo non ha niente a che vedere né con la scienza in particolare dei col sapere in generale
Ma esasperando indebitamente la critica al dogmatismo gnoseologico si è diffusa della cultura contemporanea
Una moda di di timbro relativistico
Che filosoficamente fragilissima ma culturalmente molto aggressiva
Ed è questo il fenomeno sociologico culturale col quale noi oggi ci dobbiamo tutti misurare a livello antropologico il relativismo si manifesta lo sappiamo tutti come relativismo etico come privatizzazione della morale
O addirittura come dice l'umana con la teoria secondo cui la morale pericolosa perché essendo privata la morale fa litigare gli uomini quindi bisogna a tutti i modi cercare di contenere le istanze morali delle persone
A livello invece epistemologico che è quello che in questo momento qui più ci interessa
Il relativismo si manifesta come convenzionali Isma'
Si manifesta come teoria di cui già si è parlato in questa tavola rotonda secondo cui il sapere scientifico non avrebbe alcun fondamento verità attivo ma avrebbe una valenza strettamente convenzionale
Gli effetti di questo relativismo sono sotto gli occhi di tutti pensate per per citare un esempio che mi è più familiare di altri a certe essenziali questioni di bioetica quando si apre il discorso sullo statuto dell'embrione
E si porta da parte di alcuni si portano gli argomenti elaborati dalla scienza dalla genetica della biologia vediamo spesso che anche alcuni scienziati assumono un atteggiamento un moto di fastidio di ripulsa come se stabilire che cosa invito umana e cosa non lo sia dipenda solo da come gli uomini vogliono definire l'identità della vita umana
è in Brioni umano ciò che noi definiamo convenzionali Istica mente come tale
Bene capite che in questo modo si destruttura l'idea che la scienza abbia un rapporto con la realtà
Abbia un rapporto se volete analogico come era nel discorso del professore a Baldi ma comunque abbia un rapporto con la realtà
E in qualche modo si abbandona il sapere scientifico all'ambito della prassi e la prassi in quanto tale ecco è sempre cinica
Allora gli effetti del relativismo si manifestano per quello che riguarda l'etica
Nella formula che tra tante altre molto brillantemente qualifica il pensiero di uno dei filosofi americani che oggi vanno più di moda Rorty quando l'alti postula un privato della democrazia sulla filosofia
E in particolare sulla filosofia morale
La democrazia colì su con le sue tecniche
Deve porre fine alle controversie morali votiamo e in base al voto vediamo chi ha ragione e chi ha torto
In campo epistemologico c'è qualcosa di assolutamente simmetrico
Anche se forse ne siamo meno consapevoli di fatto siamo testimoni di un potente tentativo di postulare il primato della democrazia sulla scienza
E questo tentativo si sta articolando in due tappe la prima tappa e quella volta al riconoscimento di una obiezione di scienza
L'espressione palesemente modellato sull'obiezione di coscienza
Mi pare che l'Italia se ne parla ancora molto poco ma negli Stati Uniti il dibattito è vivacissimo obiezione di scienza significa questo ogni cittadino avrebbe il diritto di dire Dino a paradigmi scientifici che Luís ritiene non accettabili se la scienza è convenzionale
Perché il cittadino non deve non dovrebbe potersi tirar fuori da un sistema convenzionale ed aderire o sistemi convenzionali minoritari o addirittura un suo sistema personale il privato obiezione di scienza
Per esempio già nel due gelsi
Si è approvato una normativa secondo la quale i criteri di accertamento della morte non dovrebbero essere dei mandati agli scienziati ma dovrebbero essere demandati ad una libera scelta del singolo cittadino interessato è chiaro che queste cose prese in senso debole hanno una loro possibilità prese in senso forte attivano problemi mastodontici e di estrema gravità
Dall'obiezione di scienza quella secondo la quale poiché i paradigmi scientifici non hanno alcuna verità intrinseca spetta ai singoli cittadini accettarlo o rifiutarlo si passa facilmente ad una seconda tappa
Questa sì veramente grave e pesante
Quella secondo cui in analogia con la teoria di Rorty privato della democrazia sulla filosofia qui siamo nel privato della democrazia sulla scienza
Si dovrebbe affidare a delibere politiche a deriva a delibere parlamentari e perché no a delibere referendarie la definizione autoritativa di verità scientifiche
Anzi poiché per il convenzione a ritmo le verità non esistono la verità scientifica non esiste bisognerebbe affidare alla politica a tutti i suoi livelli la definizione autoritativa delle entità scientifiche
Allora concludo se dovessi dare un titolo un po'retorico da Effetto al mio intervento o forse anche alla tavola rotonda proporrei l'assenza in pericolo tre punti esclamativi salviamo la scienza altri tre punti esclamativi cioè abbiamo davanti un compito culturale che nello stesso tempo oltre che culturale e anche politico sociale essenziale
Io credo che dobbiamo salvare la scienza contro due nemici mortali
Per la scienza uno interno ed un esterno
Il nemico interno l'ho già detto è quello del compenso realismo che disgregando il riferimento della scienza sia pure analogico alla verità lascia il campo ad un prassi Isma'frenetico ed ottuso
Motivato spesso solo da prospettive di lucro
Prospettive che possono anche essere legittime ma che non hanno assolutamente nulla a che vedere con la dignità epistemologica del sapere scientifico
E poi dobbiamo salvare la scienza contro un nemico esterno ed è la politica
Quando la politica
Invece di sindacati gli scienziati come attori sociali secondo quello che si dice perfettamente del documento preparatorio
Pretende di sindacare la scienza come sistema dei formando la negli obiettivi de formando la delle metodologie ed formando la perfido nel linguaggio
Io vi confesso che sono stanco di essere continuamente bersagliato da Ruffini ismi con cui il linguaggio della politica altera la nostra percezione della realtà
Sono stanco di sentir parlare del divorzio come cessazione degli effetti civili del matrimonio sono stanco di sentir parlare dell'aborto come il fuggi acronimo freddissimo interruzione volontaria della gravidanza sono stanco di sentir parlare del feto come il prodotto del concepimento sono stanco di sentir parlare dell'embrione prima dell'annidamento in utero come di un tre embrione
Sono stanco di sentir parlare dell'eutanasia come suicidio assistito sono stanco di sentir parlare del suicidio come IVS l'ultimo acronimo che comincia a circolare IVS interruzione volontaria della sopravvivenza
Credo che
Credo credo che anche attraverso la difesa del linguaggio e soprattutto del rigore del linguaggio scientifico si difenda la verità della scienza e quindi in ultima analisi la verità dell'uomo del
Cucina
Sì sì
Anche a me proprio al fine di una cosa
Allora ringraziato adesso D'Agostino per il suo bell'intervento
Fa l'alto vorrei aggiungere un'informazione che forse non molti hanno che conferma questo questa idea di intromissione del potere politico nell'attività scientifica
Il governo inglese già da molti anni in alcuni suoi documenti pretende di dettare le norme secondo le quali va giudicato se un teorema matematico e correttamente dimostrato oppure no
Naturalmente matematici inglesi non sono del tutto contenti di queste intromissioni
L'intromissione va vista nel contesto del ministero della difesa che deve acquisire dei software strategici ma comunque è molto eloquente di una atteggiamento mentale sapranno e la cosa è davanti a dieci anni e quindi non è esattamente la novità del giorno
Comunque io volevo approfittare un attimo anche per ringraziare tutti i relatori mi sembra che abbiano fatto un ottimo lavoro penso che sarete d'accordo nel presentarci sia pure focalizzando l'argomento un quadro sfaccettato
Che ha dato
Idee suggerimenti e suggestioni credo che gli organizzatori della Settimana sociale possano essere contenti del lavoro fatto dai datori di quest'prima tavola rotonda e adesso dire che possiamo passare al dibattito mi diceva il professor Garelli che già abbiamo oltre venti persone quindi più che sufficienti per riempire un'oretta fosse anzi non riusciremo a smaltire
Tutti quanti quindi adesso raccomanda ancora una volta gli intervenuti di rimanere nell'ambito dei tre quattro minuti e magari quando chiamiamo uno diciamo chiede successivo in modo che ci possa anche essere sollecitudine nel cambiare la persona al podio
Professor Garelli provvedeva lui pensa chiamare persone grazie
Allora ci sono
Ci sono oltre venti circa venticinque interventi
Chiediamo appunto il stringatezza e anche vivacità espositiva chiamerei luci Alessandrini si prepari Ferruccio Marzano e poi Stefano Carmenati
Prego venire
Lucia Alessandrini Università di Parma Geometria
Lo sport sì
In ordine al punto luce Alessandrini Ferruccio Marzano Stefano Carmenati coi Olimpia Tarsia
Gianni Manzone Stefano Vitelli no Giorgio Salina
Occorre passare dietro la tenda per accedere alla Scandone
No non quella quell'altro
Sarebbe molto meglio nel gioco sessuale forse microfono in sala sarebbe stato
Prego
Stefano Carmenati prego
Se si presenta buongiorno a tutti sono Stefano Carmenati della Comunità di Sant'Egidio sono l'economista dello sviluppo
E io volevo chiedere invasa anche la nostra esperienza della comunità di Sant'Egidio
E in base ai discorsi che oggi facevamo mi sembrava interessante capire come la scienza e la tecnica possono contribuire a uno cultura incentrato sul valore della vita umana e della dignità dell'uomo
Quindi in quale maniera possono dare il loro contributo concreto
E poi pensavo anche riflettevo
Al discorso su come un sulla scienza e la tecnologia democratiche o che costruì voglio voglio lodare loro contributo per costruire per la democrazia
Come non dovrebbero forse preoccuparsi di raggiungere tutti anche quelli che oggi sono esclusi
E penso anche rispetto alla nostra esperienza come Comunità Sant'Egidio ai tanti che incontriamo nei paesi in via di sviluppo
Oggi in tanti Paesi africani non si può non ci si può oggi ci si può curare o si può disporre di tecnologie vecchie di solito o di serie B
Tanti standard non sono quelli occidentali anche se poi per esempio le malattie sono le stesse penso per esempio all'AIDS
E lo pensavo anche nell'esperienza nelle nostre città occidentali
L'esperienza che prima
Accennava la professoressa Binetti l'esperienza del un paradosso che noi viviamo
Rispetta gli anziani
Una vita oggi che si allunga ma un'età anziana un periodo della vita da anziani che viene considerato sempre meno perché poco produttivo poco capace di adeguarsi alle trasformazioni e i progressi tecnologici
Grazie
Grazie
Luci Alessandrini
Poi Ferruccio Marzano recarsi Olimpia Gianni Manzone
Prego venire qui sul palco previ prendere un paio di riflessioni dal mio punto di vista che è quello del matematico
Nel nostro contesto stiamo parlando di scienza non tanto penso come corpus di teorie ma quanto di scienza come attività umana
E quindi come attività umana situata nel contesto della cultura di per sé la scienza non è una visione del mondo
Ma a come substrato una visione antropologica
Solo che questa visione antropologica non è caratteristica della comunità scientifica mai caratteristica in linea di massima del singolo scienziato
Da cui tanti infrante in di menti quando parlando di di Weltanschauung parlando di valori si dice di scienziati dicono che la scienza dice che ecco questa è la posizione che non mi sembra corretta
Come attività umana la scienza ha una legittima autonomia innanzitutto dissenso mai anche appunto soggetta all'etica
Allora volevo dire una parola su come si possono declinare rispetto alla scienza ovvero la comunità scientifica termini come libertà autonomia controllo sociale etica libertà libertà di ricerca e io aggiungerei libertà di ricerca della verità
Questa non mi sembra minacciata oggi in Italia almeno direttamente ma come abbiamo sentito lo è in via indiretta a motivo della grossa difficoltà che hanno i giovani a entrare nell'ambiente della ricerca di base
In un regime di ristrettezze economiche noi stiamo privilegiando gli anziani rispetto ai giovani
L'autonomia della scienza
Siamo d'accordo che la scienza sia autonoma per quanto riguarda le sue proprie leggi interne non lo stiamo quando la comunità scientifica non rispetta la dignità della persona umana negli strumenti di cui si avvale nel messaggio che trasmette nella tecnologia che genera perciò dire è una scienza etica non tanto nel fine perché la conoscenza abbiamo sentito è di per sé è sempre etica quanto nei modi e su questi modi si esplichi cosiddetto controllo sociale di cui abbiamo sentito parlare
Attenzione però
Con questo controllo sociale perché la scienza l'abbiamo sentito è una questione molto delicata quando lavoravo al Politecnico di Mila no ho praticamente assistito all'estinzione del corso di laurea in ingegneria nucleare
E perché a quei tempi
Nucleare era una parola brutta
Certo quando ne avremo bisogno mi chiedo dove andremo a prenderli ingegneri nucleari
E ultima suggestione cosa può dare la scienza l'accrescimento della democrazia
Forse non soltanto vantaggi alla democrazia formale come procedure più scientifiche ma un'apertura alla democrazia sostanziale quella innervata di valori
Perché il criterio di valutazione in campo scientifico non è un criterio di maggioranza via ma un criterio di verità non si volta sulle teorie paradossalmente nemmeno l'unanimità dei pareri è un criterio definitivo per dirimere il vero o il falso
Si tratta però di lavorare su tempi lunghi e a respiro mondiale e questi potrebbero essere suggerimenti anche per la democrazia italiana grazie grazie
Ferruccio Marzano sui rapporti fra scienza etica ed economia
Ma ci sono tanti spunti tante suggestioni purtroppo il tempo no consente di affrontarle tutte e neanche la maggior parte mi riferisco all'intervento ultimo del collega D'Agostino
E in particolare a quell'affermazione molto importante secondo la quale alla scienza e alla tecnologia allude forse non ha detto però supponiamo che sia così anche se la tecnologia pone problemi ulteriori occorre riconoscere una sfera di autonomia
Io sono d'accordo credo però che si possa fare una
Come dire una estensione dire qualcosa in più su questo nel senso che riprendendo parafrasando quello che in altro contesto a un importante filosofo detto quando ha parlato di sapere e di libertà o di sfere di democrazia io credo che la speranza scientifica o scientifico tecnologica si debba confrontare con altre importanti una di cui si è parlato tanto in fondo non è il mio campo e la sfera etica
Dei giudizi di valore luci alessandrino ha detto molto bene tante cose le avete dette tutti l'altra però è la sfera economica io sono l'economista e quindi mi voglio intrattenere su questo ora tra i non economisti
Da
Permane come dire se e diffusa una tesi
Secondo cui tutto quello che economico e potere economico e violenza economica anche la la collega io mi insomma questa economia non è così bisogna stare attenti su che cosa si intende per l'economia certo
Come dire il pensiero dominante il pensiero unico di cui noi parliamo presente all'economia come potere come violenza
Come grigiore eccetera ma all'economia vista da altro punto di vista secondo una diversa visione
E anche importante perché quando i colleghi si lamentano un attimo della scarsezza dei fondi delle risorse questo calzolai lo fa anche dal fuoco eccetera e allora dovete nel racconto che queste risorse sono risorse economiche e e naturalmente c'è un problema grosso e che ecco perché parlavo di confronto tra schiere di di livelli e che le risorse vanno distribuite trattante esigenze ci sono le esigenze degli ospedali
Ci sono le esigenze delle scuole ci sono le esigenze delle famiglie di un reddito minimo eccetera
Ecco quindi si tratta di individuare un modo corretto di relazionale le necessità della scienza che arreda ragione ho finito con quello di un problema di distribuzione delle risorse in modo tale che sia noto disfatte più esigenze in conflitto che vanno razionalizzate Volcano politico anche su questo ci sarebbe da dire tanto ma insomma il modello Corio o il suo o il segretario mi minacciano e quindi io giustamente e quindi io devo dare come alla base di chiedo scusa ma la base di della scelta di dare ampio spazio al dibattito c'è la necessità di essere concisi sesso s'ogni tanto noi vediamo intervistati da dai dai mass media alle quali ci dicono che corrodono pacifico
Qual è il concetto questo venisse allora le intervistò per tre livelli diverso noi parla dieci minuti l'altro me ne parla tra l'altro mi parla trenta secondi questo questa qui non vogliamo demente comprimere
Però abbiamo scelto come comitato di non fare noi una selezione qui
Del dei contributi che ci arrivo quindi lasciarli esporrà programma necessariamente essere conciso gradevole grazie
Tarzia Olimpia
Poi Gianni Manzone vitello Stefano Salina Giorgio Messana Giuseppe e mancano Giovanni Mangano Giovanni prego
Sì sì all'impiattate segretaria generale del movimento per la vita italiano io andrò per punti traggono le prime considerazioni dall'intervento del professor D'Agostino si parlava di una manipolazione del linguaggio una sorta di antilingua di cui anche il Papa parla nelle Vangelio ospite volevo aggiungere agli esempi fatti del pre embrione del prodotto del concepimento anche gli ultimi si sente adesso parlare di prezzi gote
E non ci dimentichiamo la famosa contraccezione d'emergenza con la quale è stata contrabbandata quella che è una la pillola giorno dopo che ha effetti abortivi per non sollevare obiezioni etiche è stata manipolata la verità oggettiva della sua azione
Proprio usando questi termini di cui purtroppo la cultura dominante Cia abituato ad ascoltare e alcuni punti la questione etica del diritto alla vita
Una scienza non può essere sganciata dall'etica ci sono valori che non si possono mediare che non sono frutto di una maggioranza condivido pienamente quello è stato detto prima
La questione del diritto alla vita e lo Stato laico
Guardate ultimamente si sente continuamente c'è una sorta di virulenza esasperata soprattutto in questo dibattito in seguito la legge sulla fecondazione artificiale per la quale i cattolici difendano pure la vita perché loro credono che la vita inizia il concepimento ma non impongano la loro morale a chi non è cattolico
Qui c'è una grande manipolazione il diritto alla vita e il primo tra i diritti umani
E i diritti umani
E i diritti umani si basano sui principi democratici sulle quali affonda le proprie radici uno stato laico dunque uno Stato laico deve difendere il diritto alla vita
Questa vedete importante proprio per nel nostro dibattito al proprio per il contributo dei cattolici ovunque si trovino
Avere la consapevolezza che in gioco un valore quale diritto alla vita che non ha e non deve avere colore né religioso né politico mai fondamento della democrazia
Il le menzogne che sono state fatte le ultime a cui assistiamo sono quelle proprio sulla fecondazione artificiale
Ne abbiamo bisogno assoluto di un approfondimento culturale ma rapido un'urgente approfondimento coi nostri giovani ma anche nelle nostre comunità né i nostri movimenti
Che cosa c'è in gioco che cosa sta emergendo da questo dibattito sulla legge premettendo che sul piano etico
Si è detto questa era la legge dei cattolici assolutamente no sul piano etico l'unica legge che cattolici avrebbero potuto accettare era una legge che vieta
E che vietava la fecondazione artificiale sia omologa che eterologa perché comporta comunque la perdita di vite umane
Ma detto questo è chiaro che siamo chiamati a riuscire a raggiungere il massimo possibile in termini di difesa del diritto alla vita i paletti messi in quella legge la difesa del concepito
E i la difesa della sua dignità stanno per essere immessi in discussione lasciamo perdere attraverso varie modalità referendum modifica della legge noi credo che dobbiamo fare una riflessione importante partire dal più deboli una legge deve difendere i più deboli i forti si difendono da sì
Soggetti ho chiuso
I soggetti di questa legge sono tre la mamma il papà e il figlio
Non sopporta chi è contro la vita questa sorta di laicismo intollerante è veramente non sopporta sentir parlare di figlio preferisce chiamarlo zigote prodotto del concepimento ma è un figlio questa è la realtà
E allora io chiudo davvero a dieci anni dalle Vangelio vite abbiamo un Papa
Che ha il coraggio continuamente di dire quello che è un abominevole delitto vuole essere è stato trasformato in un diritto come l'aborto più di quattro milioni di abortì legali da che è stata approvata la legge dov'è il popolo della vita
Adesso dov'è il popolo della Rete e siamo tutti il popolo della vita non è il movimento per la vita
E allora il Papa ci lancia questo messaggio io ve lo ripeto così come perché diventi concretezza operativa e culturale nelle nostre comunità
Urgono una generale mobilitazione delle coscienze e un comune sforzo etico permette in atto una grande strategia a favore della vita io mi auguro che andiamo via da questo convegno con questa urgenza nel cuore grazie buon lavoro
Vorrei partecipare semplicemente una riflessione stimolata dai dall'interessanti interventi di questa mattina
Il contributo
Originale necessario indispensabile della chiesa tra una cultura tecnologica democratica
Verte sul fondamento che non ha bisogno che il processo tecnologico si dispieghi totalmente per giustificarsi ma piuttosto precede e per questo dà un senso
Non parziale all'impresa umana valorizza profondamente l'impresa tecnologica
E quello che è stato buone in questo contributo all'impatto sugli sviluppi l'impatto della tecnologia particolarmente sotto il profilo antropologico e poi sotto il profilo sociopolitico come è già stato illustrato sotto il primo profilo è in gioco come illustrano sopra tutte le tecnologie migliorative un aspetto specifico della condizione umana
E una delle costanti della sua prassi cioè il binomio di possibile e e del limite
Il binomio del possibile e del limite se non si sono sentiti se non si sostituisce la domanda sul perché esiste il mondo con quella su come funziona l'ambiente che ci circonda allora si potranno misurare di volta in volta
Quali limiti assumere come ostacoli e quali limiti riconoscere come moralmente significativi costitutivi della costituzione dell'essere umano ora l'ambivalenza della tecnica
è strettamente connessa proprio la verità del progetto umano alla verità della propria condizione
Sotto il profilo invece sociopolitico come è già stato illustrato da una posizione consapevole
Della non neutralità della Scienza della tecnologia verso i valori verso gli interessi politici economici che controllano le risorse la questione di quali tecnologie debbano essere sviluppati e per quali fini
Diventa questioni di interesse centrale per ogni democrazia ecco come accrescere le opportunità che la tecnologia
Presente a affinché contribuiscano alla partecipazione e alla costruzione del bene comune
Ecco perché la tecnologia sia riformate e ridisegnata c'è bisogno di una politica democratica che costruisca totalità sinergiche di elementi naturali urbani tre e ambientali senza divenire l'efficienza produttivo ma chiedo ora USA dobbiamo certamente sì graziose si conclude si concludendo
Componendo l'attenzione saluta all'interpretazione teologica perché la teologia certamente una funzione importante anche nel Settimane sociali ecco l'interpretazione teologica fa della tecnica un servizio anziché un dominio e perché indica i valori spirituali etici che la rendono strumento di liberazione di speranza per tutta la famiglia umana di un movimento
Non più ripiegato verso una felicità terrena coi tratti di una religione secolare
Ma aperto alla speranza nel compimento escatologico della fatica e dell'intelligenza umana grazie grazie era il professor Gianni Manzone della Pontificia Università lateranense mi scuso di non averlo presentato
Ora vitello Stefano della diocesi Caltanissetta
Prego
Tre minuti mi raccomando senz'altro molto apprezzato l'intervento del relatori
Sento medi come di con coloro sono stato più sensibile a quanto ha detto la professoressa Binetti per cui il mio piccolo intervento
Consiste appunto in una riflessione sul sul sistema sanitario
Nel senso che in ogni campo del sapere soprattutto in quello sanitario la sani la scienza alla tecnica devono essere coniugati con l'umanità
Ora la eccessiva ingrati inserzione per la arido tecnicismo negli East la sanità ha introdotto un concetto aberrante
Che ha scritto il rapporto tra medico ammalato trasformandolo in un rapporto tra impiegato e utente
Vale a dire venuto meno quella rapporto fiduciario
Quando si incontrano due fisicità
Per malato che pone la sua fiducia al medico ermetico che con la sua scienza coscienza e cerco di dare il massimo di sé stesso al malato
è un problema che ha coinvolto tutti anche i medici cattolici anche quelle persone che hanno una certa pratica
Per cui quando diceva lei professoressa però per me una sollecitazione
Innanzitutto a lanciare a me stesso una proposta anche di lanciarla anche agli altri
Di far sì che il sistema sanitario riacquisti
Rispetto della propria triade valoriale che significa salute che significa allocazione delle risorse ma che significa anche e soprattutto umanità
E all'interno dei nostri ambienti lavorativi
Io penso che il cristiano
Debba essere testimone di questo valore alto dell'essere uomo
Ma deve essere se necessario anche marcire
Maschere con il proprio servizio quotidiano con la propria professionalità con la propria semplicità con il coltivare delle virtù morali sociali etica personale grazie molte anche per la puntualità Salina Giorgio della Compagnia delle Opere
Si prepara emesse Messana Giuseppe prego grazie a una semplicissima domanda
Il deficit di cultura tecnico-scientifica cui è stato fatto cenno per esempio dalla professoressa Caruso
Ha conseguenze poi sulla capacità di innovazione della nostra industria cioè la capacità di tradurre i risultati della ricerca in processi produttivi
Questo a vostro giudizio vero a un reale peso nella nostra nel nostro apparato produttivo grazie grazie ma a volte ecco devo dire va apprezzata gli interventi precedenti ma credo che testo noti l'ultimo intervento rende un po'ragione dello stiletto in intervento e in un consesso come questo cioè nove interventi preparati se possibile domande puntuali o riflessione immediate lei modella vivacizzare la tavola rotonda grazie messa nel Giuseppe
Della diocesi di Trapani che c'è un'offensiva dei dei dei siciliani siccome buongiorno a tutti allora la mia riflessione
è sul fatto che come relatore all'inizio anno siamo posto problema proprio sul secondo me su una dipendenza economica diciamo dalla risacca
Che diciamo le risorse sia distribuite che destinate diciamo dagli enti pubblici e private sono abbastanza esigua allora come bisogna ridurre questo tipo di di dipendenti o di RAI la riflettendo anche dal fatto che noi siamo dei cristiani cattolici e dobbiamo inventare questa dipendenza abbassando accesso all'insegnamento del Vangelo grazie
Grazie molte
Mancano Giovanni
Si prepari fare Falbo e l'Iran
Bonifazi Giulia Duilio Aiello don Paolo Lezzi Luigi
Si sono Giovanni Maino alla diocesi di Monreale sono un medico una brevissima considerazione il professor Amaldi ha cominciato questa sessione parlando del ciclo scienza tecnologia secondo me in questo momento la società cosiddetta post moderne realtà questo ciclo si è interrotto presso interrotto pare il nome in nome dell'utilitarismo
Attraverso cui che la mente principale che ci viene imposta e quindi volevo chiedere questo
Come nei quattordici possiamo partecipa riflettere partecipare per questo a questo ciclo affinché non sia vedi la profezia dicesse scommette parlava che mi diceva che non posso moderno ci sarebbero stati strumenti migliori per fini peggiori grazie
Grazie molte
Falbo Elvira
Si prepara dicevo Bonifazi Duilio all'inizio Aiello don Paolo lezzi Luigi Messina Maria tirò Paolo
Da allora Antonio prego
Sono concentrata Nesta usi come presidente del suo superiore di studio e ricerca dell'assistenza sociale e sanitaria questo per dire che di fronte all'approccio olistico al malato che molti di noi condividono c'è necessità di attivare percorsi integrati
Quindi di Rete tra diverse competenze scientifiche
Noi sappiamo che il malato non è tale perché ha un disturbo di tipo fisico mai ma è tale perché ha un dispaccio di tipo psicologico e relazionale venditrici nette per integrare di più le competenze per arrivare a questo approccio
Con competenze che siano di diverse professionalità multiprofessionali e quindi attirare metodologie di reti e all'interno della comunità possono essere realizzate c'è un esempio realizzato da noi sulla integrazione nella rivista non lo sviluppo dietilico da Confesercenti
Una rivista e scienze umane che integra competenze non ha finanziamenti da nessuno questo è un modo per aggirare la mancanza di risorse con la disponibilità non solo al volontariato perché sarebbe il minimo ma con la disponibilità a pagarsi sede è stata della rivista
Questo è un modo per dire che i cristiani quando vogliono possono incidere sulla cultura possono incidere sulle risorse scientifiche
Aggirando la la politica che destina finanziamenti solo ad alcune strutture e non ad altri grazie
Grazie molte
Professor Duilio Bonifazi prego
Il quale ci ha consegnato una scheda con quattro punti chieda di concentrarsi su uno ovviamente rimosse inciso il significato soltanto dei quattro punti sposta l'attenzione a ieri sera
Problema di metodo e di obiettivi di questa settimana sociali delle Settimane sociali
Prima domanda lei non c'è soltanto nel dibattito televisivo ieri sera è emersa una differenza linguistica secondo me di grande rilevanza questa è una settimana dei cattolici italiani non è una assemblea di chiesa differenza dell'impostazione dei due relatori intervenuti intervenivano
In una settimana dei cattolici italiani assenso e passasse con la seconda evidenziazione ha senso una differenza di cui si è parlato ieri se ne sta parlando a questa mattina
Tra il modo di impostare il metodo e i contenuti
Dell'intervento Ruini Caffarra
E invece il metodo e i contenuti dell'intervento Casavola
Mi sembra che sia un esempio rilevante di come in un'assemblea dei cattolici italiani che progetta deviazioni
Possono intervenire rispettivamente i pastori e invece i laici nella legittima autonomia che spetta ai laici cristiani
Terza
Perse evidenziazioni sotto flash problema degli obiettivi e delle ricadute di questa Settimana sociale
Questo problema penso che debba essere ulteriormente meritato da chi organizza le settimane sociali
Primo per quanto riguarda la rappresentatività di noi che partecipiamo fino a che punto rappresentiamo realmente la varietà del mondo cattolico reale e non soltanto scritto sulla carta
Secondo la ricaduta mancano qui di operatori nel mondo della politica nel mondo della amministrazione
Un'assemblea di questo genere sarebbe opportuno che vedesse la presenza all'ascolto eventualmente anche l'intervento degli operatori concrete
I nella vita politica nella vita amministrativa sto io
Ringrazia ma oltre a questo mossi ora
Il professore leggo Bonifazio perché in tempo molto stringato riuscito a illustrare quattro questioni rilevanti che non riguardano tanto questa tavola rotonda quanto più in generale poi se se il moderatore crede posso posso anche dire qualcosa al riguardo ma comunque andiamo avanti negli interventi
Ai glielo don Paolo della Diocesi di Roma
Sono l'incaricato da Pastorale sociale nonché parroco a Centocelle da un quartiere della periferia di Roma siamo abbastanza vicini professore
No volevo semplicemente entrare quindi chiedo scusa la prostituta Carosone forse ripetono alcune cose che già ha detto un'altra relazione
Mi sembra che c'è il divario molto ampio fra i ragazzi non scolarizzati ragazzi scolarizzati
Direi che questo si sta allargando sempre di più e all'interno di ragazzi scolarizzati direi che mancano molto spesso le motivazioni di questo scolarizzazione di questa ricerca approfondita perché i nostri ragazzi vanno all'università forse questa io lo sottolineo è un attimino
Perché chiaramente oggi il titolo di studio ricercato sempre in funzione comunque di una possibilità di lavoro incaricata dello stato sociale che la mente vede questo
E quando poi ci incontriamo anche nei nostri giovani che fanno un certo tipo di percorso universitario mi domando qual è la lo sviluppo della formazione globale perché molte volte trovo che sono formali su determinati specifici
Specifiche argomentazioni ma non hanno alcun interesse
Per tutte le altre che secondo me sono invece lo sviluppo importante
L'ultima cosa che quando troviamo e ci capiva nelle parrocchie di periferia anche trovare dei ragazzi che hanno una formazione una capacità una conoscenza un desiderio di andare avanti di riuscire a entrare nel mondo della ricerca ci troviamo a dover lì delude
Costantemente questa è una cosa che noi dobbiamo cercare di rispondere perché non è possibile che ragazzi hanno devo di artisti vanno due lauree
E sono costretti a trovarsi veramente in situazioni che non solo rispettosa della loro formazione allora la ricerca sta diventando sempre di più
Un campo diritta non più soltanto forse se è giusto diritto culturale Margherita economica
E questo non è giusto
Credo che noi dovremmo dirlo grazie scusate molto bene grazie molte bene ed efficace
Lezzi Luigi diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca sul tema rapporto tra ricerca di base ricerca tecnologica prego
Dato come premessa che la ricerca e la tecnologia sono terre il rispetto e la promozione dell'uomo in che misura
La ricerca di base di competenza pubblica e quindi direi dell'università
E in che misura la tecnologia invece è di competenza della della privata
Perché naturalmente oltre al profitto cioè anche il rispetto e la e la promozione dell'uomo e quali problemi dal punto di vista della democrazia anche pone questo rapporto grazie
Grazie molte
Interviene adesso Maria Messina docente di matematica
Sui tema proprio del del dello studio della matematica non si si preparano dicevo Piro Paolo Galloro Antonio uomo Carlo Cioffi Salvatore Capponi Claudio
Prego
A io Saviotti ogni arena greca diocesi di Velletri vittima ci si deve lepri sarebbe la vera parlare ai ragazzi era il mio intervento è perché è stato insegnante di matematica in un liceo scientifico quindi la mia platea sono state ragazzi dai quindici ai diciotto diciannove anni
E il la il punto è questo che per quanto sia difficile insegnare matematica a questi ragazzi però se uno ha l'entusiasmo e la passione e io con loro mi diverto allora si divertono con me ci si riesce
E il e il mentre il vento avverte su quella che è la pressione dell'orario delle materie scientifiche nelle scuole e parlo soltanto dell'Emilia
Io insegno matematica e fisica al triennio al terzo anno ci sono due ore di fisica a settimana nel terzo nel quarto e al quinto anno ci sono tre ore i fisica assetti ma di matematica settima
Ora a c'è anche un altro problema quindi orario non va bene troppo poco tre ore di matematica quanta magari quattro di latino quanto per rispetto del pieno
Altra cosa
Quest'anno è passato no già dall'anno scorso è passata una disposizione ministeriale per coi il professore che ha diciassette ore
Nel fare assolutamente diciotto che significa che la mia cattedra matematica e fisica diciassette ore deve vietare di diciotto allora in passato l'abbiamo detta da dare mettiamolo orecchio decisiva al terzo anno mi sembra una cosa logica
No non si può fare allora viene a mancare la continuità dell'insegnamento nella fissità in tutto il triennio perché anziché Ebi ere la classi terzo quarto e quinto
Di insegnamento della matematica e della fisica ahimè la mia Cattabiani sdoppiata
In quanto io devo andare a insegnare non sulla mia calasse di due ore di fisica ma sono era grazie di un'altra sezione di tre ore di fisico
Allora se questi no hanno i criteri con cui si vuole il promuovere la scelta delle facoltà scientifiche e io mi chiedo noi che cosa possiamo fare per invece cercare di portare avanti quella che è l'interpretazione nelle magari scientifica che in fondo
Il linguaggio imparare il linguaggio interpretare il linguaggio essere creativi essere nazionali e poi organizzare il tutto in una in una teoria in una conoscenza una candidata grazie
Grazie anche perché c'ha detto che i suoi allievi si divertono a quindi avere mise attivati matita
Calcoli di Aglieri si divertano è già un fatto raro è un segno di speranza
Pira Paolo del centro pastorale sociale di Palermo io sono l'incaricato della lo ha posto e per i problemi sociali alla diocesi di Palermo reo volevo brevissimamente dirà soltanto per cosa la prima è questa
Mi è parso di argomento di questa tavola rotonda fosse mi aspettavo cattolico e fosse molto il più incentrato su quanto il professor D'Agostino ha detto nel suo intervento su tutto nella parte ultimativa perché perché i nuovi scenari
E nuovi poteri che sono in ballo d'ora in poi sono pesano molto e non soltanto sue secondo il mio modestissimo avviso condizionati da quelle che sono le scelte in campo fatte in campo bioetico
Non è un caso che il nostro Parlamento si divida trasversalmente quando si trattano questi temi
E purtroppo su questo punto io lo devo denunciare una mancanza di unità all'interno del mondo cattolico
Su questi punti da pause dall'embrione del fatto che l'uomo sia più o meno personali anche su questo punto i cattolici sono divisi viola a Papa Cosimo Riccio vorrei chiedere al professor D'Agostino secondo lei quale potrebbe essere il passo successivo nel mondo cattolico in questo ambito
Ora questa unità sicuramente non può essere non viene facilitata a mio modestissimo avviso da interventi come quelli fatti dal dottor Casavola ieri carne riso non hanno espresso questa Assemblea e non hanno espresso esattamente ciò che pensa che crede che sente il mondo cattolico nel suo complesso infine e concludo
Qualcuno ha parlato il giovane la cosa mi sta particolarmente a cuore perché come pastorale andiamo più gettonata molto sul concreto
Credo che molti giovani cattolici visto che secondo l'accusa d'importante parlare un po'più di noi non hanno chiaro del tutto il rapporto tra fede e ragione
Il rapporto tra fede e scienza passa per un chiaro rapporto tra fede e ragione questo alle comunità non è chiaro
Giovanni Paolo secondo ha scritto l'enciclica non so quanti l'hanno letta non so continua hanno capito non so quanti hanno valutato appieno sonore mette in poche il porto il punto dolens
Del problema culturale odierno soprattutto del proprio al punto da dei cattolici nella società
Infine i nuovi scenari non si inventano qualcuno ricostruisce saranno esattamente così come noi ricostruiremo io credo che in questa Assemblea è la prima volta che partecipò ho notato una certa aperta
Di caratterizzazione cattolica nel pensiero nel modo di fare nel modo intervenire
E ancora concludo mancanza di unità
Ma credo che il pluralismo sia un valore
Listelli pensa
E poi spero che tutte quante noi sappiamo in qualche modo
Legge Renzi noi dopo venti del Papa è e ovviamente le interpretiamo sulla base della sensibilità ma dentro credo una
Unità di intenti e anche di valori comuni che accomuna tutta questa assemblea pur nel pluralismo dell'espressione che credo sia un fatto di ricchezza del del mondo cattolico dei mondi cattolici
Comunque grazie a volte per l'intervento perché io credo che anche esprimendo ciò che davvero uno pensa è e partecipa a questa Assemblea questo fatto di grandissimo arricchimento e anche di dinamismo vediamo vivi e stiamo vivendo una stagione di grande vitalità nord della della presenza pubblica anche dei cattolici quest'estate mi sembra sia stato fatto rilevante
Abbiamo detto in più sedi da diverse sensibilità che è importante che i cattolici vivano la loro presenza in pubblico e siano portatori di valori di interessi
Della nostra area culturale per il bene comune e credo che sia il fatto che emergono non queste posizioni arricchimenti divisi credo sia davvero una ricchezza un segno della vitalità
Del momento storico che stiamo vivendo grazie passo al ingegnere Galloro Antonio della diocesi Mileto
Vedo che c'è una larghissima questo è un segno a larghissima presenza presenza di sei di anche del dei era paint ante delle diocesi o delle chiese Mary dell'Italia meridionale anche questo è un segno dei tempi credo sia un fatto positivo regola l'intervento sarà molto breve
Il mio intervento sarà molto breve e conciso
La mia domanda è questa
L'assegnazione l'attribuzione delle cattedre universitarie ai diversi livelli
I criteri per l'assegnazione sono realmente e profondamente meritocratici e democratici
Se vi ho recentemente
Su una rivista scientifica ben nota la polemica nate condivisa anche da molti esponenti nell'ambito scientifico italiano per la per l'attribuzione di una una cattedra universitaria presso una ben nota università italiana
Un evento che penso voi siate conoscenza perché ho avuto la Risonanza molto ampia a livello nazionale
Quindi mi mi si mi chiedo
Se la famosa Brennan ben noto fuga dei cervelli legata anche a questo aspetto non soltanto come band si diceva alla alla mancanza di fondi di finanziamenti
Vorrei precisare che la fuga dei cervelli è un evento da venne a sottolineare perché non è soltanto la fuga di persone fisiche mai la fuga di no che che va via la fuga di conoscenze accumulate in anni e anni di progetti
Con tante energie spese tanta dedizione tanto sacrificio con delle vocazioni
Che hanno messo a repentaglio anche delle soluzioni familiari a volte penso che se l'aspetto da ben sottolineare questo grazie
Cuomo Carlo Delladio della Caritas diocesane di Pozzuoli poi Cicciotti Salvatore Capponi Claudio Cavina Maria vittoria
Grazie buongiorno a tutti se non vi dispiace traccio una domanda
Alla professoressa Binetti
Ragionando in termini di scenari futuri ipotizzando una misurabilità della democrazia in funzione della diritto alla salute
Ha o meglio forse alla all'equa distribuzione e all'equo accesso ai servizi sanitari
Come e quale scenario è presumibile per il futuro considerando un esistente fatto ed è lapalissiano di livelli diversi di efficienza e di qualità che determinano quei fenomeni migratori di a cui lei faceva riferimento prima
E comunque la luce di una fumoso futuro prossimo venturo fatto comunque di divisione parcellizzazione riduzione delle risorse grazie grazie molte
Cioffi Salvatore Delladio sinora
Però una domanda la professoressa Binetti sì
Grazie per all'Austria di questo intervento decise di Nola vicino di Ossi di Acerra impartito al sabato di Napoli a Democrazia
Libertà di pensiero libertà di esprimere questo pensiero soprattutto consapevolezza di l'esercizio della libertà
Come separato degli embrioni si è parlato della possibilità del diritto alla vita io oggi ore parla del diritto alla vivibilità
L'ambiente non ci dimentichiamo che
Dio prima di gare lumaca del creato
Spesso questo lo dimentichiamo ora io mi domando questa domanda rifaccio alto rissa
Siamo di fronte ad un delirio di onnipotenza una deviazione la creazione Ascenzio incoscienza quando per motivi industriali per motivi di carattere economico si pone prima il profitto il denaro poi dopo si guarda al diritto alla vita e alla vivibilità grazie
Grazie molte
Capponi Claudia e diocesi di Prato
Poi cabina Maria vittoria
Fumagalli Lino e Biggeri Luigi e con questi chiediamo io poi sintetizzo gli ultimi interventi e richiese interventi che mi sono arrivati prego no tranquillizzo il mio Prisco mi guarda preoccupato e io vorrei intervenire su una frase che ha detto il professor Calzolari quando constatava il basso livello di investimenti de dei privati della ricerca scientifica e tecnologica
Credo che una spiegazione
Una spiegazione plausibile per la maggior parte del problema sia nelle caratteristiche del sistema
I economico italiano
Non bisogna dimenticarsi penso che i cattolici che studiano i fenomeni sociali ed economici se ne debbono ricordare di più di altri
Che il novantanove per cento nella mia Toscana il novantanove per cento delle imprese non supera i venti dipendenti
Sono ci sono pari parecchie aree di distrettuali di sistemi di piccola impresa specializzata dove l'economia un'economia familiare
Un'economia
Che ha una larga partecipazione sia di lavoratori indipendenti che dipendenti con una fortissima integrazione di competenze dove la maggior parte della dell'innovazione innovazione incrementale
Io condivido che a un certo punto si debba misurare in base a dei parametri che magari sulla letteratura scientifica i lavori frequentemente citati siano misurabili e e parametrati ma sfido io a misurare la maggior parte delle innovazioni delle applicazioni
Anche di ricerca pura e di applicazioni pratiche in sistemi così poco misurabili allora io credo che dobbiamo uscire qui esco dal dal dallo specifico del di questo dibattito sulla rapporto tra scienza tecnologia bisogna uscire anche come cattolici dallo schema fordista
L'economia che stiamo osservando non è più quella di prima è un'economia post-industriale
Dove sta riprendendo forza il valore del capitalismo personale
Cioè di tutti quei piccoli imprenditori di se stessi che sono molte volte anche fortemente diciamo istruiti
E sono in grado di portare competenze non sono scientifica ma anche umanistiche pensa tutto l'ambito della artigianato artistico
L'artigianato di qualità penso all'ambito dell'agroalimentare penso a tutto il campo dove è fortissimo quello della moda dove noi esportiamo in tutto il mondo
Dei beni e dei servizi di lusso ecco una riflessione più specifica che ci darebbe anche qualche risposta sarebbe interessante grazie Cavina Maria vittoria
Ufficio politico Democrazia Cristiana sì ma non infatti Agrate sono di Bologna reagì tette o imprenditore agricolo anche insegnante
Grate per questa opportunità
Quando gli studenti affrontano una disciplina che che studia come gestire annienta umanizzato e quindi il paesaggio che noi conosciamo molto bene in Italia in Europa
Un imparano a una definizione di età augustea di vitruvio Architectura rafie Mikati se utilità che Sven o stati is Lazio Este
Orari tenente auspicabile integrare la tradizione scritta e orale Europa con una ridefinizione del tipo Architectura Ester si è limitati se ostilità Actis venus tantissimo P ER ratio in bundle
Grazie
Vogliamo era grazie molte
Sull'eccellenza Lino Fumagalli vescovi e Sabina Poggio mila tetto
Grazie
Un ringraziamento ai singoli relatori una domanda
Sulla relazione del professor Amaldi da una parte auspicabile all'interno dell'autonomia della scienza un controllo degli stessi scienziati docenti o meno sui loro colleghi
Domanda
Senza una comune e condivisa etica ed antropologia di riferimento
Che senso ha questo contro
Seconda domanda
Come arrivare ed era uno degli auspici credo del Convegno ecclesiale di Loreto
Ad un dialogo con i credenti e non credenti possiamo dire con ogni uomo impegnato nei vari settori della vita
Per giungere a delle evidenza etiche comuni
Che sono frutto dalla ragione che riflette sull'uomo e sul suo dovere essere non è un'impostazione data dalla fede
Senza queste evidenze etiche comuni credo che sia difficile sia il dialogo
Dei nuovi scenari vera scienza sia un confronto sereno
Che arrivi a delle conclusioni positive
Ponendo veramente era scienza al servizio dell'uomo e dell'umanità grazie grazie molte l'ultimo intervento Sesto FS
Luigi Biggeri del Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario
Grazie io sono presidente del Comitato nazionale
Per la valutazione del sistema universitario ma come cattolico ovviamente intervengo Carranza intervengo in questa passive
Ringrazio tutti i relatori perché certamente hanno messo benissimo e luce credo che tutti dobbiamo convenire sui nuovi scenari di scienza e tecnologia mi sembra abbiano parlato un po'meno dei poteri che invece si stanno spostando sia all'interno del nostro Paese sia tra Paesi e quindi forse sarebbe opportuno che nella ripresa della discussione questo si facesse
Due interventi io sono chi mi conosce un po'critico ma non ve la prendete non critico nei riguardi della organizzazione che applaudono ma ne riguarda invece dei nostri comportamenti primo educazione scientifica e democrazia
Non ci può essere democrazia se non c'è l'occasione scientifica
Secoli fa si diceva che non ci poteva essere democrazia se non c'era educazione letteraria ma oggigiorno non è possibile pensare che ci possa essere democrazia senza educazione scientifica
E manca l'educazione scientifica e quindi quando si fanno tutti questi discorsi alla televisione o nelle leggi eccetera la maggior parte del popolo italiano non è in grado di seguire di cosa si parla quindi è un impegno
Del movimento dei cattolici e deve essere un impegno forte con la viabilità a far sì che ci sviluppi ai l'educazione scientifica e numerare altrimenti non siamo in grado di portare avanti un discorso serio come cartoni
Seconda cosa invece riguarda i comportamenti individuali e mi riferisco in particolare senza entrare in tecnicismi alla rapporto fra insegnamento ricerca universitaria
Nell'università tutti noi tutti voi sapete che sono cambiate molte cose e la professoressa mi sembra si chiami Caruso ha ben chiarito cosa si tratta
Nuovi corsi nuove attività formative nuova offerta formativa qual è stato il comportamento dei docenti universitari quello di cercare di avere ognuno il proprio corso per poter poi mettere avanti i propri allievi questo è stato il comportamento diciamocelo francamente
E cosa hanno fatto i cattolici hanno subito esso non hanno subito quelli più furbi scollati neanche questo linguaggio hanno cercato di avere anche loro il loro corso
Allora questo certamente non è un comportamento da cattolici osservanti i l'egoismo individuale anche dell'università ha superato l'interesse collettivo occorre smettere
Nel con l'egoismo individuale e quindi fingere come cattolici a non fare in questo modo può darsi che anche abbia fatta così mere me ne vergogno se l'ho fatto spero di non averlo fatto
E invece spingere per un interesse collettivo che proprio della cultura scientifica e tecnologica sarà alla base dello sviluppo del capitale umano del capitale sociale nell'ambito dura comunità cattolica grazie grazie
Professore presidente sintetizzano gli ultimi interventi che non riusciamo a far dire direttamente da dagli interessati Berti Mario
Movimento per un mondo migliore
Avrebbe infatti un intervento sul sulla posizione dell'Islam ma che ha un atteggiamento anti occidentale perché antiscientifico che cosa ne pensano i relatori Santillo Antonio diocesi di all'IFEL Caiazzo rapporto cittadino tecnica processo democratico delle scienze don Alessandro Andreini ghiacci di Fiesole ci potevamo attendere un maggiore esame di coscienza dalla scienza
Quello che ha indicato come metodo il professor Calzolari in effettiva scienza non mi è un presupposto autoreferenziale
Vi autoaffondato ma un valore che subisce la stessa erosione dei valori che misuriamo altrove Hayani Dino liceo classico di Camerino due domande se la scienza è di impronta culturale occidentale e le altre culture
Come si rapportano no a questo tipo di proposta e in secondo luogo l'attenzione verso i problemi dell'ambiente della popolazione mondiale dei prossimi anni Robotti Francesco di oggi di Frosinone democrazia morale e limite
E l'ultimo Morando Nissim Money della Fondazione Lanza la questione ambientale
Quindi la la rilevanza poteva accedere di questa mattina in ordine alla sostenibilità ambientale e rapporti come Scienze naturali
Sono state effettuate ventidue interventi dialetti e ne ho sentiti Zatti cinque o sei mi sembra che sia prima capo no perché ovviamente avrà problemi adesso passo la parola
Allora moderatore data ora tubini sembra che sia molto positivo che è stato fatto peccato che non ci sia stato magari più tempo ma comunque la partecipazione è stata sicuramente
Vivace ampie vivace credo che i relatori di questo siano contenti penso di interpretare anche il loro pensiero
Adesso vorrei dare a ognuno di loro cinque sei minuti per una replica Opel risponde alle domande che sono state due opposte o per fare un commento a quello che è venuto fuori da questo dibattito
Direi che possiamo di nuovo seguire l'ordine alfabetico quindi sentiamo Tuzla Maldini cinque minuti sei al massimo siamo già un po'in ritardo grazie
Grazie grazie a tutti voi aveva partecipato alla sessione così lunga e non facile saltando dalla neve Cadel
Scienza alle problematiche bioetiche Livio Lai di rispondo cerco di rispondere a tre domande che sono state poste forse per i faccio vedere qualche cosa che avevo preparato in più
La seduta sui minimi se il vescovo della Sabina di Poggio Mirteto che ringrazio
Che ha posto questa domanda molto precisa in questi cicli di scienza e tecnologia di cui ho parlato come se ho capito come si può affidare il controllo agli scienziati stessi disse essi stessi non hanno un comune base etica queste il centro e la domanda
Allora ritorno un po'al mio pensiero perché forse non L'Espresso abbastanza bene mio pensiero è questo che non c'è distinzione tra scienza e tecnologia
Anch'io rispondo anzi a questo proposito ancora il medico di cui erano segnati il nome che ha detto affermato che il ciclo scienza tecnologia e stati interrotto dall'utilitarismo
Non sono d'accordo con questo c'è questi cicli continuano nella società e si intersecano continuamente ci sono delle derive utilitaristica e delle tecnologie che si diramano da questi cicli ma questi cicli continuano a mantenersi
E quindi ho esportato secondo va detto Nando alla domanda di sua Eminenza quello che io ho cercato di dire quello che penso a questo momento e questo che in questi cicli ci son delle fasi tecnologiche che i sistemi di controllo normale della società democratica comitati comitati etici così possono in qualche modo controllare e lì si può fare qualche cosa il vero punto delicato è lo stato nascente forse ho mancato di usare Pietro allo stato nascente della nuova idea
Che nasce nei laboratori leggente dei scienziati che per la maggior parte non saranno cattolici cessa pochissimi data la fazione di pochi scienziati cattolici sulla totalità degli scienziati di tutto il mondo
E secondo me il punto più importante è proprio questo momento nascente che sia anticipatore di possibile conseguenze negative come ho detto per l'uomo e anche il suo sua visione etica delle cose e lì
Non è affatto escluso che persone che non hanno le stessi sentimenti etici a stesse vasetti che possono sapere che nella società esistono delle sensibilità etiche particolare e sebbene formati cittadini convinti io addirittura dico che dice per far fare un giuramento a coloro che piglio in un dottorato in scienza che questo è il modo del loro comportamento come fanno i medici col si lamenta di Ippocrate anche scienziati eminenza che non sono cattolici avendo questa sensibilità possono cominciare a dire alzare la bandierina d'allarme dire guardate in questa nuova procedura che non posso neanche dire perché non abbiamo ancora pensata
In questo nuovo invenzioni in questo nuovo passi in avanti delle scienze ci sta la potenzialità di queste conseguenze cominciamo a discutere tra di noi scienziati di opinioni etiche diverse
Democrazia validità della pluralità nella discussione e poi portiamo adesso ce li alle società
Istruite associazioni professionali e poi al pubblico
Quindi io penso che ci sia una possiede poi d'altra parte non c'è altro modo
Perché se si aspetta è troppo tardi se si mette il l'ispettore dentro a tutti i laboratori di scienza che controllino quello che sta facendo gli scienziati la scienza non è più quella che abbiamo detto un valore in sé perché sapeva come è stato ben detto è sempre bene
L'ultima cosa che voglio dire rispondere al dottor Luigi Lecce che ha detto
Qualunque va divisa la ricerca tra ricerca di base al pubblico
E ricerca tecnologica al privato io su questo sono contrario penso che non sia giusto
Proprio perché a questo punto si fa un mondo di separati investita di un mondo di uniti in casa dobbiamo far sì che la ricerca venga finanziata evidentemente una poi dominanza
Pubblica sulla ricerca di base una predominanza di privato ma pensate le grande società farmaceutiche voi sapete il transistor è stato inventato dalla bello alla B
La scoperta della radiazione di fondo che dal Big Bang che riempie tutto l'universo è stata fatto da ricercatori della band che cercavano altre cose quindi non è affatto detto che non bisogni bisogna vedere questo è stato detto nella mia relazione scritta da un alto intervenuto ho finito
è vero la struttura della nostra impresa essi Fassi che si capisce perché ci sia poco investimento nella ricerca che appare sulle riviste scientifiche sono d'accordo con lei
Però però lo Stato può fare qualcosa in cambio ma intanto il fondo pubblico anche per la parte tecnologica e quindi vedete che in Italia l'investimento dello Stato per la parte di sviluppo tecnologico essere maggiore di quegli altri perché
Perché manca la struttura delle grandi società come la bella come la OSCE che negli altri Paesi fanno ricerca applicata alla fine la questione economica è stata sollevata e te o meno la visione economica non è un problema perché se si firma dei Trattati intatti
Internazionali è stato citato dal nostro magnifico rettore nel due mila che nel due mila e dieci spendiamo il tre per cento perché siamo non a livello della Francia della Germania di oggi
Ma dello sviluppo della Francia e la Germania bisogna che la classe politica segua quello che ha firmato io nella mia relazione scritta è stato firmato sull'acqua il Trattato di Lisbona del due mila
Questo dobbiamo dirlo
E non devo dirlo in particolare noi cattolici perché noi cattolici e chiudo ancora per la seconda volta
Dobbiamo sostenere la scienza e la ragione perché se non sosteniamo la sì avete ragione noi ma chi la sostiene noi pensiamo che la fede sia anche parte delle regioni dobbiamo sosteneva Non lasciamo soli questi poveri italiani scienziati sfruttati e scoraggiati da tutto questo continuo cambiamento delle università che non si capisce dove ci porta del sinistra e da destra e nello stesso tempo mancanza assoluta di aumento dei finanziamenti orchestrali quattrino è una questione di basi della nostra società democratiche dello sviluppo anche dei nostri futuri figli e nipoti grazie
F. Fellini
Ringrazio per le per le domande fare soltanto porre due o tre più fare tutte le precisazioni
Primo la medicina eh profondamente Granata al tecnica ovviamente che permette davvero di affrontare problemi importanti
Mi riferisco da una parte a quello che riguarda la qualità della vita degli anziani pensate all'infinita insieme di risorse che le tecniche mettono a disposizione degli anziani che possono andare dalla difficoltà delle ditte la difficoltà della vista la difficoltà della mobilitazione eccetera
Problema nostro è come rendere disponibili queste risorse per il maggior numero possibile di anziani e come è possibile mantenere gli anziani il più possibile all'interno del loro contesto familiare
Noi chiediamo quindi alla tecnica di declinare queste opportunità
Sempre all'in senza perdere mai di vista quello che la dinamica della famiglia e quindi di conseguenza
Chiediamo una sollecitazione in più e io credo che questo sia il valore aggiunto di una prospettiva possiamo senz'altro chiamare una prospettiva cattolica ma che comunque la prospettiva che ha il suo fondamento riconoscibile in qualunque nucleo familiare solido di qualunque tipo di credenza
Ed è il fatto di dire l'anziano in famiglia garantendo però alla famiglia tutte le strutture più supporti Cooper bisogna la medicina da questo punto di vista svolge una funzione anche sociale di grandissimo livello e il riduce in in questo modo indirettamente possibili richieste chiamiamoli così di come si dice di richieste improprie di suicidio assistito oppure comunque richiesto eutanasia e comunque quella depressione strisciante dell'anziano abbandonato solo e condannato dei suoi limiti a non poter far fronte a nella misura che vi è possibile a ai alla propria prospettiva dedita seconda cosa che mi sembra anche interessante
Mi dispiace faccio riferimento se volete che nel suo tempo nuova tecnologico ed emotivo
Ci sono poche cose che commuovono tanto una donna e poche cose che commuovono tanto una giovane coppia come quando ha dopo poche settimane ma pochissime settimane di gravidanza fa un'ecografia
Cioè
Da questo punto di vista la tecnologia rende visibile il bambino che c'è e lo rende talmente visibile da rendere impossibile qualunque elucubrazione successiva sulla sua realtà da questo modo di stare tecnologia offre un servizio
A Firenze
E a me sembra molto molto molto importante in questo senso e anche essere grati a questo perché bene voglio dire una una cosa se volete solo apparentemente banale ma molti album fotografici dei bambini adesso cominciamo con le prime ecografia
Cioè cominciano con questa consapevolezza che la tecnica atti dice che ci sei anche quando il gioco chi non ti dicono che ci sono e quando una volta era soltanto la sensibilità femminile che percepiva nel proprio organismo alcuni cambiamenti
Anche questo mi sembra che servizio che la tecnologia offre alla vita
Certamente da questo punto di vista poi stanno i declinare queste opportunità tecnologiche quindi anche il monitoraggio di tutto il processo di crescita di sviluppo del bambino con quell'intelligenza umana che non drammatizza le difficoltà che gli affrontate le risolve e ci chiede competenza e questa ancora al secondo punto
Che noi dobbiamo affrontare il tema delle risorse tecnologiche e delle prospettive che ci offrono con una nuova sfida delle conoscenze delle conoscenze scientifiche delle conoscenze relazionali e ovviamente riconoscenza etica
Cioè ma dobbiamo in questo senso anche all'interno dalla facoltà di medicina vanno modificati alcuni piani di studio perché le nuove leve siano più capaci di cogliere queste opportunità e di declinabile ancora una volta al servizio della vita
Un'altra un secondo e un secondo punto su cui fare riferimento Bari dei medici che sono intervenuti hanno posto l'attenzione su quella che è la relazione medico paziente questa è la nostra grande sfida
Qualche sorda questi non sa perfettamente se non se i medici non si riappropri hanno di una relazione
Soddisfacente per il malato si finisce con la deriva nella magia
Il malato insoddisfatto consulta il secondo collega il terzo ma il quarto che consulta guaritore comunque lo si voglia chiamare
è una specie di manco allora se non vogliamo sostituire allo spessore della cultura scientifica
Un po'l'immaginario magico con tutto quello che questo comporta con tutte le medicine con tutte con tutto quello che serve noi dobbiamo assolutamente riappropriarci della qualità della relazione
La qualità ed era il la relazione non è un optional però la qualità della relazione non è detto affatto che sia in contrasto con la modalità tecnica ci mancherebbe altro
E ad eccellenza tecnica deve corrispondere eccellenza della relazione vi direi che vale anche il parallelo vale anche il il reciproco
Ad eccellenza della relazione deve corrisponde un'eccellenza della tecnica che io metta a disposizione dei miei dei miei malati quindi non ci sono
Ambiguità
Non ci sono contraddizione la risposta è qualità della formazione e consapevolezza
Che alla unitarietà l'approccio olistico l'ha chiamato la collega prima questo approccio olistico al malato che integra competenze diverse nel servizio presuppone competenze diverse nella propria formazione
Buoni medici buoni comunicatori persone eticamente formate consapevoli di una serie di cose e questa è quel chiudiamola in realtà quella sul fine per lo meno per la classe medica la battaglia della formazione e questo mi permette di rispondere la terza provocazione che gli ho raccolto da parte vostra che era la domanda che nutre adesso non so se la parola sottesa fosse quella del federalismo non lo so comunque adesso che il sistema sanitario diventa un sistema sanitario regionale
E quindici espone ai livelli competenze diverte quindi espone il palato una pappa una migrazione all'interno del sistema regionale peraltro vi assicuro abbastanza complessa
Ma anche questa volta qual è la risposta noi ci auguriamo che anche le regioni si mettono a confronto tra di loro e all'interno delle Regioni le strutture ospedaliere i professionisti eccetera
Siano in grado di fornire risposte soddisfacenti le risposte soddisfacenti la competenza che non è più solo competenza scientifica che non c'è più solo competenza tecnologica che non è né più né meno soltanto competenza umana nella creazione ma è anche competenza organizzativa
Capacità di gestire il setting organizzativo che anche questo rappresenta un'istanza etica forte che questo quindi diventi patrimonio reale che ognuno di noi non pensi di poter operare quel riduzionismo perché guardate
Cioè il riduzionismo tra la competenza generaliste la competenza specialista per cui io non vedo il malato nella sua globalità
E vedo soltanto il malato nel suo come dire organo ammalato
Ma c'è un altro riduzionismo importante quello del medico che crede di aver fatto il suo lavoro solo perché visto il suo malato ma quando anche l'aveste visto con l'approccio olistico e non con l'approccio ultra specialistico se non lo vede con questo approccio che tiene conto del sistema che tiene conto del modello organizzativo che tiene conto della della responsabilità di affrontarsi misurarsi con le direzioni sanitarie pretese Gerardi policlinici
Con l'eccezione la e non compensa contempla di queste porte che la sua responsabilità etica molti problemi generati molli potrà non li potrà risolvere
E questo questo dà ancora una volta misura della complessità che non si stessi sottrae a qualunque forma di riduzionismo
E ci rimanda invece una consapevolezza forte del nostro mandato
Se questo è vero basta finito se questo è vero al livello diciamo come dire sanitario
Ancora di più come diceva la domanda proposto della vivibilità dell'ambiente significa la responsabilità in confronto e ambiente cosa fa il medico sono le denunce bisogna avere il coraggio di fare bisogna avere il coraggio quando io vedo delle patologie che si presentano in qualche modo che sono che non possono essere occasione pensate Hiller diciamo il miracolo diagnostico della farsa
è stato possibile contestualmente grazie alla competenza dei virologi che hanno identificato famoso con una diversa
Ma anche alla competenza degli epidemiologica hanno fatto uno studio sociali estremamente attento sembrava quasi una specie di romanzo giallo tre malati in questa in questo albergo in questo piano due malati in questo come si sono mossi allora
Questo è un mandato che ognuno di noi si deve caricare comunali responsabilità che dà ragione dalla sua sensibilità al bene comune grazie
Ettore calzolai
Ma io dovrò scegliere alcune cose interventi insomma
Uno diretto esplicitamente a Metal capponi sia ha ragione insomma
Problema della struttura dell'economia in relazione la spesa
In ricerca però attenzione in Germania e le cose non sono sostanzialmente diverse anche la il corpo del prodotto interno lordo affidato alla piccola media impresa
Comunque se noi non interveniamo a spendere di più nella imprese private sostennero difenderla ricerca
Queste imprese che cerca punizione citato nel giro di quattro cinque anni saranno sparite totalmente
Una considerazione di carattere un po'più generale viceversa che riguarda un tema che oggi su questo tavolo negli interventi
Che si sono succeduti apparso in diverse occasioni che il tema del tecnica insomma
In relazione presenta la scienza relazione lo sviluppo della società insomma problemi irrisolti che essa e che il sapone ecco io vorrei dire ricordare questo riguardo che su questo tema
Si intrecciano poi da sempre due leggende c'è una leggenda nera
Che sottolinea il potenziale totalitarismo della tecnica la dissoluzione
Del legame sociale che essa potrebbe che in alcune occasioni penso ad assecondare rivoluzione industriale
Propiziato alla comparsa di crescenti disuguaglianze queste sono sotto i nostri occhi
In giro per il mondo ma attenzione che se ci si limita queste critica radicale si fa un'operazione di estrazione della tecnica
Dalla società dalla storia costituendo una sorta di posta sia
Esterna
Che la rende difficilmente governabile
C'è resterà in modo così facendo di fronte ad una sostanziale incapacità a capire
Scienza e tecnologia sono attività intimamente connessa con la CIR dell'uomo non ci dobbiamo stupire
Se vengano aggrediti dalla politica dei potentati economici
Sì sono importanti così deve accadere e naturale che questo accada si tratterà di trovare tutti il più grande necessarie compensazioni noi non dobbiamo accogliere accettare quell'atteggiamento di quell'imperatore romano lo racconta Svetonio il quale informato che c'era un inventore di un vetro infrangibile ordinò sia messo a morte
Il segretario allibiti ce l'ha come sarebbe a dire ma io perché sono qui io sono qui per garantire la pace nell'intero
Se mandiamo avanti questa intenzione tutte le le carriere Alessandria dovranno chiudere avremmo motti insurrezioni sia messo a morte così fu fatto ora sulla questi aveva tecnica della paura che suscitano in realtà bisogna dire che
Almeno io riscontro molto spesso la paura che l'uomo ha di se stesso delle novità straordinaria
Che rappresenta
Anche lasciatemi dire una cosa molto molto forte va be'tra raccolta insomma anche quando gli effetti della tecnica sono disumani
Essa rimane un'immagine dell'uomo
Non possiamo dimenticare questo non estraiamo la rispetto alle cose che appartengono all'uomo
E cioè al a un genio l'uomo che capace del punteggio
Ma che secondo una bellissima espressione di Abramo Lincoln e anche il più splendido Arcangelo
Del creato
La tecnica come la scienza oggi pone probabilmente questo è vero più problemi di quanti nel saper risolvere
E vero però che elimina come è stato detto più false questioni di quante non siano le risposte vere che riesce ad che riesco a Natale
Guardate che questo successo straordinario è un fatto dunque straordinario per esempio qualcuno il signor Carminati ha parlato degli esclusi dei piccoli questo mondo
Ha parlato di quel di quei piccoli del mondo che si vedono il Paesi il Paese più ricco i Paesi più ricchi spendere l'ottanta ottantacinque volte queste quello che loro possono spesso che siedono l'ottanta per cento delle ricchezze del mondo in mano al venti per cento della ricchezza del mondo venne amici scienza e tecnologia sono al servizio di un progetto che inverta in qualche misura questo che l'autentica vergogne della storia contemporanea quella vergogna quella vergogna che pesa che pesa
Per effetto di una mancata scelta politica e morale su tutti quanti noi anche noi che siamo qui riuniti scienza e tecnologia sono disponibili per un'operazione di questa natura naturalmente a monte occorre una precisa indicazione di carattere etico con il consegua una scelta di carattere politico
Grazie
Fra
Io però trenta secondi del mio tempo per per rispondere a una domanda che non mi è stata fatta indirettamente dalla dottoressa Tarzia giusto ho detto non è giusto
Io credo che e scusate mi lo dirò in maniera poco diplomatica io credo che il grosso nostro problema sia che siamo tipi di noi non siamo più
In grado di con forza
Definire le nostre idee di avere il coraggio delle nostre idee abbiamo paura che non siamo considerati democratici e allora di conseguenza la teoria qual è de io non lo faccio però come posso impedire a un altro di farlo
E allora io credo che quello che noi cattolici dobbiamo fare rivedere con forza la nostra fede
è rivedere con forza quelle che sono le basi della nostra ferite
E dire ma se io ci credo veramente ma io non ho paura di farmi dare del fascista della non democratico dell'islamico ma anche con forza ribadire quello che in cui io credo quindi penso che il nostro problema sia quello che non siamo in grado di picchiare tra virgolette i pugni sul tavolo e imporre tutto sommato parlo anche di imporre come loro impongono a noi un determinato tipo di Scelta
Noi dobbiamo cercare di imporre quello che noi crediamo giusto poi ripetono farò mai carriera perché non sono democratica magari qualcuno riuscirà in maniera più dolce a far presente quello che ho detto
Lei risponde domande che mi sono state fatte professor Marzano io vorrei parlare di equilibrio
Forse non sono stata chiara
Non ci deve essere uno squilibrio tutto da una parte o tutto dall'altra è giusto che la scienza si basi sull'economia per poter vivere ma è giusto che l'economia si basi sulla scienza per prendere determinate decisioni
Per quanto riguarda il dottore De Giorgi mi sembra
La ricerca scientifica di base cioè la famosa ricerca pura che tante volte forse uno non ha ben chiaro che cosa sia qualcosa di molto nebuloso ma per fare un esempio abbastanza basso
Ma forse abbastanza calzante sarebbe come dire io leggo San Paolo che per me è più tosto difficile
Senza avere letto la Bibbia il Nuovo Testamento e tutto sapere non conoscendo nemmeno il contesto storico in cui questa persona scritto determinate cose
La ricerca di finalizzata è leggere San Paolo senza niente alla spalle
Ok quindi è importante ancora l'equilibrio ci deve essere una ricerca di base che supporta una ricerca poi finalizzata allora a questo punto siamo apposto siamo perfetti non deve esserci solo ricerca di base sarebbe demenziale ma non ci può essere nemmeno solo una ricerca finalizzata che è monca
Che non è completa
La prossima volta che farà un intervento chiamerò don Paolo perché è stato estremamente puntuale cioè nel tratto in tre secondi ha detto praticamente quello che io ho sproloqui alto per un quarto d'ora
è vero è un grosso grosso grosso problema quello delle carriere universitarie che si ricollega poi all'altro intervento è vero ma ricordiamoci che per ogni scandalo
Che viene buttato sui giornali ci sono centinaia
Di ricercatori che lottano
Per ottenere dei fondi che lottano contro le lobby dei giornali stranieri che se tu ti chiami bianchi non vieni considerato se ti chiami White sei su Nature
Allora per ognuno di questi se vogliamo cervelli che fugge ci sono cento cervelli che restano per costruire l'università che abbiamo costruito per costruire la ricerca che nonostante tutto quello che è stato detto stamattina noi riusciamo a portare avanti ok quindi vorrei dire una cosa forte e forse magari anche ingiusta ma veramente è qualche cosa che noi cercatore a volte
Safari
Non non è proprio facile rimanere qua è molto più facile tirare sul suo parigino e andare all'estero mi dispiace è così
è molto più difficile lottare qua
Che non abbandonare andare all'estero perché se tutti facessimo così signori noi non avremmo un'università non avremo una ricerca in qualsiasi campo qualsiasi
E allora quello che io rispetto di più rispetto tutti per carità del Signore però quello che guardo con una punta di maggiore rispetto è quello che rimane qui a lottare
E poi credo di avere l'ultimo intervento
La professoressa di matematica ha perfettamente ragione abbiamo poco tempo come ho avuto modo di dire per insegnare le materie scientifiche
E quindi è una lotta che dobbiamo fare
Noi come docenti universitari e voi come docenti delle scuole medie superiori bisogna unire nostre forze e chiedere che ci sia una revisione dei programmi questo credo che sia fondamentalmente offerta formativa o lottizzazione è vero
Dottor De Angelis si molto spesso dica Trentino come si dice a Milano è qualche cosa che fa gola a tutti ok
Quello che dal mio punto di vista con un certo tipo di visione della delle università qui da parte più scientifica biologica dell'Università
Questa riforma è stato ma non voglio entrare in polemica però questa riforma è stata una bufala nel senso prendiamo in giro molti dei nostri ragazzi sono sorti dei corsi di laurea che sono soltanto ed esclusivamente per Faber etere fumo negli occhi
Mi spiace
Ma ce ne sono altre invece che per carità ho finito
Possono dare degli sbocchi lavorativi
Ok quindi c'è sempre un po'di equilibrio comunque sono più o meno d'accordo con lei per quel che riguarda che a volte il nostro Cadre Gino è qualche cosa a cui ci si tiene più canyon alla insegnamento più che non al futuro dei nostri ragazzi
Allora mi indicano che dobbiamo assolutamente conclude quindi pregherei il professor D'Agostino di concludere velocissimamente
Da tutto il dibattito sia dagli interventi del pubblico sia dalle ultime cose dobbiamo scoop sentito
Emerso un nodo teoretico estremamente complesso che io gestisco a malapena ma su cui qualche riflessione dovremo pur farla quella del messo scienza tecnologia che ovviamente è un nesso strettissimo ma il nostro problema e se si tratti o no anche di un nesso indissolubile
Perché se come molti ritengono tra scienza e tecnologia c'è un nesso indissolubile
è inevitabile come dice per esempio sederino che la tecnologia di voli la scienza e Toldo alla scienza un dissenso tutto ciò che si può tecnicamente fare va fatto e andrà fatto
E nessuna lamentela etica nessuna lamentela bioetica nessuna lamentela patetica riuscirà ad impedire la tecnologia di fare quello che può e che vuole
Ma se è possibile pur riconoscendo il nesso strettissimo tra scienza e tecnologia
Operare una separazione o mettere una qualche distanza tra l'una e l'altra le cose cambiano profondamente perché allora la scienza secondo quello che dicevo prima va ritenuta intrinsecamente etica ed ogni conoscenza scientifica andrà ritenuta di per sé è buona
Quindi la scienza non avrà mai bisogno di giustificazione
Ma non così la tecnologia
La patologia non aveva alcun valore intrinseco ma dovrà essere sistematicamente giustificata diffida possibilità di tecnologie futili di cui la possibilità di tecnologia in farmi
Chi ha progettato e chi ha costruito le bombe giocattolo che hanno amputato braccia mani e gambe a tanti bambini in Afghanistan e non solo in Afghanistan
Ha elaborato un prodotto tecnologico infame ma questo possiamo dirlo solo nel momento in cui separiamo tecnologia e scienza e riconosciamo al sapere scientifico tutto ciò che gli spetta
Vogliamo esemplificare quello che sto dicendo prendiamo un tema bioetico che purtroppo ci tocca tutti prima o poi da vicino l'accanimento terapeutico
Il problema nasce dall'incredibile sviluppo tecnologico dalla costruzione di macchine straordinarie che viene solo a garantire la sopravvivenza di funzioni vitali in organismi oramai assolutamente terminali
Bene l'accanimento terapeutico in sé e per sé celtico
Perché noi lo critichiamo lo critichiamo
Partendo da presupposti etici certamente ma se lo critichiamo partendo da un'etica della scienza la cosa cambia completamente
Il medico che si accanisce non è più un medico uno scienziato chiamato dal suo sapere medico a curare i malati
Il medico che si accanisce un tecnocrate che con la potenza dei suoi macchinari non garantisce il bene del malato ma garantisce semplicemente il battito del cuore di quel corpo o l'erogazione dell'ossigeno le sue polmoni
Altro esempio
La sterilità e certamente una patologia la sterilità di coppia certamente una patologia e giustamente deve essere affrontata con tutte le possibilità terapeutiche che la scienza riesce ad elaborare
Ma
La Pro creati crea non è una terapia
Quando la proteina poi pratica prende atto che in una coppia che non riesce a far figli uno dei due soggetti è irrimediabilmente sterile e propone a quella coppia una fecondazione artificiale eterologa sostituendo cioè il parta dal Stedile con un pretesto donatore di Gabetti bene qui la scienza non c'entra più nulla
Qui c'è una tecnologia molto raffinata che interviene certamente interviene facendo nascere un bambino o come qualcuno dice producendo un bambino ma non interviene certamente a curare una malattia ecco perché io tengo molto a distinguere scienza e tecnologia
A ribadire che la scienza va salvata della sua intrinseca eticità intrinseca e che Lazio la tecnologia va giudicata nelle sue finalità e delle sue pratiche
Allora abbiamo finito comprando e tutti i lavori vanno alle due e mezza solo scusate un attimo all'uscita viva la distribuito il saluto di sue milizie cardinal Martino e gli astratti degli interventi dei relatori di questa mattina
O il pranzo è servito al parco della Montagnola si ricorda di ritirare perché ha interessato l'invito per la serata nel lavoro e questa sera ed esibirlo insieme al passo delle Settimane sociali
Siete invitati a evitare gli estende intorno alla sale e si ricorda la puntualità per la sessione del pomeriggio l'inizio dei lavori alle quattordici e trenta
Ecco prima di iniziare
La
La tavola rotonda
Vorrei dare la parola a chiamare i del nuovo del Segretariato del desse messo salde France io ho citato questa mattina che è un ospite gradito di rappresentante appunto di ieri altre settimane sociali nodi gli altri paesi che da si dà un saluto
Noi abbiamo partecipato anche interi come rappresentanza di Galliani a a Lilla questo grande meeting per i cento anni delle Settimane Sociali di Francia
Lui in qualche modo è qui per contraccambiare questa attenzione questo impegno reciproco
E quindi credo che sia doveroso dargli la parola per un saluto Breve che comunque calorosamente vuole rivolgere a tutti noi
Perché se il rosso
C'è un summit
Fra gli mex chiusi dovendo papale o l'Italia
Se top fosse cresce Preludio Atto il temuto nel mondo armi Franco Garelli famiglia
Credo che sia non sufficientemente chiaro quindi che si scusano parlare italiano e si rivolge qualche parola i io dovrei tradurre ma credo che siamo sufficientemente Sperti
Dicevo tra dado Warner si devo abitazione
E dice a cui dovrà fuggivano compia del a dei gruppi del previsto gli a sua
E molto contento d'averlo invitato di esser tra di noi
Da da ieri sera non si di essere secondo i dati di ieri sera
Dicevo tra il futuro smetto
E lei esce allo salito al Signore desse mezzo sì Aldo il FOSS peggiore lotta esito Michel complessivo
Trasmettono i più calorosi saluti da parte di alcuni da parte del le settimane sociali di Francia di Michel Camdessus che presidente
Il mio indurre ci ho vissuto
Dei contatti
Del lotte o quotidiani USA nei otto lesse mensa siamo al dettato divisi taglia
E le se penso sia Aldo forse
New recepissero ossessivo
Della trasporto e pattisti passiamo italiano
Alla sessione risotto al nero desse immenso sì al due fosse e c'è pudore va Mercier giusto essendo signor per famiglie Pinfari Sons ossi al porto
E così prestigiosa appalti più dire Lacorte Alfonso Desertec italici
Ringrazio ed era del della partecipazione italiana al centenario del settimane sociale di di Francia e in particolare quelli che hanno permesso questa importante presenza tra cui appunto la Conferenza Episcopale Italiana
Nei suoi top divismo
Possibili Roma Albrecht le Semenza si alza italiana
Egli stesso otto figlio o quote Piagno Sandri
Gruppo Bourgeois on sono blu lei fa allora Giolitti che questo sia cioè cenno don la costruzione dell'uovo
Si augura che attraverso il lavoro delle Settimane sociali gli sforzi nel corso del delle settimane succede italiani che emerga
Lo sforzo che in tutti questi anni di promuovere i valori dell'etica sociale cristiana e la costruzione dell'Europa proprio sulla dico io proprio sulla conversione dell'Europa e ed era questo il tema al centro della Settimana sociale francese no
Più in ebollizione ecco conclude riserva e denso immenso sia Altofonte
Non tolgono oltre e due possibili questo e poi re con la seguente se matta mercatino al mattino
Si sta andando lavorando per questo progetto delle Settimane sociali europee e come ha in qualche modo curato uno così questa mattina e anche il cardinale Martino
C'è un summit sette Caronte Attigliano ossessione gestionali Sociales italiana
Ed è già anche omosex
Soltanto e cioè il rapporto cala il considerando decorrenza assassine
Ruolo e funzioni mosso sociopolitico inutili
E poco la rendita relativi democratiche sì o No Tav Contino
Questa quarantaquattresima Settimana sociale italiana un grande succede già un grande successo
In quanto sua i temi che tratta sono molto importante perché riguardano
Il funzionamento socio politico di tutti i nostri paesi e l'avvenire e le dighe della vita democratica nel nostro continente
Avvocato Özil Polar responsabili Tritec fettina
Alle Shell due nuclei dello egemone
E la responsabilità dei credenti capisce
Per quanto riguarda livello dal proprio paese e per l'Europa e per il mondo
Scusate se Lepore o due mila sette le foto e sottolineo lungo il nodo del giro quello indotto possono Enzo sì al due fax pensato se stesso e la porta e sono con di Fikri il tre e Defoe
Ve ne è stato sposi l'accrescersi della refezione ed è contatto che se la per me
New Goodison doc auguri popolo ovvero gestito sezioni passione
Credo
Vengono hanno arrivano giungono da dal fatto era celebrata la last il centenario non ce l'abbiamo di di fronte a noi e quindi loro sono a consapevoli e di ciò che rappresenta anche in termini di preoccupazione di sforzi pur
Crema Preston scrissi a Bologna o no adesso mezzo sì al due fosse sua quorum signor da Miccichè fatte onde del ed eccoli Xion partorisce
Ossia visse delle crisi e ossia Otis della Société europee ci propone assist
Credo che non sia necessaria ma tradurre quest'ultima
Frase e grazie per il messaggio grazie per la presenza vi assicuro che in questi anni di impegno comune per l'Europa
Abbiamo molto apprezzato la finezza e e di di pensiero e e di sostegno che emerge da che di cui Chiambretti non rappresenta anche lo stile un po'francese quindi lo ringraziamo che questa presenza inauguriamo un buon ritorno perché tra un po'ritorno in Francia e grazie e siamo impegnati in un comune cammina
Tra
Ora passiamo immediatamente alla prima tavola rotonda del pomeriggio ricordo lo schema è quello di questa mattina
Ci sarà intervento del moderatore poi dei degli insigni relatore poi dibattito del pubblico anche qui ricordo mi sembra che stamattina dopo un momento di difficoltà siamo proceduti abbastanza bene
Non nel dare la parola a quanti hanno generato intervenire ci sembra che il dibattito sia una ricchezza enorme per questa settimana sociale quindi cercheremo con tutti gli sforzi che di dare uno spazio congruo
Teniamo presente che questa è una delle due tavole rotonde del pomeriggio in cui sì si misura sul tema
Della economia della finanza in rapporto al discorso della democrazia
Ci sono Esperti ci sono uomini di alta responsabilità pubblica
Credo che sia importante la loro riflessione per tutti noi per misurarci su quell'impegno che anche il Papa ci ha ricordato nel suo bellissimo messaggio di ieri sera spetta ai laici
Spetta ai laici operare una traduzione tra i grandi valori del della dottrina sociale e le scelte pratiche
Quindi credo che questo sia sia un po'di grande auspicio a al lavoro importante di oggi pomeriggio il professor Lorenzo Caselli che docente in Economia e gestione delle imprese all'asta di Genova
E il moderatore di questa tavola rotonda a cui partecipano Giovanni Bazoli presidente di banche intesa Giuseppe Tesauro presidente dell'autorità garante della concorrenza del mercato Stefano Zamagni che è docente di Economia politica resta di Bologna ed è membro del comitato scientifico organizzatore e Mario Monti no con un messaggio passo la parola alla cosa Caselli
In questa tavola rotonda il tema guida delle Settimane sociali
Calato nell'ambito dell'economia e della finanza
Darà sviluppato da un lato assumendo come scenario i processi di globalizzazione in atto e le sfide che si pongono all'Europa e alla sua capacità di governance
Dall'altro approfondendo nel quadro di tale scenario il rapporto tra mercato e democrazia
Cercheremo anche di fare emergere possibili linee di testimonianza concreta per i laici cristiani per le loro aggregazioni
Laici cristiani impegnati direttamente o indirettamente sui terreni non facili dell'economia e della finanza
La possibilità di una governance democratica dell'economia globale Bari centrata sull'Europa
Non possono essere declinate in astratto
Ma bensì nel confronto con le questioni cruciali in cui sono in gioco i valori della solidarietà della sussidiarietà della partecipazione
Su talune di queste questioni intende soffermarsi la mia introduzione mi auguro né Possati scendere qualche stimolo per i relatori che ringrazio per la loro presenza e per la successiva discussione
Entro nel osserva Ulrich Beck siamo entrati nell'era della globalizzazione prima di avere gli strumenti politici culturali dare governare
Nel frattempo però le grandi concentrazioni multinazionali operanti nel settore dell'industria della finanza
E hanno esteso il loro controllo anche al settore dei media e della cultura i poteri forti di cui parla il documento preparatorio
Sembrano forni ai processi di globalizzazione l'intera azione dominante
Interazione dominante nel senso che tali concentrazioni incidono pesantemente sull'allocazione delle risorse mondiali sulla definizione delle priorità e delle regole del gioco
Sulla definizione delle coordinate all'interno delle quali si muove il mondo dalla ricerca scientifica e delle tecno-scienza il mondo delle burocrazie statali e continentali il mondo dei creatori di opinioni di simboli e di cultura
La globalizzazione si manifesta e si sviluppa Young vuoto etico ove il successo o il fallimento del mercato e il convincimento che il più forte debba comunque vincere e prendere tutto
Sono il criterio ultimo di comportamento con tutte le conseguenze che ne discendono in termini di Suma Nizza
La questione della governance democratica dei processi di globalizzazione diventa dunque un passaggio ineludibile
Le ipotesi sul tappeto sono come è noto molteplici
Ovviamente in questa prospettiva parlare di governo mondiale non ha senso pratico
E forse non è neanche un spiccate
Credo si debba o si possa procedere in direzione di una governance multilaterale e multilivello un network di poteri pubblici e di soggettività sociali attraverso i quali immettere nei processi di globalizzazione input di regolazione democratico e partecipato
Gli elementi costitutivi gli organismi internazionali London con tutti i problemi connessi di ripensamento democratico l'emersione di una società civile tendenzialmente globale
Le unioni sovranazionali e in particolare l'Unione europea che costituisce la più grande innovazione politico istituzionale dell'ultimo mezzo secco
E qualora la grande sfida che voglio porre sul tappeto l'Europa può essere soggetto di governance della globalizzazione in grado anche di attivare processi di contaminazione democratica può l'Europa legare qualità e quantità del suo sviluppo ad una globalizzazione più equa e più solidale
La risposta potrà essere affermativa quanto prima si riuscirà a superare l'impasse di un'Europa che ha limitato le sovranità nazionali ma non può ancora contare su di una convinta consapevole robusta sovranità comunitaria
Ricordo il tema generale della recente Settimana sociale dei cattolici di Francia l'Europa è una società da inventare
Che a tale preposito il presidente Camdessus ha osservato abbiamo creato le istituzioni europee e li abbiamo abbandonate alle tecnocrazia occorre affidarle alla società e alla politica
E allora pongo questo interrogativo
L'Europa cosa può fare per gli altri
Prima ancora che per se stesso
Il futuro dell'Unione europea dipende e dipenderà sempre più dal futuro di quelle realtà umane sociali economiche
Che oggi si trovano al di fuori dell'Unione ma dalle quali essa è drammaticamente interpellato
Affinché affermazioni del genere non restino nell'ambito della mera esortazione
Occorre individuare alcuni momenti di verifica alcuni passaggi nei quali si gioca la credibilità dell'Europa
E la sua capacità dico alternanza democratica e solidale dei processi di globalizzazione
A titolo esemplificativo lindi quanti cura primo passaggio la questione della politica agricola comune la parte costa le famiglie europee oltre cento miliardi di euro uno spreco insostenibile che ha ripercussioni in tema di minor benessere ricchezza soprattutto per i Paesi più poveri
Secondo passaggio il persistere di Bari ghiere all'importazione del project dai Paesi poveri qualche tempo fa il presidente della Commissione europea dichiara
I quarantotto Paesi più poveri del mondo devono poter esportare verso l'Unione Europea qualsiasi genere di merce eccetto armi e droga senza pagare dazi
Occorre procedere con determinazione in tale direzione
Terzo passati l'equivoco delle delocalizzazioni
Pongo un interrogativo
L'Europa delle incentivare le proprie imprese a non de delocalizzare o deve piuttosto incentivarle ad una delle vocalizzazioni è diverso
Una delocalizzazione finalizzata alla valorizzazione del lavoro dell'imprenditoria locale congiuntamente alla promozione dei diritti democratici e alla tutela dell'ambiente una delocalizzazione finalizzata alla crescita sostenibile una cresce
Una crescita sostenibile che integra e non omologato che gli strumenti che strutturale e non drogata dal basso costo dal lavoro e dalla possibilità di inquinare come quando si può
Quarto passaggio
La capacità di proposta da parte dell'Europa di un modello di cooperazione allo sviluppo o meglio di un modello cooperativo di sviluppo coerente con i suoi valori e con la sua cultura
Un modello che ha tra corso un rapporto dialogico aiuti le soggettività locali sociali economiche istituzionali ad essere protagoniste della loro crescita
L'Europa allora cosa può fare per gli altri
Occorre investire inconsapevolezza globale
E in responsabilità collettiva la responsabilità e la progettualità dei molteplici soggette le istituzioni europee
Che a vario titolo possono contribuire ad una governance partecipata dei processi di globalizzazione
E anche qui pochissimi Flash
Le grandi imprese europee le multinazionali europee
Si parla di Corporate social responsability si parla di legittimazione sociale a scala sempre più ampio
Ebbene i paesi in via di sviluppo i paesi poveri devono essere assunti come stakeholders delle grandi imprese europee
E queste nell'ambito dei loro codici etici devono esplicitare una serie di obblighi nei confronti di questi Paesi
Il divieto ad esempio di interferenza nei loro affari interni il rispetto degli obiettivi di politica economica il rispetto e la promozione dei diritti fondamentali delle persone e delle comunità
Il trasferimento tecnologico delle conoscenze l'impegno a reinvestire in luoghi in loco una quota di profitti
Ma abbiamo anche il sindacato europeo
La Conferenza la Confederazione europea dei sindacati l'accesso all'interno delle grandi imprese il sindacato acquisito diritti di consultazione contrattazione partecipazione
Potrebbe usare tale opportunità per ottenere da parte delle filiali delle multinazionali europee operanti nei paesi in via di sviluppo comportamenti coerenti con obiettivi e i valori sociali ed economici rapportandosi e collaborando con le organizzazioni locali dei lavoratori favorendone la nascita e la feci
Infine la società civile europea nelle sue varie articolazioni associazioni movimenti non possiamo sviluppare si pensi soltanto fra i tanti elementi alle grandi opportunità del consumo critico in sinergia con lo sviluppo del commercio equo e solidale
Non posso ovviamente dilungare
L'osservazione conclusiva
L'allargamento in Europa
Delle frontiere della democrazia e della partecipazione verso ambiti sociali ed economici Democrazia sociale democrazia economica
E oggi
Questo allargamento costretto a fare i conti comuni l'irriducibile discriminante fondata sulla dicotomia tra integrati ed escluse insita nei variante non si farebbe molta strada
Se il Progetto democratico considerasse soltanto il dentro e ignorasse il fuori
Ciò con riferimento all'impresa alle città all'Europa
Riflettere sulla democrazia la partecipazione nell'impresa
Comporta la necessità di prendere in carico l'hanno un'impresa dei precari dei senza lavoro
Riflettere sulla democrazia nella città richiede l'assunzione dell'anno città dei marginali degli erranti dei nuovi poveri
Riflettere come abbiamo cercato di fare in questa introduzione sull'Europa come spazio di governance democratica comporta l'obbligo di aprire questo spazio sulla non di Europa sul Sud del mondo
Sul sottosviluppo
La democrazia o è generalizzabili eh Wek fatalmente destinata ad entrare in contraddizione con se stesso
Sono in gioco in definitiva e chiudo questa introduzione per assumere la veste di moderatore
Sono in gioco in definitiva i nostri stili di vita
E questo interpellava nostra coscienza la nostra coscienza di Christian
Mi chiedo allora
Rimedi tagliando un passaggio stupendo dalla Centesimus annus se la ricerca del vero
Del bello Del Buono
E la comunione tra gli uomini
Non costituiscano un ancoraggio forte per le questioni di cui oggi discutiamo
Questo il contributo introduttivo che ho voluto da
Assumo adesso la veste di moderatore preannunciando che dovevo far rispettare anche i tempi il massimo sono quindici minuti e al dodicesimo minuto io farò vincendo Gentile che progressivamente si rafforzerà in intensità
Quindi non sarà più sentite
Approfondiamo il tema europeo
Su cui mi sono soffermato abbiamo chiesto al professor Mario Monti
Di proporci alcune riflessioni sul rapporto tra Europa mercato sviluppo e più in generale bene comune
Mario Monti è impegnato a Bruxelles abbiamo il video del suo intervento e prego quindi la regia di mandarlo in onda
Sono molto grato alla Conferenza Episcopale Italiana per avermi invitato alla quarantaquattresima Settimana sociale dei cattolici italiani
E sono veramente dispiaciuto di poter essere presente oggi solo attraverso questo intervento registrato me ne scuso con il moderatore
Con gli altri relatori di questa sessione e con tutti voi
Vorrei proporre qualche breve riflessione sul ruolo dell'Europa
Nella globalizzazione
In corso che cosa l'Europa può fare per rendere la globalizzazione più governata più umana più solidale
L'Europa
A mio parere ha un grande potenziale da questo punto di vista un potenziale per certi aspetti maggiore di quello degli Stati Uniti
Nel senso che l'Europa anche più adatta degli Stati Uniti nel medio lungo termine per indirizzare non da sola non in modo egemone
Ma in modo autorevole in una comunità internazionale un governo della globalizzazione
Quali sono i vantaggi comparati che l'Unione europea rispetto agli altri popoli nel mondo e anche rispetto agli Stati Uniti
Ma uno è il modello istituzionale della Unione Europea l'altro il suo modello economico e sociale modello istituzionale che è stato fondato fin dalla costruzione negli anni Cinquanta su due cose l'integrazione dei mercati con l'abbattimento delle varie barriere
Ma anche un certo coordinamento delle politiche pubbliche per governare quei mercati
Vorrei fare l'esempio
Della dell'allargamento dell'unione europea che si è coronato il primo maggio di quest'anno dopo una lunga preparazione con l'ingresso di dieci nuovi statine
Ebbene l'allargamento
Dell'unione europea a venticinque è un esempio di globalizzazione certo su scala continentale non su scala globale ma con tutti gli ingredienti necessari abbattimento delle barriere
Costruzione di istituzioni coordinamento delle politica l'altra ragione per cui la l'Unione europea a nel suo carattere stesso un elemento che può renderla più attraente con me riferimento per altri popoli peraltro innanzi né nazioni nel mondo
è il suo modello economico sociale che certamente fondato sull'economia di mercato però sull'economia sociale di mercato
Con me in particolare nella lezione della scuola di di Friburgo della Germania del Dopoguerra
Di Adenauer che ha saputo poi trasmettere all'Unione Europea certi valori fondamentali di costruzione di un'economia sociale di mercato
Nella quale è presente il mercato come fattore di efficienza nell'allocazione delle risorse ma sono anche presenti valori sociali valori ambientali e politiche per conseguire questi obietti
Qui a proposito di valori vorrei aprire una parentesi
L'integrazione europea e i valori e ittici spesso si pensa che la costruzione europea pur ammirevole sia qualcosa di essenzialmente basato solo sul mercato
Si dice occorre l'Europa della cultura occorre l'Europa della politica beninteso io sono perfettamente d'accordo e si stanno facendo passi finalmente in questa direzione
Non condivido però l'idea che l'Europa del mercato sia un Europa gretta
Perché perché dimentichiamo spesso come la costruzione europea fondata anche sul mercato sia molto basata sui valori faccio solo un esempio un grande valore di una società civile e la solidarietà tra le successive generazioni il rispetto delle generazioni future
Ebbene prima che si affermasse appieno l'integrazione europea
Se guardiamo ai singoli Stati d'Europa in particolare all'Italia noi avevamo una strana situazione pensiamo all'Italia degli anni settanta ottanta prima del mercato unico e della moneta unica
Una strana situazione in cui chi governava aveva probabilmente la convinzione di fare il bene sociale accontentando praticamente tutte le pretese che salivano dalla società in ogni momento
E in realtà quello che così si faceva era non rispettare i figli i nipoti le generazioni future perché la spesa pubblica eccedeva largamente le entrate dello Stato le tasse
E quindi si accumulava anno dopo anno un grande disavanzo un grande debito pubblico
E questo voleva dire caricare le spalle dei nascituri di oneri e anche questo che rende difficile oggi a distanza di tempo ai giovani italiani trovare lavoro ebbene cosa c'entra l'Europa
L'Europa costruendo la moneta unica una costruzione che a molti appare aridamente tecnocratica ha dovuto imporre delle regole di disciplina dei bilanci pubblici
Anche questa sembra una cosa tecnica e anche tecnica ma in realtà è profondamente etica civile e politica
In Italia negli anni settanta ottanta si producevano dei disavanzi pubblici che erano magari del dodici del quindici per cento del prodotto interno lordo non c'era l'Europa
Sviluppata a richiamare l'attenzione su questo l'opinione pubblica non era neppure consapevole
E così anno dopo anno si rendeva più precaria la situazione dei futuri cittadini italiani ebbene oggi si discute magari anche troppo se non certo disavanzo e del due virgola nove o del tre virgola uno per cento del prodotto interno lordo ma c'è attenzione a questi fenomeni
Che sono anche fenomeni di rispetto delle generazioni future quindi paradossalmente quell'Europa che facciamo fatica a spiegare ai giovani
Perché non hanno vissuto le guerre alle quali l'Europa apposto rimedio e speriamo rendendole per sempre impossibili tra i propri stati membri ebbene a quei giovani dobbiamo spiegare che l'Europa e la migliore alleata delle generazioni future
Ecco ha quindi un grande potenziale per il suo modello istituzionale e il suo modello economico sociale
Che anche intriso di valori etici l'Europa per poter guidare con gli Stati Uniti in una comunità internazionale multilaterale
Una Dubai
L'azione governato
Perché però questo grande potenziale si traduca in un pieno svolgimento in un pieno adempimento di questo ruolo storico che l'Europa
Occorrono soprattutto due cose che si rimedi a due carenze
Una riguarda la proiezione politica dell'Unione Europea verso l'esterno l'altra riguarda la sua base economica interno dal primo punto di vista l'Europa esiste come personalità che si afferma sul piano globale nelle cose economiche e commerciali esiste per esempio nella materia del commercio internazionale nella materia della concorrenza dell'Antitrust
Perché in queste materie le regole i trattati danno alla Commissione europea
La possibilità di esprimersi per tutta l'Unione europea e quindi si presenta in modo unitario e assertivo e forte sul piano globale
Nella politica estera e della difesa comune sappiamo tutti per ora le cose non sono così
E sono credo molto importanti i passi avanti non così grande come li avremmo voluti ma i passi avanti fatti con una nuova costituzione speriamo che venga ratificata da tutti per fare esprimere un po'di più che in passato all'Europa una propria visione di politica estera devo dire da questo punto di vista della nuova Costituzione condivido pienamente una delle cose che vengono sottolineate nel documento preparatorio
Per questa settimana sociale dalla Conferenza episcopale italiana
L'Europa cito affatto e sta tuttora facendo uno sforzo significativo di riforma del proprio sistema politico
Sia per rispondere alle esigenze dell'allargamento ad altri paesi sia per costruire un rapporto più forte e più stretto tra le proprie istituzioni e i i cittadini
Quindi siamo incamminati bene per rimediare alla prima carenza che ha finora impedito all'Europa di esprimere tutto il suo potenziale per il governo della globalizzazione che è la mancanza di una politica estera comune
La seconda carenza dobbiamo stare molto attenti se l'Europa continuasse a perdere peso sul piano economico non sviluppando in modo sufficiente la sua competitività rispetto all'America rispetto all'Asia
Sì saremmo continente con un bel modello economico sociale
Con una buona credibilità politica internazionale ma non con la forza concreta che occorre in questo mondo per affermare i nostri stessi valori etici e di gestione della globalizzazione
Non ho non occorre essere pessimisti qui perché in questi ultimi dieci anni l'Europa non avrà brillato dal punto di vista della prestazione economica però costruito quattro pilastri del suo futuro edificio mercato unico moneta unica allargamento nuova costituzione
Che anche dal punto di vista delle prestazioni economiche sono destinati a dare frutto
Ma non possiamo aspettare i frutti di questa nuova architettura
Occorre spremere di più dall'Europa in termini di produttività in termini di competitività ripeto non solo come fatto economico e di benessere dei cittadini europei ma anche perché i valori dell'Europa possano sempre più permeare disse il mondo
E quindi i temi della cosiddetta Agenda di Lisbona per rendere le nostre economie più competitive
Chiudo osservando che ho molta fiducia nell'apporto di De di iniziativa
Di stimolo che i dieci nuovi Stati membri hanno già cominciato a dare nella loro partecipazione alle decisioni europei sono Paesi che hanno voglia di crescita
Che non tollerano di essere soggiogati da alcuni grandi più vecchi Stati membri dell'Unione europea credo che questi Paesi potranno dare un forte contributo di rinnovamento
E pensando a questi Paesi
All'Europa all'integrazione e ai valori mi viene in mente un momento
Particolarmente significativo dei miei dieci anni a Bruxelles
Era mi pare il mille novecento novantasette abbiamo ricevuto qui a Brussel la Commissione e il Parlamento europeo la visita di una delegazione della Conferenza episcopale polacca
Guidata dal cardinale glam
Ricordo lo scetticismo iniziale dei nostri autorevoli interlocutori che dovevano formarsi un'idea su che posizione tenere nel dibattito politico civile in Polonia a favore o no dell'adesione all'Unione Europea
Mi ricordo che spiegando queste cose o per volta i nostri interlocutori si convinsero e allora non c'è solo mercato non c'è solo interesse individuale nella costruzione europea
Ma persino in quegli aspetti che sembrano aridamente di mercato ci sono valori etici profondi che si tratta di far venire più in superficie di comprendere e di spiega e sappiamo che
Questo divenne poi l'atteggiamento della Chiesa polacca così influente nel determinare la sua posizione la posizione del suo Paese anche in materia di politica europea
Mi scuso ancora per non essere stato fisicamente tra voi spero che queste poche riflessioni possano inserirsi nel contesto della sessione del dibattito e vi ringrazio e vi auguro buon lavoro
Trasmetteremo a Mario Monti il nostro saluto il nostro ringraziamento per questo intervento ma pensando anche di interpretare i sentimenti di tutti il ringraziamento per l'impegno e la testimonianza che ha dato come
Autorevole commissario
In Europa
Il professor Giovanni Bazoli e il professor Giuseppe Tesauro nell'ordine
Affronteranno la questione dei rapporti non facili tra d'accatto democrazia uguaglianza
Professor Bazoli richiamerà anche Kalou ogni aspetti giuridici per i quali non si può prescindere per mettere a fuoco questa problematica una problematica che il documento preparatorio ed anch'io sottolineo che un documento preparatorio veramente bello veramente interessante e stimolante
C'è un passaggio significativo che io ho fatto presente ai nostri due relatori si dice la divaricazione tra democrazia ed economia di mercato è diventata in questi ultimi anni ancora più evidente rispetto al passato
Soprattutto se si considerano le crescenti disuguaglianze
Economico sociali e la maggiore consapevolezza dell'importanza che ha oggi la promozione dell'uguaglianza dei punti di partenza
O delle condizioni di base come uno dei fini principali della democrazia la questione quindi e strettamente pertinente
Al nostro tempo do la parola al professor Bazoli
Grazie pure io ringraziando molto di questo invito
Prendo spunto proprio da questa affermazione stato richiamata dal dal nostro introduttore è vero che si constata sempre più spesso oggi è proprio questo risulta anche proprio nel tale esplicitamente dai lavori preparatori di questo convegno l'esistenza di una rottura
Nell'equilibrio tra i due ordini quello economico del mercato e quello politico della democrazia che in precedenza apparivano collegate da un nesso inscindibile
Da ciò la invocazione di una correzioni in senso democratico della democrazia vorrei osservare rapidamente che questa è in qualche modo paradossale
Che questa frattura si verifichi in una fase come quella che viviamo in cui la durissima competizione tra i sistemi democratici occidentali e quelli comunisti si è risolta a favore dei primi
Soprattutto proprio grazie alla superiorità dimostrata dal sistema economico in termini di efficienza di produttività
Chiuso quindi secolo scorso con la sconfitta il crollo del modello economico alternativo spalancata la strada la diffusione mondiale dell'economia di mercato si è aperta la stagione della globalizzazione ma è proprio a questo punto che il binomio mercato democrazia è stato messo in discussione
Il punto è che la liberalizzazione dei mercati sia dimostrata finora del tutto incapace come sappiamo a riequilibrare di disuguaglianze esistenti tra le diverse regioni del mondo
Con l'aggravante che la maggiore diffusione delle comunicazioni ha accentuato la percezione delle differenze esistenti nei redditi pro capite negli atti negli stili di vita nel rispetto dei diritti fondamentali degli individui sì che il quadro della povertà e dell'ingiustizia sociale a livello mondiale risulta in un certo senso ancor più scandaloso e intollerabile che in passato
Per comprendere le ragioni di fondo della gravissimi inadeguatezza dimostrata a questo riguardo
Dal processo di mercato occorre considerare che le linee guida e calando ispirato sono state sostanzialmente improntata al modello neoliberista dico americano
Ossia i principi della deregulation della liberalizzazione del profitto assunto ad esclusivo fine e metro di valutazione dell'impresa
E questo scenario che ci obbliga oggi a ripensare in termini nuovi rapporto tra democrazia e mercato
Consapevoli tra l'altro che l'esigenza non si presenta soltanto con riferimento al quadro internazionale il deficit di del di democraticità
Si manifesta infatti anche all'interno degli ordinamenti statali
E non è infondato prevedere che in assenza di interventi correttivi le stesse democrazie occidentali andranno incontro a gravi rischi di involuzione e di crisi
Mai possibile riconciliare democrazia e mercato
Ricorrendo a un'espressione spesso ripetute in che senso si può parlare di democrazia economica
è ben noto che i sistemi di democrazie politica di economia di mercato
Si sostanziano in un sistema in un insieme di regole procedurali ma sono regole queste in se stesse neutre che hanno come presupposto i valori che ogni Costituzione sceglie assume proclama
Come propri principi fondamentali
Il grande rischio che oggi si corre e quella di accettare l'idea diffusa anche in sedi autorevoli che ad entrambi i sistemi manchi un sicuro fondamento di valori
Se ciò fosse vero alle democrazie verrebbe meno da loro più importante legittimazione e dunque sul piano dei valori che va impostato il tema del confronto tra democrazia e mercato
In estrema sintesi i valori si cui si conto si cui si fondono le democrazie politiche moderne possono essere ricondotti a due grandi principi quelli proclamati nelle carte costituzionali alla fine del Settecento
Il riconoscimento dei diritti di libertà e l'affermazione dell'uguaglianza della davanti alla legge di tutti i cittadini
E degna di nota tra l'altro che proprio su questi valori la libertà e l'eguaglianza come noto principi fondativi della Costituzione francese
Sì si è pronunciato recentemente il Pontefice a Lourdes in un indirizzo di saluto al presidente francese Chirac
Che in un certo senso segna la chiusura di un lungo cammino di riconciliazione tra la dottrina cattolica e le conquiste del pensiero liberale
Possiamo dire che la libertà e l'uguaglianza sono i presupposti anche dell'economia di mercato
E facile riconoscere che il riconoscimento dei diritti di libertà e l'elemento primario che apparenta all'economia di mercato alla democrazia
Elemento che scaturisce dal comune patrimonio culturale e storico dei due sistemi cioè dal ceppo liberale da cui entrambi originano questo vale altrettanto per l'uguaglianza
Se assumiamo il principio di uguaglianza nel suo significato originario cioè di uguaglianza di ogni cittadino davanti alla legge
Uguaglianza formale sancita dalle costituzioni liberali possiamo senz'altro affermare che anche il sistema economica di mercato ne assume il rispetto come presupposto del proprio funzionamento
Più difficile invece la risposta in relazione al secondo significato che i principi è venuto assumendo quello di uguaglianza in senso sostanziale
Le democrazie moderne o almeno quelle più avanzate hanno infatti assunto il perseguimento dell'eguaglianza intese in senso sostanziale fra i propri stessi fini
Così ad esempio nell'articolo tre
Nella nostra Costituzione e esplicitamente previsto l'impegno dello Stato di intervenire nella vita economica e sociale per rimuovere o almeno attenuare le condizioni di disparità che ostacolano il libero sviluppo della persona di ognuno
Io non mi stanco di sottolineare che il principio di eguaglianza in questo significato oltre ad assumere una fondamentale rilevanza giuridica rivela una valenza etica di limpidissima ispirazione cristiana
Ebbene questo obiettivo di rimuovere le condizione di ingiustizia sociale può essere esteso anche all'economia di mercato l'attività di impresa questa indirizzata oltre che al fine del profitto anche alla promozione dell'equità
Su questo punto si scontrano due visioni la prima
Sostiene che all'impresa deve chiedersi di diventare sociale nella normalità dalla sua attività economica la seconda nega all'economia ogni possibile fine di solidarietà
Di fronte a queste opposte tesi
Pare corretto riconoscere che il perseguimento dell'uguaglianza non rientra tra i fini istituzionali dell'impresa potremo dire nella normalità dei suoi obiettivi ma non è affatto incompatibile con la sua attività
Da un lato infatti all'impresa al dovere istituzionale di realizzare non soltanto gli interessi dei propri azionisti ma anche quelli variegati della più vasta platea di portatori di interessi
D'altra parte attraverso il conseguimento dei profitti suo fine primario e se realizza anche un risultato di interesse generale come la crescita complessiva e la diffusione del benissimo
Ma ancor più importante mi pare osservare proprio in base alle riflessioni veramente svolte che il mercato non può restare indifferente a valori
Come sono quelli assunti dalle democrazie più avanzate della promozione della libertà
E del perseguimento di un'uguaglianza effettiva tra tutti i membri della collettività al contrario
Esso dovrebbe essere interessato a che le condizioni di libertà e uguaglianza virtuali formali siano assunte come presupposto del gioco economico e diventino effettive
C'ho riconosciuto rimane comunque fermo che il compito di regolare il processo economico
Non può che spettare in via ordinaria al potere politico al quale deve riconoscersi una piena legittimazione intervenire non solo nella fase di Restivo di redistribuzione della ricchezza prodotta ma anche nello stesso dispiegarsi dell'attività economica
Con un rigoroso limite che è quello fissato dal suo stesso fine cioè la rimozione degli ostacoli alla libertà e all'uguaglianza degli operatori
Questo grande compito delle modo delle democrazie moderne e il compito che impropriamente viene definito di democratizzazione dell'economia
Non si tratta di creare una democrazia economica sovvertendo le regole del mercato bensì di correggere queste regole in un senso che volta perseguimento del principio dell'uguaglianza sostanziale
Chi è coerente con la natura del mercato
Alcuni dei problemi più gravi che si presentano oggi sullo scenario mondiale e che talora sembrano persino annunciare una fase di declino degli stessi ordinamenti democratici almeno nella configurazione che hanno a assunto in Occidente trovano la loro causa ultima ben vedere proprio nell'incapacità delle istituzioni politiche economiche a tutti i livelli di promuovere condizioni effettive di libertà e di uguaglianza
Il potere dei gruppi dominanti sul mercato
Spesso esercitato per ristretti gruppi di comando e dilatato tra l'altro dai nuovi mezzi tecnologici può nel campo economico svuotare le prerogative del mercato
E l'utente i controlli antitrust soprattutto in certi settori pubbliche tutti io diritti
Informazione eccetera e squilibrare i rapporti all'interno della stessa impresa
Mo'può altresì inquinare la stesso gioco democratico dimostrando l'insufficienza delle regole procedurali classiche delle democrazie rappresentative
Rispetto della trasparenza ed è la par condicio nelle gare elettorali equilibrio dei poteri
Tutela
Delle minoranze
Il cammino da percorrere
E ancora incerto pirati si manifesta infatti in tutta evidenza la necessità di una mobilitazione di forze intellettuali e morali che sappia incidere sul modo di vivere e di pensare dei popoli ricchi
E proprio in questa prospettiva che il promessa
Reato
Le autorità perché finché fin dove il rispetto dei valori risulta assicurato dalle regole etiche si espande la libertà oltre interviene il diritto la cui strada se si tratta di buon diritto e sempre preparata dall'ETI
In antitesi con una concezione dell'economia che comporta la riduzione io di ogni soggetto
Alla dimensione di mero Omo economico su credo che ognuno di noi possa testimoniare in base alla propria esperienza lo spazio di discrezionalità
Che nelle scelte economiche e lasciato alla responsabilità del singolo
E quindi all'ispirazione della sua personale coscienza
Proprio riferimento a questo spazio di responsabilità induce ad affermare tra l'altro che si ogni operatore sempre tenuto ad osservare le regole giuridiche professionali che guidano
La vita democratica e quella economica i credente non può accontentarsi soltanto del rispetto di tale regola
Anche nell'agire economico ahilui richiesto qualcosa di più un supplemento di generosità
Di impegno morale e di attenzione alle ragioni degli altri
Questo soprattutto delle scelte che mettono in gioco il rispetto della dignità umana che in fondo è il principio fondamentale da cui derivano i valori democratici insieme cristiani della libertà e dell'eguaglianza grazie
Grazie
Anche per il rispetto perfetto dei tempi do la parola al professor Giuseppe Tesauro che si confronta su queste terre
Ringrazio molto comitato scientifico delle Settimane sociali
Di questo invito che mi permette di riflettere insieme a voi su alcuni temi di l'importanza
Molto rilevante
Parto appunto dall'osservazione contenuta nel documento preparatorio circa la divaricazione tra democrazia ed economia di mercato
Certamente negli ultimi decenni
C'è stata accanto a qualche episodio
Di conferma
Della bontà della scelta iniziale dell'economia di mercato c'è stato anche qualche episodio
Qualche segnale contrario che ha portato appunto alla sensazione di questa divaricazione
Certamente tutti i valori
Ivi compreso evidentemente quello dell'economia di mercato del libero mercato
Possono soffrire di qualche momento di appannamento
Resta il fatto però che se si fa la somma dei segnali positivi di quelli negativi
La economia di mercato resta l'humus
Fondamentale
Per far crescere la democrazia economica e quindi la democrazia tout court
Il libero mercato l'economia di mercato sono la democrazia economica
Il contrario la tirannia
E dall'economia è facile passare al a scenari più vasti più generali più ampie
è logico però e questo anche nel documento preparatorio
E in particolare sottolineato dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali nel mille novecentonovantaquattro subito dopo il concetto di divaricazione è necessario però che questo uso riceva delle regole
E le regole dal potere politico evidentemente democraticamente adottato regole pubbliche
Democraticamente adottate e quindi è necessario è stato sottolineato da tutti l'apporto del potere politico per far sì che questo valore dell'economia di mercato si coniughi perfettamente sia sempre in perfetta sintonia
Non solo con la democrazia economica ma anche con i valori che nessuno
Alla base che sono sostanzialmente i valori dell'uomo della dignità dell'uomo in tutte le sue implicazione
Queste regole
Ci sono certamente a livello nazionale e anche in una fascia più larga
Vorrebbero meno questa questo è l'auspicio questa questo è l'obiettivo che si intendono realizzare che sia smentita la regola per cui il potente deve sempre vincere
Non è così che deve funzionare un'economia di mercato
Non è a questo valore Pseudo valore che ispirata all'economia di mercato
Il potente ci può essere perché l'economia di mercato vuole di grande anche il piccolo
Ma il potente devi avere una speciale responsabilità
Se vuole partecipare la naturalmente la partecipazione e uno dei valori ancora fondanti della democrazia ed è una democrazia economica in particolare
Ecco l'impresa grande che ha sia stata tanto brava da raggiungere una quota di mercato permettetemi di tradurre in cifra questi valori
Bene
Questa impresa una speciale responsabilità
Nei confronti del sistema paese del sistema globale
Se a una strategia inteso intraprendere una strategia globale della propria attività quindi non solo ha una funzione di allocazione di risorse ma anche una funzione sociale importantissima
E di questa responsabilità che spesso ci si dimentica e soprattutto si dimentica il potente
Qualcuno glielo deve far ricorda
Appunto le regole il potere politico che quelle regole adotta le istituzioni democraticamente
Poste a presidio del rispetto di quelle regole
Questo significa per esempio che tanti concetti che spesso vengono
Equivoca
La liberalizzazione per esempio la liberalizzazione non si può trasformare in pochi giorni o in pochi mesi nel contrario della liberalizzazione la parola liberalizzazione una parola nobile
La libertà per tutti per il piccolo per il grande per il sacrificato per il meno favorito di stargli alla pari nel progresso nel processo di progresso di una comunità
Con il grande e potente per quello che ha una quota di mercato molto più alti
Questo è il concetto di liberalizzazione
Molto spesso si hanno delle liberalizzazioni sbagliate si correggano
Ma non per questo la nozione di liberalizzazione il principio della liberalizzazione dei mercati deve essere soffocata
Se c'è stato qualche sbaglio in un Paese in una comunità europea o nel mondo bene lo si corregga ma non si condanni
Il valore sottostante la liberalizzazione che quello della democrazia economica niente più di questi
E a questo punto ne viene da soffermarmi un attimo
Stimolato un po'dal dibattito sull'Europa
Anche approfittando della mia esperienza anche io ho avuto una esperienza decennale e non è istituzione europea che spesso definita trainanti addirittura del processo di integrazione
Io forse
Col rischio di andare un po'fuori dal coro comincerei col dire che l'obiettivo principale realizzato attraverso il processo di integrazione europea fino ad oggi non atterra diritto
Il disegno iniziale
Il disegno iniziale non ce lo possiamo dimenticare non era nell'Europa tecnocratica nell'Europa dei mercanti era la pace
Se si ripercorre
Quella stradina di campagna
Tanto bene disegnata nel libro di memorie di Mondini si ripercorre anche questo embrione di disegno che aveva a che fare solo ed esclusivamente con la pace
Finalmente la pace dopo tanti secoli di guerre e in particolare tra i due Paesi dell'Europa
A noi vicini come la Francia e la Germania
Questo era l'obiettivo e pace è stata
L'acquisto obiettivo è stato realizzato mai prima di di ore di questo Periodo c'era stato un così una così lunga sedimentazione del valore della pace
E una così puntuale realizzazione dell'obiettivo della pace all'interno dell'Europa comunitaria
Questo era l'Europa certo c'erano degli strumenti che facevano pensare a quel quel a qualche cosa di più terreno di più palpabile ed era il mercato comune
Ma che cos'è stato il mercato comune
Certo
Agli inizi era solo libertà degli scambi dei prodotti e dei fattori della produzione
Quello che si dice
Non so perché con un qualche disprezzo un qualche tono dispregiativo l'Europa dei mercanti ma non è così
è questo l'Europa ma è anche il mercato comune neanche diverso e qualche cosa di molto di più
Il mercato comune è un contesto nel quale si sono realizzati interessi valori che hanno a che fare con la dignità dell'uomo
Non a caso i progressi principali si sono avuti con la libera circolazione delle persone
E non soltanto delle persone con i soldi in tasca
Anche dello studente lo squattrinato anche di chi vuole passare ed in un altro Paese per respirare nell'aria per andare a cercare un lavoro per farsi proteggere da un servizio sanitario più efficiente
Questa è la libera circolazione delle persone che è il cuore del mercato comune o
Oggi certo un po'col senno di poi lo possiamo dire però questa l'Europa di oggi nient'affatto solo ed esclusivamente un mero parte tecnocratica ma anche un'Europa di valori
Dove vengono tutelati gli interessi le esigenze delle minoranze delle aree sfavoriti dell'uomo in quanto tale no no amo economico
I diritti fondamentali che non trovarono spazio nella scrittura del trattato di Roma del cinquantasette sono oggetto di una prassi applicativa della commissione della corte sterminata
Che è stata soltanto copiata nella Carta di Nizza la Carta di Nizza non è altro che la cristallizzazione
Di una prassi a tutela dei diritti dell'uomo che a quarant'anni
Anche nella giurisprudenza della Corte se permesso di evocare la restituzione alla quale
Ho l'onore di
Essere
Stato ma
Certo l'Europa non è soltanto rose e fiori evidentemente e mi riferisco mi riferisco a agli stimoli che mi sono venuti anche questo pomeriggio da una parte certamente un modello di governance della globalizzazione cioè della strategia multinazionali dell'allocazione delle risorse dell'attività delle imprese
Non va demone demonizzata l'impresa che che che ha una strategia multinazionale va governata al giusto questo sì
Ecco il modello comunitario può essere non la soluzione del problema della governance della globalizzazione ma il modello ispiratore questo certamente
L'Europa è un modello e deve essere un modello anche per la governance più largo della globalizzazione mondiale
Le istituzioni mondiali che hanno questi hanno avuto fino ad oggi questa ambizione non hanno avuto altrettanto successo
Nella da vecchio forse l'UNCTAD
Nelle Nazioni Unite in quanto tale quindi il modello comunitario con il metodo comunitario può essere il modello ispiratore di una governance della globalizzazione internazionale e mondiale
Già però un difetto da correggere è stato ricordato oggi pomeriggio e della politica agricola comune
Ecco proprio da da sé e di come queste deve partire un grido di dolore un suggerimento forte per una modifica radicale della politica agricola comune
La politica agricola comune esattamente l'opposto dei valori della dignità dell'uomo dei valori della distribuzione equa della ricchezza Mimmo
Non possiamo continuare ad avere una politica agricola con uno spreco di di di risorse che sonoro ancora la maggioranza delle risorse del comunitarie solo per proteggere questa o quella agricoltura e non è il caso di fare no
Né può essere quello l'elemento che alletta determinati Paesi ad entrare altri Paesi a
Non voleva entrare nella comunità
Non può essere quello dell'evento la protezione delle nostre agricolture e crea solo inefficienze rea comunque è un'ingiustizia nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo che si trovano sbarrata la strada delle loro esportazioni
Questo
Questo dell'allargamento poteva essere un'occasione questa dall'allargamento
Importante
Per rivedere l'intero impalcatura del bilancio comunitario delle politiche in particolare della politica agricola
I Paesi nuovi che sono entrati nella comunità devono aiutarci a cambiare questo aspetto negativo
Del modello comunitario
Avere il coraggio di parlare di democrazia economica in questi termini naturalmente un'illusione un auspicio e un desiderio
Cose belle e nobili ma forse effimera però forse vale la pena di impegnarsi per renderlo reale vi ringrazio dell'attenzione
Grazie
A Stefano Zamagni l'intervento
Conclusivo e vorrei dire anche un po'riepilogativo di collegamento con il tema generale per la Settimana sociale
Però anche di cogliere
Invito a riflettere un po'sulle possibili implicazioni per il mondo cattolico uso questa espressione
In termini impegni che di testimonianze concrete
Grassi molte cioè coloro di assolvere al compito che moderatore mi assegna e con una premessa però e cioè che una dicotomia che ancora persiste nella nostra cultura e quella tra democrazia politica e democrazia economica eppure sappiamo che la democrazia in senso sostanziale non sarà mai tale fino che in ordine della democrazia economica saranno sciolte
Questo è una lacuna di non poco conto quando parliamo di democrazia il nostro pensiero corre sempre alla democrazia politica alle regole ad esempio elettorali più
Tutte cose necessarie ma certamente non sufficiente perché è questo ma perché la libertà il concetto di libertà dice della possibilità di scelta
Ma la democrazia economica dice della capacità di scelta ebbene la quando la libertà di scelta
O la intesa come possibilità di scelta non si accompagna almeno tendenzialmente alla capacità di scelta allora vengono meno le ragioni della democrazia
Avremo un bel parlare di democrazia politica potremo veri il migliore sistema elettorale il più efficace efficiente ma non potremo parlare di democrazia sostanziale e che cos'è che dice dello scarto tra possibilità di scelta dalla capacità di scelta
La parola è ineguaglianza che pure altri prima di me qui oggi hanno richiamato il fatto è che noi oggi viviamo in un nuova epoca di ineguaglianza le nostre società avanzate non sto parlando dei Paesi del Terzo Mondo del confronto nord sud del mondo
Nei nostri sistemi avanzati le ineguaglianze i vari indicatori quali che si vogliono prendere sono in aumento
E sono in aumento e sappiamo anche le ragioni di questo
Perché lei Società nostre che sono post industriali sono società essenzialmente basate sulla produzione di idee
E una società basata sulla produzione di idee e inerentemente tendenzialmente più ineguale di una società basato sulla produzione delle cose delle merci degli oggetti come era la Società appunto fordista o industriale che dir si voglia
Questa quindi è la novità di ineguaglianza non è una novità di questo nostro tempo c'è sempre stata qualcuno potrà dire
Ma quello che fa differenza è che oggi l'ineguaglianza è intollerabile in un modo che non lo era stato nel passato perché l'ineguaglianza di oggi non è la conseguenza del fallimento della produzione si direbbe o della mancanza delle risorse a livello globale o del no
E la conseguenza del fatto che l'assetto istituzionale
Istituzionale vuol dire istituzioni economiche oltre che politiche giuridiche non è adeguato ad interpretare i bisogni di una società evolute come sono le nostre questo è ciò che fa problema
Non dobbiamo poi meravigliarci se la partecipazione ad esempio al voto Carla gli Stati Uniti il cinquantun per cento anche da noi non le cose che stanno andando non bene da questo punto perché le persone che si sentono e così emarginate o ineguali non partecipano al gioco democratico
è perfettamente inutile cercare di allertarle modificando le le norme di procedura se
Gruppi di persone si sentono messi a la
Non messi nelle condizioni di partecipare e il principio democratico spesso che viene messo in crisi come tutti da sempre sappia secondo la stanno così quali tipi di proposte
Possono essere avanzate per accelerare il processo che tenga chiudere il gap tra democrazia politica e democrazia economica
Ne indico tre non perché siano le uniche ma perché sono quelle che maggiormente a mio modo di vedere vendono o dovrebbero vedere impegnato il movimento cattolico italiano nelle sue varie articolazioni che nelle sue varie espressioni
L'una e quella che riguarda la realizzazione di quello che a me piace chiamare un mercato plurale
Cioè un mercato nel quale possono esistere ed operare in condizioni di parità senza discriminazione alcuna senza favoritismo alcuno
Tipi diversi di impresa l'impresa di tipo capitalistico l'impresa sociale e soprattutto l'impresa civile oggi questo non è la nostra legislazione il nostro Codice Civile continua a considerare come unica forma naturale di fare impresa ripresa di tipo capitalistico
E non c'è legittimazione perché io sfido qualcuno dimostrarmi che fare impresa voglia dire seguire la forma organizzativa dell'impresa di tipo capitalistico non era così almeno agli inizi da quando l'economia di mercato è nata e cioè all'epoca dell'umanesimo civile
Intorno al mille quattrocento
Ecco allora cosa vuol dire un mercato plurale noi dobbiamo considerare Cara democrazia economica non basta il pluralismo nelle istituzioni economiche
Ci vuole anche il pluralismo delle istituzioni economiche non c'è vera libertà di fare impresa se l'unico modo di fare impresa è quella di esempio di tipo capitalistico
Guardati in Italia abbiamo le imprese cooperative ma la legislazione le imprese cooperative è una legislazione ad hoc eccezionale non è normale perché la forma normale e quella per questo è un problema
Che molto più importante di quel che potrebbe sembrare perché questo vuol dire riaffermare le ragioni del mercato
Inteso come istituzione umanizzante socializzante perché all'inizio mille quattrocento quando avvenne inventata
L'economia di mercato aveva esattamente queste caratteristiche cioè un'economia un mercato nel quale il principio dell'efficienza o della ricerca del profitto che già allora veniva legittimato
Basta leggere San Bernardino da Siena cosa scrive
Nelle sue prediche volgare a proposito appunto del profitto ecco ma il principio di profitto minima come dire controbilanciato dal principio di reciprocità
Noi oggi in abbiamo bisogno che nascano e fioriscono imprese nelle quali il principio di reciprocità e il principio guida e questo non vuol dire esser con questo non è contro il mercato e a favore del mercato perché la vera economia di mercato è un'economia plurale o pluralista che dir si voglia
C'è una seconda direi proposta che ci dove ci riguarda molto da vicino ed è quella di far partire quella nuova tipologia di mercati che sono i mercati di qualità sociale
Ora che non esistono ancora i mercati di qualità sociale sono quello strumento che consente l'attuazione pratica
O meglio la transizione dal Welfare State alla qualche associati tutti noi ci riempiamo la bocca quotidianamente del principio di sussidiarietà
Bene la mia tesi è che mai il principio di sussidiarietà potrà essere applicato in senso proprio se per quanto riguarda l'aria del Welfare non attueremo i mercati di qualità sociale
Il resto è Pseudo sussidiarietà o al massimo se si dà retta in senso verticale
Non certamente quella inserisce orizzontale come ormai tutti sanno ora i mercati di qualità sociale hanno una caratteristica fondamentale che quella di rendere compatibile il principio di universalità nelle prestazioni delle prestazioni servizi sociali con il principio della libertà di scelta
Lo so che non è molti potranno dire non è possibile invece non è è vero che possiede perché se noi sottolineiamo solo la libertà di scelta
Sì mettiamo nelle mani della prospettiva cosiddetta neoliberista
Sì sottolineammo soltanto l'universalità delle prestazioni
Cadiamo nella trappola del neo statalismo più o meno edulcorato più o meno raffinato la sfida che occorre raccogliere dimostrare con i fatti perché a livello teorico è già stato dimostrato esistono già i modelli si stanno già alle simulazioni e ci sono già gli schermi ma dimostrare nella pratica che è possibile fa stare assieme universalità alla quale non vogliamo rinunciare
Perché il Welfare State acuto questo grande significato di affermare cosa vuol dire il diritto di cittadinanza in quegli ambiti nei quali di sono vengono erogati servizi che guarda caso hanno come riferimento diretto la persona
Perché che si parli di sanità o di scuola di assistenza o altro alla persona che i servizi di welfare prioritariamente scientifico bene una sfida questa che va raccolta e possibilmente vinta cominciando a produrre esempi a produrre porta e su questo dobbiamo dircelo fratino
Il MOSE il pensiero cattolico di questi ultimi tempi a come dire abbondato in analisi continuiamo a fare analisi su analisi e ricerche di un tipo dell'altro Sicco non è giunto il momento di scendere in campo fare proposte attuali a costo di sbagliare
A costo anche di come dire andare incontro a critiche di un tipo dell'altro d'altra parte se allunghiamo la prospettiva il nostro discorso andiamo ai secoli passati sappiamo come sono andate le cose sappiamo come sono nate le banche
I Monti di Pietà
Ricordo San Bernardino da Feltre che venne a Bologna e nella sua biografia dice Lupo fare quaranta prediche per convincere i bolognesi a costituire il Monte di Pietà
E noi sappiamo le ragioni per le quali il Monte di Pietà venne non era casuale che non tutti i francescani quest'proprio quell'ordine
Che aveva fatto dalla povertà del distacco delle cose la cifra della propria caratteristica eccetera oggi in l'altro contesto storico non possiamo esimerci da questo perché tutti gli altri tentativi di raffinare l'una sponda o l'altra
Ne ho statalista Luna neoliberista l'altra sono destinate al fallimento è risultato sarà che poi si piange rimo Dosso dicendo che non avremo le risorse quando invece non è del di risorse che difettiamo eccetera
Ma c'è poi un terzo livello un terzo diciamo proposta che mi piace qui così lanciare come provocazione
Alla riflessione comune
Ed è quella che riguarda l'accennava anche il nostro morde rotture nella sua introduzione la nozione di consumatore socialmente responsabile
Oggi si parla molto di responsabilità sociale dell'impresa
E giustamente ed è un tema interessante che avrà agli sviluppi che più o meno possiamo immaginare però dopo in questo modo rischiamo di dimenticare che anche il consumatore socialmente responsabile
C'è una responsabilità etica del consumatore
E questa è la novità di questo tempo nell'Ottocento è stato il periodo in cui il consumo era visto come attività di distruzione
Il risparmio la parsimonia erano le virtù civiche per eccellenza come ben sappiamo con l'unica eccezione di Manzi il che però aveva detto il contrario rischio all'ora di essere bruciato vivo sulla piazza di Londra come addetti al mestiere sa
Il Novecento è stato la il secolo in cui il consumo tanto visto come risorsa pensiamo al contributo di tennis eccetera
Vede
In entrambi i casi il consumo è stato visto sempre come dipendenza dalla produzione
Qual è la novità di questo nuovo secolo
Chi oggi siamo per la prima volta nella storia d'umanità nelle condizioni di invertire il nesso causale cioè siamo nelle condizioni di rendere il
La produzione indipendente dal consumo che vuol dire che siamo nelle condizioni in cui il consumatore come diceva John Stuart Mill un grande liberale
Con la elle maiuscola aveva già anticipato a metà dell'Ottocento con il principio della sovranità del consumatore
Cosa vuol dire che il consumatore sovrano vuol dire che si carica di una responsabilità quando li compiamo un atto di consumo non operiamo una scelta non c'è solo il voto politico c'è anche il voto economico perché quando noi operiamo scelte sul mercato noi mandiamo segnali all'atto della produzione
Allora cosa vuol dire questo concretamente vuol dire sì accrescere questa consapevolezza
Che il consumatore deve tornare a essere cittadino
O meglio non deve tornare devi diventare cittadino e non soltanto il consumatore come cliente o peggio ancora come utente un lire promuovere alla nel senso della società civile una presa di coscienza del della forza della potenza che il consumatori socialmente responsabili possono avere pensato soltanto a questo che circa dei nostri sistemi avanzati i due terzi del reddito nazionale speso in consumi privati
Ora rispetto due terzi quindi pensate qual è la diciamo quali possano essere gli effetti di decisioni eticamente orientate su consumi e risparmi da parte di cittadini responsabile noi tendiamo a trascurare questa questo fatto ma è veramente la novità di questa nostra cioè pensare ancora consumatore come qualcuno che deve essere indottrinato dal marketing di un tipo dell'altro
E non poter reagire vuol dire perdere un'occasione a me sembra che il momento cattolico non possa lasciassi perdere una possibilità di questo tipo perché il problema non è solo quello che riguarda la composizione dei beni prodotti il cosiddetto mix produttivo il problema riguarda anche gli modalità con cui si producono i beni e servizi
E se le modalità d'esempio sono tali per cui la efficienza viene rispettata a costo di offendere la dignità delle persone voi capite che il consumatore socialmente responsabili deve poter reagire
C'è una una fase di Giovanni Paolo secondo che hanno pronunciato recentemente in uno degli incontri del mercoledì e che come ho già detto e sta è passata quasi inosservata dai media
Nella fase potentissima cito la discriminazione in base all'efficienza non è meno deprecabile di quella compiuta in base alla razza al sesso o alla religione
Una società che dia spazio solo ai sa hai perfettamente autonomi e funzionali
Non è una società degna dell'uomo
E io aggiungo non è una società autenticamente democratica se voi fate caso questo il punto il punto è che noi abbiamo eletto il principio di efficienza che è un principio sacrosanto ma al nuovo odio in funzione del quale tutto il resto del poi ci rendiamo conto che in organizzando lascio cita in particolare l'attività economico sull'unico principio di efficienza quote crescenti di soggetti vengono emarginati vengono lasciate il Maggi e allora cosa facciamo invochiamo il principio di compassione quello che in America va sotto il nome di compressione conservazione il principio di compassione per rimediare
Appunto alle diciamo esigenze di coloro i quali rimangono ora questo è sport pezzo perché uno potrebbe dire che senso ha che io organizzi il processo produttivo su quell'unico principio definito fra l'altro non è calcio quindi entrare sul piano tecnico e che anche da quel punto di vista non accettabile e puoi ricorre in maniera residuale al al principio di compassione eccetera ecco l'ora a me sembra vado a concludere
Queste tre proposte queste
Tre proposte che ovviamente non ho avuto modo di articolare perché non è questo lo scopo poi nello scritto chi vorrà potrà legge angusto pur diverse fra di loro hanno un elemento in comune quello di costituire una commi di di esempi efficaci di importanti di costruzione di capitale civile questo il punto cioè noi abbiamo bisogno di aumentare il capitale civile che comprende anche il capitale sociale ma non si riduce adesso
Perché perché quale che sia la piattaforma politica col programma politico che in relazione agli esiti elettorali andrà a prevalere in questo momento storico in altri la efficacia dei programmi dipende dall'ammontare di capitale civile perché più alto il capitale civile che una società a e minori saranno gli affetti deleteri associati programmi di un tipo da quali che essi siano
Allora a me sembra che in questa fase storica il punto di convergenza demolito cattolico italiano nelle sue varie articolazioni ognuno deve mantenere gelosamente secondo me la propria identità è proprio questo lì che avviene la convergenza dobbiamo insistere per aumentare capitare sì
Perché nel nostro Paese i capitali civile è stato logorato negli ultimi decenni non è diamo più cura ecco perché i risultati sono quelli che sono possiamo fare anche le migliori leggi
Dal punto di vista tecnico sia giuridico che economico ma se il capitale civile a difettare
Anche la legge migliore non potrà che produrre effetti perversi penso che su questo si possa avviare un discorso almeno questo mio personale ufficio per mettere termine a vecchi importazioni di chi dice
La unità politica l'unità politica abbia modo di via non può avvenire sul piano dei partiti
I son finiti quei tempi sappiamo bene però questo non vuol dire che stiamo alla finestra o diamo della società civile una concezione che è quella tipica diciamo dell'intellettuale chi osserva analizza ma chi non accetta di entrare in gioco e di mettersi in discussione grazie
Prima di dare la parola al professor Carelli per l'organizzazione del dibattito
Potrei fare una sottolineatura con riferimento a quello che diceva Stefano Zamagni
Consumatori socialmente responsabili consumatori protagonisti va i consumatori come singoli non esistono esistono le famiglie e quindi le famiglie protagoniste socialmente responsabili
Ma le famiglie nel nostro Paese sono anche l'unica realtà che risparmia
E allora chiedo se il discorso del consumo critico del consumo socialmente responsabile non possa essere esteso anche sul versante della risparmio critico deriva risparmio socialmente responsabile
Io credo evidentemente non si può affrontare tutto forse ci saranno altre occasioni mai flettere anche sulla soggettività Della famiglia sul protagonismo delle famiglie per un diverso modello di sviluppo può essere un passaggio estremamente interessante
Condivido le redini del comando a Franco Garelli
Allora sono pervenuti una decina di richieste di intervento anche qui come questa mattina
Necessario a che chi interviene si attenga decisamente i temi trattati in questa tavola rotonda con pochi pochissimi minuti a testa no
E mentalmente e poi lasciando alla segreteria il Papa intervento scritto inviando lotta nella messa agli atti
Allora inizia professor Luciano Corradini dell'UCI in molte sigle
Lo conosciamo una grande persona anch'io mi chiamo grande studioso invitiamo a venire la dirà
Su iniziativa sociale debito pubblico si prepara
Gambardella bruna della diocesi ne ho letto il professore Luca Riccardi della Comunità di Sant'Egidio si vede che il cognome è una condizione per appartenere a questa
A questa comunitari simpatica amica risente Egidia nomi Andrea me Luca in questo caso poi cuoce Salvatore nella dieci riemersa e poi Buzzi Alvaro e altri prego grazie carrelli per il grande persona sono solo alto
Monti nel suo intervento ha detto che negli anni settanta ottanta si accettavano anche deficit del dodici per cento non preoccupandosi perché nessuno sapeva negli anni novanta a cominciare dalla manovra Amato del novantadue abbiamo cominciato a saperlo qualcuno di noi lo ha fatto anche presente perché sembrava che le cose andassero effettivamente male io ricordo che nella Settimana sociale dei cattolici italiani Vittorino nel novantadue fece un intervento in cui dissi che avevo cominciato a fare il volontario fiscale per segnalare il problema
Qualcuno ci domandò sorridendo dice ma come è andata questa cosa
Pene all'istanza dei undici anni devo dire che è nata un'associazione per la riduzione del debito pubblico questa ha prodotto finora un piccolo gruzzolo che versato nel fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato
Si chiama così un capitolo speciale istituito dal Tesoro in cui mette in evidenza per chi voglia andare a vedere il sito tesoro punto it
Che un certo numero di cittadini italiani ha versato una cinquantina di milioni per cui non siamo solo il paese più indebitato d'Europa ma l'unico in cui qualcuno abbia donato traduceva anche cinque consigli comunali
Abbia donato l'erario per mostrare che Cosa Nostra non nel senso mafioso espressione ma nel senso contrario allora siccome lo Stato il cittadino si sono trattati male si sono rispettati poco a vicenda la strada è quella dell'economia civile di cui parlava da mani prima
Animatori ha parlato di spazio di discrezionalità lasciato la coscienza del singolo di supplemento di generosità di impegno morale di attenzione agli altri bene tutto questo vissuto in prospettiva educativa cioè per segnalare un problema
Per fare un gesto che sia più utile che era una frase una parola pure importante dove abbiamo fatto questa operazione in questo libro che intitolato la tunica il mantello debito pubblico bene comune provocare per educare
Ci sono venticinque pagine di cittadini italiani qualunque i cui nomi io non conosco che sono state incerte intercettati che hanno scritto cose bellissime
Per indicare la loro disponibilità a spendersi per lo Stato se qualcuno dello Stato o tra i grandi mediatori culturali economici si accorgerà che questo è un patrimonio da utilizzare sarà una buona occasione ma bisognerebbe che qualcuno dello Stato potesse dare qualcosa di suo alla società perché il privato deve anche sostenere il pubblico e non solo e sempre viceversa ringrazia
Bruna Gambardella
Sì proprio riflette sul sul fatto la proposta di economia di Comunione segna più di incidere efficacemente sulla dire sociale dell'impresa prego sì la mia domanda quanto sarò fraterna bella della diocesi di Nola
La domanda era molto semplice appunto si è parlato di funzione sociale dell'impresa e volevo chiedere
Mi sembrava che una delle esperienze più significative in questo ultimo decennio in questo senso fosse stata quello nella proposta di economia di comunione e come i veri i relatori valutavano
Questa proposta che appunto mira a diciamo a modificare quello che agire in senso utilitaristico e proprio a indirizzare in in questo in questa direzione sociali all'agire dell'impresa
Come una reale una proposta di questo tipo può essere realistiche può andare avanti se effettivamente poi incidere sul sul sul mercato economico nella situazione attuale grazie grazie molte
Professor Luca Riccardi della Comunità di Sant'Egidio
Dunque io volevo soltanto sottolinea un aspetto di cui si è parlato prima c'è quello della realizzazione dell'uguaglianza e della democrazia nel mercato
Ritengo che l'immigrazione in questo senso sia una sfida oggi gli immigrati in Italia producono molto di più rispetto a quanto contano o sono considerate nonostante questo però sono il settore del mondo del lavoro che nonostante il loro contributo purtroppo spesso soltanto riversato nel sommerso o nel nero sono senz'altro in meno difesi
Sia sotto il profilo sindacale ma anche sotto il profilo umano
Sono in balia sono i più in balia dello sfruttamento economico
E sono quelli la cui persona coincide quasi esclusivamente con il fatto di essere lavoratori
E che hanno assolutamente meno voce in capitolo sul loro futuro e sul loro destino e sul destino della società a cui appartengono
Credo e questo mi sembra che qualcuno dicesse prima
Che sia un dovere dei credenti mettere sempre più risalto questa situazione spingere i politici a scelte di maggiore valorizzazione di questo contributo alla crescita del nostro Paese
Tenendo presente che l'accoglienza degli immigrati oggi è praticamente l'unica iniziativa che i Paesi europei prendono nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo infatti le rimesse degli emigrati sono a mio parere il più opporsi puramente tra i più consistenti flussi di denaro
Dal nord si spinge verso il Sud di denaro lecito
Credo che tutto ciò meriti una riflessione sarei grato se potesse avere una risposta grazie grazie ma a volte qui c'è il concetto di restituzione Lo Re adesso interviene Salvatore cuoce della diocesi Aversa dicendo poi di prepararsi Bucci Albaro don Cernuto Salvatore Nicola Curci
Vino signori prego ho ascoltato con molto interesse
Relazioni e sopra tutto per il professor Caselli dall'inizio posto degli interrogativi io mi Spoon mi sono posto degli interrogativi e come tale impongo futuri
Sull'accordo che il sostegno redditi agricoli consente chiaramente una sperequazione tra il resto del mondo
Gli agricoltori europei per il livello dei prezzi più alto notoriamente all'interno dell'Europa poi non sottacere
Che questo
Bisogna far riferimento anche agli accorsi libretto Muster quarantaquattro cioè istituzioni finanziarie Banca mondiale e Fondo monetario internazionale qual è il ruolo quale ruolo degli aggiustamenti strutturali che impoveriscono quelle nazioni e mi chiedo quindi qual è l'etica della finanza in delle istituzioni finanziarie in questo momento
L'altro aspetto delocalizzazione certo che ci sarà delocalizzazione fiction deficit di democrazia perché c'è un deficit delle strutture minime sindacali
E chi anche non si riesce nemmeno ad osservare le condizioni minime dell'o il dello rispetto a sera lavoro è chiaro che ci sarà sempre delocalizzazione e mi chiedo dove l'etica
In questo caso delle imprese soprattutto europei dove in questo caso l'etica
Sì siamo tra quelli che delle quali siamo di più
Concludo dicendo e qui sono veramente d'accordo con Monti
E c'è bisogno che questa etica che sicuramente alla base di tutti i documenti del consiglio della commissione
Venga veramente su perché finora abbiamo visto veramente poca anche Seat anche perché per i capitali c'è stato bisogno di fare una banca etica per essere veramente etici grazie
Grazie interviene ora Bucci Alvaro
Dell'ufficio dei problemi sociali e del lavoro della diocesi Foligno
Qui vedo tre mi chiederei no
Tre quesiti tre questioni va be'chiederei di concentrarsi su uno va be'vediamo poi la risposta anche se meno
Se uno solo guardiamo tornando in come come riflessione lasciati alla platea comunque anche se non da estrarre risposte
Comunque grazie innanzitutto del patrimonio culturale che ci hanno profuso i relatori tre domande stringate da povero cittadino la prima domanda
Si è parlato di globalizzazione incorso come ha sottolineato il professor Monti ma è tuttora incorso cioè si farà solo cultura proposte culturali oppure si possono registrare fin da ora
Segnali di ripensamento linee di tendenza per cui si può parlare già di poste globalizzazioni seconda domanda vado veloce uno dei pilastri del sistema economico neoliberista dominante che caratterizza la globalizzazione attuale sarebbero le disuguaglianze
E l'incertezza
No soprattutto io vedo tradotta proprio questa incertezza anche nel nostro mercato del lavoro i contratti a tempo determinato i contratti che sarebbero flessibili indichi in realtà sono precarie e che offendono la dignità della persona
Degli occhi ogni passo allora allora e quale il giudizio
Del nostro mercato de lavoro e ora che diamo commi superarlo che cosa proporre ultima domanda stringata
Tra i correttivi di questo sistema si è parlato
Professor Zamagni dell'impresa della dello sviluppo dei l'impresa civile dell'impresa Sos sale del non profit se eccetera ma che cosa occorre per i sviluppare queste impresse occorrono se mi sembra strumenti legislativi certamente ma con quali contenuti
Nel concreto perché se bastino solamente le leggi oppure occorra una opera di discussione di una cultura nuova cultura di stili di vita in che modo grazie grazie molte
Don Cerruti a salvatore della diocesi di Noto
E poi ci sarà Nicola corsisti signori Lino Falbo Elvira Sabino Domenico e Gaglianone Renato
Per quando riguarda la politica agraria comune si è gridato un bollo scandalo per tutti i contributi che in questi anni sono stati davanti sia detto al tavolo dei relatori all'agricoltura
Io puntare piuttosto l'attenzione sugli agricoltori e faccio riferimento alla situazione siciliana in modo particolare a quella della provincia di Ragusa da cui io vengo
La agricoltura nella regione siciliana conosce una condotto conduzione di impresa a gestione familiare
Nella provincia di Ragusa ci sono tre mila impresa e zootecniche a conduzione familiare parliamo di un impiego di quattro persone su una superficie di trenta ettari di terreno
E altre tre mila imprese per quando riguarda la serricoltura
La settimana scorsa isterico autori sono andati in piazza perché il pomodoro che loro vendono a venti centesimi di euro
Accendo chilometri di distanza dal mercato di canali oppure andando a Palermo viene venduto a uno e cinquanta euro uno e ottanta euro e conniventi centesimo soltanto per parlare del pomodorino paghino non riescono a coprire le spese stanno in andando in piazza pure gli allevatori
è difficile dire a questa gente che la politica agraria comune sbagliata e dobbiamo cambiare tutto
E non devono più avere contributi perché il problema non dipende in questo caso dagli agricoltori che sarebbero fortemente penalizzati non hanno fatto altro che attuare le disposizioni della politica agraria comune
Investendo è indebitandosi così che per esempio nelle nostre aziende a conduzione
Sia Rigolo foraggera dopo avere incentivando l'investimento si dice ora ci deve essere il set aside non devono più produrre
Come devono pagare il mutuo in banca come devono scavarsi dai loro debiti è difficile dare una risposta a queste persone ma allora il problema dove sta dobbiamo lo dovremmo cercare sempre
Nella classe politica la grande assente alla settimana sociale perché in fondo la politica agraria comune
è giusta nelle sue direttive solo richiedeva un adattamento a livello nazionale regionale che non c'è stato
Perché i nostri politici nonne si sono preoccupati di conoscere qual era questa politica europea faccio soltanto un esempio
L'ultimo Regolamento che cambia stravolge Derain le regole della politica agraria comune il mille settecentottantadue delle ventitré settembre del due mila e tre
è stato conosciuto soltanto il quattro agosto di quest'anno dopo che c'è stata la disposizione dispositivo di applicazione del ministero
Dell'agricoltura è passato un anno senza che si fosse per niente discusso su questo Regolamento che meritava la discussione perché in base a quel regolamento si dovevano vedere quali migliori adattamenti nazionali è regionale
Soltanto ora ci si accorge che questo dispositivo questo Regolamento
Potrebbe per esempio in Sicilia di nuovo far ritornare al latifondo con una buona pace delle leggi che stamattina abbiamo visto promosse da De Gasperi sulla questione agraria
Praticamente si ritorna di nuovo alla rendita perché possiede un ter Reno e più ne possiede più a rendita senza che ci sia bisogno di coltivarlo che dire poi
Della questione della speculazione sulle quote latte no il testo che è stato affrontato anche perché c'è stato uno grosso applauso indiavolato e non possiamo lasciare i nostri agricoltore ridotti alla fame
E in questo modo magari applaudendo ci sopra la gente sta soffrendo sulla propria pelle
Altri cercare loro intervento ha però con portiamo almeno a conoscenza di quelli che sono i problemi del nostro territorio poi ce li risolveremo noi come siamo capaci di risolvere ma meno ebbene perché si sappia non c'è una speculazione sulle quote latte sì est patrimonializzato il sistema delle quote latte che doveva essere soltanto una misura di produzione
Sono entrate dei terzi nei rapporti tra gli agricoltori che hanno soltanto il compito di speculare faccio soltanto un esempio
L'azienda la la Regione Siciliana parte venduto il sette per cento delle quote latte ad un'azienda privata
C'è in corso una vendita delle quote latte interessata la Commissione antimafia ancora non sappiamo non abbiamo una risposta sono problemi che vediamo noi mi scusate se prendo un po'di tempo però questa esternazione e doverosa da parte mia perché in questo momento parlo non a titolo personale non mi interesserebbe parlo a titolo di quelle persone con cui discutiamo purtroppo anche di notte di questi problemi dato che le loro famiglie sono a rischio mi fermo qua perché avrei anche da dire qualcosa supersonico l'anno scorso sono stato in Congo ho visto anche che un imprenditore è stato capace di acquistare in contanti a Kampala un albergo pagando l'otto milioni di dollari
E sono questi imprenditori che potrebbero trasportare i loro prodotti qua in Europa quando la non sono capaci di costruire un chilometro di strada asfaltata
E distribuire le loro merci agricole novanta per cento si perde sulle terreno
Ci sono tanti modo di affrontare soluzione scusate lo sfogo è ne avevo bisogno prendendolo soltanto lo vescovo
Corsi Nicola
Nelle potenza ricordo purtroppo i tre minuti perché
Capisco che tutti quanti noi abbiamo delle buone ragioni per intervenire ma
Poi si toglie di fatto il tempo agli altri ecco per una un fatto organizzativo non parla prego
Grazie volevo partire da un'osservazione per fare semplicemente una domanda
L'osservazione è questa lo sviluppo economico nei paesi europei e si è caratterizzato almeno a partire dagli anni Sessanta come uno sviluppo capace di coniugare equità ed efficienza tant'è che parliamo di moda le utopie o di sviluppo
In contrapposizione a questa via americana incapace invece di garantire questo livello adeguato di equità la ridistribuzione del debito che serializzata consiste ma fiscale e di protezione sociale orientata a proteggere identità edito dalla voto in particolare i redditi più bassi
E stata perseguita anche a scapito di altri uguaglianze come quest'uguaglianza tra le generazioni che di cui ci ricordava qualcosa il professor Monti o anche club insider se Outsiders come ricordato prima da presso Caselli
Credo che questo fatto a lungo andare questa dimenticanza di tutte le dimensioni dell'uguaglianza
A portata dei fallimenti di mercato con l'insorgere di nuove forme di vendita
Economica o rendite di posizione una creazione di Monopoli evidentemente o o anche il fatto stesso che quelli che stando dentro il sistema di protezione sociale sono più garantiti di quelli che stanno fuori od entità economico finanziarie
Garantite quindi da una capacità di create debito al di là della creazione della della produzione di beni
Mi chiedo se e evidente che la diffusione così capillare di questa vendita mina la capacità di crescita del nostro sistema economico allora la domanda non è pensabile di formulate il sistema fiscale e di protezione sociale spostando l'attenzione dalla tassazione sulla voto al la tassazione di queste nuove denti tre
Vendite appunto finanziati economico-finanziaria dente di posizione
E questo non potrebbe essere uno strumento pensa coniugale
Equità ed efficienza come cattolici non potremmo farci portatori di questa istanza di nuova di formulazione del sistema di welfare secondo questi mezzi anche nuovi grazie
Grazie
Signori Lino
Per avere chiarezza oggi dobbiamo entrare nella nostra confusione
Mi ha molto meravigliato che siamo rimasti senza etica vuoto di etica senza politica
E forse c'è un po'di religione
A forza di esportatori secoli siamo rimasti senza
Giulio prende una moneta
E ci chiede di dare a Cesare quel che è di Cesare e Cesare ringrazia
Due imperatori
Per due volte hanno innalzato una procace
Una volta sul Calvario
E una volta sugli esercizi
E noi da quel momento abbiamo fatto confusione
Grazie
Salina Domenico
Buonasera a tutti è unica Castellani insegna Castellaneta in provincia di Taranto ringrazio tutti
Volevo porre questa questione la se accennato alla questione della delocalizzazione a quale tipo di delocalizzazione incentivare se incentivasse o meno incentivare la verbalizzazione delle imprese
Si è anche parlato di regole che la politica deve dare a tra virgolette i più potenti e qui io sono operaio faccio parte di un'azienda che dal Nord che ha investito assurdo e che grazie alle regole non solo a delocalizzato
Contemporaneamente un investimento fatto a sud ma oggi si trova a dei dei industrializzare cioè passare da un un contesto produttivo a un contesto puramente commerciale ecco
E questo lo fa grazie a delle regole che già ci sono anche grazie dalle scelte politiche che già ci sono quindi a mio avviso non tanto il problema e delle regole
Quanto dei controlli che evidentemente mancano ora questi controlli dovrebbero essere fatti anche da quelle che sono le organizzazioni senz'
Occhiali ma anche da o la società civile anche tra dagli stessi operai dagli stessi dipendenti ecco perché questo non avviene
Come fare per innescare questo tipo di di di controlli ecco grazie grazie Renato Gaglianone missionario
Ardolino prego
Chiedo scusa se se lo terra terra ma sono un catechista rurale quindi non avrò la levatura dei relatori senza pagare volevo dire fare alcune domande una considerazione finale la prima domanda vorrei chiedere visto che portate in campo il discorso all'agricoltura della politica di medio termine eccetera
Quale spazio pensano i relatori per l'agricoltura in Europa
E in particolare per l'Italia considerando che siamo al di sotto del cinque per cento
E se possibile una poltrona agricolture che dia reddito senza sussidi o almeno che si ma anche semplice nel cambio della produttività agricola
E non rientri nel campo anche della multifunzionalità che è chiamata anche dalla riforma della politica agricola comune voi
I paesi terzi
Saranno veramente in grado una volta che si alleneranno i sussidi nei Paesi cosiddetti ricchi ad entrare in una in un libero mercato senza sussidi non sarebbe forse più opportuno che l'agricoltura dei Paesi poveri Riez cadavere una politica tra virgolette di attenzione che preveda anche su siti dirottando le risorse dagli armamenti all'agricoltura
Ultimo
Le organizzazioni agricole così come sono in Italia
Sono veramente quei vampiri sanguisuga del Bilancio politico agricolo comunitario perché sei così mi chiedo come mai vescovi mi hanno mandato a fare il consigliere che si assicurano transazione agricola come coltivatori diretti
è l'ultima considerazione veloce non dimentichiamo che l'agricoltura se le eliminiamo porse perdiamo quella che ha dato possibilità noi
Di vivere per cinquant'anni di democrazia e oggi se ne parliamo forse perché l'agricoltura sta finendo
Ancora due interventi e Rosario sitter e della LUMSA di Roma e Ettore Rossi e Claudio C Benevento
Io accennerò solo al tema entro stasera mi impegno a scrivere olio vergine tessuto il tema che appunto esprimo e io credo che due sono i segni evidenti almeno quelli che a me hanno colpito che caratteriste che caratterizzano questo periodo e cioè che cresce l'incidenza del diritto anglosassone rispetto al diritto europeo
E questo è il primo segno dei delitti secondo segno dei tempi
E che il problema della teoria economica oggi e quello di acquisire inconsapevoli che la categoria logica dell'interdipendenza è l'espressione scientifica della categoria morale della solidarietà
Ora
Questi segni dei denti è chiaro che sono diluiti in una sorta di biblioteca virtuale e quindi e necessario che dico decodificare nei contenuti trasformarli insiemi di vita tende tenendo conto realisticamente però che l'esercizio del diritto alla libertà di ricerca e la sua valorizzazione in questa direzione
Postulano il coraggio e il dovere di rischiare dei docenti cattolici
Ecco dei docenti cattolici ci sia spetta ad una capacità progettuali di collegare le proprie convinzioni esplicite scelte e di ricerca
E di formazione per la crescita della società civile nel senso di cui accennava il professor Zamagni
è possibile dal vostro punto di vista che questo possa cadere
Grazie
L'ultimo intervento poi ne sintetizzo io velocemente alcuni prego Ettore Rossi dura giaceva Benevento insicurezza sociale precarietà del lavoro
Sì io volevo riflettere su questo una minaccia alla democrazia la democrazia sostanziale
A mio avviso mi sembra che sia anche quella appunto della questione dell'insicurezza sociale legata ai ai alle tante persone che non riescono come dire avere una collocazione stabile lavorativa appunto si parla del discorso della flessibilità io guardo questo problema con gli occhi del sud del sud del Paese
Non disporre delle risorse sufficienti non disporre dei diritti e delle tutele necessarie per poter esercitare fino in fondo la propria cittadinanza sociale mi sembra che sia una questione a rilevante di democrazia sostanziale ecco i l'auspicio che faccio è che dalla Settimana sociale passa emergere come dire anche un grido rispetto a questo a questo tipo di problemi ci sono evidentemente tante tante proposte
Anche fatte dai dai dati dai movimenti
Dalle anche su queste questioni però è chiaro che bisogna andare più a fondo per per costruire quella che uno studioso chiama non tanto la Società degli uguali sulla quale non siamo d'accordo ma almeno una società sedi simili ecco mi sembra che da questo punto di vista sia importante riflettere e poi una questione che lancio sul tappeto
Ma senza come dire approfondire a quella della democrazia economica nelle imprese per quella fascia di lavoratori che evidentemente invece hanno una collocazione più stabile non sarebbe interessante riprendere un discorso che tutto sommato è antico ma si Bourguiba potrebbe ritornare di attualità
Ecco della partecipazione dei lavoratori all'azionariato alla condivisione delle scelte strategiche
Dell'impresa alla partecipazione quindi abitativa della impresa visto che non c'è più questa necessità dell'interesse della dell'antagonismo must della collaborazione il trapianto tra capitale e lavoro grazie ancora
Allora ci sono ancora con interventi che sintetizzo
Sì una domanda per per i prossimi Zamagni che cos'è l'impresa civile ci sono altri contributi
Scritti quindi consegnati per via gli atti ancora invece c'è un intervento sulla quale far society responsabilità della tutela degli esclusi una domanda sembra professor Zamagni sulle ASL
Che tipo di eh sulle ASL che tipo di azienda sono e come possono coniugare il loro compito istituzionale con le esigenze di bilancio anche se non esiste il controllo
Sugli atti
Una l'Inter si era prestato in intervento sulla finanza etica e poi sul tema sussidiarietà e servizi pubblici
Alcune recenti vicende che hanno riguardato importanti imprese italiane hanno bruciato lo zero virgola otto per cento del PIL domanda perché tardano a nuove regole a tutela del mercato del risparmio e del ruolo di garanzia delle banche punto interrogativo
Consegniamo ecco questa
Xi anche alcune di questi interrogativi alla tavola rotonda che ci seguirà
Anche perché molte questioni sono intrecciate
Grazie
Allora una rapida sequenza di repliche seguiamo lo stesso ordine professor Bazoli
O di sottolineatura critica
Io credo di rispondere solo ad alcuno di quelle domande a quelle che attendono all'intervento gli ho fatto il tempo a disposizione cosa abbiamo cinque minuti trenta
Allora va messo detta rispondo ad alcune poi a un certo punto
Prima risposta alla signora Gambardella proposito te la tesi che io ho sostenuto secondo cui il sistema di mercato funziona dicevo tanto più efficacemente quanto più i presupposti giuridici cioè virtuali della libertà e dell'eguaglianza sono avvicinati dalle situazioni reali
Io non non ho difficoltà a dire che non può sfuggire a nessuno
Che molti forse la maggior parte degli operatori economici tengono per lo più Pirlo più comportamenti che sono rientrati
A ridurre le libertà altrove
A sfuggire alla concorrenza a prevalere nella competizione con netto di dannosi per i rivali
A pensare esclusivamente a realizzare i massimi profitti possibili che cosa quindi dire
Io credo che si debba prendere atto di tale situazione di fatto
Ma con la certezza che questa non è la condizione migliore per insuccesso dell'economia di mercato io aggiungo una domanda non è forse vero
Che la teoria dell'uguaglianza dei punti di partenza che è stata espressa dalla più nobile
Linea del pensiero liberale vuole proprio significare questo cioè direi che alla competizione di mercato ossia dice
La presenza di attori protagonisti dotati potenzialmente di pari risorse che possibilità
Il secondo punto
Avendo io rilevato come i principi di uguaglianza
Che certamente nel secolo scorso avevano trovato qualche applicazione rilevante negli ordinamenti dei paesi occidentali che oggi per ragioni che sono troppo complesse da spiegare
Difficilmente possono essere queste esperienze tradotte nell'ambito internazionale non foss'altro per la riduzione delle competenze dello Stato e per la non sostituzione alle autorità statali di autorità
Autorevoli e dotate di potere
Ecco io voglio solo suggerire dare un idea pensate a quale portata rivoluzionaria potrebbe avvenire l'applicazione all'ordine internazionale di quella disposizione dell'articolo tre della nostra Costituzione che io ho citato e che afferma come abbiamo visto la doverosità
Di un intervento del potere politico nella vita economica e sociale
Al fine di ridurre le condizioni di disparità perché queste disposizioni queste condizioni di disparità impediscono lo sviluppo della libertà dei soggetti
A questo riguardo purtroppo io non ho avuto tempo di toccare i tanti campi di applicazione delle osservazioni di principio che io ho fatto perché questa di compito che mi era stato davanti ma certo non posso qui non rilevare come il tema dell'inserimento dei valori democratici nell'ambito del economico anche presso le grandi istituzioni sovrannazionali trovino sviluppo anche e soprattutto in queste istituzioni troviamo sviluppo ancora acerbo e inadeguato
Basti pensare alle strutture di governance del Fondo monetario internazionale della Banca mondiale nella stessa organizzazione mondiale nel commercio
Che rispondono infatti a logiche funzioni differenziate ma nelle quali tutti appare un difetto di democraticità
Potevo ancora un minuto un minuto Mino e fine no questo allora proprio un altro spunto
A proposito della sovranità del consumatore di cui ha parlato Zamagni e qui voglio ricordare Anna Zamagni che non conosce benissimo ma a tutta
La platea degli ascoltatori
La critica spietata si è mossa al sistema vigente da un grande economista come carbonari
E proprio su questo tema
La critica riguarda il così detto dogma della sovranità del consumatore dice passeggero tra la democrazia in economia
Consiste anche in tanti dispetti ma anche in questo nel Po e forse soprattutto in questo per poter attribuito al mercato i peccato inteso come gente comune costituita dai consumatori consumatori sarebbe l'autorità economica ultima
Sarebbe quasi si arriva a dire una sovranità del consumatore paragonabile a quella dell'elettore ecco
Gabbai definisce e dimostra come tutto questo se non ci sono dei correttivi adeguati sia una grande truffa di fatti il libretto in cui ha condensato tutte direi le riflessioni di una intera di lunga vita si chiama
Si chiama e nella la l'
Il mercato dalla truffa o l'economia l'economia dalla truffa
Se
Professor Tesauro
Insomma l'
Non si può non essere d'accordo sul fatto che raccolgono globalizzazione avrebbe bisogno di un tasso di uguaglianza maggiore di quello attuale queste
Un principio ovvio è un obiettivo ovvio da perseguire con tutte le nostre forze
Io vorrei soltanto aggiungere che la disuguaglianza
O l'uguaglianza non sono valori soltanto da oggetto di grandi e bellissimi discorsi ne dobbiamo anche avere il coraggio di dirlo Lu l'uguaglianza come la democrazia sono fattori di efficienza fattori l'uguaglianza è fattore di democrazia la democrazia e fattori di efficienza l'efficienza il fattore di sviluppo vediamo sul pratico
Una istituzione non democratica è una istituzione inefficienti
E questo che bisognerebbe cogliere al giusto l'importanza della democrazia
Dell'uguaglianza come fattori di efficienza e l'efficienza e la base dello sviluppo e lo sviluppo a sua volta per chiudere il cerchio porta alla dignità del Duomo del lavoratore
Ecco perché in fin dei conti quando noi assistiamo a delle pratiche protezionistiche
O del a un assistenzialismo cinico sono fattori di inefficienza che non portano lontano
Ultimamente è stato persino sottolineato con molto coraggio dal dal presidente di Confindustria
Non porta da nessuna parte
Inefficienza porta a una riduzione dello sviluppo e quindi anche in definitiva a una riduzione della dignità dei lavoratori provvediamo oggi contante esperienze passate di questo tipo mi dispiace di aver provocato tante tanta emozione con con la critica alla politica agricola comune
La politica agricola comune naturalmente
Va rivista non si può dire che non abbia difetti
Ne ha molti e più grande difetto è quello di procurare disuguaglianze laddove ha anche laddove non ce n'è bisogno
Perché che i nostri che nostri agricoltori soffrano
Lo sappiamo il problema è che soffrano molti soffrono molto di meno di altre agricoltori nella Comunità europea rispetto ai quali è stata modellata alla politica agricola comune
è questo che è sbagliato il prodursi di inefficienze come causa di disuguaglianza
Perché per esempio agire soltanto sui prezzi e non agire sull'innovazione sulla ricerca anche sulla ricerca di altre di altre convenienza e questo che è sbagliato della politica agricola comune non in sé il concetto di dare supporto alla all'agricoltura
Un'osservazione
Solo in parte eccentrica è stata fatta e io la colgo subito forse perché sono uno dei pochi giuristi
A questo tavolo diritto Angles anglosassone che prevarrebbe sul diritto continentale sul diritto europeo
In parte questo ma questo coglie solo uno degli aspetti quando si parla di democrazia di disuguaglianza di globalizzazione e di economia di mercato e se ne parla in funzione forse della ancora insufficiente
Regola di queste economia di mercato e sulla esigenza di vedere il potere politico un po'più presente nel momento di al porre in essere queste regole
In fin dei conti si coglie l'altro aspetto di questa di questo fenomeno quello che è in crisi nella come come fenomeno parallelo della globalizzazione proprio lo Stato legislatore
E fino a poco tempo fa fino a pochi decenni fa il legislatore professionista era lo Stato il Parlamento adesso si assiste a fenomeni di autoregolazione di autolegittimazione da parte del mondo imprenditoriale sostanzialmente e di corpi assolutamente non democraticamente eletti che si danno delle regole
La l'ex mercato Oria la legge commerciale internazionale tutte queste cose anche con brocardo di Latini nobilissimi che vengono evocati
Sostanzialmente che cosa disegna non disegnano uno stato di crisi di chi professionalmente deve fare le regole parlo dello Stato parlo di organismi internazionali che regole se ne danno ma appunto in vista di principi assolutamente discutibili se parla della Banca mondiale del Fondo monetario cioè tutte istituzioni che andrebbero rivoltante letteralmente nella loro struttura nel loro modo di essere di opera e anche la legge sul risparmio non esageriamo certo
Quei fenomeni che l'eccitazione sulla legge del del risparmio ha alimentato sono fenomeni che dipendono dagli uomini le leggi possono aiutare uomini ma non sono determinanti
La legge sul risparmio ben venga ha forse bisogno di una sedimentazione più breve di quanto si
Si coglie adesso però non ci dimentichiamo e tutte le leggi vanno bene quando vengono applicate da galantuomini
Grazie
Professor Zanardi
Pienamente d'accordo quando parlavo di consumo attorno intendevo il consumatore individuale il tuo riferimento alla famiglia mi trova d'accordo Gambardella mi chiede Corvia di comunione
Qualcosa di utopico qualcosa che ha senso nono assenso perché si tratta del Progetto cornuto un progetto coraggioso e innovativo male fanno coloro i quali lo sottovaluta
Qual è la sua cifra la sua cifra è quello di applicare il principio di gratuita in una sfera come quelle economiche a che da sempre per nella così nella vulgata popolare è stata considerata come il luogo dell'egoismo del senza interesse cento in questo senso ha un valore simbolico in primo luogo ma soprattutto direi può a mio modo di vedere aprire
Successo espandersi la misura in cui ci si renderà conto che un'economia di mercato non può funzionare a lungo senza il principio di gratuità
Perché i contratti da soli non bastano o i contratti hanno un sostrato di gratuità e quindi di fiducia reciproca o altrimenti non funziona
E non ci sarà nessuna legge nessuna autorità statuale a far rispettare i contratti se viene meno questo presupposto
Riccardi pone una questione importante ovviamente è una sorta di invito a nozze io
Sono presidente di un'organizzazione non governativa che ha sede a Ginevra che si occupa proprio di rifugiati di migranti
E ha ha ragione il problema dell'immigrazione è un problema nuovo la nostra superficie età ci porta a pensare che gli immigrati sono sempre stati quindi invece no l'immigrazione di oggi è qualitativamente diversa da quella di ieri
Questo il punto do solo questo dato il cenni che il direttore della Commissione mondiale delle migrazioni delle Nazioni Unite ha recentemente pubblicato un rapporto in cui si stima che nei prossimi dieci anni la pressione migratoria sarà un miliardo di esseri umani un miliardo
Allora voi capite che di fronte non importa adesso discute se sarà umiliato novecento di più o di meno
Il punto è che di fronte a una pressione migratoria di questo tipo i i modi con cui noi gestiamo livello nazionale le politiche migratorie sono semplicemente al ridicoli per ragioni proprio tecniche e c'è una incompetenza a questo riguardo che fa letteralmente paura
Perché ripeto da qualche anno mi devo occupare a dedicando certo tempo sento vedo giro il mondo vi posso assicurare che è sbagliato tecnicamente gestire con le quote i problemi le tecniche se ne sarebbero le vie di risoluzione ma la stessa cosa per le rimesse sono stati stimati cento miliardi di dollari all'anno il flusso delle rimesse
Né più della metà di questi prendono la via illegale del money Lundgren cioè del lavaggio della band denaro sporco e di le vie chi possiamo facilmente immaginare ebbene oggi le rimesse hanno un valore che il doppio degli aiuti che i Paesi ricchi del mondo destinano alla cooperazione allo sviluppo bastava questi dati per far capire allora perché la Western Union
Che ho Esopo processo adesso negli Stati Uniti e che invece in Europa ancora dilaga eccetera eccetera queste uno cioè in cui i privati che bene come dire aiutano i migranti a rimandare al loro Paese le rimesse con gli esiti che possiamo facilmente immaginare questo vuol dire ad esempio quando io prima parlavo con riferimento alla proposta numero due che se noi non creiamo forme di microfinanza
Cioè dire di gestione del risparmio di coloro i quali sono poveri o immigrati perché immigrato peraltro non ci sarà di strafare se il sistema bancario non si assume questa responsabilità chi se ne deve assumere
è inutile dopo piangersi addosso a dire che succedono le cose che succede perché oggi la microfinanza
E lo strumento principale di quella forma di uscita dalla povertà che l'asse Building che vuol dire usare il patrimonio non soltanto il reddito come strumento di fuoriuscita dalla povertà
Alvaro ha posto un problema dice ma non succede niente a livello interno succede
A livello internazionale
Ad esempio Washington Consensus oggi non è più applicato è stato sostituito dal Monterrey consensus il che vuol dire
Che in questi ultimi anni per azione della società civile transnazionale alcune cose sia pure con grande difficoltà vengono a mutarsi a mutare a livello di questi organismi internazionali un altro ha chiesto cosa occorre fare
Per sviluppare imprese sociali e civili la prima cosa l'ho detto agli occhi a cambiare la legislazione bisogna cambiare il codice civile non è possibile che abbiamo un codice civile che esiste da quarantadue
E abbia cambiato la Costituzione non cambiamo il codice civile il Codice dell'articolo due mila duecentoquarantasette dice che l'unica Società ecco no anche quella di tipo capitalistico ma si può andare avanti così
Se non cambiamo l'assetto legislativo chiaro la seconda cosa e che bisogna che creiamo delle merci a dense per le imprese sociali riprese civili perché io ho detto queste imprese devono gareggiare in condizioni di parità senza favoritismi ma neanche senza discriminazioni
Al l'ultimo d'impresa può accedere al mercato dei capitali ed è cosa buona e bella importante
Bisogna che Dharma possibilità anche a imprese sociali imprese civili
Di avere forme analoghe non ovviamente uguali danaro se non risolviamo il problema del credito a lungo termine è chiaro che noi impediremo
A queste imprese di decollare odi irrobustirsi e poi dopo diremo vedi che non funzionano quindi sono inefficienti del modo di ragionare dal punto di vista economico
Io impedisco
La l'accesso certi strumenti e poi decreto esposta sono inefficienti e che quindi non devono esistere anzi devono essere cancellato
Cioè questa veramente è una cosa come dire a dir poco abnormi infine l'ultima sita ha posto una questione importante adesso non è che l'ora è tarda quindi però è vero quello che lui dice a livello come dire propriamente culturale di elaborazione come lui ha detto della teoria economica infine Rossi acquisti ha posto l'accento sul problema dell'organizzazione del lavoro all'interno dell'impresa è questo un tema importantissimo
Il punto è per dirla in breve che è finito il terrorismo
Molti imprenditori pensano ancora di poter governare il l'organizzazione del lavoro all'interno dalla propria impresa e con i metodi terroristici e questo è un guaio il punto è che il e la ci son due modi di effettuare il coordinamento a seguito della divisione del lavoro di coordinamento e di Sante Godot mente export il telo Isma'ha realizzato storicamente il coordinamento è pesante
Che ovviamente da più è più facile da implementare però è meno efficiente perché perché con il coordinamento e di Sante non si riesce a catturare latte la conoscenza tacita quella che è oggi nota come conoscenza tazza bisogna dare al coordinamento export e il problema oggi dell'impresa e di quelle italiane hanno difficoltà anche per questa ragione
Perché non riesco a trovare il modo di estrarre da tutti i collaboratori anche quelli che occupano i livelli più bassi quella conoscenza tacita
Che non può essere spesso se non con il concorso deliberato
Del dipendente del collaboratore specie ma perché questo avvenga bisogna ovviamente rivedere i modi di organizzare i lavori il criterio di gerarchia di nell'epoca taylorista non è più efficiente
E bisogna il giorno in cui l'impresa lo capiranno sarà un grande giorno perché allora anche la nostra produttività al non solo per questa ragione ovviamente tornerà a crescere e probabilmente potremmo dare allinearci in quanto avviene negli altri Paesi
Mi scuso per quello dell'ASL però non ho capito il senso tra domanda l'ora è tarda moderatore mi fa segno terminare quindi grazie
Allora si grazie molte se un quarto d'ora di pausa che è il massimo della democrazia applicata all'Assemblea e ci vediamo per la tavola rotonda coordinata dal professor Quadrio Curzio e che vedrà la presenza di personalità anche questo accade di rilievo di grande responsabilità nel mondo dell'economia e della finanza
Latte mi rammarico di dover dare inizio ai lavori
Ma
Quando Garelli
Concluse la precedente tavola rotonda segnalo che si trattava di un intervento di un quarto d'ora
Ecco Franco se tu
Procedo io
No no va bene questi sono i tre interventi presidente della Fondazione Fiera agricola delle contrada professore di Bologna economia e società Marzano Ferruccio de tutti li conosce evidentemente
Ecco allora
Procediamo con questa seconda tavola rotonda su economia e finanza
Alla quale partecipano oltre al sottoscritto in qualità di moderatore
I seguenti partecipanti Alessandro Azzi presidente della Federazione italiana delle banche di credito cooperativo Pier Paolo Baretta
Segretario confederale CISL Angelo Ferro presidente uccide Giuseppe Guzzetti presidente Cariplo Presidente Fondazione Cariplo il presidente a chi fa Brizio Palenzona vicepresidente UniCredit
Nella mia riflessione introduttiva vorrei partire da un passo ben noto a tutti della Centesimus Annus il paragrafo quarantatré nel quale si rammenta che la chiesa nonna modelli da proporre intendendo per ciò modelli politici ed economici evidentemente e che i modelli reali è veramente efficaci possono solo nascere nel quadro delle diverse situazioni
Grazie allo sforzo di tutti i responsabili a tale impegno la chiesa offre come indispensabile orientamento ideale la propria dottrina sociale
E questo credo debba e possa essere lo sfondo della nostra riflessione oggi applicati in via particolare all'Italia infatti nella divisione dei compiti delle due tavole rotonde
Si è stabilito che questa seconda lasciando sullo sfondo le grandi questioni della globalizzazione dell'Europa tocchi in particolare le questioni italiane
Questioni italiane che peraltro sono efficacemente richiamate nel documento preparatorio
Nel quale emergono anche parecchie preoccupazioni lecito due per tutte
La questione del lavoro sia in termini di disoccupazione sia in termini di precarietà del lavoro stesso la questione dello Stato sociale ma altre pure emergono queste due le cito in particolare
Ora io vorrei tuttavia segnalare che la storia postbellica del nostro Paese
Non è una storia irrilevante
è una storia nella quale sono stati conseguiti straordinari successi nella quale sono stati commessi anche gravi errori
Ma è una storia della quale noi dobbiamo in qualche modo fare patrimonio per le nostre scelte future
In breve non dobbiamo dimenticarci donde veniamo se vogliamo sapere dove stiamo andando
Innanzitutto vorrei rammentare come i grandi successi della nostra storia postbellica tre di questi la Costituzione e la ricostruzione post bellica
La nostra il nostro Paese uscì distrutto dalle vicende belliche
In un secondo Periodo e qui parlo ovviamente con maggiore enfasi da economista
La nascita delle piccole e medie imprese dei distretti produttivi che nel momento in cui la grande impresa ha cominciato ad andare in crisi hanno svolto uno straordinario ruolo per lo sviluppo del nostro Paese
Ed infine anni novanta
La correzione della finanza pubblica e la concertazione che ci hanno consentito di entrare
In Europa ha senso pieno del termine cioè di agganciare la moneta unica
Vorrei sottolineare in particolare che in sessanta anni noi abbiamo ben avuto cinquantasette Governi
Ma nessuno di questi ha mai abbandonato l'obiettivo europeo
E credo che sia un successo non da poco anche perché molti dei nostri governi furono dei governi Feder attori sia pure tra virgolette dell'Europa stessa
E cioè furono dei promotori dell'Unione Europea non semplicemente degli aderenti passivi a questa
Entità politico istituzionale
Dicevo prima che il nostro Paese ha commesso anche dei gravi errori e dobbiamo esserne serenamente consapevoli per non ripercorrere
Non c'è dubbio che il consociativismo con il correlato assistenzialismo sia stato un errore non c'è dubbio che il centralismo con tutte le sue attinenze di burocratismo di dirigismo di varia natura
Sono stati degli errori ma sono o è un errore anche il populismo che si estrinseca in forme diverse che possono andare dal localismo fino al privatissimo
Errori dunque successi dunque
Quali possono essere le linee strategiche nella mia interpretazione
Per un'Italia europea del ventunesimo secolo
Sappiamo che in questi giorni si sta discutendo di riforme costituzionali è una questione estremamente delicata sappiamo che alla fine del due mila uno fu fatta in modo assai affrettato una riforma costituzionale
Ebbene dobbiamo tenere sullo sfondo questa tematica che certamente sarà trattata in questa forse domani o forse prestata già trattata in questa Assemblea
Ebbene io credo che i cattolici abbiano tre valori economico sociali ma anche politiche economico-sociali
Che non riguardano solo i cattolici ma che riguardano tutta la società italiana perché in qualche modo rappresentano l'identità di questa società italiana
Sono i valori dello sviluppo e della solidarietà e sono i valori della sussidiarietà
Si tratta di categorie notissime nella dottrina sociale ma ripeto non solo tipiche del pensiero cattolico che comunque le ha promosse con grande vigore
D'altronde e mi concentro adesso in via particolare sulla sussidiarietà questa è diventata anche una categoria cruciale per il funzionamento della Unione europea stessa soprattutto nella sua valenza verticale
La valenza orizzontale della sussidiarietà è stata invece piuttosto trascurata se non addirittura compressa in molti momenti sia della vicenda europea chiede la vicenda italiana
E io vorrei semplificarla con la seguente affermazione quesito
Il problema principale della sussidiarietà orizzontale e stabilire i livelli di autonomo mia di tre grandi soggetti che hanno pari dignità
Le istituzioni che producono ovviamente beni pubblici o generano beni pubblici
La società
Che genera beni sociali
E il mercato che genera beni economici uno dei nostri grandi problemi italiani e quello di individuare con una certa precisione anche con la sperimentazione perché una chiarezza intellettuale ex ante non è sempre possibile
Quanto compete alle istituzioni quanto compete alla società e quanto competa al mercato
Io credo che nella nostra vicenda passata la società è stata troppo compressa
Perché lo Stato si è troppo espanso assorbendo a propria competenza ruoli tipici della società
E quindi non sostenendo adeguatamente la società per svolge le sue funzioni
Nell'oscillazione del pendolo forse nel periodo più recente è il mercato che si è espanso troppo andando a toccare ambiti più tipici della società che non del mercato stesso
Io credo che ritrovare una corretta e valorizzata posizione della società sia essenziale per il funzionamento di una democrazia non di una democrazia economica
La democrazia si compone di queste tre grandi componenti
Non vi voglio ovviamente intrattenere sul concetto di sussidiarietà così come è stato dottrina mente fondato da più un decimo nel trentuno ripreso da molto in cicli che preso chiarissimo da Giovanni Paolo secondo nella Centesimus Annus ma anche incorporato in molte norme di soggetti istituzionali lo stesso Trattato di Maastricht per quanto riguarda l'aspetto verticale ne ha trattato
E anche l'articolo centodiciotto riformato della Costituzione Italia
Vorrei invece fare la seguente considerazione che è un tentativo sia pure rapidissimo di distinzione tra beni pubblici beni sociali e beni economici naturalmente per bene
Non si deve intendere merci il bene è una categoria molto più ampia della merce
Ebbene io credo che i beni pubblici debbano dare ai cittadini soprattutto la sicurezza la sicurezza e la stabilità naturalmente i confini di queste due categorie di questi due termini concetto sono dei confini non facilmente definibili non c'è dubbio difesa giustizia politica estera ma qual è il confine di sicurezza e stabilità
Che deve essere garantita dalle istituzioni che erogano i beni pubblici i beni sociali che non possono essere confusi con i beni economici i beni sociali hanno un valore hanno un costo perché produrre beni sociali costa ma non possono avere un prezzo ragguagliato al costo e non possono essere scambiati sul mercato
Quindi io credo che sia problematico se non pericoloso pensare che i beni sociali possano essere prodotti con le stesse modalità dei beni economici togliendo però semplicemente il profitto
Il bene sociale deve essere prodotto con efficienza ma anche con prossimità al beneficiario
Il bene sociale deve essere prodotto con efficacia ma non può necessariamente o non deve spesso non ha un prezzo commisurato al costo né mai incorpora il profitto
Ed infine ovviamente i beni economici che si producono nel mercato
Attraverso l'operatività dell'impresa devono necessariamente avere un profitto che poi è rivolto alla crescita della impresa stessa che ha ovviamente dei riflessi sociali importanti
Detto questo vorrei fare tre provocazioni partecipanti a questa tavola rotonda con tre applicazioni al caso italiano
Una applicazione riguarda il sistema diciamo così industriale o la cosiddetta economia reale la seconda provocazione riguarda le banche e la terza riguarda le fondazioni per quanto riguarda il sistema industriale italiano
Noi tutti sappiamo che sta vivendo un momento molto difficile
Le cosiddette grandi imprese non sono più forti esistono alcune grandi imprese solamente nei settori delle dei servizi a rete energia telecomunicazioni trasporti perché nel settore manifatturiero di fatto il declino della grande impresa sembra ormai irreversibile
Naturalmente nei settori delle infrastrutture Rete la grande impresa rimane essenziale un Paese che è il quinto o sesto Paese industrializzato al mondo non si può privare di alcune grandi imprese in taluni settori che sono Energia telecomunicazioni trasporti che sono la nervatura del sistema economico stesso
Ma il nostro paese è sostanzialmente caratterizzato dalle piccole e medie imprese dei cosiddetti distretti produttivi vi faccio notare che questi distretti piccole medi in paese hanno anche un connotato sociale di straordinaria rilevanza uno dei relatori precedenti parlava della fiducia
Come elemento importantissimo del funzionamento di un sistema economiche bene io credo che le reti di piccole e medie imprese italiane siano state di un enorme
Capacità anche di esportazione proprio perché basate su una forte coesione sociale nel territorio
Voi tutti sapete però che queste piccole e medie imprese sono adesso in grande difficoltà per ragioni varie tra cui il non poter più fruire di svalutazioni competitive ne siamo tutti lieti
Ma queste su valutazioni che io preferisco chiamare compensative perché in qualche modo restituivano loro una inefficienza di sistema non ci sono più
Quindi bisogna mettere queste piccole e medie imprese distretti in condizione di essere nuovamente competitive
Anche perché queste servono un territorio di radicamento che non è solamente economia ed è anche società
Da ultimo quello che manca molto al nostro paese e certamente un rinnovato sforzo di ricerca scientifica e tecnologica ed innovazione che altri Paesi stanno facendo molto più del nostro
Quindi le politiche pubbliche devono servire calibrate per far sì che il sistema produttivo italiano possa riprendere competitività per mantenere quell'apporto di anche di esportazioni
Che sono necessarie al nostro sistema economico voi sapete che una delle grandi strategie dell'unione europea e l'economia della società della conoscenza Strategia di Lisbona
Che il nostro Paese sta faticosamente cercando di introdurre
Nelle proprie scelte politiche devo dire per ora senza grande successo
Quindi io credo che il nostro Paese non riuscirà più a riconquistare i grandi pilastri manifatturieri è importante che li mantenga nei settori
Delle infrastrutture a rete ma il coro il centro del nostro sistema produttivo sono le piccole e medie imprese o alcune medie imprese
Perché questo è il il nucleo della nostra occupazione vi faccio notare che sui cinque milioni di occupati della industria manifatturiera italiana
Grossomodo il sessanta per cento è concentrato nei settori tipici del made in Italy che è fatto da piccole medie o medio grandi imprese
Grosso modo e che queste hanno addirittura il sessanta per cento dell'export italiano quindi è veramente il nucleo del nostro sistema economico creato da imprenditori intelligenti innovativi che hanno valorizzato i territori che hanno valorizzato la creatività non solo della comunità ma evidentemente anche la creatività complessiva della tradizione italiana del made in Italy
Mi piacerebbe su questo sentire le reazioni di il ferro e di Baretta che da due punti di vista diversi ma certamente non conflittuali conoscono molto bene il funzionamento dell'impresa e del lavoro nella impresa
Un altro aspetto cruciale del nostro Paese certamente quello del sistema bancario stiamo anche Ario forse non gode oggi di particolare popolarità in Italia come peraltro non la gode all'estero ma io vorrei dire due cose innanzitutto diventi non dimentichiamo che il sistema bancario italiano ha una lunga tradizione non è che nasce dal nulla
E in particolare vi è tutta una tipologia di banche una volta erano Casse di Risparmio cooperative banche popolari che avevano non ci son più oggi le casse di risparmio un fortissimo radicamento territoriale straordinariamente forte
E che io dico erano sul confine tra il mercato e la società non erano esattamente nella società non erano nel mercato erano sul confine
Credo che queste banche quelle che rimangono possano continuare a svolgere questo ruolo di banche del territorio importantissimo importantissimo sul confine tra società e mercato
Ma perché oggi sono essenziali anche le brandiva anche in Italia perché la competizione non è più una competizione tra banche nazionali ma è una competizione tra banche europee banche internazionali quindi a mio avviso l'esistenza di grandi banche italiane
Che possano competere sul mercato europeo e anche protettivo nei confronti delle banche del territorio e qui mi piacerebbe sentire l'opinione da un lato di Palenzona e dall'altro ti anzi l'ultimo punto dei qui andiamo in pieno nella società le fondazioni forse le fondazioni in Italia non sono state numericamente molto importanti ma hanno fatto cose assai significative intendiamo per Fondazione una categoria giuridica ben definita oggi soprattutto dopo la sentenza della Corte costituzionale ma sono tante le riforme da associative assimilabile alle fondazioni che hanno fatto molto bene
Ebbene io credo che l'Italia deve valorizzare molto questa tipologia di soggetto le fondazioni che si colloca nella società si colloca ma da un lato possono fornire beni e servizi sociali in via diretta e indiretta ma dall'altro anche stabilizzare soggetti economici
Che sono importanti per lo sviluppo del nostro Paese questa è una domanda che vorrei rivolgere appunto al presidente Guzzetti
Detto questo detto questo io passerei molto rapidamente alla successione degli interventi perché i tempi sono effettivamente molto brevi e quindi in ordine alfabetico
Darei subito la parola a Baretta e poi a tutti gli altri colleghi di questa tavola rotonda
Grazie taxi Azzi Azzi anzi ed è un piccolo errore il colore ah sì ah sì non si è risentito Baretta sì bah Baretta si è sorpreso Massi non si è risentito regolarsi non mi sono
Non mi sono risentito anche perché questo mi ha consentito di godere di un applauso che altrimenti non avrei avuto
Io USA corre esprimere alcune considerazioni quindi traendo lo spunto da quanto il professor Quadrio Curzio a considerato sulla complementarità di ruoli direi tra piccole banche motoristiche e grandi banche quotate
E poi cogliere lo spunto anche per alcune considerazioni sulle caratteristiche del
Alcune considerazioni sulle caratteristiche delle banche cooperative mutualistiche e sul loro contributo a una serie di problematiche del nostro Paese non solo in termini economici ma anche in termini di effettiva gestione di una democrazia partecipativa
Chiedo scusa anticipatamente per i limiti del mio intervento io in realtà sono espressione di un piccolo mondo di banchieri non professionisti
Che in prima linea gestiscono complessità di un mercato difficile competitivo checché se ne dica
Vorrei tuttavia prima di entrare nel merito di queste considerazioni aprire una piccola finestra storica
Pistoia mille novecentosette
Ideatore e organizzatore della prima settimana sociale fu Giuseppe Toniolo
E quella prima edizione delle settimane si distinse perché volutamente impostata su tematiche di grande realismo
Condizioni di lavoro degli operai contratti di lavoro cooperazione formazione dei giovani emigrazione a ben pensare sarebbero tende o sono temi molto importanti molto ghiotti anche oggi
E da considerare che Toniolo scendesse con accuratezza anche il contesto si dice che i luoghi hanno un'anima certamente hanno un valore simbolico
Perché Pistoia e la campagna circostante godevano un secolo fa di una qualche notorietà anche per le realizzazioni associative
In forma di impresa cooperativa che venivano sviluppate con notevole successo
E la formula dell'impresa cooperativa fu protagonista della prima settimana sociale e cito solo la relazione di monsignor Poitier nascono sociale cattolica divieti che trattò in modo specifico e argomentato i traguardi raggiunti dalla cooperazione
Suggerendo i modi per proseguire nel cammino di sviluppo per rafforzare la propria identità e allora vorrei proprio partire da qui da questa parola chiave identità e qui in qualche modo vorrei cantare un chiodo attorno al quale legare il filo da svolgere rapidamente lungo breve ragionamento sulla democrazia e la finanza
E allora io anzitutto ritengo che sia evidente facilmente comunque dimostrabile che in una democrazia evoluta anche se perfettibile come la nostra c'è spazio cittadinanza per tutti
E vengo quindi alla questione
Deve esserci spazio per tutti i soggetti imprenditoriali di qualsiasi dimensione e di qualsiasi natura giuridica
Se spazio e ruolo per le grandi banche quotate e anche per le piccole imprese mutualistiche
Io penso che il pluralismo bancario sia stato garanzia di sviluppo soprattutto per i territori
Perché in particolare le banche locali hanno contribuito promuovere rapporti di fiducia reti di relazioni circolazione di informazioni coesione sociale
E questi sono stati possono ancora ingredienti fondamentali per l'affermarsi del modello di sviluppo italiano
Avendo contribuito a costruire come abbiamo sentito sistemi locali come i distretti che hanno potuto contare su significative dosi di vantaggio competitivo
Certamente le grandi banche hanno grandi meriti anche altri meriti
E ed è ovvio che non si potrebbe costruire un progetto Paese credibile senza le banche di grandi dimensioni
Diceva volevo fare le quantità si contendono gli spazi le qualità sì integrano a vicenda
E dunque fatta salva la dimensione della concorrenza in termini di possibilità di erogare servizi il piccolo e il grande possono convivere fruttuosamente
Banca locale oggi
Io penso che la banca locale di oggi sia identificabile essenzialmente in quella la cui proprietà e nelle mani di molteplici soci cooperatori i volutamente non li chiamo e non li chiamiamo azionisti e la differenza è rilevante
Che vivono e operano in un certo territorio e si tratta ormai non più solamente di agricoltori ed artigiani le vecchie casse rurali e artigiane ma anche imprenditori professionisti impiegati operai
E questa e la dimostrazione concreta di come la vecchia Cassa Rurale
Continui ad essere nella nuova denominazione di Banca di credito cooperativo una società di persone prima che di capitali anche se lo vedremo fra un attimo molto spesso gestisce capitali non trascurabile
Ma soprattutto una banca così fatta abita il territorio perché nel territorio vuole perché sente che è la sua missione il piede perché la normativa impone investire ciò che sul territorio raccoglie come risparmio
E in questo senso le Bcc le banche di credito cooperativo si presentano anche come la più grande rete di banche realmente locali presente oggi nel Paese
Poche cifre non certamente per fare pubblicità ad un modello ma per verificare come questa presenza oggi sia una componente importante del sistema bancario
Quattrocentoquaranta aziende una rete di tre mila quattrocento sportelli ovvero l'undici per cento delle agenzie bancarie aperte in Italia
Segni da amministratori come me non professionisti FIBA non banchieri professionisti ma comunque gente impegnata a gestire responsabilmente le risorse del proprio territorio
Ma anche che non hanno scopo di lucro che vivono di un fortissimo radicamento sul territorio
Gli ultimi anni sono stati la conferma di uno sport trend di crescita la conferma di come questa valorizzazione dell'identità sia apprezzata dalla gente dagli operatori quindi sostanzialmente dalla società
Oggi le quote di mercato a livello nazionale superano l'otto per cento per la raccolta e il sei per cento per gli impieghi
Una componente particolare peraltro del sistema cooperativo bancaria data dalle banche popolari che sviluppano volumi e quote di mercato ancor più consistenti
Ma per quanto specificamente ci concerne queste percentuali diventano molto superiori con fare riferimento a specifici territorio soprattutto a specifici segmenti di clienti la cui società perché il dieci per cento dei crediti alle famiglie italiane il dieci per cento dei finanziamenti al terzo settore oltre il ventuno per cento dei crediti alle imprese con meno di venti addetti che cosa conta cotti queste in Italia oggi è già stato detto
Sono erogati da banche di credito cooperativo
Gli studiosi dicono che questo operare che potrebbe essere chiamato un abitare il territorio non è indifferente
Comporta vantaggi informativi vantati di prossimità sia dal lato della banca
Per la banca conoscere il proprio interlocutore il proprio cliente importante sì anche dal punto di vista del cliente che vede probabilmente in una banca con queste caratteristiche minore burocratizzazione maggiore flessibilità capacità di dialogo
Penso che la vocazione sulle sulla quale sviluppare il nostro impegno nel tempo a venire sia soprattutto quella di fare finanza per lo sviluppo
In qualche modo svolgerà un ruolo anticiclico funzionando da ammortizzatori del mercato
E quindi contribuire per quello che il nostro compito è il nostro ruolo ai evitare o risolvere i problemi legati all'accesso al credito dei piccoli operatori
Grazie alla possibilità di instaurare dell'azione di clientela più strette più stabili tra imprenditore e il prestatore di fondi
E allora abbiamo l'ambizione di pensare che il termine intermediare
Abbia un significato preciso che non voglia dire semplicemente garantire la migliore allocazione delle risorse bilanciando le esigenze di chi fornisce di chi richiede mezzi
Ma voglio dire letteralmente porsi nel mezzo facilitando le relazioni e promuovendo uno sviluppo globale che è evidentemente più grande più importante del puro e semplice sviluppo economico
Il senso della presenza è quello di continuare a sviluppare un'attività che parte dal basso che sia fondata sul dare credito anche qui in senso etimologico ovvero dare fiducia
E penso che in fondo di questo avevamo bisogno di contadini di fine Ottocento ai quali piccoli prestiti permettevano di riscattarsi dalla povertà e dalla morsa dell'usura e casse rurali sono nate dalla sollecitazione della Rerum Novarum
Ma di questo c'è pure declinato in termini di tenersi più moderni continuano ad avere bisogno i nostri imprenditori le famiglie e i giovani
Un cenno veloce avviandomi alla conclusione e sul tema della ricostruzione della fiducia
Che come il professor Quadrio Curzio ha ricordato era stata fortemente minata oggi da un contesto di cui tutti sappiamo ai costantemente leggiamo
Io penso che l'impegno della banca nel porsi come interlocutore di riferimento accompagnatore della famiglia della piccola impresa sia il segreto per recuperare ricostruire un rafforzare quel legame di fiducia che certamente venuta meno
Due parole infine sul problema della del ruolo di una prassi come quella che viene svolta da banche cooperative mutualistiche
Nel quadro complessivo di un problema di democrazia inclusiva
Che a mio giudizio è quell'insieme di strategie di orientamento e di prassi che devono tendere a includere nei diversi ambienti e organizzazioni soggetti più deboli meno dotati inizialmente più svantaggiati
Allora io penso che il tema della democrazia che voglio qualificare inclusiva possa oggi significare nel contesto finanziario almeno due cose
Avere come fondamento costituzionale e orizzonte di riferimento valori quali il primato della persona e la promozione e la sua partecipazione del suo coinvolgimento i processi di sviluppo
Ma vuol dire anche adottare strategie stili operativi scelte gestionali coerenti
In particolare incentivando l'ingresso e la permanenza nel circuito economici dei piccoli e piccolissimi operatori
Delle famiglie a basso reddito degli immigrati e dei lavoratori precari di coloro che difficilmente potrebbero essere considerati bancabili ovvero degni di fiducia in un contesto diverso
La base di partenza è sempre la fiducia la fiducia e l'ossigeno delle relazioni umane ma anche la pregiudiziale del funzionamento di ogni tipo di relazione compreso ovviamente quelle economiche è fin troppo facile dire che senza fiducia non risulterebbe il mercato e per questo occorre costruire costantemente questo capitale determinanti
Penso che la fiducia si promuova meritando la e facendo il banchiere erogando una il banchiere cattolico non può dimenticare questo principio e tanto meno il banchiere cattolico mutualistico che ha un senso proprio se facilita l'accesso al credito al circuito economico ad una più dignitosa vita comunitaria
Mostrando capacità di azione in relazione mostrando concretezza
La responsabilità e la moralità sono intrinseche all'antica economico perché non esiste un'etica degli affari al di fuori di un etica dei comportamenti grazie
Allora
Diamo la parola Pier Paolo Beretta segretario confederale cc prego
L'economia globale non è altrove e qui tre sta ridisegnando anche nel nostro Paese
Il sistema produttivo
Sta cambiando il significato e l'organizzazione del lavoro
Possiamo dire che il modello di società e di tutele così come l'abbiamo ereditato e costruito nel corso del secolo scorso non sembra più capace di dare risposte adeguate ad un mondo che è già cambiato
Se non trasformiamo non adattiamo se non trasformiamo le nostre strutture produttive giuridiche sociali ed istituzionali
La domanda da cui partire cruda la già posta Bazoli nella tavolo tondo al precedente dal l'aprì col nostro Paese
Nell'economia italiana che è in crisi come ricordava il moderatore crisi di competitività e crisi di missione nella collocazione della divisione internazionale del del lavoro
E che è fondata su una struttura produttiva
Particolare poche grandi imprese molte piccole e piccolissime imprese che hanno la caratteristica positiva di essere più flessibili e più coesi e più innovative
Ma hanno il grande limite di essere deboli di fronte alla grande sfida di una competitiva vita sfrenata
Di fronte in questo scenario la responsabilità sociale l'etica sono un lusso che non ci si può permettere
La solidarietà e la fiducia giustamente è stato ricordato e più sono un collante forte dello sviluppo sono un fattore dello sviluppo
Appaiono come varianti deboli che praticano i giusti ma che depotenziano le capacità di stare nei mercati di avere successo economico
Le regole del gioco finanziario produttivo e commerciale sono quelle che sono e dunque al massimo il nostro impegno consisterà anche come sindacati
Quello di attrezzare buoni ospedali da campo che curino le ferite delle inevitabili ingiustizie provocate dal neo capitalismo globale in definitiva gli affari sono affari o una buona etica favorisce buoni affari
La domanda è cruciale per decidere quale modello di sviluppo e quali scelte anche interne alla al modello di sviluppo
La risposta morale chiara la dottrina sociale della Chiesa Cicci fornisce
Risposte convincenti e stimolanti ma il punto per noi sapere se esistono anche risposte economiche praticabili giuridiche e politiche in grado di affermare in concreto la possibilità che la
Giustizia sociale si affermi
Non partiamo da zero mi limito a tre riferimenti che utili a tracciare una mappa nelle rotte della globalizzazione
Il primo riferimento
Il premio Nobel per l'Economia visto che siamo in tempo di premi Nobel non è stato assegnato soltanto Milton Friedman ma anche ad Amartya Sen e liberale Stiglitz
Disponiamo dunque di una teoria economica capace di rispondere positivamente al quesito se applicato nella sì anche nella società competitiva
Il secondo riferimento
L'Ilo e l'OCSE hanno definito principio linee guida sulla dignità la sicurezza del lavoro sottoscritti
Più che applicati da quasi tutti i governi
Esistono dunque istituzioni internazionali da seguire valorizzare e sostenere ma anche altre da condannare proprio in questi giorni la Confederazione mondiale dei sindacati
Ha denunciato alla vigilia dell'avvio del Fondo monetario internazionale della Banca mondiale l'incondizionato sostegno di queste due istituzioni al liberismo economico e sociale
E al fatto di come agiscono al di fuori di convenzioni con lo non stiamo parlando d'altro le conseguenze di questo disequilibrio creano una difficoltà oggettiva alla possibilità di costruire un modello sociale più giusto qui
Perché prevale una logica e esclusiva di liberismo qual è la posizione dell'Europa
Del e dell'Italia che sono così appassionati giustamente a ridefinire il Consiglio di sicurezza dell'ONU sulla invece il nuovo equilibrio che si pone tre grandi poteri della governance
Il terzo riferimento all'Europa non mi dilungo abbiamo sentito Monti ma non c'è dubbio che la risposta la nostra difficoltà
Non è una risposta localistica solo all'interno della cappa di un processo europeo saremo in grado di dare di di fare dei passi in avanti e il modello sociale europeo
I consigli di Nietzsche e di Lisbona pur con limiti e contraddizioni ci aiutano
Però bisogna fare i conti con alcuni problemi
E intrecciano la nostra dimensione locale con le questioni di quattro il primo riguarda la prevalenza del controllo della finanza sui processi economici e produttivi
Il fenomeno che ha certamente reso più dinamico ed innovativo sistema economico ma ha reso anche più contendibile il controllo della proprietà dell'impresa soprattutto di quelle piccole
Non do un giudizio di valore osservo che è un problema attorno al quale è necessario costruire una discussione esplicita di trasparenza e di regole
Ha favorito l'intervento della finanza razionalizzazioni attraverso anche fusioni acquisizioni ma talvolta provocato fallimenti spietati industrialmente immotivati
A esteso
Il concetto di valutazione d'impresa dal solo profitto al concetto più generale di valore
Ma separato la salute produttiva dalla quotazione di borsa
Non ho bisogno di ricordare gli scandali ma ricordo la cinica coincidenza che vede salire quasi sempre le quotazioni delle aziende ogni qual volta annunciano dei licenziamenti
è successo pochi giorni fa all'Alitalia pochi giorni prima che poi facessimo l'accordo quando l'azienda annunciò il licenziamento la quotazione di Borsa senso c'è uno squilibrio di valore oltre che di valori che merita di essere affrontato
Non voglio sostenere che cioè troppa finanza anzi sostengo che ce n'è poca
Sostengo che c'è un problema di governance
Il provvedimento sul risparmio Langue da mesi nei cassetti del Parlamento
Il diritto societario
Già inadeguato di ancora andare in vigore
La l'accesso al credito è spesso un calvario soprattutto per i singoli le piccole imprese assunto
La finanza etica è ancora oggetto di prevenzioni di diffidenza di derisioni
E i fondi pensione collettivi faticano a decollare e sono osteggiati da una parte importante degli attori finanziari sono sintomi preoccupanti ritardi della democrazia a cui bisogna correre ai ripari
Il secondo riguarda la nuova organizzazione capitalistica della produzione dei servizi
Parole come outsourcing esternalizzazioni impresa Rete decentramento fino a pochi anni fa erano patrimonio degli studiosi oggi sono il lavoro quotidiano di qualsiasi imprenditore di qualsiasi sindacalista
Si sta allungando
Come teoricamente possibile la catena del valore o talvolta si interrompe la catena dei diritti e delle responsabilità
Consideriamo il fenomeno controverso del trasferimento dell'attività all'estero
Per noi si tratta di De localizzazione ovvero di deindustrializzazione che in assenza di investimenti alternativi provoca disoccupazione di impoverimento ma per chi la riceve non usa il dente
Si tratta di localizzazione di nuove attività che sia pure con le contraddizioni che conosciamo portano ricchezza e sviluppo
In tempi di globalizzazione bene concludere che il protezionismo nazionalismi regionalismo aziendalismo hanno poco futuro
è un tema gigantesco
La coraggiosa sfida praticare è quella di una redistribuzione della parità di accesso
Ma dove sta il punto di equilibrio
Dove la capacità di decidere chi decide solo il singolo imprenditore solo i mercati solo una valutazione stretta di costi
O deve esistere anche una responsabilità collettiva quella responsabilità pubblica cui faceva riferimento anche il moderatore
In Italia i processi di esternalizzazione si stanno diffondendo a macchia d'olio e stanno determinando una babele di comportamenti e formule si pensi solo alle multiutility locali le ex municipalizzate
Ai settori delle pulizie ai servizi di cura alla persona la legislazione italiana è complessivamente arretrata
O troppo rigida
O troppo permissiva
La costituzione di Aldi la riforma delle professioni per definizione pubblica delle condizioni minime per accedere alle gare rifiutando la logica del massimo ribasso l'applicazione dei contratti di lavoro
Sono regole tra l'altro a tutela anche degli operatori onesti
Decisiva in questo senso può essere anche la responsabilità con collettiva dei sindacati degli enti locali delle cooperative delle associazioni di rappresentanza
Il terzo il cambiamento dell'organizzazione del lavoro
Cambia la prestazione per chi il lavoro ce la e cambia la ricerca e l'attesa per chi non ce l'ha la flessibilità e la parola magica il segno più compiuto acquisita in sé non è negativa
Postula una società dinamica attiva nella quale il protagonismo personale può trovare anche formule nuove di affermazione
Questo l'opportunità ma se come troppo spesso avviene priva di questo contesto ed è lasciata un uso strumentale produce guai notevoli
Lo spaventoso aumento del
Del numero degli infortuni sul lavoro che contrasta con la sovrabbondanza di leggi ne è un esempio
I co.co.co. sono in Italia due milioni e settecento mila facciamola dopo tatara possiamo dire che circa la metà sono lavori subordinati camuffati da autonomi
Circa due milioni gli atipici oltre mezzo milione gli associati in partecipazione qualche milione i lavoratori in nero stiamo parlando di circa dieci milioni di cittadini prevalentemente giovani o immigrati
Non è tutto precariato ma non è la panacea che ci viene proposta si può chiedere un giovane disponibilità di entrare al lavoro
A accettandone flessibilità ma è doveroso assicurargli da subito dignità e rispetto e la prospettiva di una stabilità di lavoro e di reddito che gli consenta prima o poi di costruirsi una vita personale e familiare
Una un'attenzione un'attenzione particolare
Merita la problematica del tempo il tempo di produzione e ormai
Non più parametrato sullo schema classico otto ore giorno otto ore notte
Si pensi solo per un istante alle grandi piattaforme logistico produttive che sono gli ero portiere Grandi Stazioni centri commerciali gli ipermercati o al fatto che l'industria piccolo o grande che sia deve rispondere tendenzialmente Just in Time alle domande che gli vengono i mercati globali
è un fenomeno esasperato che va combattuto per certi versi ma controllato per altri anche perché in fin dei conti spesso siamo noi i lavoratori utenti che chiediamo il supermercato aperto la sera o di di festa una seria politica per la famiglia passa innanzitutto per un nuova politica del rapporto tra tempo di lavoro e tempo privato serve una nuova teoria del tempo
Mi sia consentito ci vuole una sfida culturale intellettuale e anche pastorale
Poiché ho accennato al mercato del lavoro mi limito solo a dire che l'altro aspetto è quello dei sistemi di welfare l'età media cresce nel nostro Paese do solo un dato ad una straordinario positivo ritmo di un mese all'anno
Ma questo comporta una società futura di grandi anziani dove la domanda di welfare sarà una domanda grandiosa che va organizzata e che rischia di schiacciare le potenzialità anche di equilibrio produttivo
Il dato demografico ci dice di una società gli anziani i giovani che sarebbe anche responsabile responsabile lasciare attivi e infine il modello dei consumi non mi dilungo ma non c'è dubbio che una riflessione per un per rilanciare la nostra economia non puoi esulta
La conclusione è che un nuovo equilibrio tra capitale e lavoro tra persone e comunità tra protezione opportunità tra possibilità di rilanciare lo sviluppo in maniera equa
Dipende molto dall'affermarsi della partecipazione dei lavoratori al destino dell'impresa
E dei cittadini al destino della società
Non si tratta di opzionali
La la c'è un rapporto diretto ormai tra ovulazione redistribuzione tra profitti e investimenti e condizioni di lavoro
Il fatto che ci siano ci sia la governance che ci sia o non ci sia la la democrazia economica e che ci sia o non ci sia la partecipazione cambia la natura del processo mi e azzardo di dire riduce la capacità competitiva dei nostri sistemi nell'evoluzione degli assetti proprietari di cui abbiamo parlato dei di quelli organizzativi del lavoro che sono al centro di questa fase di trasformazione le questioni dei diritti della storditi consultazione della partecipazione
Sono fondamentali per la democrazia nel nostro Paese i processi di privatizzazione sono ancora molti e coinvolgeranno settori strategici per l'economia penso alla RAI pensare multiutility che sono spesso piccole aziende
All'interno di quale processo di governance la democrazia economica avverrà in questo cambio fondamentale di assetti di potere allora c'è anche bisogno di formazione
Dobbiamo rilanciare la formazione la formazione dei gruppi dirigenti a questo nuovo scenario che interrogare le coscienze
Una volta c'erano gli oratori il maestro Manzi Barbiana le centocinquanta ore le scuole di politica gli aggiornamenti culturali non spetta a me dire quali possono essere i nuovi contenitori ma richiederli sì
E infine c'è una esigenza di una rappresentanza plurale della democrazia
Non basta la risposta politica giustamente bisogna giù che è giusta bisogna favorire il ruolo di rappresentanza della società intermedia ridare fiato all'insieme degli stakeholders come si dice adesso sindacati associazioni interessi
Rispettarne l'autonomia e favorì nella crescita è in questo scenario che è possibile immaginare una risposta positiva all'intreccio tra democrazia economica democrazia sociale e democrazia e democrazia politica in fin dei conti delle tre parole della Rivoluzione francese che ieri richiamava anche nel suo apprezzata prolusione professore Casavola libertà uguaglianza e fraternità noi ci siamo occupati molto delle prime due
Ci sono biblioteche ideali notte sacrifici e guerre per la libertà e per l'uguaglianza la fraternità al massimo è stata ridotta fatto privato si tratta di chiederci se non è il momento che la fraternità ovvero nella nostra interpretazione la partecipazione e la solidarietà non diventino sul serio il programma politico e sociale del nuovo secolo globale
La parola Angelo Ferro presidente uccide
Luci dell'unione cristiana imprenditori dirigenti è un'associazione che iniziata nel dopoguerra e che in questi ultimi tempi ha ripreso grazie alla presidenza prima di Francesco Merloni una sua presenza perché voi verso la fine degli anni Novanta soprattutto nel Nord Est soprattutto in varie zone pensavamo che così questa Indirizzo della chiesa della dottrina sociale che vedeva l'impresa come comunità si stesse realizzando avevamo i distretti
Avevamo delle strutture abbastanza radicate nel territorio avevamo una partecipazione abbastanza strutturata
Gli elementi di sussidiarietà nell'organizzazione dell'impresa erano Necci erano ormai diffusi diventava un DNA insostituibile nell'impresa
L'elemento di solidarietà in un mercato che era di interdipendenze non era più una solidarietà così gratificante edificante ma diventava quasi una solidarietà necessarie
Ci sembrava che il processo di fare impresa di svilupparla secondo un aspetto comunitario fosse in discesa
In realtà negli ultimi anni gli ultimi minutino Periodo questa situazione si è capovolta diventando lo sviluppo e quindi quella grande fenomeno quel Moloch con cui l'impresa deve fare i conti un coacervo di elementi di fenomeni diversi da prima
Il dominio della dimensione finanziaria accennato prima Beretta non mi soffermo su questo e cioè questa fatto che tutto vari scontrato in base a determinate tecniche di rendimento ad un'attenzione più sul breve che sul medio e lungo periodo
Ad una speculazione d'un movimento di capitali che non ha più niente a che vedere con certe regole o di comunità o di Luccoli Calitz azione
Un secondo elemento questa volatilità
Crescente data dal terrorismo dalle guerre dalle epidemie dai dalla proliferazione di virus del computer ogni minuto città e nel mondo ci sono dieci milioni e mezzo di messaggi e-mail non voluti
Si crea una situazione di volontari volatilità strutturale che non sappiamo gestire ma che però determina tutto un quadro di riferimento che anche questo ipoteca il breve periodo che si muove su una situazione nome di proiezione del film l'innovazione
Così incessante così continua
Che certamente apre nuove opportunità
Ma per chi c'è nel mercato evidentemente continua a sollecitarlo e ha modificare tutti gli assetti possiamo dire che mai oggi l'azienda a un assetto definito ciascuno di noi imprenditori appena pensava di aver risolto un problema posto in magazzino pose l'altro vedo che il vedete nuove tecniche nuove situazioni l'innovazione provoca una rimessa in discussione di posizioni che pensava fossero le ottimali
La selettività della competizione dice solo i migliori secondo e perdente
E quindi questa rarefazione anche in una volta nostro slovena allargare la base produttiva era uno degli degli elementi fondamentali adesso non è più sufficiente perché c'è questo processo di e di selettività della competizione infine questa pervasività della globalizzazione in cui dappertutto ti puoi trovare ad essere così insidiato nelle tue posizioni
E allora quella che poteva essere una intuizione della impresa come comunità strutturata direte invece una esigenza di un'impresa come comunità per
E però davanti a questa prospettiva perché pur tutti questi elementi provocano questa apertura davanti a questa prospettiva noi ci troviamo davanti ad una situazione che invece che guardare le persone guarda il numero si semplificano tutti questi elementi e ci si porta davanti ad un discorso di numero
Basta chi è in automobile ogni mezz'ora sente le quotazioni di Borsa
Quasi sembrasse che nel giro di mezz'ora il valore di un'impresa potesse modificarsi
è assordante questo bombardamento e naturalmente in una base di imprese di dico risparmiatori poco acculturata sulla processo borsistico crea delle situazioni che fatto di riprese si riduca ad un numero momentaneo
Dall'altra parte il meccanismo della spinta al consumismo ed è tutto sostenuto da una bombardamento di di formazioni che limite
Rende quasi una società avanzata in termini repressivi perché e non si sa bene quali sia inviso ai dell'uomo si rincorrono falsi bisogni comunque si mette in discussione quello che la capacità di discernimento perché se bombardati continuamente
Ed infine questi processi di numeri che portano alla necessità di dire devo disporre di dimensioni forti devo dar luogo a processi di concentrazione e quindi che in cui la piccola dimensione noi abbiamo un sistema di imprese ogni dieci persone con una media europea comprendendo l'Italia ogni diciotto persone quindi questo sistema della della proliferazione della diffusione di riprese che viene messo in discussione
Avere i numeri diventa quasi l'elemento fondamentale e allora per avere i numeri si fanno corruzioni anche ISI anche il presi qui vicine anche imprese che avevano così prima una identificazione abbastanza corretta concerti con certe vicinanze con certi valori si lasciano contaminare
Dall'esigenza di fare i numeri attraverso corruzioni attraverso criminalità economica
Per avere i numeri addirittura certe realtà che erano radicate con il territorio penso alle aziende municipalizzate ricorrono alla Borsa ma allora quello che era un rapporto tra municipalità erogazione di gas erogazione di acqua un domani la borsa
è tendenzialmente tesa ad incrementare il valore di quel titolo e per incrementare i però di quel titolo basta alzare un po'il il metro cubo o l'erogazione di questa il vizio e questo rapporto di natura addirittura capovolto
C'è l'esigenza di fare consorzi di fare il sistema delle piccole e medie imprese sembrava una buona soluzione i fondi di investimento lindi equity che come il mercato portava ma quando voi andate a parlare con questi equity che per richiedono un rendimento di raddoppiare in quattro cinque anni il valore dell'impresa cui capito che un'impresa non riesce a dare un rendimento ogni anno del venti venticinque per cento a meno che non faccia delle porcherie Orsini Orsi trovi su delle situazioni completamente Sterne a quelle che sono le logge
E la responsabilità sociale l'altro grande viene vista appunto con questa logica del numero come marketing come autoreferenza più che come dimensione del bene comune
Bene
Tutto questo
Provoca in persone che hanno l'ispirazione della fede che credono che così da loro visione non sia solo di stare al mondo per professare bene le proprie competenze materiali e dirigenziali ma per avere una per essere portatori della dimensione cristiana
Tutto questo non va più bene
E quindi ecco Lucidi si è interrogata su questo e ha cercato di rivedere la propria organizzazione e di ripensare
Devi pensare non tanto pensando che la forza d'urto di iscrizioni movimenti di massa di una volta a pensando che
Questa o problema è un problema che di che riguarda tutti e che bisogna cercare di sporcarsi le mani e di trovare delle dimensioni che oltre il numero un insieme con il numero o prima del numero P. dalla persona
Noi ci siamo creati questo slogan implementare la catena del valore
Oltre il numero la persona incremento implementare la catena del valore in direzione del bene comune
è uno slogan che sembra facile
è uno slogan che tiene conto di linguaggio comune un'impresa l'abitazione del valore oggi è un anello solo e quello che determina il numero del valore valore per gli azionisti un valore del rendimento ma tutti gli altri anelli che formano impresa alla vita dell'impresa il mercato e gli altri elementi sono sono sottoposti sono sono solo sovrapposti sono implicati dal numero la persona non c'è allora
Da qui questa proposizione di esperimenti questa raccolta di persone così diciamolo di buona volontà che mettono a disposizione che ritengono che le proprie competenze professionali di imprenditoria e di dirigenza debbano trovare delle dimensioni diverse su cui spicca assi
Ed un po'la pedagogia dell'intraprendere
E cominciamo nella cartellina è stato consegnato a tutti questo di questo piccolo pensiero riflessione il lavoro come dono non già il dono del paternalista industriale o procurò fornitore di di posti di lavoro che assume gli altri ma il dono concepito come espressione della capaci della delle essere portatori del progetto
Di Dio che considera ogni individuo capace di creare di progettare di andare avanti sulla strada del bene comune e lì cerchiamo di sviluppare queste tematiche
Il il consumo stato detto Gianni da tavola rotonda precedente l'importanza di capire dietro quel bene che c'è
Abbiamo una grande esperienze il consumo equo solidale
Nasce dalla Svizzera e poi si è propagato in un territorio quindi quanto mai legato ai criteri di razionalità finanziaria invece sapendo che dietro c'è una serie di persone e che possono appunto attraverso queste scelte di consumo orientarsi in un certo modo sviluppare e oggi che noi parliamo di una società di servizi
Quando noi facciamo degli acquisti di servizi chi c'è dietro quali sono le persone
Ecco questo è
La tematica su cui stiamo diffondendosi stiamo approfondendo sviluppando le nostre considerazioni l'investimento
Ecco il microcredito ad esempio una tematica che normalmente era stata così sviluppata nell'ambito dei Paesi in via di sviluppo stiamo sviluppando questo microcredito con lo start-up di certe sviluppi università
E cioè certe idee universitari di studi studi di di di dottorati di ricerca che hanno una certa idea e che magari per poter sviluppare un primo un primo fattibilità per vederne la consistenza il processo successivo si
Dispongono con dispongono di mezzi di metro per di microcredito che non debbano sentire nessuna sudditanza nessuna incertezza poi nel fatto che non riescono
Il
Il discorso della del Ricupero di nuove risorse rito prima Beretta appunto la Società degli anziani ecco c'è questa fascia dell'anziano vitale dai sessanta agli ottantacinque anni oggi la si sia l'acquisto che per venticinque anni gli ultimi due-tre anni mediamente c'erano auto sufficienza ma prima c'è una capacità e non a fare dei percorsi
Perché uno che per tutta la vita vissuto il suo lavoro dipendente
Deve essere introdotto nelle nuove possibilità in cui esprima i sue capacità e le sue potenzialità
Ed è
Una situazione interessantissima abbiamo fatto degli esperimenti su questo abbiamo circa un centinaio di casi si possono dire come queste persone non con la concetto del volontariato che certamente alla base ma col concetto di una responsabilità appunto effettiva nel professare ancora la propria esperienza di vita nell'ambito di soluzioni più elevato nella il concede il il per guardare l'impresa di guardare chi cela dietro la persona son tante situazioni di usura anche in situazioni i Paesi in zone che non sono solo del Sud Italia ma anche nel Nord mette l'insieme delle catene perché quelle situazioni di usura
Vengano sì ma con la Fondazione Tovini con altri vengano un un momento
Ridefinite e soprattutto risistemate non danno luogo a questo quindi noi pensiamo che non ci sia un vocabolario
Che attesti ha una responsabilità di sistemare le cose che non vanno matti se il primo tutto il dovere di impegnarsi in prima persona di sporcarsi le mani mettendo a disposizione le proprie competenze per cercare di coniugare
Il numero alla persona anticipando la persona rispetto al numero e informandolo in direzione del bene comune questa sì esatto sì detto prima rito prima Zamagni c'è una possibilità di scelta una capacità di scelta ma la capacità di scelta insiste
Se ci sono delle situazioni effettive in cui manifestare le proprie scelte le proprie convinzioni creare migliorare
Implementare queste condizioni effetti questi queste possibilità questi situazioni perché ci sia un movimento che privilegi che modifichi dall'interno il mercato facendo risorgere valori più alti non abbassandolo come sta avvenendo adesso è un po'questa sfida questo laboratorio
Che una
Che appunto sempre in relazione a quella certezza tira disattese delle evidenze etiche poi primo dopo fa fallire anche coloro che sembrano oggi baciati dal successo
Un processo che richiede formazione sia prima Beretta
Abbiamo pensato di mettere così tutte le le disponibilità di risorse di queste persone che vi sono molti sono proprio il lavoro altre parti cioè persone che hanno avuto successo nella vita matti sentono questa istanza di testimoniare meglio i valori di appartenenza e di ispirazione cristiana
Dovete disposizione di giovani
Proprio i giovani oggi è universitari d'altra parte non è che abbiano ancora detto prima Beretta punti di riferimento dove potersi orientare e allora con molta semplicità ma cercare di far capire che non è solo numero l'attività economica che non è solo una professionalità auto gratificante eppure sind esigente e ti numero Chico Serra la capacità competitiva
è questo la nostra il nostro il nostro messaggio la nostra applicazione
Quasi a dire che ci vogliamo portare verso un modello di di di di di società che faccia nella responsabilità individuale quel collante per unire al di là delle vecchie storie che di di discriminazioni lavoratori da una parte proprietari dall'altra ma tutti in tessuti da un'ansia di poter dare una speranza che sia anche posizione di certezza su certe posizioni grazie
Adesso do la parola Giuseppe Guzzetti che il presidente Acri Presidente Fondazione Cariplo prima di dare la parola all'avvocato Guzzetti mi farebbe molto piacere se lui stesso potesse fare un cenno caso mai non l'avesse previsto
A come
De fondazioni di origine bancaria sono riuscite a sottrarsi
Alla norma che di fatto voleva prevedere una loro statalizzazione rimanendo soggetti sociali forse molti di noi non hanno seguito quella vicenda che a mio avviso è stata estremamente importante
Per mantenere nella società un soggetto sociale
Che una norma invece voleva portare altrove
Grazie risponderò anche a questa sollecitazione del nostro moderatore
Devo prendere la mi scuserete anche se c'era questa emittente un po'alla larga nel senso che parlare di fondazioni bancarie senza cogliere il contesto
In questo momento età vita democratica nel nostro Paese
Sollecitato anche da alcune affermazioni che ho trovato nel documento
Preparatorio non resisto ha voglia di fare un inciso ieri ho assistito a una trasmissione televisiva
Dove c'è svilito questo documento perché mancherebbero le parole Dio Cristo male e non so quale altra farò
Sconfortante
Che dal nostro mondo vengano considerazioni
Consci banali e conoscenti chiamerò anche
Che denotano una grande superficialità culturale
E anche sociale
Chiuso l'inciso
Io partirò proprio da questo documento che giudico un ottimo documento una base importante
Per i cattolici italiani in questo documento
Dopo avere affermato a pagina tre che la democrazia deve essere continuamente rafforzata necessaria spetti sia formale che di contenuto indica un impegno per noi cattolici molto importante far crescere in intensità ed in estensione gli spazi della partecipazione sociali pagina diciannove
E nel capitolo democrazia i sistemi di potere a pagina venti sì afferma ancora
La democrazia si configura così come quella forma di governo che conoscenze l'esercizio della responsabilità politica di tutti i cittadini
Mediante la partecipazione immediata a processi di decisione trasparente
Il coinvolgimento di organizzazioni cito sempre il documento
Che si sviluppano dal basso fa infantili crescere il tasso di democraticità del sistema e costituisce un'importante risorsa per la riduzione dell'ingiustizia sociale
Pagina ventuno
Vengono con questi concetti concretamente a delinearsi quei tre principi che il nostro moderatore
A posto a premessa di questa tavola rotonda sulla quale ognuno dal suo punto di vista ha sollecitato a portare un contributo
I principi della sussidiarietà della solidarietà e dello sviluppo
Attuare questi principi
Vuol dire rafforzare la democrazia
Far crescere il passo di democraticità del sistema vuol dire ridurre l'ingiustizia sociale e dare un contributo importante allo sviluppo economico e sociale delle nostre comunità
Ed è la nostra società
E vengo alla traduzione di questi principi nel concreto
Fra Stato in privato
Fra mercato il pubblico o come ha detto il professor Quadrio Curzio istituzioni società mercato stanno i corpi sociali intermedi di una società democratica i corpi sociali intermedi fra i quali le fondazioni di origine bancaria sono da un lato un forte rafforzamento della democrazia inclusiva come dice il documento
La democrazia partecipate solidale
E dall'altro possono dare un contributo importante a realizzare un migliore stato sociale oggi dovrei dire a salvare quel poco che si può salvare di uno stato sociale ormai devastato
Infine possono concorrere allo sviluppo economico della comunità nelle nella quale questi corpi intermedi vivono e opere
La presenza di istituzioni private che operano senza fini di lucro nei settori della cultura dell'istruzione della sanità dei servizi alla persona anziani di disagio giovanile disabili
Anziani che oggi in questa società sono messi ai margini
Questa tradizione di lunga durata
è una tradizione secolare che avevano mi diverto sì tanti secoli fa ma che alla radice ai valori della messaggio cristiano
Queste istituzioni hanno un profondo radicamento nella nostra cultura cattolica
Le miserie Cordier le confraternite per assistere gli infermi carcerati seppellire i morti in definitiva le opere di misericordia corporale di cui il movimento cattolico è stato tradizionalmente portatore nel nostro Paese
Anche nel principio che ha informato
L'azione sociale politico dei cattolici che altro voi non esce non l'attuazione concreta sul campo del principio di sussidiarietà
E l'idea che sono da un rapporto scelto volontariamente e non da un servizio gestito per dovere o per salario
Possono nascere quei legami che migliorano il tessuto delle relazioni collettive e costituiscono il presupposto dello sviluppo sociale economico di una comunità di un Paese di una nazione di uno stato di una associazioni di stati d'Europa e prima ancora il mondo
Corpi intermedi Associazione cooperative sociali con funzione erogativa di erogare direttamente dei servizi ho detto prima
La cultura il sociale la sanità l'educazione e la formazione
Le categorie sociali più deboli
Oppure questi corpi rappresenta interessi associazioni ambientalistiche associazione di genitori che affondano le loro tradizione tu prima nella notte dei tempi con l'avvento del cristianesimo
Assistere le vedove e gli orfani i carcerati siamo partiti da lì
Dal messaggio di Cristo altro che non mettere non aver messo la parola Cristo in questo nostro documento ma in Italia e mi avvicino al tema mancava una tradizione di corpi intermedi specializzati nella erogazione di contributi
Corpi intermedi che non vanno improprio questi interventi di soci di solidarietà ma che consentono ad una rete imponente di soggetti di corpi intermedi che stanno sul campo di svolgere questa attività
Un soggetto erogativo che non avesse i vincoli dell'amministrazione pubblica per sostenere cause Progetti meritevoli utili
Per soddisfare i bisogni sociali per dare un contributo lo sviluppo sociale economico di un territorio di una comunità le ragioni della mancanza di questo soggetto nel nostro Paese sono molteplici ragioni culturali in Italia una cultura metti un artista
Non esisteva fino a poco tempo fa e oggi si tenta con tutto il mondo delle fondazioni d'impresa e di sopperire anche succede molta carità pelosa molte di quelle iniziative
Mancavano
Dei presupposti economici mancano tuttora l'accumulo di ricchezza privata è abbastanza recente del nostro Paese e si cerca di celare la la ricchezza non di metterlo a profitto di iniziative di carattere sociale
Anche condizioni fiscali scoraggiava hanno questa cultura di soggetti importanti
Erogativi pochi incentivi alla donazione e alla costituzione di patrimoni con scopi filantropici
Anche devo dire la mancanza per così dire di competizione o fatti che hanno fortemente inciso sulla cultura della donazione che è nel DNA
Nostro degli italiani delle varie realtà del sociali del nostro Paese
Pensiamo alla immediata generosità di tanti che concorrono quando accade una calamita in un certo Paese o bisogna sostenere fatti che accadono lontanissimi da noi
E poi viene la delusione che incide profondamente quando ci si accorge magari
Che l'esito di questa generosità viene sperperato a quando viene quando non viene usata affini anche nobili e tutto questo ha inciso sul fatto che il nostro Paese accanto ad una rete importante
Di soggetti che come ho detto prima recuperando la tradizione lontanissima nei tempi la tradizione cattolica di tante associazioni fondazioni cooperative sociale e quant'altro mancava
Un soggetto credesse sostegno a questa Rete consentisse a questa rete di svolgere appieno la propria
Attività
Questo corpo intermedio
Per un caso fortunato dobbiamo dire della storia
In qualche misura non volute dal legislatore sono state Shlomo le fondazioni di origine bancari
Queste fondazioni
Queste fondazioni sono nate da una legge dove legislatore verrà in mente altre cose aveva in mente di privatizzare le case dei risparmi Monte dei Pegni chiedeva anche pubbliche
Addirittura per dire come non ho capito come sta facendo parlo del versante capiva benissimo creazione delle banche
Ha indicato nelle relazioni le fondazioni come enti residuali
Ebbene da questa vicenda la separazione delle banche
E la creazione delle fondazioni hanno recuperato le radici storiche delle casse di risparmio e di queste banche
Che non avevano come prima e più importante funzione quella di far banca anche si facevano banche in un certo modo ma il moderatore dice fa in fretta e sono qui se già fuori del tempo dicevo
Hanno Ricuperati sole ragioni storiche di queste banche che non avendo azionisti Enore Morando il capitale dovevano fare beneficenza non senza significato l'organo di governo della più importante Cassa di risparmio non si chiamava consiglio d'amministrazione ma Commissione centrale di beneficenza
Orbene queste fondazioni si sono hanno cercato di guadagnarsi sul campo
Una come dire un proprio spazio al legislatore che non ho mai capito la potenzialità di un soggetto che era inventato
Ha risposto l'attività prima stentata difficili una serie di leggi regolamenti decreti che in meno di dieci anni hanno travagliato la vicenda delle fondazioni di origine bancaria quando finalmente
Attraversa la legge che va sotto il nome di Ciampi Pinza
Si era dato una prospettiva di lungo per Hiroshima definito il contesto nel quale le fondazioni dovevano operare si poteva finalmente lasciar lavorare in tranquillità le fondazioni e piombato l'accenno che ha fatto moderatore un provvedimento
Del governo votato dalla maggioranza e quindi non bisogna come dire separare le responsabilità che sostanzialmente ha fatto una operazione
Dista ha tentato un'operazione dissennata
Di mettere le fondazioni a servizio della spesa pubblica statale e di utilizzare le risorse che le fondazioni
Dovevano ed era vano a sostegno di quella rete che ho detto mettere la al servizio dei debiti della finanza locale che non per responsabilità degli amministratori per i continui tagli viene
Come dire questa finanza in una condizione di grande difficoltà
Ci sarebbe impedito alle fondazioni di svolgere quella funzione che onestà oggi stanno svolgendo
In maniera insostituibile la Corte Costituzionale con due sentenze la trecentonove sentono del due mila tre per fortuna non degli amministratori delle fondazioni ma per fortuna delle nostre comunità delle nostre associazioni ha fermato questo disegno con una definizione delle fondazioni che fa giustizia di questo tentativo riportate Fondazione loro vero funzione le fondazioni stanno nella organizzazione delle libertà sociali
Sono soggetti privati
Nati dalla libera iniziativa dei cittadini
Con la loro attuazione cenato applicazione l'articolo nove e l'articolo diciotto e soprattutto all'articolo centodiciotto quarto comma ecco la sussidiarietà allora per farla breve come le fondazioni coniugano sussidiarietà solidarietà sviluppo sushi viene fiala coniugano avendo fatto una scelta che ha detto prima non vi svolgerà attività che molte associazioni cooperative fondazioni ONLUS
Da decenni stanno facendo benissimo il punto non era che arrivasse un nuovo soggetto con patrimoni imponenti economa capacità erogativa imponenti stima non era quello di far fare questi soggetti improprio queste attività le fondazioni non devono costruire le case per anziani non devono costruire le scuole non devono realizzare opere al servizio dei più deboli ci sono già tanti che questo mestiere lo sparo farà benissimo
Piano dei buoni Progetti hanno delle buone idee raccolgono anche risorse proprie hanno tanto volontariato disposizione ma talvolta non lo vediamo nell'attività quotidiana mancano di quella parte di finanziamento che consente di far partire dei progetti molto importanti ecco la sussidiarietà
Le fondazioni al servizio
A sostegno di questa rete di questi corpi intermedi che danno forza la democrazia riducono l'impatto drammatico che oggi noi siamo
Vivendo nel nostro Paese bisogna avere consapevolezza di questa realtà lo Stato taglia i trasferimenti agli enti locali
Gli enti locali nevica abilmente
O aumenti hanno le casse o tagliano i servizi a chi finisce fuori finiscono fuori gli anziani gli anziani i giovani in condizione di disagio finiscono fuori
Gli inserimenti lavorativi dei disabili ma l'elenco la cultura l'elenco sarebbe infinito
Dico subito
Dico subito perché questa affermazione deve essere ben intesa io sono tra coloro che afferma che lo stato rompe dismettere i suoi compiti e la sua funzione quanto a Stato sociale
Per quanto le fondazioni ricondotta anche i milioni di euro in questo Paese non si può può sopperire all'azione che lo Stato deve fare da questo punto di vista noi dobbiamo
Fare questa attività di sostegno ho detto prima quotidianamente vediamo associazioni che hanno buoni progetti
Hanno buone iniziative hanno soldi e tante persone che possono dare una mano
Gli manca quella differenza che consente a questi progetti tra Russia realtà questa è la funzione delle fondazioni ecco che cos'è sostegno la sussidiarietà e a realizzare la solidarietà nel nostro Paese
Devo dire due cose rapidissime il primo
Le fondazioni sono in un momento particolare
Sono in un processo
Dove io non voglio enfatizzare a questa nostro incontro delle fondazioni fanno bene non è assolutamente vero
Noi stiamo faticosamente e questo è il mio come dire di la mia
Il mio dispiacere per questi tre anni di blocco dell'attività delle fondazioni inattesa la sentenza era con lui erano tre anni importantissimi per passare da enti Piero non lo sportello qualcuno presenta una domanda aveva un contributo perenti che programmavano identificavano i bisogni prioritari stabilivano questo rapporto con questa rete con questo mondo del terzo settore del no profit del volontariato
Eccetera stiamo faticosamente recuperando questi anni perduti siamo impegnati in soggetti importanti voi pensate all'edilizia sociale che sta sotto l'edilizia pubblica
Quella degli immigrati degli anziani degli studenti e su tutti i giornali tutti i giorni il dramma degli studenti universitari non sono universitari quanto al problema degli alloggi
Alcune delle nostre fondazioni sono impegnate i non Progetto di edilizia sociale con caratteristiche impone
Tanti dal punto di vista se mi consentite
Anche della imprenditorialità un fondo sociale immobiliare chiuso per realizzare alloggi un coinvolgimento dei soggetti del terzo settore accanto l'alloggio servizi sociali eccetera
Ricordo qui un gesto di solidarietà importante mi scuserà il procione Quadrio Curzio due minuti ho finito
Noi abbiamo realizzato autonomamente i spontaneamente
Un Progetto Sud
Le fondazioni di origine bancaria restano al centro nord al sud o non avevano banche o quelle che avevano purtroppo no hutu disavventura
Autonomamente le grandi fondazioni del centro nord hanno sentito di avviare lo scorso anno ripetiamo quest'anno sarà un punto di forza dell'acquirente
Un intervento finanziariamente non trascurabile di oltre ventisei milioni di euro per intervenire nelle aree mission delle sette regioni del sud perché dal cultura alle cooperative sociali allo sviluppo economico di quelle aree ci sia anche questo sostegno
In definitiva e chiudo veramente io credo che averci consentito di parlare a questa quarantaquattresima settimana sociale dei cattolici è stato per me una grande gratificazione lo ha detto il professor Quadrio Curzio
Il vero problema nostro è che in questi anni eravamo soggetti non conosciuti
Quando hanno tentato di travolgere oggi siamo partiti in una condizione disperata dove nessuno anche perché c'erano molte prevenzioni
Era attento a quello che succedeva non vuole identificare responsabilità fare graduatorie c'è andata bene ci è andata bene ma credo che oggi noi possiamo dire che la presenza delle fondazioni nel nostro ordinamento
Salvato salvate dalle due sentenze della Corte
Un esemplare e corretta applicazione dell'articolo due dell'articolo diciotto dall'articolo centodiciotto
Della costituzione i cattolici che hanno fondato le casse di risparmio le banche dei monti possono essere soddisfatti
Che questi corpi intermedi conservati meglio dovremmo dire preservati nella loro natura di soggetti privati
Collocati nell'organizzazione libertà sociali
Consentendo alle stesse di svolgeva appieno il ruolo di soggetto per ridurre l'ingiustizia e sociali e concorre lo sviluppo economico del Paese dicevo i cattolici hanno a disposizione nelle loro attività nelle loro iniziative questo soggetto importante e chiudo veramente con questa affermazione noi ci siamo salvati
Per due sentenze della Corte Costituzione lo dico innanzitutto a noi lo dico sempre mercoledì amministratori
Con le sentenze non si va molto lontano una volta ti va bene io faccio l'avvocato e lo so e qualche volta ti va male
La difesa delle fondazioni deve essere un impegno di tutti noi di tutti voi le fondazioni sono cose vostre delle vostre comunità
E bisogna che le sentiate come vostra incalza fiato e gli amministratori dovesse spingere perché le fondazioni facciamo sempre meglio
Il loro mestiere solo così noi avremo realizzato quello che ho detto all'inizio un rafforzamento della democrazia per una presenza più attive più forte della società civile
Giuseppe Guzzetti andato qualche minuto fuori dal tempo ma credo sia stata molto importante questa sua riflessione testimonianza per darci consapevolezza di qualcosa che sta diventando assai rilevante nel contesto
Della società del nostro Paese e adesso darei la parola Fabrizio Palenzona che è vicepresidente di UniCredit grazie
Grazie
Mele io sono più immeritatamente sono per obbedire una disposizione del mio amico professor Garavelli sapendo di non essere all'altezza per stare a questo tavolo
Però lo faccio volentieri è un grande onore e un privilegio
E poi Guzzetti meno male che si è preso un po'di tempo perché lui dice le cose che io penso è che lui le dice meglio io aggiungo solo che questo mondo al mondo delle fondazioni che quello che lui ha detto diamo divenne una grande gratitudine perché io non credo agli uomini della Provvidenza ma credo che la Provvidenza faccia marciare sulle gambe degli uomini suoi disegni e si e credo che Guzzetti sia stato l'uomo della provvidenza per il sistema delle fondazioni quindi bisogna ringraziare
Ecco Amex spetta il compito più difficile perché
Io faccio già fatica a mettermi insieme col Padre Nostro quando dice rimetti a noi i nostri debiti romani lo mettiamo i nostri pittore ma come faccio
Siamo la banca più redditizia del sistema
Quindi vuol dire che guadagniamo tanti soldi apparentemente può essere una contraddizione ma io voglio fare la premessa poi vado al compito che ha mandato il professor la premessa è questa
Condivido pienamente quello che sia dato detto qui anche al tavolo per cedente
E certo che il profitto e l'efficienza sono dei principi in sé positivi su questo credo non si debba discutere
Però occorrono delle regole concordano delle regole che solo la politica può andare
Di oggi la politica non è in grado di dare un e non alla dimensione per darle
Caro
Miei predecessori che hanno parlato ferro
L'amico ed ex della CISL
E questo il problema quindi l'appello che ha fatto il Santo Padre
Che non vuol dire né di rifare il partito dei cattolici anche se io credo che la storia dirà che è stato un buon partito ma
Bisogna far capire ai cittadini che non basta la televisione lo sport ma bisogna intendersi di politica bisogna capire la politica perché la politica è l'unico strumento in grado di realizzare di realizzare qualcuno diceva la più alta forma di carità
E allora e su questi temi che bisogna impegnarsi non possiamo più far finta di niente non possiamo delegare dobbiamo
Fare in modo che ciascuno in capisca che questo sistema così come al di là di piccole correzioni che non siamo magari più in grado di fare
è un sistema che punta sul profitto e sull'accumulazione delle ricchezze impoverendo sempre maggiori Fassi dei cittadini anche dell'Europa e voluttà non parliamo del terzo mondo perché i numeri sono questi
E la correzione può venire solo da dei valori che vengono applicati da delle scelte dove la politica possa dettare delle regole e non ci sia quel falso liberismo libero mercato che produce solo effetti nefasti
Allora detto questo Nick e questo è il mio modo di pensare perché per esempio quando si dice
E abbiamo distrutto le casse di risparmio che erano quello che dicevo Guzzetti
Abbiamo distrutte o per legis
Pensando che fosse una cosa negativa e io dico lo dico anche da concorrente meno male che ci sono le banche di credito cooperativo perché un certo punto si è deciso che si dovevano fare certe cose
E la verità è che non si riuscivano a fare con le banche che erano già a banche
S.p.A. quotata in Borsa eccetera eccetera
Si voleva il sangue il patrimonio e la forza delle banche di casse di risparmio senza le quali non ci sarebbero i gruppi bancari che oggi sono ridere ma sto Paese questo va detto chiaro anche se qualcuno diciamo così ha quasi riluttanza dire perché erano considerate cose vecchie cose poi superate
Non erano né vecchie né superate tante
Che per privatizzare fra virgolette o meglio per patrimonializzare la semplice Cassa di risparmio di Torino si sono dovuti tirar fuori due miliardi due mila duecento miliardi
Quando il Credito Italiano statua privatizzato per molto meno e la Comit anche ed erano banche di dimensioni imparagonabile quindi
Le fondazioni hanno fatto bene il loro lavoro e hanno
Valorizzato i loro patrimoni adesso li usano come li devono usare ma restano il nerbo della razionalizzazione del sistema bancario italiano senza le quali non si sarebbe fatto punto e basta
Allora diceva l'attore il preside qualche occulto professor moderato
Reti lunghe reti corte banche grandi banche piccole in Italia si è fatto un grande lavoro e questo io lo riconosco di concentrazione del sistema che era forse anche necessario mille e passa banche adesso sono solo settecento otto si sono tirate banche di una certa dimensione
Però anche qui
C'è qualcosa che non va
Allora se le regole sono quelle della competizione intanto bisogna cominciare a competere se no possiamo fare della testimonianza ma ci frena
Allora si sono fatti dei passi avanti guardando dall'Italia ma l'Italia è un piccolo paese grande finché eravamo il mondo occidentale e basta che diventa piccolo quando il mondo diventa tutto quello che è dalla Cina tutto quello che sappiamo
E allora
La dimensione che non è né grande né piccola come quello delle banche italiane non è ancora una band una buona una una dimensione che ci consenta di stare al mondo in Europa figuriamoci quando succederà al prossimo giro di consolidamento mi spiego meglio
La Spagna che ha un PIL poco superiore al cinquanta per cento del nostro a due banche che sono il doppio della nostra banca più grande
La Francia non parliamone la Germania lo sappiamo l'Inghilterra Svizzera meglio non cita allora le banche italiane pur essendo pur avendo fatto un grande lavoro perché non si deve buttare via quello che si è fatto non hanno ancora una dimensione sufficiente per stare sul mercato europeo punto e lo dice l'unica forse il più importante dal punto di vista della la capitalizzazione di Borsa del sistema italiana
E questa è una responsabilità
è una grande responsabilità perché io credo che nel momento in cui il mercato unico c'è
La la moneta unica azione presto il protezionismo per un motivo o per l'altro cadranno e se cadesse vero le nostre banche sono solo oggetto di shopping e quindi perderemmo
Dalle grandi imprese che abbiamo già perso
Anche il grande sistema finanziario e questo è un guaio grosso che non ce lo possiamo permettere
E allora prima che questo accada non si può dormire sugli allori di un protezionismo che è questione di
La leggiamo già sui giornali rischia di finire abbiamo bisogno anche qui di prendere il coraggio a quattro mani e di fare del del nostro sistema bancario dei campioni che possono partecipare al prossimo giro di consolidamento
Se no facciamo evita esattamente la stessa fine che ha fatto la grande distribuzione e non credete che sia Stella finanziano sarebbe ancora peggio ma anche aver perso il sistema dalla grande distribuzione Italia un fatto gravissimo per la nostra economia
E se poi arriveranno gli americani di Wal-Mart ne parleremo ancora
Allora detto tutto questo quindi la convivenza in un sistema come il nostro è un obbligo
Ci mancherebbe che in un sistema che si basa sui numeri civici dal professor Quadrio Curzio noi avessimo distrutto oltre che le casse di risparmio anche le banche cooperative avremmo fatto veramente una grande stupidaggine
Che quella di voler copiare da regole di altri che hanno un'economia completamente diversa dalla nostra
Che è una cosa folle è una cosa folle per le regole europee quando vogliono dettare le regole sul nostro modo di mangiare è una cosa folle quando vogliono dire quante piume ci devono essere nel mio
Nel mio cuscino e avanti di questo passo questa burocrazia queste invadenze assurda è inconcepibile bisogna frenare la già tremano soprattutto limitatamente e prevalentemente per un sistema economico produttivo come il nostro
è già stato detto non voglio ripeterlo
O è un fatto asse nessuno al numero di difende così diffuso di impresa sul territorio
Nessuno aveva un sistema economico flessibile in alto cioè sulla moneta ma rigido in basso adesso cosa abbiamo leggi dalla monete rigido anche in basso rischiamo di Farka
E questo non ce lo possiamo permettere perché le regole della competitività non le dettiamo noi e allora io dico ai miei amici del sindacato che coi quali io solidarizzo
Dico che però purtroppo
Quando la Michelin si viene a dire
In Francia posso fare questionari con questo modo in italiano noi possiamo pure dire di no ma vuol dire che fanno la produzione in Francia se va bene oppure da un'altra parte io ho ricevuto una lettera di una grande multinazionale che mi diceva caro Palenzona
Siccome i nostri paraurti che facciamo Felizzano andava bene guadagnavamo ma facendolo in Corea guadagniamo di più chiudiamo la fabbrica e vai a protestare a Detroit se sei capace
Ecco voglio dire questo sistema di regole riusciamo influenzarlo dalla politica cioè dalle regole alte oppure dobbiamo cercare comunque di competere perché se no veramente la nostra economia non si salva allora dobbiamo averla questa flessibilità non dico che sia un bene
Io non dico che sia un bene al lavoro ormai diffusamente precario quando si dicono che non c'è più la disoccupazione mi viene paura perché è vero che non c'è la disoccupazione dei numeri ma c'è la disoccupazione di un lavoro che non dà certezza altro che creare le famiglie e quant'altro
Allora
Dico e ho finito perché ho fatto un po'di casino mi rendo conto ma che non l'hanno mai
Allora
Le grandi banche devono essere sì anzi devono essere in grado di correre non con un motore da duecento cilindri ma da cinquecento cilindri come hanno le altre
Perché è un sistema che la quinta o la sesta potenza del mondo dal punto vista industriale abbia la prima banca al quarantatresimo posto al quarantatresimo posto la più grande banca intesa
è una cosa che non sta in piedi e che prima o poi pagheremo caramente se non ci sveglia
Che ci siano le piccole banche la cooperazione naturale perché il discorso reti locali su diciamo così mondo dei distretti delle piccole imprese e anche l'accompagnamento necessario alle così dette reti lunghe
E quindi con i discorsi da esportazione del mondo eccetera e quindi istituzioni finanziarie
E caratura adeguata come non sono ancora ma cercano di esserlo le principali banche italiane è un fatto positivo però bisogna andare avanti anche queste insufficiente
E allora dico il mio pensiero è finito io sono persona semplice
Noi dobbiamo competere almeno io con gli strumenti che oggi ci sono cercando di salvaguardare al massimo sistema di welfare che è la qualità diversa della vita dell'Europa e dell'Italia
Ma dobbiamo lavorare come persona e come cristiani come cattolici
Per fare in modo che in Italia in Europa e dappertutto cresca
Questa consapevolezza che in questo modo non si va da nessuna parte che si creano degli squilibri per cui nessuno sarà più sicuro a casa sua e che quindi anche nella libertà di mercato anche nel perseguimento dell'efficienza del profitto
Ci deve essere una regola di redistribuzione di garanzie che tuteli tutti ma tutti significa nella globalizzazione non può funzionare in uno stato singolo scusate sostrato lungo
Grazie
Ecco adesso do la parola Garelli no credo che l'intervento di Palenzona che lui ha auto definito in un modo peculiare sia stato di grande efficacia proprio per chiarire tutta una serie di punti che negli altri interventi non potevano essere trattati quindi lo ringrazio Franco passerà per un intervento peculiare risse fra
Grazie molte devo dire
Devo ringraziare se ne è così sesso un piccolo intervento altra ringraziare molto
Anche
Dottor Guzzetti per le parole che ha riservato e apprezzamento per il documento preparatorio che è stato frutto di un lungo lavoro da parte del comitato scientifico organizzatore e quindi ci fa molto piacere che si è apprezzato anche da parte di addetti no ai lavori in ambiti di competenza riversa
E poi e anche il respiro non che che abbiamo oggi in queste tavole rotonde dove emergono io credo che sia una grandissima ricchezza emerge anche il pluralismo delle professionalità e nel modo e l'attenzione del modo di vivere la fede l'identità Cristiana dentro alle diverse professioni deve essere vuole istituzionale tedesca si era grandissima ricchezza e e il fatto che questa settimana lo mette a tema di evidenza credo che sia davvero un principio di arricchimento reciproco
Venga realmente Aia alla gli interventi
Il primo intervento di rozzo ruolo delle fondazioni di istituto
E quindi invito le persone che non meno a venire sul palco da questa parte poi si prepari Carla Dardo dell'università di Bologna dati da Carlo chiedo scusa poi Ferruccio Marzano dei
Roma la Sapienza Claudio Jesse pastorale sociale Chiozzini Velletri Segni
E ancora Silvestro pro Philco di Pescara e poi via via gli altri
Sì già il rottura
Realmente con sì sì no perché chiediamo se possibile di essere così si
Krizia prendere benzina
Io cerco di essere breve nel rispetto dei tempi ma anche di essere significativo cioè significare qualcosa perché sono l'apporto uguale a zero ringrazio di questa possibilità di testimonianza che viene data in particolare il professor squali o Curzio che mi provoca in termini positivi sulle fondazioni di sviluppo in realtà le fondazioni sviluppo
Non esistono da un punto di vista accademico discuteva se bene viene che presidente della Fiera di Milano no perché molti lo conoscono forse non tutti chiedo scusa
è un impegno un'intuizione che viene da da Prost su Curzio
Ed è un ruolo che io vissuto nella mia recente esperienza nella Fondazione sterminati
Che la capogruppo del gruppo della Fiera
E quindi l'ho trovato la provocazione interessante credo anche intrigante
Ed è un po'alla richiesta di dare alla definizione di qualche cosa che dicevo prima non è omologato da un punto di vista accademico tentato di farlo
Mettendo in fila cinque punti che cerco qui di enunciare con sintesi ecco la prima caratteristica credo sia l'aggregazione
Con un tentativo di processo induttivo e quindi per arrivare a un trono proposta anche di università unico universalità del processo se non vale diciamo non vale la spesa
Quello che credo che sia la prima caratteristica dicevo delle fondazioni è quella di svolgere un ruolo di intermediazione tra attori diversi per raggiungere un obiettivo comune
Cioè mettere insieme istituzioni finanza ricerche sviluppo mercato interesse collettivo il nome del dimensione di collaborazione di condivisione reciproca il caso dalla Fondazione Fiera Milano è piuttosto emblematico fatto sostanzialmente tre cose
Aggregato risorse finanziarie con una un progetto di finanza creativa in termini virtuosi e quindi attorno un progetto vero non inventando cose che poi non avevano sottostante niente
E da autofinanziato un progetto che vale circa settecentocinquanta milioni di euro che trasforma una parte del territorio milanese tutto l'hinterland nord est milanese in modo molto molto forte
è impiegato risorse questa la seconda cosa nella ricerca ha informato il territorio con ricerche convegni sulle aree trasformare sulla popolazione e questo ha evitato una reazione negativa
Ma portato fortemente condividere il territorio sul progetto veniva svolto il terzo ha creato una rete intorno a sé affrontato una società di ingegneria che si occupasse si è occupata direttamente la trasformazione del sistema e del territorio stesso combinando con le istituzioni una cabina di regia nel lavoro di questo tipo
Questo la prima appunto quindi è l'aggregazione che la distingue il secondo punto è copre dei vuoti in realtà queste fondazioni nascono sul campo tant'è che non hanno definizione che beni che dicevo prima
Ed hanno un'espressione di un bisogno vero della società civile
Non nascono con un patrimonio tipo quelle delle fondazioni ex bancarie o non nascono da urgenti da urgenza sociali come povertà emarginazione ma tentano di offrire un metodo un processo per dare delle soluzioni permanenti
A mancanze strutturali e infrastrutturali di base del Paese quindi coprono in questa senso dei vuoti
Il metodo è quello è stato quello di sperimentare sul campo questo processo e ha delle caratteristiche di universalità perché
Per sintesi possiamo dire che è certamente un esempio unico ma ripetibile
Quindi la seconda cosa dicevo copre dei vuoti
Certo la politica ha dato l'avvio alla Fondazione ha preso questa provocazione da Messina tre ha gestito credo fortemente anche con qualche risultato importante sia da vedere
Quello che era il progetto assegnato alla terza cos'è la sussidiarietà l'ha detta con passione il mio amico e grande
Al grande amico Giuseppe Guzzetti e quello della sussidiarietà io lo traduco in un modo forse più terra terra dico che ognuno deve fare il suo mestiere molte volte confusa con la ricca Riano viene
Viene viene comodo fare in modo che altri facciano quello che tu devi fare lo Stato non deve abbandonare certe cose che deve fare e neanche gli enti locali
Rimane Fondazione di sviluppo quindi si colloca in una striscia di confine in cui da una parte deve essere legittimato dal punto di vista politico è un'entità che svolge un servizio ed è un servizio di pubblica o di pubblica utilità e di interesse pubblico e dall'altra si auto legittimano
Sono soggetti spontanei che nascono sul territorio come diceva esprimono un bisogno che nello Stato nelle istituzioni locali
Possono colmare lavorano accanto alle istituzioni
Non pensano minimamente di sostituirle non vogliono sarebbe scorretto
Grande ruolo delle fondazioni bancarie va detto dicevo prima l'avvocato Guzzetti male Fondazione di sviluppo che stiamo inventando nel senso del trovare hanno credo questa chiave di lettura e questa capacità di ispirare queste cose
Sussidiarietà d'altra parte è un concetto fortemente voluto ricordato costituzione europea del costituzione dei dei paesi della comunità europea che mi piace vedere accanto al concetto di governance altro altra sottolineatura che questo tavolo è stata espresse con grande con grande determinazione con grande chiarezza allora
Parafrasando porto il discorso ad una sintesi e mi viene più facile dire una cosa al naso della sussidiarietà se si può usare questa definizione no diretta forse una liberazione ma arrivo ad una sintesi
Che possiede due elettori uno a livello nazionale dove dovrebbe essere la politica a definire i confini nelle azioni di questi nuovi soggetti e a livello locale invece dove si dà voce ai portatori di interessi particolari e si si fa garanti dello sviluppo territoriale
Mi affretto arrivo a al terzo e al quarto e quinto punto quarto punto interesse collettivo e modo di fare operare per l'interesse collettivo significa anche che la politica sia vicina all'economia reale al mondo nel fare al territorio del c'è bisogno di azione
Le fondazioni possono essere strumenti contemporaneamente della politica del diritto a Orio non si identificano né nell'una né nell'altro si posizionano nel centro accoglievano due mondi questo vuol dire che partecipare
Ai processi e sistemi produttivi quinto punto
è quello
Della complessità i suoi valori dovere fondazioni certamente giocano un ruolo gestiscono all'interno la complessità un progetto e credo svolgono un ruolo determinante ai fini del riscontro sviluppo ho tentato di essere più breve possibile ma grazie
Grazie quindi sulla
Sulle azioni di sviluppo Carlo D'Adda
Carlo Davide
Grazie dell'Università di Bologna
Temo di partecipare a un'azione o un po'malvagia sottoporre pubblico a un altro intervento pubblico già approvato da numerose robuste relazioni mi è stato chiesto di parlare dell'economia italiana
Ho intitolato il mio intervento tendenze problemi aperti nell'economia italiana
Credo che vi sia oggi un consenso tra gli osservatori su un insieme di risultati non soddisfacenti riguardo alle tendenze di medio periodo
Che si manifestano nell'economia italiana senza volere entrare in una dettagliata analisi quantitativa
Basterà ricordare che negli anni compresi fra il novantadue e il due mila tre una sola volta nel mille novecentonovantacinque la crescita italiana ha superato quella media
Per i Paesi dell'Unione economica e monetaria
Con riferimento all'intero periodo
Novantadue due mila tre
Il tasso di crescita medio annuo italiana risultato di un terzo di punto inferiore al tasso medio di crescita dell'unione economica monetaria e pesto pari a uno e settantacinque per cento
A questo dato poco confortante si aggiungono la perdita di competitività
Documentata anche dalla riduzione delle quote di mercato italiano e nei mercati internazionali
E la riduzione della base industriale del Paese come diverse ricerche di carattere empirico hanno segnalato e come anche numerosi interventi hanno ricorda
è naturale in presenza di tendenze così preoccupanti se dovessero continuare nel tempo il desiderio di rovesciare le prospettive
E per fare questo il primo passo da fare quello di interrogarsi sulle cause
Questo scopo è disponibile una documentazione di una certa ampiezza
Le prime cause da segnalare sono quelle maggiormente oggettive Italia detiene nell'Unione Europea il poco invidiabile primato della maggiore età media della popolazione
Conseguente a una fase di forte rallentamento delle nascite è comprensibile che ha una popolazione di vecchi per caratterizzare in una parola la situazione non rappresenti l'ambiente sociale ideale per il manifestarsi di nuove iniziative imprenditoriali i vecchi vogliono sicurezza non avventure naturalmente l'ambiente economico e sociale non riflette soltanto circostanze oggettive
Temo di non essere smentito affermando che oggi l'incertezza riguardo al futuro è maggiore in Italia di quanto si verifichi in altri Paesi dell'Unione europea
Anche gli altri Paesi dell'Unione Europea condividono infatti la grande incertezza legata alla situazione internazionale ma in Italia alle circostanze esterne si aggiunge l'incertezza legata all'esito delle molte riforme istituzionali che i governanti hanno in animo di compiere quali saranno le categorie favorite quali quelle sfavorita dal futuro assetto della tassazione soltanto per fare un esempio non è affatto chiaro
Ed è evidente che l'incertezza sul risultato delle modificazioni istituzionali rende le previsioni economiche difficoltosa in definitiva non incoraggia nuove iniziative
A queste ragioni dei modesti risultati conseguiti dall'economia italiana se ne aggiungono altre più specificamente economiche ma non per questo meno importanti
E infatti venuto a mancare il ruolo trainante sulla domanda rappresentato per molti anni dalla spesa pubblica
Danni e probabilmente per molti anni l'Italia dovrà darsi da fare per risanare le finanze pubbliche per ridà e per ridurre il peso del debito rispetto al prodotto nazionale
Ma è venuto anche meno il vantaggio di competitività che per molti anni dopo la fine della seconda guerra mondiale è stato assicurato dal basso costo del lavoro
Vantaggio per la verità più volte ripristinato dalle nostre autorità di politica economica nel periodo in cui il cambio della lira è stato libero di modificarsi delineando internazionale delle valute e anche questo è stato ricorda se fosse imminente
Io posso anche chiudere immediatamente
Credo che
Lasciamo perdere la parte di analisi della storia
Quali azioni pubbliche quali politiche possono essere proposte in particolare per promuovere la compiti la competitività non più garantita da bassi livelli di reddito dei lavoratori
Due indicazioni
Trovano credito promozione della ricerca e riforme intese a promuovere maggiore concorrenza attraverso istituzioni più efficienti
La prima indicazione a pochi oppositori a livello teorico ma occorre riconoscere che in Italia il finanziamento pubblico quanto meno della ricerca di base non alternative
Il costo di questa ricerca si scontra dunque con i problemi della finanza pubblica per dare una soluzione adeguata ai problemi del finanziamento dalla ricerca in tempi di scarsi risorse pubbliche
Chiede seria capacità di selezione
E purtroppo questa capacità non me semplice da acquisire nei sostituibile con meccanismi automatici elementari
Secondo indicazione quella relativa alla promozione di maggiore concorrenza a parte un favore di puro principio quando si passa al piano degli interventi trova sia consenso che opposizione
L'opposizione presenta caratteri non omogenei da un lato esiste la difesa corporativa di situazioni protette ma dall'altro vi è il timore spesso giustificato che la parte più debole della società e i ceti meno provvisti di reddito
Debbano sopportare le conseguenze maggiori di un più accentuato grado di concorrenza non l'organizzazione economica in buona sostanza si teme una distribuzione finale dei redditi ancora più diseguale di quella odierna
Inoltre lo stesso sistema produttivo presenta aree deboli
Che anziché rafforzarsi potrebbero scomparire sotto la pressione di un più alto grado di concorrenza dunque si pone un problema di tempi che non devono rappresentare un pretesto per la conservazione ad ogni costo dello status quo
Ma nel due nemmeno devono implicare un abbandono delle realtà più fragili
La situazione non offre soluzioni facili bisogna esercitare il discernimento per farsi un'idea caso per caso dei mutamenti nelle istituzioni
Per gli assetti proprietari nelle regole di funzionamento dei mercati nei meccanismi di censura dei comportamenti scorretti che possono risultare desiderabili oppure rischino di produrre danni sociale
Purtroppo non vi è consenso a priori nemmeno tra gli uomini gol di cultura sole Colucci soluzioni concrete da dare a molti dei problemi di assetto istituzionale oggi aperti
Da quelli costituzionali a quelli riguardanti il grado di interna per riduzione desiderabile come veniva ricordato prima del sistema finanziario
Chiederei chiudo grazie
Ma io non avrei nemmeno cominciato se non fosse stato invitato
Tutto a me sembra lascia pensare che il progetto di portarla di tali da oltre la congiuntura di risultati modesti che ho ricordato prendendo la parola non è al di fuori delle concrete possibilità ma la realizzazione di questo progetto richiederà i tempi lunghi della formazione di una volontà politica condivisa grazie
Grazie
La parola adesso a Jesse Claudio dalla Pastorale sociale radiosi e Velletri segni io chiedo scusa ma dato che come ho spiegato questa mattina riprende oggi pomeriggio c'è uno stile dei nostri lavori
Quindi probabilmente ci sarà stato un fraintendimento se non voleva su internet togliere la parola no ai nostri cortesi partecipanti e anche qualificati Tara
Abbiam detto che lo stelo dalla dalla tavola rotonda non ci sono interventi dei relatori procede intervento del pubblico è chiaro che si pensa nell'ipotesi che intervento del pubblico
E di chi partecipa sia sui contenuti dei relatori
E e questo è l'oggetto della tavola rotonda e non delle relazioni aggiuntive per interventi avremmo aggiunto delle sedi acqua ma probabilmente c'è stato un qualche fraintendimento organizzativo chiedo scusa
Sia ai agli illustri ospiti che che hanno parlato sia al quadro complessivo però adesso se possibile punto interventi tre minuti centrati sui sui contenuti
A mio avviso sembra già molti emersi in questa tavola rotonda abbiamo tutto il senso del limite umano ma che sia sarebbe interessante andare avanti ma dobbiamo o necessariamente orientarsi verso
Una Gian prego due minuti no no ma questo non voglio no no assolutamente però scusate un po'più ruspante lì perché quei precedenti no no nella città del dottor Balanzone voglio fare il Rugantino visto che vengono dalla provincia di Roma e le cose che dico
Potrebbero interessare solo Pier Paolo Baretta
Ma penso che poi trasversalmente interessano tutti ho visto un sacco di quarantenni in sale allora capiranno
Oggi per l'ennesima volta ci hanno rispiegato abbiamo capito che la democrazia inclusiva è quella che è in grado di coinvolgere i più deboli e meno tutelati allora penso al mio amico Mario Rossi ma che potrebbe chiamarsi Antonio Bianchi che il primo di gennaio del due mila e cinque va in pensione a sessanta anni con trentacinque anni di contributi prenderà una pensione che il settanta per cento nella sua ultima retribuzione media e lui sarà convinto di essere un soggetto responsabile della democrazia in questo Paese
Mai pensa l'altro mio amico Mario Rossi che andrà in pensione il primo gennaio del due mila e venticinque che se fosse in vigore l'attuale tasso di sostituzione Pier Paolo Alli correggi e intorno al quaranta per cento prenda una pensione che la metà dell'altro Mario Rossi
E allora io mi chiedo l'altro Mario Rossi si sentirà un soggetto
Coinvolto nella democrazia inclusiva
Certo la sto facendo spiritosa consentiremo la propria realtà il vero messaggio è diverso noi a quel punto io avrò probabilmente settantacinque anni e la mattina mi sveglio era soddisfatto come credente perché avrò tre soddisfazioni
La prima è che prendano atto che c'è un Paese di nuova maggioranza cristiana perché sarà un Paese di poveri cristi e già
è un
La seconda siccome settantacinque Alice avrà tanto l'intento in parrocchia ci sarà tanta solidarietà servizi e carità da fare perché tanti poveri tanto lavoro per la Chiesa
Terzo finalmente sarà raggiunto l'obiettivo della perequazione del Sud da noi a non perché gli abbiamo inclusi ma perché noi siamo scesi al loro livello
Allora insorge la domanda spontanea
La democrazia crescerà così guardate che queste cose non sono una barzelletta
Cioè tutto ragionamento il TFR con fare bene la riforma delle pensioni è in vigore da dieci anni
E faccio un inciso l'altra sera in televisione per casa perché a quell'ora non è che tutti sono appena approvato il bonus in Parlamento nell'ora di maggiore ascolto abbiamo visto un signore impettito che ci ha spiegato
A venti milioni di italiani che si guadagnava con il bonus in dieci anni di riforma delle pensioni con il passaggio dal retributivo al contributivo quello che farà diventare la pensione dei quarantenni la metà
Se non entrano in vigore
Le seconda gamba chiamatela come vi pare in dieci anni non abbiamo visto una sera una pubblicità pubblica che spiegava ai lavoratori italiani alle loro famiglie il dramma che vivremo fra vent'anni allora crescerà la democrazia
Se questo resterà io dico che dobbiamo ripartire subito mi viene una frase di Cambrai tra ripeto a tutti la riva mi tutte le mattine che la dobbiamo finire noi cattolici di consolare gli afflitti dobbiamo cominciare è ad affliggere i consolati
Ma non fra vent'anni perché pace ragioni per Paolo che dice dobbiamo agli ospedali da campo da stasera da domani mattina
Grazie
Silvestro approfittò di Pescara si prepara Gian Franco Panzini e Elena Serino e Roberto Giusti Emilian Casanova prego
Solo tre flash volanti data loro
Uno credo che stiamo vivendo momenti molto alti di riflessione impegno elaborazione
Però credo che andrebbe fatta questa riflessione annualmente sul discorso dovrebbe continuare di social forum sono annuali e internazionale vediamo di prendere esempio dal socio forte
Due una domanda professor Luzzetti e ho sentito anche a Milano del seminario nel mausoleo ma meraviglioso cantore anche se il tutore dello spirito della lettera della delle fonti esistono a Banca Etica ventitré mila soci contante personalità singole associazioni tante di mondo cattolico non sono state rappresentate
Il aggettivo e il piccolo e diventato uno strumentale distintivo che troppi si mettono anche banche e magari finanziano le Fabrica via Arbe finanziano aziende che impiegano e poi fanno la piccola beneficenza e si fanno bella deve il discorso sui criteri di eticità andrebbe fatto in modo molto rigoroso molto chiaro c'è un problema dimensionale stasera si è parlato di verrebbe proprio dimensionale ma prima classe dell'altro tavolo rotondo la giusta prende evidenziato l'esigenza del risparmiatore critico etico e responsabile spero che si potrà continuare quando prima questo discorso allora grazie
Gian Franco Panzini dell'uccide di Rimini
Conosceva
Una premessa è una proposta nella relazione distribuito il professor Ferro emettono giustamente l'uomo al centro dell'intraprendere e io sono perfettamente d'accordo e credo che su questo siamo d'accordo tutti in quanto colloca l'uomo nella sua giusta posizione
Però mentre questo poteva bastare fino a qualche tempo fa oggi credo sia necessaria un'integrazione che ricorda che quando si parla di uomo si intende uomo e donna la parola donna tutt'oggi pomeriggio credo verrà mai sentita
E intendendo uomo e donna diventa indispensabile fare ulteriore precisazione
Quando da una sono entrambi soggetti che lavorano partecipò al processo produttivo sono però diversi non sono uguali col miraggio erroneamente qualcuno pensa dalla strada hanno compiti e caratteristiche tutti ugualmente importanti ma diversi
Il mondo è cambiato idea proprio per le azioni ha portato nuove opportunità hanno dei problemi una cosa però è rimasta invariata i figli nascono sempre piccoli che hanno sempre bisogno delle madri allora voluto da primi anni di vita
Uno stato responsabile un'impresa responsabile devono avere questa consapevolezza e comportarsi di conseguenza con una seria attenzione alla famiglia cosa che non si vede da molto tempo
Crescere dei figli sani che con sani principi significa costruire una società sana per il domani ed è questo di cui abbiamo bisogno e Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di esso facevano se diamo per accettato quindi che la presenza della donna in famiglia soprattutto nei confronti dei figli piccoli importante
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che motivi di realizzazione personale desiderio di svolge una professione sta casalinga condizioni economiche eccetera possono portare la donna vedere anche una sua attività esterna
Desiderio assolutamente legittimo e tutelate ma come a mio modesto avviso qui arriva la proposta visto poco e pioggia sporcarsi le mani diciamo proporre qualcosa
Il lavoro part-time lavora parziale orario ridotto eccetera potrebbe rappresentare la soluzione se non proprio ideale comunque abbastanza vicina
Una radio di lavoro modulato anche sulle esigenze sugli orari della famiglia potrebbe consentire un adeguato svolgimento delle due versioni in un modo magari variabile a seconda dell'età dei figli
Come fare allora ecco la proposta di di proprio a proporre una leggina una circolare ministeriale magari preceduto da un accordo sindacale i sindacati come hanno una grossa possibilità aggiungo anche una grossa responsabilità
Una proposta che dica in questo queste cose virgolette
Lo lavoratrici madri a qualsiasi categoria appartengono con contratto a tempo indeterminato e con figli fino a tre anni sei sarebbe l'ideale ma facciamo un passo alla volta
Hanno diritto di richiedere la trasformazione del loro rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale con un minimo di almeno quattro ore giornaliere
Le aziende con oltre quindici dipendenti anche qui non creiamo problemi le aziende molto piccole e facciamo che qui in pace la volta
Devono prendere l'esame tutte le richieste e sono obbligati ad accoglierle almeno fino al raggiungimento di dieci per cento della forza lavoro complessiva occupata infatti non non non stravolgiamo l'organismo aziendale
La lavoratrice richiedenti potranno mantenere loro versioni oppure accettare non versioni proposti dall'azienda sì nuove mansioni proposte sono simili a quelli invece in essere la lavoratrice deve accettare per ottenere la riduzione delle ore di lavoro
Alle aziende viene riconosciuto per ogni contratto part-time in atto relativo alle lavoratrici madri un bonus annuo di euro trecento deducibile dirottamento dei contributi da versare al trentuno dicembre di ogni anno
Questo non è per l'importo finito e solo per vincere un po'alla pigrizia organizzativa dei dei degli imprenditori
è una proposta messa
Sulla quale chiedo il vostro parere e ovviamente anche una proposta per l'impeto dei presenti di farlo perché potete farlo che da soli che senza legge
E
Allora no no nella mia diocesi canaglia se finora del progetta Policoro con N cresce di comunità
Frangetta nella Chiesa italiana che si occupa anche me apprezza le pastorali cari tassa di in eventi affrontare al tenta di affrontare il problema dell'amore e della disoccupazione nel mondo giovanile
E nove anni di predetta Policoro sono nate nella metà già nell'Italia centinaia di cooperative
Rappresenta nove nato dal segno concreto di uno sviluppo nel Mezzogiorno eppure nonostante sa da sempre il problema costante che riguarda l'accesso al credito
Per cui la maggioranza dei giovani dopo anni erra percorsa una strada anche il tentativo della ricerca di lavoro
Della flessibilità che sempre più precarietà nel momento in cui decide di realizzare una prevede attività una palestra contarsi ha di fronte alla maniera della dell'età e dell'azienda era mio Molteni ragazzo il finanziamento della propria idea
Allora mi ricordo in particolare al dottor Razzi
L'anima acquisto imita la domanda
Come presidente della Federazione italiana dei nemici sì a a ha manifestato l'impegno delle Bcc inane maggior fiducia di realizzare una democrazia in cui destinato di Vanni Faggetti banca dati addetti Liboni
E allora nitido però visto che non potrà sicuramente questo tipo ogni Finanziaria rincalzi nell'accesso al credito per tutti e chiunque nitida su quale parametro sarà fondata questa fiducia
Se non quasi teste anziché quello dell'attendibilità e della capacità di dare garanzie con me anch'essa avviene Senato attesta invece fondata sull'idea se vogliamo fattibilità dell'idea di estranei
In con lei ci insegna l'esperienza trentatré sperimentale predetta mi dicono sita canina ingenti inoltre latente presente alle cooperative sociali che riguardano i servizi alla persona servizi Karnak pubblica non riesce a caricare
E che invece attualmente rappresentano una scoperta la risorsa che emana dall'interazione al territorio quindi mi chiedo su quali Massaua circonderà la fiducia
Grazie a volte
Giusti e Roberta collaboratore la Pastorale sociale di Arezzo prego
La domanda secca secca prima che mi prenda da sindrome da microfoni
Quello Barizza bar Pier Paolo Baretta globalizzazione dei consumi delle produzioni dei culti della finanza se ne è parlato in questi giorni perché non si parla di globalizzazione dei diritti dei lavoratori
Sono ormai questi diritti un retaggio del Novecento ormai un retaggio residuale grazie
Grazie Biglia in casa nuova diocesi Cesena Sarsina una domanda professor Alberto Quadrio Curzio
Sì una domanda o sono ancora chiedo scusa protocollo mi hanno già Anna Petrangeli e la corte Pietro
Prego la domanda del moderatore che con molta chiarezza tra l'altro in un convegno preparatori che lo stimolo sociale ci ha spiegato il principio di sussidiarietà
Tra le trasformazioni di questi ultimi anni ce n'è uno che è stato cambi da vicino le famiglie le nostre famiglie ed alla privatizzazione dei servizi pubblici locali gas acquedotto rifiuti
E c'è stato uno spostamento quindi di questi di questa produzione di beni da beni pubblici a beni economici perché ora sono società quotate in Borsa i privati che hanno in gestione questi servizi
Il risultato dei cittadini per i cittadini e per le famiglie questo si è allontanato il centro decisionale su questi servizi fondamentali
E le tariffe i costi per i cittadini stanno aumentando allora la domanda è come si conciliano le scelte che sta portando avanti il legislatore con principio di sussidiarietà che viene ahimè sbandierato dal nostro legislatore graffi
Grazie
Anna Petrangeli
Si prepari dicevo la corte Pietro e poi Santangelo don Domenico
Io vengo dalla diocesi di Orvieto tardi
A razionare il microfono sono stata anticipata dalla
Ragazza che cara signorina che intervenuta prima di me che apparteneva alla diocesi di Nola
In relazione alle difficoltà di accesso al credito dei giovani in particolare per il mio intervento brevissimamente si voleva rivolgere al dottor Razzi ma anche agli atti i rappresentanti del sistema bancario
Tenendo conto che come è stato detto dal professor Curzio
In Italia le le piccolissime imprese più che le le piccole e le medie e hanno a bordo è un è un ruolo importantissimo enorme e nella diciamo crescita economica del paese e oggi e per ragioni diverse che non sta a me qui elencare si trovano molte in difficoltà
Il problema è che in ragione delle nuove regole di Basilea due che anche se non ancora in vigore viene prenotata dalle banche sempre quando esce una difficoltà perché l'azienda non fa il bilancio è difficilissimo che queste aziende abbiano la possibilità di riprendersi la domanda semplicissima è questa
Quali azioni concrete si possano effettivamente mettere in campo da parte del sistema bancario al di là delle parallele al di là della necessità di competere
Per ripristinare per queste imprese per queste piccole aziende spesso a a conduzione familiare dove anche la famiglia che come è stato detto deve essere tutelata va in crisi in questi momenti come si può ripristinare per queste il credito fiduciario
E questa avendo per cortesia come risposta anche se non in questa sede un'esemplificazione degli atti grazie grazie molte ancora due interventi la corte Pietro
Se possibile grazie
Alle due sole domande uno all'avvocato Buzzetti deve questa che che caratteristiche avevano vere
Le cosiddette formazioni intermedie quelle del privato sociale l'associazionismo di volontariato
Per la accedere ai finanziamenti delle fondazioni bancarie perché ho trovato difficoltà in questo mi è stato risposto dalla Fondazione Caripuglia per esempio che loro danno finanziamenti solamente aventi istituzionale
Se l'altra domanda alla al presidente delle banche cooperative
Di credito cooperativo io organizzato non più tardi di quindici giorni fa in Ostuni in gran un convegno di una certa rilevanza su democrazia e sviluppo
Erano presenti il professor Casarotto che sta presieduto tutto il convegno professor Zamagni pentire alcuni nomi professor Cozzi
L'avvocato History Channel Pistorio veniamo alla prego no non aveva volevo fare una domanda alla alla banca cooperativa mi è stato risposto che non entravano i fini istituzionali
Della banca stesso se questo è vero chiedo no presidente va bene grazie all'ultimo figlia ma con l'ultimo intervento di don Domenico Santangelo
Se può essere sì buonasera sta allora
Sì condivido la lettura dura devo dire ma realista del dottor Barretta
Lo sappiamo e lo abbiamo sentito dire che è finito il terrorismo è finito il fordismo ma allora realisticamente mi chiedo e credo ci chiediamo tutti qui stasera sei finito il tempo delle garanzie
Almeno nel senso di stabilità e di sicurezza che il termine Garanzia ha significato ed evoca
In modo particolare penso alle garanzie fino a pochi anni fa
Presenti nel mercato del lavoro e nel contratto di lavoro
E visto che la flessibilità di cui abbiamo sentito parking parlare stasera non è la famosa panacea da cui partire per realizzare un vivere umano che sia degno di questo nome allora mi continuo a chiedere come costi quindi possibilmente lo chiedo a voi come costruire oggi e con quali strumenti siano essi politico-culturali giuridici sociali quel rapporto che sta dietro a questa questione cioè il rapporto tra efficienza ed equità
Quel rapporto che in passato aveva trovato un buon strumento di tale realizzazione in quello strumento legislativo che era il contratto di lavoro subordinato per ciò stesso stabile e continuativo
Potremo mai credere che i vari co.co.co. o simili possono essere una risposta quelle garanzie che cerchiamo
E allora oggi in attesa del nuovo o che il nuovo acquisisca un suo ordine
E in tempi in cui la frammentazione e la fragilità del vivere umano
Sembrano i nuovi caratteri del vivere stesso
Come realizzare continuo a chiedermi da cristiani quella sfida culturale quella mobilitazione ecclesiale
Che siamo chiamati a dar luogo se vogliamo costruire un viveur che possa essere e può o deficienti ed efficiente
Ho proprio ai me dobbiamo dare credito a coloro che continuano a dire che sono tempi in cui non si possono più costruire
Solidi e perciò stabili garanzie e cioè i ponti di dialogo tra equità ed efficienza
Grazie grazie oltre a questi interventi ve ne sono altri leggo soltanto con Pietro Borro su
Del delegato regionale presso il centro della Sardegna democrazia e pari opportunità nel nord e nel sud del Paese monsignor Pennisi Michele
Piazza Armerina
Il nuovo ruolo delle banche delle fondazioni e lo sviluppo del Mezzogiorno questo un tema anche interessante Cioffi Salvatore
Accesso al credito dimensione sociale del sindacato di ancora di manca Antonio su temi più ampi come democrazia di di Vincenzo Paolo De Palma che ha diversi interrogativi ma ci ha lasciato
Un contributo scritto
Visto che grosso modo tutti i relatori hanno avuto delle domande a questo punto io procederei in ordine alfabetico pregando i relatori stessi di avere una estrema concisione perché come dire la platea si assottiglia credo che questo tavolo debba essere particolarmente grato ai presenti per la loro straordinaria
Capacità di resistenza e quindi non sottoporli a un ulteriore dose di fatica credo però che alcune delle domande siano particolarmente pertinenti e quindi ciascun relatore in breve poi dirò anch'io due parole conclusive
Perché sindaco conclusive non ammettono replica quindi Posca però ah sì
Ho la consapevolezza di trovarmi fra due poteri forti del sistema bancario quindi rappresentanti delle fondazioni rappresentanti del primo dei gruppi quanto meno cara redditività
Ciò nonostante non mi sento schiacciato marinai spalleggiato perché e sono state espresse considerazioni che pienamente condivido anche se indubbiamente questa tavola rotonda porta varia approcci vari punti di vista su una serie di tematiche tutte assolutamente interessanti
Allora io vorrei anzitutto esprimere apprezzamento per la constatazione che un pluralismo nel sistema bancario ritenuto da tutti essere un valore credo di non rappresentare qualcosa di residuale non per i numeri per la finanza coinvolta e tanto meno per il numero e anche la qualità se vogliamo delle persone che sui vari territori sono impegnate a gestire le risorse locali
Credo che la gestione delle risorse locali sul territorio locale sia davvero una dimostrazione concreta di democrazia economica e quindi una qualificazione di un concetto di un valore sul quale il convegno viene portato ad esprimersi
Sono stati più d'uno gli interventi che hanno fra i fatto riferimento a ciò che rappresento e il tempo non consente risposte approfondite Progetto Policoro
Siamo anche noi coinvolti sul Progetto Policoro con le nostre banche del mezzogiorno e con una fondazione terzo millennio che è espressione della Federazione nazionale che sta attivando iniziative concrete
Recentissimamente ho scritto una lettera a tutti i vescovi del Mezzogiorno dando la disponibilità della categoria sollecitando i presidenti delle mie federazioni regionali del Mezzogiorno per attivarsi concretamente sul Progetto Policoro
Basilea due le problematiche della piccola impresa italiana
Faremo attività di aiuto alla compressione e alla preparazione su Basilea due non solo sul nostro personale ma nei confronti dalla nostra clientela quindi del piccolo imprenditore che non ha tempo
Come sappiamo molto spesso di formarsi anche se questo è indispensabile
Se un terzo intervento Kenny chiedeva una risposta su un tema di cui non ho capito fino in fondo il quesito faccio riferimento sono disposto a dare di dare riscontri in termini diretti stasera stessa ha fatto riferimento però l'articolo diciotto dello Statuto tipo
Delle Bcc
Che dice e invita le banche di credito cooperativo ad attivarsi per il sostegno alla comunità locale non solo per le sue esigenze economiche ma per le esigenze complessive del contesto e quindi delle persone che abitano sul territorio
Detto ciò tre considerazioni finali
Primo dovremmo chiederci che cosa vuol dire oggi fare finanza democratica allora dal mio punto di vista perché la vorrei chiamare finanza democratica più che finanza etica forse perché è finanza etica mi sembra un concetto abusato e il il termine e l'invito ad esprimersi sulla democrazia è forte
In questa Settimana sociale dei cristiani
Allora io ritengo che consista per quanto ci concerne nel fare banca fra finanza con una formula che affonda le radici proprio in una tradizione filosofica dottrinale come quella del magistero sociale
Vuol dire poter disporre di una identità forte e robusta essere ancorati ad una missione resi liberi dai pensieri unici che tempo per tempo avanzano
Vuol dire poter sfidare l'alibi dell'impossibilità di cambiare almeno un po'le cose del mondo
Vuol dire anche contribuire a decentrare le opportunità
Valorizzare la ricchezza laddove viene generata e lasciare alle persone e spazi di determinazione in un settore complesso come quello della gestione del denaro
Fare finanza democratica vuol dire stare nel mercato senza essere totalmente del mercato e così continuare a considerare la finanza e la banca degli strumenti
Secondo
L'aggettivazione dalla democrazia come democrazia inclusiva impone che ci sia un soggetto bancario nonostante l'essenza del proprio mestiere sia selezionare che è capace di includere negli orientamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti
E dall'essere deriva il fare
Un soggetto che include addotta prassi e propone attività iniziative che intendono includere questa coerenza permanente tra valori scelte strategiche prassi operative mi pare anche un po'criterio di discernimento
Su un tema così inflazionato tra le mode e i modi di essere
Ultima considerazione abbiamo visto che la democrazia si può calici qualificare anche in campo economico e finanziario si può lavorare o continuare a lavorare per una democrazia inclusiva sentita e partecipata
Io penso che il territorio sia il luogo dove si costruisce la qualità la profondità e l'effettività della democrazia e lì si fabbrica il capitale sociale che è fiducia coesione sociale sussidiarietà rinunci
Mi sembra chiaro a questo punto che riuscirà a fare alleanza per qualificare la democrazia in campo economico e finanziario sia un modo per esercitare un potere un potere nuovo che potremmo definire plurale
Concludo una chiarezza valoriale di base lo sforzo onesto nel reinterpretare identità e valori secondo i segni dei tempi e di testimoniabile con coerenza sono lievito per la democrazia
Sono virtù da coltivare tenendo a mente ciò che ci diceva don Primo Mazzolari mezzo secolo fa rivolgendosi ai soci della sua cassa rurale a Bozzolo nel Mantovano
Voi siete i garanti di un mondo più giusto non vorremo dimentica
Quindi adesso corretta ecco giorni lei suggerirei se potessimo di contenere al massimo certo i temi sono affascinanti le risposte sono provocanti la nostra capacità di rispondere certamente particolarmente accentuato però cerchiamo di comprenderci
Siamo in una in un'epoca rivoluzionaria il post fordismo il posto dell'ulivismo equivalgono a quello che è stato il fordismo inferiori
Per il il livello di cambiamento a quella dimensione noi soggettivamente lo percepiamo meno perché siamo nella nella condizione del passaggio probabilmente quelli che hanno vissuto il passaggio verso la rivoluzione industriale alla fine settecento e l'ottocento pure al fordismo all'inizio del Novecento non se ne sono accorti subito mono ma questa è la dimensione dimensione è un cambiamento d'epoca
Allora di fronte al cambiamento d'epoca vuol dire che sia in mare aperto e in mare aperto
Sì c'è un problema di sicurezza della nave deve essere sicura bisogna avere un equipaggio preparato ma poi bisogna rischiare una operazione di transizione di condurre più gente possibile verso questo mondo nuovo questo è il grande problema anche psicologico e culturale dal quale siamo interrogati allora il problema delle sicurezze va affrontato in quest'ottica ed è chiaro che qui c'è la responsabilità dei gruppi dirigenti
De delle classi dirigenti che hanno una responsabilità maggiore no dei singoli delle singole persone allora io non ho dubbi che il il filo conduttore è la democrazia economica intesa come partecipazione intesa come coinvolgimento del lavoratore all'interno del processo aumentando il peso e la responsabilità
Il post fordismo non prevede non perché è migliore del fordismo per sua struttura non prevede l'antagonismo di classe che non è non è nella struttura diffusa la risposta antagonistica tradizionale con la quale abbiamo fatto
Abbiamo salvato un sacco di gente no nel nel Novecento non funziona più
Quindi abbiamo bisogno di una risposta molto molto più complessa allora primo i diritti globali sì certo ma parlare diritti globali significa parlare i diritti minimi
Non di diritti medi medio-alti
Perché il problema dell'accesso sono i diritti minimi quindi non abbiamo uno dobbiamo fare uno sforzo per l'individuazione di cos'è un diritto minimo c'è una grande discussione tra minimo ed essenziale
Che interessa molto di di di più alla fine giustamente i filosofi teologi eccetera ma che poi sindacalista no no se la deve sbrogliare ma la differenza non è banale ma questa è una questione anche teorico culturale che noi dobbiamo affrontare secondo io lo dico distinguere tra diritti e tutele perché è diverso
I diritti sono inalienabile tutte le cambiano e se non le cambiamo contrattando c'era poi vanno via spariscono mentre tendiamo a confondere il diritto con la tutela il diritto e la libertà e la vita è il lavoro
L'articolo diciotto una tutela
Che va vissuta difesa e talvolta per difendere bisogna avere un'idea riformatrice Cusona esempio visto che minuti mentre io parlavo di un altro articolo diciotto no ma vale anche per il sistema pensionistico
Vale anche cioè bisogna torni un'idea nostra di proposta riformista di merito terzo anche qui corre bisogna distinguere tra tutte le privilegi tema delicato
Che riguarda molti per fortuna qui noi possiamo osare perché no ci son ben altre le in quel lungo prima di arrivare ai rappresentati dei sindacati Mamba il problema io sono per garantire una pensione minima bisognerebbe anche stabilire una pressione massima
Perché no è una questione non solo quantitativa ma anche di grande elemento di costruzione di una fiducia
Allora probabilmente il tema della democrazia economica della partecipazione e la partecipazione finanziaria della ricostruzione di nuove tutele di nuovi sistemi di garanzia
è è un bel tema ma è già farlo mentre si naviga cioè siamo fuori ormai dal porto chi si illude di essere ancora nel porto si nasconde poi alla fine si accorge che appunto l'hanno portato via tutto questo ha un compito grandioso e per questo io insisto sul fatto che ci vorrà un grande sforzo di formazione delle classi dirigenti
Grazie Angelo Ferro volevo intervenire su quella osservazione della sussidiarietà fatta da Casa Morandi pare che parlava dei servizi pubblici privatizzati ecco secondo me proprio questo è uno dei temi del citato anch'io come esempio cioè in cui noi siamo stati dieci siamo così accodati a questo discorso del numero e della borsa per dei servizi di Public Utilities che in realtà possono avere un'altra logica che consente di mantenere legata a questa la comunità questo dobbiamo inventare e proporre e avere la capacità di proporre rispetto a questo modello facilitate
La liberalizzazione è un nome purtroppo che con che sottintende una serie di operazioni poco corrette non siamo un Paese che ha pochi capitali disponibili ad investire per cui si formano dopo tutte le scatole che ci vanno dietro
Questo dipende da questo nostro senso di responsabilità di fare delle proposte alternative e su questo campo proposte alternative tipo consortile
Che consenta di mantenere i servizi dati in un certo modo senza che ci sia poi la spinta a dover aumentare le tariffe per per dare a titolo di borsa un guadagno maggiore e che non è più guadagno dei cittadini che hanno collaborato mai guadagna soltanto di coloro che gestiscono questa operazione questo dipende da questa innovazione mi ricollego alle parole che mi ha detto Beretta c'è un periodo in cui dobbiamo innovare sperimentare rischia lo stesso vale per esempio per il discorso
Vidi le pensioni degli anziani e stiamo sperimentando
Nelle persone che hanno i sessanta anni e che hanno fatto un corso nuovo per trovare dopo la pensione una nuova dimensione di lavoro stiamo sperimentando delle forme di unire i cooperative
Hanno un determinato reddito con quello si pagano la pensione nel caso della non autosufficienza
E possiamo dimostrare lo Stato il valore aggiunto che viene dato e la capacità di responsabilità di questo è un grande sforzo di responsabilizzazione collettiva di quest'di fronte a queste sfide e diversi diritti che vanno tutelati dalle tutele che vanno invece trovati di volta in volta delle soluzioni
Grazie né
Cioè per Guzzetti
Io devo dare tre risposte il primo signor Pacini proficuo
Le fondazioni hanno degli statuti cresciamo addirittura adottanti del con CD distanti dall'autorità di vigilanza che nel nostro caso il ministero dell'economia delle finanze si tratta
Di prendere questi statuti che sono pubblici ci sono molti
Di composizione degli organi normalmente metà dei componenti
Vengono dagli enti locali e metà sono espressi dalla società civile e quindi seguire questo iter questo processo perché il precedente le fondazioni non sono i Paperoni
Delle fondazioni ma coloro che potrà imporre amministrano questi patrimoni il cui rendimento serve per fare attività di erogazione a sostegno del mondo devono provvedere volontariato
Come ho detto prima quindi dico quel coesistere la procedura
Mi rendo conto che siamo ottantanove fondazioni in Italia e può darsi che ci siano anche realtà come quelle che sono state qui denunziante
La mia fondazione ci voi
Per il capo il sito internet avete dalla prima all'ultima erogazione come si dice procedono in stazione le delibere vanno ci uscito interna ecco è molto importante che ho detto che c'è fuori Noemi ciascuno di voi
Partecipi controlli sia presente sulle fondazioni non abbia difficoltà anche a contestare se ci sono comportamenti e modi di fare in un continuo
Seconda domanda e risposta le fondazioni hanno autonomia in ragione del fatto che lo Statuto e la carta fondamentale
Le fondazioni hanno un solo limite nell'attività erogativa non possono erogare contributi e finanziamenti a enti che hanno lo scopo di lucro
Tutto il resto associazioni fondazioni cooperative sociali ora luce e quant'altro sono show che non abbiano lo scopo di lucro
Abbiano degli statuti approvati cioè non è che si può erogare finanziamenti a soggetti dico non c'è la garanzia dicono che fanno cioè intendo dire
Ognuno di questi soggetti fermo il limite che non ci posso andare contributi ai miti
Che hanno lo scopo di lucro cioè che fanno attività legittimamente ma che produce un guadagno per i soci per gli azionisti eccetera non c'è limite e quindi si può pretendere da quella Fondazione che nei suoi piani di erogazione certe opporsi a ricomprendere anche enti istituzionali un'università
Un ente locale o quant'altro ma deve ricomprendere anche espressioni del Società Civile terza domanda cosa fanno le fondazioni per lo sviluppo del Mezzogiorno io mi rendo conto che il Mezzogiorno in una condizione di svantaggiata
Perché o non avendo casse di risparmio o avendo Casse di risparmio o banche pubbliche chiaro avuto delle grandi disavventure per cui quando si è proceduto separare
La banca dalla fondazione che veniva costituita la legge Crespo Este Fondazione Annoni si sono trovate con un patrimonio in alcuni casi inesistente
In altri casi così modeste che erogano sono in grado di erogare quei soldi perché una fondazione è un patrimonio
Amministrato il cui reddito il cui rendimento di questo patrimonio viene erogato e un meccanismo di una semplicità estrema si tratta di amministrare bene patrimonio e di erogare bene questi soldi e bene
Nel Mezzogiorno abbiamo questa situazione di svantaggio e per questo che le fondazioni del centro nord autonomamente
A partire dal due mila tre hanno deciso di destinare il due per cento tenete conto che non è una cosa semplice anche perché abbiamo la pressione nei nostri amministratore di erogare nei territori la Fondazione care prove tutta la Lombardia più le province Novara dei verbali e quindi non so se mi rendo conto son dieci milioni diciamo di cittadini che possono aspettare
Le loro associazioni e gli enti locali non serve allora dicevo
Le fondazioni del Nord ci sono impegnate autonomamente proseguiranno nei prossimi anni il due mila quattro il Progetto continuo e per quando io c'ho la testa dell'Acri questo progetto di solidarietà
Viene fatto ecco da voi facciamo questo
Questo non toglie qui è stato ricordato il Progetto Policoro questo progetto ha avuto a parte il progetto solo un finanziamento alla Fondazione Cariplo
Cioè la nostra fondazione non si limita a erogare in Lombardia e nelle province vale di verbale
Non vi dico quale difficoltà ma siccome io credo in queste iniziative di solidarietà finanziamo anche progetti per esempio Progetto Policoro ha avuto e partito con un nostro finanziamento mi ricordo che
Responsabile della Pastorale del lavoro che ahimè morto due anni fa di una leucemia bresciano esplicita molto capace e devo anche dire questo progetto ha avuto pochi un altro gesto di solidarietà le cooperative del Nord segnatamente di Bergamo e di Brescia hanno fatto uno short il tutoraggio
Nei confronti delle cooperative di giovani che si sono costituiti asciutto cioè voglio dire e concludo
Non riusciamo all'inizio
Di tutti questi processi
Siamo all'inizio stiamo cambiando il modo di erogare le nostre organizzazioni le fondazioni sono nate
Dieci anni fa hanno avuto una vita travagliata pauroso solo adesso speriamo che di oggi ce la mandi buona abbiamo una previsione di medio-lungo per il tranquillità e quindi son tutti i processi che non abbiamo quello che io mi sento di dire a conclusione
E che non faremo venire meno la solidarietà delle nostre fondazioni nei confronti
Sarebbe adesso Palenzona ma mi pare che abbia rinunciato allora io ho ricevuto solo una domanda ecco applausi a Palenzona certo ho ricevuto solo una domanda che che in gran parte ha già trovato risposte in quanto detto ferro cioè sui servizi pubblici locali
E certamente un punto delicatissimo e io credo che bisogna trovare delle soluzioni nuove
Che da un lato sottraggano questi servizi pubblici locali laddove inefficienti a inefficienze che non sono più possibili ma dall'altro li sottragga anche a forme sbrigative di privatizzazione che poi alla fine sarà la comunità locale pagare quindi bisogna davvero esercitare una nuova capacità progettuale sul queste tipologie di servizi
Che a mio avviso in taluni casi si sono già chiaramente delineati quindi non siamo all'anno zero in tutto ciò non siamo all'anno zero
Altre domande più specifiche sulle micro impresa e non le posso affrontare vorrei però dire fare due considerazioni generali da un lato noi questa sera abbiamo sentito
Delle persone che nelle loro diverse competenze ed esperienze professionali ci hanno portato una straordinaria testimonianza di ideali e di concretezza anche di concretezza
Naturalmente nella loro attività non tutto sarà perfetto ma loro giorno per giorno si impegnano assumendosi responsabilità si impegnano assumendosi anche dei rischi evidentemente chi fa l'imprenditore pochi gesti una banca
Naturalmente questa combinazione a mio avviso cuccia le fondamentali è stato detto da più dei relatori anche gli ne stiamo vivendo un momento davvero molto difficile nel nostro Paese
E credo che la nostra capacità di progettare sia Coluccia
D'altronde anche dal mondo cattolico negli ultimi anni sono emersi delle iniziative concrete
Di grande rilevanza di grandissima rilevanza
Che stanno nel mercato ma stanno anche nella società non voglio fare riferimenti specifici perché non sarebbero opportuni in questo momento ma c'è stata molta capacità progettuale e attuazione e io credo che sia quella la strada su cui dobbiamo muoverci nessuno di noi può evidentemente pensare che lo stato sociale come era concepito dieci anni fa sia ripetibile dobbiamo trovare delle soluzioni alternative
Alla mera soluzione privatistica che sarebbe evidentemente devastante ma tocca a noi farlo quindi principi concretezza fattibilità progettazione rischio responsabilità
Queste sì avete accolto questa lunghissima nostra riflessione con molta pazienza anche la pazienza e una delle virtù del cattolico grazie
Sono con qualche comunicazione brevissimo
Pessima all'uscita troverete gli interventi che sono pervenute nella sessione del pomeriggio alle ventuno e trenta presso il Teatro Duse se quella serata di musica di arte offerta d'arte e trovate i biglietti presso la portineria quindi al Teatro Arena del Sole
Alle ventitré quando il territorio terminato lo spettacolo e per quelli che alloggiano al Green Park terza era disponibile i disponibile a pochi metri al Teatro una navetta che riporterà all'Otello
Domani mattina celebrazione eucaristica alle sette e trenta sempre nella chiesa di San Benedetta di in via dipendenza sessantaquattro presieduta da sua eccellenza monsignor Giancarlo Maria Bregantini grazie