Identità culturale europea

Desidero
Porgere i saluti a nome della federazione di Siracusa
E mio personale al nostro gentile ospite dottor Marcello Veneziani
A tutte le intervenute intervenuti a questa apertura diciamo della campagna elettorale
Mi piace che questa apertura sia stata proposta all'insegna della cultura
Perché d'altronde diversamente penso non poteva essere vista la lo spessore anzitutto del dottor veneziani ma visto anche che abbiamo un assessore ai Beni culturali che si candida alle europee e non so se è Sottosegretario ai Beni culturali quindi e il tema non poteva essere altro che questo
E non possiamo fare altro che sottolineare perlomeno da me brevemente
Che i legami della Sicilia culturali i legami culturali della Sicilia con nell'Europa
Sono
Talmente profondi talmente radicati talmente inseriti oramai nel DNA dei siciliani
Che basta ricordare semplicemente che la nostra Sicilia legami profondi sismico alla Magna Grecia
E qua Siracusa lo dimostra in pieno e adesso lo spettacolo che seguirà dopo alla teatro greco nel la continua a dimostrazione il l'impero romano dove la Sicilia aveva un posto predominante nella nelle sue espansioni nuovi dimostra malore dimostra anche io allora lo lo ricordo spesso l'impegno di Federico Barbarossa nella valutare retorico nel valutare quello che era il patrimonio culturale della Sicilia
Il pensiero che sicuramente non erano le armi quelli che potevano valorizzare un territorio me il patrimonio culturale che con esso si poteva ottenere
Però la Sicilia a ha radici culturali enormi
Abbiamo radici culturali con i Normanni con i francesi con gli spagnoli
E questo è a dimostrazione assoluta che la Sicilia e sicuramente per quello che la sua identità per quello che il suo patrimonio genetico in Europa ho voluto fare questa brevissima introduzione proprio per dire che la la Alleanza Nazionale la destra sicuramente il suo ruolo in questa Sicilia in Europa
Deve averlo e dovrà averlo perché geneticamente noi siamo in Europa passo era la parola al sottosegretario onorevole Bono
Cari amici di Alleanza nazionale come diceva Fernando evocando i soli noi oggi apriamo la campagna elettorale come Alleanza nazionale dopo avere partecipato attivamente massicciamente all'apertura della campagna elettorale della coalizione
Domenica scorsa alla cenava Vasco e Zac alla presenza ovviamente al nostro candidato sindaco
Bufardeci ma l'abbiamo oggi è qui
In una giornata che ha una serie di coincidenze rilevanti tutte sotto il profilo culturale
La prima è che appunto apriamo la campagna elettorale alla presenza di uno dei massimi esponenti della cultura nazionale badate sto dicendo nazionale non di destra perché ora non siamo abituati alle etichette alla cultura la cultura e cultura
E non ha bisogno di avere aggettivazione quando aggettivazioni con la cultura e propaganda ed è cosa diversa da il concetto che cerchiamo di portare avanti a livello di istituzione della difesa dei valori culturali nazionali al di là delle divisione di ordine politico e ideologico
Marcello Veneziani oggi a Siracusa
Perché abbiamo fatto un importando operazione culturale stamattina
Ad Avola con la consegna di uno nuovo progetto redatto dall'Istituto Luce in collaborazione col ministero dei Beni culturali
Che nella storia italiana dall'Unità d'Italia al due mila raccolta in DVD cioè in immagini in movimento che sono state montate
Sistemate per temi
Dall'Istituto Luce e che rappresentano uno importantissimo ausilio didattico appunto la consegna alle scuole ma un una importante strumento di conoscenza della storia del nostro Paese
Dall'unità d'Italia ad oggi proprio attraverso il recupero di filmati alcuni molto rari e comunque sistemati organizzati in una maniera intelligente razionale
è venuto perché Marcello Veneziani come voi sapete consigliere della Rai
Ma è anche consigliere nel consiglio d'amministrazione di Cinecittà Holding che il la Società del riferimento dell'Istituto Luce
Oggi invece e qui nella veste di nostro ricco di uomo di destra
Di persona che ha da sempre dato un contributo formidabile alla battaglia politica ideale della nostra comunità nazionale
Che richiedete appunto la capacità di analisi ed elaborazioni di testi e di approfondimento di posizioni che ci hanno messo nelle condizioni intende anche difficili di potere fronteggiare
Corno la difficoltà dei mezzi e la pratica praticamente un tale
Oscuramento di mass media di potere fronteggiare e contrastare la
Posizione politica culturale avversaria dominante ma stasera è anche il giorno dell'inaugurazione
Della stagione teatrale Inda quindi come vedi caro Marcello caro Fabio una scelta oculata fatte ragionata perché perché Alleanza nazionale a in questa città una grande tradizione di impegno culturale ha in questa provincia una grande tradizione di impegno politico e soprattutto di e sostegno alle attività culturali perché questa campagna elettorale non è solo per le amministrative ma è anche per le europee
E vede impegnato come diceva prima il nostro presidente provinciale che a me sulle Fabio Granata con me elemento di riferimento provinciale di Alleanza nazionale ma su protezione regionale esso proiezione di Collegio europeo che corta anche la Sardegna
E Fabio Granata non è un candidato solo di Siracusa non è un candidato solo con antiche e solida tradizione di militanza politica all'interno di Alleanza Nazionale
Fabio Granata e unno rappresentante di partito che nel ruolo istituzionale che riveste in maniera e cessa da più di tre anni
Ha evidenziato una capacità di innovazione una capacità di costruzione di percorsi e di metodologie di governo che hanno fatto una svolta che hanno determinato una svolta nella gestione e nella concezione stessa del ruolo dei beni culturali nell'ambito della politica e nell'ambito della dello sviluppo perché non è solo un problema legato alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali quello che ha introdotto la azione politica di Fabio Granata
Ma è anche stato capace di cominciare a diffondere quella concezione che il patrimonio culturale nazionale e anche una grande valore una grande opportunità un grande momento di crescita e comunque di caratterizzazione della nostra identità da cui il tema di oggi noi non possiamo andare ad affrontare una campagna elettorale per le europee
Ma lo stesso discorso vale badate anche per le amministrative forse a maggior ragione senza avere forte la comprensione del ruolo che un partito come al Alleanza nazionale deve svolgere all'interno del contesto politico istituzionale locale regionale nazionale ed europeo la difesa delle identità non è un fatto legato a concetti sciovinista ICI o al tentativo di mascherare con in modo diverso antiche radici ideologiche
La difesa della vendita specialmente nella sfida del mondo globalizzato e l'unico modo serio e corretto di portare avanti la propria specificità all'interno di un contesto come quello europeo
Che ebbe può essere e può funzionare soltanto se la capacità di mettere insieme le diversità
Riconosciute con pari dignità e con Bari ruolo e compare capacità di sinergia non ci posso che non ci può essere un Europa in cui domini qualcuno e altre venga dominato e su questo soprattutto sul piano culturale ma l'Europa delle diversità e l'esempio deve costituire un esempio per i il pianeta delle diversità per l'accettazione degli altri
Citavo stamattina
Alain de Benoist il quale nel sostenere che la lotta alla razzismo si fa nonno cercando di conculcare
Le identità ma al contrario sapendo le salta
Perché solo le tende da deboli sono razziste perché la loro debolezza lo fragile dalle porta reagire in maniera inconsulta alla presunta aggressione o alla presunta presenza del diverso una forte identità non ha paura
Di essere contaminata una forte rendita non alla preoccupazione di essere in qualche modo conculcata una forte identità che non è sciovinismo che non è orgoglio nazionalistico che non deve costituire elemento di contrapposizione o di superba
Ha avuto referenzialità e invece la capacità di potere affermare se stessi ed è anche
Il frutto di una conoscenza di una consapevolezza storica badate
Non è facile che un popolo faccia bene i conti col proprio passato specialmente il popolo italiano
Che nel passato anche non lontanissimo attraverso una serie di vicissitudini ed e scontri
Politici ma anche bellici a in qualche modo dovuto mettere una sorta di
Pietoso velo a determinati passaggi che ne hanno condizionato poi l'evoluzione successiva
Eppure questo partito Alleanza Nazionale ha dato prova dimostrazione di aver saputo fare i conti con la propria storia dell'arrestato di fare fino in fondo anche rischiando traumi profondi e lacerazioni pesanti
Il comunismo questo non l'ho fatto
Continua a non fare
E quando l'altro ieri leggevo i giornali caro Marcello e leggevo che Bertinotti nella costruzione del partito della sinistra europea
Ha trovato la geniale idea di individuare nella abiura lo stalinismo il percorso per cercare di emendare la storia comunista e quindi dire siamo diverse abbiamo messo da parte lo stalinismo dimostra poche a un concetto dell'intelligenza altrui molto scarso o evidentemente non può fare di più perché lusso mondo non glielo consenta ma è chiaro davanti agli occhi di tutti che quell'atteggiamento che quella dichiarazione
E un boomerang abiurare lo stalinismo adesso è come dire che finora erano stalinisti
Ma non solo ma abiurare lo stalinismo ritenendo in questo modo di recuperare il resto della storia comunista è un'offesa alla logica della storia
Il comunismo non è stato solo caratterizzato in negativo dello stalinismo
Il comunismo è stato una dottrina totalitaria
Perché non ammetteva a prova contraria perché mandava in galera o nei gulag chi la pensava diversamente perché non ha consentito il confronto politico ed è il contrasto di Olano Gico perché affatto
Della Governo militare e poliziesco una ragione di sopravvivenza
E questo lo ha fatto in tutte le latitudini in tutte e i livelli della sua storia e in tutto il periodo dal momento in cui conquistò il potere il sette novembre mille novecentodiciassette
Come hanno l'assalto del Palazzo d'inverno fino a quando non è caduto il muro di Berlino questo è il comunismo
Non volere fare i conti col comunismo non volere fare i conti con la propria storia significa porre unno problema
Ancora presente nel dibattito politico allora no invece riteniamo che non si possa fare politica e confronto corretto se ci si porta dietro questi retaggi storici
Se non si mette
Una parola definitiva a ciò che rappresenta l'elemento di richiamo e di caratterizzazione storica rispetto a quello che il dibattito dell'attualità politica
Perché solo così si spiega come l'atteggiamento per esempio contro la guerra in Iraq al di là di tutte le altre considerazioni che si possono fare su cui non ci sono problemi però assunto da parte della sinistra estrema
Un atteggiamento di anti americanismo che è rimasto l'ultima spiaggia di chi era sostanzialmente o comuniste oggi non ha un po'più affermare di esserlo
A come barriera e come elemento di riferimento di caratterizzazione un antiamericanismo generalizzato che nonno
Giustifica e che tenta di dare una giustificazione otto ciò che andrebbe americano e nessuno di noi è stato mai filoamericana
Non lo siamo non lo saremo siamo alleati degli americani abbiamo una concezione comune della dizione degli interessi dell'Occidente
E tutti noi siamo consapevoli nessuno più di Alleanza Nazionale che se anche l'alleanza con gli americani e una passaggio obbligatorio lo è perché è debole in Europa
Perché la vera alternativa la strada maestra sarebbe la realizzazione di uno stato europeo
Che non sia più un gigante economico e nano politico come finora è stato anche con l'allargamento a venticinque ecco perché sono importanti e concludo queste elezioni
Ecco perché è fondamentale
Ci sia più destra in Europa almeno da parte dell'Italia
Ecco perché dobbiamo portare avanti un ragionamento
Di comunicazione con l'elettorato a cui andare a spiegare che rafforzare la destra al Parlamento europeo significa rafforzare le ragioni della precostituzione europea
Significa restituire dignità
A un continente che continua a giocare con il proprio destino e continua purtroppo ad essere afflitto da divisioni
Oggettive ataviche che non consentono di realizzare un disegno costituzionale e politico
Perché l'Europa diventi torni ad essere
L'elemento di
Riferimento
Ideale politico istituzionale e culturale a livello mondiale fin quando non ci sarà questa condizione interesse da procedendo se dovranno difendere necessariamente con alleanze di un certo tipo
E saranno contrastate da chi non ha saputo fare i conti col proprio passato cioè dalla sinistra estrema dal comunismo nei confronti del quale noi manteniamo inalterate la nostra posizione di critica e di contrarietà
Grazie per essere qui Marcello artefatti
S'allunga battaglia elettorale politica non poteva allo stesso tempo aprirsi peggio aprirsi meglio peggio perché varare Oppi strada fare proprio in senso anche fisico
Perché ho potuto constatare direttamente allo sembra sospettato ma questa è una lezione da folli nel senso che abituati un po'tutti come siamo
Magari noi del vecchio proporzionale a girarci una provincia banchi lavoro ormai nella logica del bipolarismo italiano a rafforzare oltre ovviamente una presenza politica complessiva una porzione di territorio dello mirato collegio
Pensare di potere esprimere un ragionamento politico un progetto che poi sta alla base di una scelta almeno per quanto mi riguarda su un territorio tanto vasto
è realmente un'impresa straordinariamente difficile
Ma c'erano alcune esigenze importanti
Alcune esigenze che abbiamo ritenuto essere prioritaria rispetto a qualsiasi come dire egoismo a qualsiasi chiusura a qualsiasi timidezza rispetto a questo percorso c'erano quello di Hong grande sincerità soprattutto da parte mia
Mi sono chiesto in questi anni
Se tutto ciò che abbiamo seminato insieme a Nicola Bono se tutto ciò che abbiamo costruito insieme alle tesi
Sempre riferimento per noi di Marcello Veneziani se tutto questo che cominciare comincia a diffondersi nelle mentalità tra le scuole nella società civile poteva diventare progetto politico
Me lo sono chiesto soprattutto con una declinazione particolare
C'è una frase molto bella di una signora di una certa età ma che una donna di una vitalità straordinaria la signora Crespi che dirige una delle associazioni benemerite della difesa del patrimonio culturale italiano
La signora Crespi ha dato dell'identità nazionale non è una definizione nuova certamente una sottolineature una definizione che istintivamente la fa capire a un ragazzo molto meglio che tantissimi proclami un po'trombone estivi alcune aree anche della destra politica diciamolo pure
La Crespi dice l'identità nazionali in fondo non è che una grande mosaico i cui tasselli solo ne costa i paesaggi i monumenti le storie le persone il cibo il vino
E vedete questo viene percepito subito come vermi
Perché probabilmente noi
Cioè abbiamo sempre giocato una partita complicata e difficile dal punto di vista culturale perché alcuni grandi temi
Caroli temi sui quali siamo cresciuti ci siamo formati
I temi dell'appartenenza
La posta in gioco è sempre stata la comunità i temi dell'identità per dirla con Beppe Niccolai in quell'indimenticabile definizione dall'essere comunità di difesa delle identità minacciate
Tutta una serie di suggestioni che però doveva trovare il corpo in un lavoro in un progetto politico che avesse poi la capacità di essere percepita all'esterno come sta divenire compresi
Divenire non soltanto declinato un po'ideologicamente dai ragazzini come se fosse un po'breviario ideologico
Ma divenire ha portato all'esterno perché all'esterno c'era sette di comunità
Perché all'esterno c'era sette di radicamento perché all'esterno c'era volontà di difendere il territorio il paesaggio l'ambiente i monumenti la storia come forza trainante di un progetto di rivendicazione di orgoglio della nostra identità culturale
E nel corso di questi anni ormai Puccio lo sottolineava con questa grande sinergia va che riusciamo ad andar d'accordo sulla politica culturale ed è un miracolo essendo dello stesso partito succede quasi mai
Perché di solito se ci si trova a condividere meglio in modo bipartisan dalle battaglie un po'per gelosia per chiusure non è stato il nostro caso non lo stand erano il partito negli anni precedenti
Abbiamo sempre ritirato Jones non siamo mai stati d'accordo su nulla però di fatto nella prassi di governo abbiamo ritrovato proprio su questi temi su questo riscontro al lavoro fatto su questo la capacità di portare fuori un qualche cosa che veniva percepito ma la destra
Che veniva percepito dalle comunità che veniva percepito dalle scuole che veniva percepito dalle università era questo Progetto mi sono chiesto direttamente
Era così dieci quindici anni fa in Sicilia
Dieci quindici anni fa in Sicilia era pensabile che centoventi mila persone andassero in sei mesi a guardare da vicino il Satiro riprovato recandosi fino ammazzare
Era pensabile che le teste di Pantelleria ritrovate a Pantelleria portassero decine di migliaia di persone al Salinas col nuovo un sindaco di Forza Italia esterrefatto nell'ingresso perché non conosceva neanche l'esistenza del museo archeologico
è possibile pensare che
Tutto questo movimento che si è creato attorno a questa straordinaria storia vedo qui rigo di Luciano Mario Cavallaro Uccio Bellintani
Questa istituzione questa straordinaria istituzione culturale dal mille novecentoquattordici l'unica istituzione culturale che si occupa di teatro classico che cioè si occupa precipuamente delle nostre radici
Si occupa anche del luogo fisico dove è nata la politica non si occupa soltanto di un fatto tecnico legata al teatro
Beh oggi salutiamo il sindaco di te Bufardeci qualcuno
Entrato proprio probabilmente la foresta paraboloide voluta andare il momento adatto parlando dell'India di questo grande rilancio che insieme abbiamo portato avanti
Siamo già abbiamo fatto una prevendita mai registrata nella storia di questo istituto non è un fatto economico e anche un parte coloro
E tutto questo fatto questo fatemelo dire anche in questo caso alla faccia di quella categoria abbastanza diffusa e soprattutto concentrati in questa città di quelli che io ho sempre definito i nemici da punto indizi quelli cioè che nelle questioni vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto che non riescono a intravedere oltre loro naso nulla di ciò che succede nella società nella vita dei cambiamenti nel Recuperi nulla di tutto questo
E allora questo percorso
Mi sono chiesto ci siamo chiesti non da solo
In modo molto articolato organico doveva e poteva essere portato all'esterno per cercare di iniziare un percorso che ride finisse anche in una fase questo lo dobbiamo dire
Di grande confusione di grande trauma per certi versi dall'identità stessa di AN un ragionamento che partendo da queste considerazioni potesse a rimarcare comporta un tema un tema centrale
Quello del bisogno della sede di radicamento di comunità attraverso la battaglia sull'identità culturale questo è il tema questo è il tema è questo il motivo perché poi abbiamo deciso Corno Grande una volta tanto anche perspicacia apertura di fare ritengo la vista più forte mai posta in essere in un'elezione europea
E l'abbiamo fatto guardate lo dico senza nessun timore nessuna perplessità nei confronti di una persona come Titti Bufardeci
E fa politica perché
Alla base quei due-tre mila libri che servono a fare politica
A differenza di un personale Polito che lo circonda anche e finalmente cerchiamo di cambiarle in consiglio comunale non tutti per carità che questo DNA di fondo non giovano lo hanno acquisito
Ecco non è pensabile per noi della destra
Sociale
Di quest'aria politica culturale
Poter pensare di portare avanti un ragionamento identitario sulla logica semplicemente dell'anticomunismo delle tre beh l'anticomunismo non ci dice nulla di nuovo lo siamo stati senza devo dire che lo siamo stati anche l'anno in cui era molto più difficile s'
Ora è facile o diventati tutti anticomunisti anzi c'è una un drappello di soggetti che coerentemente ha una storia
Grifondoro creano movimento ma è la loro storia loro percorso
Ma tutta quell'aria politica e culturale che noi abbiamo in questi anni con grandi problemi con grande questioni con grande spaccatura cercato di aggregare può avere come di Emilia l'anticomunismo
O no fategli ed in un'altra cosa che non è neanche questa polemica ma va sottolineata
Può avere come collante ideologico le tra i cioè possiamo realmente pensare che in una fase come questa massacrata proprio dalla tentativo attraverso la mondializzazione di annullare le differenze nel mondo i problemi si risolvono con interventi in questa impresa
Beh interamente inglese impresa sono importantissime perché la spinta all'innovazione alla spinta fondamentale per le comunità ma se non si sa da dove si viene non sa verso dove si va se non c'è la quarta i quella dell'identità non servono assolutamente a nulla
E allora questo è stato il problema è il tema che abbiamo posta al centro di questa volontà diciamolo con grande sincerità contarci
Non usano e non useremo in questa campagna elettorale un linguaggio probabilmente usuale
Noi crediamo crediamo al fatto
Di essere realmente stati poco lungimiranti tranne alcune fasi e alcuni periodi rispetto a quello straordinario strumento che l'autonomia regionale della Regione Sicilia perché probabilmente l'abbiamo sempre visto da un fatto burocratico
La regionalizzazione non è un fatto organizzativo per un partito un fatto politico
è capire che in una fase nella quale le grandi identità non si per ce l'ho piccolo più come tali bisogna avere il coraggio di porre in essere dalle amministrazioni della città lo dicevo all'apertura della sua campagna elettorale la cosa più straordinaria che Titti Bufardeci affatto allettando
Un ponte una strada una scuola più scuole ma tante altre cose
è stata soprattutto essere riusciti insieme a noi a ridare a questa città identità oggi sita fosse Siracusa nel panorama culturale politico nel panorama complessivo
Abbiamo un'identità forte siamo visti come una città in crescita perché fondamentalmente abbiamo messi in discussione
Quella idea di sviluppo che si era creata attorno al convincimento sbagliato da un punto di vista prima ancora che pragmatico e di governo politico e culturale secondo il quale l'unica strada che la Sicilia doveva perseguire doveva seguire era quella di diventare un po'come Milano
Perché c'è stata questa illusione in Sicilia
Uno Statuto interpretato soltanto inviate a rivendicazioni sta la solidarietà nazionale cosa eravamo cosa siamo il Terzo Mondo
Uno Statuto interpretato soltanto in chiave di colmare
Presunta e distanze come se i problemi infrastrutturali andassero implicare hanno una valutazione del passato faccia fatemelo dire perché fa è stato positiva antropologico
Per cui non eravamo il ritardo rispetto alle questioni dello sviluppo e ci hanno portato questo sviluppo
E con una iranica sulla quale bisogna produrrà Angola materiale di approfondimento anche teorico perché c'è qualcosa che non convince del fatto che poi in certi anni si decise di impiantare comporta una certa idea di sviluppo nei luoghi dove era nato un altra idea della Società un'altra visione del mondo
Perché mi sono spesso chiesto Tapso sei mera perché Gela perché è paradossalmente quei luoghi
Dove realmente partito tutto dovevano essere come dire per certi versi recenti da chi arrivava dicendo queste la civiltà uno ricorda quelle bellissime immagini adesso attraverso il revisionismo un buon riviste di come l'America esportò verso gli indiani Duffy pellerossa la civiltà occidentale
Va in mano ai preferivamo Marina di Melilli così come poi avremmo dovuto crescere innovare
Acquisire i fondi comunitari creare le condizioni che insieme stiamo creando di turismo culturale vararlo gastronomia Albus alla qualità del vivere non alla quantità del reddito
Alla lentezza come fattore determinante della bellezza dei luoghi non necessariamente alle autostrade che tagliando paesaggisticamente i luoghi creando una condizione di velocità
Se si va a nel sud est e concludo Caruso abbiamo detto spesso bando ad arrivare velocemente
La filosofia il suo teste la lentezza
E il guardare
è ciò che è Cassaro dice essere il riguardo dell'uomo
Come capacità di difenderne come capacità di guardarle di vederli Colotti nuovi e diversi allora tutto questo con Bufardeci perché non dirlo
Su piani di grande collaborazione ma su piani diversi estate è un po'il DNA dell'ostaggi da politico
Un po'atipico
Non ci siamo trovati d'accordo su tante cose anche su questioni in cui nella politica culturale proprio mai concepito le chiusure verso certi ambienti ma l'abbiamo fatto vivere agli altri ciò che hanno fatto rivela nuovi se uno è di sinistra fa beneficato faceva Teate fa teatro anche con il Nord
Questa è stata la cifra vera concreta di questa azione politica e culturale gara concludendo devo dirvi che queste europee probabilmente se si riuscirà ci sforzeremo di farlo mi sforzerò di farlo
A farle diventare un po'una battaglia di Rifondazione Angelo dobbiamo rifondare di un partito che abbia nel DNA la capacità di essere allo stesso tempo portatore dei valori nazionali
Ma allo stesso tempo portatore di quei valori che sono alla base della rosa impostazione politica e culturale i valori dell'identità tutto questo si può fare perché dati nella società civile nella società c'è una grande sete di tutto questo
C'è una grande bisogno di punti di riferimento e di appartenenza
E allora vedete concludendo cos'è che crea condizioni nella mia testa che tutto questo è possibile
Noi abbiamo recentemente organizzato non ricordo se Marcello la vista insieme a me a Palermo una mostra straordinaria nobili Soffici
In cui abbiamo ricostruita all'interno di Palazzo dei Normanni quelle che sono state le grandi officina federiciana gli oggetti
I tessuti
La storia
Di questa straordinaria epopea federiciana che poi alla fine sta a significare come tantissimi anni fa si riuscì a pensare possibile una contaminazione un confronto tra le grandi religioni monotematiche nove di una visione liberale che le spingeva più in alto e che lo le faceva mia andare l'un l'altra
E che ha lasciato dei segni importanti a Vienna il rettore dell'Università di Vienna
è il direttore dello Museo storico delle arti di Vienna la terza istituzione museale come storia dell'arte del mondo
Hanno detto entrambi nella loro relazione di presentazione a quella cosa che dopo Palermo abbiamo portato a Vienna un qualcosa che si chiami dovrebbero risentire come training autogeno ogni mattina alzandosi Berlusconi avrà il suo contratto appiccicata alla porta hanno dovremo dare siciliano un video in cui questi due signori estoni vertici della cultura mitteleuropea a fare un ragionamento che sinteticamente potrà essere detto in queste parole
Senta l'epopea federiciana
Che implica tutto ciò che prima in Sicilia di grande dalla Magna Grecia al rapporto con il mondo arabo c'era stato non è pensabile né Michelangelo nel Rinascimento
Sostenevano cioè che senza questa capacità di contaminazione questa particolarissima sensibilità in visione non sarebbe stata possibile la stessa idea d'Italia che oggi noi portiamo avanti come nazione unica al mondo per la capacità del legata ai segni
E i fatti che agli oggetti della cultura
Allora è possibile che tutto questo di tutto questo ci si renda condotti Mitteleuropa ci si renda conto del mondo
E non deve e non può tutto questo diventare uno straordinario bagaglio culturale e politico per una forza che vuole riaffermare i diritti dell'identità negati i diritti del territorio
La capacità di dire con forza lo abbiamo fatto in questi anni che su questo territorio comandiamo noi
Non si fanno le ricerche petrolifere mondiali Negro nello cuore degli Iblei sol perché in Texas qualcuno ha deciso di verificare se c'è il petrolio perché se il padre lo si trova sarà in Texas che decideranno così come in altre sedi hanno deciso
Ciò che è successo Ragusa ciò che successe a Megara
Cosa eccome stravolgere un'aria che ha già il petrolio in superficie che sia una zootecnia che si chiama agricoltura innovativa che si chiama Dino che si chiama enogastronomia che si chiama barocco che si chiama
Col nome e con le cose che insieme amico l'abbiamo seguito quindi tutto questo è un progetto
Tutto questo solide tutto questa è un'impostazione che questo partito deve avere a mio avviso la capacità di portare avanti con forza di proporre siciliani consapevole che ha soltanto da questo percorso con nasce una grande riappropriazione della politica
Siamo tutti un po'stanchi di questa politica vuota di significato reale
Questa sorta di bipolarismo malato in cui a volte ci si contrappone sul nulla in cui a volte c'è una dinamica quasi da gioco speculare legata soltanto alla conquista del potere non ci appartiene
Calato il tema la forza la possibilità che questo tipo di percorso ci dà e quella di riaffermare questa impostazione se sarà condivisa io ci credo fortemente ci credono radicalmente ci credo passa fa passatemi il termine della Bovisa esistenziale non ideologico
Non so quanti ci crederanno una cosa è certa ho usato provocatoriamente uno slogan di Beaujolais
Siamo sei milioni siamo una nazione lo dobbiamo partire un presupposto che non siamo né una N due che quella storia antichissima
Per i greci di Federico secondo dei Florio
E nel mille novecentosedici cento anni prima del ministro Prestigiacomo
Fecero l'assistenza alle lavoratrici del pesce alla tonnara di Favignana o tornare di attualità innovazione e sviluppo tradizione radicamento culturale
Questa del Progetto e per questo solo molto onorato e felice algali come finirà di portarlo avanti e che oggi sia Marcello Veneziani ad accompagnarmi nell'apertura di questa battaglia che comunque sarà densa di significato per me
E perché ritengo per tutti coloro i quali da Fernando per misure Nicola Bono e tutti gli amici che vedo hanno sempre condiviso questa impostazione
Allora io vi devo dire innanzitutto che ho grande piacere a stare qui tra due amici di cui uno incinta perché il candidato all'europea e mi fa particolare piacere beh incide gravido di una ricandidatura importante e mi fa particolare piacere essere qui a Siracusa anche perché ero reduce ieri da due incontri uno a Bolzano e l'altro a lecco inteso come città non come attitudine e devo diretta arrivare qui vedere questo trionfo di sole è stato un bagno nella mediterranei TAR più forte ma anche un bagno nella cultura più intensa perché riuscire a vedere tanta bellezza concentrata in un posto come appunto Siracusa come Ortigia
è davvero un assegno di miracolo dalla nostra creatività culturale
Ma io vi devo subito dire che a questo proposito a proposito come dire della bellezza io provengo dall'altra Sicilia cioè quella parlando del Regno delle due Sicilie dalla Puglia
Dove e quando si parla di barocco l'identificazione con Lecce io devo dire devo confessare a mio danno è vostro vantaggio che le c'è una bellissima città però a Lecce il barocco e il punto di origine se vogliamo anche il punto culminante di tutta Lecce quando arrivi a Siracusa ti accorgi che il barocco è soltanto uno degli episodi della cultura di Siracusa non è il punto di origine ma se vogliamo il punto di approdo di una millenaria cultura
Che ha avuto appunto nella tradizione
Più forte greca magno-greca la sua nobiltà il suo punto di riferimento
Naturalmente io mi sono ricreduta negli anni perché l'immaginario infantile per me voleva dire che il rapporto con Siracusa era consegnato a due immagini di severità il tiranno e Concetto Lo Bello l'arbitro sacche spesso coincidevano per me perché il tiranno era Luís era lui che fiscale rigori a Platone insomma
E che in qualche modo impediva a Platone l'esercizio del suo pensiero
Ma l'incontro con la Siracusa è sempre un incontro importante e per questo io credo che parlare oggi di cultura qui significhi davvero parlare nel posto adatto
Farlo tra un sottosegretario ai Beni culturali che sta lavorando con molta incisività livello nazionale è un assessore alla cultura tra i migliori in Italia
Che sta lavorando davvero per il rilancio la promozione della cultura in Sicilia e dire in Italia credo che sia molto pertinente e quindi da questo punto di vista io credo che un incontro sulla cultura debba fondarsi anche sulla capacità di concretizzare poi questo elogio dalla cultura e non farlo soltanto così astratto concettuale soltanto ideale
Allora diciamo subito che noi dobbiamo liberarci da alcune immagini della cultura che non sono forse le immagini che riescono a rendere Grazia e onore alla cultura elitaria
La prima idea più forte di cultura da cui dobbiamo liberarci
E la convinzione che cultura voglia dire sostanzialmente ideologia voglia dire sostanzialmente apparato organico di appartenenza a un partito voglia dire soltanto capacità intellettuale di elaborare teorie e basta
Cultura noi lo sappiamo per esperienza per antica dimestichezza per amore della tradizione per coltivazione antica non è questo
Cultura non è soltanto capacità di rapportarsi a un libero non è soltanto capacità di a vere un bagaglio di letture e di appartenenza ideologica le proprie spalle cultura e soprattutto capacità di osmosi con il proprio territorio cioè capacità di esprimere attraverso le idee la pietra il canto la musica la bellezza l'arte che viene figurata attraverso le immagini più vive della cultura quindi cultura non vuol dire rifugiarsi in una ideologia ma vuol dire al contrario aprirsi ad una tradizione tradizione che vuol dire trasmissioni continuità capacità di trasmettere di generazione in generazione di padre in figlio un patrimonio di beni artistici di consuetudini di costumi di sensibilità
Ecco perché la cultura queste la fondamentale differenza con chi per anni ci ha detto che la cultura aveva una precisa etichetta e andava egemonizzata soltanto da un preciso partito di intellettuali cultura non è questo
Cultura e sensibilità di un popolo cultura il comune sentire
Cultura e capacità di attivare le proprie radici e di rappresentarla in un rapporto continuo e costante con il proprio mondo di appartenenza
Non può esistere una cultura se non si ama la propria città se non si amano i luoghi della propria città che cattedrali e muri le torri il mare
I luoghi che hanno in qualche modo caratterizzato non solo il nostro immaginario infantile quindi la nostra formazione ma anche i luoghi che hanno permeato impregnato la cultura nel senso più vivo da fare
Quindi cultura vuol dire questo la sostanziale differenza tra chi dice che la cultura e a sinistra e a destra c'è la barbarie
E proprio questo perché credono che la cultura sia quel piccolo perimetro ideologico intellettuale cerebrale che riguarda soltanto una setta giacobina
Intellettuali che decide ciò che è giusto e ciò che è ingiusto prescrive i valori della cultura e al contrario pro scrive i valori della cultura che non appartengono al proprio piccolo universo e quindi come tale si qualifica come cultura tout-court
E invece no la cultura e la tradizione
La cultura è una mentalità che sono che attraverso i secoli
La cultura e la capacità di esprimere una forma di elaborazione che va di generazione in generazione cultura e vita
E rapporto con la propria vita e quindi io credo che questo si debba soprattutto cogliere quando si parla di cultura a destra
La cultura di destra se intendiamo con la cultura come etichetta piccola
Riguarda soltanto alcune intellettualità di darci trasgressive
E reti che spesso marginali emarginate ma quando parliamo della cultura in senso lato non facciamo riferimento soltanto l'itinerario nobile di alcuni scrittori intellettuali di destra facciamo riferimento a un patrimonio condiviso
Cioè a tutto quello che costituisce l'arte la civiltà
Ecco c'è una grande distinzione che noi purtroppo non riusciamo a cogliere nella nostra lingua
E che invece in Germania nella lingua tedesca e colta molto meglio la differenza tra cultura e civilizzazione
Cioè tra la civiltà come capacità di esprimere cultura e civilizzazione come puro sviluppo del benessere puro sviluppo tecnologico che è una grandissima cosa positiva che nessuno rinnega che tutti vogliamo ma non è la cultura
Dispiegare i mezzi non vuol dire levare i fini non vuol dire levare gli scopi della vita avere grandi mezzi a disposizione non vuol dire avere grande Potenza in rapporto al senso dalla propria vita alla comunità al legame
Radicale con le proprie origini quindi quando si parla di cultura bisogna distinguere tra cultura e attrezzatura tecnologica per lo sviluppo sono due cose estremamente diverso invece spesso oggi si dice che una società è colta semplicemente perché è più sofisticata economicamente più evoluta e invece dobbiamo alle volte fare anche atto autocritico noi del Sud
Per dire che noi spesso abbiamo avuto negli ultimi decenni un progresso che non si è accompagnata una crescita culturale
Io vengo da un Paese da sud in cui trent'anni fa c'erano tre sale cinematografiche c'era una libreria c'era un teatro poi c'era una banca c'era una gioielleria c'erano pochi luoghi di ricchezza oggi ci sono dieci sportelli bancari dieci gioiellerie però solo una sala cinematografica non c'è più il teatro non c'è più la libreria
Questo che vuol dire che è arrivata la ricchezza ma non è arrivata la cultura la cultura se n'è andata e allora bisogna cercare di sincronizzare la crescita tecnologica il livello di benessere che ripeto sono cose che nessuno rinnega e che nessuno vuole rinunciare
Alla cultura alla capacità di pensare armoniosamente con le proprie origini con la propria tradizione con le proprie radici quindi è questo il senso più ampio di cultura oggi c'è un'accezione estremamente generica e imprecisa da la parola cultura che viene applicata tutto silice cultura della droga per esempio si dice cultura dalla mafia dice cultura di tutti i fenomeni possibili e immaginabili
E invece se cultura implica una coltivazione questi sono fenomeni al contrario incolti cioè sono fenomeni di ritorno ad una situazione di non cultura di per RAI cultura quindi non sono situazioni di coltivazione la cultura nel senso più proprio della parola nasce dalla sintesi di due espressioni culto e coltivazione occulto apertura al cielo coltivazione legame con la terra
Ecco la cultura deve esprimere da una parte l'apertura al cielo quindi ai grandi valori alla dimensione spirituale dell'esistenza alla dignità umana nel senso più alto
Ma dall'altra parte deve rappresentare anche il legame con la terra
Quindi il legame forte con la capacità di coltivare la terra di concretizzare queste idee nel rapporto vitale con le proprie origini e nell'avere un rapporto con la propria città quindi culto e coltivazione fanno la cultura
Sono la cultura rappresentano la cultura di questo
è importante per segnare una differenza tra chi crede che cultura voglio dire soltanto acquisire nuovi mezzi tecnologici
E invece dobbiamo dire criticamente che la crescita della tecnica nel nostro tempo non ha avuto corrispondenza con la crescita della cultura
Un filosofo parlava di dislivello prometeico cioè quanto più cresce la tecnica tanto più sta decrescendo la cultura addirittura diceva questo filosofo che si chiama Günther Anders
Che l'uomo è antiquato cioè l'uomo diventato antiquato rispetto alla alla dalla tecnica è diventato una specie di vecchio arnese che non serve più alla tecnologia
Che che agisce e procede in modo molto più veloce
Dell'uomo che invece ha bisogno e poi arriveremo della lentezza della cultura dall'Entenza quelli pensiero meridiano cui faceva prima riferimento Fabio Granata
Ecco noi dobbiamo rapportare questo
Conflitto tra tecniche cultura a una dimensione di maggiore equilibrio perché la crescita dei mezzi tecnologici non può essere a scapito dei fini
Che gratificano l'esistenza che danno un senso alla vita che dare una prospettiva un'apertura alla nostra esistenza personale e comunitaria quindi legata alla dimensione di tutti
Allora cultura che cosa vuol dire fondamentalmente io dicevo prima che cultura vuol dire tradizione cultura vuol dire capacità di trasmettere un patrimonio vitale noi spesso quando sentiamo la parola tradizione la coniughiamo al passato riteniamo che tradizione voglia dire semplicemente il culto del passato
E invece non la trasmissione che implica la parola stessa tradizione indica che ci deve essere una apertura verso l'avvenire cioè la tradizione
Implica un rapporto di continuità non un rapporto di ricordo rispetto al passato perché la tradizione non è il culto dei morti
Essere tradizionalisti non vuol dire aprire un cordoglio permanente per un lutto ormai immancabile nei confronti del passato no la tradizione e una proiezione verso l'avvenire
è una continuità del passato con l'avvenire eh essere all'altezza delle proprie origini per produrre per in gravitare l'avvenire
Ecco credo che questo sia il termine più esatto della tradizione capacità di ingrati i dare l'avvenire
Io credo che da questo punto di vista mi dobbiamo partire per dare una dimensione vera umana della cultura cultura quei vuol dire anche educazione cioè capacità di condurre in alto attraverso un'elevazione di comportamenti di attenzione di stili di vita di dignità e attraverso questa forma di crescita si può arrivare ad uno sviluppo della società la parola educazione è stata cancellata nel gergo corrente
Ormai non se ne parla più cioè perché la parola educazione viene ritenuta una parola innanzitutto antiquata in secondo luogo autoritaria educazione vuol dire Stato autoritario pedagogia costrittivo vuol dire Gentile vuol dire manganello vuol dire tutto ciò che è forte
Infatti l'unico modo per farla sopravvivere questa parola e quello di mimetizzare in una lingua straniera voi sapete per esempio che in RAI c'era un settore che si chiamava RAI educational perché educazione faceva male mentre detta l'anglosassone allora e va bene simpatica
E io credo che si debba al contrario a riammettere nel gergo corrente la parola educazione infatti noi abbiamo chiamato quel settore una mia proposta che è stata approvata per fortuna alla unanimità quando Lucia Annunziata aveva ancora il ben dell'intelletto
è stata approvata all'unanimità e si chiama Rai educazione abbiamo portato l'educazione in RAI altre hanno portato la cafone di
è e quindi il tentativo è quello di riportare la cultura la dimensione della educazione alla dimensione educativa della vita perché cultura vuol dire proprio l'educazione cioè capacità di far sviluppare armoniosamente
Una personalità non solo di un ragazzo
Un popolo educato è un popolo che conosce l'importanza delle proprie radici che conosce il rispetto la relazione umana che ha capacità come diceva prima o giustamente Nicola Bono
Di riconoscere l'identità degli altri perché soltanto attraverso la
Sobria fierezza della propria identità e possibile riconoscere legittimità d'identità degli altri
Noi potremo incontrare gli islamici e parlare con gli islamici solo quando saremo profondamente italiani cattolici latini mediterranei profondamente legati alle nostre radici
Perché soltanto così saremo in grado di annettere valore alle loro provenienze
Capire che hanno una cultura e soltanto attraverso il rispetto della nostra cultura che potremo rispettare la cultura degli altri quindi questo credo che questo principio di reciprocità
Che la base fondamentale della cultura deve essere riammesso nel linguaggio corrente oggi si crede al contrario di esprimere in maniera piuttosto agonistica la superiorità di una civiltà soltanto dal dispiegamento muscolare dei nostri mezzi militari tecnologici scientifici ma non è così la superiorità
Di una cultura viene dalla capacità di dialogare con le altre culture dalla capacità di ammettere che c'è una sfera più alta oltre quella della tecnologia è oltre quella dell'economia
Che ci sono sfere più nobili che rappresentano la nostra identità e che interpretano la nostra identità e questo vale ancora di più
Per noi che andiamo oggi a compiere il processo europeo nel momento in cui l'Italia viene rappresentata in Europa
L'Italia non è una potenza dal punto di vista economico e tecnologico alla pari delle altre grandi potenze del nord Europa però l'Italia dispone di una potenza immateriale ma alle volte anche materialmente visibile attraverso opere d'arte
E altre testimonianze del passato che è rappresentata dalla cultura
Noi possiamo portare in Europa un apporto di cultura che non è un apporto semplicemente come ciliegina sulla torta ma è un apporto strutturale perché ne va dell'anima dell'Europa dell'identità dell'Europa e anche del disegno culturale di un'Europa
Perché un'Europa non potrà mai sorgere come soggetto politico come soggetto internazionale anche come soggetto militare strategico forte
Se non avrà dalla sua la capacità di riconoscere le proprie origini e voi sapete con quanta viltà stanno evitando di richiamare nell'atto costitutivo europeo il riferimento alla cristianità alla civiltà romana alla civiltà greca
Che sono l'anima della nostra Europa e nel momento in cui noi neghiamo quelle radici abbiamo già indebolito il processo europeo perché l'Europa non si può fondare sull'euro non si può fondare su un Paese che nessuno sa dove sia mastri
Europa si fonda su Siracusa su Roma su Parigi sull'onda su Berlino si fonda sulla storia sui popoli si fonda cioè i su questa capacità di osmosi con la propria radici si fonda sulla capacità di guardare con lealtà al proprio patrimonio di partenza si può anche non essere cattolici praticanti o cristiani credenti ma si deve ammettere che due mila anni di cattolicesimo ci hanno permeato e forgiato
Come ci ha forgiato la civiltà greca comincia folk Giorgia togli Imperium Romano il diritto romano non possiamo andare in Europa da vu'cumprà
Cioè cercando di negare le nostre stesse origini dobbiamo andare con la dignità di mediterranei di italiani cattolici europei siciliani nel vostro caso meridionali nel caso di entrambi
Ecco vorrei dire che questo e la base per poter arrivare in Europa in modo giusto e per poterci arrivare non dobbiamo immaginare che il Sud
Che la Sicilia
Che il Mediterraneo diciamo nella parte più solare debba essere rappresentato attraverso una specie di nord in via di sviluppo né non siamo limitazione scadente scaduta del Nord non siamo quelli che devono adeguarsi ai parametri noi abbiamo uno stile di vita è una cultura di vita
Che confrontandosi con quello stile di vita con quella cultura da dita all'Europa
Cioè l'Europa è la sintesi della velocità del nord e la sintesi della civiltà del tè con la civiltà del caffè e la sintesi della capacità di armonizzare un modo di vita fondato
Sul modello protestante calvinista della velocità
Della intraprendenza con un altro modello che è il modello della contemplazione della capacità creativa della forza di sviluppare l'ingegno e la inventiva
Italiana e lo dice uno che forse frenetico per essere meridionale che ha ritmi di velocità come dicevamo prima con Nicola Bono
Ma devo dire che la cultura della lentezza cui prima faceva riferimento Fabio Granata
E uno dei patrimoni più nobili del nostro Sud di cui non dobbiamo vergognarci perché spesso certo la lentezza diventa l'alibi per l'accidia diventa l'alibi per non fare per l'inerzia male volte la lentezza è stato il modo per poter meglio misurare il nostro rapporto col paesaggio per poter meglio coltivare
Perché ha voluto dire pazienza cioè capacità di investire su tempi lunghi capacità di vedere attraverso l'andamento lento
Le evoluzioni calme del pensiero che hanno prodotto risultati straordinari se noi siamo una società tecnologicamente avanzata e perché alle nostre radici c'erano dei giganti come Aristotele
Come Platone
Cioè gente che ha pensato che ha contemplato se noi siamo nani sulle spalle di giganti
Come veniva detto sin dal Trecento lo dobbiamo e abbiamo la capacità di vedere più lontano dei nostri padri perché quei giganti
Hanno consentito di darci le coordinate di pensiero su cui poi la scienza la tecnica lo sviluppo si è impiantato quindi quando parliamo di cultura dobbiamo parlare anche di questa capacità di lentezza quel pensate Aristotele che definiva Dio il primo motore immobile ecco questo Dio immobile me lo immagino come
Un siciliano come un terrone
Come uno di noi cioè uno di quelli che sta lì e vede il fluire del tempo come illusione pensate la scuola e le attica che diceva che il divenire illusione
Che la velocità illusione che il movimento illusioni perché l'essere quello che conta certo non dobbiamo confondere l'essere con lo stare della pigrizia
Con lo stare della staticità
Però dobbiamo sicuramente compenetrare questa visione dell'essere che non passa che non viene cambiato con la necessaria evoluzione con
La modifica del paesaggio dell'ambiente circostante quindi dobbiamo avere questa capacità perché l'Europa nasce dalla Sinfonia cioè nasce dalla diversità dei caratteri delle culture
Le culture che si incontrano che consentono in questo modo di dar luogo ad una civiltà che e unica nel mondo
E che è stata la civiltà che ha irraggiato cultura e anche tecnica in tutto il mondo questo che cosa vuol dire vuol dire che le diversità non possono essere in qualche modo lasciate correre o lasciate morire attraverso
La vittoria di una sola identità quella del nord Europa quella fondata sul primato della tecnica quella fondata sul primato della velocità dobbiamo saper portare anche quella cultura della lentezza il pensiero meridiano questa
è un'espressione di Alberta mio che è stata ripresa
Di recente da un sociologo pugliese Franco Cassano che è un ne estrae una curioso personaggio perché ha fatto l'elogio della cultura della tradizione e poi di Rifondazione Comunista ma questo fa parte come dire delle contraddizioni da de de de della vita
Ma Franco Cassano ha ripreso l'idea della nobiltà della lentezza e la Forza del Sud attraverso questa idea dell'anti utilitarismo cioè la cultura da noi e lusso e spreco e gratuita e capacità di andare al di là del calcolo utilitaristico e chi ci dice che siamo in questo anti moderni che siamo profondamente anti umani dice una cosa estremamente falsa perché anche la vita dell'uomo di oggi se voi andate a vedere
Non è spesa tutta sulla legge dello scambio noi non
Trascorriamo gran parte del nostro tempo soltanto a scambiare utilitaristica mente vantaggi profitti e perdite non sprechiamo gran parte della nostra vita in attività che non ci danno nessun ritorno economico
Non sprechiamo gran parte della nostra vita nel sogno nell'accudire
Bambini e vecchi nell'amare nel creare nel produrre attività che non ci danno un ritorno economico immediato non sprechiamo molto del nostro tempo a sentire inutili conferenzieri che vi parlano come chi vi sta parlando cioè noi siamo portati siamo portati
A vivere in questa dimensione perché è umano non ciò che e soltanto calcolato economicamente e umano proprio ciò che si concede come l'idea i
Il lusso dello sperpero del tempo il lusso di guardare la bellezza il lusso di creare senza la necessità di avere un profitto di avere un ritorno di avere un vantaggio economico è questa la nobiltà umana
E questa nobiltà umana viene rappresentata profondamente dalla cultura del sud rappresentata profondamente dalla cultura siciliana pugliese meridionale mediterranea dalla cultura del pensiero meridiano
Perciò io credo ecco che quando lui parliamo di cultura e quando ci ha abbiamo a definire una cultura dobbiamo liberarci da quegli stereotipi che ritengono di cultura voglia dire in truppa mento ideologico che cultura voglio dire soltanto lettura e invece intendiamoci bisogna leggere
Non bisogna assolutamente rinunciare alla lettura male alla lettura e uno dei parametri della cultura oltre alla lettura c'è la contemplazione di opere d'arte c'è il teatro come quello appunto la cui stagione si apre credo oggi no Siracusa
Cultura e capacità anche di
Gustare la gastronomia variegata straordinaria del nostro Paese dell'Italia da to cure non soltanto dal Sud cultura vuol dire anche orecchio musicale vuol dire occhio
Vuol dire olfatto vuol dire tatto perché noi meridionali siamo anche molto tattili tocchiamo
Abbiamo un rapporto molto
Come dire legato con le cose attraverso una espansione naturale del nostro modo di esse e quindi tutti questi elementi fanno la cultura
Quindi quando noi diciamo cultura non intendiamo fa riferimento soltanto ad un'astratta in Tita che riguarda una setta di privilegiati e poi il resto il popolo bue ma dobbiamo al contrario capire che cultura nel suo senso più proprio è sempre popolare
Cioè la vera cultura i punti cultura popolare
La cultura che noi andiamo a vedere a teatro per esempio era una cultura che veniva seguita dagli analfabeti del tempo
La cultura popolare quella omerica quella delle grandi tragedie quelle del dell'opera d'arte quella del teatro shakespeariano del teatro elisabettiano era una cultura popolare andavano gli ignoranti e idee godevano così come ring gli ignoranti apprezzavano il primo tentativo di televisione fatto nel Medioevo di Giotto
Giotto ha fatto il ciclo dalla Natività che è una forma di televisione no c'è riuscita a fare dodici quindici sistemi in cui praticamente faceva vedere l'evoluzione di un percorso il ciclo della Natività per esempio
Ecco quello era televisione popolare era cultura popolare era altissima cultura perché i grandi raffinati critici d'arte capiscono i valori della cultura ma era anche accessibile a tutti perché tutti riuscivano a cogliere il senso della bellezza e ognuno secondo il proprio rango ognuno secondo le proprie conoscenze ognuno secondo la propria cognizione formazione istruzione ma tutti coglievano il valore importante della cultura
Quindi cultura popolare il discorso che oggi bisogna portare avanti
Non soltanto cultura come fenomeno di élite ma cultura come capacità di accesso al largo pubblico quindi cultura popolare un processo
Che dovrebbe essere di reale cioè dovrebbe contagiare il Paese
E farlo attraverso gli assessorati attraverso il ministero dei Beni culturali attraverso la pubblica istruzione le università le biblioteche attraverso la pubblicate revisione il servizio pubblico la RAI
Attraverso tutti quei settori che dovrebbero essere contagiati da questo straordinario virus che il primato culturale del nostro Paese e dovrebbero su questa base rappresentare nel nostro Paese e in tutta Europa la specificità
Della nostra gente cioè la capacità di produrre cultura per questo io avviandomi a conclusione di questo intervento
E e quindi in questo modo
Come dire lanciando con ha tutta la mia simpatia nei confronti di Fabio Granata un un vai di sostegno alla sua candidatura perché nasce nel segno d'una cultura e non lo non lo dico perché oggi stiamo parlando di cultura ho visto anche dei pieghevoli pubblicitari in cui tu di presentarli come no siciliano per cultura mi pare quindi voglio dire
è realmente convinto di quello che dice di quello che fa
Ecco partendo proprio concretamente da queste possibilità di rendere visiva palmare la nostra testimonianza in favore della cultura
Ecco io invito tutti a rappresentare questa sensibilità culturale
E nel voto politico e nelle occasioni d'arte e di cultura e né la possibilità di seguire le letture dei libri le letture Dantes laddove è possibile di seguire le opere d'arte di seguire teatro cioè di capire che noi dobbiamo destinare alla cultura una parte del nostro tempo perché ci migliore
Ci rende migliori ci educa anzi io consiglio sempre a coloro i quali seguono i reality show
Nonna di Casti Garcia di non vederle ma per ogni ora di reality show in sconto dei vostri peccati beccatevi tre pagine di letteratura cioè leggete volte col
Allora con quel spirito con questo spirito di rivolgo i migliori auguri a Siracusa ai suoi candidati
A questa città straordinaria nella speranza che la cultura diventi davvero il pane e il vino della nostra società perché sulla cultura noi abbiamo fondato la nostra
Ricchezza e nostro primato la nostra fama internazionale il nostro prestigio e non possiamo trascurare la cultura soltanto perché magari qualche format straniero qualche Endemol straniero ci fa capire che il Reality show rappresentano la realtà se quella realtà dateci il sogno cioè la cultura grazie
Adesso