"Controluce" rubrica di Luigi De Marchi

La contestazione del cardinale Ruini al convegno cortigiano di liberarle indetto assai a Siena da Ferdinando Adornato per celebrare l'abbraccio stretto l'attore tra cattolici integralisti e laici fasulli
è arrivata al seminario radical socialista di più che come il cacio sui maccheroni a mio parere perché ha prodotto una salutare radicalizzazione il caso di dirlo
Dello spirito del seminario poca limitandolo irresistibilmente sul tema di fondo del nuovo soggetto politico
Che rischiava altrimenti di perdersi nelle minuzie del dibattito e cioè sull'urgenza prioritaria in un ritorno alla differenziazione chiara tra clericali e anticlericali
Tra dogmatici e liberali tra Alitalia papalina e quella garibaldina già perché il dramma civile morale dell'Italia che ha fatto del nostro Paese una tragicomica no maligna nell'Occidente liberaldemocratico
è consistito appunto nella sua mostruosa metamorfosi dannazione di chiarissima matrice liberale laica sorta addirittura da un anno vittoria storica contro lo Stato papalino
In una nazione politicamente dominata dalle porte clericali
è ridotta al rango di un protettorato faticano
Questa la metamorfosi torna durante è stata il prodotto di due tragedie storiche il fascismo e il comunismo che alla storia assorbito masse popolari mentre nei loro progetti megalomanico
E che hanno un visto cinicamente nel compromesso col Vaticano
E nell'emarginazione delle forze liberali e laiche un espediente prezioso per consolidare il proprio potere
Ma va anche detto che una parte cospicua delle forze liberali a docilmente scelto di allinearsi allinearsi al cinismo
Del fascismo del comunismo e del grande capitalismo pur di ottenere le briciole del banchetto del potere
Così in nel paese in cui come ricorda un nostro proverbio era impossibile criticare Garibaldi non solo e divenuto impossibile criticare il Papa mai divenuto obbligatorio osanna Ray lui e i suoi notabili prediletti
E di fatti subito dopo la contestazione di Ruini è cominciata la litania delle decorazioni da parte delle forze politiche più diverse e a parole contrapposte
Fortunatamente però la contestazione era ormai avvenuta spettando un silenzio complice che durava da molti troppi decenni e per me anche è stata una grande soddisfazione personale leggere su Repubblica un passo che mi riguardava direttamente
L'incidente di schiena scriveva sabato l'organo Magno delfini Stresa e clericale Briante non ha precedenti forse l'unico che viene alla memoria riguarda la domenica di Pasqua del sessantasette quando subito prima della benedizione urbi et orbi
E sia detto per inciso poco prima della volle condanna della pillola e della regolazione delle nascite ad opera di Paolo sesto
Un drappello di anticlericali guidato da Marco Pannella e Luigi De Marchi si mischia o alla folla di piazza San Pietro compiuti cartelli e striscioni inneggianti al Fatah
Al momento convenuto quei cartelli furono stralciati e sotto apparve al la scritta
Alla pillola no alla sovrappopolazione
E qualche mese dopo lo stesso Luigi De Marchi fondatore dell'Aie
Riuscì a portare un enorme il pilota di polistirolo espanso Pio sotto l'obelisco di San Pietro prima di essere acchiappato dalla polizia vaticana che concludeva Repubblica sequestrò anche il pilone
Incredibile amici dunque i giornalisti dal nostro regime Catto comunista e cattolico orale
Non sono affatto lineare come pensavo delle solitarie contestazioni anticlericali condotte da Meda Pannella in campo demografico ben quarant'anni fa
Ma si erano solo limitati a cancellarle insieme a tutta la questione demografica quando scrivevano le loro storie
Le loro addomesticate storia d'Italia la reazione di Pannella e Boselli alla contestazione di schiena non c'è di certo allineata alle litanie per i nostri laicista che rischi alla spera alla Rutelli ha o alla D'Alema
Questo addetta a Pannella raggiante per quanto succede quando lui si fa consegnare un premio di liberalismo da monsignor Adornato verrei Caloia ha fatto il turbine stimo Ferdinando
Ma di questo commento al vetriolo non mi meraviglio di certo data la tempra e la storia di Marco
è stato il commento di Boselli un personaggio che in tutti questi anni non aveva dato certamente segnali particolari di combattività laica a riaccendere in mio cuore alla speranza
A rullini ricco libero fischio in libera FIAT
Forse dunque il vergognoso letargo degli orari dei laici italiani sta per finire
Del resto questa è la sensazione che sia pure con accenti angosciati e sconsolati anche gli inarrivabili cronisti di Repubblica sembrano esprimere lo scontro frontale scrivono è una tentazione pericolosa
Pericolosissima e i laici si sono già ascoltati con i referendum sulla procreazione assistita eppure sembrano pronti a rigiocare la partita alle elezioni del due mila e sei anzi sembra che il nuovo soggetto politico voglia presentarsi agli elettori come un contraltare delle gerarchie ecclesiastiche non mi stupisce di certo la preoccupata rievocazione della recente sconfitta referendaria
Ai pari gli analisti di regime sfugge del tutto fortunatamente la differenza sostanziale tra la battaglia settoriale distorta del recente referendum
Combattuta su un tema che riguardava poche migliaia di copie e con un quorum proibitivo che vanificano all'impegno premiando l'apatia qualunquista
E una elezione politica decisiva come quella dell'anno prossimo
In cui tutte le forze politiche di regime saranno costretti a imboccare la massima partecipazione dell'elettorato
Ed in cui si affronteranno tutti i grandi problemi nazionali e internazionali
Al torneo mi semmai è stata non solo l'esclusione dal seminario di Fiuggi del primo produttore dell'alleanza radical socialista Pier Paolo Segneri che ad essa dedicò già due anni fa un apposito libro
Ma anche e soprattutto l'impostazione
A mio parere ancora circoscritta
Nella battaglia nel testo base del seminario ricorda solo il divorzio Preve la liberalizzazione della cannabis l'eutanasia la pillola del giorno dopo il riconoscimento legale della prostituzione e naturalmente il in quel testo non vedo neppure menzionati ha in mente nella madre di tutte le tragedie odierne cioè la questione democratica non è il massimo problema di principio della politica italiana
E cioè la risoluta bonifica della vita civile e culturale nazionale
Dall'invadente arrogante del Vaticano anzitutto attraverso la partecipazione gli intellettuali e i giornalisti autenticamente laici all'informazione stampata e radio televisiva senta questa bonifica mediatica
Ogni speranza di rinascita politica il culturale anzi di evoluzione umana pacifica e creatività sarebbe temo vanificare grazie cari amici di noi ci risentiamo
Venerdì alle nove